Ghinello frizzante
Come a un troppo verde vino
di modesta gradazione,
a te serve, Conte Ghino
una forte correzione.
Se ti addentri in "chiscuscassi",
non puoi far manco due passi,
perché inciampi e batti il naso:
non è questo il primo caso.
Io ti reputo un fratello
e ti stimo: ormai s'è visto;
hai un'aria da monello,
ma sei pur guerriero, un misto
dell'Anselmo e Don Chisciotte,
ambedue in medesma botte.
E ciò non ti arrechi offesa:
vengo con la mano tesa.
(Antonio Fabi)
Doppia
replica ad un valoroso cavaliere
Ora che siamo, Ghino, amici veri;
or che siamo stretti anche la mano,
si dovrà tra di noi esser sinceri:
tu sei l'artista ed io son l'artigiano.
Tutto questo lo affermo volentieri,
né voglio comportarmi da villano.
Ti sto inviando, anzi, un bel metronomo,
che ti farà più sciolto e, quindi, autonomo.
Perfino la grancassa ed il trombone
hanno bisogno d'un ritmo decente
per prender parte ad una esecuzione.
Un uomo come te, tanto valente,
che non disdegna scendere in tenzone,
rischia, però, di non valere niente.
Studia il metro, fortissimo Burlacco,
onde evitare il quotidiano smacco.
L'aritmia (qui vengo al latrinale)
è da curare, Ghino, seriamente.
Né mi pare tampoco originale,
per una dotta, illuminata mente,
quale la tua, che forse non ha eguale
in mare, in aria o in luogo equivalente,
trattare di quei profumati fiori
che da ogni foro tuo sbucano fuori.
(Antonio Fabi)
Sul
Burlacchino n. 24
(Scherzo in terza rima)
A quanto pare, piace il gioco duro
all'autore del brano che commento;
quantunque in molti casi contro il muro
egli abbia urtato in modo assai violento.
Ritorna la sua smania viscerale,
senza la quale non è mai contento:
fetore, cesso, water, orinale
son gli argomenti ch'egli preferisce,
sperando di condire con più sale
versi sgraziati; né mai la finisce
di torturare Apollo ed i lettori,
dal momento che non s'impermalisce
se qualcuno riprende i suoi orrori.
Bercia di metro e sonetto caudato,
pensando, nobilissimi signori,
a un repertorio vago e limitato,
che non è tale, se date un'occhiata,
qualora già non l'aveste notato,
a questa mia terzina incatenata.
Il punto è un altro: non solo gli accenti,
le rime e il verso in maniera sguaiata
tratta costui, sommo tra gli impudenti;
ma ciancia di poetiche figure,
come il sonetto, appunto (state attenti),
che vivaddio!, non conosce neppure.
Il codice stradale e un ottonario
confonde, giacché sono troppo dure
le norme contenute nel breviario,
qui collocato dal nostro Maestro,
ma preferisce salire il Calvario
il pasticcione, sempre più maldestro;
e il fatto che più d'ogni morbo nuoce,
sta, Diva, in ciò che il suo brillante estro
lo porta a metter altri sulla croce.
Del turpiloquio ho detto già più volte:
tra i suoi prodotti naturali ei cuoce;
non vado ad invocar censure stolte;
ma ci vuol poco a dire che Burlacco,
con tutte queste sue parole sciolte
somiglia a un grande, maestoso ciacco.
Né questa è una battuta da demonio,
o da nemico perfido e vigliacco:
l'idea me l' ha fornita Sant'Antonio,
quello addetto alle miti creature,
che, pure in deficit di comprendonio,
son, Ghino, come te, utili e pure.
(Antonio Fabi) SPQR
Il prode Ghino non volendo abusa
dell'arcinota mia benevolenza.
Non è doloso il fatto, onde l'accusa
terrà conto di questa sua incoscienza.
Per conto mio, Burlacchino, m'impegno
un amministratore di sostegno
a nominare affinché ti controlli
onde evitarti rovinosi crolli.
(Antonio Fabi)
Improntitudine
Dar conto a te, Burlacco,
dei miei fatti?
Suvvia, corpodibacco!
Siamo matti?
Ti credi d'esser dotto,
bigio Gano?
Sei solo un grezzolotto,
buon villano.
(Antonio Fabi) |
Trinchetto d'Urbino
Sonetto Scodato & Scurnacchiato
Tu mi reputi un fratello,
ma opaco non ho il cervello:
il cervello non è opaco:
tu mi tratti da imbriaco!
Tu mi reputi un vinello,
ma senza andare col libello,
ti ricordi or nelle zucche,
ti ho dato belle ciucche?
Se ti vanti della gradazione,
io ti dico fai attenzione:
anche il Chianti re dell'aia
può finir nell'acetaia!
Caro Tonio, bel Trinchetto
se ti tosto il mio sorbetto,
non lo tosto per offesa:
darti la mano non mi pesa!
(Ghino Burlacco)
Replica a "Doppia replica di Antonio Fabi"
In metropolitana
Per Giove e per Bacco!
sento nel cuore fiacco,
nascer un'amicizia vera,
come tra il cacio e la pera.
Appena lo sa il contadino,
ci darà un bicchier di vino!
Le tue opere così elette
di metro e levatura,
sono da tenere strette
nella letteratura!
Grazie ancor per i consigli,
ma resto co' miei arti-gli,
corro a prender aria sana,
senza metro, con la metropolitana!
(Ghino Burlacco)
i
Risposta al commento sul
Burlacchino n. 24
Bandalaracchia
(Il fatto, il diritto e il rovescio)
Burla in rime racchie
Falso tu sei più di Girella,
reo spergiuro dei buratti
t'aggiusti a pro tuo la livella
cambi le carte agli atti:
ti vesti da bella verginella,
mi dai del castigamatti.
Peggio del conte Ugolino
ti gettasti con godimento
a sbranare il carme di Ghino
disconoscendo l'avvertimento
che avrei perso la pazienza
senza un tuo ravvedimento.
Non si placò la tua scemenza,
per difesa impugnai la spada
a limitar la tua insolenza.
Tirato dentro l'intifada
in un mare di squali
arduo e ritrovar la strada.
Ben so usar faretra e strali
a combatter son avvezzo
come sono i cavalier leali
ma non uso mai armi letali:
solo se costretto con ribrezzo,
per difesa uso gli orinali!
(Ghino Burlacco)
A Metro (con riconoscenza)
(A proposito di Aretineide)
Caro Metro, scateni un pandemonio,
ma grati ti siam per il sollazzo,
che in tante salse o in pinzimonio,
tu ci propini con opere sul casso.
(Ghino Burlacco)
Tu quoque, Metrus …..
A Metrus, Metrus e mezzo!!!
Non si lamenti poi..,
chi non fa i metri suoi,
e rompe i metricoli
e gli ammennicoli
dell'amata metreria,
a chi si ammetrava
sulla propria metrovia
(Ghino Burlacco)
Metronio I
Domani in Piazza dei Metracoli
Metronio I sarà proclamato Menarca,
(pardon, Marchese), del Metriarcato D'Oriente.
(Ghino Burlacco)
Sir Metrozzo
1
Dico a sir Metrozzo
principe d'Urbino,
il gioco dello strozzo
non s'addice a Ghino.
2
Metrozzo Metrico,
il metro snoda
ma è patetico:
da sé si loda
(Ghino Burlacco)
Jack lo smetratore
Caro Jack
il suonato sei te!
(Ghino Burlacco) |
Semplicemente
Se quel qualcun che stolido
su metri e metricisti
già va latrando ignobile
al pari degli artisti
ei si degnasse un giorno
guardandosi un po' intorno
d'ammetter la realtà.......
(Roberto Bottiroli)
Svolte
Ha cambiato professione
Ghino, già sommo poeta.
Scrive saggi con passione:
la sua critica è discreta:
fa pensar quasi al Sapegno:
quale ingegno!
Qualche bravo rimatore
l'ha suonato, a dire il vero,
con poetico rigore.
Non son io, Ghino, severo;
dico: "Attento alle intemperie;
vai in ferie".
(Antonio Fabi) Santa
Alleanza
Il tuo cervello, Ghino, è sempre in pausa;
è una scientifica constatazione,
specie ora che lotti per la causa
d'un mezzo quarto di Brancaleone.
(Antonio Fabi)
Metro e sugo
Burlicchio, tu dovrai pagare i danni
a quel signore che ha nome Buongusto.
Mi pare che null'altro ti riesca
salvo che scrivere alla puttanesca.
(Antonio Fabi) Monomania
Il metro, il ritmo, il tempo, la battuta
sono il tuo incubo, Gano Burlacco:
sai scrivere per grazia ricevuta,
scegliendo le parole dentro un sacco.
Inutile anche per gli allenamenti,
privo di stile, privo di argomenti,
hai fatto bene a seguir l'arciprete:
sei sagrestano ; voi due vi attraete.
(Antonio Fabi) E´ afflitto
Ghino da monomania:
è il metro che l´ha fatto uscir di senno.
Perché fate quel cenno?
Dite che lo schiantò la poesia.
Col metro oppure senza,
la nullità è sempre la sua essenza.
(Antonio Fabi) Epigramma
Le puttane non sono disoneste,
povero Ghino, spento parruccone.
E nelle loro teste
c'è senno, c'è dolcezza, c'è ragione.
Povero sventurato!
Tu non hai mai provato.
(Antonio Fabi) Pensierino
Non vedo più Burlacco e ciò mi duole;
spero che non gli sia successo un guaio;
forse, però, è con Gus, posto che vuole
reggergli la candela e il calamaio.
(Antonio Fabi) Don
Rodrighetto
Ghino l'allocco le donzelle tocca
consensualmente: basta domandare.
Io, per converso, più d?un Lupanare
possiedo, amministrando tanta gnocca.
Il fascino di Ghino sempre appare
dal suo sorriso e da ogni bionda ciocca:
sussurra alla ragazza: - Amami cocca;
del belluino odor non ti crucciare -.
La sventurata scappa, ma l'Adone
la rapisce e la lega per cent'ore:
grande conquista degna di Plutone,
che sottrasse a Demetra la sua Kore.
Ma non pensi, con questo, Ciaccoghino
di posseder di Dite ugual valore:
Ciacco è troppo meschino;
e, dai registri d'ogni mio "convento",
egli risulta aver l'abbonamento.
(Antonio Fabi) O
valentissimo Ghino Burlacchio,
grandissimo poeta dell'abbacchio,
principe delle strofe al culatello,
ma che male ti ha fatto il mondo, cacchio!
per dover sopportare il tuo macello?
Il tuo padrone non ha gran cervello,
ma capirà che con tale lacchè
scende più in basso di quanto già è.
(Antonio Fabi) Il
cavaliere vulnerabile
Ma di quali fendenti va cianciando,
quel cencio analfabeta ch'è Burlocchio,
zoppo, sciancato e anche cieco da un occhio?
Si ostina a fare, non di quando in quando,
ma spesso qualche orribile pastrocchio,
impugnando il paiolo come un brando,
andando allo sbaraglio ed allo sbando,
agitando il consueto scarabocchio.
Misero Gano, mi pare finita,
per le sberle che hai preso sul bel muso
l' avventurosa, eroica tua vita.
Sei un incassatore, sei aduso
a vedere la crapa tua guarnita
di contusioni, bernoccolo incluso.
Per questo non mi scuso
di questa miratissima pedata;
onore al merito: l'hai meritata
(Antonio Fabi) Ghino di
Guglione
Tu, Ghinarello non sghignazzi, abbai;
scodinzoli e guaisci come un botolo,
anche quando, a pedate io ti rotolo
per qualche fosso e mi diverto assai..
Premi, concorsi, riconoscimenti,
Urbino, Urbania, Mantova e Guastalla:
le tue pretese son più che dementi,
per cui ritorna nella tua Barbialla.
Qui danno noia i tuoi sgraziati lai,
la tua musica l'equilibrio sballa.
No, gli attestati miei non srotolo,
per chi d'insana gelosia è furente.
Che bella costruzione sto facendo!
Uno stil nuovo ho posto nella culla;
rime variate in un vero crescendo;
solo Burlacco non capisce nulla;
perché ancor si trastulla
con medagliette e santini, il guerriero,
credendo ch'io lo sfidi per davvero.
(Antonio Fabi) Verso la
fine
T´ho lasciato giostrare a piacimento,
Ghinazzo, mulattiere senza macchia;
il tuo canto di nobile cornacchia
costituisce sempre un lieto evento.
Sei come Emilio Fede: vera pacchia;
più scrivi e più si sente il forte vento
col quale, quando voglio, io t´anniento.
Non ti metto di certo la mordacchia.
Ma il gioco lungo si trasforma in noia,
in gran sopportazione, in tempi persi;
oramai m´ha stancato la tua "ploia".
I gani come te sono sommersi;
affonderanno senza scappatoia:
io ti giustizierò con quattro versi.
(Antonio Fabi)
Differimento
L'esecuzione, Gano, è rimandata:
è il tuo furor così sgrammaticato,
che l'ultima ridicola boiata
merita un premio, che ti sarà dato.
Resisterai per un mese alla morte,
poiché ti faccio buffone di corte.
Ma, quando giungerà il 31 agosto,
ti metterò, Burlecchio, in un bel posto.
(Antonio Fabi) Per burla,
Burlacco, tu sei ancor vivo;
stropiccia la guancia, ovvero la chiappa.
Non voglio accopparti qui proprio al mio arrivo:
mi piace concederti ancora una tappa.
Ma non sarà il boia a scannarti ad Urbino:
è molto più adatto un discreto norcino.
(Antonio Fabi)
|
Metrolonga
Vi diamo ora la classifica
della metromarcia poetica
che si è svolta oggi
sul percorso Urbino-Pavia
1° classificato Bifa
2° classificato Botti
Tanto che poi il Bifa ha festeggiato
con bòtti d'artificio.
(Ghino Burlacco)
Nervosetti?!?….
Eh sì!, ben capisco,…caro Marchese di Montefeltro,
che ci senta nervosi quando s'avvicina
il climaterio,
e per di più vederLa così soffrire,
per le Sue perdite metruali
(Ghino Burlacco)
La Metress d'Urbino
La Metro Golden Mayer presenta:
In primavisione assoluta
nei cinema italiani uscirà :
La metress d'Urbino
(Ghino Burlacco)
La metress
Cara Metress
diciamo pane al pane
e vino al vino
in fatto di puttane…
docet Urbino!!!
(Ghino Burlacco)
La metress infuriata
1
Cara metress,
vedo che la mia monomania
ti dà alla testa
come la Malvasia.
2
Non penserei mica
che farti pubblicità
sulla di Ghino pelle
non ti costi
dazi o gabelle?
3
Se non vuoi esser
coglionato
non rompere le ballons
a Ghino,
che giammai
t’avea svegliato!
(Ghino Burlacco)
Scoperta la metress Fabiana
1
Scoperta la tenutaria
di una casa di ammetramento
nella citta ducale di Urbino.
Secondo gli inquirenti
trattasi della metress Fabiana
2
Cara metress,
hai confessato urbi e orbi
che sei un frequentatore
di lupanari.
Bravo!! ( ma non te lo dico
per farti la morale!)
3
Io le donne non ho bisogno
di pagarle, me le conquisto!
Pagale tu.
Bravo!! Bravo!!
(Ghino Burlacco)
A Metro il Sillabario d' Oro?
Metro mi hai convinto!
Quanti premi hai vinto?
Diccelo pubblicamente
non fare il renitente?
Uno di cotale talento,
non è niente,
se non ne ha vinti
almeno cento!
Dai mostraci l' alloro…
o poeta del gran foro…
(Ghino Burlacco)
Metro premiato
Visto che Metro
è snobbato
dalla critica ufficiale,
daremo
un premio speciale:
premieremo
la sua maestria,
e la sua spocchia
con il premio
della parrocchia.
(Ghino Burlacco)
Metro ripremiato
Metro nonostante
sgomiti, sgomiti
attacchi, sfide,
duelli , partecipi
a quintane, giostre
su diversi
siti della rete
per mettersi
in mostra
riesce solo a fare
qualche piazzamento
su siti dedicati
alle risate:
roba da ridere
insomma!
Grande vate,
cospargiti
la testa di cenere
e fai ammenda
di tutta la tua
boria,
vate della vanagloria!
Presentati
a dare lezioni
di poesia
solo quando
puoi vantare
nel tuo medagliere
qualche premio
di poesia
o di critica
d'importanza
nazionale,
altrimenti
taci e
rinchiuditi
nella tua stanza
a sillabare!
(Ghino Burlacco)
A Metro vincitore del cappone
Ah Metro, Metro sbruffoncello
fammi ridere ballons e pisello:
vedo da come reagisci malamente,
che ben ho assestato il fendente.
Tu puoi scrivere facendo il verso
al Tassoni, al Burchiello, all'Aretino
ma per la Critica è tempo perso:
scrivi a rimessa di carta e pennino!
E' grasso che cola, oh bel campione
se ti premieranno con un cappone!
(Ghino Burlacco)
Supermetro
Metro, metro gran spaccone
ti regalo il guiderdone:
come puoi andar in battaglia,
senza al petto una medaglia?
Ti trafiggo le tue cotte..
sei un piatto di fave cotte!
(Ghino Burlacco)
Metro e il punto debole
1
Trovato il punto debole
di metro:
spaccone nelle giostre
e nelle carriere,
ma senza un becco
di premio
degno di nota
nel carniere!
2
Se un giorno
vincerà qualcosa
a Urbino,
resterà il dubbio
che il premio
glielo abbia dato
qualcuno di famiglia:
suo cugino!!
(Ghino Burlacco)
Cantaci o Metro senz' ira funesta
Cantaci o Metro, dall'adrie riviere
l'ori e l'argenti del tuo medagliere!
(Ghino Burlacco)
Metro, il Mago Merlino e la badante
1
Caro Metro,
come Mago Merlino
ho fatto il vaccino:
le tue dotte rappresaglie,
non scuotan le mie maglie!
2
Ti sento un po' imbronciato,
Ti vedo un po' sgonfiato
ma presterò cura e attenzione
a non ridurti alla disidratazione !
3
Capisco che in questa situazione
così grave e allarmante
tu faccia ricorso alla badante,
non abbia premura la tua tata:
ho l'aria condizionata!
4
Prima di salutarla con il Lei,
Le raccomando di custodire
i suoi vanti e i suoi trofei!
(Ghino Burlacco)
Metro, SENZA TROFEI, CHE VERGOGNA!!!
1
Caro Metro,
tu m'hai stuzzicato,
ed io non ti mollo,
non sono debosciato…
e ti tiro il collo….
2
Rigirala come vuoi:
Un metro non premiato
è un metro dimezzato!!
Un nano…insomma!!
3
Ti avevo avvertito:
tanto va Metro a Ghino,
che ci lascia il moncherino!
(Ghino Burlacco)
Metro, metronauta
Caro Metro
dove vai in Argolide?
a cantarci di Briseide?
Quaranta milioni,
di italiani fanno l'OLA
ad ogni ottava!
Canta, canta,
A contarti i premi
ghe penso mi!!
Avrò bisogno davvero
del pallottoliere!
Ciao Metro, amico mio,
goditi buone vacanze!!
Buone vacanze
anche alla tua tata!!!
(Ghino Burlacco)
Metro, a me bastan due parole
Metro,
ormai sei azzoppato:
con due parole
ti ho annientato:
Tira fuori
le medaglie,
o sei un metro
un metro di frattaglie!!
Metro,
vai, vai in vacanza…
con Ghino
NON CE LA PUOI FARE
perdi pure,
la speranza!!!
Ciao, ciao, ciao…
vai a rinfrescarti…
(Ghino Burlacco)
Metro: dispositivo per l'esecuzione.
Metro,
io sono pronto:
procedi pure all'esecuzione!
Ricordati però, che il protocollo
prevede che tu sia il alta uniforme
con tutto il medagliere sul petto.
Se non ti presenti con le medaglie,
l'esecuzione verrà di legge,
annullata!!
(anche se ne manca solo una!)
Ciao Metrozzo!
Ghino Burlacco |
"Il
professore aulico" di Zenone Drisoli
Il professore aulico nonchè munifico è assai bulimico nel fantastatico e
lungo distico polimerico quasi omerico all' itifallico villico e tricotico,
limerico, sinottico tra lo psicotico e il gallico, forse criptico ma non
generico ed acritico, in bilico tra il sublimi(co) e il magnifico più che
poetico
(Ghino Burlacco)
All'amico Ghino Burlacco
Caro Burlacco, amico Buffalmacco, non sono Calandrino. Non mi hai messo
nel sacco col tuo colpo di tacco senza salvatacco. Ah Burlacco, non sei
Ghino di Tacco, non un polacco e nemmeno un cosacco col colbacco, forse un
saracco che trita tabacco in onore di Bacco, perbacco; ma non sei un
vigliacco, solo bislacco; infatti ti piace il macco, non lo smacco,
poffarbacco; non tiri il pacco perché non sei un tombacco, giurabbacco.
Vai all'attacco coprendoti col fuciacco; coi Burlacchini governi il
sangiacco… Ma ora sono stracco di suonare questo talabalacco, per cui
oltre non vado con l'impacco, con stima e rispetto batto il tacco e mi distacco,
citando a mia difesa il saggio Orazio Flacco: "Aut prodesse volunt aut
delectare poetae".
(Zenone Drisoli)
"La docente eclettica" di Zenone Drisoli
La "professoressa eclettica", è pure egotica ed eccentrica, emblematica ma
poco iconica, è porfirica ed elastica, pedocentrica, pedologica, algida e
piretica, piromantica, tardoromantica e neoromantica, polissemica nella
mantica, filologa della manica, della mimica e della cinetica fallica,
epica, negromantica, apotropaica, logica ed assiomatica, euforica seppur
aterosclerotica, ciclotimica, eretica, erotica, sessofobica, oro-analica,
ecologica e onirica della fitofallica, meteropatica, lunatica, mediamente
cinica ma non è una chiavica, è fantasticaaaaa!!!!
(Ghino Burlacco)
A Ghino,
re del Burlacchino
Caro Burlacco, il tacco più non sbatto,
a Ghino m'inchino, re del Burlacchino,
che osa generoso elogiare un matto,
uso a sbeffeggiare chi fa il lecchino.
Grato ti sono che inondato mi hai
con la cascata di freschi aggettivi,
ma devi sapere che amo il tocai
e non mi va di passare tra i Divi.
Pertanto, ti prego, non elogiarmi,
se no corro il rischio d'ubriacarmi,
e di fare la fine di Talete,
leggendo il tuo commento sulla rete.
(Zenone Drisoli) |
Al Divo Zenone
Caro amico mio Zenone
non accetto questi patti,
ti benedica Zeus e Giunone,
esulti la Scuola di Matti.
So che sei modesto e schivo
ma sei grande d'ingegno,
per noi sei più d'un Divo,
e mantieni gran contegno.
Non pianger se anime prave,
ti hanno messo nei guai,
togliendoti il buon Tocai:
gradito almeno ti sia il Soave!
Scorre a fiumi l'ambrosia,
brinda madama Eufrasia
anch'io brindo giulivo:
viva Zenone re e Divo!!
^^^^^^^ ^^^^^^
Perbacco, chi m'ha tirato la secchiata??….
Voce, da dietro le quinte:
Ghinoooo, smettila con la sviolinata!!!…..
(Ghino Burlacco) |
|