Commenti sulle poesie
 

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Salvatore Armando Santoro

 

 

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2019

30 Giugno

30 giugno 2019

Poesie d’esordio

Massimo Reggiani –Sospiro-: L’atmosfera sognante che posso portare i ricordi (di cui metafora sono quei “fiori odorosi di passato”) molto ben resa dai belli e suggestivi versi di Massimo

Poesie del giorno

Irene Pizzimenti –Sfiorare appena con la mano un viso-: La profondità di un rapporto d’amore e la libertà che questo può portare, in questi versi intensi e belli di Irene. Particolarmente significativa, per dire di questa emozione, l’ispirata chiusura.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Ricchi epuloni, poveri lazzari-: Una pessimistica (ma quanto vera!) visione della vita, in particolare riferita alla distribuzione della ricchezza nel mondo, in questi amarissimi versi di Giuseppe, chiusi dal riferimento a quell’incredibile personaggio del Candide, per il quale questo sarebbe il miglior mondo possibile, anche nelle catastrofi.

Vincenzo Celli –Il mulino della vita-: Surreale immagine dell’uomo, destinato a divenir farina (metafora dello sfruttamento, fino allo smarrire identità) dopo una giornata di lavoro.

Filippo Genini –Punto nero nel sole-: Poesie densa di un profondo pessimismo esistenziale dato dall’assenza d’amore e dalla solitudine che ne può derivare, resa con versi a metro variabile che paiono rappresentare un singhiozzo.

Roberto Luzi –Si aprono le ferite del mio pianto, come un amante che non sa tradire-: C’è molta pena in questo raccontarsi, chiuso da un ossimoro.

Felice Serino -52 Nel giorno acceso-: Ermeticamente evocato l’effimero che può esserci nella passione (quell’avvolto nel mantello del vento…per esempio) con significative immagini chiuse da un’affermazione che può riferirsi alla vita (paradosso ne è la morte) o alla stessa passione.

Antonia Scaligine -…ad ammirare le vette dei monti-: Il racconto di una piacevole gita in montagna? Nemmeno per sogno. Antonio ci invia una lezione di vita (partendo da S. Agostino) e ci invita a portare lievi bagagli (cioè pensieri) donare amore e comprensione, ascoltare chi vuole raccontarsi e godere della natura e dei suoi doni. Brava Antonia!

Tiziana Cocolo –Una gazza bianca e nera-: Belle immagini della natura, che paiono scaturite dalla mente, un po’ come fossero desideri. Desideri destinati a essere cancellati, come quella gazza bianca e nera che tornata al nido s’acqueta.                                       Leggo così i bei versi di Tiziana.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

29 Giugno

29 giugno 2019

Poesie d’esordio

Stefania Verderosa –Mentore-: La giusta descrizione di un uomo prudente e saggio, confrontato con chi è l’opposto, appunto , di un mentore.

Poesie del giorno

Felice Serino -51 Dice il Saggio-: Ed i versi di Felice sembrano un esortazione e ci riportano a Delfi, essendo la raccomandazione che sul tempio di Apollo è incisa: “conosci te stesso” (…e solo così conoscerai il mondo).

Irene Pizzimenti –Io sono-: La descrizione di ciò che si sente d’essere e, soprattutto, il desiderio d’essere giusta, espressi in questi versi dalla forte intensità, della brava Irene, versi che sono anche un forte invito ad imitarla.

Renzo Montagnoli –I sogni-: Bella interpretazione di quel che sono i sogni che si chiude con la suggestiva frase, che potrebbe essere fonte di filosofiche riflessioni, “siamo perché sogniamo”

Nino Muzzi traduce Sylviane Dupuis-: Altra defatigante traduzione di Nino che, in questa occasione,  pesca in Svizzera e ci propone questo breve poemetto su quella che è la visione (e la speranza) di questo mondo della sconosciuta Sylviane.

Alchimista –Pensieri confusi-: Mi pare di capire che non c’è spazio nel mondo per l’amore. Da qui quei pensieri confusi, quella mancanza di sogni, quel senso angosciante di solitudine. Restano versi di grande, ermetica, suggestione.

Enrico Tartagni –Lucy Liu-: Una dichiarazione d’amore alla bella attrice cinese/americana? Certamente questi versi sono da quella ispirati e solo Enrico potrebbe confermarlo.

Roberto Luzi –Sono io la metamorfosi del mio vivere-: Mutante, insomma, ricordando Ovidio.

Carlo Chionne –La Capitana-: Tempo fa Lampedusa fu proposta per il Nobel della pace. Poi venne il ministro poliziotto (col giubbotto) e disse “prima la guerra” (agli sporchi extracomunitari) e affondò la proposta in un mare di liquame. Ma noi restiamo in attesa che la Ragione prevalga, assieme alla logica. Sempre condivisibili, belli e acuti i tuoi epigrammi, caro Carlo.

Sandra Greggio –Ricordi-: Un delicato, tenero ricordare amore di un tempo, con i bei versi, dalla forte intensità, di Sandra.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

28 Giugno

28 giugno 2019

Poesie d’esordio

Aurelio Zucchi –Formiche-: Un’interessante similitudine/confronto tra l’andare finalizzato delle formiche e quello incerto dell’uomo.

Poesie del giorno

Roberto Luzi –Non sono io questa maschera di eterno dubbio-: Non riconoscersi è il massimo dubbio che può avere l’uomo e Roberto traduce, poeticamente, questo assunto.

Felice Serino -50 Disquisizione sulla Mente-: Più banalmente si potrebbe parlare di prodotto e di ciò che lo produce. Ma Felice vola più alto e ci narra di spirito e materia, con bella poesia.

Irene Pizzimenti –Ti guardo-: Una tenera dedica, l’esame di un rapporto d’amore e la pena che darà l’abbandono, in questi bei versi densi d’apprensione dell’ottima Irene.

Giuseppe Stracuzzi –Il sole-: Deliziosa l’immagine iniziale di quel sole che, a secchiate, si riversa sull’erba e fa rivivere musica di musicanti. Cambia poi la scena ed ecco un gheppio a caccia di rane ed il poeta che, ispirato da questo rinascere della primavera, vola libero, provocando la paura di un bimbo. Vagamente surreale ma suggestivo è il poetare dell’amico Giuseppe.

Gian Luca Sechi –Amavo-: Delusioni vissute nel corso della vita portano al bisogno di tacitare il cuore. Da qui l’invocazione amarissima del poeta e la sua giustificazione, rese con poetare denso di pena.

Silvano Notari –Fragile…inviolabile-: La leggo come una serie di ispirati aforismi che, quale file rouge, hanno il volto bellissimo di una donna.

Carlo Tella –Sogni tremanti-: Una serie di profonde emozioni, nel ricordo di un’amata lei, in questi intensi versi di Carlo.

Nino Silenzi –Ossidiana-: In effetti l’ossidiana è stata usata dall’uomo preistorico per realizzare strumenti taglienti, e Nino più volte ne cita questa caratteristica, con bel poetare.  Ma il nostro prezioso amico ci propone anche una sottile lezione esoterica sul minerale in questione, minerale che possiede un pizzico di mistero, come sembrano avere certe pietre dure, per la loro influenza sulla psiche, per l’energia che sembra possano regalare. Qui l’ossidiana pare avere virtù magiche, fino a rendere lucida una mente opaca.  Bella ed originale la poesia, che, finalmente, non parla né d’amore né di paesaggi, né di lune, di mare ecc.

Sandra Greggio –Il giardino segreto-: L’ideale, dunque, che si sogna e si cerca, in questi descrittivi versi, densi di romanticismo, della nostra Sandra.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Uno sconfinato campo di girasoli, dubbiosi nel nascere del giorno, in questi tre haiku, decisamente descrittivi, del bravo Salvatore.

Carlo Chionne –Quarantadue-:Non ci fossero bisognerebbe inventarli, vero ministro poliziotto (col giubbotto) ? Bravo, come sempre, Carlo, per questi acuti epigrammi.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

27 Giugno

27 giugno 2019

Poesie d’esordio

Marco Verillo –L’inerme-: Poetiche, deliziose immagini silvestri, nate da un profondo sentire. Comunica fresche emozioni, il bravissimo Marco. Ed in questi torridi tempi nulla di più opportuno di questa gradevolissima poesia, soffio d’aria fresca.

Poesie del giorno

Cristiano Berni –“…e così sia”-: Da applausi questo narrare di esistenziali malinconie. Bravo Cristiano!

Roberto Luzi –Se sapessi parlare l’alfabeto delle nuvole-: Attacco d’alta poesia, fino a “cometa” è bellissimo verso da ricordare. Seguono fantasiose romantiche immagini un tantino scontate. Nel complesso bellissima dichiarazione d’amore per incantamento.

Felice Serino -49 La potatura-: Bellissima dedica al poeta dell’amore e della natura. Una dolcissima ispirazione ha mosso, con grande maestria, la penna di un colto e attento Felice.

Irene Pizzimenti –E guardi questo mondo-: Fremente atto d’accusa a questa consumistica società, dove il sentimento che prevale è l’egoismo. Ma Irene non si limita ad accusare, cerca i motivi di questo degrado morale e li indica con chiarezza nell’affievolirsi del senso della famiglia, nello sperdersi di principi morali, nell’incapacità, o meglio, nella opportuna mancanza di volontà, da parte di chi ci governa, di programmare una scuola seria. In definitiva quel che scrive Irene è analisi accurata ed amara, resa con adeguato poetare.

Luigi Cavallone –Cammino-: Una poetica riflessione sulla vita e sul suo passare. Metafora portante del componimento è quell’angolo di cielo (a simboleggiare attimi di vita) che si riempie di colori e fiori. Gradevole molto e questa poesia dall’ottimistico tono.

Enrico Tartagni –Senzombra-: Come acquisito stile insegna ecco altra bella poesia, vagamente ermetica, dell’ottimo Enrico che, oggi , si esercita e ci delizia con una similitudine tra figure indifferenti al senso delle parole e la natura indifferente a quanto la compone.

Sandra Greggio –A mio figlio-: Un forte invito, ricco d’amore, ad un figlio perché sia più interessato a sogni che a prosaiche realtà,  quei sogni che sono, secondo l’amorevole madre, il sale della vita.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

26 Giugno

26 giugno 2019

Poesie d’esordio

Giovanna Valenti –Nove novembre-: La disperante sensazione di non essere stata vicina ad un padre che lasciava la vita, in questi versi colmi di dolore e rimorso. Commovente poesia della sensibile Giovanna.

Poesie del giorno

Enrico Tartagni -…Fiordelsole per l’alto mare chiuso…-: Poesia astratta, dove ogni verso, slegato dal precedente e, quasi sempre, non fonte del successivo, crea tourbillon d’emozioni. Magistralmente polisemico è quel “messe”, frutto della sfrenata fantasia di un ispirato Enrico. In definitiva è poesia che colpisce per l’originalità dei temi (del tema?) trattati e per la musicalità delle parole così usate. Decisamente piacevole.

Roberto Luzi –Le mie fantasie nascono nei pleniluni di questo mare,-: Non resta che prendere atto di questo esprimere, poeticamente, emozioni.

Felice Serino -48 Senza carta e penna-: Perdersi nei bui corridoi di parole e apparizioni effimere di quartine balenanti, sono sensazioni che ogni poeta prova da sempre. Poesia serissima, dunque, di un ironico Felice.

Irene Pizzimenti -Abbraccio gli occhi-: Vagamente ermetica, pare evocare un tenero, casalingo rapporto di coppia.

Carmine De Masi & Co. –Natale è alle porte-: Come sempre resto stupito per la capacità che ha Carmine (almeno credo) di legare assieme versi di diversi poeti e farne una composizione coerente e qui apprezzabile per il senso della festività che rende ottimamente. Beh, un tantino in anticipo, Buon Natale!

Nino Muzzi traduce Johannes Kühn -: Il ricordo di una drammatica guerra ed i sacrifici che furono richiesti ai civili, per consentire ai militari di farla, in questi versi di Kühn, che Nino traduce per noi.

Carlo Chionne –United colors of “cambiamenti”-: Siamo uno strano popolo: santi, navigatori, scienziati e artisti, ma, soprattutto, voltagabbana opportunisti. Ed il nostro ottimo Chionne/Marziale quei ce lo ricorda.

Antonia Scaligine –L’incantesimo del principiare dell’estate-:. Attenta ed acuta la nostra bravissima Antonia ci regala questa puntuale descrizione dell’inizio dell’estate, con i suoi profumi e colori ed anche con le sue sensuali tentazioni. Deliziosa la chiusa con quella similitudine tra piedi nudi che danzano e cesti di ciliegie,  piedi nudi che si presentano la sera e rientrano al mattino, come vuole Dio.

Sandra Greggio –Il miracolo-: La sensazione d’essere viva e voler abbracciare il mondo, resa con questi ispirati versi da una Sandra in gran spolvero. Complimenti!

Un grazie di cuore all’amico Santi per l’evidenza che ha voluto dare alla generosità di una giuria nei  confronti della mia “Trascendenza”.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo per tutto quello che ci concede.

Piero Colonna Romano

 

Cari amici,
ho il piacere di comunicare che nella 10ª edizione del prestigioso CONCORSO NAZIONALE “POESIE D’AMORE”,
bandito da A.L.I. Penna d’Autore, il nostro rinomato collega Piero Colonna Romano ha conseguito una brillante affermazione classificandosi al quarto posto con la bellissima poesia “Trascendenza”, nei cui versi alessandrini viene rievocata una travolgente storia d’amore, ricca di coinvolgenti richiami materiali e spirituali.
Per gustarne l’originale composizione ve la trascrivo qui di seguito, rinnovando al nostro caro amico i miei vivissimi complimenti per questa ennesima affermazione conseguita.

Cordiali saluti per tutti,
Santi

Trascendenza
Quei tuoi grandi occhi mi accesero il cuore
e quei tuoi sorrisi bruciavano dentro,
sondavan le mani, sì lente e affamate,
respiro si fuse con lingue incollate.

In quel tuo apparire rividi l’amore
che placa e ricrea che appaga appagando,
guardando il tuo viso, di luce soffuso,
mi parve volare nel cielo confuso.

E il cielo stupito raccolse il tuo grido,
s’accese un fulgore che acceca e frastorna,
divennero pioggia quei raggi di sole
pervasero tutto, mancaron parole.

Così fu una fiamma scambiata con gioia,
quel darsi frementi con grande languore.
Restò poi il silenzio con rotto ansimare
e un tenero abbraccio quel tempo a fermare.

Di cose perdute rimane l’inganno,
visioni sfumate, memorie avvilite.
Trascese il reale quel tempo fatato;
fu incanto vissuto, ma forse sognato.
Piero Colonna Romano
 

 

25 Giugno

25 giugno 2019

Poesie del giorno

Nino Muzzi traduce Carl-Christian Elze-: E’ di questo giovane scrittore tedesco, che Nino traduce e ci propone in lettura, questa poesia dove il poeta riflette (e fa riflettere) sull’evoluzione delle capacità inquisitorie del cervello dell’uomo.

Enriso Tartagni –Il colore delle nuvole-: Delicata dichiarazione d’amore, intessuta di romantici pensieri.

Cristiano Berni –L’ombra nera-: Infatti, caro Cristiano, ci siamo ritornati. C’è da sperare sia vero il detto “la storia si ripete, ma la prima volta è tragedia, la seconda farsa” . Almeno rideremo, anche se abbiamo già, per certi versi, cominciato.

Condivisibile questa poesia piena di rabbia e di pena.

Vincenzo Patierno –Terraccia-: Ovviamente Vincenzo non poteva sapere che questa poesia sarebbe stata posizionata dopo quella di Cristiano. E’ un caso, ovviamente, ma io la leggo come la prosecuzione di quella, essendo la descrizione di questa società malata di un incurabile sifilide: il fascismo.

Poesia di grande intensità emotiva, resa da immagini ad alto contenuto metaforico.

Aurelio  Zucchi –Nei silenzi di un pensiero fragile-: La sensazione di solitudine che può dare un abbandono, descritta, con bella maestria e sentimento, dall’amico Aurelio, cui do il bentornato nell’azzurro.

Claudio Badalotti –I lacchè (persone pronte di servile ossequio)-: Leggendo questa strepitosa poesia mi è tornato in mente Fosco Maraini. Ma Claudio usa lemmi, talvolta inconsueti, per condannare le “persone pronte di servile ossequio” (e qualcuno tra noi purtroppo c’è) e sa deliziarci. Complimenti!

Michael Santhers –Poveri vecchi-: Mi sono cercato nei versi del grande Michael e, ogni tanto, mi ci sono ritrovato. Riecco il surreale poetare, ricco di humor, talvolta amaro, del nostro amico che oggi prende di mira ed osserva con grande acutezza i “poveri vecchi” e ci muove ad un liberatorio sorriso.

Corrado Cioci –Vallone di Rovito-: Un bell’excursus in un episodio del Risorgimento italiano, reso con appassionato racconto da Corrado.

Roberto Luzi-Questa tua ultima carezza sarà soltanto un altra favola di cui non sveleremo mai il finale. -: Verso che, in effetti, svela un profondo sentimento d’amore.

Felice Serino -47 L’escogitare-: Bella stringata lettura del sentire di Montale, chiusa dalla parodia di Ungaretti.

Irene Pizzimenti –Avrei voluto venirti accanto-: C’è un’immensa rassegnazione in quella amarissima chiusa di una poesia  che è tutta un proporsi qualcosa di più che amica. Bella ed intensa la composizione della bravissima Irene.

Carmine De Masi & Co-Ricordi d’infanzia-: Mi incuriosisce molto questo poetare di gruppo. Come fate? La poesia è esattamente quel che recita il titolo, ed è piacevole.

Sandra Greggio -30 anni di matrimonio-: La sintesi di un amore trentennale che, come capita sempre, risente del peso del tempo, in questi sinteticissimi e bei versi di una Sandra sempre più matura e brava.

Carlo Chionne –Capalbio : ultimo atto-: Una dichiarazione di civile vivere, in questi versi accusatori del grande Carlo.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Deliziosa l’immagine dell’uomo che muove la ruota, cambiando stagione. Poetica l’immagine del secondo haiku.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

19-20 Giugno

19 e 20 giugno 2019

Poesie del giorno

Michele Aulicino –Lasciando che il sole mi bruci…-: Immagini metaforiche, fortemente evocative di un sentire pieno di malinconia. Alta poesia c’è in quelle lacrime che sono “rugiada interiore”. In definitiva è poesia ermetica dalla gradevole miusicalità.

Nino Muzzi traduce Houellebecq-: Considerato una dei massimi poeti francesi attuale è personaggio stravagante per certe sue originali prese di posizione (si dichiara raeliano…) ed, in un certo senso questi versi, che Nino traduce per noi, lo dimostrano.

Antonio Alvaro –La ballerina-: Un’amorevole, affettuosissima descrizione di quella che immagino sia la figlia del poeta. Versi che dicono, con bella maestria, tutta l’emozione e l’orgoglio di un padre.

Isabel Gide –Homo homini lupo-: L’uomo è lupo agli altri uomini, questa la traduzione  della frase, attribuita a Plauto e fatta propria da Hobbes. Ed Isabel, dell’uomo così inteso, descrive minuziosamente la possibile attività.

Rosino Maranesi –Nel garbino-: Rosino ci dice di come possano cambiare le emozioni col cambiare dell’età, ricordando il piacere che da fanciullo, gli dava il vento di libeccio ed il fastidio che lo stesso vento gli dona in età matura.

Dario Sanseverino –S:M.-: Un’analisi della vita e del suo inevitabile finire, in questi versi che sembrano ispirati da una realistica visione. Significative ed inquietanti immagini, rese con versi dal tono meditativo.  

Roberto Luzi –L’amore non conosce l’attesa di uno sguardo, nel suo silenzio di foglia che muore-: ?

Enrico Galavotti –Tra i ghiacci-: Ce ne vuole di fantasia per scrivere questi versi. Ma la poesia non pone limiti e noi godiamo del racconto (un tantino sadico) di Enrico.

Marcello Chinca –L’uomo è il suo destino-: Una riflessione sull’unicità dei singoli individui, in questi significativi versi di Marcello.

Felice Serino -46 Per lunga aridità-: Un aforisma ed il suo rimedio, in questi versi di Felice.

Irene Pizzimenti –Madre-: Una commossa dedica alla madre che, con i suoi insegnamenti, ci ha indicato la giusta strada del vivere, in questi bei versi di Irene.

Carmine De Masi & Co. –Una lacrima bagna il mio viso-: Ed anche questa, ma scritta a più mani, è omaggio commosso alla madre. Complimenti a tutti gli estensori di questi bei versi.

Euro Della Sala –Piccolo cuore-: Deliziosa dedica ad un nuovo arrivato in famiglia, con  la narrazione delle gioiose scoperte dell’infanzia e raccomandazioni sulla vita futura.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

18 Giugno

18 giugno 2019

Poesie d’esordio

Maria Savignano –Vento d’aprile-:  Una poetica, dolcissima descrizione dell’inizio della primavera e delle sensazioni che genera, resa, con bei versi, da Maria.

Poesie del giorno

Carmine De Masi & Co. –Emozioni di settembre-: Sentori d’autunno e ricordi di un estate che sta per svanire, in questi  descrittivi versi sulla natura e sulle emozioni che genera, scritti a più mani.

Claudio Badalotti –L’essenza della vitta-: La domanda che da sempre si pone l’uomo, senza trovare risposta, tranne in qualche religione che, comunque, mai  colloca quel senso cercato dal poeta nell’immanente ma nel trascendente, lasciandoci nel dubbio. La stessa presunta immortalità dell’anima che senso avrebbe se, come metempsicosi ipotizza, è destinata a ri-vivere in effimeri corpi privi di senso?  E Claudio, con i suoi versi, ipotizza risposte, smentendosi malinconicamente in chiusura.

Alessia Sanna –A Te-:  Ed ecco quella che parrebbe la risposta ai dubbi di Claudio (e nostri): “E sto qui,/a braccia aperte/bagnate di Grazia” afferma Alessia che trova (o forse spera) il senso della vita in un fideistico trascendente, narrato con intensi versi pieni di fede.

Antonella Frison –Un angelo-: Un generoso dono, dunque, ad una persona per la quale si ha un particolare interesse, in questi forti versi di Antonella.

Antonio Lisi –Donna-: Una sentita ode alla donna, grato per i sacrifici che ci regala, grato per la dolcezza che sempre esprime, in questi bei versi di Antonio.

Carlo Festa –Essere-: Segmento è la vita, afferma Carlo ed auspica ci sia il coraggio per percorrerla senza timori.

Roberto Luzi –Me ne andrò nella scia luminosa di una stella-: Bello e poetico l’attacco, denso di sentimento. Il resto è iperbole con qualche ossimoro (falso inganno).

Felice Serino -45 Divagazione sulla morte-: Un duplice guardare alla fine: nella prima parte troviamo la certezza del nulla che ci attende, nella seconda la speranza che ci sia una sorta di re incarnazione a dare senso alla vita. Come sempre ottima la sintesi che Felice usa, per esprimere compiutamente il suo sentire.

Irene Pizzimenti –Intimità sconosciute-: Conosci te stesso, era scritto a Delfi sulla porta del tempio ad Apollo, ed era invito all’uomo a guardarsi dentro.

Irene pare sia ispirata da quella frase, per comporre questi suoi  bei versi dal meditativo tono.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

17 Giugno

17 giugno 2019

Poesie d’esordio

Luigi Di Francesco –Filastrocca-: Amarissima, satirica descrizione di questo mondo dove ciò che conta sopra ogni altra cosa è il profitto, ottenuto con qualsiasi mezzo, soprattutto con quelli disonesti e, spesso, disumani.

Poesie del giorno

Irene Pizzimenti –Visioni doppie-: Una pessimistica, rassegnata visione della vita, narrata con immagini vagamente surreali.

Vincenzo Patierno –L’incontro-: Deliziosa descrizione di una lei, resa con romantiche, bellissime e magistrali immagini.

Pasquale Di Meo –Io vivo-: Struggente dichiarazione d’amore, resa con intensi e bei versi.

Carmine De Masi & Co. -Basta poco-: Sogni e ricordi sono i temi  di questa poesia che, a più mani, è stata composta.

Quei sogni e quei ricordi che potrebbero rendere piacevole il vivere, sono il messaggio che i versi  ci inviano, con profonda convinzione.

Roberto Luzi-Ho capito la vita quando mi ero illuso di possederla-: Amara riflessione sull’ineluttabilità del destino.

Felice Serino -44 Al  nostro centro-: Il sogno, dunque, quello che per Shakespeare era la materia di cui noi siamo fatti, quello che Pessoa disse essere noi stessi, ispira Felice che elabora il tema con una spruzzata di misticismo, proiettandolo in un fideistico dopo vita.

Salvatore Cutrupi –Tatuaggi-: Il bisogno di conforto dalla durezza della vita (espressa con metaforiche immagini), detto con i significativi versi di una bella poesia.

L’attesa di chi ha il cuore pieno d’amore (quei tatuaggi là incisi) chiude la composizione e lascia una sensazione di sospensione del tempo, nella speranza.

Carlo Chionne –Nichilismo-: Non c’è più speranza, in questi versi di Carlo, ma una profonda disperazione per lo svanire di quanto può essere trascendente, di quanto, cioè, potrebbe consolare la nostra immanenza.

Non so cosa abbia ispirato questi versi ma, se li avessi scritti io, li dedicherei al liquame che avvolge ogni aspetto della società odierna, con particolare riguardo all’ultimo, distruttivo scandalo morale nato dai rapporti tra loschi politici e  non meglio definibili magistrati.

In che mondo visse, da che cosa fu ispirato l’immenso M. L. King quando disse: “No, non siamo ancora soddisfatti, e non lo saremo finché la giustizia non scorrerà come l’acqua e il diritto come un fiume possente.” ? E da allora ad oggi che mondo siamo stati capaci di realizzare?

Forse un distruttivo nichilismo sarebbe necessario, per ricominciare da capo, partendo dal pulito nulla.

Jacqueline Miu –esploratori-: Una profonda considerazione sull’essere dell’uomo, in questi intensi versi della nostra Jac.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

 

15-16 Giugno

15 e 16 giugno 2019

Poesie d’esordio

Angela Barnaba –La mia parola-: La parola tra sogno e realtà in questi bei versi di Angela.

Poesie del giorno

Felice Serino -43 Verticalità-: La magistrale sintesi del sacrificio divino, col suo dolore per amore dell’umanità.

Irene Pizzimenti –Gira le spalle-: Fremente invito a denunciare le violenze subite (sia quelle fisiche che quelle psicologiche) in questi forti versi di Irene.

Nino Muzzi traduce F. Hohler-: Il racconto di un normale accadimento della natura (dove quel ramo superfluo è metafora di qualcosa che, per altri, diviene indispensabile) narrato con lieve poesia tradotta per noi dall’infaticabile Nino.

Renzo Montagnoli –Fantasmi sfrattati-: Un atmosfera piena di mistero, in questi bei versi descrittivi di Renzo, che riportano alla memoria la bestialità del nazismo i cui fantasmi mai cesseranno di agitarsi nella nostra memoria.

Enrico Tartagni –La Finestra sul mare-: Ermetiche emozioni, rese con immagini dall’ampio respiro. Finestra sull’immenso mare ed aperta al cielo, come fosse sogno, come fosse desiderio d’aria e di libertà. Questo sento, sperando di bene avere interpretato il pensiero del poeta.

Romano –Un altro anno-: Una malinconica contabilità del passare degli anni, dove quell’anafora dice dell’impossibilità che cambino. Uno uguale all’altro, dunque con, nello sfondo, un briciolo (molto forzato) di speranza.

Antonio Sangervasio –Leale non temo -: Un presunto tradimento (che comunque si rifiuta, confrontandolo alla sparizione del mare) genera una serie di riflessioni condite di suggestive immagini, rese con bel poetare.

Roberto Luzi –Sono innamorato della bellezza di uno sguardo,-:  Chiarissima l’affermazione che funge da titolo, incomprensibile tutto quel che segue.

Jacqueline Miu –parata delle insonni-: Barche immobili nei porti, in una buia notte priva di luna e con un mare che può essere solo blu cobalto ecc. ecc. Insomma un dipinto di Jac realizzato con  parole ispirate e descrittive di un paesaggio , che è paesaggio dell’anima.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo che tutto ciò ci consente.

Piero Colonna Romano

 

14 Giugno

14 giugno 2019

Poesie d’esordio

Anna De Francesco –Lucciole intermittenti-: Invito alla giustizia, insomma, detto con poetiche immagini.

Poesie del giorno

Felice Serino – 42 Canzone-: Il dolce ricordare emozioni passate, narrato con alta intuizione poetica.

Irene Pizzimenti –Vola l’anima-: Leggo diversi temi in questa di Irene: il primo viene da lontani insegnamenti filosofici e teologici, con quell’anima che si libera, gioiosamente,  della prigione del corpo. Segue un significativo aforisma sull’intimità. La terza e la quarta parte potrebbero essere la poetica conclusione (la somma, insomma) delle prime due. Il tutto è bella poesia, secondo usi e costumi della nostra ottima poetessa.

Angelo Michele Cozza –Rosicchi mi sevizi e non mi uccidi-: Forte e bellissima invettiva contro una vita che può portare soltanto alla morte ed a cui , pare, neppure l’amore può dare consolazione.

C’è un desiderio d’annullarsi, pur di non vivere questa vita, espresso con forti immagini che sfociano nel masochismo, in particolare, ma non solo, nei versi che iniziano con “Non ostacolare il desiderio/ ecc”, giustificato  dall’affermazione amarissima su di una vita non richiesta (concetto leopardiano).

Inevitabile la conclusione, con quel “scompormi in atomi”, di questa poesia di grande spessore qualitativo, di un Angelo in grande spolvero.

Giorgio Bongiorno –Adesso canto-: Rivedere  luoghi in cui si è vissuti a lungo e non riconoscerli più, così come trovarvi gente diversa da quella che si ricordava. E’ una sensazione che molti di noi, tornando a luoghi da cui si è partiti, provano.

Il ricordo non può cambiare quel che è stato, il ricordo è come una fotografia che può sbiadire nel tempo ma resta immutabile. Giorgio chiude questa sua bella poesia con un un’immagine, di alta poesia, di una bimba che, col suo rincorrere bolle di sapone,  pare far rivivere una smarrita realtà.

Nino Muzzi traduce Victor Hugo-: Il tema più caro a Hugo, la povertà degli emarginati e la commovente solidarietà che può esserci tra questi, in questa lunga poesia che Nino, con forte partecipazione e defaticante impegno, traduce per noi.

Roberto Luzi –La vita è solo tua amala,-: Forte invito ad amare una vita che potrebbe essere (a detta di Roberto)  una ripetizione d’altra vita passata, unito alla raccomandazione di ignorare i falsi moralisti, i giudici ipocriti (insomma: non ti curar di loro ma guarda e passa). Il lungo invito si chiude con la certezza che Dio tutto perdonerà.

Antonio Scalas –Lungo i viali-: I viali degli incanti, quelli che i sogni ci fanno percorrere, qui narrati dai bei versi di Antonio.

Antonia Scaligine –Preghiera a Santo Antonio-: Ispirata preghiera densa di fede e di speranza, resa con gli intensi e bei versi di Antonia.

Jacqueline Miu –è troppo mare-: nelle mani solo una polpetta di stelle/che sfrigola fino a bruciarti i palmi”. Basterebbero questi due versi per fare ricordare questa poesia, poesia nata da un’appassionata visione della vita e dell’amore. Il mare nello sfondo, con i suoi profumi, i suoi colori e le emozioni che dona. E Jac che racconta ed incanta.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti , in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

13 Giugno

13 giugno 2019

Poesie d’esordio

Gianmarco Dazzi –Forse dovrei presentarmi anch’io come poeta filosofo-: Un aspirante poeta che vive come  disperante dramma l’incapacità di fare poesia e narra questo sentire con intensi versi.

Poesie del giorno

Roberto Luzi –Sono nato nella polvere bianca di una stella-: Un iperbolica descrizione di quella esistenziale pena che può dare il vivere, dalla nascita alla fine,  con la speranza di un improbabile resurrezione.

Felice Serino -41 La visione-: Un sogno che consola,  rassicura e riconcilia col mondo, in questi sinteticissimi versi di Felice. Almeno mi pare.

Irene Pizzimenti –Delicatezza-: La tenerezza nel rapporto d’amore, è qui esaltata negli intensi e bei versi di Irene.

Pasquale Di Meo  -Cosa cerco-: Bella e romanticissima dichiarazione d’amore, resa con versi nati da un intenso sentire.

Alessio Vailati –Ti canto e con te canto-: Romanticissime iperboli per dire e spiegare un fulminante innamoramento. Gradevole è leggere questo Alessio, i cui versi vagamente rammentano Il cantico dei cantici.

Fabio Rocca –L’immenso-: L’immenso, nell’infinito compreso, ed il bisogno di là perdersi, come in un sogno, per una vita che è “battito di ciglia.

Jacqueline Miu –Fiore del Caos-: Bentornata Jac!  Ed ancora una volta la nostra amica ci affascina col suo narrar passione, per la violenza ed il bisogno d’amore che permeano ogni suo verso, per quei richiami, ricchi di cultura e di sentimento, che vi si trovano. Ancora una volta applausi.

Sandra Greggio –La canzone-: Le sensazioni che può regalare una canzone, mutevoli a seconda dell’umore col quale l’ascoltiamo, ben descritte  dai versi della brava Sandra.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

12 Giugno

12 giugno 2019

Poesie d’esordio

Ciro Germano –L’uomo comune-: Solo nel dopo vita saremo apprezzati. Questa la lezione che Ciro ci invia con i suoi didattici versi.

Poesie del giorno

Vincenzo Patierno –Assorto-: Una magistrale, poetica descrizione di quei momenti che precedono il dormire, con ricordi che tornano e sono la narrazione del passato. Romantico il richiamo al canto di Somnus (il dio romano del sonno) che regala sogni notturni fino al mattino. Poesia suggestiva e di grande spessore, ben realizzata sintatticamente e ritmicamente.

Cristiano Berni –“Gozzi sulla battigia”-: Barche disperse nella violenza della vita dalla quale sarà difficile salvarsi. Questo narrano i metaforici versi di Cristiano che comunque si riserva un briciolo di speranza.

Claudio Badalotti –Vedere con la mente-: Un intellettuale (filosofico) guardare alla vita per apprezzarne la bellezza. Bellezza che si può ritrovare in un volto, in uno sguardo. Questo il messaggio che ci arriva dagli ispirati versi di Claudio.

Tinti Baldini –Smania-: Significativa descrizione di quello che può provare un poeta, uno scrittore, per opere che vorrebbe eliminare, per poi ripensarci e cercare di modificarle, per poi rifarne palla di carta da destinare al cestino, per poi …ecc. A quanti di noi è successo quel che descrive l’ottima Tinti col suo limpido poetare?

Anna Maria Guerrieri –Vita-: Un fortissimo invito a tornare dignitosamente uomini, in questi bellissimi versi della sensibile Anna Maria, nati dall’osservazione di quanto ci circonda.

Jacopo Bonfanti –Realtà Televisiva-: I danni che nella formazione dei bimbi (ed anche degli adulti, secondo me) derivano dalla Tv, ben evidenziati da questi versi, dal rassegnato tono, di Jacopo.

Roberto Luzi –Io contemplo lo spettro delle tenebre, nella vanità effimera di una vita.-: Non resta che prendere atto di questa gotica sensazione di terrore.

Felice Serino -40 Coma-: Intravedere la luce del dopo, in questa magistrale sintesi di Felice.

Irene Pizzimenti –Oltre la porta-: Vagamente ricordo quel pastore errante, leggendo questi versi, densi di disperazione sul dopo, della sensibile Irene.

Sandra Greggio –Mente e cuore-: La prevalenza del cuore sulla mente ben evidenziata da questi riflessivi versi di Sandra.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo che tutto ciò ci concede.

Piero Colonna Romano

 

11 Giugno

11 giugno 2019

Poesie d’esordio

Gabriele Dogliotti –Chi vuol esser…-: La paura e, ancor più, la rabbia per quel destino che tutti riguarda, espresso con questi  datati versi, colmi di terrore per lo sconosciuto dopo.

Poesie a tema: Amore

Antonia Scaligine –L’amore-: Le emozioni che l’amore dona, molto ben descritte da questi ispirati versi di Antonia che, per sottolinearne la dolcezza e l’ineluttabilità, ricorre a Paolo e Francesca e fa tornare in mente quel dolcissimo “Amor, ch’a nullo amato amar perdona,”

Poesie del giorno

Maddalena Gatto –Mio Dio-: Un metaforico racconto che dice di quanto effimero possa essere il sentimento d’amore e quanta pena possa generare, pena che solo Dio potrà sanare.

Carlo Festa –Fossi un pittore-: Forti e bei versi ispirati da un innamoramento ed al suo oggetto dedicati. (consentimi un suggerimento, Carlo: io violenterei un attimo la sintassi e direi semplicemente “fossi pittore”, nel titolo e quale anafora).

Vincenzo Patierno –Il tuo nome è mamma-: Commovente dedica ad un’amata nipote, resa con aulico ed intenso poetare, ricco di sentimento.

Claudio Badalotti –La mia leggenda-: Suggestive e belle immagini (paiono fiaba) per dire di un esistenziale bisogno di libertà di pensiero e della purezza di un bimbo. Piacevolissimi a leggersi sono questi versi dell’ottimo Claudio.

Cristiano Berni –“Roma”-: Da applausi questo inno a Roma che mi riporta alla mente la bellissima “Litania” che Caproni dedicò, con lo stesso intenso sentimento d’amore, a Genova.

Roberto Luzi - C’è’ sempre una sottile linea di distruzione e fallimento dietro una risata-: Perfetta descrizione del disturbo bipolare, resa con descrittive immagini didattiche.

Felice Serino -39 Kronos-: Kronos, nella Teogonia di Esiodo, è quel titano che libera la madre Gea dalle frequenti voglie del crudele Urano (evirandolo). Ma Felice riflette su altro e ci presenta una magistrale sintesi degli inganni, senza scampo, che il tempo (Kronos) può regalare all’uomo.

Irene Pizzimenti –A te, Donna!-: Intenso incoraggiamento alla donna perché realizzi ed affermi se stessa.

Irene usa magistrali metafore (per es.: il vestito troppo stretto del quale doversi liberare) per questa lezione di vita che dona, con convinta decisione, alle donne. Bella e opportuna è questa poesia della nostra bravissima amica, con la quale non si può che concordare.

Carlo Chionne –Livorno 20-19-: Cinque anni fa scrissi “Livorno” il cui sottotitolo, recitava: “ispirata dalle beffarde elezioni comunali del 2014”, poesia che iniziava con i versi “Veste di lutto il gran Vernacolier/e il lutto non s’addice alla risata…”. Finalmente quella beffa (ma i livornesi ne sono maestri: ricordate le teste di Modigliani?) ha avuto il suo logico esaurirsi e, almeno quella splendida terra, torna alla ragione. Perfetto il saluto che l’ottimo Carlo dedica alla bellissima città, saluto al quale mi associo.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

10 Giugno

PUNTINI NELL’UNIVERSO. Un grazie mille all’amico Piero per l’attenzione che sempre mi dedica. Un grazie mille a Lorenzo per lo spazio che da anni mi offre. Devo a Poetare anche l’uscita di questo secondo mio libro. E’ importante il confronto che mi offrite. Senza questo non avrei pubblicato nemmeno il primo. Un grazie anche a tutti i poeti del sito, leggendovi ogni volta qualcosa porto a casa. Le diversità arricchiscono sempre.
Fausto

 

9 Giugno

8, 9 e 10 giugno 2019

Poesie d’esordio

Nicole Marchesin –Chiedimi una carezza – e l’avrai-: Dire che Nicole suggerisce l’antico adagio “in amor vince chi fugge” ma, con questi amari versi, realizza anche un analisi di se stessa, ritenendosi incapace d’amare.

Poesie del giorno

Irene Pizzimenti –Francesca: una favola per oggi…!-: Omaggio tenerissimo ad una persona speciale, della quale Irene rende sottile analisi. Francesca è certamente figura da sogno e la nostra poetessa sa collocarla in un sognante paesaggio. Intensa e bella è la poesia, complimenti.

Enrico Tartagni –Il compleanno-: Il giorno compleanno ispira Enrico per questa analisi di se stesso, che porta ricordi lieti e tristi e genera programmi e richieste per il dopo esistenza.

Giuseppe Stracuzzi –Affacciato-: Ed anche Giuseppe si guarda e, guardando ai suoi anni passati,  rivide le difficoltà superate ed i sentimenti che hanno segnato i suoi passi nel tempo e le narra con le significative immagini di questa bella poesia.

Angelo Michele Cozza –E ora che più non ci sei-: La disperazione per la perdita di un amore è qui molto ben comunicata dagli intensi, amarissimi versi di Angelo. Poesia sulla quale riflettere, ‘ché di un destino comune tratta e di pene che saranno di tutti.

Maddalena Gatto –A dire Amen-: Bella poesia dall’ermetico sapore. Immagini evocative di una gioia di vivere, immersi in un appagante natura, ma anche di malinconici ricordi che portano pianto.

Roberto Luzi –Ho visto l’eternità disvelare i suoi angeli-: Frase che ricorda, vagamente, Borges.

Felice Serino -38 L’Irrilevato-: Probabilmente la rivelazione sarà destinata soltanto a chi toglierà la maschera che indossa. Mi pare questo il messaggio che ci arriva dai versi di Felice.

Silvia Trabanelli –Parole-: Apertura che pare un acquerello, con quel delicato descrivere la natura. Ma la poesia dice poi della ricerca di parole che, come farfalle effimere, paiono destinate ad estinguersi. E la pena fa tornare ricordi dell’infanzia, quando, più che delle parole, era la concretezza della natura a dirci di fiabe.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

8 Giugno

Parere
In questo sito letterario si trova disponibilità, competenza e pura passione da parte dell’amministrazione.
Oltre a leggere degli ottimi testi poetici. Grazie!
Un caro saluto
Vincenzo Patierno

 

8 giugno 2019

Cari amici è con grande piacere che vi comunico che l’impegno letterario del nostro

Fausto Beretta

si è concretizzato con la nascita della sua seconda silloge e dopo

“Per tutti la più bella”,

silloge che ha ricevuto importanti riconoscimenti in prestigiosi concorsi di poesia,

ha dato alle stampe la silloge

Puntini nell’universo

(ISBN: 978 88 567 9817 3)

“Puntini nell’universo” è una raccolta di memorie giovanili e professionali di Fausto, memorie rese con magistrali versi, dall’appassionato tono, che condurranno il lettore lungo gli  anni dei primi amori, poi del servizio militare, quindi della maturità, del matrimonio e della famiglia, fino alla sua attuale attività di regista teatrale.

Di seguito vi propongo la lettura di una delle poesie che vi troverete, poesia di grande freschezza e suggestione:

Prima nevicata…in caserma

(gennaio 1971)

E’ nevicato tutta notte.

La mattina ci ha risvegliato bambini

ad ammirare il villaggio bianco

su per la montagna

e i meli attorno

adorni di neve.

A Fausto invio i miei complimenti, assieme agli auguri più sinceri perché anche questa sua fatica possa ricevere i giusti riconoscimenti attribuiti alla precedente, magari superandoli come giustamente merita.

Piero Colonna Romano

 

7 Giugno

7 giugno 2019

Poesie d’esordio

Giorgio Medda –Estranea creatura-: Un algida creatura dalla gelida bellezza, che pare avulsa da questo mondo, ispira questi descrittivi versi a Giorgio.

Poesie del giorno

Felice Serino -37 Forgetful-: In altri termini un personaggio dimentico di se stesso (che poi è la traduzione del titolo) che pare cercarsi, in questa magistrale sintesi di Felice.

Irene Pizzimenti –E ti riabbracci-: Versi che dicono di un bastarsi, di un non avere bisogno d’altri all’infuori di se stesso. Per acquisire un’illusoria sicurezza. E’ una dura analisi questa che Irene dedica a qualcuno che pare essere vicino solo fisicamente.

Enrcio Tartagni –La Sirena e la Sanseveria-: Belle immagini metaforiche per narrare di un esistenziale pena. Bella e significativa quella rincorsa dentro il vento e quel camminare sulla spiaggia “per salvarmi l’anima dal naufragar nell’onde”. L’Enrico che conosciamo, sognatore ed ermetico è tutto in questi suggestivi e bei versi.

Vincenzo Patierno –Il sogno-: Il sogno ed il mistero che ci regala, ben descritto dai versi di Vincenzo.

Carlo Festa -Pozzi mai pieni-:  Sintesi del volere sempre di più, non accontentandosi di quel che si ha, nei significativi versi di Carlo.

Michael Santhers –In questo maggio-: Insomma un mese come un altro è questo maggio, dove succede esattamente quel che accade negli altri mesi, rose a parte. E Michael, attentamente, ne elenca gli accadimenti, col suo solito stile, vagamente surreale, denso d’ironia.

Vincenzo Melino –Raggi di sole-: Un analizzare le proprie sensazioni, le proprie debolezze, i propri sogni, rasserenato da una dolce natura, in questi descrittivi versi di Vincenzo.

Aldo Calò Gabrieli –Comparsa-: L’uomo e la natura, l’uomo ed i suoi sogni, l’uomo e le sue emozioni, in questi ermetici versi di Aldo.

Roberto Luzi –Ho amato un amore senza conoscere il peso delle sue lacrime.-: Un rimpianto, dunque, per non essere stato capace di capire.

Salvatore Cutrupi –E tu?-: Forte richiamo all’Ecclesiaste biblico in questi intensi versi dell’ottimo Salvatore.

Francesco Soldini -133. Il trittico-: Pare la conclusione di un lungo e bel poetare questa composizione di Francesco, fatta di bei versi che sono un tirar di somme di una meritoria attività. Lo ringraziamo per quel che ha voluto regalarci e lo invitiamo…a fare poker.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo che tutto ciò che ci consente.

Piero Colonna Romano
 


Ben Tartamo è stato selezionato per il Premio Internazionale di Poesie IL TIBURTINO.



 

6 Giugno

6 giugno 2019

Poesie d’esordio

Scheggia di vetro –(Il) riflesso d’amore-: Una dichiarazione d’amore resa con immagini iperboliche, ricche di bellezza e di poesia. Piacevolissima lettura che ti trascina, quasi in apnea, fino alla romanticissima conclusione.

Poesie del giorno

Felice Serino -36 L’immagine specchiata-: Ritorna, in questi versi di Felice, la domanda su cosa, o dove, sia la verità, osservando la nostra immagine (vera o ingannevole?) resa dallo specchio.

Irene Pizzimenti –Armonia-: Un attimo denso di gioia può cancellare giorni, mesi, anni di dolore. Questo il messaggio che Irene ci invia con i suoi bei versi.

Eleonora Pozzuoli –Contusione-: Beh più chiari di così! Resta cercare altrove.

Filippo Genini –Quadretto-: Rifiuto delle regole, dunque, ma anche un confronto tra due lei, dove chi c’è già è destinata a perdere. In definitiva doppia sconfitta dunque, narrata con versi dal deciso tono.

Vincenzo Celli –dado ama dada-: Il poetico racconto della fine di un amore, reso col malinconico narrare dei versi di Vincenzo.

Silvano Notari –Vento indeciso-: Una lontananza ispira questi romantici e bei versi.

Claudio Badalotti –Haiku-:  La leggo così: la ricerca del vero, ispirata dal profumo di una rosa (o consolata dal profumo di una rosa). Capovolgendo il tutto: quanto effimero può essere (cioè non vero) il profumo di una rosa.

Roberto Luzi –Questa morte sempre nuova ma che cambia il suo volto-: Una riflessione sulla morte e sulla sua ineluttabilità, narrata con poetica prosa.

Francesco Soldini -132. Senza occhiali-: Forse quell’essere senza occhiali consente di guardarci dentro meglio. Ed ecco “colori danzanti”, ecco nascere poesie intime e vere. Leggo così i versi dell’ottimo Francesco.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

5 Giugno

5 giugno 2019

Poesie d’esordio

Maurizio Mari –Solitudine-: Una delicata dichiarazione d’amore che cancella la dolente anafora.

Poesie del giorno

Roberto Luzi –L’ultima preghiera della sera assolve questo disperato bisogno di felicità-: Intenso e bell’aforisma sul bisogno d’amore dell’uomo.

Felice Serino -35 Vita a rovescio-: Me lo sono sempre chiesto: che mai avranno fatto di male i primi per divenire ultimi? Quindi giusta la conclusione cui arriva Felice: “non abita qua la trasparenza”.

Mario Menin –Per S. Valentino-: Romanticissima invocazione in questi bei versi di Mario.

Irene Pizzimenti –Il mondo di una donna-: I sacrifici assunti con amore, la capacità di comprendere e d’essere complice, la fede nella bontà, sono tutte caratteristiche che la nostra Irene attribuisce, con questi versi dall’intenso tono, alle donne.

Alchimista –Fiaba-: Un desiderio d’amore in questa romantica dichiarazione d’intenti, reso con forti, prosastici versi.

Carlo Tella –Sogno ancora il golfo all’orizzonte-: Il dolcissimo ricordo della madre che si fonde con quello dell’orizzonte sul mare, in questi versi che fortemente descrivono un tenero, nostalgico sentire.   

Francesco Soldini -131. I colori del Naviglio-: Una delle più belle zone di Milano descritta con grande ispirazione, nei suoi colori e nei sentimenti che suscita, dal bravissimo Francesco.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

4 Giugno

4 giugno 2019

Poesie d’esordio

Anna Marinelli –Negramaro-: Tempo di vendemmia nell’odorosa Puglia. Tempo di sensuali emozioni, nate da tramonti dagli intensi colori, da sorrisi di donne e dagli odori di mosto e di sudori. Intensa e bella la descrizione che la bravissima Anna ci regala di queste immagini di quella terra felice.

Poesie del giorno

Roberto Luzi - Nella magia di una di parola nascosta ho ritrovato un incantata gioia-: Molto bella, e condivisibile, la prima parte di questo lungo verso. La seconda  potrebbe esserne l’iperbolica conseguenza.

Carlo Festa –Fine dell’oscurità-: Il dubbio e la meraviglia, di fronte ad un tramonto e ad un alba, ben rappresentati dai versi di Carlo.

Rosa Giusti De Ruggiero –Se il buon Dio-: L’umoristica, amarissima filastrocca  che descrive l’uomo/fantozzi, narrato dalla spiritosa (ma attentissima) Rosa.

Felice Serino -34 Il Sé l’enigma-: Mi sovvengono, leggendo questo Serino, S. Paolo e Borges. Per entrambi lo specchio è causa di deformazione della realtà, nascondendocene la verità.

Così Felice si chiede se nello specchio possiamo trovare (vivere, vedere) forse noi stessi, come ci vorremmo, in una specie di sogno.

Vincenzo Patierno –La strada-: Destini che si incrociano nell’indifferenza. Uomini che lasciano casa per lavorare e che incontrano altri uomini, d’altra razza, cultura e linguaggio, ma con gli stessi bisogni di vita.

Un disegno, insomma, di quel  frenetico andare dell’umanità , per la necessità della sopravvivenza, in questi versi di Vincenzo.

Mario Menin –Acida-: Rapide pennellate, per disegnare dell’uomo il rientro a casa dopo il lavoro.

Irene Pizzimenti –Pigmenti di luce-: Il ricordo e l’uomo con il suo lavoro, con i suoi ritorni a casa, con quel ritrovare una compagna con la quale condividere emozioni. Pigmenti di luce, li definisce Irene, questi attimi, densi di sentimento, che fioriscono come foglie su rami.

Fausto Beretta –Supermercatisuper-: La descrizione di un angosciante, frenetico consumismo, in questi significativi e forti versi accusatori dell’ottimo Fausto.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Ispirate immagini rese con estrema sintesi.

Francesco Soldini -130. Animali novelli-: Dalla conquista del fuoco ai motori, al consumismo. Versi che mi pare narrino della storia dell’uomo e della sua avidità. Leggo così gli evocativi versi dell’amico Francesco.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

2-3 Giugno

2 e 3 giugno 2019

Poesie d’esordio

Massystaro –Stupido-: Probabilmente il poeta non apprezza molto i poeti. Gente che regala l’anima senza neppure guadagnarci, li definisce. Non è chiaro chi sia “il signor di fuochi” che ruba anime ma potrebbe essere metafora di quel brivido che ti spinge a scrivere poesie, magari ispirato dalla luna.

Poesie del giorno

Fausto Beretta –Fermarsi-: Una riflessione sul tempo che passa e su ciò che ha reso utile la vita, a noi ed agli altri, in questi riflessivi versi del bravo Fausto, ispirato da quel “ed è subito sera” di quasimodiana memoria.

Enrico Tartagni –in libreria-: Un viaggio in una libreria, da un Robin Hood di Alexandre Dumas (padre) ad una Signora delle Camelie di Alexandre Dumas (figlio) che regala una specie di sindrome di Stendhal, ben descritta dal nostro fantasioso, sensibile Enrico.

Gian Luca Sechi –Speranza-: Strana dicotomia è questa del poeta che, lieto per aver perso qualcosa (o qualcuno) all’improvviso torna a sperare di riaverla. E’ una maledizione la speranza, dunque, detta con intensi versi pieni di rabbia.

Nino Silenzi –Insondabile-: Il destino dell’uomo, le differenze che possono esserci tra individui, le domande sul perché di queste e la visione cupa di quel che rende simili nascita e morte, in questi forti, amari , filosofici versi dell’ottimo Nino, sui quali è necessario fermarsi a riflettere.

Roberto Luzi –Questi occhi hanno crocefisso un incubo diverso,-: Iperboliche immagini che narrano di esistenziale pena.

Felice Serino -33 Ave Maria-: Fervente atto di fede, reso con ispirata poesia.

Irene Pizzimenti –Fogli di vita-:  Un poetico guardare ad attimi di vita, con i loro doni dolci che generano ricordi. Belle le immagini che si susseguono nel racconto, che regalano profumi e colori e grande suggestione al lettore. E’ un profondo riflettere sulla vita, questo piccolo poema della brava Irene.

Francesco Soldini -129. La fiammella e il vento-: Metaforiche immagini per narrare del vivere in questa epoca densa di miserie e priva di ideali. C’è in questa, come in altre di Francesco, un richiamo alla natura violata ed un accusa all’uomo stolto, così, col nostro amico, si può solo essere d’accordo.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

1 Giugno

1 giugno 2019

Poesie d’esordio

Igino Mazzieri –La ballata della stiratrice-: Il racconto surreal/malinconico di una professione poco amata, fonte di artriti varie.

Poesie del giorno

Irene Pizzimenti –Sullo spiano verde-: Un immersione nella natura, nei suoi colori, nei suoi profumi, per identificarsi con quella, per trovarvi pace, in questi bellissimi versi di Irene.

Claudio Badalotti –Sento una canzone-: Il giardino fiorito dei pensieri di un tempo, che un suono fa tornare a fiorire. Metafora di dolci ricordi sopiti, ma mai scordati, che tornano a rinverdire sogni, in questi bei versi, pieni di dolce malinconia, di Claudio.

Fausto Beretta –Difficile felicità-: Poesia ermetica, di forte intensità, che pare evocare una delusione. Difficile identificarne la causa (potrebbero essere i figli,  i presunti amici, il lavoro) ma sempre appagante ne è il suono.

Nino Muzzi traduce Victor Hugo-: Il nostro Nino si cimenta anche con la traduzione del supertradotto Hugo e di questa “Gastibelza” (tra l’altro messa in musica e cantata da G. Brassens) ci offre una sua convincente interpretazione.

Luigi Cavallone –Letto-: Origina e bella ode al letto, rifugio e consolatore delle pene del giorno.

Carlo Festa –Espressioni in divenire-: Forse guardarsi allo specchio è un po’ un interrogarsi, un indagare dentro noi stessi. E questo narra Carlo, con questi suoi descrittivi versi.

Roberto Muzzi –Madre perdona questo grido che non da più voce alle mie notti-: Dicono di una profonda pena esistenziale queste iperboliche immagini che Roberto ci regala.

Flice Serino -32 Dedica-: Dolcissima, intensa dedica alla grande Merini.

Francesco Soldini -128. Strana primavera-: Versi come lievi pennellate, per descrivere questa strana, inconsueta primavera.

Antonia Scaligine –Giugno-: Bellissima è questa puntuale descrizione che del mese di giugno ci regala la bravissima Antonia.

Antonio Scalas –Nell’ora dell’aurora-: Un suggestivo guardare al tempo che passa, nell’ora dell’aurora, alla ricerca di se stessi, chiuso dal grande respiro del mare che regala amore. Così leggo i bei versi di Antonio.

Sandra Greggio –Empatia-: La capacità di immedesimarsi nell’altro, di capirlo e di vivere le stesse emozioni, in questi ispirati e bei versi di Sandra.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

31 Maggio

31 maggio 2019

Poesie d’esordio

Almina Madau –Se più non sentissi-: Molto ben descritte (con climax movimentato) le emozioni che possono cogliere e, talvolta, travolgerci, da Almina desaparecida dal sito.

Poesie del giorno

Felice Serino -31 Nel sangue della parola-: Intenso, dolcissimo omaggio alla grande Merini, in questi forti, appassionati versi di Felice.

Irene Pizzimenti –Voglio dormire-: Un bisogno di pace espresso con bella maestria, nella prima parte della poesia, cui segue una lezione di vita che ci indica come questa debba essere vissuta con saggezza ed amore.

Claudio Badalotti –Tornar da capo-: Una malinconica riflessione sul tempo che passa e, soprattutto, su ciò che di quello ci rimane, in questi versi, dal meditativo tono, del nostro Claudio.

Fausto Beretta –Tristezza-: La calma della sera ed il ricordo di affetti si trasformano, nell’anima, in tristezza, diventando metafora del passare del nostro tempo. Sensazione  che i bei versi di Fausto sanno ben descrivere, coinvolgendoci.

Renzo Montagnoli –Di un giorno di primavera-: Deliziose immagini, dense di poesia, per descrivere il ricordo di un giorno di primavera particolarmente dolce e vieppiù reso tale dal ricordo di uno sguardo sereno.

Enrico Tartagni –Ai margini della foresta-: Immagini che precedono ed agevolano il sogno, descritte con ritmati versi dal nostro Enrico.

Roberto Luzi - La mia ombra riflette l’estasi tormentata di una lacrima, nel suo sorriso più tragico.-: Verso lungo che pare drammatica pennellata per descrivere una profonda pena esistenziale.

Carlo Chionne –Il dopovoto-: Il verso centrale, quello che ha ispirato la poesia, è quel “la più inquinata ormai è la Coscienza!”. Da quell’inquinamento al 34% il passo è breve e, forse, è soltanto l’inizio di una catastrofe  annunciata.

Francesco Soldini -127. Solitari-: Altro, condivisibile, grido di dolore per lo scempio che l’uomo continua a fare delle risorse del pianeta, in questi forti versi di Francesco.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 


 

 

30 Maggio

29 e 30 maggio 2019

Poesie d’esordio

Annamaria Longo –Inaspettatamente-: La bruciante emozione di un abbraccio, da tempo assente, e la consapevolezza del suo essere effimero, in questi intensi e bei versi densi d’amarezza della brava Annamaria.

Poesie del giorno

Daniele Leonardi –Le parole-: Un benvenuto nell’azzurro a Daniele che esordisce con una poetica disquisizione sulle parole, elemento indispensabile alla e della poesia.

Felice Serino -30 Luce catartica-: Una luce che purifica ed esalta il senso di religiosità, in questa fideista riflessione di Felice.

Irene Pizzimenti –Intimità-: Il senso di sicurezza e di protezione che deriva da un rapporto fatto di attenzioni e di desiderio, bene descritto dalla brava  ed attenta Irene.

Claudio Badalotti –Così succede anche oggi-: Eterna regola dell’essere, dunque, fatto di contraddizione che, reciprocamente, si supportano e l’essere giustificano e generano. Claudio ricorre spesso, e con bella maestria, ad insegnamenti filosofici e ce ne regala poetiche lezioni.

Nino Muzzi traduce R. Huelsenbeck-: Dalla rosea coda delle lepri artiche, ad Harlem, ad un borgomastro in frack,  ai dervisci che fanno i nudisti, alla bontà del Cristo che, se ti sfiora, ti fa sentire Eisenhower, ed infine ad un escursione nel mitico Shangri-La. Il tutto per dirci di quanto confuso sia l’uomo nel suo andare. Ed il tutto tradotto, con infinita pazienza, dal nostro Nino. 

Roberto Luzia –La pazzia di un amore è la sua eterna mancanza,-: Ad occhio e croce direi che il destinatario, di questo forte messaggio d’amore,  farà gli scongiuri e ringrazierà il cielo per quel non saper regalare.

Corrado Cioci – Campane-: Ode alle campane reso da Corrado col suo tipico stile.

Sandra Greggio –Hai vinto tu-: Un ottimistica visione della vita, là dove anche i momenti più bui sono sconfitti dalla gioia di vivere, in questi ispirati versi di Sandra.

Carlo Chionne –La TAV-: Assomiglia al gioco dell’oca questo tira e molla sulla TAV. A seconda di chi (e di quanto) vince le elezioni o si ricomincia dall’inizio o si è bloccati in prigione. Dacci oggi il nostro spasso quotidiano, direi ai nostri baldi parlamentari. Altrimenti ci annoiamo.

Ciao Carlo. Se non ci fossero questi personaggi ci toccherebbe scrivere solo dell’amore o di altre amenità. Abbiano la nostra gratitudine!

Antonio Scalas –E non aveva niente-: Il senso del nulla che può avere una vita nella miseria, ecco si riscatta alla sua fine, in quel volare verso l’abbraccio delle nuvole. Bella poesia di un grande effetto dolcemente malinconico.

Francesco Soldini 126. Pioggerella-: Belle immagini si susseguono e sono tutte metafora del viaggio nella vita. Vita fatta di consumismo, d’amori e d’illusioni, in questa significativa poesia di Francesco.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

29 Maggio

Grazie di cuore a Piero, Carlo e Lorenzo, è mio l'onore di appartenere a questa azzurrissima pagina
Sandra Greggio

 

Un sincero grazie a Piero, Carlo e Lorenzo e buona poesia a tutti.
Giovanna Cardella

 

28 Maggio

28 maggio 2019

Poesie d’esordio

Michelangelo Baggi –Dama bianca-: Un inquietante dama bianca “rossa di sangue” e “Nascosta nel biondo mortale scrigno”, emerge da questi versi, dal forte odore gotico, che compongono uno spurio sonetto.

Poesie del giorno

Felice Serino -29 Questo sogno-: Un volo della fantasia ci regala questi versi densi di suggestive immagini.

Irene Pizzimenti –Nel perenne girare della vita-: L’incomprensione di chi ci è accanto, l’amarezza che deriva dal non saperci capiti (che confina con l’essere poco amati) ispira Irene per questi durissimi, amari versi, analisi d’una sofferenza vissuta. Sentimento  e analisi molto bene espressi dalla bravissima Irene.

Michele Aulicino –è sempre la polvere a caratterizzare il giorno…-: La polvere, metafora/strumento della nostra  capacità di nascondere sentimenti, emozioni, peccati, in questi meditativi versi dell’ottimo Michele.

Vincenzo Patierno –La sposa del mare-: Il fascino pericoloso del mare ed un’incantevole creatura che vi si immerge, molto ben narrati da questi magistrali versi, che dicono di suggestive immagini, di Vincenzo.

Roberto Luzi –Vorrei cantare le mie notti e profumarle col tuo odore, nel ripostiglio della mai follia.-: Una romanticissima dedica, che, a detta del poeta, nasce dalla follia o nella follia troverà rifugio.

Francesco Soldini -125. Onnivori-: Un grido di dolore che si alza contro la distruzione che l’uomo sta facendo della natura dell’unico pianeta che ha a disposizione. Onnivori, quindi, destinati al cannibalismo, come profetizza l’attento Francesco.

Jacqueline Miu –radiazioni-: S T R E P I T O S A   J A C!

Inventa neologismi, impasta parole, vola e fa volare nei suoi sogni. Incanta.

E alla base di tutta questa bellezza c’è la sua passione per la vita e per l’amore. Con quel che mi resta di fiato, complimenti!

Euro Della Sala –Dolce pensiero-: Il paesaggio incantato che può creare la luce della luna, ispira Euro per questi bellissimi versi che disegnano una natura di fiaba ed un sogno, con bella maestria.

Sandra Greggio –Un po’ di tempo-: Lo strepitoso attacco di quella magistrale quartina d’inizio, seguito da una riflessione su quelle che sono le lotte della vita, lotte che ci vedranno vincitori con e per l’amore.

Sandra, poesia, dopo poesia, dimostra che giusti sono i riconoscimenti che ottiene il suo poetare. E, ancora una volta, certo di non sbagliare, ad maiora Sandra!

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

A Sandra Greggio e Giovanna Cardella. Ho appena letto due poesie: TU e Assenza. Che onore condividere la stessa pagina azzurra con due poetesse. E che poetesse. (C. Chionne)
 

 

27 Maggio

27 maggio 2019

Poesie d’esordio

Marinella Addis –Amarezza-:  Un amaro tirar di somme della vita, una dura analisi di ciò che pare d’essere, in questi forti versi coinvolgenti della bravissima Marinella.

Poesie del giorno

Corrado Cioci – L’esule romantico-: Un spettacolosa ode a Foscolo, poeta romantico ed avventuroso soldato, resa con versi  che ne narrano la passione che sempre lo animò.

Felice Serino -28 Un senso-: E’ strepitosa la capacità di sintesi del nostro Felice. Qui, con pochi, vigorosi tratti  di penna, ecco l’essenza di quel “Mala Kruna” che è silloge poetica di un viaggio nella vita della strepitosa Franca Mancinelli.

Irene Pizzimenti –Nel silenzio-: Un mesto, ma sereno, guardare alla parte finale della vita, quando dolci ricordi si rincorrono e pare che ciò che è passato torni a materializzarsi, in questi belli e significativi versi di Irene.

Michael Santhers –Dopo aver votato-: La leggo dopo avere conosciuto il risultato di queste elezioni europee e, sinceramente, mi paiono versi profetici per chi ha perso. Potrei citarne tanti di versi, profetici appunto, che parlano agli sconfitti, ma uno per tutti : “e perdono i comandi/qualcuno i punti cardinali” e dopo ci sarebbe quel gradino sul quale qualcuno ha inciampato, quei sogghigni che gli sono riservati, ecc.

Michael profeta dunque, oltre che spassoso cantore ed analizzatore di questa strampalata società.

Isabel Gide –Cenere-: Bella, ermetica ed evocativa di un’analisi di se stessa, è questa poesia della bravissima Isabel.

Roberto Luzi –Ho cantato i miei versi all’umanità-: Una dolente confessione d’essere il poeta di una poesia amara, destinata a chi non può capirne la pena che l’ha generata, in questa sequenza di significative metafore.

Antonia Scaligine –Quale sogno?-: Quel che possono essere i sogni, qui analizzato dagli intensi e bei versi di Antonia, che del sogno vorrebbe  fare (come tanti tra noi) essenza del vivere. La poesia è conclusa da una realistica, rassegnata definizione del sogno.

Francesco Soldini -124. La fiammella-: Il bisogno di pace e di fiabe, credo abbia ispirato Francesco per questi versi che donano belle, metaforiche immagini di fiabe, di pace e di rifiuto della guerra.

Jacqueline Miu –passaggio per l’eden-: Un fantastico viaggio per mare fino all’Eden,  regalatoci dall’appassionata Jac.

Immagini suggestive si susseguono dall’uscita da un porto, al dirigersi verso l’orizzonte, per poi trovare la meta dove una generosa scritta ci saluterà dicendo : “non sarà il tuo ultimo volo né la tua ultima alba”.

Che si può chiedere di più?

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grazie al nostro generoso Lorenzo, per tutto quello che ci concede.

Piero Colonna Romano

 

Ringrazio sentitamente Piero Colonna Romano per il tempestivo articolo che mi riguarda e mi gratifica. E' stata una giornata meravigliosa ed il quadro è stupendo. Grazie , come sempre, anche a Lorenzo, il nostro faro.
Sandra Greggio

 

27 maggio 2019

 

 

Concorso Internazionale di Poesia

“CAMELLIA RUBRA

CITTÀ DI MONTEBELLUNA”

Cari amici è con gran piacere che vi informo che la nostra amica

Sandra Greggio

ieri ha ricevuto giusto premio e frementi applausi per la sua bellissima poesia

Tu

classificata dalla severa giuria del Concorso  Internazionale

“Camellia Rubra –Città di Montebelluna” 2018 al

Primo Posto

Assieme ai giusti applausi tributati, alla nostra amica è stato attribuita una prestigiosa opera d’arte del pittore ed incisore Sandro Chinellato, intitolata “Il giardino segreto”

 

                      

 

Qui di seguito potremo godere dell’arte della nostra brillante amica,

leggendo la poesia che ha giustamente convinto la giuria del premio:

Tu

Dove passi lasci il segno
ora una lacrima
sul petalo di un fiore
ora il singhiozzo in un ruscello.

Ora il rumore del vento
simile ad un lamento
ora il fruscio che fan le foglie
quando si parlano.

Dove passi lasci il segno
ed il tuo profumo
si spande nell'aria.

E tutto parla di te.

A Sandra invio anche i miei applausi, assieme ad un forte ad maiora!

Piero Colonna Romano

 

27 maggio 2019

 

                                                      

 

PREMIO NAZIONALE DI POESIA

“LINO MOLINARIO”

X EDIZIONE 2019

Cari amici ho il grande piacere di comunicarvi un ulteriore affermazione poetica della nostra

Giovanna Cardella

che, nel Premio Nazionale  “Lino Molinario” di Novara

con la sua bellissima poesia

Assenza

ha ottenuto un prestigioso

4° posto

ed ieri è stata lungamente applaudita, nel corso della cerimonia di premiazione, nella

Saletta Albertina di Novara.

 

A quegli applausi unisco convintamente i miei, assieme ad un forte ad maiora Giovanna!

Qui di seguito potrete gustare la magistrale arte della nostra preziosa amica:

 Assenza
Quando morirò, per favore,
non mi esponete:
niente croci, né torce,
a rivendicare ciò che non ero.
Abbandonate il mio corpo
che io stessa avrò lasciato.
Io, comunque, non sarò lì.
Non baciatemi la fronte gelida,
non posate su di me sguardi
che io non possa ricambiare.
Non piangete per voi stessi, piangendo me,
non ponetemi domande che io non possa udire.
Fidatevi della mia assenza,
lasciate che io sia altrove,
o non sia del tutto.
E ricordatemi vibrante e piena
di vita, ché ho vergogna
del mio corpo denudato dell'anima,
del mio viso senza espressione.
Portate di me un ricordo di quelli
che sovvengono all'improvviso,
e piangendo vi venga da ridere.
E non cercatemi dentro una bara,
ma nei vostri occhi davanti a uno specchio e mantenete il segreto,
vi prego, quando mi avrete trovata li.

Piero Colonna Romano

 

26 Maggio

26 maggio 2019

Poesie d’esordio

Andrea Peis –Canto alla libertà-: Intensa ode alla libertà, resa con versi che dicono del bisogno che c’è di lei nell’uomo civile.

Poesie del giorno

Roberto Luzi - Maledici il mio corpo e avrai trovato la chiave del tuo risveglio.-: Misterioso messaggio indirizzato, forse, ad un amante non proprio appagata.

Dario Sanseverino –Crepuscolo-: Il crepuscolo, metafora del tramonto della vita, in questi versi che sono un invito ad accettarne il termine e la durata. Almeno mi pare.

Antonio Lisi –Apparizione-: Quel cielo che si oscurisce dona un brivido, quasi quanto quell’apparizione che è pura al punto che persino l’acqua si impallidisce. Un’apparizione, dal passo lieto, poi riesce a turbare persino la disincantata luna, mentre l’umanità del poeta/incantato si usura (?) al punto da sembrare soave persino il dolore di lei. Questo leggo e così tento di tradurre.

Felice Serino -27 Glorificare la luce-:  Non so a quale martire della Chiesa sia dedicata questa poetica sintesi suggestiva di Felice, rilevo però che quel “Dio dov’era…” è un grido che nella storia dell’umanità si è sempre alzato ed, anche in questo caso, è ben usato. (Già, qualcuno mi dirà, e Giobbe?).

Irene Pizzimenti –E se l’essere umano-: Una lezione di civiltà in questi bellissimi versi di Irene. Riporto: “…creature uguali/ecc.”, “nasciamo e moriamo tutti/allo stesso modo”, “ed i nostri corpi sono fatti/della stessa materia” ecc. E, per realizzare queste realtà, l’autrice indica la necessità di una maggiore quantità di amore. O, tout court, amore. Brava Irene!

Vincenzo Patierno –Al pescatore-: Un sentito omaggio al pescatore, ai suoi sogni, al suo correre rischi nell’amato mare, reso con intensi e bei versi.

Jacqueline Miu –Luna procionica-: La luna e l’uomo insomma. La prima col suo guardare disincantata, magari birichina, il secondo con i suoi irrealizzabili sogni che a lei guarda quasi fosse un araba fenice capace di appagarli.

Antonio Scalas –Il mondo che frana-: La speranza forse di tutti (ritrovare i sogni nel dopo vita) narrate con significative metafore e bei versi da Antonio. 

Francesco Soldini -123. Sciopero-: Forse possiamo aprire il cuore alla speranza per un mondo più vivibile, dopo aver visto la marcia che, in tutto il mondo, hanno saputo realizzare milioni di giovani, ispirati da quella Greta, degna di un premio Nobel. Ovviamente, grazie alla democrazia, i frequentatori di osterie, sono liberi di dissentire.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

25 Maggio

25 maggio 2019

Poesie d’esordio

Cristina Perilli –La sera-: tono. Malinconica metafora per dire del peso del vivere, con versi dall’amaro tono.

Poesie del giorno

Vincenzo Patierno –Piccola crisalide-: Fantasiose, belle immagini per narrare, nella prima parte della poesia, di una futura nascita del bello. Ma a questo segue un’amara considerazione su ciò che accadrà successivamente,  che sarà fonte di sommessi pianti e di pessimistica visione del tempo a venire. Poesia che, pur nel complicato lessico, ha un suo fascino narrativo.

Alessio Vailati –Stella polare-: Quella che guida il cammino è la persona cui questa bella, romantica poesia è dedicata.

Fabio Rocca –Il soffio della memoria-: Il rifiuto di ricordi ed il timore per il futuro, in definitiva,  in questi versi, un esistenziale malessere, uno smarrimento, narrati con grande amarezza.

Roberto Luzi –La più bella poesia è quella che non ti ho mai scritto-: Iperbole per dire che, forse un giorno, per lei sarà scritta la più bella poesia.

Claudio Badalotti –Lontano dai confini del buonsenso-: Decisamente ermetica, evocativa di un desiderio di pace e di libertà (“lontano dai confini del buonsenso”) che si può trovare solo nella natura e nelle sue manifestazioni, realizzato con suggestive immagini.

Felice Serino -26 Nell’azzurro riflesso-: Un invito a moderare i “toni” dello scrivere, reso con la nota, apprezzabile sintesi di Felice.

Francesco Soldini -122. Leonardo-: Nel 500mo anniversario della morte di uno dei più grandi geni mondiali della scienza e della pittura, giusto questo omaggio che Francesco, poeticamente, gli dedica.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Tre apprezzabili, poetiche immagini, in salsa giapponese.

Carlo Chionne –Integrazione-: Una significativa lezione di civiltà viene dalla Cassazione che, con giudizio definitivo, riabilita il civilissimo sindaco di Riace, Mimmo Lucano, per le sue iniziative tese a dare accoglienza ad immigrati, tanto indigeste a chi si affida al “cuore immacolato di Maria” per raggiungere un qualche successo politico. Un lapidario Carlo sintetizza, con grande maestria ed efficacia, il suo pensiero in merito, parafrasando Shakespeare.

Irene Pizzimenti –M-: Se “M” è quell’ “M” a cui io penso concordo con questo epigramma di Irene.

Jacqueline Miu –profumi rossi-: Dulcis in fundo ecco la nostra strepitosa Jac chiudere questa giornata densa di poesia e di passione. Come sempre, la nostra, ci lascia in apnea dall’inizio alla fine, apnea che porta al soffocamento quando si arriva alla citazione di quell’Euriale che è, tra le tre Gorgone, quella che rappresenta la follia (l’aberrazione, la perversione) che deve esserci nell’amarsi. Tutto chiaro, dunque: la composizione è un ode (un ringraziamento, un invito ad adeguarsi, a scelta) a quel mitologico personaggio. Un canto d’amore ed all’amore, reso, se possibile, con maggiore violenza di quella già nota  nelle composizioni della nostra incommensurabile poetessa. Applausi.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

23-24 Maggio

23 e 24 maggio 2019

Poesie d’esordio

Rita Maria Saverino –Corri-: Un forte invito a evitare insegnamenti religiosi (forse metafora di tutti i condizionamenti che subiamo) e rendersi libero di cuore e di mente, in      questi versi dall’intenso tono di Rita Maria.

Poesie a tema: Amicizia

Simone Magli –L’amicizia svela le stelle alla solitudine-: Bentornato nell’azzurro, Simo! Bello e significativo, come sempre, questo tuo aforisma.

Poesie del giorno

Felice Serino -25 Alla mensa dei poveri-: Un racconto che parla di solidarietà e regala un calmo, dolcissimo paesaggio  che ne fa da sfondo.

Santi Cardella –Rinuncia a evadere-: Magistrale dichiarazione d’amore e di ammirazione per una donna che pare nata da un sogno, in questi bellissimi versi del grande Santi.

Antonio Alvaro –Le ali e l’acqua-: Un tenero dire un amore che non svanisce nel tempo, anzi si rafforza, in questi dolcissimi versi di Antonio.

Giorgio Bongiorno –Ritorno-: Il ricordo della casa lontana, dei suoi paesaggi sfumati nelle nebbie autunnali, della dolcezza dei sentimenti che accompagnarono la giovinezza, ecco ritorna in questi bei versi di Giorgio, forse ispirato anche dalla lettura dei racconti dell’Aleph.

Roberto Luzi –Ho amato il tuo corpo senza baciarne l’anima-: Un aforisma/dedica, con pentimento per quel che non si è saputo dare amando.

Nino Muzzi traduce M. Houllebecq-: Il conflittuale rapporto col padre, qui narrato con dure immagini da M. H., che Nino traduce per noi.

Jacqueline Miu –pandemologia astrale ludica-: Fosse l’amore (così come lo narra Jac) una pandemia da studiare ma da lasciar diffondere, quanto meglio si vivrebbe! Ed è la forza con la quale narra sentimenti la nostra amica che può dare speranza. I suoi voli di sogno consolano e portano a volare in alto, come giochi da giocare per sempre.

Francesco Soldini -121. Privati nello spazio-: Questi ermetici ed evocativi versi, paiono essere metaforiche istruzioni per l’investimento (non necessariamente di denaro) di se stessi in quest’epoca ad alta tecnologia diffusa.

Salvatore Cutrupi –Vestirsi di gioia-: Un saggio suggerimento per sfuggire alle angosce di questi tempi che mutano in peggio tutto, dal clima alle situazioni sociali, ecco che ci giunge dai versi di Salvatore che invitano a vestirsi di gioia. E, aggiungo io, di rassegnazione.

Carlo Chionne -26 Maggio 2019-: Già, un tempo lo slogan fu : “nel segreto dell’urna Dio ti  vede, Stalin no” ed era invito a votare DC, partito “confessionale” amante della religione (dicevano). Così oggi Carlo, di buona memoria, ripropone lo slogan, aggiornandolo e sostituendo al comunismo il fascismo. Buon voto a tutti e…incrociamo le dita.

Un grazie di cuore a Fausto per i complimenti inviatimi, assieme ad un caro saluto.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

22 Maggio

22 maggio 2019

Poesie d’esordio

Franco Pastore –Desnuda-: Bellissima descrizione di un sensuale momento d’amore, con versi dal rovente tono.

Poesie del giorno

Felice Serino -24 Come in sogno-: Intensa e sintetica descrizione di un  momento di depressione che porta al panico e del suo superarlo.

Rosino Maranesi –Verso il collegio-: Un penoso ricordo dell’infanzia che torna nella memoria e causa imbarazzo e pena, in questi descrittivi versi di Rosino.

Enrico Galavotti –Alla stazione-: Un' occasione persa che, probabilmente, non tornerà più, in questi versi, dalle suggestive immagini, di Enrico.

Marcello Chinca –L’amare è catarsi, il corso del tuo essere variabile-: Un amore che è ossimoro, tra  la purificazione dell’anima e la tracotanza. Fortunatamente  si approda a Dioniso ed ai suoi riti orfici che portano diretti alla divinità. Così leggo i versi di Marcello.

Roberto Luzi –Lunghi passi abbracciati in un addio, che rivedo nei tuoi occhi da ricordare-: La pena di un abbandono descritta in questo lungo verso di Roberto.

Nino Muzzi traduce Gonzalo Rojas-: L’essere che non esiste se non nella fantasia, in questi versi di Rojas ben tradotti da Nino.

Carlo Chionne –Io sono europeo-: E come non concordare con questa invocazione di Carlo al Presidente della Repubblica? Si può solo sperare che i nostri compatrioti abbiano un sussulto di realismo quando andranno a votare il 26 maggio prossimo e tengano presente la definizione che di questo governo ha dato Gino Strada. Sempre acuto il nostro amico Carlo, nelle sue poesie degne di Orazio e Marziale.

Jacqueline Miu –Fot…ute Fiabe-: Deliziosa, passionale ed appassionata Jac! Ancora una volta, con questa sua invocazione all’amore, incanta per la forza, la violenza del desiderio che i suoi versi sanno comunicare. Leggerli è restare in apnea  dalla prima e fino all’ultima, rovente parola. Complimenti.

Francesco Soldini -120. Sconfitta dell’ISIS-: Spero tu abbia ragione, caro Francesco e che prevalga la ragione sull’oscurantismo, come affermi con i tuoi intensi e bei versi.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

21 Maggio

Complimenti all'amico Piero e a Sandra Greggio per i riconoscimenti conseguiti.
Complimenti pure a Jacqueline Miu per la sua bella “Ladri di nuvole” e a Carlo Chionne per le sue, di poche parole, ma simpaticissime poesie. Fausto

 

21 maggio 2019 

Nino Muzzi traduce Billy Collins-: Un racconto surreale di una specie di sogno del Collins, ben tradotto da Nino.

Felice Serino -23 Ad Ungaretti-: In effetti quel “m’illumino d’immenso” era stato ispirato da quella “zolla d’Alessandria” dove Ungaretti visse l’infanzia. E Felice lo sintetizza con maestria.

Enrico Tartagni –L’Astuzia della Ragione-: Complessa e contradditoria ipotesi hegeliana, analizzata dai versi di Enrico. In definitiva mi pare che Hegel abbia realizzato una specie di ossimoro immaginando il percorso dell’uomo ad un tempo guidato dall’istinto (dalle passioni) ma obbligato a questo dal percorso già tracciato della storia. Come se ne esce? Ed a che servirebbe l’astuzia della ragione? La conclusione della poesia di Enrico sembra sposare la tesi dell’ineluttabilità del comportarsi dell’uomo, costretto da leggi indipendenti dal suo volere. Ma è vero che la storia non si fa con i se e con i ma? Se Alessandro Magno non fosse nato la Grecia sarebbe diventata quel che fu (e noi di conseguenza)? O Alessandro Magno DOVEVA nascere?

Antonella Frison –Le donne moderne-: Lascio ad Antonella la responsabilità dell’affermazione. Personalmente adoro la donna che profuma di ragù …quando è ora di pranzo.

Roberto Luzi –La mia poesia è un mare che mi scorre addosso-: Altro bell’aforisma/confessione del nostro Roberto.

Tiziana Cocolo –Pellegrinaggio-: Un amorevole omaggio al padre, nel suo commosso ricordo. E, ovunque tu sia, ciao Gabbiano!

Carlo Chionne –Il fu Matteo Bestial-: Epigramma che Marziale avrebbe fatto suo, del grande Carlo.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

20 maggio 2019

Poesie d’esordio

Serenella D’Amadio –Un tango per te-: Wow! Poesia per guardoni è questa. Brava Serenella, hai saputo descrivere alla perfezione un sensuale rapporto, con appropriate, giustissime parole.

Poesie del giorno

Roberto Luzi –Siamo cacciatori di orizzonti-: Aforisma denso di un pessimistico guardare la vita.

Nino Muzzi traduce Michel Houellebecq-: Ed ecco un altro personaggio, a noi contemporaneo e decisamente singolare, tradotto per noi da Nino.

Felice Serino -22 Mille e più pagine-: Il fascino della poesia della Merini, ispira queste intense rime che a lei costituiscono omaggio.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Più di quel vecchio merlo-: Bella similitudine tra il cercare del merlo tra le foglie ed il cercare, tra vecchi fogli, ricordi. Ma, a differenza del cercar del merlo, tra le antiche carte qualcosa si cela: ed ecco un ricordo affiorare e portare nostalgia e delusione. Bello il racconto di Giuseppe, reso col suo apprezzabile stile.

Enrico Tartagni –Perché si nasce e poi si muore-: Belle e suggestive immagini per narrare di una riflessione su vita e morte.

Paola Dalle –Non andartene-: Un’intensa invocazione, una richiesta di compagnia e di solidarietà, detta con forti frasi, ricche di profondo sentire.

Vincenzo Patierno –Mia amata terra-: Decisamente ermetica, è poesia che pare evocare, con molta ispirazione, la terra campana.

Stefano Giannini –A Silvia-: Si spegne la luce, dunque, quando viene a mancare la presenza di un sogno. E Stefano sa bene rendere questa sua pena con i suoi versi densi di un nostalgico dolore.

Carlo Chionne –Fiat lux-: Vero quel che afferma Carlo ed è merito di questo papa che, unico tra i papi, pare anche non essersi in qualche modo sottomesso al potere di chi governa. Tra poco vedremo quanti voti perderà il ministro poliziotto (col giubbotto) grazie a certe prese di posizione di questa chiesa sul suo becero atteggiamento fascistoide.

Jacqueline Miu –Principe del Caos-: Un’affermazione di libertà e di voglia di volare alto, resa con lo stile classico della nostra Jac, fatto di forti invettive e forti desideri di vita e d’amore che incantano il lettore.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

Caro Lorenzo,
desidero manifestare i miei rallegramenti a Piero e Sandra
per i meritati riconoscimenti conseguiti dalle loro belle composizioni, di cui anch'io ho apprezzato la dolcezza. Con queste
vele al vento "Poetare.it" farà luminose crociere; quindi invio un grazie ai poeti premiati e a Lorenzo.
Santi
 

Grazie di cuore Piero per i tuoi bellissimi commenti che ogni volta che li leggo mi commuovono
e fanno bene alla mia poca fiducia che ho in me stessa, mi rallegrano il cuore perché
so che provengono da una persona speciale, speciale come Lorenzo che ogni giorno ci regala questo momento poetico
Grazie detto con il cuore. Saluto tutti i poeti del sito
Antonia Scaligine
 

 

19 Maggio

19 maggio 2019

Poesie d’esordio

Valentina Di Fatta –Eternità-: Un emozione d’amore narrata da una lacrima, in questi prosastici versi di Valentina.

Poesie del giorno

Giuseppe Stracuzzi –Selinunte-: Poesie dall’ampio respiro narrativo, pieno di cultura e nato

dall’amore per quella terra. Versi che mi riportano in luoghi dove pare il tempo si sia fermato. Grazie Giuseppe.

Roberto Luzi - Tu così felice nel sorriso più radioso sorridi alle dolci carezze di un bimbo che non sa cos’è l’amore-: Un invito a guardare oltre l’ultimo bacio, reso con un lungo verso , denso di romanticismo.

Nino Muzzi traduce Aristide Bruant-: Singolare personaggio questo Bruant! Animatore delle notti parigine del Moulin Rouge, poeta e viveur, ogni tanto eccedeva e si ritrovava, appunto al Saint Lazare, prigione e non stazione. E Nino ben lo traduce per il nostro piacere.

Renzo Montagnoli –Il paese del sole-: Questa strana stagione, piena di pioggia, ispira l’ottimo Renzo per questa poetica descrizione dei capricci del sole.

Felice Serino -21 Ad Antonia Pozzi-: Intenso omaggio ad una grande della poesia italiana, troppo presto, e drammaticamente, scomparsa, in questi bellissimi versi di Felice.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Bergenia-: Un fiore di campo, che periodicamente torna a fiorire, ecco che riporta alla memoria un amata nonna ed il suo aver adornato, con quel fiore, la tomba di un figlio tragicamente scomparso. C’è nel testo di questa bella poesia, ricca di sentimento come tutte quelle dell’ottimo Giuseppe, una magistrale allitterazione con quel  “ancora dare cara/cura”.

Enrico Tartagni –Tappeto di sottigliezze-: Dunque un tappeto nuovo fatto di verbi e su quello spargere parole. Così “fioriranno sottigliezze” e saranno fiori per la vita. Che si può volere di più dalla fantasia di  un grande della poesia?

Claudio Badalotti –Nel poco che mi resta-: La giostra della vita e le sue immagini che sfocano rapidamente, in questi bei versi, pieni di malinconia, ispirati dalla visione del tempo che passa. Belle immagini per dire, con maestria, di una esistenziale pena sull’esaurirsi troppo rapido del tempo.

Paola Dalle –Senza di te-: Un intenso, profondissimo amore per la madre ne fanno temere la fine e causano angoscia. E nascono questi bellissimi versi dove l’anafora, con bella maestria, sottolinea il sentire del poeta.

Antonia Scaligine –Una maglia speciale-: Diviene splendida metafora della vita quella maglia con tutte le sue possibili, tecniche realizzazioni in punti. Ed il poeta ci regala così una delle sue più belle poesie, da applausi. Brava molto, Antonia!

Carlo Chionne –Salvini.com-: Caro Carlo forse ti sfugge il fatto che Salvini, ministro poliziotto (col giubbotto) è padano, non italiano. E da quelle nebbie, che spesso affliggono quella terra, mai ripulirà cervello e cuore.

Jacqueline Miu –Ladri di nuvole-: Da applausi è questa dichiarazione d’intenso amore che Jac rivolge ad un lui che emoziona e diviene respiro, “come un ladro di acrobazie aeree”. Versi quali “salto la barriera del suono fino a rincorrere temporali” sottolineano con forza quel sentire, lo esaltano, lo rendono unico programma di vita. E la chiusa di questa rovente poesia non poteva essere che quello che è, cioè: “e mi fai perdere i sensi sognandoti/col buio di giorno a tutte le ore”. Applausi.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

Ringrazio sentitamente l'amico e poeta Piero Colonna Romano, che ha dato tempestivo avviso del mio premio. Solo che ha commesso un errore : ha parlato del suo premio solo alla fine e non ha dato sufficiente risalto al suo, di gran lunga più importante. La poesia è “Di raso e di rosa”. Complimenti Piero! Un ringraziamento sempre a chi ci ospita, Lorenzo.
Sandra Greggio

 

19 maggio 2019

CONCORSO INTERNAZIONALE ARTISTICO LETTERARIO

IX ° EDIZIONE 2019

“AMBIART”

 

                               

 

Cari amici ho il grande piacere di informarvi di un ulteriore. brillante affermazione letteraria della nostra preziosa amica

Sandra Greggio

che sabato 18 maggio, nella IX° edizione del

 Concorso Internazionale “Ambiart”

 ha visto attribuire alla sua bellissima poesia

Enigma

una prestigiosa, meritatissima

Menzione Speciale di Merito

Qui di seguito i versi  che, tra altri 290,  hanno convinto la severa giuria  a premiare l’arte della nostra poetessa:

Appari, scompari…
sei fatto di vento
ora dolce e leggero
ora turbine violento.

Appari, scompari…
non sempre ti lasci vedere.

Eppure ci sei, lo so…

ti sfioro col cuore
che mi parla di te.

 

                                                            

  

Agli scroscianti applausi del folto pubblico presente nella sala consiliare del Terzo Municipio di Milan unisco i miei, assieme a vivissimi complimenti ed a un forte

ad maiora Sandra!

Per dovere di cronaca informo che anche una mia poesia

(Di raso e di rosa)

ha ottenuto, dalla stessa giuria e nella stessa circostanza, un diploma d’onore con

premio speciale per il Veneto.

Piero Colonna Romano

 

18 Maggio

Grazie delle belle recensioni ai miei versi, con esse essi diventano dipinto e sembrano animarsi.
Sereno fine settimana
Vincenzo Patierno

 

16, 17 e 18 maggio 2019

Poesie d’esordio

Francesco Paolo Dellaquila –Tramonto!-: Un piccolo porto descritto, con bella maestria, nelle particolari immagini, nei colori e nei profumi  e nei sentimenti che suscitano, dai bei versi di Francesco.

Poesie del giorno

Paola Dalle –Due anime solitarie-: Benvenuta nell’azzurro, Paola!. Esordio con una dolente descrizione dell’incomprensione tra anime che dovrebbero essere unite nello stesso sentire. Ben usate le metaforiche, esplicative immagini, per descrivere quel non capirsi e malinconica è la chiusa, là dove afferma la solitudine che se ne prova.

Giuseppe Stracuzzi –Aria di vacanze-:Il ricordo di serene vacanze ed il forte desiderio di riviverle, in questa bella poesia densa di immagini piene di nostalgia.

Roberto Luzi –Ho attraversato oceani di parole-: Il racconto di una confessione/desiderio, resa con l’iperbole di “oceani di parole” e de “la pazzia dei poeti”.

Vincenzo Patierno –Mia luna-: Un inno alla luna, astro del sogno, e la certezza “che sol nei sogni ho sentore/d’essere in patria”. E questi versi, inevitabilmente , mi riportano alla memoria (quale memento) Shakespeare che nella bellissima “La tempesta” afferma “siamo fatti della stessa materia dei sogni” (Prospero IV atto).

Nino Muzzi traduce Dorothèe Volut-: Sempre grati a Nino per queste proposte di ignoti poeti (almeno per me) che sono un invito a maggiore conoscenza del panorama letterario mondiale.

Corrado Cioci –Il cacciatore-: Accurata descrizione di un cacciatore e della sua giornata di caccia ricca di successi. Immagini forti e belle sono quelle che ci propone Corrado che chiude questa lunga composizione con un lampo di pura poesia del distico finale.

Felice Serino -20 Il rimedio-: L’inutilità delle droghe, quali rimedi ai mali esistenziali, molto bene sottolineata da questa magistrale sintesi di Felice.

Jacqueline Miu –ma cos’è l’amore-: Didattica e sentimentale, la nostra Jac ci intrattiene sul senso dell’amore, con il suo apprezzato stile.

Antonia Scaligine –L’adozione: unione di amore e dolore-: Molto ben definita l’adozione, nel titolo di questa poesia che ne canta il valore umano. Un brava Antonia qui esprime la sua sensibilità, con la bella maestria di sempre.

Antonio Scalas –Lo dipinse di parole-: Mare e amore, dunque, intimamente collegati, in questi bei versi, che narrano belle immagini, di Antonio.

Carlo Chionne –Il Bel Paese-: Analisi acuta ed addolorata di quel che abbiamo subito dal 1994 ad oggi nel Bel Paese. E la discesa in un baratro infernale è appena all’inizio…

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

14-15 Maggio

14 e 15 maggio 2019

Poesie d’esordio

Lisa Massei –Occhi a me-: C’è un bisogno d’autodistruzione in questi versi di Lisa. Divenire cieca, muta e invalida, ritenendo di non avere bisogno dei sensi, essendo da questi separata. Strana tesi, resa con versi dal duro tono.

Poesie del giorno

Giuseppe Stracuzzi –La fede-: I salvifici effetti della fede ben narrati in questi bei versi di Giuseppe.

Roberto Luzi -Sono caduto nel silenzio glaciale di questa noia mentre scoprivo il tenero sorriso dell’infanzia.-: Sequenza di parole a formare immagini che disegnano stati d’animo diversi.

Cristiano Berni –“In una notte…..la fantasia”-: Intensa ode alla musa fantasia, resa con bei versi che vanno a comporre suggestive immagini. Componimento decisamente…fantasioso.

Vincenzo Patierno –RiVivere in uno sguardo-: Il ricordo di una bellissima donna straniera resta immutato nel pensiero e suscita un’emozione che questi bellissimi versi, dal sensuale tono, narrano.

Felice Serino –19 Io ero là-: Le emozioni che ci hanno dato, ed i sentimenti che hanno fatto nascere, quelle tragiche immagini dell’11 settembre del 2001, qui fortemente rievocati dalla magistrale, significativa sintesi di Felice.

Carlo Chionne –Canne al vento-: Hai ragione, Carlo. Anche io voglio provarla. Mai visto un propagandista migliore del ministro poliziotto (col giubbotto)!

Jacqueline Miu –Cosmiche circensi-: Bentornata Jac, ci sei mancata.

Dunque il mondo è un circo, come, più o meno, scrisse Shakespeare. Ma tu ne rilevi anche meccanismi di rapporti d’amore, ne sottolinei la sensualità. E, come sempre, il poetico racconto è illuminato da lampi d’alta poesia (a dimostrare  che ti muove sentimento elevato, grande fantasia, sensibilità) ed ecco “ s’insera perché piova stelle per i tuoi occhi”,  ecco “del mio fuoco in cui si sono caramellate le nuvole” ed ecco “del cielo pronto ai popcorn d’astri”.

E, come sempre, incanti.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

11, 12 e 13 maggio 2019

Nino Muzzi traduce Normand de Bellefeuille-: La poesia può intimidire o esaltare. E Normand, ben tradotto da Nino, lo racconta con musicali versi.

Enrico Tartagni –Piano sette.-: Gli incubi che può dare un ascensore, le memorie che riaccende, ecco qui narrate dal fantasioso e bravissimo Enrico, con i versi del quale è facile volare nello spazio.

Giuseppe Stracuzzi –Sei dolce mamma-: Commovente dedica alla mamma in questo giorno a lei dedicato. Giuseppe è poeta ed oggi ancor più, per il ricordo della madre, il suo poetare vola in alti cieli, come dimostrano gli ultimi due bellissimi versi di questa splendida poesia.

Roberto Luzi –Lo specchio della vita non fa paura-: Un prosastico poetare (o una prosa poetica) grosso modo alla maniera di Campana,  in questa lunga riflessione su vita ed amore.

Renzo Montagnoli –Un giorno d’aprile-: Una sognante visione del risveglio della natura, narrata con la maestria di Renzo. Ed il lettore rimane incantato e quasi respira quei profumi. Complimenti, Renzo.

Felice Serino -18 Sogno un mare d’erba-: Un delizioso ricordo del padre del simbolismo che tanta influenza ebbe sulla poesia francese (Mallarmè in primis) e, di conseguenza, anche su Ungaretti.

Claudio Badalotti –L’aria di Anassimene-: Nella ricerca del principio delle cose, tra i filosofi presocratici, Anassimene fu quello più, in un certo senso, evanescente. Era, secondo lui, l’aria l’elemento costitutivo del tutto, perfino dei sentimenti, perfino dei cambiamenti (secondo il bello e colto poetare dell’ottimo Claudio).

Salvatore Cutrupi –Gocce di pioggia-: Un’uggiosa giornata di pioggia può ispirare poesia. E Salvatore qui ce ne regala una suggestiva, poetica descrizione.

Carlo Chionne –Lo so…Lo so…-: La bellissima canzone di Alan Sorrenti fa riflettere l’ottimo Carlo sul nostro essere legati alla terra, auspicando il cielo.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

10 Maggio

Poesie del 9-10 maggio:
Buongiorno a tutti, oggi sulla pagina azzurra mi ha colpito "Le cose da fare" di Salvatore Cutrupi, che con la sua saggezza semplice invita a profonde riflessioni per fermarsi ad amare in questo mondo che corre, in questa società dove anche la famiglia viene meno.
Simone
 

 

9 Maggio

9 e 10 maggio 2019

Poesie d’esordio

Antonio Martino –L’antico strumento-: Decisamente ermetica, evoca qualcosa di noto solo all’autore.

Poesie del giorno

Claudio Badalotti –Sognare invano-: Bel sonetto che narra del guardarsi vivere in un caotico mondo, avendo quale ancor di salvezza l’amore.

Anna Maria Guerrieri –Ovunque sia-: Lasciamo qualcosa di noi. Sono tracce di cultura, momenti d’amore , insegnamenti. E Anna Maria, con la sua sensibilità, sa riconoscerli, esserne confortata, ed è capace di narrare, con bella maestria, la sua convinzione.

Romano –Il mondo materiale-: Insomma, a leggere queste poetiche considerazioni di Romano saremmo la negazione dell’epicureismo. Didattici versi sui quali riflettere.

Antonio Sangervasio –regno purgatorio-:  Metaforiche, suggestive e fantasiose immagini, vagamente surreali, per descriverci e descrivere le aspirazioni, i difetti, le speranze dell’uomo.

Jacopo Bonfanti –Buio-: L’espressione di una pena esistenziale per un futuro tramonto, resa con le forti immagini di malinconici versi.

Roberto Luzi –Il mare cancella il tuo nome dalla sabbia bagnata-: “una schiuma di bianchi sorrisi” è acuto d’alta poesia in una lunga poetica frase romantica.

Enrico Tartagni –Il muro dell’amore-: Probabilmente il poeta intende dire del suo lottare contro il tempo i cui ritmi sono contati, come metronomo, da una meridiana dell’amore. Probabilmente vorrebbe fermarlo questo tempo, magari per chiedersi quanto artefatto sia l’amore. Ma forse non ne ho azzeccata una.

Felice Serino -17 L’ego-: Splendida sintesi di un non rapporto o, forse meglio , dell’incomunicabilità.

Salvatore Cutrupi –Le cose da fare-: Sintetico manuale per l’educazione di giovani che risuona delle esperienze e forse dei sogni del poeta. Delizioso quel descrivere la natura con belle immagini piene di poesia.

Silvia Trabanelli –Le case grandi-: Ricordi nostalgici di un infanzia passata in qualche località contadina della valle Padana, rese con un poetare ritmato dal tono di racconto. Suggestive le immagini che Silvia ci regala dove si susseguono grandi casolari, rossi tramonti, echi di campane lontane.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

8 Maggio

8 maggio 2019

Poesie d’esordio

Roberta Mella –Il mio pensiero a te…-: Un intensa, struggente dichiarazione d’amore, resa con suggestive immagini.

Poesie del giorno

Felice Serino -16 La bellezza della rosa-: Non ho idea di quale fosse l’argomento dell’omelia, ma per un poeta i riferimenti e le ispirazioni scattano in modo misterioso. E Felice è poeta. Ottimo.

Tinti Baldini –Montagna-: Un poetico, delizioso modo per dire di uno smarrimento, di una mancanza di riferimenti certi, espressi con adeguati e bei versi. Un caro saluto.

Vincenzo Melino –Timidezze intellettuali-: Angosce che forse vengono da un sentirsi inadatto o emarginato, narrate col bello ed intenso poetare di una consolatoria poesia.

Aldo Calò Gabrieli –Ritorni qui…e dopo via…-: Il racconto di un rapporto precario con una lei iperattiva, narrato con versi carichi di una malinconica rabbia. Bella l’immagine di volti che non si guardano,  mi fa pensare a quadri di Alberto Sughi.

Alchimista –Canzone d’autunno-: La bellezza o la tristezza che può esserci in una giornata dipende solo dal esserci, o meno, dell’amore. Questa la considerazione che ha mosso la penna di Alchimista, romanticamente ispirato.

Roberto Luzi –Siamo stelle senza luce-: Una tristezza esistenziale porta a questa un’amara considerazione sull’essere dell’uomo.

Antonio Scalas -Misurerò i miei passi-: Il bisogno di solitudine, il bisogno d’estraniarsi, dopo un incontro che ha riempito d’emozioni una giornata, narrato con suggestive e belle immagini da Antonio.

Luigi Preziuso –Adorata Caorle mio grande amore-: Lettera d’amore che Caorle e l’EPT locale apprezzeranno molto.

Ilo più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo, per tutto quel che ci consente.

Piero Colonna Romano

 

7 Maggio

7 maggio 2019

Poesie d’esordio

Raffaele Marchesi –Illusione e rabbia-: Una suggestiva visione genera dolcissime emozioni assieme rabbia per quella che pare l’irrealizzabilità di un rapporto d’amore.

Poesie a tema: Amicizia

Antonia Scaligine –L’amore ci guida e l’amicizia si affida-: Il rapporto che può esserci tra amicizia ed amore ben descritto in questa sincera confessione di Antonia che ci regala altra sua bella poesia.

Poesie del giorno

Felice Serino -15 Vertigine del cerchio-: Metafora della vita e del suo dopo? Così leggo questi evocativi versi dell’ottimo Felice.

Nino Muzzi traduce Normand de Bellefeuille-: Una lezione sulla poesia moderna, nata dalle convinzioni di questo poeta contemporaneo.

Vincenzo Celli –la casa, la magnolia e l’ulivo-:  Un magistrale mescolare natura ed amore. Si perché questa poesia, con questo apparente prevalere di una simbiosi tra alberi, in effetti è una dichiarazione d’amore. Belle le metaforiche immagini, romanticissima la bella chiusa. Bravo Vincenzo.

Carlo Tella –Sopra ogni tramonto stupendo-: Stupende immagini di un tramonto smarriscono e fanno nascere forti sensazioni, rese con questi significativi versi di Carlo. 

Silvano Notari –Oggi…-: Una solitudine ispira questi bellissimi versi, dal malinconico tono, di Silvano e narrano di un suo profondo, amaro sentire.

Francesco Mitrano –Al mio papà-: Commovente omaggio ad un amato padre, nel ricordo delle sue umane traversie. Mi unisco agli auguri di Francesco, anche pensando alla mia ultracentenaria madre.

Roberto Luzi –Dal tramonto misterioso di una stella sta sanguinando la mia anima-: L’espressione di una dilaniante pena resa con un lungo e bellissimo verso.

Luigi Preziuso –La signora del mare-: Caro Luigi, proponila all’Ente per il Turismo di Caorle, che è perfetta pubblicità per la bella località del veneziano.

Antonio Scalas –Solo echi in lontananza-: Una surreale, bella  descrizione di un atmosfera autunnal primaverile che pare non consentire ispirazione. Belle e ben descritte le immagini che sanno vagamente di fiaba.

Carlo Chionne -6 maggio 1949-: Commosso ricordo di quella tragedia che cancellò la squadra di calcio più forte del dopoguerra, con i magistrali versi del grande Carlo.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

Il 3 maggio Armando Bettozzi ha avuto la Menzione d’Onore a Nola al Premio Scriptura.



 

 

6 Maggio

6 maggio 2019

Poesie d’esordio

Arcangela Cammalleri –Viaggio al termine della notte-: Arcangela deve avere una gran bella biblioteca, visto che questi titoli sembrano presi a caso.  Da Celine ad Hemingway a Veltroni c’è da spaziare e perdersi.  Complimenti vivissimi.

Poesie del giorno

Roberto Luzi –La poesia non possiede la grazia del tuo sorriso-: Bella similitudine romantica, vagamente ossimorica.

Giuseppe Stracuzzi –Caro monte-: Dolente ricordo di un luogo della giovinezza ora degradato, in versi, pieni d’amarezza, che potrebbero essere metafora di tutto il nostro paese, regalatici da un ispirato e bravissimo Giuseppe.

Cristiano Berni –“…e così sia”-: La poesia consolatrice, dunque, in momenti di depressione, di negativi ricordi, ed anche per reagire alla noia, in questi forti e bei versi di Cristiano.

Felice Serino -14 Il rovescio-: Il sogno che si sogna, il pensiero che si pensa. Filosofica considerazione sulla vita e sull’essere del nostro Felice.

Eleonora Pozzuoli –Stonata-: Simpatica rappresentazione, vagamente umoristica, di diversi stati d’animo, per diverse situazioni e diverso sentire. Ed anche in questa occasione i versi del poeta definiscono  la poesia consolatrice. Brava Eleonora!

Luigi Cavallone –Guerra-: L’ottusa violenza paranoica che pare pervadere il mondo attuale (tra guerra in Palestina, odi religiosi un po’ dovunque, Venezuela, probabile Iran ecc.) ispira questi bellissimi, forti versi accusatori dell’ottimo Luigi. Complimenti.

Luigi Preziuso –Caorlotti! Cosa volete di più?-: Ulteriore ode a Caorle, con una saggia raccomandazione ai caorlotti, dell’attento Luigi.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

5 Maggio

5 maggio 2019

Poesie dell’esordio

Renato Lonza –Viene primavera-: Puntuale descrizione del risveglio della primavera e delle emozioni che dona, in questo poetico affresco di Renato

Poesie del giorno

Enrico Tartagni -La contabilità-: Il bilancio di una vita, con ricordi di vittorie e di sconfitte, interrotto da un interferenza che porta ottimismo.

Roberto Luzi –Questo amore è un alfabeto sconosciuto-: Amore e sorriso, alfabeti sconosciuti, in questa similitudine, resa in termini di poetico aforisma.

Isabel Gide –Icona-: Appassionata ode al Che Guevara, in questi intensi e bei versi di Isabel. Brava!

Filippo Genini -.Un giorno triste-: Una lunga riflessione su vita e morte, per quello che possono  darci, resa con prosastici versi e chiusa dalla visione di una vita quale sogno destinato a finire.

Antonio Lisi –Amore-: Unica luce che può illuminare il  buio deserto della vita resta solo l’amore, questo il messaggio che ci inviano i versi di Antonio.

Felice Serino -13 Colui che intinge con me…-: Uno dei più suggestivi episodi del vangelo diviene spunto, per un ispirato Felice, per riflettere sul sentimento dell’amicizia.

Carlo Chionne –Che altro…-: Una lunga consuetudine di rapporto può portare alla noia, ma non alla mancanza di tenerezza. E questo pare volerci insegnare l’ottimo Carlo.

Euro Della Sala –Tenere note-: Il bellissimo film di Tornatore (oscar per il miglior film straniero, mi pare nel 1990) e soprattutto la preziosa musica di Morricone, ispirano Euro per questa bellissima rievocazione delle emozioni che ha saputo regalare. Decisamente bella la poetica descrizione di quel sentire che mi fa venire voglia di tornare a rivederlo. Grazie Euro.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

Vorrei fare i complimenti a Roberto Luzi, per i suoi aforismi poetici delicati e profondi al contempo, che come polvere di stelle rischiarano le notti dell'anima.
Un saluto a tutti e un grazie sentito a Lorenzo.
Simone

 

5 maggio 2019

Cari amici ho il piacere di informarvi che la nostra strepitosa poetessa

Giovanna Cardella

continua a collezionare brillanti affermazioni letterarie.

Nel Concorso Letterario “Alberto D’Angelo” di Trapani

una severa giuria ha classificato al

terzo posto

la sua bellissima

“Di luna e di mare”

 

Guarda come si accende la luna
sugli ultimi bagnanti,
ancor s'ode il vocìo degli ambulanti
e il risonar dei giochi dei fanciulli
che a poco a poco tace.
Guarda come s'arrende la fanciulla
al sortilegio del primo bacio,
mentre la luce calda del tramonto
infiamma il cielo, il mare
e le sue guance.
 
È l'ora del profumo del gelsomino
e della terra che infine si disseta,
del soffio della brezza tra gli ulivi
d'argento e sulla pelle, del ricamo
delle agavi che si inchinano
alla scia di navi all'orizzonte.
 
Senti com'è dolce il crepuscolo
che scende, guarda come timide
compaiono le stelle, là in cima
all'angolo di penna degli scafi
che placidi dondolano alla fonda.
 
Ricomincia il canto dei grilli
e della tortora in amore,
sulle spiagge e tra i falò
le ombre si rincorrono furtive,
un suono di chitarra in lontananza
parla di gioventù che presto sfugge.
 
Guarda come risplende
la luce dietro al monte,
scopri la magia che per te si svela
nel coro che intona la risacca,
nel lampo inesorabile del faro
e nel segreto incanto della sera.
 

e quel che segue è il meritato, competente commento

del presidente la giuria

 

 

Alla bravissima Giovanna, restando in sicura attesa di suoi ulteriori successi, unisco i miei applausi a quelli che ieri le sono stati tributati nella serata di premiazione a Trapani.

Ad maiora, Giovanna! E complimenti vivissimi.

Piero Colonna Romano


 

4  Maggio

4 maggio 2019

Poesie d’esordio

Anna Maria Guerrieri –Conchiglie-: La struggente sensazione che può dare l’amore molto bene descritta da questa lunga, bellissima metafora, dove si diviene conchiglia avvolta e conquistata dal mare. Complimenti, Anna Maria.

Poesie del giorno

Enrico Tartagni –D’equiseto-: Fantastico ricordare, fantastico difendere amore, in versi che, appassionatamente, lo evocano.

Renzo Montagnoli –Lo spettacolo-: “E mi racconto ogni notte” bellissimo verso che è centrale in questo rivedersi, con lieve malinconia, nel tempo, in uno spazio da sogno. Complimenti, Renzo.

Roberto Luzi -Mi aggrapperò alla candida purezza di un sogno a cui non appartengo.-: Perentoriamente poetico, il nostro Roberto.

Claudio Badalotti –Il senso d’una vita-: Originale questa similitudine tra vita e gastronomia, originale e significativo di un guardarsi, di un giudicarsi, al tirar delle somme.

Michele Aulicino –l’angelo nero….-: Ed anche questa, con diverse suggestive immagini, è un guardarsi, un tirar di somme con una strepitosa chiusa, tutta da ricordare. Complimenti, Michele!

Vincenzo Patierno –Occhi spenti nel buio-: L’esprimere del sentire di artisti, nelle varie arti, motivato da “solo lo sguardo dell’anima” che nasce da “distillati dalle emozioni del cuore”. Ed ecco nascere quadri, sculture, poesie,  in questa intensa, appassionata composizione di Vincenzo.

Felice Serino -12 Non è che un perpetuo tramare-: Vita che dall’amore nasce, vita malattia terminale sin dall’inizio, in questi versi che rendono il messaggio con estrema sintesi, dal bravissimo Felice.

Luigi Preziuso –Maggio-: Un messaggio pubblicitario, che pare vergato dall’Ente per il Turismo di Caorle, mentre invece ci arriva con le rime baciate di Luigi.

Salvatore Cutrupi –Oggi che…-: I capricci di questa anomale primavera ispirano Salvatore per questi suoi versi dal perplesso tono.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo, per tutto quel che ci concede.

Piero Colonna Romano

 

2 e 3 maggio 2019

Poesie d’esordio

Giuseppe Lorentini –Senza limiti-: Ode all’amore dunque, con una donna destinataria di tale nobile sentimento. Poesia vagamente filosofica e didattica, di un ispirato Giuseppe.

Poesie del giorno

Felice Serino -11 Radici-: La sensazione d’avere già vissuto un’esperienza (reminiscenza platonica, insomma) ben sintetizzata da un  poeticamente concreto Felice.

Alessio Vailati .Il sogno-: Il romantico sogno di un innamoramento narrato con ispirati, prosastici, versi che bene ne rendono l’atmosfera ed il sentimento.          

Dario Sanseverino –Delirio-: Un suggestivo susseguirsi di immagini, al limite del surreale, per descrivere una sensazione di smarrimento, forse di paura.

Fabio Rocca –L’ultimo bacio-: Forse di un attimo d’amore, nel ricordo resterà l’ultimo bacio. E la poesia è la descrizione di una amara delusione, rappresentata da metaforiche immagini tra gelide nebbie e silenzi inquietanti.

Roberto Luzi - Che bello il tuo sorriso e questa pace, che invade il mio respiro.-: Una serenità, nata da un sorriso, ben descritta da questo lungo verso  di Roberto.

Nino Silenzi –Inaccessibile-: La verità, da sempre ritenuta inarrivabile, e l’inutilità di una istruzione che non porta vero sapere, in questi intensi versi, dal filosofico tono, di un Nino in splendida forma che chiude questa poesia con l’evidenza dell’amara inadeguatezza dell’uomo a capire.

Tiziana Cocolo –Strada sul tempo-: Ermetici versi che evocano, con metaforiche, belle immagini, il passare del tempo. (un esempio su tutti: quelle castagne rappresentano l’autunno della vita)

Luigi Preziuso –L’Alba-: Decisamente suggestiva e ben descritta l’atmosfera dove si realizzano e mescolano il sorgere del giorno e la fine di una notte di passione.  Il tutto con versi a rima baciata che forse avrebbero bisogno di una più corretta metrica ma che, comunque sono piacevoli a leggersi.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

  Maggio

1 maggio 2019

Poesie d’esordio

Michela Lenti -Incertezza-: L’amore può dare esaltazioni dolcissime o amare conclusioni. Questo dicono i versi, colmi di timore, di Michela.

Poesie del giorno

Rosino Maranesi –Bagliore notturno-: Inquietanti immagini, che paiono nate da un incubo notturno, affascinano il lettore.

Gian Luca Sechi –Il mio paradiso-: Filosofica riflessione sul destino e sulla vita, probabilmente nata da un desiderio  d’amore o da un complicato rapporto sentimentale.

Felice Serino -10 Amore è-: Le gioie e/o i dolori che può regalare l’amore, qui magistralmente sintetizzati dai versi di Felice.

Enrico Galavotti –Mia dolce amata-: Un poetico guardare ad una bella penna, la cui bellezza incanta. Ma forse quella penna è metafora d’altro, di qualcosa che davvero riempie la vita.

Marcello Chinca –Lo sguardo sprezza il tuo,-: Di non facile interpretazione sono questi versi di Marcello. Li leggo come un impossibilità di stima, nei confronto di una lei, impossibilità che pure dura un attimo ma che lascia dentro un amaro vivere.

Antonio Alvaro –Mio figlio-: Tenerissimo guardare ad un figlio, ai suoi sogni, al suo volere bene, in  questi versi di grande dolcezza di Antonio.

Vincenzo Patierno –Al solitario merlo-: Una riflessione sulle caratteristiche del merlo (uccello che, non essendo migratore pare condannato a vivere là dove è nato) ed una similitudine col non avere ali dell’uomo, in questi versi, dal riflessivo tono , di Vincenzo.

Antonella Frison –A Dio-: Solo in Dio si troverà compassione ed amore che cancellerà antichi negativi ricordi. Questo il messaggio che, con grande fede, Antonella ci invia con questi suoi versi.

Stefano Giannini –Domenica d’estate-: Il ricordo di una torrida estate, molto ben narrato da questa poesia, descrittiva di panorami e di sensazioni, del bravo Stefano.

Roberto Luzi –Sono un angelo fatto di nulla-: Una sognante descrizione di se stesso, resa con versi dal tono di fiaba.

Salvatore Cutrupi –La vecchia casa-: E’ nel recupero della semplicità, nel gioire di innocenti giochi di bimbi, nel godere ancora del calore del sole e nel ricordare antiche abitudini, che ritroveremo la nostra umanità e guariremo da quanto di negativo ci circonda. Questo il messaggio, sottolineato dall’anafora, che Salvatore ci invia.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

30 Aprile

30 aprile 2019

Poesie d’esordio

Marco Longo –Giglio-: Una forte passionalità ispira questi versi che sono un fremente invito ad accettare un amore capace di rendere puro il giorno, “Dopo il buio della notte”.

Poesie del giorno

Roberto Luzi –In questa notte di resurrezione ho trovato l’immortalità di un pensiero.-: Non rimane che prenderne atto.

Fausto Beretta –Di tutte le ragioni-: Un forte turbamento, causato dal comportamento di una persona violenta, ispira Fausto per questi forti versi, comportamento che pare avere danneggiato una persona amata.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Bello è il pensar-: Una poetica riflessione sulle stelle cadenti di San Lorenzo, lette come messaggi d’amore che a noi arrivano da chi ci ha lasciati, in questi delicati e bei versi di Giuseppe.

Giuseppe Stracuzzi –Il buco nero-: La leggo come se il pentirsi, nella e per la Fede, fosse l’unico modo di porre rimedio al peccato. Ma è decisamente ermetico il nostro amico Giuseppe.

Cristiano Berni –“Mia cara”-: Una fremente dichiarazione d’amore, intessuta con ispirati, romantici versi.

Enrico Tartagni –L’ultimo miracolo-: Con Enrico oggi viaggiamo nell’America dei pellerossa, con le loro tende ed il loro dio. Ed, in effetti, è miracolo della fantasia quello che ci regala questo immaginifico amico.

Giuseppe Dabalà –Nelle ore di pietra-:  Da un doloroso abbandono nascono questi intensi, bellissimi versi, densi di dolore, che divengono invocazione a guardare con maggiore consapevolezza ad un sentimento. Un caro saluto Pino.

Felice Serino -9 L’energia s’addensa-: Leggo, in questa sintesi di Felice, i potenti effetti, trascendenti, dell’amore.

Vincenzo Patierno –Rose e mamme-: Una serie di significative similitudini (rosa/madre, boccioli/bambini) per questo omaggio alla madre ed alla maternità, ricco di suggestive immagini.

Luigi Preziuso –Indovinello-: Uno scherzoso Luigi pone un simpatico indovinello, con i suoi usuali versi a rime baciate, e pare un invito a visitare la bella Caorle.  Ho vinto qualcosa?

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

29 Aprile

29 aprile 2019

Poesie d’esordio

Daniele Locchi –Prima che il tuo silenzio-: Il dramma di un incomprensione o di un rifiuto, in questa poesia dai forti toni che sembrano preludere ad una tragedia.

Poesie del giorno

Roberto Luzi –Ti osservo con la grazia di un esile fiore-: Suggestive e vagamente surreali immagini per dire di un innamoramento.

Fausto Beretta –Quel che vorremmo-: Le crudeltà che percorrono e pervadono questo mondo portano a desiderare pace. E Fausto rende questo sentire con i suoi versi ricchi di terribili metafore.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Gialla forsizia-: Un delizioso quadretto primaverile in questi versi che lo pennellano con la maestria del nostro Giuseppe.

Giuseppe Stracuzzi –Corre la vita-: Un malinconico pensare ricordi di tempi passati, ricordi di pene e di gioie, in questi  forti versi dall’intenso tono nostalgico.

Romano –Verso l’eternità-: Un percorso mondano uguale per tutti, per tutti con la stessa meta del sonno eterno, nei versi di Romano.

Antonio Sangervasio –la libertà-: Libero d’essere libero, insomma, detto con versi nati da grande fantasia.

Felice Serino -8 Estasi-: E come meglio si può descrivere un estasi d’amore? Formidabile sintesi di uno strepitoso Felice.

Sandra Greggio –Mano di mamma-: Madre che consola ed aiuta a superare avversità, in questi delicati e bei versi di Sandra.

Carlo Chionne –Versi-: Delizioso modo di dire amore, da un ispirato, ottimo Carlo.

Silvia Trabanelli –Un’aria fresca-: Acquerello fatto da romantiche, fantasiose immagini, mentre si è immersi in una serena natura, realizzato da questi gradevoli versi di Silvia.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

28 Aprile

28 aprile2019

Poesie d’esordio

Clara Lavagnini –Silente rancore-: Un grido di rabbia, dolore e vendetta, in questi forti di versi (vagamente ermetici) di Clara.

Poesie del giorno

Roberto Luzi –Nel giorno più lieto vedrò spettacoli di fuochi al tramonto-: Suggestive immagini per raccontare un romantico sogno.

Fausto Beretta –Nostalgia-: Nostalgico ricordo di tempi passati, ma anche affettuoso invito ai giovani a viverla con entusiasmo la loro gioventù, in questi versi che, una volta di più, dicono della particolare, amorevole attenzione che Fausto ha per i giovani.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Un frammento del vissuto mio-: Ricordi nascosti che potrebbero tornare alla memoria, dando gioia o pena, trovando particolare oggetti che li rappresentano, in questi versi dall’antico suono del nostro Giuseppe.

Enrico Tartagni –La Libertà me la pago, cara e duramente.-: Avremo altrove, non in questo mondo, ricompensa per il nostro essere, qui percorriamo strade sterrate. Questo il messaggio contenuto nei versi di Enrico.

Maddalena Gatto –Ed ora che il Tutto dal capo mi cinge-: Di non facile interpretazione sono questi versi di Maddalena. Mi pare che il poeta confronti i sogni che si possono vivere sulla terra, con la pura luce che si troverà nell’altrove. C’è un fideistico guardare al dopo, in definitiva, a quel dopo dove “Redento è ogni laccio/Che pende e minaccia.”

Jacopo Bonfanti –Esso-: E nemmeno Jacopo scherza, a proposito di chiarezza! Pare leggere un’analisi negativa dell’uomo della strada, per le sue “false parole”, per il suo isolarsi, per la sua rabbia verso questa malattia, senza speranza di guarigione, che è la vita.

Felice Serino -7 Vortice di foglie-: Il peccato originale commesso ci ha privati di qualcosa, forse di sacro. Da qui la considerazione di Felice e la certezza che la punizione non ci priverà, in altra vita, della luce oggi mancante. Fideistica l’intera poesia e la conferma la si trova in quella chiusa, dove si afferma che il legame col cielo non è stato interrotto.

Luigi Preziuso – L ‘ a l b a  s u l  m a r e-: Limpidi versi a rima baciata, per descrivere una romantica alba sul mare cui (ahimè!) seguirà il rumore dei bagnanti.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grazie al nostro generoso Lorenzo, che tutto questo consente.

Piero Colonna Romano

 

27 Aprile

27 aprile 2019

Poesie d’esordio

Liliana Lorenzi –Sensazioni-: Sensazioni contrastanti si succedono e desideri di libertà inappagati. Ma c’è un perché, afferma Liliana, e si chiama “fato” che non sempre è favorevole.

Poesie del giorno

Felice Serino -6 Negazione della morte-: Da ricordare quel “mi sogna nelle vene” in questi poetici versi che dicono di desiderio di vita.

Roberto Luzi –Anche nella morte sconterò questa pena di angoscia e di stupore-: Leggendo questo poetica prosa di Roberto, risento quel “la morte si sconta vivendo” che ha ben altro senso ma simile suono.

Cristiano Berni –“Moderna civiltà”-: Fremente accusa all’incultura che pervade la società d’oggi, dove il consumismo pare essere l’unico ideale perseguito e praticato. C’è in questi forti versi tutto lo smarrimento di chi non si riconosce più in questo mondo, molto ben comunicato da Cristiano,  smarrimento col quale si può solo concordare.

Michael Santhers –Epitaffio il Sognatore-: Bentornato nell’azzurro, Michael!  Un amaro bilancio della vita di un sognatore in perfetto stile E. L. Masters, chiuso da un delirio di pessimismo accusatorio, con quella richiesta di non tagliar l’erba sulla tomba, per scomparire anche alla sola vista d’altri.

Angelo Michele Cozza –Va là dove batte il sole-: Un pressante invito a vivere la vita ed i sogni, reso con convincenti immagini. In definitiva una lezione di vita e d’ottimismo, resa verso dopo verso, che fa ripensare al Lorenzo il Magnifico di “quant’è bella giovinezza ecc.”.

Claudio Badalotti –Nel mondo dei sogni-: Intensa riflessione sulla vita e sul tempo che passa. Così il poeta si cerca nel tempo passato, non riconoscendosi, né può prevedere quel che sarà in tempi futuri. Ed in queste riflessioni, che fanno ricordare Pirandello, ci si può smarrire fino ad apparire un film, un sogno irreale, il rogo di Notre Dame.

Fausto Beretta –Eredità-: Ed anche in questi forti versi di Fausto ritorna il tema degli ideali smarriti. Che insegneremo ai figli? che eredità di valori gli lasceremo? si chiede il poeta e la desolata (e desolante) risposta che si dà  è nei due versi di chiusura che recitano: “in attesa che nella storia/spazio si facciano gli angeli.”

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Nell’aria cerco-: Tempi che passano, portandosi via ricordi di stagioni profumate di fiori e d’amore che non più ritornano, in questi bellissimi versi, dal nostalgico tono, dell’ottimo Giuseppe.

Antonio Scalas –Dentro l’anima incipriata-: Quel che può causare un amore, in questi  descrittivi versi del nostro Antonio.                                                                 

Sandra Greggio –Magia-: Musica che fa rinascere ricordi d’amore, in questi intensi versi della brava Sandra.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

26 Aprile

25 e 26 aprile 2019

Poesie d’esordio

Liliana Landriscina –Un altro giorno verrà-: La suggestiva descrizione di un malinconico stato d’animo, rappresentato con le lievi immagini di un magico panorama montano.

Poesie del giorno

Marco Luise –Cerco un riparo che so,-: Ben arrivato nell’azzurro, Marco. Ben usate metaforiche immagini per dire di un cupo sentire.

Felice Serino -5 Il cambiamento-:  “chiunque si esalta sarà umiliato e chiunque si umilia sarà esaltato” questa la frase evangelica che ispira  Felice, per questi versi che sono lezione di vita.

Roberto Luzi –Abbandona lo sguardo al suono celestiale di un verso-: poetico omaggio ad un amico poeta, in questa bella prosa di Roberto.

Corrado Cioci –Vidi acqua-: Intensa descrizione delle emozioni che può generare un lago con la sua pace messo al confronto con la violenza del mare. Pennellate fatte di antico linguaggio, per descrivere colori, odori ed emozioni del poeta.

Silvano Notari –Il canto del mare-: Bella serie di immagini ispirate dal mare e da una donna/sirena. Silvano pare mescolare, con bella maestria, colori per un quadro, per dire di un innamoramento.

Vincenzo Melino –Rivoli di felicità-: Un immersione nella natura, con vari suoni che paiono descriverne le caratteristiche. Ed il fantasioso Vincenzo pare immedesimarsi in quella natura, dai “sublimi incanti”, con grande godimento, a chiusura di questa suggestiva poesia.

Anna Maria Guerrieri –E non sai il perché-: Gioia di vivere e desiderio di viaggiare, desiderio che resta incompreso, in questi freschi versi di Anna Maria.

Aldo Calò Gabrieli –Scegli noi-: Un fremente invito a vivere amore nell’amore, per vincere le avversità,  reso con versi dalla forte intensità e dalle belle, suggestive immagini.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

24 Aprile

24 aprile 2019 

Poesie d’esordio

Luigi Panzardi –Dopo la pioggia l’incomprensione-: Una sintesi, piena di dolore, di un rapporto d’amore, d’incapacità di capirsi, di noia,  reso con versi dal forte, amaro tono.

Poesie del giorno

Vincenzo Patierno –Echi lontani-: Benvenuto nell’azzurro, Vincenzo. Il mare ed i ricordi che genera paiono fondersi per aggredire una scogliera, in questi forti

versi che disegnano una surreale atmosfera d’incubo.

Felice Serino -4 Nascita-: La violenza e la dolcezza che c’è in un parto, in questa sintesi poetica dell’ottimo Felice.

Roberto Luzi –Nel fragore assordante di un abbandono-: Ed anche questo lungo verso è sintesi. Sintesi di un rapporto d’amore che finisce…ed è subito sera.

Enrico Tartagno –Donne stile e fiori-: L’eleganza di questi versi e le immagini che evocano mi riportano alla memoria Monet e la sua dama con l’ombrellino (o donna col parasole). Colori di primavera e profumi, lieve vento, c’è tutto questo nel bel racconto, delizioso acquerello, di Enrico.

Claudio De Lutio –Le nove campane di Pasqua-: Bella poesia, che bene descrive l’atmosfera pasquale, ambientata nell’ampia valle di Cassino.

Cristiano Berni –“La notte”-: Inquietante descrizione della notte, con i   sogni che volano, con i suoi misteri, con i suoi silenzi che forse spaventano, molto ben resa dai versi descrittivi del bravissimo Cristiano.

Sandra Greggio –Il papavero-: Una pennellata magistrale per descrivere la nascita dell’estate. Brava Sandra!

Carlo Chionne –Treni-: Uno scusarsi  (ho perso il treno) ed un promettere (sarò puntuale) indirizzati all’amore in attesa, in questi bei versi di Carlo. Un caro saluto.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

22 Aprile

21, 22 e 23 aprile 2019

Poesie del giorno

Claudio Badalotti –Il tuo sguardo-: Il fascino che può esserci in uno sguardo, quello che può comunicare del sentire, bene narrato dai versi del sensibile e bravo Claudio.

Tinti Baldini –Sguardi-: Nei versi di Tinti lo sguardo diviene mezzo di comunicazione e di ricordi, modificandosi nel tempo. E di quegli sguardi, ecco si analizza il senso ed il sentimento che li genera, con la bravura e la sensibilità della nostra ottima amica che, in chiusura, lascia aperta la porta alla speranza.

Carlo Tella –Solo-: Un messaggio d’amore e di speranza, in questi versi pieni di sentimento.

Gilbert Parashiva –B i j o u-: La bellissima amicizia che può nascere con un cane abbandonato  descritta con gran sentimento dai versi di Gilbert.

Alchimista –Mattino-: La pace del mattino, preludio ad un giorno di svariati sentire, in questi versi di Alchimista.

Felice Serino -3 Cos’è il mare-: La poesia che c’è nel mare, il suo fascino il suo mistero, in questa poetica sintesi del grande Felice.

Roberto Luzi – Amore come allegoria del tempo andato, che non si scompone.-: Una similitudine disciolta nel ricordo e nell’indifferenza.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Quel sospirar del vecchio-: Un dialogo interrotto da una nube, tra un vecchio sentimentale e la luna che ne conosce i sentimenti, gli amori, e le nostalgie, nei bei versi di Giuseppe.

Un grazie di cuore a tutti gli amici che mi hanno inviato auguri di buona Pasqua, auguri che ricambio con affetto.

A Voi tutti il più cordiale dei saluti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo, per tutto quel che ci concede.

Piero Colonna Romano

 

20 Aprile

20 aprile 2019

Poesie d’esordio

Anileda Xeka –Ritratto-: Fulminante ispirazione poetica, chiusa con un gesto di rabbia, in questa esemplare poesia dell’ottima Anileda.

Poesie del giorno

Giuseppe Gianpaolo Casarini –La vecchiaia-: Una malinconica considerazione tra il rifiorir delle piante a primavera e l’inevitabile invecchiar dell’uomo che non vedrà il suo rifiorire. Ma, come si sa, tutto è relativo ed il poeta rifiorisce ad ogni poesia prodotta. Come accade a te, caro Giuseppe.

Claudio Badalotti –Quella luce-: L’esistenziale bisogno di estraniarsi dalla realtà, quasi sognando, ispirano Claudio per queste sue profonde, poetiche considerazioni, ricche di belle immagini poetiche.

Felice Serino -2 Evanescenza-: Immagine evanescente, dunque, in versi che sono perfetto svolgimento del tema che il poeta si è assegnato. Sempre complimenti vivissimi per questa capacità di sintesi poetiche che costituiscono la tua magnifica cifra.

Roberto Luzi –Forse un giorno parleremo lingue diverse-: Un sogno diverso, dunque, per un mondo diverso, in questa prosa altamente poetica di Roberto.

Luigi Preziuso –Cari sitani poeti e scrittori-: Bellissimi ed intensi questi rimati auguri dell’amico Luigi, auguri che ricambio vivamente.

Carlo Chionne –A Greta-: Accade raramente, ma accade, nascano personaggi quali Martin Luther King, Gandhi, Teresa di Calcutta. Ecco, Greta appartiene a quella categoria di persone, un po’ sante, un po’ visionarie, sognatori certamente, destinate a cambiare il mondo. Un grazie a questa bambina dalle idee chiare, con la speranza di poterli vedere questi cambiamenti. Ed un grazie al nostro amico Carlo per averle dedicato i suoi versi, cui mi associo.

Lorena Turri –Nel meriggiare-: Poesia metasemantica che dimostra come si possa usare la lingua italiana per far fare un viaggio nella fantasia e nell’umorismo.

Ovviamente Lorena ci aggiunge del suo e, alla grande conoscenza della lingua, all’eccezionale conoscenza della tecnica della poesia e della  narrazione, conditi dal suo brillante senso dell’umorismo, ci regala questa poesia a rime alternate con rima in decima. Complimenti vivissimi.

Per chiarire cosa sia la poesia metasemantica, qui di segui ricavo da Wiki:

La metasemantica:

“questa tecnica letteraria è stata interamente inventata e teorizzata da Fosco Maraini e consiste nell’uso di parole prive di significato, ma dal suono familiare alla lingua cui il testo appartiene (qui l’italiano)

Sono quindi termini privi di referente linguistico, ma comprensibili perché costrette a seguire le stesse regole sintattiche e grammaticali della lingua del contesto generale.

Il significato –in realtà non ufficialmente codificato- può essere desunto da tali regole, ma anche dal suono delle parole, spesso evocativo oppure onomatopeico, dalla loro posizione all’interno di una frase.”

Non concordo con quel definire le parole usta ad Fosco Maraini “prive di significato”. Ho controllato la sua “Il lonfo”, parola per parola, ed ho scoperto la loro esistenza ed il loro senso, in un  paio di dizionari. Ci sono tutte. Proverò a farlo con questa di Lorena ma, avendola conosciuta, non dubito che avrò lo stesso risultato.

Perché non proviamo a farla una poesia metasemantica?

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

19 Aprile

19 aprile 2019

Poesie d’esordio

Francesco Albino –Il poeta-: Una poetica definizione di poeta ed una strana definizione di quel che è la poesia, in versi coerentemente privi di metrica.

Poesie del giorno

Roberto Luzi - Il fiore della mia stagione sta sbocciando lentamente-: Prosa ad alto contenuto poetico, in queste frasi di Roberto.

Enrico Tartagni –Il bambino ed il suo cagnolino-: Concentrato di surreale racconto dal fantasioso Enrico.

Giuseppe Stracuzzi –Resurrezione-: Monda ogni peccato e fa sorgere ogni speranza la Resurrezione. Questo il fideistico messaggio dai bei versi di Giuseppe.

Anileda Xeka –Germogli di gioia-: Uno squarcio di gioioso azzurro primaverile, in questi musicali versi di Anileda.

Renzo Montagnoli –Lo sguardo-: Una finta timidezza, che sottintende arroventati amori, in questa magistrale descrizione di Renzo.

Felice Serino –1 Distacco-: Quanta poesia hanno suscitato le foglie! Qui ne abbiamo una splendida dimostrazione da un ispirato Felice. Complimenti.

Nino Muzzi traduce A. Bruant-: I cieli bigi di Parigi ed un funerale, ispirano queste considerazioni al poeta. Poeta che, per sollevarsi il morale, spera che, quando arriverà la sua ora, tutto possa rallegrarsi nel buon vino di borgogna.  Bruant, singolare personaggio della belle epoque, impressionò Toulouse Lautrec che gli dedicò un manifesto pubblicitario del Moulin Rouge e Nino lo traduce per noi.

Antonio Scalas –Le vedo quelle nuvole-: Decisamente ermetica, ricca di suggestive immagini, probabilmente evoca malinconici ricordi del poeta.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Ben resa un’immagine della solitudine, nel primo. Decisamente naif il secondo, mentre il terzo evoca alla perfezione una primaverile passeggiata

Yasuke propone Gianni Rodari in lettura-: Interessante lezione sulla giustizia e lo solidarietà. Come mai siamo tutti uguali sotto i cieli e disuguali in terra? Questo il quesito che Rodari ci e si pone. Grazie ad Yasuke che lo ha proposto, in questi tempi di razzisti rampanti.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

Auguri di buona Pasqua a tutti.
Renzo Montagnoli

 

Carissimi,
un grazie sincero a Carlo Chionne per i graditissimi auguri che ricambio di tutto cuore e che esprimo a tutti di poetare, con particolare riconoscenza al nostro grande Lorenzo che ci riunisce e sostiene da sempre e al meraviglioso poeta Piero, colto, paziente e critico costruttivo che quotidianamente ci rinnova e rinfranca lo spirito di poetare. Grazie ancora e buona Pasqua a tutti.
Claudio Badalotti
 

Auguri a tutti gli autori del sito, in primis Lorenzo e Piero Colonna Romano che meritano un grazie infinito.
Buona Pasqua!
Giuseppe Stracuzzi
 

 

18 Aprile

18 aprile 2019

Poesie d’esordio

Gus –Su-:  Un avita tolta crudelmente, in questi forti versi di Gus. La leggo come un atto d’accusa alla caccia. E concordo.

Poesie a tema: Desideri primaverili

Antonia Scaligine –Che la vita possa ancora sfidare la morte-: Due messaggi compongono questa di Antonia: uno è il richiamo al sommo sacrificio, che dalla morte fece generare la speranza in un mondo più giusto, l’altro dice di grande nostalgia per tempi passati, con quegli ideali ignoti ai giovani d’oggi. Bei versi dalla forte intensità e dalle belle immagini metaforiche. Brava Antonia!

Poesie del giorno

Federico Rivero Scarani –E mi sono innamorato di te-: Un’intensa dichiarazione d’amore, resa con versi dal malinconico tono. Decisamente più musicale la versione in spagnolo,  forse per maggiore spontaneità.

Roberto Luzi –Lasciati amare e poi dimentica quella rosa rossa di sangue-: Una preghiera che direi violentemente romantica, perché fatta di versi teneri e forti allo stesso tempo.

Enrico Tartagni –Demoni (Notre Dame)-: Il recente, tragico incendio della bella cattedrale parigina, ispira Enrico per questi forti versi pieni di rabbia.

Giuseppe Stracuzzi –Passa Aprile-: Lievi e belle pennellate per descrivere il dolce mese d’aprile, nell’apprezzato stile del nostro Giuseppe.

Arturo  Guzzardi –Emozioni-: Dolcissime emozioni narrate con romantiche, sensuali immagini dall’ottimo Arturo.

Rosa Giusti De Ruggiero –Cambio casa e me stessa-: Una confessione ed una fortissima accusa di maschilismo schiavizzante, in questi versi di notevole violenza di una delusa, ma reattiva, Rosa, cui va la solidarietà di noi tutti.

Felice Serino -78 D’un presentito chiaro d’armonie-: La passionale sintesi di un desiderio di libertà, in questi versi dell’ottimo Felice.

Nino Muzzi traduce Rose Auslander-: Il ricordo sognante di una fiaba, in questi bellissimi versi di Rose. E sempre grazie a Nino per queste colte proposte.

Carlo Chionne -A Greta Tumberg-: Doveroso omaggio a questa splendida e sensibile ragazzina, dalla quale tutti dovremmo imparare, per fare a lungo, di questo mondo, ospitale casa.  E di Carlo apprezziamo lo spirito civile che lo muove, la cultura ed il poetare che tutto sottolinea, con bella maestria. Ed a questo poeta ed amico va un ringraziamento per ciò che ha voluto dedicarmi, a proposito di un mio commento su una sua poesia. Mi viene da dire domine non sum dignus, ma continua così che è bello arrossire di piacere.  Un caro saluto.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo, per tutto quel che ci concede.

Piero Colonna Romano

 

Carissimo Piero, non solo stupisci per la penetrante ricchezza culturale dei tuoi commenti, ma a pochissimi critici riesce ad illustrare il testo di un autore, richiamandosi a citazioni tratte dall'autore stesso. E questo tu hai fatto, commentando COLLA. E io, per quanto alieno dal commentare commenti che mi riguardano, questa volta non posso tacere e additare a tutti i poeti del sito la tua bravura. Un saluto pasquale a te, Lorenzo e a tutti i poeti uno per uno, di questa inimitabile pagina azzurra. (C. Chionne)
 

 

17 Aprile

17 aprile 2019

Poesie d’esordio

Angela El Beah –Parlami uomo-: Voler essere conquistata, essendo già innamorata. Messaggio che non arriva sempre, purtroppo, come dimostra questo appassionato racconto di Angela.

Poesie del giorno

Roberto Luzi –Sono fiamma che brucia in un cielo agonizzante di stelle-: Bella frase che dice della passione che illuminerà il giorno che nasce. (forse)

Enrico Tartagni –E’ Pasqua…-: Una preghiera laica, densa di pena e di pentimento per quel tradimento. Versi dal forte tono che dicono di grande religiosità.

Giuseppe Stracuzzi –Via Crucis-: Un intensa rievocazione dei giorni che precedono la resurrezione, col loro silenzio  ricco di meditazione, in questi bellissimi versi di Giuseppe.

Felice Serino -77 L’alba che sa di nuovo-: Credo sia impossibile sintetizzare il citato libro di Pessoa, sua biografia senza ordine cronologico. Ma Felice ne coglie l’essenza con quel “la si vive nel sangue la nottata” che poi si apre all’ottimismo con quel “l’alba che sa di nuovo”.

Nino Muzzi traduce Suor Juana Inés de la Cruz-: Ed ecco un sonetto, che ha per tema l’amore ed il desiderio,  di Suor Juana, singolare personaggio religioso del XVII secolo e poetessa la cui opera fu ispirata dall’amor sacro e profano.

Luigi Preziuso –Ricordando i miei genitori-: Un tenero omaggio ai genitori, in questi ricordi, pieni di nostalgia, di Luigi.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Colori e profumi della primavera in questi begli haiku di Salvatore.

Carlo Chionne –Colla-: La lezione di Empedocle e Anassagora realizzata nel rapporto di coppia. Coppia tenuta assieme dall’amore (e divisa dall’odio) così come lo furono i quattro elementi dell’agrigentino. Ecco quel che il grande Carlo scrisse nel suo “De verum cultura”: “Se l’essere è aggregarsi e disgregarsi/per fare questo occorre esser diversi/solo così potran moltiplicarsi/vari elementi senza andar dispersi;/”Il vero essere è volersi bene”/ disse Anassagora, nato a Clazomene.”.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano


Auguro a tutti del sito una Buona Pasqua
Un grande grazie a chi si prodiga ogni giorno a commentare le nostre poesie ,
a Lorenzo che con le sue grandi braccia ci accoglie ogni giorno
grazie e auguri a tutti
Antonia Scaligine
 

 

16 Aprile

Caro Lorenzo,
alcuni brevi commenti per tornare alle antiche abitudini:


“Desideri, anzi no”, di Salvatore Cutrupi – Bel contrasto raccontato in versi tra quello che si desidera e quello che si ha; con l’invito ragionevole a sapersi contentare del secondo, con la primavera nel cuore.

“Il buon senso”, di Carlo Festa – Saggia riflessione in versi-prosa del nostro collega che tesse acutamente le lodi del buon senso. Ma, ahimè, quanto scarseggiano i portatori di buon senso!

“Il silenzio smarrito”, di Piero Colonna Romano” – La magica atmosfera del momento del risveglio magistralmente evocata da Piero con una bolla che galleggia nell’aria (“piena di silenzio”). E subito il sogno dilegua e ricomincia il quotidiano affanno, che “già tormenta”. Complimenti per lo stile e per l’insolito argomento!

Un caro saluto ed un riconoscente grazie per te
Santi

 

16 aprile 2019

Poesie d’esordio

Sergio Guarino –Pensieri astratti-: Il titolo smentito immediatamente dai primi versi di questa bella poesia che è filosofico guardare alla vita, al suo senso, alla sua inutilità.

Poesie a tema: Desideri primaverili

Salvatore Cutrupi –Desideri, anzi no-: Deliziosamente ironica, nella prima parte, deliziosamente vera nella seconda. Da applausi per intero: bravo Salvatore!

Poesie del giorno

Nino Muzzi traduce Sor Juana Inès de la Cruz-: Intensa poesia di questa suora che è personaggio singolare, nel panorama dei servitori della Chiesa. Particolare perché, nonostante fervente credente, riusciva a mescolare fede e sesso, come fossero complementari l’una all’altro. E sempre un grazie a Nino per queste proposte che spingono a curiosare in Wiki , per comprendere.

Roberto Luzi –Chi sono io se non lo scudiero del mio nulla?-: Mi viene voglia di non commentare. Poi penso che una pacca sulla spalla se la merita il pessimista Roberto. Coraggio.

Enrico Tartagni –La Solitudine-: Ermetica e piena di suggestive immagini che fanno da cornice a quel bellissimo, dolente pensiero sull’amore.

Carlo Festa -Il buon senso-:  Bella lezione di vita e di morale, in questi didattici versi del bravissimo Carlo.

Cristiano Berni –“Tempo”-: Bella serie di attribuzioni e definizioni del tempo, così come lo intende e vive il poeta.                                                   

Licia Minervini –“Noi siamo Lui perché Lui è in noi”-: Identificazione dell’uomo in Dio e viceversa, in questi versi, nati da intensa fede, di Licia.

Corrado Cioci –Madre natura-: Un attacco che fa pensare a Lucano mentre il seguito è tutto un richiamar Leopardi. Certamente c’è molta intensità nei versi di Corrado che sa comunicare suoi stati d’animo, in questa occasione nati da osservazione della natura.

Felice Serino -76 Anamorfosi-: Le deformate immagini nate da un sogno, rese con suggestiva sintesi da Felice.                                                        

Marino Giannuzzo –Se vedi un vecchietto-: Forte invito a rispettare l’anziano, per la sua storia umana, la sua cultura, i suoi ricordi che poi sono quelli che hanno formato la nostra cultura, la nostra umanità, in questi versi dall’intenso tono di Marino.                                                      

Carlo Chionne –Il buco nero-: Imploderà tutto, pare dirci Carlo, e tutto, prima o poi, svanirà in un buco nero. Diamoci una regolata, quindi, e cerchiamo vivere con maggiore dignità. Nell’attesa.

Luigi Preziuso –Vecchi ricordi-: Il confronto tra il nostro ieri ed un oggi nel quale non ci riconosciamo, in questi rimati versi di Luigi.

Yasuke propone in lettura Trilussa-: Lezione di vita e di morale dall’impenitente, delizioso, Salustri.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

A dell’Azzurro Sito il Dotto Mecenate Prof. Lorenzo, all’Acuto critico e Poeta Piero, a chi qui verga e posta di un bel poetar rime, a chi a queste con la lettura pone l’attenzione, i miei migliori Auguri di Buona Pasqua e nell’occasione il ricordo va a Don Lisander…” sia frugal del ricco il pasto….”
ggc

 

Ancora una volta Piero stupisce e mi stupisce, non solo dando notizia della mia vittoria ma accompagnandola con parole che mi commuovono. Un “grazie” di cuore per quanto ha fatto e quanto fa per tutti i poeti del sito. Estendo il mio ringraziamento ovviamente al nostro faro che ci illumina, Lorenzo.
Sandra Greggio

 

11 aprile 2019


Concorso Internazionale di Poesia

“CAMELLIA RUBRA”

CITTÀ DI MONTEBELLUNA”

 

Cari amici, ho il grande piacere di informarvi della strepitosa, meritatissima affermazione della poetessa

SANDRA GREGGIO

che nell’affollatissimo concorso internazionale “Camellia Rubra” di Montebelluna si è classificata

PRIMA

Con la sua bellissima poesia

TU

Sandra riceverà il meritato premio e scroscianti applausi, domenica 26 maggio prossimo, durante la cerimonia di premiazione che si svolgerà nel salone del

Centro Diurno Socio-Assistenziale e Ricreativo di Montebelluna

ed a quegli applausi unisco, convintamente i miei.

Qui di seguito potrete leggere i bei versi della nostra amica:

Tu
Dove passi lasci il segno
ora una lacrima
sul petalo di un fiore 
ora il singhiozzo in un ruscello.

Ora il rumore del vento
simile ad un lamento
ora il fruscio che fan le foglie
quando si parlano.

Dove passi lasci il segno
ed il tuo profumo
si spande nell'aria.

“…e tutto parla di te”.

Ancora vivissimi complimenti alla nostra preziosa amica, restando in attesa di altre sue brillanti affermazioni.

Piero Colonna Romano


 

10, 11, 12, 13 e 14 aprile 2019

Poesie del giorno

Marino Giannuzzo –Un  giorno del 1988-: Il racconto di un fatto vagamente surreale che torna alla memoria e viene tradotto in prosastici versi.                                     

Nino Muzzi traduce A. Bruant-: La triste storia (ma quanto ancora attuale!) di un disgraziato che chiede l’elemosina, dando, con la sua presenza, fastidio alla cosiddetta gente bene. Non è la prima volta che Nino traduce Bruant,  personaggio della belle epoque, reso famoso da Toulouse Lautrec in suo cartellone /manifesto.

Roberto Luzi –Vladimiro eterno sognatore della parola e del verso-: Lunga dedica ad un certo Vladimiro finlandese, resa con poetica prosa.

Claudio Badalotti –Haiku-: Haiku senza stagioni, dunque, ma espressione di un sognante sentimento d’amore senza fine.

Enrico Tartagni –Limitrofi confini (la mia mamma)-: Il dolce ricordo della madre reso con suggestive immagini che evocano la pena di un abbandono.

Luigi Cavallone –Proverbi-: Bell’excursus negli antichi, saggi adagi popolari, reso con bello spirito da Luigi.

Eleonora Pozzuoli –Per un padre-: Un rapporto fatto di luci ed ombre col padre, narrato con questi versi ora duri ora tenerissimi. Luci ed ombre, dunque, che bene sono narrate dalla contraddizione che c’è tra i primi quattro versi e gli ultimi tre di questa poesia che è sfogo e confessione dolente.

Vincenzo Celli –la morte non m’è confine-: La vita (ma meglio la cultura) proseguirà nel figlio, afferma il poeta, lamentando (per non averlo conosciuto) il non potere essere la prosecuzione di suo padre.

Felice Serino -75 Mi specchio nella mia trasformazione-: La vita oltre la vita, quindi., oppure nulla si crea e nulla si distrugge. In questi sinteticissimi versi di Felice ci sono decine di secoli di filosofia e di religione. Potenza della poesia!

Carlo Chionne – Caro papa-: Credo che questo papa la risposta l’abbia data, e continui a darla, col suo esempio di vita e con le sue esortazioni che non mi paiono retorica. Giusta la domanda di Carlo, bello sarebbe avere un’esplicita risposta e…lunga vita a Francesco!

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

9 Aprile

9 aprile 2019

Poesie d’esordio

Ciro Germano –L’uomo comune-: Solo dopo la  morte si riuscirà ad ottenere ciò che sulla terra non sembra possibile e cioè avere giusta valutazione del proprio essere. Questo il pessimistico messaggio che c’è nei versi di Ciro.

Poesie del giorno

Felice Serini -74 Dei me stessi-: Sognarsi plurali, insomma, in questi sinteticissimi versi di Felice.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Ode alla Lombardia-: Una cavalcata nella storia, nell’arte e negli affascinanti paesaggi lombardi che in laghi, fiumi e monti dispiegano la loro bellezza, in questo poemetto prezioso dell’innamorato della sua terra Giuseppe. Complimenti, caro amico, questi versi mi hanno preso ed incantato.

Marino Giannuzzo –Ieri mi disse un compare mio-: Il racconto (in un fantasioso siciliano, fortunatamente tradotto) di un amaro rapporto matrimoniale, reso come cronaca di un’ora passata al bar con un amico che racconta i propri guai, più o meno presunti.

Nino Muzzi traduce G. Castellanos-: Brevi ma intensissime poesie dedicate ad un personaggio, appunto suor Juana Inès de la Cruz, che fu definita la poetessa che maggiore erotismo mise nelle sue poesie del XVII° secolo, tra l’altro dedicandole a donne. Ovviamente per saperne qualcosa bisogna ricorrere a Wiki. Spesso le proposte di Nino suscitano grande interesse ed ampliano i confini della conoscenza. Possiamo essergliene grati.

Roberto Luzi –Con l’inchiostro dei poeti ho scritto lettere d’amore e di rabbia-: Sintesi di una passione d’amore.

Cristiano Berni –“Carità”-: L’intensa, poetica bozza di un sermone sulla carità, da indirizzare ai fedeli dall’alto di un pulpito.

Antonio Scalas –Come cavalli imbizzarriti-: Una surreale, bellissima immagine per descrivere le parole, in questi suggestivi versi di Antonio.                                   

Luigi Preziuso –Il contadino-: Doveroso omaggio al contadino, in questi rimati versi di Luigi.

Un grazie di cuore a Sandra per l’attenzione e per il gradito commento alla mia “Epitaffio per un poeta”.

Il più cordiale dei saluti a boi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

8 Aprile

8 aprile 2019

Poesie d’esordio

Chiara Campomori –Davanti a Sisley-: Impressionista, a questo pittore della luce  nella luce, la brava Chiara dedica questi elegiaci versi che bene ne descrivono l’atteggiamento nei confronti della pittura.

Poesie del giorno

Felice Serino -73 Noi angeli-: Pennellate veloci (ricordano i tagli di Fontana) a disegnare un bisogno d’amore. Bravo Felice!

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Cantava diverso il pettirosso-: Il delizioso racconto di un rapporto tra un pettirosso ed il poeta, in questi dolcissimi versi di Giuseppe.

Marino Giannuzzo –Vanno gli umani-: Regala il tuo sorriso, ammonisce il poeta, se vorrai essere ricordato con simpatia. Questo il messaggio che Marino ci invia con questi suoi versi.

Nino Muzzi traduce V. Hugo-: Versi che paiono la descrizione de “Il seminatore” di Van Gogh, ben tradotti dal nostro Nico.

Roberto Luzi –Ci salveremo nel canto disperato di un grido-: Roberto ha una specie di idiosincrasia per il verso e fa ottima poesia evitando enjambement.

Michael Santhers –John Ceccele  -Il Pilota-: La fantasiosa descrizione di un uomo, pilota nel mondo e di se stesso. Una corsa infinita per agguantarsi, avendosi sempre davanti ma lasciando paesaggi alle spalle. Ed il podio diviene, circolarmente, punto di partenza e d’arrivo, senza mai essere traguardo finale. E così ritorna tra noi il grande Michael e ci regala queste surreali, sognanti immagini, che narrano, metaforicamente, dell’inesauribile, incomprensibile andare dell’uomo.

Giuseppe Stracuzzi –Etna-: Leggendo questo delizioso racconto di Giuseppe mi viene in mente subito quel canto siciliano che dice “Di Mungibeddu nui li figghi semu…”,  per poi entrare nel mito e nei racconti  della Teogonia di Esiodo, che il poeta sviluppa con bella maestria.

Bravo, amico! E posso concludere solo così: st’aranci sulu nui li pussidemu…

Carlo Chionne –Dulce et decorum est propatria mori-: Una bellissima pennellata nella biografia  e nel sentire di Orazio, in questi splendidi versi del grande Carlo. Complimenti!

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro Lorenzo, per tutto ciò che ci concede…

Piero Colonna Romano

 

7 Aprile

Piero Colonna Romano: anche il destino del Poeta è quello di prodigarsi per gli altri ma senza essere capito, anzi muore sbeffeggiato e riposa nella collina di Spoon River. Che dire? Purtroppo c'è poco spazio ormai per la Poesia, anche se a comporla ci sono ancora ottimi poeti, come Piero.
Carlo Chionne: quando vedo il suo nome nell'azzurro del sito, il mio cuore si rallegra, perchè so già che troverò una poesia con rime inconfondibile, opera del mio illustre collega e amico. Applausi, Carlo.Un doveroso grazie a tutti gli altri non meno bravi poeti, ma soprattutto al padrone di casa, Lorenzo.
Sandra Greggio
 

7 aprile 2019

Poesie d’esordio

Giovanni Maria Gandolfi –Anima e corpo-: Un ispirato parlare all’anima, quella contenuta nel corpo e che al corpo “da forma al sentire”, come narra il poeta in questo dialogo metafisico.

Poesie del giorno

Giuseppe Stracuzzi –Dove vai uomo?-: La distruzione che l’uomo sta facendo della natura, quindi dell’unico mondo del quale dispone, ispira Giuseppe per questi duri, accusatori versi, densi di terribili metafore che dicono del suo criminale atteggiamento.

Felice Serino -72 Ladro di parole-: Sono queste immagini che, come flash, descrivono il catturare parole per comporre poesia fatta di suoni, colori e sentimenti.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Ciottolo quarzoso-: La genesi di un ciottolo di fiume, raccontata con scientifica precisione dall’ottimo Giuseppe.

Marino Giannuzzo –Un piacere è stato-: Una riconoscente dedica d’amore a chi, con pazienza ed intelligenza, gli è stata accanto, in questi bei versi di Marino.

Nino Muzzi traduce A. S. Robayana-: Un inizio, dunque. Forse del tempo, forse di un vivere, narrato con metafisiche immagini (discinto ottobre, mare disteso nell’acquiescenza del cielo, tempo che corre e pare sempre creazione ecc.) in questi versi che Nino ha tradotto per noi.

Roberto Luzi –Non so quali occhi di tenebra mi guarderai stasera-: Una poesia dalla forte intensità sentimentale, dalle bellissime immagini, che dichiara amore, resa con grafica di prosa. Perché?

Licia Minervini –“Sei tu”-: Quanto l’amore possa sconvolgere e donare pene lo narrano, con forte intensità i versi di Licia.

Sandra Greggio -***-: Un intenso invito ad essere disponibile e comprensivo verso tutti, in questo pregevole aforisma dell’ottima Sandra.

Carlo Chionne –Buon compleanno , Nato-: Bellissimo, condivisibile manifesto a favore dello jus soli, proposto dal sensibile ed attento Carlo. Un caro saluto.             

Jacqueline Miu –L’imperfetto urgente-: “aquiloni di assurdità/ rimasti impigliati tra le stelle” è la frase centrale del tema che Jac svolge. Ed è quella frase che dice di sogni irrealizzabili, sogni che, ricadendo sulla terra, lasciano tramortiti (“non c’è imperfetto più assurdo/di quello che ti scorre nelle vene”, afferma la nostra poetessa). Quindi la conclusione rassegnata che pare dire che è meglio non sognare, auspicando che qualcosa (ma oggi piove e grazie a Dio…) che lo renda impossibile. In definitiva (ammesso che abbia fatto corretta esegesi) non leggo qui l’appassionata Jac che sempre vola e fa volare.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

6 Aprile

Quanto esposto dal signor Ben Tartamo non risponde a verità. La poesia di cui parla fu da me e non da Piero Colonna Romano cancellata perché inneggiava al fascismo, non raccontava semplicemente un periodo storico come lui afferma.
Per quanto riguarda i commenti, tutti sono liberi di comporli e non c'è alcun obbligo di commentare tutte le poesie.
Un saluto agli amici Sitani, molti presenti su questo sito dal 2002.
Lorenzo De Ninis, titolare del sito poetare.it
 

Ringrazio di cuore le poetesse Jacqueline Miu e Licia Minervini per la sensibile attenzione data alle mie umilissime rime.
Sono davvero commosso, tanto più che, su questo celeste sito è ormai un anno e mezzo che, ahimé, sono sottoposto alla damnatio memoriae del principale commentatore. Tutto ciò per non aver supinamente accettato una poco nobile censura di una mia poesia. Censurata con la cancellazione poiché osava cantare un periodo storico già bollato dalla storia.
Ringrazio comunque il signor Colonna per questo particolare trattamento riservatomi, avendomi dato forza nel continuare a scrivere con la stessa passione e libertà intellettuale che egli non ha mostrato nei miei confronti.
Con stima.
Ben Tartamo


 

6 aprile 2019

Poesie d’esordio

Caterina Siclari –Al di là della vita-: Un memento ai figli, indicando dove potranno, nel futuro (tempo ampiamente utilizzato) ritrovare l’amore della madre, reso con intensi, dolci versi.

Poesie del giorno

Claudio Badalotti –Stormir di mente-: Un fosco presagio  ispira Claudio per questi  inquietanti versi che, fortunatamente, si chiudono con la volontà di reagire alla fine, appunto fino alla fine.

Enrico Tartagni –Amica mia-: Un saluto, che pare venire dall’oltre mondo,  ad un amica, in questi fantasiosi versi di Enrico.

Giuseppe Stracuzzi –Fumo di sogni-: “Salgo nel cielo a fabbricare stelle” è verso d’alta ispirazione poetica e pare essere sintesi dell’intera poesia. Sogni che generano sogni dunque, in questi bellissimi versi di Giuseppe, poeta di vaglia.

Santi Cardella –Scripta manent-: Di noi cosa resterà? pare chiedersi il poeta. E la risposta è pessimistica, dissolvendosi, prima o poi,  la parte fisica che ci compone. Ed allora   soltanto “scripta manent”, con i nostri pensieri, i nostri sentimenti, il nostro testamento duraturo, per dire al mondo che sei stato.

Felice Serino -71 Avevo perso le chiavi di casa-: Dal titolo in poi è tutta una sequenza di metafore: chiavi di casa perse = fede smarrita o non ancora trovata. Nuvole che promettono pioggia = castigo nel non credere. Voce catartica = messaggio che illumina. Ritrovarsi assetato = bisogno di fede.

Il Borges dei primi del 900 la definirebbe poesia ultraista (poesia composta quasi esclusivamente con metafore).                                                                                   

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Buon giorno Primavera-: Ed in effetti Giuseppe ha composto un delizioso, gradevolissimo acquerello di primavera.

Silvio Canapè –Il tempo per-: Versi nati da quel pessimismo che ci prende quando ci rendiamo conto di ciò che affligge il mondo,  resi con forte intensità  emotiva da Silvio.

Marino Giannuzzo –Un comodo passaggio-:  L’atto di un amministrazione comunale narrato con estrema sintesi da Marino.

Nino Muzzi traduce Hugo -: L’amore è cieco anche per le suore, sembra dire Hugo con questi suoi versi che narrano, appunto, dell’amore di una suora per un brigante (fascino del peccato che ha il sopravvento sul fascino della fede). E Nino ci regala questa sua traduzione decisamente defatigante.

Roberto Luzi –C’è sempre una lacrima in più che si perde-: Un romantico aforisma di Roberto.

Jacqueline Miu –Isole senza acque intorno-: Le suggestive immagini di Jac e l’ossimoro del titolo, per gustare il fantasioso racconto della nostra ottima amica.      

Sandra Greggio –Il guanciale bagnato-: Una malinconica notte, con tristi ricordi che generano lacrime, trova conforto dal sole dell’alba, in questi bei versi che insegnano a guardare al giorno che viene con speranza.

Carlo Chionne –Il tempo-: Bella metafora di ricordi è quello specchietto retrovisore del tempo. I bei versi di Carlo mi riportano alla mente il Quasimodo di “ed è subito sera” (Ognuno sta solo/sul cuore della terra/trafitto d un raggio di sole: ed è subito sera.). Ahimè.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

Ringraziamento
Forse la diversa formattazione non ha dato risalto al corsivo per i versi riportati nella parte centrale della poesia (non miei, raccolti qua e là in rete)ed ha sfumato la mia "cattiveria". Ma ringrazio comunque Piero per averla proposta e Jaqueline per l'apprezzamento.
un caro saluto
cristina


Buongiorno a tutti voi, ho letto e riletto con attenzione la poesia "Vetri" di Ben Tartamo, io non sono una poetessa esperta o un critico, esprimo solo ciò che la poesia in generale mi ispira e il nostro amico e poeta Ben riesce a colpirmi dritto al cuore con le sue parole, probabilmente abbiamo alcuni ideali in comune, come mi sembra di leggere nei suoi scritti, l'amore per Dio, la dolcezza del pregare, la dolcezza di credere nella SUA presenza….è vero, noi tutti siamo attorniati da vetri che forse ci fanno vedere al di là ma che ci impediscono di toccare con mano la Sua Onnipotenza se pensiamo in grande, nel piccolo di ogni giorno invece questi vetri ci fanno vedere il dolore di chi ci è vicino ma ci impediscono di agire, ci impediscono di aiutare chi ci sta disperatamente chiedendo aiuto, vetri che hanno il nome di nostra madre o sorella o moglie o marito o chi si vuole, persone che il più delle volte sono i peggiori e taglienti vetri che con i loro spigoli riescono a distruggere un amore, riescono a distruggere una amicizia di decine e decine di anni e ciò che è più triste è che noi stessi, attorniati da questi "vetri" non riusciamo a venirne fuori e ci facciamo da essi penetrare e distruggere fisicamente sì, ma sono anche "vetri" che ci lasciano sempre e comunque intravedere un'altra VIA, quella del vero AMORE che mai nessun vetro rotto potrà distruggere.
Licia Minervini.
 

 

4 Aprile

Commenti
Clamori lontani - Gianni Langmann – una mai statua cartolina di richiamo alla propria stella.

Roberto Luzi - per questo artista la vita è un palpito caldo in un assordante mondo che circonda l’esistenza ahimè sul cammino vero la morte. Si attendono lavori che ci regalano questo suo palpito.

Prendo appunti - Claudio Badalotti
La vita è del non senso.
Diversamente fosse,
morirei inutilmente.
Il mestiere del poeta, le sue riflessioni. Il senso della vita celo lo spiega con gesti semplici, quello del prendere appunti ... il suo osservarsi conservai la leggenda e il mistero degli artisti.

Girasole - Corrado Cioci – questo profumo di erba secca estiva che si spande sotto il segno del Leone mentre l’amore è un fiore che si spande in profumi cari agli Dei.

Testamento - Antonio Lisi
Non ho fatto tal bene
per meritarmi il cielo
ma neanche tanto male
da mangiar la terra.
Nel pensiero ppoet6ico di Lisi il dubbio. Eden o Ade per questo poeta che spiega i meccanismi semplici ma convinti della sua vita. In fondo non è importante la meta m il percorso …. gli risponderei.

Luna apriti a me – Filippo Genini . Questa Luna che invita alla felicità e persino alle lacrime. Molto sentimentale il nostro poeta.

Tramonti salentini - Salvatore Armando Santoro. Questi sonetti stregati e rubati a una Italia quasi del mistero. Il volto di chi ti rapisce l’anima lui l’ha visto e condivide questo scultoreo giardino di emozioni fini a macinare folli – come in chiusura. Ma tutto ciò che è passione non è forse un gioco? Un gioco d4ella follia?? Bella.
Affonda il sole in mare a Leucasia
non affoga agli umani la follia.

Aleph - Felice Serino . Un inno al tutore del sé. La vita non deve dipendere dalla paura della morte –

Lì in soffitta
giuseppe gianpaolo casarini – I segreti delle soffitte e la memoria di un uomo – prosa poetica col regalo di un volto dolce.

Tutto risorge
Marino Giannuzzo – finalmente Primavera. La rinascita continua di flora emozioni e persino amori.

El eco de los astros - Clara Janés traduzione di Nino Muzzi un mare che assorbe l’universo e fiorisce a specchio di quelle stelle che si sono perdute dentro. Grazie per la traduzione

D'allor non ti vedevo
Va a confondersi l'aria tra le foglie,
ma senza foga…come fosse stanca…
Se c'era una ragione, adesso manca…
Come mancano le focose voglie.

Armando Bettozzi – Quella strada della vita da dove fuggito e i ricordi e nulla che possa riportare lo spirito d’allora nulla che fermi il tempo ad ora …. l’aria è stanca questo decadentismo ci lascia helpless e noi troviamo della grande drammaticità.

Mar d'amore
Piero Colonna Romano – ecco che ho esperienza coi sogni. Mar ‘amore è già un titolo importante come non condividerlo.

Le stesse rughe -
Salvatore Cutrupi – Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai come mio nonno con le rughe – ed è la storia della nostra vita fino alla dolcezza della preghiera condivisa con una mamma e che poi cominciamo a dire così dal nulla pensando a tutti quelli che ci hanno e abbiamo amato.

La banalità del bene (ovvero fronzoli e fiorami)
Cristina Bove – poiché il poema è gioco, un gioco di parole e colori che vediamo con altri occhi. E’ il canto di una voce che non è la nostra voce e Cistina sa ben come cantare le favole dei rospi e dei brutti anatroccoli senza burlarsi del sentimentale. I bene tant’è banale quanto avvincente Bella
Jacqueline Miu

 

4 e 5 aprile 2019

Poesie d’esordio

Gianni Langman –Clamori lontani-: Delicate immagini e suoni per ricordare. Ed una citazione dannunziana per sottolineare il ricordo.

Poesie del giorno

Roberto Luzi –Non so se la luna ha sentimenti-: Benvenuto nell’azzurro, Roberto! Nonostante il cognome ha nulla di ermetico questa poetica considerazione su vita e morte, essendo limpida riflessione condivisibile.

Claudio Badalotti –Prendo appunti-: Appunti sulla vita, dunque, ben raccontati dai versi di Claudio che però mi pare chiuda questa sua poetica riflessione con un ossimoro: “La vita è nel non senso” che interpreto come un non avere senso la vita (e molti sono d’accordo) ma prosegue dicendo “Diversamente fosse” (cioè se avesse senso) “morirei inutilmente”. Accidenti! E nell’altro caso? (ma forse devo rileggere)

Corrado Cioci –Girasole-: Girasole, dell’amor sigillo dorato: bella chiusa del racconto di una leggenda messa in poesia.

Antonio Lisi –Testamento-: Un tirar di somme della vita, rivedendo i rapporti avuti, il bene dato e non ricambiato, chiuso col dubbio che è di tutti e di sempre.

Filippo Genini –Luna apriti a me: Un intensa preghiera pagana rivolta all’astro che, gelido (ma  piangente per il poeta), ci guarda, in questi versi di Filippo.

Felice Serino -70 Aleph-:  Profondi riferimenti all’opera di Borges, in questi versi (concentrata sintesi di parte del pensiero dello scrittore). Ed ecco Omero (L’immortale) cieco aedo che mai abbandona la terra. Ecco lo specchio, con la sua simbologia (che dice di ricerca del vero, di Dio, attraverso l’interpretazione delle immagini) e col suo essere “abietto” perché, come la copula, duplica l’uomo (da  Finzioni e da “Tlon, Uqbar, Orbis Terzius). Felice è una miniera di proposte culturali, e, per chiudere, qui  troviamo il richiamo all’altro simbolo che ha ispirato l’opera di Borges, stimolando la  nostra fantasia,  la biblioteca, labirinto da dipanare per ottenere conoscenza (e cultura).

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Lì in soffitta-: La casuale scoperta di una vecchia cartolina suscita dolci ricordi e rinnova l’emozione provata nel riceverla. Scorre lieve e suadente il racconto dell’ottimo Giuseppe che sa  coinvolgerci nel suo sentire.

Marino Giannuzzo –Tutto risorge-: Il circolare ripetersi della natura ispira Marino per questi descrittivi, filosofici versi.

Nino Muzzi traduce Clara Janès-: Una sognante, sensuale visione dello spazio in questi splendidi versi della scrittrice spagnola, ben tradotta per noi da Nino.

Salvatore Cutrupi –Le stesse rughe-: Emanano questi bei versi di Salvatore una dolcissima malinconia, nata da ricordi e somiglianze narrate  a lui da uno specchio. E da quei ricordi nasce il bisogno di pregare, così come un tempo faceva la madre. Poesia dall’intensa atmosfera che bene esprime il sentire del poeta.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

3 aprile 2019

Poesie d’esordio

Nicole Marchesin –Chiedimi un carezza – e l’avrai-: Pare impossibile (o molto difficile) il coinvolgimento sentimentale nel rapporto di cui narra Nicole. Carezze sì, impegno del cuore no. Questo in sintesi il senso della poesia i cui versi paiono ispirati da molta malinconia, particolarmente sottolineata dagli ultimi tre.

Poesie del giorno

Alessio Vailati –Il sogno-: Romanticissimo sogno, intessuto di immagini suggestive. E’ facile, quando l’amore canta, sconfinare nella poesia, come dimostrano i versi di Alessio.

Claudio Badalotti –E’ tempo di finirla-: In un certo senso c’è logica tra un suono fantasma (appunto l’acufene) ed il pensare alla fine (se la fine crea fantasmi). E Claudio trae da quel suono ispirazione per questo pessimistico guardare alla vita, alla sua noia, alla sua fine.

Felice Serino -69 Congetture-: Delizioso il richiamo ad Ungaretti, cui seguono considerazioni in bianco/nero sulla vita e la morte. Meglio sognare, in effetti. Magari anche con i bei versi dell’ottimo Felice.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Quella porta misteriosa-: Una misterioso bussare, forse il soffiare del vento, crea il ricordo di un amico scomparso. Inquietanti immagini sono quelle che il poeta ci regala, rammentando gli argomenti che con lui trattava. E parlavano di vita caduca, della morte e dell’eterno. Mentre il vento pare un fioco lamento. Vagamente gotico, insomma, il nostro ottimo amico.

Marino Giannuzzo –Strano è il viver suo-: La descrizione di una persona dal variabile umore, resa con versi che ne fanno una sorta di analisi psicologica.                    

Antonio Scalas –Nel crogiuolo delle cose-: Di non semplice comprensione il messaggio che Antonio ci invia con questi versi che disegnano suggestive (un tantino misteriose) immagini. Pare di leggervi dentro un qualcosa di circolare, qualcosa che, a seconda dei momenti del giorno, si accende e si spegne. Che il poeta tratti della (citata) passione?

Jacqueline Miu –acque-: L’appassionata Jac ci conduce per mari sognati, che hanno quale meta un Eden desiderato, con un canto d’amore sensuale. E dalle tombe si leveranno gli applausi di Keats, Byron e Shakespeare, per quel suo vedere altri oceani oltre l’orizzonte (oceani d’amore al di là della finitezza mondo). Wow!

Euro Della Sala –Il passero-: Dolcissimo ricordo del padre, in questo commosso omaggio che il poeta gli rende.

Sandra Greggio –Primavera-: Un sospiro di sollievo ed un esistenziale domanda, per il finir dell’inverno, in questi limpidi versi di Sandra.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

2 aprile 2019

Poesie d’esordio

Filippo Travaglini –Caro papà-: Struggente descrizione di un rapporto d’amore filiale, reso con versi d’inteso sentimento.

Poesie a tema: Desideri primaverili

Antonia Scaligine –Desiderio, fantasia o fuga-: Sentire la rinascita della natura nel profondo dell’anima e, grata, goderne, in questi bellissimi versi d’Antonia. Particolarmente bella la prima parte della poesia che regala anche una magistrale metafora con quel “sulle mie brune scogliere ormai sbiadite”. Sempre più brava la nostra amica.

Poesie del giorno

Marino Giannuzzo –Sto diventando vecchio-: A chi lo dici? Ben descritta la reazione alla…sorpresa dell’età che passa. Marino narra, con molta spontaneità, quel che tutti noi, prima o poi, sentiremo. (io già da tempo per la verità).

Enrico Tartagni –Allineamenti-: Tutto scontato e tutto rifiutato, quindi. Emerge dai versi di Enrico un senso di smarrimento, per questa assenza di domande (un mondo privo di perché) e di una crisi esistenziale che porta a nemmeno vedere quel poco di buono che può esserci (violette e fili d’erba ignorati). In definitiva un pensoso Enrico che, spesso, ci invita a riflettere col suo poetare.

Isabel Gide –Della Terra-: Diametralmente opposta alla precedente, per il senso d’appartenenza a questa terra, è la bella poesia di Isabel. Bella l’immagine dello stringere la terra, bello quell’arrendersi, con gli sguardi e con la scrittura, ad un mondo nel quale si cade, vivendo.

Fabio Rocca –Pazienza-: Una sorta di rassegnazione all’inevitabile trascorrere di un giorno di lavoro, resa con versi dal malinconico tono.

Felice Serino -68 Come un irradiarsi di cieli-: Parafrasando Saramago la definirei le interferenze dell’amore (per le gioie e dolori che causa). E Felice continua a regalarci le sue magistrali sintesi.

Sandra Greggio –Echi-: C’è una profonda malinconia in questi versi di Sandra. Malinconia di tempi gioiosi svaniti nel tempo. Ed ecco così che voci di bimbi e rintocchi di campane non danno gioia ed al vivere pare mancare l’aria.

Jacqueline Miu –Felice il mare-: Nel cuore il respiro del mare, nel sogno il mare, nella mente il mare, quale ultima meta. Insomma un elegia (cui mi associo) con i forti versi di Jac.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo, per tutto quel che ci concede.

Piero Colonna Romano

 

3 Aprile

Commenti

Congetture - Da Casa di mare aperto,2011
Felice Serino – Serino ci dice – i sogni non costano nulla. La vita è breve e allora godiamo di questa libertà che non dura all’infinito …. di sognare

Quella porta misteriosa - giuseppe gianpaolo casarini … insomma tutte poesie basate sull’introspezione quest’oggi. Il futuro è oltre la soglia ma la chiave di lettura non è così semplice …. non v’è ansia nei versi ma una sorta di vertigine …

Strano è il viver suo
Strano è il viver suo
tra tumulti mille
ed improvvisi impulsi
di gioia o di dolore.
Felice è con poco
e per poco crea tragedia
la bella mia Ilaria.
Marino Giannuzzo - mi sono piaciuti questi tre versi. Semplicità – chiarore e raggiante rifratto ….

Nel crogiuolo delle cose - Antonio Scalas L’ardere poetico di Antonio che non si consuma ma resta a fornicare ancora col calore sotto forma di brace.

Il passero - Euro Della Sala – L’attimo di spensieratezza. Di innocenza che incontra l’umanità e poi si libera devoto a regole più forti d quelle umane.

Primavera - Sandra Greggio - come potere cancellare l’inverno … basta pensare al sole e poi finalmente restarne rapiti. In fondo è questo il premio di un lungo desiderio ……. vivere d’attimo di gioia appena trionfa il piacere.
Jacqueline Miu
 

 

2 Aprile

commenti

Caro papà - Filippo Travaglini - un omaggio filiale su toni melodici che ricordano vagamente Van Morrison.

Desiderio, fantasia o fuga - Antonia Scaligine - ode boschiva come aria di Bach a pennellate leggere e sospiri poetici. La fantasia è una sinfonia aperta al mistero e alla scoperta.

Son diventato vecchio - Marino Giannuzzo - drammatico poetico riflessivo alla Hemingway.

Allineamenti - enrico tartagni - Mondo moderno e violette potrebbero coesistere? Ahimè dobbiamo abituarci, dice il nostro poeta. Terre aliene sognanti ma pur sempre uomo.

Italia, non morire - Armando Bettozzi - molto da dire e poco da commentare. Il patriottismo non è sconfitto e meno male. La nostra storia bella è una certezza.

Della Terra - Isabel Gide - Nati uomini diventati poeti ecco la terra e l'inchiostro di Isabel.

Pazienza - Fabio Rocca - un canto di routine, una vita fatta di abitudini eppure …. anche queste meritano un poema.

Sotto la scorza - Salvatore Armando Santoro. La bestia s'erge sull'uomo o l''uomo mal riesce a dominare la Bestia. V'è del tragico. V'è del irreparabile. Ecco l'occhi senza veli del poeta. La verità pur bella fa male. Preghiamo in chiesa e deprechiamo in strada. La violenza dell' alienazione sociale e la perdila d identità. Le maschere di Proust.

Come un irradiarsi di cieli - Felice Serino. La domande di dove il cuore posa stare bene? Ovunque poiché appena i lati in ombra passano alla luce tutto diventa vita.

Echi - Sandra Greggio Bimbi e bolle di sapone. Ecco l'origine dell'allegria.

Felice il mare - Jacqueline Miu - Un mare fino all'Eden? Chissà?

Come la resurrezione delle uova di cioccolato - Cristina Bove - la sinfonia dei perdenti in un riciclo dolce e animato da note di Glass nella sua sinfonia per violino secondo movimento. La fabbrica di anime chissà di cos'è fatta?
Jacqueline Miu

 

1 Aprile

1 aprile 2019

Poesie d’esordio

Antonietta Ursitti –Al buio vedi-: Ricordi che istantaneamente si accavallano, e riassumono una vita. Immagine di una pena esistenziale, di un dolore, narrato col profondo sentire di grande poesia. Complimenti, Antonietta, ed un caro saluto.

Poesie del giorno

Felice Serino -67 Mare dentro-: Il fascino di quel mare con quei colori e profumi descritto con magistrale sintesi che non dice solo di immagini ma di sensazioni profonde generate. Splendidi i versi “le vene del mare coniughi/con geometrie/di gabbiani sul filo arcuato/d’orizzonte”. Applausi.

Marino Giannuzzo –S’io fossi donna-: In vino veritas? Quando si sentirà parlare di parità di diritti e doveri veri, tra uomo e donna ? L’amico di cui Marino parla capovolge i rapporti. Potremmo vedere sfilate di uomini che rivendicano la propria virilità, contro un femminismo (ex maschilismo, dunque) imperante.

Santi Cardella –Pallina-: La pallina impazzita, metafora di incontrollato desiderio (“tocchi i precordi e accendi la mia luce”, afferma il poeta) che genera la volontà di provocare passione. Quindi chiusura sublime in quel voler “mirare la tua luce adamantina” con sensualissimo sfioramento di lombi. E dall’estate siamo ancora lontani…  e l’emozione è anche la nostra. Complimenti vivissimi, Santi!

Michele Aulicino –In metropolitana…-: La interpreto come il racconto di un viaggio sotterraneo, fatto di buio e rumori, con lampi che accendono istantaneamente i finestrini. Fino a quando prevale il sonno che sembra portare fuori del tempo, in altra realtà.

Dario Sanseverino –Anima cucciola-: Una deliziosa dedica/omaggio ad una tenera donna che cresce, generando desideri che già sente. Bellissime le significative immagini (per esempio quella doppia luna metafora di un danzante doppio desiderio) e quel descrivere lo sviluppo della sensualità nella terza bellissima strofa. E conseguente è la conclusione con l’ultima strofa che dichiara, senza equivoci, l’esigenza dell’amore. Complimenti, Dario!

Nino Silenzi –Ancora-:  Il mistero della vita e delle regole che la determinano e la gestiscono creano nel poeta una sorta di smarrimento, molto ben espresso dalle domande che pone. Domande alle quali non sembra esserci risposta, da cui il forte invito a godere della luce nella quale viviamo, in attesa di un altrove, forse fatto di solo buio. In definitiva, l’ottimo Nino, narra, con visione profonda e linguaggio moderno quel che il Magnifico disse con quel “Quant’è bella giovinezza che si fugge tuttavia, del doman non c’è certezza ecc.ecc.”. Bravo Nino, molto apprezzata.

Tiziana Cocolo –Parole sul silenzio-: Un salvifico amore, narrato con suggestive immagini, per la speranza che porta, donando luce ad un mondo oscuro.

Jacqueline Miu –Demoni in paradiso e angeli all’’Inferno-: Il gusto del paradosso nel titolo che poi si sostanzia e dichiara nei versi ossimorici “a me piace dell’avventura oltre le ragioni/piace l’azzardo/e quel non so che di piacere quando il dolore straripa per partorire/gioia”. E l’intera poesia è Jac, che non avrebbe bisogno di firmarla, tanto è sua, tanto c’è lei. E per concludere vorrei sottolineare l’alta poesia di quel “mi apro in petali al pulviscolo stellare”. Ovviamente sempre complimenti e grazie d’esserci.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo, per tutto ciò che ci concede.

Piero Colonna Romano

 

Al buio vedi - Antonietta Ursitti – apertura e chiusura in versi che danno molto al lettre anzi avrei omesso tutto poiché v’è della ricchezza n queste sue parole che condivido. Spero di vederne l’evoluzione sul nostro prestigioso e umile sito

67 Mare dentro - Felice Serino come non perdersi gabbiano anche noi lettori. Direi interprete moderno della Ballata del vecchio marinaio con un solo interprete , il mare – si può d più ed è ciò che aspettiamo di leggere dal nostro poeta.

Se io fossi donna - Marino Giannuzzo – il mondo femminile che cambia come cambia la visione del maschio della specie umana, ed ecco versi sul filo d questo pensiero che passa da veritiero a mistico: evviva l’ebrezza!

Pallina - Santi Cardella insomma fuoco e lombi eco la parte emotiva del poeta esplodere e noi annuiamo in fondo è primavera. Di passione non ne abbiamo mai abbastanza ha ragione Cardella. Grazie.

"Mistero"-(canzone) - Ben Tartamo Sì risponderei al poeta, siamo tutti matti su questa Terra ma i son i belli e i brutti del film chiamata vita indi perché non avere una visione forte come forti i versi: - rit.: 2v
Oh com'è strano questo mondo:
si vuole pace e si fa guerra;
non è quadrato, non è tondo
come la testa è questa terra!
…. poiché terra è ripetuto fin a diventare un Bridge io dico attenta lettura e attenti alla forza.

In metropolitana... - Michele Aulicino – un pezzo di quotidiano ricco di silenzi irreali – c’è qualcosa a libera interpretazione e attendiamo altri lavori per capirne la sostanza.

Anima cucciola - Dario Sanseverino - bella chiusura “goccia d’impazienza” – versi che fioriscono, la pratica lo porterà a visioni ancora più ricche e aspettiamo la loro presenza qui.

Ancora - Nino Silenzi – l’esortazione a vivere di luce poiché dopo sarà sempre buio e non ha forse ragione il nostro poeta?

Si firmava Tzunami - Salvatore Armando Santoro, geniale l’idea in partenza ovvero, non è forse la sci8ntilla dell’amore quel pizzico di follia insomma Santoro esce dal caos e ci regala -dall'amore la mente mai fuorvia.- Grazie.
Parole sul silenzio - Tiziana Cocolo , interessante e sensuale proposta con questi parametri forti nei contrari.


Demoni in paradiso e angeli all’Inferno – Miu Jacqueline – il titolo è una prosa forse sarebbe bastato fiorisco oscuro al mare di parole orchestrate, non perché va di moda il minimalismo ma perché la semplicità e la personalità poetica è’ un sunto cui spesso basterebbero solo due parole “fiorisco oscuro” tutto migliorabile.
Jacqueline Miu
 

 

31 Marzo

31 marzo 2019

Ringrazio Jacqueline per il suo brillante intervento, che mi auguro prosegua e possa essere di buon esempio per tutti gli amanti di Poetare.

Oggi, anche per ragioni di tempo, mi limiterò a commentare quel che la nostra competente amica ha tralasciato, precisando che saranno graditissimi anche commenti parziali.

Poesie del giorno

Aurelia Tieghi –Un rivolo-: Non mi è molto chiaro il senso di questa poesia. Ipotizzo si tratti del dolce sentimento che la primavera, con i suoi colori e profumi, vivifica ed esalta. Se l’ottima amica Aurelia volesse darmi una mano a comprendere gliene sarei grato.

Felice Serino -66 Di un dove-: Ed ancora una volta la stringente sintesi dei versi di Felice costringe il lettore a porsi esistenziale e filosofico quesito sul dove (siamo) e su quell’altrove (dove forse un giorno andremo).

Stefano Medel –Giornata con te-: La giusta persona che, col suo modo di porsi, completa ed appaga l’essere ed i desideri del poeta, in questi espliciti versi dell’innamorato Stefano.

Cristiano Berni –“Il pittore”-: L’intensa descrizione degli stati d’animo di un pittore che vuole esprimerli ed esprimersi sulla tela, molto ben descritti dai versi di Cristiano. La nascita di un opera d’arte (sia poesia, sia pittura, sia musica o altro) credo possa dare le emozioni che il componimento del nostro amico ha evidenziato egregiamente.

Jacqueline Miu –Troppa bellezza-: Il bisogno di volare in un sogno, tra astri nell’infinito, in mari leggendari, alla ricerca di un amore che plachi “un cuore in fiamme”, narrato con versi che regalano immagini di grande bellezza e suggestione. Ed anche oggi, in questi versi, ritroviamo l’appassionata Jac e con lei ci immergiamo, godendo, nella poesia.

Luigi Preziuso –Speriamo in bene-: I timori per i prossimi, possibili, catastrofici eventi metereologici, a danno dell’agricoltura e non solo, ispirano e muovono la penna del nostro Luigi. Ed a noi non resta che incrociare le dita e sperare.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

Una guerra infinita
Per continuare la vita. - Aurelia Tieghi – Io la traduco come il fuoco di una donna che evolve , che lotta e non è mai ferma. Il suo essere è guerriero e la sua natura combattiva.
Jacqueline Miu


Da Pensieri vaghi di Marino Giannuzzo, mi ricorda una canzone di Smokie Who is Alice diventata quasi inno bandiera londinese negli anni 70/80 ma il poeta lascia una impronta di quei ricordi estivi isolani e la chiusura poteva diventare un preludio a una descrizione statica di cui avremmo lietamente e volentieri letto i ricami. Promettente.

“I miei pensieri chicchi di grano su terra inospitale” ecco la meraviglia poetica che a me è bastata sebbene il poema sia un fluido ma di Salvatore Armando Santoro e ripeto il primo verso è un poema intero.

Deliziosa la Cinguettante di Francesco Soldini . fresca e invitante a servire di germogli il lato positivo della vita, piaciuta
Jacqueline Miu


Come specchi - Antonio Scalas, qualcosa tra tardo romanticismo e art déco, insomma versetti come drappi di uno stemma che la natura compone con nobili materiali. Ed è così che il sole entra nel lettore e il piccolo poema gli illumina la giornata
Jacqueline Miu


La primavera è arrivata - Renzo Montagnoli - La consapevolezza di saper fare bene poesia ed il nobile mestiere del poeta porta dono di speranza co questa primavera cinguettante e un poco malinconica ma per nulla priva di energie:
“Lassù, nel limpido azzurro,
si rincorrono uccelli in amore
fra striduli richiami, trilli, cinguettii,
un inno al risveglio della natura.”
Il risultato è godibile e brioso- e ci fa dire ancora.
Jacqueline Miu
 

 

30 Marzo

30 marzo 2019

Poesie d’esordio

Cristina Bove –Erano valli-: Un incanto composto con metafore che, citando Borges, possiedono una suggestione propria e compendiano una inedita visione di qualche frammento di vita. La definirei poesia capolavoro di ultraismo, quella corrente letteraria (nata in Spagna nel 1918, in contrapposizione al classicismo, e ad imitazione e superamento del futurismo, del dadaismo, del simbolismo) nel quale “la poesia trasforma la realtà tangibile del mondo in realtà interiore ed emotiva.” (sempre da Borges, “Il prisma e lo specchio”).

Leggo questa “Erano valli” quale racconto di esperienze di vita, tutte puntualmente e cronologicamente rese da metafore. Ho apprezzato ed apprezzo moltissimo Cristina, poetessa a livello internazionale, e mi manca molto il suo non essere in questo azzurro con noi.

Poesie del giorno

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Così danza primavera-: Deliziosi i colti richiami che si trovano leggendo questi bei versi descrittivi dell’ottimo Giuseppe. Incontriamo Catullo e Arcimboldo, tra poesia e pittura. Ed a me, più modestamente, viene in mente Angelo Silvio Novaro con la sua “Primavera vien danzando/vien danzando alla tua porta/sai tu dirmi che ti porta?/ecc.”  Sempre piacevole leggerti, caro amico!

Aurelia Tieghi –I mille perché-: Ecco una serie di domande che affascinarono astronomi e filosofi greci e che credo ognuno di noi si è qualche volta posto. Pare fu un certo Aristarco di Samo il primo (inascoltato) astronomo, circa 3 secoli a.c., a ipotizzare il sistema eliocentrico, ma per capire come mai, visto che la terra gira, non viene tutto scagliato nello spazio dovevano passare circa 2000 anni (Newton). Interessanti tutte le domande che, con grafica di stampo simbolista, pone e inquietanti certe risposte che dà, con questa sua suggestiva poesia, la nostra Aurelia.

Felice Serino -65 L’officina-: Chi tra noi non ha mai provato il dramma della mancanza d’ispirazione, scagli la prima pietra, tanto per parafrasare l’evangelico Unto dal Signore.

Felice, con le sua magistrale sintesi, oggi adatta a se stesso, per certe sue assenze d’ispirazione, la definizione che si diede Quasimodo. Rassicurandoci…

Licia Minervini –“Avrai fallito o avrai vinto”-: Fervente lezione di vita e di morale, resa con forte passione. Ovviamente come non concordare con la sensibile Licia?

Claudio Badalotti –La luce che s’accende-: Giusta è la definizione (luce che s’accende) che il bravissimo Claudio adopera per dire di quel momento magico in cui si trova la parola giusta per esprimere un sentimento. Poesia che sento mia…(e scagli la prima pietra ecc. ecc. ecc.)  

Marino Giannuzzo –Sfrecciò col vento-: Deliziosa descrizione di un infortunio di gioco  e del suo rimedio, con i puliti versi di Marino.

Francesco Soldini -118. Idealista-: Li ricordo quei tram milanesi, li ho anche usati fino a circa 10 anni fa. Restano, nostalgicamente, nel ricordo, assieme a tutto quello che il tempo porta via. Grazie, Francesco, per i tuoi versi, ché spesso mi portano indietro, come magia, nel tempo.

Jacqueline Miu –E venne la notte-: S T R E P I T O S A  Jac! Passionalità descritta con una forza che supera la fantasia. Versi da ricordare per intero sono questi di “E venne la notte” e, accidenti, quanto è brava la nostra preziosa amica!

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Due lievi pennellate poetiche, rese con bella sintesi.

Luigi Preziuso –La frutta-: Non piove, governo ladro! Pare dire il nostro Luigi, che teme di restare senza frutta quest’anno. Ci resterà una consolazione: nessuno più potrà dirci che siamo alla frutta.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Stavo dimenticando: BELLO SAREBBE SE QUALCUNO DEI SITANI COMMENTASSE, COSI, TANTO PER ROMPERE LA MONOTONIA DEL COMMENTATORE UNICO.

Piero Colonna Romano

 

28-29 Marzo

28 e 29 marzo 2019

Poesie d’esordio

Pasquale Di Meo –Mamma…..-: Intenso omaggio alla madre, reso con parole dense d’amore.

Poesie del giorno

Giuseppe Gianpaolo Casarini –All’animo non si vela il ciel d’azzurro-: Bellissima poesia che narra di una pena dell’anima, resa con le inquietanti immagini di una tempesta, maggiormente efficaci per descriverla se confrontate con la serenità che dona il cielo quando è vestito d’azzurro. Magistrale è il confronto e bello lo stile del nostro Giuseppe.

Felice Serino -64 Oltre il velo-: Con la sua magistrale sintesi, il nostro Felice pare volerci dire che  tutto quello che realizziamo sulla terra  sarà oggetto d’esame, dopo il nostro finire.

Stefano Medel –Bacetto-: Un tenero rapporto ben descritto dai versi di Stefano.

Rosino Maranesi –Alba-: Rosino ci regala un delizioso acquerello, inno alla natura, per descrivere la nascita del giorno.

Marino Giannuzzo –Se la calunnia-: Questa poesia, gonfia di indignazione, di Marino inevitabilmente mi porta a Rossini ed al Barbiere. E mi piace proporvi il testo di Cesare Sterbini, messo in musica ed in scena dal grandissimo compositore: (prego notare l’uso magistrale dell’ottonario)

La calunnia è un venticello,
un'auretta assai gentile
che insensibile, sottile,
leggermente, dolcemente
incomincia a sussurrar.
Piano piano, terra terra,
sottovoce, sibilando,
va scorrendo, va ronzando;
nelle orecchie della gente
s'introduce destramente
e le teste ed i cervelli
fa stordire e fa gonfiar.
Dalla bocca fuori uscendo
lo schiamazzo va crescendo
prende forza a poco a poco,
vola già di loco in loco;
sembra il tuono, la tempesta
che nel sen della foresta
va fischiando, brontolando
e ti fa d'orror gelar.
Alla fin trabocca e scoppia,
si propaga, si raddoppia
e produce un'esplosione
come un colpo di cannone,
un tremuoto, un temporale,
un tumulto generale,
che fa l'aria rimbombar.
E il meschino calunniato,
avvilito, calpestato,
sotto il pubblico flagello
per gran sorte ha da crepar.

Carlo Festa –Quante maschere-: Il trionfo dell’ipocrisia e della falsità tra la gente, in questi versi, gonfi di sdegno, del bravissimo Carlo.

Stefano Giannini –Silenzio-: Forte si leva il grido di Stefano contro questo mondo caotico e rumoroso, dove i suoni deliziosi della natura sono stati cancellati, assieme ai rapporti civili ed alla capacità di capirsi, da un umanità  troppo distratta dal caos e dai rumori  portati dalla “crescita” del progresso.

Luigi Preziuso –I nostri eroi-: Le invasioni economiche che stranieri stanno attuando in Italia (sempre più agevolate da ottusi politici) fanno pensare, con grande nostalgia, a tempi in cui agli invasori ci si opponeva con le armi. E Luigi, ripensando al Piave che mormorava, compone questi rimati versi, pieni di sdegno.

Francesco Soldini -117. Navigar l’amore-: Mi pare che Francesco, sostanzialmente, dica che è la poesia che salverà il  mondo, con questi suoi bei versi, pieni di significative, metaforiche immagini.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo, che tutto questo ci consente.

Piero Colonna Romano

 

Sentitamente ringrazio e saluto
tutti gli amici Sitani,
dai più giovani ai più anziani.
Siccome sono lontano,
do a tutti una virtuale stretta di mano.
Luigi Preziuso
 

 

27 Marzo

27 marzo 2019

Poesie d’esordio

Maria Campeggio –Mezzanotte e mezza-: Desideri che vengono dall’inconscio raccontati con immagini grondanti bella poesia, quasi fossero fiabe.

Poesie del giorno

Cristiano Berni –“L’imperfetto”-: Outing…perfetto è questo narrarsi di Cristiano che si analizza a fondo scoprendo pregi e difetti, attribuendoli alla dicotomia che c’è in ogni essere umano. Poesia composta in versi di vario metro con  prevalenti rime baciate.

Giuseppe Stracuzzi –Dafni-: Un viaggio in treno, scorrendo il mare che da Messina porta a Palermo, riporta alla mente del poeta la struggente (e complessa)   favola degli amanti Dafni ed Echemeide, conclusa tragicamente, per un involontario (?) tradimento del primo, col suo accecamento (voluto da Giunone, madre di Echemeide) e la misericordiosa trasformazione in faraglione voluta da suo padre Ermes. Il viaggiatore che per caso si trovasse a passare dalle parti di Cefalù, potrà ammirare quella roccia e, forse,  riudirà il canto  d’amore del pastore. Sicilia, terra di fiabe e di poeti !

Enrico Galavotti –In treno-: Tempo di treni, oggi, e di racconti d’amore. Bello questo ricordo di Enrico e molto bene resa, dai suoi versi, un atmosfera sognante che svanisce, come tutti i sogni, col finale fischio del treno.

Felice Serino – 63 Fragile palpito-: Sentire il bisogno che Dio ha dell’uomo e dubitarne. Solo la fine della vita farà cessare (e forse regalerà la soluzione al dubbio) quello che Felice definisce “fragile palpito”. Questo, con la sua magistrale sintesi, narra il poeta, affascinandoci con quel porsi domande che forse sono di  molti di noi.

Marcello Chinca –In assoluto chi siamo-: La domanda fondamentale dell’uomo (chi siamo?) e l’essere incerti tra l’avere libero arbitrio o essere nell’impossibilità di scegliere, essendo governati dal destino,  in questi bei versi di Marcello.

Marino Giannuzzo –Ricordi obliati-: Bella la similitudine tra ricordi e vecchi libri in un sottotetto. E ben narrata l’emozione di ricordi che tornano e fanno fremere di giovanile entusiasmo.

Antonella Frison –La vita, un soffio di vento-: Una filosofica considerazione sul passare della vita con tempi uguali, ed uguale esito finale, per ogni essere umano, in qualsiasi stato si trovi, in questi versi dal pensieroso tono di Antonella.

Carlo Festa –L’uomo s’interroga-: Il tema di sempre, privo di risposta, in questi sintetici versi di Carlo.

Claudio Badalotti –L’aria del respiro-: Una riflessione sui luoghi della memoria, dove talvolta si confondono sentimenti diversi ed il desiderio di liberarsi di quelli gravosi per tornare a sentirsi leggeri e liberi, in questi suggestivi versi di Claudio.

Francesco Soldini -116. L’ultima neve-: Il bel paesaggio montano del Sasso Grande, al termine dell’inverno, disegnato dai bei versi di Francesco che dicono anche la forte emozione del viandante/poeta in  questa sua passeggiata alpina.

Luigi Preziuso A Maggio-: Un preludio d’estate, in questa rimata descrizione del mese di maggio,  con gli effetti  positivi che causa negli uomini.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

26 Marzo

26 marzo 2019

Poesie d’esordio

Maria Elena Camilli –Oceano-: Suggestive immagini per narrare dell’amara suggestione che può donarci  un ricordo.

Poesie del giorno

Enrico Tartagni –Il Cielo delle ore…-: Un ermetico sguardo al cielo narrato come fosse un sogno. Un cielo dove si sperdono ricordi d’odio e d’amore, fino alla fine del tempo della vita. Leggo così i complessi versi d’Enrico.

Felice Serino -62 Si dice di Agostino-:  Sintesi, sinteticissima, di uno dei più importanti dottori della Chiesa, che iniziò a “masticare” il verbo grazie a Monica (la madre) ed Ambrogio, non a causa d’incubi notturni.

Con tutta la stima che nutro per il personaggio, una considerazione: le ho lette le sue confessioni e non ci ho trovato pentimento per l’abbandono della moglie e dei figli (quattro irregolari sembra, più uno forse nato nel matrimonio, Adeodato). Forse per queste persone rimase dissoluto anche dopo la giovinezza…

Marino Giannuzzo –Quando sarai vecchio-: Lezione di vita, velata da profondo pessimismo, nei versi che Marino indirizza ad un figlio.

Gian Luca Sechi –Anima-: A giudicare dal titolo quel vaso sarebbe il corpo che la contiene. Così l’anima (la coscienza, dunque) indaga un corpo trascurato, sottoposto a correnti  (metafore di errori fatti nella vita?) esiziali e dissolto in infiniti pezzi che non si possono ricomporre nemmeno con dolci ricordi, né con la poesia.

Luigi Preziuso –A Marzo-: Simpatica descrizione del primo mese della primavera, con i rimati versi di Luigi.

Carlo Chionne –Dulce et decorum est pro patria mori?-: Quel punto di domanda capovolge, affermando il contrario, il verso dell’oraziana ode. E la conferma la troviamo in ognuno dei versi successivi al titolo. E come non concordare con l’amico Carlo?

Francesco Soldini -115. Il domani-: Pessime notizie si prevedono per i futuri equilibri ecologici  del pianeta e Francesco, con questi profetici versi, alza il suo grido d’allarme e di paura.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

25 Marzo

25 marzo 2019

Poesie d’esordio

Pierluigi Camilli –Fiori inquinanti-: Bei settenari a rime alternate per denunciare, con metaforiche immagini, il consumismo che fa cambiare interessi e modi di vita. Il romanesco usato fa ricordare Trilussa e certe sue lezioni di vita.

Poesie del giorno

Licia Minervini –Dimenticare-: Un passato che pesa e che si vorrebbe dimenticare o, magari, cancellare per ricostruire altra e più soddisfacente vita, in questi forti versi, in stile simbolista, della sensibile Licia.

Stefano Medel –Ciclo vitale-: La giostra della vita, il suo essere effimera e precaria, esaminata, con filosofico atteggiamento, dai versi del nostro Stefano.

Angelo Michele Cozza –Da un rifiorire di memorie-: Il tenero ricordo della madre e della vita trascorsa in comune, fa ripercorrere, nello scorrere dei versi, attimi di infinita dolcezza al poeta. C’è una sottile malinconia  nell’intero, commovente componimento, che è atto d’amore d’un figlio.

Felice Serino -61 Venne a trovarti poesia-: La suggestione che può creare in noi la poesia molto ben descritta da questi illuminati ed illuminanti versi di Felice.

Marino Giannuzzo –Pensieri vaghi e solitari-: Perdersi nel pensiero pensando. Questo il messaggio che ci invia Marino con questi suoi versi.

Antonio Sangervasio-come bloccati-: Un esistenziale malessere, un senso di disadattamento ispira questi versi, dall’amaro tono,  di Antonio. Perfette le metaforiche immagini usate, per dire dello stato d’animo del poeta.

Francesco Soldini -114. Di stelle nutrirsi-: Un poetico sguardo al cielo che coinvolge il lettore e lo smarrisce nell’infinito…sognando. Ok Francesco.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Un concentrato di lieve poesia, in questi versi di Salvatore.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

24 Marzo

*Annichilita dalla disquisizione del nostro grandissimo Carlo Chionne, in questo intervento etimologico che rivela tutta la sua cultura, unisco a ciò il mio più vivo ringraziamento per l'amico e ottimo poeta Piero Colonna Romano che tempestivamente ha messo in risalto la mia seconda silloge di poesie. Mi ritengo fortunata a conoscere tali persone, che è difficile incontrare nella vita. Grazie di cuore anche al nostro Lorenzo, che ha pubblicato tutto ciò nel giorno più propizio, ossia l'inizio della Primavera e la giornata mondiale della Poesia.
Sandra Greggio

*Messaggio  inviato il giorno 21 marzo e finora non pubblicato.

 

24 marzo 2019 

Poesie d’esordio

Iallo –Ombra-:Un rapporto difficile, dunque, narrato in questi versi che pure sono dedica d’amore e speranza.

Poesie del giorno

Renzo Montagnoli –Il vecchio pino-: Renzo oggi ci offre il delizioso acquerello di un bosco, pennellato con descrittivi versi pieni di poesia.

Antonio Alvaro –Voglio scriverti-: L’espressione di un tenero sentimento, talmente profondo da non riuscire a trovare le giuste parole per descriverlo, in questi prosastici versi di Antonio.

Romano –Una vita-: Metaforiche immagini per descrivere una vita che volge al tramonto.

Jacopo Bonfanti –Unico-: Un sogno unico, per la soddisfazione d’essere due in uno, attendendo un gioioso nuovo giorno, reso con questi suggestivi versi di Jacopo.

Carlo Festa –Imparare a volare-: Bell’aforisma, che suggerisce una saggia soluzione per la vita.

Felice Serino 60 “Dai tetti”-: Fideistici versi che sono un fervente invito (o meglio un obbligo scontato)  a guardare in alto, al divino che regala amore a chiunque. C’è sempre , nei versi di Felice, un invito a rilfettere.

Marino Giannuzzo –Passa la vita della casalinga-: Doveroso omaggio alla casalinga, in questi versi di Marino, ai quali mi associo.

Jacqueline Miu –Veloce follia-: E’ un gran piacere rileggere i versi dell’appassionata Jac. Versi che travolgono e incantano, facendo volare la fantasia.  Versi da applausi e da ricordare, pieni di poesia quale quel “calzavo piedi piumati per rincorrerti nel sogno”. Grazie d’esserci, Jac.

Carlo Chionne –Basta?-: Strepitoso Carlo, questa deliziosa poesia mi rammenta il Caproni di “Litania”, per ritmo, rima e amore per una città in quella e nella tua per la vita. Vita che ti obbliga ad esserci ancora a lungo, per deliziarci con la tua arte. Quindi quel titolo va cambiato in “Ancora!”

Francesco Soldini -113. San Valentino-: “quando lo scrivere/son parole alate/son nuvole dipinte.” Amore e poesia, dunque, nel giorno dove tale connubio si realizza ed al quale Francesco dedica i suoi versi.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo per tutto ciò che ci concede.

Piero Colonna Romano

 

23 Marzo

23 marzo 2019

Poesie d’esordio

Rosy Giglio –La notte-: Un angosciante solitudine, mentre la notte scorre, in questi versi pieni di una malinconica pena, della bravissima Rosy che bene descrivono uno stato d’animo.

Poesie del giorno

Marino Giannuzzo –Partito per un lungo viaggio-: La pena dell’abbandono di una persona cara e la delusione, nel ritornare, di non più trovarla, in questa intensa descrizione di Marino.

Santi Cardella –L’inconscio-: Una metaforica immersione nei ricordi e la grande pena per non riuscire a farli rivivere, in questi bellissimi versi, che disegnano immagini piene di un profondo sentimento, del grande Santi. 

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Ballata di primavera-: E’ l’inno a Venere, primo libro del “De rerum natura” di Lucrezio (seguace di Epicuro e fan di Democrito) che contiene la descrizione del risveglio della natura che, con bella maestria, traduce in  suggestiva poesia il nostro ottimo Giuseppe. La stavo appunto rileggendo, quell’opera, cercandovi un qualche difetto di logica in quella razionalità (pseudo?) scientifica. Ma non la trovo, caro amico.

Cristiano Berni –“Le spalle del poeta”-: La forza che dona la poesia ai poeti, la capacità di superare le difficoltà della vita, magari cantandole, sono ottimamente riassunte nei bei versi di Cristiano.

Licia Minervini-: -Fermati-: Un invito ad affidarsi al divino, sapendo che vi troveremo conforto e consolazione alle nostre pene, sono questi versi, densi di fede, di Licia.

Giovanna Cardella –Invito a primavera-: Bella descrizione del risveglio della natura e dei sensi… attendendone l’esplosione estiva. Un caro saluto, Giovanna.

Fausto Beretta –La mare Jonico-: L’ultima “prodezza” del ministro poliziotto col giubbotto causa il giusto sdegno di Fausto che ci regala questi condivisibili versi.

Maddalena Gatto –Grazie a Te solo-: Simile a quella di Licia è questa di Maddalena, ispirate dalla stessa fede.

Felice Serino -59 Fosfeni-: Deliziosa dedica ad un grande della letteratura (premio nobel) resa con immagini dense d’alta poesia quali: “cuore invaghito a carpire/fosfeni lampi” o “uccellini azzurri/che si nutrono di raggi di luna” o “nell'Inconoscibile/tra svolìo di ali…”. Ancora una volta (ma è la sua tipica cifra) Felice ci regala splendide sintesi poetiche.

Francesco Soldini -112. Giallo nel grigio-: Col suo bello stile, Francesco descrive la rinascita della natura in questa tiepida primavera.

Jacqueline Miu –Giornata della poesia-: La speranza della nostra Jac (che pure è la nostra) nella giornata dedicata alla poesia, è non divenire schiavi di chi non la ama. Bentornata nell’azzurra, preziosa amica.

Carlo Chionne –Fuori tempo-: Bell’excursus nella storia della civiltà da periodo storico a periodo storico, fino ad arrivare all’amaro, incomprensibile oggi, che merita altro “ismo”. Quello del fascismo. Smarriti e avviliti dunque e impotenti di fronte al baratro nel quale è precipitata la cultura.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

22 Marzo

21 e 22 marzo 2019

Poesie d’esordio

Annamaria Gargano –Le compagne di mia zia-: Il fascino di racconti uditi da bimba, racconti di vita che allora parevano simili a fiabe, che tornano alla memoria e fanno riflettere su un presente che pare non appagare. Resta la dolcezza e la nostalgia d’altri tempi e Annamaria le rende a se stessa ed al lettore, con questi  bei versi pieni di malinconia.

Poesie del giorno

Felice Serino –58 Nel cerchio di dolore-: Un dolente ritratto dello strazio avvenuto sul Golgota, reso con intensi e suggestivi versi seguiti dalla  difficile ricerca della verità. Così interpreto la terzina di chiusura di questa affascinante poesia di Felice.

Marino Giannuzzo –Oh, come ti vorrei…-: Ricordo un proverbio siciliano che recita “ogni lassata è pidduta” e bene lo spiega, con questi versi, l’ottimo, signorile Marino,

Anna Maria Guerrieri –Voglia di vento-: Versi a metrica variabile ma sempre legati tra loro da enjambement che fanno leggere la poesia senza interruzioni, come lunga apnea. Immagini sensuali si susseguono e c’è mare, vento, luna ed odore di sale che affascinano il lettore.

Michael Santhers –Marzo pazzo-: Era da tempo che Michael non ci donava i suoi surreali versi, nati dalla fervida fantasia d’attento osservatore quale egli è. Surreali versi, come immagini di Magritte, di Dalì e affascinanti come quelle. Complimenti Michael!

Carlo Chionne – Il crollo-: Colto ed acuto osservatore della realtà ecco Carlo che profetizza l’inevitabile fine della nostra civiltà. Fine inevitabile quando, come accade oggi nel bel Paese, si guarda al peggiore passato e lo si propone quale futuro.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Beh, la stagione c’è è la fantasia a Salvatore non manca.

Silvia Trabanelli –Più struggente-: Un’amara analisi del vivere, effimero e breve, e, soprattutto, del vivere da poeta, che è figura rifiutata in terra ed in cielo. Versi che dicono di una angoscia esistenziale, nata da quelle consapevolezze che fanno desiderare lunghe notti, per dimenticare.

Francesco Soldini -111. Il freddo-: Forti versi ispirati dai cambiamenti climatici che la terra, grazie all’ottuso uso che ne fa l’uomo, subisce. Poesie che è denuncia di questa terribile situazione e che si chiude con uno spiraglio di speranza.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 
Oggetto: "L'Infinito" compie 200 anni, rileggiamolo con Angelini!

Gentilissimi,

l'idillio "L'Infinito" compie 200 anni.
Un grande mostra è stata allestita alla Biblioteca Nazionale di Napoli sugli
autografi leopardiani, presente anche la contessa Olimpia Leopardi
(discendente di Giacomo).
Noi proponiamo di rileggere "L'Infinito", con il commento angeliniano, ai
seguenti link:

1)
http://www.cesareangelini.it/studi_leopardi.html

2)
http://www.cesareangelini.it/studi_leopardi_canti.html


Con i più cordiali saluti,
Fabio Maggi
Archivio "Cesare Angelini", Pavia
www.cesareangelini.it
Segnalazione da parte di Giuseppe Gianpaolo Casarini

 

21 Marzo

21 marzo 2019

Cari amici sono lieto d’informarvi dell’uscita in e book e nelle librerie tradizionali della seconda silloge poetica della nostra

Sandra Greggio

 

 

Delle 100 e più poesie che la compongono l’ingegnere e poeta Santi Cardella ha scritto: “Se poche o molte persone avranno la buona sorte di leggere le poesie di questa raccolta, non dimentichino, dopo la lettura, di ringraziare il caso di aver messo a loro disposizione un diario tanto ricco di sentimenti, capace di nutrire lungamente le loro anime…”

E l’ottimo professore e poeta  Carlo Chionne : “Rileggendo alcune delle sue ultime poesie ho riscoperto la forza depuratrice, disintossicante dell’italiano di Sandra Greggio. Il suo lessico è misto e ibrido, ma la sua dizione è immancabilmente pura…

Bisogna ringraziare questa poetessa che rende fieri della propria lingua, ne esalta le risorse e mi fa pensare, a volte, a Emily Dickinson.”

Di quest’ultima fatica di Sandra vi presento una delle poesie, quale stimolante aperitivo che invoglierà alla lettura completa dell’opera:

Sabbie mobili

Ti ho seguito
nel tuo gioco
proibito.

Ti ho seguito
come onda insegue altra onda
spingendola.

Onda dopo onda
bacio dopo bacio
ti ho seguito.

Così
mi son trovata
in alto mare.

…e non sapevo nuotare.

Facendo i più vivi complimenti alla bravissima Sandra ed augurando alla sua opera il più soddisfacente, meritato successo, informo voi tutti che il relativo ISBN è il seguente:

978-88-9349-545-5

Piero Colonna Romano

 

Caro Lorenzo,

oggi 21 marzo,come sai,  oltre che l’inizio della primavera, cioè della Vita,   in tutto il mondo si celebra la giornata della Poesia. Come tutti sanno, Poesia, viene dal greco: Poiein che significa : “fare”. Questo verbo , a sua volta, dal latino “facere”, è accoppiabile agli altri due verbi “dicere”, e “ducere”, non soltanto per la loro desinenza culturale e gutturale”  in “achere”, ichere”, uchere, (notare  la meravigliosa alternanza vocalica: a, i, u,  ma questi tre verbi ci rimandano alle nostre reminiscenze scolastiche, quando ci  insegnavano  che gli imperativi singolari di questi  verbi avevano un uscita in fac, (cf. : facsimile, da cui .facs o fax, cioè, “fai lo stesso” e quindi dic, duc. Proprio la radice “Dicere”, ci porta al frequentativo “dictare”, da cui, dictator, colui che detta, perché naturalmente ha qualcosa da dire. Da dictare, o dictator, abbiamo il tedesco Dichter e Dichtung che significano rispettivamente Poeta e Poesia. Tutto questo mio cinguettio etimologico, non vuol fare assolutamente  concorrenza al più piacevole e insostituibile cinguettio degli uccelli, che proprio oggi, primo giorno di primavera cominciano a dispiegare tutta la bellezza del loro canto. Si dice che l’uomo, a imitazione degli uccelli, abbia cominciato a cantare, prima di parlare. Abbia cominciato ad esprimersi inversi prima che in prosa.

Secondo me, fare  poesia rappresenta non un complesso e contorto canale artistico proprio delle personalità più enigmatiche, scure,sibilline e al contempo fascinose . Al contrario, la saggezza dell'etimo, sedimentatosi attraverso i secoli, ci suggerisce un rapporto molto naturale tra l'uomo e la poesia, che per sua struttura non può essere (solo) un'espressione rotta e trasognata, ma deve necessariamente rappresentare (anche) una comunicazione efficace.  Se la poesia iniziasse ad essere vista come un modus vivendi, come un comunicare normale e non eccezionale, come un camminare nel mondo in punta di piedi e con occhi grandi, senza calcare rumorosamente i tacchi , proprio come accade nelle poesie di Sandra Greggio e di non pochi altri poeti di questo ssito,  certo il mondo sarebbe un luogo più bello, così come è bella, questa prima giornata di primavera dedicata alla poesia, di cui te, insieme a Piero, siete infaticabili sostenitori e divulgatori.(C. Chionne).

 

 

20 Marzo

20 marzo 2019

Poesie d’esordio

Gloria D’Alessandro –L’incompreso silenzioso-: Una sintesi sull’incomunicabilità, degna di Antonioni, che si estende dalla terra al firmamento, con la suggestione delle immagini che ci regalò Glò. (ci manchi, Gloria!)

Poesie del giorno

Pasquale Lo Canto –Il Merlo-: Benvenuto nell’azzurro, Pasquale! Simpatica descrizione di un simpatico uccello e della sua attività.

Felice Serino -57 L’invitato-: Ci attende il cielo, e là saremo festeggiati. Questo il messaggio che i bei versi, pieni di fede, di Felice ci inviano. 

Marino Giannuzzo –Non t’ha voluta il vento-: Il malinconico saluto ad una bimba che non ha potuto godere a lungo della sua vita, reso con versi pieni di pena.

Claudio Badalotti –Tra poco è primavera-: La più dolce delle stagioni ed il più dolce dei sentimenti ispirano Claudio per questi bei versi densi di romantiche immagini.

Enrico Tartagni –Life Planet cipressi-: Quegli appuntiti alberi, che paiono indicare il cielo,  ispirano Enrico per questo viaggio della fantasia che ci porta, nello spazio tempo, su altri pianeti. E viaggiando si disegnano orbite “divàine” (divine in ravennate?) e ci perdiamo anche in filosofiche considerazioni sulla divinità. E’ sempre un grande piacere leggere i versi di questo nostro fantasioso poeta.

Silvano Notari –Il fiume-: Tempi di siccità come questi ispirano questi amari versi di Silvio che guarda ai fiumi che vanno asciugandosi e li rende metafore di un vivere privo di ideali, di fede, di speranze.

Vivere che, come fiume, inevitabilmente sarà destinato a sciogliersi in un nulla.     

Vincenzo Melino –Colori di felicità-: Quei colori ci vengono regalati dallo svanire del giorno nella notte. Soltanto nel sonno e nei sogni la vita può colorarsi di felicità. Questo il pessimistico senso della poesia del bravo Vincenzo.

P. Gianni Fanzolato –Prendimi per mano-: Un inno d’amore e di riconoscenza alla salvifica Madonna di Loreto, detto con i versi dalla forte intensità di P. Gianni.

Francesco Soldini –Il papa negli Emirati-: Trovo una similitudine nei due viaggi di S. Francesco e di papa Francesco: nessuno dei due è andato in quelle terre d’oriente per convertire ma per capire. Giusto l’entusiasmo del nostro Francesco per l’iniziativa di questo grande papa, messaggero di pace.

Yasuke consiglia Gianni Rodari in “Alla formica”-: Fummo obbligati ad impararla a memoria, in francese e per il francese, la bella favola di La Fontaine. Forse è per quello che oggi, come allora, tifo per la cicala. Grazie Yasuke per avermi riportato, con la mente, a quell’aula, a quella giovinezza, a quelle speranze.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

19 Marzo

Caro Piero,innanzitutto ti chiedo scusa. Non ho mai pensato e non penso che nel commento alla mia ultima tu abbia toppato. Mi sono spiegato male e quindi colpa mia sono stato frainteso. Il commento e corretto anzi come ho provato malamente a dire,troppo lusinghiero per me . Sono straconvinto che non sono al livello dei grandi,Murolo di Giacomo altri. Sto molto ma molto al di qua. La qualità di Era de maggio, di Marzo ed altro ancora,propria della Canzone e della Poesia napoletana,che amo,mi relega tra i nani e non tra gli dei. Credimi non è falsa modestia ma consapevolezza dei limiti. Quindi i tuoi commenti a cui tengo molto e che mi stimolano a migliorarmi,nei limiti dei mie mezzi,e con la gentile ospitalità di Lorenzo mi rendono felicemente partecipe ai lavori del sito poetare. Caro Piero scusa il fraintendimento,grazie per i positivi commenti,e per quanto riguarda Sergio Bruni manteniamo una giusta differenza di gusti canori. Un cordiale saluto a tutti sc

 

18 Marzo

18 marzo 2019

Poesie d’esordio

Elia Belcufinè –canzone per un apprendista poeta-: La strada per la poesia è cosparsa di spine e di dubbi, questo il messaggio che Elia, con le sue metaforiche immagini, ci invia.

Poesie del giorno

Niino Muzzi traduce Joachim du Bellay-: Un sonetto dedicato all’amore ed ai dolori che talvolta dona (intensissima la terzina di chiusura) ben tradotto per noi da Nino.

Felice Serino -55 Come una madre-: Immagine affascinante dell’immenso che ci circonda di luce e di questa ci nutre, nei bellissimi versi di Felice.

Marino Giannuzzo –No. Non è possibile-: Il passare del tempo, quello che inevitabilmente invecchia e ci cambia (Tabucchi intitolò un suo romanzo “Il tempo invecchia in fretta”, dove nove personaggi si confrontano con se stessi, con le proprie storie, le proprie illusioni, inevitabilmente invecchiando appunto) stupisce il poeta. Resta la memoria, afferma Marino, per ricordare altre freschezze e per non accorgersi di quel che muta.

Carlo Tella –Sud-: Un’intensa, sintetica ode d’amore alle terre del Sud.

Licia Minervini –“Infinito amore”-: Amore che supera e fa scordare le pene è l’amore verso la divinità, in questi forti versi, densi di fede, di Licia.

Francesco Soldini -108. Allenandosi-: Lavoro e sport, un connubio realizzato nell’amata Milano e reso da versi che dipingono, come acquerello, un  rassicurante paesaggio.

Sandra Greggio –La farfalla-: Sandra riflette sull’effimero della vita, paragonandola alla breve levità che c’è nel volo di una farfalla, regalandoci questi brevi e bei versi.

Laura Toffoli –Il carnevale dell’acerba primavera-: Il contrasto tra la calma dolce della primavera ed il confuso,  rumoroso realizzarsi del carnevale, crea una sorta di spaesamento, rafforzato dalla considerazione di quanta falsità ci sia in una maschera, falsità assente nella natura.  Colori e suoni e amore per la natura, sono gli elementi presenti in quasi tutte le poesie di Laura che qui non si smentisce e continua a donarci il suo bel poetare.

Luigi Preziuso –Il risveglio della natura-: Ed è un risveglio che genera allegria e ridà speranza nel futuro, questo tornare della primavera. Ed il nostro Luigi lo canta con le sue spontanee rime baciate.

Ricambio un caro saluto, caro amico.

Complimenti vivissimi ad Armando Bettozzi, per l’affermazione nel prestigioso concorso organizzato da “ALBEROANDRONICO” di Roma.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al generoso Lorenzo, per tutto quello concede.

Piero Colonna Romano


 

17 Marzo

17 marzo 2019

Poesie d’esordio

Fabrizio Lama –A mio padre-: Un rapporto d’amore fatto di gesti e di occhiate, più che di parole, tra padre e figlio. Un amore che scava nel profondo e lascia un ricordo doloroso ma dolcissimo  nell’anima. Questo il forte sentimento che i bellissimi, intensi versi di Fabrizio narrano.

Poesie del giorno

Licia Minervini –“Diversi”-: Un inno all’amore verso uomini ritenuti tutti fratelli ed uguali, in questi ispirati, e nel senso condivisibili, versi della sensibile Licia che ci regala questa attualissima poesia, mentre una ventata d’ottuso odio verso il diverso sta attraversando il paese. Quando la poesia può diventare seme che dovrà germogliare, ecco, questa ne è la prova.

Gilbert Paraschiva –Mucca o uomo pazzo?-: Recenti casi di violenza sulle donne ispirano questi forti versi di Gilbert. E divengono preghiera al divino e domanda di motivazioni, con una rassegnata conclusione, per l’assenza di risposta.                                                                               

Alchimista –Per lei-: Infarcita di condizionali presente è questa poesia che narra di un desiderio, forse di un sogno. Comunque è dedicata ad una lei e, in chiusura, c’è la promessa, ove si mutassero quei condizionali, di un volo verso l’alto che non sarà capito da chi non sa provare amore. Poesia densa di romanticismo ma decisamente di difficile lettura.

Nino Muzzi traduce Jaochim du Bellay-: La nostalgia per il paese natio e per gli amici lasciati, ispirano questi descrittivi versi del poeta. E tanto forte è la nostalgia che tre anni ormai paiono più lunghi di quelli dell’assedio di Troia. Tanto per sottolineare, con un iperbole, il sentimento che ha ispirato questa poesia, ben tradotta dall’ottimo Nino.

Felice Serino -54 Nostos-: Mi pare, a giudicare dal titolo, che Felice riassuma con poderosa sintesi, il viaggio nella vita. Ed altra visione dell’essere (e della vita) c’è in quel verso di Zanzotto che, per completezza, recita “Siamo, anche se io stento, fatti di orizzonte/disadatti a questo tipo di mondo”.

Marino Giannuzzo –Nella gioia e nel dolore-: Poesia da recitare, per dire di pentimento, qualunque sarà stato il risultato dei nostri voti ad elezioni. Scetticamente il nostro Marino fa d’ogni erba un fascio e vede mazzi di pulcinella che gozzovigliano a nostre spese. Che abbia ragione?

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Capolavoro poetico è il primo. Chapeau! Il secondo, pure ottimo, mi sembra un  convinto invito a guardare con ottimismo al futuro.

Francesco Soldini -107. Neve-: Sotto la neve pane, recitava un antico adagio. E Francesco dipinge, con i suoi versi, una caritatevole neve, gioia di bimbi e promessa di rinascita della natura.

Caro Silvio, confermo il piacere d’avere letto la tua “de vulgari eloquentia” e la sensazione d’avervi trovato l’atmosfera di quell’”Era de maggio” di  Salvatore Di Giacomo.

D’atmosfera dissi nel mio commento, non di metrica che in Di Giacomo, in quella canzone, è fatta di strofe in endecasillabi, alternate (per ragioni di ritmo musicale del Costa) a strofe in ottonari. Probabilmente è stato quell’aver citato per due volte “era de maggio” nella tua poesia che mi ha riportato alla mente l’altro capolavoro della musica (e della poesia) napoletana.

Vedi i miei commenti quasi sempre nascono dalle emozioni (…ricordi, sensazioni) che i vostri versi mi danno e può capitare di “toppare” nel commentare.

Resta comunque sempre il piacere di leggere poesia e, soprattutto, di vedere che altri hanno per la poesia interesse. Ti saluto cordialmente e ti ringrazio per aver voluto inviare la tua  precisazione.

(dimenticavo: per inciso, non amo molto il “gorgheggiante” Sergio Bruni)

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

17 Marzo 2019
Cordialmente saluto l'esimio Prof. Lorenzo, tutti gli autori in
primis l'amico Piero Colonna Romano.
Luigi Preziuso

 

 

 

16 Marzo

Caro Piero,grazie ancora per i tuoi positivi commenti alle mie poesie,ospitate con gentilezza da Lorenzo.
Un grazie particolare per l'ultimo commento a "de vulgari eloquentia".
Paragoni, caro Piero,l'atmosfera creata dalla mia poesia,alla Canzone del poeta Murolo "Era de maggio". Credimi,sinceramente, so di non meritare tanto. Un comune mortale,quale io sono,non merita di essere innalzato nell'Olimpo della poesia,seppure dialettale, dove è collocato il Murolo.
Non nascondo,anzi ammetto e dichiaro che c'è una influenza tematica,tra quello che scrivo e la poesia e la Canzone classica napoletana.
D'altra parte,come ben sai,già Freud prima e Jung dopo,hanno chiarito la funzione attiva dell'inconscio.
Qui molte cose si depositano e si attivano per una volta elaborate, tornare consce. Le Muse ispiratrici molto hanno a che fare con l'inconscio e molto degnamente lo rappresentano.
Tornando alla mia poesia e al tuo commento ci tengo a ribadire le differenze di qualità dei due lavori. Murolo parla,come riporti anche tu,di un Maggio fiorito,profumato,dirompente,forza della natura che si risveglia e che si appresta a consegnare tutto il bello all'Estate. Poi per il Murolo Maggio è un arrivederci in quanto la sua bella si assenta e ne riceve una promessa:"Si stu sciore torna a Maggio/pure a Maggio io stong ccà".La mia poesia invece rovescia questo dato di fatto. Le rose sotto la violenza dell'acqua perdono petali e profumi,rappresentando un addio definitivo. Passo quindi da una atmosfera arcadica(Murolo)ad un clima plumbeo (io).
A questo punto devo fare una seconda ammissione,in quanto l'inconscio fa sempre dei brutti scherzi.
Mi sovviene un altro impareggiabile lavoro di un altro gigante:Salvatore di Giacomo con il suo inarrivabile"Marzo". "Marzo nu poc chiove e natu poco stracqua/torna a chiovere/ride o sole cu l'acqua". Ma siamo a Marzo altro mese dell'anno che prende le consegne dell'inverno e fa esplodere la natura. Io non raggiungerò mai questi livelli.
La poesia,le mie poesie, non hanno una ragione specifica,ma certamente,come ho provato a dire,risentono del vissuto che ognuno,col tempo accumula,deposita,elabora,dandogli poi forma. Confesso,a me piace il termine zeffunno che molto di più dice,riferendosi alla pioggia, del piove a catinelle. E ogni tanto,seppur lontano da Napoli, canticchio"Chiove a zeffunno del grande maestro Sergio Bruni.
Caro Piero,caro Lorenzo sono in debito.
Un saluto a tutti i Sitani sc

 

16 marzo 2019

Poesie d’esordio

Vincenzo Celli –La collana-: Una bellissima poesia, in bello stile ermetico, le cui immagini evocano quei pensieri generati dalla mente, dal cuore e dalle esperienze. Pensieri che si svolgono come collane di perle, quasi fossero un cammino privo di ritorno, così come è la vita. Complimenti.

Poesie del giorno

Enrico Tartagni – No…niente…-: Una pessimistica visione del mondo e del vivere, resa con versi dalla forte intensità emotiva. Poesia che entra dentro come un pugno, fa male e fa riflettere. Complimenti, Enrico!

Licia Minervini –“Un cuore che urla”-: Una forte pena, nata forse dal cammino che si fa nella vita, ispirano Licia per questi versi densi di fede. Versi che, in effetti, sono un forte grido per un aiuto, per un conforto., rivolti a l’unica, possibile ancora di salvezza.

Claudio De Lutio –Compleanno a fiori di marzo-: Una deliziosa, fioritissima, dedica per un compleanno, resa, magistralmente, con immagini fatte di colori e profumi, narrate con delicato poetare.

Renzo Montagnoli –Due passi ancora-: Emanano, questi versi, forte malinconia nel raccontare una metaforica ultima passeggiata nella vita. Bellissima poesia densa d’una atmosfera riflessiva che fa sperare il tempo si sospenda, perché quella passeggiata possa proseguire per sempre. Complimenti, Renzo.

Vincenzo Celli –la tua fotografia-: Un atto d’immutato amore ad una persona lontana, detto con dolcissimi versi ispirati da profondo sentimento. Bella tutta, la poesia, con la deliziosa chiusa di quelle punte delle dita, messaggere di baci.

Nino Muzzi traduce Walther von der Vogelweide-: Delizioso racconto di un romantico incontro  sotto gli alberi e tra fiori, incontro nel quale la musicale anafora, pare sottintendere l’intensità…e il ritmo.

Claudio Badalotti –Tornare all’aria aperta-: Il desiderio d’aria pura, per salvarsi da una società oppressiva ed inquinata al punto tale da impedire un’ottimistica visione della vita nonché la capacità di sviluppare conoscenza, in questi malinconici, riflessivi versi dell’ottimo Claudio.       

Felice Serino -53 Da una parabola-: In due vangeli si trova la frase che Cristo rivolge ai discepoli “Non puoi servire Dio e Mammona” (cioè la carità,- l’amore- ed il denaro, -il profitto- ) e Felice sviluppa ed amplia il tema con bellissimi, ispirati versi che parlano di vita e di morte, dell’effimero accumulo di beni (cose scritte sulla sabbia). Sempre potenti le sintesi che il nostro amico ci propone, e spesso dense di fede.

Marino Giannuzzo –Mi cerco e non mi trovo-:  I cambiamenti fisici cui, inevitabilmente, siamo soggetti, possono renderci sconosciuti a noi stessi. Pirandelliano tema, dunque, è quello che l’ottimo Marino, con questa sua  sviluppa.

Francesco Soldini -106. Duelli-: C’è un ottuso clima d’odio verso il diverso, verso lo “straniero”, in questi tempi privi di cultura e di ricordi storici. Clima che porta, inevitabilmente, a tragedie come quella consumata ieri in Nuova Zelanda.

Tragedia che è essere facili profeti  prevedere si realizzerà anche nel nostro bel paese, colorato dall’incultura verde/giallo.

I versi dell’amico Francesco sono un atto d’accusa contro questa realtà e possono essere solo sottoscritti, sperando che un miracoloso lampo di luce illumini, e cambi, lo scempio che causano menti bacate.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

14-15 Marzo

 


LA COPPA 2° PREMIO ALBEROANDRONICO

 

14 e 15 marzo 2019

Poesie d’esordio

Alessia Sanna –Fiore-: Un tenero, amorevole saluto ad un fiore appena sbocciato, detto con delicati, dolcissimi versi.

Poesie del giorno

Marino Giannuzzo –Mariolina-: Il sensuale racconto di un incontro d’amore, sognato da tempo ed alfine realizzato, con gli infuocati versi di Marino.

Giuseppe Stracuzzi –Erice-: La fiabesca Erice, paese denso di storia e di miti, narrata, con forte emozione, dai bellissimi, colti versi del nostro Giuseppe che bene sa renderne il fascino e pare essere un invito a visitarla.  Quanti ricordi mi tornano alla mente leggendo questa bella poesia! Grazie Giuseppe.

Silvio Canapè –De Vulgari Eloquentia-: Semplicemente deliziosi i versi di Silvio ed ecco che, leggendoli, mi torna in mente: “Era de maggio, e te cadeono 'nzino/a schiocche a schiocche li ccerase rosse/fresca era ll’aria e tutto lu ciardino/addurava de rose a ciente passe”. E nei versi del nostro poeta c’è la stessa atmosfera che Murolo ha saputo dare a quel capolavoro. Complimenti.
 

Cristiano Berni –“Il freddo”-: Una puntuale descrizione dei nefasti effetti del freddo, in questi intensi versi di Cristiano.

Per inciso: il freddo ha anche notevoli virtù. Per esempio è complice di…unioni, alla ricerca di calore (per amore) umano. In quel caso ben venga!

Nino Muzzi traduce Paul Éluard -: Leggo questa poesia, ottimamente tradotta da Nino, una sintesi del pensiero di Eluard: odio per la guerra, ricerca della giustizia e della fratellanza umana, l’ideologia comunista (la poesia è dedicata ad un politico comunista francese) e, soprattutto, l’ansia di libertà che sempre ispirò il suo comportamento. Grazie Nino.

Felice Serino -52 Ulisside-: In effetti si può definire “ulisside” quella ricerca pseudoscientifica dell’influenza del pensiero sugli oggetti  (scienza noetica) e giustamente Felice, poeticamente e con poderosa sintesi, la dice “a trapassare aneliti/su aperti mari dei sensi”.

Antonia Scaligine –Ma c’è ancora chi vuole la morte-: Il pensiero della terribile situazione ecologica nella quale vivono i tarantini intristisce e muove a ribellione. Un industria che dovrebbe dare lavoro e speranza per il futuro, dona la morte, grazie all’incuria di disonesti governanti ed alla criminale gestione di squallidi industriali. Taranto ha bisogno di una radicale bonifica, a partire dall’Ilva per la quale è necessario rivedere, in termini ecologici, il modo di produrre. Per far questo servono miliardi di euro che si è preferito distribuire (a fini elettorali) inventando il “reddito di cittadinanza”. Intanto i tarantini continueranno a respirare polvere nera e, alla prossima elezione, arriverà chi prometterà pulizia della città e del mare, col sorriso sempre stampato sulla faccia.  Gigino ridens, per esempio. E sarà votato.

Giusto l’atto d’amore, al quale mi associo, di Antonia alla sua terra, motivata la sua disperazione bene espressa dai suoi intensi versi.

Carlo Chionne –A te-: Una intensa dichiarazione d’amore, detta con versi che nascono da un anima innamorata. Commovente e bella questa tua, caro Carlo.

Francesco Soldini -105. Anniversario di mio padre-: Un commovente ricordo ed un omaggio all’amato padre, detto con versi ispirati che dall’amore e dalla stima nascono.

Ringrazio Licia per aver chiarito il senso della metafora usata in una sua poesia.

Purtroppo non mi è sempre semplice, soprattutto quando ho scarsa conoscenza dell’autore, capire il senso di certe metafore e bene ha fatto Licia ad intervenire. Servirà a conoscerci un po’ di più e, così, ad apprezzare maggiormente il suo poetare.

Credo sarebbe utile che tutti lo facessero, per le mie e per le altrui esegesi delle varie poesie, quando queste dovessero contenere errori interpretativi. Servirebbe a creare maggiore unione tra noi tutti, con una maggiore, reciproca conoscenza.

Un grazie di cuore all’amica Giovanna, per i graditissimi auguri inviatimi.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis a l nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

Carissimi auguri di buon compleanno al nostro Piero!
Giovanna Cardella
 

 

13 Marzo

13 marzo 2019

Poesie d’esordio

Rosa Santinelli –Tante...le cose di cui posso fare a meno-: Una delicata, dolcissima dichiarazione d’amore, resa con intensi versi.

Poesie a tema: Sogni

Antonia Scaligine –Chiudo gli occhi perché voglio sognare cosa che nessuno mi può mai levare-: Il sogno quale ancora di salvezza, quale rifugio, così come la descrive (meglio direi lo fotografa) Cartier-Bresson, così lo coniuga la bravissima Antonia.

Poesie del giorno

Felice Serino -51 L’altrove-: L’altrove, il luogo fuori dal reale, forse vero solo nel sogno, è il tema della poesia che Felice dedica, e sviluppa con grande magistrale sintesi, ad una cara persona. Da applausi. Complimenti.

Marino Giannuzzo –M’è parsa nuda-: La sensuale descrizione forse di un sogno, forse di una tentazione alla quale, come a tutte le tentazioni, meglio non rinunciare, in questi torridi versi di Marino.

Giuseppe Stracuzzi –Battesimo-: Il mistico ingresso nella Chiesa descritto con grande ispirazione dai bei versi di Giuseppe.

Licia Minervini –“Come pensieri”-: La deliziosa similitudine tra pensieri e coriandoli, ed il timore per quel che potrebbe farli divenire l’avanzare dell’età, in questi bei versi di Licia.

Tinti Baldini –Tutte le età-: Un tirar di somme delle età che sono passate ed il desiderio (che magari è di tutti) che il cerchio della vita possa ripetersi, in questi bei versi della bravissima Tinti.

Claudio Badalotti –Il mio romanzo-: Il romanzo della vita (e dei suoi insegnamenti) che volge al termine, qui narrato, con poetiche espressioni ricche di sentimento e velate anche da un humor amaro, da un riflessivo Claudio, che, ancora una volta, ci regala una poesia sulla quale riflettere, sulla quale sovrapporre i nostri pensieri, i nostri ricordi.

Francesco Soldini -104. Navigli d’inverno-: Deliziosa descrizione di uno dei più caratteristici luoghi meneghini, resa con bella maestria. Caro Francesco questi versi mi muovono dentro nostalgie e, tra i luoghi che vorrei rivedere, c’è proprio quella Milano. Chissà, forse un giorno…

Caro Santi un grazie di cuore per il graditissimo commento alla mia “L’immenso” ed ancor più per gli auguri che mi hai inviato in questo giorno, dove un altro anno va a scadere, aggiungendosi a tanti altri e quindi, a scelta, accumulandone 78 o  entrando nel 79mo. Un caro saluto.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Un grazie a Piero Colonna Romano per il suo commento alla mia poesia "E poi"...non avevo pensato che con le mie parole la poesia potesse essere rivolta anche ad un'ammalata ma non lo è, bensì è rivolta a me stessa...la gelida stanza non è quella di un ospedale ma metaforicamente la stanza della mia vita, rivolti sì come unica ancora di salvezza a Dio, Che sto ritrovando in un cammino lungo e tortuoso dopo circa 40 anni…..buona serata e grazie di tutto. Licia Minervini.
 

Grazie sempre Lorenzo e un sentito augurio al popolo azzurro
Tinti Baldini
 

Ancora un ringraziamento a Lorenzo per la gentile ospitalità e a Piero per i suoi positivi commenti alle mie poesie.
Un buon lavoro a tutti sc
 

 

12 Marzo

Caro Lorenzo,
commento con un giorno di ritardo la bellissima poesia "L'immenso", di Piero Colonna Romano
. E' una dolcissima creazione poetica, formata da quattro strofe di endecasillabi ben ritmati, in cui risaltano sentimenti di pace e di quiete tracciati con brevi pennellate su un paesaggio idilliaco. Stupenda la leggerissima chiusa, in cui l'autore esprime il desiderio di confondersi con la natura e svanire nell'immenso paesaggio che sta ammirando; complimenti!
E aggiungo, per pareggiare il giorno di ritardo con uno d'anticipo, auguri, auguri, auguri per un felice compleanno, carissimo amico e generoso nostro commentatore.
Ed un ringraziamento finale a te che ci ospiti,
Santi
 

12 marzo 2019

Poesie d’esordio

Alessandro Cancian –L’apprendista-: Il fascino del mare e l’attribuirgli sentimenti umani, anche di vendetta, in questi versi, dalle fantasiose e belle  immagini, di Alessandro.

Poesie a tema: Sogni

Giuseppe Dabalà –Sogno celeste-: Un profondo desiderio di pace porta a sognare. E Giuseppe vola, nel sogno, in un mondo di pace e d’amore, descritto con bella maestria. Ahimè, i sogni finiscono all’alba, ed il nostro lo conferma con la pessimistica (realista, meglio) chiusa di questa bella poesia.

Poesie del giorno

Felice Serino -50 Dell’oltre il dolce sentire-: Sintesi, altamente poetica, di un profondo sentire.

Marino Giannuzzo –Ho pregato-: Marino si schiera con gli innocentisti, nella tristissima vicenda dell’assassinio di Yara, ed esprime pena e sdegno per una condanna ,con questi intensi versi.

Giuseppe Stracuzzi –Estasi d’amore-: Il dolcissimo mistero della nascita porta con se un inno d’amore, dopo il dolore del parto. E Giuseppe sa descrivere, con grande maestria, questi eventi, affascinandoci col suo bellissimo poetare.

Stefano Medel –Il peso della libertà-: Riflette sulla libertà, il nostro ispirato Stefano e ci regala questi interessanti versi sui quali riflettere.

Licia Minervini –“E poi”-: I pensieri di un ammalata, nati all’apparenza in una stanza d’ospedale, rivolti, quale unica ancora di salvezza, alla divinità, e resi con intensi, convincenti versi della brava Licia.

Eleonora Pozzuoli –Giallomorte-: Un colore che qui è preso a simbolo di un invecchiare, di un decadere dei sentimenti, col rimpianto di tempi vissuti nell’irrazionalità. Versi densi di malinconia che bene descrivono lo stato d’animo del poeta.

Luigi Cavallone –Frena-: Un invito a maggiore riflessione, su se stesso e sugli altri, detto con forti versi che esaminano, condannandolo, un presuntuoso modo d’essere.

Carlo Chionne –Felicità-: Quattro endecasillabi per esorcizzare quella felicità che pare non far godere, è il tema che oggi il grande Carlo ci suggerisce e sviluppa.

Francesco Soldini -103. Pioggerellante-: Le mutazioni climatiche che affliggono il nostro bel paese ispirano il nostro ottimo amico che inventa il verbo pioggerellare e lo coniuga al participio presente. Finché ci saranno invenzioni del genere mai sarà arida la poesia!

Salvatore Cutrupi –Aquiloni-: Il forte desiderio di libertà ispira Salvatore per questi deliziosi versi degni d’applausi, per quelle lievi immagini proposte che regalano godimento. Complimenti.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

10-11 Marzo

10 e 11 marzo 2019

Poesie d’esordio

Arcangela Cammalleri –Viaggio al termine della notte-: Interessante ispirazione per comporre una poesia. In effetti in ognuno dei romanzi citati ci sono bellissimi spunti poetici.

Poesie a tema: Sogni

Jacqueline Miu –ultimo sogno-: Una romanticissima Jac trascina fino all’alba i sogni della notte, per sognare anche durante il giorno e ricominciare la sera. In effetti il bellissimo verso è una fremente dichiarazione d’amore, ad alta concentrazione di poetica passione.

Poesie del giorno

Claudio Badalotti –Un sonno sereno-: Dolcissimo, tenero omaggio alla madre, in questo ricordo denso d’amore, reso col ritmico alternar di settenari ed endecasillabi.

Enrico Tartagni –L’Amicizia-: In un mondo nel quale non ci si riconosce più si salva (o può salvarci) solo il sentimento dell’amicizia. Questo il messaggio che l’ottimo Enrico ci invia con i suoi bei versi.

Giovanna Cardella –L’infanzia-: C’è una grande nostalgia per tempi in cui non si era mai soli, tempi ormai mutati da una tecnologia che pare escludere contatti e sentimenti d’affetto. E Giovanna, con questi limpidi versi, grida la sua accusa e dice tutto il suo rammarico.

Felice Serino -49 In questo riflesso dell’eterno-: Poetica immagine di quel che ci circonda e della stessa vita è quel “riflesso dell’eterno” che è titolo e verso conclusivo di un’analisi esistenziale e di un rapporto d’amore.  I versi di Felice hanno una particolare musicalità, una luce, e portano, quasi sempre, a far riflettere il lettore.

Cristiano Berni –“Negli occhi”-: In definitiva sono gli occhi lo specchio dell’anima, e raccontano tutto di quelle  passioni, pulsioni, timori, sentimenti che si agitano dentro ognuno di noi. E questa la lezione che c’è nei versi di Cristiano.

Marino Giannuzzo –Giungerà per me-: Il pensiero dell’ineluttabile finire della vita, ispira Marino per questa sua rassegnata riflessione.                                   

Licia Minervini –“Tu sei”-: Un’intensa preghiera ed una considerazione filosofica, in questi forti, fideistici versi di Licia.

Nino Muzzi traduce Aristide Bruant-: Le traduzioni (puntuale quella d’oggi) hanno il pregio di farci conoscere artisti poco noti o riportare alla mente vecchi ricordi archiviati. Oggi ho rivisto la locandina di Toulouse-Lautrec che rappresentava, appunto, Aristide Bruant e la sua sciarpa rossa. Grazie Nino.

Salvatore Cutrupi –Nebbia-: Molto ben descritti certi malinconici stati d’animo che talvolta ci prendono, dai descrittivi versi dell’ottimo Salvatore.

Sandra Greggio –Una manciata di parole-: Un’appassionata richiesta d’amore, per rimediare all’errore di un abbandono, in questi intensi versi di una Sandra in gran spolvero poetico.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo che tutto ciò consente.

Piero Colonna Romano

 

9 Marzo

Cara Licia Minervini, quanta emozione nel leggere la tua : "Certezza di vita".
Sai, ho chiuso gli occhi per un momento ripetendo mentalmente i tuoi versi sublimi:
mi son visto fanciullo nel cercare, come te, quell'amore assoluto che, ne sono più che convinto, dà il titolo alla poesia che segue.
Potessi abbracciarti, piangerei di gioia per ringraziarti del dono che ci hai fatto.
Dio ti benedica.
Ben Tartamo

 

9 marzo 2019

 

 

Cari Amici sono particolarmente lieto di informarvi di un ulteriore meritoria affermazione letteraria della nostra amica

 

Giovanna Cardella

che nella VI° edizione del premio “LeggiadraMente”

organizzato dal Circolo Culturale “Carta e Penna” di Torino

ha visto attribuire un brillante

 

III° posto

alla sua bellissima poesia

 

Per sempre ottobre

 

 

Alla poetessa Giovanna vanno i miei più vivi complimenti e, restando in attesa di ulteriori sue affermazioni, i più vibranti applausi, uniti a quelli che le sono stati attribuiti dalla severa giuria del premio.

Qui di seguito vi invito a leggere e gustare l’arte di questa nostra preziosa amica.
 

Per sempre ottobre

Chissà se devo ancora a te
questa notte senza sonno,
con dentro l'urlo di un dolore muto
e un bisogno nuovo di sfinirmi
di passi senza scopo.

Ti ho visto ieri pieno di sole
dove ti avevo già incontrato
in carne e ossa e vita,
in uno fra i tanti posti
ove per me esisti ancora.

Ci siamo scambiati un ritornello
e una risata, che ancora echeggiano
sotto quel balcone,
incapaci di svanire nel ricordo,
per mancanza di altro presente.

Chissà se tornerai a trovarmi
in questa notte di ottobre,
quella in cui ho imparato
che il dolore più grande non si dice
e che volere bene è un verbo infinito.

Io mi farò trovare sveglia,
per mostrarti la mia ferita d'oro
là dove ti ho perso,
là dove custodisco per sempre
il dono di averti trovato.

Piero Colonna Romano

 

 

9 marzo 2019

Poesie d’esordio

Roberto Soldà –Ricercare negli infiniti spazi-: “Cucurbita d’alambicco” (cioè la parte più calda dell’alambicco) è una preziosa raccolta di poesie che traggono spunto dalla conoscenza della chimica (ne è professore) di Roberto ed ogni poesia nasce dal connubio tra sentimento e scienza, tra reazioni, cui portano i sentimenti, e le reazioni chimiche tra più elementi, ed esprimono il suo profondo sentire umano e scientifico. In questa lo sguardo del poeta vola verso l’alto ed i versi divengono musica e colori suggestivi che incantano il lettore, portandolo, tra matematica, astronomia e chimica, a guardare oltre il velo della realtà, per vivere un sogno.

Poesie del giorno

Nino Muzzi traduce Billy Collins-: Quando l’amore diviene psicopatia, ecco, qui lo dimostra Collins, comunque ben tradotto dal nostro Nino.

Claudio Badalotti –L’aria del respiro-: Una filosofica interpretazione dell’essere, del sogno e della verità, in questi intensi e bei versi di Claudio, che in quegli elementi scavano, non trovando risposte. Si vorrebbe vincere quella “gravità” che ci tiene legati alla  “terra” (metafore di norme imposte e società che le impone) e solo nel sogno pare di riuscirci. Vecchio, appunto, sogno dell’uomo che non vuole (ma non può)  rassegnarsi alla realtà.

Enrico Tartagni –La donna -8 marzo-: Non mi è chiara la relazione tra il titolo e lo svolgimento del tema. Fossimo a scuola direi che Enrico è uscito fuori tema. Ma resta il tema in se stesso e trovo, nei versi che lo compongono, tutto l’incanto, il fascino delle sue composizioni. Mago dei segni dunque, il poeta osserva caravelle viaggianti tra le stelle e ne trae auspici, quale moderno Tiresia. Ed il lettore affascina.  

Corrado Cioci –La fine chioma dei suoi rami-: Un omaggio alla donna in un racconto intessuto di immagini di una natura al risveglio e già ricca di mimose, in questi versi dal forte tono vintage, di Corrado.

Felice Serino -48 Inverni-: Domanda senza risposta è quella sulla durata degli inverni che ancora passeranno. E Felice ne propone una magistrale, poetica sintesi, incantandoci.

Marino Giannuzzo –Giuliano il prete-: Racconto di destini diversi, in questi versi rievocativi di Marino.

Licia Minervini –“Certezze di vita”-: Una fremente analisi di conflittuali rapporti, destinati, comunque a comporsi nell’amore, in questa intensa sintesi di Licia.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, ed un grande grazie al generoso Lorenzo per tutto quel che ci consente.

Piero Colonna Romano

 

7-8 Marzo

7 e 8 marzo 2019

Poesie d’esordio

Omero Sala –Il primo amore-: Un lungo preludio con finale positivo, ben narrati dai versi di Omero.

Poesie a tema: Sogni

Giuseppe Dabalà –Sogno-: Complimenti, caro Giuseppe per questo sogno nato da filosofiche considerazioni sulla vita e sul suo senso, così poeticamente reso!

Poesie del giorno

Carlo Festa –Quaresima-: Carlo rende laica la quaresima e, come quella religiosa, invita a riflettere sulle proprie azioni, sulla propria visione della vita, per rimediare a errori e modificare atteggiamenti, iniziando poi un percorso di salvezza, un po’ come il triduo pasquale, insomma. Intensi e bei versi ricchi di…buone intenzioni.

Nino Muzzi traduce Eva Burke -: Interessante progetto (sognato) di vita, chiuso (forse per punirsi di tanto fantasticare) con un surreale fine vita, tradotto per noi da Nino. 

Felice Serino -47 Sei del cielo-: Fideistica visione  del vivere, di creature che comunque continueranno ad appartenere ad un compassionevole Dio, in questi versi di Felice.

Marino Giannuzzo –Giovani visi ed obliati nomi-: Ricordi sbiaditi di gioventù tornano, talvolta, nelle foto color seppia di gruppi d’amici. E nascono domande, quasi sempre prive di risposta, e certezze sull’inevitabile futuro, in questi intensi e bei versi di Marino.

Licia Minervini –“Carnevale”-: Mascherarsi per non apparire quel che si è, ascoltare musica assordante, per stordirsi e dimenticare obblighi e doveri, almeno per un giorno. Questo narrano questi versi didattici della brava Licia,

Roberto Soldà –L’attesa-: C’è relazione tra quel che in esergo cita Roberto e la poesia che ne segue. Valery, eccezionale poeta, filosoficamente attribuiva eccessiva velocità nello sviluppo della tecnica (e quanta ragione aveva!)  velocità che non avrebbe più consentito godere i momenti della vita con umanità, distratti, appunto, da troppe immagini, da troppa velocità, da troppi veloci cambiamenti. Ed ecco le immagini, quasi tutte fatte di lente attese, che il riflessivo poeta ci regala e, a conferma, ecco l’invito a guardare al cielo, magari trovandolo in una pozzanghera. Chiude la bella poesia l’immagine di una palma che, in solitudine, cresce lentamente ma cresce e donerà frutti.

Antonio Scalas – Si accese di blu-: Surreali immagini per descrivere un sogno marino denso d’emozioni.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ,in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

6 Marzo

6 marzo 2019

Poesie d’esordio

Michelangelo Marchingiglio –In ricordo-: Il lungo racconto di un rapporto d’amore con la madre (rappresentata come sirena amorosa) sempre attenta alle esigenze, anche spirituali, del figlio; poi l’abbandono doloroso, per esigenze di vita, nei versi, dal malinconico tono, di Michelangelo.

Poesie del giorno

Licia Minervini –“orsetto Bubù”-: Un tenero ricordo, che rinnova amor materno, in questi dolcissimi versi di Licia.

Carlo Festa –Facile dire ti amo-: Un paio di condivisibili aforismi, ben amalgamati dai versi di Carlo.

Santi Cardella traduce García Lorca-:Uno dei più bei sonetti di Lorca tradotto con maestria dall’ottimo Santi che riesce a renderne tutta la forza, la pena ed il senso della fine prevista dal grande poeta spagnolo.

Claudio Badalotti –Ridere del tutto-: Riso decisamente amaro è questo guardare alle contraddizioni della vita. E amara, ovviamente, è la chiusa di questa poesia che, in definitiva, narra di una inconcludente vita priva di senso.

Corrado Cioci –Ai suoi abeti-: Un atto d’amore ad una natura amica ed affascinante, in questo ricordare di Corrado. Intensa e bella la descrizione che di quei boschi sa fare il poeta, con versi che trasportano il lettore tra profumati monti.

Cristiano Berni –“Il Mare”-: L’incanto del mare descritto con versi, che paiono donarne il profumo ed i colori, di un ispirato Cristiano.

Nino Muzzi traduce Durs Grünbein-: Un surreale racconto che unisce impossibili geografie ad incredibili comportamenti animali, per narrare, quale unica, ficcante metafora, lo stupore di chi  esamina l’uomo nei suoi belluini comportamenti. E lo stupore trova motivazione nella chiusa (che chiude a cerchio la poesia, ripetendo parte della prima strofa) quando il poeta afferma che più nulla torna, in questo mondo capovolto. Grazie a Nino per questa sua fatica di traduttore.

Felice Serino -46 Era il profumo-: Un dicotomico sogno, dove l’incubo (l’ululato) si alterna alla serenità (volo tra le nubi) che su quello ha il sopravvento. Ed ecco che la poesia si scioglie nel forte lirismo della luminosa armonia di un versante salvifico, che diviene “frammento d’eterno” e  profumato mare della poesia. Complimenti, Felice!

Marino Giannuzzo –Figlio mio-: Lezione di comportamento, resa ad un figlio, per salvarsi da falsi amici, in questi versi, dall’amaro tono, di Marino.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti , in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano 

 

5 Marzo

5 marzo 2019

Poesie d’esordio

Terry Di Vetta –Il male del secolo-: Impietosa, ma realistica, analisi del peggiore dei mali che ci affligge: la solitudine, quale indifferenza nei confronti degli altri ed incapacità di comprensione, in definitiva male nato dall’egoistica visione del mondo nel quale viviamo, resa con intensi versi della bravissima Terry.

Poesie a tema: Sogni

Felice Serino -45 Il sogno-: Il desiderio di rivivere la vita, come riavvolgendo il nastro di un film, in brevi e significativi versi dell’ottimo Felice.

Poesie del giorno

Marino Giannuzzo –Felicità-: Una tentazione opportunamente non colta. Giusto, in questo caso, il titolo della confessione.

Licia Minervini –“Cerchio magico”-: Intensi versi a metro variabile, tra consonanze e rime, per dire di grande amore e perenne unione ad una amata figlia.

Silvio Canapè –Gioco-: Un erotico gioco, narrato con lievi, deliziose immagini ed un pizzico di ironia, da uno strepitoso Silvio. (consentimi un suggerimento: dividere le azioni in strofe. In particolare io vedrei il verso “Accarezzai il velluto della sua anima” singolo, per dare maggiore evidenza ad una romantica conclusione).

Giuseppe Stracuzzi –Liberà-: Il nostro prezioso amico non è ancora, nel suo poetare, metasemantico ma la strada evolutiva che indica questa composizione mi sembra proprio quella. Delizioso sogno tradotto in versi semi/metasemantici, dunque è questa accattivante poesia, ricca di humor. Leggerla apre cuore e mente. Complimenti, Giuseppe!

Antonio Lisi –Uggioso meriggio-: La noia di un pomeriggio piovoso suscita ricordo d’amore e timore d’abbandono. Ben realizzata l’atmosfera di quel tempo e bene espressi i sentimenti di noia  (l’anafora “Meriggio uggioso” la sottolinea) e di timore.

Carl Festa –Nella confusione-: Insomma abbiamo perso la capacità di giudicare, colpevole il caos nel quale viviamo. Questo il messaggio che i versi di Carlo ci inviano.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Povera cartolina-: Profumati e colorati fiori per dire soltanto amicizia? Magari la destinataria si attendeva ben altro, caro Giuseppe. Ma è sempre delizioso leggerti, ottimo mio amico.

Sandra Greggio –La mia inquietudine-: Notevole riflessione su se stessa, resa con intenso e bel poetare di una Sandra in costante maturazione poetica. Complimenti!

Carlo Chionne –Maschere-: Pirandellianamente  Carlo cerca in uno specchio la giusta immagine per un evento. Per scoprire che non c’è maschera che possa coprire quel che siamo. Versi che paiono leggeri e privi di sostanza i tuoi, caro amico. Paiono, appunto, ma tali da far riflettere. Pirandello, infatti.

Un grazie di cuore all’amico Santi per l’attenzione posta e per il graditissimo commento alla mia “L’infinito sognando”.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo, per tutto quello che ci concede.

Piero Colonna Romano

 

5 marzo 2019

PREMIO MEDAGLIA CITTÀ DI VERONA

Cari amici ho il grande piacere d’informarvi di un ulteriore affermazione, in un concorso letterario,

del nostro amico  e poeta 

Bruno Castelletti

al quale la severa giuria del

7° Concorso Nazionale di Poesia

“Luciano Nicolis”,

alla sua poesia

Cissà

ha attribuito il Premio Speciale della Città di Verona

con la seguente motivazione:

Dolce malinconia della sera. Sentimento che molto spazio ha nella poesia occidentale, che qui trova un’altra rappresentazione all’insegna del dubbio, coltivato con i condizionali (“Voria”, vorrei), la ricerca (“serco”, cerco), il dubbio (“cissà”, chissà). E vanno bene anche altri luoghi non nuovi, come quelli delle foglie al vento, della salita, dei “pascoli del celo”. Perché su tutto aleggia un non so che  di pulita dolcezza, che rende credibile e piacevole il sonetto.

Qui di seguito vi invito a godere dei dolci, struggenti versi del nostro stimatissimo amico, al quale vanno i complimenti più sinceri ed un supplemento d’applausi, uniti a quelli da lui ricevuti sabato 2 marzo nel salone del Circolo Culturale “La Carica” di Villafranca Veronese.

Cissà

Come na foia quando se fa sera

basta na bavesela per pensar

ch’è rivà l’ora de lassarme nar

sperando ne i rebuti ‘n primavera.

 

Voria capir se ‘n meso a i rami nudi

la tremarà de fredo o de paura;

mi sento la pontara farse dura

ne i giorni che me par sempre pi udi.

 

E serco ‘n alto sdinse e s-ciaranele

respiro l’aria profumà de fiori.

 

L’è fiaco ‘l vento drento le me vele.

 

Cissà se ghe sarà dei bei colori

ne i pascoli del celo tra le stele

ne i posti ‘ndò se va quando se mori. 

(Chissà: Come una foglia quando si fa sera/basta un po’ di brezza per pensare/che è giunto il momento di lasciarmi andare/sperando nei germogli in primavera//Vorrei capire se in mezzo ai rami nudi/tremerà di freddo o di paura/io sento la salita farsi dura/nei giorni che mi sembrano sempre più vuoti.//E cerco in alto scintille e schiarite/respiro l’aria profumata di fiori//E’ fiacco il vento dentro le mie vele//Chissà se ci saranno bei colori/nei pascoli dl cielo tra le stelle/nei posto dove si va quando si muore.//

Piero Colonna Romano

 

4 Marzo

Caro Lorenzo,
commentando due poesie d'oggi mando queste considerazioni:

"L'infinito sognando", di Piero Colonna Romano- La differenza fra i miei sogni e quelli di Piero sta nel periodo in cui si sono manifestati; il mio durante l'adolescenza, quello di Piero in questo periodo in cui lui continua ad essere diversamente giovane. Io praticamente non sogno più, Piero continua a sognare: e lo fa con una divertente indagine sull'oltre che, sostenuta da una indiscussa padronanza tecnica,alleggerisce il tormento che copre il nostro buio futuro. Questa è poesia sperimentale d'un esimio conoscitore dell'arte poetica. Complimenti, Piero!
"La Gazza", di Nino Silenzi - Rimango incantato davanti al suggestivo quadro dipinto da Nino, pieno di tenerezza e di profondo amore per la natura; è in breve la storia d'un amore (ricambiato) fra il poeta e una gazza, creature che, con i loro gesti, abbelliscono questo nostro amabile mondo.
Un caro saluto a te e ai colleghi,
Santi

 

4 marzo 2019

Poesie d’esordio

Franco Pastore –Desnuda-: Delizioso racconto, intriso d’erotismo, con confessione finale per auto assolversi.

Poesie a tema: Sogni

Santi Cardella –Un solo dono-: Un romanticissimo Santi ci porta nel regno della fantasia e narra di un sogno, coinvolgendoci. Un sogno dolcissimo, nel quale potremmo perderci, narrato col ritmo di bei settenari ed endecasillabi, per ricordarci di che stoffa sia la classe del nostro ottimo amico.

Poesie del giorno

Felice Serino -44 Verticalità (al negativo)-: Ed è esattamente un urlo, contro questa “civiltà del ludibrio” dove i sentimenti paiono capovolti , quello che il bravissimo Felice, con questa sua brillante sintesi poetica,  innalza.

Marino Giannuzzo –E’ stato bello averti-: Trovo semplicemente delizioso definire rapporti d’amore (giovanili o senili) “tafferugli”. Ma solo un poeta può permetterselo, e Marino lo è. Complimenti!

Fausto Beretta –Le nostre pagine-:  Le pagine della vita, così come possono essere vissute, ben narrate da Fausto che chiude questa limpida poesia con un atto di ottimistica speranza.

Stefano Medel –quando si fa sera-: Pare ispirata dalla bellissima canzone della Vanoni (La musica è finita) questa bella poesia, dal malinconico tono, del sensibile Stefano.

Enrico Tartagni –Le stanze-: Una dura analisi dell’essere e delle pene esistenziali che ci accompagnano, resa anche con suggestive immagini che si accavallano e ti tengono col fiato sospeso. Poesia in sciolti versi a metro vario, ricca di atmosfere inquietanti secondo lo stile cui l’ottimo Enrico ci ha abituati.

Licia Minervini –“Calore come Amore”-: Tenera dichiarazione d’amor materno, resa con versi densi d’affetto.

Nino Silenzi –La gazza-: Un rapporto d’amicizia tra un uomo ed una gazza, narrato come fosse fiaba dal sensibile e attento Nino, con puntuali e limpidi versi.

Carlo Chionne –Obsolescenza-: Dal fordismo al consumismo frenetico, questa la storia economica percorsa da questa  nostra civiltà.  E Carlo, poeta sempre, così la sintetizza con i suoi accusatori versi.

Sandra Greggio –Fuga-: Richiesta di maggiore attenzione, di maggiore complicità forse, probabilmente rivolta ad un disattento lui, con avvertimento di chiusura.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

3 Marzo

Ho avuto il piacere di leggere alcune poesie e canzoni dell'autore Ben Tartamo...che dire sono meravigliose e coinvolgenti, una delle tante ad esempi

"E così"
Le ali mi tirano su
mentre i piedi mi tengono giù.
E così, mi lacero l'anima.
20febbraio19

in pochi versi si percepisce l'animo nobile di Ben, quel lacerarsi dell'anima che riguarda un po' tutti noi…..bravissimo Ben, continua sempre così, arriverai in alto, il cammino è già iniziato ;-) ….con ammirazione
Licia
 

 

3 marzo 2019

Poesie d’esordio

Raffaele Marchesi –Illusione e rabbia-: Quando un traguardo pare irraggiungibile, ecco sgorgare questi intensi e bei versi, pieni di rassegnata amarezza.

Poesie del giorno

Felice Serino -43 Preghiera-: Notevole sintesi di un atto di fede e di speranza, sono questi versi dell’ottimo Felice.

Marino Giannuzzo –Di paglia una vampata-: Secondo Cicerone l’amicizia è un puro sentimento (secondo soltanto alla sapienza) che può legare due individui. Ma dice di più ed estende il concetto al vivere civile, che di più elevata qualità sarà se pervaso (e nato) dal senso dell’amicizia. Seneca la considera il più alto e nobile dei sentimenti ma, con maggiore prudenza dell’altro, distingue tra amicizia disinteressata e amicizia per opportunismo. Forse prevedeva la fine che gli avrebbe fatto fare l’amico (suo allievo) Nerone… Il nostro Marino non ha via di mezzo: è un fuoco di paglia destinato a durare l’espace d’un matin e  questo sentire gli ispira questi versi dal pessimistico tono.

Fausto Beretta –Primo Incontro con la nera signora-: Il cupo racconto di un esperienza di vita, di vita perché questa contiene la morte, narrato con puntuali riferimenti dai versi, dal meditativo tono, del nostro Fausto.

Licia Minervini –“A mio figlio Daniele”-: Un affettuosa raccomandazione ad un amato figlio, detta con bei versi pieni di tenerezza

Sandra Greggio –Poesia semplice-: Siamo circondati da poesia, questo il messaggio che oggi Sandra ci invia. Servono ancora le parole per farla? Pare dire. Beh, ognuno di noi ha la sua risposta.

Carlo Chionne –Cervello in fuga-: Chapeau, caro Carlo! Questo si chiama essere poeti, perché solo un poeta potrebbe immaginare di poter continuare a  realizzarsi in quell’altrove che ci aspetta tutti. In quell’altrove ti do appuntamento
 

Il più cordiale dei saluti a voi tutti , in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

Ho letto con molta attenzione e piacevole incanto, le poesie dall'autrice Licia Minervini e, mi congratulo con lei per le emozioni che mi ha suscitato.
Rime, le sue, secche e intime, che arrivano direttamente all'anima. In esse, leggo un dolore che le strazia l'anima, ma a cui risponde con coraggio e discrezione da Donna forte e coraggiosa che, probabilmente, nella fede, riesce a trovare alimento per dar un senso a ciò che le appartiene ed è suo misterioso vissuto. Complimenti di cuore Licia, sei baciata dallo Spirito del Padre di tutti i doni e talenti. Continua così, attenderò con ansia di leggerti ancora, mia sconosciuta amica di parole.
 

 "A mio figlio Daniele"
Ama il tuo tempo
rispetta il tuo tempo
onora il tuo tempo.
Il tempo, fuggevole dono, regalerà
risposte ai tuoi dubbi,
alle tue paure,
ai tuoi amori.
Il mio tempo sarà sempre
parte del tuo cuore,
il tuo tempo sarà sempre
parte del mio cuore.

01/03/2019

Pioggia
I Tuoi passi coprono il rumore dei miei
verso casa

raccogli le mie lacrime, trasformandole in pioggia
col Tuo sguardo abbracci il mio dolore
Sei qui, adesso, e mi tieni per mano.

Fuori c'è chi soffre
Chi ha bisogno
Di una carezza
Di un abbraccio
Fuori ci sono gli altri
Quelli che non vediamo
io sono "gli altri"
io sono " quelli che stanno fuori"
Ma....TU dove sei????

--
Ben

 

2 Marzo

2 marzo 2019

Poesie d’esordio

Gaetano Gulisano –Neve-: Poetica descrizione di montagne innevate, realizzata con originale tecnica di versi, a vario metro,  affiancati e rime a fine verso.

Poesie d’oggi

Nino Muzzi traduce E. Kästner  -: Una descrizione del carnevale e del freddo mese di febbraio, resa col tono di una fiaba, ben tradotta dal nostro Nino.

Enrico Tartagni –Sparnazzile primaverile-: Il poeta si diverte e compone una filastrocca senza senso, divertendo.

Felice Serino -42 Cosa resterà-: La nostra storia mondana scritta sull’acqua, già. E Felice sul dopo riflette, con grande realistico pessimismo.

Marino Giannuzzo –Delusioni-: La lezione che se ne trae, leggendo questi versi, è che è meglio non crearsi illusioni.

Fausto Beretta –Donare sincero-: Forte invito, attualissimo e poeticamente realizzato, alla solidarietà umana, in questi intensi versi dell’ottimo Fausto.

Stefano Medel –Brezza-: Gli ultimi spifferi dell’inverno, forieri di primavera, ben descritti da Stefano.

Claudio Badalotti –L’aria del respiro-: Una filosofica riflessione, resa con bel poetare, sulla vita, sui luoghi vissuti, sugli spazi infiniti e sul nostro essere guardandoci essere, di un  assorto, riflessivo Claudio.

Licia Minervini –Pioggia-: La pioggia, a simboleggiare la pena interna, ed una intrinseca richiesta di comprensione, in questi intensi e bei versi di Licia.

Carlo Chionne –Amare-: Ode all’irrinunciabilità dell’amore, dunque, resa con i tenerissimi versi di un Carlo in poetica forma strepitosa.

Antonio Scalas –In questa notte così fredda-: Il bisogno di confortare, di dare amore, in versi di una forte intensità che ricreano una malinconica atmosfera.

Sandra Greggio –Due sillogi-: La descrizione dei sentimenti che hanno ispirato la prima e la seconda silloge (a breve in stampa) della bravissima Sandra. Comune ad entrambe l’amore per la poesia.

Salvatore Cutrupi –Sete-: Quel che muove la mano di un poeta, qui molto bene descritto dai versi di un attento e sensibile Salvatore.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

1 Marzo

1 marzo 2019

Poesie d’esordio

Ida Guarracino –Fiore di pietra-: Il racconto di una disillusione, reso, con metaforiche e belle immagini, da versi densi d’amarezza. Già allora brava la nostra Ida, successivamente, giustamente apprezzata per il suo poetare.

Poesie del giorno

Licia Minervini –Fuori c’è chi soffre-: Benvenuta nell’azzurro, Licia! Forte questo esordio con poesia che è richiesta d’attenzione, forse d’amore, a chi pare distratto da altri interessi.

Nino Muzzi traduce E. Kästner -: Un rapporto che non porta alla conoscenza reciproca, descritto con grande maestria dai versi del poeta, che Nino oggi ha tradotto per noi.

Enrico Tartagni –Giunco d’alto mare…-: L’illusione d’essere “albero di maestra” e la realtà che ci fa diventare mare deserto, “squalo in gabbia”, “oceano in bufera” e, in definitiva, parere “miraggio nella sabbia” è un esistenziale problema che Enrico traduce, con grande maestria, nei suoi versi.

Felice Serino -41 Nel giro di poche lune-: L’incapacità del vivere, l’incapacità del cogliere l’attimo, molto ben resa dalla sintetica traduzione poetica dell’ottimo Felice.

Marino Giannuzzo –Delle tue azioni-: La pietà e la comprensione di Dio, che sa leggere nei cuori, faranno la salvezza di chi, per le sue azioni, dall’uomo è giudicato negativamente. Questo nei fideistici versi di Marino.

Renzo Montagnoli –Nero e altro ancora-: La realtà che stiamo vivendo ispira l’ottimo Renzo per questi suoi versi didattici e densi d’amore per il prossimo. E come non concordare?

Carlo Festa –Ogni nave che affonda-: Versi metaforici che potrebbero essere interpretati come un invito a non scoraggiarsi per i fallimenti che possono accadere nella vita. (forse)

Fausto Beretta –Presenze nel tramonto-: Ricordi che tornano e si materializzano dolcemente, tradotti in questi intensi versi del bravissimo Fausto.

Stefano Medel –Sole the end di febbraio-: La rinascita della natura e dello spirito, raccontati dai  versi di Stefano, che paiono sospiro di sollievo.

Giuseppe Dabalà –Tu sei…-: Bisogna arrivare alla fine per capire che l’oggetto di tanta enfasi non è una donna bensì la poesia, per la quale non c’è iperbole che tenga ed alla quale Giuseppe volge questo inno d’amore.

Cristiano Berni –“Ho visto nei tuoi occhi…”-: Occhi, specchio dell’anima, dunque e Cristiano ne interpreta le emozioni che vi legge e compone questa intensa ode, colma d’affetto, dedicandola ad una sorella.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Due haiku che narrano della nascita della primavera come tenere pennellate.

Carlo Chionne –Lettera ad Antonella-: Un saluto intriso di nostalgia per quel Castellaccio che lo ha visto, lo vede e lo vedrà ancora a lungo, poeta colto e raffinato. Un caro saluto, Carlo e chissà che un giorno non riesca ad applaudirti in quel di Montenero.

Luigi Preziuso –Come un fuoco di paglia-: Bella ode ad un caduto di una delle tante inutili guerre che affliggono l’umanità, ben composta da un ispirato Luigi.

Antonia Scaligine –La speranza è vita-: Il giorno che nasce e che porta speranze, narrato con versi densi delle belle immagini poetiche di Antonia.

Sandra Greggio –La casa silenziosa-: La rassegna degli amori della vita, in questi intensi versi di Sandra che sono un vero e proprio atto d’amore per la famiglia.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo, per tutto quello che ci concede.

Piero Colonna Romano

 



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