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2020
30 Giugno
Tace la notte.
Il silenzio è uno dei più cari soggetti della metafisica di De Chirico. Marco rincorre la notte, cercando di afferrarla ma lei è eterea, punge la mente dell’uomo con visioni poi … seguirà o meno la benevolenza dell’alba. Grazie.
Marco Betti
Jannacci docet
Buon Bruno, leggendoti mi vennero in mente i versi al Vittoriale ““Al visitatore / Teco porti lo specchio di Narciso? / Questo è piombato vetro, o mascheraio. / Aggiusta le tue maschere al tuo viso / ma pensa che sei vetro contro acciaio” … ora l’uomo ha due pesi e due misure, forse chi piangerà sarà il primo a dire “ma chi lo conosceva!” mentre coloro che t’hanno amato tanto sul volto avranno visibili solo delle smorfie poiché l’amore senza abbraccio e solo a parole è uno strano freddo sentimento. Grazie
Bruno Amore
Caro Carlo,
Una ode ispirata all’alta poetica del nostro ammiratissimo Carlo Chionne. Giuseppe eleva l’importanza e la lucentezza dell’animo di questo scrittore che condivide la sua illustre cultura con noi. Grazie.
Giuseppe Dabalà
L’amore, l’inutilità del tempo.
Coinvolgente in questa disperata lotta tra versi e sentimenti poetici, una lotta contro il dolore ma soprattutto l’angoscia generata dalle attese e di certi atteggiamenti non proprio cari all’amore. Un autore che sa bene come esprimere il proprio disappunto _ l’ironia pungente e metafore “quel branco di lupi” Grazie.
Michele Aulicino
All'Acqua
Da una ode questo poema del magnifico Nino muta … diventa il proprio Pegaso_ il mezzo di fuga, un ritorno al marsupio di terra dove il poeta è cosciente di trovare mezzi per meno aspri sogni. Philip Larkin
If I were called in
To construct a religion
I should make use of water.
Questa preghiera (più che poesia) ha una costante sottintesa ed è l’ambizione di potere ergere un elemento così fragile a pilastro di un credo. Nino si sporge e vede oltre quella sua purezza, oltre la necessità della vita … vede la foce dove l’acqua non deve nulla a nessuno, dove nasce per se stessa, dove prima di iniziare il proprio percorso parla alla Terra e vince sul buio.
Se vuoi una religione pensa all’acqua. Nino è un poeta che veste il poema come un abito sartoriale. L’esistenza della poesia stessa è fatta per rimarcare l’idea di purezza umana. Complimenti. Grazie.
Nino Silenzi
Vecchi tratturi
Un sogno che porta l’autore a vecchie memorie. L’abbraccio dolce aspettando il sonno per poter ricordarlo per ennesime volte. Le terre, l’amore, gli ulivi sono immagini incise in molte delle poesie di Armando. Grazie.
Armando Santoro
La zia Adele
Il poeta dona grazia a un personaggio caro e la immortala nella sua assoluta semplicità. I versi sono il piedistallo nella memoria e altresì un abbraccio ponte tra i tempi vissuti e quello dei ricordi. La descrizione è dosa sapientemente sentimento e ragione. Grazie.
giuseppe gianpaolo casarini
259
Guerriera di luce
guerriera di luce tu – sinceri plausi! Grazie
Felice Serino
Haiku
ardire
sognatore
stanchezza
Salvatore immerso nel riturali spesso abitudinari della vita ma conserva quella sua scappatoia, ovvero i sogni e persino le caprile per godere del tramonto … Grazie
Salvatore Cutrupi
Prigioniera
Ora è tempo
di contemplare la solitudine del bosco.
Una prigionia poetica ma vitale per generare sì bella chiusa. L’amore finito origina una prigionia nelle proprie riflessioni _ simboli come lampadine seminate lungo un sentiero che conduce alla contemplazione. Brava. Grazie.
silvia trabanelli
“All’acqua” di Nino
Silenzi
Ispirati versi di una delicatezza straordinaria
Che scorrono nell’anima del lettore
E non puoi distrarti dal tema della purezza di questa
Poesia, ode all’acqua che evoca immagini meravigliose.
Complimenti.
Alessio Romanini
30 giugno 2020
Poesie d’esordio:
Marco Betti –Tace la notte-: L’attesa che il sonno porti sogni che non si prevedono rassicuranti e la certezza che il giorno che nascerà non donerà maggiore serenità, in questi versi che sono un distillato di pessimismo, nato da esistenziali problemi e reso con versi ad alta intensità.
Poesie del giorno:
Nino Muzzi traduce Sandra Burkhardt-: Un angosciante guardare alla realtà che ci circonda, narrato con metaforiche immagini che paiono soffocare il poeta, per un futuro da affrontare con determinata volontà di sopravvivere. Leggo così i versi della Burkhardt, magistralmente tradotti per noi da Nino.
Bruno Amore –Jannaci docet-: La curiosità, che è stata tema di poesie, racconti e canzoni, quella del chiedersi cosa mai di noi si penserà dopo il passaggio nel misterioso dopo, resa in bella, convincente poesia da un ispirato (curiosissimo) Bruno. Nonostante l’inquietante tema questa è poesia di grande spessore, che ci dice, ancora una volta, del valore del nostro amico.
Giuseppe Dabalà –Caro Carlo-: Doveroso omaggio al grande Carlo, per il suo poetare e per il suo essere, reso con versi ispirati da vero convincimento, versi con i quali si può solo concordare.
Michele Aulicino –L’amore, l’inutilità del tempo-: La bruciante delusione di un’attesa vana, narrata con versi pieni di rancorosa pena da un Michele maestro nel comporre metaforiche, suggestive immagini che sottolineano alla perfezione il suo sentire e coinvolgono. Complimenti, Michele.
Nino Silenzi –All’acqua-: Poesia che è ispirata preghiera all’acqua perché, con la sua purezza, divenga lo strumento per il trapasso oltremondano, sciogliendo e disperdendo atomi. Nino dà a questi versi un climax fortemente discendente, grazie ad un piacevole inizio ritmico che, a poco a poco, si muta in inquietante visione. Poesia di grande spessore, nata da pessimistiche considerazioni sull’essere.
Giusppe Gianpaolo Casarini –La zia Adele-: Affettuoso omaggio ad un indimenticabile personaggio che bene i versi di Giuseppe disegnano fisicamente e psicologicamente. Un affresco, dunque, realizzato con bella maestria da un poeta d’oggi che bene sa usare la suggestione di linguaggi d’antan.
Felice Serino -259 Guerriera della luce-: Ispirato omaggio, reso con magistrali versi, ad un personaggio che resterà per sempre, quale esempio d’amore cristiano, nella storia dell’umanità.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Tre haiku per dire di tre diversi stati d’animo: dall’infantile giocoso, al bisogno di riposo, al noioso riprendere una giornata di lavoro, realizzati con distillata sintesi poetica.
Silvia Trabanelli –Prigioniera-: Lo smarrimento che può dare la fine di un amore, qui descritto con bellissime struggenti immagini, grondanti pena, di un ispirata Silvia, rese con versi composti con maestria, nati da un cuore dolente. Particolarmente commovente e bellissima la chiusa. Complimenti, Silvia e auguri.
Jacqueline Miu –Paladini A Dante alla Porta sull’Oltre-: Cara Jacqueline questa poesia merita qualcosa di più che un commento e mi ispira versi. E’ un viaggio nei regni della poesia quello che hai realizzato (anche con una spolverata di sana ironia) e ti sei fatta Virgilia, prendendo per mano un Dante in sedicesimo (in miliardesimo, meglio) e lo hai portato dal Paradiso della poesia di un tempo all’inferno della non poesia attuale. Avrò bisogno di un po’ di tempo per realizzarla ma prima o poi qualcosa accadrà. Un caro saluto e sempre complimenti.
Un grazie di cuore a Jacqueline per il bellissimo commento che ha dedicato alla mia “Magna Grecia e dintorni”.
A voi tutti invio il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
29 Giugno
Per millenni
Un amore che si insegue senza tempo, uno di quelli cui dedicare in vita tutti i versi. Il poeta ha una forza nella certezza del dopo “quel rivedersi è una promessa” e sarebbe riduttivo commentare un sentimento narrato con tanta forza. Grazie.
Reno Bromuro
258
Dal principio Qualcuno mi sognava
la menzogna è lo scopo dell’arte disse Wilde per me è questo il blando significato delle simboliche immagini di Felice – una sorta di ortodosso rituale in realtà ancora inesistenti ma che lui dichiara vere e approssimative alla nascita o rinascita – prove generali di un nuovo tipo di poesia oltre il simbolismo. Grazie.
Felice Serino
So Augenweide Achsen [Schnäbel kichern in Chören]
Una metafisica elementare ma minuziosa in questa poesia che svia dalla banalità _ una appropriata e ben calibrata traduzione del nostro grande Nino Muzzi. Grazie.
Sandra Burkhardt Traduzione di Nino Muzzi
I giorni del virus
Versi che parlano della piaga del nostro secolo _ con ritmo e satira. Grazie.
Armando Bettozzi
Voglia di essere felice
dirupati per far posto alla gran pazzia
Di Bruno apprezzo la sua onestà poetica – crea dialoghi storici non semplici versi, ammonimenti, morale stoica e piccole vittorie sull’abbruttimento odierno. Certi suoi versi sono una “liberazione/esaltazione intellettuale” – Bisogna valorizzare l’umanità ma lui più di tutti guarda oltre le spalle per verificare la possibilità di questa evoluzione verso involuzione . Grazie.
Bruno Amore
Accettazione di sé
Lo sfogo poetico di una donna e l’accettazione di una femminilità empatica e emotiva della nostra crescente Carolina Lari. Grazie.
Carolina Lari
La clessidra
Una confessione/riflessione attenta e immaginifica. Una poesia ricca che Tonino vuole dedicare a se stesso e alle migliorie da apportare all’anima di quell’amore che verte all’apice della vita. Complimenti. Grazie.
Tonino Pisano
Pensieri
Nuovi pensieri o dovrei dire, altri pensieri di pena e amore per l’ennesima lei cui Armando dedica i suoi sogni. Una gelosia che lo svia dall’odiare e il tempo che inevitabilmente allontana anche la speranza. Grazie.
Armando Santoro
" Vos et ipsam Civitatem benedicimus"
Una classicità eccelsa _ un insegnare oltre che narrare in versi del nostro Vate che seguiamo nel suo viaggio e che applaudiamo. Una storia del sud ricca di reperti archeologici, di storia, di varchi naturali e parchi_ di gente amabile ahimè braccata dal male moderno della ‘ndrangheta. Ma non è il male il soggetto di questa delizia. E’ la ricchezza di vocaboli, di vestige storiche raccolte lungo il percorso e la familiarità, la scienza e il suo sapere che Piero condivide con noi. Onorando Odisseo e le sue fughe nella magia mitologica, il nostro amico ci conduce Un inchino maestro! Grazie.
Si snoda poi la riva fino alla Costa Viola,
con Pizzo a quell'estremo che domina quel lido.
Scendendo l'erta china, da ogni suo tornante,
precipitar mi sembra dentro il lucente mare.
Piero Colonna Romano
Strage di Viareggio
Una nota dolente e la indignazione per una strage dove hanno pagato come sempre degli innocenti, nella riflessione di Alessio. Grazie.
Alessio Romanini
Haec sunt ornamenta mea
La ricchezza di un u0omo ricco nono sono i suoi possedimenti la la propria famiglia. Complimenti. Grazie.
Carlo Chionne
Ringrazio per l'ospitalità il nostro Magister Lorenzo. Saluto con
stima e affetto il Vate Piero Romano Colonna augurandogli una galassia Poetica
tutta sua per favorire l'espansione culturale umana anche tra gli alieni. Un
buon Poetare a tutti.
Jacqueline
29 giugno 2020
Poesie d’esordio:
Reno Bromuro –Per millenni-: Riduttivo è il nostro Reno, quando immagina che solo a mezzanotte ci possa essere sovrapposizione, mentre, in effetti, le lancette (bellissima metafora di un rincorrersi) nelle 24 ore si sovrappongono 24 volte. Ma forse c’è subdola malizia nel nostro che esprime, con i suoi versi ardente, desiderio che supera il tempo mondano, per realizzarsi in eterno, appunto, nell’eternità. Scherzi a parte la poesia di Reno è resa con versi densi di una passione che travolge.
Poesie del giorno:
Felice Serino -258 Dal principio Qualcuno mi sognava-: Suggestivi versi, densi di alta poesia e decisamente ermetici, che mi pare evochino un sentire del poeta che interpreto quale un guardare ad un infinito, dal quale tutto deriva ed al quale tutto tornerà.
Nino Muzzi traduce Sandra Burkhardt-: Un racconto vagamente surreale, vagamente borgesiano, nato da un meravigliato guardare la natura e la vita, tradotto con puntualità dal nostro Nino.
Bruno Amore –Voglia di essere felice-: Forte accusa all’uomo, per il suo disumano ed ottuso comportarsi sia nei confronti della natura, sia nei confronti dei suoi simili, in questi bellissimi versi dell’ottimo Bruno.
Carolina Lari –Accettazione di sé-: Un analisi di se stessa, tradotta in versi liberi dall’intenso meditativo tono a formare un’apprezzabile poesia.
Tonino Pisano –La clessidra-: Approfondita analisi di una vita che non porta ad assolversi né, mi pare, ad una definitiva condanna. Fideisticamente il poeta lascia ad un supremo giudizio condanna o assoluzione. Leggo così, nei bei versi resi con bella maestria dal bravissimo Tonino, la pena che li ispira ed un forte desiderio di migliorarsi nell’amare. In definitiva anche questa potrebbe essere lezione di vita, detta con bel poetare ricco di apprezzabili immagini.
Alessio Romanini –Strage di Viareggio-: Pena ed indignazione per l’incredibile tragedia di Viareggio, detta con i forti e bei versi di un ispirato Alessio.
Carlo Chionne –Haec sunt ornamenta mea-: Un amorevole e giustamente orgoglioso Carlo attinge alla sua immensa cultura per fare anche suo l’orgoglio di quella Cornelia Scipione/Gracco (che fu madre di 11 figli di cui due furono quei gemelli che divennero i primi sindacalisti che la storia ricordi) e ci presenta la sua bellissima famiglia. Complimenti, caro amico, a te per loro ed a loro per te.
Jacqueline Miu –sparkle-: Suggestive ed un tantino inquietanti immagini che, passo dopo passo, tra muri che si inchinano, biscotti stantii, astri commossi da accelerati battiti cardiaci, voli verso soffitti spinti da piumate ali, gatti in amore e profumati fiori notturni, ti portano alla fine in un mondo, finalmente reale, dove fate appagheranno i tuoi sogni. Jac. Jac se tu non ci fossi bisognerebbe inventarti. Applausi.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
27-28 Giugno
Poesie d'esordio
Volo
Un lungo momento di malinconia e domande esistenziali. Una speranza nei sogni e probabilmente il cielo stellato accarezzato dai passi poetici. Nulla di perduto e col pensiero tutto ancora da trovare. Brava. Grazie.
Roberta Benati
Piante aromatiche
le piante sanno parlare più dell’uomo. Questa è un pilastro dell’imprinting poetico di Giuseppe. Ci sono emozioni, pensieri, riflessioni da dedicare e utilità in questi amabili vegetali. La loro forza è nel non risparmiarsi a maturazione, in profumi, compagnie (api incluse) e sono un bene del pianeta che senza potrebbe tranquillamente morire. Ogni specie è come una pietra preziosa sotto gli occhi dell’intenditor gioielliere Giuseppe. Le piante aromatiche da che è mondo sono il passaggio tra le dimensioni, doni da offrire agli Dei, pozioni per le streghe e medicine vere dei curanderi moderni. Un libro non basterebbe e forse nemmeno un poema ma questa lode/ode alle “aromatiche” arriva come un soffio di arte fresca. Benevola. Educativa. Loro diventano la nostra cura, un attimo di gioia e una tisana. Una pianta ti può sorprendere! _ questo è il ragionamento del nostro bravissimo poeta. Complimenti. Grazie.
giuseppe gianpaolo casarini
Pioggia in pineta.
Podista rapito da natura sotto la pioggia e un invito a Dante “singing in the rain wht a glorious feeling I’m happy again …” con un fantastico ballerion/attore Gene Kelly (star del tip tap e dei music movie). Una danza di forme che la pioggia ispira al poeta. Bellissimo scenario. Grazie.
enrico tartagni
257
L'essenziale
Una pennellata di acquarello – mano leggera – speziato con poco, il giusto dosaggio nei versi, dichiara il poeta. L’essenziale è detto con poche parole persino in una branca de4lla letteratura, più spinta dal sentimento che dalla ragione. Una lezione su come migliorare. “I pensieri muoiono nel momento in cui prendono forma le parole.” A. S. Grazie.
Felice Serino
So Augenweide Achsen
Sandra Burkhardt
« La natura è un tempio dove pilastri viventi
lasciano talvolta sfuggire confuse parole
l’uomo vi passa lungo foreste di simboli,
che lo fissano con sguardi familiari »
La prosperità di forme analisi in osservazione poetica e viene annullata la spettacolarità per una sorte di purezza classica. Visualizzare dopo il percepire e infine concretizzare il pensiero. Una ottima scelta di Nino. Grazie.
Traduzione di Nino Muzzi
LA VITA …IN QUATTRO… MOTTI
“La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare.” Arthur Schopenhauer
Siamo attenti a queste belle riflessioni. Grazie.
Armando Bettozzi
Risvegli in fiore
Come il nostro bravo Giuseppe anche Bruno sceglie la natura oggi come omaggio in versi. Bruno prospera di una propria delicatezza che sa ben dosare nelle proprie poesie e questa ha la sua metafora nel verso finale … un volo fi ritorno come l’onda. Bella la veduta e la descrizione. Grazie.
Bruno Amore
Passare la vita
Questi disegni onirici che esprimono lo stato sognante della scrittrice si rincorrono come pezzi di un puzzle. Grazie.
Lisa Massei
la destinazione
Spesso la vita è un salto nel vuoto e ciò che ci aspettiamo potrebbero essere qualsiasi cosa. Il poeta ci descrive la sua impressione, eccitazione di questa attesa dopo il salto o persino prima. Lasciamoci andare e vediamo quello che ci attende … se fossero Paradisi sarebbe anche meglio. Grazie.
Antonio Sangervasio
Sei volato via
Il commosso saluto a un affetto caro e la scia del ricordo doloroso che resta. Grazie.
Luigi Cavallone
Partenze
Anni dopo la partenza, il ritorno alle care terre. Spesso Armando scrive dei ricordi di queste terre e del suo legame col sole, col mare e persino con un amore che gli ha segnato la vita. In questi versi lui si ritrova le perdite di quei volti che una volta lui conosceva- Grazie.
Armando Santoro
Un ringraziamento al nostro Magister Lorenzo per la sua generosa ospitalità e un caro saluto al Vate Piero Romano Colonna che è come il sole sul carro di Apollo di questo Tempio Azzurro, oracolo a Musa Poesia. Buon Poetare a tutti.
Antonia Scaligine
Non è da oggi che volevo riprendere il capo di quel gomitolo che avevo
cominciato a srotolare qualche anno fa. Oggi vedo che quel gomitolo ha
continuato ad ingrossarsi, i suoi fili , sempre più colorati, hanno continuato a
moltiplicarsi, ad intrecciarsi fino a dare al tessuto della poesia di Antonia
una robustezza ed una consistenza tale da comunicare quel caldo che solo certi
maglioni, in questo caso ,le poesie, lavorate con amore, riescono a trasmettere
Ma la Poesia di Antonia Scaligine si arricchisce di nuove inquietudini, timori,
fino a farsi indignazione .
La speranza, nonostante tutto, continua a far capolino, come una irrinunciabile
spunto di ispirazione e di riflessione al di là del tempo, al di là dello
spazio, al di là dello stesso Bene e Male , le due insuperabile frontiere,
contro le quali continuiamo a cozzare come falene intorno ad una luce.
(C.C.)
Ringrazio ancora una volta Jacqueline per
l'interpretazione dei miei scritti e Piero Colonna per i complimenti sempre ben
accetti
Carolina Lari
27 e 28 giugno 2020
Poesie d’esordio:
Roberta Benati –Volo-: Una pena esistenziale, che coinvolge mente e cuore, narrata con coinvolgenti versi, densi di malinconia, che vanno a comporre immagini dolenti. Un sentire molto ben reso da una bravissima Roberta.
Poesie del giorno:
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Piante aromatiche-: Delizioso Giuseppe, ecco che ci regali altri bei versi degni di una fiaba. Restiamo in attesa che a più umili verdure tu ponga la tua attenzione, per narrarle con i tuoi ispirati versi.
Enrico Tartagni –Pioggia in pineta-: Una romantica, coinvolgente descrizione di un fiabesco bosco sotto una pioggia che ne esalta i profumi. E sono profumi che levitano dai versi di Enrico e colpiscono il lettore e, per il grande realismo col quale sono descritti, paiono eccitarne il senso, donando serenità.
Felice Serino -257 L’essenziale-: E’ della poesia che, con forbiti versi, il nostro Felice parla, poesia che deve dire molto con poco “un accenno come una /pennellata”, come affermano i primi versi di questa composizione. Poesia che deve aprire la mente ed il cuore per ciò che fa immaginare. Insomma quello che oggi Felice ci regala è lezione su cosa debba essere poesia. E noi, concordando, gliene siamo grati.
Nino Muzzi traduce Sandra Burkhardt-: In perfetto stile simbolista (Whitman risuona) ecco una poesia, dall’intenso tono, che della normalità di una casa, immersa nella natura, narra, con le suggestioni che può regalare.
Bruno Amore –Risvegli in fiore-: Un colorato, profumato affresco del rinascere della primavera, reso con attenti versi descrittivi, dal romantico tono di un ispirato Bruno.
Lisa Massei –Passare la vita-: Surreale rappresentazione del desiderio di una vita sognante, reso, di conseguenza, con immagini irreali.
Antonio Sangervasio –la destinazione-: Un viaggio nella vita, in attesa del traguardo, narrato con immagini di visioni che paiono tratte da un sogno.
Luigi Cavallone –Sei volato via-: Il commosso saluto ad un amico sparito che ha lasciato dentro teneri ricordi ed un triste, irrimediabile vuoto, narrato con versi dall’intenso tono.
Jacqueline Miu -bandiere invisibili sulle barricate del coraggio-: Nell’apprezzabile stile della nostra Jac, ecco un affresco sulla vita che stiamo vivendo. E vi leggiamo il virus ed i suoi effetti, le speranze di salvezza e le troppe tombe anonime, la disoccupazione che genera fame, le scuole vuote, la riconoscenza a quei sanitari che si sacrificano per confortare e/o guarire,. Ed ecco che su questo tristissimo panorama piangere le guglie che fanno ala alla Madonnina a Milano. Grazie Jac.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
. Jacqueline, Piero, carissimi poetry's bomber della squadra azzurra, essere oggetto delle vs letture e fonte di interpretazioni e commenti è, per me, di gran lunga la più gratificante delle esperienze.
26 Giugno
Poesie d'esordio
La vita
La vita che scorre coi versi del nostro poeta. Versi che descrivono le riflessioni lungo un percorso e un vissuto, ricchi di esperienza. Verso il tramonto i conti con la sorte, poi avanti verso un’latra alba. Intima. Grazie.
Sergio Burato
Poesia pubblicata l'1 febbraio 2004
Lu suli, lu mari, lu jentu
Il Salento per un cantante. Una ricchezza di terre, tradizioni, sole e natura. Un canto, una pagina di mare e ricordi. Grazie. Armando Santoro
La selvatica malva
Questo saper lenire pene d’amore, di una pianta umile. Giuseppe entra nella natura e ne racconta i miracoli da buon intenditore e poeta naturalmente. Grazie.
giuseppe gianpaolo casarini
Passaggio
Amo tanto questo poeta che mi complica la vita quando lo devo leggere, assimilare poi capire. Ha un suo segreto itinerario, quel passaggio forse vorrebbe offrirlo anche al lettore che nella propria ignoranza deve costruirselo con parole e immagini più semplici. Proprio questo modo di scrivere mi allieta la lettura. Grazie, grazie e complimenti.
enrico tartagni
La mia luce
Amore e ritmo. Versi con ottima cadenza che fluttuano e fiumano dolcemente. I sussurri e i giuramenti sono maree che vanno a altri sogni per poi ritornare alla foce del cuore poetico per essere nuovamente cantati. Bravo il poeta. Grazie.
Santi Cardella
La messa vespertina
La poesia quando narra tradizione e si mescola a essa. Renzo disegna e noi seguiamo queste sue pagine con attenta lettura. Renzo non fa solo poesia, Renzo ama la poesia e così prende spunto da una cerimonia … da un rito e lo narra con ottima struttura. Grazie.
Renzo Montagnoli
"Musa assente"
Quando m'apparirai nuda e sincera?
Un Poeta infelice per l’assenza della Musa e per invitarla ricorre alla supplica di un devoto adepto. Grazie.
Cristiano Berni
256
Le tue case di vetro
(ad Antonia Pozzi)
Riconfermo, la poesia di Felice è una grande poesia, mai interminata mai senza ragione o meglio sempre a stelle poetiche e non _ riversa. Io non sono una grande appassionata di Antonia Pozzi, ho letto pochi poemi ma forse quelli sbagliati: i poemi di Felice tuttavia, li trovo un ristoro per la mente, una sorta di sottigliezza poetica che confabula con Muse esigenti. Quindi onoro la sua ode poetica e dico sempre, complimenti. Grazie.
Da Nell'infinito di noi
Felice Serino
La meraviglia perduta
Una riflessione realista dell’ottimo Armando, sul mondo consumistico, asfittico e la conseguente mancanza di sognatori. Grazie.
Armando Bettozzi
Tempo senza requie
Una lancetta e il suo senso rotatorio, la benevolenza della sorte per un amore che ritorna al nido e che resterà al Poeta … guardiano di un tempo che passa. Grazie.
Bruno Amore
Umili fiori
Una cartolina con colori e scoperte di più magiche fragranze da salvare nella memoria. Una riflessione "saggia” illuminante e illuminata dall’osservazione di ciò che ci vive accanto e non strilla la propria maestosità bensì accompagna la vita “timidamente” o virtuosamente. La bellezza non ha necessità di strillare la propria esistenza ecco i versi della brava Sandra. Grazie.
Sandra Greggio
Copertina Naufragata
Ritorna la malinconica scia … il triste destino, l’amarezza. Alessio ogni tanto cade, inciampa nelle proprie pene poi ne erge dei muri di rabbia in versi e questi restano alti persino per noi. In attesa di sole. Grazie.
Alessio Romanini
Filastrocca freudiana
Carlo studia e ci studia per poi passare all’insegnamento della riflessione. Da buon colto ci invita alla riflessione dello stato d’esistenza non senza aver studiato il nome a cui fa riferimento. Il mondo senza la cultura sarebbe sfatto o peggio pieno di nodi. I complimenti non basterebbero. Grazie.
Carlo Chionne
Chiamalo pure amore
Il fuoco dell’amore che nemmeno la fresca acqua spegne. Salvatore ama con tutte le sue forze e rischia di andare in cenere per quelle fiamme che divampano dal suo io poetico. Grazie.
Salvatore Cutrupi
"Novella Elena"
Ben torna alla mitologia. Elena di Sparta la più bella donna del mondo e di sangue divino (probabilmente) dal destino funesto, direi. Grazie.
Ben Tartamo
Ringrazio il nostro Magister Lorenzo per la sua ospitalità, l'onore che concede a tutti noi d'abitare il Tempio Azzurro e saluto con stima il Vate Piero Romano Colonna. Buon Poetare a tutti.
26 giugno 2020
Poesie d’esordio:
Sergio Burato –La vita-: Di destini diversi, per uomini uguali, narrano i ritmati versi di un riflessivo Sergio.
Poesie del giorno:
Giuseppe Gianpaolo Casarini –La selvatica malva-: Le caratteristiche lenitive (e calmanti) di questa pianta fanno fare al nostro poeta, amante e conoscitore della natura, una riflessione sul tempo passato, confrontato al presente, tradotta nei suoi bei versi.
Enrico Tartagni –Passaggio-: Terra, terra, terra, che torna alla mente impaurendola. Di quale terra narrino gli inquietanti versi di Enrico è chiaro e portano a riflettere su cosa scegliere quale ultimo traghetto. Personalmente propendo per un po’ di cenere al vento.
Santi Cardella –La mia luce-: Un tenero messaggio d’amore, intriso di ricordi e di dolcezza, in questi versi che, con grande maestria, narrano di un sentimento che saprà e vorrà superare questo tempo terreno, per godere, anche nell’oltre, d’amorevoli albe ricche di promesse. Perfetta la scansione metrica dei versi di un Santi in gran forma, come sempre. Complimenti, caro amico.
Renzo Montagnoli –La messa vespertina-: Deliziosi versi che, come fossero pregevole affresco, disegnano un atto di fede, che giornalmente si ripete, ambientato in un villaggio di montagna. E’ particolarmente bravo il nostro Renzo a rendere l’atmosfera della cerimonia e decisamente ispirata è la bellissima chiusa.
Cristiano Berni –“Musa assente”-: Intensa invocazione alla Musa della poesia, perché torni a rivelarsi per suggerire versi e rime ad un poeta di quelli affamato, in questa composizione di un già appagato Cristiano.
Felice Serino -256 Le tue case di vetro-: Un commosso omaggio a questa grande della poesia, reso con versi densi di ispirata poesia, nati dalla penna di un grande poeta.
Nino Muzzi traduce Sara Burkhardt-: Suggestive immagini, vagamente surreali, metafora del viaggio nella vita, di questa poetessa contemporanea per noi tradotta da un instancabile Nino.
Bruno Amore –Tempo senza requie-: Scandiscono il tempo quel tornar di rondini e di upupe e Bruno lo narra con suggestivi versi descrittivi, nati da un suo attento, poetico osservare quelli e la vita.
Sandra Greggio –Umili fiori-: Ottima poesia che è metafora di grandi gioie avute effimere e, talvolta, dolorose, che trovano al fine compimento in piccole ma più consistenti e durature soddisfazioni. Leggo in questi versi una saggia lezione di vita regalataci da una Sandra sempre più matura nel suo poetare.
Alessio Romanini –Copertina Naufragata-: Un grido di rabbia e di indignazione, reso con versi densi di dolore, per quel disumano destino avuto, per l’ennesima volta, da un bimbo che, migrante in cerca di dignitosa vita , quella vita perde, donando sottile soddisfazione anche a salvinisti di casa nostra.
Jacqueline Miu –chiudi amore il cappotto_ c’è vento e una luna arrapata-: Questo non è un suadente invito, è perentorio ordine velato (tanto perché non lo sembri) da una tenera raccomandazione. Romantica luna? Macché questa che galleggia in cielo istiga e graffia, essendo semplicemente arrapata e, certamente, guardona. Ancora una volta strepitosa è la nostra Jac per questi suoi racconti densi di passione che però, come quasi sempre accade, si sciolgono nella tenerezza, stavolta temuta con l’affermare “col rischio di innamorarmi eccoti i miei sensi”. Applausi. Ovviamente.
Carlo Chionne –Filastrocca freudiana-: Da Carlo oggi ci viene una lezione sugli stati della personalità, teorizzato da Freud ed il suo sviluppo (teoria freudiana poi approfondita da Dichter & Co., con gli stati dell’io e l’analisi transazionale). Ed è, questa, lezione indimenticabile, da quel grande dispensatore di cultura che è il nostro che oggi ci prende per mano e ci porta anche dentro i miti ovidiani di Narciso e Amore e Psiche, certamente ispiratori di gran parte del pensiero di Freud.
Carlo è l’insegnante che tutti avremmo voluto avere per, finalmente, capire qualcosa della filosofia o della letteratura (Dante in testa) degli insegnamenti morali delle novelle di Fedro e, perché no? di Pirandello. Complimenti, caro amico, assieme ad un caro saluto.
Salvatore Cutrupi –Chiamalo pur amore-: Credo sia questa una delle più belle poesie dell’ottimo Salvatore: c’è ritmo perfetto per un tema universale svolto con versi grondanti lirismo. Piacevolissima a leggersi merita calorosi applausi. Complimenti!
Fortemente imbarazzato, e arrossendo, invio il mio grazie di cuore all’amico Carlo per il generoso commento reso al mio poetare con alate parole. Commento particolarmente gradito perché da un uomo di grande cultura ed umanità proviene.
A voi tutti invio il più cordale dei saluti ed, in primis, al nostro generoso Lorenzo.
24-25 Giugno
Poesia e poeti
Ci sono di quelli che cominciando a parlare di Poesia, finiscono
prima o poi a parlare di Poeti o viceversa.
La Poesia, si sa, è un campo sempre molto più vasto e largo di coloro che la
frequentano o la praticano.
Questo è proprio il caso di Piero Colonna Romano in cui la coincidenza tra il
Poeta e il Poetare è perfetta.
Ci sono alcuni Paesaggi in cui basta togliere una figura umana dal suo sfondo
per assistere al detrimento di tutto il Paesaggio.
Togliete un viandante dal suo sentiero e subito vedete scomparire il sentiero
stesso. Togliete il sentiero e subito vedete scomparire il viandante, talmente
perfetta è la fusione raggiunta dai due nella realizzazione dell’artista. Si può
parlare di Poesia senza parlare del poeta o viceversa?
Non è possibile nel caso di Piero Colonna Romano. I due aspetti sono troppo
inestricabilmente legati. Questo accade quando l’ispirazione del Poeta è la
Poesia stressa. Questo è il caso in cui il Creatore si identifica con la propria
Creatura e non si riesce a distinguere l’una dall’altro. Ma come le due si
tengono insieme, qual ì il cemento indissolubile che le lega, le alimenta e le
fa crescere fino alla loro totale identificazione: è la Cultura. Se a questa si
aggiunge una perfetta, naturale, direi quasi innata tecnica di versificazione,
allora ci troviamo davanti a quei prodotti o esperimenti, chiamateli come
volete, poetici di cui Piero Colonna Romano non solo è Maestro, ma iniziatore.
Basta rivedere la insuperabile rievocazione eraclitea, le Metamorfosi di Ovidio,
la partecipata Lisistrata. E che dire di Bernardo e Eleonora, Eloisa e Abelardo
per sentire l’acqua fresca della Poesia scendere giù dal Monte, come da una
inesauribile sorgente, la sorgente di una ispirazione feconda e sempre pronta a
scaturire.
(C.C.)
Thanks so much, Jac.
U R a nice person.
Thank you for adding my humble sonnet as brilliant.
The sweet memories of London inspired this sonnet in hendecasyllables with three
quatrains with alternate rhymes and a final with couplet rhymes.
I hope the Bard is not offended for playing with the verses so dear to him!
ILU
Ben
Piero, grazie per la tua pura genuinità.
Io apprezzo molto i tuoi suggerimenti e consigli
Mi piace imparare nuove cose.
Non ti preoccupare i tuoi consigli sono oro.
Grazie.
Jac, mi hanno commosso le tue parole
Sincere e appassionate come sempre
Ti ringrazio e con onore ti dico che è anche
Merito tuo, cercherò di “impegnarmi”
Maggiormente in questo senso.
Grazie.
Alessio Romanini
24 e 25 giugno 2020
Poesie d’esordio:
Giorgio Bongiorno –Mi sono chiesto-: La poesia è una magistrale sequenza di cosa mai sia la poesia e di quali emozioni è capace di regalare, resa con immagini talvolta iperboliche ma certamente poetiche, di un ispirato Giorgio.
Poesie del giorno:
Bruno Amore –Ho sempre bisogno di sognare-: Sogni, rischi e delusioni, dunque, in questa analisi di un sentire, resa con magistrale sintesi da un ispirato Bruno.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Oggi i miei pensieri-: L’attività di gazze, tortore e merli tra i rami degli alberi, fa nascere in Giuseppe una serie di pensieri sulla natura e sul vivere, pensieri che s’acquetano in un romantico calar della sera.
Enrico Tartagni –Stelle spente-: Una lezione d’astrofisica, resa con suggestivi versi, che in effetti è metafora di una vita, con i suoi splendori che, poco a poco, si attenuano fino a spegnerla, avendo attraversato un mondo che si rifiuta per quanto di negativo ci si possa trovare. Ed ancora una volta, ecco l’Enrico, poeta ed amaro filosofo che conosciamo, regalarci un pregevole componimento ricco di poesia.
Corrado Cioci –Bianca carta-: Il nostro Corrado, grato a quella bianca carta che gli consente d’esprimere il suo profondo sentire e trasmetterlo ai posteri, le dedica questa riconoscente ode
Felice Serino -255 Nell’armadio-: Indovinello al cui confronto quello di Verona impallidisce, per eccesso di chiarezza. Comunque, per prudenza, io mi terrei lontano da quell’armadio.
Carolina Lari –Haiku-: Haiku giusto nella scansione, suggestivo per il tema che svolge. Brava Carolina!
Nino Muzzi traduce Oskar Pastior-: L’incombente poesia che condiziona e placa, che ama l’uomo e si fa amare, che eccita ed accusa, che polemizza e raccomanda. La poesia, insomma, quale humus vitale nel quale realizzarsi, cantata da questo moderno poeta che fece parte (assieme a Queneau –quello de “I fiori blu”- che caldamente raccomando leggere- e di “Zazie nel metrò”- a Calvino ed altri) dell’Oulipo –officina di letteratura potenziale- il cui prodotto era soggetto a tecniche di scrittura vincolata -cioè soggetta a regole di volta in volta stabilite. Un grazie a Nino per aver ricordato e tradotto per noi questo poco noto, ma decisamente importante (anche per l’avventurosa storia della sua vita) personaggio della letteratura europea dello scorso secolo.
Sandra Greggio –La bambina che è in me-: La meraviglia ci rende eterni bimbi. E l’ottima Sandra lo sottolinea con questi versi che del suo stupore narrano, con bel poetare.
Alessio Romanini –Perduto amore-: Caro Alessio, in questa poesia ho contato 25 aggettivi e, sinceramente mi sembrano troppi, e molti sono attribuiti a “petto” (almeno 6). Mi pare che il tema poteva essere svolto con maggiore sintesi, per esempio esaustiva è l’ultima strofa e da sola poteva costituire l’intera poesia. In definitiva vi leggo un eccesso di retorica, anche se lo scopo era quello di narrare della pena e dell’intenso dolore che ha creato un abbandono. Suggerisco, per quel che può contare, maggiore linearità e minore enfasi e ciò si ottiene riducendo il numero degli aggettivi all’essenziale. Ultima annotazione: “amarognola” non può rimare con “Vola”, causa accentazione in differente posizione sillabica. Potrebbe trattarsi di verso ipermetro (novenario sdrucciolo) che porta nel successivo l’ultima sillaba e va a rimare non con “vola” ma, per esempio, con “sogno”.
E questo potrebbe diventare: “intriso di pioggia amarogno(la)/(l’) amore hai smarrito nel sogno” ). Sempre scusandomi, un cordiale saluto.
Jacqueline Miu –I folli vedono la bellezza persino nel silenzio delle pietre-: La confessione di un sognatore, resa con immagini di grande bellezza surreale, iniziando dal titolo e fino al termine della composizione dove ci illuminano di poesia frasi quali: “legato ad una sedia d’aria”, “ombre sulle cui scope volano verso mete sconosciute i piaceri”, “datemi una biblioteca da mangiare/datemi pioggia da bere nel plenilunio”. Ed è sempre un piacere immergersi nel poetare di questa fantasiosa, passionale poetessa.
Un grazie di cuore ad Antonia, a Jacqueline e ad Alessio per l’attenzione ed il
gradito commento alla mia “Tempo”, assieme ad un caro saluto.
A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Poesie d'esordio
Mi sono chiesto
La riflessione di questo poeta ci porta con sé in quel mondo di domande sempre più elevate. Mentre scrivevo a Bruno ciò che ho provato leggendo il suo poema, mi sono caduti gli occhi sulla lunga oratoria di Giorgio. Una conversazione speculare poi ritornata ai sogni del mio amico, finito il commento, ho realizzato che i versi di Giorgio sono una sola domanda la cui risposta è insita nel poema stesso. (Grazie Bruno poiché pensando ai sogni ho trovato la soluzione a questo buon discorso che Giorgio fa per noi). Perché si fa Poesia? E’ lei che ci cerca o siamo noi solo degli adepti?
La risposta sarebbe banale se stessimo a confutare le ragioni e il poema non è strutturato per allontanarsi da ciò che realmente è:una riflessione sul bisogno di dire in versi i propri stati d’animo.
Se scrivere
Sia più per me …
Tempeste
Chi si consuma per l'arte è esso stesso arte. Grazie.
Giorgio Bongiorno
Mille estati fa, come ieri.
*
Perché riparare le falle se sono proprio loro che offrono quelle visioni dell’Oltre? Bruno conosce bene i valore dei sogni. Bruno ha una cattedra cui tutti siamo a turno allievi poi insegnati. Credo che le ferite e i mali non debbano essere del tutto curati, loro come ogni porta sull'assoluto, loro come le paure ci indicano strade mai percorse e il nostro Jack Sparrow non ha bisogno di alcuna bussola per tuffarsi _ lui sa che nuotare nei sogni è meglio di ogni altra cosa. Grazie.
Bruno Amore
Vi sono notti
Un irrequieto. Poemi dopo poemi, versi dopo versi sentiamo e leggiamo questa offerta di temporali anzi tempeste amorose. Un avanti indietro che Armando nel nome dell'amore e senza alcuna fatica compie quasi fosse doveroso non avere rammarico alcuno ricordando ciò che è stato sepolto.
Il poema è un'acrobazia di parole che a volte si disciplinano da sole in un monologo … solo per dare respiro a quella anima che non vuole spegnersi. Un fuoco dopo l'altro, un personaggio dopo l'altro e sembra che l'amore non accontenti mai il suo buon Pastore. Grazie.
Armando Santoro
Oggi i miei pensieri
Un abile osservatore di vita. Una mente che si ciba di briciole o del volare dei passeri, le attese di cibo dei merli, o del riposo delle tortore negli abbracci degli alberi. Poi con la sera la sua anima si quieta, l’ispirazione lo spinge ai fini versi, finché il cuore suo non avrà nuovamente fame di altri colori e altre avventure. Grazie.
giuseppe gianpaolo casarini
Stelle spente
In questo “ senza tempo” s'è perduta la ragione e lo spirito di chi riaccendeva le stelle. Il poeta scrive a stelle spente quindi sulla cresta di quelle onde che sono i ricordi. Oggi leggo dell'ottima poesia sul sito e trovo rassicuranti le incertezze o le imperfezioni di ogni spirito umano poiché sono questi dolori e queste mancanze che rendono i poemi superlativi. Grazie.
enrico tartagni
Bianca carta
Poema come il blocco di marmo (michelangiolesca maestria, il cui pensiero verte sulla bellezza già imprigionata nel grande marmo e col solo bisogno di essere privata del superfluo dallo scalpello dello scultore) che l'artista ammira prima di generare la sua più grande felicità “quella di comporre versi”. L’animo è un libero veliero per mari che attendono di essere scoperti ma ogni pagina bianca, ogni marmo che non sia per i defunti beh è un blocco pregiato da cui ricavare una scoperta, una meraviglia, Corrado intona il proprio animo e lo libera nella forgia di una cava astratta … sarà lui l'operaio, il maestro o l’indiscussa divinità di ciò che ha creato. Grazie.
Corrado cioci
255
Nell'armadio
i mondi segreti dietro un'anta. Il tempo scorre e lui (armadio) custode di momenti veri della vita dell'uomo, del poeta, dell’amante. Aprire le ante è come guardarsi dentro, il cambiamento del gusto nel vestirsi, del corpo con gli anni e poi quelle maglie o quelle cose vecchie a te care rimaste come reliquie cui dici “chissà forse un giorno ti rimetterò” ma tu sai bene che non lo farai più perché temi si usurino troppo o siano già fuori moda. Felice apre il suo forziere e guarda tra i tesori, non ci dice tutto e perché dovrebbe, ognuno di noi custodisce un qualche segreto e quell'armadio quando lo si apre beh è come un vecchio nuovo mondo. Grazie.
Felice Serino
Haiku 23-6-20
Il mistero e l’immutabilità del tempo. La voglia di scoprire e quella impossibilità umana di infrangere le barriere cui dobbiamo obbedire. Tempo tiranno. Grazie.
Carolina Lari
sempre
dire poesia non è fare poesia e la poesia in sé punta al proprio piacere ovvero darsi in emozione ma io qui non ne trovo, non trovo emotività trovo riflessione, trovo ragione, trovo il puzzle ma non trovo l'opera bensì la pietra grezza. La mia punizione è non partecipare mai abbastanza a questo genere poiché è troppo matematico lo sforzo e sarebbe come una cosa confezionata la mia consapevolezza di poco trasporto e comprensione. Da una sfida come questa chiunque deve aspettarsi di più. La poesia non va capita ma percepita, lei è la protagonista della bellezza e se non sono unto/a con tanta fortuna (poterne parlare _ poter redigere). Ciò che non capisco è ciò di cui non posso parlare (Ludwig Josef Johann Wittgenstein). Grazie.
Oskar Pastior Traduzione di Nino Muzzi
"Elizabethan sonnet"
Una brillante Elisabettiana conversazione tra poeta e desio di Londra. Strade lungo il Tamigi, i pub per gli amanti del sidro e “cortesie inglesi per i suoi ospiti”, Ben fa un tuffo poi si confida “già mi manca”. Lo capisco. Grazie.
Ben Tartamo
La bambina che è in me
Ah Sandra, bella Sandra mai parsimoniosa di versi belli che regala in abbondanza lasciando il suo cuore mai carente di nuove emozioni. Leggerla ci fa sentire bene, ci rimette in riga con la nostra storia spirituale, ci ricorda le cose essenziali dell’esistere come l’ammirazione per un fiore, o l’arrossire per un complimento. Lei è genuina in todo. Scrive perché ama e sa di essere amata (da tutti credo e c'è da crederci). Quindi noi vogliamo che la sua testa resti tra le nuvole oro e rosa dove vede, osserva il mondo un pochino migliore di quello che a volte è e se lo è lei tenterà sempre di migliorarlo. Grazie.
Sandra Greggio
Perduto Amore
Finalmente (non è vero, capita spesso, ma non lo sottolineo io con tanta enfasi per vedere l’impegno nei lavori) Alessio si supera. Oggi ci regala un poema vero, non esercizi ispirati alla musicalità della natura o alla sua malinconia ardente, oggi è Poeta. La sua meridiana è inclinata sull'asse rotatorio di un piccolo Eden e lui come un Romeo tragico, colpito poi affondato sospira, mentre i versi coagulano le piogge di giugno, sfilacciano la Luna per farne bricioline argentee in grado da tenerci fino alla fine del suo racconto, appassionati. Bravo. Grazie.
Alessio Romanini
E' un onore potere porgere i miei ringraziamenti al grande Magister Lorenzo per la sua generosa ospitalità nel Tempio Azzurro. Saluto con stima il Vate Piero Romano Colonna. Buon Poetare a tutti.
23 Giugno
E' sempre un bellissimo sito. Ciao a tutti.
br1
Non posso fare a meno di fermarmi, se pur per un secondo,
sul bellissimo sito del grande Lorenzo per lasciare un abbraccio a tutti,
un grazie di cuore con un grande abbraccio a Jacqueline Miu che mi sta
riempiendo di carezzevoli commenti, io posso solo aggiungere che le sue poesie,
a volte poemi speciali, sono incomparabili, brava.
Grazie Piero sei sempre presente con i tuoi commenti, ma soprattutto bravo per
le tue poesie che mi deliziato quando le leggo, non passano di certo
inosservate, un abbraccio .
Quasi tutte le sere, prima di addormentarmi leggo le poesie dei poeti del sito
come anche le ultime bellissime poesie di Lorenzo ...detto Nino Silenzi con il
suo bellissimo sussurro, palpito del mare
grazie perché ci sei, grazie perché ci siete
Antonia Scaligine
Poesie d'esordio
Sfumature d'inverno
Una ultima soffiata truce del gelido inverno prima che il coraggio dell’amore personificato dal timido bucaneve compaia come un combattente. L'inverno è solo un pezzo del mosaico sentimentale che vede la poetessa comporre nostalgiche immagini, posti che recano conforto per lo spirito e per l'anima prima che questa ci confessi in finali il perché dei suoi versi. Grazie.
Angela Cristina Broccoli
Mille estati fa, come ieri.
Finalmente ora che Bruno è arrivato alla maturità “umana maschile” ovvero quella in cui è capace di scegliere con gusto il proprio vestiario ( e non soggetto al gusto d'altri o di una compagna ) ora che ha questa capacità/libertà – ora è pronto per uscire là fuori per farsi notare e perché no … vivere finalmente col vestito giusto una storia dal taglio sartoriale. Grazie.
Bruno Amore
Leggendo i tuoi versi
Leggere d’altri per poi parlare di sé. Una costante fissa nel nostro Armando è il “sé” lui è, lui fa, spesso lui disfa per un volere perdere, lui crea poi ci ripensa … tutto in una fase amorosa o in chiave sentimentale, cosa che non confonde mai e dopo averlo letto ribadisco mai col “per sempre”. Grazie.
Armando Santoro
Plumbago
Una dolcezza naturale in chiave estiva. I versi del grande Giuseppe coccolano il fiore ma dentro a cullare per questa beata fragranza è la sua anima. Grazie.
giuseppe gianpaolo casarini
Musica del mare
Sì mi rivedo un poco in questi finali versi della poesia di Enrico. Lui non cede allo sconforto del buio ma fa soffiare la brezza sulle rive e ci porta in quel lontano tirare tardi o meglio perdere tempo … un mare lunare (ma che delicatezza) Una fonte superiore quello che mare che detta nello scrittore alte note musicali, alti sentimenti e perché no … invita a perdersi. Complimenti. Grazie.
Amiamo perdere la notte
perderla sulla riva di un mare lunare
con negli occhi lo splendore del granello di sabbia
stretto nelle mani
misura al nostro amore.
enrico tartagni
Giugno
Memorie nostalgiche in un tempo che oggi sembra lontano. Profumi, odore dei campi, colori estivi e un sole che accompagna il lettore fino all’azimut poetico. Grazie.
Corrado cioci
254
Dai vetri
Un brillante quanto seducente quadro con sussulti e enfasi per uno strepitoso Poeta. Grazie.
Da Nell'infinito di noi
Felice Serino
Tu che sai
La fede di salvatore lo spinge a domande e riflessioni _ non esistono le risposte poetiche ma se volessimo cercarne una sarebbe il flusso dell’osservazione verso ciò che ammiriamo _ la poesia è bellezza, il poeta domanda al Maestro chi è il fautore della bellezza ma io domando chi è il Fautore del Maestro? Intrigante riflessione. Il mare è un infinito da cui guardare al piccolo ovvero all’essenza poetica . Grazie.
Salvatore Cutrupi
"Conosco tante lingue"
Andiamo verso il sole, verso l'amore … il resto è dolore. Versi che parlano di baci e carezze ma soprattutto di donare amore o meglio l’amore che il poeta sa donare. Grazie.
Ben Tartamo
Passato
Una rinfrescata ai pezzi della memoria e la malinconia è cancellata da questo “bucato sul filo fuori al sole” … ricordi che lei pubblica ma conserva cari e nulla della tristezza nel ricordali, li macchia anzi sono in bella mostra a prendere aria e a interagire con il lettore (la scrittrice). Grazie.
Sandra Greggio
Crisi
Un canto disincantato o meglio un richiamo d’affetto all’etere, alla malinconia, alle vicissitudini passate che spesso pesano in malinconia.
Non so più cosa sono,
né cosa sono stato
tu mi hai chiesto perdono
e io ti ho perdonato …
L'uomo senza maschera che chiede di ritornare bambino mentre i versi non alleggeriscono abbastanza i pesi sulle spalle di una vita intera ma l'anima, la sua anima è incolume, l'anima è leggera, l’anima ha speranza poiché solo lei sa come si possa volare da uomini anche con mille vite vissute sulle spalle. Grazie.
Carlo Chionne
Ti Ho Bramato
Una massima sul tempo. Ogni desio di Alessio pare più complicato dello stesso cercarlo. Il Poeta è un ricercatore sofisticato mai ammaliato e per nulla domato. I versi che ci arrivano sono pezzi di un puzzle interiore ancora non esposto al pubblico. Grazie.
Alessio Romanini
Omaggio a Carlo Chionne
Tempo
L’evoluzione _ le dimensioni che viviamo ammassando del tempo i ricordi. Tutto cambia ma tutto evolve, in bene o in male, nulla resta ferma ma la costante in questa vita è la determinazione di evolvere per sopravvivere, l'adattamento morale, sentimentale e umano. L'inizio è di peso, l'inizio e la fine è la fine di tutto? L'attimo di ora non è l'attimo di dopo e dopo è già futuro dove noi ci siamo evoluti, ci siamo adattati. “E' ora di ubriacarsi! Per non essere gli schiavi martirizzati del Tempo, ubriacatevi, ubriacatevi sempre! Di vino, di poesia o di virtù, come vi pare.” Charles Pierre Baudelaire
Piero Colonna Romano
L’estate astronomica 2020 è iniziata
Questa brava scrittrice ci ricorda i momenti passati con la Pandemia e non si scoraggia. La leggiamo quando ci porta per mano alle rive del mare, alle conchiglie danzanti nel sole … a farci superare il male. Lei ci riporta alla vita con i suoi bei versi. Grazie.
Antonia Scaligine
Un ringraziamento al nostro Magister Lorenzo per la generosa ospitalità nel Tempio Azzurro. Un saluto di ammirazione e stima al Vate Piero Romano Colonna. Buon Poetare a tutti.
23 giugno 2020
Poesie d’esordio
Angela Cristina Broccoli –Sfumature d’inverno-: Deliziosa descrizione di scenette invernali e, ancor più deliziosa, per la malizia che la permea, è la similitudine tra timido raggio di sole e distratto sguardo che ben di più del raggio scalda l’anima. Brava Angela Cristina!
Poesie del giorno:
Bruno Amore –Ora che saprei scegliere cravatte adatte-: La consapevolezza di un acquisita maturità (‘ché questo, quale metafora, dice il titolo) fa sperare in scelte più soddisfacenti, almeno esteticamente. Leggo così questi sintetici versi che mi paiono analisi dell’essere.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Plumbago-: Ode all’azzurro gelsomino, dunque, resa con belli e descrittivi versi di quell’amante della natura che è il nostro poeta Giuseppe.
Enrico Tartagni –Musica del mare-: Con romantico sillogismo d’inizio, un super romantico Enrico descrive, con deliziose iperboli, immagini e sensazioni regalategli (e ci) dal mare. Semplicemente magistrale ed ispirato è quel granello d’amore che fa traboccare il mare, cadendoci, e di notevole, amorevole dolcezza è la bellissima chiusa. Complimenti Enrico!
Corrado Cioci –Giugno-: Questo è il mese che rammenta classici ricordi, in aggiunta a stereotipate immagini estive, al nostro Corrado. Ed ecco spuntar Virgilio col suo narrar d’Enea e di bucolici campi sottratti, eccoci avventurati nei miti d’Eolo e del suo tiepido soffio e di quello ovidiano del pavone, frutto della gelosia di Giunone per i tradimenti di Zeus (strepitoso quel “…per ogni/fuggir d’amore che il marito arriccia!”). Giugno, quindi, per il nostro poeta, è occasione per discettar di cultura, con suggestivo poetare che, en passant, s’illumina di Leopardi.
Felice Serino -254 Dai vetri-: Tea for two galeotto, tra sguardi maliziosi e vetri illuminati dagli ultimi raggi del sole, in questi bellissimi versi di un ispirato Felice cui il sangue sussulta.
-Nino Muzzi traduce Juan Vicente Piqueras-: Di questo grande della Poesia mi piace riportare (presa da Wiki) una definizione che di lui diede il compianto Sepulveda: “Juan Vicente Piqueras è uno dei poeti che accorrono in mio aiuto quando mi accingo a scrivere. Mi nutro della sua freschezza, della sua musicalità, e mi diverto. E non esiste cosa più seria dello humour con cui circonda le sue poesie, perché con esso rivela una visione generosa della vita, di quella vita che i Poeti sono condannati a cantare.” Un grazie a Nino per avercelo riproposto col suo puntuale tradurre.
Salvatore Cutrupi –Tu che sai-: Con poesia nata da un profondo sentire il mistero di quel che ci circonda, il nostro ottimo Salvatore pone domande ad un divino Tu che non risponderà, lasciandolo nel dubbio. Tutto, in questi versi è metafora della domanda su cosa mai sia la vita, domanda priva di risposta, ed in chiusura risuona anche un’amara delusione, prendendo atto che sono cambiati, col tempo che passa, progetti e sogni di vita, per quell’amato mare non più raggiungibile.
Sandra Greggio –Passato-: Deliziosa l’immagine di cartoline stese ad asciugare su fili al sole, metafora di tempi passati che sembrano non poter rivivere se non nel ricordo. Ottima la sintesi poetica che di quel sentire fa la nostra bravissima Sandra.
Carlo Chionne –Crisi-: La malinconica espressione di un sentir passare il tempo, con gli effetti che può avere sul nostro guardar la vita, resa con versi (perfetti sempre in settenari piani o tronchi) che dicono depressione e chiedono tenerezza. Un caro saluto, Carlo. Oggi, memore dei tuoi insegnamenti sui presocratici, ti ho dedicato una poesia.
Alessio Romanini –Ti Ho Bramato-: Una ricerca priva di motivazione, in questi suggestivi e bei versi di Alessio quando, in chiusura, l’anafora si scioglie nel dubbio circa la sua utilità. Bene l’uso di versi liberi a metrica variabile.
Antonia Scaligine –L’estate astronomica 2020 è iniziata-: Un estate un tantino in ritardo pare, finalmente, sia arrivata. Ed Antonia ne canta i regali che ci porterà, con bella ispirazione poetica. Brava Antonia!
Jacqueline Miu –Davanti a Central Park sotto un temporale di gelsi-: Lunga, lunghissima storia d’amore e di desiderio, in un Central Park dove grandinano gelsi bianchi, dove serve un portone per fare amore, dove fischiano sirene di polizia ed ambulanze e possono sibilare pallottole del NYPD. Ed è un invitante viaggio a NY quello che Jac ci narra con questi suoi versi illuminati da quell’insuperabile, semplicemente geniale “folli con le campanelle di sogni alle caviglie”. Come sempre applausi e richiesta di bis. Complimenti vivissimi.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
“ Tempo” di Piero Colonna Romano
Ancora una volta il grande poeta ci sorprende con
Un distico, se non erro, con un ottima rima interna
Per parlarci del tempo che “fugge”, con magistrale
Cultura e riferimenti al filosofo Eraclito.
Molto bella. Grazie
“Danzanti in Central Park sotto un temporale di gelsi” di
Jacqueline Miu, ancora una volta la meravigliosa
Poetessa ci porta nella sua passione, che mescola a frammenti di vita
Che a volte soffrono, intorno a quel calore umano che sprigiona
Il cuore…che già il meraviglioso titolo introduce. Molto bella grazie.
Alessio Romanini
Voglio come sempre, sentitamente, ringraziarvi per il
tempo che mi dedicate
Carolina Lari
21-22 Giugno
Rinnovo con cuore grazie alla splendida
Coppia Jac Piero, per l’attenzione e la sincerità con
Cui curano i commenti alle poesie.
Vi ringrazio anche per i consigli/suggerimenti
Per me molto preziosi. Grazie per la vostra
Generosità e la qualità della vostra cultura.
Grazie anche al bravo Lorenzo che permette
Tutto questo. Grazie.
Alessio Romanini
Poesie d'esordio
La valigia
Interessante composizione. Il bagaglio umano, quello del vissuto dalla poetessa in questo mondo immaginario dove la gente ha i propri bagagli e seppur il Poeta voglia condividere il peso di questo bagaglio alcuno si ferma. Ognuno si tiene stretto il proprio. Davvero significativa lettura. Grazie.
Vanna Braga
Dalle ataviche fonti
il simbolo dell’effimero Versus quello della semplicità. Il valore della vita. Una sintesi poetica che Giuseppe condivide con noi. Basta un pezzo di cielo per cullare i sogni … Grazie.
Giuseppe Stracuzzi
Mille estati fa, come ieri.
*
Una chimera sinuosa che s’inoltra nel tramonto lungo le rive del mare. Poema nostalgico dal color arancione. Grazie.
Bruno Amore
Nel cortile di una casa abbandonata
Un momento nostalgico stuzzicato dalla pioggia primaverile e narrato con un velo di malinconia. Grazie.
Annamaria Gargano
No me
L’attimo di una bellezza sensoriale che il poeta usa per congiungersi al pensiero / sogno …. Grazie.
Alessio Vailati
Il dolce addio
Fabio vive questo suo ultimo attimo di luce, anche se siamo certi ci saranno altri molti di questi prima di quel momento, con uno sguardo a quelle bellezze e sensazioni che gli hanno tracciato la vita. Un saluto drammatico che leggendo ci riporta al tic tac della vita. Grazie.
Fabio Rocca
Haiku – Opaco raggio
Una fievole luce di una lontana pallida luna e i rami secchi … che nella vita hanno riempito il verde delle foreste dell’io poetico. Una sorta di caccia alle streghe … ma resta quel fievole opaco raggio a parlarci di vita. Grazie.
(Boccheggiano 15.02.2020 – 9:35)
Armando Santoro
Sensazioni
Un atleta del vagabondare poetico in lande colorate e estive con trillo di grilli, profumi di tigli e virtuose opulenti ortensie. Una natura che grida viva la vita! Un poeta che la vita la descrive con quell’immaginario bucolico che lo contraddistingue. Bravissimo Giuseppe. Grazie.
giuseppe gianpaolo casarini
Chopin
Ci sono certe musiche che evocano i periodi dell’anno perfetti e uno di questi è il Natale. Il bravissimo Salvatore associa questa armonia al benessere di quei ricordi natalizi e pare che non voglia smettere di essere trasportato. Una danza di fantasie che ci trascinano … un valzer, un Idillio, o semplicemente una malinconia … tutto è sentimento. Grazie.
Salvatore Cutrupi
La tua voce
L’amore di cui parla Sandra ha sempre migliorato la qualità di vita della donna e la qualità letteraria della poetessa. E’ il nutrimento da cui trae energie, lo stesso con cui crea quelle strutture leggere ma incrollabili quali: la sua fede nel bene e la volontà di esprimere la formula per una vita se non perfetta, migliore. Grazie.
Giugno 2020
Sandra Greggio
Petizione
Sottoscrivo la petizione del nostro Carlo. Perché non ci sono sovvenzioni per i poeti? Perché la nostra razza è così malvista da viva ma così sfruttata dopo …? Davvero nessuno ha mai pensato a noi come a dei veri lavoratori? Noi siamo il riflesso della storia, della gente e del paese in cui viviamo. Mi auguro in un futuro non molto lontano i Poeti siano pagati a peso d’oro per la loro arte. Grazie.
Carlo Chionne
Frammenti passeggeri
Un lacrimare che nuovamente riporta a galla l’Alessio dall’aura profondamente malinconica. Io preferisco l’Alessio che osa, quello che usa le armonie musicali per conoscere e penetrare il mondo . Grazie.
Alessio Romanini
Jacqueline : "Solo Bruno ha ben nitide quelle forme che
noi vediamo inscenare".
Touché, Cara.
Grazie
br1
21 e 22 giugno 2020
Poesie d’esordio:
Vanna Braga –La valigia-: Pesante valigia a volte può esser la vita. Così ecco che di vita diviene limpida metafora. E Vanna ne narra la difficoltà di trasportarla (di viverla, dunque) e la delusione per non trovare chi l’aiuti a trasportarla (a viverla, quindi). Puliti versi per nascondere una delusione, una pena.
Poesie del giorno:
Giuseppe Stracuzzi –Dalle ataviche fonti-: Un fremente atto d’accusa contro quel che muove il mondo e l’agire dell’uomo: “ori poteri allori” sono quel che impedisce un civile vivere. Così il poeta chiude “con gli occhi verso/oasi di cielo/dove sogni si possono cullare.”. E’ un grande Giuseppe e sempre ci regala un poetare denso di filosofiche considerazioni, perfettamente espresse. Complimenti.
Bruno Amore –Quell’altra estate-: Il malinconico ricordo di un abbandono, reso con suggestive immagini, dense d’alta poesia.
Annamaria Gargano –Nel cortile di una casa abbandonata-: Il malinconico ricordo di tempi quando un casolare vibrava dell’allegria di chi lo abitava, narrato con questi versi che dicono di nostalgia e di pena per un tempo lieto perduto. E così, con quel casolare, malinconicamente ci si identifica, sentendone la solitudine che ci abita tristemente.
Alessio Vailati –No me-: Il grido di dolore per una sconfitta, reso con versi densi di romantica…invidia.
Fabio Rocca –Il dolce addio-: Tristissimo saluto alla vita, reso con belle immagini nate da dolci ricordi. Oltre ad augurare lunga e serena vita, suggerirei un pizzico di curiosità verso quel dopo che tutti attende. Intensi i versi di Fabio e molto bene dicono di uno stato d’animo.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Sensazioni-: Profumi, colori e, perché no? musica dell’estate narrati con i bei versi di un poeta innamorato della natura che ci conquistano.
Felice Serino -253 Così è la vita-: L’imprevedibilità della vita ed il ricordo d’un essersi smarrito, narrato da questa poetica sintesi del grande Felice.
Jacqueline Miu –dimmi amore che tu esisti-: Un incendio divampa. Incendio d’amore che non vuole canadair, anzi. Incendio che abbisogna di certezze, perché non ci si smarrisca in un nulla privo d’amore. E tutto questo leggo in questa forte dichiarazione d’amore della nostra, magnificamente fantasiosa, Jac.
Salvatore Cutrupi –Chopin-: Udire un pianoforte, magistralmente suonato, può generare dolcissime sensazioni e fare immaginare romantici panorami. E Salvatore, con questi suoi versi che le sue emozioni descrivono, comunica il suo sentire coinvolgendo il lettore.
Sandra Greggio –La tua voce-: Quanto può essere terapeutico un tono di voce, lo descrivono, con bella maestria, questi versi della nostra Sandra.
Carlo Chionne –Petizione-: Pare un tentativo di corruzione questa poesia del grande Carlo. Poi, a ben guardare, ecco che appare acuminata e molto opportuna ironia che mette alla berlina, condannandoli, i politici del nostro bel paese.
Alessio Romanini –Frammenti passeggeri-: Il triste pensare alla vita che, inesorabilmente, scorre verso la sua foce, crea nell’animo del poeta pena per il dolore che regalerà, pena bene resa dagli intensi versi di questo madrigale. (Alessio, prova questa alternanza di rime per un prossimo madrigale: ABC CBA DD)
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
20 Giugno
Poesie d'esordio
Ricordi della giovinezza
Canti estivi di una anima libera che va coi ricordi, poi si ferma, gode per un attimo della loro leggerezza, ne assapora il benessere e nuovamente si allontana tra profumi e tramonti di grande dolcezza. Grazie.
Roberto Bottiroli
252
Una certa luce a flettersi (2)
Una volontà indiscussa, quella poetica che anima persino le chimere e Felice concerta con la propria mente che come Lazzaro ha il potere di rianimare l’aria immobile dell’immaginario. Grazie.
Felice Serino
Caro papà
Una poesia che accarezza la presenza di una affetto insostituibile. Versi di sentimenti immutabili e del dolore che li accompagna quando il ricordo tenta con grandi forze di tenere viva quell’immagine sfuocata. Al valico tra desiderio e presente, questa preghiera. Grazie.
Giuseppe Stracuzzi
Senza ieri…solo oggi …e no domani.
La condizione politica che si ripete oramai da decenni a questa parte. La riflessione satirica e armata di tristezza parla di ingiustizie a spasso tra le menti guida, in entrata e in uscita, del nostro paese. Tutti i politici che salgono a dirigere solo per creare leggi che aiutino se stessi o le proprie famiglie emettendo i debiti sulle spalle della povera gente che deve pagare per loro non lungo anni ma generazioni. Uno strano cubo di Rubik con figure strane che a grandi voci e forti proclami non smettono di fare danno. C’è poca retorica e molta verità. Un paese sepolto nella burocrazia e nella mafia. La poesia come arma contro l’opportunismo politico. Grazie.
Armando Bettozzi
Mille profumi.
nelle mie notti spaventate
mi scivola il profumo displuvio sulla pelle
Enrico si è superato. Una manciata di forme, un jazz alla Aznavour con forme “formidable” cui solo l’interessato riesce ad arrivare col pretesto dei profumi quasi orgasmici che si espandono fino alle nostre consapevoli (di poesia) narici. La sua poetica oggi per me e a modesto parere, è una giostra danzante in cui ricoverare il cuore se sotto profilassi chimerica. Io godo della bellezza dei versi quando vengono scanditi come forme vischiose e dolciastre. “quelle notti spaventate” sono dei versi che tolgono all’aria il nutrimento e ci invitano a osservare una visione pura senza orpelli caotici di abbellimento o vizio amoroso. Una poesia invitante. Bisogna leggerla e farsi una muta con questa mente che concepisce cose dal profumo alieno. Bisogna rileggerla per sentirsi lo stomaco pieno di sensazioni. Grazie.
enrico tartagni
Mille estati fa, come ieri.
Bagni notturni con lucciole e visioni d’amore … Il baciare è un gioco melodico e sebbene si chieda di più nel descrivere all’autore, ci ritroviamo quasi sazi (e ripeto quasi) di una lettura che mira al propria soddisfazione. Solo Bruno ha ben nitide quelle forme che noi vediamo inscenare. Grazie.
Bruno Amore
La verità fa male
Armando ha una poetica cruda. Le sue mille mantelle amorose di cui ci racconta i colori ante e post amore, spesso sono difficili da analizzare. Il vissuto è una cosa propria e la poca digressione fantastica non ci aiuta a condividere. Noi leggiamo. Assecondiamo quei ricordi e siamo spettatori Certe volte, il poeta si racconta come fosse traumatizzato. Un trauma intendiamoci non umano ma temporale, trauma da “misunderstanding”. Aggiungo il fatto che ho ancora molto da leggere e da imparare da questi vissuti intensi che i versi probabilmente non onorano abbastanza. Grazie.
Armando Santoro
Della selvatica lattuga i fiori
Un omaggio ai fiori umili. Giuseppe s’incipria le mani, la mente di ore nel pensare al buono e spodesta le bruttezze della vita con un gioiellino come questa poesia. Grazie.
giuseppe gianpaolo casarini
Stagnante Rivo
Questa dolcezza nel petto mi duole.
Il poeta scopre la dolcezza come un sentimento di grande peso. Il suo sperimentare emozioni come canzoni lo porta alla nostalgica avventura dell’io. Sempre intimista come un dialogo che fa con la natura circostante senza lasciare spazio agli altri. E’ un suo vivere, una sua intensità che spesso non percepiamo ma che cogliamo dai versi. Poi arriva in finale … il peso di una emozione che lui sente oltre misura. L’ipersensibilità è un viaggio non un senso corporeo e noi attendiamo di vederne e sentirne le descrizioni. Grazie.
Alessio Romanini
Il ritorno
Una composizione libera, una visione senza forma e senza tempo. Una chimera leggera che Salvatore segue poi libera e in finire segue ancora … Grazie.
Salvatore Cutrupi
In vicoli affollati
Trovo i versi finali davvero belli. Tra enigmi, misteri e logiche poetiche. Grazie.
Antonio Scalas
La mia solitudine
Questa solitudine descritta da Sandra e persino riposante. Ha un suo senso nella vita della poetessa e non è negativa come in poemi che si reggono esclusivamente sul negativismo. La visione di Sandra, e non mi stancherò di ripeterlo, ha sempre un approccio bonario alla vita. Lei sempre riesci a darci un assaggio del detto “il bicchiere è mezzo pieno”. Brava Sandra. Grazie.
Sandra Greggio
Buon inizio estate a tutti i sitani, lettori e mastri del Tempio Azzurro. Ringrazio il nostro benefattore il Magister Lorenzo per la sua ospitalità. Un saluto affettuoso al caro e inestimabile Vate Piero Romano Colonna che l'UNESCO ce lo preservi dai rapimenti alieni. Buon Poetare a tutti.
Un sincero “grazie” a Salvatore Cutrupi, Jacqueline e
Alessio Romanini per aver apprezzato il mio riconoscimento. A Jac, poi,
un applauso sincero perchè “azzecca” sempre il significato delle mie poesie,
l'intuito non le manca, la dote di poetessa e la cultura nemmeno. Mi rendo conto
che il sito si sta arricchendo ogni giorno di più.
Grazie a tutti, in primis a Lorenzo e Piero, che contribuiscono a renderlo tale.
Sandra Greggio
20 giugno 2020
Poesie d’esordio:
Roberto Bottiroli –Ricordi della giovinezza-: Delizioso racconto di ricordi della gioventù, reso con doppi quinari (dai perfetti emistichi) dal musicale ritmo di quel grande conoscitore della metrica e della forma della poesia (nonché della musica) che è l’ottimo Roberto. Di lui (che fu forse il più importante -ir-responsabile del mio fare poesia) sento molto la mancanza in questo sito e gli invio un caro saluto.
Poesie del giorno:
Felice Serino -252 Una certa luce a flettersi (2) -: Il suggestivo racconto di una perdita alla quale non ci si vuole rassegnare, reso con versi intrisi di grande poesia. Complimenti vivissimi, Felice!
Giuseppe Stracuzzi –Caro papà-: Un commovente saluto al padre, reso con alto poetare di quell’ottimo Poeta che è il nostro amico al quale invio sentite condoglianze, assieme ad un caro saluto.
Enrico Tartagni –Mille profumi-: Un analizzare sensazioni, ricordi e desideri, reso con bei versi dall’ermetico, meditativo tono di un Enrico in gran forma.
Bruno Amore –Lucciole, spilli di luce-: Un sensuale ricordo narrato con l’eleganza di versi di grande pulizia che (non) fanno pensare ad una platonica conclusione. Delizioso il titolo che, alla perfezione, narra della sensazione che la mente prova in quel ricordare.
Giuseppe Gianpaolo Casarini – Della selvatica lattuga i fiori-: Omaggio alla lattuga selvatica e, soprattutto, ai suoi brillanti fiori, in questi ispirati versi di Giuseppe, innamorato cantore della natura e poeta di vaglia.
Alessio Romanini –Stagnante Rivo-: Bell’affresco sulla natura, nato da giovanile ricordo, reso con puliti e bei versi rimati, grondanti sentimento e nostalgia. Ok, Alessio!
Jacqueline Miu –Hocus Pocus-: Anche a NY, nonostante sia foresta di cemento, pare sboccino ormoni nello stomaco. E’ un viaggio dall’Italia il tema (iniziale) del narrare di Jac e pare sia il tempo impiegato per farlo che fa bollire (d’impazienza) il sangue. Infatti ecco che segue forte invito (pare più un imposizione) ad andare al sodo ed almeno intiepidirlo quel sangue. E come non ripensare a Whitman quando il tempo pare fermarsi in un oblio dolcissimo?
Probabilmente è la congestionata, di vita, NY a far generare, per contrasto, pensieri di morte; e Jac filosofeggia augurandosi morte d’amore (con amore, nell’amore, facendo l’amore ecc. purché sia amore) d’altra parte inevitabile, essendo causato da un pandemico virus no vax.
E potrei proseguire, incantato da questa incredibile amica faconda (per nostra fortuna) nello scrivere e capace di regalarci immagini di delicata poesia, tipo “ai fili d’erba trasmetto il mio peso di sogni”. Ed ancora ci delizia con quel divenire amica di scoiattoli, con quel divenire salmone controcorrente che risale la Broadway, smarrendosi in Central Park (immagino a piedi nudi).
Inevitabile quindi, dopo questa defaticante camminata, una doccia calda, vagamente ubriachi (già mica era sola) fino a quando “il rosposo infante del buio” (espressione da ricordare) farà chiudere gli occhi.
E poi ancora il jazz, amore shaolin, niente di niente sotto il soprabito, ah eccoli Robert e Jane, e Trump sotterrato da Zorro (speriamo) e Poe e Whitman che dopo averle “pucciato” le dita lasciano il posto ad un banchetto d’illustri illusi, e Groucho Marx, Leonard Cohen, e come poteva mancare Capitano, mio capitano? (indimenticabile Robin Williams/Whitman).
Insomma un fantastico tourbillon di immagini, sensazioni, cultura, ecco quel che ci regala ogni giorno questa preziosa amica.
Sei grande Jac! Grazie d’esserci.
Salvatore Cutrupi –Il ritorno-: Il rondò del vento, insomma, composto da ritmati e descrittivi versi del bravissimo Salvatore.
Antonio Scalas –In vicoli affollati-: I silenzi, dunque, sono il soggetto di questo delizioso narrare una notte con le sue suggestioni. Semplicemente deliziosa è la chiusa, con quei gatti che risolvono enigmi nel sibilo dei venti. Applausi.
Sandra Greggio –La mia solitudine-: Il fascino della solitudine, con le sue rassicuranti certezze, ben raccontato da questi intensi versi della nostra Sandra.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Ringrazio di cuore Piero Colonna Romano per aver
tempestivamente dato notizia della mia menzione d'onore al concorso di Penna
D'Autore. Penso che i veri amici si vedano anche da questo e gli sono
veramente grata. E' scontato il ringraziamento a Lorenzo, senza il quale il sito
non esisterebbe e non sarebbe così ricco.
Sandra Greggio
Complimenti alla poetessa Sandra Greggio per la sua
bellissima poesia "Tu" e per l'ennesimo riconoscimento ricevuto.
Salvatore Cutrupi
Mi unisco a Piero e mi complimento a mia volta,
aggiungendo lunghi applausi per il più che meritevole lavoro della nostra grande
Sandra Greggio. Bravissima autrice e sensibile scrittrice che non si
risparmia in emozioni.
Jacqueline
Complimenti Vivissimi di Cuore, Sandra.
Complimenti.
Alessio Romanini
20 giugno 2020
Cari amici, ancora una volta ho il grande piacere di informarvi che la nostra ottima amica
SANDRA GREGGIO
per la sua bellissima poesia
TU
nel prestigioso e affollatissimo concorso
“Poesie d’Amore” organizzato da “Penna d’Autore” di Torino, ha ottenuto un
lusinghiera
MENZIONE D’ONORE
Qui di seguito vi propongo in lettura il suggestivo testo premiato:
Dove passi lasci il segno
ora una lacrima
sul petalo di un fiore
ora il singhiozzo in un ruscello.
Ora il rumore del vento
simile ad un lamento
ora il fruscio che fan le foglie
quando si parlano.
Dove passi lasci il segno
ed il tuo profumo
si spande nell'aria.
E tutto parla di te.
A Sandra vanno i complimenti più sinceri ed un supplemento di lunghissimi applausi, certo che avremo altre occasioni per celebrare il valore della sua arte.
Piero Colonna Romano
Buon inizio Estate a Tutti!!!
Alessio Romanini
Salamone …scilicet Salomone
l’Augurio di un Buon fine settimana a tutti: Vate Lorenzo, fini
commentatori Jacquiline e Piero, Poetesse, Poeti, Lettrici e Lettori del Poetar
del Sito Azzurro.
ggc
Grazie per la gradita e intensa di passione analisi
Della carissima Jac, apprezzo molto le tue parole
Perché sono ricche si sincerità e di passione che ti avvolge.
Grazie Jac.
Grazie anche a Piero, sempre puntuale e preciso
Sia nella tecnica che nell’analisi poetica.
Quando dico che siete Mentori per me
È un giudizio sincero…anche se non ho il
Piacere di conoscervi personalmente , è come se vi
Conoscessi grazie alle vostre parole, poesie…
Grazie anche a Lorenzo per ospitarmi e per questo
Meraviglioso sito.
Grazie di cuore a tutti.
Alessio Romanini
19 Giugno
Poesie d'esordio
Ad una ragazza
Giovinezza impera poi _ in caso di delusione meglio evitare il dolore. Versi di ardore che corteggiano questa bellezza cui il Poeta non vuole cedere poiché saggiamente conosce i giochi dell’amore, il loro svanire col tempo e le finali delusioni. Le sue riflessioni restano come un canto nell’aria o meglio come il profumo di un fiore che ha voluto donare a questa musa senza nome. Giovinezza impera ed il cuore battere all’impazzata ma forse è proprio per questo che si vive. Il trasporto è per se stesso un inno all’amore anche se breve. Grazie.
Franco Bucci
251
Come monnalisa
Felice è superlativo come sempre. La sua ricerca di purezza poetica lo porta sempre più lontano. La sua musa non intercede per lui con le alte sfere e il suo sguardo enigmatico è paragonato a quello della Monnalisa. C’è di più- Il Poeta non è invasivo, non opera sull’intromissione nelle alte sfere del proprio io ma vola intorno cercando una porticina anche piccola da dove potere entrare e capire quello che ha già osservato e provato nella vita. Il suo è un poema sottile, per intenditori, capiamoci non significa che gli altri non debbano accedere anzi, lui offre la sua mappa e chiede a tutti, voi ne sapete di più? Il suo confronto poetico è sempre argomentato e meticoloso ma le sfere che tocca spesso sono devote a leggi dell’immaginario cui solo lui può accedere. Grazie.
Felice Serino
Logorrea
Un bandolo della matassa verso un punto oscuro dell’universo immaginario così poco propenso alle parole e così alto nei suoi propositi che di cui il poeta poco potrebbe capire poiché non ha i mezzi per vedere in quel confine, oltre i propri limiti, qualcosa di propizio. Quelle vele, quei versi contro gli scogli però sono ciò che non fanno sfracellare la chiglia poetica contro l’ignoto. Grazie.
Giuseppe Stracuzzi
Guardando il cielo
Carolina è leggerezza e i suoi versi servono da ali a una poesia giocosa, affidabile, buffa e persino pronta a duello con la cima delle montagne. Grazie.
Carolina Lari
Stenderò un colore
Questo scribacchino, questo attore che recita in inchiostro nero, questa corrida tra lui e le parole che ha in testa ebbene è un maestro intenditore di stati d’animo. L’azzurro è per principianti o meglio per i dotti che si confidano facilmente con le chimere, lui invece serve Madonna Malinconia che gli pizzica anzi gli stuzzica l’incanto e la voglia di poetare. Non è una ombra qualunque questa Musa a volte scorbutica, altre volte dolce, ma una parte nell’essere stesso che la descrive. Il poeta è una perquisizione dello straordinario mondo emotivo. Bello questo sfruttare il colore nero poiché tutti sono adepti all’azzurro. Grazie.
Aurelio Zucchi
Mano amica
L’esperienza della vera amicizia. La ricchezza dell’animo di Sandra che condivide con noi questo gesto. I suoi versi continuano a educarci anche se indirettamente e il suo iter con profonda padronanza di elevate emozioni, indirettamente diventa anche il nostro. Grazie.
Sandra Greggio
Ode Silenzio
Ecco uscire fuori un poco di quella passione che Alessio con eleganza cela ai suoi stessi scritti. Il silenzio lo serve come un adepto orfano di voce e questa ode è una esortazione al caro amico di farsi sentire, di illuminare ciò che oramai accompagna i pensieri poetici. Il silenzio ha però la colpa di demonizzare e dissacrare quell’aspirazione a un oltre fatto di rumori, di canti, di amori … il tempo speso nel suo ascolto, Alessio vorrebbe vederlo ripagato con un dialogo alla pari. Caro Alessio il silenzio è un titano che non presta ascolto ai granelli di sabbia anche se questi possono sembrargli colorati e le nostre vite altro non sono che la testimonianza di quei colori che il silenzio ammira senza capirne il senso nella natura universale delle cosa. Io sarei spaventata se il silenzio parlasse, immagina un titano che pur sussurrando a noi potrebbe sembrare “il parlare mostruoso di una creatura grottesca e terribilmente immensa”. Il silenzio ha la fama di essere bello solo tra gli asceti _ noi altri, i caotici, i mangia smog, noi uomini quotidiani dall’aspetto pallido e corrosi dall’alienazione più profonda … a noi il silenzio piace quanto una spina sul fusto di una rosa. C’è una sorta di preponderanza all’introspezione. Grazie.
Alessio Romanini
Volto avvolto dalla nebbia è volto della nebbia.
La nebbia superata dai passi e i passi lungo strade della vita che non incrociano la strada maestra. Cosa guida i versi della poetessa? Un volto? Un ricordo? Un sentimento? Una forza. Questo punto fisso l’aiuta a superare il nero seppia come ben lo dipinge lei “il giorno”. Un cuore dipinge ciò che l’occhio vuole vedere e se la meta è lontana, il cuore comanda “vai avanti perché quel volto in te è rimasto”. Grazie.
laura toffoli
Le stesse rughe
Un peso che affligge Salvatore e i versi della riflessione allo specchio. Il tempo che scorre … una malinconia ricorrente con ricordi sfiorati dalla drammaticità. Grazie.
Salvatore Cutrupi
Ringrazio per la sua generosa ospitalità il nostro amabile Magister Lorenzo. Saluto con stima e ammirazione il nostro Vate Piero Romano Colonna. Un buon Poetare a tutti.
19 giugno 2020
Poesie d’esordio:
Franco Bucci –Ad una ragazza-: Diffidar dell’irruenza d’amore giovanile, è il tema, in definitiva ben svolto da Franco che per narrarla usa la forma sonetto, con apprezzabile sforzo per mantenervi gli endecasillabi. Peccato che pari attenzione non abbia fatto alla loro accentazione, per cui i versi, in lettura, presentano fastidiosi cambi di ritmo.
Poesie del giorno:
Nino Muzzi traduce Sandra Burkhardt-: Un racconto vagamente surreale, reso con versi in stile simbolista della (per me ovviamente) sconosciuta Burkhardt e tradotto per noi dal nostro Nino.
Felice Serino -251 Come monnalisa-: La suggestione che può dare la poesia, il suo mistero, qui narrato dagli intensi versi di Felice.
Giuseppe Stracuzzi –Logorrea-: La logorrea come fiume in piena, come onde che interminabili colpisco scogliere (ed udito…) narrata, con la bella ispirazione poetica di fantasiose immagini, dal nostro Giuseppe.
Carolina Lari –Guardando il cielo-: Lievi e poetiche immagini, per descrivere un desiderio: quello d’essere nuvola libera in cielo e incantare, spaventare e consolare, in questi piacevoli versi di Carolina.
Aurelio Zucchi –Stenderò un colore-: La dolce malinconia, talvolta compagna di poeti, per Aurelio ha bisogno d’un volto, d’una consistenza, che solo il disegnarla può darle. E così lo narra con questi ispirati, limpidi versi. Un caro saluto, Aurelio.
Sandra Greggio –Mano amica-: Un riconoscente grazie a chi, diventando mano amica appunto, ha saputo consolare ed incoraggiare, reso con i bei versi di Sandra.
Alessio Romanini .Ode Silenzio-: Del silenzio, quale tormento per l’anima, narrano queste rimate terzine del nostro Alessio che su quello costruisce e ci regala questa intensa riflessione.
Laura Toffoli –Volto avvolto dalla nebbia è volto della nebbia-: Incombente volto, insomma, ma non è chiaro se sia gradito o meno. Di certo c’è la poetessa che ci regala immagini fantasiose da ricordare, quali quel giorno che non trova ancora il suo tram (perso nella nebbia) quelle vie che non si riconoscono, il tutto in una nebbia che oscura tutto. Ed ogni verso, diviene metafora per narrare una sensazione di smarrimento, in mezzo a tutto ciò che nella vita non è chiaro. Ok Laura, anche questa volta.
Jacqueline Miu –Canal Saint Martin-: Un chiedere amore, con sullo sfondo il Canal Saint Martin quale galeotto (e cuori ardenti, canzoni e brusii, un romantico fiore su di un tavolino, e urla da TG, gonna leggera, labbra sterilizzate e desiderio di volare) reso con i sempre bollenti versi della nostra impagabile Jac che chiede tenerezza, per salvarsi da questo caotico mondo.
Salvatore Cutrupi –Le stesse rughe-: Un malinconico tirar di somme, narrato con bei versi dal rassegnato tono che coinvolgono… perché tutti lo abbiamo uno specchio…
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
18 Giugno
Caro Piero
Per me sei Mentore
I tuoi consigli per me è oro
Ti sono grato e ti ringrazio
Sono pienamente d’accordo con te.
La poesia deve essere umiltà.
Grazie infinite di cuore.
Alessio Romanini
18 giugno 2020
Poesie d’esordio:
Blumy – Nel buio-: Magistrali immagini metaforiche (dall’inizio alla fine della bella poesia) per dire della profonda pena che lascia un abbandono, domandandosi se si sarà capace di reagire.
Poesie del giorno:
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Zibaldone di erbe, sapori, altro-: Ironico uso dell’haiku (talvolta volutamente storpiato) per disegnare sapidi quadretti di vita e ricordi, decisamente divertente.
Renzo Montagnoli –E’ l’ultima goccia che cade-: Magistrale descrizione della fine di un temporale, resa disegnando con bei versi, densi di poesia, le immagini che lascia. Poesia lieve come acquerello del bravissimo Renzo.
Nino Muzzi traduce Clara Janés-: Un aprirsi il cielo, come un gran respiro, in questa suggestiva narrazione della Janés, puntualmente tradotta per noi dal nostro Nino.
Gian Luca Sechi –Primo amore-: L’incanto che ci ha lasciato dentro il primo amore e la bruciante delusione nel suo finire, descritti, con grande partecipazione emotiva, dai bei versi di un ispirato Gian Luca.
Aldo Calò Gabrieli –Anima candida-: Narrazione di un temuto abbandono, resa con suggestive immagini che nascono e si accavallano nella mente. E sono arcobaleni e cervi abbattuti, odor di ramoscelli e pensieri tarpati, tecnica della poesia e presunti inganni, stracci che volano e vento e pioggia. E l’immagine onirica di una lei piangente. Poesia di grande spessore, dal forte sapore ermetico, che evoca una pena e bene la rende al lettore.
Felice Serino 250 Il filo dei ricordi-: Ricordi e versi perduti, ritrovati da uccelli generosi, in questa suggestiva descrizione di un sogno.
Bruno Amore -5. Domande da bruco variopinto.-: Leggo un senso di smarrimento in questa analisi negativa che il poeta fa del vivere, un insofferenza per questo caotico mondo, dove unica salvezza è mimetizzarsi sperando che esista “…qualcosa di migliore/di questo triste estremo”. Analisi resa con poesia di grande spessore ispirato da filosofica visione del vivere.
Salvatore Cutrupi –Accoglienze-: Il fiume quale metafora di vita e di comportamento da narrare ai giovani, in questi significativi versi che Salvatore ci regala. Versi che mi fanno ricordar quei fiumi narrati con passione da Ungaretti, in una delle sue più belle (ed autobiografiche) poesie.
Sandra Greggio –E poi-: Poesia che definirei neorealista, resa con molto sentimento da un attenta, sensibile Sandra.
Alessio Romanini –Refolo Brizzolato-: Una sequenza di immagini, rese con accostamento di parole delle quali il poeta si innamora, per narrare l’andamento di un surreale “refolo brizzolato”, che in chiusura diviene funesto, e dell’oziare di sussurranti piume magne (?) che possono essere anche di cinerea ardea errante (pesanti piume lievi, insomma). Ed il tutto sarebbe il sogno di un gradevole affresco. E, per concludere, ecco l’inevitabile ossimoro di un silente sentire. Caro Alessio suggerisco (per quel che può contare, ovviamente) fortemente maggiore semplicità di linguaggio, nonché coerenza sintattica. Giocare con le parole e con la loro musicalità fu consentito a Mallarmè ed a pochi altri grandi poeti. Credo noi dovremmo percorrere, con umiltà, un lungo percorso d’apprendimento, per iniziare ad intravedere da lontano la grandezza di quel poetare.
Carlo Chionne –Dalla finestra…-: Deliziosa poesia che narra della necessità di dire amore, con versi che non si sperdano al vento, regalataci dal grande Carlo, oggi rivelatosi romantico aedo.
Jacqueline Miu –note d’aria stonate il cuore in aritmia forse un arcobaleno ma dopo-: Senza fiato applaudo e leggo e rileggo Jac, con le sue potenti pulsioni d’amore. E mi incanto davanti al Tate e scambio Parigi per Londra e viceversa. Leggere e avere vertigini. E non si capisce quale dei due effetti ne sia la causa. Ma è sensazione che nasce anche davanti ai quadri di Pollock, se li fissi intensamente. Ma poi si scopre che l’unica responsabile delle vertigini è questa incredibile, superlativa, incommensurabile manipolatrice di sentimenti che è la nostra Jac, col suo narrarsi e narrare. Bis, bis, bis.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Grazie Jac
I tuoi commenti paragonati al grande
Maestro mi fanno piacere
Grazie anche per la stupenda passione che metti
Nelle tue poesie, passione che a me manca…
Alessio Romanini
Jacqueline ... è sicuramente un fiammeggiante arcobaleno.
TANTO DI CAPPELLO e, grazie per quanto fai.
br1
Ciao Piero Colonna,
le tue parole mi hanno fatto veramente
emozionare…ho ancora i brividi.
Grazie per i consigli che mi hai sempre dato.
Grazie.
Alessio Romanini
Poesie d'esordio
Nel buio
Una sbirciatina nello spettacolare. Quel fiorire al buio sa di promesse. Bei versi. Grazie.
blumy
Zibaldone di erbe, sapori, altro
Haiku 05-06-20
aspettative profonde
Haiku 01-06-20
serenità
Haiku 02-06-20
vita quotidiana
Haiku 03-06-20
riposo
Haiku 07-06-20
goliardia
Haiku 08-06-20
viva la vita
Haiku 04-06-20
gloria poetica
Giuseppe in un giubilare estivo con fave, rosmarino, basilico pizza e ciò che allieta la vita a tavola e non. Un momento che comunica benessere.
Grazie.
giuseppe gianpaolo casarini
É l'ultima goccia che cade
Il ponte tra nuvolo e sereno, quell’ultima goccia prima di ripartire e sentire il fresco nell’aria. Una orchestrazione simbolica con coro di uccellini il cui canto cancella il dolore del ramo spezzato e il peso della pioggia. L’ottimo Rendo non disciplina la natura ma la osserva ed è un imperfetto incanto che fa da cornice all’animo suo sensibile. Grazie.
Renzo Montagnoli
Primo amore
L’inafferrabile primo amore che lascia il suo indelebile segno nella vita. Corteggiato dai versi il ricordo della sua bellezza e del dolore quando perduto. Grazie.
Gian Luca Sechi
Anima candida
Una riflessione sulla profondità dello spirito osservatore e del linguaggio che tenta il descrivere le emozioni scatenate lungo il percorso dello scenario. Una ricchezza che l’anima candida condivide nonostante una sorta di timidezza. Grazie.
Aldo Calò Gabrieli
250
Il filo dei ricordi
I poemi di Felice arrivano al dunque dalla prima lettura. Sono ricchi. Mi fragili. Portano lontano e donano una certezza di oltre confini. Grazie.
Felice Serino
5.
Domande da bruco variopinto.
Un’altra splendida composizione di Bruno Amore a partire dal titolo. L’evoluzione speranzosa _ una muta che lo porti oltre le tragedie umane. Plausi al Poeta. Grazie.
Bruno Amore
Cicli
battito d’ali in tane impolverate.
Direi che questi versi sono il fulcro dell’intero poema. Un animo quello di Armando che intona la sinfonia dei ricordi e sulla scia di questi compone una musica campestre, popolare con abitudini, tradizioni e salti d’animo che nella loro semplicità erano ricchi ma anche quei momenti a sera traghettano verso nuove albe, nuove abitudini. Una sincerità storica. Grazie.
Armando Santoro
Accoglienze
Uno splendore “il suono delle voci e dei silenzi” e poi cosa dire di “Bisognerebbe portare i giovani a visitare il fiume …” Le grandi verità sono le più semplici. Questa condivisione di una natura che ha ancora molto da dare, di insegnamento maturo e operoso che potrebbe cambiare, impietosire, ingentilire, arricchire … l’animo dei nostri ragazzi. Grande poesia. Grazie.
Salvatore Cutrupi
"Se io fossi"
Una fedeltà immaginifica e amorosa. Metafore che si rincorrono e descrizioni da ascoltare più che da leggere … sono colorazioni su uno spartito dove il Poeta/Cantore inneggia all’amore. Grazie.
Ben Tartamo
E poi
Famiglia, quotidiano e Sandra che non semina mai senza essere certa che i suoi alberi cresceranno. E’ l’amore il segreto. Non ci sono artefici o spiriti divini che la spingano al fondo delle cose e quell’animo gentile che appaga chi la legge. Grazie.
Sandra Greggio
Refolo Brizzolato
Verde e onesto questo spirito immerso o intuisco fuggito nella natura. Ancora beethoveniano il rifugio poetico di Alessio, questi accordi tra venti e monti davanti a uno spettatore animato da sentimenti che lui spesso tace. Lui scrive con sopito entusiasmo, quasi non fosse sempre certo della grandezza di questa musicale passione per ciò che lo circonda. Elegantemente descritto lo scenario … passione in cui il poeta compone per se stesso delle armonie sensibili solo a mani gentili capaci di suonarle. Grazie.
Alessio Romanini
Dalla finestra …
Una leggerezza quasi impensabile per l’amore. La leggerezza dei versi, e dell’animo stesso. Una protesa contro la natura che cattura questa leggiadria e costringe il poeta a chiudersi per non vedersi derubato dagli elementi. La maestria di comporre con coraggio senza darsi per vinto, non costretto a ricambiare il sentimento ma libero di osare a confessarlo nonostante l’intimidatoria forza “del fuori” che spesso deruba la bellezza dell’intenzione. Grazie.
Carlo Chionne
Ringrazio assieme a tutti Voi, il generoso Magister Lorenzo per
la sua ospitalità. Un caloroso saluto di ammirazione e stima al Vate Piero
Romano Colonna. Un buon Poetare a tutti.
Jacqueline
17 Giugno
17 giugno 2020
Poesie d’esordio:
Alessandro Borghesi –Dedicato a Irene-: Una delicata dichiarazione d’amore e di desiderio, resa con dolcissimi versi. Complimenti, Alessandro.
Poesie del giorno:
Giuseppe Gianpaolo Casarini –In memoria di un aquila reale-: Un fremente accusa al bracconaggio che ha compiuto altro crimine, eliminando una maestosa (utilissima nella catena alimentare e, quindi, nella natura) aquila reale, resa con versi grondanti indignazione.
Cristiano Berni –“E’ facile”-: Un forte inviato ad essere positivi, a guardare con rispetto, prima di tutto a se stessi, umanità e natura, in questi intensi e bei versi di Cristiano.
Corrado Cioci –Sia così-: La speranza in un mondo migliore, dove la natura venga rispettata, dove tra gli uomini ci sia civile convivenza ed amore, resa con questi versi, dall’intenso tono, di Corrado.
Claudio Badalotti –Tra le tue calde braccia-: Dunque “fra le tue calde braccia” è la chiusa di una poesia che esprime il bisogno di ricominciare tutto da capo, per realizzare sogni mai realizzati, ma trovando conforto e consolazione, consapevole dell’illusione, tra le sue calde braccia. Poesia capolavoro dell’ottimo Claudio che, con questi intensi e bei versi, ha saputo rendere un intimo desiderio, assieme ad una pragmatica visione della vita.
Felice Serino -249 La tentazione-: Il percorso, dolente e pieno d’errori, verso l’illuminazione, di beati e santi, sintetizzato con bella maestria da Felice con i suoi (didattici) versi.
Bruno Amore -4. Tempo d’estate-: Con perfetta sintesi il nostro ottimo Bruno narra di un incontro estivo e del suo logico svilupparsi, per poi spegnersi così come un falò su di una spiaggia. Se non è poesia questa, cos’è mai poesia?
Jacqueline Miu –Una favola a Milano e Leap Year per amanti-: In quest’anno bisestile un tour per Milano. Così dal Duomo alla stazione centrale, passando per il Brera, tra drogati e carabinieri, tra homeless e crocerossine che assistono e provvedono, tra spacciatori e bisognosi clienti, si dipana la giornata della nostra Jac che, con le sue fantasiose, bellissime immagini la narra e ce la fa godere, condendo il tutto d’amore e di desiderio. Per poi chiudere col ritorno nella pacifica, rassicurante Brianza. Applausi, meritati come sempre per la bravura che questa superlativa affabulatrice sa esprimere, coinvolgendo e facendo sognare.
Salvatore Cutrupi –Petali-: Ricordi di una vita, che tornano come flash , tradotti col bel poetare di Salvatore, che ci regala una bella serie di perfetti endecasillabi.
Tonino Pisano –Il mio piccolo fiore-: Quanta tenerezza in questi versi che Tonino dedica alla neonata nipote! Complimenti per come hai saputo dire amor di nonno.
Sandra Greggio –Il nome della musica-: Un indimenticabile amore il cui ricordo concilia il sonno e rende gradevole il risveglio, narrato con delicate e belle immagini dai versi di un ispirata Sandra,
Alessio Romanini –Respiro Afflitto-: Perfetto madrigale, con bell’intrecciar di rime, per narrare di una passione e di una pena mediante l’uso di bellissime immagini che presentano una sinestesia (il sussurro dello zefiro…guardato) ed una musicale, perfetta allitterazione (l’amore nell’amaro) Complimenti vivissimi, Alessio, qui ti sei superato!
Alla superlativa Jacqueline il mio grazie di cuore per l’attenzione posta, per la lunga disamina e per il graditissimo commento alla mia “Della pianta d’incenso il mito e il girasole”.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Poesie d'esordio
Dedicato ad Irene
Innocente e malizioso questo desiderio cantato. Una richiamo d’amore al sordo cuore, nella parte iniziale tipo “dolce stil nuovo” nella parte finale “un inno quasi byroniano”. L’amore si permette di sconquassare, disordinare, elevare o sminuire con grande compiacimento, la mente del Poeta. Grazie.
Alessandro Borghesi
Fischia il vento
Questo sole e questo mare_ripetuto come un ritornello anzi come il bridge di una canzone dettata dal sentimento. I ricordi di Armando sono amuleti contro la ruggine del tempo. Inutile dire che la passione lo spinge a dirigere le proprie emozioni verso l’ascolto del lettore che sente il suo cuore battere per quella pagina di vita che ancora lo anima. Grazie.
Armando Santoro
In memoria di una aquila reale
Ode alla maestà con ali. Poema che descrive quanto sia violento l’intervento umano , noi ci appassioniamo, rimaniamo colpiti dalla durezza e dal dolore … unica tristezza è questa impotenza che ci fa assistere alla mutilazione della natura per un nostro presunto bene. Grazie Giuseppe.
giuseppe gianpaolo casarini
"E' facile"
Come Blake, Keats, Poe questo poema ricorda l’ Auto-annientamento anche se Cristiano si riserva un asso nella manica, la sua volontà che credo sia una sorta di reminiscenza positivista dell’ultimo novecento, una sorta di “speranza” usata da quasi tutti i letterati del 2000 che in assenza di una crescita evolutiva filosofica o morale si ancora agli ultimi decenni del vecchio millennio. Grazie.
Cristiano Berni
Sia così
Sembra ci sia la mano di un profeta a scrivere questi versi che portano al bene di un mondo narciso.
Corrado cioci
Fra le tue calde braccia
La bottiglia si vuota
adagio adagio mentre
la mia mente sen va
per i fatti suoi senza
saper cosa pensare.
Le parole non servono,
i verbi, che traballano
fra presente e futuro.
Confusione immanente
ma l’ordine al volere
rimane indisturbato.
Il tornare da dove son partito,
partire nel viaggio di fantasia
in un futuro ignoto
che rendo noto in immaginazione
assopito nel sonno
del tempo che mi manca per avere
senza idee sufficienti
quello che non avrò
per avere successo.
Correre sulle sabbie del desiderio,
nuotare nel mare dell’infinito,
senza vivere il confine del fare
e la libertà d’essere pensiero
senza quei limiti del faccendiere
dal fare inconcludente
ma libero di respirar l’amore
per la vita dell’essere per sempre
fra le tue calde braccia.
Claudio Badalotti
249
La tentazione
La grande involuzione di Felice che ci regala il punto fisso nell’universo del cogito. Sempre poemi di spessore. Felice non si raccomanda ad alcuna forza della natura ma come un attento osservatore, una sorta di scienziato del pensare ci porta al valore del verso, del leggere e del considerare la nostra vita. Grazie per la qualità della lettura che questo poeta ci regala.
Felice Serino
4.
Tempo d'estate.
Ovunque ci sia un libro, possiamo capire il valore della lettura che sarà ottima. Abbiamo un poeta che chiuso il suo libro, lascia andare i pensieri. Questa leggerezza simbiotica al mare crea il diversivo per parlare al ricordo di un amore. Grazie.
Bruno Amore
Petali
Il fiore della vita e quei suoi petali delicati ma forti allo stesso tempo. Questi ricordi sono nel museo del cuore e Salvatore ci invita a visitarlo. Splendido il carretto del gelato. Una ottima poesia per arricchire il cuore. Grazie.
Salvatore Cutrupi
mutataque servat amorem
(Ovidio -Metamorfosi-)
Della pianta d'incenso il mito e il girasole
(libera interpretazione da Metamorfosi)
I poemi dell’esiliato Ovidio. Preso dai suoi poemi mitologici, dalle leggende che Piero accarezza in versi. La leggenda è sempre cara all’autore che ci incita a indagare il mistero degli antichi, che rispolvera e modernizza i versi senza commettere violenza o sacralità. In verità di parla della nascita dell’universo e la sua relazione con gli Dei della mitologia. Tali Dei presero sotto protezione le enfasi sentimentali e emozionali degli umani. L’origine del mito del girasole, affinità con la solarità e quando pensiamo alla solarità puntiamo l’indice verso Apollo.
Quindi IV libro delle Metamorfosi. “Per nove giorni, senza toccare né acqua né cibo, digiuna, Clizia si nutrì solo di rugiada e di lacrime e mai si staccò da quel posto: non faceva che fissare il volto del dio che passava, seguendone il giro con lo sguardo Tutto questo finché Apollo, impietosito, la trasformò in un fiore, in grado di cambiare inclinazione durante il giorno secondo lo spostamento del Sole nel cielo: il girasole appunto” Ovidio provoca il sapere di Piero. Piero accoglie questa sfida e invece di alzare muti o peggio, invece di una connotazione prosaica, fa quello che un pioniere o letterato del 2020 farebbe senza altro ausilio che il sapere. Usa mente, immaginario, verbo, inganno morale e inganno mitologico divino per mostrare ciò che gli ha illuminato nelle sue diserzioni serali, una vecchia buona lettura. Il sapere sposa le menti argute e le voci spesso mute. Nulla altro da dire che godere del nuovo per capire il vecchio e rendere questo sapere una leggenda anche fuori dalla Metamorfosi. Ovvio ci rigenera la fonte della conoscenza oramai dimenticata. Plausi, plausi, plausi. Grazie.
Piero Colonna Romano
"Libeccio" *
Atmosfera calda al tramonto. Ben vede il gabbiano, lo segue. Il mare è come un pezzo d’anima, come la droga per il pirata o un pescatore.
Una ode alle effusioni amorose che i colori e la brezza gentile del Libeccio, ci regalano. Grazie.
Ben Tartamo
Dedicata a…
Il mio piccolo fiore
Il fiore più bello dell’anima è quello della vita. Tonino scrive un inno a creatura angelica, a questa piccola figura che gli colma il cuore. Da nonno e letterato non poteva essere meno di così. Splendidi versi. Grazie.
Tonino Pisano
Il nome della musica
Sandra è una poetessa innamorata nella vita ma innamorata nel dare ai versi una comunicazione emotiva. La sua forza vitale è contagiante. Grazie.
Sandra Greggio
Respiro Afflitto
La primavera ha poche forze per destare il flusso passionale del Poeta. Alessio è come tormentato da qualcosa che lo frena nel osare orizzonte … c’è un dolore computo, elegante ma bizzarro e siamo sempre più curiosi di vedere questa sua evoluzione. Grazie.
Alessio Romanini
Un ringraziamento al nostro Magister Lorenzo. UN saluto di stima al Vate Piero Romano Colonna che è una delle illustri colonne portanti del nostro Tempio Azzurro. Un buon Poetare a tutti.
Grazie.
Jacqueline
Desidero ringraziare di cuore
I miei mentori Jac e Piero.
Grazie per l’incoraggiamento dei vostri
Commenti.
Alessio Romanini
16 Giugno
16 giugno 2020
Poesie d’esordio:
Nadia Borean –La mia amica-: Un impertinente amica è la tristezza, questo afferma la nostra bravissima, riflessiva Nadia, con questi suoi versi, intensi di un poetico sentire.
Poesie del giorno:
Bruno Amore -3. Eterno-: La speranza che il tran tran della vita cambi, per rompere monotonia del vivere, in questi intensi versi del nostro Bruno.
Enrico Tartagni –Come…-: Come un po’ tutto, dunque. Ma solo fino a quando il pensiero non si innalza a pensar di vita non chiesta, che si vorrebbe sogno. Così riflette Enrico, coinvolgendoci con i suoi versi.
Tinti Baldini –Altrove-: Lievi, ma quanto profonde! pennellate sul vivere, rese con piacevoli immagini. Fino a quando, in chiusura, esplode un senso di smarrimento.
Un caro saluto, carissima Tinti e sempre complimenti per questa tua visione della vita, così bene resa da magistrali versi.
Nino Silenzi –Al Mare-: Il mare, dunque, compagno della vita, in questo colorato, con grande maestria, racconto di vita. Quelle colline, argentee d’ulivi e verdi di vigne, sono un tocco di magica poesia, così come quel mare, “sospirante gemma verdazzurra” diviene qualcosa che ti prende nell’intimo e chiede e rende amore. Complimenti vivissimi, Nino e grazie per quel che sai dare.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Di due donne il ricordo-: Rasputin aleggia in filigrana da questi versi che narrano, con bella maestria, un ricordo d’infanzia del nostro ottimo Giuseppe, che sa come affascinare il lettore, riuscendoci.
Felice Serino -248 Blu marino-: Pennellate di versi intrisi di poesia, sono questi ricordi, queste analisi di se tesso, dello strepitoso, coinvolgente, Felice che oggi ci porta anche nei terreni inesplorati della metempsicosi.
Alessio Romanini –Smarrirsi nel Tempo-: Un esistenziale smarrirsi nella vita e nel suo scorrere, in questi versi, dall’intenso tono, di un ispirato Alessio.
Jacqueline Miu –Gente qualunque e una vita così-: Speranze, illusioni, sogni e sempre la ricerca di qualcosa che dia senso alla vita, guardandosi allo specchio e, in parte, rifiutandosi, in questa forte disamina esistenziale della splendida Jac.
Euro Della Sala –Per sempre-: Una dichiarazione d’amor filiale, resa con forti versi, densi di sentimento e di gratitudine, che coinvolgono il lettore.
Antonia Scaligine –Felicità-: Versi che, con bella maestria, dicono di quanto effimera possa essere la felicità per l’uomo. Versi che sono lezione di vita, regalatici dalla nostra ottima Antonia.
Salvatore Cutrupi –Dai giardini dell’anima-: Deliziose pennellate ricche di poesia, per narrare di un attento guardare al mondo ed alle sue espressioni di vita, rese con piacevolissimi versi di un poeta compiuto. Complimenti, Salvatore!
Il più
cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Poesie d'esordio
La mia amica
Questa amica nemica. Un poema fluido che scorre nella quotidianità e lascia una impronta di incertezza … una malinconica trama con cui convivere. Grazie.
Nadia Borean
3.
Eterno.
Questo scambio di sessi che l’astro compie per i nostri occhi (o no, poco importa) per l’eternità, questa divertente recita del cogito è degna di una standing ovation _ Grazie !!!!
Bruno Amore
Come...
Si riflette ogni pensiero nello specchio dell’ego poetico. Considerazioni valevoli e pregi che la mente pensante porta a galla dagli abissi del giornaliero cui non sempre diamo retta ma ecco … quel come formare delle corone di alloro, dei premi ai gesti più semplici e importanti della vita. Grazie.
enrico tartagni
Altrove
Il regno della mente e quello della realtà, una complessità in versi che ci porta a vivere gli attimi senza mai dimenticare che la nostra vita non è solo là fuori ma anche dentro noi stessi … un altrove senza un sito, senza confini e senza un vero nome. Grazie.
Tinti Baldini
Al Mare
L’ottimo Nino accetta l’invito della marina e resta ancora sospirante davanti a quei confini cui dedica questi versi.
Il sentire poetico non è mai logoro davanti alla distesa blu che gli ha carezzato i sogni … Descrivere questo megalite sarebbe infruttuoso ma descrivere le sensazioni che emana il solo guardarlo, beh è un atto di trascendenza pittorica. Molto bella. Grazie.
Nino Silenzi
Carezza
Brucia ancor la mia pelle
ed è la mano tua che l’accarezza
la fonte del calor
che sento ancor
che i sensi tiene svegli,
come il gusto solletica i papilli
e tu sempre tremante
piena d’amore t’agiti e fibrilli.
Freddo è il mio letto adesso
tolto ho l’asciugamano rosso,
è spento il tuo brucior
che mi scaldava allor,
ed anche è spenta la tua voce
più non sussurra le tue frasi oscene
che m’eccitava i sensi
che sangue pompava intenso nelle vene.
Tace anche quel lento cigolio
delle molle di un talamo dormiente
e tardi ormai, e adesso più non posso
per riattizzare il fuoco,
neppur bruciare quell’asciugamano rosso.
(Boccheggiano 12.02.2020 – 20:43)
Armando Santoro
Di due donne il ricordo
Onore ai ricordi_ in quanto a nobiltà decaduta beh, personalmente ne so qualcosa e che dire c’è quel mistero, quel fascino e persino la gemma di una povertà che nonostante tutto resta nei ricordi. Ricordandole, Giuseppe ci porta a casa, ci porta di fronte alla macelleria del padre e l’obiettivo sebbene sia solamente umano, trovo come un segno lasciato dalla storia. Grazie.
giuseppe gianpaolo casarini
248
Blu marino
il tempo che non dilania la poesia … la mente che suda immaginario e quella scia di inchiostro blu mare … è il ritratto del Poeta. Bravissimo. Grazie.
Felice Serino
Smarrirsi nel Tempo
Un antieroe in fuga dalle chimere, ma è lui! Il nostro Poeta. Sempre vestito da quel mantello malinconico che lo distingue … trovo ci sia della morale ovvero meglio stare coi piedi per terra, ma Alessio i poemi esistono proprio per dare caccia alle chimere e nel migliore o peggiore dei modi. Grazie.
Alessio Romanini
Per sempre
Ai miei genitori Ernesto e Lina
Una ode all’amore parentale. Abbracci d’anima che resistono alle distanze. Il tempo non ha il potere di cancellare tutto e il nostro Poeta tiene viva la fiamma di chi ha amato di più e l’ha portato al mondo. Una celebrazione. Grazie.
Euro Della Sala
Felicità
Tra trascendenza, metafisica e complicità dell’immaginario questo poema che Antonia dipinge con grande maestria. Grazie.
Antonia Scaligine
Dai giardini dell'anima
un uomo che si ferma
per guardare la luna
un sasso che respira,
un'ape che fa il miele
Trovo stupendi questi versi _ sono sinceri e sono una scoperta … ci rasserenano e capiamo come e cosa i sogni facciano ai poeti che osano d’immaginario. Grande Salvatore. Grazie.
Salvatore Cutrupi
Ringraziamo il nostro benefattore il Magister Lorenzo. Un caro
saluto di stima al Vate Piero Romano Colonna. Buon Poetare a tutti.
Jacqueline
“ Al Mare” del Bravo Nino Silenzi
Ode al mare per le emozioni che ti suscitano
Da fanciullo e che in età adulta avendo la fortuna
Di viverci vicino puoi sentire il meraviglioso cuore pulsante
Che accompagna le emozioni. Stupenda! Complimenti,
Alessio Romanini
15 Giugno
Poesie d’esordio:
UN esordio con complimenti. Poema di spessore sentimentale, benevolo e forte quanto basta per toccarci nell’etica. Naturalmente la chiusa va ricordata e riletta. Bell’apparizione tra noi anime azzurre. Grazie.
Matteo Bertoncello
Micina
Un galateo animale, ispira questi versi e Armando si compiace della gratitudine della sua gatta. Basta poco in natura per mostrare il bene, bastano delle coccole per dire al padrone “ecco il mio affetto per i pasti e per le cure”. Animale e uomo si curano a vicenda poiché tra loro, gli umani non sono così sinceri. Grazie.
Armando Bettozzi
Che mai sarà
Bruno ci insegna una strada per i sentimenti che lui stesso ha maturato e che ci coinvolge.
il vivere senza
tanto accora
pareva un deliquio
dal quale non doversi più svegliare.
La sua è una poesia densa di sapidità, di calore umorale, di stagioni intese come esperienza e noi accogliamo con plauso il suo diversificarsi in versi come se fosse complementare a se stesso. Grazie.
Bruno Amore
Tiepido profumo d’estate
Lo scenario marino per garantirsi il ricordo di un grande amore e tutto questo per creare un poema meritevole di plausi e corsi e raggi lunari cui si ispirano i maggiori poeti. Giuseppe sta coi maggiori!
Miele per l'arnie del cuore
Febbre al mio sangue inquieto … le stelle votano tutte “bellezza!”
Giuseppe Dabalà
Genova
Una Genova azzurra, un amore per la propria città e un canto animato dalla sensibilità di questa ottima poetessa. Grazie.
Anna Maria Guerrieri
L’accerchiato
Queste distanze, mondi cui dovrebbe essere freddo il Poeta, queste danze rotatorie che portano a Lei e come un unguento i versi che le indirizza con una preghiera “amami e lascia perdere tutto il resto” Grazie.
Filippo Genini
247 Vivere in volo
Un circense magico, una serendipità serale e cori di applausi dentro i versi di cui immaginiamo … i glitterini sotto le parole che brillano … al posto delle stelle. Complimenti. Grazie.
Felice Serino
A prima vista
Un François Truffaut di nuovo millennio e i versi sono densi, non melensi ma densi di sensualità e sensibilità poetica. La maturazione del poema nell'ultima metafora _ questo sognare non è casuale. Bravissimo. Grazie.
Salvatore Cutrupi
118. La poesia
La poesia intesa come mistero oltre la morte. Versi che parlano di vita con compiacente desiderio di quel volo che Francesco ha già sperimentato. Grazie.
Francesco Soldini
Mistero Forestiero
Sempre più intimista. Sempre più profondo e drammatico ma quel fragile dentro è uno spiraglio di luce che Alessio compara a una musica. Noi non possiamo udirla ma seguendo i versi il componimento va a toccare gli abissi di un umano alla ricerca di se stesso. Grazie.
Alessio Romanini
Virus et circensem
Una istruttoria sulla strana morale del nostro Paese. Siamo grandi nelle stranezze e Carlo le porta a galla dai nascondigli del Covid. Grazie.
Carlo Chionne
Un ringraziamento doveroso al nostro Magister Lorenzo. Bello leggere questa ottima poesia che i sitani maturano sotto l'arca Azzurra. Un saluto di stima e ammirazione all'amico Vate Piero Romano Colonna. Buon Poetare a tutti.
15 giugno 2020
Poesie d’esordio:
Matteo Bertoncello -24/11/04 Il mio messaggio (H 24.30)-: In effetti di grido si tratta. Grido contro un mondo dal quale ci si sente avulsi e nemico. Grido contro le convenzioni, grido contro i falsi sentimenti. E’ un urlo di dolore questa composizione (decisamente simbolista) di Matteo. Dolore che soltanto l’amore (e volevo ben dire!) può placare, confortando. Conseguente e bellissima la chiusa: “Affinché i tuoi occhi scintillino mari di verità…” da applausi.
Poesie del giorno:
Bruno Amore-2. Che mai sarà-: Il conforto che può dare l’amore, confessato a se stesso in un ricordo che strugge dentro. Versi di grande intensità emotiva che narrano e coinvolgono. Complimenti vivissimi, Bruno, per questa raggiunta maturità poetica.
Giuseppe Dabalà –Tiepido profumo d’estate-: Una splendida serie di romantiche immagini, dense spesso d’alta poesia, per narrare un dolcissimo amore, galeotto un paesaggio marino bagnato da raggi di luna. Un’affascinante iperbole, dall’inizio alla fine, che prende alla gola e incanta. Applausi, Pino!
Nino Muzzi traduce Amina Said-: Solo l’esistenza, la contemporaneità, dei contrari giustificano l’essere. Ed Amina traduce in poetiche, forti immagini questo filosofico principio che da antichi filosofi ci è pervenuto. Grazie a Nino per averci fatto conoscere questa interessante poetessa franco/tunisina.
Anna Maria Guerrieri –Genova-: Amorosa ode alla splendida Genova (“Genova madre mia superba e gran città”, canta, con ragione, il Paganini dell’operetta di Lehar) regalataci dalla bravissima Anna Maria, cui va un bentornata nell’azzurro, con preghiera di restarci.
Filippo Genini –L’accerchiato-: Il poeta pare dire che tutto è relativo, persino il movimento. D’assoluto c’è solo l’amore al quale ci si deve affidare per avere certezze. Leggo così i versi del nostro Filippo.
Felice Serino -247 Vivere in volo-: Felice, anche in questa occasione, ci regala un concentrato d’alta poesia con quel “notti acrobate/a fare incetta di sogni/per un’alba d’inchiostro”. Doverosi applausi e richiesta di bis.
Salvatore Cutrupi –A prima vista-: Un incontro degno di un film di Frank Capra, Quanta dolcezza in quell’incontro che pare sogno! Bravo Salvatore.
Francesco Soldini -118. La poesia-: “una melodia da danzare/con l’anima che sa volare.” Perfetta definizione di quel che è la poesia, nei convincenti versi dell’ottimo Francesco.
Alessio Romanini –Mistero Forestiero-: Non capendo la vita e l’essere, ci sentiamo forestieri sotto questo cielo, in questo mondo, e timorosi per quell’esplicitarsi della natura in nembi e tuoni che ci creano timori. Interpreto così i riflessivi versi di Alessio
Jacqueline Miu –sotto le stelle infiniti-: Strepitoso è quell’essere diario del quale si invita a leggere ogni pagina, per amore e per donare amore. E troviamo pure l’iperbole di un cuore strafatto di sogni in terapia intensiva. Decisamente romantica (e un tantino subdola…) è poi quell’anima di cioccolato mai posseduta. Superlativo poi è l’invito di chiusura che recita: “ho questo banchetto per te/di magie/di notti sdraiati sotto le stelle/a creare/ecc.” per concludere, come fosse gioco pirotecnico all’ultimo botto,: “ora girami dalla parte dell’anima/falle l’amore/i giorni non sono infiniti/non sprecarli” (insomma datti una mossa). Applausi sempre più convinti a questa grande della poesia.
Carlo Chionne –Virus et circensem-:
Una
bella pandemia non fu mai scritta, caro Carlo. E quale migliore occasione è
questa, per non diffondere pericolosissima cultura? Un caro saluto.
Alla superlativa Jacqueline, e per lo poesia e per la maestria con la quale commenta, un grazie per la citazione che giornalmente mi dedica, imbarazzandomi.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Ringrazio Simone Magli per il gentile e gradito
commento alla mia poesia"A prima vista".
Salvatore Cutrupi
Oggi mi ha colpito "A prima vista" di Salvatore Cutrupi:
in un crescendo incantevole di attesa e con grande semplicità ci fa scoprire la
magia di un incontro, complimenti davvero.
Un caro saluto a tutti i sitani, un abbraccio agli amici Lorenzo, Piero e
Sandra.
Con affetto
Simone Magli
14 Giugno
Poesie d'esordio
Ricordando
Versi usati come obelischi. La bellezza della vita parte da un timido bucaneve che vince sul fine inverno. Una poetica leggera e delicata. Grazie.
Marinella Butti
246
Di fosfeni e nubi
Queste labbra luminose di un fantastico Felice che come un ottimo poeta attraverso metamorfosi d’ombre e forme incita la poesia a materializzarsi. Grazie.
Felice Serino
La chiocciola
Il gusto della morale. L’apologo legato alla sinuosità poetica di Giuseppe che ci ripaga con una snellissima lettura. Grazie.
giuseppe gianpaolo casarini
1.
Ho avuto in sorte ...
Questo ampio respiro fino a toccare l’abisso. Una immensità da esplorare ma che Bruno anticipa … onde gorgheggianti a guado di un mondo fantastico. Noi seguiamo la scia di quella chiglia sognante e soprattutto inaffondabile. Grazie.
Bruno Amore
L’orizzonte appare
Un temerario _ un volare oltre le nubi nere_ un battere forsennato di ali per raggiungere la salvezza. Grazie.
Rosino Maranesi
mi manchi
Il naufragio è una distanza che separa due innamorati. Dire di una pena d’amore è come perdersi nel mare dell’inquietudine. Grazie.
Vincenzo Celli
Iconoclastia
Occhio a chi i vecchi Idoli distrugge:
sono pericolosi, molto scaltri.
Al Corso della Storia non si sfugge:
quelli vogliono metterne degli altri!
Carlo Chionne
Haiku
Una simbologia cara al Poeta che si arricchisce di vita e speranza, guardandoli, trovandoli sul proprio passo o seguendone i filari. Grazie.
Salvatore Cutrupi
L'arcolaio
L’ago di Morfeo. Una simbologia mitologica ma fortemente descrittiva in questo bellissimo poema che ci vizia con la visione di quella matassa. Grazie.
Sandra Greggio
Era rosa l'apostrofo
Cyrano de Bergerac, eroe senza gloria che canta la nobiltà dell’amore attraverso quel maledettamente bello, il cadetto Cristiano e dannatamente idiota. Ecco in versi sintetici di una prosa che vidi al Manzoni con Proietti ben 22 anni fa e che durò la meraviglia di quasi tre ore. Eroico il nostro Piero che sa bene come dire dell’uomo di cui non si premiano le belle gesta. Grandezza poetica. Plausi. Grazie.
Piero Colonna Romano
117. Un anno di Taccuino di viaggio
Questi racconti , questi diari deliziosamente raccontati e cari a Francesco, ci portano ai suoi luoghi, a quei ricordi e momenti che ancora gli colorano l’esistenza. Grazie.
Francesco Soldini
Filemone e Bauci
Un attimo di gaudio mitologico. Una effervescenza sperimentale direi ma che ci piace. Grazie.
Alessio Romanini
Un ringraziamento caloroso al nostro anfitrione Lorenzo. Il mio saluto di stima e ammirazione al Vate Piero Romano Colonna. Un buon Poetare a tutti.
14 giugno 2020
Poesie d’esordio:
Marinella Butti –Ricordando-: Un poeta vede poesia dovunque: nel biancore della neve, nel ricordare un amore lontano, nel ricamare la vita col filo dell’amore. E Marinella lo narra con i suoi poetici versi.
Poesie del giorno:
Felice Serino -246 Di fosfeni e nubi-: Scintille di luci, impressioni dalle quali può nascere poesia. Così nascono questi ispirati versi, tra luci ed ombre, dell’ottimo Felice.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –La chiocciola-: Un apologo, dunque, tradotto in versi dal nostro impagabile Giuseppe che, come tutti gli apologhi, contiene una lezione morale di grande attualità.
Bruno Amore -1. Ho avuto in sorte…-: E’ metafora quella barca/fantasia che narra di vita sognata quale avventura, bene espressa dai bei versi che dicono di desiderio di fiaba del poeta.
Rosino Maranesi –L’orizzonte appare-: L’inquietante visione di un traguardo che pare irraggiungibile per le difficoltà che vita regala. Leggo così questi ermetici versi di Rosino.
Vincenzo Celli –mi manchi-: Forti e belle immagini per dire della pena per un assenza.
Carlo Chionne –Iconoclastia-: Succede sempre, cara Carlo e tu lo insegni. Pensa a che fine a fatto l’umanissimo Olimpo… Un caro saluto.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: “Portami tu la pianta che conduce/dove sorgono bionde trasparenze/e vapora la vita quale essenza;/portami il girasole impazzito di luce.” Questi versi di Montale me li ha fatti ricordare Salvatore con questi suoi haiku che i girasoli pennellano, nella loro simbologia solare e luminosa.
Sandra Greggio –L’arcolaio-: Bellissima metafora del sonno che arriva, resa con quell’arcolaio che, a poco a poco va a formare un gomitolo. Brava Sandra, belli i versi e magistrale la metafora.
Francesco Soldini -117. Un anno di Taccuino di viaggio-: Poetica descrizione dello scrivere un diario in poesia, da dedicare ad amici e lettori. Là vi troveranno la visione della vita dell’autore, i suoi racconti di luoghi amati, la sua filosofia. Prezioso taccuino dunque, ben reso dai versi di Francesco.
Alessio Romanini –Filemone e Bauci-: Sintesi poetica di una delle più famose metamorfosi ovidiane, che del valore dell’ospitalità recita, in questi versi/racconto di Alessio.
Jacqueline Miu –ho un sesso maleducato-: Per la verità a me sembra educatissimo, ma prendo atto dell’affermazione del poeta e, trattenendo il fiato, arrivo in fondo a questa esplosione di passione verbale e ne colgo la poesia più alta (e gli insegnamenti) che c’è in numerosi versi. Uno per tutti: “sono in un nero costante/in cui ardo unica luce sfidando gli astri/perché là dentro io ho già un sole/che ha il tuo nome”. Ovviamente applausi.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
“Era Rosa l’Apostrofo” Di Piero
Colonna Romano
Ancora una bella poesia per rappresentare il dramma di Cyrano
Per l’amore di Rossana e la grande amicizia per Cristiano.
Sinceri complimenti.
Alessio Romanini
“ Ho un sesso maleducato” di
Jacqueline Miu ecco un
Altra bella poesia ricca di una grande passione
Che coinvolge i sentimenti. Bella Complimenti.
Alessio Romanini
13 Giugno
Vorrei fare il mio rinnovato Grazie
Ai mie Mentori Jac e Piero.
Grazie al vostro saggio commentare e
La vostra tecnica nel poetare, sto crescendo
Come poeta. Grazie.
Alessio Romanini
Poesie d'esordio
I giardini di Edimburgo
I ricordi per Giorgio sono un canto di gioia almeno in questo poema dove i versi sono davvero belli e coinvolgenti. Bravo. Grazie.
Giorgio Alessandro Bonnin
Si riparte da uno
Vecchio e nuovo nella bella riflessione di Armando. Lui sa bene cosa lasciarsi dietro nonostante la pena e quanto sia meravigliosa la speranza dell’ignoto. Noi lo leggiamo e ci regaliamo questi fiori … Grazie.
Armando Santoro
Un trillo poetico al computer
Enrico gioca coi pensieri. Anche un PC diventa pretesto per un poema e la sua bravura ci fa riflettere. Grazie.
enrico tartagni
245
Di luce l'abbaglio
Un Lazzaro Poeta. Una rinascita e un vivere col cordone ombelicale attaccato a un credo. Sintetico ma coinvolgente. Bravo Felice. Grazie.
Felice Serino
La notte
Una corsa nei pensieri finché l’alba non sopraggiunga. Un detergersi dai pesi quotidiani poi lasciarsi andare come in una danza tra uomo e il ciclo naturale del sole e della notte. Grazie.
Silvano Notari
Navigo nel vetro dell'alba,
Una solitudine crepuscolare che ode dalle nebbie poetiche voci lontane, quasi aliene. Forse il mondo che ci circonda conduce in Terre ancora sconosciute che il poeta non indaga poiché coglie il pericolo del tormento dietro quel grigiore poco invitante … Grazie.
Carlo Tella
Al Castellaccio
Stellare, caparbia, colta ma raffinata poesia. Grazie.
tu che per me ne vali almeno sei ,
il Mondo intero, con te, non cambierei …
Carlo Chionne
Haiku
volatilità dell’esistenza
la scoperta dietro l’ignoto
speranza anche in una fievole luce
Grazie.
Salvatore Cutrupi
Qui ed ora
Le tane nuove vite di Sandra. Mi riferisco alle vite poetiche che le partono dal cuore. Lei vive mille avventure, cambia pelle per una ancora più lucente. veste sempre speranza la sua poesia. Grazie.
… che tu sola vedi con gli occhi del cuore.
Sandra Greggio
116. Soprattutto
Ode alla vita. Colori che cambiano col tempo ma sempre nuovi _ come Sandra lui si rinnova, crea la sua nuova forma poetica o meglio. toglie le vecchie vesti per una muta colorata. Grazie.
Francesco Soldini
Piano Sonata No 14 (Beethoven)
Alessio è come l'incompiuta di Schubert che al minuto 4:36 ha un suo apice poetico. Cosa cerca Alessio? Credo quello che manca a tutti i poeti_un definire di ciò che si è e si sente. Vogliamo dare forma alle chimere e Alessio nella sua malinconia ne nasconde tante, tutte da scoprire. Grazie.
Alessio Romanini
Un sincero ringraziamento al buon Mecenate e mentore Lorenzo. Un saluto di
ammirazione all'amico e collega, il Vate Piero Romano Colonna. Buon Poetare a
tutti.
Jacqueline
13 giugno 2020
Poesie d’esordio:
Giorgio Alessandro Bonnin –I giardini di Edimburgo-: Romantica immagine intessuta di storia e bellezza, nata da un sogno narrato con bella maestria coinvolgente. Complimenti.
Poesie del giorno:
Enrico Tartagni –Un trillo poetico al computer-: Un poetico pensiero ed il suo percorso dalla mente allo schermo di un picì, attraverso una tastiera che meno romantica di quanto è non potrebbe essere, in questa poetica riflessione del nostro Enrico.
Felice Serino -245 Di luce l’abbaglio-: La sensazione d’essere stato toccato dalla grazia, narrata con questi versi densi di fede e di riconoscenza. La grazia, quindi, strumento di redenzione.
Silvano Notari –La notte-: Un ciclo perenne che vede l’alternarsi di giorno e notte, con le loro caratteristiche prevalenti. Nascita e morte e poi rinascita e poi morte, in un interminabile corsa nel tempo che diviene rappresentazione metaforica del vivere, nei bei versi descrittivi di Silvano.
Carlo Tella –Navigo nel vetro dell’alba-: Versi che descrivono, con significative e belle immagini, un esistenziale malinconia nel vivere.
Jacqueline Miu –Il gioco degli oceani-: Iperbolica descrizione d’un dare ed avere sensuale amore. Fiume in piena, oscurare la luce della luna illuminando, corpi mutati da immanenti a trascendenti. Sudore che evapora e torna in pioggia sudore. Magistrale narrazione, frutto di fantasia? Comunque sia, applausi.
Carlo Chionne –Al Castellaccio-: Un’ode, densa d’amore e di malinconia, al Castellaccio (per chi non lo sapesse, luogo posto su di una collina ai margini di Livorno, meta delle serate del nostro Carlo e dei suoi numerosissimi estimatori, che della sua presenza godono arte e cultura).
Per chi volesse vivere l’atmosfera di quel luogo e conoscere meglio ed apprezzare cultura ed arte di questo nostro grande amico, suggerisco di cercarli in you tube, digitando Carlo Chionne. Sarà godimento per lo spirito.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Concentrato di poesia in queste tre pennellate che regalano immagini dolcissime e coinvolgenti. Complimenti, Salvatore.
Sandra Greggio –Qui ed ora-: Una nuova vita, dunque, dove non ci sarà posto per i ricordi. Vita da vivere in totale libertà, priva di condizionamenti. Sono versi che, con bella maestria, dicono di un bisogno di rinnovamento, guidato dal cuore, del poeta.
Francesco Soldini -116. Soprattutto-: Questi versi di Francesco sembrano completare quelli di Sandra. Anche qui c’è il bisogno di cambiare, contrastando le avversità della vita, in un rinascere nel bello, nell’amore e nella poesia.
Alessio Romanini –Piano sonata no 14 (Beethoven)-: Narrano i forti versi di Alessio la sparizione di quel assoluto capolavoro che è la 14ma sonata di Beethoven, a causa del male generato da questo mondo. Un mondo che, mi pare questo affermi il poeta, non merita soavità musicali di talmente alta qualità (pura immensa poesia in musica) da non parere appartenervi. Forse è un iperbole, ma chi non ha mai sognato, ascoltando quella geniale sequenza di note che in alto trasportano il sentimento e che dall’alto traggono ispirazione?
Un grazie di cuore a Jacqueline e ad Alessio per l’attenzione ed i graditi commenti alla mia “Taccuino di Talamanca”.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primi al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Grazie ancora Jac
Le tue parole e le tue poesie ricche di qualità
Verbale e di cultura, spessore che aiuta il mio poetare.
E nelle tue molte citazioni di poeti stranieri
Mi hanno incuriosito e ho cominciato a leggere molti
Di loro che conoscevo poco o non conoscevo.
Grazie.
Alessio
Ringrazio Piero Colonna Romano per i suoi preziosi
commenti alle mie poesie.
Salvatore Cutrupi
12 Giugno
In cerca d’amore
Malinconia primaverile per rinfrescare i sentimenti intimi. Grazie.
Francesca Bergonzini
Piegato
Combattuto tra una esistenza che si disgrega a causa dell'alienazione e lo sforzo di sorridere davanti a una natura coraggiosa_quel gelsomino rigoglioso incita l'attore a sperare nonostante la stanchezza e gli scenari in cui si vive che non sono del tutto poetici. Grazie.
Mario Menin
Libera/mente
L’inesistenza è indolore, una scappatoia forse il non progresso guida il poeta a resistere all’esplorazione verso la negazione del tutto per una pace che considera _ progresso. Questo tipo di “liberazione” dalle faide della coscienza è il motivo della sua riflessione o è solo una sfida con se stesso nella speranza di vedere aggiunto un bene che equilibri il tutto persino il motivo dell'esistenza stessa. Grazie.
Claudio Badalotti
"Luci della notte"
Una luce sulla solitudine quel brillare lontano. Cristiano chiude il suo tormento in un pugno di astri e nel loro valore. La luce incoraggia e toglie il peso del tormento che l'anima solitaria sente nel proprio io. Bella. Grazie.
Cristiano Berni
244
Vertigine di specchi
Poema diverso, difficile, unghiuto ma soprattutto sfaccettato. Una composizione di specchi e riflessioni con una speranza, l'angelo alle spalle. Suona un campanello nella mente di Felice e lui apre la porta alle domande. Grazie.
Felice Serino
Di me parlando
Una caducità davanti al forziere dell’età e poi lo splendore di un poema la cui gloria è nella sua semplice umanità. Non hanno bisogno di vestiti i sogni, lo scrissi tempo addietro ed ecco tra spezzoni di io queste partecipazioni d’Oltre che trovano Giuseppe come un capitano al timone di una galera, lui ha esperienza di molte rotte ma è consapevole che c'è un ovunque in qualsiasi fuori rotta e noi aspettiamo che lui sbagli e trovi Le Colonne di Ercole. Grazie.
giuseppe gianpaolo casarini
Mondo cane
Un mondo grave e greve. Un poema che si accosta al diario di una riflessione emotiva ma ci sono versi, nel leggerlo che dicono “Meraviglia!”. Plausi. Grazie.
e tutto è fantasia.
Bruno Amore
Calme Ondate
Whitmaniana ma con mediterranei, suggestivi, fotogrammi come quelle ginestre, il gracidio di rane. Una evocazione fanciullesca di ricerca di un io più puro probabilmente. I sensi diventano prioritari e la melodia che vuole comporre il poeta, ha una sua annunciazione fiabesca con chimere bonarie. Grazie.
Alessio Romanini
Taccuino di Talamanca
Malinconico e curioso questo genio della letteratura. Meritevole di aperture mentali estrose e infinite. Non esistono chiusure ma troviamo solo versi che idratano la mente. Orgasmici bisogni di avere e di dare amore e infine una acuta riflessione del sé. Un pensiero che l'uomo esprime solo dopo aver consumato o evaso l’anima dal suo bisogno. Nulla ci tormenta quanto quelle buffe inquietudini che vestono la scelleratezza umana ma dall'altra parte solleticano il genio. Idem come sempre. Plausi. Grazie Piero.
Piero Colonna Romano
Fate un bel respiro…uno, due tre….
Caramelle e ondate di estate zuccherina. Una Laura pimpante e allegra che ci rallegra la lettura. Grazie.
laura toffoli
Giugno
Esile esistenza in questa riflessione coraggiosa della nostra poetessa. Lei però ha un’anima così forte da accedere a quelle visioni fanciulline dove la bimba acerba oggi guarda alla donna e questo scambio di pensieri è un battesimo poetica. Molto piacevole. Grazie.
Tiziana Cocolo
Anch’io …
La paternità di questo poema è del Divino ma Carlo non spodesta il primo, bensì si prende le vesti e a intuito, forgia questo poema con complementare piacere e forza. UN canto dentro un canto che dire questa è Poesia! Noi applaudiamo. Grazie.
Carlo Chionne
E' tutto pronto
Splendida poesia. Salvatore non ti smentisci mai. La partenza è un vibrare, un twister costruito a perfezione. Nulla al caso. Nulla all’abbandono. Bravissimo. Grazie.
Salvatore Cutrupi
Era autunno
Un autunno romantico che Antonio recita in full immersion. Una bellezza di colori e odori che noi sentiamo e ci piace. Grazie.
Antonio Scalas
La giusta direzione
Io prendo la chiusa, magnifica, propositiva, ottimista perché è così la poetessa che noi ben conosciamo. Nel suo ego è tutto un alzare anche nelle cadute è un ricominciare e noi siamo d'accordo con lei. Una fonte di ispirazione … Grazie.
la vittoria
sulle mie paure.
Sandra Greggio
115. Primo temporale estivo
Dopo il primo temporale
bellezza dell'esistenza.
Una composizione piacevole con immagini del dopo temporale. Colori, odori, natura, tutto sposa la bellezza della vita e dell’osservazione. Francesco si immedesima, si colora e diventa quello spiraglio di colore dopo il borbottio del nuvolo. I suoi pensieri ci trasportano. Grazie.
Francesco Soldini
Ringrazio il nostro Magister Lorenzo per la sua calda ospitalità. UN saluto
di stima profonda al Vate Piero Romano Colonna. Buon Poetare a tutti.
Jacqueline
“Taccuino di Talamanca” di Piero Colonna Romano
Ancora una volta ci dona del suo bel poetare un altro personaggio
Di una cultura straordinaria. Grazie Piero per impreziosire oltre con
I commenti, anche con le tue meravigliose poesie ricche di piacevole cultura.
Alessio Romanini
12 giugno 2020
Poesie d’esordio:
Francesca Bergonzini -In cerca d’amore-: Una dolcissima dichiarazione d’amore velata da grande malinconia, in questi intensi e bei versi di Francesca.
Poesie del giorno:
Mario Menin –Piegato-: L’espressione di una profonda pena esistenziale, data dalle avversità che la vita regala e che avviliscono il sentire, quando , unico conforto viene dal dolce profumo del gelsomino, narrata dai versi di Mario.
Claudio Badalotti –Libera/mente-: Il più famoso mito di Platone (quello che ne “La Repubblica” possiamo leggere) che insegna della libertà che può derivare dalla cultura non negata e dell’abbagliamento che la sua scoperta regala all’uomo, in questi versi che il colto Claudio narra, riprendendo, con bella maestria, le suggestive immagini di questo superlativo dialogo socratico. Complimenti.
Cristiano Berni –“Luci della notte”-: Le suggestioni che possono regalare le luci notturne, con la loro magia, possono far sorgere malinconie e riflessioni sull’essere, e Cristiano ne sviluppa, con bel poetare, il tema.
Felice Serino -244 Vertigine di specchi-: L’antico chiedersi cosa mai sia la vita trova fideistica risposta in questi versi di Felice che non esclude il dubbio (quelle immagini scomposte in frammenti di specchi) e chiude la poesia, rassegnatamente, sottolineando l’ineluttabilità.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Di me parlando-: Poetica sintesi di un vivere che, passato in grossa misura ad indagare professionalmente sulla natura effimera dei metalli, approda all’esame di un sentimentale sentire e ricordare volti amati, narrandoli col suo intenso e bel poetare.
Bruno Amore –Mondo cane-: Un mondo dove pare l’uomo non abbia possibilità di modificare lo stato assunto alla nascita (e Leopardi risuona) dove le ingiustizie sono la regola e le pene, fino all’estrema, sono riservate a chi si ribella, è narrato con profondo sentire, da questi versi dall’intenso tono di Bruno che ci regala una chiusa densa di poetiche considerazioni sul suo vivere (che poi è quello di noi tutti) e ci dona un indimenticabile “Bastò quel filo di ragno che mi lega alla luna” che ci rammenta quanto effimeri, ma consolatori, possano essere i sogni.
Alessio Romanini –Calme ondate-: Deve amare molto le sinestesie il nostro Alessio e ne abusa a piene mani (mani che odono, ciglio che cerca… un gracidare e poi guarda…un profumo) quindi, dopo avere appagato questa sua esigenza ecco che ci regala lievi e dolcissime immagini, che paiono ispirate da una fresca primavera, intrise di spleen.
Jacqueline Miu –when the wind comes back to hunt us beyond the surface-: Leggo e rileggo e godo del poetico che Jac ci regala, narrando del suo sentire. E volo con lei su tetti infuocati e mi lascio trascinare dal vento. E sono sensazioni che nascono, immedesimandomi in quel che leggo e rileggo. Che poi è esattamente lo scopo principe della poesia: coinvolgere. Scopo che la nostra amica sa raggiungere alla perfezione.
Laura Toffoli –Fate un bel respiro…uno, due tre…Con occhi chiusi chiusi…Ecco a voi …l’Estate-: La magia dell’estate con le sue luci, i suoi colori, i suoi calori, narrate, come fosse fiaba, da un ispirata Laura che ci regala, sin dal titolo, sprazzi di gioia col suo delizioso poetare. Brava Laura!
Tiziana Cocolo –Giugno-: Un guardarsi ed un ricordare, resi con alta poesia da un ispirata Tiziana che chiude questo pregevole componimento con un malinconico, dolcissimo ricordo (da convinti commossi applausi) di chi “mi ha voluta/ed ora dipinge/di nuvole accese/il sapore del vento.” Sinceri auguri, Tiziana.
Carlo Chionne –Anch’io…-: Uno dei più colti conoscitori della Divina Commedia spesso non può che usarne il racconto per adattarlo al suo essere, al suo sentire, condendolo con la sua ironia. Complimenti vivissimi caro Carlo.
Salvatore Cutrupi –E’ tutto pronto-: Semplicemente delizioso è questo ritmato saluto ai vicini per una partenza che, certamente, avrà ritorno. Magistrale affabulatore è il nostro Salvatore e leggere i suoi intensi e puliti versi è sempre un piacere. Complimenti.
Antonio Scalas –Era autunno-: Ben descritta l’atmosfera di una serata autunnale, passata in dolcissima compagni pare, da questi belli e descrittivi versi di un ispirato Antonio.
Sandra Greggio –La giusta direzione-: La ricerca della propria strada, narrata con grande ispirazione dalla bravissima Sandra che ci regala, poesia nella poesia, una deliziosa chiusa di questo ottimo componimento.
Francesco Soldini -115. Primo temporale estivo-: Si respira pace in questi descrittivi versi dell’ottimo Francesco, la pace che può donare una giornata rilassante, chiusa da una calma, meditativa fumata di pipa.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Auguri a Tonino per la nipotina!
Alessio Romanini
10-11 Giugno
Jac, grazie per le tue belle parole e per
Il paragone con Beethoven, che amo particolarmente.
Grazie per la qualità dei commenti che ogni giorno con impegno fai.
Ciao.
Alessio Romanini
Seguo tutti con affetto, un plauso a Lorenzo per il suo
significativo racconto. Grazie di cuore a Piero e Jac per gli auguri. Un
saluto a tutti. Buona poesia.
Tonino Pisano
Poesie d'esordio
Tramonto d'oro
Un tramonto sul mare delle immersioni_un attimo di vera serenità con amici e poi la gioia del ritorno … da qualche parte il canto delle sirene che il poeta vuole udire perché ama troppo quelle acque. Grazie.
Puccio Bellasio
Il sogno.
L’esaltazione utopica di ciò che vorremmo portare con noi alla realtà _ il nostro bravissimo Bruno cerca un passaggio tra i due mondi e come lui anche noi vorremmo trovarlo. Grazie.
Bruno Amore
Pensavo d'esser solo (Tuono)
Una drammatica visione del sentire umano e poetico del grande poeta. Un dolore che accompagna come un pugnale di temporali. Grazie.
enrico tartagni
Percorrerò
Belle queste orbite_questo volere sfidare i confini dell’immaginario. Bello potere usare i versi per farlo. Grazie.
Mario Menin
Un ardore
Una sfida di vita e una vita per sfidare col cuore colmo di esperienze. Un input che arriva da un fuoco che si tramuta in emozioni intense e in visioni carismatiche. Un bel poetare. Grazie.
Giuseppe Stracuzzi
Credevo
Una meditazione poetica e una mediazione tra il forte dolore e il silenzio. Le angosce si superano ma ci sono certe sgradevoli peripezie di vita (parole o fatti) che non si possono cancellare. Una angoscia trova nei versi della poetessa la propria ugola. Grazie.
Antonella Frison
La fine delle stelle
Visionario equilibrista che si nega con la disfatta lunga delle stelle le future rinascite. Una occhiata da dietro la finestra dell’io e quella troppo matura coscienza che risponde prima della speranza “noi siamo piccoli”. Grazie.
Romano
Scavando tra i ricordi
Al riparo dei ricordi _ il possesso della virtù di narrare memoria. La complessità della vita copre esperienze che come tesori si possono ritrovare usando i versi. Grazie.
Armando Santoro
243
Cul-de-sac (2)
Una diperata caccia alla ragione o meglio una ricerca della ragione sull’impulso di una salvezza che non arriva. Il male non è tormento ma un mezzo per coprire vita disperate e Felice sa bene come cementare tra loro i versi per dare quel torci cuore _ ed è una tremenda poesia se la si rilegge. Grazie.
Felice Serino
114. Casa
Momenti di calore e felicità _ i ricordi del vissuto. Francesco ci convince come un abbraccio o una coperta calda. Grazie.
Francesco Soldini
Ventinove Maggio
Scritta per caso o no, questa poesia è una beethoveniana Pastorale. Belle le sensazioni che arrivano dal canto dell’usignolo e pare ci sia della metafisica … sperimentazione che include non artefici passionali ma solo garbata osservazione non “inzozzata” dalla malinconia. Bravo. Grazie.
Alessio Romanini
Racconti e testi vari
Sono sempre stato previdente
La sorte della cicala con tanto di “badante” _ sorridere, riflettere e naturalmente ispirarsi. Cercasi bara matura e confortevole per lungo viaggio con convoglio senza locomotiva ma abbastanza spazio nelle cuccette!” Favolosa. Grazie.
Lorenzo De Ninis
Auguri al nostro amico Tonino, diventato nonno di una bellissima nipotina!
UN ringraziamento al Magister Lorenzo per l'ospitalità. Un saluto di stima al nostro Vate Piero Romano Colonna. Buon Poetare a tutti.
“Sono sempre stato previdente” di Lorenzo de Ninis, il
nostro grande
Lorenzo che ospita i poeti sitani, da quello che credo, ha scritto il suo
primo
Racconto e devo dire molto ben scritto e curato.
Come lo capito io ha pure doppia morale che ruota intorno ai personaggi.
La chiusa poi è sorprendente…inaspettata! Veri Complimenti.
Alessio Romanini
Grazie all’amico Piero per il gentile commento
Ed apprezzamento, non sapevo fosse la data di nascita di Dante,
solo che quel giorno a Viareggio pioveva questa pioggerellina
e l’usignolo cantava…la poesia è nata da sola.
Grazie.
Alessio Romanini
10 e 11 giugno 2020
Poesie d’esordio:
Puccio Bellasio –Tramonto d’oro-: La descrizione della magia che può esserci nell’immersione in un mare al tramonto, ben resa dagli ispirati versi di Puccio.
Poesie del giorno:
Bruno Amore –Il sogno-: Trasformare il sogno in realtà e vivere la realtà come fosse sogno, questo il tema che Bruno, con questi ispirati versi, svolge, narrando un desiderio comune a molti (soprattutto ai poeti).
Enrico Tartagni –Pensavo d’essere solo (Tuono)-: Pessimistica analisi del vivere, resa con limpide immagini metaforiche (nubi nere, tuoni, temporali) che genera esistenziale angoscia, in questi versi dall’intenso tono di Enrico.
Mario Menin –Percorrerò-: Il desiderio, forse il bisogno, di guardare al cielo ed in quello volare, bene rappresentato da questi bei versi di Mario.
Giuseppe Stracuzzi –Un ardore-: Il desiderio d’evadere da questa vita che opprime, narrato con evocativi, ermetici versi, densi di poetiche immagini che lo comunicano. Così leggiamo di un forzare finestre, alla ricerca di una consolante luna e leggiamo di sogni da regalare e del desiderio di vele al vento. E’ la sconfitta di un anima (e della coscienza) quella che, in conclusione, fa guardare, impotenti, alla pena del vivere di un barbone. E così, anche in questa occasione, il nostro Giuseppe ci offre poesia di grande spessore culturale. Complimenti.
Antonella Frison –Credevo-: Le illusioni pare non siano date soltanto dalla natura, anzi, mentre quella ha ritmi noti e ripetitivi, quelle che vengono da “melliflue parole” sono ben più amare, per la falsità che contengono. Questo narrano i versi, dal meditativo tono, di una delusa Antonella.
Romano –La fine delle stelle-: L’effimera bellezza dell’uomo paragonata alla durata della vita delle stelle, in questa malinconica riflessione, resa dai versi di un indifferente Romano.
Felice Serino -243 Cul-de-sac (2)-: Il dramma che vive un drogato, per la sua astinenza e la pena che dona a chi non può consolarlo né curarlo, rese con forte intensità da questi versi di un Felice, capace di evidenziare, con la grande maestria di adeguate immagini, il sentire dei personaggi, entrambi operanti, disperatamente, in strada senza uscita.
Francesco Soldini -114. Casa-: Il dolcissimo ricordo della casa in cui si è vissuti da giovani, reso con versi ricchi di sentimento del nostro Francesco.
Alessio Romanini –Ventinove Maggio-: Non so se quella data abbia un particolare significato per Alessio (per esempio dovrebbe essere il giorno della nascita di Dante) ma sembra che lo ispiri per questa ode alla pioggerellina il cui suono si mescola, copre o fa da sottofondo musicale, al canto di un usignolo. E questo fondersi di suoni è narrato con ispirate, belle immagini che paiono pennellate ad acquerello.
Jacqueline Miu –Valerica-: Splendido augurio indirizzato ad un personaggio, cui il poeta sembra essere legato d’antica amicizia, in questi versi, ricchi di alta poesia e dalla forte intensità emotiva, della nostra superlativa Jac, bravissima, come sempre.
Un grazie di cuore a Jacqueline e ad Alessio per il gradito commento alla mia “Bernardo e Eleonora” ed al nostro Tonino vivissimi auguri, da girare alla sua nuova nipotina, per una vita serena e piena d’amore.
A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Sono sempre stato previdente
Fantastica la brillante ironia di questo nuovo scrittore veramente
bravo!!! Questo suo scrivere semplice e scorrevole incanta davvero! Si arriva
alla fine del racconto con un sorriso memore di tristezza, ove l’ironia calza
perfettamente la realtà. Un grande insegnamento tra le righe, il nostro anziano
protagonista Vittorio Emanuele la sa lunga e ci induce a riflettere e a
meditare. Complimenti!
Tiziana Cocolo
Voglio ringraziare di cuore Jacqueline Miu e Piero Colonna
Romano per i loro commenti ai miei lavori.
Sempre molto gentili.
Li prego anche di sentirsi liberi di fare osservazioni e commenti. Ogni critica
è ben accetta e fa bene alla crescita.
Carolina Lari
“ Attacco di Panico” dell’amica Carolina
Complimenti per il tuo bel poetare.
Ciao a presto.
Alessio Romanini
Grazie ancora a Jac e Piero,
per l’interpretazione e i commenti mai scontati
fatti con professionale passione.
Grazie.
Alessio Romanini.
9 Giugno
9 giugno 2020
Poesie d’esordio:
Rossella Maria Luisa Bartolucci –Luci-: Le difficoltà che si possono trovare nella vita, le delusioni, i sogni irrealizzati, trovano conforto e composizione nella fede nel divino. Questo il tema che Rossella svolge con i suoi delicati versi, dal fideistico tono, in questa interessante poesia.
Poesie del giorno:
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Quel tiglio in fiore-: Una super romantica similitudine tra tiglio e l’amore che si può donare. Entrambi profumano dolcemente, entrambi piangono lacrime. E Giuseppe narra questa sua poetica intuizione col suo bello stile fatto di suggestivi iperbati.
Bruno Amore –M’accendo un’altra sigaretta-: Altra similitudine: questa volta tra sigaretta ed amori. C’è un sottile umorismo in questo racconto del bravissimo, ironico Bruno che prima o poi smetterà di fumare (oh Zeno, Zeno!) ma mai, nonostante qualche lacrime, d’amare.
Carolina Lari –Attacco di panico-: Ed anche questa lirica di Carolina si dipana su di una poetica similitudine: vita e vascello, in questi bei versi, hanno simile destino. Entrambi navigano mari affascinanti, entrambi soggetti a naufragi (metafora limpida di pene, di vittorie e sconfitte che si possono incontrare nel navigare la vita o il mare) e ad approdi voluti o sbagliati. Ma questi versi hanno anche una lezione di vita che Carolina ci regala con i quattro versi di chiusura di questa lunga, interessante composizione. Brava questa nostra nuova amica!
Enrico Tartagni –A’hò-: WOW! Splendido salto in quello che c’era prima che la Mayflower scaricasse i cosiddetti “padri” pellegrini che provvidero a cancellare la civiltà che vi trovarono, per sostituirla con l’inciviltà europea. E’ bravissimo Enrico a disegnare quella natura e quel guardare ad una divinità (pagana?) da parte di quel saggio popolo, cancellato dagli egoismi dell’uomo bianco. Complimenti.
(una mia riflessione: più o meno contemporaneamente, qualche parallelo più a sud, i civilissimi e cattolicissimi spagnoli cancellavano le civiltà Maya, Atzeca, Incas ecc.. Poco dopo cominciò il commercio di schiavi africani, sempre da parte di illuminati, civilissimi europei. Ed oggi c’è un Trump che taccia di codardia quelli che si inginocchiano per chiedere perdono degli assassini odierni di bianchi, nei confronti di uomini di colore, e che, in definitiva, null’altro sono che la prosecuzione –simbolica?- di quella storia d’occupazione. Homo homini lupus? Mi sa proprio di sì).
Felice Serino -242 Vaghezze di luna-: Un concentrato d’alta poesia, resa con suggestive, bellissime immagini ridondanti romanticismo. Complimenti.
Jacqueline Miu –St. Ermin’s-: Dolcissima nostalgia per un amore legato a luoghi che, per quello, nella memoria d’amore profumano. Oggi leggiamo una dolcissima Jac, che narra dei suoi ricordi, del suo amore e della sua promessa di non mancare a lungo all’oggetto del suo sentire.
Cara Jacqueline ti ringrazio per le frasi che mi dedichi (sperando di meritarle almeno in parte) ma sappi che non è l’UNESCO che potrà salvarmi. Piuttosto affiderei il mio datato poetare al WWF, ché, come un panda, è roba in rapida estinzione nel panorama della poesia (?) d’oggi. Con la stima di sempre, un caro saluto.
Francesco Soldini -113. Come il lago-: Luminoso schizzo di una giornata di sole su di un lago pieno di vita, reso alla perfezione dai versi di un attento Francesco.
Alessio Romanini –Chioccolare Nero Arancio-: Poesia costruita per intero (ed ispirata probabilmente) sul verbo “chioccolare” che è, per semplificare, il fischio del merlo, la sua voce, talvolta cambiata in melopea (cioè contrappunto musicale). C’è nelle parole che Alessio adopera un sorta di piacevole musicalità e nella poesia non manca, secondo suo stile, un clamoroso ossimoro (gaudio lacrimoso?!!!).
Sandra Greggio –Miele-: La mutazione della passione in tenerezza, qui narrata con ottimo poetare da una Sandra della quale dobbiamo, con grande piacere, registrare una sempre più elevata maturazione poetica. Complimenti vivissimi.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Poesie d'esordio
Luci
Una miopia poetica poi il viaggio verso lidi scuri …. le stelle non sono il traguardo ma lì sempre nell'attenzione degli occhi semichiusi. Il volto dell’Oltre è per i sensi _ un Eden che ripaga la fatica di stare al timone della propria vita. Grazie.
Rossella Maria Luisa Bartolucci
Qual tiglio in fiore
Il tiglio è un albero generoso. Si alza in rami per più di venti metri se il suolo lo consente e i suoi fiori se messi al sole a essiccare diventano tisane profumate- Il profumo è nettare, dolce quanto basta per risollevare lo spirito e per placare angosce. La metafora della dolcezza ben si sposa alla generosità tra innamorati, le loro effusioni, le loro lacrime vischiose come quel miele che viene giù dalla fronda dei tigli. Grazie.
giuseppe gianpaolo casarini
M'accendo un'altra sigaretta
Perdo un sogno ogni tanto
N'accendo un altro e m'avvio
nuova la stella nuovo il firmamento
Bruno è un portatore sano di sogni perduti_lo dichiara e guarisce nell’ozio della sua sigaretta che lo porta alla pura contemplazione. Il tempo non ha un valore assoluto, l’incanto sì ed è un cercare di mitigare la propria debolezza umana in un modo fragile ma potente_lui perde sogni, sì ma se lo può permettere perché nel poema successivo, lo ritroveremo a costruirne degli altri. La caducità non lo ferisce … la fragilità nemmeno … quella nuova stella come una spina nel fianco ecco lo risolleva ed è tempo già per un'altra sigaretta. Grazie.
Bruno Amore
Attacco di panico
Questa superba vita con le sue sfuriate e le sue condizioni. Zattera poi veliero … caduta e gloria dell’esistenza. Tutto un corso, una battaglia che la poetessa non smette mai di affrontare … tornando ad acque calme veliero. Grazie.
Carolina Lari
A'hò
Gli indigeni americani hanno sempre creduto negli spiriti. I loro caduti non svanivano ma si reincarnano in animali sacri alla tribù. Loro rispettavano la propria terra e ne cantavano la gloria. I loro rituali parlano di purificazione e di amore per le acque, per il vento e per ogni singola vita. Nei bei versi di Enrico vi è una storia intera o quasi. Grazie.
enrico tartagni
Un nido per la luna
Bello questo nido di Luna. Questa timidezza che si lascia col suo tramonto. Belle le metafore. Grazie.
Armando Santoro
242
Vaghezze di luna
Questa alba cadmio è meravigliosa. Bravo Felice. Un piccolo poema come un diadema. Grazie.
Felice Serino
113. Come il lago
Un lago pieno di vita, vele e uomini sotto il sole a concedersi pace come in un momento di festa. Un lago fertile per la vita umana e quel temporale che quasi, quasi arriva … che importa, ci sarà un rifugio al porto poi tutti nuovamente a veleggiare coi grandi versi di Francesco. Grazie
Francesco Soldini
Chioccolare Nero Arancio
consola nostalgia
Il titolo è mirabile. Mi confondono un pochino le riflessioni ma sono annotazioni che arrivano dalla sensibilità poetica spesso arpionata da quella punta di malinconia. Plausi per il titolo. Grazie.
Alessio Romanini
Miele
L'altro amore _ forte quanto il primo ma diverso per dolcezza ed empatia. Sandra non li confonde ma li unisce questi due amori. Passione poi tenerezza sono gradini verso un fortunato Eden Poetico che la poetessa descrive in quasi tutte le sue poesie. Grazie.
Sandra Greggio
Bernardo ed Eleonora
Ah Piero! Ci sono mai stati ostacoli al tuo narrare in versi? Io non credo. Non è per come si consuma la tragedia che il poema progredisce né per i suoi particolari personaggi ma per il raffinato sentire di alcune pause usate come pretesto o meglio sostituzione di fotogrammi. Poemetto per goderecci ma senza santi e senza peccatori forse è tra i più umani … la virtute nell’amore senza complesso e cedere all'inganno della dolcezza non sarà mica peccato? Plausi dovuti. Grazie.
Piero Colonna Romano
Colgo il momento per salutare il nostro eroico Magister Lorenzo . A Piero Romano Colonna la nostra ammirazione e stima per la cura di questo Tempio Azzurro che non dovrà mai essere privo di tale Titano. Un buon Poetare a tutti.
“ Bernardo ed Eleonora” di Piero Colonna Romano
Quando la cultura del grande poeta si sposa ad una tecnica
Pulita a rappresentare un fatto storico in ottimi versi.
Grazie Piero.
Alessio Romanini.
Un grande favoloso grazie a Piero Colonna per i consigli
E i suggerimenti che tanto apprezzo e che tanto mi aiutano
E mi hanno aiutato in questo anno immerso nell’azzurro.
Alessio Romanini
Grazie anche a Jac, ottima interprete e a Lorenzo per l’ospitalità.
Alessio Romanini.
Grazie Piero e Jac, per i commenti del 7 e 8. Chiedo scusa
anticipatamente a voi due e ai Sitani, nonché, per prima a Lorenzo, se in
questo periodo sarò poco partecipe. Motivo prossima nascita della nipotina.
Cercherò di seguirvi con affetto. Buona vita a tutti.
Tonino Pisano
8 Giugno
Poesie d'esordio
Una mattina senza te
E mi dimentico anche di te,
di te che mi indebolisci l'anima …
Un'anima triste che compone questo ricordo e la mancanza che lo spinge a indulgere in romanticismo. Grazie.
Andrea Battista
241
Dove l'angelo
Felice e la sua superba composizione. Il senso elevato della parola … la percezione del sé … la piuma angelica in tota potenza. Plausi. Grazie.
Felice Serino
E fu felice il bimbo
Campestre e con un buon boccone d’aria giuliva. Per un intenditore amante delle proprie terre e tradizioni. Grazie.
giuseppe gianpaolo casarini
a Lisa
Una catena _ un simbolo d'amore che unisce le anime e Armando riflette sul tempo che non spezza questo matrimonio, questa promessa. Grazie.
Armando Bettozzi
O Mia Patria!
Si ripete ma senza logorio il suo Grande amore di Patria. Tonino non ha mai avuto mezze misure – noi capiamo il perché. L'amore di patria è la forza nutrimento di questo scrittore che non vuole lasciare alla misericordia i mali che affliggono il suo paese così tanto contaminato da incapaci e discriminazioni. Blasone per questi scrittori che non tacciono. Chi ama, lotta. Grazie.
Tonino Pisano
solo nostalgia
La rabbia del vento che passa tra i rami
geme e li frusta - li squassa - li spezza
strappa le foglie – che cadute – si rincorrano pazze
come potessero raggiungere il tempo perduto
Bruno Amore
Assenze
Un concentrato _ ma nella sintesi c'è pathos e c'è anima poetica. Grazie.
Anileda Xeka
Prima della notte
Anche le pietre
chiudono gli occhi
felici di sognare.
Una meraviglia, questi versi che ci invitano a bearci di un'esistenza con guado il sognare. Nino è un intenditore di introspezione cosmica e noi lo seguiamo pur di perderci anche fissando quelle pietre che chiudono gli occhi. Plausi. Grazie.
Nino Silenzi
112. Pioggia
Questa pioggerellina che porta alla vita gli animi già aridi da post pandemia. Una fucilata di leggerezza dell'ottimo Francesco. Grazie.
Francesco Soldini
Tacito Parlare
Intimista. ubriaco di sentore. Sensibilizzato e un pochino tormentato l’animo mare e spume di Alessio. Grazie.
Alessio Romanini
Sempre più elevata la Poetica nel Tempio Azzurro. Vedo nuovi amici accolti
dai sitani e la Poesia diventa un obelisco diamante che rifulge in questi tempi
bui di quasi mezzo medioevo. Ringrazio con umiltà per la sua generosa ospitalità
il nostro Magister Lorenzo. Saluto con ammirazione costante il Vate Piero
Colonna Romano già patrimonio UNESCO anche se la UNESCO ancora non lo sa. Buon
Poetare a tutti.
Jacqueline
8 giugno 2020
Poesie d’esordio:
Andrea Battista -Una mattina senza te-: Un risveglio denso di malinconia per un amore lontano che non può addolcirlo. Così tra un romantico ricordo e la banalità di fatti quotidiani inizia una giornata di lavoro, con il desiderio che torni presto la notte, per ripensare ad una lontana lei. Questo il poetico racconto di Andrea, reso con prosastici versi.
Poesie del giorno:
Felice Serino -241 Dove l’angelo-: Suggestive immagini per narrare di uno stato d’animo con ermetici versi che lo evocano.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –E fu felice il bimbo-: Lievi pennellate di versi, per dipingere scenari estivi pieni di tenerezza.
Tonino Pisano –O Mia Patria!-: Un canto denso di dolore per questa derelitta Italia, contesa tra bande di identica immoralità, in questi forti versi, dal patriottico tono, del nostro Tonino.
Nino Muzzi traduce Antonio Gamoneda-: Leggo gran pessimismo in questi liberi (liberissimi) versi del più grande poeta spagnolo vivente, per noi tradotti dall’infaticabile Nino. E vi leggo un richiamo ripetuto alla morte, un tremendo giudizio sul mondo nel quale viviamo, in definitiva leggo versi che sono la confessione di un esistenziale malessere, giustificato dalla storia della sua vita.
Anileda Xeka –Assenze-: Bentornata nell’azzurro, Anileda e grazie per questo magistrale concentrato di poesia. Resta con noi.
Nino Silenzi –Prima della notte-: Da applausi sono questi versi, così densi di dolce malinconia, che descrivono paesaggi e sentimenti e fanno tornare alla memoria il bellissimo “Notturno” di Alcmane. Complimenti vivissimi, caro Nino, questa è grande poesia che merita applausi.
Carlo Chionne –Ma dove vai-: Ispirato dal ritmo e dalla melodia di famose canzoni ecco il nostro Carlo che fustiga, con gran ragione, i nostri politici, il padrone del mondo Trump, certi magistrati che Ugo Betti aveva profetizzato nel suo “Corruzione al palazzo di giustizia”. Sempre più Marziale e sempre acute sono le sue osservazioni messa in rima, da questo nostro grande amico, cui ben si adatta la locuzione latina castigat ridendo mores.
Jacqueline Miu –Un giardino di bombe-: Perfetto il neologismo “bracciami” che è un perentorio invito ad abbracciare un corpo che brucia. Poetica sintesi del desiderio d’essere abbracciata, mentre il corpo brucia d’amore, insomma, nata dalla sfrenata, apprezzabilissima fantasia della nostra strepitosa Jac, nel racconto della quale oggi si intravede la Venezia di Goldoni.
Mi accingo a rileggere, dopo aver riempito i polmoni dell’aria sufficiente per la lunga apnea che mi attende. Dopo applaudirò.
Francesco Soldini -112. Pioggia-: Un serena serata, nonostante la pioggia, nata al termine del lockdown da pandemia e resa col fresco poetare dell’ottimo Francesco.
Alessio Romanini –Tacito parlare-: Alessio pare usi poetare inanellando ossimori, sinestesie, ed improbabili immagini (nell’ordine: Il titolo, poi ripetuto, il verdeggiante gracidare ed il saporito odore di abbandonati cimiteri) e chiude questa composizione con la suggestiva immagine di un mare il cui singulto copre un già sommesso parlottare. Sinceramente gradirei maggiore semplicità espressiva ma, leggendo la moderna poesia, credo potrebbe avere ragione il nostro amico al quale suggerisco partecipare a qualche concorso letterario.
A Jacqueline. Alessio e Tonino un grazie di cuore per il gradito commento alla mia “Oranitalia”.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
“ Prima della Notte” di Nino Silenzi
Una delicata meravigliosa poesia
Dai teneri versi che fanno vibrare l’anima
Nel paesaggio crepuscolare, colorato dal tramonto
Scende la quiete e tutti si addormentano sereni
Anche le impetuose montagne cullati dal profumo d’amore
Che avvolge tutto il creato. Bellissima.
Alessio Romanini
7 Giugno
7 giugno 2020
Poesie d’esordio:
Roberto Ferrieri –Ti Ho Pensato In Eterno-: La disperazione per un perduto amore narrata da versi che grondano dolore, sia per il sentimento che per la tecnica poetica usata.
Poesie del giorno:
Enrico Tartagni –Il Fiore del Male-: Sorta di similitudine tra (consapevole) nascita di un fiore e morte di un pensiero, guarda un po’, da quello causata, resa dai versi di un perplesso Enrico.
Felice Serino -240 Anamorfosi-: Interessante analisi di vita e sogno che, in questi versi del nostro Felice divengono una specie di rondò dove l’una è la deformazione dell’altro e viceversa.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Un grappolo di successive visioni (Haiku)-: Immagini varie, rese con lievi pennellate poetiche del romantico Giuseppe.
Tonino Pisano –Senso della vita-: Una riflessione sul senso della vita, conclusa con fideistica soluzione volendola giustificata e dedicata alla volontà divina. Versi nei quali risuona ombra del dubbio che per secoli (ed ancor oggi) ha alimentato polemiche nella scolastica: si può avere fede senza ragione?
Bruno Amore –L’orco-: Versi di forte intensità accusatoria, ispirati da dolorosi fatti di pedofilia che sporcano l’immagine di quel clero che chiamato a gestire ed educare a corretta morale i bimbi che gli sono affidati in ben diversa maniera li tratta. Poesia nata da profonda indignazione del poeta, indignazione che non possiamo che condividere.
Nino Muzzi traduce Paul Hoover-: Con poetare tra il surreale ed il futurista questo poeta, che Nino generosamente traduce per noi, guarda con disgusto ad un mondo che rifiuta e dal quale vorrebbe estraniarsi. (per meglio capire aggiungo che quell’argento, nel quale inserire “Erba e macerie e roba del genere”, è fortemente antibatterico)
Alessio Romanini –Rivolo-: La suggestione dello scorrere di un fiume nella viva natura ispira Alessio per questi versi, resi da simil sonetto, che bene quella suggestione rendono.
(l’ho definito simil sonetto perché l’alternanza delle rime nelle quartine non è corretta: le due quartine iniziali devono avere rime uguali ed ugualmente posizionate. Inoltre qualche endecasillabo…non lo è. Per concludere è consentito fare sperimentazione, anzi è opportuno, ma non è consentito chiamare con nomi assodati da secoli d’uso ciò che non rispetta le secolari regole.)
Sandra Greggio –Vita-: La vita come fosse un capriccioso bimbo da accudire, vezzeggiare ecc. in questi puliti versi della nostra Sandra.
Jacqueline Miu –il male è entrato in me appena ho smesso di pensarti-: Stordito da questo galoppo della fantasia, nella fantasia d’amore voluto, inventato, sognato, donato ecc. ecc. ecc. rileggo per godere ancora della narrazione di questo desiderio di sensuale contatto che innalza la temperatura, facendo sembrare tiepida la lava di un vulcano. Delle poetiche narrazione di Jac si rischia di divenire tossicodipendenti, senza sentire alcun bisogno di uscirne. Ovviamente applausi, con richiesta di bis.
Francesco Soldini -111. Semi del sorridere-: Forse sbaglio ma mi pare che il nostro Francesco senta, per questa sospensione del lockdown, una sorta di sollievo e lo renda con questi lievi e bei versi che disegnano primaverili e fresche immagini. Ok Francesco!
Ringrazio Jacqueline, Alessio e Tonino per l’attenzione e per i graditi commenti alla mia “Sincretismi”.
Poesia che, resa con versi alessandrini (doppio senario con emistichi a significato prevalentemente compiuto) purtroppo ha almeno un paio di errori. Il 4° ed il 12mo verso, presentando una tronca a chiusura del primo emistichio, in effetti non sono senari bensì settenari tronchi e si possono così modificare: “donavan stupore” (e non “stupor regalavan”) e “col rebus spiegato” (e non “risolsero il rebus”).
Tanto dovevo per rispetto alle regole metriche della poesia.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Poesie d'esordio
Ti Ho Pensato In Eterno..
Sulla scia dei romantici; avrei usato meno maiuscole poiché l’enfasi si perde un po’ ed è meritevole di ricevere la lettura di grande gradimento, motivo per cui è stato composto il poema. Ci sono motivi validi per questi caratteri giganti quanto il sentire della perdita, della Musa e persino di quell’omaggio al dio del sole e della poesia. Perduta la stella che lo faceva brillare, lo scrittore invoca i cari Dei e se nella loro sordità questo non dovesse accadere, pace, ci sarà un Fato benevolo che lo accompagnerà da Lei, la sua amata. Una grande passione che nemmeno il tempo e le distanze separano. Grazie.
Roberto Ferrieri
Il Fiore del Male
Mai satura l’aria del senso del perduto. E’ un sentimento che si compiace nascerci dentro e se ne sta lì in attesa di vociferare ma come una fiammella muta ed ecco il disagio che poi disagio non è. Un poema che poema non è ma una ricerca che si nutre di versi poiché la scoperta non è solo dei marinai ma anche dei sognatori. Grazie.
enrico tartagni
240
Anamorfosi
Pochi attimi reale_poche fermate felici ma molte moltissime chimere per quei sogni che restano da sognare o risognati. C’è sempre il piano B. Versi di alto livello e noi ci complimentiamo con Felice. Grazie.
Felice Serino
Un grappolo di successive visioni (Haiku)
Come scamparla ai disagi della vita – o meglio la forza della fortuna
disillusione
la forza bruta
rapito dai sentimenti
Questo “grappolo di visioni” sono solo uno degli aspetti poetici di Enrico. Visionario a tratti cosciente di possedere quel terzo occhio sull’universo dei sensi umani. Grazie
giuseppe gianpaolo casarini
Temporale in filastrocca
mentre dormon le saette
zigo-zago-zigzaghette.
Ed un profumo
di pulito e rinfrescato
va e si spande delicato.
Ma che temporale! Danze di fulmini, una dignità severa nei tuoni, una alternanza di danze delle piogge poi la calma dolce ma non per tutti. Grazie.
Armando Bettozzi
Senso della vita
Io non sono che quel che sono. L’ineffabile sarebbe la risposta e solo questo sminuirebbe di gran raggio la fredda morte. Tonino ha riflessioni sulla vita sempre più profonde. Grazie.
Tonino Pisano
L’orco
[Sinite parvulos venire ad me]
E' così che da tempo immemorabile
vi affidiamo il meglio di noi – la figliolanza
perché ne abbiate cura – perché avete scienza
a insegnare loro cos'è la trascendenza, noi
che non sappiamo far chiara la coscienza.
Avete con le stesse mani che levate il calice
e distribuite in solennità l'eucarestia
turbato le loro ignare puerili debolezze
sollecitato le ancora ignote turbolenze
per il morboso irrequieto piacer vostro
contagiandoli di malizia prima del tempo.
E gli nasce dentro un odio che li affligge
nell'ansia lunga d'esser sporchi dentro
finché per liberarsi del tormento
si danno fuoco per cancellar l'evento.
Bruno Amore
L’orco
[Sinite parvulos venire ad me]
Oggi riflessioni sul mondo del credo. Le anime candide ma il modello di coscienza chi la insegna? I puri sono già protetti ma chi spinge con certezza l'essere a imparare del puro senza averne coscienza … beh dura lex per l’infinita via di beatitudine. La formazione dello spirito non è come lo spirito già forte del bene da sempre. Non ostruite il richiamo, non impedite al coraggio di chi vede nel prossimo “il proprio libero arbitrio” ma poi v’è il luogo comune “quello del chi predica bene e del chi razzola male!” _ Lasciate libere le ali dei figli perché loro sono già benedetti. Mi è stato difficile commentare questa poesia. Difficile perché è una riflessione su una dottrina che mi affascina ma su cui non sono così preparata. Ho letto e ho cercato di comprendere. Bruno pubblica non la verità che è verbale, leggendaria ma ciò che la circonda. Grazie.
Bruno Amore
Quando arriverà il giorno
M’immergo con silenzio in questi versi. Li leggo o meglio, li ascolto e non posso capire perché non voglio, non posso capirli perché sono versi per quella dimensione di un’anima umana che vede nella perdita o meglio nell’altra dimensione. Allora mi dico “ehi la tua lettura non è discreta ma peggio, la tua lettura è inesistente” perciò m’avvolto in un timido velo di parca luce e sto nell’angolino a cercare di avere quelle visioni, percezioni, mancanze di perduto amore che il poeta narra. Grazie
Armando Santoro
Rivolo
Esso, impetuoso lentamente inonda
lo spirito silente; frale friabile
franto argine. Fiumana furibonda,
Finalmente qualcosa del Poeta emerge dalla malinconia divoratrice di tempi. Quello che lui descrive è se stesso, una pace e un cinguettare di passeri mentre c’è un fiume impetuoso che cinge il verso in vita. Lo strumento è sì la Poesia ma il fine è l’emozione in cui si ritrova quasi incredulo ma sempre fortificato. Grazie.
Alessio Romanini
Vita
Ama te stesso e il prossimo tuo. Le vibrazioni positive di Sandra sono contaminanti e si diramano per ragioni ovvie. Il suo bel scrivere non è per autocompiacimento ma per condivisione di bene, di bellezza e credo molto anche di bontà. Grazie.
Sandra Greggio
"E piove"
Il cielo, e piove, Addio poi questo sogno … ma se l’incanto è fautore di disperazione c’è nell’io quel posticino, uno piccolino nel buio immaginario dove il canto è sempre vivo. Grazie.
Ben Tartamo
Sincretismi
La grande verità è più vicina al dubbio che alla certezza. Indi dare sfogo di rettitudine di cui è prospero il credo è cosa ovvia dalla notte dei tempo anche se il motivo così ovvio non è. Ideologie diverse portano a similitudini che copulano in unioni accettabili fin a quando non se ne studiano le radici. I perché potrebbero inorridire ma porsi domande è pericoloso … o peggio dannoso se la risposta riconduce a una banale partita non di virtute. Piero non si calma anzi come letterato è in continua ricerca, una ansia politica una ansia contro i crimini ideologici non solo letterari. Piero non ha scadenze ne si rifiuta di dibattere sui dati raccolti … come tutti i grandi libri conserva ancora pagine da leggere … noi siamo qui per questo. Voti o plausi non sarebbero il premio giusto ma solo una attenta lettura ripagherebbe e amplierebbe il confine delle anime divenute complici a questo suo indagare del mondo e della sua storia. Grazie.
Piero Colonna Romano
111. Semi del sorridere
Basta una naturale giornata serena per seminare la felicità. Una gioia che potrebbe sembrare di avere banali radici ma ricordando il mondo in cui viviamo_la bruttezza delle città, l’ingenerosità della natura che si storpia a causa del degrado ambientale, questo poema giunge come una promessa di bene che arriva da inaspettata simbiosi di un cuore puro con un serena giornata. Grazie.
Francesco Soldini
Ripago con generoso saluto, l'onore che il nostro mecenate Lorenzo ci/mi fa ospitando la mia persona in questo meraviglioso Tempio Azzurro.. Un saluto colmo di stima al Vate Piero Romano Colonna che ci illumina e ci insegna ancora molte cose di cui restiamo volentieri contagiati. Buon Poetare a tutti.
Grazie di cuore Jac
Le tue parole sono incoraggiamento
Per continuare a scrivere.
Grazie.
Alessio Romanini
Grazie Jac, hai letto perfettamente il mio sentire.
Buona vita.
Tonino Pisano
“Sincretismi” del l’ottimo Piero Colonna
Ancora una bella poesia in rima baciata, che
Simile a filastrocca e con ironia, un profondo insegnamento insegna.
Grazie tante.
Alessio Romanini
6 Giugno
Poesie d'esordio
Il tuo più grande amico
Un sermone di valida coscienza. E tu, padre mio, là sulla triste altura maledicimi,
benedicimi, ora, con le tue lacrime furiose, te ne prego.
Non andartene docile in quella buona notte.
Infuriati, infuriati contro il morire della luce. Dylan Thomas
La non cura che dura la vita dell’uomo che ha dato la vita _ è un addio freddo senza speranza di ritorno dei tempi mai usati per avere la gioia della sua compagnia. Grazie.
Aldo Fontanazza
Aspetteremo
(al tempo del Corona …)
Una vela col vento buono è l’auspicio di Fausto per i tempi post Pandemia. Speriamo caro amico. Grazie.
Fausto Beretta
Virus in analisi
Una riflessione poetica sui tempi pandemici _ la fine di un’era e l’inizio di una nuova per questo tormentato Paese. Grazie.
enrico tartagni
Angolo di paradiso
Un embrione mistico che il poeta coi suoi versi nutre per poi immaginarsi di essere nutrito a sua volta con disegni d’immaginario elevati. Un primo gradino dell’Eden … Grazie.
Claudio Cisco
239
Un occhio di riguardo
Un semplice ma alquanto complicato richiamo al fedele essere … al bene … a dare un valore all’uomo morto in croce per noi ed infine a meritarlo. Difficile vederci come eredi di qualcosa di così grande in questo mondo fatto di spicci e di spiccioli. Grazie.
Felice Serino
Duetto
Haiku 14-05-20
amore
Haiku 16-06-20
e fede
Queste caratteristiche le ritroviamo spesso, soprattutto la fede ben piantata in qualche verso del porta. L’amore è un sentiero che guarda in alto per una elevazione spirituale dell’anima del letterato. Grazie
giuseppe gianpaolo casarini
"Moderna civiltà"
l'uomo,
che smarrito nel suo cosmo
e divenuto solo. Una sorta di chiusura e tramonto sull’umanità , una composizione già condivisa tra molti ovvero _ siamo il frutto del nostro male e spesso questo male ha una meta sempre più vicina. Veritiero. Grazie.
Cristiano Berni
Dolci fresche acque
Una chiara leggerezza nei meravigliosi versi di Montagnoli, Renzo si eleva in natura e noi con lui beati. Così come nascono i fiumi ecco la sua poesia cercare solo un cielo, un sole in cui specchiarsi. Grazie.
Renzo Montagnoli
Oceania
UN sognare dunque, giuda la nostra poetessa che plana solo per ricercare o meglio ritrovare quelle passioni che incendiano e nutrono l’anima. Grazie.
Aurelia Tieghi
Andrà tutto bene
In questa prigionia del materialismo il nostro Tonino ci aiuta a risvegliare una coscienza. Ottima poesia per concordare con lui : leggiamo, comprendiamo ma soprattutto agiamo? L’agire che manca ma lui per non tacere porta sul piatto la dura realtà. Grazie.
Tonino Pisano
Sciupafemmine.
Tra sessi non v’è democrazia ma forse con una ragionevole moderazione (educazione)…. raggiungerebbe lo scopo di vedere nella donna non solo la sua femminilità e attrattiva. Grazie
Bruno Amore
Pinocchio
Una musa scortese dunque ed il pensare ad essa. Nulla di travolgente per il poeta che sente intorno a sé l’indolenza del vivere. L’esistenza non ha mai smesso di celebrare l’amore … Grazie
Armando Santoro
110. Inizia maggio
Una utopia quasi irrealizzabile _ molti il primo maggio quest’anno non l’hanno sentito né celebrato e in più molti hanno perduto la dignità del lavoro_ricordiamo che questo evento è significativo per la nostra evoluzione sociale. Speriamo non si perdano mai certi valori. Grazie
Francesco Soldini
Natura Morta
La morte o meglio la legge che porta ad essa non intimorisce Alessio. Ha un qualcosa che somiglia a una chiusura, ovvero tutto va ad un confine dove tutto poi s’annulla ma lui stesso in questo ostentare chiusura … si lascia leggere con mistero, con una avidità di quelle poche, impercettibili pennellate leggere … succulento frutto … e la bellezza che lui stesso nasconde non resta che cercarla anche in tutto l’insieme. Grazie.
Alessio Romanini
Scarpe nuove
Come si può non volere volare o iniziare nuovi ricordi con Sandra! Grazie.
Sandra Greggio
Viva la vita
UN sentore pessimistico ma la vita è apertura e la poesia è la fonte di quella luce che Carlo ricerca spesso nelle sue poesie. La strada spesso è dura ma se si hanno splendidi compagni di viaggio come lettori_un senso la vita ce l’ha e Carlo con la sua poesia parte per ritrovarla. Grazie.
Carlo Chionne
ombra rossa travolge il senso vita inerme
ramificate sul tronco destino,
rosa rossa sull’ombra nera
amore passione che risveglia…
Passioni che affiorano ed è un dipingere continuo con forza dei sensi _ versi che rendono magico il nostro cercare la visione della poetessa- Bellissima. Grazie.
laura toffoli
Ahi serva Italia di dolore ostello,
nave senza nocchiero in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello !
(Dante -Purgatorio VI- Sordello-)
Oranitalia
Il magistrale condottiero vede non la rinascita dell'Umanità ma il fetore che i suoi costumi generano. Siamo in balia a una fede strana, plausi in chiesa e feccia alla sua porta. Un barlume di pietà ci fosse … l’aria non sarebbe così stantia e noi la chiamiamo Progresso. Qui non parliamo di profezie ma di mutazioni. I ratti i veri ratti sono iniqui e innocui ma vi sono nuove specie umane simili ad esse che con costante pigrizia dirigono il paese, ne fanno parte cosa che si note anche in altri parti del mondo. Spettacolare conduzione poetica e linguaggio. Del girone infernale Dantesco io vedo la parte più che del Purgatorio caro Piero ma tu sei un uomo caro al positivismo e sei maestro severo ma non scellerato e nemmeno dittatore. In Purgatorio attendere il giudizio ... intanto chissà cresciamo. Plausi. Letteratura a mille senza altro guado che il punto più bello e più fragile nel nostro cuore. Poema per lettori difficili, poema per lettori ambiziosi e soprattutto per lettori che vogliono imparare. Grazie
Piero Colonna Romano
Cosa sei... tempo ?
Il rituale del tempo in questa dimensione poetica che Antonia con la sua grande poesia ci regala. Lo spazio ha un pensiero tutto suo cui arrivare persino con l’immaginario non è facile ma le cose facili alla poetessa non piacciono. Lo dimostra con questi mirabili pensieri in versi. Grazie.
Antonia Scaligine
Ringrazio il nostro Magister Lorenzo per la sua ospitalità e per averci dato
questo Tempio Azzurro in cui dire in versi. Un caro saluto al Vate Piero Colonna
Romano di cui ammiriamo la letteratura e la disciplina poetica . Buon Poetare a
tutti.
Jacqueline
Grazie di cuore
A Piero Romano Colonna,
per il meraviglioso commento, il mio poetare
è grazie anche ai tuoi insegnamenti, e le belle poesie
che scrivi, tipo quella di oggi “ Oranitalia”.
“ Ostro” mi riferisco al porpora sangue
Del cuore dolente…Ciao e grazie.
Alessio Romanini
Grazie Piero, un onore essere un tuo amico. Concordo con
la tua analisi, aggiungo che sono un fautore della pace sociale, senza
contrapposizioni. Ovviamente, come sempre, grazie del commento. Un saluto a
Lorenzo e ai Sitani tutti. Buona vita.
Tonino Pisano
6 giugno 2020
Poesie d’esordio:
Aldo Fontanazza – Il tuo più grande amico-: L’amore di un padre, le sue attenzioni nei confronti dei figli non sempre è ricambiato da quelli con pari intensità. Ed Aldo lo narra con questi versi densi d’amarezza.
Poesie dl giorno:
Fausto Beretta –Aspetteremo-: L’attesa per la fine di questa pandemia detta dai versi di Fausto che odorano d’ottimistica certezza, regalando metaforiche immagini.
Enrico Tartagni –Virus in analisi-: Sottile analisi del tempo che stiamo vivendo, chiusa dalla speranza che di Codogno, là dove è nata l’italica epidemia, un dì si possa dire che fu luogo per la rinascita del Paese.
Claudio Cisco –Angolo di paradiso-: Un angolo, che di misticismo risuona, offre la desiderata pace spirituale e Claudio lo narra con questi ispirati, fideistici versi.
Felice Serino -239 Un occhio di riguardo-: Tento esegesi di questi versi dal complicato senso ché mi pare richiamino il sacrificio del Cristo, del quale noi saremmo eredi (come lo è l’albero per le sue radici) invitandoci a maggiore rispetto e memoria per quel sangue versato.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Duetto-: Due poetiche rappresentazioni di un romantico scenario e della mistica dolcezza che può esserci nello scampanio nel vespero, in questi versi che paiono lievi pennellate d’acquerello.
Cristiano Berni –“Moderna civiltà”-: “C’è un tramonto di cose/in questo nulla” è la tristissima conclusione dell’analisi del nostro attuale vivere che realizza, con grande pessimismo, l’ottimo Cristiano.
Versi, privi di speranza, che gridano la scomparsa di sani valori e la vittoria d’egoismi ed ipocrisie di cui siamo avvolti, giorno dopo giorno, senza che si intraveda possibilità di cambiamenti. Difficile non concordare.
Renzo Montagnoli –Dolci fresche acque-: Poetica, bellissima descrizione dello scorrere dell’acqua di un fiume, dalla sua nascita al turbinoso scendere un monte, al suo placarsi in una valle con dolce suono. I versi di Renzo rendono palpabili suoni ed atmosfere di quel fiume, per la grande maestria di questo Poeta.
Aurelia Tieghi –Oceania-: Il desiderio di tornare a vivere emozioni intense, nate in panorami da sogno, ispira questi bellissimi versi della nostra Aurelia che narra sue emozioni, facendoci sognare paradisi.
Tonino Pisano –Andrà tutto bene-: Anafora che pare smentita da questa pessimistica analisi del vivere oppure è espressa quale illusoria speranza che tutto cambi, in questi intensi versi dal duro tono di Tonino, che ci regala poesia sulla quale riflettere.
Caro amico ho letto il tuo commento alla mia “Oranitalia” e, invitandoti a leggere (o a rileggere) “La peste” di Camus ti significo che il mio più forte desiderio, perché veramente cambi in meglio questo nostro Paese, è che si attui la Costituzione, applicando, una volta per tutte, le leggi Scelba e Mancini. La mia poesia, che per spunto ha il romanzo citato, esprime esattamente questa mia speranza, poi , se ci si vuol chiarire le idee, suggerisco di guardare in TV quel che sta succedendo, proprio in questo momento, a Roma. Un cordiale saluto.
Bruno Amore –Sciupafemmine-: Forte invettiva, resa con versi dalla forte intensità emotiva, contro quel guardare alla donna quale essere soggetto a desideri, realizzati con violenza, sia sessualmente sia nella normale vita d’ogni giorno. Poesia che è un invito alla ragionevolezza che c’è in quella parità di diritti tra uomo e donna che le leggi celebrano ma troppi uomini volutamente ignorano.
Francesco Soldini -110. Inizia maggio-: Già, l’1 maggio celebra la festa del lavoro. Quest’anno purtroppo s’è trattato di un lavoro che latita sempre più, grazie a questa terribile pandemia che ha decimato posti di lavoro in eccessivo numero. E purtroppo, per l’economia, pare che il peggio debba ancora venire. Ma i bei versi di Francesco paiono intrisi d’ottimismo e speranza. E, con lui, speriamo.
Alessio Romanini –Natura morta-: Non una ma ben quattro nature morte, descritte con suggestivo e bel poetare dove incontriamo sinestesia, allitterazione ed un misterioso “ostro” riferito ad un foglio spoglio di poesia. Ma questo è lo stile di Alessio ed è godibile, anche per il sentimento che certamente mette e trasmette nello scrivere.
Per chiudere delle quattro nature qui descritte, particolarmente inquietante- e valida poeticamente- è la quarta.
Sandra Greggio –Scarpe nuove-: WOW! Quando si dice poesia, eccone qui un esempio d’alto valore. Brava Sandra!
Carlo Chionne –Viva la vita-: Nonostante il titolo leggere questi perfetti settenari inquieta un tantino. Lunga vita, amico caro, e sia piena delle soddisfazioni che meriti.
Salvatore Cutrupi –Luce fioca-: Poesia nata da questa attualità fatta di separazioni, il cui senso è reso, con bella maestria, dagli intensi versi, dal tono riflessivo, di Salvatore. E sono versi che mi fanno venire in mente che, nella distribuzione di euri a piene mani a tutti, l’ottimo Conte ha dimenticato le professioniste del mestiere più antico del mondo. Oibò!
Laura Toffoli –ombra rossa travolge il senso vita inerme-: Un violento contrasto (rosa rossa sull’ombra nera) dice di una passione d’amore che, dormiente, si risveglia clamorosamente. Ed in questi versi c’è tutto lo stile della nostra ottima Laura, stile fatto di colori, profumo, natura e sentimenti, disegnati con lievi tocchi magistrali.
Antonia Scaligine –Cosa sei … tempo?-: Intensa riflessione sul tempo, sul suo passare e sugli effetti che ha sul nostro andare nella vita, molto bene espressa dai forti e bei versi di Antonia che qui, sul tempo, filosofeggia. Brava Antonia!
(una considerazione: il tempo, dopo che Einstein lo ha scoperto quale quarta dimensione dello spazio, ci sarà quando noi non ci saremo. E pare ci sarà fino al realizzarsi dell’armagedon. Si dice.)
Jacqueline Miu –Verde-: Semplicemente APPLAUSI a questa indagine su se stessa, a questo mostrarsi indifesa eppure speranzosa d’essere seme di nobili sentimenti per chi verrà.
E’ incredibile la nostra Jac per questo suo rinnovare costantemente il suo poetare, per dire della sua anima e del suo sentire, che parrebbe un mantra eppure non solo non annoia ma continua ad affascinare.
Rileggo e provo nuove emozioni che vengono da quei gargoyle animati e da quel sangue verde che fa pensare ad un film dell’orrore ma che, in effetti, è un altro modo d’affermare originalità e desiderio d’uscire dalle convenzioni. Ripeto APPLAUSI.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano, se ho ben capito il messaggio. Al
grido: "Fascisti carogne, tornate nelle fogne". Slogan degli anni '70.
Spero che non ritornano più quegli anni, perché da una parte e l'altra ci sono
state vittime. Un ringraziamento a Lorenzo, per la pazienza e l'ospitalità.
Tonino Pisano
4-5 Giugno
4 e 5 giugno 2020
Poesie d’esordio:
Alessandro Ferrari –Pandora-: Pandora ed il mito del vaso, Pandora e la bellezza assoluta legata alla dissennatezza, data dalla curiosità, che volle l’apertura di quel vaso da dove uscirono tutti i mali del mondo, mentre dentro vi restò rinchiusa solo la speranza. Con bellissimi versi la narra un ispirato Alessandro, versi che ne descrivono bellezza, la seduzione, la pericolosità e l’ineluttabilità per l’uomo. Pericolosa e subdola, sin dai primi versi viene definita, per poi leggerne la lieve bellezza e, con appropriata iperbole, trovare citato Escher ed i suoi contrasti in bianco e nero, che dicono della donna. Poesia di grande spessore, densa di cultura, piacevolissima a leggersi. Complimenti, Alessandro!
Poesie del giorno:
Fausto Beretta –Amori veri traditi-: La pena per un abbandono narrata con metaforici versi dalla forte intensità di una poesia di grande spessore. Decisamente bravo Fausto!
Enrico Tartagni –Anima mia sul far della sera-: Un dialogo con se stesso, per trovare il coraggio d’affrontare un mondo inquinato (che è metafora di tutti i mali che lo avvolgono) avendo quale scopo la ricerca della purezza. Questo narra l’ottimo Enrico con questi suoi bellissimi versi che divengono anche lezione di vita per tutti. Complimenti.
Claudio Cisco –Farneticazione-: Altra poesia di notevole qualità, in questa giornata che pare decisamente da ricordare. Claudio vede (spera, meglio) il mondo al contrario ed in effetti riprende la lezione di filosofi greci che ritenevano indispensabile all’essere i contrati . No, non sei da manicomio, Claudio, sei semplicemente un Poeta.
Felice Serino -238 Ulissidi-: Lascia senza fiato la qualità della poesia di questo strepitoso Felice. Al di là del messaggio che oggi ci invia (Ulisse, la ricerca di se stessi e di uno scopo nel viaggio, ecc.ecc.ecc.) la tecnica che usa, le parole, il sentimento che riesce ad esprimere lo avvicina ai grandi dell’ermetismo, ai Quasimodo, agli Ungaretti. Chapeau Poète!
Nino Muzzi traduce Ronya Othmann-: La galleria di sconosciuti (almeno per me) poeti contemporanei tradotti da Nino, oggi si arricchisce di questo eccezionale personaggio che è la curda Ronya. Poetessa capace di portare la voce del popolo curdo fino all’ONU ed ottenere, dall’assemblea, la dichiarazione di genocidio del popolo del Kurdistan, gli Yazidi, da parte degli islamici del Daesh. Queste notizie le ho tratte dal prezioso Wiki e ve le segnalo, in modo da potere apprezzare meglio il senso di quel che Nino ha tradotto. Grazie, Nino!
Giuseppe Gianpaolo Casarini –I gelsi neri-: Ai gelsi, con gran sentimento e maestria narrati da Giuseppe, mi legano due ricordi: quello di lunghi tavolacci ricoperti delle loro foglie, a fare da nutrimento per bachi da seta e quello di maestosi alberi, cui da ragazzo davo la scalata per coglierne il dolcissimo frutto. Ed un terzo, ancora più struggente, è il ricordo di venditori di fichi e gelsi nella lontanissima nel tempo (era appena finita la guerra) Palermo, quando al mattino presto si sentiva il loro canto; a ‘stura varrifriscano! E calavano panieri con soldi dai balconi, per comprarli.
Mi sono un po’ perso ma sono grato a Giuseppe per questo suo poetare delicato e ricco di memorie.
Cristiano Berni –“Tempo sospeso”-: Un descriversi ed un sentirsi, narrati con grande maestria senza concedere nulla alla retorica, in questi versi del nostro “canuto” ma di grande sensibilità di un Cristiano che con la natura si identifica, trovandovi conforto. Bravissimo!
Marino Giannuzzo –Voglia di fuggire-: Il violento desiderio dell’aria pura di un mondo diverso, muove la penna di un ispirato Marino che pare sentirsi costretto in una gabbia che tarpa le ali ed i desideri, quale, appunto, “falco in costrizione”.
Bruno Amore –Avere dei domani-: La fede nel dopo, quella che consente di chiudere il giorno e programmare il successivo, quella che ti dà la forza di vedere altri traguardi, dopo occasioni perse o sconfitte, ecco questo c’è nell’intensa poesia dell’ottimo Bruno: l’ottimismo di una indomita volontà di vivere.
Carolina Lari –Astro d’argento-: Ode alla luna, astro d’argento, meta degli innamorati, responsabile delle maree ecc.ecc. realizzata con i limpidi versi, spontaneamente nati da un ispirata Carolina.
Jacqueline Miu –Lui ha vinto l’infinito-: Il bisogno di lottare nella vita e per una vita diversa, più pulita, più pura, risuona in ogni verso di questa nostra preziosa amica. Un gabbiano ferito che si agita in riva al mare è l’immagine sulla quale riflette il poeta. Immagine che diviene incoraggiamento ad una lotta che vedrà la vittoria di un volo verso l’alto.
Cara Jacqueline ti ringrazio per le generose parole che mi riservi, parole che mi imbarazzano e che non credo di meritare. Lontanissima da me l’ipotesi d’essere “vate”, quello che mi appassiona è leggere di voi dentro le vostre poesie, forse per antica deformazione professionale, e del vostro poetare godere. Un caro, deferente (questo si, vista la tua produzione letteraria degna d’alti riconoscimenti) saluto ed a presto.
Francesco Soldini -109. Il giardino-: C’è un pullular di vita in un metro quadro di nature, e l’attento Francesco, meravigliato da quel che sembra miracolo, lo narra con bel poetare.
Alessio Romanini –Amicizia Come Primavera-: L’amicizia può essere salvifica per depressioni da virale eremitaggio. Ed i versi di Alessio bene narrano, con limpidi versi, del supporto morale donato ad una avvilita amica. Amicizia che, similmente alla primavera, consente rinascita dello spirito e dell’umore.
Sandra Greggio –L’abbraccio-: Il desiderio, il bisogno di tenerezza, sorge fortemente dai bei versi di Sandra che ci regala un guizzo illuminante di poesia con quella magistrale chiusa da incorniciare, quale esempio d’alta poesia. Complimenti vivissimi.
Carlo Chionne -2 Giugno 2020-: Caro Carlo lo sport nazionale (indirizzato e bene recepito da troppi elettori di tendenze fascistoidi) è quello di cambiare le carte in tavola. Così la Meloni (segretaria di un partito fascistoide, amica di Roberto Fiore ed estimatrice di Casa Pound) accusa d’essere un dittatore, nemico della democrazia, il Presidente del Consiglio. Così il truce Salvini, quello che cantava la sporcizia dei napoletani, domani andrà a Napoli a blandirne i voti (e li avrà, purtroppo). Così quel Renzi che da Presidente del Consiglio disse (testualmente) minacciando: “il sindacato con me ha chiuso!” Oggi, tramite la Catalfo, ministro del lavoro attuale appartenente al suo partito, ne auspica il supporto.
Caro Amico ho forte nostalgia di gente come Gava, Zaccagnini, Andreotti , per non parlar di Berlinguer. Questi sono i tempi dell’inganno, dell’ipocrisia. Tempi che sembrano molto amati dai nostri compaesani. Banalmente chiudo: ogni popolo ha i politici che si merita.
Antonio Scalas –E ballando-: Deliziosa rappresentazione di una eterea bellezza, resa con poesia godibilissima, di grande spessore. Convinti applausi, Antonio!
Salvatore Cutrupi –Ho di nuovo paura-: La puntuale descrizione di un attacco d’ansia, in questi icastici versi dell’ottimo Salvatore. Ovviamente auguro serenità, nel caso in cui il racconto non fosse pura tecnica poetica, assieme ad un caro saluto.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Quando invio una poesia,
ovviamente la sottopongo al giudizio di tutti i componenti del sito. Poi,
in particolare, la commentano Piero e Jac. All'analisi puntuale precisa ed
esaustiva di Piero sono abituata da anni e lo ringrazio vivamente, augurandomi
che continui. Jac la conosco per le sue splendide opere ma da un po' mi si
presenta come impareggiabile esegeta delle poesie. Per quanto riguarda le mie,
devo dire che dai suoi commenti traggo la forza di continuare a scrivere, perchè
mi incoraggiano sempre ( oggi, basta leggere il commento a “L'abbraccio”).
GRAZIE JAC!!!
Sandra Greggio
Grazie a Jac e Carolina per le belle
Parole che accompagnano i loro commenti.
Grazie per la generosità!
Alessio Romanini
Poesie d'esordio
Pandora
Un oscuro recesso
nella mente d'ogni uomo
nasconde nell'acre incenso
Bellissimi versi _ seguirebbero plausi, anche se avrei meno ammorbidito questa curvy chimera che florida i sensi. La violenza di Pandora nel suo essere è risaputa _ noi tutti ci nutriamo d’oscurità per vedere la luce. Nasconde un ché di misticismo. Piaciuta. Grazie.
Alessandro Ferrari
Mangiavamo carrube
I tempi “autentici”, ortaggi biologici che nella loro povertà erano sani come sani i giorni del vivere _ persino i ricordi della guerra erano una lezione sulla dignità umana. Questo altre perle poetiche ci porta in riflessione il nostro grande Armando. Grazie.
Armando Santoro
Amori veri traditi
Amori veri traditi
ghiaccioli luccicanti
resistenti al sole _ questo dolore che mai assopisce ci rammarica e pur vivendo una primavera inoltrata, guarda alle ferite ghiaccioli che nemmeno il sole scioglie. Grazie.
Fausto Beretta
Anima mia sul far della sera
è una nuvola passeggera il mistero del respiro
stai tranquilla _ meravigliosi questi versi: ricchi _ opulenti _ coriacei, verdeggianti e leggeri. Grazie
enrico tartagni
Farneticazione
Plausi. Questa farneticazione ironica, satirica è invitante, diletta e si mostra nella sua splendente armatura dell’immaginario. Personaggi inclusi. Grazie.
Claudio Cisco
238
Ulissidi
Bella quella terra promessa oltretutto in minuscolo. Grandezza poetica oggi sul sito ma non mi meraviglia più. Seguiamo le vele, una Ulissiade fantastica. Grazie. Felice Serino
I gelsi neri
Poeta in Patria – questi gelsi fecondi di spore nere ahimè non più raccolte come una volta dai viandanti ma lasciate a terra a seccare. Frutti dolci che la natura non si risparmia di darci, se solo ci ricordassimo quanto sono buoni. Grazie.
giuseppe gianpaolo casarini
"Tempo sospeso"
non sono mai stato
solo come adesso.
come un Narciso canuto
mi specchio nell'acqua pura.
Bello questo Narciso canuto. Ricco di glorie ancor non raggiunte ma in equilibrio sui mondi , lui sa che nella solitudine si vedono cose che altri ignorano, speranza, fede … non v’è eccesso di malinconie solo uno specchio puro di se stesso. Grazie.
Cristiano Berni
Voglia di fuggire
Andare via col vento
su ali d'illusione
com'anima demente
che ignoto suo non teme.
Plausi. Non voglio dire altro. Si scrive un commento ma ci sono immagini che io condivido senza bisogno di dire e questa è grande poesia. Grazie.
Marino Giannuzzo
Avere dei domani
quello che c’è riservato va bevuto alla fonte
guardati attorno – sei ben modellato
Bruno veste il proprio immaginario come un abito sartoriale. Il suo mondo è un grande mondo dove è a suo agio, elegante, consenziente e sempre pronto a lodare se meritevole quel ricordo di viaggio. Grazie.
Bruno Amore
Astro d'argento
Fra gli astri il più affascinante
Di canzoni e poesie musa silente
Un canto in gloria a una Musa silente, una modestia che accompagna il verso e la luminescenza d’astro che non si converte al silenzio nemmeno quando la poetessa decide di cancellare il lavoro perché da lei pensato insufficiente. La grandezza del firmamento non può essere descritta con parole elementari. Grazie.
Carolina Lari
109. Il giardino
La vita e la natura in tutto il loro orgogliose essere. Grazie.
Francesco Soldini
Amicizia Come Primavera
Questo leggero appena percettibile raggio di luce nella poesia di Alessio. Non c’è passionalità come un virale elemento di accompagnamento ma sentori candidi di emozioni genuine che oggi accompagnano il suo passo sentimentale. La Primavera è solo una scusa, il saluto è l’interlocutore che gli serviva per sentirsi vivo poiché si vive anche di attimi. Un saluto ed ecco la speranza affacciarsi nella sua vita! Grazie.
Alessio Romanini
L'abbraccio.
Ossimori viventi. Abbracci che tolgano il freddo dal corpo _ bellissima quella “estensione di pelle”. Una solitudine come un involucro oramai parte della fisicità corporea. Grazie.
Un vero gioiello questi versi.
mi sento sola
un'estensione di pelle
con i miei anni dentro.
Sandra Greggio
2 Giugno 2020
O Italia! O Patria mia:
oggi è il tuo compleanno!
Poema patriotico per il nostro Carlo. Grazie.
Carlo Chionne
E ballando
si muoveva con la grazia
d’ una spiga
Una dolcezza marina in un giorno di grazia. Grazie.
Antonio Scalas
Ho di nuovo paura
Una preghiera contro la paura e pare che la fede possa funzionare. Grazie.
Salvatore Cutrupi
Oggi direi che i sitani hanno valorizzato il nostro sito. Un encomio a molti di loro che si sono davvero superati, tutti alcuno escluso ha perfezionato la propria arma poetica. Ringrazio per l'ospitalità il nostro Magister Lorenzo e un caro saluto al Vate Piero Colonna Romano il nostro ago della bussola letteraria. Buon Poetare a tutti.
“Astro d’argento” di Carolina Lari una dolce dedica
Alla Luna che tutti è fonte di ispirazione, e quindi musa dei poeti.
Disegnata con dolci parole e una rima alternata piacevole. Brava!
“ Lui ha vinto l’infinito” di Jac, per come la interpreto
io
Vedo questi due uomini nella metafora della vita rappresentata
Dal mare, dove uno dei due il più debole alla fine, grazie
Anche all’altruismo dell’altro, riesce a vincere le paure o forse anche
La morte stessa.
Grazie Jac, per questa profonda emozione e riflessione. Stupenda!
Alessio Romanini
2-3 Giugno
Michele Biondi - I miei figli hanno fame
Al di là del fatto che possa trattarsi di una storia vera aimé la vedo
più come il ritratto della nostra società che frenetica e indifferente percorre
la propria strada verso il successo senza curarsi delle conseguenze sugli altri.
E a chi resta indietro, senza sostegno dei suoi pari , dei più fortunati o delle
istituzioni, non resta che lottare e lottare finché o rialza la testa o soccombe
alla non curanza
Carolina Lari
Antonia Scaligine - Giugno e la sua scia di allegria
Leggera come deve essere l'estate... Questa che ci porta la speranza che
tutto questo male sia spazzato via dal caldo...
Carolina Lari
Artificiere Alessio Romanini
Tristezza e malinconia mista a quella sensazione dolce amara che lascia
ricordare gli aneddoti dei propri cari.
Il dispiacere per la differenza di chi abbiamo amato ma la tenerezza che
trasmette ricordare i racconti del passato.
Mi rievoca sia l'angoscia dell'assistere impotente al dolore di chi sta male sia
i bei momenti delle storie raccontate dai nostri avi seduti davanti ad un camino
o all'ombra di una pergola in giardino
Carolina Lari
Grazie Lorenzo e grazie alle DUE COLONNE D'EBANO dello
staff "commenti". Ciao a tutti.
Bruno Amore
2 e 3 giugno 2020
Poesie d’esordio:
Germano Fenu –A mia moglie-: Trent’anni d’amore ispirano versi d’amore densi. Ed eccoli, con intenso e profondo sentire, dedicati, romanticamente, ad un sogno.
Poesie del giorno:
Michele Biundo –I miei figli hanno fame-: Benvenuto nell’azzurro, Michele! Impressionante questo esordio che narra della cupa realtà del capitalismo imperante. Michele forza i toni? Neanche per idea: ogni giorno muoiono lavoratori per il semplice motivo che adeguare il lavoro a norme di sicurezza riduce il reddito…Tanto poi è sufficiente qualche spruzzo. Ottima rappresentazione è questa di questo nostro nuovo amico.
Fausto Beretta –Aiuto!-: L’incubo della pandemia e l’eroismo di chi ha cercato di porvi professionalmente rimedio, in questi versi, densi di timore e di riconoscenza, del nostro amico Fausto.
Enrico Tartagni –Dallo psichiatra-: Causa delle nostre pene è Dio o la nostra libera scelta? Solo il diavolo, forse, ha la risposta alla domanda che il nostro Enrico elabora con i suoi ispirati versi.
Claudio Cisco –La forza della preghiera-: Versi, dall’intenso tono, ispirati da profonda fede.
Felice Serino -237 Fantasia 3-: Il sogno consolatore continua a vivere in noi anche dopo il risveglio. Questo afferma Felice, con questi suoi versi di pura e bellissima poesia.
Marino Giannuzo –Son stanco-: Aspirare alla purezza e confrontare questa esigenza con quello che agita il mondo nel quale viviamo. Da qui scaturiscono i versi, densi di rassegnata rabbia, di un disilluso Marino.
Bruno Amore –Avessi pianto-: La metaforica immagine di un fiore che non sboccerà mai, in questi belli e forti versi, densi di rimpianto, del nostro ottimo Bruno.
Jacqueline Miu –Due cuori-: Due cuori in cambio d’amore, dunque, in questo lungo viaggio che ci porta da Parigi al Taj Mahal ad una desertificata oktober fest. Un poema, inno all’amore, narrato con la forza e l’intensità del sentire della strepitosa Jac che ci chiede esercizio d’apnea per giungere in fondo al suo appassionato dire amore. Ma quanto ne vale la pena!
Francesco Soldini -108. Seminare-: La rinascita della natura e dell’uomo dipendono dalla semina che faremo. Semina di poesie e d’amore afferma Francesco con questi suoi significativi e bei versi.
Alessio Romanini –Gelsomino-: Il sogno, dunque, di un profumo ricco di ricordi, narrato con versi ricchi di poesia, che quel profumo regalano. Bella la descrizione chiusa da un verso che rende il ricordo denso di dolcezza.
Laura Toffoli –Azzurro sentire-: Romantico sentire narrato con versi che vogliono illuminarlo ed innalzarlo al cielo, in questi luminosi e bei versi di Laura.
Antonia Scaligine –Giugno…e la sua scia di allegria-: Deliziosa descrizione di questo mese che, un tempo, era l’ultimo dell’anno scolastico. Così Antonia lo narra e lo auspica magico, per il nostro sollievo, col suo bel poetare.
Sandra Greggio –Il granello di sabbia-: Il miracolo della fede, dunque, rasserena ed abbatte le difficoltà. Questo narra la brava Sandra con questi suoi belli ed ispirati versi.
Un grazie di cuore a Jacqueline e ad Alessio per il gradito commento alla mia “Lisistrata”.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
A mia moglie
Volevo dirti una parola
per farti capire
tu non sei sola
ti amo da morire.
Leggo molti poemi d’amore e questo mi piace. Ha un suo stile e non è scontato. Una promessa vale tutte le stelle se mantenuta. Qualcosa di similare ho letto in Byron. She walks in beauty, like the night …
Quindi tanta bellezza da tenere stretta in una solenne confessione. Grazie.
Germano Fenu
I miei figli hanno fame
La pietà è un valore. Ci vuole coraggio per tornare indietro, per guardarsi intorno, ci vuole coraggio per donare senza chiedere. La pietà è un valore e la compassione un atto ma siamo perdenti tutti quando osiamo chiedere per altri perché i grandi non hanno il tempo, la voglia, l’umiltà di guardare in basso. Facile stare in vetta con la scusa delle nuvole. Questa verità nei versi del Poeta che affronta un tema più che sociale_umano. Grazie.
Michele Biundo
Il treno della befana
Arrivava un dì dai tetti la befana
posava la sua scopa sul camino
scendeva in casa con un lumicino
lasciava qualche dolce o una collana.
Al mattino suonava la campana
ognuno controllava il suo calzino
gioiva per due fichi ed un dolcino
o un trancio di provola silana.
Or la befana arriva con il treno
il vecchio sacco non è sufficiente
a trasportare tutto il magazzeno
della merce che arriva dall’oriente,
ma questo treno che di doni è pieno
lascia sempre infelice tanta gente.
-Sonetto
(Boccheggiano-GR 2.1.2020 – 10:32)
Armando Santoro
Aiuto!
Un preghiera? Una supplica che sovrasti l’indifferenza e curi questo mondo malato. Grazie.
Fausto Beretta
Dallo psichiatra.
Confessione in multi personalità e sguardo verso ciò che rende la vita migliore o peggiore. Diavolo in un uomo che vorrebbe essere immune al dolore _ in versi tutto è possibile. Grazie.
enrico tartagni
La forza della preghiera
La forza della fede. Questi mostri che sono vinti dalla purezza. Gli incubi spariscono se l’innocenza prega. Grazie.
Claudio Cisco
237
Fantasia 3
had a dream, which was not all a dream.
The bright sun was extinguish’d, and the stars
Did wander darkling in the eternal space … Ho associate questo viaggio a uno dei più famosi poemi del romanticismo. La barca di Felice è un mezzo così futuristico e così antico allo stesso tempo da farmi leggere questo poema come se passeggiassi in una leggenda. Grazie.
Felice Serino
Sono stanco
Voglio andare via
da questo mondo impuro.
Una malinconia così severa e vischiosa da farci restare ammutoliti. Leggiamo e non v’è conforto. Un crepuscolarismo esigente. Un grande bisogno di essere smentito. My heart aches, and a drowsy numbness pains _ Keats. Tinto in pura malinconia. Grazie. Marino Giannuzzo
Avessi pianto
L’assenza di Lazzaro e la vacuità della bellezza. Bellissimi quei versi finali … se avessi pianto forse sarebbe risorto. Plausi Grazie.
Bruno Amore
108. Seminare
Un gorgolio felice e una ricca prospettiva poetica.
In the morning of our lives
O happiness! O heartache!
O leaves! O life! O sunlight!
O the fragrance of the trees! _ Ci vuole gente felice per un ricco raccolto_gente che ami la terra e terre che amino essere piantate. La semina è simbolo di fertilità, di vita. Grazie.
Francesco Soldini
Gelsomino
Of splendour in the grass, of glory in the flower … Wordsworth
Una fanciullezza leggera. Un animo creativo che cerca la direzione di un immaginario in piena primavera ma la malinconia del ricordo prende il sopravvento. Tempi dell’amore, della pioggia o di fine scuola. Nostalgica cartolina. Grazie.
Alessio Romanini
Azzurro sentire
A wizard carries through the sky … Pushkin
Un pezzo della poetessa sparso nell’immaginifico, una allure che tormenta o che contiene altre domande e come unica risposta la timida luce … quei girasoli pieni di ego … Grazie.
laura toffoli
Giugno ...e la sua scia di allegria
Ecco un matrimonio di promesse con i colori dell’anima. Wordsworth
"And ’tis my faith that every flower, Enjoys the air it breathes."
L’orda pandemica sarà fermata e una cara gioia riemergerà. Grazie.
Antonia Scaligine
Il granello di sabbia
Sandra trova delle risposte nei propri versi. Trova una pace e un impianto profetico appena la montagna perde il suo gigantismo, le paure le loro logore ombre nere. La poetica di Sandra non è un giullare che spasima a corte ma un fibrillare di emozioni che incontra nella vita e condivide fidandosi della sua percezione di verità. Grazie.
Sandra Greggio
Lisistrata
Tutto il Peloponneso fu liberato dallo sciopero del sesso.
Un naratio con satira che preme sui lembi delle labbra affinché sorridano. Donne contro uomini e uomini “macete” a disposizione storica per saziare alcove. Grazie.
Piero Colonna Romano
Racconti e testi vari
"La mia esistenza solitaria"
Un ritratto sincero _ puro verismo puro stoicismo quello di Claudio che è la consapevolezza in persona. I suoi lamenti poetici non sono deliri ma ricerca e quell’amore che ancora non abbraccia non è chimera ma solo solitudine di cui farebbe volentieri a meno. Grande spessore e grande drammaticità si trovano in questa dichiarazione. Grazie
Claudio Cisco
Ringraziamo per la sua ospitalità il nostro Magister Lorenzo. Un affettuoso saluto di stima e ammirazione al Vate Piero Colonna Romano. Buon Poetare a tutti.
“Lisistrata” di Piero Colonna Romano molto bella e
intensa…grazie a Piero
Che riesce a portare nelle sue poesie la sua grande cultura.
Alessio Romanini.
“ Due Cuori” di Jac un vero Poema sull’amore che travolge
ed incanta…meraviglia.
Alessio Romanini
“ Felice Milonga” di Ben Tartamo una poesia che parla
d’amore
Legato a questo particolare ballo con una rima dolce che scorre nello
scrivere
Di un ottimo poeta fantasioso.
Alessio Romanini
Un augurio speciale per la Festa della Repubblica
A Lorenzo che mi ospita, a Jac, Piero e Ben
Che si impegnano per commentare le poesie
Con passione
E tutti i magnifici Sitani!
Alessio Romanini
1 Giugno
1 giugno 2020
Poesie d’esordio:
Barbara Fedozzi –Collina-: Un gioioso acquerello ambientato in un paesaggio collinare pieno d’allegria. Barbara ci ha regalato una deliziosa poesia che è inno alla serenità.
Poesie del giorno:
Bruno Amore –Il misero accogliente-: Poesia dagli epici toni per narrare della profonda amarezza che il poeta prova nei confronti di chi “Lasciato il nido avito devono andare/a tentare un’altra storia un’altra vita” e viene calpestato ed avvilito (da lupi ed iene…). Immagini di forte intensità e bellezza (tutte metaforiche) per dire quanto di egoismo ed inciviltà è permeato questo nostro mondo. Complimenti vivissimi, Bruno! Meriti applausi.
Claudio Badalotti –L’amore dei sogni-: Un esistenziale malessere dato da un disamore per se stesso, per il proprio essere, ispira al poeta questi versi che dicono del desiderio di rigenerarsi in un qualcuno diverso. Qualcuno con altri sogni da realizzare, con altri traguardi verso i quali correre con altre, comode e diverse, scarpe (che paiono metafora di meno condizionante cultura). E’ la narrazione di un sogno questa bella poesia dell’ottimo Claudio.
Carolina Lari –Nove giugno-: Una dichiarazione d’amore e di riconoscenza ad un padre del quale si ricorda la ruvida dolcezza e gli insegnamenti avuti osservando il suo vivere. Poesia di grande spessore, permeata dal malinconico tono di versi che grondano amore. Brava Carolina!
Fausto Beretta –Tempo è d’andare-: La passione per il teatro, che accomuna tutti e tutti rende gruppo, non si spegnerà. E l’augurio è che la vostra preziosa attività socio/culturale vada avanti, virus o non virus, per il bene del teatro e di tutti. Un caro saluto, Fausto.
Felice Serino -236 Fantasia 2-: Un delicato tessuto poetico, fatto di lievi e musicali immagini, per narrare dell’emozione che può esserci nel sognare chi ci ha lasciato, che torna quasi a indicarci il mistero dell’ignoto.
Marino Giannuzzo –Sono cavalli pazzi-: Mi pare una delle migliori poesie di Marino, questa descrizione dei suoi versi liberi, in tutti i sensi. Così il nostro amico ci regala una piacevole poesia, ode alla libertà del comporre e dell’essere.
Salvatore Cutrupi –Trespoli-: Pare la narrazione di uno spaventapasseri, questa di Salvatore. In effetti il nostro acuto poeta va molto oltre e quel simulacro diviene metafora del nostro essere legati e schiavi di convenzioni, immobili nella nostra ignavia, soggetti agli insulti di chi ci usa quale “trespolo” per l’attuazione del proprio potere, crocifiggendoci. Una metafora dietro l’altra, insomma, per dire del nostro insoddisfacente vivere, nella mancanza della libertà d’essere e nell’impossibilità di realizzarsi.
Jacqueline Miu –Haiku-: Non amo molto gli haiku. Preferisco epigrammi ed aforismi. Ma Jac, faccia gli uni o gli altri, ci regala sempre magistrali pennellate di poesia come ha fatto oggi, deliziandoci. Così ecco un acquerello caldissimo che dice dell’estate, ecco una romantica visione della luna che pare sogno, e, come poteva mancare? Ecco un progetto di vita, complice (ma anche non ci fosse stata…) la pioggia. Grazie d’esserci, Jac, e grazie di cuore per le parole che mi dedichi e che mi fanno venire in mente “domine non sum dignus”. Ma tu continua così.
Antonio Scalas –Come le note di un pianoforte-: In un romantico panorama marino si alza un canto d’amore. Ed Antonio ricrea, con bella maestria e fortemente ispirato, uno scenario ridondante lirismo, regalandoci una poesia da incorniciare. Bravo!
Francesco Soldini -107. Incontrarsi-: La felicità per la fine dell’eremitaggio da pandemia qui trova espressione nelle belle immagini narrate dai bei versi di Francesco. Poesia che fa sentire forte il sospiro di sollievo. Bravo Francesco!
Alessio Romanini –Girasole dei Prati (Tarassaco Comune)-: Ispirata e bella descrizione del modesto tarassaco, oggetto di giochi di bimbi per la sua effimera vita, molto bene descritto dai versi di Alessio.
Un grazie di cuore a Jacqueline, Fausto e Tonino per l’apprezzamento ed i graditissimi commenti alla mia “Eloisa e Abelardo”. Un particolare saluto alla splendida Jac, sperando continui a viziarmi come sta facendo.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Grazie a Jacqueline che commenta e contemporaneamente mi fa dotta di versi di
Cechov
E grazie ad Alessio per il suo prezioso, sincero parere
Carolina Lari
E' molto bello attendere
giornalmente i commenti di Piero Colonna Romano e di Jacqueline Miu. Sono
nutrimento per l'anima. Grazie a Lorenzo che accompagna da anni con affetto il
nostro poetare.
Salvatore Cutrupi
Grazie Jac, per i tuoi commenti sempre puntuali
Precisi e con puro sentimento.
Grazie. E grazie per la chiusa incoraggiante per tutti
I poeti sitani.
Grazie Jac.
Alessio Romanini
Poesie d'esordio
Collina
Paesaggio che rincuora. Un alimento quello della pace offerto dalla collina di cui cibarsi poiché il suo nettare, a detta della poetessa, conduce all’amore con a maiuscola. Grazie.
Barbara Fedozzi
Il misero accogliente.
Una Musa illuminata e carezzevole che viene allontanata dall’animo poetico. Il gladiatore piange i caduti e non vorrebbe avere premio. “Io pallido, disfatto, fuggo col mio sudario…” Una fuga dunque dalla bellezza del sognare in tempi o in posti dove il reale è maledetto. Grande poesia. Grazie.
Bruno Amore
L'amore dei sogni
“Lasciate piangere il mio cuore. Marcel Proust” Il tempo mutila certe speranze che la mente non cancella. Così con scarpe grezze (quelle comode quelle che non fanno male e sono fatte per un lungo viaggio), affrontare l’infinito.
Claudio Badalotti
Haiku – Natale
L’attesa, la domanda “ciò che cerco esiste?” Un altro dubbio come conferma. Neve bianca che porta ai sogni e a altre domande. Grazie.
Armando Santoro
Nove giugno
Ma quando nel bosco si fece
buio e soffiò da oriente un vento
freddo e penetrante, tutto tacque. Associo a questo poema i scritti di Cechov, un inverno questa perdita descritta da Carolina. Un ritratto che non parla di smarrimento bensì di lotta e fiducia. Grazie.
Carolina Lari
Tempo è d'andare
(al mio Gruppo Teatrale)
Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela ciascuno. Mi è venuto in mente questo pensiero di Bernard Shaw. Non v’è perdita ma un avere tutti quando condiviso un frutto fosse esso pensiero o altro. La vera ricchezza di un uomo è dare dare dare poiché il cuore è sempre pieno e non si svuota di sentimento buono. Grazie.
Fausto Beretta
236
Fantasia 2
Lascia sempre vagare la fantasia … scrisse Keats. Nel mondo dei morti o nelle chimere oppure chiusi gli occhi_ i versi l’amore i sentimenti non ci abbandonano. Ecco cosa ho letto nell’opera di oggi di Felice. Grazie.
Felice Serino
Sono cavalli pazzi
Sono cavalli pazzi
i versi miei …
Vi è un piacere nei boschi inesplorati
dopo questi colloqui dove fuggo
da quel che sono o prima sono stato
per confondermi con l’universo e lì sentire
ciò che mai posso esprimere
né del tutto celare. Questi moti a briglie sciolte, questo esplorare mondi o meglio, andar per Muse, è un incipit potente che sarebbe piaciuto a Byron … Una poetica empatica che corteggia il lettore. Grazie.
Marino Giannuzzo
Trespoli
Impietrito in quella tenebra, dubitoso, tutta un'ora
stetti, fosco, immerso in sogni che mortal non sognò ancora!
Una totale disfatta umana, una tirannia di pezze che sovrastano la bellezza dell’essere o dell’immaginario. Queste marionette che oltraggiano o meglio, profanano dell’umano l’emozione o la dedizione ad essa … non si integrano totalmente col nostro volere finisse bene. Salvatore ci colpisce sotto la cinta. Non è avaro di pensieri o sogni ma certe volte uno jab ben assestato _ restaura l’ordine persino nelle righe. Il poema diventa il poggia artiglio di brevi riposi ai corvi o passeri. Il triste finale, concreto come è uno specchio che si presta a qualsiasi immagine. Il nero più nero che non somiglia all’Ade è il nero della morte. Oggi è questo e basta. Grazie.
Salvatore Cutrupi
"Perdendosi nel Vento"
L’Amore salpa con te. Ti abita. Si presta al viaggio.
Alla settima porta
O profumi del passato che un soffio d'aria trasporta
Effluvi salini davano sapor di mare al tuo labbro
Odore marino odor d'amore sotto le nostre finestre
moriva il mare … Apollinaire
Una buona poesia ha bisogno di buone parole, scrive il nostro poeta, sono le briciole di Hansel e Gretel seminate sul terreno per poi ritrovare casa, o meglio se stessi, anche quando in viaggio con un personaggio così importante. Noi seguiamo quei dove, quelle non mete, quelle cadute … quei rimorsi e quei perdoni. Amore è principio fine e persino evoluzione dell’animo … con questo trasporto io leggo i versi di Tartamo.
Ben Tartamo
Come le note d’ un pianoforte
Su, incendiamoci di parole
E bruciandomi sorridimi – stringimi – Il Poeta dice di schiacciare quei tasti armonici all’altezza del cuore. Una sciarpa come il filo di Arianna in un labirinto notturno dentro cui si ode il mare.
Aspetta la notte per slegare la barca,
che cali anche il vento, e soffici parole,
di neve,
cadranno sul mare. Nella loro semplicità ecco splendere questi versi. Grazie
Antonio Scalas
107. Incontrarsi
Incontri che spazzolano via le nubi nere e dissacrano la notte vista come un male incombente. Certi momenti sono come questi versi_solari senza ausilio di soli. Grazie.
Francesco Soldini
Girasole dei Prati (Tarassaco Comune)
Spalanca la porta alla gabbia della mente,
E, vedrai, si lancerà volando verso il cielo. Un gioco o uno sfogo o semplicemente fantasia. Ho aperto coi versi del mio favorito Keats. Alessio è lo strumento con cui il suo immaginario va amando natura o fiori. Recensire il bello è facile ma arrivare alla sua anima è sicuramente un’altra cosa. Magari un giorno ci saranno ste tempeste con l’identità di un grande poeta. Noi leggiamo. Grazie.
Alessio Romanini
Noi siamo sempre più innamorati di questo continente azzurro che oggi vede
sorgere piccoli astri per poi chissà un giorno diventare grandi della Poesia.
Come uno di voi pregiati ospiti, m'inchino con lode al Magister Lorenzo fautore
di tale laboriosa meraviglia. Saluto con sincera ammirazione il collega amico ,
il Vate Piero Romano Colonna che si dedica alla lettura e al commento di tutti i
lavori del sito, impegnando molto del suo prezioso tempo. Grazie ai sitani per i
lavori sempre più impegnativi. Buon Poetare a tutti.
Jacqueline
“ Nove Giugno” di Carolina Lari una meravigliosa lirica
Dedicata al padre scomparso, dove esprime tutti i
Sentimenti che a volte non riusciamo ad esprimere
Ma nella poesia è più naturale. Intensa la sincerità
Con cui è scritta. Mi hai emozionato tantissimo.
Grazie a presto.
Alessio Romanini
Grazie Jac, per il puntuale impegno nel commentare i
nostri testi. Un plauso al Maestro Piero, perché in questa ultima si è
superato. Saluti a Lorenzo e a tutti i sitani, ai quali auguro buona poesia.
Tonino Pisano
31 Maggio
31 maggio 2020
Poesie del giorno:
Marino Giannuzzo –Si spengono le luci-: La fine di un periodo di rilassanti ferie, nella natura di campi e di mare, in compagnia d’affettuosi amici, lascia un po’ d’amaro in bocca e la speranza di potere rivivere questa rassicurante atmosfera, ben narrata dagli intensi versi di Marino.
Bruno Amore –Non si può scrivere-: Deliziosa descrizione, ricca di poetica ispirazione, dello stato d’animo di un poeta vagabondo incantato da un tramonto talmente bello “che non si può scrivere”. Complimenti, Bruno, e grazie per poesie che, come questa, meritano applausi.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –La mia scimmia antica-: Con nonchalance il colto Giuseppe, in attacco di questa bella poesia, cita la scolastica con quella che forse fu la più importante disputa sugli universali (“il disputar se la natura/degli elementi e degli esseri/viventi sia o men da Dio intesa”) quindi con un bel salto temporale (e scientifico) approda a Darwin ed alla teoria dell’evoluzione, chiedendosi, con feroce ironia, se mai tale evoluzione abbia raggiunto l’apice in quei numerosi “saputi sapienti e sapientoni” che popolano la nostra società. Complimenti, caro amico, per come hai saputo rendere in versi argomento difficile ed affascinante.
Enrico Tartagni –Il Carrista bambino-: Uno strano, singolare pot-pourri di ricordi dell’infanzia con concerto per archi di beethoven , col bosco di Sherwood e le frecce di Robin Hood e Margherita Gauthier, mescolati ad un carro armato giocattolo. Così il poeta può trovare conforto solo dietro una pagina corazzata (o dietro un gentile fiore). E, tanto per non farsi mancare nulla, ecco citato Amleto che avverte Orazio (“ci son più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia”) e noi con lui.
Giuseppe Dabalà –Vorrei incontrarti-: Semplicemente deliziosa è questa profferta d’amore, resa con bellissime, romantiche immagini molto ben disegnate dalla maestria di un ispirato Pino in gran forma poetica. Complimenti, assieme ad un caro saluto.
Vincenzo Patierno –Lei tra il lago e il mare-: Una fiaba mitologica paiono narrare questi intensi versi di Vincenzo: quella di una donna che trova conforto nel mare, scambiato per ingannevole lago, quando le sue salate lacrime si sciolgono e fondono col salso delle onde, restandovi prigioniera “Come per congiungersi con il veritiero amore”.
Claudio Badalotti –Sulla riva di quel fiume-: Lo scorrere della vita (metafora ne è quel fiume) e gli insegnamenti ricevuti, analizzati, con maturo e bel poetare, dall’ottimo Claudio, deluso per non avere ottenuto più concreti e positivi insegnamenti.
Tonino Pisano –Albero di ulivo-: La generosità di un maestoso ulivo pare non essere particolarmente apprezzata dall’uomo, per quei frutti lasciati cadere sull’umida terra. Questa è bella e significativa poesia, dal sottile insegnamento, che stigmatizza il comportamento negativo dell’uomo nei confronti di una generosa natura, resa con versi dall’amaro, accusatorio tono.
Felice Serino -235 Naufragi-: Scontato il richiamo a “Uno, nessuno centomila” di pirandelliana memoria, in questi versi, densi di poesia, dl grande Felice.
Alessio Romanini –Quiete fanciullezza-: Un tenero ricordo della madre, è il tema che Alessio svolge con questa sua poesia che ne è il delicato ricordo.
Laura Toffoli –Amore al di là di ogni umano sentire-: Un trascendente amore, narrato con versi di grande intensità sentimentale da un ispirata, bravissima Laura.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Una natura morta, il poetico ricordo di un anziana ed un acquerello sulla natura, composti con bella maestria dai gradevoli versi del nostro Salvatore.
Carlo Chionne –Mascherine-: Epigramma che assolve alla perfezione, perché reso con grande arguzia ironica, alla sua funzione di satira per i (cosiddetti) potenti. Purtroppo questo squallido personaggio, cui quella maschera tratta da una mutanda ben si addice al viso, ha la sfrontatezza di portare mascherine tricolori. Vero insulto (credo voluto) all’Italia.
Sandra Greggio –Come un bambino-: L’amore dovrebbe avere sempre la serenità di un bimbo, ed essere nutrito a coccole. Questo afferma la nostra Sandra non disdegnando “…la furia dei tuoi ardenti baci” che lasciano senza fiato. La direi poesia a violento climax crescente, ben narrata dalla nostra amica.
Jacqueline Miu –Haiku 1, 13, 17-: Tre pennellate che, secondo il noto ed affascinante stile della nostra amica, sono rese con lavica passionalità: da un temporale di rose domato, ad un romanticissimo scenario estivo, ad una sensuale visione per guardoni, per concludere il trittico.
A Jacqueline e ad Alessio un grazie di cuore per l’attenzione ed il gradito commento alla mia “Sono curioso”
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Si spengono le luci
Una storia di mare. Chi arriva in villeggiatura_da amici_ da parenti_solo per godere di pace. Infine la partenza. Chi resta col suono del silenzio e del mare_coi ricordi in attesa di altri se ci saranno il futuro e la possibilità di bei momenti. Grazie.
Marino Giannuzzo
Non si può scrivere.
L’oltre nella sensibilità poetica di Bruno _ vagabondo libero nell’anima e facoltoso nel sentimento. Grazie.
Bruno Amore
La mia scimmia antica
dall’origine dell’uomo ad oggi _ ergo corgito oppure note d’evoluzione col senso di onnipotenza (per alcuni) Grazie.
giuseppe gianpaolo casarini
Il Carrista bambino
per la sottigliezza di un cuore militare
ci son più cose sotto la scarpa del soldato
che in alto sopra le stelle
_ Letta, riletta – plausi. Voglio evitare commenti. Potrei scrivere righe ma negherei a certi versi la loro lode per il disegno fatto. Non sono commossa ma ho trovato delle fluorescenze, tracce che nel buio della vita se hai occhi accesi puoi guardare … seguire pensando “ah, ecco dove portano” quindi Grazie Poeta. Plausi.
enrico tartagni
Vorrei incontrarti
Ossimori tanti forse troppi (a modesto mio leggere e di sicuro non mancanza del poeta) ma turbinii freschi, scomposti, vibranti, freddi come le cascate qui dipinte. Ci sono dei passi intimi come quelli nelle stanze vuote ma l’anima di questo poeta sa costruire altari e strade che portano alle estati e ai soli che brillano senza sosta. Uno scrittore la cui anima arde come una metafora estiva. Grazie
Giuseppe Dabalà
Lei tra il lago e il mare
Lambiva appena il cielo l'aurora
E già l'infrangersi del mare
Burrascoso al nuovo giorno si presentava
Dopo aver trascorso una notte senza trovar tregua
Sulla battigia il mare s'infrangeva
Mentre lei di lì passava
Persa in una fuga senza meta
Con la sola zavorra di lacrime
Che da gocce di brina il viso le percorrevano
Dallo sciabordio delle onde i piedi si lasciò accarezzare
Intanto che si rincorrevano in un gioco
Che ai giorni di fanciulla a lei trasportava
Molto prima che dell'attraente lago s'innamorasse
Che con il suo canto sibillino la sedusse
Sol che dopo la sua natura rivelò
E lei in ancella mutò
E nel fondale di fango la imprigionò
Il sale delle gocce di lacrime si unì a quello del mare
E quieto lui divenne
Cingendo lei in una carezza
Che s'immerse per unirsi
Come per congiungersi con il veritiero amore
Che l'accolse tra le vigorose
Ma pur tenere braccia…
Vincenzo Patierno
Sulla riva di quel fiume
Una ricerca di verità. Un possibilità di rivedersi e di darsi un traguardo ma il traguardo sfugge al poeta che si commisura coi guai. Il fiume è un possibile testimone e gli è perdonato quel suo partecipare al solitario uscire dal cerchio dello scrittore. Il mondo oltre i soliti confini. Grazie.
Claudio Badalotti
La voce del bosco
Un richiamo alla natura e un inno all’amore per il Poeta che assorbe sensibilità e sentimento dal paesaggio. Grazie.
Armando Santoro
Albero di ulivo
Maestoso questo millenario eroe, personaggio che sfama l’anima del poeta col suo frutto, col suo tenere testa al tempo _ quasi da imitare. Grazie
Tonino Pisano
235
Naufragi
Splendida. Questi tanti me che emergono dalle pagine di un libro e non importa quale esso sia_ questo alimento nobile solletica gli infiniti aspetti dello scrittore. Evviva poesia pura in un condensato di versi. Grazie.
dai tanti me
Felice Serino
L'amore per … l'amore
che è anche per se stessi.
Non sempre si può stare
per gli altri - sol - commossi.
"Io, Tu, e le rose"
Ai tempi che rallentano _ questo brindisi anti Pandemia. Una sota di setta Gli Immuni Anonimi _ Poeti che dopo aver evaso dalla prigione scoprono che il mondo col suo nervoso dire_ si è quasi fermato. Ora dipende dalle persone _ avranno qualcosa da dire? Saranno capaci di farlo? … Versi che contemplano l’inizio di qualcosa … ci siamo ravveduti _ durerà? Grazie.
Armando Bettozzi
Quieta Fanciullezza
L’ineffabile dalle mani materne modella la vita e la vita delle emozioni. Sempre quella punta di penna malinconia … persino da vetuste memorie del fanciullino … La forma poetica sta cucendo un abito sartoriale per lo scrittore. Il colore è ancora da decidersi. Grazie.
Alessio Romanini
Eloisa e Abelardo
Ecco come la storia irrompe nella leggenda e come il Poeta consacra i protagonisti. Piero non sa fare poesia, Piero è Poesia. Vogliamo di più, vogliamo che il Dotto ci porti come Virgilio portò Dante fuori dall’Ade verso una strada sicura_ un Eden per Poeti. Qui lascio che il silenzio faccia compagnia alla lettura. Non si dica altro poiché la conoscenza non ha bisogno di aggettivi. Plausi sopra le sedie. Grazie.
Piero Colonna Romano
Amore al di là d'ogni umano sentire
Questo bellissimo titolo apre con colori che fanno sorgere l’estate. Solo l’amore può essere il motore della bellezza o di una armonia così sublime come la chiama la scrittrice. Grazie.
laura toffoli
Haiku
memorie fanciulline
la saggezza ricama
colori e frutti all’ombra estiva _ Grazie
Salvatore Cutrupi
Come un bambino
L’amore ha uno spirito bambino ed ecco la nostra bravissima poetessa riportarcelo. Si confida e condivide lo spirito ardente che l’ha sempre anima e che non a caso circonda sempre i suoi versi. E’ come una gioia che non puoi contenere _ questa passeggiata tra memorie e sentimento. Grazie.
Sandra Greggio
Ringrazio con infinita stima il nostro Magister Lorenzo che rende questo Tempio una vera Arena per Titani (in crescere). Un forte abbraccio al Vate Piero Romano Colonna che dedica tempo non solo ai grandi componimenti ma a commentare le opere degli illustri artisti qui presenti. Un omaggio ai sitani. Buon Poetare a tutti.
Eloisa e Abelardo di Piero Colonna Romano. Molto bella e coinvolgente la collocazione in poesia di quella storia d’amore. La si sente in tutta la sua complessità e particolarità
Mascherine di
Carlo Chionne. Ironia
sottile e simpatica, fotografia che da una chiara immagine del personaggio in
questione.
Fausto Beretta
29-30 Maggio
“Cuore bastardo” di Jac, un bel poema come solo lei riesce
A fare, inserendo immagini e parole di una bellezza e di una cultura
Ineguagliabili. Il suo poetare così intenso mi ricorda il grande Bukowski.
Brava.
“ Sono Curioso” di Piero Colonna, anche questa bella
lirica
Dall’ andamento dolce e delicato con immagini magnifiche.
“Nulla rimpiango
Del mio tempo fruttuoso”. Bellissima.
Alessio Romanini
Ringrazio Piero e Jac per i bellissimi commenti. Ho
ancora l'età per procreare, simpaticamente dico largo ai giovani, cioè mio
figlio. Io mi accontento di essere Nonno per la seconda volta. Mi assumo la
responsabilità per l'equivoco, non avendo specificato bene la dedica. Grazie
Lorenzo per l'ospitalità e ai sitani, sempre ispirati. Buona vita.
Tonino Pisano
29 e 30 maggio 2020
Poesie d’esordio:
Rosetta Greco Garilli –Dall’alba al tramonto-: Un poetico racconto dello svolgersi della vita, reso con limpidi e bei versi.
Poesie del giorno:
Marino Giannuzzo –Sfugge la vita e corre-: Un’analisi, vagamente malinconica, del passare della vita con le sue gioie e dolori, vittorie e sconfitte, col tempo che cambia sentimenti e visioni, in questi versi, dal riflessivo tono, di un attento Marino.
Bruno Amore –La caletta-: La difficile conquista di un angolo di paradiso ed il ricordo di un’affascinante lei, molto ben narrati da versi, pieni di sentimento e di malinconia, dell’ottimo Bruno.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Del poetar oggi il foglio è bianco-: “…che invan la mente/il vero cerca per cui il calamo non verga” frase a conclusione di una poesia che narra surreal discorso tra colori, metafora dello smarrimento che il poeta, privo d’ispirazione, prova. Ed in quella frase c’è la sintesi del bello stile che l’ottimo Giuseppe spesso adopera, deliziandoci.
Cristiano Berni –“Cala il sipario”-: Epitaffio ricco di commozione ed ammirazione per un grande intellettuale italiano che purtroppo ci ha lasciati tempo fa. Un fastidioso, geniale “giullare” che il potere sapeva mettere alla berlina, con le sue commedie spesso ambientate in un metaforico medioevo cristiano. Un personaggio unico nella scena teatrale e sociale di questo nostro paese, del quale sento fortemente la mancanza. Giustamente premio Nobel per la letteratura, a lui concesso da chi ha più civile visione della società, di quanto non l’abbiano dalle nostre parti, certi nostalgici del fascio, che allora violentemente protestarono. E, caro Cristiano, attenditele quelle proteste, ché in circolazione, anche qui, ce ne sono ancora.
Antonietta Ursitti –Vuoto-: Versi che dicono di un bisogno di libertà, probabilmente per riempire un angosciante vuoto. Significativo la rondine con la simbologia che le si attribuisce (essere libero, appunto). Bentornata nell’azzurro, Antonietta. Resta con noi. Un caro saluto.
Tonino Pisano –Donna sarai-: Dedica piena d’amore, d’apprensione e ricca di saggi suggerimenti, per una figlia nascitura, resa con bei versi ispirati da grande tenerezza.
Felice Serino -234 In una piega del vento-: Il forte desiderio di vivere in una società senza guerre e più giusta è, come giustamente lo definisce Felice, un volo pindarico, un illusione irrealizzabile. Questo il “nocciolo” attorno al quale si sviluppano i versi del nostro ottimo amico.
Jacqueline Miu –Cuore bastardo-: Un canto al mare, simbolo di libertà, di purezza, di mistero, di forza, di bellezza, reso con tutta la passionalità di cui è capace Jac che con un faro sembra identificarsi, perché è ciò che perennemente al mare guarda.
Un epico racconto dell’estasi che può donarci, è in definitiva questo poetico componimento dell’ispirata, bravissima, nostra amica che sa coinvolgerci con queste sue magistrali descrizioni.
Alessio Romanini –Artificiere-: Il ricordo del racconto di un fatto della guerra, reso da un contadino gravemente malato quale sua esperienza personale, narrato dai versi di un Alessio che pare emozionato oggi, scrivendolo, come lo fu ascoltandolo nei suoi anni giovanili.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Poesie d'esordio
Dall'alba al tramonto
la vita ti travolge _ Una forza inesorabile quella del tempo che cerca una pausa, un tramonto che concimi nuove favole, nuove speranze e alimenti possibilmente quei sogni che la realtà ha cancellato. La prepotenza delle abitudini ma che dire di quei velati turbamenti che affondano nel tramonto. Grazie.
Rosetta Greco Garilli
In memoria di Guido Sartori …+ 25 maggio 2020
Onorata la memoria di un amico. Una lettera di commiato con versi su misura. Onore, orgoglio, famiglia e valori. Grazie.
Armando Bettozzi
Sfugge la vita e corre
Marino si misura con la vita. Una moviola a volte triste altre volte impietosa. Versi come cumuli di foglie verso cui passando, il poeta soffia donando loro il volo. Una memoria ricca per una poetica realista. Grazie.
Marino Giannuzzo
La caletta
Splendidi versi. Mari e scogliere, pozze azzurre e Maestrale. Il salato entra nel lettore e parla d’acque, di orizzonti e di emozioni. Un sentiero per due, una vita per due e poi il disarmante finale … lei andò per conto proprio da quella conca in poi. Un vortice descrittivo, aria lontana dai cementi. Il cuore è una spugna e assorbe todo il paesaggio. Si anima per camminare cercando l’equilibrio. Plausi. Grazie.
Bruno Amore
Del poetar oggi il foglio é bianco
Cerca stimoli il poema di Giuseppe. Il poeta parte dai colori che rispondono quasi con indifferenza al suo richiamo. L’anima vorrebbe essere alimentata ma il foglio controbatte _ vuoto_ “voglio altro”. E’ nel suo cercare che lui riflette sul mondo intorno mal foglio che lui vede vuoto per noi è pieno di impressioni suggerite come germogli su un grande campo. Grazie.
giuseppe gianpaolo casarini
"Cala il sipario"
Una commemorazione vivida. Una illuminazione intorno alla figura del grande artista Dario Fo. Grazie.
Cristiano Berni
Vuoto
Lo spunto per un sogno che non ha ancora le ali per volare. Una impotenza che assale la poetessa ma ci sono spunti di speranza o leggerezza che le rondini offrono alla scrittrice. Grazie.
Antonietta Ursitti
Luci nella brughiera
Grande poesia oggi dei sitani. Fuga verso il cielo poi il precipitare. Questo l’uomo ma il Poeta è avverso alle dolcezze senza significato. Lui vuole il bene. Lui vuole l’utopia. Pochi attimi di illusa pace … la realtà cornifica ogni chimera. Bellissima. Grandi versi _ grazie.
Mi illudo che finita sia ogni guerra
presto ritorno con i piedi in terra
Armando Santoro
Donna sarai
Versi d’amore con dedica paterna. Orgoglio e auguri di buona sorte. Bimba fragile poi donna. Un canto come un inno. Tonino s’immerge nelle nuvole rosa e ha ben ragione di farlo. Grazie.
Tonino Pisano
234
In una piega del vento
rinascere in una piega del vento
pindarici voli
che ti lasciano
le ali spezzate
Ecco i versi che mi hanno colpito di più. Il titolo è davvero superlativo. Grazie.
Felice Serino
Artificiere
Un racconto, un tramonto, una vita. Io li chiamo ancora esercizi i lavori di Alessio che non canta ancora a briglie sciolte ma si esercita febbrile nel dare ciò che dentro lo tiene in fiamma. Quella malinconia che porta sempre come una camicia sartoriale … speranza di voli ali nella sorte dei suoi personaggi, amati cari o ricordi … poi il tonfo finale, le ali spezzate come se dentro qualcosa non fosse ancora del tutto guarito. Scrive con ferite aperte? Non possiamo saperlo. Leggiamo col conforto delle melodie che spesso lo accompagnano. Grazie.
Alessio Romanini
Sono curioso
Versi come fiumi di miele che scorrono ameni … Un poema sui grandi sogni e sull’amore senza fine. E’ un lavoro di vita questi straordinari versi. Se lo può permettere. L’Oltre di cui non ha paura è fonte di altre scoperte. Lui è un pioniere. Plausi. Grazie.
Piero Colonna Romano
Ringraziamo il nostro profetico mecenate Lorenzo di cui siamo ospiti. Un caro saluto di stima e ammirazione, al nostro Vate Piero Colonna Romano. Buon Poetare a tutti.
28 Maggio
Ringrazio ancora i 3 meravigliosi
poeti, per l’impegno
Per la qualità e la genuinità dei commenti sempre sinceri
Che ogni giorno accompagnano le poesie…Jac, Ben e Piero…
Piero come sempre non ti devi scusare apprezzo i tuoi
Saggi consigli, scrivo per divertirmi e per piacere di scrivere
Grazie ai tuoi consigli sto sperimentando e provando nuove
Tecniche, e giustamente come dici tu a volte sono “ legnose”
Come il mio scrivere. Continua, per favore ad esprimere
Con la tua grande intelligenza e capacità poetica di interpretazione.
Grazie.
Grazie anche a Lorenzo e tutti i Sitani.
Salutoni.
Alessio Romanini.
Inizio con ringraziare Lorenzo per
l'opportunità che ci dà, spaziare in queste pagine azzurre e respirare poesia.
Grazie di cuore a Piero, Jac e Ben, sempre grato per i commenti. Saluti
ai sitani.
Tonino Pisano
28 maggio 2020
Poesie d’esordio:
Erika Giobellina –Assorta-mente-luna-: La luna, il sogno ed il fumo. Ecco la sintesi degli ispirati versi di Erika che alla luna guarda, quale romantico sogno, e ne narra le suggestioni. Poesia originale e gradevole che è un invito ad andare a leggere altra produzione di questa poetessa.
Poesie del giorno:
Felice Serino -233 A bocca piena-: Le terribili immagini che ci arrivano dallo schermo televisivo sembra non ci turbino più di tanto, soprattutto all’ora di pranzo, forse anche per assuefazione (disinteresse?) all’orrore. Questa la tesi svolta col suo magistrale poetare, dal nostro Felice. Concordiamo?
Marino Giannuzzo –Nella vita ho lasciato-: In definitiva questo è un consuntivo positivo della vita, nonostante difformi giudizi su se stesso avuti e vittorie e sconfitte riportate, e Marino lo grida con quel “viva la vita” di chiusura.
Bruno Amore –Apriti estate-: Inquietudine, costante per ogni stagione ricca di tentazioni, in questi versi, ridondanti sessualità, di un Bruno in ottima forma.
Claudio De Lutio –Treno 6284-: Viaggiano le parole in quei vagoni ed i desideri inappagati e le speranze. Belli questi versi che narrano di una ricerca, di un attesa che non sarà. Bravo è Claudio a far divenire il treno metafora di tutto quel che vorremmo e non riusciremo ad avere. Applausi.
Tonino Pisano –Vite sospese-: Un sentore di morte ispira questi inquietanti versi di Tonino che bene sintetizzano l’angoscioso sentire questa terribile pandemia, rammentandoci quel che diverremo.
Jacqueline Miu –tu ti innamorerai carne e sesso e testa-: Una ode ad un sognatore poeta. Un chiedere chi fare erede di sogni. Un pensare poesia quale strumento afrodisiaco da regalare per l’estasi. Leggo tutto questo nell’intensa riflessione che la nostra Jac oggi ci regala.
Salvatore Cutrupi –Grigio antracite-: La mancanza d’amore, dunque, è la causa di un esistenziale malessere che pare immotivato. E Salvatore quest’assenza analizza col suo bel poetare e ci regala altra sua intensa composizione.
Sandra Greggio –Maggio-: A quello che pare il mese più dolce dell’anno, Sandra dedica questa sua bella poesia dove ricordi terreni si intrecciano con la fede, in un commosso ripensare, molto ben reso dai suoi intensi e bei versi.
Laura Toffoli –Gentile colore arancione-: E riecco la Laura che conosciamo, con i suoi versi densi di colori e profumi, con i suoi versi che cantano la natura ed il sentire, con sintesi di grande effetto scenico. Brava Laura!
Alessio Romanini –Disegno un rumore-: Difficile esercizio è quello di disegnare un rumore! Eppure Alessio ci prova mescolando verdi (cinguettanti ?!!) fragranze a meste iridi che aleggiano nell’aria. Ed in effetti un rumore si sente: quello di dissonanti, surreali immagini.
Mi spiace, Alessio, ma nonostante qualche corretto enjambement e il chiarissimo sforzo di voler rispettare le rime di un sonetto, non riesco ad apprezzare (ovviamente per quel che può contare) questo scritto che pare ispirato dal rumore di un tosaerba (brusio?!!) che genera pensieri d’amore.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti , in primis al nostro generoso Lorenzo.
Assorta-mente-luna
Una Luna empatica e ascoltatrice. Una eroina che sfoga i sentimenti e si tuffa nei desideri che solo quando sorge il pallido satellite, si palesano. Grazie
Erika Giobellina
233
A bocca piena
Una poesia per chi si imbarca su un viaggio verso la felicità e invece trova la fine. Una sacralità che viene calpestata dal destino o dalla nostra cecità. Il Poeta reagisce in questa storia vera. Grazie
Felice Serino
Nella vita ho lasciato
Perdite e conquiste. Una libertà di espressione conquistata. Con la vista dell’anima 11 decimi … i premi arrivano da spiriti inaspettati. Grazie
Marino Giannuzzo
Apriti estate.
Ecco Bruno fremere … sarà l’estate? Sarà l’attesa di qualcosa che lo sconvolga e lo descrive questo qualcosa. Una bellezza … un candore che con ardore entri nel palpito. Grazie
Bruno Amore
Treno 6284
Ansie, racconti, cieli raccontati e sogni da cogliere. Personaggi con impronte di vita sul vagone di un treno. Grazie.
Claudio De Lutio
La bestia rossa
Boccaccesca primavera senza erotico trionfo. Ahimè il volo che si può permettere il poeta è solo platonico. Grazie.
Armando Santoro
Prima poesia al tempo
del coronavirus.
Etere zeppo di parole inutili e un mondo malato coi sogni ancora in prigioni di cui si sono perdute le chiavi. Ma quale speranza? Una poetica di malinconia e sconforto in attesa di un attimo di fatalità che lo smentisca. Grazie
Tonino Pisano
"...Mi hai dimenticata ?!"
Una risposta come una melodia … almeno è ciò che lei deve sentire. Una poesia quella di Tartamo che vuole a tutti costi corrispondere a una canzone. Il suo filo di Arianna è un sentimentalismo d’autore … Grazie.
Ben Tartamo
Grigio antracite
I muri. Muri umani. Miri sociali. Muri di silenzi. La primavera attraverso questi muri, il pensiero di poterli abbattere e vincere quello stato di inquietudine che incombe sull’Umanità. I sogni sono il primo gradino ... Grazie
Salvatore Cutrupi
Maggio
Le ciliegie di Maggio come il cuore di Sandra che in tutta la sua forma incarna questo frutto. La passionalità che ci mette nel confermarci che nascere in questo mese è pari a una fortuna. Possiamo solo confermare questo lieto pensiero. Testardi, bonari, ebbri di vita ecco come sono i nati di Maggio. Grazie.
Sandra Greggio
Gentile colore arancione
Delicati ma sonori questi richiami all’amore. Un
sentimento forzuto come quell’esplosione arancione che pare la metafora di una
fenice e la Poetessa risorge.
L’amore è giovane e forte
Cammina
Sul sentiero della vita………….
laura toffoli
Disegno un Rumore
La Primavera è un martello che percuote fortemente il cuore del Poeta. Il campanello dei sensi già si sente … una speranza, un sogno ed ecco nuovamente le emozioni che si descrivono con voci di fiori colori … attese. Grazie.
Alessio Romanini
Ringrazio il nostro mecenate Lorenzo architetto del Tempio Azzurro che ci ospita. Stimati saluti al Vate Piero Colonna Romano le cui risorse letterarie sono come un fiume in piena. Buon Poetare a tutti.
• 233 - A bocca piena
di Felice Serino
Felice, in questa sua nuova lirica non fa che confermare, laddove ce ne fosse
ancora bisogno, tutta la sua sensibilità di uomo e poeta.
Leggendoti, mi hai ricordato un antico detto del mio Nord barese:
U saziə nen grèetə o dəsciàunə!
(colui che è sazio non crede a chi è affamato).
Ebbene, sì : hai messo il dito nella piaga purulenta di questa nostra società
ammalata di individualismo ed egotismo.
Dell'argomento in quaestio, ci sarebbe molto da dire e discutere, ma non mi
esprimo per non incorrere negli strali di chi, ahimé, spesso ha visto in me un
provocatore verbale fascistoide, anziché un umilissimo servo di uno Stato che,
anziché essere superpartes, è connivente con i poteri forti del business,
compreso quello dell'emigrazione.
Ma bando alle fuorvianti e pesanti note critiche, come non riportare
integralmente l'ultima tua strofa?
Grazie Felice:
violata la sacralità
vita che non è più vita
vilipesa resa
quale fiore a uno strappo feroce
di vento
• All' Acqua Minerale
di Armando Bettozzi
Poesia ricca di ricordi personali, questa del nostro simpaticissimo Armando.
In effetti, l'incantevole Umbria che, nel perugino tanta spiritualità diffonde
da secoli, conserva ancora pressoché intatti anche posti meno spirituali come le
fonti del Monte Lauro in quel di Bettona. E, rammento anch'io, ormai canuto,
come il passante testosteronico, sia tentato ancora di infrattarsi tra le fratte
della Fratta, per dirla col poeta:
A cercar non si sa bene che…
Fantasticar saltando sui sassi
badando a che affatto mi bagnassi.
Era già aver trovato un perché…
• Nella vita ho lasciato
di Marino Giannuzzo
Una Miscellanea di sentimenti, come quella che dà nome alla sua omonima raccolta
di poesie, questa ci appare la sua nuova proposta in versi.
Tempo di raccolta del significato dei vari spaccati della propria vita. Una vita
che, come ricorda Marino, non ha lesinato sorrisi e tristezze, ma lo ha comunque
reso pago pur nella scoperta di tante ingiustizie vissute e giudizi ricevuti
gratuitamente malevoli:
Nella vita ho lasciato
ad altri il giudizio
ed ho perso.
...
Sono stato felice
sono stato contento
di quanto il cielo m'ha dato.
• Apriti estate
di Bruno Amore
È del tempo che passa, inesorabile e tiranno, che il nostro Bruno ci racconta,
ponendo accenti "rossi" - per usare le sue parole - birbantello qual è: lo dico
con affetto e in segno di solidarietà maschile!
Eppure, come sempre sa rendere magistralmente, il tocco della riflessione non
manca anche in quest'ultima poesia con endecasillabi a rime sparse, ma
dall'impronta dei versi liberi ma non sciolti:
lo spirito corrobora, fosse anche alieno
un accento rosso sulla consuetudine
da conservare per tempi a venire
quando i giorni ameni saranno rari
e ciò che non passa, è l'inquietudine.
• Treno 6284
di Claudio De Lutio
Claudio, mi ha riportato alla memoria l'indimenticabile poesia del poeta e
scrittore francese Edmond Haracourt che, nel 900, ci ha regalato la frase famosa
"Partire è un po' Morire".
In effetti, i versetti di Claudio - che seguono in grassetto - hanno tanto, a
mio umilissimo parere, della Canzone dell'addio del poeta
summenzionato quando recita: "...Si parte come per gioco
prima del viaggio estremo
e in ogni addio seminiamo
un po’ della nostra anima..."
Rileggiamoli assieme i suoi versi e poi ditemi cosa ne pensate:
Attraverserà le stazioni del mondo
divorando i cieli e assaltando i sogni
per accompagnare in uno dei viaggi
chi è salito per lasciare qualcosa
in cerca di qualcosa di meglio...
• La bestia rossa
di Armando Santoro
Licenziosa poesia con licenza dantesca dove, il nostro Armando, con maestria e
umorismo ed anche autoironia, ricorda le virtù svelate alla "conoscenza biblica"
di una non meglio identificata lussureggiante e lussuriosa donzella!
Rendiamo tutti onore al merito suo, canticchiando i suoi endecasillabi in
quartine con rime alternate e strofa finale in baciate:
Ed io ormai non ho l’antica forza
il mio martello ha ormai poca risorsa
ma ancor m’incanto ad osservar l’ingresso
a un paradiso che non mi è permesso.
• Vite sospese
di Tonino Pisano
Poesia dal ritmo-verso che, libera da rime e serrata in metrica sciolta, forte
ci canta il male di vivere e, ciò che nella poetica del primo '900 veniva
definito lo spleen.
Ma non manca un singulto morale, etico e dal profumo cristiano:
un fraterno abbraccio
al mondo darò
per non dimenticare
quel che sono …
… polvere.
• tu ti innamorerai carne e
sesso e testa
di Jacqueline Miu
Cara Jac, non posso esimermi dal confessarti che, ogni lettura delle tue
liriche, mi percuote sempre e sferza come le onde del mio amato Hudson sulle sue
rive ancora praticabili negli anni della mia adolescenza.
Sì, mi turbi ed emozioni continuamente e mi regali brividi e godimento.
Ah, quanto vorrei essere io quel giovine erede di cui parli e, i cui versi,
magistralmente ci marchiano col fuoco sacro della rea Musa, rendendoci un po'
tutti tuoi innamorati discepoli:
ah come vorrei poterti leggere già adesso
… sì mio erede
tu
• Grigio antracite
di Salvatore Cutrupi
Bravo, bravo, bravo ... mio caro Salvatore! Bravo nel poetare, bravo nel
suscitare emozioni, bravo nel provocare riflessioni insopprimibili,
imprescindibili e roboanti come le tue parole che, tante volte, ci suonano
appunto forti e ripetute dentro l'anima, proprio come solo un'eco sa fare!
Sfido chiunque ad affermare il contrario rileggendo i tuoi versi con la voce
giusta e le giuste pause:
E succede
che un giorno ti svegli
di malumore
senza una ragione apparente,
....
poi d'un tratto t'accorgi
che manca un abbraccio,
un saluto - un sorriso
uno sguardo.
• Maggio
di Sandra Greggio
Un florilegio di ricordi dolci, affettuosi, un racconto semplice e coraggioso
del proprio essere: questo il senso, il timbro e non solo, della lirica poetica
della nostra bravissima Sandra.
Mi ha tanto emozionato e, pur commosso, quel ricordo personale del Santo Rosario
recitato con la nonna.
Grazie, cara, per ciò che continui a donarci con la tua poesia: lirica profumata
dal sublime incenso dell'umiltà e della forza della testimonianza e della
coerenza cristiana. Sì, perché Maggio è tutto qui, cosi ben rappresentato dai
suoni, dai profumi della sua rigogliosa primavera o, come ben reciti tu:
È il mese della purezza e della castità
perché è dedicato a colei
che le incarna, la Madre celeste, Maria,
alla quale si consacrano le spose.
È il mese del fioretto, la recita del Rosario,
che recitavo con nonna in una chiesetta
che mai dimenticherò.
• Gentile colore arancione
di Laura Toffoli
Laura ci regala ancora, come ben sa fare, le Sue immagini poetiche fresche di
Bellezza umana e naturale:
Leggeri e lunghi capelli rossi
Si lasciano cullare
.....
Arancione è il mantello
Posato dalle delicate ali degli angeli
L’amore è giovane e forte
Cammina
Sul sentiero della vita...
• Disegno un Rumore
di Alessio Romanini
Belle le immagini che continui a donarci e in cui la fanno da padroni, con la
sua freschezza e tenerezza: la campagna, la fanciullezza beata e l'amore.
“…Mi hai dimenticata?!” di Ben Tartamo
In questa breve lirica ha raccolto una intensa
Bella poesia d’amore. Complimenti.
Alessio Romanini
“tu ti innamorerai carne e sesso e testa” di Jacqueline
Miu l’ottima poetessa
Dell’azzurro che parla del suo uomo ideale
Con uno svolgersi di parole che hanno dell’incredibile.
Un quadro che si dipinge da solo. Bravissima.
Alessio Romanini
27 Maggio
Grazie a Carolina Lari
Una cara amica poetessa
Mi fa piacere averti emozionato.
Grazie a domani.
Alessio Romanini
Grazie Jac, sempre attenta ai dettagli.
Ottima Poetessa interprete e anche psicologa.
Salutoni.
Alessio Romanini
Miles on my mind
(omaggio a Miles Davis)
So What – in tempi magistrali per la musica tutto diventava facilmente storia e andava con moto dolce verso l’anima. Per loro erano i tempi moderni per noi oggi sono leggenda. L’armonia è stellare, il talento un grattacielo e il suono va alle ore diurne che godono di un amore vero per la vita . Il poeta coglie la bellezza e la liberazione dei neri come lui molti altri immensi talenti di razza nera …. Grazie
Marco Formato
Dove inizia L'amore
Tacchi ed erotismo a suon di stelle. Perché sognare di un altro mondo se quello in cui vive il poeta è già perfetto? Grazie.
@ Giuseppe Buro
232
Dammi l'abbrivio
Un richiamo, una eco o meglio una folgore che accenda il Poeta prima del sonno. Un invito o meglio una invocazione di altissima poesia che il nostro felice sa bene come regalarcela. Grazie
Felice Serino
Ritornare da capo
I versi di Claudio invitano sempre o quasi a una riflessione sulla natura della vita. I pendii e le salite ma poi quelle vette cui si arriva di rado … questa è la prova che la poesia edifica gli animi che diventano monti non sempre accessibili ma di sicuro fatti con versi come fondamenta. Grazie.
Claudio Badalotti
il 24 maggio…
Poetico patriotico_ un inno del cuore per non dimenticare la storia delle radici. Grazie
Armando Bettozzi
"Mi è troppo cara la libertà"
Un sognatore di mille universi e altrimenti non potrebbe essere_ Poeta col cuore in piume e dal libero volo. Forte senso Byroniano quello della libertà e non resta nascosta quella sua natura celeste quasi di impianto divino. Grazie.
Cristiano Berni
Polvere di virus in grigio
Un mondo di morti e infetti_ loculi a forma di città spazzate via dal grigiore che solo la mente potrà vincere. Speriamo.- Grazie.
enrico tartagni
Mi guardo allo specchio
Il senso della crescita che si ferma davanti allo specchio dove realizziamo chi veramente siamo. La natura del tempo e del percorso fatto. La poetica è molto più riflessiva della semplicità con cui appare. Grazie.
Marino Giannuzzo
il colore dei suoi occhi
the Mad Dog of Blues … stavo pensando giorni fa a quella voce rauca e invitante a passione …
--- Una danza con anime che palpitano e se accendessimo la radio per ascoltare quel ritmo beh. comprenderemo meglio questa immersione post romantica di Bruno. Grazie.
Bruno Amore
Illusioni
Nevi che sembrerebbero permanenti se on ci fosse la certezza del sole che entra nei pensieri che dissolve illusioni e fa restare in piedi solo i sogni che meritano di vivere. Nel buio petto il fuoco non conosce stagioni … meno male. Grazie.
Armando Santoro
Come Papavero
Una fanciullezza che incanta il Poeta. Ha il ritmo dell’estate e la leggerezza di un vento … di un attimo. C’è dell’irrequietezza dietro ogni passo gioioso della sua poetica, ma si impegna a ricercare l’eleganza come se fosse un musicista e facesse pratica di canzoni prima di comporre una sinfonia. Grazie
Alessio Romanini
Terry
Una forziere pieno di bellezze che di tanto in tanto il nostro scrittore apre per bearsi dei suoi valori. Come un pirata dopo la stagione delle incursioni, ammira il valore dei veri trionfi non degli ori rubati. Grazie
Carlo Chionne
"New Jersey 1973"
Follie studentesche e insonnie felici. Tempi hippy con slanci di libertà. Grazie.
Ben Tartamo
Abitavo dentro le sue pareti
le geometrie dei grandi condottieri esistono solo nelle loro menti _ così i poeti sentono la propria arte e la propria vita. Il cammino è ricco quando lo scrittore si porta dietro il convoglio di esperienze e qualunque giaciglio lui abbia finché tiene in salute i sogni_ sarà un castello perché Il re è Re nel proprio regno fosse solo nell’immaginario. Grazie.
Antonio Scalas
Cari sitani e sempre un privilegio leggervi, opportunità che il Magister Lorenzo ci offre. Ringrazio il nostro Mecenate per l'onore di essere qui. I miei stimati saluti al nostro prezioso Vate Piero Romano Colonna. Buon Poetare a tutti.
Scusate nel precedente
messaggio ho dimenticano
I nomi dei Poeti…perdonatemi.
Grazie a Piero Colonna e Ben.
Alessio Romanini
Grazie a Due ottimi poeti che stimo molto
Dalle loro bellissime poesie imparo la tecnica.
Grazie per l’impegno che mettete negli ottimi commenti.
Un grazie sincero.
Grazie anche a Lorenzo che permette tutto questo
E ospita la marea di poesie che invio.
Alessio Romanini.
Alessio Domani - Come papavero
Ricordo i primi goffi tentativi di "farmi bella"
Già grande ormai avvezza com'ero ai giochi del fratello più grande
E poi via lavarsi il viso se sentivo avvicinarsi qualcuno
Per "vergogna" perché non ero ancora io,
Perché gli altri ancora non mi vedevano che bimba
Carolina Lari
Jacqueline Miu - per te che guardi le storie
Mi ritrovo molto in questi versi
Donna che ama è inarrestabile
Inarrestabili sono i suoi pensieri e le sue fantasie
Inarrestabile è la voglia dell'amante
Non voler lasciare andare l'amato
Carolina Lari
Vi ho letto con passione, benvenuto Giuseppe. Come
al solito, non scontati, eccezionali commenti di Piero e Ben. Saluti a Jac e
tutti i sitani. Fervido grazie a Lorenzo.
Tonino Pisano
C'è un'aria tutta nuova, nell'Azzurro sito di Lorenzo. I commenti sprizzano
fantasia e allegria. GRAZIE DI CUORE, PER LA MARIANNA.
Bruno Amore
27 maggio 2020
Poesie d’esordio:
Marco Formato –Miles on my mind-: Sentito omaggio all’icona della cultura pop, rivoluzionario della musica e della storia del jazz, reso con versi nati da un profondo sentire.
Poesie del giorno:
Giuseppe Buro –Dove inizia l’amore-: Benvenuto nell’azzurro, Giuseppe! E bello e questo esordio con questa delicata, sensuale storia d’amore, scandita dal ritmo, prevalentemente trocaico, dei versi, ritmo che non mi pare casuale. Dolcissima è la chiusura. Complimenti.
Felice Serino -232 Dammi l’abbrivio-: Intensa preghiera ad Euterpe o ad Erato perché ispirino versi, ma resa anche con versi del più terreno Hikmet. Ma Felice vola sempre alto nel cielo della poesia.
Claudio Badalotti –Ritornare da capo-: L’inevitabile percorso della vita che si vorrebbe riprendere dall’inizio, quale irrealizzabile ed inutile sogno. E su questo riflette, con intensa poesia, il nostro Claudio proponendoci una riflessione.
Cristiano Berni –“Mi è troppo cara la libertà”-: Forte dichiarazione d’amore alla libertà alla quale non si vuole rinunciare, preferendo i sogni alle convenzioni. Questo narrano i versi/confessione del bravo Cristiano.
Enrico Tartagni –Polvere di virus in grigio-: Fortunatamente si salva la mente, nei versi di Enrico, ambientati in questo triste, infetto cimitero pandemico.
Marino Giannuzzo –Mi guardo allo specchio-: L’ombra della nostra gioventù che ci segue nel ricordo e di noi irride, avvilendoci. Questo è il bel tema di questa ottima poesia del nostro Marino.
Bruno Amore –Il colore dei suoi occhi-: Un mix ad alta gradazione alcoolica è quello che compone Bruno con questi suoi versi: un terzo di eccitante sottoveste, un terzo di allusivi occhi, un terzo di Joe Cocker. E come restare in piedi?
Alessio Romanini –Come papavero-: Un bimba che si trucca, fa ricordare l’ondeggiare dei papaveri in un campo d’orzo. O viceversa. Ed Alessio ne resta incantato e lo racconta poeticamente.
Carlo Chionne –Terry-: Nel ricordo tutto si abbellisce. Questa la lezione che traggo dai versi del grande Carlo.
Antonio Scalas –Abitavo dentro le sue pareti-: Dalle stalle alle stelle, nell’illusorio viaggio della vita, in questi didattici versi che sono un invito a non rinunciare mai ai sogni, ovunque si sia.
Jacqueline Miu –per te che guardi le stelle-: “chi mai potrebbe fermare una donna /quando ama” aggiungo ? e mi risulta chiaro l’intero testo della nostra appassionata Jac che minaccia (o promette) “ti terrò come colla d’amore tra i pianeti che ho in testa” e, come non bastasse “ti masticherò/ti divorerò lentamente” sputando via l’inutile coscienza. E la composizione è piena anche di chimere, di Aracnee (accidenti!) di un inaccessibile Eden che a guardia ha un Caronte ringhiante. Ma la nostra, generosamente, invita a scappare, altrimenti “chi mai potrebbe fermare una donna ecc.ecc.”.
Se tu non ci fossi, nostra incommensurabile Jac, bisognerebbe inventarti.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
26 Maggio
La mia riflessione sui commenti è un grazie per la grazia
di avere due grandi, Piero e Jac, che non si risparmiano per rendere
queste pagine speciali. Tutto questo grazie all'inventore dell'azzurro poetare,
il magnifico Lorenzo. Saluti ai sitani.
Tonino Pisano
26 maggio 2020
Poesie d’esordio:
Alessia Frijio –Gelido…-: Poesia di grande effetto, pare disegnare lo scenario per una fiaba, anche grazie alle magistrali allitterazioni che la percorrono dall’inizio alla fine. Brava Alessia, complimenti.
Poesie del giorno:
Tonino Pisano –Peppino – Peppino-: Un ricordo denso d’amore e di pena per un uomo sfortunato, reso con intenso sentire , che bene risalta dai forti versi di Tonino.
Nino Muzzi traduce Guy Goffette-: Poesia che mi pare si rifaccia ai simbolisti francesi, fatta di forti immagini che talvolta appaiono surreali. Ed anche in questa occasione Nino riesce, traducendo, a mantenere del francese la musicalità.
Felice Serino -231 Vicolo-: Atmosfera decisamente gotica, disegnata da versi, dalla notevole capacità descrittiva, che prendono alla gola. Conclusione di grande suggestione poetica.
Claudio Badalotti –Il non perché del perché-: Un divertissement fatto di contrasti capovolti, tempo compreso. Sembra un gioco quel che ci propone Claudio ma in ogni verso c’è il richiamo ad un filosofo, da Socrate a Schopenhauer, da Eraclito a Newton, per arrivare ad Einstein. Complimenti Claudio!
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Rossi papaveri-: Il rosso a simboleggiare l’amore, ed il puro rosso effimero dei papaveri a dirne il tempo. Non ha detto questo Giuseppe con i suoi versi, Ma è quello che mi hanno fatto sentire.
Marino Giannuzzo –Lungo il viaggio di vita-: La drammatica confessione di un malessere esistenziale, causato da una donna eccessivamente possessiva (forse) in questi versi narrazione di Marino. Consigli? Nessuno, c’est la vie!
Bruno Amore –Sei solo-: Amara considerazione sul vivere, resa con versi privi di soluzione. Esiziali, direi.
Jacqueline Miu –Serale desnuda-: Un attacco fatto con gotica, sensualissima immagine cui seguono oniriche descrizioni dove si mescolano profumate rose, solenni sbornie e desideri di dionisiache danze. E questa è Jac dalla sfrenata fantasia tradotta in poesia o, viceversa, dalla poesia che eccita, nutre e genera la fantasia. Ed è una Jac che non può rinunciare alla libertà e qui lo sottolinea con quel “spero che mi tolga dal peso della carne/in cui sto stretto…” E se cercate l’appassionata poetessa che ci affascina ecco la chiusa fatta di sesso e d’egoismo. Perché l’amor divenga sublime almeno per uno.
Alessio Romanini –Domani-: Il racconto di un atto di violenza sessuale, reso con fortissime immagini che sono accusa. Poesia da riproporre nel giorno della donna. Cioè ogni giorno, memento della parità, del rispetto e della dignità del vivere in comune.
Antonia Scaligine –Purtroppo il mondo va così-: Un analisi, densa di pessimismo, di questo mondo dove regna soltanto il male, resa con truci, inquietanti immagini. Analisi che fa desiderare di lasciarlo, per andar alla ricerca di un isola da sogno dove regna giustizia e amore. Così oggi la nostra Antonia sfoga il suo malumore, donandoci un poesia sulla quale riflettere.
Carlo Chionne- Delusione-: Forse il forzato eremitaggio ci ha fatto immaginare (desiderare, meglio) un mondo che non c’è, un mondo che sogniamo rassicurante, perché fatto da esseri umani. Invece… Giusti gli ottonari per sottolineare ironia e delusione. Un caro saluto.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Gelido..
Tutt' intorno è magia
tutt' intorno è follia.
Questa fiaba sonora. Questa follia umana che genera magia anche se destinata a finire …
Alessia Frijio
Peppino - Peppino
Questo triste ritratto – la memoria riscattata e una celebrazione generazionale per togliere la polvere dall’anima di un uomo il cui unico male _ fu mal tradotto persino dagli affetti. Tonino toglie le grate alle prigioni mentali e fa entrare l’aria, persino il sole entra … Grazie
Tonino Pisano
231
Vicolo
Tradizioni, memorie, terra … valori. Grazie.
Felice Serino
Il non perché del perché
Il senso del non senso
è il non senso del senso
del vuoto che è lo spazio
di misura del pieno.
Il gioco del chi misura il tempo e quanto potrebbe essere grande l’universo … perché ci serve capire i perché se i perché che hanno senso non sono misurabili? Claudio risponde. Grazie.
Claudio Badalotti
Rossi papaveri
Bocche di amanti in fiamme … fiori che vicino al sole si surriscaldano e così la poetica di Giuseppe. Grazie.
giuseppe gianpaolo casarini
Ma poverino…!....
L'autodifesa di Virus
Va - Virus - a esternar la sua protesta:
"A tutti date l'opportunità
di dire, fare e andare in libertà,
e confinate me…Che storia è questa?!".
"Mi odiate tutti…Mi volete male…
Il mondo intero è tutto indaffarato
a che nessuno più sia contagiato…
Cercate il siero che per me è letale"…
"E la pietas … che tanto vi sta a cuore?...
Che a tutti v'avvicina…anche a chi uccide…
E che perdona, e il castigar deride,
e di me dite: <Questo…Quando! Muore!?>
"Con me soltanto fate i bravi…i forti…
E l'aborrito - ormai - 'dente-per-dente'
avete riesumato immantinente
e sempre di più stiamo ai ferri-corti…"
"Dov'è!...Lo psicologico sostegno…
che ha da capire e deve far capire
chi compulsivamente ha da colpire,
prima di dir se a viver non sia degno!"
"Io vengo da un regime comunista…
Ben lo sapete il modo e la maniera…
Almen trattiamo gli anni di galera,
non la mia morte qual vostra conquista!"
"M'appello a voi 'no-vax'…Almeno voi
che tutto altro concetto avete in testa.
Vi dico: prima o poi mi fan la festa!
Contro quei duri, uniamoci, almen, noi!".
Armando Bettozzi
Lungo il viaggio di vita
Ste donne! Né con loro né senza di loro! Grazie.
Marino Giannuzzo
Sei solo
Anche con pochi versi questo poeta è un poeta dalla lirica densa. “sto mondo chino” è una vita che lo guarda che lo assorbe … I grandi sono sempre soli Bruno e più conquistano più c’è il vuoto intorno. Leggo anche questa partecipazione alla vita del prossimo … un bisogno di umanità tra gli alieni. Grazie.
Bruno Amore
Guerra e pace
Metafore e ricami _ prigioni e regnanti _ uomini come rose che dietro le sbarre e senza concimi muoiono. I grandi usano i cuori dei buoni poi se ne sbarazzano. Poesia che parla della salute morale. Grazie
Armando Santoro
Domani
Scene domestiche di violenza, di amare e crude abitudini. chi dice donna dice speranza … chissà a chi pensava il Poeta mentre componeva questa lirica. Le donne colte mai coltivate come se fosse nella loro natura il dovere accettare la vita (per come viene). Domani forse il coraggio di cambiare spero. Grazie
Alessio Romanini
Sono diversamente anziano
Stupendo titolo. Un uomo col mare dentro per tutta la vita. Un uomo dunque libero nel proprio pensare, nel proprio dare. Essere giovane in un modo diverso _ chiama il poeta il Fato sempre col solito fare che si presenta a noi uomini senza invito ed ecco come passa il tempo. L’accettazione arriva o meglio deriva dall’amore che mai si è risparmiato di dare. Un amore per se stesso, per la propria arte ed affetti. Plausi. Grazie.
Piero Colonna Romano
Purtroppo il mondo va così ...
Una poesia forte, sul mondo di oggi che contempla un futuro arrido e alieno. Una poesia non scritta al femminile ma scritta a caratteri cubitali per ricordare al mondo che siamo anime e spirito non solo valanghe inanimate. Grande poesia! Grazie.
Antonia Scaligine
Delusione
Un quadro che oramai fa parte della nostra vita. Siamo liberi eppure ci sentiamo prigionieri. Un virus che contamina le anima prima del corpo. Siamo mummie che camminano e non spirti felici di essere vivi, contenti di potere contemplare la natura e persino di avere giorni in cui dare o ricevere amore. Nulla di tutto questo e il Poeta ha capito che siamo liberi come fantasmi … sulle strade più alieni di prima. Grandi versi. Grazie.
Carlo Chionne
"Dirti che"
La bellezza della poesia è nel dare vita o immortalità alle persone o cose _ care. Bastano delle canzoni, afferma Ben ma noi sappiamo dopo averlo letto che è molto più di questo … è una sorta di chiaroveggenza la sua poetica che vede nel proprio futuro e se dai amore di certo non puoi ricevere meno dal Destino. Ecco la bellezza di questo canto. Grazie. Con questi bellissimi versi …
Dirti che sei l'unica poesia
che non ho mai scritto e non scriverò mai
cantarti su quell'unica armonia
degli sguardi e di quei baci che mi dai.
Ben Tartamo
E’ sempre con stima e orgoglio che evoco Parche dal cielo per celebrare finché leggenda _ il nostro sito, il suo fondatore e nostro Magister. il Professor Lorenzo. Mai dirò abbastanza dell’ammirazione verso la grande poetica del Vate Piero Colonna Romano che ci istruisce e ci consiglia come volare verso i più alti cieli della letteratura. Siate operosi piccole api azzurre. Buon Poetare a tutti.
Grazie Ben per “folgorante “ commento.
Claudio Badalotti
Un sincero “grazie” ai generosi commenti ai miei versi di
Jacqueline e a Piero: un vero aiuto alla “voglia” di poetare di cui
l’anima ha grande bisogno.
Claudio Badalotti
25 Maggio
Oggi ho scoperto il Terzo
Uomo : Ben Tartamo, ottimo commentatore.
La pagina azzurra si colora, ogni giorno di più, di poetica sapienza.
Grazie Ben.
Giuseppe Dabalà
Vorrei ringraziare di cuore
Tre grandi poeti che ho avuto il piacere di conoscere
Nell’azzurro che si impegnano a fare commenti alle poesie
Con grande interpretazione, Jac Piero Colonna e Ben.
Grazie.
Alessio Romanini
Poesie d'esordio
Il fuoco sacro dell’arte
L’estro dell’uomo rubato agli Dei e all’etere_ quel mondo ultraterreno che chiama l’arte. Prometeo ci ha messo lo zampino. Le chimere diventano sogni d’amore che sono premio a quelle giornate d’ozio … il senso della poesia strappato al cosmico blocco di marmo. Grazie
Giuliana Franco
I sogni dei poeti
I grandi poeti profumano di mare
A me bastano questi grandi, meravigliosi e onnipotenti versi. Dentro ogni uomo un oceano di cui alcuno ne conosce il fondale anche se l’immaginario ci dà un assaggio. Non è mai vano quel sentirsi disadattati se nella vena scorre l’arte con una voce così forte. Applausi. Grazie
Armando Santoro
Paese antico
Le radici dell’uomo diventano alberi titanici nel cuore del Poeta. Storico esemplare che prende nutrimento dal sangue innamorato e a sua volta nutre con frutti ricordi e impronte di grande ricchezza culturale e umana.
Questo poeta non lascia mai al caso il suo costruire ma lo argomenta e lo giustifica come quell’artigiano che crea mattoni d’’argilla poi cotti nei giorni e che a loro volta diventano le opere d’arte di altri. Una architettura che potrebbe sembrare complessa invece è più semplice che mai poiché ha la leggerezza del vivere di quelli che poi diventano per questi posti, queste idee, leggende. Grazie.
Tonino Pisano
230
Sfiorite rive
la caducità espressa con la grande poetica di un uomo che mai abbandona la propria forza nello scrivere _ una natura umana in metafore degnamente espresse dalla voce preparata di Serino. Grazie.
Felice Serino
Il tratto è breve
Geometrie esistenziali che servono a radunare le energie cosmiche umane e tutto questo per delineare confini temporali. Il passaggio è un varco impercettibile ma i versi riescono molto di più di questo commento _ ecco la grande poetica di Badalotti. Grazie.
Claudio Badalotti
Essere o non Esse
(Sono Sempre Stato Sognatore)
Un angolo tranquillo tra le stelle _ Oggi una giornata di cosmiche riflessioni esistenziali tra i nostri grandi artisti. Ecco la forza di Giuseppe “Sognatore patentato” e di cui condividiamo quello scrivere di notte sui muri e persino sui cosmi – meraviglioso. Grazie.
Giuseppe Dabalà
Inutilità
I grandi accumuli che valgono meno delle carezze lasciati agli amati. Poetica di spessore. Poeta di spessore. Versi intimi ma robusti abbastanza da diventare la legge naturale per chi dopo avrà lasciato questa Terra. Un testamento poetico, un lista di preziose cose da dimenticare poiché il vero senso di una cosa che non ha prezzo … è nel dettaglio di un semplice gesto affettivo. Poema da leggersi a fasi e respirando lentamente. Grazie.
Nino Silenzi
In un paese detto d'occidente
Persuasi a cantarla _ in allegoriche sottane per novizi e non _ licenziosa con simpatica arguzia. Grazie
Marino Giannuzzo
… e quella grossa goccia
Verismo puro quasi privo di orbelli _ limpido il verdetto ed è così che Bruno Amore vuole farci sentire. Uomo nella sua più fragile immagine e col timer sull’anima. Grazie
Bruno Amore
Notte
Notte, giungi con il nero mantello.
e all'albeggiare dell'indomani
donami luce d'amore.
Alessio contempla una inquietudine, una ricerca che mai si avvera. Un vuoto spaziale che prega sia l’alba a colmare. Grazie
Alessio Romanini
La rosa del sorriso
Un fiabesco attimo di incontro tra natura e occhi poetici. Una solarità che conduce alla bellezza del momento e credo dell’anima dell’artista. Grazie.
Il sorriso ... e il sole.
laura toffoli
I sogni e la notte
Notte infermiera, cura e placebo con amene mani sulla tempia torturata dai gravi giornalieri del poeta. Grazie
Antonio Scalas
Alla poetessa Miu e al poeta Colonna Romano :
Citati assieme perchè siete una coppia fantastica,come poeti e come
commentatori,
e noi siamo molto fortunati, perchè siete anche molto generosi.
Vi ringrazio e saluto con affetto.
Giuseppe Dabalà
Sbadato, sarà l'età, ho dimenticato di ringraziare per il
suo prezioso e gradito commento il poeta Ben Tartamo. Grazie di cuore.
Tonino Pisano
Penso sia difficile commentare una poesia se dietro non
c'è un bagaglio culturale prezioso. Nino, Piero, Jac, oltre ad essere dei
poeti eccelsi e irraggiungibili, siete di una delicatezza unica nell'analisi dei
testi. Grazie di esistere
Tonino Pisano
Caro Nino Silenzi,
Dopo la mia poesia, oggi apparsa sulla pagina azzurra, c'era una parola
marcata
in rosso : " Inutilità ". Era forse riferita alla mia poesia ?
Permettimi di scherzare, ovviamente; Ti scrivo, invece, per porgerti i miei
complimenti
per la Tua bella poesia, assieme al mio saluto affettuoso.
Sottovoce, Ti informo che la mia malattia sembra arrendersi, infatti mi è
tornata
la voglia di scrivere, anche se l'ispirazione è molto debole e meno efficace di
prima; ma a caval donato non si guarda in bocca.
Sempre grato per l'ospitalità, Ti saluto cordialmente.
Pino
25 maggio 2020
Poesie d’esordio:
Giuliana Franco –Il sacro fuoco dell’arte-: La causa e gli effetti di quel fuoco dell’arte che prende spiriti eletti e sensibili molto ben descritti da questi ispirati versi di Giuliana, alla quale vanno vivissimi complimenti per questa bella poesia che gratifica artisti di vaglia.
Poesie del giorno:
Tonino Pisano –Paese antico-: L’amore per la sua terra, ricca di storia, d’arte e di folcloristiche/religiose tradizioni popolari, ispira Tonino per questi bellissimi, descrittivi versi che ne narrano il fascino.
E’ un argomento, questo di una terra e della sua storia, che mi ha sempre affascinato, ispirandomi numerose poesie. Oggi, leggendo questa poesia, a quella che era la mia conoscenza ed il mio ricordo di quella splendida costiera ionica, innumerevoli volte percorsa, aggiungo un sapere di ciò che non mi era noto e ne ringrazio il poeta.
Nino Muzzi traduce Rose-Marie Francois-: L’affascinante racconto dell’emozione che può donare un reperto archeologico egiziano, per la sua cruenta storia d’amore materno e di morte violenta, reso con intensi e bei versi, molto ben tradotti da Nino per noi.
Felice Serino -230 Sfiorite rive-: Un guardare al tempo che passa, reso con bellissime e metaforiche immagini di un Felice in strepitosa forma poetica.
Claudio Badalotti –Il tratto è breve-:Tra nascita e fine vita un soffio nemmeno percettibile. Un soffio perso nell’infinito, che a Claudio ispira geometrica immagine, resa con i suoi magistrali versi.
Giuseppe Dabalà –Essere o non Esse-: Non serviva il sottotitolo per capire, caro Pino. Questa bellissima poesia è dolcissimo outing su quel che sei. Poeta. Un caro saluto.
Nino Silenzi –Inutilità-: Le cose ed i fatti inutili, ma ricchi di soddisfazioni, sono quelli che danno conforto alle fredde incombenze cui la vita ci assoggetta. Così l’ottimo, ispirato Nino mette in pregevole poesia questa sua filosofica considerazione, che può essere solo condivisa. E ne nasce il bel racconto di gioiosi fatti che si susseguono dalla giovinezza alla maturità, fatti pieni di lieve poesia, che si chiude con un che di dolcemente malinconico, per quelle carezze donate con amore, certamente non inutili come utilissimi sono i versi che il nostro poeta compone.
Marino Giannuzzo –In un paese detto d’occidente-: Boccaccesca, simpatica novella, messa in versi da Marino, affabulatore di vaglia.
Bruno Amore -…e quella grossa goccia-: Malinconica similitudine con una goccia, poeticamente resa dai veri di Bruno.
Jacqueline Miu –Musa cannibale ma bella-: La sensualità che c’è in una poesia, l’erotismo che può ispirare, l’amore infinito e, quindi, interminabile che scava dentro generando altro amore. Questo fa la poesia. Quella che, metaforicamente, Jac definisce “Musa cannibale ma bella”. E ci stanno benissimo i richiami a Byron, ai maudit francesi, all’inquietante Poe, ché sono la dimostrazione, con la loro opera, di tutto quello che, appassionatamente, la nostra poetessa, con grande maestria e coinvolgendo, descrive.
Alessio Romanini –Notte-: Intensa preghiera alla notte perché doni quella pace che nel giorno manca, in questi versi, dall’amaro tono, di Alessio.
Laura Toffoli –La rosa del sorriso-: Il bel racconto di una magia, in questi bei versi dal tono di fiaba, della bravissima Laura, sempre ricchi di colori e gentile sentimento.
Antonio Scalas –I sogni e la notte-: Una notte consolatoria delle durezze che può regalare il giorno, in questi versi, densi di suggestive immagini, di Antonio.
Un grazie di cuore a Jacqueline e ad Alessio per l’attenzione ed il gradito commento alla mia “Il palo”, assieme ad un caro saluto.
Ed a voi tutti i più cordiali saluti inviati in primis al nostro generoso Lorenzo.
• I sogni dei poeti
by Armando Santoro
Meravigliosa silloge di figure retoriche in cui, prevalgono sublimi anafore e
metafore.
Mi ha emozionato tutta la lirica e ad iniziare dal suo incipit:
"I grandi poeti profumano di mare..."
• Paese antico
by Tonino Pisano
Stupenda lirica, quella del nostro Tonino, in cui affiora come ruscello fresco
ed esuberante, tutto il suo amore viscerale per l'amata terra di Calabria.
Davvero notevole il focus storico e culturale. Grati tutti dovremmo essere a
questo vate, per averci trasmesso assieme al suo amore, lo specchio di una
realtà meridionale che andrebbe maggiormente conosciuta, apprezzata ed amata da
tutti noi. La sintetizzo nell'ultima strofa che integralmente riporto.
"Soffristi squarcio profondo nella
madre tua terra, al ricordo di accesi
fuochi a riscaldare il cuore di chi
ancora non ti ha abbandonato ed
ostenta l'orgoglio di esserci nato."
• 230
Sfiorite rive
by Felice Serino
Pura poesia in cui, le metafore prese in prestito da alcune immagini esemplari
dello scorrere delle stagioni, ci forniscono un climax nostalgico di proprie
memorie e rimembranze. Riporto gli ultimi versi per gustarne tutti del sapore e
profumo della poeticità del nostro Felice:
"si svenano
in caducità di foglie i giorni
accartocciati
sul viale della dimenticanza"
Complimenti a Nino Silenzi per le profonde verità
espresse nella sua magnifica poesia "Inutilità". Un componimento che fa
riflettere a fondo, un ottimo spunto.
Un saluto a tutti i sitani.
Simone Magli
“Inutilità” di Nino Silenzi una dolce meravigliosa
poesia
Per esaltare anche le cose che sembrano inutili ma in realtà
Sono piccole cose dell’umile vivere che sono grandi in noi.
Narrata con una magistrale delicatezza. Complimenti.
Alessio Romanini
24 Maggio
Chiedo scusa ai sitani ma ho
scritto che sono arrivata al quarto posto, fraintendendo.
Del resto, Piero Colonna Romano aveva già specificato il mio posto unico
speciale di “Dama dei versi”. Mi congedo e mi scuso, rinnovando i
ringraziamenti.
Sandra Greggio
Grazie Piero del finissimo commento. Forse
ho usato versi esageratamente forti e riduttivi per raffigurare i Poeti
crepuscolari. Mi scuso con te e con i Poeti che apprezzano tale Poesia.
Da Wikipedia leggo: La metafora del crepuscolo voleva indicare una situazione di
spegnimento, dove predominavano i toni tenui e smorzati, di quei poeti che non
avevano emozioni particolari da cantare, se non la vaga malinconia, come scrive
appunto il Borgese, "di non aver nulla da dire e da fare". Il termine
"crepuscolare" cominciò così ad essere usato dalla critica per delineare quel
gruppo di poeti che, pur non costituendo una vera scuola, si trovavano concordi
nelle scelte tematiche e linguistiche e che, soprattutto, rifiutavano qualsiasi
forma di poesia eroica o sublime. Ringrazio con stima la poetessa Jac, per
l'apprezzamento alla tematica e alla chiusa della Poesia. Grazie a Lorenzo, al
quale vanno le mie scuse per essermi dilungato. Non lo faccio più. Buona poesia
a tutti.
Tonino Pisano
Chi
Una tristezza sfatta di bellezza laddove la bellezza era la rosa poi la morte _ poi la fine Grazie
Bonifacio Ferrari
La notte per quelli come noi
una normalità poetica che si affaccia sui sentimenti umani e sui dolori soprattutto una ricerca di intimità tra intimi _ tra animali che di notte danno di matto con le emozioni. Quelli come noi è un titolo molto molto invitante. Grazie
Carolina Lari
Gli entusiasmi
Il fuoco moderato per alimentare i sentimenti_fiamme e ceppi adeguati per sostenere questo sentimento nel tempo … facendo attenzione che non si spenga per una pioggerellina qualunque. Un fuoco lento dunque da vero intenditore. Grazie
Armando Santoro
Scrivo per chi?
Splendido questo finale che all’apparenza potrebbe sembrare disarmante ma è ciò che facciamo noi tutti. Scrivere al futuro … scrivere per non essere dimenticati o meglio alimentare i sogni di altri … quelli meno capaci di esprimersi. Bella bella bella Grazie
Io
a futura memoria
scrivo.
Tonino Pisano
229
Aneliti d'infinito
Gli attimi infiniti, i respiri … cieli che poi svaniscono periscono negli occhi di chi si illumina per amore. Sempre meraviglie questi infiniti. Grazie-
Felice Serino
La prima volta
Questo paesello tra i monti – questo luogo di lingua sconosciuta ma melodie che cancellano i rumori metropolitani. Un posto di ricarica con energie antiche e buone. Grazie
Renzo Montagnoli
Il sapere
L’ineffabile. Il sapere dell’attimo poi “pufff”_ il tutto non ci appartiene. Grazie
Claudio Badalotti
E lì una bimba
Piumoso frutto e soffio di bimba_una poetica carezzante, giovanile e eterea come una composizione di luci d’arcobaleno. Grazie.
giuseppe gianpaolo casarini
Tre euro al pezzo
Una satira politica e una ironia iconica per noi del basso _ che ancora leggiamo tra le righe. I sommi hanno perso gli occhi per vedere la povertà quindi “brioches per tutti”.
Armando Bettozzi
Il viso di mia madre in una foto
Grandi versi per la bellezza materna. Un ricordo che il cuore eleva e una fotografia che l’uomo ammira. Poetica di sentimento. Grazie.
Marino Giannuzzo
All’ombra d’un querciolo
Grande poetica che si tempra con nuvole e sogni ad occhi aperti. Una discussione di umanità tra poeta e natura. Una quercia anzi “querciolo” ancora o boa da dove mirare il cielo … da solo in sempre in compagnia di chimere leggere, leggere … Grazie.
Bruno Amore
Solitudine
Ho bisogno di restare
un po' sola _ spesso leggiamo questi versi di Sandra, un bisogno di andare ancora più a fondo in se stessa e lo fa con costante desiderio di rinnovarsi o meglio di alleggerirsi.
Forse tra le bianche nuvole
è la risposta ai miei perché.
Nuvole bianche _ innocenti _ nuvole che hanno un loro perché in tutta la poetica della artista. Grazie.
Sandra Greggio
Il palo
Una visione onirica. Vampirismi. Lunghi capelli azzurri e occhi con bagliori gialli. Un festino da incubo con chimera che ammalia, colpisce, infine uccisa. Un palo di frassino e botti di vino. Poe sarebbe già brillo. Carina, carina, carina. Grazie
Piero Colonna Romano
"Smettila!"
(canzone)
Smettila ah ah
ed io la smetterò
oh oh - oh oh
a farmi buttar via
come un pupazzo che
che vuoi mai che sia.
Ho capito: adesso tocca a me....
Smettila ah ah
ed io ti lascerò
oh oh - oh oh
son quella tartaruga
che l'infido scorpione
alla riva trasportò.
Ho capito: adesso pungi me...
Smettila ah ah
ed io la pianterò
oh oh - oh oh
magari piangerò
e tu rivivrai
e libera sarai.
Ho capito: adesso uccidi me...
17maggio2020
Ben Tartamo
Anemofila Impollinazione
Questo poeta sembra essere nel periodo della sperimentazione. Sta affilando i sensi e la postura dei suoi poemi. Esercitazioni le chiamerei. Naturalmente belle e soave … chissà dove dovranno portarci. Grazie.
“l'incanto del cotonato nevare.”
Alessio Romanini
Haiku
giochi sensoriali _ attese e soprattutto incipit d’estate con gelsi. Grazie
Salvatore Cutrupi
24 maggio 2020
Poesie d’esordio:
Bonifacio Ferrari –Chi-: Malinconica dedica ad un ricordo d’amore inappagato, resa con versi nati da intenso sentire.
Poesie del giorno:
Carolina Lari –La notte per quelli come noi-: Benvenuta nell’azzurro, Carolina! E la nostra nuova amica esordisce con prosastici versi, di stampo simbolista, che narrano della gioia di vivere la notte nella e per la libertà, per poi affrontare il nuovo giorno con rinnovata energia ed ottimismo.
Tonino Pisano –Scrivo per chi?-: Scrivere, quindi, è inteso come didattico testamento spirituale. E Tonino, nello scrivere, pone passione e nella poesia vede lo strumento per avvicinarsi a Dio. Poesia dalla forte intensità di versi, sui quali si potrebbe concordare, che rendono omaggio al poetare ma che, incomprensibilmente, descrivono con forte negatività i (cosiddetti) poeti crepuscolari (da Gozzano a Govoni, Corazzini, Palazzeschi ecc.) che lontanissimi erano da quella “sporcizia delle passioni/disordinate” loro attribuita dal nostro Tonino.
Nino Muzzi traduce Gioia Kayaga-: Beh questa giovanissima poetessa non doveva avere gran ricordi del padre, per scrivere quel che Nino ha tradotto per noi.
Felice Serino -229 Aneliti d’infinito-: C’è in questi bellissimi versi di Felice un intensa religiosità, dedicati come paiono al sacrificio di Gesù. Magistrale e da ricordare quel “ti dai d’amore in aneliti/d’infinito”. Complimenti vivissimi!
Renzo Montagnoli –La prima volta-: Deliziosa descrizione della pace che può esserci in un paese di montagna, resa da questi bei versi del bravissimo Renzo, che sensazione d’aria pura regalano al lettore.
Claudio Badalotti –Il sapere-: Il nostro sapere è nulla, confrontato alla sapienza di Dio. Il nostro tempo è nulla, confrontato all’infinito spazio/tempo,. L’uomo è piccola cosa dalla grande presunzione. Questa, con i suoi ispirati versi, è la lezione che ci invia il nostro Claudio.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –E lì una bimba-: Delizioso acquerello che ritrae una bimba mentre soffia su di un tarassaco, mentre la natura a lei attorno è come un gioioso concerto. Questo narrano i magistrali versi dell’ottimo Giuseppe.
Marino Giannuzzo –Il viso di mia madre in una foto-: Un commosso omaggio ad una madre che nella memoria vive con la bellezza che l’amore le regala, per quell’amore che ha regalato ai figli. Belli e molto ispirati i versi di Marino.
Bruno Amore –All’ombra di un querciolo-: Il rapido volo delle nubi, un sereno relax sotto un frondoso albero ed il cielo che torna azzurro, narrati con versi, dal meditativo tono, del nostro Bruno.
Sandra Greggio –Solitudine-: Nella solitudine riflettere sulla vita e sui suoi mille perché, in questi versi che bene narrano di uno stato d’animo del poeta.
Jacqueline Miu –Il tempio proibito-: E riecco la fantasiosa, appassionata Jac che esprime la sua pena d’amore e la sua profferta, con versi che trasudano desiderio e che disegnano immagini dove il romantico si sposa al noir. E così ecco il bisogno di oscurare le luci per veder le stelle che sono il rifugio di un introvabile lui. Ecco il sentirsi sola e programmare “ leggeri passi su prati di nuvole” pur di raggiungerlo. Ecco l’offerta d’assumere l’altrui paura, ché l’amore è “forma priva d’egoismi”. Per chiudere con la convincente promessa di scaldare il sangue, persino ad un imperfetto. Tutta Jac, insomma, da leggere e rileggere. Applausi.
Alessio Romanini –Anemofila Impollinazione-: Una romantica descrizione di quell’impollinazione realizzata dal vento, là dove non possono gli insetti. Belli e delicati i versi resi dal nostro Alessio, col suo attento osservare la natura. Decisamente apprezzabile questo poetare del nostro amico.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Tre flash poetici tra il surreale, la lieta sorpresa ed un dolce ondeggiare, resi con maestria dai versi di Salvatore.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Ringrazio Alessio per il suo parere
Ma il mio è niente in confronto a ciò che lui e gli altri poeti riescono a
esprimere
Carolina Lari
“ La notte per quelli come noi” di Carolina Lari, una
cara amica che saluto
La trovo molto bella e sincera, tira fuori dallo stomaco le paure
E le sofferenze che stringono il cuore, nella metaforica notte. Brava.
Alessio Romanini
“Il Palo” di Piero Colonna Romano, per dirla con Palazzeschi “ E lasciatemi
divertire”
E devo dire che l’ironia di questa divertente poesia ha il suo effetto benefico.
Alessio Romanini
“ Il tempio proibito” della brava Jac, riesce sempre ad emozionare
Con quel suo amore travolgente e quella passione, con ricercate
Parole che sorprendono.
Alessio Romanini
22-23 Maggio
Vorrei ringraziare l'amico e
poeta Piero Colonna Romano, colui che da sempre mi commenta rivelando la
sua cultura e competenza per aver tempestivamente dato notizia del mio risultato
al concorso internazionale Ambiart, dove mi sono classificata al quarto posto.
Oggi ci sarebbe stata la Cerimonia di premiazione a Milano, ma il coronavirus
vuole che festeggiamo a casa, tra le quattro mura. Ma io festeggio con voi,
amici poeti e ringrazio Salvatore Cutrupi, Jacqueline, Alessio Romanini, Tonino
Pisano, insieme ovviamente a tutti gli altri. Ma...vediamo un po'...mi manca
qualcuno che avrei dovuto citare per primo, ma appositamente l'ho tenuto per
ultimo, per spendere qualche parola in più: il nostro Magnifico Lorenzo, senza
il quale io non sarei giunta a questo risultato. Sono molti gli anni trascorsi
da quando ho mosso i primi passi con poesie che via via hanno acquisito più
maturità e in questo percorso Lorenzo mi ha sempre dato ospitalità e
disponibilità. Grazie, Lorenzo. Sono commossa.
Sandra Greggio
Chiedo scusa per il ritardo, ringrazio la poetessa Miu per
il cortese commento della Poesia "Mi Sovviene". Fervidi saluti a tutti.
Tonino Pisano
Mi complimento anche io con la poetessa Sandra Greggio
per il significativo successo e il premio speciale ottenuto con la sua poesia
"ore pigre"nel concorso Ambiart.
Salvatore Cutrupi
Complimenti per il meritato successo alla Poetessa Sandra
Greggio.
Jacqueline
Grazie con il “Petto” nella mano
A Jac e Piero per i commenti sempre vivi
Di vero poetare. Per me è un incoraggiamento
A scrivere…terapia di vita.
Grazie. Grazie anche a Lorenzo per l’ospitalità.
Salutoni.
Alessio Romanini
Grazie Piero per l'accostamento all'infinito di illustri
Poeti. La Rupe di San Giovanni, si trova nel centro storico di Rossano (CS),
dove io sono nato. Un saluto a tutti i sitani e ovviamente al padrone di casa.
Tonino Pisano
Sinceri complimenti a
Sandra Greggio per il risultato.
Bella la poesia.
Alessio Romanini
I miei sentiti complimenti alla poetessa Sandra. È
un onore essere presente in questo spazio di eccelsi poeti. Grazie.
Tonino Pisano
22 maggio 2020
Cari amici è con grande piacere che vi informo di un ulteriore successo ottenuto dalla nostra amica e poetessa
SANDRA GREGGIO
che nel
X° CONCORSO LETTERARIO ARTISTICO INTERNAZIONALE
organizzato dalla
ASSOCIAZIONE CULTURALE “LOVING AMBIART”
di Milano
In collaborazione con la
SOCIETA’ ITALIANA DI MEDICINA AMBIENTALE
ha ottenuto, da una severa giuria che ha dovuto scegliere tra innumerevoli concorrenti,
il premio speciale unico
“La Dama dei versi”
Per la sua bella ed ispirata poesia
Ore pigre
che qui di seguito propongo alla vostra lettura:
Nelle ore pigre
lascio vagare lo sguardo
a raccogliere ragnatele
di malinconie.
Poi le ricamo
facendone Poesia.
Alla bravissima Sandra i complimenti più sinceri per la sua arte, assieme agli auguri per ulteriori (ma scontate) affermazioni letterarie in prestigiosi concorsi come quest’ultimo e con lunghissimi e caldissimi applausi, da noi tutti.
22 e 23 maggio
Poesie d’esordio:
Mara Fossati –Il temporale-: Quanta bravura c’è in questi versi di Mara, nel descrivere pianura e colline senesi! Versi ispirati dall’amore per quella splendida terra, che alla mente la fanno ritornare nostalgicamente. Poesia di grande effetto scenico e descrittivo. Brava Mara!
Poesie del giorno:
Bruno Amore –Sorelle morte-: Macabro saluto ad un macabro personaggio che non vorremmo per parente. Tempo fa scrissi: “Farò uno scherzo/alla vecchia comare/e quando arriverà per sua missione/io vivo allor non mi farò trovare” seguiva l’immagine del dito medio dritto nel pugno chiuso. Ma è molto più dolce e suadente l’ottimo Bruno al quale invio un caro saluto.
Enrico Tartagni – Un ciuffo di violette nella pineta di Ravenna-: Beh, accidenti Enrico, questa volta mi hai commosso. Complimenti vivissimi per questa descrizione di una terra amata che porta con se anche ricordi profondi d’amore per i genitori. Semplicemente struggente quel coglier viole per donarle ad un ricordo dolcissimo, in una poesia dal sapore di fiaba da vivere. Applausi convinti.
Tonino Pisano –Mi sovviene-: La sensazione di perdersi in un infinito che affascina, resa con maestria dai forti versi di Tonino. E’ quell’infinito altro ne fa ricordare, per la stessa sensazione di affascinante smarrimento che i poeti hanno provato e narrato. Ben raccontato il ricordo giovanile, con versi che ne sottolineano la nostalgia. (dov’è la rupe di S. Giovanni?)
Cristiano Berni –“Immagini”-: Una bellissima sequenza di romantiche immagini, che paiono uscite da un acquerello, in questi descrittivi versi del bravo e attento Cristiano.
Nino Muzzi traduce Sarah Kay-: Mi ha colpito il verso “Sto incespicando alla ricerca della grazia” ché è sintesi di quel bisogno universale di capire che c’è in quasi tutti gli uomini. Il resto della poesia è espressione del desiderio di vivere concretizzando sogni. Poetessa di grande interesse che sarebbe bene poter seguire, bene tradotta dal nostro Nino.
Felice Serino -228 Già grande ti vedo-: Affettuoso augurio ad un giovane figlio, chiuso con molto pessimismo su ciò che il futuro riserva. (ma se per questa esegesi dovessi rifarmi al “convitato di pietra” di mozartiana memoria direi che c’è nessuna speranza in quell’augurio, ‘ché quello è nemesi per un dissoluto vivere)
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Dopo l’ascolto-: Leggo due poesie in questi versi di Giuseppe: la prima è un racconto di una infinita tenerezza, la seconda dice di una profonda disillusione per un amore non avuto. Entrambe dense del sentire di un poeta, molto bene esposto. Ciao Giuseppe.
Marino Giannuzzo –Il vento carezza la pelle-: Leggendo il termine “scotte” pensai ad un errore. Scotta si dice di una pasta eccessivamente cotta, da buttare. Nel prosieguo, leggendo il pensiero del poeta, i suoi malinconici ricordi, il suo sentirsi passato ed irrecuperabile, ecco che quel termine assunse il suo giusto senso. Quello che l’ottimo Marino sembra dare al suo vivere gli anni della maturità avanzata. E questa sensazione è sottolineata dalla chiusura di questa forte poesia, resa con intensi, amari versi.
Salvatore Cutrupi –Dall’altra parte-: Il timore che ci può essere nello scoprire, molto bene narrato da questi versi di Salvatore.
Sandra Greggio –Sogni rubati-: Metaforiche immagini a narrare del sonno e dei sogni che porta. Quei sogni che consentono di vivere la vita, accettandone le durezze, le delusioni, le sconfitte. Direi che Sandra, da sempre sensibile poetessa, oggi ha raggiunto una notevole maturità e lo dimostra il suo affascinante poetare, ricco anche di filosofiche considerazioni. Brava Sandra!
Carlo Chionne –Rivoluzione-: Caro amico, come vorrei che il tuo desiderio si avverasse! Dovrebbe cambiare l’uomo questa tristissima pandemia, donargli il senso della solidarietà per fare società basate sulla giustizia e sulla comprensione. Dovrebbe leggere ed attuare la nostra Costituzione e Beccaria e Montesquieu. Che dire? La speranza è l’ultima a morire? Un caro saluto, caro Carlo e sempre complimenti vivissimi per il tuo poetare che esprime sempre nobili sentimenti, resi con grande maestria.
Jacqueline Miu –Oltre-: Concentrato di poesia in questi bellissimi versi di un inusuale Jac. Inusuale per la sintesi da lei poco amata, ma sempre lei perché anche questi pochi versi d’amore parlano, dall’amore sono generati. Complimenti.
Antonio Scalas –Vedevo la notte-: Romantici quadretti, ispirati dall’amore, ben resi da versi dalle belle immagini.
Alessio Romanini –Sorridi nel silenzio-: Bellissima, tenera dedica ad una cagnetta, affezionata amica, che pare “sentire” i versi e gli stati d’animo dell’amico proprietario.
Ad Alessio un grazie di cuore per l’apprezzamento dato alla mia “Scende poesia”.
A Jacqueline, grato per le belle espressioni che mi dedica, un caro saluto.
A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Poesie d'esordio
Il temporale
Storia di un ricordo. Un albero solitario, la poetica dei campi e dei trattori … dell’odore della pioggia. Graziose quelle manine d’argento dei salici che salutano i tuoni. Grazie.
Mara Fossati
Sorella morte
Bruno ricerca la bellezza nelle proprie poesia e ha una sorta di indulto per la bruttezza della morte. E’ cautamente buono con la comparsa della falce. L’aspetta, non la ignora e chiede il sonno senza sofferenza, quando sarà … Eppure il nostro artista non è domo come sembra, ne parla del mostro ma là dentro lo combatte. Grazie.
Bruno Amore
Consuntivi
Furono giorni di tenero amore
furono giorni di gioia e di festa
di notte s’andava a correre a mare
anche con pioggia, con la tempesta.
Molti dei poemi d’Armando sono laceranti. Ha una smisurata dolcezza poi serve quel bicchierino d’amaro che blocca quasi il cuore e lo frena dal supporre “ok qui va tutto bene”. Ci sono condottieri e ci sono poeti. Spesso i poeti sono in lotta con la propria natura e soprattutto con la malinconia lasciata dai ricordi. Grazie. Armando Santoro
Un ciuffo di violette nella pineta di Ravenna
era un sentiero piccolino
un sentierino
di ameni pensieri senza ritorni
e dissi a ciò che nasceva dalla mia anima bambina
L’affetto della madre è il centro come il cuore di una stella che illumina il resto del pianeta. Nascono in questa luce i sentierini, l’anima bambina e la bellezza delle violette. Primavera di rinascita. Sentimenti che spingono avanti la vita di ogni giorno, dei passanti, dei poeti in una città che guarda sul mare o che semplicemente vive e si emoziona. Grazie.
enrico tartagni
Mi sovviene
Gli umidi occhi, si perdono nel sogno
non sognato. Meravigliose parole per questo pastello di terre e abissi, di gole con macchie verdi e gialle poi rosee, queste paure adrenaliniche poi … ciò che resta di un sogno non sognato. Grazie
Tonino Pisano
"Immagini"
Canti e armonie melodiose
salgono in cielo con le Rose.
La caduta del giorno che il Poeta vede come verità. Una immagina sacra, innocente “canti melodiosi e armonie” _ quasi metafore per un celestiale bisogno di speranza. Una Primavera che vede fino al tramonto dopo … arriverà il regno di qualcos’altro, meno veritiero di cui si tace nel finale, abbandonando il lettore alla sua illusione di speranza. Grazie. Cristiano Berni
228
Già grande ti vedo
Una carrellata quasi gotica di luci da giostre promesse per i compiti fatti – l’ecco di una voce cara al bambino … poi lo squarcio del reale. La pietra del tempo … sulla festa. Così come mi vedi, dice a se stesso percorrendo velocemente gli anni della vita. Grazie
Felice Serino
Dopo l’ascolto
Ricordi come tramonti e Lune illuminate sino all’arrivo delle nuvole. Queste chimere accompagnano con voce suadente il poeta … da sveglio quello che attende è un raggio d’amore … ma le nubi, il Fato … lo tengono lontano dal trepidante poeta.
giuseppe gianpaolo casarini
Eppur…stan (s)governando!
Se di bugia potesse uno campare! _ In politica non vi sono mai risposte ma vacue parole per temporeggiare, lo insegnano in facoltà e persino ai giornalisti. Nessuno può dire la verità e poi spesso non interessa ad alcuno altrimenti sarebbero TUTTI in piazza- Io non li vedo. Non vedo le donne, madri, i padri protestare, non vedo studenti lamentarsi e nemmeno medici infermieri a metterci la faccia davanti al q QUIRINALE, PER GIORNI, PER MESI A MUSO DURO. Io vedo gente vinta che aspetta il biscottino. Bau! e poi un latrato di gruppo il poco che basta per tirare domani, pensano mentre scodinzolano lamentandosi … della razione. Noi vediamo Armando eccome. Ma non vedo il coraggio da alcuna parte. Grazie
Armando Bettozzi
Il vento carezza la pelle
Canicola a giugno
_ canta quel vento che porta alla vita i ricordi che porta sensazioni alle carni martiri di età _ eppure non è mai totalmente sopito lo spirito che Marino dichiara spento nella fredda cenere … la cenere serba scintille calde per molto, moltissimo tempo. Poesia di una lirica che spi spinge nell’anima per mostrare quel rovescio che giovane non è più nello specchio. Grazie
Marino Giannuzzo
Dall'altra parte
Salvatore ci spiega come è fatto “il passo dopo” _ sull’orlo dell’oltre, i timori, le attese o disattese aspettative. Ma un sogno caro Salvatore va sognato e il passo fatto … la vita avanti si protrae e merita a volte il suo prezzo. Grazie
Salvatore Cutrupi
Sogni rubati
Questo trawling in mezzo all’impero blu è solo una scusa che porta Sandra a darci e a darsi in quel fenomeno mai limitato che si chiama “dolcezza”. I sogni a chi li ruba la Poetessa? In quale mare va a pesca? Interessante, molto interessante. Grazie
Sandra Greggio
Il poeta (si fa per dire) si diverte
C-H-I-S-S-A’
d’AAAAMORE
BUDELLA
SQUAME
FIUUUUME
VOOOOCE.
M’ACCORGO
TEMPO
Una incursione nella parte della corteccia cerebrale che Piero spesso ci nasconde. E’ una parte bucolica e probabilmente infantile ma che una VOCE … è così densa, così meticolosamente costruita su acque del sapere che per venirne fuori noi lo chiamiamo il nostro Virgilio peccato però che lui abbia perso l’Udito. La natura non ha colpe per Piero e l’Amore è una ecco di cui seguire il labirintico richiamo. Se si potesse udire costantemente tutti noi sapremo dove andare … ma col tempo nei giochi delle scelte … ci perdiamo. Grazie
Piero Colonna Romano
"Solo il marinaio"
La Notte, è fatta per baciarsi,
Solo il marinaio, stretto al timone,
abbraccia il vento che fischia e suona
Non ci si stanca di leggere lo spirito di Tartamo. Mare, rondini, vento, abbracci e un marinaio che ascolta il destino sussurrato dal vento in un giorno qualunque ma per lui è un grande giorno. Se pensavamo di essere sazi di sentimento _ cuccatevi questa “la notte è fatta per baciarsi”. Grazie.
Ben Tartamo
Rivoluzione
Verità istituzionali che portano venti di paura sopra il futuro. Non sappiamo dove andiamo ne cosa ci aspetterà. Insieme è una parola forte … TUTTA LA COSTITUZIONE dubito qualcuno se la ricordi ma vorrei tanto sbagliarmi. Grazie.
Carlo Chionne
Vedevo la notte
Un amore senza tempo. Mari e venti e nuvole e notti che flirtano con l’alba e si sente la brezza poetare. Come marinai audaci ci lasciamo guidare… Grazie
Antonio Scalas
Sorridi nel Silenzio
Uno spettacolo con poca platea. Un poeta che si applica mentre si ispira all’essere che vezzeggia. Un pathos che incombe poi frena. Non v’è traccia di malinconia ma nemmeno di fuochi _ un Limbo che si addice un pochino al nostro Alessio. Oh Dei! Aprite le porte dell’Ade o dell’Eden così questa armonia lenta tolga quelle muraglie che impediscono al Poeta di alimentarsi di cose che mai furono date agli uomini ma solo agli scrittori!
Alessio Romanini
Una breve storia d'amore
L’amore ha un appuntamento col Fato. Ci mette lo zampino il rimpianto che sfoggia emozioni oramai assopite. Un finale con lacrime e un … eppure. Poi lo scrittore alza un muro davanti alla speranza e scrive fine. Grazie
Renzo Montagnoli
Ringraziamo il nostro Magister Lorenzo. Un saluto al caro amico e illustre collega, il Vate Piero Romano Colonna. Buon Poetare a tutti.
20-21 Maggio
Un messaggio ai sitani
Grazie Antonia. Grazie Alessio. Io leggo anzì io vi leggo perché amo
leggere e ho l’umiltà di pensare di essere migliorabile e se non leggessi non
potrei scrivere perché per creare abbiamo bisogno di quelli migliori e anche
peggiori _ di noi. Ora per le parole dei commenti, a mio modesto parere e a
prescindere siete tutti molto bravi a dare il Vostro prezioso talento. Spesso
cerco l’essere umano dietro la poesia non mi interessano molto le parole quanto
“le parole che devono dare stati di animo” cosa assai più difficile.
L’unico forse in grado di coltivare l’abilità del commento nel vero senso della
parola è il mio collega, amico, il nostro insuperabile Vate Piero Colonna
Romano. Dovrebbero proteggerlo le Parche e la UNESCO. Se potessi dirla come una
donna: vi voglio un bene sì grande quando create Poesia che mi sento felice nel
leggere.
Un saluto di stima profonda al nostro Magister e mecenate, Lorenzo.
Buon Poetare a tutti. Non vi risparmiate.
Jacqueline
Ringraziamenti sinceri al maestro Piero e alla poetessa
Miu. Siete buoni e delicati nel commentare le mie poesie. Naturalmente
grazie per l'ospitalità al Magnifico. Saluti a tutti i sitani.
Tonino Pisano
20 e 21 maggio 2020
Poesie d’esordio:
Mario Filabozzi –Ultime notizie-: Poesia ispirata alla profonda tristezza che può darci un amore quando svanisce. E’ un ricordare lei, verso dopo verso, con le frasi che diceva, col pessimismo col quale guardava alla vita per la sua monotonia di giorni sempre uguali. E’ il racconto, denso di malinconia, di una donna che non c’è più, reso con una magistrale sequenza di rime, spesso interne, a volte equivoche, ed assonanze.
Poesie del giorno:
Marino Giannuzzo –Fu facile affermare-: La compassione per un drogato, per quell’intenderne le motivazioni, in questi versi di Marino che sono anche un accusa a chi non capisce le pene che possono portare a cercare illusorio conforto nella droga.
Bruno Amore –Alla Messa-: La messa quale occasione per provare, e fare provare, brividi d’erotismo narrata, con bella maestria, da un nostalgico e coinvolgente Bruno.
Enrico Tartagni –La mia piccola finestra sul mondo-: Ed attraverso quella finestra passa il respiro della natura nella quale immergersi per diventarne parte. Finestra, dunque, che diviene strumento per sognare quella libertà che la chiusa stanza pare negare. E così i versi di Enrico narrano il bisogno di un profondo sentire, reso con forte intensità.
Tonino Pisano –Tempo-: Un tempo per essere (più umani) è il messaggio che Tonino ci invia con questa sua intensa riflessione sull’attualità, tarata da una pandemia che pare punizione per un uomo che ha dimenticato ideali. Tempo per cambiare è questo, per riflettere sul nostro essere e per tentare di costruire un mondo più giusto. C’è in questi forti versi accusa e speranza. Come non condividerli?
Cristiano Berni –“Malinconica notte”-: Un riflettere su di una dura vita, dove solo la notte porta consolazione, in questi bei versi di Cristiano, pieni di belle e significative immagini del sentire del poeta.
Claudio Badalotti –Tornare laggiù-: Di un amore che illumina il vivere e lo rende una sorta di paradiso in terra, dicono questi intensi e bei versi di Claudio che sono dichiarazione d’amore e di riconoscenza verso la donna amata.
Aurelia Tieghi –Prime uscite-: Un attenta Aurelia registra le immagini che si formano in questo allentamento delle regole del lockdown e le ricrea col suo bel poetare. E sono immagini piene di meraviglia, per quelle maschere che nascondono e fanno diventare irriconoscibili le persone, e di speranza, per un mondo dove, un giorno, possano tornare abbracci e fiducia tra la gente.
Nino Muzzi traduce J.C. Friebe-: Leggo questi versi, tradotti d Nino per noi, come un inno alla libertà individuale. Quella libertà che, come afferma la chiusura della composizione, dovrebbe fare felice l’intera società (…il ramo dal quale nascono foglie).
Felice Serino -227 Nell’ora sospesa-: Macabra e pessimistica rappresentazione della dipartita di un poeta del quale soltanto in rete resterà (per quanto tempo?) il ricordo per alcune vaganti briciole di versi.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Tripudio-: Colorata rappresentazione della rinascita della natura, resa con deliziose immagini ben disegnate dai magistrali versi del nostro Giuseppe.
Alessio Romanini –Del Poeta il Cuor-: Un’analisi delle pene che può soffrire il cuore, narrata con versi che disegnano amare immagini.
Salvatore Cutrupi –Pausa-: C’è in questi versi, che mi paiono densi di pessimismo, la consapevolezza che l’allegria di un momento sia destinata a finire. Eppure la chiusa è densa di speranza per il futuro. Ed io sbando.
Sandra Greggio –Una serata perfetta-: Il racconto di una positiva emozione condivisa da amici e parenti, reso con limpido narrare dai versi di Sandra.
Antonia Scaligine –L’attesa-: Le emozioni che può regalare un’attesa molto ben poeticamente narrate dai versi della nostra ottima amica Antonia.
Carlo Chionne –Stupore-: Il sapere (l’essere colto) dunque, non dona la pace bensì la consapevolezza di vivere in un mondo intriso di peccati, fonte di sofferenza per anime sensibili. Questa potrebbe essere la risposta alla domanda che in chiusura pone Carlo. E si è fortunati se si ha quell’amore, che è fonte di pace. Un caro saluto.
Jacqueline Miu –semplicemente uomo-: La fantasia e l’attesa, nate dalla mente e dal cuore, sono i soggetti di questa poetica riflessione che Jac chiude guardando agli astri quali case da abitare nel sogno e, magari, non solo.
Ringrazio Jacqueline per le preziose parole che mi riserva, giudicando il mio poetare e le invio un cordiale saluto, assieme al mio apprezzamento per il suo essere artista a tutto tondo.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
“Scende poesia” di Piero Colonna Romano, bel sonetto
dedicato alla poesia
Che ti emoziona magistralmente scritto. Bel sonetto.
“ semplicemente uomo” atra bella poesia della bravissima poesia Jac.
“Tutto Passerà” di Ben Tartamo molto creativa questa poesia rimata
Come una preghiera filastrocca, dall’intenso poetare.
Grazie.
Alessio Romanini
Grazie Jac, per le tue parole sempre al momento giusto.
Grazie anche per la battuta mi hai fatto ridere di cuore.
Grazie anche ha Lorenzo che mi ospita e d è amico di poeti
Straordinari…come Jac e Piero,…e tutti gli altri.
Alessio Romanini
Vorrei con questo breve messaggio ringraziare Jacqueline
Miu
per le sue bellissime e profonde parole e commenti per le mie poesie e
per tutti i poeti del sito ,la sua intuizione ,la sua capacità di esprimersi è
davvero sorprendente, cosi come le sue poesie e i suoi quadri che io sono andata
a scoprire ed ammirare ,brava .
Grazie, come del resto anche a Piero sempre pronto a commentare con tanta
bravura e maestria , bellissime anche le sue poesie.
Grazie soprattutto a Lorenzo che ci dona il tempo e lo spazio nel suo sito, che
Dio vi benedica
Antonia Scaligine
Poesie d'esordio
Ultime notizie
Mi suonano famigliari sti versi
Mi mancherai in un giorno autunnale, disse
Nei mattini assolati di Maggio – una frastornante chimera, l’illusione con fare bellico nell’insonnia poetica dell’artista? Che importa i versi durano l’attimo del risveglio poi passano a noi altri come un contagio. Grazie.
Mario Filabozzi
Fu facile affermare
Nessuno sa veramente chi siamo. L’animo è sempre sopra un abisso che non vede il sole, ed è nel momento in cui si cerca l’equilibrio che si prova L’Ade. L’Ade è una scelta, nonostante la buona o cattiva educazione o fama, e non c’è peggior male di quello che noi possiamo fare a noi stessi. Grazie.
Marino Giannuzzo
Alla Messa
Una funzione religiosa per bruciare nella carne, o per deliziare l’anima “dolce stil nuovo” (tanto gentil e tanto onesta pare la bella mia) sì è proprio da Bruno. Bellissimo l’incipit che folgora in astratto la platea. Così doveva essere lo spirito della mesta funzione _ esaltato e esaltante. Grazie
Bruno Amore
Giuggiola
(Ad Anna)
Un pathos affettivo ed emozionante. Malinconico ma fiero. Un mostro che è il tempo in tutti i passaggi delle immagini e quel “ricordo” un fermo moviola che rallenta per un attimo poi … il crudele risveglio. Il sole sorge ma la sua luce non sempre riscalda. Grazie al poeta.
Armando Santoro
La mia piccola finestra sul mondo
scandisce un tempo musicale da allegro a lento
questa mia amabile finestra
Ecco un poema sulla natura. Un poema che entra musicale e con colori o suoni quasi palpabili. Ci piace questa sensazione di freschezza quasi dopo una pioggerellina _ è l’incanto che accompagna il poeta, un “corpus divino” da vedere sentire e di cui godere persino nell’Oltre e noi siamo d’accordo. Siamo lì a quella amabile finestra a bearci delle grazie in pieno sboccio. Grazie
enrico tartagni
Al tempo del Coronavirus.
Tempo
Un richiamo alla presa di coscienza. Una emergenza di cui non conosciamo veramente le proporzioni e il monito del poeta_ cerchiamo di capire fin dove ci colpisce per ritornare liberi poiché l’oggi non è del tutto rosa e fiori. Grazie.
Tonino Pisano
"Malinconica notte"
Un inno alla resistenza umana e poetica. Una riflessione notturna e senza spazientire il buio solitamente nemico dei poteri miracolanti quali la gioia, i sorrisi ecc. Una sensibilità sensoriale in cui l’uomo si bea, trovando la propria ricarica di vita nel sole e non solo (fumo ecc …). La speranza c’è, è chiara. Estinti solo gli idoli in strada probabilmente. Tanti gli ostacoli, tanti i pesi ma nulla che un guerriero non potrebbe portare sulle proprie spalle. Grazie
Cristiano Berni
Tornare laggiù
Scoprire il paradiso
L'amore gioioso
verso la donna che amo – un inno alla esistenza nell’amore o meglio un poema di gratitudine alla sua Musa. La natura fortunata di questo pensiero pervade ogni verso. Grazie.
Claudio Badalotti
Prime uscite
Una poetessa stanca di maschere, come noi. Il pensiero di richiesta di normalità brilla più del sole nei versi. Bellissima questa “Era degli abbracci.” Grazie
l’era degli abbracci
contatti ancora indefiniti
sono nebbie sopra il sole…
Aurelia Tieghi
227
Nell'ora sospesa
nell'ora sospesa
fisseranno compunti quel viso di marmo
mentre il tuo presente ha chiuso la porta
il pugno o la palata di terra
con la benedizione dell'officiante poi
a tavola com'è uso per dire la vita
continua – Queste briciole poetiche valgono più di certi castelli. Queste impronte valgono più di certi alberi nati sfortunati perché non sanno dare degni frutti. Ogni poema inclusi quelli sulla morte – non sono afflizione ma indirizzamento all’Oltre. Come ogni cuore innamorato del sole questo poema è una dichiarazione d’amore per la luce. Grazie
Felice Serino
Tripudio
Tripudio di colori
Allegria nell’aria
Volo d’uccelli
Rosso geranio
- un inno alla vita in tutti i sensi. Voli, colori di fuoco, campi nel sole manca solo un bicchiere di frizzantino e tutto sarebbe eccelso. Grazie.
giuseppe gianpaolo casarini
a Lisa
Oh Armando, con fetta di pane poetico per questa marmellata giovanile d’amore e ricordi. Non v’è confusione solo beatitudine. Frutta e amore fino alla fine resta nel corpo. Deliziosa. Grazie
Armando Bettozzi
Del Poeta il Cuor
Scheggiato da frammenti
petto addolorato.
A furia di leggerlo direi: Alessio ha bisogno di una amante (in senso amichevole e con un sorriso) Poeta disilluso che accantona le gioie per sniffare ogni angolo buio della propria anima per poi renderci partecipi della sua scoperta. Il mio io byroniano gradisce eccome questa succulenta presenza di noir sentimentale ma la passione sarebbe una ascesa alla sua poesia che è lì che freme in attesa di qualcosa … Grazie.
Alessio Romanini
Pausa
CIASCUN DAL PROPRIO CUOR L'ALTRUI MISURA … finiranno i tremori, versi di coraggio e di festa affettiva tra intimi o meglio nell’intimità delle nostre abitudini. Grazie
Salvatore Cutrupi
Una serata perfetta
Rieccomi. (niente nuove buone nuove) _ Un gesto qualsiasi diventa una lieta cosa. Fa parte dell’essere di questa poetessa. Fosse una piccola pietra avrebbe il suo senso sulla Terra. Un senso naturalmente gioioso ed educato a dare agli altri lo stesso conforto che i versi di Sandra porta a noi altri. Grazie.
Settembre 2019
Sandra Greggio
L' attesa
Questa progressiva attesa _ un atto di fede che non incede che non tormenta per la fretta ma gode per il lento andare.
con il cuore che aspetta
e la speranza che accetta
Antonia ha sempre questa componente semplice ma complicata allo stesso tempo. Cercare, curiosare nell’intimo, scoprire … condividere. Grazie.
Antonia Scaligine
Scende Poesia
La poesia che ammansisce e toglie la bestitudine alle cose. La poetica ponte tra terra e divino, un’amante pietosa che illumina tutto il tramonto dell’artista. Piero non sa di appartenere a una categoria poetica a sé. Spesso i poeti (gli scrittori in generale) sono egocentrici fino all’inverosimile, lui cerca di minimizzare la distanza affettiva tra le cose inanime, tra gli ostacoli e la dolcezza d’animo che ingentilisce ogni oscuro peccato fino a redimerlo (se potesse) In lui la Poesia è certa ma l’umiltà ha una voce così suadente che preferisce contingentare l’assoluta certezza. Per questo è un grande. Grazie.
Piero Colonna Romano
"Tutto passerà"
(canzone)
come Morte che passa verrà
ogni Farfalla bruco sarà.
Dalle stelle cadenti ai nuovi soli, dall’albero al seme che lo sostituirà. La vita è nel momento stesso ma anche nel passaggio. Poetica sulla grandezza delle piccole cose, sogni, riflessioni. Grazie
Ben Tartamo
Stupore
L’appagamento poetico. La sofferenza intellettuale. Cura all’egoismo umano? Un contagio di solarità che ahimè al mondo manca, un mondo preso dal materiale e dal possedere. Ecco la ricchezza di questo artista e noi confidiamo un giorno di possederla. Grazie
Carlo Chionne
Ringraziamo per questo dono di spazio, di visibilità e di grandi menti in condivisione di Musa, il nostro Magister Lorenzo. Un saluto all’astro in pieno brulicare d’energie _ il nostro Vate Piero Colonna Romano. Onore ai sitani del Tempio Azzurro. Buon Poetare a tutti.
PS Oggi è la giornata mondiale delle api e confesso che vi penso come queste
divine operose sacerdotesse. Siate come loro e producete miele!
Jacqueline
18-19 Maggio
18 e 19 maggio 2020
Poesie d’esordio:
Rudi Fontana –San Valentino-: Un’ispirata, dolcissima dedica che dice amore, in occasione della giornata di San Valentino e , tanto intensa che è, destinata a durare a lungo.
Poesie del giorno:
Marino Giannuzzo –Coraggio e arroganza-: Narra di una donna libera (finalmente!) il nostro Marino, con versi che ne descrivono il positivo atteggiamento verso la vita.
Bruno Amore –Le buone scarpe-: Una metafora di ciò che si vorrebbe avere per percorrere la vita (quelle scarpe) detta con versi densi di disillusione (e lo dice quella notte che libera da un giorno “che t’aveva preso le caviglie”). Perfetta è la narrazione del nostro Bruno e coinvolgente.
Enrico Tartagni –Ho da fare sulla luna-: La sensazione di non avere esaurito il proprio compito in vita ispira Enrico per questi versi che sono, al tempo stesso, confessione e preghiera. Versi che facciamo nostri, ovviamente.
Giuseppe Dabalà –Carpe diem-: Gli affanni della vita a volte ci fanno dimenticare dolci visioni che ci fecero fremere un tempo. Così il bravissimo Pino confessa questa sua tardiva pena, affidandola a bei versi che, anche per noi, sono un invito a riflettere. Un caro saluto.
Felice Serino -226 Il limite-: In altri termini questo di Felice è un forte invito a chi non sa sognare di non fare poesia. E come non essere d’accordo?
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Un grappolo (haiku)-: Deliziosi epigrammi, più che haiku, sono questi versi che pennellano immagini, nate dalla fantasia di un vero poeta, di notevole bellezza.
Isebel Gide –Io sono il vento…-: E, ovviamente, lasciando il segno. Così la bravissima Isabel, si descrive, ammonendo… Piaciuti molto questi versi. Complimenti!
Vincenzo Melino –Mirti e tamarindi-: Un’esistenziale pena, fatta d’ansia e di noia, trova conforto nei profumi e sapori intensi del mirto e del frutto del tamarindo. E Vincenzo lo narra regalandoci intense e suggestive immagini, dense di poesia.
Jacqueline Miu –just flowering in the moonlight-: Si potrebbe applaudire Jac sin da subito, dopo aver letto il dolcissimo, intrigante, sensualissimo titolo, che scaturisce dalla penna della nostra, come pura poesia. Ma non è possibile fermarsi, essendo guardoni. E così altri richiami poetici troviamo in quella “collezione di nuvole nelle tasche dei pantaloni”, in quella “danza sciamanna sotto i temporali“, in quelle “ali di albatro urlatore” (ovviamente d’amore e desiderio). In quell’essere “uomo col cuore di mille Byron” per sublimarsi, dopo, in “un giovane Rimbaud madido di eccessi amorosi” (lui!) e quindi (come un mantra nella produzione eccelsa di Jac) trovare “una barbara carne allenata al dolore di Poe”. Insomma tutta la composizione è confessione di un sentire passione ad alta temperatura lavica, comunicato con coinvolgente sincerità fino alla chiusa, dall’apocalittico memento, che a dimostrazione del tutto, traduco: “Ti ho dato il mio bacio da Armageddon/non fare tardi amore mio/stasera sto fiorendo”. Ovviamente applausi scroscianti e richiesta di bis alla nostra incommensurabile Jac.
Alessio Romanini –Aleggia il piumaggio-: Un desiderio (forse il programma di vita che si dà il poeta) è quello di non farsi abbattere dalle avversità del destino, osservando ed imitando il gioioso volare di bianche piume. Così interpreto le lievi immagini disegnate dai versi del nostro Alessio.
Salvatore Cutrupi –Tutto questo adesso-: Salvatore sottolinea la scarsa importanza che hanno le drammatiche notizie, in questi tempi di funesta pandemia. E, in altri termini, ci dice, con significativi vesri, che ognuno di noi pensa a se stesso, vivendo in un inaspettato dramma.
Roberto Soldà –Transumanza-: La luce della luna poeticamente descritta da quel “molliche di luce” e caratterizzata da un giallo ocra e da quel giallo di Napoli che viene dalla cultura chimica del nostro poeta (ho scoperto in internet che giallo di Napoli è il colore del pigmento dell’antimonio). Colori e lampi di luce che pittori hanno saputo descrivere nei loro quadri, con lo stessa ispirazione artistica del nostro Roberto. E’ particolarmente bella questa introduzione ad un esistenziale dirsi, fatto di ricordi che assumono l’onirico tono di un sogno e che narrano di un passaggio, di un percorso, (la transumanza questo è) verso un alta montagna (che metaforicamente potrebbe rappresentare la vita con le sue difficoltà) da una pianura, dove un fresco ruscello altri impedimenti incontra. Poesia di grande spessore è questo dell’ottimo nostro amico, particolarmente piacevole a leggersi.
Sandra Greggio –Una poesia nuova-: Fremente invito all’ottimismo, detto con convincenti e bei versi, ricchi di belle immagini, di un ispirata e bravissima Sandra.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Poesie d'esordio
San Valentino
Chi mi conosce, sa già che sono più attenta al dettaglio che alla storia in sé, le storie mi annoiano poiché potrebbero sembrare uguali ad altre, invece sono i dettagli che fanno di quell’artista _ L’ARTISTA. I versi sono corde vocali, per cantare bene ti devi esercitare, allenare e si inizia a piccole dosi, ora torno al poema … questa figura angelica che si materializza non solo nell’ego poetico ma vicino all’uomo. Queste metafore leggere sono canti … i versi migliori sono quelli dove la solitudine è portata via dalla donna, dal vento che rappresenta la fortuna del momento e dall’amore che incide con un colore ben preciso quello delle rose rosse. Come scrivevo prima sono i dettagli a rendere unici … come questa dichiarazione d’amore. Grazie.
“E sorridono al vento
Che soffia via
La solitudine
Riempiendo il cuore
Di un solo colore
Quello più intenso,
Quello dell’Amore.”
Rudi Fontana
Paura, oltre …
Il veliero di San Pietro *
IL caro Armando si affaccia sul nuovo mondo con un timore storico. La navigazione della vita odierna è a vista, senza bussole, predizioni, senza armature. Servirebbe essere maghi per ritrovare ciò che abbiamo smarrito ma entrando severamente nel suo tema, molte paure si dividono dall’indolenza “dell’intanto usciamo”. Questa è la storia. Ci piace. Non ci piace. Ne facciamo tutti parte. Chi ne ricorda gli sconfitti. Chi ricorda chi è in trincea. Non ci sono indicazioni precise sul come avere quella libertà che già prima ci sembrava stretta. Grazie
*barca, o veliero di san Pietro, di una tradizione popolare…
Armando Bettozzi
Coraggio e arroganza
Marino ha una spina nel fianco poetico. Una spina che lo colpisce nell’anima e lo fa scrivere. Le sue donne sono eroine mai troppo buone mai troppo dure eppure arpionano le Muse di altri sogni. Ogni volta dipinge una creatura diversa. E’ un saggio shakespeariano o semplicemente è una idea chiara di quella protagonista. Grazie.
Marino Giannuzzo
Le buone scarpe
I poeti non si liberano facilmente della propria coscienza. Hanno una sorta di routine mentale che andrebbe, a poterlo fare, spezzata. Migliorerebbe non solo l’artista ma anche l’uomo il potere intravvedere nello spiraglio di un futuro anche vicinissimo … La verità crudele e cruenta è che il sonno ci porta dove noi non possiamo mai gettare l’ancora e Bruno questo lo sa. Grazie.
Bruno Amore
Canne al vento
Ritorno ai giorni dell’incanto. Il sole che agonizza e queste canne mosse dal vento come le corde sensibili dell’anima di Armando Santoro _ è una sensibilità educata fondersi con i ricordi mai pesanti, mai pressanti. Noi godiamo dei versi e ci pare come sentire una voce che parla alle orecchie del cuore. Grazie
Armando Santoro
Ho da fare sulla Luna
Meravigliosa. Avrei sperimentato diversa punteggiatura e respiri ma le parole sono vestiti sartoriali per questo Poeta. Plausi.
enrico tartagni
Carpe Diem
Attimi. La vita non è fatta di poi, i poi rischiano di non ritrovare ciò che abbiamo perso. La poesia coincide con un momento di vita pieno di interrogativi e con qualche risposta che spesso non soddisfa l’uomo ma soddisfa la poesia. Grazie.
Giuseppe Dabalà
226
Il limite
(ad un materialista)
L’immaginario è una ricchezza e saperlo portare al mondo reale è da folli o da esperti. Pochi credono ai sogni, molti sono disillusi e chi vi lavora da una vita spesso riesce ad avverare creazioni altrimenti inverosimili.
La poesia è una lotta continua. Il poeta in questo caso non si nasconde anzi si mostra e duella per difendere ogni Musa che sa di avere nel sangue. Meglio sembrare folle che inetto. Bel pensare. Grazie.
non alla tua portata
quella profondità
del gran mare del sogno che
è vita che si lascia vivere
Da Nell'infinito di noi
Felice Serino
Un grappolo
Tre Haiku come un monito … invece l’ultimo è invito al sognare d’amore. Bellissimo “baci d’amanti”. Grazie
giuseppe gianpaolo casarini
Io sono il vento…
Anima irrequieta. Anima che invade poi si acquieta. Guerriera? Probabile. Grazie
Isabel Gide
Mirti e tamarindi
Bellissimo questo tramonto, il meriggiare, l’assopirsi sui mirti, questo sognare … è una saetta con ambrosia in punta che colpisce il cuore. Plausi. Grazie
Vincenzo Melino
Aleggia il Piumaggio
Maestoso il signorile volare.
Lo so, sono ripetitiva ma è una vena malinconica che canta questo volare di Alessio. L’eleganza è è spiraglio di felicità ma monito … di un destino che potrebbe non sorridere.
E’ talmente sensibile il Poeta da immedesimarsi nei propri eroi e personaggi, mai una via di fuga … chissà se v’è un latto ottimistico e folle da fargli dimenticare un giorno nell’irruenza del comporre, virgole, punteggiatura e Maiuscole. Sarebbe divertente leggere qualcosa che esce da tutti i suoi schemi. Bella. Grazie.
Alessio Romanini
Tutto questo adesso
Riflessione sulla vita ordinaria. Eppure c’è una volontà a essere diversi … altrimenti non ne parlerebbe. “Gli uomini straordinari nascono ovunque così le cose straordinarie” … Salvatore sa che molti ignorano la bellezza eppure tutti la guardano. Stessa cosa vale per la Poesia, nessuno la legge ma tutti la copiano quando vogliono donare qualcosa di speciale a qualcun altro. Grazie.
Salvatore Cutrupi
Transumanza
a voce sommessa
mi chiamano
i ricordi
l'onda
s'increspa
si diffrange
piange
Il cuore è nomade per natura e la sua più capacità è di risiedere dove il pensiero e i ricordi lo portano. Indipendentemente dal cammino dell’uomo, il cuore ha una casa sua, una volontà propria ed questa forza che narra scuotendo l’oblio. Poema di affetto sensoriale e di voci reali. Bello. Grazie
Roberto Soldà
Una poesia nuova
Ha !Ha! Ha! Mi fa sorridere di piacere Sandra. E’ ora di una poesia nuova, scrive la poetessa, e pensavo nello stile ma il suo è un poetare solare, ce l’ha nel sangue. Associare ridente ai bucaneve è perfetto. Non esiste malinconia che lei non vinca con la sua natura sempre generosa mai avara, mai solamente contemplativa. Brava Sandra. Grazie.
Sandra Greggio
Ringrazio con umiltà il nostro Professor Lorenzo e un caro saluto al Vate Piero Romano Colonna che è la colonna portante del nostro Azzurro Tempio. Grazie per i vostri sempre più incentivanti poemi e quello scrivere di cui si ammira non solo la qualità ma la dedizione all'Arte. Buon Poetare a tutti.
Piero Colonna Romano
commenta sempre in modo accurato e con competenza le mie poesie e lo ringrazio
tantissimo. E' stata una rivelazione la nostra Jac, che già conoscevo
come grande poetessa, ma la sua capacità di analizzare le poesie è veramente
straordinaria. La ringrazio molto per la gratificazione che mi danno i suoi
commenti, sempre mirati ed esaustivi. Grazie di cuore.
Sandra Greggio
Grazie Jac, quello che hai scritto
È meraviglioso.
Grazie.
Alessio Romanini.
Prima vivevamo in una alienazione sociale forzata dalla frenesia e alla dipendenza dalla tecnologia, ora con la Pandemia, le distanze sono diventare feroci _ se prima non ci guardavamo oggi ci sono meno motivi di avvicinamento per conoscerci e per sentirci vicini al nostro prossimo. L’unica cosa che non cambia tempistica nella vita degli esseri umani è l’amore che come una tartaruga viaggia lenta verso il proprio dove. Noi corriamo ma i sentimenti hanno altre idee e regole che non possiamo incalzare.
Cari sitani evocate le vostre Muse e Demoni, la vostra fede e la
vostra voglia di donare del tempo alla creatività. Senza la Poesia l'arte
morirebbe non ci può essere pittura senza colori e canzoni senza note musicali.
La voce di questo sito avrà la sua valenza. Grazie a tutti per il dono della
propria parte artistica.
Jacqueline
Sono felice di poter condividere, in questo spazio
azzurro, il mio pensiero che come affermato da Piero Colonna, può essere
accettato o no. Grazie del gradito commento della poetessa Miu, sempre precisa e
attenta nel cogliere le sfumature nel testo. Un saluto al poeta Lorenzo (ho
apprezzato molto la sua lirica). Ho letto e apprezzato tutti i Poeti della
pagina e vi ringrazio. Buona vita e poesia.
Antonio Pisano
17 Maggio
Grazie tante Piero colonna,
per la tua osservazione tecnica.
Non ti devi scusare, apprezzo molto i suggerimenti
Da un ottimo poeta.
Grazie anche a Jac, per i bei commenti.
Alessio Romanini.
17 maggio 2020
Poesie d’esordio:
Padre Gianni Fanzolato –Il mare che mi aspetta-: Il mare, dunque, diviene divinità confortante d’ogni male, che può essere soltanto amato. Immergersi nelle sue onde (nei suoi comandamenti, quindi) è rinascere nella gioia. E così ogni verso di questa poesia è un atto di fede, reso con la forte intensità emotiva di padre Gianni.
Poesie del giorno:
Giuseppe Stracuzzi –Una ragazza madre-: Giuseppe narra, con versi colmi di tenerezza, di una maternità in solitudine, che diviene il prezzo pagato da una donna per un atto d’amore. Magistrale la descrizione psicologica del temperamento artistico del personaggio e d’applausi l’iperbato “spende le notti lacrime la luna”. Complimenti vivissimi, Giuseppe!
Marino Giannuzzo –Come rondine sono-: Versi nati da un attimo di pessimismo, nato da un amore non colto e/o dalla critica analisi del proprio poetare. Forse quel voler essere rondine è l’espressione del desiderio di liberarsi da tristi pensieri, per volare libero in cielo.
Dario Menicucci –Con tre fili di luce (dedicata a mia figlia Rachele)-: Dedica colma d’amore e riconoscenza ad una figlia, per la luce che dona all’esistenza di un padre, in questi intensi versi, pieni di poesia, di Dario.
Bruno Amore –Haiku-: Immagini lievi e romantiche, rese con maestria da sintetici versi che bene le raccontano.
Tonino Pisano –La poesia non è-: Approfondita analisi di ciò che può essere e di ciò che non può essere la poesia, resa con versi che ne dichiarano l’amore del poeta. Versi con i quali si può essere d’accordo o meno ma che, in chiusura, aprono il cuore alla speranza.
Cristiano Berni –“Ricordi e miraggi”-: Il ricordo di un amore svanito che brucia dentro e si rivive nel pensiero, narrato con versi che, disegnando forti immagini dolorose, bene comunicano la pena che li ha ispirati.
Nino Silenzi –Virus-: Chiara è la causa di quel che accade, a punizione dell’incosciente gestione della natura da parte dell’uomo. E’ nemesi quel che stiamo vivendo e Nino ne analizza le cause e ne piange gli effetti, con questi suoi condivisibili versi, dalla forte intensità accusatoria.
Nino Muzzi traduce A. Emaz-: La calda fragranza del pane al mattino e la similitudine con quel che è la poesia, in questi bei versi di Emaz, ben tradotti per noi dall’infaticabile Nino.
Felice Serino -225 Come asessuato angelo-: Un sogno di difficile interpretazione, narrato con gli ermetici versi di Felice, che forse evocano un progetto di resurrezione nella carne di una divinità quando l’oro (simbolo d’arroganza) diverrà umile quanto ruggine. Ovviamente forse ripetuto.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Zona industriale di Binasco-: C’è una grande tenerezza nei versi che descrivono questa zona del milanese, per quei ricordi che fa nascere in Giuseppe, profondo conoscitore ed innamorato dei paesaggi, dell’arte e della storia lombarda.
Sandra Greggio –Sera d’estate-: E’ con un delizioso acquerello che Sandra narra un normale fatto di vita vissuta. Ma non si è poeti invano!
Jacqueline Miu –questo sono questo voglio essere fino all’ultimo-: “la cima del monte mi chiama non ho tempo di fermare la salita” questo il programma di vita che la nostra amica si è data e persegue con determinazione, regalandoci oggi una poesia che è outing ma anche, e soprattutto, lezione di vita. E noi le siamo grati.
Alessio Romanini –Avarizia-: Apprezzabile esercizio di metrica (con quell’alternanza di settenari ed endecasillabi non casuale, ma frutto di attenta composizione) di una poesia che narra di un peccato del quale pentirsi, con immagini di grande suggestione.
Mi permetto, scusandomi, un suggerimento: da nessuna parte, in nessun manuale, si trova l’obbligo di comporre strofe che, tra loro, hanno un fisico salto illogico. Credo dia anche fastidio la separazione in quartine che presenta questa poesia, e sottolineo che l’enjambement è tale se crea continuità tra versi, altrimenti, così come lo si vede qui usato, il suo scopo diviene di difficile intendimento.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: La sintetica narrazione di un errore, di un poetico messaggio e della fine del fiore più caratteristico di questo mese di maggio, in questi versi, rapide pennellate, dell’ottimo Salvatore.
Un grazie di cuore a Jacqueline e ad Alessio per l’attenzione e per il gradito commento alla mia “Fonte Castalia”.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Buona giornata, gente
d'azzurro:
- JACQUELINE, quei miei haiku ... Essere "letto dentro" è stata una vera
emozione. Grazie infinite.
Bruno Amore
Poesie d'esordio
Il mare che mi aspetta
E’ la prima volta che leggo un poema di fede dove il mare per quella immensità che rappresenta si avvicina molto allo spirito irrequieto e in cerca di pace dell’uomo. E’ un mare benevolo , balsamico per richiamare il verso del nostro poeta. Termini che conducono a un viaggio poi a un connubio. Una poesia con il proprio trionfo e i propri tesori. Lo spirito che la compone è in totale sintonia con l’amore virtuoso.
Grazie
Padre Gianni Fanzolato
Una ragazza madre
Poetica sul dolore di una ragazza madre che si ritrova il muro del dolore al posto delle giovani illusioni colorate. Il grembo greve e l’assassino dell’amore la fanno crescere così in fretta da farle perdere la leggerezza. Grazie
Giuseppe Stracuzzi
Buongiorno, Giorno!
Come vivevamo prima? La noia di abitudini ordinarie che ci davano comunque conforto. Oggi la storia è cambiata e non sappiamo in cosa. Il poema si concentra su chi è crollato a causa della Pandemia, chi ha chiuso bottega la stessa che era l’abitudine. Il nostro mondo sta andando in una direzione che alcuno conosce e mentre ci amareggiamo … un altro chiude. La storia la stiamo scrivendo adesso, confessa con questi versi Armando. Grazie
Armando Bettozzi
Come rondine sono
Come una rondine portata dal vento sopra i terrazzi di terre arse care alla poetica di Marino. Rievoca con le sue terre brucianti, i dipartiti di ogni genere.
Una poetica commemorativa e dal finale mesto. Terre, mare, rondini e morte. Parole di forza che ispirano molto la sua poesia. Grazie
Marino Giannuzzo
Con tre fili di luce (dedicata a mia figlia Rachele)
A me bastano questi meravigliosi versi:
sei la sola armonia
nel delirio del tempo. Potrei scrivere bella poesia ma andrò oltre. V’è una luce sulla punta delle dita di questo autore. Dita che inconsapevolmente stanno creando il futuro e fonte di ispirazione probabilmente dove lui stesso si rispecchi è la figlia. Io vedo il trionfo della vita. Grazie-
Dario Menicucci
Haiku
5.
la felicità sui campi sotto il sole
6.
si libera l’aria dal tormento liberando i voli
7. (senryu)
rispetto al silenzio del dolore
8.
il buon soldato vince la guerra saggiamente
9.
l’audacia dei passi estivi
La poetica di Bruno non sbaglia mai. Coincide con quella forza di carattere che lo stimola a dare dolcezza di cui forse non è pienamente consapevole ma con maestria riesce a crearla. Grazie.
Bruno Amore
Ed arrivò la notte
una regressione pittorica di una passione vissuta e poi svanita ... il nostalgico rievocare le forme di una chimera per poi ascoltarne l’umore ci dona una immersione totale nella personalità poetica di Armando. Il tacere il dolore denota una sensibilità d’animo che si potrebbe confondere con la leggerezza ma forse quella chiusura è un atto di realismo che spesso tutti gli artisti combattono. Grazie.
Armando Santoro
La poesia non è
Se siamo in questo Azzurro Tempio è perché la Poesia non è morta. Ha tanti pregi e tanti difetti. La poesia sa gridare con violenza le proprie idee e soffre come se avesse un corpo. Ma trovo deliziosi questi versi degni di grande ispirazione e acume.
“La poesia è tutto quello che
si è detto e non.
La poesia è, spingere l'anima”
Grazie per questa felice riflessione.
Tonino Pisano
"Ricordi e miraggi"
Un miraggio amoroso a sole alto. Un sole che alimenta la poesia dello scrittore. Tutto il mondo è così vitale che persino la chimera invocata … non teme di uscire dal sogno. Grazie.
Cristiano Berni
Virus
Nino non perdona questa natura oligarchica. Nonostante la forza del sole, i suoi versi risollevano il problema della continuità mortale del virus che mai ci ha mollati negli ultimi mesi. Grammatica e veritiera.
la Natura è ancora viva
la Natura non perdona
la Natura si vendica.
E il virus infierisce.
Grazie.
Nino Silenzi
225
Come asessuato angelo
Plausi al Poeta Felice Serino. Un poema spinto alla verità di scena e a una spiritualità che ci porta alla ragione del vero valore della vita. Grazie
Felice Serino
Zona Industriale di Binasco
il fiume che porta via l’inquietudine poetica e la serenità cui questa poesia si ispira, ha fondamenta in acque limpidi – versi di amor di terra. Grazie
giuseppe gianpaolo casarini
Sera d'estate
Scrive della serenità, le sue bellissime poesie sono un inno alla natura e alla resa dell’animo inquieto. Bravissima. Grazie
Sandra Greggio
"Tra cielo e mare"
(canzone)
Una poesia forte. Questa ricchezza nella povertà che non ha pena. Il simbolismo con la ricchezza della natura, dei cosmi e della Molfetta così cara a Ben Tartamo. Le anafore illuminano e seppur non vediamo il mare ecco quel gabbiano che si riempie gli occhi dello straordinario scenario. Grazie
Ben Tartamo
Avarizia
Vorrebbe dire e dare di più questo poeta ma ha un limite che spesso combatte e quel limite è nel suo cosmico “io” – Qui lo ritroviamo ovunque ma spedito in un mondo che non credo lui appartenga e quel dolore compianto o rimpianto spesso gli sfugge perché ogni volta che lo trattiene lui non può coltivarci sopra … ha una dinamica strana questa arte di Alessio Romanini di cui nemmeno lui potrebbe capire la grandezza della meta. Scrivere è un servizio o un atto volontario di grande creatività … spesso la vittoria arriva dal pensiero meno importante della giornata e così che nasce la poetica di questo scrittore. Grazie
Alessio Romanini
Fonte Castalia
(Storia che da lontano viene a dar consiglio)
Un viaggio nella mitologia e nella ricchezza del senso poetico. Il semper colpevole Apollo preso dell’ennesima ninfa che si rifiuta di donarsi a lui. Dafne divenne albero lei, Castalia una fonte. Ed è un inebriante brindisi alla colonna della narrazione poetica. Ogni Musa ha il suo scrittore a seguite ma Piero ha la fortuna di appartenere non solo agli orizzonti ellenici di cui rievoca la mitologia, lui nel completo è un uomo che ha ereditato il mondo che con senza parsimonia _condivide. Plausi. Piero Colonna Romano
Haiku
questa primavera spumeggiante di colori e profumi – fiori che il nostro poeta fa rivivere con versi gioiosi. Grazie.
Salvatore Cutrupi
Ringrazio The Magister Lorenzo per questo Tempio
Azzurro e la sua benevola ospitalità. Un saluto di stima e ammirazione al nostro
Vate Piero Romano Colonna. Buon Poetare a tutti.
Jacqueline
Un sentito grazie, esimio Lorenzo per l'ospitalità. Al
maestro P. C. Romano, va il mio ringraziamento per il puntuale commento.
Ringrazio, infine, la poetessa Miu, per l'apprezzamento della mia lirica. La mia
musa è mia moglie, che mi accompagna da 39 anni. Un saluto a tutti i Poeti del
sito.
Antonio Pisano
“Fonte Castalia” del nostro vate Piero Colonna Romano,
grazie per questa bella
Poesia che ci arricchisce di cultura sulla mitologia greca, scritta
magistralmente
Come sa fare un ottimo Poeta. Grazie.
Alessio Romanini
“ questo sono questo voglio essere fino all’ultimo” di
Jacqueline Miu una meravigliosa poesia
Che da forza di trovare il coraggio e andare avanti
Anche se le difficoltà sono molte…meravigliosa la frase ”ci sono orizzonti
persino per le barche
Più piccole”. Bella. Grazie
Alessio Romanini
“ Tra cielo e mare” di Ben Tartamo, bella lirica che mi fa
sognare
E vivere quegli istanti. Grazie.
Alessio Romanini
“Virus” di Nino Silenzi nei suoi meravigliosi versi
Ha raccontato la sofferenza di ciò che abbiamo vissuto
E che stiamo vivendo in questi mesi…esprimendo i
Pensieri di tutti noi in questa bella poesia.
Grazie Nino.
Alessio Romanini
16 Maggio
Grazie al Grande Piero Colonna
Per i meravigliosi commenti alle mie poesie e a quelle
Degli altri poeti, grazie perché dalle tue parole cerco sempre
Di migliorare il mio modo di scrivere anche da un punto di vista tecnico.
E i tuoi commenti così ricchi mi aiutano molto.
Grazie.
Alessio Romanini.
16 maggio 2020
Poesie d’esordio:
Gus –Tatia-: Una dolente dichiarazione d’amore e di pena, ispirata dal comportamento di chi si ama e non ricambia amore, resa con intensi e bei versi che bene narrano dello stato d’animo del poeta.
Poesie del giorno:
Giuseppe Gianpaolo Casarini -3 Triade Maggio-: Lievi e dolci immagini sintetizzate con bella maestria dal nostro Giuseppe.
Giuseppe Stracuzzi –Aforisma-: Perentoria invocazione a chi, sbagliando, ha concesso all’uomo, che ha il sentimento sotto i piedi, il libero arbitrio, affinché sia revocato.
Marino Giannuzzo –Col vento se ne va-: Un esistenziale senso di smarrimento, provoca questo desiderio d’estraniarsi da questa terra, per volare verso sognati cieli.
Dario Menicucci –Vicino a mio padre (ospedale di Livorno)-: L’angoscia che può prendere i figli, nel rendersi conto dell’invecchiare dei padri, resa da questi intensi versi, densi di commozione, dell’ottimo Dario. E’ nell’evidenza di quell’invecchiare che perdiamo quel punto fermo di riferimento, cui abbiamo sempre guardato come potesse essere eterno, che ci lascia smarriti.
Bruno Amore –Non alzerò il bavero-: Un senso di rinuncia alla lotta, ai ricordi, in definitiva a vivere, in questi versi pieni di pessimismo del nostro amico Bruno.
Tonino Pisano –Canto per te-: Montale disse le rime noiose quanto le suore di San Vincenzo e così, smentendosi, riempiva le sue poesie di rime interne, al mezzo, equivoche, ipermetre ecc. Mentre Tonino, della rima canta la morte, dolendosene ma, in definitiva, non essendone esente. Rima o non rima, questo è il problema? Ma no, cari amici, non è essenziale ma diciamola alla romanesca; quanno c’è vò, ce vò.
Felice Serino -224 Nel vasto mare del sogno-: Un ricordo dell’infanzia, che torna con la dolcezza che può avere un dolce sogno, in questi versi, pieni di nostalgia per tempi svaniti, di un ispirato Felice.
Salvatore Cutrupi –L’odore del mare-: E’ l’odore del mare che ricrea ricordi dell’infanzia e li fa rivivere con più intensità di un tempo. Il grembiule, l’altalena, i versi imparati a memoria, la madre, tutto è fatto rivivere dal senso più forte che l’uomo ha tra i cinque. Questo narra Salvatore con versi densi di nostalgia.
Sandra Greggio –Una vita…un sogno-: La necessità del sogno, per vivere, è detta chiaramente da Sandra, con questi suoi didattici e bei versi dal riflessivo tono.
Jacqueline Miu –thin air-: Aria sottile, dunque, generata dal lockdown nel quale sta vivendo il mondo, ma aria che non porta purezza bensì desideri violenti di contatti umani, d’amore e di sfrenati balli. E poteva esimersi la nostra spettacolosa Jac dal rammentarcelo, regalandoci le sue fantasiose immagini ad alto contenuto passionale?
Alessio Romanini –Iris delle paludi-: Un’ispirata ode al modesto fiore giallo che orna fossi paludosi, narrata con i descrittivi e bei versi del nostro Alessio che chiude questa sua composizione col richiamo simbolico alla vita che ha il colore giallo
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Grazie e grazie ancora Grande Jac.
Le tue parole sono come il giallo iris.
Un caloroso saluto.
Alessio Romanini.
Un grazie e una vicinanza a Dario Menicucci per le sue poesie "vicino a mio padre"(in Ospedale) con l'emozionante finale che mi ha ricordato Giuseppe Ungaretti.
Poesie d'esordio
Tatia
Lasci che labbra dissetabili
s'abbeverino al tuo bianco seno?
Ma che carina. Poesia di energia giovane con versi mai piatti. Grazie
Gus
3 Triade Maggio
Il dolce sentire della primavera. Risate infantili, il fuoco nei gerani e la vita dopo la notte … una resurrezione colorate e invitante. Grazie
giuseppe gianpaolo casarini
Aforisma:
Metti sempre metti sempre nei piedi un po' di cuore,
ma non lasciargli mai
libero arbitrio. Saggio pensiero del nostro scrittore. I piedi non dovrebbero essere totalmente ciechi per quanto cuore noi si voglia mettere nella nostra marcia. Grazie
Giuseppe Stracuzzi
Riguardo a "vero" e a "falso" e per estensione, a "falso-vero" e a "vero-falso",
Frutto di saggezza ed esperienza umana. Saper parlare è facile ma saper tacere al momento opportuno è frutto di acume. Grazie.
Armando Bettozzi
"È tonda!..
(ma anche piatta!...gratta, gratta…)"
Ecco un complimento (provocazione o insulto) alle masse.
Ci vestiamo come altri, desideriamo ciò che hanno gli altri ma pochi che si occupino dei propri sogni. Sottolineo questi versi. Grazie grande Armando.
Ma ci son tanti…spugna-tutto-assorbe!
Cui piace anche da grandi il…giro-tondo…
Son masse - addirittura! - Sorde e orbe.
Armando Bettozzi
Col vento se ne va
Questo viaggio nell’Oltre. La leggerezza che spesso accompagna i suoi poemi. Una gravità di pensiero ma unito al soave “luminosi asrtri”. Come un canto portato via dal vento - alza la sua voce il nostro Marino.
Da Miscellanea (mistura di sentimenti)
Marino Giannuzzo
Vicino a mio padre (ospedale di Livorno)
All' improvviso capisco
di non aver compreso
il passare degli anni
e una pena mi prende
fino a stringermi il cuore.
Un poema come un sortilegio sul tempo. Finito, infinito che vorremmo usare per tenerci vicini i nostri cari. Il tempo è uno strano personaggio, crea quadri che lui stesso appena ci sembrano perfetti - cambia. Ecco questi meravigliosi e intensi versi di Dario. Li leggo e mi commuovo. Grazie Poeta.
Mai ho desiderato
così tanto
l'aurora.
Dario Menicucci
Non alzerò il bavero
sempre all’attacco mai in difesa – l’animo poetico è nella trincea del destino e non intende subirlo. Si anima e porta avanti le emozioni , troppo giovane per vivere di ricordi. Non è il momento di cercare riparo al vento anzi è sempre il momento di sguinzagliare i sensi. Bravo Bruno. Grazie
Bruno Amore
Albe e tramonti
Bei versi questi di Armando che fanno riflettere. Albe e tramonti come per ogni cosa abbia vita su questo pianeta. Non è mai indolente il nostro poeta. Grazie . Armando Santoro
Canto per te
UN amante che si dichiara post-moderno col suo canto senza accenti.
Mi piace questo verso_
Oggi quale Poeta compone una
rima baciata, senza un bacio?
Così consapevolmente colpevole di dolcezza nel suo scritto che chiude il poema da vero romantico … preso dalla sua diletta eroina. Grazie.
Tonino Pisano
224
Nel vasto mare del sogno
Un poema di una dolcezza che commuove. Versi che dovrebbero scendere giù leggere invece loro lasciano grandi impronte a noi lettori, impronte che erano già nell’animo dello scrittore. Grazie
Felice Serino
L'odore del mare
Seguire il passo di Salvatore nei ricordi e sentire finché l’olfatto ti dice “è vero” quell’odore di mare … una memoria che alza i castelli e noi in cima a vedere sventolare le emozioni oltre l’orizzonte. Grazie.
Salvatore Cutrupi
Una vita...un sogno
Mai come ora la nostra Poetessa viaggia sul grande oceano delle emozioni. Il suo sognare è anche il nostro e perché volere fermarla? Possiamo noi volerlo? Non sarebbe una follia negarlo a lei e a noi stessi, questi sogni che ci portano in primis qui e poi ovunque oltre il cosmo. Non possiamo avere pace siamo Poeti. La grandezza di Sandra Greggio è anche questo!
Sandra Greggio
"Felicità"
Un detto shaolin ma forse anche cristiano – poveri fuori e ricchi dentro – - questa felicità con apici e poi abissi da cui imparare la moderazione … grazie al nostro Poeta. Ben Tartamo
Iris delle Paludi
Avrei detto ecco la forza solare di Alessio poi “
di nascere sei libero,
di morire sei libero” – una sorta di contemplazione malinconica vinta da una intima riflessione, onorando il giallo sinonimo di vita il Poeta assorbe una energia nuova e si riscatta dalla drammaticità che spesso lo accompagna. Bei versi Grazie.
Alessio Romanini
'fanculo... i cani!
Io amo lo scrivere di Bruno. Certe volte mi sembra che quel suo lato tragico generi una comicità candida e sincera. Altre volte è un commosso sentire qualcosa dove noi non possiamo arrivare poiché sordi o peggio senza vista alcuna sul cuore oppure una vista mediocre.
Naturalmente nero, li ho avuti sempre di quel colore, orecchie lunghe cadenti, occhi tristi e lacrimosi: un frutto cooperativo incrocio di bracco-segugio-bassotto e di sperabile taglia non grande.
Il cuore di Bruno ha problemi seri è vero, è così grande da non percepire lui stesso gli abissi che spesso nei cuori esistono finché uno non ci casca. Ma noi vogliamo cadere, vogliamo vedere cose c’è e persino cosa non c’è. Amiamo leggere e quando leggere è un buon leggere mai mettere parola fine. Grazie.
Bruno Amore
Felice fine settimana a tutti gli scrittori del Tempio Azzurro e ai
visitatori. Ringrazio il Magister Lorenzo per la sua ospitalità e infaticabile
lavoro. Saluto con stima e ammirazione il collega amico e Vate Piero Romano
Colonna. Buon Poetare a tutti.
Jacqueline
15 Maggio
Dormi bambina dormi
(Per Nicoletta)
Deliziosa e amorevole questa poesia densa di affetto che condividiamo con empatia. Grazie
Maria Luisa Ferrero
223
L'oltraggio
un ermetismo mai mieloso ma profondamente intrigante con quel profumo di rose che osa perpetrarsi. Grazie
Felice Serino
Compari nella notte
Tempi passati tempi di ladri
di galline, un puttaniere
si racconta nel cuor della notte
rincasando sen stava e all’improvviso
s’imbatté in tre loschi figuri,
passato quel primo natural
spavento a quelli lor disse piano
compari amici buon lavoro che
vedo che in giro tutti siamo
per il mestiere istesso al che
a te pure buona fortuna sia
di rimando il capo masnadiero
e lesti poi con passo felpato
nel buio nero pesto spariron:
proprio così raccontò all’amante
tronfio il puttaniere l’indomani.
giuseppe gianpaolo casarini
Aforisma:
No pain no gain – ecco il potere di chi si conquista la vita e come dare torto al nostro scrittore. Grazie
Giuseppe Stracuzzi
Quànno l'ideali sò peggio de li mali
(ispirata ad un caso di cronaca)
C’è il detto che sono coi migliori propositi sono state edificate le strade infernali. Ho una amica francese che mi racconta come da loro – le scuole aperte, la gente pigiata sui pullman ma con mascherina e nei nidi i neonati sono venti per metro quadrato. Si salvi chi può dalle buone promesse e dagli incantatori. Ora torniamo al nostro Poeta che ha dubbi come noi altri sugli eroi e sulle eroine di questi tempi. A priori chi li manda a fare ciò che fanno da temerari sperando vi sia uno Stato poi a riparare ai loro errori ma poi lo Stato siamo sempre noi che paghiamo … ahi che trovata come il cane si morde la coda. Avere ragione è peggio dell’avere sbagliato Grazie. Armando Bettozzi
Attese
Questa mistura di sentimenti ci chiama al mare e alla sua forza ma anche all’amore. Ecco l’attesa, onda dopo onda se il coraggioso è stato vinto … lei continua a frugare tra gli scogli con speranza … Bella Grazie.
Marino Giannuzzo
Veramente amore
Sta meraviglia? Questo amore che si riscopre ogni volta? Questo poeta che non è vinto dalla vita ma è sveglio per amare e quanta dolcezza in questi versi, dal seguire il leggero profilo con la mano. Bella Grazie
E nasce un sorriso;
sono certo che questo
sia veramente amore.
Dario Menicucci
"Il pianto"
Principio d'una crepa nel cuore – Bella descrizione del pianto che in un gioco di ossimori – leggiamo, comprendiamo e speriamo siano alla fine lacrime di gioia. Grazie al Poeta.
Cristiano Berni
Ciao, Ma’
La grande poetica di Bruno in una conversazione affettiva che va oltre il tempo. Versi e dialoghi con se stesso o l’etere ma forse quella cosa chiamata speranza o fede che ricompone nell’immaginario il bacio della buonanotte della madre. Grazie
Bruno Amore
Alba sul Salento
il mare illuminato
di un giallino che colora i sensi – La poetica di Armando ha una musicalità solare e incisiva. Non è trascendentale, ma viva e colpisce alla pancia coi forti colori e un mare e una natura sensoriale in cui impossibile non immergersi. Plausi. Grazie
Armando Santoro
Parlottano Virenti Foglie
Versi che si infrangono contro quella scogliera malinconica che oramai definisce Alessio, ma v’è dell’altro, una caccia al tesoro come una caccia al miracolo tra fiori e lucciconi. Sempre musicale questo scrittore. Grazie.
Alessio Romanini
Haiku
ma queste bugie di maggio? le altalene solitarie? Bellissime. Grazie Salvatore.
Salvatore Cutrupi
Le tre B
Sempre meravigliosa e solare la nostra poetessa. Ha quel plus valore cucito addosso che risolleva il proprio animo e quello degli altro. La sua poesia è una cura al grigiore del mondo. Grazie
Sandra Greggio
Epigramma
Il momento giusto. Ironia o verità? Lo scrittore non condanna e nemmeno acclama . proprio in primo piano vince il Corano. Grazie Carlo.
Carlo Chionne
"Cara Molfetta"
Totalmente patriottico con un amore sviscerato per la propria terra.
Sentiamo l’odore del ragù e in aria la recita delle preghiere, è un atto di fede che va oltre un poema. La terra che chiama vive nel sangue del Poeta. Grazie Ben Tartamo
15 maggio 2020
Poesie d’esordio:
Maria Luisa Ferrero –Dormi bambina dormi-: C’è un infinita dolcezza in questi versi per come resi e che commuovono per l’amore che li ha ispirati. Complimenti vivissimi, Maria Luisa.
Poesie del giorno:
Felice Serino –L’oltraggio-: Nei confronti di questa vita, densa di dolore, il poeta considera un affronto possano rifiorire i fiori. Ermetici versi che evocano, con molta forza, profonda disillusione ed amarezza nel vivere.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Compari nella notte-: Un incontro simil manzoniano, raccontato col bello stile del nostro Giuseppe, che si conclude con un “matrimonio” che si va a fare.
Giuseppe Stracuzzi –Aforisma-: Lezione di vita, sulla quale riflettere, in questi sintetici versi del nostro Giuseppe.
Marino Giannuzzo –Attese-: Il racconto di una tragedia, purtroppo comune nelle famiglie di pescatori, detto con versi che bene sottolineano l’infinita pena di una donna abbandonata.
Dario Menicucci –Veramente amore-: Un tenero gesto, riconosciuto quale gesto d’amore, bene narrato dai lievi e bei versi di Dario.
Cristiano Berni –“Il pianto”-: Poetica descrizione di cosa possa essere il pianto e da cosa generato, in questi bei versi, dal didattico tono.
Bruno Amore –Ciao, Ma’-: Un tenero, amorevole ricordo della madre, reso con questi versi pieni d’amore di Bruno.
Nino Muzzi traduce Prevert-: Ed ecco il Prevert, sceneggiatore di film che inventa storie truci, in questa puntuale traduzione dell’ottimo Nino.
Alessio Romanini –Parlottano Virenti Foglie-: Interessante poesia dal vago suono dada (ed anche un tantino surreale) proposta dal nostro amico Alessio.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Tre simpatici disegni che di questi tempi di primavera e di eremitaggi parlano.
Sandra Greggio –Le tre B-: Metafora per dire di un cambiamento che avviene per l’età che passa ma anche per la determinazione a crescere, in questi bei versi di Sandra.
Carlo Chionne –Epigramma-: Complimenti, Carlo, per avere colto la verità in questo episodio che riguarda la liberazione di Silvia, nelle reazioni che alcuni squallidi personaggi hanno avuto, non accettando che chi è abituato a convertire (magari con qualche strage, per essere più convincente) possa concepire l’essere convertito. (Carlo, brevettalo il termine “corano virus”, altrimenti Salvini se ne approprierà per usarlo nelle imminenti campagne elettorali).
Jacqueline Miu –Un assalto di uragani ma il porpora è in lamento-: Tenera è la notte? Sarà. Io vedo in questi versi di Jac un lavico desiderio, seppure inappagato, che brucia ogni cosa, a cominciare, appunto, dalla notte. Ed infine, per rassicurare il destinatario di tali infuocati progetti, ecco la proposta d’aiuto a reggergli le ali, ormai distrutte da tanto volare. Sempre applausi, Jac.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Grazie Jac, il tuo commento è meraviglioso!
Si è un momento di malinconia…cmq Grazie di cuore.
Grazie anche a Piero per l’ottima interpretazione
E per il commento tecnico.
Due grandi poeti.
Grazie di cuore!
Alessio Romanini
14 Maggio
14 maggio 2020
Poesie d’esordio:
Adriana Ferrari e Eugenio G. Tursi –(Sei tornata senza di me)-: La leggo come fosse un malinconico duetto d’addio (o di separazione) realizzato in un ambiente fortemente caratterizzato dalla tristezza.
Poesie del giorno
Fausto Beretta –Sconforto-: Il più nobile e più confortante sentimento è l’amicizia (quella cantata da filosofi e poeti) ed i magistrali e bei versi di Fausto lo narrano con grande sentimento. Complimenti, Fausto!
Felice Serino -222 Il carro dell’oro-: Una suggestiva, inquietante e metaforica immagine per evocare (e condannare) l’incapacità dell’uomo a godere e capire quel “carro dell’oro” che è la natura nella quale vive. (ovviamente forse, essendo gli ermetici versi interpretabili correttamente soltanto da chi li scrive).
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Peonie-: L’anticipato fiorire e sfiorire delle peonie, inteso e narrato da Giuseppe come fosse causato dal triste tempo di pandemia che stiamo vivendo. E del nostro amico colpisce la capacità di intessere anastrofi con sorprendente naturalezza, dando al suo scrivere un piacevole tono d’antan.
Claudio Badalotti –Oltre la meta-: Forte, affettuoso invito a non farsi abbattere dalle difficoltà o dalle sconfitte, per ricominciare, con rinnovata fede, la strada della vita.
Santi Cardella –L’amore eterno-: La giusta misura dell’amore è il tema che il grande Santi sviluppa con questo suo caudato, perfetto sonetto, chiuso (con ironia) dalla speranza che ciò che non è eterno in vita lo possa essere almeno nel suo dopo. Ed il nostro amico, come sempre, merita applausi.
Giuseppe Stracuzzi –West Africa-: Un fremente ricordo di scene vissute in Africa, reso con versi che lo disegnano con grande maestria, rendendolo vivo al lettore. Complimenti vivissimi, caro Giuseppe!
Gus –Io-: Rimandare il più possibile la dipartita è il desiderio espressamente detto da questi versi di Gus. Ma di lui ricordo altra dichiarazione che serve a capire e giustificare gli odierni versi:
Viver tre
volte sì, mi piacerebbe:
e vi spiego il perché qui celermente:
la prima volta serve per capire
quando mi sbaglio, per poi la seconda
trascorrerla da saggio che varrebbe
avere corpo sano e anima monda.
La terza ? la vivrei superfluamente?
a che più mai mi potrebbe servire?
ma per sbagliare consapevolmente !
Ed a Gus un bentornato nell’azzurro, con preghiera di restarci, assieme ad un cordiale saluto.
Marino Giannuzzo –Amici-: Hanno uno strano sapore queste rimpatriate, dove si mescolano affettuosi ricordi e consapevolezza di quanto il tempo può cambiare in peggio l’aspetto fisico dell’uomo. Marino coglie entrambi gli aspetti e chiude la sua poesia con versi pieni di pessimismo.
Dario Menicucci –Giovane amico (dedicata a Gigi)-: La nota a margine mi evita l’esegesi di questa lezione di vita, tanto chiarisce il senso e lo scopo della poesia. Ma dei versi di Dario rilevo, come già sempre accaduto, la grande capacità che ha questo poeta di tradurre in versi il suo sentire, sia che nasca dalla visione di panorami o del narrare di sentimenti, coinvolgendo il lettore. Decisamente bravo!
Nino Muzzi traduce Mirko Bonné-: Beh se non è surrealismo questo che altro è? Immagini contradditorie, fantasiose, a narrare stati d’animo mutevoli, con gran senso dell’umorismo. Ed un grazie a Nino per questo suo indefesso lavoro di traduttore, per il nostro arricchimento della conoscenza del panorama della poesia, in questo caso, contemporanea.
Jacqueline Miu -7 camminiamo sopra la lava da quando nati-: Jac ci offre la sua definizione di poeta, con questi versi che sono analisi delle più profonde motivazioni (delle esigenze) che possono spingere l’uomo a fare poesia. E, da poeta qual è, vola libera in alto e ci invita a farlo con lei.
Alessio Romanini –Ginestra-: Un’appassionata descrizione della solare ginestra (con vago richiamo leopardiano) con versi che paiono pennellate a dipingerla, dandole l’evidenza di un materico quadro.
Salvatore Cutrupi –L’ascolto-: Il desiderio d’imparare (e il suggerimento a farlo) da ciò che ci può venire dalle parole altrui, in questi versi, densi di riflessioni, dell’ottimo Salvatore.
Sandra Greggio –Mattino-: Un sole velato dalla malinconica atmosfera invernale ed una specie di dialogo, tra lui e l’uomo, col suo bisogno di calore, in questa fantasiosa, poetica narrazione della nostra ottima Sandra.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Poesie d'esordio
Questi pioppi secchi da rivedere, questa natura che non offre nidi né foglie ma le speranze sono sospese a quel ritorno … Grazie
Adriana Ferrari - Eugenio G. Tursi
Sconforto
La mancanza dei raggi di sole, questo clima grigio di male tra gli uomini ma v’è una luce nel cuore degli amici che rimpiazza quel vuoto e il nero e la mancanza di fiorita primavera. Bella. Grazie.
Fausto Beretta
222
Il carro dell'oro
Apollo nella sua magnificenza. Grazie
Felice Serino
Peonie
Il ciclo della vita dal fiore al ringrinzirsi e poi ai semi. Bei versi che accompagnano anche questi nostri travagliati giorni. Grazie
giuseppe gianpaolo casarini
Oltre la meta
Un poema che all’inizio potrebbe scoraggiare il letto ma poi il finale è forte _ insomma che limiti ci potrebbero mai fare paura se poi liberati dalle zavorre potremo persino comandare alla Sorte. Non c’è limite d’immaginario per questo bravo poeta. Grazie
Claudio Badalotti
L'amore eterno
Splendido questo amore terno che ci indica i dosaggi migliori per farlo durare in eterno. Bravo e da ricordare. Grazie
Santi Cardella
West Africa
Questa Africa orgogliosa e ridente. Un acquarello di nature, popoli bradi e fieri. Danze colorate e corpi scolpiti, poi canti e ancora canti come un inno alla vita poi l’intruso con quella morte che spazza via il sogno portando con sé il silenzio. Lettura che guarisce e fa riflettere. Grazie
Giuseppe Stracuzzi
Io
Un canto per la propria morte secondo usanze montanare ma i versi ci portano alla primavera dove la salma in una concordia col destino e in pieno fiorire della natura, raggiunge la pace, una pace poetica. Grazie
Gus
Andare via xxx e ritornar Iasha
Le chiamerei lacune della storia, ovvero le mosse politiche ci portano gli uomini politici a scelte senza pensare al dopo. Chi abbiamo liberato? Una martire? Una eroina? Una terrorista d’accordo con la famiglia a spillare dei soldi allo Stato? Chi è onesto oggigiorno? Ah quante domande e forse la risposta è là in mezzo alle certezze dichiarate – una risposta che erge altri dubbi … Una riflessione storica del nostro Armando. Grazie Armando Bettozzi
Amici
La storia di una vita. Amici con cui crescere e con cui
ritrovarsi adulti … Amici con cui si progettavano folgori … e infine coi capelli
bianchi tutti. Versi di cuore. Grazie Marino Giannuzzo
Giovane amico (dedicata a Gigi)
Bellissimi versi densi di oratoria che vigila sull’anima di un
giovane. Questa condivisione di esperienza è un passo grande nel mondo di chi è
ancora giovane e forse non può comprendere. Il nostro scrittore ha forza d’animo
e volontà nell’aprirsi per esporre l’eredità che tutti lasciamo al futuro. Il
Poeta non ci delude. Plauso. Grazie Dario Menicucci
Mansarda
Sopra i tavoli vagano
alberi, profumi,
assicurazioni per la vita.
Sorride la commessa,
ha le labbra di una cantante.
E un giovanotto le sussurra:
ti scrivo.
Ma chi crede ancora
alla favola della posta?
Tutte le lettere sono inventate!
Le nostre parole erano troppo lunghe
in viaggio.
Ci sarà ancora tempo per le visite.
Ma chiunque arrivi si spaventa -
perché abito in una mansarda,
qui si sta stretti come nel cesto di una mongolfiera.
Volevo già salire su un palco di vedetta.
Solo le vacche nella nebbia
placano l'anima.
Mirko Bonné traduzione di Nino Muzzi
Ginestra
E’ la giornata delle anafore. O Ginestra – quanta malinconia sparge ultimamente nei suoi poemi Alessio e noi lo seguiamo in queste nature tardive ma odorose e in piena esplosione floreale. UN sogno dentro un sogno cui non vogliamo mancare. Bravissimo. Grazie
Alessio Romanini
L'ascolto
I tempi di un suono – Questo senso che porta all’anima il fruscio delle fronde o il rumore della pioggia è ben forte nel Poeta che ne studia il tempo. Salvatore ha questa ricchezza di labirinti che portano a un solo ingresso con quadri di cui ne ammiriamo le forme domandandoci cosa esse vogliano dirci e pur sapendolo chissà se in grado di capirle. Bellissima. Grazie
Salvatore Cutrupi
Mattino
Perché tutto si fa per amore. Mai ripetitiva anche se il filo invisibile di Arianna porti Sandra all’unica svolta con cui la poetessa concepisca la vita. L’amore. Inutile lo sforzo dell’inverno di irrigidire le atmosfere, lei è conscia che ci sono cose superiori in natura dove il perdurare del freddo ha un suo limite. Sempre meravigliosi. Grazie
Sandra Greggio
Attesa
L’innamorato alla foce della verità e la verità non è mai chiara o dissetante. Questa attesa di meraviglie e la negazione della protagonista a presentarsi allora v’è una inversione di ruoli e la protagonista diventa l’assenza – una assenza come un vuoto nel cielo o un deserto cui manca la pioggia. Versi in cui immergersi facendo a pugni con le pagine per poi stirale col ferro da stiro … l’amore colpevole ma essenziale. Come negarlo. Grazie Vincenzo Cardarelli
(Proposta da Piero Colonna Romano)
Al nostro magnifico Magister Lorenzo un umile grazie per l'ospitalità che ci offre. Un saluto di stima e ammirazione al Vate Piero Romano Colonna. Onore al nostro Tempio Azzurro. Buon Poetare a tutti.
13 Maggio
13 maggio 2020
Poesie d’esordio:
Antonio Fabi –Sonetto caudato- L’ottimo Antonio, sostenitore della metrica quale unica strada per far poesia, si lancia in una bonaria reprimenda nei confronti di un facitore di simil poesia, e la realizza con perfetti endecasillabi, a formare, appunto, un sonetto caudato. Non so se Antonio leggerà questo mio commento, comunque mi auguro che, per il piacere di chi legge e, perché no? perché siano di insegnamento, bene sarebbe tornasse a regalarci il suo poetare. Un cordiale saluto.
Poesie del giorno:
Nino Muzzi traduce Mirko Bonné-: Una surreale, metaforica visione del mondo, delle stagioni che scorrono e di se stesso, in queste immagini in versi che Nino ha tradotto per noi.
Fausto Beretta –Bianco amore-: C’è tutta la simbologia del colore bianco nei versi che compone, con bella maestria, il nostro Fausto. Purezza, verginità, speranza per il futuro in un amore e perché no? l’inizio di una nuova stagione di gioia, questo è il bianco che, come rovescio della medaglia ha il nero.
Felice Serino -221 Una certa luce a flettersi-: L’esistenziale affanno del vivere narrato da Felice con questi suoi versi che fortemente odorano di poesia e di filosofica visione della vita. Complimenti.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Dell’erba cipollina i fiori-: Cantore romantico della natura, con questi suoi versi, Giuseppe, ne esalta la bellezza e narra della meraviglia che può generare. E ci coinvolge piacevolmente.
Cristiano Berni –“Tempo”-: Ode al tempo, insomma, in versi che ne sono un ispirato, intenso canto.
Claudio Badalotti –Il tuo sguardo-: Un salvifico sguardo, luce che illumina bui sentieri, cui Claudio rende omaggio con questi suoi bei versi densi d’amore e di riconoscenza.
Enrico Tartagni –Un volo su una ormai lontana Ravenna-: Le immagini di una città, mutate nel tempo, ritornano in questi bei versi, densi di nostalgia, del bravissimo Enrico. Ma la poesia coinvolge, con la città, l’essere nel suo decadimento, nel suo smarrirsi in tempi che non sente più propri. E’ una sensazione che molti provano ripensando al passato e guardando a se stesso.
Simone Magli –Poesia e poeti-: Quattro preziosi, condivisibili aforismi del nostro amico Simo, in strepitosa forma creativa. Complimenti vivissimi, Simo! (da Nobel il terzo)
Marino Giannuzzo –L’amica del cuore è tornata-: Il fugace ritorno di un antico amore, fa rinverdire passione. E Marino narra, con maestria, questo suo sentire con poesia che ha una chiusa densa di malinconia.
Dario Menicucci –Il profumo della vita-: Scene di grande bellezza disegnate da versi che potrebbero essere sceneggiatura per un film neorealista. Complimenti, Dario!
Bruno Amore –Haiku-: Veloci pennellate, come devono essere i versi che compongono in haiku, a disegnare scene della natura, regalatici da un ispirato Bruno.
Sandra Greggio –Le rughe del cuore-: Quel che appare e può non essere, bene narrato da questi versi/analisi della nostra ottima Sandra.
Jacqueline Miu –ci siamo appartenuti poi New York ci ha dimenticati-: NY, NY densa di luci che abbagliano, di pubblicità che stordisce, di rumori che ipnotizzano ed impediscono di pensare. Ma in questo mondo dove tutto appare falso si può vivere, con profonda partecipazione quasi come fosse unica forma per vivere, un amore. Ancora di salvezza e speranza di vita, in questi versi di grande bellezza ed intensità di una Jac la cui narrazione ci lascia, come spesso accade, in apnea fino alla fine. E c’è grande, rassegnata malinconia in quel “bere il mare”, quasi come fosse uno sparire da un mondo, quando l’amore viene negato. Applausi.
Alessio Romanini –Morbo di Alzheimer-: L’espressione di un profondo dolore in questi versi densi di compassione di Alessio.
Carlo Chionne –Finale di partita-: Il metaforico racconto della partita della (per la, forse) vita in versi dal tono vagamente ironico, del grande filosofo Carlo. Versi che invitano a riflettere, come spesso accade con le poesie di questo nostro prezioso amico.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Veloci, intensi versi per dire emozioni, con bella maestria. Particolarmente apprezzo il primo dei tre, ché di solitudine profonda narra. Complimenti, Salvatore!
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Poesie d'esordio
Sonetto caudato
Poco ho compreso della bonaria schermaglia. Vorrei comprendere “quel lettore disgraziato chi sia” – e se il sito in riferimento sia così scadente? Cerchiamo una illuminazione. Grazie
Antonio Fabi
Trasformazione
I montanari si trasformarono
in piantaggine. Il cespuglio di ortica,
nell'ombra del vecchio giardino,
non lo crederà nessuno, è
mio padre.
Splendida poesia con ali per l'immaginario. Grazie
Mirko Bonné traduzione di Nino Muzzi
Bianco amore
L’innocenza possiede il proprio bagliore. Capire da dove parta il desio … Grazie
Fausto Beretta
221
Una certa luce a flettersi
Ermetica ma bella. Questo posto del ricordo e questo cercare ma tiranno il tempo. Grazie
Felice Serino
Dell’erba cipollina i fiori
un bellissimo detto anche sull’immondizia crescono i fiori e anche tra ciò che abbandoniamo al proprio destino può nascere bellezza. Fresca e primaverile questa poesia fatta del momento e non di ricordi. Mi fa sentire viva. Grazie
giuseppe gianpaolo casarini
"Tempo"
Libertà e anarchia.
Ho memorizzato questi versi – questi pilastri
Libidine e noia. – Direi che questo tempo quasi sempre offre per poi ritirare subito la mano e sebbene le vittorie siano poche, alcuni suoi premi o privazioni ci segnano per sempre. Grazie
Cristiano Berni
Il tuo sguardo
Nonostante i dubbi sul futuro basta uno spiraglio di luce per dare forza al poeta che comprende possibile il suo cammino e intravede la meta. Grazie.
Claudio Badalotti
Un volo su una ormai lontana Ravenna
Pensieri che fioriscono per diventare col notturno – dei voli, tra odor di pini, sopra una malinconica Ravenna.
Finestre e atmosfere rosse come argille … ciò che resta è un futuro ignoto ma prima di scoprirlo … ecco s’insera. Bella. Bella. Grazie.
enrico tartagni
Poesia e poeti
Poesia e Poeti – chi meglio di Simone Magli potrebbe saperlo – eleganti aforismi non solo versi. Plausi.
Simone Magli
L'amica del cuore è tornata.
Amore ai miei piedi ha deposto
affermando che è senza confini. Una poetica che parla sempre dei amore. Una coreografia tra lui, la solitudine e l’amore che arriva lo abbaglia, lo abbraccia e parte. Grazie
Marino Giannuzzo
Il profumo della vita
Le età della vita. Il sole che vibra sui nostri pensieri ed è lui il vero protagonista. Grazie.
Dario Menicucci
Haiku
Ramarro verde -
Predata la farfalla
nera e gialla – Tra i tre ecco la mia meraviglia. Sembra umile eppure quanta forza di vita e di colori e di leggiadria. Grazie
Bruno Amore
Le rughe del cuore
Il vissuto di una scrittrice nel cuore – Dorian Grey? No di sicuro no, anzi tutte le ferite, le sofferenze come in uno scrigno sono lì nel cuore. Le rughe sono un accumulo di incommensurabili risultati e chi non ne ha non è ricco. Grazie.
Sandra Greggio
Morbo di Alzheimer
l’anima mortale irreale … ricchezza come leggevo nei versi di Sandra, ma i mondi qui sono diversi. Un mostro che invade … ci si arrende. La resa è persino nel ricordo del proprio io. Struggente. Grazie
Alessio Romanini
Finale di partita
Molte volte da principianti ci sentiamo nella vita i migliori, tiriamo giù porte e mondi per poi ricostruirli ma ci sono momenti in cui arriviamo alla porta col fiato corto, abbiamo una nuova età e la partita va sempre giocata. Grazie
Carlo Chionne
Haiku
introspettivi con dettagli che spingono sul pulsante “tempo” qui essenziale. Grazie.
Salvatore Cutrupi
Altrove padano
Le belle risaie – campi di trionfo giallo e quell’uomo stempiato che torna a casa dal lavoro. La vita in pieno possesso delle sue facoltà. Vedere, udire, gustare. Grazie
Luciano Erba
Ringraziamo il nostro Mecenate Lorenzo e salutiamo affettuosamente il Vate Piero Romano Colonna. I miei ringraziamenti agli scrittori che si cimentano nella Forgia Azzurra. Buon Poetare a tutti.
11 Maggio-12 Maggio
Jaqueline Miu - Se torna a NY, vorrei venire anch'io a
rivivere una favola così, in sciarpa rossa, che m'ha incantato.
Bruno Amore
Un sentito ringraziamento a Jac per i suoi sempre mirati
commenti alle mie poesie e non solo alle mie. Un saluto a tutti i sitani
ma, in particolare, al nostro impareggiabile Lorenzo. Molto gradito il ritorno
di Piero Colonna Romano, lieta per aver risolto il suo problema.
Sandra Greggio
11 e 12 maggio 2020
Poesie d’esordio:
Rita Ferrara -Voglio guardare-: Gustare la notte, rinunciando al sonno, per viverla e goderne. Desiderio che i versi di Rita bene esprimono.
Poesie del giorno:
Bruno Amore –Sentori di primavera-: Il risveglio della natura, che coincide col risveglio dei sensi, in questi bellissimi versi, pieni di metaforiche immagini, di un Bruno in gran spolvero. Complimenti.
Nino Muzzi traduce J. Kuhn-: Un malessere esistenziale, un sentirsi più vicino alla natura che agli uomini, rispecchiarsi nelle calme acque di uno stagno e riconoscersi come non avviene guardandosi in mezzo agli altri uomini. Neppure la bellezza femminile può modificare questo bisogno di vedersi vero. Leggo così i versi di questo sconosciuto poeta tedesco che l’ottimo Nino traduce per noi.
Fausto Beretta –Come un sogno-: Metafora della vita, resa con ispirati, bellissimi versi del nostro amico Fausto.
Felice Serino -220 Alterigia-: Sottintesa è la dedica di quel verso di Cardarelli ad una sfuggente amante, rivestita di alterigia. E vale la pena leggerla quella poesia di Cardarelli (“Oggi che t’aspettavo non sei venuta…”) per goderne e per apprezzare in pieno i versi di Felice.
Giuseppe Gianpaolo Casarini-:Duetto Maggio 2020-: Una forma poetica giapponese usata dall’ottimo Giuseppe per disegnare, con maestria, sentimenti d’amore materno e meraviglie della natura che toccano il cuore.
Marino Giannuzzo –La fine di un amore-: Il bruciante ricordo di un amore svanito nel tempo, ecco che nella stagione del rifiorir dei fiori torna, prepotentemente, alla mente e genera questi ispirati versi a Marino.
Dario Menicucci –L’inizio di un giorno-: Immagini vagamente surreali per descrivere un sentire denso di ricordi malinconici, dette da questi evocativi , bei versi di Dario.
Salvatore Cutrupi –Arcobaleno-: Il desiderio d’astrarsi dalla realtà, per godere del silenzio, della solitudine e della natura, in questi bei versi di Salvatore.
Sandra Greggio –La città senza giocattoli-: Triste rappresentazione di un tempo dove non c’è più spazio per la gioia, per l’emozione dell’attesa, per il gioioso gioco, in questi versi, dal malinconico tono, di un’ispirata e bravissima Sandra.
Jacqueline Miu –Un favola a New York (con sciarpa rossa)-: L’inverno gelido, in una gelida New York, è nulla confrontato a quel gelo che stringe cuore e mente di un poeta privo d’amore ed in piena crisi di gelosia. Così Jac narra un sentire, forse un sogno da incubo, e ci coinvolge fino a donarle solidarietà. E come sempre, questi lunghi magistrali racconti, sono narrati come fossero favole dense di poesia. E quella sciarpa, quella sciarpa rossa come l’amore, dall’inizio alla fine lo dice quel sentire amore.
Alessio Romanini – Maggio-: Vagamente ermetica è poesia che evoca ciò che un poeta può sentire in questa primavera che appare densa di noia.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Poesie d'esordio
Una lucentezza nell’insonnia poetica. Un traguardo cui si può arrivare rifiutando il sonno ed ecco aprirsi al tramonto il cuore. Una nuotata in quei colori che poi fuggiranno nel buio. Grazie
Rita Ferrara
Sentori di primavera
Una leggerezza palpabile. Una visione che grazia il peso delle cose e delle linfe. Liberarsi ma il volo non è per chiunque. Mi ci rituffo.
Bruno Amore
Tempesta
e quel frusciar di quercia tremolante
scrosciare di fiumara, urlo di gente. Meravigliosa questa quercia danzante nel vento di tempesta e queste genti impaurite che corrono al sicuro sotto una grondante pioggia. La poesia scivola senza forze oscure e s’illumina col lampo. Grande poetica. Grazie.
Salvatore Armando Santoro
Sui chiari stagni
L’atto trascendentale della bellezza naturalistica. Meglio il cielo da temporale, uno stagno con acque ferme che contemplare una bella donna – l’estasi poetica arriva da dove il cuore di cheta. Grazie
Johannes Kühn traduzione di Nino Muzzi
Come un sogno
L’abbraccio è un matrimonio di idee, di condivisione di empatie e dolori ma soprattutto un momento di meraviglioso benessere. Grazie
Fausto Beretta
220
Alterigia
Vorresti avvicinarti per darle appiglio, favorirla di un grazioso aiuto anzi del primo passo e lei che fa? Ti ignora anzi aumenta le distanza. Ahi ste donne … né con loro né senza di loro. Felice Serino
Mamma!
Madre è festa. Mi piace questo connubio per niente fragile. Inno alla mamma. Grazie
Armando Bettozzi
Mamma!
Un inno alle madri. Tutto si può dire di loro che sono amorevoli, a volte severe, sempre irragionevoli o pessime a trattenere i nervi, che siano sognatrici o insufficienti – qualunque stoffe abbiano – quando partite saranno per sempre – loro resteranno in noi comunque.
Armando Bettozzi
Duetto Maggio 2020
Rumori e luci. Vento forte contro le finestre una mamma che raccoglie il proprio bimbo … poi una Luna fioccante di bagliori nascosti da nuvole. Grazie
giuseppe gianpaolo casarini
La fine d'un amore
Un amore terminato. Una fiamma che trascina ricordi e forse un perdono, ma v’è del rammarico che mal cura quella ferita. Dalle ulcere di un sentimento sì forte – lui grida – sei sempre una rosa. Grazie
Marino Giannuzzo
L'inizio di un giorno
Un viaggio notturno col cuore lontano. Un poeta distratto e mete persino a lui sconosciute. Grazie
Dario Menicucci
Arcobaleno
Quanta poetica … in una giornata speciale. Mi è rimasto “ e tutti a guardare lo scorrere di un fiume” Mi delizia. Grazie
Salvatore Cutrupi
La città senza giocattoli
Un occhio sulle meraviglie del passato. La storia del valore dei giocattoli, dei negozi per bimbi dall’aria felice … oggi scomparsi. I nostri figli guardano cartoni sul cellulare e non giocano con le bambole ma a videogiochi … li volevamo responsabili ora sono soli, senza sogni e senza giocattoli cui affezionarsi. Grande verità. Grazie alla poetessa.
Sandra Greggio
Maggio
Questa spossatezza primaverile, lo sguardo che in mancanza di altre forti mete segue l’upupa, il verde che prende il possesso dei campi … volenti o nolenti la vita fa il suo corso coi fiori, coi cieli per i voli ma il poeta sembra assente. La sua meticolosa descrizione nasconde forse qualcosa? Grazie
Alessio Romanini
Un felice saluto al nostro Magister Lorenzo e al Vate Piero Romano Colonna. Grazie ai poeti che illuminano il Tempio Azzurro. Buon Poetare a tutti.
10 Maggio
10 maggio 2020
Poesie d’esordio:
Salvatore Famiglietti –Anno nuovo-: Le delusioni di un anno che va a morire e le speranze per un anno nuovo che “albeggia”, in questi intensi, meditativi versi di Salvatore, che sono un invito all’ottimismo.
Poesie del giorno:
Dario Menicucci –Amore prigioniero-: Una fremente richiesta d’amore, resa con le suggestive e fascinose immagini disegnate dai bei versi di Dario.
Bruno Amore –Volata via dal letto-: Semplicemente magistrale questo narrare di un abbandono frettoloso, mentre svolazzano rondini indifferenti. Leggendola, caro Bruno, mi fa tornare in mente quella canzone (cantata da uno strepitoso Beniamino Gigli) intitolata “Non ti scordar di me”, piena di rondini e di malinconia. Complimenti.
Nino Muzzi traduce Bodo Hell-: Una stagione supplementare, per andare oltre il tempo concesso. Mentre scorre nell’Andalusia il fiume e dura diviene la strada della vita, ecco materializzarsi un cinese che impreca qualcosa di incomprensibile, in cinese appunto. Gabbiani che strepitano ed un criminale fanciullo che spara e uccide. Fortunatamente la birra spumeggia, ciò nonostante piange la strada e la vita è tutto un lamento. Mi pare che questo racconti, come astratto dipinto, Bodo Hell, perfettamente tradotto dal nostro Nino.
Renzo Montagnoli –La dittatura della parola-: Perfetta analisi, poeticamente tradotta, del vuoto assordante che ci circonda: schiamazzi, che hanno nulla a che fare col parlare, ci opprimono e ci tolgono la capacità di capire, in nome di una presunta democrazia dove chi più urla ha ragione. Complimenti, Renzo, mi pare tu abbia colto alla perfezione l’aria che tira.
Fausto Beretta –Castelli, tanti al cielo-: I castelli fatti di sogno che divengono didattiche fiabe per bimbi da iniziare alla vita. Questo leggo nei bei versi di Fausto , versi che sono un invito a non rinunciare ai sogni, per regalarli a chi si appresta a camminare nella vita.
Felice Serino -219 Sotto porticati-: Il violento contrasto tra società consumistica e povertà che ci circondano in questo mondo crudele, sintetizzato da questi versi , dall’amaro sapore, dell’ottimo Felice.
Giuseppe Guanpaolo Casarini –Morte…morte…morte-: Non c’è stata quest’anno la primavera gioiosa, cancellata da un vento di morte regalatoci dal corona virus. E l’ottimo Giuseppe, narra la sua pena con questi significativi, magistrali versi.
Claudio Badalotti –L’amore dei sogni-: Sognarsi diversi da quelli che si è e con quello sconosciuto riflettere sulla vita, sulle speranze, sulle delusioni, in questi fantasiosi e significativi versi di uno disilluso Claudio, affascinato dai sogni.
Marino Giannuzzo –La donna mia-: Outing di un Marino pentito, in questi versi che narrano di una violenza ingiustificata, ingiustificata come lo è qualsiasi violenza, in particolare quella sui più deboli.
Alessio Romanini –La vecchia Signora-: Il malinconico disegno di un’anziana, avvilita dalle troppe morti cui ha assistito ed essa stessa in attesa dell’ultimo respiro, ben reso dai versi di Alessio.
Salvatore Cutrupi –La mia mamma-: Un atto d’amore verso la madre, sempre cercata, detto versi che l’anafora rendono di grande intensità.
Sandra Greggio –I ricordi-: Un invito a non “archiviare” i ricordi, ché possono essere fonte di dolce malinconia, è quello che ci invia Sandra con questi suoi limpidi versi.
Jacqueline Miu –scavatore di buche nel cielo per fare cascare astri-: Ed ecco la Jac di sempre col suo dire, chiedere e dare amore, nello scenario di una Parigi dove il cuore continua a bruciare come fosse Notre Dame. Dove di Puccini, Mallarmè e Keats fa una specie di cocktail da brevettare. Dove la poesia ispirata di alcuni versi, pare uno spreco, così poco sono messi in evidenza (quel bellissimo titolo, quel delizioso aforisma sull’amore, per esempio, buttati là come fosse cosa normale fare alta poesia. Nonchalance?). Jac, Jac, Jac sei grande. Unica nota stonata è quel fare l’amore contro il portone una volta l’anno. E tutto il resto?
Antonio Scalas –Ma che meraviglia-: Bella riflessione sugli effetti che può donarci la luna, con le sue variazioni. Ma Antonio ci regala alta poesia con quei tre versi cdi chiusura, che sono da incorniciare.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Un grande sentito grazie
Alla strepitosa Jac, meravigliosa poetessa
Che ha una magica capacità di
Interpretazione. Grazie per me un grande
Incoraggiamento.
Alessio Romanini
Complimenti sinceri a Giovanna Cardella!
Alessio Romanini
Anno nuovo
Il rito di un abbraccio d’anno finale e per l’inizio di una nuova alba fatta di bene. Speranze in versi. Grazie
Salvatore Famiglietti
Amore prigioniero
Questo accompagnare l’amore per poi salvarlo dall’orrore della indifferenza, questa protezione che il poeta vuole offrire al sentimento caro è un incipit poetico di potente trasporto. Grazie
Dario Menicucci
Volata via dal letto
Nascono come un niente
certe pur minime sofferenze – sempre meravigliosi versi ci accompagnano in una ricerca intima del dolore dei ricordi a primavera inclusi i ricordi d’amore paragonabili al ritorno delle rondini al vecchio nido … Volano alti questi suoi poemi. Grazie.
Bruno Amore
Sgualdrina
Questo patire, questo rancore ricercato in versi per deplorare una anima dissoluta ma piacente. Il carisma che lui odia è quello che poi ricorda nei versi. Grazie.
Salvatore Armando Santoro
La quinta stagione
Procede per difetto il poema – una mancanza col peso della morte mentre la vita sciabola a dire del Poeta su orizzonti … degustando frizzanti vini . Grazie Bodo Hell traduzione di Nino Muzzi
La dittatura della parola
di tanti che voglion parlare
senza nulla aver da dire
sragionamenti quotidiani
fandonie a non finire.
S'è persa così la libertà – bei versi chi mi ricordano il valore del detto “IL SILENZIO E’ ORO” – quindi l’orribile valenza di una parola altisonante spesso illustra spiriti altrettanto vuoti. Viviamo l’età della miseria degli spiriti ben vestiti ma poco preparati a qualsiasi cosa. Grazie
Renzo Montagnoli
Castelli, tanti al cielo
Splendida. Splendida. Ecco il valore dei sogni, dei bagagli di un lungo vissuto ecco il valore della condivisione e la forza di crescere all’infinito. Grazie.
Fausto Beretta
219
Sotto porticati
Oggi ci sono dei poemi e poeti che mi sorprendono. Questa piccola poesia è la sintesi di oggi. Siamo condannati a deridere con ironia i ciechi di certi ambienti e a piangere quasi con vergogna i morti nelle fosse senza un nome. Ma cosa è diventata l’Umanità? Questa è la domanda che mi viene in mente leggendo i poemi di oggi e con gratitudine dico al poeta meno male che almeno noi possiamo soffrire e ridere del nostro vissuto. Grazie
Felice Serino
Morte…morte…morte!
Una bandiera corsara che morte dovrebbe temere – è la primavera di Giuseppe – le sue terre lombarde colpite da un nemico subdolo … amor di patria come sempre Grazie
giuseppe gianpaolo casarini
L'amore dei sogni
La libertà che chiama. Oltre il personaggio che ci siamo costruiti, Vivendo. Ecco le vecchie scarpe comode per chissà quale meta, non importa dove essa sia, importa iniziare il cammino senza pregiudizi, con l’innocenza della prima vita. Bella. Grazie
Claudio Badalotti
La donna mia
La donna non va toccata nemmeno con una rosa. L’ira è un prezzo accettabile ma il rispetto … che la gelosia sia amore?? mi resta la domanda. Grazie
Marino Giannuzzo
La Vecchia Signora
L’elefante è un mammifero dalla memoria statuaria. Affronta la morte come i piccioni – nascondendosi. E’ un affare intimo. UN affare da se stesso e il destino. La chiamata di Alessio è chiara. Bel poema. Grazie
Alessio Romanini
La mia mamma
Un inno alle Mamme! Una protezione che un figlio sa di potere offrire. Fortunata e spero orgogliosa di così prodiga prole. Grazie
Salvatore Cutrupi
I ricordi
I ricordi non si toccano
fatti di piume di angeli.
È dolcissima la nostalgia,
Una poetessa che parla della vita sempre come una dolcezza disarmante. Il suo dire è un dire onesto e chiaro, soprattutto è un dire di speranza. Grazie,
Sandra Greggio
Ma che meraviglia
Plauso e rileggere – per magnificare il sogno che illumina le notti di tutti i poeti. Grazie.
Antonio Scalas
10 maggio 2020
Cari amici, è con grande piacere che rilevo che l’apprezzamento che abbiamo per le doti poetiche della nostra Giovanna Cardella è condiviso da uno dei più importanti quotidiani nazionali
(La Repubblica) che, il 9 maggio scorso, nella rubrica “La bottega della poesia” dedica un importante spazio ed approfondita analisi critica alla sua bellissima poesia “Venti-venti”.
Qui di seguito ve ne propongo lettura, complimentandomi vivamente con la nostra Giovanna e restando in attesa di sue ulteriori, certissime affermazioni letterarie le invio convinti, lunghissimi applausi.
Questa la
significativa e bella poesia nella sua interezza:
Venti-venti
La conversazione senza “con”
si appiattisce sugli impasti e sui canti
al balcone, anche alla piazza manca
una dimensione (era il pubblico,
ora assente, il primo attore).
Per quanto ci si provi la distanza
aggiunge troppo ghiaccio i cocktail,
ai sorrisi in chat non si uniscono gli occhi
assuefatti alla claustrofobia
del virtuale, nelle foto manca solo il giornale
che nessuno è uscito a comprare.
A salvarci dall'inasprimento della pena
è rimasto il cane, che ogni giorno
scende in strada a manifestare
per i bisogni del proprio padrone.
E dopo anni di addestramento
a non sentire il dolore altrui,
più che il il tubo nel petto ci colpisce
la perdita del sapore.
Per il secondo Papa, comunque,
il problema rimane l'amore.
9 Maggio
9 maggio 2020
Poesie d’esordio:
Ermanno Crescenzi –Una domenica qualunque-: Malinconica analisi di una società plastificata, dove tutto è noia ed assenza d’umanità, in versi che bene rappresentano il sentire del poeta.
Poesie del giorno:
Marino Giannuzzo –O puledrina, puledrina bella,-: Ippico invito al divertimento erotico, in versi che sono promessa d’estasi equine.
Dario Menicucci –Qualche goccia d’amore-: L’amore, panacea di tutti i mari, invocato da forti versi densi di pena dell’ottimo Dario.
Bruno Amore –La gonna color ginestra-: Pochi versi a sintetizzare, con maestria, attimi di grande erotismo.
Cristiano Berni –“In questa sera….”: Versi di grande forza poetica, per dire di uno stato d’animo pensoso e malinconico. Spleen che si va, pian piano, placando ed il placarsi dona a questa poesia un climax ascendente verso l’ottimismo. Complimenti, Cristiano, mi pare questa sia una delle tue più belle poesie, tra quelle che ho letto.
Nino Muzzi traduce Rolf Haufs-: Un poeta ad un poeta, dunque, dedica questa poesia/ricordo, ricca di suggestive immagini dense di lirismo, con molto affetto. E l’infaticabile Nino, traduce per noi che gliene siamo grati.
Felice Serino -208 Navi di nuvole-: Una visione, dunque, tradotta in versi resi con alta, ispirata poesia, dal grande Felice.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -2 Triade di Maggio-: Lievi e belle pennellate sembrano i versi di Giuseppe, e vanno a disegnare suggestive immagini estive.
Claudio Badalotti –Desiderio sorgente del pensiero-: Il centrale aforismo (“Il corpo è l’esperienza ecc.) è il tema bene sviluppato dai meditativi, filosofici versi dell’ottimo Claudio.
Enrico Tartagni –E le stelle stanno a guardare-: Il titolo mi ha fatto ricordare il prezioso romanzo di Cronin, che fu una delle mie prime letture. In effetti, Enrico, d’altro narra. Narra di un erotico sentire ispirato da ricordi (vivissimi) e dai rimproveri della compagna, per questo smarrirsi nel tempo.
Antonia Scaligine –Proprio là…-: Tutti i fenomeni fisici si realizzano nel quadridimensionale palcoscenico dello spazio/tempo, secondo la prima teoria di Einstein. Antonia riveste, questa quadridimensionalità di romanticismo e lo narra con versi di grande suggestione e bellezza di una poesia da leggere e rileggere. Brava, Antonia!
Alessio Romanini –Detriti-: Verbi all’infinito (all’inizio di ogni strofa che potrebbe essere fine a se stessa) di strofe che vanno a formare un’intensa poesia/riflessione su un momento d’osservazione del mare da un balcone, dal quale nasce un profondo, vario sentire.
Carlo Chionne -7 Maggio 2020-: Una partita con la vita, narrata col bello e spiritoso poetare del nostro grande Carlo, al quale auguro (essendone comunque certo) di superare di molto i tempi ir-regolamentari, sapendo che questa partita l’ha già vinta ed è in credito per ciò che ha dato e continua a dare. Un caro saluto.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Immagini di grande suggestione disegnate da significativi versi.
Sandra Greggio –La forza della vita-: Reagire alla pandemia con spirito combattivo, e narrarlo con questi versi che sono per tutti un incoraggiamento al vivere. Questo il messaggio che ci invia la nostra amica Sandra, col suo bel poetare.
Roberto Soldà –Luce Candente-: Decisamente scienziato e poeta è Roberto. Capace di coniugare freddi termini scientifici con romantiche descrizioni di albe e di tramonti, ci regala una poesia densa di lirismo. Poesia che fa anche tornare il lettore sui banchi di scuola (quella tabella di Mendeleev, per esempio) a ricordare antichi professori di chimica o trasportandolo nel presente con quel citare la massa, seppure infinitesima, dei neutrini emessi dal sole. E, come non bastasse, ecco un’immersione nel casalingo, con quella vecchia gatta che qualcosa chiede e con quei fiori di una palma, ed infine per chiudere la poesia con tre versi finali ricchi di ispirata poesia. Complimenti, Roberto!
Jacqueline Miu –trattoria a conduzione familiare-: Mai perdere tempo col caffè, dice la nostra incommensurabile Jac, dopo averci narrato di una sua visione mattutina dell’alba (ovviamente radiosa e ricca di promesse) in preda a “brame dissolute”. Seguono surreali immagini di cervi che corrono in città (surreali? Ma ormai in città passeggiano cinghiali e branchi di lupi. Orsi si arrampicano al secondo piano di case, in cerca di cibo ecc.) e sono oggetto di invidia per la libertà che hanno. Ed il tutto è ambientato in una trattoria a conduzione familiare, dove ci si può accontentare di tutto. Ad una condizione. Quella con la quale ho iniziato l’esegesi di questo delizioso scritto della inimitabile, insostituibile Jac alla quale invio applausi.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Una domenica qualunque
Questa riflessione sui tempi d’oggi – sulle speranze future e diventa un invito alla vita, senza affetti non v’è futuro. Grazie
Ermanno Crescenzi
O puledra, puledrina bella,
Questo poema erotico campestre … beh bisogna solo trarne allegria. Grazie
Marino Giannuzzo
Qualche goccia d'amore
Se prima vivevamo alienati ora viviamo alienati e distanti per legge. Che tristezza – ma come dice il Poeta eppure basterebbe … Grazie. Riflessione che accompagna la vita di tutti noi.
Dario Menicucci
La gonna color ginestra
Questo erotismo floreale – giallo sole scoppiettante e carnale. Bella anzi bellissima. Grazie.
Bruno Amore
Pensiero decembrino
Eppur d’amore vivo, e lo rammento,
Morir d’amor non è più conveniente
se dai l’amore a chi non vale niente.
Una riflessione sull’amore. Inutile cercarlo ma senza averlo non si vive. Il Poeta vive d’amore e nulla altro - E’ quando c’è spesso vien donato a chi non se lo merita – bellissima “eppur d’amore vivo” Grazie
Salvatore Armando Santoro
Mezza vera e mezza fake…
Una satira di costume che colpisce quanto i modi di vivere il virus oggi. Mascherati con regole. I morti stanno buoni dove sono – quelli che si piglieranno tutto, tasse, tributi, nuovi pesi … siamo noi altri. Mai una verità ha fatto figli – troppo scomoda per insegnare al futuro di rivedere i chi col giusto valore. Grazie.
Armando Bettozzi
"In questa sera…."
In questa sera d'inizio Marzo,
Ed il buio regna alto
In questa sera d'inizio Marzo.
Un medaglione sul petto di un cielo stellato e un sorriso di cosciente “quello che là fuori mi aspetta” Molto musicale la poesia. Grazie.
Cristiano Berni
A casa di Johannes Bobrowski
Verso autunno e il senso delle foglie morte poiché morire per poi reinverdire è il destino d’un albero. Le faccende domestiche, UN pensiero per chi entra col buio dopo il lavoro a casa. Sì la vita
È bene
Aspettare il giorno
Significa che ci stiamo preparando.
Magnifico questo “E’ Bene” – è la regola del futuro l’esserci all’alba. Grazie Nino per la traduzione.
Rolf Haufs traduzione di Nino Muzzi
218
Navi di nuvole
orfanezze d'amore a consolare
queste chimere che prendono la coscienza e ne alzano i toni … non sono ombre senza senso ma abbagli di un sole che vive dentro il poeta che ha la forza di consolare illusioni e pensieri … rimasti soli ma non del tutto. Grazie Felice Serino
2 Triade di Maggio
Una natura ricca che trabocca di luci che profuma di tigli. Bel leggere. Grazie
giuseppe gianpaolo casarini
Desiderio sorgente del pensiero
Volevo esser ricco
la vita è l'avventura della mente – ho unito questi due versi che per me rappresentano i pilastri del poema. Lo scrittore non si abbandona a fortuna percorre la sua strada conscio di una meta che è molto più di una illusione. Grazie
Claudio Badalotti
E le stelle stanno a guardare
Un artificio sotto la supervisione della inquietudine astrale. L’abbandono a quel ricordo è un passaggio musicale, quasi,
enrico tartagni
Episodio 4
Esto puede ser inoportuno, pero es importante porque esta enferma mujer puede identificarse con estas escenas. (Cuento un momento que salió en la pantalla): "a los cuatro años le calcularon un cociente intelectual por encima del medio"; "pero tendrá que pasar riesgos de pobreza, indigencia y drogadicción"; "ella tendrá que entender que su recurso en estado de crisis es el Hospital psiquiátrico". ETCÉTERA…
Da "Saltando a nuestro abismo"
Federico Rivero Scarani
Proprio là...
Sembra piccina eppure è una poesia complessa e audace a modo suo. Dalle torri della vita in salvezza si odono i lamenti, le fatiche, le giornate nere coi rumori non udibili facilmente e poi c’è l’unica armonia che spiana tutto – punto ove convergono tutte le forze, le idee e sogni umani—l’Amore con la A maiuscola. Come non essere d’accordo. Grazie
Antonia Scaligine
Detriti
Che poema. E’ un andare finché l’anima rifiuta la sciagura e s’impregna di primaverile energia. Bel scrivere. Grazie.
Alessio Romanini
"Bambino!"
La maledizione dei principianti – prima curiosi poi golosi e poi … poi padri. La fanciullezza è un inganno ma quelle sue imprese … sono i nostri stemmi o stigmate. Poi quei baci come ciliegie quale bellezza! Grazie
08maggio2020
Ben Tartamo
7 Maggio 2020
Un augurio ad altri decenni per fare poesia. Caro Carlo la tua vittoria è consolidata e mai sarà un pareggio poiché siamo – sono qui a leggerti e nel creato mancano le armonie. L’età è di un fanciullo con tanta di quella esperienza che può permettersi di creare letteratura come meglio vuole. Grazie per la vittoria.
Carlo Chionne
Haiku
Sanno di malinconia – di Rondò Veneziano e Linkin Park sui una strada svuotata dalla Pandemia. Una consapevolezza … spesso non viviamo con tutti i nostri sensi e perdiamo il meglio. Grazie
Salvatore Cutrupi
La forza della vita
Vero. Verissimo Sandra. Poema verità. No abiti a lutto nonostante si viva con Pandemia. Ci resta quello che ci resta, allora celebriamo il palpito coi migliori abiti da festa! Sempre empatica, sempre positiva … e noi ne facciamo una scorpacciata. Grazie
Aprile 2020
Sandra Greggio
Luce candente
La luce che si prodiga col suo ampio spettro a sedurci in albe poi tramonti. Siamo i figli delle probabilità e di un destino fugace. Un onda gamma di qualunque sole morto potrebbe investirci in qualunque momento e noi non sapere del suo arrivo – quanto è bello sentirsi vivi davanti alla natura intima delle cose – questo io colgo nel poema pensato di Roberto. Grazie. Roberto Soldà
Ringraziamo il nostro benefattore e Magister Lorenzo artefice di tale
meraviglia che è questa arena divina per Poeti e Scrittori. Un saluto di stima
al nostro Vate Piero Romano Colonna. Buon Poetare a tutti.
Jacqueline
7-8 Maggio
7 e 8 maggio 2020
Poesie d’esordio:
Arcangela Contessa –Ogni alba….-: L’ineluttabile fine del giorno “nei fiotti tristi/di ogni tramonto” e l’incapacità dell’uomo di trasformare sogni in realtà sono i temi presentati dai versi, densi di pessimismo, di Arcangela.
Poesie del giorno:
Marino Giannuzzo –T’odio e t’amo-: Nascita, realizzazione e declino di un rapporto adulterino, nato con qualche forzatura e finito come era previsto, ed ovvio, che finisse, narrato con i descrittivi versi del nostro Marino.
Dario Menicucci –Amore per sempre-: Magistrale sintesi per narrare di un interminabile, appagante rapporto d’amore.
Bruno Amore –labbra bagnate-: Il ricordo di un amore che donava calore, nonostante il piovoso ambiente nel quale si realizzava, in questi versi, dal malinconico tono, dell’ottimo Bruno.
Rosa Giusti De Ruggiero –Spensieratezza-: Un caldo raggio di sole porta allegria e creatività ed invita ad essere liberi. Belli i versi di Rosa e pieni d’ottimismo. Già, purtroppo, ante virus…
Felice Serino -217 La parola-: Prezioso, certamente il migliore, strumento per comunicare sentimenti è la parola. E Felice ne tesse le lodi attribuendole persino la capacità che dicono d’avere certi lama tibetani (quelli del terzo occhio che vede auree attorno ai corpi ed è in grado di stabilirne la bontà, la malattia, la cattiveria ecc.ecc. in base al mutare dei colori).
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Guardando i tigli-: Malinconica similitudine tra rami di un tiglio e le proprie braccia, in questi versi di Giuseppe, carichi di domande sul dopo. Ovviamente al nostro amico gli auguri più sinceri perché possa vivere altre innumerevoli rifioriture primaverili e, magari, fare legna di quei tigli.
Claudio Cisco –Desiderio d’incontrarti-: Il bisogno di un amore ideale, mai sopito nonostante il passare degli anni, narrato con i bei versi di un inappagato Claudio.
Jacqueline Miu –il fiore debole-: Un bruciante amore che lascia appagati per poco tempo. Un amore che diviene idea fissa inchiodata in mezzo alla fronte. Un amore ambientato tra casalinghe mura, tra caffè e lavandini, dove stoviglie usate attendono pulizia. C’è mai nulla di banale nei racconti di Jac con quell’amore che copre persino odor di menta e di grasso di bistecca, sublimando il tutto.
Il caffè, già il caffè, serve mica per essere preso. Serve per vedere un lui caracollare verso il tavolo, per capire quanta forza gli è rimasta. E così al frase di chiusura non si sa se sia promessa o minaccia…
Antonia Scaligine –Speranza, toppa di luce-: Ispirata, poetica descrizione di un cielo velato da nubi eppure sempre azzurro tra gli squarci che lasciano. Squarci definiti, dalla bravura di Antonia, gomitolo di seta/pronto a disfarsi in nuove toppe di luce. Complimenti.
Alessio Romanini –Un prato di margherite-: Deliziosa descrizione di un prato di margherite, fiore definito “cantore dell’amore” dal poeta, in questi versi che, oltre essere descrittivi di questo primaverile regalo della natura, dicono anche del desiderio di correre su quel prato, per sentirsi libero e sognare.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Grazie a tutti i sitani per i commenti ricevuti, grazie a
chi ha reso pubblici sulla pagina azzurra questi miei successi. Un grazie
particolare a Sandra e Piero, miei cari amici e un sentito ringraziamento
Lorenzo, angelo custode di questo cielo, perché è qui che ho imparato a volare.
Un saluto affettuoso a tutti.
Simone Magli
Un sentito grazie al Gentil Poeta Ben Tartamo per
l’attenzione data alla mia nuga e per il particolare commento che ne
riprende i versi finali. Buona giornata e con stima cordiali saluti
ggc
Un grande grazie anche a Jac, per i meravigliosi
Commenti e per l’impegno che mette nel garantire
Ogni giorno commenti alle poesie, oltre a scrivere, ecc…
Grazie.
Grazie Alessio Romanini.
I miei sinceri complimenti al meraviglioso poeta
Simone Magli! Felice di averti conosciuto.
Grazie Alessio Romanini.
Vorrei ringraziare di cuore Ben Tartamo, per le
meravigliose
Parole alla mia poesia e al mio modo di scrivere.
Mi hai fatto sinceramente emozionare, le tue sincere
Parole mi hanno colmato la fiducia in me, poi dette
Da un ottimo Poeta del tuo spessore, che ammiro
Valgono ancora di più!
Grazie Alessio Romanini.
Poesie d'esordio
Ogni alba….
Col tramonto … le speranze affievoliscono e con l’Alba il coraggio di vivere dovrebbe trasmettere gli ideali e i propri sogni agli amati. Non riesco a comprendere se sia una poesia di speranza. Alla poetessa l’ultima parola. Grazie.
Arcangela Contessa
Episodio 3
Esta delirante mujer está de fiesta, es la protagonista, esposa de Richard Animé, un hombre guapo y corpulento, flamante cónyuge en pleno casamiento. ¡¡¡Y sigue sonando FIREBALL!!!
Da "Saltando a nuestro abismo"
Federico Rivero Scarani
T'odio e t'amo
Amore generoso che dona poi distrugge e con pathos il poeta si narra :rievocando bellezza, gloria e caduta di questa amante. Grazie
Marino Giannuzzo
Amore per sempre
La grande innocenza prende l’uomo e gli forma il cuore ecco l’amore per sempre. Grazie Poeta.
Dario Menicucci
labbra bagnate
Ehhhh … ma questo ardore nella pioggia battente, questo temporale con ululati umani che si trasmettono con amore sotto pelle … chissà dove potrebbe arrivare se poi sorgesse il sole? Grazie
Bruno Amore
Spensieratezza 13.02.2018 ore 16:30
Mi spoglio di tutto! Ed è nel mondo blu e soleggiato della nostra poetessa che la Primavera si rifiuta di pensare al male con cui conviviamo. Bella partenza di speranza. Grazie.
Rosa Giusti De Ruggiero
Natività
La satira non è mai martire e il nostro grande Poeta non dimentica e affina il suo lato critico quando lei si è deteriorata o lo è sempre stata _ la donna dalle scelte sbagliate. Il tempo delle cicogne tarde non arriva?! e lui perdona l’amaro quadro, eclissando l’ironico sorriso, dietro una speranza – che la panza non sia virtuale ma il frutto di un Buon Natale. Grazie
Salvatore Armando Santoro
217
La parola
Il primo vagito, poi lo stupore di un mondo da raccontare _ ecco il valore delle parole che parte da una mamma e poi finisce con amore … oltre. Grazie
Felice Serino
Guardando i tigli
La natura umana e la gloria dei tigli coi loro rami enormi, con le corone … da abbracciare ora non più e la domanda per quanto tempo senza … dovremmo tutti stare. Grazie
giuseppe gianpaolo casarini
Desiderio d’incontrarti
La mia smarrita anima bambina
Nel desiderio d’incontrarti
rimango ancora quell’adolescente
in attesa e primo amore. – Non è vero che anche voi vedete questo animo guerriero che anela all’amore più della gloria? Io lo comprendo. Se solo quella dolce chimera uscisse dai suoi sogni _ avrebbero ancora tempo per incontrarsi. Bella. Grazie
Claudio Cisco
Speranza, toppa di luce
Ste toppe luminose sono come una crema frangipane – e come non parlare di quella azzurrità che mi vince. Grazie.
Antonia Scaligine
Un Prato di Margherite
Queste schegge corsare in aria primaverile e la vena poetica si lancia con termini che simboleggiano lo spirito di Alessio “splendida
inflorescenza” che bei versi, quasi delle melodie o forse mentre suona il pianoforte li pensa … Grazie
Alessio Romanini
"E penso e ti ripenso"
(canzone/tango)
E penso e ti ripenso ancora
stella degli occhi miei, Queste canzoni che sublimano l’amore mai senza fatiche … mi ricorda un proverbio francese “in amore ciò che è tuo è messo da parte” ovvero l’amore viene come fiume non hai bisogno di pescarlo ne di fermarlo – se deve arrivare arriva, non ci tocca sapere quando. Grazie
Ben Tartamo
Complimenti allo scrittore SIMONE MAGLI e mi unisco al plauso dell’amico Piero Romano Colonna. Le sue splendide opere arricchiscono e contribuiscono a edificare la nuova letteratura italiana.
Un incoraggiamento a Lorenzo Spurio,
Ringrazio per la Magna Arte del sito Poetare ogni suo partecipante ma in primis Magister come giusto chiamarlo il nostro prezioso Lorenzo. Grazie a Piero Romano Colonna che è simbolo azzurro del nostro Tempio. Siate tutti liberi di creare e di offrirci quanto di più bello l’anima vostra sa dare. Buon Poetare.
7 maggio 2020
Cari amici, ho il grande piacere di informarvi di ciò che nel sito “La Stanza di Carta” si è detto dell’arte del nostro amico e poeta Simone Magli, recensendo la sua brillante opera letteraria:
LA STANZA DI CARTA
per
SIMONE MAGLI
BIOGRAFIA
Simone Magli nasce a Pistoia, città dove vive e crea, il 30 Ottobre 1984. Scrive brevi, dense e concise poesie intimistiche; compone anche aforismi, nei quali alterna l'aforisma classico all'aforisma poetico. Ha ottenuto vari riconoscimenti a differenti concorsi letterari, principalmente di poesia, ma anche di aforismi e haiku; è stato recensito positivamente e più volte dal poeta concittadino Roberto Carifi nella rubrica Per Competenza, che curava all'interno della rivista internazionale Poesia. Nel marzo del 2012 ha pubblicato una silloge di poesie, La solitudine di certi voli, edita da I.S.R.Pt editore. Il poeta Gilberto Sacerdoti e la poetessa Mariella Bettarini hanno recensito positivamente la sua silloge di poesie e aforismi Esistenza, pubblicata sul Notiziario Leopardi n. 46 di gennaio-febbraio 2016. La sua attività poetica è inoltre apprezzata dalla scrittrice Anna Maria Dall'Olio e dal poeta Leonardo Magnani. Per quanto riguarda gli aforismi, si è avvicinato a questa forma letteraria rimanendo colpito dal cinismo degli aforismi di Oscar Wilde. Attraverso i consigli dell'aforista e traduttore Amedeo Ansaldi, ha trovato gli strumenti necessari, per praticare al meglio la composizione degli aforismi e per trovare un suo stile. Fra gli autori famosi, il suo aforista preferito è Stanislaw Jerzy Lec, mentre fra gli italiani, finora si è formato con Flaiano, Longanesi, Ansaldi e Castronuovo.
Qui di seguito un esempio della sua artistica ispirazione poetica
Che ogni cosa venga
come spunta un filo d’erba
sul campo baciato
dalla nuvola più bella.
*
Carezzare le dune del deserto,
gobbe calde,
del cammello che riposa
sul bordo di una lacrima,
sorpresa dalla luna.
*
Prima che scenda la sera,
dai folti prati, le lucciole
salgono al cielo,
per incidere le stelle.
E così pure il poeta Lorenzo Spurio, nel suo “Blog di letteratura e Cultura” dedica al nostro amico parole di grande considerazione, per la maturazione artistica che le sue opere dimostrano.
Ed, a seguire, nel sito “Leggere Poesia” troviamo altra entusiasmante recensione dell’opera del nostro prezioso amico e l’evidenza di quest’altra sua bellissima poesia:
Il minatore
Va il
minatore alla vecchia cava.
Un occhio fisso sul piccone.
L’altro mira il cielo polveroso.
Colpi su colpi si scava la tomba.
Un giorno faceva poesie.
E per concludere, momentaneamente, nel sito “Il visionario” –Blog di poesia- trovo altra brillante evidenza dell’opera di Simone, con la proposta di alcune suo bellissime poesie tra quali vi propongo la seguente (tratta dalla sua silloge “Giocando ad essere altro”:
Non c’è
senso
questa sera
in una vita,
solo l’eterno
caos delirante
di una mente
martoriata.
Sovviene
il terrore
di un’attesa
senza fine.
Fuori
luci operose
mi fanno sentire
lontano.
Simone, ad ulteriore dimostrazione del suo essere artista a tutto tondo, è anche valente fotografo e le sue opere hanno ricevuto meritati premi e grande considerazione in affollati concorsi specifici.
A questo valente poeta vanno le mie più sincere congratulazioni ed il mio sincero augurio per ulteriori successi letterari. Ad maiora, Simo!
6 Maggio
6 maggio 2020
Poesie d’esordio:
Marcello Comitini –Lampedusa-: Il dramma dei migranti che, quale primo sperato approdo hanno la splendida Lampedusa, narrato con ispirati, dolenti versi dall’ottimo Marcello.
Poesie del giorno:
Claudio Cisco –Il giardino incantato-: Una fiaba che pare realtà, vissuta fino al risveglio di questo bellissimo sogno, narrato con maestria dal bravissimo Claudio.
Marino Giannuzzo –Per San Lorenzo cadono le stelle-: Il ricordo di un amore, svanito in tempi lontani, ispira la similitudine con le stelle cadenti al poeta Marino che ancora lo sogna e lo vive.
Dario Menicucci –Ricordo d’inverno-: La malinconia di un paesaggio invernale confortata dal ricordo di occhi lontani che dissero amore.
Bruno Amore –Il tempo che passa…-: Un suggestivo paesaggio, che torna alla mente con grande dolcezza, conforta e fa scordare i segni dell’età evidenti sul dorso delle mani, in questa bella poesia di un meditativo e bravo Bruno.
Cristiano Berni –“Io sono”-: Una confessione da guardarsi dentro, concludendo che così come si è si vivrà la vita ed in quella ci si realizzerà, narrata dai bei versi di Cristiano.
Felice Serino -216 Da un dove-: L’ispirazione può venire da un paesaggio autunnale, o da due corpi nel tepore di lenzuola, dal silenzio della notte o da una passeggiata sul lungomare, secondo il nostro Felice che lo narra con questi suoi versi.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Fiori e fiori-: Questi sono tempi in cui un virus funesto deprime cuori e menti e soltanto il rifiorire della natura, in un primavera ricca di profumi e colori, potrò dar loro conforto, questo il messaggio che l’ottimo Giuseppe ci invia con questi suoi ispirati versi.
Salvatore Cutrupi –Perimetri-: Quanto buono sei, con i poeti moderni, caro Salvatore! Prendiamo per buono ciò che disse Ungaretti della poesia di Mallarmè: prima di capirla bisogna apprezzarne la musicalità. (ovviamente là dove c’è)
Jacqueline Miu –la prima legge dell’amore-: Leggo in questi versi di Jac un messaggio: l’amore, per essere tale, deve essere tempesta perfetta. E potrebbe essere aforisma/legge che spiega la passionalità che la nostra amica pone nel suo scrivere. Ma in questi versi trovo anche immagini di grande suggestione, ricche di poesia regalateci da una poetessa in gran forma.
Sandra Greggio –Il segna libro-: WOW ! Quando si dice lampo poetico ! Ed oggi l’ottima Sandra lo inventa e ce lo regala. Complimenti.
Alessio Romanini –Al vento-: Un essere simile al vento, dunque, con tutte le caratteristiche che il vento ha, in questi versi, densi di fantasiose immagini, del nostro Alessio.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Poesie d'esordio
Lampedusa
Il Paradiso delle anime incarcerate come bestie e la primavera che urla dietro il filo spinato. Grazie
Marcello Comitini
Il giardino incantato
Questo momento d’incanto senza età che conserva la fanciullezza dentro e ogni sua magia. Bella e senza tempo. Grazie.
Claudio Cisco
Episodio 2
La psicótica escribe relatos sobre Lucky Punch, su supuesto hijo, manifestando que su llegada fue un milagro.
Lucky Punch es un espectro.
Da "Saltando a nuestro abismo"
Federico Rivero Scarani
Per San Lorenzo cadono le stelle
Mi complimento per la poetica e da ricordare:
Ti ho seguita
voluta inghirlandata
di sogni nella veglia
d'amore nella vita. Una bellezza di versi che nemmeno gli astri presi nel freddo dell’inverno prima di cadere a San Lorenzo hanno mai udito. Grazie. Grazie.
Marino Giannuzzo
Ricordo d'inverno
Ogni ricordo lascia una traccia nella memoria e quando restiamo soli la solitudine è regina su quella ferita che parte da una semplice visione. Gli occhi amati … nelle fratture che s’insinua certe volte il freddo. Grazie
Dario Menicucci
Il tempo che passa ...
Una chiglia si riconosce dai viaggi e dalle tempeste superate. Ogni onda di mare, ogni volo di gabbiano, sono rimasti dentro il Poeta mentre i segni della vita collidono con le esperienze fatte e la ricchezza dentro grida libera “io sono” nonostante il tempo che ovviamente per ognuno di noi-passa. Grazie. Bruno Amore
"Io sono"
Un artista e precisamente uno scrittore si trova a essere il proprio personaggio. Le nostre maschere sul palco e i plausi sono fatti quotidiani che raccontiamo senza parola fine. Ciò che saremo beh … godiamoci il viaggio – per una buona poesia bastano “amici, una pinta di birra e una moglie vogliosa” diceva Desmond O’Grady.
Cristiano Berni
L' affettoamicoamormometro
Patimenti da regole rigide in un momento storico unico in sé. Sono state recise le vite sociali, dichiarati illegali gli abbracci – eh sì – con un termometro al polso di ciascuno sapremo bene come starci lontani perché prima non lo eravamo abbastanza. Amen. Grazie
Armando Bettozzi
Sermoneggiando
Abito povero ma un cuore ricco – recita il proverbio e questo non è di certo il Paese nonostante la Santa Sede ne diriga le briglie, delle offerte cherubiniche, dei "rinuncio al doppio salario per i poveri di qualche ministro o ricco senatore” la vergogna guarda sempre in alto. Grazie.
Salvatore Armando Santoro
216
Da un dove
L’amore rende liberi e il poetare ha bisogno di poco – basta una brezza mattutina, un abbraccio amoroso nella notte … tante piccole verità ne fanno una grande _ amare appaga e raffina i sensi. Grazie
Felice Serino
Fiori e fiori
Una natura dolce e ristorativa. Una Primavera gentile che poggia fiori dolci sopra i mali umani. Grazie
giuseppe gianpaolo casarini
Perimetri
Canticchia il vento al gioco del corvo ed è estate … quasi. Come non essere d’accordo con il nostro Poeta. Grazie.
Salvatore Cutrupi
Il segnalibro
Ci sono tanti modi per dirsi per sempre e la nostra poetessa ne conosce alcuni … questa del libro è fonte di un amore vissuto giorno per giorno, un amore così ricco da meritare l’abitudine anche dopo. Grazie
Sandra Greggio
Al Vento
L' etade fanciulla sospirare vorrei
dello zefiro. Ha una poetica ottimista che prima raggela, poi snellisce con sorrisi … questo vento ha un volto impercettibile eppure … lo spirito die versi non lo inchiodano in lande tristi. Grazie
Alessio Romanini
Il saluto serale va in primis al nostro Ospite il Professor Lorenzo, al
nostro amico Vate e grande critico Piero Romano Colonna e naturalmente agli
ardenti spiriti che rendono ricche le pagine del sito. Buon Poetare a tutti.
Jacqueline
5 Maggio
5 maggio 2020
Poesie d’esordio:
Fausto Cerulli -Io potrei amare il barocco, leggere Stendhal come-: Il voler essere originali ed unici, ad ogni costo, si scontra con la dura realtà del nihil sub sole novum. E Fausto soffre di questa realtà cui si aggiunge la pena per un amore svanito nel tempo, con questi versi che bene esprimono lo stato d’animo del poeta.
Poesie del giorno:
Giuseppe Gianpaolo Casarini-Triade di maggio-: Tre belle realtà disegnate da versi lievi come pennellate di un acquerello.
Claudio Cisco –Un palloncino colorato-: Una dura analisi di se stesso che, dal confronto con gli altri, dice di un complesso di inferiorità, con versi dalla forte intensità che bene la descrivono
Marino Giannuzzo –Deluso è Donchisciotte-: L’illusione di un amore porta il poeta ad identificarsi con Donchisciotte e con la sua storia, e tutto quello che ne deriva bene è narrato dai versi di Marino.
Rosa Giusti De Ruggiero –Le mie cellule cerebrali-: Il canto disperato di una casalinga priva di grandi soddisfazioni (e mi pare anche piccole) in questi versi dal dolente tono della bravissima Rosa.
Dario Menicucci –Sono l’istante che resta-: Un triste addio a questo mondo, in un ultimo istante donato da una inquietante figura, in questi suggestivi, forti versi, densi di pessimismo per un’analisi amara di se stesso e dei propri sogni svaniti.
Bruno Amore –Scene dell’intimo-: Versi che narrano, con maestria, di un malessere esistenziale donato dalla solitudine e di una pessimistica visione del vivere, rese con significative, metaforiche immagini.
Felice Serino -215 Doppio celeste-: Ermetici versi che evocano un analisi del proprio essere, narrata con ispirata, bella poesia.
Carlo Chionne –Vivere-: Lezione di vita e di morale, da questi bei versi, dal ritmo della filastrocca, regalatici dall’ottimo Carlo.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Deliziosi quadretti, disegnati con bella maestria, per dire di un poetico sentire.
Jacqueline Miu –felicemente tristi-: Un ossimoro per dire dei duplici sentimenti che può donare l’amore, in questi versi, densi di un infinità passionalità, di una strepitosa Jac che, ancora una volta, costringe il lettore all’apnea. “brakfast di mezzanotte”, la fiaba deliziosa di Bansky, un’immagine fatta da capelli arruffati, marmellata, omelette e sesso, Pulcinella danzante in San Marco, cadere nelle stelle e con le stelle a S. Lorenzo, un’immagine tratta da “Bolero extasi”, ecc. ecc. ecc. Riprendo fiato e applaudo.
Sandra Greggio -4 maggio 2020-: Verrebbe da dire “finalmente liberi!” e Sandra narra questa sensazione di libertà con un bel poetare che coinvolge il lettore ed apre la mente alla speranza.
Alessio Romanini –Sonata numero 14-: Ispirati versi a comporre un sonetto, per dire dell’effetto che può fare una sonata classica sull’anima e sulla mente di chi l’ascolta.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Poesie d'esordio
Io potrei amare il barocco, leggere Stendhal come
se avessi scritto quello che lui no.
Davanti alla pagina bianca il talento spesso va in coma e sembra come competere con le forze dei grandi che qualcosa hanno lasciato dietro il loro nome. Ma è pieno di speranza il nostro poeta che recita bene la sua parte di umiltà … sempre con occhio su un traguardo di cui si senta fiero. Grazie
Fausto Cerulli
Triade di Maggio
Haiku 1-05-20
Haiku 2-05-20
Haiku-3-05-20
Ma che meraviglia poetica quel PIUMOSO … ed è gialla bombosa e avvenente sta primavera nella vena poetica di Giuseppe. Grazie. Giuseppe Gianpaolo Casarini
Un palloncino colorato
Il senso poetico della vita. L’attimo poi le altezze poi … chissà Grazie .Claudio Cisco
"Una rubia internacional: (escenas que salen del clóset)"
Camila Olmedo.
Federico Rivero Scarani
Deluso è Donchisciotte
La guerra ai Titani inesistenti spesso l’amore è una sfida a un muro trasparente che rimanda azioni e sentimenti al mittente … ma un valore c’è anche nel miraggio, una vena di cantarsi addosso piuttosto che perire senza potere combattere per nulla. Marino Giannuzzo
Le mie cellule cerebrali
Chi penserà al mio futuro? Mai e mai cara Poetessa il tuo mondo scemerà. Restano le opere e per quanto piccole hanno dato colore al mondo come le rose, come un monumento, come il vente nelle vele dei marinai che tornano a casa. Questo poema fa la sua parte. Ha il suo respiro e la sua integrità. L’oblio è per chi ha perduto i sensi dell’amore e in questo poema anche se non esplicito di amore ve né tanto. Grazie.
Rosa Giusti De Ruggiero
Sono l'istante che resta
L’istante della verità. Smettiamo di appartenerci e il lusso del secondo in cui rivivere tutto … l’angelo non vede col cuore la nostra vita cui siamo così attaccati … quest’angelo è già una porta sull’otre e la paura nel poeta è sconfitta da un fardello di vissuto che lo tiene così superiore ai mali da chiedere l’attimo in più di vita. Grazie.
Dario Menicucci
Scene dell’intimo
La solitudine bella al tramonto … sopra i bastimenti d’alba a nuova vita dopo i sogni – Grazie Bruno Amore
Pensieri tardivi
Il gusto vien masticando e così del sentimenti. serve sentirli anche quando sono appena usciti dalla porta. In amore la parte che soffre è quella cui resta il grande amaro … non c’è svolta solo un ricordarsi delle ferite indelebili sulla pelle dell’innocenza. Lei porca che gode … e non bastano le ragioni di un grande intelletto per perdonarla. Grazie.
Salvatore Armando Santoro
215
Doppio celeste
Una poesia dentro una poesia – che bella
l'anima a contemplare – lo specchio di se stessi in quell’azzurro
Felice Serino
Vivere
Il vivere come una legge per buoni. Col sole nel cuore, lottando e dando il meglio del coraggio o scegliere con fortuna l’amore. Vivere per superare le notti e le tempeste ecco a cosa serve l’animo – a farsi forza. Grazie
Carlo Chionne
Haiku
questa primavera con fiori che vanno spavaldi ai ricordi . la stessa primavera che ci riporta alle campane ora in lutto come una notturna senza stelle _ venticello caldo_ il corpo secco di un arbusto poi avanti a contemplare il creato – vita e morte, gioia e amarezza – poetica a mille. Grazie
Salvatore Cutrupi
4 maggio 2020
Non più tuta da ginnastica oggi.
Con quarantena ci siamo lasciati un poco andare, forse gli abiti di ieri saranno strettini ma che importa se saremo fuori, pronti a abbracciarci. Un ritorno alla vita che auspichiamo felice. Grazie. Sandra Greggio
Sonata numero 14
Il maestro intona una armonia per l’anima. La solitudine poetica è uno stiletto che solo l’amore potrebbe togliergli dal cuore ma in assenza resta la melodia di quel piano che solo lui sa far vibrare come se ci fosse una comunione di sentimenti e di sensi. Grazie.
Alessio Romanini
Un caro saluto e un grazie al nostro Mecenate Lorenzo e e il Vate Piero Romano
Colonna. Buon Poetare a tutti. Che gioia questo Tempio Azzurro .
Jacqueline
4 Maggio
Grazie infinite
Per le belle parole di Piero e Jac
Che sono incoraggiamento per il mio scrivere
Scrivere che amo, sono parole dell’anima.
Grazie.
Alessio Romanini
4 maggio 2020
Poesie d’esordio:
Anna Maria Cuccu –Il dolore-: L’espressione di una pena che nemmeno l’allegra voce della natura può cancellare, in questi ispirati versi.
Poesie del giorno:
Felice Serino -214 Vele stanche-: L’augurio d’avere buon vento, nell’affascinante mare della vita, ad un amico depresso, reso con fantasiose, incisive immagini metaforiche.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Troncheide-: La storia di un equivoco, narrata con versi tronchi (forse per creare suspence) del fantasioso nostro amico Giuseppe.
Giuseppe Stracuzzi –Stelline dolci-: Qualcosa protegge quei sogni, che all’alba si dice muoiano, ed il romantico Giuseppe identifica il protettore in dolci stelline, mentre sale la luce del giorno. Almeno credo.
Claudio Cisco-Alti e bassi-: Il ciclico alternarsi del bene col male, in questo distico di Claudio.
Cristiano Berni .”Una serata”-: Un tirar di somme di una giornata, mentre la mente si appresta al sonno, narrato con ispirati versi che dicono di ricordi e già di sogni.
Marino Giannuzzo –Sarebbe stato meglio-: La pena per un non compiuto amore, narrata con versi che dicono rabbia e dolore, con discreto poetare. Ma sono versi che mi riportano alla memoria una canzone del complesso “I Girasoli” che diceva: “Meglio sarebbe se non ti avessi amato/Sapevo il Credo ed ora l'ho scordato/Pur non sapendo più l'Ave Maria/Come potrò salvar l'anima mia?”. Ciò nonostante Marino sembra disposto a rischiare ancora.Rosa Giusti De Ruggiero –“Per chi non lo sapesse…-: Rosa, orgogliosa della sua napoletanità e della storia di Napoli, sottolinea i risultati positivi che un ospedale di Napoli sta ottenendo nella cura del coronavirus, mediante l’uso di un farmaco dall’impossibile nome, già usato per la cura dell’artrite reumatoide. Esperimento che è stato adottato anche in altri ospedali, con buoni risultati, a dimostrazione dell’ottima qualità della medicina partenopea.
Carlo Festa –Quello che poteva essere-: Lezione di vita, di morale e di comportamento, in questi versi, dal didattico tono , di Carlo.
Dario Menicucci –L’albero dalle foglie lucenti-: Come un fiaba si svolgono questi versi che dicono, appunto con la metafora che ci può essere nelle fiabe, d’amare il prossimo e la vita per quel che può donare. Una caratteristica di questo poeta è quella di sapere regalare descrizioni affascinanti di paesaggi e del mare, e nemmeno oggi si smentisce, donandoci questa bella poesia.
Alessio Romanini –Il Volto della Solitudine-: Una riflessione sulla solitudine, narrata nei suoi effetti più negativi, in questi versi dal malinconico tono di Alessio.
Carlo Chionne –Domanda-: Intensi e bei versi che sono la dichiarazione di un amore del quale non è possibile vedere la grandezza. Così come non è possibile sondare, fino alla totale conoscenza, l’anima di un uomo. Versi con i quali il grande Carlo indirizza messaggi alla sua donna ed al lettore, dando lezione di vita.
Salvatore Cutrupi –Sussulto-: Ci sono momenti nella vita che, col passare del tempo, paiono avere altro significato. Ecco, quella sensazione Salvatore la prova rileggendo antiche poesie che di momenti passati erano espressione. Poesia che ha bisogno, oggi, d’altra veste, d’altre e differenti parole. Ma può prevalere il ricordo, e quei momenti possono tornare in tutto il loro significato di un tempo. Ed ecco che le parole allora usate ritornano ad essere quelle giuste.
Credo ci sia una lezione di vita in questo scritto, lezione che dice che i momenti che viviamo sono insostituibili, e, per il contesto in cui si sono sviluppati, restano bagaglio di immutabili ricordi.
Jacqueline Miu –al limite del bosco-: La vita narrata come fosse un bosco incantato, descritto con bella maestria da un’ispirata Jac. Vita dove paure, amore e sogni si intrecciano e sono raccontati con belle e fantasiose immagini della nostra impagabile amica.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Il dolore.
Questo sonno inquieto e questo dolore che assorda il poeta, trasporta non sogni ma tormenti. E’ una tristezza umana che colpisce a affonda con una tristezza letteraria … ma quel santo di uccellini rincuora e sebbene lontano dall’esser udito dà speranza. Grazie.
Anna Maria Cuccu
214
Vele stanche
Nuove vele al affiorar della sera. Un viaggio che il poeta ha già compiuto per tanto tempo – sempre pronta la chiglia per navigare gli oscuri mondi dell’immaginario … fino alla fine. Bellezza poetica, sto navigare perpetuo. Grazie.
Felice Serino
Troncheide
Un gioco amore a cui il poeta si offre ma che la sua Lei non apprezza – il fiore “non ti scodar di me”” il romanticismo è un ballo a due … ma lui dovrà aspettare. Grazie
Giuseppe Gianpaolo Casarini
Stelline dolci
In un mondo sognate, dove la memoria tiene la corona le stelline sono i ricordi dolci ed ecco che la stazza del poeta poco si adatta al loro piccolo mondo. Deliziosa Grazie
Giuseppe Stracuzzi
Alti e bassi
Ogni quiete si dice, abbia il proprio rumore ed è questo che attende il porta nel suo attimo di calma – una tempesta che spezzi il silenzio – insomma io la vedo come una attesa meno drammatica anzì è segno di lotta nella vita. Grazie.
Claudio Cisco
Maldito momento
Me siento malditamente endemoniado
ma quanta frenesia poetica – dannate queste ore lussuriose – e che dire del suo indemoniato sangue, delle sue viscere che conferiscono un che di infernale e di drammatico a un amore poco indulgente o fosse anche indulgente – oramai è tardi. Grazie Federico Rivero Scarani
"Una serata"
Bellissimissimo” se mi è concesso il termine, questo:
E tutto si rompe
e si ricompone,
si rompe
e si ricompone. Prima del sonno, proprio l’attimo prima i mondi si liberano dalle zavorre. Grazie
Cristiano Berni
Sarebbe stato meglio
Sarebbe stato meglio
se non t'avessi amata. Amore e odio poi amore poi speranza di potere un d+ percorrere diversamente i fatti. Grazie
Marino Giannuzzo
"Per chi non lo sapesse... 27.03.2020
Patriottismo con motto. Grazie
Rosa Giusti De Ruggiero
Quello che poteva essere
Il senso della vita – le paure da affrontare e le immancabili scelte. Coraggiosi o codardi? Poi il posta indirizza la lotta e il senso dell’essere al supremo. Grazie - Carlo Festa
L'albero dalle foglie lucenti
Quello che è e nulla altro potrebbe essere. Gigante buono verso il cielo ma non madre, non figlio … vivere ignorando l’amore eppure quel gigante di legno accoglie altre vite tra i suoi rami – lucenti come lacrime a volte in autunno. Grazie
Dario Menicucci
Mondane e mondine
Il mondo della rete – nasconde donne, donnine e altro presumo. Ingannatrici? Un viaggio tra non proprio diafani personaggi femminili che poco hanno a che fare con l’innocenza dell’amore. Grazie Salvatore Armando Santoro
Il Volto della Solitudine
Paure e solitudini dietro le maschere. Percepiamo quel suo timore all’abbandono che si ha davanti alla bellezza fosse solo di un’onda. Grazie
Alessio Romanini
" Ce sí ! "
"Cosa sei!"
sei miele e pepe, sei dolce e amara.
Un antagonismo che vince e combatte l’amore – l’aspra dolcezza della resa e della percezione che nulla è indivisibile nel nostro essere come la spina dalla rosa e le nuvole dal cielo. Grazie
Ben Tartamo
Domanda
non so se riuscirai ad arrivare
fino ai i confini dell'anima mia…
Un invito o forse anche un esame. L’amore è sostanzialmente una meta e il poeta si augura ci sia forza in chi lui ama che la spinga fino ai confini sensoriale dell’esistenza … Grazie
Carlo Chionne
Sussulto
Non v’è posto migliore per una cosa che quello cha già. Questo cammino a ritroso nel ritrovare il senso poetico … una sorta di scavare nell’anima per sostituire qualcosa che poi ritorna al proprio posto. Grazie
Salvatore Cutrupi
Pandemonio virale (2020)
Come un irrompere dantesco nel girone infernale e poi il ritorno alla luce che libera dai pesi del male anima e corpo. Grazie
Ivana Zantedeschi
(proposta da Piero Colonna Romano)
Ringraziamo il nostro ospite e filantropo Lorenzo per il Tempio Azzurro in cui ci è concesso scrivere e salutiamo il nostro amico Vate Piero Romano Colonna che ci commenta con grande scrittura.. Buon Poetare a tutti.
3 Maggio
3 maggio 2020
Poesie d’esordio:
Giuseppe Cicozzetti –Parlo col suono che la storia mi ha dato-: Forse sbaglio ma mi pare che Giuseppe ha dato voce a S. Chiara, con questi suoi versi di grande suggestione e dalle belle immagini.
Poesie del giorno:
Enrico Tartagni –Corona Virus-: Riflessioni amare al chiaro di luna e sotto l’effetto del virus, rese alla maniera dei simbolisti.
Felice Serino -213 Cielo amore-: Una ode al cielo resa con immaginifiche, efficaci immagini. Noto un “capovolto abisso” per dire cielo, ed un superlativo “dove invertigina il cuore/nell’abbraccio delle stelle” per dire di uno smarrimento nell’infinito spazio celeste.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Ad un venditore di fumo-: Quattro versi per disegnare, con bella maestria, la psicologia di un personaggio conosciuto.
Bruno Amore –autostima-: Un autoanalisi, vagamente ironica, di se stesso, nata dai giudizi d’altri.
Giuseppe Stracuzzi –Il Ponte dei Saraceni-: Una delle tante perle nascoste della splendida Sicilia cantata con amore dai bellissimi versi di Giuseppe. Versi da leggere e rileggere per sentirne i suoni, i profumi, l’arte e la storia di questa isola incantata. Complimenti!
Claudio Cisco –Di notte, in un cimitero deserto, mi parla un o gnomo…-: Vagamente inquietante il racconto di Claudio. Ed a me torna in mente, chissà perché, quel “ricordati che devi morire” del film “Non ci resta che piangere”, con Troisi che rispondeva “sì, mo’ me lo segno”.
Giuseppe Dabalà –Coronavirus-: C’è una domanda che pervade ogni verso di questa interessante e bella poesia di Pino: qual è il rapporto di Dio (ammesso esista) con l’uomo? Domanda che l’uomo si pone sin dalla notte dei tempi, non trovando risposta.
Per quanto riguarda la pandemia (assieme a tutte le altre pandemie che hanno afflitto l’uomo nella storia) direi che la responsabilità è da ricercare nel dissennato comportamento che l’uomo ha nei confronti della natura, che, in qualche modo, si difende e reagisce.
E se proprio fossimo convinti della responsabilità di una divinità, allora dovremmo ricorrere al “sive natura” di spinoziana memoria, con un Dio identificato nella natura e viceversa (e quindi con un uomo che usa il “libero arbitrio” per offendere la natura/Dio).
Ciao Pino, bella e ben svolta questa tua poetica riflessione.
Marino Giannuzzo –Desolazione-: La pena di una lontananza, forse di un abbandono, narrata con forti versi, densi di disperazione, da un ispirato Marino.
Dario Menicucci –Nella stanza vuota-: Il vuoto che può lasciare la fine di un amore, narrato con grande maestria dai forti versi, densi d’amarezza e di limpide metafore, del bravissimo Dario.
Jacqueline Miu –La scala alchemica delle sciagure precelestiali-: Le infernali pulsioni che ci muovono, la capacità di cercare se stessi in chi si ama, il disinteresse che può esserci nel Paradiso nei confronti dell’uomo, temi che ispirano questi vibranti versi della nostra impagabile Jac.
Alessio Romanini –Sfumature di Pensieri-: Pensieri che si sposano (o nascono) da immagini rese da versi lievi e belli. E, come nello stile del nostro, poesia dove troviamo parole decisamente desuete (tipo etra e volitare) e sinestesie (tipo “ascoltare una sfumatura di colore) o ossimori (tipo incantata melodia del sibilo d’ala) che danno originalità (e suggestione) al poetare di Alessio.
Sandra Greggio –Donarsi-: La definirei, questa poesia, manuale del civile vivere espresso da un animo generoso e pieno d’amore per l’altro (secondo catechistici insegnamenti). Brava Sandra, così tutti si dovrebbe essere!
Antonio Scalas –Toc, toc-: Un dolcissimo amore salvifico, è il tema conduttore di questa pregevole poesia di Antonio. Mi piace citare, per l’alto suono poetico che hanno, i versi “…e ha rubato/le voci attaccate alle note del vento,/e le ha riannodate alla cassa,/di un piano.” Deliziosa anche la chiusa con quella luna che riavvolge ecc. Bravo Antonio, complimenti!
Francesco Soldini -106. Buongiorno città-: Versi che mi fanno fare un tour, ricordando tempi passati e mai dimenticati, nelle città citate nei bei versi, densi di nostalgia ed amore, di Francesco.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
2 Maggio
Ringrazio Piero Colonna Romano e Jacqueline Miu per i
loro commenti ai miei haiku.
salvatore Cutrupi
2 maggio 2020
Poesie d’esordio:
Claudio Cisco –Alba-: Un gioioso risveglio, frutto di un’alba dolce e foriera d’ottimismo, narrato con adeguato sentire dai versi di Claudio.
Poesie del giorno:
Enrico Tartagni –(Sono) assente-: Quel “sono” tra parentesi pare dire subito di uno smarrimento esistenziale, per la ricerca di un Dio che non si può trovare nei colori di sangue di un tramonto, e genera lacrime. E tutta la poesia di Enrico è dolente interrogarsi su se stesso, sulla natura, sulla scomparsa (o sull’assenza) della divinità. Con l’inimitabile stile di un ispirato poeta.
Felice Serino -212 Occhi secchi-: Violente, ermetiche immagini per evocare un disadattamento dalla realtà, dove il tempo è scandito da una clessidra dove scorre sangue, e dove il cielo non è più visibile da occhi che non hanno più lacrime.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –La pianta della miseria-: Una robusta pianta, insomma, che resiste e sopravvive a tutto ed a quello deve il suo nome. Infatti la miseria, sempiterna, non morirà mai. E Giuseppe intreccia versi, col suo bello stile d’antan, per esaltarla e narrarcela.
Bruno Amore –Avrei voluto più lontano-: Una lunga metafora, verso dopo verso, per narrare di pene che hanno lasciato il segno nell’anima. Versi dalla forte intensità, ispirati da un profondo sentire. Bentornato nell’azzurro, Bruno. Ci sei mancato.
Giuseppe Stracuzzi –Abbi fede-: Il verso centrale della poesia mi pare sia quel “sperduto in mezzo ai forse” e dice dello smarrimento dell’uomo nel non saper trovare risposte al proprio essere. Da qui l’invito del poeta a guardare in alto, a credere, per esserne confortato dei propri dubbi, nel divino. Invito molto bene espresso dagli ultimi, vibranti, versi di chiusura.
Cristiano Berni –“I silenzi”-: Sentito omaggio al poeta dell’incomunicabilità, il grande regista Antonioni, i cui film sono analisi dell’animo umano, nei rapporti tra persone, con il loro sentire, i loro smarrimenti, la loro incapacità d’esprimersi e d’esprimere, in particolare, amore. Film che dovremmo rivedere, per imparare ad essere, per guardarci dentro. Complimenti, Cristiano, per questa approfondita analisi, così bene resa in poesia.
Claudio Cisco –La vita e l’amore-: Un analisi, vagamente nichilista, dell’essere umano e del suo percorso verso la fine. C’è molta speculazione filosofica (negativa sempre) negli intensi ed amari versi di Claudio, teorie con le quali si potrebbe essere d’accordo, con l’eccezione di quella “inconsapevolezza” della morte, perché è proprio la consapevolezza del morire che distingue l’uomo dagli animali.
Marino Giannuzzo –Tra le mani-: Il fremente ricordo di un amore non consumato, che torna con forza alla mente, narrato con le suggestive immagini ed i limpidi versi di un ispirato Marino.
Dario Menicucci –Dietro una siepe-: Dario si sostituisce ad una donna violata e ne raccoglie il grido di dolore narrandolo e riprendendo la sua voce, con intensi ed accusatori versi. Decisamente ottima questa poesia che, ignorando il giorno a quel crimine dedicato (25 novembre) ci dice che ogni giorno è il giorno per non dimenticare l’intangibilità della donna.
Claudio Badalotti –Bisogno di pensare-: Una didattica metafora sul vivere, in questi bei versi del sensibile Claudio che ci invita, sostanzialmente, all’onestà (“per non fare del peggio/il fine della vita”).
Francesco Soldini -105. Luci-: Pare che l’ottimo Francesco dica che quelle luci che ci abbagliano ci stordiscono e ci fanno dimenticare che, appunto, siamo polvere e polvere torneremo, allontanandoci dalla fede. Delizioso l’attacco, con quel poetico narrare di luci. Bravo Francesco!
Salvatore Cutrupi -Haiku-: Tre deliziosi acquerelli per narrare di un esigenza difficile da appagare (la sete) di un metaforico appannamento di vetri che impedisce di vedere oltre e di un confuso andare per la strada della vita.
Jacqueline Miu –il mistero dell’ultima isola emersa-: “non c’è alcuna traccia di resa/non tra i sognatori” questa la sintesi di questa poetica riflessione sul sogno, sul desiderio di volare in alto, sul bisogno di un isola incantata dove realizzarsi, dove vivere sogni, certi che gli ideali, come virus, saranno contagiosi.
All’inizio, la citazione dell’ultimo viaggio di Byron, re dei sognatori idealisti (che, per inciso, fu colui che, partendo da Alassio, andò a combattere con i ribelli greci contro l’impero ottomano) è un po’ il tema che poi Jac sviluppa nel prosieguo, con il suo splendido stile narrativo che affascina il lettore.
Antonia Scaligine –Maggio ben tornato-: Mese delle rose e dei matrimoni, dedicato alla Madonna. Ed Antonia ne coglie tutti gli aspetti più suggestivi e li traduce in vibrante poesia. Peccato che questo mese, probabilmente il più bello dell’anno, sia guastato dalla presenza di questa funesta pandemia. Ma tutto passa e torneremo, vinto il virus, a godere di rose, di matrimoni e, per chi ha fede, delle grazie della Vergine.
Carlo Chionne –Parole-: Parole che sono la nostra eredità (ci auguriamo positiva) per chi seguirà a noi. Parole alle quali il nostro eccellente amico dedica questa deliziosa, rimata filastrocca. Un caro saluto, Carlo.
Alessio Romanini –Forasacchi-: Con tono vagamente leopardiano il nostro Alessio narra di un ricordo giovanile di campi che il forasacco inverdisce e pare che divengano mare, per quell’ondeggiare verde (molto bene descritto dai versi) che causa il vento. E’ un ricordo denso di malinconia questo che il poeta descrive ed il sentire è bene sottolineato da quella “Franta/speme…” di chiusura.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Alba
Il sorgere del mattino rinnova le forze umane e acquieta i tormenti
La rinascita è dietro l’angolo – a est col volto del neonato sole. Grazie.
Claudio Cisco
Sogno mattutino
Come parlare di poesia senza parlare di memoria? di sogni che portano al passato e ci liberano dal fardello diurno. Gli stessi che hanno l’età del cuore e non del corpo. Ci sono regni dentro il nostro inconscio dove fuggire ai cari momenti della vita non è peccato ma sollievo e ricchezza. Grazie Salvatore Armando Santoro
(Sono) assente
Miraggio d’oltre tramonto. Gli infiniti eccedono ma il cuore che va sulla sua di direttiva porta il proprio incendio all’Eden senza chiave e senza Porta. Grazie. enrico tartagni
212
Occhi secchi
Una espansione sensoriale. Un inferno che parla con modi umani, modi poetici una traslazione la sabbia nelle vene e il sangue nella clessidra … l’inserare di notevole sentimental richiamo. Grazie
Felice Serino
La pianta della miseria
La pianta prematura cara ai ricordi è spunto per dire dei dolori della sua amata Lombardia. Grazie-
giuseppe gianpaolo casarini
Avrei voluto più lontano
si ferma sull’incombere della tempesta _ il cuore cui è dato osare fino a nuovi confini ogni volta. Non potere è umano ma il Poeta davvero non ritenterebbe il volo nonostante il cuore impazzito e affaticato, nonostante il dolore della prova? Grazie
Bruno Amore
Abbi Fede
Il mistero dell’anima. La nostra finta potenza che ci vede inginocchiati davanti a un Creatore quando davanti al male, tremiamo piccoli e poi la speranza. Il cogito non deve solo aprire le porte misteriose dei mondi sconosciuti ma infiltrarsi nella vita di ogni giorno per migliorarla – speranza questa aliena che spesso alimenta chi non ha cibo in tavola, chi non vuole stare solo, chi oggi è malato ... Grazie. Giuseppe Stracuzzi
Fragilità!
Questa preghiera che pare un inno alla miseria umana spesso irrispettosa con la natura creata non solo per noi ma anche per gli altri esseri che vi abitano e alla fragilità, si spinge negli occhi del lettore come ammonimento. Ma quando mai un Poeta riuscirà a svegliare le folle?. Grazie.
Armando Bettozzi
"I silenzi"
Un omaggio a un grande regista capace di vedere col suo animo lente le profondità umane e poi ridarle sulle sue pellicole. Io preferisco molto i francesi Marcel Carné crepuscolarista – ecc . e comprendo quanto oggi ce ne sia poca di scienza in un film come quelli di altri tempi. Grazie
Cristiano Berni
La vita e l’amore
l’appagamento poetico – una ricerca totale mai finita e l’amore che è un perpetuum di vibrazioni, di energie che si intersecano. Cosa è la vita? Se dicessi amore non sarebbe abbastanza … Grazie Claudio Cisco
X
Bel pensiero che parte dal ritiro della notte alla notte che tornerà per vincerti nuovamente ed è una sconfitta suadente. Grazie
Federico Rivero Scarani
Tra le mani
Il suo corpo lontano e lascia del profumo dei suoi seni – fino all’amore che è rimasto ben piantato nel poeta. Nulla soccorre ciò che resta del sentimento. Lo struggimento è infinitamente dolce quanto amaro. Grazie Marino Giannuzzo
Dietro una siepe
Conosco bene questa verità. Nel mio comune circa 24000 casi di violenza sulle donne ma nessuno parla – omertà eppure vivo nel comune tra i più ricchi d’Italia. Non vuol dire nulla, invece sì poiché qui il lavoro non manca e non ci sono scuse per le violenze domestiche. Qui il male va a messa, il male va al bar e tutti sebbene inorriditi tacciono. Che bestie. Grazie Dario Menicucci
Bisogno di pensare
i poemi di oggi in qualche modo sono collegati tutti alla natura. Questo in particolare è una comunione tra spirito e dintorni. Ciò che nutre la mente e ciò che da un senso ai nostri respiri … dovrebbe essere di qualità.
Il pensiero edifica, dal pensiero partono le creazioni, col pensiero amiamo ma cosa lo nutre? Grazie. Claudio Badalotti
105. Luci
La piramide della storia. Prima altari di pietra e stelle oggi grattacieli come montagne e luci led per tutto il giorno – manca il ritmo naturale delle cose – e i sentimenti nell’uomo hanno un grande bisogno di lentezza come la natura come il parto della vita come qualsiasi germoglio. Polveri che imitano stelle … ma gli astri per certi uomini sono dentro. Grazie.
Francesco Soldini
Haiku
mi ritrovo in un tempio giapponese a Kyoto anzi nel giardino circostante – mi manca di udire il shōrō – mentre la natura è fresca e il vento calmo. Passi di anime per il loro dove – ah l’acqua è vita e alla vita è inno la poesia.
Salvatore Cutrupi
Nemesi
Ah le carogne che ingrassano al sorte di certi – Ah il proemio dell’Iliade – d’ira funesta – ed è un Gange d’emozione taglia nervo che piglia l’umana vita dal divano fino alla politica – e noi moriamo bestie. Dov’è l’umana natura che si eleva che corre ad altri spazi coi propri geni mentre defeca su chi ha ogni valore per essere rispettato? Quanto dolore porta in vita questo poema – quanta verità disprezzata mentre applaudono in televisione solo i pagliacci . Grazie . Piero Colonna Romano
Maggio ben tornato
i giorni si espandono come farfalle Questi versi meravigliosi incastonano Maggio che scorre coi suoi bocci e poco importa se il tempo farà il suo corso e passeranno altre stagioni, il cuore sa che ci sarà sempre una primavera in arrivo e dentro i cuori. Bella sensazione di profumi e mare e … sperduti cieli. Grazie. Antonia Scaligine
Parole
Pezzi di lego. Si usano per costruire, si usano per indicare ciò che nella vita ci circonda. Le parole sono come i segnali stradali dello spirito – accennano a delle emozioni ah … non ci fossero sarebbe un guaio. Grazie.
Carlo Chionne
Forasacchi
Il dì della memoria è candido e non v’è mai nube che oscura l’aria che mai inacida contro il sogno cui il poeta rende giustizia. Grazie
Alessio Romanini
Racconti e testi vari
Ce la faremo
Una riflessione d’umanità. Di dolore e di sostegno in questi momenti di buio e di dolore. Donare affetto, aiuto e soprattutto vigilare sui fragili ecco a cosa serve lo spirito di uomo. Grazie Salvatore Cutrupi
In punto di morte
Lo scrittore conosce cosa spinge il motore del corpo a reggere i pilastri dell’anima. Conosce profondamente se stesso e forse non ha risposte, non abbastanza per l’amore e un metro per i sogni ma quanto sia meraviglioso condividere, nell’istante in cui sei cosciente di non portarti dietro nulla, l’esperienza. Grazie - Claudio Cisco
Ringrazio Fausto – sì è una famiglia consolidata queste voci forti nella nube azzurra, dentro cui il volo è solo l’incipit a più coraggiose mete e mi riferisco al nostro Poetare e al suo Inventore. Grazie Alessio troppo generoso e sono qui a leggere e a imparare dai vostri passi come sognare meglio --- adoro questo contagio di coraggio che ci trasmettiamo a vicenda. Evviva i grandi sogni! Tempio Azzurro di Folli Creatori di Mondi senza mattoni.
Ringraziamo dal profondo cuore il nostro Mecenate Professor
Lorenzo che ci ospita nel Tempio Azzurro e il Vate Piero Romano Colonna cui va
la nostra stima e ammirazione. Buon Poetare a tutti.
Jacqueline
“(sono) Assente” di Enrico Tartagni il sole che infuoca il tramonto
E il momento che stiamo vivendo fa domandare se c’è Dio! Molto bella e intensa.
“Occhi secchi” di Felice Serino ermetica e bella, mi fa pensare a occhi che hanno soffeto
Molto e perciò non hanno più lacrime.
“La pianta della miseria” molto bella la metafora di Giuseppe Gianpaolo Casarini, della sua
Lombardia che sta vivendo una nuova “peste”.
“Avrei voluto più lontano” di Bruno Amore, una bella poesia piena di lirismo e poetica.
“Abbi fede” di Giuseppe Stracuzzi una bella intensa poesia carica di fede, che invita a non
Perdere la speranza ed avere fede in Dio.
“Fragilità” di Armando Bettozzi mi piace l’ironica preghiera quasi una filastrocca
Con un significato profondo con quello che ci sta accadendo a causa covid-19.
“I silenzi” di Cristiano Berni molto bella intensa poesia dedicata a Michelangelo Antonioni.
“Dietro una siepe” di Dario Menicucci, ottima poesia sulla violenza delle donne.
“Il mistero dell’ultima isola emersa” intensa bella ricca di contenuti di valore e spessore.
Scritta magistralmente…meravigliosa la frase “c’è qualcosa
in questo mondo che si trasmette tramite un contagio
sono gli ideali”, la chiave di lettura della poesia, della Bravissima Jacqueline
Miu.
“Nemesi” del nostro ottimo Piero Colonna Romano, una bel sonetto che parla di quello che
Sta accadendo per colpa del coronavirus, e potrebbe essere un segno divino
Per migliorare il nostro sbagliato modo di vivere…ma la chiusa dice che tanto l’uomo
Non cambierà! Purtroppo sono d’accordo. Bella e condivisibile, complimenti.
“Parole” di Carlo Chionne, mi piace questo rimare che entra nella testa e fa pensare.
Un Saluto a tutti Alessio Romanini.
Jacqueline Miu - il mistero dell’ultima isola. Molto bella, sentita vicina e molto dentro alla “lunga vita” del nostro numeroso gruppo di impegno politico,sociale e culturale in paese.
Riassumo le parti che mi hanno colpito sottolineando in particolare alcune parole. “ergo cattedrali adorne di guglie alte di coraggio …
io amo _ mi
parla il cuore mentre segue la scia di una stella
non durerà per sempre il dolore ne la vita ma guarda ai sogni
che ti lasci dietro
…
c’è
qualcosa in questo mondo che si trasmette tramite un contagio sono gli ideali
… esiste il tuo coraggio
allora avanti costruisci non importa per chi o per quanto
tieniti il tuo segreto …
non
c’è alcuna traccia di resa
non tra i sognatori”
: grazie!
Colgo l’occasione per un caro saluto a tutti i poeti del sito.Sempre mille grazie all’amico Piero e a Lorenzo. - Fausto
1 Maggio
Un sentito ringraziamento ai valentissimi commentatori per le belle espressioni usate sulle cose da me prodotte.
30 aprile e 1 maggio 2020
Poesie d’esordio:
Giuseppe Capretti –Stalker-: Poesia densa d’immagini che paiono venire da un sogno, da un desiderio e parlano e odorano di mare, conclusa con l’espressione di un metaforico bisogno di pace e di risposte sul vivere.
Poesie del giorno:
Claudio Badalotti –Il tempo fugge-: Un armonico passare del tempo, pare esserci in questi versi di Claudio che forse sono l’espressione del bisogno di un viaggio, in quel platonico mondo delle idee, dove tutto ha preso forma ed inizio.
Enrico Tartagni -Il Povero ed il suo amico di un attimo…-: Una parabola dove carità e storia si mescolano. Galla Placidia osserva, dal suo mausoleo, l’amicizia, che l’alcol rinsalda, tra due personaggi di diverso ceto. Un po’ “Barbera e champagne”, insomma. Ed Enrico non finirà mai di stupirci e di allietarci.
Felice Serino -211 E sarai raggio-: Descrizione densa di fede, e ricca di alta poesia, del sacrificio di Gesù. Termini di forza infinita (per esempio grandissimo quel “per vivere/in carne la morte) nate dall’anima un Poeta, la percorrono per intero, deliziandoci. Complimenti vivissimi, Felice!
Renzo Montagnoli –Si parte-: Questo delizioso racconto di un viaggio verso la pura aria della montagna trentina, narrato con toccante poesia, mi fa ritornare a vedere, con l’immaginazione accesa dai versi, luoghi incantati e suggestivi. Grazie, Renzo, per questo tuo magistrale modo di narrare un usuale fatto, rendendolo avventura.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Della calla selvatica il fiore-: Mi ha sempre affascinato la calla, per quel suo rendere romantico un argilloso fosso. Giuseppe, innamorato della natura, ne fa una poetica descrizione, ispirato dall’eleganza e dalla purezza della forma di questo splendido fiore.
Bruno Amore –e, non mi vuoi-: Un grido di dolore, per una diversa visione del coesistere, detto con forti versi che invocano amore a salvezza. Versi estremamente sintetici che Bruno, da quel poeta che è, ha saputo creare per narrare di una pena infinita.
Marino Giannuzzo –Gelosia-: Effetti e danni che dalla gelosia possono derivare, ben descritti dai versi del nostro Marino.
Dario Menicucci -2 novembre-: Un commosso ricordo di chi ci ha lasciato, con intensi e bei versi che narrano come, ad uno ad uno, possano tornare nel nostro cuore, confortandoci.
Alessio Romanini –L’Urlo Serrato-: Ed in effetti l’urlo di Munch vuole rappresentare tutto quello che i versi del bravo Alessio di lui narrano.
Francesco Soldini -104. Piena luna-: Romantica ode alla luna, in questi ispirati versi del nostro Francesco.
Sandra Greggio –La mascherina-: Strumento che protegge ma che nasconde. Fortunatamente, dice Sandra, non copre gli occhi, quindi può nascondere tutto, tranne l’anima.
Roberto Soldà –Terra-: “la terra d’ombra incantata/non riesco più a trovare” afferma il poeta chiudendo questa sua poesia nata da un nostalgico ricordo di gioie giovanili, raccontate con brio e con ispirato poetare, dai suoi bei versi.
Salvatore Cutrupi –Tempi-: Poetica riflessione su ciò che i tempi ci consentono (o impongono) di fare. E Salvatore, con bella maestria, con questi suoi versi ce ne propone alcune possibilità.
Jacqueline Miu –Il tramonto di orgoglio e pregiudizio-: E se le cinque sorelle Bennet avessero, tutte, agito proprio secondo l’analisi che tu, Jac, fai del cuore (e dei desideri) delle donne? O il titolo riguarda soltanto la madre delle cinque, nel senso che intendi dire “non c’è trippa per gatti”? (per inciso: non ho mai amato il capolavoro della Austen, lo trovo noioso e banale. Ma forse i tempi e le culture sono cambiate. Se in meglio o in peggio…lo scopriremo solo vivendo). Ma mi sono un po’ perso, fermo al titolo, probabilmente, ed in questa lunga disamina ritrovo la Jac di sempre, con la sua passionalità ed i suoi guizzi di alta poesia.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, assieme all’augurio per un buon primo maggio, in primis al nostro generoso Lorenzo.
“Il tramonto di orgoglio e pregiudizio” della
bravissima Jac
Questa bella poesia, intensa, che racconta di come vive l’amore
La donna…si impara da questa sublime lirica. Complimenti.
“Tempi” di Salvatore Cutrupi molto poetico lo scorrere del tempo.
“Piena Luna” di Francesco Soldini, dedicata alla luna piena che osserva
Da lontano. Bella e intensa.
Saluti a tutti.
Alessio Romanini
30 Aprile
Auguro un buon Primo Maggio, a
Lorenzo che mi ospita
A Jac e Piero, per le meravigliose parole che riescono sempre
A trovare e tutti i meravigliosi Sitani!
Auguri Sinceri!
Alessio Romanini.
Stalker
O poetico abbandono
O effimero tumulto – Manca una compagnia di rottura, la guida a questo tremare a questo friggere nel gelo ma la poesia conduce a un riposo dove attendere la consona speranza Grazie. Giuseppe Capretti
Il tempo fugge
Il tempo trascorre come le note
Istante dello sguardo
fugace del pensiero
Tempus fugit – l’attimo del poeta. Una riflessione come una concessione temporale. Grazie Claudio Badalotti
Metafore
Poetica disuguale con “bischerata libera” – alla Amici Miei. Grazie. Salvatore Armando Santoro
Il Povero ed il suo amico di un attimo...
viviamo la velocità da lustri – eppure le ricchezza accumulate non danno gioia ad alcuno anzi peggioriamo umanamente – fotografiamo la povertà per postarla sui siti ma questo per fare parlare di noi non della povertà mentre il povero s’inchina col cuore puro e non teme le mode poiché lui non avendo nulla ha tutto ciò che non si compra. Grazie enrico tartagni
211
E sarai raggio
Un continuativo affettivo – passionale – viviamo in carne la morte ma l’amore spinge noi che restiamo a sperare che la partenza sia verso un posto migliore e dotto così significa che il nostro poeta non ha mai smesso di amare … di vedere oltre la figura del ricordo … una speranza. Grazie Felice Serino
Si parte
Da Un paese tra i monti – Ricordi di viaggio
con preghiera al Santo dei viandanti San Cristoforo (Protettore dei viaggiatori
L’immagine più frequente di San Cristoforo raffigura un gigante barbuto che
porta su una spalla Gesù Bambino, aiutandolo ad attraversare le acque di un
fiume;) e con ospitalità tipica di un popolo accogliente ecco il percorso
poetico tra le rimembranze Grazie. Renzo Montagnoli
Della calla selvatica il fiore
Calon onest, calon lân.
Calon lân yn llawn daioni, Tecach yw na'r lili dlos: Dim ond calon lân all …
questa rissonanza poetica l’avevo sentita anni fa e in la canzone patriotica
Gallese – un inno alla vita pura e onesta – ed è fresca come il bianco dei gigli
e delle calle. Ecco l’innocenza poetica farsi avanti. grazie
giuseppe gianpaolo casarini
e, non mi vuoi
Poema che apre il petto per tenere il cuore in mano e vederlo palpitare. Grazie Bruno Amore
Gelosia
Il fantasma grottesco della gelosia che fa smarrire il senno. Non c’è mai un senso di giustizia, dichiara il poeta, quando spada per propria opinione e conforto l’amara gelosia. Grazie. Marino Giannuzzo
2 novembre
Le nostre reliquie sono infine i nostri tesori. Persino col buio se ben abbiamo custodito la memoria ci sarà sempre qualcuno a farci luce di notte nell’animo, nel cuore, nel capo. Bellissima fotografia di reliquie affettive. Grazie Dario Menicucci
L'Urlo Serrato
Ecco i nostri giorni uguali al modernismo sul grido di Munch. Una angoscia sociale che si trasmette o meglio che viviamo senza vedere il prezzo che paghiamo … verità demagogica. Grazie Alessio Romanini
"E gira, gira l'elica"
(canzone)
Come gabbiani nell'àere
abbiamo la barba di Mosè
e ci suoniamo i piatti! – una riflessione stoica e storica. Bella nel proprio dialetto, calda e forte che risuona nelle orecchie come un canto partigiano. Il peso di un debito che noi dopo la malattia – pagheremo e forse come dice Ben pagheremo a prescindere. Un Conte o un Altro – il debito nn cambierebbe. Ben Tartamo
104. Piena luna
Questa Luna potente che allevia dolori che incita gli scritti poetici. E’ una Luna spettacolosa poiché ama e amando si riversa su chi ha gli occhi pieni di desio mortale, pieni della facoltà di capire quanti altri si rivolgano a lei per imparare “un canto” – Grazie Francesco Soldini
La mascherina
Le puoi provare tutte ma gli occhi ecco, bastano quelli per leggere nell’animo degli altri. Bella Sandra e sempre più introspettiva sempre più sensibile e attenta ai particolari. Grazie per - Lo specchio dell'anima. Sandra Greggio
Terra
I ricordi che perdonano persino il rivale, momenti di sfida che nutrivano lo spirito ed oggi con questo poema il nostro porta sembra non poter ritrovare quel senso di libertà e forza, di bellezza di un mondo sotto sopra che cercavano di conquistare. Grazie- Roberto Soldà
Tempi
Letta. Riletta. Gustata. Sentita. Un dentro ricco e un fuori dove condividere. Ecco la vita e i versi danno il senso di ricchezza. Assaporiamo. Grazie Salvatore Cutrupi
Ringraziamo l'affettuoso ospitarci il nostro mecenate il Professor Lorenzo e un caloroso grazie per il lavoro per la presenza del nostor Vate Piero Romano Colonna. Buon Poetare a tutti.
29 Aprile
Un vero grazie sentito a Jac e Piero, per le belle parole
Che sono incoraggiamento per me! Grazie di cuore.
Alessio Romanini
29 aprile 2020
Poesie d’esordio:
Teodoro Cricca –Governanti-: Che dire? Bene espresso lo sdegno, per il comportamento dei politici che eleggiamo, da queste rime alternate in gran parte condivisibili. Purtroppo questa situazione di degrado continuerà ad essere tale (e peggiorerà anche) fino a quando alla politica si guarderà come fosse una lucrosa professione esente da rischi.
Poesie del giorno:
Dario Menicucci –In memoria…(4novembre)-: Un cimitero per i martiri della Grande Guerra, curato soltanto nel giorno di ricorrenza della vittoria, quindi abbandonato tra cartacce e siringhe. Così, da questi amari versi, si alza alta l’indignazione del poeta e la sua pena,
Claudio Badalotti –In casa (da virus)-: Il rovescio (quello positivo) di questa amara medaglia che il virus ci costringe a sopportare, in questi meditativi versi dell’ottimo Claudio.
Enrico Tartagni –e sfondo d’impeto innovato senza forza la barriera-: “Nel rem confido all’aura il mio sogno ecc.” è il verso centrale di questo racconto del passaggio dall’essere sveglio al sogno. E’ quello il momento in cui tutto pare sfumarsi ed i ricordi del giorno lentamente svaniscono, per far posto ad altra realtà. Magistrale è Enrico in questo comporre immagini oniriche, per narrare la sensazione d’abbandono e di smarrimento.
Felice Serino -210 Cul-de-sac-: Una strada senza uscita è la vita se la si considera soltanto inizio, fine e falsità. Così sarà illusoria se la si considera una lunga festa. E con questi versi Felice ci invia una lezione di morale, infarcita di magistrali metafore.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Fior palla di neve-: Amante della natura ed attento osservatore, oggi Giuseppe ci incanta con la descrizione del bel viburno (giustamente ricordante una palla di neve) che in questo mese d’aprile torna ad allietare la vista nei giardini. E quella fioritura, oltre la gioia che dona, porta dolci ricordi di tempi passati, commovendo.
Marino Giannuzzo –Sono felice stasera-: La previsione di un amoroso ritorno di fiamma addolcisce anima e cuore. E Marino usa romantiche immagini ed espressioni, dense di sentimento, per narrare della sua attesa felicemente serena.
Jacqueline Miu – a Jean Marc-: Leggo questi vibranti versi della strepitosa Jac come un (perentorio) invito a non intendere l’amore come fosse gabbia dorata. E così ritrovo una delle istanze più frequenti della nostra amica: quella che vuole ali libere per volare nella libertà. E, come sempre, c’è grande passione nello scritto sintetizzata (e sottolineata) dal fremente verso di chiusura.
Alessio Romanini –Alla deriva-: Un’amara analisi di se stesso, un tirar di somme denso di rabbia e pena, rese con versi dalle forti immagini autoaccusatorie. C’è in questa poesia, di grande spessore, una sorta di condanna irreversibile che necessita adeguata reazione che certamente non mancherà.
Francesco Soldini -103. Pasqua-: Forse, in questo aprile funestato dalla pandemia, la poesia che propone Francesco è la giusta panacea, tanto ricchi di serenità e di fede sono i suoi versi.
Sandra Greggio –L’ostrica-: Il bisogno di guarire da questa malattia ispira Sandra per questi suoi bei versi densi d’ottimismo e positività. Belle le immagini e ben narrate, da una poetessa sempre più matura nel suo esprimere arte.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Un sincero ringraziamento a Jacqueline Miu per gli
utilissimi e graditissimi commenti alle mie poesie. Ne sono orgoglioso.
Claudio Badalotti
L'ostrica
Una perla(la poetessa) che tesse perle … il sussurro del bene che vigila sullo spirito, oltre il male di oggi, la forza di un immaginario che vede la bellezza in un paradiso poetico con ostriche che si possono raccogliere di notte per tessere poemi e speranze con perle bianche. Lei stessa ci dice – io sono forte con una vocina dentro che in fondo è ciò che la plasma in toto. Sembrare fragili ma essere più risolute di un guerriero. Che meraviglia. Grazie Sandra Greggio
103. Pasqua
Una Pasqua di fede con l’agnello che si sacrifica per noi. Uno spirito congiunto agili affetto. Una Pasqua con tutta la sua simbologia – ovvero rinascita. Grazie Francesco Soldini
"Pane e ciliege"
Una ballata primaverile in dialetto che meriterebbe un ascolto, o due, o tre … Lei è fortunata a esser baciata dalle rose non fosse che le spine le restano sulle labbra così nessuno altro potrà baciarle – ma lui con il suo amore l’aspetta a casa – ed è una chiostro di armonie questo pane e ciliegie. E passə u vìnd, passe söp'a ogn'e cöse
ci ne l'attínde, po' la cenərə se pösə. Grazie Ben Tartamo
Alla Deriva
ti accorgi di avere
smarrito le labbra – è una bella sorpresa Alessio. Un pescatore. Lui chiude gli occhi e pesca dall’animo con l’amo vuoto poiché ciò che sente dentro sa di riaffiorare perché ha fame di luce, ha fame d’accolto. Bravo. Grazie
Alessio Romanini (Grazie per le condoglianze ho apprezzato.)
Sono felice stasera
sciolto il nodo di fratellanza bellissimi versi - lei tornerà ad amare come si amano in primavera gli uccellini ormonati. Fantastica. Grazie. Marino Giannuzzo
Fior palla di neve
tempi in cui giocavamo a palle di neve svaniti scomparsi – ed ecco sostituite le battaglie coi fiori bianchi rigogliosi ed ecco che nei ricordi si diventa i guerrieri giovani in strada a fare battaglie allegre. Grazie
Giuseppe Gianpaolo Casarini
210
Cul-de-sac
questo piccolo gioiellino per chi vede da giudicante e quei colombi sui resti della festa è una intuizione a dir poco geniale. Bravo. Plausi. Grazie. Felice Serin
Appelli all'Unità
Piccione che voti _aquila diventa a comandare – così funziona l’Italia e ricordo il giorno al Quirinale dove dissi a Napolitano ma voi come siete lontani dalla gente – c’era un’aria di ozio stagnante e di conformismo. C’è una cattiva politica poiché è impossibile sradicare chi li scettri se li passano da padre in figlio. Come non darti ragione buon Poeta ma credo che ste poesie colmino di amaro solo noi altri gli altri hanno orecchie troppo fini per sentirle e non sanno leggere il “coltese” quindi a loro dovresti scrivere con gli inganni. Se vuoi fammi un giornale che verrà subito censurato come istigante allo smembramento politico – la vera ribellione è tutti in strada non coi sussurri ma con le pale, con la fame, con la rabbia, con il credo delle donne che vanno in pensione a 70 ani dopo aver fatto figli, averli allattati, dopo aver lavorato, sfaticato in casa, di giorno e di notte a fare le mogli e le amanti, dopo la menopausa e con l’osteoporosi si va solo alla bara e non a godersi gli ultimi anni di vita in gioia col proprio compagno. In Italia la felicità non è concessa. Si lavora per lavorare non per vivere. Vivere è da ricchi, è da politicanti e noi siamo i gradini con cui salgono al reame. Le parole buone non cambiano il mondo e nemmeno il Vangelo quando c’è disonestà in cima ala piramide, può aiutare. Le strade fanno cadere, le masse, le formiche unite fanno paura ma i sussurri, i lamenti sono ciò che vogliono – siamo ostaggi per non vedere quanti sono a ciucciare DI FRODO dall’ingranaggio Grande e Grazie.
Armando Bettozzi
e sfondo d'impeto innovato senza forza la barriera...
Una prorompente forza dell’inconscio abbraccia i confini. La dialettica è insufficiente nelle intermittenze luminose tra i due mondi quello reale e quello dell’oscurità. Grazie enrico tartagni
Risveglio
nuova vita spuntò dov’era sonno – poema che delizia! con la primavera in linfa ed è un risveglio col pathos di farfalla – Versi dal grande cuore poetico. Grazie Salvatore Armando Santoro
In casa (da virus)
Alla riscoperta del nido che prima ci accoglieva solo la sera dopo il lavoro mentre oggi fa da culla e prigione. Il Poeta e noi con lui si aspetta la liberazione … il Paradiso inteso come libertà di socializza, di godere della vita. Grazie. Claudio Badalotti
In memoria... (4 novembre)
Oggi condivido la riflessione del cimitero di Meda dove i ricchi pagano i fiorai per un anno sostituire a piacere le ciotole coi fiori e per le visite beh, naturalmente solo nel giorni dei Morti. Che ipocrisia. Sarebbe meglio portare fiori ai vivi, alle madri, alle mogli, ai figli e persino a se stessi – ma noi siamo questo – belle sembianze sotto un animo sporco. Gli eroi non sono amati – noi amiamo i degenerati, i criminali che fanno parlare di se e fanno notizia – una volta premiai “come Presidente della Milano Book Fair” alla per il salvataggio della Concordia il batterista che aveva salvato a discapito della vita una famiglia , cercai di scrivere al Presidente e di indicarlo per una medaglia post mortem beh lui aveva premiato la squadra di calcio tornata perdente dai mondiali – ho detto tutto. Ecco perché non voglio più andare al Quirinale – l’oro cola sui Neroni e gli eroi nel fango restano per sempre. Grazie per la amara riflessione. Dario Menicucci
Governanti
Questo poeta che vede e non può disciplinare lo squallido sistema rimborsabile della politica italiana ma concludo con una riflessione – noi li votiamo e a prescindere sappiamo cosa faranno o meno. Gli eroi non staranno mai al governo. Davvero peccato Grazie Teodoro Cricca
Buon Poetare a tutti. Ringrazio il nostro mecenate il
Professor Lorenzo e un caro saluto al Vate Piero Colonna Romano.
Jacqueline Miu
“ a Jean Marc” intensa e bella lirica dai tratti
malinconica
Ma dai toni profondi di una verità insormontabile “Amore non bacia
Guerra”.
Stupenda. Meravigliosa Jac. “Fior palla di Neve” di ggc mi piace rivedere il
ricordo
Dell’ anziano nel viburno. “L’ostrica” di Sandra Greggio, mi piace la
cristallina poetica
Ottimistica…anche quando sembra che tutto vada male.
Un Grande saluto a tutto l’Azzurro, grazie a Lorenzo che mi ospita, grazie a
Piero Colonna
Per i commenti.
Alessio Romanini
Ringrazio Piero Colonna Romano per i suoi illuminati
commenti e Jacqueline Miu per avermi fatto conoscere il filosofo Ludwig
Wittgenstein permettendomi di colmare una grossa lacuna.
Salvatore Cutrupi
28 Aprile
Cara
Jac, non sapevo del tuo grande impegno, per i ragazzi meno
Fortunati. Solamente una straordinari artista sensibile come te
Poteva fare una cosa così grande.
Mi unisco al tuo dolore, perché era solo un ragazzo con una lunga
Vita davanti…poi da padre mi posso immaginare il dolore enorme.
Un angelo in più nel firmamento.
Cari saluti.
Alessio Romanini
28 aprile 2020
Poesie d’esordio:
Gesuino Curreli -….ancor che triste e che l’affanno duri.-: Una riflessione sulla poesia e su quei poeti con i quali non è possibile confrontarci, in questi versi liberi nel metro ma molto ispirati di Gesuino.
Poesie del giorno:
Marino Giannuzzo –Sul pentagramma-: La leggo come una metafora di una notte d’amore, dove un pentagramma ha bisogno di note, dove la musica solleva al cielo. Così l’alba coglie di sorpresa, tanto veloce la notte è passata e si ritorna alla noia di un banale giorno. Bravo Marino!
Dario Menicucci –Gabbiani-: Lo senti quel vento che trasporta gabbiani, leggendo questi bei versi, magistralmente descrittivi, dell’ottimo Dario.
Cristiano Berni –“Modus vivendi”-: Una pessimistica lettura del vivere, nata da un analisi profonda di se stessi, in questi versi, densi di esistenziale pena, di Cristiano.
Giuseppe Dabalà –Coronavirus ( pensierino in rime )-: Amara ma realistica analisi delle cause che hanno portato al diffondersi di un malefico virus. Virus certamente grato all’incompetenza di chi ha gestito la sanità (i cosiddetti “governatori” delle regioni, cui sarebbe doveroso togliergliela quella gestione) e di chi ha distrutto la natura, avvelenandola di veleni di vario tipo, con la compiacente assenza di chi avrebbe dovuto controllare (cioè sempre i “governanti” di cui sopra).
Incisivi ed accusatori sono i versi dell’amico Pino e bisognerà tenerli a mente alle prossime elezioni. (per inciso: oggi ci sono “governatori” che intendono ampliare l’ordinanza del governo, pensando con ciò d’acquisire meriti…e voti.
Peccato che nessuno di questi personaggi, ampliando criminalmente la libertà di movimento dei loro elettori, non si assuma la responsabilità penale, dichiarandolo nella loro ordinanza, del peso delle prossime morti per contagio).
Un caro saluto, Pino.
Felice Serino -209 Fammi luce-: Una preghiera dalla forte intensità, perché la nostra mente, generatrice di mostri, sia illuminata col fine di saper distinguere bene dal male, in questi magistrali versi del nostro Felice.
Giuseppe Gianpaolo Casarini-: I mughetti-: Un dolce ricordo che si rinnova ad ogni rifioritura primaverile del modesto e profumato mughetto, narrato in questi bei versi del nostro Giuseppe.
Bruno Amore –Visita a Coltano-: Questi versi di Bruno sono violenta accusa per condannare un tempo criminale, regalatoci dal nazifascismo mussoliniano.
Sandra Greggio –Le note- Poetica narrazione di una poetica visione, resa, magistralmente, con pennellati versi. Da applausi.
Jacqueline Miu – il libro dell’amore-: Potrebbero essere il tema per una tesi di laurea sull’amore questi versi dell’appassionata Jac. E noi li gustiamo con piacere, mettendone da parte alcuni per adeguati tempi futuri. Grazie Jac.
Alessio Romanini –Una lacrima-: Iperbolico racconto del percorso di una lacrima, reso con le fantasiose immagini dei versi dell’ottimo Alessio.
Salvatore Cutrupi –Attimi-: Lezione di vita (direi quasi di analisi transazionale) in questi didattici versi che dovremmo tenere sempre presente nei nostri rapporti con gli altri. Che dire se non grazie Salvatore?
Antonio Scalas –Sono un folle-: Un folle guarito dalla luce d’occhi innamorati, in questi versi, densi di passione, dell’ottimo Antonio che ci regala una poesia ricca di suggestive e belle immagini.
Francesco Soldini -102. Dolore dell’anima-: Il duro percorso della vita reso sopportabile dal reciproco amore di innamorati, in questi versi, dall’intenso tono, di Francesco.
Cara Jacqueline, commosso dal racconto che hai fatto del terribile dramma che ha vissuto quella famiglia bresciana per la perdita improvvisa del figlio, invio a loro ed a te le più sentite condoglianze.
Ed a te in particolare, l’ammirazione ed i complimenti per la tua meritoria attività nel sociale, assieme ad un caro saluto.
Un grazie di cuore ad Alessio per l’attenzione ed il commento alla mia “L’ultima nota”.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Come non ringraziare, oltre a Piero
Colonna Romano, insostituibile punto di riferimento per i commenti alle nostre
poesie, anche Jac (ti chiamo subito così, confidenzialmente) che da poco
mette a nostra disposizione la sua ineccepibile competenza e sensibilità
d'animo? Un “grazie dall'imo del cuore” ad entrambi . A Jac esprimo tutta la mia
vicinanza per quanto ho letto. E poi c'è il mio amico sincero, quello che, se
gli chiedo un parere su una poesia, so che è vero e non sbaglia mai. Ed oggi mi
ha reso tanto ma tanto felice . Grazie, Simo.Con chi terminare? Con il nostro
vate insostituibile, Lorenzo, che con me ha sempre tanta ma tanta pazienza.
Grazie a tutti e “Buona Poesia”.
Sandra Greggio
Oggi fra le poesie odierne
mi ha colpito quella di Dario sui gabbiani, la trovo molto suggestiva ed
efficace nella descrizione di questi esseri meravigliosi, che ispirano poeti e
sognatori.
Poi noto che c'è un capolavoro di Sandra, "Le note", pura poesia ermetica che
descrive brevemente e con metafore eccezionali, la sinfonia della musica
dell'anima. Un caro saluto a tutti i sitani.
Simone Magli
102. Dolore dell'anima – una intima riflessione sulla solitudine e sulle distanze affettive – l0attesa speranzosa degli abbracci e dei baci in fondo viviamo per questo. Grazie Francesco Soldini
Sono un folle
come un faro,
che si accende, in mezzo al mare. Questo delirio marino che mette ali all’immaginario questo gabbiano col cuore umano, se la follia rende il poeta un faro allora sia benvenuta. Anima inquieta, passionale, folle, impetuosa. Va veloce, leggero pettinatore di comete! ho trovato un che di Tristan Corbière . Grazie Antonio Scalas
Attimi
Si dovrebbe aspettare
qualche minuto
prima di rispondere – una riflessione nella riflessione da Wittgenstein – un poema giustificato quasi memorabile grazie Salvatore Cutrupi
"L'attesa" storia romantica di un abbraccio. i poemi non si vendono a metratura per essere belli o forti, quindi questo poemetto è inciso, delicato ma come una saetta, arriva all’anima Grazie.Ben Tartamo
Una Lacrima - I have nothing to offer but blood, toil, tears and sweat. Non ho niente da offrire se non sangue, fatica, lacrime e sudore. (Winston Churchill) – una lacrima come una finestra fragile sul mondo Grazie Alessio Romanini
Le note – dolcezza, dolcezza e ancora dolcezza che dire se non del mondo sensibile di questa poetessa che sublima la notte con poche parole virtuose. La sera conserva in estate una musicalità che solo chi l’ascolta o la contempla la può raccontare. Grazie Sandra Greggio
Visita a Coltano *
questo paesino è fià ricco di testimonianze archeologiche e di memorie patriotiche che Bruno vuole non scordare. La stoffa rossa è esempio di patriottismo partigiano e ripeto non servono molte righe per dire delle anime che dobbiamo ricordare con merito per questa libertà che ora ci godiamo. Grazie. Bruno Amore
I mughetti
Mia nonna aveva un giardino coi mughetti in prima fila – fiorivano ogni anno e avevano un profumo fresco di allegra primavera, tornando a Giuseppe ecco la memoria di chi gli donò quei fiori resilienti e pare primavera perenne n ella sua anima ogni volta che fioriscono . Grazie Giuseppe Gianpaolo Casarini
209
Fammi luce
ti prego fammi luce
sono cieco fiume senza foce
staccato dalla mia ombra mortale – ecco le briglia luminose armeggiare nell’anima del Poeta - lessi anni fa Evening Star di Poe “avendo più caro il tuo bagliore,
nella tua antica gloria;
dacché di gioia batte il mio cuore
per il lato che riveli in cielo di notte,
e vieppiù ammiro
il tuo fulgore distante,
che non quella più fredda, temperata luce.” che dire se non lasciatevi andare e assaporate la bellezza dell’idillio che prende prima gli occhi poi cattura l’anima … Grazie Felice Serino
La spianata di San Gregorio
Oggi l’amor dal petto hai tu rimosso
Scalda un sole sbiadito a San Gregorio
le fredde pietre su quel territorio. Tel que c’est écrit di Thierry Metz – resta in vita resta in vita! nonostante tutto sia svanito il bene resta in vita dentro il petto e il sole fa il suo sporco lavoro illumina caldo o freddo a seconda di stagioni le pietre del Comune e la vita di ogni giorno ma l’amore non si scompone dalla ferita. Grazie Salvatore Armando Santoro
Coronavirus ( pensierino in rime )
Poesia di grande patriottismo, di riflessione politica e sociale. poesia che fa riflettere e rimettere i piedi per terra a tutti quanti. Grazie Giuseppe Dabalà
"Modus vivendi"
Salire su per cieli – è già un poema – animo che compone e ricompone con la fantasia questa vita. E’ sempre un salire e solo Cristiano Berni potrà dire basta ma i cieli non si faranno mai negare a chi ha la poesia nel petto , vero? Grazie Cristiano Berni
Gabbiani
Questo è un argomento a me caro e chi invoca il volo di gabbiano invoca lo spirito del mare e del Maestrale. Elizabeth Barrett Browning ne scrisse uno potente a sua volta the Sea Mew ed è disorientante quanto delle brevi frasi possano sembrare banali eppure hanno la forza di alzare lo spirito dalla sedia per desiderare di prendere il largo. Grazie Dario Menicucci
Sul pentagramma
Mi ricorda anche se con scenari diversi i Flands Fields – una musicalità probabilmente. Questa vita di melodie che finiscono, questa armonia che ci solleva da terra e ci regala fiumi di conoscenza poi termina. Ma è sempre un lusso poterla condividere con un lettore … e quando il lettore ama la musica capisce che il poema apre un varco nello spirito persino di un incredulo o peggio di chi non ama l’arte. Grazie Marino Giannuzzo
....ancor che triste e che l'affanno duri.
Noi siamo dei muri imbiancati,
La poesia ha le ali,
Silenzio. Silenzio. Silenzio. Che squisito poema. “essendo tu la musica,
che romba,
romba,
romba. Charles Bukowski – Certo ci sono anche riflessioni inclini a una malinconia di tempi storici bui ma la poesia ha le ali e libera. Come non rileggerla Grazie Gesuino Curreli
Vi chiedo scusa, userò questo spazio poiché lo considero di amici, un tempo dove chi entra ha l’animo e il cuore sensibili alle vittorie e alle perdite altrui. Io in sei anni, tra lavoro e famiglia cui badare poiché sola, ho scoperto come aiutare i ragazzi quelli che non hanno un morivo per uscire di casa e apprezzare la vita, usando un videogioco – giovani emarginati che indirizzo verso la vera amicizia e molti sono amici anche in realtà oggi – diciamo che sono diventata un capoclan per perdenti (mica tant) che sono i secondi in Italia a questo gioco. Vorrei dirvi che sono in lutto e la mia perdita è la perdita di una persona che forse poteva cambiare il mondo poiché giovane. Io credo che il mondo debba essere per i nuovi spiriti, per i piccoli che lo forgeranno spero con migliori mezzi dei nostri.
Guardiano XMichael muore a 17 anni ____clan MILK in Lutto
Il nostro clan MASTERS INDOMITUS LEGACY piange ed è in lutto ! Abbiamo appreso che XMichael di Brescia, grande giocatore di Destiny e amico, è deceduto a tavola davanti alla famiglia e al fratellino per un attacco cardiaco. Aveva solo 17 anni. Inutili i tentativi di soccorso. Tutti i suoi amici, io Jack capoclan, lo ricordiamo con affetto. Fatti valere anche lassù in Paradiso. Riposa in pace Guardiano.
TUTTO MASTERS INDOMITUS LEGACY
Abbiamo la squisita fortuna di essere ospitati su questo Sito
Azzurro dal nostro mecenate Professor Lorenzo che ringrazio e di essere letti e
commentati dal Vate della Letteratura italiana Piero Romano Colonna cui vanno i
miei stimati saluti. Grazie a tutti voi per la presenza e vi auguro un buon
Poetare.
Jacqueline Miu
Un grazie caloroso a due fantastici poeti
Per i vostri meravigliosi e generosi commenti, a Piero Colonna e a Jac.
Grazie per quello che lasciate dentro di me.
Grazie.
Alessio Romanini
27 Aprile
Avrei voluto partecipare più attivamente, ma oggi il
Tempo mi è stato tiranno.
“ Ultima nota” de Vate Piero Colonna, magistrale lirica, dove si sente il
mare
Suonato dal pianista Einaudi, nei versi meravigliosamente rimati e scanditi.
“Canto di sirena, di albatro per bruciare” della fantastica Jac, sento vibrare
la
Poetica che racchiude tutta la poesia nella frase “in quale fuoco io possa
bruciare senza morire”, “Auschwitz” di Felice serino, poche parole per
richiamare un dramma umano, “Una vecchia vietnamita” di
G G C mi piace la similitudine con il suo Ticino…tutto il mondo è paese…non
vorrei dimenticare
Nessuno, perché ho letto poesie stupende che mi lasciano dentro emozioni
La prossima volta cerco di fare meglio.
Ciaone a tutti.
Alessio Romanini
27 aprile 2020
Poesie d’esordio:
Simone Cumbo –Per Te-: Il ricordo di un amore che pare svanito, narrato con versi densi di romantica pena.
Poesie del giorno:
Marino Giannuzzo –Fu breve storia-: Il racconto di una pena per un amore di antica data, il cui ricordo resta fortemente nella mente e nel cuore, reso con forti versi che bene narrano lo stato d’animo del poeta.
Dario Menicucci –Piano piano-: Il racconto di un tenero sentimento d’amore, ambientato in un romantico paesaggio molto bene descritto, in questi versi densi di emozione dell’ottimo Dario.
Santi Cardella –In attesa di lei-: Come un sentimento d’amore ed un desiderio si possono tradurre in perfetta poesia (che ispirano) lo dimostra questo fantastico Santi che affida il suo sentire ad un sonetto di rara perfezione, per il rispetto dell’endecasillabo, del rimare e per quegli enjambement che non consentono interruzione tra verso e verso, rendendoli magico afflato di un unico sentire amore. Complimenti, caro amico, da te c’è sempre da imparare.
Felice Serino -208 Auschwitz-: Due distici violenti come le pennellate di Pollock per rammentare, e piangerne, la bestialità di un umanità, stolta per una visione disumana della vita e della convivenza. Umanità che oggi, come topo di fogna, riappare all’orizzonte di questo secolo.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Una vecchia vietnamita-: Un ispirata similitudine tra Ticino e Mekong, nata dalla visione di un documentario ed elaborata dall’anima poetica di un grande Giuseppe cui vanno complimenti vivissimi.
Bruno Amore –Una guerra così-: La fine della guerra con la sconfitta del nazifascismo narrata dai versi dell’ottimo Bruno, versi che dicono del grande sospiro di sollievo di un popolo reso schiavo e liberato, alfine, dall’eroismo dei partigiani e dall’intervento (a pagamento) degli alleati americani. Poesia, è questa, di grande spessore che merita applausi.
Francesco Soldini –In scacco-: La drammatica sensazione che noi tutti proviamo, essendo ostaggi di uno sconosciuto, inquietante virus, molto bene espressa da questi vibranti versi dell’attento e bravo Francesco.
Carlo Chionne –Apocalisse-: Vibrante denuncia di personaggi cui la democrazia ed il rispetto del prossimo sono sentimenti ignoti. Concordo con Carlo nell’auspicare un pesante intervento di questo grande Papa nei confronti di questo poker di farabutti. (così, tanto perché mi viene in mente, dalle nostre parti c’è chi tratta affari-e mendica rubli- con l’ex capo del KGB. Un certo Salvini).
Sandra Greggio –Tenerezza-: Il desiderio di tenerezza ed il bisogno di viaggiare con e nei racconti di un amore, ben rappresentati dai vibranti, bellissimi versi della bravissima Sandra.
Jacqueline Miu –Canto di sirena, di albatro per bruciare-: “io non vedo che col cuore” ecco la motivazione della passionalità che esplode sempre nel poetare della strepitosa Jac.
Ed anche in questa occasione, per leggerla, è necessario fare esercizio di apnea, verso dopo verso, attendendo la conclusione di un racconto sempre diverso ma sempre pieno d’amore offerto e chiesto. Amore che illumina anche le più buie giornate, che scalda e che esalta, che fa volare verso sognati e sognanti cieli. Sensazioni che i versi della nostra poetessa sanno comunicare alla perfezione. Ancora una volta, applausi.
Alessio Romanini –Impressionismo-: Bella similitudine tra il far quadri dagli impressionisti ed il far poesia, in questi versi che bene descrivono l’atto del dipingere di quei grandi innovatori della pittura, detta con i bei versi (quasi didattici direi) di un Alessio sempre più convincente.
Ringrazio di cuore, ma decisamente imbarazzato, la nostra amica Jacqueline per il bellissimo commento alla mia “L’ultima nota”.
Il più cordiale saluto a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
L'ultima nota -
Sigillo fiabesco, memoria d'un canto,
E pare d'udire l'urlar dei gabbiani,
Così è questa voce che assolve peccati Che versi!
“Vuol dire che amo che mi piace ciò che faccio.” ecco un Jacques Prévert moderno anzi due. Un Musicista e un Poeta. Il Poeta commenta il musicista. Arte che innalza l’arte che stranezza s’era mai vista? può la lima del tempo accorciarne il culmine di questa grandezza d’animo, di spirito, di idee? Una vibrante canzone sulle rime calde di poema e direi “I Grandi scrivono perché nel grande pozzo senza fine del loro animo non vogliono trovarsi con belle idee senza sole così compongono musica o poemi che loro stessi respirano e tutto ciò diventa un ciclo naturale. Se dovessi aggettivare questo poema mi vergognerei per certe armonio o scritti … restiamo solo in silenzio con plausi che non emettono suoni ma vanno su in preghiere di “ancora” - Piero Colonna Romano
Espressionismo -
Dipingere una verde lacrima eremita.
Pingere gialli dolori Fra i fiori.
Urlare la grigia pioggia – mai l’animo fu contento di zittirsi davanti alla bellezza e alle espressioni di essa. L’inerzia non esiste, s’è perduta in quel pingere … nei tramonti o nell’inquietudine ma non è l’inquietudine il pane giornaliero del poeta? I gialli dolori …. che frutti maturi di etimologia che abbagli senza sole questo poema. Grazie Alessio Romanini
Tenerezza – questa tenerezza sempre presente o sottintesa nei poemi di Sandra Greggio non è mai incostante o arrabbiata o tediosa ma curiosa, tenace e vibrante. Amore senza incendi e senza strappi, come un faro che sa di giorni di sole di navi che arrivano da tutte le parti del mondo o di tempeste e cieli con proprie vita. E’ armonia il canto della poetessa.
Sandra Greggio
Apocalisse – beh una denuncia è una denuncia. Parole forti. Un giudizio. Il sacro dovrebbe guardare al profano ah Carlo che dire – troppo piccoli noi davanti al flagello o troppo poco uniti. Il messaggio è chiaro e condivido.
Carlo Chionne
101. In scacco
il pianeta lotta – ecco il sunto di cuore. L’emblema del poema è speranza ma mai tante maschere si sono viste in strada. Grazie Francesco Soldini
Una guerra così – ho associato il tuo poema a una delle mie canzoni preferite di Van Morrison - These Are The Days – una guerra che finisce, una guerra che non sai mai quando finirà. L’incertezza e la sofferenza sono l’ogni giorno per chi vive gli attimi – una Guerra non si può cancellare ne dimenticare e farcela spesso non da abbastanza conforto per dimenticare il male. Toccante. Grazie Bruno Amore
Una vecchia vietnamita
Mekong
Ticino azzurro – Le vite d’altri e le vite degli amati nei ricordi, gli azzurri, le mani sapienti tra le acque – una comunione al Grande Mago (Dio)
Ovunque è patria e pare che pur allontanandoci da casa fino alle calle selvatiche … l’universo del vissuto porta al Ticino azzurro con un amore caldo di chi seppur lontano non l’ha mai abbandonato quel miraggio. Grazie
Giuseppe Gianpaolo Casarini
208
Auschwitz
Mia nonna spesso mi diceva “Non hai due cuori nel petto.” A volte quando ripenso alle sue parole, di rado molto troppo di rado comprendo tutto. l’urlo è uno e sebbene la carne coi suoi muri mitighi il dolore come può – il fiore ha una disperazione sola e la dice col colore col profumo altro non ha in questa vita. Noi siamo uguali. Molto molto bella. Grazie Felice Serino
Maestrale in Maremma
Ruggisce questa notte il maestrale
con il pensiero a te sta ancor correndo
Giuro e spergiuro, più non m’interessi – ma l’amore è un drammatico inseguitore di quel che fu di quello che è di quello che non possiamo più cancellare e tutte le forme dell’amore ci provocano, disturbano, evocano memorie che mescolate al presente diventano chimere spesso indigeste. Una Maremma inondata dai palpiti primaverili e intensi. Col fuoco si può prendere sonno? Rocky disse “Ain't nothin' over till it's over” in questo caso Rocky è l’inconscio del nostro poeta. Tutto il poema un andante K 332 per piano. Grande Grazie
Salvatore Armando Santoro
In attesa di lei
nell'aria aprica esulta l'universo
Anch'io poetando la mia sete scrivo
Intanto affido i miei messaggi al vento
Ma scolora inquieto il sentimento. – L’energia della natura, la spinta del mare e il sole vita manca l’amore che smuova acqua che impesti i cieli per poi liberarli con arcobaleni – tanta forza emotiva Grazie Santi Cardella
"Falsi … d'autore…"
Mi ritorna con lucida chiarezza la mia visita al Vittoriale e ricordo anche di essere stata d’accordo col pensiero non tutto, non amo elogiare d’Annunzio nei suoi percorsi vividi e poco onesti alla natura umana ma a parte il celebrare se stesso usando l’arma dello charme non ha decantato i suoi accaniti creditori persecutori o chi più di lui egocentrico in forza anzi li ha sempre sbugiardati. Al visitatore/ Teco porti lo specchio di Narciso? / Questo è piombato vetro, o mascheraio. / Aggiusta le tue maschere al tuo viso / ma pensa che sei vetro contro acciaio. – credo che la pennellata come una lama d’acciaio tagliente sia giunta ai nostri cuori. Siamo in mano di forze oscure. I nostri destini spesso merce di scambio o peggio merce per ingravidare borse mondiali. Che tristezza! Grazie Armando Bettozzi
Piano piano
Mi scuote un intimo fremito
Seguo il profilo delle tue dita
per tenerti in penombra la mano – Seduttiva ed intima. Un bozzolo d’attimi da cui emerge con ali immense l’amore. Grazie
Dario Menicucci
Fu breve storia
forse non finita.
Fu amore
perduto tra nuvole nerastre
pregne di tempesta.
M'illudo
Passato è l'attimo d'amore.
Risorto è il mio tormento.
Con motivo nuovo
o con motivo antico
che riporti attendo
pace e speranza
ai sensi miei malati. Ma quanto è forte la chimera. Quanto resta desta nel sangue poetico … sappiamo che non muore di certo. Tormenta e tormenta e tormenta nonostante la quiete all’ombra di un albero, mai detestando il sole mai cercando fuga eppure quel vulcano dentro beh quello dice tutto. Grazie nei versi. Marino Giannuzzo
Dias como hoje não foram feitos
La pioggia non corrompe i ricordi che stanno lì e ci si domanda quali forze li spingano a resistere … basta una notte per avere memoria tutta una vita, sembra di sì. Grazie Federico Rivero Scarani
Poesie d'esordio
Per te – cosa essere se non essere noi – Amleto. Il divino non c’entra c’entrano i sogni, il viaggio senza boe e tutto ciò che arde intorno senza scaldare poiché nel cuore ci sono astri ben più forti ovvero quelli di un amore. Grazie Simone Cumbo
Ringraziando i grandi spiriti che rendono tutto ciò possibile: Il nostro mecenate Professor Lorenzo e il nostro Vate bussola azzurra Piero Romano Colonna. Grazie a tutti voi. Buon Poetare.
26 Aprile
Caro Piero Colonna
Fai sempre centro, e ti ringrazio perché
Con i tuoi saggi consigli, ho cercato di spingermi oltre
Senza esagerare. Si la poesia parla della morte…
Ciao e grazie.
Alessio Romanini
Agli infaticabili e attenti commentatori Jacqueline M.,
Alessio R., Piero C.R. un sentito grazie per l’attenzione critica data alle
diverse poesie e liriche apparse oggi sull’Azzurro sito vivo ed attivo
grazie alla generosità del suo Vate e Mecenate Prof Lorenzo.
A tutti buona serata e distinti saluti.
ggc
26 aprile 2020
Poesie d’esordio:
Salvatore Camonita –Parole, parole d’amore-: Iperbolica dichiarazione d’amore, resa con ispirate immagini dense di retorica.
Poesie del giorno:
Bruno Amore –E le stelle a guardare-: Una vita sotto stelle che paiono guidarla, indicandone strada e tempi, in questi bei versi di un meditativo e bravissimo Bruno.
Marino Giannuzzo –Quando sei lontano-: Emozioni d’amore dettate dalla lontananza, narrate con versi dalla forte intensità emotiva che bene rendono uno stato d’animo.
Dario Menicucci -Carrara. Novembre 2014 (dopo l’alluvione)-: La descrizione della bellissima Carrara, dopo l’alluvione di qualche anno fa, resa con le suggestive immagini, di un poeta innamorato di quella città, che bene ne raccontano e rendono l’atmosfera.
Nino Silenzi –L’uomo è nato frutto del bene-: Filosofica visione dell’uomo e della vita, ispirata dall’intuito di Empedocle che vide nell’amore, contrapposto all’odio, l’elemento positivo del vivere e del suo realizzarsi. Così Nino guarda all’uomo come questo fosse nato da un atto d’amore, nel momento in cui questo prevale sull’odio, ed all’amore come unico salvifico rimedio per i mali del mondo. Romanticamente, il nostro ottimo amico, chiude questi suoi bei versi con un atto di fede nell’amore, quello che “ed a volte s’insinua/nel suo cuore.” La poesia sottolinea anche la contrapposizione degli elementi, per il loro esistere: non c’è gioia senza dolore, quindi bene senza male, buio senza luce ecc, riprendendo ancora la lezione del filosofo agrigentino. Questa, oltre ad essere magistrale poesia, è lezione di vita, regalataci dal nostro ottimo prof.
Felice Serino -206 I passi all’indietro-: Versi che paiono richiamarsi ad una preghiera biblica: se ho fatto del male, ignorando le ingiustizie, dona, o Signore, al mio cuore la corazza della verità e, per i miei errori, rivestimi con veste di fuoco. (Ecclesiaste?)
Giuseppe Gianpaolo Casarini – La vecchia e il suon delle campane mattutino-: Commovente racconto di un atto di fede che sfida le ordinanze pur di appagare il bisogno di preghiera al divino, in questi descrittivi e bei versi del nostro Giuseppe, attento osservatore della natura e della realtà che ci circonda.
Alessio Romanini –Vanire il Singulto-: Un sonetto tanto perfetto nella forma (14 versi divisi correttamente, endecasillabi, rime alternate e sovrapposte nelle terzine) quanto ermetico nel senso. Vi leggo, ché mi pare evochi, il racconto di una cerimonia religiosa (un funerale?) che narra di lacrime e dolore, reso con ottima traduzione dell’ispirazione poetica.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Tre belle immagini ottimamente tradotte in haiku. Immagini che mi paiono autobiografiche per quella zagara (Sicilia, Sicilia) per quel glicine di cui abbondano cortili e tetti del Nord e per quei passi che si sperano “per ogni dove” in quest’epoca di eremitaggi obbligati.
Francesco Soldini -100. Buona alba-: Con ampio respiro poetico il nostro Francesco descrive l’incombere della primavera, facendo dei suoi versi acquerello.
Carlo Chionne -25 aprile 2020-: Versi che celebrano quella che è la più importante ricorrenza storica di questo nostro Paese, con la maestria e la passione del grande Carlo.
Sandra Greggio –Vivere di ricordi-: Dolcissima e bella poesia di un ispirata Sandra, poesia che potrebbe essere di noi tutti, confermando quanto universale possa essere, per sentire condivisa, la poesia.
Jacqueline Miu –C’è epidemia di rose.-: La strepitosa fantasia di Jac al servizio della primavera, per narrarla in ogni sua espressione, con metafore o con realismo. Mi incanta sempre questa impagabile poetessa per questo essere sempre appassionata narratrice, vuoi di sentimenti, vuoi di stagioni, con riferimenti e richiami sempre colti ed estremamente piacevoli. Un sole da mantecare, l’odore del mare nel fazzoletto, la copula del buio con l’inferno, c’è epidemia di rose, è uno sputo di colore ovunque, Venere in piume saltella sui tetti, queste alcune frasi nate dalla mente e dal cuore di questa nostra amica che onora con la sua presenza l’azzurro sito.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Grazie a te Jac, per le sorprendenti parole con cui hai
commentato
La mia poesia. Mi hai emozionato. Grazie.
Alessio Romanini
“ I passi all’indietro” di Felice Serino, leggo come
questa poesia
A sfondo religioso: ogni volta che mi trovo a compiere peccato è
Un allontanarsi da Dio.
“La vecchia e il suon delle campane mattutino” di Giuseppe Gianpaolo Casarini,
mi è piaciuta l’immagine
Curva della devota anziana, che con il cuore colmo di fede, va avanti anche se
Ci sono divieti…mi ricorda tanto una mia zia a me molto cara.
“Vivere di ricordi” di Sandra Greggio, una dolce poesia che ti fa vivere
Di dolci ricordi, emozioni del cuore, istantanee che vivranno nel nostro cuore.
Io vivo di ricordi.
“C’è epidemia di rose” della meravigliosa Jac, e un susseguirsi di immagini
Seducenti, parole che si intrecciano in analogie senza tempo, e ti bombardano
Di colori emozioni che ti avvolgono. Meravigliosa.
Alessio Romanini
“L’uomo è nato frutto del bene” del nostro caro Nino
Silenzi, ho appena finito di leggere
Questa splendida poesia, che mi ha molto emozionato.
Come non condividere ogni verso ogni parola…è quello che anche io porto dentro
Scandito in uno scorre piacevole di immagini ed emozioni.
Molto bella. Grazie Nino.
Alessio Romanini
Se pur solo come semplice lettrice di
questo splendido sito, sono e sarò sempre felice di leggere le poesie di tutti i
poeti che il gentilissimo e affezionatissimo Lorenzo ci presenta ogni
giorno nella sua bella pagina poetica, non finirò mai di essere grata a lui e a
Piero, bravissimo con i commenti, soprattutto per le sue poesie, ringrazio anche
le poetesse Jacqueline Miu, Sandra, grazie a tutti.
Antonia Scaligine
Vivere di ricordi- ma quanto è ricco il mondo dentro l’uomo anzi dentro una poetessa, ogni ricordo una vasca per oceani sui cui fondali trovare i tesori, una carezza paterna, i sorrisi … ed è un maxi schermo di sentimenti da cui guardare fiori e tramonti e albe. Grazie Sandra Greggio
25 Aprile 2020 – esaltando i partigiani di oggi che combattono contro mostri infimi ecco i nostri nuovi eroi ed ecco un accanito di resilienza – che dire lustro alla patria! Grazie Carlo Chionne
100. Buona Alba - questo assaporare l’esistere che ci convince che ci sprona a leggere a creare e a usare come conforto per altri. Im fondo la poesia guarda all’alba come il nostro corpo alle gambe. In testa la meta ma a loro il viaggio … ed ecco come il poeta parte per mai saziarsi di ciò che lo istiga a scrivere con animo. Grazie Francesco Soldini
Haiku – il fiore di Zagara ha una profumazione melodica e malinconica che intorpidisce i sensi ed è vero che volge leggermente all’antico – a terre amate dal sole – a gente che vive quelle terre ogni giorno – questo è il calendario di un romantico - mi è piaciuta grazie Salvatore Cutrupi
Vanire il Singulto – bel poema sulle orme di un Byron spettrale ma attento al dettaglio che il buio porta allo sconforto umano. Ecco un poema profondo quanto basta per volere riemergere ma poi restiamo lì come i veggenti , senza proferire parola … lasciando libertà solo ai respiri e al cuore che batte. Che belle “le villane sofferenze” Grazie Alessio Romanini
La vecchia e il suon delle campane mattutino – questa fiamma di vita e di fede questi gesti abitudinali che poi ci sono stati tolti e la resilienza di chi non ha più nulla da perdere anzi la ricchezza di chi negli anni vede ancora avanti . una candela per tutti e sebbene il corpo curvo guardi alla fine lo spirito dentro è accanito quasi immortale. Grazie Giuseppe Gianpaolo Casarini
207 I passi all'indietro – le armi di Michele ! la sua spada forgiata contro il male e contro l’ingiustizia – la richiesta di soccorso va sempre in alto! i passi fermi anzi i passi indietro davanti all’ingiustizia Superlativi! belle le vesti di fuoco - grazie Felice Serino
La solitudine – questo pezzo musicale, acque fresche e grani oro sviliti dalla fame dei corvi ma poi il rito della natura entra in sangue e si compiace del cuore dell’uomo che lo osserva fino alla pace … fino all’ultima notta poi il dolce silenzio. Bella Grazie Salvatore Armando Santoro
L'uomo è nato frutto del bene - Solo l'amore lo può salvare,
ma deve sconfiggere il male,
che da sempre è in agguato
nella sua mente
ed a volte s'insinua
nel suo cuore. Forte è questo pensiero, questa rivalsa ma i versi sono da ricordare poiché l’amore può tutto ma nella mente spesso le ombre sono le guardie. Piaciuta Grazie Nino Silenzi
Carrara. Novembre 2014 (dopo l'alluvione) – Severo padre il mare che osserva senza dare aiuto mentre la terra è ferita; i ricordi sono un ammasso di fango, ammasso che il sole ancora non asciuga. Questa impotenza celestiale che rema contro. Ecco violentati i ricordi. Ecco violate le bellezze. Grazie Dario Menicucci
Quando sei lontano – poema intimo ma che ben si accosta al momento di oggi. Lontani senza abbracci. Il valore delle distanze tra gli affetti, quelli che poi quando li incontri nuovamente ti restano per un tempo eterno dentro quasi ti fosse sempre mancata l’aria e la luce. Grazie
Marino Giannuzzo
Dios de la Lluvia, - una preghiera profonda come i mari d’Egeo che invoca Dei e Alisei in soccorso dei sentimenti. Grazie Federico Rivero Scarani
E le stelle a guardare – credo che tutti i poeti vorrebbero fissare il cielo una ultima volta prima di morire perché il cielo ha un significato di grande mondo oltre i confini degli occhi. La bruttezza della morte invece ci dice che quando verrà speriamo di non essere soli e chissà in quale posto vaneggi il nostro sogno di more negli abbracci cari e poi mirando le stelle. Forte emozione mi sprona a pensare lo stesso. Grazie Bruno Amore
Parole, parole d’amore – ogni parola è un suono e il suono spesso resta tra le pareti del cuore che si strugge nel desiderio di potenziarle di dare nuovamente vita al momento caro. Grazie Salvatore Camonita.
Un saluto di stima al Vate Piero Colonna Romano e come non dire grazie al Professor Lorenzo del dono di ospitalità nel Tempio Azzurro Poetare.
25 Aprile
Un sentito “grazie” ai poeti Piero Colonna Romano e Jac
per l'attenzione data alle mie poesie “Ho perso il sonno” e “Voglia di
me”, con l'originale definizione, in quest'ultima, a me attribuita, che mi fa
molto piacere.
Un saluto ed un ringraziamento a tutti i sitani e, in particolare, al nostro
Lorenzo.
Sandra Greggio
A Jacqueline M. e a Piero C.R. un sentito grazie per la
lettura ed il commento alla mia nuga sul tarassaco …. un caro saluto ed
un buon fine settimana.
Un grazie particolare al Prof Lorenzo Vate e Mecenate dell’Azzurro sito per
l’ospitalità costante data ai miei versi.
ggc
Un grande intenso grazie a Jac, per la sorpresa dei suoi
commenti,
una gradita sorpresa. Complimenti per l’entusiasmo e la capacità critica.
Grazie anche Piero colonna e a Lorenzo.
Vorrei anche io vorrei avere una capacità critica di questo livello.
Proverò a lavorarci, seguendo voi.
Grazie mille!
Alessio Romanini
Grazie Piero Colonna Romano,
per averci regalato la meravigliosa poesia
di Aldo Masullo.
Veramente un bel regalo per questo giorno.
Grazie.
Alessio Romanini
25 aprile 2020
Poesie d’esordio:
Mirco Cardinale –Inverno-: Una deliziosa visione dell’inverno, resa con immagini che hanno la levità di un acquerello, per comporre una poesia capolavoro che meriterebbe essere letta con sottofondo musicale vivaldiano. Da applausi, complimenti vivissimi, Mirco!
Poesie del giorno:
Giuseppe Gianpaolo Casarini –I piumosi frutti del tarassaco-: Il ricordo di un gioco di bimba, che allegra faceva volare pappi del tarassaco, commuove il poeta ed il lettore, per questi versi dall’intenso, malinconico tono.
Bruno Amore –Veterani-: Il drammatico confronto tra due guerre (quella del 39/45 e l’attuale contro il covid 19) con la certezza che, come dopo la prima, anche da questa seconda usciremo vincitori per ricostruire, grazie all’eredità di determinazione e di forza che i veterani (quelli del titolo della poesia) hanno lasciato nel temperamento degli italiani. Poesia di grande spessore, regalataci da un Bruno fortemente ispirato.
Marino Giannuzzo –Illusione adoro-: Si vive d’illusioni, questo il messaggio che Marino ci invia con questa sua poesia densa di filosofiche riflessioni. Illusioni che, talvolta, si concretizzano come dolci sogni e danno vita ad altre illusioni, per vivere vivendo.
Dario Menicucci -Cimitero di campagna (Vicarello Li)-: La nota a margine pare un po’ il tema da volgere in poesia. E Dario, con questa grande poetica sintesi, ci riesce perfettamente, regalandocene anche, della mesta atmosfera, un riassunto denso di lirismo, con quel “Tutt’intorno/è un dondolio/di fiori appassiti”. Complimenti vivissimi, Dario!
Maurizio Mazzotti –Poesia ingenua-: Ingenua? Questa è poesia che Gianni Rodari avrebbe sottoscritto applaudendo. Una fiaba nata dalla fantasia di un Maurizio che, in grande forma e fortemente ispirato, ci regala trasportandoci in un paese di sogno, punteggiato da sognanti immagini magiche. Complimenti vivissimi, Maurizio!
Cristiano Berni –“Meriggio passato”-: Sensazioni che nella sera nascono e regalano riflessioni sul proprio essere, guardandosi dentro, tradotte con bella poesia dall’andamento di filastrocca rimata.
Claudio Badalotti –Pasqua Al chiuso-: L’eremitaggio cui ci obbliga il funesto virus ispira questi significativi versi all’ottimo Claudio col quale si può solo concordare.
Felice Serino -206 Chimera-: Narrato con l’inimitabile, prezioso stile del nostro Felice l’effetto e la suggestione che la poesia dona all’anima di chi è poeta.
Jacqueline Miu –Bastille Requiem-: Parigi, dunque, è “la città dove persino le nuvole contemplano/l’amore” ed è lo scenario dove, causa pandemia, si aggirano fantasmi assetati d’amore, dove la Eiffel è spenta a lutto, dove i gargoyle osservano sbigottiti silenzi ed assenze, dove la Bastiglia crede d’aver sognato il 1789, in questo lungo, delizioso racconto/confessione dell’appassionata Jac che mai finirà di incantarci col suo narrare amore, passione, cultura. E, ovviamente, applausi e richiesta di bis, tris, quatris (forse) ecc. ecc. ecc.
Alessio Romanini –XVI Settembre-: Il commosso racconto di un episodio della seconda guerra mondiale, in quel di Viareggio, quando, assieme ai partigiani, la V° armata americana liberò anche quella parte d’Italia, risalendo dal sud dove era sbarcata (Salerno) in questi bei versi del nostro Alessio che bene narrano lo scenario nel quale si mossero, con quel magistrale distico di chiusura.
Salvatore Cutrupi –Odori-: Un vento che purifica, dunque, è il soggetto di questi bei versi che ne descrivono la piacevole sensazione che dona all’ambiente ed allo spirito. Bella è la similitudine tra quell’odore salmastro delle nuvole e quello delle alghe del mare, a dimostrazione che l’odorato è quello, tra i sensi, che perdura più a lungo nella memoria.
Francecso Soldini -99. Vociare-: Probabilmente è il silenzio che la pandemia ci impone ad ispirare, desiderando il contrario, questi versi al nostro attento Francesco che quel “vociare” pare desiderare, in questa incombente, fioritura di primavera.
Antonia Scaligine -25 Aprile, viva l’Italia-: Cara Antonia, ricordi la cruna dell’ago? Bene sarà più facile vincere il virus che aprire la mente a certi perfetti imbecilli (il riferimento a Feltri non è casuale) che avendo a disposizione uno strumento di comunicazione si permettono di tranciare ridicoli giudizi, qualificandosi, appunto, come emeriti imbecilli. Mi auguro che l’Ordine dei giornalisti sia capace di fare giustizia, eliminando questi personaggi dalla scena del giornalismo italiano. Giornalismo che, pur essendo libertà d’espressione, non può e non deve sconfinare nel penale. Intensa ed appassionata è la tua poesia che auspica, quale civile istanza, la maturazione di questo popolo.
Carlo Chionne –Rimpianto antico-: E se li facessimo rivivere quei miti? Che bellezza sarebbe rivedere Zeus trasformarsi in cigno o in pioggia d’oro. Apollo inseguire ninfe ecc. Ristampare Esiodo e farlo divenire testo obbligatorio per le scuole. Comunque, scherzi a parte, suggerisco la lettura de “Il figlio del Dio del tuono” di Arto Paasilinna. Un caro saluto.
Sandra Greggio –Voglia di me-: Parafrasando Seneca: “amati se vuoi essere amata” mi verrebbe da scrivere. Già ma l’ho scritto. Ispirata poesia da un analisi di se stessa, dell’ambiente e dei desideri, resi con bel poetare.
Oggi è morto a Napoli Aldo Masullo, filosofo e professore emerito alla Federico II di Napoli. Di lui, uomo di grandi virtù civili, con reverente omaggio e con commosso ricordo, propongo alla vostra lettura questa sua significativa poesia:
PAGELLA DI SCOLARO IN FONDO AL MARE
La portavi cucita sul petto
- medaglia al tuo valore
risorsa estrema per avere almeno
un poco di rispetto -
l’orgogliosa pagella di scolaro
tu, solitario ragazzino perso
nell’immensa incertezza del migrare
corpicino in balia d’infide forze.
Non t’è servita
a salvarti la vita
ma t’è rimasta stretta sopra il cuore
fedele come il cane di famiglia
a custodir del tuo abbandono l’onta
e finalmente sbatterne l’orrore
in faccia all’impunita indifferenza
della presente umanità d’automi.
Aldo Masullo
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Inverno Nella innevata poesia con sentieri tra alberi in bianco manto e aria punzecchiante – un sogno da rivivere - grazie Mirco Cardinale
bellissimo titolo a mio modesto parere – questi piumosi frutti
ah che gioia –di attimi d’infanzia beati e di affetti ---guardarsi indietro
certo a volte provoca malinconia …. quando distanti da quei momenti Grazie
Giuseppe Gianpaolo Casarini questa poesia l’ho letta con empatia –
i Veterani di Bruno Amore cosa non dire che è già nei pensieri di tutti noi – questo modo di andare a morte senza alcuna degna sepoltura, questo morire quasi da codardi questo morire di patrioti che sanno bene cosa sia la lotta – ahi la vita che non premia chi è degno “in un tristo carro scuro - nottetempo
come colpevoli d’una morte indegna.” Siamo noi caro Bruno a onorarli. Siamo noi.
Armando Bettozzi – Er 25 Aprile - mia figlia non sapeva cosa rappresentasse il 25 Aprile anzi la scuola on sapeva poiché aveva organizzato normali lezioni e nemmeno un professore il giorno prima a informarli sulla storica data … quindi con ironia ho combattuto per promuovere il patriottismo almeno nella mia casa, triste quando il futuro dimentica grazie a chi ora mangia libero nella propria casa. Grazie poeta.
Illusione adoro
Sandra Greggio – un che di Oscar
Wild quasi una ripicca anzi un dettame di libertà assoluta – mi è sembrata
maudit con note femminili. Grazie
Ben Tartamo –il suo breve
miraggio – pungete incontro o meglio una carezza . Chissà quei petali
quanto lo hanno colpito. Grazie
Carlo Chionne - Ra diventa umano
finalmente e Carlo quasi si tormenta – un giovine sole o un sole che
t’accompagna fraternamente negli anni? credo di più a Carlo anche gli astri
invecchiano è vero. Grazie mille bella, bella.
Antonia Scaligine – una vibrazione colorata e patriotica e impregnata dei colori che hanno sempre fatto casa anche ai disperati non solo a noi. Noi più di tanti dobbiamo sentirci orgogliosi. Sono d’accordo con la Poetessa. Grazie. Amo chi è fiero delle proprie origini anche nei tempi difficili.
Francesco Soldini . Vociare – E’ vero riusciamo a fare rumore anche da reclusi- riusciamo a varcare distanze coi telefoni perché lo spirito umano non demorde. Grazie
Salvatore Cutrupi mi piace la chiusa e non solo – l’odore di nuovo, l’odore del lontano oltre i cancelli chiusi. Piaciuta Grazie.
Alessio Romanini Andiamo nella
storia e ricordiamoci dei nostri patrioti e di chi ha visto le rovine di una
città bombardata. Ricordiamo tutti loro. Grazie .
Felice Serino – Chimera _ argomento a me caro e la sua Chimera che vola nelle stanze vuote dell’anima – chissà se la loro occupazione sarà frutto di nuovi grandi poemi … ne sono certa. Grazie.
Salvatore Armando Santoro la grande poesia non ha bisogno a tutti i costi di un incipit o di un pretesto – ma di conforto e sentimento. La sua ascesa è quasi Pitagorica ovvero poi ritorna per ben chiari perimetri e intenti ovvero di riempirsi i polmoni di azzurro di celeste di miracoli e servire Poesia. Questo è il messaggio o forse è l’amore per la parola che lo spinge? Credo ci siano molti fattori nascosti in un solo poema di Salvatore e sta a noi trovarli come in un indovinello.
Claudio Badalotti Un poema sull’impotenza e sulla forza di volontà subliminale. Forzati a letto, privati dagli affetti dei cari lontani del bisogno quotidiano di socializzare per vivere, eppure scrivere da libertà … Grazie
Cristiano Berni – colpito da questa
prigionia che conta i giorni o meglio i tramonti e come i maudit la sua
introspezione è dogma di realismo che non si risparmia un poco di sofferenza.
Attendiamo tutti insieme l’alba . Grazie
Maurizio Mazzotti – poesia ingenua e questa innocenza è quasi un canto – un raggio di luce in tante tormentate giornate di prigionia. Grazie Stupendo il titolo che dice tutto.
Dario Menicucci – le polveri raccontano – quando i ricordi tacciono e vince il tempo v’è una sorta di romanticismo sadico radicato nella realtà. Fiori passiti sui defunti quasi fossero defunti tutti coloro che prima li portavano ah che amara tristezza – ecco cosa rimane di qualunque grande nel suo piccolo regno! Vi è del melodramma quasi teatrale … eppure restano a grande distanza un gemito, un ricordo … forse la morte non vincerà del tutto. Grazie.
Marino Giannuzzo – gran ricamo di
fantasia – il miraggio e la chiusa “che porti forse anche un amore inaspettato”
– questo è nascere poeta, accorgersi del direttore d’orchestra che porta sempre
nuove cose nel corpo e nel capo – Grazie per questo mondo immaginario e
benevolo.
Federico Rivero Scarani – vorrei che le sue poesie le portasse anche in italiano per non distorcerne il senso traducendole – anche se percepisco che sulla scia del dolore vi sia una forza nell’autore di andare avanti, di farcela. Grazie
Un inchino accademico al nostro profeta e vate Piero Romano
Colonna e un grazie umile al Professor Lorenzo, l'anfitrione che ci ospita nel
Tempio Azzurro di Poetare. Grazie a tutti.
Jacqueline Miu
Buon 25 Aprile al Caro Lorenzo, che mi ospita
nell’azzurro
Al buon Piero per i suoi commenti sempre ricchi di qualità
A Jac, un ottima Poetessa, fonte anche di ispirazione per la qualità
Delle parole che usa, a Bettozzi, Berni, Santoro, Serino, Cutrupi, Soldini,
Chionne, Tartamo, Greggio
Grandi poeti che ammiro e che seguo, senza dimenticare nessun poeta di questo
Grande Azzurro, che ci accomuna tutti! Auguri!
Alessio Romanini
23-24 Aprile
Ringrazio Jacqueline Miu e Piero Colonna Romano per i
preziosi commenti alla mia poesia "se questo tempo".
Salvatore Cutrupi
Ben tornato caro Piero raffinato Poeta e critico
commentatore attento e un ringraziamento particolare per gli auguri.
Buona serata e cordiali saluti, saluti estesi al ns. Vate e Mecenate Prof
Lorenzo e a tutti i Poeti e le Poetesse che tanto lustro danno a questo bel
poetico Sito azzurro.
ggc
Ciao Piero Colonna,
grazie per i tuoi commenti sempre ben accetti e
felice di riaverti nell’azzurro.
Grande!
Alessio Romanini
23 e 24 aprile 2020
Poesie d’esordio:
Stefano Chiucchiù –Addio compagna-: Una dolce compagna, che pare rendere inutile la vita, le cui sensazioni che dona sono descritte, con maestria, dai versi di Stefano, fino alla ribellione che quale scopo ha il tornare a vivere.
Poesie del giorno:
Felice Serino -205 Nudità-: Un sogno che, come afferma il sottotitolo, è ricorrente in molti, sinteticamente narrato, in quelle che sono le emozioni che fa nascere, dai versi di Felice.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –In queste mattine-: Una riflessione sul tempo che passa, resa con questo dialogo con i fiori primaverili, donataci da un poeta, attento amante della natura. Infiniti auguri, caro Giuseppe, perché altre innumerevoli fioriture primaverili ti possano rallegrare.
Bruno Amore –Covid19-: Malinconica atmosfera ricreano i versi dell’ottimo Bruno con quelle immagini, fatte di tristezza e rassegnazione, che disegnano.
La terribile pandemia, con le regole di comportamento che impone, con quei terribili lutti, l’atmosfera sonnolenta che nasce dal silenzio, il desiderio di dormire ed il ricordo dolcissimo delle note di Fausto Papetti, c’è tutto questo nel racconto del nostro amico, cui do il bentornato nell’azzurro, assieme ad un caro saluto.
Marino Giannuzzo –Felicità ti do-: Il ricordo di un intenso amore giovanile, narrato in questi versi che paiono farlo rinascere e ne dicono le emozioni di un tempo.
Dario Menicucci –Prima dell’alba-: Nella notte tornano sogni inquietanti e bene ne narrano l’emozione gli intensi versi di Dario. Quell’alba, in chiusura, quindi diviene sospiro di sollievo e speranza per un giorno ricco di promesse.
Fausto Beretta –Perdono…per un domani nuovo-: Suggestiva rappresentazione di un fatto (uno dei tanti) accaduto durante quel regime fascista cui oggi, nostalgicamente, pensano troppi personaggi politici di questa epoca, molto ben narrato dagli intensi versi dell’ottimo Fausto, meritevole di complimenti per questa bella poesia che pare un copione per una pièce teatrale. (e come poteva essere diversamente, vista l’attività del nostro amico?)
Sandra Greggio –Ho perso il sonno-: Semplicemente deliziosa questa fantasiosa narrazione di un sogno nel sogno. Complimenti vivissimi, Sandra, per come hai saputo tradurre in poesia questa concreta idea di cosa possa essere un sogno evaso verso il reale. Applausi.
Jacqueline Miu –noccioline cosmiche nelle teste dei malati di stelle-: C’è tutta Jac nel racconto di questo impedito (da covid19) amore. Appassionata e spiritosa, colta ed ironica e, in chiusura, superlativa per la deliziosa poesia che c’è in quei quattro versi di chiusura, da ricordare a memoria.
Alessio Romanini –MMXX-: Forti pennellate sono i versi di Alessio e disegnano quel che ci circonda e ci opprime in questo terribile anno che, a ben pensare, è pure bisestile.
Salvatore Cutrupi –Se questo tempo-: Intensi e belli i liberi versi di Salvatore per questa riflessione sull’indifferenza della nostra ombra al calpestarla, su questo aprile che non vuole scaldarci sul tempo che passa, con un passare che è convenzione. Eterogenei argomenti, dunque, resi con ispirata poesia (eccellente quel “In questo spazio arrugginito/da polvere di stelle fragili,”) da un poeta in gran forma.
Francesco Soldini -98. Regalaci l’alba-: Il racconto del nascere del giorno, quale metafora di un desiderio. Quello che, dopo questa pandemia tragica, nasca un epoca di diversa considerazione dei rapporti tra gli uomini e dei rapporti tra uomo e natura, in termini di solidarietà vera e di vero rispetto. Belli e significati i versi dell’ottimo Francesco.
Mi complimento con chi ha commentato, con competenza e passione, nei giorni passati (in particolare Jacqueline e Sandra) e torno ad invitare tutti a farlo, per vivacizzare ancor più questo splendido sito al quale tutti siamo debitori.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo ed un grazie di cuore a Salvatore ed Alessio per il complimento ed il saluto che hanno voluto inviarmi.
Un altro poema sulla solitudine amica offerto dal nuovo
artista azzurro Stefano Chiucchiù che contempla questa musa che prende
tutto ma che gli dà anche la forza di essere lasciata per l’amore. Perché no?
Grazie
Che belle le stanze ottocentesche ricche e di quel romantico decadente che ti
trascina – grazie a Felice Serino e al suo nudo spiare per un incontro amoroso.
Molto Bohèmien.
La fresca poesia di Giuseppe Gianpaolo Casarini – che dire di questi “Fiori suoi
ancora a rifiorire” una serena malinconia forse presagio di positivo ritorno
alla vita. Speriamo. Grazie Giuseppe.
Bruno Amore col suo indolenzito da poltrona e poemi di sax ci ricorda il Covid
19. Vuole scappare al sonno sperando domani di vivere la sua musica in altro
modo. Una poltrona a forma di anima mi sembra un pensiero del primo Mallarmé.
Grazie Bruno.
Armando Bettozzi e la sua canzone di cui fare memoria – Giorni del virus. Grazie
Queste lacrime nere di malinconia – struggente pensiero – una chiamata d’affetto
… grazie Federico Rivero Scarani
Marino Giannuzzo – un richiamo alla speranza e Viviamo il nostro canto – certo
si è detto e ridetto che la speranza a volte supera la malinconia poetica ma mai
abbastanza. Grazie.
Prima dell’alba, Dario Menicucci – ecco l’alba che vince sui brutti sogni ecco
le ombre inginocchiarsi e l’antico dolore svanire non dopo aver lasciato un
segno ( un tornerò?) nel nostro poeta. Grazie.
Perdono … per un domani nuovo – una eco di partigiana forza, un ricordo di
uomini tormentati battuti ma non distrutti poiché la loro casa, la loro famiglia
era la loro fede. Il nonno ancora seduto nei ricordi e coi ricordi di una
canzone di De Andrè - I nostri cari, i nostri avi sono il nostro segno. Grazie
mille Fausto Berretta
Salvatore Armando Santoro – Oh Rosa che lasci una scia di profumo che prendi ma
nulla dai in cambio – l’amore è sempre nell’aria nonostante le ferite nonostante
i sogni infranti. Grazie.
Sandra Greggio - Ho perso il sonno – come rincorrere il sonno se non con
pensieri bambini con pensieri che alleviano il dolore di altri, finché lui
bonario e sbarazzino cerca un posto con te nel lettino. Bella grazie -.
Alessio Romanini – interessante la sua Sibilla Virale – bella cordata di
denuncia al male che ostacola gli abbracci. Grazie
Salvatore Cutrupi - Se questo tempo – poetica incendiaria fra quattro mura “un
pensiero che prende fuoco, il bersaglio di un lampo sbagliato, di un colpo di
tosse e persino la chiusa non è da meno. La bugia? O il futuro? Siamo nelle mani
di altri. Grazie mille.
Francesco Soldini – Regalaci l’alba – ecco un’altra Sibilla “melodia naturale” –
poema di speranza certo ma c’è dell’ineffabile in questa forza sovrannaturale
che dovrebbe certificare un inizio positivo dopo la quarantena. Grazie.
Ancora un grazie e un saluto al nostro anfitrione e mecenate Lorenzo. Un caro
saluto all'assente insostituibile Piero Colonna Romano. Grazie a tutti.
Jacqueline Miu
22 Aprile
Ringrazio la poetessa Sandra Greggio per i suoi
preziosi commenti ai miei versi . Un saluto a Piero Colonna Romano e un grazie
al "nostro" infaticabile Lorenzo.
Salvatore Cutrupi
Un sentito grazie alla Gentil Poetessa Jacqueline Miu
per l’attenzione ed il commento dati al mio “Albero di Giuda “ e per la
solidarietà espressa ad una sofferente Lombardia.
Buona giornata e cordiali saluti.
ggc
Un enorme caloroso grazie Jac, per il tuo commento.
Da parte di una brava poetessa come te mi riempie
Il cuore di gioia e soddisfazione. Ti ammiro.
Grazie Jac.
Alessio Romanini
Un complimento per “il fumogeno” a Salvatore Armando
Santoro e ai colori che non avremmo più. Poesia di ricerca umana di
quello che abbiamo dato in passato quasi il poeta fosse il rifugio della propria
vita e la poesia la cura alle contaminazioni negative.
Strana ma godibilissima - quindi un grazie a Felice Serino per quelli ossicini
cavi che ci portano il volo.
Comprendo la sofferenza gotica e la riflessione sulla Lombardia croce di Cristo
di Giuseppe Gianpaolo Casarini, noi ci sentiamo con lui tutti un poco mutilati
per le perdite umane di questo demone minuscolo e mortale. Grazie
Che bella frase! di Bruno Amore “ se hanno sciolto le campane non le ho udite!
che poesia. Grazie
Bella riflessione da condividere insieme a Carlo Chionne. Una pizza di gruppo?
Una pizza simbolo di ben ritornata libertà? probabilmente un conviviale Eccoci
alla vita – Noi siamo qua.
Bella Alessio, “pioggia che non bagna questo dolore” – una riflessione
profondamente empirica ma tagliente. Grazie
Le stelle ballano e sono vita per altri universi e noi qui a pensare ai mondi
che ci circondano. Il miracolo della vita intorno a una di esse, bel pensiero
Francesco Soldini.
Spesso la solitudine, quella con cui stai bene, ti aiuta e probabilmente in quel
lontano cielo … ai perché che occupa la grande parte dei pensieri dei poeti.
Sandra Greggio Grazie
Un profumo di rosa che dura tutta una vita insieme – romanticismo italiano di
gradevole lettura. Grazie Marino Giannuzzo
Jacqueline Miu
21 Aprile
Protagoniste le viole nella poesia di
giuseppe gianpaolo casarini: ancora una volta il crudele coronavirus
rende impossibile la vita a questo fiore, simbolo della primavera e, ancora una
volta, il tutto è raccontato con uno stile classico, che affascina. Francesco
Soldini: il coronavirus protagonista di questa poesia, il virus
dell'individualità, della vita chiusa in casa e, liberazione, dei canti dai
balconi per il “concerto dell'unione”. Lo speriamo tutti, Francesco! Adriana
Lombardi: ecco l'antidoto contro il virus e contro ogni male:l'amore, la forza
che sempre vince e che riempie l'eternità. Come non riconoscere lo stile
inconfondibile di Carlo Chionne ,che con le sue rime ,sembra non prendersi sul
serio, ironizzando, ma, andando più a fondo,consapevole di questo periodo,
attende tempi migliori. Gli haiku di Salvatore Cutrupi ci portano in Oriente e,
in questo mondo così diverso dal nostro, ci consentono di evadere, ora col canto
dell'usignolo, ora con i fiori del ciliegio e di pesco. Ma la sua voce è stonata
e non mancano i ricordi “snocciolati” (che bello!) sul far della sera. Anche per
oggi ho scelto qualche vela in mezzo all'azzurro; non me ne vogliano gli altri
poeti, tutti degni di considerazione, ma il tempo è tiranno. Grazie a tutti
indistintamente e, come sempre, al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio
Alla Gentil Poetessa Sandra
Greggio il mio sentito grazie per l’attenzione data alla mia nuga e un cordiale
saluto.
ggc
20 Aprile
Oggi
l'azzurro di Poetare mi suggerisce qualche commento. Malinconica e
nostalgica ma decisamente deliziosa la poesia di giuseppe gianpaolo casarini,
che mi porta a “Il sabato del villaggio” per quel termine “mazzolin”. Ma la
poesia è seria: il maledetto virus non consente più agli innamorati di
abbracciarsi, laddove fioriscono le viole, che rimangono sole. Complimenti!
Visto che ho usato questo termine, come non passare a Carlo Chionne e come non
sentire la musicalità di questa mirabile poesia, data dall'anafora e dalle rime:
stupenda la chiusa mozzafiato! Mi piace associare le poesie di Salvatore Cutrupi
e Antonia Scaligine perchè hanno in comune lo stesso tono sconsolato del momento
in cui stiamo vivendo: cercare qualche suono in cielo, perchè sulla terra tutto
è silenzio e per Antonia, una sensazione che, penso, tutti abbiamo provato al
mattino, alzarsi già stanchi. Francesco Soldini trova motivo di serenità nella
natura: le nuvole, il prato e soprattutto il saluto al sorgere del sole. E con
un augurio di trovare qualche motivo per sorridere, saluto in primis Lorenzo,
che ci ospita e poi tutti i sitani.
Sandra Greggio
Caro
Piero mi mancheranno molto i tuoi ottimi commenti.
Ti aspetto qui nell’azzurro.
Ciao.
Alessio Romanini
Caro
Piero il mio Pc è vetusto - ho cambiato per l'ultima volta l'hard disk il
che significa che se dovesse nuovamente ammalarsi non ci sarà più nulla da fare.
Potrei averne uno all'ultimo grido ma il mio è "un animale caro da lavoro" è
quell' amico che ti ha reso possibile molte cose. Ti capisco. Ci mancherai
poiché Poetare è speciale perché tu e Lorenzo ci permettete di esistere - ...
torna presto amico caro!
J
20 aprile 2020
Cari amici, purtroppo anche il mio pc, in questi tempi di virus, si è infettato e necessita urgente ricovero per sperabile rianimazione.
Purtroppo, per il tempo necessario al miracolo, non potrò tediarvi con le mie osservazioni sulle vostre poetiche composizioni.
Mi auguro sia più breve possibile il tempo necessario alla riattivazione della MPC (macchina per comunicare) ma sono tempi anomali questi che stiamo vivendo ed una previsione sul prossimo riutilizzo del pc non è possibile.
Mi mancherete molto ed assieme al più cordiale dei saluti, restando in attesa di rileggervi, a voi tutti auguro buona poesia.
18-19 Aprile
18 e 19 aprile 2020
Poesie d’esordio:
Carla Conti –La Patria-: Semplicemente bella questa poesia che, con grande fantasia scenica, racconta di un malessere esistenziale che potrebbe trovare la sua consolazione nell’essere fuori dal mondo, in un fiabesco mare liberatorio. Complimenti, Carla, con tanta nostalgia per il tuo magistrale poetare che all’azzurro manca molto.
Poesie del giorno:
Giuseppe Gianpaolo Casarini –La solitudine oggi-: Una malinconica riflessione, sui tempi che stiamo vivendo, con un pizzico di amara ironia, in questi versi del nostro amico Giuseppe.
Marino Giannuzzo –Dietro la tua porta-: Un' appassionata dichiarazione d’amore e di desiderio in questi bollenti versi di Marino, cui do il bentornato nell’azzurro.
Antonio Fabi –Differimento del brindisi indetto per un giorno inadatto-: In dialetto urbinate, che pare un misto di romagnolo e anconetano, lo spassoso racconto, attualissimo, di un appuntamento mancato, causa virus, reso col simpatico ritmo da filastrocca dell’ottonario e del prezioso endecasillabo, quasi sempre ottenuti con tronche. Ancora un bentornato Antonio.
Fausto Beretta –Quale futuro?-: Amara riflessione sulla disonestà della nostra classe politica, cui abbiamo affidato le decisioni sul nostro futuro, in questi accusatori versi di un indignato Fausto.
Maurizio Mazzotti –Pellegrinaggio-: Un illuminante pellegrinaggio, fatto alla ricerca di conforto, divenuto fonte di fede, narrato con efficacia da questi versi, dall’intenso tono, di Maurizio,
Ermes Rizzotto –Voglia di viaggiare-: Il forte desiderio d’evasione dalla normalità asfissiante, narrato con versi dove l’anafora bene lo rappresenta quel desiderio.
Fabia Zanasi –Codice-: Le sensazioni che può dare l’amore narrate da questi ispirati versi di Fabia.
Felice Serino -201 Spleen-: Quella malinconia che talvolta ti prende e che ti isola dal mondo, bene sintetizzata da questi versi di Felice.
Jacqueline Miu –Gnossienes, la bellezza ai tempi della peste-: Ancora una volta leggiamo passione allo stato puro, desiderio di un amore concreto nel suo realizzarsi, in questo racconto, denso di sensualità, della nostra impagabile Jac, Ed ancora una volta il leggere si realizza con lunga apnea, fino all’ultimo verso.
Alessio Romanini –Chioccola il Nero Mantello-: Un simpatico, saltellante merlo ispira questi descrittivi versi ad Alessio, per una poesia densa di belle immagini.
Salvatore Cutrupi –Viandanti-: La sensazione di debolezza e di solitudine che ha creato in noi tutti il funesto virus, molto ben narrate dai versi del bravo Salvatore.
Adriana Lombardi –Una giorrnata al mare-: Il fascino della Liguria ispira questi intensi versi alla sensibile Adriana e fanno nascere in me sottile malinconia per quella terra fatata.
Francesco Soldini -94. Sorge-: Ed anche questi versi sono ispirati dall’atmosfera che ha creato la difesa dal convid. Atmosfera densa di malinconiche solitudini che i versi di Francesco bene sintetizzano.
Sandra Greggio –Preghiera-: Una commovente richiesta indirizzata ad uno scomparso amore, in questi intensi versi della nostra Sandra,
Carmine De Masi –La Primavera-: Ode alla primavera, dunque, realizzata con questi ispirati versi di Carmine.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
17 Aprile
17 aprile 2020
Poesie d’esordio:
Massimo Colella –Le scogliere altrove-: Pochi versi, come veloci pennellate, per descrivere la maestosità di scogliere sul mare, in questa poesia di grande effetto scenico.
Poesie del giorno:
Felice Serino -200 Quante piccole vite-: Avevo di Iqbal Masih il lontano ricordo di un eroe bambino che lottò per denunciare la tortura del lavoro minorile, di tipo schiavista, in Pakistan. Felice lo ricorda ed omaggia con questi struggenti, intensi e bellissimi versi.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Quello scopone-: Il malinconico ricordo di un anziano povero, accudito dai servizi sociali, che ricorda tempi passati con amici in partite di scopone, in questi versi densi di tristezza del sensibile e bravo Giuseppe.
Claudio Badalotti –L’anima mia-: Il corpo, l’anima ed il vero, sono i temi, con bella maestria svolti, di questa filosofica poesia, dell’ottimo Claudio, che è anche lezione di vita.
Marino Giannuzzo –Più ti guardo-: Un intensa dichiarazione d’amore e di desiderio, in questi romantici e bei versi del nostro Marino, cui do il bentornato nell’azzurro.
Antonio Fabi –Primo Acrostico antipanico- Secondo acrostico antipanico-: E’ un onore riavere con noi questo appassionato dell’arte in quasi tutti i suoi aspetti. Dalla poesia (in cui è indiscutibile conoscitore e maestro) alla musica (tra le altre attività, direttore artistico della Cappella Musicale di Urbino) epigrammista dalla tagliente voce, giornalista e di professione notaio. Invito tutti gli amanti della poesia a leggere, nello spazio che Poetare gli riserva, le sue pregevoli poesie. Ne vale la pena.
Ed oggi il nostro, ispirato dal funereo virus che ci assale, ci regala questi due acrostici, densi di rabbia stemperata dall’ironia, perfetti nel ritmo dell’endecasillabo. Un cordiale saluto ed un bentornato nell’azzurro, egregio Antonio, con la preghiera di non eclissarti per qualche altro lustro.
Fausto Beretta –Dal balcone l’acero rosso-: Una delicata pennellata per descrivere, con realismo, il bell’acero rosso, nel suo primaverile risveglio.
Enrico Tartagni –Stella sul Mondo-: Il soggetto nascosto di questi bellissimi ed intensi versi, ricchi di dolore, è la speranza. Quella che abbiamo perso, vivendo in questo mondo malato di egoismi, ipocrisie, sopraffazioni del forte sul più debole. Un mondo per il quale il virus che lo assedia pare biblica punizione. Sento questo, leggendo i forti versi accusatori dell’ottimo Enrico.
Fabia Zanasi –Sempre-: Do oggi (essendo stato orbo di pc ieri) il benvenuto nell’azzurro a Fabia. Bella questa sintetica, ma efficacissima, descrizione di Verona. Bello quell’attraversare Ponte Pietra, per trovarsi nell’antica città artigiana e commerciale. Ed intensamente narrato il sentire una mancanza, con versi pieni di malinconia. Brava, Fabia!
Carmine De Masi –(Bullismo)-: Definito alla perfezione il bullismo quale “ferita devastante” la società giovanile, nei versi, pieni di sdegno, dell’attento e civilissimo Carmine.
Jacqueline Miu –piccoli dirigibili di nebbie mattutine _ notturne con rose selvatiche-: Mamma mia! Travolgente Jac, come sempre, dall’inizio alla fine. Di verso in verso in un crescendo (ma quale Chopin! Qui si sente Rossini!) di passione, a volte mitigata, quasi un tirar di fiato, dall’umorismo. Che dire che non sia già stato detto? Semplicemente affascinante. Come sempre.
Alessio Romanini –Piove-: Vagamente ricordano, questi versi di Alessio, la bagnata pineta dannunziana, per quella anafora che, in ogni strofa, è presente. L’intera poesia mi pare pervasa da un senso di malinconica sconfitta, a differenza del senso che c’è in quella 5° di Beethoven che, in effetti, dice della vittoria dell’uomo sul destino avverso. Comunque ok, Alessio.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Ed ecco, come sempre, lievi affreschi con versi pennellati, per narrare di un invecchiamento, di un primaverile ritorno e di un romantico omaggio.
Adriana Lombardi –Una giornata distensiva-: Una bella giornata rilassante, su di un percorso della riva bresciana del lago di Garda, ottimamente narrata dai versi descrittivi della brava Adriana.
Francesco Soldini -93. Cantando-: Essere simili agli uccelli, con la loro gioia di vivere e con i loro liberi voli, in questi intensi versi del nostro Francesco.
Sandra Greggio –Facciamo ancora in tempo-: Un invito ad approfittare di questi eremitaggi forzati, per ritrovare quell’umanità che abbiamo perso in questo mondo caotico, oggi ridotto al silenzio. Questo il messaggio, lezione di vita, che la nostra ottima amica ci invia con questi suoi gradevoli versi.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
15 Aprile
15 aprile 2020
Poesie d’esordio:
Federico Cesareo –La vita è uno scenario sorprendente-: Pirandelliana riflessione su vita e maschere che la recitano, in questi sintetici, filosofici versi di Federico.
Poesie del giorno:
Giuseppe Stracuzzi –Il pensiero ha una mano-: Questa intensa riflessione, su questo nostro essere in tempi di aggressivi virus, porta il poeta a pensare ad un lontano sacrificio dimenticato dall’uomo, forse causa di questa punizione.
Felice Serino -198 Vaghezza d’immagini-: Indagine sull’essere, su i suoi dubbi e paure, resa con suggestive, fantasiose immagini.
Vincenzo Patierno –L’aspettativa-: Aspettando qualcosa che non arriva, è capovolgere il senso dell’attesa del poeta e delle sue metaforiche immagini che dicono di attesa delusa.
Rosa Giusti De Ruggiero –Sembra-: La descrizione di un sentire comune, in questi versi che del nostro obbligato eremitaggio, causa virus, dicono. L’anafora pare sottolineare l’angoscia del poeta e la nostra.
Carlo Festa –Cristo è risorto-: Un forte invito alla fede, in questi intensi versi di Carlo, chiusi dalla citazione dell’appassionato appello di S. Anselmo.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Ieri: Pasqua 2020-: La più gioiosa festività religiosa, mezzo di consolazione per questo buio tempo di virus, nei bei versi, pieni di colori e di fede, di Giuseppe.
Claudio Badalotti –Scrivere-: In un sereno tramonto, scrivere e pensare liberamente musica e poesia. Questo il tema, ed il desiderio del poeta, in questa bella, meditativa composizione di Claudio.
Cristiano Berni –“Nel villaggio”-: Il senso di smarrimento che dona all’uomo il vivere in questo mondo privo di pace, perché violentato, bene narrato dai versi di Cristiano.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: L’obbligato eremitaggio ispira Salvatore per questi tre dipinti di un sentire.
Sandra Greggio –Fantasticando-: La proposta di un sogno, da una consapevole sognatrice, in questi bei versi di Sandra.
Carlo Chione –Il mondo che verrà-: Si vive inconsapevolmente, pare dire il nostro grande Carlo, con questi suoi versi densi di riflessioni.
Carmine De Masi & Co. -L’incanto del Creato-: Un poetico coro, che sottolinea la meraviglia che donano le bellezze del creato, scritto a più mani ma con apprezzabile omogeneità.
Jacqueline Miu - rêveur le petit diable civilisé-: Una full immersion nell’anima poetica di Parigi, con i suoi immensi simbolisti, la sua Senna, la sua cattedrale incendiata, per dire e chiedere amore con questi versi densi di sentimento e di passione della nostra inimitabile Jac che, come sempre , regala emozioni al lettore grato.
Alessio Romanini –Ridete Fanciulli-: L’allegria dei bimbi fa sorgere nostalgia per tempi in cui nostra era quell’allegria, in questi bei versi , che bene descrivono quel sentire, di Alessio.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
12-14 Aprile
12, 13 e 14 aprile 2020
Poesie del giorno:
Claudio De Lutio –Pasqua del Signore-: Rimata, suggestiva rilettura, del Vangelo di Marco nel racconto della morte e resurrezione del Cristo.
Maurizio Mazzotti –Pezzi di cuore-: Agghiacciante descrizione di una strage causata da un maligno virus che, forse, ha trovato libertà d‘uccidere nell’impreparazione di alcuni politici che gestiscono, non avendone competenza né interesse, la sanità pubblica. Maurizio interpreta e narra, con grande maestria, questo dramma nel dramma (quegli autocarri militari che trasportano salme verso i crematori) che riporta alla mente i manzoniani monatti della peste del ‘630 in Lombardia. Complimenti, Maurizio.
Aurelio Zucchi –Forse i fiori sbocciano ancora-: Una triste primavera è questa dove sbocciano fiori mentre un maligno virus fa strage di persone. Ed Aurelio coglie il dolore, che questa stagione ci regala, traducendolo con questi ispirati versi.
Giuseppe Stracuzzi –Pasqua ritorna-: Colgo una drammatica similitudine tra il sangue del Cristo e quello che oggi il corona virus spande, in questi versi di Giuseppe che di questa drammatica primavera narrano con forte intensità.
Felice Serino -197 Come sbuffo di fumo-: Ermetica poesia i cui versi paiono evocare una forte delusione per quel che poteva essere la vita e non è stata, non essendo stati capaci di coglierne gli attimi positivi ed esserne ispirati per fare poesia.
Vincenzo Patierno –L’indimenticabile annata-: Ricca di significative immagini metaforiche è poesia che narra, con grande maestria, della strage che, in questo anno bisestile, sta facendo il virus e dell’impreparazione con la quale, medici e politici, lo stanno affrontando. Complimenti, Vincenzo!
Michael Santhers –Aprile 2020-: Ed anche per Michael l’epidemia che ci tormenta, è ispirazione per questi versi descrittivi sia della primavera incombente, sia dello stato d’animo col quale viviamo questo drammatico periodo. Narrazione resa con la grande professionalità del poeta e col suo inimitabile stile.
Rosa Giusti De Ruggiero –Voglia di studiare-: Racconto autobiografico è quello che oggi l’ottima Rosa ci regala, appassionandoci.
Corrado Cioci –E’ risorto-: L’emozione che genera il ricordo del sacrificio del Cristo, resa da questi intensi versi di Corrado che sono anche invito al lettore a liberarsi dal peccato.
Renzo Montagnoli –Sotto un unico cielo-: Forte invito alla solidarietà tra uomini che, uguali tra loro, vivono sotto lo stesso cielo, hanno le stese esigenze e gli stessi diritti. Poesia che, oltre ad essere magistrale lezione di vita, è di grande attualità oggi dove, al contrario di certi politici, un virus sta dando lezione di democrazia, non distinguendo etnie, classi sociali, credenze religiose ecc.
Che quel che accade sia lezione che dall’alto viene?
Enrico Tartagni –Donna, stile e fiori-: Belle immagini che narrano di un guardare a questo vivere tra effimeri appagamenti, tra paure ed angosce, tra stagioni che cambiano, dove solo l’amore resta valore assoluto.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Qual rami dell’animo-: Leggo in questi versi di Giuseppe il desiderio di superare questo drammatico periodo con un ristoratore sonno, regalo di quel vento che dolcemente culla i rami di un oleandro.
Alessio Romanini –Rosaliccio-: Il ricordo di giovanili corse nei campi ricchi di papaveri, narrato dai versi densi di malinconia di Alessio.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Due pennellate acquerello, per dipingere suggestive immagini della primavera.
Sandra Greggio –Gesù è risorto-: Una gioiosa, sintetica narrazione delle resurrezione del Cristo, in questi bei versi, densi di fede, di Sandra.
Antonia Scaligine –Il sole di mezzanotte-: Poesia resa con bei versi, densi di fede e di rassegnazione per l’atmosfera non propriamente pasquale nella quale viviamo, a causa della drammatica pandemia che stiamo vivendo. E’ brava Antonia a tradurre il suo sentire in questa poesia che coinvolge il lettore e porta a riflettere.
Carlo Chionne –Aria-: Poesia che dice di un forte desiderio che quel che stiamo vivendo termini prima possibile, giocata per intero sull’anafora “aria”, con grande maestria dal grande Carlo. Complimenti.
Carmine De Masi & Co. –“Andrà tutto bene”-: Una “cooperativa” di poeti per realizzare queste istruzioni per l’uso del tempo, in funzione salvezza dalla pandemia, narrate in forma di filastrocca, è certamente iniziativa di grande originalità. Vi attendo ad altra prova, certo che sarà un piacere leggervi.
Jacqueline Miu –Fiore del tormento-: Sempre piacevole è leggere la nostra Jac, con le sue appassionate dichiarazioni e richieste d’amore, ambientate in una romantica Parigi, dove il canto di Prevert continua a risuonare. Ampie pennellate sono i suoi versi che aprono sempre scenari dell’anima nei quali perdersi. Severamente vietato abbracciarsi, ma un bacio cosa è mai un bacio? Già, infatti. E lo disse pure Rostand. Grazie, Jac, per quel che dai.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Auguri di Buona Pasquetta a tutti i Poeti Scrittori e
gli artisti in genere
Che amano pubblicare in questo fantastico sito curato da Lorenzo e
impreziosito
Da i commenti di Piero, e tutti i grandi poeti, grazie a Jac per avermi citato
Sei grande un artista a 360 gradi amo le tue poesie, che sono fonte di
ispirazione
Anche per me, grazie al tuo cristallino modo di scrivere. Auguri a tutti voi che
Amate e non smettete di scrivere.
Alessio Romanini
Auguri di Buona Pasquetta a tutti i visitatori e agli
eroi di Poetare. Grazie umile a Carlo Chionne cui vorrei dire che la mia
poesia non vuole essere femminile o maschile ma determinante mina emotiva che
uso a seconda della potenza emotiva di donna con la forza espressiva e marca di
un uomo - è una poesia che chiunque scriverebbe per l'altro/a. Ma si sa chi sono
io per capire del mio lavoro la giusta meta? Carlo io ancora non so bene chi
sono ma so quale è la mia strada e spero di migliorare sempre ... perché ciò che
è prezioso è nelle vostre mani e nei vostri cuori non nel talento di chi ne
racconta i fatti. Io sono poetessa perché esistono scrittori come voi che mi
alimentano e mi fanno sentire quel pizzicolio di invia da cui prendere il
coraggio ed andare avanti. Grazie Lorenzo infinite per tutto l'azzurro e ancora
grazie Carlo, Piero, Alessio, tutti voi.
J
10-11 Aprile
Le mie parole sono quelle
che chiunque in qualunque stagione della sua vita
avrebbe donato a qualcun altro per amore.
Jacqueline
Colgo l'occasione per fare gli auguri di buona Pasqua a tutti i sitani,
in particolare al generoso Lorenzo e all'infaticabile Piero, che ammiro
per i suoi commenti appassionati, puntuali e competenti. Grazie per
ospitarmi nel sito, tanti e sentiti auguri di Buona Pasqua.
Maurizio
caro Lorenzo a te e a tutti i poeti del sito
Voliamo con la poesia ...
e coloriamo un po’ sto mondo!!!
ciao
fausto
10 aprile 2020
Poesie d’esordio:
Wilma Maria Certhan –A un amico poeta-: Decisamente bellissime sono queste immagini che percorrono tutta la composizione di Wilma e dicono amore all’amore ed a un poeta. Piacevolissima la lettura di questi intensi e bei versi.
Poesie del giorno:
Cristiano Berni –“Solo”-: Ed ha ragione Cristiano: si impara a conoscere la vita da autodidatti, con esperienze vissute sulla propria pelle. Belli e convincenti i versi che dicono anche di una filosofica visione dell’essere.
Claudio De Lutio –Scarpin da punta-: Terzine con prevalenza di endecasillabi, a rime incatenate, in una deliziosa poesia che narra del lieve danzar di una ballerina classica.
Patrizio Spinelli –Al canto del bardo-: Suggestiva, splendida descrizione di una battaglia medioevale (Montaperti 1260?) resa con versi che bene disegnano il movimento dei guerrieri e l’orrore delle morti. Piacevolissima a leggersi, per lo scorrere convulso delle immagini, magistralmente narrate da Patrizio. Complimenti.
Felice Serino -196 Lo sguardo velato-: Una riflessione su quel che si è scritto in epoche giovanili, con severa analisi di quei versi e di quel sentire dall’ora.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Una musica….una spiaggia….quella signorina-: Il mare, il sole, la musica…ed una lontananza divennero romantico mix per vivere un sogno (?). Bello questo racconto/confessione/ricordo dell’ottimo Giuseppe che ci fa sorgere, con questi suoi bei versi, un forte desiderio di mare.
Jacqueline Miu –al buio l’aria ubriaca di fiori mentre il mondo in tempesta-: Una fremente dichiarazione d’amore, con la richiesta d’essere ricambiata, in questi versi dall’appassionato tono di Jac che non smentisce mai d’essere sognatrice colta e passionale, per il nostro piacere ed ammirazione.
Alessio Romanini –A Pochi Guardi-: Una serie di immagini del mare, dense di malinconia, forse per quell’essere, il mare, così vicino ma tanto inaccessibile da non riuscire nemmeno a sentirne il profumo. Una sensazione che porta a lacrimare, con lacrime che divengono simili, e forse nascono, dai vapori che dal mare si sollevano. Leggo così questi versi del nostro Alessio che ringrazio per le gradite parole che ha voluto dedicarmi.
Salvatore Cutrupi –Silenzi e voci-: La sensazione di una profonda solitudine, in questi versi metaforici dell’ottimo Salvatore.
Sandra Greggio –Risurrezione-: Un messaggio di speranza nella nostra resurrezione, in questi versi ispirati dalla fede. Resurrezione delle coscienze, perché il mondo divenga diverso da quello che è. Un mondo permeato d’amore, ecco, per la resurrezione di tutti. Così leggo il messaggio che c’è nei forti versi di Sandra.
A voi tutti i più sinceri auguri per delle serene festività pasquali, assieme ai più cordiali saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Desidero augurare una serena e Santa Pasqua ai nostri
amici Lorenzo e Piero e ringraziarli per il loro immenso e prezioso
lavoro. Un augurio anche ai numerosi poeti che animano giornalmente questa
pagina che resiste mirabilmente, come noi, all'usura del tempo.
Salvatore Cutrupi
Buona Pasqua in azzurro Poetare a tutti gli artisti,
lettori e ai nostri mentori! Lorenzo il nostro mecenate e al prezioso
Piero Colonna . E' sempre un onore stare in mezzo a voi. Grazie
MIu J
C’è una ricerca continua di immagini nelle poesie di
Jacqueline Miu che tengono inchiodato il lettore fino a fargli perdere il
fiato nel tentativo di trovare un approdo , uno sbocco, ma ogni volta che si
avvicina alla meta si sente come respinto sulla punta di versi acuminati come
scogli. Scogli che si trasformano in astri da contemplare, ossa da soppesare,
sguardi da indagare, pensieri da decifrare, fiori da annusare, baci da
desiderare , sogni da interpretare… Quelle di Jacqueline Miu sono poesie che
vanno lette in due. Esse costringono il lettore a trovarsi un suo “alter ego” ed
è dal confronto con quello che il lettore può forse giungere alla ricerca delle
stesse cose che anche il poeta cerca , ma che come lui non riesce a trovare. .
Siamo in presenza di una poesia onirica in cui l’inconscio la fa da padrone, in
cui solo un’analisi psicanalitica può giungere a chiarire dubbi, sensazioni,
emozioni che si rincorrono senza mai trovarsi e sotto le quali si cela l’eterna
domanda: Mi ami?E la risposta il lettore la trova lì, in poesie come: LE PAROLE
NON SANNO, CHIEDIMI SE STO MALE, MARINAIO INSONNE, AMORE AL TEMPO DELLA PESTE… e
la ricerca continua incessante, appagata solo dal rincorrersi delle immagini le
uniche che riescono a tenere il lettore con il fiato sospeso, in questa
singolare esplorazione dell’universo femminile.(Carlo
Chionne).
In questo periodo sconcertante vi invio il mio augurio di
pace e serenità.
Che il fato sia propizio.
Vincenzo Patierno
Un enorme Augurio di Buona Pasqua, a Lorenzo che mi
ospita
Nell’azzurro, un onore per me essere insieme a grandi poeti,
una Buona Pasqua a Piero Colonna Romano, per la sua
grande
sensibilità tecnica e di interpretazione e passione per i commenti
e una Buona Pasqua, a tutti i grandi poeti che in
questo anno e mezzo
che frequento il sito sono riuscito ad apprezzare e mi hanno lasciato
un po' di loro dentro me e le mie poesie. Buona Pasqua!
Alessio Romanini
Carissimo Piero Colonna Romano,
grazie per il meraviglioso commento, molto apprezzato
perché so che è sincero ed espresso con sguardo attento e tecnico.
Grazie del consiglio tecnico per il senario, ho dato un' occhiata
Grazie al tuo consiglio…non è molto semplice ma chi sa, provando…
Comunque i tuoi consigli sono sempre il benvenuto e ben accetti.
Grazie.
Alessio Romanini
9 Aprile
9 aprile 2020
Poesie d’esordio:
Julian Carrera –Occhi-: Una dichiarazione d’amore e di innamoramento, resa con intensi, romantici versi.
Poesie del giorno:
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Lì nel nido un segno di speranza-: La speranza di una nuova vita fa pensare, per similitudine, alla resurrezione ricordata in questa pasquale settimana. E Giuseppe coglie questa similitudine e la racconta con ispirati e bei versi densi di fede.
Maurizio Mazzotti -Il destino dell’uomo negli occhi di un bimbo-: Versi che narrano, con grande dolcezza, di un atto di fede. Versi, dalla forte intensità, che sono un invito a cercare Dio anche negli occhi di un bimbo.
Enrico Tartagni -Una nuova primavera sotto un’altra luna-: Un forte invito all’amore, detto con romantica ispirazione, in questi bei versi, dalle belle immagini, di Enrico.
Felice Serino -195 Dall’oblò-: Singolare similitudine tra il mal di mare che si può provare su di una nave e lo sbandamento che può causare una poesia nata da forte ispirazione. Sono due viaggi, quindi, che danno lo stesso senso di smarrimento, narrato dai bei versi del nostro Felice.
Sandra Greggio –Sole e Luna-: Un forte disadattamento al giorno, cioè alla realtà, in questi bei versi/confessione di Sandra che dicono di quanto, alla realtà, sia preferibile il sogno.
Jacqueline Miu –le parole non sanno nulla di tutti i sogni-: Un amore per il quale non ci sono parole adatte a descriverlo, così come per i sogni. Questo il messaggio che ci invia Jac, con questi suoi versi ispirati dalla passione.
Antonio Scalas –Seguo con gli occhi-: Suggestive e belle immagini per dire di un amore e di un desiderio di protezione di chi ne è l’oggetto.
Alessio Romanini –Finestra-: Suggestive, talvolta surreali, immagini, probabilmente ispirate dal funesto virus che ci circonda e ci obbliga ad una specie di eremitaggio casalingo, in questo racconto poetico di Alessio reso anche con clamorosi ossimori. Apprezzabili le allitterazioni, il rimare e le assonanze che vi si trovano. (grazie per la risposta, Alessio. Ma credo sia bene sapere che il metro del verso non sempre è dato dal numero di sillabe che lo compongono, anzi spesso è la posizione degli accenti ritmici che ne determina il nome. Per esempio il senario è tale se gli accenti cadono sulla seconda e sulla quinta sillaba o sulle sillabe dispari 1-3-5).
Un caro saluto all’amico Pino Dabalà ed un grazie per le parole che ha voluto dedicarmi qualche giorno fa.
A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Che cosa dire all'amico e collega Carlo Chionne per il
suo commento? In primo luogo un GRAZIE immenso, ma vorrei aggiungere
qualcosa di più. Ho scritto tempo fa una poesia (“Aliante”) dove affermo che la
Musa è come una droga e può capitare che ci siano dei periodi di astinenza.
Bene, a me è già capitato non so quante volte, ma in futuro, se dovessero
ripresentarsi, andrò a rileggermi le parole di Carlo e da esse trarrò la forza
per risollevarmi e continuare a scrivere. Grazie, Carlo!
Permettetemi di associare a lui anche Piero Colonna Romano, che con sapiente e
meticolosa analisi, ogni giorno commenta le nostre poesie, con instancabile
maestria. Anche a lui va il mio GRAZIE dal profondo del cuore. Ad entrambi
l'augurio di una serena Pasqua, anche in questo difficile periodo.
Sandra Greggio
In questi giorni di forzata clausura, l’azzurra pagina
di Poetare.IT, ci viene ogni giorno incontro con i versi rassicuranti e
incoraggianti dellle sue poetesse. Oggi vorrei cominciare da quelli di Sandra
Greggio
le cui misure metriche pur mantenendo un certo sapore classico , sono
caratterizzate da un lessico tipico della lingua quotidiana e familiare. Gli
oggetti che popolano le sue liriche sono metafore di situazioni quotidiane che
raffigurano una condizione interiore ricca e traboccante di sentimento .
Situazioni che trovano una loro via d’ uscita simili a limpidi ruscelli che
scorrono dando freschezza e vita ad un variegato paesaggio umano. Ma è l’amore
che ogni volta riporta la concentrazione necessaria a cogliere i messaggi più
intimi e segreti. L’amore in tutte le sue declinazioni si pone al centro della
riflessione di questa poetessa, la quale al sentimento amoroso dedica toni
suggestivi e sempre saldamente ancorati al livello connotativo tipico del
linguaggio poetico. Un linguaggio liberato da pesi e orpelli così da aprirsi ad
un rapporto immediato con il lettore, un rapporto di abbandono e fiducia.Basta
leggere e rileggere le sue ultime poesie come Sole e Luna, Umanità, La Sorgente
dell’Amore, Sera e Ali per continuare a volare… (Carlo
Chionne)
8 Aprile
Ciao Piero Colonna Romano,
i tuoi commenti e le tue osservazioni sono il frutto della
grande attenzione e passione che metti nel leggere le nostre poesie.
Hai ragione, è un tentativo di mettere i versi in sillabe
Da parte mia è un tentativo di costruire un senario…forse riuscito male.
Comunque grazie per l’attenzione che ci metti nel leggere le poesie. Grazie.
Alessio Romanini
8 aprile 2020
Poesie d’esordio:
Letterio Cassata –Dai più begli esseri vogliamo un frutto-: Discreta interpretazione dei versi del primo sonetto, tra quelli del sommo (ma per commedie e tragedie) Shakespeare.
Poesie del giorno:
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Invito oggi alla speranza-: La natura che rinasce pare invitare alla speranza, mentre infuria il coronato virus. Belli, come sempre, i descrittivi versi di Giuseppe che nella colorata e profumata rinascita ci trasportano.
Santi Cardella –Amore per chi soffre-: Ispirati ed intensi versi dell’ottimo Santi, versi che sono un invito a reagire ed a sperare.
Cristiano Berni –“Effimere glorie”-: Tutto passa è il giusto sottotitolo di questa poesia intessuta di realismo. Forse la pandemia renderà l’uomo più consapevole di quanto effimera sia la vita. E questo sarebbe il bene che il male genera. Belli i versi di Cristiano, versi che invitano a riflettere.
Claudio Badalotti –Bisogno di pensare-: Paiono un riflettere su se stesso, questi intensi, filosofici versi di Claudio. In effetti sono un invito all’uomo a ripensarsi, come chiude il poeta “per dare ancora di più vita alla mente/nel dar senso al respiro.”
Roberto Luzi –Immerso nella nebbia apro le braccia-: Un canto denso di pena per un amico, scrittore e poeta, scomparso, reso con versi di grande dolcezza che bene quella pena narrano. Complimenti, Roberto.
Felice Serino -194 Kandiskij-: La sensazione che un quadro di Kandinskij (pittore della vibrazione musicale dei colori) può dare ben narrata dai sintetici versi di Felice.
Alessio Romanini –Pareti silenti-: Leggo questa poesia come nata per narrare delle angosce che stiamo vivendo, per l’incombente pandemia. Possiamo sentirci soli, soli in un silenzio spettrale di strade e piazze vuote. Ed Alessio, con questi versi, bene rappresenta quel sentire. (Alessio, scusami, ma io capisco poco quelle interruzioni di sintassi, quel non chiudere il verso andando improvvisamente a capo. Non trattandosi di enjambement che cos’è?).
Sandra Greggio –Umanità-: Ancora descrittivi e bei versi ispirati dalla pandemia, ed è comprensibile. Ma Sandra li condisce, appunto, di umanità, per quel guardare gli altri e se stessa, vivere questi duri tempi.
Salvatore Cutrupi –Haiku-: Tre preziosi acquerelli ispirati dalla primavera (ben narrata) i primi due, mentre il terzo narra, con bella maestria, di un sogno fortemente ispirato dai lutti che oggi ci circondano e dal terribile suono delle ambulanze.
Carlo Chionne –Spirito inquieto-: Un analisi di se stesso, dei propri sogni e timori, resa con la perfezione dell’endecasillabo e col bel poetare del grande Carlo.
Jacqueline Miu –chiedimi se sto male-: “portando il faro dei miei sogni/a farti da astro” una iper romantica Jac chiede e promette amore, col suo ineguagliabile, fascinoso stile e ci regala sempre frasi da ricordare.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
7 Aprile
7 aprile 2020
Poesie d’esordio:
Edoardo Canale –Se io fossi un poeta-: Poesia strumento per dire amore, dunque, in questi romantici versi di un innamorato non poeta.
Poesie del giorno:
Felice Serino -193 Asimmetrici voli-: Suggestive iperboli per ermetici versi.
Maurizio Mazzotti -Solo pe’ ditte, ‘na cosa-: Un rapporto d’amore raccontato come fosse un pranzo, con questi fantasiosi e bei versi di Maurizio che, come un ottimo pranzo, si chiudono con un dolce ti amo.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Il virus della cattiva politica- Bella lezione di morale ai nostri inetti politici che oggi giocano a scaricabarile, attribuendosi reciprocamente la responsabilità dei disastri economici e delle morti, non perdendo occasione per dimostrare quanto miserabili siano. Se ne ricorderà la gente, alle prossime elezioni?
Arturo Guzzardi –Pazzia-: L’incapacità per un vivere civile, basato sulla comprensione e sul vero amore, che dimostrano troppe persone, ispira Arturo per questi versi che ne sono la condanna terrena, in attesa d’altra superiore condanna.
Roberto Luzi –Squarciasti una sera qualunque con favole di remote elegie-: Epitaffio funebre denso di sentimento, reso con forti immagini.
Jacqueline Miu –marinaio insonne questo sogno-: Un sogno d’avventura e di libertà, reso con questi suggestivi e bei versi dell’impagabile Jac.
Alessio Romanini –L’Interminata Sorgente-: Un guardare al mistero dell’infinito, narrato con fantasiose, surreali immagini, ed alla vita che pare regalare solo pene, in questa poesia, vagamente ermetica , di Alessio.
Sandra Greggio –La sorgente dell’amore-: Una confessione, un rimpianto, un tirar di somme malinconico, in questi bei versi della nostra Sandra.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Caro Piero,
per motivi di cattivo funzionamento del mio computer,
non ho potuto inviarti, prima, questo messaggio e mi scuso,
ma desidero dirti, che sono io che devo ringraziare Te e
ringraziare Lorenzo, per questo raggio di sole quotidiano
che illumina, un po', le nostre giornate; in particolare
queste giornate buie, che tutti viviamo con dolore.
Pino
6 Aprile
6 aprile 2020
Poesie d’esordio:
Paolo Comparetto –O Musa ispiratrice-: Un ode riconoscente alla poesia, detta con ispirate parole.
Poesie del giorno:
Roberto Luzi –Inquietudine silenziosa-: La gioia che può donare una nascita cancella le tristezze che la vita può regalarci, narrata in questi intensi e bei versi di Roberto.
Felice Serino -192 Quell’uomo che-: Il richiamo ad una parabola che si trova nei vangeli, è il tema che ispira Felice per questi intensi versi, ricchi di fede.
Maurizio Mazzotti –Le Palme, 05 aprile 2020-: Il diverso atteggiamento delle persone, nei confronti di alcune normali attività, esaminato da Maurizio con questi suoi versi che hanno una malinconica e bella chiusa, ispirata dalla pandemia che sta sconvolgendo modi di vivere e di guardare persino alle stagioni.
Giuseppe Stracuzzi –Una piccola porta-: Poesia costruita con serie di metafore per narrare della precarietà del vivere dove, immagino, la piccola porta è la speranza che porta un po’ di luce nello squallore.
Jacopo Bonfanti –Il sentiero-: Un affettuoso invito a crescere e maturare, rivolto ad una bambina (che immagino figlia del poeta) con immagini dense di poesia.
Cristiano Berni –“Come una colomba”-: Commovente addio ad una amata parente, detto con ispirati ed intensi versi.
Sandra Greggio –Sera-: Tenera è la notte narrata da Sandra con questi suoi bei versi chiusi da un ottimistica affermazione su di un luminoso futuro.
Jacqueline Miu –Amore al tempo della peste-: De “L’amore al tempo del colera” di Màrquez questo racconto, denso di passione, della nostra Jac ha le complicazioni e, soprattutto, l’attesa fiduciosa dell’evento desiderato. Come sempre belle le immagini che la nostra ci regala, per il piacere del nostro leggere.
Salvatore Cutrupi –Fiori di ciliegio-: Una sensazione di pace, regalata da una natura profumata e colorata da fiori di ciliegio, in questi descrittivi e bei versi di Salvatore.
Alessio Romanini –Giunchiglia-: Il profumato fiore di primavera, il giallo narciso, ispira Alessio per questi suoi descrittivi versi che bene comunicano un rilassato stato d’animo del poeta, assieme al suo amore per la natura.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
5 Aprile
5 aprile 2020
Poesie d’esordio:
Silvano Conti –Il vecchio-: Un malinconico tirar di somme di un anziano che rivede, della sua vita, sconfitte e pene, troppo scarsamente remunerate. Belli i versi di Silvano che bene rendono lo stato d’animo del soggetto della poesia.
Poesie del giorno:
Claudio Badalotti –Cosa fare-: Intenso invito a diventare migliori, in questi bei versi di Claudio col quale si può solo concordare sperando che qualcosa possa cambiare, nel dopo pandemia, nell’animo umano.
Roberto Luzi –Spengo l’assoluto universale-: Ermetico più del solito, con ossimoriche frasi e con iperbole, verso dopo verso, Roberto ci porta a riflettere su un Dio fabbricato dall’uomo.
Aurelia Tieghi –Pian piano-: Il periodo più gioioso dell’anno velato dalla tristezza delle necessarie misure di contenimento della pandemia, narrato da questi intensi e descrittivi versi dell’ottima Aurelia.
Renzo Montagnoli –Il paese tra i monti-: Un ricordo della gioventù, e delle vacanze d’allora, in un paese che soltanto nel ricordo sopravvive, cambiato dal cosiddetto progresso. Bei versi, dal commosso tono, perché nella carta riviva quel tempo al quale il poeta guarda con profonda malinconia.
Felice Serino -191 Un dove-: Suggestive immagini conducono alla considerazione sull’anima che nell’immenso può solo sperdersi, in questi versi, dall’ermetico tono , di Felice.
Eleonora Pozzuoli –Fino a morirne-: Un tormentato rapporto d’amore narrato con gli intensi, amarissimi versi di una poesia che rende alla perfezione la pena disperante del poeta.
Vincenzo Patierno –La pandemica belva-: La pandemia ispira questi versi di Vincenzo che narrano di una specie di guerra tra un inefficiente uomo ed un subdolo nemico invisibile. Di grande pessimismo la conclusione, considerando la mancanza di coscienza dell’uomo (quella che questa pandemia ha causato).
Enrico Tartagni –Uomo capovolto-: Ed è il virus vittorioso ad ispirare questi versi, resi con immaginifiche suggestive immagini, dell’ottimo Enrico.
Alessio Romanini –Silenzio Canuto-: Inevitabilmente il virus ispira anche questi versi di Alessio. Versi che narrano di solitudine e silenzi, versi dove una banale, modesta finestra resta l’unico spazio attraverso il quale continuare ad avere rapporto col mondo. Sinestesie ed ossimori, secondo abitudine del nostro amico, punteggiano l’apprezzabile poesia.
Sandra Greggio –Le ali-: Un sentito omaggio a quei paramedici che si sacrificano, rischiando molto, per alleviare le pene dei contagiati da virus, in questi commoventi versi nati dalla sensibilità del poeta.
Antonia Scaligine –Domenica delle palme-: Il ricordo di quell’ingresso lontano, a cavallo di un asini e tra sventolio di palme, di Gesù, ha fatto nascere la ricorrenza che oggi ispira i versi di Antonia. Versi che in chiusura divengono preghiera alla quale non si può che associarsi.
Jacqueline Miu –About Heaven and Hell-: Tra paradiso ed inferno, ecco quale è la sensazione che dona l’amore appassionato quando si realizza e quando cessa. Ed è sempre la nostra Jac, col suo narrare passione, che ci delizia e che, didatticamente, pare ammonirci.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Oggi ho trovato eccezionale la poesia d'esordio, "Il
Vecchio", di Silvano Conti, grande spessore e introspezione.
Un caro saluto a tutti. Con la poesia #celafaremo.
Simone Magli
4 Aprile
Spero che tutti voi siate immuni da questi tempi e non
siano nemmeno in grado di scalfirvi
Vincenzo Patierno
4 aprile 2020
Poesie d’esordio:
Rosita Coluccio –Cara amica…-: Il racconto della speranza di incontrare il principe azzurro dei sogni, reso con particolareggiata descrizione delle sue caratteristiche, in questi versi, che paiono densi di speranza, dedicati ad un’amica del cuore.
Poesie del giorno:
Simone Magli –Poetare.it-: Bentornato nell’azzurro Simo! Bello e sentito è questo omaggio al più bel sito di poesia che ci sia nel web. Un caro saluto e resta con noi.
Roberto Luzi –Io verrò a cercarti-: Dichiarazione d’amore resa con romantiche iperbole e con una strepitosa chiusa densa di sentimento e di poesia.
Felice Serino -190 Spleen (2)-: Versi intrisi da una profonda malinconia che disegnano immagini a rappresentare il dolente sentire del poeta, fatto di scontentezza e noia.
Cristiano Berni –“La macchina da scrivere”-: Più che flessibile strumento di scrittura, da questi bei versi nasce una macchina per scrivere che diviene soggetto attivo di poesia. (un mio ricordo: iniziai a lavorare in Olivetti nel gennaio del 1962 e, tra le altre cose, nacque subito una domanda: la Lettera 22, assieme a tutti gli altri modelli, strumenti per la scrittura, si doveva chiamare MDS o MPS? –cioè macchina da scrivere o macchina per scrivere- e prevalse la sigla MPS, dopo lunghe diatribe grammatical sintattiche).
Alessio Romanini –Il Poeta-: Ispirata, condivisibile descrizione di quel che sia un poeta, resa con versi liberi nel metro, eppur rimati con bella, defatigante maestria.
Sandra Greggio –Gratitudine-: Intensi versi ispirati in parte dalla drammatica pandemia che stiamo vivendo, in parte da un bisogno di libertà da certe noiose incombenze casalinghe. Emozioni, che trovano composizione e motivazione in quelli che sono gli affetti famigliari, rese col bel poetare di Sandra.
Jacqueline Miu –Il gettito di Venere-: Annegare nell’amore, insomma, è la vibrante richiesta che ispira questi versi della nostra fantastica Jac, sempre da leggere e rileggere, per cogliere in pieno la passione della quale li riempie e goderne.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
3 Aprile
3 aprile 2020
Poesie d’esordio:
Coca –Dal passato-: Il racconto del ricordo di una contrarietà avuta da una promessa sposa, reso col datato stile di prosastici, liberi versi.
Poesie del giorno:
Enrico Tartagni –L’Uomo Dominatore del Mondo-: Credo che questi versi siano stati ispirati ad Enrico dall’attuale funesta pandemia e sono forte accusa al comportamento dell’uomo che l’ha causata, col suo incosciente atteggiamento. Il poeta usa immagini metaforiche per esprimere lo sdegno e, quale novità assoluta per il suo poetare, usa la rima.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Gli Alpini di Bergamo-: Un entusiastico saluto a quegli alpini bergamaschi che, in pochi giorni, sono stati capaci di attivare, quasi dal nulla, la struttura di un ospedale che diverrà salvezza per tanti infettati dal terribile virus, in questi versi densi di gratitudine del nostro attento e sensibile amico Giuseppe.
Eleonora Segreto –L’amicizia-: Una bella serie di aforismi sull’amicizia prelude al saluto riconoscente indirizzato ad un vero amico, in questi ispirati ed intensi versi.
Roberto Luzi –Le vie della città mutilate da un aria gelida-: Il racconto di un funerale con rito celtico, ambientato in uno scenario vagamente gotico, molto ben rappresentato dagli intensi, descrittivi ed inquietanti versi di Roberto.
Felice Serino -189 In linfa d’alfabeti-: Il sogno della poesia, costruita con pioggia di lettera donate da una munifica Musa, in questi versi, dal fiabesco tono, di Felice.
Jacqueline Miu –strada nr. 20-: Da un famoso biscotto al colto ricordo di un teatro dove furono recitate le commedie di Shakespeare (appunto il Globe di Londra) ad un iperbolica dichiarazione d’amore di chiusura, passando per fantasiose, belle e romantiche immagini. Ecco quello che oggi l’ottima Jac, generosamente ci regala, per il nostro piacere.
Tiziana Cocolo –Tela di lino-: Il delicato, elegante racconto di un sentimento d’amore, reso con immagini di grande bellezza in questi magistrali versi dell’ottima Tiziana alla quale invio complimenti vivissimi, assieme ad un caro saluto.
Alessio Romanini –Refolo Nostalgico-: Il titolo dice di un ricordare, ed il ricordo suscita emozioni che i coloratissimi versi, con quel richiamo a profumi ed a voli liberi, rendono alla perfezione, coinvolgendo il lettore.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
"Tela di lino" di Tiziana Cocolo: un tocco
delicato mi ha preso per mano, svelando piano al mio cuore la meraviglia.
Complimenti! "A spasso nel cuore è un titolo molto efficace per la raccolta.
Un caro saluto a tutti.
Simone Magli
2 Aprile
2 aprile 2020
Poesie d’esordio:
Angelo Michele Cozza –Cuore fermati un attimo-: Un malinconico tirar le somme di una vita che molto ha dato, battaglia dopo battaglia, detto con questo intenso dialogo col cuore, reso con i bei versi di Michele.
Poesie del giorno:
Cristiano Berni –“Ricordo…”-: La romantica dedica ad una persona che, nel ricordo, pare ancora viva e presente, reso con le parole di un innamorato da sempre e per sempre.
Claudio De Lutio –Standby-: Ben narrate da Claudio le sensazioni che proviamo a causa di questa forzata prigionia, resa indispensabile dalla pericolosa presenza di uno sconosciuto virus.
Luigi Cavallone –Se avessi-: L’immagine di un clone di se stesso ispira questi versi, dal riflessivo tono, di Luigi.
Michele Aulicino –quello che sono-: Guardare al proprio passato con tenerezza, questo racconta Michele, con versi dal tono vagamente malinconico.
Roberto Luzi –Ti sento-: Un tenero, malinconico ricordo di un amico, detto con versi densi d’affetto e di dolore.
Felice Serino -188 La nudità del sangue-: Un capolavoro sono quei versi che dicono: “e i tumulti del sangue/in cadenza di note/sul pentagramma di sogni” che raccontano d’amore e di sensualità con grande maestria, come, del resto, il prosieguo della poesia. Complimenti, Felice!
Alessio Romanini –Una Durata-: Simpatica poesia, che talvolta assume il ritmo della filastrocca rimata, per narrare del passare del tempo, simboleggiato, con bella maestria, dal circolare scorrere delle lancette di un orologio, che è immagine che muta, nel prosieguo della poesia, in altre significative e belle rappresentazioni. Ed infine il richiamo alla Sfinge, a guardia della porta di Tebe, sconfitta da Edipo, è altra similitudine di quel che di misterioso, enigmatico e crudele può regalarci il tempo.
Silvia Trabanelli –Ho fretta-: Bella ed intensa poesia ispirata dal bisogno d’amore, mentre il tempo, inesorabile, scorre, resa con verso densi di passione.
Jacqueline Miu – voglio farti l’amore ma parli di altro-: Ecco un altro capolavoro che dice, con maestria convincente, di passione e lascia il lettore in apnea fino alla fine. Un capolavoro quel “voglio farti l’amore” che parrebbe una minaccia, se non conoscessimo la nostra Jac. Ma, in effetti, ripensandoci, forse lo è proprio una minaccia, per rendere più concentrato uno piuttosto distratto d’altro. Deliziosi i richiami a Keats, Byron e, sublime, quello a Verlaine. Fantasiosi e densi di poesia (ma è anche speranza che qualcosa cambi) i versi che recitano: “visto dalle lacrime dei Gargoyle di pietra/che pazientemente aspettano/non che il fuoco si spenga (e ci mancherebbe!)/ma che l’azzurro…finito il fumo/torni a baciarli”. Superlativa Jac, che sarebbe questa pagina senza te?
Il più cordiale di saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
1 Aprile
Un gigante grazie a Piero Colonna Romano
Per la qualità dei commenti genuini e delle belle parole
Senza dimenticare la capacità di interpretazione delle poesie.
Grazie. Grazie anche a Lorenzo che mi ospita e agli altri poeti
I quali mi deliziano con le loro poesie.
Alessio Romanini
1 aprile 2020
Poesie d’esordio:
Maria Assunta Corona –Primavera-: Il risveglio della natura ed il risveglio dei sensi, in questi freschi versi di Maria Assunta.
Poesie del giorno:
Felice Serino -187 Dal giardino dei sogni-: Fino alla fine, insomma, sarà poesia. Questo racconta il nostro ottimo amico con questi sintetici versi.
Enrico Tartagni –Il cielo-: Un panorama montano (vagamente vi risuona il notturno di Alcmane) di grande suggestione in questi descrittivi versi dell’ottimo Enrico.
Giuseppe Dabalà –Venezia al tempo del corona virus-: Una silenziosa Venezia che pare aver fatto un salto indietro, in un tempo dove prevaleva il meditare al vociare caotico della gente. Una Venezia splendente nei suoi merletti marmorei, oggi goduti dai pochi fortunati che la abitano e che, quando sarà sconfitto il virus, rimpiangeranno questi tempi di dolore. Ed è questo silenzio che riporta alla mente antichi amori, rinnovando la pena della fine.
Bentornato nell’azzurro, caro Pino, e grazie per questa bellissima poesia.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Città vuote-: Città deserte e silenziose? Nemmeno per idea, ‘chè finalmente le statue possono colloquiare tra loro, approfittando dei silenzi imposti dal virus ed i monumenti tra loro e le strade deserte con le piazze vuote. Un fiabesco panorama surreale, inventato dalla fertile fantasia del nostro amico Giuseppe, ispirato poeta.
Roberto Luzi –Mentre saltellavo, innamorato-: Un tristissimo addio ad un amico, reso con le suggestive, bellissime immagini che una tempesta marina (metafora di quella dell’anima del poeta) bene narrano.
Jacqueline Miu –the air whispers lilac and little dragons chase tails of clouds-: Un suggestivo, surreale panorama è ambiente dove un profondo, infuocato amore si dichiara. Riecco i versi pieni di passione della nostra inimitabile Jac che non teme confronti né avrà mai sconfitte, essendo “chiesa e tempio all’amore” tale che guerrieri e dei potranno solo inginocchiarsi. Applausi.
Sandra Greggio –Uomo di vento-: Un ventata di romantico amore, pennellato con maestria dalla nostra Sandra.
Alessio Romanini –Una Foto Bianco e Nero-: La leggo come il racconto di un doloroso ricordo che prende forma da una vecchia fotografia in bianco e nero. Versi che disegnano una profonda pena dell’anima, resa con poetiche immagini, a volte dense di pena e di rimpianti. Anche in questa poesia (come in parecchie altre proposte) c’è il richiamo al dolore che può esserci nel costato, causato da un pre infarto, fortunatamente risolto positivamente, che pare simboleggiare altre pene dell’anima. Bellissima la chiusa, ricca di poesia e di speranza.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
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