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2020
31 Marzo
31 marzo 2020
Poesie d’esordio:
Pier Aldo Colussi –Zefiro-: Belle, suggestive immagini, per narrare appassionato amore, per il quale si sopportano timori e pene, in questi intensi versi di Pier Aldo.
Poesie del giorno:
Roberto Luzi – Ciao Alberto caro amico-: Intenso elogio funebre intriso d’amore ed ammirazione per un caro amico defunto.
Felice Serino -186 Volare basso-: Ermetici versi, veloci come veloci pennellate, per narrare sensazione diverse del poeta, forse nate da eterogenei ricordi.
Cristiano Berni –“Mia cara”-: Una romanticissima dichiarazione d’amore, resa con delicate immagini.
Nino Silenzi –Il fiore giallo-: Svanisce la città, col suo traffico, col suo cemento asfissiante, in quel guardare un fiore che ha la forza di nascere e crescere nel cemento. “sorriso della natura/pausa della tristezza” lo definisce il poeta . Così quel fiore diviene speranza di salvezza, in questi bellissimi versi di Nino che mi riportano alla mente il Marcovaldo di Calvino. Complimenti, Nino!
Antonio Sangervasio –per la luna-: Un fremente invito all’amore solidale, quello che illumina la strada della vita, in questi bei versi di Antonio.
Alessio Romanini –Stille di Fragile Pensiero-: Il forte bisogno di un vivere intenso e costruttivo (sottolineato egregiamente dall’anafora) gustando tutti i sapori di una vita della quale innamorarsi, in questi versi, densi di lirismo, di Alessio.
Jacquelin Miu –Gomorra-: Il quarto cavaliere dell’apocalisse cavalca per le strade Gomorra e realizza stragi: questo narra oggi un ‘ispirata Jac. Dove il cavaliere è il corona virus e Gomorra è il mondo che abbiamo (tutti) contribuito a costruire.
Strage biblica, dunque, effettuata da un dio che non scorgerà nemmeno quell’uomo giusto che gli avrebbe impedito la distruzione.
Traduco così lo scritto della nostra ottima amica, ritenendolo metaforico (ma quanto trasparente!) della realtà che stiamo vivendo e concordo con lei, romanticamente, nel ritenere salvifico esclusivamente l’amore.
Sandra Greggio –Pensieri-: L’ora solare ispira Sandra per questa poetica riflessione sul tempo che pare allungarsi e genera domande che, come sempre, restano senza risposta.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Complimenti Lorenzo per la tua poesia "Il fiore giallo",
uno sguardo sensibile sulla meraviglia e sulla forza della vita. A te e a tutti
i poeti del sito vanno i miei più cari saluti.
Simone
“Il fiore giallo” Del Grande Nino Silenzi
Bella l’immagine della natura che si “sveglia” nel giallo fiore
E come un bambino impara a crescere nel grigio cemento
Dando colore e sopportazione a dolore che si presenta vivendo.
Stupenda!
Alessio Romanini
30 Marzo
30 marzo 2020
Poesie d’esordio:
ciuffz –Una voce fuori campo-: Fosse un quadro lo classificherei come action painting. ciuffz spennella versi e sovrappone immagini ad immagini, senza ordine logico. Ma se guardi dentro, qualche emozione la provi. Come fosse action painting, appunto.
Poesie del giorno:
Roberto Luzi –Cavalcherò oceani di stelle impazzite, aggrappandomi alla vita..-: Coloratissima immagine nata da un sofferto sentire un forte desiderio di libertà.
Felice Serino -185 Vanagloria-: Versi che mi fanno ricordare una frase di chiusura de “L’avvocato del diavolo”: la vanità è il peccato che preferisco. E Felice chiede alla vita d’esserne esente, con questi suoi sintetici versi.
Corrado Cioci –Il pastore bianco-: L’intensa , ammirata descrizione dell’attuale papa, figura che affascina ed ispira il poeta.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Non leggono né sentono-: Il colorato e profumato annuncio della primavera, in questi modesti fiori che aprono cuore e mente all’ottimismo, nei bei versi del nostro amico Giuseppe.
Alessio Romanini –Il Pianto-: Il racconto di una profonda pena, che genera pianto, reso con forti, suggestive immagini di una poesia nella quale rabbia si mescola alla malinconia, per rendere alla perfezione il sentire del poeta.
Carlo Chionne –Risveglio-: Autoironico amico, quanto grande sei? Un caro saluto.
Salvatore Cutrupi –Le cose lasciate a metà-: Forse questo tempo, fatto di imposte prigioni e di ribellioni, ispira questi versi al nostro Salvatore. E’ tempo di rimettere ordine alle cose ed ai pensieri distratti dalla confusione che c’era prima del covid 19, questo racconta il poeta, con questi limpidi versi.
Jacqueline Miu –ronde di Marzo-: La lontananza imposta da un virus, genera amarezza, rabbia, ribellione. E l’ottima Jac la narra questa rabbia, disposta al rischio pur di realizzare amore, magari anche per cancellare quella specie di gelosia che fa capolino da qualche verso. Lettura piacevolissima come sempre (densa di poetiche similitudini) per la quale congratularsi con la nostra eccezionale amica che oggi ci regala anche una lezione di vita con quel verso che recita “Morire in prigione o morire perché malato cosa cambia?” e ci delizia con quegli ultimi splendidi tre versi.
Un grazie di cuore ad Alessio per il gradito commento alla mia “Nihil sub sole novum”.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
29 Marzo
29 marzo 2020
Poesie d’esordio:
l’elefante –Felicità sommersa-: Un intensa, fremente dichiarazione d’amore e di desiderio, resa con romanticissimi versi.
Poesie del giorno:
Renzo Montagnoli –Verdi anni-: Il ricordo delle gioie vissute nei verdi anni della vita, rasserena il tempo dell’anzianità, in questi bellissimi versi, resi con metaforiche, suggestive immagini, dell’ottimo Renzo che ci regala questa poesia, dal dolce melanconico tono, che sa coinvolgere il lettore.
Santi Cardella –Acqua corrente-: Il suono dell’acqua che scorre in un lavandino, ispira questi versi, che sono amore per una compagna casalinga, resi con delicate, dolcissime, fantasiose immagini, da un romanticissimo Santi.
Roberto Luzi –La felicità riveste il tempo, come una stagione morta-: Tipico ossimoro del nostro Roberto.
Felice Serino -184 Antinomia la morte-: Singolare riflessione su vita e morte che, nel loro essere, sono antinomia.
Cristiano Berni –“2 agosto 1980”-: Drammatica rievocazione della strage realizzata alla stazione di Bologna nell’agosto del 1980 da chi (secondo l’ipotesi decisamente realistica del poeta) voleva fermare la realizzazione di una società politicamente più spostata a sinistra. Dalla strage di Portella delle ginestre a tutte le altre pare che il leitmotiv sia stato sempre lo stesso. Notevole la scansione della poesia che disegna, con molta efficacia, quell’accadimento funesto.
Jacqueline Miu -28 Marzo nel temporale-: “diventiamo nuvole che mangiano dalle mani degli dei – la speranza” ecco, è sufficiente un verso come questo per colorare di poesia un intera pagina.
Alessio Romanini –Dormite Miei Bambini-: Una tenera dedica ed un augurio agli amati figli, resa con ispirati, dolcissimi versi.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
“Nihil sub sole novum” la bella ottima poesia
dell’amico
Piero Colonna Romano, che ispirato dal covid-19
Scrive un ottima poesia, con citazioni bibliche intense.
Una rima incalzante che ti impone di riflettere.
Condivisibile! Complimenti è meravigliosa.
Alessio Romanini
28 Marzo
28 marzo 2020
Poesie d’esordio:
Emiliano Laurenzi -Sbocciano fiori di pietra alle mie dita-: Bella poesia densa di fantasiose, suggestive immagini che dicono amore. Romanticismo impregna ogni verso e la poesia diviene una lunga dichiarazione d’amore che, per ogni verso, si snoda intensamente. Bravo, Emiliano!
Poesie del giorno:
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Ricordo-: Dolcissimo ricordo di tempi tramontati, in questi bei versi, densi di malinconia, di Giuseppe.
Enrico Tartagni –Una carezza ed altro ancora-: Poesia che pare dire di un’esistenziale difficoltà a comunicare, causata dall’eccessiva fretta che ci impone il vivere. Ma c’è altro motivo per dolersi, in questi ermetici, evocativi versi: il bisogno di non aver ricordi, per guardare solo al tempo che viene. La chiusa è, ovviamente, ispirata dal covid 19, di grande , tremenda, attualità.
Roberto Luzi –Lo sguardo impercettibile del buio è una lacrima appesa a un ramo-: Apprezzo molto l’aforisma centrale (da “la vita” a “rubato”). Il resto è bella, vuota retorica.
Felice Serino -183 In quest’aria stagnante-: Un ricordo che porta dolore, mentre il giorno muore, in questi ispirati e bei versi di Felice.
Giuseppe Stracuzzi –Mio mio mio-: Versi che esprimono la difficoltà, che talvolta prende il poeta, di fare poesia, difficoltà rappresentata da Giuseppe da quei pensieri privi di ali, da quelle ombre piene di inutili parole, da quella fortezza che impedisce al verso d’uscire. Ermetico spesso è il poetare del nostro ottimo Giuseppe, ma è sempre un piacere leggerlo.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Vagamente surreale il primo, decisamente attuali i successivi due. E tutti e tre sono lievi pennellate che disegnano un ricordo e quel che oggi ci circonda.
Sandra Greggio –Aurora-: Dolci pensieri all’alba, resi con delicato e bel poetare.
Jacqueline Miu
–mentre ti tradisco-:
Un intrigante monologo,
indirizzato ad un fascinoso individuo dalla bocca di ribes rossi, che è anche
confessione di un tradimento controvoglia (forse perché con anime avviene).
Monologo che contiene anche la minaccia di travolgere quella bocca di ribes,
volando con le rondini ed atterrando come un mustang selvaggio. Ed alla fine,
per punizione, appena sveglio (quello dalla bocca di ribes rosso) lo sfiora con
un bacio e svanisce. Così impara.
Grande Jac!
Alessio Romanini –Ponticello-: Che emozioni può generare un ponticello, lo racconta Alessio con questi limpidi, descrittivi versi.
Antonio Scalas –Niente-: Un foglio pieno di fantasia che disegna immagini, sensazioni e sogno. Niente male per essere niente.
Giusi Falleroni –Il nemico occulto-: Ottima descrizione di quel che ci circonda in questi tempi dove, hai ragione Giusi, la natura compie la sua vendetta. Versi, dalla forte intensità, che bene narrano il sentire del poeta. Complimenti.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
27 Marzo
Simpaticissima e bella, come del resto tutte le sue, la
“Filastrocca del Covit 19” del grande Carlo.
Fausto
26 Marzo
26 marzo 2020
Poesie d’esordio:
Margot Croce/Aleteia –Passim-: Ricordi che tornano deliziosamente frazionati, come coriandoli, e paiono volare per sperdersi e ricongiungersi. Poesia dalle belle fantasiose immagini per narrare, con bel poetare, di un vecchio amore.
Poesie del giorno:
Cristiano Berni –“La poesia come…..”-: Bella serie di definizioni della poesia e delle emozioni dalle quali nasce e che genera, in questi bei versi di Cristiano.
Giuseppe Stracuzzi –Siamo noi-: Un invocazione alla divinità tradita dall’uomo, in questi intensi versi che sono anche analisi di quel che è diventato l’uomo, sempre più bisognoso di salvezza.
Fausto Beretta –Speriamo domani-: In tempi di corona la giornata si svolge pigramente tra una pipì e l’altra. Questo narrano i significativi versi, dal rassegnato tono, del nostro spiritoso cronista. Speriamo domani, caro Fausto, e che venga presto, prima di un generale impazzimento.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Due tortorelle-: Bella similitudine tra le dolci tortorelle e la colomba che portò a Noè notizie della terra emersa. E come questa portò notizia della fine di un avventura acquatica, queste siano messaggere di un mondo abbandonato dal virus. Questo la fantasia di Giuseppe narra, col bello stile del suo poetare.
Robero Luzi –Mi nutrirà la carezza del vento che scompiglia la sera, dietro miraggi di fumo.-: “carezza del vento”, “scompiglia la sera” e “miraggi di fumo”, sono tre belle immagini piene di poesia.
Felice Serino -181 Vita sollevaci-: Un invocazione alla vita perché ci regali voglia di fare e risvegli le nostre coscienze, facendo prevalere il sacro che c’è in lei, realizzandolo nell’essere attivi. Questo narrano gli ispirati versi di Felice.
Alessio Romanini –Epistola Messaggera-: L’epistola ad un epistola, insomma. Per dirle d’essere messaggera di sorrisi (ai raggi spenti, dice il poeta ed è metafora di desideri svaniti) e di sospiri (al mare) ecc. Epistola di speranza, dunque, fatta di “parole libere dal tempo” (per es.: guardo per sguardo, virtude per virtù) resa con l’originale poetare di Alessio.
Francesco Soldini -91. Il prossimo-: Ed anche Francesco è ispirato da questo terribile virus e ne coglie quegli aspetti che dividono ancor di più gli uomini, non consentendo quel po’ di generosità ch’era rimasta. Resta la speranza che c’è nella chiusa di questa poesia.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Quadretti lievi, in queste poetiche sintesi dove particolarmente attuale è la quarta, resa con bella maestria.
Carlo Chionne –Sogno-: Non oso immaginare la risposta. (riguardasse me sarebbe: perché russi!) Un caro saluto.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
25 Marzo
25 marzo 2020
Poesie d’esordio:
Nino Castelperla –La politica-: interpreta alla perfezione, col caustico poetare reso in versi in endecasillabi, quel che dei politici, e del loro fare politica, pensa la maggioranza della gente. Poesia del 2005 che poteva anche essere retrodatata e che, comunque, resta attualissima. Unica speranza è che il corona virus sia oculato e da quel che resterà possa nascere un mondo più pulito.
Poesie del giorno:
Gian Luca Sechi –Vivere oggi-: Un esistenziale sensazione di smarrimento, non ritenendosi adatto a questo mondo, in questi intensi versi di Gianluca, chiusi comunque dalla speranza.
Romano –La rondine-: Delizioso dipinto del volo di una rondine, molto ben rappresentato da questi bei versi, dal perfetto rimare, che risuonano di pascoliana memoria. Bravo Romano!
Antonella Frison –Dolce ricordo-: L’amaro ricordo di un amore, che ha donato sorriso alla vita, narrato con bei versi ispirati da un profondo sentire.
Felice Serino -180 E’ bello sognare-: Vivere ricordi nei sogni, sensazione sublime narrata perfettamente da questa stringata sintesi, fatta di suggestive immagini in versi, di Felice.
Sandra Greggio –Proposito-: Il forte desiderio di vivere la realtà con i suoi desideri, i suoi programmi, i suoi sogni, in questi versi, dalla forte intensità, della sensibile e brava Sandra.
Alessio Romanini -Riverbero nel Rivolo-: Il guardare alla vita ed al suo scorrere, con quel che, passando, si dimentica, narrato con le belle immagini rese dai versi di Alessio, in una poesia dove prevale un sentire malinconico.
Jacqueline Miu –silly spring_restless river-: E’ per dire “sei la persona meno adatta credo per farmi felice/eppure mi manca il respiro quando t’immagino tra queste braccia” che la nostra incommensurabile Jac svaga per Parigi, regala tele al Pompidou, addenta, minacciosa, cosce di pollo in faccia ad un pappagallo, vive in un corpo caldo pistacchio ed ha lo stomaco in fiamme. E, nonostante tutto questo afferma “oh sorseggerei ogni goccia del tuo spirito/fino a stare male”, chiudendo con un subdolo confronto tra poeta e amante.
E questa nostra ottima amica ci regala, ancora una volta, la dimostrazione di come la fantasia, unita alla passione (o la passione condita di fantasia, a scelta) possa generare racconti che coinvolgono il lettore, facendogli vivere le sue stesse sensazioni. Se questa non è poesia cos’è? (ovviamente restando, la nostra spettacolosa Jac, amante dell’amore detto con appassionato poetare).
Euro Della Sala –L’altra umanità-: Il drammatico racconto del disumano vivere dei migranti che pare ripetere bibliche storie, oggi destinate a mortali conclusioni. Ed è anche un vibrante atto d’accusa verso chi, sulla vita di questi disgraziati, specula oggi, avendo già rubato tutto quanto era possibile nei territori dai quali provengono, rendendoli deserti. C’è, in questi prosastici versi di Euro, un profondo sentire, un indignazione che non si può non condividere.
Francesco Soldini -90. Migranti alle frontiere-: Stesso tema, svolto con lo stesso sdegno e le stesse accuse, della poesia precedente, reso con forte poetare da un sensibile ed attento Francesco.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
24 Marzo
24 marzo 2020
Poesie d’esordio:
Sonia Ceretini –Pensieri alla luna-: Bei pensieri in libertà, che a volte paiono lievi pennellate a disegnare romantiche immagini, in una notte di luna che li ispira.
Poesie del giorno:
Felice Serino -179 La Musa-: Ispirazione, come per incantesimo, è quella che, talvolta, la Musa regala ai poeti. Ispirazione che, in questi versi di Felice, diviene concreta bellezza.
Cristano Berni –“Riflessioni di un idiota”-: Forse sono riflessioni ispirate dalla drammatica pandemia che stiamo vivendo, queste intense rime, che invitano a riflettere, di Cristiano.
Propongo questa riflessione: il progresso ha consentito all’uomo d’avere una vita più lunga. Ma la natura, per riequilibrare il tutto, non potendo supportare (più chiaramente, dare da mangiare) tutti, si difende con questa pandemia che vede un virus fare strage di persone anziane e quando sarà esaurita lascerà un mondo ringiovanito, pronto per altro…progresso. Dio?, beh, come sempre, resta a guardare gli effetti del libero arbitrio.
Michael Santhers –Marzo 2020-: Bentornato nell’azzurro, Michael! Ci è mancato il tuo sapido, surreale poetare. E quale occasione migliore, per dirci del tuo guardare al mondo, di questa drammatica pandemia che i tuoi versi sembrano voler esorcizzare? E riecco, dunque, le fantasiose immagini che all’apparenza sembrano umoristiche, mentre invece sono dure riflessioni sul reale. Un caro saluto.
Tinti Baldini –Domande-: Vivere di ricordi ed in quelli immergersi, come fossero tempo immobile. Questo narrano questi amari versi, dal rassegnato tono, della bravissima Tinti
Filippo Genini –Omicidio di primo grado in piazza-: Forte invito a cambiare modo di guardare alla vita, all’amore ed alla gente, in versi di difficile interpretazione, con un anfora ancora più misteriosa.
Francesco Soldini -89. Notte-: La notte, con le sue magie e quel che fanno sentire, pennellata dagli ispirati versi del bravo Francesco.
Sandra Greggio –Coronavirus-: La solitudine, cui ci costringono le norme anti virus, ispira profonde riflessioni su se stessi e sulla vita ad un riflessiva Sandra che ci regala questi intensi e bei versi sui quali riflettere.
Salvatore Cutrupi –Girotondi-: Progetti per il futuro, dopo le ristrettive norme del presente, in questi descrittivi versi del nostro Salvatore.
Alessio Romanini –Sentire il trillo-: Forti immagini, rese con ispirata poesia, per dire di un amaro guardare alla vita ed a questi tempi, chiuse dalla speranza nell’amore.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
23 Marzo
23 marzo 2020
Poesie d’esordio:
Adele Condello Santoro -Casa mia di Puglia-: Delizioso racconto del ricordo di una terra amata, reso con immagini dense di poesie e di sentimento.
Poesie del giorno:
Felice Serino -178 In un angolo remoto-: Un guardarsi dentro, ricordando una vita d’avventure e viaggi che non ha consentito il conoscersi, narrato con i significativi e bei versi di Felice.
Carlo Festa –Rivoluzione-: Concordando con Carlo, speriamo che un mondo migliore possa nascere da una vera rivoluzione culturale che dovrà iniziare dalla scuola. Questi intensi i versi del nostro amico possano essere seme per un futuro migliore.
Anna Maria Guerrieri –In una notte di luna-: Dolcissima richiesta di tenerezza, regalata anche e soprattutto da parole, mentre il tempo, inesorabilmente, passa sfogliando i giorni della vita. Bella poesia, dal melanconico tono, resa con immagini metaforiche (quanto dolci quei sentieri antichi…) decisamente significative. Complimenti, Anna Maria.
Lisa Massei –Viale dei cipressi-: Poesia dalle immagini che dicono di delusione, per una vita che, giunta al traguardo, ha avuto amare esperienze, detta con metaforici versi densi di pena.
Silvano Notari –Notti bianche-: Una vibrante dichiarazione d’amore detta con suggestive, fantasiose immagini, ricche di sentimento, in questa intensa, ispirata e bella poesia di Silvano. Complimenti.
Alessio Romanini –Sordo Canale-: Un dialogo con la vita (sordo canale) dove rinascono anche ricordi dell’infanzia. C’è molta malinconia, in questo ricordare e nel vedere scorrere un’indifferente tempo, bene resa dai versi di Alessio.
Francesco Soldini -88. Concerto-: Le sensazioni che regala l’incombente primavera, bene rese dai versi di Francesco.
Jacqueline Miu –chiatte di nuvole al sole-: Il funesto virus che impazza e regala solitudine, ispira la bravissima Jac per questi versi che sono dolente denuncia di una mancanza d’amore, causata dalla indispensabile prudenza imposta da cautelative norme.
Ma un verso pare sintetizzare attualità e speranza e dice chiaramente quale sia l’atteggiamento della poetessa nei confronti di questa sgradevolissima situazione, recitando “l’amore spesso è notte in attesa dell’alba”.
Versi anche descrittivi di quel che ci circonda e della reazione (vagamente scaramantica) delle persone che pare abbiano ri-trovato unità e patriottismo, grazie all’epidemia che corre strade e corpi, ed improntati dello stile della nostra eccellente amica.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
22 Marzo
22 marzo 2020
Poesie d’esordio:
Luca Comoretto –Non siamo neanche merda d’angelo-: Singolare poesia, infarcita di surreali immagini, che pare narrare di una spietata analisi del nostro essere in questa ingiusta società. Analisi resa da chi ha poco a che fare con gli angeli e con i loro escrementi.
Poesie del giorno:
Santi Cardella –Gocce di luna-: Leggere Santi è come respirare aria pura. Il ritmo dei versi, cadenzato alla perfezione, fa venire voglia, leggendoli, di battere il tempo ed il sentire che narra semplicemente incanta, per la perfetta scelta delle parole che dicono e trasmettono un profondo sentire. Un onirico viaggio nei ricordi, che coinvolge il lettore, è il tema di questa bellissima poesia. Complimenti vivissimi, caro amico.
Maurizio Mazzotti -21 marzo-: Riflessioni (che coinvolgono) su questa nostra, attuale povera Italia, mentre si svolgono incombenze casalinghe, rese con bel poetare.
Leopardi definì il XVIII° secolo “secol superbo e sciocco”. Credo, vivesse oggi, lo rimpiangerebbe.
Renzo Montagnoli –Il sole è ritornato-: Deliziosa descrizione della rinascita della natura in primavera, che diviene dolcissimo risveglio di sentimenti, in quella tenera coppia di anziani che rendono più viva la bella poesia di Renzo.
Nino Silenzi –Il futuro ti aspetta-: Malinconica riflessione sul tempo che passa, con un forte richiamo a quel “panta rei” che risuona in quel futuro che diviene, subitaneamente, oggi e poi passato. Intensa poesia, che invita a riflettere e che si chiude con un rassegnato richiamo all’inevitabile evolversi della vita.
Felice Serino -177 A volo d’angelo-: Suggestive immagini in un ermetico componimento del quale non azzardo esegesi.
Francesco Soldini -87. Camminare-: Versi che paiono un respiro di sollievo, per la ritrovata capacità di camminare dopo un infortunio. Sinceri auguri, Francesco.
Salvatore Cutrupi –Voli-: Splendidi voli della fantasia, raccontati quali intensi desideri di libertà, in questi bei versi, dal romantico tono, dell’ottimo Salvatore.
Alessio Romanini –Cinguetta-: Il cinguettio (il canto della speme, lo definisce il poeta) di un passero, in questi intensi versi di Alessio, diviene quasi esorcismo contro il fatale morbo che inquina la Terra.
Jacqueline Miu –Recapitami l’alba-: Racconto fascinoso, nel più bello stile della nostra Jac. Bello da quel “Recapitami l’alba” all’invocazione al mese di marzo e poi al sogno e fino alla fremente conclusione.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Complimenti per il risultato e la
bellissima poesia.
Da applausi! Alla bravissima poetessa Giovanna Cardella.
Alessio Romanini
“Ammorbata primavera” di Ben Tartamo, mi piace lo
sdrammatizzare in questa
Poesia ironica contro il corona virus, con rime incrociate che bene scorrono.
Bravo.
Alessio Romanini
“ Il futuro ti aspetta” di Nino Silenzi mi piace
molto la personificazione
Del futuro ingannevole, che ci conduce alla fine. Sempre attuale e
condivisibile.
Complimenti.
Alessio Romanini
22 marzo 2020
Premio biennale Internazionale
di Poesia e Narrativa
Percorsi letterari …
“Dal Golfo dei Poeti Shelley e Byron, alla Val di Vara”
Cari amici è con grande piacere che vi informo di un ulteriore, lusinghiera affermazione
della poetessa e nostra amica
Giovanna Cardella
che nel prestigioso VI° premio biennale sopra evidenziato, alla sua bellissima poesia
“Per sempre ottobre”
ha visto attribuire il
Premio Speciale “Solaro”
con la seguente comunicazione della giuria:
Gent. Autore/Autrice,
il protrarsi delle emergenze sanitarie legate alla pandemia COVID-19 ci vede costretti a cancellare la cerimonia di premiazione del concorso in oggetto.
La S.V. CARDELLA Giovanna si è aggiudicata il Premio Speciale "SOLARO" nella categoria A poesia inedita con l’opera "Per sempre ottobre"
Le inviamo in allegato il diploma ed i voucher dei Premi che si è aggiudicato con il suo brillante risultato.
Intensa e bella è la poesia premiata e la propongo alla vostra lettura per le emozioni che può generare:
Per sempre ottobre
Chissà se devo ancora a te
questa notte senza sonno,
con dentro l'urlo di un dolore muto
e un bisogno nuovo di sfinirmi
di passi senza scopo.
Ti ho visto ieri pieno di sole
dove ti avevo già incontrato
in carne e ossa e vita,
in uno fra i tanti posti
ove per me esisti ancora.
Ci siamo scambiati un ritornello
e una risata, che ancora echeggiano
sotto quel balcone,
incapaci di svanire nel ricordo,
per mancanza di altro presente.
Chissà se tornerai a trovarmi
in questa notte di ottobre,
quella in cui ho imparato
che il dolore più grande non si dice
e che volere bene è un verbo infinito.
Io mi farò trovare sveglia,
per mostrarti la mia ferita d'oro
là dove ti ho perso,
là dove custodisco per sempre
il dono di averti trovato.
A Giovanna, in aggiunta ai virtuali applausi che le sono arrivati dalla splendida Lerici, unisco i miei assieme a sinceri complimenti, restando in attesa di ulteriori sue prestigiose affermazioni.
Piero Colonna Romano
21 Marzo
21 marzo 2020
Poesie d’esordio:
Mario Costa –Dormi…-: Un drammatico saluto ad una persona al termine dell’esistenza, detto con commoventi parole.
Poesie del giorno:
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Bergamo oggi-: La drammatica visione di una città che appare sotto il mortale assedio di un virus spietato, molto realisticamente narrata dai forti versi di Giuseppe.
Maddalena Gatto –Amore che non muore-: Fremente atto di fede ed invito alla preghiera, in questi forti versi di Maddalena.
Cristiano Berni –“Ma che occhi hai?”-: Appassionata descrizione di un innamorato di occhi che incantano, quasi come magia, sottolineata con forza dall’anafora.
Carlo Festa –Tutti contro tutti-: Realistica disamina delle restrizioni che ci vengono imposte per difenderci dal virus, detta con molta rabbia e condivisibili domande.
Unica nota dissonante è quell’invito a non andare a votare mentre, al contrario, è proprio col voto che si può togliere di mezzo questi pericolosi (per dimostrata incompetenza) affaristi politici che sarebbero ben lieti per un eventuale scarsa affluenza alle urne.
Pasquale Mesolella –Coronavirus (Covid 19)-: Il farmaco della solidarietà, invocato da Pasquale, sarà l’unica salvezza contro questo subdolo virus. Questo è il messaggio che ci arriva da questi descrittivi versi dall’amaro tono.
Felice Serino -176 Come primavera-: L’attesa della rinascita della natura e dello spirito, evocata da questi ermetici versi di Felice.
Jacqueline Miu –Sentire donna-: Il bisogno d’essere sostenuta (compresa, meglio e amata meglio ancora) emerge forte in questi versi, forse nati anche dal timore del subdolo virus che appesta l’aria. Meglio morire di un bacio, afferma la nostra strepitosa poetessa. E come non essere d’accordo?
Francesco Soldini -56. Poesia del rinascere-: Primavera di rinascita della natura, dello spirito e del corpo, in questi bei versi di Francesco.
Carlo Chionne –Leopardiana-: “Qui su l’arida schiena/del formidabil monte/sterminator Vesuvio” ecc. ecc. ecc. Corona virus, similmente al Vesuvio del 79 dc, semina strage, così la logica della natura matrigna (per un uomo incosciente) è sempre la stessa. Certo alla fine vincerà l’amore, caro Carlo. Speriamo d’essere tra i vincitori…
Giusi Falleroni –Italia con gli anfibi-: “Ahi serva Italia, di dolore ostello,/nave senza nocchiero in gran tempesta/non donna di provincie, ma bordello” a questi versi pare ispirarsi l’ottima Giusi, guardando a questa spoglia Italia in preda a mortale morbo. E ne ricorda gli antichi fasti, gli allori e la cultura, rimpiangendoli, perché oggi svaniti, con forti versi densi d’amarezza. Poesia di grande spessore ed attualità (e non solo per il virus che impazza…) resa con metaforiche immagini, che sono forte denuncia di questa situazione di decadenza sociale e culturale, ma chiusa dalla speranza.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
20 Marzo
20 marzo 2020
Poesie d’esordio:
Alessandro Ciabattoni –Questo sono io-: Spietata analisi dell’essere, resa con immaginifiche, dure immagine.
Poesie del giorno:
Luana Ventrella –Aspettando domani-: Benvenuta nell’azzurro, Luana. Le sensazioni di paura che genera questa epidemia mondiale ispirano Luana per questi forti versi, dalle inquietanti immagini, che dicono di quanto profonda è l’incertezza per il futuro.
Enrico Tartagni –L’Umanità-: Di non semplice interpretazione questi ermetici versi di Enrico che par evochino un sogno che altri fanno, trovandovi alla fine Enrico Tartagni. Si sbaglio corigetimi. (come disse un papa tempo fa)
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Il cespuglio d’alloro-: Un apologo (con personaggi vegetali) con morale finale, in questi bei versi di Giuseppe che quell’alloro merita.
Raffaele Pisani – due curiosità: Don Abbondio/Don Rodrigo e il perdono di Renzo-: Infatti è proprio così: il corona virus, con la sua drammatica diffusione, fa ricordare la peste narrata da Manzoni (e, aggiungo, quei camion militari che trasportano bare fanno ricordare i monatti con i loro carri dal funebre carico) così come la frase di Papa Francesco, inevitabilmente riporta alla mente il pusillanime Don Abbondio dei Promessi Sposi.
Raffaele trae spunto da queste cronache e ci presenta (ripresenta nel primo caso) due deliziose riletture, in dialetto napoletano, dei due episodi importantissimi per quel romanzo, fondamentale per la letteratura e per la lingua italiana. Complimenti vivissimi a Raffaele che ha saputo cogliere lo spirito dei due episodi mettendo in perfetta evidenza il carattere del pusillanime e opportunista prete e la compassione, colma di religiosità, di Renzo nei confronti di Don Rodrigo. Da applausi entrambe le “curiosità”, oltretutto rese col perfetto ritmo dell’endecasillabo, con rime alternate.
Felice Serino -175 Schegge di stelle-: Puro lirismo in questi bellissimi versi di Felice, tutti da incorniciare e con una chiusa di estrema bellezza. Complimenti vivissimi, questa è poesia!
Alessio Romanini –Senza parlare-: Lievi pennellate per disegnare gradevoli scenette primaverili, rese dai descrittivi versi di Alessio che propone anche un iperbole ossimorica con quei gabbiani “maestosi” che “volitano” come fossero pipistrelli. (per chiarezza l’ossimoro è tra maestoso e volitare).
Jacqueline Miu –un martello di sogni-: Il climax ascendente Jac lo realizza poesia dopo poesia. Oggi in questa c’è un esplosione d’amore e di desiderio, resi con versi densi di passione che lasciano senza fiato. Pare un arrendersi questa lunga dichiarazione, pare. In effetti il risultato che otterrà sarà vittoria a pieno campo: non si può resistere a questo dire. Sempre applausi, applausi e applausi. (soltanto una domanda: perché quel genere maschile ripetuto in ogni poesia?).
Antonia Scaligine –Preghiera-: Difficile capire il perché di quanto sta accadendo, a meno che non si tratti di un igiene automatica che la razza umana sta realizzando. Siamo troppi? Comunque bella ed intensa è questa considerazione/preghiera della nostra amica Antonia.
Francesco Soldini -85. Ombre-: Analisi di quel che, purtroppo, ci sta aggredendo, con inaspettata violenza, in questi versi dall’intenso tono di Francesco che, dall’iniziale paura espressa, chiude la poesia con un sorriso pieno di gratitudine e speranza.
Carlo Chionne –Corona virus-: Ed anche Carlo, ispirato dal dramma che stiamo vivendo, ci offre i suoi rimati versi che invitano a riflettere. Un caro saluto, caro amico.
IL più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
19 Marzo
19 marzo 2020
Poesie d’esordio:
Leonardo Colombi –Autodifesa-: Il drammatico racconto della reazione di un bimbo violentato dal padre, reso con ritmica, suggestiva poesia.
Poesie del giorno:
Felice Serino -174 Questo giovane cuore-: L’auspicio per una serena vita della figlia, detto con magistrale sintesi poetica.
Cristiano Berni –“Mare”-: Un’ispirata ode al mare, densa d’amore e resa con coinvolgenti versi da Cristiano.
Joseph65 –Padrona e signora-: Inquietanti (ma anche didattici) versi di Joseph65, nati da quel che purtroppo ci circonda e minaccia. Questo subdolo virus pare dirci : fate la guerra e non l’amore. Ma sarà sconfitto ‘ché è tempo d’amore.
Fausto Beretta –Tramonto e paura-: Ed anche questi bei versi di Fausto nascono ispirati dal funesto virus che ammorba l’aria e svuota vie e piazze, regalando paura. Forti e significative le immagini di questa poesia e bene descrivono un diffuso stato d’animo.
Francesco Soldini -84. Saluto alla primavera-: Delizioso omaggio alla primavera incombente, reso con i bei versi di Francesco.
Alessio Romanini –O Vivere-: Omaggio al vivere ed a quanto può regalare all’uomo Dalla fanciullezza alla vecchiaia, in questi ispirai versi di Alessio.
Jacqueline Miu –i miei occhi polveriera innescata dal sole-: Appassionata e passionale Jac, quanta forza in questi tuoi versi! Sempre complimenti e grazie per quel che sai dare in emozioni ai tuoi lettori.
Antonia Scaligine –Aria di guerra-: Versi di notevole bellezza e forza, nati per esorcizzare il maligno virus che ci circonda e, troppo spesso, seduce. Brava Antonia!
Roberto Soldà –Si sovrappongono gli orbitali-: Una ricerca dell’amore, detta con bellissimi versi densi di romanticismo. Poesia dal profondo significato che diviene chiaro se chiaro è il senso degli orbitali.
Orbitali che sono ricerca in chimica (ricerca dell’elettrone nel campo magnetico in cui si muovono gli atomi -come apprendo da Wiki-). Roberto cerca, dunque, percorrendo vari sentieri (sovrapponendoli nella memoria, quindi) che sono cieli azzurri o campi di frumento, gocce di pioggia che paiono lacrime sopra un paese mentre “si svena l’inverno”. E la bellissima poesia si chiude con la presa d’atto di un equilibrio turbato perché “Non s’è ancora svelato/il mistero…” perché in quegli orbitali non s’è trovato quel che si cercava. Applausi e complimenti vivissimi, caro Roberto.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Grazie amico Piero,
sempre generoso il tuo commento, grazie anche a te Lorenzo, grazie per la vostra
attenzione. Un caro saluto agli amici e a tutti i poeti del sito
Fausto Beretta
19 marzo 2020
Cari amici è con grande piacere che vi informo
di un prestigioso risultato ottenuto dal nostro amico e poeta
Fausto Beretta
che nell'importante concorso letterario
"Parole e Poesia"
di Formigine (Mo)
ha ottenuto il
premio speciale
dalla qualificata e severa giuria, tra innumerevoli
altri partecipanti.
Qui di seguito la copertina dell'importante e bella silloge del nostro prezioso
amico:
(ISBN: 978 88 567 9817 3)
A Fausto i miei complimenti più sinceri, certo che li ripeterò per ulteriori,
meritate affermazioni letterarie.
Piero Colonna Romano
18 Marzo
18 marzo 2020
Poesie d’esordio:
Antonio Cavallaro –E’ già mattino-: Una riflessione sull’alternarsi di luce e buio, di piacere e dolore, di vita e morte, in questi versi, dal perplesso tono, di Antonio.
Poesie del giorno:
Felice Serino -173 Senza titolo 2-: Il sogno di uno smarrimento esistenziale, dove il poeta si identifica con un devastato bosco (magari ispirato dal ricordo di quei boschi del Cadore devastati da una tempesta di vento) reso con ottima sintesi poetica che richiama Ungaretti. Complimenti, Felice!
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Mentre respiro-: Una similitudine tra due diversi soffi: quello della primavera, che dice di certa rinascita della natura e quello delle macchine per la rianimazione di malati, che dice di speranza di vita e di rinascita, in questi belli ed intensi versi riflessivi dl nostro ottimo Giuseppe.
Maurizio Mazzotti -15 marzo La luna era seduta-: Poesia dal tono di una sognante fiaba, resa con alti spunti di lirismo che rendono luminosi i bei versi del bravissimo Maurizio. Complimenti vivissimi.
Fausto Beretta –Legami contro il tempo-: Angeli e diavoli hanno caratterizzato un rapporto d’amore che ritorna fortemente e nostalgicamente alla mente, ed ispira il poeta per questi intensi, romantici versi, dal malinconico tono.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Delicate pennellate a disegnare immagini lievi e belle.
Francesco Soldini -83. Secco e pioggia-: “rigoglioso sognare/del meraviglioso rinascere” bellissima frase densa d’ottimismo che chiude un’attenta analisi del poeta per quel che il clima, violentato dall’uomo, ci ha riservato. Bravo Francesco!
Alessio Romanini –Ugello libero-: Chiaro il senso della poesia ispirata dal desiderio di libertà e dall’invidia per quel volare, appunto liberi ignorando la morte, degli uccelli.
Jacqueline Miu –fuck the silence-: S T R E P I T O S A Jac! Ancora una volta versi che sono esplosione di passione, che coinvolgono il lettore e lo lasciano in apnea fino all’ultima parola. Ma non c’è soltanto passione in questa poesia, c’è anche una dolcezza infinita in versi quali: “così da regalarti non un unico sole di giorno/ma di notte tutti gli astri.” E c’è pure un (amaro) umorismo in quel “E’ severa la Primavera coi principianti in amore”. E che dire di quell’intuizione che dice la pioggia masochista, perché sa di morire colpendo la terra?
E’ sempre da applausi Jac. Guai non ci fosse!
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
17 Marzo
17 marzo 2020
Poesie d’esordio:
Marcello De Santis –Disamore-: Una profonda delusione per ciò che la vita ha dato, ispira Marcello per questi bellissimi versi che quello stato comunicano alla perfezione. Complimenti vivissimi.
Poesie del giorno:
Fausto Beretta –AntiVirus-: La paura, per quel che questo subdolo virus può darci, ispira Fausto per questi intensi e bei versi che dicono anche forte amore per la vita.
Cristiano Berni -“Luce” (Del pensiero)-: Forse quel che manca nella cultura di questa epoca è la razionalità (la luce) del pensiero. Umanesimo ed illuminismo, svaniti nel tempo, pare non ci abbiano lasciato eredità per un vivere più civile. E questa considerazione muove la penna di Cristiano, per questa poesia che è grido d’accusa alla società d’oggi e speranza di ravvedimenti per uscire da questo nuovo, oscuro medioevo.
Corrado Cioci –Oh marzo bello e gentile ,-: Ed anche i patriotici versi di Corrado sono ispirati dal virus che impazza per il mondo e per le nostre terre. Versi pervasi dalla certezza che sapremo reagire e rinascere, come più volte è accaduto nella nostra storia.
Maddalena Gatto –Oh Eterno,-: Intensa preghiera, resa con profonda convinzione e fede dalla nostra Maddalena.
Felice Serino -172 I cieli del jazz-: Felice, con questi suoi versi, disquisisce del jazz , definendolo “capricci di note” per “facce ondivaghe in acque del sogno” ( e mi pare chiaro riferimento a drogati dalla musica …e non solo). Jazz che pare avere l’unico vantaggio di attraversare “muri di separazione” per unire uomini nell’amore per la musica (jazz).
Giuseppe Stracuzzi –Magia delle parole-: Quelle parole che vanno a formare poesia e che incantano il lettore (“il viandante che passa”) sono l’argomento che l’ottimo Giuseppe tratta, con bella maestria, in questa composizione che alle parole diviene omaggio.
Jacqueline Miu –Londra impura-: In una Londra ricca di cattedrali gotiche, dove echeggia ancora il canto di Keats e di Byron e dove scorre un Tamigi dalle acque torbide, ecco che sale il grido d’amore di Jac, con la sua inimitabile capacità di dire passione. Versi densi di poesia che affascinano il lettore, come fossero fiaba sognata, che la nostra ottima amica generosamente ci regala.
Salvatore Cutrupi –Panorami-: Con la perfetta scansione dell’endecasillabo si snodano questi panorami che Salvatore descrive, dipingendoli con i suoi versi dal bel ritmo.
Francesco Soldini -82. Postando due fotografie-: Una dichiarazione d’amore a Milano, resa con versi nati da intenso sentimento.
Alessio Romanini –Narciso Ramingo-: Similitudine tra un narciso abbandonato su di un prato ed un anima che soffre solitudine, in questi versi di Alessio che bene descrivono un sentire.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
16 Marzo
16 marzo 2020
Poesie d’esordio:
Maurizio Donsanti –Un’altra stagione…..-: Versi liberi per dire di una dichiarazione di intenti, nata dal ricordo di amori, simili a sogni che vanno e vengono, che, talvolta, lasciano un po’ di pena, mentre il poeta è immerso in una confortante natura settembrina e fa propositi di rivincite amorose.
Poesie del giorno:
Giuseppe Stracuzzi –Poesia-: Un ode alla poesia, resa con le belle immagini ed i bei versi, densi di sentimento, di Giuseppe.
Enrico Tartagni –La Notte del Mondo-: Eterogenee riflessioni su questo vivere tra ipocrisie degli uomini e confortanti bellezze della natura, con una digressione sullo spazio/tempo e sulla sua increspatura ipotizzata e dimostrata da Einstein. Sempre pieni di fascino gli scritti dell’ottimo Enrico.
Fausto Beretta –Noi e la paura-: L’epidemia in corso ispira questi forti versi, dal riflessivo tono, all’ottimo amico Fausto, che sottolineano la precarietà del nostro effimero vivere.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Samiopoula-: Ecco un altro angolo di paradiso dipinto dagli intensi versi di Giuseppe. Leggendoli pare di vivere quel che il nostro amico ha vissuto, le emozioni, i sentimenti, e resta il desiderio di potere, un giorno, calpestare quel terreno, sentirne i profumi, immersi in un atmosfera di pace e di sogni.
Felice Serino 171 L’estro-: Non so di chi narra, il nostro Felice, certamente di un artista in erba, dotato da grande fantasia ma di scarsi mezzi di comunicazione. Era, per caso, Piero Manzoni?
Maurizio Mazzotti –Il tempo cammina anche senza di noi-: Riflette sul tempo che passa, indifferente ai nostri accadimenti, il nostro Maurizio, e ci presenta un poetico, eterogeneo elenco di attività, chiuso da una filosofica riflessione su quello scorrere.
Roberto Luzi –Chiesi al vento di spiarti-: Un romantico Roberto compone questa intensa, deliziosa dichiarazione d’amore, ricca di affascinanti immagini.
Alessio Romanini –Fatalismo Rassegnato-: Alessio, ispirato da questa preoccupante epidemia, riflette sulla fragilità dell’uomo, sulle sue paure e sul suo effimero vivere, con versi dalla forte intensità.
Jacqueline Miu -yogurt-: Intensa riflessione sulle conseguenze della pandemia sui comportamenti umani e, soprattutto, sull’amore reso difficile dalla norma che vuole spazi impraticabili tra persone. Jac, con questi suoi versi, lancia il suo grido di dolore, e la sua rabbia è accentuata dall’imposizione di cui sopra, imposizione che fa aumenta re il desiderio di abbracciare chiunque e comunque. E, accidenti, come non concordare?
Francesco Soldini -81. In rima-: Vivere la vita come fosse poesia. In definitiva questo è il messaggio che Francesco ci invia con questi suoi versi dal riflessivo tono.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
15 Marzo
15 marzo 2020
Poesie del giorno:
Roberto Luzi –Le tue mani su di me come armi taglienti che non feriscono più’-: Romantica, dolcissima e bella la frase di chiusura.
Giuseppe Stracuzzi –Licenza di uccidere-: E se questa fantasiosa fantasia sulla natura e le sue caratteristiche fosse metafora della vita che viviamo? E se la specie protetta fosse quella economicamente più forte? E se quel cavillo fosse tutte le leggi che evade, cominciando da quelle finanziarie? E se la licenza d’uccidere fosse l’arricchirsi, impoverendo gli onesti, quelli che, per esempio, pagano le tasse? E se…ecc. ecc. perché Giuseppe è mai banale.
Giuseppe Gianpaolo Casarini – Kalymnos-: Un incantata sintesi dell’isola delle spugne che, con i suoi profumi ed atmosfere magiche affascina. Così tornano alla mente del viaggiatore memorie di antica cultura ed un ispirato Giuseppe ci regala questo delizioso racconto che fa nascere il desiderio di visitarla.
Felice Serino -170 Nell’anima bambina-: Teneri ricordi d’infanzia che tornano dolcemente alla mente del poeta e gli fanno fare un malinconico confronto con la realtà che vive, in questi dolcissimi versi di Felice.
Maurizio Mazzotti –So gente normale, quindi Eroi-: Non sono eroi. Sono gente normale con un altissimo senso del dovere, quello che dovremmo avere tutti. A che razza appartengono? Forse ad una razza che non conosce egoismo. La nostra italica? Difficile rispondere, certamente non alla razza di certi governanti di regione. Considerazioni che nascono leggendo l’intensa poesia di Maurizio, attento osservatore della realtà.
Sandra Greggio –Dualismo-: Una spietata analisi del proprio essere, delle proprie dicotomie che straziano, in questi bei versi di Sandra.
Alessio Romanini –Cantore di mestizia-: Un panorama denso di malinconia, disegnato da versi che lo pennellano con bella maestria, è l’ispiratore di questa poesia che quella malinconia, nata nell’anima del poeta, canta.
Jacqueline Miu –apocalisse 2.0-: Il coronavirus, la pandemia, la paura di quel che può ancora accadere, ispirano Jac per questi forti versi che raccontano quel che accade nell’animo di ognuno di noi, proponendocene la cura nell’amore.
Salvatore Cutrupi -14 marzo 2020-: Il silenzio che c’è nelle strade e nelle piazze, in questi tempi pandemici che allontanano anche gli amici, ben raccontato dai versi di un attonito (e noi con lui) Salvatore.
Tiziana Cocolo –Stretti in un sorriso-: Credo che anche questa ermetica e bella poesia di Tiziana sia stata ispirata dall’epidemia che sta sconvolgendo la vita di tutti. Ed ecco che il rimedio, per continuare una vita il più normale possibile, potrebbe essere il sorriso continuando a sperare, consapevoli che vincerà la vita, così come mi pare narrino i versi della nostra amica.
Francesco Soldini -80. Tramonto sul lago-: Una dolcissima, romantica pennellata per narrare un suggestivo tramonto su di un lago, in questi bei versi di Francesco.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Vorrei fare i complimenti a Felice Serino per la sua
opera "Nell'anima bambina": ricordi molto teneri, rievocativi e
nostalgici.
Un saluto a tutti, facciamoci forza con la poesia, che in questo momento ha
l'occasione di riconquistarsi lo spazio che merita.
Simone
14 Marzo
14 marzo 2020
Poesie d’esordio:
Maristella Angeli –Nell’immaginario-: La porticina del sogno, quello che rende reali i desideri e le fiabe, narrata con la fantasia e la bravura dell’ottima Maristella.
Poesie del giorno:
Maurizio Mazzotti –Angeli-: Commovente, sentito e doveroso omaggio a medici ed infermieri, donne ed uomini, che si sacrificano in questa drammatica situazione, creata dal maligno virus, per alleviare pene e salvare il maggior numero di persone possibile. Omaggio che faccio anche mio, complimentandomi con Maurizio per come ha saputo esprimerlo.
Roberto Luzi –Saziami di sguaiate carezze nei pleniluni infuocati dai miei folli tormenti-: Un tormento esistenziale espresso con la violenza delle immagini di questo verso di Roberto.
Cristiano Berni –“Il pagliaccio”-: Ben espressa la profonda pena che può esserci nell’anima di un clown da questi bei versi di Cristiano. Complimenti.
Santi Cardella –Residuo amore-: “E adesso che frastuono di campane” è il verso centrale, quello attorno al quale ruotano tutti gli altri da quello ispirati. Poesia, di grande dolcezza e malinconia, dove troviamo colti, spontanei richiami, che vieppiù sottolineano il sentimento del grande Santi che, anche in questa occasione, ci ha regalato questo capolavoro denso di sentimenti che coinvolgono, resi con la sua solita, magistrale tecnica. Da applausi, come l’intera produzione di questo grande della poesia contemporanea.
Rosa Giusti De Ruggiero- Bella fanciulla-: Un amorevole raccomandazione, resa con un pizzico d’apprensione, ad una giovane, esuberante figlia. C’è molta poesia in questa bella ed intensa prosa della brava Rosa.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Pserimos-: Affascinato da questa isola, che pare angolo di paradiso nel mare del Dodecaneso, Giuseppe la narra facendo sorgere nel lettore il forte desiderio di recarvisi. Bella molto è la poesia chiusa da un richiamo alla poesia greca, cui tutti noi siamo debitori. Grazie Giuseppe!
Felice Serino -169 Pasqua-: Splendida sintesi poetica del sacrificio del Cristo, reso con versi ispirati da profonda fede e magistralmente resi.
Francesco Soldini -79. Record Antartico-: L’amaro sentire del poeta, guardando alla mutazione climatica causata dall’incoscienza dell’uomo, in questi significativi e forti versi di Francesco.
Antonia Scaligine -Freddo silenzio nelle città-: L’epidemia da coronavirus, trasformata in pandemia, ispira l’ottima Antonia per questi riflessivi versi che dicono di senso del dovere, sperando che, con corretti comportamenti, possa vincere l’uomo sull’inquietante virus.
Sandra Greggio –Dialogo con l’anima-: Un dialogo con la coscienza (con la quale si è complici…) detto con i significativi versi da Sandra.
Alessio Romanini –Via del Boccella-: Nostalgici ricordi, narrati con sincopati versi che sanno di grande malinconia per quel che non può tornare.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Un grazie sincero per l'appassionato commento di Piero
a: non c'è so muri che tengono. Grazie a Lorenzo che mi ospita nel sito
dandomi l'opportunità di vedere pubblicati i miei pensieri.
Maurizio Mazzotti
13 Marzo
Un enorme grazie all’amico Piero
Colonna Romano
Per gli ottimi commenti alle mie poesie
E l’ottima, impeccabile interpretazione.
Grazie di cuore.
Un grande grazie anche a Lorenzo che mi ospita.
Alessio Romanini
13 marzo 2020
Poesie d’esordio:
Giovanni Armone –Nel giardino degli Ulivi-: Un suggestivo panorama è quello che Giovanni disegna con questi suoi bei versi. Panorama, dove “l’aquila avrà la sua preda”, che diverrà prologo della tragedia umana del Cristo. Intenso e coinvolgente il racconto che il poeta ci offre, con questa significativa e bella poesia.
Poesie del giorno:
Felice Serino -168 Blasfemia-: Il rifiuto del senso che il sacrificio del Cristo ha è blasfemia. Questo il messaggio che ci viene dagli intensi versi di Felice.
Maurizio Mazzotti –Non c’è so’ muri che tengono-: Strepitoso, didattico Maurizio, in questa poesia da incorniciare e da inviare, come lettera circolare, ai tanti imbecilli, nostrani e non, che auspicano muri e fili spinati. Complimenti, Maurizio, per il senso e per la maestria che c’è nella tecnica costruttiva dei tuoi versi.
Carlo Festa –Abbiamo vinto!-: La speranza che questo periodo di pandemia termini e si torni, gioiosamente, ad attività ludiche, risuona alta nei versi di Carlo.
Capisco meno il richiamo al successore di Mosè, e, quindi, alle vittorie che, da ottimo condottiero, ha ottenuto nella conquista delle terre d’Israele per i suoi ebrei, a meno che quel che stiamo vivendo non sia inteso come sogno, dal quale uscire vincitori, dal bravo Carlo.
Roberto Luzi –Abito un buio che straccia le vesti ad un pensiero che non sa accendersi più-: Ispirato da una pessimistica visione della vita, esistenziale dramma nel guardare alla vita, è questo terribile verso di Roberto.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Illusion senile-: La triste descrizione di ricordi di tempi ormai svaniti, in un anziano che muove a pena, in questi versi, dal malinconico tono, del nostro Giuseppe.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Il corona virus ispira questi significativi haiku all’attento e sensibile Salvatore.
Francesco Soldini -78. Fiori d’inverno-: Il cambiamento climatico, con l’anomala e troppo alta temperatura, ispira Francesco per questi versi che sono, contemporaneamente, accusa al comportamento criminale dell’uomo ed espressione d’amore per la natura.
Carlo Chionne –Carosello-: Nostalgico ricordare (e purtroppo li ricordo anch’io) i mini film pubblicitari dell’antico Carosello, in questi ispirati e bei versi del grande Carlo.
Sandra Greggio –De brevitate vitae-: Una Sandra in splendida forma ci regala un racconto denso di significato, che narra, con ottima sintesi poetica, dell’amore per la vita e la pena che si può provare per quanto effimera sia. Complimenti vivissimi, Sandra.
Alessio Romanini –Frali paure-: L’espressione della paura che può darci questo subdolo corona virus, molto ben espressa da questi ottimi versi, dall’inquietante tono, del bravo Alessio.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
12 Marzo
12 marzo 2020
Poesie d’esordio:
Giuliana Argenio –Sono in una libreria smembrata-: Un esistenziale sensazione di smarrimento, nata dalla perdita dell’amore, in questi bei versi dal malinconico tono di Giuliana.
Poesie del giorno:
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Sereno o tempestoso?-: Osmosi (ovviamente economica, di benessere, di vita civile ecc.) tra derelitti e benestanti? Se un giorno dovesse realizzarsi crollerebbe il mondo del capitale, altro che corona virus, sarebbe un ciclone demolente la società!
C’è stato nella storia chi ci ha provato: S. Francesco, S. Giorgio e qualcun altro poi finito nei calendari. Ed il più grande tra loro è stato crocefisso.
Bella la tua poesia, caro Giuseppe, e stringe il cuore la realtà che descrive. Realtà che potrebbe essere cambiata soltanto se un giorno qualcuno dovesse portare a compimento quel lontano, dimenticato, 1789.
Cristiano Berni –“Intanto……”-: “Lascio alla penna la voce/per capir del cuore il battito” è il verso centrale di questa bella ed intensa poesia che è analisi del sentire del poeta, del proprio malessere esistenziale, dei suoi desideri.
Renzo Montagnoli –Dalla sorgente-: Deliziosa descrizione della nascita di un fiume e del suo esaurirsi nel mare. Bello e metaforico racconto, zeppo di fresche immagini, di un vivere, dal nascere al morire, detto con i bei versi di un ispirato Renzo.
Felice Serino -167 Spleen 2-: Malinconia profonda rappresentata da un veliero senza vento, da un cielo che acceca e stordisce per troppa luce e dalla voce di un gabbiano. Tutti simboli di un desiderio inappagato di libertà che genera spleen.
Roberto Luzi –Sono nato in un giorno di nebbia-: Una nebbia (metafora dell’incapacità di vedere) accompagnerà l’intera vita e non consentirà di godere quel che di positivo può regalare, compreso l’amore reso quasi invisibile. Leggo così la poetica prosa di Roberto, densa di belle immagini.
Alessio Romanini –Gemi fanciullo-: Un’intensa, affettuosa raccomandazione ad un figlio che cresce, nata dalla saggezza e dalla trepidazione di un padre, in questi ispirati versi di Alessio.
Jacqueline Miu –nudi noi-: Appassionata dichiarazione d’amore e di desiderio, secondo il suggestivo e bello stile della nostra strepitosa Jac che, col verso “vene con la tequila mescolata al sangue” sintetizza, in maniera indimenticabile, il suo ubriacante sentire.
Antonia Scaligine –Io resto a casa-: Significative e belle immagini, per raccomandare corretti comportamenti in questa drammatica esperienza che stiamo vivendo, riempiono questa bellissima poesia di Antonia che è lezione di vita per tutti. Complimenti.
Salvatore Cutrupi -11 marzo 2020-: Paesaggi spettrali sono quelli che ci sta regalando questa epidemia ormai mondiale. E Salvatore bene li disegna, con questi suoi ispirati versi chiusi dalla speranza racchiusa in una preghiera.
Francesco Soldini -77.Doni della musica-: Infatti è così: la musica è dono soprannaturale e pochi autori ne sanno rendere il suo essere sublime. Vivaldi tra i migliori certamente. Bella e molto ispirata è questa poesia del sensibile Francesco.
Sandra Greggio –Danza dell’anima-: Decisamente apprezzabili sono questi magistrali e bei versi di Sandra, per come sanno narrare di quanto lo spirito può divenire supporto, quasi materiale, di un fisico che il passare del tempo indebolisce.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
11 Marzo
11 marzo 2020
Poesie del giorno:
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Corre il ricordo-: Struggente ricordo di un tenero gesto del padre, ispirato dal rifiorire primaverile di forsizie e reso con i bei versi di Giuseppe.
Felice Serino -166 Controllare il sogno-: Forse per sognare quel che si desidera bisogna essere un po’ magici. Ed è questa la caratteristica della “gattara”, manipolatrice di sogni, descritta da Felice
Roberto Luzi –La morte non ci appartiene mai del tutto-: Suggestive, poetiche immagini di Roberto, che sembrano dire il contrario del titolo: siamo noi che apparterremo (più tardi possibile, si spera) alla morte. (lo disse anche Totò nella sua “’A livella”).
Sandra Greggio –Cuore spezzato-: Romantica (per le belle immagini che presenta la poesia) invettiva ad un ladro di cuori, in questa convincente poesia di Sandra.
Alessio Romanini –Vorrei sussurrarti-: Una intensa dichiarazione d’amore alla madre, resa con bei versi ispirati da un profondo sentire.
Carlo Chionne –Fiduciosa attesa-: E ci saranno in tanti al Castellaccio, per applaudirti e godere della tua arte e della tua cultura. Già, in effetti questo non è tempo di sardine, ‘ché troppo strette stanno. Peccato, ma tornerà il pallone appena sconfitto il corona.
Jacqueline Miu –The Black Butterfly-: Una nera farfalla diviene simbolo di questi tempi bui che instillano terrore nella mente. Così Jac declina queste paure, con la sua gotica e affascinante prosa, e ci narra d’amore infuocato e perso, iniziando questo suo lungo, seducente racconto con un inquietante “Al dodicesimo rintocco, ora della sorella Morte, il buio entrò in me”. Racconto di notevole bellezza e fortemente ispirato dalla drammatica situazione che stiamo vivendo. Brava Jac, come sempre.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
10 Marzo
10 marzo 2020
Poesie del giorno:
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Metamorfosi d’amore-: Gustoso aneddoto, decisamente poco noto, di una dis-avventura amorosa del grande Nicolò, narrata sapientemente dai versi del nostro Giuseppe.
P. Gianni Fanzolato –Fragili in vasi di creta-: Fremente atto d’accusa contro le ingiustizie che causano atroci morti, nell’indifferenza generale del mondo, cosiddetto civile.
Lo spunto per questa terribile analisi di quel che accade oggi nel mondo è dato a padre Gianni dal diffondersi del corona virus, contro il quale, per i suoi negativi effetti sulla vita di qualche migliaio di persone ma anche (e soprattutto) sull’economia delle nazioni, si stanno mobilitando le forze di tutti i paesi. Paesi che, prima o poi, vinceranno la battaglia contro il virus, ma che continueranno a scordare gli infami eccidi che insanguinano il mondo e, molto probabilmente, continuando a esserne complici, fingendo di non vederli.
Ricambio la buona Pasqua che chiude il forte scritto di padre Gianni.
Felice Serino -165 Ti cadevano gli occhi-: L’indimenticabile visione di una fresca e bella ragazza vista moltissimi anni addietro, ritorna, con la stessa freschezza d’allora, in un sogno causato dalla visione di un qualche narcotizzante spettacolo in TV. Ed il risveglio è drammatico: dalle stelle alle stalle, insomma, in questo bel racconto di Felice.
Roberto Luzi –Ho conosciuto il volto dell’infelicità, incontrando la vita.-: Leopardi farebbe suo questo aforisma del nostro Roberto. (come non ricordare il “Canto notturno di un pastore errante nell’Asia?)
Jacqueline Miu –Laddove il vento-: Una appassionata dichiarazione d’amore e di desiderio, resa con belle e forti immagini dalla nostra “ciuta” Jac, cui vanno sempre complimenti, per questa sua capacità di narrare il suo sentire, coinvolgendo il lettore.
Sandra Greggio –Autostima-: In definitiva questi versi di Sandra sono un’accorata analisi di se stessa, versi interrogativi che trovano risposta nel titolo, che è quel che pare le manchi, pur avendo la nostra stima.
Salvatore Cutrupi – Marzo 2020-: Suoni della primavera incombente e sensazioni del poeta, molto ben narrati da questi piacevoli e bei versi di Salvatore.
Alessio Romanini –L’Ignoto Fruscio della Vita-: Il risveglio della natura, che diviene anche causa della gioia di un bimbo, raccontato con i suggestivi e bei versi descrittivi del nostro Alessio.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
9 Marzo
9 marzo 2020
Poesie d’esordio:
Daniela De Meo –Improvvisamene un fiore-: Romantica ed intensa poesia, ricca di metafore, dalla sensuale atmosfera. Brava Daniela!
Poesie del giorno:
Roberto Luzi :Saprò mai dare un colore diverso ad un anima inquieta nel suo rossore di sangue-: “Sangue” e “sepolcro” sono termini che danno al lunghissimo verso un gotico carattere, decisamente inquietante. Un terribile sogno, dunque, che quel bel “raggio celeste della notte” non solo non ne attenua lo sgomento, anzi pare vieppiù sottolinearlo.
Maurizio Mazzotti-:Otto marzo-: Condivisibile omaggio alla donna, reso con ispirati, intensi versi.
Vincenzo Celli-: lacrima-: La lacrima, intesa quale simbolo di una dichiarazione d’amore, descritta con i bei versi di Vincenzo.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Ricchi epuloni, poveri lazzari ?-: Voltaire, nel Candide, fece di Pangloss il simbolo della rassegnazione nell’accettare questo ingiusto mondo e nel sottomettersi a chi è più forte, ritenendo destino immutabile (perché questo è il migliore dei mondi possibili) quel che tu, caro Giuseppe, narri in questi tuoi versi. Poi venne la grande illusione del 1789. Illusione che oggi non dimora più in questa nostra società. Eppure, chi lo sa, forse un giorno riudremo il canto della carmagnole… Un caro saluto.
Felice Serino -164 Resurrezione-: Titolo smentito dal testo dall’amaro tono. Non c’è resurrezione in quel rinnegare gli insegnamenti dell’Unto, afferma l’ispirato Felice.
Alessio Romanini –Mugghia-: Il desiderio sensuale rappresentato, metaforicamente, dal libeccio che penetra nel costato (e nella mente) bene espresso da questi forti e suggestivi versi di Alessio.
Carlo Chionne -8 marzo 2020-: Un forte atto d’accusa a chi guarda alla donna come ad una cosa sulla quale potere avere dominio, in questi intensi versi che alla donna sono omaggio ed incitamento ad assumere il ruolo che le compete, per realizzare una società per tutti più giusta. Versi ampiamente condivisibili.
Jacqueline Miu –Notti arabe-: Un sogno d’amore ambientato in una notte araba, in questo racconto che pare narrato dalla Sherazade delle “Mille e una notte”. Non ha limiti la fantasia della nostra Jac!
Sandra Greggio –Aria-: Rappresentazione della libertà, resa con suggestive e belle immagini, in questi piacevoli versi dell’ottima Sandra.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo che tutto ciò consente.
Piero Colonna Romano
8 Marzo
8 marzo 2020
Poesie d’esordio:
Zenone Drisoli –Il professore aulico-: Insomma un professore da burletta è quello che il nostro Zenone descrive, con acutezza e sense of humor. Ma il nostro professore, non dimenticando d’esserlo, ci dà lezione di metrica realizzando una poesia con versi senari esclusivamente sdruccioli, a rima baciata, che contengono dittonghi e sinalefi a gogò. Complimenti maestro!
Poesie del giorno:
Felice Serino -163 A darti l’abbrivio-: Immagini molto forti, per versi ermetici di difficile esegesi.
Roberto Luzi -Questo svegliarsi da una lenta morte scuote la vita di tutti i giorni, l’amore è solo un risveglio in più.-: Un aforisma, dunque, di chi all’amore guarda con scetticismo.
Fabio Rocca –Notte d’inverno-: Insomma , dice Fabio con questa poesia dal climax decisamente ascendente, non tutto il male vien per nuocere. Così in una fredda notte invernale ecco che un cuore può trovare calore nel tepore di un anima. Dolce e romantica è la bella poesia di Fabio.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Oggi Vernate-: C’è malinconia in questi versi di Giuseppe che ricorda tempi passati, con i loro suoni, colori, profumi. Non c’è più il suono della ruota di un mulino (quello di Moncucco) né quello di rane da fossi che non esistono più. Paesaggio divenuto anonimo, dunque, a cui solo il chiacchiericcio e le risa di bimbi dona allegria..
Sandra Greggio –Arcobaleno-: Deliziosa fiaba ispirata dall’amore di Sandra per la poesia e resa con bel poetare.
Alessio Romanini –Un Vuoto Rumore-: Un esistenziale pena, che porta a compiangersi, ispira il poeta per questi intensi versi, densi di malinconia, che bene comunicano il suo sentire.
Carlo Chionne –Corona virus-: Non più sopportabile è il sistema sociale e, quindi, di vita che abbiamo creato. Ben venga dunque un virus, sperando che lo cambi. Questo il messaggio che ci invia il grande Carlo, con questi suoi condivisibili versi.
Salvatore Cutrupi –Gocce di virus-: “il rumore sordo/dei silenzi” è la magistrale sintesi dell’atmosfera che ha creato l’epidemia di cui stiamo facendo esperienza. La poesia di Salvatore descrive alla perfezione l’atmosfera che si vive e ne sottolinea la solitudine, il silenzio, lo smarrimento nel quale stiamo vivendo. Complimenti, Salvatore!
Jacqueline Miu –le bistrot des fous-: Abbiamo bisogno del cielo per sognare. Questo il messaggio che la nostra ottima Jac ci invia dall’osteria dei sognatori (preferisco tradurre così quel “fous”).
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
7 Marzo
7 marzo 2020
Poesie d’esordio:
Renato Aymone –Congedo-: Spiritoso e ritmato congedo, che pare il testo di una canzone di Renato Carosone e meriterebbe essere messo in musica.
Poesie del giorno:
Giuseppe Gianpaolo Casarini –La barca dei desideri-: Si naviga verso l’ignoto, paiono dire questi bei versi del nostro ottimo Giuseppe che affida ad una barca i suoi desideri ed i suoi dubbi, attendendo uno sconosciuto approdo.
Cristiano Berni –“….e il poeta resta solo”-: La solitudine del poeta, dunque, incompreso tra la gente, in questi significativi versi di Cristiano.
Enrico Tartagni –La Solitudine-: Versi ermetici che, probabilmente, evocano pensieri che ritornano e pare siano bloccati nella mente, in attesa del sonno ristoratore.
Rosino Maranesi –Vicolo cieco-: Cieco e decisamente da evitare è questo vicolo che pare essere metafora di una dolorosa vita.
Felice Serino -162 Luce di luna-: Quel “m’irradia/d’epifanie” avrebbe riscosso l’applauso di Ungaretti, come l’intera poesia, decisamente eccezionale, per come i suoi versi descrivono la luce della luna ed i sentimenti che genera. Complimenti vivissimi, Felice!
Roberto Luzi –Mi legano i polsi coi fili bianchi di questo amore così esile e stanco-: Una profonda, esistenziale pena, generata da una vita che non si può accettare, in questi versi dalle inquietanti forti immagini.
Jacqueline Miu –Incurabile malinconia-: Malinconia, dunque, narrata con suggestive immagini e colti richiami culturali di grandi artisti (poeti e musicisti) in questi versi che non avrebbero bisogno della firma, tanto sono tipici della nostra grande Jac.
Sandra Greggio –Animo irrequieto-: Una costante insoddisfazione per ciò che regala la routine della vita, in questi descrittivi versi di Sandra.
Alessio Romanini –Come Grigie Cornacchie-: Una serie di similitudini col gracchiar dei corvi, in questi versi che bene descrivono gli effetti della pioggia anche sul sentire dell’uomo.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
“…e il poeta resta solo” di Cristiano Berni, mi piace
molto le varie similitudini
Che si accostano allo stato d’animo del poeta, e di ciò che realmente è
il
Suo sentire. Delicata la rima e assonanza che dondola questa bella poesia.
Complimenti.
Alessio Romanini
6 Marzo
6 marzo 2020
Poesie d’esordio:
Giuseppe Aloè –Vorrei parlare con un gabbiano-: Bella poesia che dice del bisogno di volare e di libertà, rappresentato da quel gabbiano dal leggero volo, e dell’amore per la natura che porta al canto.
Poesie del giorno:
Luigi Panzardi –Inconsistenze-: Una processione, un invasione di topi, un matrimonio ed un funerale, il tutto all’arrivo della primavera, raccontati con endecasillabi a rima baciata per una parte della poesia (fino a “schianto”) cui segue una fastidiosa caduto di ritmo per la mancanza di rime e per un tentativo di enjambement non riuscito e comunque non necessario. Peccato, perché le immagini proposte sono suggestive (e spesso metaforiche) e ben disegnano l’atmosfera del racconto.
Indiana –Cullar la sua anima-: La presa d’atto di un sentimento d’amore nei confronti di un incanto, ben narrato dai sintetici versi di Indiana.
Carlo Tella –Dove sentiero perso-: Serie di suggestive immagini a formare un ermetica poesia dalla criptica chiusa.
Annamaria Gargano –Sotto i portici della Chiesa Madre-: Un ritorno in un luogo amato, mai smarrito nei ricordi, reso con versi dalla forte intensità emotiva. Brava Annamaria!
Felice Serino -161 Senza titolo-: Versi che evocano la fede quale ancora di salvezza e di certezza in una vita di cui la morte è parte serenamente intesa.
Roberto Luzi - Proverò a rubarti un sogno per salire più su dove ci si arriva facilmente-: Ermetica prosa zeppa di belle, retoriche immagini che solo in chiusura divengono chiare, dicendo del desiderio dello scrittore di vivere nella luce (“nascosto dalle tenebre”).
Alessio Romanini –Febbraio e L’Inganno-: Ingannante e scherzoso, dunque, è febbraio, così come lo raccontano i bei versi del nostro Alessio che rileva come la mutazione climatica, causata dell’ottusa attività dell’uomo, ne abbia cambiato le caratteristiche storiche.
Jacqueline Miu –precipito sognante e lontano da te-: Ancora una volta (e come non ringraziarla per questo?) la nostra Jac esprime la sua passione, il suo bisogno d’amore, con forti intensissimi versi che hanno una chiusa da incorniciare, perché sintesi di un sentire che è poesia, passione ed amore mixati e resi con spontanea (termine corretto) maestria. Applausi.
Sandra Greggio –Amore dolce-: Non sono soltanto una richiesta di tenerezza, questi intensi e bei versi di Sandra, ma sono anche il riconoscimento, alla persona cui sono dedicati, d’essere il sognato principe da sempre atteso.
IL più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
5 Marzo
5 marzo 2020
Poesie d’esordio:
Alfredo Allegri –Il nettare della commedia-: La Sicilia, quella Sicilia dai cangianti luminosi colori, della storia greca e dell’incanto dei miti, dei grandi filosofi dell’antichità, dei Pirandello e Sciascia e dei siti archeologici dall’immenso fascino. Quella Sicilia che pare volere tutti attori e poeti, per cantarla, rivive, sensuale, in questi bellissimi versi di Alfredo che ci propongono un viaggio tra Agrigento, Segesta e la selvaggia bellezza della riserva dello Zingaro. Bellissima poesia, ispirata da quella terra e suo amorevole omaggio.
Poesie del giorno:
Roberto Luzi –Il silenzio è il limite estremo-: Intensa riflessione sul silenzio, inteso quale frutto di sofferenze e dubbi.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –La nonna Nina-: Un ricordo delizioso di un indimenticabile nonna, raccontato con questa bellissima poesia dell’ottimo Giuseppe.
Vincenzo Melino –Luci della ribalta-: Il pessimismo che accompagna l’intera giornata pare sciogliersi soltanto nell’esibirsi, quasi come attore, nel viverla e, come attore, fingere.
Isabel Gide –Assenza-: Un esistenziale smarrimento ispira Isabel per narrare le sensazioni che causa, con questi sintetici versi.
Alessio Vailati –Dammi il tuo raggio di sole-: La richiesta di conforto e di dolce compagnia in questi intensi versi che dicono di pena vissuta che di quel rimedio ha bisogno.
Aldo Calò Gabrielli –I Poeti-: Ampia analisi, quasi per intero condivisibile, sui poeti e, in definitiva, sul loro essere indispensabili per questo mondo, resa dal riflessivo Aldo con poetica, piacevole prosa.
Felice Serino -160 Un cielo ci nasce-: Siamo figli del cielo, dunque, e cosmico respiro, secondo il nostro Felice, che chiude questa sua poetica riflessione col più profondo pessimismo (realismo forse) del verso di chiusura.
Sandra Greggio –Altruismo-: In effetti questo accade (ed è giusto che accada) a chi è altruista: dimenticar se stesso. Così la brava Sandra intreccia i suoi versi per questa filosofica considerazione.
Alessio Romanini –Isola di Lesbo-: E’ un grido di dolore e di rabbia quello che esplode da questi forti e condivisibili versi del sensibile Alessio. Di quel che accade tra Turchia e Grecia si dovrebbe dire che è la storia che si ripete (per ora in formato ridotto rispetto alla shoà, ma tempo al tempo…) ed il teppista Erdogan ha pure i baffetti…
Jacqueline Miu -Solo gli amanti ei poeti conoscono il segreto per affidare al vento le loro emozioni-: (Speriamo che, almeno i poeti, conoscano anche un minimo di regole…) Scherzi a parte oggi Jac ci invia un condivisibile aforisma, denso, ma guarda un po’, di poesia.
Un grazie di cuore ad Alessio per l’attenzione ed il graditissimo commento reso alla mia “Topante”.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
4 Marzo
“ Topante” Del buon Piero Colonna Romano, mi ha fatto
divertire
L’ironia parlando di un argomento di attualità.
Mi piace il racconto e come strutturata. E condivisibile!
Complimenti!
Alessio Romanini
4 marzo 2020
Poesie d’esordio:
Aldebaran –Polvere-: Il dolcissimo sogno di un amore che rigenera e rende dolce il giorno che nasce, narrato con ispirati versi.
Poesie del giorno:
Felice Serino -159 Divergenze-: Un confronto tra nuovo ed antico, avendo per tema la poesia, in questi versi di Felice, beat ante litteram, alla ricerca delle parola che illumina e che spacca. Contrasto sanabile?
Roberto Luzi –Con la fantasia nutrirò la bandiera della mia follia-: Non ci resta che prenderne atto.
Aurelio Zucchi –I cinque sensi-: In effetti Aurelio costruisce questa sua poesia, verso dopo verso, usando i cinque sensi tradizionali; nell’ordine il tatto, la vista, l’olfatto, l’udito, il gusto. E con loro narra di un suggestivo panorama di mare sotto la luna e del suo desiderio che la notte non finisca.
Cristiano Berni –“Tre piccoli quadri”-: Tre poesie, dunque, ben composte, appunto come fossero dipinti, dai versi di Cristiano. Bella l’atmosfera della prima, con quel tramonto che si spande su monti e persone. Ricerca di se stesso, nella seconda, con quel pittore che studiando la propria immagine par guardarsi dentro, alla ricerca della propria anima. Chiude il tris un malinconico paesaggio, illuminato da una indifferente luna.
Maurizio Mazzotti –Nudo-: “la poesia è sorella della malinconia” afferma il poeta che nello scrivere si realizza ed in questo scritto dichiara amore per una donna e per la vita, soprattutto con l’affermazione finale, densa d’ottimismo.
Patrizio Spinelli –Volterra, 1 settembre 2006-: Affascinante città, ricca di storia e d’arte, descritta con ispirati, bei versi che denunciano l’amore che il poeta prova per lei.
Sandra Greggio –A mia figlia-: Un dolcissimo saluto ad una figlia che, come tutti i figli, cerca e trova la sua strada per realizzarsi. Sento grande amore in questi versi di Sandra ed anche un trattenuto singhiozzo.
Jacqueline Miu –Se posso non mi arrendo se non posso la resa diventa impossibile-: Veramente avevo pensato spesso, leggendola, della sua impossibilità ad arrendersi e qui, l’appassionata Jac, lo dichiara espressamente.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primi al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
3 Marzo
Carissimo e amico Piero Colonna Romano,
ti ringrazio prima per l’apprezzare i mie componimenti,
poi io sono lieto di ricevere i tuoi consigli, per me così preziosi
in maniera da poter migliorare le liriche.
Il consiglio che hai suggerito per la mia poesia “ Gualcito Maestrale”
Lo trovo di gusto. Grazie per l’aiuto.
Salutoni.
Alessio Romanini
3 marzo 2020
Poesie del giorno:
Felice Serino -158 Chiedilo alla luce-: Di non facile comprensione sono questi versi di Felice. Provo a tradurli prendendo quale riferimento il verso “delle infinite crocefissioni” che mi pare centrale e ispiratore di tutti gli altri. In pratica il poeta aspira, inginocchiandosi in preghiera, a vivere situazioni moralmente più luminose, viste le infinite crocifissioni (guerre, malattie, razzismi, egoismi ecc.) che caratterizzano questo nostro mondo.
Roberto Luzi –Tace questo silenzio di meraviglia e stupore,-: Versi densi di poesia dipingono immagini di grande bellezza, in questa che pare lunga, dolcissima riflessione sulla vita. (sento, nel leggere, Campana)
Enrico Tartagni –europa-: “Sulla spiaggia di Sidone un toro tentava di imitare un gorgheggio amoroso…Eros gli stava mettendo in groppa la fanciulla Europa ecc.” così inizia lo strepitoso “Le nozze di Cadmo e Armonia” di R. Calasso. Enrico me lo fa ricordare con questo suo poetico e bel racconto sintetico, dedicato alla figlia di Agenore, poi regina di Creta, eponima, appunto, del nostro continente.
Jacquelinr Miu –l’animo ha sentieri impercettibili che lo spirito percorre ciecamente-: Come non concordare con questo bell’aforisma della bravissima Jac?
Alessio Romanini –Gualcito dal Maestrale-: Il maestrale, col freddo e gli sconvolgimenti che porta, è il soggetto metaforico di questa poesia che dice di un analizzare, avendone dolore, il sentire del poeta, cosa che l’anafora conclusiva conferma.
Versi liberi, dalla forte intensità e dal contenuto poetico che forse avrebbero bisogno di più corretta sistemazione sintattica. (per es: “Nello spettro del vento,/Maestrale di rimpianto,/inquietudine del muto silenzio/in questo cuore abbandonato.)
Ovviamente senza alcuna pretesa d’essere nel giusto, così, solo per un fatto legato al mio gusto personale dello scrivere e scusandomi.
Sandra Greggio –Vita da salvare-: Bellissimo invito all’ottimismo col quale si dovrebbe guardare alla vita, reso con belli e convincenti versi di una Sandra in gran forma poetica.
Carlo Chionne –Vorrei…-: Struggente poesia del grande Carlo che merita complimenti, assieme alla raccomandazione di guardare alla vita così come la poesia di Sandra insegna. Un caro saluto.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
1-2 Marzo
1 marzo 2020
Poesie d’esordio:
alcambi –I cigni morti-: Bellissima descrizione della migrazione dei cigni, con bei versi dal prevalente ritmo anapestico. Immagino che il poeta ne abbia voluto fare metafora d’altra migrazione: quella dei diseredati che lasciano l’Africa, sperando terre più ospitali e vita più degna. Purtroppo, troppo spesso, l’approdo è in quel “sacco nero” citato da alcambi nella sua composizione.
Poesie del giorno:
Renzo Montagnoli –La danza delle foglie-: Come una dolce musica si svolgono i versi di Renzo per descrivere, appunto, una lieve danza di foglie che dondolano al vento. Un rondò che inizia dolcemente (“Comincia piano, una bava d’aria”) s’innalza (“In un crescendo che in orchestra/vedrebbe uniti archi e ottoni”) crea una pausa di sospensione (“Poi di colpo tutto cessa”) e si chiude la melodia tornando alla dolcezza iniziale (“la danza è finita/…/su un bosco acquetato”). Così Renzo ci dimostra, una volta di più, che poesia e musica sono stretti parenti.
Carlo Festa –Atti-: Ed ecco Aristotele e la sua lezione, tradotto magistralmente dai versi di Carlo che, sostanzialmente, ci narra che l’uomo sarà felice solo quando diverrà atto (azione, essenza, fatto ecc.) il potenziale (spero creativo) che c’è in lui.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Qual giorno di festa?-: Commovente ricordo, narrato col bello stile del nostro amico, che mi coinvolge, vuoi per certi ricordi che ho di mio padre e delle passeggiate che facevamo assieme, sia di quella piazza e di quel corso Buenos Aires che così a lungo frequentai. Grazie Giuseppe.
Felice Serino -157 Nei fondali-: Un pericolosissimo scavo nei fonemi, fino a scoprirne il mistero, rischiando la morte per amore della musica che da quei suoni deriva. Versi nati da grande amore per la poesia, resi con grande maestria dall’ottimo Felice.
Roberto Luzi –La fantasia ricama i pensieri nel vento, consumando il pianto di un solo uomo.-: Non resta che prenderne atto.
Jacqueline Miu –se dovessi dare retta al mio corpo potrei sentirmi sempre più vecchia-: La prevalenza del pensiero sul fisico, del trascendente sull’immanente e la vittoria di quelli su questi, in questo aforisma della nostra grande Jac.
Salvatore Cutrupi –Lavori-: La poesia inizia con un “forse” che dice, chiaramente, di quanto il nostro Salvatore sia lontano dall’avere voglia di fare quel che elenca. Un “forse” comune a molti di noi, immagino. Almeno a sentire mia moglie…
Alessi Romanini –Amata Malinconia-: questa la definizione che il “Gabrielli” dà del termine malinconia: “Stato dell'animo che per naturale temperamento o per causa particolare è pervaso da una vaga, calma e talvolta dolce mestizia”. Ed Alessio a quella si attiene con questi suoi belli, intensi e descrittivi versi che bene rendono lo stato d’animo che li ha ispirati.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
29 Febbraio
29 febbraio 2020
Poesie d’esordio:
Alessia Agostinelli –Gocce di consapevolezza-: La realtà, magari poco gradita, che si scioglie nei sogni, diventando un mondo appagante. “leggere scivolano/fino a scomparire/nei sogni misteriosi” con la leggerezza della fantasia, afferma il poeta. Vivere il sogno come fosse realtà fa sopportare il vivere: questo il messaggio che Alessia ci invia con i suoi bei versi.
Poesie del giorno:
Roberto Luzi –La morte spia l’ultimo canto di una preghiera-: Una morte guardona, insomma, cui segue qualcuno che perdona qualcosa (visto l’incerto soggetto).
Giuseppe Stracuzzi –Flutti-: Suggestive immagini che paiono nate da un sogno, in qeusta ermetica poesia del nostro Giuseppe.
Eleonora Pozzuoli –Tra sciami-: Un’esistenziale analisi di se stessa, resa con un briciolo d’ironia, che pare narrare di un precario equilibrio.
Jacopo Bonfanti –Ore inutili-: Ricordi non lieti ispirano questi versi dall’amaro tono di Jacopo.
Felice Serino -156 Ancora in volo-: Decisamente ermetici versi che paiono evocare una persa libertà realizzabile solo nel sogno. Aquilone (simbolo della libertà) svanito tra le nuvole o perso nel giocare col vento.
Alessio Romanini –Nostalgia Malata-: Suggestiva similitudine tra campi a maggese ed un anima solitaria e malata, che crea pena ed insoddisfazione, in questi bei versi di Alessio.
Jacqueline Miu –Gli inferni hanno il dono di portarci alla vita-: Metaforici inferni (che poi sono i caldi, piacevoli comportamenti) danno la certezza d’essere vivi. Se poi, nell’inferno di cui sopra, ci si ritrova in coppia esploderà, persino al buio, un delirio, si immagina, d’amore. Forse. Surreale e affascinante come sempre la nostra Jac.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
28 Febbraio
28 febbraio 2020
Poesie d’esordio:
Salvatore Agueci -.Donna-: Un intenso, fremente omaggio alla donna… assolutamente privo di secondi fini.
Poesie del giorno:
Giancarlo Tognetti –vi vorrei qui vicini-: Benvenuto nell’azzurro , Giancarlo!
Duri questi versi accusatori che sembrano descrivere l’ambiente che ispirò Pasolini per il suo “Ragazzi di vita”. Leggo molta rabbia nella poesia di questo bravo poeta che credo saprà regalarci, in seguito, altre forti emozioni.
Roberto Luzi –Viene e va, è la voce di un bimbo che colora l’infinito-: Ben descritta l’emozione che può generare la voce di un bimbo e bella l’immagine del foglio bianco che diviene sipario per vecchie emozioni. Immagini slegate tra loro chiuse da una terza eterogenea immagine. Ma Roberto è così: prendere o lasciare.
Michele Cristiano Aulicino –Perduti e felici-: Un’amara, rassegnata visione del mondo nel quale viviamo, resa con metaforiche immagini da un Michele in gran forma che ci regala, tra altri bei versi, un indimenticabile “la città ci è esplosa intorno”
Carlo Festa –Scomposizione della sostanza-: In altri termini dividere significa rompere equilibri che da sempre si sono consolidati, questa la tesi sostenuta, poeticamente, dal nostro amico Carlo.
Felice Serino -155 L’indicibile-: La ricerca di un indicibile bellezza diviene esistenziale pena, narrata con suggestive immagini da un Felice in strepitosa forma poetica.
Jacqueline Miu –Scrivere non è tutto ma fa diventare tutto possibile-: Il potere della scrittura, dunque, quel potere che trasforma sogni in frementi realtà, come ci narra il magistrale scrivere dell’ottima Jac.
Antonia Scaligine –SMS al futuro-: Tempestiva, sintetica descrizione della psicosi da corona virus che viviamo, un po’ tutti, in questi giorni. Complimenti, Antonia!
Tiziana Cocolo –Il ruscello scorre ancora-: Lo ricordo bene, Diego il Gabbiano, con le sue coinvolgenti, limpide descrizioni di paesaggi e dei sentimenti che generano. E con commozione lo ricordano questi dolcissimi versi di Tiziana, sua nostalgica figlia, cui invio un caro saluto.
Alessio Romanini –Nel Mio Mare-: Un appassionata dichiarazione d’amore al mare, resa con coinvolgenti versi dalla forte intensità.
Un grazie di cuore ad Alessio per il graditissimo commento alla mia “Luceva il giorno”, realizzata, come giustamente ha rilevato, con strofe, a rime incatenate, chiuse da un monostico. (rimare, metrica e forma ovviamente scopiazzate dal Dante della Divina Commedia)
A voi tutti il mio più cordiale saluto, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Volevo fare i miei sinceri complimenti alla bella
poesia d’amore “Luceva il giorno” di Piero Colonna Romano
Dove esprime un sentimento d’amore con dolci immagini.
E mi piace molto la rima incatenata che ha usato( se non mi sbaglio)
Sei un grande poeta.
Alessio Romanini
27 Febbraio
27 febbraio 2020
Poesie d’esordio:
Aeronysmo -1- Ai Lettori-: In effetti il poeta più che presentare le sue poesie presenta se stesso, con i suoi problemi esistenziali, i suoi difetti, il suo volersi isolare dal mondo, le sue angosce, le sue idiosincrasie, con la poesia (bella o brutta che sia) che diviene unico strumento, àncora, di salvezza.
E’ un confessarsi, questa presentazione, è la prima, appunto, àncora di salvezza. Da se stesso.
Poesie del giorno:
Felice Serino –154 Il lebbroso-: Credo che il lebbroso di cui parla il nostro Felice sia, in effetti, simbolo di tutti i disadattati del mondo, quelli che camminano tra la folla essendone ignorati (quello sfondo bianco carminio che li cancella) ma che trovano consolazione quando qualcuno gli dona una carezza (la farfalla sulle dolenti piaghe). Ed ecco come la stringente, magistrale sintesi della poesia può raccontare un intero mondo, coinvolgendo ed invitando a pensare.
Roberto Luzi –Morire di false aspettative in una città è facile,-: Amara riflessione sul vivere in questa consumistica società che pare offrire molto (orizzonti falsati, li dice il poeta) mentre molto distrugge, a cominciare dalle speranze. E, questa volta, concordo con Roberto apprezzandone lo scritto.
Luigi Cavallone –Santo padre-: La data posta al termine della poesia dice chiaramente che la preghiera, resa in poesia da Luigi, è dedicata a Giovanni Paolo II° ed alla sua vita ricca di conflitti, il più importante dei quali si concluse con la caduta del muro di Berlino e, di conseguenza, con la caduta del comunismo ed il dissolvimento dell’URSS.
Alessio Romanini –Oceano di Lento Movimento-: Una bella descrizione del mare e di quei sentimenti che genera, in questi versi nati dall’amore per lui. Apprezzate le due allitterazioni, assieme all’insieme della poesia.
Mi viene in mente Baudelaire ed il suo “uomo libero, sempre amerai il mare” e “nel cuore il respiro del mare” di autore ignoto a tutti, tranne che a me.
Carlo Chionne –Polemiche virali-: Epigramma, alla maniera di Marziale, sono questi quattro versi affilati, del nostro grande Carlo. Bello sarebbe se quell’8 divenisse percentuale…
Antonio Scalas –Se tacessero le onde-: Semplicemente deliziosa è questa poesia che riporta alla mia mente quel Prevert che recita in “Sabbie mobili”, deliziandoci:
Au loin déjà la mer s'est retirée
Mais dans tes yeux entrouverts
Deux petites vagues sont restées
Démons et merveilles
Vents et marées
Deux petites vagues pour me noyer.
Poesia che domani proporrò in lettura, per il Vostro ed il mio piacere. Complimenti, Antonio, per questa bellissima poesia.
Jacqueline Miu –Inno al Sole-: Il desiderio di luce e calore ispira l’ottima Jac per questi intensi versi che sono intensa ode al sole , oltre che filosofia di vita e dichiarazione di intenti.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
26 Febbraio
26 febbraio 2020
Poesie d’esordio:
Maria Concetta Durante –Scilla-: Uno dei più suggestivi paesaggi d’Italia è quello che, con grande sentimento e nostalgia, descrive la bravissima Maria Concetta, con versi che in me fanno tornare ricordi di quella splendida terra, di quel mare, di quei profumi e colori.
Poesie del giorno:
Felice Serino -153 L’attesa-: L’attesa di un evento appagante (potrebbe essere l’attesa di una persona per un appuntamento…) ti dà la forza per un ottimistico sperare e sintetizzano questo sentire le magistrali immagini che i versi disegnano.
Roberto Luzi –Crepuscolo di questa notte, la bianca spina di un giglio.-: ?
Eleonora Segreto –Eternamente-: Un sogno fortemente erotico fa esplodere un sentimento che, dopo nella realtà, diviene immanenza appagante, sogno narrato con grande intensità dai bei versi di Eleonora.
Antonella Frison –Le stagioni dell’amore-: Ava, eva ed iva, sono le rime di verbi imperfetti con i quali Antonella narra, con bella maestria, il percorso dell’amore che, come le stagioni, segue l’andamento di un grafico con salita, apice e discesa, fino al suo dissolversi.
Antonio Sangervasio –per la luna-: Una richiesta d’aiuto e, forse, di complicità, detta con versi dal sofferto tono.
Jacqueline Miu –Samurai-: Chirurgica analisi dei sogni di un personaggio, che viene definito “samurai” molto ironicamente, perché assomiglia di più a Don Chisciotte, con quell’andare all’amore ”come la testa di un re al patibolo” e sarà fermato da vari dolori (ai piedi, alle ali, agli occhi ecc.) e che, oltretutto, viaggia nella direzione sbagliata.
Come se questo non bastasse, ecco che la cinica psicologa cala l’asso di spade (quando briscola è a spade) e lo sotterra dicendogli “poi ti acquieti sapendo di non potere controllare gli orgasmi” (i suoi s’ immagina). Raramente abbiamo letto di tanto sadismo. Ma la nostra preziosa Jac è anche imprevedibile.
Silvia Trabanelli –Lasciatemi guardare-: Deliziosa immagine romantica, resa con versi dalla bella musicalità.
Alessio Romanini –Sarta Rammendata-: Il ricordo (che diviene omaggio) di un’umile sarta che, sacrificando la propria vita, i sogni, le speranze, diviene partigiana e dedica la propria capacità, assieme ad altri consistenti aiuti, ai resistenti. Bello è il racconto in versi, di questo fatto storico, che oggi ci regala Alessio.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
25 Febbraio
25 febbraio 2020
Poesie del giorno:
Claudio Badalotti –Te lo dirò dopo.-: Forte, affettuoso invito ad esprimersi, non temendo i giudizi della gente, in questi versi che il nostro Claudio dedica ad una persona amata. Originale la similitudine tra la timidezza di chi non vuole (o non sa) esprime il suo pensiero ed il bocciolo di una rosa.
Enrico Tartagni –Meraviglioso quello che è stato-: Certamente è un piacevole ricordo di un atto d’amore che ispira Enrico per questi versi decisamente criptici.
Claudio De Lutio –La maschera-: Dialogo tra maschere che tentano di riconoscersi. Tempestiva poesia per questo tempo di carnevale o magistrale metafora del tentativo di conoscersi (scoprirsi, meglio) di due personaggi che si incontrano.
Felice Serino -152 Il grido-: Munch in filigrana, tra questi suggestivi versi di Felice.
Roberto Luzi –Staccai la spina al dolce richiamo dell’amore-: Una rinuncia dolorosa, alla fine di una notte ricolma d’emozioni da archiviare, continuando a subirne la tentazione. Forse.
Alessio Romanini –Verdeggiante respiro-: Un affresco (vagamente astratto) sulla natura, tra colori, suoni e relax in questi liberi (ssimi) versi di Alessio.
Jacqueline Miu –Le donne possiedono il talento straordinario di rendere incredibili le cose più inutili di questa terra-: Sai che lo sospettavo?
Carlo Chionne –Virus-: Caro Carlo, mi sa che pensiamo alla stessa persona e meriti una risposta…per le rime. Questa:
perché Dio, tienilo
a mente,
dopo quel che aveva fatto,
s’addormì proprio repente,
quindi ignora il mentecatto,
ch’è chi sventola rosari
ed ariane vuol nazioni,
preparando giorni amari
pur per tutti i suoi buffoni.
Ciao Carlo e incrociamo le
dita.
Francesco Soldini -76. Socialare-:
La globalizzazione e le
opportunità che dona per fare nuove conoscenze, in questi versi del riflessivo
Francesco in vena di invenzioni linguistiche.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Grande Piero Colonna Romano!
Fai sempre centro. Sei un ottimo Poeta e un Grande interprete!
Grazie infinite.
Alessio Romanini
24 Febbraio
24 febbraio 2020
Poesie d’esordio:
Annamaria Tanzarella –Un giorno…sola-: L’angoscia di restare sola, quando i più cari affetti la lasceranno, ispira questi intensi versi della sensibile Annamaria. Ma nella poesia c’è anche (e soprattutto) un guardare alla vita con amore ed una forte ansia per il vuoto che ci sarà nel dopo, ansia che accompagna la poetessa fin dall’infanzia.
Poesie del giorno:
Roberto Luzi –Natale specchio magico di illusioni e desideri-: Tento tradurre: la festa più importante della cristianità qui descritta quale specchio magico di illusioni e desideri (cioè totalmente falsa o/e ambigua). Più complessa è la chiusura che parrebbe sottolineare ancor più quella caratteristica di irrealizzabile sogno che sembra essere il Natale (pianto nell’accarezzare una stella, lo dice il poeta). Ovviamente bello sarebbe se Roberto, una volta tanto, ci dicesse il significato che ha voluto dare al lungo verso.
Antonio Spagnuolo –“Riflessi”-: Un dolcissimo, romantico sogno, uno struggente ricordo, resi con bellissimi, commoventi versi ispirati da un fortissimo sentimento d’amore.
Tenerezza e sensualità è come si compenetrassero, verso dopo verso, sublimando quel sentimento per innalzarlo ad inarrivabili cieli.
In un certo questa poesia di Antonio è diversa da quelle che di lui, fin qui, abbiamo letto, perché fortemente descrittiva di un sentire, di una pena profonda, mediante l’uso di trasparenti e suggestive immagini.
Riflessi, dunque, per qualcosa che resterà luce dell’anima per sempre.
Poesia da conservare tra i nostri più preziosi ricordi. Complimenti vivissimi, Antonio!
Felice Serino -151 Spleen-: E spleen è quel che resta dentro, dopo aver fatto il sogno che Felice racconta con questi suoi versi. Una malinconia, una scontentezza per un sogno che è solo sogno.
Francesco Soldini -75. Il sorridere-: Leggo in questi versi il desiderio di vivere la vita con persona a cui dare e da cui ricevere amore. Una vita da vivere col sorriso, dunque, che poi è il tema di questi versi di Francesco.
Alessio Romanini –Scrivere è Amare-: Dichiarazione d’amore per lo scrivere, per quello scrivere che consente (obbliga, meglio) d’essere di fronte a se stesso, con i propri sentimenti, avendone il foglio quale specchio e interprete. Leggo così questi coinvolgenti versi di Alessio.
Jacqueline Miu –jeu d’amour-: Senza fiato, come spesso mi accade leggendo l’appassionata Jac col suo narrar dell’amore, sottolineo soltanto una frase di questa lunga trattazione, perché dice quale debba essere l’effetto dell’atto d’amore: “finché le nostre ossa diventano vulcani e il loro midollo lava”. E come non concordare?
L’ho già detto ma impossibile non ripetermi: Jac se tu non ci fossi bisognerebbe inventarti.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Grazie a Romano Colonna Romano, i tuoi suggerimenti
Sono preziosi e ben accettati.
Grazie farò come consigliato.
Cari saluti.
Alessio Romanini
23 Febbraio
23 febbraio 2020
Poesie d’esordio:
Vitale Tagliaferri –La notte in cui piansero le stelle-: Atmosfera di mitici sacrifici, bene resa dai versi di Vitale che pare ricordare innumerevoli fatti cruenti della leggende, ma che potrebbe anche fare riferimento ad altri, molto più vicini ai nostri tempi, ben più drammatici sacrifici.
Poesie del giorno:
Felice Serino –Auschwitz-: Splendida sintesi del dolore e del sentire dell’uomo per quel disumano (meglio sarebbe dire bestiale, visto che da bestie fu effettuato) accadimento che fu la shoah. Complimenti, Felice!
Roberto Luzi –Quanto coraggio mi hai dato in quei giorni-: Immensa gratitudine, resa con intenso, bellissimo verso.
Antonio Spagnuolo –“Tramonto”-: Un iperbato iniziale definisce il tempo della vita che c’è nel titolo. Segue un analisi amara di ricordi, resa con un profondo senso di pena dal poeta. Poesia da ricordare per intero per quelle splendide, metaforiche immagini che alla perfezione descrivono lo stato d’animo del poeta. Ovviamente è composizione da applausi e da ricordare.
Jacqueline Miu –lettere mai scritte a un amore che verrà-: “Sono così stanca di stare sola, ho bisogno di un lampo violento” questo bisogno ispira l’intera, appassionata poesia che, col l’inimitabile stile della nostra Jac, è richiesta d’amore per un amore che rischia di dare fuoco a città.
Suggerisco leggere e rileggere questa composizione, per rubare qualche idea ed usarla per dire, appunto, quale è l’urgenza che c’è nell’amore, all’amata/o. E, come sempre, complimenti.
Francesco Soldini -74. Virus-: L’epidemia del nuovo secolo (accidenti ma viviamo anche un anno bisestile!) ispira il nostro Francesco per questo fantasioso viaggio verso oriente, chiuso da una saggia considerazione sulla globalizzazione.
Antonia Scaligine –La parola non detta-: L’incapacità d’esprimersi e le parole che gelano tra le labbra ma bruciano dentro, fino a quando, inevitabilmente, esplodono a dire la rabbia. E Antonia narra questa sensazione, comune spesso a molti, con poetica maestria.
Alessio Romanini –Desio-: Così evidenziata la “O” rende il secondo verso quale alternativo al precedente. E l’anafora è “O desio” quindi il logico seguito dovrebbe essere “O …qualcos’altro”. A volte è così (per esempio nel primo distico) ed a volte non lo è (per esempio nel secondo distico). Comunque, per quanto riguarda le immagini che compongono la poesia, sommessamente mi permetto di suggerire l’uso di minor retorica. Un cordiale saluto.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Un sentito grazie di cuore
A Piero Colonna Romano, per le meravigliose parole
E i commenti di gusto che ha per le mie poesie.
Un grande Grazie. E un altro grande grazie a Lorenzo che mi ospita
Nel magnifico azzurro
Alessio Romanini
22 Febbraio
22 febbraio 2020
Poesie d’esordio:
Fabio Alessandro Tagliacollo –Anima e Materia-: Un allucinato vivere consumistico confortato da una bellezza che incanta e fa sognare. Questo narra Fabio con la sua poesia d’esordio.
Poesie del giorno:
Felice Serino -149 –Rosa d’amore-: Veloci, magistrali pennellate per dire di riflessione sulla brevità della vita e della sua bellezza.
Robero Luzi - Saro’ io il silenzioso complice del buio, una scia silenziosa che morirà’ nel risveglio di un ora.-: Proseguono, nei lunghi versi/riflessione di Roberto, retorica e ossimori.
Romano –Le messi di poveri-: Un urlo di rabbia sono questi versi di Romano, contro lo sfruttamento dei diseredati da parte dei nuovi/antichi schiavisti di stampo capitalistico. E il gap economico aumenta, aumenta, aumenta…
Renzo Montagnoli –Sogno d’amore-: Delizioso, dolcissimo ricordo, narrato, con maestria, da versi che coinvolgono il lettore. Complimenti, Renzo.
Enrico Tartagni –La Vita-: Bellissimo questo narrar ricordi d’infanzia, ricorrendo anche a metaforiche immagini per dire delle emozioni (quella sera che arriva come un tarlo, e fa cessare il divertimento del gioco, per esempio) e magistrale (ma questo è Enrico) quello smarrirsi, nel vivere il tempo della notte come fosse un profondo nulla nel quale pare di sperdersi.
Antonio Spagnuolo –“Un mostro”-: “Essere mitologico, creato con innaturali accostamenti di elementi naturali, spesso esagerati o deformati”, questa la definizione che di mostro rende un dizionario italiano.
Ed Antonio lo subisce il mostro, ed è quel bisogno di scrivere versi che, come urlo, dicano di pene che la vita regala, ribellandosi.
La poesia è una magistrale sequenza di immagini metaforiche, suggestive ed inquietanti: leggiamo di un urlo che nasce dal cervello e diviene “strappo che lacera memorie” e la rinuncia a lottare (così come un pescatore getta le sue inutili reti) avendo perduto forza e speranza (“rimane a guardare il vuoto della mente” recita il poeta). Disperazione, dunque, e triste rassegnazione ma non perdendo la speranza che, prima o poi, possa nascere “un racconto nuovo” (cioè nuovi versi).
Semplicemente spettacolare è questo uso di metafore, per narrare, con grande efficacia, il sentire del poeta. Applausi inevitabili.
Alessio Romanini –Tortora dal collare-: La tortora ed il suo tubare assunta quale simbolo di un dolce, tenero vivere, in questi fantasiosi e bei versi, densi di immagini metaforiche, di Alessio (da ricordare –creatività- quel caffellatte…che tuba).
Jacqueline Miu –Fari sul cosmo-: Semplicemente deliziosa, mi cerco nei versi di Jac e mi ritrovo “cercatore di sogni”, “smetto d’aver paura della morte”, “poeta infinito negli infiniti viaggi di Goethe”, “ho per volare ali d’albatro” “un amore mi porta alla fine del mondo”, “stelle quali fari clandestini smarrite nel cosmo”, e la chiusa che aggiunge alta poesia all’alto sentire della nostra amica. Semplicemente deliziosa. Già, ma lo avevo già detto.
Francesco Soldini -73. Pio pollo-: Ode al pollo dunque, pollo che non gradirà certamente e preferirà di molto Carducci a te, caro Francesco.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
20-21 Febbraio
20 e 21 febbraio 2020
Poesie d’esordio:
Gianfranco Stivaletti –La perla-:Pessimistica visione di se stesso e della vita, con uno sprazzo di sereno in quella perla.
Poesie del giorno:
Antonio Spagnuolo –“Intorno al collo”-: Credo sia giusto cominciare la lettura di questa poesia riproponendo, per voi tutti, una comunicazione apparsa qualche giorno fa nel nostro sito. La seguente:
“Lettera
in versi di BombaCarta ha dedicato il numero
72, Dicembre 2019, ad Antonio Spagnuolo.
Il saggio monografico può essere letto in https://bombacarta.com/le-attivita/lettera-in-versi/ “
Nel saggio, che fortemente invito a leggere (anche per l’ampia raccolta di sue poesie che contiene) appare un intervista ad Antonio, intervista di estremo interesse, per ciò che afferma sul suo modo di intendere (e di fare) poesia, intervista che è, a mio avviso, decisamente didattica.
Per chi volesse poi limitarsi a questa lettura ho pensato di riproporla per intero, inserendola al termine di queste pagine, tra i racconti.
Venendo al commento su “Intorno al collo” non si può prescindere, per capire, dalla frase che Antonio usa per definire la nascita e lo scopo del fare poesia e cioè: «la poesia è legata all’inconscio e l’inconscio è il luogo della poesia». In un certo senso questa è l’idea di base che ha consentito (obbligato, meglio) la nascita dell’ermetismo.
In questa poesia per la musicalità del verso, per le immagini evocative di un sentire, rese con metafore che talvolta possono apparire oscure, leggiamo l’anima del poeta che ci (e si) narra di un malinconico, rassegnato, guardare alla vita ed all’amore.
Così l’attacco (dal tambureggiante andamento anapestico iniziale) dice di rassegnazione e di rabbia per il tempo che passa (“ore che rubo alla stupida fine” “fra le coltri più fredde …” “intorno al collo, come ghigliottina”) e prosegue ponendosi una domanda, sul senso del vivere, priva di risposta (“bugie in abbandono/e la piccola fiamma non trova risposte”).
Poi è un malinconico rivedere quel che fu il passato (Si sfalda il tempo arrugginito dai silenzi/a spianare le ore e rileggere versi”) ed il prendere atto di fallimenti (“giorni/sconfitti”) nostalgicamente pensando ad un consolatorio amore (“…voglia di dire la rosa che fu/…che avvinse l’abbraccio /alle ossa.”).
Ed il poeta conclude malinconicamente (“Ormai l’attacco è deserto”) questo suo leggersi con desideri che si attenuano sempre più (e che dicono di rassegnazione) affidando ad una poesia, che pare sgorgare per vita sua propria, (“verso inconsapevole”) il narrare di un anima.
Decisamente un grande della poesia, a ragione definito primo, tra i poeti italiani a noi contemporanei.
A lui va il nostro grazie, per l’onore ed il piacere d’averlo tra noi in questo azzurro spazio.
Cristiano Berni –“Il grido”-: Un esistenziale disadattamento al vivere, reso con significative, suggestive immagini.
Claudio Badalotti –Il mio vivere-: Un analisi del proprio vivere, nell’indifferenza del tempo che scorre, appagato dal calar della sera, quando si può vivere nei sogni, come fossero il mondo vero cui si aspira. E soltanto l’amore è consolatorio, in questi versi dal malinconico tono di Claudio.
Felice Serino -148 Poesia ti libri-: Splendida definizione della poesia, sulla quale credo concorderebbe l’ottimo Antonio Spagnuolo. Sintetico, essenziale ed apprezzabile sempre è il poetare del nostro Felice.
Roberto Luzi –Mi muoverò nell’oscurità del buio che circonda il silenzio-: In un certo senso anche Roberto definisce la poesia quale strumento per dire e narrare sentimenti, dopo un’affermazione di smarrimento totale, in questo vivere oscuro e silenzioso.
Francesco Soldini -72. Nuvole-: “Passano, vengono, ogni tanto si fermano”, iniziava così, col parlato, una bellissima canzone, dedicata alle nuvole, di De André. Ed i bei versi di Francesco, che bene le descrivono, me la fanno ricordare con nostalgia.
Antonia Scaligine –Il mito della caverna-: Interessante similitudine (tra la caverna di Platone ed il proprio essere) proposta dalla bravissima Antonia che con questa poesia esprime il suo desiderio di conoscenza nella libertà. Complimenti.
Carlo Chionne –Zaki Nīrān sadīqa (Alāʾal-Aswānī)- Che dire davanti a questi splendidi versi, grondanti amore per quella dignità umana che ogni uomo ha diritto d’aver riconosciuta, qualunque ne sia la nazionalità d’appartenenza, se non concordare in pieno e congratularci con questo nostro sensibile, civile e colto amico? Anche io sono Zaki, perché, come lui, appartengo alla razza umana. Ciao, Carlo.
Alessio Romanini –Margini di un Esistere-: Un grido di dolore ed una violentissima accusa a questa società dove troppi (e sempre di più) sono gli emarginati le cui caratteristiche sono perfettamente descritte dalla violenza di questi ispirati versi del bravissimo Alessio.
Salvatore Cutrupi –Invenzione-: Deliziosa (e significativa, con quel recuperare parole cestinate) “invenzione” poetica di un Salvatore in gran forma. Complimenti.
Jacqueline Miu - Black bird in the sky _ the warrios’s coming-: “da sobrio valgo meno di due parole/ma da ebbro passo all’altro me, convinto di poter cambiare il mondo con le fiamme” questo è il verso centrale (e la motivazione…) di questo delirio descrittivo di un essere, di un desiderio, di una passione inestinguibile, narrata oggi da una Jac che pare vivere la realtà nei sogni, rendendoli palpabili, veri, reali, ad un lettore incantato. Come sempre, applausi.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Ringrazio di cuore per i complimenti Jac e Alessio,
sarei una bugiarda se dicessi che non mi fanno piacere. E che dire di Piero
Colonna? Che un'altra persona così altruista e competente non esiste. Grazie a
lui e a Lorenzo che da anni ha seguito il mio curriculum nel mare azzurro.
Sandra Greggio
18-19 Febbraio
18 e 19 febbraio 2020
Poesie d’esordio:
Gabriella Stefanucci –Nel cielo-: Amari versi coinvolgenti, densi di commozione, resi dalla sensibile Gabriella.
Poesie del giorno:
Enrico Tartagni –La Sera del Mondo-: Ottima filosofia di vita è quella di disinteressarsi dei personaggi negativi (potrei farne un lungo elenco) che ci circondano e tentano di condizionare, secondo loro interessi, la nostra vita. Ottimamente descritto lo stato d’animo (e la rabbia) di chi sa come ribellarsi a questo, cioè (e concordo con Enrico) sostanzialmente sbattendosene.
Felice Serino -147 Luce d’amore-: Un fideistico guardare al dopo, narrato con la magistrale sintesi che Felice sa dare ai suoi versi.
Roberto Luzzi –Nel fragore di un oceano che mi stravolge-: In effetti c’è da restare stravolti, non vedendo, in un deserto, un miraggio (cioè un illusione ottica) ed immaginare che questo nulla sia l’infinito (magari, chissà…). Spassosi gli ossimori di Roberto, che comunque usa fantasiose, immaginifiche immagini dense di retorica.
Jacqueline Miu –Il ruggito delle farfalle sopra i vulcani-: Immagini deliranti per dire del delirio che può esserci nell’amore e nel desiderio. Solo Jac può permetterselo, con la sua passione che solo la sua strepitosa fantasia è in grado di narrare, coinvolgendo. Leggerla è come vivere una lunga apnea, alla fine della quale si resta senza fiato ma con la voglia di ricominciare. I colori delle farfalle quale ruggito. Farfalle/falene attratte dal calore di un vulcano, che è metafora trasparente del desiderio che, pur di realizzarsi, non teme fiamme, anzi, masochisticamente e per sublimarsi, le cerca. E, ovviamente, ruggisce. Vagamente (?!) hard quel richiamo a finale tango in quel di Parigi. Ma tutto è concesso. Jacqueline sei grande! Merci beaucoup.
Francesco Soldini -71. Brucia-: Un grido di dolore per quell’esiziale cambiamento climatico, voluto dall’incoscienza consumistica dell’uomo, in questi forti versi, sui quali si può solo concordare, di un sensibile Francesco.
Antonia Scaligine –A carnevale-: Giusta riflessione della nostra Antonia sui fantocci dei politici che sfilano sui carri di carnevale: non è chiaro quale ne sia la maschera: il vero volto o il simulacro viaggiante per le strade? In effetti chi (artisti certamente, certamente poeti) rifà le espressioni di quei personaggi, riesce a coglierne i peggiori aspetti caratteriali e merita applausi. Brava Antonia!
Carlo Chionne –Conte alla rovescia-: Flagelli di Dio sono questi due Matteo. Ma davvero meritiamo questo? Fortunatamente c’è chi è capace di lanciare avvertimenti d’allarme e, come seppe fare Marziale, il nostro incommensurabile Carlo narra in versi le sue e le nostre paure, assieme ad i suoi ed i nostri desideri.
Alessio Romanini –Giovedì Grasso-: Sono queste giornate d’allegria ma anche di nostalgici ricordi. Ed Alessio il suo sentire lo narra con questi versi, densi di sapori e di malinconiche memorie.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero
Colonna Romano
Buongiorno a tutti. Complimenti agli scrittori per
i successi conseguiti. SANDRA GREGGIO per i suoi poemi forti e delicati allo
stesso tempo e allo scrittore Antonio Spagnuolo per il suo saggio pubblicato su
Lettera in versi di Bombacart. Felice lavoro a tutti
J
Complimenti alla bravissima Sandra Greggio
Per l’ottimo risultato.
Sono Bellissime le poesie! Brava!
Alessio Romanini
18 febbraio 2020
I° Premio Nazionale di Poesia "FLORISEUM"
- Museo del fiore di Sanremo
Giardini di Villa Ormond
Corso Cavallotti 113
Sanremo (IM)
Cari amici, ho il grande piacere di informarvi di un ulteriore lusinghiero risultato ottenuto dalla nostra
SANDRA GREGGIO
che nell’affollatissimo concorso “Floriseum 2019” è stata classificata
Finalista
tra i dieci più significativi poeti partecipanti
e sarà premiata con la stampa di 15 sue poesie in un “quaderno” dalla preziosa grafica.
Sabato 29 febbraio, nella bellissima villa Ormond, sede del museo del fiore di Sanremo,
Sandra riceverà meritati applausi per la sua arte poetica dal numeroso pubblico presente.
A quegli applausi unisco i miei, restando in attesa di ulteriori, inevitabili, suoi successi letterari.
Qui di
seguito le tre bellissime poesie che hanno riscosso il plauso della giuria del
concorso:
Sabbie mobili
Ti ho seguito
nel tuo gioco proibito.
Ti ho seguito
come un onda segue altra onda
da dietro sospingendola.
Onda dopo onda
bacio dopo bacio.
Ti ho seguito
e mi sono trovata in alto mare.
E non sapevo nuotare.
Veglia con me
Veglia assieme a me
nelle mie notti insonni.
Abbracciami e fa del tuo cuore
il mio cuscino.
Cullami dolcemente
e parlami piano
di quel che tu voglia.
Così la tua voce
mi farà compagnia.
Non porgermi il fianco,
fammi vedere i tuoi occhi,
perché io possa annegarvi
la sofferenza.
Non sai quanto è triste la notte
stare svegli da soli.
Vegli adunque con me
per dirmi il tuo affetto.
Velo di stelle
Stanotte piangevo.
Sentendo la luna
i miei singhiozzi
su me distese
velo di stelle.
E mi assopii
per quel conforto.
Piero Colonna Romano
17 Febbraio
17 febbraio 2020
Poesie d’esordio:
Luigi Spreafico –lacrime-: Intensa ed bella descrizione delle lacrime , del loro nascere da un sentire, in questi versi di Luigi.
Poesie del giorno:
Nino Silenzi –Il Presente-: Una malinconia, metaforica descrizione dell’andar della vita in questi bei versi, dall’amaro e pessimistico tono, dell’ottimo Nino. Suggestive ed inquietanti le immagini che la riempiono e le penso nate da un momento di particolare negatività attraversato, certamente brillantemente superato.
Enrico Tartagni –Oltre l’orizzonte-: Una visione da fantascienza, in un cosmo pieno di fascino, in questi suggestivi versi densi di belle immagini, del nostro Enrico che dedica questo viaggio ad un “Uomo capovolto dall’ombra del silenzio”.
Felice Serino -146 Se gratti l’argento-: Capolavoro assoluto della letteratura del ‘900, ha impressionato e creato ricordi anche in me. Lo specchio, già e Uqbar e l’enciclopedia dalle variabili pagine, gli eresiarchi ecc. ecc. ecc. Belli e pieni di significato sono i versi che l’ottimo Felice dedica a “Finzioni” di Borges.
Roberto Luzi –Non senti nascere un canto dietro al buio di un tramonto-: Un esiziale notte, insomma, in assenza di un canto nella notte che segue il tramonto.
Alessio Romanini –Spogli Argini-: Immagini vagamente surreali che fanno da preludio ad una amara analisi di un vivere, narrato con significative metafore della terzina di chiusura.
Jacqueline Miu –sogno tu mi distruggi la mente-: L’effetto curativo del sogno, quando è sogno in cui si sfrena passione e desiderio, narrato con maestria dalla nostra inimitabile Jac che continua a regalarci, facendoceli vivere, sogni.
Francesco Soldini -70. Eclissi lunare-: Una dichiarazione d’amore alla romantica luna, in questi versi che bene esprimono il sentire del poeta e ci regalano la suggestione che regala il bianco satellite.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Notizia
Lettera in versi di Bombacarta ha dedicato il
numero 72, Dicembre 2019, a Antonio Spagnuolo.
Il saggio monografico può essere letto in
https://bombacarta.com/le-attivita/lettera-in-versi/
Complimenti ad Antonio.
16 Febbraio
16 febbraio 2020
Poesie d’esordio:
Vanessa Solimando –Non mi occorrono artifici-: Un bacio per credere ancora di poter amare, mi pare di intendere così gli appassionati versi di Vanessa. Un bacio improvviso che dica “il costume dell’impegno” lasciato, per essere l’inizio di altro percorso di vita.
Poesie del giorno:
Roberto Luzi –Ho disegnato il tuo viso con le ali di farfalla, stella che bacia l’ultimo sogno della notte-: Romantica retorica per dire di un innamoramento…cosmico.
Fausto Beretta –Fiori d’autunno-: Il cambiamento climatico, con queste temperature sempre più alte, ispira i bei versi di Fausto, dove persino i fiori confondono le stagioni.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Triste S. Valentino-: Un riflessione sul senso dell’amore in questi bei versi di un sensibile, romantico Giuseppe.
Cristiano Berni –“Donna chimera”-: Il romantico sogno di una donna dal grande fascino, narrato con enfasi dai versi di Cristiano.
Felice Serino -145 Funamboli-: Malinconica descrizione del passar della vita di una coppia, resa con suggestive, significative immagini, fin dal titolo.
Francesco Soldini -69. Soffia-: Un grido di dolore, nato dall’osservazione di quel che circonda. Odio, razzismo, sovranismo: intrisi d’egoistiche istanze porteranno alla dissoluzione della democrazia e di una pacifica, fruttuosa convivenza. Questo racconta il sensibile Francesco con questi suoi versi, densi d’amarezza.
Sandra Greggio –Aliante-: Bella la similitudine che Sandra ci regala, tra poesia ed aliante, e splendida la chiusa con quella magistrale definizione della poesia.
Alessio Romanini –Inchiostro e Poesia-: Pare essere risposta alla poesia di Sandra, questa di Alessio. Entrambe le poesie narrano dello stato d’animo che la poesia crea. Più poetica quella di Sandra, che vola in alto, più pragmatica quella di Alessio che usa la poesia quale mezzo per dirsi, rasserenandosi.
Salvatore Cutrupi –Fantasie-: Deliziosa l’immagine di foglie e fili d’erba che applaudono al ricordo di un amore, rivisto, romanticamente, tra un pianoforte e cesto di rose rosse. Più poetico di così!
Jacqueline Miu –Nemmeno il cielo è puro-: Sono versi che creano forti emozioni, questi di Jac. Resi con le immagini surreali di una Parigi incantata e di Notre Dame, bagnata da una romantica, per quanto sporca , Senna. E’ un grido d’amore ed una confessione quella che leggiamo, stupendoci di quel che porta a guinzaglio la nostra poetessa, ed essendole solidali per quel bisogno di Vicodin che pare unico rimedio ad un amore smarrito, ad una passione irrisolta. Racconto splendido, come molti altri regalatici, che quella frase in inglese (a quel tempo il sole bruciava più di oggi) diviene anafora che sottolinea una profonda malinconia. Complimenti.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
14-15 Febbraio
14 e 15 febbraio 2020
Poesie d’esordio:
Sole –Luna fuori servizio-: La descrizione di un cosmico amplesso, dove sole e luna personificano, interpretandolo, il sogno erotico del fantasioso poeta.
Poesie del giorno:
Felice Serino -144 Casa di riposo-: Il commovente racconto dell’incontro con una madre disabile, in questi descrittivi versi di Felice.
Roberto Luzi –Solcherò questo mare nell’incerto silenzio dei miei passi-: Romantica riflessione sul malinconico andar della vita.
Fausto Beretta –Dal balcone-: Un indifferente cielo copre, quasi a spegnere, un bel panorama autunnale, in questo bel dipinto che creano i versi di Fausto.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Non più-: Il ricordo di un amato panorama cancellato dalla mutazione imposta dal cosiddetto progresso, in questi bei versi dal malinconico tono di Giuseppe.
Jacqueline Miu –Teuza-: LA CIUTA – I Non Poemi – Dopo aver perso la vista, Dio disse: “Si spengano tutte le stelle.”
Una sottile, amara, analisi psicologica di se stesso. Dubbi esistenziali che potrebbero essere di noi tutti, fossimo capaci di analizzarci con onestà. Jac ci invita, ancora una volta, a riflettere sull’essere, su ciò che ci circonda, sui nostri impossibili sogni incompiuti. In definitiva su dove sia la verità del e nel vivere. Se verità c’è.
Francesco Soldini -68. Fine anno-: Una dichiarazione d’amore rivolta alla natura dei monti amati, in questi intensi versi di Francesco.
Sandra Greggio –Fratelli-: Deliziosa similitudine resa in poesia da una sensibile Sandra.
Stefano Chiucchiù-…l’appuntamento.-: La storia di una presa di coscienza, molto ben narrata da questi versi di Stefano che dicono anche della pena di una opportuna rinuncia.
Antonia Scaligine –L’amore-: Molto ben rappresentato il sentimento dell’amore, con le pulsioni che genera, con le emozioni che dona, in questi belli e riflessivi versi di Antonia che, una volta di più, affermano che l’amore deve essere celebrato sempre e non solo nel consumistico San Valentino.
Alessio Romanini –Dolersi nella nebbia-: La malinconia di un paesaggio nebbioso, dove svetta un pino agonizzante, che pare aggiungere malinconia alla malinconia, narrata dai pennellati versi di Alessio.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Caro Piero, a proposito di DEDICA, superando una
certa pudica naturale ritrosia, non posso fare a meno di riconoscermi nel
giudizio da te espresso. Esso mi lusinga e imbarazza allo stesso tempo e mi fa
sentire, con tutta la modestia del caso, onorato di appartenere alla tua stessa
militanza poetica, anche se con risultati, non sempre , pari ai tuoi e a quelli
di molti autori e autrici del sito.(Carlo Chionne).
13 Febbraio
13 febbraio 2020
Poesie d’esordio:
Amos Sivieri –rubo l’emozione-: Suggestiva immagine detta in pochi versi.
Poesie del giorno:
Felice Serino -143 Poesia si fa-: Splendida la chiusa, dopo una poetica riflessione sulla poesia.
Roberto Luzi –Arriverò scalzo alla meta, il traguardo finale sarà questo seme di incantata bellezza.-: Beh per quel traguardo vale la pena arrivarci scalzo, ma comunque d’arrivarci, se è vero che salverà il mondo…
Fausto Beretta –Prati abbandonati e il bosco-: Una lotta tra l’attività dell’uomo e la rivalsa della natura che prosegue in quel voler preservare intatti sentieri montani, ricchi d’antiche storie umane e di ricordi, in questi bei versi di Fausto.
Cristiano Berni –“Vita”-: Una serie di poetiche considerazioni sulla vita e sui doni, belli o brutti, che regala all’uomo, in questi descrittivi versi, densi di amare analisi, di Cristiano.
Lisa Massei –Donna portaombrelli-: Singolare, suggestiva e amarissima è questa immagine della donna che, come un portaombrelli, convoglia lacrime nel suo ventre. E’ un grido di ribellione quello che Lisa ci invia, con questa sua drammatica poesia.
Alessio Romanini –La panchina-: Il dramma di una solitaria vecchia che, abbandonata su di una panchina, osserva giochi di indifferenti giovani, ben narrato dai descrittivi versi di Alessio.
Jacqueline Miu –gorgonauti-: -LA CIUTA- I Non Poemi – Dopo aver perso la vista , Dio disse: “Si spengano tutte le stelle.”-
Il tremendo titolo è il tema poi sviluppato dai durissimi versi di Jac. Un museo degli orrori è quello nel quale viviamo e noi viaggiamo in gorghi d’emozioni sempre più esiziali, fino a distruggerci, mentre Ananke sogghigna. Questo il drammatico messaggio che la nostra poetessa ci invia.
Francesco Soldini -67. Fuoco a Natale-: Le braci di un fuoco natalizio ispirano il poeta, per questa sua richiesta di poesia.
Sandra Greggio –La valigia-: E’ la notte salvifica, per le pene che il giorno regala, in questi versi dal malinconico tono della nostra Sandra. Drammatica , ma densa di poesia, l’immagine della valigia usata quale contenitore di dolori.
l più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
12 Febbraio
12 febbraio 2020
Poesie d’esordio:
Davide Scintu –Cosa mi accarezza l’anima?-: La pena che altri possono vivere causano pena e solidarietà, in questi intensi versi di un ispirato Davide.
Poesie del giorno:
Enrico Tartagni –L’universo irreale inesistente-: Da applausi frementi questa splendida descrizione del timore esistenziale per la morte, chiusa da un ispirata visione poetica con quel “Stendo qui davanti a me/un cielo di stelle d’universo…”. Complimenti vivissimi, Enrico. Questa è bellissima poesia, per le fantasiose, rutilanti immagini che regala e per l’analisi psicologica che rende dell’uomo di fronte alla fine, che credo potrebbe piacere moltissimo, oltre che a me ed a molti altri, anche la nostra Jac. Da leggere e rileggere. Bravissimo!
Felice Serino -142 Mi piace il tuo garbo-: Delizioso, amorevole omaggio all’amata moglie, reso con l’inimitabile, bellissimo stile del nostro Felice.
Vincenzo Patierno –Pellegrini oltre il tempo-: Si chiude il cerchio vita/morte/vita (o viceversa) insomma, e Vincenzo ne rende poetica testimonianza con questi suoi versi deal riflessivo tono.
Roberto Luzi –Le dolci note dei tuoi occhi ricamano la linea del tempo, nel silenzio di una preghiera risiede la pace che cercavo.-: Può esserci dichiarazione d’amore più dolce ed intensa di questa?
Giuseppe Gianpaolo Casarini –A ricordar profughi italiani-: Probabilmente è stato il ricordare l’eccidio crudele e sanguinoso delle foibe, celebrato in questi giorni, che ha riportato alla memoria di Giuseppe altro fatto storico, immediatamente successivo alla fine della II° guerra mondiale, e cioè il referendum per dichiararsi, e divenire, italiani o slavi (allora esisteva la federazione Jugoslava di Tito) tenuto tra i cittadini in terra dalmata.
Vivevo in quelle terre in quei tempi e ricordo che i friulani non gradirono (lo ricordano ancora oggi) le agevolazioni (lavoro garantito e ben remunerato anche in strutture statali) che il governo dell’epoca fece agli istriani perché scegliessero la cittadinanza italiana. Bella la poesia dell’amico Giuseppe che mi riporta indietro nel tempo, in anni che furono densi di speranza e di passione politica.
Yasuke –Meditazione non civile-: Viene da lontano quella cultura cantata dai versi di Yasuke, si definisce razzismo e, come fiume carsico, torna periodicamente ad affiorare. Oggi scorre alla superficie, omaggiata da brindisi e alalà.
Fausto Beretta –Infinito … in guerra-: Bella domanda. Risposta: fino a quando ci sarà una religione (qualsiasi religione) utilizzata per eccitare gli animi di poveri di spirito, ecco che li si potrà strumentalizzare per perseguire interessi economici di chi, guarda un po’, religione non ha. Bella ed intensa la tua poesia. Complimenti Fausto.
Claudio Badalotti –Dolce musica-: La forza dell’amore, dunque, è quella che consola ed aiuta a vivere, affrontando, vincenti, le difficoltà della vita. Questo narrano i delicati versi che l’ottimo Claudio dedica al suo amore.
Sandra Greggio –Melograno-: Bellissima sintesi descrittiva di questo frutto di stagione, cui la nostra poetessa attribuisce calda immagine d’amore.
Alessio Romanini –Rumore dolce-: Serie di suggestive immagini collegate tra loro da una sottile musica. Ma la chiusa pare non essere coerente con ciò che precede, pare essere la presa d’atto di una amara delusione, dove è assente la musica.
Jacqueline Miu –Pietra-: LA CIUTA – I Non Poemi – Dopo aver perso la vista, Dio disse: “Si spengano tutte le stelle.”
Una “Vampira pietra”, ovviamente tombale, è il soggetto di questa poesia dal vago tono gotico, cui la nostra incommensurabile Jac dedica i suoi versi.
Carlo Chionne –Dedica-: Semplicemente deliziosi questi dolcissimi versi di un Carlo in grande forma. Leggendoli tornano alla mente i grandi classici che questo nostro grande amico sa rielaborare e rendere con la sua cultura e la sua sensibilità, deliziando il lettore. Suggerisco attenta rilettura di questa splendida composizione, mentre io invio un applauso a questo grande della cultura italiana, orgoglioso per la sua presenza nel nostro sito.
Francesco Soldini – 66. Senza Neve-: Un ricordo nostalgico di tempi un cui l’inverno era portatore di neve e non di sabbie da lontani deserti, causa cambiamenti climatici negati da singolari presidenti, in questi bei versi di Francesco.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
9-10 Febbraio
Carissimo Amico Piero Colonna Romano,
le tue parole riguardo la mia ninna nanna mi hanno sinceramente commosso!
Ti ringrazio dal profondo del cuore.
Un pomeriggio il mio bambino (sono padre), dormiva cosi dolcemente…
Le parole sono nate da sole.
Grazie di cuore! Ciao
Alessio Romanini
9 e 10 febbraio 2020
Poesie d’esordio:
Crystal Scesca –Il mio sole-: Una fremente richiesta d’amore e di solidarietà, resa con versi dall’intenso tono, sottolineato da un’anafora che dice del freddo che c’è nell’anima della poetessa.
Poesie del giorno:
Giuseppe Stracuzzi –Siamo ai primi passi-: Deliziosa descrizione dei primi passi di un nuovo arrivato, che rende piena di gioia la vita di un nonno o di un padre apprensivi. Credo che chiunque leggerà questi versi non potrà che immedesimarsi, ripensando alle proprie esperienze con figli o nipoti. Grazie, Giuseppe, per l’emozione che ci hai regalato.
Santi Cardella –Pensiero d’amore-: Semplicemente deliziosi, per come tratta il tema e per la perfetta tecnica del sonetto caudato, sono questi ispirati, bellissimi versi del grande Santi. Complimenti vivissimi, caro amico, con la forte speranza che questo poetare sia didattico e riaccosti con amore alla poesia, quella vera, tutti i lettori. Bentornato nell’azzurro, Santi e grazie d’esserci.
Gian Luca Sechi –Anni insieme-: La confessione di un essere negativo e privo di rimorsi, in questi forti versi di Gian Luca che narrano di una convivenza dove la donna è vittima, causa le sue debolezze, di un violento. Ovviamente, essendo poeta Gian Luca, ha certamente voluto narrare quel che troppo spesso accade nel nostro mondo, denunciandolo.
Felice Serino -141 Sogno di carta-: I versi di Felice mi fanno tornare alla memoria gli allucinanti e allucinati “Il processo” e “La metamorfosi” che, in effetti, sembrano nati da “labirinti mentali” senza via d’uscita. E bene questa motivazione è resa dal nostro amico, con questa poesia.
Francesco Soldini -65. Fiamma-: Descrizione condivisibile dell’amore e dei suoi doni, in questi bei versi del riflessivo Francesco, che chiude la poesia definendolo “motivo dell’esistere”. Applausi.
Sandra Greggio –Poesie e poeti-: La spontaneità dello scrivere notturno, nel silenzio e senza nulla che distragga, bene espressa dai versi della nostra Sandra che chiude la poesia con una battuta spiritosa.
Euro Della Sala –Canzoni di ieri-: Molto bene descritto quel ritornare alla mente di antiche, indimenticabili canzoni. Quelle che hanno allietato la nostra gioventù e fatto da sottofondo musicale ai nostri sentimenti. “l’aria s’intride di passato” recita il poeta, un passato, che non potrà tornare, cui si pensa con malinconia.
Alessio Romanini –Dormi Lentamente Piano-: Tenerissima ninna nanna ad un neonato, da un innamorato padre (nonno?). Decisamente bella la poesia, meriterebbe essere messa in musica.
Jacqueline Miu –Asmò-: -LA CIUTA- I Non Poemi- Dopo aver perso la vista, Dio disse: “Si spengano tutte le stelle.”
Singolare definizione dell’amore che, almeno per quello basato sul sesso, trova accordo in Borges che definiva la copula “abominevole” (certamente più degli specchi che, in definitiva, moltiplicano l’uomo in finzioni) perché duplicano gli uomini, verso i quali lo scrittore non aveva gran fiducia. Ma la nostra Jac?
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
8 Febbraio
8 febbraio 2020
Poesie d’esordio:
Rita Santoro –Ritorno al paese natio-: Un dolce, malinconico ritorno nel paese amato nell’infanzia, reso con ben ritmati versi (spesso alessandrini) che bene rendono il sentire del poeta.
Poesie dl giorno:
Giuseppe Stracuzzi –Il fiore bello-: La metafora di una sorpresa, quella di scoprire il bello nascere
tra massi oscuri, che pare un inno di speranza da dedicare a questi tempi disperanti, per tutto ciò che ci circonda. Difficile immaginare che l’ottimo Giuseppe abbia voluto fare un delizioso acquerello su di un fiore che nasce tra le pietre.
Maurizio Mazzotti –Prepararsi al viaggio-: C’è in questi bei versi una grande malinconia, la pena per un abbandono imminente nel quale si porteranno struggenti, dolcissimi ricordi. E struggente è l’anafora che sottolinea con forza la nostalgia per quel che si lascia. Poesia di forte intensità che colpisce e resta dentro.
Cristiano Berni –“Il grande Sole nel cielo”-: Una laica preghiera al sole perché, con pagana magia, consenta un amore, prima di un esiziale invecchiamento.
Renzo Montagnoli –Un quadro di emozioni-: So che l’ottimo poeta e critico letterario Renzo vive dalle parti di Mantova, dove sono frequenti le mostre d’arte, oltre ad essere una città che immersa nell’arte vive (Palazzo Te, Palazzo Ducale, cattedrale ecc.) quindi è facile, davanti a qualche capolavoro o travolto dai tanti capolavori di una mostra, subire la sindrome di Stendhal e smarrirsi dentro un dipinto, confusi dalla bellezza e dal messaggio che ci invia. Renzo riesce, con questi suoi bei versi, a descrivere perfettamente quella sensazione, ed io azzardo sia derivata dalla visione di un quadro del Mantegna.
Felice Serino -140 Fine anno-: La tristissima descrizione della fine di un homeless, nel freddo di fine anno, mentre attorno a lui impazzano feste ed auguri, resa con grande maestria, e profondo sentire, dai versi del nostro Felice.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Ombre misteriose-: Sogni che si proiettano, misteriosamente, sulle pareti di un camera da letto, in questi (inquietanti) versi dell’ottimo Giuseppe.
Jacqueline Miu –Incubo-: LA CIUTA –I Non Poemi- Dopo aver perso la vista, Dio disse: “Si spengano tutte le stelle.”-
Pare il racconto dell’attacco dello scespiriano Machbeth, con quelle tre streghe che preparano pericolosissimi filtri magici, usando anche gli elementi che Jac elenca. Ed in effetti lo scopo che si prefigge la nostra splendida poetessa non è tanto diverso da quello delle tre, anzi, continuando a leggerne i versi, direi che è esattamente quello: la nostra ha riassunto, con bella maestria, il dramma di Shakespeare, regalandoci un’inquietante capolavoro di gotica fantasia
Francesco Soldini -64. Imparando-: Un grido di dolore per questa vita alienante che viviamo, impossibilitati a fare scelte. Resta così un desiderio: volare per estraniarsi, per sentirsi liberi, in definitiva per vivere da uomini e non da ingranaggi di una macchina senza anima. Leggo così i forti versi dell’amico Francesco.
Alessio Romanini –Due anime-: La delicata, poetica descrizione di un primo amore, con i rossori e le emozioni che causa ed i pericoli che possono esserci per la sua durata, in questi versi, dal didattico tono, di Alessio.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
7 Febbraio
7 febbraio 2020
Poesie d’esordio:
Fabio Sangiorgio -…Ad uno ad uno-: Giorni che passano, dunque, tra peccati e pentimenti. Un amico che incita a viverli, così, come vengono senza rinunciarci. Bella poesia densa di un amichevole atmosfera di complicità.
Poesie del giorno:
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Meglio dolce tepor d’amore-: Lezione di vita è quella che la poesia di Giuseppe ci regala. Meglio il durevole tenero amore di quello nato da improvvise violente fiamme, destinato a spegnersi rapidamente, come rapidamente nato.
Corrado Cioci –Sofia-: L’intenso racconto di un amore, respinto inizialmente perché nato tra dubbi, quindi esploso in progetto di “speranza e conforto”, narrato col noto stile del nostro Corrado.
Giuseppe Stracuzzi –M’ama, non m’ama-: Deliziosa narrazione di un amore giovanile nato tra i banchi di scuola. Giuseppe ne sottolinea, con grande maestria, i risvolti psicologici, i timori, le speranze, i sogni. Da applausi.
Enrico Tartagni –tramonto-: Il rapido mutare dei colori al tramonto, ispirano il poeta per questi versi che più che descrivere un fatto fisico, narrano le emozioni e le riflessioni (su tempo e spazio) che può generare. Bravo Enrico!
Maurizio Mazzotti –Un twister nella testa.-: Il richiamo ad un gioco a sfondo sessuale, per dire della ricerca di parole che sfuggono, si incrociano, svaniscono, appunto come fossero soggetti di un twister. Decisamente originale ed apprezzabile è la poesia di Maurizio.
Felice Serino -139 Finestre d’aria-: La interpreto come la descrizione del saluto ad una salma, saluto che pare aprire orizzonti fatti di ricordi destinati a svanire , appunto come vuote “finestre d’aria”. Ma Felice chiude questa composizione con versi metaforici, ad alto contenuto poetico, che dicono che in quel bacio c’è un inesprimibile sentimento, smentendo la prima interpretazione.
Alessio Romanini –Vecchio-: Amara, intensa descrizione di quello che la vecchiaia può regalare all’uomo ed i sentimenti che può generare, compreso l’oblio del prossimo.
Cerco la fonte della giovinezza, cerco.
Jacqueline Miu –La valigia-: LA CIUTA- I Non Poemi- Dopo aver perso la vista, Dio disse: “Si spengano tutte le stelle.”-
E’ terribile la chiusa (coerente con tutto ciò che la precede) di questa amarissima descrizione di un mondo nel quale ci si può rifiutare di vivere. Una valigia, dunque, sempre pronta ad essere usata, una valigia dove non si potrà mettere né amore né ricordi. Vuota per un vuoto di sentimenti che ci offre questo mondo “di cui non ho avuto le istruzioni per l’uso”, come amarissimamente recita la strepitosa Jac.
Antonia Scaligine –Il treno del tempo-: Il treno quale metafora dello svolgersi della vita, in questi bei versi di Antonia che mi fanno venire in mente Edipo e la Sfinge.
Stefano Chiùcchiù –Volevo dirti…-: Una timida (ma quanto intensa!) dichiarazione d’amore, resa con immagini di grande dolcezza.
Antonio Scalas –Non bastavano-: Altra deliziosa dichiarazione d’amore e d’innamoramento, resa con significative, alludenti immagini. Bravo Antonio!
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Due acquerelli a descrivere gli effetti di una nevicata ed il racconto di un sentimento, in una sera d’inverno senza pioggia, in questi tre haiku regalatici da Salvatore.
Francesco Soldini -63. Gita rimandata-: Il cambiamento climatico rende poco piacevoli le gite in montagna, dove, per trovare la desiderata neve, bisogna salire sempre più in alto. Così Francesco narra la sua delusione con questi appropriati, descrittivi versi.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
5-6 Febbraio
5 e 6 febbraio 2020
Poesie d’esordio:
Marcello Plavier –Declino-: La pena esistenziale che può esserci nel vivere fa sorgere domande sul perché si vive. Marcello, in questa intensa poesia, evidenzia i suoi dubbi e le sue pene, coinvolgendo il lettore.
Purtroppo questo ottimo poeta ci ha lasciati anni fa. E’ in grossa misura per i commenti che fece su alcune mie poesie che proseguii a scriverne. Io lo ricordo con affetto, voi perdonatelo.
Poesie del giorno:
Felice Serino -138 Flebili echi di conchiglia-: Decisamente ermetica e dalle suggestive immagini che evocano la suggestione del mare ed il desiderio ed i ricordi che possiamo averne. Ovviamente, forse.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Nelle pieghe del tempo-: Un tempo crudele, dunque, che impedisce il ricordare dolci ricordi, in questi bei versi di Giuseppe.
Tinti Baldini –Rabbia-: Sensazioni di rabbia, nate da quel che si vede in questo mondo pieno di iniquità, ispirano questi forti versi accusatori dell’ottima Tini.
Anna Maria Guerrieri -Sigaretta-: La consapevolezza del danno che provoca il fumo, sintetizzata in questi forti versi di Anna Maria.
Filippo Genini –Cervellino-: Amara considerazione sull’uso sempre più ridotto che, col passare del tempo, possiamo fare del nostro cervello, in questi didattici versi del riflessivo Filippo.
Francesco Soldini -62. Eurocentrici-: Una profonda riflessione sull’Europa e sul sentirsene cittadini, in questi ispirati versi del convinto europeista Francesco. Versi condivisibili, sui quali sarebbe bene riflettere.
Alessio Romanini –Una notte apparente-: Serie di suggestive immagini, nate da una notte che pare insonne.
Jacqueline Miu .”Decapitato”-: -LA CIUTA- -I Non Poemi- Dopo aver perso la vista, Dio disse: “Si spengano tutte le stelle.” –
Essere strumento dell’amore dunque, in questi versi/confessione della nostra incommensurabile Jac che , su quell’essere strumento (ovviamente consenziente) riflette sul suo essere speciale ed insicura. Mai appagata pienamente dalla vita, a questa ha innalzato altari dove esprimere preghiere per ridurre la crudele litigiosità dell’uomo. E conclude, la nostra generosa amica, confessandoci d’avere un nero segreto che pone alla disponibilità di chi saprà vederlo.
Interessante è, al termine della composizione, quel confronto tra diavolo e donna, dal che si dedurrebbe che la donna, alla luce del sole, è più normale del demonio. Oibò!
Informo chi volesse utilizzare una mail, per eventuali comunicazioni da inviarmi, di voler utilizzare l’indirizzo: mkt.kor@gmail,com e non più il disastrato dominio di “libero”. (il vecchio indirizzo non più utilizzabile era: koropi@libero.it).
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero
Colonna Romano
“Decapitato” Jac è formidabile! Una poesia fantastica!
La chiusa poi mi ha sorpreso. Brava.
Alessio Romanini
Grazie a Lorenzo e ai poeti azzurri
Tinti Baldini
4 Febbraio
4 febbraio 2020
Poesie d’esordio:
Federico Urso –I colori dell’amore-: Raramente mi è capitato di leggere una dichiarazione d’amore più colorata di questa. Un arcobaleno d’amore insomma, ai piedi del quale si può trovare l’incanto. Bravo Federico.
Poesie del giorno:
Felice Serino -137 Sguardi e il tracimare-: Le emozioni che può donare l’amore narrate con versi che paiono lievi, dolci pennellate.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Nel mezzo di febbraio-: Un immersione romantica nella natura che inizia a risvegliarsi, raccontata con la maestria dei versi del nostro Giuseppe.
Enrico Tartagni –apro per gli appunti-: Ed in effetti sono versi che paiono, verso dopo verso, appunti per inizi di poesie. Buttati là, in attesa di un ispirazione che li costringa a diventare lirica, rinunciando alla libertà d’essere soli. Mi incuriosisce particolarmente quel “fangina tersa cotta al futuro” e resto in attesa di leggere suoi poetici sviluppi.
Cristiano Berni –“Lo specchio”-: Cercarsi in uno specchio, insomma, per vedere come il tempo e le esperienze vissute ci cambiano. Su questo riflette, poeticamente, il nostro amico Cristiano
Silvano Notari –Silvy e Francy …anime inquiete-: Un rincorrere l’amore descrivendone le emozioni che se ne prova, in questi versi dall’intenso tono, di Silvano. L’anafora e la conclusione rassegnata danno alla bella poesia un malinconico climax discendente.
Vincenzo Celli –Il cerchio della vita-: Un magistrale descriversi, con suggestive immagini, in quello che, secondo Vincenzo, è il cerchio della vita.
Jacqueline Miu –tormento- LA CIUTA – I Non Poemi – Dopo aver perso la vista, Dio disse: “Si spengano tutte le stelle.” –
Un funerea previsione della fine, in queste pessimistiche considerazioni della nostra Jac, seguita dalla preghiera d’avere un po’ di libertà anche dopo un trapasso cui non si è mai pronti. E, nonostante il tema non esattamente sensuale, poteva mai mancare il richiamo al sesso? Siamo nell’ombra più buia ma, per bacco! ombre fornicano con uomini e poi tra loro e quelli con quelli. E’ la Jac di sempre, insomma, quella che ammiriamo e che ci diletta.
Salvatore Cutrupi –Vent’anni di meno-: Dolcissimo, malinconico ricordo di una giovane straniera la cui memoria non può essere dimenticata, in questi bei versi di un sensibile e bravo Salvatore.
Francesco Soldini -61. Autunno e primavera-: Convincente descrizione di un autunno inoltrato, con i suoi bei colori, e della previsione di prossime allegre nevicate che renderanno felici i bimbi, mentre nei campi dormono quei semi che fioriranno e daranno frutti in primavera. Insomma una delicata immersione nella natura, in questi bei versi del nostro amico Francesco.
Alessio Romanini –Sillabe del cuor-: Affettuosa dedica ai figli, grato per quello che sanno regalare commuovendo. Chiude la poesia la richiesta di non essere dimenticato in un dopo, resa con ispirato ed intenso poetare.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Un caloroso e forte grazie a Piero Colonna Romano,
per l’interpretazione della mia
Poesia “Pellegrino Ignudo” l’hai percepita per come la sentivo. Anche per
“Pennellate di Colore”
Perché alla fine sono emozioni che ho provato in versi.
Sei un ottimo poeta, devo dire che ho imparato molto grazie a te e all’ottino
sito gestito da Lorenzo.
Salutoni.
Alessio Romanini
Ringrazio Simone Magli per il prezioso commento alla
mia poesia "vent'anni di meno".
Salvatore Cutrupi
Vorrei fare i complimenti a Salvatore Cutrupi,
la tua poesia odierna "Vent'anni di meno" mi ha colpito molto, specialmente
nella chiusa, in particolare gli ultimi due versi, che mi ha lasciato senza
parole per la sua grande intensità:
e quel momento
in cui volevo spiegare
ma che poi non ho fatto
e lei non me l'ha chiesto.
Un saluto a te, ai miei amici Piero e Sandra, a Lorenzo e a tutti i sitani.
Simone Magli
3 Febbraio
3 febbraio 2020
Poesie d’esordio:
Unodellafollafolle –Due volte amore-: Un amore finito non può rinascere. Questa la tesi sostenuta, con grande convinzione e, mi pare, grande pena, dagli intensi versi di Unoecc.
Poesie del giorno:
Maurizio Mazzotti –Guido-: Un dramma vissuto con una persona amata, schiava della droga e, per questo, privo di lucidità. Drammatico racconto reso con versi che dicono, con la violenza di un disperato grido, della disperazione di chi non è riuscito a porgere aiuto, né a trovare rimedio all’inevitabile disperante fine.
Rosino Maranesi –Viso contro viso-: Emozioni dolci, nello svanire del giorno trovando conforto nella vicinanza di un viso amato, narrate da versi che dicono di un incanto.
Fabio Rocca –La mia stagione-: L’amaro racconto di una (voluta) solitudine, ambientato in un periodo dove dovrebbe prevalere il calore dell’amore e della solidarietà, in questi versi densi d’amarezza di Fabio.
Annamaria Gargano –Notte-: Leggo una grande pena per se stessa, in questi versi che paiono descrivere una profonda crisi esistenziale.
Felice Serino -136 Il tuo sangue che vola alto-: Intenso omaggio ad una grande donna che se stessa ha sacrificato per dare conforto ad ammalati nella carne e nello spirito, reso con gli ispirati versi dell’ottimo Felice.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Non sciolte al vento-: Capita ai poeti quell’assenza d’ispirazione che non fa scrivere. Ma a Giuseppe capita che l’assenza di ispirazione lo ispiri a scrivere. Come questi significativi versi ci raccontano. Complimenti.
Alessio Romanini –Pennellate di colore-: Difficile da interpretare questa di Alessio. Qualche suggestiva immagine, qualche ossimoro, qualche termine desueto. Forse è giusto il titolo, stando ad indicare, fosse un dipinto, un qualcosa d’astratto.
Jacqueline Miu –La mia mente mi mente- LA CIUTA- I Non Poemi- Dopo aver perso la vista, Dio disse: “Si spengano tutte le stelle.”-
Capita confondere la mente col cuore. Capita illudersi volendolo, per non vedere realtà sgradevoli. Capita così di confessarsi con un bianco foglio, un po’ come fosse lo psicanalista dal quale cerchiamo ragione e conforto. Ed ecco la nostra incommensurabile Jac che oggi si guarda dentro e ci narra i suoi più nascosti desideri, i suoi fantasmi, le sue pene. Ma, alla fine, ecco che torna la combattiva, passionale poetessa che è , ed ecco le mille vite da vivere, per lottare o, più semplicemente, per godere dei colori infiniti di un cielo, sublimandosi in quelli.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
2 Febbraio
2 febbraio 2020
Poesie d’esordio:
Michela Turchi –Distanze-: Incomunicabilità, dunque, tra due differenti interpretazioni dell’amore, in questi ermetici e bei versi della bravissima Michela.
Poesie del giorno:
Maurizio Mazzotti –Perché-: Violenta denuncia del femminicidio, con suggestive metafore, e dichiarazione d’amore alla donna, qualunque sia il ruolo che svolge, in questi forti versi di Maurizio.
Vincenzo Melino –Nebbia mattutina-: Ben disegnata una nebbia mattutina, nel suo essere e nei sentimenti che può generare, da questi bei versi di Vincenzo.
Alessio Vailati –La parabola della lampada-: Bene illustrato, dai versi di Alessio, il significato della parabola della lampada cha appare ne citrato vangelo di Luca.
Aldo Calò Gabrieli –Paura di illudermi ancora-: Il desiderio ed il timore di rivedere una persona lontana, ispira Aldo per questi suoi versi, dove l’attesa si riempie di speranze e paure, che bene narrano e rendono lo stato d’animo del poeta.
Felice Serino -135 Luce al tuo passo-: Fremente, amorevole invito ad un figlio a vivere onestamente e nella fede la vita, in questi intensi e bei versi di Felice.
Giuseppe Gianpaolo Casarini – E quando viene primavera-: Il tema che ispira questi versi dell’ottimo Giuseppe è tema antico: c’è vita dopo la vita? Ed il nostro poeta lo svolge con amorevole ricordo nei confronti di chi ci ha lasciato e con la speranza che possano, in qualche modo, ancora partecipare al nostro mondo. Dolcissimi i versi che oggi il nostro amico regala.
Jacqueline Miu –Il Portale- LA CIUTA- I Non Poemi- Dopo aver perso la vista , Dio disse: “Si spengano tutte le stelle”- -Ed anche in questi versi della nostra Jac troviamo un tema simile a quello della precedente poesia. Qui il poeta chiede (e spera) non vi siano limiti in quell’oltre cui tutti siamo destinati, in modo da potere appagare ogni nostra domanda. E’ con la fantasia che possiamo immaginarle quelle risposte (forse sperando…) per poter(ci) dire “ecco sono andato oltre/ed esiste”.
Riflette quindi la nostra amica su ciò che ci aspetta ma è con grande malinconia che chiude la riflessione temendo il dopo, quel dopo dove non ci sarà più luce, né sensi, avamposto di un Ade fatto di notte e di nero.
Forse è in questa composizione che quel “Si spengano tutte le stelle.” detto da un Dio cieco, trova ragione e motivo d’essere.
Alessio Romanini –Pellegrino Ignudo-: Una appassionata metafora, detta con forti versi, per narrare del poeta, descrivendone attività e speranze irrealizzate. Leggo così questa poesia, densa di malinconico pessimismo, del nostro amico Alessio.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
1 Febbraio
1 febbraio 2020
Poesie d’esordio:
Antonio Turbian –I tuoi occhi-: WOW! Versi densi di romanticismo che dicono di un innamoramento senza limiti e che sembrano richiamare il “Cantico dei Cantici”. Bravo, Antonio!
Poesie del giorno:
Giuseppe Gianpaolo Casarin –Ombre-: Il fascino ed il mistero che possono donare le ombre (nate da luce del sole, da chiarore lunare o, più semplicemente dalla fantasia) bene espressi dai versi dell’ottimo Giuseppe.
Cristiano Berni –“Illusi”-: Paiono, questi intensi versi del riflessivo Cristiano, un ode alla normalità, per quelle delusioni che le rivoluzioni, a suo dire, sembrano avere portato. Ma dalla storia altra lezione ci arriva… Comunque su questi versi vale la pena di riflettere.
Isabel Gide –“Sento il ricordo-: La delusione, per fiabe che narrano un mondo fantastico ma che si rivela fatto d’inganni, ispirano questi forti versi, dall’amaro tono, di Isabel che scopre ben altra realtà, quando i fatti della vita altro rivelano.
Carlo Tella –Parole inutili-: Versi nati da una pena esistenziale che evocano, probabilmente, un bisogno di pulizia morale, resi con immagini metaforiche (per esempio quel labirinto dove le parole sembrano perdersi, o quel frutto non ancora maturo che tutto trascina). Poesia ermetica dunque, di non semplice interpretazione.
Felice Serino -134 L’inesprimibile-: Romantiche riflessioni forse nate da filosofiche reminiscenze. Spazio/tempo e il pensare ciò che per il solo fatto d’essere pensato esiste, si intrecciano nei versi dell’ottimo Felice, invitandoci a riflettere.
Alessio Romanini –Maggese Esistere-: Campi da coltivare sono un tipico panorama di questo febbraio. E per Alessio divengono lo spunto per riflettere sul lavoro del contadino, in questo periodo che pure dovrebbe essere d’allegria portata dal carnevale.
Jacqueline Miu –Sei mai stato all’Inferno- LA CIUTA- I Non Poemi- Dopo aver perso la vista, Dio disse: “Si spengano tutte le stelle.”- E come non concordare con Jac? Il demonio si è trasferito in pianta stabile dalle nostre parti e le sue impronte divengono sempre più visibili, per esempio, nel razzismo o nell’antisemitismo di ritorno. Risparmio definire i “Figli d’Ade/cerimonieri della sua potente violenza” perché non amo il turpiloquio. E tutto il resto della riflessione della nostra strepitosa amica su questo mondo è condivisibile. Triste metafora di quel che ci circonda e, purtroppo, di quel che ci aspetta.
Carlo Chionne –C’era una volta-: Un forte abbraccio a chi meglio di noi tutti vede e sente quel che ci circonda.
Antonia Scaligine –Febbraio con i suoi squarci di colore-: Deliziosa descrizione di questo mese dove impazza il carnevale, tentando di farci dimenticare le brutture che ci circondano, esorcizzandole.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Strepitosa Jac! Questa nuova poesia “ sei mai stato
all’inferno” pulsa
Di parole vere e forti. Descritta da parole che entrano e non escono più.
Complimenti è strepitosa.
Alessio Romanini
Carissimo Piero Colonna Romano, il tuo generoso commento
su “la vita che sorride” mi ha commosso. Mi fai credere poeta anche
perché per me la poesia (oltre la forma) esprime la verità nascosta nell’anima.
Ti ringrazio e ti sento veramente amico.
Claudio Badalotti
Carissimo Piero Colonna Romano, ti ringrazio di cuore per
il generoso
E prezioso consiglio.
Seguirò quanto detto, perché amo scrivere e migliorare.
Grazie ancora per i commenti alle mie poesie, un caro saluto.
Alessio Romanini
31 Gennaio
31 gennaio 2020
Poesie d’esordio:
Denise Palumbo –Sognai un ritratto-: Un misterioso sogno, nato da un bisogno di divinità, dona una forte emozione ma, come tutti i sogni, svanisce all’alba, Ben raccontata e bene resa dai versi di Denise, l’inquietante atmosfera del sogno.
Poesie del giorno:
Giuseppe Stracuzzi –Dove mi porta il cuore-: E può davvero commuovere l’incantata visione della costa calabra vista dalla Sicilia. E Giuseppe la vede nel sogno, avendo alle spalle, stagliantesi contro il cielo, Taormina. Sogno nel sogno, dunque, che non può far altro che fare scaturire una lacrima nostalgica, da quella lontana Austria dove vive il nostro poeta.
Patrizio Spinelli –Verrà la città di vetro-: La città di vetro è dunque metafora di città priva di falsità e di egoismi. Città dove gli abitanti non subiranno condanne, dopo la morte, essendone ligi e generosi cittadini. Leggo così il bel racconto che Patrizio ci ha regalato oggi.
Felice Serino -133 Fiore nero-: Ermetici versi che evocano la pena di chi, emigrato per necessità, rischia perdere l’anima, inseguendo un effimero benessere, scordando amori e le rassicuranti, pur misere, parete domestiche.
Salvatore Cutrupi –Sguardi-: C’è una costanza nel sentire di questo poeta, una costanza che lascia sempre attuali poesie scritte anni prima. Unica variante è un vago tremore delle mani, dovuto al passare del tempo che tutto può cambiare tranne il sentimento.
Alessio Romanini –Cinguetta un Dolore-: Ti ringrazio per le generose frasi che dedichi al mio modestissimo poetare e, se davvero vuoi migliorare e conoscere poesia, ti suggerisco di leggere con attenzione (magari stampando il tutto) quanto è presente in questo sito (generosa offerta del colto ed innamorato della poesia Lorenzo De Ninis) e cioè tutte le voci che seguono, in home page, il titolo “Ecco che cosa vi offre il sito”. Si tratta di un approfondito, prezioso manuale che suggerisce il modo di fare corretta poesia, dove se ne troverà la giusta tecnica, unita ad ampi esempi delle opere dei più famosi poeti.
La poesia che oggi proponi è, come quasi tutte le altre composte, realizzata con liberi versi a metrica variabile, organizzati in tristici. Si tratta dell’ispirato racconto di un episodio della natura, reso con belle immagini ma con qualche ossimoro (albeggiare ilare tra scheletriche ombre, per esempio o quell’amata malinconia) e da qualche chiusura di verso che non può generare enjambement, come sembra intendere (cito: III° verso Il mare, V° verso Stridenti IX° verso Cinguetta). Comunque di piacevole poesia trattasi, ma di più avrei gradito (per quel che può contare, ovviamente) leggere “aria” e non “aere” , “dolore” e non “dolor”. Un cordiale saluto.
Laura Toffoli –Preghiera di chi spera-: Un grido di dolore realizzato con piacevole poesia che è atto d’accusa nei confronti di un uomo distruttore dell’ambiente. Un uomo, ubriaco di consumismo, che si illude di imitare la natura anche con i suoi manufatti di inquinante plastica. Versi sui quali sarebbe bene riflettere, proposti dalla sensibile e brava Laura, cui invio un caro saluto.
Jacqueline Miu –La morte ride-: LA CIUTA -I Non Poemi- Dopo aver perso la vista, Dio disse: “Si spengano tutte le stelle.”-
Ed anche la
nostra strepitosa Jac lancia un atto d’accusa contro questo incosciente uomo
consumistico, produttore di morte per la natura. Quella natura che, attendendo
la fine, fa sconsolatamente scrivere alla nostra “Come alle veglie irlandesi/la
morte gioca a carte sulle bare degli errori”, quale triste profezia.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
30 Gennaio
Carissimo Piero Colonna Romano,
ti ringrazio infinitamente per il tuo suggerimento.
Sono sempre ben lieto di imparare nuove tecniche e il modo giusto di comporre.
Mi si riempie il cuore di gioia, quando mi puoi dare suggerimenti, io amo
scrivere
Scrivo da sempre, ma da autodidatta a volte ho dubbi e lacune.
Ed avere incontrato un grande Poeta come te che mi da suggerimenti mi incoraggia
A migliorare e ad andare avanti. Grazie colmo di calore.
Alessio Romanini
30 gennaio 2020
Poesie d’esordio:
Silvia Trabanelli –Ricordi-: Ricordi che ritornano con suggestive atmosfere, molto ben narrate da un ispirata Silvia. Decisamente affascinante il racconto, reso con belle, nitide immagini e con l’effetto che queste fanno nella mente del poeta. Complimenti.
Poesie del giorno:
Felice Serino -132 Ricordo un angelo-: Un delicato, tenero ricordo infantile raccontato col bello stile dell’ottimo Felice.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Frobolier d’amore-: Deliziosa similitudine nella durata che può esserci tra le scintille che nascono, battendo un martello su di un incudine e le fiamme che potrebbero sorgere per frasi d’amore lanciate a mo’ di dardo, nel cuore di una destinataria. Fiamme che per poco fiammeggiano, insomma, ma di grande intensità.
Certo che la fantasia del nostro amico poeta pare essere senza limiti e noi gliene siamo grati.
Maurizio Mazzotti –Isabella, l’amore non va in pensione-: Struggente dichiarazione d’amore, nonostante gli anni passati assieme abbiano modificato le immagini di un tempo giovanile. E come non concordare col sentimentale Maurizio?
Eleonora Pozzuoli –Splash serenade-: Altra bellissima, per altri versi, dichiarazione d’amore e di desiderio, resa con fantasiose immagini dalla bravissima Eleonora.
Jacopo Bonfanti –L’essere bendato-: Il rifiuto della realtà, quindi, bendandosi per non vederla. Mi pare questo il senso dei versi di Jacopo che tira in ballo, forse ad esempio, il gigante che nella mitologia sostiene il mondo.
Cristiano Berni –“Racconto veneziano”-: Il racconto di un abbandono ambientato ìn una notturna Venezia che trasuda romanticismo per la descrizione che ne fa l’ottimo Cristiano. (vagamente rammenta quell’ ”Uomo in frac” del grande Modugno.)
Enrico Tartagni –Viaggiatore-: E riecco l’ermetico Enrico che, in questa occasione, evoca un amore e qualcosa di esoterico. E’ un viaggio quello che ci invita a fare, un viaggio all’inutile ricerca dell’amore, mentre il tempo sta per finire.
Jacquelin Miu –Allucinazioni- La Ciuta- I Non Poemi –Dopo aver perso la vista, Dio disse: “Si spengano tutte le stelle.”- La solitudine confortata dal sogno, mentre il tempo si va esaurendo. E riecco la gotica Jac che narra di tombe, di funerali e di notti passate nell’insonnia che hanno, quale ancora di salvezza un forte amore. Ma tutto ciò è frutto di una possessione diabolica, quella che muove la mano di una stregata poetessa. (visti tutti i quadri che proponi e ci ritrovo Pollock e Picasso con vago accenno ai putti di Raffaello. Mi ha affascinato un materico e movimentatissimo mare azzurro. Artista a tutto tondo dunque. Complimenti.)
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Due deliziosi quadretti invernali (il primo ed il terzo) ed un capolavoro realizzato nel secondo. Complimenti vivissimi.
Alessio Romanini –Cardellino-: Poesia caratterizzata dal colore verde dall’inizio alla fine, detto in vari modi poetici. Vi leggo una mesta atmosfera fatta di solitudine e di preghiere, fino a quando il canto di un cardellino non la allevia. (Alessio consentimi un suggerimento: le tronche quasi mai fanno poesia, non solo ma in certi casi –due vocali contigue in due parole tipo “dolor ansante”- sono una forzatura inutile, visto che, comunque, si eliderebbero in lettura)
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
28-29 Gennaio
28 e 29 gennaio 2019
Poesie d’esordio:
Rudi Toselli –Nostalgia-: Nostalgia di istanze di maggiore giustizia, sia retributiva, sia relativa alla dignità (e quindi al trattamento) dell’uomo, indipendentemente dalla sua etnia, religione o colore della pelle. La risposta alla domanda di Rudi probabilmente l’ha data Hobbes (o, qualche tempo prima, Seneca) col suo “homo homini lupus” che, in altri termini, significa che l’età delle caverne è finita solo esteticamente.
Poesie del giorno:
Felice Serino -123 Munch-: Il tragico, inquietante urlo di Munch, tradotto, con bella maestria e realismo nei forti versi di Felice.
Giuseppe Gianpalo Casarini –Cercando Solitudine-: La surreale descrizione di uno stato d’animo che, per appagare il suo bisogno di compagnia, pare avere bisogno della solitudine.
Per contro pare che i versi dell’ottimo Giuseppe narrino di un malessere donato da un eccessivo caotico affollamento, al quale si cerca rimedio, appunto nella solitudine.
Renzo Montagnoli –C’erano freddi-: Romanticissimo Renzo! Ecco che quella nuvoletta che si crea col fiato, quando il freddo ci circonda, trasformarsi in un “ti amo” che scalda e dissolve ogni nube, dando vita a questa deliziosa poesia.
Claudio Badalotti –La vita che sorride-: Romanticamente raffinata è questa bellissima dichiarazione d’amore di un Claudio in strepitosa forma poetica. Complimenti vivissimi per questo idem sentire, così deliziosamente narrato.
Nino Silenzi -Il Passato-: Alla fine questa bella poesia di Nino si rivela profonda riflessione filosofica sul passato, resa, con grande maestria, da una serie di limpide metafore. E con questo ottimo poeta come non concordare? Senza passato, semplicemente non saremo più.
Antonia Scaligine –La memoria di lor sempre nel cuore-: La bestialità di certi personaggi, personaggi che stanno tornando per rammentarci del loro apparentamento con le belve più oscene, ispira la bravissima Antonia per questi versi dal nobile tono accusatorio, il senso dei quali è soltanto condivisibile.
Jacqueline Miu –LA CIUTA –I Non poemi- Dopo aver perso la vista, Dio disse: “Si spengano tutte le stelle.” –La strega-: Cara Jac, innanzitutto grazie per il chiarimento: fino ad oggi avevo conosciuto vari modi per definire la strega (per esempio basura, in Liguria) ed oggi ce ne unisco il tuo.
In effetti da molti dei tuoi scritti si alzano sulfurei effluvi che donano apprensioni, quanto i gotici racconti di Poe. Fortunatamente quasi sempre in essi prevale la passione e l’amore, in un mix di amor/orrore che lascia senza fiato. Oggi, finalmente, si comprende che queste ispirazioni provengono dal tuo essere ciuta e sei molto fortunata perché la Santa Inquisizione ha archiviato (mica tanto tempo fa) il Malleus Maleficarum.
Ovviamente non serve dica che scherzo, anzi ti rinnovo la stima più profonda, assieme ad un caro saluto.
Sandra Greggio –Cercami-: Un intenso invito al rivivere amore, in questi forti versi della bravissima ed ispirata Sandra.
Carlo Chionne –Emilia Romagna-: E speriamo che questa vittoria (quanto dovuta alle sardine?) sia l’inizio della fine per quel losco personaggio e per i suoi sodali.
Non vorrei, a proposito di Pascoli, doverlo così parafrasare: “Settembre andiamo, è tempo di migrare/or che terra d’Italia quei nazisti/hanno distrutto sin dai monti e al mare/ché della storia son revisionisti.”
Salvatore Cutrupi –Il sole addosso-: Bei versi che narrano della normalità, dunque, normalità che si esalta e diviene racconto d’amore, leggendo un vecchio, amato libro.
Alessio Romanini –Un Venticel-: Sprazzi d’inverno che preludono la primavera in questi versi piuttosto complessi di Alessio.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
“Cercando Solitudine” di Giuseppe Gianpaolo Casarini,
mi piace questa personificazione,
che si scopre alla fine essere un'unica cosa con il poeta.
Alessio Romanini
27 Gennaio
Grazie infinite J, le tue parole sono magnifiche!
Grazie di cuore.
Alessio Romanini
27 gennaio
2020
Poesie d’esordio:
Michele Tornani –Ho perso l’attimo-: L’amara analisi di una vita sprecata, fino a quando un salvifico vero amore torna a dare speranza e ristoro, in questi forti versi di Michele.
Poesie del giorno:
Gloria Malinda Grams -Nella mia mente vagando va lo messere errante, avvolto da un mantello che irriconoscibile lo rende, ma che vaga di continuo-: Ben arrivata nell’azzurro, Gloria! La nostra nuova amica qui esordisce con una poesia in bello stile simbolista, quello dal metro libero (verso senza obbligo di metrica e di rima) che Whitman propose, i futuristi italiani apprezzarono ed alcuni grandi poeti francesi (Mallarmè, Baudelaire, Rimbaud, Laforgue ecc) adottarono spesso per le loro poesie rese in “vers libre”. In pratica allora si compì la ribellione al verso sillabico, rendendo la poesia più vicina alla prosa, pur restando poesia. Tutto questo oggi la sensibile e fantasiosa Gloria ci propone, quale tecnica di narrazione di un suo sogno angoscioso dove un personaggio (che a me pare metafora della tentazione o del male in assoluto) la insidia, essendo comunque perdente per la sua determinazione a non cedere, a non arrendersi. E’ brava la nostra poetessa a comporre forti immagini, che bene rendono il suo sentire e la sua vittoria sul male.
Felice Serino -130 Allucinate visioni-: Magistrale descrizione di quella sensazione che si può provare sognando di cadere. Qui il fantasioso e bravissimo Felice la ambienta davanti ad un televisore, dove capita spesso di addormentarsi, avendo incubi (indotti, magari, da ciò che stavamo vedendo). Fortunatamente c’è il risveglio (che qui è rappresentato, metaforicamente, da quell’emergere “come d alti muri d’acqua”). E, come sempre, questo è ciò che io sento, leggendo questo Felice.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Quel sognatore di fiabe-: Deliziosa descrizione di un vero poeta: quel sognatore capace di tradurre in fiaba i suoi sogni. Complimenti, Giuseppe, per questa bellissima poesia. Abbiamo bisogno tutti di sognare. Grazie.
Cornelia Paun Heinzel –Tempo – Voltare-: Bella riflessione sul diverso modo che hanno gli uomini di interpretare la realtà che ci circonda e persino il tempo che passa, in questi versi dal riflessivo tono della bravissima Cornelia.
Cristiano Berni –“Un inferno d’intolleranza”-: Fortissimo atto d’accusa verso l’intolleranza e verso tutto ciò che la genera, in questi versi, pienamente condivisibili, dell’ottimo Cristiano.
Alessio Romanini –Un Freddo Profumo-: La leggo come poesia dalla forte, negativa connotazione esistenziale. Le (significative) belle immagini che la riempiono potrebbero essere autoritratto del fisico e del sentire del poeta. E quel “Ultimo ricordo di ciò che sono.” pare confermare che questa ermetica poesia se stesso evoca.
Antonia Scaliggine –La giostra della vita-: Come il tempo che passa possa mutare la percezione che abbiamo delle cose (in questo caso di una giostra) la raccontano, con bella maestria, i versi della nostra amica Antonia.
Jacqueline Miu –Lo Spaventapasseri (La Ciuta – I Non Poemi – Dopo aver perso la vista, Dio disse: “Si spengano tutte le stelle.”)-: “Un inganno in un altro inganno” è frase che mi fa ricordare Borges ed i suoi specchi. Ma un po’ tutta questa poesia della magnifica Jac risuona di Borges e di quei racconti dove parlava di violenza e di destino che la rendeva inevitabile. Mi è venuta voglia di tornare a leggere “Finzioni”. Un caro saluto e grazie Jac.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Alessio Romanini - Grazie. Umile grazie. Invece
io mi complimento per i tuoi lavori che denotano una crescita e mi aspetto di
leggere meraviglie. Un saluto a tutti .
J
Ciao Piero, rinnovo i grazie umili infiniti ma sentiti
poiché mi migliora ogni tua parola. La ciuta sarebbe secondo me e per non
cadere nel banale "La Strega" - diciamo che ogni donna (o forse anche uomo)
nasconde dentro di sé ... qualcosa di ultraterreno magico e spesso in disaccordo
con le regole divine. Nessuno è perfetto e guai lo fosse, la perfezione è da
automi e preferisco definirmi migliorabile che arrogante e gretta. Quindi la
Ciuta è una metamorfosi, una muta, da strega a donna e da donna a strega. Tutto
bene Lorenzo? Sei il nostro anfitrione e la nostra stella polare ... che mai la
tua e nostra storia si consumi.
Felice giornata a entrambi
J
25-26 Gennaio
Vorrei rinnovare, perché mi sta molto a cuore farlo,
ringraziare Lorenzo per ospitarmi e per darmi
L’opportunità di pubblicare le mie poesie, e Piero Colonna per i suoi commenti,
che diventano ottimi suggerimenti.
Grazie.
Alessio Romanini
25 e 26 gennaio 2020
Poesie d’esordio:
Tomas –Sarò felice…-: Meritoria dichiarazione d’intenti, resa con intenso poetare. (sempre efficace e opportuna è la scritta sulla porta del santuario ad Apollo a Delfi: “conosci te stesso”)
Poesie del giorno:
Enrico Tartagni –Il mio pianto-: Esistenziale pena per quel tempo che passa, per quel freddo che talvolta sentiamo nell’anima, per quel misterioso infinito (già, proprio quello di Leopardi) il cui senso ci sfugge, in questi versi dal riflessivo tono di Enrico.
Claudio Badalotti –La musica della mente-: Forte il richiamo ad Eraclito e ad Epicuro in questi bei versi di Claudio che riflette sul tempo che passa (panta rei, ricordate?) e cambia, più correttamente, la parola “morte” in “finire” perché “…suona meglio/conferma il principio/di poter ricominciare dal nulla.” come il poeta, assieme al filosofo, afferma.
Carlo Festa –La vita-: Bella dissertazione poetica sulla vita e sopra i suoi doni, graditi a volte, a volte sgraditi, in questi versi dell’ottimo Carlo.
Felice Serino -129 Lettere amo indorare-: Insomma c’è poca differenza tra le parole fritte e rifritte (cioè più volte cambiate, modificate, rettificate ecc.) e le patate fritte. Poesia, zeppa di luminose metafore, che potrebbe essere l’algoritmo per ricetta di cucina sul come friggere al meglio le patate. Ovviamente non me ne voglia Felice (che ha la mia stima più sincera) per questa scherzosa interpretazione.
Jacqueline Miu –Il Diavolo-: (La Ciuta –I non poemi- Dopo aver perso la vista, Dio disse: “Si spengano tutte le stelle”) -
Leggere questo straordinario discorso di uno spaventato demonio mi fa ricordare
quello strepitoso monologo finale del film “L’avvocato del diavolo”, dove Satana
(papà) vincitore ma non burattinaio del mondo, descrive (alla sua maniera
ovviamente) Dio ed il dono del libero arbitrio: “regala gli istinti all’uomo ma
fissa le regole in contraddizione: guarda ma non toccare, tocca ma non gustare,
gusta ma non inghiottire. E mentre l’uomo si barcamena tra tentazioni e divieti
Dio guarda e si sbellica dalle matte risate. E’ un guardone giocherellone,
insomma.”
Strepitoso film e strepitoso Al Pacino.
Ma qui Jac per il demonio ha una sorta di pena per la paura del dolore, per la
paura d’ “essere divorato dall’impotenza terrena”, per quel “vagare imprigionato
dal nulla e per sempre” che con i versi della nostra Satana dichiara. Un
diavolo sconfitto dunque, anche dal buio creato da un accecato Dio (Dopo aver
perso la vista, Dio disse: ecce cc.).
Di tutta l’affascinante composizione di Jac mi resta una curiosità: cos’è La Ciuta?
Carlo Chionne –Oltrepassamento-: E qui l’incommensurabile, colto poeta Carlo si supera e ci regala un esempio di pura poesia filosofica che richiama alla memoria Empedocle ed i suoi contrari, quei contrari, in perenne conflitto tra loro, senza i quali il mondo non sarebbe. Da applausi con richiesta di bis. Complimenti vivissimi, caro amico.
Silvia Trabanelli –Lasciatemi guardare-: Bei versi, spruzzati di romanticismo, della brava Silvia.
Alessio Romanini –Rime invertite nel petto-: Decisamente ermetica è poesia che evoca il bisogno di partecipare, scrivendo versi, del dolore del mondo e della solitudine e Alessio chiude questa composizione, dalle suggestive immagini, esternando il desiderio di trovare rime, persino nello stelo di un fiore.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
“ Diavolo” dell’ottima Jac, mi sembra di vedere Il
Diavolo
Come una figura fragile alla fine, che soffre e ha paura come un
Comune mortale, descritto e rappresentato in maniera magistrale.
Complimenti Jac, sei formidabile.
Alessio Romanini
23-24 Gennaio
Ringrazio Piero Colonna Romano per il prezioso commento
alla mia poesia"Sussulto" e ad Alessio Romanini per il gentile apprezzamento.
Salvatore Cutrupi
“Sussulto” del bravo Salvatore Cutrupi, è molto bella e
condivisibile. Complimenti
Alessio Romanini
Complimenti al bravo Armando Bettozzi!
Alessio Romanini
23 gennaio
2020
Poesie d’esordio:
Marzio Tinti –Inconscia presenza-: Il desiderio di restare, o tornare, bambino in questa poetica prosa di Marzio.
Poesie del giorno:
Cristiano Berni –“Cuore tenace”-: Le caratteristiche, la forza e la dolcezza, di un cuore, rivelata “Dall’azzurro dei tuoi occhi” che azzurro d’occhi di innamorata parrebbero essere. Poesia che è un ode ad un cuore, alle sue capacità di rivelare amore e fermezza, resa con ispirati versi.
Michele Aulicino –Gli invincibili-: Decisamente apprezzabile la descrizione delle caratteristiche che Michele attribuisce ai poeti, con ispirati e bei versi. Ed è in quei poeti che il nostro ottimo amico si identifica, ed è con quegli insegnamenti che vive e guarda al futuro, regalandoci una pregevole poesia.
Antonella Frison –La neve-: L’incanto e la meraviglia che dona la neve al risveglio mattutino ben descritti dai versi di Antonella.
Felice Serino -128 Agli occhi del cielo-: Versi, dal suggestivo tono di fortissime immagini, che mi pare siano stati ispirati dalla parabola dei lavoratori della vigna (vangelo secondo Matteo) che recita: “beati gli ultimi perché saranno primi”. Parabola di grande attualità, oggi che il caporalato è tornato in auge… Così il proprietario della vigna potrà, oggi, trasformarsi nel caporale ed è a questo che Felice dedica i versi di questa poesia. Almeno credo.
Alessio Romanini –Profumo di Sofferenza-: Strofe che dicono, con grande forza, di una profonda pena esistenziale.
Jean Marc Bennet per Jacqueline Miu –Et quand l’heure vient. Ode à la Providence-: Lo rivela sin da subito il titolo: i versi che seguono sono un ode alla Provvidenza (ma proprio quella divina) per avere incontrato Jac, quella Jac cui la Provvidenza accende il volto, facendo cessare il tumulto e consentendo agli occhi di abbracciare l’ineffabile, come raccontano gli ultimi frementi versi. Ovviamente quando arriva il momento.
Salvatore Cutrupi –Sussulto-: Batto e ribatto la lamina del verso, scrisse D’Annunzio e molti di noi lo fanno e scrivono e riscrivono, e cambiano posto alle parole (ah gli accenti, gli accenti!) e cercano sinonimi. Poi, tempo dopo, si rileggono le proprie opere e, essendo cambiati i tempi ed il modo d’essere, qualcosa pare non funzionare più. E si torna a cambiare, non considerando che la poesia è anche figlia di momenti particolari. Salvatore, con questo suo racconto, questo ci ha, didatticamente, raccontato, alternando, con bella maestria, frantumati endecasillabi a settenari.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Armando Bettozzi Complimenti!
22 Gennaio
22 gennaio 2020
Poesie d’esordio:
Terence -Angelo custode-: Una laica. mistica preghiera con la richiesta di un amore decisamente terreno, in questi intensi versi di Terence al quale si può inviare solo auguri per il (meritato?) successo.
Poesie del giorno:
Felice Serino -127 L’ora che dall’alto-: Un tirar di somme di una vita con bilancio negativo, in questi versi dal durissimo tono per quelle immagini inquietanti che disegnano.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -27 Dicembre-: Dolcissimi auguri per il compleanno di una nipote, resi con versi ricolmi d’affetto.
Claudio Badalotti –La mia inesistenza-: Una filosofica, negativa riflessione sull’uomo e sul suo in-esistere, in questi significativi versi del nostro Claudio. Antico, irrisolto problema è quello che questa poesia pone, soprattutto per chi non ha, quale riferimento che dà senso alla vita, un Dio creatore.
Lisa Massei –A.C.-: E’ certamente casuale l’accostamento di questa poesia alla precedente ma a quella pare dare risposta, sin dall’inizio con quel “Tu non sei solo/nato.” e con le metaforiche immagini che poi seguono e che sembrano indicare un Dio creatore amorevole. Ovviamente così non è ed i bei versi di Lisa sono dedica affettuosa ad un non meglio identificato A.C.
Eleonora Segreto –Il Profeta-: Ed anche questa poesia, dall’ispirato mistico tono, pare risposta e seguito alle precedenti due. Eleonora compone, con forte ispirazione religiosa (che mi fa ricordare Siddharta) questo ringraziamento, per la grazia del vivere ricevuta e per il perdono dei peccati commessi, ad un generoso Creatore.
Antonio Sangervaso –il paesaggio-: Un sogno, dunque, che trasporta in un caotico paesaggio. Sogno che, al risveglio, diviene realtà, in questi versi, densi di pessimismo, di Antonio che ci dona un primo verso ad alto contenuto di poesia.
Jacqueline Miu –sunny day dreamer…-: Sognatore di una giornata di sole, dunque, è quello che afferma il titolo/tema. E segue adeguato svolgimento dove il sogno si realizza nell’esaltazione dei sensi, nella sublimazione dell’eros nell’incontro di corpi sudati dal piacere. Ed ogni verso gronda desiderio d’amore. E così, alla fine della lettura, si può soltanto ricominciare, per fare un viaggio dentro un anima assetata d’amore e di vita, trovandovi anche un forte ammonimento/invito, giustificazione di tutto quanto abbiamo letto, in quel “agli stolti il mondo che si limita a non andare oltre il sogno” .
Ok Jac!
Antonia Scaligine –Impercettibili sogni-: Sogni, dunque, fugaci visioni che svaniscono col ritorno alla realtà. Questo narra, con le belle metaforiche immagini di una significativa e bella poesia, la nostra ottima Antonia.
Tiziana Cocolo –La memoria del futuro-: Che sia il manzoniano “Addio ai monti” ad avere ispirato la bravissima Tiziana o i suoi versi ad averle riportato alla memoria quel famoso brano de “I promessi sposi”, non è dato sapere. Certamente la poesia che oggi ci ha regalato è un intensa, magistrale riflessione sulla capacità di capire (o di sentire) fede e mistero nella “passeggiata della vita”. Brava Tiziana!
Alessio Romanini –Porpora Tiglio-: Suggestive e belle immagini di teneri nidi tra fronde d’alberi e di quel pettirosso che, timidamente come il cuore del poeta, becca briciole. Questo raccontano, come fosse acquerello, i versi di Alessio.
Sandra Greggio –Spirale-: Una riflessione sull’egoismo che ci fa dimenticare le necessità degli altri, nei versi di Sandra.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
20 Gennaio
20 gennaio 2020
Poesie del giorno:
Renzo Montagnoli –La gioventù-: Versi, con significative metafore, per narrare, con la maestria di Renzo, quel desiderio di crescere rapidamente che c’è in impazienti giovani per avere, una volta superata la maturità, malinconica nostalgia per quel che più non è possibile avere. Solo con i sogni ci si può illudere ma, come è noto, i sogni muoiono all’alba e nulla di loro resta. Bella, triste e realistica poesia dell’ottimo nostro amico.
Cristiano Berni –“Immoto Mare”-: Leggendo Cristiano mi torna in mente Baudelaire ed il suo “uomo libero sempre avrai caro il mare” (da L’uomo e il mare). Bella questa ode al mare, ricca di intensi e bei versi che ne dicono l’amore ed il fascino. Ed io concordo.
Domenico Montingelli –Domani-: Merita applausi (ed auguri…) questo intensissimo dichiarare amore con versi infuocati da un inarrestabile sentire amore. Complimenti, Domenico!
Felice Serino -125 La penna nella luce-: Ispirata lezione di vita, per un vivere nella fede, resa con versi dalla forte intensità, nati da profonda convinzione.
Fausto Beretta –Germogli nuovi-: Un fremente atto d’accusa all’uomo che sta distruggendo la natura (e quindi la vita) dell’unica terra che ha per vivere, in questi versi, sui quali riflettere, del sensibile Fausto.
Giuseppe Stracuzzi –Malinconia-: Un canto alla natura amata che in questi bei versi torna nel ricordo malinconicamente e con coinvolgente commozione.
Alessio Romanini –Guardo di Solitudine-: Immagini pennellate che, coerenti col titolo, raccontano di solitudine e di nostalgia, in una bella, descrittiva poesia.
Sandra Greggio –La notte dello spirito-: Una tentazione negativa rifiutata, avendo altri ideali da perseguire, in questi bei versi di una Sandra in gran spolvero.
Laura Toffoli –Parole…le tue-: Un dolcissimo invito ad un luminoso amore, in questi romantici versi della bravissima Laura.
Jacqueline Miu -Le ciel bleu sur nous peut s'effondrer … Magic in a bottle-: Ancora Parigi e la Senna in questo forte invito all’amore della strepitosa Jac che, dopo un inquietante titolo, sa regalarci anche versi di notevole bellezza quale “la mia (anima nuda) non è un fiore ma ha un lungo ramo verso le stelle” che sempre dicono del suo desiderio di cielo e di volo. E così si susseguono immagini forti e richiami a poeti e musicisti, a maudit ed a inferni., inframezzati da forti, seducenti convinzioni (Mon amour crois-tu qu’on s’aime/Dieu réunit ceux qui s’aiment, afferma la nostra romantica amica). Spettacoloso il richiamo a Notre Dame liberata dai tarli da un purificante fuoco, tanto per non farci dimenticare la Jac gotica. In definitiva leggiamo una poetessa che ci regala versi dal forte fascino che nascono da un appassionata visione della vita, stordendoci.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
18-19 Gennaio
Vorrei rinnovare il mio caloroso grazie a Piero Colonna,
le tue parole
Mi riempiono il cuore di gioia.
Veramente uno straordinario grazie.
Grazie anche per il consiglio sulla rima interna, cercherò di sviluppare
Questa tecnica. Grazie ancora grazie.
Alessio Romanini
Grazie a tutti gli azzurri ed un
caro saluto al vate Lorenzo
Tinti Baldini
18 e 19
gennaio 2020
Poesie d’esordio:
Livia Fedele –Alba-: Un dolcissimo risveglio, descritto in romantica atmosfera, tra profumi d’erba bagnata da rugiada e cinguettio d’uccelli felici. Poesia, insomma, narrata poeticamente.
Poesie del giorno:
Giuseppe Stracuzzi –La prima candelina sulla torta-: Pare disciogliersi di commozione e di tenerezza questo nonno innamorato della nipote. Solo che questo nonno è anche poeta e, come tale, narra del suo sentire e ci coinvolge. Complimenti, caro Giuseppe ed auguri alla tua deliziosa nipotina.
Corrado Cioci –Il vecchio porto-: Poetica prosa ispirata dalla visione del bel porto di San Felice Circeo, a mio giudizio eccessivamente ricolma di inutili (fastidiose in lettura) tronche.
Claudio Badalotti –Fiori del mio giardino-: Ripeto quanto già scrissi giorni fa, essendo identica la poesia: Una dolcissima, romantica visione di fiori che sbocciano e divengono fonte di nettare per le api, che ispira la considerazione di quel che la vita può regalarci e sfocia nella mistica immagine di un Dio generoso nei suoi doni all’uomo. Poesia di forte intensità che l’ottimo Claudio oggi ci regala.
Carlo Festa –Cosa succederà-: I dubbi e le incertezze di ciò che ci attende nei cambiamenti, voluti o imposti, nella vita, qui espressi dai versi di Carlo.
Gian Luca Sechi –Scegliere-: Così il poeta analizza un rapporto finito in frantumi, attribuendosene la responsabilità per mancanza di determinazione.
Felice Serino -124 La casa delle nuvole-: I sogni, i desideri, i progetti della gioventù affollano una fiabesca “casa delle nuvole” e questo raccontano i deliziosi, bellissimi versi di un ispirato Felice.
Fausto Beretta –Bambino e madre, nostri-: Fremente accusa alla cecità che ci impedisce di vedere le sofferenze altrui, complice l’appagamento delle nostre consumistiche voglie. Come non concordare con questi forti versi del sensibile, ottimo Fausto?
Jacqueline Miu -the air is shimmering …my midnight love-: Sono senza fiato. Tra poco rileggerò questa strepitosa dichiarazione d’amore e di desiderio, nata da un infuocata passione. Ed ancora un volta i versi di Jac ci portano in cielo e poi ci precipitano in un inferno dove i sensi si sublimano e/o affogano spegnendo le fiamme, come fossero lava ardente. Labbra di fuoco, aria lucente, carne tigre mai sazia. E strepitoso (e originalissimo, da ricordare) quel “oh mio mulino tu mi frantumi il cuore in grani”. Che altro dire di questa nostra poetessa, se non ringraziarla d’esserci?
Alessio Romanini –Gemito Imbroglione-: Altro meritorio, complicato esercizio di rime in questa composizione (fosse un quadro lo direi astratto) decisamente piacevole e vagamente ermetica, che pare narrare della fine di un amore con i sentimenti e le reazioni che può generare. E sempre complimenti ad Alessio al quale mi permetto di ricordare che le rime possono anche essere interne (in verità una c’è, ma forse non voluta: immiserito/scolorito).
Euro Della Sala –Tramonto di luna-: Una notte di luna piena che tramonta in sconosciuti lidi, mentre nell’uomo resta il desiderio di rivederla, narrata dai limpidi versi di Euro.
Sandra Greggio –Daisy (Margherita)-: Dedica ad una piccola micia salvata dalla strada e divenuta amica grata, in questi versi dal tenero tono di Sandra.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Un Grande Caloroso Grazie a Piero Colonna Romano
Per l’ottimo commento e l’interpretazione della mia poesia.
Sei un poeta straordinario, e le tue meravigliose parole sono uno
Stimolo a migliorare la tecnica e sviluppare nuove impressioni poetiche.
Grazie.
Alessio Romanini
Tinti ringrazia Piero Colonna per il commento.
17 Gennaio
17 gennaio 2020
Poesie d’esordio:
Massimo Di Rienzo -…Scienze politiche…-: Spiritoso uso della terminologia (più o meno) politica per narrare di un desiderio di sesso, realizzato dal uno spassoso Massimo.
Poesie del giorno:
Fausto Beretta –Paradisi in vendita-: Ermetici versi che evocano ricordi dolcissimi (quei paradisi dipinti) che paiono svaniti nel tempo, in una poesia dal tono denso di malinconia.
Anna Maria Guerrieri –Telefono-: Strumento che unisce, dunque, è il telefono veicolo di sentimenti talvolta contradditori. Peccato che Anna Maria non ci abbia resi edotti di quali siano le parole che, talvolta non udendone lo squillo, s’accendono.
Vincenzo Celli –ambulanti-: Veloci pennellate per dipingere gli ambulanti con le loro abitudini di vita professionale ed il loro sentire, in questi descrittivi e bei versi di Vincenzo.
Tinti Baldini –Quiete-: L’attesa di un positivo, gioioso evento ha bisogno di un atmosfera di pace, altrimenti può crearsi nell’anima forte tensione. Traduco così i versi (vagamente ermetici) della bravissima Tinti cui invio un caro saluto.
Giuseppe Stracuzzi –Com’era bello!-: Semplicemente delizioso il ricordo di tempi passati, con le abitudini d’allora ed i sentimenti che fa nascere. Applausi convinti a questo mixare dialetto e lingua, che rende la poesia e quel che racconta più viva, quasi vivente quadro. Complimenti vivissimi caro Giuseppe, mi hai commosso.
Filippo Genini –Road Rizzi Blues-: San Tommaso vide o toccò? È problema irrisolto, mentre Filippo invita un amico, alla maniera di Gesù con San Tommaso, a vedere e sentire per credere, e non potrà quindi dire, essendo l’apostolo rifiutatosi di toccare: beati coloro che credono senza vedere. Ecc. ecc. ecc.
Della fantasiosa poesia, fatta da una serie di inviti resta apprezzabile il richiamo al ritmo.
Felice Serino -123 Da mondi di vetro-: Il sottotitolo chiarisce il senso della poesia che ci dice di un sogno, di un desiderio d’astrazione guardando ed aspirando a volare in alto, in un cielo puro verso puri astri.
Sandra Greggio –L’oltre-: Intensa riflessione sull’oltre, dimensione fuori dallo spazio/tempo cui la nostra poetessa pare aspirare, per superare la fisicità e divenire puro spirito, resa con bello ed ispirato poetare.
Jacqueline Miu –Invasori-: Questa volta la nostra Jac non guarda al cielo desiderando volarvi, ma è, al contrario, un alieno che, caduto sulla terra, su questa terra, ne subisce le negative suggestioni. Quello che non manca (e come mai potrebbe?) e fa molto male è “l’amore promesso per sempre/che resta lì/in un bicchiere mezzo pieno”. Insomma come dire che l’amore è universale. Nel bene e nel male. Per il resto (e come sempre) la lettura che ci propone la nostra amica è grondante fascinose immagini e piacevolissima.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
16 Gennaio
16 gennaio 2020
Poesie d’esordio:
Gerardo Di Pietro –Estraneo-: Quindi un divenire estraneo ad un mondo cui si appartiene, man mano che il tempo scorre e dalla giovinezza si approda alla maturità, in questi bei versi dalle metaforiche immagini e dal malinconico tono.
Poesie del giorno:
Felice Serino -122 L’altalena-: Un nonno che spinge sull’altalena un nipote, immagine tradotta in ispirata poesia da un magistrale Felice che ci dice anche come quel volo del fanciullo sia (o torni) nel desiderio del nonno. Complimenti, come sempre.
Cristiano Berni –“L’attore”-: Belli i richiami, da Pirandello ad Aznavour a Leoncavallo, che riempiono questi intensi versi dell’ottimo Cristiano che oggi ci narra gioie, dolori e psicologia dell’attore, con gran bel poetare. Complimenti!
Fausto Beretta –incontro-: E dopo un attore, ecco il capace regista teatrale che ci narra di un romantico, sensuale incontro sotto l’affascinante luce della luna, con efficaci, piacevoli versi.
Claudio Badalotti –Fiori del mio giardino-: Una dolcissima, romantica visione di fiori che sbocciano e divengono fonte di nettare per le api, che ispira la considerazione di quel che la vita può regalarci e sfocia nella mistica immagine di un Dio generoso nei suoi doni all’uomo. Poesia di forte intensità che l’ottimo Claudio oggi ci regala.
Alessio Romanini –Stormire Piangente-: Ode al salice piangente, dunque. Ma, al di là delle belle immagini che lo descrivono assieme alle emozioni che generano, di notevole in questa poesia c’è lo sforzo (notevolissimo) del poeta nel mantenere le stesse rime (con un paio di assonanze) dall’inizio alla fine della composizione. Come diceva D’Annunzio: “batto e ribatto le lamine del verso”… Bravo, Alessio!
Sandra Greggio –Velo di stelle-: Il conforto che può dare un regalato velo di stelle è immagine ad alto contenuto poetico che Sandra oggi ci regala.
Salvatore Cutrupi –Mary-: Didattico componimento che insegna, a uomini e donne, come presentarsi, per aver successo, ad un appuntamento che si suppone romantico. Che non ci siano limiti ai temi per fare poesia, oggi lo dimostra anche il nostro amico Salvatore.
Antonia Scaligine –Spesso la vita ti chiede di…-: Una riflessione, tradotta in poesia, su come cambia i rapporti tra persone il tempo che passa e che invecchia. Poesia didattica della nostra bravissima Antonia, dunque, sulla quale è bene soffermarsi a riflettere.
Javqueline Miu –Les amoreux des bancs public-: Ed in effetti la chiusa di questa lunga dichiarazione d’amore e d’attesa (sulle panchine in riva alla Senna) ne dichiara il senso: essere un canto d’amore. E, come spesso accade, Jac ci prende per mano e ci invita a camminare in mezzo a paesaggi romantici (Parigi ne è la capitale assoluta) con passi che saranno scanditi dalle canzoni di Prevert e dalle poesie dei poeti maledetti, mentre la Senna scorre. La nostra amica, questa volta , ci regala anche un umoristica definizione di come si può sentire il cuore (o la carne) di un innamorato, affermando :”la carne sta nelle proprie ferite come il prosciutto in un panino”. Cioè in attesa (e con lo forte speranza) d’essere addentata. Jac, Jac sei grande!
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
15 Gennaio
15 gennaio 2020
Poesie d’esordio:
Cesare Di Muzio –I sogni-: Il desiderio di continuare a vivere di sogni e nei sogni, bene espresso dagli intensi versi di Cesare. Purtroppo muoiono all’alba i sogni, lasciando il posto alla giornaliera prosaicità del vivere.
Poesie del giorno:
Felice Serino -121 Gocce di sogno-: Quei bellissimi primi due versi potrebbero essere una suggestive e bella definizione di cosa sia la poesia, inventata da un ispirato Felice che, non pago, prosegue con altra splendida immagine con quell’auspicare che “sprizzino gocce di sogno/come da mammelle”. Così nasce la poesia, pare dire il nostro poeta, non sapendo mai dove ti porterà. Da applausi.
Rosino Maranesi –Un emozione-: Magistralmente descritta un emozione ed i suoi effetti da questi ispirati endecasillabi dal giusto ritmo.
Silvano Notarri –Puzzle-: Ed anche Silvano (come Felice) narra della poesia e la definisce, con bella ispirazione poetica, un puzzle realizzato con tessere dense d’emozione e di “fantasmi colorati”.
Fabio Rocca –Fuori, la neve-: Immagini dell’inverno bene rese dai descrittivi versi di Fabio.
Carlo Tella -Con il sudore-: Decisamente ermetica, probabilmente il poeta intende evocare la pena del vivere.
Jacqueline Miu –Uomo libero-: Anche di questa breve composizione il tema principale è la libertà. Quella libertà per la quale si combattono persino gli uragani, secondo la nostra magnifica Jac.
Alessio Romanini –Pensiero-: Suggestive immagini si susseguono in questi versi di Alessio. Versi che sono un’invocazione al pensiero (quindi al poeta stesso) perché con maggiore ottimismo guardi alla vita, narrandoci (e sognando) anche di sogni.
Sandra Greggio –L’aquilone-: Una malinconia da combattere, per quella irrefrenabile voglia di vivere la vita, guardando in alto come fa un aquilone, in questi bei versi della nostra Sandra.
Salvatore Cutrupi –Miopia-: C’è una grande rassegnazione in questi forti versi accusatori di Salvatore che attribuisce nefasta indifferenza all’uomo, nei confronti delle disgrazie che affliggono il mondo, siano dovute alla natura o siano dovute al suo comportamento.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
14 Gennaio
Grazie di Cuore, caro Amico Piero Colonna Romano
Il tuo commento meraviglioso alla mia poesia non solo mi rende felice
È un nuovo stimolo a scrivere e migliorare. Grazie
Anche un caloroso Grazie a Lorenzo il quale mi ospita nell’azzurro!
Alessio Romanini
14 gennaio 2020
Poesie d’esordio:
Giovanni Della Torre –Amami-: La vera richiesta è “accettami in toto”, detta con convincente autoritratto.
Poesie del giorno:
Santi Cardella –La Serenissima-: WOW ! Splendida ode d’amore alla città più bella e romantica del mondo. Mi associo ai versi del grande Santi per quel che dicono e per come lo dicono. Ma Santi, si sa, è poeta dal quale imparare e romantico q.b. Complimenti, caro amico.
Carlo Festa –Il primo amore-: Proprio così: il primo amore non solo non si scorda mai ma cambia dentro. Bene esposto il pensiero ed il sentire dell’ottimo Carlo.
Felice Serino -120 Al crocevia dei venti-: Il bisogno di avere ispirazione, in questa poetica sintesi del bravissimo Felice.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Cala il sole in mezzo alla nebbia, ed i versi di Salvatore, come fossero pennelli, ne descrivono l’atmosfera che va ad incupirsi.
Jacqueline Miu –acchiappa chimere-: Cadere e volare, dunque, come fosse sogno e desiderio. Cadere fin quando i soli sensi non basteranno a capire. Cadere per trovare parole che non sono ancora state inventate. Cadere per uscire da questo universo che ci è alieno. Un volo nel sogno, ecco questo desidera la nostra strepitosa Jac. E noi con lei.
Alessio Romanini –Mare Aggrottato-: Poesia densa dell’atmosfera di un mare corrugato, dove la luce azzurra dona freddo e la schiuma grida lamento. Un orizzonte al tramonto si veste di rosso, mentre si appresta l’inverno e quel mugghiar del mare diviene metafora dell’umano patire.
Tutte suggestive e belle le immagini che Alessio ci porge, per narrare del fascino di quel mare.
Sandra Greggio –Farfalle-: Tradotto: ho bisogno di sogni. E Sandra lo sintetizza, quel bisogno, con magistrale sintesi poetica.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Ho trovato splendida per immagini, suggestione e
spessore la poesia "Echi d'infanzia" di Felice Serino. Complimenti
davvero Felice, hai del talento.
Buona serata
Simo
13 Gennaio
13 gennaio 2020
Poesie d’esordio:
Bruno Guidotti –Il canto della sirena-: Traduzione poetica (anche perché la poesia a volte è inganno) della più famosa tentazione di Odisseo. In questa poesia, resa magistralmente da Bruno, il famoso viaggiatore cede alle canore lusinghe della sirena, tanto una di più o una di meno se occhio non vede cuore non duole (quelli di Penelope).
Poesie del giorno:
Isabel Gide –I tempi cambiano…-: Nostalgia per gli ismi del passato ? Il rosso del comunismo ed il nero del fascismo, secondo la bravissima Isabel sarebbero scomparsi, come morti ideali. E speriamo abbia ragione, anche se forte si sente l’afrore del nero sovranismo. Perbacco altro ismo!
Ma complimenti merita la nostra amica per questo suo bel poetare.
Giuseppe Dabalà –Uno strano Natale-: Il ricordo di un fatto vero, accaduto nell’ultima guerra, narrato con forte emozione e bel poetare dal nostro amico Pino, al quale invio un caro saluto.
Cristiano Berni –“Il freddo”-: Gli effetti di un freddo inverno narrati con coinvolgenti descrizioni dal poetare di Cristiano, che inoltre inserisce, tra strofa e strofa, un’anafora…da brividi.
Felice Serino -119 Nell’inquieto mio cielo-: Mi sono sempre chiesto, leggendo la biblica storia di Giobbe, che mai gli sarebbe accaduto se non avesse avuto tutta quella pazienza e, soprattutto, tutta quella (rassegnata) fede. Probabilmente sarebbe diventato il massacrato personaggio per un film di Dario Argento. Ma Felice, coerente con la fine della narrazione (sul tuo cammino risplenderà la luce) gli dona “angelica veste”.
Sandra Greggio –Solitudine 2-: Il bisogno di solitudine, quasi come fosse un rifugio salvifico, bene espresso da questi versi , dal riflessivo tono, di Sandra.
Salvatore Cutrupi –Foglie-: Una metaforica foglia che pare rappresentare se stessi con un bisogno di solitudine e/o col pensiero del tempo che manca allo restare appesi al nostro albero della vita, in questi meditativi versi del nostro Salvatore.
Jacqueline Miu –vieni a letto con me-: Un lampone innamorato di una ciliegia. Accidenti se questa non è metafora di qualcosa di più hard, che sarà mai? Non è metafora, al contrario, il titolo che in seguito, ove ci fossero dubi, è ripetuto verso la fine della poesia, poesia che si chiude con improvvisa illuminazione, dopo un cenno al poeta del buio, delle tombe scoperchiate e dell’orrore. Jac, Jac, sei forte!
Antonia Scaligine –Stazione di ricordi-: Bellissima quell’immagine della valigia “perduta strada facendo” per rappresentare malinconici, nostalgici ricordi, “abbandonati sui binari morti/in vecchi treni/pieni di sogni/rimorsi e rimpianti”. Complimenti vivissimi, Antonia, per queste significative metafore che rendono superlativa questa splendida poesia.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
12 Gennaio
12 gennaio 2020
Poesie d’esordio:
Giuseppe Gravante –Solitudine-: Una riflessione sulla solitudine che, talvolta, ispira un guardare al cielo per averne consolazione. Leggo così questi versi di Giuseppe.
Poesie del giorno:
Annamaria Gargano –Neve-: Poetica dichiarazione d’amore, resa con versi d’alto, piacevolissimo lirismo.
Carlo Festa –Nel paese dei balocchi-: Dunque un paese fatto da effimeri ideali, destinato a non avere futuro. Che sia il paese che certi loschi politici ci promettono? Profetica è la visione contenuta nei versi di Carlo e resta soltanto fare scongiuri, sventolando, contro rosari, sardine.
Isabel Gide –Angelo nero-: Amarissima invettiva indirizzata ad un personaggio che molto ha deluso programmi e sogni di vita serena, resa con sincopati versi che fanno pensare a singhiozzi.
Felice Serino -118 Echi d’infanzia-: Ricordi d’infanzia (di un infanzia che, simile a terreni a maggese, attende soltanto la semina di cultura) narrati con bella maestria dai bei versi del nostro Felice.
Francesco Soldini -60. Regali-: Ode al regalo natalizio, dunque, in questi versi , dal riflessivo tono, di Francesco che, inoltre, offre lezione di vita, equiparando regali materiali a regali d’amore e di sentimenti.
Sandra Greggio –Solitudine 1-: I vantaggi che può regalarci la solitudine, qui narrati dalla riflessiva Sandra che prima ne ha sentito il peso e poi ne ha apprezzato le possibilità, in termini di libertà d’espressione.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Tre piacevoli quadretti, resi con veloci pennellate made in Japan.
Alessio Romanini –Chimera Diafana-: Il mese di gennaio narrato nelle sue caratteristiche principali da questi versi di Alessio, chiusi da un riflessione sul sentimento della gente che lo vive.
Jacqueline Miu –Affetto da abissopatia Oceanica-: Altro fremente invito all’amore, intessuto di gotiche immagini dove Thanatos ed Eros si intrecciano e si separano alternativamente (Empedocle, Empedocle!) e dove spunta, quasi a prenderne ispirazione per un qualche suo racconto dell’incubo, Poe.
Erotica q.b. anche in questa occasione la nostra strepitosa, impagabile Jac che riempie questa poesia (come tutte le sue altre) di immagini surreali e suggestive da ricordare (tipo quell’ “a giugiularci/come marmotte scaldate da un tiepido astro” ed altre).
Applausi e richiesta di bis.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
11 Gennaio
11 gennaio 2020
Poesie d’esordio:
Alberto Cavaliere –Domenica-: Insomma una mutazione di donne lavoratrici in fameliche api golose di miele, da dare e da ricevere, grazie al dì di festa. Complimenti ad Alberto per questa spiritosa composizione, perfetta nella metrica e nell’alternarsi delle rime.
Poesie del giorno:
Felice Serino -117 Le vene cariche di notti-: Una pessimistica descrizione delle sensazioni che può portare la notte, con gli ermetici versi di Felice.
Annamaria Gargano –Non mi ricordo-: La drammatica analisi di un vivere priva di ricordi (che sfuggono dalla memoria o dai quali ci si vuole allontanare) resa con la fortissima intensità di versi il cui senso è sottolineato dalla drammatica anafora (Non mi ricordo). Poesia che coinvolge il lettore, rendendolo partecipe del sentire del poeta. Complimenti, Annamaria!
Aldo Calò Gabrieli –Insonnia-: Pensieri che affollano la mente, durante notti passate nell’insonnia, magistralmente descritti dai versi di Aldo che chiude la poesia con tre versi che paiono sospiro di sollievo per la fine della notte.
Jacqueline Miu –immagina un fiume scorrere al mare che lo respinge-: Già, sognando una storia d’amore, ecco quel che può accadere. Favola sognata, dunque, ed espressa con la passionalità della nostra amica, con la sua fantasia, con la sua maestria nel saper riempire la pagina (e la mente del lettore) d’amore chiesto e offerto. Grande Jac, dunque, come sempre.
Antonia Scaligine –Noi…che usiamo le vocali-: Omaggio alla vocale, in questi didattici versi della bravissima Antonia.
Francesco Soldini -59. Saluto alle montagne-: Leggendo questi versi descrittivi, omaggio alla natura, dell’ottimo Francesco, chissà perché mi torna in mente quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno tra due catene non interrotte di monti ecc.
Sandra Greggio –Il profumo buono della solitudine-: Bellissimo questo guardarsi, regina della casa, nel silenzio che placa e ristora. Belli i versi di una strepitosa Sandra che ci regala poesia sin dal titolo di questa bellissima composizione. Indimenticabile quel “rumore blando del silenzio”. Complimenti.
Salvatore Cutrupi –Tutti i miei sogni-: Da applausi è questa bellissima poesia dell’ottimo Salvatore che di sogni parla, ma di sogni che sono realtà talvolta dolente, talvolta piena d’amicizia e di mare. Magistrale l’anafora che sottolinea un desiderio del poeta e ottimamente lo comunica al lettore.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Desidero ringraziare, in particolare, tre persone:
in primis Lorenzo, che mi ospita e che è sempre presente, inoltre Piero Colonna
Romano, che si prende cura di me nel dare tempestiva notizia dei miei concorsi e
J.M. Un grazie di cuore anche, ovviamente, a tutti gli altri poeti che navigano
nell'azzurro.
Sandra Greggio
8 Gennaio
8 gennaio 2020
Poesie d’esordio:
Giovanni Mangiacotti .Carnevale-: Scritta 14 anni fa rimane attualissima e, con tutta la sua amarezza, pare cronaca dei nostri giorni. Chi contestò “homo homini lupus” ?
Poesie del giorno:
Michele Aulicino -La Strada Al Posto Dei Pensieri-: Ermetica ed evocativa di riflessioni sul vivere e sull’essere. Versi, che sono analisi di se stesso e, filosoficamente (Empedocle insegna) di quell’amore che ricompone gli universi.
Antonio Sangervasio –Il paesaggio-: Le incertezze che ci circondano, spunto per questa poetica riflessione di Antonio.
Antonella Frison –Natura divina-: Uno sguardo verso l’alto ed un dis-perdersi nell’infinito, con romantiche considerazioni bene espresse dai versi di Antonella.
Felice Serino -114 La Poesia-: Lievi e bellissime pennellate sono questi versi che narrano della suggestione che può dare la poesia.
Jacqueline Miu –strawberry woman blueberry boy-: Donna vampira, travestita da fragola, vuole pranzare con (ma proprio con) ragazzo mirtillo. Scene di fondo, a sottolineare il cannibalismo d’amore, che l’ottima regia della nostra compone per noi e per il nostro godimento (splendida, per esempio, quella Senna che scivola tra seni). Grazie sempre, Jac.
Francesco Soldini -56. Ecologista-: Condivisibile dichiarazione d’intenti dell’ottimo Francesco che auspica un mondo diverso da quello che certi loschi individui propongono alle nere anime razziste che circolano dell’ex Bel Paese.
Silvia Trabanelli –Com’è stonato-: Poesia densa di una malinconica atmosfera, bene resa dalle immagini che la brava Silvia dipinge con i suoi versi. Metafora di un malinconico sentire e di un guardare ad un cielo che sempre più pare allontanarsi dalla terra.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Tre pennellate per dipingere tre eterogenee immagini.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Grazie di cuore a te Piero Colonna Romano, da
quando invio le poesie e leggo i tuoi
Commenti, ho cercato e migliorato il mio modo di scrivere, poi sei un grande
poeta!
Un grazie anche a Lorenzo, che seguendo il suo sito ricco di contenuti
poetici…metrica figure retoriche…etc…
Ho migliorato l’aspetto tecnico.
Ed un grazie a tutti i poeti, perché sono cresciuto anche a leggere le loro
belle poesie, un ottimo confronto!
Grazie!
Alessio Romanini
7 Gennaio
7 gennaio 2020
Poesie d’esordio:
Mario Malgeri –Lia-: Un romantico, nostalgico, bellissimo ricordo narrato con ispirati, romantici versi.
Poesie del giorno:
Felice Serino -113 Qui ci sta bene uno spazio-: Deliziosa descrizione della poesia e delle suggestioni che può donare, in questa apprezzabile lezione dell’ottimo Felice.
Corrado Cioci –Domenica-: Normali immagini di un normale vivere il dì di festa, narrate con versi, vagamente naif, fortemente descrittivi.
Jacopo Bonfanti –Solito fiore-: Poesia nata da un qualche sconforto esistenziale, narra di un malinconico guardarsi, disadattato, in mezzo alla gente. Suggestive e belle le immagini che Jacopo compone, per dire del suo sentire.
Salvatore Cutrupi –Inverni-: Grondano poesia molti versi di questa bella poesia di Salvatore. Da ricordare: “i mille passi/d’un sabato sera”, “è come un pianoforte /su in collina”, “scalda l’imbarazzo dei pensieri”, in definitiva molto ben descritta una fredda giornata d’inverno.
Alessio Romanini –Rugiada sulle Ciglia-: La dura descrizione di un vivere malinconico, chiusa (travolgente climax ascendente) da un capolavoro poetico di grande bellezza nei tre versi conclusivi. Un grazie di cuore per i complimenti che mi hai dedicato.
Jacqueline Miu –Il cavallo è spaventato, chiamalo indietro-: Un pot pourri di immagini eterogenee, dalla (deliziosa) famiglia Adams, al perentorio invito a fare meno parole e più fatti, al sogno di Peter Pan (e di molti di noi). Il tutto indirizzato ad un distratto Reynolds, per concludere, filosoficamente, che l’ultimo luogo selvaggio sulla terra è la speranza. Ed a quella si appella la strepitosa Jac, mentre noi dei suoi racconti surreal/metafisici non possiamo che continuare a godere, applaudendo.
Sandra Greggio –Un sogno in culla-: Il bisogno di sognare e, nel sogno, vivere, ben narrato dai versi dell’ottima Sandra.
Francesco Soldini -55. La condivisione-: Il bisogno di solidarietà e d’amore, per affrontare i disagi che può regalare la vita, ben espresso dai versi del nostro Francesco.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Complimenti a SANDRA GREGGIO per il meritato premio.
Auguriamo nuovi grandi successi.
JM
8 gennaio 2020
XV° CONCORSO DI POESIA
ARONTE
Cari amici ho il grande piacere di informarvi di un ulteriore brillante risultato ottenuto dalla nostra ottima poetessa
SANDRA GREGGIO
che per la sua bellissima poesia
ORE PIGRE
ha ottenuto dalla severa giuria del concorso un lusinghiero diploma di merito
A Sandra invio i miei più vivi complimenti, restando in attesa di ulteriori sue meritate vittorie.
Qui di seguito vi invito alla lettura dei suggestivi, intensi versi della poesia:
Cosa faccio
nelle ore pigre?
Lascio vagare lo sguardo
a raccogliere ragnatele
di malinconie.
Poi le ricamo
facendone poesia.
Piero Colonna Romano
8 gennaio 2020
Cari amici, come previsto ed augurato, proseguono le affermazioni della nostra preziosa poetessa
SANDRA GREGGIO
che anche in questo prestigioso concorso di poesia, per la sua bellissima
PIOGGIA DI BACI
ha ottenuto una lusinghiera
SEGNALAZIONE DI MERITO
A Sandra invio ancora i più vivi complimenti per questi suoi strepitosi successi,
successi che vanno ad incrementare un già pingue, meritatissimo palmares.
Qui di seguito vi invito a godere di questi suggestivi e bei versi, oggetto d’attenzione e merito:
Mi piace pensare
Che le foglie che cadono
Siano una pioggia di baci
Che gli alberi si scambiano.
Piero Colonna Romano
6 Gennaio
6 gennaio 2020
Poesie d’esordio:
Silvia Pia Favaretto –Candida notte-: La leggo come un forte invito a vivere la vita con gioia ed intensamente. Belli ed ispirati i versi della bravissima Pia.
Poesie del giorno:
Felice Serino -112 Sogno travestito-: Magistrale sintesi per dire della vita e della verità che c’è nel sogno. Complimenti vivissimi, Felice.
Enrico Tartagni –Deserto-: Ermetici versi evocativi d’errori e di pene vissute. C’è forte rassegnazione nell’analizzarsi, senza speranza di perdono e/o di comprensione. Ecco perché, in chiusura, che il deserto evocato resta tale.
Santi Cardella –Statua vivente-: Un grido d’amore disperato, per una mancanza che non pare più recuperabile, reso con i forti, coinvolgenti versi di uno strepitoso Santi.
Endecasillabi perfetti e magistrali quei settenari che li intercalano, quasi invito ad approfondirne il senso, e che danno maggiore enfasi a quelli successivi. Complimenti.
Cristiano Berni –“Alla ricerca dell’amore”-: Una passeggiata nei bellissimi, suggestivi Fori Imperiali, ispira questa ricerca d’amore che il poeta traduce con liberi versi rimati, assonanti e consonanti.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Magistrale sintesi dell’apparizione della salvifica grazia, in questi tre versi di Salvatore.
Alessio Romanini –Befana-: Accurata descrizione, fisica ma anche psicologica, della befana, resa con lunghi versi liberi dalle incrociate e/o interne rime.
Jacqueline Miu –Fever, delirium, and madness-: Un guardarsi dentro per capire, per confessarsi, in questi versi che dicono di passione non contenibile e che dicono di assoluzione. E con Jac viaggiamo verso mete di sogno sempre, al di là di quella razionalità che tarpa ali, incantandoci.
Sandra Greggio –Quel momento-: La ricerca, in quei numerosi auguri, di ovviare alla malinconica solitudine di chi ci ha lasciati, in questi coinvolgenti versi di Sandra.
Francesco Soldini -54. La donna poeta-: Il puntuale racconto di una serata ricca di poesie recitate ed il confronto col freddo linguaggio del pc, in questi descrittivi versi del nostro amico Francesco.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Ancora un grande caloroso grazie a Piero Colonna
Romano,
nella sua grande capacità di interpretazione poetica, che con le sue sagge
parole
mi aiuta nello scrivere poesie! Grazie Piero!
Alessio Romanini
4-5 Gennaio
4 e 5 gennaio 2020
Poesie d’esordio:
Mimmo Carandese –Poeta Maledetto-: Ottimo esempio di rime simmetricamente capovolte, chiuso da rime baciate. Ben reso il sentire del poeta ed efficace la sua presentazione. Bravo Mimmo!
Poesie del giorno:
Mario Menin –Dovrebbe-: Poesia dalla cupa atmosfera, detta con versi che paiono negare speranza.
Carlo Festa –Come in un' orchestra-: Insomma Carlo invita tutti ad …intrupparsi dietro un maestro, restando al proprio posto, insomma, allineati e coperti, per suonare tutti la stessa musica.
Felice Serino -111 Maremondo-: La traduco così: siamo tutti fotoni di luce in attesa di ritornare ad esistere (magari a brillare di più) nel misterioso cosmo. Sarà vero oppure no?
Francesco Soldini -53. Schermi-: Schiavi di schermi, quindi. E Francesco alza il suo grido di protesta ed auspica un ritorno all’odoroso libro di carta, decisamente più umano e dispensatore di cultura. Ed io concordo.
Antonia Scaligine –Aspettando la befana ma verrà?-: Da questi caotici tempi, vissuti sempre più velocemente e caratterizzati da un esiziale consumismo, non si salverà neppure la befana. Così la nostra sensibile, nostalgica Antonia ne canta il requiem. E noi la piangiamo assieme a lei.
Roberto Soldà –Intorbidamento-: Un tenero, nostalgico ricordo di tempi dove scomodo era il vivere ma dove nessuno, di quel vivere, si lamentava, cercandone ed apprezzandone l’intima dolcezza. Roberto ci porta per mano a ritroso in quel tempo, lo dipinge con versi densi di nostalgia, quasi pare rimpiangerlo. E ci affascina, come sempre, con questo suo bel poetare.
Salvatore Cutrupi –Le parole trovate-: Un raggio di sole, metafora di parole gioiosamente trovate, mi pare sia il soggetto principale di questa bella, poetica digressione sulle parole.
Alessio Romanini –Lacrime di un sorriso-: Una serie di forti, fantasiose immagini, intercalate da ossimori ( “risonanza silente”, “silenzio rumore”) per riflettere su vita e morte e sugli inganni che regalano. Poesia che sconfina nell’ermetismo, di grande effetto…scenico ma di difficile interpretazione.
Jacqueline Miu –Winter’s Hyde this day of romance-: “fulmino la distanza/tra i nostri cuori” afferma la nostra impagabile Jac, continuando a riversare e chiedere passione ad un lui dalle mani insensibili al fuoco della sua pelle. E’ sempre delizioso leggerti, cara amica. Non ci mancare mai.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
3 Gennaio
3 gennaio 2020
Poesie d’esordio:
Pierluigi Ciolini –Pescatore-: L’attesa d’emozioni, mentre duramente passa la vita, narrata con maestria da questa serie di significative immagini metaforiche.
Poesie del giorno:
Domenico Montingelli –Ho trafitto di nuovo Cristo-: Suggestive e crudeli immagini per dire della mancanza d’amore e di compassione di chi non ha recepito dalla Natività il messaggio, appunto , d’amore e compassione. Versi forti, pieni di rabbia impotente, indirizzati a questa stolta ed ipocrita umanità. Magistrali i vari richiami ad evangeliche narrazioni. Complimenti, Domenico!
Enrico Tartagni –Fine dell’anno very happy new year-: Progetti di vita e speranze per il nuovo anno, narrati con ermetiche immagini, evocative del sentire del poeta.
Vincenzo Patierno –Al venir della cara vecchietta-: Un malinconico confronto tra ciò che fu un tempo e ciò che oggi ne rimane. Sconsolata visione, dunque, raccontata con versi densi di rimpianto.
Aurelio Zucchi –Caro Anno Nuovo-: Intensa preghiera all’anno nuovo, per continuare a sperare nel vivere.
Mario Menin –Vorrei-: Tenera dichiarazione d’amore paterno ad una figlia, cui si guarda come un dono che aiuta a vivere, col suo apparire (e donare) primavera.
Felice Serino -110 Nella fragilità dei giorni-: Un profondo malessere esistenziale, nato da una sorta di smarrimento, ispira Felice per questi versi dal dolente, amaro tono.
Jacqueline Miu –Stregati-: Passione che scorre a fiumi, desiderio d’amore e di sesso, in un lungo percorso poetico che, giustamente, si chiude con un pressante invito e ricorrendo, per essere certi del risultato, anche ll’antica cabala.
Francesco Soldini -52. Dove andrà-: “Ciechi del domani” saremo. Questo la fosca (purtroppo realistica) previsione sull’ottuso comportamento dell’uomo che sarà esiziale alla vita del nostro unico pianeta Terra. Forte è l’atto d’accusa che c’è nei versi del sensibile Francesco.
Carlo Chionne –Buon duemilaventi-: Applaudo a questa di Carlo, per il messaggio d’amore che, denuncia accorata, invia a tutti i lettori.
Antonia Scaligine –Il pensiero gira in un momento-: Credo sia capitato a tutti quel che narra la nostra Antonia, cioè confusione sulla scrivania che genera confusione nella mente. Poi, come fa lei, lo si racconta (con ordine) in una poesia e tutto torna a girare nel verso giusto.
Sandra Greggio –Tu in una poesia-: Un invito a rivivere sentimenti svaniti nel tempo, detto con versi densi di nostalgia.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo, per tutto quel che ci concede.
Piero Colonna Romano
Bella “Pescatore” di Pierluigi Ciolini…la
profondità azzurra della poesia.
“Stregati” della bravissima Jac…la passione emerge
da ogni verso.
“Nella fragilità dei giorni” del bravo Felice Serino
ritrovo temi cari alla mia poesia.
“L’anno che muore” del bravo Ben Tartamo fra le
rime…
Alessio Romanini
1-2 Gennaio
1 e 2 gennaio 2020
Poesie d’esordio:
Giovanni Colelli –Anno nuovo-: Un pulito racconto fatto di speranze, desideri ed auguri per il nuovo anno.
Poesie del giorno:
Felice Serino -109 Vele-: Veloci, suggestive pennellate a ricordare evangeliche narrazioni.
Cristiano Berni –“Immagini”-: Come promette il titolo la poesia, quasi fosse pittura, elenca e realizza, con bella maestria, una serie di immagini che donano varie emozioni.
Domenico Montingelli –L’abbraccio-: L’emozione che può generare un amore, narrata dai romantici versi di Domenico, chiusi con una visione d’ampio respiro che quello può dare.
Alessio Romanini –Sradicato e Tarpato Abete-: Il sacrificio di innocenti abeti, ispirano Alessio per questi versi dal riflessivo, malinconico tono. E come non concordare con lui?
Jacqueline Miu – La seppia pazza-: Passionalità mixata con fantasia e bravura, per ottenere un cocktail ad alta, stordente gradazione alcoolica, secondo la ricetta di una ineguagliabile Jac che, sempre ispirata, ci regala versi ed immagini da ricordare.
Pierluigi Ciolini –Da qualche parte-: Bentornato nell’azzurro, Pierluigi! Belli, malinconici ed intensi questi versi che narrano, con molta dolcezza, di un abbandono.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Un tirar le somme di fine anno, reso con tre pennellate lievi e piacevoli.
Francesco Soldini -51. Crisantemi-: Una poetica riflessione sul fiore più usato per omaggiare chi ci ha lasciato, resa con i bei versi descrittivi dell’amico Francesco.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Grazie per i meravigliosi auguri di Lorenzo De Ninis!
Sei Grande!
Complimenti ad Armando Bettozzi per gli ottimi risultati!
Buon Anno a Tutti gli scrittori presenti nell’azzurro!
Alessio Romanini
Appena lessi l’encomio di Lorenzo De Ninis il nostro
elegante, colto Ospite e Mecenate_ mi ha illuminato questa frase:
Armando! Armando! Il mio regno per un Armando(.The Life and Death of King
Richard III – un cavallo, un cavallo, il mio regno per un cavallo) Entusiaste
congratulazioni al caro poeta Armando Bettozzi. Necessitiamo essere letti per
divulgare il bene, il bello e soprattutto l’arte. Mille di questi premi in
avvenire.
J
Auguro a tutti i poeti del sito
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