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2020
22-23 Dicembre
Vi giungano i più cari e affettuosi Auguri di una
Festività Natalizia ricca di Pace, Gioia e Concordia ad ognuno di voi,
nessuno escluso.
Al carissimo professor De Ninis e al preziosissimo collaboratore, Pietro Colonna
Romano, i ringraziamenti di cuore per aver reso più azzurro, con il sito di
Poetare, il nostro intero 2020.
Che il 2021 doni ad ognuno di noi Forza e Salute, nel Corpo e nell'Anima.
Gesù e Maria Santissima ci benedicano.
Vostro Ben Tartamo
Un caro augurio di Buon Natale e Sereno Anno Nuovo al prezioso Piero Colonna
Romano, al nostro amato Lorenzo e a tutti i poeti di questo bellissimo gruppo.
Grazie a Sandra Greggio per avere apprezzato i miei haiku. A presto.
Salvatore Cutrupi.
22 e 23 dicembre 2020
Poesie d’esordio:
Alessandra Visco –I pensieri segreti dl cuore-: Una confessione ed un’accusa, in questi intensi ed appassionati versi di Alessandra dai quali emerge la domanda di sempre: chi deve prevalere tra cuore e ragione? Domanda la cui risposta, a leggere bene questa poesia, pare rinviata, forse non di molto. Inevitabili sono gli auguri perché prevalga (ma forse è accaduto) amore su di un ipocrita buonsenso.
Poesie del giorno:
Felice Serino -4 Fuoco azzurro-: La suggestione che può dare la poesia qui narrata, poeticamente, dai versi di Felice.
Rosa Giusti De Ruggiero -.Io sono un usignolo-: Vivere sognando e guardando dall’alto le miserie del mondo. Questo narrano gli ispirati versi di Rosa.
Nino Muzzi traduce Michel Butor-: Suggestive immagini per disegnare un angosciante città, in questi versi di Butor che Nino traduce per noi.
Aurelio Zucchi –Cristalli in sospensione-: Belle immagini, ben narrate, per dire che è giunto il tempo del tirar di somme di una vita. Così , silenti, ritornano i ricordi, così cessano le illusioni, ed il poeta recita: “E’ forse giunta l’ora d’assettare/sconnessi cuori ed anime confuse”. Poesia di grande spessore, regalataci da un Aurelio in gran forma.
quantummechanics –La solitudine-: La pena che dona la solitudine (o l’incomprensione altrui) ben narrata dai prosastici versi di quantum che quello stato analizzano, dicendone la sofferenza, comunque permanendo la speranza di un “Amore Assoluto” che potrà riempire l’esistenziale vuoto.
Enrico Tartagni –Lo spessore del mattino-: La narrazione di uno stato di solitudine, confortato dal sorgere del giorno. Così interpreto questi versi di un Enrico, vagamente ermetico.
Antonia Scaligine –So this is Christmas-: Il primo verso di una delle canzoni più famose del Natale, fanno ripensare alla bellezza dei versi dell’intera composizione.
Ed Antonia, nonostante questo periodo non sembra essere proprio natalizio, continua a sentirlo con l’amore che sempre ha portato e ricorda le usanze di sempre.
Forse è proprio questo il modo di viverlo, nonostante non ci saranno abbracci, né le allegre compagnie di sempre.
Poesia densa d’ottimismo, chiusa da amorevoli auguri all’azzurro sito. Ed ad Antonia (probabilmente la prima frequentatrice di Poetare) i miei più affettuosi auguri per un sereno Natale e per un nuovo anno pieno di soddisfazioni.
Francesco Soldini -50. Ricchezza della Città-: Affascinato dalla città, Francesco ne canta le meraviglie, le ricchezze e la solidarietà che si crea tra le persone, in particolare in questo periodo di cupa pandemia, con ispirati versi.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Tre lievi pennellate per disegnare, con bella maestria, paesaggi invernali ed un romantico, sognante guardare al cielo.
Sandra Greggio –Il vero Natale-: Intensi versi, ispirati da profonda fede, che ribadiscono, nonostante le mascherine e tutto quel che non è consentito, il valore morale di questa festa cristiana.
Alessio Romanini –Natale fanciullo-: L’allegria che porta il Natale, in particolare nei bimbi, narrata da Alessio con questi descrittivi versi dallo spensierato tono.
Cari amici, a voi tutti i miei più sinceri auguri per delle serene festività e per un nuovo anno ricco di soddisfazioni, assieme ad un caro saluto, in primis al nostro generoso Lorenzo.
A Jacqueline, sempre presente nei nostri pensieri, un particolare augurio di serenità, con la speranza di poterla riavere presto nell’azzurro sito.
Piero Colonna-Romano
Oggi colgo tre fiori nell'aiuola di Poetare. Salvatore
Cutrupi: ammirata leggo sempre gli haiku, che adoro, per cui oggi mi sono
decisa a commentare dicendo che in questo tipo di poesia Salvatore eccelle.
Belli, belli, belli! Antonia Scaligine:un Natale in tono minore, è vero, ma
sempre Natale è e Gesù nasce lo stesso, con il suo messaggio di Amore, anche per
chi non crede. E veniamo a Piero Colonna, che, seppure con mirabile poesia ( non
è una novità), lancia i suoi strali contro poeti moderni che hanno l'ambizione
di essere novelli Quasimodo ed Ungaretti, Saba e Montale. Che dire? Che ha
ragione e che mi ha colpito appieno ( e non solo me). Chi si salva oggi dei
poeti della pagina azzurra? Ci provo, sparo! Caro Piero, per
caso...forse...magari...la tua poesia è in ottonari?
Sorrido e saluto tutti i Sitani, ma in primis la
loro guida, Lorenzo. Auguri a tutti!
Sandra Greggio
"La poesia perduta" dell'ottimo Piero Colonna,
una bella poesia che rende giustizia alla poesia del 900, aimé perduta per falsi
poeti che credono
Che imitando,senza cultura, senza studiare, i grandi poeti che hanno reso
giustizia a una Nazione come l'Italia fatta di grandi grandi artisti in tutte le
epoche.
Grazie Piero per questa lezione di cultura.
Alessio Romanini
Colgo l'occasione per augurare
Buone feste, a Lorenzo che permette
Tutto questo grazie "all'azzurro", a Piero sempre puntuale nei suoi ottimi
commenti e consigli, alla Brava Jacqueline, e tutti i poeti sitano nessuno
escluso che sono
Veramente tanti... Un grande abbraccio a tutti! Auguri sinceri!
Alessio Romanini.
20-21 Dicembre
Carissimi Alessio, Lorenzo, Piero e Sandra,
vi sono molto grato per l'apprezzamento rivolto alla mia poesia, ma
soprattutto perché immagino il nostro sito una famiglia allargata.
Per questo vi invio tanti auguri per un sereno Natale e un felice anno nuovo,
sperando di potere incontrarvi, magari durante una riunione poetica.
A Sandra manifesto i complimenti per la sua bella poesia e la diffido a venire
in Sicilia pensando di fare dieta. Se ti accompagno io, mangerai "u pani ca
meusa" (il pane con la milza) e berrai un po' del limoncello preparato da mia
moglie (patrimonio dell'umanità*).
Un affettuoso saluto e tanti fervidi auguri a tutti i colleghi
Santi
Un “grazie” sincero ad Alessio Romanini e Salvatore
Cutrupi che si sono complimentati con me, ma anche riconoscenza per Piero
Colonna, che ha dato notizia del Premio.
Il più cordiale dei saluti al nostro generoso Lorenzo.
Approfitto di questa occasione per fare i miei più sinceri Auguri a Lui e a
tutti i Poeti del sito. Che sia un Natale di serenità, nonostante il periodo che
stiamo passando.
Sandra Greggio
20 e 21 dicembre 2020
Poesie d’esordio:
Luigi Violano –Spirito-: Una lezione di morale e di fede, tirando in ballo lo spirito, in questi prosastici versi di Luigi.
Poesie del giorno:
Felice Serino -3 Sogno di Cupido-: Seminare amore durante le feste all’amore (Venere) dedicate, in questa poetica sintesi del dire di Cupido.
Luigia Castorina –Innamorarsi…-: WOW!!! con quanta passione i versi della bravissima Luigia riescono a descrivere le emozioni che donano amore e desiderio ! Complimenti.
Rosa Giusti De Ruggiero –Tu ermetico-: Cara Rosa come ti capisco! Ma, vedi, c’è ermetico ed ermetico. Il guaio è quando si bara. E quanto spesso accade! Un caro saluto.
Renzo Montagnoli .Mi manca il Natale-: Sa coinvolgere il lettore l’ottimo Renzo e suscita emozioni e ricordi col suo poetico raccontare. Non ci resta che sperare nel Natale 2021.
Nino Muzzi traduce Paul Bélanger-: Altro sconosciuto poeta (canadese come tanti altri tradotti da Nino) che oggi ci parla di natura e di affetti che muoiono, portato alla nostra conoscenza e curiosità dalla meritoria attività del nostro Nino.
Enrico Tartagni –Regno di Selva-: Un viaggio nell’incubo di un selva, guidato là da gatto Virgilio, narrato con inquietanti immagini dal nostro ottimo Enrico.
Cristiano Berni –“La scomparsa di Lucciole e Farfalle”-: Il titolo di questa poesia mi riporta alla mente l’importante saggio di Sciascia su Moro (L’affaire Moro) che così iniziava: “Ieri sera, uscendo per una passeggiata, ho visto nella crepa di un muro una lucciola. Non ne vedevo, in questa campagna, da almeno quarant’anni: e perciò credetti dapprima si trattasse di uno schisto del gesso con cui erano state murate le pietre o di una scaglia di specchio; e che la luce della luna, ricamandosi tra le fronde, ne traesse quei riflessi verdastri.” (l‘ho proposto sia per il richiamo che me ne ha dato il titolo, sia perché l’italiano che usa il grande scrittore mi incanta).
Ma torniamo alla bella poesia di Cristiano che, con magistrali versi, canta la nostalgia di tempi passati, di atmosfere che ricordiamo con malinconia e fanno diventare lucciole e farfalle metafore di un sentire smarrito. Complimenti, Cristiano.
Alessi Romanini –Ode all’augellin-: Poesia decisamente naif dal lieve tono, adatto all’argomento trattato. Alessio qui si esercita con le rime incatenate ma con versi a metrica variabile.
Antonia Scaligine -Flaschaback confusi-: Ricordi che si accavallano, si sperdono e ricreano antiche emozioni in questi versi/analisi della bravissima Antonia che usa una magistrale immagine con quella “valigia della mente” e ci regala una chiusa da ricordare.
Francesco Soldini -49. Riflessi sul lago-: Come un pittore usa il pennello così Francesco usa il verso per dipingere ciò che lui ama: città, laghi, paesaggi ed emozioni che donano. E coinvolge il lettore.
Salvatore Cutrupi –Tracce-: Ricordi pieni di una nostalgica malinconia sono quelli che Salvatore, col suo limpido poetare, narra. E sono ricordi comuni a molti di noi (probabilmente tutti) e sono versi che quella malinconica nostalgia comunicano.
Brunella Brillante e Carmine De Masi –Luna-: Bella ode alla luna che quattro mani hanno cantato, componendo romantici versi. Particolarmente apprezzabile la terzina di chiusura.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
Mi congratulo con la poetessa
Sandra Greggio per la recente meritata menzione d'onore. Un'altra perla
si aggiunge alla collana dei suoi successi poetici.
Salvatore Cutrupi
20 dicembre 2020
ERRATA CORRIGE:
nell’informazione che ho dato su un meritato premio letterario, attribuito dalla giuria del XXXII premio “Giuseppe Gioacchino Belli” al grande Santi Cardella, ho citato, quale presidente della giuria il prof. Paolo Volponi, mentre invece il vero nome di quel presidente è Carlo, prof. Carlo Volponi.
L’errore forse è derivato da un mio antico ricordo (reminiscenza?) risalente al gennaio del 1962 quando frequentai un corso CISV (formazione alla vendita) organizzato in una splendida villa in Firenze dalla “ing. C. Olivetti & C.”. Quel corso era diretto, appunto, dal prof. Paolo Volponi, dirigente di quella illuminata società e, tra l’altro, scrittore e poeta, purtroppo morto circa 20 anni fa.
Mi scuso.
Piero Colonna-Romano
Complimenti sinceri
All'ottima Sandra Greggio
Per la meritata menzione
Alla sua bella poesia.
Brava.
Alessio Romanini
20 dicembre 2020
Carissimi amici, è con grande piacere che vi informo che la nostra poetessa
SANDRA GREGGIO
nell’affollatissimo 24mo Trofeo “PENNA D’AUTORE”
ha ottenuto per la sua bellissima poesia
AMPLESSO
una lusinghiera, meritatissima
MENZIONE D’ONORE
Assieme ai complimenti della prestigiosa giuria e dei virtuali applausi che la nostra ottima amica ha ottenuto, unisco convintamente i miei e, restando in attesa di ulteriori suoi successi letterari, le invio un forte ad maiora!
Qui di seguito potrete gustare la sua arte, espressa da questi intensi e bei versi:
Ti ho ritrovato, mio amore,
mare che ogni volta sai ammaliarmi.
Ho ritrovato il tuo amplesso,
mai invadente ma discreto.
Ho ritrovato i tuoi baci salati,
mentre mi lasciavo accarezzare
dalla tua gonnellina bianca increspata.
Ed io persa di te ho abbandonato
ogni resistenza cacciando nell’oblio
tutte le mie perplessità.
Ho piegato le ginocchia,
bagnandole di te e ti ho detto” prendimi”.
E tu,
prima dolcemente e poi a fondo,
sempre più a fondo, mi portasti
fin negli abissi, nei luoghi
reconditi delle Sirene.
Finché non mi annullai in te.
Piero Colonna-Romano
18-19 Dicembre
Vivissimi complimenti a Santi Cardella per la sua
deliziosa Poesia, con la P maiuscola, perchè lo merita. Ma Santi !!! Io
sarei in dieta!!! E pure ferrea!!! Scherzi a parte, unisco al mio commento i più
fervidi Auguri di Buone Feste a Te e Famiglia. Un grazie di cuore a Piero
Colonna, senza il quale non avremmo potuto saperlo.
Sandra Greggio
Mi associo ai complimenti di Piero
All'ottimo Santi Cardella
Per il secondo posto
E la bella poesia.
Alessio Romanini
19 dicembre 2020
Concorso e Premio Nazionale Letterario d’arte e cultura
Giuseppe Gioacchino Belli
XXXII° edizione
Cari amici, ho il grande piacere di comunicarvi che la severa giuria (presieduta dal prof. Paolo Volponi) dell’importante premio letterario “Giuseppe Gioacchino Belli”, giunto alla XXXII° edizione, tra innumerevoli e validi poeti, per la sezione B –poesie in dialetto- ha attribuito al nostro impagabile
SANTI CARDELLA
il secondo posto
per la sua deliziosa poesia
L’occhi e ‘a vucca
poesia che , qui di seguito, vi
offro in lettura, a dimostrazione della sua bravura stilistica, del suo
umorismo e del suo amore per la Sicilia, dalle tentanti tradizioni culinarie,
che hanno ispirato questi premiati versi:
L’occhi e ’a vucca Gli occhi e la bocca
Ccà ogni matina grapi ’i vrazza ’u celu Qua ogni mattina apre le braccia il cielo
ed ogni notti t’addurmisci ’u mari; ed ogni notte t’addormenta il mare;
sìgnati meridianu e parallelu, segnati meridiano e parallelo,
scrivi: Sicilia e veninni a truvari. scrivi: Sicilia e vienici a trovare.
Puru li ciuri allonganu lu stelu Anche i fiori prolungano lo stelo
pi fariti cuntentu arruspigghiari per rendere più lieto il tuo risveglio
e ’un servinu ’i versetti ru Vangelu e non servon versetti del Vangelo
pi ’nvintari muccuna ri manciari. per evocar dolcezze da mangiare.
Arancini, cannoli e cassatelli Arancine, cannoli e cassatelle
ìnchinu l’occhi e ’a vucca di sapuri, colman gli occhi e la bocca di sapore
ma capunata e pani chi panelli ma caponata e pane con panelle
ti fannu scumpariri ogni duluri. ti fanno scomparire ogni dolore.
Ccà splénninu cchiù vivi l’occhi belli Qua splendono più vivi gli occhi belli
ca ti fannu cantari: “amuri, amuri…” che ti fanno cantar: “amore, amore…”
A
Santi, poeta vanto del nostro sito, vanno i miei più sinceri complimenti per
questa ulteriore dimostrazione d’arte e di cultura, ed unisco i miei agli
applausi che ha ricevuto alla premiazione tenutasi nella splendida Sala della
Protomoteca del Campidoglio.
Purtroppo gli applausi a Santi si devono intendere,
per quanto sinceri ed intensi, virtuali, essendo non praticabile la Protomoteca
romana, per i noti motivi.
Piero Colonna-Romano
18 e 19 dicembre 2020
Poesie d’esordio:
Max Vermeer –Quando ti sento ridere-: Il benefico effetto dell’amore qui descritto con l’uso di forti e suggestive immagini. Poesia che è dichiarazione d’amore e di gratitudine, resa con gran sentimento.
Poesie del giorno:
Cristiano Berni –“Le piccole cose”-: La leggo come fosse invito ad un rapporto d’amore più semplice, più sereno, gustando assieme le piccole gioie che può darci la vita, e di queste vivere con la serenità che può dare l’amore.
Felice Serino -2 Ondivaghe maceri parole-: La presa d’atto di una pena che affligge resa con magistrale sintesi poetica.
Luigia Castorino –Anime in cammino-: L’amore consente di camminare assieme nella luce. Questo leggo negli intensi versi della romantica Luigia.
Michael Santhers –Padroni-: Col suo inimitabile, delizioso stile, col quale disegna surreali immagini, il grande Michael narra delle efferatezze del capitalismo e delle sue conseguenze. Applausi, come sempre.
Salvatore Presti –Speranza-: Cosa siamo e dove andiamo, pare chiedersi Salvatore con questi suoi versi che disegnano sogni di fratellanza e speranze per un luminoso dopo mondano.
Giuseppe Stracuzzi –Buon Natale-: Un augurio, denso di speranza, detto con i bei versi di Giuseppe. Augurio che ricambio, sperando che il più bel regalo di Natale sia un funzionante vaccino anti corona virus. Un caro saluto, Giuseppe.
Nino Muzzi traduce Alfred de Vigny-: Lungo “poema filosofico” che esprime il pessimismo del poeta sul destino dell’uomo, destino che nemmeno la bellezza di un indifferente natura potrà salvare dalla sofferenza, in questi versi (che Marcel Proust definì i più belli della poesia di quell’epoca) che Nino ha tradotto per noi.
Alessio Romanini –Non c’è…-: Atto d’accusa di Alessio nei confronti di quei personaggi ai quali è stata (purtroppo) affidata la gestione del ricco business della sanità (i cosiddetti “governatori” delle regioni, in effetti mercanti di voti) detto con (condivisibili) versi densi di indignazione.
Antonia Scaligine –Il Natale-: Considerazioni amare su l’attuale Natale, in questi versi, pur ricchi di fede, della nostra Antonia.
Carlo Chionne –Buon esempio-: Forte invito del nostro Carlo a vaccinarsi, detto con la maestria dei suoi perfetti versi.
Sandra Greggio –Petalo d’amore-: Un concentrato di bella poesia in questi bei versi di una sempre più convincente Sandra. Complimenti.
Francesco Soldini -48. Oh fortuna-: Intensa preghiera, vagamente pagana, alla fortuna, fortuna che il poeta ritiene unica soluzione ai tempi oscuri che stiamo vivendo.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo ed uno particolare alla strepitosa Jacqueline, la cui temporanea assenza molto pesa in questo nostro sito.
Piero Colonna-Romano
16-17 Dicembre
16 e 17 dicembre 2020
Poesie d’esordio:
Maria Cristina Vergnasco –Tesoro scomparso-: Certamente si tratta di poesia composta con metafore di impossibile interpretazione per il lettore. Se Maria Cristina volesse chiarirne il senso le saremmo grati.
Poesie del giorno:
Enrico Tartagni –Inverno-: Tra passato remoto, prossimo e venturo si snodano questi super ermetici versi che Enrico chiude con un lampo di poesia (“sto/come stille di ghiaccio alle gronde) che dice, magistralmente, di grande precarietà (oltre che richiamare Ungaretti).
Cristiano Berni –“Nel giorno del Corvo”-: Come fossero un dipinto astratto si snodano le suggestive immagini che Cristiano ci regala, immagini che donano emozioni contrastanti nate da un gracchiar di corvo, dalla luce della luna, dal richiamo delle sensuali donne di Klimt ,ed infine dal sentirsi abbandonato, avulso dal reale, di un poeta.
Giuseppe Stracuzzi –Un fiore bello-: Quei fiori che nascono inattesi li interpreto come speranze che non vogliono morire. E le speranze, perché un mondo divenga migliore, sono il tema che, con intense e metaforiche immagini, dette con bei versi, Giuseppe svolge.
Alessio Vailati –Ricchezze-: Un amarissima analisi dell’andare del mondo, con le sue ingiustizie, con i suoi reati fiscali, in definitiva con il drammatico gap che sempre più si allarga tra ricchi e poveri, narrata dagli intensi versi di un attento Alessio.
Fabio Rocca –Magia d’amore-: Intensa dichiarazione d’amore e d’ammirazione detta con gli ispirati e romantici versi di Fabio che trova un lampo di poesia nell’indimenticabile terzina di chiusura.
Felice Serino -1 Le voci remote-: Ricordo e omaggio a Seferis sono i versi che oggi l’ottimo Felice ci regala.
Nino Muzzi traduce Juan Gelman-: Grande uomo dall’avventurosa vita (e non solo politica) e grande poeta argentino è Juan Gelmam del quale oggi Nino traduce questa poesia che ha molto di autobiografico in quel raccontare di un bimba (forse ricordando la sua nipotina dispersa, dopo averne ucciso i genitori, dal regime fascista argentino di Menem) in quel citare “volti che dettero la vita per la vita” (eroi che lottarono contro la dittatura argentina). Grazie Nino per questa traduzione che ritengo commosso omaggio a questo poeta indimenticabile.
Francesco Soldini -47. Autunno in pandemia-: Un malinconico autunno, immerso nella funesta atmosfera della pandemia, narrato dagli intensi versi di un ispirato, sensibile Francesco che invita l’uomo al rispetto rigoroso della natura, per poter continuare a sperare.
Alessio Romanini –Pietrapana-: Tra le Apuane ed il mare viareggino si sviluppano questi bei versi d’Alessio che bene descrivono la suggestione di quel paesaggio e l’amore che ne porta il poeta.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
15 Dicembre
15 dicembre 2020
Poesie d’esordio:
Giovanni Vannini –le tribù perdute-: Un surreale racconto sull’archeologico sviluppo dell’uomo in questa prosastica poesia di Giovanni.
Poesie del giorno:
Gus –La fuga-: L’inevitabile fuga nel sogno, dalla disumana realtà che l’uomo ha creato, in questi ottimi versi, dall’amarissimo tono, di Gus.
Enrico Tartagni –Dama Bianca-: Un romantico omaggio (opportunamente breve. Hai visto mai?) ad un immagine da sogno sognato, reso con questi intensi versi di Enrico.
Cristiano Berni –“La poesia come…..”-: Rispondono alla domanda su cosa mai sia la poesia questi intensi ed ispirati versi del poeta Cristiano, col quale si può solo concordare.
Luigia Castorina –Vetri rotti-: La metafora di una ricerca, tra pene e dolori, di un amore da sogno, in questi versi dalla forte intensità della bravissima Luigia.
Salvatore Presti -12 12 20 20-: Un tenero augurio di buona vita di un padre all’amata figlia, reso con questi intensi versi densi d’amore.
Renzo Montagnoli –Il Ciclamino-: Delizioso racconto di un ricordo giovanile, nato da freschi ormoni musicali (o da fresche musiche ormonali) regalatoci da quell’ottimo affabulatore e poeta che è Renzo.
Felice Serino -384 Primavera-: Una sinestesia ed un dolce dondolarsi nella luce, per narrare delle emozioni che può donare la primavera, inizio di nuova rinascita.
Nino Muzzi traduce Sabine Schiffner-: Il racconto di quello che pare essere l’ultimo desiderio di un moribondo, in questi versi della Schiffner che Nino traduce per noi.
Alessio Romanini –Pare un fanciullo-: L’incanto della natura dona emozioni al poeta ed Alessio le racconta con questi descrittivi versi.
Francesco Soldini -46. Luci autunnali-: Un autunno in maschera, dunque, narrato nelle sue luci ed ombre dai pennellati versi del nostro Francesco.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Semplicemente delizioso il primo e bene raccontano il declinare dell’autunno i successivi haiku di un Salvatore sempre più convincente.
Sandra Greggio –Maranathà (Signore, vieni)-: Una preghiera di ringraziamento ed una dichiarazione d’intenti in questi versi densi di fede della nostra Sandra.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
13-14 Dicembre
Grazie Carissimo Piero,
i tuoi preziosi consigli sono oro per me.
La tua intelligenza e la tua cultura, e il tuo grande poetare,
mi aiutano a migliorare.
Grazie anche per la tua grande umiltà.
Alessio Romanini
13 e 14 dicembre 2020
Poesie d’esordio:
Michele Vaccaro –Smemorato viandante-: Poetica prosa, in stile Whitman/Campana, per narrare di un desiderio di mare e di libertà, perché naufrago della vita, consapevole d’utopia.
Poesie d’esordio:
Gus –San Marco-: Gus poeticamente ci narra della commozione che può prendere ascoltando Marcello e Vivaldi nella splendida cattedrale di San Marco, musica ed architettura nate dalla mente di artisti sublimi.
Aldo Calò Gabrieli –Io e te-: Un abbraccio mancato che torna, malinconicamente , nel ricordo, con struggente dolcezza e forte rimpianto. Così, con questi versi liberi di Aldo, si snoda il racconto di un pentimento per qualcosa di irrevocabile, coinvolgendo il lettore.
Felice Serino -383 Liquida-: Ermetici versi che regalano suggestive immagini e mi pare evochino in chiusura l’aporia sul senso della vita.
Nino Muzzi traduce G. Eich-: Un viaggio verso l’amore, attraversando parte della Germania, in questi versi di Eich, che Nino traduce per noi.
Sandra Greggio –Luce dell’anima-: Una rinascita dello spirito che dona un “brivido d’infinito” narrata con grande maestria da un ispirata, bravissima Sandra.
Alessio Romanini –Luci lontane-: L’atmosfera natalizia, le luci che la ornano nelle città e nei monti, ispirano Alessio per questi versi (presentati in forma sonetto) descrittivi di una romantica realtà, ma che sono anche occasione per guardarsi dentro e, dolentemente, emozioni ricordare.
(un suggerimento, per quel che può contare: più che fare attenzione alle rime io cercherei di fare attenzione a dove cadono gli accenti. Troppo diverso è il ritmo tra quartine, tra terzine e tra loro, e, leggendo la poesia, la cosa è decisamente fastidiosa per assoluta mancanza di ritmo).
Tiziana Cocolo –Verde melograno-: Una lezione di morale e di vita inviataci da Van Gogh, ripresa e sviluppata poeticamente da Tiziana, in questa apprezzabile poesia. Un caro saluto.
Francesco Soldini -45. Riflessi dell’acqua-: La pace che dona un lago, con la sua acqua calma, ispira Francesco per questi suoi belli e riflessivi versi.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
Solo adesso, mi sono accorto di un
Errore nella mia poesia “Luci lontane”,
nel quarto verso della prima strofa
dovevo scrivere cosi” come la stella notturna arancione.”
Mi scuso per il mio errore di distrazione.
Grazie un caloroso saluto a tutti i poeti sitani
e agli instancabili Lorenzo e Piero che si “nutrono” di poesie.
Grazie.
Alessio Romanini
12 Dicembre
12 dicembre 2020
Poesie d’esordio:
Guido Vaccarini –Se solo potessi-: L’insoddisfazione per quel che viviamo ispira il poeta per questi versi che narrano di desideri di vita migliore. Si potesse fermare il tempo o tornare indietro, chissà.
Poesie del giorno:
Nino Muzzi traduce Ana Maria Rodas-: Surreale narrazione del desiderio d’essere diversa da quel che è, in questi versi della Rodas che Nino traduce per noi.
Enrico Tartagni –Miao-: Una spiritosa auto analisi, travestito da gatta, in questa divertente narrazione di Enrico, felino e poeta.
quantummechanics –Portami un fiore-: Il desiderio di non più subire “canoni comportamentali che annichiliscono il libero arbitrio” ispira questa laica preghiera di quantum. Auguri.
Michael Santhers –Attese-: Da una surreale descrizione del bere l’ultima goccia di vino, scolando una bottiglia, alla poetica, deliziosa descrizione della ri-nascita della primavera, narrata nell’ultima strofa con versi da antologia., ecco tutto l’ottimo Michael cui vanno complimenti.
Claudio Badalotti –Foglie gialle-: I ricordi dolcissimi di abbracci ricevuti da bimbo, narrati con quelle metaforiche foglie, figlie di gemme dell’albero della vita, ingiallite come lo sono i ricordi. Sono sempre dense di sostanza e mai banali le poesie del nostro apprezzato Claudio.
Luigia Castorina –L’ombra…nell’amore-: “tra timori e fragilità” e desiderio. Così l’innamorata s’allontana da un amore, probabilmente effimero, e lo narra con un significativo poetare che bene esprime il suo stato d’animo.
Filippo Genini –Agonia da sonno-: Leggo questi versi come fossero la narrazione di un incubo notturno, reso con veloci pennellate intercalate da un angosciante anafora, ma densa d’ottimismo è la chiusa.
Felice Serino -382 Le voci remote-: Seferis ispiratore , dunque, ed omaggiato da questi versi del grande Felice.
Francecso Soldini -44. La Città-: Luci ed ombre delle città messe in risalto da questi forti versi accusatori di un poeta che sogna altro tipo di città, basata sulla giustizia, sulla verità e sulla poesia.
Sandra Greggio –Amore zingaro-: Il desiderio d’amore detto con suggestivi e bei versi, dal tono delicato, di una Sandra in gran spolvero poetico. Complimenti.
Carlo Chionne –metamorfosi-: Deliziosa filastrocca, in perfetti settenari, con forte richiamo a Montale, regalataci dal grande Carlo che non finiremo mai di ringraziare, per queste lezioni di metrica e di alta poesia.
Antonia Scaligine –In fondo Natale cos’è?-: Riflette su questo Natale e sulla punizione che l’uomo ha meritato, a causa dei suoi dissennati comportamenti contro la natura, la nostra Antonia e con questi suoi versi dall’intenso tono, celebra la più importante festività cristiana. Buon Natale anche a te, cara amica e che i tuoi desideri si avverino!
Alessio Romanini –Smog-: Una malinconica presa d’atto dell’inquinamento che ci avvolge, inquinamento causato dal comportamento criminale dell’uomo, in questi versi accusatori del nostro Alessio.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
11 Dicembre
11 dicembre 2020
Poesie d’esordio:
Carla Tombacco –Partivo per Innisfree-: Un panorama delizioso descritto con maestria da Carla in un viaggio verso la Corea del sud (dove i cosmetici innisfree, secondo Wiki, sono prodotti). Panorama silvestre, abitato da greggi, una “tomba di pioggia marmo” che invecchia e sbiadisce, e, per finire, un volo di fanelli cui ci si associa con “guizzo improvviso”. Sinceramente mi pare troppa carne al fuoco per una poesia di grande effetto scenico.
Poesie del giorno:
Alessia Orso –Morte-: Benvenuta nell’azzurro, Alessia. Interessante esordio è questa poesia dedicata alla morte ed a quel simulacro che ne è il sonno, reso con versi di forte intensità. Restiamo in attesa di altre composizioni che certamente saranno di grande interesse.
Cristiano Berni –“Lo specchio”-: Un’accurata analisi di se stesso, analizzando l’immagine che ne rende lo specchio, in questi versi di Cristiano.
Nino Muzzi traduce Ana Maria Rodas-: La descrizione di un malessere derivato da un rapporto, resa con le immagini forti della Rodas, ben tradotta da Nino.
Anna Maria Guerrieri –Bruna-: Un ringraziamento per ciò che si è ricevuto da un amica, detto con versi densi d’affetto e di riconoscenza.
Gian Luca Sechi –Proverò a fermarti, amore-: Di difficile interpretazione sono questi ermetici versi di Gian Luca che mi pare evochino la madre e le rendano omaggio affettuoso per i suoi insegnamenti ed il suo amore.
Nino Silenzi –Tramonto autunnale-: Una serena atmosfera autunnale, in riva al mare, ispira dolci pensieri che il poeta trasforma in versi che, con molta maestria, disegnano atmosfera e pensieri. E tutta la poesia è pervasa da una serenità regalata dall’immersione in una natura amica e suggestiva. Quell’anafora, col suo ritornare, pare dire del muoversi del mare, dell’andare del vento, dei pensieri che nascono e tornano. Poesia, di grande effetto scenico, che coinvolge il lettore, donando serenità.
Enrico Tartagni –La lumaca-: Singolare poesia che Enrico compone e dedica alla lumaca, descritta come fosse artefice di artistiche evoluzioni luminose e musicali. Probabilmente di racconto metaforico trattasi, ma non riesco (causa età avanzata, forse) a coglierne il senso.
Felice Serino -381 Dietro il velo-: Poesia già apparsa ieri, probabilmente qui ripetuta per errore. Comunque ieri dissi ed oggi ripeto: Una drammatica riflessione su vita e morte dietro quel velo insuperabile (la verità) che Schopenhauer disse di Maya, in questi versi resi col più bello stile di Felice.
Alessio Romanini -…in te intendo morire-: Omaggio ed atto d’amore alla sua città sono questi intensi versi che Alessio compone, anche citandosi e citando artisti e personaggi che restano nella storia viareggina.
Salvatore Cutrupi –Così dicembre-: Pensieri nati dall’atmosfera dicembrina e tradotti in versi dal sensibile e bravo Salvatore. Coinvolgenti le due narrazioni sul brillar di stelle (vere ed artificiali) e sul ricordo dei genitori.
Euro Della Sala –Il sognatore-: Un romantico sognatore dichiara amore ed ammirazione all’oggetto dei suoi sogni, con versi di grande dolcezza. Versi che divengono miele che cola quando il poeta afferma: “finché scorgo la tua parvenza/nel sorriso luminoso di una stella”. Cavalcanti, Dante, Guinizelli, Petrarca, possono andare a nascondersi. Scherzi a parte, complimenti Euro.
Francesco Soldini -43. Soffia l’autunno-: Suggestiva rappresentazione dell’autunno su di un lago, in questi descrittivi e bei versi di Francesco.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
Oggi mi hanno colpito, in particolare, due poesie:
quella di Nino Silenzi e quella di Salvatore Cutrupi, entrambe vicine al mio
modo di sentire e di guardare alla Vita. Complimenti !
Buon Poetare a tutti!
Un saluto particolare a chi ci guida e fa luce come un faro, il Nostro Lorenzo!
Sandra Greggio
"Tramonto Autunnale" del bravissimo Nino Silenzi
un bell'affresco di immagini introdotte dall'anafora per descrivere le dolci
emozioni che suscita il tramonto nell'autunnale dicembre.
Bella poesia scritta magistralmente dal nostro Nino. Grazie per questa bella
poesia.
Alessio Romanini
10 Dicembre
10 dicembre 2020
Poesie d’esordio:
Annamaria Tanzarella –Parole…-: Una drammatica disamina di quel che possono essere le parole (talvolta pietre taglienti) resa con i durissimi versi di un ispirata (auguro non per diretta esperienza) Annamaria.
Poesie del giorno:
Felice Serino -381 Dietro il velo-: Una drammatica riflessione su vita e morte dietro quel velo insuperabile (la verità) che Schopenhauer disse di Maya, in questi versi resi col più bello stile di Felice.
Cristiano Berni –“A mio ‘padre”-: Una lettera al padre, densa d’ammirazione, amore e riconoscenza, detta con versi pieni di un amorevole sentire.
Nino Muzzi traduce Ana Maria Rodas-: Un’ode, vagamente surreale, alla luna, ben tradotta per noi dall’infaticabile Nino.
Gus –Sam Marco-: Un sogno, dunque, quell’ascoltare Vivaldi nella basilica di San Marco, ben narrato dai coinvolgenti e bei versi di un Gus che invidio.
Indiana –Pellerossa-: I suggestivi e bei versi di Indiana paiono narrare la saggezza di un vecchio pellerossa ed il suo amore per la natura.
Claudio De Lutio –Immacolata Concezione-: Intensi versi ispirati dalla recente ricorrenza dell’8 dicembre, dedicato alla Madonna.
Luigia Castorina –Angelo e Demone-: Un dolcissima dichiarazione d’amore (angelico) e di desiderio (diabolico) espressa con i versi di una nostalgica e brava Luigia.
Francesco Soldini -42. Buona alba-: Un ottimistica visione della nascita del giorno, illuminato dall’amore, in questi significativi versi di Francesco.
Carlo Chionne –Dichiarazione-: L’ipocrisia che c’è in certi difensori della fede (anche nostrani) sottolineata dai taglienti versi di Carlo, con i quali si può solo concordare.
Alessio Romanini –Rattenere-: Cambia la visione del mondo, cambiano i suoi profumi, pare di vivere in sospensione di respiro, a causa del maligno virus che ci obbliga ad usare una maschera che, oltretutto, cancella sorrisi e falsa sguardi. Questo narrano i metaforici, significativi versi di Alessio.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Tre poetiche immagini della neve donateci da un sempre più convincente (intendo riferirmi agli haiku, per il resto lo era già da tempo) Salvatore. Particolarmente suggestivo è quel silenzio sulle colline, delizioso quel fiocco sul naso, malinconico quel risveglio.
Antonio Scalas –Guardando i suoi occhi-: Romantici oltre l’eccesso sono questi versi di Antonio. Lascia senza fiato quel cadere in un prato di viole, preludio alle immagini che seguono, ispirate da un delirio d’amore. Eccede Antonio? Forse, eppure la poesia scorre, per altri versi, piacevolmente e con bel ritmo.
Un grazie di cuore ad Alessio per l’attenzione ed il gradito commento alla mio “Il silenzio smarrito”.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
"Silenzio smarrito" dell'ottimo Piero Colonna Romano,
una breve intensa poesia sui sogni, che svaniscono
Al risveglio nel caos di tutti i giorni
Dolce ed intensa descrizione.
Bella bella. Complimenti Piero.
Alessio Romanini
8-9 Dicembre
8 e 9 dicembre 2020
Poesie d’esordio:
Marco Tadini –L’inutile cammino-: Una deludente vita della quale non si vede lo scopo e qualche vago barlume di speranza, narrati con intensi versi densi di pessimismo.
Poesie del giorno:
Luigia Castorina –Illusione d’amore-: Benvenuta nell’azzurro, Luigia! Bello questo esordio con una poesia, dagli intensi toni, ispirata da un profondo sentire quel che il poeta vorrebbe fosse amore.
Felice Serino -380 Acqua e memoria-: Un pessimistico (rassegnato, meglio) guardare alla vita, efficacemente sintetizzato dai magistrali versi di Felice.
Cristiano Berni –“Il sonno”-: Un ode d’omaggio e ringraziamento al sonno, detta con particolare enfasi in questi versi di Cristiano.
Nino Muzzi traduce Nicolas Born-: Versi di Born, ispirati da un sogno (o dal desiderio) del grande Pasolini e tradotti per noi dal nostro Nino.
Enrico Tartagni –Allucinazioni?-: Giusto il titolo per un tema che, inevitabilmente, è il guardarsi dentro. Il poeta s’ammala di una malattia che porta all’impossibilità di scrivere, ecco perché cerca (sapendo di non usare la logica, ma accettandola) d’operare “in ambiente d’alterità”, per analizzare amoralmente un fenomeno d’amore. Ovviamente sognando.
Bruno Amore –D’inverno-: Magistrale rappresentazione dell’inverno e dei sentimenti e dei ricordi che può generare. D’intenso romanticismo quella terzina di chiusura. Da applausi. Complimenti, Bruno.
Sandra Greggio –Ali-: Perfetta rappresentazione dello stato d’animo di chi, sentendosi in pericolo, è consapevole della sua forza, resa con una bellissima sintesi poetica.
Francesco Soldini -41. Foglie-: Semplicemente delizioso questo narrare dell’alternarsi delle stagioni e del nostro sentire, detto con i bei versi di Francesco. Complimenti!
Laura Toffoli -…ancora la neve…-: L’incanto della neve reso col suggestivo stile della bravissima Laura. Applausi.
Carlo Chionne –Preghiera di Natale-: Carlo in versione naif con questi dolcissimi versi cui è impossibile non associarsi.
Alessio Romanini –Serenata al chiaro di lune-: E’ la musica di Beethoven che ispira Alessio per questa narrazione di una sua pena, note che, con la loro infinita dolcezza, giustificano la riflessione di chiusura.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
7 Dicembre
7 dicembre 2020
Poesie d’esordio:
Stellina –Notte-: Una fantasiosa narrazione di quel che la notte regala, resa con rimati versi.
Poesie del giorno:
Felice Serino -379 Arco d’amore-: Fideistica visione di ciò che è l’uomo, detta con la magia dei versi del grande Felice.
Tinti Baldini –Siamo come le lucciole-: La disperante e disperata immagine di chi, per necessità, si vende ad ignobili compratori, in questi versi, densi di indignazione, della nostra Tinti cui do il bentornata nell’azzurro, assieme ad un caro saluto.
Vincenzo Celli –sto piangendo-: Un amore mai nato e la nostalgia malinconica che genera, qui narrato con versi densi di rassegnata amarezza.
Indiana –Non porterò con me-: Un viaggio nel dopo, quindi, in compagnia soltanto dell’anima, sintetizzato con i versi di Indiana.
Bruno Amore –Andare è una chimera-: Una rassegnata considerazione sul tempo del vivere, sulla sua limitata durata, in questi bei versi, densi di malinconia, di Bruno.
Alessio Romanini –Raccontami di te…-: Un invito a confessare pene vissute, pene che accomunano al poeta, reso con versi dalla forte intensità. Bella la narrazione di Sandra, nei suoi convincenti versi.
Sandra Greggio –Desideri-: Quel che non si può più fare, ecco realizzarsi nella poesia che, come fosse sogno, conforta e fa vivere oltre il reale.
Antonio Scalas –Prima che arrivi primavera-: L’attesa dell’amore narrata con romanticissime similitudini, in questi versi, densi di sentimento, di Antonio.
Francesco Soldini -40. Foto sul laghetto di Muzzano-: Con poetica sintesi Francesco descrive efficacemente un piccolo, romantico laghetto svizzero.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero
Colonna-Romano
Complimenti all'ottimo poeta
Bettozzi per il Nuovo
Secondo posto
Alessio Romanini
Armando Bettozzi: 2° Premio – XV ed. Premio Letterario UN MONTE DI POESIA – CITTÀ di ABBADIA SAN SALVATORE – sez. vernacolo –
ASSESSORATO ALLA CULTURA e PRO LOCO del comune di Abbadia San Salvatore (SI)
In collaborazione con l'ACCADEMIA 'V. ALFIERI' di Firenze,
Premio letterario “UN MONTE DI POESIA” XV edizione, anno 2020”
Città di Abbadia San Salvatore (SI) 18 Ottobre 2020
Verbale di giuria e svolgimento della premiazione del concorso.
In data 04/10/2020 la
giuria del premio letterario “UN MONTE DI POESIA”, costituita da:
Massimo Pinzuti, Tiziana Curti, Filippo Venturini, Alessandro Resti, Mariella
Baccheschi, Ideale Tondi, Sandro Bilei, Donatella Pasquali, Lorenza Martini,
Elena Zucchini
dopo aver esaminato le poesie pervenute, provenienti da tutta Italia ed oltre,
ha così deliberato:
SEZIONE A TEMA LIBERO:
1° PREMIO:
Vittorio Di Ruocco di Pontecagnano Faiano (SA) con “Se tu mi
regalassi l’infinito”
2° PREMIO:
Monia Casadei di Cesena (FC) con "Mi sono ricordata d’infatuarmi"
3° PREMIO:
Maria Francesca Giovelli di Caorso (PC) con “Era bianco il mio
vestito”
4° PREMIO:
Elisabetta Antonangeli di Firenze con “Luoghi muti”
5° PREMIO:
Paolo Coscione di Porto Mantovano (Mn) con “Passa la vita mia
senza un diletto”
Segnalazioni di merito:
Elisabetta Freddi di Cesano di Senigallia (AN) con “Imperfetto amore”
Umberto Druschovic di Aosta con “Quel che porta l’inverno”
Giovanni De Crescenzo di Ancona con “Giorni d’autunno”
Elisabetta Liberatore di Pratola Peligna (AQ) con “La solitudine del pescatore”
Michela Furi di Scandicci (FI) con “Ha 4 anni nel marzo 2020”
SEZIONE A TEMA “LA
MONTAGNA”:
1° PREMIO:
Maurizio Donte di Pornassio (IM) con “Deserto Bianco”
2° PREMIO:
Luisa Di Francesco di Taranto con “Echi di spume”
3° PREMIO:
Federico Pacciani di Siena con “Quieta furia”
4° PREMIO:
Daniela Piccinetti di Abbadia San Salvatore (SI) con “La montagna
incantata”
5° PREMIO:
Massimo Neri di Azzano Decimo (PN) con “Sentiero”
Segnalazioni di merito:
Franco Cecchini di Asciano (SI) con “L’ora dell’Ave Maria”
Matteo Benedettelli di Piancastagnaio (SI) con “L’Amiata”
Pietro Brogi di Montespertoli (FI) con “Castagni”
Adriano Pierulivo di Livorno con “Toc -1917-”
Marta Urriani di Ciampino (RM) con “Memorie amiatine”
POESIA
DIALETTALE:
1° PREMIO:
Stefano Baldinu di San Pietro in Casale (BO) con “Su sensu de sa
Mudesa Nosta”
2° PREMIO:
Armando Bettozzi di Roma con “Cuppido… ancora c’è”
3° PREMIO
Enrico Venanzi di Roma con “Alla sera (omaggio a Niccolò Foscolo sedicente Ugo”
4° PREMIO:
Marseglia Fausto di Marano (NA) con “’O llario”
5° PREMIO
Ennio Berenato di Pomezia (RM) con “Un ber giocatorino”
SEZIONE RACCONTO
BREVE:
1° PREMIO:
Francesco Gozzo di Binasco (MI) con “L’ultimo padiglione”
2° PREMIO:
Dario Mastracchio di Arta Terme (UD) con “Il trillo del diavolo”
3° PREMIO:
Loredana Conti di Ladispoli (RM) con “Aspettando che riaffiori
il cadavere”
4° PREMIO:
Lorenzo Rosati di Firenze con “Suona, Giudibilino”
5° PREMIO:
Laura Belli di Pistoia con “Le colonne del mondo”
Segnalazioni di merito:
Elisabetta Grilli di Francavilla al mare (CH) con“Dieci ore di felicità”
Trinci Alessandro di Quarrata (PT) con “L’eredità”
Gabriele Andreani di Pesaro con “Ventisei marzo”
Belloni Christian di Giussano (MB) con “La maschera dell’indifferenza”
Stefano Gambacurta di Firenze con “Non devo aver paura”
SEZIONE GIOVANI:
1° PREMIO:
Fabiana Riccio di San Giorgio a Cremano (NA) con “Inferno o
Paradiso per me Mio Buon Signore”
2° PREMIO:
Ginevra Puccetti di Porcari (LU) con “Rifiorire a primavera”
3° PREMIO:
Melissa Storchi di Bibbiano (RE) con “Anime”
4° PREMIO:
Ilaria Greco di San Donaci (BR) con “Ancora oggi”
5° PREMIO:
Chiara Tolomeo di Sondrio con “Scrivendo”
Segnalazioni di merito:
Elisabetta Scalco di Gallarate (VA) con “Un sogno”
Elena denisa Alexandru di Monteleone Sabino (RI) con “Luna crudele”
Francesco Palazzolo di Udine con “Istante pandemico”
POETA OLTRE CONFINE:
Niko Prifti (Elbasan Albania) – Abbadia San Salvatore (SI) con “Rruga”
Andreas Georgallides di Latsia – Cipro con “Solista”
POETA DEL TERRITORIO:
Franca Cini di Abbadia San Salvatore (SI) con “Amavi”
Isetta Ragnini di Arcidosso (GR) con “Attesa di una nascita”
Francesca Pizzetti di Abbadia San Salvatore (SI) con “In silenzio”
La cerimonia di premiazione si svolgerà nell’ambito della tradizionale FESTA D’AUTUNNO il giorno
domenica 18 ottobre ore 10:00
presso
VIDEOTECA COMUNALE CENTRO CULTURALE POLIVALENTE
DI ABBADIA SAN SALVATORE
Via Mentana, 16
6 Dicembre
6 dicembre 2020
Poesie d’esordio:
Maurizio Spagna –Rimando-: Un giochino fatto di rimandi tra rime in ata ed in ando, così, tanto per gioco.
Poesie del giorno:
Fausto Beretta –Le Stanzie-: Fausto narra, con versi densi di commozione, l’incontro con vecchi amici cui la vita ha riservato dure esperienze. Incontro che resterà con molta dolcezza nella memoria del poeta.
Cristiano Berni –“Silvia”-: Il ritratto magistrale di una donna speciale, reso con versi densi d’ammirazione e di un profondo sentire.
Nino Muzzi traduce Sylviane Dupuis-: Un mini poema fatto di ricordi del mondo d’un tempo, che nell’attuale ha smarrito valori e perso speranze, reso con una serie di metafore, tradotte per noi dall’infaticabile Nino.
Rosa Giusti De Ruggiero –Ai Covid idioti-: La condivisibile rabbia di Rosa nata dal singolare atteggiamento (meglio dire ottuso e forse propagandistico) nei confronti dei negazionisti della pandemia (che poi sono i terrapiattisti di destrorso atteggiamento) detta con questi forti versi della nostra amica. (per informazione: tra noi ce n’è qualcuno).
Marino Spadavecchia –Quell’orizzonte blu temporalesco-: Leggo questi versi come l’espressione di un amore contrastato, dopo l’estasi danzante che ha donato. Fantasiose immagini per dire di un profondo sentire, con termini certamente più musicali e ritmici nella lingua originale.
Felice Serino -378 Fantasia-: Super ermetica poesia che pare (almeno a me) evocare la battaglia tra bene e male (quello narrato in Moby Dick)
quantummechanics –La mia Casa-: L’inconscio, dunque, quello che secondo il poeta è lume da scoprire, è ciò che egli ricerca (essendo impossibile il trovarlo). L’inconscio è quella serie di pulsioni, acquisite per lungo acculturamento nostro e fatto anche di reminiscenze dall’ignota provenienza, che determina le nostre scelte. Interessante è questo tema, ben svolto, scelto da quantum e tradotto in versi che sono analisi di se stesso.
Bruno Amore –“com’è profondo il mare”-: Temo sia stata un illusione ottica quel che ci è stato regalato dal movimento delle sardine che, più che realizzare rivoluzione civile, sembra annegato in scoloriti ricordi, per assenza, in un mare di indifferenza. Prima o poi si sveglieranno, dice il nostro Bruno. Speriamo e speriamo d’esserci ancora.
Francesco Soldini -39. Acquazzone-: Ode alla benefica pioggia, in questi versi pieni di speranza del nostro Francesco.
Alessio Romanini –Mese di maggio-: In forma madrigale Alessio dice del suo bisogno di libertà ed il suo pessimismo del vivere. Indimenticabile è l’espressione “il romito augel”.
Antonia Scaligine –Filastrocca deleteria del Natale-: Purtroppo questo in arrivo sarà un Natale che mai abbiamo vissuto. Ovviamente, fatta salva la sacralità della festa, mancherà tar amici e parenti quell’atmosfera serena che l’ha sempre caratterizzata. Così Antonia, con questi suoi ispirati versi, canta la sua pena, che è anche la nostra.
Carlo Chionne –Domanda di un padre di famiglia al governo in ocasione della cena di natale (numeri)-: Bella domanda, roba da interrogazione parlamentare. Ed il guaio è che a me sembra che i nostri governanti abbiano fissato il numero a 6. Mi sa che saranno i genitori a restare a casa.
Sandra Greggio –In pensione-: Forte è la nostalgia di che, come la prof. Sandra, ripensa a ciò che ha perso andando in pensione. E questa nostalgia ispira questi prosastici, versi densi di malinconico tono.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
5 Dicembre
5 dicembre 2020Poesie d’esordio:
Paolo Soragna –Una coltre di nuvole…-: Un malessere esistenziale narrato con forti e limpide immagini metaforiche che molto bene ne comunicano la profondità.
Poesie del giorno:
Bruno Amore –Normalità-: I giorni della noia, dei ricordi e del bisogno di conforto, narrati con suggestive immagini da un Bruno in strepitosa forma poetica.
Fausto Beretta –La mente e il sonno-: Sono giorni pieni di tensione questi, tensioni che rischiano di far diventare difficile persino il dormire. E questo narrano, con bella sintesi, i versi dell’ottimo Fausto.
Renzo Montagnoli –Il sole a mezzanotte-: Un amore che porta luce persino alla notte più fonda, detto in questi bei versi di un romantico Renzo.
Michael Snthers –Mike Tyson-: Omaggio ad un immenso campione della boxe, narrando (col surreale stile di Michael) del suo muoversi e delle emozioni che regala.
Cristiano Berni –“Il ladro”-: La narrazione dell’essere una sorta di Robin Hood, per riportare giustizia nella distribuzione della ricchezza, in questi bei versi di Cristiano.
Felice Serino -377 Distacco-: Una pennellata di poesia per narrare di un distacco doloroso. Chapeau, Felice.
Enrico Tartagni –Questa terra-: La pessimistica visione di una terra avvolta negli egoismi e nell’indifferenza nei confronti dell’altro, in questi versi dall’amaro tono di Enrico, versi che trovano positiva composizione nel romanticissimo distico di chiusura, perché, come noto, amor omnia vincit.
Sandra Greggio –La rivincita-: Dissacrante e, in chiusura, ottimista, la nostra Sandra che demolisce fiabe, trovando comunque soluzione romantica nel vivere.
Francesco Soldini -38. Vivere l’autunno-: Un acquerello sull’autunno, con versi che narrano delle sue peculiari caratteristiche.
Alessio Romanini –Una finestra d’allegrezza-: Una serena immersione nella natura, componendo, con descrittivi versi, un appagante quadro.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
4 Dicembre
4 dicembre 2020
Poesie d’esordio:
Luciano Somma –Per il tuo domani-: Il triste ricordo di tempi di guerra vissuti da un padre, narrati, per la pena che si visse, con questi forti e bei versi che divengono lezione e auspicio di pace al figlio.
Poesie del giorno:
Enrico Tartagni –vi mètal-: Dissonanze metalliche, dunque, sono la colonna sonora dei sensi del poeta, che, in profonda crisi esistenziale, guarda al suo dopo con grande pessimismo che ispira questi forti versi.
Bruno Amore –Il cane randagio-: Ottima metafora del corona virus e dei suoi effetti è questa descrizione che ne fa l’attento, sensibile Bruno.
Fausto Beretta –Manifestazioni solidali-: Un violento, condivisibilissimo, atto d’accusa al razzismo si alza da questi forti versi dell’ottimo Fausto. Versi ai quali mi associo.
Claudio Badalotti –M’abbandono nel sonno-: “per vivere l’infinito/dei tuoi pensieri veri” così Claudio intende (ed io con lui) i sogni nati nella mente nel sonno della notte. Poesia dagli ispirati e bei versi di un affermato Poeta.
Felice Serino -376 Velario-: Un forte invito alla carità ed all’amore verso gli ultimi, i diseredati, volgendo lo sguardo al Cristo, in questi sinteticissimi versi del grande Felice.
Alessio Romanini –“Canaglia”-: Alessio rende omaggio e lo chiede al Comune ed ai cittadini di Viareggio, al grande pittore ed animatore culturale ed artistico degli anni 30, Lorenzo Viani, con questi intensi, didattici versi, che ne narrano la storia umana.
Antonia Scaligine –Quante parole-: Voce dal sen fuggita… dicono i versi della nostra ottima Antonia. E come non concordare con lei? (connettere cuore e mente prima di parlare –e magari di scrivere…- è opportuna raccomandazione, troppo spesso disattesa)
Sandra Greggio –Le mie fiabe-: Vero, Sandra, c’è bisogno di fiabe per cercare almeno di lenire le pene del tempo in cui viviamo, così come lo narri con questi ispirati e bei versi.
Antonio Scalas –Come-: Un bisogno di tranquillità (e d’amore) ispira Antonio per questi descrittivi versi di uno stato d’animo.
Francesco Soldini –37. Cerbiatti all’alba-: Delizioso affresco silvano, reso con i limpidi versi di Francesco.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
3 Dicembre
3 dicembre 2020
Poesie d’esordio:
Solitario –Ricordi-: Il ripetersi della profumata primavera narrato con ispirati versi (dal tono di filastrocca, per il doppio ottonario col quale sono realizzati quasi per l’intera composizione) che ne descrivono con bella maestria colori, profumi e le emozioni che donano.
Poesie del giorno:
quantummechanics .Enigmatico Tempo-: Pensieri nati nel tempo che il tempo rincorrono alla ricerca di ricordi. Leggo così i suggestivi versi di quantum.
Enrico Tartagni –Il cosmonauta-: Surreali e belle immagini per narrare del disamore dell’uomo per la natura, ridotta ad un irriconoscibile deserto. Leggo così i forti versi di Enrico.
Nino Muzzi traduce Sergej Timofejev-: Una serie di raccomandazioni per un normale vivere, in questi versi che Nino ha tradotto per noi.
Bruno Amore -E sarà quel che sarà-: Un malinconico guardare il tempo che passa e cambia, in questi significativi versi dell’ottimo Bruno.
Aurelio Zucchi –Neanche il mare-: Analizza l’andar della sua vita, il poeta, e lo narra con suggestive, metaforiche immagini che dicono di delusioni e sconfitte che regalano paure che nemmeno il mare vorrà dissolvere.
Fausto Beretta –Affetti che se ne vanno-: Malinconica considerazione, detta con versi nati da un profondo sentire, sul vuoto che lascia in noi chi non c’è più.
Felice Serino -375 Vele di nuvole-: Due surreali immagini (fonemi/ectoplasmi e passeri che sbocconcellano punteggiature vaganti tra le nuvole) per evocare (ermeticamente) il movimento delle nuvole, simile a vela.
Francesco Soldini -36. La vita in giardino-: La natura, che pare rendere vivo un giardino, qui raccontata da un attento Francesco con i suoi romantici versi dalle belle immagini.
Alessio Romanini –Sfiorare il viaggio-: Il malessere del vivere narrato con metaforiche immagini dense di pena.
Antonia Scaligine –Spesso sta anche con Facebook-: Dura analisi del social network FB che alla nostra Antonia appare quale possibilità di salvezza contro la solitudine ma, di contro, denso di falsità. Insomma sembra lo specchio della società, indispensabile per non sentirsi soli ma densa di falsità. Insomma l’uno si specchia nell’altra e viceversa. Espressa con significativa e bella poesia è la considerazione della nostra amica.
Sandra Greggio –Nuvole di vita-: Un conflittuale rapporto tuttavia ineluttabile, narrato con ispirata poesia dell’ottima Sandra.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
2 dicembre 2020
Poesie d’esordio:
Amos Sivieri –rubo l’emozione-: La sintesi poetica di un emozione provata e regalata.
Poesie del giorno:
Giuseppe Stracuzzi –Caro cuscino-: Ode di ringraziamento a quell’ “isoletta incantata” che, poeticamente, diviene il cuscino, negli ispirati versi del grande Giuseppe.
Cristiano Berni –“Intanto…….”-: Poesie di grande intensità, per raccontare di un analisi di se stesso e delle proprie esistenziali pene, per lenire le quali il poeta cerca e scrive parole. Complimenti, Cristiano!
quantummecchanics – Specchi e fantasmi-: Inquietante racconto, poeticamente reso, di ricordi che, come fantasmi, ritornano (così leggo quei bambini nello specchio) in questa interessante poesia di quantum.
Enrico Tartagni –Demonio-: Un incubo, dunque, narrato quale metafora di cattiva coscienza che turba dal grande Enrico.
Bruno Amore –Il mare negli occhi-: Il racconto di un appagante rapporto d’amore, reso con versi densi di sensualità e passione, chiusi da un malinconico saluto. Poesia di grande spessore che narra di un profondo sentire e coinvolge il lettore. Complimenti, Bruno!
Felice Serino -374 Parole-: Mi piace molto quel “cavare sangue/da neo-nate parole” perché pare un invito ad usarle per quel che significano, non distorcendone il senso, come pare abitudine di singolari poeti. Belli ed intensi, come sempre, i versi dell’ottimo Felice.
Sandra greggio -*************-: Uno strepitoso aforisma, concentrato di poesia, di un ispirata Sandra. Applausi.
Francesco Soldini – 35. Tornando in città-: Un ritorno in città, mantenendo il ricordo di un fresco lago, in questi versi, zeppi di giusti gerundi, del nostro Francesco.
Alessio Romanini –Il treno ha fischiato-: Il racconto di un male del vivere, sentendosi avulso dalla realtà, reso con incredibili ossimori, secondo abitudine del nostro fantasioso Alessio.
Carlo Chionne –Ritornerà Livorno-: E noi tutti ti attendiamo in Italia, dalle belle e amate sponde, (bell’Italia, amate sponde/pur vi torno a riveder./Trema in petto e si confonde/l’alma oppressa dal piacer” come scrisse il Monti) per continuare ad applaudirti. Un caro saluto.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
1 Dicembre
1 dicembre 2020
Poesie d’esordio:
Nino Silenzi –Il mio fiume-: Un splendida immersione nella limpida natura abruzzese, tra colori e suoni, narrata con lievi e belle immagini di libellule, di pioppi e di un fiume. Poesia di circa 60 anni fa dove la già è magistrale la mano del poeta ci regala versi che preannunciano il suo malinconico guardare alla vita. Complimenti, Nino.
Poesie del giorno:
Felice Serino -373 Per volare-: La narrazione di un’immagine del “di là” sognato che conforta, muove il desiderio di potervi volare, in questi ispirati e sinteticissimi versi di Felice.
Michele Aulicino –Amami Adesso-: Un fremente monologo indirizzato a quella giovinezza (che tale era un tempo) persa nel tempo e ormai spettatrice dell’invecchiare. “Amami adesso/se ne hai il coraggio” invoca il nostro ottimo poeta, con versi dal surreale tono.
Giuseppe Stracuzzi –Cuore ferito-: La pena cui può essere soggetto un cuore, descritta con le metaforiche, significative immagini de Poeta Giuseppe, affabulatore in gran forma.
Nino Muzzi traduce Sergej Timofejev-: Di difficile interpretazione sono i versi di questo ignoto (a me, ovviamente) poeta lettone. Ma bene fa Nino a continuare a proporci questi sconosciuti interpreti della realtà che viviamo, stimolando la nostra curiosità.
Bruno Amore –Fragilità-: Un malinconico prender atto del tempo che passa, narrato con le belle e metaforiche immagini di un ispirato, bravissimo Bruno che vanno a comporre una poesia di grande bellezza.
Carlo Chionne –Thanksgiving-: Un sentito grazie, per ciò che si è ricevuto da alcune persone, in questi versi, densi d’affettuosa riconoscenza, del nostro grande Carlo.
Sandra Greggio –Rinascere-: Il desiderio di correggere gli errori che si sono fatti nella vita, narrato con questi intensi e bei versi di Sandra, che l’anafora sottolinea. Densa di poesia è la chiusa. Brava Sandra!
Laura Toffoli –Nudità nel sogno-: Immagini sognanti, per narrare un desiderio denso di sensualità, in questa poesia di grande spessore della bravissima Laura. Complimenti.
Antonia Scaligine –A che serve la sera?-: L’analisi di sentimenti pieni di malinconica tristezza che nascono a sera, narrata con le suggestive e belle immagini di una poesia di grande spessore. Complimenti, Antonia!
Salvatore Cutrupi –Torneranno le rondini-: Un laica preghiera densa di speranza, perché il mondo torni quello che ricordavamo, resa con versi dalla forte intensità emotiva. Come non associarsi all’ottimo Salvatore?
Francesco Soldini -34. Ballano-: Romantica visione del firmamento, narrata con ispirate immagini dal bravissimo Francesco cui invio un caro saluto.
Alessio Romanini –Sconfinata passione-: Io l’avrei titolata “Sconfinata mestizia” questa poesia densa di un pessimismo cosmico reso con immagini vagamente (e neanche tanto, per la verità) gotiche. Ma Alessio ama le enfasi, soprattutto quando con quelle può realizzare quei climax discendenti che sembrano essergli particolarmente confacenti. Apprezzabile il tentativo di contenere i versi entro il metro dell’endecasillabo e l’alternare delle rime nelle quartine e nelle terzine ma mi piacerebbe leggere maggiore concretezza nel racconto, maggiore logica.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
"Il mio fiume" del bravo Nino Silenzi
Con questa bella poesia d'esordio
Affresco di natura
Nella magnifica danza delle libellule
Lungo il fiume
Che eterno scorre
E raccoglie la bellezza e la purezza
Di ciò che ci offre la natura, anche i raggi di sole che sembrano spezzarsi
nell'acqua. Bellissima.
Alessio Romanini
29-30 Novembre
29 e 30 novembre 2020
Poesie d’esordio:
Lucius Schingler –Clerihews-: Umoristica, sinteticissima carrellata nella musica, nella letteratura, nel teatro e nell’inganno che rende perfetta sintesi della storia degli autori proposti.
Poesie del giorno:
Rosino Maranesi. Davanti al focolare-: Commovente racconto della madre, mentre attenta alle sue fatiche, in questi struggenti versi del grande Rosino.
quantummecchanics –Il mio bambino-: Struggente racconto di una nascita mancata che ha lasciato dentro un vuoto doloroso, in questi versi di quantum, sincopati come fossero singhiozzi.
Patrizio Spinelli – Verso l’isola che non c’è-: Didattico viaggio alla ricerca della Musa della poesia, chiuso da una lezione che è indirizzata a noi tutti ma in particolare a coloro che ritengono d’avere perso la capacità di far poesia, quando per qualche giorno l’ispirazione manca.
Carlo Tella –A te ritorno-: Una dichiarazione d’amore alla natura, resa con ispirati, poetici versi dal forte tono.
Enrico Tartagni –L’amore di dio-: Leggo questi ermetici versi di Enrico come analisi di un vivere, in attesa di un oltre dove si spera nell’amore di un dio.
Cristiano Berni –“Il Mare”-: Una romantica e bella descrizione del mare, con i suoi colori e profumi, con i suoi movimenti ed i suoi abitanti, in questi versi fortemente ispirati e densi di suggestive immagini, di Cristiano.
Felice Serino -372 L’accumulo-: Ermetica che di più non è possibile, probabilmente è, nell’intenzione del poeta, lezione su quanto effimero sia accumular ricchezze. O forse è tutt’altro.
Nino Muzzi traduce Sabine Schiffner-: Una lezione sulla natura e sulla sua bellezza, in questi versi della Schiffner, che ricordano la madre, tradotti per noi dall’infaticabile Nino.
Bruno Amore –Aiutami parola-: La difficoltà nel trovare le giuste parole per descrivere le emozioni che il viaggio nella vita ci offre, ben narrate da Bruno in questa poesia che alla parola è ispirata preghiera.
Alessio Romanini –Mare mosso-: Una metafora della vita, in questa descrizione del mare, con i suoi pericoli, i suoi scogli taglienti (che poi sono le difficoltà che si incontrano nel vivere) resa con suggestive immagini e densa di musicali allitterazioni.
Carlo Chionne –Incompiuta-: Immedesimarsi nei racconti letterari è tipico dei colti. E Carlo qui ce ne dà esempio con questo suo timore e con la sua speranza, facendoci viaggiare con la fantasia in lontane epoche fatte d’eroismi, d’amore…e di letteratura.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
28 Novembre
28 novembre 2020
Poesie d’esordio:
Gaetano Russomanno –La porta del Cuore-: Un amore sognato che si realizza al risveglio, narrato con versi che sono analisi dei propri sentimenti e divengono omaggio romantico ad una donna straordinaria.
Poesie del giorno:
Rosino Maranesi – A mia madre-: Un commosso e commovente omaggio, denso d’amore, alla madre, in questi versi descrittivi e densi di sentimento, dell’ottimo Rosino.
quantummechanics –Antropocene ed Egosauri-: Una disperata e disperante analisi di questa società, resa con significative immagini (tratte dalla scienza e dalla letteratura) che il poeta riempie di rabbia e dolore, con questi suoi versi che sono un grido d’allarme (decisamente tardivo) sul percorso compiuto dall’uomo per arrivare a quest’oggi, non avendo più né storia, né futuro, né ideali, tranne quello della sua inutile, vacua valorizzazione. Complimenti quantum!
Isabel Gide –Attesa-: Il male esistenziale del vivere, cercando d’ottenere dalla vita quello che non si potrà avere, molto bene rappresentato dai versi di Isabel.
Romano –Solo uno sguardo-: Un colpo di fulmine rimasto tale, sintetizzato dai versi di Romano.
Silvano Notari –In attesa di nuove attese-: Dunque salvifica è stata l’apparizione di una donna, che ha riportato luce là dove pareva esserci un disperante buio, in questo poetico racconto di Silvano.
Felice Serino -371 Verità-: Un non volersi rivelare, se non a chi è capace di leggere tra le sue righe, temendo di svendersi a chi non lo merita.
Nino Muzzi traduce Sylviane Dupuis-: Dopo il sacrificio di Jan Palac e le rivolte dei cecoslovacchi contro il regime comunista e l’invasione dell’URSS (sintetizzate dai primi versi della poesia della Dupuis) ecco la primavera di Praga e la “rivoluzione di velluto” che riportano la democrazia in quella terra. Intensa e bella la poesia di questa ignota poetessa svizzera che oggi Nino traduce per noi.
Bruno Amore –Acqua a catinelle.-: Il confronto tra il clima di ieri e quello di oggi, avvelenato dall’incosciente attività dell’uomo, in questi forti e bei versi descrittivi di Bruno, chiusi da un bel distico dal malinconico tono.
Carlo Chionne –Troviere-: Un tuffo nel XII-XIIImo secolo in questi significativi versi del grande Carlo, speranzoso “troviere” (da trovatore) anche del presente, con quel desiderio espresso nell’ultimo verso al quale mi associo.
Alessio Romanini –Aleggia l’alito della nebbia-: Un intensa e suggestiva descrizione della nebbia, in questi versi che bene ne descrivono gli effetti fisici e quelli sul morale.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
27 Novembre
27 novembre 2020
Poesie d’esordio:
Gianni Ruggiu –Oggi ci riprovo-: Come diceva de Coubertin l’importante è partecipare. Ed ancora più importante è provare, provare e riprovare. Come intende fare Gianni al quale do (meglio, al quale avrei dato allora) il benvenuto tra gli aspiranti dilettanti poeti.
Poesie del giorno:
Bruno Amore –Quella voglia … -: Amore e Thanatos in questi bei versi, densi di malinconia, dell’ottimo Bruno.
Enrico Tartagni –Non c’è fretta-: Suggestivo racconto del nostro andare per la via della vita, detto con belle, ispirate immagini metaforiche del bravissimo Enrico. Complimenti e concordo: non c’è fretta.
Rosino Maranesi –varie da “Occhi d’aurora”-: Gli occhi sono il soggetto attorno al quale fioriscono gli splendidi versi di Rosino. Versi tutti da ricordare e ne evidenzio quelli che più mi sembrano densi di poesia: “sorgenti di luce/per le poesie”, “a scintillar di stelle/il cielo dei tuoi occhi”, “vivono sul mare/sempre in fiore”, “Con la luce dei tuoi occhi/…/…/spazio senza tempo/poesia magica”, “e nel brillante velo/i tuoi occhi riveste”. Complimenti vivissimi, Rosino!
Antonella Frison – Lasciami il tempo-: Una preghiera, nata da un forte bisogno d’amore, resa con versi dalla forte intensità emotiva. Brava Antonella!
Felice Serino -370 Scrivi sul vento-: Un forte, poetico invito a non giudicare, in questi versi del grande Felice ispirato dal discorso della montagna di Gesù (ripreso da Matteo nel suo vangelo).
Nino Muzzi traduce Elise Turcotte-: Sempre grati a Nino per queste sue proposte di ignoti (almeno a me) poeti d’altre terre, proposte che hanno il merito di invitarci ad ampliare la nostra conoscenza del panorama letterario mondiale.
Alessio Romanini –Madrigale-: L’affresco di un panorama campestre, dove volano gazze tra suoni delle campane di un paese, reso con endecasillabi ben rimati. Non manca un accenno al dramma che sta vivendo il mondo in questi tempi, a causa di una pandemia che sta assumendo caratteristiche da fantascienza.
Carlo Chionne –Maradona e le lingue-: Omaggio ad un grande della pedata d’arte, in questi versi del nostro Carlo.
Ciro Seccia –Il Lato Opposto-: La narrazione di un innamoramento, resa con liberi versi dalla forte intensità emotiva.
Salvatore Cutrupi –Il mio vento-: Ode riconoscente a quell’amico vento, che è stato capace di liberare sogni, portati in volo d’aquiloni, ed approfondire sentimenti, con quello scompigliare dolcemente i capelli dell’amata, in questa piacevolissima poesia dal dolcissimo tono.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
26 Novembre
26 novembre 2020
Poesie d’esordio:
Francesco Rossi –La notte-: Bello questo racconto di una notte d’amore, mentre nell’aria vola il suono del respirar di un neonato. Versi che narrano della grande dolcezza che può esserci, amandosi in quell’atmosfera che con maestria descrivono. Bravo Francesco!
Poesie del giorno:
Nino Muzzi traduce Trinidad Gan-: Singolare omaggio alla poesia in questi versi della Gan, tradotti con bella maestria da Nino.
Bruno Amore –Lei & lei-: Profumo di caffè e d’amore, in questi bei versi, dal sensuale sapore, di un romantico Bruno.
Vincenzo Melino –Nell’autunno dei miei giorni-: Versi dal malinconico tono che descrivono la dolcissima, lenta decadenza della vita, come fosse un sereno autunno. Belle ed intense le immagini metaforiche che si susseguono, che dicono di una consapevole accettazione dell’andar del tempo.
Rosino Maranesi –Occhi d’aurora-: Immagini di grande suggestione e bellezza, nate dall’amorevole ricordo della madre, in questi magistrali versi di Rosino.
Felice Serino -369 Dove nasce una poesia-: La…poetica descrizione della nascita della poesia, detta con versi che di poesia sono intrisi. Particolarmente ispirata è la splendida chiusa di un superlativo Felice.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Magistrali pennellate per disegnare eterogenee emozioni. Particolarmente suggestivo il terzo haiku, che dice, evocandole, di partenze, di sogni e di pena.
Sandra Greggio –Il pettirosso-: Superba poesia che dice come l’amore possa vincere qualsiasi tipo di noia, con questi convincenti versi di Sandra.
Alessio Romanini –Limpidi fondali-: Il mutare dei tigli, stagione per stagione, narrato da Alessio con questi ispirati versi.
Silvia Trabanelli –Che ne sarà-: Il timore per la fine di un amore ispira Silvia per questi versi che bene lo narrano, dicendo di solitudine, d’ansia e di dolore.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
25 Novembre
25 novembre 2020
Poesie d’esordio:
Elisabetta Robert –Il gatto genovese-: Identificarsi con un gatto, per godere della sua libertà, è operazione perfettamente riuscita ad Elisabetta, giustamente narrata con questi suggestivi versi.
Poesie del giorno:
Felice Serino -368 Da un altrove-: Una surreale visione della vita e la curiosità per il suo dopo, resi con versi fatti d’intensa poesia.
quantummechanics –Riscopriti-: Fremente invito a riscoprirsi, per godere di un dimenticato amore, in questi sincopatici versi di quantum che nascondono qualche (guidato) acrostico.
Enrico Tartagni –Vele al vento-: Un guardare all’uomo ed alla vita con profondo pessimismo, evidente in questi amari versi di Enrico.
Nino Muzzi traduce Louise Bouchard-: Altra interessante proposta di una sconosciuta poetessa tradotta dall’infaticabile Nino. Unica osservazione: quanto più musicale (certamente non per causa di Nino) è l’originale in francese!
Marino Spadavecchia –Amo le tue ore senza tempo-: Un interminabile serie di ossimori, in definitiva, per dire amore.
Bruno Amore-Profumo di ferula, nel vento.-: Una sensualissima donna da sogno, disegnata con grande maestria dai bellissimi versi dell’ottimo, romantico Bruno. Complimenti.
Rosino Maranesi –Luna stellata sul mare-: Una suggestiva, bellissima atmosfera notturna fatta di mare, di luna e di stelle, resa con i magistrali versi di Rosino. Complimenti.
Salvatore Cutrupi –Oppure-: La narrazione di un qualcosa che è mancato, un abbraccio, un amore, resa con immagini che potrebbero essere consolatorie, non essendolo, in questi descrittivi e bei versi di Salvatore.
Alessio Romanini –Una vibrazione viva-: Con immagini piene d’enfasi (amate dal poeta) e l’uso di termini non del tutto appropriati (per esempio “diroccando” e “volitare”) questi versi narrano di un desiderio di vita che vibra amore e d’amore.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
24 Novembre
24 novembre 2020
Poesie d’esordio:
Davide Riccio –Un giorno a Procida-: Il diario sentimentale di una giornata a Procida, narrato con i prosastici versi liberi di Davide.
Poesie del giorno:
Michele Biundo –Orme-: Immagini dure per disegnare, metaforicamente, il mondo nel quale viviamo, riempiono la poesia/accusa di Michele.
Felice Serino -357 Palpiti-: Un sogno, dunque, narrato con versi ad alto contenuto di poesia del maestro Felice.
Aurelio Zucchi –Poi nulla più-: Immagini di grande effetto scenico per narrare del sogno di un risveglio in riva ad un mare all’alba, attendendo una giornata di pesca.
Un sogno, appunto, molto ben narrato dall’affabulatore Aurelio, che si conclude davanti alla solita tazza di caffè mattutina.
Davide Paglionico –Dottoretta-: Una dichiarazione d’amore a chi pare rifiutarla e, come non bastasse, si vorrebbe fare strumento di morte. Il tutto narrato da Davide con versi liberi densi di rabbia.
Arturo Guzzardi –Nell’intimo-: Meglio vivere di sogni, se l’amore non si riesce a far concreto. Questo paiono dire i versi, venati di malinconia, del nostro Arturo.
quantumecchanics –Uno qualunque-: I temi del tempo e dell’essere sinteticamente svolti, quasi come auto analisi, in questi versi di quantum.
Enrico Tartagni –Non passa ombra-.: Riflette sulla morte, Enrico, e lo narra con ermetici versi che la evocano con immagini metaforiche.
Bruno Amore –Due passi fino al bar.-: Magistrale l’attacco di questa poesia che è racconto di desideri non sopiti, nonostante “questo tempo che s’è fatto corto”. Il resto è contorno. Complimenti sempre,Bruno.
Nino Silenzi –Se tu fossi qui-: La nostalgia per la madre scomparsa ispira Nino per questi bellissimi versi che per lei sono il suo amorevole omaggio. Versi dalla forte intensità emotiva, chiusi con poesia di grande bellezza.
Rosino Maranesi –Occhi contro il cielo-: Versi come pennellate a dipingere, con bella maestria, uno scenario romantico fatto di stelle, di luna e di mare.
Alessio Romanini –Era il due novembre-: Un affresco sul giorno dei morti che porta a riflettere su quanto effimera sia la vita, in questi versi di Alessio.
Carlo Chionne –Parole-: Una saggia raccomandazione indirizzata a chi dovrebbe imparare ad usarle le parole, in questi sintetici, efficaci versi del grande Carlo.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Se tu fossi qui Madre,
bellissima poesia Nino Silenzi la vera e sola poesia che c' è in ognuno
di noi ,io mia madre l' ho persa quando ero ancora giovane senza accorgermi di
quanto fosse importante per me .Bravissimo Nino, i tuoi versi hanno colpito il
cuore e i ricordi
Bravo anche Carlo Chionne ... le parole da usare sono solo quelle dell' amore
dopo averle asciugate
Grazie a tutti,grazie caro Piero per i tuoi commenti ,non leggo da molto le
poesie di Jaqueline ,si sarà presa una pausa, ok , capita a tutti ,un caro
saluto , un abbraccio a Lorenzo
Antonia Scaligine
"Se tu fossi qui" dell'ottimo Nino Silenzi, una bella
dolce poesia
Dedicata a sua mamma, purtroppo
Venuta a mancare da un po' di tempo, dove ricorda con dolcezza
Come avrebbe avuto parole di incoraggiamento per affrontare
Le asprezze della vita. Una poesia di straordinaria sensibilità, che scorre
piacevolmente nelle parole.
Grazie Nino.
Alessio Romanini
23 Novembre
23 novembre 2020
Poesie d’esordio:
Flavio Rapetti –Vita-: Una raccomandazione per amare la vita in questi versi di Flavio.
Poesie del giorno:
Rosino Maranesi –In voli di danza-: Uno sguardo all’incanto della natura, detto con immagini dense di poesia.
Michele Biundo –Il domani e la città-: L’allontanarsi dell’uomo dalla natura narrato da questo metaforico, poetico racconto di Michele.
Felice Serino -366 In magico defluire-: La poesia che preme dentro e vuol esplodere, come lava di vulcano, descritta con i bei versi di un invidiatissimo Felice.
Cristiano Berni –“Ricordi amorosi”-: Dolcissimi, romantici ricordi che hanno unito per un idem sentire, ma che si sono sciolti nella pioggia, metafora di impedimenti insuperabili, in questo intenso poetare di Cristiano.
Nino Muzzi traduce Sonnet Mondal-: Con Nino oggi andiamo a conoscere questo poeta indiano che con i versi de “Lo straccivendolo” ci invita ad un maggiore rispetto della natura.
Renzo Montagnoli –La strada fra le stelle-: Il ricordo di una notte stellata e di un vecchio saggio sono per Renzo lo spunto per una riflessione sulla vita, sul suo senso e, soprattutto, sul suo dopo. Domande, dunque, che tutti ci poniamo senza avere risposte. Bello il suggestivo racconto da quel magistrale affabulatore poetico che è il nostro Renzo.
Santi Cardella –L’interprete dei sogni-: Un guardarsi dentro alla ricerca d’emozioni d’amore, di ricordi, narrata con magistrale (decisamente spontaneo, ottenuto dalla conoscenza) uso della metrica. Non c’è un intoppo nel leggere, scorre leggero il verso, anche per l’uso di un limpido uso della lingua. Complimenti vivissimi, Santi.
Enrico Tartagni –Il pianto del corridore-: La conclusione della corsa della vita, narrata con illuminanti metafore da un Enrico in gran spolvero.
Bruno Amore –Questa pioggia violenta-: Un cambio di stagione (per il vestire, per il tempo e per l’umore) narrato col coinvolgente e bel poetare di un meditabondo e bravissimo Bruno.
Antonia Scaligine -20 Novembre 2020-: L’ottima e sensibile Antonia, nella giornata dedicata all’infanzia, con l’uso di poetiche e belle immagini, invita i bimbi ad essere tali ed essere curiosi e festanti, c on la prudenza necessaria in questi tempi di pandemia.
Alessio Romanini –Autismo-: L’analisi del comportamento di un autistico resa con sintetico poetare dal nostro Alessio.
Sandra Greggio –Poesia d’amore-: Limpidi versi, in stile Merini, per ricordare un amore. Complimenti, Sandra!
Roberto Soldà –Tastiera autunnale-: Un bellissimo affresco sull’autunno, fatto di colori, fiori e ricordi velati di malinconia, chiuso dalla nostalgica ricerca di un profumo scomparso nel tempo, quello dell’erba appena tagliata.
Roberto sempre più si rivela convincente poeta, capace di rendere, coinvolgendo il lettore con le sue belle immagini poetiche, il suo sentire. Complimenti, Roberto!
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
21-22 Novembre
21 e 22 novembre 2020
Poesie d’esordio:
Puntilloso –Per sempre, mai.-: Una pessimistica visione del mondo e della vita, dove il male supera sempre il bene, resa con metaforiche immagini da questi versi prosastici di Puntilloso.
Poesie del giorno:
Rosino Maranesi –Nell’aurora di pace-: Versi che sono un delicato acquerello, su quel sorgere del giorno sul mare e su quei suggestivi colori dell’aurora, che rendono, per gli occhi, dolce il risveglio, donando commosso ricordo.
Michele Biundo –Come le foglie-: Una similitudine tra il cader delle foglie ed il finire dell’uomo, chiusa dall’eterna domanda, priva di risposta, sul mistero del dopo.
Marino Spadavecchia –“E tutto ritorna a splendere”-: Con significative immagini metaforiche il poeta narra di una pena d’amore per placare la quale è inutile ricorrere a smarriti (tra spini e rovi) candidi sentimenti. Solo il canto di un allodola può far tornare la luce della speranza.
Felice Serino -365 Nel sangue della parola-: Una dura metafora sulla difficoltà che c’è nel comporre poesia, resa con immagini dense, appunto, di poesia.
Enrico Tartagni –Rivoluzione, quando?-: Dura analisi e condanna del consumismo, in questi versi di Enrico che auspica radicali cambiamenti al nostro modo di vivere.
Bruno Amore –Maschera-: Versi che sono veramente intrisi di stanchezza, questi di un Bruno capace di rendere magistralmente le sue emozioni ed il suo sentire. Disperante è quella chiusa che dice dell’incapacità (o dell’inutilità) di mascherarsi, a sottolineare quella stanchezza che opprime il poeta.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Tre magistrali pennellate sul mese dei morti, sul freddo dell’inverno e sulla neve che al poeta pare donare una sensazione di solitudine.
Antonia Scaligine –Grigio novembre-: Le tristi e buie sensazioni che regala il mese di novembre ispirano Antonia per queste suoi versi densi di pessimismo, pessimismo che si estende dal giorno alla notte.
Antonio Scalas –Stanotte-: Deliziosamente romantico è quello sguardo che, inseguendo le stelle, trova la fronte della donna amata. Complimenti, Antonio!
Alessio Romanini –O Solitudine-: Un malinconico canto alla solitudine resa più odiosa se accompagnata dal silenzio.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Ciao caro Piero,
come sempre la tua analisi è perfetta
e di grande intuito e intelligenza.
L’ombra dell’immenso abete, era nel giardino
In cui vivevo da piccolo,
dove a volte amavo sedere alla sua ombra
e pensare…
Ciao a tutti i sitani e Lorenzo
Il quale permette tutto questo.
Alessio Romanini.
20 Novembre
20 novembre 2020
Poesie d’esordio:
Doriana Puglisi –Vento di foglie-: La caduta delle foglie intesa come metafora della circolarità della vita, in questi descrittivi versi, dalle belle immagini, di Doriana.
Poesie del giorno:
Bruno Amore –Il postale delle nove.-: Il ricordo di un postale (quello che più volte da bimbo vidi da una spiaggia della Sicilia) che scende verso un porto da nord est, narrato con versi densi di malinconia ispirati dalle immagini di una fredda atmosfera autunnale, “incipit al prevaler di vento tramontano”, dal nostro ottimo Bruno.
Nino Muzzi traduce Yeats –L’isola sul lago Innisfree-: Sento l’acqua nell’intimo del mio cuore, dice Yeats, in questa poesia innamorato della natura nella quale vorrebbe identificarsi. Ottima la traduzione che ce ne offre il nostro Nino, cui va il nostro grazie.
Aurelio Zucchi –Sospesi in un tempo che divora (Covid 19)-: Il dramma che stiamo vivendo ispira Aurelio per questi versi che sono un invito a guardare al cielo per trovarvi la forza di resistere a questo “tempo che divora”. Intensi e belli questi versi sui quali meditare.
Lisa Massei –Correre-: Suggestive immagini che paiono narrare di un bisogno esistenziale d’essere avulsa da questa società.
Antonio Sangervaso –la beffa degli intenti-: Una poetica dichiarazione di negativi intenti (talvolta surreali) che svanisce davanti agli occhi imploranti di un figlio, resa con versi liberi dalle forti immagini.
Rosino Maranesi –Dentro l’aurora-: Un emozione che fa pulsare gli occhi, resa con l’ottima sintesi poetica di versi che disegnano suggestivi scenari di un alba, di un mare.
Michele Biundo –Ciclo-: Pessimistica visione del vivere (per morire) narrata dai forti versi di Michele.
Felice Serino -364 Cavalli di nuvole-: Emozioni, speranze e timori giovanili, narrati con le poetiche, bellissime immagini di Felice, poeta di vaglia, dal quale abbiamo tutto da imparare.
Alessio Romanini –Il sogno proibito-: Un angoscioso, angosciante vivere, crea il desiderio di trovare serenità su di un prato ricco di margherite e viole. Misteriosa mi rimane l’ombra immensa di un abete che direbbe, secondo il poeta, verità.
Salvatore Cutrupi –Preghiere-: Il malinconico, dolcissimo ricordo della madre, in chiesa per la messa di Natale, ispira Salvatore per questi versi ricchi di un commosso sentire.
Antonia Scaligine –Fotogrammi di sogno-: Il sogno di un fatto che più volte si è ripetuto e che è rimasto dentro cuore e mente tra gli eventi più amati, narrato con accenti d’alta poesia dall’ispirata Antonia. Da ricordare versi quali “Tra le mani avevano raggi di sole”, “A fasci di luce schiamazzano i sogni”. Complimenti.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
19 Novembre
19 novembre 2020
Poesie d’esordio:
Gavino Puggioni –Nella palude-: Una durissima analisi del nostro vivere fatto di egoismi, incultura ed inciviltà in questi forti versi, vero atto d’accusa all’uomo d’oggi, di uno strepitoso Gavino.
Poesie del giorno:
Enrico Tartagni –Straniero sulla Terra, tempo di mostri fiumi di dolore…-: Pare, questa poesia di Enrico, la prosecuzione di quella di Gavino nel cui mondo il poeta vive e soffre. Anche questa è poesia/analisi dolente, in questo caso di se stesso, resa con intensi, coinvolgenti versi.
Bruno Amore –Rimembranza-: Beh, caro Bruno, mi hai commosso con questa poesia di grande spessore, nata da un sentimento profondo. Complimenti vivissimi.
Michael Santhers -Transizione-: Pennellano il tempo delle stagioni questi bei versi del grande Michael, attento e sensibile osservatore del suo passare ed inventore di fantasiose immagini che disegnano, spesso con belle ironia, costumi e vizi dell’uomo. Piacevolissimo è leggerti, caro amico. Un caro saluto.
Claudio Badalotti –Tornare da capo-: Ricominciare, dimenticando errori e pene date, in questi meditativi e bei versi (lezione di vita) dell’ottimo Claudio, profondo osservatore dell’animo umano.
Marino Spadavecchia -Haiku-: Tre mini acquerelli, a disegnare un abitudine domestica, un romantico sentire, la natura di un mese ed un avvertenza… Metrica dell’haiku zoppicante, probabilmente a causa della traduzione dallo spagnolo.
Nino Silenzi –I sogni-: Vivere di sogni e nel sogno, lasciando al dormire il compito di recuperare energie…per sognare. Questo il poetico messaggio che l’ottimo Nino ci invia con questi suoi deliziosi versi pieni di suggestive, bellissime immagini. Grazie Nino.
Rosino Maranesi –Occhi rapiti-: Un quadro, fatto con pennelli di versi intinti nell’amore, è quello che il Poeta Rosino oggi ci regala, per il nostro continuo godimento della sua eccelsa arte.
Felice Serino 363 Sillabe-: Surreale (ma fino a quanto?) descrizione del rincorrere sillabe, che poi è l’attività che impegna a fondo chi è poeta come lo è il grande Felice.
Antonio Scalas –Il suo bacio-: Deliziosa descrizione di un bacio e dei suoi effetti, in questa bellissima, romantica poesia (certamente da ricordare) resa con lievi e dolcissime immagini, di un Antonio in gran spolvero. Complimenti vivissimi, Antonio!
Alessio Romanini –Ragazzi in scooter-: Un bel dipinto nato da ricordi che portano lieve malinconia per l’allegria e le energie di tempi passati che rivivono in altri giovani, in questi liberi versi di Alessio.
Salvatore Cutrupi –Tracce-: Poesia densa di sentimento, quello che nasce dai ricordi, resa col ritmo da filastrocca degli ottonari, perfettamente usati. Complimenti, Salvatore.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
1 DIO E DINTORNI
Caro Carlo,
come ateo dichiarato tu con Dio, la religione e i preti ci combatti
ma Dio lo incontri continuamente
Sandro
"Nella palude", poesia d'esordio di Gavino Puggioni:
attualissima, ora più che mai; davvero un'analisi molto lucida e profonda,
complimenti. Penso riguardi davvero tutti, chi più chi meno.
"I sogni" di Nino Silenzi: poesia veramente suggestiva, con immagini mistiche
molto belle. Anche a me piace vivere e sognare di giorno, caro Nino.
"Occhi rapiti" di Rosino Maranesi: poesia concisa con una serie d'immagini
efficaci e suggestive, complimenti.
Un saluto a tutti.
Simone Magli
" Un pacco rifiutato" di Ben Tartamo
Bella poesia, forte il contenuto,
Mi ha colpito molto. Bella, una bella poesia ispirata.
Alessio Romanini
"I sogni" dell'ottimo Nino Silenzi
Una stupenda riflessiva
Poesia
Sui sogni che si fanno realmente
Nella vita per le meravigliose
Cose che ci offre,qui descritte
Con belle immagini, per finire
Dormendo nei sogni dell'inconscio
Che qui
I sogni non sono sempre così
Belli. Scritta con uno stile cristallino.
Complimenti Nino.
Alessio Romanini
18 Novembre
18 novembre 2020
Poesie d’esordio:
Salvatore Presti –L’amore-: Narra dell’innamoramento Salvatore e intreccia versi romantici e ispirati.
Poesie del giorno:
Nino Muzzi traduce Serge Gainsbourg-: Versi che paiono (e probabilmente sono) il testo di una canzone del Gainsbourg (come dimenticare la suggestiva, sensuale “Je t’aime moi non plus/comme la vague irrésolu” cantata dalla strepitosa Birkin?) puntualmente tradotti per noi dal nostro Nino.
quantummechanics –Attesa-: Metafora del viaggio nella vita, in questo bel racconto/confessione, dal malinconico tono, di quantum.
Enrico Tartagni –Autunno nel bosco-: Enrico compone quello che pare un malinconico arazzo di due stagioni fredde, che freddo portano al cuore, con questa prosa ricca di poetiche, suggestive immagini. Au revoire printemps, è la chiusa, assieme a Renoir.
Bruno Amore –Il giorno dei morti-: Suggestiva descrizione della giornata dedicata a chi ci ha lasciato, in questi versi che bene evidenziano la malinconia dei ricordi, chiusi da un atto di fede e speranza.
Rosino Maranesi –Dentro la natura-: Gli occhi sono il soggetto principale che spesso ricorre in queste bellissime poesie che Rosino ha dedicato alla madre. Versi di grande bellezza che oggi cantano la natura con la sua musica e la sua poesia.
Felice Serino -362 La slavina-: Il drammatico racconto della tragedia di Rigopiano in questi intensi versi di Felice.
Sandra Greggio –Il vecchio e il bambino-: Lo svolgersi della vita in questo bell’acquerello dell’ottima Sandra.
Carlo Chionni –Anima mundi-: Pirandelliano è Carlo, in questo suo fare la spesa, sentendosi … uno nessuno e centomila.
Alessio Romanini –Poesia pandemia-: E come non concordare con Alessio, per questo suo forte invito, ai governanti dello Stato e delle regioni, a porre la massima attenzione alla gestione di scuola e sanità, nella drammatica esperienza che stiamo vivendo?
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
7 Novembre
17 novembre 2020
Poesie d’esordio:
Patrizia Prestano –Il quadro-: Il dipinto di una persona amata che, nel sogno, si anima, esce dalla tela e trova la libertà, in questi intensi, suggestivi versi che paiono dichiarazione d’amore e di speranzosa attesa di un miracolo.
Poesie del giorno:
Felice Serino -361 L’impronta-: Suggestive e belle immagini di impossibile interpretazione.
Cristiano Berni –“Perlustrazione di un’anima”-: Con una poesia, resa col prevalente ritmo degli ottonari, Cristiano narra di un suo guardare al mondo, avendone una lirica, positiva visione dal sapore di fiaba.
Michael Santhers –Ruderi-: Una terra abbandonata, dopo che, con duri sacrifici (“fune tra i denti e fango nelle unghia” dice il poeta per definirli) vi si è costruita una casa, divenuta rudere in abbandono. Ed i versi narrano, con forte intensità emotiva, il ritorno a quella terra, a quella casa divenuta dolente ricordo.
Claudio Badalotti –Al di là del sole-: Malinconica riflessione sul “vivere per morire” in questi bei versi che Claudio chiude con la speranza ci sia un “al di là dl sole”.
Enrico Tartagni –Ere-: Affascinante viaggio nel tempo del Signore (che pulirà le scorie della storia, dice il poeta) in questo racconto ricco di fantasiose immagini che mi pare non assolva, in definitiva, il comportamento dell’uomo.
Di particolare interesse, in aggiunta e chiusa di tutta la composizione, è quel richiamo che Enrico fa alle palafitte di Ravenna che in effetti sono casoni abusivi (ma storicamente giustificati dalla pesca) sui canali del ravennate. Complimenti, Enrico.
Bruno Amore –Figlia di …-: “minimi spiragli di certezza” che divengono sorprendente delusione amara che ti lascia dondolante “ sui piedi come una campana” in questa deliziosa poesia di un (forse) disincantato ma (certamente) deluso Bruno. Bravo come sempre, però.
Rosino Maranesi –Nel silenzio dell’alba-: La suggestione che ha il ricordo degli occhi della madre ispira Rosino per questi malinconici, bellissimi versi, densi d’amore.
Alessi Romanini –Ignavi-: Indifferenti alla vita ed agli altri, dunque, così sono descritti certi personaggi dai versi di Alessio.
Sandra Greggio –Il tappeto volante-: Un sogno di libertà descritto da Sandra con la bella immagine metaforica di un tappeto di autunnali foglie rosse.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Ciao Jac, spero che vada tutto bene.
La tua assenza si fa sentire, sia per
L’ottima qualità delle tue poesie
E il tuo intelligente commentare le
Nostre poesie, con passione.
A presto.
Alessio Romanini
15 Novembre
15 novembre 2020
Poesie d’esordio:
Gerardo Pozzi –Le abbiamo prese-: Un forte bisogno d’ubriacarsi, analizzando, disperati, il mondo nel quale viviamo, narrato con un turbinio di immagini accusatorie dell’immoralità, della mancanza di principi, degli egoismi che lo pervadono, in questa poesia di Gerardo di grande suggestione.
Poesie del giorno:
Rosino Maranesi –Nella magica luce-: Versi, dedicati amorevolmente alla madre, che descrivono, con fiabesche immagini, dei ninnoli da lei amati.
Felice Serino -359 Estasi-: Con questi versi dalla forte intensità emotiva, mi pare che il poeta descriva lo stato d’animo di S. Paolo, nel momento della sua condanna a morte.
Aurelio Zucchi –Vorrei ancora io dormire-: Uno stato d’animo intriso di malinconia ispira questi limpidi versi che narrano anche di insofferenza all’allegria di bimbi rumorosi.
quantummechanics –Parole e vita-: Lunga considerazione sul termine “bio” che pare non essere gradito al poeta. Quel 98, più volte citato, che potrebbero essere i mattoni base per la vita di tutto ciò che esiste, a me fa venire in mente la percentuale di genoma umano che c’è negli scimpanzé. quantum inizia questa sua lunga composizione con una riflessione su vita e morte, per poi puntare il dito su quegli scienziati che traducono i termini chimica e fisica in bio e, a seguire, chiude con un esperienza sua personale…decisamente bio.
Sandra Greggio –Pensami-: Sono un’intensa richiesta d’amore questi ispirati di versi di una romantica Sandra che in questi inviti vede la ricetta per ritrovare la libertà e riconciliarsi con la vita.
Carlo Chionne –The united colors of Toscany-: Penso farei anche io l’esiliato nel caso la Toscana divenisse verde (di bile) leghista.
Ma non posso non considerare che la strada che porta al sole delle Alpi è stata aperta dallo sfasciacarrozze gigliato Matteo Renzi. Confidiamo nei toscani, allora, sperando.
Alessio Romanini –Allegrezza da non dimenticare-: Gli odori che caratterizzano le stagioni, qui bene elencati dal nostro Alessio, sensibile ed attento osservatore della natura e, vista la chiusa della composizione, anche attento analista di se stesso e del suo sentire.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
14 Novembre
14 novembre 2020
Poesie d’esordio:
Paolo Pomato –Pensieri-: Si vive anche di ricordi. Pare dicano questo gli intensi versi di Paolo che i pensieri esaminano e catalogano per tipo d’emozione che fanno nascere.
Poesie del giorno:
Nino Muzzi traduce André Schinkel-: Una lunga serie di metafore per significare il guardare alla vita con qualche apprensione. E sempre grazie a Nino per questa sua opera di diffusione di ignoti poeti del mondo.
Rosino Maranesi –Le tue bamboline-: Un tema costante nelle superlative poesie che Rosino ha dedicato alla madre sono gli occhi. Specchio dell’anima, comunicatori, al di là delle parole, di sentimenti e, quelli della madre, indimenticabili. Applausi.
Felice Serino -358 Un’ala d’angelo-: Pennellano acquerello i versi di Felice ed oggi disegnano un benvenuto al mondo, reso da un angelo ad una nuova vita.
Cristiano Berni –“Cuore”-: Ode al cuore, nobile muscolo motore della vita e dei sentimenti, in questi ispirati versi di Cristiano che ne narrano nascita e fine.
Alvaro Brunello –Olezzo d’acqua di fiori-: Surreale analisi di un vivere, resa con fantasiose, suggestive immagini.
Corrado Cioci –Fabbro-: Una similitudine tra il lavoro di un fabbro e quello di un poeta (entrambi dalla grezza materia traggono il bello, l’uno dal ferro, l’altro dalla carta ed entrambi con fatica) in questi versi di Corrado che, come sua abitudine, sono pieni di riferimenti mitologici (Efesto, Prometeo) ed hanno un piacevole tono d’antan, adeguato al tema.
Claudio Badalotti –Musica del pensiero-: La ricerca di un bene assoluto, usando mezzi (la musica, il tatto, il canto) che non potranno mai raggiungerlo, appunto asintotici, narrato con i bei versi di un riflessivo e bravissimo Claudio.
Davide Paglionico –Emigrando-: Una separazione dolorosa (da emigrato appunto) detta con i versi densi di pena di Davide.
Enrico Tartagni –Jacqueline-: Delicato omaggio alla nostra Jacqueline, al quale mi associo, incantato da quella Parigi da lei amata, così ben descritta in questi bei versi di Enrico.
Ed a Jac, ovunque sia, un caro saluto e l’invito a ritornare al più presto tra noi. Ci manca la sua cultura, la sua fantasia, la sua passione. A presto, Jac ed un complimento ad Enrico per questa sua ispirata poesia.
Alessio Romanini –Rimembranze ossidate-: Ricordi decisamente malinconici sono quelli che il poeta vorrebbe “Nascondere nel sudario di rime”. E così li canta Alessio, con la sua perenne mestizia.
Sandra Greggio –Pensieri in prosa poetica-: Il racconto di una soddisfacente esperienza professionale ed un dolcissimo ricordo del padre, in questi istintivi, prosastici versi dell’ottima Sandra.
Antonio Scalas –Andrò-: Il bisogno d’uscire dalla noia che può donare il vivere, espresso con questo desiderio di mare, di mistero e d’amore, narrato con i bei versi di Antonio.
Carlo Chionne -Chierici e laici-: La drastica (e probabilmente molto giustificata) decisione del grande papa Francesco di ridurre allo strato laico infedeli cardinali ispira Carlo per questa sapida osservazione.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
12-13 Novembre
12 e 13 novembre 2020
Poesie d’esordio:
Cristiano Poletti –Strada e storia-: Una lunga riflessione sul tempo che viviamo, sul proprio esservi inserito, sulla storia, sulla gente, sul futuro che ci attende, camminando nella strade di Padova, in questa prosastica poesia di Cristiano.
Poesie del giorno:
Bruno Amore –Un altro domani-: Un giorno come un altro, con la stessa indifferenza della gente ma con la speranza d’avere impegni diversi, per rompere la monotonia dei tempi che si ripetono. Questo narrano i bei versi di Bruno, velati d’una esistenziale noia.
Giuseppe Stracuzzi –Fisicità-: Un bell’esempio di poesia ermetica che pare descrivere le sensazioni che ci assalgono in questa stagione malata per un vendicativo virus. All’uomo necessita il conforto di una carezza, afferma il poeta ed io concordo con lui
Nino Muzzi traduce Henning Ahrens-: Singolare racconto di un surreale rito più o meno pagano. In Wiki, per dire della produzione di questo autore si usano frasi tipo: realismo magico, letteratura fantastica, iperrealismo onirico. Letta la traduzione dell’ottimo Nino come non concordare?
Michael Santhers –Cipressi-: E riecco l’incomparabile Michael che, col suo acuto senso dell’umorismo, oggi definisce i cipressi e ce ne regala spassose immagini ricche di humor… e di verità. “Antenne biliose”, “dame di compagnia per i morti”, “vedette di allerta”, “verdi in ogni stagione/a simbolo d’umanità/malvagia mai cambia” ecc. a dimostrazione che il nostro, oltre ad essere un acuto osservatore delle realtà che ci circondano, filosofeggia magistralmente. Complimenti, Michael.
Carlo Festa -2020-: Guardiamoci dentro, siamo tolleranti e rispettosi dell’altro. Questa pare la lezione che questo bisestile anno ci ha inviato e che ispira Carlo per questi suoi versi che lezione morale contengono.
quantummechanics –Bipedi-: Saggia riflessione del poeta sull’andare a più gambe dell’uomo, a seconda dell’età, riflessione che ricorda l’enigma della crudele sfinge che Edipo sciolse. Ma quantum va oltre il semplice giochino ed invita il lettore ad altro (e più difficile) esercizio: conosci te stesso, afferma, e torna alla mente lo stesso invito inciso sulla porta del tempio d’Apollo a Delfi.
Rosino Maranesi –I tuoi occhi liberi-: Commovente omaggio alla madre, reso con versi densi d’amore.
Felice Serino -357 I sogni alla deriva-: Bellissima descrizione, densa di poesia, del passaggio all’oltremondano, narrata come fosse un affascinante sogno.
Enrico Tartagni –a spasso con la mia amica che dell’eternità non so che farmene-: “abbiamo musiche da ascoltare canzoni da cantare”, “quindi si amica mia abbiamo questa meta/quella di non perderci mai…” Così Enrico sceglie tra amica ed eternità, pragmaticamente l’amica/amante e lo narra con questa lunga, romantica serie di belle immagini romantiche.
Carlo Chionne –Selfy-: Vecchio? Meglio direi stagionato brillante giovane. E, per averne la prova provata, invito tutti a cliccare sul link per godere dell’arte di questo nostro prezioso amico.
Luigi Preziuso –E’ veramente dura-: Lezione di vita e di religiosità in questi intensi versi dell’amico Luigi.
Salvatore Cutrupi –Seconda ondata-: Un silenzio carico di tensione è quello cui siamo obbligati dalla pandemia che avvolge il mondo. E Salvatore lo narra e lo disegna con i suoi descrittivi e bei versi chiusi da un atto di fede.
Alessio Romanini –Monte Prana-: Suggestiva descrizione di un monte delle Apuane, resa da un poeta innamorato della sua terra. Bella l’intuizione poetica che c’è in quel “sfiorato da starnuti di neve” ma per me incomprensibile il verso di chiusura.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Vorrei ringraziare di cuore
Piero Colonna Romano,
Che con grande intelligenza E passione ogni giorno Commenta ed interpreta le
nostre
Poesie,cosa non così semplice e scontata, che implica anche un impegno. Grazie.
Grazie anche alla brava Jac
Che si sente il peso della sua mancanza nell'azzurro
Con il suo portare e commentare.
Sperando che torni presto a deliziarci con la sua viva passione.
Alessio Romanini
10-11 Novembre
11 novembre 2020
Poesie d’esordio:
Marianna Poerio –Lolita-: Il perfetto ritratto di una sensuale minorenne, invidia per le donne d’ogni età, reso con la maestria dei versi di Marianna.
Poesie del giorno:
Enrico Tartagni –Il volo di Icaro-: Con poesia di grande spessore Enrico esprime il suo desiderio di conoscenza. Un desiderio che non si limita a ciò che ci circonda ma supera il mondano, guardando al cielo. Un cielo dove un sole che abbaglia e, così come fuse la cera delle ali di Icaro, rischia di accecare (negare quindi il conoscere) e confondere.
Bruno Amore –Via nel vento.-: Il bisogno di fuggire dalla realtà in cui viviamo, sognando, ispira Bruno per questi intensi e bei versi, ricchi di suggestive immagini. Poesia di notevole valore è questa regalataci da un ottimo poeta da imitare.
Critsiano Berni –“In nuce”-: Il pensiero di quel che ci può riservare il futuro ispira Cristiano per questi versi che sono espressione di un esistenziale malessere, regalato dal vivere non capendone il senso.
Giuseppe Stracuzzi –In mezzo al gelo-: Ermetici versi che evocano, con grande maestria, i viaggi della disperazione, alla ricerca di una vita più degna, cui da troppo tempo stiamo assistendo inermi.
Nino Muzzi traduce Ror Wolf-: Non conosco questo poeta tedesco, quindi ricorro a Wiki per informazioni e vi trovo questa illuminante frase: “I testi di Wolf spesso iniziano in semplici situazioni della vita quotidiana, cambiando bruscamente in grottesco in una combinazione di aspetti comici e orribili.” Sempre grato a Nino per il suo indefesso lavoro di ricerca e traduzione, meritoriamente tendente a farci conoscere altre realtà poetiche sparse nel mondo.
Marino Spadavecchia- All’umana posterità-: Di difficile interpretazione è questo racconto di Marino. Pare sia la confessione di un essere mitologico, nato da Venere e da un' Arpia, dal bel viso e dal dolce canto. Peccato che abbia cuore di iena (beh se un genitore è Arpia…).
Rosino Maranesi –Tempo senza orario-: Anche in questi versi (grazie alla spiegazione che Rosino ha dato sulla precedente poesia) leggo un commosso ricordo/omaggio alla madre, reso con i magistrali versi di un grande della poesia.
Felice Serino -356 A specchio di cielo-: Omaggio a Dino Campana al quale mi associo.
Alessio Romanini –Nei campi Elisi-: Bellissime immagini, delizioso acquerello, pur velate di grande malinconia, in questi versi di Alessio che esprimono il desiderio di ritrovarsi, al di là della vita, assieme a nobili anime.
Carlo Chionne –Poeta pop-: Divertissement, reso con rimati versi, di uno spiritoso Carlo.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Un vivo ringraziamento al nostro esimio Proff. e grande
Vate Lorenzo, che mi permette di stare in questo meraviglioso Olimpo
azzurro, circondato da grandi poeti, che al loro cospetto, io non sono altro che
un modesto amante dei versi in rima.
Oltre che salutare l'Illustre Proff. Saluto tutti i sitani e un saluto
particolare all'amico Piero Colonna Romano.
Luigi Preziuso
9 Novembre
9 novembre 2020
Poesie d’esordio:
Irene Pizzimenti –Le altalene della luna-: Un romantico guardare alla luna e subirne le suggestioni, narrato con immagini del tono della fiaba dalla bravissima Irene.
Poesie del giorno:
Fausto Beretta –Piuma d’angelo-: Il ricordo di un rassicurante, amorevole gesto narrato con ottima sintesi poetica dal bravissimo Fausto.
Enrico Tartagni –Virus-: “ho nuotato in mari oceani acque della morte/stanotte” così Enrico narra, con questi forti versi, centrali in un poesia di notevole spessore, dell’angosciante sensazione che genera la pandemia.
quantummechanics –Chissà-: Il misterioso fascino della nascita della vita ispira quantum per questi coinvolgenti versi.
Bruno Amore –Chiedimi dl cuore.-: L’amore, dunque, quello che travalica il corpo ed infiamma cuore e mente, è l’offerta di un romantico Bruno, detta con la maestria dei suoi bei versi.
Cristiano Berni –“Questo….”-: Tempo fa scrissi una poesia intitolata “L’incantamento”, oggi è esattamente quel che narrano i versi di un Cristiano, incantato dalla bellezza cui invia questa intensa dichiarazione d’amore.
Santi Cardella –Il licantropo-: Con la perfezione di un sonetto scespiriano ecco Santi che narra un suo sentire, e ci incanta, questo grande della poesia, per la capacità che ha di coniugare tecnica (perfetta) e sentimento, per creare poesie di notevole spessore. Complimenti, Santi, assieme ad un caro saluto.
Giuseppe Stracuzzi –Autunno- Un delizioso affresco su questa stagione, della quale l’ottimo Giuseppe sa cogliere le espressioni più dolci, rendendole con ottimo poetare.
Rosino Maranesi –I tuoi occhi nascenti-: Commovente ed intenso ricordo/omaggio alla madre, reso con la maestria dei versi di questo grande della poesia che è Rosino. Complimenti vivissimi. Chapeau!
Felice Serino -355 Delta-: Suggestive immagine a comporre un ermetica poesia, probabilmente evocante l’esistenziale angoscia che possono regalare immensi spazi e la rassegnazione per un’ineluttabile solitudine.
Carlo Chionne –A Joe Biden-: Non posso fare a meno di concordare in tutto, ma proprio in tutto, con questo omaggio al nuovo presidente USA, reso dal grande Carlo che, a ragione, può sperare.
Antonio Scalas –La sua foto-: Poetica raccomandazione per una vita da vivere serenamente, anche ripercorrendo dolci ricordi, resa con i bei versi di un a poesia che ha, per magistrale chiusa, un lampo d’alto lirismo. (da “Col chiarore della luna/ alla fine). Complimenti, Antonio.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
8 Novembre
8 novembre 2020
Poesie d’esordio:
Pisikke –“Perché noi”-: Il desiderio (meglio, il bisogno) di trovare il giusto equilibrio nel rapporto d’amore espresso con intenso poetare da Pisikke che , a margine, di quel rapporto fa la cronaca.
Poesie del giorno:
Mariaraffaella Cascone –L’infinito-: Benvenuta nell’azzurro, Mariaraffaella. Belli questi versi che esprimono alla perfezione lo stato d’animo del poeta immerso nella natura, mentre l’infinito gli esplode dentro.
Fausto Beretta –Ospedale e cielo azzurro-: Il forte desiderio di lasciare quella stanza di degenza, espresso con versi d’alto lirismo da un ispirato, bravissimo, Fausto. Commovente e superlativa e la chiusa con quel “e scintillii di stelle e sogni/dimenticati a casa propria.”. Complimenti vivissimi, Fausto, e bentornato.
Enrico Tartagni -…nell’azzurro…-: Rime, baci e schiocchi di scintille, tutte “inverate” dal clic di un pc, strumento lontanissimo dall’essere freddo assemblaggio di plastiche, microcip e galeotte tastiere, in questa narrazione magistrale di Enrico.
quantummechanics –Pertugi-: Scientifici guardoni siamo ed usiamo pertugi per indagare, per nascere, per amare. Questo afferma quantum, con i suoi versi dal didattico tono.
Bruno Amore –Ah quanto vorrei…-: Un sensuale movimento scatena la fantasia del nostro magnifico Bruno che, con questi versi, esprime il desiderio di leggere a fondo nell’anima della maliziosa. Per trovarvi amore. Complimenti, Bruno, per come sai coinvolgere il lettore, comunicando alla perfezione tue emozioni.
Rosino Maranesi –Dal sole al riparo-: Non vuole rinunciare, il poeta, a quelle emozioni che regala la notte col suo suggestivo buio dalle note gotiche, e lo racconta con questi ispirati, intensi versi.
Felice Serino -354 Chi può dire-: Beh, qui abbondano i “ragazzi degli anni 60” quelli agitati da grovigli freudiani ed anche quelli che, più pragmaticamente, fecero la più grande rivoluzione culturale del 20mo secolo e gradiranno questi bei versi dell’ottimo Felice.
Alessio Romanini –Sentire vergogna-: L’animo sensibile del poeta non consente che approcci delicati all’amore, per una sorta di rispetto e di pudore. Questo confessa il nostro Alessio con qiesti suoi limpidi versi.
Carlo Chionne –Improduttivo-: Beh se tu ti senti improduttivo noi che saremmo? Buone e meritate passeggiate, caro Carlo, con o senza nipoti.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
7 Novembre
7 novembre 2020
Poesie d’esordio:
Antonio Pisano –Corto Circuito-: “ombre notturne e fantasmi mentali” è un verso che bene descrive un profondo malessere esistenziale che deriva dal pensiero della morte e dalla perdita di un amore (o viceversa). Stato d’animo molto ben descritto dalla narrazione che ne rende Antonio, con questa intensa poesia.
Poesie del giorno:
Felice Serino -353 Spalliera d’aria-: Suggestive immagini (che dicono di levità ed abbandono) a formare un ermetica poesia che evoca un trascendente Dio.
Fausto Beretta –Mattino all’ospedale-: Le sensazioni che può provare un malato, al risveglio mattutino quando un raggio di sole illumina la stanza, bene descritta dai versi dell’ottimo Fausto.
Renzo Montagnoli –Gente di paese II-: E’ un maestro, l’ottimo Renzo, nel disegnare ricordi di paese e di paesani, usando versi limpidi ma pieni di sentimento. Ed il modo in cui narra di quel prete e di quell’idiota del villaggio mi hanno fatto ricordare l’atmosfera che si respira leggendo Spoon River. Deliziosa poesia di un bravissimo poeta che merita complimenti ed un applauso.
Nino Muzzi traduce Paul Celan-: Conosco Celan e la poesia (il suo capolavoro) che Nino traduce per noi. Poesia che narra dell’orrore dei campi nazisti (dove la madre del poeta, ebreo come lei e come il padre, fu fucilata) ricorrendo a metafore ed ossimori (su tutti il primo “Nero latte”, a significarne l’assenza nel nutrimento dei condannati al martirio). Poesia che sarebbe da stampare in prima pagina nelle antologie di tutte le scuole italiane, così, tanto per educare i giovani alla uguale dignità che c’è in qualsiasi etnia. Mi ha sempre impressionato il parallelismo che c’è nella sua fine con quella di Primo Levi (entrambi suicidi) così come c’è concordanza tra i due nell’impossibilità dichiarata dal Levi di riuscire a descrivere l’orrore dei lager, ed essere creduti, ed il ritiro di Todesfuge per non farla diventare una specie di alibi assolutorio per i tedeschi (la poesia era scritta in tedesco infatti). Grazie Nino per avere proposto tutto questo, in un tempo in cui pare che la memoria di quel che accadde sia ormai scolorata.
Enrico Tartagni –Screensaver.-: Paiono un indovinello tratto dalla settimana enigmistica questi versi di Enrico. Forse il poeta vede lo screensaver come fosse un sigillo all’attività di una vita, di una giornata, di un tempo. Ma forse intende altro.
Nino Silenzi –Erma-: Un freddo, immobile guardare alla vita (dal vago suono leopardiano è quella siepe) suscitando timori (inquietante erma, persino per gli animali) ma, della vita, capendo il senso. Leggo così i magistrali versi di Nino il cui titolo mi ha fatto fare un tuffo nella storia antica (antichissima) a rivedere lo scandalo delle erme, la lotta tra oligarchi e democratici, la fine politica di Alcibiade e forse anche la morte di Socrate. Un titolo. Cos’è la poesia!
Marino Spadavecchia –Dimmi Amore a chi chiedo la mie poesie e le mie notti insonni-: Nonostante che “nella mia vita è già buio senza rimedio” scoppio ancora d’amore e di desiderio. Questo afferma Marino con questi suoi veri densi di passione.
Rosino Maranesi .In lontananza il buio-: La suggestiva, bellissima descrizione di una serata passata al bar con amici, mentre il cielo diventa sempre più scuro, in questa magistrale narrazione del grande Rosino.
Antonia Scaligine –La voce della Divina e del Divino-: Lo sgomento per quel che ci circonda, le falsità, gli egoismi, le ingiustizie, la pandemia che pare punizione biblica, induce Antonia a rileggere il Libro Divino, fonte di insegnamenti morali, dimenticati in questo ex bel paese. Ed ecco Sordello con la sua imprecazione, Ugolino con la sua disperazione ed il disperante timore di non più uscir per riveder le stelle, in questi significativi versi della nostra Antonia.
Luigi Preziuso –A u t u n n o -: L’istintivo rimare di Luigi è evidente in questi bei versi che bene descrivono scene di questo autunno incipiente, preludio al freddo inverno. Un caro saluto, Luigi.
Alessio Romanini –O Nettuno-: Invocazione al dio del mare perché anneghi il dolore (lacrime, malinconia, tedio, cordoglio) che ci avvolge e salvi la purezza dei bimbi. Questo il tema bene svolto da Alessio con i suoi intensi versi.
Un grazie di cuore all’amico Luigi per le condoglianze inviatemi.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
“Erma” del bravissimo Nino Silenzi
Una poesia su cui riflettere, a tratti ermetica
Con questa marmorea statua a mezzo busto
Che ricorda alle madri inquietate che alla fine della
Vita c’è la morte, mentre giustamente i bimbi
Nell’età spensierata non si accorgono dell’Erma.
Complimenti Nino, grande bella poesia.
Alessio Romanini
6 Novembre
Poesie d'esordio
Rigurgito
Un remake o semplicemente sulla scia di Numb dei Linkin Park. Un tono accusatorio contro chi non accetta la vera personalità della poetessa. Spiacente ma io sono così. Chiusa che sottolinea la volontà di essere se stessa. Grazie.
Angelica Piras
Alla luce del vino
La notte è un richiamo continuo per il poeta che ne vede i bagliori ma anche le nefandezze. Stavolta la notte s’incipria con le non forme, poi si da al vino che aiuta la mente a scomporsi. Grazie.
Rosino Maranesi
352
Non domandiamo
Probabilmente, tentando di tradurre, è una incertezza che comanda sul vivere dell’artista, tanto da chiedersi se vi siano delle fondamenta almeno in amore. Grazie.
Felice Serino
Remota antica casa
Una romantica gotica descrizione di una casa … con annesse le ombre che l'hanno vissuta, bagliori lunari e qualità descrittiva eccellente. Grazie.
quantummechanics
In ospedale, dopo intervento
Ricordi di un intervento si uniscono ai ricordi di nuovi amici conosciuti in ospedale. L'amicizia può nascere ovunque. Lo spirito di un uomo positivo che “rema la sua barca” nonostante certi difficili giorni. Grazie.
Fausto Beretta
Alla memoria di Gigi Proietti
Un poema che inneggia la grandezza dello scomparso Gigi Proietti. Gioie e dolori ma soprattutto il volto umano che ha lasciato un vuoto nel mondo artistico. Grazie.
Corrado cioci
Gatti in autunno
anarchici al dolore
ambulanti d'atmosfere
Un ritratto fiabesco,. ironico e fantasioso. Gatti come icone di libertà e anarchia. Gatti metafore d’astuzia. Un mondo animale in cui le fusa e le coccole velano delle trappole. Grazie.
Michael Santhers
Desiderio
Molto bella questa piccola poesia che inneggia al cielo sereno. Grazie.
Annamaria Gargano
Laghi azzurri
La parte iniziale è angelica mentre la parte finale una dichiarazione passionale e “animalesca” – l'anima artistica della donna esplode attraverso la poesia per dichiarare un amore fortemente passionale. Grazie.
Eleonora Segreto
Neri di pece
Occhi neri che esprimono l'amore profondo cui la poetessa dona la propria anima di donna. Grazie.
Eleonora Pozzuoli
-66-
Un amore che mente. Una lunga attesa per essere libero e l’angoscia che attanaglia il poeta è una sorta di capestro di cui egli vuole liberarsi. La traccia di disperazione è ancora fresca. Grazie.
Marino Spadavecchia
Team Poetry’s Dream
Venezuela-Italia
E canto i morti miei
Armando legato al passato. al canto dei ricordi e alla visione del nonno. Voci lontane che gli bisbigliano all'orecchio mentre lui guarda la sua terra, il suo cielo azzurro. Grazie.
Armando Santoro
La maschera
Bellissima chiusa in questo poema di “ribellione” ad una storia che non merita le vite umane. Una pulizia di atmosfere pesanti e malate. Sandra ci aiuta a sperare come sempre. Costruisce con l'anima un futuro migliore … importante che la Primavera aspetti. Grazie
Dobbiamo riprenderci la primavera
che ci hanno rubato.
Basta che lei ci aspetti.
12 Agosto 2020
Sandra Greggio
"My soul on news"
Un'anima in blues che canta … che ispira il poeta e lo innalza. Grazie.
Ben Tartamo
La guerra del Covid si arma di colori e solitudine
Una prosa sui fatti attuali del Covid, una storica parla della storia? Possibile. Come fu la Grande Guerra ora la Pandemia coinvolge mortalmente il Pianeta. Dove andremo a finire? Chi vincerà la guerra? Tristi notizie per l’uomo che ancora la combatte. Brava Antonia. Grazie.
Antonia Scaligine
Barbaglio
Un poema “leggero” nonostante quel peso del Silenzio e del Tempo che inghiottono la mente, ma la visione del mare libera in todo l'anima emozionata del nostro bravo poeta. Grazie.
Alessio Romanini
Ringrazio il nostro Magister Lorenzo per la sua generosa ospitalità e per il faticoso lavoro che svolge per consentire a tutti noi di "Poetare". Un saluto di stima e ammirazione al Vate Piero Romano Colonna che ha il merito di farci da oracolo in un Tempio dove splende sempre il sole. Grazie ai sitani che partecipano coi loro commenti, preziosi, sensibili e mirati. Buon Poetare a tutti.
Jacqueline
6 novembre 2020
Poesie d’esordio:
Angelica Piras –Rigurgito-: Non essere valutata per quel che si è, la sensazione d’essere emarginata, sono ispirazione per questi duri versi accusatori, chiusi da una malinconica rassegnazione.
Poesie del giorno:
Rosino Maranesi –Alla luce del vino-: Si vive di notte, paiono dire questi versi del grande Rosino, chiusi dal timore che nel giorno che la segue “torna il buio e la mente/in cristalli s’infrange”.
Felice Serino 352 - Non domandiamo-: Decisamente questi ermetici versi, che disegnano suggestive immagini, evocano un malessere esistenziale per quella difficoltà che c’è nel conoscersi e nel non sapere cosa sia amore.
quantummechanics –Remota antica casa-: Il ricordo di un’antica casa dove si è vissuti, narrato con versi che, con grande maestria, sanno renderne l’atmosfera di un tempo, rimpiangendola. Complimenti quamtum, per la capacità comunicativa di questa poesia di grande spessore.
Fausto Beretta –In ospedale, dopo intervento-: Poetica sintesi, resa con limpidi versi, di un sentire amicizia e conforto in una situazione di dolore che ha reso necessario un ricovero ospedaliero. Lieto che tu ne sia uscito guarito, caro Fausto, un cordiale saluto.
Corrado Cioci –Alla memoria di Gigi Proietti-: Commosso omaggio ad un grande artista, reso con versi che ne disegnano la storia e dicono del dolore per questa insostituibile perdita.
Michael Santhers –Gatti in autunno-: Mi è mancata la tua ironia, le invenzione surreali di cui riempi il tuo poetare, caro Michael. Ed oggi ritrovo tutto questo in questo “affresco” sui gatti. “baffi a frecce d’astuzia”, “coda a parentesi d’enigma”, “fuse a trappola di coccole”. Sì, ci sei tutto. Grazie per questo ritorno che mi auguro non sia casuale. Un caro saluto.
Annamaria Gargano –Desiderio-: Un concentrato d’alta poesia in questi pochi, bellissimi versi della bravissima Annamaria.
Eleonora Segreto –Laghi azzurri-: Wow! Esplicita dichiarazione d’amore e di desiderio, resa in forma di poesia dai liberi, forti versi.
Eleonora Pozzuoli –Neri di pece-: Poesia intrisa di sensualità, forse espressa in maniera più discreta della precedente ma, come l’altra, decisamente esplicita.
Marino Spadavecchia –Mescolo il groviglio dei miei sogni infranti-: Un amore che pare imposto e non gradito, narrato da questi versi, disegnanti suggestive immagini, che dicono pentimento, rifiuto e speranza di solitudine.
Sandra Greggio –La maschera-: La maschera, l’allegria fasulla, l’obbligatorio guardarsi dentro e la speranza che ritornino tempi migliori e serene primavere, in questi versi dalla forte intensità della nostra Sandra.
Antonia Scaligine –La guerra del Covid si arma di colori e solitudine-: Riflette sulla pandemia e la confronta con una vera guerra, la nostra Antonietta, ed i suoi versi divengono spunto di riflessione sul nostro comportarci nel vivere questo dramma che resterà nella storia dell’umanità. Sottolineo, di questa intensa composizione, l’amarezza di quel “La guerra al virus non è riuscita ad unirci/anzi, solamente sempre più a dividerci” grazie a politici indegni che usano quanto accade quale propaganda per acquisire consensi dagli imbecilli.
Alessio Romanini –Barbaglio-: La visione del mare affascina il poeta e gli ispira versi che, simili a lievi pennellate, dipingono paesaggio ed emozioni, rese in questa poesia ricca di pathos.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
Caro amico Piero apprendo in ritardo del triste momento
che hai dovuto superare,
mi spiace immensamente. Ti faccio le mie sentite condoglianze, altre parole sono
superflue.
Un grande grazie per i bei commenti alle mie modeste poesie.
Luigi Preziuso
5 Novembre
5 novembre 2020
Poesie d’esordio:
Pier Vittorio Pinnola- Poetare-: I temi che ispirano la poesia di Pier Vittorio, qui poeticamente elencati in bella poesia che pare programma e sintesi degli scritti del poeta, resi con una bella serie di endecasillabi senza una sbavatura. Bravo!
Poesie del giorno:
Rosino Maranesi –All’alba-: Cupa e triste è l’atmosfera che questa poesia disegna, atmosfera nella quale si consumano mercenari amori privi di sentimento, all’inizio di una giornata che pare priva di speranza. Non brilla d’ottimismo il nostro Rosino, ma forse, guardando a questo mondo, ci sono pochi motivi per essere ottimisti.
Felice Serino -351 L’essenza-: E’ un senso di smarrimento, per un sentirsi estranei a questo mondo, ispira Felice per questi versi magistralmente ermetici.
Claudio Badalotti –Tornare da capo-: Una poetica analisi di quell’andare a capo che, pur chiudendo un discorso (di una strofa per esempio) apre ad altre visioni, narra d’altri orizzonti. E Claudio su questa considerazione filosofeggia con bella maestria.
quantummechanics –Rincorro-: Un sintetico, poetico, narrare d’illusioni in questi convincenti versi dell’ottimo quantum.
Bruno Amore –Miseria ladra-: Già, proprio miseria ladra è la giusta imprecazione guardando a questo mondo denso di ingiustizie, ipocrisia, violenze, tutte a danno dei più deboli. “Vorrei coi miei coprir gli altrui lamenti”, dice il poeta, rifacendosi ad un opera lirica della quale non ricordo il nome, con gesto di grande generosità, e poi, analizzando amaramente quel che ci circonda, si affida, sconsolatamente, a quel che detterà il governo del tempo.
Alessio Romanini –Spensierato albeggiare-: Poesia densa d’ottimismo, di quell’ottimismo che può donarci il mare con i suoi profumi e le sue suggestioni. Così narra un suo stato d’animo il nostro Alessio col suo tipico poetare.
Sandra Greggio -Incomprensione-: L’indifferenza è la peggiore condanna che può derivarci da chi ci sta accanto. E Sandra grida la sua pena con questi forti versi accusatori.
Carlo Chionne –America first. America last-: Io lo chiamerei disgustoso lo spettacolo che Trump sta dando al mondo. Ma tant’è, dalle nostre parti c’è chi, sull’obbligatoria mascherina, di quel losco personaggio auspica la vittoria, muovendo a ben altro disgusto. Ciao Carlo. Un abbraccio.
Jacqueline Miu –Spiritoso insano-: Un sogno ad occhi aperti, prima di quelli ad occhi chiusi, narrato da questa preziosa affabulatrice che è la nostra Jac. E con lei viaggiamo in atmosfere gotiche, in letteratura d’alti cieli, narrati con la superlativa fantasia di uno spirito sanissimo che sa come deliziarci con i suoi scritti. Ovvi, convinti applausi.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
Un breve messaggio solo per dire grazie, breve
parolina, ma tanto, tanto piena di gratitudine e di gentilezza, di tanto in
tanto, o forse sempre, bisogna scriverla e gridarla, grazie!
come fa Jacqueline alla fine di ogni suo bellissimo commento. Grazie! Grazie
Piero ,grazie Jacqueline, grazie perché siete sempre prodighi di belle parole,
grazie perché siamo qui, nel grande sito di Lorenzo che non finirò mai di
ringraziare con un abbraccio virtuale che è ormai diventato abituale, usuale
Antonia Scaligine
4 Novembre
La canzone della Tempesta
Amore è tempesta e questa forza, questa dinamicità crea nel poeta forze che lo spingono a un vivere poetico esaltante. Una tempesta che travolge.
S. Pietrosanti
"Questa pioggia"
Fantasiosa e s’incastra bene con il bisogno che abbiamo oggi di “respiro” almeno nell’immaginario. Splendido lo scodinzolare … se v’è l’impossibilità dell’abbraccio. Grazie.
Marino Spadavecchia
Turbamenti
Col calmo di una passione sopita … il poeta ci regala i venti d’ardore che ancora si fanno sentire nei ricordi. Armando è un belligero dell’amore e per esso si confida, si disarma e s’immagina di potere ancora riprendere … qualcosa di andato perduto. Grazie.
Armando Santoro
In luci senza sole
I vizi, la degenerazione e ogni perversione che si conclama tale è bandita dal cuore e dalla natura del nostro grande Rosino che scrive nel suo pionieristico “viaggio poetico” con passione tale da svelare i dettagli di questi malanni moderni. Grazie.
Rosino Maranesi
350
Nulla si perde
Io penso a un Mallarmè da modernariato, un Byron ma senza stoicismo o furore, a un Ezra che si combina bene con la fede nella parola scorazzata … non fosse così ermetico, fantasticamente ermetico penserei ancora più lontano … grazie.
Felice Serino
Sei qui
Bella. Intensa. Grazie.
quantummechanics
Dimmi...
Enrico costruisce sulla speranza i suoi mille dilemmi … l'uomo si trasforma in poeta e diventa una creatura che vede alto, vede una luce positiva e la condivide con noi. Grazie.
enrico tartagni
Il monumento che non c’è.
Siamo noi quel monumento. I milioni di poeti, di pittori o di artisti. Bruno ricorda il prezzo della creatività sempre mal pagata ma che ha generosamente nutrito per migliaia di anni i cuori degli uomini. Sempre stupende le sue poesie. Grazie.
Bruno Amore [br1]
Puoi...
Il silenzio è angosciante per il nostro Poeta. Soprattutto quando il poeta è un musico, un affezionato alle armonie, ai rumori della natura. Grazie.
Alessio Romanini
La nuova stagione
La stagione silente … bellissimi versi. Sandra incide nella carne della storia questa nuova grande triste verità. Abitudine che si sta prendendo bei pezzi della vita di tutti noi. Grazie.
Sandra Greggio
Differenze
Salvatore è come un lago cheto, il suo descrivere, il suo poetare non è mai violento o invasivo ma sfiora le menti dei lettori, li invita a meditare su se stessi e questo è attributo di un grande talento.
Salvatore Cutrupi
Angeli in camice bianco
Una poesia che ringrazia tutti gli operatori ospedalieri che in questo periodo di Pandemia vedono la morte e spesso ne restano vittime. Sono questi soccorritori che oggi salvano l'Umanità. Plausi.
Luigi Preziuso
A Gigi Proietti
Vidi al Manzoni di Milano il Cyrano col Grande Gigi. Due ore e mezzo ma lui sapeva recitare come nessuno mai … allora era giovane e m’innamorai di questo attore completo, innocente e spesso ironico con se stesso. Abbiamo perduto un genio. Riposi in Pace. Grazie.
Carlo Chionne
Ringrazio il nostro Magister Lorenzo per la sua generosa ospitalità e per il
faticoso lavoro che svolge per consentire a tutti noi di "Poetare". Un saluto di
stima e ammirazione al Vate Piero Romano Colonna che ha il merito di farci da
oracolo in un Tempio dove splende sempre il sole. Grazie ai sitani che
partecipano coi loro commenti, preziosi, sensibili e mirati. Buon Poetare a
tutti.
Jacqueline
4 novembre 2020
Poesie d’esordio:
S. Pietrosanti –La canzone della Tempesta-: Immagini di grande suggestione, nate dalla fantasia del poeta, per dipingere una specie di pagano sentire un temporale. Temporale che può essere metafora di un sentire, forse d’amore. Notevole è questa poesia costruita con liberi versi di grande forza espressiva.
Poesie del giorno:
Marino Spadavecchia –“Questa pioggia”-: Benvenuto nell’azzurro, Marino! Non è male l’idea di scodinzolare, visto che la pandemia impedisce l’abbracciarsi. Il poeta ha messo in poesia quel che una marea di gente fa con certi politici. Comunque complimenti per la fantasia.
Rosino Maranesi –In luci senza sole-: Gli effetti del vizio descritti con versi che, con grande forza, lo condannano, sin dal titolo.
Felice Serino 350 -Nulla si perde-: Ed ancora versi fortemente ermetici che mi pare evochino un giudizio morale per chi di sé s’innamora, prevedendone condanna “varcato che avrai il muro del tempo”. Ma forse il poeta d’altro parlava ed io ricordo Ungaretti con quel che disse dei versi di Mallarmé.
quantummechanics –Sei qui-: La leggo come una potente dichiarazione d’amore, resa con magistrale sintesi.
Enrico Tartagni –Dimmi…-: Ed anche Enrico dichiara amore e speranza, con questo suo bel poetare nato da forte sentimento.
Bruno Amore –Il monumento che non c’è-: Bruno auspica un monumento alla creatività dell’uomo e le rende omaggio con questi suoi bei versi riassuntivi della storia di crescita dell’umanità.
Jacqueline Miu –avanti avanti avanti-: Grazie di cuore, Jacqueline, per avermi dedicato questa bellissima poesia che è un incitamento fatto all’uomo per superare le pene che la vita può regalargli, detta con l’inconfondibile stile della grande Jac.
Alessio Romanini –Puoi…-: Uguale destino ha l’uomo, comunque viva la sua vita. Questo dicono i versi di un riflessivo, rassegnato Alessio.
Sandra Greggio –La nuova stagione-: Bella la descrizione dell’autunno che incombe, dalla quale poi genera filosofica riflessione sul tempo della vita e su i suoi cambiamenti.
Salvatore Cutrupi –Differenze-: Già, rileggersi e rivedersi nei versi è pratica che credo sia di tutti i poeti. Io lo faccio e mi accade di non riconoscermi. Strano effetto, forse dovuto ad una tarda età della quale sarebbe bene cominciare a prendere atto. Le tue poesie mi sono sempre piaciute per quel tono pacato di dirle, per quelle immagini sempre pulite, per quei versi limpidi. Complimenti, Salvatore, assieme ad un caro saluto ed un grazie per la vicinanza che mi hai dimostrato con le tue condoglianze.
Luigi Preziuso –Angeli in camice bianco-: Giusto riconoscimento di un professionale, umanissimo modo d’essere di medici, infermieri ed inservienti, modo d’essere che ha salvato la vita a Luigi, come a numerosissimi altri malati (e non solo di covid 19).
Caro Luigi apprendo da questi tuoi versi quel che ti è accaduto e sono lieto della positiva conclusione della tua degenza. Bentornato nell’azzurro, quindi, restando in attesa di altre tue espressioni poetiche. Un caro saluto.
Carlo Chionne –A Gigi Proietti-: Omaggio ad un grande artista (forse l’ultimo di cui avremo ricordo) detto col bel poetare del grande Carlo, al quale mi associo.
Caro Carlo, un grazie di cuore per le parole che mi hai dedicato nella triste occasione che ho vissuto. Già, Padova, resta un gran bel ricordo che spero, un giorno, poter rivivere. Nel frattempo un forte abbraccio e a presto.
Ed un grazie di cuore anche all’ottimo Claudio per le belle parole che ieri ha voluto dedicarmi, assieme ad un caro saluto.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
Caro Piero, come stai. Ho letto la tua bella
poesia segnalatami da Sandra Greggio. Ti ho lasciato un commento servendomi di
quella pochezza che le nostre parole possono suggerirci in quelle circostanze.
Coraggio, sono passaggi che fanno parte di certi momenti della nostra vita. Un
abbraccio come quello del primo nostro e, per ora ultimo incontro, quando ci
vedemmo a Padova insieme a Lorenzo che qui saluto. Un grazie e un saluto anche
alla bravissima e disponibile Jacqueline Miu, senza dimenticare tutti i poeti
del sito che, sempre, tanta compagnia ci fanno.(C. Chionne).
Caro Piero, mi unisco a
Jacqueline e agli amici di poetare per esprimerti la mia vicinanza in
questo particolare momento con un forte abbraccio e con tutto il mio
affetto.
Claudio Badalotti
Ho letto e riletto il commento di Jacqueline M.
sulla poesia IL MIO GIORNO di Sandra Greggio e per quanto abbia fatto, non sono
riuscito a dire qualcosa di diverso e soprattutto di meglio. Aggiungere unna
sola parola, mi sarebbe sembrato di rovinare il commento, ma soprattutto
sciupare una bella, riuscita e sincera poesia. (C. Chionne).
3 Novembre
3 novembre 2020
Poesie d’esordio:
Mimma Pietrangeli –La mia micetta nera-: Un dialogo/monologo, con una gatta non più randagia cui si dona amore, è una scusa anche per l’analisi di una difficile situazione familiare. C’è molta spontaneità in questi versi di Mimma, grazie all’uso del romanesco.
Poesie del giorno:
Bruno Amore –alla dolce compagna-: Per me è difficile trovare parole adeguate per commentare questi commoventi , bellissimi versi, per niente modesti. Ne trovo una sola : grazie Bruno.
Nino Muzzi traduce Alice Oswald-: Chiaramente queste mosche sono metaforica rappresentazione di un’umanità allo sbando. La nostra. E sempre grazie a Nino per questa sua indefessa attività culturale che amplia la nostra conoscenza ad ignoti, attuali poeti di vaglia.
Carlo Festa –Convivere-: Per Carlo questa pandemia è una lezione per l’uomo, un po’ la metafora di un attesa, l’attesa del dopo al quale, secondo il poeta, bisogna fideisticamente prepararci. Intensi e belli sono questi versi, ispirati dalla drammatica situazione che stiamo vivendo.
Alessandro Cancian –Monocuore-: L’analisi di un disperato vivere, privo di meta, reso con significative e belle immagini metaforiche. Una per tutte: “Piloti ciechi di un vascello fantasma/a secco tra le secche della monotonia,”. Complimenti, Alessandro, per come hai saputo rendere, poeticamente, un’esistenziale pena.
Cristiano Berni –“Giovane sognatore”-: Bravo, Cristiano, giovane sognatore. Hai ben descritto sogni ed illusioni dei poeti, dei visionari, degli ottimisti, dei romantici…e degli illusi.
Rosino Maranesi –In meteora muore-: Decisamente ermetici questi bellissimi versi che evocano un pessimistico guardare alla vita ed a se stesso, mentre si spegne l’alba per dar vita ad un giorno privo di luce. Così Rosino ci regala altro luminoso esempio di grande poesia moderna. Complimenti vivissimi.
Felice Serino -349 Levante-: Intenso omaggio ad un grande della Chiesa e del pensiero cristiano, pensiero che ha ispirato la sua opera e che l’attuale papa Francesco ha fatto proprio.
quantummechanics –Son fiero-: Intensi e bei versi che dicono di quanto ci si possa sentire vivi sognando, commettendo errori, avendo dubbi.
Enrico Tartagni –Clinamen-: Esistenziale riflessione filosofico scientifica su quell’andare della vita (in libera caduta verticale fino a quando qualcosa non la devierà verso la non vita) resa da un riflessivo poeta che indaga sul perché della conoscenza, sul perché dei ricordi, sul perché del mutare delle stagioni (che s’urtano e poi muoiono, appunto esempio di clinamen) senza trovare risposta.
Carlo Chionne –Don Nesi-: Commosso omaggio ad un altro grande prete il cui spirito pare essersi incarnato nel grande papa Francesco, reso con i magistrali versi, densi d’amore, dell’ottimo Carlo.
Jacqueline Miu –I dannati-: Due temi svolti con la fantasia descrittiva della grande Jac: l’amore , unica ancora di salvezza della vita, cui il poeta dedica questi intensi versi :“ma non conosco miseria umana più grande del non amare”. E la funesta pandemia che obbliga a lontananze tristissime che ispirano questi versi alla nostra Jac: “vivo recluso e dannato dentro una casa su una strada con altre/persone/che vivere è senza darsi un abbraccio”. E così leggere la nostra, oggi vagamente rassegnata, è, come sempre, grande piacere.
Alessio Romanini –Rimpiangeremo-: Un rimpianto per ciò che poteva essere e non è stato, narrato con limpidi versi da Alessio.
Sandra Greggio –Il vialetto di casa-: Il risveglio della natura (bene narrato dai versi di Sandra) deve muoverci all’ottimismo, vivendolo quale futuro risveglio delle nostre speranze su un luminoso futuro nel dopo pandemia.
Antonia Scaligine -.Il giorno del passaggio-: Riflette sulla vita e sul suo finire, la nostra Antonia, e lo fa con bei versi densi di fede, in questo giorno di commemorazione.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
Poesie d'esordio
La mia micetta nera
Una poesia che di banale ha ben poco o nulla. Un cuore d'artista che parla di sé e del suo riscatto sulle agonie. Un destino comune di comunione con questo animale, una ricetta di amore e di perdono verso chi ha fatto al cuore dei componenti di quella famiglia “del male”. Splendida la preghiera per “ore di Paradiso”. Molto sentita e profonda. Complimenti. Grazie.
Mimma Pietrangeli
Mosche
Interessante scelta r spunto di conversazione. Piccoli pensieri … diventano pensieri enormi e persino la “sporcizia” …oh quante cose si possono dire e costruire sulla sporcizia. Tutto splendidamente offerto dal nostro Nino Muzzi che celebra scelte di classe, di cultura e fantasiose, cose di cui abbiamo bisogno per rinnovarci come artisti e letterati. Grazie Nino.
Alice Oswald traduzione di Nino Muzzi
Speranza
Qui emerge non più l’uomo pragmatico, il guerriero della luce ma l'uomo spirituale, il poeta del cuore e dei sensi. Splendida chiusa. Grazie.
… e a dare amor nessuno si vergogni.
Armando Santoro
Convivere
Giornata di poemi particolari con versi degni di fare storia. Leggo il poema di Carlo Festa e a un certo punto … nel finale, mi fermo. Mi rendo conto che poeti si è proprio nel sangue, qualunque traccia si affronti. Complimenti per la chiusa … per i versi che illuminano nel modo in cui solo gli artisti saprebbero fare. Grazie.
degni di nota:
perché quando apriamo gli occhi entriamo nel mondo,
quando li chiudiamo entriamo nell'eternità.
Carlo Festa
Monocuore
Esistenzialista fino quasi al finale, dove la poetica diventa generosa, con piccola treccia romantica e ironica. Le chiuse dei poemi di oggi sono fenomenali, dono inatteso direi. Bravo l'artista.Grazie.
Degni di nota:
Cambiammo rotta, ma la tua era diversa
io me che accorsi che eri ormai già via;
adesso vivo tra marosi e monsoni
e mi son dato alla pirateria.
Alessandro Cancian
"Giovane sognatore"
Anafora che incrocia il desiderio di restare un sognatore. Un cammino che il Poeta vede solo attraverso l'amore. Grazie.
Cristiano Berni
In meteora muore
Malinconica e tormentata questa poesia in cui le albe in qualche modo non trionfano sulla tempesta che anima il poeta. Grandi costruzioni ermetiche da snodare e al lettore il compito di trovare almeno un capo del filo. Grazie.
Rosino Maranesi
349
Levante
Una emancipazione filosofica quella del citato “David Maria Turoldo” il quale si offrì al dialogo senza preconcetti e convinto antifascista. Felice nel suo ermetismo sintetico – comunica come dovrebbe avvenire una possibile resurrezione, o almeno è quello che io ho inteso. Grazie.
Felice Serino
Tramonto al Camposanto di Bettona
Una riflessione per chi porta fiori al cimitero, per quelli che non si abituano all’idea di avere perduto per sempre i propri cari. Grazie.
Armando Bettozzi
Son fiero
Bellissima questa poesia (anche se non lunga) sul profondo fallire umano che nutre la conoscenza, la voglia di intraprendere nuovi orizzonti e sognare imprese fallibili ma tutte necessarie a nutrire l’animo dell’uomo. Grazie.
quantummechanics
Clinamen
Quello che il cuore chiede, il cuore ottiene. Enrico plausi. E’ un poema da vertigini, da rileggere e soprattutto battagliero. Piaciuto e lo rileggerò. Grazie.
enrico tartagni
Don Nesi
Un poema a questo Don che Carlo celebra per le sue doti umane, altruiste e benevole. Grazie.
Carlo Chionne
Rimpiangeremo
Poema sui rimpianti che avremo e sulle cose che si possono fare ora. Il tempo perduto ritorna nella poetica di Alessio che ci ammonisce con delicatezza, come solo lui sa fare. Grazie.
Alessio Romanini
Il vialetto di casa
Sempre positiva e speranzosa la nostra Poetessa che ci regala questo tributo al Poeta Carlo Chionne e a un Tempo migliore che cancellerà la Pandemia e noi non vediamo l'ora. Le sue riflessioni sono centrate sull’attimo di sconforto, facilmente cancellabile dalla speranza che la nostra ottima autrice ha in abbondanza. Grazie.
(dedicata a Carlo Chionne)
13 Marzo 2020
Sandra Greggio
Il giorno del passaggio
il mistico colloquio col Tu infinito. Plausi Antonia. Il poema si concentra sulla giornata della memoria ai nostri defunti ma ci sono passaggi che valgono per tutti noi … Splenda scelta di versi. Grazie.
Antonia Scaligine
"Libero"
Poema di anafore e per la prima volta ermetico. Gli ultimi versi per me molti difficili … Libero affronto il cerbero … così potrò amare … Grazie.
Ben Tartamo
Ringrazio il nostro Magister Lorenzo per la sua generosa ospitalità e per il faticoso lavoro che svolge per consentire a tutti noi di "Poetare". Un saluto di stima e ammirazione al Vate Piero Romano Colonna che ha il merito di farci da oracolo in un Tempio dove splende sempre il sole. Grazie ai sitani che partecipano coi loro commenti, preziosi, sensibili e mirati. Buon Poetare a tutti.
Jacqueline
1-2 Novembre
Caro Piero
so che le parole non sono una grande cura ma io ti offro un bicchiere
di buon vino in cui vedere la nostra amicizia e il legame che si crea anche
in un mondo virtuale come questo. Ti sia forte il cuore e la volontà ma in
caso contrario _ non esitare di chiedere di esserci per te poiché sei parte
della nostra vita. Ogni sincero bene e un abbraccio con cui alleviare la
pena. Siamo per te.
Jacqueline
2 novembre 2020
Carissimi
Sandra, Jacqueline ed Alessio, mi hanno commosso le vostre bellissime parole
e vi ho sentiti particolarmente vicini in questo che per me è un triste
momento di vita. Grazie di cuore, cari amici, assieme ad un forte abbraccio.
Piero
A Piero Romano Colonna
Caro Piero, ti sono vicina in ogni forma umana possibile. Le mie parole vuote a confronto del tuo soffrire ma comprendo pienamente il vuoto e il dolore, smisurati.
Ti posso dire con grande umiltà che non sei solo. Le mie mani, le nostre
mani ti abbracciano poeta, uomo, anima e spirito. Ti abbracciano forte e
silenziosamente come è giusto che sia in questo triste momento. Ti posso
dire che il lascito di quella “grande donna” è un Vate. tu troppo modesto
per pensarlo, noi troppo piccoli per farlo sapere al mondo ma Lei ha
forgiato la tua mente e noi siamo qui perché siamo grati a lei in primis poi
a te. In qualunque momento, chiamaci intorno a te, anche i fari hanno
bisogno di una “lampadina” di tanto in tanto e sia l’amore che hai per i
tuoi cari, per la vita, per questa famiglia (di sitani) _ siano i nostri
spiriti tutti a sorreggerti amico caro. Un grande abbraccio come quello che
rompe quasi le costole. Con affetto e stima
Miu J
Poesie d'esordio
Ancora un giro
Battagliero e fedele a uno spirito contemplativo, un poema che indaga l’irreale in cui si muove a suo agio e da cui prendono spunto questi versi. La morte è così lontana dal poeta da non potergli impedire di avere continuamente sete, curiosità e forza di sognare. Grazie.
Tommaso Piemontese
Un Nuovo Mondo dipende da me...ma anche da te! Cioè, da noi!
Mo va là, non ci penso nemmeno...io...
non dell'eternità con i suoi appigli …
Non v’è corona che non si pieghi alla Morte, poema molto pessimistico, molto profondo e molto ermetico. E’ leggermente cambiata la poetica di Enrico, prima molto più conciliante col lettore _ ora i suoi messaggi in bottiglia sono vere profezie, scritte con grande talento. Grazie.
enrico tartagni
Elucubrando
Ingredienti imprescindibili la vita, eros e thanatos … in sintesi ciò che nutre il cuore e lo spirito di un uomo fino alla sua fine. Bruno incide sul foglio bianco, sempre con quella eleganza che gli è attributo, pensiero che condividiamo pienamente. Grazie.
Bruno Amore [br1]
Vita
Un quadro denso di vitalità, colori Flora e Fauna che si abbracciano per il diletto del lettore. Armando ci regala queste piccole ma indispensabili per il pianeta, per il nostro bisogno di vivere sapendo che oltre il cemento ci sono scoperte naturalistiche dipinte, narrate in versi con grande maestria. Grazie.
Armando Santoro
La verità
«Se il vero è ciò che è fondato, allora il fondamento non è né vero né falso» Wittgenstein. Verità reale o verità formale? Conseguenze di un profondo pensare dando alla parola verità il necessario numero di domande e dubbi che ne elevano l’importanza nella vita. Grazie.
Carlo Festa
Il sole come al solito s'alzò
Poeta il cui tumulto accentua la “fase tempestosa e disagiata” … onda che lo travolge una immensità lo ignora. Grazie.
Rosino Maranesi
348
Nella pienezza
Spirituale questa congiunzione al dopo angelico la cui forma asessuata s’intende “una sorta di perfezione”. Un raggiungimento di pace totale nell’aspirazione poetica dell’artista. Grazie.
Felice Serino
Senza fine
Una ode alla sua amata. Questo canto poetico che non deve mai avere fine. Romantico e sentimentale senza alcuna ombra nelle sue parole, armando innalza con grande vertice l’Amore. Grazie.
Armando Bettozzi
L'eco del buio
Il poeta trascrive il malessere che viviamo oggi, nonostante la bellezza autunnale la storia parla di morti e malati di Covid, parla di uomini come animali prigionieri nelle case. E’ questa la vita che abbiamo voluto per noi e per i nostri figli? Grazie.
Salvatore Cutrupi
Monoteismi
Pilastro dell’Apocalisse questa Pandemia biblico – storica? probabile. Quale volontà umana potrebbe opporsi a tale vendetta? Che gli Dei si siano messi d’accordo per una volta per punirci? Possibile. Grazie.
Carlo Chionne
Il respiro di un brivido
Naufrago nel proprio costato e smarrito, questo è lo stato attuale del nostro poeta. Questo malanno che lo ha condotto al mutamento è colpevole del brivido d’amore però che lui nasconde nel cuore … forse non tutto è perduto. Grazie.
Alessio Romanini
Il mio giorno
Raccontata con grande spirito questa intima poesia che parla del risveglio (in tanti aspetti) della nostra artista. L’alba è una congiunzione positiva tra anima e luce ed è proprio la luce che governa totalmente la poetica della nostra ottima Sandra. Grazie.
Sandra Greggio
Ringrazio il nostro magnifico Magister Lorenzo che mi ospita nel Tempio Azzurro di cui ha innalzato i pilastri. Sono vicina con stima al caro Piero Romano Colonna per la cui mamma innalzo sommersa e dolce preghiera. Grazie ai sitani che commentano, è un invito grazioso quello che inoltro a partecipare alla vita e ai commenti delle opere del sito. Buon Poetare a tutti.
Jacqueline
1 e 2 novembre 2020
Poesie d’esordio:
Tommaso Piemontese –Ancora un giro-: Un momento che trascende il reale, quasi come fosse sogno, raccontato con i descrittivi versi di Tommaso che allontanano il pensiero dalla morte, esorcizzandola.
Poesie del giorno:
Enrico Tartagni –E costruiamo un altro nuovo Mondo-: Semplicemente incomprensibile. Poesia che forse è l’algoritmo per la costruzione di un nuovo mondo, meno (o più, a scelta) caotico dell’attuale,
Bruno Amore –Elucubrando-: Presa d’atto delle essenziali componenti della vita, eros e thanatos, che ci accompagnano durante il nostro tempo, fino alla sua conclusione, narrata col bel poetare di Bruno.
Carlo Festa –La verità-: Dunque la vera verità, quella che si teme e si rifiuta, in questi didattici versi di Carlo. Per la verità, appunto, io preferisco la tesi di Schopenhauer sull’impossibilità di una verità vera.
Rosino Maranesi –Il sole come al solito s’alzò-: Versi che evocano un malessere esistenziale, probabilmente nato dalla scarsa considerazione che il poeta ritiene si possa avere di lui e, forse di se stesso. “Si sbaglio corrigetimi”, come disse un papa tempo fa.
Felice Serino -348 Nella pienezza-: Versi da interpretare teologicamente, sono questi di Felice che invoca il suo angelo (lo abbiamo tutti, narra la fede) e anela, quando verrà il tempo, di riunificarsi (attenzione, non di unificarsi ma di riunificarsi, evidentemente dopo una separazione) in unica entità.
Salvatore Cutrupi –L’eco del buio-: Si alza forte un lamento sull’inutilità di questa vita, da questi forti versi, densi di pessimismo, del sensibile Salvatore, versi che credo ispirati dal periodo di pandemia che stiamo vivendo.
Carlo Chionne –Monoteismi-: Dunque il virus che ci opprime nascerebbe, secondo il grande Carlo, da una congiura tra Jahvè, Dio ed Allah, per punire l’umanità per la scarsa attenzione nei loro confronti. Maledizione biblico/coranica, dunque, undicesima piaga sull’uomo, dalla quale non è chiaro se e quando ne usciremo. Armageddon?
Jacqueline Miu –Londra Kamasutra-: “Lascia stare i pensieri fatti di dolcezza/nevica come non mai…sulle mie fiamme” chiude questo splendido tourbillon di immagini storiche e letterarie. Si inseguono Bolena e Keats, cani bagnati e un pensoso Tamigi, pescatori di ostriche e un grosso tacchino, Byron nudo mentre Shelley annega, lesbiche regine e il caffè di Nero (only black coffee? Mi chieste stupito un barman, anni fa a Londra) in una surreale corsa…verso l’amore. Sempre complimenti, Jac.
Alessio Romanini –Il respiro di un brivido-: La confessione d’un essere, un’auto analisi approfondita resa con versi a rime abbracciate (o in crociate) resa di difficile lettura da una fantasiosa composizione sintattica delle strofe.
Sandra Greggio –Il mio giorno-: Gli sbandamenti che può regalare un brusco risveglio, e la loro soluzione, ben narrati da questi autobiografici versi della nostra Sandra.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Desidero esprimere la mia vicinanza a Piero Colonna per
il lutto che lo ha colpito e, nel contempo, complimentarmi con lui per la
bellissima poesia che ha scritto. Mi piace immaginare che la Mamma sia felice di
questo ricordo. E felici noi, che possiamo godere della sua bravura. Grazie
Sandra Greggio
Condoglianze all'ottimo Piero Colonna Romano, per la dolorosa scomparsa. Non
potevi rendere omaggio in maniera più meravigliosa
Con questa bella poesia dedicata a tua mamma.
Alessio Romanini
31 Ottobre
Poesie d'esordio
Cieli
La libertà sopra i nostri occhi e non poterla afferrare. Una indifferenza cosmica in questo poema di Franco Picini. Grazie.
Franco Picini
Autunno
Sinuoso e delicato come una danza di foglia in autunno. La malinconia è spazzata via dalla speranza di rinascita con una prossima primavera. Grazie.
quantummechanics
Il Povero ed il suo amico di un attimo...
Mistico, autunnale, rigorosamente umano questo incontro che suggella un patto di amicizia “ultraterreno”. Fiabesco quanto basta per demolire l'atmosfera di una città priva di sentimenti. Il tema umano è sempre a cuore del nostro artista che continua il suo progetto di condivisione. Grazie.
enrico tartagni
Non ti uccidere
Un insegnamento poetico ma soprattutto umano. Poeta a noi ignoto che si capacità a blandire il gesto di un possibile suicida. L’invito alla vita è ripetuto, è fortemente enunciato e Nino si impegna come noi mai a portarci letture interessanti, profonde, ottimamente tradotte. Grazie Nino.
Paul Hoover traduzione di Nino Muzzi
Il mare tra le dita.
Leggere i poemi di Bruno è come guardare al cielo in attesa che gli occhi scoprano una stellina. Stella che s’imbastisce al tuo corpo e irradia in modo alieno la tua coscienza - questo passaggio di “luce” si legge fortemente nei poemi di Bruno Amore. Oggi è il mare … domani qualunque altra cosa. Titolo e corpo del poema, sono un invito alla lettura umana e profonda, quella che vede con gli occhi del cuore “certe cose”. Grazie.
resto a contare le conchiglie e sento
diventare più stretto il firmamento.
Bruno Amore [br1]
Pandemia
L'invito civico a preservare la salute, indossando mascherina, guanti … in questo periodo di Pandemia. Una severità doverosa verso chi “se ne frega” mettendo in pericolo le vite d'altri. Grazie.
Armando Santoro
Oblio
Il desiderio dell'ignoto è colpevole di tutte le tensioni umane, dello stato febbricitante e portico che incita l'uomo a tradursi in emozioni. Nino è molto di più. La sua anima, il suo spirito è fragile ed è proprio l'accettazione di questa fragilità che lo accende nel petto e lo sprona al desio di altro e altro ancora. Scoperte casuali, pionieristiche che nascondo quando talora … ecco la pura poesia. Nino è il nostro “slow hand” della letteratura. Un Eric Clapton delicato, mai selvatico, mai dispotico con la Musa. Il suo scrivere è un aquilone che ha bisogno solo di poco alito di vento “lettura” per innalzarsi. Plausi caro amico. Grazie.
Nino Silenzi
Ritorno verso il sole
Sempre più ermetiche le splendide poesie di Rosino dove sposa due mondi contrapposti quello della luce e quello del buio. Un odio quasi supremo per quei corpi meccanici, gli automatismi … ogni cosa cancelli la naturalezza di un gioioso vivere in comunione con la semplice natura. Il buio della mente dov’egli si perde è l'unico posto sicuro, la luce del sole, l’emergere nonostante il calore, gli fanno notare forme che egli non accetta. Sempre bravo. Grazie.
Rosino Maranesi
347
Qui da dove guardi
di plateale grandezza la chiusa di questo poema … di cui s’intende poco o nulla, peccato non vi sia una minima traccia che ci porti ad intenderlo … I versi sono sempre belli, sempre potenti. Grazie
Felice Serino
Armando Bertozzi
Armando hai doti di saggista ma scrivi poemi che meriterebbero maggiore platea e vasta diffusione tra mondine, modaioli, festaioli, studenti, popolo di chimere e/o politici ma quelli veri, quelli cattedratici non i ciancistei di turno. Io leggo per cercare di capire questo mondo e forse sono l’ultima, la più ignorante a potere dare opinioni e giudizi, ma mi sorge una domanda perché in questo paese si parla solo sommersamene? Perché alcuno ascolta anche i letterati, quelli che vedono col cuore certe manifestazioni umane e non solo la regola, la materia, l’uso. Io non ho mai sentito lamenti durante i dibattiti pubblici? Qualche coraggioso o coraggiosa che ponga le domande “cattive” … La combriccola di intellettuali che minimizzano questa grande depressione che poggia sui capi della gente da quasi trenta anni. Chi lotta per i deboli? Chi difende i giovani che escono dalle facoltà per fare i cassieri nei supermercati? Chi parla per le famiglie che faticano ogni fine mese? Nessuno. Parliamo di quei venti terroristi, di mille terroristi ma di sessanta milioni di persone (tante ne conta l'Italia) non parla alcuno. Ahimè rimpiango i tempi delle rivoluzioni, almeno allora si facevano male le cose ma si facevano sul serio. Oggi è tutto una farsa ed è difficile capire chi sia l’innocente. Grazie per il tuo scrivere … spesso commovente, altre volte ironico … sei spesso troppo umano per ciò che ti circonda e ciò che ti circonda è più armato delle nostre tastiere. Grazie.
La clessidra
Mi sentivo tanto ricca dentro
piena di entusiasmo e gioia
di vivere, di trasmettere
agli altri la mia felicità.
Una matura e profonda riflessione che porta l'autrice a una maturazione intensa, a volere dare di più nonostante i suoi progetti si siano avverati. In cerca di nuovi stimoli e nuovi sogni. Noi siamo trepidanti. Grazie.
Sandra Greggio
Haiku
Il poetico sentire è il tema di Salvatore e persino questo matrimonio pioggia e libro sono così “invitanti”. Un quadro di grande calore umano. Grazie.
Salvatore Cutrupi
Si va..
e vado alla finestra ad ammirare questo tramonto dipinto da Dio
Una emozionale (ed onesta) descrizione del tempo che scorre. L'autrice si lascia andare alla dolcezza trasmessa da certi stati d'animo … che poi dipinge per noi coi suoi magnifici versi. Grazie.
Antonia Scaligine
Islamofobia
Il nostro dotto poeta parla della fede islamica e di come i suoi precetti siano stati travisati. Un invito alla pace e a un più profondo studio della “propria religione” in questo caso il testo del Corano che non incita alla violenza in alcun modo. Grazie.
Carlo Chionne
Piccole cose
Dolce come
una sorella.
Melodie e bellezza, una danza di immagini, gabbiani persino e le primavere che rincorrono l’animo gentile di questo profondo poeta. Grazie.
Alessio Romanini
Ringrazio il nostro Magister Lorenzo per la sua generosa ospitalità e per il faticoso lavoro che svolge per consentire a tutti noi di "Poetare". Un saluto di stima e ammirazione al Vate Piero Romano Colonna che ha il merito di farci da oracolo in un Tempio dove splende sempre il sole. Grazie ai sitani che partecipano coi loro commenti, preziosi, sensibili e mirati. Buon Poetare a tutti.
Jacqueline
31 ottobre 2020
Poesie d’esordio:
Franco Picini –Cielo-: Un angosciante e angosciata descrizione di un umanità che, sotto cieli indifferenti, vive rassegnata un penoso vivere, in questi versi, densi di pessimismo, di Franco.
Poesie del giorno:
quantummechanics -Autunno-: La natura si avvia verso un rigenerante risposo e quantum… disegna con i suoi versi belle immagini dell’autunno, velate dal ricordo dell’estivo mare.
Enrico Tartagni –Il Povero ed il suo amico di un attimo-: Il surreale racconto di un incontro, all’ombra del mausoleo di Galla Placidia, con un misterioso personaggio col quale si divide una mignon di cointreau, cementando amicizia. Versi dal sapore di poetica fiaba dove, in filigrana, appare misticismo.
Nino Muzzi traduce Paul Hoover-: Altro ignoto poeta, tradotto per noi dall’infaticabile Nino, la cui poesia pare un invito ad amare la vita, reso con immagini vagamente astratte.
Bruno Amore –Il mare tra le dita-: Immagini di grande bellezza e di forte emotività, per descrivere quel che può regalarci il mare in emozioni profonde. Poesia di grande spessore, sin dal titolo e con una strepitosa chiusa da ricordare, regalataci da un vero poeta. Complimenti, Bruno.
Nino Silenzi –Oblio-: Il desiderio di trascendere il reale, per sprofondare in un’entità senza tempo e senza spazio, un po’ come volere perdersi, momentaneamente, in un nulla rilassante, descritto con versi dalla forte suggestione che può avere un sogno. Un attimo fuori da questo mondo per poi tornare a vivere pragmaticamente “le tensioni della vita,/le pulsioni d’amore,/la coscienza di vivere.” e tornare ad essere “terrena creatura/fragile e indifesa” . Complimenti, Nino, e applausi.
Rosino Maranesi –Ritorno verso il sole-: L’illusorio ottimismo del titolo smentito dal testo della poesia dove all’alba segue una giornata di caldo torrido che fa sdoppiare le immagini, quasi come fossero allucinati miraggi. Rosino descrive, con grande maestria, negative sensazioni forse nate da un sogno.
Felice Serino -347 Qui da dove guardi-: Versi di duro ermetismo impossibili da intendere. Bello sarebbe se l’ottimo Felice, così per conoscerci meglio, ce ne desse la corretta interpretazione.
Sandra Greggio –La clessidra-: Sandra descrive, con intensa partecipazione, le sensazioni che hanno i genitori quando quei figli, cresciuti ed educati da loro, lasciano la famiglia, creando un vuoto. Ma è un attimo di sbandamento, poi, come scrive la nostra amica, si gira la clessidra e si ricomincia, con altri traguardi ma con la stessa fiducia nel futuro.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Tema comune a questi tre acquerelli è la pioggia. E Salvatore ne coglie e narra, con deliziosa sintesi, gli effetti sulla natura e sul sentire del poeta.
Antonia Scaligine –Si va..-: L’analisi dello scorrere del tempo, con le emozioni che regala, descritto poeticamente da questa bella poesia dell’attenta e sensibile Antonia.
Carlo Chionne –Islamofobia-: Un fremente invito, rivolto ai musulmani, ad interpretare correttamente i dettati del Corano, in questi condivisibili versi del colto Carlo cui va un grazie per la citazione di Dante, cui aggiungerei gli affreschi di Giotto nella cappella degli Scrovegni, in Padova, ed una durissima poesia del Petrarca sull’islam. Ma quelli erano tempi di invasioni islamiche e di crociate mentre questi d’oggi sono, purtroppo, tempi di profonda ignoranza e razzismo che, inevitabilmente, generano intolleranza, fanatismo e odi reciproci.
Jacqueline Miu –Chiamami Poe-: Ancora una volta in apnea per leggere fino alla fine questo racconto, questa profferta d’un amore che gronda d’infernali desideri. Poe volteggia su NY e cattura mente, cuore e corpo intero del poeta. Ed è ancora l’affabulatrice Jac che narra e si narra e, come sempre, incanta.
Alessio Romanini –Piccole cose-: Delizioso racconto di ricordi giovanili e delle stesse emozioni che la natura dona, nonostante lo scorrere del tempo, in questi limpidi, accattivanti versi del nostro Alessio.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
“Oblio” del bravissimo Nino Silenzi
Oggi ci regala una stupenda lirica, divisa in due parti:
La prima l’autore si perde nell’oblio dimentica tutto
Emozioni, sentimenti e pure di essere uomo…
Per ritrovarsi nella seconda parte ancora più vivo
Ed emozionato pronto a vivere le cose belle che
Ci regala la vita. Nino secondo il mio modesto
Pensare, hai superato te stesso. È stupenda.
Grazie.
Alessio Romanini
30 Ottobre
Poesie d'esordio
Fallacia
L’impotenza umana all’apice della riflessione artistica di questa poetessa. che esordisce col suo profondo discorrere sulla fallacia. Grazie.
Paolo Piccini
Passerà anche il tempo del virus….
Tempo di guerra
Ricordi cari, profondi di una povertà post bellica, degli sforzi intrapresi dagli adulti per mettere del cibo in tavola. Una primeggiare di semplicità e affetti … quelli che in tempi di guerra “sono reali” – emozioni, sentimenti resi con grandi versi dal nostro Armando. Grazie.
Armando Bettozzi
Felicità inconsapevoli
Splendido poema, questo titolo invitante e queste descrizioni che trasportano il ritmo di lettura verso un apice “glorioso”. Plausi. Grazie.
quantummechanics
Discorso preelettorale
Quasi tutto il mondo politico evade dalle promesse fatte e i discorsi in tv, in mezzo alla gente o in parlamento sono “parole”. Parole molto più vuote di quelle poetiche, ah se mettessero un poeta a dirigere il paese … Molti dei loro linguaggi, lontani da un italiano grammaticalmente corretto, sono farneticazioni, robe spiritiche e spiritate, dette per acchiappare elettori. Nessuno si salva. Condivido il pensiero del nostro Poeta. Grazie.
Claudio Badalotti
In questa foto...(Don Francesco Fuschini)
Un omaggio poetico a un uomo, missionario, sacerdote che da dotto ha incanalato tutte le sue forze al servizio delle anime e questo ricordarlo, è la consacrazione del suo ottimo lavoro umano e spirituale. Ottimo Enrico. Grazie.
enrico tartagni
Quando talvolta qualcuno chiama
Una poetica davvero generosa di ombre e chiarori, di amaro e presagi. Una traduzione esemplare del nostro Nino che molto offre a noi che ignoriamo il vasto quadro culturale. Poema che ho gradito molto. Grazie.
Louise Bouchard traduzione di Nino Muzzi
Cercare l'amore.
Il libro perfetto, il poema perfetto, l’armonia perfetta. L’aspirazione di qualunq7ue artista trovare queste tre cose in un “amore”. il sentimento che incanala per antonomasia la bellezza del vivere seppur nella sua brevità. I budelli sentimentali del nostro fantastico Bruno si fanno forti e presi da sovrumana ispirazione … compongono. Quel vorace consumarsi, orcheggiare nel sangue per disturbare la noia dei globuli e trovare l’apice … come si fa a trattenerlo l’amore quando ne percepisci la presenza?
E dev'essere bellissimo, lo dai per certo
pur se si divincola, fugge, non t'ascolta
le dita della mente lo sfiorano ognora
è tutto un'emozione nuova ogni volta
come un bisogno d'aria sempre ti spinge
a lavorar di lena al tuo miglior concerto.
M’incanta sempre questo modo di liberare i versi. L’asse rotatorio dell’ego cercare amore è così piacevolmente fragile. Quando leggo certi poemi, comprendo come si senta un lillipuziano sotto una cattedrale. Plausi. Grazie.
Bruno Amore [br1]
Naufrago
t’ho amato come allor sapevo amare
che insieme al sole splende sul Salento.
mutò il sereno lei con la tempesta
Sul colle seminai amore e versi
L’instancabile semina di versi daranno il tormento in eternità alla immeritevole “donna tempesta”. Sullo sfondo la bellezza del Salento ma a nulla vale questa bellezza ciclopica, il vuoto che lei aveva dentro ha terribilmente e definitivamente ferito il poeta. Complimenti. Grazie.
Armando Santoro
L’armonia
Prosegue l’indagine di Rosino, l’alba ben attesa che è ben disturbata dalle bolge notturne, dai rumori che indispettiscono l’equilibrio del poeta in cerca di una serenità totale, serenità che il mondo intorno non offre. Il suo sentire diventa sintetico e noi, lettori principianti ad una ermetica così ben piantata nel palinsesto di Maranesi e così ben indirizzata a fortificare “il misticismo” . Grazie.
Rosino Maranesi
346
La svolta
I sogni che indirizzano la vita. Una ermetica quanto poderosa descrizione di quello che comporta il sognare umano. Felice non imbroglia, Felice porta un sunto di un mondo immenso che è quello dell’immaginario. Ottimo lavoro. Grazie.
Felice Serino
Un fiore nel silenzio
Un fiore come un grido, un grido che il silenzio non sente nemico. Questo è il nascere della bellezza. Poema ermetico, molto ispirato però e degno di attenzione. Grazie.
Alessio Romanini
La mia oasi
Piume d’amore … la nostra Cherubina ci invita nel suo mondo. Ci invita a proteggere la nostra umanità, a difenderci dal male che attanaglia il pianeta. Una poetessa in prima linea che non si risparmia e che ci dona qualche piccola delizia in questi brutti momenti. Grazie.
Sandra Greggio
Haiku
Splendidi Haiku che toccano le memorie dei defunti, toccano quelli in vita che tornano a trovarli ma soprattutto descrive la tristezza di chi non ha più chi porti i fiori sulla propria tomba. Spirituali, terribilmente umani e colmi di emozioni, questi magnifici Haiku del nostro grande Salvatore Cutrupi.. Grazie
Salvatore Cutrupi
Ringrazio il nostro Magister Lorenzo per la sua
generosa ospitalità e per il faticoso lavoro che svolge per consentire a tutti
noi di "Poetare". Un saluto di stima e ammirazione al Vate Piero Romano Colonna
che ha il merito di farci da oracolo in un Tempio dove splende sempre il sole.
Grazie ai sitani che partecipano coi loro commenti, preziosi, sensibili e
mirati. Buon Poetare a tutti.
Jacqueline
30 ottobre 2020
Poesie d’esordio:
Paolo Piccini –Fallacia-: Una riflessione, resa con intenso poetare, su quegli errori che possiamo fare nella vita e che tentiamo, inutilmente, di cancellare.
Poesie del giorno:
quantummechanics –Felicità inconsapevoli-: Vivere, con gioia, in una numerosa famiglia, subirne pazientemente, i riti, è quel che quantum narra, con serenità apprezzabile, in questi descrittivi versi.
Claudio Badalotti –Discorso preelettorale-: Leggendo questi versi di Claudio non posso fare a meno di pensare che, ahimè, in questo Bel Paese siamo sempre in periodo elettorale, periodo che inizia la sera in cui si conoscono i risultati di un elezione e prosegue fino alla successiva, come fosse un rondò di musica cacofonica. Un valanga di parole, prive di senso e di logica ma con suadenti toni dette, ci subissa e molto bene questi versi descrivono questa allucinante situazione.
Enrico Tartagni –In questa foto…(Don Francesco Fuschini)-: Non conoscevo questo prete ravennate e ne ho cercato notizie, trovandole, in Wiki. Mi ha affascinato la storia di quest’uomo, il suo attivismo, la sua capacità di svolgere la sua missione in un territorio accesamente comunista ed il suo valore di letterato. Giusto l’omaggi omaggio che il nostro Enrico gli rende con questi suoi versi.
Nino Muzzi traduce Louise Bouchard-: Di difficile interpretazione sono questi versi che Nino ha tradotto per noi. Vi leggo un visione negativa, del rumoroso mondo nel quale si vive, visione che crea esistenziali problemi di disadattamento.
Bruno Amore –Cerca l’amore.-: Magistrale similitudine tra il cercar la giusta nota per realizzare un capolavoro musicale ed il cercare il giusto amore, per realizzare, vibrante ed esaltante, la sinfonia della vita, in questi bei versi di un ispirato, bravissimo Bruno.
Rosino Maranesi –L’armonia-: Decisamente ermetica è questa poesia che mi pare narri di un esistenziale problema del vivere, in assenza di un armonia (che traduco quale realtà fatta d’equilibri dati da giustizia e da regole morali condivise), assenza che crea, appunto, quel che narra il nostro Rosino con i versi “nella mente offuscata/vagano senza senso/particelle impazzite/in un vortice lento”.
Felice Serino -346 La svolta-: La vita ed il sogno, impalpabili misteri, sono il tema (e l’eterna domanda) che ispira Felice per questi suoi sintetici, magistrali versi.
Alessio Romanini –Un fiore nel silenzio-: Arriva il tempo del silenzio, ma non tramonta l’amore. Questo narra Alessio con i suoi liberi, sintetici versi.
Sandra Greggio –La mia oasi-: Da questi autobiografici versi della nostra Sandra, ci viene ottima raccomandazione per contrastare la diffusione dell’infido virus, difendendo noi stessi.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Bei versi, che sono acquerelli dal malinconico tono, dedicati al giorno di commemorazione dei defunti. Bravo Salvatore!
Un grazie di cuore a Jacqueline per l’attenzione e per il gradito commento alla mia “Epitaffio per un poeta”.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
29 Ottobre
Sapore di inverno
Una perdita amorosa che causa questa “parziale distrofia di luminescenza” . L'autrice condivide questo sconforto poetico che le genera amarezza. Grazie.
Alessandra Piacentino
345
Dell'eden
Quindi l’attimo del trapasso custodisce in sé l’immagine dell’Eden? L'augurio sarebbe questo. Nel nostro essere oltre alle “questioni di vita” il bene, il male, ci sia anche quel fenomeno dell’immaginario inteso come Mondo Migliore ovvero il Paradiso. Almeno io ho cercato di tradurla così. Grazie.
Felice Serino
Duello rusticano
Racconti rustici come lo è il nostro magnifico bonario Poeta. Un amore giovanile che ferito da atti umani spregevoli … lascia un segno indelebile nel ricordo del fanciullo prima e dell'uomo poi. Renzo ha una semplicità di fondo che regala al lettore il lascito sentimentale dell'Umanità che nei suoi difetti non è cambiata, per nulla direi … ma in quel duello a perdere è stato l’orgoglio. La fragilità s’alza in un contesto amoroso ed è come un decollo che non arriva mai alla velocità di crociera … un poema che traccia una sorta di segno su chi lo legge. Grazie.
Renzo Montagnoli
2021 odissea
Una fantastica finestra, anche ironica … costruita per indicarci l’oggi. Ottimo maestro che rende spassosa la lettura. Grazie.
Alvaro Brunello
Chissà
Metaforicamente drammatica con un culmine di ironia. La Creazione della vita culmina col gli esperimenti dell’immaginario. L’immaginario in sé e di per sé … dovrebbe essere un Oltre senza confine e senza inchino a regole universali … se coss’ fosse si morirebbe … ma lui esiste là fuori anche senza le nostre coscienze, esiste e sogna per se stesso “oltre confini” cui non serve essere umani per arrivare ma esseri che come lui non hanno a che fare con le regole universali. Dico questo a scopo speculativo naturalmente _ dove vorrei che qualcosa ci sopravvivesse in modo da offrire a altre razze altre forme … destinazioni oggi, ora irraggiungibili. Sono stata prolissa, lo riconosco. Comunque divertente questo fantasioso inganno e promettente ulteriore dialogo. Grazie.
quantummechanics
Messaggi
Di amore virtuale quindi, leggiamo oggi dal nostro Armando. Un dubbio che sgranocchia, rode piano piano la mente del poeta. Lei è interessata o no? Lei saluta per cortesia o perché v’è del sentimento che sta nascendo? Chi avrà il coraggio di dichiararsi? Intanto l'unica risposta è fredda come il metallo ad alta atmosfera, l'attesa spesso è come una rosa che sfiorisce e muore senza esser più corteggiata da api e benevole farfalle. Noi confidiamo in un pochino di fortuna e che la rosa si preservi bella solo per il nostro autore. Grazie.
Armando Santoro
Sbianco dal sole
Il richiamo dell’alba e la sua costruzione passionale direi, come passionale è la penna del nostro ottimo Rosino. Grazie.
Rosino Maranesi
There’s a time …
Date ai dotti il tempo di parlare e loro vi apriranno l’universo, direi io. Si manifesta senza far bandiera eppure la sua presenza qui … è statuaria. Le sue composizioni non sono da commentare, io non sarei in grado quanto il nostro Piero, ma una cosa posso condividerla con voi … ci sono artisti di uno spessore tale che il mondo frenetico non vede eppure le stelle più piccole nel cielo (la scienza insegna non io gnorante) sono le più grandi. Inchini. Grazie.
Carlo Chionne
La finestra della vita
Vite che migrano, vite che restano a lottare … autunno fatto di coli e di malinconie vere quelle artistiche che altro non posso dire … se non versi. In questo gomitolo stretto di sensazioni che alberga l'anima poetica dell'autore … il suo cuore resta sempre ben nascosto. Grazie.
Alessio Romanini
"Canto per Eco"
Una ode … leggera ma febbrile e intrisa di passione che arriva a sconvolgere persino l’Olimpo. Ben si manifesta in tutto il suo essere artistico, si libera dalle immagini, dalle chimere e le innalza nel firmamento poetico così vivranno per sempre. Grazie.
Ben Tartamo
Se pur …
Una attenta riflessione sulla Pandemia che ha colpito anzi ha centrato le vite umane e la storia in corso. Indaga sui colpevoli … invisibili … sul futuro anch'esso incerto. I giochini politici, le vergogne, i furti e le manipolazioni … non sono certo un grande vivere. Ben detto cara Poetessa. Grazie.
Antonia Scaligine
La bufera
Esaltante e super espressiva questa narrazione poetica. Il tutto che travolge le vite con uno splendido finale … Grazie
25 Ottobre 2020
Sandra Greggio
Epitaffio per un poeta
(…ripensando Spoon River)
Poeta sognatore d'illusioni
mosse guerra alla vita
e ne rimase ucciso.
Quando i Grandi fanno Grande Poesia. Caro Maestro è il destino dei migliori, dei martiri , dei santi e di noi “autori dimenticati da Dio” fare sì che solo le ombre si gustino il lavoro ci cuore e di sangue che tanto ci ha appassionati. Un premio c'è … stanne sicuro. Non è d'oro, non brillerà in tutte le mente ma strada facendo se vita vi sarà … un folle s'innamorerà di questo lavoro e tramanderà leggenda. Gli uomini sanno delle stelle ma non le ricordano tutte quante eppure loro ispirano alla vita … noi lo facciamo … non importa per quali occhi e quali cuori. Il premio siamo noi stessi e se la durata è stata poca, pace, abbiamo dato chi ama sognare ti troverà io ne sono certa.
Piero Colonna-Romano
Ringrazio il nostro Magister Lorenzo per la sua generosa ospitalità e per il
faticoso lavoro che svolge per consentire a tutti noi di "Poetare". Un
saluto di stima e ammirazione al Vate Piero Romano Colonna che ha il merito
di farci da oracolo in un Tempio dove splende sempre il sole. Grazie ai
sitani che partecipano coi loro commenti, preziosi, sensibili e mirati. Buon
Poetare a tutti.
Jacqueline
Leggere Jacqueline mi getta in una sorta di deliquio.
Per la intensità, la potenza, l'immensità dell'universo che percorre coi versi.
Sconfortante, perchè immagino quanto le deve essere di peso leggere cose come le
mie e commentarle, addirittura. Forse dovrei esser io a evitare di crearle
lavoro. Comunque resta la più potente dei poeti moderni che abbia mai letto. E
so poco o nulla, dei classici.
tanto di cappello SIGNORA.
br1
29 ottobre 2020
Poesie d’esordio:
Alessandra Piacentino –Sapore di inverno-: Una pena d’amore, descritta con versi dalla forte intensità emotiva.
Poesie del giorno:
Felice Serino -345 Dell’eden-: Decisamente ermetica è questa poesia, dalle suggestive immagini, dove l’eden pare essere evocato dalla visione di una persona che ne sarebbe proiezione. (o forse è l’esatto contrario)
Renzo Montagnoli –Duello rusticano-: Un giovanile amore concluso con un atto di razzismo ante litteram, in questo magistrale racconto autobiografico del nostro ottimo Renzo.
Alvaro Brunello -2021 odissea-: Una serie di spassosi nonsense resi con i versi del fantasioso Alvaro.
quantummechanics –Chissà-: Un salto nel Cambriano e, voilà, ecco la vita, quella che, secondo il nostro poeta/geologo fece morire la fantasia (quella della creazione, immagino, visto che non è certo morta quella sua, anzi). Divertente poesia dalla quale prendono vita cartoni animati di tipo giapponese. Complimenti quantum.
Rosino Maranesi –Sbianco dal sole-: Una poetica descrizione di un sensuale sorgere del giorno, nata dall’ispirata fantasia dell’ottimo Rosino che pennella versi con grande maestria.
Carlo Chionne –There’s time …-: Novello Qoèlet il nostro Carlo ci fa gustare, con bilingue suono, il poetico descrivere il tempo, con le sue diverse incombenze, così come è anche narrato nella Sacra Bibbia. Questo è consentito quando la classe non è acqua e di questo noi godiamo riconoscenti.
Alessio Romanini –La finestra della vita-: Un attuale descrizione di questo autunno dove, assieme alle foglie che cadono ecco mascherine che fioriscono, in una poesia che, a ragione, ha un tono vagamente malinconico.
Jacqueline Miu –Kiss and Crisantemi-: Non annoierà mai la nostra Jac. Ed anche in questa occasione ci offre un’intensa dichiarazione d’amore, di desiderio e d’offerta , ambientando il tutto, ricordi compresi, in una malinconica Parigi, dove dalla Senna, evocati dalla sua fantasia, ecco uscire antichi re e poeti. Non manca, perché non può mancare, un tocco di gotico e di mistero. Proprio così, Jac, la strega che strega, non annoierà mai e noi gliene siamo grati. (a proposito di quel VM ai minori , sta tranquilla, qui l’età media naviga verso i 90)
Antonia Scaligine –Se pur…-: Molto bene esprimono i versi di Antonia l’angoscia che ci prende per questa mortale epidemia e forse ancor più sottolineano l’angoscia che ci creano le reazione di inqualificabili politici che, approfittando delle incertezze e delle paure di questo periodo, ritengono d’acquisire consenso popolare col semplice negare validità alle decisioni che deve prendere, per salvare il salvabile, chi ci governa, non sognandosi nemmeno di proporre soluzioni alternative.
Stiamo assistendo ad uno spettacolo indegno fatto di ipocrisie e false notizie spacciate per cronaca. E, ad aggravare la situazione, ecco che da destra si soffia sul fuoco della paura e si istigano, realizzandole, cruente rivolte di piazza, con sventolio di bandiere tricolori, di Forza Nuova e di CasaPound, simpatici amici di Fratelli d’Italia e della Lega. Mala tempora currunt. E Mattarella convoca il Consiglio Superiore della Difesa…
Sandra Greggio –La bufera-: Un apocalisse che ripulisca tutto, persino i ricordi, per ricominciare nuova vita con nuovi sentimenti, in un atmosfera serena (come dice quel ronfare calmo di un gatto) narrata da questi versi, densi di significative immagini, di un ispirata Sandra.
Un grazie di cuore ad Alessio per l’attenzione ed il giudizio dato alla mia “Epitaffio per un poeta”.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
"La bufera" di Sandra Greggio
Una delicata poesia
D'amore
Descritta all'interno della "Bufera" che alla fine diventa metafora
Delle brutture che restano fuori da loro due,dal loro amore.
Bella.
Alessio Romanini
"chissà" di quantummechanics
Bella poesia
Su cui riflettere.
Mi piace. Bravo
Alessio Romanini
"Kids and crisantemi" anche oggi
La brava Jac supera
Se stessa
Con questo poema
Un po' gotico romantico
Nel suo bel nuotare
Fra parole dolci o che colpiscono
Lasciandoti sbalordito dalla bellezza
Brava
Alessio Romanini
"Epitaffio per un poeta" dell'ottimo Piero Colonna, che oggi ci porta nella sua
infinita cultura
Regalandoci questa ottima poesia
Dedicata al poeta statunitense
Edgar Lee Masters, grazie.
Non lo conoscevo e grazie a te
Sono andato a scoprire chi fosse.
Alessio Romanini
Complimenti ad Armando Bettozzi
Per il meritato risultato.
Sempre più bravo.
Alessio Romanini
28 Ottobre
28 ottobre 2020
Poesie d’esordio:
Gianni Pia –Amati un po’-: Intenso invito a conoscere se stesso, per amarsi, per amare gli altri, in questi versi di Gianni.
Poesie del giorno:
Rosino Maranesi –Rossa fiamma la luna-: Suggestivi colori che incantano il lettore, in questi delicati versi dell’ottimo Rosino. Sinceri complimenti.
Cristiano Berni –“Luce”-: Il bisogno di uscire dalla confusione che c’è in quest’epoca consumistica ed assente di ideali, tranne quelli che riguardano il raggiungimento di un reddito, quasi sempre a spese dei più deboli, spinge Cristiano a comporre questa ode alla luce (che per il poeta rappresenta, metaforicamente, la soluzione di quel bisogno) resa con versi dalla forte intensità emotiva.
Fabio Rocca –Ti sento vicina-: Una tenera, dolcissima dichiarazione d’amore e di desiderio, in questi versi, dal romantico tono, di Fabio.
Vincenzo Patierno –All’or del vespro-: Un appuntamento con un donna “dal paramento corvino” (la comare secca, in altre rappresentazioni) narrato con questi suggestivi versi del bravissimo Vincenzo che riempie questa sua composizione di immagini, talvolta colte, quasi sempre fortemente descrittive di uno stato d’animo nato dal rassegnato guardare alla vita ed al suo inevitabile svolgersi.
Felice Serino -344 La grande avventura della vita-: Un fremente invito ad essere buoni educatori per i figli, facendo loro vedere il bello della vita (“fargli scoprire/gli orizzonti/dove grida la luce”, scrive Felice, con bell’intuito poetico).
Salvatore Cutrupi –Angoli-: Sottile (e condivisibile, per ovvi motivi) analisi degli anziani, giovani maturi secondo l’attento Salvatore, in questi bei versi descrittivi. Complimenti.
Carlo Chionne –Alle Muse-: Non vuol fallire il grande Carlo e, per appagare un bisogno d’amore, convoca l’intera “troupe” delle Muse. E non ne dimentica nemmeno una delle nove presenti in Olimpo.
Alessio Romanini –Il Verniciatore-: Una storia di vita, fatta di lavoro, di sogni svaniti e di sacrifici per i figli, narrata con descrittivi versi a metrica variabile ma resi con rime abbracciate (o incrociate).
Roberto Soldà –Idrogeno contro ossigeno-: Grande intuizione poetica c’è in quella prima strofa, di grande bellezza a leggersi, così come molto ben espresso poeticamente è il ricordo infantile di quell’arrampicarsi su di un albero, poi malinconicamente abbattuto.
La chiusa pare essere avulsa dal contesto della poesia, ma come poteva non fare capolino il chimico che c’è nel nostro poeta?
Il titolo a me pare (forse sbagliando, ma questa è la sensazione che mi dà) una specie di lezione sulla giusta convivenza, ‘ché quel contrasto di cui parla poi trova composizione (amorevole) nell’acqua (H2O). Complimenti sempre, caro Roberto, assieme ad un caro saluto.
Jacqueline Miu –Il lago-: Un racconto noir, di grande suggestione per le immagini gotiche che lo percorrono, è quello che oggi l’ottima Jac ci regala, turbandoci. Da leggere e rileggere, come fiaba per adulti , a dimostrazione dell’ecletticità di questa eccezionale, fantasiosa scrittrice, che forti applausi continua a meritare.
A Jacqueline un grazie di cuore per l’attenzione e per il gradito commento alla mia “Dove siamo, dove andiamo?”.
E, a proposito di tuoi precedenti , graditi commenti, per chiarire il senso di quanto scrissi in “Con un soffio mi porta”, “Fase rem” e “Urologic hotel 5 stelle” ti informo che sono poesie ispirate (purtroppo) da una mia reale esperienza di vita, data da un intervento chirurgico subito. Comunque, indipendentemente da quello, in me resta forte curiosità sul dopo, sull’oltre che ci aspetta e che, anche in altre poesie, è diventato il tema da svolgere. Un caro saluto.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero
Colonna-Romano
Amati un po'
Una giusta lezione di autostima che intima l’autore a rallentare lo stile di vita per amarsi e concedersi pienamente all’amore. Pensiero più che condiviso. Grazie.
Gianni Pia
Rossa fiamma la luna
Un pastello d’autore che conferma la letizia con cui il nostro ottimo Rosino scrive e descrive la natura. La sua profonda radice poetica gli intima di avvantaggiarsi anche dei colori dell’anima che lui usa generosamente. Grazie.
Rosino Maranesi
"Luce"
(Del pensiero)
La luce della Illuminati è chiamata a servizio di questa età crepuscolare che stiamo attraversando. La misticità è sottintesa e un guado di speranza sarebbe ovvio … non fosse per la perdita di coscienza. Ottima analisi del nostro autore. Grazie.
Cristiano Berni
Ti sento vicina
Una vicinanza chimerica, calda e amorosa. Un romanticismo che abbraccia il cuore dell’autore e restiamo anche noi cullati dalla sua sensibilità. Grazie.
Fabio Rocca
All'or del vespro
Gnuda senza paramento corvino … che poetica! Splendida poesia con chiamata storica. Disarmante quanto è umana. Mi complimento con il poeta. Grazie.
Vincenzo Patierno
344
La grande avventura la vita
esci dall'inedia solleva
sulle larghe spalle i tuoi figli
fagli scoprire
gli orizzonti
dove grida la luce
Sempre frustrante l’ermetismo di Felice Serino ma che dire quando la lettura ti appaga in modo diretto? Fantastica scelta di versi e sembra che lui abbia l’anima nella sintesi emotiva che poi scorre fortemente nel lettore. Plausi.
Felice Serino
La mia gabbianellla
Una richiesta d’amore che viaggia oramai sulle ali del Fato e di una “gabbianella” che si è volatilizzata. Grazie.
Armando Santoro
Angoli
I vecchi sono bambini coi cappelli bianchi … una poema che scioglie il cuore. Plausi al poeta. Grazie.
Salvatore Cutrupi
Alle Muse
Carlo invoca tutte le Muse, proprio tutte (mancherebbero le Gorgoni) per aprire con delicato segno “il cuore” della sua amata. Cuore chiuso da porte ma rammentando un pensiero ironico di Einstein “Quando si chiude una porta, si può riaprire di nuovo, perché di solito è così che funzionano le porte.” – Il meglio è dietro l’angolo con tanta preghiera all’intero Olimpo di Elette. Grazie
Carlo Chionne
L'incanutito fanciullo:
Un poetare serio come quello che fa il nostro Alessio, meticoloso cerimoniere delle malinconie umane ci mostra il prezzo del “vaneggiare”. Osa sempre a piccole dosi, indaga, freme, rende acuto il suo tormento e poi ne fa una canzone da condividere con altri come un musicista che compone pezzi non perché pensa ma perché sono le stesse armonie in lui, a chiederlo. Una crescita poetica che va avanti e noi seguiamo curiosi. Grazie.
Vivere ha il suo prezzo!
Non c'è spazio per sognare.
Ci vuol coraggio nello sperare.
Diventato è il respiro: affannoso e grezzo.
Alessio Romanini
Idrogeno contro ossigeno
Vita e luce … una disputa serena che il nostro dotto porta avanti con spirito di d’indagine ma anche acuta osservazione poetica. La sua fantasia è ricca come l’approfondito sapere che gli guida IL POETARE. Grazie. Roberto Soldà
"E vorrei sapere"
Una canzone d’amore il cui discorrere tra marito e moglie passa dal dolce all’audace. Nulla che sconvolga la morale del lettore, solo alto, gradevole romanticismo tra due promessi. Grazie
Ben Tartamo
Ringrazio il nostro Magister Lorenzo per la sua generosa ospitalità e per il
faticoso lavoro che svolge per consentire a tutti noi di "Poetare". Un saluto di
stima e ammirazione al Vate Piero Romano Colonna che ha il merito di farci da
oracolo in un Tempio dove splende sempre il sole. Grazie ai sitani che
partecipano coi loro commenti, preziosi, sensibili e mirati. Buon Poetare a
tutti.
Giuseppe Stracuzzi
Gentile Giuseppe ti ringrazio per i commenti e per il
pensiero. Ho la fortuna e il piacere di leggere e immergermi nella tua poetica.
Sono il tipo di lettore vorace che vuole capire, vuole immedesimarsi e strappare
alle opere, qualunque emozione sia di nutrimento. Continua a scrivere. Grazie di
cuore.
Jacqueline
"Angoli" di Salvatore Cutupri
Una stupenda poesia
Molto dolce sugli anziani
Che troppo spesso ci dimentichiamo
Di loro, ma un giorno saremo noi loro.
Complimenti.
"Lago" della bravissima Jac, complimenti
Jac, con questa bella poesia,
Secondo me, hai superato te stessa. Veramente bella e ricca di immagini e
metafore bellissime.
Complimenti
Alessio Romanini
Complimenti ad Armando Bettozzi.
Segnalazione di Menzione Speciale al IX concorso di Poesia e Narrativa CITTÀ di
RESCALDINA
(sezione dialetti d’Italia) – 18 ottobre 2020
27 Ottobre
Poesie d'esordio
Pensieri che affliggono il “fio amoroso” del poeta. Rovi doloranti e indistricabili che gli hanno fatto perdere qualcosa di prezioso o probabilmente lo hanno salvato da una situazione ancora più penosa. La greve pietra resta e lui se ne capacita. Grazie.
Peter Pepato
Moto armonico
Sogni liberi come rondini … un ritorno alla capacità di sognare che allerta il cuore e i sentimenti di Armando Santoro. Una armonia che basterebbe al lettore per convincerlo a favoleggiare a occhi chiusi ma poi v’è il finale amaro … Ottima la sua cantata che rende leggera quasi l’intera opera. Grazie.
in cielo v’è un mondo perfetto
in terra c’è l’uomo a penare.
Armando Santoro
Nuoce alla vista il giorno
La delicatezza sfiorata dalla notte ha bisogna di raggi altrettanto benevoli e leggeri … ma si sa che la forza del sole sia quella vibrante del caldo che attacca che s’innesta in ogni essere … ma non tutti siamo fatti per la luce diretta del sole. Rosino costruisce poemi molto profondi anche su argomenti “semplici” e la sua delicatezza è frutto di pennellate di parole create da una immensa tavolozza immaginaria. Grazie.
Rosino Maranesi
Poesia
È permesso parlare di se stessi in questi
Nino e la sua infaticabile ricerca di cultura. Sarà sempre un dono il suo lavoro, un dono di prestigio e cultura a questa casa della Poesia. Ciò che leggiamo è “un andare oltre le barriere” letterarie, etniche, razziali, religiose … un guado sopra il nulla dei nostri giorni che riempie il nostro spirito … che nutre le nostre anime. Leggiamo forte le sue scelte come se stringessimo la mano a un collega poeta come noi, cantante come noi, uno che porta la sua anima in alto … come noi. Grazie.
Rolf Haufs traduzione di Nino Muzzi
Il violino segreto
Poetare è fantasia come questa bella e romantica immagine che il bravo Alessio Vailati ci regala. Un sognare emozioni che diano nutrimento ai nostri cuori di artisti ma anche di lettori. Bravo. Grazie.
Alessio Vailati
Ti cercai
Immaginare bellezza … immaginare perfezione ecco cos’è la “caccia alla chimera”. Il senso assoluto di un bene che non si può trattenere che si può e si deve gustare per brevi momenti, momenti che resteranno nella memoria. Questa incisione di Venere sul cuore, è la scelta poetica di oggi del nostro ottimo Quantum. Sognate se volete ci dice … io ho visto il bello … ma non l’ho imprigionato. Grazie.
quantummechanics
343
Ulisside
… libertà e sogno in questa Ulisside che porta al viaggio oltre l’occhio ed è alla ricerca dei misteri … i maya e dei confini dove i soli sono propizi ai pionieri … proprio lì ci porta il nostro Felice Serino. Le sue letture sono come un viaggio nel cosmo degli argonauti e non serve il salvagente … il mare su cui lui naviga, lo conosce bene. Grazie.
Felice Serino
Cammino di notte
Le nostalgie e le riflessioni che si accendono con l’arrivo della notte. Enrico è sempre un raffinato ricercatore di se stesso e indaga spesso l’anima che si rende leggibile in certi momenti di quiete. I pesi della vita e le malinconie sono solo alcune delle sfumature di questo poema. razie.
enrico tartagni
Frate focu
Splendida riflessione sul bene che si potrebbe vivere lontani dai materialismi, dal continuo e superfluo uso di tecnologia … un invito alla realtà più umana e gioiosa. Insegnamenti che sono caposaldo della opera letteraria della nostra infaticabile Sandra Greggio. Complimenti. Grazie
Sandra Greggio
Arcobaleno
Ci vorrebbe
lo scorrere d'un fiume.
Come non condividere questi versi sinceri come acque cristalline? La voglia di ritrovarsi nella natura coincide con le immagini che l’artista dipinge per ristorare il lettore. Grazie.
Salvatore Cutrupi
Senza titolo
Bellissima e profonda questa piccola ironica e deliziosa chicca offertaci dal grande Carlo Chionne. Più leggo i suoi lavori, più scopro sorprese letterarie degne di essere studiate. Grazie.
Carlo Chionne
Gioiose lacrime in autunno
Un autunno che sfoggia i suoi colori e ispira sentimenti nel poeta. Questa carica di descrizioni “sensoriali” appagano il lettore che si immerge in tutti i colori sentiti dal nostro artista. Grazie.
Alessio Romanini
Ringrazio il nostro Magister Lorenzo per la sua generosa ospitalità e per il faticoso lavoro che svolge per consentire a tutti noi di "Poetare". Un saluto di stima e ammirazione al Vate Piero Romano Colonna che ha il merito di farci da oracolo in un Tempio dove splende sempre il sole. Grazie ai sitani che partecipano coi loro commenti, preziosi, sensibili e mirati. Buon Poetare a tutti.
Jacqueline
Caro Lorenzo oggi ho trascorso alcune ore a leggere poesie del sito, sono veramente molto belle, perciò volevo dirti complimenti vivissimi insieme a tutti gli autori.
Desidero anche ringraziare Jacqueline e Piero del gradimento che hanno espresso nei confronti della favola Tattolina.
A loro vanno anche sentiti elogi per i commenti, commenti che sanno entrare nel cuore delle poesie ed impreziosiscono i testi.
Entrando tra i poeti del sito ho visionato le pagine di Jacqueline Miu, così fitta di argomenti, esse meritano molto tempo perciò mi propongo di rivederle.
Mi sono soffermato sui quadri, sorpreso dalla bravura che oltre la poesia Jacqueline sa esprimere: colori, sfumature, impressioni. immagini si susseguono conducendo gli occhi a tornare avanti e indietro per ammirali meglio.
Complimenti vivissimi Jacqueline!
Giuseppe Stracuzzi
27 ottobre 2020
Poesie d’esordio:
Peter Pepato –Eri sangue e labbra smodate-: Un rapporto conflittuale, forse nato da un fraintendimento, narrato con questa versi dall’amarissimo tono.
Poesie del giorno:
Rosino Maranesi –Nuoce alla vista il giorno-: Un delicato acquerello per narrare di una poetica nascita del giorno.
Nino Muzzi traduce Rolf Haufs-: Dobbiamo essere grati a Nino per queste sue proposte (con defatiganti traduzioni) di poeti a noi poco noti, proposte che, in definitiva, sono un invito ad ampliare i nostri orizzonti culturali.
Alessio Vailati –Il violino segreto-: Una suggestiva scena, dove amore si realizza con una sognata musica di uno struggente violino, realizzata in una fiabesca atmosfera notturna. Poesia di grande effetto scenico di piacevolissima lettura. Bravo Alessio!
quantunmmechanics –Ti cercai-: Un incanto, fatto di bellezza e di cultura, svanito nel tempo e nello spazio, raccontato con grande maestria dagli intensi versi di quantum. Complimenti.
Felice Serino -343 Ulisside-: Un viaggio della fantasia, in affascinanti mondi scomparsi, in questa poetica sintesi dell’ottimo Felice.
Enrico Tartagni –Cammino di notte-: E’ un mondo diverso quello notturno, un mondo fatto di silenzi che invitano a meditare, ed il poeta là trova quel che il giorno, col suo caotico svilupparsi, gli nega e lo racconta con questi descrittivi versi/confessione.
Jacqueline Miu –Una casa chiamata ignoto-: La mia casa è il mare, pare dire Jac, un mare conosciuto profondamente e profondamente amato. Così la casa diventa, per contrasto e presa d’atto, un ignoto luogo di pericoli e di mancanza di libertà. Leggo così questo scritto della nostra amica e, dentro me, concordo.
Sandra Greggio –Frate focu-: Il desiderio di vivere in un più sereno tempo, lontani da consumistiche confusioni e da ossessiva tecnologia, espresso con questi magistrali versi di un ispirata, bravissima Sandra. Complimenti vivissimi prof.
Salvatore Cutrupi –Arcobaleno-: Il forte desiderio di tornare alla natura, per goderne i doni, espresso da questi belli e coinvolgenti versi di un ottimo Salvatore.
Carlo Chionne -Senza titolo-: Il desiderio/bisogno di una maggiore intimità, in un mondo più a misura d’uomo, espresso con bella maestria dai versi del grande Carlo.
Alessio Romanini –Gioiose lacrime in autunno-: Le dolci, suadenti emozioni che regala l’autunno, ispirano Alessio per questi versi che le descrivono con efficacia al lettore.
A Jacqueline un grazie di cuore per l’attenzione e per il commento alla mia “Dove siamo, dove andiamo?”.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
" Cammino di notte" di Enrico Tartagni
Bella poesia dai toni dolci e ottimistici.
"Una casa chiamata ignoto"' della ottima Jac
Bello questo portare metaforico
Che cattura di emozioni
Lasciandomi a riflettere.
Grazie Jac
"Il violino segreto" di Alessio Vailati
Bella questa poesia.
Armonica e dove riesco a sentire il violino suonare.
Grazie
Alessio Romanini
26 Ottobre
Poesie d'esordio
Passatempo
ed il tempo mi sembra eterno
perché me ne accorgo
e mi brucia dentro.
Il tempo che lenisce è lo stesso tempo che guarda agli affari umani “con compassione “direi. L’artista ne analizza il decorso ma in fondo è un pretesto per sublimarlo. Grazie.
Loris Pesce
Quattro piedi su una mattonella..
Eh questi lenti … birichini, “peccaminosi”, ardenti. Una limousine di piaceri che si ferma sotto l'occhio del lettore. Non si accelera ma con puntigliosa dovizia si legge pian piano quasi come fare la parte dei “guardoni”. In fondo l'amore è anche questo, la fuga senza remore e senza ragione in remoti servizi dove fare finta di “aggiustarsi” mentre si abbandona il guscio delle regole per fare parte del mondo in rosa degli amanti. Plausi. Grazie.
bruno amore [br1]
Istante
Quindi il bicchiere mezzo vuoto? … insomma iniziamo a invecchiare appena nati e la conseguenza naturale del destino che Armando ci ricorda. Grazie.
Armando Santoro
Corpi in vendita
corpi detriti e quiete dei senti … cosa sono questi corpi in vendita? Ho colto la drammatica sfaccettatura ma Rosino credo non abbia voluto dire solo questo. Cosa mortifica il poeta al punto di denunciare questa richiesta/offerta per il sesso e per i sensi. Un puritanesimo oltre la regola della moralità? Chissà. Sembrerebbe facile da interpretare ma questo … io l'ho trovato ancora più ermetico di molti altri suoi lavori. Grazie.
Rosino Maranesi
342
Come ostia di luce
Prima li hanno scelti, poi li hanno mandato in battaglia, dopo gli hanno martirizzati infine … resi santi. E’ una corpulenta e audace riflessione in sì stringati versi … molto audace. Grazie.
Felice Serino
Il Silenzio di Nini Rosso
Fiabesca quanto biblica poi letteraria questa danza di immagini, questo carosello di faccette dantesche unite al modernariato umano. Una vera “esplosione” di colori di entità chiamate a dare testimonianza di quanto sia ricco l'immaginario di questo abilissimo poeta. Grazie.
enrico tartagni
TATTOLINA
Tattolina con la sua mamma
Tattolina con la sua fiamma,
una fiamma che cuori lega,
vince il mostro, vince la strega.
Una fiamma come l'amore,
che vince il mondo e mai non muore.
Direi che la conclusione ovvia di morale a affetto dopo la vittoria sui mostri non doveva e non poteva mancare. Un libro che porta insegnamenti sia ai giovani sia a noi adulti. Bravissimo il Poeta. Grazie.
Giuseppe Stracuzzi
La ruggine è nel tempo
Chimere e rimpianti ecco cosa è quel turbinio dentro la testa poetica del nostro artista. Lete potrebbe salvarlo? Lui ci prova ma forse il quantitativo di acque potrebbe essere insufficiente per la sua malinconia. Grazie.
Alessio Romanini
Dove siamo, dove andiamo?
Il bel giochetto che tanto si addice a un letterato … una sorta di “briscola chiamata” tra artisti e vince chi scioglie i nodi ai pensieri del grande Piero che spesso, molto più spesso di quello che si creda, li cela meticolosamente nelle proprie profondità da dove ogni tanto ci illumina con viaggi altrettanto fantascientifici. Spesso vi sono fondali che non hanno materia su cui poggiare i piedi vero Piero? Grazie.
Piero Colonna-Romano
Galeotto fu il libro
… un attimo di “romance” nella sua più delicata e partecipe descrizione poetica. Un incontro speciale che va esternato e condiviso poiché ricco di tante inattese emozioni. Brava la nostra cara autrice. grazie.
Sandra Greggio
Ringrazio il nostro Magister Lorenzo per la sua generosa ospitalità e per il faticoso lavoro che svolge per consentire a tutti noi di "Poetare". Un saluto di stima e ammirazione al Vate Piero Romano Colonna che ha il merito di farci da oracolo in un Tempio dove splende sempre il sole. Grazie ai sitani che partecipano coi loro commenti, preziosi, sensibili e mirati. Buon Poetare a tutti.
Jacqueline
26 ottobre 2020
Poesie d’esordio:
Loris Pesce –Passatempo-: Poetica riflessione sul tempo che passa, sugli errori che compiamo, sui pentimenti e sulla libertà d’agire che il poeta dichiara, resa con significative immagini.
Poesie del giorno:
Bruno Amore –Quattro piedi su una mattonella..-: Ah Bruno, Bruno quanti ricordi suscitano i tuoi versi!| C’era una rotonda, sul mare, e non servivano grandi spazi per ballare. Giusto una mattonella. Un capolavoro da ricordare quel “fradici di magia”, solo per questa intuizione d’alta poesia meriteresti un applauso. Complimenti e grazie.
Rosino Maranesi –Corpi in vendita-: Un fremente atto d’accusa contro l’amor mercenario, su quel che lo genera, su quel che poi resta, in questi versi di grande intensità del grande Rosino.
Felice Serino -342 Come ostia di luce-: Omaggio ai martiri cristiani per il loro sacrificio a imitazione di quello del Cristo, per il bene dell’umanità. Questo sono i vibranti versi dell’ottimo Felice.
Enrico Tartagni –Il Silenzio di Nini Rosso-: Tra il ballo del mattone di Bruno e la tromba di Nini Rosso d’Enrico, oggi abbiamo fatto un tuffo in un romantico passato svanito nel tempo e ucciso dall’hard rock. Questo mi ha fatto venire in mente, sbagliando, il titolo di questo racconto simil biblico inventato, con bella maestria, dalla strepitosa fantasia del poeta. Belli ed affascinanti i versi che narrano una fiabesca storia. Complimenti.
Giuseppe Stracuzzi –TATTOLINA-:Volio antola, diceva mia figlia, al termine di una fiaba che le raccontavo per farla addormentare. Ed io pure qui lo dico: voglio il bis caro Giuseppe, ché hai fatto un capolavoro giustamente premiato in prestigioso concorso. Complimenti vivissimi.
Alessio Romanini –La ruggine è nel tempo-: La leggo come un chiedersi cosa mai si possa scrivere quando il tempo che passa porta solo pena. E tutta la serie di versi, che porta all’invocare l’acqua del Lete , è un continuo sottolineare, con immagini suggestive ed adeguate, questo soffrire.
Jacqueline Miu –Dazed in Twilight-: “the real great cathedrals of the romantics” è qui che abita la nostra impagabile Jac ed è da quella cattedrale che invia i suoi splendidi sermoni sull’amore, sul desideri, sulla libertà, e incanta. Ho letto in apnea fino all’ultimo verso. Ho tirato il fiato ed ho riletto restando in debito d’ossigeno ma appagato da tanta fantasia, espressa con rutilanti e belle immagini. Inevitabili, convintissimi, applausi.
Sandra Greggio –Galeotto fu il libro-: Un imbarazzante incontro, denso d’amorevoli ricordi, molto ben narrato dai versi della nostra Sandra.
Grazie di cuore a Jacqueline per il gradito commento alla mia “Urologic hotel -5 stelle-“ e ad Alessio per l’attenzione posta ed il commento alla mia “Dove siamo, dove andiamo?”
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
25 Ottobre
" Dove siamo, dove andiamo?" Del grande Piero Colonna, una bella poesia come piace a me
Poesie d'esordio
Padre
Una sofferta e fortissima supplica poetica in cui emerge l’immenso amore paterno. Un poema molto bello e di grande sensibilità artistica nonché umano. Grazie.
Carla Persico
L'appartamento di Dante
enrico tartagni
Un giro di … vita
Un giro di vita ricco di morale, di virtù e di quelle cose che ti accompagnano nonostante alcuno te le abbia insegnate. E’ solo la percezione del tempo che rende il tic tac così nostalgico da fare scrivere un emblema da appuntare non sul cuore del lettore “gnorante” ma sulla anima del poeta, come un post-it cui dare occhio di tanto in tanto … per ricordarsi che … ma il turno è ancor lontano. Mille vite di cui fare il giro e noi tentare di decifrarle appena le scriverai. Grazie.
bruno amore [br1]
Vivai
Per non essere ripetitiva. dirò che di nuovo nella poetica di Armando Santoro c’è questa “pulizia sensoriale”. Lui che dell’amore non è principiante, lui che declassa a diavolesse le proprie “cattive amanti” è probabilmente in continua ricerca di riempire un vuoto … cui, conoscendone un poco lo spessore, nessuno riuscirà se non attraverso fatiche di Ercole … almeno a vedere. Armando di sé però dice poco. Chi veramente sia non lo troviamo nei suoi poemi, anche se parla spesso del suo fuoco spirituale e non solo, chissà se leggeremo chi sia sotto la maschera …. Grazie.
Armando Santoro
Ti sedurrò
Ossessione che diventa audacia amorosa. Carnale e invitante, dovrebbe essere per l’amante questa dichiarazione che non lascia spazio a interpretazioni. Grazie.
quantummechanics
Segni premonitori
Visionario e interpretativo il nostro grande poeta. Chimere che non posso prevaricarlo perché lui è l’investigatore, lui il guardiano in quel mondo oscuro dove la ragione si spegne per dare spazio all’immaginario. Parla sempre di quel “varco” comune ai poeti investigatori della materia oscura. Materia che avvolge la stessa vita, domande il cui senso approdano all’oltre e da lì non si schiodano poiché l’Oltre diventa inconcepibile per le nostre piccole menti. Tanto rumore per niente? No. Se non parti per il viaggio come farai a perderti o arrivare a una qualche scoperta? Il viaggio di Nino è solo un gradino della sua lunga scala sensoriale. Ci sarà un tempo, dichiara lui, in cui la chiarezza restituirà pace all’animo dell’artista. Sino allora beiamoci delle convulsioni, delle battaglie e dei sogni che facciamo. Plausi. Grazie.
Nino Silenzi
Alba senza luce
Anime autunnali erose dalle ruggini e un inverno che inghiotte la bellezza. Alcuna alba riesce a scaldare i corpi o a donare loro allegria. Siamo nella civiltà che tutto macina senza produrre bellezza ed ecco il nostro fantastico Rosino, descrivere quelle falene che da protagoniste rincuorano il lettore su una qualche forma di vita superstite agli interessi, ai materialismi … alla cementificazione. Viviamo da malati ma a volte basta la scintilla del lampione per produrre una tiepida poesia che scalda anche l’unica speranza rimasta di cui però il poeta non ce ne parla. Grazie.
Rosino Maranesi
341
Chissà forse una nota
Dai sogni ovattati una poesia? I gabbiani sul mare o il pittoresco affresco? Cosa e chi potrebbe portare ispirazione … quando? Intimamente indaga senza attribuire alcun merito … il nostro poeta sempre curioso sui fatti dell’immaginario. Grazie.
Felice Serino
TATTOLINA
Si dipana come un film o una sceneggiatura poetica, questa bellissima costruzione che coinvolge il lettore. Avventure ma non macchinazioni bensì emozioni trascritte per animare i suoi personaggi. In attesa del continuum … Grazie.
Giuseppe Stracuzzi
Gemiti
Bella, bella questa composizione che abbraccia il senso dell’autunno e della pandemia che ci ha colpiti. Grazie.
Sandra Greggio
Differenze
Concordando con quello che dichiara il poeta … ci avvolgiamo con la storia passata per meglio comprendere il valo0re dell’attuale. I nostri lavori, il nostro emotivo e le nostre speranze. Ottimo pensiero che trova in qualsiasi letterato, l’apprezzamento. Grazie.
Salvatore Cutrupi
Il Volo Libero
La prigionia spirituale che guarda al libero. Le verità su cui oggi riflette il nostro Alessio sono imprigionate e l’autore ci invita a riflettere … sul vero senso della vita. Grazie.
Alessio Romanini
"Figlia di Venere"
Una favola tra metafore e catulliani erotismi velati da olimpioniche “virtù”. Sempre al massimo il sognare del nostro autore. Grazie.
Ben Tartamo
Urologic Hotel -5 stelle-
attendi che coscienza si riformi.
E tornerai nel mondo ch'è concreto,
nel tempo ch'è fermato hai fatto un viaggio,
quel che hai provato ti parrà miraggio
e quel che altrove accadde è gran segreto.
Il rapporto che Piero ha col miraggio è lo stesso rapporto che ha con la propria coscienza. Alla fine del poema è lui stesso a dichiarare “alla mia casa dovrò pur tornare” quindi non è un fuggiasco e nemmeno un evasore. La sua incarna in modo disarmante il senso più che sviluppato di un immaginario “a portata di mano”. Scrivere di mondi da cui entrare e uscire per lui è facile … anche se della memoria dei viaggia non sempre se ne parla a fondo, ci lascia un assaggio e noi da curiosi dovremmo scoprire chi veramente sia questo poeta che lotta in un modo sottile contro “il male”. Grazie
Piero Colonna-Romano
Ringrazio il nostro Magister Lorenzo per la sua generosa ospitalità e per il
faticoso lavoro che svolge per consentire a tutti noi di "Poetare". Un saluto di
stima e ammirazione al Vate Piero Romano Colonna che ha il merito di farci da
oracolo in un Tempio dove splende sempre il sole. Grazie ai sitani che
partecipano coi loro commenti, preziosi, sensibili e mirati. Buon Poetare a
tutti.
Jacqueline
25 ottobre 2020
Poesie d’esordio:
Carla Persico –Padre-: Commovente invocazione, densa di dolore, ad un padre scomparso, resa con versi che coinvolgono il lettore.
Poesie del giorno:
Enrico Tartagni –L’appartamento di Dante-: Cerchio, bolge, gironi, inferno e paradiso. Insomma la visita ad un amore si trasforma in un viaggio…divino. Giusta quindi la chiusa: “esco a veder le stelle. Tornerò domani per ripulir l’appartamento, reso un inferno.” Che dire di questo Enrico che offre fantasiosi e suggestivi racconti, se non che è ammirevole ?
Bruno Amore –Un giro di … vita-: La leggo come fosse un pensoso guardare al vivere, con quel che abbiamo avuto di buono e di cattivo, con i sogni persi e quelli realizzati. Fino al termine della strada che il poeta descrive con pragmatico, malinconico realismo.
quantummechanics -Ti sedurrò-: Certo di sé, il nostro quantum, dichiara intenzioni che, lo giura, saranno appaganti. Ovviamente, o con grande modestia, o con grande speranza.
Nino Silenzi -Segni premonitori-: Cosa sono i sogni, da dove arrivano, sono premonitori? Su questo si interroga, col bel poetare di una poesia che invita alla riflessione, l’ottimo Nino che, certo che nell’oltre finalmente si scioglieranno i perché della e sulla vita, chiude il quesito con pessimistica rassegnazione.
Rosino Maranesi –Alba senza luce-: Un esistenziale malessere coglie nel vedersi circondati da luci consumistiche. Ed il desiderio di soffuse luci notturne allora prevale. Allora si vorrebbe essere farfalla notturna, per godere solo della luce tenue di un lampione. Così leggo l’ermetica poesia del grande Rosino, i cui versi, zeppi di suggestive e belle immagini, questo mi sembra evochino.
Felice Serino -341 Chissà forse una nota-: L’attesa dell’ispirazione, per farne poesia, in questi versi che, con notevole sintesi, dicono di un sentire comune a tutti i poeti.
Giuseppe Stracuzzi –TATTOLINA-: Caro Giuseppe, mi incanta la tua fantasia e resto in attesa del seguito di questo delizioso racconto a puntate, che suscita curiosità come fosse una pregevole soap opera. Complimenti.
Sandra Greggio –Gemiti-: Bella lezione di vita e di morale, resa con ispirati versi densi di giuste similitudini. Brava Sandra!
Salvatore Cutrupi –Differenze-: Quanta ragione hai, Salvatore! E se D’Annunzio poteva scrivere:
“Le làmine de 'l verso aurëe batto/io faticosamente col martello” perché mai non lo possiamo fare noi? Io lo faccio e spesse volte non mi riconosco, nei due sensi, nel bene e nel male, perché, appunto, si cambia.
Alessio Romanini –Il Volo Libero-: Poesia dal leopardiano senso, è questa di Alessio che giunge a darsi una risposta con quel distico finale, denso di pragmatica rassegnazione.
Jacqueline Miu –Amanti uccisi dall’autunno-: Invito all’amore, detto con i frementi versi, densi di suggestive e colte immagini, di una Jac fortemente ispirata. Leggo e rileggo ed, ogni volta, è nuovo piacere, ogni volta trovo qualcosa da ricordare. E, come sempre, applausi.
Grazie di cuore a Jacqueline per il suo gradito, approfondito commento, alla mia “Fase rem”.
Ed a voi tutti il più cordiale dei saluti che, in primis, vanno al generoso Lorenzo, senza la cui opera nulla di questo azzurro esisterebbe.
Piero Colonna-Romano
“ Segni premonitori” dell’ottimo Nino Silenzi
Una meravigliosa poesia
Che fa riflettere, quando si provano
Sensazioni già vissute, o ci si pone domande
Sulla fine…ecco che scatta la domanda del dopo,
chi o cosa ci sarà; e se tutti i nodi verranno sciolti.
Meravigliosa poesia scorrevole e cristallina nelle parole.
Complimenti sinceri Nino.
Alessio Romanini
24 Ottobre
Poesie d'esordio
Dimmi…
L’abbraccio del sonno … un poema romantico che ispira la trascendenza amorosa. Pensieri senza tempo scritti con armoniosa devozione. Grazie.
Claudio Perfetto
340
In sogno
le memorie col richiamo del proprio sangue diventano una ode sempre ermetica agli affetti andati … Grazie.
Felice Serino
Jean Seberg
Actrice et égérie
" Tu connais William Faulkner? "
Sensibile e surreale poema che ci conduce alle magistrali scelte del nostro amabile e magnifico Nino Muzzi. Bellissima. Grazie.
Carole David traduzione di Nino Muzzi
Haiku del prima e del poi.
Un haiku sui nodi temporali, una analisi che rimpasta le poche certezze umane che il nostro bravo poeta usa come imputate al banco del destino umano. Grazie.
Claudio Badalotti
Ciao amore ciao
Un vago e lontano sognare, un ciao della chimera o chimera è lo stesso immaginato saluto ma v’è la certezza che il poeta trascende questa riflessione e la inaugura … ma sempre da sognante. Capita di trovare dei codici quasi nelle poesie postate, versi criptici, versi che si isolano dallo stesso ego poetico. Simbologie nuove? Vecchie? Chissà. Grazie.
enrico tartagni
A Papa Francesco
Una chiara dichiarazione di affetto all’uomo che si è prodigato in varie eccellenze umane, da mediatore e umile servo di Dio. La grandezza di Papa Francesco qui descritta con degna emotiva fede. Grazie.
Giovanna Giordani
Your love
Quasi una canzone, giocata in due lingue e continuamente legata al suo “bridge” … Ma il tuo amore? Si resta in attesa di computo messaggio in risposta alle domande poetiche. Grazie.
Davide Paglionico
La lunga traversata
Il percorso, il valico tra le dimensioni che viviamo, il reale e il nostro io, poema centrato su ciò che ci circonda come uno scorrere dell’intero pensare del poeta. Poema impegnativo dunque che suggestiona il lettore con varie riflessioni. Grazie.
Alvaro Brunello
Iconografie
Oggetti che possono riflettere molteplici pensieri, le fotografie, le immagini e quando si tratta di amore che delude, ah, il nostro grande Armando è un Maestro capace di lanciarsi e lanciarci in turbinii senza mai toccare suole sebbene più che una ascesa all’Eden sia una discesa agli inferi dove dovrebbero stare, quelle che lo feriscono. Sempre chiaro sul suo sentire poetico ed è per questo che ci affascina. Grazie.
Armando Santoro
Nell'orto di Giovanni
Flora matura e profumata produce questo poetico Eden di ristoro. Grazie.
Armando Bettozzi
Ti ho guardata , ti guardai
Una donna risoluta dunque impegna l’anima del poeta che è certificato “indeciso” ma lui non si dichiara, osserva, calcola, garantisce per la qualità … e resta là a contemplare colei che per forza di carattere (questo è necessario per ispirarlo) diventa centro dell’osservazione poetica. Molti calcoli poca la probabilità di avvicinarla. Grazie. quantummechanics
Corpi inermi
Facile non è facile ma questa è la poesia pura, quella da gustare, da interpretare da rileggere per capirne le sfumature e perché no? Per indovinarle. Rosino crea scenari complessi in piccole pozioni di versi e sono tutti profondi, tutti dedicata alla fatica umana, alle rughe, alle sconfitte. Ottimo poetare come sempre. Grazie.
Rosino Maranesi
TATTOLINA
Favola in versi di Giuseppe Stracuzzi
Presentazione di Nino Pala
L’avrei descritta come una sceneggiatura degna da “Melavisione” anche per pubblico adulto. Una vivacità fantastica, un bellissimo quadro, bei personaggi insomma, un libro degno del suo autore che ricama sfoggiando poi la bellezza in tutti i capitoli. In attesa dei successivi. Complimenti. Grazie.
Giuseppe Stracuzzi
Fase rem
da un vivere senza traguardi.
Così nelle notti silenti,
ricordi che sono macigni,
si sciolgono in sogni suadenti,
cambiandosi in dolci illusioni.
che sogni divengon sostanza
e astratto il reale diventa
Finalmente coi sogni Piero ritrova quel nuovo che gli stuzzica l’appetito poetico. Nuovamente presente il “valico tra le dimensioni” dal reale all’irreale e viceversa. I postumi non sono d’interesse. Interessante diventa quel nuovo mondo dove approda col sonno che lo libera totalmente dalle angosce e rinvigorisce tutte le sue emozioni assopite durante il diurno “il reale”. Belli questi giochi “bellici” che lui stesso ordisce contro la natura reale … dove trova poco combustibile per la sua anima troppo artistica, troppo alchemica, troppo pirata. Grazie,.
Piero Colonna-Romano
Il mio desiderio
Sandra offre stelle ai bambini delle zone di guerra. La fatina stellata è la Fata della Poesia, col suo eterno sorriso umano, con la sua gioia di vivere che l’accompagna nello scrivere e persino nel vivere quotidiano. Complimenti. Una donna degna di grandi qualità artistiche e umane. Grazie.
Sandra Greggio
The dreamers
Gli uomini che sognano … un poema sui pionieri dunque e direi il poema per antonomasia degli audaci. Sempre un grande poetare ci porta l’ottimo Salvatore.
Salvatore Cutrupi
Non si muove una vela
Magnifiche metafore di questo mare che ha bisogno di tutto per sentirsi profondo, immenso e punto di riferimento. Antonio è un intimista costruttivo che noi applaudiamo. Grazie.
Antonio Scalas
La Bellezza della Vita
Come canta bene il nostro Alessio “la bellezza della vita” e con seguito della morale. Grazie.
Alessio Romanini
"Alla Musa"
Di ispirazione struggente e gotica questa Musa che allatta con assenzio il poeta … il cui meditare dovrebbe generare sogni e con sogni altri poemi, davvero bella. Grazie.
… ti prego, oh Musa, allattami di assenzi!
Ben Tartamo
Ringrazio il nostro Magister Lorenzo per la sua generosa ospitalità e per il faticoso lavoro che svolge per consentire a tutti noi di "Poetare". Un saluto di stima e ammirazione al Vate Piero Romano Colonna che ha il merito di farci da oracolo in un Tempio dove splende sempre il sole. Grazie ai sitani che partecipano coi loro commenti, preziosi, sensibili e mirati. Buon Poetare a tutti.
Jacqueline
24 ottobre 2020
Poesie d’esordio:
Claudio Perfetto –Dimmi…-: Una delicata dichiarazione d’amore intessuta di romantiche immagini e di desiderio, resa con liberi versi.
Poesie del giorno:
Felice Serino -340 In sogno-: Il ricordo dei cari scomparsi e le sensazioni che genera, in questi magistrali versi del grande Felice.
Nino Muzzi traduce Carole David-: Ed ancora grazie a Nino per queste sue magistrali traduzioni di poeti assolutamente ignoti (almeno a me). In compenso nota è la sfortunata attrice, cui la poesia è dedicata, deliziosa musa della nouvelle vague ed ispiratrice di questi bei versi.
Claudio Badalotti –Haiku del prima e del poi.-: La descrizione dei dubbi che ci accompagnano durante la vita, sulla vita, sul suo prima e sul suo dopo, quei elencati sotto forma di haiku dal nostro Claudio.
Enrico Tartagni –Ciao amore ciao-: Amore effimero, dunque, che passa e va, narrato col bel poetare, dal vago sapore ermetico, dell’ottimo Enrico.
Giovanna Giordani –A Papa Francesco-: Un doveroso atto d’omaggio a questo grande Papa che resterà nella storia della Chiesa per il tentativo di farla tornare alla sua vera missione di pace, di fratellanza e di giustizia sociale. Mi associo ai versi di Giovanna, augurando lunghissima vita a Papa Francesco.
Davide Paglionico –Il tuo amore-: Forse la risposta alla domanda di chiusura sta in quel ritenersi migliore che percorre, come mantra, l’intera poesia.
Alvaro Brunello –La lunga traversata-: Suggestive immagini surreali a comporre un ermetica poesia evocante sensazioni di vita, date da un tipo di società (quello in cui viviamo) caotico. (almeno credo)
quantummechanics –Ti ho guardata, ti guardai-: Quanto sia difficile conoscere le persone (se son donne poi!) lo dimostrano questi versi/analisi del nostro amante della quantica.
Rosino Maranesi –Corpi inermi-: Ermetici versi, che disegnano suggestive immagini che dicono di un analisi delle persone, del loro porsi falsamente, delle loro pene, inserite nelle ipnotiche luci di questa consumistica società. (credo di non averne azzeccata nemmeno una di soluzione. Bello sarebbe se Rosino volesse illuminarci, così, tanto per capire meglio il suo magistrale poetare)
Giuseppe Stracuzzi –TATTOLINA-: Che dire di questa deliziosa fiaba, giustamente premiata ad un concorso, dopo aver letto l’illuminata e colta critica di Nino Pala? Credo proprio null’altro, tranne aggiungere che fa tornare alla mente quell’eccezionale affabulatore di fiabe che fu Gianni Rodari. Resto in attesa delle successive puntate, con grande curiosità, e faccio vivissimi complimenti al fantasioso, bravissimo Giuseppe.
Sandra Greggio –Il mio desiderio-: Deliziosa Sandra! Bella e commovente è questa poesia che dice di un’anima sensibile che sa guardare alla pena che avvolge il mondo ed è capace di offrirne poetica soluzione da fiaba. Complimenti vivissimi, ottima Sandra!
Salvatore Cutrupi –The dreamers-: Perfetta descrizione del sognatore, detta con bel poetare e la competenza di quel poeta sognatore che è il nostro Salvatore.
Antonio Scalas –Non si muove una vela-: Il bisogno di vita di un anziano ben narrato da questi metaforici e bei versi di Antonio che, forse, con quel vecchio si identifica.
Alessio Romanini –Le Bellezze della Vita-: Un forte invito a godere della vita, vivendola con gioia, in questi versi dall’intenso tono del nostro Alessio.
Jacqueline Miu –Lost In Midnight-:
“ho scritto sul tuo corpo con le dita/
il mio lungo tremore di piacere” e questi versi , bellissimi, concludono il
chiedere e donare amore, con suggestive e fantasiose immagini, della nostra
impagabile Jac. E, come sempre, applausi.
Un grazie di cuore a Bruno e ad Alessio, per il gradito commento alla mia “Fase rem”
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
“Fase rem” dell’ottimo Piero Colonna Romano
Meravigliosa e un po’ malinconica questa
Bella poesia che racconta, secondo me, come alcuni
Incubi del quotidiano vivere si sciolgono in
Meravigliosi sogni nella fase rem! Grande Piero.
“Nell’orto di Giovanni” di Armando Bettozzi
Dolce poesia di ricordi nell’orto con amici
A degustare delizie offerte dalla generosa natura.
Bella.
“Il mio desiderio” di Sandra Greggio
Un desiderio che tutti desideriamo
Una bella poesia che parla di una speranza
Che ha nel cuore la dolce poetessa.
Brava.
“ Non si muove una vela” di Antonio Scalas
Una bella poesia disegnata da parole
Suggestive e immagini bellissime.
Bella.
“Lost in Midnight” della brava Jac
Una bella poesia che parla d’amore
Attraverso immagini poetiche
Degne di nota. Parole e immagini
Meravigliose. Ottima
Alessio Romanini
Mastro Piero [Colonna Romano] ... buongiorno, COSI'I FA
...
< Così nelle notti silenti,
ricordi che sono macigni,
si sciolgono in sogni suadenti,
cambiandosi in dolci illusioni.>
Complimenti. Grazie.
bruno amore
Leggevo e mi "molceva il core / la dolce lode".
I commenti a opere del cuore e dell'intelletto, a me sempre graditi,
sono come quelli che si fanno a un giovane (non io)
il cui padre (io) è tenuto a valutare e a trarne
le conseguenze.
Grazie mille al fantastico sodalizio e buon sabato.
A presto
Luigi Panzardi
22-23 Ottobre
Poesie d'esordio
Stato d’animo dolente
Mi piace questo … verso finale, accompagna il poema ma soprattutto è deciso, è improntato per Dare sfida al tempo poetico. Nulla è impossibile dunque e quel piangere che ci accompagna … fa parte della vita, non ci si abitua mai ma non è forse parte del nostro corredo umano impietosirci? Grazie.
Diana Pereira
Al lume dei lampioni
Nelle ore profonde della notte abbiamo vite che sbranano resti e altre “creature urbane” la cui vita si trascina. Rosino esplora il non bello delle città e ci offre sempre altre valide alternative nella sua poetica meticolosa. Grazie.
Dal libro di poesie "Alba senza luce", ottobre 2019
Rosino Maranesi
339
L'angelo
(conversione di San Paolo)
Ermetici fino all’estremo - non fosse per il titolo che mi ha offerto un grande aiuto. Avrei interpretato sicuramente in altro modo ma Felice mette sempre alla prova il suo lettore – la mia modesta ignoranza è sempre da colmare. Grazie.
Da LO SGUARDO VELATO, Asimmetrici voli
Felice Serino
A SHORT STORY OF FALLING
Splendida a dire poco questo poema cantilenato. Ottima l’autrice ma da plausi il nostro Maestro in traduzioni. Grazie Nino. Ho sorriso poi la rileggerò. Grazie.
Alice Oswald traduzione di Nino Muzzi
Tu
Azzurrite – caspita, sempre delizie persino in una nocciolina di poema. Spiacente Bruno sei sempre bravo. Grazie.
Bruno Amore [br1]
Viaggio in carrozza letto
Il distacco da un amore e una riflessione di viaggio. Il cuore parla usando la voce del poeta che detta alle pagine il suo rammarico … Grazie.
Luigi Panzardi
Finire in bellezza
Questa corsa che prima o poi avrà fine, questa vita che attende ancora meraviglie da scoprire e da donare. Un fantastico , bellissimo pensiero che Claudio compone per dare al lettore l’idea di quanta forza serva per affrontare il giorno, dopo giorno, dopo giorno. Un positivista credo che si concentra sull’arrivo in bellezza … ma non è questo la vita? Darsi al massimo ogni giorno come se non ce ne fossero altri e tagliare il traguardo del sonno e del risveglio con un “è sempre una vittoria?!”. Bella e da rileggere. Grazie.
Claudio Badalotti
canne al fuoco
lividi pensieri
nel campo ardono
e le stoppie sono granito
memorie lunghe come parole
i discorsi piccoli come il perdono
li perdo su scale d'androni angoli tra slarghi di vedute
e moribondi corpi che non hanno ancora conosciuto baci
la città brucia
e si rifà il trucco
ed ara un campo per la vita
adusto di canne foglie secche e fuoco
in fiamme la mente
e tutti i suoi lamenti
enrico tartagni
Haiku – Brucio ricordi
Ho sempre detto “non finiremo mai di stupirci se saremo circondati da gente come noi” – Scopro un nuovo Armando e mi piace. Stupendo haiku Armando degno di una gara. Composizione e metrica perfetti. Plausi caro amico. Grazie.
Armando Santoro
Sorprendila
Imparare è un atto rivoluzionario.
Si sono scritti libri, bibbie e vangeli sulla conquista della donna e di tutte queste cose nulla funzionerà poiché (e parlo da donna) noi siamo affascinate dalla nostra sensibilità che decide per noi prima della ragione. Non siamo genuflesse all’emotività ma sempre ed eternamente in evoluzione. Ciò che sono ora, oggi non è ciò che sarò tra un minuto. è impossibile e soprattutto dopo aver letto il bellissimo Haiku di Santoro che avrei premiato. In tutta questa bella prova ho trovato dei pilastri però, cose già risapute ma a discapito dei grandi paroloni “delle cose già scritte” mi sono innamorata della frase citata sopra. Anche la vita a due è un corso di conoscenza umana. L’individuo evolve due volte, una volta per se stesso e la seconda insieme al suo partner. Sì certe meccaniche sono personale ma complimenti per la rivoluzione della conoscenza. Encomio. Grazie.
quantummechanics
Con un soffio mi porta…
Wow. Poema pittoresco, giovanile, ardente e tendente al “sognante” Cosa riporta veramente il poeta da questo viaggio allegorico? Non possiamo saperlo? Eppure le parole, i versi stanno lì davanti a noi. Molti poemi di Piero parlano di confini che non hanno confini, non si arriva a questo pensiero con risposte positive, ottimiste e certe, per nulla,. Piero ci conduce dove vuole lui e riatterra, come se nulla fosse (per lui), mentre noi a bocca aperta vogliamo capire: dove è stato, perché, chi erano gli alieni? Attenzione che Bruno non è un poeta alle prime armi, mi sarebbe stato facile parlarne, naaa lui mette il lettore alla prova, lo circonda di dati e poi ti interroga, hai capito? Allora il lettore riprende il filo
Lesta arriva un'aliena
mi collega a dei fili,
mentre fiabe racconta,
cuore e mente scandaglia.
Quindi ha preferito una femmina aliena e questo è qualcosa nella sua poetica, una scelta semplice ma che fa parte dell’uomo Piero e non del poeta.
Con un soffio mi porta
in un dove ch'è ignoto
Io spesso nei miei poemi parlo dei sogni, come arrivare, dove mi portano e come chiamarli, mentre ho trovato interessante in Piero la sua traslazione dell’ignoto. Lo scrissi la volta precedente – la sua porta tra le due dimensioni quella umana e quella dell’Oltre è aperta e lui valica facilmente quel confine … poiché ne avverte il bisogno e forse per una curiosità che sta alla genesi stessa della vita.
E s'intreccia lo spazio
con il cerchio del tempo
Questo è il valico aperto che troveremo in alcuni finali di poemi del nostro Vate. La porta aperta, il mistero che non si svela ma che è lì e se chiudi gli occhi, se attendi la tua nave spaziale e il mondo oltre … forse potrai vederlo. Mi interessano molto queste visioni del confine che il poeta ci offre. Sono molto aperte, molto lucide e per nulla volitive. Sono e basta. Ammessa la loro esistenza, Piero ci dice che è tutto possibile, ma prima io lo so, deve dimostrarlo a se stesso. (ma è una mia modesta congettura) Grazie.
Piero Colonna-Romano
Finestra sul mare
quando le stacca dal ramo.
Troppo tempo sei stata
nel tuo nido pascoliano.
Esci e vai a vedere cosa c'è oltre.
Splendido poema che fa riemerge interamente l’animo combattivo della grande scrittrice. Mi piace questa poesia perché vedo una affinità poetica che lega un pochino tutti noi “vai fuori a vedere l’oltre … forse troverai altro … “ insomma il tempo dell’esplorazione che alimenta l’anima umana. Sandra ha fatto diversi lavori dove il “fuori” portava buone nuove, ma questo uscire dal nido pascoliano, è proprio una delizia. Sempre ottima. Grazie.
Sandra Greggio
Programmi
Programmare prima di dormire, chi non l’ha mai fatto? Chi non ha dovuto rifare, aggiungere e ricontrollare i programmi persino il giorno dopo? L’ottimo Salvatore è il “poeta degli umani”, quello dei bisogni, della vita che lavora e lotta. Un uomo spirituale ma fortemente fedele alla sua morale. Grazie.
Salvatore Cutrupi
La Musa
Hahahaha!!!!!!! Parole sante! Siamo schiavi a una Musa spesso capricciosa, io stessa oggi ho iniziato cose, lavori, libri, poemi che resteranno lì, lei non si fa vedere e quando succede … il risultato sono poche righe. Hai cantato come un oracolo Carlo. Grazie.
Carlo Chionne
Bozzetti Autunnali
Belli, belli, belli, questi lavori. Noto come l’autunno sia molto ispirativi per il nostro poeta. Profumi,. colori, tramonti tutto coincide con un fiabesco decoro. Mi è piaciuta … se fosse musica sarebbe una tonalità tra Vivaldi e Bach … incendiaria ma rugginosa, come un vino rosso, scaltro. Grazie.
Alessio Romanini
Ringrazio il generoso Magister Lorenzo per la sua ospitalità. Saluto con stima e ammirazione il Vate Piero Romano Colonna. Buon Poetare a tutti.
Jacqueline
22 e 23 ottobre 2020
Poesie d’esordio:
Diana Pereira –Stato d’animo dolente-: La pena che può donare una lontananza ben descritta da questi intensi versi di Diana.
Poesie del giorno:
Rosino Maranesi –Al lume dei lampioni-: Inquietanti immagini di una poesia decisamente ermetica che, probabilmente, è la narrazione di un sogno, di un incubo.
Felice Serino -339 L’angelo-: Luce abbagliante (che lo acceca) e “Saulo, Saulo perché mi perseguiti?” Questo narra S. Paolo negli “Atti degli Apostoli” (uno dei documenti che, assieme ai quattro Vangeli ed alle lettere di S. Paolo –censurate da S. Ireneo- formano il canone cattolico/cristiano) così suggestivamente sintetizzato dai magistrali versi dell’ottimo Felice. Versi che mi fanno ricordare, e mi fan tornare voglia di rileggere, il romanzo (blasfemo?) di Gore Vidal “In diretta dal Golgota”, dove Saulo è il personaggio principale.
Nino Muzzi traduce Alice Oswald-: Non conosco Alice Oswald (ma da Wiki apprendo che “si è formata giardiniera ed ha lavorato in siti quale Chelsea City Garden” -e così si capisce il perché della bella invenzione poetica-) ma sempre più apprezzo la bravura di Nino nel tradurre la poesia proposta, riuscendo a mantenerne le rime o, quando proprio impossibile, ricorrendo ad assonanze. Da applausi. A Nino e ad Alice.
Bruno Amore –Tu-: W O W !!! raro trovare un simile concentrato di poesia che descrive un incanto, un sogno, un illusione. Applausi , applausi ed ancora applausi a questo Bruno che, in strepitosa forma, ci regala questo capolavoro da ricordare. (magari fosse didattico!)
Luigi Panzardi –Viaggio in carrozza letto-: Un viaggio che porta lontano dall’amore, descritto con versi che, con grande maestria, ne narrano la pena, anche con l’uso di immagini metaforiche (per es. quei lampioni la cui luce si spegne repentinamente, per l’andar sempre più veloce del treno che allontana). Complimenti, Luigi, per questa poesia che rende il sentire del poeta e lo comunica perfettamente al lettore.
Claudio Badalotti –Finire in bellezza-: La stagione dell’inverno della vita suscita nel poeta queste rassegnate considerazioni, rese con l’ottimo poetare cui Claudio ci ha abituati. Poesia di grande spessore che induce a riflettere, a tirar di somme, chi in quella stagione (magari da un po’) si trova. Complimenti, Claudio e auguri per un lunghissimo inverno, magari sconfinante in una dolcissima primavera. E poi, chissà…
Enrico Tartagni –canne al fuoco-: Una lunga, bellissima metafora sul vivere e sull’osservar vivere, in questi ermetici versi che quello evocano, con la consueta bella maestria di Enrico.
quantummechanics –Sorprendila-: Beh direi che l’amante della quantica ci regala, con questa prosa, istruzioni per l’uso (si fa per dire) della donna. Ne prendo nota e… hai visto mai?
Jacqueline Miu –Rasmunda-: L’ho sempre sospettato. Jac è strega. Autodafé, autodafè necessita.
Sandra Greggio –Finestra sul mare-: Un fremente invito a liberarsi da lacci e lacciuoli, regole asfissianti, e respirare a pieni polmoni l’aria del libero comunicare ed essere, per sentirsi nuotatori in un dolcissimo mare, in questi intensi e bei versi dell’ottima Sandra.
Salvatore Cutrupi –Programmi-: E’ tempo di bilanci e di programmi il finir della giornata e Salvatore lo narra con liberi e bei versi pieni di immagini che sono usuali per quasi tutti noi, ma che qui divengono poesia.
Carlo Chionne –La Musa-: Sempre generosa ti sia la Musa, e sempre grata per l’uso che ne fai. Ciao Carlo.
Alessio Romanini –Bozzetti Autunnali-: Cinque lievi pennellate, frutto di un sensibile sentire, per descrivere il malinconico, dolcissimo autunno, secondo il sempre più bravo Alessio.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
"Al lume dei lampioni" di Rosino
Maranesi, bella lirica ricca di metaforiche
Immagini,per chiudersi con quei
Ricordi che ancora fanno male.
Bel portare.
"Viaggio in carrozza letto" di Luigi Panzardi, mi ha colpito la similitudine
delle sensazioni che
Provano in un viaggio notturno
Metafora della donna che ci ha lasciato. Bella
"Finire in bellezza" di Claudio Badalozzi molto bella e scorrevole
Nel suo portare.
"Rasmunda" dell'ottima Jac
Che rappresenta una regina dei longobardi, nel suo stile inconfondibile.
Grazie per la cultura.
"Con un soffio mi porta..." Dell' ottimi Piero colonna, hoggi mi sorprende con
questa bella poesia ricca di pathos e immagini su cui riflettere. Bella
Alessio Romanini
21 Ottobre
21 ottobre 2020
Poesie d’esordio:
Clemente Perazzo –L’epoca delle passioni tristi-: Lunga lettera, in prosastici versi, inviata ad una lei, parca di parole e, pare, di sentimenti, col forte invito ad aprire anima e cuore per trovare l’illuminata via della vita. Lettera densa di considerazioni filosofiche sul vivere e sulla natura, nate da un ispirato guardare quel che ci circonda, chiusa da una rassegnata considerazione sul tempo che passa e corrompe.
Poesie del giorno:
quantummechanics –Tu-: Benvenuto nell’azzurro, cultore della quantistica! Bell’esordio con questa lunga metafora poetica che dice di vita alla quale si guarda senza speranze, con noia ed in mezzo a pene e disillusioni ma che troverà salvezza, e senso del viverla, in un lontano amore, che è luce in fondo ad un tunnel buio.
Rosino Maranesi –Lungo i viali-: Una vita notturna dove cercano rivalse ad una vita priva di ideali e, in definitiva, di senso, “pagliacci in circolo festanti/senza nessun ritegno/snervati nel piacere/…./ a convertire in smorfie /il vuoto interno”. Così l’ottimo Rosino lancia la sua accusa contro il falso, illusorio mondo notturno della movida, delle discoteche, che diviene mercato di droga e di allucinazioni, a chi vuole sfuggire al nulla che la vita pare offrire. Ottima poesia sulla quale soffermarsi a riflettere.
Felice Serino -338 Quel sussulto del sangue-: Lo struggente ricordo di una donna che ci ha lasciati, genera questo splendido epitaffio nei cui versi Felice riversa tutto il suo dolore con grande, coinvolgente maestria. Poesia di grande spessore, regalataci da un grande Poeta.
Nino Muzzi traduce Eugenio Montejo-: Intensa descrizione, colma d’amore, del Tago e dell’incantevole Lisbona, in questi bei versi che Nino ha tradotto per il nostro piacere e la nostra cultura.
Bruno Amore – La fanciulla in verde-: Un tenero ricordo della madre, nato dalla visione di una foto color seppia, narrato con i puliti, e bei versi magistrali di un nostalgico, bravissimo Bruno.
Alessio Romanini –Funambolo-: Gli equilibrismi che il vivere ci impone, ispirano Alessio per questi intensi versi, dal riflessivo tono.
Jacqueline Miu –Il Libro dei Peccati-: Il racconto di una strega destinata al rogo, fossimo ai tempi dell’auto da fé, che affascina il lettore, portandolo in una specie di sabba con corvi, demoni e mostruosi gargoyle.
Scava, la nostra ciuta, alla ricerca dii un demone che le regali un diavoletto, mentre lei suona l’armonica e può dimenticare, nel confronto, la mediocrità degli esseri umani.
Un sogno, dunque, ma ambientato in una disastrata Parigi, mentre la Senna esonda. Scenario apocalittico dunque, che fa parere paradiso l’inferno.
Sei grande Jac!
Antonio Scalas –Volgo lo sguardo-: Il desiderio/bisogno che chi si ama non svanisca detto con questi versi, densi d’amore e speranza. Immagine metaforiche di grande bellezza sono preludio a quel cercarla ed a quel volerla trattenere per sempre negli occhi, divenuti “scrigni dolcissimi”. Sempre convincenti le poesie del bravissimo Antonio.
Sandra Greggio –Emozioni senza tempo-: Analisi dell’essere romantica (ma anche realistica) di Sandra, resa con limpidi, convincenti versi.
Salvatore Cutrupi –Leggero come sono-: Chiara metafora del doversi liberare di pregiudizi ed errori, per ritrovare la strada della fede e del calore della casa famigliare, in questi versi che paiono semplice descrizione di qualcosa di banale e che invece narrano di un cambio di stagione.
Un grazie di cuore a Jacqueline e ad Alessio per l’attenzione e il gradito commento alla mia “Trascendenza”.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in
primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
L’Epoca delle passioni tristi
Vorrei trasmetterti il senso del nulla … in questa bella poesia molta della
negativa genesi storica e sociale che ci mescola e ci allontana sempre più dai
sentimenti. L’ottimo autore con tutto l’impegno dell’anima, chiude augurandosi
ci sia del “vero e del buono” poiché inesorabilmente il tempo passa … Grazie
Clemente Perazzo
Tu
Un poema che contagia col suo viaggio misterioso alla fine del quale c’è “quel
tu” che illumina il faticoso percorso in una sorta di nebula spirituale. Una
bella lettura che conduce alla sperata felicità. Grazie.
quantummechanics
Lungo i viali
Festanti notturni senza vocazioni, Rosino affronta il problema delle folle
dall’anima vuota che vivono la notte che libera i sensi ma che alla fin fine
sono persone che non hanno nulla da dare. I banchetti facili sono presi di mira
come quelle trasformazioni delle perversioni in cui le persone si vedono
“raggiunte”. Sempre ottimi argomenti di cui leggere e dibattere a lungo. Grazie.
Rosino Maranesi
338
Quel sussulto del sangue
Meritevole di molti premi, questo suo poetare centrato sulla sinteticità unita
al sentimento che ne accompagna la descrizione. Una figura carismatica dunque e
questo poema è una spilla preziosa che lui “il poeta” ha puntato sul cuore.
Complimenti. Grazie.
Felice Serino
Pavana di Lisbona
Eccolo! Ci era mancato il nostro traduttore, il nostro cercatore di perle rare
Nino Muzzi. Poema complesso e descrittivo. Poema che ha un’anima e credo sia una
chicca. Il fiume che ordina i terreni scoscesi … il fiume di ieri e dell'oggi
poetico, mentre gli uomini partono ma lui tra un molo e un altro - aspetta.
L'ingovernabilità del senso di libertà e casa che può dare il pittoresco, la
radice e soprattutto l’enfasi umana quando guarda al proprio bene non sempre per
renderlo bello ma per ricordarlo per come è. Grazie.
Eugenio Montejo traduzione di Nino Muzzi
La fanciulla in verde.
Di una leggerezza serafica e puro come un boccio dei primi di Marzo questo poema
che descrive “la fanciulla in verde”. Mai romanzata e sempre attinente alla
forza magistrale di riportare il lettore alla sottintesa emozione, la poesia
riporta la bellezza femminile e giovanile di una madre che ha lasciato in quel
corredo da sposa “l’impronta innocente” , cosa che l’ha accompagnata per
l'intera vita. Squisito in fattura e pregio. Grazie.
Bruno Amore [br1]
Autoscatto
Un ingordo delirio sessuale con fregi di nudi stanchi e sudati … malizie despote
al desio e foto flash finali. Grazie.
Armando Santoro
Funambolo
Una piccola tesi poetica sull’equilibrio. L’analisi di Alessio parte dal
funambolo poi si avvicina alla simbologia con la vita. Siamo tutti un poco
equilibristi, scrive lui, cercando di costruire questo ponte di illusioni umane
sopra il vuoto. Grazie.Alessio Romanini
Volgo lo sguardo
Suggestive e a tratti malinconiche le scene emozionanti che leggendo il nostro
Antonio ha voluto trasferirci. Restiamo nel suo stesso ricordo e palpitiamo coi
suoi stessi battiti. Grazie.
Antonio Scalas
Trascendenza
Se i sensi potessero fermare “l’attimo”. In questo viaggio onirico Piero entra
in contatto con la sua “entità” e a luci soffuse, loro si amano. Si percepisce
l'ardente desio di fare dure la passione, si percepisce la bellezza che ha
richiamato i sensi ma v’è l’incontro col reale. Come in molti dei suoi poemi …
il reale lascia la porta aperta all’Oltre, probabilmente filtrerà qualcosa
dall'altra dimensione, probabilmente la speranza vincerà sul esile sogno. Quindi
il mondo di Bruno, il mondo amoroso del poeta che naviga in pieno desio e si
ferma anche per godere delle pittoresche avance … cerca una sua “splenditudine
finale” … non sarà oggi, non sarà per sempre ma questo non significa che non
sarà mai. Affronto i versi finali di Bruno nei suoi poemi come un soldato una
trincea da scavare. Essendo per natura e scelta morale una “positivista”
m’inarco in evoluzioni prospere di speranze, chissà se il poeta abbia voluto
tale “bene” finale? Grazie.
Piero Colonna-Romano
Emozioni senza tempo
Emozioni da poetessa che in finale di poema hanno uno scivolone ma Sandra è
umana quindi meglio un essere umano afflitto dai propri difetti e scivoloni che
una macchina perfetta, fredda, inadattabile. Un poema intimo e romantico come la
vivacità spirituale di chi l'ha scritto. Grazie.
Sandra Greggio
Leggero come sono
Quanto può essere profondo questo Poeta. Quanta leggerezza v’è nel leggere
questa dimensione d’anima che non viene spazzata via dal peso del tempo.
Scrivere è facile ma scrivere bene e dare emozioni è “talento”. Complimenti.
Grazie.
Salvatore Cutrupi
Ringrazio il nostro generoso Magister Lorenzo per la sua ospitalità. Saluto con
stima e ammirazione il Vate Piero Romano Colonna che come un Ulisse poderoso ha
vinto il ciclopico "fermo" per riportare il suo ordine d'arte. Con grazia chiedo
ai sitani di partecipare alla lettura e ai commenti delle opere. Buon Poetare a
tutti.
Jacqueline
Benvenuto a quantummechanics
20 Ottobre
Ringrazio Piero Colonna per la sua decisione e, fatalità, torno anch'io nel Sito che per qualche tempo ho dovuto abbandonare.
Poesie esordienti
Miracoli ordinari
La semina e il raccolto … gesti semplici come lo stare in mezzo al mareggiare delle spighe sotto il venticello caldo e alla bontà del sole. Poema leggero con ascendenza “fanciullina” di splendida ispirazione. Grazie.
Mario Pennelli
Distacco
E’ doloroso pensare alla perdita di un grande poeta ma soprattutto di un uomo. Ce ne vorranno di battaglie ancora Armando e se la stanchezza compone per fatto suo questo poema, la lascerò parlare ma il sole ritornerà al cogito e al cuore per ispirarti altrimenti noi saremo nulla … senza. Grazie.
Armando Santoro
La volgare demenza
Uomini che vivono nei propri sudari senza condividere la loro vita. Il lusso, il materialismo ha generato la volgarità e l’ignoranza, una volta si dava il peso a un buon libro oggi all’auto o peggio a una ruota. Poema molto sensibile anche se criptico. Grazie.
Rosino Maranesi
Vorresti
I versi della poetessa che cerca “una libertà” nei propri poemi, sono di desiderio, di necessità di colmare le giornate e la vita con cose meno pesanti. E’ mortificante dovere vivere per lavorare e non lavorare (in todo il concetto) per vivere. Una sorta di angosciante realtà resta impressa nella mente del lettore, diametralmente opposta la “voglia di cantare” dell’intera composizione. Grazie.
Rosa Giusti De Ruggiero
Summertime
Un richiamo all’amore attraverso lo sguardo che illumina il credo del poeta. Una fede cieca nella sua Musa che gli dona l’ispirazione estiva. Grazie.
Claudio Badalotti
ASIMMETRICI VOLI
337
Hitchcock
Dal famoso film “uccelli” di Hitchcock, la natura dal nulla si rivolta all’uomo … meraviglioso film ed ecco una interpretazione Hitchcokiana del concetto. Molto noir e molto sottile. Grazie.
Felice Serino
Credetti fosse rincorrere
Restare fermo per alimentare i desideri, tenere viva la speranza di un amore passato o che verrà … all’erta è l’intero poetico che compone lo spirito di Bruno. Grazie.
Bruno Amore [br1]
Specchio specchio delle mie brame
I am silver and exact. I have no preconceptions.
Whatever I see I swallow immediately … Sylvia Plath. Una carrellata di sensazioni, emozioni, un turbinio di scenari che nascono nella mente appena si coglie il riflesso di se stessi nello specchio. Ottimo il nostro Enrico che ha colto pienamente la sfida e ha saziato il lettore con tutte le sfumature possibili . Grazie.
enrico tartagni
Gira il virus-bestiaccia, e tuttavia,
Un pensiero sulla vita all’aperto di questo autunno novizio a Pandemia. Armando ragiona sulle soluzioni possibili e se proprio non si potesse fare una passeggiata nella natura, se il freddo di ottobre si raffreddasse, beh c’è sempre bel tempo qui nel “nostro azzurro” – una combinazione ottimamente scelta tra poetica e ironia, bella scelta. Un sorriso. Grazie.
Armando Bettozzi
"Chiamami!"
Concentrato sulle lotte amorose il nostro Ben ci offre un poema con fine ricamo romantico sulla “chiamata”. L’orgoglio maschile cederà al “cercami” della sua “musa”. Grazie.
Ben Tartamo
Spirano Ricordi
Rime d’autunno per parlare di un anziano che trascina se stesso sul viale del tramonto e i propri ricordi. Un pastellato landscape come una cartolina colorata … e piccole note di malinconia. Grazie.
Alessio Romanini
The loving game song
Un gioco amoroso spinge il nostro Carlo a donarsi in rime inglesi, sottolineando con veemenza che lui c’è per entrambi … a buon intenditor. Grazie.
Carlo Chionne
Le sere dei tramonti settembrini
Un Antonio in forma romantica si improvvisa pittore prima che poeta e ci regala questo delizioso quadretto di settembre con varie sfumature amorose. Ogni descrizione è un ricamo. Grazie.
Antonio Scalas
Haiku
Haiku per preservare questa sua eclettica personalità artista. Il terzo lo trovo da plausi. Grazie.
Salvatore Cutrupi
Racconti e testi vari
19.10.2020 ore 24:10
Snervante
Una riflessione drammatica sulle condizioni sociali. Rosa belligerante e descrittiva non finisce mai la sua forza d'animo, cosa che dichiara lei stessa nel finale. Grazie.
Rosa Giusti De Ruggiero
Ringrazio il nostro benefattore il Magister Lorenzo per la sua ospitalità. Un saluto di stima al Vate Piero Romano colonna. Buon Poetare a tutti. Invito le Signorie Vs. a partecipare ai commenti di opere che vi abbiano colpito in qualche modo. E' apprezzato qualsiasi parere generi un sano dibattito artistico letterario.
Jacqueline
Ringrazio Piero Colonna Romano per le sue
recensioni e per i suoi consigli.
Salvatore Cutrupi
Ciao Piero
Come ti ha definito
Jac
Capitano mio capitano!
Felice di ritrovarti
E grazie per
L'apprezzabile commento.
Alessio Romanini
20 ottobre 2020
Poesie d’esordio:
Mario Pennelli –Miracoli ordinari-: Un immersione nella natura, per sentirne il soffio d’amore che dona e renderglielo con quel seminare al vento semi di vita. Bravo Mario!
Poesie del giorno:
Rosino Maranesi –La volgare demenza-: Un impietosa, realistica descrizione degli effetti della malattia mentale, sui malati e su chi, indifferente, li osserva, in questi versi, dal violento tono d’accusa, che sono un forte invito a riflettere. Complimenti, Rosino!
Rosa Giusti De Ruggiero –Vorresti-: Il disperato canto di una casalinga, schiava del casalingare, reso con un’anafora martellante che schiavitù condanna e dice di voglia di libertà.
Claudio Badalotti –Summertime-: Una deliziosa dichiarazione d’incantata ammirazione che dice di un amore che perpetuerà il tempo d’estate, in questi bei versi di Claudio, costruiti con enjambement che non consentono respirare dall’inizio alla fine. Complimenti (anche per quelle rime che poste all’interno di versi li rendono ancor più piacevoli).
Felice Serino –(ASIMMETRICI VOLI) 337 Hitchcock-: Un sogno con incubo, che richiama alla memoria il maestro assoluto del giallo ed il maestro assoluto della pittura a tema onirico.
Bruno Amore –Credetti fosse rincorrere-: Inseguire un sogno d’amore e, come sogno, vederlo svanire. Leggo così i bei versi di Bruno chiusi, rassegnatamente, dalla considerazione che è meglio continuare a desiderare, attendendo (forse di tornare a sognare).
Enrico Tartagni –Specchio, specchio delle mie brame-: L’impietoso specchio non rende soltanto la nostra immagine ma ci obbliga a scavare dentro di noi. Ed allora ecco le vere rughe che ci affliggono, ecco il tirar di somme di un esistenza non appagante, fatta di speranze deluse, di traguardi mai raggiunti, di delusioni amare, di errori. Aveva ragione Borges ad odiare gli specchi (anche se per altro motivo ancor più crudele) ed il nostro Enrico mi pare sia su quella strada.
Alessio Romanini –Spirano Ricordi-: Simpatica filastrocca a rime baciate, dove ogni distico pennella un quadretto sulla natura dove è presente anche un anziano sognatore.
Jacqueline Miu –Il Porto delle nebbie-: Con l’originale e suggestivo narrare dell’ottima Jac, ecco un fremente invito all’amore, detto con romantiche immagini, lampeggianti poesia. “un pugno di stelle”, “mi canterai coi sogni”, “incendiami la pelle”, “oh angelo che inverti il corso del mio sangue”, sono espressioni da ricordare, regalateci oggi da questa inimitabile amica.
Carlo Chionne –The loving game song-: Ecco la poetica ricetta, per un dolce donarsi e donare amore, resa dall’ottimo Carlo con canzone d’amore, fatta con magistrali versi dalla forte intensità emotiva.
Antonio Scalas –Le sere dei tramonti settembrini-: Bellissima descrizione di una serena serata settembrina, nata da un sensibile osservare quanto di dolce possa esserci in quell’atmosfera e delizioso è quell’immaginare labbra di donna, che divengono corallo col colore del tramonto. Belle le descrittive immagini di un romantico Antonio che chiude la poesia con un dolcissimo, tenero invito a goderne.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Tre pennellate d’alta poesia, nate da un romantico osservare e da un magistrale renderlo. Complimenti. (grazie di cuore per le parole che mi hai dedicato. Un suggerimento, forse superfluo: partecipa a concorsi che prevedono una sezione dedicata all’haiku. Ne avrai soddisfazione.).
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
19 Ottobre
Caro Piero
siamo meritevoli di tanta abbondanza di “lusso letterario”? Spero di sì O
capitano! mio capitano! scrisse Whitman - eccoci con te, brigata, equipaggio,
pirati. Conducici ai mondi d’orizzonte, all'Oltre dei grandi audaci letterati e
sia chiglia, relitto o nave spaziale il mezzo di fortuna, poco importa poiché
noi la faremo volare!
Grazie Piero di non esserti risparmiato. Grazie di avere rimesso la lampadina
nel Faro poiché ora ti vediamo ed ecco la salvezza!
Mi rallegra il cuore e non sai quanto, saperti di ritorno. La ciurma si unisce
in un Ayo! di quello poderoso _ quando Tortuga beveva dopo aver contato i
tesori. Ayo mio Capitano , domani porta la mappa e grida la rotta. Il timone è
ben oleato e la chiglia pulita dalle alghe… il vento sta già soffiando. Capitano
Piero siamo pronti!
Grazie amico mio del tuo ritorno. Infinitamente illuminata
Jacqueline
Grazie Piero
Mi fa un Grande piacere
Leggere la notizia
Che da domani continui
Il percorso con noi.
È circa un anno
Che frequento poetare
Personalmente
Non ci conosciamo
Ma ti sento vicino un sincero
Amico
Molto mi hai insegnato
E molto ho ancora da imparare.
Grazie di cuore .
Alessio Romanini
19 ottobre 2020
Carissimi Sandra, Jacqueline, Salvatore ed Alessio, piacevolmente
sorpreso per quanto avete voluto esprimere sulla mia intenzione di limitare la
presenza tra i commenti in Poetare, vi ringrazio di cuore per il generoso
apprezzamento sulla mia attività in questo splendido sito.
Sito che l'ottimo Lorenzo ha costruito, rendendolo unico e primo in assoluto tra
quelli di poesia presenti nel web, ma che deve anche all'alta qualità delle
vostre opere, il meritato successo di cui gode.
In funzione di tutto ciò mi è impossibile mantenere quanto intendevo fare, per
cui, chiedendovi di poter "tirare il fiato" per questa giornata (…anche per
continuare a godere delle vostre parole) vi do appuntamento a domani, per
riprendere con voi la strada in questo azzurro poetare.
Con grande stima vi saluto ed ancora grazie.
Piero Colonna-Romano
Poesie d'esordio
In un treno d'emigranti tra un coglione e un altro
… mi ricorda vagamente un poema di De Amicis ma qui v’è l’evoluzione della pena, dei dolori sociali contro la massa di “pezzenti”. Una ruggine stratosferica che ben risalta già dai primi versi. La prima parte del poema è bellissima … l’enfasi persiste. Suggestive le descrizioni del padre. Grazie.
Massimo Pastore
Fatti, una poesia
Deliri…
Un Armando Bettozzi infuocato e ben preso dal dire il “vero” _ ma non s’era già detto il vero? Il vero verbo di Dio spesso ha sottane che richiedono cuciture agli orli … peccato a noi non è dato manco di baciarli i piedi e restiamo qui tutti a baciarci tra noi – fratelli. Fratelli? Uniti? Le riflessioni del poeta sono ben mirate. Naturalmente ottimo pensiero. Grazie.
Armando Bettozzi
Primavera 2020
Questa “coniugazione” come la chiama il molto ispirato Armando Santoro, è un baio tra natura e cosmo, tra pittore e i colori a lui offerti. Poemi come pittura in un quadro celestiale … non è forse la fonte dei sogni? Sebbene non vi siano le risposte, ci resta solo leggere per incantarci. Grazie.
Armando Santoro
In posizione fetale
Finiti i balocchi, lasciata dietro l’aria “gonfia d’alcool” si va al riposo nella posizione fetale, quella che ci fa sentire sicuri e protetti sotto le coperte. Questo poema lo descrive perfettamente in simbiosi con la stanchezza che esige un sonno ristorativo, il tutto in un cocktail di piacevoli versi. Grazie.
Rosino Maranesi
16.10.2020 ore 14:20
Ma come ti permetti?
Finalmente una donna che fa sentire il proprio pensiero! la sua liberazione non ancora validata dal sociale poiché una donna deve: lavare, stirare, fare d’amante, fare figli, crescere figli, lavorare, cucinare, badare agli altri … e se non fosse abbastanza, badare a se stessa per ultimo. Questo grido disperato di libertà, questa richiesta di aiuto andrebbe ben considerata visto che viviamo l’era delle macchine e dello spazio … ma molte donne sono ancora schiave in civiltà che di dichiarano democratiche. Brava. Grazie.
Rosa Giusti De Ruggiero
Colori d'autunno
Splendido questo autunno nella descrizione poetica di Renzo Montagnoli. Versi prelibati come frutti, versi che portano al sognare. La natura dove ancora alberga un tesoro … è la natura in cui l’uomo ritrova il piacere di vivere. Complimenti e si va a rileggerla. Grazie.
Renzo Montagnoli
336
Casa di riposo (2)
Versi in cui Felice descrive il pensiero della saggezza ma “da u8na casa di riposo” dove il profumo di cucina ricorda vagamente casa e in analogia la natura spoglia e fredda dell’autunno. Sempre sintetico e sempre bravo. Grazie.
Felice Serino
Lasciarsi
lei era il mio viaggio ...
non spiegai … non capì
e ci sovrasta ancora
lo stesso firmamento.
In grassetto questa parte finale (mi basta questa) che è inspiegabilmente fenomenale! Una poetica breve, Bruno, non che serva di più per percepire questa poesia ma è bellissima poiché resta in uno “straordinario perdersi umano”. Plausi ovviamente. Grazie.
Bruno Amore [br1]
Uscita di casa
la bellezza comanda i movimenti
Questa passeggiata che glorifica il piacere dei sensi, degli occhi e naturalmente dell’umano desiderare … che colma con un bel saluto tra dama e poeta. C’è da dire che Enrico con certi versi, riesce a qualificare il proprio posto nell’arte poetica … ottimo. Grazie.
enrico tartagni
Bugie
Il nostro bravo Salvatore compone un poema sui dubbi della vita d’oggi. Ancora quarantena, ancora insicurezze e dove sono quei momenti spensierati? I momenti degli abbracci? Insomma erano tutte bugie, quelle promesse. Grazie.
Salvatore Cutrupi
"E vorrei un cuore che ride"
E vorrei sognarti da sveglio … quanto romanticismo ci mette oggi nel suo poema il nostro Ben. Un poema dove il sole ride e il cuore caldo sboccia quasi fosse perpetuo il suo ardere. Bravo. Grazie.
Ben Tartamo
Oligarchia
Potente inquisitoria poetica. Non illudiamoci, ci ammonisce il poeta, certe bestie si nascondono grazie alle mascherine. Grazie.
Alessio Romanini
La sento ogni giorno la solitudine
Una immagine di debolezza storica oramai. La nostra poetessa che ha sempre inneggiato la speranza e la gioia si domanda che futuro lasciamo ai giovani? Niente più strette di mano, giochi o abbracci! Una amara verità che condividiamo tutti pur non sapendo da chi è partita la colpa di ciò che stiamo vivendo. Grazie
Antonia Scaligine
Il viandante
Un racconto crudo con un finale amaro anche se con matrimonio di anime in Paradiso. Molta violenza giovanile motivata dalla incompetenza sociale di generare migliori spiriti. Grazie.
Luigi Panzardi
Ringrazio il nostro generoso Magister Lorenzo per la sua ospitalità. Saluto con stima e ammirazione il Vate Piero Romano Colonna. Buon Poetare a tutti.
Jacqueline
Non posso tacere dopo aver letto le parole bellissime
di Jacqueline, non posso che approvare tutto ciò che ha detto di Piero ,
evidenziando le sue impagabili doti di esegeta delle nostre poesie, che non
sempre sono di facile interpretazione. Ma Lui, grazie alla sua cultura e
sensibilità, ci indica la strada per comprendere, scioglie i nodi e ci spiana il
cammino. Jac dimostra di averlo ben compreso, seppure arrivata da poco. Che cosa
dovrei dire io che nel lontano 2008 entrai nel sito senza sapere da che parte
girarmi? Ed ecco chi, insieme a Lorenzo, mi ha aiutato . Aggiungo un plauso per
aver dato notizia dei concorsi a cui noi abbiamo partecipato, lavoro non
richiesto che svolge con tanta umiltà, dimenticando se stesso.
La metafora del faro è perfetta, così come si addice a Lorenzo. Comprendo,
tuttavia, la sua stanchezza, perchè non è un lavoro facile, nel qual caso non
posso che capire e giustificarlo.
Grazie
Sandra Greggio
Caro Piero, ricordo sempre i tuoi illuminati commenti
alle mie mie prime poesie di tanti anni fa. Non so quanto amore ti resta
da poter regalare a questo gruppo ma sappi che le tue riflessioni sono state e
saranno sempre rugiada e pane per il mio percorso poetico. Con affetto.
Salvatore Cutrupi
Caro Piero
Mi associo alle splendide
Parole di Jac .
Tu per me sei stato e sei
Mentore
Se ho migliorato
Il
Mio modo di scrivere
È grazie ai tuoi consigli
Alla tua umiltà.
Mi sentirei smarrito
Senza i tuoi commenti.
Spero , ovviamente se non
Grava, che tu possa continuare
Il tuo meraviglioso
Commentate a fianco di Lorenzo.
Alessio Romanini
17-18 Ottobre
Caro Piero
Poesie d'esordio
Desnuda
Pensieri d’amore ubriachi che il sentimento offusca appena gli arti accarezzano e si lasciano vincere dalla bellezza. Grazie.
Franco Pastore
Morte a Paris
Si stende come una canzone, pungente, in trasformazione mentre il poeta attende … ah l'amore che mai raggiunge la perfezione cui aspira da appena nato … ah amore che diventi la prigione di un cuore che pensava di volare, invece resta a terra e langue, disperatamente langue. Grazie.
enrico tartagni
Autosonetto
Di sotto un cavolo uscì un bambinello
che una mamma raccolse, e portò in casa:
lì, sulla piazza del paese bello.
Carina, divertente e educativa questa bella poesia di Bettozzi. Mi ha strappato un sorriso. Grazie.
Armando Bettozzi
Buffoni
Il nostro “Armando Cuor di Leone” che le canta alle folle di impreparati e di losche figure politiche. Condivido la riflessione in fondo i colpevoli sono chi li ha votati (la mela non cade lontano dall'albero). Grazie.
Armando Santoro
Cadenti luci
Questa alba che incontra volti nella penombra … queste luci cadenti che non mettono a fuoco i soggetti inghiottiti da una foschia “probabilmente esistenziale?” … dai primi rumori mattutini che ci spingono a ingranare per un'altra giornata di ruotine. Grazie.
Rosino Maranesi
Santa Lucia
Veggente e guaritrice
Una surreale immaginazione che compone questo pittoresco quadro, offerto dal nostro Nino e scritto da una poetessa Carole David di cui non ne conosco l’opera. Grazie. traduzione di Nino Muzzi
335
Il Grido
in sintesi una forza devastante spinta da un forte dolore … ecco come rende “Il Grido” poeticamente il nostro super ermetico Felice. Grazie.
Da LO SGUARDO VELATO, La vita nascosta
Felice Serino
Viaggiare …
Voglio viaggi d'andata, senza ritorno
senza distanza
anche oggi vado...viaggiando
in nessun posto certo ma
fantastico.
Oggi imparo ancora una volta, come si scrivono le poesie. Leggo e comprendo che non c’entra l'ego ma l'immagine che il poeta ha del mondo e quando il mondo intorno sparisce … il poeta si affida a un mondo più appetibile, quello del proprio immaginario. Una descrizione in partenza alla “Agatha Christie” – poi ritrovo un oceanografico vissuto umano che resta compresso in un compartimento del treno. Lettore dove vorresti andare? Fantastica! Sogna e non avrai bisogno del ritorno. Plausi.
Bruno Amore [br1]
Haiku
soffice
sanguigna
positiva …
la certificazione poetica del nostro ottimo Salvatore che interpella gli Haiku per soddisfare le propria musa e quando si tratta di neve a noi resta solo … il sognare. Grazie
Salvatore Cutrupi
Il tuo sorriso
Gemmare … fresco di rugiada, cantano nel “dolce stil novo” poetico di Bruno che ama una poesia pura a fonte dell'immaginario e senza parafrasi che intorpidiscono la lettura. Soave dunque la lettura del brano e non poteva essere diversamente.
Piero Colonna-Romano
Pensatore
(Epigramma metafisico)
Pensavo a Shelley “E cosa saresti tu e la terra, e le stelle, e il mare,
se per l'immaginazione della mente umana, silenzio e solitudine fossero vacuità?
L'idea di Dio è l'idea che l'autore in fondo ha di se stesso. Ottimo e vertiginoso poema.
Carlo Chionne
"Tutto quello che so"
Un continuativo “se”, che rispetto ad altre forti canzoni, resta un poco in penombra o forse non genera in me quella febbrile attenzione che meriterebbe eppure parla di sognare questo poeta timido coi fuochi del cuore. La ripetizione dei congiuntivi, appesantisce un pochino la lettura e disperde il pathos che ha generato questi versi, non fosse per quella delicata e splendida immagine dell'amore che non è altro che Poesia quindi la divinizzazione totale dell’arte … ecco un Ben poeticamente spinto a dare emozioni. Grazie.
Ben Tartamo
Sogna Ancora
Molto dei maudits ma con lo stile di Alessio Romanini. Sognare è una sorta di canto che va liberato e il cuore del poeta che spesso è una cassaforte misteriosa ci lascia qualche traccia di una caccia al tesoro … appunto il sognare. Grazie.
Alessio Romanini
Ringrazio il nostro benefattore il Magister Lorenzo per l'ospitalità e saluto "l'omnia colonna portante del Tempio Azzurro" il Vate Piero Romano Colonna il cui supporto letterario è indispensabile alla vita del sito e delle opere. I suoi commenti ci forniscono didattica, autorità del più grande livello linguistico e soprattutto una direzione di crescita artistica. Confido nelle forze naturali e non, nella sua certificata perseveranza poiché io in primis sono e voglio restare "longeva allieva di sì grande primate letterato". Con piacere commenterò e leggerò ma sappiate tutti che è un onore poter fare visita al vostro immaginario. Chiedo con delicatezza un aiuto ai sitani. Leggete e commentate ciò che vi piace, ciò che vi ispira e perché no _ un dibattito sull'errore di lettura in modo da capire le chiavi letterarie dei vostri poemi. Siate generosi col Tempio. Modestamente non finisco mai di ringraziare il cielo di essere tra voi. Buon Poetare a tutti.
Jacqueline
17 e 18 ottobre 2020
Poesie d’esordio:
Franco Pastore –Desnuda-: Un romantico, sensuale inizio, seguito dal racconto di un appagante rapporto d’amore ma chiuso dal pentimento o, forse, dalla consapevolezza di un errore. Definirei questa poesia un ossimoro, poeticamente costruito. (a meno che il poeta non narri di un rapporto non proprio regolare, del quale pentirsi)
Poesie del giorno:
Enrico Tartagni –Morte a Paris-: Eros e Thanatos a Parigi, in questi suggestivi versi di Enrico che mi pare guardi all’amore come fosse prigione, dovunque attuato.
Rosino Maranesi –Cadenti luci-: Versi ermetici di difficile comprensione sono questi che disegnano una fosca atmosfera fatta di nebbia, di rumori, di luci spente e di visi con occhi che non vedono.
Nino Muzzi traduce Carole David-: Altra interessante proposta di Nino che, per farci conoscere questa sconosciuta poetessa (?) canadese, traduce per noi questa poesia ricca di surreali immagini.
Felice Serino -335 Il Grido-: La descrizione dei motivi che possono generare un grido, resa con gli ermetici versi di Felice.
Bruno Amore –Viaggiare …-: Un viaggio, con la fantasia, per fuggire e non tornare, un racconto dove si materializza un vero treno, dei veri passeggeri, una vera stazione e si intravede il traguardo di un posto sognato, dal quale non si vorrebbe più tornare. Una specie di sogno reale, insomma, in questi descrittivi versi di Bruno.
Caro Bruno a volte non rileggo quel che scrivo commentando, quindi quei commenti possono far nascere equivoche interpretazioni.
Ora rileggo quel che scrissi di una tua poesia e, sì, in effetti vi manca un NON (…apparire quel che non si è) perché certamente non attribuirei al tuo scritto una capovolta lezione di morale. Mantengo comunque quell’ironico “Tutto secondo le regole”, ben sapendo che la maggior parte della gente si propone, appunto, per ciò che non è. Un caro saluto.
Jacqueline Miu –idiot est beau-: “l’idiota è un distributor di rime” e “me ne straf….to dei predicatori della scienza esatta/io alzo poesia fino a scioglierla nell’aria e farla cadere con pioggia/sui deserti”.
Qualcosa di simile, sull’arte dell’epoca in genere, scrisse molti anni fa (settembre 1909) un certo F. T. Marinetti su Le Figarò (Le manifest du futurism). Tralascio di citare come fu definito da D’Annunzio, ma rilevo che di quella follia distruttiva dell’arte nulla è rimasto, tranne i quadri di Balla, di Boccioni e di De Pero (che grandi pittori erano, indipendentemente dal futurismo).
Vedi, cara Jacqueline, se voglio ballare un valzer devo farlo con musica che abbia tempo di ¾. Altrimenti valzer non è.
Ma tu continua a dilettarci con le tue poetiche invenzioni che arte sono e di alta qualità. Un caro saluto.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Deliziosi quadretti invernali, dipinti dai bei versi dell’ottimo Salvatore.
Carlo Chionne –Pensatore-: Beh, io ti seguo, caro Carlo. Ma li abbiamo davvero gli spazi per essere? Un caro saluto.
Alessio Romanini –Sogna Ancora-:
Un intenso invito a sognare, in questi
versi, pieni di belle e fantasiose immagini, di Alessio.
Cari amici, molti anni fa iniziai (contro il parere di colleghi in Poetare) a commentare tutte le poesie che apparivano giornalmente nell’azzurra pagina. Tale attività, pur molto piacevole e spesso istruttiva, è discretamente faticosa e più passa il tempo più tale diviene.
Pertanto, pur continuando a leggere tutto ciò che l’ottimo, impagabile Lorenzo edita giornalmente, da domani mi limiterò a commentare quel che più mi impressiona, chiedendo scusa a tutti coloro che non citerò (ammesso e non concesso che sui miei commenti possa esserci un qualche interesse).
Prendo questa decisione anche perché l’impagabile Jacqueline, fortunatamente da tempo, commenta brillantemente tutto ciò che qui appare, con grande competenza e sensibilità. E di questo la ringrazio, invitandola a proseguire la sua meritoria opera critica.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo, assieme ad un grande grazie per ciò che fa per la diffusione della poesia e per il nostro piacere.
Piero Colonna-Romano
16 Ottobre
La voce dell' amore
Insomma “non chiudere gli occhi davanti al mio amore” … versi che non si superano se non pensando alla forza di pathos di chi li ha composti. Splendida dichiarazione. Grazie.
Gianluigi Parisotto
Venti da oriente.
Non leggo ma ascolto, non guardo con gli occhi ma mastico col cuore le parole volutamente dure. Mi pare di vedere un poeta in forma che ci spinge verso il filo spinato della storia. Un uomo che indica “guardate è questo quello che volete?!” ma non solo … il prezzo che nessuno sconta nella storia ed è il prezzo in vite umane. Applausi naturalmente. Grazie.
Bruno Amore [br1]
Inno a Dante
Ogni volta che ritrovo Dante in forma, ombra, ispirazione o semplice citazione in un poema, i miei occhi si illuminano. Penso al mosaico blu di stelle a Ravenna, penso alla materia umana nel arrivare con le parole all’anima … Enrico si professa Gran Maestro dell’Ordine dei Poeti che collaudano le ispirazioni classiche nella poesia odierna. Naturalmente plausi. Grazie.
enrico tartagni
Sospiro mio
Un inno costruito con perfezione certosina come l’amore che da stiletto diventa l’acme più puro dell’universo. Una dedica che assorbe il lettore fino a scaldargli i sentimenti. Complimenti. Grazie.
Santi Cardella
Quando nel mio silenzio
Una poesia scaltra composta con fervido orgoglio e malinconie. Armando è un grande architetto di queste cattedrali sentimentali cui lui sa che un giorno si inginocchierà per pregare “il ritorno del tempo perduto” la colpevole (dovrei aggiungere di turno). Poiché da grande amatore qual è _ questo autore non perdona. Grazie.
Armando Santoro
La discoteca
unz unz unz ---- penso al ritmo … alle danze, alla gente, all’alcool … ma dal titolo non credo sia la vivacità del posto ad assorbire l’attenzione del poeta. Grazie.
Rosino Maranesi
Quando me ne andrò...
Prematura overture sulla propria dipartita ma intesa come ispirazione romantica. Grazie.
Giovanni Mascellaro
334
Quando la poesia diventa essenza, come un profumo intenso e rivolto all’amore. Complimenti al nostro grandissimo Felice e al suo poetare unico. Grazie.
Felice Serino
Amore virtuale
Arriveremo all’amore virtuale? alle emozioni generate da meccanismi? Cosa potrà e come potra generare nuovi sogni questo poeta che osserva il mondo moderno. Grazie.
Giuseppe Stracuzzi
L'Eco dei Piedi
Un ritorno ai ricordi con l’aiuto del rumore dei propri passi in casa. Una fisarmonica di delicate e tristi emozioni in cui riaffiorano i volti dei genitori. Una melodia malinconica che abbraccia il cuore del poeta costretto a cantarla. Grazie.
Alessio Romanini
La Vecchia Medicina
Bella descrizi0one, memorabile e atteso finale, un concept poetico degno di questo mezzo autunno. Come sempre in forma il nostro Salvarore.
Salvatore Cutrupi
Ringrazio per la sua ospitalità il generoso Magister Lorenzo. Saluto con stima e ammirazione il nostro "olimpionico" Vate Piero Romano Colonna. Un delicato invito a partecipare alla lettura delle opere e ai commenti, anche semplicemente il confronto giusto o sbagliato con noi lettori che spesso sgarbugliamo pensieri ermetici di cui sarebbe bello conoscere la traccia. Siate api laboriose. Buon Poetare a tutti.
Jacqueline
16 ottobre 2020
Poesie d’esordio:
Gianluigi Parisotto –La voce dell’amore-: La richiesta d’attenzione al proprio sentimento d’amore, detta con retoriche super iperbole. Che fa dire l’amore!
Poesie del giorno:
Bruno Amore –Venti da oriente-: Difficile non concordare con questi versi, che sono accusa violenta contro chi ha determinato l’esodo biblico cui stiamo assistendo, lucrando su ciò che ha rubato nelle terre dalle quali arriva il fiume di disperati che, anziché venire a rivendicare il mal tolto, vengono a chiedere più dignitosa vita. Complimenti, Bruno, per la passione civile che ha mosso la tua penna per questi magistrali versi da incorniciare. Applausi.
Enrico Tartagni –Inno a Dante-: Bello ed ispirato (risuona qualche verso della Divina) questo inno a Dante. E sono versi che mi fanno ricordare il mausoleo vicino alla basilica di S. Francesco, in Ravenna, dove sono sepolte le ossa del poeta, più volte visitato con forte emozione.
Santi Cardella –Sospiro mio-: Bentornato, Poeta! E che bello rileggere i tuoi versi, perfetti nella metrica e nella forma della poesia, pieni di un sentimento, espresso con coinvolgente ritmo e con immagini dolcissime. Ovviamente applausi e non mancarci ancora.
Rosino Maranesi –La discoteca-: Luogo da evitare in questi tempi di pandemia, ma Rosino scrisse questa poesia prima di questo specie di diluvio universale, e narrò allora di quanto poco igienico fosse quel contesto, se non altro per i danni all’udito che, quella cosa che chiamano musica, può causare.
Giovanni Mascellaro –Quando me ne andrò…-: Se questi versi fossero indirizzati a me farei gli scongiuri. Giovanni blandisce e minaccia: quando me ne andrò sarai libera di godere, afferma, ma, comunque sappi che sarai controllata. Ma quando verrai a raggiungermi faremo i conti. Mi piacerebbe sapere cosa ha risposto la destinataria di questi versi un tantino (troppo) prosastici ma di forte intensità.
Felice Serino -334 La tua vaga essenza-: Decisamente Felice è Poeta. Ed oggi ci regala questa dolcissima sintesi di un sentimento d’amore, reso con sublimi versi. Applausi, applausi, applausi.
Giuseppe Stracuzzi –Amore virtuale-: Può una tecnologica tastiera trasmettere sentimenti d’amore? Questa la domanda centrale in questa intensa e bella poesia del grande Giuseppe.
Alessio Romanini –L’Eco dei Piedi-: Ricordi che nascono, e riportano dolcezza, da un camminare a piedi scalzi, così come era uso farlo da bimbo, narrati con questi versi, velati da malinconia, di Alessio.
Jacqueline Miu –Transylvanian Halloween-: NY ispira questo tourbillon di emozioni che vanno dalla Transilvania (lo ha fatto pure Dracula, ma verso Londra) al Central Park, dove si incontrano barboni ed E. A. Poe, Coltrane ed Hemingway, pretzel and fish & chips, Cristopher Lee che balla con Doris Day, la famiglia Addams allargata a Rocco Siffredi che scopa Carmilla la vampira, mentre il Carpaziano, inchiodato nel suo quadro, osserva e si masturba. Insomma un delirio di immagini che soltanto la fantasia della strepitosa Jac è capace di creare ed abbinare, con notevole effetto comico. E tutto questo per dire (ma che può fare mai il desiderio!) che è tempo di fare l’amore. A P P L A U S I con le mani, con i piedi e fischiando.
Salvatore Cutrupi –La Vecchia Medicina-: Un nostalgico, malinconico ricordo di Salvatore (medico che credo sia ancora in servizio attivo) di un antica clinica in disuso dove aveva esercitato, ben narrato dai suoi descrittivi e bei versi.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
Carissimo Piero (Colonna
Romano)
“ …
l’importante è [NON] apparire quel che non si è. “ Che è esattamente il
contrario di “Tutto secondo regole, insomma.”
Grazie
della tanta attenzione, comunque.
Un abbraccio.
br1
15 Ott0bre
Poesie d'esordio
Lontano
Una lotta contro una chimera e naturalmente una lotta contro il buio nell’animo , tutte queste battaglie “per averla”, confessa il poeta e noi leggiamo il suo travaglio. Grazie.
Marco Pancrazi
Amore defraudato
Ho versato barattoli di miele
per potere addolcire
i tuoi pensieri
Poema che guarda all’amore? All’amore defraudato come dice il titolo stesso. Ecco l’amore Giuseppe lo porta ai nostri occhi e il suo scrivere comporta impegnare finalmente le meningi. La letteratura esige progresso e l’autore con queste ermetiche chiavi di lettura ce lo offre. Grazie.
Giuseppe Stracuzzi
L'ùrtima cena…
La satira del nostro fantastico Armando che colpisce i cattivi ed è monito per i ciechi di questa civiltà. Grazie.
Armando B.
Solo bricciche.
L’ego poetico certificato è umile. La mercanzia di valore è quella che diventa comune (non a caso Dante non scrisse in latino) _ ora che dire di Bruno che non decanta il suo feudo ma non lo svende, ne è geloso. A buona ragione noi rapiti, leggiamo moderando il commento, ove non storpiasse la purezza, alla bravura del poeta. Noi se leggiamo è perché ciò che ci rapisce non deve necessariamente brillare ma spaziare nel nostro profondo . In tutti gli esseri umani,. poeti specialmente, c’è spazio infinito da condividere. Leggersi tra poeti produce due cose: invidia o stima. Entrambe alimentano, anche se una negativamente. Importante che si parli …. importante che vi sia grande poesia da leggere e tu Bruno sei lo spessore. Grazie.
Non ho banco al mercato
non bottega
che nulla vendo ma l’espongo
questa roba mia gelosa
Mi fa godere assai illudermi
che gente comune e signoria
posando l'occhio potesse dire
che buona o bella mercanzia.
Bruno Amore [br1]
Il ricordo
“ A snake came to my water though … DH Lawrence” ed è poesia. Serpente, simbolo dell’immortalità. dell’infinito. della rigenerazione … considerato animale infido e velenoso che per vari simbolismi s’annida nella mente dell’uomo. Serpente il ricordo che morde dal reale generando e aprendo vecchi dolori. Sempre in agguato e per una qualche superiorità divina “immortale”. Allora attenzione a non passargli vicino, a non stuzzicarlo. Nino non è immune al suo morso. Il poeta ancora si lecca certe cicatrici. I ricordi anzi certi ricordi come il veleno del serpente … faticano a guarire. Un mostro che vive in noi rintanato e al sicuro. Che poesia! Candidamente plausi. Grazie.
Nino Silenzi
Nuovi approcci
… sulla strada di una vecchia amicizia chissà cosa potrebbe nascere. Anzitutto non chiudere porta e cuore, chiede il poeta. La sorte deciderà la direzione del sentimento. Con piglio sereno, con fare lento, Armando non più amaro, poemeggia al meglio. Non è più il solito discorso di sentimenti mal posti, di giudizi, di aspettative tradite e del tempo che inesorabilmente passa. Armando è diretto. E’ schietto. La poesia non è un placebo ma una cura, vera e arriva fino all’anima. Il resto è posto nella speranza. Grazie.
Armando Santoro
Notte
Una ode alla Musa ispiratrice e troviamo Rosino spoglio del disincanto che primeggiava nei poemi industriali … ma ricco di scintille aggraziate e ispirate alla grande poesia. Grazie.
Rosino Maranesi
333
Nomade d'amore
sempre fantastico e sempre ermetico il nostro Felice Serino che meriterebbe commenti da tutto il sito e anche pareri … Grazie.
Felice Serino
Le voci del silenzio
Un ispirato e visionario poema notturno con tutti i colori della vita e delle forme che restano nascoste fino all’alba. Grazie.
Salvatore Cutrupi
Il vecchio e il bambino
I bei occhi di Sandra che osserva la vita. Questa poetessa emoziona sempre, coi suoi canti mirati a dare senso alla nostra esistenza, al bene e soprattutto al crescere. Proprio sul crescere è concentrato il poema ed è quasi struggente. Bravissima. Grazie.
Sandra Greggio
Mese Spoglio
Febbrile ma freddo … disincantato ma romantico così leggo l’oggi di Alessio Romanini. I suoi percorsi spaziano ma come artista che ama la natura lo vediamo analizzare questo mese e l’imminente arrivo dell’inverno. Grazie.
Alessio Romanini
Ringrazio per la sua incommensurabile generosità il nostro Magister Lorenzo. un saluto di stima e ammirazione al nostro Vate Piero Romano Colonna. Buon Poetare a tutti. Un gentile invito a commentare le opere del sito.
Jacqueline
15 ottobre 2020
Poesie d’esordio:
Marco Pancrazi –Lontano-: La struggente attesa di una lei lontana ispira questi duri versi dal rassegnato tono di Marco.
Poesie del giorno:
Giuseppe Stracuzzi –Amore defraudato-: Un tentativo di salvezza fallito, in questi descrittivi versi di un addolorato poeta.
Bruno Amore –Solo bricciche.-: Un vendersi al meglio, insomma, per appagare orgoglio e presunzione. Ma il poeta mastica bricciche e si giudica da sé. E la lezione che ci viene da questi interessanti versi dell’ottimo Br1 è che l’importante è apparire quel che non si è. Tutto secondo regole, insomma.
Nino Silenzi –Il ricordo-: Non ricordo chi disse che i ricordi sono la letteratura personale di ognuno di noi e, come la letteratura, là vi troviamo del buono e del cattivo. Così l’ottimo Nino elabora quel che di cattiva letteratura ha creato o ha subito, ne soffre e li disegna con metafore limpide in questa poesia che è anche avvertimento al lettore. Esistesse una pillola che cancella i ricordi cattivi e mantiene per sempre soltanto quelli buoni!
Rosino Maranesi –Notte-: Affido ai versi della Merini il commento alla bella, intensa poesia dell’ottimo Rosino: “I poeti lavorano di notte/quando il tempo non urge su di loro,/quando tace il rumore della folla/e termina il linciaggio delle ore./I poeti lavorano al buio/come falchi notturni o usignoli/dal dolcissimo canto/e temono di offendere Iddio./ Ma i poeti, nel loro silenzio/fanno ben più rumore/di una dorata cupola di stelle.”
Felice Serino -333 Nomade d’amore-: Suggestiva e bellissima l’introduzione di questa poesia del grande Felice che narra dei viaggi che ti consente la fantasia, rendendoti ulisseide.
Salvatore Cutrupi –Le voci del silenzio-: Un fiabesco, poetico racconto, reso con gli ispirati versi di un Salvatore in gran spolvero. Complimenti per questo delizioso narrare che mi riporta in luoghi amati.
Sandra Greggio –Il vecchio e il bambino-: L’andare della vita, sintetizzato con giuste immagini ed ispirati versi da un’ottima poetessa che in questa poesia riversa tutta la sua sensibilità. Brava, Sandra!
Alessio Romanini –Mese Spoglio-: Immagini autunnali ben disegnate dai versi di Alessio.
Jacqueline Miu –Il bacio del diavolo-: Sempre affascinante leggere questi lunghi scritti dell’ottima Jac, scritti strabordanti sensualità nascosta tra un Dracula ed un Byron, tra un demone e nuvole che “slurpano” e, puntualmente, ambientati in un Ade che conta il tempo. In questa occasione la separazione dall’amore è data dal Canale della Manica, dove si fronteggiano Tour Eiffel e le bianche scogliere di Dover. E, in conclusione, Canale o non Canale, esplode il comando all’amare rivolto a chi, altrimenti, potrebbe annoiare. Che dire? Applausi di sempre e richiesta di bis.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
"Il ricordo" dell'ottimo Nino Silenzi
Oggi ci porta nell'inquietudine dei ricordi
Poesia meravigliosa
Che avrei voluto scrivere,
Con questa bella similitudine
Serpente/ricordo pronto
A colpire quando non te lo aspetti.
Scritta magistralmente
Una bella poesia che fa riflettere.
Complimenti.
Alessio Romanini
14 Ottobre
14 ottobre 2020
Poesie d’esordio:
Vincenzino Pagliara –Mamma-: Un commovente ringraziamento, pieno d’amore, alla madre per i sacrifici che ha sostenuto per i figli e la famiglia, reso con intensi, ispirati versi.
Poesie del giorno:
Felice Serino -332 L’accumulo-: Una riflessione su quanto effimero sia l’accumular ricchezze, avendo per traguardo il morire, in questi magistrali versi del nostro Felice.
Versi che fanno ricordare quei mercanti cacciati dal tempio, cui ha fatto riferimento ieri il grande papa Francesco (con buona pace del teologo nostrano).
Aurelio Zucchi –Respirare me-: Il bisogno di un linguaggio pulito e comprensibile, contro singolari antichi termini o neologismi inventati, ispira il nostro Aurelio per questi versi che sono accusa a chi immagina sia poesia quelli usare.
vox veritas –Morto (?)-: Cos’è il sonno se non una sorte di morte in sedicesimo? Questa la domanda che ha ispirato questi versi/considerazione del poeta. Versi che invitano a riflettere su sonno e vita, su sogno e realtà e sui diversi piani del vivere.
Giuseppe Stracuzzi –Amo la neve-: Un’ode alla neve, alla sua purezza, ai panorami romantici che crea, in questi magistrali versi che, come delicati pennelli, disegnano paesaggi di fiaba.
Enrico Tartagni –La sua ombra-: Decisamente ermetico, il nostro Enrico evoca scenari suggestivi, che fanno da sfondo a ricordi di storie del West e di pellerossa. Almeno mi pare.
Rosino Maranesi -Alla luce dell’alba-: Il ricordo di una rovente giornata al mare torna alla mente al risveglio mattutini del giorno dopo. E Rosino lo narra, con grande maestria ed il bel ritmo di liberi versi.
Jacqueline Miu-go out there and love-: Un invito ad amare nonostante lo scenario nel quale viviamo sembra non renderlo semplice. Ed il poeta lo analizza questo scenario (con le sue fantasiose e suggestive immagini) e ne trova la causa nella scomparsa dei poeti dalla faccia della terra. Alla buon’ora!
Jacqueline ti ringrazio per il gradito saluto che mi invii giornalmente e che ricambio, ma ti informo che dalle nostre parti ci sono ben altri vati che, con bella e sicura maestria, esprimono il loro pensiero e le loro “istruzioni per l’uso”. Un caro saluto.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Delizioso il terzo, perché disegna, con grande maestria, l’atmosfera autunnale. Delicati acquerelli gli altri due.
Roberto Soldà –Il doppio strato-: Roberto è un chimico/poeta o, forse meglio, un poeta/chimico. Due arti che paiono strettamente collegate l’una all’altra, e lo sottolineò Artur Rimbaud, dicendo: “Spesso la scienza, per poter dire, comunicare qual è l’oggetto della propria ricerca, ricorre a metafore poetiche”.
La poesia che oggi ci regala il nostro amico, di quell’affermazione è la dimostrazione: immagini metaforiche e termini chimici, per alzare il suo grido di sdegno contro il razzismo. E veniamo alle metafore, illuminanti e da ricordare : lo sono i primi tre versi che descrivono, con alto poetare, il nostro cammino nella vita. Segue “il doppio strato” che è la contrapposizione tra amore ed odio frutto dell’esodo biblico che stiamo vivendo, dove l’odio sta prevalendo su un amore dalla voce sempre più flebile. Particolarmente apprezzabili sono poi i versi “mentre nero il profumo del caffè/volava nell’alambicco del cuore.” che dicono della pena che stringe il cuore per il destino dei neri migranti.
Chiude questi pregevoli versi (per il senso che hanno e per i sentimenti che narrano) un invito all’amore ed alla concordia, dove il calumet diviene metaforico strumento per realizzarli.
Complimenti, caro amico, uniti a convinto applauso.
Alessio Romanini –Il Capriccio del Tempo-: L’autunno che stiamo vivendo ispira ad Alessio questi descrittivi versi, composti in forma di simil madrigale. Ben raccontata è l’atmosfera autunnale con le malinconie che regala e con i profumi.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
Poesie d'esordio
Mamma
Un valore assoluto al sentimento che unisce il poeta alla propria madre. Una descrizione affettuosa, profonda e così scavata nel tempo da immortalarla. L'angelo del focolare … resti accanto al poeta per sempre e forse questa promessa ha ogni potere di durare. Grazie.
Vincenzino Pagliara
332
L'accumulo
Mi ricorda l’Avaro di Jean-Baptiste Poquelin (Molière) … Felice e il suo continuum elettrico ermetico. Grazie.
Felice Serino
Respirare me
Splendida chiusa di questo poema e ho atteso a commentare il poema di ieri per confermare il romanticismo accentuato in questo poeta. Non v’è superbia nei versi e il donarsi all’amore è una consuetudine più che semplicemente umana “spirituale”. Zucchi è un performer silente, un sintetizzatore d’emozioni … insomma un DJ dei versi, cosa che incanta lettore mai stanco delle sue esibizioni poetiche.
Aurelio Zucchi
Morto (?)
La vita dell’immaginario. La vita che si apre col sonno durante la letargia del corpo. Un ispiratissima poesia sull’errare della mente durante il riposo. Grazie.
vox veritatis
Amo la neve
L'onda bianca che porta all'estasi divina. Poema di cui seguiamo la descrizione appassionata e illumina gli occhi del lettore … ah la neve, quel piccolo fiocco di cristallo, quella magica grande nevica su Milano che fermò la città per svariati giorni … che bei tempi e il solo sognare la neve ci rende tutti partecipi del mondo immaginario cui il poeta attinge. Grazie.
Giuseppe Stracuzzi
La sua ombra
Poema di un lirismo pazzesco ... leggero. Il poeta resta coinvolto al punto di trasmettere al lettore le sue emozioni. Grazie.
Enrico Tartagni
Tutto è nell'… 'enza'…
Il nostro “omniologo” il nostro “glossario facilitato per ignoranti di serial dramma politico” la nostra appendice “coscienziosa e cosciente” il nostro ponte sopra il baratro dell’incontinenza poltronata di cui “guai fare i nomi” _ forse il nostro Armando ninja un giorno ci salverà dalla schiavitù in cui dobbiamo Bellare a comando. Grazie.
E il 'governo-incompetenza',
dall'innata strafottenza,
che non ha la…preferenza.
Armando Bettozzi
Quarantena a Populonia
L’itinerario di un poeta sognante … una favola che parte dal mare , va per i castelli e poi osserva il nido vuoto della rondine … è arrivato già il freddo sul più bello. Splendida. Grazie.
Armando Santoro
Alla luce dell’alba
Il gioco di luci, di onde, di corpi ci travolger con passione. Rosino s’incendia ma limita i danni. L’alba si copre gli occhi innocenti ma i suoi raggi oramai hanno contaminato gli innamorati. Grazie.
Rosino Maranesi
Haiku
molto malinconiche, decadenti … tra avvisaglie d’inverno e morte di rose … un profondo osservare le partenze e la morte … Grazie.
Salvatore Cutrupi
Il doppio strato
Plauso. Un poema ben strutturato, ottimamente arrangiato e diretto. Versi che non parlano né di certezze, né di debolezze ma di uomini, di problemi umani, di salvezza e di disorientamento _ il tutto ben compensato dall’ausilio della natura. Bella poesia. Grazie.
Roberto Soldà
Il Capriccio del Tempo
finale melodrammatico con versi spesso acuti “il mosto aspro” … il nostro poeta ispirato dall’autunno analizza la sua struttura mutevole e la chiara dichiarazione di ostilità al caldo dell'estate svanita. Grazie.
Alessio Romanini
Ringrazio il nostro benefattore il Magister Lorenzo per la sua ospitalità. Saluto con stima e ammirazione il Vate Piero Romano Colonna. Invito dedicato ai sitani di commentare le opere del sito. Buon Poetare a tutti.
Jacqueline
Se una onna bhugeisha dice che le piacciono le mie
poesie, per la miseria, d'oggi in avanti ci crederò. Grazie Jqcqueline
MIU.
un caro saluto br1
13 Ottobre
Poesie d'esordio
Colori
Nella sua semplicità mi ricorda qualcosa di Prévert, una palese intensità ma scritta nella leggerezza e nella spensieratezza del sentimento. Un invito che si modella sui pensieri del poeta, tutti diretti a questa ode in cui immortala la sua promessa. Grazie.
Ottolux
Labbra su labbra
da girasole seguo il sole … questo bacio prima solare poi umano _ questo vibrare all’unisono fa parte di una poetica nuova “positiva”, lucida e significativa. Rosino spazia negli argomenti con grande facilità e riesce a radiare lui stesso come una piccola stella, il lettore è contento. Grazie.
Rosino Maranesi
331
Un secchio di stelle
Splendidamente edificata come una bianco Taj Mahal a un ricordo doloroso – mai come ora la poetica “stretta, compatta, solida, ermetica” di Serino s’innalza tra le stelle. Plausi. Grazie.
Felice Serino
Un insolito roseto
Quando, di rosa
i petali offriranno al tatto
seta come i tuoi occhi fanno
e se di essi il color replicheranno,
pianterò un insolito roseto
nell'ultimo giardino ch'è rimasto
e lì mi recherò nelle albe nuove.
Raccoglierò un floreale omaggio
per consegnartelo di giorno in giorno
ancor prima che il tramonto arrivi.
- 2003
Aurelio Zucchi
Quella pigra domenica.
Grazie Bruno per ogni pensiero che esprimi. La mia stima riguardo le tue opere è grande a prescindere. Ora scrivere è un’arte ma prima di arte è un dono. Lo puoi avere o lo puoi sviluppare ma ci sono doni celestiali, doni peculiari dove chi è poeta si può permettere di scrivere di qualsiasi cosa e fare grande poesia. Che sarà mai? potrebbe dire qualcuno. Invito chiunque a provare a scrivere un poema semplice, come una Pigra Domenica e vediamo … Ciò che noto nella dialettica di Bruno è l’accessibilità corporea e mentale, il tragitto umano e un finale che spinge all’inizio, a rileggere, a quietarsi. Un poema sulla dinamicità della giornata domenicale ma che poema. Grazie.
Bruno Amore
Se sapessi perché
Un poema forte ingentilito dai dubbi che umanamente travolgono l’esistenza umana e poetica. Una forza d’animo espressa nelle fragilità quotidiane e quelle spirituali … un vero uomo è fatto di grandi domande e non di risposte. Grazie.
Filippo Genini
Pungi
Eeeeeeeeee … questa leggiadria nel corteggiare “l’incorteggiabile” eppure non è nella dimensione del tempo che il poeta si ispira alla sua Musa ma nella dimensione umana. Una umanità fatta di curve “leprotta” di occhiate, di sinuosità … ed è divertente leggere copre il poeta scopre il suo fianco, fragile com’è davanti alla bellezza. Grazie.
vox veritatis
Risvegli
Una corsa nel ricordo, la traduzione di una vita amorosa e poi della separazione … l’aspirazione del poeta a vette sublimi e non alla gelida eco del nulla nell’anima. Armando non è mai confuso, è sempre diretto, attento a mirare giusto e quando punta la sua penna contro il cuore della Sfavorita … non v’è celestiale speranza che la cosa finisca bene. Grazie.
Armando Santoro
Mosaico di Poesie
Un compositore dunque o forse un pittore … un artista completa ecco chi è colui che fa poesia. E’ un musicista, un pittore, un filosofo … un poeta. Alessio respira la poetica e la traduce coi sensi. Una virtù di pochi. Spesso è una anima che si macina molto, troppo per una emozione da catturare qui invece … qui si libera e crea en plein air. Grazie.
Alessio Romanini
Rivelazione
i cerchi nell’acqua … una identità quasi chimerica di questa deliziosa pastorale con tanto di dedica. Immagini che seguono il ritmo della pittura. Grazie.
Tiziana Cocolo
C’è molta stanca confusione
Una regola d’oro degna di un monaco zen. Una densità di morale e coscienza che la nostra amata Antonia ci invita a osservare, una vita buona da abbracciare è una vita fatta anche di virtù che al momento svaniscono … con o senza colpa delle maschere. Poema lo riscrivo, intenso e non inteso come passeggiata spirituale ma come lettura umana, didattica, spirituale. Grazie.
Antonia Scaligine
"Scende stanca la rugiada"
Sono un fiume in piena oramai
che si perderà nel mare
degli abbracci sentiti mai
di quei baci da sognare.
Un grande sognatore questo artista/poeta. Un sognatore che spesso è messo alle strette dalla vita … ma che ha delle armi segrete in quell’immaginario dove si rifugia, dove si rigenera per poi concepire altre canzoni dirette alla bellezza. Grazie.
Ben Tartamo
Dietro l'angolo
L’ospitalità a un amico ed è poesia. Una lettera semplice, una porta del cuore aperta ecco cosa è Salvatore. Ha una coscienza basilare del bene e della condivisione e questo crescendo di semplicità che umilia le letterature complicate e altisonanti. Porta quelle paste di mandorle … che grazia … il piccolo favore che rende gioia all’anima. Bravo Salvatore. Grazie.
Salvatore C.
Ringrazio il nostro anfitrione il generoso Magister Lorenzo per la sua ospitalità. Saluto energeticamente il Vate Piero Romano Colonna e mi sostituisco al cero, lampadina, lampione, astro che gli fa luce quando scrive, pur di imparare. Un invito delicato a leggere i poemi degli amici sitani e del Tempio, di commentarli se possibile. Siate favolosi, siate carnosi, siate umani e straordinari nei vostri lavori. Grazie Alvaro per il commento, umili ringraziamenti.
Buon Poetare a tutti.
Jacqueline
13 ottobre 2020
Poesie d’esordio:
Ottolux –Colori-: Un amore che prende anima e corpo, merita questa intensa dichiarazione d’ammirazione e d’amore, fatta di immagini dense di romanticismo, per una persona che incanta deliziosamente.
Poesie del giorno:
Rosino Maranesi –Labbra su labbra-: Deliziosa sintesi di un innamoramento che (come è obbligato a fare il girasole col sole) non consente distoglier gli occhi dall’amata, ipnotizzato dalla sua bellezza e sensualità. Versi di grande forza e bellezza, sono questi dell’ottimo Rosino.
Felice Serino -331 Un secchio di stelle-: Il ricordo della pena per un abbandono (che ha lasciato sanguinose stimmate) narrato con versi che sono un distillato di pura poesia. Complimenti sempre, Felice.
Aurelio Zucchi –Un insolito roseto-: L’incantevole immagine di un roseto dal quale cogliere rose paragonate al viso dell’amata, in questi limpidi ed intensi versi di un romantico Aurelio.
Bruno Amore –Quella pigra domenica-: Impossibile descrivere meglio di Bruno quello stiracchiarsi nel letto, al risveglio in una giornata di domenica. Chi non ha mai provato quel che narrano questi versi, scagli la prima pietra.
Dimostrazione di quanto universale possa essere la poesia e quanto riesca a coinvolgere ogni sentire dell’uomo è questo componimento. Ma per farlo bisogna essere poeti. Appunto, Bruno.
Filippo Genini –Se sapessi perchè-: Un riflettere sulla vita ed interrogarsi sul senso che ha, su ciò che siamo, su ciò che vorremmo essere, su ciò che non potremo mai essere, in questi versi, nati da universali dubbi dell’uomo, bene espressi da Filippo.
vox veritas-Pungi-: Innamoramento di una deliziosa, brillante giovinetta, narrato con lievi versi densi d’amore.
Alessio Romanini – Mosaico di Parole-: Poesia che è prezioso strumento per esprimere il proprio sentire. Questo il messaggio che Alessio ci invia, con questi suoi versi che ne sono analisi fatta di suggestive immagini.
Tiziana Cocolo –Rivelazione-: Tiziana descrive, con bel poetare ricco di suggestive immagini, le sensazioni che può regalare l’osservare la natura, godendone dei doni che fa all’uomo. E Van Gogh è la natura che ha indagato, con la sua incommensurabile pittura.
Jacqueline Miu –Svegliatevi poeti! canta Belzebù ai cani naufraghi in mare di chimere-: In apnea, leggendo fino al termine questo racconto di streghe, d’inferno e d’amore, tiro il fiato per rituffarmi e godere delle fantasiose, colte immagini, ricche di passione, della nostra super ciuta Jac.
Una navigazione nel surreale estremamente piacevole, fino a quando non incappi in un pragmatico, rivelatore “a me bastano i tuoi fianchi” e pensi che di tutto ciò che l’ha preceduto e, poi, seguito era il verso centrale che tutto il resto giustifica.
E che resto! Jac è beatnik, ha sete di libertà, è simbolista, è creatrice di neologismi, è scatenata affabulatrice di sogni e desideri. Grazie d’esserci Jac!
Antonia Scaligine –C’è molta stanca confusione-: Un dubbio esistenziale ispira Antonia, per questi versi che sono interrogazione sulla vita. Che sia o meno gioia, si interroga il poeta e la conclusione è decisamente dubitativa (e, aggiungo io, decisamente personale: può essere gioia una rapina ben riuscita, per il rapinatore, per esempio, o la conversione di un ateo per un credente. Insomma, la gioia è un sentire relativo). I versi della nostra amica, in definitiva, sono un invito a riflettere ed una lezione di morale.
Salvatore Cutrupi Dietro l’angolo-: Bei versi, di una piacevole poesia, che in me suscitano un vago ricordo di un carme di Catullo e poi, fortemente, il ricordo di terre del Sud che sono comuni a quelle del nostro Salvatore.
Grazie di cuore ad Alessio e ad Alvaro per il gradito commento alla mia “Scende poesia”.
A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
BACIAMO LE MANI A VOSCIENZA , stimatissima JACQUELINE
MIU, e GRAZIE, con tutti i sinonimi possibili, per le emozionanti parole
con le quali commenta le cose che scrivo. Un complimento vivissimo a MASTRO
LORENZO, che s'è circondato di cotanti validissimi collaboratori ai commenti.
bruno amore [br1]
Jacqueline Miu –Parigi io non ti amo in questo ottobre
senza sole.
Passeggiata col vampiro.Colpisce la contrapposizione fra la quiete
romantica apparente esteriore e il desiderio morboso interiore, quasi a cercare
una scossa tangibile di vita.
Leggendo,oltre Nosferatu,ho immaginato la presenza di Ryuk lo shinigami alle
spalle... (retaggio delle letture dei manga ) :)
Bello il tuo stile.
Scende poesia - Piero Colonna Romano
Confessione d'amore verso la poesia,dalla discesa purificatrice dai monti
dell'Arcadia fino al cuore.
E innamorarsene,come giustamente suggerito,non è mai troppo tardi.
Un sonetto molto equilibrato,bello.
ciao
Alvaro Brunello
12 Ottobre
Poesie d'esordio
A mio figlio
Una lettera, una Ode materna, un amore riversato senza mezze misure. Un poema che renderebbe appetibile l’affetto persino alle pietre. Complimenti. Grazie.
Antonella Osto
Nonno
Plausi. Un Armando che intenerisce che sboccia nei ricordi e che rende una “maestà” il proprio nonno. I versi ti hanno felicemente accompagnato in questo poema e mi sono “intiepidita” per la dolcezza che ti viene nel sangue quando lo ricordi. Grazie.
Armando Santoro
Occhi negli occhi
Una serenità che diventa il sangue nelle vene dello scrittore questo è il significato profondo di questo poema. Una delicatezza oramai collaudata del nostro ottimo Rosino che leggiamo fino alla fine lasciandoci straportare da questa dichiarazione, questo dipinto, questo alzarsi in forze d’amore per salutare il primo passo del buio. Grazie.
Rosino Maranesi
330
Nei miei sogni
Una celestiale (donnone) prosperosa Gea che avvolge nel suo grembo il Poeta per cullarlo prima dei sogni. Un invito alla pace e alla serenità. Grazie.
Felice Serino
Gesù
Una ricostruzione poetica della vita di Cristo con grazia aggiuntiva e prospera di bontà e dedizione. Enrico si illumina e ci illumina con la sua fede. Grazie.
enrico tartagni
Un racconto
Il testo di una canzone che pare più un atto di vendetta, almeno io lo leggo in questo modo. Grazie.
Di Dylan centostorie
Paglionico Davide
L’autunno bolle nel tino.
Io mi ripeto e adoro ripetermi e non per sentire il tono dei miei pensieri che naturalmente mi piacciono ma per dire che Bruno Amore scrive come se fosse un corposo vino rosso fermo con acidità giusto e ricco di cortecce di terre deliziate dal sole e dal vento, di frutti che maturando profumano più dei fiori _ ecco come scrive questo Poeta se poi c’è da parlar di vino _ beh lo incorono nel divino con plauso in premio. La verità che c’è poco da dire dei giorni d’oggi, non v’è nulla di manuale, nulla del vecchio artigianato, nessuno fa più pane in casa (forse pochi) ma una volta era la normalità. vendemmiare era la normalità, socializzare era la normalità e persino i colori delle foglie sulle strade erano la normalità. L’autunno con le sue ricchezze è descritto per deliziare la nostra lettura. Ci sono molti poemi e probabilmente a giudizio di altri, migliori ma io leggendo questo autore ne capto l’umiltà e la totale mancanza di malizia poetica (che in me forse è troppa). Mi piace come scrive e mi piace leggerlo, naturalmente plausi. Grazie Maestro.
Bruno Amore
Sassi
Una piccola baldoria di comicità, descrizioni, scenette in versi per causare un bel gaudio al lettore. Un tipo di poesia che parte dall’immaginario e senza bisogno di bussola. Grazie.
Alvaro Brunello
Tempi
Una ventata poetica che spinge a vela in largo il lettore. Unico vettore il tempo. Salvatore esprime con ogni forza letteraria questo concetto declinabile e ci affascina. Il suo modo di scrivere è come un polmone fresco di alveoli forti che ricevono aria da vette pulite. Grazie.
Salvatore Cutrupi
33. Il giardino
Francesco ha un amore innato per il paesaggio, per le città e la loro arte e ogni cosa della natura che lo affascini ha il merito di stimolare la sua poetica. Noi siamo sempre omaggiati di queste sue ricchezze, delle descrizioni e delle emozioni che suscitano. Grazie.
Francesco Soldini
Monte Gabberi
Una volta arrivati in vetta non sono gli occhi a esprime gaudio ma i polmoni. L’aria della vetta è diversa come questo amabile poema. Questa rinascita poetica che trova carmi benevoli e nature da applaudire è il momento perfetto per deliziare qualunque lettore. Una poesia che ci sorprende poiché troviamo un raggio caldo in quell’animo poetico malinconico … meritevoli complimenti. Grazie.
Alessio Romanini
Maledetta pandemia!
Puntiti tutti dalla Pandemia … molte delle cose piacevoli limitate dalle mascherine … questo nuovo vivere è triste e il nostro grande poeta dissacra la storia. Noi concordiamo. Grazie.
Carlo Chionne
Né la folle gelosia
Una ode alla dispersione dell’amore. Una costruzione amabile della pena e del vuoto che resta nel poeta. Grazie
Antonio Scalas
Ringrazio il nostro benefattore il Magister Lorenzo per la sua generosa
ospitalità. Saluto con stima, ammirazione e accento di illuminazione il Vate
Piero Romano Colonna. Chiedo con simpatia agli amici sitani di partecipare ai
commenti delle poesie e dare il loro prezioso parere. Buon Poetare a tutti.
Jacqueline
12 ottobre 2020
Poesie d’esordio:
Antonella Osto – mio figlio-: Una materna dichiarazione d’intenso amore verso un amato figlio, resa con versi dalla forte intensità emotiva.
Poesie del giorno:
Rosino Maranesi –Occhi negli occhi-: L’immensa tenerezza che c’è nella sera, quando si ritrova pace e conforto nell’amata, liberi dai fastidiosi impegni della giornata, è quasi un rinascere alla vita ed all’amore. E Rosino lo narra con questi belli e delicati versi.
Felice Serini -330 Nei miei sogni-: Il bisogno di protezione e di conforto, ecco che, nel sogno, si materializza in una rassicurante donna, porto al sicuro delle tempeste della vita d’ogni giorno.
Enrico Tartagni –Gesù-: Una suggestiva, perfetta sintesi, del Gesù narrato dai vangeli. Un Gesù che torna, oggi nei nostri tempi, e controlla quali siano stati gli effetti delle sue lezioni, del suo sacrificio per gli uomini. E trova un deserto consumistico, fatto d’egoismi, d’odi, di guerre. Il tutto illuminato da stordenti luci al neon. Forse si chiederà, pentito, se ne sia valsa la pena quel suo porsi maestro e proporsi esempio di vita.
Un inedito, magistrale Enrico, ci dona questa sua riflessione, tristemente condivisibile.
Davide Paglionico –Un racconto-: Non sono grande conoscitore del pop nella musica leggera, quindi mi risulta difficile capire a chi sia indirizzata questa poesia (dalle ripetute rime in “ai” ed in “osa”) e ipotizzo Lady Gaga. Comunque quel che Davide propone pare il testo di una canzone dai ritmati versi. (e Dylan che c’entra?)
Bruno Amore –L’autunno bolle nel tino-: Narrano dell’autunno i descrittivi, poetici versi dell’ottimo Bruni e ne disegnano le più suggestive caratteristiche, regalandoci una piacevole poesia. Inevitabile pensare a quella nebbia che agli irti colli piovigginando sale.
Alvaro Brunello –Sassi-: Giusto il titolo di questa poesia dove i versi colpiscono come “sassi” il lettore. Bisogna complimentarsi con Alvaro, per la fantasia con la quale ha composto questa sequenza di immagini, vagamente surreali, a volte comiche, a volte nonsense. Complimenti, convinti, dunqu
Salvatore Cutrupi –Tempi-: C’è in questa poesia di Salvatore la stessa suggestione che si trova in quell’Ecclesiaste (scritto da Qoèlet, figlio di Davide e re di Gerusalemme) biblica (c’è un tempo per ogni cosa…recitava) e la stessa intensità. Poesia, che ci fa guardare al tempo ed alle sue diverse declinazioni, resa con la maestria dell’ottimo nostro amico. Complimenti.
Francesco Soldini -33. Il giardino-: L’amore per la natura ispira il nostro Francesco per questo poetico guardarla incantato, regalandoci versi che lo dichiarano e che ci coinvolgono.
Alessio Romanini -Monte Gabberi-: Deliziosa descrizione (con ispirato poetare, ben rimato) di un suggestivo monte delle Apuane (terrazza sulla Versilia) in questi versi composti da un innamorato della sua terra e della sua città.
Carlo Chionne –Maledetta pandemia!-: Il grande Carlo interpreta, col suo bel poetare, le sensazioni di noi tutti, potenziali untori in maschera, ed invoca responsabilità per, alla fine, riuscire a liberarsi da questa mortale epidemia.
Antonio Scalas –Né la folle gelosia-: Quando le parole d’amore si disperdono nell’aria può restare soltanto la narrazione di una pena. E l’ottimo Antonio, seguendone l’uso, compone questo bell’inno di dolore. Ma può consolare l’antico adagio che recita “chi non ci vuole non ci merita”. Comunque auguri.
Jacqueline Miu –Parigi io non ti amo in questo ottobre senza sole-: Una deliziosa passeggiata in una splendida Parigi, in compagnia di Nosferatu e , per affinità, Verlaine. Un viaggio nel tempo e con la fantasia è quello che l’ottima Jac ci offre, e così, lucenti vetrine, bistrot, bateau-mouche , e la Senna che fruscia tra lieve nebbiolina autunnale, ci incantano e nasce nostalgia. Poi come può mancare un far l’amore, questa volta, dietro un castagno? Romantica Paris, toujours. Ma la nostra non può nascondere la sua vera natura vampiresca e quindi ecco un invito al cannibalismo reciproco, quale segno di puro, illuminato, unico modo d’amare. Per sentirsi uno di due. Applausi sempre grande Jac!
Cara Jacqueline sempre grazie per l’attenzione che dedichi e per i graditi commenti alle mie modeste composizioni iper datate. Purtroppo scrivo pochissimo in questi ultimi tempi (adusta fonte?) e spesso ricorro all’archivio personale. Un giorno, chissà, tornerà l’ispirazione. Un caro saluto.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
Grazie jac
Le tue interpretazioni
Sono uniche
E molto coinvolgenti
Ricche di passione
Come le tue splendide poesie.
Grazie
Alessio Romanini
11 Ottobre
“ Scende poesia” dell’ ottimo Piero Colonna Romano
Un bello e piacevole sonetto
Composto magistralmente dal grande poeta
Con classe e raffinatezza, dal contenuto condivisibile.
Grazie Piero.
Alessio Romanini
Caro Piero,
il tuo meraviglioso commento mi ha emozionato
un ottimo poeta di classe
e sensibile come te
non poteva che fare centro.
Hai interpretato alla perfezione il mio sentimento.
Grazie e ancora grazie.
Alessio Romanini
Amore
Un amore totalmente puro che illumina questa autrice grata all’angelo di cui ne descrive la bellezza. L’amore e passione sono la benzina del suo poetare. Un progetto di bellezza infine, graziosamente donato dall’artista. Grazie.
Melina Nastro
Tu solo tu
Una invocazione, una preghiera poi l’illuminante finale. La voce che nutre l’anima poetica è così forte da cantare e da essere udita in mezzo a un mondo che porta con sé lo sconforto. Grazie.
corryderry
Mondi separati
La progenie delle figure astratte e fiammanti che chiamano all’amore. L’eredità delle cose vissute coi lineamenti dei protagonisti non ancora preparati a una corsa di lunga durata. In finale la delusione come una pietra poetica scagliata contro l’animo dello scrittore. Grazie.
Armando Santoro
Viso contro viso
Ecco un Rosino diverso dalle macchinazioni perverse e industriali. Un poeta leggero che coglie la serenità dell’alba e illumina coi suoi versi anche il lettore. Grazie.
Rosino Maranesi
329
Ulisside
Viaggio nel canto cui muse offrono la luce a suggerire l’orientamento dell’anima dell’audace. Grazie.
Felice Serino
10 ottobre- Giornata Mondiale della Salute Mentale
Intensa e volutamente diversa (solo per scelta di argomento naturalmente) la narrazione poetica di oggi. Salvatore coglie il difficile e la bellezza del vivere in un mondo che corre pari al nostro “quello delle persone malate di mente”. Una tragicità di versi stesi con sapiente ricerca sulla materia. Complimenti. Grazie.
Salvatore Cutrupi
32. Fiumi di vita
Una liberatoria strada nella poesie e con la poesia, un ispirato viaggio su questo pianeta che vede nascere non solo “pandemie” ma soprattutto la bellezza, la Poesia. Sempre con un animo positivo e leggero il nostro ottimo scrittore ci affascina. Grazie.
Francesco Soldini
"Perché la rosa è rossa"
Una ode alla rosa rossa o meglio l’Ode all’amore. Ben fa sanguinare questi cuori che baciando il bianco petalo lo dipingono dello stesso color del sangue. Un appartenersi dunque in questa profezia floreale.
Ben Tartamo
Piano e Forte Melodia
Ho ancora dei problemi nella lettura e naturalmente nel commentare “i difficili” per quanto loro siano scritti con facilità, versi del poeta. Una visione alquanto drammatica si percepisce dalla difficoltà di eseguire alcune note di uno spartito al pianoforte. Molto spesso abbiamo notato simbolismi con la musica nei poemi di Alessio Romanini, musica che credo lui accompagni alla letteratura. Scrivere poesie dovrebbe essere arbitrario ma sono due arti simili eppure diverse. L’apice di una nota non è l’apice di una parola che ha bisogno di sforzi descrittivi per emozionare la platea dei lettori. Alessio quindi un compositore che vorrebbe trovare ispirazione sia nella poetica che nella musica per coniugarle. (Modestamente è ciò che io ho percepito). Grazie.
Alessio Romanini
Scende Poesia
Piero sulla via della vita potrebbe aver smarrito lo stimolo della composizione poetica? Fosse positiva la risposta, lo troviamo in questo momento magico in cui la Musa di ritorno da un fonte da dove essa ne esce leggiadra (dolce stil novo) – lo incontra. Questa vibrazione è una iniezione di virtù letteraria che nutre il cuore poetico. Piero combattente ne esce vincitore dalla boria delle stagioni confuse, amare persino poco istruttive. Troviamo il bagliore nella sua forza contaminante con cui ripresa la penna … scrive. Grazie.
Piero Colonna-Romano
Rifugio
Una via di fuga c’è+ sempre. Questa descrizione sintetica della storia d’oggi con masse poco promettenti e regole per preservare la salute … Carlo riflette, nulla vien lasciato al caso … lui ci offre il suo rifugio. Grazie.
Carlo Chionne
Ringrazio per la sua generosissima ospitalità il Magister Lorenzo. Un saluto di stima al Vate Piero Romano Colonna. Un delicato invito ai sitani di leggere e commentare i poemi del Tempio. Buon Poetare a tutti.
Jacqueline
11 ottobre 2020
Poesie d’esordio:
Melina Nastro –Amore-: Ode riconoscente all’amore che talvolta si materializza come angelo custode, talvolta in maniera appassionatamente pragmatica, comunque restando sempre “il più bel pensiero”, in questi bei versi di Melina.
Poesie del giorno:
corryderry –Tu solo tu-: Benvenuto nell’azzurro, corryderry! Decisamente intensa questa invocazione ad un personaggio che affascina il poeta essendogli “voce e canto”, resa con versi dalla forte intensità.
Rosino Maranesi –Viso contro viso-: Un dolcissimo, sensuale, risveglio che illumina il nuovo giorno, in questi ispirati e bei versi del grande Rosino.
Felice Serino -329 Ulisside-: Pennellate di poesia per dire di un sogno, di un viaggio, di un canto riconoscente a ciò che illumina la vita.
Jacqueline Miu –la divina solitudine-: Le infernali regole che governano la poesia ispirano la nostra Jac per il racconto fantastico di questo viaggio nell’Ade, alla ricerca di gelidi, ma appaganti, peccati di metrica. E l’appassionata nostra amica questa volta ci invita a non aver paura di volare nel peccato (di metrica e di forma) lasciandoci “andare alla vita che non puoi chiudere dentro una regola”. Ed ecco che nel limbo troviamo Pascoli, punito per il suo indagar di metrica, assieme ad illusi che si affidano a lui per salvar poesia.
Così, per reazione e per difesa, ecco la nostra incommensurabile narratrice di sentimenti essere presa da un desiderio di sfrenata danza, priva di regole ma colma di passione.
Lei che non ha bisogno di regole per il suo narrare, lei che aspira a volare libera in ogni manifestazione dell’arte e della vita, lei che Whitman approverebbe (assieme a noi tutti) oggi ci suggerisce altro modo d’essere, altro modo d’esprimerci.
Vedi, Jac, si può essere poeti ignorando le regole della poesia ma bisogna essere capaci di comunicare passioni, così come sai fare tu. Le regole, talvolta, sono un alibi… Un caro saluto.
Salvatore Cutrupi -Diversamente uguale-: Commovente e struggente è questa composizione dove Salvatore descrive (con una professionale competenza che ispira grande poesia) quella nebbia che alberga nella mente di chi là è malato, con immagini piene di grande pena che si susseguono sempre più amare, coinvolgendoci, in questo giorno che è stato dedicato alla Salute Mentale. Complimenti vivissimi Salvatore per questa grande poesia che merita applausi.
Francesco Soldini -32. Fiumi di vita-: Ispirata e bellissima è l’immagine di uomini in viaggio sulla nave del pianeta e la poesia che lo pervade. Poesia quale ancora di salvezza, persino dalla pandemia che ci opprime funereamente. Bravo Francesco!
Alessio Romanini –Piano e Forte Melodia-: Quelle note di un pianoforte che faticano a superare la porta e quindi a farsi sentire, sono il soggetto di questa poesia. Note come messaggio metaforico, dunque, di un esistenza cui il morbo ha negato libertà e capacità ( possibilità) di comunicare. Leggo così i versi d’Alessio, scusandomi se non dovessi avere azzeccato nemmeno un messaggio del poeta.
Carlo Chionne –Rifugio-: Gli impedimenti cui siamo soggetto, grazie al covid19, ispirano l’ottimo Carlo per questi deliziosi versi che (mai banale il nostro amico!) i invitano a pensare. Al dopo…
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Grazie Piero, grazie di cuore per le parole di stima e di affetto che troppo generosamente mi riservi. Un abbraccio. bruno
Il crollo.
Grazie a tutti del benvenuto :)
e grazie al signor Piero per il commento
alla mia poesia.
Alvaro Brunello
10 Ottobre
Aspettare
Basterebbe l’intuizione per capirla, ma il poetico esige una forma più spirituale e smilitarizzata dalla ragione. L’angosciante attesa che sbriciola il nostro tempo, tempo che è limitato che andrebbe gestito al meglio e tempo che non va sprecato. Una avventura nella verità dunque. Grazie.
Gaetano Napoli
Il crollo
Poema che vale il sogno del poeta che lo ha ispirato. Un viaggio surreale e ultraterreno dove abbracciare simbolismi. Emozionante questo travaglio. Grazie.
Alvaro Brunello
Lavandaie
Il mondo non è dei beati o degli eroi o dei martiri. Il mondo è delle “lavandaie”, delle penne infernali, dei fan….listi, degli strozzini … la bellezza non la si può trovare o percepire se non l’hanno già dentro. Riflessioni severe queste di Armando. Grazie.
Armando Santoro
Onniscienza
sotto le maschere altre maschere e di umano intorno solo il respiro … mentre cerchiamo di stanare Dio lo copiamo e spesso questo gioco ci viene male. Grazie al Poeta.
Gus
Il passato
o è solo il suono che fanno gli alberi
quando l'aria li va frugando
perché poi che suono farebbe,
l'aria, se frugasse nel nulla?
Splendido il nostro Nino e ottima la sua scelta. Leggo questi versi che hanno qualcosa di molto più che di umano, una celestiale conoscenza del segreto della natura o della vita. Grazie.
Louise Glück traduzione di Nino Muzzi
solitudine
amica mia --- la chiama lui. Lui che le erge un Tempio, lui che la diploma e la vede maturanda. Lui che la accompagna nelle stagioni e poi le insegna a vivere la vita di ogni giorno con la stessa natura di un qualsiasi essere umano anche se di umano la solitudine non ha nulla … la solitudine è una forma aliena che trova spazio nel nostro corpo e nella nostra mente dove impara a gestirsi il tempo che a lei non manca mai mentre manca sempre a noi tutti. Enrico erge un Tempio e ne diventa oracolo. La sua Musa lo sente e lui la serve con devozione regalandole splendidi poemi. Grazie.
enrico tartagni
Affascinante notte
Rosino eccelle in una materia nuova _ questo pittoresco scenario che echeggia dolcemente … Il poeta ci trasporta con un sussurro letterario verso le porte di questa dolce notte e noi ubriachi ci lasciamo trascinare. Grazie.
Rosino Maranesi
328
Il saluto spezzato
[11 settembre: a 15 anni dalla strage]
Ci sono parole che non hanno forza per descrivere un “certo dolore”. Non quello della morte ma quello dello strazio prima della morte. Felice ha catturato quel nocciolo di angoscia. Grazie.
Felice Serino
Le verità nascoste di armando oramai hanno i nomi e la natura scellerata delle loro menti. La stupidità è una piaga che non si può arginare. Grazie Armando per questo quieto e inquietante quadro della nostra odierna storia.
Armando Bettozzi
Paris
Una Parigi morente dunque, affaticati uomini e cose ma soprattutto la marea invisibile e maligna che ha sconfitto lo Joie de vivre tipico. Una riflessione amara e spirituale del grande Carlo.
Carlo Chionne
Haiku
Una romantica solitudo autunnale con caminetto scoppiettante e scintille poetiche. Questo ci regala il nostro poeta. Le scintille che accendono in noi i prossimi sogni. Grazie.
Salvatore Cutrupi
31. Acqua
Ode all’acqua nella più sublime forma poetica e dal cantore/pittore del nostro azzurro. Una forza che Francesco ci trasmette giornalmente con questi carmi semplici ma incantevoli. Grazie.
Francesco Soldini
"Cuore bugiardo"
Una ferita d’amore che scopre le carni poetiche del suo autore. Una strada verso la morte della ragione, una ragione per morire . Unico colpevole? Il meno innamorato cuore, naturalmente ed è malinconia fino alla distruzione. Grazie.
Ben Tartamo
22 Settembre 2020
Autunno, l'equinozio
Un equilibrato gioco di colori autunnali quasi pastellati sulla filigrana sottile del poema. Grazie.
Alessio Romanini
Ringrazio il nostro generoso Magister Lorenzo per la sua ospitalità. Un saluti
di stima al Vate Piero Romano Colonna che quando fa poesia non scricchiola
nemmeno un po' e quando commenta diventa un templare con causa annessa e la
causa è "servire Musa". Siate operosi come piccole api e commentate se potete,
leggete se potete, ciò che ci donate rigenera il Tempio Azzurro. Buon Poetare a
tutti.
Jacqueline
10 ottobre 2020
Poesie d’esordio:
Gaetano Napoli –Aspettare-: “Aspettando Godot”, “Aspettare e non venire è una cosa da morire”, il titolo di un testo teatrale di Becket, l’inizio di una filastrocca per bambini, questo mi fanno pensare i versi, carichi di pena, di Gaetano. L’attesa, inutile, snervante, a definitiva chiusura di un rapporto, è il tema che il poeta, traendolo dalla sua anima addolorata, svolge con i suoi versi privi di speranza.
Poesie del giorno:
Alvaro Brunello –Il crollo-: Benvenuto nell’azzurro, Alvaro! Una serie di surreali immagini aggrovigliate, come nate da un sogno/incubo, in questi versi (fosse un quadro lo direi di Pollock –writing pen-) di un poeta del quale resto in attesa di prossime prove.
Gus –Onniscienza-: Stringati ma significativi versi, per un giudizio morale su quel che affligge il mondo di oggi. Concordo in pieno con Gus, tant’è che tempo fa, sull’argomento, scrissi una poesia, appunto, intitolata “Nemesi”.
Nino Muzzi traduca Louise Gluck-: Viene dal passato la rarefatta atmosfera, fatta di vento, di profumo di pino, di immagini della natura e di ricordo della madre, di questi suggestivi versi della Gluck che il nostro Nino, per omaggio alla nuova premio Nobel per la letteratura, traduce per noi.
Enrico Tartagni –solitudine-: Attendendo un’amica un lungo messaggio, fatto d’eterogenee immagini, che gronda impazienza, in questi versi di un ispirato Enrico.
Rosino Maranesi –Affascinante notte-: Immagini affascinanti per descrivere l’incanto che può regalare una notte, con i suoi colori, la sua musica, in questi versi, dal dolcissimo tono, di Rosino.
Felice Serino -328 Il saluto spezzato-: Il drammatico ricordo del dramma dell’11 settembre 2001, con quei corpi cadenti da altissimi piani che parevano salutare il mondo con le loro braccia allargate, in questi intensi versi di Felice.
Carlo Chionne –Paris-: Sarà forse metafora sulla pochezza dell’uomo questo piccolo virus che lo sta distruggendo, forse per punizione.
Così come metafora della sua potenza è una metropoli che pare lentamente spegnersi, come narrano i versi del grande Carlo.
Jacqueline Miu –Nosferatu-: Ti ringrazio per avermi così positivamente citato in un tuo commento sulla poesia del Pascoli, poeta che è forse l’ultimo geniale indagatore ed innovatore della metrica della poesia italiana.
E sempre fascinosi sono i tuoi versi, ed ancor più oggi che ci parlano delle abitudini di Nosferatu e dei suoi doni (nati dalla tua strepitosa fantasia) all’umanità. (una mia considerazione a margine: che possa essere soltanto Nosferatu il salvatore della poesia?)
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Semplicemente deliziosi questi rapidi quadretti autunnali regalatici da un ispirato e sempre più bravo Salvatore. (il primo, con quella nuvola silenziosa ed inquietante, secondo me è un capolavoro. Complimenti.)
Francesco Soldini -31. Acqua-: All’acqua, fonte di vita, il nostro Francesco rende omaggio con questi suoi stringati, suggestivi versi.
Alessio Romanini -22 Settembre 2020-: Omaggio all’autunno, stagione che con i suoi colori rallegra i cuori, in questi descrittivi versi, chiusi da un inevitabile (per Alessio) ossimoro.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
Grande Bruno!
Un centro dopo l’altro!
Complimentissimi!
Alessio Romanini
Grazie a l’ottimo Nino Muzzi
Per aver tradotto la meravigliosa poesia del premio Nobel
Louise Glück.
Alessio Romanini
10 ottobre 2020
Cari amici, non mi stancherò mai di informarvi dei successi letterari di nostri colleghi sitani, orgoglioso di far parte di questo splendido sito, frequentato anche da alcuni grandi poeti (il cui valore è ormai riconosciuto a livello nazionale) che lo rendono unico, in assoluto il migliore del web, grazie all’opera più che decennale dell’appassionato prof. Lorenzo De Ninis.
Così anche oggi, a conferma delle sue grandi dote di poeta, il nostro
Bruno Castelletti
nel prestigioso II° Concorso Letterario Internazionale “La girandola delle parole” ha visto attribuire un lusinghiero
primo “Premio per la poesia dialettale”
da una severa e competente giuria, presieduta da Alessandro Quasimodo,
alla sua emozionante, suggestiva poesia
Bate na luna sbiava
Al grande Bruno Castelletti, Poeta e avvocato, invio i miei più sinceri complimenti, assieme a calorosi, convinti applausi, restando in attesa di sue ulteriori, inevitabili affermazioni letterarie.
Qui di seguito, per il nostro godimento e, perché no? apprendimento, trovate il testo della splendida poesia premiata, con relativa traduzione.
Bate na luna sbiava
su l’erba enargentà de nostalgia
de i basi e le caresse de la sera
quando sluseva el fior de i to vint’ani.
E trema su la pèl na bavesela
che serca el bonudor de primavera,
trema ne le me vene la paura
de l’ultimo oridel su la pontara.
Entorno tase el gril, tase la rana
tase le stéle en cel,
el canto che seitava enfin matina.
S’enpissa ’n fondo al pra en fil de ciaro
ma cossa podo dirte
a ti che te me varde e no te ride ?
(S’adagia una luna pallida:
S’adagia una luna pallida/sull’erba inargentata
di nostalgia/dei baci e le carezze della sera/quando splendeva il fiore dei tuoi
vent’anni//E trema sulla pelle una brezza leggera/che cerca il profumo di
primavera,/trema nelle mie vene la paura/dell’ultimo tratto sulla
salita//Attorno tace il grillo, tace la rana/tacciono le stelle in cielo,/il
canto che continuava fino al mattino//S’accende in fondo al prato un filo di
luce/ma cosa posso dire/a te che mi guardi e non sorridi ?//)
Piero Colonna-Romano
Vorrei ringraziare ed abbracciare
Con calore d’amicizia i miei mentori
Jac e Piero per le ottime e gratificanti parole
Per la mia poesia “Scrivere”.
Complimenti che raccolgo con umiltà, e vi ringrazio
Perché è un percorso che sto vivendo con voi
E grazie a voi, e l’ottimo Lorenzo che permette tutto questo.
Grazie.
Alessio Romanini.
Rinnovo i sentiti e sinceri complimenti
All’ottimo Bruno, per il nuovo meritato successo.
Complimenti!
Alessio Romanini
9 Ottobre
Bruno Castelletti – Sono a complimentarmi con questo prolifico e ottimo autore. Ogni premio che si aggiunge alla sua vita letteraria fa sentire ricchi anche noi sitani azzurri. Congratulazioni.
Il fragile muro
Un poema di grande fragilità umana e parsimonioso in forti emozioni. Un ricamo sulle speranze, ricamo sottile, leggero, quasi impercettibile. Grazie.
Agnese Musolino
Ritorni
Miti, deliri e fragranze. Un poema epico direi che rende sempre stratosferico questo energico poeta, questo soldato con la penna in mano che dissacra e massacra le folle di imbecilli che ci circondano o meglio che ci comandano. Sarebbe riduttivo un commento di semplice lettura poiché solo nelle riletture, approfondendo, si trova il vero Armando, il battagliero Armando. Grazie.
Armando Bettozzi
L'INGORDIGIA CREA
Plausi. Concetto che condivido pienamente. Uccidere dittatori, libera le folle, genera anarchie, prospera in rivoluzioni che creano nuovi dittatori ecc … Un Armando instancabile e bivalente. Armando il sensitivo, quello dalla percezione sensibile e l’Armando profondo, patriotico (un qualcosa in comune con Bettozzi – la forza spirituale). Grazie.
(Citazione di Salvatore Armando Santoro del 7.7.2020)
Armando Santoro
Un'altra vita
I sogni che portano ad altri sogni e le dimensioni diventano quasi reali. Chiunque dica di essere certo della sua vita reale, sbaglia. La vita è fatta di molteplici realtà, e se restando in una di esse fosse meglio? Leggendo Nino, ho scoperto che anche gli aceri maggiori sognano. Nei poemi di Nino si annullano per incompetenza storica probabilmente le metastasi del vissuto, e dico incompetenza storica poiché nulla ha potuto schiacciare la sua arte spesso contemplativa ma così robusta da fargli architettare le sue maestose opere. Ora da buon umile poeta che legge un altro poeta, cerco di immedesimarmi e di immagazzinare la superficie di alcune sue immagini ritratte ma poi mi allontano dalla sua opera e penso senza forzarmi di capire … i mondi che lui scrive, i mondi che tutti voi poeti scrivete, probabilmente è una parte della mappa di un mondo immaginario in cui tutti prima o poi ci troveremo. un sogno dentro un sogno. Mi viene in mente Picasso e l’arte del surreale … dove disse dopo troppa indigestione di verde devo dipingere per liberarmi, devo semplificare, non è così anche in queste dimensioni trovate da Nino e poi descritte? Grazie.
Da Le vie dell'inconscio
Nino Silenzi
327
Il tuo volare alto
Una cattedrale poetica con vetrate in ascendenza magnifica come un volare alto in preghiera. Felice parla di anta ma io leggo solo della forza di un giovane cuore che scala vertigini, assi di credo e grandi monti esistenziali. Bravo. Grazie.
Felice Serino
Così sia.
UN dandy? Giammai. Un elegantone poetico? Probabilmente. Ma questo cavaliere insegna e non si mostra arrugginito solo perché nella storia di oggi non v’è alcuna cortesia. Bruno è Hulk. Pacioso, mai minaccioso anche se alcune circostanze direbbero “prendici a pugni” ma soprattutto Bruno è quella biblioteca di pensieri che danno lustro al suo onore. Bizzarra parola per questi anni di medievale anarchia e miseria. Io adoro come scrive questo poeta e l’inchino da milady è doveroso. Grazie.
Bruno Amore
Scrivere
Io avrei eliminato alcune maiuscole ma non per negativa critica solo per comprendere nella lettura, alcuni versi … al meglio. Ora dire che ti sei superato è poco. Trovo questo passaggio come una fame di bellezza e di vita che mai ho letto nelle tue passate opere. Questi versi non sono contorno a nulla, sono l’anima intera di chi li ha scritti e brillano come delle piccole stelle. Quando gli esercizi finiscono cominciano a scriversi grandi opere … un passo alla volta. Grazie.
Fra sogni che non ho
sognato, e sogni che ho
rubato alle stelle della vita.
Finisce qua la partita.
Fra scaffali tarmati e
libri ammuffiti.
Felice di essere stato un
tempo un
poeta.
Alessio Romanini
Fratelli tutti
Suggestivo pensiero filosofico, politico e sociale. Grazie.
Carlo Chionne
Voci
Salvatore è un paesaggista nato. Le sue descrizioni della strada e della natura sono aria, entrano nel petto del lettore e poi senza pesare … volano via. Alcuni versi sono più che bellissimi e quel canto finale è tutta leggerezza. Plausi. Grazie.
Salvatore Cutrupi
30. Sole
Una chicca che decora il firmamento poetico di Francesco. Un sole che bacia la nascita di ogni cosa ed è come nutrirsi di bellezza questo poema. Grazie.
Da Poetando per la Città
Francesco Soldini
La poesia
(da Canti di Castelvecchio)
Giovanni Pascoli
Poema di un uomo moderno a sua volta un piccolo rivoluzionario della poesia, scelto da un uomo moderno che nonostante il grigiore linguistico odierno, bada con attenzione alla correttezza scolastica. Io non farò il commento sul poema che è un grande poema ma sul perché Piero l’ha scelto. V’è una dinamica letteraria, v’è dell’umano passaggio la traccia
lontano risplende l'ardore
mio casto all'errante che trita
notturno, piangendo nel cuore,
la pallida via della vita:
s'arresta; ma vede il mio raggio,
che gli arde nell'anima blando:
riprende l'oscuro viaggio
cantando
Non sarò a consacrare Piero nelle simbologie con Pascoli sarebbe riduttivo per entrambi, Piero è l’oggi a combattere, a creare e Pascoli un pezzo di storia che resta colonna alla farsa attuale della letteratura. La via della vita è per tutti una salita all’ignoto o una discesa al silenzio (per chi non è credente) _ in entrambi i casi che sarebbe coltivare sogni senza poterli condividere? Grazie.
Consigliata da Piero Colonna Romano
Ringrazio il nostro generoso benefattore il Magister Lorenzo per la sua ospitalità. Un saluto di stima e ammirazione al Vate Piero Romano Colonna. Buon Poetare a tutti.
Jacqueline
9 ottobre 2020
Poesie d’esordio:
Agnese Musolino -Il fragile muro-: L’appassionata confessione di un amore che pare sfuggire (altro che “muro”!) resa con metaforici, forti e bei versi, densi di un sentimento profondo e doloroso che bene rendono lo stato d’animo di questa ottima poetessa.
Poesie del giorno:
Nino Silenzi –Un’altra vita-: Profonda disquisizione su sogno e vita (Platone vi costruì il mondo delle idee, contrapposto, o meglio progetto, al o del mondo reale) in questi bei versi dell’ottimo Nino, stupito di quella che il grande filoso greco, per bocca di Socrate nel Fedro e nel Menone, chiama reminiscenza (o anamnesi). Un dejà vu è la sensazione di qualcosa che non ricordiamo materialmente, perché non c’è ricordo temporale, eppure lo viviamo come qualcosa d’accaduto. Il poeta rende il suo stupore con grande maestria e ci coinvolge in un sentire che è (spesso) di noi tutti. Complimenti, Nino per la chiarezza dell’esposizione di un così complesso tema, a dimostrazione che la poesia è tale anche senza essere ermetica.
Felice Serino -327 Il tuo volare alto-: Nell’incipiente inverno della vita una riflessione ed un timore, espressi con alta poesia dal grande Felice.
Bruno Amore –Così sia.-: Lezione di vita su tolleranza ed intolleranza, in questi versi/riflessione del nostro ottimo Bruno. (c’entra nulla con quel che ha inteso dire il poeta ma a me un suo verso a fatto ricordare quel “dell’ira tua non mi curo”, detto da Turiddu a Santuzza, nella Cavalleria)
Alessio Romanini –Scrivere-: Beh direi che questa è una delle migliori poesie del nostro amico Alessio, poesia che è dichiarazione d’intenti certamente condivisibile.
Carlo Chionne -Fratelli tutti-: Unico conforto (e cura forse) al male che pervade il mondo è la fratellanza. Questo affermano i sintetici versi dell’ottimo Carlo.
Jacqueline Miu –gufi con teste d’ottone e fantasmiche aure in bagliori-: Un surreale quadro astratto, nato dalla fervida mente di questa strepitosa Jac che inventa immagini e narra di sentimenti, con la maestria di quella grande affabulatrice che è. E incanta sempre.
Salvatore Cutrupi –Voci-: I suoni della natura, dolci e rassicuranti, preferiti alla cacofonia irritante delle voci umane, in questi bei versi dell’ottimo Salvatore, chiusi con un distico che è lampo di gran bella poesia.
Francesco Soldini -30. Sole-: Un inno d’omaggio, ma anche di preghiera, all’astro dal quale dipende, in assoluto, la nostra vita, in questi intensi versi del bravo Francesco.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
9 ottobre 2020
Concorso Internazionale di Poesia e Narrativa
Le Grazie Porto Venere La Baia dell’Arte
VIII edizione
Cari amici. è con grande piacere che vi informo di un ulteriore successo letterario del nostro prezioso amico
Bruno Castelletti
che, alla sua splendida silloge di poesie in italiano, confermando quella grande arte poetica che possiede e che lo pone nella storia della letteratura italiana, oggi vivo, attivo e produttivo, quale maestro di grande poesia, vede attribuire, tra innumerevoli concorrenti del prestigioso premio letterario, da una severa giuria, all’opera
Il prato dei ricordi
un lusinghiero
III° posto
Qui di seguito troverete la recensione che il critico d’arte, dott. Roberto Camerini (membro della giuria presieduta da Giuseppe Benelli, presidente dell’Accademia Lunigianese “G. Cappellini”, promotore del Premio Bancarella) ha rilasciato alla splendida silloge:
POESIA EDITA
La poesia di Bruno Castelletti è un cantico emozionale, dove le parole si materializzano in immagini visive. Tra i versi, non vi sono né retoriche né banalità; l’autore s’impone con un tratto di abilità semantica in slanci del cuore e deflagrazioni dell’anima. Il lettore trasportato, ne godrà d’intensità, e assaporerà di quell’amore fatto di essenza e di calore, d’intesa e di passione cogliendo perfettamente quello che la poesia deve dare: ritmo, metrica, incanto e messaggio emozionale. Attraverso le sue liriche, l’ autore, ci fa intendere la sua voce, ora suadente, ora soffusa, ora tremante in un inno a quel sentimento di cui l’essere umano non può fare a meno fin dai tempi primordiali, un sentimento irrazionale, illogico, incoerente, folle: l’amore, colto in tutte le sue sfumature che sia riversato verso una donna o alle radici familiari. Indubbiamente quella di Bruno Castelletti è una voce piacevole e musicale, descrittiva e sensuale; un poeta che sa rendere caleidoscopio di immagini i propri pensieri, le proprie riflessioni regalando a chi s’appresta alla lettura delle sue liriche, la bellezza dell’amore, d’amare, da vivere, da esaltare!
Porto Venere, 9 settembre 2020
Ancora una volta, con grande piacere e gratitudine per ciò che sa donarci, all’amico Bruno invio convinti applausi, assieme ai miei complimenti più sinceri, restando in attesa di ulteriori, inevitabili, suoi successi letterari.
Piero Colonna-Romano
Grazie Piero,
Per la poesia di Pascoli.
Si hai ragione
Mi sento molto vicino a Montale
Del Pascoli amo le poesie
E il suo immergersi nella natura.
Grazie anche per i tuoi consigli.
Ciao
Un saluto anche al caro Lorenzo
Jaq e tutti i sitani.
Alessio Romanini
Caro Piero,
ho letto quanto scritto su Poetare per il premio “La luna e il drago”. Mi
pare che tu sia stato troppo, troppo generoso, ma ti ringrazio di tutto cuore
per l’affetto e la stima riservatami.
Un abbraccio
Bruno
Ringrazio di cuore chi sempre ci commenta ed in modo
esemplare. Ho notato, in particolare, che la nostra bravissima Jacqueline
nei suoi bellissimi commenti, di cui la ringrazio ( faccio sempre copia-incolla
e li conservo), a volte mi fa ringiovanire, fino a tornare all'infanzia,
chiamando me Sandrina e la mia poesia “poesiola”. Mi fa piacere, anche perchè le
primavere passano. Un grazie di cuore, sempre, al nostro Lorenzo e a tutti i
Sitani.
Sandra Greggio
"Un'altra vita" l'ottimo Nino Silenzi
Cattura con questa poesia psicologica, un viaggio rarefatto
Dentro di noi, un vissuto parallelo che disorienta. Quante volte mi è accaduto
di provare queste sensazioni...stupenda poesia. Grandissimo.
Alessio Romanini
8 Ottobre
8 ottobre 2020
Poesie d’esordio:
Mauro Murtas –Dimmi chi sei-: Un’invocazione ad Ananke perché si avveri la scritta sul cornicione della porta del tempio di Apollo a Delfi: sii te stesso. (ho tradotto per reminiscenze mitologiche l’intensa poesia di Mauro. Spero non me ne voglia).
Poesie del giorno:
Bruno Amore –La bella morte-: Eroica morte è quella che Bruno si augura, per la gloria e per lasciare ricordo indelebile di se stesso. E lo narra con ispirati versi. Ed a me, chissà perché, vengono in mente Voltaire, Talleyrand, Rousseau, Montesquieu ed altri, credenti sì ma nemici di quella chiesa senza l’amicizia della quale non si poteva essere “ospitati” per sempre nei cimiteri cattolici che erano l’unico posto che garantiva memoria e gloria eterna. La vanità, già la vanità, il peccato più diffuso e più amato dal demonio.
Aurelio Zucchi –Dove le onde, in sincronia perfetta-: Pare il racconto di un sogno, questa bella poesia di Aurelio che, con i suoi versi, sa ricreare l’atmosfera onirica fatta dalle suggestioni che regala il mare. Ed è nel mare che si perde la mente del poeta, in quello si identifica, da quello si lascia incantare, così un temporale è cosa d’altro tempo e d’altro spazio. Bravo Aurelio!
Renzo Montagnoli –Alla cascata-: Renzo usa i versi come un pittore usa i pennelli e ne risulta un quadro di grande bellezza e di grande respiro. Fresca acqua che, musicalmente, cade e si dissolve in un arcobaleno di stille che poi si ricompongono nel letto di un torrente. Complimenti, Renzo, belli questi versi (come tuo stile noto) che mi hanno fatto ricordare la Val di Genova.
Pasquale Di Meo –Ti penso, sempre ti penso-: Un profondo sentire che non trova parole sufficienti per narrarlo. Questo dicono gli intensi e bei versi di un poeta innamorato.
Enrico Tartagni –Naufragio in alto mare-: Una limpida metafora per dire di un perdersi, di un annullarsi, di una coppia nell’amore, fino a divenire unico ente a correre, abbracciare, coprire l’intero mondo. Passione infinita, insomma, muove la penna dell’ottimo Enrico.
Felice Serino -326 Poesia-finestra-: Aforismi sulla poesia, detti con la maestria del nostro Felice.
Francesco Soldini -29. Caro fratello-: La leggo come fosse un malinconico saluto, pieno d’affetto e di tenerezza, ad una persona scomparsa che si immagina navigante in cielo come nuvola.
Alessio Romanini –La Foce Del Fiume-: Piacevole descrizione del corso di un fiume che leggo quale metafora dello scorrere della vita.
Alessio, oggi tra le poesie proposte in lettura, troverai quella di Pascoli che mi hai chiesto (La poesia).
Per quanto riguarda ciò che dici a proposito di poeti preferiti, sinceramente non sento Pascoli nei tuoi versi (dalla metrica ancora alquanto incerta) ma, a volte fortemente, sento il richiamo a letture di Montale col quale c’è una certa similitudine in quel dolente guardare alla vita ed a se stessi (oltre all’uso di termini desueti da quello usati –biche, per es. ma anche numerosi altri-).
Carlo Chionne –Il buco nero-: Come Hawking insegna, insomma. Beh, non ci resta che attendere. Ciao Carlo. A presto.
Jacqueline Miu –Uccidimi Diavolo!-: Un esplosione di passione e di desiderio (Eros e Thanatos danzano, parola dopo parola, sospiro dopo sospiro) in questo racconto dell’incommensurabile Jac . E noi, guardoni letterari, come le stelle di Cronin, restiamo a guardare. Un caro saluto e, come sempre, complimenti.
Sandra Greggio –La mia battaglia-: Metafora dopo metafora, la nostra ottima Sandra narra di una sua lotta con se stessa, realizzata in un sogno, e ne sintetizza il percorso, verso dopo verso, fino alla vittoria nata dalla consapevolezza che questa vita, in fondo, vale la pena d’essere vissuta con gioia. Così vince e ci invia lezione di vita. Brava!
Salvatore Cutrupi –Senza fretta-: Ed in effetti è un rallentare il tempo, questo fissare immagini usuali di vita, qui sulla carta con versi, altrove sulla tela con pennelli.
Fermare il tempo è il desiderio dell’uomo che Oscar Wilde narrò con Dorian Gray.
Ed è quello che ognuno di noi fa, con la poesia
che, se non riuscirà a fermarlo, certamente almeno per un po’, ci proietterà nel
ricordo d’altri. Forse.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
I miei complimenti al nostro autore il Poeta Bruno Castelletti
per il suo meritatissimo secondo posto nel concorso letterario e gli auguriamo ancora innumerevoli successi. Bravo Bruno, la poesia nella sua semplicità è una acrobazia poetica.- Splendido finale. Plausi meritatissimi.
Poesie d'esordio
Dimmi chi sei
Ricerca di risposte dal fatto, questa riflessione poetica che chiede a una chimera la calda illuminazione. Grazie.
Mauro Murtas
La bella morte.
Questa stupenda oratoria di “mini vanità” conduce alla gloria poetica di un uomo la cui dimensione umana supera quella dei sogni. A chi lasciare la propria eredità? Chi si ricorderà della magnificenza della nostra anima? Chi chiamerà i suoi figli col nome dell’eroe? La consapevolezza del reale non schiaccia Bruno ma lo conduce alla accettazione del suo mondo, del suo sistema a dispetto della bella chimera. E come non rileggerlo con un leggero piego del labbro all’insù. Grazie.
Bruno Amore
Dove le onde, in sincronia perfetta
Plausi. Mi desto dopo l’immersione nella lettura e sento il fragore del tuono. Non era la mia acqua. Tutto sapere del mare eppure nulla di ciò che siamo quando combinati ad esso _ come questa poesia che entra in due dimensioni contemporaneamente, umana prima e sognate poi, per ultimare nella decadente realtà. Picchia duro quel temporale ma c’è stato il tempo di assaggiare dei miracoli pochi momenti prima. Un fenomeno questo poema e da rileggere assolutamente. Grazie.
Aurelio Zucchi
Alla cascata
Tappeti d’aghi, monti, titani d i granito e questa cascata che lenisce ogni dolore e che incanta il poeta tanto da permettergli di dipingere un affresco. Renzo ci porta in posti ameni in cui ristorare corpo e anima. Grazie.
Renzo Montagnoli
Ti penso, sempre ti penso
Una poesia d’amore che rispecchia la pienezza del sentimento appena si rivela l’assenza del amato bene. Pasquale canta e decanta il flusso che lo induce a scrivere. Niente ornamenti solo tanta anima con profusione di dolcezza. Grazie.
Pasquale Di Meo
Naufragio in alto mare
paure compresse tra carne e sangue
… le poesie sono un parto di dolore e di amore poetico. Spesso certi poemi non sono catalogati splenditi perché partono come i diesel per poi vincere il lettore e tenerlo sul pezzo. Questo poema è sottile, molto sottile … ed è per il mio modesto parere, oltremodo bello. Grazie.
enrico tartagni
Pollai in tivvù…
Splendida parodia sulla umanità televisiva, telegenica e televuota. Armando non compie un passo nella satira ma riesce a rendere intelligente il momento in cui la copie e persino il motivo. Plausi. Grazie.
Armando Bettozzi
Incontri
Un abbraccio, un pensiero romantico di un disilluso poeta che conserva ancora delle timide fiamme, le stello che gli alimentano la scrittura. Grazie.
Armando Santoro
326
Poesia-finestra
Splendida la poesia conchiglia dove odi il mare … splendide queste finestre aperte sui vari mondi che abbracciamo da svegli o nel sonno. Grazie.
Felice Serino
29. Caro fratello
Magistrale ode. Francesco mi hai fatto venire le lacrime e mi conforta sapere che le nuvole abbiano la forma dei nostri cari … che s’illuminano a volte. Plausi e silenzio. Grazie.
Francesco Soldini
La Foce Del Fiume
Questo fiume che rappresenta l’anima poetica del nostro bravo Alessio è l’altare per quelle passione offerte in finale. Una liberazione? Direi una battaglia tra fuoco e acque, acque che sommergono o catturano lo spirito artistico … in una bella prigionia. Grazie.
Alessio Romanini
Il buco nero
Semplice metafora sulla vita. Poco rumorosa ma molto pensosa. Grazie.
Carlo Chionne
La mia battaglia
Sempre romantica, poetica e bellerrima questa poesiola post sogno con ape regina che disturba col suo ronzio il sonno della poetessa. Grazie.
Sandra Greggio
Senza fretta
Al ritmo della vita e della natura questo passaggio nel paesaggio _ il passo rallenta perché il cuore goda di ogni meraviglia … persino in autunno. Grazie.
Salvatore Cutrupi
Ringrazio il nostro benefattore il Magister Lorenzo per la sua ospitalità. Un saluto di ammirazione al Vate Piero Romano Colonna. Buon Poetare a tutti.
Sinceri complimenti
All'ottimo Bruno Castelletti .
Complimenti per il 2 posto
E la bellissima poesia.
Alessio Romanini
8 ottobre 2020
Cari amici, è con grande piacere che vi informo di un ulteriore successo letterario del nostro
Bruno Castelletti
cui la severa giuria del prestigioso Premio Letterario Internazionale “La Luna e il Drago” ha attribuito alla sua splendida poesie
Con passo lieve
un lusinghiero
Secondo posto
Di questo grande della poesia dialettale (ma come dimostra questo riconoscimento, non soltanto) ormai saldamente entrato nella storia della poesia veneta (ed italiana) preferisco dicano altri, con maggiore competenza di quella che io posso avere: così questo, illustri critici d’arte, dicono:
prof. Vasco Senatore Gondola (in “Stele da l’Orsa”): “Bruno Castelletti, poesie di un’anima innamorata della vita e della sua terra – Stele da l’Orsa…è pure il primo testo letterario nel quale la vita quotidiana, le consuetudini, i valori, il bagaglio di drammi, fatiche e speranze, in una parola la civiltà delle genti di quest’area del Baldo siano stati investigati, testimoniati, cantati e fatti assurgere ad epos collettivo, fissato per sempre, consegnato alla storia, nel quale le generazioni presenti si possono riconoscere, tramandando pure i propri valori a quelle future.
Ma la poesia di Bruno, seppure sbocciata entro il cuore del Baldo, non rimane confinata in quel ristretto ambito territoriale, essa assume, invece, una dimensione ed un respiro universali, perché sa cantare, in chiave universalmente condivisibile, sogni, incanti, illusioni, fatiche e sofferenze vissute dalle genti del Baldo; e, come insegna Benedetto Croce, la dimensione universale del sentimento e della fantasia è il segno dell’autentica poesia.”
prof. Gian Paolo Marchi (in “Robe da ciodi e sbaci de seren”): “Bruno Castelletti…una voce contrassegnata da un profondo senso della natura, da una percezione attenta e delicata di uomini e cose, da teneri e profondi affetti familiari…Castelletti, con indiscussa capacità evocativa, ci mette davanti agli occhi situazioni che rientrano nella quotidianità di esperienze vissute, sigillate da una morale della favola presentata con disincantata arguzia”
E Bruno è tra noi, onore e vanto di Poetare, regalandoci la sua grande poesia, per il nostro godimento e, perché no? apprendimento.
Qui di seguito il testo della struggente, bellissima poesia premiata.
Con passo lieve
Dei tuoi silenzi e delle tue fatiche
solo mi resta una sembianza vaga.
L’amaro tuo sorriso
mi preme dentro come una ferita.
Con passo lieve mi sei stata accanto
nei giorni fortunati,
le lacrime asciugato
con tenere carezze
nei giorni di dolore.
Ora che più s’abbassa il mio orizzonte
assai di rado salgo col pensiero
al piccolo recinto di montagna
dove la terra che t’accoglie sola
sussurra nella notte i suoi misteri.
Ma qualche volta e come in sogno credo
di rivederti ancora e di parlarti
di stringerti la mano
come facevo allora da bambino.
E vinco la paura
del buio che m’attende.
Invio a Bruno i mie complimenti più vivi e sinceri e, restando in attesa di ulteriori suoi immancabili successi, lo saluto caramente.
Piero Colonna Romano
Carissimi Jacqueline e Piero, sono
commosso per i Vs commenti: vi sento molto amici.
Claudio Badalotti
Gentilissimo, Prof. De Ninis,
faccio seguito al commento pubblicato dal sig. Colonna per chiederle umilmente un intervento super partes su questa tenzone che sta, a mio umile avviso, svilendo ed offendendo, non la mia umilissima persona, ma il candore artistico di questo sito.
Non voglio oggettivare l'intervento del bravo Colonna, ciò che ho scritto ho scritto, ribadisco il rispetto che ho verso la sua persona e la sua arte poetica che, apprezzo moltissimo pur non condividendo alcune Sue affermazioni del tutto gratuite e , direi, offensive.
Questo comportamento, e questo commento che riporto in calce, non fanno certamente onore alla sua intelligenza e alla obbiettività scevra da ogni partigianeria politica che, in maniera così veemente offende la neutralità politica del sito stesso.
Ho già avuto modo di scusarmi su quell'orribile lirica che, come ben ricordava il Sig. Colonna, faceva uso di un grido di guerra molto antico, ma pur usato in epoca fascista e che, a giusta ragione, voleste censurare pur non condividendone la cancellazione.
Vedete, sono un uomo pacifico, non sto a badare alle offese, ma il commento del poeta e critico intelligente e sopraffino del sig. Colonna , mi stupisce oltremodo perché offende la sua stessa moralità.
Questo è un sito di arte, di Bellezza, non di ideologie politiche. E poi, me lo lasci dire, è alquanto ridicolo oltre che gratuito avermi dato del fascista, ma affermare che io osanni i due nominati politici, è del tutto fuori luogo e fuorviante la mia integrità morale ed ideale.
Sono un uomo di istituzioni, non ho tessere di partito, amo e rispetto e faccio rispettare la nostra amata Patria, e gradirei davvero che, questo luminoso sito, non venga macchiato impunemente da commenti non coerenti con l'ars poetica. Il sottoscritto, a differenza del commentatore e critico, non vive di divergenze ideologjche, ma di sete di Conoscenza e tutto e tutti rispetta, educato com'è, alla palestra della Tolleranza e dello spirito cristiano .
Grazie per l'attenzione e non me ne vogliate se, anch'io, commento come il sig. Colonna, in maniera libera, chi e quanto desidero perché mi aggrada e colpisce.
Ben Tartamo
Al contrario non me la sento proprio di ringraziare il sig. Tartamo per l’attenzione (non gradita) che ha posto alla stessa poesia e lo prego di voler evitare in futuro altri commenti a mie poesie.
Non posso gradire tali attenzioni da chi è riuscito a riempire di “eia eia” una sua poesia, giustificando la cosa dicendo (in risposta ad un’obiezione pervenutagli) che di grido di guerra degli opliti si trattava.
Forse se avesse anche aggiunto “alalà”, il nostro, avrebbe detto che era il motto col quale Alessandro Magno incitava a correre il suo Bucefalo e così, finalmente, avremmo capito che “eia eia alalà” era, sì, saluto fascista, ma pieno di cultura classica.
Continui pure ad osannare la Meloni ed il suo nuovo mito, Salvini, sig. Tartamo, ma si scordi che la poesia, in qualche modo, possa creare un qualsiasi rapporto tra noi. E non per divergenze ideologiche (di quelle si vive) ma per il semplice fatto che il fascismo è reato, come pare Voi dimentichiate, reato del quale non intendo essere né complice, né sospettato consenziente. Infine Vi ricordo, perché pare Voi lo sappiate, che in questo spazio chiunque può intervenire, commentando chi e quando crede.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
7 Ottobre
“La donzelletta” dell’ottimo Piero
Colonna Romano,
è bellissima. Mi piace molto che il grande Piero
si sia ispirato allo schema metrico di uno dei miei
preferiti poeti, come Pascoli.
Scusa il ritardo del commento ma ho avuto poco tempo.
Ti vorrei chiedere un favore, se mi puoi far avere la poesia
In esame di Pascoli, che non conosco e non riesco a trovare.
Ti ringrazio infinitamente per la tua grande intelligenza
E cultura. Grazie
Alessio Romanini
7 ottobre 2020
Poesie d’esordio:
Ettore Mosciano –Il male-: L’immensità del male che avvolge questo nostro mondo, questa nostra epoca, qui narrato dai fortissimi, suggestivi versi accusatori di un Ettore, eccezionale analista e giudice, oltre che ottimo poeta capace di coinvolgere il lettore.
Poesie del giorno:
Felice Serino -325 Lo spazio d’un soffio-: Versi come veloci, intensissime pennellate, per un ermetica, affascinante poesia che pare evocare un giudizio finale.
Gian Luca Sechi –Piccola confessione notturna-: Una profonda crisi di coscienza, per non sapere essere diverso da chi non si stima, muove la penna di Gian Luca, per questi amarissimi versi che sono, contemporaneamente, accusa e confessione. Decisamente riduttivo il titolo, visto il duro svolgimento che del tema fa il poeta.
Aldo Calò Gabrieli –Magica favola-: Raccontano di un rifiuto, come fu quello di Dafne per Apollo, questi bellissimi versi di Aldo (che con molto piacere risento ed al quale invio un cordiale saluto). Fantasia e cultura, amore e passione si susseguono con incalzante ritmo, fino alla rassegnazione finale, confessando grande sofferenza. Complimenti, Aldo, per questa ispirata e bella poesia.
Bruno Amore –Fossi Cecco invece d’esser Bruno-: L’ottimo Bruno, dibattuto in delicato problema, vorrebbe essere Cecco (Angiolieri, quello del foco, della morte ecc.) per risolvere con determinazione il grave (greve?) problema posto dal femminismo e così conclude che per giudicare una donna non serve né cuore né mente ma, come forse avrebbe suggerito lo scolastico Occam, il senso dell’olfatto. Bruno, Bruno, sento in arrivo brucianti reprimenda…
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Delicati, bellissimi versi che dicono di un sentire, altamente poetico, il mare, le rondini vaganti, i segni d’amore nell’autunno. Sempre più convincenti e belli questi haiku del nostro amico.
Francesco Soldini -28. Come uccelli-: La leggo come l’espressione del desiderio di librarsi sopra mari e monti, narrato con poetica sintesi.
Alessio Romanini –Amorfo-: L’esistenziale pena che dona il disadattamento alla società consumistica (fatta di metaforici, fastidiosi suoni e abbacinanti luci) narrato con molta intensità dai versi, dall’amaro tono, di Alessio.
Jacqueline
Miu –Mago Z nella Oz senza sole e corvi d’oro che inghiottono Manhattan-:
“Dio in ritardo con giacca Lamè Oro scende da
una limousine bianca ha le ali stipate in una chitarra elettrica e jeans
attillati” questi versi
sono l’esempio di quanto vivace sia la fantasia della nostra ottima amica. Ho
scelto questi ma, in effetti, avrei dovuto ricopiare l’intera poesia fatta di
suggestive immagini, spesso gotiche, e preziosi riferimenti culturali. Ed il
tutto si svolge in una piovosa, affascinante, NY dove la pioggia non solo non
spegne il desiderio ma lo sublima, rendendolo bruciante. E così, con bella
maestria, la nostra amica continua ad incantarci con questi suoi pregevoli
racconti poetici. E noi continuiamo ad applaudire, incantati.
Ringrazio di cuore Jacqueline per il gradito commento alla mia “La donzelletta” che ho definito “pascoliana” perché di una poesia di Pascoli (titolata “La poesia”) riprende il ternario ritmo metrico e traduce in versi miei una bellissima immagine che là si trova (“Ricorda di fiabe e canzoni/che bocche/ecc.”).
Al contrario non me la sento proprio di ringraziare il sig. Tartamo per l’attenzione (non gradita) che ha posto alla stessa poesia e lo prego di voler evitare in futuro altri commenti a mie poesie.
Non posso gradire tali attenzioni da chi è riuscito a riempire di “eia eia” una sua poesia, giustificando la cosa dicendo (in risposta ad un’obiezione pervenutagli) che di grido di guerra degli opliti si trattava.
Forse se avesse anche aggiunto “alalà”, il nostro, avrebbe detto che era il motto col quale Alessandro Magno incitava a correre il suo Bucefalo e così, finalmente, avremmo capito che “eia eia alalà” era, sì, saluto fascista, ma pieno di cultura classica.
Continui pure ad osannare la Meloni ed il suo nuovo mito, Salvini, sig. Tartamo, ma si scordi che la poesia, in qualche modo, possa creare un qualsiasi rapporto tra noi. E non per divergenze ideologiche (di quelle si vive) ma per il semplice fatto che il fascismo è reato, come pare Voi dimentichiate, reato del quale non intendo essere né complice, né sospettato consenziente. Infine Vi ricordo, perché pare Voi lo sappiate, che in questo spazio chiunque può intervenire, commentando chi e quando crede.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
6 Ottobre
Solitudo
Ermetica e interessante questa solitudine con polveri regine e porte di ferro. Una poetessa che mi ricorda vagamente i lavori di Felice. Il fascino della descrizione non è poco … Grazie.
Carmen Moscariello
Il mio silenzio
Ed io ti spio l’amore non finisce – tra i più bei poemi che leggo di Armando. La fine mi incita allo scintillio d’occhi. Bella davvero. Grazie (dopo la rileggo).
Armando Santoro
Epidemie
Le Pandemie secondo Armando. Una ironica satira su ciò che ci circonda. Passiamo dal momento storico alle varie interpretazioni che gente preparata e meno preparata in materia da a questo virus e come sempre il nostro Armando ci azzecca. Indovinare su quale canale ci sia il telegiornale che non manipoli numeri e responsabilità … è uno sport mondiale. Grazie.
Armando Bettozzi
324
Un cielo bianco di silenzi
Le figure immaginarie che attendono la poetica sul foglio bianco … Felice sempre nel suo stile ermetico ci porta dai sogni alle regole grammaticali. Grazie.
Felice Serino
A caccia della fantasia perduta
Tornerò a casa per salvare la mia fragile anima di poeta … splendido. Sarebbe facile descrivere la poetica di Aurelio come una poetica moderna, capace di trovare un posto nella storia del momento ma spesso se ne esce con delle “chicche” dove rivaluto la sua opera che ha dei significati più profondi della facilità in una prima lettura. Grazie.
Aurelio Zucchi
Nota d'autunno
Pensieri autunnali rivolti al passato, a una vita che il poeta considera più dolce e meno affaticata ed è così che lui saluta l'estate. Si legge una certa nota di malinconia come una preghiera alla speranza. Grazie.
Pasquale Mesolella
Grazie regina
Un pensiero di riscatto _ un salvataggio a una situazione non più sostenibile, molto ermetica e probabilmente intima. E’ possibile che allo stesso poeta risulti difficile l'accettazione di questa asserzione “lei era sgradevole” tempo alquanto vicino alla memoria che non ne ha cancellato il ricordo. Grazie
Paglionico Davide
Convivenza
Così vado via solo,
spirito di conquista …
superbi versi – un atto dovuto a se stesso, il remare in acque sconosciute ma molto più amabili di una vecchia vita oramai basata sugli interessi. Una poetica idealista che non raggiunge l’utopia e resta umana fino alla fine. Grazie.
Claudio Badalotti
Un filo d'erba
Questa iperbole poetica ci è regalata dal nostro “mago dei corpi celesti che non vogliono morire”. Splendida Enrico, è davvero un poema umile ma che soddisfa anima e mente. Grazie.
enrico tartagni
La donzelletta
(pascoliana)
Ricorda di fiabe e canzoni
che bocche,
accanto al camino e in cantoni,
bevendo del vino da brocche,
narravan di fiori …
Nascitura mai fu così perfetta una poesiola … amabile fino a detergere le agonie frustranti del lettore il cui tempo incalza frenetico al ritmo di lancette demoniache. Qui il tempo si ferma e splende il sole. Piero regala gaudio sonoro e bellezza.. Alcuni versi sono pura musica. Plausi al Poeta. Grazie.
Piero Colonna Romano
Vorrei imparare
Una liberazione questa richiesta di imparare per vivere al massimo la vita che ci è data. L'amore esalta in finale e come non concordare col poeta che ci istruisce “siamo per sempre studenti al banco della vita”. Grazie.
Carlo Chionne
Nostalgia
Un veleggiare nel tramonto oltre il guado di una panchina e prima della pioggia che Salvatore definisce dolce nel cadere sul suo viso. L’attimo di riflessione gli basta per trovare conforto in alcuni ricordi poi riprende la via … ma lui è ancora vestito dei propri sogni. Grazie.
Salvatore Cutrupi
"Consapevolezza"
Una preghiera che sorpassa la razionalità e diventa una intima conversazione tra il poeta e Dio. La richiesta esplicita di illuminazione è il perno dell'intera struttura poetica. Molto profonda questa ricerca di “consapevolezza”Grazie.
Ben Tartamo
27. Le parole del silenzio
Il futuro sarà il frutto della poesia … ecco l'eredità di un pittore in versi qual è il nostro ottimo Francesco. Non v’è nulla di vetusto nel passaggio del suo tempo ma solo crescita che lui lascia in condivisione. Grazie.
Francesco Soldini
Le montagne russe
E’ un sentire col diapason dell’immaginario questo poema offerto da Piero e scritto da Roberto Soldà. Un’aria quasi mistica con momenti di roghi sui tramonti e fibrillatio di musica giovane … minacciosa nemmeno l’alienazione perché gli occhi del poeta vedono di tutto quello che lo circonda … l’oltre. Grazie.
Roberto Soldà
Ringrazio per la sua generosità il nostro Magister Lorenzo che impasta l'argilla del Tempio e la smalta con i nostri umili lavori. Un saluto al Vate Piero Romano Colonna che da buon "purosangue poetico" ci legge offrendoci spunti per migliorare come artisti e letterati. Un saluto ai sitani e un ringraziamento a Tartamo per il suo lavoro, vi ricordo se possibilitati, di replicare ai nostri commenti, di commentare a vostra volta poichè ogni membro del sito è un tesoro prezioso. Buon Poetare a tutti.
Jacqueline
6 ottobre 2020
Poesie d’esordio:
Carmen Moscariello –Solitudo-: La leggo come l’espressione di un sentimento di paura, pensando alla brevità della vita, quando non bastano portoni di ferro per lasciar fuori la “secca comare”, per evitarla.
Poesie del giorno:
Felice Serino -324 Un cielo bianco di silenzi-: In effetti questa dovrebbe essere la reazione dei bianchi fogli inondati da sciocchezze. E Felice lo auspica e lo narra col suo magistrale poetare. (Non illividisce solo il cielo, caro Felice, ma anche chi legge)
Aurelio Zucchi –A caccia delle fantasia perduta-: Una passeggiata in una caotica città che muove il cuore a tristezza, per i suoi vicoli sporchi e disordinati, per quelle insegne dalla fastidiosa luce e dalle subdole tentazioni. Così l’umore si intristisce, così ci si chiede se questo cosiddetto progresso sia bene o male. Ed Aurelio narra questo suo stato d’animo con versi densi di una malinconica, rassegnata presa d’atto della deludente realtà nella quale viviamo.
Pasquale Mesolella –Nota d’autunno-: L’autunno, forse per le sue malinconiche atmosfere, ispira Pasquale per questo nostalgico ricordo dei colori e delle luci dell’estate, sconfinando poi in un analisi di un’umanità dolente cui raccomanda di tornare alla semplicità di un tempo. Forse non ne ho azzeccata nemmeno una, ma ho l’impressione che il poeta abbia messo troppa “carne” al fuoco.
Davide Paglionico –Grazie regina-: Un grazie per una salvezza, reso con pregevole sintesi.
Claudio Badalotti –Convivenza-: Claudio disquisisce sulla convivenza e ne sottolinea quanto di negativo ci possa essere con le metaforiche, illuminanti immagini di un sonetto minimo (in settenari). Complimenti.
Enrico Tartagni –Un filo d’erba-: Poetiche considerazioni su l’arte che può nascere da una montagna, sulla follia che pervade il mondo e che, comunque, non porterà alla morte né di Dio né dell’universo e, infine, su quei fili d’erba, segnale di forte desiderio di vita, che nascono tra le pietre (ricordo Calvino ed il suo Marcovaldo) in questi bei versi dell’ottimo Enrico.
Jacqueline Miu –The scienziato-: Ci manovrano, gli scienziati, ma ci regalano anche sogni per vivere. Jac ne subisce il fascino e li narra usando una sua visione poetica, intrisa d’amore e di speranza, chiedendo loro d’essere motore per voli di sogni e di libertà. E così si susseguono surreali bellissime immagini, nel più bello stile di questa prolifica poetessa, che suggestionano ed invitano alla rilettura, per il piacere di gustarle più a fondo.
Carlo Chionne –Vorrei imparare-: Leggo, in questi rimati versi del grande Carlo, la disillusione nei confronti di un vivere che poco ha insegnato, tranne l’importanza vitale (vero motore della vita) dell’amore. Ciao Carlo, sei sempre grande anche in queste stringate filosofiche sintesi.
Salvatore Cutrupi –Nostalgia-: Dolcissimo questo narrare emozioni che vengono da ricordi. Una panchina, la calma che circonda ed ecco ritornare ad un lontano mare con i suoi profumi e, per quelle radici che in lui abbiamo, con struggente nostalgia che bene da questi bei versi emana.
Francesco Soldini -27. Le parole del silenzio-: Serena riflessione, molto ben narrata da questi versi, su quella stagione della vita che è confine tra estate ed autunno, del nostro sensibile Francesco.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
Solitudo à Carmen Moscariello
Mi riporta alla mente un passaggio tratto del celebre romanzo di Khalill Gibran, "La voce del Maestro" che qui voglio riportare:
La vita è un'isola in un oceano di solitudine: le sue scogliere sono le speranze, i suoi alberi sono i sogni, i suoi fiori sono la vita solitaria, i suoi ruscelli sono la sete. La vostra vita, uomini, miei simili, è un'isola, distaccata da ogni altra isola e regione. Non importa quante siano le navi che lasciano le vostre spiagge per altri climi, non importa quante siano le flotte che toccano le vostre coste: rimanete isole, ognuna per proprio conto, a soffrire le trafitture della solitudine e sospirare la felicità. Siete sconosciuti agli altri uomini e lontani dalla loro comprensione e partecipazione.
E, a
dimostrazione della inconscia reminiscenza, riporto la chiusa della nostra
Carmen:
Ho messo una porta di ferro
il viandante tira dritto per la sua strada
Il mio silenzio
à
Armando Santoro
L’Amore, spesso sfiorisce, ma passa dal cuore alla mente, per dirla con la celebre poesia del poeta americano Charles Bukowsky, “Ed io ti penso ma non ti cerco”:
E ricordati che cercare e pensare son due cose diverse.
Ed io ti penso ma non ti cerco.
Ecco, questo mi permetto di estrapolare dal bel sonetto del nostro Armando, a dimostrazione di quanto su rammentavo e che, spesso, ritroviamo nelle sue belle poesie.
Il mio silenzio ancora ti colpisce
come un ramo che sbatte sopra il viso
di te mi resta ancora il tuo sorriso
che dalla mente mia giammai sparisce.
Epidemie
à
Armando Bettozzi
Con la sua verve caustica, il caro Armando, ancora una volta pone gli accenti
sulle problematiche socio-politiche ed esistenziali dei nostri giorni. Con
simpatia, acume, e tanto amore di verità.
Ce ne son tante ancor, di epidemie…
Che più-che-il corpo infettano la mente
che all'odio-contro-un-odio inesistente
piegando vanno con le ideologie.
- Un cielo bianco di silenzi
à
Felice Serino
Con le sue quasi ottanta primavere, il nostro caro Felice non permette mai al
fanciullino in lui sempre presente, di annoiarsi e, così scrivere con la sua
penna piena di vivace intelligenza, immagini e non semplici parole. Folgorante
la chiusa alla sua ultima creatura in versi:
illividisce
un cielo bianco di silenzi
A caccia della fantasia perduta à Aurelio Zucchi
Poesia carica di ricordi legati al suo paese natale che, qui ci presenta in immagini pregne di nostalgia per il tempo passato. E a queste memorie fa affidamento per ritrovar ispirazione nelle sue radici. Non ne sentite, in queste strofe, tutto l’afflato?
Tornerò a casa per salvare la mia
fragile pelle di poeta
senza smarrire la mia gravosa ingenuità, qui,
da qualche parte di queste becere solitudini.
Calcherò ancora questi sentieri, forse domani o domani l'altro,
non per autolesionismo ma per trovare almeno orme.
Nota d'autunno à Pasquale Mesolella
I
profumi, i colori e i profili delle immagini autunnali, danno respiro a
riflessioni con accenti spirituali e filosofici:
Tornare semplici da dove si era partiti,
umili come monaci con i loro
Copricapi neri di penitenza
Per difendere il mondo smarrito
dalle fugaci e contrastanti intemperie
della vita.
Grazie regina
à
Paglionico Davide
Chissà a quale donna fa riferimento Davide in questa sua enigmatica poesia dalle cui spire vuol fuggire uscendo dal tunnel!
Lei era sgradevole
Convivenza à Claudio Badalotti
In questa poesia, Claudio pare ci voglia parlare dell’atavico problema dell’incomunicabilità nella coppia e dei contrasti e delle incomprensioni che genera. A caratteri scolpiti in tutta la brillante veridicità:
La convivenza è coi
dissensi, con gli eccessi
di chi ti guarda
Un filo d'erba à Enrico Tartagni
Il nostro Enrico, par ci voglia dire con questa sua lirica, che l’uomo può creare deturpando la natura, ma Essa sempre si ripresenta, vitale e fertile come l’Arte, negli accessi più impensati e reconditi:
Dai marmi di Carrara nasce l'arte
tra crepe intagli e surreali sbagli.
……
Così oasi di salvezza lento e nascosto nell'incastro
nasce innocente su d'una breccia un filo d'erba
desiderio d'una vita a parte
sotto la luce di un nuovo astro.
The scienziato à Jacqueline Miu
Caleidoscopiche immagini lasciano spazio a stoicissimi assiomi filosofici sempre cantati con l’inconfondibile timbro di un’artista a tutto tondo come la nostra Jac.
le mani nel cosmo in mezzo alle stelle
cercare
argilla per l’uomo in cui soffiare i tuoi sogni
La donzelletta
àPiero
Colonna Romano
(pascoliana)
Che bellissima reinterpretazione pascoliana! Ne tratteggia
tutta la passione lirica nei colori e nel timbro. Complimenti, Piero e, te li
esprimo – latu sensu – nella strofa seguente!
spettacol non v'è di più bello
guardando.
Vorrei imparare à Carlo Chionne
Bella, bella, bella! Mi ha davvero fatto provare emozioni con i suoi ossimori e desideri. A riprova di quanto affermo, scolpite nella memoria resteranno queste strofe seguenti:
Vorrei imparare a vivere:
imparare a morire…
Nostalgia à Salvatore Cutrupi
E con le strofe seguenti, anche noi vorremmo lasciarci trasportare dai ricordi agrodolci del nostro vissuto.
m'abbandono al silenzio
ai respiri del vento
alla luna che nasce
al profumo d'un fiore
27. Le parole del silenzio à Francesco Soldini
La bella lirica di Francesco, casualmente (ma in questo tempio azzurro di Poetare io non credo più al caso), fa bella coppia con quella del caro Cutrupi. Note di nostalgia lasciano però spazio alla speranza e alla fede-fiducia nell’Amore.
il linguaggio del silenzio
è una leggera brezza
che rinfresca il cuore
che ha casa nell'amore.
Ringrazio tutti i poeti per le emozioni regalateci, rinnovando ogni debito di riconoscenza al prof. De Ninis ed all’infaticabile Piero Colonna Romano.
PS: Caro Piero, perdona ancora una volta, se puoi, le mie intemperanze gogliardiche e forse saccenti, ma torna a fornirmi ogni tuo parere e consiglio, per me, sempre utilissimo e gradito.
Al di là di una diversa visione ideale o idealistica, ci sia sempre il rispetto e la riconoscenza del valore intrinseco ed estrinseco di questa nostra amata e sublime arte poetica.
Ben Tartamo
3-4-5 Ottobre
3, 4 e 5 ottobre 2020
Poesie d’esordio:
Manuela Mori –Altro non voglio-: La dichiarazione di un totale disadattamento a questo mondo, dove la sensibilità del poeta non trova asilo, narrata con versi di grande intensità che disegnano, con maestria, immagini di grande forza ed amarezza. Complimenti, Manuela e, ovviamente, auguri.
Poesie del giorno:
Enrico Tartagni –Empireo-: Una disperante e disperata ricerca di un divino introvabile, perso (o inesistente) nello spazio e nel tempo, in questi versi che paiono serie di aforismi densi di un angosciante domanda. Grande fascino c’è in questa composizione di un sensibile e baravo Enrico.
Gus –Ipsa senectus-: “senectus ipsa est mortus” questa la frase completa di Cicerone (e pensiero di infiniti altri) che l’ottimo Gus traduce in malinconica presa d’atto, mentre invita i giovani ad approfittare della sapienza degli anziani per crescere, con questi suoi suggestivi, bellissimi versi, che coinvolgono un po’ tutti noi. Bentornato, Gus. Un caro saluto.
Carlo Festa –Due vite-: Filosofica riflessione sulla vita mondana ed extramondana, con dubbi su entrambe, in questi sintetici versi di Carlo.
Nino Muzzi traduce Dorothée Volut-: Suggestione delle parole che paiono disegnare immagini surreali! E quanta musicalità nell’originale in francese! Ancora una volta Nino “pesca” nella poesia moderna d’ogni dove e ci regala traduzioni che sono un invito ad approfondire la conoscenza di questi sconosciuti ottimi poeti.
Felice Serino -323 Isole-: Mondi paralleli che mai si incontreranno, fondersi di corpi ma isole…che si sfiorano e mai combaciano. Mica sono metafore queste!
Bruno Amore –Una sana follia-: Se volevi raccontare una giornata (una delle tante) di un pensionato, beh, ci sei riuscito alla perfezione. Ma con poetico risultato.
Francesco Soldini -26. Tornare al mare-: Un afoso agosto, un tornare dalle ferie alle vecchie abitudini, un ritrovarsi in una città malata di Covid, non spengono la speranza che crescano ancora le piante (metafora dei nostri sogni), in questi limpidi versi del bravo Francesco.
Jacqueline Miu –Morfina-: Fremente invito all’esserci ed all’amarsi, reso con versi dal calore lavico di una Jac in strepitosa forma poetica. Morfina? Bisogno d’analgesico? Ma non è l’amore il più potente analgesico? Ed allora “Fatti vicino alla mia bocca, ecc. ecc. ecc.” E sempre applausi con richiesta di bis.
Carlo Chionne –OPORTET UT scandala EVENIANT-: La disonestà è, anche in Vaticano, fiume carsico che periodicamente torna alla luce. Da Marcinkus a Becciu recentemente, ma nella storia ne è rimasta nitida traccia (penso agli eretici arrostiti perché pauperisti o perché contrari alla vendita di indulgenze, per esempio). E questo fatto ispira il grande Carlo che, con maestria, sintetizza il fatto e lo condanna. Forse oggi è ancora più chiaro perché questo grande papa Francesco non sia amato dalla curia.
Ma, chiedendo scusa all’amico Carlo, modifico (attualizzandolo) Matteo, 18.7 e recito: Oportet ut fascismus eveniant. Perché credo che questi smemorati italiani meritino esattamente questo, per qualche anno, così forse ne cercheranno il vaccino per guarire.
Salvatore Cutrupi –Silenzi e voci-: Il racconto di un viaggio nella solitudine, reso con versi che, con maestria, creano un atmosfera di attesa e di noia.
Sandra Greggio –Fine-: Un saluto, per un abbandono, reso con serenità, in questi limpidi versi di Sandra.
Alessio Romanini –La Terza Stagione-: La descrizione dell’autunno della vita (la terza stagione del titolo) resa con versi densi di un malinconico esaminarsi.
Un grazie a Jacqueline e ad Alessio per l’attenzione posta e per il commento alla mia “Extracom”.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
Poesie d'esordio
Altro non voglio.
Il mondo che ferisce la sensibilità poetica è un mondo che deve allontanarsi dalla poetessa che vuole solo dare la bellezza dei suoi sogni senza il peso delle crudeltà che sente intorno. Grazie.
Manuela Mori
Empireo
Splendido poema. Splendida parafrasi di un universo pieno di stelle che attende i suoi pionieri che potremmo essere noi. Una vita della speranza che trova apice in questo “tra le stelle” la metafisica incontra l’anima del poeta e il matrimonio funziona. Grazie.
enrico tartagni
Sorgente inaridita
Un amore che probabilmente ras destinato a finire. Un canto anzi un ricamo sulla passione investita ma che non ha avuto un seguito. Grazie.
Armando Santoro
Ipsa senectus
La saggezza è un’Arca su cui solo i fedeli salgono. Trovo l’invito di Gus come un allarme per la storia. I giovani perduti gli idoli, la fede e persino l’attaccamento ai valori della famiglia _ sono destinati a commettere errori facilmente rimediabili se ascoltassero l’esperienza umana di chi ha vissuto più di loro. Siamo d’accordo. Grazie.
Gus
Due vite
Bellissima riflessione del nostro Carlo. Bellissima e diabolicamente corta. Avrei letto volentieri di più – mi catturano i poemi che hanno come soggetto “l’immaginario”. Grazie Carlo – questa doppia vita ha moltissime chimere da entrambe le parti.
Carlo Festa
[Se avessi un violino per vibrare…]
Poema che trovo difficoltoso ma stimolante.
Un’altra piccola perla del nostro amabile Nino che ci fa riflettere e ci introduce a pensieri
Dorothée Volut traduzione di Nino Muzzi
323
Isole
Una ricerca sull’anima ovvero sulla simbologia dei sentimenti che uniscono le anime. Grazie.
Felice Serino
Una sana follia
Bruno in forma ed eccelle. Fruga nelle tasche per un ricordo e poi il “librettino popolare”. Adorabile poema come quelle operette d’art Decò che inneggiavano la vita sebbene in una bizzarra fase storica (come lo è ora la nostra). La sana follia poi che dire, è la benzina degli artisti se poi prendi un poeta che è già in buona vena di scrivere, la follia diventa persino un’arma (bianca naturalmente). I miei complimenti. Grazie.
Bruno Amore
26. Tornare dal mare
Questo “seminare” poetico fa parte della ricchezza umana di Francesco Soldini. E’ un poema laborioso, soleggiato che porta dal mare agli affetti per poi ritornare alle rive care (covid permettendo) – sempre con l’idea nel serale fresco – di fare poesia ed è come bere l’ultimo bicchiere di vino dalla bottiglia perfetta. Grazie.
Francesco Soldini
Extracom
Il valore della vita di un fuggiasco dalla guerra e dalle miserie. Un poema di condanna e di sdegno. Un poema non sulle soluzioni ma sulla fotografia reale di chi perde la vita vicino a rive dove gli estranei sono nemici peggiori di quelli lasciati in patria. Grazie.
Piero Colonna Romano
OPORTET UT scandala EVENIANT
(Vangelo, Matteo, 18.7)
Qui si va di male in Becciu:
in Vaticanu c’è un intrecciu…
Poema su cronaca di attualità che vede coinvolto un cardinale nella tresca per acquisire un palazzo in pieno centro a Londra per 200000000 di euro. Ebbene il Cardinale passa alla famiglia e amici, l’ingente patrimonio personale … eppure Dante è ancora attuale.
Carlo Chionne
Silenzi e voci
Da plausi. Cosa altro aggiungere? In una notte frankensteiniana con tanto di luci gotiche e penombre … questa carrozza … e se non la rileggete, vi perdete una chicca. Grazie.
Salvatore Cutrupi
Fine
… cammino da sola senza stampelle …
Sandra sa come rialzarsi, come guardare avanti e persino come perdonare. Una poetessa che attinge a forze spesso sovrumane e la stimo per questo, sa come dire addio e soffrire equilibrando i pesi. Questa separazione è come i postumi di una sbronza, sappiamo che l’alcool fa male ma quando lo beviamo perdoniamo noi e lui. Grazie.
Sandra Greggio
La Terza Stagione
Una natura che corre ai ripari. L’autunno pungente, ultimi arcobaleni tra i tigli e atmosfere che cercano un tiepido contatto con la vita che Alessio però decide di non corrispondere poiché la malinconia piglia tutto. Grazie.
Alessio Romanini
Ringrazio il nostro benefattore il Magister Lorenzo per la sua ospitalità. Un saluto di stima al Vate Piero Romano Colonna che "oracola sapientemente" nel bel Tempio Azzurro dedicato a Musa. Buon poetare a tutti.
Jacqueline
“Extracom” di Piero Colonna Romano
Poesia molto bella e toccante, che richiama
Le immagini del dramma che vivono gli extracomunitari
Per raggiungere le coste nella vana speranza di trovare
Una vita migliore, e invece, purtroppo, trovano la morte
Nel mare. Molto bella. Grazie Piero.
Alessio Romanini
“Morfina” della nostra Jac, una poesia ricca
Di infuocata passione che arde nel petto e nelle vene
Per un amore di passione e di fuoco, appunto. Brava.
Alessio Romanini
2 Ottobre
2 Ottobre 2020
Poesie d’esordio:
Alessandro Morelli –Dammi qualcosa..-: “regalami un sogno” è la più bella frase che due innamorati possano scambiarsi. Puro romanticismo che fa volare, come lo è l’intera poesia d’Alessandro, iperbolica, dolcissima dichiarazione d’amore.
Poesie del giorno:
Tinti Baldini –Ti avevo cantato quel canto-: Con versi a prevalente ritmo anapestico (che sottolineano il sentire del poeta) la bravissima Tinti intreccia danza con canto per dire e chiedere amore, in questa bellissima poesia che risuona del poetare di Saffo. Complimenti vivissimi, assieme ad un caro saluto ed a un bentornata.
Anna Maria Guerrieri -Francesco-: La sintetica descrizione di uno sbandamento (d’amore) ed i suoi effetti, in questi versi densi di nostalgia della brava Anna Maria.
Felice Serino -322 Stanze-: Le sensazioni irreali che può donare un sogno, bene narrate dai sintetici, significativi versi del grande Felice.
Bruno Amore –E sarà un altro inverno-: Con magistrali metafore, l’ottimo Bruno, invia il suo messaggio all’incipiente inverno, affermando il suo forte amore per la vita, amore che tramuta in autunno la stagione che chiude l’anno. Decisamente belli i versi di questo nostro prezioso compagno di poesia.
Alessio Romanini –Tumido silenzio-: Poesia, in forma di sonetto caudato, ricca di immagini iperboliche, che narra di una pena che pare sciogliersi in quel guardare “piccole stelle lontane”. Incomprensibile è però un “firmamento di ciglia castane/spezzate dallo scuro che le inghiotte.” Segue un forte desiderio sessuale che pare realizzarsi in un gonfio silenzio ed è seguito da un rimpianto per “non aver ascoltato il singulto/fanciullo, prigioniero del costato/maltrattato dal vecchio tempo.” Quindi Alessio ci regala l’immancabile sinestesia (“sento/la falce fioca di luna) causa di “un tumulto/in questo silente cuore invecchiato.” E chiude, finalmente, con un bell’omaggio alla luna.
Francesco Soldini -25. Alba e tramonto-: Con ispirata sintesi il nostro Francesco ci narra dell’andar del giorno tra poetici suoni, danze di luci e con la magia che può donare la poesia.
Antonia Scaligine –Ottobre-: Un bel narrare l’ottobre, con i suoi profumi ed i suoi doni, in questi bei versi della nostra Antonia che sottolineano anche il cambio meteorologico che subiamo, assieme alla nefasta pandemia. Ma c’è, in questo poetare, un sottofondo d’ottimismo, un positivo guardare al domani al quale, speranzoso, mi associo.
Jacqueline Miu –diavolerie e incantesimi-: Lo sospettavo: Jac è una strega e fa incantesimi col suo suggestivo, affascinante scrivere. E così, anche in questa occasione, leggo e rileggo questo fantasioso, surreale racconto denso di poesia e di sesso. Ballano demoni sulle tombe dei poeti, si evocano fiammeggianti gargoyle, si dichiara fame d’amore d’appagare in spiritica stanza, magari sul pavimento scambiato per prato (tanto chi lo sente) ecc. ecc. ecc. Fino all’imposizione ad un diavolo di passaggio d’amarla, magari fino all’alba. Che dire che non si sia già detto? Bis, Jac, bis.
Euro Della Sala –Vedo-: Euro vede, con profonda pena, quel che oggi offre il mondo. Lo narra con questi intensi versi che sono accusa verso una società che ha perso il senso dell’onore, sconoscendo la solidarietà nei confronti dei più deboli, facendo dell’egoismo la filosofia vincente di questa epoca infame. Chiude la bella poesia un filo di speranza, ultima a morire, secondo antico adagio. Bravo Euro!
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
Poesie d'esordio
Dammi qualcosa..
Una richiesta poetica che l'autore esprime con versi romantici. Dammi un sogno … e questo sogno pare sia il suo più gradito nutrimento e speranza. Grazie.
Alessandro Morelli
Ti avevo cantato quel canto
Splendida in ogni parte. Quel tirare il collo col vino e non solo. Un canto poetico di discendenza esistenzialista … probabilmente di un pessimismo che non si antepone egoisticamente a ogni altra riflessione poetica anche se è porta di chiusura del poema. La costruzione è ‘mirevole. Grazie.
Tinti Baldini
Francesco
Una vertigine che assorbe la poetessa nel suo turbine romantico – decadente e stoico. Sui passi di questa mancanza amorosa che la poesia infrange le sue onde malinconiche. Grazie.
Anna Maria Guerrieri
Haiku – Relax
Una perfetta giornata estiva compresa di brezza e ciò che basta per nutrire i pensieri e i sogni del poeta. Ispirato Haiku che condividiamo. Grazie.
Armando Santoro
322
Stanze
Cos'è il sogno in un sogno se non un precipitare in uno spazio che offre oceani ancora più profondi senza fondale – bellissima riflessione del nostro sempre Optimus Felice. Grazie
Felice Serino
E sarà un altro inverno.
Saltando il ceppo acceso che pulsa nel petto … Poeta pronto all'inverno con mille e più sogni per i giorni di gelo in cui ardente consumare in lieta libertà tutta la poesia che ha in mente. Leggere Bruno è un “non stancarsi mai di leggere” _ le sue piroette finali ricordano le mie e ci sono momenti in cui lascerebbe perdere tutto ma qualche verso dopo non lo batte nemmeno Riccardo Cuor di Leone. Grazie.
Bruno Amore
Tumido silenzio
Splendide le chimere umane. Ogni tanto esce fuori una qualche scintilla di pallido romanticismo che allieta la lettura del nostro più che malinconico Alessio e sembra una tutt’altra marea … immergersi quando ci offre melodie così ricche di personaggi. Grazie.
Alessio Romanini
25. Alba e tramonto
Il tramonto sul mare col temporale – eh, sì oggi sembra una follata di belle poetiche da leggere e da governare verso l’Isola che non c'è magari accompagnato da un buon Tè caldo (cosa che sto facendo). Meticolose queste descrizioni paesaggistiche e versi di una serenità che magnificano la vita. Grazie.
Francesco Soldini
Ottobre
Un ottobre ricco che leggiamo in questa ode in cui ci lasciamo trascinare da odori e sapori di frutti appena raccolti o di un buon vino. La positività regge per l’intera lettura e persino nel finale pieno di speranza dove condividiamo i sorrisi persino di quelli che si nascondono sotto la mascherina.
Antonia Scaligine
Vedo
Una non facile vita moderna per i giovani e non con qualche scintilla di speranza generosamente regalata del poeta. Grazie.
Euro Della Sala
Ringrazio il nostro generoso Magister Lorenzo per la sua ospitalità. Saluto il Vate Piero Romano Colonna che considero il nostro Optimus Prime. Buon Poetare a tutti _ e se avete piacere, se vi garba un qualche lavoro, poema in particolare, voi commentate. E' sempre ricchezza la condivisione di opinioni e perché no, anche la correzione di noi che argomentiamo lavori spesso molto ermetici. Il piacere della lettura in azzurro sia con tutti voi.
Jacqueline
Noto e non da adesso che Poetare.it si è arricchito di
una nuova fresca e competente , poetica voce commentatrice, alla quale
non può non andare tutta la nostra ammirata, considerevole gratitudine, anche
per il validissimo aiuto fornito al nostro Piero Colonna Romano, il quale
continua il suo lavoro da par suo ma ci invita a farci riflettere con poesie
come LA BARCA , e a deliziarci con versi dedicati alla punteggiatura e a
magistrali composizioni come PANAMA PARADISE, il cui solo titolo è già un
capolavoro.
(C. Chionne)
1 Ottobre
Poesie d'esordio
Tenera la notte
Una prospettiva personale e ispirata sull’angelo guardiano. Una vittoria contro l'oscurità e le incertezze. Grazie.
Daniela Federica Montani
Fatalità
Fatalità – equivoco o destino, ma che sia un bacio dato con le labbra e non miraggio, afferma intensamente il poeta ispirato e ispirante queste riflessioni. Grazie.
Michele Aulicino
tu
Questa “Tu” che allarga il cuore del poeta e come non seguirlo in questa brezza amorosa fatta di risvegli e di sorrisi. Grazie.
vincenzo celli
Creduti diversi
Seguiamo l’intensa riflessione umana e poetica di Vincenzo con cui concordiamo pienamente. L'uomo è uomo ovunque e non va privato della propria dignità – Grazie.
Vincenzo Patierno
La nave dei ricordi
Pensavo alla nave di Bruno Amore, alla “barca” di Piero Romano Colonna ed ecco un seguitare di perle marinare nel porto azzurro.
Come un coltello che sventra
un agnello, lacera lo scoglio
la chiglia e squarta la stiva.
Un poema molto duro, sebbene l'incipit avverta il lettore e il mare in burrasca non contraddica l'aspettativa, il naufragio è un atto dovuto alla stessa vita. Una vita dove si incamerano tesori e come dar torto al Capitano che si vede disperdere certe “perle”. Nulla di umano può ostacolare la forza invisibile della natura. Poema denso di spiritualità. Poema che non tocca la fede Ma la elabora. Negli antri segrete degli scogli, qualche oggetto di pregio … galleggia, probabilmente non tutto è perduto. Grazie.
Da Le vie dell'inconscio
Nino Silenzi
Haiku – Pace
L'apice del ristoro in una infuocata estate questo verde rigoglioso dei castagni. Grazie.
Armando Santoro
321
Luce e ombra
Chi non primeggia da “lucertola” al mare … dovrà “puffare all’ombra” una scenetta deliziosa e fin troppo breve. Grazie.
Felice Serino
A Livia
(Per i suoi cinque anni)
Una lirica di una tenerezza tremenda. Un sentire che fa venire i brividi ed è solo l’amore a ispirare il nostro Carlo che applaudiamo. Grazie.
Carlo Chionne
Pioggia In Autunno
Questo bombardamento di malinconia autunnale con grandi rovesci di tristezza. Il pugnale della pena nel petto nessuno lo può togliere al poeta che scrive dell’aggrinzita estate come se scendesse una memoria funebre. Grazie.
Alessio Romanini
24. Alba serena
L'anima libera, ecco il canto poetico del nostro ottimo Francesco. Sole, rondini e amici … cos'altro volere quando la poesia ti bacia pure l’anima? Grazie.
Francesco Soldini
Haiku
Splendidi Haiku di Salvatore che ritrova il mare anche in pieno autunno nel corpo di una conchiglia. Meraviglioso. Grazie.
Salvatore Cutrupi
Ringrazio il nostro Magister Lorenzo per la sua generosa ospitalità. Un saluto di alchemica stima al Vate Piero Romano Colonna. Buon Poetare a tutti gli Azzurri.
Jacqueline
1 ottobre 2020
Poesie d’esordio:
Daniela Federica Montani –Tenera la notte-: Un forte invito a credere in un angelo protettore che scaccia paure e dona serenità, in questi versi, densi di fede, della brava Daniela Federica.
Poesie del giorno:
Michele Aulicino –Fatalità-: La vita a volte pare essere una catena di causalità (spesso casuali?). Ananke e le Moire c’entrano qualcosa? Lo scettico Michele pare affermarlo, ecco perché non forza e non crede ad un qualche placebo esistenziale, ma vede nell’amore una specie di comune multiplo per l’umanità.
Vincenzo Celli –tu-: Un innamoramento narrato con raffinato poetare dall’ottimo Vincenzo, in questa poesia che, bella sin dall’inizio, ha una chiusa semplicemente deliziosa. Complimenti vivissimi.
Vincenzo Patierno –Creduti diversi-: E fossero solamente creduti diversi… E’ di oggi la notizia di immonde bestie che a Marsala si sono organizzate per picchiare duramente chi è diverso. Gridiamola forte l’indignazione, così come fa Vincenzo con questi suoi accusatori versi, e facciamolo prima che accada qualcosa di irrimediabile (tipo il ripristino delle leggi raziali del ’38) che porrà l’Italia fuori dalle società civili.
Nino Silenzi –La nave dei ricordi-: Un drammatico guardare alla vita ed ai ricordi , inutili l’una e gli altri, narrato con suggestive, violenti immagini di tempeste che distruggono navi ed affondano speranze. Metafore limpide e dolenti coinvolgono il lettore, prendendolo alla gola, costringendolo a ripensare al suo essere, alla sua navigazione. Poesia di grande forza regalataci da un poeta dalla grande capacità espressiva. Complimenti, Nino.
Felice Serino -321 Luce e ombra-: Una scenetta estiva con una lei “lucertoleggiante” ed un lui amante dell’ombra. Così, secondo Felice, si crea l’incantesimo di una “sospensione palpabile nell’aria”. Quanto durerà?
Carlo Chionne – A Livia-: Commovente invito, denso di tenerezza, di un nonno alla nipotina per dirle intenso, dolcissimo amore.
Alessio Romanini –Pioggia In Autunno-: La malinconia che può esserci nell’autunno, i ricordi di una passata e morta stagione estiva, trovano similitudine nella malinconia del poeta e nelle sue pene, in questi versi dai quali emerge una sorta d’angoscia per se stesso.
Francesco Soldini -24. Alba serena-: Una serena giornata estiva bene narrata dai versi di Francesco.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Deliziose pennellate per disegnare questa fine dell’estate e la nostalgia che provoca, regalateci dall’ottimo Salvatore.
Jacqueline Miu –Il bacio angelico-: Un surreale dire ti amo, in questa (inquietante?) dichiarazione d’amore di una strepitosa Jac. Ali d’angelo come coperta, nastri rossi alla Pollicino, ubriacature infinite d’alcool, appetito di cose non umane, ecc. ecc. ecc. Se Poe potesse leggerti, Jac… Applausi sempre.
Un grazie di cuore a Jacqueline per l’attenzione posta alla mia “La barca” e per il gradito commento, assieme ad un grazie per l’informazione sul termine “Flyer” usato quale nome del primo aereo dei Wright, cosa a me ignota.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna-Romano
“LA NAVE DEI RICORDI” dell’ottimo Nino Silenzi
Poesia che emoziona, ricca di metafore ed immagini
A volte anche dure ma sincere, pure.
Scritta in maniera impeccabile, si legge con emozione
Condividendo il suo evocare ricordi. Bella. Grazie Nino.
Alessio Romanini
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