Commenti sulle poesie

Gennaio-Febbraio 2014

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(Febbraio: Il valore della Poesia oggi)
 

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NO COMMENTI Salvatore Armando Santoro

 

Commenti Novembre-Dicembre 2013

28/2/2014

 

Come Sandra anche io ringrazio Santi , grande persona e poeta .
Ringrazio sempre con tutto il cuore l’amico Piero per la sua sensibilità
artistica
e immancabilmente un grazie pieno di stima va sempre al magnifico Lorenzo
a tutti i poeti un grande saluto.
Antonia Scaligine

 

 


Egregio caetano, se vuole, può fare colazione anche con i cavoli.
In italiano il termine poesia è composto da quattro sillabe: po-e-si-a.
Detto questo, uno lo può ridurre a come gli pare e piace, inequivocabilmente e indiscutibilmente (per lei), ma rimane sempre un errore di metrica, a meno che uno non si ritenga depositario della verità  (poetica) a tutti i costi.

De hoc satis... e poi lei continua a parlare.
Buon divertimento.
Francesco di passaggio




Commento
Caetano sei veramente, oltre che incompetente, un gran maleducato! Vai pure
avanti che i polli si stanno sguaiando dal ridere! Patetico
Roberto

 


 

Non posso che ringraziare Santi Cardella non solo per il commento alla mia poesia, ma soprattutto perché con grande affinità di sentire, ha capito appieno il mio stato d'animo di questi giorni, le domande che si affollano nella mia mente. D'altra parte, uno che compone poesie come le sue (e questa di oggi è tra queste) non può che essere di animo nobile e delicato.
Sandra Greggio



Risposta a Piero
La poesia oggi è mistificazione di incapaci, giudicata da altrettanti incapaci, che così perpetuano l'imbroglio, e sollecitano per se una captatio benevolentiae che alimenti la loro usurpata popolarità.
caetano castiglia



Vorrei precisare che non ho sostenuto che il mio verso dovesse essere suddiviso come ho indicato. Ho solo detto che - letto con naturalezza - esso funziona come un endecasillabo.

Ed infatti è un endecasillabo, e su questa affermazione sfido il padreterno a dire il contrario.

E' un endecasillabo perchè suona come un endecasillabo, è ritmato come un endecasillabo, e potrebbe inserirsi perfettamente tra gli endecasillabi di Dante, come ho illustrato nell'esempio scherzoso che ho fatto. Se si contano le sillabe e ne risultano 10, o 15, o 48 non me ne può fregare di meno, ed anzi affermo che queste fisime di contar le sillabe quando basterebbe l'orecchio a definir tutto, è un inutile intellettualismo, una masturbazione di chi è impotente a far altro.

Un'ultima osservazione: sono convinto che Dante (a cui ovviamente non mi paragono nemmeno di striscio), scrivendo la commedia, non abbia contato le sillabe neanche una volta, altrimenti starebbe ancora contando, e la commedia sarebbe ben lungi dall'esser completata.
caetano castiglia

 

 


Caro Lorenzo,
le poesie del giorno mi hanno suggerito:
Complimenti per il bel sonetto "disinganno" di Caetano Castiglia che descrive, con bei versi, le ansie provocate da una speranza delusa e la pacata e sofferta riflessione necessaria per allontanarle.
Complimenti per la delicata poesia "Cerca di essere" di Antonia Scaligine che ripercorre, con la saggezza dell'adulto, gli avvenimenti che hanno colorato una vita; e con spirito positivo li conserva e li ritrova nell'isola (felice) delle memorie.
Nella composta tristezza di Sandra Greggio per la perdita di "Mattia" , un allievo inquieto che ha avuto paura d'affrontare un mondo complicato, leggo il rammarico, la pietà di chi avrebbe voluto fare di più per evitare questo dramma; ed il dolore individuale si fa universale per quel fiore non sbocciato. Ed è autentica poesia anche condividerlo.
Cari saluti per i colleghi,
Santi



Commento
Secondo i dettami classici poesia si sillaba : po-e-si-a ogni altro modo non è
corretto!
Purtroppo l'italiano è una lingua complicata e va da sé che se qualcuno mi
chiede delucidazioni sulla Fisica Nucleare io rispondo: spiegamela tu poiché
non sono ferrato.
Tutti o quasi dovrebbero parlare a proposito di ciò che conoscono e non
provare a disquisire su ciò che non conoscono in modo approfondito pretendendo
di essere dei profondi conoscitori della materia
Roberto




28 febbraio 2014

 

Cari amici, purtroppo in questi giorni, causa imprevisti impegni, non mi sarà possibile inviare con regolarità i miei commenti. Cercherò d’ovviare prossimamente, cercando di non tralasciare alcun giorno.

Ma vi leggo e sono piacevolmente colpito dalla disputa, diciamo così, poetico/cultural/linguistica che si sta tenendo  fra tre “aficionados” di questo splendido sito.

Come tutte le dispute linguistiche, al termine, non vi saranno vinti né vincitori ed ognuno resterà della propria opinione. Personalmente, per quanto può contare, propendo per una delle tre tesi, quella di Caetano, ma trovo grammaticalmente corretta quella di Roberto e forse un tantino tirata per i capelli la terza.

Ma il tutto resterà disputa che, come fiume carsico, tornerà a ripetersi puntualmente nel tempo e torneremo sul tema.

 

Vorrei però indirizzare la vostra attenzione su altro argomento riguardante la poesia moderna, raccontandovi una recente esperienza, vissuta nell’ambito di un concorso letterario di poesia, tentando, col vostro aiuto, di capire cosa oggi sia la poesia. O meglio, tout court, cosa sia.

 

Ho partecipato ad un interessante concorso letterario, inviando una mia poesia (Ebbro d’amore). La prestigiosa giuria (due giornalisti esperti in critica letteraria, un critico letterario, una poetessa di grido, due professori dell’università Roma Tre) era presieduta da uno scrittore classificatosi terzo in un recente premio Strega, ha così decretato la classifica:

        



Tralascio la 5° e la 6° (abbastanza simili alle precedenti) ma trovo una vera “chicca” nella 7° posizione e ve la propongo:

Non di solo pane vive l’uomo

(di Fabio Appetito)

 

Non di solo pane vive l’uomo,

ma d’ogni tuo bacio

clandestino.

 

Vi risparmio l’8° e la 9° posizione (che forse, a mio giudizio, viste le precedenti, meritava il primo posto).

Soltanto tra ulteriori 10, poi segnalate dalla giuria, se ne trovano un paio in decorosa (ovviamente a mio parere) metrica dall’accettabile ritmo. Rimane, a far poesia delle premiate e nella quasi totalità delle segnalate, il gran sentimento che le ha ispirate.

E’ sufficiente?

 

Ripeto la domanda: cos’è la poesia oggi?

 

A voi tutti un caro saluto ed a presto. Piero Colonna Romano



Commento per pochi intimi

La nebbia a gl' irti colli
piovigginando sale ,
e - sot - toil - ma - e - stra - le
urla e biancheggia il mar.

e Carducci è stato premio Nobel......
Roberto

 

 


Il passaggio di Francesco mi piace *****
Franco

 

27/2/2014



Mi spiace, ma se recitate il mio verso con naturalezza, troverete che esso funziona così:

chi / re / cain (sinalefe) / cuor / l'i/dea (sinizesi) / di / far / poe / si / a

mettetevi il cuore in pace, e ficcatevelo bene in testa: sillabe o non sillabe, è un endecasillabo. E questo non lo si vede nemmeno dalla suddivisione che ho appena indicato, ma lo si sente inequivocabilmente dal ritmo e dagli accenti:

nel mezzo del cammin di nostra vita
recando in cuor l'idea di far poesia
fatti non fummo a viver come bruti
ma di prender l'esempio da mia zia
che con queste illusioni era partita
per ritrovarci poi pesti e cornuti

Ecco un nobile esempio di quanto ho affermato. Basta?
caetano castiglia

 

Zenone Drisoli: sono insegnante anch'io e mi ritrovo perfettamente non solo in questa poesia, ma anche in quelle precedenti, che non ho trovato il tempo di commentare. Ti ringrazio perché mi hai strappato un sorriso, in mezzo alla quotidiana fatica.
Sandra Greggio


Cari poeti, non sapete che la signora Metrica fa brutti scherzi?
Il verso "chi reca in cuor l'idea di far poesia" non è formato da 13 sillabe e nemmeno da 11. Semplicemente conta 12 sillabe!
chi/re/cain (sinalefe)/cuor/l'i/dea (sinizesi)/di/far/po/e/si/a
E non azzuffatevi per tanto poco...
Con le dovute scuse di essermi introdotto nella vostra questione, vi saluto con rispetto e ammirazione per le vostre, seppur diverse, qualità poetiche.
Francesco di passaggio



Il primo verso del mio sonetto:

"chi reca in cuor l'idea di far poesia"

è indiscutibilmente un endecasillabo corretto, nelle quantità e nel ritmo.
Poi, "de hoc satis" è una locuzione latina, anch'essa corretta, usata per indicare che l'argomento o la discussione è esaurita, e si può passare ad altro.
E quindi ciò sta a significare che il Bottiroli ha perso un'ottima occasione per stare zitto.
caetano castiglia


Commento
La buona educazione è di pochi e purtroppo Caetano dimostra un becero
approccio alla discussione e pertanto non credo valga la pena proseguire con
persona di tale volgarità.
A proposito vorrei farle notare che quando si tenta (in malo modo ) di
comporre endecasillabi meglio evitare le tredici sillabe del primo verso.
Provi a studiare un po' di più e veda di evitare il latino che non è nelle sue
corde
Roberto Bottiroli

 

Come volevasi dimostrare:
ad una protesta stringata, corretta, sintetica ed efficace, è stata data in risposta una composizione demenziale, barocca, incomprensibile, leziosa, ostentata, inutilmente prolissa, ad immagine e somiglianza dell'autore.
De hoc satis
caetano castiglia

 

Non ci son più Bardotti....che peccato!
I cari bardotti son proprio finiti
arrivan somari dai ragli infiniti
camminan ridenti, felici e gioiosi
la voce squillante, che alcuno riposi
per toglier di mezzo l'insano rumor.

Fra nubi grigiastre, nel cielo piangenti
le povere stelle si perdon dolenti
la candida luna d'un velo coperta
s'asconde supina pietosa ed incerta
al raglio assordante che s'alza nel ciel.

O cari somari tornate supini
ristate sognanti nell'ombra dei pini
sebben chiesi aiuto, mio buon Bellarmino
s'adombra ragliando purtroppo il tapino
credete miei cari non so più che far.

O buonTorquemada ti prego risorgi
se poco puoi fare bei tappi riporgi
a tutti coloro che voglion dormire
che l'inclito canto si possa lenire
nel cielo stellato, che s'abbia a finir.

La supplice prece purtroppo si perde
lontano sui prati coperti di verde
vi prego si scacci quell'orrido verso
che alfine si plachi che vada disperso
che s'alzi il gran rogo dell'Auto da fé.
Roberto Bottiroli

 

26/2/2014

 

La voce del bardotto
chi reca in cuor l’idea di far poesia
ha l’animo portato al sentimento,
e ai primi tentativi è già contento
se dai suoi versi nasce melodia

e allor prende coraggio, e si cimenta
a narrar ciò che tiene dentro il cuore,
l’estro non gli difetta, e lo stupore
cresce a scoprir come l’afflato aumenta

poi scopre che vi son degli arroganti
che delle rime sue mostran disprezzo
discettando di dattili e di iati

ma son poeti questi, od esaltati,
o mercanti che tirano sul prezzo?....
ma ’annassero ‘affanculo tutti quanti…
caetano castiglia

 

26 febbraio 2014

 

Simone Magli –Il vero traguardo si raggiunge-: Riflette sui percorsi della vita il nostro Simo ed arriva ad una malinconica conclusione. Inutili i progetti ed i programmi. Tutto è caso.

Aldo Vincenzi –Egoistico sentimento d’amore-: Non ci fosse stato il titolo a chiarire il senso della poesia, non ci sarei arrivato a capire. Appassionata dichiarazione…di schiavismo questa forte poesia di Aldo.

Armando Bettozzi –“Sereno…variabile”-: Meglio scordarsela quella frase e se, per caso, qualcuno dovesse indirizzarcela tocchiamo ferro e tutto il resto.

Emanuele Locatelli –Via col vento-:  Scoppiettante poesia del nostro Emanuele che ha per tema il  vivere liberi nel sogno.

Angela Mori –R…-:  Il forte timore per una delusione (o l’esperienza?) ispira questa struggente poesia, ricca di belle immagini, della brava Angela.

Tullio Barrecchia/Uriel –Dionisiaca vibra-zione-: Bella rievocazione mitologica, resa con adeguata e affascinante  atmosfera. Canta un novello Orfeo, trasportato da un carro trainato da tigre e pantera, e danza Tersicore.  Ma qualcosa mi sfugge e andrò a rileggere Calasso. Bravo Tullio!

Gabriele Renda –Wanna & Matteo-: Bravissimo Gabriele! C’era in palio il Trofeo Wanna Marchi. Ha sbaragliato tutti i contendenti, il nostro novello evangelista, col discorso al senato. L’allievo ha superato di gran lunga maestro Silvio, inventandosi il prelievo forzoso di euri dalle casse della Cassa Depositi e Prestiti, per pagare i debiti dello Stato.

Fantastico ed insuperabile, come non sapesse che le Fondazioni Bancarie (proprietarie del 30% della CDeP) sono gestite da famelici partiti politici (tutti), come non conoscesse lo statuto di quella s.p.a.. Mica per sbaglio la mia “Il nuovo che avanza” iniziava con “Vien da un film di Pieraccioni”. Prepariamoci a ridere per non piangere.

Ovviamente spero d’essere in errore, ma se il buongiorno si vede dal mattino…

Silvio Canapè –Amor che amareggi l’anima-: Malinconico ricordo, questo, di un amore svanito. Silvio usa tenere e nostalgiche immagini per esprimere una pena e ottimamente comunicarla.

Antonella Iacoponi –Fonte di poesia-: Dipinge con le parole un sognante scenario, la brava Antonella, e noi lo ammiriamo.

Franco Buniotto –Il filo d’erba e la quercia-: Superior stabat lupus, mi vien da dire. E’ l’eterna arroganza del più forte nei confronti del più debole, quel che ci narra Franco.

Terry Di Vetta –Meravigliosamente donna-: E come non condividere questo grido di dolore di Terry? Allora W la donna. Nella parità, possibilmente.

Adriana Lombardi –Il nulla-: Fortunatamente Adriana non ha subito l’influenza del pessimismo nichilista di Auden e, gioiosamente guarda alla vita e lo racconta con bel poetare.

Irene Pizzimenti –Guapa-: Le emozioni che può dare un tango bene le racconta Irene con questa prosastica poesia. E bello è questo guardare alla vita con le sue ombre e luci, che sempre è vita da vivere.

Laura Toffoli –Natura ed io-: La poesia è una full immersion nella natura, innamorata di questa e consapevole del proprio essere donna.

Clelia Maria Parente –Al chiaro di luna-: Più romantica di così non può essere una poesia. Ci sono tutti gli elementi, dalla luna con i raggi che si specchiano nel mare, allo sciabordio delle onde,  al perdersi in un abbraccio.

 

Il più cordiale dei saluti a tutti gli amici sitani. Un grazie riconoscente al nostro generoso vate- Piero Colonna Romano


 

25 febbraio 2014

 

Simone Magli –Compagni del mio tempo-: Il bagaglio dei ricordi e le incertezze sul futuro sintetizzate con bei versi dal nostro Simo.

Aldo Vincenzi –C’è la luna piena-: Un attimo di pausa nell’incanto della luce della luna sul mare, un commosso osservare, descritto con versi che rasserenano, per poi riprendere la strada della vita. Decisamente molto ben comunicato questo sentire dal bravo Aldo.

Nino Silenzi -…e il fiume va…-: Malinconica visione della vita (molto toccante la similitudine del lento fiume che scorre) raccontata con la maestria di dolci immagini. Complimenti Maestro, per questo modo, coinvolgente, di comunicare sentimenti e riflessioni.

Emanuele Locatelli –Osservo-: Imprevista la conclusione di questo descrivere romantico, pieno di sentimento, quasi un sussulto di consapevolezza.

Angela Mori –Senza-: Un “senza amore” descritto con molta amarezza dalla bravissima Angela.

Tullio Barrecchia/Uriel –Solo il sublime…incanta-: Ha ritmo e sostanza di preghiera questa sincopata poesia di Tullio. Concetti espressi con bei versi che i credenti non potranno che condividere.

Antonella Iacoponi –A Saffo-: Decisamente bella quest’ode a Saffo che fa ricordare un dipinto di Alma Tadema (Saffo ed Alceo). E’ un vero peccato che Antonella curi (e immagino la difficoltà) soltanto l’alternarsi dantesco delle rime. Ma resta la bellezza delle immagini che oggi ci ha regalato.

Enrico Tartagni –La mia prosa disambigua-: Altro che “prosa disambigua” questa di Enrico! Di pura e bella poesia si tratta. Dice tutto in poesia, chiarisce il suo sentire e lo rende con immagini  accattivanti (spesso romantiche) di alta espressività. Disambigua poesia, dunque, che merita complimenti.

Maurizio Spagna –Ad una meravigliosa terra-: Un bell’omaggio all’Ucraina, denso di speranza, questa di Maurizio. E speriamo con lui, anche se le previsioni non fanno immaginare quell’amorevole “guardarvi ancora negli occhi”,  auspicato dal poeta, nel breve periodo.

Michael Santhers -Dittatori-: E’ attualissima questa poesia dell’ottimo Michael che pare chiosa a completamento di quella di Maurizio. Ma è anche storia antica che si ripete nei tempi, comprese quelle “cravatte di iuta” che spesso sono state l’ultimo ornamento di tiranni.

Franco Buniotto –Ogni vizio è figlio di virtù-: Memore dell’antico adagio “l’ozio è il padre dei vizi”, Franco gli cerca una compagna per l’accoppiamento e gli sceglie la (un tempo) casta Virtù. E ci regala una divertente, ancorché scettica, poesia.

Clelia Maria Parente –Vivo-: Un doloroso ricordo sciolto nella fede, questo il racconto della brava Clelia. Siamo grati a quell’angelo.

Laura Toffoli –Venezia: romantica visione-:  Poesia attualissima, visto il carnevalesco periodo. Laura ne coglie l’aspetto romantico e ci regala questa bella poesia soffusa d’atmosfera misteriosa e sensuale. Sempre brava la nostra poetessa.

 

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, un grazie al nostro faro e vate. Piero Colonna Romano

 

25/2/2014

Caro Lorenzo,
nella pagina azzurra d'oggi rilevo forti contrasti:
La bellezza del creato osservata da Aldo Vincenzi nella sua "C'è la luna piena" e la tristezza del destino individuale cantata nella mesta composizione "...e il fiume va..." di Nino Silenzi;
le cravatte di iuta che pendono verso l'alto, evocate da Michael Santhers in "Dittatori" (intesi come personificazione del male) e l'angelo che salva la vita in "Vivo" di Clelia Maria Parente.
Sarà che in medio stat virtus?
Un caro saluto a te ed ai poeti del sito,
Santi

24/2/2014

Profondamente scossa ed addolorata, mi confortate, amici (Simone, Santi, Piero ), con i vostri commenti e vi ringrazio di cuore. Rivolgo un particolare ringraziamento a Piero Colonna Romano per aver salutato il mio alunno Mattia in modo così delicato.
Sandra Greggio

 

Tra cielo e mare di Armando Bettozzi. Incantato e col naso all’insù, ad ammirare questa splendida luna. ***** Complimenti
Franco

 

24 febbraio 2014

 

Franco Buniotto –Dopo torno-: Franco ci invita a goderci questo transito, è una specie di carpe diem  il suo messaggio. Ci racconta di una andata da meta-vita a vita e ritorno, questa surreale poesia che muove a filosofiche riflessioni.

Claudio Badalotti –Liberi-: Con una serie di rime in “amo” un pragmatico Claudio pare chiosare il “Dopo torno” di Franco. Liberi? Sarà.

Armando Bettozzi –Tra cielo e mare-: Dolcissima ode alla luna di un inedito, romanticissimo, Armando. Un dipinto di grande fascino e bellezza dove immergersi, leggendo e rileggendo. Splendido quel malinconico finale. Incantato, mi complimento.

Aldo Vincenzi –Anima-: Altra bella poesia dall’essenziale tema filosofico. Anima gioiosamente libera dalla gabbia del corpo (quanti filosofi greci l’hanno teorizzata, quanto di questo c’è nella patristica!) narrata da Vincenzo con convincenti e bei  versi.

Emanuele Locatelli –Favola mia-:  Una sognante dichiarazione d’amore, intrisa di grande nostalgia, detta con lievi versi, questa di Emanuele.

Angela Mori –Il giardino-: Angela si traveste da Connie e descrive il suo Oliver (L’amante di lady Chatterley) e ci regala una gran bella poesia grondante sensualità e desiderio. Ancora complimenti.

Gabriele Renda –Indovinello-: Facile soluzione: è confronto tra Germania ed Italia questa dell’attento Gabriele. Ma prima o poi lo avremo anche noi un Martin. E saranno… “massi “ amari. Un caro saluto.

Michael Santhers –Armonie placebo-: E Michael, sadicamente, affossa ancora più l’industria automobilistica col suo solito piacevole stile.

Sandra Greggio –Ogni mattina-: La pena infinita per un’atroce disgrazia fa ripresentare questa poesia ad un’addolorata Sandra. Un suo allievo ha rinunciato, tragicamente, ai suoi diciassette anni di una vita divenuta troppo pesante per potere essere sopportata. Lo avevo conosciuto ed il mio cuore sanguina per lui. Ciao Mattia.

Michela Turchi –Miracoli per vedenti e non credenti-: Bentornata Michi! Bella molto questa poesia, dedicata all’amore di una madre. Intenso il sentimento di gratitudine molto ben espresso da bei versi. Brava Michela!

Clelia Maria Parente –Splende la luna-: Una dolce emozione raccontata con lievi immagini.

Antonia Scaligine –Febbraio/Marzo-: Semplicemente deliziosa questa descrizione, quasi fiaba, della brava Antonia. Complimenti, con un caro saluto.

Laura Toffoli –Goccia dopo goccia impariamo-: E pare bella chiosa alla precedente di Antonia questa di Laura. Un romanticissimo immergersi nella natura, molto ben raccontato. Brava Laura!

 

Cari amici ritengo che questo sia il più bel sito di poesia presente nel web. Bello sarebbe che lo si vivacizzasse con un maggior numero di commentatori e, certo che ciò accadrà, invio a voi tutti il più cordiale dei saluti, con l’augurio per una serena e poetica settimana.

Ed al nostro grande Lorenzo il più caro, affettuoso saluto.

Piero Colonna Romano

Caro Lorenzo,
ecco i miei commenti alla pagina azzurra d'oggi:
"Dopo torno" di Franco Buniotto - Sintetica ma efficace motivazione per viaggiare su questa terra, arricchita ed ornata da bei versi;
"Liberi" di Claudio Badalotti - Apprezzabile riflessione, detta con autoironia, sulle nostre incoerenze ed incongruenze;
"Tra cielo e mare" di Armando Bettozzi - Questi versi sognanti mi lasciano sospeso, come un aquilone, tra cielo e mare, come voleva Armando;
"Anima" di Aldo Vincenzi - Bella rappresentazione dell'impalpabile con una chiusa spendida;
"Favola mia" di Emanuele Locatelli - Pensieri poetici espressi, con un po' troppa ampiezza, da un'anima sognante;
"Il giardino" di Angela Mori - Ama i forti contrasti Angela e conferisce molta forza alle immagini evocate dai suoi versi. E, mi perdoni, mi fa rimpiangere di non essere giardiniere!
"Indovinello" di Gabriele Renda. Condivido lo sdegno e non capisco come fanno, poche persone oneste, a coabitare in quel letamaio;
"Armonie placebo" di Michael Santhers - Ci rappresenta il poeta, con pregevole ironia, le nostre mutevoli passioni, dalla nascita alla morte e in quei meandri ci riconosciamo;
"Ogni mattina" di Sandra Greggio - Nei versi tratteggiati si cela, nella ripetività dei gesti, l'ansia di conoscere degli adolescenti e il rammarico degli adulti di aver dato, talvolta, risposte non adeguate. E si avverte il forte impegno d'un docente che "sente" la sua missione;
"Il nuovo che avanza" di Piero Colonna Romano - Bella filastrocca, detta con armoniosi versi, per dimostrare che il nuovo fa puzza di vecchio e per bloccare le illusioni. E ci riesce egregiamente Piero, con la sua dissacrante disamina;
"Miracoli per vedenti e non credenti" di Michela Turchi - Sofferta e poetica rappresentazione d'uno stato d'animo che descrive l'indissolubile legame con le nostre radici. E diventa canto negli ultimi tre versi;
"Splende la luna" di Clelia Maria Parente - Composizione ben ritmata che ci coinvolge nello stupore che pervade chi manda uno sguardo positivo su ciò che ci circonda;
"Febbraio- Marzo" di Antonia Scaligine - Bella rappresentazione del tempo atmosferico attuale e della natura che fa da quinta. Mi piace vedere il sole"remare", sentire il "canto favoloso che accompagna il sonno del bambino";
"Goccia dopo goccia... impariamo" di Laura Toffoli - Sentimenti delicati che diventano "porte verso l'infinito; complimenti!

Cari colleghi, dopo avere impiegato circa due ore e mezza per scrivere e trascrivere questi commenti, penso all'immane fatica quotidiana di Piero (che ringrazio per il suo erudito commento alla mia "La sposa del mare") e a quella di pari impegno di Lorenzo che ci ospita; perciò ne propongo l'immediata beatificazione. Cordiali saluti,
Santi


Per Piero
Ti ringrazio caro Piero: gli aforismi che ho scritto sono tutti sul mio blog, ma così come per le poesie, non ho mai sentito il bisogno di fare delle raccolte, non so bene perché; forse perché i miei scritti fanno parte del flusso continuo di un unico percorso.
Veniamo alle poesie di oggi:
Un plauso all'ironia con cui Franco riesce a mettere in poesia questioni esistenziali importanti. Perché non scrivi qualcosa sul tema di questo mese, "Autoironia", tu che ne sei così capace? Invito anche Carlo Chionne a farlo e ovviamente anche tutti gli altri compreso me.
"Liberi" di Claudio Badalotti sottolinea "la forza della vita" che ognuno di noi prende dalla sofferenza, per andare avanti e vivere, nonostante tutto.
"Ogni mattina" di Sandra: drammatica e vera poesia sulla difficoltà di essere adolescenti.
Anche oggi una pagina molto ricca di emozioni e significati.
Grazie a tutti.
Simone

23/2/2014

23 febbraio 2014

 

Bruno Amore –Girato in bianco & nero-: Certamente è un ricordo legato alla sua passata attività  nell’Arma quel che Bruno ci racconta con bello ed emozionante poetare.

Franco Buniotto –Il vento e il mare-:  Splendido dipinto fatto di colori, suoni ed emozioni, ottimamente rese dal nostro Franco.

Simone Magli –Ad oggi la cosa più difficile per un uomo-: Spero che Simone raccolga questi suoi filosofici aforismi in un volume. So che ha già fatto una parte del lavoro e l’ho gustato. Completa l’opera, Simo!

Claudio Badalotti –Volontà mia-: Pare che Claudio abbia una volontà vivente una vita propria. Lo ispira e lo fa agire nel bene e nel male. Poesia stimolante sulla quale riflettere.

Aldo Vincenzi –Alla fine son rimasto io-: Ritorna la tesi della poesia salvifica, in questa di Aldo, detta con belle e romantiche immagini. Tra gli altri, belli i versi “Mi è rimasto il diluvio/di un amore che gonfia/nel cuore/che libera il sentimento/”

Emanuele Locatelli –Due ruote speciali-: Struggente questa poesia di Emanuele. Comunica il dolore e la rabbia di un disabile che non capisce gli atteggiamenti del prossimo, gli egoismi e le chiusure nei suoi confronti.

Angela Mori –Il bambino-: Restare bimbi dentro è il messaggio che ci arriva dalla bella poesia di Angela.

Gabriele Renda –Sono solo marionette-: Caro Gabriele hai interpretato alla perfezione il messaggio che il grande Bennato ha lanciato con LP “Sono solo canzonette” dove Peter Pan e le sue storie sono metafora della realtà di quelli e di questi tempi. Bravissimo!

Iallonardo –Amore-: Chissà perché questa poesia mi ricorda l’ultimo bellissimo dialogo tra un umanizzato replicante ed il suo cacciatore, in Blade Runner, “questi occhi hanno visto cose che voi non potete immaginare, ho visto i raggi gamma ecc. ecc.” e ci stanno alla perfezione pure quelle “creature risonanti”. Bravo Iallonardo!

Michel Santhers –Campane-: Intensa riflessione del nostro Michael. E’ dolce oggi il poeta, ispirato da quei suoni e ci regala una poesia intima e bella. Da gustare quel “Nelle campagne/il suono massaggia/piante appena deste dal letargo”. Complimenti sempre per il tuo bel poetare.

Marina Mannarà –Un’amicizia per caso-: Doloroso outing questo di Marina che coinvolgerà molte sottostimate donne. Solidarietà assoluta.

Giovanni Bragutti –Amico-: Un concentrato di pena, in questi pochi e bei versi di Giovanni.

Laura Toffoli –Dolci note-: Non so da dove iniziare. Dico quel che penso o mi ritiro pudicamente? Certo che la Merini o la Valduga meglio non hanno saputo esprimere le loro emozioni.

Pierluigi Ciolini –E’ facile-: E’ facile? Pierluigi riesce ad esprimere il forte smarrimento che deriva da un amore svanito con pochi intensissimi versi. Complimenti.

 

Saluto e ringrazio Zenone per la sua considerazione e per avermi, col suo buon gusto, risposto per le rime.

 

A tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro illuminato vate. Piero Colonna Romano

Per Piero
Caro amico, quale onore!
Solo grazie dirti posso.
Sei maestro e buon signore.
Diventar mi fai tu rosso
con i dotti tuoi commenti
da cultura scaturiti
e nel sito qui presenti,
ogni giorno più squisiti.

Zenone

Dei testi di oggi ho fatto mio questo:
Passa il vento sul mare/
come un pennello
Bellissima similitudine di Franco.
"Volontà mia" di Claudio è molto interessante.
"Alla fine son rimasto io" di Aldo Vincenzi; profonda ed esistenziale.
Pagina molto ricca e noto con piacere che ci sono nuovi poeti.
Simone

 

22/2/2014

22 febbraio 2014

 

Gloria D’Alessandro –Modern spleen-: Tolleranza? Certo ma con riserva, come afferma la nostra Gloria nell’ultimo verso e già nel titolo. Una condivisibile analisi, in questa prosastica poesia.

Santi Cardella –La sposa del mare-: Come sempre incanta Santi, sia per il sentimento di cui sono intrise le sue bellissime poesie, sia per la metrica usata (qui dei settenari appaiono tra endecasillabi, senza dare interruzione al ritmo, anzi). Bellissima la strofa iniziale, che dice di un amore che illumina e cancella la notte. Sempre da applausi questo grande Poeta.

Carlo Chionne –Midan! Midan!-: E si ripetono i bagni di sangue inflitti a chi cerca libertà d’espressione. Carlo, nel suo sdegno, unisce Siria ed Ucraina, dopo avere respirato il clima della rivolta egiziana. Purtroppo, a breve, avrà identica ispirazione da quanto accadrà in Venezuela.

Bruno Amore –La mia città natia-: Una vita vagabonda dove si perdono le radici, questo il racconto di Bruno. Ma nella mente i luoghi visitati restano, sovrapponendosi. Ogni luogo è il suo luogo, ogni luogo diviene quello delle sue radici. Intimo il racconto e bello, nella seconda parte della poesia.

Franco Buniotto –L’autunno-: Bel dipinto della stagione che precede l’inverno, reso con belle immagini.

Simone Magli –All’uomo saggio-: Saggio è l’aforisma che Simone ci regala.

Claudio Badalotti –Che fare?-: Rassegnata conclusione, questa di Claudio. Dopo i “convincimenti” che ci hanno accompagnato per la via della vita non resta che pregare.

Tullio Barrecchia/Uriel –Oh meraviglia delle meraviglie-: Un sincopato atto di fede, un’esortazione a credere per vedere la luce in questa “pazza poesia” di Tullio.

Aldo Vincenzi –Ho arato un campo-: Il campo della vita seminato di poesia è il più bel sogno che si possa fare. Ed Aldo ce lo ricorda con questa sua meditativa poesia.

Emanuele Locatelli –Ti chiama amica mia-: Vemente atto d’accusa contro la droga, detto con gran sentimento.

Angela Mori –Capriccio d’estate-: C’è una specie di fil rouge che lega questa alla precedente poesia: quel richiamo all’inferno ed alle sue punizioni. C’è anche in questa poesia un’amarezza, espressa con violenza, e non c’è autoassoluzione dal peccato. Poesie di grande fascino queste di Angela.

Marinella Addis –Rondò di primavera-: In perfetti settenari questo bell’inno alla primavera, giustamente intitolato “rondò” per quell’apertura e quella chiusura con “ritorna-torna”. Brava Marinella!

Laura Toffoli –Incantata-: Amore invernale ben rimato, appunto in “ato”,  e ben raccontato (perbacco, ancora un “ato”). E’ contagioso questo rimare e mi vien voglia di cambiare l’ultima parola in “piangiato”. Scherzo e mi scuso, ovviamente. Però se  quell’ultimo verso fosse stato “allor di pianto ho lacrimato”… Un caro saluto.

 

Poesia a tema: Autoironia

 

Zenone Drisoli –Ironia no, ironia sì-: La pagliuzza e la trave, vero? E ti rispondo volentieri così: T’accontento caro amico/e così questo ti dico/col sarcasmo da te usato/puoi colpire ogni peccato/e sei sempre divertente/quando sfotti quella gente/che frequenta sol la scuola/per riempir la casseruola./

 

A tutti l’augurio per un weekend intessuto di poesia. Al nostro Lorenzo magnifico un caro saluto.

Piero Colonna Romano

21/2/2014

La passione di cappuccetto rosso. E’ da sempre il lupo. Quello cattivo naturalmente. Quello buono è monotono e poco interessante ***** Complimenti
Franco

 

21 febbraio 2014

 

Angela Mori –La passione di cappuccetto rosso-: Benvenuta nell’azzurro, Angela! Spettacoloso esordio questo. Descrizione impietosa di sensi violenti, nati da un passionale sentire, resi con la forza travolgente di liberi versi molto ben alternati. Quell’anafora che è confessione, ma anche affermazione di un desiderio forte, incontenibile, dà senso all’intero componimento. Complimenti vivissimi ed ancora benvenuta.

Emanuele Locatelli –Buon 2007-: Bellissima descrizione dei festeggiamenti di fine anno, fatta di immagini scoppiettanti e colorate, questa di Emanuele che non si limita ad una seppure folcloristica rappresentazione ma descrive il suo sentire, con grande passione coinvolgente. Bravo molto!

Armando Bettozzi –Nasce un angioletto-: Difficile trovare parole adatte a commentare questo superlativo, commovente sonetto. Scende dentro e lacera cuore ed anima. Da applausi, con complimenti vivissimi, a questo grande poeta.

Antonietta Ursitti –Cerco la fonte-: Di ricerca di pace ci dice Antonietta con questa poesia bella, da bere a piccoli sorsi e gustare. Brava Antonietta. Un caro saluto.

Gloria D’Alessandro –“Panic Saga”-: Un dolente puzzle, questo di Gloria, che narra di un profondo scoramento con i versi dal sapore amaro di una poesia che coinvolge e fa dire un “forza Gloria”.

Renzo Montagnoli –Dentro di me-: Platone risuona tra i versi di Renzo che muovono a riflessione. Malinconico e bello l’attacco di questa interessante poesia.

Angelo Michele Cozza –Elegia-: Semplicemente splendida, questa dell’ottimo Angelo. Con tono leopardiano ci narra di un melanconico, amaro tirar di somme che coinvolge.

Suggerisco di rileggerla e ripensarsi. Complimenti vivissimi. ( e, ovviamente, sursum corda)

Aurelio Zucchi –Sul mio viso carezze d’infinito-: Aurelio ci narra un bel sogno, un volo della fantasia dalle belle immagini e dalla simpatica conclusione. Sognassimo tutti così!

Luigi Spreafico –Il mio rifugio-: Con un alternarsi di liberi e ritmici versi, Luigi narra di una pena consolata e di un salvifico rifugio.

Franco Buniotto –Il peccato originale-: Gradevole racconto (spesso aderente a certe realtà) con morale finale, regalatoci da Franco.

Simone Magli –Libertà fra le onde-: Quante emozioni e riflessioni può regalare il mare! E Simone, con la sua stringate sintesi, narra quel che sente osservandolo e vivendolo dentro.

Elio Roberto Rinaldi –Segui il tuo cuore-: Forte invito, questo di Elio, nato da profonda fede.

Michael Santhers -Tragitto Termoli Lucera-: Trovo quel “posti fuori dal catasto di Dio” una delle tante deliziose invenzioni del nostro Michael che oggi ci descrive, col suo sarcastico osservare, uno squallido paesaggio tra Molise e Puglia. (per la verità io ho ricordi diversi e più accattivanti di quelle zone)

Claudio Badalotti –Luce dell’alba-:  Claudio ci presenta un singolare parallelismo tra i mitici viaggi di Giasone e quelli della mente (almeno così la leggo). Bella la chiusa con quel “…strappare/gli acini dai grappoli/ricolmi di sapere”, chiaro riferimento al centauro Chirone.

Laura Toffoli –Zitta…me ne sto.-:  Un artistico, dolcissimo schizzo, tutto da gustare, questa della brava Laura.

 

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, un grazie riconoscente al nostro illuminato vate.

Piero Colonna Romano

Per Franco
Grazie per l'apprezzamento a "Pistoia la mia storia".
Simone

20/2/2014

Pistoia la mia storia. Anche se breve è davvero una gran bella storia. ***** Complimenti
Franco

20 febbraio 2014

 

Claudio Badalotti – Un’albicocca senza seme-:  Singolare similitudine questa di Claudio che riflette sulla vita e sul suo nonsense.

Emanuele Locatelli –Silenzio-: Con estrema sintesi Emanuele esprime il suo tormentoso desiderio di cambiamento.

Zenone Drisoli –Il docente perfetto-: Sarcastica, disincantata e divertente questa descrizione di un insegnante troppo pieno di sé, resa con versi dalle rime interne.

Armando Bettozzi –Ogni uccellin che sul ramo cinguetta-: E’ il nuovo che arriva, inchiodato al passato. Niente illusioni, continueremo a vedere quel che abbiamo già visto. Questo è quello che ci racconta, col suo bel poetare, il nostro Armando.

Franco Buniotto -Tatuaggi-: Indelebili i ricordi ma, privi di precisi riferimenti, si naviga nelle incertezze. Questo ci racconta l’amico Franco.

Simone Magli –Pistoia la mia storia-: E’ forte il legame con la terra natale, talvolta conflittuale, ma là si torna sempre, là inevitabilmente. E Simone alla sua terra si rivolge amorevolmente con pochi, bei versi.

Michael Santhers –Così come-: Bella serie di similitudini a raccontare, con qualche piacevole capriola sintattica, una realtà alla quale Michael guarda pensoso. Come non condividere e come non sperare che si realizzi l’ultima strofa? Quosque tandem è ormai scaduto da un pezzo.

Laura Toffoli –Graffi di risveglio-: Bellissimo quel “graffi di luce/sul mio cuore hai lasciato” a sintetizzare un innamoramento improvviso e duraturo. Ed alto lirismo nella bella chiusa. Complimenti, Laura!

Marinella Addis –Ottonari irriverenti-: Bella filastrocca, in corretti ottonari, che denuncia lo sfascio nel quale viviamo. Siamo ancora su scherzi a parte? Pare proprio di si. Salviamo almeno gli incolpevoli bambini, di ce la bravissima Marinella e, aggiungo io, incrociamo le dita.

 

Un caro saluto a voi tutti, un grazie riconoscente al nostro faro e guida. Piero Colonna Romano

19/2/2014

19 febbraio 2014

 

Michael Santhers –Aforisma X-: Che differenza c’è tra uno zingaro ed un politico (e non è una barzelletta) ce lo spiega il nostro didattico amico Michael.

Luigi Spreafico –Violare-: Tre regole di vita unite, come un fil rouge, dalla rima in ale.

Claudio Badalotti –L’infinito amico-: Bella questa riflessione filosofica sul traguardo della vita e sull’oltre su cui sembra che Claudio abbia qualche curiosità. Prosastica poesia che invita a riflettere.

Ida Guarracino –L’altalena del tempo-: Si è fermata in alto l’altalena di Ida. E’ il racconto di una vita passata tra alti e bassi ma conclusa con la più grande delle soddisfazioni: davanti al mare con chi si ama. Brava Ida e lunga, lunghissima vita.

Emanuele Locatelli –Sogno-: Sogno fammi sognare è il massimo che si possa chiedere ai sogni. Ed Emanuele, su quel desiderio, ricama sopra una poesia.

Roberto Bottiroli –Silvia-: Romantico e bel sonetto dalle lieve immagini. Rime baciate e originale ed interessante quell’ABA BAB a chiusura. Bravo Roberto!

Caetano Castiglia –Pieno Sole-: Versi liberi e lenti per un bellissimo affresco pieno di malinconia. Sensazione, questa, molto ben comunicata e riassunta e sottolineata nel bellissimo verso di chiusura. Complimenti Caetano, questa è poesia.

Franco Buniotto –Il destino-: Saggia considerazione del nostro Franco. E c’è poco da ridere, che è proprio così.

Santi Cardella –Ha due modi la coscienza-: Pare molto aderente all’originale la bella traduzione del nostro Santi. (detto tra noi, a proposito di “Via delle monache”: ma che ne sai della vanità delle monache? Hai visto mai che quel negozio non per errore sia stato aperto in quella strada? Un caro saluto.)

Irene Pizzimenti –Le parole-: Già, cara Irene, per comunicare amore, comprensione e solidarietà, magari servissero a questo! Bella quest’ode alla parole e significativa la dedica.

Maria Grazia Armone –Ode al mandarino-: La leggenda del mandarino è questo bel racconto poetico di Maria Grazia.

Laura Toffoli –Sensazione di leggerezza-: Un sogno, appunto, raccontato con la logica levità di quelle ali e con belle e colorate immagini.

 

A tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro illuminato vate.

Piero Colonna Romano

 

 

L’altalena del tempo di Ida Guarracino. Mi piace questa casa in riva al mare, abitata da persone che si amano. ***** Complimenti.
Franco

 

18 febbraio 2014

 

Franco Buniotto –L’ippocastano-: Bello questo lieve disegno fatto di luce, natura e della confusione di bambini in ricreazione. Adeguato al racconto il bell’ottonario usato da Franco, cui suggerirei, chiedendo scusa, di sostituire quel “e sul” dell’ultimo verso con un “nel” (accento in terza rispettato in tutti i versi, tranne che nell’ultimo, per distrazione).

Michael Santhers –Niente di niente-:  Veemente accusa del nostro Michael a questa inetta e corrotta classe politica che non si sogna nemmeno d’avere, quale priorità, interesse al futuro dei giovani. Condivido il senso dell’intera poesia.

Luigi Spreafico –Evasione-: Un desiderio di evasione  espresso in terzine a tripla rima.

Emanuele Locatelli –Rispondimi-: Un disperato canto d’amore, nato dalla solitudine e dalla rabbia per certe ingiustizie che permeano la nostra società, detto con profondo dolore da un appassionato Emanuele.

Roberto Bottiroli –I bardotti alzano la voce-: Un doppio senario privo di sbavature per lanciare un’accusa ed un grido dolore: dissonante la voce del bardotto e, come se non bastasse, sterile incrocio…

Tullio Barrecchia/Uriel –A te…che sai-: Poesia che sarebbe bello sentir declamare, per quelle sospensioni pensose. Fascinose e ben narrate le metaforiche immagini che Tullio ci regala in questo suo auspicare un faro guida per smarriti viandanti.

Caetano Castiglia –Epigrafe-: Triste riflessione sulla nostra vita, raramente gioiosa, forse inutile, spesso sprecata. Caetano usa il difficile quinario (con un paio di sdrucciole), verso dopo verso, con maestria.

Laura Toffoli –Poesia allo specchio-: Il fascino misterioso dello specchio ed il bisogno di risposte (ricordate “specchio delle mie brame” ?) ispirano a Laura questa poesia dal vago odore di mistero.

Irene Pizzimenti –Il mare-:  Bella, triste e molto attuale questa dedica di Irene.

Terry Di Vetta –Adolescenti-: Si disumanizza la società e si comincia il percorso col diseducare i  neonati. Forte e condivisibile la denuncia di Terry.

Adriana Lombardi –Primavera-: Ben descritta questa attesa. Le daremo tutti il benvenuto appena rifiorirà.

 

Devo un grazie di cuore ad Antonia Scaligine, Sandra Greggio, Roberto Bottiroli, Caetano Castiglia, Giancarlo Passerini e Santi Cardella per i loro gratificanti commenti alla mia “Via delle monache”, poesia che, pur narrando ciò che realmente accadde mezzo secolo fa, mi è stata ispirata dalla lettura di una poesia di Terry (Una volta…tanto tempo fa).

Mi ha sorpreso, nei commenti di Santi e di Caetano, il richiamo che entrambi hanno fatto ad una certa aria di mistero (Caetano addirittura al Cimitero dei libri) da loro sentita leggendola.

Non capivo ma, rileggendola, ne ho trovata la causa in quel mio aver citato Edgar Allan Poe con i suoi racconti del terrore, del mistero e quant’altro. A dimostrazione di quanto nel profondo possano agire certi stimoli.

Ancora un grazie a voi tutti. Mi monterò la testa, temo.

 

Un caro saluto a voi tutti ed un grande grazie al nostro vate. Piero Colonna Romano

" I bardotti alzano la voce": è il caso di rispondere ad una simile provocazione?
C.C.

 

18/2/2014

Questa Poesia allo specchio di laura toffoli dal sapore pirandelliano mi piace. ***** Complimenti
Franco

Commento su "I bardotti alzano la voce" di Roberto Bottiroli
Poesia sarcastica che "qualcuno" comprenderà... o forse no!
R.B.

17/2/2014

Caetano Castiglia: istruzioni per "impastare" una poesia. Deliziosa poesia con un divertente finale. E la Musa sorride ed applaude. Carlo Chionne: simpaticissima ed originale poesia, con un sapiente uso della rima. Piero Colonna Romano: leggendo, mi sembra di vedere tutto, tanto bene è dipinto questo "quadro", perché lo è. Piaciuta tantissimo.
Sandra Greggio

Gentile Piero,
la tua poesia mi ha riportato alla mente le storie misteriose di Barcellona, raccontate da Carlos Ruiz Zafon....
ed ora, valgame dios!!
Caetano Castiglia


Anche se in ritardo ci tengo a complitarmi con te caro Piero per la tua bellissima "Via della monache".E' un vero piacere leggere Poesie così caro Poeta.
E un plauso a Cateano per la sua splendida Musa. Mi piacciono assai le tue Poesie e quando le leggo sento che ....suonano.Bravissimo.
Ciao
Il Passero


Buon giorno a tutti
Un grazie sempre a chi ci ispira tutto questo, al gentile Lorenzo e al
bravissimo Piero Colonna Romano ,
oggi, come sempre del resto , hai scritto una bellissima poesia :Via delle
monache Conosco Gorizia perché ho un parente acquisito di Gorizia ,
la descrizione di una via a te così cara , credimi, mi commuove sembra un
dipinto figurativo degli anni 50 ,il mito di Parigi .
*Ma quell'odor di carta e di cultura mi resta dentro e grande nostalgia
m'assale quando penso a quella via ch'era in mia prima età e che ancor dura.
*Hai descritto meravigliosamente il tutto
che mi sembra di chiudere gli occhi e vederti attraverso i tuoi bellissimi
versi , e di trovarmi anche io in quel nostalgico e dotto posto ,
l’arte è un dono di Dio che accarezza i nostri sogni in questa tua poesia
menzioni la voce dei grandi ,bello tutto ciò che descrivi , bella è la tua
poesia .
Ispirazione :scriver dei versi altro non è che mescolar parole
assieme ai sentimenti, e distender l’impasto
su uno sfondo color celeste cielo
a irritar Piero, e divertir la gente…simpatica , ironica e bella, sono d’
accodo e poi se non ci si becca come si fa a …
fare l’uovo?Caetano Castiglia…
Occhio! Adesso, c’è Mattèo!
che ncn faccia il Farisèo!
Ci son già parecchi Scribi,
pronti a divorare i cibi
Occhio , Carlo Chionne, simpaticissima , questo Matteo sembra il tredicesimo
apostolo …
o l’evange/ lista, importante è stare in lista, ma per stare accanto a Gesù
non basta chiamarsi Mattero . Bravo
Il faro:Franco Buniotto bella poesia di luce…l’importante è avere sempre nel
cuore una candela accesa ,come quella canzone che faceva , e la candela va …e
la speranza va …un saluto a tutti. Buona settimana Antonia Scaligine


non mi interessano i rapporti di amicizia e le dichiarazioni in tal senso. Io commento ciò che leggo, e tanto mi basta.
Caetano Castiglia

Commento per Piero "Via delle monache"
Splendido e appassionato affresco di momenti che restano imperituri nella
mente. Bravo è dir poco: Bravissimo.
Roberto


Un breve commento per Caetano
Forse non hai compreso appieno che fra Piero e il sottoscritto, pur nelle
diatribe (si fa per dire) sui metodi di composizione e quant'altro, vi è un
rapporto di reciproca stima e d'amicizia.
Cordialmente
Roberto
 

17 febbraio 2014

Caetano Castiglia –Ispirazione-: Decisamente poetica questa descrizione del poetare e non posso che condividerla. Una celebre lite ci fu tra Foscolo e Monti e volarono poetici insulti, per accorgersi, al termine della diatriba, che tutto nacque da un equivoco, sorto tra troppo sensibili anime, che, a volte, poco riflettono. Le accese dispute tra linguisti sono all’ordine del giorno e sono istruttive solo se si mantengono all’interno di regole di civiltà. Non esistono regole immutabili nel tempo e questo è il principio al quale dovremmo attenerci tutti, con l’aggiunta della tolleranza, come Voltaire insegna.

Carlo Chionne –Occhio!-: Forte l’invito di Carlo, ma  io sono molto scettico sull’andamento delle cose. Far pagare le tasse ai ricchi non è nelle corde di Matteo, caro Carlo, perché le sue frequentazioni gli impediscono, al di là della retorica che usa, di vedere quel che veramente accade nella classe economicamente più debole. Temo che questo sarà il terzo governo (in prosecuzione di quello di Berlusconi) che amplierà ancora di più il gap tra ricchi e poveri. Non ci resta che incrociare le dita e, magari, sperare in una vera presa di coscienza da parte della massa di nostri concittadini, ipnotizzati da chi più urla. E, come si dice, chi di speranza vive, disperato muore. Un caro saluto.

Franco Buniotto –Il faro-: Bellissima e romantica questa descrizione che affascina. Quel faro emerge come speranza, come luce, come guida nel buio. Bravo Franco!

Luigi Spreafico –Misura-: Ottimo invito alla tolleranza ed alla buona educazione. Avere misura nel porgersi, afferma Luigi, è l’unica ricetta per evitare sciagure.

Emanuele Locatelli –Estasi-: Che brutto effetto fa il cortisone lo dimostra Emanuele con questa poesia fatta di immagini che si sovrappongono, si sciolgono, si riallacciano. Poesia con un suo particolare fascino, questa del nostro amico.

Tullio Barrecchia/Uriel –Androgenia-: Un fulmineo innamoramento descritto con bellissime immagini. Quelle sospensioni rendono al meglio lo stupore che prova il poeta. Ma trovo il titolo decisamente equivoco (androginia è la presenza di organi sessuali dei due sessi nello stesso individuo). Forse Tullio non intendeva descrivere una splendida donna emersa dal mare, né la nascita del giorno. Forse la bella poesia è metafora di qualcosa d’altro.

Adriana Lombardi –Pensiero-: Ben descritta quella sensazione d’angoscia che si può provare al risveglio, dopo che il sonno aveva cancellato le tensioni della giornata.

Laura Toffoli .Crocefisso di montagna-: E’ un appassionata preghiera questa poesia della nostra laura.

Irene Pizzimenti –Il volo-: Poetica e commossa dedica questa di Irene.

Antonia Scaligine -La luna genERSOSa-: Gioca con le lettere, la brava Antonia e ci regala belle e fascinose immagini che nascono da bei versi, con una spruzzata (?) di malizia, che non guasta mai. Bellissimo il distico finale: “l’alba rimbalza onda su onda/nella grande stella vagabonda”. Brava Antonia!

A tutti l’augurio per una serena settimana. Al nostro vate un grande grazie.

Piero Colonna Romano
 

Vorrei esprimere i miei compiacimenti e ringraziamenti affettuosi a Piero che con tanta sagacia, bravura e, soprattutto, dolcezza si dedica ai quotidiani commenti delle nostre poesie. Ho anche apprezzato il suo "duellare" con Roberto che ha messo in evidenza spunti di elevata erudizione culturale e poetica in entrambi.
Cordialmente.
Antonio
 

"Via delle monache" di Piero Colonna Romano - Caro Piero, bellissimo il ricordo nostalgico del negozietto di libri usati e misteriosa la figura di donna con la veletta. E, per scherzare un po', penso all'idea balzana di quel negoziante che apre un negozio di biancheria intima femminile nella via delle monache... Vedrai che ritorneranno i libri! Comunque meriti l'applauso.
Saluti ed affettuosità a te, a Lorenzo e a tutti i colleghi poeti,
Santi
 

16/2/2014

C.C. sono le iniziali di Caetano Castiglia.
 

Normalmente scrivo ciò che penso che sia corretto o non corretto ma certamente non mi intrometto in modo alquanto supponente su ciò che, verosimilmente, colui che non si firma per esteso non comprende. Senza altro aggiungere Roberto
 

16 febbraio 2014

Uriel/Tullio Barrecchia –Che splendore-: Benvenuto nell’azzurro a Uriel/Tullio. Esordio con originale poesia, per ritmi e sospensioni. Direi che, in stile simil new age, ci indica un percorso, con un memento. Belle e orientaleggianti le immagini.

Caetano Castiglia –Metafora-: Potrebbe essere metafora della cattiva coscienza questo bel sonetto di Caetano che si conferma poeta di vaglia.

Angelo Michele Cozza –Poetica penuria-: E per fortuna che…adusta fonte. Altrimenti che volevi, il Nobel? Bravissimo Angelo, è spassoso il tuo grido di dolore. Restiamo ad aspettarti, certi del tuo esserci.

Armando Bettozzi –La torta-: Più che il senso ed il sarcasmo che c’è in questa poesia trovo rimarchevole l’uso delle rime che fa Armando. Manco una perfetta, tutte assonanti  e consonanti. E non è casuale. Complimenti.

Michael Santhers –Famiglia Ramaglia-: Daniel Pennac non avrebbe saputo dipingere meglio la famiglia Ramaglia, degna anche di Zazie nel metrò. Spassoso e surreale Michael, secondo suo costume. Complimenti.

Lucia Nicolardi  -<<Bisogno d’amore>>-: Quel “danza l’anima mia con esuberanti frenesie” è il verso chiave dell’intera iperbolica poesia. Superfluo il verso di chiusura. Più chiaro di così! Intensa ed appassionata, Lucia merita un brava.

Franco Buniotto –Anima-: Navighiamo con Platone e col suo mondo delle Idee, leggendo Franco. Quel “Dimmi se eri mia/anche quando non c’ero” ne pare la sintesi.

Aurelio Zucchi –Poesia-: Un interessante modo di definire la poesia, questo del nostro Aurelio. Condivisibile il distico di chiusura.

Roberto Bottiroli –Metrica, la rivoluzione-: Giorni fa il nostro dotto  cultore della poesia ci stupì con “Il tormento”, parodiando, forse per un sussulto di modernità, Palazzeschi.. Oggi, ravvedutosi, si presenta in stile  Luigi Sailer (quello della  Farfalletta o La vispa Teresa). Castigat ridendo mores? Io resto sempre in attesa di conoscere almeno una poesia del Metastasio scritta in metri diversi da settenari ed endecasillabi (ovviamente fatti salvi i libretti d’opera). Come pure attendo risposta alla domanda se il computo delle sillabe possa essere lo stesso, nel caso in cui  la poesia venga letta o cantata (“Madamina, il catalogo è questo”, per esempio). Ad oggi tutto tace.

La poesia che qui Roberto ci presenta è un invito alla non lettura, per la conservazione dell’archeologia culturale. Non leggete, cari amici, vi si potrebbe aprire la mente verso altri, rischiosissimi  orizzonti!

PS: leggo adesso il commento didattico sulla rima di Roberto e lo inviterei ad esser più attento a ciò che legge dei miei scritti. Non ho mai affermato che “igno” ed “ogno” rimano, bensì che sono assonanti. L’allitterazione era riferita ad una mia poesia dove in una quartina erano presenti ben tre “gn”. Sulla rima, astrusa più della metrica a suo dire, torneremo a breve, sperando di non annoiare più del necessario.

Emanuele Locatelli –Clessidra-: Un volo della fantasia tristemente terminato nella consapevolezza che i sogni sono sogni. Belle e movimentate le immagini che Emanuele ci ha regalato.

Simone Magli –Ci sono più punti forti nella fragilità-: Aforisma condivisibile del nostro Simone.

Marinella Addis -Amore è-: Con un bel doppio senario mimetizzato Marinella realizza un inno all’amore che è auspicio ed, insieme, rimpianto. Quel “Sa domo” mi riporta a Stintino, a cala Gonone ed al resto di quel paradiso. Molto brava la nostra poetessa.

Adriana Lombardi –La poesia-: Una confessione questa di Adriana, quasi uno scusarsi. Ma ha ragione nella condivisibile affermazione finale.

Laura Toffoli –Risveglio estivo-: Un delicato acquerello questa della brava Laura.

A tutti l’augurio per una settimana piena di poesia. Un caro saluto a voi tutti ed, in primis, al nostro generoso vate. Piero Colonna Romano
 

Mi sembra di capire, a proposito di una polemica innescata e protratta da una sola persona, che costui vuol ridurre tutto a mere espressioni aritmetiche e di numerologia. Lla poesia non è argomento da spezzettare e anatomizzare, facendo le pulci alle sillabe lunghe o corte, ai dattili e agli spondei. D'altronde credo che se Dante avesse dovuto badare a tutto ciò, starebbe ancora scrivendo la Commedia, e sarebbe a metà della prima Cantica.. La poesia è istinto e ritmo, musicalità e grazia. Null'altro.
C.C.
 

Commento Per Piero Colonna Romano
Dopo alcune "dissertazioni filosofiche" tra di noi sulla rima e non riportate
sul sito a proposito di una rima di Piero "igno" e "ogno" vorrei fare una
alcune precisazioni.
Piero sostiene che dette rime sono allitterazione e che le rime cadono
sull'ultima sillaba; forse non ha letto bene come si costruisce la rima.
Solo nelle parole monosillabe, es poi,voi, noi ecc. la rima vale per l'ultima
sillaba ma, in tutte le altre parole (decine di migliaia) dalle piane,
sdrucciole, bisdrucciole ecc. la rima parte dalla vocale precedente l'ultima
sillaba.
Dopo affermazioni di questo genere se tu fossi in un campo di calcio con
arbitri Dante, Metastasio, Pascoli, Foscolo, Carducci e altri grandi, non
sarebbe utilizzato il cartellino giallo, si passerebbe direttamente al "rosso".
Sempre cordialmente
Roberto


Commento sulla rima
A continuazione va tenuto presente che sulle parole tronche la rima va
sull'ultima sillaba mentre sulle sdrucciole, bisdrucciole ecc. la rima parte
dall'ultima vocale accentata.
Solo per una ulteriore precisazione; la rima non è una robetta facile, è quasi
peggio della metrica standard.
Sperando di essere stato esaustivo saluto cordialmente
Roberto
 

15/2/2014

15 febbraio 2014

Simone Magli –Sono il vuoto del vaso di creta-: Profonda riflessione di Simone, resa con versi che invitano a pensare. Toccante la conclusione piena di speranza. Ok, Simo, bravo!

Fata Morgana –Il peso della neve-: Pare il racconto di quel che succede in questa stagione invernale, la poesia della bravissima Fata Morgana, ma è metafora di un vissuto dove neppure i raggi del sole possono alleviare la pena del vivere.

Caetano Castiglia –preghiera-: Gradevole, ritmico e sapiente alternarsi di quinari, settenari ed endecasillabi a formare una poesia dall’intenso, coinvolgente sentimento. Complimenti vivissimi.

Antonio Gagliardo –Veleggiando in solitario-: Belle le immagini che Antonio ci regala. In quelle immagini trova pace l’anima, ma, a differenza di Leopardi, l’uno naviga, l’altro naufraga.

Carlo Chionne –Epochè-: Caro Carlo tieni pure, speranzosamente, in sospeso il giudizio ma io temo che tra i due contendenti, a differenza dell’antico adagio, perderemo noi tutti. Tanto per cambiare. Sempre stimolanti le poesie proposte dal grande Carlo cui va il mio affettuoso saluto.

Michael Santhers –Lo specchio-:“Scoprimmo (a notte inoltrata questa scoperta è inevitabile) che gli specchi hanno qualcosa di mostruoso. Allora Bioy Casares ricordò che uno degli eresiarchi di Uqbar aveva dichiarato che gli specchi e la copula sono abominevoli, perché moltiplicano il numero degli uomini.” (da Finzioni di Borges). Questo mi ha fatto venire in mente la lettura della bella poesia di Michael che, al contrario, descrive lo specchio quale strumento d’appagamento della vanità ma anche quale giudice severo ed intransigente. E lo dice strumento sulfureo (“occhio di Lucifero/infiltrato nelle menti”), atto “a far sembrare/il tempo infinito/fino al baratro”. E sempre un bravo al nostro Michael.

Franco Buniotto –M’ama non m’ama-: Il responso delle margherite, sfogliate da Franco, non deve essere stato positivo ed ecco nascere una poesia di protesta. Cos’è mai la poesia!

Emanuele Locatelli –Non metterti all’asta-:  Drammatico quel che esprime Emanuele con questa commovente poesia, detta con passione e pena immensa. Bravo Emanuele!

Luigi Spreafico –Orizzonte-: Bella riflessione questa di Luigi al quale (e spero mi scusi) mi permetto un suggerimento: non serve troncare le parole se quella che segue inizia per vocale. Si forma comunque elisione a riallineare il metro del verso.

Laura Toffoli –Ali nere-: Lezione di comportamento, con parabola iniziale, questa di Laura. Amara e bella la conclusione. Ancora un brava Laura!

Irene Pizzimenti –E’ un abbraccio-:  Bentornata Irene! Bella molto, intensa e riflessiva questa poesia che dice di quanto un abbraccio, un riavvicinarsi, un capirsi, possano essere scudo e rifugio “contro la sopraffazione ed il disordine dei giorni”. Struggente quell’otra vez (ricominciamo, ancora, di nuovo) di una poesia che è un abbraccio. Brava molto.

Terry Di Vetta –Una volta…tanto tempo fa…-: E come non concordare con  Terry? Essere immersi tra i libri, col loro odore, col fruscio delle pagine, con le sottolineature e le orecchie alle pagine più interessanti. Provate a fare un’orecchia ad un IPod…Brava Terry, sono con te. (anche sulla felicità che non dà il progresso)

Marinella Addis –Parlo di questo amore-: Anche a Marinella un bentornata. Intensa e bella questa poesia ben ritmata con quei settenari nobili che rendono alla perfezione il sentire della poetessa.  Brava davvero.

Adriana Lombardi –Il sole-: Ricordi, sorgente di vita. Questo il tema, ben svolto, della poesia di Adriana.

Antonia Scaligine –Fiducia e speranza-: Belle e condivisibili le definizioni che la brava Antonia dà della speranza e della fiducia. Svolge bene il tema del titolo, la nostra poetessa, ed ammonisce, opportunamente, nella conclusione.

A tutti un grazie per ciò che sapete dare con sentimento e maestria. Bravi tutti. Un caro saluto a voi ed al nostro illuminato vate. Piero Colonna Romano

 

14/2/2014

Devo un doveroso grazie a Roberto per il suo giudizio sulle mie poesie, ad Antonia Scaligine, Santi Cardella, Piero Colonna Romano per il commento alla mia di oggi. Applaudo a Santi e a Piero, ammirando la loro bravura (che io non ho) nell'uso perfetto della metrica, che conferisce alle loro poesie una dolcissima musicalità.
Sandra Greggio
 

Commento per Sandra Greggio
Ringrazio per i complimenti ricevuti, vorrei solo aggiungere che la cultura
(quella vera), il sentimento, la dolcezza espressiva li noto costantemente
nelle tue composizioni.
Cordialmente
Roberto


Io e la rosa , Santi Cardella , bellissima poesia , sembra davvero una
dolcissima rosa, sei il poeta dai versi perfetti e musicali che sono il valore
di ogni poesia. Grazie per essere tra noi.
Vieni, Francesco, in Calabria! Domenico Caruso , certo che hai una grande
ammirazione per questo Papa ,bene, ti posso assicurare che ce l’ho anche io.
Con chiarezza e semplicità ci insegna a vivere il Vangelo e dal momento che
Dio è speranza speriamo che le sue parole e i suoi scritti possano arrivare a
quel cuore che sa custodire molto bene solo un libretto d’assegni con l’intento
di cacciare il ladro per prendere il posto suo.
Il suo libretto Evangelii gaudium , invece è l’ auspicio alla conversione a
partire dalla chiesa stessa. Lui dice che bisogna cambiare tutto per poter
risolvere la situazione.
Il mosaico di Franco Buniotto , bravissimo . Ci sono due mosaici da prendere
in considerazione , quello antico relativo a Mosè , e quello fatto di tanti
elementi , tasselli , che messi nel giusto posto servono per farci vivere…
poesia molto bella
Oggi di Piero Colonna Romano , anche questa poesia è bellissima
Ma qual è il vero valore del tempo ?
Un sospiro verso la liberazione o battere il capo per non vederlo scorrere
insieme a tutte le illusioni, ma nel tuo “Oggi” c’è anche un senso magico di
quell’amore puro . Bellissima , sempre riconoscente per le tue benevoli lodi .
Bella anche questa tua poesia Sandra Greggio anche se all’insegna della
tristezza .
***E me ne sto qui…
Un grazie pieno sempre di gratitudine e d’affetto a Lorenzo.
Antonia Scaligine
 

14 febbraio 2014

Il Passero –E ti vengo a trovare-: E bravo Giancarlo! Non solo ci regala una poesia densa di tenera nostalgia ma la infarcisce di rime in “are”, alternate, incrociate, baciate a sottolineare il desiderio d’amare. Molto piaciuta.

Santi Cardella –Io e la rosa-: Romanticissimo Santi! Bellissimo il sonetto che ci regala, fatto di tenere immagini piene d’amorosi sensi, nati da magistrale similitudine. Rime alternate nelle quartine e ripetute nelle conclusive terzine danno ritmo dolce e suadente. Bravissimo!

Domenico Caruso –Vieni, Francesco, in Calabria!-: Altro bel sonetto di Domenico con pressante invito al grande Francesco. Bene fa il poeta a sottolineare il disagio dei calabresi e lo loro onestà ed altrettanto bene a citare S. Francesco di Paola, che è di miracoli che abbiamo bisogno!

Antonietta Ursitti –Il nespolo di fronte-: Antonietta, con questa bella poesia, pare dire che è in alto che dobbiamo guardare, se vogliamo rifiorire. Un caro saluto.

Simone Magli –Molti uomini non guariscono dalle malattie psichiche-: Sommessa riflessione del nostro Simone che è anche invito, agli psicanalisti, a curare più l’anima che il corpo.

Enrico Tartagni –Nichi-lismo-: Correnti filosofiche che si incrociano e scontrano: empirismo e razionalismo, e Nietzsche indica la strada. Interessante questa serie di riflessioni del nostro Enrico, tutte da discutere le sue speculazioni.

Armando Bettozzi –Lo vedi…mò c’è Marino…la sagra c’è…de ‘e buche…-: Viste in TV le buche romane ed il povero Armando, che ci fa lo slalom attorno, ci fa sopra una musical poesia di denuncia e rabbia.

Carmelo Luparello –Un ricordo di te-: Dolce e triste questo racconto di Carmelo.

Michael Santhers –Sul viale di notte-: Col suo inimitabile stile Michael ci racconta dei passeggi su di un viale di notte e non tralascia neanche un particolare. C’è, come in tutte le poesie di questo fantasioso poeta, una chicca da ricordare con i versi “l’alba accartoccia/la nera coperta”. Da applausi.

Franco Buniotto –Il mosaico-: Ritrovarsi in un puzzle, insomma, per stare per sempre incastrati. Questo il più grande desiderio di Franco che cercherà di schivare anche le newtoniane mele, hai visto mai? Scherzo, ovviamente, su questa piacevole poesia.

Emanuele Locatelli –Fratello mio-: Un atto d’amore riconoscente nei confronti di un fratello che tanto amore e comprensione ha dato, detto con forte emozione.

Sandra Greggio -***-: Una Sandra in gran spolvero questa di oggi. Bellissima poesia, degna della Merini. Complimenti vivissimi.

Pierluigi Ciolini –Non tutte le infelicità-: Aforisma dolente, e condivisibile, di un sinteticissimo Pierluigi

Laura Toffoli –Chi sei tu ?-: Leggere dentro ed appagare, questo il segreto dell’amore. E Laura lo racconta con grande maestria didattica, coinvolgendoci e lasciandoci pensosi. Brava Laura!

Sia piena d’amore e di poesia questa giornata, per voi tutti. Ed a tutte  un fiore ed il più cordiale dei saluti. Un grazie la nostro vate, faro e guida. Piero Colonna Romano


Guarda Piero che ogni promessa e debito
e prima o poi ti verro a trovare per ....giocare
mi fa un immenso piacere
il tuo ....cambiare
ciao
Il Passero
 

Caro Lorenzo,
Ciascuna delle poesie della pagina azzurra ha i suoi aspetti apprezzabili. In particolare:
"Un ricordo di te", di Carmelo Luparello - Ha risvegliato in me nostalgici ricordi di viaggi, colorati da una speranza troppo presto spenta, d'una donna che, nel ricordo, è rimasta bella dopo tanto tempo;
"Il mosaico", di Franco Buniotto - E' un cinguettio poetico che piace sentire a lungo perché lascia un'eco nell'anima;
"E me ne sto qui" di Sandra Greggio - Anche questa bella poesia di Sandra tocca alcune corde che continuano a suonare, finita la lettura. Applausi!;
"Oggi", di Piero Colonna Romano - Che malinconia, quanti ricordi d'un tempo felice nei versi ben ritmati di Piero! Grazie per le emozioni trasmesse e condivise.
E grazie anche a Lorenzo che, silenzioso, lavora per noi;
Santi


Commento per Piero Colonna Romano "Oggi"
Caro Piero uno splendido novenario dattilico in sonetto; nulla di strano nei
secoli ci sono composizioni in sonetto non endecasillabi.
Complimenti
Roberto
 

13/2/2014

13 febbraio 2014

Luisa Pezzoni –A mio figlio-: Benvenuta nell’azzurro, Luisa. Esordio con una poesia densa di dolore, dedicata ad un figlio che immagino lontano. Molto ben narrato quel sentire.

Emanuele Locatelli –Le mie parole-: E consoliamoci così…

Il Passero –Brindo a voi-: Ed allora cin cin a questa bella filastrocca di Giancarlo, con l’augurio che arrivi presto “altro volto”.

Domenico Caruso –A Papa Francesco-: Altro buon sonetto di Domenico, riservato alla persona che si spera innovi  e ripulisca la chiesa, facendola tornare alla sua vera missione.

Aldo Fontanazza –Quel sorriso di te-: Una dolorosa perdita dopo anni d’amore. Narrata con forti e addolorati toni, resta soltanto la speranza in un oltre rappacificante. Prosastica ma intensa poesia, questa di Aldo.

Michael Santhers –Paesi di un tempo-: Chi mai riuscirebbe a dipingere con toni ora sarcastici, ora angosciati un vecchio e traballante paese come fa il nostro Michael? E’ una sfilata di quadri astratti quella che ci presenta, con le sue sovrapposizioni sintattiche, il poeta. Leggo e rileggo affascinato e mi ritrovo dentro un paese del quale colgo l’anima. Sempre complimenti.

Franco Buniotto –L’attesa-: Brevissima attesa, dunque, seguita dalla repentina immersione in un bacio. Più veloce di così Franco non poteva essere ed il senso di questa rapidità è ben reso dallo stringato poetare.

Laura Toffoli –Siete invitati a partecipare alla notte di San Valentino…-: Romanticissima scena molto ben resa dalla brava Laura. (ma nelle altre 364 notti che si fa?)

Adriana Lombardi –Pioggia e battesimo-: Buona la similitudine proposta in questa poesia nata da forte fede.

Antonia Scaligine –Una notte diversa senza saper perché…(San Valentino)-: Romanticismo narrato con belle immagini, talvolta  metaforiche. E’ dolce e amara questa poesia della brava Antonia dove la ragione (accidenti !) alla fine prevale sul sentimento. E non vissero felici e contenti. Sempre brava la nostra amica.

Un cordiale saluto ed un grazie per ciò che sapete dare a voi tutti. Un caro saluto al nostro vate illuminato. Piero Colonna Romano
 

12 febbraio 2014

Luigi Spreafico –Condanna-: Forte invettiva, nata dall’osservazione del comportamento di chi ci governa e dal subirne le conseguenze. Mi fa tornare in mente quella di Cicerone contro Catilina. Bravissimo Luigi, concordo e applaudo.

Emanuele Locatelli –Sara-: Catulliano, in questa occasione, Emanuele ci regala una vera chicca. Complimenti.

Fausto Beretta –Scontri naturali-: Un doloroso conflitto generazionale, descritto con amarezza e rassegnazione.

Il Passero –Giocando al Burraco-: E Giancarlo ci presenta una seconda versione delle lezioni di burraco impartitegli da “una bionda assai capace”. Caro amico ho letto la tua risposta al mio commento precedente e, giuro, mi interesserò a questo gioco. Sperando di trovare una disponibile maestra. Un caro saluto.

Armando Bettozzi –Un’amica…assai speciale-: E Lisa sarà felice di questo omaggio reso con bel sonetto dal maestro Armando.

Domenico Caruso –Grazie, Papa Francesco-: E lunga sia la sua vita. Lunghissima anzi, che di tempo per rimediare alla storia della chiesa ce ne vuol tanto. Apprezzabile il sonetto del nostro Domenico.

Caetano Castiglia –domenica d’inverno-: Una scena che sa di tristezza, riscattata dalla voce del mare, molto ben disegnata dal bravo Caetano.

Franco Buniotto –Morte di un piccione-: Franco racconta di un tristissimo evento accaduto pochi giorni fa (un bimbo travolto da un automobilista poi fuggito). C’è rabbia e commozione nei suoi duri  e bei versi.

Antonia Scaligine –Chissà dove vanno i pensieri?-: Il pensiero sui pensieri ed il loro misterioso viaggio, raccontato magistralmente da una coinvolgente Antonia. Da ricordare la bellissima conclusione con quel “a volte ritornano sospesi/alla porta del sogno”. Complimenti, Antonia.

Laura Toffoli –Sospiri-: Bella sintesi sognante di grandi emozioni, questa della brava Laura.

Salvatore Cutrupi –Germogli-: Una fiaba, questa di Salvatore. Fiaba e desiderio di quei semi della felicità, come della fonte della giovinezza, molto ben narrata.

Adriana Lombardi –Senso e ragione-: Tuttoè finalizzato al compimento di un alto progetto. Questo ci racconta la brava Adriana, citando Coelho. E speriamo che allora sia davvero “un bel giorno”.

A tutti il più cordiale dei saluti, al nostro vate un grazie di cuore per ciò che ci consente.

Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
per tuo mezzo vorrei esprimere:

un benvenuto con applauso a Luisa Pezzoni per la sua commovente poesia "A mio figlio";
un vivo apprezzamento a "Una sera diversa, senza sapere perché" ad Antonia Scaligine per le poetiche e suggestive espressioni contenute nella sua composizione (con un punto interrogativo: che significa lumare?);
un grazie ed un affettuoso saluto a te per il tuo impegno quotidiano;
Santi


Ma, caro Piero
non conosci il Burraco?
non sai cosa ti perdi,è il gioco del momento.
Molti lo giocano, ma saperlo giocareè un'altra cosa
ha tattiche di gioco molto interessanti.
Così per invogliarti ne ho scritte 2 sul Burraco.
Hai visto mai che puoi ...cambiare idea ?
Un caro saluto e un grazie sentito per tutto quello che fai ,e poi ora
il sitoè ancora più ...interessante,come dice Sandra,ma giustamente bisogna armarsi
di.....Conoscenza
Il Passero
 

12/2/2014

Caro Piero, io non mi dilungo più di tanto ma togliere il sapore del
decasillabo ai cori verdianiè come tentare di giustificare il non
giustificabile.
Due consigli:
1° quando commenti cerca di non dilungarti troppo non puoi creare ogni volta
una nuova Treccani;
2° ti consiglio di leggere qualche "Bigino" sulla metrica
Sempre con cordialità
Roberto
 

Grazie Franco Buniotto, per il meraviglioso commento alla mia modesta poesia.
Le tue poesie, anche se non sempre le commento, sono molto belle .
Vai alla ricerca di sensazioni diverse come la poesia Poker
dove la tua fortuna ti chiede di giocare , poi del resto la fortuna i forti
aiuta e i timidi rifiuta, dice il proverbio. Ma c’è di più si lega alle
sensazioni umane come quella di oggi con la Morte di un piccione , forse
ti riferisci anche a quel bambino lasciato morire su un marciapiede, fa
davvero male , bella poesia .
Un grazie di cuore va sempre a Lorenzo e a Piero
Antonia Scaligine


Senza entrare in merito allo scambio di pareri tra Roberto e Piero (non ne ho la competenza), esprimo i miei complimenti ad entrambi, perché leggendoli "si va a nozze", come si suol dire, respirando cultura, quella vera. Complimenti ad entrambi!
Sandra Greggio
 

Caro Roberto, ebbene sì, leggo Dante e su Dante, come d'altri e d'altro, perché, come si usa dire e a differenza d'altri, non sono nato "imparato".
E leggendo e leggendo ho scoperto che la poesia nasce, in remotissimi tempi, quale inno sacro da dedicare alla/e divinità che, probabilmente essendo dure d'orecchi, avevano bisogno di sentirsi ripetere più volte la stessa frase (da qui il ritmo). Ci mettono poi il carico da quaranta gli omerici con i loro canti di preghiera formulati, a differenza del linguaggio usato dal popolo, con termini più elevati, per ovvia deferenza.

Fin qui tutto era parlato, declamato, recitato a memoria e soltanto con l'avvento del tiranno Pisistrato (circa V° sec. a.c.) si arrivò, per suo volere, a mettere per scritto ciò che verbalmente era tramandato. Teogonia, Geogonia, Odissea ed Iliade compresi.
Da qui nacque l'esigenza di ripetere nello scritto, i ritmi che, foneticamente, quegli inni, quelle poesie, avevano.
Non divago e nel prosieguo cercherò di dimostrartelo.

Musica e poesia hanno in comune, oltre a complicatissime regole comunque non simili, il ritmo. Arsi e tesi sono presenti, necessariamente, nella musica e nella poesia.
Ma la musica ha una caratteristica (sempre a proposito di ritmo) che la poesia (né letta , né declamata) può avere: l'allungamento delle note.

E così se prendiamo quel "Oh Signor che dal tetto natio", che tu citi ad esempio della musicalità del decasillabo, ci accorgiamo che leggendola, inevitabilmente, contiamo dieci sillabe. Ascoltandola cantata diviene "Oh Signor che dal te… etto nati… io" trasformando il decasillabo in dodecasillabo.
Ed ancor di più vale per "Madamina il catalogoè questo", ovvio decasillabo in lettura che però, nella dizione di Leporello, vede una pausa tra "madamina" ed "il catalogoè questo". Pausa che evita l'elisione tra quella "a" e quella "i". Divenendo, nell'ascolto, un musicalissimo endecasillabo.
Idem per "Come rugiada al cespite" dove c'è allungamento di quella "o" e allungamento e separazione tra la "i" e la "a" di rugiada.

Giusta la tua osservazione sull'interpretazione dei ritmi data dai grandi compositori alle prese con libretti da musicare. Era una bella gatta da pelare dover rendere musicale ciò che musicale nonè (e cioè i versi parisillabi con i loro accenti fissi e immutabili). Ma il problema lo risolvevano esattamente come io sopra ho descritto, trasformando i decasillabi in endecasillabi, perché la respirazione dell'uomo (e l'orecchio) questo impone.

Avevo già scritto in una mia precedente risposta che poco conosco il Metastasio poeta e, aderendo al tuo invito, ho cercato sue poesie nell'aborrita Wikipedia. E questo trovo:
in perfetti settenari: La libertà a Nice, La partenza, Palinodia a Nice
in endecasillabi: Sogni e favole, Vecchiaia
Credo che, se avessi proseguito, probabilmente non avrei trovato poesie in parisillabi (puoi smentirmi, comunque, citandomene). Metastasio era un colto personaggio che, credo, ben avesse assimilata la lezione di Dante (a proposito della prevalenza nobile dell'endecasillabo, seguito dal settenario).
In compenso in ottonari sono i suoi libretti d'opera ma, affidati alla maestria musicale di grandi compositori (a proposito conosco molto bene La clemenza di Tito e non ho mai avuto l'impressione, ascoltandola, che vi fosse un solo verso in piatto ottonario) quelle parole divengono musica. E con ciò non intendo sminuire l'importanza che, per il melodramma, ha avuto il Trapassi, anzi. Importanza che non ha avuto nella stessa misura per la poesia. Ricordo, a conclusione, che il movimento letterario dell'Arcadia aveva, quale punto di riferimento, Petrarca.

Un cordiale saluto, con la stima di sempre. Piero
 

Chissà dove vanno i pensieri? Non lo so dove vanno, ma questi di Antonia Scaligine sono bellissimi. ***** complimenti.
Franco
 

11 febbraio 2014

Luigi Spreafico –Capovolgimento-: Un tristissimo prendere atto del tempo che passa e toglie ispirazione e luce.

Emanuele Locatelli –I love you-: Si vive per l’amore e dell’amore. L’idea di perderlo crea incubi che Luigi racconta con efficacia.

Simone Magli –La motivazione-: E come non concordare con Simone? Senza motivazioni all’agire che resta?

Roberto Bottiroli –Teneramente un sogno-: Teneroè il sogno e delicato il racconto in questo esempio di novenario offertoci dall’ottimo Roberto.

Antonietta Ursitti –Mi immergo-: Belli molto i primi tre versi (titolo compreso) prologo di uno smarrimento dell’anima, detto, a concludere, dalla brava Antonietta. Un caro saluto.

Aurelia Tieghi –Hanno tagliato-: Narrata, con intensità coinvolgente, la pena per la perdita di amici alberi rassicuranti. Brava Aurelia!

Antonio Scalas –Tra terra e cielo-: “e l’anima si fonderà con la luce”è la sintesi magistrale di una bella poesia che dice d’amore per gli anziani.

Fausto Beretta –Attimi-: La frenesia della vita toglie il respiro ed il piacere di godere attimi di pace. Lo racconta bene il nostro Fausto.

Il Passero –Giochiamo a Burraco?-: Non conosco il burraco ma se fa quell’effetto meglio non conoscerlo. Carina e piacevole la poesia di Giancarlo, intrisa di sottile malizia.

Aurelio Zucchi –Vorrei ma non posso-: Una poesia che dice, con sognanti immagini, del desiderio di vivere in un mondo più umano.

Antonella Iacoponi –Un augurio ad un’amica-: Molto affettuosa, la nostra Antonella, con questi suoi auguri rimati. Saranno certamente graditi da una commossa Adriana.

Caetano Castiglia –aghi di pino-: Ottimo l’alternarsi ritmico dei versi di diverso, ma efficace, metro. Danno cantabilità a questa bella poesia che narra di un dolcissimo ricordo. Molto bravo Caetano.

Franco Buniotto –Lato B-:  Sensualissimo ballo, descritto con sfrontata sincerità dal bravissimo Franco.

Adriana Lombardi –Amore-: Un richiamo all’inno all’amore di S. Paolo, molto opportuno in questa occasione. Bella la disamina successiva, detta con gran sentimento. E buon S. Valentino a tutti, allora.

Antonia Scaligine –Quale sole?-: Bella riflessione di Antonia sul sole e sopra i suoi effetti. Ben disegnata la scena paesana e quel “Lotteremo con le tenebre/quando ombre pietose” è metafora di un sole fonte di speranza. Brava Antonia!

Laura Toffoli –Piaceri che si rincorrono-: Mangiare un ciuffo di zucchero filato e descriverlo come desse un piacere sensuale nonè da tutti. Ma Laura ci riesce con le belle immagini di allusivi versi dai quali sprizzano colori, sapori e suoni d’organetti di fiera. Complimenti Laura!

Un caro saluto a voi tutti, un grazie al nostro vate generoso. Piero Colonna Romano
 

11/2/2014

10 febbraio 2014

Marina Mannarà –Tutta la vita-: Un benvenuta nell’azzurro a Marina che esordisce con la speranza che il più nobile dei sentimenti possa essere duraturo. In filigrana leggo un “se son rose fioriranno”.

Franco Buniotto –Poker-: Un rapporto, una partita a poker, dove vince chi meglio bluffa. E Franco parte in quarta (col bluff) dichiarando la sua sottomissione, quasi un subdolo “passo”.

Santi Cardella –Rosa tatuata-: Santi pare dire che l’amoreè una specie di droga dalla quale non ci si può liberare, né lo si vuole nonostante le spine che porta e comporta. E lo racconta con bei versi composti col bel ritmo di endecasillabi alternati a settenari. E delizia sempre.

Luigi Spreafico –Per Gabriele-: Un forte, affettuoso incoraggiamento ad affrontare la vita meno rassegnatamente, indirizzato ad un giovane amico, forse ad un figlio.

Emanuele Locatelli –Amico mondo-: Bella questa invettiva del nostro Emanuele che, con rabbia, elenca i mali più evidenti che affliggono questa epoca. Significativo e centrale il verso “avere valoriè un disonore”.

Armando Bettozzi –Dèi e diavoli…in tèra-: Una parabola questa dell’ottimo Armando. Attualissima parabola, metafora di quel che accade dalle nostre parti politiche.

Carlo Chionne –Ode-: Deliziosa filastrocca del grande Carlo che osserva il mondo attorno e con sapido sarcasmo lo descrive. Ridiamo, per non piangere, assieme a lui ed imitiamolo, come ci suggerisce nei suoi distici.

Simone Magli –Speranza-: Un amaro Simone osserva le brutture di questo mondo e le riassume con metaforiche immagini. E non c’è speranza nei due versi conclusivi.

Gabriele Renda –Bancao meravigliao-: Molto divertente questo adattamento di un vecchio successo musicale all’attualità illustrata nel prologo. Anche in questo caso ridiamo per non piangere. Bravissimo Gabriele!

Antonella Iacoponi –Tempo d’estate-: Decisamente accattivante questo dipinto che dell’estate ci regala Antonella.

Libera Mastropaolo -Un anno senza te-: Struggente ricordo della madre questo, detto con commosse parole da Libera.

Michael Santhers –Cielo-: Con sfrenata fantasia il nostro Michael descrive quel che ci sovrasta. Giudica ed attribuisce caratteristiche umane (quelle negative, ovviamente) a sole e luna, divertendo sempre. Ma, soprattutto, ci chiarisce quel che fanno sole e luna durante le eclissi.

Laura Toffoli  -Ombre invernali-: Ben disegnato un paesaggio invernale dalla brava Laura.

A tutti il più cordiale dei saluti, in primi al nostro generoso vate. Piero Colonna Romano
 

Commento per Piero Colonna Romano
Caro Piero, che Dante fosse un grande poeta lo sanno tutti ma che fosse libero
di interpretare le cose a modo suoè altrettanto vero e ogni tanto qualche
sciocchezzuola la tirava fuori.
Non ti sei mai domandato come mai Verdi utilizzava il decasillabo ascendente
per i suoi cori? Va pensiero, O Signor che dal tetto natio, Si ridesti il Leon
di Castiglia ecc. ecc.; te lo spiego: perchéè molto musicale; e Mozart "Non
più udrai farfallone amoroso" , "Madamina il catalogoè questo" e via
discorrendo. Verdi utilizzava anche per le Arie i settenari manzoniani "Come
rugiada al cespite" Ernani/Ermengarda; anche gli ottonari ecc. Potrei
proseguire all'infinito ma....di endecasillabi ben pochi se non rari. In
conclusione: il ritmo nasce dalla musica e non credo che i grandi compositori
non sapessero interpretare ciò che stavano componendo.
Pertanto ti consiglio di leggere un po' meno notizie su Dante e aprirti ad
altri poeti e se vuoi il "RITMO" leggi Metastasio.
Un caro saluto
Roberto
 

10/2/2014

Caro Roberto, temo d'essere stato frainteso col mio troppo sintetico commento.
Ovviamente tu sfondi porte aperte con la tua precisazione, sulla quale non si può che concordare.

Ma il senso del mio "decasillabi inusuali, quasi endecasillabi acefali" deriva in parte dal giudizio che Dante dà dei parisillabi, affermando che "per la loro rozzezza sono usati raramente, conservano infatti la natura dei numeri e sono, rispetto ai dispari, come la materia rispetto alla forma" (nel De vulgari eloquentia) ed in parte da ciò che afferma Gabriella Sica, nel suo "Scrivere in versi" (Il Saggiatore, ediz. 2011) "-Il decasillabo può anche considerarsi come un endecasillabo acefalo, ha comunque sempre ritmo fisso: il tonoè romantico o esortativo come nel Manzoni di "Ahi sventura, sventura, sventura!" o cantilenante come nel Pascoli con "Cielo e terra dicono qualcosa-"

E si può anche non essere d'accordo con l'uno e con l'altra. Cambiano i tempi, il modo d'esprimersi e, quindi, anche il modo di fare poesia (ad esempio gli aborriti, da Dante, novenari, poi portati all'eccellenza dal Pascoli). Quindi non per sbaglio ho definito dolce e piacevole la tua poesia, nonostante la definizione data al verso.

Mi sono permesso, sperando tu non me ne voglia, per esercizio e per curiosità, di convertire in endecasillabi la prima strofa della tua "Un soffio di serenità". E questo ho ottenuto (2-4-7-10). Ferma restando la piacevole lettura dei tuoi decasillabi non mi pare proprio disdicevole quel che segue:

E quando il vento sussurra alle fronde,
con un castagno che al vento risponde,
un cuore tenero tosto si perde
su quei bei campi coperti di verde

L'endecasillaboè connaturato al nostro naturale modo di respirare, edè il metro per eccellenza, quanto meno nella poesia italiana. Ciò nonostante anche io uso spesso i parisillabi, quando l'argomento trattato mi pare lo esiga e trovo deliziosi quelli che tu usi quando racconti di accattivanti figure femminili.

Sull'endecasillabo si potrebbe discettare ancora a lungo ma credo d'avere annoiato abbastanza per cui, rinnovandoti stima ed apprezzamento, ti invio un cordiale saluto.
Piero
 

9/2/2014

Commento per Piero Colonna Romano
Piero, ma chi dici acefalo quasi endecasillabo? Più ascendente di questo
decasillabo 3-6-9! Valentino del Pascoli mostra un decasillabo acefalo sul 2° e
4° verso di ogni quartina insieme all'endecasillabo di 1° e 3° verso; in questa
poesia del Pascoli il ritmo dell'endecasillaboè 4-7-10 (ritmico) mentre il
decasillaboè 4-6-9, se avesse usato il decasillabo ascendente 3-6-9 il ritmo
si sarebbe spezzato-
Cordialmente
Roberto
 

9 febbraio 2014

Michael Santhers –Il paziente-: Amara storia, troppo spesso vicina al vero, questa di Michael. Detta con stile discorsivo, muove a compassione per la sorte di troppi homeless che dovrebbero pesare sulla nostra coscienza.                     

Franco Buniotto –Immagini-: Bella questa serie di immagini, belle le similitudini e bello lo stemperarsi del racconto nel silenzio conclusivo.

Emanuele Locatelli –Amicizia-: Struggente addio, detto con profondo sentimento ed emozione.

Roberto Bottiroli –Un soffio di serenità-: Decasillabi inusuali, quasi endecasillabi acefali. Eppure Roberto li riempie di dolcezza e li usa per dipingere paesaggi bucolici, dandoci una piacevole poesia, a dimostrazione che la poesia nonè soltanto tecnica.

Nino Silenzi –Il pianto del vento-: Perfetta descrizione, par quasi sentirle quelle onde infuriate. Ma nonè retorica descrizione di un fatto della natura, quel che ci descrive Nino, bensì metafora di un rabbioso dolore per quelle “guerre insane” che insanguinano il mondo. Complimenti.

Antonella Iacoponi –Quarant’anni insieme-: Con bei versi Antonella rende omaggio ad una ricorrenza di matrimonio.

Caetano Castiglia –metropolitana-: L’uso che del senario fa Caetano rende alla perfezione il movimento di quel convoglio (ed azzardo anche che quel “comune”, che pare verso sperduto tra i senari, pare il fischio di partenza). Ma non c’è soltanto tecnica sopraffina in questa poesia, c’è il  filosofico domandarsi dove andiamo, con conseguente rassegnata risposta. Complimenti a questo bravo poeta.

Sandra Greggio –Io-: All’inizio pare di leggere l’attacco d’una lezione d’italiano, dopo si scopre un malinconico guardarsi dentro, seguito dall’orgogliosa affermazione sull’essere. Singolare e bella poesia della nostra Sandra.

Laura Toffoli –Nebbia-: Fortunatamente la nebbia si dirada… Bella la descrizione del paesaggio nebbioso e suspence finale resa perfettamente con quel timore e quel sospiro di sollievo. Brava Laura!

Pierluigi Ciolini –Come semi-: La direi ermetica poesia, in particolare nella prima strofa di grande effetto scenico. Pierluigi analizza se stesso e, con lui, noi tutti nel vivere le nostre costrizioni : “siamo nell’aria/e ci vogliono appendere” afferma il poeta per poi rassegnarsi ad essere seme.

Poesie a tema: Autoironia-:

Simone Magli –Caricatura-: E Simone, come spesso accade, ha ragione.

Un caro saluto a voi tutti ed, in primis, al nostro illuminato vate. Piero Colonna Romano
 

Ringrazio il prof. De Ninis per la sua gentile ospitalità, e Piero Colonna Romano e Santi Cardella per il loro benvenuto.
Caetano Castiglia
 

"Immagini" di Franco Buniotto - Bel dipinto, con le pennellate essenziali. -
"Un soffio di serenità" di Roberto Bottiroli - Convincente poesia, stlisticamente perfetta, che ci trasmette una dolce serenità agreste. -
"Il pianto del vento" di Nino Silenzi - Ninoè un perfetto pittore impressionista dei moti dell'anima. Pochi versi che suscitano tante malinconiche sensazioni. Complimenti. -
"Metropolitana" di Caetano Castiglia - Dò il benvenuto oggi (ieri non ho avuto tempo) a Caetano e mi complimento poichè la sua corda nostalgicaè molto apprezzabile. -
"Io" di Sandra Greggio - Sandra ci propone sempre poesie magiche, che lasciano il segno; perciò rinnovo i complimenti per questa, che aveva già pubblicato. -
"Caricatura" di Simone Magli - Perfetta caricatura amara di chi ci circonda. Dove stiamo andando? -
Un caloroso abbraccio a chi pubblica, a chi commenta, a chi mantiene viva questa nostra pagina: e un grazie riconoscente a Lorenzo,
Santi
 

8/2/2014

Era di maggio: uno struggente amarcord, con una chiusa splendida. ***** Complimenti.
Franco
 

8 febbraio 2014

Caetano Castiglia –ricordo-: Un benvenuto nell’azzurro a Caetano che narra del nostalgico ricordo di una giovinezza svanita nel tempo. Comunica gran pena la conclusione di questa amara poesia.

Antonella Iacoponi –La pace di carta-: Antonella sintetizza bene quelle che furono le reazioni degli italiani alla notizia dell’ipocrita accordo di Monaco. Accordo, appunto, di carta, destinato a durare ben poco.

Franco Buniotto –Un violino italiano-: Li ho visti anche io, qualche anno fa, ed era struggente la melodia, ascoltata in quell’inusuale palcoscenico. Un grazie a Franco per avermi fatto ricordare quel tempo.

Luigi Spreafico –L’ultima scoperta-: Quella che non si potrà raccontareè l’ultima scoperta. Ben resa l’atmosfera di quell’addio e condivisibile l’affermazione del poeta sugli inutili ori e sul tesoro che sono gli affetti.  Credo che la già bella poesia avrebbe meritato maggiore attenzione agli endecasillabi

Armando Bettozzi –Er solo mòdo-: Pare sia l’unico modo per farsi leggere, avere successo e guadagnare, questo suggerito da Ro’. Sempre sagace il nostro Armando e sempre molto bravo ad intesser sonetti.

Emanuele Locatelli –Emanuele-: Iperbolicamente appassionati questi pochi versi offertici da Emanuele.

Aurelio Zucchi –Pulviscolo-: Il rimpianto della prima strofa (bello quel “pulviscolo d’onirico nutrito”) cui segue la riflessione sull’immutabilità della bellezza della natura. La poesia, scritta col piano stile di Aurelio, si  conclude con l’invito a godere del bello.

Salvatore Cutrupi –Il corpo e l’anima-: Guardarsi dentro, badare all’essere e non all’apparire,è il messaggio che ci deriva da questa riflessiva poesia di Salvatore.

Sandra Greggio –Era de maggio-: Che dire, se non sperare che non si sia rovinata troppo la spontaneità che c’è nell’originale?

Clelia Maria Parente –Ridere, giocare, ballare…-: Deliziosa filastrocca offertaci da Clelia alla quale do un bentornata nell’azzurro.

Laura Toffoli –Particolari attimi-: C’è una gioiosità contagiosa in questi pochi versi della brava Laura. Di quali attimi parli, beh, lo sa lei e non si indaga.

A tutti l’augurio per una lieta domenica ricca di poesia. Al nostro vate un grazie riconoscente.

Piero Colonna Romano

 

7/2/2014

7 febbraio 2014

Antonella Iacoponi –La gioia del donare-: E’ una lezione di vita questa che oggi ci regala Antonella, realizzata con dolci immagini.

Michael Santhers –Epitaffio il Disoccupato-:  Poveri disoccupati, non solo soffrono per mancanza di lavoro ma quando lo trovano tantaè la felicità che non ne possono usufruire, per esplosione del cuore. Ne consegue l’epitaffio, a futura memoria e con morale finale: godetevi la disoccupazione più a lungo possibile augura un sulfureo Michael.

Franco Buniotto –Peter Pan-: Una bella immersione nelle fiabe più amate, detta con humor dal bravo Franco.

Domenico Caruso –Vergine Santa-: Il temaè, sostanzialmente, quello della poesia precedente. Il mio commentoè quello fatto alla poesia precedente: preghiera realizzata in forma di perfetto sonetto.

Antonietta Ursitti  -E’ troppo forte il sole-: Una luce che abbaglia e stordisce ma che non impedisce alla mente di vedere (sperare) “litorali approdi/per salvi naufraghi…” . Poesia cheè metafora del nostro vivere nel caos quotidiano, dove l’ultima speranzaè un oasi di pace. Brava molto Antonietta.

Il Passero –Tra me e magari…te-: E’ proprio un parlarsi questo di Giancarlo. Un parlare con se stessi, quando non si capisce, quasi un balbettio ben reso dal nostro amico. Ottimo quel “a viverti di cosa” per accusare di incomprensione, con doloroso stupore, un distratto partner.

Luigi Spreafico –Mi piace il silenzio-: Pare un ode al silenzio, quello che consente d’essere soli con se stessi a riflettere e risolvere quesiti. Bello il tono della poesia e, a riassunto del tutto, ottimo quel “se l’ancora al pensar tu molli”.

Armando Bettozzi –La sconfusione-: In questi ultimi giorni il nostro Parlamento s’è infuocato e volano insulti e manate. Credo che Armando a questo si sia ispirato per regalarci un altro ottimo, divertente ed istruttivo sonetto (caudato stavolta).

Bruno Amore –Guardando verso oriente-: Sei poesie sei. Unite dal titolo (là dove sorge il soleè la speranza) descrittive e metaforiche, didattiche e nostalgiche, piacevoli tutte.

Laura Toffoli –Poesia a due mani: Piove-: Bella questa rielaborazione di Laura, bella edf attualissima, visto il tempo che fa.

Giusi Falleroni –Il confine-: E’ intensa e bella questa riflessione di Giusi. Poesia che dice, con bei versi, di solidarietà e d’amore universale.

Terry Di Vetta –La forza dell’amore-: Che altro aggiungere a questa perfetta descrizione degli effetti dell’amore se non un grande, grande, grande augurio per una lunga durata?

Sandra Greggio –Sfumature-: Delicatissima questa di Sandra, fatta di lievi versi che dicono della tenerezza che subentra e prevale col passar del tempo e…dopo le “Sfumature”. Complimenti.

Poesia a tema: Autoironia

Antonia Scaligine –Eva-nescenze-: Ed Antonia centra, spiritosamente (con un pizzico d’amarezza) il tema. Bella analisi di quel che si pensava, o sperava, d’essere e fatalistica rassegnazione su quella “dirittura finale”. Delizioso il distico finale. Sempre brava la nostra amica.

Un grande grazie ad Antonia per il bellissimo e graditissimo commento alla mia “L’ultima nota”

A tutti un cordiale saluto e l’augurio per un weekend pieno di poesia. Un ringraziamento, per l’indefessa sua opera, al nostro vate, maestro e guida.
Piero Colonna Romano
 

Desidero ringraziare Piero Colonna Romano e Santi Cardella per il commento alla mia “Sfumature”. Caro Santi, speriamo che la matrioska “liberi” altre poesie.
Sandra
 

Ogni tanto mi faccio un piccolo spazio di tempo per dirvi che sono sempre
presente con tutti voi ,
sia se lascio o non lascio un commento alle vostre belle poesie , ma anche
per un senso di gratitudine
verso chi scrive poesie e commenti . Per dire grazie a Pietro e a Santi ,
soprattutto al grande Lorenzo.
Voglio complimentarmi con Santi Cardella le cui sue poesie sono degne
della tradizione poetica e meritano di essere lette ,
lo considero come un’ apparizione incantevole della poesia di oggi , con
delle sfumature di quella di ieri, pascoliana , dannunziana ,
il suo io si fa forma , colore e armonia . Ricordo dell'estate, bellissima ;
Il fanciullino, torno all'antica terra delle favole
dette dalla mia mamma e trovo pace. Tenebra e luce ; Io obbligo la mia
malinconia
a viver tra i colori del giardino . In tutte le sue poesie c’è un verso
gioiello.
Cosa dire poi delle bellissime poesie di Pietro Romano Colonna, non di
certo per un senso di gratitudine ai suoi commenti ,per carità ,
ma assolutamente per la sua bravura. Lui nonè il poeta dell’io , ma l’
essere per luiè tutto l’essere che raggiunge la visibilità , la bellezza
del verso pittorico ; rendo omaggio all’'ultima nota
questa voce che assolve peccati
e alfin, nel silenzio, rimangon nel cuore
magia di quei suoni, momenti fatati
che dentro han lasciato sì grande stupore.
magica e favolosa .Scende davvero la sua poesia , scende direttamente nel
cuore , bravo
Tutta la poesia oggiè convincente , ma voglio sottolinea alcune che ho
trovato davvero interessanti, con una buona trasparenza poetica. Sfumature di
Sandra Greggioè troppo forte il sole per guardare lontano di Antonietta
Ursitti. L’angelica preghiera alla Vergine Santa di Domenico Caruso . Poesia a
due mani:
Piove, piove ormai da
otto giorni… Laura Toffoli . Il confine di Giusi Falleroni . Saluto tutti
Antonia Scaligine
 

Caro Lorenzo,
nella pagina azzurra d'oggi, fra molte apprezzabili poesie ho notato:

"Il confine" di Giusi Falleroni - Bellissima nell'ispirazione;
"Sfumature" di Sandra Greggio - Che avevo detto ieri? E Sandra ha aperto la matrioska. Applaudo!
"Eva-nescenze" di Antonia Scaligine - Antoniaè impietosa con sé stessa; mette un abito dimesso per celare una perla.
Un grazie e tanti cari saluti; e prepariamo lo spirito adatto per San Valentino!
Santi
 

Un sentito ringraziamento al poeta Santi per l'apprezzamento alla mia
poesia "Battiti". Salvatore Cutrupi
 

6 febbraio 2014

Bruno Amore –Quando docilmente La seguii-: Tra la ricerca di colonie di elicriso e la realizzazione di un sogno, resta l’incanto stupito del poeta. E Bruno lo racconta, con belle immagini, quell’incanto.

Gloria D’Alessandro –Semplici, noi-: Ci resti la semplicità dei bimbi per vivere realmente da uomini. Questo l’insegnamento che ci arriva da Gloria con la sua bella poesia.

Antonella Iacoponi –La chiesa della collina-: Bello e piacevole questo dipinto di Antonella, sempre attenta all’alternarsi delle rime nei suoi liberi versi.

Michael Santhers –Maresciallo Casciocavallo-:  A tutto si può resistere, tranne che alle tentazioni. E così il maresciallo di Michael risolve il problema del vivere… Ma nella poesia del nostro, in filigrana, c’è ben altro: c’è il racconto di questa società, con le sue dissolutezze. Sempre di piacevole lettura queste poesie, ricche di ammonimenti e di senso della morale.

Franco Buniotto –Pazzon-: Malinconico ricordo questo di Franco, molto ben raccontato.

Domenico Caruso –Lode a Maria-:Il temaè, sostanzialmente, quello della poesia precedente. Il mio commentoè quello fatto alla poesia precedente: preghiera realizzata in forma di perfetto sonetto.

Enrico Tartagni –Trasformazioni-: La paura della morte, accentuata da fibrillazioni atriali, qui raccontata col fantasioso e bel linguaggio di Enrico.

Carmine De Masi –Paese mio-: Malinconica dichiarazione d’amore al paese natale. C’è commozione nei versi di Carmine e tutta la nostalgia di chiè dovuto emigrare, in cerca di  quella fortuna che il paese d’origine non poteva e non può dare.

Armando Bettozzi –Li du’ Assi-pia-tutto-: Sferzante, il nostro ottimo Armando, continua ad attingere alla squallida cronaca attuale per lanciare i suoi (che sono pure nostri) anatemi. Ancora una volta bravo!

Sandra Greggio –Un tempo lontano-: Il rammarico per quei sogni irrealizzati (ma quanto appaganti erano!) raccontato col lirismo di belle e metaforiche immagini da una Sandra in gran forma. Godibilissima poesia, merita complimenti.

Salvatore Cutrupi  -Battiti-: Salvatore ha un cuore che non invecchia, lo racconta e ci invita a vivere i sentimenti più puri con un amore che non può  e non deve invecchiare.

Laura Toffoli –Dedicata all’amica Laura-: Bella l’immagine che Laura dà della sua amica. Giovane nonna e working woman cui dichiara affetto e stima.

Poesia a tema: Autoironia

Santi Cardella –Ricordo dell’estate-: Caro Santi, ovviamente bello il sonetto, pieno di spirito e con un pizzico di nostalgia. Io però non lo farei leggere a quella “vecchietta che mi tien la mano”. Hai visto mai che quella mano non cambi direzione?

A voi tutti il più caro dei saluti. Un grande grazie al nostro grande Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

5 febbraio 2014

Aurelio Zucchi –I platani non se ne accorsero-: Aurelio descrive il risveglio di una città, nell’indifferenza della natura, con prosastica poesia.

Bruno Amore –Dei figli che…-: La tenera protezione dei padri sui figli,  il timore di non essere all’altezza del compito, raccontato con belle immagini dal nostro Bruno.

Anileda Xeka -***-: Una appassionata esortazione, questa della brava Anileda. Esortazione a vedere, l’uno nell’altra e viceversa, l’orizzonte al quale guardare. Bella anche la chiusura che dice di anelito ad un amore universale.

Aurelia Tieghi –Solare-: C’è grande sentimento in questa bella poesia di Aurelia. Il desiderio di luce, quella che stordisce, risalta forte dai bei versi, eppure il timore. Alto lirismo in quel dire del sole “stella danzante o poesia”. Bellissimo quell’essere “vena di te”. E quel sentirsi girasole dice dell’ineluttabilità di quella attrazione. Brava molto Aurelia.

Antonella Iacoponi –Io regina-: Sintesi di un mito, molto ben raccontato dalla brava Antonella che mi ha riportato, con la memoria, in luoghi che conosco. Molti anni fa, su quell’alta rocca, un anziano contadino mi raccontò la storia dell’ombelico del mondo, del rapimento di Plutone, di quei prati olezzanti profumi. Grazie Antonella.

Michael Santhers –Napoli-: La leggo come un omaggio a questa città unica al mondo. Sottile l’analisi psicologica che Michael fa degli abitanti (soprattutto con quella terza strofa) caricandoli di umanità, sempre tesi, nonostante le difficoltà, a guardare al domani con la speranza e “con una farsa e un sorriso”.   Bravo molto il nostro poeta.

Franco Buniotto –Alvaro-: Divertente e surreale raccontino sull’arte circense, quando nonè arte.

Alessandro Politi –Vertigine-: La difficoltà d’amare in una ermetica poesia.

Domenico Caruso –Ave Maria-: Il temaè, sostanzialmente, quello della poesia precedente. Il mio commentoè quello fatto alla poesia precedente: preghiera realizzata in forma di perfetto sonetto.

Antonia Scaligine –E’ ormai passato-: Quanta poesia c’è nell’esprimere questo ricordare! Coinvolge molto questa tua, brava Antonia.

Sandra Greggio –A mia figlia-: Un amore materno, profondo e lieto, in questo osservare lo sbocciare all’amore della figlia. Ben resa l’atmosfera ed il sentimento dalla brava Sandra.

Salvatore Cutrupi –Fredde speranze-: Un addolorata attesa raccontata con versi dai quali emana malinconia e rassegnazione.

Laura Toffoli –Gomitolo di lana-: Molto bella e azzeccata la similitudine tra gomitolo che si va svolgendo e la vita di un figlio che va compiendosi. E molto ben resa l’immagine di un doloroso distacco. Brava Laura!

Un grazie di cuore a Anileda, Sandra, Santi e Giampietro per i loro generosi commenti alla mia “L’ultima nota”.

A tutti il più cordiale dei saluti, con l’augurio di vivere nella poesia. Un caro saluto, riconoscente, al nostro splendido vate. Piero Colonna Romano

 

6/2/2014

Caro Lorenzo,
ritorno a commentare Sandra Greggio per "un tempo lontano": bella e nostalgica la prima strofe; le altre creano un'attesa che, sono certo, Sandra risolverà non appena aprirà la matrioska; e tornerà il sole.
Un vivo apprezzamento anche a "Pazzon" di Franco Buniotto, che osserva desolato il bicchiere quasi vuoto ed a "Battiti " di Salvatore Cutrupi che osserva con fiducia le cose belle della vita.
Infine ringrazio il collega "Il Passero" per il suo generoso commento a "Ricordo dell'estate".
Un grazie ed un caloroso saluto,
Santi
 

Un ringraziamento a Il Passero per l’apprezzamento alla mia poesia.
Sandra Greggio

 

Ogni tanto Vi vengo a trovare e così oggiè stato.
Stupenda Poesia di Santi "ricordo dell'estate"sia nella forma che nel contenuto
è un piacere leggere Poesie così belle .Grazie Poeta.
e Sandra che non si smentisce mai con un "tempo lontano" rinnova ancora il mio piacere nel leggerla.Grazie cara Poetessa.
Il Passero
 

5/2/2014

Un “grazie” di cuore a Santi per le bellissime parole a commento della mia “Ali di cera”.
Sandra Greggio

 

4/2/2014

"Magia di quei suoni, momenti fatati…". E che cos'è questa poesia se non una magia, un incantesimo di bravura e di sentimento? Quando la poesia si fa musica; non per nullaè dedicata al grande Ludovico Einaudi. Questo il mio commento a "L'ultima nota" di Piero Colonna Romano, che ringrazio anche per i suoi immancabili commenti alle mie poesie.
Sandra Greggio


Caro Lorenzo,
approfittando della tua cortesia vorrei mandare i miei complimenti a Piero C. R. per il suo magnifico piano che, sfiorato da dita preziose "dentro han lasciato sì grande stupore"; poesia deliziosa!
Complimenti anche a Sandra Greggio per la potenza delle immagini della sua "Ali di cera"; ogni versoè una pennellata d'un quadro dell'anima.
Santi


l'ultima nota. "E' Sinfonia quando si diffonde arte in Poesia" . un caro saluto. Giampietro
 

4 febbraio 2014

Arturo Guzzardi –Considerazioni-: Amara considerazione su quanto i sensi possano ingannare. Insegnamento che viene da lontano questo, cui si aggiunge l’amarezza per quelle speranze irrealizzate.  

Renzo Montagnoli  -Sognando primavera-: Malinconica attesa della rinascita, raccontata con liberi e piani versi dal bravo Renzo.

Angelo Michele Cozza –Da Ravello-: Splendido affresco di quell’angolo di paradiso e di ricordi dolcissimi il racconto. Bellissima poesia che coinvolge con ritmo lieve e dolce ed, ancora una volta, applausi e complimenti al nostro bravissimo Angelo.

Gabriele Renda –Le minchiatelle di nonno Licio-: Ottima anche questa “pasquinata” dell’attento Gabriele cui va un affettuoso saluto ed un continua così.

Anileda Xeka -***-: Bruciante mancanza, descritta a forte tinte, nei primi 5 versi. Per poi divenire implorazione suadente, nel prosieguo. Drammatica l’affermazione finale. Il tutto con suggestiva poesia della brava Anileda.

Antonella Iacopone –Il viandante e la rosa-: Un dialogo da fiaba,  nell’ormai classico stile di Antonella.

Carlo Chionne –Vera Cruz-: Con chi ce l’ha il nostro Carlo? E se il titolo fosse metafora, che so, del nostro parlamento?...

Armando Bettozzi –Che pulentata…!-: Credo se lo meriterebbero. Ma quanto indigesta sarebbe la magnata! Sonetto alla grand guignole questo di Armando, ma sempre sonetto perfetto.

Michael Santhers -Pioggia nel bosco-: Ben descritta quella sospensione del tempo che porta la pioggia in un bosco. Pare fermarsi tutto. E Michael, col suo inimitabile stile, lo racconta e disegna.

Franco Buniotto –L’amico nello specchio-:  Bisognerebbe mai crescere, questa la morale del racconto di Franco.

Alessandro Politi –Raggio di luna-: Bellaè l’immagine  di quelle emozioni sfiorate dal vento della vita.

Domenico Caruso –Alla Madre Celeste-: Il temaè, sostanzialmente, quello della poesia precedente. Il mio commentoè quello fatto alla poesia precedente: preghiera realizzata in forma di perfetto sonetto.

Antonia Scaligine –I giorni più piovosi della merla-: Questo piovosissimo inverno ispira una bella, godibile filastrocca alla brava Antonia

Sandra Greggio –Ali di cera-: Molto ben descritti gli effetti di una troppo elevata temperatura, su mente, corpo ed illusioni. Icaro che precipita al suolo, insomma, nella bella poesia di Sandra. 

Poesia a tema: Autoironia 

Laura Toffoli –Ridere di sé stessi-: Mai prendersi troppo sul serio, in definitiva questoè il messaggio che la brava Laura ci lancia.

Un caro saluto a voi tutti, in primis al nostro generoso vate.

Piero Colonna Romano
 

*
Considerazioni di Arturo Guzzardi
" ed e' penoso viver la vita ripensando quel che abbracciar si poteva ma non c'è stato posto" riflessiva e bella
*
Sognando primavera di Renzo Montagnoli - ricca di bellissime immagini e delicatissime pennellate primaverili.
*
L'omaggio a Ludovico Einaudi per la sua onde (bellissimo brano del più grande compositore degli ultimi tempi.) di Piero Colonna Romano. Bellissima lirica. Le immagini e le parole hanno il suono nostalgico e dolce delle note di questo brano meraviglioso che riascolto con piacere.
P.s. Grazie di cuore
*
Un saluto a tutti e in particolar modo al Prof. Lorenzo. Sono ormai più di sei anni che frequento il sito. Grazie Prof. perché ci arricchisci di emozioni e poesia.
Anileda Xeka
 

3/2/2014

2 e 3 febbraio 2014

Domenico Caruso –Padre celeste-: Benvenuto nell’azzurro, Domenico.  Ed esordisce, Domenico, con una preghiera in forma di corretto sonetto.

Alessandro Politi –Il naufragio-: Ed anche ad Alessandro un caloroso benvenuto nell’azzurro. Il naufragio del titoloè quel ritrovarsi soli e sperduti quando manca l’amore. Ma il poeta invita a proseguire la rotta, sperando.

Franco Buniotto  -I buchi neri-:  E’ un viaggio specialissimo questo immaginato, con fede, fantasia e poesia dal bel ritmo, dal nostro Franco. Beh, chi morirà (stavo scrivendo chi vivrà…) vedrà.

Claudio Badalotti -E’ così (malinconia del poeta)-: Prolifico poeta, privo di memoria. Sostanzialmente di questo si lagna Claudio. Terribile l’immagine del concime, alimento della ragion pura. Mi sa che Kant sarebbe d’accordo.

Arturo Guzzardi –Conflitto-: Il confine tra bene e maleè, spesso, sottilissimo. Arturo ci narra di un dilemma, di una decisione, che dilania anima e mente, con pensoso poetare.

Antonio Scalas –Entrano dentro-: Diabolico questo sensuale amore, molto ben descritto da Antonio.

Simone Magli –Non c’è nessun luogo bello-: Una ventata d’ottimismo nel bell’aforisma di Simone.

Antonella Iacopone –Il tramonto-: Molto ben descritto lo stato d’animo di Garibaldi nei suoi ultimi giorni e belle le immagini che ci regala la brava Antonella.

Carlo Chionne –Sopra una fotografia di gruppo di cinquant’anni fa-: Quanta amarezza per ciò che poteva essere e nonè stato, per le illusioni smarrite, per progetti di vita migliore irrealizzati, in questi dolenti versi dell’ottimo Carlo!

Armando Bettozzi –A spasso con l’ombrello-: Singing in the rain, insomma. Mi viene in mente quella canzone ed immagino, questo inusuale Armando, nei panni di Gene Kelly. Simpatici quadretti di vita vissuta questi, regalatici dal nostro poeta.

Michael Santhers –Adatti-: Già,è proprio là che bisogna mandarli. C’è rabbia e molta saggezza in questa di Michael: chiè sempre vissuto male, magari onestamente, alle difficoltà si adatta, soffrendo molto meno di chi visse nell’opulenza e nella disonestà. Questa ci racconto, col suo classico stile, il nostro amico.

Laura Toffoli –Dedicata alla mia Poesia-: Fede incrollabile nella poesia, dunque,  ancora di salvezza consolatrice. Brava Laura, forse la poesiaè proprio questo.

A tutti l’augurio per una settima piena di poesia. Un caro saluto ed un grazie al nostro illuminato vate. Piero Colonna Romano


2/2/2014

Per Pietro:
Non mi hai assolutamente ferito, ti ho solo risposto.
Simone
 

1/2/2014

1 febbraio 2014

Roberto Bottiroli –Il tormento-: Palazzeschi docet e Roberto diverte e si diverte, con la sua solita maestria.

Franco Buniotto –Fante, regina e re-: Mi fa ricordare Alice nel paese delle meraviglie, Franco, con questa storiella che contiene uno sferzante, condivisibile giudizio.

Bruno Amore –Ai servizi igienici (pena accessoria)-: Dico che tra quella carta igienica e quel rigurgito ci stanno pressoché tutti i politici di questo ultimo ventennio. Dico anche che ogni popolo ha i governanti che si merita e lo affermo perché almeno il 75% degli italianiè affascinato dai quattro pifferai del momento: Grillo, Salvini, Renzi e Berlusconi. Ed il restante se ne frega.

Enrico Tartagni –Ferite e perdite-: Un disperante, disperato bilancio questo che ci narra con infinita amarezza il nostro Enrico. Versi liberi che sono poesia che penetra dentro ed inumidisce gli occhi. Nonè questo trasferire emozioni il compito primario della poesia? Bravo Enrico!

Claudio Badalotti –Stattene zitto-: Interessante la figura di quel direttore d’orchestra che consiglia di non esporsi, forse d’accettare passivamente la musica di questo mondo folle e ingiusto.

Arturo Guzzardi –Acque amare-:  Una metafora sulla vita questo racconto del bravo Arturo. Avversità, voglia di abbandonare la lotta e reazione generosa, per aiuto ai più deboli, nonostante tutto. In effetti, talvolta, c’è dell’eroismo nel vivere.

Pasquale Di Meo –Mi manchi-: Romantica dichiarazione d’amore del nostro Pasquale.

Simone Magli –L’uomo che vive nell’attesa che la vita diventi,-: Altra profonda riflessione del bravo Simonfilosofo.

Armando Bettozzi –Poràcci noi!-: Armando prende lo spunto dalla recente sentenza che ha ricondannato gli assassini (forse…) della Kercher, per dirci del suo sdegno e della sua incredulità per questa incomprensibile, contradditoria giustizia. Ovviamente lo fa con perfetti endecasillabi in bel romanesco.

Michael Santhers –Il falco-: Bellissima la scena, di misteriosa fiaba, che ci regala Michael. Risalta, tra la neve, quella rossa tovaglia e quello “stridulo lamento” pare il segnale per la sparizione del tutto.

Laura Toffoli –Amore di rosa-: Pare di vederla, Laura, mentre gode di quel tenero omaggio, conferma d’amore “grande e gentile”

Auguro a tutti un felice e poetico weekend. Al nostro vate un  grande grazie ed un caro saluto.

Piero Colonna Romano
 

A Simone
Non volevo ferirti, ti prego di perdonarmi. Giampietro
 

Per Giampietro in risposta al commento sulla mia riflessione "Teorema della sensibilità":
Che ne sai della mia conoscenza? Come fai a sapere se sia in gran parte da definire? La conoscenza non finisce mai di definirsi, anzi forse non si definisce mai, così come ogni cosa.
Il grado di sensibilità nonè dovuto all'esperienza maè innato anch'esso; io per esempio sono ipersensibile e così sarò finché campo,è una mia caratteristica.
Eppoi come fai a dire che non si possa creare nulla di artistico con la sofferenza dovuta alla nostra sensibilità: io creo la maggior parte dei miei scritti in questo modo.
Credo che tu abbia letto in maniera troppo razionale la mia riflessione, o che non tu sia abbastanza sensibile (meglio per te in questo caso).
Grazie di avermi letto e commentato.
In fede
Simone
 

31/1/2014

Teorema della sensibilità
Seguendo lo spunto di Simone che ha preso a mano una, come dire, -leggera- parte dello scibile umano sulla propria conoscenza, ancora in gran parte da definire, in sette/otto righe, anch’io ci provo a dir la mia tra amici: la sensibilità non può essere “di sofferenza o di piacere” più o meno “forte” a nostro gradimento. E’ cosa inconscia che entra dentro di noi dalla prima “violenza” ricevuta alla nascita fino a quando non lo so. La sensibilità penso sia innata, mentre il grado di sensibilitàè dovuta alla “esperienza”. Inoltre lo “stato d’animo” ritengo influisca molto il tipo di emozione che innesca il nostro grado di sensibilità. In ogni caso penso che sotto l’immediato influsso di una sofferenza o di un incanto causati dalla nostra sensibilità, non si possa creare nulla di artistico, mentre la mediazione della memoria (nello spazio di un tempo) decanta gli aspetti più negativi degli impulsi irrazionali e la mente può così incanalare la sofferenza o la gioia, in forme di arte come espressione massima tra ragione e inconscio. (se non mi sbaglio gli artisti affermano che l’epifaniaè spesso inconscia mentre lo sviluppo dell’operaè nel tempo). Per finire penso che sia sempre meglio vedere il “bicchiere mezzo pieno” (di speranza) anche se inevitabilmente si può soffrire di più. Grazie per la chiacchierata e un caro saluto a tutti. giampietro
 

Mi ha colpito molto "Il desiderio", che nella sua semplicità spiazzante, esprime molto bene come ci si sente a non essere protagonisti della propria vita. E non lo sono in tanti.
Simone
 

31 gennaio 2014 

Michael Santhers –Corna e pasture-: E’ un grido di dolore questo di Michael. Il progresso tecnico ha cancellato l’umanità. Questo, sostanzialmente, il messaggio che il poeta ci lancia col suo solito delizioso stile.

Franco Buniotto –Il desiderio-: L’insoddisfazione ed il rimpianto, emergono prepotentemente  nei primi versi. Poesia conclusa con una malinconica speranza, una speranza ben espressa nei due bei versi di chiusura di una bella poesia in liberissimi versi.

Antonietta Ursitti –Guardo l’iris-: E’ una specie di sindrome di Stendhal quella che la brava Antonietta descrive. Lo smarrir della mente in un fiore, nei suoi colori cangianti, raccontato con belli ed intensi versi.

Giampietro Calotti Corvi –C’è spazio AL BAR RISTORANTE “MUSEO”-: Bel raccontino in stile bukowskiano. Ma fu proprio Bukowsky ad affermare (e mi rifaccio anche ad una considerazione fatta ieri dal bravo Giampietro): “La poesia dice troppo in pochissimo tempo, la prosa dice poco e ci mette un bel po’ ”. Interessante la chiosa a margine sul senso del pudore e giusto il sarcasmo del nostro amico.

Angelo Michele Cozza –Da tempo un disboscamentoè in atto-: Credo questa sia una delle più belle poesie letta in questi ultimi tempi. Il richiamo a Sbarbaro, al suo disincanto sull’uomo e sull’umanità, la sua ricerca di una volontà di vita, in quei licheni che collezionava, la sua pessimistica visione del vivere, tutto questo trovo in questa pregevole composizione dell’ottimo e colto Angelo. C’è lo spirito di Sbarbaro in questa lirica cheè da leggere e rileggere. Bravo, bravo, bravo Angelo!

Lucia Nicolardi  -<<Grido>>-: Intensissima poesia della brava Lucia che esprime, con forza, un disagio esistenziale, uno smarrimento e la ricerca di un ancora di salvezza. Versi liberissimi che (permettimelo) non abbisognano di tronche  (anzi) per essere più efficaci. Complimenti.

Carlo Chionne –Lei-: Bentornato Carlo! Bella e condivisibilissima questa elegia alla Costituzione Italiana, quella che detta le regole della civile convivenza, quella nata dal sacrificio generoso di pochi,  per il bene di tutti. Mi associo, con convinzione profonda, al tuo omaggio. Un caro saluto.

Simone Magli –Teorema della sensibilità-: Una riflessione cheè filosofia di vita, questa dell’amico Simone. Una serie di considerazioni che sfociano in una domanda: a che serve essere sensibili? E, soprattutto, a chi? Sulla risposta che il nostro poeta si dà la discussione (con noi stessi)è aperta.

Laura Toffoli –Ritrovarsi serve a…-: Ed anche in questa c’è molta filosofia che viene da lontano: sulla porta del tempio di Apollo a Delfi, forse una pizia scrisse: “conosci te stesso”.  Laura, da questo conoscersi, fa derivare la capacità di vivere consapevolmente e le sue conseguenze.

Poesia a tema: Fantasia

Santi Cardella –Il fanciullino-: La purezza della poesia, la sua faticosa ricerca e la similitudine con la dolcezza delle fiabe materne, narrate col magistrale poetare del grande Santi. E’ sempre una delizia leggerti, caro amico.

Devo un grazie, tardivo per capricci dell’ADSL, al bravissimo Enrico, per la risposta che ha dato ad una mia domanda di chiarimento su di una sua poesia. Ho sbandato leggendo la poesia, sbando leggendo la risposta. Ma il poetaè coerente, esprime un sentire, così come un pittore astratto propone i suoi quadri, ricchi di simbolismi. Ancora un grazie.

Un cordiale saluto a voi tutti  ed un grande grazie al nostro magnifico Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

30/1/2014

Carissimi,
il mio intento era quello di dar voce ad un uomo che ha dato molto nella sua breve vita, sia come padre che come maestro di scuola elementare; volevo condividere con tutti voi un esempio d’amore per il qualeè morto.
Voglio aggiungere un particolare secondo me molto significativo al mio racconto, che in verità lo so bene nonè poesia,è che lui ha ricevuto la pallottola nel cuore, quel cuore che era stato tanto amato prima di tutto dai suoi familiari, ma anche da molta gente che conoscendolo lo aveva apprezzato per il suo modo di essere. Come ho detto, non l’ho conosciuto, sono nata nel 1968 e luiè morto nel ’44.
Il suo animo l’ho percepito dai racconti di mia madre: molto intensi, quasi vivi.
grazie ….laura
 

30 gennaio 2014

Armando Bettozzi –Er teatrino-: Proprio così, caro Armando. Solo nel ricordo, solo per ingannare l’innocenza i buoni vincono. Oggi, come ammonirono Benigni e Troisi in un famoso film, non ci resta che piangere. Bella e forte poesia, dalla singolare metrica, questa del bravo poeta.

Michael Santhers –Giustizia in pena-: Fantastico dizionario della giustizia, compilato con la verve straordinaria del grande Michael.

Zenone Drisoli –Don Rosario-: Per fortuna non s’usa più l’auto da fè, altrimenti, caro Zenone, lo rischieresti di brutto. Divertente e condivisibile poesia in ottonari perfetti, questa del nostro prof.

Aldebaran –Emozione-: Un emozione molto ben descritta, questa di Aldebaran.

Antonella Iacoponi –Un amore antico-: Ed Antonella ci riporto in oriente con una storia dal sapore di mille e una notte, ben narrata.

Franco Buniotto –L’autunno-: Un flash dove la morteè anelito alla vita.

Aurelio Zucchi –Sfida-: Un circolo che si chiude questo alternarsi di metaforiche notti e giorni. La volontà di vivere e cancellare le amarezze nei sogni, in una poesia dai versi limpidi, secondo il modo di raccontarsi di Aurelio.

Laura Toffoli –Dedicato a mio nonno Giovanni-: Commovente ricordo, raccontato con molta emozione. Bella questa dedica di Laura.

Devo ancora un sentito ringraziamento al caro Santi  per il commento alla mia Canzone per un lager. Con un caro saluto.

Un grazie ed un caro saluto a voi tutti, in primis al nostro generoso vate. Piero Colonna Romano
 

Dedicato a mio nonno Giovanni - Cara Laura, io non so farti critiche su novenari, ottonari, assonanze o rime ecc. che ritengo facciano parte della sacrosanta cultura che deve essere presente in noi almeno come memoria storica, BASE per chiè venuto dopo e seguirà. Io posso solo dirti come semplice lettore, che la tua poesia ha sfondato un cuore disposto e mi ha commosso, così come sono certo per i nostri amici che hanno padronanza di canoni tecnici ed estetici in poesia. Spero proprio che mi perdonino, ogni tanto anche l'ignoranza vuole mostrare la sua "gloria" (come se, ne sentissimo la mancanza). Un sincero cordiale saluto a tutti. Giampietro

29/1/2014

E rieccomi a completare il 29 gennaio:

Joseph65 -…e proprio quando-: L’illusione di chi vuole illudersi, detta con versi che trasmettono malinconia e rassegnazione. Bentornato Joseph65 !

Antonella Iacoponi –Ritratto d’amore-: Quasi una confessione, questa di Antonella. Comunica un amore al suo amore, a sua madre. La rende partecipe delle sue emozioni,  con una poesia dai vividi colori. Quelli dell’amore, appunto.

Franco Buniotto –Felicità-: E’ un sentimento diffuso, quello di cui parla Franco: il timore per una eccessiva felicità.

Adriana Lombardi –La cartolina-: Cosa può fare una semplice cartolina! Scatena valanghe di ricordi dolcissimi ed ormai melanconici ed Adriana lo racconta con dolce e nostalgico sentire.

Laura Toffoli –Anima-: Un bel guardarsi dentro, questo di Laura! Trova dentro sé gioia di vivere e sicurezze ed il mettere in poesia questo sentire vieppiù la rassicura.

Maria Grazia Armone –Pudore-: La leggo come un’analisi della politica e, soprattutto, dei politici attuali. Forti frasi che sono limpida accusa, detta con convincenti versi, dal titolo cheè un grido.

Clelia Maria Parente –Mamma-: Un commovente omaggio ad una dolcissima madre, detto con la sincerità e la nostalgia che emana da bei versi.

A tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso vate. Piero Colonna Romano
 

Commento per Piero
Come al solito ti ringrazio per i commenti più che positivi per le poesie ma
per quanto riguarda il novenario sostenere il monotono e non piacevole
cadenzare di tale verso ti suggerisco di leggere molte poesie di Pascoli e fra
queste X Agosto in cui il Poeta accosta, alternandoli, il decasillabo
ascendente al novenario dattilico (ben cantilenante), infatti se avesse
composto in altro novenario il ritmo non ci sarebbe stato e ciòè semplice
capolavoro.
E che dire del novenario ascendente: cadenza 3-6-8 che di ritmo ne ha da
vendere; esempio:
- Disse alfine Riccardo Terzo
- il mio regno per un cavallo
Cari saluti.
Roberto
 

29 gennaio 2014

Roberto Bottiroli –La preghiera di un disperato-: E’ pena disperata questa dell’ottimo Roberto, espressa con canzone parisillabica (metro che Dante , assieme a tutti i parasillabici, considerò privo d’arte) a rime baciate. Eppure esprime alla perfezione il sentir di lesa poesia del nostro, e diverte pure. In altri termini ottiene, con maestria, la finalità primaria che deve avere la poesia: comunicare e trasferire il sentire del poeta. Quindi io applaudo. E spero…

Ma se nei giorni scorsi mi sono perso qualcosa, ecco che viene in mio aiuto l’archivio del nostro sito dove trovo, sempre dell’amico Roberto,  “Che bella la politica” dove l’uso dell’ottonarioè particolarmente adatto al tema trattato. Cantilenante al punto giusto (magari per dire di  una certa rassegnazione) per essere accusa memorizzabile, oltreché condivisibilissima. A chiosa vi aggiungo la mia forte nostalgia per l’antica carmagnola. A quando le son du canon? (chi vorrà leggere La Carmagnole troverà, tra le poesie consigliate, il testo intero di quella poesia/canzone). E trovo anche “Il calore della bontà” dove la maestria del poeta si estrinseca in puri versi alessandrini, dai perfetti emistichi (manco una sbavatura) che ci regalano un sentire addolorato dalle ingiustizie, mediante la proposta di immagini dolcissime, amare e commoventi. Ha la cadenza di fiaba questa composizione e merita plauso e condivisione.

Ma mi giunge una notizia da quel di Ravenna: nella giornata di ieri s’è verificata una scossa tellurica di notevole intensità. Epicentro la chiesa di S. Francesco. Gli esperti, dopo un lungo sopraluogo, ne hanno identificato la causa nel sarcofago in pesantissimo marmo di certo Alighiero Dante che a loro apparve semiaperto (certamente a causa di un moto di violenta ira dell’ospite) e fu la causa della terribile scossa. E dalla fessura apertasi spuntava una pergamena su cui si può leggere quanto segue:

“Non si può star in pace neppur da morti. C’è chi mi spezza il novenario in tre per tre (cosa che scrissi nel De vulgari, ma con ben altro intento) così una tronca allunga di una sillaba un terzo del verso.

Provi, tal Roberto de Bottirolia gente, a lasciare le cose come stanno e, fermo restando l’indegno uso che del novenario si fece in Provenza (ma di popolar ballate si trattava e certo il mio maestro  Arnaut mai si sarebbe sognato d’usarlo) vedrà che nove sono e nove restano quelle sillabe, in quanto la tronca ha da essere ultima parola di un verso, per allungarlo. Qui ripeto ciò che scrissi in aulico latino nel De vulgari: in ordine di nobiltà il verso sarà endecasillabo, settenario, quinario e trisillabo. E la composizione: canzone, ballata e sonetto (e sento già gli strepiti di Francesco).

Per quanto riguarda pascoli, quei che conosco son quelli del cielo. Ma se per avventura un Pascoli avesse messo mano al novenario, per renderlo accettabile all’orecchio, buon per lui ma per me resta un verso decaduto per monotonia ritmica. D.A.”

Bruno Amore –Sul margine tagliente dei rimpianti-: Un bruciante rimorso, questo raccontato con grande commozione dal bravo e sensibile Bruno.

Giovanni De Simone –Dissidio-: Poesia che comunica grande pena, con l’intensa riflessione iniziale (quasi un bruciante auspicio) e con quei due ultimi versi pieni di una malinconica dolcezza. Complimenti, Giovanni, per questa bellissima analisi di un sentire, così ben esposta.

Giampietro Calotti Corvi –Custodi dello Stato di diritto (…chiè costui?)-: Carneade manzoniano nel titolo ed excursus nella filosofia, per arrivare alla certezza (speranza o meno) di una prossima tempesta per…dissolvimento dello stesso concetto di Stato di diritto. Un caro saluto, Giampietro.

Purtroppo qui devo fermarmi, per oggi. Altre incombenze incombono ma non tralascerò chi qui nonè presente. Un caro saluto a voi tutti ed a presto. Piero Colonna Romano
 

"Dissidio" di De Simone Giovanni;è questo il risultato del presente che tutti non viviamo come dovremmo:
l'ieri e il domani
cercano la carezza dell'oggi
nel silenzio del tempo mancato
Grazie e un saluto a tutti.
Simone


Rispondo ad un commento - ringraziamento pubblicato ieri da Sandra Greggio:
No, cara Sandra, la tua sensibilità poetica ed il tuo stile sono certamente di prima qualità; il nostro problemaè che la vita ci impone d'interpretare troppi ruoli ed il tempo da dedicare alla poesiaè sempre molto poco (ed io forse beneficio della mia qualità di pensionato...).
Un caro saluto a te ed a tutti gli amici poeti,
Santi

28/1/2014

Commento sulla poesia in genere
Il grande Dante che detestava il novenario, portato dal Pascoli nel firmamento
poetico, soleva ripetere sino alla paranoia che il novenario non era che un
"Trisillabo Triplicato" e quindi con modesto se non nullo valore; ma , anche
Lui commise un grossolano e pur tecnico errore diagnostico su ben 2 novenari e
cioè:

1° l'ascendente con cadenza 3-6-8 per esempio
"mentre sto pur mi dà piacere" che trasformato in trisillabo diventa:
mentre sto (accento sull'ultima e quindi quadrisillabo)
pur mi dà (accento sull'ultima e quindi quadrisillabo)
piacere ( trisillabo regolare)

2° trocaico con cadenza 3-5-8 per esempio
"cala e va bel sole radioso" che trasformato in trisillabo diventa:
cala e va ( accento sull'ultima e quindi quadrisillabo)
bel sole ( trisillabo regolare )
radioso ( trisillabo regolare )

Forse un po' spinto, ma cosìè!
Ma Dante si consoli, c'è chi lo tratta anche peggio!
Roberto
 

Grazie a Santi Cardella per il commento alla mia poesia, ben poca cosa rispetto alle sue, che leggo sempre, come, del resto, faccio anche per quelle degli altri sitani.
Sandra Greggio
 

Caro Lorenzo,
ecco due commenti su una poesia d'ieri e una d'oggi:

"Canzone per un lager" di Piero Colonna Romano - Poesia che rinnova la memoria d'una delle più grandi tragedie dell'umanità. Anche se questo dolore lascia inorriditi edè difficilissimo tradurlo in poesia, Piero riesce, con i suoi versi e la sua acuta sensibilità, a lanciare un accorato e dolente monito perché più non accada; la grandezza di questa poesia sta nel muovere e nel commuovere le coscienze. Un caloroso applauso.
"Anni" di Nino Silenzi - Qualche giorno fa ho chiesto ad una bella signora, cui non mancava niente, "quanti anni hai?" Mi ha risposto: "quelli che tu mi dai..." La stessa cosa vale per un poeta che possiede una vena fresca e feconda di bei versi, quindi i miei complimenti con l'augurio di vivere ogni giorno una nuova vita;
Santi
 

28 gennaio 2014

Cari amici sitani, purtroppo un “incidente tecnico” mi ha tolto il piacere di leggervi in questi ultimi giorni, ma non mi ha impedito di continuare a pensare al vostro poetare ed a voi tutti. Mi siete molto mancati ma, facendo gli scongiuri, rieccomi.

Quindi basta sospiri di sollievo. Concessi quelli di disappunto.

Michael Santhers –Il bastone-: Ed ecco il fantametasintattico Michael che descrive, a modo suo, quel bastone cui, prima o poi, tutti ci appoggeremo. Ne descrive anima e senso, e delizia come sempre.

Gabriele Renda –Ancora lettere dal fronte-: Una dolente rivisitazione dell’eroe dei due mondi e di un’Italia nata male ed ancor peggio sviluppatasi. Di questo racconta, con emozionanti versi, il bravo Gabriele.

Bruno Amore –Nella mia mente-: Quella tragedia da incubo qui raccontata, con accenti di profonda commozione, dal bravissimo Bruno. C’è, a conclusione, la speranza che le coscienze siano illuminate. La speranza che il giorno della memoria non duri solo un giorno, come purtroppoè.

Nino Silenzi  - Anni -: Giovani nel cuore sempre, questa la dichiarazione detta col suo limpido poetare dal nostro amato Nino.

Antonella Iacoponi –Preghiera d’amore-: Deamicisiana anche in questa occasione, la brava Antonella ci regala immagini lievi, stereotipi di una bontà d’altri tempi. Ben disegnato lo scenario nel quale si muovono, il tutto illuminato e mosso dalla fede.

Franco Buniotto –Giustamente i capelli-: Decisamente spassoso questo excursus tra pensieri e capelli. A prima lettura diverte, poi, noi pure, ci mettiamo a contare pensieri e capelli.

Salvatore Cutrupi –Ero avaro un tempo-: Ed anche Salvatore ci narra del trascorrere del tempo ed ei cambiamenti che produce. Intensi e significativi i due versi a chiusura.

Adriana Lombardi –Il risveglio-: A compensazione di una notte agitata ecco che un piccolo miracolo annuncia un lieto giorno. Questa narra, con semplice poetare, la nostra Adriana.

Laura Toffoli –Voce nel vento-: Poesia dalle belle immagini ed interessante questo voler rendere il movimento, oltre che con le parole, con la disposizione grafica dei versi.

Un grande grazie a Sandra (e complimenti per la drammatica e bellissima poesia che hai proposto alla lettura) ed a Giampietro per il loro graditissimo commento alla mia Canzone per un lager, con un caro saluto.

A voi tutti il più cordiale dei saluti ed un grazie per ciò che sapete dare. Al nostro illuminato vate eterna riconoscenza. Piero Colonna Romano

 

27/1/2014

Canzone per un lager: mi viene in mente la canzone di Guccini "…io chiedo quando sarà che l'uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare e il vento si poserà…". Grazie Piero, per questa canzone-poesia, per non dimenticare. Mai.
Mi permetto di aggiungere questa poesia a testimonianza degli orrori commessi.
Grazie.
Sandra Greggio

LA VALLE DELLE OSSA SECCHE
In ricordo del mio amato zio Eugenio,
dello zio Jacob e di sua moglie Ilona,
dello zio Ernesto e di sua moglie Ethel, della zia Rachele,
e di tutti i miei familiari uccisi
dai nazisti ad Auschwitz
Nella valle delle ossa secche
Non vi sono tombe, non vi sono lapidi -
I resti pietrificati
Di vittime innocenti della persecuzione
Coperti da macchie di sangue
Sono disseminati ovunque,
Incutendo orrore e sgomento
Sul terreno argilloso.
Fui testimone della loro ingiusta esecuzione -
Vennero portati a forza
Nelle camere di sterminio,
Presi a calci e picchiati da pugni crudeli -
Avevano numeri tatuati sui polsi
E lo Scudo di David sui petti -
Andarono incontro alla morte
Pronunciando la preghiera sacra
Con l'ultimo respiro:
"ASCOLTA ISRAELE, IL SIGNOREè NOSTRO DIO
IL SIGNOREè UNO -"
Martiri coraggiosi della stirpe ebraica,
Membri della mia famiglia,
Compagni di prigionia,
Son passati tanti anni
Da quando ve ne siete andati -
Ma io ricordo ancora il vostro grido disperato:
"Decadranno i nostri corpi,
Marcirà la nostra carne,
Se sopravvivrai ad Auschwitz
Non lasciare, per favore, che su di noi cada l'oblio!"
La mia vita fu risparmiata
Per l'intervento di Dio,
Conosco lo scopo di quella protezione celeste:
Far ritorno con il ricordo
Della vostra sofferenza e del vostro dolore,
Far sì che non siate morti invano,
Esaudire il vostro ultimo desiderio,
Non lasciar mai perire i vostri spiriti coraggiosi -
Magda Herzenberg
 

Canzone per un lager: Un violino piangeva... ed ancora oggi si fa ascoltare, per non farsi dimenticare fra tanti frastuoni. Grazie Piero, come sempre sai dare sale alle parole. Un caro saluto. Giampietro
 

26/1/2014

Mentre vi scrivo ho avvertito una scossa di terremoto ,
prego che non sia stata forte per il paese colpito.
Mi complimento oggi con alcuni poeti per le loro poesie ,
anche se tutte le trovo oggi interessanti
un saluto al nuovo poeta , Alcor Vega,
Cari amichi io ve saluto,
Perché semo tutti uno
e come a noi nun c'è nisunoIl mio mare di Simone Magli
Staccare il poster de Il Grande Giudice,
farlo a pezzi, bruciarlo in una pira,
per vedere finalmente il mio mare, molto bella
Tenebra e luce di Santi Cardella
apro la porta all'alba ed ai colori
della donna che m'ama e mi dà luce.
indubbiamente bella . Ti ringrazio per i tuoi bellissimi commenti –grazie di
cuore
Dove sbocciava l'aria dell'attesa; Aurelio Zucchi
Girai le spalle ed imboccai il sentiero
per quell'azzurro ch'addolcisce tutto…. quasi dantesco
I fiordalisi attraggono sguardi
persi tra petali rosati dipingono fantasie Antonietta Ursitti, semplic e, ma
densa poesia
Gran Canaria , La Gran Canaria: l’isola che c’è
Carlo Chionne… piena di colori , espressiva e vera
Tu.. di laura toffoli…E Te in me di Sandra Greggio .Belle poesie
Saluto tutti , in primis Lorenzo e un grazie al grande nostro commentatore
Pietro Colonna che di tanto in tanto mi delizio con la sua melodia delle
parole .
Antonia Scaligine
 

25/1/2014

Nella pagina azzurra d'oggi mi sembrano predominanti le tonalità rosa. E mi spiego:
- ho sentito una dolce sensazione di "pace" nell'omonima immaginifica poesia di Clodine;
- ho provato una solidale partecipazione al "segreto" ed ai sussulti di Antonella Jacoponi;
- una plaudente ammirazione per la "concentrazione" di Sandra Greggio che chiede al cuore di scacciare la malinconia e confidare nel ritorno dell'azzurro;
- ho apprezzato il desiderio di sole nei "raggi autunnali" di Laura Toffoli;
- ho sentito una grande intensità poetica nei versi di chiusura de "i grandi amori" di Antonia Scaligine;
perciò cari colleghi uomini, diamoci da fare... Un grazie a chi scrive ed uno a chi coordina,
Santi
 

24/1/2014

Ciao Piero, illuminarti! e come faccio? comunque,è la mia solita storia. siamo vicini a capire una Storia (La Storia) e poi ecco che ci (mi) scappa via tutto! Perchè tuttoè inutile. Tutti sono stati inutili. Tutti siamo inutili. Danteè inutile e persino Mo...Montale (stavo per scrivere Moravia che ridere...ehm)è inutile, inutili le case, le scale, le isole...no, le isole no, non sono inutili, servono ad andarci a sbattere contro. Mah! o bah? Boh? Ciao. enrico tartagni
 

23/1/2014

Per Stefano Medel:
Caro Stefano, mi mancano i racconti delle tue notti, dove sei finito?
Simone
 

22/1/2014

22 gennaio 2014

Giunta Sebastia –La bussola del cuore-: Benvenuto nell’azzurro a Sebastiano (immagino) che esordisce con le immagini surreali di una poesia, dal liberissimo verso, che dice di una ricerca dentro se stessi.

Lucia Nicolardi -<<27 Gennaio 1945 –Auschwitz+Olocausto = SPERANZA>>-: Lo sconvolgente ricordo di quell’abominio genera questo drammatico urlo, questa invocazione alla pace, di Lucia che dice della sua emozione con versi duri e grondanti di pietà.

Michael Santhers –Annunci –Incontri-: Sarcastico, sintetico in questa occasione e divertente, come sempre, il bravissimo Michael.

Antonella Iacoponi –Un cuore avvolto nella nebbia-: Un doloroso abbandono fa nascere una poesia, ricca di belle metafore e similitudini. Belli a leggersi i liberi versi della nostra Antonella.

Simone Magli Vorrei un giorno incontrarmi-: Pirandelliano desiderio dell’amico Simone. Anche io vorrei incontrarmi, sai che botte!

Roberto Bottiroli –Ignobili versi sul momento-: Pare farnetichi (ovviamente nel rispetto dei cantilenanti ottonari) l’ottimo Roberto, ed invece (e anche se l’ho già detto ci sta tutto) castigat ridendo mores. E intenda chi vuole. Complimenti.

Enrico Tartagni –Ad un passo dalla storia-: Non ci provo nemmeno a capire. Caro Enrico mi illumini?

Claudio Badalotti –Iperacusia-: Metafora di un eccesso di sensibilitàè quel difetto fisico, così come lo racconta Claudio con bel poetare dall’illuminante conclusione.

Franco Buniotto –Callisto-: Franco ci regala il bel disegno di un personaggio dall’eccessivo e snobistico formalismo che lui ricorda quasi fosse un mito.

Michela Turchi –Tutte le stelle del firmamento caddero ai nostri piedi-: Una storia d’amore, con morale finale, narrata con iperbole e surreali immagini, questa della fantasiosa e brava Michela.

Antonia Scaligine –Il nulla-: Smarrimento ed angosciosa ricerca, forse del senso dell’esistenza. Non ci sono risposte, ed Antonia bene descrive questa sensazione di vuoto che angoscia, con belle immagini ed allitterazioni. Ed offre anche la soluzione ad un sentire cheè comune a molti, nella conclusione di questa filosofica e bella poesia.

Laura Toffoli –Disco nero-: Molto bello l’attacco di quello che pare un ricordo di tempi passati. Il vinile ci donava note suadenti ed il chek to chek era il risultato di quel rapimento. Laura lo fa ritornare alla memoria con questa bella, nostalgica poesia.

A tutti il più cordiale dei saluti. Un grazie riconoscente a chi tutto ciò offre e concede.

Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
un cordiale benvenuto nella pagina azzurra ad un/a promettente Giunta Sebastia
ed un emozionato grazie ad Antonia Scaligine che nella bella poesia "il nulla" ha aperto una porta per accedere al tutto.
A te un grazie ed un caro saluto,
Santi
 

21/1/2014

21 gennaio 2014

Lucia Nicolardi  -<<La matita>>-: La nostalgia per quegli oggetti che ci sono stati compagni in passato, oggi superati dalla tecnologia e persi in qualche cassetto. E nasce nostalgia per quegli oggetti ma, ancora di più, per quel passato che vivemmo con maggiore umanità. Ed il confronto tra l’oggi e l’ieri porta a riflessioni sul vivere. Lucia questo racconta, con metaforica poesia.

Michael Santhers –Tratturi-: Michael parafrasa, in santheriano, I Pastori dannunziani e delizia. Le vidi le insegne che li indicano, quei tratturi, lungo la costa che porta da Vasto a  Montenero di Bisaccia e fu come un tornare indietro ad altri tempi. Stesso effetto mi fa questa bella poesia del nostro poeta che ringrazio.

Antonella Iacoponi –Un amore antico-: Bellissima l’atmosfera orientale di questa poesia. Pare un racconto da narrare sotto la tenda di un accampamento ebraico,  di notte con la luna. Componimento molto particolare e gradevole, questo di Antonella.

Antonio Scalas –Solo due gocce-: Un romanticissimo Antonio dichiara amore e nostalgia con dolci versi.

Simone Magli –Giocattoli rotti-: Un disperato interrogarsi in questa poesia amaramente esistenziale.

Alessia Sanna –Semitono-: E più ermetismo di così dove lo troviamo? Ma anche questaè analisi di se stessi, con timore nella chiusa. Dura molto, questa poesia di Alessia.

Serena Maschiella –Ho sempre voluto che l’agnello mangiasse il lupo-: Sono amari colpi di spatola, che coinvolgono e scendono dentro, quelli che Serena usa per descrivere quella abiezione. Poesia ad alta intensità emotiva, resa alla perfezione dall’asciutto poetare della brava poetessa.

Armando Bettozzi –Sento ancora di quell’umido profumo-: Disegna, con fluenti endecasillabi,  un paesaggio da sogno, nato da dolci ricordi. La direi poesia tridimensionale, da toccare ed annusare, tanto bene rende le sue emozioni. Particolarmente bello l’ultimo verso.

Gabriele Renda –Te la ricordi…-: Si, caro Gabriele, ricordiamo tutto, con sdegno impotente. Bravo, avanti così.

Bruno Amore –Sornione il gatto sul muretto-: Più che sornione mi pare rassegnato questo anziano gatto. Fortunatamente c’è un’altra a tenergli compagnia e ad aspettare assieme odori. Ma pare che siano destinati a morir di fame. Questo mi pare racconti Bruno, disegnando un bel quadretto.

Franco Buniotto –Il bicchiere-: Per Franco, evviva evviva, il tempo che passa porta allegria ed ottimismo. Cin cin poeta.

Laura Toffoli –Inizio e fine di un arcobaleno-: E proprio questo dovrebbe portare l’amore: un duraturo stupore. Bello e ben narrato il percorso per arrivare a questa condivisibile conclusione.

Sandra Greggio –Il mio libro-: Decisamente poetico l’amore di cui parla la brava Sandra, tanto da generare fiumi di poesie, tante da comporre un libro. Il libro della vita. Intensa e bella, la poesia, piena di romantiche immagini.

Salvatore Cutrupi –Nuvole estive-: Ben descritta la solitudine, nonostante la compagnia. Ben resa la sensazione d’isolamento e la speranza “di un nuovo sorriso”.

A Flavio: grazie per avere chiarito il senso della tua poesia. Ne farò tesoro per le prossime interpretazioni. Un caro saluto.

Un cordiale saluto a voi tutti ed, in primis, al nostro generoso vate. Piero Colonna Romano

 

20/1/2014

Grazie a Piero Colonna Romano, per i suoi preziosi e puntuali commenti. Hai ragione: spesso i miei scritti sono un po’ criptici, ma quando escono, il più delle volte li accetto per come sono vestiti, lasciando, ahimè, perplesso l’eventuale lettore. Il grembo in questioneè “la metafora del nostro NON essere”. Come la Livella di Totò, in quel grembo, che ho immaginato un mare immenso affluiscono fiumi sacri e profani senza distinzione alcuna. Sabbia eri e sabbia...! Grazie ancora a te e al nostro Magnifico Lorenzo.
Flavio.
 

19 e 20 gennaio 2014

Franco Buniotto –Preludio-: Certo che a Franco la fantasia non manca. Che ci sarà mai a metà strada tra un canto gregoriano ed un can-can? Forse Zucchero Fornaciari, forse il bandoneon di Piazzolla. Ma, scherzi a parte, belle le immagini iniziali.

Renzo Montagnoli –Orizzonti lontani-: Ineluttabile lo scorrere della vita, con le sue ansie ed i suoi traguardi mai raggiunti, con quel “gli esami non finiscono mai”, con quei desideri che, appagati, si rinnovano con maggiore intensità. Il tutto per terminare in un inevitabile, ignoto, oltre. E tutto questo ci racconta l’ottimo Renzo, con una pensosa poesia.

Flv. –Grembo-: Decisamente ermetica (enigmistica dovrei dire) questa di Flavio. Definire il “grembo”, intenderlo quale metafora del nostro essere, probabilmente chiarirebbe il senso della poesia. Allora, viviamo avendo principi incontrovertibili e, senza porci domande, privi di critica, continuiamo ad accumularli dentro noi. E potrei continuare, verso per verso. Forse il poeta fa riferimento al “bel ceruleo grembo”, definizione del mare data dal Tasso. Ma forseè meglio sia il poeta a svelare il senso della composizione. Da parte mia ripeto quel che disse Ungaretti della poesia di Mallarmè: prima di capirla meglio apprezzarne il suono. Che qui non manca.

Santi Cardella –La radice-: Un dolore che riavvicina, facendo superare indifferenza ed orgoglio. E quella domanda finale dove c’è pena, dove non c’è risposta. Santi non si smentisce mai: può abbandonare sonetto e strofe saffiche e dedicarsi ad una canzone priva di rime (o casuali), ma incanta sempre.

Antonio Gagliardo –La speranza-: Splendido augurio questo di Antonio. Splendido sarebbe si avverasse. Splendido e utopico, ma bravo il poeta ad esprimere questo sognante desiderio.

Lucia Nicolardi -<<Attimo di vita>>-: Struggente e commovente questo ricordo, detto con grandissima, coinvolgente emozione dalla nostra Laura.

Luigi Spreafico -Incapace son di leggere le note…-: Il desiderio della musica, quale balsamo all’esistenza, qui espresso da Luigi con rassegnazione.

Michael Santhers –Epitaffio –Lo spazzino-: Bel ritorno a Spoon River questo di Michael. Di quell’antologia, il nostro poeta, sa interpretare alla perfezione lo spirito. Complimenti.

Antonella Iacoponi –Profumo di maggio-: Delizioso, coloratissimo e melodioso acquerello sul mese delle rose, quello che ci regala la nostra Antonella.

Simone Magli –Cuore cieco-: Disperato questo guardarsi, detto col solito lapidario ma intensissimo poetare di Simone.

Gabriele Renda –Torn’a fà ‘u napulitano.-: Mica per sbaglio lo hanno voluto ancora là, caro Gabriele. Continua così. Un caro saluto.

Antonia Scaligine –All’ombra del mio tempo-: Una sconfortante analisi di ciò cheè stato e di ciò che si vive, detta con la malinconia che traspare dai versi amari della brava Antonia. Un perdersi ed uno smarrirsi raccontati con rassegnata presa d’atto. Bella per intero la poesia, in particolare nella parte finale con quegli ultimi sei versi.

Laura Toffoli –Friuli-: Bello questo omaggio ad una terra che conosco benissimo per averci vissuto a lungo. Grazie Laura, per avermi riportato ad antichi ricordi.

A tutti l’augurio per una settimana ricca di poesia e di soddisfazioni ed, in primis, al nostro vate generoso. Piero Colonna Romano

 

19/1/2014

Molto toccante e drammatico l'omaggio al padre di Lucia Nicolardi.
Simone
 

18/1/2014

18 gennaio 2014

Bruno Amore –S’inghiotte solitudine-: Un grido di dolore questo di Bruno per dire di una solitudine amara, per dire di un’incomprensione. Per dire che non siè accettati per ciò che siè. E la reazioneè descritta, con bel poetare, nella seconda parte della poesia.

Franco Buniotto –Alberi-: Credo che Franco intenda dire che non siamo capaci d’apprezzare le bellezze di questa vita. con questa lapidaria e bella poesia.

Carlo Chionne –Il bello, il buono, il brutto ed il cattivo-: Pare il Panglos del Candide, l’ottimo Carlo, con questa filosofica poesia. Ma conclude con un tuffo in Schopenhauer e nell’impossibilità di vederla la verità. Ma almeno il nostro poeta ci prova.

Ricciardelli Frate Lorenzo –Viaggio-: Canta l’amore salvifico il bravo Lorenzo. Quello che ripara dalle avversità, quello che conforta e dà “benzina per ripartire” dopo le delusioni e le sconfitte e che dà certezze che si erano smarrite.

Salvatore Orefice –Pensieri smarriti-: Belle e ricche di lirismo le immagini che Salvatore propone nelle prime due terzine. Molto ben descritti lo smarrimento che deriva da un abbandono e la speranza in un ritorno.

Lucia Nicolardi -<<Riflessione di una vita>>-: Lucia riflette sulla vita e lo fa con grande disincanto, regalandoci una poesia cheè anche un  invito a… prenderla come viene.

Luigi Spreafico –Fiume degli Dei-:  E’ un’ermetica poesia religiosa, questa di Luigi. Belle e piene di lirismo le immagini che ci regala ed illuminante la chiusa.

Michael Santhers –Code di paglia-: Caro Michael sei tornato, da maestro,  a Spoon River con questa bellissima epigrafe, ricca di verità da fare nostre.

Armando Bettozzi –Tòcca ritarà er ciarvèllo-: Sconsolata e molto puntuale analisi della situazione socio/morale nella quale navighiamo, fatta da un brillante (nel senso di abbagliato) Armando.

Elenca i dolori (ed i disturbi alla rassicurante quiete domestica) nei quali  l’infame sinistra ha precipitato la nostra società. Non c’è strofa che non sia un peana all’oscurantismo di stampo medioevale.

E’ poi spassoso quel voler “mettere le mani avanti” con la strofa che inizia con “A bravo!...’n t’aggità! Cerca a capì” con la quale intende dire che lui, figurarsi, vuole mica olio di ricino e manganelli, quale rimedio. E sarà anche così, ma a me torna in mente quell’Adam Sutler di V per Vendetta.  

Chiacchiere da bar sport, in definitiva, ma il tuttoè reso con un gran bel poetare, sottolineato da un colto uso del romanesco. Bisogna prenderne atto.

Antonella Iacoponi –Pensi a tuo figlio, sig. generale-: Il dolore di un padre che ha perso un figlio in guerra, raccontato con emozione dalla nostra Antonella.

Laura Toffoli –Desiderio-: Belle le similitudini che Laura ci regala per descrivere un generico “desiderio”. Probabilmente, con quella chiusa, intende dirci che l’appagamento dei desideri (di qualsiasi natura) portano al dissolversi della tensione meravigliosa che c’è, appunto, nel desiderare. Sempre brava, la nostra Laura, nel suo poetare.

L’augurio per un sereno weekend a voi tutti, con in cordiale saluto. Un grazie al nostro magnifico Lorenzo. Piero Colonna Romano

 

17/1/2014

17 gennaio 2014

Antonella Iacoponi –Il sorriso della sposa-: La realtà atroce di una crudele guerra, dove sono usati anche i bambini quali armi, e l’indifferenza di chi gode delle ricchezze che a quei paesi viene sottratta, raccontate con molto sentimento da Antonella. E’ un forte atto d’accusa questa poetica prosa, sulla quale riflettere.

Bruno Amore –Il pettine d’osso di mia madre-: Un delicato, nostalgico flash dalla memoria, questa di Bruno.

Fausto Beretta –Momenti-: Momenti di vita, pennellati con parole, in una poesia, cheè riflessione e atto d’accusa, intrisa di malinconia.

Franco Buniotto –Libertà-: Giusta l’osservazione di Franco a chiusura di una filosofica riflessione, resa in poesia.

Aurelia Tieghi –La cultura-: Un bell’omaggio alla cultura, una confessione, un invito, questa della brava Aurelia. Mi permetto di aggiungere una riflessione su cosa, per me, sia la cultura: questaè la capacità di elaborare, usando le proprie innate doti di umanità, tutto ciò che ciè stato insegnato (da scuola, famiglia, università, seminari ecc.) e tutto ciò che leggiamo, per poi renderla e di quella vivere. Un colto non è necessariamente un plurilaureato. Colti siè quando (e se) si raggiunge l’età della critica con la capacità di elaborare e riflettere.

Antonio Gagliardo –Allo specchio-: E’ un bel guardarsi dentro, questo del bravo Antonio. Bello il ritmo dei prevalenti senari in questa gradevole poesia.

Lucia Nicolardi -<<La scala della vita>>-: Un excursus nel cammino della vita detto con limpidi e schietti versi.

Luigi Spreafico –Sfogliate carte dentro torno-: E torna, in questa interessante poesia di Luigi, il concetto di poesia salvifica, che diviene pure strumento di autoanalisi.

Michael Santhers -Insonnia-: La descrive, l’insonnia, come solo lui sa fare, nella prima strofa. E seguono gli effetti di quell’impossibilità di dormire, raccontati in un atmosfera surreale, tipica del bel poetare di Michael.

Simone Magli –Gli uomini non sono uniti come dovrebbero perché fra essi-: Interessante teoria di Simone: essendo consapevoli del nostro essere mortali non ci apriamo al nostro prossimo, forse per pudore o forse per realizzare, nel corso della breve vita, il massimo degli egoismi.

Laura Toffoli –Dio, nessuna parola può definirlo-: Spinoza nell’attacco di questa poesia e segue una cattolicissima accettazione del dolore, nonché l’affermazione di quale sia lo scopo della vita. Poesia nata dalla fede e detta con molta passione.

Un caro saluto a voi tutti ed un grazie riconoscente al nostro illuminato vate.

Piero Colonna Romano
 

Condivido il messaggio contenuto nella bella poesia di Laura Toffoli. Grazie per questi versi.
Sandra Greggio
 

"Libertà" di Franco Buniotto: molto interessante.
Simone
 

16/1/2014

Vorrei ringraziare il poeta Piero Romano Colonna per i suoi commenti che non solo mi fanno sempre piacere, ma mi spronano a migliorare nello scrivere.
Cerco di trasformare la vanità.. in energia creativa.
Addis Marinella
 

16 gennaio 2014

Simone Magli –Il mio divenire-: Cercare un punto nel divenireè ricerca di se stessi, per analizzarsi, tirare le somme di un vissuto e programmare. Simone esprime questo bisogno, cheè anche anelito alla libertà, con sintetici ed intensi versi.

Antonella Iacoponi –Il ritorno-: Tra Cantico dei Cantici e racconti delle Mille ed una notte questa suggestiva poesia della sognante Antonella.

Bruno Amore –Silenzi per vivere e pensare-: Densa d’atmosfera questa di Bruno che aspira alla pace del silenzio. Bella quella panca dell’anima, intensa e ben descritta l’aspirazione a liberarsi dalle fastidiose, comuni incombenze e romanticissima la conclusione.

Fausto Beretta –Pregare-: Una preghiera in un ambiente inquietante, questa di Fausto.

Franco Buniotto –Metafisica-: Punti di vista diversi creano confusione. Franco ci resta male e filosofeggia.

Aurelio Zucchi –La sberla-: La strada della vitaè irta di amare sorprese, Aurelio invita a reagire e “riprendere l’ascesa”.

Roberto Bottiroli –Gertrude-: Punta il dito contro il reato di lesa poesia, l’ottimo Roberto e ci regala una divertente, cantilenante poesia in perfetti ottonari

Lucia Nicolardi -<<Parlami di lei>>-: In quell’anafora c’è tutta la nostalgia e l’amore per la madre, espresso con limpidi versi liberi.

Luigi Spreafico –Senza sapere perché-: E’ un invito a pensare prima d’agire, in qualsiasi situazione, questa poesia di Luigi.

Giampietro Calotti Corvi –Oltre il silenzio-: Quel libro, che Giampietro cita, ha ispirato una racconto poetico denso di spunti filosofici, ed insegna che la vita, anche se vissuta nel dolore, ha sempre lati positivi per i quali vale la pena viverla.

Michael Santhers –Cialtronando-: Castigat ridendo mores il nostro poesta e ci regala uno spassoso (e tristissimo) elenco delle italiche virtù, raccontate con il suo inimitabile stile.

Armando Bettozzi –A la fiera dell’esaggerazzione-: Che dire se non continuare a complimentarsi con questo poeta? Lui, che Pasquino ce l’ha nell’anima, oggi, per dirci della sua indignazione, tira in ballo due delle macchie più oscure nella storia di santa romana chiesa. Mala tempora currunt, caro Armando. Possiamo solo sperare che la poesia agisca come la goccia cinese, e scavi nelle coscienze.

Marinella Addis –Tra cielo e mare-: Un omaggio ad una terra che amo, raccontato con bellissime pennellate dalla brava Marinella. “E infine tu ci toglierai il respiro/con il tuo manto di mimose e ulivi”, bellissimi, perfetti versi che, nel ricordo, mi hanno commosso.

Sandra Greggio –Innamorarsi di nuovo-: Una sorprendente Sandra (mai lette rime nel suo poetare) ci offre la soluzione per far poesia: innamoriamoci! E l’amore diviene poesia e la poesia genera amore, questa la tesi, molto ben esposta dalla nostra brava poetessa.

Laura Toffoli –Pace tra i monti-: Bella dichiarazione d’amore fatta ai monti, così ben descritti.  E Laura conclude il suo omaggio dichiarandone la sacralità.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti. Riconoscenza al nostra generoso vate.

Piero Colonna Romano
 

Andate alla fiera dell’esaggerazzione di Armando Bettozzi: c’è di tutto. ***** Complimenti. Franco
 

"Silenzi per vivere e pensare" di bruno: molto profonda. Grande voglia un animo leggero, libero da nevrosi.
Mi unisco in silenzioso rispetto a "Oltre il silenzio" di Giampietro, che ci dona una lezione di vita che nasce dalla sofferenza, senza la quale, purtroppo, non ciè dato vivere. O perlomenoè sempre tanto, secondo me troppo, il dazio da pagare per gioire, amare e dare.
Simone
 

15/1/2014

15 gennaio 2014

Gabriele Renda –Carissimo PDocchio-: Mette il dito sulla piaga, il nostro Gabriele. Giustissima la scelta della canzone da parodiare perché assomiglia tanto ad una ninnananna. Per il PD al quale dare la buonanotte.

Simone Magli –Dipinto dal vivo-: Ed in effetti d’acquerello si tratta. Nato dalla sensibilità di Simone che ci rende partecipi di una sua emozione.

Gloria D’Alessandro –Rumori-: Bentornata nell’azzurro, Gloria. Questaè una riflessione malinconica, narrata con surreali, simboliche  immagini. E Gloria dice del bisogno di tornare alla normalità (quella casa) dopo le illusioni e le menzogne smascherate (quello specchio parlante). Criptica ed intensa questa poesia.

Carlo Chionne –Francesco-: Invocazione che faccio mia, in particolare quella del secondo verso. Ma, caro Carlo, quanto lontani siamo dalla realizzazione!

Angelo Michele Cozza –Casta infanzia-: Posso essere soltanto felice che un mio commento ispiri poesie come questa. Ricordi dolcissimi che viaggiano nella memoria e riflessioni amare che si estrinsecano nel bello e colto poetare di Angelo. Bello molto (tralasciando i ringraziamenti) anche il post scriptum,  dedicato amorevolmente ai genitori. Generoso ? Più semplicemente sincero. Un caro saluto.

Antonella Iacopone –Il canto degli alpini-: Omaggio sentito e commosso al nobile corpo dell’esercito. Ancora una volta la retorica viene cancellata dal forte sentimento di Antonella. Simmetrico il rimare, quartina per quartina, a dimostrazione di una attenta composizione in liberi versi.

Franco Buniotto –Acqua sorgiva-: Passi pure il tempo, dice Franco, ma non co(r)rompa.

Lucia Nicolardi -<<La mia fanciullezza>>-: Un dolcissimo ricordo narrato con grande emozione da Lucia.

Laura Toffoli –Io, albero nel temporale-: Un identificazione raccontata con molto e bel realismo, nella similitudine. Apre alla speranza l’ottimistica conclusione di questa bella poesia di Laura.

Un caro saluto a voi tutti, in primis al nostro generoso vate. Piero Colonna Romano

 

14/1/2014

14 gennaio 2014

Gabriele Renda –Mutande verdi-: Bravo Gabriele, concordo con te e ci aggiungo questo:

 Scesero a Roma, detta ladrona,
a caccia tutti della poltrona
ed i maestri misero a gogna
predando il tutto senza vergogna.

Un caro saluto.

Antonietta Ursitti –Poetica speranza-: Bella poesia dalla forte atmosfera meditativa, dalla nostra bravissima Antonietta. Un caro saluto.

Simone Magli –Ho viaggiato per molti mari-: Forteè la delusione se il proprio valore nonè sufficientemente riconosciuto. Maè pura teoria questa di Simone perché a lui non mancano i meritati successi.

Silvio Canapè –Nunè succies’ niente,-: Tristissimo, struggente racconto della realtà che stiamo vivendo, raccontato, col cuore in mano e l’anima disperata, dal bravo Silvio e sottolineato dall’anafora rassegnata ed amarissima.

Salvatore Orefice –Sogni di luce-:  Un sogno realizzato, questo di Salvatore, raccontato con romanticissime immagini.

Antonella Iacoponi –Cara Italia-: Un canto d’amore, questo di Antonella. Immagini da libro Cuore, decisamente stereotipate e, purtroppo, tristemente lontane dalla realtà. Ma la poetessa le porge così  lievemente da nascondere la retorica che le caratterizza. Tutto sommato,è piacevole la lettura di questa poesia.

Franco Buniotto –Solitudini-: Raccontino con morale: per vincere la solitudine anche una mosca può essere utile.

Michael Santhers –Naufragio-: L’ho letta più volte. Ho fatto naufragio. Scherzi a parte, quell’ultima strofa, che racconta il dopo,è di una grande forza descrittiva, regalo dell’ottimo Michael.

Luigi Spreafico –L’Oscuro-: La cacciata dal paradiso riassunta in ogni sua componente, da quella fisica a quella morale, con un richiamo alla libera scelta, da un criptico Luigi. Poesia affascinante che invita alla rilettura. Interessante la sequenza delle rime con ABCABC (dove Bè parola/rima) e ABBACC. Complessa poesia ben condotta.

Enrico Tartagni –Il Cosmonauta-: E riecco l’ottimo Enrico (bentornato!) che usa la fantascienza, che ama, quale metafora per narrare della solitudine e dello smarrimento dell’uomo su questa terra. Amarezza e rassegnazione sono la cifra della poesia e li ritroviamo, a sottolineare il tutto, negli ultimi tre drammatici versi.

Laura Toffoli –Albero che si guarda-: Belle le immagini che ci regala Laura con questa poesia cheè un inno alla natura, osservata dolcemente e dolcemente narrata. Particolarmente bella l’ultima strofa. Brava Laura!

Un caro saluto a voi tutti ed, in primis, al nostro illuminato vate. Piero Colonna Romano

 

13 gennaio 2014

Armando Bettozzi –Quando mi fermo corrono i pensieri-: Originale la metrica usata, in questa ulteriore bella poesia, da Armando, per narrarci di un suo nostalgico ricordare e di un suo immutabile amore.

Gabriele Renda –Perdere l’onore-: Belle ed opportune le parodie che il  bravissimo Gabriele continua a regalarci. Godibili ed aderenti a questa triste realtà.

Renzo Montagnoli –Vento d’inverno-: Dura descrizione delle asperità dell’inverno, questa del nostro amico Renzo che la conclude vedendone il lato positivo. Impeccabile l’immagine che ne deriva.

Carlo Chionne –Aufhebung-: Chiesi, tempo fa, all’ottimo Carlo di proseguire la stesura della sua Storia della Filosofia in versi. Questa Aufhebung pare essere la sua risposta, la sua lettura del pensiero base di Hegel. Tesi ed antitesi contrapposte, eppure complementari si sublimano annullandosi. Edè questa la conclusione cui arriva il nostro poeta. Un caro saluto.

Roberto Soldà –Urti elastici…gas rarefatto-: Quando cultura, scienza e poesia si incontrano nell’anima di un artista a tutto tondo, qualè il bravissimo Roberto, ecco che nascono poesie affascinanti come questa. Applausi e richiesta di bis al caro amico Roberto.

Antonella Iacopone –All’Italia partigiana-: Struggente e bellissimo questo omaggio a chi fece dell’Italia un paese libero e ricco di speranze per il futuro. (il seguito, purtroppo, lo leggiamo nelle poesie di Armando, di Gabriele e di altri che, come me, sono delusi ed indignati per le promesse mancate)

Franco Buniotto –L’aurora-: Un bel dipinto realizzato a colpi di spatola dal bravo Franco.

Michael Santhers –Sud-: Poesia che mi fa ricordare Bufalino, Sciascia, Collura ecc., tutti autori siciliani, che del sud hanno dato definizioni struggenti, e che il bravissimo Michael qui riassume con maestriaa. Di luci e d’ombre, di un calore che fonde dentro amore e nostalgia. Povera, amata terra!

Maria Grazia Armone –Ode alla risata-: Decisamenteè perfetto il titolo, coerente lo svolgimento. Ma c’è il rovescio della medaglia, ammonisce Eco ne Il nome della rosa… Brava Maria Grazia!

Laura Toffoli –Grigio seppia-: Bello e nostalgico questo ricordare. Forse perché ne cita il colore, la brava Laura, ma leggerlaè come guardare una foto antica color seppia.

Poesia a tema: Fantasia 

Santi Cardella –L’eden-: E, dulcis in fundo, il bellissimo sonetto del grande Santi. Dolcissimo dipinto che sa di mare e d’amore, da leggere e rileggere per gustarne il profondo sentimento che l’ha ispirato ed apprezzarne la magistrale metrica. Complimenti.

A tutti il più cordiale dei saluti. Un grande grazie al nostro vate.

Piero Colonna Romano

 

13/1/2014

Questo Sud di Michael Santhers è un amarcord universale. Vale per tutti i punti cardinali. Complimenti, sei inesauribile. ***** Franco
 

Aufhebung di Carlo Chionneè il sogno meraviglioso di ogni poeta. ***** Franco
 

Prosecuzione poesie dell’11 e 12 dicembre

Bruno Amore –Margherita-: Molto ben descritta questa scena d’amore da parte di un innamorato, in particolare quel bacioè ben reso con quello spigolar petali e quell’inarcarsi delle di lei labbra. Ma tutto questo costa, come ci informa Bruno nel concludere.

Armando Bettozzi –Lo sbàjo-imbròjo-: Con un magistrale sonetto (Belli applaude) Armando punta il dito su questo governo arruffone e dilettantesco (ma ormaiè diventata prassi: o sono così i governi o non li vogliamo) ed in quell’operare vede malafede e la condanna.

Antonietta Ursitti –Oro colato nel prato fonde-: Un tripudio di colori a descrivere, con maestria, un campo di grano. Colpi di spatola questi bei versi della brava Antonietta.

Aurelia Tieghi –Stasera che sera…-: Le emozioni che dà il mare rese con intensità dai bei versi d’Aurelia. Deliziosa quella parure a concludere. Brava!

Antonio Scalas –Si consumano le ore-: Un travolgente effetto dell’amore, descritto con fremente partecipazione e con forti versi da Antonio.

Antonella Iacoponi –A Rita e Massimiliano-: Augurio tenero, coloratissimo e ad alto contenuto poetico, questo di Antonella

Aurelio Zucchi –Poetaè-: Ed Aurelio definisce, con limpidi versi, cosa sia, a suo dire, un poeta.

Franco Buniotto –Il silenzio-: Una pensosa serie di definizioni del silenzio, per arrivare al cuore del problema nell’ultimo verso. (e se lo capovolgessimo?)

Laura Toffoli –Io, libro.-: Originale grafica per una poesia cheè inno all’ottimismo ed all’amore per la vita.

Antonia Scaligine –La poesia fuori tempo-:  Poesia cheè bella esegesi della frase di Baudelaire. Antonia ci aggiunge del suo e ci regala un’analisi del senso e dell’essere della poesia. Analisi cheè anche un invito a riflettere.

Sandra Greggio –Palpito d’eternità-: Intensa descrizione degli effetti dell’amore, in una poesia dal ritmo sempre più serrato, fino all’apoteosi finale.

Poesie a tema: Fantasia

Zenone Drisoli –Come Achille perse la voce-: Spassosa satira regalataci dal bravissimo Zenone. Ottimo l’uso degli ottonari, particolarmente adatti a sottolineare l’humor del testo.

A tutti il più cordiale dei saluti. Un grazie riconoscente al nostro illuminato vate.

Piero Colonna Romano

 

12/1/2014

11 e 12 gennaio 2014

ERRATA CORRIGE: a seguito dell’informazione ricevuta dall’amico Santi Cardella, rettifico il mio commento sulla traduzione, da lui proposta, della poesia “Què quiere el viento ?”.

Non di lingua brasiliana si tratta bensì di quella spagnola.
Chiedo scusa a Miguel Hernàndez ed a Santi. Ed arrossisco.
(Ma giuro che l’avevo sulla punta della lingua lo spagnolo.)

Michael Santhers –Viottoli di campagna-: Sembrano una cosa semplice i viottoli di campagna. Provate a farveli descrivere da Michael e vi perderete in un dedalo sintattico. Siepi stirate da serpenti che cu(o)ciono uccelli ( o qualcosa del genere) è immagine che neppure a Dalì sarebbe venuta in mente. E che dire di verginei cuori assetati di stupore che si dissetano ad una casuale fontana? Non manca neppure un riferimento a Chagal ed ai suoi asini che si librano (proprio come quelli) su frasi macerate. Sorvolo sulle copule dei cani, altrimenti Armando se la prende e mi dà dell’animalista. Tristissima la sesta strofa dove si racconta di vecchi con la lingua bloccata in antichi ed inutili ricordi, mentre il tempo, allibito, nemmeno può avanzare. E conclude, il nostro ineguagliabile Michael, con un’analisi dell’oltre che tutti speriamo lungo mentre, al contrario,è talmente breve che ce ne possiamo dimenticare.

Caro Michael, spero non me ne vorrai perché  ciò che ho scrittoè una parafrasi scherzosa della tua poesia. Resta sempre la stima per il tuo fantasioso poetare.

Cari sitani qui mi fermo ma il programmaè proseguire domani con la lettura ed i commenti sulle vostre belle poesie.

Un caro saluto a voi tutti.

Piero Colonna Romano
 

9 gennaio 2014

Luigi Spreafico –Indifferenza-: Bella serie di ottonari interrotta al penultimo verso. Luigi riflette sull’indifferenza con le belle immagini di una gradevole poesia.

Simone Magli –Il cruccioè la mia croce-: Un grido di dolore, questi due versi del bravo, sintetico ed esplicativo Simone.

Hernadez/Cardella -Que quiere el viento?-: Il dolce suono del portoghese, dolcemente tradotto dal bravo e sensibile Santi.

Michael Santhers –Benessere-aforisma-: Il (quasi) sempre divertente Michael ironizza su un possibile equivoco e, ovviamente, diverte.

Angelo Michele Cozza –Lira e trombe equoree-: Bellissima poesia dell’ottimo Angelo. Bello il tema (similitudine tra vita e mare agitato) molto ben svolto con ritmo che coinvolge.

L’uso della figura retorica del climax ascendente, in quel quinto verso, dei frequenti, correttissimi enjambments, le giuste parole per dire e dare emozione, danno a queste poesia un gran fascino. I tambureggianti versi liberi prendono alla gola, dall’inizio alla fine. Ed, alla fine,è un piacere rileggerla. Complimenti vivissimi.

Antonella Iacoponi –A Caterina-: Il sentimento dell’amicizia ispira questa delicata poesia di Antonella edè un bell’omaggio all’amica Caterina. Gran lirismo nell’ultimo verso.

Aurelio Zucchi –Quale poesia?-: Lunga analisi di Aurelio sul coinvolgimento della poesia  (o sulla fonte della poesia) col cielo, la terra, il mare e con se stesso. Interessante il prologo che ne fa, così come la conclusione. Scorrono lievi i bei versi edè piacevole a leggersi.

Franco Buniotto –Gossip-: Non c’è sostanza, caro Franco, ma soltanto apparenza nel vivere che ci promulgano, proditoriamente, i media. Il padreterno? Credo abbia altro cui pensare. Se provassimo a spegnere la Tv?

Lucia Nicolardi -<<Dimentica,è Natale>>-:  Lucia ci rammenta che il Nataleè la festa del perdono e ci incita ad adeguarci e a donare amore.

Marinella Addis –L’ultimo respiro-: Una grande emozione resa in un emozionante e bella poesia. Complimenti. (permettimi un modesto suggerimento: prova a rivederla alternando endecasillabi a quinari, senari o settenari. Credo otterresti, nel raccontare, un effetto ancora più emozionante e coinvolgente)

Michela Turchi –Sogni impossibili-: Applausi a questa sfrenata fantasia di Michela, così ben raccontata, così frizzante.  Brava Michi!

Antonia Scaligine –La poesia tra le mani-:  Condivisibile l’affermazione iniziale: tutto può essere tradotto in poesia, fuso e reso nella  e dalla poesia.  Ma l’osmosi di Antonia prosegue nella seconda parte della sua poesia e diviene sublimazione ed innalzamento verso l’alto. Sempre brava la nostra poetessa.

Sandra Greggio –Ad un amico che non  c’è più-: Uno struggente ricordo narrato con forte intensità dalla bravissima Sandra.

Poesia a tema: Fantasia

Laura Toffoli –Fantasia-: Su tredici versi conto undici rime in “are”. Più fantasia di così! Bravissima Laura, bello questo omaggio alla fantasia

A voi tutti un caro saluto ed un grande grazie per ciò che date. Riconoscenza al nostro generoso vate. Piero Colonna Romano
 

Grazie a Roberto per il suo generoso (ma graditissimo) commento. Grazie anche al grande commentatore Piero, che mi ha sempre ricordato con i suoi puntuali commenti.
Zenone

 

11/1/2014

Grazie a tutti per le belle e luminose poesie che colorano questa pagina d'azzurro.
In ognuna scorre fresca l'emozione e si scorge, in tutte, la sensibilità che apre al bello e all'armonia.
Continuerò a scoprirvi leggendovi, giorno per giorno, così come vorrete manifestarvi,
Luigi Spreafico
 

Commento: "Come Achille perse la voce" di Zenone Drisoli
Lo definirei un capolavoro di fantasia, tecnica e improvvisazione;
complimenti.
Roberto
 

10 gennaio 2014

Giovanni Bragutti –Speranza-: Un benvenuto nell’azzurro a Giovanni che qui esordisce con un pressante invito a credere in un futuro migliore. Speranzaè il giusto titolo per questi liberi e intensi versi.

Michael Santhers –Quella finestra-: Sono come un dipinto astratto, denso di simbologie, quelle prime tre strofe. Dipinto che trova spiegazione nelle due conclusive. Michael rimpiange e ricorda e, col suo inimitabile stile, comunica grande melanconia.

Carlo Chionne –Anno Nuovo-: Ottimismo e speranza in questi auguri di Carlo che ricambiamo tutti. Seguace di Caproni, sia nei versi liberi che nei settenari conclusivi non mancano le giuste rime.

Antonietta Ursitti –Vago tra nuvole di pensieri-: Bella poesia che denuncia uno sbandamento esistenziale, un non capire certi impulsi, un confondersi. Antonietta rende alla perfezione queste sensazioni con limpidi e bei versi. Un caro saluto.

Antonella Iacoponi –A Laura-: Dedicati ad un’amica questi auguri detti in liberi versi ben ritmati dalle rime.

Franco Buniotto –Batticuore-: E’ una gradevole ode al cuore questa prosastica poesia di Franco.

Roberto Bottiroli –Nuvole-: Rinuncia alla classica metrica, Roberto, e compone un dipinto lieve e gradevole come un acquerello che racconta d’alba e di tramonto. Particolarmente belli i cinque versi di chiusura che dicono di un  nostalgico ricordare. (che fai, provochi ?)

Luigi Spreafico –Francesco-:  Bello questo omaggio al nuovo papa e bello il richiamo alla povertà ed al sacrificio. Luigi propone una poesia ad alta intensità religiosa, composta col bel ritmo di versi affiancati e rime, talvolta nello stesso verso, talvolta incrociate e/o baciate. Bell’esercizio sarebbe provare a farne un sonetto o un madrigale. Bravo Luigi!

Maria Grazia Armone –Calendario-: Quell’anafora dice dell’impossibilità di dimenticare il passato e Maria Grazia racconta quello che molti di noi fanno: sovrapporre il nuovo al vecchio, con l’intenzione di dimenticare.

Laura Toffoli –Libellula: segno d’estate lontana-: Quadretto idilliaco questo presentato dalla brava Laura con lievi versi.

Un grazie di cuore alle amiche Antonia e Sandra ed agli amici Santi e Giancarlo per i graditissimi commenti  alla mia “Scende poesia”.

Ed un grande grazie ad Antonia ed a Santi per l’attenzione posta alla mia “Preghiera per il nuovo anno” ed a Sandra per “Befanrequiem”.

Cari amici, mi confondete ma… continuate così. Un affettuoso saluto a voi tutti.

Un cordiale saluto a tutti gli amici sitani. In primis al mostro ottimo vate.

Piero Colonna Romano

 

10/1/2014

Per Santi
Congratulazioni! Hai appena vinto cento milioni di euro!" Ecco io vorrei
sentirmi dire questo .Sai quante cose potrei fare , soprattutto nel mio campo
di volontaria squattrinata , sarebbe bello sentirselo dire? Oppure
"congratulazioni! hai appena vinto una medaglia , beh, nonè proprio la stessa
cosa,ma vincereè sempre bello , io nella mia vita non ho mai vinto niente ,
anche perché non partecipo a nessun concorso. Ovviamente i vincitori sono
scelti a caso come quelli della lotteria, perciò non c'è modo di aumentare le
tue probabilità se non partecipi. O forse no ?Sei un bravo poeta , su questo
non ci sono dubbi , io ti do dieci ,è un premio,è vero non loè , peròè un
attestato di stima e di mio gradimento che do anche a Piero e a Lorenzo,
anche se arriva da parte di una senza gloria e senza insegne. A volte ci
vuole una spinta o un colpo di fortuna, un poeta italiano Salvatore Quasimodo,
non lo avrebbe ricevuto mai il premio nobel, se il suo traduttore non fosse
stato membro della giuria , e che scrittori come Tomasi di Lampedusa e Satta
hanno dovuto aspettare la morte per essere stata riconosciuto scrittori. Per
oraè meglio vivere bene anche senza alcun premio.
Sottolineo queste poesie: Vago tra nuvole di pensieri di Antonietta Ursitti
della pagina azzurra odierna e Quale poesia?di Aurelio Zucchi dalla pagina
il valore della poesia oggi. Saluto tutti con un grazie Antonia Scaligine
 

Ringrazio Sandra Greggio, Antonia Scaligine e Piero Colonna Romano per i loro lusinghieri e generosi commenti alle mie opere pubblicate su questo sito. Ma nello stesso tempo chiedo loro: come mai le mie poesie non sono ancora riuscite a conseguire un primo premio nei vari concorsi letterari cui ho partecipato (per l'esattezza 4 secondi premi, 2 terzi e numerose menzioni) ? Mettetemi sulla buona strada...e vi dedicherò l'opera che conseguirà l'ambìto titolo . Cari saluti per tutti,
Santi
 

9/1/2014

E' un pò che non vengo a trovarvi ma per fortuna l'ho fatto e ho letto una Poesia che accende la mia luna.
Caro Piero la tua "Scende Poesia"è talmente bella che l'ho letta e riletta non so quante volte
ed era tanto tempo che non mi succedeva.
Grazie per questa tua Bellissima
Ciao Il Passero

 

8/1/2014

8 gennaio 2014- quel che mancava-

Laura Toffoli –Antico amore-:  Questa deliziosa poesia di Laura descrive un incontro d’amore in un ambiente da Persian Market e da mille e una notte. Movimenti di danza, suoni e colori risaltano vivi dai versi, assieme alla seduzione. Ambigua e maliziosissima la chiusa. Complimenti Laura!

Poesia a tema: Fantasia

Maria Grazia Armone –Il giardino-: Sognanti fantasie metaforiche in questi bei versi di Maria Grazia che ci narra del suo realizzarsi, delle sue delusioni, delle vittorie. Brava davvero.

Un caro saluto a voi tutti ed, in primis, al nostro illuminato Lorenzo. Piero Colonna Romano
 

Non ho alcuna intenzione di "copiare" il mio giudizio da Antonia Scaligine ma non posso non essere d'accordo con lei, che ringrazio moltissimo per aver dato voce col suo commento anche al mio. Impareggiabili le poesie di Santi Cardella e di Piero Colonna Romano, entrambe ricche di sentimento e di bravura stilistica, che, lungi dal creare uno sterile esercizio di metrica, si traduce in musicalità.
Sandra Greggio
 

Molto toccante "Un invito speciale" di Aurelio.
Simone



"Scende poesia" di Piero Colonna Romano - Caro Piero, le tue poesie con versi chiari e ritmo limpido vanno diritte al cuore. Perciò, ti prego, prima del tramonto trasmettici tante altre emozioni, visto che scende poesia il paradiso può attendere!
Santi


Buon giorno a tutti
Quando un poeta ti fa capire cosaè la poesia ,è necessario lasciare un
giudizio
se pur non espresso con parole giuste, ma sincero, due sono le poesie dove i
versi cantano
e la musicalità nasce dal suono e dal ritmo dei versi
Santi Cardella con la sua bellissima Amiamoci ,e con tutte le sue poesie ci fa
amare di più la poesia
Piero Colonna Romano con Scende poesia … scende davvero nel cuore di chi la
legge . Se dovessi leggere
queste poesie senza il loro titolo ,capirei subito cosa volete comunicare voi
due bravi poeti.
Antonia Scaligine
 

8 gennaio 2014

Lucia Nicolardi -<<L’anno che verrà>>-: Spumeggianti gli auguri ed ottimistici gli auspici di Lucia, non resta che sperare assieme a lei, ricambiando auguri sinceri.

Luigi Spreafico –Io non ti cerco, ma ti aspetto-: E’ una trappola quella che Luigi appronta, vecchia quanto il mondo: sei libera di decidere, dice. Ma promette poesia. E come resistergli?

Simone Magli –A fortificare nonè il cercare sicurezza-: Perla di saggezza del nostro amico Simone.

Gabriele Renda –Ci vuol l’aeroplano-: Altra amara e veritiera parodia regalataci, con bravura ed humor, dal nostro Gabriele.

Armando Bettozzi –Anno nòvo…Vita nova-: Ed Armando, se leggendolo penso a Trilussa o a Pascarella, e lo scrivo, se la prende. Allora non lo scrivo.

Scrivo, edè quel che sento, che questo poetaè un grande osservatore della realtà che sa rendere magistralmente con l’uso di un perfetto romanesco.  Ed applaudo.

Santi Cardella –Amiamoci-: Dà incanto leggerti, caro Santi. Abbandonate le strofe in endecasillabi per il pascoliano novenario, non cambia la musicalità, né il ritmo. Apprezzabilissima la chiusura della strofa in senario. Tutta tecnica? Per niente: Santi sublima il suo sentimento attraverso l’uso magistrale della metrica che quello sottolinea ed esalta. Ancora una volta un invito: proviamo ad imitarlo.

Gloria D’Alessandro –Viktoria-: Piuttosto criptica la brava Gloria, in questa occasione di difficile interpretazione. C’è l’aspirazione alla libertà, assieme al bisogno di giudicarsi in un contesto vagamente surreale.

Michael Santhers -Nuvole bianche-: Da una sensazione di pace si passa ad un fosco presagio. E’ un dipinto dai tenui colori dell’acquerello questa inusuale ma bella  poesia di Michael.

Antonella Iacoponi –Versi lucenti-: Ciò che promette il titoloè poi mantenuto. Sono, infatti, versi lucenti quelli che Antonella regala con questa dolcissima e romantica poesia d’amore. Complimenti per come espresso un delicato sentire.

Antonio Scalas –I tuoi vecchi pupazzi-: Ricordi sepolti in polverosi ripostigli che tornano alla luce del sole, illuminati ed illuminanti. Bella poesia, carica d’atmosfera sognante, questa di Antonio.

Aurelio Zucchi –Un invito speciale-: Nasce come reazione a quel “nel grigio andare in qualche direzione” questo affascinante invito di Aurelio, fatto di accattivanti ricordi da rivivere con gioia. Poesia pulitissima, secondo la consuetudine del nostro amico, e piacevole.

Franco Buniotto –Certezze-: Sembra una spassosa affermazione questa di Franco, al contrarioè pura speculazione filosofica da apprezzare, facendone oggetto di riflessione.

Purtroppo qui devo fermarmi ma non tralascerò le bravissime Laura e Maria Grazia ed, a breve, a loro sarà dedicata la mia attenzione.

Per adesso un caro saluto a  voi tutti. Piero Colonna Romano

 

7/1/2014

7 gennaio 2014

Franco Buniotto –Il gatto-: Leggo un tantino di invidia in questa attenta descrizione. Potessimo sentirci anche noi a posto…

Lucia Nicolardi - <<Dedicata alla befana>>-: E va bene, W la Befana, cui Lucia dedica questa ingenua e delicata poesia.

Luigi Spreafico –Se mi leggerai-: Fantasioso porgersi questo di Luigi che, con romantiche, belle ed accattivanti immagini, tenta. Piacevole a leggersi per quei colori e suoni che porge, certo del risultato finale.

Bruno Amore –Dimmi chi sei-: Delizioso l’erotismo di cui sono permeati i versi. Bella l’immagine dell’aquilone, suadente l’invito a svelarsi ed a…concludere.

Simone Magli –Paura di vivere-: Durissima, rassegnata presa d’atto che quei sogni, rappresentati dagli aquiloni, resteranno tali. Sono un distillato di sentimenti, le poesie del bravissimo Simone.

Gabriele Renda –L’Italia sta fallendo-: E’ tornato alla grande il nostro Gabriele e ci regala satira e sarcasmo, su questa povera Italia, a piene mani. E, per dirla con Benigni e Troisi, non ci resta che piangere. Sempre un caro saluto.

Armando Bettozzi –Da quella tana esce dove s’annida-: Bella questa risposta a cosa sia la poesia, data dall’ottimo Armando ed a quale sia il suo ruolo. Come non concordare ? Ovviamente nella perfezione delle classiche quartine in endecasillabi a rime alternate. E complimenti sempre.

Michael Santhers –Lei signora-: Sarcastico e pungente, oggi indignato censore di squallidi usi e costumi. Sempre piacevole a leggersi, sempre acuto, col suo personalissimo stile.

Antonella Iacoponi –Sussurri del colle-: Poesia dall’atmosfera di fiaba, questa di Antonella. Belle e dolci le immagini che ci regala con i suoi liberi versi e piacevoleè la sua lettura.

 Antonia Scaligine –La befana della mia città-: Drammatica ed addolorante la descrizione che Antonia fa di una disperata befana tarantina. C’è tutta l’indignazione per quel degradato contesto e l’amarezza, molto ben espresse, della nostra brava e sensibile poetessa. Cara Antonia ti ringrazio per le belle parole che mi hai indirizzato nell’odierno commento e ti rinnovo stima ed amicizia.

Laura Toffoli –Immagine lontana-: Vagamente gotica la descrizione che Laura ci regala. La poesiaè pervasa da un senso d’oppressione che sfuma nella bella e fresca immagine finale. Certamenteè metafora di un sentire, di un prendere atto della realtà nella quale viviamo, senza rinunciare alla speranza di riscatto. Affascinante poesia molto ben narrata.

Sandra Greggio –Alla mia Musa-: Ecco un omaggio fremente alla Poesia, detto con bei versi da una Sandra ispirata ed in gran forma. Complimenti sia per il senso, sia per il ritmo dato alla composizione ed ancora di più per quella bellissima chiusa.

Un grazie di cuore a Sandra Greggio e ad Antonia Scaligine per l’attenzione posta alla mia “Befanrequiem”. Care amiche mi imbarazzate, ma vi sono grato.

Ed un grazie al caro amico Santi per l’attenzione (e per l’esplicita traduzione) posta alla mia “Preghiera all’anno nuovo”.

A tutti il più cordiale saluto e riconoscenza al nostro grande Lorenzo. Piero Colonna Romano
 

a Roberto…
…un grazie di cuore
per le belle parole
espresse sulle mie
semplici espressioni
che desidero condividere
con gli altri per espandere
la mia anima.laura
 

Dopo l’apparizione dell’Epifania che siè portata le feste via
ora ci resta che disfar alberi e presepi e quindi " energia "
tutto ricomincia con questo nuovo via…
Con passo felpato come il gatto di Franco Buniotto
evidenzio le poesie di Luigi Spreafico; Se mi leggerai
Dimmi chi sei di ;bruno amore
Gabriele Renda, L'Italia sta fallendo
ma il popolin non sa
che resterà in mutande
graziè alla...credulità
ah, ah, ah,.. la poesiaè intonatissima ,noi viviamo filando e sfilando la
speranza,
come dice Simone Magli con la …Paura di vivere
Col dolore della speranza
ho fatto volare
milioni di aquiloni
verso la spirale dell'ignoto…bravo , se pur con ritardo mi congratulo con la
tua meritata premiazione .
Da quella tana esce, ove s'annida
i giorni a tesser nuove sensazioni…
Armando Bettozzi , bella
Alla mia Musa,Sandra Greggio
Immagine lontana di laura toffoli, belle poesie
Preghiera per il nuovo anno
Che Odin ci ascolti
Preghiamo in coro
che l'anno ch'è in arrivo
porti decoro.
Piero Colonna Romano la tua bravura, sia come persona che poeta ,la si può
percepire leggendo le tue poesie e i tuoi commenti ,grazie sempre con tutto il
cuore .
Come Lorenzo sei l’ amico senza volto, ma con il cuore aperto e visibile ,
grazie
Alla poesia si può dare la forma che si vuole, ma le parole servono a
disegnare i contorni del soggetto.
Quando rima , la parola chiave, sentimento genuino, stanno sulla stessa riga
è la personificazione della bravura e quindi sei un poeta, e tu Piero , come
pochi del sito ,per me lo sei. Grazie sempre a Lorenzo
Antonia Scaligine


Nella pagina azzurra d'oggi condivido l'auspicio, contenuto nella "preghiera per il nuovo anno" di Piero Colonna Romano, affinché le nostre guide vadano a c.....;
soffro con Antonia Scaligine per "la befana della mia città", ubriacata dalle piogge acide;
spero, con Sandra Greggio, che la musa della poesia riesca a coprire la realtà quotidiana.
Un caro saluto; Santi
 

6/1/2014

6 gennaio 2014
Caro e stimatissimo Roberto, tempo fa scrissi una poesia intitolata "Io lo so a chi" ed era un invito agli amici sitani a rispettare la sintassi poetica. Successivamente ne scrissi un'altra che era un invito a non scrivere a tutti i costi, quasi fosse per dovere di firma. Questa:

Adusta fonte
Gorgoglia un rubinetto,
par l'ultimo versare,
neppure più un mottetto
l'anima a riscaldare.

La musa cui mi volsi,
pietosa mi rispose:
"se taglierai i tuoi polsi,
sarà un fiorir di rose."

M'abbeverar di sangue
la terra screpolata
affossa ciò che langue,
poesia darà malata.

Meglio sarà sperare
nel tempo e le stagioni,
piuttosto che azzardare
burlesche soluzioni.

Precarioè il poetare
ci vuole ispirazione,
sentir che devi dare
ad altri un'emozione.

Così dentro il mio cuore
rimane un desiderio
che gemmi dall'amore
almeno un verso serio !

Come vedi concordiamo su quasi tutti i punti della tua precisazione. Quasi, perché mi si fa rilevare (non solo da te) un eccesso di tollerante bontà nei miei commenti.

Ma nelle composizioni che leggo, là dove spesso non c'è quella divina armonia tra metrica e sentimento, quasi sempre trovo del lirismo, chiamiamolo "afflato poetico", cheè il cuore e l'anima della poesia. Edè questo che privilegio sulla metrica, e ne conseguono commenti positivi.
Quando, almeno secondo il mio sentire, non trovo neppure lirismo, allora mi limito a cercare di capire da dove, da quale urgenza, siano nati quei versi. E di quella (magari "toppando") scrivo.

Ma ci sono due situazioni che non accetto nelle poesie: gli errori grammaticali e l'ossessiva ripetitività dello stesso argomento. Non manco di sottolineare i primi nei commenti (da leggere, magari, con attenzione) e smetto di commentare chi diviene ossessivo, per sfinimento.

Perché cerco di commentare tutti ? Ma semplicemente per rispetto allo sforzo che tutti fanno nell'esprimere il loro sentire ed, anche se la motivazione allo scrivereè quella che tu ipotizzi ( autoincensamento, vanagloria, ricerca di platea ove esibire la propria cultura ecc.) a me pare che tali presenze vivificano un sito che, come più volte ho ripetuto, nonè l'accademia della poesia.
Molti i chiamati e pochi gli eletti? Certamente sì, ed in Poetare gli eletti non mancano e non sono pochi, tu tra questi.

Ti sono grato per il generoso commento nei miei confronti e mi auguro d'esserne all'altezza.
Un caro saluto con molta stima. Piero
 

Sono tante le poesie sulla Befana nel giorno dell'Epifania, 6 gennaio. Piero Colonna Romano, pur tratteggiandola come una vecchietta piena di artrosi, va indietro nel tempo, immaginandola come una bella giovane. Molto originale questa interpretazione ed espressa con la consueta bravura stilistica. Complimenti anche a Lucia Nicolardi, che invece non si discosta dall'immagine tradizionale.
Un grazie a Piero Colonna Romano, sempre presente con i suoi commenti e al grande Lorenzo, che li fa venire alla luce. Un caro saluto a tutti i Sitani.
Sandra Greggio
 

Commento
C'è chi sostiene: chi dice che per far poesia necessita la metrica; risposta:
nessuno e tanto meno io! Caro Piero la poesia sgorga dal cuore e soprattutto
dalla fantasia-
Fantasia nonè solo esprimere superando l'immaginazione maè anche comporre in
rima e metrica, infatti la fantasiaè assolutamente necessaria nella rima e
metrica e se non ce l'hai non riuscirai mai a comporre secondo i dettami
classici e, se ci riesce un ragioniere, penso che in molti ci potrebbero
riuscire. Purtroppoè molto più comodo scrivere semplicemente ciò che si pensa.
Vedi caro Piero, i tuoi commenti sono quasi sempre ben accetti ma non certo
allorquando continui ad incensare poeti e poetesse i cui versi potrebbero
essere scritti da un bambino o bambina di seconda elementare (solo perché in
prima elementare s'impara a leggere e scrivere) e comunque con tutto il
rispetto per i bambini; alcuni, purtroppo, scrivono per autoincensarsi e ciò
nonè poesia ma semplicemente vanagloria e usano sprazzi di cultura per
ottenere ritorni d'immagine.
No caro Piero tu sei un vero Poeta con la P maiuscola e come te pochi altri
sia che compongono in metrica che in versi liberi.
Un semplice esempio, sulle poesie a schema libero: sentimento, intensità,
fantasia conducono alla bellezza delle poesie di Laura Toffoli.
Sempre e comunque con cordialità
Roberto
 

6 gennaio 2014

Antonella Iacoponi –Sincero canto-: Potrebbe essere una fiaba, un sogno o il racconto di un desiderio. Si naviga tra versi belli e misteriosi. Piacevole a leggersi ma di oscuro significato.

Franco Buniotto –Passioni-: Molto ben descritto lo scorrere della vita, con passioni un tempo albe per giorni radiosi, oggi spente in tramonti malinconici ma privi di rimpianti. Bravo Franco, hai reso questo sentire con bella poesia.

Lucia Nicolardi -<<La Befana>>-: Ci sono tutti gli stereotipi attribuiti alla befana, in questa graziosa e fresca poesia di Lucia. (quasi quasi mi pento della mia…)

Luigi Spreafico –Vorrei portarti tra i colori-: Coloratissimo e suadente l’invito di Luigi. Tavolozza tutta da godere.

Bruno Amore –Una musa in un sogno-: Edè così che arriva l’ispirazione, così come lo descrive Bruno.

Simone Magli -1° Gennaio 2014-: Un flash, una cartolina, questa di un pensoso Simone.

Anileda Xeka –Potesse il vento si fermerebbe quando fugge-: Pare un dipinto astratto questa di Anileda. Come tale la godiamo.

Gabriele Renda –L’itagliano-: Un bentornato al nostro Gabriele che attualizza, sarcasticamente e molto opportunamente, un vecchio successo di Cutugno. Un caro saluto.

Armando Bettozzi –La nostra forza-: Armando analizza la forza delle cose e delle situazioni, si esalta e condanna, ma la vera forza resta sempre quella dell’amore. Ed in quella si trova conforto.

Michael Santhers –Burocrazia-: Il sarcasmo di Michael oggi indirizzato alla burocrazia (male dei mali) ed alla corruzione (male dei mali dei mali).

Sandra Greggio –Piedi insicuri-: Una lapidaria Sandra, in questa occasione racconta di un disadattamento al presente, vivendo di nostalgici ricordi e di speranze per il futuro. Poesiaè sintesi e Sandra ce ne dà lezione.

Antonia Scaligine –Oggi, quale poesia ?-:  Interessante digressione sulla poesia, questa di Antonia che accetta l’invito del nostro Lorenzo a scrivere sull’argomento del mese (Il valore della poesia oggi). Mi auguro che voi tutti vogliate portare il contributo a questo interessante argomento oggi inaugurato dalla brava Antonia.

Laura Toffoli –Anno vecchio saluta anno nuovo-: Un addio ed un benvenuto, riassunti dalla nostra Laura con lievi versi. Un grazie di cuore  per la poetica, graditissima, dedica che mi hai inviato. E ricambio i più affettuosi auguri.

Un cordiale saluto a voi tutti ed un grande grazie al nostro magnifico Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

5/1/2014

Auguro a tutti…
sitani e simpatizzanti sitani
che l’anno entrato faccia capire
quello che veramente conta nella vita;
assaporarlo con gioia ogni giorno
rendendo così fresco e nuovo tutto ciò
che andremo a compiere, con la serena
consapevolezza che sempre facciamo
del nostro meglio, anche quando la mente
ci dirà il contrario.
…Ascoltiamo sempre il nostro cuore….

Auguri rinnovare voglio
a chi si dà gioiosa pena
di commentarci ogni giorno
con sempre rinnovata freschezza,
auguri auguri al nostro,
che affettuosamente chiamo,
e per questo non me ne voglia,
semplicemente Piero.
laura toffoli

 

4/1/2014
 

4 e 5 dicembre 2014

Aurelio Zucchi –Versi ribelli-: Infatti lo dichiara e la regala una poesia ribelle, in liberissimi versi, il nostro bravo e fantasioso Aurelio.

Flv. –Primavere-: Sincopato e bel ritmo, quasi danza, in questa bella poesia di Flavio.

Antonella Iacoponi –Promessa d’amore-: Immagini delicate e belle ed, in filigrana, elegante eros. Chi l’ha detto che serve metrica per far poesia?

Franco Buniotto –Improvviso-: Il futuro nell’immagine di un bambinoè bel pensiero poetico.

Lucia Nicolardi -<<Son io…la Befana>>-: Ed auguri pure a te, cara Lucia, tanti.

Luigi Spreafico –Marisa-: Pare un bellissimo, amorevole, elogio funebre, questa di Luigi, e forse loè davvero. Bello quel “poesia e sapienza ti hanno abitato”.

Zenone Drisoli –Incontro con il professor Sagrado ancora in servizio-: Amaro e, temo, veritiero affresco della realtà della scuola (mi vien da scrivere squola) d’oggi. C’è rassegnazione e rabbia in questo racconto. Ancora una volta chiedo ai numerosi insegnanti sitani di dire la loro.

Ricciardelli Frate Lorenzo –Note fiorite-: Grafica originale per una delicata, bella e romantica poesia in liberissimi versi.

Nino Silenzi –Mistero-: Un ritorno alla casa, detto senza rassegnazione e con delicatissimi versi che regalano lievi e belle immagini. Dal dolcissimo Nino, questa deliziosa chicca.

Santi Cardella –Rinuncia-: Mi incanta sempre Santi, sia per la sua originale metrica (quell’alternar settenari ad endecasillabi dà alla poesia una musicalità godibilissima cheè invito alla rilettura) sia per il sentimento dolcissimo che emana. In questa c’è pure una particolare ironia in quei due versi a chiusura. Ancora complimenti vivissimi. Con te non c’è paragone, caro amico.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Mentre danzan della neve i fiocchi-: Sempre riconoscibile, il nostro amico Giuseppe, per quel suo stile aulico che sa di antico e colto. Oggi esprime un desiderio, privo di speranza, cheè anche il mio: capovolgere l’andamento della natura perché ciò cheè sporco divenga limpido ed intonso. Un caro saluto.

Armando Bettozzi –Che possa prender voi brutto malanno-: Da un drammatico recente episodio lo spunto per una riflessione/appello del nostro Armando. Ampiamente illustra il suo pensiero ed il suo sdegno nella lunga prefazione alla sintesi poetica che segue. Ed, ancora una volta, concordo.

Roberto Bottiroli –Filastrocca mitologica-: Piacevole e bell’excursus nella teogonia di Esiodo, porto con i difficili quinari dall’ottimo Roberto

Laura Toffoli –Dolore condiviso-: La brava Laura ci regala una poesia intrisa di religiosità e speranza, con efficaci e belle immagini.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grazie di cuore al nostro splendido vate.

Piero Colonna Romano
 

"Mistero" di Nino Silenzi - Dolce poesia che ci trasporta in un'atmosfera rarefatta dove "forse" ritroviamo l'impalpabile leggerezza dell'anima.
Santi

 

3/1/2014

3 gennaio 2014

Roberto Bottiroli –Lascia perdere-: Spassosi e didattici gli ottonari di Roberto. Prendiamo nota e della lezione di metrica e della morale.  E sempre complimenti al mio maestro.

Antonella Iacoponi –Parlo con Chiara-: Commovente omaggio ad una splendida figura di vera cristiana. Un grazie alla bravissima Antonella per avercela ricordata.

Franco Buniotto –Rosetta-: E’ dolcissimo e tenero questo ricordo, pur con qualche durezza di linguaggio, raccontato dal bravo Franco.

Luigi Spreafico –Ed ora le assenze-: Leggo il titolo quale conclusione di una melanconica poesia che narra, nostalgicamente, di un passato svanito.

Zenone Drisoli –Il Preside Camomilla-: Sferzante filastrocca del nostro prof, dedicata ad un troppo “diplomatico” preside. Tra i nostri amici sitani molti sono insegnanti, che ne penseranno?

Laura Toffoli –Poesia nella poesia-:  E’ dunque un rivelarsi quel che racconta Laura con belle immagini poetiche dalla sottile, trasparente sensualità.

Michela Turchi –Scrivo dalla Terra Etrusca-:  La terra etrusca fa da scenario ad una pena forte, ad una delusione violenta, con violenza narrata, e, pur se prosastica, la poesia di Michela comunica alla perfezione un sentire. Un caro saluto ed un ben tornata, desaparecida.

Antonia Scaligine –La sorpresa-: Con limpida poesia Antonia definisce alla perfezione quel che può sorprenderci. Particolarmente apprezzabile la parte conclusiva (ed esemplificativa) della poesia, da “Come l’amore” alla fine. Un caro saluto.

Poesia a tema: Fantasia

Antonio Scalas –Violenta sulle chiome-: Poesia, perfettamente in tema. Composta con fantasia, surrealismo e belle immagini,è piacevole a leggersi.

A tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro splendido vate. Piero Colonna Romano

 

2/1/2013

2 gennaio 2014

Enrico Tartagni –I Segni dei cavalieri-: Alcuni indizi conducono a S. Martino del quale Enrico sintetizza la storia con fantasiosa versificazione.

Aurelio Zucchi –Altra cosaè la felicità-: L’irraggiungibile felicità narrata attraverso un malinconico, rassegnato riassunto della vita.

Bruno Amore –Poi tornerà domestico il “buongiorno”-: Aspira al ritorno della normalità, dopo queste rumorose feste, il nostro Bruno. Ben narrata l’atmosfera che abbiamo vissuto ed apprezzabile il  racconto dell’angolo intimo dove si rifugia.

Antonella Iacoponi –Ottobre-: Un affresco sull’autunno in arrivo (ma già arrivato e passato), detto con immagini che ben lo descrivono.

Franco Buniotto –Eternità-: Una riflessione sul tempo del nostro Franco.

Manuel Pagnani –Palpiti di consapevolezza-: Quasi un piacevole aforisma, dal bel titolo, questa di Manuel.

Michael Santhers –Cinciallegra-: Col suo originale stile, Michael ci descrive usi e costumi di questo simpatico e socievole passeraceo.

Laura Toffoli –Cartolina d’amore-: Intensi odori e sapori, lievi sbandamenti e propositi audaci. Di tutto questo ci narra, con limpido poetare, un’estatica Laura.

A tutti l’augurio che le feste continuino fino all’Epifania ed oltre, oltre, oltre. Nella poesia sempre. Un caro saluto. Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
Mando le mie felicitazioni ed i miei complimenti al collega Simone Magli per il prestigioso riconoscimento ottenuto.
Santi


Auguri di Buon Natale a tutti !!!
Antonio Scalas
 

1/1/2014

1 gennaio 2014

Michael Santhers –Primo Gennaio-: Bella e surreale descrizione di un ritorno a casa dopo il classico  veglione. Immagini rutilanti ed umoristiche quelle che Michael ci offre, prima di quella prima pagina alla quale guarda con motivato pessimismo.

Emanuele Locatelli –Un quarto di vita dantesca-: Quindi il traguardoè raggiungere i 100 anni, per il venticinquenne Emanuele. Più ottimista di così ! Comunque auguri. Interessante anche l’orgogliosa sfida a sorella morte in questa prosastica poesia del nostro amico.

Salvatore Orefice –Araba Fenice-: Post fata resurgo, che sia uccello mitologico o amore, per Salvatoreè la stessa cosa. Bella la similitudine, belle le immagini che il poeta ci regala.

Antonella Iacoponi –Oreste a Pilade-: Sintesi estrema della tragedia di Euripide, questa di Antonella. Versi che sembrano adatti ad essere recitati dal coro delle donne di Argo.

Franco Buniotto –Un poeta-: Mi faccio da parte. Ma attento Franco, quello dice pane al pane…

P. Gianni Fanzolato –Buon anno nuovo-:  Acrostico dove ogni verso contiene un insegnamento, un invito, un ammonimento.

Felice Pagnani –Belva-: La solitudine che strazia e dona disperazione, descritta con efficacia da Felice.

Manuel Pagnani –Amica morte-: Uguale per tutti, inevitabile, definita da Manuel “Dea della trasformazione” e da Totò “livella” perché, democraticamente, tutti rende uguali. E questoè il senso dell’interessante poesia presentata.

Terry Di Vetta –Al nuovo anno-: Bello sarebbe si realizzasse l’invito di Terry (quel prendersi per mano) in questo nuovo anno. Simpatica la poesia, come tutte quelle di questa nostra amica.

Antonia Scaligine –Benvenuto 2014-: Bello questo incitamento di Antonia a tornare “al calore nativo/con il nostro solo obiettivo /ecc.). Invito all’amore per la natura, detto con i limpidi versi della poetessa.

Maria Grazia Armone –Mare-: Mi piace questa identificazione tra il  mare e le sue caratteristiche e quelle di Maria Grazia. Piuttosto inquietante, da mantide religiosa, la conclusione di questa godibile poesia.

Laura Toffoli –Pensiero rapito-: Sprazzi colorati  sono i versi di Laura che descrivono un dolce smarrimento nella bellezza della natura.

Il più  sincero degli auguri per un fantastico 2014, nella e con la poesia, a voi tutti ed al nostro grande Lorenzo. Piero Colonna Romano


1 gennaio 2014

Cari sitani,è con grande piacere che vi informo del primo posto ottenuto nel prestigioso premio letterario "Isola del Postino 2013" dal nostro amico e poeta Simone Magli con la poesia

SOLO CON METAFORE

Solo con metafore riesco
a parlare con l'anima
e sono strazi biascicati
di un uomo che non sa
come usare le ali.

A Simone i più vivi complimenti e l'augurio che l'anno nuovo sia ricco di altri, numerosi e meritati successi.
Piero Colonna Romano
 




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