Poesie di Davide Buscemi


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Sera
Seduto a distanza
Una quiete raffinata
note d’estate
la Spenser, la Ivana, altri
l’oro e il bronzo
rosso vino
sensazione di bravura
crollo oppure no?
non mollo
arriverà si

Dietro un velo
Sono stato chiamato
Non ho saputo dire di no
Sceglievo cose
questa volta in silenzio
in compagnia delle montagne quando mi va
nessuna penitenza
nient’altro che organza
un filtro capace
improvvisamente rieccoci nuovamente
cari miei

Un volere spontaneo
volere è una voce verbale
che insegue una decisione
uno status incredibilmente roccioso
rallegra i minimi particolari
di quelli che la mia vista fa vedere
e.......senza scrupoli tocco.............
si tocco col tatto ma anche con la mente
dissi volevo,poi vorrei e adesso voglio
le occhiate ancora una volta
e molto di più che un sorriso
aggiungo non è l'inizio e nemmeno la fine
ma sempre l'incanto di volere

Comunque sia
Su un piedistallo
Ma che cazzata!
Poi un movimento brusco
E la brutta figura ce la metto?
Demenziale fui
Ma per nulla cattivo
Vecchi sensi di colpa
Ma poi?
Comprendo i difetti
Tutto sommato mi illuminano
dirgli grazie………….
Per la molta compagnia che mi fate



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