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NO COMMENTI: Salvatore Armando Santoro |
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2016 25 Marzo25 marzo 2016 Raffaele Pisani –Lampadine fulminate-: Benvenuto nell’azzurro a Raffaele che esordisce con poesia che dice di civile indignazione e che ci regala una bella similitudine. Michael Santhers –Disillusioni-: Metafore a ripetizione per narrare, nel più bello stile santhersiano, la vita di una coppia, simile a quella di tante coppie. Santi Cardella –Tramonto-: Pare la traduzione, in perfetto bello stile cardelliano, della precedente di Michael. L’esaltazione che può dare la bellezza, e la delusione che porta il suo sfiorire, narrate con versi ben ritmati, pieni di malinconia. E’ sempre un piacere leggere le poesie del grande Santi. Dario Menicucci –Incontro di luce-: Magistrale descrizione di un’alba, con i bei versi ai quali Dario ci ha abituato. Arturo Guzzardi –Senza limiti-: Un’anafora che pare dire di un attesa delusa. Versi dal tono malinconico, seppure grondanti amore, d’una bella poesia che lascia il lettore incuriosito per una conclusione che può solo essere immaginata. Francesco Soldini -123. Sacro-: Ed ancora una volta, ecco da Francesco un’ermetica poesia fatta da belle immagini, secondo quel suo dichiarato voler scolpire con le parole. Maurizio Mazzotti –Oltre l’orizzonte-: Poetica riflessione, fatta con suggestive immagini, sull’andar del tempo. Particolarmente interessante quel chiedersi se la retta del tempo indichi l’incerto destino dell’uomo. Da ricordare la bella chiusa. Marino Giannuzzo –Autunno-: Bella riflessione sull’autunno, stagione che diviene similitudine del tempo che per l’uomo passa malinconicamente. Malinconico è il tono dei bei versi di Marino ed interessante la poesia. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Concentrato di bella poesia, regalatoci dal bravo Salvatore. Jacqueline Miu –Aspettando l’alba-: Un’appassionata Jacqueline lancia accuse roventi, chiuse da un desiderio grondante rassegnazione. Struggente dichiarazione d’amore, dunque, detta con i forti versi cui l’ottima poetessa ci ha abituati. Fausto Busatta –Versi sulla tua pelle-: L’amarezza di un abbandono, resa con bellissimi versi dal bravo Fausto. Intensa e bella la poesia, chiusa da immagini che restano nella memoria per la pena che narrano. Clelia Maria Parrente –Pasqua-: Il desiderio di un amore, che unisca tutti nella pace e nel rispetto reciproco, espresso con versi che paiono preghiera particolarmente adatta a questi giorni di cristiane festività. Laura Toffoli –Gesù-: Un’attenta, dolente analisi della crocefissione. Versi bellissimi, pieni di fede, conclusi da un atroce dubbio sul quale teologi hanno versato fiumi d’inchiostro. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo, ed a tutti gli auguri per delle serene festività pasquali.
Piero
Colonna Romano
Auguro una Buona Pasqua a Lorenzo,Piero Colonna Romano e a tutti
i
Caro Lorenzo,
24 Marzo
24 marzo
2016 Poesie a tema: La nostra debolezza è la nostra forza Tiziana Cocolo –On air-: La forza dell’amore ed il bisogno di protezione, espresse in questa intensa, poetica dichiarazione d’amore. Poesie a tema libero Claudio Badalotti –Quell’ombra-: Inseguire un ombra della quale si è schiavi, dunque. E le emozioni ed i desideri che suscita, bene sono rappresentati in questi intensi versi che sono anche analisi di un rapporto d’amore che porta pena e smarrimento. Michael Santhers –Pensieri così così-: Pensieri in libertà che sono sintesi di un filosofico guardare alla vita, detti con l’originale stile dell’ottimo Michael. Bruno Amore – Un dolcissimo addio-: A quanti amori ha fatto da sottofondo musicale quella magica tromba? Qui Bruno ne narra uno suo, con malinconica nostalgia, e mi riporta a tempi andati. Chissà quanti ricordano l’incanto che ha regalato Fausto Papetti? Francesco Soldini -122. Atlante-: Un'altra deliziosa, poetica rappresentazione di un paese del nord Africa (Marocco, probabilmente) del bravo pittore (con le parole) Francesco. Marino Giannuzzo –Vago desiderio-: Voglia di volare libero nel cielo, ispirata da altri voli e detta con bei versi. Renzo Montagnoli –Una sirena-: Una drammatica esperienza il cui ricordo credo torni ogni volta che il suono di una sirena d’ambulanza si spande nell’aria. Limpidi i versi di Renzo che comunicano bene il suo sentire. Laura Toffoli –n. 5 fiaba/poesia: Fiocco di neve-: Un ricordo dell’infanzia trasformato in fiaba dalla bravissima Laura. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Una pennellata in versi, a descrivere la rinascita della natura. Jacqueline Miu –Se hai paura non tremare-: Sono una rassicurante presenza, afferma Jacqueline rivolta all’amore. Come sempre intensi e belli i versi che ci regala e, in questa occasione, aggiunge pure una lezione della quale tenere presente: (l’amore) “è una piccola cosa nell’universo/ma è una forza inarrestabile qui sulla Terra tra gli uomini tra le ombre”. A voi tutti i più sinceri auguri per delle serena festività pasquali, in primis al nostro generoso Lorenzo ed a tutti il più cordiale dei saluti.
Piero
Colonna Romano Vivissimi auguri Pasquali a te caro
Lorenzo, a Piero, Santi, Carlo e a tutti i fantastici amici del
nostro azzurro portale .
Oggi mi ha colpito molto "Una sirena" di Renzo, la trova
ricca di significato: metafora della caducità della vita. 23 Marzo 23 marzo 2016 Giuseppe Stracuzzi –Primavera-: Un inno alla primavera, realizzato con delicate immagini, da un Giuseppe in piena forma. Poesia gradevolissima che apre l’anima con quel soffio di primavera che dona. Complimenti! Francesco Soldini -121. Colonne d’Ercole-: Una fantastica visione, che riempie cuore ed occhi, molto ben raccontata da Francesco. Maurizio Mazzotti -Gioco con la luna-: Un inno d’amore, dal tono pagano, alla luna ed acrostico che compendia quel sentire, rendendolo umano e condivisibile. Bravo Maurizio! Carla Persico –Tavola-: A tavola per un dono d’amore alla ricerca di una serena amicizia. Ben reso questo desiderio di sincera atmosfera conviviale, dalla brava Carla. Andrea Sbarra –tiempo inutile-: L’amarezza per una perdita, resa con versi che dicono di una profonda malinconia che sconfina nella disperazione. Colpisce e commuove questa intensa poesia del sensibile e bravo Andrea. Rosino Maranesi –Benvenuta notte-: La notte porta pace ed ispirazioni a chi è poeta come lo è Rosino che lo racconta con lievi e bei versi. Andrea Bucci –Infanzia-: Dolcissimi ricordi che tornano nella pace della notte, ben narrati da un bravo Andrea. Marino Giannuzzo –Poesia-: Ecco cos’è la poesia secondo l’ottimo Marino. E come non condividere? Jacqueline Miu –Normale-: Riflette su Eros e Thanatos, la nostra Jacqueline e si rivela passionale innamorata della vita (nonché normale, nell’accezione freudiana) con i suoi forti e fascinosi versi. Laura Toffoli –L’albero nero-: Come sempre magistrale con le sue efficaci descrizioni di colori e suoni, la nostra Laura. Poesia che mi riporta alla memoria il panorama carsico che si può ammirare nella zona di Opicina, sopra Trieste, e ne risento gli odori, il vento e, lontano, il mare. Un doveroso grazie, all’ottima poetessa, per queste emozioni. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro illuminato vate Lorenzo. Piero Colonna Romano
22 Marzo 22 marzo 2016 Roberto Soldà –A. R. [ 1981 - ] -: Un malinconico saluto ad un amico che ha lasciato un vuoto, detto con intensi e bei versi ricchi di filosofiche riflessioni. Bruno Castelletti –Ninsoi fruè-: Un guardare al domani con grande ottimismo, tra rassicuranti e profumate lenzuola, detto con la maestria dei perfetti versi di Bruno. Alessandro Borghesi –Marilena-: Una tenera dichiarazione d’amore, avendo consapevolezza dei propri limiti che soltanto quel sentimento consentirà di superare. Bella poesia che è anche introspezione del poeta. Giuseppe Stracuzzi –Non mangiate la gioia-: In difesa degli agnelli, dunque, con un forte invito a salvarli nei bei versi di Giuseppe cui mi associo. Giuseppe Gianpaolo Casarini –Sabato Santo antico-: Ricordo che appartiene a molti di noi sono questi versi, dal malinconico suono, dell’ottimo Giuseppe. Claudio Badalotti –Sopra quel ponte-: Corriamo nella vita senza saper dove andiamo, questa la tesi metaforicamente espressa, del bravo e riflessivo Claudio. Michael Santhers –Cinghiali-: Un cupo paesaggio boschivo, descritto da Michael con la sua scatenata fantasia. Con un pizzico di sadismo, in quel paesaggio, il poeta pone due fidanzati che, privi di speranza di positiva conclusione, approcciano i preliminari. Inevitabilmente arriva l’alba e cambia lenzuola “per affittare la notte a nuove scene”. Se non ci fosse dovremmo inventarlo il nostro poeta! Francesco Soldini -120. Pupille-: Sono “poesie dipinte, sculture di parole”, afferma Francesco. Ne prendiamo atto e così ne godiamo. Maurizio Mazzotti –Campo di Periferia-: Molto ben descritto il movimento del calciatore ed ancora meglio espresso un sogno di gloria, nell’imitare campioni. Bravo Maurizio! Marino Giannuzzo –Pioggerellina di marzo-: Un attacco alla Angiolo Silvio Novaro e, di seguito, lo svolgimento dello stesso tema (la fine della stagione uggiosa) con l’aggiunta di altri particolari, con versi dal buon respiro, resi con maestria dal nostro Marino. Laura Toffoli –Pallida Primavera-: Bella la descrizione della primavera che Laura ci regala. Ma pare essere primavera che non porta lieti ricordi. Che dire se non sperare che questa primavera si faccia perdonare? Jacqueline Miu –Nuvole-: Un distillato di poesia, verso dopo verso, in questa splendida descrizione di un lui che aspira al volo. Un paio di versi su tutti: “la Terra ha iniziato a girare sull’asse dei sogni”, “e ti alzi sulla punta dei piedi sull’orlo di un nuovo mondo”. Si resta senza fiato, leggendo questa fantasiosa, romantica, violenta, dolcissima poetessa. Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
21 marzo 2016 Marino Giannuzzo –Notte di Natale-: Efficace rappresentazione della notte santa e di ciò che può ispirare. Federica Cavalera –Stato d’animo-: La descrizione delle incomprensioni che possono esserci in una famiglia e le amarezze che generano, descritte con forti versi da Federica. Ma quel “sembrava un tunnel senza uscita” dice che alla fine prevarrà l’armonia. Roberto Soldà –Nella girandola-: La recente conferma dell’intuizione di Einstein, sull’esistenza delle onde gravitazionali, ispira lo scienziato/poeta Roberto che ci regala questa suggestiva e bella rappresentazione di un fantascientifico mondo dove tutto è vibrazione. Stefano Ripamonti –chiara e ganza-: Ermetica poesia che quale soggetto ha una misteriosa ”tristesse”. Luigi Panzardi –La cisterna-: Un ermetico sonetto costruito su suggestive immagini a rappresentare, forse, il giorno che muore. Dario Menicucci –Impronte di colore-: Una fantasiosa rappresentazione della natura, al cambio di stagione, con le sempre poetiche ed efficaci immagini del bravo Dario. Francesco Soldini -119. Marocco-: Rapide ed efficaci pennellate a dipingere quella terra d’Africa ed i suoi abitanti. Maurizio Mazzotti –Frammenti di vita sulla spiaggia-: Un dolce messaggio, un tirar di somme di una vita in comune, nato in un romantico paesaggio reso con belle immagini. C’è molta tenerezza nei bei versi di Maurizio ed un pizzico di malinconia. Jacqueline Miu –Finito il mondo-: Quel che sarà di un amore dopo la morte, lo descrive, con intensi versi dal sapore gotico, una strepitosa Jacqueline. Amore di tale forza da costringere la stessa morte ed arretrare ed a rendere la vita tolta. Leggere i versi di questa poetessa è come immergersi in sogni fantastici che grondano amore. Laura Toffoli –Tramonto d’oro-: Incantata descrizione di un tramonto che affascina. Come sempre particolarmente belle le immagini che Laura crea per noi. E, come sempre, complimenti All’amico Santi complimenti per l’originalità dei suoi commenti che dimostrano, una volta di più, che la classe non è acqua. A voi tutti il più cordiale dei saluti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
20 Marzo 20 marzo 2016 Corrado Cioci –La morte di un poeta-: Epitaffio unito ad un invito a rinascere nella (e per la) poesia. Poesia che pare sia anche strumento di seduzione, secondo Corrado. Antonia Scaligine –Uno e trino-: Triplice, intensa e bella poesia, dalla grafica ad incastro, della brava, fantasiosa e religiosa Antonia, ed a lei ricambio gli auguri per serena giornata delle palme. Marino Giannuzzo –Notte di luna-: Ben descritta una romantica atmosfera nella quale vive un amore. Federica Cavalera –La nebbia nell’animo-: Efficace similitudine, con filosofica riflessione sul vero, detta con versi dal rassegnato tono. Dario Menicucci –Al di là del dolore-: La pena impotente per quei destini tragici e per quelle morti, che gridano vendetta al cielo, muove l’ispirata penna del sensibile e bravo Dario che ci regala questa poesia sulla quale dovremmo tutti riflettere. Francesco Soldini -118. Spirito-: Una costa “intatta” che poi diviene “deserta” in una poesia che, più che ermetica, definirei enigmatica. Laura Toffoli –FiabaPoesia/4-: Una fiaba, dunque, narrata come fosse sogno. Un dialogo tra il sole che illumina ed un aquilone che quella luce riflette, con i versi lievi della brava Laura. Salvatore Cutrupi -18 marzo 2016-: Il primo profumo della primavera in arrivo ispira Salvatore che ci regala questa bella descrizione della natura che rinasce. Clelia Maria Parente –Una lacrima-: Un attimo di malinconia descritto con efficacia dai significativi versi di Clelia. Jacqueline Miu –Righe bianche cielo blu e satelliti-: Una forte dichiarazione d’amore ed un offerta d’aiuto, per superare le traversie della vita, nei versi intensamente poetici (da ricordare lo strepitoso distico d’attacco) della bravissima poetessa. Complimenti a Maristella per la bella presentazione del suo ultimo libro ed un grande in bocca al lupo per il suo successo. A voi tutti il più cordiale dei saluti, con un grande grazie al nostro impagabile Lorenzo per ciò che ci consente.
Piero
Colonna Romano Caro Lorenzo, 19 Marzo
Buonasera! Auguri a tutti i poetici papà
del sito! 19 marzo 2016 Maurizio Mazzotti –Traversata-: Benvenuto nell’azzurro, Maurizio. Bello questo esordio con questa metaforica traversata a rappresentare la vita e la gioia di vivere. Belle le immagini, che il poeta ci offre, ricche di poesia. Francesco Soldini -117. Raro verde-: Attacco con verde brullo e chiusa con verde florido. In mezzo rutilanti immagini. Ed anche questo è poesia. Gian Luca Sechi –Paese d’infanzia-: La delusione, nel tornare in luoghi dell’infanzia, di non ritrovarvi i sogni che là facemmo. Questo descrive il bravo Gian Luca con i suoi versi densi di malinconia. Corrado Cioci –Il superuomo-: Colta sintesi poetica degli aforismi di “Umano, troppo umano” ai quali aggiungo la frase più significativa del pensiero ( e dell’opera, quindi) di Nietzsche: “tutta la vita umana è profondamente immersa nella non verità”. Marino Giannuzzo –L’Ave-: Il rintocco di una campana, nell’ora dell’ave Maria, fa sorgere una fremente preghiera che coinvolge uomini e natura, nella suggestiva descrizione di Marino. Marianna Poerio –Papà-: Un ricordo nostalgico ed un rimpianto, espresso da quei commoventi versi di chiusura, in questa intensa e bella poesia di Marianna. Dario Menicucci –La notte imminente-: Sognanti, romantiche e bellissime immagini, per dire di un amore che non avrà fine. Complimenti, bravissimo Dario! Jacqueline Miu –Poeta maledetto-: Rutilanti immagini che si intrecciano, quasi prive di logica, per descrivere il sentire di un poeta maledetto sotto l’effetto dell’assenzio. E resta fascinoso il poetare della nostra amica Jacqueline. Marinella Addis –Rap per un…clarinetto.-: La rabbia per un ingiustizia ispira Marinella per questa divertente filastrocca rap in perfetti settenari. Mi unisco alla protesta. Laura Toffoli –Gioco geometrico e aritmetico è la vita-: C’è un pizzico d’esoterismo in questa poetica rappresentazione della vita che Laura ci offre. La simbologia dei numeri e delle figure geometriche, la lettura della mano e del volo degli uccelli, a tutto questo mi fanno pensare i versi della nostra ottima poetessa. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Stridula primavera dunque? Suggerirei, scusandomi, un “si gemma” al posto di quel “garrisce”. A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero
Colonna Romano All'amico Piero, Lorenzo e Santi grazie
per gli auguri. Grazie anche al Sito
Caro Lorenzo, 18 Marzo 18 marzo 2016 Dario Menicucci –Il mare-: Da applausi questa romantica e poetica descrizione dell’amato mare. Complimenti, Dario! Francesco Soldini –Grazie-: Ed anche tanta, tanta cultura. Senza un Averroè non conosceremmo Aristotele, per esempio. Un doveroso grazie, dunque. Peccato che alcuni di quelli attuali abbiano deviato verso altra visione dei rapporti col resto dell’umanità. Tinti Baldini –Tu che guardi il mare-: Il consolatorio mare, dunque. Quello che può farti scordare pene, perdendoti nel suo fascino. Ben tornata, carissima Tinti e grazie per queste poesie che aprono cuore e mente. Cristina Perilli –Mistero-: Una dolorosa analisi di ciò che la mente riserva, ed una domanda sulla quale sarebbe bene indagare. A questo ci invitano i versi della brava Cristina. Nicola Cabras –ai popoli senza pace-: E’ lezione di civiltà, questa poesia del bravo Nicola. Condivisibile per intero, sperando che l’amore, di cui parla il poeta, possa affermarsi sulla barbarie di ottusi animali che agiscono in nome di una presunta religione. Marino Giannuzzo –La mia gioia-: Marino descrive quella dolcezza che può prenderci, priva di particolari motivazioni. Quella dolcezza che ci riempie l’anima col solo guardare la luna dietro un vetro appannato. Michael Santhers –Questo tempo-: Una riflessione sul tempo, detta con l’inimitabile e prezioso stile del nostro ottimo Michael. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Ricordi di un tempo lontano, sintetizzati in brevi ed efficaci versi. Jacqueline Miu –Alba-: Dolcissimo risveglio, narrato con i suggestivi versi della bravissima Jacqueline. Clelia Maria Parente –Notte di luna serena-: Già, l’amore fa sognare. Se poi ci si mette anche la luna ed un abbraccio, altro che sogni! Brava Clelia, hai saputo rendere alla perfezione un momento denso di tenerezza. Complimenti. Laura Toffoli –Il flauto del risveglio-: Dolcissimo risveglio, dunque, tra appaganti suoni e lievi colori che sono preludio al rinascere di un lieto giorno. Come sempre Laura i regala belle e poetiche immagini, per una gradevolissima poesia. A voi tutti l’augurio per un sereno weekend nella poesia ed al nostro grande Lorenzo il più grande grazie per ciò che ci concede. Piero Colonna Romano
17 marzo 2016 Dario Menicucci –Vocìo di pioggia-: Rumori e colori di un temporale che genera sensazioni, descritti, magistralmente, da Dario. Francesco Soldini –Forme d’intelligenza-: Un panorama da “grande fratello” è quello che Francesco, con estrema sintesi, descrive. Santi Cardella –Congedo-: C’è commozione nel ricordo del vissuto, c’è malinconia nell’abbandono ineluttabile, c’è un sentimento espresso con alta poesia, come solo un grande poeta sa fare. C’è tutto Santi in queste quartine bellissime. E di ciò che ci regala possiamo essergliene soltanto grati. Matteo Bertoncello Brotto –Indifferenza-: Indifferenza, dunque, nell’immaginare il percorso che faremo nella vita. Sembra affermare questo, Matteo, eppure la poesia pare, al contrario, un’ analisi del suo svolgersi, detta con suggestive immagini. Gabriella Brancaleone –Chi ascolta la mia voce?-: Una preghiera, inizialmente laica e rivolta a se stessa, che, in chiusura, diviene invocazione a mitologiche divinità, detta con cantilenanti versi. Marino Giannuzzo –La capinera-: Un invito a scegliere la libertà che si può trovare nella natura, piuttosto che cercare la prigione che l’uomo può dare. Mi pare questo il senso della poesia di Marino. Michael Santhers –Rimpianto-: Un immagine che viene dal passato e crea rimpianto per quel che poteva essere e non fu, resa e narrata da un inedito Michael. Laura Toffoli –L’8 d’infinito nel tratto di mare misterioso-: Ermetica nel titolo, piena di immagini suggestive e belle (molte da ricordare) è un invito a vivere, amorevolmente, il mare. Fausto Busatta –Dolce attimo amaro-: Bellissima e fantasiosa similitudine tra sorbire un caffè, gustandone gli aromi, ed ammirare una lei “tostata al sole”. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Profonda riflessione sul viaggio di un treno e sui silenzi che dentro si porta. Jacqueline Miu –Calde chiome-: Sento, leggendo questi versi, l’atmosfera sonnolenta di un pomeriggio estivo. Qualche bella immagine (tipo : “l’immaginario vela e il vento culla i battiti”) rafforzano quella sensazione. Ermetica, in questa occasione, è la nostra amica Jacqueline. Alla cara amica Marinella un grazie di cuore per gli auguri inviatimi, con un caro saluto. Ed a voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro illuminato vate Lorenzo.
Piero
Colonna Romano
Carissimi Santi e Piero, vi
ringrazio nuovamente di tutto cuore per i vostri commenti ed in
particolar modo per il generoso apprezzamento alla mia “Nella
luce dell’alba”. Il vostro giudizio mi è di grande conforto e
aiuto a uscire dallo “strapazzo del poetuncolo” di mia umile
considerazione. Viva Lorenzo e viva a poetare.
Claudio 17 Marzo 17 marzo 2016 Cari amici è per me gran piacere informarvi che il nostro poeta Fausto Beretta si è aggiudicato il II° posto alla 7° EDIZIONE DEL PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE “Le parole dell'anima " città di Casoria 2016 Poesia- Narrativa – Giornalismo con la sua bellissima silloge
La cerimonia di premiazione si terrà il prossimo 9 aprile a Casoria (Na). Ma il nostro ottimo amico, poeta e regista teatrale, non pago di questo brillante risultato, è risultato tra gli otto finalisti del prestigioso premio “Salvatore Quasimodo”, organizzato da Aletti editore, che ha visto le opere in concorso al vaglio di una severa e colta giuria presieduta da Alessandro Quasimodo (figlio del grande Nobel della letteratura). I risultati finali di questo concorso saranno resi noti nel corso della giornata dedicata al poeta di cui l’Italia va fiera, verso la fine del mese di aprile prossimo e sarà mia cura informarvene. A Fausto i più vivi complimenti, per i risultati fin quei ottenuti, ed un forte in bocca al lupo per la prossima competizione poetica. Ad maiora, caro amico! Piero Colonna Romano
16 Marzo
Me tapina! Cosparso ho il capo di cenere
per la dimenticanza! Potrà mai il Piero e tutto il
Poetare perdonarmi per la grave mancanza? 16 marzo 2016 Michael Santhers –Sospensioni Evolutive-: E’ questo il modo in cui il fantasioso Michael descrive la natura, sia umana, sia animale. Surreali, fantastiche immagini che colpiscono l’immaginazione del lettore con colori e suoni che sembrano venire dalla tavolozza di un pittore cubastrattista, appagandone i sensi. Aurelia Tieghi –Stelle-: Dona un romantico sognare la lettura dei bei versi della bravissima Aurelia. Stefano Medel –Nel sistema-: Una fremente accusa a questa squallida società dove, a dire di Stefano, prevalgono gli inetti e gli schiavi di ottuse regole comportamentali. Dario Menicucci –Il nostro immenso amore-: Un’intensa dichiarazione d’amore resa con versi ad alto contenuto di poesia. Uno per tutti quel “Mi sono cosparso/di notte” che è capolavoro da ricordare. Complimenti Dario! Ben Tartamo –“Ossimori”-: Un malinconico attacco per una poesia che è denuncia di un vivere al quale può dare appagamento solo l’amore . Belli i versi di questa bella ed intensa poesia. Francesco Soldini -116. Incontri-: Bell’esempio di poesia ermetica, dove la musica delle parole, più del loro senso, comunica emozione. Marinella Butti –Il Cammino-: Un’amara analisi di ciò che ci circonda, con le pene, le crudeltà, la fame di una civiltà che non merita le bellezze della natura nella quale vive. Duplici immagini quelle che ci regala la sensibile Marinella, con questa descrizione sofferta che colpisce dentro, coinvolgendoci. Marino Giannuzzo –Perdonami-: E’ intensa l’emozione che Marino comunica con questi versi dedicati, amorevolmente, al ricordo della madre. Alberto M. D. Rosso –Giusto e primo-: Paiono un enigma i versi di questo poeta, Due personaggi (Giusto e Primo) dalle differenti caratteristiche e che diversamente si pongono nei confronti, almeno credo, dell’onestà. Claudio Badalotti –Nella luce dell’alba-: La visione estatica di una lei, resa con delicati ed amorevoli versi dalla ritmica alternanza di endecasillabi e settenari. E’ gradevolissima la poesia del bravo Claudio. Jacqueline Miu –Lacrima-: C’è una gran malinconia e c’è rimpianto in questo guardarsi e giudicarsi, c’è una rassegnata pena, che si scioglie nella speranza, in quel “la mia vita inizierà altrove in attesa che mi raggiungano i miei amori”. E la bravissima Jacqueline ci regala anche alta poesia, per esempio nel verso “e sarò a dorso di qualche impossibile sogno…” . E, come sempre, un meritato complimento. Laura Toffoli –Notte gelida ai confini di una Pasqua carica di dolore-: Dure immagini fanno seguito ad un titolo programmatico. Pare non esserci speranza neppure in questa prossima festività, che dovrebbe essere di resurrezione. E la brava Laura pone, a sigillo del tutto, una specie di lunghissima password dal tono rassegnato. Un grazie di cuore a Marianna, Jacqueline, Salvatore, Alessandro, Bruno, Claudio e Giovanni per i graditissimi auguri di buon compleanno inviatimi che ricambio con un forte abbraccio. A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro illuminato vate Lorenzo.
Piero
Colonna Romano
Caro Lorenzo, 15 Marzo
Auguro anche io Buon Compleanno a Piero
Colonna Romano con l'auspicio
Un grosso abbraccio a Piero per il
suo compleanno ... Baci Marianna
15 marzo
2016 "Ai miei figli" di Bruno: molto
toccante e profonda. 14 Marzo AUGURI PIERO! Carlo
13 Marzo
poeta e amico Piero
Molto interessante e ricca la poesia "Il vecchio saggio" di
Renzo, grazie per averla condivisa.
12 Marzo
Caro Lorenzo, 10 Marzo
"Dichiarazione universale" di Carlo Chionne: una poesia
di grande significato che esalta l'umanità in tutti i suoi
sentimenti virtuosi. 9 Marzo 9 marzo 2016 Marianna Poerio –Anima amante-: Una dichiarazione d’amore ed un bisogno d’amore, resi con versi dolcissimi, ispirati da un profondo sentire. Bella poesia dove abbondano immagini delicate e suggestive. Aurelia Tieghi –Vecchia fotografia-: Nostalgici pensieri, dunque, porta una vecchia fotografia che rinnova ricordi di un estate lontana nel tempo, ma sempre viva nella memoria. Sentimento reso con la nota maestria della bravissima Aurelia. Alessandro Borghesi –Crisi esistenziale-: La disperata analisi di un disadattamento, nata da un guardare ad una società malata nella quale non ci si può identificare. E pure l’impossibilità di adattarsi, la pena che ne deriva, porta a rimpiangere il non essere capace di adeguarsi. Questo narra Alessandro con i suoi incisivi versi, pieni di amarezza e rabbia. Francesco Soldini –Immote montagne-: Poesia ecologista, dunque. Uno sguardo alla natura ed un rimpianto per ciò che fu e non sarà più, resi con brevi, veloci pennellate. Marino Giannuzzo –E vegliai…-: Il rimpianto per la passata spensierata fanciullezza, nato dal confronto con la durezza della vita adulta, ispira Marino per questi versi che dicono di grande malinconia. Caro Marino mi farebbe piacere incontrarti ad Erice sabato prossimo. Se ti sarà possibile venire ti informo che al teatro Gebel Hamed, dalle ore 18 in poi, si terrà la cerimonia di premiazione del concorso “L’anfora di Calliope” alla quale parteciperà anche l’amico Santi Cardella. Michael Santhers –Cialtronando filosofando-: Analisi a tutto campo sulla situazione che vede coinvolti lavoratori d’ogni razza, colore ed onestà, con l’amaro sarcasmo di un Michael in piena forma. Dario Menicucci –Un uomo in giacca e cravatta-: I formalismi (a copertura di falsità) cui talvolta ci obbliga la società non sono graditi dal nostro Dario (e per la verità nemmeno da me) e ne fa denuncia con questi versi che trasudano insofferenza. Particolarmente convincente la chiusa con quel verso capolavoro che, riferendosi alla cravatta, la definisce “un’immensa lacrima blu.” Laura Toffoli –Si perdono le tracce-: Una cascatella molto ben descritta dalla brava Laura che, in questa occasione, si e ci diletta con un fantasioso esercizio, proponendo l’inizio di tutti i versi con la lettera “p”. Jacqueline Miu –Mannaro fino alle ossa-: Amore e horror, atmosfere gotiche inquietanti, iperbole per descrivere un sensuale sentire. E non manca un volo notturno che riporta alla memoria il principe (delle tenebre) Vlad di Valacchia. Insomma c’è in questa poesia tutta la Jacqueline che conosciamo ed apprezziamo. Paulo Coelhlo –Sulla sponda del fiume- per Marianna Poerio-: Interessante proposta di Marianna questa della rilettura del primo fantasioso romanzo di uno dei massimi cultori della new age A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
8 Marzo
Il valore del trionfo di un sentimento è
pari alla nascita di una stella, nata già per splendere e
senza alcun timore di farlo troppo e quel giorno ci sarà un
guerriero capace di strapparsi il cuore dal petto per offrire
riparo alla stella dalla pioggia, non perché rischi in qualche
modo di spegnersi ma perché lui sente di aver bisogno del suo
fuoco per dare un senso alla vita. Auguri a tutte le
donne!!!!!!!!!!!!!!! 8 marzo 2016 Poesie a tema: La nostra debolezza è la nostra forza Antonia Scaligine –Donna, se pur in mille pezzi cadi piangendo…-: Pare che il tema del mese sia stato proposto col pensiero rivolto a questo giorno che si vuole dedicato alla donna. Fragile in apparenza, forte nella sostanza è la donna, e la brava Antonia sviluppa con sagacia il tema, tra tesi, antitesi e vittoriosa (per la donna, ma in definitiva anche per l’uomo che sa vedere) affermazione finale della donna. Complimenti. Poesie a tema libero Dario Menicucci –Silenzio-: Si dipanano immagini da film neorealista in questa bella poesia che pare in bianco e nero. Sono immagini sfumate che rendono l’atmosfera di un giorno di pioggia con grande maestria. Bravo Dario! Simone Magli –Nessun è bello-: Ovviamente non è un invito all’uso dei cosmetici, questo aforisma di Simone, bensì l’invito a donare, generosamente, la propria cultura, il proprio amore, agli altri. Bruno Castelletti –En fil de ciaro-: C’è un immensa malinconia nel ricordo di questa persona che le esperienze della vita hanno reso dura ma che, al chiudersi del suo tempo, è stata capace di dare amore. Ed i bellissimi versi di Bruno ricordano, affettuosamente, quelle pene e quell’ultimo, indimenticabile gesto. Enrico Tartagni –Montagne perdute-: Versi liberi e belli, pieni di malinconia, che ricordano un amore, donandoci metaforiche e belle immagini. Francesco Soldini –Pace-: Un inno alla pace, insomma, forse nato dal forte desiderio di poterne godere. Marino Giannuzzo –E fui solo-: La perdita della persona più cara, qui rievocata con intensi versi dall’amaro sapore, che bene rendono l’angoscia che può esserci nel sentirsi più soli. Michael Santhers –Funghi-: Belle le similitudini, che Michael ci regala, tra funghi ed idee e tra funghi e precarietà del vivere. E prosegue, il poeta, nell’elencare le caratteristiche di questi pericolosi frutti della natura, con le sue fantasiose ma azzeccatissime immagini. Particolarmente apprezzabile la similitudine di chiusura tra nascita dei funghi e nascita della poesia: quanta ragione ha il nostro amico! Jacqueline Miu –Normale-: Un pirotecnico gioco fatto di frasi che rendono le immagini di un analisi dell’essere, secondo Jacqueline. Ed in mezzo a questa fantasmagoria di suoni ecco spuntare affermazioni quali: “nulla diverte più dell’amore” e “ogni salita senz’ali è pericolosa” ed ancora “la morte non bussa arriva prende e scompare” ed infine “in eterno se lei esiste (la morte) esisterà l’uomo”. Salvatore Cutrupi –Supermercato-: Le confessioni di un timido guardone innamorato, insomma, ben descritte dai versi di Salvatore. Claudio Badalotti –Consiglio di Calipso-: La frase citata da Claudio è lo spunto per la costruzione dell’intera poesia ed è metafora per avvertire di stare alla larga dalle nebbie ( per meglio dire, dalle tentazioni della vita) e dalle onde (cioè dalle insidie che possono esserci lungo la strada della vita). Forse la scrisse Omero (ammesso sia esistito) attribuendola ad Ulisse, certamente la usò Aristotele, quale insegnamento morale al figlio Nicomaco. Ma Claudio va oltre e ci regala un’immagine sulla quale riflettere con quel “Pensare ad occhi chiusi,/sognare ad occhi aperti” per concludere con quello spettacoloso “dove sogno pensando.” Complimenti al poeta. Laura Toffoli -8 marzo 2016 Festa delle sempreverdi ragazze della Motorissasioneeee…-: Questa è una lunga dedica donata alle colleghe di lavoro ed amiche. Dedica che descrive, con allegria, l’attività di sacerdotesse ed infermiere del pubblico impiego, delle impiegate della MC. Laura Toffoli –Poesia per tutte noi…-: Che dire se non concordare con Laura, in questa sua disamina augurale dell’essere donne? Null’altro che unirsi all’augurio, nonché all’analisi che la poetessa fa alla donna e della donna. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in particolare a tutte le donne sinceri auguri per oggi, per ieri e per tutti i domani che ci saranno. Un grazie riconoscente al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
7 marzo 2016 Michael Santhers –Selfie-: Perfetta definizione di ciò che un tempo fu “autoscatto” ed oggi, seguendo la moda anglicizzante, chiamiamo “selfie”, con l’inimitabile stile del nostro Michael. Dario Menicucci –Nel focolare-: Magistrale, come sempre, è la descrizione dei ceppi accesi in un camino e metaforica pure. Metaforica del percorso della vita dell’uomo, passo passo resa simile all’incendiarsi dei ciocchi e del loro spegnersi. Marianna Poerio –Sciarpe e tetto-: Suggestiva la descrizione dello scenario e strepitoso quel “cigolando il mio gatto”. Poi la poesia diviene ermetica, forse narrando di un’incomprensione. Carlo Chionne –Neve-: Le attuali, dolenti immagini di coloro che fuggono dalla violenza per trovare altra ostilità, risaltano nella struggente poesia del grande Carlo. Simone Magli –Lo sfoggio ostentato della cultura-: Ed il nostro filosofo e poeta Simo, si esibisce in altro aforisma, pienamente condivisibile. Francesco Soldini –Migranti-: L’esodo biblico, al quale stiamo assistendo, ispira questi incisivi versi di Francesco. Marino Giannuzzo –Silenzio-: Poesia che dice di forte bisogno di pace, cercata anche nell’ascolto di sublimi composizioni. Laura Toffoli –Appunto…-: E’ forte la richiesta di rispetto che sale da questi versi che parrebbero umoristici ma che tutt’altro sono. Brava Laura! Jacqueline Miu –Nuvole-: La descrizione, per simboli e metafore, di un sognatore, realizzata con la maestria e l’originalità poetica di Jacqueline. Da ricordare, in questa che è gradevolissima poesia che per tema ha il bisogno di volare, quel “la Terra ha iniziato a girare sull’asse dei sogni”. Sempre complimenti a questa ottima poetessa. Tiziana Cocolo –Azzurri-: Ed anche in questa, con altro esprimersi, il tema è il sogno. Lievi, convincenti e piacevoli i versi della bravissima Tiziana. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Lo stentato rinascere della natura ben descritto nei tre versi di Salvatore. A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero
Colonna Romano 6 Marzo
Saggia la poesia/riflessione di Marianna nella poesia a tema. 5 Marzo 5 marzo 2016 Francesco Soldini –Nuova scienza-: Pare richiamarsi a Nietzsche, il poeta (e lo stesso richiamo forse c’era anche nella precedente poesia di Francesco) ed a quella che fu l’opera più equilibrata del filosofo, opera che segnò il passaggio dalla metafisica ad una nuova più lucida visione del suo pensiero filosofico (La gaia scienza) e che sembra sia stata usata da Francesco, a fini di ricerca astronomica. Ma Gaia è il nome mitologico della terra, quindi forse ho preso un abbaglio ed il nostro amico intendeva riferirsi alla rivoluzione copernicana, sintetizzandola con rapidi ed incisivi versi. Marianna Poerio –Non lasciarmi mai sola-: Una dolcissima dichiarazione d’amore, per un legame fortemente sentito e vissuto, detta con convincenti e bei versi dalla sempre più brava Marianna. Marino Giannuzzo –Vita-: Morte e vita, nell’osservazione intensa che ne fece, da bimbo, il poeta. Poesia struggente, dove le similitudini, rese magistralmente, portano a riflettere sull’esistenza che si confina in due ineluttabili traguardi. Complimenti Marino! Michael Santhers –Il cuoco-: Apoteosi del cuoco, dunque. E sempre l’acuta, sarcastica vista dell’ ineffabile Michael ci diletta con i suoi surreali versi, divertendoci. Possiamo essere solo grati al poeta, per questa sua presenza che, oltre che donarci allegria, spesso ci induce a riflettere. Darop Menicucci –Vibrazioni d’amore-: La nascita del giorno descritta con versi ritmici e pieni di colore. Renzo Montagnoli –Un raggio di sole-: Il faticoso risveglio della natura descritto da bei versi che paiono lente pennellate, per rendere al meglio quel travaglio. Giuseppe Gianpaolo Casarini -San Valentino: ma ancora vi legge il cuore-: Una scolorita cartolina un tempo portò un messaggio d’amore. Ritrovarla fa rinascere ciò che è rimasto, sempre vivo e nostalgico, nel cuore e nella mente. Pasquale Di Meo –Ho provato a travestirti da fata-: Un amore al quale è impossibile sfuggire, ben narrato da Pasquale. Corrado Cioci –La donna alla finestra-: Da una metaforica finestra una donna rievoca, con dolce nostalgia, il suo passato. Belle le immagini che Corrado ci regala e ben reso è quel sentire dolce, pieno di malinconia. Laura Toffoli –Mesti pensieri… … … … …gravitano nell’orbita io-: Una serie di bellissime immagini che descrivono uno stato d’animo, contemplativo di una natura marina, e che sono anche analisi profonda di quel sentire. Paiono due le poesie, intrecciate tra loro e rese con originale grafica a sottolineare sospensioni del guardare e del sentire, quasi fosse un interruzione del respiro. Ha fascino la poesia di Laura ed è un piacere leggerla, fermandosi ad ammirare, con la poetessa, quel che oggi ci ha regalato., Jacqueline Miu –La vera forma dei sogni-: Una riflessione sui sogni (“ultimo pianeta su cui si è veramente liberi”) resa con i forti versi e le inquietanti immagini alle quali questa fantasiosa poetessa ci ha abituati. Salvatore Cutrupi –Terra-: La poesia è la descrizione della catastrofe verso la quale si avvia la terra, descrizione resa con versi dal sapore rassegnato e decisamente pessimistico. Significative tutte le immagini costruite dal bravo Salvatore, per ben descrivere questa sua visione. Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Buongiorno a tutti, ringrazio per i positivi commenti alla
poesia “Passi...” . 4 Marzo 4 marzo 2016 Francesco Soldini –Gaia-: Grondano ottimismo e…gaiezza le pennellate di Francesco. Marianna Poerio –L’uomo invisibile-: L’incapacità di entrare nella mente d’altri, detta con versi che dicono di determinazione a capire e di amorevole sopportazione. Belle le immagini che Marianna usa, per rendere un sentire, e limpidi i suoi versi. Claudio Badalotti –La gente-: Parla di incomunicabilità, il bravo Claudio, e di incapacità di comprensione reciproca, concludendo con un rassegnato “Ma della gente in fondo che m’importa” e con una filosofica chiusa. Marino Giannuzzo –Zia Antonia-: Dolcissimo ricordo, molto ben descritto, di una tenera affabulatrice che ha consentito a bimbi di “viaggiare/sul tappeto volante/della fantasia”. Michael Santhers -Promiscue avversioni e sodalizi-: Surreali immagini, nel bello stile di Michael, che contengono un qualche desiderio di salvezza (quegli animali che aspirano a migrare in più sicuri siti) e qualche sarcastica verità (quei preti che assolvono, imparando a peccare e quei giudici che condannano i ladri per la scarsa professionalità dimostrata nel rubare). E’ sempre uno spasso leggerti, caro poeta. Aurelia Tieghi -Canto ogni stella-: E’ il guardare alle stelle che dona quella sensazione di serenità che c’è nei versi della bravissima Aurelia, che la racconta con versi vagamente ermetici. Rosino Maranesi -Un anno trascorso-: L’anafora quale scenario colorato per narrare eventi che scorrono lungo il tempo di un anno. Fantasiose e belle le immagini che Rosino ci regala. Santi Cardella –Gorgo-: Un nostalgico inno alla giovinezza svanita nel tempo, detto con i magistrali versi del grande Santi. Ed a lui vanno sempre i più vivi complimenti. Dario Menicucci –Tintinnii di gocce-: Come sempre magistrali sono le descrizioni di Dario. Magistrali nel mostrare e nel far sentire, poeticamente, le atmosfere descritte. Giuseppe Stracuzzi -Evoluisce l’uomo-: I progressi della tecnica pongono su diversi piani di conoscenza neonati e genitori. I primi navigheranno in territori che ai secondi risultano ostici e, spesso, sconosciuti. Pare tecnica, ed in effetti lo è, ma Giuseppe è capace di farne poesia. Chapeau. Laura Toffoli –Poesia dedicata al candore di tutti i bimbi-: Tenera, amorevole e dolcissima descrizione di un neonato che ispira i versi della brava Laura. Fausto Busatta –Passi…-: Un affascinante visione che ferma il respiro persino al vento e chi la osserva resta incantato e stupito da tanta bellezza. Svanisce e come afferma, sconsolatamente, Fausto “Ritorna a riempire le tasche/il silenzio”. Jacqueline Miu –Domani-: I primi versi paiono la descrizione di una natura morta. Segue una lunga disamina della disumanità che circola tra noi. Unica salvezza (ma ci sarà concesso esentasse?) l’amore. Ed ancora una volta suggestivi sono i versi e le immagini che Jacqueline ci regala. Un grazie di cuore all’amico Fausto Beretta per i complimenti inviatimi per il premio ne “L’anfora di Calliope”. A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano "Zia
Antonia" di Marino è un delizioso ricordo di Marino, con
cui possiamo sognare anche noi. Fantasia e genuinità che oggi
scarseggiano o comunque non trovano posto o non glielo si vuole
trovare. 3 Marzo
Grazie Piero per il tuo squisito
commento.. Nessuna scusa ci mancherebbe .. Sono io che mi
piace passeggiare tra boscaglia e fantasticare sul dolore..
Grazie Santi anche a te .. e alle tue bellissime poesie.. Un
saluto anche a Simone che ci fa sognare .. Un grosso abbraccio a
tutti i poeti e al nostro adorabile Lorenzo..
Per Fabio Beretta… 3 marzo 2016 Poesie a tema: La nostra debolezza è la nostra forza Antonia Scaligine –Due Tanka la fragilità non è inferiorità ma solidità-: Due splendide lezioni di vita, nella forma di incisivi aforismi. Profondi pensieri sui quali Antonia ci invita a riflettere. Simone Magli –Ci sono più punti forti nella fragilità-: Sostanzialmente, ma con accentuata sintesi, Simone ribadisce uno dei concetti espressi da Antonia. Ed anche a lui va un bravo. Poesie a tema libero Giuseppe Stracuzzi –Pagine di vergogna-: Si, caro Giuseppe, è di vergogna che si sta coprendo la cosiddetta civiltà occidentale. E tu, con metafore e toccanti immagini, hai riassunto la pena e le speranze di un popolo costretto a migrare in terre lontane dalla propria. Terre che, guarda caso, sono state quasi tutte sfruttate ed impoverite dai nostri civili europei. Francesco Soldini –Ultimi-: Chissà se ai diseredati del mondo toccherà il premio che Francesco cita, con i suoi incisivi versi. Marianna Poerio –Il suono del vento-: Romanticissima offerta, dunque, che dice vero amore, con i bei versi di Marianna. Ed a Marianna dico che sono lieto d’avere letto malamente le sue ultime poesie, sbagliandone il commento e, per ciò, mi scuso. Claudio Badalotti –Alla cassa del supermercato-: Simpatica questa scena di vita al supermarket che Claudio descrive con limpido verseggiare. Andrea Bucci –Passeggiate-: Tutto decade, afferma il poeta, e lo sottolinea, con malinconico pessimismo, nei suoi versi. Marino Giannuzzo –Rose-: Un romantico, sensuale ricordo che torna per deliziare. Bella la descrizione delle rose di vari colori, nella quale si intravede un “non c’è rosa senza spine”. Michael Santhers –Messaggi floreali-: Una serie di riflessione, nel più bello stile del nostro amico, sui fiori, sulle loro caratteristiche e sui loro effetti. Un esempio per tutti: “Atelier d’insetti/e messaggi d’amore/richiamano nasi/a drogare cervelli”. Che si vuole di più dalla fantasia dell’ottimo Michael? Laura Tofoli –Campagne a mare-: La suggestione che danno i bei versi di Laura penetra dentro e fa sorgere, forte, il desiderio d’estate. Secondo il classico e bel poetare, cui la poetessa ci ha abituati, ecco esplodere colori e spazi aperti che si sciolgono nel mare, deliziandoci. Jacqueline Miu –Argento-: Iperbolica descrizione di ciò che può causare l’amore, in termini d’esaltazione e di delusioni. Anche in questa occasione leggiamo una struggente dichiarazione d’amore, detta con la violenza, ma anche con la tenerezza, che c’è sempre nei versi di Jacqueline. Un grazie di cuore a Claudio per i complimenti che mi ha inviato ed a Santi per l’attenzione ed il gradito commento alla mia “From hour to hour”. A voi tutti il più cordiale dei saluti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Caro Lorenzo, 2 Marzo
Un grazie di cuore ai poeti Salvatore
Cutrupi, Santi Cardella, Sandra Greggio, Giuseppe Dabalà per i
graditi complimenti che mi hanno inviato. Un Grazie
particolare al nostro Lorenzo per i complimenti e per la sua
disponibilità e all’amico Piero, sempre pronto ad incoraggiare e
a valorizzare tutti i poeti del sito.
Caro Piero mi complimento con te per i
tuoi commenti stupendi.. e per le tue meravigliose poesie.
Ci tenevo a tranquillizzarti che le mie sono poesie sono solo
ironiche dal tono triste .. Però ti assicuro che nella realtà ho
una vita favolosa, una bellissima famiglia che un giorno perché
no mi piacerebbe presentarti.. Un grosso abbraccio a tutti voi
poeti e al nostro Lorenzo che ci permette di ironizzare sui
nostri scritti.. 2 marzo 2016 Poesie a tema: La nostra debolezza è la nostra forza Simone Magli –Le persone forti sono meno ricche-: Altro profondo pensiero dell’ottimo Simone, tradotto in aforisma sul quale riflettere. Poesie a tema libero Mivahel Santhers –La storia-: Una serie di interessanti definizioni della storia, nel più bello stile santhersiano. Giuseppe Stracuzzi –Nostalgie-: Un paesaggio autunnale, reso con i suoi bei caldi colori, fa nascere teneri ricordi. Il tutto con i versi suggestivi dell’ottimo Giuseppe. Francesco Soldini –Vagano-: Poche, magistrali pennellate a descrivere un rasserenante paesaggio. Marianna Poerio -una vocina mi ha sussurrato-: C’è una profonda tristezza, oltre che indiscutibile verità, in quest’aforisma della brava Marianna. Patrizia Prestano –Mariposa-: Puntuale e bella descrizione di una farfalla che ispira una similitudine resa con maestria. Poesia gradevolissima e da godere. Brava Patrizia! Alessandro Borghesi –Inascoltati-: C’è tutta la filosofia del guitto di corte, nei versi di Alessandro. Ogni tanto venivano presi a calci, per il loro ardire nell’emettere giudizi, ma sempre sopportati, forse perché parlavano alle coscienze. Questo leggo nei versi d’Alessandro che si chiudono con rassegnata accettazione di una realtà. Enrico Tartagni –Il fosso-: Poche pennellate e, voilà, Enrico fa apparire un erboso e profumato fosso. Corrado Cioci –Pensiero-: Mi pare che Corrado chiami “pensiero” quel che filosofi cristiani e pagani chiamarono “anima” ed in ogni verso ritornano quei filosofici concetti. Marino Giannuzzo – Viaggio solitario-: Una serie di belle e metaforiche immagini a narrare della vita. Jacqueline Miu –Scudo abisso e sogni-: Credo che Jacqueline rinuncerà mai all’uso di immagini gotiche per rendere il suo sentire. Qui tra gabbie, grate, corvi, abissi, inferno, morte, voragine, verso dopo verso si arriva a “precipitare in più grandi sogni”. E’ una piacevole avventura il leggerti, gotica poetessa! Antonio Scalas -Tutto quello che apparitene a te-: Un amore che non muta neppure quando è fonte di dolore. Questo narra Antonio con questa intensa dichiarazione, appunto, d’amore. Laura Toffoli –Pensiero nel bosco-: “odori violacei/d’erbe marcite” , “silenzio/che odora d’azzurro” e, per concludere, “pensiero/che odora di nuovo”, sono una piccola antologia dell’uso che sa fare Laura dei colori, associandoli ad emozioni e rendendole alla perfezione. A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro illuminato Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Caro Lorenzo, 1 marzo 2016 Giorgio Sembenini –Veci-: Benvenuto nell’azzurro, Giorgio. E bello è questo esordio che con molta malinconia disegna il passare dell’ultimo tempo di persone anziane. Immagini piene di poesia sono quelle che Giorgio ci offre: bellissimo quel “Sentè su l’orlo del tramonto” come altrettanto pieno di poesia e quel “goti de ricordi” e che dire di quei “i zuga co i giorni che a pian/i ghe sbrissia da le mane.” ? Complimenti quindi, ma con una preghiera: per altre poesie in dialetto, per cortesia, inserisci anche la traduzione in italiano. Marino Giannuzzo – Vecchi amici-: Un malinconico ricordare anni ed amici, nel correre del tempo che cancella ricordi e muta emozioni. Michael Santhers –L’ombra-: Simpatico discettare sulla nostra fedele (ed inevitabile) compagna di viaggio, reso con i classici versi del bravissimo Michael. Giuseppe Stracuzzi –Così è l’amore-: Bella riflessione, in forma di aforismo, sull’amore privo di meta nella quale realizzarsi. Francesco Soldini –Mercatino-: Veloci pennellate a disegnare le immagini di un mercatino natalizio. Marianna Poerio –Il cavallo di Troia-: Un dolore profondo, intriso di rabbia, per un abbandono., detto con versi dall’amaro sapore della sensibile e brava Marianna. Aurelia Tieghi –Evoluzione-: Darwin, dunque, riletto in chiave poetica da un superlativa Aurelia. Affascinanti le immagini che ci offre, tanto da rendere scontata la nostalgia, magistralmente resa, per quel mare che troviamo in chiusura. Bruno Castelletti –Tegnéndote strucà-: Il tenerissimo racconto di una vita svolta nell’amore, detto con i musicali e bellissimi versi di Bruno. Particolarmente toccante quel rinnovare un amore, che durerà anche nell’oltre, con la stessa tenerezza che ci fu nella vita. Giuseppe Dabalà -In qualche luogo ci ritroveremo-: Bellissimi versi liberi per dire di un sentimento profondo che durerà nell’oltre. Il racconto dolcissimo di un sentimento, reso con grande maestria da un Pino sempre più convincente. Complimenti vivissimi, con un caro saluto. Claudio Badalotti –Haiku-: Già, la poesia è primavera, e come non concordare? Laura Toffoli –Gli scapigliati-: “Giostrai di parole”, dunque. Così Laura poeticamente sintetizza lo spirito che mosse poeti contestatori del classico e, per non farsi mancare nulla, anche di quella poesia che all’epoca spopolava. Interessante disamina, molto ben resa, di quella corrente che, probabilmente ha influenzato molti dei poeti attuali, anche tra i nostri amici. Brava Laura per questa lezione! Antonia Scaligine –Energia magica dell’aurora-: Il magico sorgere del giorno descritto mirabilmente da un ispirata, bravissima Antonia. Complimenti vivissimi! Jacqueline Miu – Dove le onde diventano braci-: Sperimentale? Ma questa è pura poesia fatta di immagini surreali e bellissime, secondo lo stile fantasioso e suggestivo di questa ottima poetessa. E’ un incanto leggere quella sua violenza che si stempera sempre in un bisogno d’amore che conquista. Ancora una volta complimenti vivissimi alla spettacolosa Jacqueline. Un grazie di cuore ad Antonia, a Sandra ed allo strepitoso Carlo Chionne per l’attenzione ed il gradito commento alla mia “Lettera a Rostand”. Ed un particolare grazie al segretario di Rostand (l’ineffabile Santi C.) che, con sagacia e sense of humor, ha voluto rispondere (ed era ora!) alla mia lettera. Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grazie riconoscente al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
1 Marzo
E anche oggi mi sono deliziata con un po'
di baci, regalatici da Edmondo (!!!); ai termini da lui
coniati mi viene da aggiungere anche "baciuffoli"e "baciottoli",
nomi che mi ispirano molto. Complimenti vivissimi a Fausto
Beretta e vivi ringraziamenti a chi ha notato la mia poesia:
Piero, Santi, Simone e Carlo. Grazie di cuore! Un "grazie" ed un
saluto particolare al nostro Lorenzo.
Caro Lorenzo,
Mi congratulo con Sandro Beretta per la
stupenda poesia Pointe Du Hoc e
1 marzo 2016 ho ricevuto, con il solito ritardo postale, la "Lettera a Rostand", di Piero Colonna Romano e ho dato incarico al mio segretario, Santi, di rispondergli per le rime: E allora, Piero, che cos'è il bacillo, bacio di donna con i tacchi a spillo? o bacio a un'attempata signorina che divien rossa per...la scarlattina? E dimmi ancora, che cos'è il baciollo, bacio prudente che si dà sul collo per evitar lo smarrimento arcano se la prescelta ha il naso di Cirano? Ma sappi, Piero: dopo un buon caffè il bacio è un'invenzione fai da te; è un giuramento, ma non è cambiale e, se non paghi, resta tutto uguale. Ne sa qualcosa Giuda che giocondo ebbe trenta denari. Tuo, Edmondo E continuo, scherzi a parte, con una nota di ammirazione per la tenerissima "Melody" di Sandra Greggio; poi, passando alle poesie d'oggi, porgo i miei sinceri complimenti a Giuseppe Dabalà che, con la sua "In qualche luogo ci ritroveremo" conferma i segni d'una rilevante maturazione poetica, a Bruno Castelletti che in "Tegnéndote strucà" ci fa sentire gli echi d'un amore sublime, ad Antonia Scaligine che ci pervade con la sua "Energia magica dell'aurora". Ringrazio ancora Antonia,Giuseppe, Laura, Lorenzo, Piero, Sandra e Simone che hanno espresso gradevoli apprezzamenti per "Il salto nel buio" e mando un caro saluto a tutti i colleghi che rendono così viva la pagina azzurra, Santi Anch’io mi unisco al coro delle ben meritate congratulazioni e vivissimi complimenti rivolti a Santi Cardella e Piero Colonna Romano per i loro conseguimenti poetici. Apprezzamento che vorrei estendere anche alle ultime composizioni di Giuseppe Dabalà e e Sandra Greggio che leggo sempre con molta attenzione e profitto, senza naturalmente voler escludere i numerosi altri contributi di altri poeti del sito. IL SALTO NEL BUIO di Santi Cardella, in particolare la chiusa, mi ha richiamato alla mente una poesia di Trilussa che qui di seguito trascrivo per il beneficio di tutti i sitani azzurri. (Carlo Chionne) LA FEDE Quella vecchietta cieca che ‘ncontrai La volta che me ‘spersi ‘nmezzo ar bosco Me disse, si la strada nun la sai, te c’accompagno io che la conosco! Si c’hai la forza de venimme appresso, de tanto ‘ntanto te darò ‘na voce fino là ‘nfondo , dove c’è ‘ncipresso, fino laggiù, dove c’è ‘na croce … Ié rispose, sarà … ma trovo strano Che me possa guidà chi nun ce vede ! … La cieca, allora, me piiò la mano E me disse, cammina … Era la fede … … (Trilussa) 29 Febbraio 29 febbraio 2016 Corrado Cioci –Il povero-: Dolente immagine, descritta con profonda pena e religioso sentire. Marino Giannuzzo –Giungla-: Un fantasioso viaggio, metafora di ciò che la vita ci potrebbe riservare. Michael Santhers –Nottambuli-: Un mix tra i disegni di Jacovitti, i dipinti di Victor Molev (quello che realizzava figure umane assemblando animali di vario genere) e l’arte astratta. Il tutto condito con lo humor di questo spassoso e fantasioso poeta. Giuseppe Stracuzzi –L’amore-: Romantiche e delicate immagini per descrivere l’amore ed il bisogno che ne abbiamo. Dolcissima e altamente poetica la chiusa. Complimenti, Giuseppe! Francesco Soldini –La Fattoria-: Omaggio al lavoro agricolo, quello che per primo fu dell’uomo e ne consentì lo sviluppo. Marianna Poerio –Una certa follia-: Un disilluso guardare al mondo nel quale si vive e che si rifiuta. Ma Marianna reagisce e si crea un suo mondo visionario, dove c’è posto solo per quei sentimenti che sembrano spariti dai cuori della gente. Dice, la poetessa, che è follia la sua, follia rassicurante comunque e che apre la porta alla speranza. Belli i versi di questa profonda analisi che si chiude con un’intensa invocazione d’aiuto. Antonella Iacoponi –Viale delle Piagge-: Versi che donano gioia e serenità, in questa deliziosa descrizione di un angolo bellissimo della bella Pisa. Ebbi modo, anni fa, di passeggiare lungo quel viale e la bella poesia di Antonella mi ha riportato alla memoria quel luogo e la sensazione di pace che ne provai. Doveroso un grazie e complimenti per la puntuale resa del fascino di quel luogo. Jacqueline Miu –Stiletti-: Immagini surreali che descrivono un sentire affannato. Versi, nel tipico stile di Jacqueline, che lasciano stupiti per l’intensità del sentimento che li genera e per quel dolore di fondo che sempre li caratterizza. Laura Toffoli –Messaggi d’altri tempi-: Un messaggio che viene da tempi lontani e dona romantiche visioni, molto ben raccontato dalla brava Laura. Sandra Greggio –Melody-: Un commovente saluto ad un amica fedele, detto con versi pieni di nostalgia dalla sensibile e brava Sandra. Un grazie di cuore a Sandra, a Laura, ad Antonia ed a Giuseppe per i complimenti che mi hanno inviati per “Ritorno alla madre”. Un caro saluto a voi tutti. E ad Antonia un grazie per l’apprezzamento di “Lettera a Rostand”. Con l’augurio per una serena settimana, a voi tutti il più cordiale dei saluti. Al nostro generoso Lorenzo un grande grazie.
Piero Colonna Romano Sandra Greggio "L'amore" di Giuseppe è una poesia incantevole, che ci dà una veritiera spiegazione di cos'è la poesia e da dove essa viene, basta leggere questi versi: qualcosa capace a formattare un pensiero del cuore per tradurlo in poesia Bravo Giuseppe. Ciao Melody, tenero gattino. Simone Piero e Santi, coppia d’Assi ! Felicitazioni vivissime a Voi , orgoglio della pagina Azzurra. Giuseppe Dabalà Vorrei complimentarmi con Santi per il suo brillante premio letterario con la poesia” il salto nel buio”, bellissima , e con Piero per la sua magnifica poesia” ritorno alla madre” , la vostra bravura è incomparabile , sempre uniti e sempre bravi .Sarebbe bello poter partecipare alla cerimonia , Erice è splendida e ci tornerei nuovamente, gli applausi ve li faccio con il computer da Taranto . Auguri Piero ,complimenti per la poesia di oggi ,Lettera a Rostand .Un grazie sempre a Lorenzo perché solo grazie a lui possiamo leggere , scoprire , applaudire , complimentarci con tutti . Antonia Scaligine 28 Febbraio
Carissimi Piero e Santi,
I miei più sentiti complimenti ai due
poeti Santi Cardella e Piero Colonna Romano, che
meritatamente volano alti nel cielo della Poesia. Applausi! 28 febbraio 2016 Simone Magli –Il caos è perfetto-: Criptico aforisma del nostro Simo che ringrazio per l’attenzione ed per il complimento per il risultato attribuito a “Ritorno alla madre”. Un caro saluto. Claudio Badalotti –Sopra quel sasso-: Ricordi di una vita che tornano malinconicamente, raccontati con significative e belle immagini dolenti. Bravo Claudio! Carlo Chionne -Step child adoption-: Un mix tra religiosità e semi blasfemia, raccontato con amaro sarcasmo ed ispirato dall’ultima, aberrante legge sulla famiglia varata dal nostro incredibile parlamento, per imposizione di un illegittimo governo. Concordo con Carlo, complimentandomi per l’acume di questa denuncia. Corrado Cioci -Verita’ oh verita dimmi ove sei-: Mescolando filosofia e storia, Corrado discetta sulla verità. Su quella imperscrutabile verità multiforme che mai conosceremo nella sua interezza, pur affermando che soltanto la nostra è quella vera, a salvaguardia dei nostri interessi. Enrico Tartagni -Foglie sul pavimento-: Un’amara riflessione su amori consolanti, seppur effimeri. Metafore efficaci a rendere un profondo sentire e, chi vuol intendere intenda, tronche magistralmente usate (prego notare quel verso che termina con “brillar” ed il seguente enjambement “più belle…). Splendidi e pieni di dolore i versi “sono schegge i nostri baci/parole scritte su sbriciolati angoli”. Complimenti, Enrico, per questa bellissima poesia. Marino Giannuzzo –Zora-: Commovente omaggio alla fedele amica, detto con ispirati e bellissimi versi dall’ampio respiro che disegnano paesaggi malinconici, per un tristissimo funerale. Bravo Marino! Francesco Soldini -Guerra semicalda-: Una lunga, illuminante metafora a narrare quel che oggi accade, con fosca previsione su ciò che potrebbe accadere. Il tema, attualissimo, è ciò che in medio oriente sta oggi accadendo. Marianna Poerio –Nelle lettere-: Una delusione profonda, un dolore senza speranza, muove la penna di Marianna che ci regala questi versi grondanti malinconia e rimpianto. Augurandomi si tratti solo di pura tecnica, un caro saluto. Dario Menicucci –Profumo di pane-: L’odore del pane appena sfornato fa tornare alla mente dolcissimi ricordi. E Dario è bravissimo, col suo poetare, a rendere le sue emozioni. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Un affettuoso gesto, rivolto a qualche passerotto, nei versi di Salvatore. Jacqueline Miu –mi ha detto diventa una scintilla-: Un atto d’amore, misteriosamente svanito, narrato con insolita sintesi dalla bravissima Jacqueline. Fausto Busatta -Nel ponte del mio vivere-: Un romanticissimo omaggio alla bellezza ed all’amore che può regalare, detto con gli ispirati e bei versi di Fausto. Laura Toffoli –L’ulivo-: Una realistica descrizione, di centenari ulivi, che Laura immerge in un sogno, secondo il suo bello stile. Poesia che mi riporta il ricordo di quegli ulivi del Salento che, molti anni fa, mi avevano affascinato con quel loro essere contorti, con quelle radici che, fuoriuscendo dal terreno, parevano cercare aria pulita e cieli. E tutto questo dice la nostra bravissima poetessa, con i suoi delicati versi. A voi tutti il più cordiale dei saluti, al nostro vate Lorenzo un grande grazie.
Piero Colonna Romano
Caro Lorenzo, cari colleghi,
Un sincero grazie a Piero per il
suo commento alla mia "Ritratto a carboncino sanguigno" e
complimenti a te e a Santi, che c'avete preso gusto a vincere
meritati premi ;-) 28 febbraio 2016
27 Febbraio 27 febbraio 2016 Simone Magli –Ritratto a carboncino sanguigno-: Come con pochi, incisivi versi si riesca a rendere un sentimento (qui la noia) ce lo insegna, con talento, l’ottimo Simone. Michael Santhers –Cambiamenti-: La similitudine tra il rinascere della natura ed il rinascere di sentimenti, la possiamo trovare in parecchie poesie. Ma non ci troveremo la malizia, il sarcasmo, lo scettico realismo, col quale Michael guarda a questo rinascere, divertendoci e, magari, lasciandoci pensosi. Claudio Badalotti –In me l’unico amico-: Probabilmente, l’ottimo Claudio, cerca rimedio alla solitudine divenendo, nel desiderio, eponimo di una piazza. Essendo unico amico di se stesso, come malinconicamente afferma, potrebbe trovare conforto in una targa col suo nome. Scherzo, ovviamente, perché la poesia è un intimo guardarsi dentro, detto con significativi e bei versi. Carlo Chionne –Livorno-: Lega Carlo, a Livorno, un profondo sentimento d’affetto, quasi un’identificazione. E qui lo dichiara con versi struggenti, magistralmente composti. Complimenti vivissimi, caro amico. Sento ancora l’eco di quegli scroscianti applausi, per il tuo Ciampa, ai quali aggiungo i miei. Marino Giannuzzo –Quassù-: L’emozione di un atterraggio al ”Falcone e Borsellino”, molto ben resa dai versi di Marino. Francesco Soldini –Uccelli-: Delicata e lirica descrizione di quei liberi e gioiosi uccelli in volo, molto ben resa dal bravo Francesco. Clelia Maria Parente –Gocce di pioggia-: Perfetta la descrizione dei colori, dei suoni e delle sensazioni che dona la pioggia, in questa bella poesia di Clelia. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Un amorevole omaggio al padre che rende, magistralmente, il sentimento che a lui lega il poeta. Jacqueline Miu –Sex addiction-: Da applausi è questa iperbolica dichiarazione d’amore, zeppa di immagini violente, al punto da parere masochistiche, non fossero tutte grondanti di un immenso bisogno d’amore. Qui Jacqueline si è espressa ai livelli più alti della sua arte poetica, coinvolgendoci e lasciandoci stupiti. Complimenti vivissimi! Laura Toffoli –Un lago di Porcia sul finire dell’inverno-: Magistrale, come sempre, la descrizione di un lago nel pordenonese che Laura ci regala. Lievi e belle le immagini che contengono , e bene comunicano, il desiderio del risveglio della natura. Brava sempre, la nostra poetessa. Emily Dickinson –You loved the Lord- Proposta da Antonia Scaligine-: Una fremente attestazione di fede, resa con intensi versi dalla superlativa Emily. Un grazie ad Antonia per averla proposta. Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Buongiorno 26 Febbraio 26 febbraio 2016 Dario Menicucci –Un giorno senza colore-: Il malinconico racconto di una triste giornata dell’anima, detta con efficaci metafore dal bravissimo Dario. Ben Tartamo –“Angela”-: Una donna idealizzata, in perfetto accordo col dolce stilnovo. Dolcissima e bella la poesia di Ben, dal programmatico titolo. Corrado Cioci –La donna nel fiume-: Una voce dall’oltre tomba invoca perdono ed amore. Ricordi malinconici si intrecciano, in questo che potrebbe anche essere un desiderato epitaffio. Simone Magli –Mi sento solo-: La solitudine ed il bisogno di tornare alla persa purezza di bimbo, in questi sintetici ed efficaci versi dell’ottimo Simone. Michael Santhers –Vigne-: Tutto ci avvelena, pare questo il messaggio di Michael che descrive un panorama di intossicate vigne, dalle quali scapperebbero, se potessero, persino gli spaventapasseri. Ma il vino è sacro, quindi logica l’immagine dei tastevin a forma di croce. E’ sempre lui, il nostro poeta e noi continueremo a gustare il suo inimitabile, sarcastico e spassoso poetare. Nino Silenzi –Questa sera-: Come sempre delicati e bellissimi i versi che Nino ci regala. Ed in questi trovo, in chiusura, un'immagine di grande poesia e significato spirituale: il fior di loto affonda le radici nel fango, si espande sull’acqua e svetta luminoso, quasi a significare il percorso di salvezza dell’uomo. Complimenti vivissimi! Marino Giannuzzo –Clausura-: Beh, se Marino intendeva puntare il dito contro la pedofilia e contro i proibiti amori clericali, c’è riuscito alla perfezione. Francesco Soldini –Poesie-: Omaggio alla poesia ed ai suoi benefici effetti ? Laura Toffoli –Le onde e gli scogli: un amore impossibile-: Ecco come Laura poeticamente interpreta lo sciabordio delle onde contro gli scogli. E’ un immagine romantica, quella che ci regala, dove il rifiuto e la rassegnazione sono ben espresse anche nella bellissima chiusa. Clelia Maria Parente –L’amicizia virtuale-: Una riflessione sull’amicizia, pur se virtuale, ed un apprezzamento. Clelia la idealizza, la desidera e ne immagina i benefici effetti, con i suoi limpidi versi. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Preludio alla primavera, in tre versi tre di Salvatore. Jacqueline Miu –Colpa dell’Eden-: Un susseguirsi di surreali immagini in una poesia che è riflessione sulla vita e sull’inseguire sogni. Bello l’aforisma iniziale. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Brevemente, ma con un lungo applauso
Caro Lorenzo, 25 Febbraio 25 febbraio 2016 Poesie a tema: Come salvarci dall’alienazione Simone Magli –Nebulose sogni spenti-: Una struggente richiesta di salvezza, nata dall’impossibilità di integrarsi con una società che si rifiuta (l’anafora “Non so uscire da me” lo dice con chiarezza) detta con versi che creano suggestive e dolenti immagini. Perfettamente reso un sentire, dal bravissimo Simone. Poesie a tema libero Santi Cardella –Teatro Massimo e Palermo-: Grande è la nostalgia che mi prende, leggendo la bellissima poesia del grande Santi. Palermo e la sua storia, la sua cultura, in gran parte simboleggiata da quello splendido teatro, tornato da pochi anni alla fruibilità di tutti, qui descritta come atto d’amore alla grande città, dai magistrali versi del Poeta, vanto del nostro sito. Alessandro Borghesi –Abbraccio-: Quel che può suscitare un abbraccio, in termini di ricordi e di sentimenti, ottimamente raccontato dai bei versi di Alessandro. Giuseppe Stracuzzi -Innocenti sorrisi-: Poesia vagamente ermetica del bravo Giuseppe che attacca con una suggestiva descrizione per poi inoltrarsi in una violenta disamina di un dolce atto, affogato nel caos quotidiano ma salvato dall’amore. Joseph65 -Vorrei morire adesso…!!!-: Un grido di dolore nato da un abbandono e detto con gli intensi e bei versi di Joseph65. Marino Giannuzzo –Solo-: Un disperato inno, generato da una terribile sensazione di solitudine che prende alla gola. P. Gianni Fazzolato –Sognare-: Un mondo possibile, dunque, solo nell’amore. Questa la lezione che oggi ci impartisce P. Gianni. Lezione che attinge agli insegnamenti del più grande visionario di tutti i tempi. Lezione che tutti dovremmo fare nostra. Ed a Gianni va un grazie. Carla Persico –Il mio segreto-: Ed anche Carla narra di un sogno. Il suo per una vita spesa nell’amore. Struggente quell’amare figli mai avuti, struggente quel rapporto con l’uomo amato e consenziente. Intensi e belli i versi di questa analisi di una vita, vissuta nella luce. Francesco Soldini –Eresia-: Simpatica filastrocca che dice di volontà di ritorno alle regole sempiterne. Antonia Scaligine –Un viaggio con Ulisse con tre…poesie-: Dopo il primo, riuscito esperimento, ecco che ancora una volta Antonia ci delizia con una poesia dalla triplice possibile lettura. Ed è un viaggio nella vita, il tema svolto con bellissimi versi, ed intenso sentire, da questa bravissima poetessa. Un viaggio che con lei facciamo, gustando la bella composizione dalle suggestive immagini. Andrea Sbarra -.gioventù negli occhi-: Un pentimento per ciò che non si è stati capaci di vedere, distratti dalle incombenze della vita. E’ quasi un’illuminazione improvvisa, quella di cui narra il bravo Andrea, improvvisa ed assolutoria. Marianna Poerio –Non me lo dire-: Credo che Marianna parli di un incomprensione poi sanata. E lo fa con versi dove malinconia, rancore e rimorso si alternano con maestria. Poesia densa di un profondo sentire, reso con significative metafore. Brava Marianna! Jacqueline Miu –Chi abbaia ai mostri?-: Quella “paresi dell’aria” è un po’ la stessa che mi coglie nel tentare di decifrare il racconto gotico della nostra Jacqueline. Ancora una volta godiamo dei forti (violenti, meglio) versi di questa immaginifica poetessa, cercando di intenderne le metafore di cui sono portatori. Laura Toffoli –n. 2 –Fiaba/poesia-: Disegnata bene l’atmosfera che precede un temporale. Inquietante la presenza di un gatto nero (e forse anche di un postino, tremante dal freddo). Poi “la strana giornata” si dissolve nella luce improvvisa di un lampo e tornano “…ombre/dal sapore gioioso”. E così Laura ci dimostra come, scrivendo poesie, ci si possa divertire, usando, con levità, la fantasia. Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Salve a tutti 23 Febbraio
Caro Piero,il tuo commento alla mia
poesia, seppur troppo generoso, mi incanta e mi commuove.
È un'altra delle mie poesie che amo molto e Tu ogni volta hai la
capacitâ di entrarmi dentro 23 febbraio 2016 Fausto Beretta –Corso teatrale-: Le emozioni che può provare un regista, nell’osservare una prova teatrale, e la scoperta di sconosciute e positive caratteristiche umane nei suoi attori, ben descritte negli incisivi versi del bravo Fausto. Marianna Poerio -Io, tra le persone comuni-: Suggestive, surreali immagini per disegnare un'atmosfera da sogno, in una poesia dalla romanticissima chiusa. Giuseppe Gianpaolo Casarini -La foglia forestiera-: La lettura di questa dell’ottimo Giuseppe mi fa tornare in mente “La livella” di Totò, con la litigata tra nobile e plebeo, sepolti accanto, e la lezione che c’è in quella chiusa (simile a quella che troviamo nella poesia in lettura). Bruno Castelletti –Làsseme star, Signor-: Struggente preghiera, nata da un bisogno di pace e d’onestà. Nata da un bisogno di serenità, quella che solo uomini semplici possono dare, e da un religioso bisogno d’amore. La capacità di Bruno di riuscire a rendere questo puro sentire, mediante l’uso di versi dal perfetto ritmo, mi incanta e commuove. E’ un grande, questo poeta, e sono certo resterà nella storia della poesia dialettale veronese, con grande e giusto merito. Claudio Badalotti -Il vero del falso-: Un concentrato di interessanti riflessioni filosofico-scientifiche, in versi nati da dubbi sul vero, sul tempo, sui numeri dei pitagorici ecc. Il tutto reso con maestria da Claudio. Roberto Soldà –Tra le onde gravitazionali-: La conferma scientifica dell’intuizione di Einstein ispira Roberto per questa bellissima poesia. Poesia che è profonda riflessione di uno scienziato, quale è il nostro poeta, che si chiude con la visionaria ipotesi del possibile viaggio nel tempo. Ed io, con lui, sogno. Complimenti vivissimi, caro amico. Giampietro Calotti -Essere, o Coglione-: Il dramma di una comunicazione che ci assoggetta e ci stupra la mente, qui descritto con rabbia da un Giampietro che a queste imposizioni si ribella, con limpidi versi colmi di indignazione. Marino Giannuzzo –Vanagloria-: Avrei preferito il titolo vana gloria a quello usato. Nel senso che poi la poesia indica e cioè una gloria cercata in vita ed ottenuta soltanto “quando il mio giorno/sarà notte scura”. Marino non mi pare vanaglorioso, bensì sensibile poeta che bene analizza, e bene rende, sentimenti, tempi e paesaggi. Michael Santhers –Fine febbraio-: Il preludio della rinascita della natura, descritto con l’apprezzabile stile del nostro amico. Amico che non rinuncia al sarcasmo, puntando il dito su coloro che hanno “…mani che fanno il giro/dalla fronte al petto/a spalle a trespolo fugace/e poi vanno dove gli pare”. Francesco Soldini -Sognar d’Amor-: Il sogno è tornare alla purezza d’un tempo, per sfuggire alle “realtà dure del mondo”. Deliziosi sono l’attacco e la chiusa di questa poesia che è analisi della vita. Antonia Scaligine –Quanto costa il vero amore?-: Poetica e bellissima lettura del passo del Vangelo citato a margine, resa con intensi versi, grondanti fede, dalla nostra bravissima Antonia. Complimenti. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Delicata pennellata, a raccontare un paesaggio invernale e dire del calore di una casa. Carmine De Masi –Gocce d’aria-: Un ode all’aria, dunque, detta con descrittivi, convincenti versi. Laura Toffoli –Immobilizzo la luce-: La leggo come forte desiderio dell’estate. E Laura usa immagini luminose, per raccontarci, con la sua maestria, un sogno. Jacqueline Miu –non t’ho mai detto-: Una disperata dichiarazione d’amore, detta con le passionali frasi della bravissima Jacqueline. In quel dire, quel che si è mai detto, c’è un sottile ricatto psicologico che, quale risultato, vedrà il crollo di quel distratto lui. E’ sempre un piacere leggere questa infuocata poetessa. Ed ancora più grande sarebbe il piacere se iniziasse ad usare un briciolo, mica di più, di punteggiatura. Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Grazie Lorenzo, di dare voce alla nostra anima..
alla nostra espressione che come una madre ci accarezza nei giorni di
solitudine..grazie per averci dato la vitalità, l'esplosione, la
rinascita su un foglio scritto.. Grazie a tutti voi poeti.. grazie Piero
che dipingi perfettamente il mio stato d'animo..
Belle immagini nella poesia "Io tra le persone
comuni" di Marianna.
Caro Lorenzo,
Caro Lorenzo ogni tanto è giusto che si
esalti la tua magnificenza e il tuo sito . 22 Febbraio 22 febbraio 2016 Francesco Soldini -112. Caldo sole-: Un delizioso affresco, reso con lievi e bei versi. Complimenti. Dario Menicucci -Tra le gocce della sera-: Grande è la maestria di Dario nel descrivere paesaggi e tenere e rassicuranti atmosfere. Decisamente godibile questa bella poesia che sa di mare e d’amore. Fausto Beretta -Con il loro dolore-: La disperazione che può dare la solitudine e le sue conseguenze, descritte con incisivi e forti versi dal bravo Fausto. Marianna Poerio –Per una donna che non è-: C’è, nei versi di Marianna, un senso di impotenza. Nonostante quel “guerriera”, la poesia di una sconfitta parla. Ma non certo della poetessa che conosciamo. Giuseppe Dabalà –L’alba di un nuovo giorno-: La rinascita della natura, dopo il sonno dell’inverno, descritta, con grande maestria ed ispirazione, da un Pino in gran forma. Bellissima la descrizione del risveglio degli animali, quasi un affresco che mi ricorda quel giardino dell’Eden di Bosch. E piena d’ottimismo e di speranza è la splendida chiusa. Complimenti, caro amico! Giuseppe Gianpaolo Casarini –Cerco invano-: La ricerca di quella pace, che solo i sogni possono dare, descritta con malinconici toni dall’ottimo Giuseppe. Luigi Panzardi –Un mistero-: Un filosofico guardare alla vita, al suo dopo ed al tempo che scorre, nei pensosi, intensi versi di Luigi. Marino Giannuzzo –Fidanzatini-: Un delicato, dolcissimo ricordo, narrato con delicati e dolcissimi versi. Jacqueline Miu –Straordinario non è dove arrivano i tuoi occhi-: Con i suoi tipici versi, surreali e suggestivi, che a volte paiono disegnare un quadro astratto, Jacqueline descrive un eroe che vive di sogni, pur combattendo nella vita. E lo incita e lo sprona, concludendo con una considerazione di grande bellezza negli ultimi due versi. Sandra Greggio –Pregare tra la natura-: Intensa preghiera ad alto contenuto poetico, nata da profonda fede ed amore per la natura, con i bei versi della brava Sandra. Laura Toffoli –La sfera a spicchi-: Ed anche questa poesia è pervasa da un mistico guardare. Belle e significative le immagini che Laura ci regala, intense le sue riflessioni sull’anima, sul corpo e sulla piccolezza dell’universo, confrontato con la “sfera di Dio”. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro grande Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Testi del 21 Febbraio: 21 Febbraio 21 febbraio 2016 Francesco Soldini -111. Occhi-: Romantica e bella questa pennellata che descrive occhi romantici e belli. Dario Menicucci –Ricami di nebbia-: Ritmica e bella descrizione di un sognante paesaggio sotto la luna. Bravo Dario! Bruno Amore –E’ la natura…-: Riflette sul rifiorire prepotente della natura, così come, prepotentemente, rifioriscono i sentimenti, il nostro Bruno e ci offre una convincente similitudine tra il sole che rigenera e l’emozione che genera versi dall’anima/natura. Fausto Beretta –In visita a mia madre-: Un ricordo narrato con versi che grondano commozione, dal sensibile e bravo Fausto. Marianna Poerio -Con le mie braccia d’acqua-: Espressione di una forte pena, detta con bellissimi ed intensi versi dai quali emergono impotenza, accusa e rabbia. Complimenti, Marianna! Michael Santhers -Il misogino (Aforisma)-: Oggi Michael impartisce…istruzioni per l’uso. Avvertenza saggia, questa del nostro amico, da tenere in considerazione. Interessante la citazione di Schopenhauer che forse fu misogino…perché cercava la verità. Marino Giannuzzo –Dora-: Omaggio che nasce da un cuore innamorato, questo che Marino dedica alla moglie, con versi che sono una dichiarazione di grande amore. Laura Toffoli –Sogni friulani-: Come una polenta possa diventare lo strumento per esprimere una sottile analisi psicologica lo dimostra, con la sua brillante fantasia, la brava Laura. Jacqueline Miu –Il Profeta-: La ricerca di un Profeta, capace di liberare gli astri dalla prigionia del cielo, è il tema che dà ali alla fantasia della nostra amica. E volano surreali e belle immagini, rese con versi surreali e belli, quali: “trapianto di vele”, “bendaggio di nuvole”, “pantofole con flanella di sogni”. Ancora una volta, complimenti! Clelia Maria Parente –Angeli del paradiso-: Una preghiera rivolta agli angeli del paradiso, detta con gli intensi e fideistici versi di Clelia. Fausto Busatta –Come gocce-: L’esaurirsi dei cerchi nell’acqua corrisponderà all’esaurirsi del ricordo. Con questo timore il bravo Fausto costruisce una poesia che dice di una pena esistenziale, nata da un temuto abbandono. Con l’augurio per una serena settimana, il più cordiale dei saluti, in primis al nostro illuminato Lorenzo.
Piero Colonna Romano Salvatore Cutrupi Grazie sempre Piero e un saluto a voi azzurri e a Lorenzo Tinti Baldini 20 Febbraio 20 febbraio 2016 Marino Giannuzzo –Sogni-: La tristezza che c’è in sogni svaniti è qui espressa con versi densi di pena, che non lasciano spazio alla speranza. Tinti Baldini –Verità-: L’ingiustizia che pare dominare il mondo, trova, in questi versi della sensibile e brava Tinti, la spiegazione nella mancanza di un amore che pare essere sentimento che qui più non alberga. Incisiva ed efficace la voce di questa brava poetessa, cui do il bentornata nell’azzurro. Francesco Soldini -110. Ciliegie-: Bella pennellata che descrive uno scenario primaverile del quale restiamo in fiduciosa attesa. Cristina Perilli –Il passato-: Un drammatico ricordo, che non si può cancellare, impedisce gioia al vivere. Sono versi amari, scanditi con ritmo di dramma, che dicono di grande pena, questi della brava Cristina. Complimenti vivissimi per come composta questa poesia che coinvolge e muove alla solidarietà. Stefano Ripamonti –Uggiosa-: Poesia che d’altro dramma racconta, con le metaforiche immagini iniziali. E’ un attesa, quella di Stefano, per riavere, nell’oltre, il “sogno di tanti anni fa”. Gian Luca Sechi –Delirio-: Una pena esistenziale che si trasforma in delirio, che non permette più d’essere lucidi, molto ben descritta dagli intensi e bei versi di Gian Luca. Claudio Badalotti –Voglia di tutto-: Una serie di riflessioni su ciò che vorremmo e non riusciamo ad avere, dette con versi pieni di rassegnazione di Claudio. Dario Menicucci –Le mie mani-: Un confronto che imbarazza e, quasi, muove al rossore, detto con bei versi e buon ritmo da Dario. Notevoli e da ricordare: “e la terra già odora/dei raggi di luna” assieme ai tre splendidi versi di chiusura.. Bruno Amore –Fantasie di tramontana.-: Ben reso quel senso di sicurezza dato dal tepore che c’è tra le coperte mentre fuori impazza un temporale. E tornano i ricordi e, con questi, la speranza di poter continuare ad averne altri, con i descrittivi e bei versi di Bruno. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Una caccia non andata a buon fine, dunque. Io tifo per il cervo. Laura Toffoli –Il canto del temporale-: E’ un inno d’accompagnamento all’amore, quel rumoreggiar di un temporale. Perfetta la descrizione che ne fa Laura e gran poesia c’è anche nella prosa a margine posta. Ancora una volta brava! Aurelio Zucchi –Oggi mi dimentica-: Un momento felice, fatto di sogni appaganti, descritti con poetiche immagini e con i limpidi versi di Aurelio.- Jacqueline Miu –legione avanza-: Da qualche frase si riconosce Jacqueline, nascosta in questa labirintica riflessione, talvolta macabra, talvolta priva di speranza nei premi da ottenere, nonostante una vita ben spesa. A voi tutti il più cordiale dei saluti. Al nostro Lorenzo un grande grazie.
Piero Colonna Romano
Grazie Piero per il meritatissimo ricordo
di Eco!
Mi ha colpito molto haiku di cutrupi!
Chapeau! 19 febbraio 2016 Bruno Amore –Un incanto-: Un immersione nella natura, reale e palpabile, più confortante di un ipotetico paradiso. Questo il poetico messaggio del nostro Bruno. Santi Cardella –Eco nascosta-: E simile messaggio ci invia Santi, con versi pieni di lirismo, nato da un profondo sentire il mare e la natura. Marino Giannuzzo –Rimembranze-: Un nostalgico, malinconico rimembrar le ardimentose, amorevoli conquiste di una giovinezza ormai sfiorita. Restano nella mente quei ricordi che solo del poeta sono, mentre altre coppie passano indifferenti ed inconsapevoli (di ciò che li aspetta…). Ben resa l’atmosfera ed il panorama che la ricrea. Matteo Bertoncello Brotto –Spleen 6 febbraio 2018-: Un malinconico ricordare, intessuto di rabbia, un analisi amara di un passato pieno di irrealizzati progetti e di spente speranze, molto ben descritto dai versi di Matteo. Nicola Cabras –Miracolo-: Una scena di povertà, in un misero ambiente, narrata col poetico guardare che c’è nei versi di Nicola. Gabriella Brancaleone –Tentazione ed inganno-: Prevalenza di decasillabi e rime alternate danno vita ad una poesia che è racconto di uno stato d’animo, fatto di duri ricordi e di effimera speranza. Francesco Soldini -109. Salute-: Ed ancora un’ermetica poesia, dai suonanti versi, del nostro Francesco. Michael Santhers –Cina-: Riflessioni dopo un pranzo in un ristorante cinese, sono quelle che ispirano questi classici, fantasiosi versi di Michael. Jacqueline Miu –Respirar m’è dolce-: L’ossessione per l’oltre, dunque, e l’intenzione d’essere normale tra i normali, lasciando gli eroi a far gli eroi. Questo esprime Jacqueline con i suoi versi, talvolta molto suggestivi e belli. Laura Toffoli –Vento artico-: Suggestiva e bella descrizione di un gelido inverno, resa con le luminose immagini che Laura sa comporre. Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro illuminato Lorenzo. Piero Colonna Romano
20 febbraio 2016
I PRESOCRATICI ad impedirmi di guardare lo schiarire del cielo nell'alba di un amore Profondissima la poesia "Voglia di tutto" di Claudio. Simone 19 Febbraio Grazie mille per gli apprezzamenti alla mia poesia “Spigoli di luce”. Un saluto a tutti Fausto Busatta 18 Febbraio 18 febbraio 2016 Michael Santhers –Terre perdute-: Di misterioso, in questa surreale poesia, c’è il titolo. Per il resto è un susseguirsi di immagini astratte, nate dalla fantasia strepitosa del più che ottimo Michael che, all’astrazione, di tanto in tanto, alterna rassegnate e melanconiche considerazioni sulla vita. Aurelia Tieghi –Il vento entrò fecondo-: La leggo come un commovente, tenerissimo racconto di una nascita, detto con alta visione poetica della nostra Aurelia. Bruno Amore –Il cobra-: Probabilmente quel cobra è metafora dei rischi che, talvolta consapevolmente, corriamo. Così come potrebbe essere il destino assegnato ad ognuno di noi, talvolta beffardo, talvolta premiante. E Bruno riflette su questo nostro vivere e sui nostri azzardi, traendone rassegnata conclusione. Zenone Drisoli –Consiglio di classe-: In forma di spiritosa poesia, Zenone ci presenta uno spaccato della scuola attuale dove i presidi sollecitano i professori ad essere, nel giudicare i discenti, più magnanimi. Ma non per bontà d’animo, o con intenti educativi, bensì per essere in grado di formare le classi nel successivo anno scolastico, giustificando così la permanenza propria e dei professori. Da mettersi le mani nei capelli, insomma. Bravo è Zenone, sia nel suo poetare, sia nell’onestà della sua denuncia. Marino Giannuzzo –Lupinelli-: I lupini rievocati da Marino, sono gli stessi che secoli fa vidi e comprai. Nostalgico ricordo, dunque, per lui e per me, di un tempo perso nel tempo. Corrado Cioci –Una tempesta-: Similitudine tra una reale tempesta atmosferica e quella che può sconvolgere l’anima. Poesia vagamente ispirata dal Leopardi de “La quiete dopo la tempesta”. Francesco Soldini -108. Sulla neve-: Incisivi versi che ben descrivono lo sforzo del camminare nella neve. Laura Toffoli –A * inizio * *pensieri naturalmente spensierati-: Pensieri spensierati di bimbi allegri ed innocenti e, come illustra Laura a margine, inseriti gioiosamente nella natura. Poesia dai limpidi versi che quella serenità sanno ben comunicare. Brava Laura. Marinella Addis –Amaro come il sale-: Ed in effetti c’è molta amarezza nei versi di Marinella, c’è l’espressione di un anima ferita che fa sgorgare salatissime lacrime. I versi esprimono, con maestria, questo stato d’animo ma potrebbero essere pure tecnica (che la poetessa ben conosce). Nel caso così non fosse suggerisco chiedersi se ne vale la pena. Fausto Busatta –Spigoli di luce-: Molto bella l’immagine di quegli “spigoli di luce” che riportano alla memoria un amore svanito nel tempo. Bella l’immagine dell’argento vivo che tinge i capelli, come quelle unghie che “graffiano solo i se”. In definitiva Fausto ci ha regalato una poesia, grondante amaro sentimento nostalgico, nata da forte ispirazione. Jacqueline Miu –pensando siano stelle-: Un verso illumina l’intera poesia: “forse un allegro giocattolo con il filo tirato dalla mano di Follia”, verso riferito all’essere del poeta, ma che mi fa ricordare il grande Erasmo che non solo assolve la Follia ma la dice responsabile, nel bene e nel male, degli umani destini. Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo che tutto ciò consente.
Piero Colonna Romano Simone 17 Febbraio 17 febbraio 2016 Enrico Tartagni –Onde gravitazionali-: La scoperta del secolo, un secolo dopo quel che aveva intuito Einstein, ispira Enrico che la adatta a più terrestri realtà. Infatti la poesia è un guardarsi dentro, alla ricerca di emozioni che si sono scontrate dando vita a profonde riflessioni, divenute quindi … emozioni gravitazionali. Bella poesia fantapoetica da un ottimo poeta. Michael Santhers .Aforisma-: Sarà pure crudele l’analisi che del nostro popolo (bue, per definizione) fa il nostro Michael, ma quanta verità nei suoi amarissimi versi! Marinella Butti –Un amore difficile-: La poesia è universale e universal sentire racconta. E qui Marinella lo dimostra: chi di noi non ha mai odiato e sfruttato il pc (magari mettendolo in crisi) ? Umoristicamente simpatica la poesia della brava poetessa. Alberto Rosso –Il tuo dolce veleno-: Spassosa analisi di un rapporto di coppia del quale Alberto mette in evidenza gioie, dolori e drammi. Questi resi evidenti, drammaticamente, dai versi “mentre ti spegni,/Lei incomincia a bollire”). Mettiamola così: ridiamoci sopra. Bravo Alberto! Ben Tartamo –“Illusioni rap”-: Un bell’intrecciarsi di considerazioni semi filosofiche, sottolineate da un ritmo rap. Francesco Albino –Dama beata-: Belle le immagini che Francesco ci regala con questa poesia dal sapore vagamente enigmatico. Marino Giannuzzo -Dolore-: Poesia, che pare il riassunto di una vita, costruita su almeno un paio di ossimori che spiazzano il lettore. Francesco Soldini -107. Futuro-: Della serie (silloge?) di cui fa parte questa mi pare la più significativa. Scultura (astratta) realizzata con parole dalla buona musicalità e da alcune rime, anche incrociate. Dario Menicucci –L’artista-: Qui l’artista pare quasi l’interprete della bellezza che un Dio ci ha regalato. Detto con i bei versi di Dario, questo il senso del suo pensiero poetico. Clelia Maria Parente –Nella casa della pace-: Un’ode alla pace che qui si fa vivere, e la si identifica, quale accogliente casa, dalla brava Clelia. Laura Toffoli –Labbra-: Eleganti versi per dire di un innamoramento. Bello quel disegnare, nel ricordo, la bocca amata, bella l’atmosfera data da quei vetri appannati dalla pioggia. In definitiva la poesia è dichiarazione di un amore sognante. Brava Laura, ed un grazie per quanto hai voluto scrivere sui miei commenti, a proposito dei quali ti dirò che il tuo poetare, oltre ad essere apprezzabilissimo, è per nulla monotematico, anzi. Un caro saluto. Salvatore Cutrupi –Sabato sera-: Romanticissimo gesto, oltre che fantasioso, è quello di mandar messaggi d’amore scrivendoli sul pavimento e romanticissima è la bella poesia di Salvatore. Jacqueline Miu –Siamo forse uccelli?-: Voliera senza porte e senza finestre è uno spazio senza confini, reso libero da abbracci e da baci. Un voliera che contiene, ma non imprigiona, spiriti liberi, come liberi sono gli uccelli, ed innamorati, quasi fosse sogno (e l’anafora lo sottolinea con forza). E come sempre i versi di Jacqueline nascono da forte passione e forte passione comunicano. E, come sempre, complimenti a questa fantasiosa ed ottima poetessa. Un cordiale saluto a voi tutti ed un grande grazie al nostro vate Lorenzo.
Piero Colonna Romano Un grazie e un caro saluto a Lorenzo, Piero e a tutti i sitani. Simone Carissimo Piero, la maestria la inserisci tu in tutti i tuoi commenti ogni giorno rendendoli unici e irrepetibili, facendo brillare così i nostri pensieri… un grazie di cuore per lo sforzo continuo nel saper trovare in ogni componimento bellezza e spessore, anche se, nel mio caso, tendenzialmente mi ripeto, risultando forse un po’ monotona. laura 16 Febbraio 16 febbraio 2016 Dario Menicucci –Verso marzo-: La natura attende il risveglio, in questo preludio di primavera e Dario, con maestria, ne descrive le allegre e belle immagini. Giuseppe Gianpaolo Casarini –Anime morte sconosciute-: Il mistero del dopo vita e del dove, misteriosamente, stanno i defunti, muove la penna di un pensoso Giuseppe. E noi, con lui, restiamo “in attesa di un futuro misterioso”. Bruno Castelletti –A me mama-: Struggente e bellissima questa poesia dell’ottimo Bruno che rievoca la dolcezza della madre, il desiderio d’evasione nella politica e nella professione, i suoi impegni famigliari ed il pentimento per averla lasciata per realizzare i suoi sogni e la sua vita. Vagamente mi ricorda Breus del Pascoli, per la commozione che c’è in entrambe le poesie. Complimenti vivissimi, Bruno, ed a presto. Marino Giannuzzo –Orchestra-: Puntuale descrizione di un orchestra e dei sentimenti che provoca nella gente in ascolto. Leggendo questi versi pare di assistere allo spettacolo, dalla prova degli strumenti in poi. Bravo Marino! Alessandro Borghesi –Sensibili-: Decisamente ermetica ma ricca di suggestive immagini. Godiamone la musicalità prima di capirne il senso. Corrado Cioci –Speranza-: La tragedia dell’emigrazione, le pene e la disperazione che muovono quegli esseri sfortunati ad affrontare un viaggio ricco di pericoli ed un’invocazione ad un Dio assente. Tutto questo espresso, con gran sentimento, dai versi di Ciro. (per quanto riguarda le tronche, ho già scritto quanto qui ripeterei, annoiando) Francesco Soldini -106. Natale-: In un tripudio di comete Francesco rievoca la notte santa. Jacqueline Miu –In attesa del fulmine-: La definisce “sperimentale”, la bravissima Jacqueline, questa poesia. Quel termine forse è riferito al destinatario della stessa, nel senso che se ne “sperimenta” l’effetto che farà. E bisognerebbe essere rocce immobili, per non cedere a questo infuocato invito, quindi quel fulmine arriverà certamente. Infuocati i versi dell’ottima poetessa, magistrali e godibilissimi. Ancora una volta complimenti. Laura Toffoli –Spicchio di stagno al tramonto-: Romantica atmosfera, a conclusione di una giornata “orchestrata ad arte”, in romantico paesaggio, molto ben descritto. Versi lievi, simili a lievi pennellate, sono questi che la bravissima Laura ci regala. A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
15 febbraio 2016 Poesie a tema: Come salvarsi dall’alienazione Antonia Scaligine –Alienazione genitoriale-: Purtroppo anche in questi giorni ci sono giunte notizie di alcuni infanticidi realizzati da genitori alienati. La pena ed il dolore muovono la penna di Antonia che, con i suoi intensi versi, ne analizza le cause. Poesie a tema libero Francesco Sodlini -105. Destino-: Mi pare che Francesco intenda dire, con gran pessimismo, che la felicità la si può trovare solo nei sogni o nei ricordi. Dario Menicucci –S. Valentino-: Dedicata alla giornata dell’amore, questa bella poesia di Dario ha una chiusa capolavoro. Da ricordare è quel “ricamo d’amore”. Aurelia Tieghi –Ho ricevuto-: Deliziosa pennellata per descrivere quelle margheritine, “bottoni bianchi e oro”. Giuseppe Gianpaolo Casarini –Illusion fallaci-: Una similitudine ispirata e magistrale è quella tra foglie, ormai ravvivate solo dal vento, ed i pensieri che ravvivano ricordi che pur restano “fallaci illusion che coi sensi forte pugnan”. Michael Santhers –Calcio di rigore-: Nei versi di Michael c’è tutto quel che genera, negli animi di spettatori e giocatori, un calcio di rigore. Il tempo sospeso (quello dell’attesa del calcio) il silenzio e poi la gioia e l’ira, di chi vince e di chi perde. Solo questo poeta, col suo sarcasmo e con gran sintesi, riesce a rendere quell’atmosfera e merita complimenti. Elisabetta Robert –Al mio cane bassotto-: Tenerissimo rapporto con il migliore, e certamente il più sincero, amico dell’uomo, reso con belli ed ispirati versi. Marino Giannuzzo –Versi-: La poesia che, come lava repressa, esplode e placa l’anima. Questo esprimono gli incisivi versi di Marino. Laura Toffoli –Il mare desiderio-: Deliziosamente descritto…un mare di desiderio da romanticissime immagini, rese con maestria dalla bravissima Laura. Sandra Greggio Swiffer-: I dolcissimi ricordi di una vita, fatti rinascere da un piumino mangia polvere. Bene li racconta Sandra, assieme alle sue emozioni che vanno chiuse nel cuore. Bella, e conseguente, la chiusa. Jacqueline Miu –Mach 10-: Malinconica molto è la tesi che Jacqueline qui svolge, quella che ci vuole, noi tutti, impreparati all’amore. Ed i suoi versi hanno la forza e la fantasia di sempre e sempre sono apprezzabili. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro illuminato Lorenzo. Piero Colonna Romano
15 Febbraio
Complimenti a Elisabetta Robert che con la
poesia "Al mio cane bassotto" ha espresso in maniera molto efficace
l'umanità, la fedeltà e l'amicizia dei nostri amici a quattro zampe, che
sono sicuramente maggiori di quelli delle persone. 14 Febbraio
Grazie Piero per i tuoi immancabili e
generosi commenti... 14 febbraio 2016 Dario Menicucci –Via Palestro-: Descrizione di una triste strada di periferia che diviene quasi simbolo della tristezza che può esserci in un anima. Come sempre efficaci, nel descrivere luoghi e sensazioni, i versi di Dario. Aurelia Tieghi –Il cielo-: Un bell’affresco, con veloci e convincenti pennellate sulla natura, della bravissima Aurelia. Giuseppe Gianpaolo Casarini –Quel alla vetta anelar-: La descrizione di una scalata ad una montagna infida, molto ben resa da versi che han sapore del thriller. Ma Giuseppe non è mai banale, seppur bravo, e quella scalata fa diventar metafora di una vita in salita irta di difficoltà. Complimenti. Renzo Montagnoli –Scie-: Due filosofiche similitudini, in una filosofica e melanconicamente bella poesia dell’ottimo Renzo. Michael Santhers –Grandine-: Alla sua maniera (quanto valida a descrivere fatti ed emozioni!) il bravissimo Michael descrive una grandinata. Prego notare (e prendere nota) come, con sinteticissimi versi, il nostro sappia descrivere lo stupore allarmato e la preghiera della vecchina a fine poesia. Joseph 65 –Avita mure’…accome diche jie…!!!-: Un (abruzzese?) augurio di penosa morte rivolto ad un non amico/a che doveva avergliene fatte di tutti i colori. Decisamente efficaci i versi, quasi un voodoo nostrano. Marino Giannuzzo –Ruota-: Poesia profetica, visto che è stata scritta circa nove anni fa. Nei versi di Marino c’è gran parte della storia del colonialismo ed i suoi prevedibili effetti, assieme alla speranza che un giorno, chissà quanto lontano, non si realizzi (magari senza violenza) l’eguaglianza fra gli uomini. Jacqueline Miu –Fluoxetina-: Da Wiki: fluoxetina è farmaco usato per il trattamento della depressione e dei disturbi ossessivi-compulsivi che generano anche bulimia. Ciò chiarito, dai versi di Jacqueline emerge una sua ossessione compulsiva che genera un bisogno esclusivo d’amore da parte di un lui che mai dovrà guardare le stelle, senza immaginare che quelle luci siano da lei generate. Segue un avvertimento, tante volte ripetuto da parere anafora, da codice penale (stalking) seguito da un iperbolica dichiarazione di gelosia. Il tutto senza ombra di pentimento. Non dirò “scherzi a parte” perché questa poesia capolavoro della grande poetessa è zeppa di splendidi versi da ricordare quali: “non potrei sopportare vederti abbracciare l’aria/senza il mio corpo in tuo soccorso” e “ti aspetterò in cima a qualche vertigine –per poi – soccorrerti/per bloccarti nella stretta d’ogni mio respiro” ed ancora “…il mio cuore fuori dal costato/a tremare di freddo sotto le stelle” ecc. In definitiva questa è poesia da applausi a scena aperta, con richiesta di bis. Ed invio una richiesta a Jacqueline: resta come sei. Clelia Maria Parente –Noi e l’amore-: Deliziosamente romantica, la brava Clelia, ci regala questa gradevole chicca. Laura Toffoli –L’addio di una rosa-: Parrebbe una delicata fiaba che narra del bisogno di delicatezza di una rosa, nel tempo del suo sfiorire. Versi lievi e piacevoli sono quelli di Laura, come sempre, e, come sempre, merita un brava. Sandra Greggio –Rinascita-: La consapevolezza d’essere avvolta d’amore, vuoi dalla natura, vuoi dalla famiglia, ispira questi intensi e bei versi alla bravissima Sandra. Antonia Scaligine –mi chiamo amore…haiku-: Consumando Baci Perugina qualcosa mi deve essere sfuggito. Provvede Antonia a colmare la lacuna, ma ho il sospetto che, più che frutto dell’argenteo involto, questi delicati aforismi siano frutto della nostra ottima amica. Caro Santi, spesso “toppo”, trascinato dalla fantasia. Dunque di finction si trattava, e ne prendo atto, chiedendomi però se ci sia più merito nel sedurre o nell’essere sedotto. Un caro saluto e, comunque sia, complimenti. Un cordiale saluto a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Cara Antonia, caro Piero, 13 Febbraio 13 febbraio 2016 Marino Giannuzzo –Tronco-: Bella metafora di una vita avventurosa che, malinconicamente, si avvia al tramonto, alzando bandiera bianca. Ovviamente auguri per un’ancora lunga navigazione. Francesco Soldini -103. Meteora-: Belle le immagini che Francesco propone ma, anche in questo caso, di metafora trattasi. Probabilmente di un viaggio nella vita. Dario Menicucci –Il mosaico di una vita-: Niente metafore, in questa poesia dai malinconici toni resi con significative e belle immagini dal bravo Dario. Nadia Borean –Ultima neve di Pistacchio-: L’ultima neve vista dall’amico cane, descritta con bel linguaggio figurato, dalla brava Nadia. Raffaele Marchesi –Acque oscure-: Una dichiarazione d’amore ed una riflessione malinconica sulla durata della vita e sul separarsi, rese con intensi versi pieni di sentimento. Michele Aulicino –L’amore-.: Versi ricchi di un profondo sentire e guardare all’amore. Particolarmente bella l’ultima strofa, a conclusione delle altre, intese e belle. Enrico Tartagni –Destroyed village io non ho anima-: Un monologo sulla violenza che ci circonda ed una riflessione su altro e più civile vivere. Così leggo gli ispirati versi dell’ottimo Enrico. Attualissimi i versi “l’increspatura dello Spazio e nel suo Tempo è/per tutti noi…” Aurelio Zucchi –I versi più belli-: Il ricordo di un tempo oscuro, superato da altra visione della vita, raccontato con i limpidi e bei versi del bravissimo Aurelio. E come non concordare sulla chiusa? Corrado Cioci –Vento-: Un osservare la natura, con serenità, con qualche ricordo dell’infanzia e con un pizzico di malinconia. Belle le numerose descrizioni che Corrado propone ma mi si consenta (e mi scuso) un suggerimento: ridurre, e di molto, l’uso delle tronche che talvolta servono per equilibrare la metrica del verso ma raramente lo rendono poetico. Claudio Badalotti –Come il gabbiano-: Il poeta si identifica con un romantico gabbiano che vola sicuro nel vento, con la sua gioia di vivere e ci regala suggestivi versi. Salvatore Cutrupi –Portabagagli-: Pareva un semplice elenco di oggetti, quelli che ognuno di noi ha nel portabagagli dell’automobile, ma Salvatore è poeta e lo dimostra quel cestino di sorrisi di bimbo che lo accompagna. Tiziana Cocolo –S. Valentino attimo fuggente-: E’ emozionante rileggere i versi dell’indimenticabile Il Gabbiano, qui rivisitati dalla sua brava e sensibile Tiziana, cui va un grazie. Antonia Scaligine –Tanto dolce ed amabile era…-: Quanta malinconia nei versi d’Antonia! Particolarmente toccante è l’inizio della poesia, per quei dolci ricordi così ben espressi. Complimenti, cara amica, e che il prossimo S. Valentino ti smentisca. Jacqueline Miu –Uragano-: Una lezione di vita quella che Jacqueline, con i suoi forti versi (che spesso sono veri e propri aforismi) ci impartisce. In definitiva si riassume con un “non mollate mai” nelle avversità della vita, continuate a lottare ed a guardare in alto, alla speranza (…quell’ultimo vagone da inseguire) all’amore. Ne prendo nota ed invio un altro complimento alla nostra poetessa. Con l’augurio per una serena domenica, il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Caro Lorenzo, 12 febbraio 2016 Poesie a tema: Come salvarsi dall’alienazione Antonia Scaligine –La vita è un sorriso o un ghigno?-: Profonda ed amara considerazione di Antonia su questo nostro vivere, indifferenti agli altri, chiusi nei nostri egoismi. Poesia che è una lezione di morale e di buon vivere, detta con un malinconico attacco e con una chiusa che è atto di fede ed invito ad apprezzare quel dolore speso per gli uomini. Brava Antonia! Poesie a tema libero Corrado Cioci –Riflettendo-: La piccolezza dell’uomo ed il suo essere effimero, qui viene raccontato con belle immagini e con un pizzico di Leopardi. Simone Magli –La poesia è lo sguardo dell’amore-: Altro bellissimo aforisma del grande Simone. Marino Giannuzzo –Caleidoscopio-: Il tempo cambia le fisionomie e, talvolta, i sentimenti e su questo assunto Marino intreccia pensosi versi. Francesco Soldini -102. Il gatto-: Bell’omaggio a gatto Merlino. Ovviamente magico. Santi Cardella –Eutanasia-: Wow ! Santi, con la scusa di mandar messaggi, si confessa grande seduttore ed esprime, in aggiunta, il desiderio di poter vivere ancora le emozioni d’un tempo ma non semplicemente ricordandole, bensì, soprattutto, con attestati d’apprezzamento. Ovviamente lo fa con una perfetta poesia dal ritmo impeccabile, come impeccabili (e certamente signorili) furono i suoi cosmopoliti incontri. Complimenti, caro amico, sia per lo humor che hai riversato in questi versi, sia per la tua avventurosa esistenza e…ad maiora! Dario Menicucci – Domani-: Un malinconico elenco di noiose incombenze giornaliere che non avranno, al termine della giornata, il conforto del sorriso d’un tempo. Molto ben reso, il dolente sentire del poeta, da questi efficaci versi. Jacqueline Miu –Cashmere-: Struggente richiesta d’amore, realizzata con versi forti ed illuminanti metafore. Laura Toffoli –Il tuo mondo-: Ed anche questa è una richiesta d’amore, resa come dolcissima preghiera. Sandra Greggio –Poesia silente-: Capita che la fonte smetta di gettare acqua, così come avviene che cessi l’ispirazione a scrivere poesie. E Sandra ne prende, filosoficamente, atto e resta in attesa che quell’ispirazione torni. Come non concordare? Claudio Badalotti –(waka)-: Simpatica immagine che definirei disneyana. Ciro Seccia –Frammenti-: Se la si legge come unico componimento si scoprono belle immagini separate da punti. Salvatore Cutrupi –Haiku-: E speriamo che la pioggia di Salvatore lavi pure un bel po’ di PM10. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
12 Febbraio Eutanasia, Santi
Cardella ,splendida poesia, cospargi nei tuoi versi la
bramosia di sapere l’emozione di una donna amata ,chi lo può
dire,l’amore è anche un mistero,non è permesso saperlo,le
emozioni si celano negli spazi dei silenzi. Come ben dice Sandra
Greggio, Poesia silente , abbiamo sempre bisogno di una pausa di
silenzio per ritrovare anche la poesia .After These days ,ciò
che dice Piero Colonna Romano in questa bella poesia è proprio
vero ed è davvero inutile pentirsi il giorno dopo e cercare il
perdono , perché ormai diventerebbero lacrime di coccodrillo .La
mia città ne sa qualcosa, bravo . 11 febbraio 2016 Poesia tema: Come salvarci dall’alienazione Simone Magli –Il valore del consumismo-: Amara e rassegnata considerazione su quel consumismo che ha azzerato valori, donandoci alienazione. Concetto condivisibile, molto ben espresso da un anima piena di poesia. Poesie a tema libero Alessandro Borghesi –Unione Libera-: Il tema che agita la classe politica in questi giorni, ispira ad Alessandro questa poesia i cui versi sono accusa all’ipocrisia di chi difende un istituzione, in nome di principi religiosi che non considerano amore quello omosessuale. Marino Giannuzzo –Piccoli visi-: Il tempo cancellerà la bellezza dai visi dei bimbi, di questo prende atto, con rassegnazione, il nostro Marino. Giuseppe Gianpaolo Casarini –Foibe-: Un forte atto d’accusa contro la realpolitik che dal dopo guerra in poi, per troppi anni, ha insabbiato la drammatica verità di un eccidio perpetrato dai comunisti titini. Giusto ricordarlo, come fa Giuseppe con i suoi forti versi pieni di indignazione. Claudio Badalotti –Soddisfazione-: Se ho ben capito la soddisfazione di cui parla Claudio è quella d’avere proprie visioni della vita, anche al di là delle consuetudini che la regolano. Francesco Soldini -101. Sogni-: Elegia del sogno sono i versi di Francesco, versi chiusi con una condivisibile affermazione. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Salvatore ci rammenta, con tre versi tre, che i sogni muoiono all’alba. Clelia Maria Parente –Sereno-: L’incanto dell’arcobaleno e la serenità che preannuncia, ben descritti dalla nostra amica Clelia. Marinella Addis –L’Amore.-: I primi tepori di questa primavera in anticipo suscitano in Marinella un sentimento d’amore duplice. Il primo nei confronti della natura che sta per rinascere ed il secondo nel ricordo nostalgico di una persona amata non più presente. Amore espresso con lievi e bei versi. Jacqueline Miu –La casa sulla collina con gabbiani-: Poesia densa d’atmosfera data dalla bella descrizione di una romantica casa e dalla duplice natura di un misterioso lui. Interessante (anche se vagamente masochistico) l’aforisma “sotto il dolore la pena è dolce”. Laura Toffoli –nord ovest est sud-: Poesia enigma e certamente metaforica. Forse la barca spiaggiata rappresenta una persona, così come il faro rappresenta una luce (insegnamenti?) che non è stata, da quella, seguita. E la conferma potremmo trovarla nella terza parte, che direbbe di una persona che può vivere solo nei ricordi. E forse quell’evidenza dei punti cardinali non è certezza, anzi, al contrario, perdita dell’orientamento. Sarà così? Un grazie di cuore agli amici Antonia, Sandra, Simone e Santi, per i loro graditi commenti alle mie “Conca d’oro” e “Silente un piano”. Ed ancora un grazie a Simone per i complimenti inviatimi per il piazzamento di “Bernardo ed Eleonora”, ed un ulteriore grazie all’amico Santi per l’attenzione ed il commento alla mia “After these days” Il più cordiale dei saluti a voi tutti. Al nostro Lorenzo un grazie riconoscente.
Piero Colonna Romano
Caro Lorenzo, 10 Febbraio
Non posso non commentare in senso positivo
la poesia di Piero Colonna Romano: mi è piaciuto
quell'alternarsi di passato-presente, di rimpianto e di
nostalgia, uniti però ad un afflato di speranza.
Con un breve ritardo di un giorno
sottolineo alcune poesie di ieri , insieme a qualcuna di oggi 10 febbraio 2016 Aurelio Zucchi –D’amore e sogno-: Una romantica visione della vita e del bello ispira Aurelio per questa poesia che, su vita e bello, è profonda riflessione, resa con belle ed immaginifiche immagini. Corrado Cioci –La rosa e il fango-: Spicca nel fango il colore della rosa e bene lo rappresenta Corrado. Ma c’è una morale al termine della storia che ci viene raccontata: la bellezza prevarrà sempre sulle brutture. Antonia Scaligine –Tre poesie, un solo tramonto-: Con un artificio grafico Antonia ci presenta tre poesie, intrecciate tra loro ma dallo stesso tema. Ed il tema è svolto, magistralmente, con le lievi e belle immagini di un bell’acquerello. Complimenti, cara amica. Michael Santhers –La zingara-: Una zingara, il suo sensuale muoversi in una scenario di miseria che vieppiù ne sottolinea la bellezza, ed, infine, l’inevitabile ribollir del sangue che porta al desiderio. Pare descrivere la scena di un film erotico, questa poesia dell’inimitabile Michael, tanto intensamente rende le immagini. Complimenti. Acquaviva –Fiore del Mediterraneo-: Un’apparizione che incanta ed innamora, descritta con intense e vagamente ermetiche immagini. Enrico Galavotti –Sol absconditus-: Di difficile interpretazione questa di Enrico. Potrebbe esserci un riferimento biblico nel titolo, ma lo sviluppo del tema non è coerente con quello. Godiamo delle belle, ma un tantino malinconiche, immagini che il poeta ci offre, lasciando irrisolto il mistero che c’è nell’ultimo verso. Fabrizio Lama –Amore d’anima-: Se Enrico è ermetico ecco che Fabrizio si propone quale enigmatico. Forse è una pena dell’anima, un’analisi del dolore che vi alberga che spinge il poeta a regalarci un sovrapporsi di immagini, simili ad un quadro astratto e come questo godibili. Marino Giannuzzo –Passaggio-: La trasformazione del nostro fisico che col passare del tempo si realizza, ispira Marino per questa poesia dal tono rassegnato. Laura Toffoli –Esponiamoci nel verso giusto-: Siamo rotelline di un ingranaggio e sono altri a definire ruolo e compiti di ognuno di noi. Ovviamente Laura si ribella, rivendicando la propria specificità. Conseguente ed ispirata la poesia. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Pena per un homeless, espressa con tre versi tre. Jacqueline Miu –Antieroi-: Analisi di ciò che siamo e di ciò che dovremmo essere, con qualche lezione di morale sparsa, qua e là, tra i versi tipici della brava Jacqueline. Un grazie di cuore all’amico Santi per l’evidenza che ha voluto dare ad un mio premio, ed un grazie all’amico Bruno per i complimenti inviatomi. Ed ancora a Santi un grazie per il gradito commento alla mia “Conca d’Oro”. A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Caro Lorenzo, 9 Febbraio
Caro Lorenzo, 9 febbraio 2016 Nino Silenzi –Volare-: Bellissima metafora sulla vita, dal suo inizio alla fine, resa con suggestive immagini dal bravissimo Nino che merita complimenti per l’efficace modo di comunicare il suo sentire. Alfo Fontanazza –“La conchiglia”-: Secondo un’antica leggenda la conchiglia fu assunta a simbolo di salvezza dai pellegrini in terra santa di Portogallo (o di Spagna). Forse è questo il senso che le dà Aldo: salvezza da questo mondo di ciechi, incapaci di vedere le bellezze della natura e di quanto di positivo c’è nella vita. C’è molta rabbia nell’invettiva del poeta, e nel memento di chiusura, entrambi resi con prosastico poetare. Bruno Castelletti –Cissà-: Magistrale sonetto del bravissimo Bruno che si interroga sul dopo, con domande che sono di noi tutti. Dolci le immagini che ci regala il poeta, con malinconico guardare, in una composizione da antologia. Complimenti. Giuseppe Stracuzzi –La strada dell’odio-: Questo pare essere il tempo dell’odio. E l’ottimo Giuseppe ce lo rammenta con questa poesia dai forti toni accusatori. Belle ed appropriate le immagini metaforiche che si intrecciano nei versi. Corrado Cioci –Inno alla donna-: Un inno celebrativo, dunque, detto con gran sentimento d’ammirazione verso il gentil sesso, reso con ispirati versi. (ah quanti danni ha fatto il dolce stilnovo!) Dario Menicucci -Ai confini del mondo-: Suggestive e bellissime, composte con grande bravura, sono le immagini che ci regala Dario, descrivendo questa sua visione dell’infinito. Marino Giannuzzo –Pensiero-: Nel vortice della vita neppure i pensieri resistono. Questa la tesi che svolge in versi il nostro Marino. Jacqueline Miu –Pazzi con volo fino alle stelle-: Elegia dell’amore, cantata con l’inimitabile, suggestivo stile della bravissima Jacqueline. Con i suoi versi, è vero, si vola nel sogno verso cieli dove alberga l’amore più tenero e più passionale. Complimenti vivissimi ed applausi a scena aperta. Laura Toffoli –Passo di danza della sera-: Probabilmente Laura è rimasta incantata dalla 7ma del gigante della musica ed il risultato, ritmico ed ondeggiante, è quello che abbiamo letto. Fantasiosa e brava è la nostra poetessa e ci stupisce sempre. Antonio Scalas –Quando ti scriverò una poesia-: Il bisogno di comunicare, con semplicità, il proprio sentimento, ispira ad Antonio questi limpidi e bei versi Un grazie di cuore ad Antonia ed a Santi per l’attenzione e per i graditi commenti alla mia “Arasce”. Un cordiale saluto a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Complimenti caro Piero ,complimenti
vivissimi! Sono molto contento per il Tuo prestigioso premio. Un caro
saluto a te, all' organizzatore del premio e a tutti gli amici.
Caro Lorenzo, cari amici e colleghi,
Complimenti a Nino per "Volare", lirica
intensa ed evocativa. 8 Febbraio
Commento la poesia "Arasce", di Piero
Colonna Romano - Ammirabile composizione che getta uno
sguardo incantato e colto su Alassio, i suoi splendidi paesaggi,
la sua storia. Uno sguardo a tutto tondo che evoca momenti
indimenticabili, sensazioni suggestive, avvenimenti del passato
che hanno lasciato tracce indelebili, una implicita
dichiarazione d'amore verso quei luoghi. Su tutto campeggiano le
sensazioni provate dal poeta che le esprime con spontanea
maestria, facendo nascere anche in noi il desiderio di visitare
questa naturale perla. Un grazie ed un affettuoso complimento. 8 febbraio 2016 Poesie a tema: Come salvarsi dall’alienazione Antonia Scaligine –Camminiamo senza vederci, rapiti solo dall’apparente sovrumana gioia.-: Ottima ed acuta analisi dell’alienazione che coinvolge ed intristisce noi tutti. Antonia elenca i mali della odierna società, con acuta visione. Ma pare che Marx sia morto da tempo e della sua lezione nulla è rimasto, eppure basterebbe mettere in pratica la frase ricordata dalla sensibile poetessa per risolvere quasi tutti i problemi dell’uomo. Brava Antonia! Poesie a tema libero Marino Giannuzzo –Cristo-: Potrebbe essere una delle cause dell’alienazione che ci affligge, facendo seguito alla bella poesia di Antonia, questo avere dimenticato la sua lezione di vita. Molto ben descritto da Marino il metaforico scempio che di quel crocefisco s’è fatto. Giiuseppe Gianpaolo Casarini –Viale spoglio-: Appropriata similitudine, questa di Giuseppe. Profondo e malinconico il sentimento che questi versi esprimono. Patrizia Prestano –Dio, quanto l’amo-: Un dialogo sull’amore, tradotto in poesia dalla brava Patrizia che ci dice quale sia il suo guardare al nobile sentimento, quello che non deve produrre gabbie, bensì consentire vera libertà. Enrico Tartagni –Il gatto allo specchio-: Pensieri d’un gatto, tradotti con ermetico poetare da Enrico, cui do il bentornato. Gus –Uagliona-: Sembra la strofa di una dolcissima canzone d’amore. E ne immagino la musica (potrebbe essere quella di “Fenesta vascia”, per esempio) per questi intensi e bei versi di Gus. Corrado Cioci –Crepuscolo-: E’ al tempo del passaggio dal giorno alla notte che Corrado dedica la sua attenzione e lo narra come fosse un respiro sospeso, in attesa della pace. Belle le immagini che il poeta i regala, bello il richiamo al mito ed alle bucoliche immagini. Dario Menicucci –Pioggia sui capannoni-: Un bell’affresco sono i versi del bravo Dario, a rappresentare un ambiente decisamente umido e malinconico. Jacqueline Miu –La Chiamata-: Outing a tutto tondo sono i versi dell’immaginifica Jacqueline ed hanno un particolare fascino, dato da quelle forti immagini, talvolta decisamente gotiche, cui la poetessa ci ha abituato. Ed è sempre un piacere leggerla. Laura Toffoli –Goccia di primavera-: L’attesa della rinascita, rallentata da quelle gocce che la poetessa vuole sappiano di fiori esotici, per accelerarla. C’è una ventata d’ottimismo nei bei versi di Laura ed io mi accodo. Un cordiale saluto a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
7 Febbraio 7 febbraio 2016 Dario Menicucci –In cerca di un sogno-: Sognanti immagini per dire di un malinconico abbandono. Particolarmente bella la chiusa. Renzo Montagnoli –E’ bello ciò che piace-: Un racconto di paese, quasi un lungo epitaffio in stile Spoon River, dal bravissimo Renzo. Alessandro Borghesi –Stupido-: Una fantasmagoria di immagini e di sentimenti, il tutto reso come fosse un dipinto astratto. Non è chiaro a chi o a cosa faccia riferimento il titolo, e difficile è trovare il bandolo della matassa per capire il senso di questa composizione. Ma forse l’autore non era interessato a questo, bensì a rendere, musicalmente, sue visioni. Marino Giannuzzo –Uomo-: Una riflessione sulla presunzione ed, al contrario, sulla piccolezza dell’uomo. Giuseppe Gianpaolo Casarini –Muntansi i pensier nel camminar nel viale-: Una similitudine ed una dissomiglianza: la prima tra vita percorsa, come fosse un viale, la seconda tra lo svolgersi della vita, come lo svolgersi delle stagioni ma, a differenza di queste, priva di rinascita. Su questo riflette Giuseppe, regalandoci allegoriche immagini. Claudio Badalotti –L’inverno che mi aspetta-: Giunta l’età matura ecco questa metafora a dircene le curiosità ed i rimpianti. Laura Toffoli –Viaggio tra le voci della musica Conquista del Paradiso…-: Un avventuroso viaggio per mare, in tempi remoti, raccontato come fosse un thriller, dai bei versi di Laura. Probabilmente è bella metafora della vita l’intera poesia. Jacqueline Miu –Il peso dell’acqua sul corpo-: Un non amore, insomma. Che pure brucia come fuoco e come fuoco ha bisogno d’acqua per placarsi. Questo ricavo dai versi dell’immaginifica Jacqueline. Con l’augurio per una settimana serena ed immersi nella poesia, il più cordiale dei saluti a voi tutti ed, in primis, al nostro illuminato Lorenzo.
Piero Colonna Romano Simone 6 Febbraio 6 febbraio 2016 Claudio Badalotti –Saperne il perché-: Curiosità che inquieta questa di Claudio. Curiosità che non avrà risposta, fino a quando sarà esaurito il nostro tempo. Fino a quando avremo la risposta, dunque, ma la potremo tenere soltanto per noi. Mi pare questo il senso della poesia, un senso che lascia sgomenti. Aurelio Zucchi –Quasi stato di grazia-: Belle immagini per descrivere uno stato d’animo, per descrivere la calma che deriva dall’osservare il mare, sentendolo solo proprio. Rosino Maranesi –Notte stellata-: Una lieve pennellata per descrivere una romantica scena. Andrea Bucci –Memorie di vecchi amici-: Nostalgici ricordi, ambientati in quella città eterna di cui, probabilmente, s’è persa la memoria. Marino Giannuzzo –Tempo-: Un rassegnato guardare al tempo che passa ed ai sogni mai realizzati. Un desiderio d’irraggiungibile eternità, riservata solo a Dio, muovono la penna di un pensoso Marino. Patrizia Prestano –Mamma, parlami d’amore-: Convincente lezione sull’amore, resa anche con la bella similitudine di strumenti musicali ben accordati nel loro dialogare. Corrado Cioci –Il suicida-: Non serve una vita non arida, non servono amori o amicizie, quando non ci si sente adeguati al vivere. E questo racconta la prosastica poesia di Corrado. Jacqueline Miu –L’incredibile ha dello straordinario-: Forse invertendo il titolo si può meglio intendere la poesia di Jacqueline che propone straordinari versi che hanno dell’incredibile. Scherzo, la poetessa sa quanto l’apprezzi. Tiziana Cocolo –Insieme nel cuore-: Una bella poesia d’amore, detta con romantiche immagini e col ritmo di endecasillabi spezzati in due versi. Laura Toffoli –Panorama da sogno-: Parrebbe ermetica poesia, detta con belle immagini. Ma un verso ne rivela il senso (“sconfina l’idea di te”) e si scopre che è poesia d’amore della brava Laura. Buon carnevale a tutti, assieme ad un cordiale saluto ed un grazie al nostro illuminato Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Sono particolarmente lieto di ringraziare
Piero, Santi e Simone 5 febbraio 2016 Dario Menicucci –Baffino-: La sincera e disinteressata amicizia di un animale, qui ricordata con malinconica nostalgia, per quel vuoto che lascia la sua dipartita. Carla Persico –Ispirazione-: La crisi di un poeta che ha smarrito la vena poetica e smarrito si sente, privo di quell’ancora di salvezza che può essere la poesia. Carla, con versi che dicono amarezza, non si accorge di aver fatto, anche in questa occasione, poesia. Poesia che comunica, alla perfezione, un sentire. Che poi è lo scopo per cui si fa poesia. C. V. Catullo –Carme XLVI- Tradotto da Santi Cardella-: La traduzione di Santi rende perfettamente lo stato d’animo di Catullo, che pur dispiaciuto nel dover lasciare le “feconde terre di Nicea”, freme per il desiderio di vedere “le luminose terre d’Asia”. Molto bene è resa la poetica descrizione della primavera che ne fa il poeta latino, stagione che è un invito alla rinascita e spinge alla conoscenza di nuovi orizzonti. Giuseppe Dabalà –Il grido-: Decisamente una della più belle poesie dell’amico Pino. Un sentimento di dolore, una pena per una perdita, espressi con versi intensi che sgorgano dall’anima. Le ricorrenti e belle metafore sottolineano quel doloroso sentire ed il forte grido di pena. Complimenti vivissimi per questa composizione, resa con ottimi e ritmici versi liberi, da questo sensibilissimo poeta. Un caro saluto. Andrea Sbarra –Ti giuro no-: La pena per un abbandono, il riaffermare un amore che non può essere dimenticato ed il non rinnegare ciò che è stato, uniti alla forza d’animo che darà scopo e senso alla vita, nonostante la pena intensa. Tutto questo detto con intensi e significativi versi dal bravo Andrea. Marino Giannuzzo –Tunnel-: Un auto epitaffio a conclusione di ricordi nostalgici e malinconici. Laura Toffoli –O nostro Dio…-: La consapevolezza della grandezza di Dio, della piccolezza del pianeta nel quale viviamo e di noi stessi, che, atomi dispersi nell’universo, temiamo di non essere ascoltati dalla divinità, muove la penna di Laura a formulare questa intensa poesia. Antonio Scalas –Luce-: La tesi dell’inevitabilità del giustificarsi, specularmente, dei contrari, qui espressa prendendo ad esempio il buio e la luce. Da uno nasce l’altro e viceversa ed è tema ripetutamente proposto da filosofi antichi e moderni. Ciro Seccia –Polvere-: Il dubbio, irrisolvibile, che ci prende quando ci interroghiamo sul dopo vita è il tema che qui, con sintetici versi, svolge il bravo Ciro. Jacqueline Miu –Fammi un incantesimo-: L’incantesimo dell’amore, dunque, è quello che propone la fantasiosa Jacqueline, per vivere. Come sempre suggestive le immagini regalateci come, altrettanto, lo sono i versi. Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
5 Febbraio
Ecco alcuni pensieri sulle poesie del giorno:
Oggi mi ha colpito particolarmente "Il grido" di
Giuseppe Dabalà, specie nella prima parte: versi intensi e molto
suggestivi. 4 Febbraio 4 febbraio 2016 Michael Santhers –Capannoni-: Una sarcastica descrizione dell’attuale panorama dell’industria italiana, reso da un Michael in gran forma e sempre attento osservatore di quanto ci circonda. Complimenti. Tinti Baldini –Presto-: Un invito, fortemente urlato, a recuperare dignità perdute, è questa poesia, resa con grande rabbia, di una strepitosa Tinti. Condivido ed aggiungo un forte brava! Gian Luca Sechi –A chi non ha pace-: La cultura della morte, quella che non abbiamo, spinge il bravissimo Gian Luca ad intrecciare versi dal sapore di filosofia. Di vita. Ed anche a questo poeta un meritatissimo bravo! Luigi Panzardi –Macchine-: Fremente atto d’accusa a questa umanità che vive chiusa in scatole di latta. Belle e metaforiche le immagini che il poeta ci regala, a condanna di questo nostro disumano vivere. Stefano Chiucchiù -…l’uomo che guarda-: Una sensuale visione scatena il desiderio e Stefano lo rende con appropriati ed intensi versi. Inevitabile il richiamo a Tinto Brass e, perché no? all’uomo oggetto. Marino Giannuzzo –Illusione-: E Marino punta il dito contro questo infame mondo, dove non c’è più posto per altro amore che non sia quello del denaro e del sesso (spesso a pagamento). L’indignazione e la rabbia del poeta sono molto ben rese dai suoi significativi versi. Francesco Soldini -100. Insalata-: Ecco come, e Francesco lo dimostra, pomodori, patate, insalata, germogli ed hamburger possono essere occasione per far poesia. Jacqueline Miu –Coma-: Il rimpianto per quei biglietti per l’Eden, ormai esauriti, dà vita ad una malinconica analisi di se stessa. E scava, la poetessa, nel suo animo che brucia di nostalgia, con i suoi suggestivi e fantasiosi versi, sempre piacevolissimi da leggere. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Un malinconico guardare agli effetti di un lungo inverno. Sandra Greggio –Impronte-: Saggia ed apprezzata lezione di vita della sensibile Sandra che ci parla di sogni che son da realizzare per vivere, con convincente poetare. Brava ! Giampietro Calotti –Del vivere il recto e del morire,…il verso? (1)-: Poesia ispirata dai versi e dalla visione della vita del poeta Kunert. Di grande intensità (e spesso metaforici) sono i versi di Giampietro e ne rendono il suo sentire con cristalline e bellissime immagini. Giusto l’omaggio reso al grande personaggio. Laura Toffoli –Alba nella notte-: Come rendere sensualità, usando lievi e bellissimi versi, ecco ce lo insegna la più che brava Laura. E, come se non bastasse, rende esplicito (ciò che già lo è) con la frase/password di chiusura. Ed ancora un brava Laura! Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Capannoni di Michael Santhers 3 febbraio 2016 Giuseppe Gianpaolo Casarini –Come in una fiaba-: Il commovente racconto di un amicizia durata tutta una vita, detta con l’inimitabile stile del sensibile e bravo Giuseppe. Michael Santhers –Case abbandonate-: Racconta di un desolato paesaggio, fatto da case fatiscenti, il nostro ottimo Michael e rende, con maestria, l’atmosfera d’abbandono, di un paesaggio (dell’anima?) dimenticato nella sua solitudine. Fausto Beretta –Farfalla la giovane-: Il gesto di raccogliere, maliziosamente, i capelli in treccia scopre un viso giovane e sensuale che attrae gli sguardi, e Fausto lo descrive con maestria, quel gesto, così come bene ne descrive l’effetto e la reazione, pudica, della “farfalla”, comunque tentata da nuove emozioni. Claudio Badalottti –Pallottoliere della mia poesia-: Ben descritto quel guardare, non vedendo, perché distratti da altri pensieri. Pensieri che generano parole e versi, a formare una sorta di pallottoliere. Dario Menicucci –Soltanto inverno-: Malinconica, bella e realistica la descrizione dell’inverno, seguita da una rassegnata e triste visione del futuro. Aurelio Zucchi –L’ultima rosa-: Credo sia un invito a ripensare a giorni più lieti, indirizzato ad una compagna piuttosto taciturna. Ma è poesia criptica questa, dove l’autore osserva il tempo che passa, mentre i ricordi sbiadiscono. Marino Giannuzzao –Salto-: Il dubbio su ciò che ci aspetta dopo la vita è la conclusione di questa pensosa poesia di un Marino piuttosto tendente al pessimismo. Francesco Soldini -99. Fulmine-: Una veloce, cupa pennellata, a descrivere un’atmosfera da tempesta. Laura Toffoli –Risvegliare le coscienze-:Con versi fortemente metaforici e decisamente ad alto contenuto poetico, ecco che Laura suona la sveglia alle coscienze: “caos creato per dimenticare” e “sigilli alle bocche” sono roventi accuse a questa società, in una poesia che, a giudicare dal bellissimo attacco dal tono rassegnato, non dà spazio alla speranza. Jacqueline Miu –Spezza una stella-: Semplicemente deliziose questa serie di richieste rivolte all’oggetto del proprio amore. La fantasia di Jacqueline qui si scatena e vaga tra l’alta poesia (quel bellissimo attacco) il surreale di quei bicchieri d’aria, l’umoristico di quei tacchi tagliati, il gotico di quel cuore che casca fuori dal costato, il gastronomico di quella stella spezzata per farne minestra. Ed altro verso surreale e pieno d’alta poesia è quel “o semplicemente sfoglia il bianco dal muro e libera il cielo”. Da applausi, quindi, è la poesia, ed io glieli dedico con convinzione. Salvatore Cutrupi –Haiku-: La confortante presenza del mare, in tre versi tre di Salvatore. Un grazie a Santi per l’attenzione posta alla mia “Ecco che viene” ed una considerazione: caro amico io credo che ciò che ci differenzia dagli animali sia la consapevolezza della morte che c’è in noi e non in quelli. L’anima? Mi convince più Democrito di Platone, ma tifo per il secondo. Nell’attesa del fine partita tento di non commettere troppi laici peccati. Hai visto mai? Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
3 Febbraio Caro Lorenzo,per questione di tempo mando solo un commento: "Ecco che viene", di Piero Colonna Romano - Caro Piero, leggendo questa tua composizione mi sembra che la mia "catacombe" sia un trattato d'ottimismo. Bello il ritmo, malgrado l'uso del breve pentametro, profonde le riflessioni, ma tutto si infrange su quel "niente nel niente/diventerò". E allora l'anima, questa dotazione suppletiva che abbiamo rispetto alle bestie, a cosa serve? Io una risposta certificata non ce l'ho, ma una speranza sì. E t'invito, per quando sarà il momento, ad avere almeno un dubbio. Comunque complimenti poetici per la ballata del disperato. Con affetto, Santi Grazie caro Piero e complimenti per l'ottimo commento ad una poesia che sento molto perché c 'è dentro tutto il mio mondo. Un abbraccio. Bruno 2 Febbraio 2 febbraio 2016 Poesie a tema: Come salvarci dall’alienazione Simone Magli-Sdraiarsi sull’amore-: Perfetta e condivisibile terapia contro l’alienazione, questa di Simone. Convincenti i bei versi di questo sensibile e bravo poeta. Poesie a tema libero Giuseppe Gianpaolo Casarini –Il passerotto-: Scenetta da libro Cuore, descritta con sentimento dal nostro Giuseppe. Michael Santhers –Coriandoli-: E’ tempo di carnevale ed eco Michael che ce ne racconta la sua visione, col solito sarcasmo. Belle e suggestive le immagini, alcune piene di bella poesia come “e la fantasia, aquilone senza filo,” Ed al nostro poeta sempre complimenti. Fausto Beretta –Attesa-: Con lo spirito che c’è in film di Antonioni, Fausto racconta dell’attesa, con convincenti e bei versi. Claudio Badalotti –Lo spazio si dipinge d’infinito-: Bella riflessione sull’essere e su quello spazio che nell’immenso si perde, il tutto con immagini suggestive, nate quasi da un sogno. Quello della vita. Complimenti, Claudio. Marino Giannuzzo –Cuore aperto-: L’equivoco del cuore, sede dei sentimenti, chiarito da Marino con bella poesia che gronda filosofia. Francesco Soldini -98. Ridente-: Una triste e grigia terra, che è pur d’amare, inserita in un universo luminoso e colorato, e quella ricerca del bello che fa rivolgere lo sguardo al cielo. Leggo così la criptica poesia di Francesco, chiusa con un musicale “tante tinte danzando”. Bruno Castelletti –Ame-: Un malinconico elencare tutto ciò che ha reso gradevole la vita, sapendo che il tempo che passa cancellerà ricordi e sensazioni dolcissime e rassicuranti. Bruno è magistrale nell’esprimere il suo stato d’animo, regalandoci versi che ci portano tra quei monti, ci fanno vedere quelle stelle e vivere quelle atmosfere. Perfetta la costruzione della poesia, fatta da ritmici endecasillabi e musicali settenari che scorrono come ininterrotto ed armonioso narrare. Complimenti ed un cordiale saluto. Giuseppe Stracuzzi –Un qualche raggio-: Una malinconica riflessione sui tempi crudeli, nei quali stiamo vivendo, e sulla vita che si avvia al tramonto, senza che un raggio di speranza sul futuro dia conforto. E’ durissima la poesia di Giuseppe e ci induce a riflettere, così come lui ha fatto. Salvatore Cutrupi –Beethoven-: Le sensazioni che può darci il suono di un pianoforte, qui ben rese dal bravo Salvatore. Laura Toffoli –Poesia dedicata al fluire naturale corso della vita.-: Bella lezione di vita, dedicata ad un figlio e detta col bel poetare di Laura. Jacqueline Miu –Il tuo cuore-: “Sono il tuo bene, non dimenticarmi” è il verso/invocazione centrale, ragione della poesia. La Jacqueline di sempre invia il bel monologo ad un cuore, suo cuore. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro vate Lorenzo.
Piero Colonna Romano
"Cuore aperto" di Marino: una poesia che
colpisce e lascia il segno con la sua schiettezza cruda ma al tempo
stesso tenera. 1 Febbraio 1 febbraio 2016 Giuseppe Stracuzzi -Ali di fantasia-: Un viaggio nel sogno e col sogno, tra stelle e con lievi pensieri, interrotto dalla realtà quotidiana, per affrontare la quale si cerca il conforto di una dolce stretta di mano. Il tutto descritto con maestria dal bravissimo Giuseppe. Giuseppe Gianpaolo Casarini –E’ una notte senza profumo che respira-: La notte che tutto livella e tutto fa sembrare uguale, qui descritta col bello stile del nostro Giuseppe. Dario Menicucci –In un mondo mediocre-: Il rifiuto di questo mondo, dal quale ci sentiamo estranei, in questa amara analisi di Dario. Michael Santhers –Risvegli-: Immagini che sembrano tratte da cartoni animati alla Disney e rese con quel pizzico di humor, tipico del nostro amico Michael. Sempre un piacere è leggere questi suoi regali alla poesia. Fausto Beretta –Sull’altalena dell’amore-: L’antico (e credo mai risolto) contrasto tra cuore e ragione, perfettamente sintetizzato dal bravissimo Fausto, in questa intensa poesia. Marino Giannuzzo –Peso-: Il peso degli anni che, a pensarci, spaventa, narrato con poesia dalla allarmate (e magari allarmanti…) immagini. Francesco Soldini -97. Cena-: Ecco la descrizione di una simpatica fine di giornata, detta con bel poetare. Massimo Pierozzi –Bi Sogno-: Sapiente intreccio di vernacolo ed italiano per raccontare una didattica favola d’oggi. Bella la passeggiata nella città eterna, che Massimo ci offre. Resta l’amaro in bocca per il degrado nel quale ci viene resa. Complimenti al bravo poeta che ha saputo coinvolgerci nel suo denunciare, con brillante fantasia. Simone Magli –La gelosia è il chiodo dell’amore-: Saggio aforisma del nostro ottimo Simo. Jacqueline Miu –Ogni tanto devo riconoscere che essere intelligenti-: Ecco che Jacqueline, in versione minimale, ci invita, sostanzialmente, all’estrema sopportazione, fino alla stupidità, con questa (poco condivisibile, direi) riflessione. Ma c’è un prezzo per tutto, no? Laura Toffoli –Le quattro stagioni di Vivaldi-: Questo sente (e vede) Laura, ascoltando il capolavoro descrittivo del grande Vivaldi e narra, con estro poetico, quei quattro concerti grossi per vilino che il prete rosso inserì ne “Il cimento dell’armonia”. Sempre brava e fantasiosa la nostra amica. Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Roman
"In un mondo mediocre" di Dario: questa
poesia mi ha colpito e coinvolto molto, per via che vi sono contenuti
sentimenti comuni ai miei. Purtroppo anche io, nonostante abbia 31 anni,
è da diversi anni che non riesco a starci dentro, anche per i motivi che
hai espresso in poesia. 31 Gennaio
Caro Lorenzo, 31 gennaio 2016 Simone Magli –L’agio inibisce l’agire-: Saggia riflessione di Simone. Quando si è sazi non si sente il bisogno di lottare, è il bisogno che muove il mondo ecc. Giuseppe Stracuzzi –Poesia-: Dichiarato amore per la poesia, rifugio e conforto per l’anima, detto con convincenti e bei versi dal bravo Giuseppe. Giuseppe Gianpaolo Casarini –Stessa è la notte-: Sconsolatamente il nostro Giuseppe afferma, col suo inimitabile poetare, che nulla cambia, né mai cambierà. Ed è sempre notte. Fonda. Giuseppe Dabalà –La coperta di cartone-: Struggente racconto di una realtà cui assistiamo giornalmente. Emarginati, privi di casa e di affetti, che letteralmente muoiono di freddo. E Pino riversa dolore e rabbia in questi intensi e toccanti versi che rendono tenere e bellissime immagini. Marino Giannuzzo -Ricchezza-: Condivisibile lezione di morale, resa con versi dai quali trapela l’indignazione nei confronti dell’eccesso di ricchezza (che corrisponde, specularmente, ad eccesso di povertà). Francesco Soldini -96. Felici-: Simpatico divertissement a ritmo di filastrocca. Massimo Pierozzi -‘Na scarpa e ‘na ciavatta-: Bel racconto con morale, secondo gli insegnamenti di Trilussa. Il ricco e il povero, il campione osannato e la schiappa che si rassegna, ed anche a chi la gloria d’effimeri momenti ed a chi la concretezza destinata a durare. Simpatico quell’alternarsi di vernacolo e lingua, che rende più scorrevole la lettura della poesia. Clelia Maria Parente -Mondo d’oggi-: La nostalgia per una vita più a misura d’uomo, meno frenetica, ispira a Clelia questa poesia dai puliti versi, simili a limpido acquerello. Ed alla frenesia che ci rende schiavi e ci fa dimenticare famiglia ed amori, ecco che la poetessa, a maggiore sottolineatura, contrappone una natura serenamente immutabile nei suoi aspetti. Jacqueline Miu –Lei ribelle-: Una lei ribelle ma dolce, misteriosa ma fonte di sogni. Insomma una lei da conquistare a tutti i costi. Così Jacqueline descrive una lei. Lei…? Carmine De Masi –Ritorno-: Un’intensa preghiera di ringraziamento per un ritorno da molto atteso. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Sarà perché poco conosco gli haiku ma non so proprio che dire. Laura Toffoli –La tragica danza-: Una metafora dunque. Una metafora la cui spiegazione la troviamo nella frase, simile ad una password, a sugello dei versi. Lieto d’averti fatto sorridere, caro Alessandro, ed un grazie per l’attenzione posta al mio commento ed alla mia “Più bella e più grande che pria”. Con l’augurio per una serena settimana il più cordiale dei saluti a voi tutti ed, in primis, al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Brava Clelia che in "Mondo d'oggi", con
grazia esprimi la drammatica realtà dell'alienazione dell'uomo ad oggi. 30 Gennaio
Carissimo Piero, 30 gennaio 2016 Corrado Cioci –La carta e la penna-: Quanto possono carta, penna e sentir del poeta, lo racconta Corrado con brillanti esempi d’antiche memorie. Simone Magli –Ricomincia il giorno e-: Un addolorato sentir la vita, detto con versi, che turbano, dell’ottimo Simo. Giuseppe Starcuzzi –Dove sfocia l’orrore-: Ottima poesia che gronda amarezza, ispirata da quelle atroci fini di bambini (ironia della sorte, in fuga dal male) cui giornalmente assistiamo. Complimenti, Giuseppe. Claudio Badalotti –Jingle bells-: Una canzone che risveglia i buoni sentimenti, perché colonna sonora del tempo dell’amore, molto ben utilizzata dall’ottimo Claudio per dirci di dolci ed amorevoli atmosfere. Magari fosse la colona sonora del nostro vivere! Bella la poesia di questo bravissimo poeta. Alessandro Borghesi –Speb-: Questa poesia nasce dalla rabbia per quella perdita di valori che i grandi Sandro (Pertini) ed Enrico (Berlinguer) han portato con sé nella tomba, né, di loro, vi sono eredi. Amarezza e rabbia, dunque, espresse con forti (e condivisibili) versi dell’amareggiato e bravo Alessandro. Santi Cardella –I sensi e l’anima-: Leggere Santi è immergersi in sentimenti ora dolci, ora struggenti, lasciandosi portare dai suoi magistrali versi. Magistrali certamente e didattici pure. Oggi, oltre alla bellezza della poesia, ecco una lezione di metrica (neppure una sbavatura nel ritmo dei versi) e di rima con quelle terzine che rimano tutte in “ire” e le dolcissime quartine conclusive in ABAB. Complimenti maestro e grazie. Marino Giannuzzo –Sogno-: Potrei ironizzare, dicendo che i sogni son desideri… Mi limito ad apprezzare il modo in cui Marino sa rendere il senso dei sogni e l’amaro confronto, implicito, che c’è con la realtà (che è altra storia…). Francesco Soldini -95. Amore-: Poetica riflessione su quell’amore capace di unire terra e cielo, detta con suggestivi versi. Clelia Maria Parente –Neve in città-: L’incanto di una notturna nevicata, molto ben descritto da Clelia, con questa fascinosa poesia. Jacqueline Miu –I pazzi pattugliano il mio sangue-: E’ la suggestione delle immagini che Jacqueline regala che prende il lettore, verso dopo verso, e lo porta a rileggere, per immergersi nelle atmosfere, spesse volte inquietanti, del racconto. Un insetto che trasuda sogni, il cielo che preme sul soffitto, le macerie di certezze crollate ecc, sono tutti voli creati dalla strepitosa fantasia di questa spettacolosa poetessa. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Tre veloci pennellate e…voilà un bell’acquerello. Laura Toffoli –Girandola d’emozioni-: Mi piace molto quel pentagramma del nostro destino, nato dalla fantasia di Laura, ribadito poi con quella lunga frase (pare una password) conclusiva. Alda Merini –Mi piace il verbo sentire- proposta da Sandra Gregio-: La grande Merini, che è gran piacere…sentire, regalataci dalla sensibile Sandra, cui va un grazie. Ed un grazie di cuore a Giovanni Abbate per l’attenzione ed il gradito commento alla mia “unità di misura”. Con l’augurio per un sereno weekend, immersi nella poesia, a voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro illuminato Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Caro Lorenzo,
Vorrei complimentarmi con Carlo per
la sua grande abilità nel declamare la poesia con ironia, di
andare a braccio e trovare associazioni continue, bravo!
Continua così!
-“ Unità di misura “di Piero Colonna
Romano. 30 gennaio 2016 Cari amici sono lieto di informarvi che la TV di Livorno, “TELEDUCATO”, il 21 gennaio scorso, ha messo in onda un’intervista sulla poesia che aveva quale protagonista il nostro grande CARLO CHIONNE Per godere dell’arte e del genio di questo personaggio, onore e vanto del nostro sito, vi invito a cliccare sul seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=78VD0ucHoO8 Vi informo inoltre che questo strepitoso personaggio, dotato di un’immensa forza d’animo e di una verve eccezionale, nonché di grande cultura ed amore per l’arte, in questi giorni, assieme ad altri attori, sta provando la commedia “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello. La commedia andrà in scena il 21 febbraio prossimo, al teatro Goldoni di Livorno ed il nostro Carlo interpreterà il personaggio principale del “berretto”, cioè Ciampa. Invidio molto chi potrà andare ad applaudirlo ed invio a Carlo un forte in bocca al lupo. Piero Colonna Romano
29 Gennaio 29 gennaio 2016 Francesco Soldini -94. Candela-: Bella similitudine tra candela e vita, molto ben espressa. Angelo Michele Cozza -Se un verboso estro m’avviva-: Bellissima questa romantica invocazione, piena di suggestive immagini e detta con un dire d’antan. Poesia piacevole e di grande intensità, dove particolarmente toccante e convincente è la chiusa. Complimenti Angelo. Cristina Perilli –Il presente immobile-: Un’angoscia, ed una pessimistica visione della vita passata e futura, raccontata con belli e magistrali versi pieni d’amarezza. Brava, Cristina! Matteo Bertoncello Brotto –Fato-: Un triste destino ed una pessimistica previsione, danno vita ad un sentire privo di speranza, tradotto in versi che ben lo comunicano. Marinella Butti –Solitudine-: L’espressione di una solitudine che scava a fondo nell’anima, narrata con semplici ed efficaci versi che coinvolgono. Gabriella Brancaleone –Immagini-: E questa è l’ennesima poesia del giorno che trasuda pessimismo (cosmico, direi) e lo rende con cupe immagini. Un guardare a se stessi, tirando somme drammatiche, detto con versi densi d’amarezza. Ma la conclusione pare un ossimoro, rispetto a ciò che precede, e forse è speranza, alla quale mai si può rinunciare. Marino Giannuzzo –Realtà-: Filosofica riflessione su quella realtà che mai è univoca. Laura Toffoli –Una cascata di fiori-: Delicate pennellate, a descrivere una romantica natura, con versi a grafica a scalare. Clelia Maria Parente –Perdono-: Omaggio, denso di fede e reso con versi intensi, al salvatore dell’umanità. Jacqueline Miu –Titano furioso-: Il silenzio che distrugge, che può uccidere, descritto con le iperboliche immagini cui Jacqueline ci ha abituati. Immagini che non sono fine a se stesse, bensì finalizzate a descrivere i timori di un’anima innamorata, con grande maestria. Un riconoscente grazie ad Antonia, Sandra e Santi, per l’attenzione ed i commenti alle mie “Unità di misura” e “Atene andata e ritorno”. Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grazie di cuore al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
"Solitudine" di Marinella Butti: poesia di
una semplicità e di una schiettezza bambina straordinarie. 28 Gennaio
Pochi giorni fa una poesia ("Atene andata
e ritorno") che è quasi un poema, così ricco di
conoscenza e di bravura stilistica; oggi un poeta "tecnologico",
completamente diverso ma non meno bravo. Sono la stessa persona?
Ebbene sì:Piero Colonna Romano, colui che ci commenta tutti e
tutti i giorni e che ben merita un commento. Complimenti!!!
Caro Lorenzo, 28 gennaio 2016 Donato D’Addosio –Un Dio- un uomo-: Benvenuto nell’azzurro a Donato che esordisce con intensa poesia che tratta, dolorosamente, il tema dell’assenza di Dio dalle vicende umane. Profonde le riflessioni del poeta in questa lunga ode, densa di un malinconico (e rassegnato) interrogare. Tempo fa scrissi una poesia (Chi l’ha visto?) dove narravo che, dopo la creazione, Dio, stanco, s’addormentò e concludevo con “e da quel giorno non s’è più svegliato”. Ammesso ci sia, ne attendiamo il risveglio. Bravo Donato! Marino Giannuzzo- Segesta- Suggestiva descrizione di un sito incantevole che io, casualmente, scoprii moltissimi anni fa (era il 1969) restando incantato da quell’atmosfera, dal silenzio e dal luccichio del mare lontano. Un teatro greco, molto ben conservato, voluto da Elimo, ed un antico ovile, fatto di pietre, erano corona al bellissimo tempio dorico. Località certamente da visitare, anche se non ci si troverà più quell’atmosfera di pace di cui io godetti. Un grazie a Marino per avermela riportato alla memoria. Francesco Soldini -93. In due-: Deliziosa pennellata a rendere un sentimento d’amore, in una romantica atmosfera. Carlo Chionne –Nudi e crudi-: Vergognarsi della propria cultura, quella che generò squisita arte, è il miglior sistema per arrendersi all’arroganza distruttiva, in salsa pseudoreligiosa, che spira nel mondo. Ma si sa, pecunia non olet, ed ecco che il bravo Renzi si inchina (a 90°) in nome dei lucrosi affari che si potranno fare con l’Iran. Apprendo in questo momento che Roani, in Francia, ha avuto in dono pregiati vini francesi. Ci sarebbe da sbellicarsi dalle risate, ma troppa è la tristezza (e la vergogna) nel confrontare i comportamenti dei politici francesi con quelli dei politici italiani. Corrado Cioci –Il giorno della memoria-: Dolente è il ricordo, e brucia ancor oggi, di quei tempi bui e Corrado esprime la sua pena ed il suo ricordo con questi intensi versi. Maurizio Donsanti –Un sorriso transitorio-: Grande amarezza traspare da questi versi, magistralmente intessuti dal bravissimo Maurizio. Il ricordo di un amore svanito, il rivederlo con la mente, lo fa divenire “Illusione utile all’anima per respirare questa vita che già fugge”. Complimenti! Jacqueline Miu –Sono maledetto-: Un sognatore pentito d’esserlo. Significativo è il verso “Chi mai potrebbe camminare bene se ha sempre usato le ali”. E l’intera composizione esprime questa incapacità e la pena di non riuscire a realizzarsi nella normalità. Questo leggo nei forti e suggestivi versi di Jacqueline. Salvatore Cutrupi –Regina-: Passa un incanto e Salvatore lo descrive come se volasse a qualche spanna dal terreno, risvegliando i sensi e profumando di sole. Beh, come meglio si può descrivere un innamoramento? Laura Toffoli –Azzurra me-: La ricerca di se stessa, e di una strada smarrita, dette con versi di grande intensità che denunciano uno smarrimento, un non riconoscersi, persa tra “sipari e ancora sipari”. Clelia Maria Parente –Amarsi e volersi bene-: Elogio dell’amore, inserito in romantica scena, dai lievi, delicati versi di Clelia. Un cordiale saluto a voi tutti, in primis al nostro vate Lorenzo.
Piero Colonna Romano inizio con questa bella poesia del nuovo poeta Donato D'Addosio Un Dio - Un uomo , poesia che potrei tanto discutere , ma mi limito dire solamente che alle tue domande c’ è solo una risposta: E tu dove ti nascondi, o Dio? Dio si nasconde nei nostri cuori , e la sua dimora è sulla Croce . Gesù disse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria…e San Agostino diceva che se la patria in cui è stato generato lo ha rifiutato, lo accolga la patria che egli ha rigenerato, il bisogno di una parola di vita vince le nostre paure e ci fa sentire amati. Clelia Maria Parente ci dice infatti che Amarsi e volersi bene è meraviglioso. Laura toffoli, ricerca se stessa nell’azzurro , che sia il cielo che possa essere anche questa pagina azzurra , importante è ritrovarsi . Azzurra me. Unità di misura ,Piero Colonna Romano , simpaticissima poesia . Se si vuole misurare con i bit la coscienza , lo dice un certo Tononi , di conseguenza nel web di certo troverai la giusta dimensione così che in pochi bit t'anneghi la passione; bella Un grazie grande grande a Santi per il suo bel riguardo alla mia poesia“ Questi onde a me ritorna il tuo riguardo” Dante , cosa che io ricambio con verità e sincerità . Grazie Piero sei sempre “troppo buono “ con me , e dulcis in fundo , grazie alla soave ( dulcis ) persona Lorenzo , (in fundo )solo per chiudere con dolcezza. Come diceva sempre Dante “ e in dolcezza ch'esser non pò nota se non colà dove gioir s'insempra.” Antonia Scaligine 27 Gennaio
Grazie Piero,sempre generoso nei miei
confronti!Sono stato poco bene ma ora va meglio.Se hai
occasione di venire a Verona saró lieto di ospitarti.Un caro
saluto.Bruno 27 gennaio 2016 Bruno Castelletti –O sercà-: L’aspirazione al romantico bello ed a sogni di libertà e la consapevolezza, rassegnata, di un tempo che è passato e rende freddo il cuore. Incanta sempre Bruno, per come sa esprimere il suo malinconico sentire. Marino Giannuzzo- Soffio-: Una filosofica riflessione, intrisa di fede, detta con bei versi. Francesco Soldini -92. Primo luglio-: Rende con sintetici e bei versi un suo ricordo d’altre terre. E li disegna con maestria, il bravo Francesco, e ci porta, con la fantasia, in quei luoghi.. Simone Magli –Pistoia mia mamma-: E Simone ci porta a spasso nella bella Pistoia (città della cultura per il 2017) e ce ne fa godere l’arte e la storia con i suoi sintetici ma esplicativi versi. Bravo Simo! Iallonardo –Ho Amato-: Dichiara amore, Iallonardo, e ci regala un condivisibile, bell’aforisma. Aurelio Zucchi –Ho cercato il sereno-: Belli, e spesso ritmici, i versi con i quali Aurelio narra di questa sua ricerca, di questa sua ansia, cercando il sereno per l’anima. Clelia Maria Parente –Sotto lo stesso cielo-:Un cielo che unisce ed un sentimento che esalta, molto ben resi dalla brava Clelia. Jacqueline Miu –Scatola di sogni-: Suggestive (come sempre) le immagini che Jacqueline ci regala, narrando di un rapporto d’amore che analizza con sottile indagare. In questa occasione, con quel sottolineare le dimensioni di quella scatola dei sogni, intende denunciarne la limitatezza. E non è la prima volta che questa brava poetessa di questo si lamenta col suo suggestivo poetare. Giovanni Abbate –Il silenzio del buio-: Un volo nel cielo stellato, complice il buio, il silenzio e lo sciabordio del mare. Giovanni dipinge un panorama ed una atmosfera di pace e d’attesa, con magistrali versi che perfettamente la rendono, coinvolgendoci. Complimenti. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Una romantica osservazione, resa con tre versi tre. Ciro Seccia-Fugge-: Tre belle immagini quale scena per malinconici ricordi, in una poesia nata da malinconica riflessione. Laura Toffoli –Felicità a fette-: Dolcissime e tenere immagini a preludio e contorno di una dolcissima e tenerissima scena. A voi tutti il più cordiale di saluti ed al nostro Lorenzo un grande grazie. Piero Colonna Romano
26 gennaio 2016 Francesco Albino –Giorno irreale-: Un sogno fanta-religioso, con una spruzzata di Indiana Jones, simpaticamente raccontato da Francesco. Stefano Ripamonti –abbandonarsi-: Se di metafora trattasi, il senso della composizione potrebbe essere quello della corsa della vita verso l’ineluttabile oltre. Alberto Rosso -Lasciati navigare-: Immagino che l’invito/preghiera a farsi navigare sia rivolto al mare, in questa criptica poesia piena di belle immagini. Marino Giannuzzo –Pupazzo-: Marino usa uno dei più sanguinosi insulti siciliani, per descrivere un personaggio della sua variegata galleria. Francesco Soldini –Finnik-: Francesco descrive, ammirato, la simpatica attività dei delfini. Finnick? Probabilmente ancora località australiana. Nicola Cabras –La Pietra-: Una riflessione sul regno minerale, dunque, sintetizzato in quella pietra. Poesia prosastica con alcune belle e romantiche immagini. Laura Toffoli –Goccia nera Goccia bianca-: Due gocce, due destini e due destinazioni. Apprezzabile sempre la fantasia della brava Laura. Clelia Maria Parente –Pioggia e tuoni-: Sintesi di un temporale e del suo estinguersi. Antonia Scaligine –Stasera-: Deliziosa, e magistrale, è la descrizione di un cielo velato da nuvole che Antonia ci regala. Ed altrettanto bella è la prosecuzione della poesia, con quella metamorfosi immaginata e con quel rassegnato raccontar d’insonnia. Bravissima Antonia! Jacqueline Miu –Selciate mosse-: Inconsueta la metrica dei versi che oggi Jacqueline ci regala. Ritmato è il racconto che, come sempre, ha un protagonista innamorato/a che continua la sua ricerca dell’amata/o. Molto belli i cinque versi finali. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro illuminato Lorenzo. Piero Colonna Romano
26 Gennaio
Caro Lorenzo, scusami per l'ora tarda ma volevo
condividere un'emozione: 25 Gennaio 25 gennaio 2016 Fabrizio Lama –Il leggero confine-: Il confine tra sonno e veglia, qui descritto con maestria. Ed è il confine tra “un insidioso/amore e la sua/polvere”, quindi tra un doloroso ricordo ed il suo scordarlo. Bravo Fabrizio! Enrico Galavotti –La speranza-: Beh, speriamo che muoia sempre chi uccide la speranza. E l’elenco è troppo lungo per poterli qui citare… Nadia Borean –Qualcuno mi è accanto-: Ben descritta questa sensazione mistica e poi reale. C’è appagamento nella prima, angoscia nella seconda. Ed i versi di Nadia rendono alla perfezione il suo stato d’animo. Marino Giannuzzo –Resurrezione-: Perfetta similitudine, che odora di Dante, nella bella poesia di Marino. Francesco Soldini -90. Papunya-: Lo sospettavo, e Wiki me l’ha confermato: ancora l’Australia in un’ottima poesia di Francesco che ne descrive l’essenza, con bel richiamo all’arte, reso con suggestivi versi. Jacqueline Miu –Lettera per te JM-: Una struggente lettera, inviata a se stessa, dall’alto contenuto poetico. Ridondante di pena, nata da un sentimento d’amore che, pare, di difficile realizzazione. Tante sono le bellissime frasi che la formano e che sono da ricordare. Una per tutte l’aforisma che la conclude: “E’ la forza dell’amore che rende chiare le più nebbiose visioni”. Auguri, bravissima e sensibile Jacqueline. Laura Toffoli –Pace prende corpo-: Splendida descrizione, resa con immagini suggestive, di un paesaggio esotico che dice di un sogno. Ed ancora brava Laura! Clelia Maria Parente –Sorriso-: Ottimo l’aforisma e rassicuranti i tre versi iniziali. Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro Lorenzo. Piero Colonna Romano Risposta al commento di Piero su - A Maria -La mia di ieri voleva esprimere quanto, nell'essenza, hai colto. Il bisturi dovrebbe rappresentare la razionalità in ogni rapporto di amore dove entrambi intervengono alla soluzione dei problemi senza l'irruenza della rabbia che può cogliere il singolo, rischiando di distruggere (con la "delicatezza" di una zappa) anche ciò che di buono è attorno. Grazie Maestro Amico, quante volte questo termine è uscito dalla mia tastiera fin da sembrare piaggeria, eppure appena ti è possibile ti mostri pronto ad esserlo, con quella delicatezza di un Amico, con tutti coloro che hanno il piacere di cogliere leggendo, l'incoraggiamento a proseguire nella fatica di provare a migliorarsi (esclusi i fenomeni, ovviamente). Un caro saluto. Giampietro 24 Gennaio
Caro Piero,
Grazie Piero per i tuoi apprezzamenti che
per me sono sempre importanti.. Quella bambina sono io
Piero che per volontà di forza è cresciuta nella difficoltà che
la vita ha interposto nel suo cammino.. A presto baci la vostra
poetessa .. Poerio Marianna 24 gennaio 2016 Francesco Soldini -89. La caccia-: Anche in questa di Francesco c’è un richiamo all’Australia, come fu nella precedente. Forse perché quel paese è ricordo, forse perché simbolo metaforico di libertà. Dario Menicucci –Riflessi sul lago-: E’ magistrale Dario nel suo saper descrivere paesaggi romantici. E lo dimostra, ancora una volta, con questo delizioso acquerello. Giampietro Calotti –A Maria-: Mi pare che i temi di questa poesia siano due: l’amore ed il divino che si intrecciano fino a congiungersi in quella croce “volta all’infinito”. E quel bisturi mi pare rappresenti il desiderio di tener separati i due soggetti. Ma se così non fosse (come probabile) chiedo venia, assieme a chiarimenti. Marianna Poerio –Innocente-: Poesia di difficile interpretazione. Pare l’esortazione di una madre ad una giovane figlia a vivere con maggiore concretezza, abbandonando sogni. Marianna ci regala bei versi, dalle immagini talvolta fiabesche, ma che dicono di apprensione. Igino Mazzieri –Lascito n° zero-: Ecco quel che può accadere ai fiori, secondo il pessimista Igino. Morti prima d’avere adempiuto alle loro funzioni. Romanticissima la chiusa di questa singolare poesia. Marino Giannuzzo –Calunnia-: Analisi di ciò che è la calunnia, realizzata con versi dai quali si alza lo sdegno di Marino. Jacqueline Miu –Volare alto-: La ricerca di un mondo diverso, che possa appagare il bisogno di libertà e di sogni della poetessa. Così leggo questa di Jacqueline che conclude la bella poesia affermando che sa volare, non sapendo atterrare. E mi pare un modo fantastico di descriversi, suscitando invidie. Fausto Busatta –A volte lungo il tuo cammino-: Una chiara metafora del cammino della vita, con le sue angustie e le sue delusioni, è l’intera poesia realizzata da Fausto con belle e suggestive immagini. Laura Toffoli –Lungo sguardo di attesa-: L’attesa del risveglio della natura, che pare godere di questo periodo di riposo (“per assaporar il lento divenir di giovial passo” come Laura ci informa) narrato con i soliti bei versi, colorati e musicali, di questa nostra amica. Con l’augurio per una serena settimana, piena di poesia, il più cordiale dei saluti a voi ed al nostro infaticabile Lorenzo. Piero Colonna Romano
23 Gennaio
Grazie a tutti per le vostre parole,
che prendo come un incoraggiamento a proseguire su questa
difficile strada. Complimenti a Lorenzo per la vivacità e la
ricchezza di queste pagine. 23 gennaio 2016 Santi Cardella –Passato e presente-: Scontato è l’esplicito accostamento alla leopardiana poesia. E di quella, il nostro grande Santi, coglie l’essenza. Credo ci siano questi tre versi che hanno mosso la mano del poeta: “Oimè quanto somiglia/al tuo costume il mio”, “e te german di giovinezza, amore,/sospiro acerbo de’ provetti giorni,” e “Questo giorno ch’omai cede alla sera”. E fa un viaggio, Santi, con la fantasia che porta a ritroso nel tempo e, di quel tempo porta la nostalgia. Ma, a differenza di Leopardi, Santi ha dato se stesso, i suoi sentimenti, ad un mondo che ora gli pare immaginario ed ecco che conclude ricordando “l’ebrezza di un ardito volo” (sentimento che mai Leopardi aveva provato) prendendo atto della sua fine (“poi il tonfo”) che gli pare repentina quanto uno sparo. Ovviamente scontatissimi complimenti Francesco Soldini -88. J-: Cerco di capire. Allora c’è un’americana che si reca nelle terre selvagge dell’Australia e là trova, e tende la mano, a ubriachi neri disperati. Fortunatamente ci sono altri veri uomini che, udite udite, lavorano pure. L’americana vorrebbe danzare, forse tribali danze, ma il suo sogno si infrange dolorosamente. Forse ho capito nulla ma è l’esplicito titolo ad avermi indotto in errore. Dario Menicucci –Due cuori-: Il dolcissimo sentimento dell’amore descritto in un romantico paesaggio, molto ben reso. Antonella Iacoponi –In un mondo di incanti-: Bel racconto di un rito che ha molto del pagano e poco del cattolico. Giusto il titolo che cita incanti, quali genitori e generati di e dal folclore che c’è nelle credenze popolari. Trovo, di vero, la raccolta delle noci ancora fresche, nel giorno dedicato a S. Giovanni Battista. Per esperienza fatta sul nocino. Acquaviva –L’attesa-: Mi pare una preghiera, nata da un pentimento. E’ forte il sentimento che ha dato vita a questi intensi versi. Alessandro Borghesi –Ho perso-: Presa di coscienza di una sconfitta, così come suggerisce il titolo, narrata con similitudini ed immagini suggestive. Versi che dicono di grande pena e di una rassegnazione priva di speranza. Corrado Cioci –Memoria di un cavaliere-: Epico racconto degli eroismi e delle sconfitte di un crociato. E’ bravo Corrado a rendere il sentimento che mosse quegli uomini, ed è bravo a descrivere l’atmosfera nella quale si svolsero quelle battaglie. Michael Santhers –Ospedali alberghi a 5 stelle-: Ed ancora una volta Michael sfodera il suo tagliente sarcasmo per condannare un ente pubblico che va verso il collasso e ci muove al riso. Amaro. Marino Giannuzzo –Kamikaze-: Attualissima è la poesia di Marino e, ovviamente, condivisibile la su indignazione. Aurelio Zucchi –I ricordi non più emergenti-: Inseguire, insonne, ricordi d’un tempo e riviverli come fosse sogno. Questa narra, con limpido poetare l’amico Aurelio. Laura Toffoli –Bianca muraglia avvolta a ZIG ZAG dall’estate-: La metrica a scalare di questa poesia dà una sensazione di vertigine o una specie di mal di mare. Risolta la sensazione ci immergiamo nella bella descrizione di un mare, resa dagli ondeggianti versi di Laura. Poi ci si accorge che, nascosta sotto il corsivo, c’è altra bella poesia che dona l’emozione di un viaggio nella “città della memoria” con il sottofondo musicale di una “sinfoniacheabbaglia”. Originale e suggestiva l’intera composizione. Antonia Scaligine –Stop al bullo citrullo-: E come non concordare con questa analisi di questo malvezzo giovanile che, troppo spesso, supera i limiti della legalità e che, comunque, è al di fuori di un vivere civile. E se provassimo ad educare i genitori? Sandra Greggio –Atmosfera-: Dolcissima atmosfera, dunque, descritta con sintetici e bei versi dalla brava Sandra. Jacqueline Miu –cattiva creatura-: Ed ancora una volta Jacqueline lancia accuse ad un lui, ormai divenuto “cattiva creatura”. Accuse e suggerimenti, per la redenzione, si susseguono col suo duro, usuale, stile. E noi continuiamo a godere del suo fantasioso e fascinoso poetare. Con l’augurio per un sereno weekend, il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
22 gennaio 2016 Aurelio Zucchi –Emerge-: Belle e romantiche immagini per fare emergere un volto d’amore. Francesco Soldini -87. Canzone dell’oceano-: Il mistero del mare ben reso in questa visione fantastica di Francesco. Dario Menicucci –Lampare-: Ed ancora il mare anche in questa bella poesia di Dario. Belle le immagini che ci dona e perfettamente reso l’ondeggiare delle barche che portano lampare. Renzo Montagnoli –Il pettirosso sul susino-: Cosa può fare sentire il cinguettio di un pettirosso, nell’anima di chi lo ascolta, bene lo racconta l’ottimo Renzo con questa deliziosa, dolce poesia. Antonella Iacoponi –Il mare a sera-: Ed ancora il mare, descritto con versi che sanno di grande amore verso lui. Bellissime le immagini che Antonella ci regala, proponendocene un suggestivo affresco che parla anche di mitologia. Giovanna Cardella –Assenza-: Struggenti sono queste ultime volontà di Giovanna (cui do il bentornata) fatte di versi dal sapore amaro. Ci dice, la poetessa, e la lezione viene da lontano, che il corpo è contenitore dell’anima, con quel suo dire “Io, comunque, non sarò lì.” e “lasciate che io sia altrove,” cui segue il dubbio con quel “o non sia del tutto”. Non chiede, infine, cristiana compassione ma che di lei resti, luminoso, il ricordo. Dura e bellissima è la poesia e Giovanna merita complenti per come ha saputo rendere il suo sentimento, coinvolgendoci. Un caro saluto. Carlo Chionne –Bello!-: Già, caro Carlo, bello sarebbe che si affermasse una civile laicità. Bello sarebbe che tutti pregassimo, avendo comportamenti improntati all’amore verso l’uomo, privi di condizionamenti di tipo religioso. Ma il tempo della ragione, quello intravisto qualche secolo fa, pare si stia sempre più spegnendo. Assieme al mio tempo. Marino Giannuzzo -Sola-: Commoventi parole di conforto, dedicate ad una nuova vedova dal sensibile Marino. Marinella Addis –Tu poesia-: Pare un rapporto d’amore/odio quel che racconta questa bella poesia della brava Marinella che, della poesia, si sente schiava pur desiderandola. E’ una poesia, quella di cui parla la nostra amica, che opprime ma, contemporaneamente, consente voli nella libertà. Poesia, quindi, dicotomica, che sa liberare sentimenti che, talvolta, si vorrebbe restassero segreti. Ineluttabile però, e tutti questi versi lo dichiarano in chiaro. Complimenti Mari. Laura Toffoli –Violino vita-: Migliore descrizione degli effetti che può donare il suono di un violino non potrebbe esserci. Laura è magistrale nel descriverli e, leggendo, par di udire le note, ora dolcissime, ora strazianti, di un qualche grande esecutore. Complimenti vivissimi. Jacqueline Miu -25 m/s-: A voler giudicare dal titolo della raccolta (se fosse amore sarebbe silenzio) questa poesia non sarebbe amore, essendo un disperato grido di richiesta d’amore. Come sempre la bravissima Jacqueline ci regala versi nati da forte sentimento e resi col suo personalissimo e fascinoso stile. E, come sempre, piacevolissimo è leggerli, lasciandosi guidare dalla fantasia e dalla bravura della poetessa. Un cordiale saluto a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano Grazie Lorenzo , Grazie Piero Antonia Scaligine 22 Gennaio
Assenza di Giovanna Cardella.
Oggi ho trovato una perla di poesia su questo sito
azzurro: "Assenza" di Giovanna Cardella. Ti lascia quasi senza
parole nel coraggio e la dignità di affrontare la morte, nel rispetto
della morte. La frase che mi ha colpito maggiormente è "Non piangete per
voi stessi, piangendo me", perché lo facciamo spesso e rende l'amore per
la persona persa meno incondizionato. 21 Gennaio
A Piero …. 21 gennaio 2016 Marino Giannuzzo –Filosofia-: Direi che Marino è pure lui filosofo. Minimalista ma filosofo e ci regala una simpatica poesia che potrebbe essere condivisa, alla faccia di Platone & Co. Francesco Soldini -86. Poesia ritmica-: Il poeta si diverte e ritma l’andare del giorno e delle stagioni. Pasquale Di Meo –Gelido inverno-: Un inverno che ha gelato il cuore ed un'assenza che addolora nel profondo, ben descritti da Pasquale. Laura Toffoli -3 volte: Desiderio-: Tre poesie incastrate come un grappolo di sentimenti che toccano l’anima. Che dire di Laura? Ha qui dimostrato come si possono ignorare le regole grafiche della poesia classica, pur donandoci alta poesia. Complimenti vivissimi e per la fantasia e per il lirismo che ha saputo donarci con i suoi versi bellissimi. Marianna Poerio –Tra i postumi del mio passato-: Ungarettiani, intensi e malinconici sono questi bei versi della sensibile Marianna. Michele Aulicino –La strada-: Chiaramente una metafora del vivere di noi tutti, detta con questi figurativi versi e con le belle immagini di una poesia densa di rassegnazione e con un pizzico di mistero. Rosino Maranesi –Cantore-: La spasmodica ricerca della poesia, qui narrata con belle e metaforiche immagini. Raffaele Marchesi –Il tempo pietrificato-: Un doloroso ricordo dà la sensazione che il tempo si fermi. E Raffaele grida la sua pena con intensi versi colmi d’amarezza. Michael Santhers –Notte d’inverno dalla finestra-: Ancora una volta la strepitosa fantasia di Michael ci regala immagini deformate ed umoristiche di ciò che vede. Tutte spassose, ma più di tutte lo è quella luna , incinta di mistero, cui le nuvole lisciano la pancia. Rassegnata è la conclusione di questa deliziosa poesia. Jacqueline Miu –Mostri di caramelle-: Iniziando a leggere questa nuova composizione di Jacqueline mi è venuta in mente Naomi Klein ed il suo “No logo”, ma la nostra poetessa dalla denuncia del consumismo passa ad altre considerazioni sulle difficoltà di questa vita, piena di perdenti che restano in attesa del loro turno. E la poesia si chiude con uno spiraglio d’ottimismo e di speranza. Clelia Maria Parente –Bella è la vita-: Elegia dell’amore, letto in ogni sua sfaccettatura, in questa poesia piena di gioia ed ottimismo. Tiziana Cocolo –Eremi del cuore-: Un sentimento di pace emana dai versi di Tiziana. Poesia dolcissima, dalla conclusione che dona speranza nel futuro. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Un sincero grazie a Piero, troppo generoso
nel commentare il mio aforisma. 20 Gennaio 20 gennaio 2016 Michael Santhers –In treno-:Un casuale incontro in treno, maliziosamente descritto col delizioso, inimitabile stile del grande Michael. Simone Magli –Diventa te stesso-: Invito/ammonimento che viene da lontano. Lo direi la prosecuzione, ed il completamento, di quella frase che uno dei sette saggi (pare fosse Talete) scrisse sulla porta del tempio dedicato ad Apollo in quel di Delfi: conosci te stesso. Bruno Castelletti –E tornata l’ombria-: Con alto poetare, pieno di sentimento, ecco che Bruno descrive un paesaggio che è reale e, soprattutto, dell’anima, incantandoci con i suoi cantilenanti senari (con tronche e sdrucciole magistrali). Complimenti vivissimi. Claudio Badalotti –L’intelletto-: Delizioso excursus nella storia della filosofia greca, concluso con un grande dubbio sul nostro essere. Ancora una volta mi cito: “si riempiron tomi e tomi/di spassose favolette/si inventarono questioni/e i cervelli fatti a fette.”. Scherzi a parte, bravo Claudio! Dario Menicucci –I giardini del cielo-: Versi che sembrano deliziosi affreschi, a descrivere delicate immagini della natura. Marino Giannuzzo –Perseguitato-: L’ingiustizia che può esserci, talvolta, nella giustizia, qui descritta, con versi dal dolente tono, da Marino Francesco Soldini -85. Marte-: Un fantascientifico viaggio, reso con fascinoso poetare. Andrea Sbarra –amore nascosto-: Espressione di una pena profonda e di una rassegnazione, amara quanto quella, con gli appassionati versi di Andrea. Mi torna in mente quell’Aznavour di “E io fra di voi”. Andrea Bucci –Il divertimento moderno-: Una lugubre analisi di questo nostro vivere privo di speranza, resa con versi dal sapore gotico. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Malinconico affresco, reso con tre versi tre. Jacqueline Miu –irraggiungibile-: Ha ragione la poetessa, quando afferma che il silenzio può essere violenza più delle parole. E la poesia, come molte altre precedenti, è accusa verso un lui, silenzioso sognatore, molto distratto da altri interessi. E, come sempre, Jacqueline grida la sua pena con forti versi dall’acre sapore. Laura Toffoli –Enigma di cuori-: Suggestiva descrizione di una riunione notturna di gitani attorno ad un fuoco, mentre cantano le loro canzoni le cui note “salgono al luminoso cielo notturno/annodandosi ai contorti disegni/di costellazioni cariche d’energia.”, come recitano i bellissimi versi di Laura. A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Condivido appieno quanto scrive Piero sul grande
Lucrezio e lo ringrazio per il commento 19 Gennaio 18 gennaio 2016 Carlo Chionne –Tantum religio potuit suadere malorum-: Laica lezione di vita è quella che ci regalò Lucrezio, attingendo e facendo proprie le istanze di Leucippo e Democrito. L’intera De Rerum Natura è un monumento al laicismo, intessuto di esempi tratti dalla mitologia, a dimostrazione di un eventuale malignità di un ipotetico Dio del quale, comunque, si nega l’esistenza. Il verso che Carlo usa, a titolo di questa poesia dal sapore amarissimo, potrebbe costituire la sintesi del pensiero di Lucrezio: forse è la visione dei danni causati, a quel tempo, dall’estremismo religioso (e non aveva ancora visto niente…!) che spinsero il poeta a scrivere e a diffondere la sua opera. Carlo compie analoga operazione e ci invita a rifiutare gli estremismi, attribuendone i danni ad una cieca accettazione di una qualsiasi religione monoteista. Tinti Baldini –Ci hanno detto-: Interessante riflessione della bravissima Tinti. Le pecore sono esenti da peccati, ma, per il gregge nel quale viviamo, temo non sia la massima aspirazione. Carla Persico –Orgoglio-: Bello questo invito all’umiltà ed alla consapevolezza che i peccati degli altri, spesso, sono i nostri, detto col bel poetare di Carla. Marino Giannuzzo –Sensazioni-: Molto ben descritta la dicotomia di contrastanti sentimenti, al termine del giorno. Intensi e belli i versi di Marino che ci conducono, con bel climax discendente, ad una sensazione di pace. Francesco Soldini -83. Poesia bagnata-: Simpatica descrizione di una notte passata in tenda, sotto la pioggia. Giuseppe Stracuzzi –Inverno-: Bello, e ben descritto, questo invito all’amore, realizzato con trasparenti metafore dal bravissimo Giuseppe. Nino Silenzi –Ora che gli uomini-: Già, che ci stanno a fare? Sono responsabili di tanto male? Domande che restano prive di risposta dalla notte dei tempi. E Nino intesse versi amari ed analizza la situazione d’orrore nella quale viviamo, con pena profonda. La stessa che prende noi tutti, continuando a macerarci nel dubbio. E sempre complimenti al nostro Nino per come riesce a rendere il suo sentire, coinvolgendoci. Jacqueline Miu –acque con cicatrici-: Un sognante uomo che guarda le stelle ed a quelle tende. Un uomo che aspira al martirio che solo può dare il fuoco dell’amore. Un uomo che cammina su questa terra come volasse. Ed a questo uomo Jacqueline dedica questa iperbolica dichiarazione d’ammirazione e d’amore. Sempre spettacoloso è il poetare della poetessa, con i suoi suggestivi e fantasiosi versi. Laura Toffoli –Saette rosse-: Immagini nate dalla fantasia di Laura, qui prendono consistenza corporea. Pare un colorato sogno, tradotto in versi, fatto di danzanti albe e tramonti, la poesia che oggi ci viene proposta col solito garbo della nostra amica. A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Grazie Simone questa poesia è'
importantissima scritta con tutto il mio cuore.. Per me è un inizio
nuovo che vorrei affrontare diversamente.. Però la realtà avvolte ci
mette di fronte a decisioni drastiche .. Quello che limito a fare e
diminuire il dolore con la mia maggiore espressività ..scrivere me
stessa ... Un abbraccio
Mi voglio complimentare con Marianna Poerio
perché, leggendo la sua poesia "A me", sento una nuova forza fatta di
consapevolezze acquisite e anche la struttura del componimento ne giova. 18 Gennaio
Bella poesia e buona domanda carissimo Nino,
si lassù qualcuno ci guarda e ci ama al punto di lasciarci liberi in
tutto e solo prigionieri di noi stessi in questo nostro non comprendere
....ma con il coraggio di volare ancora e sempre oltre i limiti, in
questa quotidiana lotta verso la" vita".
Caro Lorenzo,
Interessante lo spunto di Tinti che si può
ricavare in "Ci hanno detto", se lo si rapporta poi alla
situazione sociale e umana di questa epoca. 17 Gennaio 17 gennaio 2016 Giuseppe Gianpaolo Casarini –Sol castigate vesti religiose-: Con una serie di funambolici iperbati, oggi Giuseppe ci fa vivere, ben rendendola, l’atmosfera di un ospedale di periferia gestito da religiose dalle castigate vesti. Santi Cardella –Ti cerco-: Nelle strofe saffiche (con modifica manzoniana) di Santi c’è tutto il timore che si può provare quando si perde quella luce d’amore che guida la strada. E’ intenso il sentimento che dà vita a questa bellissima poesia, fatta di romantiche e bellissime immagini che ci incantano. Ed ancora una volta applausi scroscianti a questo grande della poesia. Carlo Chionne –Da una intercettazione telefonica-: Si ride amaramente leggendo questo sarcastico Carlo che, con i suoi affilati versi, fustiga i disonesti. Tutti, ma proprio tutti, compresi, per esempio, i ciellini di giussaniana s-memoria. Michael Santhers –Indizi d’inverno-: Michael è un osservatore dalla grande fantasia. Per lui la realtà deve essere mutata, dalle scene che vede trae lo spirito. E’ il fantasista della parola, così come gli astrattisti lo furono del pennello. Ed è gran piacere leggerlo e scoprire, tra le sue parole, forse la verità nascosta nelle realtà di cui narra. Marino Giannuzzo –Natale-: Un amara constatazione questa di Marino: pare proprio che debba continuare a nascere, senza che questo cambi l’anima gretta dell’uomo. Francesco Soldini -82. Temporale-: Il messaggio insito in questo componimento mi pare sia il seguente: solo la poesia potrà salvarci da confusioni e temporali di vario genere. Laura Toffoli -Incerti che cercano certezza-: Quei noiosi, ricorrenti riti giornalieri ci salvano, mantenendoci su sicure strade. Insomma il certo per l’incerto, la noia dell’abitudine contro il rischio dell’imprevisto. Questo il messaggio che ci invia Laura, forse malinconicamente. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Quella rassicurante sensazione che deriva dal ritmico picchiare della pioggia, resa con i tre versi di Salvatore. Jacqueline Miu -3 palmi di fuoco-: Un incitamento a vivere sognando, questo leggo nella poesia di Jacqueline, detta, come ogni altra sua, ricorrendo a forti e belle immagini. Trovo bellissimo, e da ricordare, il primo verso che qui riporto “Ungi di sogni le serrature di tutte le porte”. Clelia Maria Parente –Rintocchi tristi-: Un malinconico addio, detto con tristi e belle immagini. Ed anche ad Antonia il mio grazie di cuore per il gradito commento alla mia “Amare il mare”. A voi tutti l’augurio per una serena settimana, immersi nella poesia. Ed al nostro vate illuminato un grazie riconoscente per ciò che ci consente. Piero Colonna Romano
16 Gennaio 16 gennaio 2016 Francesco Soldini -81. In casa-: Azzardo questa lettura: la solitudine che si ha dentro non guarisce neppure in ambiente familiare. Men che meno aiuteranno quelle persone, che dovrebbero dare compagnia e conforto, ma che disturbano con la confusione che fanno. Sarà così? Giuseppe Gianpaolo Casarini –C’era una volta un re-: Grande Giuseppe! Ci delizia col ricordo di una fiaba narrata da una nonna, sempre la stessa ma sempre con diverso svolgimento. A imitazione (o forse precorrendo) “Se una notte d’inverno un viaggiatore” di Italo Calvino. Aurelia Tieghi –Le tue mani…-: La classe non è acqua, ed Aurelia ne ha tanta. Oggi, con elegantissimo dire, narra dell’esplodere di un sentimento in appagato desiderio. Iperbolico (ma quanto dice…) il verso “la marea crescente da mille e una notte”. Bellissima poesia, da antologia. Complimenti vivissimi. Alessandro Borghesi –Incomprensioni-: Una richiesta d’amore, detta con violenti versi pieni di rabbia e delusione. Forse è un sentire che trova spiegazione nella quarta strofa (“Oh quanto bramo/confessarmi nella tua schiena/così imperfetta/nella perfezione”) comunque il sentimento del poeta è espresso con estremo realismo, con convincenti versi. Bravo Alessandro! Giampietro Calotti –Ne è valsa la pena-: La speranza consolatoria, unica ancora di salvezza “per mordere di meno la pena”. I bei versi di Giampietro scorrono come fossero un aforisma condivisibile. Marino Giannuzzo –Cuori di madri-: Una grande pena, per quelle premature assenze, muove la penna del nostro Marino che compone versi grondanti commozione. Clelia Maria Parente –Nel cielo sognare-: Un delizioso acquerello, reso con lievi e bei versi. Laura Toffoli –Re sole-: “l’idea divenire forma”, che è l’aspirazione di noi tutti, è il verso centrale di questa filosofica e bella poesia, ricca di suggestive immagini, secondo lo stile della brava Laura. Platone sussulta nella tomba: lui non ci aveva pensato. Aurelio Zucchi –Anzi-: Un dolcissimo ricordo di fiabe, un tempo ascoltate, fa nascere una malinconica riflessione su ciò che è stato e su ciò che oggi è. Ma è il desiderio di tornare a quel tempo felice, per riviverlo, che prevale sulla malinconia. Belli i versi che Aurelio regala alla nostra riflessione. Complimenti. Salvatore Cutrupi –Haiku-: Essere previdenti sempre, questo il messaggio che ci invia il nostro Salvatore. Fausto Busatta –Nel mio dondolar comiisfatta-: “Forse sognare/ costa meno che vivere” questa la verità che porta il poeta (e noi tutti) a rifugiarsi sotto il mantello del sonno. Jacqueline Miu –Plastoceanic- L’illusione che arrivino a destinazione messaggi inviati in bottiglia, è per Jacqueline l’occasione per un didattico viaggio nello spazio, da narrare all’illuso scrittore. Bellissime le immagini disegnate dalla poetessa, in questa lezione che sempre è d’amore. E, come sempre, complimenti. Un sentito ringraziamento agli amici Santi e Simone per il generoso commento alla mia “Amare il mare”. Con l’augurio per un sereno weekend, un cordiale saluto a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Grazie Piero ,Santi , Sandra per i vostri
bellissimi commenti , cosa dire se non grazie.
Commento al commento della poesia di Vincenzo
Rapposelli pubblicata il 13/1. 15 Gennaio
Oggi mi è piaciuta molto la poesia di
Clelia Maria Parente, che bene tratteggia chi sono i
poeti, cosa non facile; mi complimento con Antonia Scaligine che
affronta in modo egregio una problematica filosofica, ma lei con
l'esempio della rosa risponde a tale domanda con eleganza e
delicatezza. Trovo infine bellissimo il titolo che laura tuffoli
ha dato alla sua poesia. 15 gennaio 2016 Giuseppe Stracuzzi –Remigando-: Elegante dichiarazione d’intenti, questa di un subdolo (ma bravo) Giuseppe. Complimenti! Francesco Soldini -80. Buone Feste-: Una riflessione su come affrontano e sentono le festività i sereni ed i depressi, detta con gli incisivi versi di Francesco. Claudio Badalotti –Quell’albero in fondo al giardino-: Malinconica similitudine che si snoda come un racconto che lascia un po’ d’amaro in bocca. Dario Menicucci –Il tuo cuore immenso-: Una dichiarazione d’amore nata da un profondo sentire e resa con versi pieni di passione. Antonietta Ursitti –Mi libro nell’aria-: Un desiderio d’immenso, realizzato in un sogno, con sognanti bei versi. Un caro saluto. Gloria D’Alessandro –Di usura onesta-: Una sarcastica visione di quanto ci circonda, detta con ispirati versi dalla bravissima Glò, chiusa con una meritata offerta. Giuseppe Gianpaolo Casarini –Come il prezzemolo la Speranza-: Per dare gusto ad una scipita vita, così come nelle pietanze si aggiunge prezzemolo, ecco che Giuseppe suggerisce forti dosi di speranza. Spes fusa dea, dunque. E noi provvederemo. Grazie per il suggerimento, caro poeta. Marino Giannuzzo –Viaggio-: Il viaggio nella vita qui, malinconicamente ma realisticamente, rappresentato per quello che è: una continua decadenza. Ahimè. Jacqueline Miu –Spiriti e tempesta-: Una visione marina descritta usando i più significativi simboli, sia mitici, sia reali, che la caratterizzano. Dolce, nostalgica e malinconica l’immagine di chiusura, con quell’attesa trepida di un ritorno, che è sogno che si vorrebbe veder realizzato. Clelia Maria Parente –I poeti chi sono?-: Convincente e bellissima descrizione del poeta, del suo animo, della sua mente, dei suoi sentimenti. Brava Clelia! Giovanni Abbate –Scintilla-: L’inizio del tutto qui narrato, con intensi e bei versi, dall’amico Giovanni. Antonia Scaligine –Che senso ha la vita?-: Sempiterna domanda, alla quale la brava e sensibile Antonia dà una romantica risposta con quella similitudine col nascere e morire di una rosa. Laura Toffoli –Quadretto nervoso-: Una luna “stordita” assiste a stordenti spettacoli, mentre il mare tenta di catturarla, alzando le sue onde. Immagini suggestive per descrivere un sentire del poeta, tra smarrimenti e bisogno di sognare. Un cordiale saluto a voi tutti ed un grazie, riconoscente , al nostro magnifico Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Un grazie speciale a Tinti e Giuseppe per il
commento al mio aforisma sulla bellezza. Un grande abbraccio a
Piero per l'amicizia e per il suo lavoro prezioso su questo sito: hai
commentato egregiamente la mia poesia "La mente mi trattiene vigile"
cogliendone appieno il significato. Complimenti e grazie a tutti per le
poesie che anche oggi mi avete donato. 14 Gennaio 14 gennaio 2016 Marino Giannuzzo –Nonno-: Un elegia dedicata ad un nonno che resta punto di riferimento per la vita. Commovente l’incitamento, dato ai nipoti, ad affidarsi alla sua acquisita saggezza, da quell’oltre dove riposa. Francesco Soldini -79. Oltre-: Ed anche Francesco guarda all’oltre, con filosofico atteggiamento e fantasiosa e suggestiva descrizione. Simone Magli –La bellezza dipende-: Criptico aforisma del nostro poeta filoso Simone. Claudio Badalotti –Epifàneia-: Un poetico guardare il cielo dell’epifania, detto con versi d’alta poesia. Inoltre il colto Claudio ci rammenta i nomi dei fondatori delle tre stirpe cui appartenevano i Magi: Sem, Cam ed Jafett. Complimenti. Gian Luca Sechi –Estate-: L’opprimente afa dell’estate, ricordata assieme ai timori che causava l’ossessivo canto delle cicale. Quasi come fosse una rivincita la chiusa della poesia. Marinella Butti –A te-: Iperbolico inno ad un lui del quale ci si sente schiava nell’amore. Assoluta la dedizione della poetessa che interamente a lui si affida. Luigi Panzardi –Nebbia-: La visione distorta di una realtà offuscata, probabilmente, dai fumi dell’assenzio, ben descritta dai versi di Luigi. Dario Menicucci –Piove-: Un angoscia resa magistralmente mediante quella metaforica pioggia e quel cielo “morbido e grigio” che scende a coprire, per un istante, peccati. Malinconiche le immagini che il bravo Dario ci regala. Salvatore Cutrupi –I bisogni del cuore-: La dicotomia cuore/mente qui descritta con i forti versi di una profonda analisi, resa con suggestive immagini. Jacqueline Miu –Dimmi che non temi il silenzio-: Un gelido lui che, per sentirsi realizzato, abbisogna di “destare le ombre” e così “annullare il maleficio” che pesa sulla sua anima. Un attacco da racconto di fiaba, questo regalatoci da Jacqueline ma che, in definitiva, è una terribile accusa nei confronti di questo lui che pare avere poco di umano. Laura Toffoli –Alae Sanae-: Un viaggio nel mito, con puntuali riferimenti, ci offre, col suo bel poetare, la brava Laura. Un cordiale saluto a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
Un caro saluto, Lorenzo.
Il pensiero poetico in sintesi mirabile di
simone mi appartiene 13 gennaio 2016
Poesie a tema: L’alba di un nuovo mondo Antonia Scaligine –Quale sarà l’umanità nuova che nascerà dall’attuale tempo ?-: Amara riflessione sul dove andiamo. Aleggia, in questa bella poesia di Antonia, lo spirito di David Bowie. Viaggiamo, inconcludenti, verso un inconcludente futuro. Ma in Antonia permane la speranza, donatale dalla fede, resa con uno splendido verso di chiusura. Complimenti Antonia! Dario Menicucci –L’alba di un nuovo mondo-: Non molto diverso da quello di Antonia è lo spirito che ispira questa amara, bella e, purtroppo, condivisibile poesia del bravissimo Dario. Anche nella chiusa le due poesie si assomigliano. Nella prima c’è fede nel divino, in questa c’è una speranzosa fede nell’uomo. Anche a Dario, complimenti! Poesie a tema libero Vincenzo Rapposelli –Poesia in occasione della consegna della Bandiera di guerra al 4° RRALE-: Benvenuto nell’azzurro, Vincenzo! Ed il nostro nuovo amico esordisce con una poesia che è omaggio reverente ad un reparto dell’aviazione leggera dell’esercito. Epica poesia dal sapore militaresco che forse sarebbe meglio espresso (e magari più coerente con la Costituzione) se quella bandiera fosse bandiera di pace. Ma tant’è. Giuseppe Gianpaolo Casarini –Palmiro piccola cara dolce cavia peruviana-: Dolcissima descrizione di un’amicizia, purtroppo breve, con un particolare tipo di porcellino d’India, e del ricordo che ha lasciato in chi lo accudì amorevolmente. Singolare e bella poesia, dal malinconico tono, regalataci dall’eclettico e bravo Giuseppe. Giuseppe Stracuzzi –Stelline scintillanti-: Pare il preludio alla primavera, raccontato con immagini suggestive ed accattivanti, da un romantico e bravissimo Giuseppe. Michael Santhers –Nottambuli-: Surreale descrizione, nata dalla sfrenata fantasia di uno scatenato Michael. Spassose sempre le immagini distorte che il poeta ci regala, che muovono al riso e invitano a pensare. Chissà perché ma spesse volte, leggendolo, mi vengono in mente i fumetti di Jacovitti con i suoi salami volanti e parlanti. Marino Giannuzzo –Crocifisso-: In difesa del Crocefisso nelle aule scolastiche (dove comunque permane) ecco che si attiva Marino e ne nasce una poesia grondante indignazione. Francesco Soldini -78. Vizi-: Ad occhio e croce mi pare che Francesco se la prenda con i bacchettoni che condannano i vizi…degli altri. Simone Magli –La mente mi trattiene vigile-: Una sensazione di soffocamento, descritta magistralmente da Simone. Tremenda (forse meglio definirla allucinante) l’immagine di chiusura: quell’ancora di vuoto è simbolo di una disperante solitudine, priva di speranza. Cristina Perilli –L’esistenza-: La precarietà dell’esistenza (dell’esistere, meglio) e la sensazione d’angoscia che ne deriva, molto ben resa dai magistrali versi, pieni di malinconia, della brava Cristina. Claudio Badalotti –Parlare con te-: E’ una richiesta ed un offerta d’amore, detta con belle e suggestive immagini, dal vago sapore ermetico. Antonietta Ursitti –Sguardo di una capinera-: Godere della natura, attraverso gli occhi ed il canto di una capinera, questo mi dicono i delicati versi della bravissima Antonietta. Gloria D’Alessandro –Perigeo-: E’ la rappresentazione, vagamente ermetica, di uno stato d’animo di chi vede che il passare il tempo regala usura e rughe. Quel perigeo pare essere il punto di discrimine tra il nascere ed il morire. Ma mi scuso con Gloria se non ne ho azzeccata nemmeno una di interpretazione. Laura Toffoli –Oceano d’amore-: L’ermetica descrizione di un amore, destinato a naufragare. Belle le immagini, piene di pena, che Laura ci regala Salvatore Cutrupi –Haiku-: Un gatto ed un cane, contemporaneamente impauriti da un rumore mattutino. Jacqueline Miu –JC Vs David Bowie-: Un epitaffio, in memoria di David Bowie, detto come se lo pronunciasse JC (inevitabilmente Jesus Christ). Jacqueline credo lo abbia apprezzato molto, questo grande della musica, e cita il titolo di un brano (e mi pare di una commedia che sarà a breve rappresentata) di Black Star, Lazzaro. E’ efficacissima, la nostra poetessa, nel rendere il suo sentire, in questo caso un sentir d’amore nei confronti di D.B. del quale, verso dopo verso, narra, per simboli metaforici, il percorso poetico esaltandolo, così come merita. Mi associo, complimentandomi con J.M. Il più cordiale saluto a voi tutti ed, in primis, al nostro magnifico Lorenzo. Piero Colonna Romano
13 Gennaio
Caro Lorenzo, 12 Gennaio
Caro Lorenzo,
12 gennaio 2016 Gloria D’Alessandro –Chi fa per sé fa per tre-: La denuncia di Gloria si alza alta e si unisce a quella di milioni di lavoratori, divenuti disoccupati grazie alla disonestà di “pochi silenziosi superbi senza cuore” e, magari, con la complicità di leggi, forse eccessivamente “liberiste”. Solidarietà a Gloria ed a tutti i suoi numerosi compagni di sventura. Giuseppe Gianpaolo Casarini –Come un tempo Elpis-: Il mito di Elpis qui poeticamente ben rammentato dal colto Giuseppe. Bruno Castelletti –De là del muro-: Con una ritmica alternanza di endecasillabi e settenari, Bruno racconta del suo sogno di vita. Sogno arrestatosi davanti ad un muro, muro invalicabile oltre il quale è impossibile vedere, nonostante il complice vento. Malinconica molto questa bella poesia che riapre antica, irrisolta ed irrisolvibile questione: dopo quel muro cosa ci aspetta? Michael Santhers –Sfarfallando-: Col suo inimitabile stile, ecco Michael che ci regala amara lezione di vita e di morale, strofa dopo strofa. E chiude con una specie di imprecazione contro chi, con indifferenza, non sa (non vuole, forse) distinguere la malvagità, magari sperando d’essere il destinatario …dell’osso. Aurelio Zucchi –Il vento che non ho amato mai -: Un vento purificatore, dunque. Aurelio narra, col suo limpido e bel poetare, una sua emozione e ci coinvolge, invitandoci ad ammirare quel paesaggio, così ben descritto dai suoi versi. Marino Giannuzzo –Arcobaleno-: Un invito all’ottimismo, col pretesto di dire di un metaforico arcobaleno che appare dopo la pioggia. Francesco Soldini -77. Sentirsi-: Un invito a sentirsi, per la voglia d’amare e per sconfiggere la solitudine. Gabriella Brancaleone –L’emigrato-: Il dolente canto di un emigrato, reso con (prevalenti) cantilenanti e ritmici settenari. Matteo Bertoncello Brotto –In viaggio verso il nulla-: Un malinconico excursus nella vita, fatto di dolenti e belle immagini, che riguarda noi e chi ci circonda. Questo ci regala il sensibile Matteo, con questo suo pessimistico guardare. Poesia, dalla magistrale similitudine d’attacco, che regala emozioni ed invita a riflettere. Jacqueline Miu –Macumba d’amore-: Serve dunque un incantesimo per ottenere l’amore, quello che non fa sentire il freddo dell’inverno. Jacqueline ci ricorda l’usanza del bacio sotto il vischio, presagio di fortuna, e, qualora non bastasse questo per ottenere lo scopo, pensa persino di trasformarsi in cometa. Ed, alla fine, più pragmaticamente, ecco che lancia ami nel petto di un essere speciale e resta in attesa dell’abbocco. L’ho già detto ma qui lo ripeto: non ci fosse bisognerebbe inventarla questa strepitosa poetessa. Laura Toffoli –Evoluzione-: Un delicato, poetico guardare alla vita, detto con bei versi, intrisi d’alta poesia, con prticolare riguardo alla bellissima strofa centrale. Brava Laura! Salvatorfe Cutrupi –Haiku-: Tre versi intrisi da forte afflato poetico. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano Ringrazio
Claudio per il suo affettuoso augurio di Buon Anno.Un Carissimi,
11 Gennaio 11 gennaio 2016 Giuseppe Stracuzzi –Vago per sogni-: Un sogno, che trasporta in altra dimensione, molto ben descritto dal poeta con versi che sanno rendere, alla perfezione, l’atmosfera onirica da lui vissuta. Gloria D’Alessandro –Natale 2015-: Credo sia una lunga metafora sul Natale, questa di Glò, forse di un Natale che non accende più luci vere. Ma forse non è così, e mi è difficile interpretare quanto di ermetico ci ha regalato oggi la brava poetessa. Santi Cardella –Lontananza-: Pare la descrizione di un dipinto di Munch questa poesia del bravissimo Santi. Rende, con maestria, il triste sentire il peso di una lontananza, con i suoi musicali versi, il nostro amico, poeta a tutto tondo. Carlo Chionne –Lo gnorri-: In altri termini, l’amico Carlo, ci invita a non pensare a quel che accadrà. Meglio non vedere, meglio non fare previsioni che solo fosche sarebbero. Giuseppe Gianpaolo Casarini –E i gonzi sorridono beati-: Tutto il sarcasmo col quale si dovrebbero giudicare le singolari iniziative di questo governo (che le nomina in lingua inglese, così da non risultare comprensibili alla massa, d’altronde incantata da tanta cultura…) è concentrato nell’appropriato titolo. Giuseppe Dabalà –Senza perdono-: La forte emozione che prese alla gola tutti, nel vedere quel misero corpicino annegato sulla spiaggia di Bodrum, ispira Pino per questi forti versi di denuncia contro una situazione disumana non più sopportabile. Ma sono passati mesi d’allora e nulla è cambiato e proseguono gli annegamenti di grandi e bambini. Struggente è la poesia ma i governatori della nostra vita, e della finanza mondiale continuano a fare, per dirla con Chionne, gli gnorri. Marino Giannuzzo –Bacio-: Resta un sogno, insomma. Ed è un vero peccato perché la poesia, traboccante di una sensualità ben narrata, meriterebbe di narrare il reale. Francesco Soldini -76. Limpida-: Che dire di questi versi, se non rifarsi al giudizio che Ungaretti diede sui versi di Mallarmé? (cioè: prima di capirli meglio apprezzarne la musicalità) Fausto Beretta –Il silenzio dell’Adda-: Galeotto fu l’Adda per chi lo udì, mi viene da dire. E’ suggestiva la descrizione che Fausto, con bei versi, ci regala ed ancora di più lo è l’effetto di quel frusciar dell’acqua. Fausto Busatta –Fragola selvatica-: Una forte invocazione all’amore, che contiene un romantico complimento, ed un presentazione di se stesso che non può non risultare convincente. Piacevole la poesia che ha versi che dicono di profondo innamoramento. Jacqueline Miu –Divoratore di silenzi-: Altra infuocata poesia della bravissima Jacqueline. Versi che sono esame di un comportamento che non dona certezze ed implorazione ad un lui, dominatore assoluto. Difficile scegliere i versi più belli ma proporrei questi: “Imbavagli il mio cuore poi gli spari un sogno/E resti a filmarlo con gli occhi”, così come bellissima è la dolcissima conclusione, da “E ci nutriamo di spazi,”. Laura Toffoli –Ripetizione di naturali gesti-: Una riflessione di Laura, su gesti scontati e naturali, resa con ermetico poetare. A voi tutti l’augurio per una serena settimana piena di poesia, con il più cordiale dei saluti. Un grande grazie al nostro magnifico Lorenzo per ciò che ci consente.
Piero Colonna Romano 10 gennaio 2016 Fausto Beretta –Credere si deve ancora-: Il dramma della migrazione dalla violenza e dalla fame, fortemente sentito da Fausto che qui descrive la sua rabbia e la sua pena, con intensi e bei versi. Gloria D’Alessandro –A proposito…fuori tempo-: Ma è sempre attuale la speranza che tutto cambi in meglio. E Gloria lo dimostra con questi versi…fuori tempo. Michael Santhers –Lavandaie-: Puntuale descrizione di quello che un tempo fu il diffuso e faticoso lavoro delle lavandaie, realizzata con versi nati dall’inesauribile fantasia di questo nostro ottimo poeta. Da racconto fiabesco la bellissima chiusa. Francesco Albino –Amata mia-: Con la fantasia si disegna un volto che un tempo sarà amato, temendo che quando prenderà forma forse deluderà. Mi pare, questa poesia, la metafora di uno sconosciuto amore atteso, con i timori che crea. Nadia Borean –Binari della vita-: Si sofferma sugli imprevisti dolorosi che può portarti la vita, la brava Nadia e ci regala questa sua poetica riflessione Stefano Ripamonti –Molle-: Un malessere esistenziale, derivato da attese deluse alle quali, privi di forze, si tenta di reagire, ben descritto dai versi di Stefano. Alberto Rosso –La fortuna è una farfalla-: Singolare, ma divertente, uso di un linguaggio imitante quello che (forse) fu nel duecento (o giù di lì) per definire quel che fa poeti i poeti. Leggo nei versi “quinci infino giunge a inalzare vista sua/oltre le ceneri del mondo” il senso più profondo dell’esser poeti. Marino Giannuzzo –Amante-: Belle e sensuali le immagini che dai ricordi di Marino si trasformano in piacevoli versi. Francesco Soldini -75. Rapiti-: Sintetica ed intensa descrizione di un rapimento d’amore. Laura Toffoli –Maschere di nero merletto-: Un’inquietante visione (mi ricorda qualche scena di Eyes wide shut) che si discioglie nel ritmo ossessivo di quel citato bolero. E’ brava Laura a rendere un’atmosfera di mistero, con i suoi bei versi. Jacqueline Miu –Lunatici banditi-: Una passionale poetessa esprime il suo amare, dichiarando il suo amore con versi densi di passione. Inimitabile è la bravissima Jacqueline, per come sa rendere e comunicare il suo infuocato desiderio. Ed ancora complimenti. A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro magnifico Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Anche se in ritardo invio questi commenti: 10 Gennaio 9 gennaio 2016 Nicola Cabras –Cerco un poesia-: Saltando la prima strofa, mi complimento con Nicola per la sfacciata fortuna che ha: è la poesia che lo cerca. Che magia avrà mai fatto? Fausto Beretta –Cerco nell’etere-: Ecco quel che resta quando ci si perde nel web, via internet. Di questo ci ammonisce l’ottimo Fausto, con didattico e bel poetare. Renzo Montagnoli –Non è più tempo d’inverno-: La bella fiammiferaia rimpianta, insomma, in questa nostalgica poesia che regala brividi. Giuseppe Stracuzzi –Il canto della neve-: Bello quel respirar con gli occhi e belle le romantiche immagini che il bravo Giuseppe ci regala. Giuseppe Gianpaolo Casarini –Destino-: Una funebre similitudine, questa di Giuseppe (al quale auguro lunga, lunga, lunga vita) resa col suo usuale bel poetare, dal sapore antico. Pasquale Di Meo –Pensami-: Struggente invocazione d’amore, ispirata da un forte sentire. Alessandro Borghesi –F.G-: Un omaggio ad un cantore della libertà che mi attendevo fosse concluso con un “O capitano, mio capitano” di Whitman. Io leggo in quel F.G un Francesco Guccini, molto da me amato e stimato. Suggestive le immagini qui regalate, rese con lo stile prosaico che Alessandro adopera e che, una volta di più, mi rammenta il grande poeta statunitense. Complimenti. Marino Giannuzzo –Estate-: Ci voleva una squarcio d’estate in questo rigido e malinconico inverno! Ma è per tutte le stagioni quell’amore, tenero ed infuocato, che il bravo Marino racconta, con lievi immagini. Bravo! Francesco Soldini -74. Amici-: Una rappresentazione amara dell’ingannatrice amicizia, sentimento al quale il nostro Francesco non rinuncia, continuando a cercarla…altrove. Jacqueline Miu –Fame di sogni-: Un sogno resterà per sempre l’amore, questo il tema che la bravissima Jacqueline oggi svolge per noi. Lo stile è inconfondibile, così come la forza di cui sono intrisi i suggestivi e bei versi della poetessa. E, come sempre, suggestive molto le immagini che appaiono tra le righe, e dense di poesia. Tiziana Cocolo –Un posto al sole-: Semplicemente deliziosa questa bella poesia della bravissima Tiziana. Belle le immagini, nate da romantiche visione e bellissimi (e quanto condivisibili!) i versi “avere tutto senza possedere/dare senza volere”. Complimenti vivissimi per questo alto poetare. Salvatore Cutrupi –Lo scemo?-: La direi una sottile descrizione della psicologia di un personaggio, ritenuto scemo, che pare, al contrario, prendere in giro chi saggio si ritiene. Gradevole e divertente la poesia del bravo Salvatore. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro illuminato Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Caro Lorenzo,
Grazie a Piero e un grazie speciale ad Antonia,
troppo buona. 9 Gennaio
Caro Lorenzo,
Grazie Santi, non c’è una fonte
particolare d’ispirazione è la stessa che ispira i poeti
assolutamente più bravi di me, come lo sei di certo tu,
Piero, Simone e tanti altri poeti, grazie di cuore per ciò che
mi scrivi , sentirmelo dire da te , da Piero , da Simone che io
stimo molto, è davvero un vero complimento, voi siete il sole
che dà luce alla mia poesia. Simone, bella la tua poesia di
ieri, un mondo nuovo, mi è piaciuta la poesia, un posto al sole"
di Tiziana Cocolo . 8 gennaio 2016 Poesie a tema: L’alba di un nuovo mondo Simone Magli –Un mondo nuovo-: Un mondo non amato è questo nel quale viviamo. E si alza forte l’invocazione di Simone ad una purezza smarrita, ad un mondo dove l’essere prevarrà sull’apparire. Intensi e belli i versi che il poeta ci regala, versi sui quali riflettere. Complimenti Simo! Poesie a tema libero Francesco Soldini -73. Futuro-: Forse il verso centrale, quello per capire questo ermetico componimento di Francesco, è quel “non sogno di restare” che dice di un malessere generato da questo mondo. Ma forse non è così, forse il poeta usa le parole, appunto, per scolpire immagini astratte che pur hanno un loro fascino. Francesco Abate –Spleen-: Perfetto il titolo per quella prima strofa, che pare lo descriva. Poi il poeta vola con la fantasia in un mondo fatto di sogni, un mondo che ripaga dell’angoscia esistenziale che ci opprime. Belli i versi, forse ispirati da quello spleen che pervase la poesia di Baudelaire. Complimenti. Ben Tartamo –Chiaove-: Una struggente dichiarazione d’amore, resa alla terra amata con commoventi e bellissimi versi. Complimenti, Ben! Michael Santhers –Ricordando l’orologio-: Un tenero ricordo, una nostalgia che viene da lontano, raccontati, con molto sentimento, dal nostro ottimo amico Michael. Nicola Cabras –Sempre al solito amico-: Un commovente incitamento ad un amico che pare voglia rinunciare a vivere. Belli e confortanti i liberi versi del bravo Nicola. Complimenti. Fausto Beretta –Soli coll’infinito-: Una filosofica, malinconica riflessione sulla pochezza dell’uomo e sul suo guardare a quell’infinito, dove il pensiero si sperde. Belle e suggestive le immagini che Fausto ci regala. Enrico Galavotti –Anna-: Dolcissima e bella attestazione d’un incanto d’amore. Fabrizio Lama –Oceani-: Una serie di immagini che vanno dal gotico all’onirico, sovrapponendosi. Marino Giannuzzo –Solitario-: La descrizione di una solitudine che vieppiù diviene tale, nel lento divenire dell’oscurità. Antonia Scaligine –Non vorrei che…i ricordi-: Un guardare indietro a quei ricordi che si accumulano nella nostra mente, con la speranza che rimangano vivi e consolatori. Bellissime le metaforiche immagini costruite da Antonia, che bene ha saputo esprimere il suo sentire in questa magistrale poesia. Jacqueline Miu –Paradosso-: Vuole essere rassicurata, l’ottima Jacqueline, rassicurata d’avere un amorevole terreno sul quale atterrare dai suoi infuocati (e infuocanti) sogni. Laura Toffoli –Chi siamo?-: Proseguono le filosofiche domande che Laura si pone. E mi pare che dal Parmenide della sua precedente poesia qui passi al Platone dell’essere regolatore del tutto, del Demiurgo insomma. Anche in questo caso la poetessa ci regala una poesia sulla quale riflettere. Un cordiale saluto a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo per quel che a tutti noi concede.
Piero Colonna Romano
Un sentito grazie a Santi per l'apprezzamento alla
mia poesia "Un mondo nuovo" e la condivisione del messaggio che
porta. 8 Gennaio
Leggendo "Spleen" di Acquaviva ho avuto la
sensazione di essere cullato. 7 Gennaio 7 gennaio 2016 Marino Giannuzzo –Buio-: La ricerca di qualcosa che non potrà essere appagata neppure da quella pace, ben descritta da Marino. C’è un senso di inquietudine che sale da ogni verso, una scontentezza che viene dall’anima. Francesco Soldini -72. Telefoni-: Immagini surreali, formate da suoni. L’unica concreta è quel sole che, ovviamente. Illumina più di qualsiasi altra. Raffaele Marchesi –Fiamme che distruggono-: Le catastrofi che ogni giorno ci giungono dalla Tv, ed i sentimenti che fanno nascere, qui sintetizzate con molta efficacia da Raffaele Carlo Chionne –Parmenidea-: Pare sia di moda Parmenide. Qui l’ottimo Carlo affronta quel problema ontologico che impegnò (primo nella storia della filosofia) l’eleatico e ce ne presenta l’inevitabile soluzione, col colto poetare che lo distingue. Bruno Castelletti –E canta el cuco-: Con perfetto sonetto a rime abbracciate, ecco che Bruno riversa in questa poesia tutta la malinconia che ci può essere nel finire di un’attesa che pure non dà pace al cuore. Versi di grande dolcezza e struggimento, in una bellissima composizione da antologia. Complimenti. Francesco Abate –Io poeta?-: Una crisi, che credo sia di tutti i poeti, muove la penna di Francesco a questa invocazione alle Muse. Analisi critica della propria opera, della quale non si riesce ad essere soddisfatti, detta con intenso e bel poetare. Rosino Maranesi –La fabbrica-: E ci dicono (gli interessati a dircelo) che non esiste più destra e sinistra. Di questa nuova situazione il bravissimo Rosino (fortunatamente) non si accorge e narra della sua realtà (quella che tuttora non solo permane ma sempre più si evidenzia) con una forte ed amara poesia, decisamente sinistrorsa. Mi tornano in mente alcuni versi de “L’internazionale socialista” che, con buona pace di chi (pro domo sua) ritiene morte le classi sociali, qui riporto:
“Un gran stendardo al sol fiammante Laura Toffoli –Seguo le linee di ginestra-: Bellissimo questo guardare dolcemente, profonde le riflessioni che quei fiori e colori generano. E bravissima molto la nostra Laura ad esprimere il suo sentire con bellissima poesia, dove un vago richiamo a Leopardi non guasta proprio. Brava, davvero molto. Jacqueline Miu –Nulla di perfetto –tutto sbagliato-: Ed ancora una volta ecco un’iperbolica iperbole (e ci aggiungerei un ulteriore “iperbolica”, rendendo ancora poco il fuoco che c’è nei versi di questa strepitosa poetessa) che dice d’amore infuocato e infuocante. Che altro dire, se si resta senza fiato leggendo? Nient’altro, tranne un altro forte e lungo applauso a Jacqueline. Un grazie di cuore all’amico Santi per l’attenzione ed il commento alla mia “La befana vien di notte…vabbè!”, con un caro saluto. A voi tutti il più cordiale dei saluti con, ora che le feste sono passate, l’invito a dedicare qualche minuto a commentare quel che si ritiene commentabile. Al nostro magnifico Lorenzo un grazie per tutto ciò che fa e consente.
Piero Colonna Romano
Aristeide. Ringrazio di cuore per i
graditissimi commenti Santi, Sandra e Laura di cui leggo 6 Gennaio
Allo scettico amico Piero che
vorrebbe girare saltellando e scaldarsi le mani attorno alla
pira tosta-befane
Caro Lorenzo, 6 gennaio 2016 Alessandro Borghesi –Al parco-: Singolari immagini, rese con versi talvolta limpidi, talvolta ermetici, che si concludono con un senso di pace. Marino Giannuzzo –Scirocco-: Chi non lo ha provato, quel vento, non capirà mai la sensazione di stordimento e la sorpresa che dona a chi ne è avvolto. Marino ne descrive bene l’essenza. Francesco Soldini -71. Ciechi-: Ancora una volta di difficile comprensione sono i versi di Francesco. Apprezziamone la musicalità e l’atmosfera, vagamente inquietante, che donano. Raffaele Marchesi –Nella mia solitudine-: La suggestiva rappresentazione di uno straniamento, di un malessere esistenziale che tormenta e fa desiderare la pace, mentre si vivono angosce. Una situazione che Raffaele sa ben tradurre, e rendere, con i suoi versi. Giuseppe Gianpaolo Casarini –Tempi poveri lontani-: Col suo suggestivo stile, ecco Gianpaolo che ci riporta a tempi lontani, quando la speranza di un dono era legata ad una calza appesa al camino. Molto malinconica, e rassegnata, è la conclusione della poesia, perfettamente adatta al giorno che stiamo vivendo. Michael Santhers –Salici d’inverno-: Dell’inverno rabbrividente, che Michael ci descrive col suo classico linguaggio figurato, ne sono, a suo dire, simboli e testimoni i salici (piangenti) “antenne della terra”. Dario Menicucci –Profili di luce-: Una tenerissima, luminosa descrizione dell’amore, resa con efficace sintesi poetica dal bravo Dario. Jacqueline Miu –Morfina-: Non posso far altro che proseguire nell’applauso dato alla precedente poesia di Jacqueline e qui ripetere quanto già, per quella, espresso: Strepitosa iperbole che canta l’amore, quello che brucia quanto la lava di irosi vulcani. Si resta sempre senza fiato, leggendo Jacqueline. Ma in questa occasione necessita una camera iperbarica per riprendersi dall’apnea. Applausi da teatro alla Scala, quando lo spettacolo li vale, merita questa poetessa, per i suoi infuocati versi. Salvator Cutrupi -Haiku-: Un paesaggio invernale, descritto con sintesi…sintetica. Clelia Maria Parente –La befana-: Omaggio alla padrona di questa giornata con la quale si chiudono le festività. Antonia Scaligine –Il cielo sopra il marre-: Purtroppo prosegue la strage di popoli che fuggono da miseria, violenze e miseria. E la sensibile Antonia intona il suo dolente canto, denso di lacrime, a ricordarli, ad ammonirci. E alla poetessa mi associo nella pena e nella denuncia. Laura Toffoli -Villa Manin-: Suggestiva descrizione della bellissima villa di Passariano, voluta dall’ultimo doge veneziano. Laura la fa rivivere, donandoci scene da film. E parrucche incipriate, ventagli e profonde scollature emergono dai bei versi della nostra amica. Ed io ritorno indietro nel mio tempo, quando un giorno del 1963, per lavoro percorrendo la strada napoleonica, passai sotto un arco e vidi alla mia destra una sconsolata distesa ricoperta di sterpaglia, mentre dalla parte opposta si apriva l’ampio respiro di un bel porticato, con al centro un’esedra. Fu un incanto, mi parve quasi magia quel che vedevo ma quanta pena per quel degrado! Fortunatamente l’intera villa fu acquisita dall’Istituto regionale ville venete e ristrutturata pochi anni dopo, ed oggi se ne può ammirare l’antico splendore. Merita una visita, magari in occasione di una delle numerose e splendide mostre d’arte che vi si tengono. A voi tutti, assieme agli auguri per una lieta Epifania, il più cordiale dei saluti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano 5 gennaio 2016 Santi Cardella –Un solo dono-: Mai accontentarsi di poco. O tutto o niente! Pare questa la morale che c’è nella bella favola del nostro Santi che, come sempre, ci porta in un mondo incantato, con i suoi magistrali versi. Giuseppe Dabalà –Girotondo Rubamondo-: Lo sdegno di Pino, per i furti perpetrati dalle banche (più esattamente dai funzionari ad alto livello delle banche) che ricadono sulle spalle di indifesi e turlupinati cittadini, qui espresso con amara filastrocca. E c’è di più: le nuove regole europee sul bail-in, approvate recentemente dal parlamento, su pressione di questo incredibile governo, dovrebbero essere operative a partire da quest’anno. Per i truffati, di cui parla il poeta, s’è fatta un’eccezione: saranno retroattive ! Carla Persico –Passato-: Una addolorata accusa ed un ammonimento, inviato a chi perse memoria di giorni felici. Intensa l’emozione dalla quale nacquero questi versi, dove rimpianto, rabbia e speranza per il futuro si mescolano. Ne risulta un malinconico climax che porta la brava Carla a guardare al divino, quale unica certezza. Complimenti. Andrea Bucci –Chiara-: Peccato si chiami Chiara e non Beatrice, altrimenti più certa sarebbe l’attribuzione ad un dolce stilnovo che mai smetterà di condizionarci. E così Andrea non ha dimenticato ed esprime, con maestria, il suo amore deluso con i toni che furono in “tanto gentile e tanto onesta pare”. Marino Giannuzzo –Nubi-: Bella pennellata a descrivere un’alba che risveglia Alcamo. Francesco Soldini -70. Albero rosso-: Versi rutilanti di colori, a descrivere un metaforico albero, simbolo di vita. Andrea Sbarra –senza amare-: La definirei istigazione all’amore, questa descrizione dei suoi effetti, inviata ad una (troppo presto?) rassegnata lei. Intensi e convincenti i versi di Andrea che dell’amore parlano come fosse droga che dà assuefazione. E come smentirlo? Zenone Drisoli –La mamma-: Ancora una volta il prof. Zenone affila i suoi versi di sarcasmo e ci regala altro piacevole quadretto, tratto da esperienze di vita vissuta. Laura Toffoli –Parmenide: tu filosofo della ragione d’essere.-: Interessante lezione di filosofia della nostra Laura alla quale mi piace aggiungere il principio che mosse la speculazione parmenidea: “l’essere è e non può non essere. Il non essere non è e non può, in alcun modo, essere”. Fortunatamente ci pensò poi Platone a sistemarlo, dando voce a Socrate, nel dialogo di questo col filosofo eleatico. Più modestamente io conclusi una mia poesia sul tempo scrivendo: “si riempiron tomi e tomi/di spassose favolette/s’inventarono questioni…/e i cervelli fatti a fette./Era tutto un indagare,/il pensiero si perdeva,/e quel loro speculare/fu com’acqua che scendeva.”. Scherzi a parte un grazie a Laura per questa immersione nell’origine della nostra cultura. Jacqueline Miu –Voodoo di mani-: Strepitosa iperbole che canta l’amore, quello che brucia quanto la lava di irosi vulcani. Si resta sempre senza fiato, leggendo Jacqueline. Ma in questa occasione necessita una camera iperbarica per riprendersi dall’apnea. Applausi da teatro alla Scala, quando lo spettacolo li vale, merita questa poetessa, per i suoi infuocati versi. Salvatore Cutrupi –Io stesso-: Civilissima riflessione del bravo Salvatore. Riflessione che dovrebbe essere condivisa da tutti. Sandra Greggio –Ischia nel cuore-: Deliziosa descrizione di un paese di montagna, fatto da Sandra con versi dal tono di fiaba. Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo. Piero Colonna Romano
5 Gennaio Complimenti
a Giovanni Abbate per la sua Aristeide e a Santi Cardella,
sempre così delicato e dolce. Buona Epifania a tutti, in
primis a Lorenzo, che ci ospita.
Molto bella la poesia "un solo dono" di Santi
Cardella. Complimenti e auguri. Salvatore
Cutrupi Bellissima , dolcissima la poesia di Santi Cardella Un solo dono Prima che quella immagine svanisse ed ogni mio desio tornasse vano, mossi le labbra e chiesi: "la tua mano". un saluto a tutti Antonia Auguro a Giovanni Abbate i miei più sinceri auguri per un radioso successo del suo libro… e vedendo che è stato stampato a Pordenone mi viene da dire concittadino se è di quelle parti, visto che io vi abito. Laura
Un grazie speciale ad Antonia e Santi e mi
unisco all' invito di Piero a commentare, interagire di più 4 Gennaio
Caro Lorenzo, 4 gennaio 2016 Poesie a tema: L’alba di un nuovo mondo Antonia Scaligine –Guardo l’alba…-: Mistico guardare al futuro, reso con bellissimi versi chiusi da un’invocazione piena d’amore. Poesia capolavoro della bravissima e sensibile Antonia. Poesie a tema libero Dario Menicucci –Cuori di pietra-: Priva di speranza questa visione dell’uomo. Manca l’amore per il prossimo, per incapacità di capirlo o per egoismi che escludono. Leggo questo, in questa dura analisi di Dario. Carlo Chionne – Aforisma 2016-: Illuminanti aforismi del grande Carlo. Ed è proprio vero: “il sonno della ragione produce mostri” scrisse Goia sotto una sua allegorica incisione. E questi mostri sono tra di noi, avendo assunto le sembianze di buffoni, trascinatori di masse amorfe, ma plaudenti. Enrico Tartagni –Un amore lontanissimo ormai-: Nel titolo c’è la sintesi esplicativa della pena d’amore, esposta con versi dalla ricorrente anafora. Giovanni Abbate –Pipina e Riki-: Delicata storia d’amore tra ragazzi e cani, storia non gradita da chi non ebbe più cuore di fanciullo, ben raccontata dall’amico Giovanni. Marino Giannuzzo – Dormiveglia-: Marino ci regala un bel dipinto della Sicilia, nato in un sognante dormiveglia. Francesco Soldini -69. Apparenza-: Probabilmente qui si tratta dell’apparenza, con filosofiche dissertazioni su amore e follia. Simone Magli -31.12.2015-: Bel fioretto per il nuovo anno: accettarsi per quel che si è. E’ questo l’insegnamento che ci viene dal nostro Simone. Sandra Greggio –Delusione-: Intensa dichiarazione di smarrimento. La poetessa canta, mestamente, la fine di un rapporto, pur nato esaltante. E lo fa con intesi e bei versi, densi di malinconica rabbia. Laura Toffoli –Note d’inverno-: Delizioso acquerello di paesaggio invernale, intessuto con musicali versi. Particolarmente bella la…danzante chiusa. Jacqueline Miu –uscirò dalle piume del tuo cuscino-: Bellissima dichiarazione d’amore e d’abbandono probabile. Come sempre Jacqueline ci delizia con le sue fantastiche visioni (impagabile quel camminare sul soffitto per disegnarvi foreste) rese con poetare forte che spesso si stempera nella dolcezza. E ci incanta sempre. Devo un grazie a Sandra Greggio per l’attenzione posta alla mia “Rinnovata preghiera per l’anno nuovo”. A voi tutti il più cordiale dei saluti, incitandovi, ancora una volta, ad inviare vostri commenti alle poesie ed ai racconti e, perché no?, anche ai commenti. Un grazie al nostro generoso Lorenzo per quello che ha saputo realizzare, donandocelo.
Piero Colonna Romano
Simone Magli prima di tutto ti ringrazio
per il tuo commento bellissimo ,anche perché di pensieri, aforismi e
tutto il resto ,tu sei assolutamente bravo e profondo ed io ti ammiro ,
grazie.
Oggi per la poesia a tema trovo semplicemente
meravigliosi, per lo stupore che suscitano, i seguenti versi della
poesia "Guardo l'alba..." di Antonia: 3 Gennaio Poesie a tema: L’alba di un nuovo mondo Simone Magli -01.01.2016-: Serve un’altra umanità, su questo riflette, amaramente, il nostro Simo. Laura Toffoli –L’alba di un nuovo mondo-: Una trepidante speranza perché il nuovo anno porti pulizia e giustizia, detta con intensi versi. Poesie a tema libero Gus –Tatia-: La vita può essere vissuta solo se la si interpreta come una fiaba. Pare questa la morale della poesia che Gus ci regala. Dario Menicucci –Una poesia-: La poesia, frutto di ricordi e liberatoria. Belle le immagini che descrivono lo stato d’animo del poeta. Alessandro Borghesi –Sfogo-: Il fastidio che può derivare da complimenti che si sanno immeritati, spinge Alessandro a questa poetica dichiarazione. Direi che i versi hanno una gran bella forza ma… me ne astengo. Tinti Baldini –E se-: Il magico mondo di una poetessa, qui descritto con sognanti versi. Già, e se? Sei grande Tinti! Gian Luca Sechi –Parole-: Amara analisi dell’intera storia dell’uomo, con i suoi sforzi, le sue scoperte, la sua scienza, tutte tese a migliorare quel che, a detta di Gian Luca, non valeva la pena d’esserlo. Tutto tornerà polvere, dunque a che pro? Invito a riflettere è questa del nostro amico. Marino Giannuzzo –Pioggia-: Un lieve acquerello a descrivere la pioggia. Francesco Soldini -68. Ansia-: Quell’ansia che deriva dal timore di non essere capito, quei descritta con l’usuale stile ermetico di Francesco. Michael Santhers –Freddo-: “e gli chiedono d’alloggiare/per la notte il bacio di una fata” sono due splendidi versi che scaldano tutti gli altri con i quali il grande Michael descrive, alla sua maniera, gli effetti del freddo, facendoci rabbrrrrrrrividire. Michele Aulicino –Freddo-: Diversa è la visione del freddo che ne ha, e rende, il bravo Michele. Jacquelkine Miu –La casetta di marzapane-: Una distanza da colmare d’amore. E, qualora non bastasse, ecco ricorrere a tentazioni golose. Con quelle si va sul sicuro, a seguire il detto “prendere per la gola”. E’ strepitosa Jacqueline, con le sue arti magiche che usa per comporre e regalarci versi suggestivi! E delizioso (e conseguente) è il richiamo ad Hansel e Gretel. Sandra Greggio –Mi manchi-: Capita a tutti i poeti il sentirsi traditi dalla poesia, quando questa li abbandona. Ma Sandra, con questa invocazione, quel tempo lo ha già superato e nella poesia è immersa. Fausto Busatta –Diversamente sano-: Una serie di surreali, suggestive immagini, a descrivere lo stato d’animo di chi guarda passare il tempo, pensando a ciò che poteva essere e non è stato. Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grazie, riconoscente, al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Innanzitutto Buon 2016 a tutti! 2 Gennaio
Mi ha colpito molto la poesia di Piero
Colonna Romano sia per la forma metrica (perfetta) sia
per il contenuto (amaramente angoscioso). Mi dico che qualcosa
si può e si deve salvare in questo mondo e allora rileggo le
altre poesie. Mi attrae quella di Laura Toffoli (almeno
cambiando l'abito, qualcosa si ottiene) e quella di Clelia Maria
Parente, nella quale trovo, se non altro, un barlume di
serenità, nel quale mi placo e mi fermo, pur apprezzando anche
gli altri poeti. A tutti auguro un sereno 2016, in primis al
nostro Lorenzo, che tutti ci guida. 2 gennaio 2016 Michele Aulicino –Capodanno-: Una malinconica visione delle ricorrenze, quelle che obbligano a festeggiare, come noioso dovere sociale. Questo esprime un perplesso e scettico Michele, con poetare, amaramente filosofico. Giuseppe Stracuzzi –Sui gradini degli anni-: E non è da meno l’ottimo Giuseppe che ci regala una poesia fatta di un rassegnato guardare al passato, al quale comunque ci si aggrappa “per non precipitare”. Luigi Panzardi –Fantasmi-: Inquietanti presenze che danno tremori, raccontate con efficace sonetto. Cristina Perilli –Cambiamenti-: E’ un tentativo di tornare alla realtà, quella che forse non appaga, ed abbandonare sogni ed illusioni. Questa la malinconica, pragmatica considerazione di Cristina, detta con intenso e bel poetare. Marino Giannuzzo –Sicilia-: Bell’inno d’amore ad una generosa terra che ti seduce e resta dentro, ovunque si sia. Francesco Soldini -67. Desiderio-: In un certo senso, ma con poetare metaforico, anche questa è un inno d’amore alla Terra. Leggo speranza di rinascita, nei bei versi di Francesco. Laura Toffoli –Frammenti di ricordi-: Le esperienze, talvolta contradditorie, che si fanno nella vita (rappresentate metaforicamente da quel vedere) ispirano Laura che conclude con una lezione di vita, ammonendoci che dovremmo essere capaci di adeguarci alle varie realtà che viviamo, con quel, metaforico, cambiare d’abito. Clelia Maria Parente –Un anno viene un anno va-: Il passaggio di testimone, tra vecchio e nuovo anno, nel bene e nel male, detto con limpidi versi da Clelia. Jacqueline Miu –vele e carillon e bandiere pirata-: Tra simbolismo alla Whitman e punteggiatura, rigorosamente assente, alla Joyce dell’Ulisse, si snoda la poesia di Jacqueline. Ma anche in questa occasione è poesia che d’amore parla, con suggestive e fantasiose immagini che affascinano. Un grazie di cuore all’amico Santi per l’attenzione posta alla mia “Romanze”. A compendio della quale, ed incrociando le dita, spero che i recenti accordi di Parigi sul clima non facciano la triste fine del più lontano, ed assolutamente disatteso, trattato di Kioto. Un complimento particolare a Jacqueline per i bellissimi auguri inviati a noi tutti, e per quell’ipotizzare l’immortalità che deriverà ai poeti. Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al magnifico Lorenzo, per la sua nobile attività.
Piero Colonna Romano
Buon Nuovo Anno! Di ritorno qui alla
culla del mondo, dove tutto è possibile e dove tutti siamo con
le nostre diversità, normali. Buon 2016! Agli scrittori che iniziano a
quelli che continuano e a quelli che nonostante problemi, ostacoli,
dolore e fatica, non smettono. Poiché è nella fede in qualche cosa di
straordinario che ci ritroviamo tutti, ed è quella fede che io condivido
poiché non smette mai di autoalimentarsi.
Caro Lorenzo, 1° Gennaio 1 gennaio 2016 Michael Santhers –Quando l’orologio si ferma-: Il destino di un orologio, stanco di contare l’inutile tempo e imbizzarrito quando frementi movimenti d’amore lo strappano al desiderato letargo. Ecco come la scatenata fantasia di Michael ce lo descrive, divertendoci. Dario Menicucci –L’ultimo tramonto (31 dicembre 2015)-: Tutto resterà come sempre, in definitiva. Ma Dario descrive, con poetica visione, l’ultimo tramonto dell’anno che muore. Aurelia Tieghi –Duemilasedici-: Intensa invocazione all’anno nuovo perché sia benevolo, perché ci sia saggio maestro di vita, in questi bei versi della bravissima Aurelia. Marinella Butti –Ritorno-: Un gioioso risveglio, dopo che la notte ha assorbito, cancellandole, pene vissute. Molto ben descritti i due contrastanti stai d’animo, con i significativi e bei versi di Marinella. Matteo Bertoncello Brotto –Pensiero al coraggio-: La definirei il lamento del precario, questa poesia dai versi, giustamente, pieni di rabbia e di amaro sarcasmo. Marino Giannuzzo –Fico d’India-: Marino, con questi versi, mi fa tornare alla mente il bellissimo dipinto di Guttuso. Francesco Soldini -66. Fiabe-: Suggestive e luminose immagini a descrivere, con ermetico andamento, una profonda pena esistenziale. Jacqueline Miu –Ho sciolto nel tuo bicchiere di vino le stelle (Yeverdon)-: Usa il suo inimitabile verseggiare, fatto di dolce violenza, per parlare, analizzare, chiedere e dare amore, questa spettacolosa poetessa. Ci si smarrisce nei suoi versi, fino a quando non si ritrova il bandolo della matassa, come fosse un perduto e ritrovato filo d’Arianna. In questa poesia risplende l’immagine (ma non solo quella) di quelle stelle disciolte in un bicchiere di vino. E per Jacqueline, sempre complimenti per le emozioni che sa donare. Salvatore Cutrupi –Mi fermo un poco-: Un senso di stanchezza, dato da questo caotico muoversi del mondo, ed il desiderio di restare a godere della pace che ancora vi possiamo trovare. Molto ben descritto lo stato d’animo del poeta, con limpidi versi. Antonia Scaligine –Capodanno-: Un incitamento a volersi bene, per avere un anno sereno. Così Antonia, col suo bel verseggiare, ci dedica questi versi pieni d’amore. Laura Toffoli –Ancora una volta guardo al mio io, e penso…-: Una filosofica riflessione, un guardarsi mutare nel tempo, nelle ore, quasi. Ed anche un identificarsi in altri che, a loro volta, si identificheranno in noi. In definitiva c’è, in questa poesia, l’inquietudine che deriva dal non riconoscersi più, chiusa con un ungarettiana, nel senso, frase. Ed ancora un brava Laura! Un grazie di cuore ad Antonia, Santi ed Alberto, per l’attenzione ed i commenti alla mia “Rinnovata preghiera per l’anno nuovo”. A voi tutti i più cordiali saluti ed ancora i più sinceri auguri per un sereno anno nuovo, immersi nella poesia, in primis al nostro generoso Lorenzo.
Piero Colonna Romano
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