Commenti sulle poesie

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NO COMMENTI Salvatore Armando Santoro

 

 

31/12/2013

A chiusura d'anno ringrazio di cuore tutti i Sitani che hanno pubblicato i loro scritti sul sito poetare.it.
A tutti un invito a continuare...
Lorenzo De Ninis
 

31 dicembre 2013

Felice Pagnani –Il mio amore-: Un benvenuto nell’azzurro a Felice che esordisce con un iperbolica dichiarazione d’amore. Forti e convincenti i versi liberi ed alla fine, non appagato da tutto ciò, ecco un richiamo, a suggello, di Prevert. Che non guasta mai. Bravo Felice!  

Manuel Pagnani –Canon in D Major-: Ed un benvenuto nell’azzurro anche al bravo Manuel che esordisce con una esegesi perfetta del famoso canone. Credo che chi ama la musica (e non solo la barocca ma anche la recente pop, rock ecc. anche per i richiami che in questa spesso si trovano di quel canone) possa intenderlo e sentirlo dentro soltanto così come descritto dal poeta.  Complimenti.

Michael Santhers –Sconfini-: Il nostro Michael saluta l’anno ormai decrepito con una piacevole favoletta, raccontata col suo inimitabile stile.

Armando Bettozzi –Inverno-: Ancora una volta Armando dà dimostrazione di maestria nel suo poetare. Bellissime quelle rime incrociate e quelle allitterazioni. Molto ben resa la descrizione della stagione ed ancor di più quella similitudine con la vita e quell’interrogarsi. Complimenti.

Anileda Xeka -***-: Filosofica, bella e sinteticissima descrizione di un profondo sentire.

Luigi Spreafico –Tempo-: Un poetico guardare al tempo che passa, questo di Luigi. Belli e significativi tutti i versi, particolarmente quello di chiusura. Molto piaciuta ed un bravo al nostro poeta.

Emanuele Locatelli –Vivo di te-: Dichiarazione di un amore che non chiede, né abbisogna di assoluzioni perché è amore, questa di Emanuele.

Antonella Iacoponi –Ninna nanna-: Dolcissima questa ninna nanna di una madre amorevole, detta col personalissimo stile della nostra Antonella.

Franco Buniotto -30 dicembre 2006-: Potrebbe riguardare parecchie località di questo mondo insano, la poesia di Franco. Ne apprezzo il senso e lo sconforto che dalla lettura deriva.

Laura Toffoli –Grandi pensieri-: Un bel concentrato di consapevole smarrimento, questa riflessione della brava Laura.

Un grazie di cuore ad Antonia Scaligine ed a Roberto Bottiroli per i graditi commenti alla mia “Un giorno, un lago” . Hai ragione, caro Roberto, il doppio senario crea più di qualche problema, tant’è che è forte la tentazione di tradurlo in un più naturale endecasillabo. Ogni tanto azzardo e sono lieto d’avere avuto la tua approvazione e quella della cara amica Antonia.

Leggo, e gliene sono grato, il commento dell’amico Santi alla mia “Tempo”.  Caro Santi, credo d’averti creato una qualche perplessità sullo scorrere del tempo e sul nostro posizionamento in questo. Allora, per chiarire, ripeto la chiusa che era apparsa a margine di quella vecchia poesia. Questa:

“P.S.: tanto per chiarire  (si fa per dire) eventuali dubbi, la faccenda starebbe così: dando per assunto che gli “stati” del tempo siano Presente (che non possiamo cogliere perché “panta rei”). Passato (che non possiamo vivere per ovvi motivi –neutrini permettendo- e che, comunque, resta alle spalle obliato) e Futuro. E questo, visto che nulla ne sappiamo, resta così, l’unica flebile certezza/speranza.
Becera teoria? Vediamo:
Se, in una notte stellata, alziamo gli occhi al cielo, ci incanteremo col brillare delle stelle. Ma quel che vediamo, certamente, non è più esistente nel momento in cui lo vediamo. Erano così, così brillavano, milioni di anni fa. In definitiva vediamo ciò che non c’è più o che è molto diverso da come ci appare nel momento in cui osserviamo. E, per inciso e fatte le debite proporzioni,  ciò vale anche per stelle e pianeti molto più vicini a noi (sole e luna ad esempio)
Viviamo, quindi, una realtà inesistente, a conferma di ciò che è stato detto sopra.
Per lo stesso motivo non possiamo “vivere” quel passato perché è, da un bel pezzo, “panta rei”.
Dunque, per motivi legati alla speranza, non ci resta che credere nel Futuro.
E speriamo che, almeno questo “stato” esista…
Arrivederci a tra… non mi è chiaro quando. Forse, chissà, potrebbe essere o forse no…. Questione di tempo.”

E così termina anche questo “annus horribilis”. Speriamo d’avere toccato il fondo, perché allora l’unica alternativa sarebbe risalire verso scenari più sopportabili. Comunque suggerisco di incrociare le dita, hai visto mai?

Ma noi sitani ci siamo rifugiati in quest’oasi azzurra e ne abbiamo tratto conforto, forza e speranza e sarà così anche nei prossimi anni a venire.

A voi tutti un grazie per le emozioni che avete saputo dare ed al nostro magnifico Lorenzo riconoscenza, per la sua appassionata attività che tutto ciò ha permesso.

Auguro a tutti che l’anno nuovo sia ricco si soddisfazioni, serenità e tanta, tanta poesia.

Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
vorrei dare il benvenuto nella pagina azzurra a Felice e Manuel Pagnani. E poi i miei complimenti ad Armando Bettozzi per "Inverno", poesia di buona fattura e di notevole ispirazione.
Perfetti gli ottonari di "tempo" di Piero Colonna Romano. Dalla lettura di questa simpaticissima ballata ho tratto due conclusioni: dall'armonia degli opposti possiamo interpretare il presente (nel suo divenire), ma non possiamo chiedere a Eraclito che ora è.
E Piero ci aiuta a dimenticare, coi suoi bei versi, lo scorrere impietoso del tempo.
A proposito:"che anno è? che ora è? ..." Questo è il tempo d'un affettuoso augurio, a tutti i colleghi della pagina azzurra per un nuovo anno pieno di sole (anche metaforico), di buona salute e di poesia.
Santi


auguri alla pagina azzurra, auguro un felice anno nuovo ricco di emozioni e creatività.
M. G. Armone
 

30/12/2013

Brevi considerazioni su alcune poesie
Anime ,siamo anime
in ogni scatola dorata
o in ogni caduta delle stelle
fra il calore del sole- Aurelia Tieghi ,poesia molto bella
Notte di San Silvestro
la notte di S. Silvestro porta allegria, ma anche tristezza ,
cosa resta se non una festa ,in cui nella maggior parte dei casi diventa
obbligatorio organizzare
solo per divertirsi , a me porta solo tristezza .
E sia: illudiamoci
che un tappo di bottiglia scoppi annientando il sofferto
proiettandoci verso un futuro aperto a ogni possibilità. Maria
Campeggio…brava
Mistero e fuoco.
T'abbraccio ed ogni volta m'innamoro
ebbro saltando come un fiume in piena,
anelo la tua spada come un toro
mugghiante nell'arena
Santi Cardella … dolcissima e bellissima poesia
Trompe l’oeil , lo stupore che ci prende nel guardare Monna Lisa
La visita ad un museo rappresenta spesso il fattore scatenante della sindrome
di Stendhal Franco Buniotto
Un giorno, un lago.
Piero Colonna Romano, bella , anzi bellissima, è confortante constatare una
sempre più fedeltà alla poesia. Oggi Piero , come sempre, ci coinvolge con
questa poesia “ en pleir air “dove tutto è avvolto di grande purezza.
Felice anno a tutti , Antonia Scaligine
 

Commento per Piero Colonna Romano
E mo, ti metti anche tu a far l'arcadico, complimenti per il senario doppio
per niente facile!
Buon anno
Roberto
 

30 dicembre 2013

Maria Campeggio –Notte di San Silvestro-: Ben descritto il rito pagano di fine anno, nel suo realizzarsi e nei sentimenti che genera. E’ un illusione, infatti, un volere esorcizzare paure e delusioni ed una sorta di vendetta. Il prossimo? Nel bene e nel male “un futuro aperto/a ogni possibilità”.

Michael Santhers –Caciotte-: Surreale e metaforico, sarcastico e nostalgico, oggi Michael ci delizia (ma che amare risate!) con la descrizione della disonestà della classe politica. Rinascesse Giovenale avrebbe solo l’imbarazzo della scelta per le sue taglienti satire.

Aurelia Tieghi –Anime-: Poetica riflessione sulla fonte della poesia, questa di Aurelia e poetiche sono le immagini a definirla. La poesia è la sublimazione del nostro sentire, questa la tesi, svolta con molto lirismo, dalla bravissima poetessa.

Pasquale Di Meo –Io ti amo-: Appassionata dichiarazione d’amore, questa di Pasquale ed, assieme, vi è la dichiarazione a non essere di peso, a farsi da parte, a lasciare libertà. Il tutto con una poesia vagamente struggente.

Roberto Bottiroli –Gli Dei romani-: Simpatica filastrocca che, in cantilenanti ottonari e classiche quartine, ci offre una galleria dei più noti dei della paganità romana. Sempre godibile il poetare dell’ottimo Roberto.

Antonella Iacoponi –L’eco di una voce-: Ed anche in questa poesia, per altri versi, siamo nella romanità. Antonella narra, con precisi riferimenti, la storia della madre dei Gracchi, e della sua dignità di gran matrona romana.

Santi Cardella –Mistero e fuoco-: Una deliziosa dichiarazione d’amore, questa di Santi che continua ad incantare per la maestria con la quale usa la metrica e la pone al servizio dei sentimenti che esprime, esaltandoli. E’ pura e bella poesia la sua, è un esempio per noi tutti.

Franco Buniotto –Trompe l’oeil-: Inganno per l’occhio è il trompe l’oeil. In un certo senso tutto lo è. Franco su questo riflette e ci regala le sue considerazioni.

Laura Toffoli –Alle volte il destino-: Credo che Laura, con questa sua riflessione, intenda dirci di ripensare a noi stessi, al nostro passato. Destino? Preferirei una sana autocritica. Un caro saluto.

A voi tutti i più sinceri auguri per un frizzante fine anno e per un 2014 ricco di serenità e poesia. Lo stesso augurio al nostro generoso vate, con un grande grazie per la sua attività che tutto ciò consente. Piero Colonna Romano
 

Domenica 29 Dicembre 2013 18:01, Simone Magli <simointrepido@yahoo.it>  ha scritto:

Oggi mi ha colpito la parte finale della poesia di Maria Campeggio:
e il giorno più bello
sarà quello in cui al tramonto del sole potrai dire:
"Oggi ho vissuto pienamente".

Grazie e auguri a tutti.
Commentate mi raccomando.
Simone
 

"Un giorno, un lago" di Piero Colonna Romano - Caro Piero, se non fosse per le scie degli aerei, penserei d'essere tornato alla migliore Arcadia. E' davvero un cantico dolce e le corde che tu tocchi spandono i loro suoni nell'anima. Un meritato applauso a te ed uno a Lorenzo che ci guida e ci sostiene.
Santi
 

29/12/2013

29 dicembre 2013

Franco Buniotto –Belen Rodriguez.: Il sex simbol più pubblicizzato diviene sogno tentatore al quale non si può resistere perché, come ammoniva  Wilde, a tutto si può resistere tranne che alle tentazioni. Franco ci prova, fa il prezioso, ma qualcosa gli impedisce di resistere. Almeno questo ci racconta di un suo troppo breve sogno.

Aurelio Zucchi –Il mare di dicembre-: Limpida descrizione di una nostalgica visione che svanisce tra la bruma.

Ricciardelli Frate Lorenzo –A Rita-: Delicato omaggio alla santa dell’impossibile, reso con  grande fede dal nostro Lorenzo.

Nino Silenzi –Oblio-: Intimistico e bello questo narrarsi dell’ottimo Nino. Molto ben reso il contrasto che c’è in ognuno di noi tra sogni e realtà, tra desiderio d’evasione e presa d’atto della durezza della vita. Lettura scorrevole e gradevole, come d’abitudine del nostro Poeta. Chapeau.

Maria Campeggio –Il viso più bello-: E’ un invito a tutti perché ogni giornata sia vissuta “pienamente” questa bella poesia di Maria.

Michael Santhers –Calendari-: E’ tempo di calendari più o meno artistici e Michael non perde l’occasione per darcene la sua sarcastica opinione.

Antonella Iacoponi –Le mie chiavi-: E’ una prigione quella di cui racconta Antonella. Una prigione nella quale, inconsapevolmente, è rinchiusa. Ma c’è anche l’aspirazione alla libertà, al riaversi libera.  Ed il tutto è detto con grazia.

Antonia Scaligine –Buon anno 2014-: La fantasiosa Antonia ci regala una poesia in perfetto tema con il prossimo 31 dicembre, grazie alla grafica usata.  Ed allora cin cin, cara Antonia e auguri per un nuovo anno ricco di soddisfazioni, un anno che sia pieno di   “domani cieli stellanti”.

Laura Toffoli –Catturati attimi di carezzevole natura-: Panteismo e caldi colori, a formare una bella e descrittiva poesia della nostra Laura. Bello il tono da fiaba, bello l’invito di chiusura. Brava sempre Laura.

A tutti il più cordiale dei saluti, un grande grazie al nostro illuminato vate.

Piero Colonna Romano
 

Commenti alla pagina azzurra
"Oblio" di Nino Silenzi - Meravigliosi attimi di silenzio delle passioni e pace assoluta dell'anima; e poi lento ritorno nella smarrita fragilità umana. Questa è Poesia.
"Buon anno 2014" di Antonia Scaligine - Sensazioni caleidoscopiche e lieve stato di euforia nella coppa di speranze che ci offre Antonia. Grazie e fraterni auguri;
Santi
 

28/12/2013

28 dicembre 2013

Antonella Iacoponi –L’amore tra le mani-: E ci regala una fiaba dolcissima la nostra Antonella, con romantiche e tenere immagini.

Franco Buniotto –Nadir l’egiziano-: Più concreto, Franco racconta una storia normale in un normale giorno di pioggia meneghina.

Renato Lonza –Blunotte-: Un fascinoso dipinto sognante, questo del nostro Renato.

Lucia Nicolardi –Pace-: Intenso e prosastico inno alla pace, fatto di accuse ed inviti pressanti a realizzarla.

Aldo Fontanazza –Se sarai-: Nel titolo una licenza poetica, nel testo, di difficile interpretazione, forse il racconto del risveglio dopo un intervento chirurgico (quei camici bianchi…) in una ovattata atmosfera. Misteriosissima la chiusa ma probabilmente si tratta di un esperienza vissuta da Aldo, narrata con intento poetico.

Michael Santhers –Fine inverno-: Un risveglio della natura raccontato alla maniera lessicalmente criptica di Michael.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Sul viale del tramonto-: Giuseppe ci narra una storia antica, fatta d’amore e di rifiuti ed invita al ripensamento su quello che è l’ultimo viale privo di ritorno. La stringata sintesi del poeta ci narra di vita vissuta, quasi fosse un romanzo. Potenza della poesia e bravura del nostro amico.

Emanuele Locatelli –Volerò-: Soltanto l’amore può far fare voli pindarici ed Emanuele lo racconta con iperbole poetica.

Laura Toffoli –Pensieri caldi-: E nemmeno Laura scherza con l’amore e ci narra, con maggiore concretezza di Emanuele, di un risveglio che è la prosecuzione di un sogno d’amore realizzato. Molto erotismo raccontato elegantemente dalla nostra brava poetessa.

Poesia a tema: Fantasia

Santi Cardella –Nel silenzio-: Narra di un sentire, l’ottimo Santi e lo fa proponendoci un esercizio delizioso di metrica, come solo lui sa fare, sposando sentimenti a ritmi perfetti. Complimenti, caro amico.

Un caloroso saluto a voi tutti ed i più sinceri auguri per un anno nuovo ricco di poesia. Un grazie di cuore al nostro magnifico Lorenzo. Piero Colonna Romano

 

27 dicembre 2013

Antonella Iacoponi –La Toscana di Afrodite-: Immerge nel mito la splendida Toscana, la bravissima Antonella e ce ne regala un disegno pieno d’amore per quella terra. (ma vi ho cercato invano un  satiro a rappresentare il sindaco fiorentino…)

Franco Buniotto –Matrioska-: Beh, caro Franco, guardando la matrioska in senso inverso si otterrebbe un’esplosione d’amore, quasi un crescendo rossiniano. Simpatica la similitudine che il poeta ci regala ma ossimorica la conclusione. Bravo Franco.

Renato Lonza –Bianco e nero-: “lei è e non è” è la chiave di lettura di altalenanti sentimenti raccontati con belle immagini, gioiose a volte, in altre cupe.

Lucia Nicolardi -<<Fragilità>>-: Un forte invito alla tolleranza, alla comprensione ed all’amore, rivolto ai distratti giovani d’oggi. Ed è anche accusa a questa società priva di valori, dove conta l’apparire soltanto. Detta con appassionato sentire, e con versificazione para simbolista, è di piacevole lettura.

Armando Bettozzi –Natale…vero-: E’ in quell’ultimo atto, pieno di dolore, che si chiude il cerchio. Una nascita che porta speranza, una morte che porta salvezza. Questo nella bella poesia dell’ottimo Armando.

Debora Stifani –Amiche allo specchio-: E’ un bell’omaggio, questa di Debora, ed è confessione resa con bellissima similitudine. Con l’augurio che l’anno nuovo faccia esplodere, portando grandi soddisfazioni, quell’energia cinetica accumulata, un saluto e l’invito a restare con noi nell’azzurro.

Roberta Benati –Orizzonte-: E’ bella poesia intimistica questa di Roberta. Guarda dentro se stessa, vede e soffre uno smarrimento, lo rende con belle immagini malinconiche. Brava Roberta!

Michael Santher –Feste natalizie-: E come poteva dipingere le caotiche (ipnotizzanti) visioni di queste festività, se non ricorrendo al suo inimitabile e fantasioso lessico, il nostro bravissimo Michael? In ogni verso un’accusa, in ogni verso un amaro sarcasmo. Difficile non soffermarsi a riflettere sulle poesie di questo nostro poeta. Complimenti.

Irene Pizzimenti –Certe notti-: Intensa poesia che è durissima analisi di un essere, di ciò che sperava, di ciò che non ha ottenuto. Poesia nata dal fondo di dolorosi ricordi, di rimpianti. Eppure Irene reagisce con generosità e dona se stessa per evitare che altri (“a tanti ma tanti altri piccoli mai ascoltati prima”) siano evitate quelle pene.

Laura Toffoli –Poesia-: E Laura definisce correttamente il senso del fare poesia, senso che riguarda noi tutti.

A tutti il più caro dei saluti. In primis al nostro magnifico vate. Piero Colonna Romano

 

25/12/2013

Buon Natale al Prof Lorenzo e a tutti i Sitani
Roberto

 

24 25 26 dicembre 2013

Santi Cardella –Natale-: E’ forte e dolcissimo l’invito di Santi, in questo giorno che dovrebbe vedere il trionfo dell’amore, della tolleranza e della carità (quella vera che nasce dal cuore). Particolarmente significativa l’ultima strofa, intrisa di laica religiosità. Concordo con te, caro Santi.

Flv. –Parole all’amore-: Forse sono influenzato dalla poesia precedente di Santi ma leggo anche questa come una preghiera laica. Una domanda per percorrere assieme un cammino, rinunciando ai propri egoismi, aspettandosi in un salita da opposti versanti (bella metafora per significare differenze di vedute). Significativi e bellissimi gli ultimi cinque versi. Complimenti Flavio.

Emanuele Locatelli –Oltre l’orizzonte il tuo volto…-: Pare una metaforica fiaba questo racconto di Emanuele. Il racconto di un viaggio fatto con l’immaginazione, ricco di belle immagini, dolente fino al desiderio d’annullamento. E come tutte le belle fiabe finirà con un “e vissero felici e contenti”.

Antonella Iacoponi –Suono di campane-: E ce ne fa sentire la gioiosità di quelle campane la brava Antonella, col bel racconto che ci regala.

Franco Buniotto –I beati-: Che abbia ragione Franco che ribalta il famoso detto? Non c’è speranza, dunque, né in terra né nell’oltre, afferma, disperatamente, il poeta. Non ci resta che attendere la controprova.

Renato Lonza –Inverno-: Pare la continuazione di quella di Franco, questa di Renato. E’ un inno disperato, denso di pessimismo, quello che si alza da questi duri versi, appena mitigato dalla chiusa dove fa capolino la speranza d’amore.

Lucia Nicolardi -<<E’ Natale>>-: E’ bella questa invocazione all’amore di Lucia. Bello sarebbe se fosse Natale ogni giorno!

Roberta Benati –Sogni di sabbia-: Intimistica e bella poesia questa di Roberta. Ben narrato quell’immedesimarsi nella clessidra, col suo scandire inesorabile del tempo che passa e quel sentire lo smarrimento  di sogni che svagano, come sabbia che scorre.

Rita Ferrara –Nel tempo-: Una sognante e bella serie di romantiche immagini, che dicono di ricordo ed attesa, regalateci dalla brava Rita.

Maria Campeggio –Casolari abbandonati-: Realtà remote, appunto, che tornano alla memoria in una bella e rievocativa poesia che odora di neorealismo crudo. E’ brava Maria a disegnarle e farcele rivivere.

Arianna Apicella –Mare-: Altra bella poesia intimista. E’ una ricerca di se stessa, in uno scenario che affascina, molto ben descritto, quello che racconta, ottimamente, Arianna.

Laura Toffoli –Voci angeliche nella-: Un delizioso quadretto natalizio, con tutti gli elementi sacri e misteriosi della natalità. Sempre brava Laura !

Marinella Addis –Rondò natalizio-: Con una bella serie di settenari a rima alternata, Marinella disegna la classica scena natalizia, sottolineando un bisogno di pace ed amore. Complimenti Marinella!

Poesie a tema: Fantasia

Antonio Scalas –Una stella è caduta nel mare-: Ha sapore di fiaba questa bella poesia di Antonio. Belle e fantasiose le immagini di questa godibile poesia.

Un grazie ed un caro saluto a Terry Di Vetta ed ad Angelo Michele Cozza per le belle parole che mi hanno riservato. Ricambio, di cuore , gli auguri più sinceri.

A voi tutti i più sinceri auguri per liete e serene festività, assieme ad un grazie per ciò che sapete regalare. Al nostro vate, tanta, tanta riconoscenza e fervidi auguri. Piero Colonna Romano

 

24/12/2013

Un sereno Natale a tutti i sitani, un saluto particolare a Piero Colonna Romano per i suoi sempre piacevoli commenti. Un bacio a tutti, Terry Di Vetta


Auguri a tutti!
Simone



Buon Natale e Felice Anno Nuovo a voi tutti e un augurio ancora più
caloroso all'instancabile e puntuale Piero Colonna Romano che ringrazio
per tutto l'anno per l'attenzione data ai miei testi..
A.M.Cozza
 

23/12/2013

23 dicembre 2013

Aurelio Zucchi –Nel cielo dimesso di questo Natale-: E’ la ricerca di un umanità, perduta tra luci e frastuoni natalizi, questa di Aurelio. E’ un interrogarsi sull’effimero che ci circonda per ritrovare, dentro noi, calore e vero amore. Bella la poesia, sulla quale fermarsi a riflettere.

Emanuele Locatelli –La mia vita-: Smettere di tormentarsi nei dubbi e, appunto per vivere e sopravvivere, chissene.

Antonella Iacoponi –La neve continua a cadere-: Struggente rievocazione di quell’aberrante crimine che fu la shoah, narrato con commossa partecipazione dalla bravissima Antonella.

Franco Buniotto –Il bambino cittadino-: Si dimentica la natura, non si è più in grado di distinguere un limone da un canarino, questo l’ammonimento che ci arriva da quella che pare una graziosa favoletta.

Renato Lonza –Ribelle-: Il tema dell’amore salvifico torna in questa bella poesia descrittiva di Renato.

Armando Bettozzi –Il caffè-: Manca soltanto la marca, per farne uno spot pubblicitario d’alta classe. E’ un inno alla bevanda più amata dagli italiani, questo bel sonetto di Armando.

Piergino Pedrocco –Natale 2013-: Si ride? Neanche per idea. In pochi bei versi c’è un concentrato di disperazione, c’è la negazione dell’immanente e il desiderio forte del trascendente. Bravo Piergino!

Michael Santhers –Soffitte-: Pare la descrizione di una soffitta come tante ce ne sono. Luoghi stantii, pieni di polvere ed inutili ricordi. Michael la descrive con la sua solita maestria, la mostra nella sua fisicità. Ma è metafora della nostra anima, dei nostri ricordi archiviati (sottolineati da quell’ultima strofa che è accusa e rimorso), quello che leggo. Complimenti sempre al nostro ottimo poeta.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Giocan tra lor le foglie-: Bella la similitudine tra foglie disperse  e cuori trafitti d’amore. Bello questo parallelismo che Giuseppe crea con i suoi bei versi.

Laura Toffoli –Versi d’amore-: L’amore che non avrà mai fine è il tema della poesia. E la bravissima Laura lo svolge con immagini lievi e sognanti, ad alto contenuto romantico, come fossero pennellate all’acquarello.
Ti ringrazio e ricambio i tuoi auguri, con un caro saluto.

Caro Giancarlo, ti ringrazio per la delucidazione che hai voluto dare sulla tua precedente poesia. Il senso mi era chiaro, forse il mio commento troppo sintetico. Ma l’argomento meriterebbe altro approfondimento e, se credi, lo potremo affrontare con mail. Un caro saluto.

A voi tutti gli auguri più sinceri per il più poetico Natale. Auguri di cuore al nostro illuminato vate. Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
ecco un mio piccolo contributo alla pagina azzurra d'oggi.

 
"Nel cielo dimesso di questo Natale" di Aurelio Zucchi - Poesia molto intimista che parla d'un Natale diverso: quello dello spirito, che ha bisogno di ritrovare sé stesso o, più precisamente, la propria origine divina. Auguri d'un santo Natale.
"La neve continua a cadere" di Antonella Iacoponi - Bella ricostruzione, in prima persona, d'un dramma che l'uomo non potrà mai rimuovere; e il paesaggio s'accorda con il suicidio della coscienza. Brava, Antonella.
"Ribelle" di Renato Lonza - Quadretto rivelatore d'un sentimento che vuol vivere malgrado l'uggia dell'ambiente invernale. E si libra in un sogno.
"Il caffè" di Armando Bettozzi - Simpaticissima rappresentazione d'un desiderio della carne che cerca posto (e certamente sarà ammesso, secondo le mie informazioni provenienti da Alto loco) anche in paradiso.
Natale 2013" di Piergino Pedrocco" - Caro poeta, riprova dopo aver guardato negli occhi chi non ha niente; e lo ritroverai.
"Soffitte" di Michael Santhers - Interessante viaggio nei vecchi ed impolverati ripostigli dell'anima. "Odore d'ombra, odore di passato/ odore d'abbandono desolato" diceva Gozzano; e speriamo che il giudice sia clemente.
"Versi d'amore" di Laura Toffoli - Laura ci presenta, con bei versi compiuti, l'affresco della primavera che ha dentro.
Santi 
 

22/12/2013

22 dicembre 2013

Antonio Scalas –Se volevi andar via-: Una dolente richiesta di rinvio di un abbandono. Belle le metaforiche immagini a chiusura che dicono di speranza.

Renzo Montagnoli –Il canto delle lavandare-: Bellissimo affresco questo del bravissimo Renzo. Ricordi nostalgici di un tempo passato, quei lavatoi e quei canti, molto ben raccontati ed inseriti in una ovattata atmosfera di nebbia e freddo decembrino.

Emanuele Locatelli –I giorni migliori-: Dallo strazio urlato alla certezza, alla speranza meglio, di giorni più favorevoli. Così si snoda la poesia di un sensibile ed amareggiato Emanuele.

Simone Magli –Rifugio per strazi-: Descrive gli effetti della depressione, quasi clinicamente, il bravo Simone. Struggente e bella la chiusa.

Antonella Iacoponi –Il Natale in Finlandia-: Molto bella, dolce e ben descritta, l’atmosfera del Natale (in Finlandia o in altro piccolo paese è la stessa cosa) resa dalla poesia della nostra brava Antonella.

Franco Buniotto –Ada-: Distratta la pescatrice di perle! Ma chissene, quel che conta è altro. Simpatica e divertente la poesia di Franco.

Renato Lonza –Cuore bambino-: Prosastica e delicata poesia, questa di Renato. Diciamo che apre alla speranza che nei nostri cuori si nasconda un bimbo.

Nino Silenzi –All’improvviso-: Una catartica neve che copre e purifica lo squallido e triste paesaggio che Nino descrive con maestria. Poesia che muove alla speranza per tempi e paesaggi migliori e più umani. Bravo Nino! (posso?)

Fata Morgana –Piccola filastrocca di Natale-:  Deliziosa cantilena natalizia, regalataci dalla bravissima Fata Morgana. Un caro saluto e gli auguri più sinceri per liete e serene festività.

Laura Toffoli –L’amore va in scena-: Dopo “Definizione d’amore” ecco la pena dell’abbandono, narrata con dolore nostalgia. Dolore anche per l’incomprensione, detto con molto struggente realismo. Bene Laura, per come espresso questo sentire.

Poesie a tema: Fantasia

Santi Cardella –Cinguettio-: Un lapidario Santi ci ammonisce: non serve spartito per dichiarare amore, lasciarsi andare recitando a soggetto. Raccogliamo il poetico invito, ringraziando. Un caro saluto.

Un caro saluto a voi tutti ed un grazie di cuore al nostro splendido vate.

Piero Colonna Romano
 

21 dicembre 2013

Michael Santhers –Foto-: E quanta ne traspare di malinconia  da questi versi ! Una foto che diviene viaggio nel tempo, strumento di ricordi dolci, paragone tra ciò che fu e la realtà dell’oggi. Bella molto questa poesia del bravissimo Michael.

Santi Cardella –Inverno-: Santi ci propone una poesia densa di tristezza. Poesia che è un riassunto malinconico di una vita della quale non comprendiamo il senso, detta con efficaci metafore.

Gloria D’Alessandro –Ad ogni modo…serene feste-:  Amara analisi del mondo nel quale viviamo, questa di Gloria, detta con rabbia e con la rassegnazione del titolo cui fa eco e sugello quell’ultimo verso.

Giuseppe Dabalà –Storia di Ljuba-: Bellissima e commovente la storia che Pino racconta. Purtroppo è storia di tutti i giorni, storia di sfruttamento della speranza per una vita migliore. Intensa, ricca di bei versi, nasce dall’anima sensibile di un poeta che sa osservare la realtà e narrarla con efficacia. Struggente la conclusione. Bravo Pino!

Aurelio Zucchi  -Se adesso sei nei miei paraggi-: Un melanconico ricordare. Un forte bisogno di rivivere ciò che si è perso. Aurelio narra il suo sentire con bei versi che regalano immagini romantiche. In sottofondo quel mare amato e la figura di una lei, nostalgicamente chiamata.

Giampietro Calotti Corvi –Labile confine-: La chiosa finale di Giampietro rende inutile l’esegesi. E’ una lezione di morale quella che il poeta ci dona, con bel poetare.

Roberto Bottiroli –Parafrasando Ipermestra-: L’ottimo Roberto sintetizza un’opera (più esattamente il libretto poi divenuto opera) di Metastasio. Ma anche in questo caso, come nella precedente Parafrasando Semiramide, c’è da aggiungere una considerazione: l’immagine che ci è giunta di Semiramide è quella di una sanguinaria regina che uccise, in combutta col cognato, il marito e che poi trovò la sua punizione per mano del figlio (in altri termini Shakespeare a questo racconto si ispirò per il suo Amleto, scrivendo una tragedia perfettamente sovrapponibile per senso e per personaggi). Rossini e Vivaldi ne fecero oggetto di frementi opere tragiche e Dante la mise tra i lussuriosi, nel suo inferno. Il Metastasio ha altra visione del personaggio (regina illuminata che alla morte del marito si traveste da uomo per essere simile al figlio, troppo giovane per aspirare al trono) e Roberto ne fa la parafrasi traendo dal grande librettista l’atmosfera bucolica.
Ipermestra, al contrario, è personaggio che viene dalla mitologia greca (più esattamente dalla Teogonia di Esiodo) ed è il soggetto di una truce tragedia che vede l’uccisione di 49 sorelle (le Danaidi, cioè figlie di Danao) e 49 fratelli, loro cugini cui erano destinate spose. Da questo grandguignol si salvano soltanto, appunto, Ipermestra e Linceo suo cugino e sposo. Mi pare ci sia poco spazio per le romantiche immagini che ci regala Metastasio e che il nostro ottimo Roberto parafrasa.
Ma, si sa, miti e leggende possono essere flessibili e, ovviamente, sempre di bufale si tratta.
Per quanto riguarda Wikipedia non solo ne rivendico il diritto (ed anche, visto il contesto, il dovere) alla sua consultazione (azzardo: secondo me è un parallelo aggiornato dell’Enciclopedie di Diderot e D’Alambert) ma ne suggerisco l’uso, almeno per evitare grossolani errori.
Ma tornando al nostro Roberto di lui si può e deve apprezzare la competenza ed il pregevole uso che fa della metrica ed il mio invito è: imitiamolo.

Simone Magli –Il supermercato della vergogna-: Con una serie di metafore Simone esamina il vivere comune. Quello fatto d’egoismi e di superflui bisogni mai sufficientemente appagati.

Pasquale Di Meo –Mi sveglio-: Una dichiarazione d’amore forte, un amore che non lascia scampo questo narrata da Pasquale.

Luigi Di Francesco Il mio volto non vedo-: Il tasto rewind, bellissima immagine a voler dichiarare l’impossibile desiderio di invertire il tempo. Speravo nei neutrini ma, per ora, niente da fare. Solo avanti, verso la dissoluzione, andremo.

Antonella Iacoponi –I mercanti-:  La interpreto così: l’insofferenza per questa civiltà consumistica molto ben narrata dalla brava Antonella, con bella poesia dai toni da fiaba orientale.

Franco Buniotto –Primaneve-: Molto ben resa la sensazione che dona la neve.

Pierluigi Ciolini –In cerca dei tuoi occhi-: E’ sintetico il nostro Pierluigi ma è intenso sentimento quello che dicono i suoi versi. Bella dichiarazione d’amore chiusa tra titolo e la conclusione dei due versi finali.

Laura Toffoli –Definizione d’amore-: Molto personale questa definizione ma, in sostanza, Laura ci dice che l’amore (l’amore amore) se ha soltanto un inizio resta acerbo.

A tutti un caro saluto, un grazie al nostro generoso vate. Piero Colonna Romano
 

Ringrazio tutti quanti, in particolare chi ha la pazienza di leggermi e magari di scrivere anche un commento, e con l'occasione auguro Buon Natale e sereno 2014.
Renzo Montagnoli


Caro Piero
Visto che poni domande commentando la mia poesia ti risponderò con la mia verità e la mia conoscenza.
La mia poesia è dedicata alle persone che maledicono Dio quando le cose vanno male e non riescono a capirne le cause
Se siamo stati creati da Dio o facciamo parte dell'Universo spirituale credo sia indifferente dal mio punto di vista
In Noi esiste sia bontà e peccato che gioie e dolori,proprio per capirne la differenza .
La libera scelta?
Proprio così ,abbiamo scelto di giocare questo gioco nell'Universo fisico tanto tempo fa,prima ancora che il tempo fosse contato.
Perchè l'abbiamo fatto? proprio per giocare
La Soluzione?
Cercare la parte di Dio o dell'Essere spirituale che fondamentalmente siamo.
Questa è la mia Verità .
Un caro saluto a Tutti e un Augurio di Serene Festività
Il Passero


Cari e gentilissimi Lorenzo De Ninis, Piero Colonna Romano, Santi e tutti voi di poetare, desidero esprimervi un commosso e sincero ringraziamento per i commenti e l'attenta lettura dei miei pensieri che molto generosamente avete definito per forma e contenuti "poesie". Certo che essere considerato da voi un " poeta", avendo da sempre vissuto tale aspetto silenziosamente e senza confronti, per me é stata una grande soddisfazione che mi ha inorgoglito, anche se nel prosieguo mi genera l'ansia profonda di esserne veramente degno. Ritengo che comporre sia parte intima del mio modo di essere, poiché dona equilibrio al dialogo continuo e quotidiano con me stesso; è un momento di sincerità spontanea che però non sempre può essere condiviso o apprezzato dagli altri. Per questo sono sempre stato restio nell'espormi al pubblico, ma "poetare" mi ha fatto superare l'ostacolo e ve ne sono infinitamente grato.
Un affettuoso buon Natale a Lorenzo, Piero, Santi e a tutti voi che vi sento amici.
Claudio Badalotti


Un quadro molto bello, toccante, amaro e crudo "Il canto delle lavandare" di Renzo Montagnoli.
Buone feste a tutti
Simone


Caro Lorenzo,
mi cimento nella difficile arte del commentare e mi accorgo che spesso i miei giudizi sono interiorizzati, pertanto non obiettivi; perciò chiedo scusa preventivamente per qualche commento inadeguato, spero di migliorare.

"Ad ogni modo... serene feste" di Gloria D'Alessandro - Amara riflessione sulla perdita di valore dei beni dello spirito, ridotti a merce. E noi non perdiamo la speranza. Auguri, Gloria.
"Storia di Ljuba" di Giuseppe Dabalà - Il nostro caro poeta ci ricorda il dramma di tante bambine trasformate con la violenza in oggetto di piacere, con versi toccanti e pieni di malinconia e di rabbia per la loro sorte. Siano maledetti gli orchi!
"Se adesso sei nei miei paraggi" di Aurelio Zucchi - I versi sono pervasi da una magica atmosfera che coinvolge il lettore nel desiderio che il sogno si avveri.
"Labile confine" di Giampietro Calotti Corvi - E' vero, Giampietro, quanti valori si perdono quando l'etica cede il passo al tornaconto! E' bene suonare la sveglia..., complimenti!
"Parafrasando Ipermestra" di Roberto Bottiroli - Confesso che spesso mi viene difficile interpretare i versi di Roberto che racchiudono, in una bella forma, dei contenuti nascosti, di cui non intendo il soprasenso. Però sento che è sicura poesia.
"Fino ad ieri" di Emanuele Locatelli. Storia di un'amara delusione, tipica di chi idealizza eccessivamente la persona amata.
"Il supermercato della vergogna" di Simone Magli. Amico, se la credenza è troppo piena, meglio ridurre all'essenziale le cose che meritano d'essere comprate. Col tempo ti accorgerai che si può..., auguri.
"Il mio volto non vedo" di Luigi Di Francesco - Quasi un aforisma per ricordarci una carenza generalizzata: la sensazione di avere perduto qualcosa col passare del tempo.
"Primaneve" di Franco Bruniotto - Magica sensazione di leggerezza, detta con bei versi.
"In cerca dei tuoi occhi" di Pierluigi Ciolini - Bella e poetica descrizione del conforto che può dare l'amore.
"Definizione d'amore" Cara Laura, quando si entra nella stanza dei ricordi i tramonti non esistono. Però quando si esce... te li trovi davanti.
Un affettuoso saluto a tutti i poeti del sito azzurro per un Natale sereno e condiviso.
Ed un grazie a Lorenzo,
Santi
 

21/12/2013

Inverno di Santi Cardella
Immagine, da conservare, di una stagione sintetizzata in pochi versi, preziosi per chi legge in profondità. A Santi e a tutti i sitani auguro un Sereno Natale!
Aurelio


Commento per Piero Colonna Romano
Caro Piero , la prossima volta che vai a cercare "Semiramide" non fermarti
così presto; sai che uno dei più grandi se non il più grande è Metastasio!

Semiramide

Dramma per musica
Libretto: Pietro Metastasio
Musica: Leonardo Vinci
Prima esecuzione: 6 febbraio 1729
Roma: Teatro delle Dame

"Il pastor se torna Aprile" ecc. ecc.
Alla prossima
Roberto
 

Ringraziando sempre il poeta Nino Silenzi nonchè Piero Colonna Romano e Roberto Bottiroli per i loro ultimi gentili commenti, auguro a tutti i poeti e poetesse del sito serene festività e sempre buona poesia!
Fata Morgana
 

20 dicembre 2013

Franco Buniotto –Pinocchio-: Benvenuto nella pagina azzurra, Franco. E Franco esordisce con una dissacrante interpretazione di Collodi.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Invan la foglia cerco-: Malinconica similitudine tra foglie e speranze, detta col bello stile del nostro Giuseppe.

Michael Santhers –Campo Rom-: Col suo ineguagliabile lessico, il nostro bravissimo Michael disegna, con efficacia, la realtà di un campo rom.

Il Passero –La Mia Verità-: Un dubbio che tormenta, questo di Giancarlo: se mai ci fosse un Dio creatore perché mai ha dato all’uomo gioie e dolori, bontà e peccato? Già, si dirà, la libera scelta. E perché mai? Dura questa poesia, piena di amare riflessioni prive di soluzioni.

Stefano Medel –Solo l’amore salva-: Nel titolo la ricetta e la speranza, nella poesia gli asciutti versi di Stefano a sottolinearlo.

Roberto Bottiroli –Parafrasando Semiramide-: Roberto forse vuol confonderci le idee. So della sua competenza musicale e della sua cultura e, dal titolo, mi attendevo una sintesi dei libretti –che ricalcano, pari pari, lo scespiriano Amleto- musicati da Rossini (grandissima l’ouverture) o da Vivaldi. Forse un richiamo a  Dante che nel V canto dell’inferno pone quella regina tra i lussuriosi. Niente di tutto ciò ed il poeta ci presenta una deliziosa scena bucolica seguita da una simpatica sorcetta che sgranocchia formaggio. Ovviamente con begli ottonari cantilenanti, degni di una bella fiaba. Pur complimentandomi chiedo lumi.

Maurizio Spagna –Il buio colora la notte-: E’ bellissimo questo racconto dal quale emerge uno sconfinato amore per la musica, simboleggiato da quel violino. Narrato con grande passione, è lettura che affascina. Bravo Maurizio!

Armando Bettozzi –Caro Babbo Natale-: La sottoscrivo questa lettera che è denuncia forte detta con un caudato e bel sonetto del bravissimo Armando.

Emanuele Locatelli –Essere o non essere-: Molto bello questo rivelarsi, detto con la forte passione di bei versi, sottolineati dalla ripetuta (all’infinito) anafora. Complimenti Emanuele ma il titolo era detto, dal principe di Danimarca, per fingere follia, mentre la tua poesia è un sentire vero e profondo.

Antonella Iacoponi –Hanno bruciato tutti i miei libri-: Credo sia una delle più belle poesie della nostra Antonella. Sin dal titolo una pena profonda per quei criminali che non volevano cultura, quasi si vede una lacrima di dolore e rabbia scendere. Poi la denuncia, poi il rifugiarsi nel mito per concludere con gli ultimi tre bellissimi versi. Complimenti vivissimi Antonella e grazie.

Federico Caruso –Quattro haiku-: Ti chiedo scusa, Federico, ma gli haiku sono una sequenza di 5/7/5 sillabe (almeno secondo l’azzardata traduzione che si fa dei fonemi giapponesi) ma, a parte il terzo che presenti, di tale sequenza non c’è traccia. Inoltre l’haiku dovrebbe (secondo la norma giapponese) parlare di natura e/o di stagioni. Apprezzo il lirismo che c’è nelle quattro composizioni ma non sono haiku e non serve nemmeno lo siano, per essere poesia.

Terry Di Vetta –Luci accese-:  Un delizioso, amorevole buon Natale, questo della brava Terry. Belle le immagini che ci regala e piacevole la poesia.

Pierluigi Ciolini –Indivisibile-: Una struggente richiesta di protezione e d’amore questa intensissima e bella  poesia del bravo Pierluigi.

Laura Toffoli –Fiocco di neve-: Bellissima la descrizione che Laura fa di un fiocco di neve ed altrettanto bene descritto quell’immedesimarsi del pensiero in quel fiocco. Con le sue sintesi la poetessa ci dice che basta poco per fare apprezzabile poesia. Brava Laura!

Un caro saluto a voi tutti, in primis al nostro generoso vate. Piero Colonna Romano

 

20/12/2013

Pierluigi Ciolini – indivisibile – mi è piaciuta molto, soprattutto il verso che parla dell’universo negli occhi…quel ricercare profondità d’animo nell’altro come riparo dalle intemperie della vita.laura


Commento alla poesia "Hanno bruciato tutti i miei libri" di Antonella Iacoponi
Toccante poesia che rievoca momenti terribili che l'animo umano spera non si
ripetano; brava!
Roberto


Quanta verità nelle parole di Stefano in "Solo l'amore salva". Ed è proprio così: senz'amore si esiste e basta, senz'amore si muore. Ma quanto è difficile darsi questo amore!
Simone

 

19/12/2013

19 dicembre 2013

Antonella Iacoponi –Fiocchi d’amore-: Un inno d’amore alla neve, questo di Antonella che ci regala gioiose immagini col suo personalissimo stile.

Silvio Canapè –Regalar vorrei gli occhi febbrili-: Intensa, romantica invocazione, questa di Silvio che ci regala belle e sognanti immagini.

Michael Santhers –Il pappagallo-: Divertente la storiella che oggi ci racconta Michael. Ma c’è una morale, come in tutte le storielle: a volte, pur di liberarsi di chi ossessivamente dà consigli, pur non condividendoli meglio dargli ragione.

Il Passero –Tu ed Io-: Individualità inconciliabili, quelle di cui narra Giancarlo, che portano a godere dei dispiaceri dell’altro.

Stefano Medel –New york,-: Veloci pennellate a descrivere il way of life dell’affascinante metropoli.

Roberto Bottiroli –Al Vittoriale-: Lo immagino con le mani nei capelli, l’ottimo Roberto, che invoca il Vate e ci offre una bella, metaforica serie di ottonari. Mi sovvengono alcune frasi della Merini e mi fermo a riflettere. Queste: “la casa della poesia non avrà mai porte” e “anche la follia (si riferiva, ovviamente, alla sua ma per estensione…) merita i suoi applausi”. Resta un mistero la poesia, caro amico.

Emanuele Locatelli –Come un barbone-: Uno smarrimento descritto con molta intensità e pena.

Laura Toffoli –Non ho più speranza: mi sono persa ?!?-: Un bacio che sconvolge, descritto a rivelare l’intimo, appagante smarrimento. Bella l’immagine della matrioska, illuminante quella trottola. Laura ha reso alla perfezione un sentire e merita un brava.

Federico Caruso –Ho sognato la neve-: Siamo ormai in piena atmosfera natalizia e Federico ci regala un suo sogno in tema.

Fata Morgana –Alba d’inverno-: Bentornata, Fata Morgana ! Bello questo delicato acquerello dove il rosa prevale e  dove si legge un’anima che si apre, speranzosa, al nuovo giorno.

Maristella Angeli –Il dono più bello-: La leggo come una lettera a babbo Natale, questa di Maristella. E tre sono le richieste: l’amore, che torni la vera arte e che il futuro sia il dono più bello. E’ un bel domandare questo ! Spero che i delicati versi della poetessa raggiungano lo scopo.

Antonia Scaligine –Filastrocca di Dicembre-: Le immagini più classiche del mese di dicembre si rincorrono in questa di Antonia ma in filigrana si scorge il desiderio che tutto torni più puro e giusto, così come è l’anima dei bimbi.

Pierluigi Ciolini –Per i miei silenzi-: Un ermetico Pierluigi guarda al passato e vede, con stupore, eredi che faranno ciò che lui ha fatto.

Caro Santi, ho apprezzato e mi ha divertito la tua risposta… per le rime ai miei commenti sulle tue magistrali e bellissime poesie. Ma rifiuto il titolo di Sua Maestà, perché convinto repubblicano ed avrei apprezzato di più, che so, un tribuno dei poeti, per esempio. Terrò la tua poesia quale guiderdone, ritenendomi soddisfatto. Un caro saluto.

A tutti il più cordiale dei saluti. Al nostro vate, generoso e paziente, un ringraziamento.

Piero Colonna Romano
 

Commenti
"Alba d'inverno" Fata Morgana: chi si rivede! Breve ed intensa sensazione di
una mattinata gelida.
"New York" Stefano Medel: quanti ricordi!
"Non ho più speranza, mi sono persa?!? Laura Toffoli: una passione "ad
libitum" splendida però......attenta ai sortilegi dei maestri!
"Il pappagallo" di Michael Santhers e si purtroppo di pappagalli ce ne sono
tanti anzi troppi!
Roberto Bottiroli


AUGURiiiiiiiiii.Serenità illuminata da immenso amore auguro a tutti i poeti del sito, ma un augurio speciale di cuore va all’illustrissimo poeta Piero Colonna Romano, le cui parole in poesia e commenti sono per me come faro nel cammino poetico; auguro buone feste anche all’illustre Lorenzo, e con l’occasione lo ringrazio che ci permette di scrivere su questo sito che è una splendida tela dove ogni giorno possiamo disegnare le nostre emozioni.iiiiiiiiRUGUA.laura
 

18/12/2013

A S. M. Piero, Re dei commentatori:

Come?! Non è arrivato il guiderdone?
Non ti perviene l'ebdomadario?
Non è che con la prossima canzone
sarà pieno di spine il commentario?

Aspetta e spera! Se le mie canzoni
saran tra quelle che il dio Apollo mira
avranno fine le tribolazioni
e sentirai il tinnire della ...lira!

Come vedi, Piero, i tuoi arci-generosi e colti commenti raggiungono il mio cuore e mi mettono di buon umore; e mi confermano nel ritenermi fortunato per avere incontrato un amico come te, poeta per natura.
Un abbraccio a te, uno a Lorenzo ed uno a tutti quelli che trovano conforto nella poesia,
Santi
 

18 dicembre 2013

Emanuele Locatelli –Vattene & dimenticami amore-: Una diversità non accettata che crea dolore, raccontata con rabbia e forte passione. E’ questa di Emanuele una violenta, amara denuncia.

Antonella Iacoponi –Eterno ricordo-: Bellissimo questo ricordo, questo omaggio ad una grande del teatro italiano. Brava Antonella!

Fausto Beretta –Strauss-: L’aspirazione ad una vita da vivere lievemente, come fosse un valzer, raccontata con poesia dai lievi versi.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –D’ali un frullio-: Un idillio con la natura, detto con versi dolci. E’ un acquerello delizioso quello che ci offre Giuseppe, col suo bello stile poetico.

Enrico Tartagni –Nascere al bivio-: L’ineluttabile strada della vita, priva di scelte. Ed è nell’amore che si cerca conforto dalle asperità. Questo ci racconta il nostro fantasioso poeta.

Antonio Scalas –E il Tempo-: Poesia densa di un’atmosfera malinconica, raccontata con bellissime immagine ad alto contenuto poetico. Gradevolissima a leggersi, con un finale da ricordare. Complimenti Antonio!

Roberto Bottiroli –Parafrasando Da Ponte-: Torna il tema del Così fan tutte (la scommessa sulla fedeltà delle fidanzate) sintetizzato egregiamente dal nostro Roberto che chiude con quella pietra tombale sulla fedeltà messa da Don Alfonso.

Pierluigi Ciolini –Migranti-: Sinteticissima ed illuminante, questa di Pierluigi narra di dolore e disperazione dei migranti, privi di speranza.

Laura Toffoli –Ancora lei: la neve-: Romanticissima immagine di una nevicata. Belle le immagini, ottima la resa poetica (bellissimo quel “come cotone sbriciolato/dagli angeli…”) della brava Laura.

Federico Caruso –Davanti all’albero di natale-: Ben descritte le sensazioni di dolcezza e di pace che si possono provare in questa occasione. Interessante la parola finale della poesia che Wikipedia mi ha aiutato a capire. (vieni oh Signore ! è una delle possibili traduzioni)

P. Gianni Fanzolato –BUON NATALE – FELIZ NAVIDAD-: Padre Gianni compie un’opera grafico/poetica (Pasolini aveva composto una poesia, graficamente raffigurante una rosa) per mandare un messaggio d’amore, per rammentarci il vero senso del natale. Intensi i versi, convincente il forte dire. Ed alla base dell’albero e sua radice, troviamo un esplosione d’amore mistico. Affascinato dalla lettura, ricambio gli auguri per delle liete festività.

Devo un ringraziamento ad Antonia Scaligine, Santi Cardella e Pino Dabalà (decisamente bella la sua poesia) per l’attenzione che hanno posto alla mia “Domanda di grazia”.

Ricambio di cuore gli auguri di Silvio Canapè.

Un caro saluto a voi tutti ed un grazie riconoscente al nostro illuminato vate.

Piero Colonna Romano

 

17/12/2013

tanti auguri a tutti i poeti che fanno vivere la poesia e questo magnifico sito.un augurio solo personalizzato a Piero Colonna Romano per i tanti benevoli commenti ai miei invii, e a Lorenzo per tutto quanto mette in essere. Auguri alla poesia e nuovamente a tutti. silvio canapè.
 

17 dicembre 2013

Roberto Bottiroli –Parafrasando Metastasio-: Mi torna in mente il “Così fan tutte” dove la sublime musica di Mozart rese universale l’attacco di un arietta del Metastasio, grazie al libretto del Da Ponte. E qui mi piace ricordarla, complimentandomi con l’amico Roberto per la sua parafrasi:

E’ la fede degli amanti

come l’araba fenice

che vi sia ciascun lo dice

dove sia nessun lo sa.

 

Se tu sai dove ha ricetto,

dove muore e torna in vita,

me l’addita e ti prometto

di serbar la fedeltà.

E la trasparente morale era (ed è) che dell’amore dell’amata/to non si può esser mai certi…Così come di certa metrica, afferma maliziosamente (e con ragione) il nostro poeta.

Emanuele Locatelli –Francesco-: Una struggente dichiarazione d’amore, detta con passione travolgente.

Aurelia Tieghi –Sfere-: Bravissima Aurelia a disegnare la dolcissima atmosfera natalizia, con questi lievi e bei versi. Un grazie ed un caro saluto.

Antonella Iacoponi –Estate-: Un bell’inno alla più accattivante stagione dell’anno, questo di Antonella. C’è molto “afflato poetico” nei suoi versi che, con un aggiustatina alla metrica, darebbero un gran bella poesia.

Fausto Beretta –Palcoscenico della vita-: Il teatro della vita, di scespiriana memoria, ben descritto da Fausto. Bella la chiusa degli ultimi quattro versi.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Cerca il pettirosso-: Un delicatissimo acquerello, godibilissimo, questa breve, deliziosa poesia dell’ottimo Giuseppe.

Simone Magli –L’apice del senso-: Profonda e bella riflessione di Simone sulla vita, dove quel  “è l’attimo prima/che il cuore si fermi/l’apice del senso.” ne è la pensosa, poetica conclusione.

Claudio Badalotti –La verità-: E Claudio filosofeggia sulla verità. Quella inarrivabile, secondo Schopenhauer  (e non soltanto), ma convintamente aggettivata dal nostro poeta.

Armando Bettozzi –Presepe vivente-: L’ipocrisia ed il cinico egoismo sono l’obiettivo che Armando colpisce con questa bellissima poesia di denuncia. Bella come una bella preghiera, non resta che associarci, complimentandoci col nostro poeta.

P. Gianni Fanzolato –Dal seno del Padre, al seno di Maria…nelle mie mani…un altro Natale-: Riassume, con toni lirici, il senso della cristianità, il nostro padre Gianni e ci propone, in occasione di questo Natale, una prosastica poesia che è invito, ai credenti, a riflettere.

Antonia Scaligine –Connubio a due: amore e speranza-: La bravissima Antonia completa, quasi un controcanto, la poesia di Armando, con una appassionata composizione dove la religiosità emana in ogni bel verso. Complimenti Antonia.

Pierluigi Ciolini –E-vita-: Infatti è di vita che Calvino racconta nel suo Gli amori difficili. Dove i silenzi sono difficoltà di comunicazione ma anche strumento di comprensione, dove quell’incontro/scontro tra coppie, pur essendo causa d’angoscia, può costituire la base di un rapporto d’amore. Pierluigi trae ispirazione dalla frase citata e ci regala un’ottima poesia che è smarrimento esistenziale, rassegnazione e rivalsa nella chiusa.

Clelia Maria Parente –Passa il tempo-: E’ strano: il tempo fugge e pare non tornare più, eppure, nella vita si realizza una sorta di ciclicità. Clelia Maria lo racconta, rivivendo, nel nipote, le stesse emozioni d’amore vissute con la figlia. Tenera e bella la poesia.

Laura Toffoli –Scena danzante-: Bella questa descrizione di una scena di danza, raccontata con belle immagini e con una romantica chiusa che non guasta.

Poesie a tema: Fantasia

Santi Cardella –Canzone d’un sogno-: Lo giuro, non mi paga per dire che mi incanta. Mi incanta l’originale, musicale, ritmico alternarsi di endecasillabi a settenari. Mi incanta il sentimento dolce, rassegnato, pensoso, amorevole che, con grande maestria, Santi traduce in bellissime poesie da antologia. Non mi paga per applaudire, merita questo ed altri, più elevati, applausi. Chapeau, Poeta.

Un caro saluto a voi tutti, oggi bravi più che mai, e sempre un grazie al nostro generoso vate. Piero Colonna Romano
 

Aurelia Tieghi –Sfere – E’ una poesia che sembra velata da una nuvola di borotalco; qualcosa di impalpabile e di profumato che rende il tutto come fosse un sogno ad occhi aperti di una bambina che vede il Natale come messaggero di dolcezza e di bontà: Frammenti di ricordi di un’infanzia felice. laura
 

16/12/2013

A Santi…non so che parole usare per ringraziarla, ma so per
certo che le sue sono state parole che hanno toccato
il mio cuore.
E’ per me motivo di gioia profonda
scrivere i miei pensieri, poterli
trasmettere a chi come me
condivide questa passione/necessità
dell’animo.
Armonia del mio essere sento
quando esploro le mie sensazioni
e le plasmo come voglio con le
parole: è una musica che non
ha mai fine.laura
 

Domanda di Grazia – commento a questa bella e ammirevole poesia del grande Piero:
Se quel figliolo, infine,
da Piero incontrato
inteso ha il sublime
piacer d’essere amato

apriamo Lui le braccia
qual prodigo figliolo
ed il maiale grasso
serviamo col paiolo

che sia grande la festa
di danze e di canzoni
se la promessa resta
di non rompere i maroni

da parte mia son lieto
di poter ancor godere
del suo dire faceto
del suo grande sapere

ritorna caro Amico
se il nostro Vate approva
di porgerti l’invito
a noi di certo giova.
Giuseppe Dabalà
 

Ciò che nasce da questa pagina poetica è un vero invito alla lettura
Non so commentare come il grande Piero Colonna che ringrazio con tutto il
cuore , bellissimo sia il libro di poesie che il CD , un sottofondo musicale
giusto per le tue bellissime poesie . La tua poesia di oggi è un appello al
perdono , se ho ben capito , cosa c’è di più grande in un cristiano , il
perdono, questo ci chiede Gesù. Perdonare è come dimenticare , però certo non
porta a continuare nel fare ciò che è sbagliato , se davvero c’è qualcosa di
sbagliato. Sono d’accordo con te … Ben scritto con dei bellissimi versi.
Migliorare è possibile , speriamo anche di cambiare qualcosa e mi riferisco a
questa Italia e a tutti quelli che la guidano,
come sempre bravo Armando Bettozzi –Rivoluzzione ci vorrebbe davvero una
rivoluzione , ma potrebbe causare morte e dolore come anche sottomettersi
sempre a chi ti fa del male .
Ho letto con piacere le poesie di Angelo Michele Cozza
Quando s’avviva un vento,
Giovanni De Simone –Felice Natale
Simone Magli –Ventre di nebbia-: Bella similitudine
saluto a tutti , e auguro un felice Natale . Grazie Lorenzo per l’avviso del
nuovo indirizzo .
Antonia Scaligine


Affettuosi auguri di buon compleanno a Laura Toffoli, di cui seguo, testimone silenzioso, l'interessante percorso poetico.
Santi
 

15/12/2013

15 16 dicembre 2013

Angelo Michele Cozza –Quando s’avviva un vento-: Che dire di questa bellissima poesia di Angelo? Pascoliana del tono, rende alla perfezione l’atmosfera che quel vento crea. Desuete alcune parole usate ma molto ben intrecciate tra loro. Belle le immagini, a volte forti, a volte tenere e rievocative. Complimenti.

Giovanni De Simone –Felice Natale-: Acronimo augurale, detto con la maestria di Giovanni che ci regala una dolce e bella poesia.

Roberta Benati –Pioggia-: Sinteticissima ed efficace la descrizione della pioggia e dei sentimenti che genera. Brava Roberta!

Ilaria Azzurro –Piove-: Si dilunga più di Roberta, Ilaria, ma descrive, con vaghi accenti dannunziani e con efficacia, la pioggia.

Aldebaran –Il bosco-: Poesia che è metafora di un sentire, di un bisogno di protezione ottimamente descritto. Belle e significative le immagini disegnate dal poeta e poesia di gradevole lettura per il ritmo di bei versi liberi.

Nadia Borean –Binari della vita-: Un rassegnato e malinconico guardare alla vita, questo di Nadia. Belli i due versi di chiusura che lo dichiarano.

Emanuele Locatelli –La mia anima da ricucire-: Un disperato canto, questo di Emanuele, per un amore perso. Detto con rabbia e pena per se stesso.

Antonella Iacoponi –Colpo di coda-: Ed Antonella rievoca una celebre battaglia tra un esercito romano, supportato da alleati di varia provenienza, ed Attila. Battaglia nata sotto cattivi auspici per i romani di Ennio ma capovolta nell’esito, con la sconfitta degli Unni. Antonella non descrive la battaglia ma lo stato d’animo dei principali avversari, con ammirevole sintesi.

Simone Magli –Ventre di nebbia-: Bella questa similitudine di Simone, tra nebbia e placenta.

Armando Bettozzi –Rivoluzzione-: Già, pare che ci siamo ed era ora. Ed Armando interpreta, e racconta con la sua solita maestria, quel che sta accadendo in Italia, da nord a sud. E ci regala un bel sonetto liberamente caudato.

Poesia a tema: Fantasia

Laura Toffoli –E ora, il via alla fantasia-: E non difetta certo la fantasia alla nostra Laura. Qui ce ne offre un distillato, quasi un caffè ristrettissimo, con ermetici versi.

A tutti il più cordiale dei saluti. Al nostro vate un grazie di cuore. Piero Colonna Romano
 

Caro Lurienzo (questo nome in dialetto ti dà un'aria più verace),
ti mando i miei commenti raminghi (volando a caso tra i rami della pagina azzurra):
"Binari della vita" di Nadia Borean - Bei versi, di senso compiuto, ispirati da profonde riflessioni, forse un po' troppo liberi sul ritmo.
"Felice Natale" di Giovanni De Simone - Bell'augurio, con chiave (enig)mistica del nostro Giovanni. Esulto e ricambio.
"Ventre di nebbia" di Simone Magli - Come un lampo che illumina il cielo notturno e rivela un quadro nostalgico, lontano.
"Rivoluzzione" di Armando Bettozzi - Arguta filosofia dell'agnello che è paziente fin quando gli togli la lana, ma se tocchi la pelle...
"Domanda di grazia" di Piero Colonna Romano - Mi associo alla sua generosa canzone, scurdammoce 'o passato, è Natale.
Cari saluti,
Santi


Oggi ho visto con piacere più commenti nella pagina azzurra e mi riempie il cuore. Continuate così, di modo da creare una magica interazione.
Simone
 

14/12/2013

All’egregio Piero Colonna Romano,
voglio esprimere il mio grazie carico di luce
per il bel complimento fattomi: lo considero un
regalo per il mio compleanno, perché oggi
14 dicembre sono 45 anni che la terra sente il mio passo.
laura t.


Commento per Fabio Martini la tua poesia è come una cioccolata calda, profumata, da assaporare. Chissà quante volte la rileggerò, M. G. Armone
 

14 dicembre 2013

Armando Bettozzi –I fiori del gran prato blu-: Un romanticissimo, sognante Armando ci regala un bel sonetto con una godibile descrizione della volta celeste.

Santi Cardella –Ricerca-: Usa l’alessandrino e si concede qualche licenza, l’ottimo Santi per raccontarci di un tirar di somme, con melanconiche riflessioni sulla durata della vita (bellissima quella quinta strofa) e con riconoscenza per quanto ha trovato sulla sua strada (“La luce che m’hai dato, chiusa in un globo d’oro”). In definitiva si tratta di una dichiarazione di gratitudine , detta con una bellissima preghiera. Sempre complimenti, caro amico.

Renzo Montagnoli –Un canto lontano-: E’ un melanconico sogno questo di Renzo. Il sogno su ciò che è la vita, con la sua fugacità, il sogno di voci di chi c’era e che ci raggiungono, quasi a richiamo. Molto ben proposta l’atmosfera, densa di riflessioni, dal nostro ottimo poeta.

Emanuele Locatelli –Amore per caso-: L’attesa di un amore, narrata con riferimenti manzoniani (Quel ramo del lago di Como…).

Antonella Iacoponi –Canto di San Torpè-: Ed Antonella prosegue con le sue belle rievocazioni storiche. Oggi è la volta di Torpete, cortigiano di Nerone, convertitosi alla fede cristiana e decapitato. Antonella, puntualmente ne racconta gli ultimi giorni, il martirio ed i successivi miracoli.

Simone Magli –Occasione persa-: Decisamente ottimista, oggi, il nostro Simone. (rovescio della medaglia: ogni lassata è pirduta –in siciliano-)

Claudio Badalotti –Chi siamo (6,10)-: Argomento di grande interesse questo esposto da Claudio. Dio crea il diavolo? E perché? Ma esistono altre versioni che, a prescindere dal credere o meno, mi sembrano più interessanti e dirimenti. I vangeli gnostici (in particolare quello di Giuda) danno altra spiegazione del bene e del male, questa: sono esistite due entità creatrici, Dio ed il Demonio. Entrambe eterne e non generate, entrambe generatrici di eoni, del bene e del male. Entità in perenne conflitto tra loro, conflitto che perdura e perdurerà fino alla sconfitta di una delle due. La libera scelta è, appunto,  quella che l’uomo fa tra le due entità.

S. Agostino non li poteva conoscere i vangeli gnostici. Ireneo da Lione (grosso modo nel 180) aveva provveduto ad eliminarli, formando il canone cristiano con i quattro vangeli che conosciamo, gli atti degli apostoli e le lettere di S. Paolo (12 sulle 13, perché la tredicesima non gli era gradita). Da qui il dubbio, mai risolto, del santo. Ed il nostro.

Arturo Guzzardi –Zero-: Arturo riflette sulla bontà, sulla disponibilità nei confronti degli altri, sulla generosità. Tutte caratteristiche che, agli occhi di chi non le possiede (e forse è la maggioranza) portano a valutare zero chi le possiede e ne fa uso per vivere. Prosastica e complessa poesia, per un complesso argomento.

Laura Toffoli –Ideeeee-: Mi piace il riflettere di Laura ed il suo modo asciutto d’esporre il suo pensiero. Mi piace, soprattutto, quella chiusa, quel “prendere la strada/delle stelle dove tutto/può accadere.”

Qualche giorno fa un incidente di percorso mi ha impedito di commentare. Recupero oggi alcune delle poesie del 12/12, scusandomi con chi non potrò citare per questioni di tempo:

Simone Magli –Solo con metafore-: Drammatico quel “di un uomo che non sa/usare le ali” ma non è Simone quell’uomo.

Roberto Bottiroli –Nebbia fitta a Pavia-: Anche dalle mie parti nebbia fitta. Ma siamo in padania, dove la nebbia  è di casa, come pure lo sono gli annebbiamenti.

Ottonari impeccabili, questi di Roberto, con gradevoli rime alternate ad esaltarne il ritmo cantilenante. Garbato il suo invito a commentare con maggiore obiettività e pare di leggervi anche l’invito ad una discussione, nata su commenti d’altri (“tosto un colpo di rimando/lancio per sentir conferme”) cosa che non sarebbe cattiva idea, magari rinfoderando il brando di Ildebrando. E’ sempre un piacere leggerti, caro amico.

Bruno Amore –Quando il sale è un problema-: Che tristezza sapere e non poterne approfittare! Lo aveva salato bene quel salume, perfetto il risultato, da acquolina in bocca ma… E Bruno ci diverte con questi suoi racconti. Ma andiamo, semel in anno licet. Poi con quel che sta arrivando…Prosit Bruno.

E qui devo fermarmi. Altre incombenze incombono.

Buon weekend a voi tutti, e che sia pieno di poesia. Un caro saluto al nostro vate generoso.

Piero Colonna Romano

 

Carica di pathos la pagina azzurra di oggi .
Giuseppe con note di fantasia accende ed illumina le ombre della sera con delicata poesia :"Le stelle nel palmo delle mani, per seminare di pensieri arditi le zolle dove spuntano i "domani"
Laura, pittrice del cielo usa rime e colori come magici pennelli offrendoci scenari da favola.
Emanuele vola oltre il passato su ali dorate, verso un futuro di rinascita interiore.
Nino, sul treno della vita ci presenta un passeggero che attende il mistero, avvolto in uno scuro tabarro; ma le stelle ci sono sempre anche se talvolta invisibili, sono proprio i nostri ricordi che ci prendono per mano e ci abbagliano a darci la traccia di un percorso senza fine, ove la fine è sempre e solo la svolta di un luminoso nuovo inizio. Come ci narra Fabio fotografando l'immagine dell'amore materno:"Speranza, che salda sostieni dell'anima esausta il destino, pietosa le mani tue tieni sul capo dell'uomo, qual dono supremo divino."
Bravi a tutti.
Tiziana Cocolo
 

13/12/2013

enrico tartagni-pareti di stelle: con la sua poesia, che è come un rompicapo, ho visitato lo spazio in un lampo di luce;un viaggio dove il tutto sembra circondato di specchi: mille immagini si infrangono nell’infinito regalandoci la sensazione di essere parte astrale dell’universo. l. toffoli
 

13 dicembre 2013

Arturo Guzzardi –Ottenebrato-: Un forte avvertimento detto con prosastica poesia.

Bruno Amore –Scampoli di …vita-: Ottimo invito di Bruno a degustar, come si deve, i salumi del parmense. Affilati coltelli e buona compagnia, raccomanda il poeta e noi ne prendiamo buona nota.

Enrico Tartagni –Pareti di stelle.-: Singolare prosa poetica del fantasioso Enrico. Un viaggio nello spazio, metafora di un viaggio in se stesso, narrato con luminose ed affascinanti immagini.

Fabio Martini –Solo-: Piacevole uso del novenario a rime alternate. Peccato averle perse nella quinta strofa e peccato (veniale) quella sovrabbondanza di verso nella conclusione. Fabio, con versi ben costruiti, narra di un analisi del tempo che passa e della nostalgia per la dolce madre. Gradevole molto la poesia.

Nino Silenzi –Viaggio notturno-: Una trasparente metafora del nostro viaggio nella vita, raccontato con un pulito poetare e grande malinconia dall’ottimo Nino.

Emanuele Locatelli -Ali dorate-: Emanuele ci narra, con belle immagini, di un passato rifiutato senza nostalgia. Bello e significativo l’ultimo verso.

Antonella Iacoponi –A Erato-: Un immersione nel mito, un invocazione alla musa del canto e della poesia d’amore, densa di versi musicali. Ma ad Antonella devo un grazie per la sua Canto ad Afrodite Ericina di ieri. Per me leggerla è stato come un immergermi in un ricordo lontano, eppure sempre vivo dentro. Bella e precisa la ricostruzione storica. Grande il fascino di quel luogo, perla di Sicilia (e non solo).

Simone Magli –Prima delle idee-: Sottile distinguo questo di Simone? I filosofi greci ci persero il sonno e molto della storia della filosofia è basato su questa ricerca. Conclusioni, a tutt’oggi, zero.

Laura Toffoli –Pittrice del cielo-: Ed in effetti Laura ci regala un delicato acquerello, con versi che sono lievi pennellate romantiche.

Maria Grazia Armone –Cominciò così-: E’ una metaforica storia, questa poesia. Metafora del nostro mondo attuale, dove ci si lascia ingannare da sorrisi che nascondono ghigni, dove ha ragione chi più forte grida.  E Maria Grazia si scaglia anche contro la becera violenza negli stadi. Perfetta la conclusione con gli ultimi quattro versi.

Poesie a tema: Fantasia

Giuseppe Dabalà –Fantasia-: Un bellissimo inno alla fantasia, questo del bravo Pino, col quale si può solo concordare. Guai non ci fosse spazio ai sogni fantastici, ad alleviare le pene della vita.

Ed il nostro poeta compone una canzone ricca di spunti d’ottima poesia. Bravo Pino!

Un sentito grazie a voi tutti ed un caro saluto. Al nostro vate riconoscenza per la sua indefessa opera che tutto questo consente. Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
ti trasmetto un messaggio per il nostro comune amico Nino ed un commento sulla poesia di Fabio Martini:
"Solo" di Fabio Martini - Ho apprezzato molto la compostezza stilistica ed il messaggio di questa bella poesia di Fabio, con l'immagine di pace dell'ultima strofe, la speranza che poggia le mani sul capo dell'uomo; fino all'ultimo istante.
"Viaggio notturno" di Nino Silenzi - Caro Nino, indagando sul tuo notevole testo poetico mi sono fermato qualche attimo sui tuoi passati viaggi: "per amore, per lavoro, tra montagne e mari, tra colline e pianure", e sento la tua forte nostalgia nel confronto con quest'ultimo viaggio (poetico) che tutti affrontiamo con timore. Per molti c'è la fede che accompagna fino all'ultima stazione, poiché ritengono che la prossima vita sia più vicina al Creatore, per altri c'è il conforto di avere vissuto bene questa vita, questo viaggio fatto di tanti bei giorni; anche di quelli futuri, pieni di poesia, di amore, di lavoro, di montagne e di mari...Consiglio a te e a tutti gli amici del sito di ascoltare la bella canzone "ho vissuto" di Aznavour-Calabrese.
Un abbraccio fraterno,
Santi


Commento per Fabio Martini
Ma come ho fatto a non accorgermi prima di un Poeta di siffatta statura.
Nella poesia "Solo" un insieme di ritmici novenari dattilici intervallati da
pochi altri versi non novenari ( presumo voluti).
Dodecasillabi a senario doppio nella poesia " La guerra".
Poesie a schema libero intense e avvolgenti.
In altre parole: un Signor Poeta
P.S. starò più attento in futuro
Roberto
 

12/12/2013

Un vivo ringraziamento a Maria Grazia Armone per aver notato la mia poesia e al sempre presente e bravissimo Piero Colonna Romano, che mai trascura di commentarmi.
Grazie di cuore a chi si prende cura di questa bella pagina azzurra, il Nostro Lorenzo.
Sandra Greggio

11/12/2013

Commento a poesia: Celesti visioni di Sandra Greggio
Grazie per le Celesti visioni, credo che tutti abbiamo bisogno di una "celeste visone."
grazie per la pagina azzurra grande come il cielo e il mare.
Maria Grazia Armone
 

Simone Magli- Vorrei essere: Eterno gioco dell’essere che rincorre se stesso: non si vuole essere perché così si capisce d’essere; coscienza d’esistere. Riflessione primordiale: l’uomo nel suo alternarsi nei secoli trova sempre un modo nuovo per esprimere pensieri che fanno parte della sua vecchia storia di uomo. -l. toffoli
 

11 dicembre 2013

Simone Magli –Vorrei essere-: Se la Sfinge avesse posto questo enigma ad Edipo la storia sarebbe cambiata. L’una ancora sulla roccia e l’altro sbranato. Simone sarà pure sintetico ma dà tanto da pensare.

Roberto Bottiroli –In cauda venenum-: Da applausi anche questa terza lezione. Spiritoso e didattico (castigat ridendo mores, il nostro ottimo Roberto) da leggere e rileggere. E magari da imitare. Complimenti maestro.

Michael Santhers –Tango-: Bellissima questa descrizione di Michael. Versi che sembrano immagini da film, quando lo si proiettava girando una manovella. Stop and go continui: esattamente come è il tango. Semplicemente deliziosa.

Federica Cavalera –Quel che resta di noi-: La fine di un amore, forse per quei giorni che “scorrono sempre uguali”. Poesia che è una presa d’atto, malinconica e densa di rimpianti, molto ben narrata e coinvolgente.

Arturo Guzzardi –E si fa notte-: E’ una lezione di vita questa che Arturo ci regala. Quel metaforico sole che abbaglia sono le nostre passioni, i nostri istinti peggiori non repressi e potremo riconoscere il male solo al loro attenuarsi.

Flv. –In ogni senso-: Un ermeticissimo Flv. di difficile interpretazione.

Bruno Amore –Quando lo zucchero è un problema-: Divertente questo lamento di un diabetico. Io ho riso, non so i diabetici…

Giampietro Calotti Corvi –Ero lì, per caso-: Bella la poesia di Giampietro e molto significativa la digressione a margine che assumo quale ottimo commento. Un caro saluto.

Aurelio Zucchi –Esercizio di disegno-: Una sensazione d’impotenza nasce da questi versi dal finale rassegnato.

Antonella Iacoponi –Un amore scomparso-: La fantasiosa Antonella ci conduce in viaggio nella affascinante Istanbul. E spicca chiara quella figura, all’araba vestita, e quella rassegnata, inutile ricerca di un amore svanito.

Sandra Greggio –Celesti visioni-: Dolcissimo affresco natalizio, questa della brava Sandra. Sentimento religioso, detto con bella poesia da questa sensibile poetessa.

Elisabetta Robert –Natale tra pecore e stelle-: Un bentornata ad Elisabetta che mi riporta indietro nel tempo. Un tempo in cui, in questi giorni, si preparava il presepe così come lo racconta la poetessa. Poesia della memoria, memoria che torna viva nella poesia.

Laura Toffoli –Incastro del tempo il tempo non esiste-: Scienza e filosofia ci regala oggi la brava Laura. E ci lascia pensosi su quell’incastro di tempi.

Adriana Lombardi –La luce della fede-: E Adriana mette in poesia la sua fede e le sue convinzioni religiose, invitandoci all’amore.

Un cordiale saluto a voi tutti ed un ringraziamento particolare al nostro vate.

Piero Colonna Romano
 

Esercizio di disegno di Aurelio Zucchi
Espresso molto bene nella seguente strofa il senso di piattezza, di vuoto, d'impotenza:
Questo sole è banale,
non nasce né muore.
Questo mare deprime,
non quieta né devasta
Simone
 

10/12/2013

10 dicembre 2013

Antonella Iacoponi –Un alpino in Russia-: Settanta anni sono passati eppure il ricordo di quella devastante guerra, voluta dalla bestialità nazifascista, resta vivo. E tornano gli inutili eroismi, le pene e le morti, nella rievocazione commossa di Antonella.

Simone Magli –Dieci pettirossi-: Ed ecco la versione romantica di Simone che ci regala un delizioso quadretto, che sa di salso, fatto di immagini lievi e rilassanti. Bella la chiusa con quel perdersi.

Roberto Bottiroli –In cauda venenum-: Prosegue la pregevole attività didattica del nostro ottimo Roberto. Qui le terzine si susseguono, legate da un rimare che è come filo d’argento. Ed è un invito ad imitarlo, quello che ci giunge.

Armando Bettozzi –L’ucèlli de razza-:  Interessante proposta di Armando: un sonetto classico seguito da un sonetto capovolto. Ovviamente perfetti entrambi, dal ritmo e dalla musicalità accentuati dal suo bel romanesco. Sul senso si potrebbero fare lunghe discussioni e forse, alla fine, scopriremmo che l’unica Arte possibile è quella che deriva da una bella e nitida …fotografia. Secondo il poeta in lettura, ovviamente.

Livia Fedele –La notte-: Romantica riflessione sulla tenera ed affascinante notte, detta con i versi lievi e suadenti  della brava Livia.

Michael Santhers –Gent-aglia-: Ed ancora una tagliente satira di questa società bacata, realizzata con un singolare rimare dall’ottimo Michael.

Emanuele Locatelli –Non scappare-: Fuggito di nuovo? Comunicare meglio, caro Emanuele e farsi desiderare è regola aurea, poi chissà…

Adriana Lombardi -Il sorriso-: Con disponibilità ed ottimismo, Adriana guarda alla vita e lo racconta con prosastica poesia.

Laura Toffoli –Qui…parla la vita-: E’ un incitamento a riflettere, questo di Laura, a guardare terreni che paiono aridi e dai quali possono germogliare i semi della speranza.

Poesia a tema: Fantasia

Santi Cardella –Gelsomino-: Interessante sperimentazione metrica in una dolcissima poesia del grande Santi.

Antonia Scaligine –Fantasia o fuga dal quotidiano?-: Si scatena la fantasia di Antonia in un bel racconto fiabesco. E, per accettare il quotidiano, serve la fantasia e diviene rifugio salvifico. Brava Antonia.

Un cordiale saluto a voi tutti ed un grazie al nostro Lorenzo, vate e guida.

Piero Colonna Romano
 

"Un alpino in Russia" di Antonella Iacoponi: veramente molto bella nella sua drammaticità; ci sono anche crudità e tenerezza. Un ritratto molto toccante.

"La notte" di Livia Fedele è sospesa nel "senza tempo", nel silenzio, nell'intimità di un sussurro: bella.

Commentate gente, commentate! Esprimete i vostri pensieri in libertà, fateli partire dal cuore come le poesie, non vi si chiedono per forza giudizi tecnici. Non rimanete nella passività: abbiamo tutti da perderci.
Simone
 

9 dicembre 2013

Claudio Badaloni –L’uomo è un legno storto-: Riflette sul rassegnato aforisma di Kant, Claudio, e ci aggiunge del suo. Dritto era l’uomo creato (ed il poeta quello ama) e  paradosso è l’essersi guastato. Credo che a questo punto sarebbe necessaria un’ampia discussione su quel “dono della virtù” (mai ricevuto dall’uomo) in contrapposizione al paradossale dono del libero arbitrio. Ed, inoltre: la virtù si acquisisce con la sapienza. Quella sapienza negata dal Creatore ad Adamo. Kant se la cava prendendo atto, ed affermando, che da ciò che è “storto” mai si potrà ottenere qualcosa di “dritto”, quindi è immutabile la natura malvagia dell’uomo. Poesia filosofica, decisamente interessante, tratta dal saggio citato a margine.

Antonella Iacoponi –Supplica ad Afrodite-: Che sviolinata, cara Antonella! E come potrà negartelo quel cuore? Versi a metro variabile, secondo lo stile consueto della poetessa, pieni di colori, e di bei termini, poeticamente uniti.

Simone Magli –La vita che non avrò e la vita che ho-: Una disperata pessimistica visione della vita, questa di Simone. Non resta che aggrapparsi a quella parte di vita che si tollera e valorizzarla al meglio.

Angelo Michele Cozza –Il primo bacio-: Un canto dolente ad un ricordo che brucia dentro. Un accaduto esaltante che non si è più ripetuto e che ancora si insegue, quale fonte di gioia e di vita. Molto belle le immagini che Angelo ci regala con grande intensità.

Silvio Canapè –Odo passi su di un selciato antico-: Poesia densa d’atmosfera creata da immagini che risaltano vive dai versi. Anche questa narra di un ricordo malinconico, dolorosamente narrato.

Michael Santhers –Italia-: Tagliente disegno del nostro sfortunato paese, detto con l’inimitabile stile di Michael.

Alessi Sanna –Verso-: Ermetica che di più non si può. Serve chiave di lettura.

Emanuele Locatelli –Amore che non sei tu-: La fine di un rapporto, condotto nell’equivoco, raccontato con rabbia.

Laura Toffoli –Dove è Natale…-: Malinconiche considerazioni sulla sacralità del Natale, dissacrata dal consumismo e dall’ipocrisia. Profonda e bella la conclusione.

Un caro saluto a voi tutti ed, in primis, al nostro vate illuminato. Piero Colonna Romano

 

9/12/2013

8 dicembre 2013

Emanuele Locatelli –Profumi intensi-: Emanuele, alla maniera di Rostand, declina l’amore con un’appassionata poesia e lo attende, lo offre, lo spera.

Antonella Iacoponi –Saluto alla bandiera-: Bella e patriottica descrizione della simbologia dei colori della nostra bandiera. Bello l’excursus che Antonella fa dalle Alpi all’Etna, con questa gradevole poesia.

Gloria D’Alessandro –La I Eva (alla madre)-: Dolcissima dedica alla madre, questa di Gloria con quel legame intenso, descritto con amore dalla poetessa. Particolarmente toccante quel “semplicemente inizi ad afferrare la sua estensione in te”.

Antonio Iraci –A Nelson Mandela-: Ed assieme ad Antonio mi inchino, reverente, a questo grande dell’umanità. Viviamo in un epoca buia ma abbiamo avuto la fortuna di conoscere personaggi come questo, come Martin Luther King, come Malcom X, come Gandhi.  Hanno seminato giustizia e dalle loro idee, inevitabilmente, fiorirà una società più civile. Ne godranno i figli dei nostri figli, probabilmente, ma fiorirà. Appassionata e condivisibile la poesia dedicata al grande Madiba.

Roberta Benati –Luce-: Roberta ci invita a guardare attraverso quel piccolo squarcio d’azzurro, per trovare il calore perduto in questo freddo dicembre. Poesia che descrive il clima di questi giorni con lievi pennellate d’acquarello.

Michael Santhers –Popolo-: E riecco il nostro Michael che, col suo amaro sarcasmo, fustiga ed accusa con bel poetare. Bravissimo!

Laura Toffoli –Bizzarra confusione: uomo chiama animale feroce altro uomo.-: Tremenda metafora questa di Laura. Homo omini lupus, riecheggia nei suoi versi che paiono raccontare una storia mentre, al contrario, indicano una realtà.

Michela Turchi –Gli occhi-: Bentornata Michela! Ci sei mancata. La poesia è un invito a non fermarsi alle apparenze ma approfondire, attraverso gli occhi (specchio dell’anima) la conoscenza delle persone. Colorati e piacevoli i versi di Michela.

Sia lieta la vostra domenica, con un caro saluto. Al nostro vate riconoscenza per l’indefessa, meritoria attività. Piero Colonna Romano
 

"Dove è Natale..." sta per "Dov'è l'amore?": quello che non ci riusciamo a dare, quello che rifiutiamo di prendere, fuggendo nel materialismo e negli schemi. Nel nostro masochismo felice, nel nostro quieto vivere rifiutiamo il Natale (l'amore) perché ne abbiamo paura; abbiamo paura perché l'amore non si può controllare. Splendidi i seguenti versi:

è troppo carico di umiltà…
è troppo carico di riflessione…
è troppo carico di giustizia…
Simone
 

8/12/2013

7 dicembre 2013

Michael Santhers –Società-: Pare la prosecuzione, atto d’accusa a concludere, della precedente “Patria”. Sono poesie piene di amarezza queste di Michael e non hanno neppure il suo solito sarcasmo. Possono essere soltanto condivise e apprezzate.

Emanuele Locatelli –Richiamo d’amore-: Iperbolica dichiarazione d’intenti d’amore, questa appassionata poesia di Emanuele.

Antonella Iacoponi –Ronzio notturno-: Io le odio le zanzare ed Antonella vuole rendercele simpatiche, in nome della maternità. E ci ricama sopra una fiaba alla Walt Disney. Per conto mio accendo uno zampirone.

Gloria D’Alessandro –Spettinata-: Un analizzarsi, un guardarsi dentro e fuori, con versi che sono metafore e similitudini, a getto continuo, di uno smarrimento e che, nel finale, trova un rassegnato sorriso.

Simone Magli –Non cedere alla sconfitta-: Saggia massima di Simone, degna di un Seneca ( o di simili).

Cristiano Monaldo –crack-: Una violenta delusione, che causa smarrimento, descritta con appropriate metafore. Tra gli altri sono particolarmente belli i primi due versi dell’ultima strofa.

Antonia Scaligine –Buona Immacolata-: Antonia celebra così il giorno dedicato all’Immacolata e lo fa con versi ridondanti di grande fede. Ricambio gli auguri.

Marinella Addis –Dicembre-: Bella l’immagine del mare e ben reso il sentire del poeta.

 Poesie a tema: Fantasia

Bruno Amore –Fantasia onirica-: Decisamente un gran bel sogno questo di Bruno. Un sogno intessuto di belle immagini e d’amore.

Laura Toffoli –Fantasia: prezioso scrigno-: La fantasia ci salverà, dice Laura e lo fa con versi lievi e gioiosi.

Maria Grazia Armone –Farfalla-: La genesi di una farfalla, trasformata in leggenda, un po’ crudele, da Maria Grazia.

Un cordiale saluto a tutti gli amici sitani. Un riconoscente grazie al nostro Lorenzo, splendido vate. Piero Colonna Romano
 

6 dicembre 2013

Aurelio Zucchi –Un suono non odo-: Un silenzio che scava dentro e porta angoscia, questo descritto dal bravo Aurelio.

Michael Santhers –Patria-: Amarissima (e realistica) questa analisi di Michael. Assieme alle Alpi, non ci resta che piangere.

Aurelia Tieghi -**-: Un romanticissimo colpo di spatola, regalato dalla bravissima Aurelia. Bello e fascinoso quel cavallo di spuma.

Enrico Tartagni -Sentiero nel sole-: Ad illuminare queste tetre emozioni resta il titolo, forse simbolo di speranza. E’ una disperata ricerca della luce, questa di Enrico, detta con ermetici versi.

Emanuele Locatelli –Bastarda censura-: La censura quale simbolo della mancanza di libertà. Contro questa si scaglia, veemente, Emanuele.

Antonella Iacoponi –Plaza de Mayo-: Ed Antonella ci rammenta, con la commozione di versi realistici, il dramma dell’Argentina, il dramma di un’ulteriore dittatura fascista che ha afflitto il mondo intero. Quello civile ovviamente.

Simone Magli –La libertà è un cuore-: Altra interessante riflessione del nostro Simone.

Laura Toffoli –Il mio io si guarda allo specchio-: Narcisismo a tutto tondo questo della brava Laura, detto con molta convinzione. Beh, un pizzico di ammirazione lo merita: brava!

Poesie a tema: Fantasia-:

Maria Grazia Arnone –A sua possenza fantasia di bimbo-: Grazioso raccontino, questo di Maria Grazia, con due bei versi finali.

Santi Cardella –Il sogno-: Ed anche Santi ci regala una fiaba, con morale finale. Dolcemente racchiusa in impeccabile sonetto, ci delizia per senso e ritmo. Come sempre ha fatto il nostro colto e competente amico.

Antonio Scalas –Fantasia-: Ed è vero quel che racconta Antonio: se non li fermi fuggono come farfalle, i pensieri. Ed il retino è la tastiera, il pezzo di carta per imprigionarli. Che ne valga la pena è altro discorso.

Antonia Scaligine –Fantasia, fragranza inattesa-: Un ode malinconica alla fantasia questa di Antonia. E’ un conflitto tra cuore e ragione, detto con versi ad alto contenuto poetico. E’ brava la nostra amica.

Un grazie a voi tutti ed un caro saluto, in primis al nostro generoso vate. Piero Colonna Romano
 

"Profumi intensi" di Emanuele Locatelli: l'amore è già dentro di noi, non bisogna struggerci a cercarlo fuori, anche se talvolta (come nel mio caso) è difficilissimo darselo o darsene abbastanza.
"A Nelson Mandela" di Antonio Iraci: bella e profonda dedica a un personaggio che resterà nei cuori di molti e nelle pagine della storia; un grande esempio di coraggio e anticonformismo.
Carino il dipinto "Luce" di Roberta Benati.
"Gli occhi" di Michela Turchi: una ricerca senza certezze, molto affascinante.
Un caro saluto e un grazie a tutti.
Simone
 

7/12/2013

5 dicembre 2013

Claudio Badalotti –L’effimero-: E’ una sensazione comune a molti quella che angoscia Claudio: perdere attimi di vita dormendo. Ma il poeta esprime anche altra angoscia: quell’attimo fuggente (che splendido quel film!) può essere quello del successo, però effimero. Una via senza uscita dunque, un incubo quello di cui il poeta narra con i suoi bei versi.

Angelo Michela Cozza –Il viaggio-: E’ bravo Angelo a narrare le sue ultime volontà. Ricrea un atmosfera alla Gogol con questo suo dettagliato racconto ironico-polemico-parodico. Complimenti.

Federica Cavalera –Il Natale che vi voglio raccontare-: E quelle luci abbaglianti, le litanie e gli inviti alla carità pelosa, cara Federica, servono a coprire le voci che denunciano, forti come la tua, ed a renderle flebili, noiosi lamenti. Complimenti per come hai saputo rendere la tua indignazione e la pena.

Michael Santhers –Consapevolezza-: Bella, tagliente sintesi del nostro panorama politico e morale della platea elettorale. Ogni popolo ha i governi che si merita, tanto per chiarezza.

Emanuele Locatelli –Amore al gusto selvaggio-: Ed anche Emanuele sintetizza.

Antonella Iacoponi –Per te-: Delizioso, amorevole omaggio all’indimenticabile madre.

Roberto Bottiroli –In cauda venenum-: Nel titolo una promessa, poi mantenuta. Didattico, l’ottimo Roberto, ricalca il Sommo Poeta e ci invita, quanto meno, a riflettere, magari a porre maggiore attenzione alle nostre esternazioni. Scorre caustico il racconto, fantasioso e piacevole.

Tiziana Cocolo –Pagine di vita-: Bentornata, Tiziana! Piacevolissima poesia dal climax discendente: inizia con forti versi (quasi colpi di spatola su di un dipinto) pieni di luce per poi, piano piano, sciogliersi in un dolce sentire. Bravissima la nostra poetessa!

Laura Toffoli –Rosa o Margherita?-: Pare una scelta tra fiori romantici, questa di Laura. La leggo come metafora delle scelte che si fanno nella vita: la rosa è passione, la margherita dolcezza. E la poesia, come sempre, è outing.

Poesie a tema: Fantasia 

Simone Magli –L’origine dell’estro-: Dopo l’acrostico regalatoci ieri, oggi Simone dettaglia. E lo fa con una delle sue sintetiche composizioni, sempre piene di insegnamenti sui quali riflettere. L’estro è quel quid che consente di donare al mondo sprazzi d’arte, questa la tesi del nostro amico.

Un caro saluto a voi tutti ed un grande grazie al nostro magnifico Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

6/12/2013

4 dicembre 2013

Lucia Nicolardi -<<Grido>>-: Lo smarrimento che prende, in questo vivere privo di certezze ed opprimente, ispira questo grido di dolore di Lucia, in cerca della libertà. E dal fondo del suo cuore nascono versi liberi e prosastici che coinvolgono.

Flv. –Quando arriverai-: Ed anche questa è poesia nata da un disperato smarrimento esistenziale. Flv. usa , magistralmente, versi che sono espressione di un addolorato stato d’animo, reso alla perfezione e metafore che tutte riportano al vivere.

Armando Bettozzi –Roma(ma)gna…come magna!-: Tutto il mondo è paese, racconta, gongolando, il nostro Armando. Ed ha ragione, peccato dimentichi che u pisci feti da testa.

Antonio Iraci –Un’ombra che cammina-: Bello l’invito di Antonio: aiutiamole a capire cosa sia la dignità per l’uomo e per la donna. E lo facciamo nostro apprezzando gli appassionati versi del poeta.

Bruno Amore –La porta-: Il corpo e l’anima separati, in questa bella poesia di Bruno dove il non poterli possedere assieme dà un senso di amara afflizione.

Emanuele Locatelli –Fuoco di passione-: Appassionato grido, questo di Emanuele. Grido che dice di ricerca disperata di un amore non solo carnale, di un amore che sia sublimazione per l’anima e per i sensi.

Antonella Iacoponi –Natale di Gesù-: In tema col mese, Antonella ci regala una dolce preghiera. Versi a metro variabile, ma quello che mi incuriosisce è l’alternarsi delle rime, questo:

Attacco con assonanza aBa  e seguito da BCB CDC DED EFE FGF G.  Che poi è l’alternanza usata da Dante nelle sue terzine ed è un vero peccato che questo defatigante esercizio non sia a completamento di versi di pari metro.

Antonia Scaligine –Respiro bagnato di umidità-: Un canto di dolore, questo, dedicato da un addolorata Antonia, alla sfortunata città di Taranto.

Laura Toffoli –Voce-: Nel singolo “regale dono” e “luce”, nella massa un indistinto brusio. E Laura invita a scrutare ed ascoltare la voce dell’uomo, per trovarvi “l’arcobaleno dell’anima”.

Poesia a tema: Fantasia

Simone Magli –Estro-: E Simone inaugura il tema proposto con un acronimo che è anche aspirazione alla libertà.

Purtroppo un malessere del pc mi ha bloccato per un paio di giorni. Arranco dietro voi e, prima o poi, vi raggiungerò. Nel frattempo vi giunga il mio più cordiale saluto e sempre un ringraziamento al nostro illuminato vate.
 Piero Colonna Romano
 

Commento a poesia di Maria Grazia Armone, chiedo scusa a chi mi leggerà ho scritto il titolo di poesia a tema in maniera errata il vero titolo è: A Sua possenza fantasia di bimbo.
Maria Grazia Armone


"Bastarda censura" di Emanuele Locatelli:
Tutti vogliono avere
e mai nessuno che dà..
Sacrosanta verità!
Simone
 

5/12/2013

Buongiorno a tutti
In rilievo a :
A queste pagine di vita
Giochi di luce,
improvviso brivido nel vuoto
e il tutto si arrotola
in un vortice di favola.
Tiziana Cocolo; bellissima poesia
A :
Il natale che vi voglio raccontare Natale della mia Italia,
povera, stuprata, privata di ogni dignità ,
ridotta nello squallore da persone senza scrupoli,
ripiegata su se stessa
piange e si dispera.
Se davvero coloro che dicono che sono i giusti , che ci guidano , ma che ci
stanno portando nella m…
capissero davvero cosa è il Natale ,chissà , forse , diventerebbero anche
loro piccoli , piccoli ,ma loro di piccolo, anzi di invisibile, hanno solo il
cuore. Brava Federica Cavalera
Consapevolezza -Michael Santhers - idem
Anche se non dovrei per le regole di Lorenzo , ne approfitto per i
ringraziare il poeta Santi Cardella per il suo commento , per me è stato
davvero gradito . Per comunicargli anche che io le sue poesie le leggo
sempre e le trovo bellissime. Ringrazio anche Piero per i suoi sempre
bellissimi commenti. Grazie Lorenzo , Piero , Santi e tutti quelli che stimo
sempre di più . Buona Immacolata a tutti .
Antonia Scaligine

 

4/12/2013

Antonio Iraci in "Un'ombra che cammina" descrive molto bene e in modo toccante una situazione drammatica con storie al limite dell'umanità. Uomini animali e religioni fondamentaliste che si approfittano di gente con poca cultura per incuneare dogmi.
In "Fuoco di passione" il protagonista secondo me pretende di amare in un modo sbagliato: l'amore non è possesso e neanche oggetto. L'amore è guardare nella stessa direzione.
Simone


"Un'ombra che cammina" di Antonio Iraci - Le condizioni di vita della donna, nei paesi del vicino oriente, mettono vergogna a qualsiasi spirito libero. Bene fa Antonio ad esprimere la sua e la nostra indignazione con una poesia di grande impegno sociale.
"Respiro bagnato di umidità" di Antonia Scaligine - E' un urlo di dolore, lanciato dalla brava Antonia che affida alla penna "un respiro bagnato di umidità / e di abbandono di questa città", con l'inchiostro nero dei fumi presenti nell'aria, intriso da tutto l'amore per Taranto, città della sua vita. Mi unisco al suo grido, sperando che finisca l'abbandono.

Un plauso a Lorenzo che, come stella cometa, guida i nostri componimenti verso la "fantasia".
Possiamo andare a briglia sciolta ...
Santi
 

3 dicembre 2013

Andrea Salerio –Non camminerò per stare sempre nello stesso punto.-: Benvenuto nell’azzurro ad Andrea. Buono questo esordio con questa bella e prosastica poesia che dice di un amore maturo, che non mette fretta, non opprime. E’ teneramente pragmatico il poeta, consapevole, sicuro e forte. 

Simona Magli –Il mio cuore straziato-: Un concentrato di disperazione, questa del nostro amico Simone.

Santi Cardella –Chi, come, quando?-: Perfetto sonetto del grande Santi che ci narra di un mesto sentire. Sono metafore illuminanti quelle che ci regala il poeta, similitudini con stati d’animo pieni d’angoscia. Eppure ancora nel calore del sole si spera e la chiusa è anelito alla speranza. Complimenti vivissimi, Santi.

Aurelio Zucchi –Nel cielo, di cielo, al cielo-: E’ un viaggio, questo di Aurelio. Nella memoria, con quelle belle immagini nostalgiche della prima parte. Nella speranza nel futuro, con la consapevolezza d’avere bene spesa la vita. Nel sogno, dove si trova l’ammonimento a credere di più alla vita ed all’amore.

Lucia Nicolardi –Autunno-: Molto ben descritte le emozioni che genera questa malinconica stagione. Ottima la scansione dei tempi con quella bella descrizione iniziale, con i bei ricordi e la nostalgia per l’estate e con la dolcissima la conclusione.

Aurelia Tieghi –Maglia, che passione!-: Aurelia ci dice che far poesia è come fare a maglia e ne  compone l’algoritmo. E quel fare a maglia diviene anche una metafora del volersi difendere dalla e nella vita, con l’amore. Bravissima Aurelia!

Armando Bettozzi –Er vòto demogràtico-:  Sonetto degno del famoso Pasquino. Da appendere sulle porte del parlamento. E bravo Armando! Ma sai, anche se concordo con te –quel voto esser segreto doveva- mi chiedo come mai, proprio in quell’occasione, l’ex PDL diviene difensore delle regole? Non sarà perché, nella segretezza, si comprano meglio i voti che servono?

Federica Cavalera -Amore fortuito-: L’analisi di un non amore, con i suoi ricordi dolenti. Detto con versi che esprimono malinconia.

Antonio Iraci –Mi sei saltata addosso-: Un fortuito incontro che condiziona una vita, raccontato con immagini allegre.

Bruno Amore –Stammi vicina-: Struggente implorazione di quell’amore che dà sicurezza, molto ben descritta da Bruno.

Emanuele Locatelli –L’altra metà del cielo-: “Ad occhi chiusi ti amo/ad occhi aperti ti odio” sono la sintesi di un disperato amare, detto con la passione i Emanuele.

Antonelli Iacoponi –Mani-: Esegesi delle mani e delle loro potenzialità. Dolci i gesti che le muovono, teneri gli effetti. Questo racconta Antonella col suo personalissimo stile.

Laura Toffoli –Dedicato a te-: Una dichiarazione d’amore dolcissima, questa di Laura.

Cara Anileda Xeka, prendo atto delle motivazioni che dai, a proposito di punteggiatura anomala, e ti ringrazio per la risposta.

Consentimi, però, una considerazione: la poesia, come ogni altra arte, è un modo di comunicare ed il presupposto perché la comunicazione arrivi al fruitore è attenersi a  comuni regole. In mancanza di queste cessa, o diviene molto problematico, il rapporto tra chi intende comunicare ed i destinatari. E si rischia di scrivere per se stessi, cosa che è piuttosto usuale anche in altre arti (Pollock chiedeva ai suoi ammiratori cosa mai avesse dipinto…).

In altri termini ogni simbolo grafico della punteggiatura ha una sua funzione, universalmente accettata (per lo meno nelle lingue di derivazione romanza) e, pur gradendo lo sperimentalismo, credo sarebbe meglio a quella funzione attenersi.

Ti chiedo scusa ma non mi convince neppure quel tuo portare ad esempio l’uso che in certi paesi c’è  di evidenziare la prima lettera del nome in minuscolo. In altri paesi si usa scrivere da destra verso sinistra, in altri si usano simboli grafici per rappresentare interi gruppi di sillabe. Sarebbe utile imitarli? E con quali effetti?

Apprezzo molto il tuo poetare e penso che nulla aggiunga, al suo valore, un fantasioso uso della punteggiatura. Ci sono altri mezzi (per esempio l’andare a capo di una sola parola che si vuol mettere in evidenza) per ottenere l’effetto desiderato.

Ancora un grazie per l’attenzione e, con stima, un caro saluto.

Ed a voi tutti il più cordiale dei saluti. Al nostro vate un riconoscente grazie.

Piero Colonna Romano

 

3/12/2013

"Stammi vicina" è un bellissimo omaggio d'amore alla speranza.
"Mi sei saltata addosso": pagherei affinché mi capitasse una cosa del genere.
"Dedicato a te": splendida la chiusa, da incorniciare;
tu sei anche…tutto ciò che
sfugge a me ….e che tu sei.

Complimenti e grazie a tutti.
Vedo che abbiamo un nuovo tema, che mi sembra allettante, dateci dentro con fantasia!
Simone

 

2/12/2013

A Piero Colonna Romano
tra il punto e la frase che segue tace un respiro.
l'emozione del prima che la fine rende inaccessibile
e inermi le mani che non riescono ad afferrare il tempo
perduto. mio malgrado - inevitabile - e' l'inizio.
tuttavia continuo a cullare l'illusione di essere libera
di scrollarmi di dosso la rigidità delle forme. il precario
obbligo delle regole.
le mie maiuscole appartengono, per esempio al mio cognome
piuttosto che al nome. alle cose vere che stanno a meta'
della frase che non hanno pretese di grandezza e sono.
li dove il silenzio sposa il suono. respirando
ti respira dentro il cielo.

p.s. Scusami il ritardo ma ho potuto leggere soltanto ora il tuo commento e le domande . ed e' nata spontanea questa risposta. a parte questo se potessi revisionerei un po' tutte le cose che scrivo. anche perché ho preso il brutto vizio di scrivere di getto sul pc e inviarlo. e' una ricerca credo. interiore, intendo. e' un modo di ribellarmi alle forme. un modo di accentuare l'intensità di una parola. per esempio. Ottobre, ha sempre la maiuscola. perché l'Ottobre per me e' nostalgia, sinfonia. un concerto di violini, tre le foglie che cadono, i rami spogli hanno il colore di mille solitudini vissute. e' poesia e tanto altro.
Grazie di cuore per tutto ciò che scrivi.
Purtroppo riesco a stare poco sul pc. da un paio d'anni ormai, ma vi segue ogni volta che posso.
Un saluto a tutti e Grazie speciale al Prof. Lorenzo
Anileda Xeka
 

2 dicembre 2013

Roberto Capparelli –Vorrei-: Benvenuto nell’azzurro, Roberto. Aspira ad essere il grande fratello, il poeta. Ma per amore, quindi è giustificato.

Antonella Iacoponi –L’attesa-: Un racconto fiabesco intessuto di parole ripetute ma dalle belle immagini e dal bel finale. (La speranzosa la prenderà la polmonite, ma per amore questo ed altro…)

Simone Magli –Il sacro disordine-: Regala forti immagini di dolore, il nostro Simone. Giusto quel trovare conforto nella poesia, rifugio ed ancora di salvezza e conclusione che è un urlo.

Michael Santhers –Ombre d’amanti-: Pare un incubo quel che ci racconta il nostro Michael ed è metafora di smarrimenti esistenziali, narrati col solito fascinoso stile del poeta.

Armando Bettozzi –Ma che ne vòi sapé-: Apre l’anima ad un amico, il bravo Armando, e gli narra, col suo romanesco che incanta per sentimento, de suo amore per Lisa.

Enrico Tartagni –Il collier-: Un romanticissimo Enrico  inanella immagini, una più bella dell’altra, a descrivere il suo sogno d’amore.

Claudio Badalotti –Voglia di eternità-: E questo bisogno d’eternità Claudio lo dichiara con ermetici e bei versi.

Federica Cavalera –Donna-: Forte invocazione alle donne perché si realizzino con e nella loro femminilità, per ottenere quel rispetto, troppo spesso negato. Ed io mi associo.

Emanuele Locatelli –Rè di cuori-: C’è una gran passione ed un gran dolore in questo  disperato dichiarare la diversità, denunciando le incomprensioni e gli inutili sensi di colpa, in questa di Emanuele.

Laura Toffoli –Re Magi: regali testimoni-: Bella questa descrizione dei mitici re che cercarono il neonato Re.

All’amico Roberto un grazie per il commento al mio commento e, con lui, tocco…ferro.

Per tutti voi sia lieta e serena la settimana. Un caro saluto ed un grazie al magnifico Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Benvenuto a Roberto Capparelli, che nella sua prima poesia esprime un pensiero d'amore semplice profondo.
Simone
 

1/12/2013

1 dicembre 2013

Emanuele Locatelli –Sapore di uomo-: Il ricordo d’un atto d’amore detto con forte passione da Emanuele.

Antonella Iacoponi –L’aroma del mare-: Dolce musica, per me, questo narrar del mare con questi accenti freschi e delicati. Belle tutte le immagini che Antonella ci regala e bello quel mitico richiamo.

Simone Magli –I ricordi ti fanno credere-: Brutti ricordi sono quelli di Simo, detti con questa sintetica sintesi.

Antonio Scalas –Capinera-: Tenero quadretto questo di Antonio, con strappo finale di spasmi e sussulti.

Giampietro Calotti Corvi –Ti insegnerò, mia anima-: Molto intenso il sentimento da cui scaturisce questa bella poesia di Giampietro. Scavano, questi versi, tra i dubbi di una mente che soltanto dall’anima possono avere risposta. Mi è molto piaciuto questo omaggio ad una delle più grandi poetesse del ‘900. Bravo Giampietro!

Michael Santhers -Silenzio-: Un disperato bisogno di parole emerge da questi amari versi di un Michael diverso dal solito poeta che conosciamo. Abbandonato il sarcasmo egli si tuffa in una addolorata accusa al silenzio (da intendersi forse come incapacità di comunicare o come tortura sadica). Terribile quel “per morire al capolinea/dell’indifferenza”  e drammatico quel “per mendicare/schegge di parole”. E sempre superlativo Michael.

Roberta Benati –Notturno-: Una tristezza profonda sgorga da questi versi melanconici. Bella l’immagine caleidoscopica, ricreata da quegli specchi rotti, ad indicare grande smarrimento.

Fabio Martini –Una goccia-: Ed anche questa è poesia dal sapore esistenziale. Anche in questa, come nella precedente, molto ben reso il senso dello smarrimento che può donare la vita. Forte e bella l’ultima strofa.

Laura Toffoli –Inutile confusione-: Ed. a concludere, Laura ci delizia con un aforisma del quale prendere nota.

Sia lieto e sereno per voi tutti quest’ultimo mese di un duro anno. Al nostro vate un caro saluto ed un grazie. Piero Colonna Romano
 

Suggestiva e piacevole "L'aroma del mare" di Antonella Iacoponi.
"Inutile confusione" di laura toffoli: illuminante verità, è di amore che abbiamo bisogno, il resto conta il giusto.
Simone

Commento
Caro Piero, come al solito belli ed efficaci i versi dopo la visita al sommo
Dante ma....per quanto riguarda  "quando qui ci troveremo" speriamo il più
tardi possibile!
un caro saluto
Roberto
 

30/11/2013

Un commento splendido (che non merito), fatto da chi non ha nulla da imparare , cioè Santi Cardella, al quale dedico la mia "nuga".
Sandra Greggio
 

30 novembre 2013

Roberto Bottiroli –Ad abundantiam-: E’ dura, caro Roberto, tanto. Ho fatto un pellegrinaggio su quella tomba, fatto quattro chiacchiere col Sommo Poeta ed alla fine mi ha incaricato di consegnarti quanto segue:

A Roberto de Bottirolia gens
Da Ravenna ov’io riposo
giunga a te, mio generoso,
il più gran ringraziamento
per il triste tuo lamento.
 
Pensa un po’ che pur Francesco
fè le pulci nel mio mio desco
non potendo digerire
tutti i versi del mio dire.
 
E così con supponenza
brevettò  la sua  licenza
e oggi ancora si combatte
ove il giusto sia nell’arte.
 
Ma alla fine son beato
d’esser tanto scopiazzato
ed i conti li faremo
quando qui ci troveremo.
Dante de Alighiero

E confermo stima, apprezzamento ed il tuo stesso amore per la poesia. Un caro saluto.

Salvatore Orefice –Ai margini della città-: Una dichiarazione d’amore per la natura detta con versi romantici e belli. Mi ci sono immerso assieme a Salvatore cui va un grazie.

Emanuele Locatelli –Un angelo senza ali-: Ali per volare, quelle che, forse, cercano i più sensibili. Certamente quelle che cercano i poeti. Bella ed intensa poesia questa di Emanuele.

Antonella Iacoponi –La signora dei fiori-: Antonella dedica questa poesia ad una brava pittrice che sa rendere vivi i suoi quadri. E lo fa con l’emozione di cui riveste i suoi versi che rendono concrete quelle immagini.

Simone Magli –Le strade più corte-: Aforisma nato da esperienze di vita vissuta?

Antonietta Ursitti –Vedo un cuore spezzato-: La disperazione che può esserci in un cuore spezzato descritta con versi che dicono dell’amarezza. E’ brava Antonietta per come riesce a trasmettere sensazioni. Un caro saluto.

Angelo Michele Cozza –Tristezza-: Notevole l’uso di parole desuete (eppure efficaci) in questa di Angelo che è una ballata, condita di rabbia, alla tristezza. Molto ben descritte le sensazioni che ne derivano, con forti e bei versi.

Michael Santhers –Nostalgie-: Sull’affascinante lessico di Michael non mi ripeterò. Aggiungo soltanto un superbo. Ed oggi ci regala una sua confessione sulle nostalgie sue, ma anche di noi tutti, al guardare al passato, con godibilissima poesia dalla pessimistica conclusione.

Salvatore “Totò” Quagnano –Buonanotte!!!-: Addà passà a nuttata, recitava Edoardo. E Salvatore resta in rassegnata attesa. Come milioni d’altri nullafacenti. Passerà la nottata?

Laura Toffoli –La vita è fatta di…-:  Drammatico quel “forse” a chiusura di una filosofica riflessione.

Marinella Addis –Sonetto triste.-: Pare un prosieguo, maggiormente disperato, della poesia di Salvatore e Marinella riversa la sua indignazione, per la drammatica situazione economica dei più, in versi dai toni duri e amari.

Sandra Greggio –Anelli di vento-: Già il titolo è alta poesia e quel che segue è musica dolcissima e romantica. Ancora complimenti a questa Sandra sempre più grande.

A voi tutti l’augurio per un weekend ricco di poesia e amore. Un grazie di cuore al nostro inimitabile Lorenzo. Piero Colonna Romano
 

Abbiamo perso il contatto con la natura: ce lo ricorda Salvatore con "Ai margini della città", dove nel suo bosco trova un'oasi di pace e calma.
"Un angelo senza ali" di Emanuele mi ha colpito, perché anche io mi sento un "bimbo impaurito" o "un angelo senz'ali" anche per via della mia fragilità che non riesco ad accettare. Cerca in te stesso, fuori non si trova niente.
In "Sonetto triste" ho trovato un eccessivo pietosismo.
Per quanto riguarda la poesia a tema, perché non cambiamo tema? Sembra si sia esaurito quello della nostalgia.
Simone


Malgrado il tempo mi sia tiranno non posso non rendere omaggio alla delicatissima "Amare di meno" di Sandra Greggio, poesia che parla d'un amore che da torrente vuole trasformarsi in lago, energia positiva che aspira a divenire presenza costante della bellezza (l'arcobaleno ) nella vita della persona amata. Sandra è una splendida cantante dell'amore.
Un affettuoso saluto a Lorenzo e a tutti i colleghi,
Santi
 

29 novembre 2013

Anileda Xeka -***-: Poetica prosa della nostra Anileda che disegna un quadretto soffuso di dolcezza.

Roberto Bottiroli –Amore eterno-: Col ritmico anapestico dell’endecasillabo a maiore (quello del coro del Conte di Carmagnola -3 6 9-) l’ottimo Roberto ci racconta, con immagini goticoromantiche, di un sogno lieve e coinvolgente. Gradevolissima a leggersi, come tutte le belle (e didattiche) sue poesie.

Santi Cardella –L’ora della verità-: Con un efficace alternarsi di metri, il grande Santi riflette (e fa riflettere) sul tempo che passa. Porge immagini di delicata e dolce poesia, nostalgiche e melanconiche. Prende cuore e mente. Da applausi perché semplicemente delizioso.

Emanuele Locatelli –Briciole d’amore-: Viaggiare su di un treno fermo è la struggente immagine attorno alla quale si svolge l’intera, intensa poesia di Emanuele.

Enrico Tartagni –Solo-: Ed ecco come, con pochi incisivi versi, si può riassumere, comunicando con efficacia, il riassunto di una vita, Complimenti vivissimi all’ottimo Enrico.

Antonella Iacoponi –La poesia del grande lago-: Un drammatico evento (il tremendo terremoto del 1972) e la successiva rivoluzione sandinista che cancellò il regime dittatoriale dei Somoza (appunto esplosa il 19 luglio 1979) qui ricordata, con molta efficacia, da Antonella. Scava nell’anima di quella gente, la nostra poetessa, ne coglie le paure e le rende con appassionata partecipazione. (mia riflessione finale; peccato che nel 1990 gli USA -tanto per cambiare- provvidero a tagliare le ali a quella colomba)

Simone Magli –Piazza della Pera-: Probabilmente Simone è stato ispirato da “La battaglia della Meloria”, dell’Antonella di ieri, per comporre questa poesia che è omaggio amorevole a Pisa, con riflessione su questi tempi. Ben raccontata la serata e bella la conclusione che ne trae il poeta.

Armando Bettozzi –Fischia…er vènto-: Che dire dell’ottimo Armando, se non riconoscergli una bravura troppo spesso mal utilizzata? Ed ancora un omaggio alla sua passione, espressa con maestria.

Ma devo ancora una volta, per “par condicio”, citarmi e, dalla mia “Metamorfosi”, ricordo la terzina finale:

Saranno occhiali che dovrem portare,

perché svanisca alfin quell’illusione

che trasformò sciacallo in un leone.

Michael Santhers –Buche stradali-: Il bel sarcasmo di Michael, usato per raccontare comuni  storie di consigli comunali, delizia come sempre.

Sandra Greggio –Amare di meno-: Dolcissimo invito ad un maggiore realismo, detto con i bellissimi versi di una Sandra in gran forma poetica. Complimenti.

Laura Toffoli –Pace di palude-:  E la comunica quella pace, questa bella poesia di Laura. Immagini, lievi come acquerelli, si susseguono ed è piacevole rileggerle e gustarle. Brava laura!

Un caro saluto a voi tutti ed, in primis, al nostro splendido vate. Piero Colonna Romano

 

29/11/2013

28 novembre 2013

Giovanni De Simone –Ed è di nuovo amore-: Un petalo, quale plettro per far risuonare il cuore, è bellissima immagine altamente poetica. L’effetto penetra nel profondo…e dura a lungo. Questa la sintesi della bella, romanticissima poesia dell’ottimo Giovanni.

Anileda Xeka -***-: Il racconto di un intenso sentire un ricordo e vivere momenti di abbandono, detto con la bravura di Anileda alla quale pongo la domanda, già inutilmente posta ad altra poetessa, sull’originalità della punteggiatura. Si tratta di sperimentazione? Avanguardia? Nuova tendenza? Insomma che cosa vi spinge a mettere punti a caso, privi delle canoniche maiuscole successive?

Silvio Canapè –Sparpagliati-: Ne deriva, da questa poesia, un senso di smarrita impotenza, un’atmosfera da film di Antonioni, ovattata e sonnolenta. Poesia esistenziale, che dice di incapacità di guardare ad una realtà che rifiutiamo, ma dove la salvezza è  soltanto nella speranza in quell’arcobaleno (labile, d’altronde) ed in quell’ultimo dolce bacio. Bellissima la chiusa con quegli ultimi tre versi da ricordare. Bravissimo Silvio!

Emanuele Locatelli –Il mondo di cui sono il dio-: Credo questa sia la più bella poesia che Emanuele ci ha regalato. Bellissime le immagini danzanti, ottimamente resa la frenesia che può esserci nel  vivere nel, e col, dio sogno, al quale affidiamo i nostri desideri di vita e di amore.

Antonella Iacoponi –La campagna toscana-: Bellissima questa rappresentazione della campagna toscana, dolce ed affascinante. Pare un dipinto di Fattori, di Lega, di Signorini, quello che ci regala la brava Antonella. Un dipinto reso, appunto, con amore.

Simone Magli –L’erbaccia cresce negli orti-: Altro interessante aforisma di Simone che, come in tutti gli altri, regala lezioni di vita.

Michael Santhers –Messe-: Ed il nostro Michael oggi ci racconta, alla sua fantasiosa maniera, di chiese, di preti e di beghine giunte al traguardo. E ci regala altra godibilissima, sarcastica poesia con morale finale. Sempre i più vivi complimenti.

Andrea Zanuso –Orizzonti impossibili-: Lo scorrere del tempo, il vivere di ricordi e con i ricordi, raccontato col bel poetare di Andrea. Belle similitudini, a dire di un malinconico sentire, e particolarmente brillante la proposta di quello specchio che diviene clessidra, a battere i giorni del passare del tempo, in quella rassegnata chiusura dell’ultima strofa.

Federica Cavalera –Senza certezze-: Amarissima presa d’atto della realtà nella quale viviamo, questa di Federica.

Bruno Amore –Il gallo della checca-: Trasparente metafora questa di Bruno. Trasparente ed attualissima, è un’accusa al maschilismo, qui meglio definito quale…gallismo.

Antonia Scaligine –Il Natale ritorna-: E col Natale torna la speranza in una società più equa e solidale. E la brava Antonia apre il cuore a quella speranza e lo racconta con appassionati versi e con un condivisibile invito finale.

Renato Bellin –Er coro-: Grosso modo mi pare proprio che il concetto democrazia sia quello di cui parla Renato.

Lorenzo Dall’Acqua –Albero-: Un veloce acquerello, un lieve, fresco dipinto, questa di Lorenzo.

Poesie a tema: Nostalgia

Laura Toffoli –Ancora tu…oh, nostalgia-: E Laura rende un dolce omaggio alla nostalgia, compagna nella strada della vita.

A tutti un grazie per ciò che sapete dare e date, ed un grazie a chi tutto ciò consente.

Piero Colonna Romano
 

Quest'oggi mi sono soffermato su "La poesia del grande lago" che ho apprezzato per la drammatica storia raccontata molto bene e "Pace di palude" per l'originalità del titolo e delle immagini della poesia.
Simone
 

28/11/2013

"La campagna toscana" di Antonella Iacoponi: molto bella, mi ricorda un poeta famoso.
Simone


Commento
A continuazione e completamento dell'anamnesi riguardante il "trisillabo
triplicato" si fa presente che il "novenario" risultante dal trisillabo
triplicato non può che essere un "dattilico" poiché le cadenze non possono che
essere 2a - 5a - 8a .
Cordialmente
Roberto
 

27 novembre 2013

Federico Rivero Scarani –El bosque de las pavuras III-:  Benvenuto nell’azzurro a Federico.

Bruno Amore –Sul mare, d’inverno-: Bella la sensazione descritta da Bruno e molto ben resa. Quell’immenso che ti entra dentro e che incanta…

Aurelio Zucchi –La mia poesia-: Una lieve, malinconica pennellata, questa del bravo Aurelio.

Salvatore Orefice –Immagini di serenità-: Ed in effetti queste dona il poeta, con quel disegnare panorami sereni dove la sua mente vaga.

Roberto Bottiroli –“Simo”-: Un sonetto che è musica dal dolce ritmo e che gli enjambments rendono fluido nello scorrere. Un narrare un sentimento, con gli accenti del dolce stilnovo, come canzone dolcissima. Posso complimentarmi?

Flv. –Vita mia-: E’ un senso di smarrimento, reso alla perfezione, quello di cui narra l’ottimo Flv., in mezzo a vetrine luccicanti ed a gente distratta. Perfetto quel metaforico biglietto smarrito, dolente la domanda di una lei e terribile quell’interrogarsi finale. La direi sintesi magistrale di una pena.

Maurizio Spagna –Moments-: Alla maniera dei simbolisti francesi, Maurizio tesse la lode alla donna, con una coda esplicativa finale.

Emanuele Locatelli –Bacio fatale-: Drammatico racconto e opportuno l’ammonimento/invito che Emanuele ci rende.

Antonella Iacoponi –La battaglia della Meloria-: Bella rievocazione storica, questa di Antonella, sintesi estrema di quel che accadde, in quel lontano 1284, tra le due repubbliche marinare in una cruentissima battaglia navale.

Simone Magli –Le passioni sono-: Aforisma dal significato profondo, questo del nostro Simone.

Armando Bettozzi –Sono il passare del tempo che passa-: Perfettamente cadenzata (un continuo rincorrersi di arsi e tesi senza una sbavatura) questa canzone del bravissimo Armando. Similitudini melanconiche e metafore, a dirci del rassegnato veder scorrere una vita, vissuta nell’amore. Bravissimo!

Michael Santhers –Paesi d’inverno-: Ed ecco il nostro Michael che ci delizia col suo funambolico linguaggio che rende arduo rimettere sintatticamente in ordine i concetti che esprime.  E’ un appunto? Neanche per idea, al contrario è plauso per la fantasia sfrenata di questo poeta che non diverte soltanto ma ci impartisce lezioni, ora di vita, ora di come guardare alla realtà, così come hanno fatto i cubisti e gli astrattisti nella pittura. Questi sezionando, rompendo, frantumando immagini, lui facendo la stessa operazione con le parole.

Giusi Falleroni –Violenza-: E della violenza Giusi parla con violenza. E ci dona una poesia dal significato forte e profondo, invitandoci a riflettere. Complimenti, cara amica, per questa composizione che tocca l’anima nel profondo.

Laura Toffoli –Il sogno del poeta-: Molto bella l’immagine del salice, quale rifugio e fonte di tenerezza, che Laura ci offre in questa delicata poesia.

A tutti un caro saluto ed un grazie al nostro vate illuminato. Piero Colonna Romano

 

27/11/2013

"Violenza" di Giusi Falleroni: poesia di grande impatto, ci sta, ce n'è bisogno.
Simone


Questo mio intervento è finalizzato solo a porre rimedio ad un mio errore di battitura della mia ultima poesia pubblicata ieri. "Contemplando l'aurora". L'ultima parola della prima strofa, "assonate", va corretta in "assonnate". Grazie. E grazie anche per il suo commento a l'illustre amico Piero Colonna Romano.
Mi scuso dell'errore e vi ringrazio tanto.
Antonio Gagliardo
 

26/11/2013

26 novembre 2013

Michael Santhers –Rivoluzioni-: Siamo tutti condomini, dice Michael , raccontandoci una storia similorwell. Restiamo a riflettere su queste alternanze sperate e mai viste.

Bruno Amore –La corriera stravagante-: Un racconto neorealista bellissimo questo di Bruno. Da quell’epoca, immediato dopoguerra, iniziò ciò che poi divenne il miracolo italiano, la rinascita. Peccato si sia dissolto nel tempo. Bello anche il richiamo, nel titolo, al romanzo anomalo di Steinnbeck. Bravo Bruno!

Santi Cardella –Proserpina-: Semplicemente deliziosa questa poesia che narra di un sogno e di un bisogno di pace e serenità. Santi usa magistralmente strofe saffiche con adattamento manzoniano ed è un piacere grande leggerne ritmo e dolcezza. Forse non vorrebbe si sapesse, mai io lo racconto soltanto a voi: questa poesia ha ottenuto il riconoscimento di merito al recente concorso Il Poeta ed il Narratore svoltosi in quel di Monselice. Personalmente l’avrei data per vincente,  e senza concorrenza, ma le giurie, specie se popolari, sono imprevedibili. Ancora un applauso lo merita.

Claudio Badalotti –Il dormiveglia-: Un sogno, un incubo raccontato con estremo realismo. Un sogno che credo comune a molti, con quel precipitare e quell’essere nudi in mezzo agli altri. Perfetta la rappresentazione che Claudio ci regala.

Antonio Gagliardo –Contemplando l’aurora-: Un bel dipinto, questo di Antonio, reso con un buon sonetto. Complimenti.

Roberta Benati –Attimi fuggenti-: Versi brevi, bisillabi, trisillabi, precipitano su di un endecasillabo per poi sciogliersi, come un respiro di chi si rassegna, in un disperante nulla. Bravissima Roberta!

Emanuele Locatelli –Due angeli & un solo cuore-: E’ drammatica la realtà che emerge da questa amara e disperata poesia ed Emanuele è bravissimo nel rendere la pena dell’abbandono, la pena di chi è diverso in una società che si presume normale.

Antonella Iacoponi –In un mondo antico e magico-: Fiabeschi i richiami in questa bella poesia di Antonella. Un viaggio della fantasia tra sirene, terra del Libano, monte della trasfigurazione ed un marinaio in cerca dell’amore, trovato e perso. Bello ogni verso di questo racconto orientale. Bravissima!

Simone Magli –La vita è-: Questo terribile aforisma di Simo avrebbe deliziato Leopardi.

Poesie a tema: Nostalgia

Laura Toffoli –Ricordi d’infanzia: Artegna-: Dolcissimo questo ricordo, così ben reso nel suo sentimento da Laura. E, leggendola, con lei sono ritornato in quell’Artegna di tanti, tanti anni fa, dove, con gli amici, si andava a gustare  fortaia cu li erbis, frico e bogoni in umido, innaffiati con verace tokay. Grazie Laura.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti e sempre un grande grazie al nostro Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Commento per il ........povero Dante
Il buon Dante certo non adorava il "novenario" ( lo denominava, in senso
dispregiativo, "trisillabo triplicato") che, molti secoli dopo, è stato portato
a livelli eccelsi dal Pascoli e poi da Montale ed altri.
Povero Dante, è giunta l'ora del "redde rationem" o meglio "chi la fa
l'aspetti"!
Ora beccati le terzine moderne......così impari!!
Il tuo grande ammiratore Roberto
 

25 novembre 2013

Armando Bettozzi –“Valle de lagrime”-: Lo scettico Armando ci racconta che sempre è accaduto e sempre accadrà. E forse ha ragione o forse no. Senza forse, invece, è il suo bel poetare in romanesco.

Lucia Nicolardi –Parlami di lei-: Dolce invocazione di Lucia, dolce e nostalgico ricordo della madre della quale si ha bisogno di sentir parlare, per rivivere momenti che restano dentro per la vita.

Aurelio Zucchi –In quest’ora-: Complimenti per i riconoscimenti ottenuti da questa bella poesia. E’ lo strazio di un anima sola, quello di cui ci racconta il bravo Aurelio, usando versi dall’intensa carica dolente.

Michael Santhers –Epitaffio 75-: Strana, ma non unica, sperimentazione metrica questa di Michael. E’ un uscire dal solco della tradizione metrica, pur mantenendo il suo sarcastico osservare.

Michael Santhers –Epitaffio 57-: E va beh, diamo atto al poeta d’umorismo di tipo goliardico e godiamocelo.

Michael Santhers –Poesia del silenzio-: Una poesia priva di parole potrebbe essere l’aspirazione di ogni poeta. E Michael la realizza, svelando l’arcano nel finale.

Bruno Amore –Tutto il tempo che hai-: E’ rassegnato questo guardare (e subire) il tempo che passa. Ma Bruno trova modo di coglierne anche l’aspetto umoristico in quel gatto incerto che attraversa, inconsapevole, la strada.

Emanuele Locatelli –Amore di congetture-:  Emanuele ci regala una bella serie di considerazioni su l’amore. Amore che non può esaurirsi soltanto nel brivido fugace che può dare il sesso.

Antonella Iacoponi –Il tuo sorriso-: Il ricordo della patria lontana, descritto dolcemente da Antonella.

Simone Magli –O se mi salvasse l’ironia-: La noia che genera il banale che c’è nella normalità, qui espressa con intolleranza dal nostro Simo. Meglio sarebbe vendere bare, si dice il poeta, singolarmente una delle attività più ovvie e banali, ma così lontana dal nostro sentire.

Laura Toffoli –Velo di cielo-: Lievi, delicate pennellate poetiche, sono questi versi della romantica Laura.

Poesia a tema: Nostalgia

Antonio Scalas –Malinconia-: Un nostalgico ricordo raccontato con bellissimi, delicati versi. Immagini altamente poetiche quella vela gonfiata di vento e di profumo di timo e quel volo di gabbiani che disegna traiettorie, a formare un volto nel cielo. Complimenti vivissimi.

Devo un sentito ringraziamento a Carlo Chionne per l’esegesi sulla mia “Lettera a Rostand”, con un caro saluto.

A voi tutti un grazie per ciò che sapete dare ed, in primis, al nostro illuminato, generoso vate.

Piero Colonna Romano

 

25/11/2013

24 novembre 2013

Simone Magli –Il sole è tutto-: Inno pagano (paganissimo) al sole detto con grande enfasi dal nostro bravo Simo.

Anileda Xeka –ode al poeta-: E forse ha ragione Anileda: il poeta scrive per se stesso.

Armando Bettozzi –L’attimo d’amore-: Ed anche con i versi liberi Armando dimostra la sua competenza. Un climax, fortemente ascendente, in questa poesia che, dalla descrizione romantica del salir del sole, porta a quell’esplosione del magma dell’attimo dell’amore, quale similitudine. Complimenti.

Lucia Nicolardi –Scopri l’amore-: Bellissimo questo inno all’amore ed alla solidarietà. Bravissima Lucia!

Gaspare Montaperto –Torino 16 marzo 2013-: Addolorata domanda, questa di Gaspare, con una poesia densa di pena e di disperazione.

Enrico Tartagni –Pirro era un cane-: Tra vittorie non vittorie e natura solo divina del Cristo, non è ben chiaro di che voglia parlare Enrico. Ma forse, più semplicemente, ricorda un suo amico cane che non c’è più e gli dedica questo omaggio.

Michael Santhers –Io ricco-: La felicità consiste nell’accontentarsi di ciò che si ha. Di fare castelli di baracche e azzurri fiumi di rigagnoli. E questo racconta il nostro Michael, dando lezione di vita.

Claudio Badalotti –Chi sarà mai!-: Ed anche Claudio, con maggiore chiarezza, dedica ad un fedele amico questo delicato ricordo.

Emanuele Locatelli –I ricordi del cuore-: Struggente ricordo, espresso con intenso sentimento dal nostro Emanuele.

Antonella Iacoponi –Il sogno-:  Un sogno, quasi fiaba godibilissima, questo raccontato con belle immagini dalla nostra Antonella.

Laura Toffoli –Gente di paese-:  E Laura ci regala quadretti di vita normale, vissuti da gente distratta che non li sa apprezzare.

Poesia a tema: Nostalgia

Maria Grazia Armone –Somigliavi al vento-: Struggente questo ricordo, detto con versi dai quali emana amore e nostalgia.

A tutti un cordiale saluto. Un grazie riconoscente al nostro Lorenzo il  magnifico.

Piero Colonna Romano
 

Molti di noi hanno avuto una mamma premurosa e Lucia ce lo ricorda con "Parlami di lei", dove vi sono versi teneri, ma quello che più mi ha colpito è il seguente:
quando ti riempiva gli occhi di sapone.

"Tutto il tempo che hai" di Bruno Amore è un invito al carpe diem, che poi si compie nella chiusa:
...un gatto, incerto, attraversa la via
rubandoti un sorriso.
Simone
 

24/11/2013

Un grazie di cuore
a chi mi commenta
e a chi mi vuol commentare,
è per me grande forza per
migliorare.
laura toffoli
 

23/11/2013

Magica natura di Laura Toffoli
L’immagine istantanea capace di abbracciare in così pochi versi il mistero e la magia dell’autunno. In quel sospiro dell’anima è racchiusa la consapevolezza e l’accettazione di colori solo apparentemente intristenti, Testo breve ma efficace, ben disposto in una scrittura essenziale e libera.
Aurelio Zucchi
 

23 novembre 2013

Antonella Iacoponi –Filtro d’amore-: Decisamente più gradevole di quello delle streghe del Macbeth., questo delizioso filtro di Antonella.

Salvatore Orefice –I primi temporali-: Gradevole e buon sonetto del nostro bravo Salvatore.

Anileda Xeka -***-: Panteistico amore per la natura. Perfetta identificazione, molto ben detta.

Lucia Nicolardi –Sogni-: Dolcissima e amorevole questa dedica ad una cara attesa. Brava è Lucia nell’esprime e rendere il suo sentimento.

Roberto Soldà –A mio cugino Angelo Piva-: Un affettuoso bentornato all’amico Roberto. Commosso ricordo di un caduto di quella terribile, inconcepibile seconda guerra mondiale, detto con forte sentimento che coinvolge. Bravo Roberto!

Gaspare Montaperto –Torino 8 marzo 2013-:  Straziante il racconto di Gaspare. Detto con frasi spezzate che rendono alla perfezione il malessere, lo smarrimento di un ricoverato in quella casa di cura. Bravo Gaspare!

Zenone Drisoli –Psycocanto-: Surreale racconto con morale finale: liberi di far ciò che si preferisce, se questo non lede l’altrui libertà. Almeno così lo leggo.

Stefano Medel –Il tempo fugge-: Ineluttabile lo scorrere del tempo, lo racconta, rassegnatamente, il nostro Stefano.

Michael Santhers –Hotel Alba-: Perfetta la scansione dei tempi, in questo racconto alla Stefano Benni. Ben disegnati i personaggi. Ed il tutto col lessico fantasioso di Michael. Mi intriga molto quel “con un’età tra un fiore e un cipresso”: che età sarà mai? Delizioso quel “guidava due tacchi senza patente”. Questo poeta resta sempre unico ed inimitabile.

Emanuele Locatelli –Dannata solitudine-: Un grido d’aiuto disperato, questo d’Emanuele, ben detto con l’uso di lapidari versi.

Laura Toffoli –Magica natura-: D’un incanto ci dice la brava Laura, l’incanto che viene dalla natura e che penetra dentro ed allieta.

Poesie a tema: Nostalgia 

Simone Magli –La nostalgia-: Attacco con uno dei lapidari aforismi di Simone, seguito da una saggia riflessione e chiuso da altro aforisma. In questi, e negli altri, aforismi c’è tutta la filosofia di vita del poeta. Perché non ne fai una silloge, magari intitolata “Aforismario di Simo” ?

Che la luce della  poesia illumini voi tutti in questo piovoso autunno. Un caro saluto ed un ringraziamento a tutti i sitani ed, in primis, al nostro generoso vate.

Piero Colonna Romano
 

Il Rovescio della Medaglia
Godibilissimo il testo di Piero Romano Colonna , IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA , tutto giocato sul bacio e le sue varianti lessico-semantiche che danno alla composizione un tono di scanzonata ironia.
Non è questa la poesia che si può fare oggi? E', in ogni caso, il tipo di poesia che più apprezzo per i suoi aspetti ludico-giocosi-creativi. "E lasciatemi divertire" , non diceva ancheAldo Palazzeschi, con una preveggenza, percorso da un chiaro brivido premonitore dei nostri tempi?Ma vedo che qui, specie in autunno, continuano imperterrite a cadere le foglie.Rovescio della Medaglia: ma c’è ancora qualcuno che le raccoglie? (Carlo Chionne)
 

22/11/2013

Condivido appieno la riflessione di Simone Magli, che rende molto bene l'idea del significato della vita; apprezzo moltissimo la poesia di Santi Cardella, che descrive i suoi sentimenti in modo così lieve e delicato; mi stupisco dell'ecletticità di Piero Colonna Romano, che solo un paio di giorni fa ha pubblicato una poesia così diversa, "Notturno". Qui c'è solo da scegliere che tipo di bacio vogliamo dare ma, comunque sia, sempre in endecasillabi deve essere. Applausi !
Sandra Greggio
 

22 novembre 2013

Emanuele Locatelli –Afa d’agosto-: Il freddo autunnalinvernale raffredda spiriti e corpi, una specie di letargo insomma, ma arriverà l’estate e saranno follie. Questo ci racconta Emanuele, in speranzosa attesa.

Antonella Iacoponi –Ecco maggio-: Con versi liberi a metro variabile, Antonia saluta e omaggia il mese delle rose e dei matrimoni. Terzine con rime rigorosamente incatenate, peccato non siano tutti endecasillabi quei versi. Perché non ci provi?

Simone Magli –L’autunno con le sue foglie e la sua fragile mutevolezza-:  Una mesta riflessione questa del nostro ottimo Simone.

Santi Cardella –Desiderio-: Un elegia, questa di Santi, tra Tibullo e Catullo. Dolcissimo frutto da gustare, battendone il tempo (arsi e tesi) col piede. E’ una iperbolica dichiarazione d’amore, velata (ma nemmeno tanto) dal desiderio e dall’eros. Perfetti gli enjambements e climax via via crescente, fino ad innalzarsi nel cielo più puro della poesia. Applausi scroscianti a questo benemerito del nostro sito.

Claudio Badalotti –Il tuo sguardo-: Si smarrisce in uno sguardo il nostro Claudio e lo mitizza, attribuendogli le caratteristiche del fior di loto. Bei versi che grondano del miele dell’amore e dell’innamoramento.

Enrico Tartagni –L’anima del tramonto-: Coloratissimi versi liberi di Enrico. Un guardare al calar del sole con una sensazione di commosso stupore, ripensandosi.

Lucia Nicolardi –Un solo nome…”Donna”-:  Inno augurale alla donna, al quale non si può che unirci. Giusto l’invito che Lucia fa, con i suoi versi, a non fare solo dell’8 marzo il giorno dell’omaggio, ma ad estenderlo ad ogni giorno dell’anno.

Laura Toffoli –Persa in un attimo-: Una sintesi che più sintetica non può essere. Un concentrato di  sensualità dove da ogni verso sprizza desiderio ed appagamento. Attimo che dura all’infinito, questo descritto magistralmente dalla nostra bravissima Laura. Complimenti.

Poesie a tema: Nostalgia

Angelo Michele Cozza –Io lo ricordo e come-: Omnia fert aetas, come ammoniva Virgilio. E non restano altro che ricordi che vanno sbiadendosi sempre più e che, a dire del nostro poeta, dicono più nulla. Però, guarda caso, questa bella poesia la troviamo in questo spazio…

Arrivi per voi tutti un weekend pieno di poesia e di romantici sentimenti. Un grazie riconoscente a chi tutto ciò consente. Piero Colonna Romano

 

2171172013

21 novembre 2013

Giuseppe Dabalà –Sarò giglio d’amore-: Dolcemente melanconica e ricca di versi ad alto contenuto poetico, questa poesia del bravissimo Pino.

Emanuele Locatelli –Lo scrittore gay-: Una forte pena espressa con stupore, per ciò che una certa società riserva ai cosiddetti “diversi”, detta con rabbia e con domande che non ottengono risposte. Emanuele rivendica, con orgoglio, il proprio stato ed in questo azzurro è accolto con amicizia e stima.

Angelo Michele Cozza –Assenza-: Un ricordo ed un assenza disperante, espressi con versi amari che dicono di una pena senza fine.

Antonella Iacoponi –Da una lacrima ad un sorriso-: Un delicato quadretto famigliare, inserito nel bel paesaggio siciliano. Descrizione dolce e nostalgica, questa della nostra Antonella.

Simone Magli –Il dolore dei dolori è non accettarsi-: Tragicamente bello l’aforisma che c’è nel titolo ed altrettanto lo è quello del terzo e quarto verso. E Simone ne trae una conclusione devastante, a chiusura.

Salvatore Orefice –Oltre l’azzurro del mare-: La speranza oltre l’azzurro del mare, dunque. E Salvatore ci regala una gran bella poesia, nell’attualissimo ricordo di tragedie disumane che si consumano, appunto, oltre quel mare.

Carmelo Luparello –Non sono un poeta-: Caro poeta, sapessi quanti ce ne sarebbero se bastassero rime e ritmi a farne di poeti ! E’ un guardar poetico il tuo e senza questa capacità non si fa poesia.

Lucia Nicolardi –Chiave-: Con fresca poesia Lucia invita a gettar via la chiave del cuore, una volta che in questo alberghi amore.

Maria Grazia Armone –Lettera ai periti-: Gioca con la parola “periti” la brava Maria Grazia ed esprime un auspicio, sul quale concordo.

Laura Toffoli –Cigolii-: Sono ricordi questi della nostra Laura, ricordi che portano nostalgia, descritta ottimamente nell’ultima strofa di questa poesia dal melanconico tono.

Antonia Scaligine –Inverto il mio tempo-: Lo stile personalissimo e gradevole di Antonia per dire di queste introspezioni, di questi ricordi. E la nostra amica ci regala poesia dalla bellissima chiusa, da ricordare, con quel “intanto ricamo/con dita invisibili/un angelo con il viso/nascosto tra le sue ali.” Complimenti.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grazie per ciò che sapete dare. Un grato pensiero al nostro vate indefesso. Piero Colonna Romano
 

20/11/2013

20 novembre 2013

Armando Bettozzi –La mattonella-: E la commozione è anche la mia (la nostra pure). Delicatissimo ricordo di un amore che prosegue nel tempo, con lo stesso sentimento, che quella mattonella ricorda. Complimenti Armando, hai saputo comunicare e coinvolgere. Hai fatto della poesia ciò che deve essere: sentimento espresso in metrica. Ma prima di tutto espressione lirica di  sentimenti.

Aurelio Zucchi –Il falco pellegrino-: Metaforica e bella, questa del bravo Aurelio, per l’identificazione col falco pellegrino. Belle quartine classiche e perfetti gli endecasillabi (se me lo permetti, caro Aurelio, per evitare perplessità, avrei aggiunto una “d” a quella “e” dell’ultimo verso. Ma funziona anche così com’è). Un caro saluto.

Santi Cardella –Femminicidio-: E’ come un urlo di rabbia e di dolore, questa di Santi. Scenari gotici, a dire della violenza che c’è nel maschilismo, che si stemperano in un finale dolente, ricco d’alta poesia. Applausi convinti a questo grande Poeta che abbiamo la fortuna d’avere con noi.

Flv –Il peso-: Col tono di una fiaba orientale, Flv racconta dell’amicizia. Bellissima la similitudine sorriso/poesia, delicatissimo il racconto dell’incontro e da ricordare l’insegnamento morale che troviamo nella chiusa.

Emanuele Locatelli –Giorni senza senso-: Lo strazio di un uomo che ha perso l’amore, espresso con l’intensa disperazione che emana da ogni verso.

Antonella iacoponi –Canto di pioggia-: Ed anche questa è una fiaba delicata e romantica, un canto d’amore tra pioggia e pettirosso, raccontato con versi liberi, colorati e musicali.

Enrico Tartagni –Un bicchiere divino-: Belli i versi di questa poesia. Bello questo dire di Antinoo al suo grande imperatore/amante Adriano, ricordandogli i viaggi e le guerre che compirono assieme, nell’ora della sua morte. Perfetta la sintesi che Enrico ci ha proposto.

Michael Santhers –I gatti-: E quando metafore furono più trasparenti di queste? Michael fa un elenco delle italiche “virtù”, dall’opportunismo, alle velleitarie rivolte, alle adulazioni opportunistiche, all’incapacità di reagire ai soprusi. E, ovviamente, lo fa col suo caratteristico, divertente ed inimitabile linguaggio

Lucia Nicolardi –Ho bisogno di te-: Intensa questa dichiarazione d’amore, tutta rafforzata dalla forte, implorante anafora.

Antonia Scaligine –E il coccodrillo cosa fa…-: Quello che ci mostra la Tv pare un film visto e rivisto decine di volte. Piove e la gente muore. Esperti in geologia ed in meteorologia ci raccontano perché è accaduto, espertissimi politici ci promettono che non accadrà mai più e, facce di bronzo, ammoniscono che non è tempo di polemiche ma del compianto. Centinaia di progetti di cementificazione e di scempio della natura sono pronti per essere approvati nelle aule di regioni, comuni e provincie. E saranno fonte di tangenti per i soliti noti (e, per il momento, ignoti).

Antonia esprime il suo sdegno col civile sentire  di una bella poesia che è analisi ed accusa.

Mettila da parte per la prossima occasione, cara poetessa. Servirà ancora.

Imbarazzato arrossisco (ma il cuor mi canta) per i commenti generosi alla mia “Notturno”, espressi dalle amiche Antonia, Sandra e Maria Grazia e dagli amici Roberto, Santi e Pino. A voi tutti un grande grazie di cuore ed un abbraccio.

Ed a tutti voi, fantastici sitani, il più cordiale dei saluti, con un pensiero riconoscente al nostro illuminato Lorenzo. Piero Colonna Romano
 

Desidero esprimere tutta la mia ammirazione per le bellissime poesie
di due poeti che continuamente ci deliziano con le loro opere :
Piero Colonna Romano - Notturno
Santi Cardella – Femminicidio

Grazie, carissimi amici, continuate così.
Giuseppe Dabalà


commento notturno di Piero Romano Colonna ... e il naufragar mio dolce nel tuo notturno
Maria Grazia Armone


commento alla poesia di Michael Santhers
adoro i gatti anarchici solitari
non amano nè i padroni
nè i sindacati, declamano con artigli il silenzio
...della libertà
Maria Grazia Armone
 

Caro Lorenzo,
manifesto una sensazione di meraviglia dopo aver letto e riletto la poesia "Notturno" di Piero Colonna Romano,
da gustare per la profondità dei sentimenti espressi.
Le immagini ben definite, l'evocazione indefinita di dolci momenti vissuti, l'ombra che sembra sospendere il corso del tempo, il buio ed il silenzio che avvolgono gli elementi del paesaggio, prorompono splendidamente nella conclusione del pianto "muto e lento" in cui trova conforto l'immaginazione del poeta. Lo stile conciso dei versi brevi e la nitidezza delle immagini ne fanno una poesia memorabile; un grazie di cuore.
Un grazie ed un saluto anche al nostro infaticabile coordinatore,
Santi
 

19/11/2013

Commento alla poesia "Notturno"
Piero, Sandra ha già detto quasi tutto e pertanto mi resta poco ma quel poco
ha una valenza enorme; la poesia oltre al contenuto presenta novità
stilistico/metriche ovvero il settenario alternato al quinario e senza rima e
tutto ciò è chiaramente voluto; le innovazioni sono per me estremamente
importanti e tu le avrai notate anche in molte mie poesie.
Quando sei entrato nel sito ho pensato: questo è un grande e non mi sbagliavo.
Roberto
 

"Notturno" di Piero Colonna Romano: non me la sento di commentarla; qualsiasi parola offuscherebbe la bellezza di questa poesia, che è musica. Posso suggerire soltanto di leggerla ascoltando un piano che suona, laggiù, in riva al mare. Penso che questa sia, se non la più bella, una delle migliori poesie che ho letto finora tra tutte quelle del sito.
Sandra Greggio
 

19 novembre 2013

Lucia Nicolardi –Vorrei-: Benvenuta nell’azzurro, Lucia. E Lucia esordisce con un’amara presa di coscienza delle nequizie che ci circondano, concludendo con un inno d’amore questa intensa poesia.

Lorenzo Dell’Acqua –Foglia autunnale-: Ed anche a Lorenzo un caloroso benvenuto nell’azzurra pagina. Guarda in alto, il poeta, e vede sogni volare, tra sogni infranti, con questa metaforica poesia.

Michael Santhers –Sguardi d’oltre-: Sempre affascinante il linguaggio che usa Michael per raccontarci delle sue sarcastiche osservazioni e delle sue ribellioni (splendida e significativa la strofa che inizia con “Corvi”). Fantasiose e godibilissime tutte le sue poesie.

Antonio Scalas –Non piango-: Intensissimo dire di uno smarrimento, di un dolore esistenziale, narrato con belle metafore e similitudini. Complimenti Antonio.

Armando Bettozzi –La freccia di Cupido-: Ben narrato “il giorno dello scocco” ed il suo seguito. Dolce dedica, amorevole e sensuale, all’amata Lisa.

Angelo Michele Cozza –‘A malincunia-: Minuziosa descrizione degli effetti dell’ineluttabile malinconia, detta con tutto il sentire dell’anima partenopea  e con la musicalità di quel dialetto. Bravo Angelo!

Emanuele Locatelli –Liberi d’amare-: Appassionata e dolente difesa di quella che è definita “diversità” da chi ha certezza su ciò che sia la “normalità”. E’ un intenso grido di dolore e rabbia questa poesia di Emanuele.

Antonella Iacoponi –Berenice-: Racconta Antonella, con bei toni da Cantico dei Cantici, una storia d’amore e morte, svoltasi nell’Egitto del III° sec. a.c. ed è  di piacevole lettura la narrazione offerta.

Cristiano Menaldo –Chi è straniero di chi?-: Sogno e realtà, in uno sdoppiamento di noi stessi. Realtà rifiutata, come rifiutiamo il nostro essere, ed è dicotomia tra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere. E Cristiano esprime questo sentire con versi pensosi e malinconici.

Maria Grazia Armone –Ai risanatori-:  L’indignazione di Maria Grazia, espressa con molta forza, è la mia. Vendono falsità, spacciandole per traguardi a portata di mano, luci in fondo al tunnel, ormai percorso. E, più che mostrare il loro deretano, usano il nostro per vivere, loro sì, nella luce. Quosque tandem?

Chiedo scusa al competente Roberto Bottiroli per il mio fraintendimento della sua ultima poesia apparsa e gli rinnovo stima ed apprezzamento.

Un cordiale saluto a tutti i baldi sitani, ed un grazie al nostro intrepido conduttore.

Piero Colonna Romano
 

Foglia autunnale di Lorenzo Dall’Acqua
Scena d’autunno rappresentata in forma assai esplicita sia cromaticamente che in relazione alla dinamicità dell’evento narrato. Qualche ripetizione inopportuna e qualche aggettivo scontato fanno perdere un po’ il senso poetico a favore di una scrittura più prosastica, quasi una informativa del fatto e senza moti d’emozione. Peccato perché il tema si presta non poco a far agitare il cuore e l’immaginazione. Benvenuto su "Poetare".
Aurelio Zucchi


Piero Colonna Romano, in primis ,grazie,
Notturno ,poesia che raccoglie tutta la tua bellezza di poeta ,bravissimo
Piero
Risanatori. Anch’io vedo la stessa tua rabbia, bella poesia
Maria Grazia Armone
La freccia di Cupido (a Lisa)Davvero è micidiale questa freccia,
bella la tua poesia Armando Bettozzi
Grazie a tutti , grazie Lorenzo
Antonia Scaligine
 

18/11/2013

18 novembre 2013

Enrico Tartagni  -Rose rosse- Ermetico, per quanto lo si può essere, il nostro Enrico. Mi verrebbe da dire ciò che disse, grosso modo, Ungaretti della poesia di Mallarmè: gustarne il suono è meglio che capirla. Ed il suono delle poesie di questo poeta affascina.

Vedo di districarmi tra un richiamo a Gregg Allam, un guardare alla fine della strada, tanto soddisfatto dalla vita da essere innalzato tra gli eroi, uno sconforto ed un romanticissimo furto, realizzato dal fondo di quella terra cui saremo tutti _collegati.

Michael Santhers –Popolo-: Fantastico Michael, sardonico ed amaro. Ridiamoci sopra, ma c’è da piangere. Complimenti vivissimi per questa sintesi deliziosa.

Antonietta Ursitti –Dune di deserto-: Un dolorosissimo guardare alla vita, questo di Antonietta. Immagini metaforiche, chiare nel loro significato, usate per rendere con maggiore forza un amaro sentire. Complimenti vivissimi, con un caro saluto.

Simone Magli –Il pensiero è la trappola della ragione-: Bello questo filosofico invito di Simone, dove leggo un po’ del carpe diem, antico insegnamento, che solo può salvarci.

Giorgio Valdes –La barca-: Bello il tema svolto con belle immagini. Bentornato, Giorgio!

Emanuele Locatelli –Baci rubati-: Baci double face questi di cui narra Emanuele, con versi di bella intensità.

Antonella Iacoponi –Adriana-:  Beh, cara Antonella, non ti resta che rendere concreta la promessa fatta con deliziosa poesia.

Laura Toffoli –Il blocco dello scrittore-: Laura racconta la tormentata genesi di uno scritto, con molto realismo. A chi di noi non è mai accaduto di provare quel che racconta la poetessa?

Terry Di Vetta –Tempo di Natale-: Il misticismo che c’è nel Natale, quale rimedio ai mali di questo mondo. Questo, in sintesi, il messaggio e l’incitamento di Terry.

Per Marco Barberis: ho letto con molto interesse i tuoi due ultimi interventi e mi sarebbe gradito approfondirne alcuni temi ma preferirei farlo con mail. Se sei d’accordo comunicami il tuo indirizzo. Questo il mio: koropi@libero.it. Un cordiale saluto.

Un caro saluto a voi tutti, con un ringraziamento per ciò che sapete dare. Ed il primo grazie al nostro faro e guida. Piero Colonna Romano
 

Caro Marco, caro Piero probabilmente sono stato frainteso; con voi ho sempre
dialogato ed ognuno esprime il proprio parere.
"Il bardotto nuovo di zecca" era indirizzato ad altro poeta (forse) che
presume di essere onnipotente ed onnisciente e che anche in passato ha cercato
di mostrare la sua vanagloria.
Basta leggere i commenti degli ultimi giorni e vi accorgerete di chi sto
parlando.
Cordialmente
Roberto
 

17/11/2013

Caro Piero, probabilmente non leggi bene i miei commenti non parlano solo di
metrica anzi! Io scrivo poco ma quello che scrivo vale per le poesie che mi
piacciono (in metrica e libere)
Roberto


Mi sento in dovere di chiarire , che la mia intromissione al dialogo fra
Piero e Roberto
non è stata indotta da intenti "accademici" . Io ho molto da
imparare e da tutti, quindi chiedo scusa se posso essere sembrato saccente ma,
l'arte figurativa e il suo studio ha occupato una grande parte della mia
vita. Il paragone con la poesia è d'obbligo e il mio pensare l'ho ampiamente
chiarito. Mi piacerebbe molto se questo sito non fosse solo un luogo di
piacevoli scambi di complimenti, fine a se stessi, ma anche un confronto di
opinioni espresse con educazione e rispetto di tutti. Mi spiace se in alcuni
passi del mio intervento io possa essere sembrato scortese con chi scrive
comunque col cuore ciò che sente. Ma resto del parere che la Poesia ( rimata o
libera) sia anche altra cosa . Io non l'ho raggiunta e forse mai la
raggiungerò, ma non invidio coloro che si sentono poeti già conclusi, perché
non cresceranno mai, convinti del loro esclusivo talento. Grazie e un saluto a
tutti. Marco Barberis
 

17 novembre 2013

Ida Guarracino –La riva dei ricordi-: Una rivalsa, un senso di vittoria contro avversità piegate. Questo ci racconta la nostra amica Ida.

Michael Santhers –Aquiloni- Ed ecco il Michael che conosciamo e stimiamo, con una descrizione bella e s surreale di aquiloni in volo. E non mancano i bimbi, né la sorpresa di bocche di vecchi sdentati, che si aprono in un sorriso. Deliziosa e sognante la quartina che inizia con “Pensieri colorati”. Sempre complimenti, Michael.

Viviana Addolorata Calabrese -.A Natale puoi-: Caro. Babbo. Natale., a Natale por.tami (e illuminami) la spiegazione su.l punteggiar di Viviana e fammi capir.e che cosa lei v.o.g.li.a inaugurare. in quel santo. Giorno.

Simone Magli –In una stanza piccola-: E Simo ci regala un altro aforisma denso di speranza e di ottimismo.

Roberto Bottiroli -Un bardotto nuovo di zecca-  E tornano le soporifere diatribe su metrica e non metrica, con gli stessi toni di tempo fa.

Raccomandando all’estensore di questa (perfetta) poesia una più attenta lettura della pittura impressionista, ripropongo una mia vecchia poesia che qui confermo in toto, rammentando, a chi si fosse sbagliato, che questi spazi tutto sono, tranne che l’accademia della poesia:

 La poesia perduta
 
Ci dicon: “rispettar le regolette!
E’ saggia cosa se vuoi aver successo,
contrariamente invece andrai nel cesso,
dopo  d’averti fatto a picciol fette.”
 
E muove a pena questa presunzione
di chi non vede quanto può scaldare
e cuori ed alme,  regole scordare
per por sui sentimenti l’attenzione.
 
Ma questi voglion dar loro lezione
dicendo che la sola poesia
è quella che si trova su lor via
 
e tutto il resto è cosa poco pia.
Non possono capire quei tapini,
che sol le norme hanno per cuscini,
 
non sanno quel che perdon, poverini
e sopra quelli dormon con certezza,
sobbalzan se qualcuno li accarezza.
 
Per reazione lanciano monnezza,
reagiscon con insulti e con minacce,
così perdendo, ignari,  le lor facce.
 
E’ inutile cercare in lor focacce
un sentimento fondo e coinvolgente.
Ci troverai la metrica…e più niente.
 
Non hanno la poesia dentro la mente,
là solamente alberga geometria.
Vadano pur contenti e così sia.
 

Armando Bettozzi –Da scuri nembi in ciel disseminati-: Bello molto questo sonetto (ma da  Armando non ci aspettiamo di meno) che prende spunto dalle recenti alluvioni che hanno flagellato la penisola.

Carlo Chionne –Angiolino-: Quante verità in questa di Carlo! Scisso o non scisso il guinzaglio (quello dei soldi) lo terrà ancora (e per sempre) legato al padre padrone.

Aurelio Zucchi –Macchie nerastre-: Mete certe, quindi, il mare e l’alba, è quel che ci racconta il bravo Aurelio.

Claudio Badalotti –Senza tregua-: Uno smarrimento della mente, narrato con efficace sintesi.

Emanuele Locatelli –Ti mangio-: Gli aspetti dell’amore analizzati da Emanuele. Gioie e dolori dona e tristezza infinita all’allontanarsi della persona amata. Tutto questo narrato con molta intensità dal poeta.

Santi Cardella –Dopo l’eclissi-: Una resurrezione, dopo il buio della notte, narrata con delicati toni dolcissimi dall’ottimo Santi che ci regala, per aggiunta, una splendida, armoniosa e musicale ultima strofa. Cosa aggiungerei definendo questa poesia esametro dattilico (che è esapodia dattilica catalettica in disyllabum) ? E lascio ad altri il definire l’esametro, dopo lunga osservazione, olodattilico, olospondaico o spondaico. Complimenti, caro amico ed un affettuoso saluto.

Il Passero –Preghierina-: Una supplica, questa del bravo Giancarlo, indirizzata al padre di noi tutti, degna d’essere presa in considerazione.

Maria Concetta Durante-: La notte e l’incanto che dona un ricordo, narrati con versi dall’eros sottile dalla brava Maria Concetta.

Antonella Iacoponi –Un messaggio di speranza-: Commovente omaggio a quel carabiniere che tentò di fermare il folle sparatore di palazzo Chigi, detto con gran sentimento dalla bravissima Antonella.

Maurizio Spagna –Musica insieme-: Un dolcissimo, commosso ricordo di una nonna, importante figura, da quel che se ne deduce, nella vita del bravo Maurizio.

Laura Toffoli –Segno d’amore-: Attribuisce al divino destino il volere un incontro, dal quale sbocciò amore, la brava Laura. E lo narra con bei versi descrittivi, intrisi di lirismo.

 Poesia a tema: Nostalgia

Giuseppe Dabalà –Nostalgica-: Poesia densa d’atmosfera. Delicata e dolce, ovattata nelle descrizioni che prendono e coinvolgono. Pino narra del suo sentire e lo fa divenire nostro, mentre, assieme a lui, vediamo barene, ne respiriamo l’odore e vediamo quella laguna che, nel poeta, genera nostalgici pensieri. Complimenti, caro amico, ed un grazie per quella deliziosa chiusa. Un caro saluto.

Ed a tutti il più caro dei saluti con un grande grazie al nostro vate e amico Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

16/11/2013

16 novembre 2013

Antonella Iacoponi –Un bambino soldato-: Il dramma disumano dei bambini soldato qui narrato con la forte e commossa partecipazione di intensi versi.

Fausto Beretta –L’allenamento della ragazza-: Singolare la scena raccontata da Fausto. Da un contesto umido ed ovattato emerge una figura danzante che fuma sigarette bagnate. Che sia un sogno?

Roberta Benati –Settembre 2002-: Vento, terra, anima e pensieri fusi assieme in un intimo guardarsi dentro, in pace con se stessi ed il mondo. Molto ben resa la sensazione provata dal poeta.

Fabio Martini –La fonte-: Ben disegnata questa romantica scena. Fabio ci porta dentro una fiaba, quella di un mondo pulito che non esiste più, con bei versi dai quali emanano musica, colori e pace.

Ida Guarracino –I giorni nuovi-: L’amore, scudo contro la iettatura, potrebbe essere la sintesi di questa poesia della brava Ida ma la poesia è un guardarsi dentro, un tirare somme. E la poetessa usa il nobile settenario per narrarcelo.

Enrico Tartargni -Patate da semina…-: Tipicamente simbolista questa di Enrico, con quel suo allungare e ridurre la lunghezza dei versi. Metafisica delle patate e della speranza, seminate in attesa che fioriscano. Un ossimoro stridente in quel “nascosti dove c’è più luce”, belle immagini di bimbi che disegnano, fragole colorate, raggi di sole, vanno a formare un dipinto che incanta.

Giovanni De Simone –Romanzo fallito-: Intensa, tristissima analisi del poeta, con la delusione ed il rammarico di non aver saputo dare null’altro che parole che sono “specchi senza memoria” di un romanzo fallito. E Giovanni ci regala altra pregevole poesia.

Michael Santhers –Comare-: Poesia anomala per Michael. Qui non c’è il suo consueto sarcasmo (nonostante le comari che deridono l’amore) ma un riflettere su ricordi, un ripensare ad occhi azzurri e, con triste rassegnazione, a “porte chiuse/in ogni sogno”.

Simone Magli –Ci s’inventa una vita-: Tristissimo, lapidario aforisma di Simone.

Emanuele Locatelli –Arriva Francesco-: Sprizza felicità da tutti i versipori il nostro Emanuele e lo racconta con gioioso poetare.

Laura Toffoli –Il prezioso tempo-: Tristissima riflessione di Laura. Accidenti quanto vera! Doppio endecasillabo chiuso da settenario che rima col primo verso. Da tenere presente.

L’augurio più sincero a voi tutti, per un sereno weekend autunnale. Un caro saluto ed un grazie al nostro illuminato vate. Piero Colonna Romano

 

15/11/2013

Vorrei chiedere di Antonio Scalas
Quel reiterato “vorrei”, tipico del linguaggio dei poeti, imprime al testo un invito per chi legge ad entrare con garbo all’interno della sfera dei desideri dell’autore. Il passaggio dalla natura all’amore si configura in un percorso direi quasi educato, sicuramente convinto, per il raggiungimento dell’obiettivo agognato. La ricerca di supporti in natura si dipana in un verseggiare pulito ed essenziale, a volte timoroso forse di chiedere troppo.
Aurelio Zucchi


Notevole "Vorrei chiedere" di Antonio Scalas.
Vorrei dire, riguardo la poesia odierna di Marinella, che le correzioni o i giudizi in generale DOVREBBE accettarli.
Simone
 

Commento alla poesia "Sera di maggio" di Antonella Iacoponi
Splendido dipinto di una primavera che sta giungendo e di lì a poco apparirà
nel suo fulgore, bella veramente.

Commento alla poesia "La bellezza del sogno" di Addis Marinella
La poesia, come del resto le altre, è piacevole e pertanto non ti preoccupare
della metrica ( e se te lo dico io.....), tanto le tue poesie sono belle e
questo basta.
Roberto Bottiroli
 

15 novembre 2013

Emanuele Locatelli –Beata ignoranza-: Poveri parrucchieri, strapazzati da Emanuele ! Io mi lascerei crescere capelli e barba al suo posto. Ed il poeta ci dà qui l’esempio di un invettiva detta in liberissimo metro.

Antonella Iacoponi –Sera di marzo-: Pennellate di primavera queste di Antonella, lievi e piacevoli.

Antonio Scalas –Vorrei chiedere-: Dolce dichiarazione d’amore, questa di Antonio, in liberissimi versi.

Fausto Beretta –L’acqua e i pensieri-: Affidare tristi pensieri allo scorrere lieto dell’acqua è bella immagine.

Paolo Soragna –Prigioniero-: L’angoscia del vivere tra regole e costrizioni, resa con coinvolgenti versi. Bello quel affidare alla poesia la salvezza.

Roberta Benati –Pace-: E comunica quella sensazione, Roberta, con versi dolci e suadenti.

Armando Bettozzi –L’apparizzione a Grottaferràta-: Terzo, sesto ed ottavo verso rimati, per una poesia che dice dello scetticismo d’Armando davanti a certi sbandierati miracoli, frutto di libagioni eccessive.

Viviana Addolorata Calabrese –“Caro Gesù”-: E Viviana torna alle origini della poesia, che al suo inizio aveva carattere sacro, e compone una preghiera augurale dalla stravagante punteggiatura.

Laura Toffoli –Messaggio d’amore-: E’ un  bell’invito alla tolleranza nel corso della vita, in attesa dello svelamento dei misteri e del  premio finale.

Marinella Addis –La bellezza del sogno-: L’anima salvata dalla bellezza del sogno, afferma Marinella con una poesia dalla bella quartina d’inizio. Argomento interessante che meriterebbe ulteriori poesie. Visto che è richiesto segnalo il 2° ed il 4° verso perché non endecasillabi.

Poesia a tema: Nostalgia

Nino Silenzi –Dove siete?-: Un vero peccato quel quaderno nel fuoco. Ma quella che è nel cuore dell’ottimo Nino, continuerà a sgorgare inarrestabile, per addolcirci negli attimi della loro lettura e poi ricordarla.

Un tardivo (e me ne scuso) ringraziamento ad Antonia Scaligine, Sandra Greggio e Santi Cardella per i graditi commenti alla mia “Nostalgia”. Siete molto cari.

Sia felice il vostro (ma anche il mio, spero) weekend, immersi nella poesia. Un caro saluto a voi tutti ed al nostro vate generoso. Piero Colonna Romano
 

Paolo Soragna – Dono - poesia piena di luce che regala all’anima di chi legge il dolce desiderio di rileggere tra le righe di sé stesso nei confronti di Dio. Bella! – laura toffoli


Partecipo anche se non invitato all'intervento di Piero su l'arte figurativa e
la poesia. Mi permetto di aggiungere due concetti che Piero ha scordato. Per
quanto riguarda l''arte figurativa del 900, due sono state le cause che hanno
determinato l'allontanamento della pittura e dell'arte in genere, dalla
riproduzione calligrafica della realtà. La nascita della fotografia, e la
nascita della psicologia moderna ( Freud) . La fotografia ha di fatto reso
obsoleto il ritratto come immagine somigliante e la psicologia ne ha invece
fatto emergere il carattere e l'ego nascosto. Da qui partirono gli
impressionisti e tutti i post impressionisti ( cubisti, nabis, surrealisti
ecc...) . L'Arte da allora non ha avuto più bisogno di realtà visiva, ma è
andata alla ricerca di una realtà trasfigurata che l'astrattismo ha poi
ricreato in pura forma e colore. Il fatto è che molti artisti anche di
chiara fama, hanno ritenuto inutile percorrere la strada difficile
dell'artigianalità per tuffarsi nel meno ostico territorio creativo del puro
"io la penso così" , e del pressapochismo tecnico. Io penso che per divenire
pionieri di nuove tecniche, bisogna conoscere quelle precedenti. Se no è pura
mistificazione. Nella poesia la mistificazione è all'ordine del giorno,
soprattutto quella scritta da poeti della domenica. Quello che fa accettare
una poesia è anche la tecnica che si usa nello scriverla. Non si può pensare
che il verso libero, sia anarchico e cioè buono per tutti e per tutto. Magari
in nome di un "sentimento espresso" che in realtà è un sentimentalismo senza
alcun nesso con il dire poetico. Il sentimento semmai, deve trasparire ed
essere parte integrante del ritmo e della musicalità della metrica ( sia legata
o libera). Non deve essere a mio avviso spiegato ma sottinteso. Se no
facciamo prosa e non poesia. Il fatto che ci siano più poeti presunti, che
lettori di poesie, poi la dice lunga. Scrivere versi è a quanto pare
un'esigenza intima di molti. Compilare una specie di diario emotivo è un fatto
comune a molti adolescenti , e alcuni mantengono questa abitudine anche in età
matura. Però producendo comunque scritti adolescenziali, nella forma e nei
contenuti. La poesia è ricerca ed è faticosa come una qualsiasi forma di
artigianato. Necessita soprattutto di autocritica , tale da non confonderci nel
"buona la prima" ma utile a costruire il meglio possibile di noi .
Un caro saluto. Marco Barberis

 

14/11/2013

Commento
Caro Piero, sei partito dalla pittura per arrivare alla poesia e ti posso
confermare quanto segue:
- tutti (o quasi) sanno com'erano considerati gli impressionisti ( che io
adoro e ne ho potuto osservare i dipinti sia in Italia che all'estero , San
Pietroburgo compreso) ai loro esordi e anche successivamente in alcuni casi:"
imbratta tele". Orbene ti faccio un semplice esempio: prova ad osservare "Le
Ninfee" (dipinto di non piccole dimensioni), a 3 metri di distanza osservi solo
i colori, a 6 metri il dipinto comincia a prendere forma, a 10 metri vedi uno
splendore.
E non vado a ritroso: Caravaggio, Raffaello, Michelangelo, Tintoretto e tanti
altri
Ciò cosa sta a significare: che i capolavori sono quelli sopra citati e sempre
rimarranno tali a distanza di secoli.
- ed ora tocca alla poesia partendo dal passato: Dante, Metastasio, Parini,
Foscolo, Manzoni, Carducci, Pascoli (le opere del Pascoli erano spesso poste
al dileggio per le innovazioni metriche e stilistiche, ma sempre metriche erano
e sublimi), D'annunzio ed altri ancora per giungere a Montale, Ungaretti,
Quasimodo:
quando parli di metro è opportuno che lo lasci dove si trova meglio e non dove
vuoi metterlo a tutti i costi.
In conclusione: in molti mi hanno definito un "arcadico", a volte un
"manzoniano", a volte un "post-moderno" per talune poesie libere a volte quasi
incomprensibili ma che hanno un loro significato (in ogni caso senza il METRO).
Senza altro aggiungere ti saluto cordialmente
Roberto
 

14 novembre 2013

Simone Magli –La condanna del consumismo-: La condanna del consumismo, la ribellione e la  voglia d’evaderne, dette con amarezza e rabbia dal bravo Simo.

Aurelia Tieghi –Verdegrigio-: Esprime un rassegnato dolore esistenziale, la bravissima Aurelia, con versi che sono lampi, nati da una sensibile anima.

Emanuele Locatelli –La donna che odio & che amo-:  Intensissima poesia, pervasa di rammarico. Cicerone, sull’amicizia, ha scritto un trattato. Per vie traverse e misteriose, il suo senso, la sua prevalenza su qualsiasi altro sentimento, è arrivata nel cuore e nella mente di Emanuele, generando un insopportabile sofferenza narrata con estremo realismo.

Fabio Martini –Per tempo-: La direi di una bellezza ermetica con questi versi pieni di immagini poetiche.

Antonella Iacoponi –Redipuglia-: Dolcissima e bella la terzina iniziale, intensamente resa l’atmosfera di quel sacrario, nel prosieguo. Grazie per avermi riportato a quel ricordo, Antonella, in quei pressi ho a lungo vissuto in epoca lontana.

Claudio Badalotti –L’inappellabile condanna-: Condanna senza appello è il vivere, narra Claudio con riflessivi ed amari versi.

Clodine -L’abbraccio-: E’ quella similitudine (rami scheletrici/braccia) che dà un tono melanconico all’intera bella poesia. Ma Clodine illumina la scena con quel “mio lampo di luce” e la coneguenza non può che essere quella dei due versi finali. Bella poesia ricca d’atmosfera, molto ben resa.

Arcangela Cammalleri –La Tristezza-: Tutto nel titolo. Intenso il pathos che scaturisce da questi versi che dicono rassegnazione ed amarezza.

Maurizio Spagna --Origina--: Filosofica domanda quella di Maurizio. La risposta la troveremo nel dopo. Forse. O forse l’ha già data Darwin ne “L’origine della specie”. Maurizio ci compone sopra una poesia interessante che ci lascia, pensosi, a riflettere.

Antonia Scaligine –La donna che leggeva il mare-: Bella l’atmosfera pensosa e melanconica di questa di Antonia. Belle le immagini che ci regala e bella la sognante conclusione. Brava poetessa!

Poesia a tema: Nostalgia

Laura Toffoli –Nostalgicamente parlando-: Centrato alla perfezione il tema, con queste metaforiche e belle immagini.

Caro Roberto,

qualche giorno fa a NewYork è stato venduto un trittico di Francis Bacon (tre immagini, dolorosamente distorte, di Lucien Freud e l’immagine di Sigmund, nascosta e distorta) per la modica cifra di 142 milioni di dollari. Ma Bacon afferma d’essere epigono di Piero della Francesca…

Sculture di Giò Pomodoro oggi sono più apprezzate di quelle del Canova.

Stockhausen, Hindemith, Messiaen, Schoemberg  ed altri sconvolsero la musica cosiddetta classica.

Gli impressionisti per esporre i loro quadri (scartati dalle mostre ufficiali) organizzarono un “salon des refusè”.

Si trattò di un nuovo linguaggio, di un nuovo modo di comunicare, più aderente (a torto o a ragione) ad una società cambiata? O si trattò (ed oggi si tratta) di puro velleitarismo sperimentale ?

Forse era (ed è) la necessità di cambiare, cercando nuove strade, essendo impossibile superare ciò che era ritenuto, per la perfezione raggiunta, insuperabile.

E tutto questo può risultare incomprensibile, quindi rifiutato, da chi al passato è legato, per l’educazione ricevuta (o datasi).

Discorso analogo va fatto per la poesia:  la società cambia, cambia la velocità degli scambi (basti pensare ai treni ed agli aerei dei primi del ‘900 –molla primaria per la nascita del Futurismo- o, ancor di più, alla telefonia mobile –sms-, ad internet –globalizzazione della cultura-). Cambiano quindi i linguaggi, divengono essenziali, si perdono innumerevoli parole. Di conseguenza cambia il modo di scrivere anche le poesie. Ma quel che non cambia sono i sentimenti che saranno espressi, necessariamente, con nuovo linguaggio.

Divago? Bene veniamo al dunque: molti dei nostri amici in Poetare usano versi liberi (forse meglio dire metri liberi). Versi, cioè, non più soggetti alla sillabazione fissa, liberi dalla rima che diviene mobile, imprevedibile, casuale. E compongono poesie dove righe brevi si alternano a righe lunghe o lunghissime.

Mi si obietterà: ma così viene a mancare il ritmo (che poi è quel che accade nella pittura e nella musica colta -?- moderne) che è l’essenza della poesia. Rispondo con le parole di Whitman: “il poeta deve aspirare al più libero, al più vasto, al più divino cielo della prosa”. E da questo poeta trassero ispirazione i simbolisti francesi e, successivamente , i futuristi italiani.

I tre grandi poeti italiani del ‘900 (D’Annunzio, Carducci, Pascoli) nonostante lo sperimentalismo metrico e la proposta di un nuovo modo di comporre strofe, non hanno eredi di rilievo che li abbiano seguiti e l’immediata dimostrazione l’abbiamo con l’ermetismo, con i grandi Ungaretti e Montale in testa.

In altri termini la poesia, quella che abbiamo culturalmente dentro e che, inevitabilmente, imitiamo nei nostri componimenti (tanto per chiarezza quella che va dal dolce stil novo al Leopardi) è out. Possiamo dispiacercene ma dobbiamo prenderne atto.

Resta però una componente nella poesia di oggi che la tiene ancorata a quella di ieri: il sentimento. E, quando questo è espresso con lirismo ed immagini poetiche, mi porta a considerare valide le poesie che leggo e commento. Unico limite che pongo è la ripetitività dei concetti, mantra che taluno continua a proporre poesia dopo poesia, cambiando qualche parola (ma nemmeno sempre perché spesso la spostano di posizione) ma lasciando invariato il sentire. Allora mi astengo dal commentare.

Posso piangere con te per la scomparsa di quella poesia che amiamo, ma tant’è.

Un caro saluto.

Ed a tutti gli amici sitani il mio più cordiale saluto, al nostro grande, magnifico Lorenzo, un grazie riconoscente. Piero Colonna Romano
 

Questa è Poesia!

Per tempo
A una a una la luce trasfigura
le macchie dei voli in luci indistinte

Nella fresca voce del crepuscolo
rinasce l'erba negletta della
serenità
Fabio Martini

Proprio bella!
Carmen
 

13/11/2013

13 novembre 2013

Simone Magli –In fondo all’infinito-: Un viaggio nella vita, con i suoi inquietanti misteri, le sue pene ed il desiderio, forte e struggente, di vederne la fine. Questo narra Simone, con metaforiche immagini e con un gran sentimento che rende questa poesia coinvolgente. Bravo molto, il nostro Simo!

Emanuele Locatelli –Sopravvivo-: Ed anche in questa una profonda pena esistenziale, un dolore del vivere, espressi con pochi sintetici e toccanti versi.

Antonella Iacoponi –Pensando a Rivalto-: Versi liberi e rime alternate che danno un dolce ritmo a questo dipinto soffuso d’una bellezza nostalgica. Così Antonella ci regala un pezzetto di terra di sogno e gliene siamo grati.

Carlo Chionne –Parla chiaro-: E chissà che prima o poi non accada. Questo Papa sta… scaldando il motore. Credo ne vedremo delle belle, anche se credo sarebbe opportuno rinforzare la sua scorta… Bravo Carlo mi è piaciuto questo pressante invito al quale mi associo.

Angelo Michele Cozza –Fado non udito-: Dolcissimo l’attacco ed amara la preghiera rivolta allo strumento musicale, amico e complice. Particolarmente struggente quel “nettare” attribuito alla morte. Bellissima poesia pervasa di malinconica nostalgia, godibilissima e coinvolgente.

Armando Bettozzi –Cicale a forte Bravetta-: Resa alla perfezione (con la perfezione dell’endecasillabo) l’atmosfera magica di quel luogo. Armando osserva, sente, ne gode e rende il suo sentimento con grande maestria.

Paolo Soragna –Dono-: Una poesia/preghiera questa di Paolo ed un progetto di vita per l’oltre.

Laura Toffoli –Passeggiata spensierata-: Carica di pathos la bella descrizione che Laura ci regala, e quell’emozione, nel ritrovarsi serenamente nel nulla, ne risalta con forza. Paesaggio che attrae, quasi misteriosamente, dove si possono ritrovare i propri sogni. Bravissima Laura!

 Poesie a tema: Nostalgia

Antonia Scaligine –Tanka della nostalgia-: Il tema della nostalgia è reso alla perfezione da questi sinteticissimi versi della brava Antonia, tutti intrisi d’alto contenuto poetico.

Santi Cardella –Nostalgia-: Ammonisce, Santi. La nostalgia è quella che verrà a chi non capì, e, con la nostalgia, le lacrime. Bravo, caro amico, da te c’è sempre qualcosa da imparare.

Un cordialissimo saluto a voi tutti. Un grande grazie al nostro ineguagliabile Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

"Dono" di Paolo Soragna: un pensiero molto profondo; apprezzo molto la concisa brevità delle tue poesie.
Simone


"Penna Nera" commento di Piero Colonna Romano
Premesso che la poesia come contenuto e sentimento è apprezzabile, vorrei dire
all'amico Piero che collegare con cura le rime non è poi cosa complicata; tutti
o quasi sono in grado di rimare ma il vero problema sta nel tenere il ritmo
che , purtroppo nella poesia citata troppo spesso non c'è.
Peccati veniali nei salti di metro? In certe strutture se manca il metro manca
anche il ritmo e pertanto si può considerare una semplice poesia libera; in
conclusione, più che un leggero salto da una sedia o da un predellino direi
piuttosto un salto dal K2 senza paracadute.
Cordialmente
Roberto
 

12/11/2013

Molto commovente e toccante il ricordo di papà di Laura Toffoli.
Simone
 

12 novembre 2013

Flv –Solo splendidi sorrisi-: Divertente (e defatigante) esercizio, questo di Flv. Solo “esse” si spaziano, senza soluzione semplice. Sarà sempre sapiente spandere sapidi semi su spalle stanche?
Bravo Flavio!

Silvio Canapè –Tutto tace, tutto è quiete,-: Una perdita ed un dolore espressi con una grande tristezza che emana da belle immagini poetiche. Toccante l’invocazione finale con la similitudine mare/amore.

Viviana Addolorata Calabrese -.Il futuro è nelle nostre mani.-: Fede e speranza nel futuro, espresse con stravagante punteggiatura.

Emanuele Locatelli –Fiori d’Irlanda-: Il percorso nelle oscure vie della vita, allietato da un sogno che porta all’amore. Settenari perfetti nell’attacco che poi, spesso, si ritrovano dentro versi in apparenza liberi. Bell’esperimento di metrica, in definitiva.

Antonella Iacoponi –Penna nera-: Appassionato omaggio agli alpini, questa di Antonella. C’è una particolare cura nel collegare le terzine con quel rimare. Peccati (veniali) sono quei salti di metro, verso dopo verso, che comunque nulla tolgono al sentimento da cui è nata la poesia.

Carlo Chionne –Oppositio oppositorum-: No, non finirà. Ed hai ragione, lo rimpiangeremo , morendo democristiani.

Armando Bettozzi –Il mene-strillo-: Colto alla perfezione ( e reso con la solita maestria) il grottesco che c’è in questo comico che non ha mai smesso di fare il comico. Quello che muove a lacrime (ma non da risa) sono coloro che lo hanno votato.

Antonio Scalas –Lei-: Travolgente lei, raccontata con iperbole…galoppanti. Bella l’immagine dei pensieri chiusi in “una magica sfera” ed, alla fine, si tira un po’ il fiato per il climax discendente di questa bella poesia.

Giusi Falleroni –Cultura-: Il titolo è il senso della bella metafora che segue. Belle immagini,  rese in omaggio alla cultura. Brava Giusi!

Maria Grazia Armone –Nessuno può entrare-: Esplicita è Maria Grazia:  le chiavi del cuore saranno date a chi ne scoprirà l’intimo suo essere. E lo racconta con perentoria e piacevole poesia.

Poesie a tema: Nostalgia

Laura Toffoli –Papi Dino e Lauretta: un pomeriggio d’estate insieme-: Delizioso e commovente questo racconto. Ben disegnate le scene, rendono alla perfezioni la gioia di quei momenti e la nostalgia che, dal ricordarli, deriva. Brava Laura!

Un caro saluto a voi tutti ed, in primis, al nostro faro e guida Lorenzo. Piero Colonna Romano
 

Commenti per Antonella
"Parole amare": melanconica e intensa poesia, veramente bella
"Penna nera": errare è umano, perseverare è diabolico!
Roberto Bottiroli

 

11/11/2013

Per motivi di tempo commento soltanto le poesie sul tema nostalgia, comparse oggi sulla pagina azzurra:
"La nostalgia" di Antonia Scaligine - Immagini molto poetiche d'un sentimento genuino, pur se qualche rima appare forzata. Ma la tenerezza pervade l'intero componimento. Complimenti.
"La nostalgia" di Giuseppe Dabalà - Davvero avevo desiderio di leggere nuovi versi di Giuseppe, poiché sa inventare espressioni poetiche piene di suggestione ( "il dolore d'una foglia", il ricordo del tepore d'una mano", "riscalda i petali coi raggi della luna", ecc.) Da quando leggo le sue opere vedo un poeta in costante crescita.
"Nostalgia" di Piero Colonna Romano - La lirica pervade tutto il componimento e Piero prende il nostro cuore tra le mani e lo strizza forte con le sue passioni, ora gioiose, ora amare, ma sempre emozionanti. E' un poeta a cinque stelle.
Un grazie a Lorenzo ed un caloroso saluto a tutti i colleghi,
Santi
 

Ho letto le poesie della pagina odierna e mi son detta: "Oggi bisogna commentare!". Perché? Ma perché ci sono tre stupende poesie sul tema della nostalgia e tutte regalano emozioni. Deliziosa quella di Antonia Scaligine, con quella "tuta di stelle" (bellissima); ricca di similitudini la "nostalgia" di Giuseppe Dabalà, per non dire di Piero Colonna Romano, soffusa di tristezza e stilisticamente perfetta. A tal proposito, pur non facendo parte delle "poesie "a tema", come dimenticare la poesia di Santi Cardella, ricca di musicalità e di dolcezza? Come non ricordare quel verso finale ("cigno delle mie vene")? Applausi!
Un saluto anche a tutti gli altri Sitani ed a Lorenzo che ci ospita in questa sempre bella e ricca pagina azzurra.
Sandra Greggio


Forse il vento ha spazzato il cielo per rendere più nitida la pagina azzurra.
Oggi brilla come un cielo stellato la pagina della poesia.
Grazie amici poeti
Maria Grazia Armone
 

Inizio dalla fine , con la nostalgia , che insieme all’amore
è il pianto o il riso interiore del poeta,
Io credo che non sia proprio un rimpianto , ma è un abbraccio a ciò che era un tempo ,
rivisto con stupore ed incanto
Memoria che adesso porta rimpianto,
disciolte nel tempo quelle illusioni,
di lor solo resta triste l'incanto.
Piero Colonna Romano, magica e lirica, mi è piaciuta molto , bella davvero.
La nostalgia è il dolore d’una foglia
Che il vento strappa e fa volare via.
Giuseppe Dabalà dolcissima
laura toffoli -Tratto di strada
Cercavo trai rami carichi
di gemme la strada persa… per ritrovarsi , il problema di tutti
Volo d’autunno
Roberta Benati breve ,ma intensa poesia
Santi Cardella –
Ho sete. L'anima tua ricerco
ma essa si nasconde…Posso solo aggiungere ; bellissima
Ringrazio Piero, Lorenzo , un saluto a tutti
Antonia Scaligine
 

11 novembre 2013

Santi Cardella –Tengo sed-Ho sete-: In spagnolo o in italiano Santi è sempre lo stesso. Un grande. Bella la versione in spagnolo, cui la lingua dà una colorazione passionale, bella la versione in italiano, cui le rime danno ritmo e dolcezza.  Ed intenso lirismo in entrambe (quel “el blanco cisne en mis venas” è verso degno d’alta poesia latino americana). Applausi convinti.

Enrico Tartagni –Una mia parola-: Uno smarrimento, davanti la vita, descritto alla perfezione. Versi incisivi e coinvolgenti, dell’ottimo Enrico.

Emanuele Locatelli –Le ventiquattro ore-:  Angosciosa ricerca d’amore, mentre il tempo passa inesorabile. Così s’innalza una preghiera, attendendo. Questo ci narra Emanuele, con versi dolenti.

Antonella Iacoponi –Parole amare-: Bellissima questa rievocazione storica della brava Antonella. L’atmosfera, che evocano i versi, è quella che troviamo ne “Le memorie di Adriano” della Yourcenar. Il racconto, dolente e rievocativo, ricorda il Masters di Spoon River .

Qui leggiamo la pena del grande imperatore Traiano, due volte citato da Dante, nel purgatorio e poi nel paradiso (considerato uno dei sei saggi). Ottima questa immersione nella storia ed un grazie ad Antonella per avercela donata.

Roberta Benati –Volo d’autunno-: Una pena esistenziale nata dalla ripetitività del tempo. “Il domani, come ieri…” pare la sintesi di una noia insopportabile, nello scenario tedioso dell’autunno. Unica speranza di salvezza è guardare in alto. Questo racconta Roberta con lapidari versi.

Claudio Badalotti –Sconosciuto-: Sconosciuto a se stesso, perso in una solitudine data da chi non c’è più e da chi non c’è ancora. Ed è l’incapacità di adattamento che porta il poeta a non perdonarsi. Intensa e bella poesia che dice di forte pena esistenziale.

Paolo Soragna –Il tempo-: E’ un lampo la vita, questo il messaggio di Paolo. Neanche il tempo di capire chi siamo o, ancor meglio, di capire tout court.

Laura Toffoli –Tratto di strada-: Un metaforico e bel racconto sui timori che porta la vita (detti con belle immagini suggestive) e sulla salvezza che si ritrova tra rassicuranti braccia. Bene, Laura!

Poesia a tema: Nostalgia

Antonia Scaligine –La nostalgia-: Bellissimo il poetico attacco e dolcissimo il narrare di malinconia della bravissima Antonia che sa rendere alla perfezione quella sensazione, tenera e dolce, che può dare quel sentimento. Complimenti.

Giuseppe Dabalà –La nostalgia-: Ed anche l’ottimo Pino si cimenta col tema del giorno e ci regala quartine ad alta densità poetica, come lui sa fare. Bravo!

Con l’augurio per una settimana prolifica di poesia, un caro saluto a voi tutti ed al nostro vate un grande grazie. Piero Colonna Romano

 

10/11/2013

10 novembre 2013

Renzo Montagnoli –Le risposte-: Affascinante racconto filosofico, questo di Renzo. Domanda priva di risposta quella sul senso della vita. Ma il filosofo poeta sembra trovarla: scopo della vita è la morte. Ricrea l’atmosfera di una fiaba il bravissimo Renzo e, se non ci ha rallegrato, ci ha almeno molto “intrigato”.

Santi Cardella –India-: Costruisce con cura meticolosa la sua poesia (ma quanta spontaneità ne deriva!) il nostro ottimo Santi e ci trasporta nella spiritualità indù, con pochi versi ritmati e musicali. Abbiamo qui una sintesi da epigramma, formato da settenari chiusi da endecasillabo. C’è tutto da imparare da lui, leggendolo. Complimenti.

Roberto Bottiroli - La Rima-: E Roberto dà lezione sul rimare, con piacevoli, cantilenanti ottonari a rime alternate. Prendiamone nota.

Aurelio Zucchi –L’ombra della felicità-: E’ l’esatto contrario del “carpe diem” il messaggio che Aurelio ci manda. C’è rassegnazione in quel non poterla cogliere, la felicità, tanto è sfuggente. E sottolinea quella rassegnazione la chiusa, con la similitudine che presenta.

Angelo Michele Cozza –Brunice-: Le profezie che regalavano le Pizie, sedute tra fumi boraciferi, probabilmente avevano lo stesso ritmo di questa intensa, pensosa e misteriosa poesia di Angelo. E come quelle va interpretata. Ci narra il poeta di un’illusione, un subdolo inganno, nato da una visione che illude un cuore ormai stanco. E su questa illusione riflette per concludere con un invocazione a dio “perché bonario propizi o promuova/ ecc.). Usa un bellissimo italiano, il nostro ottimo poeta, e l’intrecciarsi delle parole è magistrale e rende, alla perfezione, immagini e sentimenti.

Emanuele Locatelli –Sogno o son desto.-: L’ondeggiare tra sogno e realtà di un malato di mente, qui raccontato ottimamente da Emanuele, con una narrazione che molto coinvolge.

Antonella Iacoponi –Parlo con Maria-: Intensa preghiera questa di Antonella che pone particolare cura al rimare alternato che, nella conclusione, diviene abbracciato. Mi permetto un suggerimento: una divisione in quartine forse sarebbe stata più opportuna, per ottenere un più efficace coinvolgimento nel lettore.

Armando Bettozzi –Il tempo, ed…io-: Bella riflessione sul tempo che passa e sulla nostra caducità.

Laura Toffoli –Bacio-: Altro che “apostrofo rosa” ! Qui c’è tutta la sensualità del bacio, descritta con estremo realismo e bravura da Laura.

Poesia a tema: Nostalgia

Roberta Benati –L’altalena-: Bello questo racconto di un nostalgico sogno, un tempo vissuto, e bella la conclusione densa di nostalgia. Bentornata Roberta.

Sia lieta la vostra domenica, dipinta di poesia. Un caro saluto alla nostra guida e faro, Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

9/11/2013

9 novembre 2013

Il Passero –Illusione-: Non si può sognare, come si desidera, che qualcosa (qualcuna) rompe l’incanto. Questa la triste storia che ci racconta Giancarlo.

Flv –Canto alla notte-: Il fascino ed il mistero della notte ci fanno smarrire. Protettiva ed inquietante, genera pensieri sublimi e di morte. Unica salvezza la ricerca della poesia. E Flv la trova, regalandocela. Splendidi i primi cinque versi, seguiti da iperbole fascinose.

Simone Magli –Rondini mi attraversano la mente-: Ed anche in questa, come nella precedente, l’affermazione di quanto sia salvifica e liberatoria la poesia. Volo dell’anima la definisce Simone e ce ne regala una pregevole.

Viviana Addolorata Calabrese –“Il Natale è”-: E questo è il natale secondo Viviana dall’animo dolce, generoso e ricco di fede.

Emanuele Locatelli –Falsa ignoranza-: Forte l’indignazione di Emanuele davanti ai mali di un mondo disumano. E’ un grido di rabbia questa poesia, contro l’ignoranza che genera male.

Antonella Iacoponi –Natale in Afghanistan-: Torna alle terzine a rime incatenate (con qualche assonanza) la brava Antonella e ci porta in un martoriato paese, dove il viso dei bimbi fa nascere commozione per il loro destino. Bella e commovente poesia che comunica alla perfezione i sentimenti di chi là opera, per portare pace e speranza.

Antonia Scaligine –Novembre-: Le sensazioni che si provano nelle visite ai defunti, le pene e le speranze, descritte con realismo dalla brava Antonietta.

Sandra Greggio –Vorrei-: C’è un forte desiderio d’amore e di vita, in quell’anafora, sottintesa anche là dove manca. Sentimento comunicato con la forza di intensi versi, dalla brava Sandra.

Maria Grazia Armone –Potere della musica-: Bellissima descrizione degli effetti della musica che libera e fa volare.  Che dire se non concordare con l’ottima Maria Grazia?

Laura Toffoli –Uomini-: Una analisi psicologica, con un pizzico di sarcasmo, resa in poesia dalla brava Laura. A nome dei “cuccioli indifesi”, l’altra metà del cielo, un grazie.

Un lieto weekend per voi tutti ed un caro saluto. E sempre un grazie al nostro big Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

8/11/2013

8 novembre 2013

Armando Bettozzi –Mignottelle-:  Prende lo spunto da uno squallido episodio (punta di un iceberg) accaduto in questi ultimi giorni, Armando. E lo analizza, s’indigna, ne cerca le cause. Ovviamente col suo bel poetare romanesco.

Anche io mi sono posto domande e trovo fallaci risposte in Hobbes (l’uomo malvagio per natura), Freud (le nostre azioni sono in gran parte determinate da pulsioni sessuali), gli esempi diseducativi che danno le famiglie, il consumismo sfrenato che crea bisogni che devono essere appagati a qualsiasi costo, il branco al quale se non ti adegui sei fottuto ecc. ecc. Tutte ipotesi più o meno sbagliate, ma finalmente, il nostro poeta mi illumina. La colpa di tutto questo è da cercarsi nel nefasto ’68. Ora posso dormire sereno.

La colpa è di Voltaire (e di Rousseau) cantava Gavroche. Ed i bar sport non falliranno mai.

Il Passero –Un Pensiero di te-: Decisamente un dolcissimo ricordo questo di Giancarlo, nato da un incontro casuale con una vecchia insegnante. Ben narrata e piacevole a leggersi questa poesia.

Aurelia Tieghi –Camminando per le vie di Bologna-: Bellissima passeggiata nella bella Bologna, quella che ci offre Aurelia con limpido poetare.

Filippo Pistore –Malinconia-: Bentornato Filippo! Intensa nostalgia per un amore svanito, narrata con le belle immagini dei bei versi di questo bravo poeta. Un caro saluto.

Emanuele Locatelli –Giusto & sbagliato-: Ed oggi Emanuele ci regala un suo aforisma.

Antonella Iacoponi –L’estate di una ragazza-: Il dolore per quello che accade in Siria e che colpisce in particolare i bambi, commuove Antonella e lo narra con una bellissima poesia che ci rende partecipi ed addolorati con lei. Bellissima l’immagine di quelle “perle nere”.  Bravissima !

Claudio Badalotti –Il circolo vizioso-: Filosofeggia il bravo Claudio. Anima e corpo indissolubili? O no? Il pensiero prodotto dalla chimica del cervello? O no? E mi riporta a Platone, al mito della caverna, all’ontologia di  Parmenide ed all’essere chiuso ed incompatibile con il non essere. C’è, nella sua poesia un po’ di tutto questo ed induce a riflettere.

Giuseppe Pucci –A mio zio-: Dopo il nonno, lo zio. Giuseppe ci presenta una galleria di personaggi estratti dai suoi ricordi. Ed anche adesso ci regala una poesia che è dipinto da assaporare.

Laura Toffoli –Arrendersi per capire-: Descrive un’atmosfera melanconica la brava Laura, con versi pieni di pena. Il titolo e l’ultimo verso dicono di rassegnata accettazione della realtà.

Antonia Scaligine –Come era bello il viaggio in treno-:  Un viaggio in treno col rimpianto delle chiacchere che, un tempo, si facevano, oggi cancellate dall’uso dei mini pc portatili. Molto ben descritta la confusione e triste quel  narrare di Cento e di quelle sfortunate zone emiliane. Un caro saluto.

Poesia a tema: Nostalgia

Nino Silenzi –Notte serena-: Magistrale descrizione di uno stato d’animo, questa dell’ottimo Nino. Bellissimo il paesaggio che ne emerge, con i suoi colori e suoni e bellissima la conclusione degli ultimi quattro versi.

A tutti l’augurio per un weekend pieno di poesia. Un Caro saluto ed un grazie al nostro vate.

Piero Colonna Romano
 

7 novembre 2013

Giuseppe Pucci –L’ultimo calabrese-: Benvenuto nell’azzurro a Giuseppe. Un canto melanconico d’emigrante, questa del poeta. Un ricordare paesi e persone e rivivere momenti della gioventù, in un toccante dialogo telefonico col nonno che pare restare l’unico, sicuro contatto alla terra abbandonata. Bella e melanconica questa poesia d’esordio di Giuseppe.

Ida Guarracino –Un giorno ti verrò a cercare-: Bruciante promessa questa della brava Ida, detta con con molta passione e…promettenti versi.

Antonietta Ursitti –Una nuvola di sole-: Quel sole che filtra come “lieve filo di seta/in una trama di iuta” è bellissima immagine di un autunno che pure non ci fa rinunciar al pensiero della passata estate. Ed Antonietta intreccia versi bellissimi, per esternare questo suo desiderio. Brava!

Carlo Chionne –Illuminazioni-: Quattro dipinti essenziali. Colpi di pennello delicati, a disegnare sanguigne (così le vedo) dalle quali emana una forte carica erotica ed un forte desiderio nostalgico. Complimenti Carlo.

Viviana Addolorata Calabrese –La felicità. .-: Un appassionato ringraziamento a chi rende la vita felice, detto con molta spontaneità da Viviana. (che forse un giorno ci racconterà della sua teoria sulla punteggiatura).

Emanuele Locatelli –Il ricco & il povero-: C’è, in questa di Emanuele, un’esplosione di rabbia nei confronti di chi, essendo ricco, vorrebbe esserlo ancora di più e, vista la situazione attuale, riesce soltanto a guadagnare un po’meno di ieri. Direi che più attuale di così non potrebbe essere questa poesia.

Gaspare Montaperto –E’ la vita che se ne va-: Lo strazio della solitudine alla fine del percorso. Amara poesia prosastica, con quel richiamo al mito che rende ancora più struggente questo addio.

Enrico Tartagni –Domani-: Leggere Enrico è come fare un viaggio nello spazio. Ci prende per mano e, ricordo dopo ricordo, ci fa volare nei suoi sentimenti, nelle sue somme. C’è un particolare fascino nelle sue belle poesie  e sempre una tensione che prende, come un triller ben riuscito.

Stefano Medel –Mattina-: Un richiamo a Leopardi, la stanchezza che prende, il desiderio di capire, l’immagine di “parole che fluttuano” e Stefano compone una bella poesia d’amore.

Antonella Iacoponi –La poesia-: Versi liberi anisosillabici, questi di Antonella, che mantengono il bel ritmo anche grazie a quel rimare ABABCC (in assonanza). Non c’è soltanto tecnica ma, soprattutto, un grande lirismo nei due distici iniziali e finali. Complimenti.

Claudio Badalotti –Il sasso nello stagno-: Bella l’immagine d’attacco e bella (ed accusatoria) la strofa finale. Settenari (con un paio ipermetri) con rima in terzo e quinto verso che danno buon ritmo.

Sandra Greggio –Storia di un amore-: Storia, scandita da un ana anafora, intensa e piena di pathos, raccontata da un appassionata Sandra.

Giusi Falleroni –Volo libero-: Guarda, con intenso dolore, all’esodo biblico cui stiamo assistendo, la bravissima Giusi. Lo sintetizza con amari versi pieni di simboli. La colomba della pace vola insanguinata e resta in noi il sogno del candore e della speranza. Poesia intensa e bella, da leggere e rileggere. Bravissima Giusi!

Laura Toffoli –Rinascita-: Un immersione nell’elemento primario della vita è catarsi. L’acqua scende e purifica, sveglia i sensi e dona gioia di vivere. Laura lo racconta con i bellissimi versi di una godibilissima poesia. Complimenti.

Poesia a tema: Nostalgia

Maria Grazia Armone –Le luci accese-: C’è una grande amarezza in questo ricordare, raccontato con immagini neorealiste. C’è un senso di smarrimento e di rassegnazione, per quei tempi passati che non ritorneranno mai più. E’ brava, Maria Grazia, a rendere il suo sentire nostalgico, coinvolgendoci.

Un caro saluto a voi tutti. Un grazie di cuore al nostro vate illuminato. Piero Colonna Romano
 

"Notte serena" di Nino Silenzi - E' un flash tra due specchi contrapposti, l'anima del poeta e la natura, che si propaga all'infinito sui particolari, dolci immagini d'una pura "luce vibrante". Complimenti e applausi.
Santi
 

6/11/2013

Parlando di metrica: piacevolmente stupita dalla poesia di Piero Colonna Romano, che ci offre un esempio di sperimentalismo metrico molto originale. Applausi a Santi Cardella, col suo sonetto dolcemente ritmato, una delizia di forma e contenuto. Saluto e applaudo anche gli altri Sitani che oggi ci accompagnano con le loro poesie che, purtroppo, per motivi di tempo, non riesco a commentare. Un grazie ed un saluto particolare a chi ci guida costantemente, il nostro Lorenzo.
Sandra Greggio


Ringrazio moltissimo Piero Colonna Romano per il commento e colgo l’occasione per mandare un caro saluto a tutti, scusandomi anche per mia astensione ai commenti..non ne sono proprio capace e non mi sento neppure all’altezza di poterlo fare. Un abbraccio a tutti e buona serata TerryJ
 

6 novembre 2013

Claudio Badalotti –L’incognita-: Forse rimpiange altri tempi, Claudio. Elenca normali, banali azioni quotidiane, si getta in analisi esistenziali, rimpiange una smarrita semplicità ed addebita la colpa di tutto ciò alla nascita del pensiero nell’uomo, con una poesia in cui prevalgono musicali settenari.

Armando Bettozzi –Bèlla!-: Ma che avrà Armando da farsi perdonare da Lisa, per la quale intesse, con grande maestria, questa iperbolica lode? Bellissima questa poesia, degna d’essere messa in musica da Trovajoli. Complimenti.

Il Passero –Venerdì sera-: E nemmeno Il Passero scherza, a proposito di iperbole. Ah l’amore, l’amore… Poesia dai limpidi versi questa del bravo Giancarlo.

Giovanni De Simone –Estasi d’amore-: E con l’ottimo Giovanni arriviamo all’esplosione dell’amore che si sperde in mille schegge e tutto invade. Vagamente erotici e dolcissimi i versi liberi che leggiamo.

Aurelio Zucchi –Canzone di novembre-: Versi liberi a metrica variabile per cantare una canzone che dice di nostalgia di primavera.

Viviana Addolorata Calabrese -.La luce del mio cuore.-: Qui l’iperbolico amore punta verso il cielo, rinnova miracoli e fa splendere il viso. Come si può dichiarare amore con maggiore convinzione?

Emanuele Locatelli –Libertà non anarchia-: Drammaticamente vero quel “e poi ti controllano il pensiero”. Sfugge nulla al Grande Fratello, ed Emanuele punta il dito contro la mancanza di libertà, rivendicando la sua,  con forte poesia.

Stefano Medel –Pagina bianca-: Molto ben comunicato lo smarrimento del poeta davanti al foglio bianco da riempire e molto bella la chiusa. Bravo Stefano!

Antonella Iacoponi  -E’ così vuoto quest’anno il Natale,-: Un drammatico ricordo, questo di Antonella, con una toccante poesia. Il Cile di Pinochet che cancella quello di Allende, la miseria imposta alle masse per fare più ricchi i ricchi, il rifiuto della violenza (con quel non voler sposare un militare) e l’amore per quella terra. C’è tutta la storia recente di quel paese, in questi bei versi. Brava Antonella!

Carmine De Masi –Le cortigiane-: Amara descrizione della schiavitù cui sono sottomesse donne che, partite dai loro paesi con la speranza di una vita migliore, sprofondano in quel baratro. E Carmine grida il suo atto d’accusa ed il suo sdegno, con forti versi liberi.

Laura Toffoli –Breve respiro di pensiero…..-: La leggo come un omaggio al libro, e mi associo. Laura usa bei versi per dichiarare questo suo amore, in particolare mi colpisce l’immagine di quelle “parole trasparenti come anime”. Brava Laura!

Sandra Greggio –Riassunto-: “Ed in me ho riassunto/l’intero universo” è conclusione panteistica di questa bellissima poesia della sempre brava Sandra. Complimenti.

Terry Di Vetta –Uno sguardo-: Un lungo, bellissimo prologo per dirci del mistero dell’amore e di quello che c’è in uno sguardo da innamorati. Ben tornata Terry! E vivissimi complimenti per il delizioso filmato che hai proposto. Invito tutti a visionarlo.

Poesia a tema: –Nostalgia-

Ida Guarracino  -Walzer della nostalgia-: Un immersione, nostalgica, nei ricordi più dolci, questa della brava Ida. Detta con la dolcezza di bei versi, coinvolge e ci fa guardare indietro ai nostri ricordi.

Santi Cardella –Nettare e miele-: Splendido e perfetto sonetto del grande Santi. Parla di struggente nostalgia per un perso amore, con metafore iperboliche che, ancor più, fanno sentire la pena di un abbandono. Applausi convinti e ripetuti.

A voi tutti il più cordiale dei saluti. Un grazie al nostro saggio vate. Piero Colonna Romano
 

Pietro Colonna Romano – Extracom - Delicatezza nei versi sento nel leggere questa poesia che si muove verso dopo verso come le onde del mare e sento i pianti di quei tanti….sfortunati.. e vedo il mondo che dalla finestra tv li sta a guardare…. e quando finita è la pietosa scena cambia canale passando ad altro velocemente senza cercare di capire…. in fondo non ci compete… dice tra sé ….-
Un sincero grazie per i tuoi commenti pieni di luce….che son ogni volta attesi come dolci caramelle da scartare - laura toffoli
 

Caro Lorenzo,
questo è il mio breve compendio delle principali emozioni trasmesse dalle poesie del giorno:

"Venerdi sera", di Il passero - Vivace ritratto d'un momento di grazia; cinguettio fresco e coinvolgente.
"Canzone di novembre", d'A. Zucchi - Malinconica canzone d'una notte di tregua, nel cielo e nell'anima. Misteriosa la chiusa
"La luce del mio cuore", di V. A. Calabrese - In questo componimento Viviana riduce le righe, ma aumenta il volume del canto: molto apprezzato.
"E' così vuoto quest'anno il Natale", di A. Iacoponi - Triste ricordo d'un periodo in cui la violenza si rivestì d'autorità; e di nauseante stupidità, cancellando tutti i valori umanui. E purtroppo la storia si ripete (vedi il Venezuela di Maduro).
"Breve respiro di pensiero", di Laura Toffoli - Analisi poetica della suggestione che le parole possiedono; ed il pensiero mette le ali e vola.
"Riassunto", di Sandra Greggio - Felice sintesi dei momenti magici vissuti dall'anima d'una profonda poetessa. Che ci trasmette la sua luce.
"Uno sguardo", di Terry Di Vetta - Sembra una musica, lenta ed appassionante, sulle ali d'un sentimento profondo.
"Extracom", di Piero Colonna Romano - Un poderoso poeta ci riporta davanti agli occhi il dramma di migliaia di vite sprecate a causa dell'indifferenza dei più fortunati. E sento con lui lo sdegno del cielo. Magistrale descrizione che ci invita a non distogliere gli occhi (ed il cuore).
Un caro saluto,
Santi
 

5/11/2013

Passare oltre . Bellissima poesia, carica di sentimenti nella quale mi immedesimo, capita anche a me di passare oltre e poi fermarmi
grazie
Maria Grazia Armone
 

5 novembre 2013

Carmine De Masi –Autunno-: Benvenuto nell’azzurro, Carmine. Ed esordio con attualissima e ben descrittiva poesia.

Antonella Iacoponi –Il contratto-: Dolcissima questa invocazione, fatta di delicati e bei versi, di Antonella. Che Saffo t’ascolti!

Claudio Badalotti –Lusinga-: Vagamente ermetica, ricca di parole musicali nel loro accostamento, pare sia una riflessione fatta in quella fase ovattata tra la veglia ed il sonno.

Arturo Guzzardi –Istinto-: E neppure Arturo scherza  con l’ermetismo e ci racconta dello sforzo di reprimere, essendone perdenti, le pulsioni passionali.

Carmelo Luparello –Ad una amica nel ricordo del padre-: Caro Carmelo, era ora che anche il dialetto siciliano facesse capolino in quest’azzurro! Bella e triste la storia che racconti, la storia di un indimenticabile don Giovannino, amante della natura e degli uccelli, e la dedichi all’amica orfana, con grande sentimento. Bello risentire il suono delle voci dell’Albergheria, di Ballarò e della Vucciria. Grazie.

Antonietta Ursitti –Nenie soffiate dal vento-:  E’ un bellissimo descrivere emozioni, questo di Antonietta. C’è dolore, rabbia che muove al pianto, in questi pochi versi, ricchi di sentimento. Complimenti.

Viviana Addolorata Calabrese –“La memoria del futuro”-: Dopo l’ossimoro del titolo, Viviana guarda con fiducia ed ottimismo al futuro e lo racconta con molta convinzione.

Emanuele Locatelli –Giovane vedova-: Toccante esortazione di Emanuele, ad una persona colpita nel più caro degli affetti, a vivere la vita per ciò che di bello può ancora dare, nella memoria dello scomparso.

Daniela De Lorenzo –Non esistono-: Bellissima questa serie di definizioni dell’amore, con toccante dedica. Amore che unisce e fa vincere sempre, afferma convintamente Daniela.

Carlo Chionne –Shakespeariana-: E stiamo assistendo al solito squallido giochetto delle tessere più o meno inventate, nel più bello stile PD (partito democristiano). E Carlo ricorre a Shakespeare e tira in ballo il fantasma del re Amleto. Scusate volevo scrivere D’Alema. Ma questa volta moriremo dalle risate.

Stefano Medel –Gira il foglio-: Bello questo riflettere davanti ad un bianco foglio che non si sa come riempire. Belle le immagini che Stefano ci regala con un pensoso sentire.

Maria Grazia Armone –Donne ingessate-: Punta il dito contro l’ipocrisia di certe donne “ingessate” la brava Maria Grazia ed elenca una serie di insopportabili difetti. Particolarmente apprezzato quel “troppi calli alle ginocchia” che dice quasi tutto… Complimenti.

Laura Toffoli –Passare oltre-: Difficile interpretare questi versi di Laura. Parafrasi del “non ti curar di loro ma guarda e passa” ?

Un grazie di cuore ad Ida ed a Luigi per le belle parole dedicatemi. Con un affettuoso saluto.

Un caro saluto a voi tutti, in primis al nostro splendido vate. Piero Colonna Romano

 

4/11/2013

Caro Lorenzo,
un breve messaggio su:
"L'indifferenza" di Claudio Badalotti - Componimento molto interessante e denso di riflessioni sull'umanità. La fede, che manca, potrebbe risolvere tutto; ma bisogna crederci. E sapere cos'è il bene e cos'è il male è il primo passo. Complimenti.
Un caro saluto,
Santi


vorrei complimentarmi con Piero Colonna Romano per le
sue poesie uniche e ringraziarlo perchè trova
sempre le parole dolci e gentili per tutti nei
commenti che lui sa che è quello che vogliamo
sentire io personalmente lo considero un pilastro di questo sito dopo Lorenzo.
Saluto tutti i poeti
Ida Guarracino
 

Simone Magli –Ci sono delle notti fatte per stare svegli -E’ un crogiolarsi nella ferita inflitta dal destino la sua….è un non riuscire a chiuderla perché è troppo profonda …è un dichiarare l’amore perduto o mai raggiunto… quell’amore che ti riempie il cuore e ti fa vedere un mondo migliore…catturarlo è difficile ma non impossibile…..basta aspettare il treno giusto e saperlo fermare…in fondo siamo qui sulla terra per conoscerlo…….Spiraglio di speranza finale come faro nella nebbia che ti fa capire il desiderio profondo di rivalsa che è la spinta vitale in ognuno di noi….Molto intensa! – laura toffoli


Al caro Piero Colonna Romano,
non vedo l'ora di poter stringerli la mano
e dirgli in quel bel momento,
che averlo come amico sono ben contento.
A, quanto mi consta, è una persona assai squisita
dotato di una dolcezza molto gradita,
con un tasso di cultura così elevato
e dell'amicizia sua sono onorato.
Luigi Preziuso
 

3/11/2013

Anche io commento poco o niente anche se leggo molto.  Ho apprezzato
l'intervento di Bottiroli, anche se a mio avviso , risulti un pò troppo
accademico.  Ma è giusto così. c'è tanto da imparare , io soprattutto .    Il
commento mi ha suscitato un ragionamento che vorrei condividere con chi lo
riterrà opportuno.  La poesia è tecnica, soprattutto quella imprigionata in
strofe rimate.  Poi c'è la poesia libera che segue assonanze (non sempre) o
dissonanze, volute o casuali.  Io mi sono occupato di pittura e di storia
dell'arte e ho potuto notare paragoni tra le arti poetiche e accademiche.   Ho
sempre pensato che la libertà di espressione, debba essere sorretta sempre, da
moltissimo studio , applicazione e ricerca.  Nella pittura , nella poesia come
in ogni altro settore della cultura e non solo.   Il discorso è lungo e rischia
di disperdersi, cerco di mantenere il timone  in rotta. Come la pittura
astratta ha sancito la fine delle belle arti, del disegno plastico classico e
ha originato altri campi di ricerca nei quali sono confluiti artisti , molti
dei quali non sapevano neppure cos'era il disegno ... anche la poesia ,
diventata libera da canoni prestabiliti, è finita per essere parole in libertà.
Alle quali tutti possono accedere, usare e abusare.  Io stesso scrivo spesso
sonetti o endecasillabi, e poesie libere, pur non essendo un letterato , con
grande autocritica. Quello che mi guida è la musicalità e il ritmo delle parole,
e in questo forse sono aiutato dal musicista che c'è in me, Insomma mi accorgo
quando la strofa "gira bene" e quando ha delle zeppe che la bloccano.  Ecco
nella poesia commentata da Bottiroli, zeppe se ne sentono parecchie e sorge una
domanda:  L'autrice le ha sentite ? Ha provato a lavorarci su ?  Ha limato il
testo con infinite correzioni ?  Chi lo sa, forse solo lei.   Il discorso è
proprio questo, la poesia libera e quella in metrica hanno bisogno di fatica,
pare invece che valga la regola del "buona la prima" . Cosa deleteria perché
così non si cresce, ci si crogiola nella nostra buona o mala fede e si crede di
fare poesia, mentre in realtà si fa dell'altro.   Mi scuso per la mia ruvidezza
ma sono abituato a dire quello che penso e non è questa l'occasione di
modificare il mio atteggiamento.  Un saluto       Marco Barberis
 

Commento alla poesia "Ghiaccioli di neve" di Antonella Iacopini
Raramente commento le poesie nonostante le legga costantemente e ne apprezzi
molte per intensità e coloritura sia che siano "libere" o in "metrica" ma, per
quanto riguarda la poesia in oggetto, vorrei esprimere un parere in merito:
le terzine dantesche "viaggiano" in endecasillabi e, sebbene i versi citati
risultino ai miei occhi sensibilmente costruiti nel loro significato, lasciano
purtroppo a desiderare in quanto a struttura metrica.
La poesia è infarcita di endecasillabi ( e sin qui ci siamo), di decasillabi
(non ascendenti),dodecasillabi (almeno uno a senario doppio) e addirittura di
un "alessandrino"e un novenario (forse giambico) .
Considerando la valenza insita nella biografia dell'autore mi sarei aspettato
qualcosina di più e di meglio.
Piacevole e intensa la breve poesia: Canto di sirena.
Roberto Bottiroli


Emanuele Locatelli –Statale 32
Emozionante, strane le risposte della vita. Grazie a Emanuele Locatelli
Maria Grazia Armone


Ringrazio Piero Colonna Romano per i suoi commenti puntuali alle mie poesie e
lo saluto particolarmente . Un saluto cordiale a tutti e al prof. De Ninis.
Marco Barberis
 

Roberto Bottiroli - Giulia - Sonetto perfetto, molto romantico, un poco retorico ma gradevolmente antico. Hai preferito Giulia a Paggio Fernando, ottima scelta.
Claudio Badalotti
 

3 novembre 2013

Carlo Chionne –Porci senza ali-: Un grido di dolore questo di Carlo, cui mi unisco.

Roberto Bottiroli –Giulia-: Perfetto sonetto di Roberto, omaggio ad una misteriosa, sfuggente Giulia.

Stefano Medel –Parlare di libertà-: Bella lezione di vita da parte del nostro Stefano. Guai uscire dal gregge, ci ammonisce con versi liberi che più liberi non si può.

Simone Magli –BO N. 29-: Un immagine che si ha dentro ed un amore. Persa la prima, svanito il secondo.  E dentro resta una grande nostalgia. Bravo sempre il nostro Simo.

Antonella Iacoponi –Gioielli di neve-: Stessa metrica della sua precedente poesia, della magistrale Antonella. Con terzine a rime incatenate e monostico a chiusura, la poetessa ci regala un prezioso dipinto delle belle Alpi. Complimenti.

Claudio Badalotti –Senza rimpianto-: Con bella alternanza ritmata di metri., Claudio racconta di un tedio inguaribile, nato dalla ripetitività dei fatti della vita. Aspira alla vivificante novità, il nostro poeta e, credo, tutti ci coinvolge.

Arturo Guzzardi –Deserto-: Usa (e forse abusa) la figura retorica dell’inversione, il bravo Arturo, per raccontarci di uno stato d’animo dolente nato da una addolorata rinuncia alle speranze.

Emanuele Locatelli –Statale 32-:  Quando si analizzano questi fatti si ricorre a psicologi, sociologhi, maitre à penser ecc. e si scoprono i mali di questa società, priva di valori da trasmettere. Bla bla bla ecc. Ed alla fine dei talk shows, tutti, con la coscienza a posto, a dormire sonni tranquilli. Fino al prossimo fatto, poi la giostra delle chiacchere, farcita di spot pubblicitari, ricomincerà. Quando, nelle scuole, fin dalle elementari, si inizierà a formare una coscienza civica basata sul rispetto per il prossimo? Emanuele, con forza emotiva, narra un episodio di normale (normale, pensa un po’!) delinquenza, finito in maniera particolarmente dolorosa.

Salvatore Famiglietti –Nebbie-: Esistenziale, dolente analisi di un vivere amaro. Belle e appropriate metaforiche immagini, quelle che ci offre Salvatore con questa malinconica poesia che è anche accusa alle diversità di destini.

Sandra Greggio –L’ultimo attimo-: Intensissimo il bisogno di fermare il tempo, di tornare all’infanzia serena. Fermare il tempo per gustarne quanto di positivo può offrirci, fino…al fischio del treno. Complimenti Sandra, emozioni sempre.

 Poesia a tema: Primo amore

Marco Barberis –Cuore riarso-: Il ricordo del primo amore, dei primi amori smarriti nel tempo, in Marco genera analisi di tutta la vita. Ed è amara e deludente ed il poeta la narra con bei versi coinvolgenti. Molto bella, ed amarissima, la conclusione di questa ottima poesia.

Laura Toffoli –Nostalgia rapita dall’autunno-: “impregnata di dolce tristezza” è tutta questa bella poesia di Laura. Un panorama, ricco di caldi colori, riporta alla mente la memoria di un primo, rassicurante e rimpianto primo amore e molto bene lo racconta la nostra brava amica.

COMMENTATE, AMICI SITANI, COMMENTATE. MAGARI ANCHE I COMMENTI.

Una felice domenica per voi tutti, intrisa di poesia. Un grazie al nostro saggio vate.

Piero Colonna Romano

 

Stefano Medel: oggi mi hai destato con una vera perla sulla libertà: trovo i tuoi versi incredibilmente veri. Straordinaria riflessione!
"Senza rimpianto" di Claudio Badalotti: ottimo ritratto della mediocrità.
Simone


Claudio Badalotti - L'albero della felicità
A proposito di
"......Sefirot a tortiglione
sulla scala di Giacobbe
per salire al cielo
dal regno alla corona....."
citato nella mia poesia, "L'albero della felicità", se può essere utile, si riferisce all'albero della vita ( vedi La Cabala che definisce il sistema centrale del misticismo ebraico) dove le 10 Sefirot non sono altro che " ... i principi basilari riconoscibili nella molteplicità disordinata e complessa della vita umana, capaci di unificarla e darle senso e pienezza ....." quali: l'intelligenza, la sapienza, la conoscenza, la forza, l'amore, la bellezza, lo splendore, l'eternità, il fondamento ..... raffigurati ordinati in tre colonne dove quella centrale (conoscenza, bellezza,fondamento) rispetto alle altre, emerge in basso con il "regno" e in alto con la "corona". L'albero della vita è la " scala di Giacobbe" (vedi Genesi 28) appoggiata alla terra, la cui cima tocca il cielo. Le Sefirot sono collegate da ventidue canali, tre orizzontali, sette verticali e dodici diagonali e ogni canale corrisponde ad una delle lettere dell'Alef Beit ebraico.
Nei miei versi le Sefirot si attorcigliano sulla "scala di Giacobbe" per salire al cielo dal "regno" alla "corona" che è il punto più in alto.
Claudio Badalotti

 

2/11/2013

2 novembre 2013

Emanuele Locatelli –La mamma di Cogne-: Il giorno della follia, rievocato da Emanuele con un simbolico, drammatico accostamento.

Anilede Xeka  -***-: Intensa sintesi di una dolente attesa conclusasi con un illuminante ritorno.

Fausto Beretta  -Fuochi nella nebbia-: Un intreccio di mani, che ciecamente si cercano nella nebbia, è forte metafora di uno smarrimento. Quei fuochi sono segnale di mete irraggiungibili e quel vento è l’unica speranza. Fosca e bella poesia del bravo Fausto.

Simone Magli –Ci sono delle notti fatte per stare svegli-: Ultima salvezza, unica certezza è l’amore. A questo aggrappiamoci, per superare le pene delle vita. Questa l’ammonizione di Simone.

Michael Santhers .Due Novembre-: Torna lo spirito di Spoon River in questa di Michael. Sintesi del bene e del male nei personaggi citati ed in quelli non citati. L’inimitabile stile di questo poeta mi affascina sempre. Sembra involuto, distorto, uno stupro della sintassi e del lessico, ed invece è di limpida chiarezza. Complimenti

Antonella Iacoponi –Canto di un rifugiato-: Amate le terzine di Antonella che, con monostico a sirma conclusiva (che rima col secondo verso della terzina precedente), narra dell’esodo biblico cui assistiamo in questi tempi e delle sue motivazioni. Il primo verso, dalla seconda terzina in poi, riprende, rimandolo, il secondo della terzina precedente. Un filo d’argento che dà continuità all’intera poesia: ABA BCB CDC ecc. Bravissima, complimenti vivissimi!

Claudio Badalotti –Avanti e indietro oltre la scala-: Originalissimo uso della scala musicale delle note chiuse a circolo. Ma Claudio va oltre e ci regala una pensosa analisi dell’essere.

Armando Bettozzi –Cammiamenti geniali-: Non mi azzardo a pensare a Trilussa. Hai visto mai? Ed ad Armando posso solo inviare un applauso per questo suo sarcasmo, così bene reso, e concordare col suo amaro umorismo. Complimenti.

Ida Guarracino –Nei luoghi del cuore-: Versi liberi perfettamente ritmati. Bellissima la metafora dell’intera prima strofa ed un delizioso acquerello il prosieguo. Regalo da un’Ida sempre più brava,

Laura Toffoli –Angeli-: Un sogno, infatti. Reso con bellissime immagini, verso dopo verso. Brava Laura!

Sandra Greggio –La risposta-: Similitudine tra foglie autunnali e vita, questa di Sandra che medita sul passare del tempo, e questo pensare traduce in bella poesia.

Santi Cardella –Solitudine-: Difficile tradurre e rendere lo spirito della poesia originale. L’eclettico Santi ci riesce e, dallo spagnolo all’italiano, lo dona per intero.

UN INVITO A TUTTI I SITANI: C O M M E N T A T E,  P E R   F A V O R E !

Auguro a tutti un felice weekend, in primis al nostro vate illuminato. Piero Colonna Romano
 

Ringrazio per i commenti sempre belli e freschi che mi vengono rivolti per le virgole d’espressione d’animo che ogni tanto vi invio…..questo sito mi permette di tenere a raccolta quanto scrivo da anni……e precisamente da quando andavo alle elementari… scritti i miei nel tempo buttati un po’ qua e un po’ là, mancava solo che scrivessi sui muri.. tanto era il mio disordine mentale… ma ora tutto più ordinato e sicuro…. non credo che ancora perderò per strada qualche mio intenso pensiero….E’ bello proporsi a chi ti legge con curioso interesse…..Grazie di cuore….
 laura toffoli -
P.S. Leggo molto volentieri le poesie che vengono pubblicate…. è bello cercare di capire quello che una persona vuole trasmetterti con i suoi scritti che alla fine hanno tutti un filo che li lega……sottile e invisibile ma che è l’impronta originale di ognuno di noi….capire gli altri è forse in fondo il modo migliore per capire se stessi…..

 

1/11/2013

1 novembre 2013

Emanuele Locatelli –E’ follia-: Fermate il mondo, voglio scendere! Spirano venti di follia sulla terra malata ed Emanuele riassume, con efficacia, questo panorama fatto di degrado morale, d’egoismi e crudeltà. L’umanità ha perso l’umanità. Rimedi? Nessuno.

Aurelia Tieghi -**-: Romantica e bella questa preghiera al tempo che passa in un tiepido autunno.  Ed Aurelia è sempre bravissima a rendere le sue emozioni, con bella poesia.

Stefano Medel –Dirti vorrei-: Volere essere capiti e non trovare le parole per esprimere il proprio bisogno di solidarietà. Questo il cruccio che Stefano rende ottimamente.

Anileda Xeka -***-: Tema simile alla precedente. Qui le parole non dette, le domande non fatte creano angoscia ed Anileda questo racconta. Parole che possono essere più tenere di abbraccio.

Santi Cardella –Il rimpianto-: Versi impregnati di malinconia che dicono di incomprensioni che lasciano il segno. Dolente la conclusione di una poesia perfetta nello scandire di ritmo e rime. Complimenti Santi.

Fausto Beretta –Giovani abbandonati-: Gli ultimi dati dell’Istat non lasciano speranza. Una generazione perduta e priva di speranza. Fausto coglie bene, e bene rende, questa tristissima situazione.

Bruno Amore –Paesaggio toscano-: Breve, quasi un flash, descrizione di quel bellissimo paesaggio, in questa bella poesia che è omaggio alla Toscana.

Simone Magli –Immagine originaria-: Il forte desiderio di tornare all’infanzia, con la sua gioia di vivere nella libertà. Bellissima l’immagine del cavallo, similitudine di stati d’animo smarriti nel tempo.

Enrico Tartagni –Nebbia sulla luna-: Ed ecco un haiku non haiku. Di quelli ha l’intensità del sentimento nella sintesi. Bravo, come sempre, Enrico.

Michael Santher –Il mio gioiello-: Lo humor sarcastico di Michael si svolge tutto in questo quadretto comicamaro che il poeta oggi ci regala. Complimenti.

Antonella Iacoponi –Canto di sirena-: Catulliana, la bravissima Antonella conferma la sua sapienza e maestria. Da applausi.

Sandra Greggio –Relax-: Sandra incanta con queste lievi e romanticissime immagini. Dice e comunica con grande spontaneità il suo sentire. Leggerla addolcisce cuore e mente. Ed anche questa è da applausi.

Maria Grazia Armone –Donne difficili-: Analisi della donna difficile, sulla quale si può solo concordare. E come non considerarle il sale della vita? Ed è brava Maria Grazia in questo suo poetare.

Oggi non posso sbagliare: BUON ONOMASTICO A VOI TUTTI. Un caro saluto ed auguri al nostro Lorenzo. Piero Colonna Romano




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