Poesie di Massimo Pasquale
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“ I miei passi verso te….” Eram a parte mettermi un individuo, meschino e malvagio d’incerti etimo, non un animale non un vir, ma per natura buio, innalzando luoghi bruciando selve e amor, Ho sentito il suonar dè la tua spifferata voce, annunziandoti e di beltà dove oso tanto anelar. da quei oggetti a me fuori dai pensieri arditi, era lì ch’io volea proclamar, e così l’nostri meccanismi abbiam salvati, un sol fil di voce ci separava dall’agognata prece, sussecutive parole che tu rimescendo tra le tue genti, non suspichi ch’io per la mano proco, il tuo presente come d’oblato all’ebbro, che d’arsura riconciliato cachinna, te meriggi nei dì d’ovì per te scabro, indarna ch’io per te sentimenti carminno. Oimè nella ridda erro di camminar sulle rèdole, di ciotti che non pavento ma mi fan rabido, perché di lor non conosco le lor regole, indugiar non è mio usbergo ma son pavido, che il dimenar ‘l suo altro pulcro la mia donna m’ha razziatole. Acciò so fesso ma non son caro, per te impugnerei l’acciaro perciocché tu non mi tradissi, se tu quel quidam, dir no ti par come rifiutar eraro, di te mi rimarrebbe ciò ch’io per te scrissi. La nostra del vino terra ov’io son nato..... |