28/2/2014
Come Sandra anche
io ringrazio Santi , grande persona e poeta . Ringrazio
sempre con tutto il cuore l’amico Piero per la sua sensibilità
artistica e immancabilmente un grazie pieno di stima va sempre
al magnifico Lorenzo a tutti i poeti un grande saluto.
Antonia Scaligine
Egregio caetano,
se vuole, può fare colazione anche con i cavoli. In italiano il
termine poesia è composto da quattro sillabe: po-e-si-a. Detto
questo, uno lo può ridurre a come gli pare e piace,
inequivocabilmente e indiscutibilmente (per lei), ma rimane sempre
un errore di metrica, a meno che uno non si ritenga depositario
della verità (poetica) a tutti i costi.
De hoc satis... e poi lei continua a
parlare. Buon divertimento.
Francesco di passaggio
Commento Caetano sei veramente,
oltre che incompetente, un gran maleducato! Vai pure avanti che
i polli si stanno sguaiando dal ridere! Patetico
Roberto
Non posso che
ringraziare Santi Cardella non solo per il commento alla mia
poesia, ma soprattutto perché con grande affinità di sentire, ha
capito appieno il mio stato d'animo di questi giorni, le domande che
si affollano nella mia mente. D'altra parte, uno che compone poesie
come le sue (e questa di oggi è tra queste) non può che essere di
animo nobile e delicato. Sandra Greggio
Risposta a Piero
La poesia oggi è mistificazione di incapaci, giudicata da
altrettanti incapaci, che così perpetuano l'imbroglio, e sollecitano
per se una captatio benevolentiae che alimenti la loro usurpata
popolarità. caetano castiglia
Vorrei precisare che non ho
sostenuto che il mio verso dovesse essere suddiviso come ho
indicato. Ho solo detto che - letto con naturalezza - esso
funziona come un endecasillabo.
Ed infatti è un
endecasillabo, e su questa affermazione sfido il padreterno a dire
il contrario.
E' un endecasillabo perchè suona come un
endecasillabo, è ritmato come un endecasillabo, e potrebbe inserirsi
perfettamente tra gli endecasillabi di Dante, come ho illustrato
nell'esempio scherzoso che ho fatto. Se si contano le sillabe e ne
risultano 10, o 15, o 48 non me ne può fregare di meno, ed anzi
affermo che queste fisime di contar le sillabe quando basterebbe
l'orecchio a definir tutto, è un inutile intellettualismo, una
masturbazione di chi è impotente a far altro.
Un'ultima
osservazione: sono convinto che Dante (a cui ovviamente non mi
paragono nemmeno di striscio), scrivendo la commedia, non abbia
contato le sillabe neanche una volta, altrimenti starebbe ancora
contando, e la commedia sarebbe ben lungi dall'esser completata.
caetano castiglia
Caro Lorenzo,
le poesie del giorno mi hanno suggerito:
Complimenti per il bel sonetto "disinganno" di Caetano Castiglia che
descrive, con bei versi, le ansie provocate da una speranza delusa e
la pacata e sofferta riflessione necessaria per allontanarle.
Complimenti per la delicata poesia "Cerca di essere" di Antonia
Scaligine che ripercorre, con la saggezza dell'adulto, gli
avvenimenti che hanno colorato una vita; e con spirito positivo li
conserva e li ritrova nell'isola (felice) delle memorie. Nella
composta tristezza di Sandra Greggio per la perdita di "Mattia" , un
allievo inquieto che ha avuto paura d'affrontare un mondo
complicato, leggo il rammarico, la pietà di chi avrebbe voluto fare
di più per evitare questo dramma; ed il dolore individuale si fa
universale per quel fiore non sbocciato. Ed è autentica poesia anche
condividerlo. Cari saluti per i colleghi,
Santi
Commento Secondo i dettami
classici poesia si sillaba : po-e-si-a ogni altro modo non è
corretto! Purtroppo l'italiano è una lingua complicata e va da sé
che se qualcuno mi chiede delucidazioni sulla Fisica Nucleare io
rispondo: spiegamela tu poiché non sono ferrato. Tutti o
quasi dovrebbero parlare a proposito di ciò che conoscono e non
provare a disquisire su ciò che non conoscono in modo approfondito
pretendendo di essere dei profondi conoscitori della materia
Roberto
28 febbraio 2014
Cari amici, purtroppo in questi giorni, causa imprevisti impegni,
non mi sarà possibile inviare con regolarità i miei commenti.
Cercherò d’ovviare prossimamente, cercando di non tralasciare alcun
giorno.
Ma vi leggo e sono piacevolmente colpito dalla disputa, diciamo
così, poetico/cultural/linguistica che si sta tenendo
fra tre “aficionados” di
questo splendido sito.
Come tutte le dispute linguistiche, al termine, non vi saranno vinti
né vincitori ed ognuno resterà della propria opinione.
Personalmente, per quanto può contare, propendo per una delle tre
tesi, quella di Caetano, ma trovo grammaticalmente corretta quella
di Roberto e forse un tantino tirata per i capelli la terza.
Ma il tutto resterà disputa che, come fiume carsico, tornerà a
ripetersi puntualmente nel tempo e torneremo sul tema.
Vorrei però indirizzare la vostra attenzione su altro argomento
riguardante la poesia moderna, raccontandovi una recente esperienza,
vissuta nell’ambito di un concorso letterario di poesia, tentando,
col vostro aiuto, di capire cosa oggi sia la poesia. O meglio, tout
court, cosa sia.
Ho partecipato ad un interessante concorso letterario, inviando una
mia poesia (Ebbro d’amore). La prestigiosa giuria (due giornalisti
esperti in critica letteraria, un critico letterario, una poetessa
di grido, due professori dell’università Roma Tre) era presieduta da
uno scrittore classificatosi terzo in un recente premio Strega, ha
così decretato la classifica:
Tralascio la 5° e la 6° (abbastanza simili alle precedenti) ma trovo
una vera “chicca” nella 7° posizione e ve la propongo:
Non di solo pane vive l’uomo
(di Fabio Appetito)
Non di solo pane vive l’uomo,
ma d’ogni tuo bacio
clandestino.
Vi risparmio l’8° e la 9° posizione (che forse, a mio giudizio,
viste le precedenti, meritava il primo posto).
Soltanto tra ulteriori 10, poi segnalate dalla giuria, se ne trovano
un paio in decorosa (ovviamente a mio parere) metrica
dall’accettabile ritmo. Rimane, a far poesia delle premiate e nella
quasi totalità delle segnalate, il gran
sentimento che le ha ispirate.
E’ sufficiente?
Ripeto la domanda: cos’è la poesia oggi?
A voi tutti un caro saluto ed a presto.
Piero Colonna Romano
Commento per pochi
intimi
La nebbia a gl' irti colli piovigginando
sale , e - sot - toil - ma - e - stra - le urla e biancheggia
il mar.
e Carducci è stato premio Nobel......
Roberto
Il passaggio di Francesco
mi piace ***** Franco
27/2/2014
Mi spiace, ma se
recitate il mio verso con naturalezza, troverete che esso funziona
così:
chi / re / cain (sinalefe) / cuor / l'i/dea
(sinizesi) / di / far / poe / si / a
mettetevi il cuore in
pace, e ficcatevelo bene in testa: sillabe o non sillabe, è un
endecasillabo. E questo non lo si vede nemmeno dalla suddivisione
che ho appena indicato, ma lo si sente inequivocabilmente dal ritmo
e dagli accenti:
nel mezzo del cammin di nostra vita
recando in cuor l'idea di far poesia fatti non fummo a viver come
bruti ma di prender l'esempio da mia zia che con queste
illusioni era partita per ritrovarci poi pesti e cornuti
Ecco un nobile esempio di quanto ho affermato. Basta?
caetano castiglia
Zenone Drisoli:
sono insegnante anch'io e mi ritrovo perfettamente non solo
in questa poesia, ma anche in quelle precedenti, che non ho trovato
il tempo di commentare. Ti ringrazio perché mi hai strappato un
sorriso, in mezzo alla quotidiana fatica.
Sandra Greggio
Cari poeti, non sapete che la signora
Metrica fa brutti scherzi? Il verso "chi reca in cuor
l'idea di far poesia" non è formato da 13 sillabe e nemmeno da 11.
Semplicemente conta 12 sillabe! chi/re/cain
(sinalefe)/cuor/l'i/dea (sinizesi)/di/far/po/e/si/a E non
azzuffatevi per tanto poco... Con le dovute scuse di essermi
introdotto nella vostra questione, vi saluto con rispetto e
ammirazione per le vostre, seppur diverse, qualità poetiche.
Francesco di passaggio
Il primo verso del
mio sonetto:
"chi reca in cuor l'idea di far poesia"
è indiscutibilmente un endecasillabo corretto, nelle quantità e
nel ritmo. Poi, "de hoc satis" è una locuzione latina, anch'essa
corretta, usata per indicare che l'argomento o la discussione è
esaurita, e si può passare ad altro. E quindi ciò sta a
significare che il Bottiroli ha perso un'ottima occasione per stare
zitto. caetano castiglia
Commento
La buona educazione è di pochi e purtroppo Caetano dimostra un
becero approccio alla discussione e pertanto non credo valga la
pena proseguire con persona di tale volgarità. A proposito
vorrei farle notare che quando si tenta (in malo modo ) di
comporre endecasillabi meglio evitare le tredici sillabe del primo
verso. Provi a studiare un po' di più e veda di evitare il latino
che non è nelle sue corde Roberto
Bottiroli
Come volevasi
dimostrare: ad una protesta stringata, corretta, sintetica
ed efficace, è stata data in risposta una composizione demenziale,
barocca, incomprensibile, leziosa, ostentata, inutilmente prolissa,
ad immagine e somiglianza dell'autore. De hoc satis
caetano castiglia
Non ci son più
Bardotti....che peccato! I cari bardotti son proprio
finiti arrivan somari dai ragli infiniti camminan ridenti,
felici e gioiosi la voce squillante, che alcuno riposi per
toglier di mezzo l'insano rumor.
Fra nubi grigiastre, nel
cielo piangenti le povere stelle si perdon dolenti la candida
luna d'un velo coperta s'asconde supina pietosa ed incerta al
raglio assordante che s'alza nel ciel.
O cari somari tornate
supini ristate sognanti nell'ombra dei pini sebben chiesi
aiuto, mio buon Bellarmino s'adombra ragliando purtroppo il
tapino credete miei cari non so più che far.
O
buonTorquemada ti prego risorgi se poco puoi fare bei tappi
riporgi a tutti coloro che voglion dormire che l'inclito canto
si possa lenire nel cielo stellato, che s'abbia a finir.
La supplice prece purtroppo si perde lontano sui prati coperti di
verde vi prego si scacci quell'orrido verso che alfine si
plachi che vada disperso che s'alzi il gran rogo dell'Auto da fé.
Roberto Bottiroli
26/2/2014
La voce del
bardotto chi reca in cuor l’idea di far poesia ha
l’animo portato al sentimento, e ai primi tentativi è già
contento se dai suoi versi nasce melodia
e allor prende
coraggio, e si cimenta a narrar ciò che tiene dentro il cuore,
l’estro non gli difetta, e lo stupore cresce a scoprir come
l’afflato aumenta
poi scopre che vi son degli arroganti
che delle rime sue mostran disprezzo discettando di dattili e di
iati
ma son poeti questi, od esaltati, o mercanti che
tirano sul prezzo?.... ma ’annassero ‘affanculo tutti quanti…
caetano castiglia
26 febbraio 2014
Simone Magli –Il vero traguardo
si raggiunge-: Riflette sui percorsi della vita il
nostro Simo ed arriva ad una malinconica conclusione. Inutili i
progetti ed i programmi. Tutto è caso.
Aldo Vincenzi –Egoistico
sentimento d’amore-: Non ci fosse stato il titolo a chiarire
il senso della poesia, non ci sarei arrivato a capire. Appassionata
dichiarazione…di schiavismo questa forte poesia di Aldo.
Armando Bettozzi
–“Sereno…variabile”-: Meglio scordarsela quella frase e se, per
caso, qualcuno dovesse indirizzarcela tocchiamo ferro e tutto il
resto.
Emanuele Locatelli –Via col
vento-: Scoppiettante
poesia del nostro Emanuele che ha per tema il
vivere liberi nel sogno.
Angela Mori –R…-: Il forte timore per una
delusione (o l’esperienza?) ispira questa struggente poesia, ricca
di belle immagini, della brava Angela.
Tullio Barrecchia/Uriel
–Dionisiaca vibra-zione-: Bella rievocazione mitologica, resa con
adeguata e affascinante atmosfera.
Canta un novello Orfeo, trasportato da un carro trainato da tigre e
pantera, e danza Tersicore.
Ma qualcosa mi sfugge e andrò a rileggere Calasso. Bravo
Tullio!
Gabriele Renda –Wanna & Matteo-: Bravissimo Gabriele! C’era in palio il Trofeo Wanna
Marchi. Ha sbaragliato tutti i contendenti, il nostro novello
evangelista, col discorso al senato. L’allievo ha superato di gran
lunga maestro Silvio, inventandosi il prelievo forzoso di euri dalle
casse della Cassa Depositi e Prestiti, per pagare i debiti dello
Stato.
Fantastico ed insuperabile, come non
sapesse che le Fondazioni Bancarie (proprietarie del 30% della CDeP)
sono gestite da famelici partiti politici (tutti), come non
conoscesse lo statuto di quella s.p.a.. Mica per sbaglio la mia “Il
nuovo che avanza” iniziava con “Vien da un film di Pieraccioni”.
Prepariamoci a ridere per non piangere.
Ovviamente spero d’essere in errore, ma se il buongiorno si vede dal
mattino…
Silvio Canapè –Amor che amareggi
l’anima-: Malinconico ricordo, questo, di un amore
svanito. Silvio usa tenere e nostalgiche immagini per esprimere una
pena e ottimamente comunicarla.
Antonella Iacoponi –Fonte di
poesia-: Dipinge con le parole un sognante scenario, la brava
Antonella, e noi lo ammiriamo.
Franco Buniotto –Il filo d’erba
e la quercia-: Superior stabat lupus, mi vien da dire.
E’ l’eterna arroganza del più forte nei confronti del più debole,
quel che ci narra Franco.
Terry Di Vetta
–Meravigliosamente donna-: E come non condividere questo grido di
dolore di Terry? Allora W la donna. Nella parità, possibilmente.
Adriana Lombardi –Il nulla-:
Fortunatamente Adriana non ha subito l’influenza del pessimismo
nichilista di Auden e, gioiosamente guarda alla vita e lo racconta
con bel poetare.
Irene Pizzimenti –Guapa-: Le emozioni che può dare un tango bene le racconta Irene con questa
prosastica poesia. E bello è questo guardare alla vita con le sue
ombre e luci, che sempre è vita da vivere.
Laura Toffoli –Natura ed io-: La poesia è una full immersion nella natura, innamorata di questa e
consapevole del proprio essere donna.
Clelia Maria Parente –Al chiaro
di luna-:
Più romantica di così non può essere una poesia. Ci
sono tutti gli elementi, dalla luna con i raggi che si specchiano
nel mare, allo sciabordio delle onde,
al perdersi in un abbraccio.
Il più cordiale dei saluti a tutti gli
amici sitani. Un grazie riconoscente al nostro generoso vate-
Piero Colonna Romano
25 febbraio 2014
Simone Magli –Compagni del mio
tempo-: Il bagaglio dei ricordi e le incertezze sul futuro
sintetizzate con bei versi dal nostro Simo.
Aldo Vincenzi –C’è la luna
piena-: Un attimo di pausa nell’incanto della luce della luna
sul mare, un commosso osservare, descritto con versi che
rasserenano, per poi riprendere la strada della vita. Decisamente
molto ben comunicato questo sentire dal bravo Aldo.
Nino Silenzi -…e il fiume va…-: Malinconica visione della vita (molto toccante la similitudine del
lento fiume che scorre) raccontata con la maestria di dolci
immagini. Complimenti Maestro, per questo modo, coinvolgente, di
comunicare sentimenti e riflessioni.
Emanuele Locatelli –Osservo-: Imprevista la conclusione di questo descrivere romantico, pieno di
sentimento, quasi un sussulto di consapevolezza.
Angela Mori –Senza-: Un “senza amore” descritto con molta amarezza dalla bravissima Angela.
Tullio Barrecchia/Uriel –Solo il
sublime…incanta-: Ha ritmo e sostanza di preghiera questa
sincopata poesia di Tullio. Concetti espressi con bei versi che i
credenti non potranno che condividere.
Antonella Iacoponi –A Saffo-: Decisamente bella quest’ode a Saffo che fa ricordare un dipinto di Alma
Tadema (Saffo ed Alceo). E’ un vero peccato che Antonella curi (e
immagino la difficoltà) soltanto l’alternarsi dantesco delle rime.
Ma resta la bellezza delle immagini che oggi ci ha regalato.
Enrico Tartagni –La mia prosa
disambigua-: Altro che “prosa disambigua” questa di
Enrico! Di pura e bella poesia si tratta. Dice tutto in poesia,
chiarisce il suo sentire e lo rende con immagini
accattivanti (spesso romantiche) di alta espressività.
Disambigua poesia, dunque, che merita complimenti.
Maurizio Spagna –Ad una
meravigliosa terra-: Un bell’omaggio all’Ucraina, denso di
speranza, questa di Maurizio. E speriamo con lui, anche se le
previsioni non fanno immaginare quell’amorevole “guardarvi ancora
negli occhi”,
auspicato dal poeta, nel breve periodo.
Michael Santhers -Dittatori-: E’ attualissima questa poesia dell’ottimo Michael che pare chiosa a
completamento di quella di Maurizio. Ma è anche storia antica che si
ripete nei tempi, comprese quelle “cravatte di iuta” che spesso sono
state l’ultimo ornamento di tiranni.
Franco Buniotto –Ogni vizio è
figlio di virtù-: Memore dell’antico adagio “l’ozio è il
padre dei vizi”, Franco gli cerca una compagna per l’accoppiamento e
gli sceglie la (un tempo) casta Virtù. E ci regala una divertente,
ancorché scettica, poesia.
Clelia Maria Parente –Vivo-: Un doloroso ricordo sciolto nella fede, questo il racconto della brava
Clelia. Siamo grati a quell’angelo.
Laura Toffoli –Venezia:
romantica visione-:
Poesia
attualissima, visto il carnevalesco periodo. Laura ne coglie
l’aspetto romantico e ci regala questa bella poesia soffusa
d’atmosfera misteriosa e sensuale. Sempre brava la nostra poetessa.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, un
grazie al nostro faro e vate. Piero
Colonna Romano
25/2/2014
Caro Lorenzo,
nella pagina azzurra d'oggi rilevo forti
contrasti: La bellezza del creato osservata da Aldo
Vincenzi nella sua "C'è la luna piena" e la tristezza del destino
individuale cantata nella mesta composizione "...e il fiume va..."
di Nino Silenzi; le cravatte di iuta che pendono verso l'alto,
evocate da Michael Santhers in "Dittatori" (intesi come
personificazione del male) e l'angelo che salva la vita in "Vivo" di
Clelia Maria Parente. Sarà che in medio stat virtus? Un caro
saluto a te ed ai poeti del sito, Santi
24/2/2014
Profondamente scossa ed addolorata, mi
confortate, amici (Simone, Santi, Piero ),
con i vostri commenti e vi ringrazio di
cuore. Rivolgo un particolare ringraziamento a Piero Colonna Romano
per aver salutato il mio alunno Mattia in modo così delicato.
Sandra Greggio
Tra cielo e mare di Armando Bettozzi.
Incantato e col naso all’insù, ad ammirare questa splendida luna.
***** Complimenti Franco
24 febbraio 2014
Franco Buniotto –Dopo torno-: Franco ci invita a goderci questo transito, è una specie di carpe diem
il suo messaggio. Ci racconta di una andata da meta-vita a
vita e ritorno, questa surreale poesia che muove a filosofiche
riflessioni.
Claudio Badalotti –Liberi-: Con una serie di rime in “amo” un pragmatico Claudio pare chiosare il
“Dopo torno” di Franco. Liberi? Sarà.
Armando Bettozzi –Tra cielo e
mare-: Dolcissima ode alla luna di un inedito,
romanticissimo, Armando. Un dipinto di grande fascino e bellezza
dove immergersi, leggendo e rileggendo. Splendido quel malinconico
finale. Incantato, mi complimento.
Aldo Vincenzi –Anima-: Altra bella poesia dall’essenziale tema filosofico. Anima gioiosamente
libera dalla gabbia del corpo (quanti filosofi greci l’hanno
teorizzata, quanto di questo c’è nella patristica!) narrata da
Vincenzo con convincenti e bei versi.
Emanuele Locatelli –Favola mia-:
Una sognante
dichiarazione d’amore, intrisa di grande nostalgia, detta con lievi
versi, questa di Emanuele.
Angela Mori –Il giardino-: Angela si traveste da Connie e descrive il suo Oliver (L’amante di lady
Chatterley) e ci regala una gran bella poesia grondante sensualità e
desiderio. Ancora complimenti.
Gabriele Renda –Indovinello-: Facile soluzione: è confronto tra Germania ed Italia questa
dell’attento Gabriele. Ma prima o poi lo avremo anche noi un Martin.
E saranno… “massi “ amari. Un caro saluto.
Michael Santhers –Armonie
placebo-: E Michael, sadicamente, affossa ancora più
l’industria automobilistica col suo solito piacevole stile.
Sandra Greggio –Ogni mattina-: La pena infinita per un’atroce disgrazia fa ripresentare questa poesia
ad un’addolorata Sandra. Un suo allievo ha rinunciato, tragicamente,
ai suoi diciassette anni di una vita divenuta troppo pesante per
potere essere sopportata. Lo avevo conosciuto ed il mio cuore
sanguina per lui. Ciao Mattia.
Michela Turchi –Miracoli per
vedenti e non credenti-:
Bentornata Michi! Bella molto questa
poesia, dedicata all’amore di una madre. Intenso il sentimento di
gratitudine molto ben espresso da bei versi. Brava Michela!
Clelia Maria Parente –Splende la
luna-: Una dolce emozione raccontata con lievi immagini.
Antonia Scaligine
–Febbraio/Marzo-: Semplicemente deliziosa questa
descrizione, quasi fiaba, della brava Antonia. Complimenti, con un
caro saluto.
Laura Toffoli –Goccia dopo
goccia impariamo-:
E pare bella chiosa alla precedente di
Antonia questa di Laura. Un romanticissimo immergersi nella natura,
molto ben raccontato. Brava Laura!
Cari amici ritengo che questo sia il più
bel sito di poesia presente nel web. Bello sarebbe che lo si
vivacizzasse con un maggior numero di commentatori e, certo che ciò
accadrà, invio a voi tutti il più cordiale dei saluti, con l’augurio
per una serena e poetica settimana.
Ed al nostro grande Lorenzo il più caro, affettuoso saluto.
Piero Colonna Romano
Caro Lorenzo,
ecco i miei commenti alla pagina azzurra
d'oggi: "Dopo torno" di Franco Buniotto - Sintetica ma
efficace motivazione per viaggiare su questa terra, arricchita ed
ornata da bei versi; "Liberi" di Claudio Badalotti - Apprezzabile
riflessione, detta con autoironia, sulle nostre incoerenze ed
incongruenze; "Tra cielo e mare" di Armando Bettozzi - Questi
versi sognanti mi lasciano sospeso, come un aquilone, tra cielo e
mare, come voleva Armando; "Anima" di Aldo Vincenzi - Bella
rappresentazione dell'impalpabile con una chiusa spendida;
"Favola mia" di Emanuele Locatelli - Pensieri poetici espressi, con
un po' troppa ampiezza, da un'anima sognante; "Il giardino" di
Angela Mori - Ama i forti contrasti Angela e conferisce molta forza
alle immagini evocate dai suoi versi. E, mi perdoni, mi fa
rimpiangere di non essere giardiniere! "Indovinello" di Gabriele
Renda. Condivido lo sdegno e non capisco come fanno, poche persone
oneste, a coabitare in quel letamaio; "Armonie placebo" di
Michael Santhers - Ci rappresenta il poeta, con pregevole ironia, le
nostre mutevoli passioni, dalla nascita alla morte e in quei meandri
ci riconosciamo; "Ogni mattina" di Sandra Greggio - Nei versi
tratteggiati si cela, nella ripetività dei gesti, l'ansia di
conoscere degli adolescenti e il rammarico degli adulti di aver
dato, talvolta, risposte non adeguate. E si avverte il forte impegno
d'un docente che "sente" la sua missione; "Il nuovo che avanza"
di Piero Colonna Romano - Bella filastrocca, detta con armoniosi
versi, per dimostrare che il nuovo fa puzza di vecchio e per
bloccare le illusioni. E ci riesce egregiamente Piero, con la sua
dissacrante disamina; "Miracoli per vedenti e non credenti" di
Michela Turchi - Sofferta e poetica rappresentazione d'uno stato
d'animo che descrive l'indissolubile legame con le nostre radici. E
diventa canto negli ultimi tre versi; "Splende la luna" di Clelia
Maria Parente - Composizione ben ritmata che ci coinvolge nello
stupore che pervade chi manda uno sguardo positivo su ciò che ci
circonda; "Febbraio- Marzo" di Antonia Scaligine - Bella
rappresentazione del tempo atmosferico attuale e della natura che fa
da quinta. Mi piace vedere il sole"remare", sentire il "canto
favoloso che accompagna il sonno del bambino"; "Goccia dopo
goccia... impariamo" di Laura Toffoli - Sentimenti delicati che
diventano "porte verso l'infinito; complimenti!
Cari
colleghi, dopo avere impiegato circa due ore e mezza per scrivere e
trascrivere questi commenti, penso all'immane fatica quotidiana di
Piero (che ringrazio per il suo erudito commento alla mia "La sposa
del mare") e a quella di pari impegno di Lorenzo che ci ospita;
perciò ne propongo l'immediata beatificazione. Cordiali saluti,
Santi
Per Piero Ti ringrazio caro
Piero: gli aforismi che ho scritto sono tutti sul mio blog, ma così
come per le poesie, non ho mai sentito il bisogno di fare delle
raccolte, non so bene perché; forse perché i miei scritti fanno
parte del flusso continuo di un unico percorso. Veniamo alle
poesie di oggi: Un plauso all'ironia con cui Franco riesce a
mettere in poesia questioni esistenziali importanti. Perché non
scrivi qualcosa sul tema di questo mese, "Autoironia", tu che ne sei
così capace? Invito anche Carlo Chionne a farlo e ovviamente anche
tutti gli altri compreso me. "Liberi" di Claudio Badalotti
sottolinea "la forza della vita" che ognuno di noi prende dalla
sofferenza, per andare avanti e vivere, nonostante tutto. "Ogni
mattina" di Sandra: drammatica e vera poesia sulla difficoltà di
essere adolescenti. Anche oggi una pagina molto ricca di emozioni
e significati. Grazie a tutti.
Simone
23/2/2014
23 febbraio 2014
Bruno Amore –Girato in bianco &
nero-: Certamente è un ricordo legato alla sua
passata attività nell’Arma
quel che Bruno ci racconta con bello ed emozionante poetare.
Franco Buniotto –Il vento e il
mare-: Splendido
dipinto fatto di colori, suoni ed emozioni, ottimamente rese dal
nostro Franco.
Simone Magli –Ad oggi la cosa
più difficile per un uomo-: Spero che Simone raccolga questi suoi
filosofici aforismi in un volume. So che ha già fatto una parte del
lavoro e l’ho gustato. Completa l’opera, Simo!
Claudio Badalotti –Volontà mia-: Pare che Claudio abbia una volontà vivente una vita
propria. Lo ispira e lo fa agire nel bene e nel male. Poesia
stimolante sulla quale riflettere.
Aldo Vincenzi –Alla fine son
rimasto io-: Ritorna la tesi della poesia salvifica,
in questa di Aldo, detta con belle e romantiche immagini. Tra gli
altri, belli i versi “Mi è rimasto il diluvio/di un amore che
gonfia/nel cuore/che libera il sentimento/”
Emanuele Locatelli –Due ruote
speciali-: Struggente questa poesia di Emanuele. Comunica il dolore e la rabbia di
un disabile che non capisce gli atteggiamenti del prossimo, gli
egoismi e le chiusure nei suoi confronti.
Angela Mori –Il bambino-: Restare bimbi dentro è il messaggio che ci arriva dalla bella poesia di
Angela.
Gabriele Renda –Sono solo
marionette-: Caro Gabriele hai interpretato alla
perfezione il messaggio che il grande Bennato ha lanciato con LP
“Sono solo canzonette” dove Peter Pan e le sue storie sono metafora
della realtà di quelli e di questi tempi. Bravissimo!
Iallonardo –Amore-: Chissà perché questa poesia mi ricorda l’ultimo bellissimo dialogo tra
un umanizzato replicante ed il suo cacciatore, in Blade Runner,
“questi occhi hanno visto cose che voi non potete immaginare, ho
visto i raggi gamma ecc. ecc.” e ci stanno alla perfezione pure
quelle “creature risonanti”. Bravo Iallonardo!
Michel Santhers –Campane-: Intensa riflessione del nostro Michael. E’ dolce oggi il poeta,
ispirato da quei suoni e ci regala una poesia intima e bella. Da
gustare quel “Nelle campagne/il suono massaggia/piante appena deste
dal letargo”. Complimenti sempre per il tuo bel poetare.
Marina Mannarà –Un’amicizia per
caso-: Doloroso outing questo di Marina che coinvolgerà
molte sottostimate donne. Solidarietà assoluta.
Giovanni Bragutti –Amico-: Un concentrato di pena, in questi pochi e bei versi di Giovanni.
Laura Toffoli –Dolci note-: Non so da dove iniziare. Dico quel che penso o mi ritiro pudicamente?
Certo che la Merini o la Valduga meglio non hanno saputo esprimere
le loro emozioni.
Pierluigi Ciolini –E’ facile-: E’ facile? Pierluigi riesce ad esprimere il forte smarrimento che
deriva da un amore svanito con pochi intensissimi versi.
Complimenti.
Saluto e ringrazio Zenone per la sua
considerazione e per avermi, col suo buon gusto, risposto per le
rime.
A tutti il più cordiale dei saluti, in
primis al nostro illuminato vate. Piero
Colonna Romano
Per Piero Caro amico, quale
onore! Solo grazie dirti posso. Sei maestro e buon signore.
Diventar mi fai tu rosso con i dotti tuoi commenti da cultura
scaturiti e nel sito qui presenti, ogni giorno più squisiti.
Zenone
Dei testi di oggi ho fatto mio questo:
Passa il vento sul mare/ come un pennello Bellissima
similitudine di Franco. "Volontà mia" di Claudio è molto
interessante. "Alla fine son rimasto io" di Aldo Vincenzi;
profonda ed esistenziale. Pagina molto ricca e noto con piacere
che ci sono nuovi poeti. Simone
22/2/2014
22 febbraio 2014
Gloria D’Alessandro –Modern
spleen-: Tolleranza? Certo ma con riserva, come afferma la
nostra Gloria nell’ultimo verso e già nel titolo. Una condivisibile
analisi, in questa prosastica poesia.
Santi Cardella –La sposa del
mare-:
Come sempre incanta Santi, sia per il sentimento di
cui sono intrise le sue bellissime poesie, sia per la metrica usata
(qui dei settenari appaiono tra endecasillabi, senza dare
interruzione al ritmo, anzi). Bellissima la strofa iniziale, che
dice di un amore che illumina e cancella la notte. Sempre da
applausi questo grande Poeta.
Carlo Chionne –Midan! Midan!-: E si ripetono i bagni di sangue inflitti a chi cerca libertà
d’espressione. Carlo, nel suo sdegno, unisce Siria ed Ucraina, dopo
avere respirato il clima della rivolta egiziana. Purtroppo, a breve,
avrà identica ispirazione da quanto accadrà in Venezuela.
Bruno Amore –La mia città
natia-: Una vita vagabonda dove si perdono le radici, questo
il racconto di Bruno. Ma nella mente i luoghi visitati restano,
sovrapponendosi. Ogni luogo è il suo luogo, ogni luogo diviene
quello delle sue radici. Intimo il racconto e bello, nella seconda
parte della poesia.
Franco Buniotto –L’autunno-: Bel dipinto della stagione che precede l’inverno, reso con belle
immagini.
Simone Magli –All’uomo saggio-:
Saggio è l’aforisma che Simone ci regala.
Claudio Badalotti –Che fare?-: Rassegnata conclusione, questa di Claudio. Dopo i “convincimenti” che
ci hanno accompagnato per la via della vita non resta che pregare.
Tullio Barrecchia/Uriel –Oh
meraviglia delle meraviglie-: Un sincopato atto di fede, un’esortazione
a credere per vedere la luce in questa “pazza poesia” di Tullio.
Aldo Vincenzi –Ho arato un
campo-: Il campo della vita seminato di poesia è il più bel
sogno che si possa fare. Ed Aldo ce lo ricorda con questa sua
meditativa poesia.
Emanuele Locatelli –Ti chiama
amica mia-: Vemente atto d’accusa contro la droga,
detto con gran sentimento.
Angela Mori –Capriccio
d’estate-: C’è una specie di fil rouge che lega questa alla
precedente poesia: quel richiamo all’inferno ed alle sue punizioni.
C’è anche in questa poesia un’amarezza, espressa con violenza, e non
c’è autoassoluzione dal peccato. Poesie di grande fascino queste di
Angela.
Marinella Addis –Rondò di
primavera-:
In perfetti settenari questo bell’inno
alla primavera, giustamente intitolato “rondò” per quell’apertura e
quella chiusura con “ritorna-torna”. Brava Marinella!
Laura Toffoli –Incantata-:
Amore invernale ben rimato, appunto in “ato”,
e ben raccontato
(perbacco, ancora un “ato”). E’ contagioso
questo rimare e mi vien voglia di cambiare l’ultima parola in
“piangiato”. Scherzo e mi scuso, ovviamente. Però se
quell’ultimo verso fosse stato “allor di pianto ho
lacrimato”… Un caro saluto.
Poesia a tema: Autoironia
Zenone Drisoli –Ironia no,
ironia sì-: La pagliuzza e la trave, vero? E ti
rispondo volentieri così: T’accontento caro amico/e così questo ti
dico/col sarcasmo da te usato/puoi colpire ogni peccato/e sei sempre
divertente/quando sfotti quella gente/che frequenta sol la
scuola/per riempir la casseruola./
A tutti l’augurio per un weekend intessuto
di poesia. Al nostro Lorenzo magnifico un caro saluto.
Piero Colonna Romano
21/2/2014
La passione di
cappuccetto rosso. E’ da sempre il lupo. Quello cattivo
naturalmente. Quello buono è monotono e poco interessante *****
Complimenti Franco
21 febbraio 2014
Angela Mori –La passione di
cappuccetto rosso-: Benvenuta nell’azzurro, Angela!
Spettacoloso esordio questo. Descrizione impietosa di sensi
violenti, nati da un passionale sentire, resi con la forza
travolgente di liberi versi molto ben alternati. Quell’anafora che è
confessione, ma anche affermazione di un desiderio forte,
incontenibile, dà senso all’intero componimento. Complimenti
vivissimi ed ancora benvenuta.
Emanuele Locatelli –Buon 2007-: Bellissima descrizione dei festeggiamenti di fine anno, fatta di
immagini scoppiettanti e colorate, questa di Emanuele che non si
limita ad una seppure folcloristica rappresentazione ma descrive il
suo sentire, con grande passione coinvolgente. Bravo molto!
Armando Bettozzi –Nasce un
angioletto-: Difficile trovare parole adatte a
commentare questo superlativo, commovente sonetto. Scende dentro e
lacera cuore ed anima. Da applausi, con complimenti vivissimi, a
questo grande poeta.
Antonietta Ursitti –Cerco la
fonte-: Di ricerca di pace ci dice Antonietta con questa
poesia bella, da bere a piccoli sorsi e gustare. Brava Antonietta.
Un caro saluto.
Gloria D’Alessandro –“Panic
Saga”-: Un dolente puzzle, questo di Gloria, che narra di un
profondo scoramento con i versi dal sapore amaro di una poesia che
coinvolge e fa dire un “forza Gloria”.
Renzo Montagnoli –Dentro di me-: Platone risuona tra i versi di Renzo che muovono a
riflessione. Malinconico e bello l’attacco di questa interessante
poesia.
Angelo Michele Cozza –Elegia-:
Semplicemente splendida, questa dell’ottimo Angelo. Con tono leopardiano
ci narra di un melanconico, amaro tirar di somme che coinvolge.
Suggerisco di rileggerla e ripensarsi.
Complimenti vivissimi. ( e, ovviamente, sursum corda)
Aurelio Zucchi –Sul mio viso
carezze d’infinito-:
Aurelio ci narra un bel sogno, un volo
della fantasia dalle belle immagini e dalla simpatica conclusione.
Sognassimo tutti così!
Luigi Spreafico –Il mio
rifugio-: Con un alternarsi di liberi e ritmici versi, Luigi
narra di una pena consolata e di un salvifico rifugio.
Franco Buniotto –Il peccato
originale-: Gradevole racconto (spesso aderente a
certe realtà) con morale finale, regalatoci da Franco.
Simone Magli –Libertà fra le
onde-: Quante emozioni e riflessioni può regalare il mare! E
Simone, con la sua stringate sintesi, narra quel che sente
osservandolo e vivendolo dentro.
Elio Roberto Rinaldi –Segui il
tuo cuore-: Forte invito, questo di Elio, nato da
profonda fede.
Michael Santhers -Tragitto
Termoli Lucera-: Trovo quel “posti fuori dal catasto di
Dio” una delle tante deliziose invenzioni del nostro Michael che
oggi ci descrive, col suo sarcastico osservare, uno squallido
paesaggio tra Molise e Puglia. (per la verità io ho ricordi diversi
e più accattivanti di quelle zone)
Claudio Badalotti –Luce
dell’alba-: Claudio
ci presenta un singolare parallelismo tra i mitici viaggi di Giasone
e quelli della mente (almeno così la leggo). Bella la chiusa con
quel “…strappare/gli acini dai grappoli/ricolmi di sapere”, chiaro
riferimento al centauro Chirone.
Laura Toffoli –Zitta…me ne
sto.-: Un artistico, dolcissimo
schizzo, tutto da gustare, questa della brava Laura.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, un
grazie riconoscente al nostro illuminato vate.
Piero Colonna Romano
Per Franco Grazie per
l'apprezzamento a "Pistoia la mia storia".
Simone
20/2/2014
Pistoia la mia storia. Anche se
breve è davvero una gran bella storia. ***** Complimenti
Franco
20 febbraio 2014
Claudio Badalotti – Un’albicocca
senza seme-:
Singolare similitudine questa di Claudio che riflette sulla
vita e sul suo nonsense.
Emanuele Locatelli –Silenzio-:
Con estrema sintesi Emanuele esprime il suo tormentoso desiderio di
cambiamento.
Zenone Drisoli –Il docente
perfetto-: Sarcastica, disincantata e divertente questa
descrizione di un insegnante troppo pieno di sé, resa con versi
dalle rime interne.
Armando Bettozzi –Ogni uccellin
che sul ramo cinguetta-: E’ il nuovo che arriva, inchiodato al
passato. Niente illusioni, continueremo a vedere quel che abbiamo
già visto. Questo è quello che ci racconta, col suo bel poetare, il
nostro Armando.
Franco Buniotto -Tatuaggi-: Indelebili i ricordi ma, privi di precisi riferimenti, si naviga nelle
incertezze. Questo ci racconta l’amico Franco.
Simone Magli –Pistoia la mia
storia-: E’ forte il legame con la terra natale, talvolta
conflittuale, ma là si torna sempre, là
inevitabilmente. E Simone alla sua terra si rivolge amorevolmente
con pochi, bei versi.
Michael Santhers –Così come-: Bella serie di similitudini a raccontare, con qualche piacevole
capriola sintattica, una realtà alla quale Michael guarda pensoso.
Come non condividere e come non sperare che si realizzi l’ultima
strofa? Quosque tandem è ormai scaduto da un pezzo.
Laura Toffoli –Graffi di
risveglio-: Bellissimo quel “graffi di luce/sul mio
cuore hai lasciato” a sintetizzare un innamoramento improvviso e
duraturo. Ed alto lirismo nella bella chiusa. Complimenti, Laura!
Marinella Addis –Ottonari
irriverenti-:
Bella filastrocca, in corretti ottonari,
che denuncia lo sfascio nel quale viviamo. Siamo ancora su scherzi a
parte? Pare proprio di si. Salviamo almeno gli incolpevoli bambini,
di ce la bravissima Marinella e, aggiungo io, incrociamo le dita.
Un caro saluto a voi tutti, un grazie
riconoscente al nostro faro e guida. Piero
Colonna Romano
19/2/2014
19 febbraio 2014
Michael Santhers –Aforisma X-:
Che differenza c’è tra uno zingaro ed un politico (e non è una
barzelletta) ce lo spiega il nostro didattico amico Michael.
Luigi Spreafico –Violare-: Tre regole di vita unite, come un fil rouge, dalla rima in ale.
Claudio Badalotti –L’infinito
amico-: Bella questa riflessione filosofica sul traguardo
della vita e sull’oltre su cui sembra che Claudio abbia qualche
curiosità. Prosastica poesia che invita a riflettere.
Ida Guarracino –L’altalena del
tempo-: Si è fermata in alto l’altalena di Ida. E’ il
racconto di una vita passata tra alti e bassi ma conclusa con la più
grande delle soddisfazioni: davanti al mare con chi si ama. Brava
Ida e lunga, lunghissima vita.
Emanuele Locatelli –Sogno-: Sogno fammi sognare è il massimo che si possa chiedere ai sogni. Ed
Emanuele, su quel desiderio, ricama sopra una poesia.
Roberto Bottiroli –Silvia-: Romantico e bel sonetto dalle lieve immagini. Rime baciate e originale
ed interessante quell’ABA BAB a chiusura. Bravo Roberto!
Caetano Castiglia –Pieno Sole-: Versi liberi e lenti per un bellissimo affresco pieno di malinconia.
Sensazione, questa, molto ben comunicata e riassunta e sottolineata
nel bellissimo verso di chiusura. Complimenti Caetano, questa è
poesia.
Franco Buniotto –Il destino-: Saggia considerazione del nostro Franco. E c’è poco da ridere, che è
proprio così.
Santi Cardella –Ha due modi la
coscienza-: Pare molto aderente all’originale la
bella traduzione del nostro Santi. (detto tra noi, a proposito di
“Via delle monache”: ma che ne sai della vanità delle monache? Hai
visto mai che quel negozio non per errore sia stato aperto in quella
strada? Un caro saluto.)
Irene Pizzimenti –Le parole-:
Già, cara Irene, per comunicare amore, comprensione e solidarietà,
magari servissero a questo! Bella quest’ode alla parole e
significativa la dedica.
Maria Grazia Armone –Ode al
mandarino-: La leggenda del mandarino è questo bel
racconto poetico di Maria Grazia.
Laura Toffoli –Sensazione di
leggerezza-: Un sogno, appunto, raccontato con la
logica levità di quelle ali e con belle e colorate immagini.
A tutti il più cordiale dei saluti, in
primis al nostro illuminato vate.
Piero Colonna Romano
L’altalena del
tempo di Ida Guarracino. Mi piace questa casa in riva al
mare, abitata da persone che si amano. ***** Complimenti.
Franco
18 febbraio 2014
Franco Buniotto –L’ippocastano-: Bello questo lieve disegno fatto
di luce, natura e della confusione di bambini in ricreazione.
Adeguato al racconto il bell’ottonario usato da Franco, cui
suggerirei, chiedendo scusa, di sostituire quel “e sul” dell’ultimo
verso con un “nel” (accento in terza rispettato in tutti i versi,
tranne che nell’ultimo, per distrazione).
Michael Santhers –Niente di niente-: Veemente
accusa del nostro Michael a questa inetta e corrotta classe politica
che non si sogna nemmeno d’avere, quale priorità, interesse al
futuro dei giovani. Condivido il senso dell’intera poesia.
Luigi Spreafico –Evasione-:
Un desiderio di evasione
espresso in terzine a tripla rima.
Emanuele Locatelli –Rispondimi-: Un disperato canto d’amore, nato
dalla solitudine e dalla rabbia per certe ingiustizie che permeano
la nostra società, detto con profondo dolore da un appassionato
Emanuele.
Roberto Bottiroli –I bardotti alzano la voce-:
Un doppio senario privo di sbavature per lanciare un’accusa ed un
grido dolore: dissonante la voce del bardotto e, come se non
bastasse, sterile incrocio…
Tullio Barrecchia/Uriel –A te…che sai-:
Poesia che sarebbe bello sentir declamare, per quelle sospensioni
pensose. Fascinose e ben narrate le metaforiche immagini che Tullio
ci regala in questo suo auspicare un faro guida per smarriti
viandanti.
Caetano Castiglia –Epigrafe-:
Triste riflessione sulla nostra vita, raramente gioiosa, forse
inutile, spesso sprecata. Caetano usa il difficile quinario (con un
paio di sdrucciole), verso dopo verso, con maestria.
Laura Toffoli –Poesia allo specchio-: Il fascino misterioso dello
specchio ed il bisogno di risposte (ricordate “specchio delle mie
brame” ?) ispirano a Laura questa poesia dal vago odore di mistero.
Irene Pizzimenti –Il mare-:
Bella, triste e molto attuale questa dedica di Irene.
Terry Di Vetta –Adolescenti-:
Si disumanizza la società e si comincia il percorso col diseducare i
neonati. Forte e
condivisibile la denuncia di Terry.
Adriana Lombardi –Primavera-:
Ben descritta questa attesa. Le daremo tutti il benvenuto appena
rifiorirà.
Devo un grazie di cuore ad Antonia Scaligine, Sandra Greggio,
Roberto Bottiroli, Caetano Castiglia, Giancarlo Passerini e Santi
Cardella per i loro gratificanti commenti alla mia “Via delle
monache”, poesia che, pur narrando ciò che realmente accadde mezzo
secolo fa, mi è stata ispirata dalla lettura di una poesia di Terry
(Una volta…tanto tempo fa).
Mi ha sorpreso, nei commenti di Santi e di Caetano, il richiamo che
entrambi hanno fatto ad una certa aria di mistero (Caetano
addirittura al Cimitero dei libri) da loro sentita leggendola.
Non capivo ma, rileggendola, ne ho trovata la causa in quel mio aver
citato Edgar Allan Poe con i suoi racconti del terrore, del mistero
e quant’altro. A dimostrazione di quanto nel profondo possano agire
certi stimoli.
Ancora un grazie a voi tutti. Mi monterò
la testa, temo.
Un caro saluto a voi tutti ed un grande grazie al nostro vate.
Piero Colonna Romano
" I bardotti alzano la voce": è il
caso di rispondere ad una simile provocazione?
C.C.
18/2/2014
Questa Poesia allo specchio di laura
toffoli dal sapore pirandelliano mi piace. ***** Complimenti
Franco
Commento su "I bardotti alzano la voce" di
Roberto Bottiroli Poesia sarcastica che "qualcuno"
comprenderà... o forse no! R.B.
17/2/2014
Caetano Castiglia: istruzioni per
"impastare" una poesia. Deliziosa poesia con un divertente finale. E
la Musa sorride ed applaude. Carlo Chionne: simpaticissima ed
originale poesia, con un sapiente uso della rima. Piero Colonna
Romano: leggendo, mi sembra di vedere tutto, tanto bene è dipinto
questo "quadro", perché lo è. Piaciuta tantissimo.
Sandra Greggio
Gentile Piero, la tua poesia mi
ha riportato alla mente le storie misteriose di Barcellona, raccontate
da Carlos Ruiz Zafon.... ed ora, valgame dios!!
Caetano Castiglia
Anche se in ritardo ci tengo a complitarmi
con te caro Piero per la tua bellissima "Via della monache".E'
un vero piacere leggere Poesie così caro Poeta. E un plauso a
Cateano per la sua splendida Musa. Mi piacciono assai le tue Poesie e
quando le leggo sento che ....suonano.Bravissimo. Ciao
Il Passero
Buon giorno a tutti Un grazie
sempre a chi ci ispira tutto questo, al gentile Lorenzo e al
bravissimo Piero Colonna Romano , oggi, come sempre del resto , hai
scritto una bellissima poesia :Via delle monache Conosco Gorizia
perché ho un parente acquisito di Gorizia , la descrizione di una
via a te così cara , credimi, mi commuove sembra un dipinto
figurativo degli anni 50 ,il mito di Parigi . *Ma quell'odor di
carta e di cultura mi resta dentro e grande nostalgia m'assale
quando penso a quella via ch'era in mia prima età e che ancor dura.
*Hai descritto meravigliosamente il tutto che mi sembra di chiudere
gli occhi e vederti attraverso i tuoi bellissimi versi , e di
trovarmi anche io in quel nostalgico e dotto posto , l’arte è un
dono di Dio che accarezza i nostri sogni in questa tua poesia
menzioni la voce dei grandi ,bello tutto ciò che descrivi , bella è la
tua poesia . Ispirazione :scriver dei versi altro non è che
mescolar parole assieme ai sentimenti, e distender l’impasto su
uno sfondo color celeste cielo a irritar Piero, e divertir la
gente…simpatica , ironica e bella, sono d’ accodo e poi se non ci
si becca come si fa a … fare l’uovo?Caetano Castiglia… Occhio!
Adesso, c’è Mattèo! che ncn faccia il Farisèo! Ci son già
parecchi Scribi, pronti a divorare i cibi Occhio , Carlo
Chionne, simpaticissima , questo Matteo sembra il tredicesimo
apostolo … o l’evange/ lista, importante è stare in lista, ma per
stare accanto a Gesù non basta chiamarsi Mattero . Bravo Il
faro:Franco Buniotto bella poesia di luce…l’importante è avere sempre
nel cuore una candela accesa ,come quella canzone che faceva , e
la candela va …e la speranza va …un saluto a tutti. Buona
settimana Antonia Scaligine
non mi interessano i rapporti di
amicizia e le dichiarazioni in tal senso. Io commento ciò che
leggo, e tanto mi basta. Caetano
Castiglia
Commento per Piero "Via delle monache"
Splendido e appassionato affresco di momenti che restano imperituri
nella
mente. Bravo è dir poco: Bravissimo.
Roberto
Un breve commento per Caetano
Forse non hai compreso appieno che fra Piero e il sottoscritto, pur
nelle
diatribe (si fa per dire) sui metodi di composizione e quant'altro,
vi è un
rapporto di reciproca stima e d'amicizia.
Cordialmente
Roberto
17 febbraio 2014
Caetano Castiglia –Ispirazione-:
Decisamente poetica questa
descrizione del poetare e non posso che condividerla. Una celebre
lite ci fu tra Foscolo e Monti e volarono poetici insulti, per
accorgersi, al termine della diatriba, che tutto nacque da un
equivoco, sorto tra troppo sensibili anime, che, a volte, poco
riflettono. Le accese dispute tra linguisti sono all’ordine del
giorno e sono istruttive solo se si mantengono all’interno di regole
di civiltà. Non esistono regole immutabili nel tempo e questo è il
principio al quale dovremmo attenerci tutti, con l’aggiunta della
tolleranza, come Voltaire insegna.
Carlo Chionne –Occhio!-:
Forte l’invito di Carlo, ma io sono molto scettico sull’andamento
delle cose. Far pagare le tasse ai ricchi non è nelle corde di
Matteo, caro Carlo, perché le sue frequentazioni gli impediscono, al
di là della retorica che usa, di vedere quel che veramente accade
nella classe economicamente più debole. Temo che questo sarà il
terzo governo (in prosecuzione di quello di Berlusconi) che amplierà
ancora di più il gap tra ricchi e poveri. Non ci resta che
incrociare le dita e, magari, sperare in una vera presa di coscienza
da parte della massa di nostri concittadini, ipnotizzati da chi più
urla. E, come si dice, chi di speranza vive, disperato muore. Un
caro saluto.
Franco Buniotto –Il faro-:
Bellissima e romantica questa descrizione che affascina. Quel faro
emerge come speranza, come luce, come guida nel buio. Bravo Franco!
Luigi Spreafico –Misura-:
Ottimo invito alla tolleranza ed alla buona educazione. Avere misura
nel porgersi, afferma Luigi, è l’unica ricetta per evitare sciagure.
Emanuele Locatelli –Estasi-:
Che brutto effetto fa il cortisone lo dimostra Emanuele con questa
poesia fatta di immagini che si sovrappongono, si sciolgono, si
riallacciano. Poesia con un suo particolare fascino, questa del
nostro amico.
Tullio Barrecchia/Uriel –Androgenia-:
Un fulmineo innamoramento
descritto con bellissime immagini. Quelle sospensioni rendono al
meglio lo stupore che prova il poeta. Ma trovo il titolo decisamente
equivoco (androginia è la presenza di organi sessuali dei due sessi
nello stesso individuo). Forse Tullio non intendeva descrivere una
splendida donna emersa dal mare, né la nascita del giorno. Forse la
bella poesia è metafora di qualcosa d’altro.
Adriana Lombardi –Pensiero-:
Ben descritta quella sensazione d’angoscia che si può provare al
risveglio, dopo che il sonno aveva cancellato le tensioni della
giornata.
Laura Toffoli .Crocefisso di montagna-:
E’ un appassionata preghiera questa poesia della nostra laura.
Irene Pizzimenti –Il volo-:
Poetica e commossa dedica questa di Irene.
Antonia Scaligine -La luna genERSOSa-: Gioca con le lettere, la brava
Antonia e ci regala belle e fascinose immagini che nascono da bei
versi, con una spruzzata (?) di malizia, che non guasta mai.
Bellissimo il distico finale: “l’alba rimbalza onda su onda/nella
grande stella vagabonda”. Brava Antonia!
A tutti l’augurio per una serena settimana. Al nostro vate un grande
grazie.
Piero Colonna Romano
Vorrei esprimere i miei compiacimenti e
ringraziamenti affettuosi a Piero che con tanta sagacia,
bravura e, soprattutto, dolcezza si dedica ai quotidiani commenti
delle nostre poesie. Ho anche apprezzato il suo "duellare" con
Roberto che ha messo in evidenza spunti di elevata erudizione
culturale e poetica in entrambi.
Cordialmente.
Antonio
"Via delle monache" di Piero Colonna Romano
- Caro Piero, bellissimo il ricordo nostalgico del negozietto
di libri usati e misteriosa la figura di donna con la veletta. E,
per scherzare un po', penso all'idea balzana di quel negoziante che
apre un negozio di biancheria intima femminile nella via delle
monache... Vedrai che ritorneranno i libri! Comunque meriti
l'applauso.
Saluti ed affettuosità a te, a Lorenzo e a tutti i colleghi poeti,
Santi
16/2/2014
C.C. sono le iniziali di
Caetano Castiglia.
Normalmente scrivo ciò che penso che sia corretto o non corretto ma certamente
non mi intrometto in modo alquanto supponente su ciò che, verosimilmente,
colui che non si firma per esteso non comprende.
Senza altro aggiungere
Roberto
16 febbraio 2014
Uriel/Tullio Barrecchia –Che splendore-:
Benvenuto nell’azzurro a Uriel/Tullio. Esordio con originale poesia,
per ritmi e sospensioni. Direi che, in stile simil new age, ci
indica un percorso, con un memento. Belle e orientaleggianti le
immagini.
Caetano Castiglia –Metafora-:
Potrebbe essere metafora della cattiva coscienza questo bel sonetto
di Caetano che si conferma poeta di vaglia.
Angelo Michele Cozza –Poetica penuria-:
E per fortuna che…adusta fonte. Altrimenti che volevi, il Nobel?
Bravissimo Angelo, è spassoso il tuo grido di dolore. Restiamo ad
aspettarti, certi del tuo esserci.
Armando Bettozzi –La torta-:
Più che il senso ed il sarcasmo che c’è in questa poesia trovo
rimarchevole l’uso delle rime che fa Armando. Manco una perfetta,
tutte assonanti e consonanti. E non è casuale. Complimenti.
Michael Santhers –Famiglia Ramaglia-: Daniel Pennac non avrebbe saputo
dipingere meglio la famiglia Ramaglia, degna anche di Zazie nel
metrò. Spassoso e surreale Michael, secondo suo costume.
Complimenti.
Lucia Nicolardi -<<Bisogno d’amore>>-:
Quel “danza l’anima mia con esuberanti frenesie” è il verso chiave
dell’intera iperbolica poesia. Superfluo il verso di chiusura. Più
chiaro di così! Intensa ed appassionata, Lucia merita un brava.
Franco Buniotto –Anima-:
Navighiamo con Platone e col suo mondo delle Idee, leggendo Franco.
Quel “Dimmi se eri mia/anche quando non c’ero” ne pare la sintesi.
Aurelio Zucchi –Poesia-:
Un interessante modo di definire la poesia, questo del nostro
Aurelio. Condivisibile il distico di chiusura.
Roberto Bottiroli –Metrica, la rivoluzione-:
Giorni fa il nostro dotto cultore della poesia ci stupì con “Il
tormento”, parodiando, forse per un sussulto di modernità,
Palazzeschi.. Oggi, ravvedutosi, si presenta in stile Luigi Sailer
(quello della Farfalletta o La vispa Teresa). Castigat ridendo
mores? Io resto sempre in attesa di conoscere almeno una poesia del
Metastasio scritta in metri diversi da settenari ed endecasillabi
(ovviamente fatti salvi i libretti d’opera). Come pure attendo
risposta alla domanda se il computo delle sillabe possa essere lo
stesso, nel caso in cui la poesia venga letta o cantata (“Madamina,
il catalogo è questo”, per esempio). Ad oggi tutto tace.
La poesia che qui Roberto ci presenta è un invito alla non lettura,
per la conservazione dell’archeologia culturale. Non leggete, cari
amici, vi si potrebbe aprire la mente verso altri, rischiosissimi
orizzonti!
PS: leggo adesso il commento didattico sulla rima di Roberto e lo
inviterei ad esser più attento a ciò che legge dei miei scritti. Non
ho mai affermato che “igno” ed “ogno” rimano, bensì che sono
assonanti. L’allitterazione era riferita ad una mia poesia dove in
una quartina erano presenti ben tre “gn”. Sulla rima, astrusa più
della metrica a suo dire, torneremo a breve, sperando di non
annoiare più del necessario.
Emanuele Locatelli –Clessidra-:
Un volo della fantasia
tristemente terminato nella consapevolezza che i sogni sono sogni.
Belle e movimentate le immagini che Emanuele ci ha regalato.
Simone Magli –Ci sono più punti forti nella fragilità-:
Aforisma condivisibile del nostro Simone.
Marinella Addis -Amore è-:
Con un bel doppio senario mimetizzato Marinella realizza un inno
all’amore che è auspicio ed, insieme, rimpianto. Quel “Sa domo” mi
riporta a Stintino, a cala Gonone ed al resto di quel paradiso.
Molto brava la nostra poetessa.
Adriana Lombardi –La poesia-:
Una confessione questa di Adriana, quasi uno scusarsi. Ma ha ragione
nella condivisibile affermazione finale.
Laura Toffoli –Risveglio estivo-: Un delicato acquerello questa
della brava Laura.
A tutti l’augurio per una settimana piena di poesia. Un caro saluto
a voi tutti ed, in primis, al nostro generoso vate.
Piero Colonna Romano
Mi sembra di capire, a proposito di una
polemica innescata e protratta da una sola persona, che
costui vuol ridurre tutto a mere espressioni aritmetiche e di
numerologia. Lla poesia non è argomento da spezzettare e
anatomizzare, facendo le pulci alle sillabe lunghe o corte, ai
dattili e agli spondei. D'altronde credo che se Dante avesse dovuto
badare a tutto ciò, starebbe ancora scrivendo la Commedia, e sarebbe
a metà della prima Cantica.. La poesia è istinto e ritmo, musicalità
e grazia. Null'altro.
C.C.
Commento Per Piero Colonna Romano
Dopo alcune "dissertazioni filosofiche" tra di noi sulla rima e non
riportate
sul sito a proposito di una rima di Piero "igno" e "ogno" vorrei
fare una
alcune precisazioni.
Piero sostiene che dette rime sono allitterazione e che le rime
cadono
sull'ultima sillaba; forse non ha letto bene come si costruisce la
rima.
Solo nelle parole monosillabe, es poi,voi, noi ecc. la rima vale per
l'ultima
sillaba ma, in tutte le altre parole (decine di migliaia) dalle
piane,
sdrucciole, bisdrucciole ecc. la rima parte dalla vocale precedente
l'ultima
sillaba.
Dopo affermazioni di questo genere se tu fossi in un campo di calcio
con
arbitri Dante, Metastasio, Pascoli, Foscolo, Carducci e altri
grandi, non
sarebbe utilizzato il cartellino giallo, si passerebbe direttamente
al "rosso".
Sempre cordialmente
Roberto
Commento sulla rima
A continuazione va tenuto presente che sulle parole tronche la rima
va
sull'ultima sillaba mentre sulle sdrucciole, bisdrucciole ecc. la
rima parte
dall'ultima vocale accentata.
Solo per una ulteriore precisazione; la rima non è una robetta
facile, è quasi
peggio della metrica standard.
Sperando di essere stato esaustivo saluto cordialmente
Roberto
15/2/2014
15 febbraio 2014
Simone Magli –Sono il vuoto del vaso di creta-:
Profonda riflessione di Simone, resa con versi che invitano a
pensare. Toccante la conclusione piena di speranza. Ok, Simo, bravo!
Fata Morgana –Il peso della neve-:
Pare il racconto di quel che
succede in questa stagione invernale, la poesia della bravissima
Fata Morgana, ma è metafora di un vissuto dove neppure i raggi del
sole possono alleviare la pena del vivere.
Caetano Castiglia –preghiera-:
Gradevole, ritmico e sapiente alternarsi di quinari, settenari ed
endecasillabi a formare una poesia dall’intenso, coinvolgente
sentimento. Complimenti vivissimi.
Antonio Gagliardo –Veleggiando in solitario-:
Belle le immagini che Antonio ci regala. In quelle immagini trova
pace l’anima, ma, a differenza di Leopardi, l’uno naviga, l’altro
naufraga.
Carlo Chionne –Epochè-:
Caro Carlo tieni pure, speranzosamente, in sospeso il giudizio ma io
temo che tra i due contendenti, a differenza dell’antico adagio,
perderemo noi tutti. Tanto per cambiare. Sempre stimolanti le poesie
proposte dal grande Carlo cui va il mio affettuoso saluto.
Michael Santhers –Lo specchio-:“Scoprimmo
(a notte inoltrata questa scoperta è inevitabile) che gli specchi
hanno qualcosa di mostruoso. Allora Bioy Casares ricordò che uno
degli eresiarchi di Uqbar aveva dichiarato che gli specchi e la
copula sono abominevoli, perché moltiplicano il numero degli
uomini.” (da Finzioni di Borges). Questo mi ha fatto venire in mente
la lettura della bella poesia di Michael che, al contrario, descrive
lo specchio quale strumento d’appagamento della vanità ma anche
quale giudice severo ed intransigente. E lo dice strumento sulfureo
(“occhio di Lucifero/infiltrato nelle menti”), atto “a far
sembrare/il tempo infinito/fino al baratro”. E sempre un bravo al
nostro Michael.
Franco Buniotto –M’ama non m’ama-:
Il responso delle margherite,
sfogliate da Franco, non deve essere stato positivo ed ecco nascere
una poesia di protesta. Cos’è mai la poesia!
Emanuele Locatelli –Non metterti all’asta-:
Drammatico quel che esprime Emanuele con questa commovente poesia,
detta con passione e pena immensa. Bravo Emanuele!
Luigi Spreafico –Orizzonte-:
Bella riflessione questa di Luigi al quale (e spero mi scusi) mi
permetto un suggerimento: non serve troncare le parole se quella che
segue inizia per vocale. Si forma comunque elisione a riallineare il
metro del verso.
Laura Toffoli –Ali nere-:
Lezione di comportamento, con parabola iniziale, questa di Laura.
Amara e bella la conclusione. Ancora un brava Laura!
Irene Pizzimenti –E’ un abbraccio-: Bentornata
Irene! Bella molto, intensa e riflessiva questa poesia che dice di
quanto un abbraccio, un riavvicinarsi, un capirsi, possano essere
scudo e rifugio “contro la sopraffazione ed il disordine dei
giorni”. Struggente quell’otra vez (ricominciamo, ancora, di nuovo)
di una poesia che è un abbraccio. Brava molto.
Terry Di Vetta –Una volta…tanto tempo fa…-:
E come non concordare con Terry? Essere immersi tra i libri, col
loro odore, col fruscio delle pagine, con le sottolineature e le
orecchie alle pagine più interessanti. Provate a fare un’orecchia ad
un IPod…Brava Terry, sono con te. (anche sulla felicità che non dà
il progresso)
Marinella Addis –Parlo di questo amore-:
Anche a Marinella un bentornata. Intensa e bella questa poesia ben
ritmata con quei settenari nobili che rendono alla perfezione il
sentire della poetessa. Brava davvero.
Adriana Lombardi –Il sole-:
Ricordi, sorgente di vita. Questo il tema, ben svolto, della poesia
di Adriana.
Antonia Scaligine –Fiducia e speranza-:
Belle e condivisibili le definizioni che la brava Antonia dà della
speranza e della fiducia. Svolge bene il tema del titolo, la nostra
poetessa, ed ammonisce, opportunamente, nella conclusione.
A tutti un grazie per ciò che sapete dare con sentimento e maestria.
Bravi tutti. Un caro saluto a voi ed al nostro illuminato vate.
Piero Colonna Romano
14/2/2014
Devo un doveroso grazie a Roberto per
il suo giudizio sulle mie poesie, ad Antonia Scaligine, Santi
Cardella, Piero Colonna Romano per il commento alla mia di oggi.
Applaudo a Santi e a Piero, ammirando la loro bravura (che io non
ho) nell'uso perfetto della metrica, che conferisce alle loro poesie
una dolcissima musicalità.
Sandra Greggio
Commento per Sandra Greggio
Ringrazio per i complimenti ricevuti, vorrei solo aggiungere che la
cultura
(quella vera), il sentimento, la dolcezza espressiva li noto
costantemente
nelle tue composizioni.
Cordialmente
Roberto
Io e la rosa , Santi Cardella ,
bellissima poesia , sembra davvero una
dolcissima rosa, sei il poeta dai versi perfetti e musicali che sono
il valore
di ogni poesia. Grazie per essere tra noi.
Vieni, Francesco, in Calabria! Domenico Caruso , certo che hai una
grande
ammirazione per questo Papa ,bene, ti posso assicurare che ce l’ho
anche io.
Con chiarezza e semplicità ci insegna a vivere il Vangelo e dal
momento che
Dio è speranza speriamo che le sue parole e i suoi scritti possano
arrivare a
quel cuore che sa custodire molto bene solo un libretto d’assegni
con l’intento
di cacciare il ladro per prendere il posto suo.
Il suo libretto Evangelii gaudium , invece è l’ auspicio alla
conversione a
partire dalla chiesa stessa. Lui dice che bisogna cambiare tutto per
poter
risolvere la situazione.
Il mosaico di Franco Buniotto , bravissimo . Ci sono due mosaici da
prendere
in considerazione , quello antico relativo a Mosè , e quello fatto
di tanti
elementi , tasselli , che messi nel giusto posto servono per farci
vivere…
poesia molto bella
Oggi di Piero Colonna Romano , anche questa poesia è bellissima
Ma qual è il vero valore del tempo ?
Un sospiro verso la liberazione o battere il capo per non vederlo
scorrere
insieme a tutte le illusioni, ma nel tuo “Oggi” c’è anche un senso
magico di
quell’amore puro . Bellissima , sempre riconoscente per le tue
benevoli lodi .
Bella anche questa tua poesia Sandra Greggio anche se all’insegna
della
tristezza .
***E me ne sto qui…
Un grazie pieno sempre di gratitudine e d’affetto a Lorenzo.
Antonia Scaligine
14 febbraio 2014
Il Passero –E ti vengo a trovare-: E bravo Giancarlo! Non solo ci
regala una poesia densa di tenera nostalgia ma la infarcisce di rime
in “are”, alternate, incrociate, baciate a sottolineare il desiderio
d’amare. Molto piaciuta.
Santi Cardella –Io e la rosa-:
Romanticissimo Santi! Bellissimo il sonetto che ci regala, fatto di
tenere immagini piene d’amorosi sensi, nati da magistrale
similitudine. Rime alternate nelle quartine e ripetute nelle
conclusive terzine danno ritmo dolce e suadente. Bravissimo!
Domenico Caruso –Vieni, Francesco, in Calabria!-:
Altro bel sonetto di Domenico con pressante invito al grande
Francesco. Bene fa il poeta a sottolineare il disagio dei calabresi
e lo loro onestà ed altrettanto bene a citare S. Francesco di Paola,
che è di miracoli che abbiamo bisogno!
Antonietta Ursitti –Il nespolo di fronte-:
Antonietta, con questa bella poesia, pare dire che è in alto che
dobbiamo guardare, se vogliamo rifiorire. Un caro saluto.
Simone Magli –Molti uomini non guariscono dalle malattie psichiche-:
Sommessa riflessione del nostro Simone che è anche invito, agli
psicanalisti, a curare più l’anima che il corpo.
Enrico Tartagni –Nichi-lismo-:
Correnti filosofiche che si incrociano e scontrano: empirismo e
razionalismo, e Nietzsche indica la strada. Interessante questa
serie di riflessioni del nostro Enrico, tutte da discutere le sue
speculazioni.
Armando Bettozzi –Lo vedi…mò c’è Marino…la sagra c’è…de ‘e buche…-:
Viste in TV le buche romane ed il povero Armando, che ci fa lo
slalom attorno, ci fa sopra una musical poesia di denuncia e rabbia.
Carmelo Luparello –Un ricordo di te-: Dolce e triste questo racconto
di Carmelo.
Michael Santhers –Sul viale di notte-: Col suo inimitabile stile
Michael ci racconta dei passeggi su di un viale di notte e non
tralascia neanche un particolare. C’è, come in tutte le poesie di
questo fantasioso poeta, una chicca da ricordare con i versi “l’alba
accartoccia/la nera coperta”. Da applausi.
Franco Buniotto –Il mosaico-:
Ritrovarsi in un puzzle, insomma, per stare per sempre incastrati.
Questo il più grande desiderio di Franco che cercherà di schivare
anche le newtoniane mele, hai visto mai? Scherzo, ovviamente, su
questa piacevole poesia.
Emanuele Locatelli –Fratello mio-: Un atto d’amore riconoscente nei
confronti di un fratello che tanto amore e comprensione ha dato,
detto con forte emozione.
Sandra Greggio -***-:
Una Sandra in gran spolvero questa di oggi. Bellissima poesia, degna
della Merini. Complimenti vivissimi.
Pierluigi Ciolini –Non tutte le infelicità-:
Aforisma dolente, e condivisibile, di un sinteticissimo Pierluigi
Laura Toffoli –Chi sei tu ?-:
Leggere dentro ed appagare, questo il segreto dell’amore. E Laura lo
racconta con grande maestria didattica, coinvolgendoci e lasciandoci
pensosi. Brava Laura!
Sia piena d’amore e di poesia questa giornata, per voi tutti. Ed a
tutte un fiore ed il più cordiale dei saluti. Un grazie la nostro
vate, faro e guida. Piero Colonna
Romano
Guarda Piero che ogni promessa e debito
e prima o poi ti verro a trovare per ....giocare
mi fa un immenso piacere
il tuo ....cambiare
ciao
Il Passero
Caro Lorenzo,
Ciascuna delle poesie della pagina azzurra ha i suoi aspetti
apprezzabili. In particolare:
"Un ricordo di te", di Carmelo Luparello - Ha risvegliato in me
nostalgici ricordi di viaggi, colorati da una speranza troppo presto
spenta, d'una donna che, nel ricordo, è rimasta bella dopo tanto
tempo;
"Il mosaico", di Franco Buniotto - E' un cinguettio poetico che
piace sentire a lungo perché lascia un'eco nell'anima;
"E me ne sto qui" di Sandra Greggio - Anche questa bella poesia di
Sandra tocca alcune corde che continuano a suonare, finita la
lettura. Applausi!;
"Oggi", di Piero Colonna Romano - Che malinconia, quanti ricordi
d'un tempo felice nei versi ben ritmati di Piero! Grazie per le
emozioni trasmesse e condivise.
E grazie anche a Lorenzo che, silenzioso, lavora per noi;
Santi
Commento per Piero Colonna Romano "Oggi"
Caro Piero uno splendido novenario dattilico in sonetto; nulla di
strano nei
secoli ci sono composizioni in sonetto non endecasillabi.
Complimenti
Roberto
13/2/2014
13 febbraio 2014
Luisa Pezzoni –A mio figlio-:
Benvenuta nell’azzurro, Luisa. Esordio con una poesia densa di
dolore, dedicata ad un figlio che immagino lontano. Molto ben
narrato quel sentire.
Emanuele Locatelli –Le mie parole-: E consoliamoci così…
Il Passero –Brindo a voi-:
Ed allora cin cin a questa bella filastrocca di Giancarlo, con
l’augurio che arrivi presto “altro volto”.
Domenico Caruso –A Papa Francesco-: Altro buon sonetto di Domenico,
riservato alla persona che si spera innovi e ripulisca la chiesa,
facendola tornare alla sua vera missione.
Aldo Fontanazza –Quel sorriso di te-:
Una dolorosa perdita dopo anni
d’amore. Narrata con forti e addolorati toni, resta soltanto la
speranza in un oltre rappacificante. Prosastica ma intensa poesia,
questa di Aldo.
Michael Santhers –Paesi di un tempo-: Chi mai riuscirebbe a dipingere
con toni ora sarcastici, ora angosciati un vecchio e traballante
paese come fa il nostro Michael? E’ una sfilata di quadri astratti
quella che ci presenta, con le sue sovrapposizioni sintattiche, il
poeta. Leggo e rileggo affascinato e mi ritrovo dentro un paese del
quale colgo l’anima. Sempre complimenti.
Franco Buniotto –L’attesa-:
Brevissima attesa, dunque, seguita dalla repentina immersione in un
bacio. Più veloce di così Franco non poteva essere ed il senso di
questa rapidità è ben reso dallo stringato poetare.
Laura Toffoli –Siete invitati a partecipare alla notte di San
Valentino…-:
Romanticissima scena molto ben resa dalla brava Laura. (ma nelle
altre 364 notti che si fa?)
Adriana Lombardi –Pioggia e battesimo-:
Buona la similitudine proposta in questa poesia nata da forte fede.
Antonia Scaligine –Una notte diversa senza saper perché…(San
Valentino)-:
Romanticismo narrato con belle immagini, talvolta metaforiche. E’
dolce e amara questa poesia della brava Antonia dove la ragione
(accidenti !) alla fine prevale sul sentimento. E non vissero felici
e contenti. Sempre brava la nostra amica.
Un cordiale saluto ed un grazie per ciò che sapete dare a voi tutti.
Un caro saluto al nostro vate illuminato.
Piero Colonna Romano
12 febbraio 2014
Luigi Spreafico –Condanna-:
Forte invettiva, nata dall’osservazione del comportamento di chi ci
governa e dal subirne le conseguenze. Mi fa tornare in mente quella
di Cicerone contro Catilina. Bravissimo Luigi, concordo e applaudo.
Emanuele Locatelli –Sara-:
Catulliano, in questa occasione, Emanuele ci regala una vera chicca.
Complimenti.
Fausto Beretta –Scontri naturali-: Un doloroso conflitto
generazionale, descritto con amarezza e rassegnazione.
Il Passero –Giocando al Burraco-: E Giancarlo ci presenta una
seconda versione delle lezioni di burraco impartitegli da “una
bionda assai capace”. Caro amico ho letto la tua risposta al mio
commento precedente e, giuro, mi interesserò a questo gioco.
Sperando di trovare una disponibile maestra. Un caro saluto.
Armando Bettozzi –Un’amica…assai speciale-:
E Lisa sarà felice di questo omaggio reso con bel sonetto dal
maestro Armando.
Domenico Caruso –Grazie, Papa Francesco-:
E lunga sia la sua vita. Lunghissima anzi, che di tempo per
rimediare alla storia della chiesa ce ne vuol tanto. Apprezzabile il
sonetto del nostro Domenico.
Caetano Castiglia –domenica d’inverno-:
Una scena che sa di tristezza, riscattata dalla voce del mare, molto
ben disegnata dal bravo Caetano.
Franco Buniotto –Morte di un piccione-:
Franco racconta di un tristissimo evento accaduto pochi giorni fa
(un bimbo travolto da un automobilista poi fuggito). C’è rabbia e
commozione nei suoi duri e bei versi.
Antonia Scaligine –Chissà dove vanno i pensieri?-:
Il pensiero sui pensieri ed il loro misterioso viaggio, raccontato
magistralmente da una coinvolgente Antonia. Da ricordare la
bellissima conclusione con quel “a volte ritornano sospesi/alla
porta del sogno”. Complimenti, Antonia.
Laura Toffoli –Sospiri-:
Bella sintesi sognante di grandi emozioni, questa della brava Laura.
Salvatore Cutrupi –Germogli-:
Una fiaba, questa di Salvatore. Fiaba e desiderio di quei semi della
felicità, come della fonte della giovinezza, molto ben narrata.
Adriana Lombardi –Senso e ragione-:
Tuttoè finalizzato al compimento
di un alto progetto. Questo ci racconta la brava Adriana, citando
Coelho. E speriamo che allora sia davvero “un bel giorno”.
A tutti il più cordiale dei saluti, al nostro vate un grazie di
cuore per ciò che ci consente.
Piero Colonna Romano
Caro Lorenzo,
per tuo mezzo vorrei esprimere:
un benvenuto con applauso a Luisa Pezzoni per la sua commovente
poesia "A mio figlio";
un vivo apprezzamento a "Una sera diversa, senza sapere perché" ad
Antonia Scaligine per le poetiche e suggestive espressioni contenute
nella sua composizione (con un punto interrogativo: che significa
lumare?);
un grazie ed un affettuoso saluto a te per il tuo impegno
quotidiano;
Santi
Ma, caro Piero
non conosci il Burraco?
non sai cosa ti perdi,è il gioco del momento.
Molti lo giocano, ma saperlo giocareè un'altra cosa
ha tattiche di gioco molto interessanti.
Così per invogliarti ne ho scritte 2 sul Burraco.
Hai visto mai che puoi ...cambiare idea ?
Un caro saluto e un grazie sentito per tutto quello che fai ,e poi
ora
il sitoè ancora più ...interessante,come dice Sandra,ma giustamente
bisogna armarsi
di.....Conoscenza
Il Passero
12/2/2014
Caro Piero, io non mi dilungo più di
tanto ma togliere il sapore del
decasillabo ai cori verdianiè come tentare di giustificare il non
giustificabile.
Due consigli:
1° quando commenti cerca di non dilungarti troppo non puoi creare
ogni volta
una nuova Treccani;
2° ti consiglio di leggere qualche "Bigino" sulla metrica
Sempre con cordialità
Roberto
Grazie Franco Buniotto, per il
meraviglioso commento alla mia modesta poesia.
Le tue poesie, anche se non sempre le commento, sono molto belle .
Vai alla ricerca di sensazioni diverse come la poesia Poker
dove la tua fortuna ti chiede di giocare , poi del resto la fortuna
i forti
aiuta e i timidi rifiuta, dice il proverbio. Ma c’è di più si lega
alle
sensazioni umane come quella di oggi con la Morte di un piccione ,
forse
ti riferisci anche a quel bambino lasciato morire su un marciapiede,
fa
davvero male , bella poesia .
Un grazie di cuore va sempre a Lorenzo e a Piero
Antonia Scaligine
Senza entrare in merito allo scambio di pareri
tra Roberto e Piero (non ne ho la competenza), esprimo i miei
complimenti ad entrambi, perché leggendoli "si va a nozze", come si
suol dire, respirando cultura, quella vera. Complimenti ad entrambi!
Sandra Greggio
Caro Roberto, ebbene sì, leggo Dante e
su Dante, come d'altri e d'altro, perché, come si usa dire e a
differenza d'altri, non sono nato "imparato".
E leggendo e leggendo ho scoperto che la poesia nasce, in
remotissimi tempi, quale inno sacro da dedicare alla/e divinità che,
probabilmente essendo dure d'orecchi, avevano bisogno di sentirsi
ripetere più volte la stessa frase (da qui il ritmo). Ci mettono poi
il carico da quaranta gli omerici con i loro canti di preghiera
formulati, a differenza del linguaggio usato dal popolo, con termini
più elevati, per ovvia deferenza.
Fin qui tutto era parlato, declamato, recitato a memoria e soltanto
con l'avvento del tiranno Pisistrato (circa V° sec. a.c.) si arrivò,
per suo volere, a mettere per scritto ciò che verbalmente era
tramandato. Teogonia, Geogonia, Odissea ed Iliade compresi.
Da qui nacque l'esigenza di ripetere nello scritto, i ritmi che,
foneticamente, quegli inni, quelle poesie, avevano.
Non divago e nel prosieguo cercherò di dimostrartelo.
Musica e poesia hanno in comune, oltre a complicatissime regole
comunque non simili, il ritmo. Arsi e tesi sono presenti,
necessariamente, nella musica e nella poesia.
Ma la musica ha una caratteristica (sempre a proposito di ritmo) che
la poesia (né letta , né declamata) può avere: l'allungamento delle
note.
E così se prendiamo quel "Oh Signor che dal tetto natio", che tu
citi ad esempio della musicalità del decasillabo, ci accorgiamo che
leggendola, inevitabilmente, contiamo dieci sillabe. Ascoltandola
cantata diviene "Oh Signor che dal te… etto nati… io" trasformando
il decasillabo in dodecasillabo.
Ed ancor di più vale per "Madamina il catalogoè questo", ovvio
decasillabo in lettura che però, nella dizione di Leporello, vede
una pausa tra "madamina" ed "il catalogoè questo". Pausa che evita
l'elisione tra quella "a" e quella "i". Divenendo, nell'ascolto, un
musicalissimo endecasillabo.
Idem per "Come rugiada al cespite" dove c'è allungamento di quella
"o" e allungamento e separazione tra la "i" e la "a" di rugiada.
Giusta la tua osservazione sull'interpretazione dei ritmi data dai
grandi compositori alle prese con libretti da musicare. Era una
bella gatta da pelare dover rendere musicale ciò che musicale nonè
(e cioè i versi parisillabi con i loro accenti fissi e immutabili).
Ma il problema lo risolvevano esattamente come io sopra ho
descritto, trasformando i decasillabi in endecasillabi, perché la
respirazione dell'uomo (e l'orecchio) questo impone.
Avevo già scritto in una mia precedente risposta che poco conosco il
Metastasio poeta e, aderendo al tuo invito, ho cercato sue poesie
nell'aborrita Wikipedia. E questo trovo:
in perfetti settenari: La libertà a Nice, La partenza, Palinodia a
Nice
in endecasillabi: Sogni e favole, Vecchiaia
Credo che, se avessi proseguito, probabilmente non avrei trovato
poesie in parisillabi (puoi smentirmi, comunque, citandomene).
Metastasio era un colto personaggio che, credo, ben avesse
assimilata la lezione di Dante (a proposito della prevalenza nobile
dell'endecasillabo, seguito dal settenario).
In compenso in ottonari sono i suoi libretti d'opera ma, affidati
alla maestria musicale di grandi compositori (a proposito conosco
molto bene La clemenza di Tito e non ho mai avuto l'impressione,
ascoltandola, che vi fosse un solo verso in piatto ottonario) quelle
parole divengono musica. E con ciò non intendo sminuire l'importanza
che, per il melodramma, ha avuto il Trapassi, anzi. Importanza che
non ha avuto nella stessa misura per la poesia. Ricordo, a
conclusione, che il movimento letterario dell'Arcadia aveva, quale
punto di riferimento, Petrarca.
Un cordiale saluto, con la stima di sempre.
Piero
Chissà dove vanno i pensieri? Non lo so
dove vanno, ma questi di Antonia Scaligine sono bellissimi. *****
complimenti.
Franco
11 febbraio 2014
Luigi Spreafico –Capovolgimento-: Un tristissimo prendere atto del
tempo che passa e toglie ispirazione e luce.
Emanuele Locatelli –I love you-: Si vive per l’amore e
dell’amore. L’idea di perderlo crea incubi che Luigi racconta con
efficacia.
Simone Magli –La motivazione-:
E come non concordare con Simone? Senza motivazioni all’agire che
resta?
Roberto Bottiroli –Teneramente un sogno-:
Teneroè il sogno e delicato il racconto in questo esempio di
novenario offertoci dall’ottimo Roberto.
Antonietta Ursitti –Mi immergo-: Belli molto i primi tre versi
(titolo compreso) prologo di uno smarrimento dell’anima, detto, a
concludere, dalla brava Antonietta. Un caro saluto.
Aurelia Tieghi –Hanno tagliato-: Narrata, con intensità
coinvolgente, la pena per la perdita di amici alberi rassicuranti.
Brava Aurelia!
Antonio Scalas –Tra terra e cielo-: “e l’anima si fonderà con la
luce”è la sintesi magistrale di una bella poesia che dice d’amore
per gli anziani.
Fausto Beretta –Attimi-:
La frenesia della vita toglie il respiro ed il piacere di godere
attimi di pace. Lo racconta bene il nostro Fausto.
Il Passero –Giochiamo a Burraco?-: Non conosco il burraco ma se fa
quell’effetto meglio non conoscerlo. Carina e piacevole la poesia di
Giancarlo, intrisa di sottile malizia.
Aurelio Zucchi –Vorrei ma non posso-: Una poesia che dice, con
sognanti immagini, del desiderio di vivere in un mondo più umano.
Antonella Iacoponi –Un augurio ad un’amica-:
Molto affettuosa, la nostra Antonella, con questi suoi auguri
rimati. Saranno certamente graditi da una commossa Adriana.
Caetano Castiglia –aghi di pino-: Ottimo l’alternarsi ritmico dei
versi di diverso, ma efficace, metro. Danno cantabilità a questa
bella poesia che narra di un dolcissimo ricordo. Molto bravo Caetano.
Franco Buniotto –Lato B-:
Sensualissimo ballo, descritto con sfrontata sincerità dal
bravissimo Franco.
Adriana Lombardi –Amore-:
Un richiamo all’inno all’amore di S. Paolo, molto opportuno in
questa occasione. Bella la disamina successiva, detta con gran
sentimento. E buon S. Valentino a tutti, allora.
Antonia Scaligine –Quale sole?-: Bella riflessione di Antonia sul
sole e sopra i suoi effetti. Ben disegnata la scena paesana e quel
“Lotteremo con le tenebre/quando ombre pietose” è metafora di un
sole fonte di speranza. Brava Antonia!
Laura Toffoli –Piaceri che si rincorrono-:
Mangiare un ciuffo di zucchero filato e descriverlo come desse un
piacere sensuale nonè da tutti. Ma Laura ci riesce con le belle
immagini di allusivi versi dai quali sprizzano colori, sapori e
suoni d’organetti di fiera. Complimenti Laura!
Un caro saluto a voi tutti, un grazie al nostro vate generoso.
Piero Colonna Romano
11/2/2014
10 febbraio 2014
Marina Mannarà –Tutta la vita-:
Un benvenuta nell’azzurro a
Marina che esordisce con la speranza che il più nobile dei
sentimenti possa essere duraturo. In filigrana leggo un “se son rose
fioriranno”.
Franco Buniotto –Poker-:
Un rapporto, una partita a poker, dove vince chi meglio bluffa. E
Franco parte in quarta (col bluff) dichiarando la sua sottomissione,
quasi un subdolo “passo”.
Santi Cardella –Rosa tatuata-:
Santi pare dire che l’amoreè una specie di droga dalla quale non ci
si può liberare, né lo si vuole nonostante le spine che porta e
comporta. E lo racconta con bei versi composti col bel ritmo di
endecasillabi alternati a settenari. E delizia sempre.
Luigi Spreafico –Per Gabriele-:
Un forte, affettuoso incoraggiamento ad affrontare la vita meno
rassegnatamente, indirizzato ad un giovane amico, forse ad un
figlio.
Emanuele Locatelli –Amico mondo-: Bella questa invettiva del
nostro Emanuele che, con rabbia, elenca i mali più evidenti che
affliggono questa epoca. Significativo e centrale il verso “avere
valoriè un disonore”.
Armando Bettozzi –Dèi e diavoli…in tèra-:
Una parabola questa dell’ottimo Armando. Attualissima parabola,
metafora di quel che accade dalle nostre parti politiche.
Carlo Chionne –Ode-:
Deliziosa filastrocca del grande Carlo che osserva il mondo attorno
e con sapido sarcasmo lo descrive. Ridiamo, per non piangere,
assieme a lui ed imitiamolo, come ci suggerisce nei suoi distici.
Simone Magli –Speranza-:
Un amaro Simone osserva le brutture di questo mondo e le riassume
con metaforiche immagini. E non c’è speranza nei due versi
conclusivi.
Gabriele Renda –Bancao meravigliao-: Molto divertente questo
adattamento di un vecchio successo musicale all’attualità illustrata
nel prologo. Anche in questo caso ridiamo per non piangere.
Bravissimo Gabriele!
Antonella Iacoponi –Tempo d’estate-: Decisamente accattivante questo
dipinto che dell’estate ci regala Antonella.
Libera Mastropaolo -Un anno senza te-: Struggente ricordo della madre
questo, detto con commosse parole da Libera.
Michael Santhers –Cielo-:
Con sfrenata fantasia il nostro Michael descrive quel che ci
sovrasta. Giudica ed attribuisce caratteristiche umane (quelle
negative, ovviamente) a sole e luna, divertendo sempre. Ma,
soprattutto, ci chiarisce quel che fanno sole e luna durante le
eclissi.
Laura Toffoli -Ombre invernali-:
Ben disegnato un paesaggio invernale dalla brava Laura.
A tutti il più cordiale dei saluti, in primi al nostro generoso
vate. Piero Colonna Romano
Commento per Piero Colonna Romano
Caro Piero, che Dante fosse un grande poeta lo sanno tutti ma che
fosse libero
di interpretare le cose a modo suoè altrettanto vero e ogni tanto
qualche
sciocchezzuola la tirava fuori.
Non ti sei mai domandato come mai Verdi utilizzava il decasillabo
ascendente
per i suoi cori? Va pensiero, O Signor che dal tetto natio, Si
ridesti il Leon
di Castiglia ecc. ecc.; te lo spiego: perchéè molto musicale; e
Mozart "Non
più udrai farfallone amoroso" , "Madamina il catalogoè questo" e
via
discorrendo. Verdi utilizzava anche per le Arie i settenari
manzoniani "Come
rugiada al cespite" Ernani/Ermengarda; anche gli ottonari ecc.
Potrei
proseguire all'infinito ma....di endecasillabi ben pochi se non
rari. In
conclusione: il ritmo nasce dalla musica e non credo che i grandi
compositori
non sapessero interpretare ciò che stavano componendo.
Pertanto ti consiglio di leggere un po' meno notizie su Dante e
aprirti ad
altri poeti e se vuoi il "RITMO" leggi Metastasio.
Un caro saluto
Roberto
10/2/2014
Caro Roberto, temo d'essere stato
frainteso col mio troppo sintetico commento.
Ovviamente tu sfondi porte aperte con la tua precisazione, sulla
quale non si può che concordare.
Ma il senso del mio "decasillabi inusuali, quasi endecasillabi
acefali" deriva in parte dal giudizio che Dante dà dei parisillabi,
affermando che "per la loro rozzezza sono usati raramente,
conservano infatti la natura dei numeri e sono, rispetto ai dispari,
come la materia rispetto alla forma" (nel De vulgari eloquentia) ed
in parte da ciò che afferma Gabriella Sica, nel suo "Scrivere in
versi" (Il Saggiatore, ediz. 2011) "-Il decasillabo può anche
considerarsi come un endecasillabo acefalo, ha comunque sempre ritmo
fisso: il tonoè romantico o esortativo come nel Manzoni di "Ahi
sventura, sventura, sventura!" o cantilenante come nel Pascoli con
"Cielo e terra dicono qualcosa-"
E si può anche non essere d'accordo con l'uno e con l'altra.
Cambiano i tempi, il modo d'esprimersi e, quindi, anche il modo di
fare poesia (ad esempio gli aborriti, da Dante, novenari, poi
portati all'eccellenza dal Pascoli). Quindi non per sbaglio ho
definito dolce e piacevole la tua poesia, nonostante la definizione
data al verso.
Mi sono permesso, sperando tu non me ne voglia, per esercizio e per
curiosità, di convertire in endecasillabi la prima strofa della tua
"Un soffio di serenità". E questo ho ottenuto (2-4-7-10). Ferma
restando la piacevole lettura dei tuoi decasillabi non mi pare
proprio disdicevole quel che segue:
E quando il vento sussurra alle fronde,
con un castagno che al vento risponde,
un cuore tenero tosto si perde
su quei bei campi coperti di verde
L'endecasillaboè connaturato al nostro naturale modo di respirare,
edè il metro per eccellenza, quanto meno nella poesia italiana. Ciò
nonostante anche io uso spesso i parisillabi, quando l'argomento
trattato mi pare lo esiga e trovo deliziosi quelli che tu usi quando
racconti di accattivanti figure femminili.
Sull'endecasillabo si potrebbe discettare ancora a lungo ma credo
d'avere annoiato abbastanza per cui, rinnovandoti stima ed
apprezzamento, ti invio un cordiale saluto.
Piero
9/2/2014
Commento per Piero Colonna Romano
Piero, ma chi dici acefalo quasi endecasillabo? Più ascendente di
questo
decasillabo 3-6-9! Valentino del Pascoli mostra un decasillabo
acefalo sul 2° e
4° verso di ogni quartina insieme all'endecasillabo di 1° e 3°
verso; in questa
poesia del Pascoli il ritmo dell'endecasillaboè 4-7-10 (ritmico)
mentre il
decasillaboè 4-6-9, se avesse usato il decasillabo ascendente 3-6-9
il ritmo
si sarebbe spezzato-
Cordialmente
Roberto
9
febbraio 2014
Michael Santhers –Il paziente-:
Amara storia, troppo spesso vicina al vero, questa di Michael. Detta
con stile discorsivo, muove a compassione per la sorte di troppi
homeless che dovrebbero pesare sulla nostra
coscienza.
Franco Buniotto –Immagini-:
Bella questa serie di immagini, belle le similitudini e bello lo
stemperarsi del racconto nel silenzio conclusivo.
Emanuele Locatelli –Amicizia-:
Struggente addio, detto con profondo sentimento ed emozione.
Roberto Bottiroli –Un soffio di serenità-:
Decasillabi inusuali, quasi endecasillabi acefali. Eppure Roberto li
riempie di dolcezza e li usa per dipingere paesaggi bucolici,
dandoci una piacevole poesia, a dimostrazione che la poesia nonè
soltanto tecnica.
Nino Silenzi –Il pianto del vento-: Perfetta descrizione, par quasi
sentirle quelle onde infuriate. Ma nonè retorica descrizione di un
fatto della natura, quel che ci descrive Nino, bensì metafora di un
rabbioso dolore per quelle “guerre insane” che insanguinano il
mondo. Complimenti.
Antonella Iacoponi –Quarant’anni insieme-:
Con bei versi Antonella rende omaggio ad una ricorrenza di
matrimonio.
Caetano Castiglia –metropolitana-: L’uso che del senario fa Caetano
rende alla perfezione il movimento di quel convoglio (ed azzardo
anche che quel “comune”, che pare verso sperduto tra i senari, pare
il fischio di partenza). Ma non c’è soltanto tecnica sopraffina in
questa poesia, c’è il filosofico domandarsi dove andiamo, con
conseguente rassegnata risposta. Complimenti a questo bravo poeta.
Sandra Greggio –Io-:
All’inizio pare di leggere l’attacco d’una lezione d’italiano, dopo
si scopre un malinconico guardarsi dentro, seguito dall’orgogliosa
affermazione sull’essere. Singolare e bella poesia della nostra
Sandra.
Laura Toffoli –Nebbia-:
Fortunatamente la nebbia si dirada… Bella la descrizione del
paesaggio nebbioso e suspence finale resa perfettamente con quel
timore e quel sospiro di sollievo. Brava Laura!
Pierluigi Ciolini –Come semi-:
La direi ermetica poesia, in particolare nella prima strofa di
grande effetto scenico. Pierluigi analizza se stesso e, con lui, noi
tutti nel vivere le nostre costrizioni : “siamo nell’aria/e ci
vogliono appendere” afferma il poeta per poi rassegnarsi ad essere
seme.
Poesie a tema: Autoironia-:
Simone Magli –Caricatura-:
E Simone, come spesso accade, ha ragione.
Un caro saluto a voi tutti ed, in primis, al nostro illuminato vate.
Piero Colonna Romano
Ringrazio il prof. De Ninis per la sua
gentile ospitalità, e Piero Colonna Romano e Santi Cardella per il
loro benvenuto.
Caetano Castiglia
"Immagini" di Franco Buniotto - Bel
dipinto, con le pennellate essenziali. -
"Un soffio di serenità" di Roberto Bottiroli - Convincente poesia,
stlisticamente perfetta, che ci trasmette una dolce serenità
agreste. -
"Il pianto del vento" di Nino Silenzi - Ninoè un perfetto pittore
impressionista dei moti dell'anima. Pochi versi che suscitano tante
malinconiche sensazioni. Complimenti. -
"Metropolitana" di Caetano Castiglia - Dò il benvenuto oggi (ieri
non ho avuto tempo) a Caetano e mi complimento poichè la sua corda
nostalgicaè molto apprezzabile. -
"Io" di Sandra Greggio - Sandra ci propone sempre poesie magiche,
che lasciano il segno; perciò rinnovo i complimenti per questa, che
aveva già pubblicato. -
"Caricatura" di Simone Magli - Perfetta caricatura amara di chi ci
circonda. Dove stiamo andando? -
Un caloroso abbraccio a chi pubblica, a chi commenta, a chi mantiene
viva questa nostra pagina: e un grazie riconoscente a Lorenzo,
Santi
8/2/2014
Era di maggio: uno struggente amarcord,
con una chiusa splendida. ***** Complimenti.
Franco
8
febbraio 2014
Caetano Castiglia –ricordo-:
Un benvenuto nell’azzurro a Caetano che narra del nostalgico ricordo
di una giovinezza svanita nel tempo. Comunica gran pena la
conclusione di questa amara poesia.
Antonella Iacoponi –La pace di carta-: Antonella sintetizza bene quelle
che furono le reazioni degli italiani alla notizia dell’ipocrita
accordo di Monaco. Accordo, appunto, di carta, destinato a durare
ben poco.
Franco Buniotto –Un violino italiano-: Li ho visti anche io, qualche
anno fa, ed era struggente la melodia, ascoltata in quell’inusuale
palcoscenico. Un grazie a Franco per avermi fatto ricordare quel
tempo.
Luigi Spreafico –L’ultima scoperta-: Quella che non si potrà
raccontareè l’ultima scoperta. Ben resa l’atmosfera di quell’addio
e condivisibile l’affermazione del poeta sugli inutili ori e sul
tesoro che sono gli affetti. Credo che la già bella poesia avrebbe
meritato maggiore attenzione agli endecasillabi
Armando Bettozzi –Er solo mòdo-: Pare sia l’unico modo per farsi
leggere, avere successo e guadagnare, questo suggerito da Ro’.
Sempre sagace il nostro Armando e sempre molto bravo ad intesser
sonetti.
Emanuele Locatelli –Emanuele-:
Iperbolicamente appassionati questi pochi versi offertici da
Emanuele.
Aurelio Zucchi –Pulviscolo-:
Il rimpianto della prima strofa (bello quel “pulviscolo d’onirico
nutrito”) cui segue la riflessione sull’immutabilità della bellezza
della natura. La poesia, scritta col piano stile di Aurelio, si
conclude con l’invito a godere del bello.
Salvatore Cutrupi –Il corpo e l’anima-:
Guardarsi dentro, badare all’essere e non all’apparire,è il
messaggio che ci deriva da questa riflessiva poesia di Salvatore.
Sandra Greggio –Era de maggio-:
Che dire, se non sperare che non si sia rovinata troppo la
spontaneità che c’è nell’originale?
Clelia Maria Parente –Ridere, giocare, ballare…-:
Deliziosa filastrocca offertaci da Clelia alla quale do un
bentornata nell’azzurro.
Laura Toffoli –Particolari attimi-:
C’è una gioiosità contagiosa in
questi pochi versi della brava Laura. Di quali attimi parli, beh, lo
sa lei e non si indaga.
A tutti l’augurio per una lieta domenica ricca di poesia. Al nostro
vate un grazie riconoscente.
Piero Colonna Romano
7/2/2014
7
febbraio 2014
Antonella Iacoponi –La gioia del donare-:
E’ una lezione di vita questa che oggi ci regala Antonella,
realizzata con dolci immagini.
Michael Santhers –Epitaffio il Disoccupato-:
Poveri disoccupati, non solo soffrono per mancanza di lavoro ma
quando lo trovano tantaè la felicità che non ne possono usufruire,
per esplosione del cuore. Ne consegue l’epitaffio, a futura memoria
e con morale finale: godetevi la disoccupazione più a lungo
possibile augura un sulfureo Michael.
Franco Buniotto –Peter Pan-:
Una bella immersione nelle fiabe più amate, detta con humor dal
bravo Franco.
Domenico Caruso –Vergine Santa-:
Il temaè,
sostanzialmente, quello della poesia precedente. Il mio commentoè
quello fatto alla poesia precedente: preghiera realizzata in forma
di perfetto sonetto.
Antonietta Ursitti -E’ troppo forte il sole-:
Una luce che abbaglia e stordisce ma che non impedisce alla mente di
vedere (sperare) “litorali approdi/per salvi naufraghi…” . Poesia
cheè metafora del nostro vivere nel caos quotidiano, dove l’ultima
speranzaè un oasi di pace. Brava molto Antonietta.
Il Passero –Tra me e magari…te-: E’ proprio un parlarsi questo di
Giancarlo. Un parlare con se stessi, quando non si capisce, quasi un
balbettio ben reso dal nostro amico. Ottimo quel “a viverti di cosa”
per accusare di incomprensione, con doloroso stupore, un distratto
partner.
Luigi Spreafico –Mi piace il silenzio-:
Pare un ode al silenzio, quello che consente d’essere soli con se
stessi a riflettere e risolvere quesiti. Bello il tono della poesia
e, a riassunto del tutto, ottimo quel “se l’ancora al pensar tu
molli”.
Armando Bettozzi –La sconfusione-: In questi ultimi giorni il
nostro Parlamento s’è infuocato e volano insulti e manate. Credo che
Armando a questo si sia ispirato per regalarci un altro ottimo,
divertente ed istruttivo sonetto (caudato stavolta).
Bruno Amore –Guardando verso oriente-: Sei poesie sei. Unite dal titolo
(là dove sorge il soleè la speranza) descrittive e metaforiche,
didattiche e nostalgiche, piacevoli tutte.
Laura Toffoli –Poesia a due mani: Piove-:
Bella questa rielaborazione di Laura, bella edf attualissima, visto
il tempo che fa.
Giusi Falleroni –Il confine-:
E’ intensa e bella questa riflessione di Giusi. Poesia che dice, con
bei versi, di solidarietà e d’amore universale.
Terry Di Vetta –La forza dell’amore-: Che altro aggiungere a questa
perfetta descrizione degli effetti dell’amore se non un grande,
grande, grande augurio per una lunga durata?
Sandra Greggio –Sfumature-:
Delicatissima questa di Sandra, fatta di lievi versi che dicono
della tenerezza che subentra e prevale col passar del tempo e…dopo
le “Sfumature”. Complimenti.
Poesia a tema: Autoironia
Antonia Scaligine –Eva-nescenze-: Ed Antonia centra,
spiritosamente (con un pizzico d’amarezza) il tema. Bella analisi di
quel che si pensava, o sperava, d’essere e fatalistica rassegnazione
su quella “dirittura finale”. Delizioso il distico finale. Sempre
brava la nostra amica.
Un grande grazie ad Antonia per il bellissimo e graditissimo
commento alla mia “L’ultima nota”
A tutti un cordiale saluto e l’augurio per un weekend pieno di
poesia. Un ringraziamento, per l’indefessa sua opera, al nostro
vate, maestro e guida.
Piero Colonna Romano
Desidero ringraziare Piero Colonna Romano e Santi Cardella
per il commento alla mia
“Sfumature”. Caro Santi, speriamo che la matrioska “liberi” altre
poesie.
Sandra
Ogni tanto mi faccio un piccolo spazio di
tempo per dirvi che sono sempre
presente con tutti voi ,
sia se lascio o non lascio un commento alle vostre belle poesie , ma
anche
per un senso di gratitudine
verso chi scrive poesie e commenti . Per dire grazie a Pietro e a
Santi ,
soprattutto al grande Lorenzo.
Voglio complimentarmi con Santi Cardella le cui sue poesie sono
degne
della tradizione poetica e meritano di essere lette ,
lo considero come un’ apparizione incantevole della poesia di oggi ,
con
delle sfumature di quella di ieri, pascoliana , dannunziana ,
il suo io si fa forma , colore e armonia . Ricordo dell'estate,
bellissima ;
Il fanciullino, torno all'antica terra delle favole
dette dalla mia mamma e trovo pace. Tenebra e luce ; Io obbligo la
mia
malinconia
a viver tra i colori del giardino . In tutte le sue poesie c’è un
verso
gioiello.
Cosa dire poi delle bellissime poesie di Pietro Romano Colonna, non
di
certo per un senso di gratitudine ai suoi commenti ,per carità ,
ma assolutamente per la sua bravura. Lui nonè il poeta dell’io , ma
l’
essere per luiè tutto l’essere che raggiunge la visibilità , la
bellezza
del verso pittorico ; rendo omaggio all’'ultima nota
questa voce che assolve peccati
e alfin, nel silenzio, rimangon nel cuore
magia di quei suoni, momenti fatati
che dentro han lasciato sì grande stupore.
magica e favolosa .Scende davvero la sua poesia , scende
direttamente nel
cuore , bravo
Tutta la poesia oggiè convincente , ma voglio sottolinea alcune che
ho
trovato davvero interessanti, con una buona trasparenza poetica.
Sfumature di
Sandra Greggioè troppo forte il sole per guardare lontano di
Antonietta
Ursitti. L’angelica preghiera alla Vergine Santa di Domenico Caruso
. Poesia a
due mani:
Piove, piove ormai da
otto giorni… Laura Toffoli . Il confine di Giusi Falleroni . Saluto
tutti
Antonia Scaligine
Caro Lorenzo,
nella pagina azzurra d'oggi, fra molte apprezzabili poesie ho
notato:
"Il confine" di Giusi Falleroni - Bellissima nell'ispirazione;
"Sfumature" di Sandra Greggio - Che avevo detto ieri? E Sandra ha
aperto la matrioska. Applaudo!
"Eva-nescenze" di Antonia Scaligine - Antoniaè impietosa con sé
stessa; mette un abito dimesso per celare una perla.
Un grazie e tanti cari saluti; e prepariamo lo spirito adatto per
San Valentino!
Santi
Un sentito ringraziamento al poeta Santi
per l'apprezzamento alla mia
poesia "Battiti". Salvatore Cutrupi
6
febbraio 2014
Bruno Amore –Quando docilmente La seguii-:
Tra la ricerca di colonie di elicriso e la realizzazione di un
sogno, resta l’incanto stupito del poeta. E Bruno lo racconta, con
belle immagini, quell’incanto.
Gloria D’Alessandro –Semplici, noi-:
Ci resti la semplicità dei bimbi
per vivere realmente da uomini. Questo l’insegnamento che ci arriva
da Gloria con la sua bella poesia.
Antonella Iacoponi –La chiesa della collina-:
Bello e piacevole questo dipinto di Antonella, sempre attenta
all’alternarsi delle rime nei suoi liberi versi.
Michael Santhers –Maresciallo Casciocavallo-:
A tutto si può resistere, tranne che alle tentazioni. E così il
maresciallo di Michael risolve il problema del vivere… Ma nella
poesia del nostro, in filigrana, c’è ben altro: c’è il racconto di
questa società, con le sue dissolutezze. Sempre di piacevole lettura
queste poesie, ricche di ammonimenti e di senso della morale.
Franco Buniotto –Pazzon-:
Malinconico ricordo questo di Franco, molto ben raccontato.
Domenico Caruso –Lode a Maria-:Il
temaè, sostanzialmente, quello della poesia precedente. Il mio
commentoè quello fatto alla poesia precedente: preghiera realizzata
in forma di perfetto sonetto.
Enrico Tartagni –Trasformazioni-: La paura della morte, accentuata
da fibrillazioni atriali, qui raccontata col fantasioso e bel
linguaggio di Enrico.
Carmine De Masi –Paese mio-:
Malinconica dichiarazione d’amore al paese natale. C’è commozione
nei versi di Carmine e tutta la nostalgia di chiè dovuto emigrare,
in cerca di quella fortuna che il paese d’origine non poteva e non
può dare.
Armando Bettozzi –Li du’ Assi-pia-tutto-:
Sferzante, il nostro ottimo Armando, continua ad attingere alla
squallida cronaca attuale per lanciare i suoi (che sono pure nostri)
anatemi. Ancora una volta bravo!
Sandra Greggio –Un tempo lontano-: Il rammarico per quei sogni
irrealizzati (ma quanto appaganti erano!) raccontato col lirismo di
belle e metaforiche immagini da una Sandra in gran forma.
Godibilissima poesia, merita complimenti.
Salvatore Cutrupi -Battiti-:
Salvatore ha un cuore che non invecchia, lo racconta e ci invita a
vivere i sentimenti più puri con un amore che non può e non deve
invecchiare.
Laura Toffoli –Dedicata all’amica Laura-:
Bella l’immagine che Laura dà della sua amica. Giovane nonna e
working woman cui dichiara affetto e stima.
Poesia a tema: Autoironia
Santi Cardella –Ricordo dell’estate-: Caro Santi, ovviamente bello il
sonetto, pieno di spirito e con un pizzico di nostalgia. Io però non
lo farei leggere a quella “vecchietta che mi tien la mano”. Hai
visto mai che quella mano non cambi direzione?
A voi tutti il più caro dei saluti. Un grande grazie al nostro
grande Lorenzo.
Piero Colonna Romano
5
febbraio 2014
Aurelio Zucchi –I platani non se ne accorsero-:
Aurelio descrive il risveglio di una città, nell’indifferenza della
natura, con prosastica poesia.
Bruno Amore –Dei figli che…-:
La tenera protezione dei padri sui figli, il timore di non essere
all’altezza del compito, raccontato con belle immagini dal nostro
Bruno.
Anileda Xeka -***-:
Una appassionata esortazione, questa della brava Anileda.
Esortazione a vedere, l’uno nell’altra e viceversa, l’orizzonte al
quale guardare. Bella anche la chiusura che dice di anelito ad un
amore universale.
Aurelia Tieghi –Solare-:
C’è grande sentimento in questa bella poesia di Aurelia. Il
desiderio di luce, quella che stordisce, risalta forte dai bei
versi, eppure il timore. Alto lirismo in quel dire del sole “stella
danzante o poesia”. Bellissimo quell’essere “vena di te”. E quel
sentirsi girasole dice dell’ineluttabilità di quella attrazione.
Brava molto Aurelia.
Antonella Iacoponi –Io regina-:
Sintesi di un mito, molto ben
raccontato dalla brava Antonella che mi ha riportato, con la
memoria, in luoghi che conosco. Molti anni fa, su quell’alta rocca,
un anziano contadino mi raccontò la storia dell’ombelico del mondo,
del rapimento di Plutone, di quei prati olezzanti profumi. Grazie
Antonella.
Michael Santhers –Napoli-:
La leggo come un omaggio a questa città unica al mondo. Sottile
l’analisi psicologica che Michael fa degli abitanti (soprattutto con
quella terza strofa) caricandoli di umanità, sempre tesi, nonostante
le difficoltà, a guardare al domani con la speranza e “con una farsa
e un sorriso”. Bravo molto il nostro poeta.
Franco Buniotto –Alvaro-:
Divertente e surreale raccontino sull’arte circense, quando nonè
arte.
Alessandro Politi –Vertigine-:
La difficoltà d’amare in una ermetica poesia.
Domenico Caruso –Ave Maria-:
Il temaè,
sostanzialmente, quello della poesia precedente. Il mio commentoè
quello fatto alla poesia precedente: preghiera realizzata in forma
di perfetto sonetto.
Antonia Scaligine –E’ ormai passato-: Quanta poesia c’è nell’esprimere
questo ricordare! Coinvolge molto questa tua, brava Antonia.
Sandra Greggio –A mia figlia-:
Un amore materno, profondo e lieto, in questo osservare lo sbocciare
all’amore della figlia. Ben resa l’atmosfera ed il sentimento dalla
brava Sandra.
Salvatore Cutrupi –Fredde speranze-: Un addolorata attesa raccontata
con versi dai quali emana malinconia e rassegnazione.
Laura Toffoli –Gomitolo di lana-:
Molto bella e azzeccata la
similitudine tra gomitolo che si va svolgendo e la vita di un figlio
che va compiendosi. E molto ben resa l’immagine di un doloroso
distacco. Brava Laura!
Un grazie di cuore a Anileda, Sandra, Santi e Giampietro per i loro
generosi commenti alla mia “L’ultima nota”.
A tutti il più cordiale dei saluti, con l’augurio di vivere nella
poesia. Un caro saluto, riconoscente, al nostro splendido vate.
Piero Colonna Romano
6/2/2014
Caro Lorenzo,
ritorno a commentare Sandra Greggio per "un tempo lontano": bella e
nostalgica la prima strofe; le altre creano un'attesa che, sono
certo, Sandra risolverà non appena aprirà la matrioska; e tornerà il
sole.
Un vivo apprezzamento anche a "Pazzon" di Franco Buniotto, che
osserva desolato il bicchiere quasi vuoto ed a "Battiti " di
Salvatore Cutrupi che osserva con fiducia le cose belle della vita.
Infine ringrazio il collega "Il Passero" per il suo generoso
commento a "Ricordo dell'estate".
Un grazie ed un caloroso saluto,
Santi
Un ringraziamento a Il Passero per
l’apprezzamento alla mia poesia.
Sandra Greggio
Ogni tanto Vi vengo a trovare e così oggiè
stato.
Stupenda Poesia di Santi "ricordo dell'estate"sia nella forma che
nel contenuto
è un piacere leggere Poesie così belle .Grazie Poeta.
e Sandra che non si smentisce mai con un "tempo lontano" rinnova
ancora il mio piacere nel leggerla.Grazie cara Poetessa.
Il Passero
5/2/2014
Un “grazie” di cuore a Santi per le
bellissime parole a commento della mia “Ali di cera”.
Sandra Greggio
4/2/2014
"Magia di quei suoni, momenti fatati…". E che
cos'è questa poesia se non una magia, un incantesimo di bravura e di
sentimento? Quando la poesia si fa musica; non per nullaè dedicata al
grande Ludovico Einaudi. Questo il mio commento a "L'ultima nota" di Piero
Colonna Romano, che ringrazio anche per i suoi immancabili commenti alle
mie poesie.
Sandra Greggio
Caro Lorenzo,
approfittando della tua cortesia vorrei mandare i miei complimenti a Piero
C. R. per il suo magnifico piano che, sfiorato da dita preziose "dentro
han lasciato sì grande stupore"; poesia deliziosa!
Complimenti anche a Sandra Greggio per la potenza delle immagini della sua
"Ali di cera"; ogni versoè una pennellata d'un quadro dell'anima.
Santi
l'ultima nota. "E' Sinfonia quando si
diffonde arte in Poesia" . un caro saluto.
Giampietro
4 febbraio 2014
Arturo Guzzardi –Considerazioni-: Amara considerazione su quanto i sensi possano
ingannare. Insegnamento che viene da lontano questo, cui si aggiunge l’amarezza
per quelle speranze irrealizzate.
Renzo Montagnoli -Sognando
primavera-:
Malinconica attesa della rinascita, raccontata con liberi e piani versi dal
bravo Renzo.
Angelo Michele Cozza –Da Ravello-: Splendido affresco di quell’angolo di paradiso e di
ricordi dolcissimi il racconto. Bellissima poesia che coinvolge con ritmo lieve
e dolce ed, ancora una volta, applausi e complimenti al nostro bravissimo
Angelo.
Gabriele Renda –Le minchiatelle di nonno Licio-: Ottima anche questa “pasquinata”
dell’attento Gabriele cui va un affettuoso saluto ed un continua così.
Anileda Xeka -***-:
Bruciante mancanza, descritta a forte tinte, nei primi 5 versi. Per poi
divenire implorazione suadente, nel prosieguo. Drammatica l’affermazione finale.
Il tutto con suggestiva poesia della brava Anileda.
Antonella Iacopone –Il viandante e la rosa-: Un dialogo da fiaba, nell’ormai classico stile di Antonella.
Carlo Chionne –Vera Cruz-:
Con chi ce l’ha il nostro Carlo? E se il titolo fosse metafora, che so, del
nostro parlamento?...
Armando Bettozzi –Che pulentata…!-: Credo se lo meriterebbero. Ma quanto indigesta
sarebbe la magnata! Sonetto alla grand guignole questo di Armando, ma sempre
sonetto perfetto.
Michael Santhers -Pioggia nel bosco-: Ben descritta quella sospensione del tempo che porta
la pioggia in un bosco. Pare fermarsi tutto. E Michael, col suo inimitabile
stile, lo racconta e disegna.
Franco Buniotto –L’amico nello specchio-: Bisognerebbe mai crescere, questa la morale
del racconto di Franco.
Alessandro Politi –Raggio di luna-: Bellaè l’immagine di quelle emozioni sfiorate dal vento della
vita.
Domenico Caruso –Alla Madre Celeste-: Il temaè, sostanzialmente, quello della poesia
precedente. Il mio commentoè quello fatto alla poesia precedente: preghiera
realizzata in forma di perfetto sonetto.
Antonia Scaligine –I giorni più piovosi della merla-: Questo piovosissimo inverno
ispira una bella, godibile filastrocca alla brava Antonia
Sandra Greggio –Ali di cera-:
Molto ben descritti gli effetti di una troppo elevata temperatura, su mente,
corpo ed illusioni. Icaro che precipita al suolo, insomma, nella bella poesia
di Sandra.
Poesia a tema:
Autoironia
Laura Toffoli –Ridere di sé stessi-: Mai prendersi troppo sul
serio, in definitiva questoè il messaggio che la brava Laura ci lancia.
Un
caro saluto a voi tutti, in primis al nostro generoso vate.
Piero Colonna Romano
*
Considerazioni di Arturo Guzzardi " ed e' penoso viver la
vita ripensando quel che abbracciar si poteva ma non c'è stato
posto" riflessiva e bella
*
Sognando primavera di Renzo Montagnoli
- ricca di bellissime immagini e delicatissime pennellate
primaverili.
*
L'omaggio a Ludovico Einaudi per la sua
onde (bellissimo brano del più grande compositore degli ultimi
tempi.) di Piero Colonna Romano. Bellissima lirica. Le immagini e le
parole hanno il suono nostalgico e dolce delle note di questo brano
meraviglioso che riascolto con piacere.
P.s. Grazie di cuore
*
Un saluto a tutti e in particolar modo al Prof. Lorenzo. Sono ormai
più di sei anni che frequento il sito. Grazie Prof. perché ci
arricchisci di emozioni e poesia.
Anileda Xeka
3/2/2014
2 e 3 febbraio 2014
Domenico Caruso –Padre celeste-: Benvenuto nell’azzurro, Domenico. Ed esordisce, Domenico, con una preghiera in
forma di corretto sonetto.
Alessandro Politi –Il naufragio-: Ed anche ad Alessandro un caloroso benvenuto
nell’azzurro. Il naufragio del titoloè quel ritrovarsi soli e sperduti quando
manca l’amore. Ma il poeta invita a proseguire la rotta, sperando.
Franco Buniotto -I buchi
neri-: E’ un viaggio specialissimo questo immaginato,
con fede, fantasia e poesia dal bel ritmo, dal nostro Franco. Beh, chi morirà
(stavo scrivendo chi vivrà…) vedrà.
Claudio Badalotti -E’ così (malinconia del poeta)-: Prolifico poeta, privo di
memoria. Sostanzialmente di questo si lagna Claudio. Terribile l’immagine del
concime, alimento della ragion pura. Mi sa che Kant sarebbe d’accordo.
Arturo Guzzardi –Conflitto-:
Il confine tra bene e maleè, spesso, sottilissimo. Arturo ci narra di un
dilemma, di una decisione, che dilania anima e mente, con pensoso poetare.
Antonio Scalas –Entrano dentro-: Diabolico questo sensuale amore, molto ben
descritto da Antonio.
Simone Magli –Non c’è nessun luogo bello-: Una ventata d’ottimismo nel
bell’aforisma di Simone.
Antonella Iacopone –Il tramonto-: Molto ben descritto lo stato d’animo di Garibaldi
nei suoi ultimi giorni e belle le immagini che ci regala la brava Antonella.
Carlo Chionne –Sopra una fotografia di gruppo di cinquant’anni fa-: Quanta amarezza per ciò che
poteva essere e nonè stato, per le illusioni smarrite, per progetti di vita
migliore irrealizzati, in questi dolenti versi dell’ottimo Carlo!
Armando Bettozzi –A spasso con l’ombrello-: Singing in the rain, insomma. Mi
viene in mente quella canzone ed immagino, questo inusuale Armando, nei panni
di Gene Kelly. Simpatici quadretti di vita vissuta questi, regalatici dal
nostro poeta.
Michael Santhers –Adatti-:
Già,è proprio là che bisogna mandarli. C’è rabbia e molta saggezza in questa
di Michael: chiè sempre vissuto male, magari onestamente, alle difficoltà si
adatta, soffrendo molto meno di chi visse nell’opulenza e nella disonestà.
Questa ci racconto, col suo classico stile, il nostro amico.
Laura Toffoli –Dedicata alla mia Poesia-: Fede incrollabile nella poesia,
dunque, ancora di salvezza consolatrice.
Brava Laura, forse la poesiaè proprio questo.
A
tutti l’augurio per una settima piena di poesia. Un caro saluto ed un grazie al
nostro illuminato vate. Piero Colonna Romano
2/2/2014
Per Pietro:
Non mi hai assolutamente ferito, ti ho solo risposto.
Simone
1/2/2014
1
febbraio 2014
Roberto Bottiroli –Il tormento-: Palazzeschi docet e Roberto
diverte e si diverte, con la sua solita maestria.
Franco Buniotto –Fante, regina e re-:
Mi fa ricordare Alice nel paese
delle meraviglie, Franco, con questa storiella che contiene uno
sferzante, condivisibile giudizio.
Bruno Amore –Ai servizi igienici (pena accessoria)-:
Dico che tra quella carta igienica e quel rigurgito ci stanno
pressoché tutti i politici di questo ultimo ventennio. Dico anche
che ogni popolo ha i governanti che si merita e lo affermo perché
almeno il 75% degli italianiè affascinato dai quattro pifferai del
momento: Grillo, Salvini, Renzi e Berlusconi. Ed il restante se ne
frega.
Enrico Tartagni –Ferite e perdite-:
Un disperante, disperato bilancio
questo che ci narra con infinita amarezza il nostro Enrico. Versi
liberi che sono poesia che penetra dentro ed inumidisce gli occhi.
Nonè questo trasferire emozioni il compito primario della poesia?
Bravo Enrico!
Claudio Badalotti –Stattene zitto-: Interessante la figura di quel
direttore d’orchestra che consiglia di non esporsi, forse
d’accettare passivamente la musica di questo mondo folle e ingiusto.
Arturo Guzzardi –Acque amare-:
Una metafora sulla vita questo racconto del bravo Arturo.
Avversità, voglia di abbandonare la lotta e reazione generosa, per
aiuto ai più deboli, nonostante tutto. In effetti, talvolta, c’è
dell’eroismo nel vivere.
Pasquale Di Meo –Mi manchi-:
Romantica dichiarazione d’amore del nostro Pasquale.
Simone Magli –L’uomo che vive nell’attesa che la vita diventi,-:
Altra profonda riflessione del bravo Simonfilosofo.
Armando Bettozzi –Poràcci noi!-: Armando prende lo spunto dalla
recente sentenza che ha ricondannato gli assassini (forse…) della
Kercher, per dirci del suo sdegno e della sua incredulità per questa
incomprensibile, contradditoria giustizia. Ovviamente lo fa con
perfetti endecasillabi in bel romanesco.
Michael Santhers –Il falco-:
Bellissima la scena, di misteriosa fiaba, che ci regala Michael.
Risalta, tra la neve, quella rossa tovaglia e quello “stridulo
lamento” pare il segnale per la sparizione del tutto.
Laura Toffoli –Amore di rosa-:
Pare di vederla, Laura, mentre gode di quel tenero omaggio, conferma
d’amore “grande e gentile”
Auguro a tutti un felice e poetico weekend. Al nostro vate un
grande grazie ed un caro saluto.
Piero Colonna
Romano
A Simone
Non volevo ferirti, ti prego di perdonarmi.
Giampietro
Per Giampietro in risposta al commento sulla
mia riflessione "Teorema della sensibilità":
Che ne sai della mia conoscenza? Come fai a sapere se sia in gran
parte da definire? La conoscenza non finisce mai di definirsi, anzi
forse non si definisce mai, così come ogni cosa.
Il grado di sensibilità nonè dovuto all'esperienza maè innato
anch'esso; io per esempio sono ipersensibile e così sarò finché
campo,è una mia caratteristica.
Eppoi come fai a dire che non si possa creare nulla di artistico con
la sofferenza dovuta alla nostra sensibilità: io creo la maggior
parte dei miei scritti in questo modo.
Credo che tu abbia letto in maniera troppo razionale la mia
riflessione, o che non tu sia abbastanza sensibile (meglio per te in
questo caso).
Grazie di avermi letto e commentato.
In fede
Simone
31/1/2014
Teorema della sensibilità
Seguendo lo spunto di Simone che ha preso a mano una, come dire,
-leggera- parte dello scibile umano sulla propria conoscenza, ancora
in gran parte da definire, in sette/otto righe, anch’io ci provo a
dir la mia tra amici: la sensibilità non può essere “di sofferenza o
di piacere” più o meno “forte” a nostro gradimento. E’ cosa
inconscia che entra dentro di noi dalla prima “violenza” ricevuta
alla nascita fino a quando non lo so. La sensibilità penso sia
innata, mentre il grado di sensibilitàè dovuta alla “esperienza”.
Inoltre lo “stato d’animo” ritengo influisca molto il tipo di
emozione che innesca il nostro grado di sensibilità. In ogni caso
penso che sotto l’immediato influsso di una sofferenza o di un
incanto causati dalla nostra sensibilità, non si possa creare nulla
di artistico, mentre la mediazione della memoria (nello spazio di un
tempo) decanta gli aspetti più negativi degli impulsi irrazionali e
la mente può così incanalare la sofferenza o la gioia, in forme di
arte come espressione massima tra ragione e inconscio. (se non mi
sbaglio gli artisti affermano che l’epifaniaè spesso inconscia
mentre lo sviluppo dell’operaè nel tempo). Per finire penso che sia
sempre meglio vedere il “bicchiere mezzo pieno” (di speranza) anche
se inevitabilmente si può soffrire di più. Grazie per la
chiacchierata e un caro saluto a tutti.
giampietro
Mi ha colpito molto "Il desiderio", che
nella sua semplicità spiazzante, esprime molto bene come ci si sente
a non essere protagonisti della propria vita. E non lo sono in
tanti.
Simone
31 gennaio 2014
Michael Santhers –Corna e pasture-: E’ un grido di dolore questo di
Michael. Il progresso tecnico ha cancellato l’umanità. Questo,
sostanzialmente, il messaggio che il poeta ci lancia col suo solito
delizioso stile.
Franco Buniotto –Il desiderio-:
L’insoddisfazione ed il rimpianto, emergono prepotentemente nei
primi versi. Poesia conclusa con una malinconica speranza, una
speranza ben espressa nei due bei versi di chiusura di una bella
poesia in liberissimi versi.
Antonietta Ursitti –Guardo l’iris-:
E’ una specie di sindrome di
Stendhal quella che la brava Antonietta descrive. Lo smarrir della
mente in un fiore, nei suoi colori cangianti, raccontato con belli
ed intensi versi.
Giampietro Calotti Corvi –C’è spazio AL BAR RISTORANTE “MUSEO”-:
Bel raccontino in stile bukowskiano. Ma fu proprio Bukowsky ad
affermare (e mi rifaccio anche ad una considerazione fatta ieri dal
bravo Giampietro): “La poesia dice troppo in pochissimo tempo, la
prosa dice poco e ci mette un bel po’ ”. Interessante la chiosa a
margine sul senso del pudore e giusto il sarcasmo del nostro amico.
Angelo Michele Cozza –Da tempo un disboscamentoè in atto-:
Credo questa sia una delle più belle poesie letta in questi ultimi
tempi. Il richiamo a Sbarbaro, al suo disincanto sull’uomo e
sull’umanità, la sua ricerca di una volontà di vita, in quei licheni
che collezionava, la sua pessimistica visione del vivere, tutto
questo trovo in questa pregevole composizione dell’ottimo e colto
Angelo. C’è lo spirito di Sbarbaro in questa lirica cheè da leggere
e rileggere. Bravo, bravo, bravo Angelo!
Lucia Nicolardi -<<Grido>>-:
Intensissima poesia della brava Lucia che esprime, con forza, un
disagio esistenziale, uno smarrimento e la ricerca di un ancora di
salvezza. Versi liberissimi che (permettimelo) non abbisognano di
tronche (anzi) per essere più efficaci. Complimenti.
Carlo Chionne –Lei-:
Bentornato Carlo! Bella e condivisibilissima questa elegia alla
Costituzione Italiana, quella che detta le regole della civile
convivenza, quella nata dal sacrificio generoso di pochi, per il
bene di tutti. Mi associo, con convinzione profonda, al tuo omaggio.
Un caro saluto.
Simone Magli –Teorema della sensibilità-:
Una riflessione cheè filosofia di vita, questa dell’amico Simone.
Una serie di considerazioni che sfociano in una domanda: a che serve
essere sensibili? E, soprattutto, a chi? Sulla risposta che il
nostro poeta si dà la discussione (con noi stessi)è aperta.
Laura Toffoli –Ritrovarsi serve a…-:
Ed anche in questa c’è molta
filosofia che viene da lontano: sulla porta del tempio di Apollo a
Delfi, forse una pizia scrisse: “conosci te stesso”. Laura, da
questo conoscersi, fa derivare la capacità di vivere consapevolmente
e le sue conseguenze.
Poesia a tema: Fantasia
Santi Cardella –Il fanciullino-: La purezza della poesia, la sua
faticosa ricerca e la similitudine con la dolcezza delle fiabe
materne, narrate col magistrale poetare del grande Santi. E’ sempre
una delizia leggerti, caro amico.
Devo un grazie, tardivo per capricci dell’ADSL, al bravissimo
Enrico, per la risposta che ha dato ad una mia domanda di
chiarimento su di una sua poesia. Ho sbandato leggendo la poesia,
sbando leggendo la risposta. Ma il poetaè coerente, esprime un
sentire, così come un pittore astratto propone i suoi quadri, ricchi
di simbolismi. Ancora un grazie.
Un cordiale saluto a voi tutti ed un grande grazie al nostro
magnifico Lorenzo.
Piero Colonna Romano
30/1/2014
Carissimi,
il mio intento era quello di dar voce ad un uomo che ha dato molto
nella sua breve vita, sia come padre che come maestro di scuola
elementare; volevo condividere con tutti voi un esempio d’amore per
il qualeè morto.
Voglio aggiungere un particolare secondo me molto significativo al
mio racconto, che in verità lo so bene nonè poesia,è che lui ha
ricevuto la pallottola nel cuore, quel cuore che era stato tanto
amato prima di tutto dai suoi familiari, ma anche da molta gente che
conoscendolo lo aveva apprezzato per il suo modo di essere. Come ho
detto, non l’ho conosciuto, sono nata nel 1968 e luiè morto nel
’44.
Il suo animo l’ho percepito dai racconti di mia madre: molto
intensi, quasi vivi.
grazie ….laura
30 gennaio 2014
Armando Bettozzi –Er teatrino-:
Proprio così, caro Armando. Solo nel ricordo, solo per ingannare
l’innocenza i buoni vincono. Oggi, come ammonirono Benigni e Troisi
in un famoso film, non ci resta che piangere. Bella e forte poesia,
dalla singolare metrica, questa del bravo poeta.
Michael Santhers –Giustizia in pena-: Fantastico dizionario della
giustizia, compilato con la verve straordinaria del grande Michael.
Zenone Drisoli –Don Rosario-:
Per fortuna non s’usa più l’auto da fè, altrimenti, caro Zenone, lo
rischieresti di brutto. Divertente e condivisibile poesia in
ottonari perfetti, questa del nostro prof.
Aldebaran –Emozione-:
Un emozione molto ben descritta, questa di Aldebaran.
Antonella Iacoponi –Un amore antico-: Ed Antonella ci riporto in
oriente con una storia dal sapore di mille e una notte, ben narrata.
Franco Buniotto –L’autunno-:
Un flash dove la morteè anelito alla vita.
Aurelio Zucchi –Sfida-:
Un circolo che si chiude questo alternarsi di metaforiche notti e
giorni. La volontà di vivere e cancellare le amarezze nei sogni, in
una poesia dai versi limpidi, secondo il modo di raccontarsi di
Aurelio.
Laura Toffoli –Dedicato a mio nonno Giovanni-:
Commovente ricordo, raccontato con molta emozione. Bella questa
dedica di Laura.
Devo ancora un sentito ringraziamento al caro Santi per il commento
alla mia Canzone per un lager. Con un caro saluto.
Un grazie ed un caro saluto a voi tutti, in primis al nostro
generoso vate. Piero Colonna Romano
Dedicato a mio nonno Giovanni - Cara
Laura, io non so farti critiche su novenari, ottonari, assonanze o
rime ecc. che ritengo facciano parte della sacrosanta cultura che
deve essere presente in noi almeno come memoria storica, BASE per
chiè venuto dopo e seguirà. Io posso solo dirti come semplice
lettore, che la tua poesia ha sfondato un cuore disposto e mi ha
commosso, così come sono certo per i nostri amici che hanno
padronanza di canoni tecnici ed estetici in poesia. Spero proprio
che mi perdonino, ogni tanto anche l'ignoranza vuole mostrare la sua
"gloria" (come se, ne sentissimo la mancanza). Un sincero cordiale
saluto a tutti. Giampietro
29/1/2014
E rieccomi a completare il 29 gennaio:
Joseph65 -…e proprio quando-:
L’illusione di chi vuole illudersi, detta con versi che trasmettono
malinconia e rassegnazione. Bentornato Joseph65 !
Antonella Iacoponi –Ritratto d’amore-: Quasi una confessione, questa di
Antonella. Comunica un amore al suo amore, a sua madre. La rende
partecipe delle sue emozioni, con una poesia dai vividi colori.
Quelli dell’amore, appunto.
Franco Buniotto –Felicità-:
E’ un sentimento diffuso, quello di cui parla Franco: il timore per
una eccessiva felicità.
Adriana Lombardi –La cartolina-: Cosa può fare una semplice
cartolina! Scatena valanghe di ricordi dolcissimi ed ormai
melanconici ed Adriana lo racconta con dolce e nostalgico sentire.
Laura Toffoli –Anima-:
Un bel guardarsi dentro, questo di Laura! Trova dentro sé gioia di
vivere e sicurezze ed il mettere in poesia questo sentire vieppiù la
rassicura.
Maria Grazia Armone –Pudore-:
La leggo come un’analisi della politica e, soprattutto, dei politici
attuali. Forti frasi che sono limpida accusa, detta con convincenti
versi, dal titolo cheè un grido.
Clelia Maria Parente –Mamma-:
Un commovente omaggio ad una dolcissima madre, detto con la
sincerità e la nostalgia che emana da bei versi.
A tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso
vate. Piero Colonna Romano
Commento per Piero
Come al solito ti ringrazio per i commenti più che positivi per le
poesie ma
per quanto riguarda il novenario sostenere il monotono e non
piacevole
cadenzare di tale verso ti suggerisco di leggere molte poesie di
Pascoli e fra
queste X Agosto in cui il Poeta accosta, alternandoli, il
decasillabo
ascendente al novenario dattilico (ben cantilenante), infatti se
avesse
composto in altro novenario il ritmo non ci sarebbe stato e ciòè
semplice
capolavoro.
E che dire del novenario ascendente: cadenza 3-6-8 che di ritmo ne
ha da
vendere; esempio:
- Disse alfine Riccardo Terzo
- il mio regno per un cavallo
Cari saluti.
Roberto
29 gennaio 2014
Roberto Bottiroli –La preghiera di un disperato-:
E’ pena disperata questa dell’ottimo Roberto, espressa con canzone
parisillabica (metro che Dante , assieme a tutti i parasillabici,
considerò privo d’arte) a rime baciate. Eppure esprime alla
perfezione il sentir di lesa poesia del nostro, e diverte pure. In
altri termini ottiene, con maestria, la finalità primaria che deve
avere la poesia: comunicare e trasferire il sentire del poeta.
Quindi io applaudo. E spero…
Ma se nei giorni scorsi mi sono perso qualcosa, ecco che viene in
mio aiuto l’archivio del nostro sito dove trovo, sempre dell’amico
Roberto, “Che bella la politica”
dove l’uso dell’ottonarioè particolarmente adatto al tema trattato.
Cantilenante al punto giusto (magari per dire di una certa
rassegnazione) per essere accusa memorizzabile, oltreché
condivisibilissima. A chiosa vi aggiungo la mia forte nostalgia per
l’antica carmagnola. A quando le son du canon? (chi vorrà leggere La
Carmagnole troverà, tra le poesie consigliate, il testo intero di
quella poesia/canzone). E trovo anche “Il
calore della bontà” dove la maestria del poeta si estrinseca
in puri versi alessandrini, dai perfetti emistichi (manco una
sbavatura) che ci regalano un sentire addolorato dalle ingiustizie,
mediante la proposta di immagini dolcissime, amare e commoventi. Ha
la cadenza di fiaba questa composizione e merita plauso e
condivisione.
Ma mi giunge una notizia da quel di Ravenna: nella giornata di ieri
s’è verificata una scossa tellurica di notevole intensità. Epicentro
la chiesa di S. Francesco. Gli esperti, dopo un lungo sopraluogo, ne
hanno identificato la causa nel sarcofago in pesantissimo marmo di
certo Alighiero Dante che a loro apparve semiaperto (certamente a
causa di un moto di violenta ira dell’ospite) e fu la causa della
terribile scossa. E dalla fessura apertasi spuntava una pergamena su
cui si può leggere quanto segue:
“Non si può star in pace neppur da morti. C’è chi mi spezza il
novenario in tre per tre (cosa che scrissi nel De vulgari, ma con
ben altro intento) così una tronca allunga di una sillaba un terzo
del verso.
Provi, tal Roberto de Bottirolia gente, a lasciare le cose come
stanno e, fermo restando l’indegno uso che del novenario si fece in
Provenza (ma di popolar ballate si trattava e certo il mio maestro
Arnaut mai si sarebbe sognato d’usarlo) vedrà che nove sono e nove
restano quelle sillabe, in quanto la tronca ha da essere ultima
parola di un verso, per allungarlo. Qui ripeto ciò che scrissi in
aulico latino nel De vulgari: in ordine di nobiltà il verso sarà
endecasillabo, settenario, quinario e trisillabo. E la composizione:
canzone, ballata e sonetto (e sento già gli strepiti di Francesco).
Per quanto riguarda pascoli, quei che conosco son quelli del cielo.
Ma se per avventura un Pascoli avesse messo mano al novenario, per
renderlo accettabile all’orecchio, buon per lui ma per me resta un
verso decaduto per monotonia ritmica. D.A.”
Bruno Amore –Sul margine tagliente dei rimpianti-:
Un bruciante rimorso, questo raccontato con grande commozione dal
bravo e sensibile Bruno.
Giovanni De Simone –Dissidio-:
Poesia che comunica grande pena, con l’intensa riflessione iniziale
(quasi un bruciante auspicio) e con quei due ultimi versi pieni di
una malinconica dolcezza. Complimenti, Giovanni, per questa
bellissima analisi di un sentire, così ben esposta.
Giampietro Calotti Corvi –Custodi dello Stato di diritto (…chiè
costui?)-:
Carneade manzoniano nel titolo ed excursus nella filosofia, per
arrivare alla certezza (speranza o meno) di una prossima tempesta
per…dissolvimento dello stesso concetto di Stato di diritto. Un caro
saluto, Giampietro.
Purtroppo qui devo fermarmi, per oggi. Altre incombenze incombono ma
non tralascerò chi qui nonè presente. Un caro saluto a voi tutti ed
a presto. Piero Colonna Romano
"Dissidio" di De Simone Giovanni;è
questo il risultato del presente che tutti non viviamo come
dovremmo:
l'ieri e il domani
cercano la carezza dell'oggi
nel silenzio del tempo mancato
Grazie e un saluto a tutti.
Simone
Rispondo ad un commento - ringraziamento
pubblicato ieri da Sandra Greggio:
No, cara Sandra, la tua sensibilità poetica ed il tuo stile sono
certamente di prima qualità; il nostro problemaè che la vita ci
impone d'interpretare troppi ruoli ed il tempo da dedicare alla
poesiaè sempre molto poco (ed io forse beneficio della mia qualità
di pensionato...).
Un caro saluto a te ed a tutti gli amici poeti,
Santi
28/1/2014
Commento sulla poesia in genere
Il grande Dante che detestava il novenario, portato dal Pascoli nel
firmamento
poetico, soleva ripetere sino alla paranoia che il novenario non era
che un
"Trisillabo Triplicato" e quindi con modesto se non nullo valore; ma
, anche
Lui commise un grossolano e pur tecnico errore diagnostico su ben 2
novenari e
cioè:
1° l'ascendente con cadenza 3-6-8 per esempio
"mentre sto pur mi dà piacere" che trasformato in trisillabo
diventa:
mentre sto (accento sull'ultima e quindi quadrisillabo)
pur mi dà (accento sull'ultima e quindi quadrisillabo)
piacere ( trisillabo regolare)
2° trocaico con cadenza 3-5-8 per esempio
"cala e va bel sole radioso" che trasformato in trisillabo diventa:
cala e va ( accento sull'ultima e quindi quadrisillabo)
bel sole ( trisillabo regolare )
radioso ( trisillabo regolare )
Forse un po' spinto, ma cosìè!
Ma Dante si consoli, c'è chi lo tratta anche peggio!
Roberto
Grazie a Santi Cardella per il commento
alla mia poesia, ben poca cosa rispetto alle sue, che leggo sempre,
come, del resto, faccio anche per quelle degli altri sitani.
Sandra Greggio
Caro Lorenzo,
ecco due commenti su una poesia d'ieri e una d'oggi:
"Canzone per un lager" di Piero Colonna Romano - Poesia che rinnova
la memoria d'una delle più grandi tragedie dell'umanità. Anche se
questo dolore lascia inorriditi edè difficilissimo tradurlo in
poesia, Piero riesce, con i suoi versi e la sua acuta sensibilità, a
lanciare un accorato e dolente monito perché più non accada; la
grandezza di questa poesia sta nel muovere e nel commuovere le
coscienze. Un caloroso applauso.
"Anni" di Nino Silenzi - Qualche giorno fa ho chiesto ad una bella
signora, cui non mancava niente, "quanti anni hai?" Mi ha risposto:
"quelli che tu mi dai..." La stessa cosa vale per un poeta che
possiede una vena fresca e feconda di bei versi, quindi i miei
complimenti con l'augurio di vivere ogni giorno una nuova vita;
Santi
28 gennaio 2014
Cari amici sitani, purtroppo un “incidente tecnico” mi ha tolto il
piacere di leggervi in questi ultimi giorni, ma non mi ha impedito
di continuare a pensare al vostro poetare ed a voi tutti. Mi siete
molto mancati ma, facendo gli scongiuri, rieccomi.
Quindi basta sospiri di sollievo. Concessi quelli di disappunto.
Michael Santhers –Il bastone-:
Ed ecco il fantametasintattico Michael che descrive, a modo suo,
quel bastone cui, prima o poi, tutti ci appoggeremo. Ne descrive
anima e senso, e delizia come sempre.
Gabriele Renda –Ancora lettere dal fronte-:
Una dolente rivisitazione dell’eroe dei due mondi e di un’Italia
nata male ed ancor peggio sviluppatasi. Di questo racconta, con
emozionanti versi, il bravo Gabriele.
Bruno Amore –Nella mia mente-:
Quella tragedia da incubo qui raccontata, con accenti di profonda
commozione, dal bravissimo Bruno. C’è, a conclusione, la speranza
che le coscienze siano illuminate. La speranza che il giorno della
memoria non duri solo un giorno, come purtroppoè.
Nino Silenzi - Anni -:
Giovani nel cuore sempre, questa la dichiarazione detta col suo
limpido poetare dal nostro amato Nino.
Antonella Iacoponi –Preghiera d’amore-:
Deamicisiana anche in questa occasione, la brava Antonella ci regala
immagini lievi, stereotipi di una bontà d’altri tempi. Ben disegnato
lo scenario nel quale si muovono, il tutto illuminato e mosso dalla
fede.
Franco Buniotto –Giustamente i capelli-:
Decisamente spassoso questo excursus tra pensieri e capelli. A prima
lettura diverte, poi, noi pure, ci mettiamo a contare pensieri e
capelli.
Salvatore Cutrupi –Ero avaro un tempo-:
Ed anche Salvatore ci narra del trascorrere del tempo ed ei
cambiamenti che produce. Intensi e significativi i due versi a
chiusura.
Adriana Lombardi –Il risveglio-:
A compensazione di una notte
agitata ecco che un piccolo miracolo annuncia un lieto giorno.
Questa narra, con semplice poetare, la nostra Adriana.
Laura Toffoli –Voce nel vento-:
Poesia dalle belle immagini ed
interessante questo voler rendere il movimento, oltre che con le
parole, con la disposizione grafica dei versi.
Un grande grazie a Sandra (e complimenti per la drammatica e
bellissima poesia che hai proposto alla lettura) ed a Giampietro per
il loro graditissimo commento alla mia Canzone per un lager, con un
caro saluto.
A voi tutti il più cordiale dei saluti ed un grazie per ciò che
sapete dare. Al nostro illuminato vate eterna riconoscenza.
Piero Colonna Romano
27/1/2014
Canzone per un lager: mi viene in mente
la canzone di Guccini "…io chiedo quando sarà che l'uomo potrà
imparare a vivere senza ammazzare e il vento si poserà…". Grazie
Piero, per questa canzone-poesia, per non dimenticare. Mai.
Mi permetto di aggiungere questa poesia a testimonianza degli orrori
commessi.
Grazie.
Sandra Greggio
LA VALLE DELLE OSSA SECCHE
In ricordo del mio amato zio Eugenio,
dello zio Jacob e di sua moglie Ilona,
dello zio Ernesto e di sua moglie Ethel, della zia Rachele,
e di tutti i miei familiari uccisi
dai nazisti ad Auschwitz
Nella valle delle ossa secche
Non vi sono tombe, non vi sono lapidi -
I resti pietrificati
Di vittime innocenti della persecuzione
Coperti da macchie di sangue
Sono disseminati ovunque,
Incutendo orrore e sgomento
Sul terreno argilloso.
Fui testimone della loro ingiusta esecuzione -
Vennero portati a forza
Nelle camere di sterminio,
Presi a calci e picchiati da pugni crudeli -
Avevano numeri tatuati sui polsi
E lo Scudo di David sui petti -
Andarono incontro alla morte
Pronunciando la preghiera sacra
Con l'ultimo respiro:
"ASCOLTA ISRAELE, IL SIGNOREè NOSTRO DIO
IL SIGNOREè UNO -"
Martiri coraggiosi della stirpe ebraica,
Membri della mia famiglia,
Compagni di prigionia,
Son passati tanti anni
Da quando ve ne siete andati -
Ma io ricordo ancora il vostro grido disperato:
"Decadranno i nostri corpi,
Marcirà la nostra carne,
Se sopravvivrai ad Auschwitz
Non lasciare, per favore, che su di noi cada l'oblio!"
La mia vita fu risparmiata
Per l'intervento di Dio,
Conosco lo scopo di quella protezione celeste:
Far ritorno con il ricordo
Della vostra sofferenza e del vostro dolore,
Far sì che non siate morti invano,
Esaudire il vostro ultimo desiderio,
Non lasciar mai perire i vostri spiriti coraggiosi -
Magda Herzenberg
Canzone per un lager: Un violino
piangeva... ed ancora oggi si fa ascoltare, per non farsi
dimenticare fra tanti frastuoni. Grazie Piero, come sempre sai dare
sale alle parole. Un caro saluto. Giampietro
26/1/2014
Mentre vi scrivo ho avvertito una scossa di
terremoto ,
prego che non sia stata forte per il paese colpito.
Mi complimento oggi con alcuni poeti per le loro poesie ,
anche se tutte le trovo oggi interessanti
un saluto al nuovo poeta , Alcor Vega,
Cari amichi io ve saluto,
Perché semo tutti uno
e come a noi nun c'è nisunoIl mio mare di Simone Magli
Staccare il poster de Il Grande Giudice,
farlo a pezzi, bruciarlo in una pira,
per vedere finalmente il mio mare, molto bella
Tenebra e luce di Santi Cardella
apro la porta all'alba ed ai colori
della donna che m'ama e mi dà luce.
indubbiamente bella . Ti ringrazio per i tuoi bellissimi commenti
–grazie di
cuore
Dove sbocciava l'aria dell'attesa; Aurelio Zucchi
Girai le spalle ed imboccai il sentiero
per quell'azzurro ch'addolcisce tutto…. quasi dantesco
I fiordalisi attraggono sguardi
persi tra petali rosati dipingono fantasie Antonietta Ursitti,
semplic e, ma
densa poesia
Gran Canaria , La Gran Canaria: l’isola che c’è
Carlo Chionne… piena di colori , espressiva e vera
Tu.. di laura toffoli…E Te in me di Sandra Greggio .Belle poesie
Saluto tutti , in primis Lorenzo e un grazie al grande nostro
commentatore
Pietro Colonna che di tanto in tanto mi delizio con la sua melodia
delle
parole .
Antonia Scaligine
25/1/2014
Nella pagina azzurra d'oggi mi sembrano
predominanti le tonalità rosa. E mi spiego:
- ho sentito una dolce sensazione di "pace" nell'omonima
immaginifica poesia di Clodine;
- ho provato una solidale partecipazione al "segreto" ed ai sussulti
di Antonella Jacoponi;
- una plaudente ammirazione per la "concentrazione" di Sandra
Greggio che chiede al cuore di scacciare la malinconia e confidare
nel ritorno dell'azzurro;
- ho apprezzato il desiderio di sole nei "raggi autunnali" di Laura
Toffoli;
- ho sentito una grande intensità poetica nei versi di chiusura de
"i grandi amori" di Antonia Scaligine;
perciò cari colleghi uomini, diamoci da fare... Un grazie a chi
scrive ed uno a chi coordina,
Santi
24/1/2014
Ciao Piero, illuminarti! e come faccio?
comunque,è la mia solita storia. siamo vicini a capire una Storia
(La Storia) e poi ecco che ci (mi) scappa via tutto! Perchè tuttoè
inutile. Tutti sono stati inutili. Tutti siamo inutili. Danteè
inutile e persino Mo...Montale (stavo per scrivere Moravia che
ridere...ehm)è inutile, inutili le case, le scale, le isole...no,
le isole no, non sono inutili, servono ad andarci a sbattere contro.
Mah! o bah? Boh? Ciao. enrico tartagni
23/1/2014
Per Stefano Medel:
Caro Stefano, mi mancano i racconti delle tue notti, dove sei
finito?
Simone
22/1/2014
22 gennaio 2014
Giunta Sebastia –La bussola del cuore-:
Benvenuto nell’azzurro a Sebastiano (immagino) che esordisce con le
immagini surreali di una poesia, dal liberissimo verso, che dice di
una ricerca dentro se stessi.
Lucia Nicolardi -<<27 Gennaio 1945 –Auschwitz+Olocausto =
SPERANZA>>-:
Lo sconvolgente ricordo di quell’abominio genera questo drammatico
urlo, questa invocazione alla pace, di Lucia che dice della sua
emozione con versi duri e grondanti di pietà.
Michael Santhers –Annunci –Incontri-: Sarcastico, sintetico in questa
occasione e divertente, come sempre, il bravissimo Michael.
Antonella Iacoponi –Un cuore avvolto nella nebbia-:
Un doloroso abbandono fa nascere una poesia, ricca di belle metafore
e similitudini. Belli a leggersi i liberi versi della nostra
Antonella.
Simone Magli Vorrei un giorno incontrarmi-:
Pirandelliano desiderio dell’amico Simone. Anche io vorrei
incontrarmi, sai che botte!
Roberto Bottiroli –Ignobili versi sul momento-:
Pare farnetichi (ovviamente nel rispetto dei cantilenanti ottonari)
l’ottimo Roberto, ed invece (e anche se l’ho già detto ci sta tutto)
castigat ridendo mores. E intenda chi vuole. Complimenti.
Enrico Tartagni –Ad un passo dalla storia-:
Non ci provo nemmeno a capire. Caro Enrico mi illumini?
Claudio Badalotti –Iperacusia-:
Metafora di un eccesso di
sensibilitàè quel difetto fisico, così come lo racconta Claudio con
bel poetare dall’illuminante conclusione.
Franco Buniotto –Callisto-:
Franco ci regala il bel disegno di un personaggio dall’eccessivo e
snobistico formalismo che lui ricorda quasi fosse un mito.
Michela Turchi –Tutte le stelle del firmamento caddero ai nostri
piedi-:
Una storia d’amore, con morale finale, narrata con iperbole e
surreali immagini, questa della fantasiosa e brava Michela.
Antonia Scaligine –Il nulla-:
Smarrimento ed angosciosa ricerca, forse del senso dell’esistenza.
Non ci sono risposte, ed Antonia bene descrive questa sensazione di
vuoto che angoscia, con belle immagini ed allitterazioni. Ed offre
anche la soluzione ad un sentire cheè comune a molti, nella
conclusione di questa filosofica e bella poesia.
Laura Toffoli –Disco nero-:
Molto bello l’attacco di quello che pare un ricordo di tempi
passati. Il vinile ci donava note suadenti ed il chek to chek era il
risultato di quel rapimento. Laura lo fa ritornare alla memoria con
questa bella, nostalgica poesia.
A tutti il più cordiale dei saluti. Un grazie riconoscente a chi
tutto ciò offre e concede.
Piero Colonna Romano
Caro Lorenzo,
un cordiale benvenuto nella pagina azzurra ad un/a promettente
Giunta Sebastia ed un emozionato grazie ad Antonia Scaligine
che nella bella poesia "il nulla" ha aperto una porta per accedere
al tutto.
A te un grazie ed un caro saluto,
Santi
21/1/2014
21 gennaio 2014
Lucia Nicolardi -<<La matita>>-:
La nostalgia per quegli oggetti che ci sono stati compagni in
passato, oggi superati dalla tecnologia e persi in qualche cassetto.
E nasce nostalgia per quegli oggetti ma, ancora di più, per quel
passato che vivemmo con maggiore umanità. Ed il confronto tra l’oggi
e l’ieri porta a riflessioni sul vivere. Lucia questo racconta, con
metaforica poesia.
Michael Santhers –Tratturi-:
Michael parafrasa, in santheriano, I Pastori dannunziani e delizia.
Le vidi le insegne che li indicano, quei tratturi, lungo la costa
che porta da Vasto a Montenero di Bisaccia e fu come un tornare
indietro ad altri tempi. Stesso effetto mi fa questa bella poesia
del nostro poeta che ringrazio.
Antonella Iacoponi –Un amore antico-: Bellissima l’atmosfera orientale
di questa poesia. Pare un racconto da narrare sotto la tenda di un
accampamento ebraico, di notte con la luna. Componimento molto
particolare e gradevole, questo di Antonella.
Antonio Scalas –Solo due gocce-: Un romanticissimo Antonio
dichiara amore e nostalgia con dolci versi.
Simone Magli –Giocattoli rotti-: Un disperato interrogarsi in
questa poesia amaramente esistenziale.
Alessia Sanna –Semitono-:
E più ermetismo di così dove lo troviamo? Ma anche questaè analisi
di se stessi, con timore nella chiusa. Dura molto, questa poesia di
Alessia.
Serena Maschiella –Ho sempre voluto che l’agnello mangiasse il lupo-:
Sono amari colpi di spatola, che coinvolgono e scendono dentro,
quelli che Serena usa per descrivere quella abiezione. Poesia ad
alta intensità emotiva, resa alla perfezione dall’asciutto poetare
della brava poetessa.
Armando Bettozzi –Sento ancora di quell’umido profumo-:
Disegna, con fluenti endecasillabi, un paesaggio da sogno, nato da
dolci ricordi. La direi poesia tridimensionale, da toccare ed
annusare, tanto bene rende le sue emozioni. Particolarmente bello
l’ultimo verso.
Gabriele Renda –Te la ricordi…-: Si, caro Gabriele, ricordiamo
tutto, con sdegno impotente. Bravo, avanti così.
Bruno Amore –Sornione il gatto sul muretto-:
Più che sornione mi pare rassegnato questo anziano gatto.
Fortunatamente c’è un’altra a tenergli compagnia e ad aspettare
assieme odori. Ma pare che siano destinati a morir di fame. Questo
mi pare racconti Bruno, disegnando un bel quadretto.
Franco Buniotto –Il bicchiere-:
Per Franco, evviva evviva, il tempo che passa porta allegria ed
ottimismo. Cin cin poeta.
Laura Toffoli –Inizio e fine di un arcobaleno-:
E proprio questo dovrebbe portare l’amore: un duraturo stupore.
Bello e ben narrato il percorso per arrivare a questa condivisibile
conclusione.
Sandra Greggio –Il mio libro-:
Decisamente poetico l’amore di cui parla la brava Sandra, tanto da
generare fiumi di poesie, tante da comporre un libro. Il libro della
vita. Intensa e bella, la poesia, piena di romantiche immagini.
Salvatore Cutrupi –Nuvole estive-: Ben descritta la solitudine,
nonostante la compagnia. Ben resa la sensazione d’isolamento e la
speranza “di un nuovo sorriso”.
A Flavio: grazie per avere chiarito
il senso della tua poesia. Ne farò tesoro per le prossime
interpretazioni. Un caro saluto.
Un cordiale saluto a voi tutti ed, in primis, al nostro generoso
vate. Piero Colonna Romano
20/1/2014
Grazie a Piero Colonna Romano, per i
suoi preziosi e puntuali commenti. Hai ragione: spesso i miei
scritti sono un po’ criptici, ma quando escono, il più delle volte
li accetto per come sono vestiti, lasciando, ahimè, perplesso
l’eventuale lettore. Il grembo in questioneè “la metafora del
nostro NON essere”. Come la Livella di Totò, in quel grembo, che ho
immaginato un mare immenso affluiscono fiumi sacri e profani senza
distinzione alcuna. Sabbia eri e sabbia...! Grazie ancora a te e al
nostro Magnifico Lorenzo.
Flavio.
19 e 20 gennaio 2014
Franco Buniotto –Preludio-:
Certo che a Franco la fantasia non manca. Che ci sarà mai a metà
strada tra un canto gregoriano ed un can-can? Forse Zucchero
Fornaciari, forse il bandoneon di Piazzolla. Ma, scherzi a parte,
belle le immagini iniziali.
Renzo Montagnoli –Orizzonti lontani-: Ineluttabile lo scorrere della
vita, con le sue ansie ed i suoi traguardi mai raggiunti, con quel
“gli esami non finiscono mai”, con quei desideri che, appagati, si
rinnovano con maggiore intensità. Il tutto per terminare in un
inevitabile, ignoto, oltre. E tutto questo ci racconta l’ottimo
Renzo, con una pensosa poesia.
Flv. –Grembo-:
Decisamente ermetica (enigmistica dovrei dire) questa di Flavio.
Definire il “grembo”, intenderlo quale metafora del nostro essere,
probabilmente chiarirebbe il senso della poesia. Allora, viviamo
avendo principi incontrovertibili e, senza porci domande, privi di
critica, continuiamo ad accumularli dentro noi. E potrei continuare,
verso per verso. Forse il poeta fa riferimento al “bel ceruleo
grembo”, definizione del mare data dal Tasso. Ma forseè meglio sia
il poeta a svelare il senso della composizione. Da parte mia ripeto
quel che disse Ungaretti della poesia di Mallarmè: prima di capirla
meglio apprezzarne il suono. Che qui non manca.
Santi Cardella –La radice-:
Un dolore che riavvicina, facendo superare indifferenza ed orgoglio.
E quella domanda finale dove c’è pena, dove non c’è risposta. Santi
non si smentisce mai: può abbandonare sonetto e strofe saffiche e
dedicarsi ad una canzone priva di rime (o casuali), ma incanta
sempre.
Antonio Gagliardo –La speranza-: Splendido augurio questo di
Antonio. Splendido sarebbe si avverasse. Splendido e utopico, ma
bravo il poeta ad esprimere questo sognante desiderio.
Lucia Nicolardi -<<Attimo di vita>>-:
Struggente e commovente questo ricordo, detto con grandissima,
coinvolgente emozione dalla nostra Laura.
Luigi Spreafico -Incapace son di leggere le note…-:
Il desiderio della musica, quale balsamo all’esistenza, qui espresso
da Luigi con rassegnazione.
Michael Santhers –Epitaffio –Lo spazzino-:
Bel ritorno a Spoon River questo di Michael. Di quell’antologia, il
nostro poeta, sa interpretare alla perfezione lo spirito.
Complimenti.
Antonella Iacoponi –Profumo di maggio-:
Delizioso, coloratissimo e melodioso acquerello sul mese delle rose,
quello che ci regala la nostra Antonella.
Simone Magli –Cuore cieco-:
Disperato questo guardarsi, detto col solito lapidario ma
intensissimo poetare di Simone.
Gabriele Renda –Torn’a fà ‘u napulitano.-:
Mica per sbaglio lo hanno voluto ancora là, caro Gabriele. Continua
così. Un caro saluto.
Antonia Scaligine –All’ombra del mio tempo-:
Una sconfortante analisi di ciò cheè stato e di ciò che si vive,
detta con la malinconia che traspare dai versi amari della brava
Antonia. Un perdersi ed uno smarrirsi raccontati con rassegnata
presa d’atto. Bella per intero la poesia, in particolare nella parte
finale con quegli ultimi sei versi.
Laura Toffoli –Friuli-:
Bello questo omaggio ad una terra che conosco benissimo per averci
vissuto a lungo. Grazie Laura, per avermi riportato ad antichi
ricordi.
A tutti l’augurio per una settimana ricca di poesia e di
soddisfazioni ed, in primis, al nostro vate generoso.
Piero Colonna Romano
19/1/2014
Molto toccante e drammatico l'omaggio
al padre di Lucia Nicolardi.
Simone
18/1/2014
18 gennaio 2014
Bruno Amore –S’inghiotte solitudine-: Un grido di dolore questo di
Bruno per dire di una solitudine amara, per dire di
un’incomprensione. Per dire che non siè accettati per ciò che siè.
E la reazioneè descritta, con bel poetare, nella seconda parte
della poesia.
Franco Buniotto –Alberi-:
Credo che Franco intenda dire che non siamo capaci d’apprezzare le
bellezze di questa vita. con questa lapidaria e bella poesia.
Carlo Chionne –Il bello, il buono, il brutto ed il cattivo-:
Pare il Panglos del Candide, l’ottimo Carlo, con questa filosofica
poesia. Ma conclude con un tuffo in Schopenhauer e
nell’impossibilità di vederla la verità. Ma almeno il nostro poeta
ci prova.
Ricciardelli Frate Lorenzo –Viaggio-: Canta l’amore salvifico il bravo
Lorenzo. Quello che ripara dalle avversità, quello che conforta e dà
“benzina per ripartire” dopo le delusioni e le sconfitte e che dà
certezze che si erano smarrite.
Salvatore Orefice –Pensieri smarriti-: Belle e ricche di lirismo le
immagini che Salvatore propone nelle prime due terzine. Molto ben
descritti lo smarrimento che deriva da un abbandono e la speranza in
un ritorno.
Lucia Nicolardi -<<Riflessione di una vita>>-:
Lucia riflette sulla vita e lo fa con grande disincanto, regalandoci
una poesia cheè anche un invito a… prenderla come viene.
Luigi Spreafico –Fiume degli Dei-: E’ un’ermetica poesia
religiosa, questa di Luigi. Belle e piene di lirismo le immagini che
ci regala ed illuminante la chiusa.
Michael Santhers –Code di paglia-: Caro Michael sei tornato, da
maestro, a Spoon River con questa bellissima epigrafe, ricca di
verità da fare nostre.
Armando Bettozzi –Tòcca ritarà er ciarvèllo-:
Sconsolata e molto puntuale analisi della situazione socio/morale
nella quale navighiamo, fatta da un brillante (nel senso di
abbagliato) Armando.
Elenca i dolori (ed i disturbi alla rassicurante quiete domestica)
nei quali l’infame sinistra ha precipitato la nostra società. Non
c’è strofa che non sia un peana all’oscurantismo di stampo
medioevale.
E’ poi spassoso quel voler “mettere le mani avanti” con la strofa
che inizia con “A bravo!...’n t’aggità! Cerca a capì” con la quale
intende dire che lui, figurarsi, vuole mica olio di ricino e
manganelli, quale rimedio. E sarà anche così, ma a me torna in mente
quell’Adam Sutler di V per Vendetta.
Chiacchiere da bar sport, in definitiva, ma il tuttoè reso con un
gran bel poetare, sottolineato da un colto uso del romanesco.
Bisogna prenderne atto.
Antonella Iacoponi –Pensi a tuo figlio, sig. generale-:
Il dolore di un padre che ha perso un figlio in guerra, raccontato
con emozione dalla nostra Antonella.
Laura Toffoli –Desiderio-:
Belle le similitudini che Laura ci regala per descrivere un generico
“desiderio”. Probabilmente, con quella chiusa, intende dirci che
l’appagamento dei desideri (di qualsiasi natura) portano al
dissolversi della tensione meravigliosa che c’è, appunto, nel
desiderare. Sempre brava, la nostra Laura, nel suo poetare.
L’augurio per un sereno weekend a voi tutti, con in cordiale saluto.
Un grazie al nostro magnifico Lorenzo.
Piero Colonna Romano
17/1/2014
17 gennaio 2014
Antonella Iacoponi –Il sorriso della sposa-:
La realtà atroce di una crudele guerra, dove sono usati anche i
bambini quali armi, e l’indifferenza di chi gode delle ricchezze che
a quei paesi viene sottratta, raccontate con molto sentimento da
Antonella. E’ un forte atto d’accusa questa poetica prosa, sulla
quale riflettere.
Bruno Amore –Il pettine d’osso di mia madre-:
Un delicato, nostalgico flash dalla memoria, questa di Bruno.
Fausto Beretta –Momenti-:
Momenti di vita, pennellati con parole, in una poesia, cheè
riflessione e atto d’accusa, intrisa di malinconia.
Franco Buniotto –Libertà-:
Giusta l’osservazione di Franco a chiusura di una filosofica
riflessione, resa in poesia.
Aurelia Tieghi –La cultura-:
Un bell’omaggio alla cultura, una confessione, un invito, questa
della brava Aurelia. Mi permetto di aggiungere una riflessione su
cosa, per me, sia la cultura: questaè la capacità di elaborare,
usando le proprie innate doti di umanità, tutto ciò che ciè stato
insegnato (da scuola, famiglia, università, seminari ecc.) e tutto
ciò che leggiamo, per poi renderla e di quella vivere. Un colto non
è necessariamente un plurilaureato. Colti siè quando (e se) si
raggiunge l’età della critica con la capacità di elaborare e
riflettere.
Antonio Gagliardo –Allo specchio-: E’ un bel guardarsi dentro,
questo del bravo Antonio. Bello il ritmo dei prevalenti senari in
questa gradevole poesia.
Lucia Nicolardi -<<La scala della vita>>-:
Un excursus nel cammino della vita detto con limpidi e schietti
versi.
Luigi Spreafico –Sfogliate carte dentro torno-:
E torna, in questa interessante poesia di Luigi, il concetto di
poesia salvifica, che diviene pure strumento di autoanalisi.
Michael Santhers -Insonnia-:
La descrive, l’insonnia, come solo lui sa fare, nella prima strofa.
E seguono gli effetti di quell’impossibilità di dormire, raccontati
in un atmosfera surreale, tipica del bel poetare di Michael.
Simone Magli –Gli uomini non sono uniti come dovrebbero perché fra
essi-:
Interessante teoria di Simone: essendo consapevoli del nostro essere
mortali non ci apriamo al nostro prossimo, forse per pudore o forse
per realizzare, nel corso della breve vita, il massimo degli
egoismi.
Laura Toffoli –Dio, nessuna parola può definirlo-:
Spinoza nell’attacco di questa poesia e segue una cattolicissima
accettazione del dolore, nonché l’affermazione di quale sia lo scopo
della vita. Poesia nata dalla fede e detta con molta passione.
Un caro saluto a voi tutti ed un grazie riconoscente al nostro
illuminato vate.
Piero Colonna Romano
Condivido il messaggio contenuto nella bella
poesia di Laura Toffoli. Grazie per questi versi.
Sandra Greggio
"Libertà" di Franco Buniotto: molto
interessante.
Simone
16/1/2014
Vorrei ringraziare il poeta Piero Romano
Colonna per i suoi commenti che non solo mi fanno sempre
piacere, ma mi spronano a migliorare nello scrivere.
Cerco di trasformare la vanità.. in energia creativa.
Addis Marinella
16 gennaio 2014
Simone Magli –Il mio divenire-:
Cercare un punto nel divenireè ricerca di se stessi, per
analizzarsi, tirare le somme di un vissuto e programmare. Simone
esprime questo bisogno, cheè anche anelito alla libertà, con
sintetici ed intensi versi.
Antonella Iacoponi –Il ritorno-: Tra Cantico dei Cantici e
racconti delle Mille ed una notte questa suggestiva poesia della
sognante Antonella.
Bruno Amore –Silenzi per vivere e pensare-:
Densa d’atmosfera questa di Bruno che aspira alla pace del silenzio.
Bella quella panca dell’anima, intensa e ben descritta l’aspirazione
a liberarsi dalle fastidiose, comuni incombenze e romanticissima la
conclusione.
Fausto Beretta –Pregare-:
Una preghiera in un ambiente inquietante, questa di Fausto.
Franco Buniotto –Metafisica-:
Punti di vista diversi creano confusione. Franco ci resta male e
filosofeggia.
Aurelio Zucchi –La sberla-:
La strada della vitaè irta di amare sorprese, Aurelio invita a
reagire e “riprendere l’ascesa”.
Roberto Bottiroli –Gertrude-:
Punta il dito contro il reato di lesa poesia, l’ottimo Roberto e ci
regala una divertente, cantilenante poesia in perfetti ottonari
Lucia Nicolardi -<<Parlami di lei>>-:
In quell’anafora c’è tutta la nostalgia e l’amore per la madre,
espresso con limpidi versi liberi.
Luigi Spreafico –Senza sapere perché-: E’ un invito a pensare prima
d’agire, in qualsiasi situazione, questa poesia di Luigi.
Giampietro Calotti Corvi –Oltre il silenzio-:
Quel libro, che Giampietro cita, ha ispirato una racconto poetico
denso di spunti filosofici, ed insegna che la vita, anche se vissuta
nel dolore, ha sempre lati positivi per i quali vale la pena
viverla.
Michael Santhers –Cialtronando-: Castigat ridendo mores il nostro
poesta e ci regala uno spassoso (e tristissimo) elenco delle
italiche virtù, raccontate con il suo inimitabile stile.
Armando Bettozzi –A la fiera dell’esaggerazzione-:
Che dire se non continuare a complimentarsi con questo poeta? Lui,
che Pasquino ce l’ha nell’anima, oggi, per dirci della sua
indignazione, tira in ballo due delle macchie più oscure nella
storia di santa romana chiesa. Mala tempora currunt, caro Armando.
Possiamo solo sperare che la poesia agisca come la goccia cinese, e
scavi nelle coscienze.
Marinella Addis –Tra cielo e mare-: Un omaggio ad una terra che amo,
raccontato con bellissime pennellate dalla brava Marinella. “E
infine tu ci toglierai il respiro/con il tuo manto di mimose e
ulivi”, bellissimi, perfetti versi che, nel ricordo, mi hanno
commosso.
Sandra Greggio –Innamorarsi di nuovo-: Una sorprendente Sandra (mai
lette rime nel suo poetare) ci offre la soluzione per far poesia:
innamoriamoci! E l’amore diviene poesia e la poesia genera amore,
questa la tesi, molto ben esposta dalla nostra brava poetessa.
Laura Toffoli –Pace tra i monti-: Bella dichiarazione d’amore
fatta ai monti, così ben descritti. E Laura conclude il suo omaggio
dichiarandone la sacralità.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti. Riconoscenza al nostra
generoso vate.
Piero Colonna Romano
Andate alla fiera dell’esaggerazzione di
Armando Bettozzi: c’è di tutto. ***** Complimenti.
Franco
"Silenzi per vivere e pensare" di bruno:
molto profonda. Grande voglia un animo leggero, libero da nevrosi.
Mi unisco in silenzioso rispetto a "Oltre il silenzio" di
Giampietro, che ci dona una lezione di vita che nasce dalla
sofferenza, senza la quale, purtroppo, non ciè dato vivere. O
perlomenoè sempre tanto, secondo me troppo, il dazio da pagare per
gioire, amare e dare.
Simone
15/1/2014
15 gennaio 2014
Gabriele Renda –Carissimo PDocchio-: Mette il dito sulla piaga, il
nostro Gabriele. Giustissima la scelta della canzone da parodiare
perché assomiglia tanto ad una ninnananna. Per il PD al quale dare
la buonanotte.
Simone Magli –Dipinto dal vivo-: Ed in effetti d’acquerello si
tratta. Nato dalla sensibilità di Simone che ci rende partecipi di
una sua emozione.
Gloria D’Alessandro –Rumori-:
Bentornata nell’azzurro, Gloria. Questaè una riflessione
malinconica, narrata con surreali, simboliche immagini. E Gloria
dice del bisogno di tornare alla normalità (quella casa) dopo le
illusioni e le menzogne smascherate (quello specchio parlante).
Criptica ed intensa questa poesia.
Carlo Chionne –Francesco-:
Invocazione che faccio mia, in particolare quella del secondo verso.
Ma, caro Carlo, quanto lontani siamo dalla realizzazione!
Angelo Michele Cozza –Casta infanzia-: Posso essere soltanto felice che
un mio commento ispiri poesie come questa. Ricordi dolcissimi che
viaggiano nella memoria e riflessioni amare che si estrinsecano nel
bello e colto poetare di Angelo. Bello molto (tralasciando i
ringraziamenti) anche il post scriptum, dedicato amorevolmente ai
genitori. Generoso ? Più semplicemente sincero. Un caro saluto.
Antonella Iacopone –Il canto degli alpini-:
Omaggio sentito e commosso al nobile corpo dell’esercito. Ancora una
volta la retorica viene cancellata dal forte sentimento di
Antonella. Simmetrico il rimare, quartina per quartina, a
dimostrazione di una attenta composizione in liberi versi.
Franco Buniotto –Acqua sorgiva-: Passi pure il tempo, dice
Franco, ma non co(r)rompa.
Lucia Nicolardi -<<La mia fanciullezza>>-:
Un dolcissimo ricordo narrato con grande emozione da Lucia.
Laura Toffoli –Io, albero nel temporale-:
Un identificazione raccontata con molto e bel realismo, nella
similitudine. Apre alla speranza l’ottimistica conclusione di questa
bella poesia di Laura.
Un caro saluto a voi tutti, in primis al nostro generoso vate.
Piero Colonna Romano
14/1/2014
14 gennaio 2014
Gabriele Renda –Mutande verdi-:
Bravo Gabriele, concordo con te e
ci aggiungo questo:
Scesero a Roma, detta ladrona,
a caccia tutti della poltrona
ed i maestri misero a gogna
predando il tutto senza vergogna.
Un caro saluto.
Antonietta Ursitti –Poetica speranza-: Bella poesia dalla forte
atmosfera meditativa, dalla nostra bravissima Antonietta. Un caro
saluto.
Simone Magli –Ho viaggiato per molti mari-:
Forteè la delusione se il proprio valore nonè sufficientemente
riconosciuto. Maè pura teoria questa di Simone perché a lui non
mancano i meritati successi.
Silvio Canapè –Nunè succies’ niente,-:
Tristissimo, struggente racconto della realtà che stiamo vivendo,
raccontato, col cuore in mano e l’anima disperata, dal bravo Silvio
e sottolineato dall’anafora rassegnata ed amarissima.
Salvatore Orefice –Sogni di luce-: Un sogno realizzato, questo di
Salvatore, raccontato con romanticissime immagini.
Antonella Iacoponi –Cara Italia-: Un canto d’amore, questo di
Antonella. Immagini da libro Cuore, decisamente stereotipate e,
purtroppo, tristemente lontane dalla realtà. Ma la poetessa le porge
così lievemente da nascondere la retorica che le caratterizza.
Tutto sommato,è piacevole la lettura di questa poesia.
Franco Buniotto –Solitudini-:
Raccontino con morale: per vincere la solitudine anche una mosca può
essere utile.
Michael Santhers –Naufragio-:
L’ho letta più volte. Ho fatto naufragio. Scherzi a parte,
quell’ultima strofa, che racconta il dopo,è di una grande forza
descrittiva, regalo dell’ottimo Michael.
Luigi Spreafico –L’Oscuro-:
La cacciata dal paradiso riassunta in ogni sua componente, da quella
fisica a quella morale, con un richiamo alla libera scelta, da un
criptico Luigi. Poesia affascinante che invita alla rilettura.
Interessante la sequenza delle rime con ABCABC (dove Bè
parola/rima) e ABBACC. Complessa poesia ben condotta.
Enrico Tartagni –Il Cosmonauta-:
E riecco l’ottimo Enrico
(bentornato!) che usa la fantascienza, che ama, quale metafora per
narrare della solitudine e dello smarrimento dell’uomo su questa
terra. Amarezza e rassegnazione sono la cifra della poesia e li
ritroviamo, a sottolineare il tutto, negli ultimi tre drammatici
versi.
Laura Toffoli –Albero che si guarda-: Belle le immagini che ci regala
Laura con questa poesia cheè un inno alla natura, osservata
dolcemente e dolcemente narrata. Particolarmente bella l’ultima
strofa. Brava Laura!
Un caro saluto a voi tutti ed, in primis, al nostro illuminato vate.
Piero Colonna Romano
13 gennaio 2014
Armando Bettozzi –Quando mi fermo corrono i pensieri-:
Originale la metrica usata, in questa ulteriore bella poesia, da
Armando, per narrarci di un suo nostalgico ricordare e di un suo
immutabile amore.
Gabriele Renda –Perdere l’onore-: Belle ed opportune le parodie
che il bravissimo Gabriele continua a regalarci. Godibili ed
aderenti a questa triste realtà.
Renzo Montagnoli –Vento d’inverno-: Dura descrizione delle asperità
dell’inverno, questa del nostro amico Renzo che la conclude
vedendone il lato positivo. Impeccabile l’immagine che ne deriva.
Carlo Chionne –Aufhebung-:
Chiesi, tempo fa, all’ottimo Carlo di proseguire la stesura della
sua Storia della Filosofia in versi. Questa Aufhebung pare essere la
sua risposta, la sua lettura del pensiero base di Hegel. Tesi ed
antitesi contrapposte, eppure complementari si sublimano
annullandosi. Edè questa la conclusione cui arriva il nostro poeta.
Un caro saluto.
Roberto Soldà –Urti elastici…gas rarefatto-:
Quando cultura, scienza e poesia si incontrano nell’anima di un
artista a tutto tondo, qualè il bravissimo Roberto, ecco che
nascono poesie affascinanti come questa. Applausi e richiesta di bis
al caro amico Roberto.
Antonella Iacopone –All’Italia partigiana-:
Struggente e bellissimo questo omaggio a chi fece dell’Italia un
paese libero e ricco di speranze per il futuro. (il seguito,
purtroppo, lo leggiamo nelle poesie di Armando, di Gabriele e di
altri che, come me, sono delusi ed indignati per le promesse
mancate)
Franco Buniotto –L’aurora-:
Un bel dipinto realizzato a colpi di spatola dal bravo Franco.
Michael Santhers –Sud-:
Poesia che mi fa ricordare Bufalino, Sciascia, Collura ecc., tutti
autori siciliani, che del sud hanno dato definizioni struggenti, e
che il bravissimo Michael qui riassume con maestriaa. Di luci e
d’ombre, di un calore che fonde dentro amore e nostalgia. Povera,
amata terra!
Maria Grazia Armone –Ode alla risata-:
Decisamenteè perfetto il titolo, coerente lo svolgimento. Ma c’è il
rovescio della medaglia, ammonisce Eco ne Il nome della rosa… Brava
Maria Grazia!
Laura Toffoli –Grigio seppia-:
Bello e nostalgico questo ricordare. Forse perché ne cita il colore,
la brava Laura, ma leggerlaè come guardare una foto antica color
seppia.
Poesia a tema: Fantasia
Santi Cardella –L’eden-:
E, dulcis in fundo, il bellissimo sonetto del grande Santi.
Dolcissimo dipinto che sa di mare e d’amore, da leggere e rileggere
per gustarne il profondo sentimento che l’ha ispirato ed apprezzarne
la magistrale metrica. Complimenti.
A tutti il più cordiale dei saluti. Un grande grazie al nostro vate.
Piero Colonna Romano
13/1/2014
Questo Sud di Michael Santhers è un
amarcord universale. Vale per tutti i punti cardinali. Complimenti,
sei inesauribile. ***** Franco
Aufhebung di Carlo Chionneè il sogno
meraviglioso di ogni poeta. ***** Franco
Prosecuzione poesie dell’11 e 12 dicembre
Bruno Amore –Margherita-:
Molto ben descritta questa scena d’amore da parte di un innamorato,
in particolare quel bacioè ben reso con quello spigolar petali e
quell’inarcarsi delle di lei labbra. Ma tutto questo costa, come ci
informa Bruno nel concludere.
Armando Bettozzi –Lo sbàjo-imbròjo-: Con un magistrale sonetto (Belli
applaude) Armando punta il dito su questo governo arruffone e
dilettantesco (ma ormaiè diventata prassi: o sono così i governi o
non li vogliamo) ed in quell’operare vede malafede e la condanna.
Antonietta Ursitti –Oro colato nel prato fonde-:
Un tripudio di colori a descrivere, con maestria, un campo di grano.
Colpi di spatola questi bei versi della brava Antonietta.
Aurelia Tieghi –Stasera che sera…-:
Le emozioni che dà il mare rese
con intensità dai bei versi d’Aurelia. Deliziosa quella parure a
concludere. Brava!
Antonio Scalas –Si consumano le ore-: Un travolgente effetto
dell’amore, descritto con fremente partecipazione e con forti versi
da Antonio.
Antonella Iacoponi –A Rita e Massimiliano-:
Augurio tenero, coloratissimo e ad alto contenuto poetico, questo di
Antonella
Aurelio Zucchi –Poetaè-:
Ed Aurelio definisce, con limpidi versi, cosa sia, a suo dire, un
poeta.
Franco Buniotto –Il silenzio-:
Una pensosa serie di definizioni del silenzio, per arrivare al cuore
del problema nell’ultimo verso. (e se lo capovolgessimo?)
Laura Toffoli –Io, libro.-:
Originale grafica per una poesia cheè inno all’ottimismo ed
all’amore per la vita.
Antonia Scaligine –La poesia fuori tempo-:
Poesia cheè bella esegesi della frase di Baudelaire. Antonia ci
aggiunge del suo e ci regala un’analisi del senso e dell’essere
della poesia. Analisi cheè anche un invito a riflettere.
Sandra Greggio –Palpito d’eternità-:
Intensa descrizione degli effetti
dell’amore, in una poesia dal ritmo sempre più serrato, fino
all’apoteosi finale.
Poesie a tema: Fantasia
Zenone Drisoli –Come Achille perse la voce-:
Spassosa satira regalataci dal bravissimo Zenone. Ottimo l’uso degli
ottonari, particolarmente adatti a sottolineare l’humor del testo.
A tutti il più cordiale dei saluti. Un grazie riconoscente al nostro
illuminato vate.
Piero Colonna Romano
12/1/2014
11 e 12 gennaio 2014
ERRATA CORRIGE:
a seguito dell’informazione ricevuta dall’amico Santi Cardella,
rettifico il mio commento sulla traduzione, da lui proposta, della
poesia “Què quiere el viento ?”.
Non di lingua brasiliana si tratta bensì di quella spagnola.
Chiedo scusa a Miguel Hernàndez ed a Santi. Ed arrossisco.
(Ma giuro che l’avevo sulla punta della lingua lo spagnolo.)
Michael Santhers –Viottoli di campagna-:
Sembrano una cosa semplice i viottoli di campagna. Provate a farveli
descrivere da Michael e vi perderete in un dedalo sintattico. Siepi
stirate da serpenti che cu(o)ciono uccelli ( o qualcosa del genere)
è immagine che neppure a Dalì sarebbe venuta in mente. E che dire di
verginei cuori assetati di stupore che si dissetano ad una casuale
fontana? Non manca neppure un riferimento a Chagal ed ai suoi asini
che si librano (proprio come quelli) su frasi macerate. Sorvolo
sulle copule dei cani, altrimenti Armando se la prende e mi dà
dell’animalista. Tristissima la sesta strofa dove si racconta di
vecchi con la lingua bloccata in antichi ed inutili ricordi, mentre
il tempo, allibito, nemmeno può avanzare. E conclude, il nostro
ineguagliabile Michael, con un’analisi dell’oltre che tutti speriamo
lungo mentre, al contrario,è talmente breve che ce ne possiamo
dimenticare.
Caro Michael, spero non me ne vorrai perché ciò che ho scrittoè
una parafrasi scherzosa della tua poesia. Resta sempre la stima per
il tuo fantasioso poetare.
Cari sitani qui mi fermo ma il programmaè proseguire domani con la
lettura ed i commenti sulle vostre belle poesie.
Un caro saluto a voi tutti.
Piero Colonna
Romano
9
gennaio 2014
Luigi Spreafico –Indifferenza-:
Bella serie di ottonari interrotta al penultimo verso. Luigi
riflette sull’indifferenza con le belle immagini di una gradevole
poesia.
Simone Magli –Il cruccioè la mia croce-:
Un grido di dolore, questi due versi del bravo, sintetico ed
esplicativo Simone.
Hernadez/Cardella -Que quiere el viento?-:
Il dolce suono del portoghese, dolcemente tradotto dal bravo e
sensibile Santi.
Michael Santhers –Benessere-aforisma-: Il (quasi) sempre divertente
Michael ironizza su un possibile equivoco e, ovviamente, diverte.
Angelo Michele Cozza –Lira e trombe equoree-:
Bellissima poesia dell’ottimo Angelo. Bello il tema (similitudine
tra vita e mare agitato) molto ben svolto con ritmo che coinvolge.
L’uso della figura retorica del climax ascendente, in quel quinto
verso, dei frequenti, correttissimi enjambments, le giuste parole
per dire e dare emozione, danno a queste poesia un gran fascino. I
tambureggianti versi liberi prendono alla gola, dall’inizio alla
fine. Ed, alla fine,è un piacere rileggerla. Complimenti vivissimi.
Antonella Iacoponi –A Caterina-: Il sentimento dell’amicizia
ispira questa delicata poesia di Antonella edè un bell’omaggio
all’amica Caterina. Gran lirismo nell’ultimo verso.
Aurelio Zucchi –Quale poesia?-:
Lunga analisi di Aurelio sul coinvolgimento della poesia (o sulla
fonte della poesia) col cielo, la terra, il mare e con se stesso.
Interessante il prologo che ne fa, così come la conclusione.
Scorrono lievi i bei versi edè piacevole a leggersi.
Franco Buniotto –Gossip-:
Non c’è sostanza, caro Franco, ma soltanto apparenza nel vivere che
ci promulgano, proditoriamente, i media. Il padreterno? Credo abbia
altro cui pensare. Se provassimo a spegnere la Tv?
Lucia Nicolardi -<<Dimentica,è Natale>>-:
Lucia ci rammenta che il Nataleè la festa del perdono e ci incita
ad adeguarci e a donare amore.
Marinella Addis –L’ultimo respiro-: Una grande emozione resa in un
emozionante e bella poesia. Complimenti. (permettimi un modesto
suggerimento: prova a rivederla alternando endecasillabi a quinari,
senari o settenari. Credo otterresti, nel raccontare, un effetto
ancora più emozionante e coinvolgente)
Michela Turchi –Sogni impossibili-: Applausi a questa sfrenata
fantasia di Michela, così ben raccontata, così frizzante. Brava
Michi!
Antonia Scaligine –La poesia tra le mani-:
Condivisibile l’affermazione iniziale: tutto può essere tradotto in
poesia, fuso e reso nella e dalla poesia. Ma l’osmosi di Antonia
prosegue nella seconda parte della sua poesia e diviene sublimazione
ed innalzamento verso l’alto. Sempre brava la nostra poetessa.
Sandra Greggio –Ad un amico che non c’è più-:
Uno struggente ricordo narrato con forte intensità dalla bravissima
Sandra.
Poesia a tema: Fantasia
Laura Toffoli –Fantasia-:
Su tredici versi conto undici rime in “are”. Più fantasia di così!
Bravissima Laura, bello questo omaggio alla fantasia
A voi tutti un caro saluto ed un grande grazie per ciò che date.
Riconoscenza al nostro generoso vate. Piero
Colonna Romano
Grazie a Roberto per il suo generoso
(ma graditissimo) commento. Grazie anche al
grande commentatore Piero, che mi ha sempre ricordato con i
suoi puntuali commenti.
Zenone
11/1/2014
Grazie a tutti per le belle e luminose poesie
che colorano questa pagina d'azzurro.
In ognuna scorre fresca l'emozione e si scorge, in tutte, la
sensibilità che apre al bello e all'armonia.
Continuerò a scoprirvi leggendovi, giorno per giorno, così come
vorrete manifestarvi,
Luigi Spreafico
Commento: "Come Achille perse la voce" di
Zenone Drisoli
Lo definirei un capolavoro di fantasia, tecnica e improvvisazione;
complimenti.
Roberto
10 gennaio 2014
Giovanni Bragutti –Speranza-:
Un benvenuto nell’azzurro a Giovanni che qui esordisce con un
pressante invito a credere in un futuro migliore. Speranzaè il
giusto titolo per questi liberi e intensi versi.
Michael Santhers –Quella finestra-: Sono come un dipinto astratto,
denso di simbologie, quelle prime tre strofe. Dipinto che trova
spiegazione nelle due conclusive. Michael rimpiange e ricorda e, col
suo inimitabile stile, comunica grande melanconia.
Carlo Chionne –Anno Nuovo-:
Ottimismo e speranza in questi auguri di Carlo che ricambiamo tutti.
Seguace di Caproni, sia nei versi liberi che nei settenari
conclusivi non mancano le giuste rime.
Antonietta Ursitti –Vago tra nuvole di pensieri-:
Bella poesia che denuncia uno sbandamento esistenziale, un non
capire certi impulsi, un confondersi. Antonietta rende alla
perfezione queste sensazioni con limpidi e bei versi. Un caro
saluto.
Antonella Iacoponi –A Laura-:
Dedicati ad un’amica questi auguri detti in liberi versi ben ritmati
dalle rime.
Franco Buniotto –Batticuore-:
E’ una gradevole ode al cuore questa prosastica poesia di Franco.
Roberto Bottiroli –Nuvole-:
Rinuncia alla classica metrica, Roberto, e compone un dipinto lieve
e gradevole come un acquerello che racconta d’alba e di tramonto.
Particolarmente belli i cinque versi di chiusura che dicono di un
nostalgico ricordare. (che fai, provochi ?)
Luigi Spreafico –Francesco-:
Bello questo omaggio al nuovo papa e bello il richiamo alla povertà
ed al sacrificio. Luigi propone una poesia ad alta intensità
religiosa, composta col bel ritmo di versi affiancati e rime,
talvolta nello stesso verso, talvolta incrociate e/o baciate.
Bell’esercizio sarebbe provare a farne un sonetto o un madrigale.
Bravo Luigi!
Maria Grazia Armone –Calendario-: Quell’anafora dice
dell’impossibilità di dimenticare il passato e Maria Grazia racconta
quello che molti di noi fanno: sovrapporre il nuovo al vecchio, con
l’intenzione di dimenticare.
Laura Toffoli –Libellula: segno d’estate lontana-:
Quadretto idilliaco questo presentato dalla brava Laura con lievi
versi.
Un grazie di cuore alle amiche Antonia e Sandra ed agli amici Santi
e Giancarlo per i graditissimi commenti alla mia “Scende poesia”.
Ed un grande grazie ad Antonia ed a Santi per l’attenzione posta
alla mia “Preghiera per il nuovo anno” ed a Sandra per “Befanrequiem”.
Cari amici, mi confondete ma… continuate così. Un affettuoso saluto
a voi tutti.
Un cordiale saluto a tutti gli amici sitani. In primis al mostro
ottimo vate.
Piero Colonna Romano
10/1/2014
Per Santi
Congratulazioni! Hai appena vinto cento milioni di euro!" Ecco io
vorrei
sentirmi dire questo .Sai quante cose potrei fare , soprattutto nel
mio campo
di volontaria squattrinata , sarebbe bello sentirselo dire? Oppure
"congratulazioni! hai appena vinto una medaglia , beh, nonè proprio
la stessa
cosa,ma vincereè sempre bello , io nella mia vita non ho mai vinto
niente ,
anche perché non partecipo a nessun concorso. Ovviamente i vincitori
sono
scelti a caso come quelli della lotteria, perciò non c'è modo di
aumentare le
tue probabilità se non partecipi. O forse no ?Sei un bravo poeta ,
su questo
non ci sono dubbi , io ti do dieci ,è un premio,è vero non loè ,
peròè un
attestato di stima e di mio gradimento che do anche a Piero e a
Lorenzo,
anche se arriva da parte di una senza gloria e senza insegne. A
volte ci
vuole una spinta o un colpo di fortuna, un poeta italiano Salvatore
Quasimodo,
non lo avrebbe ricevuto mai il premio nobel, se il suo traduttore
non fosse
stato membro della giuria , e che scrittori come Tomasi di Lampedusa
e Satta
hanno dovuto aspettare la morte per essere stata riconosciuto
scrittori. Per
oraè meglio vivere bene anche senza alcun premio.
Sottolineo queste poesie: Vago tra nuvole di pensieri di Antonietta
Ursitti
della pagina azzurra odierna e Quale poesia?di Aurelio Zucchi dalla
pagina
il valore della poesia oggi. Saluto tutti con un grazie
Antonia Scaligine
Ringrazio Sandra Greggio, Antonia Scaligine e
Piero Colonna Romano per i loro lusinghieri e generosi
commenti alle mie opere pubblicate su questo sito. Ma nello stesso
tempo chiedo loro: come mai le mie poesie non sono ancora riuscite a
conseguire un primo premio nei vari concorsi letterari cui ho
partecipato (per l'esattezza 4 secondi premi, 2 terzi e numerose
menzioni) ? Mettetemi sulla buona strada...e vi dedicherò l'opera
che conseguirà l'ambìto titolo
.
Cari saluti per tutti,
Santi
9/1/2014
E' un pò che non vengo a trovarvi ma
per fortuna l'ho fatto e ho letto una Poesia che accende la mia
luna.
Caro Piero la tua "Scende Poesia"è talmente bella che l'ho letta e
riletta non so quante volte
ed era tanto tempo che non mi succedeva.
Grazie per questa tua Bellissima
Ciao Il Passero
8/1/2014
8
gennaio 2014- quel che mancava-
Laura Toffoli –Antico amore-:
Questa deliziosa poesia di Laura descrive un incontro d’amore in un
ambiente da Persian Market e da mille e una notte. Movimenti di
danza, suoni e colori risaltano vivi dai versi, assieme alla
seduzione. Ambigua e maliziosissima la chiusa. Complimenti Laura!
Poesia a tema: Fantasia
Maria Grazia Armone –Il giardino-: Sognanti fantasie metaforiche in
questi bei versi di Maria Grazia che ci narra del suo realizzarsi,
delle sue delusioni, delle vittorie. Brava davvero.
Un caro saluto a voi tutti ed, in primis, al nostro illuminato
Lorenzo. Piero Colonna Romano
Non ho alcuna intenzione di "copiare" il mio
giudizio da Antonia Scaligine ma non posso non essere
d'accordo con lei, che ringrazio moltissimo per aver dato voce col
suo commento anche al mio. Impareggiabili le poesie di Santi
Cardella e di Piero Colonna Romano, entrambe ricche di sentimento e
di bravura stilistica, che, lungi dal creare uno sterile esercizio
di metrica, si traduce in musicalità.
Sandra Greggio
Molto toccante "Un invito speciale" di
Aurelio.
Simone
"Scende poesia" di Piero Colonna Romano -
Caro Piero, le tue poesie con versi chiari e ritmo limpido vanno
diritte al cuore. Perciò, ti prego, prima del tramonto trasmettici
tante altre emozioni, visto che scende poesia il paradiso può
attendere!
Santi
Buon giorno a tutti
Quando un poeta ti fa capire cosaè la poesia ,è necessario
lasciare un
giudizio
se pur non espresso con parole giuste, ma sincero, due sono le
poesie dove i
versi cantano
e la musicalità nasce dal suono e dal ritmo dei versi
Santi Cardella con la sua bellissima Amiamoci ,e con tutte le sue
poesie ci fa
amare di più la poesia
Piero Colonna Romano con Scende poesia … scende davvero nel cuore di
chi la
legge . Se dovessi leggere
queste poesie senza il loro titolo ,capirei subito cosa volete
comunicare voi
due bravi poeti.
Antonia Scaligine
8
gennaio 2014
Lucia Nicolardi -<<L’anno che verrà>>-:
Spumeggianti gli auguri ed ottimistici gli auspici di Lucia, non
resta che sperare assieme a lei, ricambiando auguri sinceri.
Luigi Spreafico –Io non ti cerco, ma ti aspetto-:
E’ una trappola quella che Luigi appronta, vecchia quanto il mondo:
sei libera di decidere, dice. Ma promette poesia. E come
resistergli?
Simone Magli –A fortificare nonè il cercare sicurezza-:
Perla di saggezza del nostro amico Simone.
Gabriele Renda –Ci vuol l’aeroplano-: Altra amara e veritiera parodia
regalataci, con bravura ed humor, dal nostro Gabriele.
Armando Bettozzi –Anno nòvo…Vita nova-:
Ed Armando, se leggendolo penso a Trilussa o a Pascarella, e lo
scrivo, se la prende. Allora non lo scrivo.
Scrivo, edè quel che sento, che questo poetaè un grande
osservatore della realtà che sa rendere magistralmente con l’uso di
un perfetto romanesco. Ed applaudo.
Santi Cardella –Amiamoci-:
Dà incanto leggerti, caro Santi. Abbandonate le strofe in
endecasillabi per il pascoliano novenario, non cambia la musicalità,
né il ritmo. Apprezzabilissima la chiusura della strofa in senario.
Tutta tecnica? Per niente: Santi sublima il suo sentimento
attraverso l’uso magistrale della metrica che quello sottolinea ed
esalta. Ancora una volta un invito: proviamo ad imitarlo.
Gloria D’Alessandro –Viktoria-:
Piuttosto criptica la brava Gloria, in questa occasione di difficile
interpretazione. C’è l’aspirazione alla libertà, assieme al bisogno
di giudicarsi in un contesto vagamente surreale.
Michael Santhers -Nuvole bianche-: Da una sensazione di pace si
passa ad un fosco presagio. E’ un dipinto dai tenui colori
dell’acquerello questa inusuale ma bella poesia di Michael.
Antonella Iacoponi –Versi lucenti-: Ciò che promette il titoloè poi
mantenuto. Sono, infatti, versi lucenti quelli che Antonella regala
con questa dolcissima e romantica poesia d’amore. Complimenti per
come espresso un delicato sentire.
Antonio Scalas –I tuoi vecchi pupazzi-:
Ricordi sepolti in polverosi ripostigli che tornano alla luce del
sole, illuminati ed illuminanti. Bella poesia, carica d’atmosfera
sognante, questa di Antonio.
Aurelio Zucchi –Un invito speciale-: Nasce come reazione a quel “nel
grigio andare in qualche direzione” questo affascinante invito di
Aurelio, fatto di accattivanti ricordi da rivivere con gioia. Poesia
pulitissima, secondo la consuetudine del nostro amico, e piacevole.
Franco Buniotto –Certezze-:
Sembra una spassosa affermazione questa di Franco, al contrarioè
pura speculazione filosofica da apprezzare, facendone oggetto di
riflessione.
Purtroppo qui devo fermarmi ma non tralascerò le bravissime Laura e
Maria Grazia ed, a breve, a loro sarà dedicata la mia attenzione.
Per adesso un caro saluto a voi tutti.
Piero Colonna Romano
7/1/2014
7
gennaio 2014
Franco Buniotto –Il gatto-:
Leggo un tantino di invidia in questa attenta descrizione. Potessimo
sentirci anche noi a posto…
Lucia Nicolardi - <<Dedicata alla befana>>-:
E va bene, W la Befana, cui Lucia dedica questa ingenua e delicata
poesia.
Luigi Spreafico –Se mi leggerai-: Fantasioso porgersi questo di
Luigi che, con romantiche, belle ed accattivanti immagini, tenta.
Piacevole a leggersi per quei colori e suoni che porge, certo del
risultato finale.
Bruno Amore –Dimmi chi sei-:
Delizioso l’erotismo di cui sono permeati i versi. Bella l’immagine
dell’aquilone, suadente l’invito a svelarsi ed a…concludere.
Simone Magli –Paura di vivere-:
Durissima, rassegnata presa
d’atto che quei sogni, rappresentati dagli aquiloni, resteranno
tali. Sono un distillato di sentimenti, le poesie del bravissimo
Simone.
Gabriele Renda –L’Italia sta fallendo-:
E’ tornato alla grande il nostro Gabriele e ci regala satira e
sarcasmo, su questa povera Italia, a piene mani. E, per dirla con
Benigni e Troisi, non ci resta che piangere. Sempre un caro saluto.
Armando Bettozzi –Da quella tana esce dove s’annida-:
Bella questa risposta a cosa sia la poesia, data dall’ottimo Armando
ed a quale sia il suo ruolo. Come non concordare ? Ovviamente nella
perfezione delle classiche quartine in endecasillabi a rime
alternate. E complimenti sempre.
Michael Santhers –Lei signora-:
Sarcastico e pungente, oggi
indignato censore di squallidi usi e costumi. Sempre piacevole a
leggersi, sempre acuto, col suo personalissimo stile.
Antonella Iacoponi –Sussurri del colle-:
Poesia dall’atmosfera di fiaba, questa di Antonella. Belle e dolci
le immagini che ci regala con i suoi liberi versi e piacevoleè la
sua lettura.
Antonia Scaligine –La befana della mia
città-: Drammatica ed addolorante la descrizione che Antonia
fa di una disperata befana tarantina. C’è tutta l’indignazione per
quel degradato contesto e l’amarezza, molto ben espresse, della
nostra brava e sensibile poetessa. Cara Antonia ti ringrazio per le
belle parole che mi hai indirizzato nell’odierno commento e ti
rinnovo stima ed amicizia.
Laura Toffoli –Immagine lontana-:
Vagamente gotica la descrizione
che Laura ci regala. La poesiaè pervasa da un senso d’oppressione
che sfuma nella bella e fresca immagine finale. Certamenteè
metafora di un sentire, di un prendere atto della realtà nella quale
viviamo, senza rinunciare alla speranza di riscatto. Affascinante
poesia molto ben narrata.
Sandra Greggio –Alla mia Musa-:
Ecco un omaggio fremente alla
Poesia, detto con bei versi da una Sandra ispirata ed in gran forma.
Complimenti sia per il senso, sia per il ritmo dato alla
composizione ed ancora di più per quella bellissima chiusa.
Un grazie di cuore a Sandra Greggio e ad Antonia Scaligine per
l’attenzione posta alla mia “Befanrequiem”. Care amiche mi
imbarazzate, ma vi sono grato.
Ed un grazie al caro amico Santi per l’attenzione (e per l’esplicita
traduzione) posta alla mia “Preghiera all’anno nuovo”.
A tutti il più cordiale saluto e riconoscenza al nostro grande
Lorenzo. Piero Colonna Romano
a Roberto…
…un grazie di cuore
per le belle parole
espresse sulle mie
semplici espressioni
che desidero condividere
con gli altri per espandere
la mia anima.laura
Dopo l’apparizione dell’Epifania che siè
portata le feste via
ora ci resta che disfar alberi e presepi e quindi " energia "
tutto ricomincia con questo nuovo via…
Con passo felpato come il gatto di Franco Buniotto
evidenzio le poesie di Luigi Spreafico; Se mi leggerai
Dimmi chi sei di ;bruno amore
Gabriele Renda, L'Italia sta fallendo
ma il popolin non sa
che resterà in mutande
graziè alla...credulità
ah, ah, ah,.. la poesiaè intonatissima ,noi viviamo filando e
sfilando la
speranza,
come dice Simone Magli con la …Paura di vivere
Col dolore della speranza
ho fatto volare
milioni di aquiloni
verso la spirale dell'ignoto…bravo , se pur con ritardo mi
congratulo con la
tua meritata premiazione .
Da quella tana esce, ove s'annida
i giorni a tesser nuove sensazioni…
Armando Bettozzi , bella
Alla mia Musa,Sandra Greggio
Immagine lontana di laura toffoli, belle poesie
Preghiera per il nuovo anno
Che Odin ci ascolti
Preghiamo in coro
che l'anno ch'è in arrivo
porti decoro.
Piero Colonna Romano la tua bravura, sia come persona che poeta ,la
si può
percepire leggendo le tue poesie e i tuoi commenti ,grazie sempre
con tutto il
cuore .
Come Lorenzo sei l’ amico senza volto, ma con il cuore aperto e
visibile ,
grazie
Alla poesia si può dare la forma che si vuole, ma le parole servono
a
disegnare i contorni del soggetto.
Quando rima , la parola chiave, sentimento genuino, stanno sulla
stessa riga
è la personificazione della bravura e quindi sei un poeta, e tu
Piero , come
pochi del sito ,per me lo sei. Grazie sempre a Lorenzo
Antonia Scaligine
Nella pagina azzurra d'oggi condivido
l'auspicio, contenuto nella "preghiera per il nuovo anno" di Piero
Colonna Romano, affinché le nostre guide vadano a c.....;
soffro con Antonia Scaligine per "la befana della mia città",
ubriacata dalle piogge acide;
spero, con Sandra Greggio, che la musa della poesia riesca a coprire
la realtà quotidiana.
Un caro saluto; Santi
6/1/2014
6 gennaio 2014
Caro e stimatissimo Roberto, tempo fa
scrissi una poesia intitolata "Io lo so a chi" ed era un invito agli
amici sitani a rispettare la sintassi poetica. Successivamente ne
scrissi un'altra che era un invito a non scrivere a tutti i costi,
quasi fosse per dovere di firma. Questa:
Adusta fonte
Gorgoglia un rubinetto,
par l'ultimo versare,
neppure più un mottetto
l'anima a riscaldare.
La musa cui mi volsi,
pietosa mi rispose:
"se taglierai i tuoi polsi,
sarà un fiorir di rose."
M'abbeverar di sangue
la terra screpolata
affossa ciò che langue,
poesia darà malata.
Meglio sarà sperare
nel tempo e le stagioni,
piuttosto che azzardare
burlesche soluzioni.
Precarioè il poetare
ci vuole ispirazione,
sentir che devi dare
ad altri un'emozione.
Così dentro il mio cuore
rimane un desiderio
che gemmi dall'amore
almeno un verso serio !
Come vedi concordiamo su quasi tutti i punti della tua precisazione.
Quasi, perché mi si fa rilevare (non solo da te) un eccesso di
tollerante bontà nei miei commenti.
Ma nelle composizioni che leggo, là dove spesso non c'è quella
divina armonia tra metrica e sentimento, quasi sempre trovo del
lirismo, chiamiamolo "afflato poetico", cheè il cuore e l'anima
della poesia. Edè questo che privilegio sulla metrica, e ne
conseguono commenti positivi.
Quando, almeno secondo il mio sentire, non trovo neppure lirismo,
allora mi limito a cercare di capire da dove, da quale urgenza,
siano nati quei versi. E di quella (magari "toppando") scrivo.
Ma ci sono due situazioni che non accetto nelle poesie: gli errori
grammaticali e l'ossessiva ripetitività dello stesso argomento. Non
manco di sottolineare i primi nei commenti (da leggere, magari, con
attenzione) e smetto di commentare chi diviene ossessivo, per
sfinimento.
Perché cerco di commentare tutti ? Ma semplicemente per rispetto
allo sforzo che tutti fanno nell'esprimere il loro sentire ed, anche
se la motivazione allo scrivereè quella che tu ipotizzi (
autoincensamento, vanagloria, ricerca di platea ove esibire la
propria cultura ecc.) a me pare che tali presenze vivificano un sito
che, come più volte ho ripetuto, nonè l'accademia della poesia.
Molti i chiamati e pochi gli eletti? Certamente sì, ed in Poetare
gli eletti non mancano e non sono pochi, tu tra questi.
Ti sono grato per il generoso commento nei miei confronti e mi
auguro d'esserne all'altezza.
Un caro saluto con molta stima. Piero
Sono tante le poesie sulla Befana nel giorno
dell'Epifania, 6 gennaio. Piero Colonna Romano, pur
tratteggiandola come una vecchietta piena di artrosi, va indietro
nel tempo, immaginandola come una bella giovane. Molto originale
questa interpretazione ed espressa con la consueta bravura
stilistica. Complimenti anche a Lucia Nicolardi, che invece non si
discosta dall'immagine tradizionale.
Un grazie a Piero Colonna Romano, sempre presente con i suoi
commenti e al grande Lorenzo, che li fa venire alla luce. Un caro
saluto a tutti i Sitani.
Sandra Greggio
Commento
C'è chi sostiene: chi dice che per far poesia necessita la metrica;
risposta:
nessuno e tanto meno io! Caro Piero la poesia sgorga dal cuore e
soprattutto
dalla fantasia-
Fantasia nonè solo esprimere superando l'immaginazione maè anche
comporre in
rima e metrica, infatti la fantasiaè assolutamente necessaria nella
rima e
metrica e se non ce l'hai non riuscirai mai a comporre secondo i
dettami
classici e, se ci riesce un ragioniere, penso che in molti ci
potrebbero
riuscire. Purtroppoè molto più comodo scrivere semplicemente ciò
che si pensa.
Vedi caro Piero, i tuoi commenti sono quasi sempre ben accetti ma
non certo
allorquando continui ad incensare poeti e poetesse i cui versi
potrebbero
essere scritti da un bambino o bambina di seconda elementare (solo
perché in
prima elementare s'impara a leggere e scrivere) e comunque con tutto
il
rispetto per i bambini; alcuni, purtroppo, scrivono per
autoincensarsi e ciò
nonè poesia ma semplicemente vanagloria e usano sprazzi di cultura
per
ottenere ritorni d'immagine.
No caro Piero tu sei un vero Poeta con la P maiuscola e come te
pochi altri
sia che compongono in metrica che in versi liberi.
Un semplice esempio, sulle poesie a schema libero: sentimento,
intensità,
fantasia conducono alla bellezza delle poesie di Laura Toffoli.
Sempre e comunque con cordialità
Roberto
6 gennaio 2014
Antonella Iacoponi –Sincero
canto-: Potrebbe essere una fiaba, un sogno o il racconto di
un desiderio. Si naviga tra versi belli e misteriosi. Piacevole a
leggersi ma di oscuro significato.
Franco Buniotto –Passioni-: Molto ben descritto lo scorrere della vita, con passioni un tempo albe
per giorni radiosi, oggi spente in tramonti malinconici ma privi di
rimpianti. Bravo Franco, hai reso questo sentire con bella poesia.
Lucia Nicolardi -<<La Befana>>-: Ci sono tutti gli stereotipi attribuiti
alla befana, in questa graziosa e fresca poesia di Lucia. (quasi
quasi mi pento della mia…)
Luigi Spreafico –Vorrei portarti
tra i colori-:
Coloratissimo e suadente l’invito di
Luigi. Tavolozza tutta da godere.
Bruno Amore –Una musa in un
sogno-: Edè così che arriva l’ispirazione, così come lo
descrive Bruno.
Simone Magli -1° Gennaio 2014-: Un flash, una cartolina, questa di un pensoso Simone.
Anileda Xeka –Potesse il vento
si fermerebbe quando fugge-: Pare un dipinto astratto questa di
Anileda. Come tale la godiamo.
Gabriele Renda –L’itagliano-:
Un bentornato al nostro Gabriele che attualizza, sarcasticamente e molto
opportunamente, un vecchio successo di Cutugno. Un caro saluto.
Armando Bettozzi –La nostra
forza-: Armando analizza la forza delle cose e delle
situazioni, si esalta e condanna, ma la vera forza resta sempre
quella dell’amore. Ed in quella si trova conforto.
Michael Santhers –Burocrazia-: Il sarcasmo di Michael oggi indirizzato alla burocrazia (male dei mali)
ed alla corruzione (male dei mali dei mali).
Sandra Greggio –Piedi insicuri-: Una lapidaria Sandra, in questa occasione racconta di
un disadattamento al presente, vivendo di nostalgici ricordi e di
speranze per il futuro. Poesiaè sintesi e Sandra ce ne dà lezione.
Antonia Scaligine –Oggi, quale
poesia ?-: Interessante digressione sulla poesia, questa di
Antonia che accetta l’invito del nostro Lorenzo a scrivere
sull’argomento del mese (Il valore della poesia oggi). Mi auguro che
voi tutti vogliate portare il contributo a questo interessante
argomento oggi inaugurato dalla brava Antonia.
Laura Toffoli –Anno vecchio
saluta anno nuovo-: Un addio ed un benvenuto, riassunti dalla
nostra Laura con lievi versi. Un grazie di cuore per la poetica,
graditissima, dedica che mi hai inviato. E ricambio i più affettuosi
auguri.
Un cordiale saluto a voi tutti ed un
grande grazie al nostro magnifico Lorenzo.
Piero Colonna Romano
5/1/2014
Auguro a tutti…
sitani e simpatizzanti sitani
che l’anno entrato faccia capire
quello che veramente conta nella vita;
assaporarlo con gioia ogni giorno
rendendo così fresco e nuovo tutto ciò
che andremo a compiere, con la serena
consapevolezza che sempre facciamo
del nostro meglio, anche quando la mente
ci dirà il contrario.
…Ascoltiamo sempre il nostro cuore….
Auguri rinnovare voglio
a chi si dà gioiosa pena
di commentarci ogni giorno
con sempre rinnovata freschezza,
auguri auguri al nostro,
che affettuosamente chiamo,
e per questo non me ne voglia,
semplicemente Piero.
laura toffoli
4/1/2014
4
e 5 dicembre 2014
Aurelio Zucchi –Versi ribelli-:
Infatti lo dichiara e la regala una poesia ribelle, in liberissimi
versi, il nostro bravo e fantasioso Aurelio.
Flv. –Primavere-:
Sincopato e bel ritmo, quasi danza, in questa bella poesia di
Flavio.
Antonella Iacoponi –Promessa d’amore-: Immagini delicate e belle ed, in
filigrana, elegante eros. Chi l’ha detto che serve metrica per far
poesia?
Franco Buniotto –Improvviso-:
Il futuro nell’immagine di un bambinoè bel pensiero poetico.
Lucia Nicolardi -<<Son io…la Befana>>-:
Ed auguri pure a te, cara Lucia, tanti.
Luigi Spreafico –Marisa-:
Pare un bellissimo, amorevole, elogio funebre, questa di Luigi, e
forse loè davvero. Bello quel “poesia e sapienza ti hanno abitato”.
Zenone Drisoli –Incontro con il professor Sagrado ancora in
servizio-:
Amaro e, temo, veritiero affresco della realtà della scuola (mi vien
da scrivere squola) d’oggi. C’è rassegnazione e rabbia in questo
racconto. Ancora una volta chiedo ai numerosi insegnanti sitani di
dire la loro.
Ricciardelli Frate Lorenzo –Note fiorite-:
Grafica originale per una delicata, bella e romantica poesia in
liberissimi versi.
Nino Silenzi –Mistero-:
Un ritorno alla casa, detto senza rassegnazione e con delicatissimi
versi che regalano lievi e belle immagini. Dal dolcissimo Nino,
questa deliziosa chicca.
Santi Cardella –Rinuncia-:
Mi incanta sempre Santi, sia per la sua originale metrica
(quell’alternar settenari ad endecasillabi dà alla poesia una
musicalità godibilissima cheè invito alla rilettura) sia per il
sentimento dolcissimo che emana. In questa c’è pure una particolare
ironia in quei due versi a chiusura. Ancora complimenti vivissimi.
Con te non c’è paragone, caro amico.
Giuseppe Gianpaolo Casarini –Mentre danzan della neve i fiocchi-:
Sempre riconoscibile, il nostro amico Giuseppe, per quel suo stile
aulico che sa di antico e colto. Oggi esprime un desiderio, privo di
speranza, cheè anche il mio: capovolgere l’andamento della natura
perché ciò cheè sporco divenga limpido ed intonso. Un caro saluto.
Armando Bettozzi –Che possa prender voi brutto malanno-:
Da un drammatico recente episodio lo spunto per una
riflessione/appello del nostro Armando. Ampiamente illustra il suo
pensiero ed il suo sdegno nella lunga prefazione alla sintesi
poetica che segue. Ed, ancora una volta, concordo.
Roberto Bottiroli –Filastrocca mitologica-:
Piacevole e bell’excursus nella teogonia di Esiodo, porto con i
difficili quinari dall’ottimo Roberto
Laura Toffoli –Dolore condiviso-: La brava Laura ci regala una
poesia intrisa di religiosità e speranza, con efficaci e belle
immagini.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grazie di cuore al
nostro splendido vate.
Piero Colonna Romano
"Mistero" di Nino Silenzi - Dolce
poesia che ci trasporta in un'atmosfera rarefatta dove "forse"
ritroviamo l'impalpabile leggerezza dell'anima.
Santi
3/1/2014
3
gennaio 2014
Roberto Bottiroli –Lascia perdere-:
Spassosi e didattici gli ottonari
di Roberto. Prendiamo nota e della lezione di metrica e della
morale. E sempre complimenti al mio maestro.
Antonella Iacoponi –Parlo con Chiara-: Commovente omaggio ad una
splendida figura di vera cristiana. Un grazie alla bravissima
Antonella per avercela ricordata.
Franco Buniotto –Rosetta-:
E’ dolcissimo e tenero questo ricordo, pur con qualche durezza di
linguaggio, raccontato dal bravo Franco.
Luigi Spreafico –Ed ora le assenze-: Leggo il titolo quale
conclusione di una melanconica poesia che narra, nostalgicamente, di
un passato svanito.
Zenone Drisoli –Il Preside Camomilla-:
Sferzante filastrocca del nostro prof, dedicata ad un troppo
“diplomatico” preside. Tra i nostri amici sitani molti sono
insegnanti, che ne penseranno?
Laura Toffoli –Poesia nella poesia-: E’ dunque un rivelarsi quel che
racconta Laura con belle immagini poetiche dalla sottile,
trasparente sensualità.
Michela Turchi –Scrivo dalla Terra Etrusca-:
La terra etrusca fa da scenario ad una pena forte, ad una delusione
violenta, con violenza narrata, e, pur se prosastica, la poesia di
Michela comunica alla perfezione un sentire. Un caro saluto ed un
ben tornata, desaparecida.
Antonia Scaligine –La sorpresa-: Con limpida poesia Antonia
definisce alla perfezione quel che può sorprenderci. Particolarmente
apprezzabile la parte conclusiva (ed esemplificativa) della poesia,
da “Come l’amore” alla fine. Un caro saluto.
Poesia a tema: Fantasia
Antonio Scalas –Violenta sulle chiome-:
Poesia, perfettamente in tema. Composta con fantasia, surrealismo e
belle immagini,è piacevole a leggersi.
A tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro splendido
vate. Piero Colonna Romano
2/1/2013
2
gennaio 2014
Enrico Tartagni –I Segni dei cavalieri-:
Alcuni indizi conducono a S. Martino del quale Enrico sintetizza la
storia con fantasiosa versificazione.
Aurelio Zucchi –Altra cosaè la felicità-:
L’irraggiungibile felicità narrata attraverso un malinconico,
rassegnato riassunto della vita.
Bruno Amore –Poi tornerà domestico il “buongiorno”-:
Aspira al ritorno della normalità, dopo queste rumorose feste, il
nostro Bruno. Ben narrata l’atmosfera che abbiamo vissuto ed
apprezzabile il racconto dell’angolo intimo dove si rifugia.
Antonella Iacoponi –Ottobre-:
Un affresco sull’autunno in arrivo (ma già arrivato e passato),
detto con immagini che ben lo descrivono.
Franco Buniotto –Eternità-:
Una riflessione sul tempo del nostro Franco.
Manuel Pagnani –Palpiti di consapevolezza-:
Quasi un piacevole aforisma, dal bel titolo, questa di Manuel.
Michael Santhers –Cinciallegra-: Col suo originale stile, Michael
ci descrive usi e costumi di questo simpatico e socievole
passeraceo.
Laura Toffoli –Cartolina d’amore-: Intensi odori e sapori, lievi
sbandamenti e propositi audaci. Di tutto questo ci narra, con
limpido poetare, un’estatica Laura.
A tutti l’augurio che le feste continuino fino all’Epifania ed
oltre, oltre, oltre. Nella poesia sempre. Un caro saluto.
Piero Colonna Romano
Caro Lorenzo,
Mando le mie felicitazioni ed i miei complimenti al collega Simone
Magli per il prestigioso riconoscimento ottenuto.
Santi
Auguri di Buon Natale a tutti !!!
Antonio Scalas
1/1/2014
1
gennaio 2014
Michael Santhers –Primo Gennaio-: Bella e surreale descrizione di
un ritorno a casa dopo il classico veglione. Immagini rutilanti ed
umoristiche quelle che Michael ci offre, prima di quella prima
pagina alla quale guarda con motivato pessimismo.
Emanuele Locatelli –Un quarto di vita dantesca-:
Quindi il traguardoè raggiungere i 100 anni, per il venticinquenne
Emanuele. Più ottimista di così ! Comunque auguri. Interessante
anche l’orgogliosa sfida a sorella morte in questa prosastica poesia
del nostro amico.
Salvatore Orefice –Araba Fenice-: Post fata resurgo, che sia
uccello mitologico o amore, per Salvatoreè la stessa cosa. Bella la
similitudine, belle le immagini che il poeta ci regala.
Antonella Iacoponi –Oreste a Pilade-: Sintesi estrema della tragedia
di Euripide, questa di Antonella. Versi che sembrano adatti ad
essere recitati dal coro delle donne di Argo.
Franco Buniotto –Un poeta-:
Mi faccio da parte. Ma attento Franco, quello dice pane al pane…
P. Gianni Fanzolato –Buon anno nuovo-: Acrostico dove ogni verso
contiene un insegnamento, un invito, un ammonimento.
Felice Pagnani –Belva-:
La solitudine che strazia e dona disperazione, descritta con
efficacia da Felice.
Manuel Pagnani –Amica morte-:
Uguale per tutti, inevitabile, definita da Manuel “Dea della
trasformazione” e da Totò “livella” perché, democraticamente, tutti
rende uguali. E questoè il senso dell’interessante poesia
presentata.
Terry Di Vetta –Al nuovo anno-:
Bello sarebbe si realizzasse l’invito di Terry (quel prendersi per
mano) in questo nuovo anno. Simpatica la poesia, come tutte quelle
di questa nostra amica.
Antonia Scaligine –Benvenuto 2014-: Bello questo incitamento di
Antonia a tornare “al calore nativo/con il nostro solo obiettivo
/ecc.). Invito all’amore per la natura, detto con i limpidi versi
della poetessa.
Maria Grazia Armone –Mare-:
Mi piace questa identificazione tra il mare e le sue
caratteristiche e quelle di Maria Grazia. Piuttosto inquietante, da
mantide religiosa, la conclusione di questa godibile poesia.
Laura Toffoli –Pensiero rapito-:
Sprazzi colorati sono i versi di
Laura che descrivono un dolce smarrimento nella bellezza della
natura.
Il più sincero degli auguri per un fantastico 2014, nella e con la
poesia, a voi tutti ed al nostro grande Lorenzo.
Piero Colonna Romano
1 gennaio 2014
Cari sitani,è
con grande piacere che vi informo del primo posto ottenuto nel
prestigioso premio letterario "Isola del Postino 2013" dal nostro
amico e poeta Simone Magli con la
poesia
SOLO CON METAFORE
Solo con metafore riesco
a parlare con l'anima
e sono strazi biascicati
di un uomo che non sa
come usare le ali.
A Simone i più vivi complimenti e l'augurio che l'anno nuovo sia
ricco di altri, numerosi e meritati successi.
Piero Colonna Romano
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