Marzo-Aprile-Maggio 2014 |
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(Maggio: La poesia e l'amore)
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Commenti Gennaio-Febbraio 2014
31/5/2014 31 maggio 2014 Marco De Sanctis –Softwar-: Benvenuto nell’azzurro, Marco ! Che in un software ci possa essere poesia lo dimostra questo nuovo amico e, per convincerci, adopera un’alternanza ritmica di settenari ed endecasillabi. Considera i softwares creature sue che s’aprono al mondo e coniugano matematica con poesia. E, come non bastasse, sollevano “dal faticoso viver presente”. Insomma la nuova poesia la cercheremo nei softwares, i nuovi poeti nelle softwarehouses. Che ci racconterà se e quando parlerà d’amore? Complimenti Marco e a presto. Armando Bettozzi –Pronti…?...Viaaa!!!-: La circolarità di un amore che si rigenera, rigenerando, descritta con la solita maestria di Armando. Antonietta Ursitti -Non è questo l’amore?-: Antonietta riflette sull’amore che rende uguali e complici. Dolce e bella la poesia di questa brava poetessa. Enrico Tartagni –Un viaggio-: L’incertezza sul dopo, l’insondabilità di quell’oltre cui tutti siamo destinati, ispirano Enrico che ci regala altra poesia sulla quale riflettere. Aurelio Zucchi –Il fiato di maggio-: Bellissimo l’attacco di questa dolce poesia, piena d’anelito di vita, dell’amico Aurelio Stefano Medel –Mattina sul tardi-: Ed anche in questa (dopo quella di Enrico) c’è l’incertezza sul dopo, ma Stefano parla di un dopo hic et nunc , in balia del destino. Stefano Cona –L’incontro-: Il desiderio di incontrare la persona un tempo amata, ma che è rimasta nel profondo, espresso con gran sentimento da Stefano. Michael Santhers –Il campanile-: Nonostante soffocato “da palazzi padellati” , testimone e simbolo del nostro tempo e della nostra vita, ecco il santhersiano campanile. Antonia Scaligine –Haiku – La felicità-: Bella definizione di ciò che è la felicità, regalataci dalla nostra Antonia. Ringrazio Antonia Scaligine e Santi Cardella per l’apprezzamento al mio “divertissement”. Un caro saluto ad entrambi. Ed a voi tutti il più cordiale dei saluti. Un grato grazie al nostro paziente vate.
Piero Colonna Romano Caro Lorenzo, 30/5/2014
Caro Lorenzo, 30 maggio 2014 Michael Santhers –Vecchio fienile-: Forse Dalì lo avrebbe dipinto così un vecchio fienile, perché così sarebbe emerso dai suoi sogni. Michael fa, con le parole, analoga operazione e trasforma un suo ricordo in un surreale affresco. Non mi piace ripetermi, caro poeta, ma se mi incanti, mi incanti. Appunto come mi incanta Dalì.
Angelo Michele Cozza –Basta
fissare un vaso di gerani-:
E’ un bellissimo invito al carpe diem,
questa bellissima poesia di Angelo che non stravolge la sintassi, come
magistralmente fa Michael, ma usa colti e desueti termini, dal suono
ormai dimenticato, quali limio, solivo, mucido, scerba ecc. Stefano Medel –La notte non passa-: E riecco il tormentone del nostro Stefano cui la notte pare non porti riposo bensì malinconiche atmosfere descritte con gran sentimento. Zenone Drisoli –Il canto delle note-: Una volta la scuola era un inferno, ma per gli alunni. Oggi lo è, ma per i docenti. Significativo molto quel “insegnare è tormentoso/poco adatto per l’ansioso”. Zenone, una volta ancora, mette il dito nella piaga dell’attuale insegnamento: l’eccesso di tolleranza. Laura Toffoli –Una foglia qualunque-: Il bel destino di una foglia, dunque. Laura prosegue la sua osservazione poetica della natura e ci regala altra piacevole poesia. Poesia a tema : I nostri luoghi Antonia Scaligine -Il posto del mio pensiero-: Prima di leggere gli ultimi due versi pensavo a quanto è brava Antonia, nell’identificare nella mente il luogo dove si mantengono i ricordi, il luogo dove è più caro tornare, per avere pace e realizzarsi. Poi ci sono arrivato alla fine e dico che complimento più bello di questo non si può fare al generoso Lorenzo. Ed io mi associo, complimentandomi con la nostra fedele amica. Un grazie di cuore ad Antonia, Santi e Roberto per l’attenzione ed i bei commenti alla mia “Sono diversamente anziano”
A tutti il più cordiale dei saluti, in
primis al nostro illuminato vate. Piero
Colonna Romano
Il poeta (si fa per dire) si diverte 29/5/2014 29 maggio 2014 Carlo Chionne –Europa ’14-: C’è molto entusiasmo in Carlo, vorrei tanto poterlo condividere ma mi aggrappo alla speranza. Carine molto le parodie regalateci ed in bocca al lupo per il ballottaggio a Livorno. Armando Bettozzi –Morale della favola-: Ed anche Armando si ispira al fatto del giorno: è tornata la balena bianca, proprio quella di Melville. Come sempre magistrale il poetare del nostro. Renzo Montagnoli –In riva al fiume-: Delizioso affresco che dona serenità. Una natura, quasi sognata, quella che descrive con bei versi Renzo. Roberto Bottiroli –MG (il mistero)-: Dolcissima canzone arcadica, da mettere in musica subito. Complimenti Roberto. Michael Santhers –Giugno in montagna-: Ed anche questa è un bell’omaggio alla natura fatto dal bravissimo Michael del cui stile non smetterò mai di stupirmi e godere. Stefano Medel –La notte mi avvolge-: Diviene un tormentone il tema della notte per Stefano, con le sue negatività e positività e con le sue pessimistiche conclusioni. Giusi Falleroni –Esule-: Prosastica ma bella poesia dalla melanconica atmosfera. Meriterebbe lunga esegesi per quanto di pessimistico vede nella vita la poetessa e per il sarcasmo rassegnato col quale la guarda. Mi limito a sottolineare la bella invenzione di quel “Colonna sonora dal ritmo burlesco” che mi pare la sintesi dell’intero componimento. Brava Giusi! Antonia Scaligine –Maggio-: Bellissimo saluto a maggio che ci lascia, detto con versi che sono delicate pennellate colme di colori, profumi e fede. Complimenti Antonia! Poesia a tema: I nostri luoghi Santi Cardella –Sul monte Pellegrino-: L’amico Santi ci prende per mano e ci porta sul monte che sovrasta Palermo. Ne sento il brusio, il respiro, ne vedo le luci e mi afferra un gran nostalgia. Ma il poeta prova altre emozioni e le racconta con la sua solita maestria. Grazie Santi per questo regalo. Laura Toffoli –La mia cucina-: Invito accolto. Ben descritta la metamorfosi e belli i ricordi di paesi lontani che fanno viaggiare anche restando in un ambiente familiare. Piacevole la poesia di Laura. Maria Grazia Arnone –Cotton Eye-: Bello questo trasformare il titolo di una canzone in un pianista cieco. Maria Grazia inventa, e lo fa con gran fantasia, un personaggio e lo pone a dilettare i clienti di una casa di piacere, ne disegna la psicologia e narra del suo profondo dolore con la bellissima chiusa. Complimenti poetessa!
A tutti il più cordiale dei saluti, in
primis al nostro illuminato vate. Piero Colonna
Romano Europa ’14 Carlo Chionne, bella canzone
per una speranza che ci lega sempre Commento per Piero Colonna Romano 28/5/2014 27 maggio 2014 Stefano Cona –La superficie dei pensieri-: Un ritorno alla base di partenza, pieno di nostalgie e di domande. Un vagabondare che si conclude con un ritorno ed uno spaesamento: a che è servito viaggiare? Molto ben reso quel sentire dal bravissimo Stefano. Nuno Silenzi –Gioco e sogno-: Un’immersione in un passato gioioso, col rimpianto per ciò che non potrà tornare. Poche pennellate delicate per comunicare una nostalgia che è comune a molti di noi. Complimenti, Nino! Stefano Medel –Cala la sera-: Una malinconica sera, nella solitudine, detta con estrema sintesi da Stefano. Gabriella Stefanucci –Noi, nati per correre-: Un gioioso correre assieme interrotto, una pena infinita nella solitudine, con gran sentimento comunicato da Gabriella. Barbara Filippone –Tristezza-: Tristezza che scaccia la gioia di pochi attimi d’amore e scava dentro. Sintetica ed efficace la descrizione che ne fa Barbara. Marca Saya –Precarietà-: La mancanza di certezze porta a riflettere sul senso della vita. E’ precario ed incerto il vivere, questo il dolente messaggio di Marco. Marco Verillo –Fosso-: Fascino del surreale applicato all’esistenzialismo! Molto belle le immagini che Marco regala a dire di un intenso e pessimistico il sentire. Aurelio Zucchi –Il tuo essere madre-: Un amore che supera il tempo, in questo appassionato omaggio alla madre. Complimenti, Aurelio. Giusi Falleroni –L’oscura Corona-: E’ una metafora la partita a scacchi. Giusi ci narra della partita per e della vita: pedine con mosse prestabilite, princìpi invertiti ed istinti deviati, corona appesa ad un debole filo ecc. In definitiva è una lezione di vita e di morale quella che questa brava poetessa ci regala, invitandoci a riflettere. Complimenti. Poesie a tema: I nostri luoghi Antonio Scalas –Nel mio posto di lavoro-: Una full immersion nella natura, questa bella poesia di Antonio che ci porta tra boschi, cime maestose e cieli dove volano rapaci. Gran bel posto di lavoro insomma e farò domanda d’assunzione. Gli accenti? Quando tra i versi appare un “mastice di stelle” non ci si accorge delle gocce della pioggia. Un grande grazie a voi tutti per ciò che sapete dare ed un grazie particolare al nostro magnifico Lorenzo. Piero Colonna Romano
27/5/2014 26 maggio 2014 Gianluigi Redaelli -23 maggio 1992-: Benvenuto nell’azzurro, Gianluigi! Bello questo esordio nel ricordo del grande Giovanni Falcone. In molti abbiamo pianto, in molti non vediamo ancora la luce. Arturo Guzzardi –Sospetto-: Poesia con suspence finale. Resta il sospetto, ben reso, ad aleggiar nei versi. Bruno Amore –Diversamente luna-: Vagamente surreale l’attacco, figurativa la chiusa. Ben rese le due atmosfere in questa poesia carica d’atmosfera pensosa. Armando Bettozzi –La carica Pastrengo-: Bellissima e appassionata rievocazione storica, fatta dal bravo Armando. Peccato che Carlo Alberto si sia fermato, forse la prima guerra di indipendenza avrebbe potuto essere anche l’ultima. Stefano Cona –Noia-: Lente pennellate a descrivere paesaggi e figure verso cui non si prova interesse. E la noia pervade l’intera poesia. Igino Mazzieri –Atto di nascita-: Grazie, Igino, per avermi riportato in quelle Marche di cui mi innamorai un tempo. Molto bella la descrizione fatta dei luoghi e dei caratteri. Lucio Toma –Quando cade il proprio tempo-: L’attacco pare metafora della caduta delle illusioni, con successiva presa d’atto di un disagio esistenziale, di un disadattamento che deriva dal non comprendere la realtà che ci circonda. Intensa questa malinconica analisi di vita. Stefano Medel –La via del ritorno-: La casa quale rifugio salvifico ed escludente, raccontata con lo stile personale di Stefano. Laura Toffoli –La vita nei suoi tempi-: La circolarità della vita inserita in una natura abbandonata e pur affascinante. Bello questo affresco della brava Laura. Tiziana Cocolo –Una curiosa visita in redazione-: Il ricordo di un fatto della vita del padre, narrato con semplice spontaneità. Ricordo con nostalgia Diego e le sue accattivanti descrizioni di paesaggi. Un caro saluto, Tiziana. Un caro saluto ed un grazie a voi tutti, in primis al nostro illuminato vate. Piero Colonna Romano
25/5/2014 25 maggio 2014 Stefano Medel –Primavera-: Lieve spennella la primavera, Stefano. Arturo Guzzardi –Oasi-: Chiaramente una metafora l’intera poesia. E potrebbe essere metafora dell’amore o della sapienza o della fede. Solo Arturo può “luminar” la nostra mente. Bella e ben ritmata la poesia dal malinconico tono e dai corretti enjambments. (permettimi un modesto suggerimento: nel quinto e nel dodicesimo verso avrei sostituito le “e” con una virgola, così come troverei più scorrevole, nel secondo verso, “la tua casa?”) Fausto Beretta –Le parole per dire-: Il vero sogno è l’ennesima giovinezza che deriva dai nipoti. L’anafora sottolinea questo desiderio che è, soprattutto, amore per chi ci succederà. Bella e dolce la poesia di Fausto. Carlo Chionne –Raptus eroticus-: Un epigramma nel più bello italico stile, questo di Carlo. L’amore è una vampa, racconta, che ha bisogno di complicità per essere tale. Suggerisco a tutti i sitani di andare su You Tube a cercare “La scoperta dell’America”, recitata dal nostro grande amico. Sarà uno spasso. Michael Santhers –Ricetta per scrivere una poesia-: Ed ecco l’algoritmo santhersiano per far poesia. Spassose istruzioni per l’uso sono, prendiamone nota! Interessante la notazione finale sui poeti che non sarebbero menti lucide e serie, bensì produttori di farneticazioni manicomiali. Applausi. Bruno Amore –Certo passato non muore-: La nostra sporca coscienza si appaga con quelle lapidi, con quelle cerimonie che durano l’epace d’un matin e dopo passata la festa gabbato lu santo, come si dice. E si fa. Caro Bruno, forse il mondo è davvero piccolo: in internet ho trovato notizie su Boris Randi, maestro elementare in quel di Turriacco, Aquileia e Monfalcone. E’ morto agli inizi di quest’anno, avendo più di 94 anni. All’epoca in cui insegnava io abitavo a Gorizia, dove frequentavo le elementari. Forse si tratta di omonimia, è certo sarebbe singolare se…Anche perché potrebbe esserci un seguito: ho abitato per molti anni (dall’immediato dopoguerra al 1969) in una casa posta all’interno di un giardino, sede di un ex ospedale militare, ed uno spazio di quel giardino era destinato a distaccamento di una caserma dei carabinieri… Mondo piccolo o coincidenze senza valore? Un caro saluto. Renzo Montagnoli –Senza fine-: L’alternarsi ciclico di giorno e notte molto ben descritto dall’ottimo Renzo. Aurelia Tieghi –Alberi-: Altra bella poesia che Aurelia dedica alla natura dalla quale trae ispirazione. Intensa e bella la chiusa con quella domanda/invocazione dal sapore pagano. Complimenti cara amica. Salvatore Cutrupi –Insieme ai miei passi-: Pensosa e malinconica poesia, questa del bravo Salvatore che dice di amicizia e di tenerezza e che s’interroga sul tempo che resta. Aurelio Zucchi –E poi chissà se qualche cosa accade-: Lo svolgersi del tempo tra ricordi e compagnie, con la curiosità su ciò che ci riserva il futuro. Il tutto narrato con i limpidi versi di Aurelio. Laura Toffoli –Evoluzione di un idea-: Cara Laura e come dovrei commentare questi versi, se non con meritatissima benevolenza? La poesia ha, quale scopo principale, il suscitare emozioni (positive o negative che siano) e le tue quelle suscitano. Anche questa è una delicata poesia, piena di versi che danno il piacere di leggere, che fanno “vedere” dentro ed appagano. Ancora una volta complimenti. Fausto Busatto –Serata di primavera-: Un dolcissimo tradimento raccontato con superbe iperboli. Bello il climax ascendente fino a “per esprimere…”, segue uno stop riflessivo per quattro versi per poi riprendere l’ascesa verso l’apoteosi dell’amore. Bravo Fausto! A voi tutti un grazie e l’augurio per una serena settimana, scaldata dalla poesia. Un grazie riconoscente al nostro magnifico vate. Piero Colonna Romano
24 maggio 2014 Stefano Medel –Vorrei vincesse l’amore-: Ci si può solo associare a questa richiesta d’amore globale di Stefano. Simone Magli –Quali speranze-: Nichilismo applicato alla poesia, questa affermazione che più pessimistica non potrebbe essere. Ma Simone continuerà a mietere successi e consensi. Fata Morgana –Maggio-: Bentornata Fata Morgana! E grazie per questa delicata poesia che ci invita a guardare verso l’alto. Antonietta Ursitti –Il bianco e il nero-: Dolce e malinconico questo guardare all’ieri di Antonietta e dolce e malinconica la bella poesia. Arturo Guzzardi –Insidie occulte-: Dante pone nella settima cornice del purgatorio coloro che cedettero alle “insidie occulte”, pentendosi in extremis, pronti per il gran balzo verso il Paradiso Terrestre ed oltre. Ma, tranquillo, il Paradiso può attendere. Poesia che dice d’analisi di vita e di ravvedimento, con bei versi. Fausto Beretta –Puntini e la bellezza-: Poesia ad ampio respiro: “tra montagne e cielo” sorge un amore mistico per la natura e per quella Madre che diviene incanto e Bellezza. Molto bravo è Fausto a rendere questa emozione. Giuseppe Dabalà –Ora-: Una malinconia infinita si leva da questi bellissimi versi. Un tirar di somme, dolente per ciò che non si è saputo dare, detto con un ritmo lento e meditativo. Bravo e coinvolgente è il nostro Pino! Michael Santhers –Il Poeta-: Col suo stile unico Michael descrive la noia di un poeta privo d’ispirazione e l’ambiente fumoso nel quale si trova. Viaggia la fantasia di quell’uomo fino a quando “le falde si fecero balcone ai versi” e tornerà ”a deliziare/la poesia” se si aprirà la sua anima. Franco Buniotto –Anima e corpo-: Bella riflessione filosofica sulla dicotomia tra anima e corpo. Emanuele Lombardi –Nel fango felice-: Un esplosione di gioia nell’attacco, seguita da una lunghissima teoria di ringraziamenti. In sottofondo le belle immagini dell’Adda e dichiarazione d’amore e di gratitudine a questo mondo, nella chiusa. Interessante la lettura e condivisibile l’invito a fare, nel volontariato, dono di se stessi. Fausto Busatta –Una diva a Passo di Riva-: Simpatica storiella di paese, narrata come fosse la sceneggiatura di un film, tipo commedia all’italiana. Ed anche questo è poesia. Giusi Falleroni –Cammina silenziosa-: Affascinante la descrizione che Giusi fa di una donna sensuale velata di mistero e belle le immagini dentro cui si muove che paiono quelle di un oasi nel deserto. Eppure pare ci sia dolore in quella donna che, forse, la cerca quella via per l’aurora. Poesia di non facile interpretazione ma godibilissima, per l’atmosfera da racconto d’oriente che ne emana. Ancora una volta invito tutti a commentare e, magari, a stimolare discussioni. Il sito diverrà più vivace ed interessante anche grazie a civili scambi di opinioni, suggerimenti e proposte. A tutti il più cordiale dei saluti e l’augurio per un sereno weekend che porti poesia anche nei seggi elettorali, che ne hanno tanto bisogno. Al nostro vate il più caloroso grazie per ciò che consente e realizza. Piero Colonna Romano
24/5/2014 Una pagina emozionante oggi,
particolarmente ricca di sentimenti forti, che vanno dalla perdita al
dolore, dalla paura di vivere all'amore e alla speranza ecc., a partire
dal primo testo. 23/5/2014 23 maggio 2014 Franco Buniotto –Agenda 2012-: Tenerissimo questo prendere nota della gioia di un giovane nipote in ansiosa attesa delle festività di fine anno. Che si fa per un nipotino! Antonio Scalas -I suoi occhi-: Un iperbole dal climax ascendente. Dall’incanto iniziale alla meraviglia stupefatta per quel colore finale, dopo bellissimi versi che, via via, divengono sempre più intensi. Complimenti Antonio! Stefano Medel –Male e bene-: Gli opposti ed i contrari in costante lotta tra loro. Filosofeggia il nostro Stefano e ci dice che senza bene non potrebbe esserci male e viceversa, perché si giustificano e supportano a vicenda. Si riconoscono e sono, né potrebbe essere il contrario. Simone Magli –Presepio-: Una sintesi, altamente poetica, della Natività, regalataci dal bravissimo Simo. Bruno Amore –Non volli l’infinito-: Non so chi sia il sommo maestro Randi e questo mi mette in crisi, pensando a tutto ciò che non ho letto e che non riuscirò a leggere. Brutto effetto mi ha fatto la tua poesia, caro Bruno, che dice della consapevolezza della nostra limitatezza. So di non sapere, disse Socrate, figuriamoci noi! Michael Santhers –Verità-: I poveri raccontano bugie per nascondere, agli occhi degli altri, la loro povertà. I politici ed i ricchi raccontano bugie per nascondere, agli occhi degli altri, la loro disonestà. E Michael rende questa similitudine con sarcasmo e col suo classico stile poetico che, ancora una volta, è accusa. Daniela Viarigi –Flebili e sottili-: Istanti di bellezza narrati con incisivi flashes da Daniela, cui do il bentornata. Emanuele Locatelli –Speranza divina-: Chiama a raccolta l’intero Olimpo, il nostro Emanuele, ed invoca l’aiuto di quasi tutti i principali dei perché lo aiutino a svelare un torto. E ci riesce pure. Scherzi a parte, la poesia è piacevole e singolare. Irene Pizzimenti – La schiena dritta. Uomini soli.-: Ieri è stato l’anniversario della strage di Capaci cui seguirà, a breve, quello di via D’Amelio. E’ semplicemente da applausi questa commossa rievocazione ad omaggio di due grandi uomini. Struggente e commovente l’anafora. Complimenti vivissimi, Irene, per il sentimento che hai saputo esprimere con i tuoi nobili e dolenti versi. Laura Toffoli –Pensieri plasmati-: Suoni, colori e lampi di luce in questo bel dipinto di Laura. Delizioso quel “caramelle di luce ai boccioli” da una poetessa in piena forma. Bravissima ed auguri per il prosieguo. Poesia a tema: I nostri luoghi Maria Grazia Armone –Ode al silenzio-: Il luogo del silenzio descritto, in ogni suo aspetto, con la maestria di Maria Grazia.
A tutti l’augurio per un sereno weekend,
immersi nella poesia. Al nostro vate il più caro dei saluti.
Piero Colonna Romano Caro Lorenzo,
“Agenda
“I suoi occhi” di Antonio Scalas – Romantica visione della donna amata e poetica descrizione delle emozioni da lei indotte. Viva l’amore ed il poeta. “Male e bene” di Stefano Medel – L’eterna lotta del male e del bene nella distaccata osservazione di Stefano. Ma questa lotta è il sale della vita. “Presepio” di Simone Magli – Quattro pennellate per descrivere quattro emozioni; ed una bella chiusa sul quadro – presepe di Simone. “ Non volli l’infinito” di Bruno Amore – Bella sintesi delle proprie passioni… letterarie ma Bruno si è ravveduto ed ora, con più tempo, legge e scrive belle poesie a cavallo di nubi e venti. “Verità” di Michael Santhers- Originale come sempre l’analisi che fa l’autore dei caratteri tipici delle persone e sferzante la conclusione morale. “Flebili e sottili” di Daniela Viarigi.- Un istante di bellezza, una forte emozione, un’efficace poesia. Brava Daniela! “Speranza divina” di Emanuele Locatelli – Tante divinità pagane convocate in assemblea da Emanuele per scacciare il male e far trionfare il bene. “La schiena dritta. Uomini soli.” di Irene Pizzimenti : - Nel giorno della rievocazione un commovente ricordo del sacrificio dei fedeli servitori d’uno Stato troppo spesso… distratto. E la ferma ed ostinata opera, da loro sentita e svolta come missione, per consegnarci un’Italia più pulita. Poesia morale che sottolinea con forza l’impegno di questi limpidi eroi ed esortazione ad imitarli. “Pensieri plasmati” di Laura Toffoli – La fantasia di Laura è senza limiti; e ce ne dà un romantico saggio in questa composizione impressionista. “Ode al silenzio” di Maria Grazia Armone – Mi ricorda “la voce del silenzio” cantata da Mina; e come quella si libra in un canto di pace. “La breve storia di Frau Berg” di Franco Buniotto - Commovente storia raccontata con sobria compostezza dall’eclettico Franco, autore efficace in prosa ed in poesia, che apre e chiude la pagina azzurra odierna. Un caro saluto per tutti ed un grazie speciale per te,
"AGENDA 2012" di Franco Buniotto: originale
e piacevole. 22 maggio 2014 Emanuele Locatelli –Amore puro, quello vero-: Iperbolica e prosastica dichiarazione d’amore e presa d’atto dei suoi effetti. Più passione di così! Franco Buniotto -Restano i poeti-: L’ultima speranza per un mondo migliore restano i poeti, questo racconta (auspica) Franco. Carlo Chionne –Risorgimento europeo-: Si rivolterebbero nella tomba se solo sapessero… Bella sintesi storica di un sogno svanito, fatta dall’ottimo Carlo. Santi Cardella –Vita-: Sempre perfetto nelle cadenze ritmiche, capace di esprimere sentimenti e desideri profondi, coinvolge sempre il grande Santi. Ed anche questa poesia è densa di un bisogno d’amore, di timori e di speranze. Complimenti vivissimi, caro amico. Stefano Medel –Notte fonda-: Notte fonda quale metafora di una presenza che manca e che si desidera. E Stefano prosegue con le sue ovattate e malinconiche descrizioni di ambienti e di sentimenti. Armando Bettozzi –Peggio di rospi in mezzo alla palude-: Malinconico guardarsi dentro con una similitudine che è un’accusa al nostro esserci allontanati dalla pulizia morale. Originale e bella la poesia che Armando ci regala. Simone Magli –Una lumaca lascia gli occhi dentro casa-: Terribile metafora quegli occhi dentro casa. Occhi che rifiutano di guardare quel che ci circonda e, forse, nemmeno vedono quel che c’è dentro noi. Michael Santhers –Certi posti sul mare-: Accidenti, che schifezza di posto ci descrive Michael ! Ma è metafora di un guardare perplesso a questo mondo, l’intera poesia. C’è una sottile rabbia che la pervade, una denuncia di qualcosa che è disordine e rinuncia al sogno. In definitiva è forte poesia sociale questa regalataci dal poeta. Laura Toffoli –Lasciarsi andare-: Ci riconciliamo col mare con la poesia di Laura, con le sue fresche e belle immagini che dicono amore per quella culla da dove (pare) tutti siamo venuti. E quel mare diviene panacea persino a vecchi e dimenticati amori, nella bella chiusura (bellissimo quel “come piume in un arrotolato vento”). E brava Laura! Giusi Falleroni –Cavalli di paglia-: Bella ed affilata satira di quel che accade oggi nel Bel Paese. Domenica andremo tutti (quasi tutti) all’ippodromo, a scommettere su corsa truccata da media parziali e la brava Giusi lo sottolinea con bel sarcasmo. Marinella Addis –Per il nulla e per il niente-: Con una serie di cantilenanti ottonari anche Marinella fa satira e punta il dito contro certi vuoti spettacoli che servono solo a condizionare vuote menti. Fortunatamente ci sono i poeti, menti libere, capaci di distinguere il grano dal loglio. Ok Marinella, mi iscrivo. Un caro saluto a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
21/5/2014 21 maggio 2014 Aurelia Tieghi –Albero-: Prosegue la bella serie di poesie sulla natura della nostra bravissima Aurelia. Oggi dedica un inno, quasi pagano, all’albero. Angelo Michele Cozza –Non presenti al censimento dei soli-: Una conferma del bello stile di Angelo. Versi liberi e ben ritmati per esprimere un dolce innamoramento, una certezza, una speranza, sin dal titolo. Complimenti vivissimi. Antonio Scalas –Poesia-: Bellissima definizione ed invocazione alla poesia, detta con romantici versi. Emanuele Locatelli –Quello sguardo malizioso-: Potenza dello sguardo! Un indimenticabile amore vissuto con passione, finito, ma che ha lasciato radici profonde. Bellissima la chiusa. Franco Buniotto –I disoccupati-: Descrizione, vagamente surreale, di una tristissima realtà. Bruno Amore –Una casa senza tetto-: Sentirsi incompleti per un ricordo che brucia dentro. Molto ben descritto questo sentire, in una poesia che coinvolge. Stefano Medel –Cala la sera-: Stefano ci regala un altro bel dipinto dall’atmosfera ovattata. Aurelio Zucchi –Escluso il sogno-: Un anafora a sottolineare la prevalenza del sogno sulla realtà ed, in filigrana, la nostalgia del mare. Bravo Aurelio! Salvatore Cutrupi –La stessa voce-: Sapore di fiaba aleggia nella poesia di Salvatore che racconta di un sogno e di un desiderio e la voce del silenzio, misteriosamente, entra dentro e ci prende. Laura Toffoli –I miei sogni come stelle-: Ed ecco un altro sogno, espresso con versi dal sapore dolcissimo e con bellissime immagini. A voi tutti il più cordiale dei saluti ed un grazie al nostro vate. Piero Colonna Romano
20/5/2014 20 maggio 2014 Marco Verrillo –Febbre-: La febbre del vivere, del consumare la vita, espressa con belli e rabbiosi versi. Bravo Marco! Gabriella Stefanucci –Continuo a camminare-: Fa da contraltare a Marco la brava Gabriella. Tanta rabbia nella precedente, tanta rassegnazione in questa. Qui la vita è intesa quale condanna ma, alla fine, prevale la speranza. Malinconica e rassegnata, l’anafora sottolinea il sentire del poeta. Rita Ferrara –Sentimento-: -Ed anche questa bella poesia è intrisa di malinconia. Rita definisce il sentimento e lo rende concreto: non nasce dal cuore, afferma, ma dall’olfatto. E non è destinato a volare a lungo: illusione perché la sua casa è la terra, non il cielo. Stefano Cona –Siesta-: Atmosfera sonnolenta da piena estate, quella ben descritta da Stefano cui segue un malinconico guardarsi dentro, un non ritrovarsi in sintonia col mondo che lo circonda, un cercare una meta senza trovarla. Emanuele Locatelli –Roma-: Appassionato omaggio alla città più bella del mondo. Bravo Emanuele! Armando Bettozzi –Ma…me sai dì chedè ‘sta sicumera?...-: Sei forte Armà. Ma che quello che dici è originale? Non è, per caso, che te l’hanno ‘nsegnato a scuola i preti drento a le lezioni? Che t’hanno torto puro la ragione e nun te passa manco pà capoccia che forse de vangeli ce n’è sò tanti, solo che quarchiduno, pè fa li fatti sui, se scerse queli che gliendaveno a fagiolo e l’artri l’abruciò, pè fasse, assieme ad artro, un canone solo. Si può sbagliare nelle scelte ma scegliere si deve. E per scegliere bisogna conoscere tesi opposte. Ed io scelgo il cogito ergo sum di Cartesio (che dubitava persino di se stesso) e forse un giorno non sarò d’accordo con Nietzsche e con il suo “non è dio che ha inventato l’uomo ma l’uomo che ha inventato dio”. Continuando a leggere, per cercare di capire. Per il momento invidio chi ha certezze incrollabili (e veramente anche chi scrive magistralmente come sai fare tu e chiedo scusa per il similromanesco che ho usato). Se ne avrai tempo e voglia ti suggerisco di leggere le mie Sincretismi, Inganni e Chi l’ha visto. Abbi, assieme alla mia stima, un cordiale saluto. Aurelio Zucchi –Quelle stelle torneranno-: Forte nostalgia per un passato fatto di sogni e forte la speranza di poterlo rivivere, in questa romanticissima poesia del bravo Aurelio. Lucio Toma –Lettera alla luna-: E’ una fortuna che le poste non funzionino, altrimenti sai che eclissi! Lucio ha distrutto il romantico che c’è nell’astro d’argento, ma forse intendeva dire (e questo leggo) che è dentro noi che il romanticismo è morto. Stefano Medel –Pomeriggio-: Una noia mortale è quella che Stefano ci descrive in quei pallosi sabato e ci coinvolge pure. Laura Toffoli –Spicchio d’energia-: Una full immersion nella natura. Bellissima e romantica, tutta da godere. Brava Laura! Un grazie di cuore ad Antonia, Sandra, Roberto e Santi per i graditissimi commenti alla mia Canto per te. Eh sì, caro Roberto, ogni tanto ci casco anche io nell’Arcadia. Ma se le reazioni sono queste ne vale la pena. Un cordiale saluto a voi tutti ed un grande grazie al nostro paziente vate. Piero Colonna Romano
19/5/2014
Faccio mie le dolci immagini della poesia di Piero
Colonna Romano, le metto nel cuore e lo chiudo a chiave.
Canto per te di Piero Colonna Romano,
dolcissima poesia , fortemente 19 maggio 2014 Come ieri promesso questa è la motivazione che il filosofo Giuseppe Uboldi, presidente della giura del Memorial Corrado Giachino, ha dato alla poesia “Memento” del nostro Santi Cardella: “Un saggio di poesia morale e civile che esprime sdegno e riprovazione verso l’indifferenza e l’ipocrisia umane, in un linguaggio forte e denso” E non si può che concordare. Zenone Drisoli –Le tasse-: Zenone parafrasa Il lamento di Silvio & Co., con spiritoso sarcasmo espresso con rime…incatenate. Meritano tutti d’essere mandati nella VII° bolgia. Marco Verillo –Diario di un topo-: Non è del Firmino di Savage che Marco narra ma di un topo simbolo di un’angoscia che rode dentro. Molto ben reso quel sentire da pochi intensi versi. Cesare Di Muzio –Gioco di carte-: La vita quale azzardo. Bella la similitudine usata da Cesare che malinconicamente ci avverte della possibilità di restar perdenti. Gabriella Stefanucci –A mio padre-: Dolcissima dedica al padre, detta con gran sentimento. Rita Ferrara –Risveglio-: Lucidissimo, a differenza di ciò che potrebbe apparire, questo risveglio, per l’amara analisi di un vivere che ci regala Rita. Emanuele Locatelli –Il cavaliere delle battaglie perdute-: La poesia contrasta col titolo. Il poeta, in effetti, ne uscirà vincitore. Stefano Medel –Nella vita di un uomo-: Tema della poesia è la solitudine dell’uomo ed il poeta la vive e la rende con disperante dolore. Laura Toffoli –Rincorrere la serenità-: Gioiose immagini ci regala Laura. Bellissima quella di rondini che giocano, inseguendoli, con bimbi. Un caro saluto a voi tutti ed un grazie riconoscente al nostro generoso vate.
Piero Colonna Romano "Canto per te", di Piero Colonna Romano
- La malia di questo canto si diffonde nei nostri cuori e ci impone una
riflessione sui vari elementi della natura (il vento, il monte, l'onda,
la luna, la nuvola, il sole) che appagano i nostri sentimenti e ci fanno
amare la vita. Bravo Piero! 18/5/2014 18 maggio 2014 Santi Cardella –Memento-: E proseguono i successi di questo grande poeta che finalmente vede riconosciuti i suoi meriti artistici a livello nazionale. Ieri, nella villa Gianetti di Saronno, si è tenuta la premiazione del Memorial Corrado Giachino (poeta e attivo uomo di cultura, scomparso giovanissimo l’anno scorso e autore di “I poeti in bilico”- come internet mi racconta-) ed il nostro amico si è classificato secondo, con la poesia che oggi qui appare, giudicata da una giuria composta dai filosofi Giuseppe Uboldi e Stefania Giachino e dai poeti Fabiano Braccini, Giuseppe Gambini e Giancarlo Milani. A Santi i miei complimenti più vivi ed un grazie di cuore per la luce che porta al nostro sito. Michael Santhers –Filosofando 3-: Riflessioni ad ampio raggio sulla vita e sull’uomo. Michael ci regala un “bignami” del suo modo di guardare al mondo, con questa serie di gustosi e condivisibili aforismi. Aurelia Tieghi -**-: Deliziosa definizione del cuore di un bimbo matrioska. Carlo Chionne -18 maggio: settimana della letteratura europea-: Giusto, caro Carlo. Mica per errore ogni tanto si bruciano i libri… C’è chi disse che sentendo la parola “cultura” la mano gli correva alla fondina. Dopo Benito, Bettino e non è che Silvio sia molto amante della lettura. Enrico Tartagni –Cieco-: Come un dipinto surreale questa intensa poesia piena di simboli. Tutte metafore per dire della cecità del mondo verso gli strazi giornalieri. Particolarmente prezioso quel “nello spazio delle nubi/farne finestre aperte”. Affascinante e bella, da un Enrico in piena forma. Santi Cardella –Memento-: In attesa di conoscere la motivazione della giuria che l’ha premiata, questo il mio sentire: poesia che esprime lo sdegno nei confronti della violenza e delle prevaricazioni. E’ ipocrita l’uomo che tranquillizza la coscienza partecipando a salvifiche cerimonie religiose, questo racconta, con molta forza, Santi, e lo sottolinea in quella quarta strofa, quale culmine dell’accusa. In apertura il poeta esprime anche un altro concetto: la lingua è un fatto escludente, talvolta elitario, che serve a rinchiudere, in una specie di fortino inaccessibile, pochi eletti. Che dire se non rinnovare i complimenti più convinti? Antonietta Ursitti –Tra i rami fioriti-: La bella descrizione di una dolce visione, dalla brava e troppo assente Antonietta. Emanuele Locatelli -Vincerò-: Il bisogno prepotente di innalzarsi dalla mediocrità e da questo mondo, molto ben narrato. Stefano Medel –Parigi che brilla nella notte-: Sintetico ed efficace affresco de la ville lumiere. Armando Bettozi –Siccome è sceso giù dar piedistallo-: Fosse stata scritta, magari con altro tipo d’accuse, prima di Porta Pia e và bè. Ma è di oggi ed è dedicata ad un papa che la frusta (vedi Ior e curia romana) ha dimostrato di saperla usare, come mi pare voglia attenersi agli insegnamenti pauperistici di colui del quale, non per sbaglio, ha preso il nome. Che poi riesca a cambiare nel profondo la chiesa è tutto da vedere. Resta la bravura del poeta nelle sue esternazioni. Laura Toffoli –Cancello d’altri tempi-: Il fascino d’oggetti d’altri tempi ed i ricordi romantici che portano molto ben descritto dalla brava Laura che ci regala un suo sogno. A tutti l’augurio per una serena settimana, immersi nella poesia. Un caro saluto al nostro Lorenzo, paziente e generoso amico. Piero Colonna Romano
17/5/2014 17 maggio 2014 Ida Guarracino –Amarsi è-: Saggia lezione sull’amore è questa tenera poesia della brava Ida che ringrazio per le parole che ieri mi ha dedicato. Un caro saluto. Michael Santhers –Maestrale-: Il suono di un vento distruttivo, ed i suoi effetti, descritti magistralmente dall’ottimo Michael, col suo inimitabile stile. Simone Magli –La vita, una voliera d’illusioni-: Si salva nulla dal pessimismo cosmico di Simone. La vita è un insieme caotico di illusioni. Di lei scopriremo il senso soltanto con la morte. Che dire se non aiuto, aiuto? Ma il nostro sa sempre come sintetizzare, rendendoli vivi (sic) i sentimenti. Aurelia Tieghi -**-: Rassicurante (dopo la precedente) è la brava Aurelia che, con poche ed efficaci pennellate, ci trasporta verso l’alto, nella luce e nella pace. Carlo Chionne –O profughi d’iTalia…-: Dell’anarchico Gori aleggia lo spirito in questa intensa rivisitazione fatta dal grande Carlo. E’ nemesi storica quello che sta accadendo nel canale di Sicilia e profetico è quel “e un giorno non sarete più proscritti”. Complimenti Carlo! Emanuele Locatelli –Quell’amaro in bocca-: Rinunciare ad un ricordo per non soffrire, questo racconta con appassionato poetare il nostro Emanuele. Bruno Amore –E…-: E’ l’amore che non sembra avere età. E sono i dolci ricordi che riportano indietro le lancette del tempo perché “attimi infiniti d’un’antica malia”. Concetti molto ben espressi dal bravo Bruno. Stefano Medel –Quel che resta della notte-: Ovattata l’atmosfera, mentre i sogni muoiono all’alba, ben descritta da Stefano. Enrico Tartagni –Un dono-: L’amore diviene volo e vuole recinti a protezione. Questo narra Enrico che conclude con una tenera dichiarazione da innamorato. Salvatore Cutrupi –Egoismi-: Un’analisi della coscienza collettiva è questa di Salvatore (la terra dell’io ne è la raffigurazione plastica) e la lotta tra bene e male è la dicotomia che la strazia. Poesia intensa, dalla chiusa che pare un singhiozzo per presa di coscienza. Laura Toffoli –Scalino d’infanzia-: Un banale gradino che riporta alla memoria gioie infantili, trascorse spensieratezze, primi amori. Un banale gradino ricco di ricordi nostalgici, raccontato con bravura da Laura. A voi tutti l’augurio per un romantico e poetico weekend. E sempre grato al nostro vate per ciò che consente. Piero Colonna Romano
16/5/2014
Caro Piero Colonna Romano vorrei dirti che
quando leggo le tue poesie m'inebrio ,nel senso che è tale la tua
bravura nello scrivere in metrica,ma soprattutto in quel momento esisto
io e la tua poesia,tutto scompare intorno. Si dovrebbe leggere una tua
poesia al giorno in ogni classe ,in ogni scuola. Poi vorrei
complimentarmi anche per la scelta delle poesie consigliate degli autori
noti del passato, ovviamente è una lode anche a Roberto Bottiroli, a
Michael Shanters , a Laura Toffoli ,a Simone ,a Santi e Cristina Bove
che non sono da meno e scusate se non cito tutti i nomi ma anche gli
altri poeti del sito non posso elencarli tutti ma Piero è così gentile
d'animo da trovare le parole giuste per ognuno di noi che pubblica, 16 maggio 2014 Roberto Bottiroli –Silenzio-: Versi liberi a dipingere una romantica scena serale, regalatici da un eclettico Roberto. Ida Guarracino –A te-: Polveriera di emozioni, appunto, di ieri, di oggi e di domani. Ed Ida lo racconta con la passione di cui riempie i suoi versi. Michael Santhers –Paesi sul mare-: Pensoso dipinto marino, questo del nostro Michael, fatto di realistiche immagini e reso con malinconico sentire. Bellissimi i versi “Il vento scrive/su fogli d’acqua storie infinite” . Bellissima e tragica la chiusa. E sempre complimenti a questo bravo poeta. Simone Magli –Un peccato da dire piano-: Un condensato di pena, secondo la migliore tradizione di Simone, questi pochi ed intensi versi. Gabriella Stefanucci –Sogni del cuore-: Un attacco nel più bello stile della prosa poetica di Baricco ed una bella e malinconica conclusione. Mi è piaciuta molto questa poesia di Gabriella. Emanuele Locatelli –I ricordi, il mio tesoro-: Una disperata richiesta d’aiuto, per rinverdire i ricordi, quelli che straziano. Detta con forza e la grande pena che traspare da ogni verso. Bruno Amore –Una volta ancora-: Descritta alla perfezione, e con molto sentimento, l’atmosfera sognante del dopo dal bravo e romantico Bruno. Stefano Medel –Dimensione notte,-: Atmosfera ovattata, ben descritta, è quella che ci regala Stefano, a metà strada tra veglia e sonno. Laura Toffoli –Delicatezza-: Delicata e romantica dai versi che dicono di tenero amore. Conclusione molto bella ad alto contenuto poetico. Brava Laura! Un grazie di cuore a Sandra Greggio ed a Santi Cardella per l’attenzione riservata a Velo di seta e per il loro generoso ed attento commento. E sempre a Santi ed a Roberto Bottiroli un grande grazie per i graditissimi loro commenti a Poesia smarrita. A voi tutti un forte abbraccio. Ed un caro, affettuoso saluto a tutti i bravissimi sitani. Un caro saluto al nostro vate, paziente ed illuminato. Piero Colonna Romano
15/5/2014 15 maggio 2014 Stefano Medel –Le parole giuste,-: Già, le giuste parole per dire ed avere. Torna un tema esposto con molta costanza dal nostro Stefano. Roberto Bottiroli –Lapalissiano-: Simpatica storia, con lezione sulla grafica ambigua di due consonanti. Ma Roberto ne dà un’altra di lezione, componendo emistichi simmetrici, per cesura a metà, così regalandoci un cantilenante, perfetto doppio senario. Ci aveva già provato Manzoni, tronche comprese… Piera Grosso –Pianto-: Un racconto dove l’amore diventa tenerezza. Intensa e ben ritmata e alta poesia in quell’ “attimo/prolungato/nell’universo/tra aria/e cuore.” Piacevole molto a leggersi. Ida Guarracino –La mia rivalsa-: Una lezione, insomma. Non sarà vendetta, ma di quella ne ha il sottile piacere. Ben espressa, questa rivalsa, dalla brava Ida. Michael Santhers -13 Maggio-: Il racconto di un’ultima rabbiosa codata dell’inverno, fatto col piacevole stile del nostro Michael. “…notte/lavagna dei sogni/cancellati all’alba” è grande espressione poetica. Complimenti al nostro fantasioso e piacevolissimo poeta. Simone Magli –E’ stato come viaggiare nel tempo-: Pare la descrizione dell’urlo di Munch, questa di Simone. Grida, sconvolto, come quello. Emanuele Locatelli –Schiavo del cuore-: Un disperato grido d’amore la conclusione di Emanuele. Bella la riflessione iniziale. Carmine De Masi –a Francesco-: Ammirazione e speranza nei confronti di questo nuovo papa, espressi, come fosse una preghiera, da Carmine. Fausto Busattta –Profumo-: Potenza del profumo! L’olfatto è il più forte dei sensi: ci sono ciechi, sordi e muti ma non mi risulta ci siano mancanti di tatto ed olfatto. Ed a questi due sensi che Fausto affida, con appassionato poetare, il suo ricordo indelebile. Laura Toffoli –Quello che vedi nella stanza di Andrea-: Ma che mamma comprensiva (forse rassegnata), la nostra Laura! Ci può essere ordine nel disordine (che, a ben guardare, potrebbe essere arte) perché l’ordine è una faccenda soggettiva. La poesia si conclude con un’espressione certamente sincera… il resto viene dal tollerante amore materno. Un grazie di cuore a Tiziana Cocolo e a Marinella Addis, entrambe a me molto care, per i loro graditissimi commenti (ma sono anche arrossito) alla mia Velo di seta., con un cordiale saluto.
A voi tutti il più caro saluto con un grazie per le emozioni che sapete
dare. Gratitudine al nostro Lorenzo per la sua indefessa e generosa
attività. Piero Colonna Romano "La mia rivalsa" di Ida Guarracino:
parole di grande coraggio e forza, mi hanno colpito in particolare i
seguenti due versi, che sembrano banali ma dicono un mondo: 14/5/2014
Caro Lorenzo,
Un ringraziamento a Tiziana Cocolo e, come al
solito, all'amico Piero.
Bravo al nostro Piero Colonna Romano per questo
velo "tessuto di poesia "che ci ha donato, un velo intrecciato di
sensazioni tra sogno e realtà,con invisibili fili di sottile trasparenza
che mostrano e celano il detto e non detto. Con dolce sapore mitologico.
"Crudele l'aurora di rosa vestita..." ci immerge in un ritorno al reale,
cantato con maestria. 14 maggio 2014 Emanuele Locatelli –Tu sei la mia poesia-: Iperbolico canto d’amore all’amore detto con versi intensi ed appassionati. Ben venga l’insonnia! Stefano Medel –Sibilo del vento-: Un dipinto dove si sovrappongono pensieri e visioni reali. Vento, cartacce e noia da giorno di festa e di mercato, il tutto narrato con trasognato sentire e vedere. Marco Verrillo –Dialogo Calante-: Tutta l’amarezza, la rabbia ed il pessimismo esistenziale, sintetizzati con molta forza in questa terribile e bella poesia di Marco. Roberto Bottiroli –La luna-: Cambia il metro dei versi, rispetto alla precedente Aurora, ma ugualmente arcadica e fortemente musicale. Piacevole sempre a leggersi l’ottimo Roberto. Piera Grosso –Vorrei che fossi qui-: Una corrispondenza d’amorosi sensi narrata con appassionati versi dalla brava Piera che saluto caramente. Armando Bettozzi –Madre, ora so quanto penavi il giorno-: Una lezione d’amore, quella che si imparerà col tempo e con le esperienze che vivremo. Intensa e commovente questa dell’ottimo Armando. Machado/Santi Cardella –Ya noto…/Mi rendo conto-: Machado definì la poesia “una profonda palpitazione dello spirito” e Santi, con questa intensa e partecipata traduzione, a quella definizione si attiene e ce ne fa gustare l’intero senso. Complimenti Santi! Approfitto di questa occasione per proporvi questi versi del grande poeta spagnolo: “Conosci gli invisibili/filatori di sogni?/Son due: la verde speranza/e la torva paura./Han fatto scommessa/chi fila di più e più leggero:/una, il suo fiocco dorato;/l’altra, il suo fiocco nero./Con il filo che ci danno/noi tessiamo, quando tessiamo.” Laura Toffoli –Il campanile-: Non si limita a descrivere una scena paesana, la nostra Laura, ma diviene pensosa e rende metafora d’anima i tocchi di campana. Ed è sempre brava a comunicare poeticamente. Marinella Addis -Tormento-: Una drammatica analisi questa della bravissima Marinella. Analisi che può riguardare tutti, per quel contrasto tra consapevolezza ed intemperanza che spesso ci governa. Bella ed intensa questa poesia sulla quale riflettere. Caro Santi un grazie di cuore per il tuo generoso commento alla mia Oranitalia. Bello e colto il tuo richiamo al primo libro di Camus. Purtroppo dalle nostre parti c’è nessun Giove che punisce e di vero c’è soltanto che i farabutti che ci gestiscono vivono felici, contenti e impuniti e, ciclicamente, tornano. Bello e giusto sarebbe se fossero puniti come lo fu Prometeo. Appunto, ciclicamente. A voi tutti il più cordiale dei saluti ed al nostro vate un grande grazie. Piero Colonna Romano
13/5/2014 13 maggio 2014
Abbiamo preceduto di gran lunga Il Giornale di Sicilia, nell’essere
consapevoli della bravura del nostro amico Santi. Quel che segue è il
ritaglio di quel quotidiano che oggi, tardivamente ma giustamente, gli
rende omaggio.
Bruno Amore –La vita ch’è elle cose.-: Il ricordo d’antichi mestieri, nostalgicamente e dolcemente descritto dal bravo Bruno in questa bellissima dedica ad un artigiano amico. Emanuele Locatelli –Le mie sorelle-: Struggente omaggio a due sorelle, sostegno di una vita. C’è un grande amore ed un gran bisogno di protezione in questi commoventi versi. Stefano Medel –Strada di notte-: Stefano è particolarmente bravo a descrivere paesaggi notturni dei quali sa cogliere e rendere colori, suoni ed atmosfera. Marco Verrillo –Riverbero-: Nell’allitterazione finale la sottolineatura dolente di una malinconia esistenziale dalla quale non si può sfuggire. Molto bella ed intensa la poesia di Marco. Yama –Sognando ancora-: L’anafora sottolinea il distacco da una vita che si rifiuta. E nei sogni che troviamo pace, sono quelli che ci consentono di vivere. Questo racconta Yama con bel poetare. Fernando Ricciotti –Il nuovo amico-: Un affascinante vecchio/bambino è il protagonista di cui Fernando coglie lo spirito ed il carisma. Roberto Bottiroli –Aurora-: Ce l’ha dentro l’arcadia il nostro Roberto. E dentro ha la musica e questo gli consente di regalarci lievi e deliziose poesie, tutte da gustare. (io l’avrei divisa in quartine e così l’ho letta) Aurelio Zucchi –La chiamavo futuro-: L’insondabile futuro raccontato con un pizzico di mistero e sapientemente dal nostro Aurelio. Franco Buniotto –Il giovane padrone-: Inevitabile il ricordo di Riso Amaro che torna prepotentemente nel leggere questa bella descrizione di Franco. Fausto Busatta –Ho visto il tuo volto-: In un volto (bella ed intensa l’anafora) la sicurezza, la serenità, il riparo ai mali del mondo. Rassicurante e salvifico volto. Laura Toffoli –Casa che s’apre a nuovo-: Densa d’atmosfera (d’amore) ben descritta, questa di Laura. Una casa abbandonata, dove ogni cosa porta dolci ricordi, che, in chiusura, si rivela romantico rifugio. Un caro saluto ed un
grazie a voi tutti per ciò che sapete regalare e molta riconoscenza al
nostro Lorenzo che tutto ciò, con sacrificio ed amore, consente.
Piero Colonna Romano Caro
Lorenzo, 12 maggio 2014 Franco Buniotto –Impressioni-: Deliziosamente triste questa pennellata impressionista del bravo Franco. Emanuele Locatelli –Una lama nel cuore-: Un disperante addio colmo d’amarezza. Stefano Medel –Bene e male-: Non conosceremmo il bene, se non ci fosse il male, la luce se non ci fosse il buio e via discorrendo. Proposizioni filosofiche che risalgono ai primi filosofi greci e che Stefano qui sintetizza poeticamente. Aurelia Tieghi –Il gabbiano-: Magistrale descrizione del simbolo del mare. Brava Aurelia! Marco Verillo –Una nota-: Ed anche questa pare un dipinto impressionista, molto ben espresso, al quale Marco aggiunge la profondità nel sentire quell’atmosfera descritta. Yama –Sera, accogliente amica-: Bella descrizione, colorata e musicale di un paesaggio che per sfondo ha il mare del quale si percepisce il profumo. Ma Yama rende questo scenario “preludio della sera, accogliente amica/dimora di baci e di carezze impertinenti”. Più dolcemente poetica di così non si può. Brava Yama! Fernando Ricciotti –Siamo gocce di un ruscello…-: Siamo un unicum, afferma Fernando, pur nelle diversità. E’ un canto d’amore quello che ci viene regalato, un inno alla solidarietà ed alla uguaglianza, detto con molta, condivisibile, convinzione. Armando Bettozzi –Versi…! Versi…! Versi…!-: Riflette sui versi, l’ottimo Armando con questa gustosa poesia, e pare un invito a farne… purché consistenti e comprensibili. Ed io concordo, anche se l’aria che tira nella poesia, dalla fine dell’800 ad oggi (fatta salva la triade Carducci, D’Annunzio, Pascoli) lascia qualche perplessità. Laura Toffoli –Scherzando un po’ col tempo-: Simpatico invito al tempo a lasciarci…più tempo. Per godere con noi “un infinito momento”. Mi associo ed indico un referendum. Brava Laura! Un caro saluto a voi tutti ed, in primis, al nostro splendido vate. Piero Colonna Romano
12/5/2014 Sorprendenti e Ungarettiani gli ultimi due
versi della poesia "Impressioni" di Franco Buniotto:
11/5/2014 11 maggio 2014 Renzo Montagnoli –Non si fa mai giorno-: Il sorriso di un infermiera ed il ritorno alla vita ed alla speranza. Il ritorno alla vita di sempre. Molto ben descritto e coinvolgente questo percorso che, attraverso la pena, porta alla rinascita. Franco Buniotto -Il Messia-: Forse meglio sarebbe che non ne nascessero messia, visti i risultati dei fondamentalismi religiosi. Ha ragione Franco: nascono ad oriente (e l’elenco è lungo). Poi ci pensa l’occidente a fomentare guerre, in nome di religioni che coprono interessi economici. Ma deus lo volt, un tempo come oggi! Intensa e bella questa poesia che invita a riflettere tutti. Annamaria Gargano –Cadute-: Una triste metafora di sogni coltivati e non realizzati, quelli dei quali “resta/un filo spezzato/nelle mani ferite/. Brava Annamaria, molto bene espressa. Emanuele Locatelli –Tre sillabe-: Tre sillabe che sono inizio e fine di un amore, sul quale Emanuele riflette. Rita Ferraraq –La soglia-: Delicata descrizione, quasi acquerello, del risveglio della natura. E col titolo Rita credo intenda dire che è l’ingresso che porta ad un mondo di luce. Stefano Medel –Sogna-: Vivere nell’irrealtà del sogno, a questo ci incita Stefano col suo sentimentale poetare. Nino Silenzi –Illusioni-: Analisi spietata della vita che dona illusorie illusioni seguite da reali pene, mentre, nel tempo che corre inarrestabile, i momenti si confondono e confondono. Ed è perfetta, e piena di dolore, la descrizione che ne fa il superlativo Nino. Stefano Cona –Vita-: Molto bella la metafora iniziale che dice anche di stanchezza. E troviamo, in chiusura, la consapevolezza d’aver vissuto la vita con un affanno che l’ha consumata. Antonia Scaligine –Quando una mamma resta sola-: Antonia partecipa, con grande commozione, al dolore di una madre cui un figlio è stato strappato. Intensa e bella la poesia, nata da un profondo sentire. Poesie a tema: I nostri luoghi Laura Toffoli –I nostri luoghi visibili ed invisibili-: Sconfina nella filosofia questa poesia di Laura. Luoghi dell’anima e della mente, luoghi del visibile e del metavisibile, della ragione e del sentimento. Speculandoci sopra Platone è diventato celebre mentre Laura ci regala una meditativa poesia. Brava sempre.
A tutti gli amici sitani l’augurio per una serena settimana densa di
poesia. Un grazie a Lorenzo che tutto ciò concede.
Piero Colonna Romano Caro Lorenzo, 10/5/2014 10 maggio 2014 Simone Magli –L’abbandono degli spazi-: Non so a che spazi particolari si riferisca Simone ma a me torna alla mente Bussana Vecchia (IM). Distrutta da un terremoto, verso la fine dell’800 e abbandonata, circa 100 anni dopo diventò rifugio per artisti di varie arti figurative. Oggi quelle macerie grondano poesia. Bruno Amore –Se nevica scriverò di pace-: Caro Bruno, complimenti per l’inserimento di questa bella poesia in quella prestigiosa antologia. Poesia pensosa, piena d’atmosfera malinconica, resa con versi ad alto contenuto poetico. Particolarmente bello l’attacco e preziosa la conclusione. Santi Cardella –Madre-: Tenerissimo omaggio alla madre, detto con tutta la maestria e la sensibilità del grande Santi. Franco Buniotto –Mani-: La storia delle colpe e dei delitti dell’uomo, nel simbolo della mano. Molto, molto intensa e bella questa di Franco. Complimenti! Emanuele Locatelli –La tana della paura-: Bella riflessione sull’assenza di luce. Quell’assenza che porta ad interrogarsi con timore. Si, forse c’è l’uomo nero che , nascosto nella nostra mente, grida dalla nostra coscienza. Intensa e bella la poesia di Emanuele. Stefano Medel –Amare e non essere amati-: E pensare che Dante aveva affermato che l’amore obbliga chi è amato ad amare! Ed invece l’amore non ricambiato è fonte di tormenti per chi ama, afferma Stefano che, successivamente, fa divenire l’amore fonte di vita ed i gioia. Bella ed ispirata la poesia del nostro amico poeta. Armando Bettozzi –Fari e Falene-: Ed io medito e vedo i roghi di un tempo, le eresie pauperiste estirpate. Poi venne un uomo, mi verrebbe da scrivere, di nome Francesco… Caro Armando, c’entra nulla il ’68 col caos morale che pervade il paese. Gerarchie (con quel che ne consegue) ce n’erano anche a quei tempi: in testa c’erano i migliori intellettuali, quelli visionari. Oggi in testa a questo popolo c’è chi ha più soldi, indipendentemente da come procurati. Ed il novello Francesco predica una più equa distribuzione della ricchezza. Forse capisco male (per età avanzata) ma in quel che leggo mi pare di cogliere un “datti una calmata, caro papa” sul quale sono in totale disaccordo, da ateo quale sono. Ma come sempre Armando ci regala una magistrale poesia per il perfetto ritmo. Laura Toffoli –Festa di mezz’estate-: Accidenti! Mi stavo perdendo tra lanterne rosse e lucciole, tra festose, sonanti carte, e dolci mormorii di ruscelli, tra verdeggianti chiome e la coperta del cielo illuminata d’argento, quand’ecco che, a rovinarmi la festa, arriva un temporale! Finale a sorpresa questo di Laura che, in effetti, intende ammonirci: mai fidarsi di ciò che si vede, mi pare dica, in agguato sul bello resta sempre una tempesta. Molto brava La nostra Laura. A voi tutti il più cordiale dei saluti ed un grande grazie al nostro splendido vate. Piero Colonna Romano
9/5/2014 9 maggio 2014 Stefano Cona –Visione-: Iperbolici lampi di poesia a significare un sogno ed un illusione. Bravo Stefano! Cesare Di Muzio –Il rumore dei pensieri-: Il desiderio di sparire, di dissolversi in un nulla è frutto di una pena esistenziale, di un osservarsi, di un sentirsi soli, di un tirare malinconiche somme. E Cesare descrive bene questa sensazione. Annamaria Gargano –Inutile volare-: Pare la prosecuzione della poesia precedente, questa di Annamaria. Anche qui dolore e solitudine, espressi con molto amaro sentimento. Simone Magli –Pomeriggio di maggio-: Un lieve e bel dipinto del nostro Simone dalla bella riflessione in chiusura. Emanuele Locatelli –Nelle mie fragilità-: Probabilmente Emanuele parla degli occhi della coscienza. Ma sono occhi che in, questa occasione, assolvono e lasciano sereni. Roberta Mella –Sbriciolo il pane sopra mio davanzale-: Un singolare modo di attirare l’attenzione, questo di Roberta. E’ singolare la similitudine ma suggestiva l’immagine dello sbriciolarsi per amore. Fausto Busatta –Maledetta malinconia-: La ricerca di qualcosa che scacci pensieri malinconici, ricorrenti nelle notti ed un rumore di tacchi che fa tornare la speranza per un nuovo amore scaccia malinconia. Bello l’attacco di questa poesia densa d’atmosfera. Laura Toffoli –Abbraccio di risvegli-: Ben descritta la scena di introduzione ad una sensuale danza mattutina che poi è la prosecuzione di una notte infuocata. Tutto sommato la si potrebbe definire poesia d’atmosfera. Brava Laura!
A voi tutti un caro saluto ed un grazie al nostro vate illuminato.
Piero Colonna Romano "Nelle mie fragilità" di Emanuele
Locatelli: gran bella "descrizione" della fede. 8/5/2014 8 maggio 2014 Aurelio Zucchi –Poesia impossibile-: Un poetico sogno lungo quanto la vita. Bella molto questa del bravo Aurelio. Zenone Drisoli –La docente valente-: Il degrado della scuola in questo forte atto d’accusa del prof. Zenone. E’ triste leggere questa disamina, scritta con molta rabbia, che coinvolge amaramente. Carlo Chionne –Gratias ago-: Non funziona così: accumulerai ancora tanti debiti che ti ci vorrà una vita (lunghissima) per pareggiare. Ma è poi così importante chiudere in pareggio? Carpe diem! Un caro saluto. Emanuele Locatelli –Il mistero del fiume Adda-: Bella dedica ad un bel fiume. Michael Santhers –Vento di maggio-: Schizzi deliziosi questi di Michael, nel migliore stile santhersiano. Stefano Medel –Il tempo mi schiaccia-: Bentornato Stefano! Si tirano le somme del vivere e talvolta emerge il rimpianto per quegli errori commessi che sono ormai irrimediabili. E Stefano sintetizza questo bilancio con amari versi. Agnese Musolino –Amore-: In perfetto stile ermetico Agnese narra dell’amore. Laura Toffoli –Alpini nella mia città: Pordenone 9,10 e 11 maggio 2014-: Un caloroso benvenuto al valoroso corpo degli alpini, dato con commosso affetto. Poesia a tema: I nostri luoghi Simone Magli –I nostri luoghi-: I luoghi della mente e del sogno, detti con illuminata sintesi dal bravo Simone.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti. Un grazie riconoscente al nostro vate.
Piero
Colonna Romano 7 maggio 2014 Enrico Tartagni –Qualcosa di straordinario…-: Raffica d’emozioni narrate con lo stile unico di Enrico. Santi Cardella –Femminicidio-: Dopo la motivazione al premio ottenuto al concorso Nicola Zingarelli c’è poco da aggiungere, tranne ricordarla qui di seguito: "Immagini crude di morte impongono ai cavalieri il rimorso perenne per aver sotterrato per sempre il profumo della vita. Il testo colpisce. Ottima esposizione". Molto adeguato al tema l’apice aggiunto: Pia dei Tolomei potrebbe essere assunta a vittima/simbolo dell’arroganza maschile, così come ha fatto Gianna Nannini dedicandole una sua opera. Ancora complimenti al superlativo Santi. Bruno Amore –“Stand by me”-: Il titolo di un classico della canzone diviene titolo di questa bella poesia di Bruno. Nella prima c’è l’ossessiva ripetizione dell’implorazione “resta con me”, nella poesia c’è un’amara analisi di un complesso rapporto d’amore, dove per cento volte si vedono le spalle di una lei a concluderlo rapidamente. Franco Buniotto –La vita è bella-: C’è di tutto nella vita e Franco ci invita a coglierne gli aspetti positivi. Emanuele Locatelli –Cerca la gioia-: Bello questo invito di Emanuele. Dentro noi, a ben (sapere) guardare, c’è tutto ciò che il mondo non può offrirci; di questo ci ammonisce il nostro poeta. Michael Santhers –Dispute matrimoniali-: Ed oggi Michael ci insegna come far diventare civile un incivile attacco. Carina questa disputa in famiglia. Carlo Festa –Non trovi pace-: Talvolta le somme finali sono drammatiche. Il tempo che passa spegne entusiasmi e corrompe mente e fisico. E Carlo ce lo ricorda rassegnatamente. Simone Magli –L’arte e lo sport-: Bellissimo aforisma del nostro Simone. Viviana Addolorata Calabrese –Sei la chiave del mio cuore-: Dichiarazione di un amore travolgente reso possibile, a detta di Viviana, dalla fede. Armando Bettozzi –Controcorènte….-: Armando, attento alla realtà che ci circonda, raccoglie il grido di dolore dei padri separati e ci regala un’altra magistrale performance. Salvatore Cutrupi –Un giorno nuovo-: Simpatico diario di un giorno qualunque, narrato con bel ritmo settenario con qualche distrazione (peccato veniale). Laura Toffoli –Gesù dove sei?-: La ricerca di una fede che talvolta pare di perdere, qui espressa con sommesso poetare dalla brava Laura. Caro Santi ti ringrazio per l’attenzione che mi hai dedicata. In effetti con quella mia poesia intendevo ironizzare sugli insegnamenti di E. Cioran, così come lui, esponendo la sua filosofia, spesso era ironico. Personaggio controverso, il nostro filosofo passa dall’esaltazione della mistica nazista a quella del comunismo, dall’antisemitismo al suo ripudio, nei vari anni della sua esistenza. Sostanzialmente nichilista (forte l’influenza di Nietzsche) carica il teatro dell’assurdo di Jonesco di un pessimismo estremo (sotto l’influenza di Schopenhauer, Heidegger ed anche Leopardi) narrandoci del suo modo di guardare al mondo ma, soprattutto, a se stesso. Giusta la citazione che hai fatto di una sua frase che è compendio dell’intera sua filosofia. Subito dopo sono andato a rileggere Il Piccolo Principe….Un caro saluto. Un caro saluto a voi tutti ed un grande grazie al nostro splendido Lorenzo. Piero Colonna Romano
7/5/2014 "Taccuino di Talamanca", di Piero Colonna
Romano - Ma scusa, Piero; te ne andavi a spasso, in una bella
giornata, sentendo il bisogno di dare e ricevere amore, e ti fai tentare
dal "taccuino di Salamanca"? Ma allora aveva ragione Cioran quando
scrisse che "il male, al contrario del bene, ha il duplice privilegio di
essere affascinante e contagioso". Rendo omaggio alla tua cultura ed ai
tuoi piacevoli versi ma ti consiglio di uscire di casa "armato": con le
avventure di Pinocchio! E' più poetico! Ancora complimenti ed ... alla
prossima. Un caro saluto per tutti ed un grazie a Lorenzo, 6/5/2014 6 maggio 2014 Stefano Corona –Ci vorrebbe una tisana-: Beh, direi che anche senza quell’ultimo piolo Stefano raggiunge alte vette poetiche. Sognanti le immagini, molto bene espresse, dolcissima la conclusione. Complimenti! Emanuele Locatelli –Buongiorno principessa-: Una dolcissima dedica, questa di Emanuele, detta con gran sentimento d’amore. Michael Santhers -Certe sere-: Gradevolmente nostalgico questo ricordare. C’è molta tenerezza nei versi di Michael che non rinuncia alla sua fantasia né alle sue sbandate lessicali e continua a farci godere della sua inimitabile poesia. Carlo Festa –I libri più interessanti-: J’accuse dedicato ai supponenti, sempre certi di se stessi (quanti ne conosciamo!) e sempre pronti ad elargire sentenze e direttive di vita. Ma, come si dice? Se li conosci li eviti. Simone Magli –La notte spesso è lunga come un ombra che cammina-: Pessimismo cosmico espresso con forti e dolenti frasi dal bravo Simone. L’ultima è poi terrificante: la veglia è un delirio, lo smarrimento è totale, vivere è una specie di condanna. Simo pare ricalcare le orme di Emile Cioran ma so che basta un abbraccio amichevole perché tutto torni a risplendere. Terry Di Vetta –Rinascita-: Pare una fiaba, questa della brava Terry, che, come tutte le fiabe, ha una morale finale: mai rinunciare a combattere. Carmine De Masi –A Michela-: Talvolta le chat portano ad un gioioso incontro, ben narrato da Carmine. Laura Toffoli –Libri-: Un viaggio tra e con i libri, scala verso la conoscenza condita di fantasia. Simpatica e fantasiosa la poesia di Laura che tra fiori, frutta, alte palme, canti sciamani e l’immancabile selvaggio west, inserisce una spruzzata di sensualità. Cocktail ben riuscito.
A tutti l’augurio per una serena giornata e sempre un grande grazie al
nostro vate illuminato. Anche io voglio congratularmi con Santi
Cardella per l'ennesimo "I libri più interessanti" di Carlo Festa: 5/5/2014
Mi associo a Piero Colonna Romano per
complimentarmi con il bravissimo Santi Cardella ed anch'io mi aspetto
altri preziosi premi. 5 maggio 2014 Simone Magli –Essere e pensare-: Sinteticissimo e disperato questo inseguirsi. Auguro un veloce raggiungersi, con un caro saluto. Bruno Amore –Assolto-: Già, caro Bruno, ci assolviamo tutti per aver girato la testa davanti al dolore degli altri. Molto ben espressa questa vergogna che pesa sulle coscienze di tutti. Roberto Bottiroli –Juve, Juve, Juve-: Credo sia la prima volta che appare nel sito una poesia a tema calcio e questo dimostra la capacità che ha la poesia d’essere usata per qualsiasi argomento. Del tema mi occupo poco o nulla, quindi lascio a Roberto la responsabilità di ciò che racconta con i suoi cantilenanti e simpatici ottonari. Il Passero –Domani-: Un romantico Giancarlo preferisce le sorprese ma immagina un sogno. E lo racconta bene. Gabriele Renda –Servi dei servi (che applaudono…)-: E’ questo lo Stato nel quale viviamo e Gabriele ne coglie l’aspetto dittatoriale, ricordando alcune delle vittime della violenza, appunto, di Stato. Un bentornato, con un caro saluto. Anileda Xeka –nostalgia-: Espressa magistralmente questa nostalgia per la terra natia e l’amore per quella e per questa che la ospita. La bravissima Anileda esprime un sentimento che è di molti, con convincente poesia. Emanuele Locatelli –Notte di magia-: La forza d’aprirsi al mondo, prendendo atto di se stessi, realizzata in un sogno. Michael Santhers –Jasmine-: Da cartone animato quel sole che sbadiglia svegliandosi, segue scena da film dell’orrore (suicidio per amore, immagino) e galleggiamento tra alfabetici fiori. Miracolo a seguire, con lampi rigeneranti l’anima e barche e delfini a benedirla. Ovviamente il tutto in prima serata TV, nel totale disinteresse degli spettatori. Che dire di Michael che non sia già stato detto? Si smentisce mai ed è bene sia così. Laura Toffoli –Raggi in città-: Molto belle le immagini che sono preludio ad una gioia che viene dall’anima. Deliziosa la conclusione della brava Laura. Salvatore Cutrupi –Carezze in bianco e nero-: Fogli bianchi che divengono scrigno d’emozioni da custodire nel tempo, molto ben narrato da Salvatore. A voi tutti l’augurio per una serena settimana, al nostro magnifico Lorenzo un caro saluto ed un grazie. Piero Colonna Romano
4/5/2014 3 e 4 maggio 2014 Ancora una volta ho il grande piacere di comunicarvi che il nostro bravissimo Santi Cardella, con la poesia Femminicidio, ha ottenuto il secondo premio nel prestigioso concorso “Nicola Zingarelli” svoltosi ieri in Cerignola (Fg). Una qualificata giuria, composta da critici letterari, linguisti di fama, poeti e giornalisti ha riconosciuto il valore di questo poeta che ci onora con la sua presenza e ci allieta con le sue splendide poesie. All’amico Santi complimenti vivissimi con un forte applauso e l’incoraggiamento a proseguire nella sua meritoria opera di divulgazione di questa arte eccelsa. Ad maiora sempre, Santi! (“Femminicidio” è già apparsa in Poetare ma la ripropongo in lettura tra le poesie consigliate) Armando Bettozzi – Cancro!- Accostamento tra due situazioni storiche, piuttosto simili tra loro nell’anamnesi. Fame allora e fame oggi. Perché mai cercare terapie diverse, visto che quella d’allora ha funzionato? Tuttalpiù, in nome dell’igiene, si potrebbero disinfettare le lame. Bravo, come sempre, Armando. Renzo Montagnoli –La nostalgia-: S’affollano ricordi leggendo questi, dolcissimi, del bravo Renzo. Enrico Gavalotti –Silenzio della notte-: Rapida pennellata per descrivere, con efficacia, the sound of silence. Stefano Cona –Voi che avete ancora il cuore-: Un invocazione disperata questa di Stefano. E’ dolore vivo che straccia l’anima, emozione molto ben resa con questa appassionata poesia. Rita Ferrara –La Luce-: Una full immersion nella luce che ipnotizza, molto ben descritta. Franco Buniotto –Quiete-: Il dolce ticchettio della pioggia ed il rumore di passi conosciuti, bella similitudine regalataci da Franco. Simone Magli –Fermarsi per vivere-: Bello il richiamo a quella sindrome, per dire di quanto si può essere presi, coinvolti, assorbiti da un paesaggio. Bello e amaro quel chiudere con la speranza che tenta e illude. Enrico Tartagni –Ruth-: Versi liberi in perfetto stile simbolista e Whitman approverebbe. Ma Enrico ci porta in un viaggio fantasioso fatto di immagini che paiono slegate tra loro e che vanno da reminiscenze bibliche al trekking tra le stelle, dalla negazione dei colori ai “biscottini coi canditi da mangiare”, in una specie di rivisitazione dei Monthy Python col loro Senso della Vita. Un monologo, dunque, vagamente surreale, che si conclude con un invito che è speranza. Sempre affascinante leggere il bravissimo e fantasioso Enrico. Aurelio Zucchi –Nel paese di Oramai-: Quanta tristezza nostalgica nel titolo di questa bella poesia! E quel che segue di quella nostalgia, per ciò che era e non è più, è intriso. E’ bravo Aurelio a rendere quel sentimento in questa che a me sembra una delle sue più belle composizioni. Complimenti. Emanuele Locatelli –Vivo con la malinconia nel cuore-: L’espressione di un malessere esistenziale, intensamente comunicato. Michael Santhers –Discount-: Ed ecco il nostro Michael con le sue funamboliche invenzioni sintattiche e con le sue surreali immagini. Tutto per dirci, con sarcasmo, di un mondo consumistico dove però non si è perso il desiderio di “palme azzurrate”. Carlo Festa –L’aquila dorme-: Io tifo per la potenziale vittima. Ma la poesia di Carlo, che pare il racconto di una vendetta, è metafora di qualcosa e la fantasia potrebbe esercitarsi in svariate direzioni. Antonia Scaligine –La poesia ha per padrone l’amore-: Usa belle immagini e similitudine azzeccate la brava Antonia, per regalarci questa romanticissima ode all’amore. L’amore non ha bisogno di parole, ci ammonisce la poetessa, ma quando queste formano poesia ecco che questa si fa strumento d’esaltazione. Brava sempre la nostra amica ed in questa occasione anche didattica. Fausto Busatta –Malessere-: Una sensazione d’angoscioso smarrimento narrata con l’amarezza di dolenti versi. Un cordiale saluto a voi tutti ed un grazie al nostro saggio vate. Piero Colonna Romano
2/5/2014
Grazie Piero 2 maggio 2014 Fausto Beretta –Chiesetta di S. Clemente-: Una romantica (e probabilmente romanica) pieve intrisa di serena atmosfera, ben descritta (bella e significativa quell’aquila, bello e rasserenante quel ruscello) dal bravo Fausto. Enrico Galavotti –Capitano di velieri-: Suggestive e surreali immagini di un viaggio, verso un sognato paradiso, che non vedrà la fine. Santi Cardella –La mia colpa-: Bellissima serie di ottonari il cui cantilenare è interrotto da quadrisillabo. Originale e poco usata alternanza, talvolta simili composizioni furono messe in musica. Ma, si sa, il nostro Santi è colto e competente e sa bene come esprimere il suo sentire per lasciarci incantati. Scontati gli applausi. Stefano Cona –Del Rosso e del Nero-: Il demone del gioco e l’eterno sconfitto. Bella poesia d’atmosfera che sembra metafora di una vita senza speranza di vittorie. Rita Ferrara –Ancora il tempo delle sottili sorprese-: Uno squarcio di sorprendente silenzio, ben raccontato. Michael Santhers –Una giornata cialtrona-: Surreale quanto un racconto di Benni, non sense alla Maulossene di Pennac, Michael inventa situazioni grottesche, si diverte e diverte. E lascia stupiti. Carlo Chionne –Bucato-: E’ un bucato rigenerante questo dell’ottimo Carlo. Per lui e per chi gusta il suo poetare fatto di sottile, rassegnata ironia. Gemme ne nasceranno ancora a lungo e noi le coglieremo con gioia. Antonia Scaligine –CONNUBIO: Venezia/Taranto-: Che dire se non complimenti per queste due splendide descrizioni ? Ottima l’idea del connubio tra due città tanto diverse tra loro. Riluce di colori la Venezia di Antonia così come, tra storia e pena per l’attuale, prende alla gola la descrizione della bella Taranto. Bravissima la nostra amica poetessa! Laura Toffoli –Pioggia-: Quei ragazzi che sciamano da scuola, riportano alla mente il passato. Laura è brava a disegnare la scena, a renderne il movimento. C’è una lieve nostalgia in quel guardare e quell’intenzione di donare agli altri, in chiusura, fa ricomparire il sole.
A tutti il più cordiale dei saluti. Un grazie riconoscente al nostro
generoso vate. Carissimi, 1/5/2014 1 maggio 2014 Carlo Chionne –Changes-: Ebbene sì, caro Carlo, W la tradizione. Che tristezza sarebbe l’amore virtuale… Fausto Beretta –La sera e i ricordi-: La paura per una notte affollata di ricordi “cani randagi”, raccontata con versi ispirati da malinconia. E’ nel giorno che c’è “la bellezza del vivere”. Questo racconta con bei versi il nostro Fausto. Bruno Amore –Sonata in senilità minore, n.rp 1936.-: Bello questo “notturno” di Bruno. Vivere la notte, con la tonalità dolce e rassegnata del minore, fa nascere questa dolcissima poesia. Bravo Bruno! Armando Bettozzi –Sauro-: Beh, complimenti per il senso del raccontato. Ed applausi per l’impeccabile ritmo dato a questa bellissima poesia. Ancora una volta un bravissimo al magistrale Armando, poeta di razza. Enrico Galavotti –Il ritorno degli emigranti-: Un triste ritorno di chi, partendo, sognava improbabili paradisi, molto ben narrato da Enrico. Angela Cristina Broccoli –Buongiorno-: Dolce è il risveglio al suono di un sms atteso. Ed Angela lo racconta con bella introduzione a fare da preludio. Emanuele Locatelli –Aspettare o camminare-: C’è tutta la rassegnazione per questo amaro vivere nei versi di Emanuele che ci ammonisce dicendo che non abbiamo alternative perché, anche camminando (cioè tentando di reagire) arriveremo alla fine di questa irreale vita. Salvatore Cutrupi –In punta di piedi-: L’attesa della notte per sognare di una lei, per ammirarla ed amarla non visto. Fortemente romantico quel “poi mandare i miei sogni/a conoscere i suoi”. Bravo Salvatore! Antonia Scaligine –Il viaggio del cercatore-: Inevitabile che la memoria ritorni alla rappresentazione che ne fece Caravaggio, di quel ritorno imprevisto e sorprendente. Antonia ripete Luca e ne trae considerazioni pragmatiche (quel richiamo agli insegnamenti dati ai figli) e dense di fede, con bel poetare. Laura Toffoli –Leggo il giornale dell’estate-: Bella descrizione di un tranquillo paese, rifugio “al rumore d’una città/che per le orecchie dell’anima/è senza pietà.”. (Cara Laura permettimi un modesto suggerimento: gli enjambments sono gran bella tecnica, purché siano tali. Per esempio i primi versi potrebbero –dovrebbero- essere questi: “Rumore si spande/tra le piccole bianche case/dai tetti rossi”)
A voi tutti, amanti della poesia, il più cordiale saluto. Un grazie per
ciò che ci concede il nostro splendido vate. Piero
Colonna Romano
Caro Lorenzo, 30 aprile 2014 Antonio Scalas –Sei bella-: Bello questo omaggio alla bellezza. Ben ritmato l’attacco della poesia che poi diviene decisamente prosastica. Carlo Festa –Azzera tutto e riparti-: Un forte incitamento a riprendere un cammino interrotto da un qualche sbaglio che porta una pena tormentosa. Punto e a capo, insomma, detto con grande affetto. Annamaria Gargano –Nel cortile di una casa abbandonata-: La gioiosità della Pasqua che si perde in malinconici ricordi. Molto ben resi i suoni di un anima dolente nella solitudine e nel ricordo dolce ed irrecuperabile. Poesia di grande atmosfera, resa anche da quell’identificarsi con una goccia di pioggia. Molto brava Annamaria. Ialonardo –Alchimia-: L’alchimia dell’amore, descritta con passione dal bravo Ialonardo. Angela Cristina Broccoli –La malinconia del cuore-: Uno sguardo nostalgico al passato, in questa bella sequenza di quadretti che si svolgono e dissolvono, come in un film. Piacevole molto questa di Angela. Emanuele Locatelli –Sogni mal fatti-: Incubi sono quelli chiusi in un cassetto. Incubi nati da un guardarsi dentro, rifiutandosi. Fortunatamente quel cassetto non si aprirà più, metafora di un voler cambiare, come dice l’incoraggiamento finale. Questo ci ha raccontato un pensoso Emanuele. Laura Toffoli –Campo di grano-: Pare la descrizione di un dipinto impressionista, questa di Laura. Immagini, ben rese, che narrano della natura e dell’uomo, con lo stile piano e accattivante della brava Laura. Carmine Di Masi/52 –La Tempesta-: Una rassegnata attesa, piena di pena, vissuta in un paesaggio inquietante. Bene si svolge il racconto di Carmine, bene rende il sentimento della donna in attesa. Maria Rosaria Cugudda –Il medico degli umili-: La disperazione che deriva da una dolorosa perdita ed il conforto che può trovarsi nella fede, molto ben comunicati da questa intensa poesia di Maria Rosaria cui vanno condoglianze ed incoraggiamento a proseguire sulla strada della poesia.
A tutti il più cordiale dei saluti. Un grazie riconoscente al nostro
generoso vate.
29/4/2014 29 aprile 2014 Fausto Busatta –La donna dagli occhiali scuri-: Benvenuto nell’azzurro, Fausto! Esordisce, il nostro nuovo amico, col racconto di un’incomprensione. Donna, apparentemente forte e decisa, che si rivela fragile davanti all’incapacità d’essere compresa da chi ha accanto. A seguire le complicazioni del caso. Michael Santhers –Vecchi selciati-: E riecco Michaelclassic che, con le sue funamboliche espressioni, osserva e racconta di vecchi pavimenti. Ogni particolare che vede diviene simbolo della nostra malinconica e caotica vita, fino alla sconsolata negazione del valore del progresso. Scontati i complimenti. Enrico Gavalotti –Armonia-: Ed in effetti è un bel quadro quello qui raccontato da Enrico, fatto di luce e colore. Bruno Amore -2Papi & 2 Santi-: Sconfortante visione della storia della Chiesa, questa di Bruno, purtroppo in gran parte condivisibile. Amara e dura questa poesia sulla quale riflettere. Carlo Festa –Quante notti-: Il dubbio sull’esistenza e sul nostro modo d’essere, riassunto in questa di Carlo. Emanuele Locatelli –Cosa c’è nei ricordi?-: Ricordi sono vita ed a questa non si può rinunciare. Questo l’ammonimento di Emanuele. Maria Rosa Cugudda –Anima di corallo-: Fremente e bella dichiarazione d’amore, questa di Maria Rosa, detta con l’intensità e la tenerezza di versi carichi di passione. Terry Di Vetta –Un seme, una vita-: Un’amara metafora è la poesia di Terry, è’ la negazione stessa della vita e del vivere. Dice la poetessa “se quel seme si fosse addormentato/…./non ci sarebbe stata tanta guerra” e questa è immagine sconsolante ed amarissima considerazione. Antonia Scaligine –Per Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII-: Il coraggio dimostrato durante la loro vita è stato sottolineato anche da papa Francesco. Antonia ne sottolinea la loro comunanza nell’amore verso la Madonna e ci invita a vivere secondo i ritmi della loro fede. Laura Toffoli –Fiori di campo-: Un classico: fiori in un libro. Qui quel libro è breviario di preghiere così questa poesia diviene preghiera.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed, in primis, al nostro generoso
vate. Piero Colonna Romano Un benvenuto a Fausto Busatta, che con
"La donna dagli occhiali scuri" ci parla dell'adattamento, fenomeno
molto comune nelle relazioni ad oggi. 28/4/2014 28 aprile 2014 Emanuele Locatelli –La storia come maremoto-: Filosofeggia davanti al lago, il nostro Emanuele e rivede storia di guerre e di pianti, declama dell’acqua e della sua importanza, riflette su se stesso e sugli elementi essenziali che sono vita. Cesare Di Muzio –Attesa-: Malinconica attesa della fine di un film che pare venuto a noia. Trasparente metafora di un guardare, sconsolato, alla vita. Omero Sala –A un amico-: Bella questa dedica, infarcita di ricordi, ad un amico vagabondo col quale si è realizzato un sogno di libertà. Ed ora che “l’acqua ha perso la sua furia/e il vento più non ringhia” di quei ricordi si vivrà ancora per mille anni. Carlo Chionne –Vati can day-: E c’è pure chi l’ex cavaliere/santo vorrebbe e così godere/assoluzione da ogni peccato/da quel ch’è ormai pregiudicato./Popol di santi, eroi da burletta/quest’è un paese da barzelletta. (chiedo scusa a Carlo, ma mi è venuta così) Michael Santhers –Filigrana-: Il fruscio della filigrana, musica celeste, altro che Mozart! Scudiscia Michael e lascia il segno, come sempre. Enrico Galavotti -giornata d’aprile-: Se Enrico volevo riprodurre, con stringati versi, il movimento, beh c’è riuscito alla perfezione. Franco Buniotto –Malinconia-: Quattro pennellate a dipingere la malinconia, dal bravo Franco. Zenone Drisoli –La professionista-: E bacchetta i doppi incarichi, il nostro Zenone. Che s’ha da fa pe viver… Laura Toffoli –Viaggio del mio respiro-: Un volo verso l’alto, verso la purezza, molto ben raccontato. Brava Laura!
Sia, per voi tutti, lieta e poetica la settimana che inizia. Un caloroso
saluto ed un grazie al nostro magnifico Lorenzo.
Piero Colonna Romano "A un mio amico" di Omero Sala:
emozionante commemorazione. 27/4/2014 27 aprile 2014 Armando Bettozzi –Soli…come e pèggio de li cani…-: Un mondo dove si è sempre più soli, nonostante la crescita esponenziale della razza umana. E contro la solitudine, contro la mancanza d’amore inveisce e s’addolora Armando. Bellissima serie di terzine, piene del fuoco della passione. Santi Cardella –Illusione-: Un disperato canto per un amore svanito, che coinvolge e dà pena, detto con la maestria del bravissimo Santi, cui continuo a fare complimenti Emanuele Locatelli –Tracce indelebili-: Un incubo nato dall’osservazione di un mondo malato, detto con molta intensità. Poi la liberazioni di un alba…che riporterà a quel mondo, con l’ironia di quel buongiorno. Cesare Di Muzio –Scrivimi-: Un addolorato grido d’aiuto, concluso senza speranza. Forte ed intensa questa di Cesare. Michael Santhers –Elezioni-: Ci siamo quasi alle prossime elezioni. E Michael traduce tutto in metafore raggelanti sin dal primo verso. C’è sdegno in ogni verso, sdegno per quello che i cosiddetti elettori sono diventati. Sì, hai ragione, caro poeta, facciamo attenzione a quell’enne di meno. Tanta. Annamaria Gargano –Papaveri-: Una similitudine che muove a tristezza, questa della brava Annamaria che ci regala una bella e delicata poesia. Guido Mazzolini –Dolore di sogno-: Una fiammata è l’amore (un “non amore”) qui descritto con forti e bei versi dal sapore dolente. E forte è il rimpianto nella bellissima conclusione dei quattro versi finali. Complimenti Guido! Franco Buniotto –A volte La rocca-: Altra bellissima descrizione di uno dei più begli angoli del lago di Garda. Dalla rocca di Garda alla romantica punta S. Vigilio, Franco dipinge, con la perizia di un pittore, quel che vede e sente. Ancora un grazie per queste deliziose cartoline piene di poesia. Laura Toffoli –Una romantica e antica storia-: Ci trasporta in una fiaba, la brava Laura, con questa descrizione fatta di colori e profumi e sentimenti amorosi. Chissà quale dei castelli del suo Friuli l’ha ispirata, io penso a quello di Gorizia che domina, possente e romantico, la città e che ha tutti gli elementi così ben descritti in questa poesia. Salvatore Cutrupi –Passerotto-: La delicata storia di un atto di solidarietà conclusosi nella gioia. A tutti l’augurio per una felice domenica, immersi nella poesia. Al nostro magnifico Lorenzo un grazie riconoscente. Piero Colonna Romano
26/4/2014 26 aprile 2014 Carlo Festa –Attratto dall’impossibile-: Saggia lezione di vita questa di Carlo. Rinunciare ai sogni e cercare dentro noi la strada per il vero appagamento. C’è molto pragmatismo in questa filosofia di vita ed il tutto è detto con convinto tono didattico. Emanuele Locatelli –Uomo di cartone-: Porgersi agli altri mostrando di noi un immagine rassicurante per non trasmettere il dolore che abbiamo dentro. Questo ci narra il nostro generoso Emanuele. Michael Santhers –Vecchi tetti-: Alle tegole Michael attribuisce un valore simbolico. Sono, per il poeta, difesa, “copertine di sogni” destinati a non volare e che resteranno “nella prigione di sempre”. E sono barriera “lapidi di pensieri/caduti dalle stelle” che mai si realizzeranno. Ed in questa bella poesia non manca l’amaro humor del poeta, con quelle antenne che lacrimano messaggi. Poesia bella dal tono malinconico e riflessivo. Bruno Amore –La lunga strada verso il mare-: Poesia che è tutta una metafora del percorso della vita. Insegnamenti venuti da altri ci conducono, ma c’è ribellione, forse consapevolezza raggiunta, in quel “con sandali poco adatti, presi a prestito” ed allora “S’è graffiata alquanto e a fondo/la scorza...”. Ed alla fine del percorso troviamo “l’azzurro che cercavo”, implorandone “un poco a bassa voce”. Malinconica e bella molto questa del bravo Bruno. Guido Mazzolini –Solo di me-: “cercatore di nulla” è il soggetto attorno al quale si sviluppa la poesia. Ed è a quello che Guido chiede maggiore onestà nei comportamenti, assolvendosi e ponendosi su altro piano nella conclusione della bella poesia. Simone Magli –Si pena una vita-: Amarissimo aforisma del nostro Simone. Antonia Scaligine –E fatemi parlare…-: “…la porta apro/al silenzio che è capace di parole” sono bellissimi versi di una poesia che ha un inizio tambureggiante. E sono le parole che possono confortare ed allontanare i timori. Parole che si può rinunciare ad imporre, se generano fastidio. E’ questo è il senso di questa altra apprezzabile poesia di Antonia. Laura Toffoli -Ho pescato con pazienza un pesce di pensiero dal fiume della consapevolezza-: Bellissimi i primi due versi di questa poesia dal sognante, significativo e bel titolo. Laura riflette sul proprio comportamento e sul suo lento accorgersi del bene che le viene dato, per le distrazioni che derivano dall’obbligatorio fare. Con l’augurio per un poetico weekend, il più cordiale dei saluti. E sempre un grande grazie al nostro incommensurabile vate. Piero Colonna Romano
25/4/2014
Ringrazio il gentile Santi per
l'apprezzamento che ha voluto fare alla 25 aprile 2014 Franco Buniotto –Ferragosto-: Sarà perché conosco bene quella zona, sarà per la bravura di Franco a raccontare questi schizzi del lago di Garda, ma questa poesia mi ha incantato. Bellissima cartolina, bravo Franco! Armando Bettozzi –Schiòppi…de felicità!-: Semplicemente da applausi questa descrizione di giochi di fuoco. E’ magistrale Armando con le sue onomatopee che riportano suoni e colori, con quel saper descrivere la sorpresa di chi guarda e sogna. E c’è speranza ed auspicio di pace negli ultimi quattro bellissimi versi. Perfetta poesia regalataci da un grande poeta. Complimenti vivissimi. Antonio Salas –Come le corde-: Un concerto, regalato dal mare, che penetra dentro e riporta dolci ricordi. Un grazie ad Antonio ed un bravo, per la sua capacità descrittiva che coinvolge. Roberto Bottiroli –Il salice-: Dolce, malinconica e ben resa l’atmosfera di questa bella poesia dell’ottimo Roberto. Carlo Festa –Il corridoio-: Due anafore a scandire il ritmo del tempo che passa, nel corridoio della vita, e che dice di pioggia e sereno, che si alternano come gli stati della mente. Intensa e dolente, forte poesia di Carlo. Emanuele Locatelli –Il cuore del mondo-: Lunga riflessione sulla vita e su stesso, con le gioie ed i dolori che la vita porta, detta con prosastico poetare. Michael Santhers –Armonie interrotte-: Già, maggio potrebbe essere quel che Michael descrive all’inizio della poesia. Potrebbe, ma è mese d’elezioni ed il poeta ce lo ricorda, nel prosieguo, con le sue sarcastiche immagini. Interrotte armonie, appunto. Guido Mazzolini –Figlia (per Sara)-: Splendida poesia dedicata ad una figlia amata. Bellissimi versi, dal primo all’ultimo, nati da profondo amore. Complimenti, Guido! Simone Magli –Siamo tremendamente soli-: Bell’aforisma sul quale si può solo concordare. Salvatore Cutrupi –Fotografie-: Il cassetto del cuore, pieno di dolci ricordi, raccontato con bel ritmo, dal bravo Salvatore. Antonia Scaligine –Se l’Italia è stata liberata, allora sì, Viva l’Italia!-: E’ il giorno giusto, oggi, per questa poesia sulla quale dovremmo riflettere. E speriamolo tutti che sia “…l’occasione giusta per ricompattare gli Italiani/intorno a un ideale di giustizia e verità.”. Brava Antonia per avercela proposta. Laura Toffoli –Emozioni-: E l’emozione Laura ce la dona anche con quegli ultimi bellissimi versi di questa bella poesia. Brava Laura! Un grazie di cuore all’amico Santi per il bel commento alla mia “Il senso”. Un caro saluto a voi tutti ed, in primis, al nostro generoso vate. Piero Colonna Romano
24/4/2014 24 aprile 2014 Simone Magli –Chissà se dopo la lotta-: Con sintesi, che più sintetica non può essere, Simone si pone una drammatica domanda esistenziale: riusciremo ad amare dopo questo convulso e dispersivo vivere? Franco Buniotto –Un sabato normale-: Flashes pieni realismo quelli che ci propone Franco e di quelli il tempo non tiene conto, continuando a scandire, indifferente, la nostra vita. Silvano Notari –Anna-: Una romanticissima dedica ed un desiderio intenso, detti con una bellissima poesia. Splendida la prima strofa con quel “Semino bulbi di poesia per te”, bella la descrizione di Anna, rassegnata la conclusione. Complimenti Silvano! Emanuele Locatelli –Sarebbe bello-: Un immobilismo che appaga ed il timore dei cambiamenti muovono la penna di Emanuele che, con molta forza, denuncia i pericoli del progresso. Michael Santhers –Pornografia-: La meccanica delle carni è noiosa se non è vivificata dal sublime gioco della seduzione. Questo afferma Michael, facendo seguire una reprimenda nei confronti di “scaltri cattedratici” che tendono solo al guadagno. Bella lezione di morale questa del nostro amico. Piera Grosso –Lo schermo-: Dipinge un mondo malato d’egoismi con questa forte poesia, la brava e sensibile Piera. Guido Mazzolini –Il mio tempo-: Una malinconica e amara analisi di se stessi, priva d’assoluzione e di speranza, questa bella poesia di Guido. Laura Toffoli –L’amore assume molteplici forme-: Delicate, colorate e bellissime immagini a descrivere un tenero ricordo. Versi da gustare uno ad uno, per il loro alto contenuto poetico questi della bravissima Laura. Salvatore Cutrupi –Il pescatore-: Un pregevole e generoso progetto per il dopo, molto ben descritto. Sandra Greggio –Verso te-: Romanticissima Sandra! Pochi ed intensi versi per dire di un amore. Brava poetessa!
Un grazie a voi tutti ed un cordiale saluto. Ed un grande grazie al
nostro illuminato vate.
23/4/2014 23 aprile 2014 Armando Bettozzi –Villa Flora de…li mici-: Magistrale descrizione d’un angolo di pace nella caotica città di Roma. Rese alla perfezione la zona, quasi fotograficamente, ed il senso di serenità che in quella villa/giardino si può trovare. E sempre complimenti all’ottimo Armando. Carlo Chionne –Sogno o son desto?-: Un tenero epigramma, per dire dello stupore che può dare l’amore. Simone Magli –La sofferenza m’infiamma la speranza-: Un lapidario Simone riflette sulla solidarietà intessuta d’amore. Ida Guarracino –Donna più-: Omaggio alla madre, pieno d’ammirazione e riconoscenza, detto, con tutto l’amore che merita, dalla brava Ida. Pasquale Di Meo –Io ti amo-: Disperata dichiarazione d’amore. Da ricordare quel “Ma lo piango con l’inchiostro della mia penna” Emanuele Locatelli –Preghiera-: Molto bello ed intenso questo invito all’amore cristiano, detto con fideistica convinzione dal bravo Emanuele. Michael Santhers –Metamorfosi-: Quindi il nostro poeta perde i capelli per amore. Assieme ai capelli perde l’amore e, subdolo lui, chiede che lei torni , almeno fino a quando (cioè mai) i capelli gli ricresceranno. Di seguito tocca alla malvagia suocera che, quando era dotato di chioma fluente, lo paragonava ad un asino. Ed ora che, per metamorfosi, l’asino s’è mutato in genio come la mettiamo? Con Michael ci si annoia mai. Piera Grosso –A Leo-: Generoso atto d’amore di una madre non chioccia (finalmente). Bellissimo quell’invito, rivolto al figlio, ad essere libero, persino da se stessa, pur di potersi realizzare nella libertà interiore per essere capace di volare. Brava Piera! Guido Mazzolini –La domanda mai posta-: Un confronto tra “statue di cera senza l’ombra del dubbio” e quel poeta che “drizza la prua verso un oceano aperto”. Forte l’accusa iniziale a chi non è poeta, in questa bella poesia di Guido. Laura Toffoli –Sogno o realtà?-: Elegantemente sensuale questa bella poesia che parla di gioia di vita e bi-sogno d’amore. Costruita con belle immagini romantiche, tutta da godere dai bei versi iniziali alla conclusione appassionata. Complimenti Laura! Poesie a tema: Inostri affetti Sandra Greggio –Quella nostra strada-: Semplicemente commovente questo dolce ricordo di Sandra. Poesia che è nata (ne sono certo) con una spontaneità che soltanto dall’amore nasce. Bravissima Sandra!
Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed al nostro magnifico Lorenzo
sempre un grande grazie. "Lo piango con l'inchiostro della mia penna":
molto bella questa metafora di Pasquale in "Io ti amo", l'ultima
"dichiarazione d'amore" di questo nostro autore. 22/4/2014 20, 21, 22 aprile 2014 Guido Mazzolini –In ogni istante-: E’ un amaro guardarsi dentro, privo di speranza e di futuro. Sono forti e dolenti i versi di Guido ed in un passaggio riecheggiano l’inno all’amore di S. Paolo. Durissima e bella la chiusa. Omero Sala –Amnesia-: Voler dimenticare offese ed amarezze, purtroppo la memoria le riporta vive e dolenti. Belli e ben cadenzati i versi di Omero. Santi Cardella –Armonia-: L’uomo tutt’uno con la natura e con la divinità, in questo pregevole sonetto del grande Santi. Ilaria Azzurro –Domani-: Tra un domani ed un domani, Ilaria ci regala le belle immagini di un sogno che, tra uno scolpir la luna, un gareggiar di cavalli, un’arrampicata al Vesuvio è ricerca della verità. Bella la poesia che si conclude con la presa d’atto della realtà. Complimenti a questa brava poetessa. Nino Silenzi –Libero finalmente-: E’ forte il bisogno di libertà che permea questa bella poesia del nostro Nino. La gabbia del vivere, con le sue “illusioni suadenti”, l’ “insulso dolore”, le “gioie tradite” sarà spezzata per innalzarsi “verso l’ignoto monte” dove sarà sconfitta l’ “angoscia del vivere”, alla ricerca di una libertà che in questa “foresta” ci è negata. Applausi convinti al poeta per aver saputo coniugare desiderio di libertà e filosofia. Rita Saverino –Carezze-: La dedica chiarisce il senso di questo bel componimento di Rita. Un commovente benvenuto ai migranti, novelli Mosè. Brava Rita! Carmelo Luparello –La mattina appena sveglio-: Dolcissimo ricordo che ritorna e conforta. Poesia piena di tenero amore, ben comunicato. E quella via mi fa tornare alla mente l’amata Palermo e l’Istituto commerciale Gaggini, dove passai un trimestre scolastico alcuni secoli fa. Emanuele Locatelli –Vivere da dannati-: Addolorata analisi del mondo nel quale viviamo, detta con l’amarezza di forti versi. Enrico Gavalotti –Alba e tramonto-: Si apre con un miracolo la poesia di Enrico e prosegue e conclude con la presa d’atto di una vita dolente. Annamaria Gargano –Vite parallele-: Bella la similitudine e rassegnata molto. Forte la conclusione che prende alla gola. Michael Santhers –Pagnottari-: E riecco il nostro Michael, con le sue pennellate sarcastiche, dipingere la nostra realtà. Tutti pagnottari, dunque, con “Facce caciocavallo/sorrisi a tagliola inceppata” e potrei proseguire con tutte le surreali immagini che il poeta ci regala. E’ sempre un piacere leggere le invenzioni fantasiose ed amare del nostro ottimo amico. Maristella Angeli –Il giorno di Pasqua-: Un bentornato alla bravissima Maristella che ci regala versi che sono acquerello, a disegnare l’atmosfera pasquale, col suo solito garbo ed eleganza. Laura Toffoli –Segmenti di particolari-: E’ forte richiesta d’essere conosciuta per intero, unico modo “per ripartire insieme dalla medesima ora”, questa poesia/invocazione della brava Laura. Un cordiale saluto a voi tutti, un grazie ed un caro saluto al nostro illuminato vate. Piero Colonna Romano
20/4/2012 19 aprile 2014 Michael Santhers –Aria di Pasqua-: Bellissima questa sintesi pittorica della mistica della Pasqua che l’ottimo Michael ci regala. Antonio Scalas –Con voce assordante-: Cuore ed anima aiutano a capire l’immensità del mare, davanti al quale ci perdiamo, ed a vedere oltre. Questo Antonio racconta con i suoi versi belli, intensi e riflessivi. Franco Buniotto –S. Lorenzo-: Sono piacevoli immagini “scoppiettanti” quelle che Franco usa per raccontare l’assenza di un fantamore. Cesare Di Muzio –I Sogni-: La parentesi del sogno si chiude al tornare della realtà. E’ amaro il risveglio, appena attenuato dal ricordo di dolci sogni. E Cesare rende bene questa sensazione che è già nostalgia. Guido Mazzolini –Sabbia d’opale-: E’ un guardarsi dentro questa poesia di Guido. Un prendere atto del tempo che scorre (molto bella l’immagine di chiusura) con la consapevolezza, sconsolante, della propria pochezza (“colmo di nulla, vuoto di sapienza/ma intriso gaiamente di parole”, recita il poeta). Resta la fideistica attesa di una nuova vita in questa intensa e malinconica poesia. Carlo Chionne –La risposta-: Positivismo che prevale sulla trascendenza, è il senso di questa sintesi poetica del grande Carlo. Renzo Montagnoli –La chiesetta-: Delicata l’immagine di una sperduta ed abbandonata chiesetta di campagna che Renzo ci regala. Ed il nostro poeta vi aggiunge un che di mistero con quel vento di marzo che genera suoni “miti e cristallini” che inteneriscono e commuovono. Antonietta Ursitti –Sbavature di colore-: Il miracolo della vita ci mostra i suoi cangianti colori, restando incomprensibile. Questo afferma Antonietta col suo elegante poetare. Emanuele Locatelli –Pensieri dirottati-: L’impossibilità d’essere accettato, nell’attacco della poesia, la reazione e la consapevolezza che l’uomo è “faber fortuna sua” in chiusura. Laura Toffoli –Primavera: il suo potere misterioso-: Poco da interpretare, Laura è chiarissima in questo suo bell’aforisma. A voi tutti l’augurio per poetiche gite fuori porta, come si conviene in questo giorno. Al nostro grande Lorenzo un grande grazie ed un caro saluto. Piero Colonna Romano
19/4/2014
Auguri di Buona Pasqua...... 18 aprile 2014 Emanuele Locatelli –Ridammi l’anima-: Disperata ed emozionante richiesta di libertà, questa dell’appassionato Emanuele. Intensa e bella la poesia di un bravo poeta. Omero Sala –Fuga-: Un sogno che molti di noi avranno fatto e, magari, continuano a fare. Evadere con la mente da una realtà insoddisfacente, un viaggio liberatorio. Michael Santhers –Coda d’inverno-: Deliziosi quadretti alla Santhers, colpi di pennello intrisi di sarcasmo, come si conviene al nostro amico poeta. Franco Buniotto –Rose e farfalle-: Una trasmutazione, un dare e ricevere in questi delicati versi di Franco. Guido Mazzolini –Urlo di vento-: Emerge da questi versi un senso di rabbia e di impotenza. Forte e bella poesia, amaramente esistenziale. E la chiusa dice di triste rassegnazione. Armando Bettozzi –Vèrsi e …contro-vèrsi pervèrsi-: Sottile la metafora che ci propone Armando, con questo perfetto sonetto, ed ha ragione l’autore a porsi domande sui nuovi…imitatori del vecchio. Si definiscono “il nuovo che avanza”, peccato che chi tira le fila sia sempre…l’autore imitato. Carlo Chionne –Tempi duri-: Ed io pure. Solo che al primo le toghe rosse hanno regalato “visibilità politica” ed il secondo si godrà per sempre l’ombra dei cedri del Libano. Joseph65 –Le lacrime di Maria-: Bentornato Joseph65! Il dolore della Madre raccontato con l’intensa partecipazione detta con un gran bel poetare. Laura Toffoli –Il luogo perfetto-: Lieve paesaggio ben disegnato dalla nostra Laura. Apprezzata molto quella chiusura del cerchio.
A tutti gli amici sitani i più sinceri auguri per delle poetiche
festività pasquali ed al nostro superbo vate, assieme agli auguri, un
grande grazie. Piero Colonna Romano Auguro una serena Pasqua a tutti i poeti del
sito. A tutti i colleghi poeti, 18/4/2014
Tantissimi auguri di Buona Pasqua a Lorenzo e a
tutti i poeti Sitani che sempre coronano la poesia nell'azzurro.
Cari saluti 17 aprile 2014 Bruno Amore –Quelle domeniche a messa-: Molto ben raccontato quel ricordo e ben disegnata figura e carattere della giallo vestita. Ben resa l’atmosfera di quella “pia funzione” Bravo Bruno! Emanuele Locatelli –Contorni di luce-: Dolce/amaro questo ricordo che sfocia in una rabbia masochistica. Molto belli i versi di Emanuele, intensi e coinvolgenti dicono di un sentimento forte, espresso con spontaneità che coinvolge. Fata Morgana –Aprile-: Un delizioso acquerello fatto di lievi immagini che sanno di fiaba. Complimenti vivissimi, cara Fata Morgana. Giuseppe Dabalà –Destini-: La leggo come una dolente metafora del vivere questa bellissima poesia dell’ottimo Pino. Sono tutti simboli il fiore di campo (dell’addolorata solitudine), il piccolo passero (del desiderio di realizzarsi nella fatica del vivere), il biancospino (delle chiusure che impediscono dialoghi) e quel vento e quella pioggia (le difficoltà e le pene giornaliere). Ed il poeta chiude con un auspicio che dice di desiderio di pace e d’amore. Complimenti vivissimi, caro Pino, soprattutto per quel tuo guardare al mondo e per come sai esprimerlo. Michael Santhers –Eroi-: Ed ecco Michael che compie, con maggiore realismo, la stessa operazione di Pino: qui si parla dei veri eroi di questi tempi grami, si parla dei lavoratori sfruttati ed usati, con il loro rassegnato e stanco vivere. Quelli che riempiono questo mondo di pochi sfruttatori e molti sfruttati. Non rinuncia al suo inimitabile stile, il nostro amico ed i suoi versi comunicano rabbia. Anche a questo ottimo poeta i complimenti più vivi. Franco Buniotto –Proverbio modificato-: Chissà perché mi viene in mente La Ginestra leopardiana. Forse per il pessimismo che pervade questo condivisibile aforisma del bravo Franco. Guido Mazzolini –Vivo-: Il rammarico per una città amata che cambia e diviene irriconoscibile, espresso con un gran bel poetare. Molto bravo è Guido. Andrea Salerio –Echi di grida-: Un dolore esistenziale espresso con bellissimi versi. Laura Toffoli –Stella marina: magia-: Magia, appunto. Quella della poesia che ci regala Laura con queste romantiche e bellissime immagini che cavalcano “l’onda del sogno”. Bravissima per come hai reso questa atmosfera lieta e sognante. Antonia Scaligine –Si piange per le morti-: E’ certamente la fede che muove la penna di Antonia, unita ad una grande capacità di sintesi poetica. Intensa la poesia odierna, merita un brava, ricambiando gli auguri. Terry Di Vetta –Pasqua di resurrezione-: Ed anche in Terry fede e capacità di generare poesia si fondono per regalarci questi versi sui quali riflettere. Salvatore Cutrupi –La nave dei sogni-: Ed in effetti è nave dei sogni quella sulla quale Salvatore posa il suo sguardo e le sue speranze e quel treno è il romantico veicolo che verso quelle porta. Piacevole molto questa poetica descrizione di un desiderio. A voi tutti il più cordiale dei saluti. Un grande grazie al nostro vate illuminato.
Piero Colonna Romano Pasqua Auguri a tutti.. di serenità, di un
rinnovato entusiasmo per la vita..e tante tante ispirazioni poetiche!Marinella
Addis Buona Pasqua a tutti! Che i miti e i puri di cuori possano al piu'
presto ereditare il mondo!! Buona Pasqua a tutti! 17/4/2014 Felice Pasqua a tutti i sitani di pagine azzurre, in particolare al vate Lorenzo e al grandissimo Piero. Antonietta Ursitti.
16 aprile 2014 Piera Grosso –Non farmi male-: Terribile atto d’accusa questo della brava Piera. Quando alla parola “amore” si sostituisce la parola “possesso”, allora viene a mancare l’elemento essenziale in un rapporto d’amore, viene a mancare il rispetto. E purtroppo troppo frequenti sono i casi di violenza sulla donna, casi che iniziano dalle discriminazioni di cui sono oggetto. Bene fa Piera a sottolineare, con questa intensa e amara poesia queste tristi situazioni. Bruno Amore –Su per la vita-: Un’arrampicata nell’amore, questa bella poesia dell’ottimo Bruno. Giovanni De Simone –Dal profondo del cuore-: Bellissimo ed attuale acrostico del bravo Giovanni che, con bei versi, porge i suoi poetici auguri. Ed io li ricambio di cuore. Armando Bettozzi –Tra more scure e fragoline rosse-: Uno squarcio di serenità nel ricordo, un po’ nostalgico, di giovanili appagamenti. Enrico Tartagni –La bolla d’aria-: Romanticissime le immagini che Enrico ci regala, non rinunciando ad un pizzico di fantascienza. La genesi di un universo che rinasce da altro universo, tra fiori, è bellissima immagine, come pure quel riempir le mani di bolle d’aria. Sempre fantasioso e bravo il nostro Enrico. Aurelio Zucchi –D’una canzone immagino l’onda-: E’ un bellissimo inno all’amata, questa di Aurelio ed ha attacco da incorniciare, così come bellissimi sono i primi due versi della seconda strofa. Complimenti per questo poetare ad alto livello di lirismo, Aurelio. Emanuele Locatelli –Tuo figlio, mia madre-: Un atto di riconoscenza e d’amore verso la madre, detto con gran sentimento dal bravo Emanuele. Franco Buniotto –Il bottino-: Bella metafora sul dopo che verrà. Nell’oltre Franco afferma che andrà con la consapevolezza d’avere correttamente operato, quindi è là che inizierà la vera festa. Complimenti! Guido Mazzolini –La notte-: Poesia dall’atmosfera pensosa, con tendenza al pessimismo, che si apre alla speranza nella conclusione. Gianni Fanzolato –OH! MA E’ PASQUA NON ABBIATE PAURA-: Bella e condivisibile la serie di denunce con le quali si snoda la poesia. P. Gianni incita a non aver paura, in particolare nel giorno della resurrezione del Cristo e ad affidarsi alla fede, sottintendendo che con quella si vinceranno pene ed ingiustizie. Sandra Greggio –Cielo rosa-: Poesia sintetica ma che esprime grande nostalgia. Bellissima l’immagine di quel cielo rosa, di fenicotteri rosa, da una fantasiosa e romantica Sandra. Laura Toffoli –Sogno-: Deliziose le immagini regalateci da Laura con questa poesia che è lieve come sogno. Appunto. Brava, Laura! A tutti il più cordiale dei saluti, un grande grazie al nostro generoso vate.
Piero Colonna Romano 16/4/2014
Caro Lorenzo, 15 aprile 2014 Simone Magli –Essere vivi-: L’arte del vivere raccontata con la saggezza ed il bel poetare di Simone. Piera Grosso –Stelle cadenti-: Bellissima, romantica similitudine svolta con bei versi e con bel filosofare. “Traiettorie incredibili” tracciamo nel vivere e del nostro vivere resteranno “scie quasi impercettibili”. Bravissima Piera! Omero Sala –Posti di sosta-: La fatica del vivere narrata, con molto realismo, da Omero. Bruno Amore –Lasciami addosso-: Un’anafora a significare, con intensità, il desiderio che l’amore non si esaurisca nell’atto ma penetri dentro l’anima e lì permanga con dolcezza. Intensa e bella la poesie di Bruno. Antonio Scalas –Mi inquieta passeggiare-: Resa bene l’inquietudine del vivere tra gente assente o distratta da altri interessi. In Antonio questa mancanza di corrispondenza genera una sottile angoscia che ben risalta dai suoi versi. Emanuele Locatelli –Sedici anni-: Bel racconto dei sogni di quell’età ed Emanuele lo conclude regalando saggi consigli. Franco Buniotto –Aspettative-: Grande è la curiosità di Franco e pure la nostra. Nel frattempo gusteremo le sue belle poesie. Da svegli. Renzo Montagnoli –Un altro anno è passato-: Un anno che inizia tra ricordi malinconici e riflessioni filosofiche. Interessante la conclusione di questa bella poesia e la condivido: la perfezione è di una noia mortale. Guido Mazzolini –Appartenere al cielo (per Nicolò)-: Di difficile interpretazione questo monologo che un padre indirizza ad un figlio, mi limito a gustare i bei versi che la compongono. Laura Toffoli –Quadro primaverile al tramonto-: Il quadro è certamente ben disegnato da bei versi. Mi auguro che “l’amato” condivida. Un grazie di cuore a Sandra ed a Santi per i loro generosi commenti a “Vita sogno, sogno vita”.
Un caro saluto a voi tutti ed, in primis, al nostro generoso vate.
Piero Colonna Romano Senza nulla togliere alle altre, sempre belle,
poesie di Poetare, mi ha colpito positivamente
15/4/2014 Stupenda poesia quella vincitrice di Santi! Santi Cardella – Oggi sono felice,
perché ho letto che la stella della poesia brilla, sempre 14/4/2014
Poesia che oserei definire "filosofica" quella di
Piero Colonna Romano, che affronta il non facile tema del binomio
vita/sogno di non facile soluzione. Ma lui ce la propone con estrema
bravura e delicatezza. Applausi! 14 aprile 2014 Santi Cardella –Senilità-: E ben venga, dunque, questa bella “Senilità” del nostro ottimo Santi. Niente a che fare con Emilio Brentani e la sua inettitudine: qui si susseguono musicali versi che dicono di dolci ricordi velati di nostalgia. Dicono di un passato che rimane dentro, di un analisi di questo mondo nel quale non ci si riconosce e di quegli ideali che hanno ispirato la nostra vita e che permangono. Sempre complimenti: è un vero piacere, per chi è edonista nel leggere, ricevere emozioni dalla poesia di questo grande poeta. Simone Magli –Amati-: Un iperbole sull’amore, bellissima, intensa e profonda. Bravissimo Simo! Piera Grosso –Padre-: Bellissimo e struggente ricordo. Credo che in questa poesia Piera si sia superata: certamente la più bella apparsa in questo sito. Complimenti vivissimi. Omero Sala –Sassi-: Bella poesia che narra con semplicità la gioia di un bimbo che raccoglie quelli che ritiene tesori e ne è felice. Sono sogni quei tesori, sogni che non possiamo più fare, sogni che abbiamo persi con l’avanzare in questa vita. Roberto Bottiroli –Creola, fior di primavera-: “Creola dalla bruna aureola, per pietà sorridimi se l’amor m’assal” sono alcuni versi di una struggente canzone degli anni trenta, o giù di lì. Roberto ce ne presenta una bella, arcadica parafrasi dalla perfetta alternanza di ottonari e settenari. Chiude le strofe con parole tronche, che creano pausa, oltreché rimare, tra strofa e strofa. Molto bella, musicale, l’allitterazione nella prima strofa e chiaro, bellissimo riferimento all’arcadia sono i bei versi “Amor che ai chiusi petali/di fiori variopinti”. Complimenti, maestro! Bruno Amore –Il tempo mangia la vita.-: Malinconica riflessione sullo scorrere della vita, sul suo effimero. E’ rassegnata l’affermazione “hai una vita lunga di giornate corte” che dentro contiene una noia esiziale. Ma c’è, in chiusura, la fideistica speranza in un oltre che potrebbe cancellare noia e malinconia. Emanuele Locatelli –Ai fanciulli del mondo-: Condivisibile l’invocazione finale di questa bella poesia che è un invito al sogno, anche a chi è ormai adulto. Michael Santhers –Risvegli-: Campi come quaderni, orti ancora pigri ai doni, gemme già sognate nei bicchieri, ali in smania di volare/rimproverate dai piedi, costituiscono un campionario della strepitosa fantasia poetica del grande Michael che non finirà mai di deliziarci con le sue invenzioni semanticolessicali. Applausi sempre. Franco Buniotto –L’amore?-: Amarissimo questo aforisma sull’amore, ma da ricordare. Hai visto mai? Guido Mazzolini –Cremona-: Semplicemente bellissima, meriterebbe d’essere messa in musica ed affidata a Guccini. Complimenti vivissimi. Laura Toffoli –Colomba bianca di Pasqua-: Decisamente attuali questi schizzi all’acquerello di Laura. Poesia che porta pace ed auguri che ricambio.
A tutti l’augurio per una poetica settimana, al nostro Lorenzo un grazie
riconoscente. Cari amici, cari colleghi, 13/4/2014
Sono andata a rileggermi la poesia di Santi, ma
non ce n'era bisogno. Dentro di me mi son sempre chiesta come mai
nessuno lo avesse ancora premiato e adesso sono stata esaudita.
Congratulazioni vivissime al Poeta Santi, degno di portare questo nome,
a volte, impropriamente usato. Un doveroso "grazie" a Piero Colonna
Romano per averci dato la notizia. 13 aprile 2014 Carissimi amici sitani, sono particolarmente lieto di informarvi che il nostro amico e grande Poeta Santi Cardella, con la sua bellissima poesia “Petali al vento”, si è classificato primo al “Premio Letterario di Poesia in memoria di Lorenzo Cresti”, organizzato in Firenze. Ha attribuito tale riconoscimento una prestigiosa giuria composta da letterati e poeti, presieduta da Alessandro Quasimodo. La cerimonia di premiazione si terrà domenica 1 giugno nello splendido salone dei 500 in Palazzo Vecchio. In quella occasione il nostro pensiero lo seguirà, con i nostri fervidi applausi. La poesia vincitrice è apparsa nel nostro sito tempo fa, ma, per agevolarne la lettura, la ripropongo tra le poesie consigliate ed invito tutti a goderne nuovamente. A Santi i più sentiti complimenti ed un grande grazie per ciò che è capace di regalarci. Guido Mazzolini –La commedia del vivere adagio-: Bella poesia ricca di ottimismo. Belle le immagini e opportuno il richiamo a Shakespeare. Simone Magli -La natura-: Lo hanno detto un bel po’ di filosofi, da Epicuro a Democrito a Lucrezio ecc. E Simone fa suoi quegli insegnamenti. Armando Bettozzi –La poca apocalisse-: E c’è proprio da augurarsela l’apocalisse, con i suoi cavalieri vendicatori, ché solo quelli potrebbero portare il nuovo, facendo piazza pulita di questi cialtroni che spacciano per nuovo un rassicurante (per loro) vecchio. Inutile fare complimenti ad Armando, sono scontati tanto evidente è la sua bravura. Piera Grosso –Emozione estiva-: Un romantico quadro, pieno di serenità. Piera ci fa respirare aria di mare con questa bella poesia. Brava! Emanuele Locatelli –Dieci secondi di silenzio-: Un appello alla pace ed alla giustizia, concluso rabbiosamente, nella consapevolezza che nulla cambierà nell’anima dell’uomo/animale. Michael Santhers -Portico-: Deliziosa descrizione di un momento di pioggia. Belle e armoniose le immagini che Michael propone e semplicemente superlativa la chiusa. Complimenti. Gabriele Renda –Affidabile-: Sempre attuali le poesie del nostro Gabriele, e mordaci e sagaci. Si resta basiti pensando che quello squallido personaggio gode ancora dell’approvazione di un italiano su cinque. Come è possibile? Franco Buniotto –Natale e Pasqua-: I piaceri della tavola per rendere concreto il misticismo delle festività religiose. Appunto, non c’è più religione. Adriana Lombardi –Canzone di Pasqua-: Grande fede in questa dolcissima canzone della brava Adriana alla quale ricambio auguri per una buona Pasqua. Salvatore Cutrupi –E’ già domani-: Poesia ricca di poesia questa di Salvatore. Dolci le immagini e ben rese, dolcissima la conclusione Laura Toffoli –Il nulla è rinnovo-: Filosofica ed amara riflessione è quel vuoto che porta conforto, contro una realtà che, evidentemente, opprime. Ma si “salva in corner” la brava Laura con la chiusa che dice di rinascita da quel vuoto. Poesia a tema: I nostri affetti Aurelia Tieghi –Carillon in soffitta-: Una delicata storia intessuta di ricordi che nascono da un vecchio e romantico carillon. Decisamente godibile questa d’Aurelia anche per l’atmosfera nostalgica che la permea. Brava molto la nostra amica. A voi tutti il più cordiale dei saluti. Un grazie riconoscente al nostro splendido vate.
Piero
Colonna Romano Caro Lorenzo, 12/4/2014
Commento per la poesia "Passo a passo" di Santi
Molto interessante ed enigmatica, da
rifletterci su, "Sogni" di Franco. 12 aprile 2014 Antonietta Ursitti –Binari infiniti-: La ricerca di qualcosa che appaghi, quasi un sogno detto con gli stringati versi della brava Antonietta. Guido Mazzolini –Di spalle al dolore-: La pena infinita che possono dare sentimenti non corrisposti, narrata con fortissimi versi colmi di dolore e rabbia. Santi Cardella –Passo a passo-: E’ una lezione di morale quella che Santi ci dà con questa originale e bella poesia. La terra è malata per l’umanità malata che la popola, impossibili cambi repentini, per sparizione dell’uomo. Unica strada è che ognuno di noi faccia la sua parte, per, passo passo, migliorare questo mondo. Apprezzato molto i cantilenanti decasillabi chiusi da senari. Simone Magli –Ribellati con la saggezza-: Perla di saggezza del nostro amico Simone. Armando Bettozzi –“Magic moments”-: Nostalgico ricordo narrato con la maestria del poeta. Già, Perry Como e gli altri di quel tempo di rinascita e di speranze. Quanti ricordi può portare una poesia! Emanuele Locatelli –Polvere di stelle-: Quel che resta di un amore finito è “il dolce amaro/ricordo di un momento”. Questo ci narra, malinconicamente, il nostro Emanuele. Michael Santhers –Esca di pesca-: Bella serie di metafore per raccontare dei nostri politici e della loro attività di ciurmatori. Sempre con l’originale stile dell’ottimo Michael. Franco Buniotto –Sogni-: Questa poesia mi fa tornare alla mente la bella definizione che del sogno ha dato Shakespeare ne La Tempesta : “Siamo fatti anche noi della materia di cui sono fatti i sogni e nello spazio e nel tempo d’un sogno è racchiusa la nostra breve vita”. Ma ricca di fascino anche la definizione che ci propone Franco. Laura Toffoli –Regali dal mare-: Legni attorcigliati, portati dal mare, che divengono arredamento veicolo di sogni. Poesia molto ben narrata e ricca di suggestive immagini dalla brava Laura. Antonia Scaligine –Osanna dall’alto dei cieli-: Toccante poesia, a tema evangelico, nata dalla fede di Antonia. Ricambio gli auguri con un caro saluto. Poesia a tema: I nostri affetti Antonio Scalas –Vedo ancor zampillare-: La luna nel pozzo ed i ricordi che riporta alla mente. Bella la descrizione che lungo l’intera poesia ci regala Antonio e piacevole a leggersi
Sia lieto il vostro weekend e pieno di poesia. Un grazie riconoscente al
nostro magnifico Lorenzo.
11/4/2014 11 aprile 2014 Franco Buniotto –L’oleandro rosa-: Franco ci offre un delicato acquerello composto con lievi versi. Guido Mazzolini –Cucciolo occhi-: Intensi i versi di Guido a narrare dei danni che può produrre nella mente di un bimbo la visione di una società violenta. Nessuno gli insegnerà mai la libertà che può esserci in un aquilone, né la carezza fugace di “una madre/velata di nero sconforto” potrà rimediare. Forte poesia fatta d’accuse e ben proposta. Disperante e conseguente la chiusa. Il Passero –Questa nostra società- Ed anche questa è una forte accusa a questa società soggiogata da pifferai, comici, nani, avventurieri ecc. Forte l’accusa ed amarissima questa condivisibile poesia. Bravo Giancarlo! Aurelio Zucchi –Con occhi attenti-: Osserva con amarezza il porgersi degli uomini in questa società. Terribile quel “La gente non incontra più la gente” a dirci d’egoismi e disinteresse per l’altro e piena di disperazione la chiusa. E così è, purtroppo, ed Aurelio sintetizza lo stato delle cose con maestria. Emanuele Locatelli –La stessa cosa-: Un disperato aforisma chiude una bella poesia densa di malinconica rassegnazione. Carlo Chionne –Montaliana-: Bellissima parafrasi di “Spesso il male di vivere ho incontrato” di Montale. Carlo usa quasi tutti i simboli che si trovano in quella amara poesia ma chiude con l’invocazione all’amore, rimedio a “Il Male che c’invade l’esistenza”, mentre Montale, sconsolatamente, parla di “divina Indifferenza” Complimenti vivissimi per questa lectio magistralis ed un caro saluto. Michael Santhers -Reperti vip-: E’ quasi un percorso ad ostacoli quello che ci porta alla malinconia della vecchiaia, descritta con maestria da Michael. Poesia composta da una serie di immagini metaforiche godibilissime, secondo l’inimitabile stile del nostro amico. Marinella Addis –L’ultima riva-: Bello molto e senza una sbavatura questo malinconico sonetto della bravissima Marinella. Laura Toffoli –L’amore è senza tempo-: E’ una metafora quella prima strofa che introduce il concetto espresso nel titolo. Quindi Laura pennella immagini romantiche e, nella terza strofa, rispunta una metafora con quella bicicletta cigolante (che è la cosiddetta pubblica opinione che condanna amore “fuori” età). Rassegnata la chiusa, detta con bel poetare. Bravissima Laura!
A tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro illuminato
vate. Piero Colonna Romano "L'oleandro rosa" di Franco: una
fotografia scattata con sensibilità e osservazione; belle immagini. 10/4/2014 10 aprile 2014 Michael Santhers –Flashback- Con la sua solita sfrenata fantasia Michael descrive una malinconica scena fatta di anziani dai denti cariati (fantastico quel “verricello la lingua”) che ricordano il passato. Cesare Di Muzio –L’isola-: E’ una ricerca di qualcosa di nuovo. Non serve girarsi indietro, verso quel che si conosce e non appaga. E’ l’inizio di un viaggio verso un diverso se stesso, detto con intimistica poesia. Franco Buniotto –La conchiglia e il bambino-: Un dono venuto dall’innocenza ed il desiderio di riacquistarla, un giorno, quell’innocenza. Come una delicata fiaba si snoda il poetare di Franco. Guido Mazzolini –Appartengo-: Bellissima ed amara poesia di Guido, denuncia di questa umanità tarata e lontana dal cielo. Quel behemot mi riporta alla mente “Il maestro e Margherita”, dove Behemot era il nome del diabolico gatto compagno di Volan. Bravo Guido! Il Passero –Wakan Tanka-: Bellissima questa poesia dal ritmo di filastrocca di Giancarlo col suo racconto fatto di amori attesi e di confidenze sue e dei suoi giovani amici. Ed è col titolo che il poeta si identifica (il bisonte bianco delle praterie americane) facendo, al termine, una saggia considerazione. Emanuele Locatelli –Spacca cuore-: L’angoscia del vuoto, dell’assenza di sentimenti, riassunto in pochi intensi versi. Terry Di Vetta –Domenica delle Palme con papà Francesco-: Molto bella questa descrizione di un angelus papale particolarmente importante: quello della domenica delle Palme. Terry precorre i tempi ma credo che abbia descritto esattamente ciò che vedremo. Antonia Scaligine –Via crucis per Renzi-: Non mi è chiaro se il titolo è una presa d’atto del percorso che, dolorosamente, fa Renzi o un auspicio perché gli capiti qualcosa del genere. Compresa la fine. Letta la poesia di Antonia opterei per la seconda ipotesi. Brava Antonia, hai toccato i punti dolenti della propaganda renziana. Laura Toffoli –Essere per essere più forti.-: E Laura ci regala un metaforico aforisma che è un invito ad essere consapevoli di noi stessi, per vivere nella sicurezza. Poesia a tema: I nostri affetti Fausto Beretta –Dal vento la carezza-: Affetti ricordati con dolcezza ed immersi in una natura molto ben narrata. Bella e tenera questa di Fausto. A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro splendido vate. Piero Colonna Romano
9/4/2014
Nino Silenzi:"Profumo d'infanzia". Poche
parole come commento:"Avrei voluto esserci anch'io".Meravigliosa!
Mi piacciono queste nuvole di Omero Sala!
***** Complimenti 9 aprile 2014 Carlo Chionne –Sogno di una notte di mezza stagione-: Forse il sogno è essere terrestre e la realtà è essere intrappolati in questo letamaio. Con stringata sintesi Carlo ci porta a riflettere sul concetto di sogno e realtà ed ormai chiederci se quello che viviamo sia sogno o realtà è fatto d’ogni giorno. Angelo Michele Cozza –Ieri, oggi, domani: il triplice tempo-: Bellissima riflessione sull’andar del tempo e sul nostro corromperci. Scorre fluente il poetare di Angelo e porta a filosofiche riflessioni, forse ad amare conclusioni. Complimenti sempre per il tuo pregevole far poesia. Michael Santhers –Filosofie al vino scipito-: Michael ci dice della sua visione della vita, inanellando una bella serie di condivisibili riflessioni. Amarissima l’ultima strofa. Cesare Di Muzio –Tristezza è-: Malinconica considerazione sulla stanchezza che porta l’età che avanza. Omero Sala –Nuvole-: La fantasia smarrita, pare essere il tema di questa poesia di Omero. Belli molto gli ultimi tre versi. Guido Mazzolini –Giorno di vento-: Il racconto di un breve ed intenso incontro, detto con una bella poesia soffusa di malinconia. Emanuele Locatelli –Ore piccole-: Di difficile interpretazione questa sintetica poesia di Emanuele. Se al posto di quell’acqua ci fosse il fuoco potrebbe intendersi come il racconto dell’attesa di una notte in discoteca. Ma c’è l’acqua. Laura Toffoli –Feroce sguardo poso su pezzetto di natura-: Bella molto, piena di poetiche immagini, questa descrizione della nascita del giorno. Brava Laura! Poesie a tema- Affetti NinoSilenzi –Profumo d’infanzia-: Una serie di bei quadretti, pieni di teneri ricordi è questa dolcissima poesia del nostro Nino. Quel profumo, quello sfrigolio delle bucce d’arance, quell’atmosfera rassicurante e piena d’amore, risaltano con nitidezza e riportano alla mente analoghe situazioni di tempi lontani. Complimenti vivissimi a questo delicato e coinvolgente poeta. Un grazie riconoscente a Sandra Greggio e Santi Cardella per i graditissimi commenti a Ritorno alla madre.
Un cordiale saluto a voi tutti, in primis al nostro ottimo vate.
Piero Colonna Romano Poesia molto interessante quella di Nino
Silenzi relativa al tema dei nostri affetti: soprattutto quel
"vedere se stessi felici" dentro un quadro familiare di nostalgia e
amore. Caro Lorenzo, 8/4/2014
"Ritorno alla madre"di Piero Colonna Romano:
un quadro di vita, delineato con delicate pennellate ed anche con
sapiente ricerca stilistica. Il risultato? Mi sono commossa. 8 aprile 2014 Innocenzo Carrucola –Ciò che non posso toccare lo canto-: Un benvenuto nell’azzurro a Innocenzo che esordisce con una piacevole riflessione…musicale. Emanuele Locatelli –Anime tormentate-: Non giudicare se non vorrai essere giudicato. Questa norma evangelica, ripresa recentemente da Francesco I°, ha ispirato il nostro Emanuele che con la rabbia che ha messo nei suoi bei versi l’ha sottolineata, concludendo la poesia con un toccante invito. Piera Grosso –Incipit-: Gioioso epigramma della brava Piera. Arturo Guzzardi –Poviru tu-: Avevi la vista come un gatto ma non vedevi quel che c’era ad un palmo dai tuoi occhi, così esordisce Arturo per descrivere un personaggio “Sempri allegru, estrovessu e/’cco spiccatu sensu d’ironia” che non si accorge, non sapendo fare i conti con la realtà, che allo sciogliersi delle nevi (metafora per quando si tirano le somme) si scoprono “puttusa” dove si può precipitare. In definitiva è un invito ad un maggiore realismo, detto in stretto dialetto siciliano di non so bene quale provincia. Silvano Notari –Sandra-: Molto efficace la descrizione di una creatura bellissima e bellissime le due strofe conclusive. Da ricordare quelle “due lacrime d’emozione”. Complimenti Silvano! Franco Buniotto –Estate-: Veloci pennellate a descrivere, magistralmente, scenette estive. Molto bello il distico finale. Armando Bettozzi –E vedo il tempo consumarsi, io-: Bell’esempio di come si possa rendere ritmo, alternando endecasillabi a settenari, come avviene in questa convincente ballata. Interessanti, per la metrica che potrebbe ingannare, i primi due versi: paiono un endecasillabo ed un settenario, in effetti di due novenari si tratta perché quell’ “io” del primo verso è preso a prestito dal secondo verso. Belli i versi, dolcissimi, romantici e descrittivi, talvolta con richiami danteschi. Da Armando abbiamo molto da imparare. Guido Mazzolini –Differente questo tempo-: Ciò che si immaginava e ciò che è, e che delude profondamente, espresso con gran bel poetare da Guido che chiude con la speranza che tutto possa cambiare, e che, magari, tutto si possa tradurre in “endecasillabi sonanti”. Poesie a tema: I nostri affetti Laura Toffoli –Affetto-: Da applausi e per le similitudini perfette e per quella splendida chiusa. Complimenti vivissimi, Laura! Un sentito grazie a Salvatore Cutrupi per il bel commento a Magna Grecia e dintorni. In origine questa poesia, che è di qualche tempo fa, l’avevo dedicata a tutti i poeti calabresi. A tutti l’augurio per una serena giornata intessuta di poesia. Al nostro grande Lorenzo il più sentito grazie per ciò che ci consente. Piero Colonna Romano
7/4/2014
Caro Lorenzo, 7 aprile 2014 Guido Mazzolini –Infine-: Vagamente gotica e densa di violenta sensualità. Poe l’approverebbe. Bravo Guido! Emanuele Locatelli –Dagli Appennini alle Ande-: Dal titolo mi attendevo qualcosa di deamicisiano invece il nostro Emanuele compone una poesia, intensa e bella, che è amara analisi di cosa sia la vita e la conclude con l’invito a guardare in alto, per volare. Piera Grosso –Parole-: L’importanza delle parole superata da un sorriso. Piera svolge con maestria il tema e ci regala una poesia sulla quale riflettere. Arturo Guzzardi –Temporale-: Ben descritta la violenza della natura ed i suoi catastrofici effetti dall’amico Arturo. Aurelia Tieghi –Prospettiva-: E’ un bell’atto di fede questo di Aurelia, un volo aiutato dal credere, detto con gran bel poetare. Complimenti. Enrico Tartagni –Del Deserto-: C’è un gran fascino nelle poesie di Enrico. In questa si aggiunge il mistero di un paesaggio dove il poeta ci conduce con le belle immagini che ci regala. Ovviamente tutto è metafora perché è della vita che il nostro poeta parla, rinascita compresa. Sempre complimenti, caro Enrico. Franco Buniotto –Bell’anima mia!-: E’ pura filosofia questa bella poesia di Franco. Corpo che è gabbia di un’anima invisibile che di quello, prima o poi, si libererà. Ma il poeta, di suo, aggiunge la depravazione, non prevista nemmeno da Platone, dell’anima. Armando Bettozzi –“Sènza frèni…!-: Gli scandali, contro cui si scaglia Armando, suscitano l’indignazione di tutti. Delle loro cause e dei rimedi si parlerà a lungo sui media, tra uno spot televisivo, che invita al consumismo, ed un altro. Dubito che tornare alla morale deamicisiana possa essere il giusto rimedio, forse sarebbe meglio insegnare (nelle scuole, sin dalle elementari) che il concetto di libertà è, prima di tutto, rispetto per gli altri e, prima ancora, per se stessi. Laura Toffoli –Appunti di viaggio-: Grande consolazione può essere la fede e Laura lo dice in chiaro con questa sua poesia. Salvatore Cutrupi –C’è un temporale-: La quiete dopo la tempesta, parafrasata con efficacia dal bravo Salvatore. Poesia a tema: I nostri affetti Antonia Scaligine –Gli affetti, i caldi unici indelebili affetti !-: Il ricordo di quei cari che ci sono mancati detto con grande tenerezza dalla nostra amica Antonia. Un grazie di cuore all’amico Aurelio Zucchi, per il graditissimo commento alla mia Magna Grecia e dintorni, con un caro saluto.
Ed a voi tutti l’augurio per una settimana ricca di poesia. Un grazie,
riconoscente, al nostro vate illuminato. Piero
Colonna Romano Complimenti a Piero Colonna Romano per
le immagini storiche ,culturali 6/4/2014
Magna Grecia e dintorni di Piero Colonna Romano
: grazie Piero, mi hai fatto un regalo prezioso. Nei tuoi versi ho
riassaporato la mia terra, Reggio inclusa. Non a caso l'ultima poesia
che mi hai commentato è il risultato di una visione dello stretto di
Messina, gustata da Cannitello (Scilla). Grazie ancora, anche per come
hai saputo rendere la bellezza di quei territori.
Ed un grazie di
cuore alla cara Antonia Scaligine per il bellissimo commento
regalato a Magna Grecia e dintorni. 6 aprile 2014 Simone Magli –La vera felicità è quando-: Appagati dal proprio operato, in definitiva. Altra perla di saggezza del nostro Simone. Guido Mazzolini –Allegria-: E’ forte l’invocazione del poeta, penetrante direi. Bei versi dove le attività agricole diventano metafore per chiedere amore. Complimenti. Michael Santhers –Progresso-: Come cambiano tempi ed abitudini lo racconta il nostro amico Michael, con questa serie di aforismi aggiornati (e secondo il suo spassoso stile). Emanuele Locatelli –Frammenti di ricordi-: Molto ben descritto quel volersi liberare di ricordi ingombranti, riducendoli, appunto, in frammenti. Bruno Amore –Vota Antonio…vota Antonio…vota Antonio…-: E Bruno mette il dito sulla piaga dell’assenteismo. Bello e condivisibile il finale. Piera Grosso –La tua finestra-: Il desiderio di compenetrarsi nei pensieri dell’amato, per capirlo ed aiutarlo, per esserne complice, raccontato con sintetico ed efficace poetare. Brava Piera! Arturo Guzzardi –Tornerà-: Arturo esprime la sua fede e le sue convinzioni con intenso poetare. Renzo Montagnoli –E l’inverno se ne va-: Belle le immagini che Renzo usa per questo saluto all’inverno, simpatica la chiusa di questa bella poesia. Roberto Bottiroli –Il ludopatico-: Tra sdrucciole e tronche Roberto ci presenta un componimento in settenari. L’intento della poesia è moralistico ed è denuncia di un vizio che spesso porta alla rovina. Complimenti per questo bell’esercizio di sillabazione riuscito in pieno. Antonio Scalas –I germogli del pesco-: Bella la similitudine tra germogli di pesco e occhi dalle lunghe ciglia, per gli effetti simili che ottengono: lo sbocciare di fiori e d’amore. Franco Buniotto –Sono morto-: Cominciamo col toccare ferro. Però credo che la curiosità che Franco esprime nella poesia sia di molti di noi. Laura Toffoli –La casa dei ricordi-: Ricordi che svaniscono come bolle di sapone e l’attesa, fiduciosa, di quel che sarà sono i temi di questa limpida poesia di Laura. Poesie a tema: I nostri affetti Santi Cardella –In memoria-: Tristissima e bella la poesia che Santi ci regala. Commovente e coinvolgente quella chiusa. Complimenti caro amico. Un grazie di cuore al caro Santi per il commento generoso alla mia Magna Grecia e dintorni.
A tutti l’augurio per una serena domenica.
Un grazie al nostro magnifico Lorenzo. Magna Grecia e dintorni ,Piero Colonna Romano ,
bravissimo Caro Lorenzo, 5/4/2014 5 aprile 2014 Franco Buniotto –A Leonida Morini-: Mi pare un bellissimo omaggio ad un amico affascinante, detto con grande lirismo. Simone Magli –Il cinese e la cinese-: Forti e belli i versi che Simone usa, per dire della solitudine di chi è lontano dalla propria terra. Aurelio Zucchi –Il cielo capirà-: Vagamente ermetico, il nostro Aurelio dipinge un paesaggio marino ed, in questo, svaga la mente. Guido Mazzolini –La tua casa-: La provvisorietà di un rapporto narrata con delicati e bei versi dal bravo Guido. Michael Santhers –Filosofando in dormiveglia-: Bellissima serie di proverbi, rivisti, corretti ed inventati dal più che fantasioso e divertente Michael. Emanuele Locatelli –Ventitré anni-: Anni legati insieme, uno per uno a formare un filo che tende al cielo. Bella questa immagine dello scorrere del tempo. Bruno Amore –La notte lo sa-: Quelle paure antiche, che distruggono certezze, non impediscono d’amare la vita. Mi pare questo il senso del bel racconto di Bruno. Piera Grosso –I passanti-: Piera riflette su questo continuo, ineluttabile andare e ne coglie gli aspetti più vari. Riflette e si identifica con rassegnazione: passanti di passaggio siamo. Questo, in definitiva, il messaggio che la poetessa ci manda col suo bel poetare. Terry Di Vetta –Rosa del deserto-: Terry è delicata creatrice di poesia. Per assaporare appieno “Rosa del deserto” vi invito a cliccare sul link sottostante. Ne resterete incantati. Laura Toffoli –Pensieri come gradini…-: Bello il tema e molto ben svolto. Comunicano serenità ed ottimismo i bei versi della brava Laura. Un grazie all’amico Santi per il commento alla mia Discende il sole.
A tutti l’augurio per un sereno weekend ricco di poesia. Un grazie
riconoscente al nostro grande vate. Piero Colonna
Romano Caro Lorenzo, 4/4/2014 Grazie per la bellissima accoglienza che spero di meritare tutta! Piera
Ringrazio Simone per gli apprezzamenti alla mia poesia"nostalgie d'un
viaggio mai fatto " che incoraggiano a "perseverare". Salvatore
4 aprile 2014 Piera Grosso –Abbraccio-: Benvenuta nell’azzurro, cara Piera! Ottimo questo esordio che ci trasporta in alto, in un momento di puro amore. Complimenti. Fausto Beretta –a volte bisogno…a volte…-: Desiderio e bisogno che si sovrappongono quando ci si vuole isolare da un mondo che dona soltanto male. Molto ben espressa questa voglia di pace da questa bella ed intensa poesia. Antonietta Ursitti –Un lembo di cielo-: Sempre sintetica ed efficace la nostra Antonietta nel regalarci immagini ad alto contenuto poetico. Guardiamo con lei quel lembo di cielo e lo desideriamo. Ida Guarracino –Frenesia-: Il corpo prigione dell’anima e la ribellione di questa. Di questo ci parla la brava Ida con i suoi bei versi. Armado Bettozzi –Ohhh…Mò ssì!...che stàmo, a la frutta!!-: Beh, se penso a Trilussa faccio male? Un bel sonetto che è denuncia di una umoristica (ma ci sarebbe da piangere) situazione. E’ di ieri la notizia che un certo ex cav pensa di pescare voti…tra gli animalisti. Perché tutto fa brodo. Franco Buniotto –Il muro basso-: Nostalgica l’immagine che Franco ci regala con questa bella e poetica descrizione. Simone Magli -399-: Colpisce la chiusa: è necessaria all’artista una dolorosa dimensione. E Simone prende nel segno. Carlo Chionne –La gatta (da pelare) sul tetto (del Senato) che scotta-: Giusta parafrasi di una delle più belle canzoni italiane. Ma, caro Carlo, sei sicuro che non ci sia più? Gli Avatar esistono, eccome se esistono! Guido Mazzolini –Cacciatrice di farfalle-: Sembra un addio ma detto con belle immagini ed un bel poetare. Michael Santhers –Ulivi-: Affascinanti immagini a rimembrare il sacrificio del Cristo. Vivissimi complimenti al grande Michael. Emanuele Locatelli –A Taroni-: Un ringraziamento che viene dal fondo di un cuore di poeta. Laura Toffoli –L’angolo buio si fa acceso-: Più romantici di così non si può essere. Brillar di stelle e lucciole a rubar baci e carezze su calde guance. Laura ci regala un sogno. Adriana Lombardi –Vivere-: Restiamo scossi da fatti di cronaca che paiono incredibili, tanta bestialità c’è nei protagonisti. Adriana li denuncia con pena ed invita a vivere con maggiore umanità, in nome della famiglia. Salvatore Cutrupi –Nostalgie di un viaggio mai fatto-: Dolcissimo questo ricordo e descritto con un gran sentimento. Lievi scorrono le immagini in questa bella poesia di Salvatore. Complimenti.
Un cordiale saluto a voi tutti ed un grazie al nostro grande vate.
Piero Colonna Romano Ringrazio Santi per il “poetesse”
troppo buono,almeno per me che non mi sento all’altezza, l’errore? Non
me ne sono neanche accorta … buona giornata! Terry Un benvenuto a Piera. 3/4/2014
Caro Lorenzo, 3 aprile 2014 Rosanna Alberghina –Sentite-: Un benvenuto nell’azzurro a Rosanna che esordisce con un bella lezione di vita. I nostri guai spesso sono poca cosa rispetto a quelli d’altri, dice la poetessa. Ci sia rispetto più per quelli che per i nostri. Bruno Amore –Dal film “Philadelphia”-: Per Bruno il film “Philadelphia” è lo spunto per una serie di considerazioni d’ordine morale e religioso, esposte con stile piano e convincente, con particolare riguardo alla chiusa della poesia. Giovanni De Simone –Rimpianto-: Una malinconica dichiarazione d’amore (sottolineata dall’anafora “amore”) detta con bella poesia dal climax ascendente per quell’iperbolica conclusione, dall’ottimo Giovanni. Fausto Beretta –Di stelle è la notte-: Poesia breve che è come dolce musica. Carmine De Masi/52 –Santa Lucia-: Una poesia che è preghiera alla santa protettrice della vista. Accattivante la descrizione di quello che credo sia il santuario a lei dedicato ed intensa l’invocazione finale. Aurelia Tieghi –Africano-: Lo stato d’animo dei migranti del nostro tempo descritto con amore e con bel poetare dalla brava Aurelia. Molto bella l’intera poesia che presenta una struggente conclusione. Il Passero –Di Settembre-: Malinconico è il tono di questa bella poesia di Giancarlo. Il cuore è un banale muscolo, quel che conta è la mente ed il nostro amico l’ha lucida e, quella sì, piena di poesia. Angelo Michele Cozza –Oh mia primavera!-: Un inno d’amore alla rinascita della natura e dello spirito, narrato con l’eleganza di parole desuete eppure adatte allo stile aulico di Angelo. Bella e godibile questa poesia, come lo sono tutte quelle del nostro amico poeta. Maurizio Spagna –Passionario-: Decisamente appassionata, con risvolto sensuale. Originale molto, trascinante e da rileggere con attenzione. Significativa la lunga anafora attorno alla quale si svolge il componimento. Enrico Tartagni –Astronave aliena-: E ritorna la fantascienza in un componimento del bravissimo Enrico. Leggerlo è come viaggiare con la fantasia in galassie lontane, gustandone le belle immagini. Il delicato romanticismo della chiusa è la conclusione, rasserenante, del viaggio. Guido Mazzolini –Il vizio-: Non di semplice interpretazione questa di Guido. Immagino sia metafora di quella fame di parole che hanno i poeti, vizio inappagabile sempre. Forse il poeta dovrebbe chiarirne il senso. Michael Santhers –La vigna-: Il nettare degli dei, così si definisce il vino. E Michael descrive, col suo singolare ma apprezzabile stile, il percorso che l’uomo, col suo faticare nella vigna, deve fare per ottenere quell’ “…elisir che dirà/la verità/tra il sorriso degli Dei”. Emanuele Locatelli –Canto di lode-: Bella ed intensa definizione di ciò che è amore. Antonia Scaligine –Avanza con gli anni-: Bell’excursus sulla vita, fatto di belle e poetiche immagini. La visione che ne ha Antonia è gioiosa e positiva ed il suo avanzare ha un’appagante meta finale. Bella la poesia che è anche filosofia di vita. Laura Toffoli –Vaso di miele dorato nel suo insieme-: Ben descritto il giocar della luce nel vaso del miele. Ma Laura è anche paziente e quindi non definisce quel gatto “rognoso” ma “setoso”, nonostante quel che combinò. Simpatica poesia di questa brava poetessa. Terry Di Vetta –La goccia che goccia-: Gutta cavat lapidem, figuriamoci l’effetto sulla pazienza! Ma Terry, su quell’insopportabile plin plin, ci imbastisce una divertente poesia ben ritmata. Marinella Addis –Addis…babbo meu-: Tento di tradurre: la poesia è un omaggio ed un augurio di lunga e festosa vita al padre che è stato molto ben descritto nella strofa iniziale. Un delicato atto d’amore, questo di Marinella. Adriana Lombardi –Profumo-: Brava Adriana! Sui versi più significativi de “I pioppi d’argento” compone questo omaggio al grande Garcia Lorca. Salvatore Cutrupi –Pensieri fragili-: Un invocazione disperata, un misto di rimpianto e di gelosia, detti con i versi di una bella poesia.
A tutti il più cordiale dei saluti. Un grazie riconoscente al nostro
magnifico vate. Caro Lorenzo, 1-2/4/2014
Lontana è l’alba di Cutrupi Salvatore mi
piace. ***** Complimenti. 1 e 2 aprile 2014 Emanuele Locatelli –Porto di mare-: Descritta alla perfezione la noia dell’attesa in un ospedale, dal nostro Emanuele. Noia che il poeta riscatta con l’umoristica conclusione. Cesare Di Muzio –Modernità-: “ormai illusi,/di rassegnazione/avvolti dal global truffare” è la sintesi della modernità descritta da Cesare. E come non concordare? Silvano Notari –Colorami l’immaginario-: Descrizione iperbolica di un innamoramento. Vola alto, Silvano, nel cielo della poesia con quel volare, planare, passeggiare e chiude con una bellissima quartina. Franco Buniotto –Lubiana-: E neppure Franco scherza con le iperbole e ci regala una romantica poesia dalle belle immagini. Composizione dal climax ascendente con chiusa mozzafiato. Simone Magli –Se sei un uomo di valore-: Aforisma che il nostro filosofo/poeta ci regala. Zenone Drisoli –La vicaria-: Con una serie di rime incrociate Zenone ci regala un altro ritratto spassoso di un “tipo” di professore. Qui è di scena la fanatica, compresa della sua missione. Ne viene fuori un grottesco disegno, nato da un’amara osservazione della realtà. Guido Mazzolini –Fuoco e sale-: Una serie di disperanti metafore per descrivere un tempo infame, nel quale anche il conforto dell’amore pare impossibile. Bellissimo il distico finale. Michael Santhers –Urna-: Non so quando questa poesia/denuncia sia stata scritta, certo è che quel richiamo a “vecchi partiti/mutande consumate/imbarazzante a stenderle” e “Facce nuove/gemme del vecchio” la rendono attualissima. Per non parlare di quei “Nuovi simboli/a riesumare ideali/puzzle di tresche/esche”! Una metafora che più chiara non potrebbe essere, sempre nel sorprendente stile del grande Michael. Santi Cardella –Oh fonte di Bandusia risplendente-: Un grazie di cuore al colto e competente Santi per questa limpida traduzione di uno dei più bei carmi di Orazio. Apprezzabile è l’intento didattico del nostro amico, così come lo stile col quale egli si propone. Complimenti. Salvatore Cutrupi –Lontana è l’alba-: Quella stella deve leggersi quale sinonimo di speranza. Se questa era l’intenzione di Salvatore la poesia è una dolente analisi di ciò che si desiderava e non si è potuto avere. Ed ecco che “sono ancora più lunghe/le ore del buio/quando muore una stella”. Bella ed intensa poesia del bravo Salvatore. Un cordiale saluto e voi tutti, un grazie al nostro vate magnifico. Piero Colonna Romano
31/3/2014 31 marzo 2014 Armando Bettozzi –Abbàji…partiggiàni…-: Due pesi e due misure. Ed Armando ci ricama sopra un bel sonetto con finalità moralistiche. Emanuele Locatelli –Mondo alternativo-: Analisi del nostro essere sbandati, fuori da un mondo che non capiamo e che non ci capisce. Versi sofferti che si accavallano e dicono di profonda crisi esistenziale: non ci ritroviamo né in questo mondo, né in noi stessi. Emanuele rende ottimamente questa sensazione, questo straniamento. Carlo Chionne –L’avvento-: Non è certo una stagione di redenzione quella di cui parla Carlo, bensì di una fosca previsione sul nostro futuro. I riferimenti al passato sono evidenti, ed evidente il pessimismo su quel che sarà. I segnali dell’involuzione ci sono tutti ed il poeta ne trae la conclusione. Ed a noi non resta che incrociare le dita. Cesare Di Muzio –Ho comprato-: E’ svolto bene il tema del comprare emozioni e pagarle in sentimenti e piacevole è la poesia. Franco Buniotto –Paese-: Un ridente paesaggio disegnato col pennello di lievi e bei versi. Particolarmente poetico il distico finale. Simone Magli –Beat time-: Un desiderio di libertà e d’amore detto con la forza di intensi versi. In un climax ascendente, Simone arriva all’invocazione finale, come fosse un urlo. Bravo molto il nostro amico. Guido Mazzolini –P.D.-: Pare il testo di una canzone di De Gregori questa bella poesia di Guido. Gli ultimi quattro versi rendono l’atmosfera ed il ritmo che c’è nella conclusione de Il fannullone di De Andrè. Complimenti. Laura Toffoli –Accenti malinconici-: Non danno più gioia quei petali, quando manca un sentimento che li rende vivi e Laura lo racconta con la malinconia che c’è in questa bella poesia. Adriana Lombardi –Prime violette-: La rinascita della natura ed i cicli della vita, narrati col sorriso di Adriana. E non manca l’accenno alla…catena alimentare che la poetessa vorrebbe interrompere. A voi tutti l’augurio per una settimana ricca di poesia. Al nostro Lorenzo un grazie ed un caro saluto. Piero Colonna Romano
30/3/2014 30 marzo 2014 Michael Santhers –Facce da condominio-: Michael ha una diabolica capacità di descrivere quello che lo circonda usando una deviante sintassi a nascondere brucianti ironie. Di turno, oggi, i suoi condomini narrati in tutte le loro fastidiose abitudini. Divertente sempre la lettura di questo nostro amico. Bruno Amore –Svegliarsi a primavera-: Dolcissimo risveglio…della natura, dunque. Ovviamente detto con delicate immagini sognanti. Maurizio Spagna -1960-1994-2014 infinitamente Ayrton…-: Bellissimo ricordo di un grande campione. Particolarmente apprezzata la citazione a margine. Silvano Notari –Il fiume-: Poesia pervasa da profondo pessimismo, narrata con rassegnate, metaforiche immagini. Comunica alla perfezione un amaro stato d’animo. Emanuele Locatelli –Tradimento-: Efficace sintesi di una presa d’atto, con grande pena, della fine di un amore. Franco Buniotto –Gocce-: Lo smarrimento dell’uomo, detto con una ipersintetica fiaba. Simone Magli –E’ soprattutto grazie ai sogni e alle illusioni-: Vero, caro Simone, dovremmo volare sempre e non solo nei sogni. Altra perla di saggezza del nostro caro amico. Guido Mazzolini –Ulisse-: Il tema proposto da Simone, ecco che Guido lo sviluppa. Anelito al sogno, alla libertà ed alla gioia in quel metaforico partir per nave. Belli i versi proposti alla lettura ed alla riflessione. Complimenti, Guido! Adriana Lombardi –Fanciulla-: Rievocare quella resistenza è come un pressante invito alla donna (ma direi ai deboli in genere) a non cedere alla violenza. Apprezzabile il modo in cui Adriana porge il suo sentimento. Salvatore Cutrupi –Fragile è il tempo-: Poesia densa d’atmosfera per quei paesaggi che disegna, col sottofondo della musica di Sting. Bella come un lento e bel canto folk, vero regalo dal bravissimo Salvatore. Maria Grazia Armone –Ulivo-: Bello questo inno alla pianta assunta a simbolo di pace, detto con spontanei versi dalla brava Maria Grazia. Laura Toffoli –Impressionista-: Quel cogliere l’attimo di luce dei pittori impressionisti, Laura lo descrive con sapienza. Belle le immagini che regala e bella la poesia. Complimenti! A voi tutti il più cordiale dei saluti, un grazie al nostro generoso vate. Piero Colonna Romano
29/3/2014 29 marzo 2014 Guido Mazzolini –Eccomi-: Bella ed intensa questa poesia di Guido. V’è dentro tutta l’amarezza per un inganno e la presa d’atto di una perdita irreversibile. Molto ben descritto lo stato d’animo del poeta, con forti e convincenti versi. Particolarmente bella la chiusa. Complimenti, Guido. Vincenzo Celli –nera notte-: E’ un urlo di protesta questa bella poesia di Vincenzo. Protesta contro un mondo disumano, privo d’amore. Giuseppe Dabalà –Ventennio…all’italiana-: Caro Pino hai disegnato alla perfezione le italiche virtù e le conseguenze che, di queste, subimmo, subiamo e subiremo. Dall’inizio alla fine concordo. Un caro saluto. Bruno Amore –Mi fossi mai montato la testa-: Un malinconico tirar di somme, questa di Bruno, una specie di testamento (troppo anticipato) contenente insegnamenti di cui tener conto. Nino Silenzi – Pensi-: Una sintesi tra “tempus fugit” e “panta rei” realizzata col limpido poetare e la dolce malinconia del nostro Nino. Emanuele Locatelli –Voce del mio cuore-: Belle, intense ed esplicative di un sentire le due anafore presenti in questa bella poesia di Emanuele. Franco Buniotto –Pasquetta-: Il racconto di una delusione. Come dire: di buone intenzioni è lastricata la strada degli errori. Simone Magli –Grido al mondo-: Piuttosto enigmatico il nostro Simone in questa occasione. Quello che ci offre è un epigramma dalle molteplici interpretazioni. Laura Toffoli –Gocce di olio santo-: L’ulivo, simbolo ad alto contenuto religioso, dona gocce alla terra e Laura, come fiaba, queste gocce rende magiche, taumaturgiche. E’ una denuncia di ciò che ci circonda, la poesia. Ma è anche un atto di fede, nella sua bella conclusione- Adriana Lombardi –Aria salutare-: Il fascino della montagna e della sua natura raccontato con semplicità ed entusiasmo dalla nostra amica Adriana. Salvatore Cutrupi –La stagione del cuore-: Cambio di stagione (e d’età) raccontato con belle immagini. Bello, a concludere, quel “io racconto ai miei cari/i colori del giorno” A voi tutti l’augurio per un weekend pieno di poesia. Un riconoscente grazie al nostro vate illuminato. Piero Colonna Romano
28/3/2014 28 marzo 2014 Simone Magli –Il nocciolo-: Il nòcciolo, appunto, dei rapporti tra padre e figli esaminato con esplicativa sintesi da Simone. Il modo in cui si vive il rapporto, la luce o il buio che da questo derivano ed, infine, l’invito ad aprirsi con sincerità. Pochi versi che aprono un mondo, secondo il filosofico poetare del nostro bravo amico. Santi Cardella –Schola cantorum-: Con belle strofe manzoniane, l’ottimo Santi esprime tutti i suoi timori per il futuro dei diseredati ed auspica che, da un coro di proteste, possa nascere un mondo più giusto. Basteranno i cori ? Guido Mazzolini –L’intuizione-: L’aspirazione al ritorno alla purezza dell’infanzia è il desiderio di fondo che dà vita a questa bella poesia di Guido. Bello quel “Cammino in me” che è analisi e ricerca di, ed in, se stessi e bella la chiusa. Carmine De Masi –Forza…Antonio-: Un incoraggiamento indirizzato ad uno dei tanti disadattati alla vita, un incompreso ed un timido. Questa di Carmine è un porgere la mano, dando solidarietà. Armando Bettozzi –Di primavera in primavera andando-: Tenerissima dichiarazione d’amore, detta, con la dolce cadenza dell’endecasillabo, da un grande Armando. Vincenzo Celli –Suoni-: E’ sognante l’atmosfera che Vincenzo disegna con i suoi versi. Belle e ben rese le immagini di suoni e d’acqua e bella l’introspezione finale. Aldo Fontanazza –Il sogno svelato-: Di che si tratta lo rivela il poeta in chiusura della poesia. Un sogno realizzato nel sogno della vita e molto ben narrato. Emanuele Locatelli –Nebbia-: Gioca con le assonanze, Emanuele, e con queste compone un bell’autoritratto fatto di sensazioni e riflessioni. Carlo Chionne –Quando c’è la luna piena-: Bello sognare! Ma non vale per Carlo che qui, ed altrove, trova consensi ed applausi. Divertente la poesia che oggi ci ha regalato, ed io comincio ad applaudire. Laura Toffoli –Giochi e preghiere nella valle-: E’ brava Laura a disegnare questi luminosi paesaggi, a farne respirare i profumi e sentirne i suoni. Acquerelli delicati sono, spesse volte, le sue poesie. Clelia Maria Parente –Dolcezze primaverili-: Il risveglio della natura descritto con lieve e piacevole poesia. Un sentito grazie alla cara Terry per l’augurio inviatomi.
Un grazie ed un cordiale saluto a voi
tutti, in primis al nostro magnifico vate. Ringrazio il signor Santi per il
commento alla mia poesia "le prime 27/3/2014 Caro Lorenzo, 25/3/2014 Dopo aver letto che Piero
Colonna Romano mancherà per un po’ (non so altro) mi aggiungo ai
saluti di tutti, uno smack affettuoso bye! 24/3/2014 Colpito dalle belle rime di Pino, toccato dai sapienti commenti di Piero , commosso dall'impegno di Lorenzo, grato a tutti i poeti di questo sempre più azzurro sito. (Carlo Chionne)23/3/2014 23 marzo 2014 Un caro saluto ai poeti
della pagina azzurra. Un affettuoso saluto a Piero Romano, torna
presto! Un augurio di cuore a Piero
Colonna Romano: il sito sentirà la sua mancanza ma poi saluterà
il suo ritorno con più stima ed affetto di prima. Un "grazie" a Giuseppe
Dabalà per avermi citato nella sua bella poesia. Incornicio il tutto con
chi impreziosisce il quadro, il nostro Lorenzo, al quale vanno i miei
più vivi ringraziamenti. Desidero aggiungermi agli
amici per fare tantissimi auguri al caro e bravissimo Piero Colonna
Romano, che mai si risparmia nei suoi commenti, molte grazie e
cari saluti a tutti gli apprezzabili poeti di POETARE 22/3/2014
Al nostro carissimo Piero…
Caro Lorenzo,
Arrivederci 2 di Piero Colonna Romano 22 marzo 2014 Franco Buniotto –L’eco di Seul-: Vagamente criptico il nostro Franco. Però un paio di giorni fa ci ha regalato un haiku con tema yin e yang ed oggi ripete il concetto della complementarietà… di ritorno. Michael Santhers –La tagliola-: Si potrebbe definire il lamento della tagliola, questa fantasiosa invenzione del vulcanico Michael. Simone Magli –Sentiti in diritto-: Più Simone è sintetico e più gli argomenti che propone potrebbero dare adito ad interminabili discussioni. Il diritto d’avere diritti è la base della civile convivenza. La discussione è aperta. Aurelio Zucchi –Il futuro ugualmente ti attende-: Metafora di questa nostra vita, percorsa tra inquietudini e smarrimenti, dove l’unica certezza è l’ineluttabile futuro. Riflette con pessimismo il nostro Aurelio e ci invita a farlo con limpida poesia. Antonietta Ursitti –Sento note-: Bentornata, Antonietta! Ed ecco, nuovamente, i lievi versi della nostra amica che sono dolce musica, a disegnare un ottimistica visione della vita. Giorgio Alessandro Bonnin –Paranoia-: I sogni son desideri, recitava una canzone e Giorgio la canta e la narra, per farlo rivivere, quel desiderio sognato. Ben descritta l’evanescente atmosfera del sogno. Vincenzo Celli –sera-: E’ ben narrato quello svanire della luce con quegli oggetti che, a poco a poco, scompaiono. Bella la chiusa. Emanuele Locatelli –Sotto il salice-: Ed anche questo è un sogno che dice di forte desiderio di pace, ben descritto. Il Passero –La gattina-: Un nome amato che ancora si vuol risentire. Poesia intrisa di malinconia questa del bravo Giancarlo. Laura Toffoli –Gioia-: Musica e colori, fusi assieme per narrare di un‘emozione. E’ brava, Laura, a rendere questa sua intensa sensazione con accattivanti versi. A voi tutti il più cordiale dei saluti ed un a presto. Un grazie riconoscente al nostro Lorenzo, magnifico vate. Piero Colonna Romano
21/3/2014
Terry 21 marzo 2014 Il Passero –Parole vuote-: Una specie di j’accuse questa di Giancarlo. Ed è un invito ad usare le parole per quel che sono: strumenti condivisi di comunicazione da adoperare secondo il loro senso comune. Ed io condivido, per non sbandare assieme all’amico poeta. Aurelia Tieghi –Marzo 2014-: Il mese che sa di primavera, descritto con gioia dalla brava Aurelia. Enrico Tartagni – La Luce delle Stanzastella-: Con un po’ di buona volontà (e dizionario alla mano) vedo di raccapezzarmi tra i neologismi di Enrico. Un viaggio nella mente e nello spazio, narrato con toni surreali, fatto di delusioni e di ricerca. Immagini che si sovrappongono. Tra luci ed ombre. Franco Buniotto –Per i tuoi occhi sarò-: Passione descritta con metafore trasparenti ma efficacissime, dal bravo Franco. Cola eros sfrenato da questa poesia, narrata con tanta fantasia. Michael Santhers –Pneumatici-: E Michael usa tutta la sua sfrenata fantasia per descrivere il banale pneumatico. Ali di lucifero, sposano amori, orologio del fruscio ecc. Cercavo la metafora, ma non c’è. Il poeta parla proprio delle gomme dell’auto. Ma, per non smentirsi e per confondere le idee, fa una similitudine (una lei, prototipo fuori misura) per poi tornare, precipitosamente, alla realtà del portafogli. Sempre grande il nostro poeta! Simone Magli -Feriti a vita-: E’ un drammatico senso di solitudine quel che emerge da questa intensissima poesia di Simone. E’ la terribile sintesi della storia di bimbi abbandonati, che coinvolge dolentemente. Complimenti Simo! Roberto Bottiroli –Giulia L.-: Delizioso sonetto per immagini rese e ritmo (4 7 10) ondeggiante a danza. Godibilissimo e, perché no?, didattico. Armando Bettozzi –Vendetta!...Tremenda vendetta!- Rigoletto? Fortunatamente Armando ci lascia liberi di interpretare, a piacere, il senso di questa richiesta di vendetta. Mi pare che il 19 marzo la corte di cassazione (piena zeppa di biechi comunisti) ha confermato l’interdizione dai pubblici uffici dell’ex cav. e, di conseguenza, la sua ineleggibilità attiva e passiva. Mi viene in mente anche che la corte dei conti ha ieri confermato l’obbrobrio della legge Fornero (quella che mette sul lastrico i precari della scuola). Poi si può pensare alle bufale che continua a raccontare Matteo a noi tutti. Ecc. ecc. Insomma Vendetta!...Tremenda vendetta! A scelta. Santi Cardella –Immagine-: Delicatissimo sonetto dalle lievi e romantiche immagini. Un prezioso acquerello è ciò che ci regala Santi, nato da un profondo sentir l’amore. Da applausi. Emanuele Locatelli –Tre giorni alla terza vita-: Una poesia/preghiera fatta di struggimenti e di auspici alla rinascita. Carlo Chionne –Pupi-: La bella sintesi che Carlo fa della commedia di Pirandello (indimenticabile l’interpretazione di Salvo Randone) mi fa venire voglia di andare rileggerla. C’è, in questa interpretazione, la sottolineatura dell’amarezza rassegnata di Ciampa, nell’addolorata chiusa della poesia. Laura Toffoli – Girotondo per arrivar in capo al mondo.-: Sogna e vola Laura. Alla ricerca di un approdo sicuro e dell’amore, ci regala una poesia che è fiaba. A tutti il più cordiale dei saluti ed un grazie al nostro magnifico Lorenzo.
Piero Colonna Romano I commenti sono sempre
esperimenti di pensiero: suscitano reazioni inaspettate, non sono
fini a se stessi. Carissimi poeti e sito,
auguri a tutti per la giornata internazionale della poesia che si
festeggia oggi, 21 marzo! 20/3/2014 Questo gancio di solitudine
di Simone mi ha colpito in pieno. °°°°° Complimenti. 19/3/2014 19 marzo 2014 Carlo Chionne –Il mio verso-: Bella lezione, questa di Carlo. E’ l’atteggiamento che dovremmo tenere tutti, scrivendo poesia: lasciarsi trascinare dal verso/verbo nel paese della fantasia. Giovanni De Simone –Buco nell’ozono-: Due aforismi dolenti, nati da un sentire amaro e decisamente pessimistico. Particolarmente drammatico quel balbettante deserto, metafora di ciò che ci circonda. Ricciardelli Frate Lorenzo –Radiosa presenza-: Un bentornato a Frate Lorenzo che, anche in questa occasione, esprime la sua profonda fede con bei versi carichi di certezze. LuciaNicolardi -<<Un mondo di donne>>-: Bella e condivisibile ode alla donna. Ma i maschietti li affidiamo al WWF ? Brava Lucia! Franco Buniotto –Haiku-: Perfetta sintesi di yin ed yang, con tutto quel che si portano dietro. Michel Santhers -Epitaffio La prostituta-: Bocca di rosa trova ospitalità nell’antologia santhersiana. La solita graffiante ironia e lezione di morale e di vita da parte del nostro eccellente amico. Simone Magli –Un gancio di solitudine-: E’ un grido di disperante dolore quello che emana da questi stringati versi. Emanuele Locatelli –Arcobaleno di illusioni-: Non è proprio un grido dolore, questa di Emanuele, ma un‘invocazione alla serenità per una vita meno monotona e più appagante. Laura Toffoli –Scintilla di fuoco amoroso-: Elegante racconto di una notte infuocata, reso con appropriate similitudini dalla brava Laura. Luigi Preziuso –Il sorriso-: E quel sorriso ripaga da ansie e dolori, concluderei. Bella e tenera questa maternità di Luigi.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed,
in primis, al nostro magnifico Lorenzo. Per Carlo 18/3/2014
Caro Simone, grazie per il tuo graditissimo
commento. Le tue parole sono azzeccatissime e, non solo per quel tanto
che mi riguardano, ma soprattutto perché quando ti ci metti sei un
ottimo commentatore. Devo dire che Piero Romano Colonna ha fatto scuola.
Un saluto a te e a tutti quelli che leggo, o meglio, che ascolto, molto
volentieri. (Carlo Chionne) 18 marzo 2014 Emanuele Locatelli –Tutto in una notte-: Un sognante desiderio espresso con belle immagini, ricche di gioia e di malinconia. E torna quella necessità di vivere la vita con la semplicità e la fantasia di bimbi, in questa intensa poesia di Emanuele. Carlo Chionne –Ruit hora-: Il titolo mi ha riportato allo splendido quadro della campagna maremmana, fatto dal Carducci. Al suo calice trasparente di vino ed al suo speranzoso invito a Lidia. Nulla di tutto ciò in Carlo che ci narra, con bellissimi versi, di un suo guardare e dialogare col mondo, pieno di nostalgie e rimpianti. Bellissima e struggente poesia, da leggere e rileggere, tant’è comune a molti di noi. Complimenti vivissimi prof.! Armando Bettozzi –Un mare di sabbia ha sotterrato il porto-: Metafora dopo metafora, l’ottimo Armando ci narra di una delusione e di un rimpianto. Quel che eravamo e più non siamo è pena profonda, detta e comunicata con efficaci versi. Bellissima poesia che merita complimenti vivissimi. Zenone Drisoli –Collegio Docenti-: Le delusioni e la rabbia di quei seri docenti che guardano al loro lavoro per quel che è: missione. Zenone pare stemperare, quel sentire, con l’ironia, ma la pena è trasparente, il sorriso amaro. E la poesia dovrebbe far riflettere… Complimenti prof.! Franco Buniotto –Il maestro di musica-: La vita quale eternità che si perpetua, secondo i voleri del maestro di musica, questa la riflessione che oggi Franco ci regala. Michael Santhers -Misantropi-: Tre temi per una poesia, legati da un fil rouge: la misantropia. 1- più misantropo di chi giace per sempre non può esserci 2- più chiusi nella torre d’avorio dei politici (rafforzata da inganni), neppure 3- ed infine il rinchiudersi in se stessi di quei misantropi che rifiutano persino d’aprirsi alla natura, rifiutando, con questa, l’intera umanità col suo male. Niente male, caro Michael, questa poesia che un inno all’ottimismo… Terry Di Vetta -19 marzo “Caro papà”-: Terry sviluppa, usando un linguaggio piano, complessi sentimenti studiati dalla psicanalisi. Su tutto prevale il ricordo e la dolce nostalgia per il padre scomparso. Struggente quel “Caro papà/dimmi in cielo come si sta?” e tenera la descrizione dell’oggetto del ricordo. Salvatore Cutrupi –Risvegli-: La rinascita delle stagioni che riaccende emozioni e speranze, sottolineate dall’anafora “certo che m’importa”. Bella ed intensa la poesia di Salvatore e bella e piena di speranza la chiusa. Laura Toffoli –I miei pensieri nell’acqua-: Lo scorrere dell’acqua è bella similitudine dello scorrere dei pensieri. E bella e brillante la descrizione che Laura ci regala per l’intera poesia.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti. E
sempre un grazie al magnifico Lorenzo. "Ruit hora" di Carlo Chionne:
un altro pezzo di tenera e sincera ironia. A proposito: questa
potevi mandarla al nostro Lorenzo per la "poesia a tema" del mese,
"Autoironia". E che caspita: meglio di questa! 17/3/2014 17 marzo 2014 Renzo Montagnoli –Tra terra e cielo-: “nei momenti in cui vivere/è troppa fatica” è la chiosa finale del desiderio di pace che pervade l’intera bella poesia dell’ottimo Renzo. E’ un sogno, molto ben disegnato, denso di atmosfera soffusa, quello che il poeta ci regala. Tutta da gustare. Emanuele Locatelli –Dolore-: Dolore e rassegnazione impotente è quel che comunicano questi duri versi di Emanuele. Aurelia Tieghi –Albero vittorioso-: Un’ode alla rinascita, dietro la metafora dell’albero. Rinascita che potrà esserci soltanto se quelle radici saranno ben irrorate dai sani principi dell’amore. Così leggo la poesia della brava Aurelia. Giampietro Calotti Corvi –Buon giorno, popolo io-: Giampietro affronta uno spinoso tema: siamo cani senza padrone, pecore senza pastore, e viviamo in un simulacro di libertà. Non so se la mia interpretazione è corretta ma a me pare, al contrario, che di padroni ne abbiamo in abbondanza (banche, assicurazioni, compagnie petrolifere, aziende farmaceutiche, chiese ecc. ecc.). E di ulteriori padroni non sento il bisogno. Interessante lo sfogo nel nostro amico che, forse, necessita di chiarimento. Maddalena Gatto –Copin-: Foglie cadute da rami e l’accostamento a Chopin mi fan pensare di più ai suoi valzer che ai meravigliosi notturni. Ma è brava Maddalena ad unire ritmi della natura e musica divina. Franco Buniotto –Cappuccini e brioss-: Mi sono sempre chiesto perché mai quelle morti si chiamino “bianche” mentre invece sono tinte da sangue di nere coscienze. Franco racconta un episodio tra i tanti che, pur portando il lutto, si conclude al bar tra un cappuccino ed una “brioss”, all’insegna del chi muore giace e chi vive si dà pace. Michael Santhers –Il vecchietto-: Superlativa descrizione della ter, no facciamo quarta età. Michael ha la capacità di rendere immagini, come fossero quasi cartoni animati. Fantasia sfrenata e lessico immaginifico, eppure quelle scaturiscono vivide, saltando fuori dallo schermo. Complimenti sempre. Laura Toffoli –Quadro estivo di romantico giardino-: E Laura compone una natura morta, mescolando elementi che dicono di vita ad elementi che parlano della fine. In un angolo del quadro ecco l’oggetto attorno cui tutto gira: mute lettere d’amore. Brava decisamente! Poesie a tema: Autoironia Santi Cardella –Senso-: Ed incanta sempre Santi. E bara pure: sarebbe autoironia questo romantico canto d’amore e di desiderio? E lasciamolo pure in lunghissima attesa, quel paradiso, nel frattempo applausi.
A voi tutti l’augurio per una lieta
settimana, al nostro vate un grazie di cuore per ciò che consente.
Piero Colonna Romano Fra terra e cielo di Renzo
Montagnoli rimango sospeso e di meraviglia sorpreso. ***** Molto
bella. 16/3/2014 15 marzo 2014 Simone Magli –Vorrei essere libero-: Ottimo l’odierno esordio, è un insopprimibile bisogno di libertà, quello che ci comunica il bravo Simone. Quella libertà la cui mancanza porta angoscia che i poeti sanno tradurre in poesia. Essere liberi, come vento nel vento, è preziosa sintesi di questo desiderio bruciante. Complimenti, Simone! Fata Morgana –Marzo-: Il fascino di un assoluto capolavoro pittorico (quanto pieno di metafore ed allegorie!) descritto magistralmente dalla magica Fata Morgana. Lo rivedo, leggendo questa splendida sintesi. Complimenti vivissimi, Fata Morgana! Emanuele Locatelli –Domani e poi domani-: Una spirale di dolore che solo la luce del sole può interrompere e dalla terra che regala, a conforto, un fiore. Roberto Bottiroli – A Silvia S.-: Attacca con Leopardi, ma subito svicola per più arcadici lidi, l’ottimo Roberto, e ci regala una dolce canzone, fiorita, profumata e godibilissima. Nino Silenzi –Visita-: Chi ha detto che per fare poesia ci voglio metafore, figure retoriche e quant’altro di contorto? Qui Nino, con schietta semplicità, ci regala la visione di un’anima, di una dolce nostalgia e comunica alla perfezione il suo sentire. Armado Bettozzi –La banana… curva-: Scurrile? Ma è questa Europa che lo è. Adenauer, Spaak, Schuman, Degasperi così l’avevano immaginata? Oggi pare serva soltanto a dare la giusta misura ai cetrioli (che sia per la precisione teutonica?) ed a salvaguardare gli interessi di pochi personaggi dell’alta finanza. Ma non disperiamo: oggi rimetterà tutto a posto Renzi e Grillo promette cazziatoni alla Merkel. Come si dice? Una risata li seppellirà. Concordo con l’affancùlo. Aurelio Zucchi –Se amor non muore-: Amore oltre e nell’oltre dunque, in questa bella poesia del nostro Aurelio. Aurelia Tieghi –Zefiro-: Il passare del tempo identificato col dolce zefiro. Stagioni che scorrono malinconicamente, fino alla forte reazione finale con quel “voglio irridere di questo fiume che ho negli occhi” Gabriele Renda –L’orinale-: In effetti Gabriele amplia ed illustra l’antico adagio che traduco in italiano: fare la pipì fuori dal vasino. Che poi è esattamente l’esercizio cui si dedica l’esilarante Matteo. Decisamente spassoso e aderente alla realtà l’incipit della poesia. Bravo Gabriele! Agnese Musolino –Giosuè-: Una dolcissima maternità descritta con efficaci versi. Michael Santhers –Pale eoliche-: Ma sai che era venuta in mente anche a me la tua riflessione? Proposta: legare alle pale eoliche i cacciatori per agevolarli nella loro attività venatoria. Bravo, Michael! Luigi Preziuso –La felicità-: Limpida descrizione della felicità donata dalla maternità, regalata dal nostro Luigi. Laura Toffole –Armata altura-: Un mix di ricordi d’amore e guerre d’altri tempi, questa poesia, piena d’atmosfera, della nostra Laura.
A tutti l’augurio per una domenica piena
di sana poesia. Al nostro Lorenzo un grazie riconoscente.
Piero Colonna Romano Caro Piero, non solo
sei un grande commentatore di poesie che riesci sempre a valorizzare con
il tuo penetrante sguardo critico e la sensibilità di un animo poetico,
ma sei anche un grande commentatore di commenti, illuminandoli con la
luce soffusa e diffusa della tua generosa comprensione e intelligenza.
Tanti auguri e a presto. (Carlo Chionne) 15/3/2014 Nel complimentarmi con tutti gli autori ringrazio Franco Buniotto del gentile e gradito commento. Ho scorso le sue poesie e devo dire che le ho trovate molto gradevoli nonché di una squisita musicalità. Colgo l'occasione per un cordiale saluto ai "veterani" del sito fra i quali Aurelia Tieghi, Aurelio Zucchi, Roberto Bottiroli nonchè a tutti gli scrittori. Un encomio particolare si merita sicuramente Piero Colonna Romano che, oltre ad essere un ottimo poeta, dedica i suoi commenti ad ogni opera pubblicata. Grande! Il grazie a Nino Silenzi è implicito e sempre dovuto! Un caro saluto a tutti e sempre buona poesia!! Fata
Morgana Davvero fatato il marzo
della Fata Morgana! ***** Complimenti 14/3/2014 14 marzo 2014 Michael Santers –Europa-: E’ uno strano mondo quello in cui viviamo. E’ un mondo dove, per esempio, si dà la caccia agli evasori fiscali e da uno di questi dipende la vita di un governo. Un mondo dove per fare ordine si intende dare la giusta misura ai cetrioli, e tutti devono rispettarla. Ed altre piacevolezza simili. Di questo mondo Michael coglie gli aspetti più grotteschi e, col suo inimitabile stile, li racconta. A proposito e se avesse avuto ragione Petrolin/nerone con quel suo “più grande e più bella che pria” ? Simone Magli –La gente parla troppo-: Aforisma di Simone che chioserei con “vale più un bel silenzio che una parola di troppo”. Emanuele Locatelli -Sole in faccia-: Un addolorato racconto, pieno disperazione, dove l’unica luce di speranza è data da un crocefisso, detto con un profondo sentimento che commuove. Roberto Bottiroli –Notte d’argento-: Pennellate di puro romanticismo questi versi dell’ottimo Roberto. Paesaggio dolcissimo e sentimento sognante, descritti con la maestria di bei settenari. Franco Buniotto –Sta piovendo-: Ad una filastrocca molto piacevole Franco affida i suoi ricordi ed il suo disincanto. Gabriele Renda –La tedesca (3° puntata)-: E va bene, lo abbiamo capito, che non torni più dalle nostre parti… Ma la poesia è spassosa, come tutte le tue. Laura Toffoli -Respiro avventura al chiaror della luna-: L’avventura notturna di una bimba, narrata con fresca ingenuità, dalla brava Laura.
Un particolare ringraziamento, per il
contributo dato alla cultura, credo debba essere dato al grande Carlo
Chionne, per l’intervento esplicativo dato sulla sua Niuspic . Ed un grazie…di cuore alle amiche Antonia, Terry (commosso dal suo prezioso biglietto), Laura, deliziosa poetessa, ed agli amici Franco e Santi che mi impegno a non deludere, per i loro auguri graditissimi. A voi tutti un abbraccio.
Così come il più cordiale dei saluti a
tutti gli amici sitano. Un grazie al nostro illuminato vate che, con la
sua attività, tutto ciò consente. Piero Colonna
Romano Meravigliosa l'intuizione
di Simone Magli. Dice tutto. Da incorniciare ed appendere , sì da
averla davanti sempre.
13/3/2014 13 marzo 2014 Gabriele Renda –La tedesca (2° puntata)-: Il nostro amico Gabriele si è in breve tempo perfettamente inserito nel nuovo paese. Il suo spirito, vivace ed attento, osserva e confronta e, ne sono certo continuerà a narrarci, con lo spirito di sempre, le sue esperienze. Un caro saluto. Michael Santhers –Siepi-: Una serie di fantasiose (e chi meglio di lui può permetterselo?) definizioni della siepe. Non più leopardiana barriera, bensì… di tutto un po’. Detta con bel senso dell’umorismo anche questa gradevolissima poesia del nostro apprezzato Michael. Simone Magli –In qualche modo esserci-: Un modo disincantato di guardare a se stessi, un senso di solitudine, anche in mezzo alla compagnia. Così, il nostro Simone, descrive lo smarrimento esistenziale dell’uomo. Emanuele Locatelli –Il quaderno della vita-: Bella lezione di training autogeno e bello questo incitamento a vivere e lottare che ci viene regalato da Emanuele- Angelo Michele Cozza –Da te torno a tornare mare-: Struggente disamina di una vita, detta con versi dal profondo senso di smarrimento e delusione. E’, questa, un bellissima descrizione di uno stato d’animo amareggiato, è outing coinvolgente. Ancora una volta complimenti Angelo e, per quel che può servire, non sei solo. Franco Buniotto –Amanti-: Un racconto neorealista, molto ben porto. Su questi pochi versi si potrebbe scrivere a lungo, perché sono versi che raccontano la crisi esistenziale dell’uomo che perde l’amore, reso schiavo dal lavoro, dall’ambiente e da quella noia che nasce dall’abitudine. Ottima sintesi dell’amico Franco che ringrazio anche per gli auguri inviatimi. Clelia Maria Parente –Notte di luna piena-: Poche delicate pennellate ed ecco il dipinto dell’amore romantico. In sottofondo quel “Notte di luna calante” di Modugno ci starebbe benissimo. Brava Clelia! Luigi Preziuso –All’amico Piero Colonna Romano-: Commosso ringrazio il caro Luigi. Prima o poi accadrà e sarà un vero piacere per me. Un caro saluto. Laura Toffoli –Sulle tracce della primavera-: Altro bel dipinto della brava Laura, omaggio alla stagione del risveglio in arrivo. Gradevole questa, come tutte le poesie della nostra amica.
A tutti il più cordiale dei saluti. Al
nostro vate un grazie di cuore per ciò che ci regala giornalmente. Caro Lorenzo, senza avere
la pretesa di sostituire Piero, provo a dargli una mano; Agli auguri di Luigi
Preziuso all’amico Piero Colonna Romano per il suo compleanno,
unisco anche i miei, con un grazie particolare per la sua benevole
pazienza nel leggere e commentare i miei scritti. *****
Franco Buniotto 12/3/2014 11 marzo 2014 Carlo Chionne –Niuspic-: L’evoluzione (?) del linguaggio dovuto all’evoluzione (?) della tecnologia, ovvero dell’imbarbarimento incombente, molto ben sintetizzato da uno spassoso Carlo. Franco Buniotto –L’arcobaleno-: Che ci può essere di più ottimistico di questa visione della vita? Secondo Franco sarebbe l’unica nota colorata nel grigiore dell’eternità ed allora godiamone, per quanto possibile. Lucia Nicolardi –“Diario di un amore infinito”-: Struggente questo augurio, fatto con amore infinito. Simone Magli –Il grido muto dell’amore-: E’ un concentrato di bella poesia questo grido. Bello questo cuore bambino, bella la mente sgombra, sono immagini fresche e accattivanti. Antonio Scalas –Piove a dirotto-: C’è ritmo e sentimento ben comunicato attraverso melanconiche immagini. Peccato non aver tenuto il quinario dall’inizio alla fine, ma bravo Antonio! Silvio Canapè –No! La mia lingua non cambia-: Lingua metafora del sentimento in questa melanconica e bella poesia di Silvio. Di grande impatto i versi finali. Armando Bettozzi –La lucertola-: I desideri di una lucertola, interpretati dall’ottimo Armando che ci regala questo divertente apologo. Gus –Il tricologo-: Un bentornato nell’azzurro a Gus che ci esprime il suo pensiero in merito a certi zazzeruti maitre a penser. Emanuele Locatelli –Prima donna-: Un grido d’amore che viene dal profondo, questo di Emanuele, un inno, meritato, alla persona più importante della nostra vita. Roberto Bottiroli –Rosaria-: Bel sonetto questo, dal lieve andare arcadico. Lo sento musicato e suonato da clavicembalo. Adriana Lombardi –Il creato-: Bello questo affresco della natura che Laura realizza con amore e senso dell’umorismo. Terry Di Vetta –Specchio delle mie brame-: La frizzante Terry ci dà lezione di vita ricorrendo alla fiaba ( a proposito, per chi non lo avesse letto suggerisco “Specchio delle mie brame “ di Arbasino) e, in definitiva, ci invita ad ascoltare l’anima, più che guardare il corpo. E’ sempre un piacere leggere questa rilassante amica, che merita un brava! Antonia Scaligine –Chissà se… cambierà qualcosa-: Diciamo che la speranza è l’ultima a morire e leggendo, Antonia pare si aggrappi proprio a quella. E’ un grido di dolore ed una presa d’atto di una corrotta realtà, priva di sbocchi positivi, questo della poetessa e ben venga la poesia, strumento di denuncia. Concordo con te, cara amica e speriamo non si avveri l’altro antico adagio sulla speranza ( chi di speranza vive…). Laura Toffoli –Memorie che si risvegliano-: Affascinante descrizione di un romantico passato che permane nelle belle immagini che Laura ci regala. Gradevolissima a leggersi, come sempre, la nostra poetessa. Cari amici, a causa di un qualche noioso contrattempo la mia presenza, per un po’, sarà saltuaria. Vi invito a commentare, oggi ma anche in seguito, quale omaggio a questo appagante sito.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti. Un
grazie riconoscente al nostro generoso vate. La tedesca di Gabriele Renda mi piace da morire.
Mi piacciono tutte, le tedesche. ***** Complimenti. 11/3/2014 Grazie Santi, questo mio hobby mi tiene in vita,
sono felice se gradito, con affetto Terry. Carino il rap di Carlo
in "Niuspic", che canta il drammatico
vocabolario moderno.
9/3/2014 7 marzo 2014 Michael Santhers -Palme-: Michael descrive, col suo solito bello stile, le palme. Tutto qui? Per nulla perché quelle palme, con le loro pene e lamenti, sono nient’altro che similitudine di sperse e disperate lucciole. Gabriele Renda - Il Roberto-: E bravo Gabriele, hai fatto un gustoso ritratto di alcuni dei sitani a rappresentarli tutti. Un grazie da parte mia che, però, so di non sapere… Un caro saluto. Emanuele Locatelli –Fiori rosa fiori di pesco-: Dal titolo mi aspettavo una romantica parafrasi della bella canzone di Battisti, invece Emanuele discetta sul tempo ed il titolo è (forse) un invito a leggere la poesia col sottofondo musicale di quella canzone. Tullio Barrecchia/Uriel –Arco e freccia-: Un poema su causa/effetto, questa speculazione filosofica di Tullio che inizia con un assioma (freccia volontariamente scagliata) e, attraverso un lungo percorso, arriva all’invito a guardarsi dentro, e nell’imperscrutabile profondo della vita. (comincio ad apprezzare quei concorsi che pongono limiti al numero di versi…) Franco Buniotto –Vanda-: Vedi che accade a voler scherzare (o provocare)? Ma non è poi gran male, anzi… Istruttivo l’epigramma del nostro Franco. Arturo Guzzardi –Afflitto-: Guarda all’ipocrisia di alcuni fedeli il bravo Arturo e, ispirato, ci regala questa poesia. Enrico Tartagni –La struttura di un amore-: In liberi versi, ben cadenzati, Enrico compie l’analisi di un sentimento totalizzante. Immaginifiche e fascinose immagini ci trasportano da un cuore innamorato ad un cielo che si riempie di speranza. Complimenti sempre al nostro poeta. Antonio Scalas –Parole dimenticate-: Credo che sia accaduto a tutti noi quel che Antonio racconta. La freschezza e la spontaneità di quel che un tempo scrivemmo, perse nelle costrizioni date da regole di metrica o perse per un diverso, più disincantato, guardare alla vita. Potesse restare sempre dentro noi, a guidarci, quel pascoliano fanciullino! Armando Bettozzi –Un fiore è spuntato-: Un romanticissimo Armando dedica versi di notevole bellezza alla sua Lisa. E noi ne godiamo. Complimenti. Angelo Michele Cozza –Rivelazioni e crivelli cognitivi-: Una carrellata nelle illusioni che ci dona la vita, narrata con amara rassegnazione. Una realistica analisi del male che ci circonda e delle nostre inutili reazioni, Poesia, di gran fascino, che trasuda pessimismo, detta con duri versi, ma sulla quale sarebbe bene soffermarsi a riflettere. Ancora una volta complimenti ad Angelo. Laura Toffoli –Preghiera a Maria-: Nel titolo il senso di questa preghiera dettata da grande fede e speranza.
Un grazie di cuore ad Antonia, Santi e Caetano per i loro generosi commenti alla mia “L’automobile”.
Il più cordiale saluto a voi tutti, un
grazie al nostro illuminato vate. Piero Colonna
Romano Non so se Lorenzo,
nella sua infinita bontà, vorrà postare questo mio ringraziamento, che 8/3/2014
Un ulteriore plauso a Terry Di Vetta, di
cui condivido l'augurio e gli auspici. E complimenti per le belle
immagini che completano le poesie. 8 marzo 2014 Emanuele Locatelli –Buio all’Adda-: Un malinconico paesaggio descritto con molta efficacia. Paesaggio dell’anima, questo di Emanuele, che muove a compassione. Triste e coinvolgente la bella poesia. Franco Buniotto –Pesi e misure-: Credo che Franco intenda dire che ciò che abbiamo ce lo siamo meritati. Nessun regalo ci viene dalla natura che dispensa grazie in differente misura e casualmente. Arturo Guzzardi –Ho potuto vedere-: Immagini quasi gotiche queste che, con questa tristissima riflessione, ci regala Arturo. Emana, da questi versi, pessimismo, rassegnazione ed assenza di speranza. Armando Bettozzi –Il mosaico-: Drammatico affresco di una sconfitta, questo che, molto correttamente, fa Armando della situazione italiana. E’ penoso veder vendere (talvolta regalare) i gioielli di famiglia, quelli che, grazie a governanti ottusi (e a sindacalisti ossequienti) ad altro interessati, prendono la strada dell’estero. Renzo Montagnoli –L’idiota senza volto-: Drammatica scena questa narrata dal nostro Renzo. Muovono a pena e commozione i puliti versi. Aurelio Zucchi –Non resti che tu tra queste mie mani-: Un nostalgico canto d’amore (metafora di un canto alla vita, probabilmente) con una superba chiusa nel verso finale. Bravo Aurelio! Fausto Beretta –Tempi bui-: Usa similitudini truci per rappresentare la truce realtà di questi tempi bui, il bravo Fausto. E colpisce nel segno. Caetano Castiglia –poesia, un’altra volta-: Caetano ci regala queste istruzioni per produrre poesia, con garbato humor e bel sonetto. Gloria D’Alessandro –Saluto ad una donna-: Una surreale sarabanda di suoni e colori questa di Gloria. Immagini che si sovrappongo e dicono di smarrimento, dal far pulizia alla mancanza di riconoscenza, passando per gli egoismi della gente. E’ un modo, questo, di guardare alla realtà caotica che ci circonda. Nino Silenzi –Alla Donna-: Pare che questa festa sia stata istituita per rendere omaggio alla donna. Dura un sol giorno l’omaggio e Nino lo sottolinea con la drammatica domanda finale, dopo aver reso un vero omaggio alla compagna della nostra vita. Roberto Bottiroli –Silvia R. (il ritorno)-: Ha un ritmo di danza questa bella e lieve poesia di Roberto, omaggio ad una misteriosa, dolcissima Silvia. Santi Cardella –Viola-: Un romanticissimo Santi ci regala questo bellissimo canto alla viola, dal sapore di fiaba. Stefano Chiùcchiù –Mea culpa-: Revisione della genesi, rimpianto e senso di colpa da parte del Primo Motore. Il tono che Stefano usa per raccontare è aulico, l’effetto di ciò che racconta, in definitiva, umoristico. Antonia Scaligine –Origami del nostro pianeta-: Riflette sull’effimero del nostro vivere la brava Antonia, con questa bella poesia. Siamo fragili origami al vento tempestoso degli eventi, “debole flotta aggredita”, ci definisce e “figure di carta” cui mancherà cuore e testa. Unica salvezza è la fede e “la Croce come nostro segno”. Sandra Greggio –Mimose per l’8 Marzo-: Fiorita poesia di una meditativa Sandra. Bella l’analisi dell’essere donna che ci regala e bella e condivisibile la conclusione. Sempre brava, Sandra. Laura Toffoli –Cuore bagnato-: Deliziosa poesia di Laura. Immagini rese come lievi pennellate fatte di parole. Trovo perfetto quel descrivere la pioggia nella seconda strofa e particolarmente bella la chiusa. Complimenti poetessa!
Un affettuoso saluto a tutte le donne che allietano il sito col loro
dolce poetare, un augurio ed un
A tutti il più cordiale dei saluti, in
primis al nostro generoso Lorenzo. Piero
Colonna Romano Grazie a chi regala ancora
fiori e mimose alle donne , Commento "Pesi e misure" di Franco;
non sono assolutamente
d'accordo sui seguenti versi: 7/3/2014 Un grazie di cuore a Santi,
che con molta delicatezza (dote che è a lui consueta) fa gli auguri a
tutte le poetesse. Ed un "grazie" a Gabriele Renda
per avermi citato nella sua poesia. Commento per la poesia "Il Roberto" di Gabriele
Renda 6/3/2014 6 marzo2014 Ida Guarracino –Nulla è banale tutto ha un senso-: L’amore per le piccole cose, quelle piene di significati e ricordi, ben descritto dalla nostra cara Ida. Carlo Chionne –La grande schifezza-: Te lo do io l’oscar, caro Carlo, perché hai messo il dito sulle piaghe purulenti di questo paese. Piaghe causate dall’ignavia (disonesta e opportunista) di questo popolo che ha esattamente quel che si merita. A quando la carmagnola? Claudio Badalotti –Morte del ramarro-: Ed in effetti di allitterazioni è zeppa questa bella poesia che leggo quale metafora di questi nostri sciagurati tempi. Singolarmente viene dopo quella di Carlo e ne pare dotta parafrasi. Complimenti Claudio. Maurizio Spagna –Prima piangi e poi vivi…-: Non lo conosco questo trombettista ma l’appassionata poesia dei Maurizio mi muove a curiosità e l’appagherò. Quel che scrive il poeta è ciò che in lui hanno suscitato quelle note, a dimostrazione che tra musica e poesia c’è un legame inscindibile, fatto di ritmo e sentimento. Complimenti, Maurizio, per questa intensa, colorata e musicale poesia. Giuseppe Dabalà –L’attesa-: Sono particolarmente lieto d’avere contribuito a questo ritorno di Pino e spero nella sua costante presenza. Bellissima poesia densa d’atmosfera ovattata e di immagini sfumate nella sera, che narra di una pena, con similitudini perfette a dire di dolore e di rassegnazione. E’ un regalo, questo, nato dalla sensibilità del nostro ottimo amico. Un caro saluto. Aldo Vincenzi –E’ quasi muto il mare stanotte-: Cadenza, l’anafora, una triste analisi di se stesso. La poesia è pervasa da una rassegnata pena profonda, molto ben resa dai versi di Aldo. Emanuele Locatelli –Angelo bianco-: Strugge e muove a commozione questo racconto di una tristissima esperienza, porto col grande sentimento che c’è in amarissimi versi. Franco Buniotto –Il mappamondo-: Mi chiedo anche io ma chi gliel’ha fatto fare? Così come fa Franco con la sua divertente satirgenesi. Arturo Guzzardi –Gioia-: Forse è più significativa di un “ti amo” la parola gioia detta all’amata/o perché è riconoscere quel che dà quel rapporto, appunto gioia. Ed Arturo questo sostiene con la sua poesia. Roberto Bottiroli –Il buzzurro colpisce ancora-: Che dire, se non quel che disse don Bosco? “Fate i bravi se potete”. Vero è che il sonetto è utilizzabile per qualsiasi argomento ma lo preferisco utilizzato per più lievi argomenti. E Roberto, che ne è molto capace, ce li darà ancora, passata la tempesta (…odo augelli far festa ecc). Luigi Preziuso –La felicità-: Ed ancora un dolcissimo dipinto di una maternità dal nostro amico Luigi. Laura Toffoli –Dio in me-: Non credo d’essere molto adatto a commentare queste attestazioni di grande fede ma rilevo, nella poesia di Laura, una emozione intensa, un appagamento, appunto, dato dalla sua fede. E continuo ad elogiarla.
Un caro saluto a voi tutti, in primi al
nostro paziente vate. Piero Colonna Romano
Commento "Dio in me" di Laura Toffoli 5 marzo 2014 Roberto Bottiroli –Uno strano poeta (con la minuscola)-: Roberto scopre uno “strano” poeta, come se ce ne fossero di “normali”. Non entro nel merito del tema trattato perché credo che lo “strano poeta” saprà rispondere a dovere. Rilevo soltanto che, nonostante la correttezza metrica del sonetto, la sua qualità sia ben lontana dal solito bello stile arcadico (al quale suggerisco di ritornare) cui il poeta ci ha abituati. Tullio Barrecchia/Uriel –Guarda …il cielo…per vedere!-: Che dire? Speriamo che tutte le belle Muse elencate da Tullio… abbiano… il coraggio… di scendere a terra… Caetano Castiglia –membrane semipermeabili-: Platone aleggia ma, a differenza di questo che vedeva separati irrimediabilmente i due mondi (trascendente ed immanente) Caetano li vede osmotici. Dove sia il vero lo scopriremo solo…morendo. Bellissima poesia filosofico/scientifica resa con ritmo magistrale, meritevole di plauso. Aldo Vincenzi –Ascolto-: La definirei una malinconica ode alla solitudine ed allo smarrimento nel quale viviamo, ed Aldo la comunica con molta dolorosa intensità. Emanuele Locatelli –Neve malinconica-: Una gelida anafora, che simboleggia il rifiuto di una realtà impossibile da accettare. Non è una presa d’atto quella di Emanuele, è la speranza che quella neve copra e cancelli il tutto e, a chiudere la poesia, un grido di dolore, una richiesta d’aiuto. Armando Bettozzi -Vorrei che vitrea sfera da agitare il mondo divenisse-: Quelle sfere di vetro che, agitate, fanno veder volare la neve, ispirano Armando per questa poesia che è riflessione sui mali del mondo. Franco Buniotto –Granteatro-: Bella parafrasi di una frase del “Come vi piace” di Shakespeare (Tutto il mondo è un teatro e tutti gli uomini e le donne non sono che attori: essi hanno le loro uscite e le loro entrate; e una stessa persona, nella sua vita, rappresenta diverse parti.) questa gradevole poesia di Franco. Terry Di Vetta –Sigfrido-: Grande è la riconoscenza di Terrybrunilde verso chi ha portato la luce dell’amore, tanto grande da dedicargli questa appassionata poesia. Luigi Preziuso –La cosa più bella-: E come non condividere questa affermazione, densa di poesia, del nostro amico Luigi? (innumerevoli le splendide maternità in pittura) Laura Toffoli –Sorriso profumato di biscotto della nonna-: Sin dal titolo Laura fa poesia e ci regala dolcissimi ricordi dell’infanzia, con bel tocco poetico. Leggo il commento di Roberto a certe mie affermazioni sulla sillabazione di iati e dittonghi e leggo la reazione di Caetano che mi esprime solidarietà. Suggerisco al primo di leggere con maggiore attenzione ciò su cui esprime il suo parere e, magari, di riflettere un poco di più prima di lanciarsi in errate reprimenda. Al secondo va un mio ringraziamento ma anche un meglio lasciar perdere. Ad entrambi, stimati amici, un caro saluto.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in
primis al nostro paziente vate.
5/3/2014 Ma che significa infine: le
regole son regole? Se un verso suona bene, ed è armonicamente
connesso al resto della composizione, e suscita adesione, o commozione,
che vuol dire: le regole son regole?
nella furia del cupio
dissolvi, il Bottirolo non esita di rivolgersi a Piero con toni
d'intimidazione camorristica: "Vatti a riposare, Piero, che non ragioni" Da oltre due mesi non scrivo più i miei modesti
scarabocchi. Questo è dovuto ad un momento
4 marzo 2014
Franco Buniotto –La collana di
perle-:
La difficile convivenza tra diversi, messa d’accordo
dalla ragione, per farne una preziosa bellezza. Questa la morale della
favoletta di Franco.
Gabriele Renda –Il Colmo poeta-
Ed anche l’amico Gabriele interviene nella disputa in atto e
vivacizza vieppiù l’ambiente. Lieve è il suo dire e muove al sorriso.
(almeno spero)
Zenone Drisoli –Il furbo
moderno-:
Proprio così: Zenone realizza un perfetto ritratto di
un ipocrita e opportunista politico. E svela, alla fine, di chi parla,
con trasparenti versi in bell’ottonario.
Giampietro Calotti Corvi
-Acquiescenza-:
Poesia che è analisi ad ampio raggio
di ciò che accade oggi nel mondo e condanna del colpevole immobilismo di
noi tutti. L’anafora preannuncia le future inevitabili disgrazie.
Aldo Vincenzi –Vivere
nell’oblio-:
Ed anche Aldo esamina il nostro modo di
vivere, appagati da un falso benessere che ottenebra la mente e ci fa
svagare in una specie di sogno dal quale ci sveglieremo con molto, molto
dolore.
Emanuele Locatelli –Gli eroi-:
Amarissimo questo guardarsi,
quando un amore svanito lascia smarriti. Narra la sua pena con forte
emozione, Emanuele, e chiude con una bellissima invocazione d’aiuto.
Salvatore Cutrupi –Il mio
paesaggio-:
Ben disegnato il paesaggio che illumina ed
è illuminato da un romantico amore. Gradevole molto questa di Salvatore.
Marinella Addis –Lucciola-:
Struggente, bella e ottimamente ritmata, la poesia della bravissima
Marinella. Suscita commozione e rabbia leggere questi versi che sono
denuncia e sofferenza. Complimenti vivissimi.
Laura Toffoli –Fiori di
ciliegio-:
Altro bel dipinto della brava Laura,
preludio ed omaggio alla primavera incombente.
A tutti il più cordiale dei saluti. Un
grazie di cuore al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
4/3/2014 3 marzo 2014
Armando Bettozzi –Che monno…che
ce stànno preparànno…!-: Giusta rivolta contro le ridicole norme
che ci sono imposte da un Europa lontana mille miglia da quella
immaginata da chi ben altro aveva teorizzato. Concordo e condivido il
bel sonetto di Armando.
Franco Buniotto –Cogli
l’attimo-: Bella parafrasi del carpe diem oraziano, questa del
sintetico ed efficace Franco.
Simone Magli –La riva del
silenzio-: Bellissimo dipinto questa di Simone. Pochi versi,
come pennellate, a illustrare una scena densa di pathos.
Caetano Castiglia –Nequigramma-:
E prosegue il “dirsele per le rime” tra
due dei più colti e competenti frequentatori di Poetare. Direi che,
fintantoché i termini resteranno questi, sono divertenti versi quelli
che si scambiano. Mi ricordano il già più volte citato duello
Foscolo/Monti, nato da un equivoco e finito a tarallucci e vino, come
era ovvio.
Ma, per non addormentare la platea, getto
benzina sul fuoco: quante sillabe ha la parola poesia? Secondo la
sillabazione linguistico/grammaticale ne ha 4 (po e si a) ma c’è un ma,
perché si può avere dittongo anche quando si incontrano una vocale dolce
(i u) ed una vocale aspra (a e o) creando dittongo ascendente
(discendente per l’incontro inverso: tipico esempio MAU RI ZIO). Quindi,
fermo restando lo iato, creato dalla “o” e dalla “e” di “poesia”, nella
lettura di quella parola, inserita in un componimento poetico,
la “i” e la “a” andranno a fondersi in un unico suono. Quindi
diverranno dittongo ascendente, con conseguenti tre sillabe totali nel
computo metrico (po e sia).
Rammento, inoltre, che le poesie non si
leggono sillabandole.
Gabriele Renda –Io non mi pento,
italiano!-: Mi assale una grande pena e rabbia nel
leggere questa tua, caro Gabriele. Pena per la tua decisione e rabbia
nel condividere la tua analisi di questo nostro paese che affoga sempre
più nel liquame.
Ma due osservazioni credo vadano fatte: 1-
ho più di qualche dubbio sulla democraticità teutonica (la storia
insegna. Storia che pare non sia destinata a cambiare) 2- l’attuale
situazione morale dell’Italia non è da attribuire a quattro o cinque
potenti di turno, bensì alla quasi totalità degli italiani che osannano
squallidi pifferai (ed anche in questo caso la storia insegna e neppure
da noi la storia è terminata, anzi.)
A te ed alla tua famiglia rivolgo i più
affettuosi auguri di buona fortuna, con tanta amarezza dentro me.
Aldo Vincenzi –Solitudine-: Traduce l’anima in mente, l’anima in pensiero, un filosofico Aldo, e
vola in aperti e liberi spazi.
Emanuele Locatelli –Amore è il
titolo-: Spiega tutto
Emanuele commentando la sua poesia ad alta, tragica, intensità
sentimentale.
Santi Cardella –Giù la
maschera-:
Si dice ” a carnevale ogni scherzo vale” e leggendo l’attacco
di questa deliziosa poesia pare proprio che Santi voglia santificarlo il
carnevale. Ed invece scherza proprio per niente, il nostro amico, e ci
regala una poesia che, oltre che perfetta nel ritmo ottonario, è
un’amara analisi dei più diffusi vizi che affliggono il mondo e
condivisibile quell’affermare che, gettate le maschere, appare il vero
volto, molto meno rassicurante. Complimenti, caro amico.
Laura Toffoli –Raggio di luna
bugiardo-: Questo è parlare a suocera perché nuora intenda!
Crudele quel raggio di luna, meglio cercarsene un altro, dice,
malinconicamente e con un pizzico di nostalgia, la bravissima Laura che
continua a regalarci poetiche e gradevolissime immagini.
Un cordiale saluto a voi tutti, un grazie
al nostro Lorenzo, magnifico vate. Piero Colonna Romano
Caro Lorenzo, 3/3/2014 2 marzo 2014
Angelo Michele Cozza –Sorvola e
perlustra pure-: Che dire davanti a poesie come questa se
non “chapeau”? Liberi versi,
perfettamente ritmati, a descrivere il bisogno d’amore, da vivere
come
la rinascita di una morta stagione, regalato con belle immagini e
perfette similitudini. E’ un vero piacere leggerti, caro Angelo.
Complimenti.
Antonella Iacoponi –Regina del
giardino-: Non so molto di fiori ma passeggio nel giardino di
Antonella e ne sento il profumo. Brava, amica nostra!
Enrico Tartagni –Sensi-: Un romanticissimo e sensuale Enrico ci regale questa bellissima ode ai
sensi. Bravissimo!
Bruno Amore –Gli inverni così…-: Ben descritta questa pazza stagione e speriamo che
marzo (quello pazzerello) risparmi i ciliegi in fiore. Bello quel
“cisposo d’umidità” e molto ben narrato quel bisogno di vita (la merla)
che contrasta e supera le avversità.
Roberto Bottiroli -Un bel
quinario doppio (al suon di ragli)-: Lo dice nel titolo e mantiene ciò che
dice, nel prosieguo. Perfetti emistichi, in una poesia a rime
abbracciate, a dirci della sua scontentezza nel leggere ciò che non è
porto con corretta metrica e cadenza. Ma credimi, caro Roberto, è meglio
restarci in questo azzurro, perché poesia non è solo metrica.
Franco Buniotto –Madre-: Un quadro dipinto con delicati colpi di pennello dal quale emerge la
stanca e dolce figura di una madre. Bravo Franco!
Simone Magli –La mia vita è
un’ossessione che mi rincorre,-: Condivisibile dichiarazione d’intenti,
questa di Simone. Lottar bisogna, infatti, per percorrere l’aspro
cammino e questo è il giusto incitamento che ci arriva.
Aldo Vincenzi -Nostalgia è il
tuo nome-: Ed infatti ne emana una gran malinconia da questi
addolorati versi. Molto ben reso il sentire del poeta.
Il Passero –Taaak (alla
Pozzetto…Renee)-: La interpreto come un dolcissimo,
nostalgico ricordo, di un amico scomparso ma del quale resta malinconica
memoria. C’è molto sentimento in questi versi, ed è molto ben reso.
Emanuele Locatelli –Vita di un
orologio-: Interessante similitudine questa di Emanuele,
soprattutto in quell’evidenziare l’impossibilità di far girare le
lancette al contrario.
Luigi Preziuso –Dedicata a mia
moglie-: Tenera dichiarazione d’amore fatta ad una moglie, che
immagino presente da più anni, detta con la bella semplicità di Luigi.
Un caro saluto.
Laura Toffoli –Puzzle
primaverile-: Dipinge una natura morta fatta di verdure
e fiori contro l’azzurro del cielo, la brava Laura. Inventa una bella,
fantasiosa immagine con quei rami attraverso i quali il cielo pare uno
specchio rotto. Mescola giochi di bimbi a dolori artrosici e la poesia
dice di un gran desiderio per un’estate troppo
lontana ancora. Si può chiedere di più?
Poesia a tema: Autoironia
Antonia Scaligine –La maschera
dell’autoironia-: Saggia considerazione su come dovremmo
guardare a noi stessi, regalataci dalla brava Antonietta col suo bel
poetare.
Un caro saluto a voi tutti, in primis al nostro generoso vate. Piero Colonna Romano
Commento "Nequigramma" amarissime le considerazioni di Gabriele. Lo stato italiano è proprio così come dice lui, e il problema è che era già così, anche quando le cose, negli anni 60, andavano bene. E' incredibile come una classe politica abietta, tramando con la criminalità, assetata di danaro e potere, sia riuscita a far tanto male a un paese, un paese che non ha mai saputo reagire. Ed ora è tempo di piangere. Quando verrà il tempo della rivolta? Caetano Castiglia sono Claudio Badalotti, uno di....noi (poeti del sito), sul caso metrico di "poesia": Cari amici mi permetto commentar con un sonetto, fate pace, ve lo chiedo con il cuor e mi congedo. vado: Carissimi anch'io vorrei dir la mïa con un sonetto endecasillabico che suona bene anche se un po' strabico con licenza d'uso della "poesïa". Le sdrucciole m'hanno accorciato il verso ma non prendiamocela più di tanto, Evviva! Caetano, rispetta il canto nella diatriba ove mi son disperso. Il ritmo dell'accento musicale "vaghe stelle dell'Orsa, io non credea" fa si che il conto sia cosa formale basta una dieresi, per dare un'idea e il tutto è risolto senza far male alla metrica ch'è tutt'altro che dea. Claudio, un caro saluto a tutti. 2/3/2014 Ringrazio Roberto
per i bei complimenti
1 marzo 2014
Emanuele Locatelli –Amore
impotente-: Racconto triste di un amore svanito,
detto con prosastica poesia o, a scelta, con poetica prosa, che ben
comunicano il sentire del poeta.
Michael Santhers –Burocrati-: Giocoliere della parola, illusionista ma mai baro, il nostro delizioso
Michael oggi descrive la specie italica del burocrate (specie che si
riproduce per precisi interessi politici) in ogni sua negativa
sfaccettatura. Da incorniciare (a memento) la quarta strofa, con
l’intera poesia che, nonostante il sarcasmo usato, gronda verità.
Armando Bettozzi –Evòja te a
cercà…!-: In un misto di marchigiano ed umbro, di complicata
traduzione, Armando ci racconta della delusione di chi, dopo molti anni,
torna al suo paese, non trovando più quel che ricordava nostalgicamente.
Con l’invito finale a fermarsi, per ritrovare la civiltà d’un tempo.
(caro Armando, se lo farai ancora, per favore allega la traduzione,
magari in romanesco)
Renzo Montagnoli –Il mio paese-:
Sarà un caso ma questa del bravissimo Renzo fa da
contraltare al quella d’Armando, ne pare la traduzione. Bella
l’atmosfera nostalgica che emana, dolce e nostalgica la descrizione.
Gradevolissima poesia del nostro poeta optimus.
Caetano Castiglia –curve
spazio-temporali-: Pare fantascienza quello di cui narra
Caetano, ma, in effetti la poesia (dalla perfetta scansione ritmica) è
un concentrato di filosofia e scienza. Platone ed Einstein, tra mondo
delle Idee e relatività. Complimenti vivissimi
Tullio Barrecchia/Uriel –Ad
occhi chiusi-:
Un abbagliante affresco è quello che ci
regala Tullio. Della natura e dell’anima, di ciò che vediamo e di ciò
che, forse, ci aspetta nel dopo. Poesia di grande fascino dove le belle
immagini si susseguono e sovrappongono a comporre il mosaico delle
nostre speranze, delusioni e dubbi. Complimenti, Tullio!
Aurelia Tieghi –Verso sera-: Aurelia descrive la ricerca di qualcosa che desideriamo. Lo fa con
belle immagini marine e ci regala una gradevolissima poesia.
Antonietta Ursitti –Una specie
di eco-: Ed anche questa di Antonietta è ricerca di qualcosa
che dia risposta ai nostri timori, alle nostre ansie. E’ sempre
sintetica ed efficace la nostra amica poetessa. Un caro saluto.
Franco Buniotto –Cleopatra-:
E’ delizioso il quadretto di quella gatta che aspetta sotto un lampione
e forte emana la nostalgia di lei, nella bella chiusa di questa bella
poesia.
Aldo Vincenzi –Non mi basta
questo tempo-: E’
desiderio di vita e d’amore, quello di cui narra Aldo. Belle e
malinconiche immagini, destinate a sciogliersi in un tempo troppo breve.
Laura Toffoli –Emozioni cullate
dalle onde del mare-: Ed emozioni si accendono anche in noi,
leggendo questa bella poesia di Laura. Quelle che derivano dal mare, dal
suo mistero e dall’amore così ben dichiarato. Hanno un gran fascino
queste pulite poesie, brava Laura!
Marinella Addis –Metafora-: Trasparente metafora che dice di analisi esistenziale di pene che si
vorrebbero anestetizzare… a ritmo di rap.
Terry Di Vetta –Un ricordo e un
sogno-: I sogni salvifici, quelli cui ci aggrappiamo per
vivere, descritti col limpido stile di Terry. Bella molto la conclusione
che è un invito ad interpretarli, a sentirli, come fossero sinfonia.
Sandra Greggio –Ti amo-: E commuove ancora, Sandra, con questo ricordo dedicato a quell’alunno
che ha rinunciato alla vita. Bravissima la nostra amica a comunicare ed
a coinvolgere. Complimenti.
Antonia Scaligine –Filastrocca
carnevalesca-: Molto ben descritta, lungo tutta la
poesia, una sfilata di carri, se ne sentono i suoni e l’allegria. Ma
Antonia va oltre e quelle maschere divengono vivi politici che
dileggiano noi, come d’abitudine.
A Sandra Greggio. Mi sono dimenticato di ringraziarti per il commento di alcuni giorni fa. Chiedendoti scusa, lo faccio ora: grazie! Zenone Drisoli 1/3/2014 Commento Emozioni cullate dalle onde del mare di Laura Toffoli Poesia delicata e, nel contempo, intensa; le poesie di Laura trascinano il lettore e, che siano brevi e non, sono di una bellezza avvincente. Complimenti ancora e sempre. Roberto
28 febbraio 2014
Massimo Pasquale –“I miei passi
verso te”-: Un benvenuto nell’azzurro a Massimo che
esordisce con poesia singolare, per l’uso di un linguaggio, mescolanza
d’antico e moderno, che mi fa ricordare l’incipit del Baudolino di Eco.
Leggendo quello avevo riso, qui ci devo pensare.
Santi Cardella –Sonetto
d’inverno-:”e come quei che con lena affannata/usciti
fuor dal pelago alla riva…” Chissà perché mi viene in mente. Si respira
aria pulita leggendo Santi, persino quando presenta sonetti
dall’atmosfera triste come questo, tanto è magistrale il suo porgere
versi. Complimenti, caro amico.
Emanuele Locatelli –Solitudine-: Un bisogno d’amore perduto ispira questi
dolenti versi di Emanuele.
Antonella Iacoponi –Loreley-: Antonella ci presenta una figura presente nella mitologia germanica e
lo fa disegnandola con gran gusto per i colori, gli ornamenti,
le preziose gioie che descrive con estrema precisione. C’è un
tocco di Klimt in questi ritratti della nostra poetessa.
Michael Santhers –Ruscelli-: L’immaginifico Michael ci presenta quei brevi corsi d’acqua,
li fa diventare “vene di fiumi” e
ci delizia con quelle grida di bimbi che “testano” quell’ ”argento
liquido”. Unico e irripetibile il nostro amico!
Caetano Castiglia –disinganno-: Malinconico, rassegnato tirar di somme (quel “quando, al morir d’un
giorno tramontato” è di una tristezza infinita) raccontato con
magistrale sonetto dall’ottimo Caetano.
Franco Buniotto –A passeggio sul
Carso-: Molto bella questa descrizione di un
autunnale Carso, quando tutto s’arrossa, come quando la fiamma esala
l’ultimo suo sospiro, prima dello spegnersi. E ben resa l’emozione del
camminarci dentro, respirandone i profumi.
Aldo Vincenzi –Il tempo
scandisce il ritmo-:
Malinconica riflessione, questa di Aldo,
sul tempo che, impietoso, passa.
Antonia Scaligine –Cerca di
essere-: La prof Antonia dà lezione di vita, con questi
incitamenti, porti con gentilezza e con belli e suadenti versi. Ne
terremo conto, ringraziandola.
Laura Toffoli –Velluto blu:
carezza d’immenso-: Immagini ad alto contenuto poetico,
queste offerte dalla brava Laura. Ben resa la meraviglia di bimba e
tenerissimo è il ricordo della madre abbinato a questo narrar la natura.
Sandra Greggio –Mattia-: Commuove Sandra con questa malinconica dedica. Di Mattia resterà sempre
nel suo cuore un dolcissimo ricordo, quello che emerge forte da questa
bella poesia.
Poesie a tema: Autoironia
Maria Grazia Armone –Brezza
gentile-: Non si sa più a chi rivolgersi, insomma, dopo questa
divertente elencazione di pregi e difetti ma tema centrato dalla brava
Maria Grazia.
A voi tutti un caro saluto, in primis al
nostro illuminato vate. Piero Colonna Romano
Curve spazio –
temporali. Comprensibile e concreta, anche se il tema trattato è
complesso. ***** Complimenti A Caetano. "Il mio verso è un
endecasillabo" (e dai!). Il disco s'è inceppato. Dovresti aggiungere "di
dodici sillabe". Un consiglio: Lascia in pace Dante, se no ti ficca
nell'Inferno.
27 febbraio 2014
Aldo Vincenzi –Finché-: Appassionata dichiarazione d’amore e di speranza. Sia lungo il tuo
tempo, caro Aldo.
Fata Morgana –Febbraio-: Un delicato saluto ad un mese ormai passato, detto dalla brava Fata
Morgana. Un caro saluto.
Emanuele Locatelli –Il cerchio
dei corridoi-: Atmosfera cupa ed inquietante, in questa
di Emanuele che, di fatto, ci porta nei meandri di una mente smarrita in
cerca di luce.
Tullio Barrecchia/Uriel
–Ricrea-zione-: Avverbi predominanti (persino un
neologismo) in sincopata poesia che mescola mito e filosofia con un
chiarissimo (probabilmente involontario) negare il raggiungimento della
verità in quel ri-velato.
Antonella Iacoponi –L’addio del
soldato-: Intenso saluto, detto con le usuali rime incatenate
di Antonella, in una poesia piena di struggente sentimento.
Roberto Bottiroli –Elettra (il
sogno)-: Dolcissimo, melanconico sonetto, realizzato con gli
accenti (2) 4 8 10 dell’endecasillabo “a minore” dal lento ritmo.
Gradevolissima questa (come le altre) dell’ottimo Roberto. (e
che problemi creino le sdrucciole
lo sappiamo tutti)
Michael Santhers –Nell’aria-: Un acquerello, con lo stile inconfondibile del bravissimo Michael,
questa descrizione del risveglio della natura. (deliziosa proposta
quella terra che si risveglia stiracchiandosi)
Franco Buniotto –Il rischio è il
mio mestiere-: Mi piace questa sintetica presa d’atto
dell’ineluttabile epilogo della vita.
Zenone Drisoli –Ora di lezione-: Il lamento d’un insegnante, raccontato con amaro
humor dal nostro Zenone. Auspico
maggiore attenzione, da parte di questo Stato da altro
distratto, alla missione che
realizzate tra troppe difficoltà.
Adriana Lombardi –Parole e
vita-: Il verbo che si fa vita, grazie all’attività di
personaggi (sempre più rari, per la verità) come
questo, giustamente omaggiato da Adriana.
Laura Toffoli –Rifletto un
po’…-: Descrive il caos nel quale viviamo, la brava Laura, e
ne rende colori, suoni ed alienazione.
Salvatore Cutrupi –Rancore-: Rostand direbbe “il bacio è un
apostrofo rosa posto tra rancori”. Più o meno è quello che racconta il
bravo Salvatore. Suggerimento: più baci e, soprattutto, interminabili.
Un caro saluto a voi tutti, in primis al
nostro vate illuminato. Piero Colonna Romano
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