Commenti sulle poesie
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31/12/2015 31 dicembre 2015 Poesie a tema: E Natale…? Giuseppe Gianpaolo Casarini –Una fiaba di Natale-: E’ un invito alla generosità questa semplice fiaba che l’ottimo Giuseppe ci regala. Poesie a tema libero Francesco Soldini -65. Accenti-: Accenti d’amore, dunque, detti con sintetici ed ermetici versi. Michael Santhers –Patacche-: Una dura condanna del consumismo ma, soprattutto, di quel desiderio d’apparire prima (e ad affossamento) dell’essere. Versi che dovrebbero affondare nelle coscienze di molti di noi, per farci riflettere. Spettacolosa lezione morale del grande Michael, col suo inimitabile stile. Dario Menicucci –Un altro giorno senza nome-: Un amore svanito nel tempo, così come svanisce il fumo di un camino nell’aria. Bella poesia, densa di rimpianti, ambientata in panorami malinconici, come, con maestria, Dario sa disegnare. Nadia Borean –Dove sono?-: Uno smarrimento, un non più riconoscersi, un cercare un equilibrio smarrito, detto con gli intensi e bei versi di Nadia. Gabriella Brancaleone –Il vento-: Un addolorante, doloroso ricordo, che ritorna come mantra e scava dentro, molto ben rappresentato dagli intensi versi di una brava, sensibile Gabriella. Nino Silenzi –Folla sola-: Amarissima analisi del nostro vivere. Nino osserva, sconsolato, questo nostro essere soli tra gente indifferente e lo rende con forti e bei versi, pieni di una ribellione che nasce da un sensibile animo. Coinvolge molto il nostro poeta e porta a riflettere sull’attuale società, intrisa d’egoismi. Complimenti vivissimi. Marino Giannuzzo –Gocciolio-: Con magistrali allitterazioni Marino ci regala una ritmica e ben descrittiva poesia. (mi permetto un suggerimento: forse evidenziare gli spezzati endecasillabi avrebbe reso meglio quella pioggia, quel gocciolio). Laura Toffoli –Chiuso il vecchio-: Bellissimo il linguaggio figurato che Laura usa per salutare il vecchio anno che parte ed il nuovo che nasce. Decisamente magistrale l’accostamento di parole adeguate e dal sapore metaforico, vagamente ermetico. Ancora una volta, brava Laura! Jacqueline Miu –Souvenir (d’Yverdon-les-Bains)-: Un amore, perso nel tempo e struggente, ambientato nella romantica cittadina termale della Svizzera. Sempre con la forza dei suoi bei versi (esperimento riuscito, direi) la bravissima Jacqueline apre il suo cuore a ricordi dolcissimi e ce ne fa regalo. Complimenti. Un grazie di cuore alla bravissima Antonia per gli auguri, che ricambio, e per l’attenzione posta alla mia “Rinnovata preghiera per l’anno nuovo” e per il suo gradito commento. A voi tutti i più sinceri auguri per un prospero anno nuovo, ricco di poesia. Un grazie di cuore al nostro magnifico Lorenzo, per ciò che a noi tutti consente ed ancora AUGURI, AUGURI, AUGURI.
Piero Colonna Romano
Caro Lorenzo,
Belle le poesie di oggi , la favola di natale di
giuseppe gianpaolo casarini
30/12/2015
Nel mio
guardare l’orizzonte A…U…G…U…R…I
30 dicembre 1941 Poesie a tema: E il Natale…? Giuseppe Dabalà –Natale-: Una scettica ricerca dell’amore e l’augurio che lo si possa trovare tra i sentimenti che vivificano il Natale, con il bel poetare di Pino. Giovanni Abbate –Sentimenti .…natalizi-: L’amore che c’è all’interno della famiglia appaga molto più delle luci che illuminano le città, in queste festività di fine anno. E lo racconta l’amico e poeta Giovanni, con versi pieni di sentimento. Michael Santhers –Rumori di feste-: Rutilanti versi, in bello stile santhersiano, a descrivere la confusione di questi giorni festivi. Come sempre Michael regala immagini surreali, dense di sarcasmo, figlie del suo attento osservare. Poesie a tema libero Marino Giannuzzo –Arsura-: Uno stato d’animo depresso dà vita a questa poesia densa di malinconia. Non scorre più l’acqua dell’ottimismo e neppure il ricordo di un tenero volto di fanciulla fa sgorgare poesia. E’ un triste canto, questo di Marino. Francesco Solfini -64. Gelosia-: Con asciutti, sintetici versi, Francesco esorcizza la gelosia. Giuseppe Gianpaolo Casarini –Bosco invernale spento-: L’osservazione di un bosco, in vestito invernale, porta il poeta a riflettere sul tempo che scorre. E la malinconica conclusione è che mentre quel bosco avrà una primavera, primavera non potrà esserci per l’uomo, votato a ineludibile decadenza. Bruno Amore –Bicarbonato-: Una tristissima analisi delle incombenze che ci porta la vita, anno dopo anno, con le stesse cadenze, con gli stessi faticosi impegni, detta con versi che dicono grande pessimismo, sottolineato dalla chiusa della poesia. Dario Menicucci –Ancora insieme-: Una tenera storia d’amore, proiettata nel futuro, realizzata in un panorama fatto di luci soffuse, di risa argentine, di ovattati rumori del traffico, raccontata, con maestria, da Dario. Simone Magli –Il pensiero mi stritola il cuore-: Una pessimistica visione della vita, tremando per quel che il domani può riservarci, detta con intensi versi dal cupo suono. Fausto Busatta –Confine tra nebbia e sole-: Un addolorato canto per un amore svanito. Bene descrive la pena e lo stato d’animo il poeta, bene rende il tormento ed il desiderio di uscire da quella nebbia per tornare ad una vivificante luce. Laura Toffoli –La muta del tempo-: L’incantata descrizione di un viaggio in Africa, detta con lo stile inconfondibile di Laura, con il suo saper rendere colori e suoni, col suo sentirli dentro e saperli tradurre in poetiche immagini. Clelia Maria Parente –La farfalla-: Deliziosa filastrocca dal sapore di fiaba. Antonia Scaligine –Vivere o perdersi nel domani-: Bilancio di fine anno, che, come ogni altro anno passato, ha portato gioie e dolori. Un chiaroscuro di sentimenti, di riflessioni filosofiche, che si concludono con la speranza e con i tradizionali auguri. Il tutto tradotto nel bel poetare di Antonia. Jacqueline Miu –Ghiandaie-: Un incredibile cocktail fatto da un simpatico uccello, un amore ardente, qualche cometa, un sanguinario dittatore fantasma (fortunatamente) e, per concludere, una spruzzata di Bastimenti di sogni. E’ stordente il poetare di Jacqueline, come potrebbe essere l’LSD mescolato a vodka. Ma resta affascinante. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro illuminato vate Lorenzo.
Piero Colonna Romano
"Bicarbonato": profonda e saggia riflessione di
bruno amore, che va a toccare le corde dello spreco di vita al
quale tutti, chi più chi meno, aderiamo, castrandoci emozioni e giorni.
"Confine tra nebbia e sole" di Fausto sembra essere sul solito tema e
parla del rimugino improduttivo del poeta o dell'ansioso, che resta
spesso intrappolato fra il pensiero e l'azione. Grazie a Lorenzo, Piero
e a tutti i poeti e sitani per questo ennesimo anno ricco di emozioni,
calore, sogni e Poesia. 29/12/2015 29 dicembre 2015 Poesie a tema: E il Natale…? Laura Toffoli –Se l’uomo fosse in grado di capire-: E’ sconfortante questa analisi dell’uomo. Mi unisco a Laura e, con lei, spero nell’illuminazione. Santi Cardella –Attraversando i secoli-: Ed anche da Santi arriva una ferma condanna degli egoismi che muovono gli uomini. Splendide le immagini metaforiche che il poeta, con grande maestria, ci regala. Ed, in chiusura, si alza al cielo una fervida preghiera, con la quale si chiede che tutto quell’amore della notte santa si riversi, a salvezza, su questa martoriata terra. Poesie a tema libero Simone Magli –Certi bambini si dovrebbero unire-: Se il mondo fosse governato dalla purezza quanto più accettabile sarebbe la nostra vita! Questo l’auspicio di Simone, al quale mi associo. Marino Giannuzzo –Nevicata-: In un romantico paesaggio invernale, dove la neve tutto ovatta, ecco nascere solidarietà tra vicini. Bella la descrizione di Marino e ben resa l’atmosfera di quella nevicata. Bruno Castelletti –Rasségnete cor mato-: Malinconica e rassegnata descrizione di stagioni che passano e pesano sul cuore. E l’uso del dialetto rende ancora più dolce il dire del nostro ottimo poeta. Francesco Soldini -63. Sassolino-: L’immagine allegra di un sassolino lanciato sull’acqua, confrontata con un masso che vi cade con un tonfo sordo, ben rappresentata da Francesco. Maria Savignano –Helga-: La triste perdita di un’amica, resa con gran sentimento dalla brava Maria. Alberto Rosso –La tua intima dimora-: Di difficile interpretazione è questa poesia di Alberto. Potrebbe trattarsi di una metaforica analisi di un qualcuno che pur aspirando alla libertà, nel momento in cui la ottiene, ecco che la rifiuta. Forse nella stessa logica di quella donna del mare di ibseniana memoria. Francesco Albino –Illuminazione-: Un ottimistico modo di guardare al mondo e la ricerca, realizzata, dell’illuminazione descritta con sintetici ed efficaci versi. Jacqueline Miu –Terre Sidoni-: Sento un vago odor d’Ulisse (più di Joyce che d’Omero) in questi forti versi di Jacqueline. E’ un racconto/confessione quel che qui si legge, fatto anche di illuminanti aforismi, ma per apprezzarlo necessita fare ardua ginnastica mentale. Sandra Greggio –Buonanotte-: Un’invocazione all’amore totale, in questi tre versi della brava Sandra. Un caro saluto a voi tutti ed un grande grazie al nostro Lorenzo che tutto ciò consente.
Piero Colonna Romano
Un sincero grazie a Sandra per
l'apprezzamento alla mia poesia di ieri, un grazie speciale a
Piero, che mi commenta sempre da buon critico, poeta, nonché
amico. 28 dicembre 2015 Poesie a tema: E il Natale…? Gus –Vivo-: Una magistrale similitudine tra un ventaglio e l’accavallarsi dei ricordi di una vita, con quell’aprirsi che mostra una sventagliata di immagini che riportano al passato. Linguaggio figurato a narrare di una vita appagante, con luminoso futuro ancora da vivere. Complimenti, Gus. Il Passero –Il Natale-: La speranza che questa festività possa entrare nelle coscienze ed apportarvi amore e serenità. Ben descritte le immagini di città illuminate da un Giancarlo in gran forma. Un caro saluto ed affettuosi auguri. Poesie a tema libero Dario Menicucci –Il nuovo anno-: In un inquietante scenario, ecco il vecchio anno che, nascondendosi, si eclissa. Scarsa è la speranza per un futuro migliore, rappresentato da quel tremebondo anno nascente. Opportuno l’augurio per un anno migliore, a Dario ed a voi tutti. Simone Magli –Non c’è soluzione-: …ma la salvezza è nella poesia. E Simone lo dice con ispirati versi. Enrico Tartagni –L’odio-: Un miscuglio di sensazioni nate da paure, rabbie e desideri di una pace che un dio non regala. Questo mi fa sentire questa criptica poesia. Carlo Chionne –L’anno nuovo-: Un augurio che nasce dal poetico cuore dell’ottimo Carlo. Certamente sì, l’anno nuovo ed i successivi ti saranno di scorta, ed allieterai ancora il Castellaccio con la tua arte. Un caro, affettuosissimo augurio. Alessandro Borghesi –Degrado-: Rabbia ed incredulità per la violenza che ci circonda. Violenza realizzata in nome di un immaginario dio. Forti i versi di questa bellissima poesia di Alessandro che è denuncia dell’ottusità dell’uomo e che non lascia speranza nel futuro. Complimenti vivissimi!| Antonella Iacoponi –Canto alla luna-: Una romanticissima descrizione di una romanticissima luna, immersa in un paesaggio, ovviamente, romantico. I versi a rime incatenate di Antonella ci regalano, dolcissima, un’atmosfera, tutta da godere. Marino Giannuzzo –Notturno campestre-: La pace della natura notturna, descritta con maestria, turbata dalla frenetica, ma senza scopo, corsa di un uomo che non sa goderne. Francesco Soldini -62. Magic-: Epico racconto (forse lezione di vita) fatto di immagini cruente che le parole (quelle sì, magiche) consentono di creare. Stefano Ripamonti –Illusioni-: I sogni che nascono dentro noi, quelli che fanno vivere, ed i timori che svaniscano irrealizzati. Questo muove la penna di un pensieroso Stefano. Tiziana Cocolo –Portami su una stella-: Si sogna per vivere, si vive per sognare. E’ un cerchio che si chiude quel sognare e quell’essere pragmatici, per poi tornare a sognare. Così leggo la bella poesia della bravissima Tiziana. Jacqueline Miu –Le farfalle impazziscono a Dicembre-: Amore e fiocchi di ghiaccio pare abbiano lo stesso effetto: fanno impazzire, questi le farfalle, quello l’uomo. Questa l’assioma, secondo Jacqueline, poi sviluppato nel prosieguo del componimento con surreali immagini. Sandra Greggio –Ad un certo punto…-: Poesia grondante malinconia per il passare del tempo che tutto pare spegnere. Un sentimento che Sandra rende, magistralmente, con le immagini che nascono dal suo poetare. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
28/12/2015
Straordinario, Simone!!! Che meraviglia
soprattutto gli ultimi due versi. E per oggi il mio commento nasce e
muore con questo poeta.
Nel rinnovare gli auguri a tutti voi azzurri e al
nostro Lorenzo, mi complimento con Gus per la metafora del
ventaglio rispetto alla vita e ne approfitto per salutarlo caramente 27/12/2015
Arrivo in ritardo, lo so e mi dispiace
tantissimo. Solo ora sono riuscita a trovare il momento
più opportuno per augurare a tutti i sitani nonché in primis a
Lorenzo i miei più sinceri auguri per la festività del Natale,
unendo un sincero Buon Anno a tutti. 27 dicembre 2015 Poesie a tema: E il Natale…? Marinella Addis –Natale-: Il vero senso del Natale nei perentori versi della brava Marinella. Giuseppe Gianpaolo Casarini –Piuma soffice danzante-: Poetica e bella rappresentazione della luminosa cometa di Natale. Enrico Tartagni –Natale cristiano-: Il sacro ed il profano (pieno di sacralità però) uniti sotto le luci di un albero, nel desiderio di Enrico. Aurelio Zucchi –Quella cometa-: Il Natale che porta a riflettere su un ecologia distrutta, ben descritta dai bei versi di Aurelio. E la speranza sempre più si allontana, come quella cometa che si sperde in altri universi e ci abbandona. Questo mi dicono le riflessioni del bravo poeta. Gus –Natale-: L’incanto di immagini che periodicamente ritornano ad allietarci, molto ben reso dal ritmico, sintetico poetare dell’ottimo Gus. Clelia Maria Parente –E’ mezzanotte-: Natale è amore e gioia, questo il messaggio di Clelia che amore e gioia dona al sito azzurro. Jacqueline Miu –Buon Natale-: Un enigmatico buon Natale, dedicato a chi sa volare senza usare le ali, nel perfetto stile che conosciamo della nostra Jacqueline. Poesie a tema libero Giampietro Calotti –Canto una preghiera all’aria-: La dolorosa ricerca del divino, detta come intensa preghiera. Dario Menicucci –Inverno-: Quadretti invernale, freddi e malinconici, ben descritti da Dario. Simone Magli –Alla luce della luna-: Un dialogo con se stesso, un interrogarsi sull’amore, quello che consuma, e la volontà di non concedersi a quello, temendone gli effetti. Tutto questo con un intenso poetare, pieno d’apprensione. Marino Giannuzzo –Nebbia-: E’ metafora la suggestiva descrizione della nebbia, del suo svanire e del suo trasformarsi in pioggia, è metafora di una ricerca sul futuro che ci riserva la vita. Francesco Soldini -61. Sguardi-: Uno sguardo che apre la mente a ricordi ed ecco il tempo che pare fermarsi, proiettando la speranza nel futuro. Fausto Busatta –Il premio-: La vita, con le sue durezze, molto ben rappresentata in questa metaforica corsa in bicicletta, per tornanti e ripide salite. E’ la forza della volontà che ci darà la soddisfazione di qualche vittoria, come ci insegna la bella poesia di Fausto. Laura Toffoli –Respiro di passione-: Wow! Quanta passione nei bei versi, degni della Merini, della nostra amica Laura che merita, una volta di più, complimenti vivissimi per questo suo intenso e bel poetare.
Il più cordiale dei saluti a voi tutti. In
primis al nostro generoso Lorenzo.
Oggi la sezione della poesia a tema di questo mese
è impreziosita da tante e belle poesie, fra le quali per me
brilla di più quella di Gus, "Natale", che ha la forma di un albero di
Natale e la sostanza del Natale nudo e puro. Davvero un trafiletto
emozionante la poesia a tema di oggi! 25/12/2015
Oggi è Natale. Porgo il mio augurio, più
amichevole e sincero, a tutte le poetesse, i poeti, i lettori della
Pagina Azzurra. 24/12/2015
Buona Sera,
Condivido sentitamente, NATALE, di Giuseppe
Ungaretti. 23/12/2015
Buongiorno, 23 dicembre 2015 Poesie a tema: E il Natale…? Jacqueline Miu -25-: La luce che illumina il mondo e che tocca i cuori, descritta con i versi, colmi di suggestione, della bravissima Jacqueline Poesie a tema libero Roberto Soldà –Le ragioni del cuore-: Il Verbo, quello che illumina e scioglie le nebbie, ecco che scende nel cuore e ammalia le menti. Questa la tesi che l’ottimo Roberto, con questa poesia che gronda fede, mostra e dimostra. Giuseppe Gianpaolo Casarini –Care credenze perdute-: Romantiche credenze, dunque. Quelle che riempivano di meraviglia le nostre menti infantili, qui raccontate, con nostalgia malinconica, dal bravissimo Giuseppe. Michael Santhers –Due righe al mio cane-: Un colloquio col cane, lui sì fedele amico, raccontato con i bei versi dell’immaginifico, surreal surrealista Michael. Spassosa quella nuvola “in pretesa di compenso al sipario” che copre una pudibonda luna, insidiata da un voglioso sole. Giuseppe Dabalà –La matassa-: Quanta malinconia in questi bei versi di Pino! E’ un ricordare momenti dolcissimi, vissuti in tempi della giovinezza e svaniti in tempi che non torneranno più. E’ un guardare al passato, con rimpianto per ciò che poteva essere e non è più. Pino sa comunicare, magistralmente, stati d’animo che potrebbero essere di tutti e tutti coinvolge, e quanto simbolico è quel titolo! Marino Giannuzzo –Luccichio-: La notte nera, con le sue ombre nere, illuminata da singolari scintillii, è ispirazione per questa semi scatologica poesia di Marino. Francesco Soldini -60. Luce-: Dal ritmo, e senso, delle profezie delle pizie, questa composizione di Francesco fatta da parole che sono pennellate tutte da interpretare. Francesco Abate –Ilo silenzio della parola-: Un’addolorata analisi della vita, una vita alla quale ci si ribella, urlando la propria rabbia per quelle speranze deluse, quei sogni irrealizzati. Analisi chiusa con la rassegnazione che c’è nei versi finali. Fabrizio Lama –Risorgere-: La leggo come un incitamento rivolto a se stesso a superare le avversità della vita, narrate con metaforiche e suggestive immagini. Laura Toffoli –Piccole e preziose emozioni dell’inverno-: In un paesaggio invernale, molto ben descritto da Laura, pochi sanno trovare e sentire le emozioni che la natura continua a regalare. Questo il messaggio contenuto nella poesia dell’attenta poetessa. Deliziosamente fantasioso quel “cielo col bavero”, che è immagine da ricordare. Tiziana Cocolo -2016-: Tutto passa e tutto resta è la conclusione di questo osservare il tempo, con la sua immutabilità. Muore un anno ed un altro nasce e domande e risposte che porremo saranno sempre le stesse, come immutabili restano le speranze, così come Tiziana narra nella chiusa di questa poesia densa di riflessioni. Un grazie di cuore a Carlo, Francesco e Fausto per i graditissimi auguri che contraccambio con affetto. A Francesco va anche il mio grazie per l’attenzione ed il commento alla mia “Dolce ti sia la notte”. A voi tutti, splendidi compagni di questa poetica strada, i più sinceri auguri per delle liete e serene festività. Auguri che, in primis, vanno al nostro generoso Lorenzo, la cui attività meritoria, a favore dell’amata poesia, tutto ciò ha consentito.
Piero Colonna Romano
Complimenti a Giuseppe per "La matassa",
poesia evocativa e nostalgica.
Auguri di un Buon Natale, da
trascorrere con il regalo più bello: l’affetto dei propri cari. 22 dicembre 2015 Poesie a tema: E il Natale…? Renzo Montagnoli –Il Natale al mio paese-: Un bel sogno lontano restano i Natali che abbiamo vissuto. Così riflette Renzo, ricordando, malinconicamente, altri tempi. Salvator Cutrupi –Notte di Natale-: E Salvatore, a differenza di Renzo, la sente ancora e la vive l’atmosfera natalizia, e lo racconta con puliti versi. Dario Menicucci –Come sono stato buono! (letterina a Babbo Natale)-: Ingenua e simpatica filastrocca, realizzata con gli indispensabili ottonari. Poesie a tema libero Nicola Cabras –Il dolore di Lucifero-: Un inedito Lucifero, pentito del suo atto di superbia, ben presentato dal bravo Nicola. Enrico Galavotti –grigio-: Un’attesa destinata a concludersi con un gelido abbraccio, ben disegnata da Enrico. Bruno Castelletti –Udor de neve-: Un andare delle stagioni che a circolo si chiude, con i dolci, lievi versi di Bruno. Mario Giannuzzo –Capizzi-: Gradevole descrizione di un paese della Sicilia montana. Francesco Soldini -59. Un orrore-: Uso delle parole come fossero casuali pennellate. E quel che ne deriva è un astratto dipinto, tutto da interpretare. Jacqueline Miu -.Danza di fuoco-: L’intensa descrizione di un amore che vive di violenza e di desiderio. Un amore temuto e voluto, un amore dal quale si cerca rifugio in luoghi più infuocati della propria anima, per là discioglierne il calore. E’ sempre strepitosa, Jacqueline, nel descrivere emozioni, con versi dall’inquietante fascino. Laura Toffoli –Bianco e nero-: E Laura pare rinunciare agli usuali colori ed oggi presenta una poesia che, sin dal titolo, è in bianco e nero. Sempre belle le immagini che sa regalarci la poetessa che, in questa occasione, aggiunge, in chiusura, una lezione di vita da tenere ben presente. A voi tutti gli auguri più sinceri per delle festività vissute nella serenità, assieme ad un cordiale saluto. Al nostro Lorenzo un grazie di cuore, per ciò che consente a noi tutti, e gli auguri più affettuosi.
Piero Colonna Romano
Mi piacerebbe pensare che ad ogni nuovo Natale
Auguro a Messer Lorenzo, fondatore e
conduttore di questo interessante sito, e a tutti coloro che vi
partecipano, sia come autori che come lettori, buon Natale e sereno
2016.
Caro Lorenzo, cari colleghi, 22/12/2015
Grazie caro Piero per la tua infaticabile,
preziosa ed apprezzata attività di commentatore che contribuisce
a rendere la Rubrica dei commenti la più cliccata di Poetare.it. Un
affettuoso augurio a te, al nostro insostituibile Lorenzo e a tutti i
poeti dell'azzurro sito, una delle poche pagine di serenità, cultura,
amicizia, insomma poesia del web. (Carlo Chionne)
“Dolce ti sia la notte“ di Piero, versi
dolcissimi che ti riempiono il cuore di luce e speranza.
a tutti i poeti del sito, 21/12/2015 21 dicembre 2015 Poesie a tema: E il Natale…? Cleleia Maria Parente –Dormi Gesù-: Classicissima descrizione della santa notte, con ispirati e puliti versi. Marcello De Santis -Se ne sta per andare un altro anno-: Queste festività ispirano a Marcello amare, condivisibili riflessioni. Poesie a tema libero Rosino Maranesi –Il veliero-: Belle le metaforiche immagini che Rosino ci regala. In effetti il poeta delle tempeste e delle bonacce della vita ci parla, delle vittorie e delle sconfitte. E della stanchezza che, talvolta, ci pervade. Marianna Poerio –Poesia-: Una pena infinita espressa con intensi versi colmi di pena, accuse e, in definitiva, d’amore. Andrea Sbarra –è inverno-: La fine di un amore paragonata al gelo che ci regala l’inverno, con versi dal dolente suono. Alessandro Borghesi –Inverno-: La leggo come un riconoscente inno all’inverno. Sono belle e suggestive le immagini che Alessandro ci regala con questa ermetica poesia. Iallonardo –Sconforto-: Hobbes 2.0, insomma. Da homo homini lupus a “interiora…/pasto per rapaci”. Ed è sconfortante, ma ben espressa da forti versi, la visione del mondo del nostro amico Iallonardo. Marino Giannuzzo –Temporale-: Decisamente suggestiva, e realistica molto, la poetica descrizione di un temporale e delle atmosfere che crea. Complimenti, Marino! Marinella Butti –Ricordando-: Dolcissimi questi ricordi, espressi con delicata e bella poesia, dalla brava Marinella. Francesco Soldini -58. Tempo-: Decisamente bella l’immagine del tempo “tatuato/dai sogni del fato”. L’anafora “del tempo” pare scandirne il passare. Laura Toffoli –Dietro ogni ombra si nasconde una grande luce…-: Aforisma che gronda ottimismo, questo della nostra amica Laura. Jacqueline Miu –Stella lattea-: L’intera poesia, fatta da musicali versi che regalano suggestive, affascinanti immagini, fa da cornice ad un lui calvo ed una lei, ballerina da cantina, che offre caffè amaro ma cerca lettere a metro, con la speranza diano battiti al cuore. Mi inquietano molto quei tonni in divisa da uomo, avendone appena consumata una scatoletta. Fortunatamente, verso la fine di questa fantasiosa composizione, si scopre che il tutto è null’altro che una richiesta/dichiarazione d’amore, fatta nel giorno del compleanno di quel lui. Giorno in cui è lui che dovrà regalare cioccolatini, quale prezzo d’un amore che, però, sarà per sempre. Chiedo scusa per la scherzosa esegesi ma Jacqueline sa che molto l’apprezzo ed affermo che, se non ci fosse, bisognerebbe inventarla. Un grazie al caro amico Santi per l’attenzione posta alla mia “Bi-requiem in japanese sauce”, avvertendolo che tra i miei tre versi ed un haiku c’è la stessa affinità che ci può essere tra un inuit ed un congolese. Bastasse un 5/7/5 a fare un haiku… A voi tutti il più cordiale dei saluti. Un grande grazie al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
20/12/2015
Caro Lorenzo, 20 dicembre 2015 Poesie a tema: E il Natale…? Fata Morgana –Un tempo, Natale-: Lievi immagini, portate da dolci ricordi, spruzzate di malinconia. Bentornata nell’azzurro, Fata Morgana, e sereno Natale. Nadia Borean –Arriva il Natale un’altra volta-: La perdita della madre fa vivere quasi con fastidio i preparativi per questi giorni di festa. E Nadia rende questo stato d’animo con limpidi versi. Poesie a tema libero Francesco Soldini -57. Turchese-: Musicali e colorati questi versi dall’ardua interpretazione. Giuseppe Gianpaolo Casarini –C’era una volta un re-: Giuseppe s’atteggia a nonno e ci racconta piacevole fiaba dalla mutevole trama. E mi torna in mente quel “Se una notte d’inverno un viaggiatore”… Bravo Giuseppe, mi incanti sempre col tuo bello stile d’antan. Un caro saluto. Tinti Baldini –Volti-: Tristissima la considerazione di Tinti, per quei volti di positivi personaggi di tempi passati. Volti che non abitano più questo tempo, destinati a sfumarsi sempre più nella memoria. Resa alla perfezione la malinconia di questo guardare al passato, prevedendo, pessimisticamente, il futuro. Dario Menicucci –Il sorriso del mare-: Il romantico acquerello di un panorama marino al tramonto, realizzato con bei versi lievi che bene lo rendono. Aurelio Zucchi –Quando nel cielo non v’è una stella-: Le delusioni, per quel che la vita ci nega, intristiscono e possono essere così brucianti da far pensare alla morte. Questo stato d’animo è ben rappresentato già nel titolo della poesia e poi nei limpidi versi di Aurelio. Carlo Chionne –Clicca tu che clicco anch’io-: Spassosa satira di un’attività che ormai accomuna quasi tutti noi. L’atto oggi più diffuso è il cliccare e Carlo appronta un ampio elenco delle possibilità che se ne possono realizzare, con una filastrocca in ritmati ottonari, dalla rassegnata chiusa. Raffaele Marchesi –Palpebre viola-: Surreale, suggestivo e metaforico racconto, dai prosastici versi. E’ inquietante questa signora che sparge ceneri di guerra, ma è la metafora dello spirito di violenza che sta sconvolgendo il mondo. La poesia si svolge dandoci belle immagini e si chiude con uno speranzoso sorgere dell’aurora. Gabriella Brancaleone –Senza traguardo-: Un disperato, malinconico guardare alla vita, che pare senza meta, espresso con intensi versi dal sapore amaro. Marino Giannuzzo –Stelle-: Un perdersi nell’incanto dell’infinito, raccontato con profondo sentire dal sensibile Marino. Jacqueline Miu –Lady Baskerville-: Sempre inquietanti i racconti, dal sapore gotico, di Jacqueline. L’associazione tra “cani” e “Baskerville” mi rammenta Conan Doyle, ma la poetessa parla d’amore e del desiderio e dei sogni che questo fa sorgere, e disegna con un solo verso, denso di trepidazione, (“dimmi che non sei irreale al risveglio illogica creatura”) la figura dell’amato. Complimenti sempre. Laura Toffoli –Parlami solo quando sei sincero-: Non più le trombe ad abbattere mura, bensì la sincerità. Insomma Laura vuol vederci chiaro prima di abbandonarsi all’entusiasmo. Un grazie di cuore all’amico Santi per il generoso commento alla mia “Dolce ti sia la notte”. A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Arriva il Santo Natale, arrivan della Stagion le
Feste:
Ringrazio Simone per i complimenti al mio haiku
e mi compiaccio per l'impegno che mette nell'animare il sito. 19/12/2015 19 dicembre 2015 Poesie a tema: E il Natale…? Marinella Addis –L’attesa-: Un dolcissimo, malinconico ricordo legato a questa magica festività. Lievi e belli i versi della bravissima Marinella. P. Gianni Fanzolato –Lista per il Natale 2015-: Una lezione di civiltà questa che viene da Gianni, oltre che di cristiano vivere e sentire queste festività. Poesie a tema libero Marino Giannuzzo –Roccia-: Suggestiva descrizione del mare della riserva dello Zingaro. Ed è suggestione che prende il poeta e lo porta a sognare un’amabile (cioè da amare) sirena. Francesco Soldini -56. Sazietà-: Il piacere che può dare una lauta cena, paragonato a quello che può dare un appagante bacio. Non ci sono limiti ai temi che si possono svolgere con la poesia! Andrea Bucci –Il nuovo giorno-: Così Andrea descrive una notte insonne. Notte vissuta in un’atmosfera dove il tempo pare sospeso, in attesa di un qualcosa di indefinito, ben resa dai suoi versi. Enrico Tartagni –Urania: Uomini nei muri-: E’ ispirata certamente da un qualche racconto di fantascienza questa suggestiva poesia di Enrico, ma è metafora del guardare all’uomo, con i suoi desideri, i suoi fallimenti, le sue vittorie. Michael Santhers –Pomeriggio di noia-: Certo è che non ci si annoia a leggere Michael. Che dire che non abbia già detto di questo originalissimo poeta? Ancora una volta ripeto i più convinti complimenti. Dario Menicucci –Perso nel blu-: La magistrale descrizione di un paesaggio marino fa da sfondo ad una romantica dichiarazione d’amore. Bravo Dario! Salvatore Cutrupi –Haiku-: Un silenzio che più silenzioso non potrebbe essere, reso con tre versi tre. Jacqueline Miu –Abbracci d’acciaio-: Un turbinio di versi di grande violenza, a descrivere un impetuoso amore, misto di masochistica voluttà ed infinita dolcezza. Spettacoloso e, direi, sintesi dell’intero componimento il verso “Tu corri col fuoco (,) dentro un non dove del mio cervello” Laura Toffoli –Pensieri poetici di vita-: Ed in effetti, a conferma del titolo, queste sono riflessioni sulla vita, dette con il bel poetare di Laura. Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso vate Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Oggi ho particolarmente apprezzato l'haiku di
Salvatore, che contiene una grande verità: 18/12/2015
Carissimi 17/12/2015 17 dicembre 2015 Poesie a tema: E il Natale…? Jacqueline Miu –Buon Natale-: “La notte perfetta per sentire l’amore”, è qui descritta con immagini delicatissime. E’ un canto alla pace quello che ci offre la bravissima Jacqueline, con questa prosa ad alto contenuto poetico. Godibilissima a leggersi, dipinge alla perfezione il Natale ed i sentimenti che dovrebbe portare. Particolarmente commovente la chiusa con quel “ma all’animo del piccolo che, fissando le stelle, s’illumina di speranza.” Brava Jacqueline, e Buon Natale anche a te. Poesie a tema libero Dario Menicucci –Irraggiungibile-: Una profonda pena descritta con la maestria dei versi del bravo Dario. Decisamente toccante e coinvolgente. Santi Cardella –La sfida-: Suggestivo racconto metaforico sulla ricerca della libertà. La fantasia di Santi qui si esprime con l’uso magistrale di versi dal tono di fiaba. Ed il nostro amico non finirà mai di stupire per il suo eclettismo. Complimenti! Marino Giannuzzo –Vasca-: Vedo una campagna dove risalta la forma di una vasca. Dentro questa guarda Marino e la dipinge, regalandola al nostro guardare. Francesco Soldini -54. Dosson-: Sintetica ed efficace descrizione di una località montana. Geraridina Rainone –Scriverai un giorno sulla mi anima ancora-: Un canto d’amore (velato dal dubbio) detto con bellissimi ed intensi versi. Brava Gerardina! Simone Magli –Non vorrei lagnarmi ma-: Uno sguardo malinconico alla vita ed alla sofferenza che la pervade. Riflette, Simone, e ci regala questo suo guardare, con versi dal rassegnato tono, chiusi dalla speranza. Giuseppe Gianpaolo Casarini –Rospicina-: E Giuseppe ci delizia (e ci stupisce) con una delicata e divertente fiaba apologo, in perfetto clima natalizio. Un caro saluto. Carla Persico –Profumi-: Un ricordo, che coinvolge, molto ben descritto. Dai bei versi di Carla ecco che spuntano alberi mossi dal vento, odori di un tempo passato, figure rassicuranti e tanta, tanta nostalgia. Cristina Perilli –Autunno-: L’attesa della calma dell’autunno, dopo la violenza dell’estate, molto ben resa dai bei versi della brava Cristina. Sintesi di questo sentire è la bella chiusa. Laura Toffoli –Una storiella di Natale-: Poesia che mi fa ricordare certi panorami siciliani, visti in questa stagione invernale. Ci sono tutti gli elementi classici a ricordarmeli: giardini d’aranci e limoni, colori brillanti e profumi, mare che brilla di raggi del sole. Un grazie alla carnica Laura. Clelia Maria Parente –Brilla nel cielo una stellina-: Come un delicato acquerello si svolge, lieve e dolce, questo bel racconto della sensibile Clelia. Un cordiale saluto a voi tutti ed un grazie al nostro vate Lorenzo.
Piero Colonna Romano
VIDEOPOESIA. - Complimentissimi al
nostro Santi Cardella. Parola e immagine. Parola, immagine e
suono. La Poesia quando è tale e direi anche totale, come quella
del poeta Santi Cardella non può che esaltarsi in questa
perfetta fusione dei tre elementi che da sempre la
caratterizzano. La poesia , quando è tale, è sempre
video-poesia, (ideòs)anche quando le mancano i meri supporti
tecnici. (Carlo Chionne) 16 dicembre 2015 Poesie a tema: E il Natale…? Clelia Maria Parente –Natale-: Classicissima descrizione della natività, con gli usuali versi puliti di Clelia. Leggendola torno indietro nel tempo a quei dolcissimi presepi fatti di cartone dipinto e cieli di carta blu. Poesie a tema libero Michael Santhers –Ballerina bianca-: Enigmatica molto questa di Michael. Qualcosa ha aperto l’anima ai sogni del giorno. Forse la neve, ma forse no. Dario Menicucci –Tra i ruderi del tempo-: Un malinconico ripensarsi, detto con versi ad alto contenuto poetico. Particolarmente intense, belle e godibili, le prime due strofe. Marino Giannuzzo –Musica-: Una musica che riporta alla mente memorie di un età giovanile, raccontate con nostalgici toni. Francesco Soldini -53. Fiume-: Bel dipinto del percorso di un fiume. Gerardina Rainoni –Era sabbia tra le dita-: L’espressione di un disagio esistenziale (il guardare al passare della vita, senza che nulla di questa rimanga) detto con forti ed amari versi. Rossella Patti –Libertà-: Con versi dal forte respiro, Rossella inneggia alla libertà e propone una gradevole poesia. Claudio Badalotti –Oltre il tempo-: Il tempo sospeso (quel metaforico vetro d’orologio rotto) ed il desiderio della pace della notte, qui narrati da Claudio. Pasquale Mesolella –Per poco non mi stanco-: La tragedia dell’esodo biblico cui assistiamo, qui espressa con versi dal tono accorato. Concordo con la chiusa della poesia: qualunque sia la reazione dei vari paesi soggetti a questa immigrazione forzata, gli sforzi di quei perseguitati (in tutti i sensi) non saranno vani. Alessandro Borghesi –Ricco-: Alessandro racconta la parabola di un personaggio tipico del nostro tempo (forse di tutti i tempi). Personaggio che, nonostante la triste conclusione delle sue prodezze non rinuncia ad essere se stesso. E quanti ne abbiamo visti, di così fatti! Jacqueline Miu –Incognite-: Si interroga su un rapporto, la nostra Jacqueline e conclude rapportandolo alla matematica. Denso d’incognite, quindi, il futuro della coppia. Difficilmente servirà a spiegare il senso dell’Universo, quello che, con pindarico volo, vorrebbe la poetessa. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
16/12/2015
Complimenti vivissimi a Santi per i
suoi successi. 16 dicembre 2015 Cari amici sono lieto informarvi di altre vittoriose prestazioni del nostro grande
SANTI CARDELLA che nel prestigioso trofeo di video poesia “La Voce dei Poeti”, tenutosi a Pesaro durante il corrente mese, ha ottenuto una menzione di merito per la poesia “Fra mare e cielo”, nella sezione fotografica, con la seguente composizione:
ma, il nostro impagabile
amico, non contento di questo già soddisfacente risultato, nella
sezione dedicato alla video poesia, ottiene un brillante,
meritatissimo terzo posto con la poesia “Mare sonante, mare silente”
Quando siedo pensoso alle tue rive che, vi invito ad ascoltare, vedere e godere al seguente indirizzo, essendo un ulteriore dimostrazione della verve artistica di questo poeta, vanto del nostro sito. Credetemi ne vale pena: sarà una boccata d’aria fresca: Ancora una volta a Santi i più vivi complimenti per ciò che sa regalare a noi ed alla poesia. Piero Colonna Romano
15/12/2015 15 dicembre 2015 Poesie a tema : E il Natale…? Nino Silenzi –Notte Santa-: Struggente questa cronaca di una Notte Santa. I commoventi versi di Nino scavano nelle coscienze, muovono alla pietà verso chi è emarginato. Porterà mai, questa santa notte, maggiore giustizia in questa edonistica società? Poesie a tema libero Michele Aulicino –Giorni feriali al mio paese-: Uno smarrimento esistenziale, molto bene espresso con versi che vengo dal profondo. Un sentirsi soli ed inutili, in questo singolare mondo dove ci muoviamo come fosse un acquaio per pesci muti. Agghiacciante, appunto. Michael Santhers –Vetrine-: Ed ancora una volta quel che vede Michael è tradotto in sarcastiche immagini che lasciano l’amaro in bocca. Da questo poeta c’è molto da imparare. Complimenti vivissimi! Dario Menicucci –I due vecchietti-: La commovente tenerezza tra due anziani, descritta con dolcissimi versi del bravissimo Dario. Marino Giannuzzo –Uccelli-: Molto ben descritto quel prepararsi alla migrazione, verso più caldi paesi, di stormi dii uccelli, col loro cercarsi (forse contarsi) ed unirsi. Altrettanto ben descritta l’atmosfera di pace nella quale il poeta osserva quel volare. Francesco Soldini -52. Nuvole-: Nuvole sulle quali si riflettono, con piacevoli effetti, i mali degli ultimi secoli del millennio passato. Ma, a mio avviso, è ingannevole la bellezza che appare, forse preannuncio di qualcosa di peggio in arrivo. Matteo Bertoncello Brotto –Scheggia nr 1-: Ed è appunto un malinconico pensiero quello che muove la penna di Matteo. Un guardare, nostalgicamente, al passato, per quel che si fu, con rimpianto. Molto ben reso lo stato d’animo del poeta. Geraridina Rainone –Avrei voluto dirti tante cose-: Il rimpianto per ciò che non si è detto, l’amarezza per ciò che è finito, detti con sinteticissimi versi pieni di pena, dalla brava Gerardina. Bruno Castelletti –Le migole del tempo-: La malinconia per i tempi passati della giovinezza ed i dolci ricordi d’allora. Pare proprio che persino la luna cambi umore, donandosi a chi è giovane e negandosi in seguito. E Bruno riflette mestamente su questo passar del tempo, con i suoi deliziosi versi che coinvolgono il lettore. Salvatore Cutrupi –Nuvole estive-: Una rotonda sul mare, e le sue affascinazioni, molto ben descritte, quali ricordi d’un tempo, dai ritmici settenari di Salvatore. Jacqueline Miu –Io sono l’Uno-: Un racconto fantascientifico, sempre con la forza dei versi di Jacqueline. Dispensatore d’amore è quell’Uno, fatto d’umano e d’alieno, così come l’aliena, che a lui risponde vivendo di grandi sogni. Clelia Maria Parente –Incognita profonda-: Bella poesia contro la violenza che pervade questo mondo, dalla sensibile Clelia. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
"Notte santa" di Nino mi ricorda "La leggenda del
santo bevitore", non so se c'entri molto. Però l'autore è
riuscito a creare una bella atmosfera di Natale e solitudine,
complimenti. 14/12/2015 14 dicembre 2015 Poesie a tema: E il Natale…? Laura Toffoli –Il Natale d’un abete-: Dunque è infuocato il Natale per questo giovane abete. Laura si immedesima in un fantastico sentire e ne nasce una deliziosa fiaba natalizia. Poesie a tema libero Gerardina Rainone –Afferro la mia anima-: Benvenuta nell’azzurro, Gerardina. Esordio con dura poesia che dice di inevitabili errori commessi e che, inevitabilmente, continueranno ad esserlo. E’ odio/amore quello che muove la penna del poeta, consapevole che si può perdere l’anima. Fausto Beretta –Il silenzio del bosco e il Trial-: Bella la descrizione iniziale di quel silenzioso bosco. Silenzio violentato dal rumore di una motocicletta da cross e bella similitudine tra quell’andare a valle delle acque di un ruscello, con quel correre, senza freni a valle, dei sogni del motociclista. Michele Aulicino –Solo con Io-: Come in un dipinto astratto si accavallano i pensieri del poeta. Guarda, offre, soffre e chiude la giornata rifugiandosi in una protettiva notte. Luigi Panzardi –Potere-: Una doppia, appassionata invocazione, nata da un desiderio d’amore e di felice libertà. Marino Giannuzzo –Canne-: Una scena silvestre, resa con onomatopeiche parole che bene rendono i suoni del vento tra le canne e dell’acqua che scorre a valle. Francesco Soldini -51. Lemano d’inverno-: Bella la poetica descrizione che Francesco dà del lago di Ginevra, dei suoi colori cangianti e del desiderio di pace che dona. Claudio Badalotti –Come al solito-: Il banale (e la noia) di una giornata che altre ne ripete, ben descritto da Claudio, sin dal titolo. Matteo Bertoncello Brotto –Soffio d’auspicio-: Suggestiva descrizione di una pioggia invernale che ha effetti sull’umore del poeta. Poesia che descrive uno speranzoso stato esistenziale, con vago sentore d’ermetismo. Clelia Maria Parente –Non piangere-: Poesia che pare il seguito della precedente “Il sorriso”. Ancora una volta i puliti versi di Clelia sono balsamo per il cuore del lettore. Brava! Salvatore Cutrupi –Risvegli-: Un inno al risveglio della natura ed un guardare, con speranza ed ottimismo, al tempo che rimane. Belli ed accattivanti i versi che ben descrivono lo stato d’animo del poeta, nel suo guardare alla vita. Jacqueline Miu –Mi dicono che gli angeli perdono le ali quando amano-: L’amore inteso come esclusiva attività umana, eppure desiderato dagli angeli al punto da rinunciare alle proprie ali pur di viverlo. Intensa l’analisi che ne fa l’ottima Jacqueline e piena di dolenti riflessioni, rese con bellissimi versi. Come sempre questa bravissima poetessa ci regala un forte e bel poetare con versi da ricordare. Complimenti! Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grazie riconoscente al nostro vate Lorenzo. Piero Colonna Romano
13/12/2015 13 dicembre 2015 Alessandro Borghesi –Semplicemente-: Il sogno che ci parla e ci ammonisce, detto con versi forti ed amari nel senso. E’ questa un’analisi spietata di quanto ci circonda, realizzata con realistico pessimismo. Fausto Beretta –Eternità incredibile-: In ermetici e bei versi il racconto della vita di due amanti, con i loro momenti belli e brutti della vita. Diverranno fantasmi, continuando a perpetuare quei momenti d’amore. Renzo Montagnoli –Alba autunnale-: L’atmosfera sonnolenta del risveglio, tra un lontano canto di un gallo e rintocchi ovattati di campane, resa alla perfezione dai versi di Renzo. Angelo Michele Cozza --Quann’hè campate pè tant’anne-: Già, che cos’è questa vita? Che ci stiamo a fare da queste parti? Sono le domande, prive di risposte, che ognuno di noi si è sempre posto. Ed Angelo le esprime con un dialetto che le rende ancora più pressanti, ma sempre prive di certe risposte. Marino Giannuzzo –Acqua-: Il ciclo dell’acqua ben descritto dai versi di Marino. Francesco Soldini -50. Poesia ironica-: Ed ancora versi, dal sapor d’ermetismo, che analizzano e condannano città, menti drogate e consumismo. E solo nella poesia, nell’essere poeti, troveremo rifugio e salvezza. Questa la tesi svolta con maestria da Francesco. Dario Menicucci -E’ arrivata la notte-: Le attività della notte, poeticamente riassunte dai bei versi di Dario, che regalano belle immagini. Claudio Badalotti -Secondo Sanguinetti-: Non so se apprezzare di più lo sforzo, fatto da Claudio, per rendere graficamente diversa la poesia, o la sua approfondita conoscenza del grande Sanguineti, come si evince dai versi dell’acronimo. Comunque complimenti all’autore di questa poesia che mi auguro sia stimolo per tutti alla lettura del poeta ligure. Propongo qui una sua poetica riflessione sul secolo terminato: “Fin de siècle”: avrò un tre versi, un sei secondi, ancora:/millennio mio, mi è finito il cammino:/ero un file:/e il tuo bug qui mi divora:/ Jacqueline Miu –Guarda amore-: Una deliziosa dichiarazione d’amore, che ha per sfondo un romantico paesaggio natalizio. In questa occasione i versi della poetessa perdono la solita violenza per rivestirsi di più dolci suoni. Ma incantano come sempre. Complimenti vivissimi. Laura Toffoli –Dialogo d’amore a senso unico-: Iperbolica, per dolcezza, questa attestazione d’amore e di desiderio. Laura non rinuncia ai colori ed ai suoni per descrivere profondi sentimenti che possono sconvolgere, come narra nella intensa e bellissima chiusa. Ancora una volta, complimenti! Salvatore Cutrupi –Haiku-: Tre versi, d’alta poesia, che grondano pessimismo rassegnato. A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo. Piero
Colonna Romano
Oggi mi ha colpito Dario che nella sua "E'
arrivata la notte", riesce a personificare e muovere la
protagonista molto bene, e l'haiku di Salvatore che è riuscito a dare
una notevole immagine.
Quanto mi ha toccato il cuore la poesia di Fausto 12/12/2015 12 dicembre 2015 Poesie a tema: E il Natale…? Antonia Scaligine –Il sapore del Natale-:Antico stupore da sentire nel cuore: questo il poetico messaggio della nostra Antonia, che descrive un Natale pieno d’amore, con bei versi liberi. Un grazie per il complimento ed un caro saluto. Poesie a tema libero Claudio Badalotti –L’albero dei cachi-: Albero simbolo, dunque, di un passato denso di ricordi, a lui legati, che tornano dolcemente. Bella la descrizione che ne fa Claudio. Carlo Chionne –Crismusseo-: La religione, qualunque sia, deve essere strumento e strada per la pace. Questo il messaggio, colmo di saggezza ed amore, dell’ottimo Carlo. Rossella Patti –Scrigni-: Ricordi ai quali è impossibile sfuggire, descritti con prosastico e libero poetare da Rossella. Francesco Albino –Mondo-: Forte atto d’accusa contro quella globalizzazione che da strumento di crescita culturale per l’umanità tutta, quale dovrebbe essere, è stato trasformato in strumento consumistico e di sfruttamento. Intensi i versi di Francesco e, per intero, condivisibili. Fausto Beretta –Dinamiche di gruppo-: Interessante domanda alla quale la risposta potrebbe essere: il gruppo difende ed esclude, ma può essere confortante. Pessimistica, ma ben sintetizzata da ottimo poetare, la chiusa. Un caro saluto. Marino Giannuzzo –Tifone-: Perfetta descrizione di una catastrofe venuta dal mare e dal cielo. Complimenti, Marino! Francesco Soldini -49. Requiem dal bunker-: Un grido di dolore, pieno di pena, contro la violenza della guerra, molto ben comunicato dagli incisivi e forti versi del bravo Francesco. Simone Magli –Sento troppo la vita-: Il mondo mi è piccolo, afferma l’ottimo Simone, con questo verso che pare un urlo rivolto al cielo. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Immagine decisamente invernale, resa con lievi versi. Jacqueline Miu –Un puro con la lama dei sogni ben affilata-: Guardare al cielo, mossi da irresistibile bisogno d’amore. Bellissimi i versi della bravissima Jacqueline, pieni di forza dirompente e grondanti sete di vita. Complimenti vivissimi! Tiziana Cocolo –Farfalla sul cuore-: Appassionata descrizione di quelle emozioni che può dare l’amore, resa dalla bravissima Tiziana con lievi e dolci versi. Clelia Maria Parente –Il sorriso-: Mi torna alla mente la bellissima poesia di padre Faber, sul sorriso. E’ brava Clelia a sintetizzarla e renderla con i suoi puliti versi. Laura Toffoli –La parola scava gole profonde-: Talvolta le parole sono pietre che scavano nell’anima e causano dolore. Ma Laura sa come rimediare e lo insegna con quella didattica chiusa. Sempre colorati e musicali i bei versi della nostra amica. Assieme all’augurio per una domenica ricca di poesia, un cordiale saluto a voi tutti , in primis al nostro illuminato Lorenzo. Piero Colonna Romano
11/12/2015 11 dicembre 2015 Poesie a tema: E il Natale…? Sandra Greggio –Natale nel cuore-: Luci e suoni che stordiscono e distraggono dal vero senso del Natale. Questa la tesi di Sandra, svolta con convincente poetare. Maria Grazia Armone –Mesta armonia-: E simile alla precedente è, per senso, questa della brava Maria Grazia. Anche qui c’è la condanna del consumismo e l’invito a guardare in alto, a non lasciarsi distrarre da questo finto Natale, per cercare comete portatrici di pace e bontà. Poesie a tema libero Simjone Magli –Parto-: Bei versi che dipingono il paesaggio di un anima. Aurelio Zucchi –Sul confine tra sogno e realtà-: La consapevolezza della realtà ed il desiderio di sognare, ben espressi dai puliti versi di Aurelio. Santi Cardella –Noi due-: Una corsa in direzione del divino, detta con ritmati settenari, bellissime immagini, resa dal gran sentimento dell’ottimo Santi. Dario Menicucci –Un’alba di fine autunno-: Un delicato acquerello sono questi versi di Dario che ci regala una dolce immagine marina. Rossella Patti –Ritratti-: Appassionati e bei versi dedicati ad un amato ritratto. Marino Giannuzzo –Donne-: Forse deriva da un sogno questa immagine, dal sapore felliniano, che Marino ci regala. Francesco Soldini -48. On the road-: Il desiderio d’evadere “da realtà impossibili” è questo andare per la strada. Quella strada che dona “un brivido di vita” nell’avventura. Francesco riassume, con versi incisivi, lo spirito che spinse Kerouac a scrivere il suo famoso libro. Da allora (fine anni 40) molto è cambiato e andare “on the road” non è più trasgressione ma, tuttalpiù, eccentricità. Resta uguale il desiderio d’evasione, in questo viaggiare che è metafora delle ricerche che si fanno nel vivere. Laura Toffoli –Invasa-: Il romantico racconto di una sensazione, forse di un desiderio, detto con versi ad alto contenuto poetico. Leggendo questa poesia se ne sente la musica raccontata, vibrano le emozioni dalle quali è scaturita. Brava Laura! Salvatore Cutrupi –Haku-: Un comune quadretto realizzato con tre versi tre. Jacqueline Miu –Globi d’oro-: A imitazione dei simbolisti, ecco Jacqueline che propone una poesia dal vago sapore ermetico. Pare uno svelarsi, un giudicare il proprio modo d’essere, con gli usuali forti versi di questa ottima poetessa. Particolarmente emozionanti i versi: “Così io camminando sul filo di un luccicante nulla/Non sembro che un folle davanti ad un impossibile muro” Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro vate Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Grazie Piero , per la tua fedele partecipazione al
sito ,sempre presente con commenti belli e ben intonati alle poesie
, tu mi fai sognare di essere una poetessa , cosa che non mi sento
affatto , e contribuisci a rendere ancor più grande il sito di Lorenzo.
Un augurio a tutti di buone feste. 10/12/2015 10 dicembre 2015 Poesie a tema: E il Natale…? Maria Savignano –Natale-: Ed è un esplosione di gioia tutta la poesia di Maria. C’è un ritmato canto sereno, nei dolci versi che ci sono regalati. Poesie a tema libero Francesco Soldini -47. Alba-: Belle immagini a salutare il giorno che nasce. Michael Santhers –Bombe intelligenti-: Sarcastica, nel più bello stile santhersiano, ed amara denuncia contro quelle bombe che imbonitori da fiera spacciano per infallibili, per grande intelligenza (sic) e grande irresponsabilità di chi ne decide l’uso sconsiderato. Stefano Ripamonti –Il Dio denaro-: La poesia è tutto. Qui è umorismo e rassegnazione. Dimenticavo: è anche universale. Complimenti Stefano! Fabrizio Lama –In un’immagine-: La descrizione di uno stato d’animo depresso, realizzata con inquietanti immagini. Ungarettiano quel “ m’affanno/in una gemma/deserta.” Simone Magli –Steso sul letto di un fiume-: Simone sconfina nel gotico dei Carpazi e, con inquietanti versi, descrive un disagio esistenziale. Carlo Chionne –Il Giubileo-: Apprezzabile lezione di laicità, con ritmici settenari, dal grande Carlo. Ce ne fossero tanti di crimussei! Dario Menicucci –Labili-: Sconforto, per quanto effimero è l’uomo, detto con bei versi dal malinconico tono. Unico raggio di sole sarà quel “brivido d’amore”, inevitabilmente, pur esso, effimero. Significative quelle “labili traiettorie”, a sottolineare vieppiù questa amara analisi della realtà. Marino Giannuzzo –Ubriaco-: Ci sono vari tipi di ubriachezza (quella che ti fa ridere, quella che ti intristisce, quella che ti addormenta, quella che ti rende violento ecc.). Al personaggio descritto da Marino causa una serena sordità ed una forte miopia. Jacqueline Miu –Tace l’inverno-: Un pirotecnico panorama iniziale è preludio d’un altrettanto pirotecnica dichiarazione d’amore. E’ sempre lava che cola questo sentimento per l’ottima Jacqueline, e lo narra con i suoi usuali versi infuocati e godibilissimi. Complimenti! Sandra Greggio –L’abito nuovo-: Il passare del tempo rende grigi i colori. Ma non diminuisce il desiderio di colori brillanti. E Sandra, in strepitosa forma poetica, traduce in (allusivi?) versi questo desiderio e quei ricordi. Complimenti vivissimi! Laura Toffoli –Un fiore di cristallo-: La capacità di rendere suoni dolci e colori delicati è una caratteristica della nostra Laura. Ed anche in questa occasione ecco che ci incanta col suo bel poetare. Bravissima! Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grazie riconoscente al nostro magnifico Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Grazie grazie di cuore a Santi e a Piero e
un caro saluto a tutti. 9/12/2015
Il mio più sentito "grazie" ad Alessandro
Borghesi, Piero Colonna Romano e Santi Cardella per il
commento alla mia "Amore a prima vista". Sempre grazie a chi ci
ospita. 9 dicembre 2015 Poesie a tema: E il Natale…? Clelia Maria Parente –Natale-: Una festività, che dovrebbe portare serenità nei cuori, porta dolcissimi ricordi d’altri tempi, quando ci incantava bambini. E Clelia confronta quei tempi con gli attuali ed innalza una intensa preghiera perché possano ritornare. Puliti e lievi i versi della poetessa, piacevoli a leggersi. Poesie a tema libero Marino Giannuzzo –Sorriso-: Il sorriso di un neonato riesce a trasformare il brutto in bello e luminoso. E incanta Marino. Piergino Pedrocco –Vorrei comprare un bacio-: Insomma qualsiasi donna lo venda, sarà un bacio appagante. Con una prudente riserva sull’età… Michael Santhers –Stella a Sud-: Così guarda al Sud, e così lo sente, l’ottimo Michael. Versi taglienti come bisturi quelli che il poeta al Sud dedica. Belle le immagini di quella “stella bruciata/caduta dal cielo nel mare” e, pur nella tristezza, quel “eterno treno che parte/chi sale cammina all’indietro”. Chiusa, di questa amara poesia, piena di rassegnazione. Francesco Abbate –Presenza e Assenza-: Filosofica riflessione, intensa e profonda, sul dopo che ci aspetta, resa con bel poetare. Interessante l’ubiquità dichiarata inizialmente, punto di partenza della speculazione. Piuttosto sconfortante, in chiusura, quella nascita della conoscenza che si realizzerà solo con l’ultimo viaggio. Ma tant’è. Complimenti Francesco! Nicola Cabras –Costa Paradiso-: Ben descritto quell’angolo (giusto il nome) di paradiso e azzeccata la similitudine, molto ben resa con versi che esprimono rabbia e rassegnazione. Laura Toffoli –Ampolla di vetro : ricordo-: Una sfera piena d’acqua che, fatta ondeggiare, crea l’effetto della neve che cade lenta sopra l’immagine di un paesaggio da sogno. Questo descrive, con maestria, la bravissima Laura. I due versi, iniziali e finali, da leggere d’un sol fiato, per rendere meglio la meraviglia di quel che vediamo. Ed al centro sonanti versi a metrica scalare. Semplicemente da applausi. Jacqueline Miu –Fino alle stelle bruciando-: Come non definire iperbolico questo esprimere un desiderio di bruciante amore, nell’attesa? C’è sempre, nei versi infuocati di Jacqueline, la dichiarazione di una sensuale visione di un rapporto, un’esplosione di desiderio che, simile a lava, scorre, sillaba dopo sillaba. E sono anche viaggi della fantasia nello spazio, quelli che la poetessa propone. Impossibile non rileggerla, impossibile non applaudirla. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis Al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
"Vorrei comprare un bacio" di Piergino Pedrocco,
con la sua timida ironia è una piccola perla di sensibilità e poesia,
quella ingenua, quella vera. Complimenti. 8/12/2015
Stasera faccio i complimenti all’opera di
Sandra, l’ho trovata molto bella e gradevole da leggere;
quella di Laura, molto dolce e ben descritta ed infine ringrazio
Piero e Santi per i delicati commenti spesi per la mia opera. 8 dicembre 2015 Poesie a tema: E il Natale…? Michael Santhers –Tornano a Natale-: Il Natale secondo Michael. Ricordi che si rincorrono su campanili, torri di lancio per rare preghiere al cielo. Tradizionali incontri (malinconici) con parenti e con mendicanti i cui proventi, in questo periodo, sono d’alta stagionalità. Ed infine, tra alberi truccati a festa e rughe sempre più numerose sull’intonaco dei nostri anni, ecco il vagito atteso che “inietta una speranza ai cuori”. Se non ci fosse già lo dovremmo inventare Michael! Poesie a tema libero Bruno Castelletti –I passi de l’autuno-: L’atmosfera malinconica dell’autunno ottimamente rappresentata da Bruno, in questa bella poesia dal lento ritmo. Ed ancora vivissimi complimenti per il magistrale uso del dialetto e della sua musicalità. Alessandro Borghesi –Fotogrammi-: Immagini che si susseguono, come ricordi che tornano, che si concludono con un progetto d’amore sulla poesia. Marino Giannuzzo –Quiete-: Attimi di serenità, raccontati con versi che dicono di pace dello spirito. Aurelio Zucchi –Per una volta-: Guarda con fiducia avanti, il bravo Aurelio, con determinazione ed ottimismo. E volge lo sguardo al sole che nasce, cercando, nella luce e nel calore, la forza per affrontare il futuro. E’ progetto di vita l’intera poesia, intessuta di limpidi e bei versi. Francesco Soldini -45. Scusami-: Iperbolica descrizione di una pena d’amore che pare un lungo, addolorato sospiro. Bellissimo il verso “m’è cascata l’anima nei tuoi occhi” che corona una gran bella poesia dallo struggente titolo. Enrico Tartagni –Io viaggiatore-: La leggo come un tirar di somme, un guardare al passato della propria vita, dove troppi confini si sono posti (probabilmente ai desideri, forse ai sogni). Enrico usa le forti metafore delle immagini che ci regala, per narrare la sua pena. Ma spes ultima dea, quindi saranno “scarpe nuove” che ridurranno le asperità della strada ancora da percorrere. Ermetico quanto basta è il nostro amico poeta, ma sempre regala poesie d’alto livello emotivo. Giovanni Abbate –Versi arrabbiati-: E come non concordare e fare propri i ritmici versi di Giovanni? Dopo mani pulite (ricordate?) pareva di respirare aria più pulita. Invece (ah, infame vizio italico!) seguì tosto altro ventennio: quello del ticoon d’Arcore. Defunto? Ma nemmeno per sogno: oggi la bandiera del berlusconismo l’alza, con orgoglio e determinazione, lo sfasciacarrozze fiorentino. Il risultato? Tutto in “Versi arrabbiati”. Fino a quando? Mah, riparliamone nel 2035. Piergino Pedrocco –All’invalido ignoto (Davanti ad un epigrafe)-: Poesia che dice di rassegnata indifferenza per il destino di un povero invalido. Clelia Maria Parente –Saluto alla notte-: Un lieve tocco di pennello et voilà dipinta una luminosa notte, dalla brava Clelia. Jacqueline Miu –Poeta-: Così vede l’attività di un poeta l’ottima Jacqueline. E lo racconta con il suo affascinante, violento verseggiare che ogni tanto si tramuta in dolcissima musica come quando si gode di versi come questi: “dove gli stormi blu insegnano amore/ai bambini che possono volare senz’ali”. Particolarmente significativa la conclusione della poesia, nei quattro versi finali. Dolceamaro è il suo magistrale poetare e leggerla ed immergersi in atmosfere da fiaba è un tutt’uno. Salvatore Cutrupi –Incantesimo-: Un colpo di fulmine (magari un bel sogno) non si può descrivere meglio di come fa il bravo Salvatore. Sandra Greggio –Amore a prima vista-: Sintesi di un volo verso l’alto, verso cieli d’amore, detto con intensi e bei versi dalla bravissima Sandra. Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grazie riconoscente al nostro illuminato vate Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Caro Lorenzo, 7/12/2015 7 dicembre 2015 Poesie a tema: E il Natale…? Clelia Maria Parente –E’ Nato-: Limpida e dolcissima descrizione della Natività, con i versi della brava Clelia. Poesie a tema libero Rosino Maranesi –Alba senza luci-: Il bisogno del buio, quello che non abbaglia, quello che porta silenzio, raccontato con versi ritmati, in una poesia che esprime smarrimento. Enrico Galavotti –una mattina di dicembre-: Lo stupore che può donare un improvvisa nevicata, ben raccontato da Enrico. Marino Giannuzzo –Daniela-: Un addolorato epitaffio per un amica che ha cessato il suo percorso nella vita, in un panorama improvvisamente fattosi silente, ben descritto dai versi di Marino. Francesco Soldini -44. Bianco-: La denuncia d’una oscura violenza, nei forti versi di Francesco. Rossella Patti –La tela di un artista-: Un rapporto , forse conflittuale, con un pittore, descritto con forti e bei versi da simbolista dai quali si libera il sentimento, colmo di perplessità, della poetessa. Particolarmente intensa e bella l’analisi del colore rosso, dal quale il suo nome deriva. Antonella Iacoponi –Ritorno alla vita-: Un affettuoso invito a credere nella vita, in una vita “pregiata e magica”, come fosse poesia. Sono dolci e suadenti i versi di Antonella; scavano a fondo e donano conforto. Laura Toffoli –Un mio pensiero al tramonto…-: Come sempre colorati e musicali sono i versi di Laura che, in questa occasione, narrano di un guardare il tramonto e dicono dell’incanto che ne deriva. Tramonto che la induce a riflettere anche sullo scorrere della vita e della storia. Fausto Busatta –Ti cerco, ti aspetto, ti amo..-: Un’attesa descritta con metaforiche ed intense immagini. Attesa, tensione e timore che si sciolgono nella sensualità, magistralmente descritta, di un incontro. Decisamente bella la poesia di Fausto, capace di rendere sentimenti diversi, comunicarli e coinvolgere. Complimenti! Antonia Scaligine –Con un passaggio divino…-: Bravissima è Antonia a descrivere il suo stato d’animo colmo di religiosità. Delicate e belle le immagini che ci regala, in questa atmosfera che ormai è d’attesa del Natale. Jacqueline Miu –Sirene spaziali-: E’ un confessarsi questa poesia di Jacqueline. Dice di pene che gravano sulla mente. Dice di sogni che sono tentativi di evadere realtà dolorose. E dice della forte, determinata fede nella speranza. In definitiva la poetessa mette a nudo il suo essere risoluta donna, con il suo caratteristico, fascinoso poetare. Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grazie riconoscente al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Con il cuore sempre riconoscente auguro una Buona
Immacolata a Piero , a Lorenzo, a Santi e a tutto questo
familiare ed accogliente sito di bravi poeti . Grazie e buona attesa del
Natale 6/12/2015 6 dicembre 2015 Poesie a tema: E il Natale…? Zenone Drisoli -S’avvicina Natale-: Sarcastica lezione di morale…capovolta ci viene impartita dal nostro prof. Zenone, con simpatici settenari dal gusto amaro. Quando sarà Natale per tutti i giorni degli anni? Poesie a tema libero Dario Menicucci –Attimi sospesi-: Un tempo sospeso, come un respiro trattenuto, in questa poesia di grande effetto, e piena di affascinanti immagini, del bravo Dario. Michael Santhers –Addobbi-: Con la sua verve satirica ecco Michael che descrive quel che accade nelle case in questo periodo pieno di luci e di frenetiche attività…addobbanti. Marino Giannuzzo –Sveglia-: Tragico evento, malinconicamente raccontato. Francesco Soldini -43.Liberazione-: Ancora una volta super ermetico è Francesco, in questa sua attestazione di disistima per un qualche francese. Arturo Guzzardi -13 Novembre-: Indignato ed addolorato ricordo di una strage realizzata da psicopatici, in nome di un immaginario dio e di una religione di morte. Rossella Patti –Isola mia-: Un amorevole omaggio ad una nobile e splendida terra, fatto con belle, intense e descrittive immagini. Antonella Iacoponi –Le Dolomiti-: Ed anche Antonella esprime il suo amore per diversi monti con magistrale, palpitante descrizione. Jacqueline Miu –Ritorna a Natale-: I passionali versi, di un’appassionata Jacqueline, esprimono dubbi e timori, con pressanti domande, chiarificatrici del vero sentimento che muove l’amato. Come sempre la poetessa ci regala intensi e bei versi che ne rivelano il forte temperamento. Laura Toffoli –Emozioni d’amore: petali di ciliegio-: Più dolci di quelli di Jacqueline sono i bei versi di Laura. Ma comunicano la stessa carica di passione. Ancora una volta complimenti. Clelia Maria Parente –Il mio gatto-: Quanto ci si possa innamorare di una bestiola, che entra a far parte viva della famiglia, lo dimostrano i bei versi, dalla malinconica conclusione, di Clelia. Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro illuminato vate Lorenzo. Piero Colonna Romano
5/12/2015
Che brava Aurelia! Bravi tutti
azzurri grazie Piero e grazie Lorenzo 5 dicembre 2015 Poesie a tema: E il Natale…? Dario Menicucci –Dicembre (2015)-: Un mese che porta rimpianti e speranze, un mese che dovrebbe portare l’amore del Natale, molto ben interpretato dal bravissimo Dario. Jacqueline Miu –Natale 2015-: Spettacolosa questa sensuale interpretazione del mese di dicembre. Mese che porta freddi, per ovviare ai quali c’è un solo rimedio: amarsi. E’ grande Jacqueline nel suo modo di porsi, realizzando poesie dal grande fascino. Complimenti vivissimi anche, e soprattutto, per quegli auguri che nascono da una visione religiosa/laica della vita. Auguri che ricambio di cuore. Poesie a tema libero Antonella Iacoponi –Il tuo nome-: Un inno, fatto di forti e bellissime immagini, alla poesia “sospiro, sogno, magico unguento”, così come la definisce…poeticamente la bravissima Antonella. Tinti Baldini –La stufa-: Immaginifica similitudine, nata da ricordi e dall’amore per la poesia della superlativa Tinti. Un caro saluto. Antonietta Ursitti –Abbracci il mondo-: Breve poesia dall’ampio respiro esistenziale. Quanto poetico è questo guardarsi dentro, condito d’amore e di malinconia! Bentornata nell’azzurro, cara Antonietta. Raffaele Marchesi –Viaggio…amaro-: Una struggente nostalgia, per un allontanamento, ed una vaga speranza, rese alla perfezione da bei versi dal sapore amaro di Raffaele. Aurelia Tieghi –Periferia-: Magistrale descrizione del Pilastro, frazione periferica di Bologna. Aurelia non si limita a descriverlo fisicamente ma ne evidenzia lo spirito e ce lo fa respirare con i suoi bellissimi versi. Complimenti! Marino Giannuzzo –Maternità-: L’amore materno, possessivo e protettivo, reso alla perfezione da Marino con i suoi versi, frutto di attenta osservazione e profondo sentire. Francesco Soldini -42. Inquinamento mentale-: Forse frutto dell’inquinamento ambientale, forse di un caotico modo di vivere, teso esclusivamente al profitto, è quell’inquinamento mentale descritto dai forti versi del bravo Francesco, attento e profondo osservatore della realtà. Clelia Maria Parente –Corre la vita-: Vita, tempo e destino sono le componenti di questa poesia di Clelia, il tutto immerso in una sorta di fatalismo che pervade ogni bel verso. Laura Toffoli –Caro Angelo-: Innanzi tutto vivissimi complimenti per il traguardo, meritatamente raggiunto, ed un forte in bocca al lupo, per il successo di “Le oasi del cuore” con un augurale ad maiora! E Laura non si smentisce mai. Oggi ci regala una poesia che è un iperbolica dichiarazione d’amore e attestazione di quanto, quell’amore, possa essere appagante e far volare. Sempre brava la nostra poetessa! Maria Lourich –La pace e la guerra-: consigliata da Carlo Chionne-: Credo che periodo più opportuno per proporre questo inno alla pace non ci possa essere. Un grazie a Carlo per averlo proposto, in particolare in questo mese che d’amore e di pace dovrebbe essere portatore. Con l’augurio per un sereno weekend, a voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro vate Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Un grazie a Piero e Santi che hanno
apprezzato il mio nuovo sguardo verso l'amore.. È' davvero un
disastro se ci si toglie la benda.. Perché riscopri la cruda
realtà.. Un bacio la vostra poetessa
Marianna Poerio
Grazie a tutti voi, 4 dicembre 2015 Poesie a tema: E il Natale…? Laura Toffoli –Bella domanda-: Malinconica riflessione sull’uomo e sul suo perduto senso del Natale. Poesie a tema libero Gian Luca Sechi –Musa-: Un invocazione che potrebbe essere di tutti i poeti, quella che ci presenta Gian Luca con bel poetare. Antonella Iacoponi –Il torrente-: Deliziosa descrizione di un paesaggio degno di un cartoon di Walt Disney. Fresche le immagini, piacevole a leggersi. Alessandro Borghesi –Io sono qui…-: Sul nostalgico ricordo, dato dalle note di una antica canzone, ecco che prevale il sentimento dell’amicizia e la gratitudine a quel “vate del Mondo” che l’ha concesso. Andrea Sbarra –l’amore che hai-: Una tenera ma intensa dichiarazione d’amore, sottolineata e rafforzata dalle ripetute anafore. Marco Pancrazi –Dio-: Si motiva Dio quale frutto dei sentimenti umani. Poi lo si invoca per ottenere l’amore ed essergli riconoscenti. Il tutto con i limpidi versi di Marco. Marianna Poerio –Basta uno schiocco é il cuor-: Basta uno schiocco per ridestare l’amore, ma qualcosa manca, qualcosa delude. E la brava Marianna lo racconta con versi pieni di rabbia e pena. Bentornata nell’azzurro! Marino Giannuzzo –Giovane e bella-: Un delicato, tenero ricordo di chi ha poco vissuto la vita, donando gioia in quel poco tempo. Francesco Soldini -41. Passione d’autunno-: Lo spirito di questa stagione di transizione, i suoi colori ed i suoi frutti, la sua meditativa atmosfera, ben descritti da Francesco. Salvatore Cutrupi –All’orizzonte-: Un romantico descrivere, perché così lo si sente, il passar del tempo lungo una giornata, con versi lievi come lievi pennellate. Clelia Maria Parente –Come le foglie-: Due similitudini per una poesia che è riflessione sull’amicizia, vera o falsa che sia. Belli i versi che Clelia ci regala. Antonio Scalas –Come calice il suo vino-: Iperbolica dichiarazione (meglio, spiegazione) d’amore. Con climax crescente le similitudini, sempre più forti, sempre più adatte alla conclusione che dice di follia. Complimenti vivissimi per la forza (auguro convincente) di questi versi. Aurelio Zucchi –Oltre confine-: E’ forte il desiderio di emergere, di non lasciarsi ricoprire e nascondere da metaforiche nebbie, insito nel poeta. E così Aurelio dichiara la sua determinazione, donandoci poesia, che è pure incitamento. Un caro saluto. Jacqueline Miu –Regina Daniel-: Questa regina ricolma d’amore, quanto ben disegnata da Jacquelin! Belli i versi che compongono paesaggi di fiaba, raccontando, nel contempo, la dolcezza, la determinazione e la consapevolezza della diversità di questo personaggio. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso vate Lorenzo. Piero Colonna Romano
4/12/2015
Caro Lorenzo,
Dicembre(2015) 3/12/2015 3 dicembre 2015 Poesie a tema: E il Natale? Carlo Chionne –Chiunque diventerà piccolo come questo bambino…-: Con questa magistrale filastrocca, dal profondo significato, Carlo ci invita a tornare alla semplicità di un tempo, avendo colto, da laico qual è, l’insegnamento “eretico” del grande Francesco. Antonia Scaligine –Il Natale, una speranza che si colora col tempo-: Le perplessità della bravissima Antonia, qui espresse quasi fossero preghiera. La fede in un Natale che possa togliere quelle incrostazioni d’egoismo, che lasciano ammutoliti e la speranza di poter rivivere un più limpido giorno della natività, sono l’ispirazione per questa bella poesia della nostra amica. Poesie a tema libero Enrico Tartagni –Un amore un altro ancora…-: Uno struggente chiedersi perché mai un amore può finire, detto con un personalissimo stile, fatto di bel linguaggio figurato, del bravissimo Enrico. Gian Luca Sechi –L’amore-: Parla dell’amore che può mutare e può mutare le persone, Gian Luca. Ma il suo messaggio potrebbe adattarsi ai desideri ed ai sogni di noi tutti. Michael Santhers -Pellicola di pioggia-: Un attento osservare, reso col delizioso humor del grande Michael. E’ sempre un piacere immergersi nei versi di questo poeta e goderne le immagini, per un addolcimento dell’umore. Juan Ramòn Jmenez –Ellos- tradotta da Santi Cardella-: La bravura del traduttore consiste nel non snaturare lo spirito dell’opera tradotta. Ed anche in questa attività l’ottimo Santi eccelle e ci regala una traduzione che, per quanto libera, mantiene la freschezza e le emozioni dell’originale. Giuseppe Stracuzzi –Amore Amore-: Una malinconica riflessione sull’amore, resa con bellissime immagine da un Giuseppe in gran forma. Complimenti! Antonella Iacoponi –Sera di stelle-: Una descrizione della notte di S. Lorenzo ad alto contenuto poetico. Chiude (e forse riassume il tutto) la ricerca di una metaforica stella che pare bisogno di un sogno. Marino Giannuzzo –L’adultera-: Molto ben espresso lo stato d’animo del personaggio cui la poesia è dedicata. Sottile è l’analisi psicologica, resa con appropriati versi. Francesco Soldini -40. Ragno Giallo-: E’ certamente metaforico quel ragno giallo, ma il significato dovrebbe esplicarlo Francesco. Leggendo la poesia si scopre che il ragno è: giallo, timido, spaventa, bello, letale, amico (sic). E che ci vuole pudore (antico, però) per ucciderlo. Ed io, nonostante tutto il rispetto per il poeta, sbando. Laura Toffoli –Vago…-: Beh, un personaggio vago è giusto sia descritto con …vaghezza. E Laura non si tira indietro e lo analizza, come se usasse un microscopio, assolvendolo generosamente in chiusura. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Tre bei versi nati da forte afflato poetico. Carmine De Masi –A Pino-: Commovente epitaffio per un grande della musica. Bravo Carmine! Jacqueline Miu –Alt JC-: E’ un misto di emozioni (da quelle sacre a quelle profane) che muove la penna di Jacqueline. Emozioni che per essere espresse abbisognano del forte richiamo a JC (Jesus Christ) ed alle sue pene. JC al quale, comunque, nel titolo, si impone un passo indietro. E’ una appassionata, dolente indagine quella che conduce la poetessa, nell’animo dell’uomo, con i suoi versi di notevole violenza. Intenso l’aforisma iniziale ed i primi versi che disegnano la passione. Segue la descrizione di un forte malessere esistenziale, che è dell’uomo e nell’uomo, detta con immagini dure. E conclude, la poetessa, con una tristissima considerazione sul nostro essere e con una speranza che pare quasi una preghiera. Complimenti vivissimi, come sempre. Ancora una volta invito tutti a partecipare al sito, oltre che con le pregevoli poesie che vi appaiono, anche con commenti sulle stesse. Un cordiale saluto a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
2/12/2015 2 dicembre 2015 Poesie a tema: E il Natale…? Simone Magli –E il Natale…?-: Una descrizione carica di malinconia per altri natali, dove il Gran Vecchio amorevolmente preparava e distribuiva doni in un mondo più umano dell’attuale. Simone esprime la sua pena e la sua nostalgia con una poesia che è capolavoro di struggente dolcezza. Complimenti vivissimi. Poesie a tema libero Rocco Trentalange -Larabarbara-: Parto della fantasia e del desiderio d’avventura è questa “fascinosa” Larabarbara. E Rocco sa come esprimere il suo sentimento, col suo ritmico e bel poetare. Benvenuto nell’azzurro, Rocco! Francesco Soldini -39. Vita-: E così che vede la vita Francesco e la descrive con forti toni, quasi come fosse aforisma privo di lieto fine. Dario Menicucci –Qualcosa da cercare-: Esprime una pena esistenziale, quella ricerca priva di soluzione. Malinconico il tono dei versi, che regalano sconfortanti immagini e che rendono perfettamente lo stato d’animo del bravo poeta. Carla Persico –Ridere-: C’è un ammonimento nella poesia di Carla: affidatevi alla fantasia e sarete salvi dai peccati di questo mondo. E di questo mondo la poetessa denuncia, con rassegnata tristezza, i mali, con intenso e coinvolgente poetare. Cristina Perilli –L’invito-: Dichiarazione di rifiuto di un mondo che non si capisce e non si può amare. E’ una pena dell’anima quella che muove la penna di Cristina. Da là nasce questa forte denuncia, resa con belli e convincenti versi. Antonella Iacoponi –Presagio e speranza-: Potrebbe essere l’inno dei NO TAV questa composizione della sensibile Antonella. Un malinconico, amaro inno alla dissoluzione della natura, causata dalla cecità di chi, al contrario, vede bene quali interessi servire. Marino Giannuzzo –Cinzia-: Ben descritta questa Cinzia/Carmen nella sua sensualità esplosiva, da un molto, molto attento Marino. Stefano Medel –Paese-: Come un tormentone ritorna nella poesia di Stefano il suo odio/amore per un paese al quale, nonostante le pene che le ipocrisie di cui è pieno regalano, si può essere affezionati, come un gatto alla casa. Jacqueline Miu –L’eco-: Un brivido di freddo pervade il lettore, ma si dissolve nel calore di quella stella che è promessa del respiro del cielo, per chi saprà volare. Affascinanti i versi di Jacqueline che aprono sempre orizzonti fiabeschi. Laura Toffoli –Linee di confine-: Lezione di morale, dunque. Ma Wilde ribatte: “a tutto si può resistere, tranne che alle tentazioni”. Quanto difficile la scelta! Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Ciao Piero saluto Tenerife e il Teide con
la cima innevata. Faccio ritorno a casa dopo aver letto l'ultimo tuo
generoso commento peraltro molto puntuale. Un caro saluto a te al
generoso Lorenzo e a tutti gli amici poeti. 1/12/2015 1 dicembre 2015 Stefano Medel –La mia penna ribelle-: Un progetto di vita poetica realizzato senza rimpianti, questo attestano i versi di Stefano. Bruno Castelletti –Nel tempo de l’autuno-: Ancora una volta m’incanta leggere Bruno. La bella similitudine, tra quelle foglie che non cadono ed i ricordi che si vogliono trattenere, inserita in un sonetto dalla perfetta cadenza e dal malinconico sentire. Ma a quella sorta di rassegnazione, che si intravede, si sovrappone, vincente, la speranza verso un domani fatto d’altre primavere. Grande poeta è Bruno ed il difficile uso del dialetto ne sottolinea ancor più la grandezza. Francesco Soldini -38. Primavera-: Tra due anafore si sviluppa una gioiosa attestazione di bellezza, con bei versi dalla grande, delicata dolcezza. Michele Aulicino –sogni pastello…mielosa rimembranza-: Non merita quel “mielosa” questa intensa poesia che vive dei ricordi di un poeta dalla grande sensibilità. Al contrario, quel che narra Michele, con liberi versi, è intessuto con gran sentimento e perciò coinvolge. Complimenti. Luigi Panzardi –Metempsicosi-: C’è gran sarcasmo, nei versi di Luigi, nei confronti di quell’anima che, prigioniera di una gabbia, una volta liberatasene va a far danni altrove. Complimenti vivissimi al poeta per come ha saputo, sapientemente, illustrare il concetto di metempsicosi. Antonella Iacoponi –Luna cubana-: Bellissimo questo affresco che la brava Antonella fa dell’isola del Che, riempiendolo di romantiche immagini e di positive (e da me condivise) attestazioni sociopolitiche. Splendida, e riassuntiva dell’intera poesia, la chiusa. Marino Giannuzzo –Mariannina-: Strana, e molto ben disegnata, questa figura di mentecatta che va ad arricchire la galleria di personaggi di Marino. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Non si può che concordare. Giorgio Valdes –Audace capitano-: Giusto omaggio ad un eroe della prima guerra mondiale, detto con versi colmi di riconoscenza. Jacqueline Miu –Spazio vuoto, ombre al cospetto del buio-: Quel battito di cuore, metafora di sentimenti forti, è paragonabile all’abbagliare di un improvviso raggio di sole. La leggo così, ma forse non è così. Laura Toffoli –Messaggio in bottiglia-: Il reverente rispetto per la poesia, fa escludere a Laura che, con quella, si possa parlar di guerra. Strumento per dire amore, dunque. E la nostra amica ne dà ampia dimostrazione, con gli argomenti usati e resi col suo bel poetare. Ciro Seccia -Ha senso-: Cosa mai sia la vita, il bravo Ciro lo racconta in questa poesia che, in definitiva, parla d’amore. A voi tutti il più cordiale dei saluti, un grazie al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
30/11/2015 30 novembre 2015 Poesia a tema: Vivere la gioia Dario Menicucci –Ritrovare la gioia-: La ricerca della serenità d’altri tempi, detta come struggente confessione di un desiderio incontenibile, nella bella ed intensa poesia del bravissimo Dario. Poesie a tema libero Marino Giannuzzo –Sasà-: C’è un che di pirandelliano in questo descrivere un personaggio che, nella sua follia, è più felice di chi pare saggio. Sasà arricchisce la galleria dei personaggi che, sempre con acuta attenzione, Marino ci regala. Stefano Medel –Elogio alla pazzia-: Il sottotitolo dell’ “Elogio della follia” di Erasmo da Rotterdam (libro che caldamente invito a leggere) recita “per contrapporsi alla demenza del mondo”. Con altro spirito si pone il nostro Stefano che del mondo si sente vittima ed al mondo guarda privo di “sense of humor” e lo grida con versi dal sapore amaro. Simone Magli –La mia mano grida-: Mi sembra saggio il messaggio che Simo ci invia, partendo da una sua pena, da un suo bisogno di scrivere per esternarsi. E concordo: “che pena il poeta/al servizio dei nervi” ! (quindi quando prevale l’irrazionalità e lo scrivere tanto per scrivere) Enrico Tartagni –La Bellezza-: Un aforisma degno di Pascal: solo dall’armonia della mente può nascere la bellezza del pensiero. Così interpreto Enrico. Alessandro Borghesi –Pensieri sparsi-: E come tali bisogna leggerli ed interpretarli. Accattivante è il linguaggio (potenza della musica che può esserci nelle parole!) quasi sempre oscuro il loro senso. Provo a “sentire” quel che raccontano: nel primo leggo delusione per il mancato progresso di civiltà che c’è nella società attuale. Nel secondo vedo un’accusa a chi dimentica il passato (glorioso?) degli avi. Nel terzo mi perdo. Nel quarto vedo una accusa verso certi scrittori che poco o nulla hanno da scrivere, eppur lo scrivono. Nel quinto trovo un puro ermetismo, teso a nascondere il pensiero dell’autore (per una sorta di pudibonda privacy). Nel sesto c’è un memento ala Savonarola: ricordati che devi morire. L’ultimo, infine, è un colpo d’ali verso il cielo e verso aria più pura. Aurelio Zucchi –Nebbie-: Interpreto il plurale del titolo come se fosse indicazione di ciò che il poeta vide nel suo camminare e, poi, lesse prima di addormentarsi… Scherzi a parte, è sempre un piacere leggere l’amico Aurelio dal limpido verso. In particolare questa è bella poesia dove il poeta riesce ad esprimere e comunicare la sua angoscia, rendendo metafora di questa la nebbia. Complimenti. Renzo Montagnoli –Erano del color del grano-: E’ lo stile di Renzo che affascina: racconta con dolcezza, ed un pizzico di nostalgia, una storia di vita, forse comune a tante “belle e impossibili”. Ritrovo nei suoi versi un richiamo a Cardarelli e ne apprezzo la poetica chiarezza. Francesco Soldini -37. Formiche-: Quanto può essere crudele un bimbo lo racconta con questa poesia il bravo Francesco, che, con quei versi, dice di condanna per quell’inconsapevolezza della vita e della morte, che può esserci in età non matura. Michael Santhers –Nevica-: Mi incanto sempre nel leggere Michael. Le immagini, con le quali compone i suoi versi, appaiono surreali quanto può esserlo un dipinto. Il suo guardare filtra quanto di più nascosto c’è in quel che vede e lo rende con linguaggio personalissimo e piacevole. Non ci fosse bisognerebbe inventarlo, il nostro amico. Antonella Iacoponi –L’ultima estate-: Straziante rievocazione di uno dei tanti efferati crimini israeliani, nei confronti di profughi palestinesi. I forti ed addolorati versi della brava Antonella sono denuncia che dovrebbe scuotere le coscienze. Fino a quando la shoà sarà alibi per l’attività criminale di questi israeliani indegni d’essere ebrei? Ciro Seccia –Spezzare La Speranza-: E’ cultura di morte quella che muove la mano di assassini privi di qualsiasi briciola d’umanità. E Ciro, ispirato dagli ultimi eventi animaleschi, compone questa dolente e forte poesia. Salvatore Cutrupi –Abissi-: Il perdono è simile a ciò che mai si è visto. Questa la tesi svolta, sconsolatamente e con bel poetare, da Salvatore. Jacqueline Miu –Parole-: Le parole possono essere pietre, possono addolcire o amareggiare. Le parole possono essere armi letali. Parole che, tutte, hanno per destinatario il cuore. E Jacqueline sulle parole riflette, le analizza e ci regala una poesia, col suo inconfondibile stile. Laura Toffoli –Ma!-: Quella neve che rende allegri i cuori, qui ben descritta nei suoi effetti. Ma Laura si pone una domanda: sarà la neve a rendermi allegra? Ma! (appunto) A voi tutti l’augurio per una settimana piena di poesia, assieme ad un cordiale saluto, in primis al nostro illuminato vate Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Molto bella la chiusa di "Ritrovare la gioia" di
Dario, illuminante quel "tripudio di stelle". 29/11/2015 29 novembre 2015 Antonella Iacoponi –La casa dell’infanzia-: Semplicemente deliziosa questa nostalgica rievocazione resa con commovente semplicità, e grande sentimento, dalla bravissima Antonella. Marino Giannuzzo –Violaciocca-: Romantica e bella la descrizione del bel fiore. Accattivante il ritmo di prevalenti settenari, talvolta gradevolmente chiusi da quaternario. Stefano Medel –Essere beat-: Interessante lezione su quella corrente giovanile anticonformista, nata in America negli anni ’60. Stefano, in stile beatnik, ne coglie il senso con una prosastica poesia. Claudio Badalotti –Mi fingo tronco-: “oltre il verde della siepe dei sogni” è verso decisamente leopardiano di una poesia che è espressione della consapevolezza della nostra fragilità. Decisamente apprezzabile la similitudine tra pietra scagliata e fatta rimbalzare nell’acqua e quelle voglie che “rimbalzano indecise” (e destinate ad affondare). In definitiva si tratta di una accurata, amara, autoanalisi di un essere, di uno straniamento, narrato con magistrale ed intenso poetare. Complimenti vivissimi, Claudio! Santi Cardella –Sublimazione-: C’è una indescrivibile dolcezza in quel donarsi, in quel divenire uno da due. E chi, meglio del grande Santi, avrebbe potuto, in pochi versi rendere e comunicare quella “sublimazione” , quella catarsi dei sensi? Ancora una volta chapeau, caro amico. Le tue poesie sono acqua che disseta nel deserto. Simone Magli –Apprendi la bontà,-: Laica lezione d’amore, con efficace (e da non dimenticare) aforisma dell’ottimo Simone, poeta e filosofo. Dario Menicucci –Dov’è quel tempo-: Il tempo perduto nel tempo. Questo, con malinconica nostalgia, ricorda il bravissimo Dario con intensi e bei versi. Francesco Soldini -36. La guerra di Troia-: L’incipit dell’Iliade, per Francesco, è spunto per una riflessione, speranzosa, su bambini che non conosceranno la guerra. (almeno così mi pare) Clelia Maria Parente –Bella fanciulla-: Un amorevole incitamento a tornare a vivere ed a sognare, dopo una violenza subita, detta con versi che portano consolazione. Maria Grazia Armone –Verità nuda-: La verità, quella pura e luminosa, qui celebrata (cercata, incontrata, sperata) dai bei versi, talvolta pieni di amarezza, talvolta di speranza, di Maria Grazia. Jacqueline Miu –Un grido di guerra-: Con la violenza che caratterizza i versi di Jacqueline, la nostra amica oggi ci narra della sensazione che può derivare da una conquista. Mostruoso brivido di piacere, viene definita, che lascia anima (e corpo) ustionato. Laura Toffoli –Pagine di vita profumano-: Quasi quale contraltare a Jacqueline, ecco la dolcezza delle descrizioni di Laura, piene di colori e profumi accattivanti. Acquerello delicato e godibilissimo, sono le sue poesie. A voi tutti il più cordiale dei saluti ed un grande grazie al nostro magnifico Lorenzo.
Piero Colonna Romano
"La casa dell'infanzia" di Antonella Iacoponi
è uno squisito revival delle emozioni dell'infanzia. 28/11/2015 28 novembre 2015 Francesco Abate –Autunno precoce-: E’ con un velo di malinconia che, talvolta, si guarda a se stessi. Un passato che non può tornare ed un incipiente tramonto, ispirano la penna di Francesco per questi bei versi dal tono mesto. Antonella Iacoponi –Congedo-: Il racconto di un addio colmo di pena e rimpianti, tema di una poesia che coinvolge, lasciando sapore d’amaro. Stefano Chiucchiù –Tristezza-: Tema di fondo simile a quello della precedente poesia di Antonella. Ma Stefano trova in una lacrima la rappresentazione simbolica di quell’abbandono, nella sua esplosione la similitudine con la fine di un amore. Marino Giannuzzo –Pagliaccio-: Inevitabile: “vesti la giubba, la faccia infarina” con quel che segue. Qui Marino traduce in poesia l’anima e l’essere di chi, per professione, è obbligato a far ridere, checché senta dentro. Stefano Medel –Città-: L’immergersi nel caos, che pare protettivo, di una città al calar della sera, espresso da un riflessivo Stefano. Francesco Soldini -35. Un sorso-: Primo verso ad alto contenuto poetico, seguito da (fosse un dipinto) energici e, all’apparenza, casuali colpi di spatola. Ne deriva un messaggio di difficile comprensione (ermetico?) forse derivato da riflessioni amare sul nostro vivere. Significativo quel “metanoia” che proietta nel trascendente il lettore. Michael Santhers –Rose-: Sul fiore più romantico oggi ci intrattiene l’ottimo Michael. E lo racconta così come lui lo vede e lo intende, con le pene che può ricordare, con l’effimero della sua vita. Quando poi il poeta passa alla sua imitazione non c’è salvezza per il tenero fiore. Vero o di plastica che sia “troppo fragile/a reggere/cuori di piombo”. Salvatore Cutrupi –Haiku-: La pioggia che sbianca, insomma. In tre versi tre. Clelia Maria Parente –Essere donna-: Un appello, questo della brava Clelia, cui non si può che aderire, convintamente. Giorgio Valdes –Il pozzo-: Il poeta ci indica i destinatari di questi violenti ed amari versi, cioè le donne che subiscono violenza, ed a loro li dedica. Scava nel profondo del dolore, Giorgio, e la sua poesia è forte denuncia di una non più tollerabile situazione. Jacqueline Miu –La danza del fuoco-: Il fuoco del desiderio muove le azioni ed i pensieri del poeta e Jacqueline, con forti ed appassionati versi, scava nella sua anima e nel suo bisogno d’un sensuale amore. E affascina, come sempre. Laura Toffoli –Un gotico occhio blu-: Immagini luminose (secondo l’abitudine della poetessa) che stupiscono, sono quelle che oggi Laura ci regala. Mi piacerebbe sapere quale sia la chiesa gotica che ha ispirato versi e riflessioni ma godo ugualmente del poetico descrivere della nostra amica. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano 27/11/2015 26 e 27 novembre 2015 Michael Santhers –Clandestini-: Un quadro astratto dove le immagini si sovrappongono e sfumano nel dolore. Quel che ne risalta, tra quelle immagini, è la nostra pena e la nostra vergogna, nei confronti dei disgraziati individui che della loro vita fanno moneta per la dignità del vivere. Un applauso al grande Michael, per quel che sa raccontare con i suoi versi che paiono ermetici e grotteschi ma che grondano sentimenti e coinvolgono. Roberto Soldà –Aceldama-: Singolare abbinamento di un passo del vangelo di Matteo e di un pensiero dell’ “anarchico” Valery. Il campo di sangue e la palma contorta dal vento. Due simboli che il colto e raffinato Roberto usa per omaggiare Valeria, uccisa da un incomprensibile odio bestiale. Poesia che è forte denuncia del male, nata da una forte emozione molto ben comunicata. Complimenti vivissimi al nostro amico poeta. Gus –Oggi-: Perfetta sintesi dell’attuale situazione internazionale. Mentre c’è chi immagina di poter risolvere il problema…diplomaticamente (traduzione: in modo da difendere gli interessi di chi fa affari con l’Isis) i lupi affamati continueranno ad uccider in nome di un immaginario dio. Complimenti, Gus, per l’efficace espressione dello sdegno che tutti ci pervade. Marino Giannuzzo –Nemica-: La morte vista e disegnata da Marino, come fosse un singolare personaggio teatrale da non prendere, in definitiva, sul serio. Stefano Medel –Brevità della vita-: Riflette sulla durata della vita, il nostro Stefano, e ci ammonisce: solo amicizia e amore potranno riempirla. Francesco Soldini -34. Indiani-: Li abbiamo conosciuti così come li descrive la bella poesia del bravo Francesco, con la loro saggezza e la loro spiritualità. Laura Toffoli –Lanterne per la pace-: Attualissima questa dolcissima poesia di Laura. Segno di pace ed amore in tempi ridondanti odio. Belli e commoventi i versi di questa sensibile e brava poetessa. Salvatore Cutrupi –Come un abbraccio-: Il ritorno a casa, confortevole ed amorevole rifugio, descritto magistralmente da Salvatore. Antonia Scaligine –Vieni poesia, ti scriverò-: E’ singolare la coincidenza, pur nella differenza, tra le due poesie di Antonia e di Salvatore: questi cerca e trova la pace nella fisicità della casa, Antonia cerca e trova la pace nella dolcezza trascendente della poesia e la esprime con i suoi delicati e bei versi che invitano alla riflessione. Marinella Addis –A Valeria… e a tutte le vittime-: Commovente e bellissimo omaggio ad una vittima innocente dell’odio. Intensi i versi di Marinella che esprimono tutta la pena per la barbarie che ha spento tante vite. E che pongono problemi sul perché ci sia tanto odio bestiale. Clelia Maria Parente –Un soffio di speranza-: Metafora dello sbocciare di un dolcissimo sentimento, con i lievi e puliti versi di Clelia Ciro Seccia –Mormorio Di Luna-: Con questo amorevole dialogo, detto col tono di fiaba orientale, Ciro ci trasporta in un sogno dalle belle immagini. Giorgio Valdes –L’Argine dell’Onore-: Rievocazione di un atto d’eroismo ed omaggio al coraggio ed alla determinazione di quei carabinieri, numericamente inferiori agli invasori. Jacqueline Miu –ogni istante che l’inverno farà tremare i tuoi battiti-: Il fuoco dell’amore, la volontà di protezione dell’amata, espressi con versi che sono scala per il cielo di concreti sogni. Che altro dire di questa poetessa che del simbolismo francese, mediato da forte fantasia dal sapore di fiaba, ha fatto la sua inimitabile e riconoscibile cifra? Resta solo applaudirla, per merito, e ringraziarla per quel che dona. Il più cordiale dei saluti per voi tutti , in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Caro Lorenzo, 26/11/2015
Caro Piero,qui a Tenerife leggo il tuo
benevolo commento alla mia ultima poesia pubblicata. Grazie e speriamo
di rivederci dopo il mio ritorno in terra veronese.Un caro saluto a Te e
a tutti gli amici del sito.Bruno
Buongiorno a tutti. 25/11/2015 25 novembre 2015 Francesco Soldini -33. Tekno-: Difficile descrivere meglio quel che accade e si sente (meglio, non si sente…) in una discoteca a ritmo di tekne. La poesia di Francesco è un’immersione nell’ordinato caos (sic) di frenetiche notti nelle quali dimenticare e dimenticarsi. Molto, molto bravo è il poeta nel rendere rumori e sensazioni. Fausto Beretta -Macigni nelle storie-: La leggo come la descrizione della nobile attività di quegli “angeli del fango” che si sono sacrificati per salvare il salvabile, dopo una catastrofica alluvione. I versi sono forti e belli e dicono di dolore ed ammirazione. E Fausto continua a crescere in bravura. Alessandro Borghesi –Riflessione-: Riflette su vari argomenti, il poeta. Sull’esistenza e sul doppio guardare alla storia, sul tempo e su di una infausta serata, su di una stanza immune (non chiaro da che) e sulla sciocca intelligenza. E cuce il tutto con quell’ esse iniziale di ogni strofa. Stefano Ripamonti –Quando non ci sei-: Insomma ti voglio non volendoti, questo il rebus esistenziale che rende vivo un rapporto. E la pace la si trova nella solitudine. Che rassegnata pare. Claudio Badalotti –Soffiare sulle stelle-: Forse il richiamo colto ad Aristotele non è casuale. E’ un sentire che, talvolta, trova conforto e spunto nella filosofia. Ma la poesia è bella e ricca di versi accattivanti quanto un bel racconto. Belle e ben narrate le immagini, come l’analisi che Claudio fa di se stesso. Alberto Rosso -Ascoltami o Signore-: Un addio alla vita, pieno di stanchezza, che trova motivazione e conforto in Dio. E’ una preghiera, piena di dolore e di consapevolezza per una vita che è preludio ad altra e più serena esistenza. Francesco Albino –Albero secolare-: La vita ed il destino di un albero secolare, nel bell’omaggio che Francesco gli rende. Marino Giannuzzo –Francesca-: Il commosso racconto di una triste fine, nei bei versi di Marino. Stefano Medel –La mia poesia beat-: Che dire se non ne prendo atto? Jacqueline Miu –la confessione di Barnaba-: Un’amara confessione, intessuta di versi dal sapore di condanna priva di speranza. E’ lo stile asciutto e violento di Jacqueline che rende affascinante il racconto, sono le immagini truci che regala che lasciano senza fiato. Ed ancora complimenti. Laura Toffoli –La farfalla-: Al contrario di Jacqueline, Laura riempie le sue poesie di una dolcezza unica. Oggi con lei voliamo sulle ali di una farfalla, ad inseguire sogni ed amore. Per altri versi pure a lei complimenti. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
A Tenerife dove mi trovo per un breve periodo di
vacanza ho letto la poesia di Santi che ha ricevuto il secondo
premio al concorso letterario di Licata.Complimenti vivissimi per il
meritatissimo premio e grazie per il benevolo commento alla mia "
Valdrita".Un caro saluto a tutti. 24 novembre 2015 Stefano Medel –E’ poesia-: Sei in buona compagnia. In circolazione c’è ancora Ferlingetti. Francesco Soldini -32. Umanesimo-: C’è un’amara ironia nei versi di Francesco. L’umanesimo non distinse colori né fedi ma cercò l’uomo per l’uomo, lo mise al centro della ricerca, per il suo progresso culturale e civile. Bruno Castelletti –Valdrita- Un delicato, dolcissimo affresco di un paesaggio amato, nel quale amorevolmente immergersi, ricordandolo nostalgicamente. Ed ancora una volta Bruno si esprime ad altissimo livello poetico ed addolcisce l’anima di chi legge. Da applausi. Michael Santhers .Il disoccupato-: Descrive la disperazione di chi ha perso il lavoro, l’ottimo Michael. E lo fa alla sua maniera, con versi che disegnano grottesche immagini che grondano, in questa occasione, di disperante pena. Ancora complimenti all’amico, poeta del tragicomico. Fausto Beretta –Leggeri vapori-: Dalle curiosità dell’infanzia alle disillusioni dell’età matura, non si cercano più fiabe, scontrandosi con dure e, talvolta, incomprensibili realtà. Leggo così il messaggio di Fausto, nascosto tra convincenti versi. Iallonardo –Chiaroscuri-: E Iallonardo (bentornato nell’azzurro!) pur con altro stile, narra le stesse sensazioni della poesia di Fausto, gli stessi malinconici ricordi, lo stesso prendere atto di realtà che non si capiscono, in quelle metaforiche nuvole che coprono il sole. Fabrizio Lama –I gigli dell’amore-: Ermetica e tambureggiante nel ritmo, la poesia di Fabrizio regala l’angosciosa sensazione di qualcosa che non si realizzerà. Nino Silenzi -24 novembre-: Mi colpisce la dolcezza di questo ricordo e la maestria con la quale, con pochi ed incisivi versi, il grande Nino sa disegnare il carattere della madre. Si alza amore e nostalgia da questa bellissima poesia che è amorevole atto d’omaggio. Complimenti vivissimi. Marino Giannuzzo –Suore-: Molto ben descritta l’atmosfera mistica di un convento dal bravo Marino. Belli i versi che fanno sentire quelle voci, quel canto. Clelia Maria Parente –Un soffio gentile-: Ed in effetti piume gentili sono i versi di Clelia che ci insegna come, senza usare fiumi di parole, si possano descrivere gli effetti dell’amore. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Ben reso lo sforzo di quell’usignolo per farsi sentire, forse per sentirsi meno solo. Jacqueline Miu –Mistero-: Ci sono alcuni versi capolavoro da ricordare, in questa poesia che è malinconica attestazione di antichi sogni infantili irrealizzati. Per esempio: “mi sono nascosto dentro un lampo d’inchiostro”, “ho una scintilla che arde di appartenere alle folle”, “mi porto i sogni in spalla da quando sono bimbo” ed, inoltre, intensa e bella è la chiusa. Complimenti vivissimi, Jacqueline! Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
Poesia di Fausto Beretta:leggeri vapori.
Caro Lorenzo, 23/11/2015
Cari amici, 23 novembre 2015 Marino Giannuzzo –Alba-: Lo sguardo compassionevole del poeta si posa su di una donna dallo sfortunato percorso di vita. I versi narrano di quel sentire, bene comunicandolo. Stefano Medel –Mondo donna-: Riverente omaggio alla donna, detto con prosastica poesia. Francesco Soldini -31. Sognar d’amor-: La freschezza dell’amore, che diviene sogno, è il bell’attacco della poesia di Francesco che prosegue facendo dell’amore la difesa contro i mali del mondo. Chiusa che è un colpo d’ali verso l’alto. Carlo Chionne –Allah akbar!-: Apprezzabile è la lezione di illuminata laicità che viene dalla poesia dell’ottimo Carlo. E’ quasi una preghiera quella che ci viene rivolta: bello sarebbe se ci soffermassimo tutti a riflettere. Enrico Gavalotti –foschia di novembre-: Scarni versi che lasciano aperte le più svariate interpretazioni sul loro senso. Potrebbero essere metafora di un malinconico sentire (e guardare alla vita) quel freddo e quella ridotta visibilità. Nicola Cabras –Il Poeta-: Versatili e romantici sono i poeti e Nicola ne elenca i temi maggiormente svolti, chiudendo col sottolineare l’amore che muove la loro penna. Jacqueline Miu –Poeta-: Ed a Nicola risponde Jacqueline attestando la fede che c’è in un poeta ed il suo bruciante bisogno di dare e ricevere amore. Perfetto il richiamo a Prometeo, soccorritore, per amore, dell’uomo. Laura Toffoli –Un dì lei incontrò il suo Angelo-: Delicata fiaba narrata con puliti versi. Tiziana Cocolo –Luna-: Bella poesia carica di suadente atmosfera. E’ un sereno guardarsi dentro, quel che ci regala Tiziana, realizzato con lieve e dolce poetare. Fausto Busatta –Ancora cenere-: “tra i silenzi nella valle dei ricordi” è il verso attorno al quale si svolge la poesia che è racconto di un amore svanito, detto con versi pieni di malinconia e rabbia. Clelia Maria Parente –La notte-: I timori che la notte porta, fugati da quella che è luce di speranza di stelle e luna. Ben descritte le due atmosfere dai limpidi versi di Clelia. Un cordiale saluti a voi tutti ed un grazie al generoso Lorenzo per ciò che consente. Piero Colonna Romano
22/11/2015
Anche se non sono siciliana, ho letto con
grande piacere la poesia in vernacolo di Santi, perché in
originale è sempre più bella! 22 novembre 2015 Dario Menicucci –Dalla porta socchiusa-: Una magistrale descrizione di quelle paure che la notte (metaforica è la donna) può portare. Comunicato alla perfezione il sentire del poeta. Bruno Amore –Ci sono giorni-: Delicatissimo il racconto di un incontro d’amore e del suo arrivederci. E’ dolcissima la poesia di un romantico ed innamorato Bruno. Complimenti. Michael Santhers –Randagi notturni-: Bellissimo (seducente, appunto) dipinto di una notte animata da immagini surreali, rese dai fantasiosi e fascinosi versi di un Michael in gran forma. Marino Giannuzzo –Lidia-: Una corsa, nuda nell’acqua di mare, a dire di gioia e sensualità. A dire di libertà. Bravo Marino! Stefano Medel –Donne-: Mi pare un malinconico sommario, questo di Stefano, in una poesia grondante rimpianto. Francesco Soldini -30. Nascita-: Riflessione su quei contrapposti che, reciprocamente, si giustificano e completano, chiusa da una domanda cui si risponde con un abbagliante arcobaleno. Rosino Maranesi –Autunno-: La nostalgia per il mare, narrata con sonanti settenari, in un triste autunno. Raffaele Marchesi –Per voi-: I pifferai non si addicono a Raffaele e lo dichiara, condannando chi se ne lascia incantare. Ed il nostro paese ne è pieno… Cleili Maria Parente –Foglie-: Il ciclo della vita, rappresentato dal ciclo delle stagioni, con belle e realistiche immagini, dalla brava Clelia. Jacqueline Miu –in questo inverno sposato alla pioggia-: Fiamme interne che difendono dalle intemperie dell’inizio dell’inverno. Fiamme che da sogni scaturiscono e da un appassionato sentire. E Jacqueline ci delizia con i suoi forti versi che nascono, nascondendolo, un intenso romanticismo. Tra gli altri è da applausi il verso “dalle statue di marmo che incipriano il parco”. Complimenti! Giorgio Valdes –Vela al vento d’antico veliero-: Stupendo affresco che descrivere l’incanto di Piazza dei Miracoli e Pisa dalla gloriosa storia. Fascino particolare ha quel richiamo alla sezione aurea del battistero, per il richiamo a quel Fibonacci del quale si scoprì la famosa sequenza, sulla facciata della chiesa, solo recentemente. Cultura e amore per la bellissima città, sono espresse, con questa appassionata composizione, dall’ottimo Giorgio. Laura Toffoli –Ciclo di desiderio-: Pare che Laura descriva il ciclo dell’acqua. Ma ad una più attenta lettura ci si accorge che d’altro si tratta. Si tratta di pura passione, narrata con levità e sottile malizia. E, ovviamente, con belle e metaforiche immagini. Brrrrrrrrrrravissima! Il più cordiale dei saluti e l’augurio per una serena settimana, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Un plauso a Santi Cardella per la
sua ennesima bella affermazione con la 22 novembre 2015
Ho il grande piacere di segnalare un’altra splendida
affermazione del valore poetico del nostro
Doppu ’a guerra Dopo la guerra
Haiu
un cappidduzzu Ho un
cappellino
Lu sentu ancora ’u cantu di me matri Lo
sento ancora il canto di mia madre
Ed iu m’immaginava di passiari M’immaginavo
allor di passeggiare
Quantu a farimi zitu ’un ci pinsava, Di aver la
fidanzata non pensavo
Comu passaru sissant’anni e rrutti? Come passaron
sessant’anni e rotti?
Ma no china di rughi e di duluri, Ma non
piena di rughe e di dolori,
*filastrocca popolare siciliana
Sarà perché pure io siciliano, sarà perché
mi ricorda mia madre, sarà perché mi riporta ricordi, ma la
poesia di Santi mi ha commosso. E così aggiungo un applauso
supplementare, asciugando l’angolo di un occhio dove un
moscerino si è posato. 21/11/2015
Un saluto veloce a tutti gli azzurrini che
popolano quest’isola felice, oggi volevo ringraziare
pubblicamente due persone: i Signori Santi e Piero; il primo per
l’apprezzamento espresso nei miei confronti e questo mi lusinga
molto... il secondo invece perché riesce a capire le mie
opere... i messaggi che “cerco" di far trasmettere ai lettori,
una qualità che poche persone hanno. 21 novembre 2015 Simone Magli –Vorrei prendere il largo-: Il mare, teatro di battaglie e generoso donatore di libertà. Così leggo gli ispirati versi dell’amico Simone. Alessandro Borghesi –Non importa-: Ermetici versi legati da un anafora che rende una sensazione di grande straniamento da una realtà che pare opprimere. Enrico Tartagni –Morte a Paris-: Il titolo pare preludio al racconto di sensazioni avute dal poeta, a seguito delle recenti stragi parigine. In effetti Enrico ambienta una storia d’amore (e morte) in ambiente fognario, concludendola con una domanda esistenziale sulla prigione nella quale viviamo. Poesia fortemente metaforica di un angoscia che prende alla gola. Bruno Amore –Illusione di normalità-: Tristissimo e malinconico tirar di somme, detto con profonda amarezza. Un’analisi che non lascia spazio alla speranza e, men che meno, a progetti di vita futuri. Michael Santhers –Guerre e natura-: Un caleidoscopio di immagini, degne di un film di Disney, che si inseguono e sovrappongono. C’è di tutto in questo fantasioso racconto dell’ottimo Michael. Compresa un’amara morale finale. Marino Giannuzzo –Voce-: Un incubo narrato con versi che ne sottolineano l’intensità. Giovanni Abbate –Nostra madre ha cento anni-: Commovente questo ricordare la vita della vecchia madre, continuando a riservarle gratitudine ed affetto. Mi permetto di unirmi, affettuosamente, a quegli auguri. Giampiero Calotti –Io, povera Europa.-: Si fa Europa, il nostro ottimo Giampiero e versa lacrime amare su quelle speranze deluse, su quegli ideali svaniti negli egoismi nazionali. Conseguente l’amara domanda finale di questa forte poesia che pare un grido. Francesco Soldini -29. Rivoluzione-: Un pizzico di fantascienza, la fantasia che vola ed un invocazione/affermazione in chiusura. Laura Toffoli –Rosso fuoco di tramonto-: Mi aspettavo qualcosa di più…tanghéro, dopo la descrizione della polka. Invece la sensualità di questo ballo è sottintesa negli accattivanti e bei versi di Laura che comunque, chiudendo con un “saette di scontri incontri”, lascia spazio ad altro fantasioso programma. Ed ancora un volta complimenti per il bel poetare che distingue la nostra amica. Clelia Maria Parente –Note d’amore-: Romanticissima descrizione di un tenero amore, in galeotto paesaggio. Marinella Addis –J’accuse-: Violento atto d’accusa contro l’ipocrisia. L’indignazione di Marinella è pari a quella che Zola espresse denunciando il caso Dreyfus, la forza della denuncia è la stessa. Brava! Ciro Seccia –Tu Ci Sei-: Un atto di fede espresso con bella ed intensa preghiera. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Un’atmosfera di stampo gotico, disegnata con tre versi tre. Jacqueline Miu –rito d’amore nelle distanze-: Il dipinto di un sentimento realizzato tra l’astratto ed il surreale. Come sempre di notevole forza i suggestivi versi di Jacqueline che, in chiusura, regalano fiabesche immagini. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro illuminato Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Mi associo a Piero sul suo commento alla poesia di
Sandra bella ode alla vita con un ritmo incantevole 20/11/2015 20 novembre 2015 Poesie a tema: Vivere la gioia Sandra Greggio –Vita-: In effetti Sandra compone un gioioso inno alla vita, della quale sottolinea quanto di positivo e felice ci possa essere, con versi che ne rendono un ritmo che par di danza. Poesie a tema libero Santi Cardella –Risonanze di immagini e parole-: Un regalo fatto d’immagini e di parole che le descrivono. Ma sono immagini di un’anima quelle che Santi offre amorevolmente e con trepidazione. Un Poeta che, qualunque sia il tema delle sue poesie, sempre incanta e per il sentimento e per la magistrale tecnica col quale sa renderlo vivo e pulsante. Tinti Baldini –Alba-: Malinconico e bellissimo questo sentire, reso con versi altamente poetici. Dario Menicucci –Notte d’autunno-: Dell’autunno Dario distilla l’essenza e la rende con bellissimi, sintetici versi che sono come ispirate e lievi pennellate. Bella poesia da gustare come un dipinto soffuso di nebbia. Aurelio Zucchi –A volte-: Ben descritta quella sensazione che è, talvolta, del poeta: l’incapacità di rendere con adeguate parole un sentire, un’emozione. Simone Magli –Occidente cieco-: Mi sembrano un’attestazione d’appartenenza, questi versi di Simo di difficile interpretazione. Stefano Medel –Donne-: Una romantica, plurima, folgorazione, che si porterà a lungo (per sempre?) nella mente. Pasquale Di Meo –Il tuo silenzio-: Un’assenza vissuta con la pena che può dare la solitudine, detta con intensi versi pieni di nostalgica malinconia. Marino Giannuzzo –Vittoria-: L’esaltante sensazione che può dare la vittoria, molto ben descritta da Marino. Francesco Soldini –28. Gaia-: Poesia dedicata a Gaia/Gea, con i suoi mitici nomi. Oscuro è il richiamo a Maria e ad una madonna nera, mentre chiaro è il riferimento all’attività nefasta dell’uomo (seme di Gea e sua vita). Decisamente ermetica è la composizione di Francesco. Jacqueline Miu –Gli ideali sono quelle bandiere dello spirito che sventolano libere,-: E come non apprezzare l’aforisma di Jacqueline, soprattutto in questi tempi quando parlare di ideali è proibito e dare dell’ idealista ad una persona è ritenuto insulto? Laura Toffoli –La città bianca-: Mi sembra che Laura descriva, con magistrale romanticismo, una delle tante bellissime cittadine della valle d’Itria in Puglia. I suoi bei versi là mi hanno riportato, con malinconica nostalgia. Roberto Soldà –Ancora-: Bentornato nell’azzurro, caro Roberto! Bella e dolente la poesia ispirata dai tragici fatti parigini e grondanti rassegnazione gli intensi versi. Hanno spento la luce delle stelle (e della speranza) afferma il poeta, con quell’odio che, inesauribile, alberga in cuori privi di umanità. Clelia Maria Parente – Sogni e nostalgia-: I sogni che l’amore dona descritti con i lievi e bei versi di Clelia. Lorena Turri –Come un guizzo di trota- (consigliata da Marinella Addis)-: Significativo linguaggio figurato e metaforico della bravissima Lorena per dirci di quanto effimere siano certe emozioni, di quanto poco resta dei sogni, mentre il tempo, inesorabile, scorre. Guizzi di trote, appunto, e quel che resta nella memoria sono bagliori colorati e sfuggenti. Un grazie a Marinella per avere riproposto in lettura questa ottima poetessa moderna. Un grazie di cuore ad Antonia ed a Santi per l’attenzione ed il gradito commento alla mia “Gerundiade”. Un cordiale saluto a voi tutti ed un grazie al nostro Lorenzo per ciò che consente. Piero Colonna Romano
19/11/2015
Caro Lorenzo, 19 novembre 2015 Maria Savignano –La mano tante mani-: Le mani, quali simbolo del bene e del male, ben rappresentate dagli appassionati versi della brava Maria. Francesco Abate –Vorrei un giorno-: Un appagamento, che pare quasi totale, di ciò che s’è avuto e di ciò che s’è dato. E parrebbe così chiuso il bilancio di una vita, ma ecco che si esprime l’ultimo desiderio con un “Mi basta una pagina sospesa/una lacrima lieve tocco di fiato/come brezza di sera”. Insomma, è questa poesia un poetico bilancio, venato di malinconia, con i bei versi di Francesco. Angelo Michele Cozza –Sequestrami vento e portami via-: Un malinconico bilancio di una vita, affidato ai capricci di un metaforico vento. Ricordi che frusciano e si sperdono nella mente ed un’invocazione alla pace “all’istante in cui languori/e un corpo senza vita sento!”. Bella e coinvolgente la poesia del bravo Angelo. Aldo Fontanazza –Il mondo Oscuro-: Ed è proprio un mondo oscuro quello che promettono gli animali pseudo islamici. Un mondo a somiglianza del loro Dio dell’odio. Intensa la poesia di Aldo fatta da forti, e pieni di dolore, versi. Aldo Martinelli –Gli eroi in marcia sono pigri e miopi-: Messaggio ad ispirazione evangelica, questo di Aldo. Ma credo difficile accettare quel “porgi l’altra guancia”, soprattutto quando si è in presenza di una guerra dichiarata da psicopatici criminali. Oggi Renzi predica la soluzione diplomatica ma è predicazione dietro la quale si nasconde la difesa di altri interessi. Quelli che il poeta qui denuncia. Marino Giannuzzo –Vita spezzata-: Commovente racconto di un doloroso lutto di madre per una figlia troppo presto persa. Francesco Soldini -27. Autoritratto-: Un dubbio esistenziale, un autoritratto forse futurista, forse surreale. Il tutto compendiato nell’enigmatico distico finale. Claudio Badalotti –Piacere sommerso-: Una ricerca del piacere pulito, detta con i bei versi della similitudine iniziale. Ricerca destinata al fallimento, come si evince dalla pessimistica chiusa. Jacqueline Miu –Un infinità di mondi-: Elegia del sogno, quello che ci trasporta in altri mondi, detta con i forti e fascinosi versi della bravissima Jacqueline. Marinella Addis –poesia è…-: Già chi siamo per giudicare? Ma, cara Marinella, qui non si danno voti, si esprimono sentimenti. Quelli che, come tu rilevi, fanno nascere le poesie che tu molto bene definisci con i tuoi versi. Un caro saluto. Laura Toffoli –Un Pierrot-: Un malinconico Pierrot, magistralmente descritto dai bellissimi versi, che regalano immagini dense di poesia, della nostra Laura. Trilussa -Ninna nanna de la guera-: (consigliata da Sandra Greggio): Trilussa è sempre attuale. Oggi quanto lo fu ieri. I suoi versi descrissero quel che fu ieri e descrivono quel che è oggi. Un omaggio a questo grande è doveroso, ed un grazie a Sandra per avercelo proposto in lettura. Un cordiale saluto a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
"La mano, tante mani": una poesia
bellissima, con una grande forza e che porta con sé tanta speranza.
Complimenti Maria e grazie di aver scritto queste cose. 18/11/2015 18 novembre 2015 Poesie a tema: Vivere la gioia Antonia Scaligine –La gioia è vitale, cura il fantasma del male-: Potrebbe essere un inno alla gioia, se qualcuno non avesse già preceduto Antonia. Ma è una gioiosa ode alle gioia che apre il cuore. Brava Antonia! Laura Toffoli –Chi dice che viver la gioia-: Bella riflessione di Laura, condita dei suoi colorati versi, sulla gioia alla quale, per interessante similitudine, la nostra poetessa confronta la brevità della vita delle farfalle e di un battito d’ali. Poesie a tema libero Claudio Badalotti –Spazio immanente-: Una romantica immanenza che nel trascendente sentimento d’amore si scioglie. Belli ed intensi i versi di Claudio. Maria Savignano –Il sudario dell’amore-: Il desiderio di aprirsi all’amore verso gli altri, è questo il volare dell’anima di una sensibile poetessa. Bellissima la terzina di chiusura della brava Maria. Andrea Sbarra –ricordo di te-: Dolcissimo il ricordo di un amore che resta, indelebile, dentro mente e cuore, e che Andrea narra con bel poetare. Francesco Abate –Eri una povera foglia-: Metaforica similitudine narrata con versi pieni di malinconia. Marino Giannuzzo –Vipera-: “Ella portava un braccialetto strano…” i primi versi di un’antica canzone mi tornano alla mente leggendo questo “omaggio” alla donna, scritto in un momento d’ira (altra citazione…) da un poco sereno Marino. Francesco Soldini -26. Bianco e nero-: Un dolente viaggio nella malattia mentale, reso con amari e malinconici versi. Antonio Scalas –Cosa sarebbe il cielo senza una nube-: Riflessione filosofica sull’indispensabilità di fatti negativi, a supporto e giustificazione del loro contrario. Il bene ed il male, come in gioco di specchi, si giustificano e trovano motivo d’essere, reciprocamente. Questa la lezione che proviene dai versi di Antonio. Salvatore Cutrupi –Parole-: Lunga disamina sul senso e sul valore delle parole per arrivare, in definitiva, ad un “ti amo”. Invero tortuoso (ma gradevole) il percorso di Salvatore. Clelia Maria Parente –La strage-: Hobbes, l’ottimista, risuona nell’attacco dell’amara poesia di Clelia, piena di rassegnazione. Jacqueline Miu –Nella comoda poltrona dell’immortalità.-: Una bellissima riflessione, di una sognante Jacqueline, che potrebbe divenire saggio aforisma. Un grazie di cuore all’amico Santi per l’attenzione ed il gradito commento alla mia “Melagrana”. A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
17/11/2015
Caro Lorenzo, 17 novembre 2015 Dario Menicucci –Avanza l’autunno-: Belle e malinconiche immagini dell’autunno, dette col (prevalente) ritmo del settenario. Bruno Castelletti –Nugole rosa-: Delizioso sonetto dell’ottimo Bruno che, col nobile ritmo dell’endecasillabo, dimostra, una volta di più, quanto sia connaturato al nostro respirare quel metro. Da applausi è questo gradevolissimo acquerello di un panorama, al quale il poeta guarda (e ci fa guardare) con amore. Alessandro Borghesi –Valeria-: Commovente epitaffio per Valeria Solesin, massacrata da psicopatici animali che agiscono mossi da una non/religione che predica odio. Gloria D’Alessandro –WarGame-: “Sotto questo cielo non si ascolta, non si guarda, non si sogna”: cito questo amaro verso di Gloria, perché lo intendo quale sintesi della sua amarissima disamina del mondo d’oggi. Abbiamo smarrito il vero senso della vita, non sappiamo più cosa siano tolleranza, rispetto, amore. Ed il risultato è quel che vediamo e viviamo ogni giorno: una violenza che si può realizzare con le armi usate contro indifesi, con le prevaricazioni giornaliere dalle leggi della finanza, con la disonestà dilagante divenuta regola di vita. Bene ha fatto Gloria ad alzare il suo grido di dolore che dovremmo fare nostro, con buona pace di chi, tra noi, osa fare dei distinguo. Fausto Beretta –Angeli neri a Parigi-: Già, caro Fausto, rispetto e dignità. Quel sentimento e quell’essere che non alberga nelle menti di chi pratica pseudo religioni. Anche il nostro amico unisce la sua voce a quella di chi ha espresso amarezza e condanna per gli infami atti che hanno insanguinato Parigi e, con Parigi, la civiltà intera. Marino Giannuzzo –Violenza remota-: Un atto infame che condiziona negativamente una vita, ben raccontato da Marino. Francesco Soldini -25. Cubo d’incubi-: Sferzante il giudizio di Francesco sulla capacità coercitiva di quel “cubo d’incubo” che, a suo dire, sarebbe la Tv, capace di formare (e deformare) le menti. Mi associo alla sua accusa, fatta con forti e convincenti versi. Laura Toffoli –Il giocoso e infuocato ballo a due-: Realistica descrizione della polka e dei suoi maliziosi effetti. Sì, è un gioco quel ballo e Laura ne ha colto lo spirito. Probabilmente, se un giorno la nostra amica dovesse descriverci il tango, la pagina dovrà essere vietata ai minori Salvatore Cutrupi –Haiku-: Lievi pennellate a descrivere un panorama autunnale, nello spirito dell’haiku. Antonia Scaligine –Portami nel tuo posto, speranza-: Una laica, dolcissima preghiera, ed una grande fede nel domani c’è nei bei versi di Antonia. Spes, ultima dea, alla quale ci affidiamo tutti nei momenti bui e la poetessa ne ribadisce il concetto col suo bel poetare. Sandra Greggio –All’Amore-: Con versi capolavoro, la bravissima Sandra alza all’Amore questa bellissima preghiera, intensa quanto un’ode. Complimenti. Ciro Seccia –Un Pensiero-: Profonda riflessione di Ciro che ci rammenta l’importanza dell’amore con l’ultima bella strofa. Jacqueline Miu –Per non dimenticarli-: Malinconica e profonda riflessione, espressa con versi di grande forza. Poesia gradevolissima sulla quale soffermarsi. Jacqueline è sempre più brava e sempre piacevole è leggerla.. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
16/11/2015 16 novembre 2015 Francesco Soldini -24. Mare di melma-: Fosse stata scritta oggi, direi che la carneficina di Parigi ne è stata l’ispirazione. C’è una rabbia violenta nei versi di Francesco, per un’analisi disperata e disperante di questa società malata e priva di speranza. Il bellissimo distico finale (quanto in alto può portare la poesia!) è un invito alla salvezza. Complimenti al poeta! Giuseppe Gianpaolo Casarini –Piange Parigi-: E noi con lei piangiamo. E’ bellissima, piena di commozione, la poesia dell’ottimo Giuseppe. Siamo tutti solidali con questa città, particolarmente colpita dalla bestialità di non umani, degni di ricovero in gabbie d’ospedali psichiatrici. Dario Menicucci –Un triste tramonto-: E con stringata ma intensa poesia, Dario (che ringrazio per il chiarimento) esprime la sua pena, il suo sentire, per il crimine contro l’umanità perpetrato in Parigi. Stefano Medel –Segreto sogno-: Un inespresso (forse inesprimibile) amore, detto con i puliti e sinceri versi di Stefano. Marino Giannuzzo –Vergogna-: Lo sdegno nei confronti di una società priva di valori, molto ben espresso dai forti versi di Marino. (Dio? Ammesso ci sia, ha altro cui pensare.) Jacqueline Miu –Sono un aliena-: Aliena? Veramente qui si legge di una donna che è un esplosione di passione e di dolore. Di una donna che comunica il suo sentire con infuocati versi pieni di poesia. Impossibile non rileggere la poesia di Jacqueline per gustarne le immagini, lo stile ed il senso. Ancora una volta complimenti! Laura Toffoli –Parole…dolci-: Due dolcissime poesie tra loro intrecciate. Provate a leggerle, distinte nei caratteri, e godrete della poesia, altamente romantica, che Laura è capace di regalarci. Complimenti. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Presa d’atto d’una oscura notte. Antonia Scaligine –Una guerra a pezzi-: Riflette, col suo bel poetare, sulla violenza che attraversa il mondo, l’ottima Antonia. Infatti no, non si può sperare nel passare del tempo. Si deve reagire ad una guerra dichiarata alla civiltà, con maggiore violenza. L’alternativa è tornare all’età della pietra, che è quel che vogliono gli psicopatici aderenti ad un ipotetico califfato. Fino ad ora, per contrapposti interessi, pare abbiamo porto l’altra guancia. Clelia Maria Parente –Colori e nuvole-: Deliziosa lezione di meteorologia dai versi limpidi di Clelia. Cesare Pavese –Verrà la morte e avrà i tuoi occhi-: (consigliata da Salvatore Cutrupi) Un grazie a Salvatore per avere proposto questa struggente poesia di Pavese. Misto d’amore e di morte fu, quasi certamente, l’avvertimento che del suo suicidio diede il grande poeta. Un grazie di cuore all’amico Santi per il gradito commento alla mia “Judrio dicembre 1963”. A voi tutti il più cordiale dei saluti ed un grande grazie al nostro illuminato Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Un triste tramonto. Scritta pensando a
Parigi. 15/11/2015
Cantano i poeti la malinconia
dell'autunno, delle giornate che si fanno sempre più
corte, del sole sempre più pallido, prossimo a morire, degli
alberi le morte foglie cadute al suolo…eppure… io ho trovato in
questa pagina due poeti che anche dall'autunno, triste stagione
che prelude all'inverno, sanno cogliere il piacere dell'intimità
( un caldo abbraccio, un gatto che fa le fusa ("Arriva
l'inverno" di Clelia Maria Parente) e ancora quella meraviglia
di poesia di G.G.Casarini, che incanta, che ti fa vedere le
mosse di quel pettirosso a cui dare briciole, quel "rotondetto
buffo corpicino", che per quattro mesi ci terrà compagnia. 15 novembre 2015 Marino Giannuzzo –Vendetta e ricatto-: Nobilmente si presenta il nostro Marino e quel che segue, di quella nobiltà, è laica e condivisibile attestazione. Francesco Soldini -23. Piuma-: Poesia intrisa d’un erotismo reso con eleganti e bei versi. Complimenti Francesco! Carlo Chionne –Allah akbar!-: La rabbia di una lucida mente, qui espressa con forti e condivisibili versi. Qualcuno, tempo fa, disse che è la paura che rende necessario Dio. Verrà mai il giorno della vittoria della ragione? Giuseppe Stracuzzi –Nel calle brullo-: Esistenziale e profonda riflessione sulla vita, su di noi e sul nostro andare. Bellissimi e significativi i versi dell’ottimo Giuseppe. Gian Luca Sechi –Bolla di sapone-: Un tono di fiaba nei versi/dialogo che Gian Luca ci regala. Un volo della fantasia, piacevole e metaforico. Forse sono i bei sogni, quelli che svaniscono al risveglio, e sono il senso di quella metaforica bolla. Marco Pancrazi –Emozioni-: Un intenso desiderio, nato da un’assenza, raccontato con versi che rendono, magistralmente, il sentire del poeta. Battisti cantava “tu chiamale se vuoi emozioni” e Marco me l’ha fatta ricordare, quella bellissima canzone. Giuseppe Gianpaolo Casarini –Pettirossi-: Progetto d’amicizia invernale, questa delicata e bella descrizione nella gradevole poesia dell’amico Giuseppe. Clelia Maria Parente –Arriva l’inverno-: La malinconia dell’inverno fugata da caldo ed amorevole abbraccio. E, perché no? dal calore che può dare un gatto. Sempre limpidi e lievi i versi della brava Clelia. Jacqueline Miu –Intercessione-: E’ la rassegnazione il sentimento che ha ispirato a Jacqueline questi versi intrisi di malinconia. Sandra Greggio –Eternità-: L’inutilità di certe nostre azioni ripetitive, rese costantemente vane, trova riscatto in un sogno (del quale ritengo sia metafora quel gabbiano). In questo si concretizza la vita. Questa la mia interpretazione dei bei versi di Sandra. Ciro Seccia –Calar Della Notte-: Sì, caro Ciro, cala la notte infatti. La notte della ragione, quella che genera mostri (come scrisse Goya sotto una sua splendida incisione) obnubilata da impossibili credenze. Intensa e particolarmente attuale la poesia. Bravo! Laura Toffoli –Nenia autunnale di sogni-: Decisamente bello e romantico il dipinto dell’autunno, regalatoci dalla sensibile ed attenta Laura. Particolarmente apprezzabili i versi “…un cielo/che è cesta di pensieri/da spargere tra le stelle”. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Dolcissimo questo sintetico saluto ad altra e più gradevole stagione. A voi tutti il più cordiale dei saluti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Carlo Chionne "Allah akbar" secondo un testimone
, un terrorista ha urlato prima di uccidere. Bravo Carlo come sempre sei
il primo a rendere pubblica la tua rabbia , cosa che condivido sempre
con te. “Dio è grande” loro vogliono dire che il loro Dio è il più
grande” , per me il mio Dio è amore , misericordia e pace. Amano
l’inferno , del resto sono demoni .Non ho mai capito questa guerra
santa, discendiamo tutti da Abramo , è vero , però Ismaele ,l'antenato
illustre degli arabi ,nacque dalla sua schiava Agar , che entrambi
Abramo cacciò , i suoi discendenti , possono essere definiti ismaeliti ,
chissà forse tra loro c’è sempre una specie di vendetta e violenza per i
discendenti di Isacco? 14/11/2015
Sia ogni poeta portatore di pace. Addis Marinella
Cari amici,
Grazie Piero, sia per il commento alla mia
poesia, sia per la tua giusta riflessione di libertà:
d'altronde la nostra poesia è libertà.
Parole da condividere le tue e da far
tutti nostre 14 novembre 2015 L’emozione per quel che è successo, una volta di più, a Parigi ed il cordoglio che ne deriva, mi lasciano dubbioso sull’opportunità di proseguire, oggi, lettura e commenti delle vostre poesie. La tentazione è fare di questa giornata un momento di silenzioso lutto. Ma questo è esattamente quel che vogliono gli animali integralisti: fare della nostra vita una lunga giornata di lutto, quale omaggio ad un improbabile demiurgo, qualunque sia il nome che gli si attribuisca. Ed allora, quale reazione e per sottolineare la libertà che deve ispirare sempre l’essere di noi tutti, proseguo la stessa attività dei giorni scorsi, godendo delle vostre opere che di libertà sono impregnate. Poesie a tema: Vivere la gioia Simone Magli –Mi sento leggero-: Ci trasportano in un sogno fatto di fiaba i favolosi versi di un ispirato e bravissimo Simone. Poesie a tema libero Renzo Montagnoli –Il mormorio del vento-: C’è una costante che accomuna questa ad altre poesie di Renzo: il richiamo ad uomini scomparsi da tempo, il richiamo ad altre passate civiltà che, nella memoria del poeta, tornano, aleggiando nei suoi versi. Memorie ambientate in un bucolico scenario, descritto magistralmente da Renzo. Santi Cardella –Sensazione-: “non s’addice la gabbia allo splendore/né si misura in grammi il paradiso.” Sono i pensosi versi che chiudono la riflessione su ricordi sublimi che Santi ci regala, con il suo magistrale, dolcissimo poetare. Enrico Tartagni –nave volante-: Un’ispirata similitudine ed un volo nello spazio, alla ricerca d’amore, nei sintetici e bei versi di Enrico. Marino Giannuzzo –Vendetta-: Omaggio alla dea Vendetta e preghiera perché aiuti a vendicar l’offesa. Forti ed esplicativi i versi di Marino. Francesco Soldini -22. Quattro catene-: Catene sono simbolo di mancanza di libertà e, lungo tutti i versi di Francesco, aleggia la rivolta contro quella. Poesia decisamente ermetica, dove è piacevole ascoltare la musica delle parole che il poeta usa per esternare il suo sentire. Critina Perilli –L’oro e la sabbia-: Metafora degli stati d’animo che mutano a seconda delle circostanze che viviamo. A volte c’è l’ottimismo che ci fa scorgere l’oro in mezzo alla sabbia, a volte la luce tramonta e rimane solo la grigia sabbia. Questa riflessione, con lieve poetare, ci regala la brava Cristina. Alberto Niosi –Autunno-: Aforisma condivisibile, regalatoci da Alberto. (Autunno?) Salvatore Cutrupi –Un po’ di me-: Ricordi che tornano e rendono malinconici e pieni di nostalgia per un passato che non può tornare. Questo narra, con bel poetare, il nostro Salvatore, nella ricerca di se stesso. Clelia Maria Parente –Serenità-: In effetti la poesia di Clelia rispetta il tema posto dal titolo. E la serenità sgorga da ogni dolcissimo e bel verso. Jacqueline Miu –Lettera a un amico-: Ispirata dal sentimento dell’amicizia, Jacqueline ci regala questa bellissima lettera che a quel sentimento, ed ai suoi effetti, è dedicata. L’augurio più cordiale a voi tutti per un sereno weekend. Al nostro generoso Lorenzo un grande grazie. Piero Colonna Romano
13/11/2015
Caro Lorenzo, 13 NOVEMBRE 2015 Alberto Niosi –Prigioniero-: Un benvenuto nell’azzurro ad Alberto, che esordisce con nostalgici ricordi, poeticamente ben resi. Giuseppe Gianpaolo Casarini –Foglie, foglie e foglie-: Metafora dell’uomo tra gli uomini, che uguale fine avranno, uguali essendo. Bella la similitudine usata dall’ottimo Giuseppe. Luigi Panzardi –Nostalgiche albe (Nuova gioventù)-: Un malinconico guardarsi sconfitti in e da questo mondo, dove “Siamo usciti al sole/ed abbiamo trovato macerie, i prati/distrutti dalle bombe, i fiori/calpestati da piedi di belve.”. Intensa la poesia di Luigi e piena di belle e dolenti immagini. Claudio Badalotti –Parlare con i fiori e con le stelle-: A volte capita di chiedersi che mai si è fatto per le persone amate. Sono analisi malinconiche queste, ed hanno ispirato la commovente poesia di Claudio. Belli i versi, che bene rendono il sentimento del poeta. Alessandro Borghesi -Siam Noi-: “Questo Amor Struggente” e le sue conseguenze, molto ben descritti, e con forte sentimento, nelle strofe precedenti. (mi permetto un’osservazione: le parole tronche non sono più “poetiche” delle stesse piane. Inoltre, quando sono seguite da parola che inizia con vocale, è l’elisione che provvede a renderle tronche. Suggerirei di non abusarne, anche perché non siamo francesi) Carla Persico –A volte basta niente-: In altri termini Carla ci invita a bastarci, a non dipendere, se non si vuol soffrire, dal giudizio altrui. E la sua poesia è forte affermazione di questa indipendenza, detta con bel poetare. Marino Giannuzzo –Vecchi amici-: Riflette sul passato il nostro Marino. Rammenta gli amici e le loro caratteristiche, le simpatie e le antipatie. Il tutto in un malinconico tirar di somme al tramonto. Francesco Soldini -21. Fuoco-: La cultura della morte, quella che non abbiamo, inducono Francesco ad ammonirci sulla sua accettazione. Tema interessante che ha trovato svolgimento e soluzione nelle speculazioni degli antichi filosofi greci. Poesia sulla quale riflettere. Jacqueline Miu –quelle cose che nutrono i sogni-: E’ il bisogno di vivere (forse sopravvivere) che ci dà quella “forza spinta oltre il nostro sterno” per credere reali i sogni. E’ questa la lezione che ci viene dai forti ed intensi versi della bravissima Jacqueline. Laura Toffoli –Spighe lontane-: Donzella, dalla chioma argentata ed i suoi romantici e malinconici ricordi, raccontata dai versi, dalle ritmiche rime, di Laura che non può fare a meno di inserire il tutto in caldo campo di grano. E che, come sempre, ci regala gradevole poesia. Un cordiale saluto a voi tutti ed un grande grazie al nostro vate Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Mi congratulo con Carla Persico 12/11/2015
Grande soddisfazione per l’atestina Sandra
Greggio, che ha conseguito il terzo posto al concorso
internazionale di poesia, prosa e arti figurative “La Finestra
Eterea” ed è stata premiata sabato scorso presso villa Ghirlanda
a Cinisello Balsamo (Mi). 12 novembre 2015 Stefano Medel –I poeti e le donne-: Leggo, nei versi di Stefano, una specie di …istruzione per l’uso, con triste considerazione finale. Michael Santhers –Corna di nobiltà-: Uno spassoso dialogo tra un barone sbronzo ed una saggia e vivace contessa, regalatoci da uno scatenato Michael. Giuseppe Gianpaolo Casarini –Dove vuoi che ponga-: E’ la terza guerra mondiale, diffusa a macchie di leopardo, quella alla quale stiamo assistendo imbelli. E ne elenca i luoghi dei più cruenti e disumani combattimenti, il nostro amico Giuseppe, privo, come noi siamo, di speranza per le malvage inclinazioni dell’uomo. Luigi Panzardi –Debussy-: Credo (ma forse perché così li risento leggendo) che le prime due strofe siano una magistrale descrizione di “la mer” e del “clair de lune” che le hanno ispirate. Per quanto riguarda le terzine (sirma del sonetto) di chiusura, probabilmente si riferiscono alla morte del compositore (1918) a Parigi, mentre la città era bombardata, e la cattedrale dove si svolse il funerale del compositore fu necessariamente vuota. Sonetto interessante e per la composizione e per gli intensi versi che lo compongono. Marino Giannuzzo –Vanessa-: Forte ritratto di una donna determinata, della quale Marino coglie gli aspetti salienti del carattere e ben li rende. Francesco Soldini -20. Arte-: Le emozioni che può generare un’opera d’arte, magistralmente descritte da Francesco. Paola Turbian –Verità-: Il vuoto che può dare un ottenuto possesso è qui decritto con una grande malinconia. Sono belli e intensi i versi nei quali la poetessa riversa il suo sentire. Antonio Scalas –Nelle tue mani-: Mani simbolo, dunque. Scrigno di gioie e dolori, di risate e di lacrime. Stati d’animo ben resi da Antonio. Jacqueline Miu –La parola-: Ed ancora una volta Jacqueline si muta in pizia e ci regala una enigmatica profezia. Ciro Seccia –Pensieri perduti-: Un dolcissimo ricordo della madre, torna come fosse sogno. Struggente malinconia espressa con bellissimi versi ed altrettanto belle immagini. Complimenti, Ciro. Clelia Maria Parente –Dolo-: Clelia ci regala un tenero quadretto, fatto di calore e colori dell’estate. Effimeri papaveri che causano addolorate lacrime, per il loro svanire. Il tutto raccontato con la levità che caratterizza questa nostra amica poetessa. Laura Toffoli –La ruota-: Pare la descrizione di un pericoloso tratto di un qualche rally automobilistico, ma forse è metafora di una vita pericolosamente vissuta. Le allitterazioni, presenti in alcuni versi, danno il senso della velocità e degli ostacoli sul cammino. Scontato il “brava Laura!”. A voi tutti il più cordiale dei saluti. Un grande grazie al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
11/11/2015
Tanti complimenti a Sandra, Piero e Santi
per il meritato premio! 11 novembre 2015 Paola Turbian –Amore celeste-: Brevi versi, ma quanta intensità nel raccontarsi! Complimenti. Claudio Badalotti –Senza torcere un capello-: Forse il poeta parla del ciclo eterno di vita/morte/vita. Forse. Ma c’è una ripulsa di questo mondo in quei due versi di chiusura. Stefano Medel –L’artista-: L’essere artisti, il donare ed il donarsi. Tutto questo Stefano ben esprime in questa poesia. Dario Menicucci –Anima-: Ode all’anima ed al suo essere divino regalo. Sinteticissimi ed efficaci i versi. Angelo Michele Cozza –Teatrante faceto e serioso-: Non so cosa abbia ispirato Angelo per questa bella descrizione del teatrante. Forse Shakespeare con la sua frase sulla vita (Io considero il mondo per quello che è: un palcoscenico dove ognuno deve recitare la sua parte.) o forse Leoncavallo ed il suo “vesti la giubba”. Certamente a me fa venire in mente quelli. Belli e gradevoli i versi del bravo nostro amico. Aurelio Zucchi –L’attesa di un soffio-: La perdita dei sogni dell’innocenza, e la nostalgia per quelli, molto ben rappresentata nei bei versi pieni di malinconia del bravo Aurelio. “L’attesa di un soffio”, già, quella che forse tutti attendiamo, per avere altra visione della vita e del suo svolgersi. Alessandro Borghesi –La Signora-: Quel richiamo finale alla splendida cattedrale di Gaudì chiarisce, come un illuminazione improvvisa, i suggestivi e bei versi di Alessandro. Allora vai a rileggere e senti i profumi ed i suoni di Barcellona, la rivivi nostalgicamente. Non è soltanto incompleta dentro ma è in continuo divenire quel capolavoro d’arte gotica, riletta dal genio dell’architetto, dentro e fuori, forse a simboleggiare l’evoluzione ed i cambiamenti della vita. Comunque sempre tendente al cielo., Michael Santhers –Uccelli-: Lezione d’etica, questa di Michael. Uccelli quali simboli di sogni che pragmatici individui tentano di fare atterrare. Uccelli che, con le loro migrazioni, simboleggiano un mondo che appartiene a tutti, al di là degli egoismi. Immagini, queste, che si riassumono nell’ammonimento finale: siamo piccoli, insignificanti, al cospetto della divinità. Comportiamoci meglio se non vogliamo guai! Così ci ammonisce il poeta. Marino Giannuzzo –Uomo imbelle-: Mi pare la si possa sintetizzare con un “conosci le tue forze, prima di un avventura”. Non so se questo intendeva raccontare Marino, ma questo ho sentito. Francesco Soldini -19. Profezie-: La perdita della speranza per un mondo migliore, sintetizzata con forti ed amari versi da Francesco. Laura Toffoli –Sonata al chiaro di luna-: Bei versi (come sempre) che la sonata di Beethoven ha ispirato. Con quelle note Laura dipinge paesaggi da sogno e chiude con un riassuntivo e bel finale, con quei tre versi a sugello. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Dipinge ad acquerello, il bravo Salvatore, e ci regala una malinconica immagine dell’autunno. Jacqueline Miu –Tutte le forze di un uomo si esplicitano in una battaglia che dura una vita-: Aforisma della nostra Jacqueline che ci ammonisce recitando che è l’amore l’unica meta cui l’uomo aspira. E per quello lotta durante tutta la vita e con tutte le sue forze. A noi non resta che sperare che sia così. Ciro Seccia –La Marea-: “Con occhi di fanciullo/conto le stelle”. Questo il verso centrale, questo il desiderio che ha ispirato la bella poesia di Ciro. Ricca di fascinose immagini, gradevole a leggersi, porta anche noi in quel sogno. Clelia Maria Parente –Raggi di sole-: Ed ancora una volta Clelia ci regala i suoi lievi versi, lievi come pittura naif e come quella genuini. Disegnata per noi una dolcissima alba, preludio al tepore del giorno. A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Caro Lorenzo, 10/11/2015 10 novembre 2015 Poesie a tema: Vivere la gioia Maria Grazia Armone –Mi vestì di luce.-: Una forte, dolcissima emozione, descritta da Maria Grazia, con assoluta maestria. Splendido il verso, e fortemente comunicativo, “Mi vestì di luce col suo sorriso”. Davvero brava! Poesie a tema libero Paola Turbian –Uomo ingordo-: Trasparente metafora del consumismo che ci consuma. E Paola, contro il consumismo, grida alto il suo sdegno, con forti versi. Bruno Castelletti –Voria sgolar-: Dolcissimi versi a descrivere un desiderio d’amore e di pace. Bellissimo il volo che Bruno ci regala, con poetare nato da delicato sentire. Renzo Montagnoli –Il canto del bosco-: Un canto antico, da antiche presenze dimenticate. Affascinante la descrizione che del panorama fa Renzo, dando al racconto un atmosfera di fiaba. Claudio Badalotti –Dissonanze in fuga-: La leggo come una bella e malinconica descrizione del passar della vita, realizzata con belle immagini metaforiche. Particolarmente bella ed intensa la chiusa. Giuseppe Gianpaolo Casarini –Quel mio sospir d’amore-: Bellissima è la similitudine tra il volare di una foglia e quello di un sospiro d’amore. Lievi entrambi, entrambi ad ignota meta. Come sempre godibilissima è la poesia che Giuseppe ci regala. Enrico Tartagni –La Coscienza-: Il cammino di una vita che termina in un terreno privo di animali fossili ? (ho usato un dizionario per quell’azoico. Della “a” privativa ho capito dopo) Poesia ricca di belle immagini e di musicali versi, ma dal senso di difficile interpretazione. Necessitano chiarimenti. Marino Giannuzzo –Ultimo viaggio-: Un commosso epitaffio ed un ricordo che rimarrà nel tempo, ben raccontati dal bravo Marino. Francesco Soldini -18. L’attimo-: Epigramma intriso di dolcissima malinconia. Complimenti Francesco! Clelia Maria Parente –Ninna nanna-: Un amorevole mamma, innamorata del suo bimbo, riversa sulla carta il suo tenero sentimento. E commuove. Brava Clelia! Laura Toffoli –Fiore di loto-: Una sognante metamorfosi con i lievi ed ispirati versi di una Laura in gran spolvero. Ancora una volta complimenti, per questo concentrato di bellezza poetica. Salvatore Cutrupi –Lei era bella!-: Una folgorazione da bellezza che torna nel tempo, essendo rimasta, indelebile, in un angolino della memoria. Jacqueline Miu –anima-: Ancora una volta apprezzo la forza dei versi di Jacqueline che, in particolare oggi, somigliano tanto ad una profezia di una pizia di Delfi. Sempre fascinosi, comunque. Un grazie di cuore ad Alessandro Borghesi, per l’attenzione posta ai risultati del concorso “La Finestra Eterea” e per i graditissimi complimenti. Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al magnifico Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Ringrazio tutti i sitani che hanno espresso
il loro apprezzamento nei miei confronti. Un "grazie" particolare a chi
ha consentito la pubblicazione, il Nostro Lorenzo.
"Vorrei volare" di Bruno: simpatico
sogno/desiderio. Ben riuscito soprattutto nei versi della chiusa:
Ritengo che ogni poesia meriti un commento come fa
in modo eccellente il
Gli onori son come fiori rari
Complimenti vivissimi a Sandra Greggio,Santi
Cardella e Piero Colonna 9/11/2015 9 novembre 2015 Francesco Soldini -17. Alzati-: Si alza forte il grido di dolore di Francesco, a denunciare i disastri che la noncuranza e l’ottuso egoismo degli uomini sta procurando a madre terra. Pessimistica, ma coerente , la chiusa che non dà speranza per il futuro. Corrado Cioci –Mite novembre-: Ben descritto questo anomalo (ma tutto sommato piacevole) novembre, con quel che ci regala e quel che ci fa sentire. Belle le immagini e ben descritti i sentimenti da Corrado. Paola Turbian –A Giasone-: Paola sintetizza, con gran rigore filologico e forte poetare, la cruenta storia di Giasone e Medea nei suoi più terribili aspetti. Poesia ricca di fascino e che gronda cultura. Complimenti! Dario Menicucci –Alla fine di questa notte-: Poesia densa di malinconica atmosfera, data dalla perfetta descrizione di una notte di pioggia. C’è un attesa sospesa, come un respiro che si ferma, nei bei versi di Dario, decisamente bravo. Fabrizio Lama –Anche se sapessi-: Una romanticissima dichiarazione d’amore che viene da un’anima tormentata. In perfetto stile simbolista, profeta Whitman, Fabrizio ci regala una prosa che sconfina, magistralmente, nella poesia. Michele Aulicino –A volte…-: Leggo di una pena esistenziale, resa con forti ed amari versi, frutto di un’osservazione angosciante di quel che ci circonda e del suo rifiuto. Ed anche per l’ottimo Michele vale, per lo stile, quel che ho scritto di Fabrizio. Francesco Albino –Natura-: Malinconico inno d’amore alla natura. Ad una natura violentata nella quale, poco a poco, si spegneranno i suoni ed i colori più dolci. Unico rimedio è il rifugiarsi in intensi momenti, desiderando ricostruire il distrutto, così come ci indica Francesco. Marino Giannuzzo –Ultimo incontro-: Amaro è il ricordo di un amore svanito ma che profondo era. E bene rende il suo sentire il poeta che ci dona questi versi pieni di malinconia. Jacqueline Miu –Trilioni di anni luce-: Il racconto della vita di un sognatore, detto con i versi affascinanti di Jacqueline. Leggerla è come immergersi in fiabesca atmosfera, fatta da belle e forti immagini, secondo l’inimitabile stile della nostra amica. Clelia Maria Parente –Poesia-: Il conforto che al poeta dona la poesia (soprattutto la sua) ben descritto dalla brava Clelia. Laura Toffoli –Giardino segreto-: La commozione che può dare la natura descritta, con maestria, da Laura. Ed è la stessa commozione che può dare il tenero ricordo di un amore. Connubio che si realizza nei bei versi di una poetessa in gran forma. Complimenti vivissimi. Un cordiale saluto a voi tutti ed, in primis, al nostro grande Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Non è il premio a fare il poeta, ma è il
poeta che diventa premio per tutti noi che leggiamo!
Alla Poetessa Sandra e ai Poeti Santi e
Piero 9 novembre 2015 Cari amici ho il gran piacere di informarvi sui risultati del bel concorso internazionale “La Finestra Eterea” 2015. La classifica finale ha visto ai primi posti ben tre di noi sitani e sabato 7 novembre, nel bel salone di Villa Ghirlanda di Cinisello Balsamo, sono stati premiati:
classificatasi terza con la poesia “Enigma”
Appari, scompari… sei fatto di vento…
ora dolce e leggero or bufera violenta.
Appari, scompari… non sempre ti vedo.
Eppure ci sei lo so che ci sei.
Ti sfioro col cuore che parla di te. E questo il commento alla poesia, fatto dal presidente dell’associazione onlus “La Finestra Eterea”, Rosario Medaglia: “Anche quando il profumo della nostra pelle, l’immagine, la voce, il volume che occupiamo rivela la nostra presenza, spesso in quel posto non ci siamo. Battiti di cuore ci rendono presenti invece in tutto il cosmo.” A Sandra, che sempre abbiamo apprezzato quale sensibile poetessa, i più vivi complimenti ed un applauso, a prolungare quelli calorosi ricevuti, ed un ad maiora!
SANTI CARDELLA al quale è stata attribuita coppa di merito per la poesia “Petali al vento”
Ricordi il lago e noi nel suo riflesso?
Ed ancora una volta sono lieto di
tributare al grande Santi un supplemento di applausi, assieme ad
un fortissimo ad maiora.
Ed, a completare la terna vincente a Piero Colonna Romano una generosa giuria ha attribuito il secondo posto per la poesia “Sono diversamente anziano” Nessuno l’aveva invitata, ma forse mi ero distratto, pel mondo girai come un matto, neppure l’avevo pensata. Andavo per campi e sentieri, per prati fioriti e olezzanti, in tasca ero senza contanti, felice ma senza pensieri.
Amavo soltanto il mio mare, le vele portavan lontano, amico mi era un gabbiano, scordavo persin di mangiare. Amore spandei a piene mani, felice soltanto di darlo e dentro non c’era quel tarlo per ciò che riserva il domani.
Nessuno l’aveva invitata, vecchiezza di colpo t’assale ed uno ci resta anche male vedendo finir la giornata. Così passa il tempo e lo vedi se paghi il biglietto ridotto e se costa men d’un biscotto d’averli fregati ti credi.
Ma all’oltre ch’è senza futuro, dov’hai proprio nulla da fare, non riesci nemmeno a pensare, è come cozzar contro un muro. Allora con l’ultimo fiato, per scherzo ma senza conforto, e forse a ragion, forse a torto già vecchio mi son ritrovato.
Già, vecchio… ma in modo diverso perché io rimango nel cuore poeta ricolmo d’amore che ancor sulla gente riverso.
Sono particolarmente lieto per questi risultati, frutto anche dell’attività che tutti i sitani svolgono in questo splendido sito e che, unitamente a Sandra ed a Santi, dedico al nostro Lorenzo De Ninis, la cui attività tutto ciò ha consentito. Piero Colonna Romano
7/11/2015
Grazie carissimo Piero, che riesci sempre a
leggermi…lauretta
Caro Stefano, hai detto una gran cosa nella tua
poesia odierna: "La gente teme la tua libertà". 6/11/2015 3 ottobre 2015 Giuseppe Gianpolo Casarini –Qui ritto, qui davanti.-: E’ lo stile d’antan che Giuseppe usa a rendere vieppiù commovente questa bellissima poesia. C’è meditazione sul passato, dolore e grande amore per quegli indimenticabili e stretti parenti. E la malinconica atmosfera di questi giorni, dedicati alla visita ai defunti, risalta forte e ci coinvolge. Complimenti vivissimi. Paola Turbian –Precipizio-: Paola ci regala un bell’esempio d’ermetismo. Seguendo le avvertenze di Ungaretti io godo della musica dei versi, prima di capire. Comunque la musica è bella, in particolare in quell’ultimo verso. Claudio Badalotti –Dall’ira del giorno-: Poesia che nasce da un qualche tormento esistenziale ed è la ricerca della pace che porta ad apprezzare i silenzi della notte. Belle le immagini di quei colonnati che paiono emersi da un sogno ed intenso il riflettere del poeta, ben reso da apprezzabili versi. Alessandro Borghesi –Delusa…-: La storia di una donna sedotta e consenziente, narrata da lei stessa. C’è tutta la pena derivata da un illusione e il desiderio di vendetta, che si concretizza nel malaugurio. Decisamente originale lo stile di Alessandro, in questa poesia che scorre come un racconto e prende l’attenzione di chi legge. Bruno Castelletti –Mi voria véder-: Il grande amore per la sua terra muove magistralmente la penna di Bruno. Ne risulta un affresco delicato, intessuto di suoni e colori, ed il ritmo alternato di quinari e settenari ne è la piacevole musica di fondo. Stefano Medel –Trovare l’amore-: Pessimistica riflessione sulle caratteristiche (negative per Stefano) dell’umanità. Quelle caratteristiche che renderebbero casuale e poco godibile persino l’amore. E, come in molte delle poesie di questo poeta, prevale un senso di ribellione che porta all’isolamento ed alla solitudine. Santi Cardella –Apparizione-: Una dichiarazione d’amore impregnata di grande romanticismo. Un modo di guardare all’amore così come accadde da Guinizzelli in poi. Sonetto in perfetto modo stilnovista e per le immagini che regala e per il modo di guardare alla donna. Mi ripeto: da Santi c’è molto da imparare. Complimenti vivissimi. Enrico Tartagni –Farfalla d’autunno-: Col tono (e l’argomento) di un delicato haiku Enrico ci delizia. E poco importa se non c’è rispetto per l’alternanza del metro; la sostanza è quella. Marino Giannuzzo –Tramonto-: Più che di tramonto (che a tratti pare alba, per la verità) Marino parla e riflette, con rabbia, della e sulla vita. Francesco Soldini -11. In morte dell’anima-: Una serie di anaforiche allitterazioni, dette con molta violenza, per arrivare ad una spontanea imprecazione. Talvolta la poesia è liberazione… Clelia Maria Parente –Due Novembre-: Malinconici sono i versi di Clelia che dipingono, con molta sensibilità, un piccolo cimitero e rendono omaggio “a chi nelle stelle è andato/ad arricchire la luce.” Lieve e dolce è sempre il poetare della nostra amica. Laura Toffoli –Dritto e rovescio: una poesia lavorata a maglia.-: Quell’alternarsi di caratteri in corsivo a normali consente a Laura di fare, di questa poesia, una specie di lavoro a maglia, con apprezzabile fantasia. E ne deriva una gran bella maglia, in effetti, maglia piena di colori e profumi, tratti dalla natura. Ma non è neppure questo il verso scopo della composizione e scopriamo, verso la fine, che il tutto era un richiamo seducente., col sottofondo di Gershwin. E come tutte le belle fiabe, vissero felici e contenti… Laura merita sempre complimenti che volentieri le porgo. Ciro Seccia –Il “Muro”-: Giusta e condivisibile l’affermazione di Ciro sui “muri”, quelli del passato e quelli del presente, che sono “qualcosa che l’uomo/erige dentro se stesso”. Poesia chiaramente ispirata dallo straziante esodo cui stiamo assistendo, poesia che è denuncia di ingiustizie ed egoismi. Poesia che sottoscrivo in pieno. Antonia Scaligine –Stagioni, modellati dal tempo.-: Il mese di novembre descritto nelle sue caratteristiche essenziali, con i pennellati e bei versi di Antonia. Jacqueline Miu –Bisogna essere battibili per diventare invincibili.-: Jacqueline ci regala questo saggio aforisma che ammonisce che per salire in alto si può solo partire dal basso. Un cordiale saluto a voi tutti, in primis al nostro generoso vate Lorenzo.
Piero Colonna Romano 6 novembre 2015 Paola Turbian –Sciocchi amanti-: L’abitudine, non il matrimonio, è la tomba dell’amore e porta, appunto, “il desio alle caviglie”. Qui il poeta esprime, con molta efficacia, la sua invidia verso “Amanti palpitanti” che “Ballano sui sogni/affamati di vita/selvaggi felini/dell’amore vivo.” Che son versi splendidi e da ricordare. Complimenti Paola! Simone Magli –Honoris causa-: Ottima ancora di salvezza questa di Simone. La penna impugnata come spada, a difesa di un doloroso problema esistenziale. Belli e forti i versi del nostro ottimo amico! Michael Santhers –Noia notturna-: Ed ancora piacevoli e surreali immagini, talvolta grottesche, a disegnare un penoso tedio notturno. Solo la sfrenata fantasia e la bravura di Michael può darci questi godimenti. Marino Giannuzzo –Tre barche-: Malinconica riflessione sulla noiosa immutabilità dei tempi della vita. Francesco Soldini – 14. Epidemia-: Mi pare un ossimoro l’intera poesia, forse nata da un istinto di conservazione, o forse composta per esorcizzare il nero atto finale. Clelia Maria Parente –Nasce il giorno-: Un buongiorno carico d’ottimismo, detto con i puliti versi, che rendono belle immagini, di Clelia Salvatore Cutrupi –Haiku-: Rapida pennellata a disegnare un aspetto dell’autunno. Roberto Soldà –Un altro autunno-: Bentornato, Roberto!
Il nostro amico torna con una poesia
dall’alto contenuto tragico. Fatta di dolorosi ricordi, ci
racconta della superiore capacità di “vedere” di una lei al suo
fianco, ed infine sembra esplodere in un grido di dolore, reso
dall’uso di due termini, certo non casuali: –entropia (riferito
all’effetto dei ricordi) ed esosa (riferito ad un silenzio
terribile, dato dalla solitudine). Nel titolo, quell’ “altro”,
credo sia stato usato per una sorta di pudore del poeta. In
mancanza di quello (del pudore intendo) penso sarebbe stato più
appropriato dire “diverso” dell’autunno. Per diverso significato
dei termini. Laura Toffoli –Parlami del cuore contento:-: Richiesta di vedere e conoscere la gioia, detta con i bei versi di Laura. Antonio Scalas –Apri la porta-: Un desiderio che può realizzarsi solo nel sogno. Ma quanta concretezza c’è nel racconto di Antonio e nel suo progetto! Jacqueline Miu –innamorato-: Nei primi quattro versi c’è un’esplosione di passione, direi qualcosa di più caldo di quella lava che la poetessa cita. Ed, a conclusione c’è una specie di ammirata devozione nei confronti di un qualche lui che “ascende sulle tenebre lasciando ai sogni/migliore gemma…”. Che dire di Jacqueline se non ammirare la violenza, e la strepitosa fantasia, che c’è nei suoi versi? A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro magnifico Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Ringrazio Piero Romano Colonna, 5/11/2015 5 novembre 2015 Alessandro Borghesi –Riccardo III°-: Sintesi poetica di una delle tragedie più sanguinose si Shakespeare. Paola Turbian –Il mio cuore-: Appassionata e bella descrizione delle sensazioni e dei sentimenti di un cuore che diviene poliglotta per delusioni, ed ha pena per il linguaggio artificiale (quindi sterile e freddo) di altro cuore che quelle delusioni ha provocato. Marino Giannuzzo –Trattoria-: Molto ben resa, dai versi di Marino, l’atmosfera di quella trattoria sul porto, con i suoi tipici personaggi, la confusione e la forte presenza della “vecchia meretrice”. Francesco Soldini -13. Anima-: Dunque una mutazione genetica dell’anima che da “armonia e luce” diviene tutta tecnica, per finalità non sempre nobili. Giuseppe Gianpaolo Casarini –Sì più…-: Magistrale descrizione di una scena marina. Se ne sente il profumo, il sapore ed il canto di quel gabbiano. Ma il tutto è un desiderio irrealizzabile, per l’amarezza di un abbandono. Giampietro Calotti –In buona fede-: Il pessimismo della ragione, in Luzi, confrontato con l’ottimismo che sarà, comunque, perdente. Profondo il senso di questo confronto e malinconicamente lo conclude Giampietro con quel “Le nostre finite Certezze che illudono ma ... ecc.” Jacqueline Miu –il confine tra uomini e stelle-: Surreali e suggestive immagini disegnate dai fascinosi versi della poetessa. Di particolare dolcezza poetica la chiusa, con quei quattro versi da ricordare. Clelia Maria Parente –Sogni di bimbo-: Ritorna, col sapore della fiaba, il dualismo bimbo/farfalla che avevamo gustato ne “il bimbo e la farfalla”. Ed anche in questa occasione la poesia di Clelia è lieve come un acquerello e piacevole. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Quanto calore può esserci in una carezza ce lo racconta Salvatore con tre versi tre. Ciro Seccia –Una Goccia D’Ambrosia-: Una pena esistenziale, descritta con un profondo sentire. Antonia Scaligine –Avete presente i ricordi?-: Con un bel linguaggio figurato Antonia ci parla dei ricordi, e con “Penombre della realtà/che nascondono la verità” ci ammonisce sulla distorsione che il tempo provoca nei ricordi. Gradevole molto, come sempre, il suo poetare. Un cordiale saluto a voi tutti ed un grazie al nostro Lorenzo che tutto questo consente.
Piero Colonna Romano
Ho trovato interessante "Trattoria" di Marino,
che dipinge sempre efficacemente scene di vita popolare. 4/11/2015 4 novembre 2015 Poesie a tema: Vivere la gioia Antonia Scaligine –vivere la gioia…-: efficace sintesi a descrivere la gioia. Molto bella la chiusa del tanka. Poesie a tema libero: Michael Santhers –Notte d’inverno-: Se non ci fosse lo si dovrebbe inventare, Michael intendo. Strepitosa la sua fantasia e la sua capacità di distorcere e rendere immagini che, da banali, divengono surreali e fascinose. Non c’è con chi paragonarlo perché unico e originale. E piacevole. Carlo Chionne –A P.P.P. Pasolini, poeta popolare-: Mi associo al ricordo che ci regala l’ottimo Carlo su questo grande uomo e poeta. Grave è stata, per la nostra società, quella perdita, voluta da chi lo ritenne scomodo ed ingombrante, per quel lucido censore quale fu. Corrado Cioci –La forza della vita-: Singolare poesia di Corrado che, dopo una lunga descrizione della natura e dell’attività dell’uomo su quella, ci rivela che è stato ispirato dalle teoria di Anassagora su quei semi (in movimento e poi ordinati da una superiore mente) dai quali tutto viene generato. Gus –Non voglio-: Più pirandelliani di così non si può essere. Il naso di Vitangelo Moscarda, ed il suo rifiuto a riconoscersi nell’immagine che altri hanno di lui, emerge lungo tutti questi versi di Gus, versi che formano una bella poesia sulla quale riflettere. Chi siamo, in definitiva? Marino Giannuzzo –Tramonto a Sperlinga-: Bella e apprezzabile la descrizione che Marino ci regala di quella parte di Sicilia. Quel che non capisco è perché mai il poeta vi inserisca i versi “Lo spirito mio scoppierà/pregno di bile e d’odio.” Qualcosa deve essermi sfuggito. Francesco Soldini -12. La Maschera-: Mi sembra che Francesco affermi che siamo tutti figli dello stesso padre. Eppure diventiamo diversi per le maschere che indossiamo. Se è così non si può che concordare. Pasquale Mesolella –‘A l’urdimo amico mio-: Un amico, improvvisamente sparito. Un amico del quale si apprezzava il pensare, non importando il suo modo di vivere. E Pasquale chiude con una riflessione sulla stranezza di un molto parlare che, comunque, non spiega il pensiero, o forse lo nasconde. Paola Turbian -26 dicembre 2013-: Resa alla perfezione l’emozione che nasce nei momenti del matrimonio. Ma Paola supera quegli attimi, anzi vola oltre, al dopo. E quei momenti divengono un prologo da superare più rapidamente possibile. C’è molto amore negli intensi e bei versi della poetessa. Amore vibrante di desiderio. Aurelio Zucchi –In attesa dell’onda-: Veloci ed incisivi versi a descrivere un timore ed un paesaggio marino illuminato dalla luna. Antonio Scalas –Per dimenticarla vado errando-: La pena per un abbandono molto ben descritta. Se ne legge il dolore, in particolare in quel sentirsi ai margini del nulla e nella intensa chiusa. Fausto Busatta –Ritagli di luce-: Delicato, tenero augurio per una felice unione. Belle le immagini che Fausto regala a noi ed agli sposi. Jacqueline Miu –Nostromo-: Tono da tragedia scespiriana è quello che usa l’immaginario personaggio di Jacqueline, per affermare la propria personalità ed i suoi progetti di guerra e d’amore. C’è molta violenza nei versi del poeta ed hanno il fascino di un’avventura ben raccontata. Clelia Maria Parente –Vera amicizia-: Bella ode all’amicizia, regalataci da Clelia. Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro magnifico Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Pur avendolo già fatto in altra sede mi
complimento ancora con Simone che sempre apprezzo nel profondo 3/11/2015
Vorrei ringraziare Simone e Piero per le
parole con cui commentano le mie poesie, perché mi rimandano esattamente
ciò che volevo comunicare e lo fanno sempre davvero bene. Leggere i
vostri commenti mi riempie la giornata di sole sempre. Grazie di cuore.
Vorrei precisare che ho stampato la mia nuova
raccolta ma non pubblicato. Pubblicare poesia oggi costa troppo e
non merita, a meno che uno non sia già conosciuto. 2/11/2015 2 novembre 2015 Francesco Soldini -10. Figli del ’68-: Malinconicamente un figlio del ’68 si interroga sui fallimenti di quella ideologia, più esattamente sull’affossamento di un ideologia che troppo libertaria era, secondo chi da troppo tempo ci governa. Restiamo in attesa di un ’89 (1789, ovviamente). Giuseppe Gianpaolo Casarini –La tarda viola-: “Il mio sogno è nutrito d’abbandono/di rimpianto.” E questo abbandono, questo rimpianto, impregnano, dolcemente, malinconicamente, la bella poesia dell’ottimo Giuseppe. Complimenti per come magistralmente reso un sentimento. Michael Santhers –Cipressi-: Michael, attento osservatore, elenca simboli e caratteristiche del malinconico albero, con una vivace fantasia che affascina. Da oggi in poi li guarderò con altri occhi, dopo averlo letto. Divertente e profondo il nostro amico! Paola Turbian –Sterile-: Nasce da profonda pena questa intensa poesia di Paola. C’è un amaro guardare alla vita in ogni verso che si stempera nella chiusura. Marino Giannuzzo –Tina-: Ben descritta questa figura di donna addolorata che trova la pace nella speranza. Da ricordare quel “e l’infinito impregna/di speranza.” Jacquelin Miu –Il mio spirito è forte-: Un deciso atteggiamento, avverso le traversie della vita, fortemente dichiarato da una sicura Jacqueline. Segue un aforisma sulla capacità dell’uomo di trasmettere cultura. Piacevole, come sempre, leggere questa amica del sito. Clelia Maria Parente –Notte di paura-: Realistica e bella descrizione di un temporale che spaura il cuore e di quella tenera protezione che conforta e rassicura. Laura Toffoli –Il battito della notte-: Le inquietudini, che può generare la notte, molto ben descritte dai limpidi versi di Laura. La chiusa pare un sospiro di sollievo per quella liberatoria alba che sorge e vince sulla notte. Maria Rosa Cugudda –Anima di corallo-: Occhi che donano orizzonte profondo, labbra che regalano vita, due corpi ed un’anima, per armonioso intendersi e, a conclusione, il caldo rossore del corallo che diviene quello di un’anima che brucia d’amore. Difficile leggere più intensa dichiarazione d’amore e Maria Rosa merita plauso, per come ha saputo rendere il suo sentire. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Un incamminarsi verso il tramonto, molto ben sintetizzato dai versi di Salvatore. A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Un saluto a tutti Voi… Oggi Volevo fare i
miei più sinceri complimenti a Simone per la pubblicazione del suo
libro, chissà se un giorno non molto lontano avrò anch’io questo momento
di gloria…
"Sterile" di Paola Turbian: poesia di
grande significato con una bellissima e saggia chiusa:
Un grazie speciale a Santi, Sandra e
Antonio e un saluto a tutti i sitani. 1/11/2015
Mi ha commosso per l'intensità la bella e
dolorosa poesia di Marino
Simone, congratulazioni per il tuo libro,
auguri vivissimi, un grazie sempre con tutto il cuore a Piero e
a Lorenzo 1 novembre 2015 Marino Giannuzzo –Tata Cici-: Un canto d’amore filiale, pieno di dolore. Intensa e commovente la poesia di Marino. Francesco Soldini -9. Soli-: Una disperante e disperata anafora, verso dopo verso, per gridare al mondo la propria pena, avendo dentro la consapevolezza di non sapere amare. Amara autoanalisi detta con malinconico guardarsi dentro. Giuseppe Gianpaolo Casarini –Davanti ad una fonte antica-: Nostalgici e malinconici ricordi nascono dalla visione di una fontana. Tenera e bella l’atmosfera che Giuseppe sa rendere, con i suoi versi dalla sintassi violentata (iperbato) che costringe ad attenta lettura. Angelo Michele Cozza –Ncielo s’è sparse nu lenzuolo niro-: Una sensazione di smarrimento che prende alla gola ed una struggente invocazione (“Miette vela e iammo luntano core”), per sfuggire ad un incubo che soffoca. Sensazione resa ancora più forte dall’uso di un dialetto musicale ed estremamente espressivo. Complimenti, Angelo! Michael Santhers –Brezza d’autunno-: C’è di tutto in questa visione poetica, in perfetto stile santhersiano, dell’autunno che precorre l’inverno. Immagini, quasi tutte velate di romanticismo, da gustare lentamente, per scoprirne, a poco a poco, la bellezza. Particolarmente tenera quella dell’ultima strofa. Tinti Baldini –Metrò-: Bella e realistica descrizione di un percorso in metrò. Capolavoro da applausi la chiusa, dal sapore ungarettiano, con quel “mi si sgrana/nel petto/goccia di vita”. Complimenti vivissimi! Salvatore Cutrupi –Haiku-: Malinconica descrizione dell’età che avanza. Jacqueline Miu –La morte del Re-: L’atmosfera che può crearsi attorno ad un re morente, i suoi ultimi pensieri, descritti magistralmente, e con grande partecipazione, dalla nostra Jacqueline. Leggerla mi ha richiamato alla memoria “Memorie di Adriano”della Yourcenar. Ciro Seccia –Il Dolore-: Riflette sulla pena, Ciro, e ci regala un intensa, malinconica poesia. Clelia Maria Parente –Il mare a sera-: Delizioso quadretto, quasi un delicato acquerello, quello che ci regala oggi la nostra amica Clelia. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Caro Simone, 31/10/2015
Il mio sincero "grazie" ad un amico che mi
ha capito sin nel profondo, Santi Cardella. Applausi
sinceri alla delicata e tersa poesia di Nino Silenzi.
Complimenti vivissimi al caro amico Simone. 31 ottobre 2015 Paola Turbian –Poesia mi rincuora-: Gli effetti terapeutici della poesia, su chi la fa e su chi ne gode, molto ben espressi dalla brava Paola. Perfetta, apprezzabile e condivisibile la chiusa. Maria Savignano –Fortunatamente un sogno-: Impressionante la descrizione degli azzerati paesaggi di Nagasaki, Hiroshima, Chernobyl. Forti i versi, nati da forte commozione e pena, di questa struggente poesia, dal sarcastico titolo, della bravissima Maria. Marino Giannuzzo –Tarquinio-: Commovente la similitudine usata da Marino a ricordo di un amico, ucciso proditoriamente, e commovente il racconto, reso con una delle sue più intense e belle poesie. Francesco Soldini -8. Musica-: La ricerca di qualcosa che aiuti a vivere, conduce il poeta alla musica. C’è un profondo pessimismo in quel “una vita che non vivrai” e la consolazione, forse la speranza, viene da quelle note ascoltate. Apprezzabile la poesia, densa di pathos. Giuseppe Gianpaolo Casarini –La lavandaia-: Un ricordo di tempi andati, reso con la maestria di un gran pittore. Un’allitterazione fa sfumare la nostalgia di fondo, che c’è nella bella poesia, in un’illuminante solarità. Aurelio Zucchi –Metti che…-: Si interroga il poeta e rivolge a noi la sua domanda. E’ richiesta di serenità negata, questa poesia dai toni esistenziali. Richiesta che non avrà risposta nemmeno dall’amato mare lontano. Aurelio usa limpidi versi, per esternare una profonda pena. Enrico Tartagni -Amore-: Poesia (decisamente bella) che sconfina nella prosa, non si tratta, dunque, di prosa poetica. Alla maniera di Whitman e dei simbolisti, oggi si presenta l’ottimo Enrico. Ed incanta con le suggestioni che ci regala. Claudio Badalotti –Soddisfazione-: In altri termini Claudio ci ammonisce che, prima del giudizio della gente, conta ciò che di noi stessi pensiamo. E ben venga il vin santo, per dimenticare eventuali giudizi più o meno maliziosi su di noi. Piacevole la poesia che è anche un invito a riflettere sul rapporto con gli altri. Francesco Albino –Notte-: La notte quale confortevole rifugio e portatrice di appaganti sogni, ben descritta da Francesco. Michael Santhers –Superstizioni e presagi-: In questa occasione il grande Michael ci propone una serie di saggi aforismi, tratti da antiche credenze popolari, rilette col caustico humor del poeta. Clelia Maria Parente –Il bimbo e la farfalla-: Una deliziosa, tenera scenetta, raccontata con i lievi versi di Clelia. Laura Toffoli -Il blu mi fa sognare-: Questa full immersion nel blu fa sognare anche noi. Originalissima l’unica parola rima che Laura usa ben otto volte. Vado ad ascoltare la Rapsodia in blu, che credo sia il brano preferito dalla poetessa. Salvatore Cutrupi –Giorni-: Bella poesia fatta esclusivamente di similitudini che rendono, con maestria, un malinconico stato d’animo per desideri non realizzati Antonia Scaligine –Privata proprietà-: E’ il desiderio di spingere lo sguardo oltre un orizzonte, che è confine invalicabile, che ispira Antonia per questi versi. E ben disegnato è lo scenario dove quel desiderio dovrebbe realizzarsi. Jacqueline Miu –Fiamme-: Seguo l’avvertimento di Ungaretti e, prima di capire, gusto il suono dei versi di Jacqueline, in questa occasione decisamente ermetica. A voi tutti l’augurio per un sereno weekend immerso nella poesia, con un cordiale saluto. Al nostro Lorenzo un riconoscente grazie per ciò che la sua attività consente a noi tutti.
Piero Colonna Romano
31 ottobre 2015 29-30/10/2015
Caro Lorenzo, 29 e 30 ottobre 2015 Michael Santhers –Nebbia-: Immagini surreali filtrate tra la nebbia, col noto guardare sarcastico dell’ottimo Michael. Stefano Medel –La libertà-: Amara riflessione sulla nostra ipotetica libertà, da un perplesso, quanto noi, Stefano. Paola Turbian –Lingua d’evoluzione-: Involuzione da contaminazioni informatiche o evoluzione derivata dall’infinito web, davanti cui il cuore si spaura? Sciacqueremo i nostri bit nel web? Che direbbe mai Leopardi di tutto questo? E Manzoni? Molto interessante la poesia di Paola, quasi un de profundis per la nostra bella lingua. Già, nostra bella lingua. Ma esistite ancora? Quanti la parlano (e men che meno la scrivono) in purezza, priva di contaminazioni dialettali? Comunque è la mescolanza di razze e di culture, che si è avuta nella storia, che ha dato vita alle varie lingue, romanze o meno. Oggi la globalizzazione porterà, inevitabilmente, al nascere di una nuova lingua, e sarà una specie d’esperanto binarizzato. Non so se diremo che il naufragar m’è dolce in questo mare ma meglio attrezzarci ed imparare a nuotare. Brava è stata Paola a proporre, con poetica rabbia, l’argomento. Andrea Sbarra –l’essenziale-: L’essenziale è chiedere e dare amore. Ed Andrea lo fa con l’intensità di forti versi, nati da un profondo sentire, che bene lo comunicano. Maria Savignano –il tempo-: Quanti rimpianti e quante speranze non realizzate in questi bellissimi versi di Maria! Malinconia e delusione emergono, verso dopo verso, e coinvolgono. Poesie, queste, che costringono ad analisi di se stessi, che costringono a tirar di somme. Se poesia è suscitare emozioni, ebbene Maria ci è riuscita in pieno. (Messaggio: i capelli bianchi possono avere molto fascino e di iniziare finiremo mai) Alberto Rosso –Il cadavere-: Tra l’orror ed il filosofico (filosoficorror) corrono i versi semi gotici ed inquietanti di Alberto. Stefano Ripamonti –Conturbante è la tua poesia-: Quanta suggestione può scaturire dalla poesia lo dichiara Stefano con questa sua composizione. Nino Silenzi –Foglie-: “Si sta come/d’autunno/sugli alberi/le foglie” raccontò Ungaretti. Nino raccoglie ed amplia il messaggio, lo colora dei colori dell’autunno e lo riempie di una malinconica riflessione, donandoci dolce e bella poesia. Marino Giannuzzo –Tamburino-: Una festa religiosa, con i suoi colori e luci, trasforma l’ultimo del paese nel personaggio più importante. E, per lui, è subito festa. Questo racconta Marino con la sua cronaca paesana. Francescco Soldini -7. Correre-: Abbiate fede in voi stessi, pare dire Francesco. Nonostante le sconfitte, perseverare bisogna: prima o poi arriveranno vittoria e traguardo. Jacqueline Miu –per amore dell’amata-: C’è dell’iperbole nei versi di Miu, immagini che se fossero dipinti, sarebbero realizzate con forti colpi di spatola. E l’effetto che ottiene la poetessa è affascinarci e stupirci, come se ci narrasse una fiaba surreale. Clelia Maria Parente –Notte d’amore-: Tenera descrizione di un incontro, immersi in un romantico paesaggio marino, al lume della luna. Che si può volere di più? Versi puliti, privi di metafore, raccontano con candore di un sentimento, coinvolgendoci. Sandra Greggio –Il mio vero “io”-: Sandra confessa un percorso che, da delusioni avute da altri, porta alla consapevolezza di se stessi. Ed il messaggio che ne deriva è: bastatevi! (sulla porta del tempio ad Apollo a Delfi qualcuno scrisse “conosci te stesso”…). Versi puliti ma intensi, per una convincente poesia. Laura Toffoli –Ruderi riecheggiano nel vento-: Ha il sapore di una fiaba orientale questa di Laura. Forse ispirata dalla visione di un antico castello, che ha svegliato ricordi, è piacevole poesia ben narrata. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro magnifico Lorenzo.
Piero Colonna Romano
"La libertà" di Stefano Medel: mi verrebbe
da dire che se ti senti libero allora la libertà non te la può togliere
nessuno, ma sentirsi liberi molte volte e in varie situazioni è
difficilissimo. Grazie Stefano per questo spunto di riflessione. 28/10/2015
Carissimo Piero,
Buonasera Lorenzo e poeti tutti.
Caro Lorenzo,desidero ringraziare Piero
Romano Colonna per il bel commento alla mia poesia "
Festa del bosco". Mi sento molto lusingato per i positivi
rilievi che vengono da un poeta affermato anche perchè ha messo
in rilievo l'aspetto metrico,cosa alla quale tengo molto. Un
caro saluto a Te che mi hai accolto sul tuo sito, a Piero e a
tutti gli amici. 28 ottobre 2015 Michael Santhers –Sagome d’autunno-: Le surreali immagini, a volte ironiche, a volte malinconiche, del fantasioso Michael, donano meraviglia. E’ singolare il modo di descrivere usato dal poeta, e pare divertente, ma c’è, in ogni figura resa, un’analisi psicologica del carattere di quelle “sagome”, ormai prive di speranze. E guardiamo alla loro pena con dolorosa partecipazione. Giuseppe Gianpaolo Casarini –Rubar le stelle-: Forte ed iperbolica dichiarazione d’amore, col bel linguaggio dell’ottimo Giuseppe. Simone Magli –Mi apro al mondo-: C’è il bisogno di un’indipendenza intellettuale, in quel sentirsi “sepolto/da troppi concetti” e c’è il bisogno di superarsi, per vera realizzazione dell’essere, in quella chiusa. Intensi i versi e profondo il loro senso. Santi Cardella –Io amo-: Il titolo pare un grido d’amore al giorno che nasce. Grido denso d’ottimismo e speranza, cui seguono i versi di una dolcissima preghiera. Sintetico, in questa occasione, ma convincente come sempre l’ottimo Santi. Marino Giannuzzo –Sulla roccia-: Racconta di una drammatica storia, con grande dolore, il nostro Marino. Amari e forti i versi che danno emozione. Francesco Soldini -6. Fede-: Leggo nei versi di Francesco un senso di smarrimento. C’è vuota retorica nelle parole citate in apertura, e noi, che siamo nati (come il poeta) in quella musica, brancoliamo nell’oscurità del dubbio, alla ricerca della nostra fede. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Metafora di un timore? Può darsi, ma mi limito a registrare l’immagine inquietante che Salvatore ci regala oggi. Jacqueline Miu –Le spinte dell’amore ci esagitano come fiamme-: Iperbolica descrizione degli effetti reciproci di un amore, che più ardente non potrebbe essere. Antonio Scalas –Come sono lontane quelle stelle-: Potrebbe trattarsi di pena di vivere o di un amore finito. Potrebbe raccontare, il poeta, d’altre pene esistenziali, che portano a desiderare altri mondi in cui vivere. Ma qualunque sia il messaggio esso è reso con dolci e malinconici versi. Marinella Addis –Pensieri implosi-: Non inganni il linguaggio deliziosamente figurato che Marinella adopera, perché questa è poesia che narra di una pena, di una rivolta/ rinuncia contro una realtà che non appaga. Credo questa sia una delle più belle poesie di questa ottima poetessa. Moderna ed essenziale nel porgersi, invita a riflettere, per comune sentire. Complimenti! Clelia Maria Parente –Voci d’autunno-: Deliziosi i quadretti autunnali che Clelia appronta e regala, con limpidi e gradevoli versi. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
Caro Lorenzo, 27/10/2015 27 ottobre 2015 Franco Soldini -5. Verità-: Vagamente enigmatica, così come lo è quasi sempre la verità, la poesia di Franco, dai suggestivi versi. Michael Santhers –Statali-: Ed ecco che Michael usa il suo tagliente sarcasmo per descrivere, dettagliatamente, le…virtù degli statali. Ma di eccezioni racconta il nostro amico. Almeno speriamo. Paola Turbian -Epopea Europea-: Un malinconico guardare ad un irrealizzato sogno d’Europa. C’è rabbia nei versi di Paola, rabbia condivisa per quel che poteva essere e non è, né sarà mai. Brava Paola! Bruno Castelletti –Festa del bosco-: Bellissima, da applausi e richiesta di bis. Dolcissimo il guardare del poeta alla natura che si risveglia e risveglia desideri ed amori. Mi ha commosso quell’amore per la sua terra, descritta al rinascere primaverile, espresso con versi che prendono il cuore. Complimenti vivissimi a questo grande poeta dialettale e per i versi che fluiscono dall’anima e per il rispetto rigoroso (credo spontaneo) della metrica. Alessandro Borghesi –Utopia?- Una lunga, articolata protesta, contro realtà, politiche e di nuova etica, d’oggi . Realtà che spingono a desiderare fughe nei sogni, ed anche in quelle tavole di Eros citate all’inizio. Forte la denuncia di Alessandro e ben espressa. Pessimisticamente unisco il titolo con l’ultimo verso della poesia. Giuseppe Gianpaolo Casarini –Una strana foglia-: Metempsicosi o rito voodo? Giuseppe ci narra di un emozione, di una fiaba sognata tra foglie cadenti, dove una sola si distingue dalle altre, per forse inviarci un messaggio. I sempre più iperbolici iperbati, che il poeta usa, costringono a defatiganti slalom sintattici. Ma, tutto sommato, è personalissimo e piacevole stile. Claudio Badalotti –Quel sorso in più-: Eleganti versi dove un pizzico di malinconia si scioglie “sotto le bianche lenzuola/colme di desiderio e fantasia.” Gradevolmente svolto il tema proposto dal titolo. Bravo Claudio! Marino Giannuzzo –Sulla nave-: Molto ben rese le immagini di una notturna scia di nave. Par di viverli quei momenti. Versi ben pennellati e realmente descrittivi. Clelia Maria Parente –Foglie d’autunno-: Claudia ci regala un lieve acquerello e ci immerge in questo malinconico autunno, con altrettanto lievi versi. Salvatore Cutrupi –Haiku-: L’immagine della povertà e della malinconia, concentrate in tre versi tre. Jacqueline Miu –stalattiti sull’alba-: Un vulcano che si risveglia e risveglia, il desio. Affascinanti le immagini che Jacqueline usa per rendere un sentimento ed il suo ribollire. Spettacoloso, e da ricordare, il verso “per ancorarsi a una scialuppa di sogni” che dice di forte desiderio d’un sognante amore. Ed, ancora una volta, brava molto questa moderna poetessa, cui si può solo augurare un ad maiora. Antonio Scalas –Ti ho trovata-: Iperbolica, appassionata descrizione di quella bellezza che sconvolge e genera amore. E non manca la consapevolezza che tale bellezza non può restare prigioniera di sogni, come generosamente afferma il poeta. (disse qualcuno, in tempo lontano: “tanto gentile e tanto onesta pare” con quel che segue) G. Calotti –Sorride sempre-: E ad Antonio fa eco l’ottimo Giampiero con questo peana alla bellezza. Belli ed intensi i versi, godibilissimi. Complimenti. Laura Toffoli –Atto I: Risveglio dei sensi.-: Un po’ in anticipo Laura descrive il sentir di primavera. Come sempre belle le immagini, descrittive e della natura e del sentire. E, come sempre, brava e piacevole a leggersi, la poetessa. Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro magnifico Lorenzo. Piero Colonna Romano
26/10/2015
Un grazie commosso e sincero a Piero e
Santi per i generosi commenti ed apprezzamenti alle mie poesie.
La vostra attenzione ci da una forza emotiva e di pensiero
incommensurabile. 26 ottobre 2015 Marino Giannuzzo –Sulla battigia-: Fingere d’aspettare qualcuno è il colmo della solitudine. E Marino aggiunge una coppia felice, la cui visione acuisce la pena di quella solitudine. Comunicano bene questa pena i versi del poeta. Francesco Soldini -4. Eretico-: L’incapacità di vedere la luce della verità in cui siamo avvolti è il tema ben svolto da Francesco. Aurelio Zucchi –Intenzioni-: La ricerca di un angolo dove trovare pace, raccontata con intensi versi dal malinconico suono. Piacevolissima, dal bravo Aurelio. Michael Santhers –Novembre-: Sprazzi d’autunno realizzati con fantasiose immagini rese con profondo sentire. Non c’è, in questa poesia, solo l’evidenza di ciò che il poeta vede ma, soprattutto, del suo sentire. Ed in quello Michael ci coinvolge con maestria. Enrico Tartagni –Quanti-: Scienza e sentimento, in profondo connubio, resi con intenso ma coinciso poetare. Stefano Medel –domenica è sempre domenica-: La profonda noia di un giorno privo di programmi, ben raccontata da Stefano. Paola Turbian –Violenza 2.0-: Infatti c’è un’evoluzione della violenza, sempre più diffusa. E si può definire 2.0 l’evoluzione che si sta realizzando nelle società, grazie all’inevitabile biblico esodo. E’ brava Paola ad analizzare, ed a rendere con maestria, quel che accade attorno a noi, noi colpevolmente indifferenti. Laura Toffoli –Amica foglia che ti stacchi dal ramo-: Sul ciclo vita/morte di una foglia si sofferma oggi la brava Laura e lo narra col suo limpido poetare. Clelia Maria Parente –Ammiro-: Amore rassicurante, nato ed immerso in una piacevole natura. Che si può volere di più? E Clelia lo racconta con i suoi lievi versi. Ciro Seccia –Alchimia d’Amor-: Romantiche le immagini che Ciro ci regala e che divengono la causa, appunto, d’alchimia d’amore. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Unico compagno, dunque, è il silenzio, in questi versi che dicono di gran tristezza. Jacqueline Miu –Tutte le forze di un uomo si esplicitano in una battaglia che dura una vita-: La poetessa riflette sulla durezza della vita e sull’unico salvifico rimedio, cioè l’amore e ci regala un aforisma che è pensiero profondo. Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed, in primis, al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
25 ottobre 2015 Nicola Cabras –Poesia entra in scena-: Un pressante invito a madame la Poesie a materializzarsi, per rimettere a posto il disordine morale nel quale viviamo. Marino Giannuzzo –Stronzo-: Decisamente scatologico, Marino guarda al futuro affidandosi ad un deodorante cuore. Francesco Soldini -3. Guerra-: L’inutilità delle guerre, ed i loro danni irreversibili, molto ben sintetizzati da Francesco. Simone Magli –A scrivere mi confesso col sacerdote del silenzio-: Intima riflessione sulla quale si può concordare. Pasquale Di Meo –ogni notte nei miei sogni-: Un appassionato e malinconico Pasquale riversa sulla carta pena e nostalgia, con intensi e romantici versi. Raffaele Marchesi –Dov’è finita-: Un forte invito a guardare dentro noi stessi, per recuperare le speranze che un tempo avevamo. Pare ci siamo smarriti in questa società che tutto omogenizza, che ha spazzato via ogni ideologia, in nome di un progresso utile a pochi. Forse ha ragione Raffaele: abbiamo perso la capacità di pensare e, con questa, l’anima. Jacqueline Miu –Poeta-: L’ho letta e riletta e mi sono smarrito tra le surreali immagini che Jacqueline ci dona. Da tutto emerge la figura del poeta, artefice di salvataggi, mercante coi demoni, predicatore di pace e d’amore. Esausto ringrazio la poetessa: pare che l’esercizio mentale allunghi la vita. Laura Toffoli –Luce-: Una ricerca di luce per sfuggire alle tenebre. Metafora che Laura narra riempiendola di colorate e rassicuranti immagini. Clelia Maria Parente –L’arcobaleno-: Una pennellata a darci il quadro rassicurante del sereno dopo la tempesta, con i lievi versi di Clelia. A voi tutti auguro una settima immersi nella poesia, con un cordiale saluto. Al nostro Lorenzo un grazie riconoscente per ciò che ci consente. Piero Colonna Romano
25/10/2015
Ringrazio Piero Romano Colonna 24 ottobre 2015 Poesie a tema: Vincere il dolore Antonia Scaligine –Il filo lungo del pianto-: Con bellissima ed intensa poesia, dai modernissimi accenti e dalle trasparenti metafore (particolarmente apprezzato quel percorrere i labirinti della mente) ecco che l’ottima Antonia ci dà preziosa ricetta per vincere il dolore: affidatevi ai profondi sentimenti, afferma la poetessa, convincendo. Poesie a tema libero Cristina Perilli –Il saper vivere-: Appartenetevi! Questo l’esortazione che Cristina, con bel poetare, ci regala. Appartenetevi e supererete indenni il frastuono del mondo. Ottima poesia sulla quale riflettere. Nicola Cabras –Incertezza-: Un concentrato di filosofia, nei bei versi di Nicola. Schopenhauer approverebbe. Marino Giannuzzo –Speranza-: Parla della differenza tra generazioni, con accenti addolorati, il nostro Marino che vorrebbe, sperandolo, ci fosse maggiore comunanza di idee tra noi ed i nostri figli. Francesco Soldini -2. Lei-: Dolore e rabbia, con bella sintesi fortemente espressi, nei versi di Francesco. Giuseppe Gianpoalo Casarini –Doni autunnali-: Delizioso affresco di quanto la natura possa offrirci, in frutti e colori, in questo malinconico autunno. Michael Santhers –L’orologio (Epitaffio)-: Come sempre spiritoso ed arguto, l’ottimo Michael oggi ci suggerisce rimedio risolutivo all’insonnia, col suo inimitabile e bel poetare. Claudio Badalotti –Nel tratto di spiaggia della Biodola (Isola d’Elba)-: Modernissima e bella questa poesia che me ne rammenta, per tono e termini perfettamente usati, Montale. Più che una descrizione di una spiaggia della bella isola, Claudio esprime il suo sentire, vivendola. Complimenti vivissimi, mi è molto piaciuta. Simone Magli –Bruca, il tedio,-: Annoiarsi porta a ruminar narcisismi. In assenza d’altri interessi l’attenzione si rivolge solo a noi stessi. Questo mi pare il senso dell’aforisma dell’amico Simone. Aurelio Zucchi –Tesoriere e testimone-: Intensa autoanalisi di una vita, detta con i limpidi e piacevoli versi del bravo Aurelio. Clelia Maria Parente –Il pappagallino-: Una bella storia, con morale finale (la libertà riveste i colori dell’arcobaleno) ben narrata da Clelia. Jacqueline Miu –con l’ego semplice scaldato in pochi versi-: Un “fido cuore” che percorre strade e vita, scaldato e protetto dal calore della Poesia. Inimitabileo. Salvatore Cutrupi –Quando sarà-: Ritmica e bella poesia dalle immagini ben composte. Gradevolissima a leggersi, merita plauso. Un cordiale saluto a voi tutti ed un grande grazie al nostro splendido vate.
Piero Colonna Romano
Ringrazio di cuore Pietro e Simone per le parole
d'apprezzamento per le mie poesie. E' bello sapere che scrivere
regala emozioni. Per me le poesie di oggi sono bellissime tutte quante.
Mi viene da spendere due parole per quelle che mi hanno colpito di più.
Clelia per la sua freschezza e semplicità d'arcobaleno che rincuora
l'anima. Mi ha emozionato la poesia di Laura Toffoli, quel miele che
scioglie le paure, quello che ci vuole per migliorare il nostro essere e
addolcirlo. Bellissima! Pasquale di Meo mi ha colpito per la descrizione
che fa venire il magone, d'un amore che pur lontano persiste nel
ricordo. Struggente davvero, complimenti. Nicola Cabras con "Poesia
entra in scena" regala un'ode al potere salvifico e di portatrice della
verità della nostra amata poesia, che, aggiungo io, ci cura il cuore e
che è la nostra passione in comune. Grazie Nicola per la tua bella
poesia! Un saluto a tutti e grazie Lorenzo. 24/10/2015 23 ottobre 2015 Poesie a tema: Vincere il dolore Santi Cardella – Terapia del dolore-: Ottima la ricetta che Santi, maestro di vita e di poesia, ci suggerisce, per vincere il dolore. Un incanto i versi, scorrono lievi e musicali e addolciscono l’anima. Come sempre, complimenti vivissimi! Poesie a tema libero Gloria D’Alessandro –D’apice naturale-: Wow! Ecco una spettacolosa Gloria che, raggiunta la cima del piacere, esplode di poetica gioia. Fortissima l’emozione che ha ispirato questi splendidi versi, molto, molto ben comunicata. Di una notevole suggestione, a riepilogare il tutto, quel “è raffica/forse pazzia di bora\”. Incondizionati applausi. Alessandro Borghesi –Io…-: Sconvolgente dichiarazione d’amore, detta con fortissimi (e convincenti, auguro) versi. Cristina Perilli –Il viandante-: Baricco di un suo personaggio in “Castelli di rabbia” disse: “guardò la sua vita che passava”. Cristina, in parte, assomiglia a quel personaggio, aggiungendo curiosità e qualche dubbio. Bella poesia sulla quale meditare, perché esprime un sentire comune a molti. Nicola Cabras –Gocce di eternità prima che sfugga-: Un desiderio di purezza muove la penna di Nicola, assieme al rifiuto del nostro allucinato vivere. Malinconici versi, in libera metrica, dicono di questa esistenziale pena. Enrico Tartagni –Significante-: Forse i versi centrali della poesia sono “disegni un cielo come/se fosse un mare”, segno di uno sbandamento che potrebbe essere il significato del significante. Forse, ma Enrico è rigorosamente ermetico e, nonostante la piacevole musicalità dei suoi versi, lo si immagina “a coprir di tela il vetro/dell’incoscienza del linguaggio”. Marino Giannuzzo –Sorriso-: Personaggio piuttosto controverso, questo oggi narrato da Marino. Dunque sorride, pur nelle avversità, ma per compagno ha solitudine e noia. Ciò nonostante sarà portatore di gioia, inconsapevolmente e inconsapevolmente riceverà amore. Personaggio pirandelliano, insomma. Francesco Soldini -1. Suicidio-: Triste epitaffio, degno di Spoon River. Giuseppe Gianpaolo Casarini –Calpestando foglie morte-: E’ un ammonimento quello che al poeta rivolgono le foglie cadute d’autunno. Bella la metafora trasparente che Giuseppe propone con i suoi versi, dal profumo d’antan, che narrano del percorso della vita e dell’alternarsi delle sue stagioni, del suo morire e del suo rinascere, delle sue speranze. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Una specie di Dorian Gray, insomma. Ma (forse) il senso di questi tre versi tre mi sfugge. Laura Toffoli –Un grazie carico di grazie-: Viene dal cuore e dalla fede questo commosso omaggio a Padre Pio. Ciro Seccia –Matite colorate-: Un affettuoso guardare a bimbi privi di malizia, detto con puliti e bei versi. Clelia Maria Parente –Le castagne-: Ed ancora un delizioso dipinto naif, dall’attenta e sensibile Clelia. Jacqueline Miu –Scrivere non è tutto-: L’impossibile reso possibile dalla fantasia e dalla scrittura. Come non concordare con la riflessiva Jacqueline e col suo bell’aforisma? Con l’augurio per un sereno weekend, il più cordiale dei saluti a voi tutti ed, in primis, al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Grazie Santi per l'apprezzamento alla mia
poesia odierna.
Caro Lorenzo, 23/10/2015
Santi Cardella,Terapia dell’amore ,
bellissima poesia , l’amore lega, la preghiera cura il dolore .
Un grazie di cuore a Piero , a Lorenzo e un buon fine settimana
a tutti . 22 ottobre 2015 Giuseppe Gianpaolo Casarini –Foglie autunnali-: Un’emozionante similitudine, detta col bello e personalissimo stile di Giuseppe. Per la malinconica dolcezza che v’è nel componimento e per la similitudine, ecco che alla mente torna quel “si sta come/d’autunno/sugli alberi/le foglie” ungarettiano. Renzo Montagnoli –Le foglie d’autunno-: Ed anche in questa bella poesia trovo la stessa malinconia della precedente, lo stesso guardare e sentire. Belli i versi, danno forte emozione. Complimenti. Claudio Badalotti –L’ultimo gioco-: “Godere della musicalità dei versi, prima di capirli”, questo diceva Ungaretti della poesia di Mallarmè. E questo dico dell’ermetica poesia di Claudio che pare voler mostrare un’anima gaia, per poi confinarla in quella pena impotente che si evince dai tre versi di chiusura. Marino Giannuzzo –Sorella-: Bello, e pieno d’affetto, l’omaggio ad un’amata sorella. Jacqueline Miu –“Della vita, dell’uomo e del punto”-: Fantasioso e bel dialogo tra segni della punteggiatura e, immagino, un poeta. Intensa e da ricordare la frase/verso “…la mia parola non è serva a nulla/se non a un decoro del cogito di cui sono adepto assoluto.” Salvatore Cutrupi –Haiku-: Racconta di una sua emozione, che dura nel tempo sempre viva, con un concentrato di poesia, il nostro amico Salvatore. Laura Toffoli -Silenzioso scoglio-: Profumo di mare in questi versi che dicono di sereno godere la pace Antonio Scalas –Ma chi ascolta ogni mio spasmo-: Metaforici versi che svelano belle ma dolenti immagini. Terribile la chiusa che pare un grido di disperazione per l’incomprensione di cui, spesso, si è oggetti. Ciro Seccia –Catene-: Oscar Wilde affermò che a tutto si può resistere, tranne che alle tentazioni. Quella frase voleva essere un sarcastica presa d’atto delle debolezze umane e sostanzialmente, ma con addolorato sentire, Ciro dice la stessa cosa con belli e forti versi. Clelia Maria Parente –Silenzio-: Una romanticissima Clelia con lievi versi narra di un dolcissimo e coinvolgente sentimento. Un cordiale saluto a voi tutti, in primis al nostro grande Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Condivido l'aforisma odierno di Jacqueline Miu
e aggiungo che non si è mai veri come quando scriviamo. 22/10/2015
Senza nulla togliere alle altre poesie,
sono rimasta incantata da quella di G.G.Casarini, per la
delicatezza con cui è espressa. Come abili dita che suonano un
pianoforte. 20 ottobre 2015 Marino Giannuzzo –Settembre-: Un settembre di rinascita quello di cui parla Marino con questa ubriacatura di gioia. Paola Turbian –Mi hanno amato-: Una malinconica storia ma con un bel finale. Direi una battaglia vinta. La battaglia per essere amata per intero e, poi, per intero amare. Intensi i versi di Paola che sa bene esprimere stati d’animo che accompagnano una vita, tra delusioni ed appagamenti. Carla Persico –Nebbia-: La poesia è un canto alla libertà che vive la poetessa. C’è un senso di soddisfazione ed un godere di quella libertà, forse ritrovata , ma anche il bisogno che qualcuno canti per lei. Rosino Maranesi –Verso il mare-: Vagamente enigmatica e di difficile interpretazione. Certamente metaforica di un qualche percorrere la vita. Belle e musicali le immagini che Rosino ci regala. Bruno Castelletti –Tornar endrio-: Dolcissimo e musicale (potenza dell’endecasillabo e del dialetto!) questo nostalgico ricordo, questo desiderio di rivivere momenti ed emozioni. Complimenti vivissimi. Enrico Tartagni –Autunno-: Concordo con la chiusa di questa singolare poesia fatta d’immagini che si sovrappongono senza conseguenzialità. Singolare Enrico, in questa occasione. Laura Toffoli –Astro chiarezza-: Come sempre belle le immagini, e rese con poetico sentire, che Laura ci regala. Di luce parla la poetessa e, fideisticamente, attribuisce la più abbagliante, quella che stupisce e dona speranza, all’infinito Maestro. Clelia Maria Parente –Cogli questo fiore-: Miele che cola da questi romanticissimi versi che sono dichiarazione d’amore e forte invito a goderne. Antonia Scaligine –Quando brilla la luce dell’autunno-: Deliziose le immagini che Antonia dell’autunno ci regala. Colori, profumi e sentimenti, ben raccontati, ci deliziano. Singolare, ma divertente, l’uso (parziale) di un verso leopardiano per descrivere l’effetto del vino al risveglio. Jacqueline Miu –genetica d’un rapitore sentimentale-: L’ho letta e riletta e mi pare d’aver capito che un “rapitore sentimentale”, che geme al freddo, si avvicina al cuore di una lei, cercando il fuoco che scalda. Si allontana quando inizia a piovere e si rifugia tra i rami, cercandovi la pace. Ma là trova maghe con le quali vive un sabba. Chiedo scusa alla brava Jacqueline, per questa interpretazione di quanto di surreale ha voluto proporre, ma aggiungo che gli ultimi due versi sono ad alto contenuto poetico. Grazie di cuore a Santi per l’attenzione ed il bel commento alla mia “Sono curioso”. A voi tutti il più cordiale dei saluti ed un grande grazie al nostro vate Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Grazie dei complimenti da parte tua Simone e dei
commenti di Santi che ritengo come voi tutti dotato di grande
sensibilità e talento è anche grazie a voi e alla pagina azzurra che ho
opportunità di espressione e crescita .Grazie a tutti in particolare a
Lorenzo
"Catene" di Ciro Seccia:
Caro Lorenzo, 21/10/2015 21 ottobre 2015 Paola Turbian –Proprio io-: Il sentirsi fuori posto e la sorpresa, d’esserci, in mezzo a gente non stimata. Ma tutto salva l’amore, come si sa, è questo il vero scudo, quello che conforta, che ci difende. Questo racconta Paola con divertenti, cantilenanti versi. Bruno Amore –Un giro di vita-: Il percorso, obbligato per tutti, della vita, raccontato con humor dal bravo Bruno. Giuseppe Gianpaolo Casarini –La rocca di Arduino-: Tra storia e leggenda la figura di Arduino torna nei versi arcaizzanti e suggestivi del bravissimo Giuseppe. Fascinosa la descrizione di quei ruderi, emergenti dai boschi del canavese. Michael Santhers –Pensione-: Si può anche sorridere, leggendo questi versi dalla fantasiosa, ma usuale per Michael, sintassi. Poi ci soffermiamo sul tema della poesia e ci intristiamo. Ma questo è lo stile del poeta che finalizza l’ironia dei suoi versi per far forte denuncia di ingiustizie sociali. Giuseppe Dabalà –Nell’aria dolce-: Godibilissima e ben resa la descrizione di Burano. Pino ce ne rende i colori ed i profumi, con ispirati versi. Giuseppe Stracuzzi –La bolla-: L’amore antropomorfizzato e le sue avventure in questa singolare poesia del più che bravo Giuseppe. Per certi versi mi ricorda la “Poesia metasemantica” di Fosco Maraini. Alessandro Borghesi –Prigioniero-: Un sentimento di rabbia impotente che, per troppo amore, non può che piegarsi, pazzo o savio che sia, ad una molto desiderata lei. Interessante il desueto linguaggio usato dal poeta. Enrico Galavotti –Uomini d’oggi-: Amara analisi dell’attuale umanità con ribellione, ma forse speranza, in chiusura. Marino Giannuzzo –Solitudine-: Una solitudine voluta, rifiutando chi ci circonda, sentendosi estraneo a loro. Significativa quella valle, molto ben descritta all’inizio, di un sentirsi solo ed isolato. Poesia nata da una pena, da uno straniamento, e ben espressa. Clelia Maria Parente –Il gabbiano-: Il profumo del mare ed il frusciar delle ali di un gabbiano, mentre scende la notte. Gradevolissime immagini, rese col bel poetare lieve di Clelia. Jacqueline Miu –“Eroico”-: Uno squarcio sull’eroismo e sulla vita in perenne, veloce procedere, sono le visioni che ci regalano i due incisivi versi di Jacqueline. Marinella Addis –Droga-: Dolore, pena e denuncia contro la droga, espressi con profondo sentire dalla nostra ottima Marinella. Un caro saluto. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Veloce pennellata che apre e dona un gradevole paesaggio. Laura Toffoli -…………………cielo di sogno-: Ed in effetti di dipinto prezioso ci omaggia il bel poetare di Laura e quelle sospensioni ci invitano al sogno. Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro magnifico Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Molto incisivo quel "ma non è così", il verso
finale della poesia "Uomini d'oggi" di Enrico Gavalotti, a
sottolineare secondo me che oggi molti guardano alla vita con la mente,
anziché con l'amore. Bisogna riuscire ad andare "oltre lo sguardo", come
il poeta, il fotografo o l'artista riescono a fare. 20/10/2015
"Mi hanno amato" di Paola Turbian: poesia
di grande intensità che riesce a elevare la fragilità con l'amore. 19/10/2015
Caro Lorenzo, 19 ottobre 2015 Fabrizio Lama –Per sempre-: Intensa analisi di un sentimento d’amore. Detta con suggestive immagini, la poesia prende e comunica incertezze e speranze ed è una dichiarazione d’amore che tocca nel profondo. Complimenti. Marino Giannuzzo –Sergio-: La galleria dei personaggi di Marino si arricchisce di questo personaggio il cui carattere, controllato e freddo, è reso con perfetta analisi psicologica. Paola Turbian –E’ ovunque-: Quell’anafora che talvolta precede un sognare, talvolta sentimenti di rabbia, dice di un amore che reca gioie grandi e grandi delusioni. Belli ed intensi i versi che dicono di una presenza sempre incombente, sempre desiderata ma che lascia emozione forte e smarrimento, così come dicono gli ultimi due versi. Molto ben espresso quel sentire, dalla brava Paola. Aurelia Tieghi -**-: Acrostico, che più attuale non potrebbe essere e che dipinge, con alto poetare, l’atmosfera autunnale e le attività che vi si svolgono. Se ne vedono i colori, se ne sentono i profumi. Brava sempre la nostra Aurelia. Michael Santhers –Pigre riflessioni al vino-: Il sempre piacevole Michael in questa occasione dà malinconica lezione di vita. Stile personalissimo il suo, e da ricordare l’ultima strofa, ridondante saggezza. Carla Persico –L’attesa-: Usa trasparenti metafora, Carla, per impartire lezione di vita ad un figlio, a difesa dalle avversità che quella può portare. Jacqueline Miu –distanza tra uomini e sogni-: Oggi è giorno di lezioni ed anche Jacqueline si attiva e ci ammonisce affermando che, più dei sogni, vale la capacità di lottare, per vivere la vita. Particolarmente bella, e da rileggere per ricordare, l’intera poesia regalataci da questa ottima poetessa. Laura Toffoli –Attenzione-: In forma di dialogo la composizione di Laura che ha accenti ungarettiani ed un fantasioso e bell’attacco. Fausto Busatta –Là in fondo al canale…-: Sogni, cielo azzurro, sole che sorge, mare con spumeggianti onde e, a tutto amalgamare, sensualità. Forte, romantica e bella è la dichiarazione di chiusura. Clelia Maria Parente –La luna a mezzanotte-: Lieve, come un lieve acquerello, è la poesia della brava Clelia. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis Al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
"Pigre riflessioni al vino" di Michael Santhers:
sono ruvide amare verità quelle espresse nella poesia/riflessioni di
oggi. 18/10/2015 18 ottobre 2015 Fausto Beretta –Quel che rimane alla storia- Le inutili belle parole, le promesse che non saranno mantenute, sono puntuali dopo i disastri causati dall’incuria dell’uomo verso la natura. E la domanda resta sempre la stessa: cui prodest? E la risposta la dà Fausto in questa poesia densa di indignazione. Giuseppe Gianpaolo Casarini –Ode alla castagna moritura-: Deliziosa descrizione di quel piacevole rito autunnale. Giuseppe, col suo antico dire, riempie di dolcezza la scena del venditore di caldarroste, ce ne fa sentire il profumo. Stefano Medel –La felicità-: Più che un discorso sulla felicità, la poesia di Stefano è un’accusa a questo mondo crudele e malvagio che la impedisce e la soffoca. Fabrizio Lama –La veste del dolore-: C’è gran sconforto e rassegnazione nei versi di Fabrizio. Si esamina, il poeta, e pare non trovare rimedio ad una crisi esistenziale che porta pena. Marino Giannuzzo –Sera-: Decisamente bella la descrizione di questa serena sera e dolcissima la conclusione. Una considerazione tecnica: leggendola ho provato ad unire i versi fino a farne endecasillabi e ne ho sentito il bel ritmo. Provateci anche voi. Paola Turbian –Assenza della tua essenza-: Commovente per quel forte sentimento, quella nostalgia, verso una scomparsa madre. E Paola sa evidenziare la pena per un rapporto materno che pare ci sia mai stato e del quale sente profondamente la mancanza. E’ la similitudine (cuore/cucina) sottolinea ancor più il suo smarrimento. Clelia Maria Parente –Volano gli uccellini-: Mi pare d’avere già definito la poetica di Clelia gradevolmente “naif”. Qui ne dà altro piacevole esempio, tra uccellini che svolazzano e fanno sorridere il cuore. Inoltre una spruzzata di romanticismo guasta mai ed, in chiusura, la poetessa ce lo rammenta. Jacqueline Miu –Inverno-: Brividi di freddo mi colgono, leggendo questa di Jacqueline. Versi che creano emozioni, dunque e la poetessa è magistrale nel riuscirci, regalandoci gelide e belle immagini. Laura Toffoli –Novembre: saggi pensieri-: Riflessioni durante la visita ad un cimitero: sulla poesia che può dare la vita, sul proprio essere viva ed importante, per poi allontanarsi dal luogo sacro spensieratamente. In fondo noi siamo vivi, pare dire Laura. Antonio Scalas –Per te-: E’ certamente un sincero augurio quello che Antonio porge a qualcuno/a, e lo fa con dolce poetare. Apprezzabile la similitudine iniziale tra l’aspro del dolore e quello delle amarene. (solo che spero non si realizzi quella mutazione: io amo le amarene). Caro Santi, ti ringrazio per l’attenzione che poni ai miei commenti ma preciso che se è vero che da poesia nasce poesia, ecco spiegata la “poesia” che ogni tanto appare nel mio commentare. In altri termini scrivo quel che mi fa sentire quel che leggo, senza particolare generosità. Un caro, affettuoso saluto. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Caro Lorenzo, 17/10/2015 17 ottobre 2015 Santi Cardella –Alberi spogli-: Santi usa magistralmente sia le metafore sia l’alternanza di settenari ed endecasillabi, per rendere, come musica, un sentimento di stanchezza che non è solo fisica. E (grande missione della poesia!) ci coinvolge nel suo sentire che, spesso, è il nostro. Ancora una volta, complimenti. Angelo Michele Cozza –Non è ancora il momento di partire-: Malinconica analisi del vivere, con le incertezze e con i dubbi che nascono in noi. Dove siamo, dove andiamo, a che cosa serviamo sono le domande che il bravissimo Angelo si (e ci) pone. Domande che da sempre sono prive di risposta, dove l’unica certezza è quel biglietto di sola andata che tutti abbiamo staccato. Suggestiva e bella la poesia che coinvolge e ci invita a riflettere Fausto Beretta –Mondo d’odio , mondo di merda-: Siamo muti davanti allo scempio, cui assistiamo, tra Israele e Palestina. E, forse, a renderci muti è il rimorso per ciò che gli ebrei hanno subito, nel corso della storia, dall’Antico Egitto al Nazismo e fino ad oggi, con i residui (purtroppo numerosi) di nazisti in circolazione. Ma è rimorso che si trasforma in cattiva coscienza nei confronti di quello che oggi è il vero popolo oppresso, cioè il palestinese. Sono queste le considerazioni che la forte e ispirata poesia di Fausto mi detta. Claudio Badalotti –Schemi di vita-: Aristotele ridotto in pillola, con i meditativi versi di Claudio, che pure sono un invito a meditare. Che altro dire? Magari che all’empirismo (che portò alla critica alla ragion pratica Kant) si potrebbe contrapporre il mondo delle idee. Ma lo stagirita contestò Platone… Mi scuso ma, tanto per alleviare la tensione, cito gli ultimi versi della mia “Tempo”: Si riempiron tomi e tomi/di spassose favolette,/s’inventarono questioni…/e i cervelli fatti a fette./Era tutto un indagare,/il pensiero si perdeva/e quel loro speculare/fu com’acqua che scendeva. Gian Luca Sechi –Natura umana-: Una pessimistica visione dei rapporti umani, detta con versi che sono forte accusa all’ipocrisia. Enrico Tartagni –Forbidden Planet-: Certo che da Enrico c’è molto da imparare. Oggi, per esempio, ho scoperto che quelle che, molto tempo fa, furono, diciamo, esuberanze giovanili, erano null’altro che cinestetiche sensazioni organiche. L’avessi saputo allora! Scherzi a parte e seriamente: ho sempre apprezzato l’ottimo Enrico per questa sua capacità di usare la scienza (spesso fantascienza) per narrare d’emozioni, con fascinose poesie. Come lo è questa. Marino Giannuzzo –Sensi-: Un rinascere a nuova vita, con rinnovati e più acuti sensi, ben narrato da Marino. Tiziana Cocolo –L’energia del cuore-: Un pressante invito a guardarsi dentro, a dare ascolto al cuore, ad affidarsi alla poesia, detto con i bei versi di Tiziana. Mi scuso per il bisettimanale ritardo con cui ti porgo i più sinceri auguri per una lunga e felice unione. Un caro saluto. Clelia Maria Parente –Raggio di sole-: Miglior modo di iniziare la giornata mi sembra non ci sia. E Clelia celebra il risveglio, con questi romantici e bei versi. Jacqueline Miu –E’ amore-: Belle, e dagli intensi colori, le immagini che Jacqueline ci regala, per celebrare l’amore e le sensazioni che dona. Particolarmente bello il verso “sei un albero nascosto dalle braccia di un’ombra”. Con l’augurio per un sereno weekend, il più cordiale dei saluti a voi tutti. Ed un grande grazie al nostro vate Lorenzo. Piero Colonna Romano
16/10/2015 16 ottobre 2015 Marino Giannuzzo –Scende la sera-: Malinconica la sera, riporta alla memoria ricordi dolenti. Ricordi d’un amore che si spegne, nel passar del tempo, ma intrisi della speranza di riviverlo. Intensa, e piena di bei versi, la poesia di Marino. Bruno Amore –Tanto m’è dolce, autunno -: Dolcissimo questo raccontare una passeggiata nel bosco e nella memoria. C’è gran sentimento, espresso magistralmente, in questo malinconico narrare e ci coinvolge, godendo dei bei versi di Bruno. Aurelio Zucchi –Fili recisi-: Un aforisma sulla dicotomia cuore/ragione che dice di quanto il cuore possa rifiutare la rinuncia alla libertà, di cui l’aquilone è simbolo. Giuseppe Gianpaolo Casarini –Lui e lei-: Una triste storia narrata con lo stile inconfondibile di Giuseppe. Suggestiva la descrizione della strada polverosa che porta al Ticino e dell’atmosfera nella quale si svolge. Stefano Medel –Due facce- Di questo si vive, di contrari che si equilibrano e che reciprocamente si supportano per essere. Su questo riflette Stefano, trovando conforto, nelle avversioni, nell’amicizia. Marco Pancrazi –Lontano-: Una disperante attesa fa nascere un groviglio di pensieri. Sensazione molto ben resa dai versi di Marco, in questa poesia che pare sia un urlo trattenuto. Michael Santhers –Trambusto elettorale-: E così Michael guarda agli elettori (italiani): una specie di confusi animali da fattoria che, periodicamente, si attivano per eleggere i loro rappresentanti. Orwell li immaginò più ordinati, anche se il risultato fu lo stesso: verso la tirannide andarono. E andremo. Sempre acutamente sarcastico l’ottimo amico, con le sue divertenti immagini. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Mi pare grande la nostalgia che ha ispirato questi versi, e ben resa. Clelia Maria Parente –Piove-: Amore salvifico, quello di cui narra Clelia. Metafore sono le descrizioni iniziali, per dire di vita vissuta tra difficoltà, alle quali unico rimedio sono protettive, amorevoli braccia. Ciro Seccia –Ombre-: Un cammino percorso assieme, dona serenità. Così come descritta con i lievi versi di Ciro. Jacqueline Miu –E sognai così forte che persi il battito del cuore-: Annullarsi nel sogno, fino a superare (e dimenticare) le regole di vita. Così ci ammonisce la brava Jacqueline, con questo suo intenso verso. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro grande Lorenzo. Piero Colonna Romano
15/10/2015 15 ottobre 2015 Enrico Tartagni –Finzioni-: Nulla a che vedere con quelle di Borges, qui Enrico si, la e ci riempie di domande. Tutte tese a rivelare amore e dubbi, col suo caratteristico e bel poetare. Marino Giannuzzo –Ruggero-: Prosegue la galleria di personaggi giudicati, in questa occasione, con acuto sarcasmo. Un matrimonio combinato tra due “cucurbitacee”, in maniera divertente raccontato. Claudio Badalotti –Il sospiro-: Belle le metafore e le immagini che Claudio ci regala, per dirci di un riflettere su delusioni esistenziali. Michael Santhers –Pistoni-: “…cavalli alati/al pascolo del progresso” è il verso centrale, significativo del modo sarcastico con cui guarda a questo mondo caotico il nostro ottimo Michael. E come sempre è piacevole leggerlo, e godere delle metafore e delle immagini surreali che ci regala. Ben Tartamo –Sposi-: Un delicato, sincero augurio per una lunga e felice vita matrimoniale, detto con ispirati, significativi e bei versi. Complimenti Ben! Jacqueline Miu –ego innamorato-: Un omaggio all’incombente inverno, realizzato con i suggestivi versi della bravissima Jacqueline. Particolarmente intensi e belli i tre versi di chiusura. Laura Toffoli –Spensierato shopping di versi-: Che dire se non associarsi a questa dichiarazione di stima nei confronti di questo azzurro sito? Ed anche in questa occasione volano verso l’alto i versi di Laura, con quel suo costante richiamarsi alla natura ed ai suoi colori, resi con maestria. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Molto ben resa l’atmosfera di questo bel quadretto notturno. Clelia Maria Parente – 5) – Non sei più tu-: Probabilmente è la pena che deriva dall’abitudine, che appiattisce i sentimenti, ad avere ispirato questi dolenti versi, pieni di nostalgia, della brava Clelia. Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro magnifico Lorenzo. Piero Colonna Romano
14/10/2015 14 ottobre 2015 Alessandro Borghesi –Lascia che…-: Una dolcissima invocazione verso l’amore, per l’amore. Muchele Aulicino –de amicitia-: Un amaro guardare e subire una realtà che può solo essere rifiutata. Un tentativo non riuscito d’essere ironico, per alleviare la pena del vivere. Il tutto detto con metafore forti e significative dal bravissimo Michele al quale do il bentornato nell’azzurro. Francesco Albino –Foglia-: Il ciclo nascita/morte/nascita della natura ben descritto dai versi di Francesco. Marino Giannuzzo –Rosa-: Pennella a spatola Marino e ci rende l’immagine di uno dei più bei borghi della Sicilia sovrastato da un affascinante castello medievale. Michael Santhers –Di notte-: Immagini che vengono dalla notte, reinterpretate da un fantasioso Michael che non mi stancherò mai di leggere. Clelia Maria Parente -4) – L’uccellino-: Naif quanto un pittore naif, Clelia ci regala freschi e godibili versi. Antonia Scaligine –Fino a quando? Fin dove?-: Amore e amicizia, sentimenti che vinceranno il tempo, sono bel concetto espresso dal limpido poetare di Antonia. Decisa la dichiarazione iniziale che dice del piacere del vivere, adattandosi o adattando il tempo a ciò che siamo. Jacqueline Miu –Quando non ho tempo di pensare, fisso nell’universo delle parole, una stella-: Il bisogno esistenziale di “togliersi di dosso il buio” qui trova rimedio in una specie di gara col cielo. Laura Toffoli –Il tempo dell’amore-: Una romantica disamina di un amore, detta con i lievi e bei versi di Laura. Belle e metaforiche le immagini che ci regala la nostra amica poetessa. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Realistica rappresentazione della stagione che stiamo vivendo. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro impagabile Lorenzo. Piero Colonna Romano
13/10/2015
Caro Lorenzo, 13 ottobre 2015 Michael Santhers –Vecchia chiesetta-: Deliziosa descrizione di una vecchia e fatiscente chiesetta di montagna, resa col personalissimo stile di Michael. Versi che affascinano e per la chiarezza descrittiva e per l’atmosfera d’antico che sanno comunicare. Complimenti a questo fantasioso ed originale poeta. Tinti Baldini –Ci son parole-: Un poetico aforismo sulle parole che, talvolta, sono pietre. Un capolavoro i versi di chiusura, densi di profondo sentire. Bruno Castelletti –L’avemaria-: Sonetto di una grande dolcezza che prende la mente e commuove. Complimenti vivissimi, Bruno! Nino Silenzi –Bacche rosse-: Cito questi versi che sono un concentrato di alta poesia, come lo è l’intera composizione: “E soffia il vento pensieri/a ritroso nella memoria”. Versi da ricordare e che dicono cosa sia far poesia. Semplicemente deliziosa, merita applausi e richiesta di bis. Alessandro Borghesi –Sono normale-: Inno, condivisibile, a quella “normalità” cui sarebbe bene tutti aspirassero e realizzassero. Belli, forti come un grido, i versi di Alessandro colpiscono ed invitano a riflettere. Complimenti! Stefano Medel –Momento notturno-: Ed ancora la notte, quella che non placa cuore ed anima, molto ben raccontata da Stefano. Marino Giannuzzo –Riposo eterno-: Dolente epitaffio ed omaggio ad un vegliardo che ha cessato di soffrire su questa terra, lasciando dolce ricordo di sé. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Malinconica rappresentazione di un autunno avanzato, detta con appropriati versi che bene ne rendono l’atmosfera. Clelia Maria Parente -3) - Vita serena-: Un tenero amore in un romantico paesaggio marino. Gradevolissima a leggersi, rende, alla perfezione, il sentimento che l’ha ispirata. Jacqueline Miu –dove i battiti resistono all’inverno-: Forti e belle le immagini che Jacqueline ci regala con questa riflessione su amore e morte. Emerge, con prepotenza, anche un senso di smarrimento in quell’assente, ma letto tra le righe, punto di domanda che dice di una pena esistenziale. Suggestivi molto, e molto significativi, i due versi di chiusura. Laura Toffoli –Contemplazione-: Un immersione nella natura, con le sue suggestioni, con i doni che ci rende. Detta col lieve e bel poetare della bravissima Antonia, ci porta a guardare in alto ed a goderne. Complimenti! Alda Merini –Un’armonia mi suona nelle vene- Consigliata da Ida Guarracino-: Un grazie ad Ida per aver proposto una delle poesie con la quale la Merini dichiara la sua infermità. Infermità che non le impedì di fare altissima e colta poesia. Un grazie di cuore ad Antonia per l’attenzione ed il commento alla mia “La luna”. A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Complimenti Tinti per "Ci son parole":
incisivo e veritiero quell' "annienta benché/la spada entri piano".
12/10/2015
Bella poesia La Luna e Astolfo dal senno
pazzo e saggio .Piero riesci sempre a creare un momento
di bellezza classica con la tua bravura , evidenzio anche le
belle poesie di laura toffoli Nebbia che sfuma nel bagliore del
giorno , Scusami ti prego di Antonio Scalas 12 ottobre 2015 Simone Magli –Siamo la lente distorta-: Amara riflessione sul nostro vivere, resa con incisivo verso. Bruno Amore –Quella pigra domenica-: Magistralmente descritta quell’atmosfera sonnolenta che c’è nel risveglio in un giorno di festa, con quel desiderio di pace e di coccolarsi al caldo. Piacevolissima a leggersi, ed inteneriscono quei tre versi finali. Michael Santhers –Stelle-: Guarda al cielo il nostro Michael e ce lo rende con le sue belle immagini, venate di surreale. Leggerlo è volare con la fantasia verso l’alto ed i suoi versi dentro rimangono incisi. C’è un atmosfera romantico-irreale che pervade l’intera composizione e che si accentua nella bellissima strofa di chiusura. Complimenti. Marino Giannuzzo –Rifiuto-: Di luce e lutto la definì Gesualdo Bufalino, quella terra nostalgicamente da me amata. Marino ne sente la durezza del vivere e ben lo racconta con questi suoi versi pieni di malinconia. Laura Toffoli –Nebbia che sfuma nel bagliore del giorno-: Un saluto al giorno che illumina e dona ottimismo. Un saluto ed un avviarsi verso un luminoso amare. Il tutto nei delicati e bei versi di Laura. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Il relativo senso del movimento, nel concreto e nel sogno, in questo bel concentrato di poesia. Clelia Maria Parente -2) – Nella notte-: Una romanticissima Clelia dichiara la sua felicità con lievi e dolci versi. Jacqueline Miu –il canto della forza-: Ed in effetti forti e duri sono i versi di Jacqueline. Versi che sono confessione e timore, affermazione e rifiuto di una forza dirompente che non perdona errori ma che si teme d’esprimere. Particolarmente suggestiva e bella la chiusa, da “io consumo il fuoco delle stelle” alla fine. Antonio Scalas –Scusami ti prego-: Una limpida richiesta di perdono con la consapevolezza d’aver espresso parole che son pietre, ma che si vorrebbe divenissero “forma di una nuvola”, per dissolversi nel vento. Un grazie a Santi per l’attenzione posta alla mia “Minotauro”. Un cordiale saluto a voi tutti, con l’augurio per una poetica settimana. E sempre grato al nostro vate Lorenzo per ciò che consente.
Piero Colonna Romano
Ringrazio Santi, e ringrazio Piero, per i
loro commenti alla mia poesia “ Il dolore”, veramente molto graditi. 11/10/2015
Caro Lorenzo, 11 ottobre 2015 Poesie a tema: Vincere il dolore Giuseppe Dabalà –Il dolore-: Riflessiva disamina sulla pena, velata d’amarezza, resa con bello e ritmico poetare. Insegnamento e morale finale, nella chiusa. Gradevole molto la lettura di questi versi che scorrono senza inciampi, per la bravura di Pino. Poesie a tema libero Marino Giannuzzo –Ricordi-: Il rincorrersi di ricordi, talvolta effimeri, ben reso dal Marino. Simone Magli –Le persone forti sono meno ricche-: Un aforisma, un ossimoro, regalatoci dal riflessivo Simo. Fausto Beretta –I fantasmi delle madri-: Poesia grondante pessimismo. E’ un guardare, sconsolatamente, a ciò che si è vissuto, a ciò che si è dato. Fantasmi che tornano nella mente ed intristiscono. Sensazioni che Fausto sa comunicare, coinvolgendo il lettore. Angelo Miche Cozza –“Alluvione”-: Descrizione densa di pathos questa di Angelo. Mi pare risalga a parecchi anni fa l’alluvione che portò distruzione nelle dolci langhe e che il nostro poeta rievoca con molta bravura. Bruno Amore –Quando il mosto bolle nel tino-: Vagamente carducciana e decisamente attuale la bella poesia di Bruno. La poetica descrizione ci porta a vivere l’atmosfera della vendemmia, con, sullo sfondo, colline ormai spoglie. Michael Santhers –Scene d’autunno-: L’autunno, così come lo interpreta e rende il bravissimo Michael, con i suoi versi dal sapore surreale. Sono immagini che si sovrappongono a descrizioni di sentimenti d’uomini e di animali (e perché no? pure di piante), con gradevolissimo effetto. Renzo Montagnoli -.L’orgoglio di una vita-: Lezione di vita, dunque, e sulla vita. Detta con versi dal tono suadente, la poesia di Renzo porta a meditare sul nostro essere e sul tempo che passa e ci invecchia. Non c’è amarezza nel racconto del poeta, bensì un senso di gratitudine per quel che ci è stato offerto, ed un invito a guardare dentro noi, alla ricerca di quei sentimenti che, soli, ci faranno apprezzare l’aver vissuto. Stefano Medel –Ognuna con la sua solitudine-: Il dramma della solitudine qui espresso con versi densi di dolore. Laura Toffoli –L’ultimo bacio autunnale del sole-: Leggere Laura è sempre una delizia. Le immagini che appronta, con fantasia espressa con alto lirismo, incantano: “Il melograno rapisce la scena”, “negli applausi di foglie ormai/sull’uscio di una nuova storia”, "in una campagna che dall’autunno/è svestita lentamente” sono versi da incorniciare. Ancora una volta applausi. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Una scena, vagamente inquietante, in tre versi tre. Antonia Scaligine –Una giornata da sogno-: Ed anche Antonia, come Laura, merita applausi. C’è nei suoi versi la dolcezza di un appagante sogno, un volo della fantasia verso l’infinito, un essere appagata dal suo vivere e dai suoi ricordi. Coinvolge l’atmosfera che ricrea con i suoi versi. Complimenti. Fausto Busatta –Vita espressa-: Poesia dal melanconico tono che deriva da quel guardarsi dentro, da quel tirar le somme. Versi forti che scavano dentro. Clelia Maria Parente -1) - Paradiso d’amore-: Un intensa dichiarazione d’amore, unita ad una forte domanda d’amore. Convincono i versi di Clelia, per ciò che sanno comunicare. Jacqueline Miu –aforisma-: Bell’aforisma dal dolce senso. Un dipinto ad acquerello, godibilissimo. Un grazie di cuore a Pino Dabalà per l’attenzione ed il commento gradito alla mia “Tempo”. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Molto profonda e saggia "L'orgoglio di una vita"
di Renzo. 8/10/2015
Piero Colonna Romano, poesia “Tempo”(
Eraclito liberamente inteso) : 7/8 ottobre 2015 Stefano Medel –Solitudine-: Amara riflessione sull’indifferenza della gente che quale unico rimedio ha la solitudine. Il tutto raccontato con prosastica poesia. Marino Giannuzzo –Religione-: Marino riflette sulla religione, mi pare con grande, rassegnato scetticismo: “illusione eterna” è definita la religione con “Un Dio senza pietà” “che nulla ha d’umano” ed infine “Ma senza il freno/d’una religione” sono tutti versi che sottolineano quella rassegnazione, quel vago scetticismo sulla fede. Simone Magli –Mi sento solo-: Il senso della solitudine e dell’abbandono, molto ben rappresentato negli amari versi di Simo. Giuseppe Stracuzzi –O vita-: Si confondono passato e presente, in una disordinata vita. Questa la riflessione filosofica del bravo Giuseppe. Fausto Beretta –Quel che sempre aspettiamo-: Il consolatorio suono delle parole, quelle che alleviano la solitudine, qui ben narrato dall’ottimo Fausto. Luigi Panzardi –Tra viali e cipressi-: Una ricerca tra quelle orme lasciate da chi non c’è più, con intensa poesia dal sapor gotico. Un’immersione in ricordi che furono d’altri, per capir noi stessi. Bella, inquietante ed intensa la poesia di Luigi che rende alla perfezione, con i suoi versi, un’atmosfera soffusa di timori per il nostro dopo. Particolarmente significativa la chiusa con quell’identificarsi con “polpa di cipresso”. Complimenti. Andrea Sbarra –mondo lontano-: Il senso della vita, dunque, e, sostanzialmente, un’accusa a quel dio impotente che non ha rimedi a tutto il male che ci circonda. Intenso il grido di dolore del poeta, espresso con forti versi accusatori. Enrico Galavotti –Vivere-: Abbandonare il passato per vivere altri lidi più rassicuranti. Questo il desiderio espresso, con concentrata e bella poesia, vagamente ungarettiana. Jacqueline Miu –La mente è un’amante agitata che tu preferisci addomesticare lentamente,-: Saggio aforisma, ad insegnamento, della bravissima Jacqueline. Laura Toffoli –Fare poesia-: E si può solo concordare con Laura con la sua definizione di poesia e con gli effetti che produce. Poesia è dare luce a verità che solo un poeta riesce a vedere e rendere. Sandra Greggio –Piove-: Pochi versi di straordinaria intensità. C’è un senso di sollievo in quel rendere lacrime al cielo e c’è gran pena per quel che il cielo ci rende. Complimenti vivissimi a questa sensibile poetessa. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Lo sconsolato senso della fine molto ben reso in questi bei versi grondanti malinconia. A voi tutti il saluto più cordiale, in primis al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
7/10/2015
Caro Lorenzo, 6/10/2015 Nella pubblicazione
di oggi 6 ottobre per errore 6 ottobre 2015 Enrico Tartagni -4 you-: Delicatissima dedica regalata con dolcissimi versi liberi. Michael Santhers –Il tempo-: Discetta sul tempo che passa, con la suo solito ironico guardare, il nostro bravissimo Michael e ci regala una piacevole poesia che è anche un invito a riflettere. Stefano Medel –Dracul-: Racconta una leggenda, con gotico narrare, il nostro Stefano. Bruno Castelletti –Osar marso-: Il racconto di un usanza antica, detto con la poetica deliziosa di Bruno. Marino Giannuzzo –Reazioni-: Un’evangelica lezione regalataci da Marino. Simone Magli –Qual è il mio mestiere?-: Da ricordare quel “Perché non dare/all’anima/uno stipendio di parole?”, in questo insegnamento poetico di Simone. Alessandro Borghesi –Solo-: Come una piece teatrale si svolge la poesia di Alessandro. Il richiamo a Beckett ed alla inconclusa attesa del Godot rivivono nella poesia che ha dolenti risvolti esistenziali. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Altro bell’epigramma del bravo Salvatore che ci disegna la rassegnata stanchezza di chi cammina sul viale del tramonto. Aurelio Zucchi –Universo blu-: Pennellate ad ampio respiro ci fanno respirare l’immenso, per la bravura di Aurelio. Jacqueline Miu –tantra di nuvole inizio novembre-: Un’inedita Jacqueline ci presenta una serie di quadretti con ritmato raccontare. Quadretti che sono di vita normale, reinterpretati poeticamente. Antonia Scaligine –Vi sembra questo possibile?-: I tempi cambiano e cambia anche il modo di comunicare sentimenti. Antonia non apprezza questi mutamenti e rimpiange tempi passati dove la parola era parola e non “silenzio parlante”. Amara l’analisi e molto ben svolta. Laura Toffoli –Attesa-: Il tramonto della calda stagione e l’autunno imminente, raccontati dall’attento osservare di Laura, con i suoi versi realisticamente descrittivi. Un grazie di cuore ad Antonia Scaligine per l’attenzione ed il commento alla mia “Tempo”. A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro magnifico Lorenzo. Piero Colonna Romano
5/10/2015
Condivido appieno le parole di Pino: 5 ottobre 2015 Poesie a tema: Vincere il dolore Antonia Scaligine –Il dolore è inflitto, inchioda e vince-: Riflette e discetta sul dolore la nostra Antonia e propone, quale rimedio salvifico, l’amore. Poesie a tema libero Alessandro Borghesi –Il sogno di Antonella-: Forti versi, per narrare una tragica storia di vita, pieni di rabbia e di compassione per un triste destino, comune a troppe donne. Enrico Tartagni –Se avessi-: Una delicata dichiarazione d’amore che si traduce, a conclusione, in un sadico progetto. Marino Giannuzzo –Razzismo-: Già, “se fossimo capaci…” ed invece prevalgono il dimenticare il nostro passato d’emigranti e gli ottusi egoismi. E questo ci racconta Marino con questa poesia densa di indignazione. Laura Toffoli –haiku salino-: Col pennello delle parole intinto nel sale, ecco Laura che disegna un umido panorama marino. Antonio Scalas –Ho sfidato il fuoco-: Un amore decisamente bruciante, descritto con l’infuocata passione che emerge dagli schietti versi di Antonio. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Stranamente mi torna alla memoria l’attacco di “X agosto” del Pascoli. Niente di più lontano, ovviamente, eppure… Jacqueline Miu –Guerra-: Dolore e sarcasmo si intrecciano in questa poesia contro la guerra. Sempre apprezzabili i versi, dal personalissimo stile, della nostra Jacqueline. A voi tutti il più cordiale dei saluti e l’augurio per una settimana ricca di poesia. Al nostro generoso Lorenzo un grande grazie. Piero Colonna Romano Tempo -
La filosofia, come la teologia, è fondamentale per capire
o qualche volta non capire niente , . Ed è pur vero che tutto è
un divenire , difficilmente una cosa può essere fatta identica
ad un'altra , tranne chi copia, eppure il falso si riconosce
sempre . Il tempo scorre come il fiume , anche San Agostino
diceva che le tre dimensioni del tempo non sono altro che il
ricordo , il prestare attenzione a qualcosa , l' attesa, un intentio e distentio
animi . Bellissima
poesia , grazie . Sei, insieme a Lorenzo ,la nostra
‘dilatazione spirituale’, che porta in avanti le nostre attese
e capacità . Grazie
4/10/2015
A Piero 4 ottobre 2015 Claudio Badalotti –Battere e levare-: Musicale e bella, arsi e tesi che si alternano per il racconto di un’attesa di qualcosa che verrà. Particolarmente suggestiva quella “sala d’aspetto d’un abbraccio”. Stefano Medel –Notte autunnale-: Pessimistica visione di una notte d’autunno, raccontata con asciutti versi. Roberto Bottiroli –Sussurri al vento-: Dolcissimo il racconto di Roberto (cui do il bentornato) realizzato con perfetto, gradevolissimo sonetto. Antonietta Ursitti –Foglia annegata nella pioggia-: Intense e belle le immagini che la brava Antonietta usa per descrivere, con gran bella poesia, una pioggia autunnale. Marino Giannuzzo –Randagio-: Ben resa l’atmosfera sonnolenta di un pomeriggio estivo dai versi di Marino. Jacqueline Miu –Gli uomini dotati di grande intelletto hanno paura-: Aforismo che ammonisce a non rinunciare ai propri sogni, pena il mancato progresso dell’uomo e del mondo. E sempre complimenti a Jacqueline, seguace dei simbolisti, fantasiosa, originale per sintassi e decisamente poetessa di piacevole modernità. Brava! Laura Toffoli –Piacere d’amore-: Leggere Laura è godimento. Musicali i suoi versi e dolcissimi, oltre che suggestivi per alta poesia. Da ricordare, tra gli altri, quel delizioso “nel dilatarsi azzurro mattino”. Applausi convinti e richiesta di bis. Antonio Scalas –Foglie secche-: Una magistrale e bellissima similitudine percorre l’intera poesia, bellissima e grondante amore. Complimenti vivissimi ed un grazie, anche a te, per il godimento che sai dare con i tuoi versi Salvatore Cutrupi –Haiku-: Dovrei ripetere quel che scrissi sui precedenti versi, e lo faccio: Salvatore sintetizza il dolce autunno con un acquerello pennellato dolcemente con le parole e ne rende alla perfezione l’atmosfera. A tutti i Francesco gli auguri più sinceri per il giorno onomastico. Facciamogli la festa! Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
3/10/2015 3 ottobre 2015 Poesie a tema: Vincere il dolore Simone Magli –Vincere il dolore-: Ottima la ricetta del nostro Simone per vincere il dolore. Terremo a mente. Ispirati e belli i versi regalatici. Poesie a tema libero Marino Giannuzzo –Primo compleanno di Vanessa-: Un amore paterno esternato con dolcissimi versi. Particolarmente toccante la chiusa. Alessandro Borghesi –Libertà-: Interessante serie di epigrammi, chiusa da un epitaffio addolorato e condivisibile. Graffiante ed ironico il bravo Alessandro. Claudio Badalotti –Il botto (anfibraco pascoliano) (2/3 5 8)-: Bell’esercizio di metrica d’ispirazione pascoliana: novenari giambici che nel 6°, 8° e 10° verso sono ad attacco anapestico. Il tutto così come Claudio lo indica nella seconda parentesi. Per quanto riguarda l’anfibraco (piede di tre sillabe di cui la prima lunga e le due successive brevi) non sempre è facile (spontaneo) distinguerlo in lettura, soprattutto quando la lingua è inquinata dal dialetto. Per quanto riguarda il piacevole testo mi soffermo su quel gaudeamus igitur che è un invito a godere la vita al massimo grado, fintanto che si è giovani. Inquietante l’ultimo verso, ma noi iuvenes dum sumus. Giampietro Calotti –Ho conosciuto poesia-: Commosso ed imbarazzato, ti sono grato per questa dedica. Ricambio, di cuore, il tuo sentire, con una forte stretta di mano. La poesia è un inno al sentimento dell’amicizia, detto con delicati, belli e significativi versi. Per questa (ma anche per le altre che ci regali) vivissimi complimenti. Vinicius de Moraes –Soneto de Maio- tradotto da Santi Cardella-: Dal grande ed indimenticabile Vinicius un delicato e poetico inno al mese di maggio. Dal grande Santi una perfetta traduzione che, se possibile, aggiunge freschezza e suggestione ai versi. Un omaggio reverente e nostalgico al primo, un grande grazie al secondo. Ad entrambi un convinto, fortissimo applauso. Giuseppe Dabalà –Se non esistesse “Poesia”-: Infinitamente più significative di quelle che posso scrivere io, ecco le parole di Ungaretti sulla poesia: “Io credo che il giorno in cui non ci sarà più la poesia, non ci sarà nemmeno l’uomo. Può mutare il modo di esprimerla, se necessità nuove esigeranno che l’uomo si esprima in modo diverso, con parole diverse, ma l’uomo non potrà vivere senza poesia, perché essa rappresenta il segreto non solo di chi riesce, così per dono, a scriverla sulla carta, ma di tutti, poiché tutti hanno l’anima.”. “Poesia negli occhi, nel cuore, nel sogno/Poesia nel vivere, per meglio capire” Ecco, i versi di Pino toccano l’anima perché dall’anima vengono. Grazie per quel che dai, caro amico, e vivissimi complimenti. Stefano Medel –Ottobre-: Una significativa rappresentazione del mese che viviamo, con una spruzzata di nostalgia per ciò che è passato. Salvatore Cutrupi –Haiku-: E Salvatore sintetizza il dolce autunno con un acquerello pennellato dolcemente con le parole e ne rende alla perfezione l’atmosfera. Jacqueline Miu –Giustizia umana-: Si alza alto il grido sdegnato di Jacqueline contro le diseguaglianze e le ipocrisie di cui si nutre questa società. E la pena che prova è espressa col suo personalissimo e suggestivo stile. Ancora una volta complimenti! Ho voluto proporre alla vostra lettura una bellissima poesia del nostro amico Roberto Soldà, oggi che cade il secondo anniversario di quel dramma che si compì a Lampedusa. Col suo modernissimo poetare, che richiama alla mente il grande Ungaretti di “Porto sepolto” , esprime un dolore profondo (da ricordare quel suo “e mi sento veramente/disabitato di me stesso”) e grande solidarietà. Un convinto applauso al poeta ed un invito ad unirsi più spesso a noi. Con l’augurio per un sereno weekend, il più cordiale dei saluti a voi tutti. Un grande grazie al nostro vate Lorenzo. Piero Colonna Romano
2/10/2015
Caro Lorenzo, 2 ottobre 2015 Simone Magli –La bellezza è nelle rughe-: Aforisma col quale Socrate concorderebbe, essendo bello essere saggi ed essendo le rughe segno di saggezza. Di diverso parere sarebbe stata Santippe… Carlo Chionne –A Pietro Ingrao-: Quanta amarezza nella commemorazione di un Giusto! Ma su quella luna, quella che il dito di Ingrao indicava, ci siamo mai arrivati e la speranza, come si sa, è l’ultima a morire. EnricoTartagni –Sala d’attesa-: Emana grande tenerezza dai versi liberi di Enrico. Un tenero guardare, un tenero amare e scostarsi dalla persona amata, per non disturbarne il sonno. Ma è prosa che diviene poesia nell’anafora ripetutamente insistita, alla maniera di Whitman e dei simbolisti francesi, quel che Enrico qui propone. Godibile prosa densa di poesia. Marino Giannuzzo –Presepe-: Il presepe, vissuto quale angolo di pace e di riflessione, ben narrato dai versi di Marino. Giuseppe Gianpaolo Casarini –Più forte oggi il ricordo corre-: Dolcissimo ricordo intriso di poesia c’è in quei fiori, in quel mazzolino, in quella figura che attende il gesto del dono E nei versi, ricchi d’iperbati, c’è tutta la poetica del bravissimo Giuseppe. Antonio Scalas –Più volte-: Il rifiuto di una verità, che pure abbaglia quando si palesa, qui descritto con versi che ci raccontano di un doloroso dubbio. Quelle maiuscole portano a guardare verso l’alto e quello che ha ispirato la bella poesia di Antonio è la scelta, quasi straziante, tra il credere ed il non credere. Antonia Scaligine –L’esame del passaggio-: Gli esami finali, senza possibilità d’appello, sono il tema di questa riflessiva poesia della bravissima Antonia. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Decisamente e gradevolmente fantasioso il nostro Salvatore, con questi tre versi tre. Ciro Seccia –I Venti Dell’Ardore-: Un perdersi nella bellezza di un viso, sul quale brillano occhi azzurri, narrato con romantici ed intesi versi. Pierluigi Ciolini –Datemi un pugno-: Probabilmente Pierluigi ci dice del bisogno di sentirsi vivi, provando contrastanti emozioni, con questa poesia nella quale riconosco il suo stile. Un bentornato nell’azzurro, con, a richiesta, un pugno ed una carezza. Laura Toffoli –Nell’oceano sento il tuo richiamo-: Il fil rouge del mare lega tra loro le strofe che Laura ha composto. Strofe di grande bellezza che potrebbero essere cinque poesie a se stante. E’ sempre piacevole leggere questa poetessa. Sandra Greggio –I giorni-: Vivere il tempo, godendone. Il sogno di tutti, messo in poesia dalla brava e pragmatica Sandra. Jacqueline Miu –Se tutto è un sogno allora perché non lasciare al desio-: Una riflessione, un desiderio, un progetto di vita da vivere con e degli ideali, ben esposti dalla nostra Jacqueline. Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
1/10/2015
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