Poesie di Roberto Antonio Armone
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Giuan Buon Compleanno 29 agosto Quando costruivi giardini incantati e decidevi l’età delle cose, sconvolgevi il Tempo perchè tuo era il mondo. Complice gioioso del mistero che il Tutto ha regalato a noi mortali, saldavi uno ad uno i destini dei compagni. Coloravi i cieli cantando del tuo mare. Esortavi le stelle a venir giù e a rischiarare qualunque mano tesa. Riaccendevi il Giorno Perpetuo nei nostri cuori in ansia, per una fremente, lontana e appassionata Storia. Ma… il tempo del Fuoco finì. Pellegrino solitario scalasti il tuo Calvario e dare senso alla Tua Storia, poi che il Mondo volse altrove il viso. Il grande sipario bianco s’avvoltolò un’ultima volta soffocando con metallica e stridente indifferenza, secoli d’Immagini. Agitato si fece il breve sonno distratto dal buon Dio che tesseva la tua tela. Rantolo il respiro. Nella notte dei primordi affondavi il tuo dolore e la paura implorando risposte più grandi dell’Amore. Voci lontane e metafisica Luce, a confermarci che non eravamo soli, asciugarono le lacrime e lenirono lo strazio. Fu allora che riducemmo in polvere le nostre antiche Memorie dove tutto era possibile, persino il Mare e il Sogno dentro una conchiglia. Ora restano solo i frammenti della notte e i balbettii dell’impotente collera, nell’attesa del divenire e dell’incontro di quando saremo bianche nuvole nel vento. |