Commenti sulle poesie
 

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NO COMMENTI Salvatore Armando Santoro

 

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Commenti Gennaio-Marzo 2016



 2016

30 Giugno

Mi complimento con Santi, per la sua capacità d’esprimersi in un modo così armonioso e profondo d’attirare
meritata attenzione; è bello poter avere dal destino la possibilità di avvicinarsi alla lettura di pensieri intensamente
colorati dalle emozioni di anime che donano agli altri con generosità, sì da colmare il grigiore della quotidianità. Laura
 

29 30 giugno 2016

Michael Santhers –Borghi-: Mi incanta sempre Michael, con quei versi nati da un attento osservare, tradotto poi, con deliziosa fantasia, in suggestive immagini. Talvolta è il sarcasmo polemico che prevale nelle sue poesie, in questa occasione vi trovo un sentimento di nostalgica malinconia, come parlasse di un borgo perso nel tempo. Complimenti sempre, caro amico.

Maria Attanasio -Vieni con me a liberare gli uccelli dalle gabbie-: Un pressante invito a volare nella libertà, detto con versi che fanno pensare ad una corsa su prati verdi. C’è, in questa bella poesia di Maria, una contagiosa gioia di vivere. Brava!

Fausto Beretta –Inflessibilità-: Decisamente ermetica questa poesia dell’ottimo Fausto. Probabilmente i versi sono ispirati dall’esodo biblico al quale stiamo assistendo e dalla pena che dovrebbero fare questi disgraziati migranti. E’, mi sembra, una lezione di morale quella che deriva dal componimento del poeta.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Odio che più odiar si possa-: Era amore o simpatia? Troppo tempo è passato per ricordarsene ma resta, bruciante, il ricordo di sguardi di risposta che dicevano più odio che amore o simpatia. Mi sembra un ricordo da cancellare, caro Giuseppe. (se ho bene letto)

Enrico Tartagni –Il segno del cavaliere-: Non sono esperto in agiografie ma sembra che Enrico dedichi questi bei versi, epici e metaforici, a S. Martino.

Corrado Cioci –Bianco oleandro-: Un malinconico ricordo dell’infanzia, vissuta vicino al mare e nell’odore di un bianco oleandro. C’è molta malinconia nei versi di Corrado e bene è descritto il suo sentimento ed il paesaggio amato.

Gabriella Brancaleone –Il segno inciso-: Versi ispirati da una storia d’amore finita. C’è gran rimpianto ma anche la determinazione di dimenticare, nella narrazione di Gabriella che ci regala un’apprezzabile poesia che ha la parte migliore nell’uso ritmico dei novenari dattilici (in particolare da “Parevan parole già note”). Positivo è anche l’alternarsi di rime, che Gabriella ha curato perché cadesse sempre su versi a base ternaria. (con l’eccezione del primo e del terzo verso) Complimenti!

Andrea Bucci –Impressione-: Macabra storiella sulla fine di un povero gatto.

Roberto Soldà –Pane-: Originale poesia in due tempi ed un’amara domanda. Dolce risveglio con poetica, bellissima descrizione del mattino e richiamo di On the road, quale segno/sogno di libertà. Poi il nostro ottimo Roberto ci fa odorare il profumo del pane appena sfornato e richiama i famosi girasoli, simbolo  del colore/calore del sole. Ma l’atmosfera gioiosa della poesia ecco s’incrina e svanisce in quell’ultima domanda dalla scontata, pessimistica risposta. Poesia lezione di vita, dunque, che invita a riflettere sulla povertà.  

Salvatore Cutrupoi –Paragoni-: Salvatore pare dire che è l’incertezza che ci governa, con quell’ essere titubanti, davanti a scelte che faremo mai.

Jacqueline Miu –Se diventando nuda-: Si trasforma in Euridice, la nostra Jacqueline, ed interroga il suo Orfeo. Lo tenta con malizia, si mostra nascondendosi, lo invita a fare un viaggio nei suoi occhi, gli fa intravedere abbracci premianti, in nome dell’Amore Ed in effetti lo trascina nell’Ade, così come narra il mito. Ma mentre di quello conosciamo la fine, di questo racconto la fine non ci è nota. Auguri, comunque. E, ovviamente, complimenti.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

29 Giugno

Complimenti a Michael Santhers per la suggestiva descrizione del borgo e per l'immagine toccante del bambino, nella sua poesia "Borghi".
Complimenti anche a Roberto Soldà, che nella sua poesia originale intitolata "Pane", viene colto da un pensiero che invita a non dare niente per scontato.
Un caro saluto a tutti
Simone
 

28 giugno 2016

Roberto Soldà –Spietatamente-: La pena che si prova per gli alberi, assistendo alla loro potatura, è qui espressa con grande sentimento dall’ottimo Roberto. Soffriranno? si chiede il poeta ed un senso di rabbia lo prende ed una ribellione. Intensi i versi che bene comunicano l’attento osservare del nostro sensibile amico.

Michael Santhers –Notta afosa-: Spassoso e attento come sempre, il nostro prezioso Michael ci racconta degli effetti dell’afa su persone ed animale. Superlativo quel “Slittano le bramosie degli amanti/sui filamentosi baci” come pure quel “evocando il rimando”. Ovviamente magistrale è la descrizione iniziale con quel “cielo è una spugna/strizzata dalla notte”. Difficile è imitarlo ma proviamo a scatenare la nostra fantasia con ironici atteggiamenti, e chissà.

Maria Attanasio –Le ragazze-: Già, a che cosa pensano i giovani? Forse dovremmo tornare indietro nel nostro tempo per capire. Ma forse grande sarebbe la delusione (o la presunzione?) Nel frattempo la brava Maria riflette e mette in poesia le sue perplessità.

Aurelia Tieghi -Allarme bomba 19/6/2016-: Una paura che non è mai stata archiviata, continua a creare timori di crudeli attentati. Ed Aurelia rivive, e rende con intesi versi, quell’ora tragica del 2 agosto 1980, che mai sarà dimenticata, a causa di un bagaglio smarrito.

Fausto Beretta –Verso il macello-: Leggendo questi versi del nostro Fausto ricordo viaggi fatti nella metropolitana milanese. Il poeta bene disegna quell’umanità anonima, a volte folle, spaesata ed in viaggio verso mete che sembra mai raggiungeranno, tra musiche assordanti e messaggi pubblicitari. Resi alla perfezione lo smarrimento e la sorpresa negativa che derivano da una incomprensibile confusione, da questi ispirati e bei versi.

Nicola Cabras –Bimbi-: Leggo, negli ispirati versi di Nicola, una grande nostalgia per quella purezza di bimbo che abbiamo perso. E vi leggo anche una condivisibile lezione di vita, espressa con grande sentimento.

Terence –La morte del clown-: L’amarezza ed il senso di quel “Vesti la giubba e la faccia infarina” risuona nei forti e bei versi di Terence.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –D’amor poco sapendo-: Tardivo pentimento e ricordo nostalgico, nei bei versi dell’ottimo Giuseppe. (e direi anche lezione di vita…)

Jacqueline Miu –Nuvole ombre a forma di pesce-: Cecchinare è un neo verbo, nato dalla scatenata fantasia della bravissima Jacqueline che lo coniuga al presente, per una proditoria azione di “angeli guardiani” che lanciano “pallottole d’amore”. Semplicemente strepitosa è la nostra amica che non ci fa mancare una bella dose di poesia con quel “alla ricerca della mia dose di stelle”. Il tutto, imbastito con altre surreali immagini (gatti, lontre in oceani, nuvole a forma di pesce) risulta, come sempre, di affascinante lettura.

Laura Toffoli –Risveglio-: Un concentrato di immagini dal contenuto d’alta poesia, sono questi bellissimi versi della nostra amica Laura. “Rivoli di polvere di stelle”, “barche di sogni/le pannose bianche nuvole” e quel “germogliar dell’alba” sono musica dolcissima per la mente di chi legge.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Ed alta poesia c’è in questi bellissimi versi di un ispirato e bravissimo Salvatore.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un  grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Grazie Piero e un saluto da alghero a tutti i poeti dell'azzurro e a lorenzo caro
Tinti Baldini
 

28 Giugno
 

27 giugno 2016

Cari amici, ancora una volta è mio grande piacere informarvi di un altro brillante risultato ottenuto dal nostro amico Santi Cardella che nel concorso internazionale

Maria Madre del Buon Cammino”

 

si è classificato terzo nella sezione “poesia religiosa in vernacolo” con la poesia “L’acchianata”

  

L’acchianata                                                           La salita (a monte Pellegrino)

4 settembri. Pi Palermu è a data                                4 settembre. Per  Palermo è giorno
di divuzioni pi la so’ patruna;                                    di devozioni per la sua patrona;
giovani e viecchi fannu l’acchianata                         giovani e vecchi fanno la salita
pi dumannari ’a grazia a cu la duna.                          per domandar la grazia a chi la dona.

Arrivanu di cincu continenti,                                    Arrivano dai cinque continenti,
pigghianu ’a strata antica pi lu munti                        prendon la strada antica per il monte
e c’un luminu, ’na cannila o nenti                             e con un cero, una candela o niente
acchiananu a signarisi la frunti.                                 salgono per segnar la croce in fronte.

Na prucissioni ca ’un finisci mai,                             Un corteo lungo che non smette mai,
nani, orbi e logni cchiù di ’na cucuzza,                     di ciechi, nani o più alti d’una zucca
portanu dinta ’o cori li so’ guai                                 che portan dentro i cuori i loro guai
pi cunsignalli tutti a la “Santuzza”                            per consegnarli in blocco alla “Santuzza”.

 “O Rusalia ca dedicasti tutta                                    “O Rosalia che hai dedicato tutta
la to’ vita a circari Gesù Cristu,                                 la vita per cercare Gesù Cristo
e a monti Piddirinu, ’nta ’sta grutta,                         e a monte Pellegrino, in questa grotta,
tu ci parrasti, t’addumannu chistu:                            tu gli hai parlato, io ti domando questo:

levami di lu cori li duluri                                           porta via dal mio cuor tutti i dolori
ca stannu avvilinannu la me’ vita,                             che stanno avvelenando la mia vita,
ti dugnu l’arma e portala ’o Signuri                          ecco l’anima mia, dàlla al Signore
chi possa risanari ’a me’ ferita.                                  ché possa risanar la mia ferita.

Iu ti priu pi me’ matri, pi me’ figghia,                       Ti prego per mia madre, per mia figlia,
pi cu mi sta ’nto  cori, pi me’ soru,                            per mia sorella o chi mi sta nel cuore,
metti la testa sua sutta ’i to’ cigghia,                         metti il suo capo sotto le tue ciglia,
posaci supra li to’ manu d’oru.                                  poggiaci sopra le tue mani d’oro.

Inchimi l’arma di lu to’ surrisu                                  Colma l’anima mia del tuo sorriso
e ’nsignami qual è la ritta via                                     e mostrami qual è la dritta via
ca di ’sta grutta porta ’m paradisu                            da questa grotta fino al paradiso.
Fammi ’sta grazia, Santa Rusalia!”                           Fammi la grazia, Santa Rosalia!”
 

Purtroppo il nostro amico non ha potuto partecipare alla cerimonia di premiazione, che si è tenuta a Trappitello (Me) il 25 giugno scorso, a causa di una dolorosa nevralgia al nervo sciatico, ma l’eco degli applausi che gli sono stati tributati certamente lo avrà raggiunto.
A quelli unisco i miei, assieme all’augurio per una pronta guarigione.
Complimenti vivissimi, caro Santi, e restiamo in attesa di altre tue brillanti imprese letterarie.

 Piero Colonna Romano
 

Ricca più che mai la pagina azzurra di oggi:
temi importanti quelli trattati; la deforestazione in "Spietatamente" di Roberto, l'incertezza del futuro in "Le ragazze" di Maria, l'annullamento dell'individuo e il conseguente sfibrarsi delle relazioni umane in "Verso il macello" di Fausto, la purezza che sembra sia rimasta solo ai bambini in "Bimbi" di Cabras; il drammatico ricordo di Aurelia della bomba alla stazione di Bologna che si fa sentire ancora.
E per concludere una poesia splendida di Salvatore, dove la natura si concilia con l'uomo perso nella solitudine.
Grazie a tutti per le emozioni che offrite e le riflessioni che aprite. Grazie a chi commenta con impegno.
Simone
 

27 giugno 2016

Gennaro Melone –La bella-: Un lutto che genera profonda pena, narrato con immagini forte da Gennaro.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Un bacio alla luna-: Gratitudine, che nasce da un ricordo dolcissimo, verso una complice luna, tanto complice da rendere infuocate certe panchine. E Giuseppe non si smentisce mai col suo poetico, bello stile.

Maria Attanasio –L’amore come l’odio-: La teoria dei contrari, reciprocamente indispensabili, messa in poesia dalla bravissima Maria..

Aurelio Zucchi –Sono felice d’essere come sono-: I limpidi versi di Aurelio per dirci del suo sentirsi appagato da se stesso. Eppure leggo, nella strofa finale, un che di autoironico.

Gian Luca Sechi –Dimentichiamo-: La presunzione, dunque, è il difetto che più ci appartiene. E Gian Luca, con questa poesia, ci invita a maggiore modestia, non scordando le nostre incertezze e gli errori fatti durante l’età dell’apprendimento.

Raffaele Marchesi –Un giorno perfetto-: Una giornata per riflettere sulla vita, raccontata con prosastico poetare.

Luigi Riccio –(senza titolo)-: L’impossibile determinazione del peso degli sguardi, ispira Luigi che rende la sua impotenza con questi singolari versi.

Bernardo Gentile –Uomini potenti-: Singolare descrizione dei potenti, dei quali Bernardo evidenzia le motivazioni all’agire e le apparenti debolezze che poi divengono la loro forza. Come è quell’essere bambinoni, per la capacità di realizzare sogni.

Raffaele Ciriello –A voi (Ai miei genitori)-: Sembrerebbe un atto d’accusa verso chi ci ha malamente plasmato, invece si tratta di una dichiarazione d’amore masochistico, reso ad inconsapevoli sadici. Forti e coinvolgenti i versi del bravo Raffaele.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Malinconica immagine del tempo che passa, in questi versi di Salvatore.

Laura Toffoli –Misterioso angolo di mare-: Suggestiva descrizione del mistero che spira dal mare di notte.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti , in primis al nostro illuminato vate Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

27 Giugno

Buongiorno, buongiorno, buongiorno,
sole afa e attesa di cicloni di vento, ecco la nostra estate turbolenta, fatta su misura per quelli che dal lavoro sognano di potere scrivere e quelli già liberi dal peso del dovere, scrivono tutto il giorno.
Un saluto “fresco” agli artisti e ospiti del sito – grazie per la qualità del lavoro che tutti quanti proponete.
JMC
 

26 giugno 2016

Marinella Butti –Come le foglie-: “Si sta come/d’autunno/sugli alberi/le foglie.” Questa la pregnante similitudine tra soldati in guerra (quindi in situazione di precaria attesa) e le foglie, nella brillante intuizione (anche sintattica con quei due settenari divisi in quattro versi) del grande Ungaretti. E Marinella ne amplia concetto e similitudine alla vita dell’uomo e ci aggiunge un malinconico guardare a quello svolgersi parallelo, appunto tra uomo e foglie, tra volo e caduta.

Giuseppe Gianpaolo Casarini -Quei poveri umili fiori di campagna-: Ed anche Giuseppe ci regala un’illuminante similitudine tra papavero ed amore giovanile: entrambi caduchi ed uniti dalla rossa vampa della passione, in questa bella poesia dal melanconico tono.

Alessandro Borghesi –Insicura-: Un pressante invito a prendere atto di un sentimento d’amore, ricambiandolo, ignorando convenzioni restrittive.

Cristina Perilli –Il limbo-: Lezione di vita, dunque, da questa poesia della brava Cristina. Un invito ad agire senza esitare, senza restare ancorati ad abitudini, senza temere i cambiamenti, detto con ispirati e bei versi e giusta similitudine,

Maria Attanasio -…e poi ti sei fermato addosso-: Maria, con questi versi dall’amaro sapore, rileva che persino le rondini, non gradendo rapporti che proseguono nelle incomprensioni e danno adito ad “alterazioni del linguaggio”, cambiano tetto per il loro nido.

Laura Toffoli –Perché i saggi sono tristi?-: Un invito alle giovani speranze ad imitare o a seguire le lezioni di vita dei saggi, anche quando silenti. Ma il titolo di questa riflessiva poesia non lascia spazio alla speranza.

Jacqueline Miu –ergo-: E ne prendo atto. La punteggiatura pare essere un insopportabile vincolo, lezione che, d'altronde,  viene da lontano.

Carlo Chionne –POEMETTO FILOSOFICO-: Leggere Carlo, in questa sua opera di diffusione della cultura, è un riappacificarsi con la filosofia. Quella filosofia resa incomprensibile da spocchiosi critici che, probabilmente, usano criptici linguaggi di casta più per escludere che per comunicare. Oggi, con Socrate, arriviamo al cuore della cultura occidentale e Carlo lo sottolinea saggiamente. Per poter apprezzare la grandezza morale di questo personaggio suggerisco la lettura dell’ “Apologia di Socrate” di Platone,  che, a dispetto di critici e filosofi d’accatto, si legge come un appassionante thriller.

Salvatore Cutrupi –Vuoti-: Ben disegnata la sonnolenta atmosfera di una afosa estate, ben raccontate le scene di paese, così come pure quel senso d’attesa e di noia che pare prendere al risveglio in questa calda stagione.

Con l’augurio per una serena settimana piena di poesia, il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

26 Giugno

25 giugno 2016

Renzo Montagnoli –Lapidi senza nome-: Un malinconico viaggio, tra  anonime tombe, chiuso da una grande verità: non può sopravvivere una società che dimentica i propri morti.

Simone Magli –Per scherzare come si deve-: Saggio aforisma del nostro ottimo Simone. 

Marinella Butti –Affresco-: I versi mantengono ciò che il titolo promette e Marinella ci regala un delicato acquerello.

Bernardo Gentile –ParadisoPurgatorioInferno-: Credo che, al termine della lettura di questa composizione di un convinto Bernardo, tutti ci chiederemo a quale categoria appartiene la nostra mente, risolvendo in anticipo il dubbio sull’oltre che ci tormenta.

Santi Cardella –Amore non corrisposto-: Ancora una volta Santi ci regala bellissime, suggestive immagini, preludio ad un guardare, perplesso, al viaggio della vita ed al suo senso.

Michael Santhers –Partirono-: Un melanconico e commovente rievocare i nostri emigrati, reso con il classico stile del nostro Michael e le sue metafore illuminanti.

Maria Attanasio –Il tempo della vendetta-: Riflessione di Maria sulla vendetta, quella di cui il piatto, secondo un antico adagio, va servito freddo. Ma la poetessa sembra avere fretta ed esamina i pro ed i contro di un’accelerazione del tempo, con versi che grondano rabbia.

Salvatore Cutrupi –Doppio senso di marcia-: Una severa analisi del suo essere e del suo porgersi, conscio di una dirompente, insanabile dicotomia e reso, dal bravo Salvatore, con un ritmico verseggiare.  

Laura Toffoli –Per la mia mente-: Ed ancora la fantasiosa e brava Laura ci regala belle immagini colorate e surreali, quasi nate da un sogno. Magistrale è quel “ed io, riquadro con le dita/pezzetto di colori in allegria”.

Jacqueline Miu –Titano-: Immagini suggestive che paiono slegate tra loro. Forse la logica sintesi è nel titolo che rammenta uno dei figli di Urano e Gea che più degli altri lottò contro Zeus, uscendone sconfitto. Ma forse, come già accadde ad Ungaretti leggendo Mallarmè, meglio gustare la musicalità delle parole e dei versi, prima di cercare di capire.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, assieme ad un grande grazie per l’attività che svolge il nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

25 Giugno

24 giugno 2016

Michele Aulicino –Partenze-: Parla della nostalgia dell’emigrato per lavoro, l’ottimo Michele, e disegna, con gran sentimento, paesaggi della memoria che danno una malinconica pace. Bella la poesia, soprattutto nella sua parte iniziale.

Enrico Galavotti –Malinconia-: Suggestive immagini a formare una poesia decisamente ermetica.

Nadia Borean –Se fossi…-: Mi vien da pensare ad Amore a Thanatos, leggendo queste dediche da innamorata, chiuse con un verso malaugurante. Ma la poesia è ben ritmata e piacevole a leggersi.

Serenella D’Amadio –Il mio cortile-: Semplicemente deliziosa questa descrizione di ricordi legati ad un magico cortile. Poesia fresca, che dice di puliti sentimenti con immagini accattivanti. Brava Serenella!

Pasquale De Falco –Lacrima-: Una pena (quella lacrima di chiusura) crea immagini distorte e dolorose, rese con rapidi (fosse un dipinto) colpi di spatola.

Francesco Albino –Arcaica civiltà-: La promessa di un metamondo, pervaso da giustizia ed amore, nei bei versi di un convinto Francesco.

Jacqueline Miu –Il palloncino giallo-: Deliziosa l’immagine d’apertura cui seguono una serie di  attente osservazioni  sul comportamento dell’uomo ed una surreale, piacevole conclusione.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Decisamente magistrale quel seminare giorni sulle zolle del tempo. Complimenti.

Laura Toffoli –Fiaba n° 10-: Laura ci regala una delicata fiaba, frutto del suo sensibile e poetico guardare la natura.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

24 Giugno

23 giugno 2016

Poesie a tema: Progresso e regresso

Claudio Badalotti –Tutto è vanità-: Argomento affascinante è quello che ispira questi versi di Claudio: vanità delle vanità, dunque. E, riferito al tema proposto, è il giudizio che ne dà il nostro amico, rifacendosi a Salomone.

Poesie a tema libero

Enrico Tartagni –L’ultimo volo della farfalla-: Una spettacolosa descrizione del colorato lepidottero, delle sue funzioni e della sua magia. Particolarmente suggestivo il delicato e bellissimo verso d’attacco.

Gus –No-: Caro Gus, io ci provo ad essere onesto intellettualmente, dubito di  riuscirci sempre. Con questi versi apri scenari inquietanti, fatti di dubbi, speranze e convinzioni. Un qualche filosofo, tempo fa, affermò che è impossibile dimostrare sia l’esistenza che l’inesistenza di un Dio. Ecco, io resto in attesa che in un oltre si possa sciogliere il quesito.

Fabrizio Lama –Declivi-: Serie di romantici versi dal suadente suono. 

Serenella D’Amadio –Pensiero-: I molti aspetti del pensiero, alla fine fonte di poesia,  elencati nei (pensosi) versi di Serenella.

Pasquale De Falco –Poeta-: Solo nell’arte si può trovare rimedio, e conforto, ai mali del mondo. Questo il  messaggio che Pasquale ci invia con i suoi versi.

Laura Toffoli –Amorevole vento-: Ancora una volta, nei bei versi di Laura, troviamo la descrizione della natura. Ma in questa occasione c’è molto di più: la natura pare essere galeotta per una coppia, e complici, e nascondiglio, sono lenzuola di bianco lino, dietro le quali danza un sensuale tango.

Jacqueline Miu -martelli di luce sentore di fiamma il cuore brucia-: Un’appassionata Jacqueline continua ad incantarci con la forza dei suoi versi e con le suggestive immagini delle quali riempie le sue poesie.

Antonia Scaligine –Giugno-: Delicato omaggio ad un mese atteso che porta dolci ricordi. Belli i versi della brava Antonia, pieni di un coinvolgente sentimento, e molto gradevole è questa sua “Giugno”.

Caro Maurizio, mi spiace essere stato frainteso nel commento fatto alla tua “Semplicità dell’essere”, intendevo fare una battuta spiritosa, non certo mettere discussione il giudizio che dai di te stesso. Anzi credo che tu abbia ragione affermando d’essere un coacervo, più o meno ben riuscito, d’atomi destinati, prima o poi, a dissolversi, tornando nulla nel nulla perché è esattamente quel che penso siamo noi tutti.

A voi tutti il più cordiale dei saluti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Molto bella "Malinconia" di Enrico, complimenti!
Ho trovato poi meravigliosa, anche per il soggetto scelto, "Il mio cortile" di Serenella.
Un saluto a tutti e buona poesia
Simone
 

Ammetto la grande onestà intellettuale di Romano, il quale per la prima volta mi ha dato una lezione non commentando il mio brutto brano intitolato "No" di cui solo l'eccezionale senso democratico di Lorenzo ha permesso la pubblicazione.
Gus

 

23 Giugno

22 giugno 2016

Maurizio Mazzotti –Tra fiume e mare-: Malinconica, commovente rievocazione di Pasolini e della sua tragica fine nell’idroscalo di Ostia. Suggestivo, e molto bene espresso da Maurizio, è questo intrecciarsi di memorie personali, nostalgicamente rievocate, con la storia del grande scrittore.

Claudio Badalotti – L’imbroglio-: Una presa di coscienza, sull’imbroglio che fa prevalere l’apparire sull’essere, detta con ottonari che danno al simpatico componimento ritmo di filastrocca, vagamente irriverente nel senso.

Tinti Baldini –Bestia ovvero chi deve essere tollerante?-: Ed ecco che l’ottima Tinti ci dimostra come la poesia possa essere apportatrice di verità, mediante l’uso di trasparenti metafore. Quel che accade oggi, con l’esodo biblico cui stiamo assistendo e le violenze che genera,   qui perfettamente motivato dai versi dell’attenta poetessa.

Flavio Rapetti –Se tu fossi …-: Capovolgendo il senso di quel “S’i fossi foco” l’odio si trasforma in amore, il figlio diviene padre. Così, Flavio, esprime il suo paterno amore con qualche sognante iperbole.  

Luigi Riccio –(senza titolo)-: Cruenta, fantasiosa descrizione di un suicidio. Crude immagini, rese con forti versi, in una poesia dal forte effetto emotivo.

Terence –Depresso-: Depresso? A me pare di leggere una gran rabbia in questa amarissima analisi di se stesso che fa Terence. C’è un desiderio di autodistruzione in questi versi, costruiti con parole di grande violenza.

Nino Silenzi –Desiderio d’immortalità-: Ricca di spunti filosofici, questa di Nino, sui quali riflettere: vorremmo davvero essere immortali? Vorremmo davvero vivere una vita diversa? La nostra vita è determinata da un “fato” che la rende immutabile? Tutto questo nei bei versi, dal tono pensoso e malinconico, del nostro amico poeta che sa come coinvolgere il lettore in un profondo sentire.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Il desiderio di viere la giornata e la curiosità per quel che ci riserva, nei tre versi tre di Salvatore.

Laura Toffoli –Nostra sorte-: Un poeticissimo oltre, tra astri, comete e galassie infinite, quale ultima meta del nostro viaggio terrestre, raccontato dai versi di un ispirata Laura.

Jacqueline Miu –Immaginario-: Il buio ed i suoi magici effetti, raccontato quasi fosse rifugio e fuga dalla realtà. Ed è là, nel buio, che si potrà dare la caccia al tesoro, mentre viviamo sogni. Questo ci racconta la brava Jacqueline con il suo inimitabile e fascinoso stile.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro infaticabile Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Grazie Antonia. laura
 

Caro Lorenzo,
commento con un po' di ritardo:

"Desiderio d'immortalità", di Nino Silenzi - Mi sono posto il problema che ha ispirato la poesia di Nino (se il fato mi desse la possibilità di rivivere la mia vita) e sono giunto alla sua stessa conclusione: non accetterei! La cosa più tragica sarebbe, per me, ripetere gli stessi errori... Però mi associo alla sua scelta di poter trascorrere un'altra vita, segno che quella che abbiamo vissuto non è poi tanto male; e anch'io la vorrei cosparsa di illusioni e sogni.
Ma siccome è un sogno impossibile continuo a confidare (come ho scritto in una poesia): "la mano che m'ha posto sul trapezio/ mi prenderà finito l'esercizio". Perciò mi complimento con Nino che, agitando il problema con i suoi bei versi, mi ha evocato tante emozioni, tanti dolori, tante canzoni.
Un grazie riconoscente a te e a Piero, un caro saluto ai colleghi,
Santi


Carissimo, posso asserire con molta semplicità che io non sono nessuno! Un insieme di atomi, cellule ammucchiati per caso in questa terra vivendo con la consapevolezza di essere nessuno! E' la mia forza, sapere chi sono, ne più ne meno, conoscere i miei limiti, non oltrepassarli fanno di me una persona cosciente del suo ruolo in questa vita terrena! Non conosco Borges, campo lo stesso nel mio piccolo paese, fantasticando, quello si, su piccole cose: sognando! Guai non avere sogni, ti aiutano nell'attesa di un futuro che speri sempre sia migliore di oggi, sogni che stridono nella realtà di tutti i giorni, sempre uguali, sempre peggio, fino al giorno in cui esalerò il mio ultimo respiro, e finalmente sarò con pienezza nessuno!
Maurizio Cecchetti
 

22 Giugno

Oggi leggo  volentieri

Claudio Badalotti , poesia che  si legge facilmente tutta d’un fiato, bravo

Bestia, ovvero chi deve essere tollerante? Tinti Baldini Ti ordinano di rispettare la legge, e la legge che fa? Non ti protegge più , anzi diventi colpevole per esserti difeso , non si capisce più niente… Brava

  Bravissimo Armando Bettozzi   Rifùgiati!….Ci stanno i "rifugiàti"…
Rifùgiati!….Ci stanno i rifugiàti!...

Di quei fasulli, dico, ben si badi!
Quando la poesia tratta  emozioni e sentimenti  troppo profondi , oppure troppo misteriosi,  come questa bella poesia  di Nino Silenzi, Desiderio d'immortalità,  è difficile poterli commentare , perché sono davvero problemi che nascono nell’animo del poeta  e ciò che ne verrebbe fuori sarebbe solo una confusione di parole.  Se il Fato mi desse la possibilità
di tornare indietro per rivivere la mia vita, non accetterei
.  Ci sono cose che si possono cambiare altre no , che sia il destino o no , questo non lo può dire nessuno , io credo che il destino ce lo prepara il tempo e noi che agiamo nel suo spazio .
Mente, corpo e spirito sono le tre realtà che ci fanno vivere , la mente ci fa pensare che tutto sarebbe più bello se non ci fosse la morte , e che l’immortalità escludesse  ogni idea di fine ,ma il corpo invecchiato e dolente spaventa  e vorresti tornare indietro   ,ma  c’è una cosa  che ti  consola  , lo spirito, quel soffio d’amore che Dio ha messo in ognuno di noi. Io penso che immortale  è l’amore , la speranza. Gesù  ha sconfitto la morte   e la nostra. speranza  la sconfigge ogni giorno .Non è solo un pensiero religioso , ma accettazione della nostra morte, del nostro destino    È il Caso che ti impone la via….Puoi solo sperare . Scusami Nino se alla fine  mi sono permessa di commentare la tua bellissima poesia, non avevo alcun diritto , ma  è così bello ed  interessante l’argomento che mi sono permessa di farlo ,e continuerei ancora…

Nostra sorte anche laura toffoli oggi  ci dice che  là dove il buio è luce nera,
conforto eterno pace all’alme serene
…brava

 Immaginario è dall’oscurità che vedo meglio il chiarore
col buio la neve è ancora più candida,
bella anche questa poesia di
Jacqueline Miu

Un grazie sempre a Lorenzo e a Piero
Antonia Scaligine

 

21 Giugno

21 giugno 2016

Poesie a tema: Progresso e regresso

Antonia Scaligine –Quando ad un progresso-: Vico, insomma, ci rassicura. Prima o poi tutto tornerà com’era. Più o meno. Il guaio è che nell’attesa tutto cambierà…in peggio. Su tutto questo ci erudisce la riflessione poetica della nostra Antonia.

Poesie a tema libero

Maria Attanasio –Fammi un rosolaccio-: Drammatica invocazione, nata da una profonda pena esistenziale che porta disperazione. Ma la poesia è anche valvola di sfogo e di sicurezza e questi amarissimi versi di Maria lo dimostrano.

Maurizio Cecchetti –Semplicità dell’essere-: Qualche giorno fa      ho letto che  Borges chiese che sulla sua lapide si incidessero soltanto le due date limite della sua vita.

A Maurì ma chi te credi d’esse?

Raffaele Ciriello –La Fine-: Altri versi grondanti disperazione (terza poesia della giornata) che bene esprimono uno stato d’animo, a dir poco, funereo. Comunque ben venga la codardia.

Antonio Sangervasio –Pace del mare-: Un ode al mare, un desiderio di pace che solo quello può dare, nei versi, dalle suggestive immagini, di Antonio.

Jacqueline Miu –Il canto dei tuoni-: Tuoni, fulmini, tempeste d’acqua sono, per Jacqueline, catalizzatori per l’esplodere dei sensi. Ed in questa poesia/confessione lo racconta con tutta la violenza del suo verseggiare. E, come sempre, affascina.

Salvatore Cutrupi –Diversamente uguale-: L’anafora sembra evidenziare una specie di affinità elettiva tra due compagni di vita. L’elenco delle somiglianze che seguono, sembrano smentirle. Restano le suggestive e belle immagini con le quali Salvatore si confessa e quel sorriso di chiusura che a me pare alquanto ironico.

Laura Toffoli –Gomitolo di verdi-: Le emozioni che possono derivare dall’osservazione amorevole della natura, ben rese dai versi di Laura. Suggestivo è quel voler conservare nella mente gomitoli di verde, per poi usarli in stagioni meno luminose e fredde. Poetica invenzione che solo dall’anima di un poeta può nascere.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro vate Lorenzo.
Piero Colonna Romano

 

 

Grazie Piero per il tuo bellissimo commento , grazie a tutti del sito , grazie Lorenzo
Antonia Scaligine

 

20 Giugno

20 giugno 2016

Daniela Pireddu –Nomade-: Benvenuta nell’azzurro, Daniela! E questa nostra nuova amica esordisce regalandoci un bellissimo aforisma dal profondo significato: “Il passato è il tetto che si schiude/perché le stelle illuminino/il sentiero verso il futuro.” Aforisma che la poetessa inserisce in una bella poesia ricca di illuminanti spunti (strepitoso quel “è nomade colui il quale non conserva ricordi”) sui quali riflettere e  da ricordare. Complimenti, Daniela!

Michael Santhers –Temporale estivo-: Ottima rappresentazione di un temporale, resa dal nostro Michael i cui versi ci fanno sentire tuoni che zittiscono animali ed uomini, vedere lampi accecanti, cercare rifugio. Sottolineo quel “Convegno di lacrime” che è splendida immagine santhersiana per narrare di scrosci di pioggia.

Antonietta Ursitti –Sono tornate le lucciole-: Con la sorpresa per il ritorno delle lucciole Leonardo Sciascia iniziò il suo “L’affaire Moro”, saggio critico su quanto avvenne nella DC all’epoca del sequestro del suo presidente. La bella poesia di Antonietta mi ha fatto ricordare l’inizio, altamente poetico, di quel libro e, nei versi della nostra amica, ho ritrovato la poesia (e la sorpresa e l’amore per la natura ed il risveglio della stessa, segnalati da quel ritorno) che c’è in quello. Complimenti vivissimi, con un caro saluto.

Maria Attanasio –La poesia-: Tutto vero, cara Maria. Tranne il fatto che la poesia non spieghi: garantisco, spiega fin troppo talvolta.

Acquaviva –Terra arida-: Chiaramente si tratta di lunga metafora, sul cui senso ci possono essere le più fantasiose interpretazioni. Mi limito a godere delle immagini suggestive che la compongono, sperando che Francesco voglia illuminarmi.

Dario Sanseverino –Orizzonte-: La leggo come una dolente riflessione sul destino di uno smarrito uomo, come una pena esistenziale, davanti all’immensità, che lo fa sentire piccolo ed inutile, nonostante l’amore che a lui dedica la natura. (ma rilevo anche un ossimoro clamoroso nel secondo verso).

Laura Toffoli –Balli nella notte-: La natura (come sempre ben descritta) e la sensualità, sono temi che Laura svolge con maestria, non smentendosi neppure in questa occasione.

Jacqueline Miu –Il tormento del credo-: Una lunghissima iperbole a narrare dell’avventura dell’uomo, gladiatore d’amore, dei suoi tormenti esistenziali, della sua inutile ricerca della verità. Non mi abituerò mai allo stupore che nasce leggendo Jacqueline, ma sempre godrò dei suoi versi che nascono da un violento intendere, e rendere, sentimenti. Spesse volte le sue poesie trovano, nella conclusione, una specie di redenzione che porta dall’amarezza, dalla delusione, dalle implorazioni, alla dichiarazione di un bisogno di tenerezza. In questa occasione l’analisi fatta durante tutto il componimento si conclude con una struggente e bellissima preghiera/confessione all’Amore. Inevitabili sono ulteriori complimenti.

Antonia Scaligine –magari se le parole…-: Cara Antonia, hai già  risposto alla domanda con quel  magistrale verso che recita “Sulla ringhiera dell’attesa sosto solitaria”. Cavalli in fuga paiono le parole a chi, poeta, teme di non più ritrovarle, per rendere un sentire. Ma non è il tuo caso. Bella è questa poesia, ispirata la similitudine. Brava!

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro infaticabile Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Non faccio mai commenti – manco di buona circostanza – ma a volte – trovo straordinario qualcosa in già uomini straordinari e vorrei ringraziare.
“è nomade colui che non conserva i ricordi” – nemmeno Byron nelle sue più frequenti ambite ossessioni era arrivato ed io invidio pensieri e parole di questa affermazione. Per me è aliena per non dire meraviglia “l’essenza” che ha spinto l’autrice a tanta bellezza. Grazie per avermi sorpreso
JCM

 

19 Giugno

19 giugno 2016

Maurizio Mazzotti –Il Pino dei cuori-: La morte di un gigante, causata da un temporale, lascia stupiti ed addolorati i suoi abituali abitanti, così come quei personaggi che alla sua ombra trovavano riparo e conforto. Ben descritto lo scenario ed i sentimenti che quella caduta ha generato, dai prosastici versi di Maurizio

Bruno Amore –C’era una volta-: Un nostalgico canto a tempi passati, quando il pane era scuro ma odorava di pane. La poesia è un dolente atto d’accusa a quel progresso che tutto rende asettico, forse anche i sentimenti degli uomini. E c’è nei versi di Bruno grande nostalgia, ben espressa.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Del verseggiar son fonte-: Sulla fonte della poesia ci intrattiene l’ottimo Giuseppe con questi versi nati da riflessioni e ricchi di sentimento.

Michael Santhers .Vecchia piazzetta-: Un disegno neorealista reso con surreali immagini. Così Michael interpreta una vecchia piazzetta, con le sue storie e con il suo presente. E ci affascinano sempre i suoi racconti.

Antonio Alvaro –La luna nel blu della sera-: Un malinconico affresco che fa da sfondo ad un malinconico sentire, reso con gli ispirati versi di Antonio.

Romano Zampetti –Il tempo-: Prigionieri del tempo siamo, afferma il poeta, ed è angosciante la sensazione d’impotenza che ci comunica con i suoi versi.

Maria Attanasio –L’arte di saper leggere la mano-: Ed ecco un poetico manuale d’istruzione per interpretare quelle linee, fin ora note soltanto alle zingare.

Carlo Chionne –POEMETTO FILOSOFICO-:  Con Carlo proseguiamo il viaggio nella storia del pensare ed incontriamo tal Protagora e tal Gorgia, l’uno sofista l’altro maestro di retorica. Il primo pretese, facendosi pagare, di saper insegnare la virtù ai giovani. Il secondo affermò che con l’uso della  dialettica si può dimostrare tutto ed il suo contrario. Ma a breve ci penserà Platone a sbertucciare entrambi, nei due famosi dialoghi socratici. Al grande Carlo un grazie per l’illuminata sintesi che ha il pregio della chiarezza, oltre che il bel ritmo di un perfetto poetare.

Laura Toffoli –Lettera aperta all’angelo custode-: Invoca l’aiuto dell’angelo custode la nostra Laura, con questa simpatica lettera aperta che blandisce e rimprovera, che esprime sorpresa e speranza. Che dire se non augurare che sia esaudito il suo desiderio?

Fausto Busatta –Fior di pelle-: Ermetica? Forse. Ma hanno il tono di un anatema questi violenti versi dell’amico Fausto e soltanto lui sa a chi sono destinati.

Jacqueline Miu –figlio dell’innocenza servo del Diavolo aspirante angelo-: Contrastanti desideri, impossibili da realizzare, in un monologo dai forti toni accusatori. I versi, espressi con violenza dalla poetessa, paiono nascere da delusione e grondano amarezza. Né pare attenuare violenza ed amarezza quel “io voglio” di chiusura, ché sembra nascondere una reale impotenza.

Con l’augurio per una serena settimana piena di poesia, il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

18 giugno 2016

Maria Attanasio –Costruiamo binari per treni a vapore-: Liberi versi, di forte intensità emotiva, per dichiarare una nostalgia, con metaforiche e belle immagini. Complimenti, Maria.

Claudio Badalotti –Quotidianità-: Una quotidianità fatta di complementari contrasti, detta con i bei versi di un pensoso Claudio.

Giuseppe Stracuzzi –Passano gli anni- Ermetica narrazione, dalle suggestive immagini, dello stato d’animo di un poeta che si esamina nel tempo che passa.

Andrea Sbarra -per rivederti-: Una dichiarazione d’amore resa con versi dal malinconico, rassegnato tono.

Alberto Rosso –Quello che mi dai-: L’attacco dice di un indifferente guardare persino ad una lei. Ma non è così, e quando il dono arriva, ecco che quella lei si trasforma in romantica spuma del mare.

Stefano Ripamonti –Silenti le campane giacciono,-: Metafora di difficile interpretazione, questa di Stefano. Se immagino che quelle campane siano una voce (per es. della coscienza) ne potrei dedurre che il passare del tempo, le cattive abitudini, gli egoismi ecc. l’abbiano resa  incontrollabile e dal suono, appunto, di campane a morto. Sarà vero oppure no?

Zenone Drisoli –Ultimo collegio-: Spassosa (ma quanto amara!) descrizione dell’ultima incombenza annuale per i professori: il collegio dei docenti. Zenone, acuto e sarcastico osservatore, ne evidenzia certi risvolti grotteschi ed umoristici, con un ritmico e bell’alternare di rime.

Jacqueline Miu –E’ un fuoco-: Una strepitosa Jacqueline (come spesso le accade e come sempre  sorprendente) riflette su vita, sogno e amore, e continua a regalarci fortissime immagini, dense di poesia. Ammirevole è quel volere affrontare la vita, aprendo ali per volare ed esprime rassegnazione quello spettacoloso “ti sei fabbricato vele per velieri andati perduti”. Che dire se non, ancora una volta, complimenti?

Laura Toffoli –Comunicazione non verbale-: Il dolcissimo risveglio da un sogno, raccontato con lievi, allusivi, delicati versi di una romantica Laura. Complimenti!

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

18 Giugno

17 giugno 2016

Santi Cardella –Mare-: In sonanti settenari una spettacolosa ode al mare, regalataci, per incantarci, da uno strepitoso Santi. Complimenti vivissimi!

Maria Attanasio –Nel sogno-: Parlare per aforismi, metter confini che non separano ma uniscono, sono espressioni del mistero che può esserci nell’amore di una donna. Maria così dichiara un sentire e quell’anafora “a me” è l’inizio di un accusa. Accusa a chi non si accorge della profondità di un sentimento. Così come quel tirare dadi significa affidarsi alla sorte, quale melanconica soluzione.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Piange il tiglio-: Una sequenza di sconvolgimenti sintattici (iperbati) per narrarci della triste storia di un  merlo cui la compagna fu uccisa. Piange il tiglio il crudele destino e quelle gocce di resina, sgorganti da una foglia, sono le sue lacrime di compassione. Questo, oggi, ci regala l’ottimo Giuseppe al quale va un grazie per l’esercizio mentale cui ci obbliga la lettura delle sue  belle poesie  dal sapore vintage.

Andrea Bucci –Tempo-: Così guarda al tempo il nostro Andrea. Goccia che, attimo dopo attimo, consuma la vita.

Luigi Panzardi –Il respiro di ogni giorno-: I ritmi di un giorno di lavoro, resi con suggestive ed esplicative immagini dal bravo Luigi.

Carla Persico –Padre-: Un addolorato ricordo ed una mancanza che ha creato un vuoto. Poesia i cui versi grondano nostalgia e sanno commuovere. Complimenti, Carla, per come hai saputo esprimere questo tuo sentire.

Rosino Maranesi –Primo raggio-: Un gioioso risveglio, detto con magistrale sintesi.

Maurizio Cecchetti –Sindaco vorrei…!-: La definirei “la vendetta dell’autista tartassato” questa spassosa poesia di Maurizio. Facciamola diventare il nostro inno!

Laura Toffoli –Ulivi dal cuore antico-: Mi hanno sempre affascinato gli ulivi. Quel loro essere contorti, quasi a rappresentare un grido di dolore, il brillare argenteo delle loro foglie, i loro preziosi frutti, ecco, tutto questo ritrovo nei versi ben descrittivi della brava Laura.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Un dolcissimo, malinconico riflettere sui ricordi, molto ben espresso nei versi di Salvatore.

Tiziana Cocolo –Sul fiume del tempo-: Bella poesia, dal vago sapore ermetico, che ci parla di ricordi che andiamo a ritrovare nel “fiume del tempo”, non essendo persa la capacità d’amare. Dunque “canoe” è metafora di tutti coloro che hanno vissuto e continuano a vivere amore, “l’antico pensiero”.

Jacqueline Miu –Ribelle-: Due sono gli argomenti che Jacqueline sviluppa con questi versi. Nella prima parte c’è tutta l’indignazione per quell’uso sconsiderato delle religioni (ma Buddha, per la verità, è esente da colpe) che gli uomini fanno, disumanizzandosi. Nella seconda troviamo una confessione/analisi che narra di un curioso cuore, capace di volare, nonostante le tempeste.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

17 Giugno

15 giugno 2016

Maurizio Cecchetti –Ricordi-: Poetica definizione di quel che sono i ricordi.

Claudio Badalotti –Nel sempre d’ogni giorno-: Una verità da temere ed un bisogno d’evadere dalla realtà, nei versi, dal tono pensoso, del nostro Claudio.

Simone Magli –La mia ansia è voglia di vivere in eccesso-: Ambiziosi traguardi che ci si pongono e sembrano irraggiungibili, sono portatori d’ansia. Questo sintetizza l’ottimo Simone con questa sua sintetica ma intensa confessione.

Dario Menicucci –Il giovane e i due vecchi-: Filosofica lezione di vita, con versi che hanno sapore di fiaba, resi con le suggestive immagini tipiche del nostro bravo Dario.

Michael Santhers –Il mare-: L’immagine di quella zuppa che divora i commensali è simbolo e sintesi del guardare di Michael all’inquinamento. C’è petrolio e plastica in quella zuppa, ed il poeta lancia alto il suo grido di protesta. E l’intera poesia è resa col classico stile, fatto di surreali immagini, del nostro amico poeta e, come sempre, è piacevole a leggersi ed insegnamento.

Enrico Tartagni –Cielo blu-: Sguardo romantico al cielo dove, tra un enjambement e l’altro, tra una bella immagine e l’altra, si può leggere soltanto la parola “amore”.

Cristina Perilli –Contrasto-: Spinosissimo tema, affrontato da Cristina con atteggiamento pessimistico, è quello della nostra eternità. Ma la poetessa allarga il raggio del suo filosofico ragionamento alla piccolezza dell’uomo (un uomo talmente piccolo da non meritare l’attenzione e men che meno, l’amore di un Dio) all’effimero amore ed allo scorrere del tempo. Tutti argomenti che meriterebbero attenzione e dibattiti. La poesia è un intenso riflettere e certamente è coinvolgente.

Raffaele Marchesi –Dolore e tormento-: Una profonda pena, nel guardare ai mali del mondo, ispira questi amari versi di Raffaele. Immagini, metaforiche di uno stato d’animo e di una pena, trovano sintesi nella domanda finale, priva di risposta.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Su un muro screpolato-: Il ricordo di una dolce frase d’amore, un tempo scritta a messaggio su di un muro, e la graziosa immagine di una lucertolina che sopra vi passeggia, narrati con iperbati dal sapore antico dal nostro ottimo Giuseppe.

Salvatore Cutrupi –Ricamo anni-: Bellissimi versi, ricchi di malinconia per quel crepuscolo incombente. Bravo Salvatore!

Jacqueline Miu –Il fiore-: La commovente delicatezza di un fiore, confrontato con la grossolanità della realtà. Una realtà che si vorrebbe fiabesca (quei draghi volanti) e che si rivela, al contrario, mostruosa ed opprimente (draghi visti dovunque). Su questo riflette, col suo classico, inimitabile stile, la bravissima Jacqueline che, anche in questa occasione, ci regala un verso da antologia con quel  “ho sempre creduto l’amore fosse la circonferenza di un bacio”.

Laura Toffoli –L’amore che il tuo sentire esprime-: Romantici e bei versi che un innamorata dedica all’innamorato. Sintetica ed efficace, in questa occasione, è la nostra bravissima Laura.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro impagabile Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

16 Giugno

Cosa posso dire anch’io come voce del coro poetico azzurro
che altri non hanno ancora espresso su Piero, Santi e Lorenzo?
E’ un trio molto speciale, frutto del caso?
Direi che sono come lampo, segno luminoso del destino per molti, come me, che hanno affidato
la loro espressione poetica a loro; loro di rimando, con grazia letteraria, palmo di saggezza, hanno
preso i germogli poetici e li hanno annaffiati giornalmente, come fossero preziosi, rari e unici.
Il sole che irradiano dal loro essere è il sole di chi è limpido nel profondo.
Grazie.Laura
 

Caro Lorenzo,
boccheggiante per lo scirocco, mando alcuni commenti sulle fresche poesie d'oggi:

"Il mio armadio", di Claudio Badalotti - Composizione molto suggestiva in cui un alter ego prende forma e si muove come ombra fino ad illudere il primitivo io d'essere l'altro. Ottima la strofe di chiusura.
"Meriggio d'estate", di Renzo Montagnoli - Una descrizione precisa d'un momento atmosferico, caratterizzata da luci, fruscii, movimenti di bestiole ed ombre che compongono un meriggio canicolare. E il nostro collega ci trasmette, insieme alle sensazioni, una speranza di frescura.
"Quando il fiume del Dolore greve e meditabondo,", di Nicola Cabras - Ammirevole esempio di prosa poetica in cui prende campo ed emoziona un bimbo "capace di restare stupefatto... di fronte a questa straordinaria natura".
"Io e te", di Maria Attanasio - Bella rappresentazione di due individui che hanno imparato a fondersi nell'amore, ad essere l'uno il complemento dell'altro.
"Seastorm", di Jacqueline Miu - Una crescente successione di immagini sorprendenti ed emozionanti, cui corrisponde un amore tumultuoso e illimitato. Mi sembra possa definirsi una poesia dalle tonalità caravaggesche.
"Lisistrata", di Piero Colonna Romano - Divertentissima composizione giocata tutta sull'ironia del nostro ineguagliabile Piero che condensa, in sapienti versi, il primo ammutinamento femminista. E la sua Lisistrata ci ammonisce a non trascurare le emozioni più autentiche, quelle dell'amore, in cambio di quelle derivanti dal potere.
"Il mio cuore", di Laura Toffoli - Delicate immagini concorrenti, atte a formare il quadro d'un amore incantato e profondo.
Un caloroso abbraccio per tutti,
Santi
 

16 giugno 2016

Maurizio Cecchetti –Età-: Una similitudine densa di funesti presagi, resa con un sottofondo di humor. Peccato che l’età non si possa cancellare, come è stato fatto col DDT, ma a Maurizio auguri di lunga e serena vita, estensibili a tutti i diversamente giovani.

Claudio Badalotti –Il mio armadio-: L’armadio, metafora della mente ben realizzata. Un malinconico guardarsi dentro con gli  ispirati versi del bravo Claudio che pare, per quel che dice la chiusa, amarsi poco.

Renzo Montagnoli –Meriggio d’estate-: Un delizioso affresco della torrida estate. Con i bei versi di Renzo ci immergiamo nella sonnolenta atmosfera di quella stagione, e ne godiamo suoni e paesaggi campestri, in attesa del refrigerio della notte.

Gian Luca Sechi –Sonno-: Bella l’immagine d’apertura e bello quel trovare, nel sogno, una più auspicabile realtà, ritrovandosi in quella.

Gabriella Brancaleone –Speranza di calma-: Un racconto delle emozioni che si vivono, delle gioie e delle delusioni, metaforicamente espresse da quelle strade, a volte impervie, a volte in discesa. Poesia, di grande effetto, che è analisi esistenziale di un vivere e di un bisogno di pace. Complimenti Gabriella!

Matteo Bertoncello Brotto –Volto qualsiasi-: Il suggestivo ritratto di un viso del quale si colgono le espressioni ed i sentimenti che le generano.

Nicola Cabras -Quando il fiume del Dolore greve e meditabondo-: Una melanconica, addolorata analisi di se stesso ed un guardare al destino , cui nessuno sfugge, trovando motivo di maggiore pena in quel bimbo violato. Prosastica poesia, densa di un profondo malessere esistenziale.

Maria Attanasio –Io e te-: Analisi di due esseri che si completano, col loro essere diversi e complementari, raccontata con versi dal bel ritmo, in gradevole poesia.

Jacqueline Miu –seastorm-: Un’inedita Jacqueline oggi ci regala una poesia  che, fosse un dipinto, parrebbe realizzata a colpi di spatola. E ne deriva una composizione astratta, che è analisi di un forte sentire, nonché lezione di vita nella chiusa.

Laura Toffoli –Il mio cuore-:  Insomma questo è un dolcissimo memento, rivolto ad un amato compagno. Delicata promessa è quella mussola di cui è fatto il cuore ed intrigante è quel richiamo al mare, con le sue perle, i suoi reperti antichi, le sue odorose alghe. Che dire se non ancora un brava Laura?

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

15 Giugno

14 giugno 2016

Giuseppe Gianpaolo Casarini – Amico volontario-: Inno alla solidarietà disinteressata, nata da anime nobili, reso con ispirati versi dell’ottimo Giuseppe.

Maurizio Mazzotti –E poi la vita-: Un nuovo sospiro di vita, in una notte di novembre sul mare ed un commovente omaggio alla madre, resi con ispirati e bei versi, dalle suggestive immagini, dal bravo Maurizio.

Maurizio Cecchetti –Poeta-: Genesi, bene augurante, di un poeta. Forse è iperbole quel volare come aquile, ma hai visto mai?

Piergino Pedrocco –Un dialogo possibile?-: Un dialogo certamente surreale che ha una pessimistica (realistica, meglio?) conclusione. Originale è questa poesia di Piergino, degna di riflessione.

Claudio Badalotti –Dolce malinconia-: Una melanconica riflessione, nata da un particolare stato d’animo, resa con i coinvolgenti versi dell’ottimo Claudio. Particolarmente intensa e bella la chiusa.

Simone Magli –Siamo un ammasso di pensieri-: Ed il nostro poeta/filosofo ci regala un aforisma che è sintesi dello smarrimento esistenziale che può prendere ognuno di noi.

Laura Toffoli –E’ foglia d’estate-: Sguardo incantato alla natura estiva, reso con versi, lievi e belli, della nostra Laura.

Salvatore Cutrupi –Odori-: Singolare similitudine tra due olfatti. Uno certo e consapevole, l’altro incerto e talvolta fallace. Certamente originale è il tema che Salvatore propone con questi prosastici versi.

Jacqueline Miu –neon-: Un monologo struggente rivolto ad un invisibile amore, reso con i forti versi di Jacqueline, tra i quali si nascondono illuminanti espressioni piene di splendida poesia, come quello “strappare una stella alle stelle” o quel “vorrei piantare un fiore d’amore sul tuo pianeta senza soli”. Particolarmente intensa e significativa è la chiusa grondante amarezza.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Complimenti a Dario per il suo poetico dialogo, che svela con dolcezza ed efficacia due punti di vista generazionali.
Fra le poesie odierne ho trovato troppo svalutante nei confronti della vita del singolo uomo "Contrasto" di Cristina, ma magari era perché eri rattristata al momento della stesura, o forse sono io che sono un po' narcisista. La verità sta nel mezzo?
Mi unisco a tutti voi sitani nel ringraziare Lorenzo per il suo impegno che, a me personalmente, ha cambiato la vita in meglio.
Un grazie sincero a Piero, altra Colonna del sito, nonché amico, e un saluto a tutti.
Simone
 

Cari amici, cari sitani,
con le vostre attestazioni di affetto e stima mi avete emozionato. Non so se merito tanto, però è molto bello sentire che mi siate vicini e apprezziate il mio "lavoro". Vi ringrazio di tutto cuore e state certi che continuerò a pubblicare le vostre opere e cercherò di migliorare il sito. Vi ringrazio perché con le vostre attenzioni mi esortate e mi spingete a proseguire sulla via della Poesia.
Un abbraccio a tutti voi,
Lorenzo De Ninis.

 

14 Giugno

14 giugno 2016

Cari amici, ho letto con attenzione le espressioni di plauso che Jacqueline ha rivolto al sito ed al suo creatore.
Mi hanno commosso e concordo con l'ottima poetessa in ogni sua espressione.

Il nostro generoso Lorenzo merita questa attestazione di stima, assieme a quelle di quasi tutti i frequentatori di questo splendido spazio, attestazioni che sono la giusta ricompensa per un lavoro appassionato, fatto d'amore per la poesia e per i poeti. Unisco il mio plauso ed il mio ringraziamento per ciò che il prof. Lorenzo De Ninis, tramite Poetare, mi ha inaspettatamente dato, essendo una rinascita in questo tempo che volge al tramonto.

Ringrazio di cuore gli amici Jacqueline, Santi, Claudio e Carlo per le graditissime espressioni di stima per la mia attività di lettore di poesia, così come ringrazio tutti i poeti del sito, per le emozioni che, giornalmente, regalano.
Piero Colonna Romano

 

13 giugno 2016

Poesie a tema: Progresso e regresso

Maurizio Mazzotti -Progresso o regresso, er governo senza cesso.-: La saggezza popolare ha capito tutto. Ed a noi non resta che piangere. Complimenti al bravissimo Maurizio che ha saputo sintetizzare, con sagacia… il regresso del progresso.

Poesie a tema libero

Maria Attanasio –Ierofania-: Immagini che, nella memoria, acquistano sacralità. Intensi e meditativi gli asciutti versi della brava Maria. Complimenti, per quanto sentimento riescono ad esprimere.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Soffia la bimba-: Deliziosa rappresentazione di un gioco di bimbi e di quella delusione che noi tutti, in analogo giocare, abbiamo provato.

Michele Aulicino –il mio silenzio-: C’è un senso di smarrimento e di impotenza, espresso dai versi, dal sapore malinconico, del sensibile e bravo Michele che ci regala una poesia che scava dentro e coinvolge.

Maurizio Cecchetti –Sò rimasti gli ossi-: La mescolanza di dialetto e lingua, molto ben usati da Maurizio, rende alla perfezione la forte protesta contro chi continua a cavar sangue da contribuenti sempre più smagriti. Ma “sò rimasti gli ossi” e, finché avranno midollo, ci sarà ancora da spolpare, secondo la logica governativa imperante.

Piergino Pedrocco –Deus absconditus-: La poesia, dunque, quale conforto per quei mali del mondo, verso i quali Dio sembra indifferente. I versi di Piergino sono amara riflessione e bene comunicano il dubbio supremo sulla divina esistenza.

Lyubov Letsun –Chi sono io.-: Ed anche da questi versi scaturisce un dubbio. Dubbio sulla nostra esistenza, sui nostri smarrimenti. Ma Lyubov ha una certezza: di concreto e salvifico c’è soltanto l’amore.

Marinella Butti –Silenzio-: La perdita dell’umanità da parte dell’uomo, l’indurirsi dei cuori, gli egoismi che ci circondano ispirano Marinella per questi versi, che sono doloroso e sentito atto d’accusa.

Nadia Borean –Chiudi gli occhi-: Una profonda pena, un’amara delusione, ispirano questi duri, malinconici versi di Nadia. E’ un fallito training autogeno l’esperienza di cui narra la nostra poetessa, annullandosi in se stessa.

Francesco Albino –Uccel di passo-: Limpidi versi che sono invito alla gioia e generoso donarsi.

Jacqueline Miu –una bibbia di piccole felicità quotidiane-: Una serie di surreali immagini, di pensieri in libertà, di considerazioni fantastiche, tipiche della nostra Jacqueline che ama lasciarci senza fiato, riuscendoci. Un’immagine per tutte, dal sapore di fiaba: chicchi di grandine che, colpendo  i vetri, divengono bambini. E come dimenticare quegli uomini dotati di branchie di fede (concetto che sarebbe da approfondire)? Affascina sempre questa straordinaria poetessa.

Laura Toffoli –Ho litigato ma non volevo, davvero.-: La confortante presenza della natura, come sempre magistralmente descritta, a lenire la pena per un litigio dall’amara conseguenza. Nel titolo  il pentimento, nella chiusa il rimpianto, nei versi, gradevoli sempre, della nostra Laura.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro Lorenzo che tutto ciò consente.

Piero Colonna Romano
 

Lorenzo e Piero
In qualche modo, io modestamente penso che siamo gli unici ,nonostante le attenuati circostanti, fautori della nostra felicità, a iniziare dalle persone che scegliamo di frequentare per imparare e per condividere, dalla personalità che adottiamo nella nostra vita quotidiana, dal modo di sentire se in positivo o in negativo. Ho frequentato tempo fa un esimio posto chiamato “L’altra Musa” ma in qualche modo e per cause a me sconosciute la sua fiamma s’è spenta e tutti quei poeti, tutto quel lavoro e impegno di illustri colleghi perduto. IN qualche modo, sottopelle, l’artista poeta cerca la sua effimera gloria, nulla ci nutre più del plauso e sebbene la poesia non si venda oggi – noto che tutti la usano, tutti. Dai cantanti ai giornalisti.
Questa prefazione era dovuta alla costruzione, di un fondamento più saldo di certi luoghi che noi come poeti “bazzichiamo” – questo posto è casa nostra – POETARE.IT non ci ospita soltanto durante il nostro vacuo vagabondare per i misteri della mente ma ci rifocilla, ci critica, ci esalta e ci spinge al meglio.
Ai due fautori di questa possibilità che altrove io Jacqueline Miu non avrei mai trovato, perché in fondo siamo poeti orgogliosi e nessuno di noi si reputa disperato, anche se i nostri poemi sono disperati e travolgenti, tormentati e appassionanti o abbastanza da chiedere e necessitare attenzione. Io non sono qui per dare fardello ai miei colleghi, voglio cambiare la storia, ma la storia non si cambia da soli bensì è un lavoro di squadra, di scommesse sul destino, di fatiche e di sacrifici.
Credo che questi uomini siano troppo modesti per sapere il loro ruolo, troppo buoni per misurarsi col tempo e troppo devoti per vagliare altre opportunità, in fondo sono artisti a loro volta.
Dunque unita alle voci di altri illustre promesse letterarie ripeto e mai stanca di farlo, Voi che date importanza al nostro percorso, voi che avete creduto, non pensate mai al grande valore di ciò che vi anima?
Io sì ci penso e questo mio tempo che dedico per ringraziare di tanto in tanto, per non storpiare con troppa dolcezza – ciò che è già perfetto, è la cosa più preziosa che possiedo dopo i miei figli. Siamo sempre benedetti i vostri volti nella storia e brillante la vostra carriera e mi riferisco non solo ai colleghi ospiti che lavorano per noi ma a tutti quelli che con coraggio lottano, si cimentano nella Poesia. Sia la vostra musa sempre appassionata e terrificante, abbastanza terrificante da infestare le vostre menti, giorno e notte, tanto e abbastanza da rendervi laboriosi nei prodotti letterari. Siate tutti proficui e cortesi con la parola e non dimenticate mai che la strada non è forgiata dritta ma ad ostacoli e più numerosi sono, più importante è la vostra meta. Grazie Piero. Grazie Lorenzo. Grazie colleghi e Maestri. Ogni bene a tutti
Jacqueline Miu
 

Complimenti a Maurizio per "E poi la vita", poesia di grande intensità.
Oggi poi mi ha colpito "Gl'innamorati" di Armando, dove ci sono similitudini azzeccate in un limpido ritratto della forza degli amanti.
Simone


Che bella la nota di Claudio Badalotti che con parole semplici,ma proprio per questo sentite e ineguagliabili, ha saputo interpretare e dare voce al sentimento di gratitudine e ammirazione per quanto Lorenzo De Ninis e Piero Colonna Romano stanno facendo per tutti noi. Davvero un grazie di cuore, Claudio. (Carlo Chionne)


Caro Lorenzo,
desidero trasmettere a Claudio un ringraziamento
per la sua attestazione di stima, che ricambio apertamente, e per l'alta qualità delle emozioni che trasmettono le sue poesie (ricordo una recente "clochard", tenerissima e coinvolgente). Per il resto, come lui, mi ritengo fortunato per avere incontrato, nel mio cammino poetico, l'impareggiabile Piero e l'insostituibile Lorenzo, veri maestri di cordialità, modestia ed autentica cultura; nonché una miriade di colleghi che sentono la magia del poetare. A tutti il mio affettuoso saluto,
Santi
 

13 Giugno

Carissimo Piero,
esprimo la mia più profonda e sincera soddisfazione per l’impegno e la puntuale attenzione che dai alle nostre modeste poesie. Non puoi immaginare come i tuoi illuminati commenti espressi con tanto affetto, cultura ed esperienza siano di grande utilità, di essenziale stimolo a migliorare e per superare quello stato di insoddisfazione latente (un poco leopardiana) che caratterizza l’umiltà del poeta. Mi unisco e condivido interamente ogni parola di ringraziamento e apprezzamento espressa da Jacqueline Miu, Laura Toffoli, Antonia Scaligine e altri (Carlo Chionne: fantastico!) e ne vorrei aggiungere ancora più di mille dello stesso tono: tu, ci fai poeti e ti siamo riconoscenti! Richard Strauss affermava che il momento compositivo non è premeditato, è una “folgorazione divina” e aggiungo, la poesia, ne è l’ espressione intima e sincera e come tale merita di essere diffusa: col “Magnifico” Lorenzo siete il nostro portavoce e perché no, i nostri Angeli custodi.
Ringrazio naturalmente anche Santi – con te, siete i miei preferiti - il cui cenno sincero ai miei componimenti mi inorgoglisce e mi dà forza rinnovata.
Grazie, Grazie, Grazie ancora al nostro vate Lorenzo, Poetare è il migliore sito disponibile.
Un abbraccio a tutti
Claudio Badalotti
 

12 Giugno

12 giugno 2016

Fausto Beretta –Occhi che sorridono-: Allietano il cuore questi teneri gesti e cancellano le nuvole. E Fausto lo racconta con ispirati versi che ben li descrivono.

Maria Attanasio –Non è il nome che porti-: Esaltazione dell’umanità che dovrebbe esserci in ognuno di noi, in questa bella lezione di vita della nostra Maria.

Alessandro Borghesi –Ingrati-: Una serie di …auguri/anatemi, inviati a chi è irriconoscente, con molta convinzione. Ma c’è una specie di assunzione di corresponsabilità, nel distico finale, che pare quasi un assoluzione.

Daniela Cicero –goccia emotiva 153-: Atto d’accusa, con motivazione, contro “canoni comportamentali” per i danni di cui sono causa, reso con limpidi versi.

Maurizio Cecchetti –Perché scrivere poesie-: Simpatica motivazione allo scrivere poesie è questa che Maurizio ci regala. E speriamo sia vero che una poesia al giorno leva l’alzheimer da torno…

Ma rammento al poeta che il nobel Montale definì le rime più noiose delle dame di S. Vincenzo…

Enrico Galavotti –stanchezza-: Molto ben reso lo stato d’animo di un professore alle prese con gli scrutini di fine anno, in una scuola realizzata in un vecchio convento dismesso, del quale si percepisce ancora la mistica atmosfera.

Michael Santhers –In montagna-: Così vede, sente e descrive la montagna il nostro fantasioso Michael e noi, con lui, ci incamminiamo, stupiti, per boschi e valli, godendone.

Fabrizio Lama –Perso nell’universo-: “sorseggiare versi d’infinito” è splendida immagine poetica. Per quel che rimane (prima e dopo) la poesia potrebbe essere nata dallo  smarrimento che si può provare pensando all’universo, ai suoi misteri, alle domande irrisolte.  Anche io, talvolta (spesso?) mi perdo…

Salvatore Cutrupi –Anni-: Semplicemente deliziosa è la descrizione di malinconici ricordi che Salvatore ci regala con intensi e bellissimi versi. Complimenti.

Jacqueline Miu –Componenti mortali-: Una riflessione/confessione su se stesso, resa con l’ormai classico stile della nostra Jacqueline. Ma, a differenza delle precedenti composizioni, dove c’era offerta pressante e pressante richiesta d’amore, in questa la conclusione dice di un rifiuto dell’amore, per timore possa essere agente di un non desiderato cambiamento.

Carlo Chionne –POEMETTO FILOSOFICO-: Cosi Carlo ci conduce alla nascita della scienza, con le intuizioni geniali di Leucippo e di Democrito (per inciso: confermate in tempi più recenti dal duo Einstein-Bose) ed alla nascita del concetto di salute dell’uomo (poi meglio teorizzato, e divenuto di pubblica utilità, da Platone nella sua Repubblica) grazie ad Ippocrate. E’ un affascinante viaggio nella storia della filosofia quello che il grande Carlo ci offre, con meritorio intento umanistico. Un grazie è doveroso.

Laura Toffoli –Gente di mercato-: Descrizione, che dona allegria, di un mercato estivo con la sua confusione, i suoi colori ed odori. Il tutto reso col bello stile descrittivo della bravissima Laura.

Con l’augurio per una poetica settimana il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Un insegnamento notevole ci offre, nella poesia odierna, Maria Attanasio.
Simone
 

11 Giugno

11 giugno 2016

Poesie a tema: Progresso e regresso

Santi Cardella –L’uomo delle caverne-: Un fremente atto d’accusa contro quel progresso che fa perdere l’anima, che tutto appiattisce, che raffredda le emozioni e ci fa smarrire in un mondo sempre più tecnologico. Riflette su questo, il nostro ottimo Santi, e rende la sua analisi dolente con uno splendido sonetto in stile scespiriano. Complimenti vivissimi !

Poesie a tema libero

Claudio Badalotti –Finalmente libero-: Leggo un amore/odio per la vita ed il desiderio di distruggere per ricreare. Leggo un bisogno di libertà che si realizza soltanto “nel quartiere dei sogni”, grazie ad uno sguardo ammiccante. Poesia musicale fatta di suggestive immagini.

Fausto Beretta –Gli occhi del bimbo-: Già, caro Fausto, forse dovremmo sentire la coscienza rimordere, guardando quegli occhi che chiedono sicurezza, sapendo da che razza di futuro sono attesi. Ed è questo il senso della poesia che ci hai regalato con grande sensibilità.  

Maria Attanasio –Le volte che sono morta-: Un drammatico racconto di dolorosi fatti di vita, reso con versi intensi, commoventi e coinvolgenti, della nostra Maria.

Arturo Guzzardi –Incredulo-: Arturo ci dà lezione di vita: davanti al male che ci assale la migliore ricetta è l’autoironia, afferma, perché non c’è migliore medico per noi stessi. Questo è il senso del racconto del nostro amico poeta.

Maurizio Cecchetti –Poeta, è tutta mattaria-: E, a proposito d’autoironia, eccone qui uno spassoso esempio, reso con i bei versi di Maurizio. Complimenti!

Daniela Cicero –goccia emotiva 159-: Un concentrato di romanticismo, detto con ispirati e bei versi che rendono bellissime e delicate immagini il cui suono rammenta il dolce stilnovo. Complimenti Daniela!

Laura Toffoli –Fiaba n° 9-: Due elementi, base dell’essere, che si innamorano senza speranza. Bellissimo il racconto che ci regala Laura in gran forma poetica. Splendide e delicate immagini conquistano il lettore, come solo le fiabe (e la nostra poetessa) sanno fare. Ma c’è anche una morale, in questo poetico racconto: i diversi, nell’amore, avranno vita dura. Che dire se non ripetere complimenti alla nostra amica?

Salvatore Cutrupi –Scontrini-: Una malinconica riflessione sul tempo che passa e sulla stanchezza che causa, perfino ai pensieri, perfino ai sogni. Una riflessione amara, detta con grande sentimento, espresso da intensi e bei versi e dalla magistrale metafora di quegli scontrini che stacchiamo, non sapendo se riusciremo a consumarli per intero. Complimenti, Salvatore!

Jacqueline Miu -Silenzio Sfinge-: Jacqueline qui si conferma appassionata amante con questi bellissimi, affascinanti versi. Immagini che grondano amore da un cielo dove si può solo volare, cercandolo. E’ unica, la nostra poetessa, nel narrare del suo sentire, unica nel saperlo comunicare, appassionando il lettore nel dipanarsi dei versi. Ed ancora una volta complimenti vivissimi!

Con l’augurio per un sereno weekend il più cordiale dei saluti, in primis al nostro vate Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

10 giugno 2016 

Michael Santhers –Asfalto-: L’asfalto diviene simbolo di un caotico affannarsi in una contesa  “per arrivare primi al podio della noia”. Poesia costellata dalle note immagini surreali del fantasioso Michael, mai fini a stesse ma dense di metaforici significati.

Jacqueline Miu –Promesse-: Mi pare esprimano grande rassegnazione questi intensi, malinconici versi di Jacqueline. E’ una resa totale quella offerta all’amante, priva di condizioni. Così la serie di confessioni ed invocazioni trovano sintesi e senso nei due versi di chiusura con quel “ma tu non smettere di stringermi fino al dolore/perché ti possa ricordare anche quando camminerò da sola”.

Antonia Scaligine –Mutazione-: Una profonda riflessione sul senso della vita, sui progetti irrealizzati, sulle sorprese cui mai si è pensato e sulla sua conclusione che si realizza in modo quasi mai immaginato. Goethe ispira Antonia? Può darsi, ma la poetessa ci aggiunge molto del suo pensiero e, come non bastasse, ci regala esempio di splendido ritmo dato dalla fonia delle parole con quel “Luce su onde sgombre/ombre su onde fonde”. Complimenti!

Laura Toffoli -Bizzarro quadro ricordo-: Un esplosione di colori, quasi una pirotecnica festa, in omaggio ad  un amorevole sentimento. Non manca il richiamo a musica divina per completare questo per nulla bizzarro quadro. Brava Laura! 

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro impagabile Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

10 Giugno

10 giugno 2016

Maurizio Cecchetti –La zanzara-: Ben arrivato nell’azzurro, Maurizio! Simpaticissima (e attualissima) è questa poesia, detta con mescolanza di romanesco e italiano, dalla ritmica alternanza del rimare.

Dario Menicucci –Scrutando l’orizzonte-: Una poetica, bellissima descrizione di un tramonto sul mare, resa con romantici versi dal bravissimo Dario.

Simone Magli –Si può scegliere fra aspettare la morte in quieto vivere e morire vivendo con gloria.-: Riflette, il nostro Simone, sugli atteggiamenti che si hanno sulla vita e sul suo interpretarla, e chiude con pessimistica visione sull’uomo.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Il soffione-: Originalissima e bella similitudine tra quei semi volanti del tarassaco e cattivi pensieri che si vorrebbe disperdere lontani da noi, con un soffio nel vento.

Claudio Badalotti –Nessuno-: Claudio interpreta, poeticamente, il pensiero (e i dubbi) di sette miliardi di individui. Si danno convinta risposta i credenti delle tre religioni monoteiste ed i credenti nella reincarnazione per i quali il corpo è null’altro che l’abitazione temporanea dell’anima. Come recitava una vecchia canzoncina, sarà vero oppure no?

Fausto Beretta –Stelle tante-: Romantica riflessione sulle stelle celesti e su quelle terrene che parimenti ci incantano. Queste, a differenza di quelle, talvolta ci legano per sempre. E così nascono i bei versi ispirati del nostro Fausto.

Aurelia Tieghi –Viaggiare-: Il viaggio, liberazione per l’anima, descritto nelle  più intime emozioni che dona, dalla nostra ottima Aurelia.

Maria Attanasio –Si scrive in solitaria-: Quando qualcosa preme per uscire dalla mente e dal cuore, non c’è luogo che non si presti allo scrivere liberatorio. Lo racconta col suo bel poetare la bravissima Maria che ci regala un verso da antologia con quel “poi vado ad invadere la notte”.

Daniela Cicero –goccia emotiva 161-: Velluto e seta per l’anima e per la mente è quell’alito di vita eterna (quello che la religione ci promette, immagino) che illumina il viso del credente. Leggo così i bei versi di Daniela.

Stefano Medel –Disegno-: Un disegno, un banale disegno, per disegnare il banale del vivere quotidiano e per rappresentare le iniquità del mondo. Ancora una volta Stefano alza la sua protesta contro quel mondo che esclude chi non si adegua a convenzioni che tutto appiattiscono. E lo racconta con versi carichi di sdegno.

Per oggi mi fermo qui, causa altre distrazioni. Un caro saluto a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

9 Giugno

Oggi mi ha colpito "I pescatori" di Antonio Alvaro, che ci racconta con un efficace ritratto poetico un mondo malinconico e talvolta straziante, quello dei pescatori antichi e non e delle proprie famiglie.
Simone
 

9 giugno 2016

Michael Santhers –Ognuno qualcuno-: Apparire senza essere, con la coscienza, sempre vigile, che giudica, fino alla delusione finale. Questa la morale dei versi del nostro amico Michael.

Antonio Alvaro –I pescatori-: Suggestivo e bello il racconto che Antonio ci regala con versi intensi ed ispirati.

Marianna Poerio –Scegliere-: La leggo come una richiesta di comprensione, nata da una pena profonda che porta alla ribellione. Ed è anche analisi di se stessa, di un darsi, proponendosi infine quale rifugio.

Giuseppe Stracuzzi –Don Chisciotte-: Un addolorato Don Chisciotte guarda impotente al dramma epocale che si consuma sulle nostre rive. Madri e bimbi disperati approdano, troppo spesso già cadaveri, a spiagge che erano nei loro sogni di pace e di dignità. Urla contro i mulini a vento quell’idalgo che simboleggia la rabbia di noi tutti, impotenti, di fronte a quegli spettacoli allucinanti. Complimenti, caro Giuseppe, per questa significativa allegoria.

Acquaviva –Basta! Basta! Basta!-: Pena esistenziale per un’incomprensibile vita che regala confusione e dolori. E’ un intenso grido di rivolta, questo di Acquaviva, che chiede giustizia e verità e, in definitiva, di vivere e non vegetare, mentre prevale lo smarrimento e l’attesa, molto bene resi dal verso “tra il già e il non ancora”.

Dario Severino –Nuvola-: Poesia di grande effetto, grazie alle suggestive immagini con le quali Dario l’ha composta. La leggo come un sognante modo di guardare, tra ricordi e speranze, alla vita vissuta.

Enrico Tartagni –Rifrazioni della sera-: Un ermetico Enrico narra le sue sensazioni e le sue riflessioni sulla natura e sulla vita, al calar della sera.

Laura Toffoli –Dolcezza-: Gli effetti dell’amore descritti, con iperboliche, romanticissime immagini, da una Laura in stato di  grande grazia compositiva.

Jacqueline Miu –cerebrali empatici catastroficamente ingenui-: Nel titolo (poi ripetuto in verso) il modo in cui la nostra ottima Jacqueline guarda ed analizza gli eroi.

Salvatore Cutrupi –Scrivo parole-: Una confessione/analisi dell’essere poeta, resa da un ispirato Salvatore.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro impagabile Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

8 Giugno

8 giugno 2016

Stefano Medel –Utopia-: Altro atto d’accusa contro questa società dalla quale è impossibile ottenere riconoscimenti, se non rispettando becere convenzioni.

Dario Menicucci –Soltanto esistere-: Quanta amarezza in questo bilancio! Dario, con questi versi, brevi quanto un singhiozzo, riesce a rendere alla perfezione il suo doloroso sentire.

Michael Santhers –Invidia-: Solo a Michael poteva venire in mente che il dorso di uno specchio potesse invidiare la sua parte frontale. Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo, il nostro poeta del surreale.

Andrea Sbarra –ammore sunnato-: Un dolcissimo sogno, reso vivo dall’uso del dialetto che sottolinea, meglio della lingua italiana,  il sentimento che ha ispirato questi versi.

Stefano Ripamonti -Balena al largo, affiorano sull’acqua marina-: Lo stupore di chi osserva questi splendidi animali e il timore che la sconsideratezza dell’uomo possa cancellarli dal mare, nei bei versi di Stefano.

Antonio Alvaro –Se-: Una struggente richiesta d’amore, per vincere la noia ed il vuoto della realtà, detta con versi dal sapore amaro.

Romano –Ricordo un mondo-: Un atto d’accusa contro consumismo e militarismo, recitato con forti e bei versi da un’originale voce dell’oltre tomba.

Salvatore Cutrupi –Altalene-: Un sogno, dal sapore di fiaba, ben narrato dai versi del fantasioso Salvatore.

Laura Toffoli –Amore Oriente-: Disegnano una scenografia affascinante i versi, dove si alternano luci ed ombre, della bravissima Laura che riesce a coniugare Puccini e Ravel, con somma spregiudicatezza ma con grande bell’effetto.

Jacqueline Miu –Ti stringo poi muoio lentamente rivivo-: Si resta senza fiato leggendo questa descrizione di vulcanici sentimenti d’amore. E’ grande la nostra Jacqueline e, per certi versi, mi rammenta la Valduga quando scrive: “Oh torna a visitarmi mio signore/del corpo terremoto e del cuore…/qui ritorna nei giorni del mio fiore/che solo assedi esigono e terrore,/fin che cammini dentro al grande amore,/senza morire come ognuno muore,/immobile e senza peso il cuore.”. Ancora una volta complimenti vivissimi per la nostra poetessa.

Mi unisco ai complimenti ed ai ringraziamenti che Jacqueline ed Antonia rivolgono al nostro impagabile Lorenzo, con molto affetto e gratitudine.

Ringrazio Fausto per ciò che ha voluto esprimere nei miei riguardi e resto in attesa d’altri meritati, nonché immancabili, successi.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Complimenti e tanti a Fausto Beretta caro amico seppur a scoppio ritardato
Ciao
Tinti Baldini
 

Al mio insonne ospite un caro, carissimo saluto. Grazie per la tolleranza, la misericordia placebo a tutti i nostri difetti di artisti, di poeti fuori moda e mode, grazie amico filantropo per lo spazio che con umiltà occupo in quanto piccolo mostro che sporca pagine altrimenti perfette – grazie. Io sono nessuno e mi lusinga percepire, avvertire la stima che molto dice e dirà di se alla storia. Tutto il resto poco importa caro amico. Noi tutti siamo qui per merito suo, ed ogni tanto è un dovere morale, ricordarcelo, ricordare ai lettori che questo sito non ci sarebbe se non ci fosse Lei a caricare, a lavorare per noi “fannulloni” dell’immaginario. Così scendo dal mio piedistallo d’argento, inutile alla storia o a qualunque altra cosa abbia un senso, per darle grande merito di Stima. Che Dio possa donarle lungo stato di bene e salute sostituendo le care parole, coi fatti.
Con affetto e sincero rispetto
Jacqueline Miu
 

Salve sito
la stima in Lorenzo mi porta a rendergli sempre grazie , il grande di questa grande “fabbrica” di parole e poesie, grazie anche a Piero con i suoi mantenimenti di buoni rapporti con tutti , bravo poeta e commentatore. Grazie. A volte mi chiedo, ma basta solo il grazie ? Lorenzo dà a noi la possibilità di presentare le nostre poesie e Piero ci informa delle belle novità ,e noi ci congratuliamo sempre con tutti, perché qui non c’è uno migliore dell’altro o minore , siamo tutti umili poeti che lasciano ,chi ogni giorno , chi di tanto in tanto uno scritto . La poesia è quel momento del pensiero che quando arriva anche per il grande poeta diventa un dono a sorpresa Mi congratulo e mi unisco agli applausi per Fausto Beretta .Un grazie a Simone che nel quadrante mi precede con una bella osservazione sul progresso.
Quando sente il bisogno di fermarsi a riflettere solo allora il cammino dell’uomo umile diventa progresso. Antonia Scaligine
 

Complimenti, Jaqueline, per la tua riflessione/dedica alla vita, alla poesia e a Piero. Sono rimasto molto colpito dalla verità delle tue parole
Simone
 

7 Giugno

A Piero, a Lorenzo e ai poeti del sito
GRAZIE MILLE a LORENZO che ospitandomi con pazienza da tanti anni mi ha dato la possibilità di confrontarmi e crescere. GRAZIE INFINITE a PIERO che, oltre a dare una spinta alla mia incertezza (pubblicare o lasciar perdere), mi ha seguito da amico nell'avventura di questo libro con la sua esperienza e i suoi consigli. GRAZIE ai POETI DEL SITO che con le loro poesie e le loro emozioni sono per me una scuola continua. GRAZIE infine a TINTI, ANILEDA XEKA e PEPPINO GIOVANNI DELL'ACQUA per il loro sostegno.

Per PIERO vorrei dire qualcosa di più. Non riuscendo faccio mio e riporto quanto scritto alcuni mesi fa sul sito dalla brava Jacqueline Miu che condivido pienamente. RINGRAZIANDO JACQUELINE di aver espresso così bene
l'importanza di questa presenza per il sito.

A Piero Colonna
Viviamo troppo poco per renderci conto delle cose veramente importanti. Un istante troppo breve per due o tre battiti d'ali. Noi planiamo una sola volta e non abbiamo il tempo per imparare a farlo bene, in verità non abbiamo il tempo per imparare a fare bene nulla, non impariamo a fare bene gli amici, i genitori, i figli, gli amanti, non abbiamo il tempo di imparare a imparare e allora? Allora la vita non dura in eterno. L'oggi è il nostro futuro. Oggi è ciò che dovremmo fare domani. Oggi è quella cosa che rappresenta i nostri sogni. Oggi dopo tanto lavoro che credo non solo io apprezzi quanto l'ospitalità del nostro mecenate Lorenzo, sono qui a ringraziarti. Lo faccio con le parole perché è la mia parte migliore, la mia libertà, le parole sono le mie ali. Per ringraziarti di leggerci, di trovare la forza d'animo di commentarci, per ricambiare la stima con cui innalzi semplice sconosciuti poeti, ecco qua un pezzo della mia anima adepta al bene. Sia la salute millenaria e il tuo amore impagabile per l'arte, un ideale per altri. Noi tutti, credo, ti auguriamo di crescere sempre affinché tu possa poi insegnare a più giovani, a più piccoli, il valore di quello che noi dinosauri stiamo lasciando in eredità (modesta) al mondo. Grazie Piero per la fatica e il dono della cosa più preziosa che possiedi al mondo: il tuo tempo, tempo che dedichi ad artisti che il mondo forse un giorno conoscerà perché c'è stato qualcuno che ha dato loro fiducia a valore. Ogni bene
Jacqueline Miu
Fausto Beretta

 

7 giugno 2016

Poesie a tema: Progresso e regresso

Simone Magli –Progresso è-: Decisamente ispirato dal tema proposto, Simone focalizza l’attenzione sull’amare e ci propone un aforismo che pare lieve e canzonatorio ma che contiene profonda verità.

Antonia Scaligine –Progresso…no…regresso con possesso-: Antonia esamina il rapporto tra uomo e donna e si chiede di quanto sia progredito, dall’età della pietra ad oggi, in termini di civiltà. Sconsolante è la conclusione cui arriva, narrandocela con questa forte poesia accusatoria.

Poesie a tema libero

Daniela Cicero –goccia emotiva 66-. Mi pare che Daniela usi una serie di metaforiche immagini per dirci della difficoltà di raggiungere il vero, essendo precluso dalle falsità (realtà dipinta) in mezzo alle quali viviamo.

Maurizio Mazzotti –La gente pazza-: Un sentirsi estraneo, tra indifferente gente, cercando di ribellarsi, urlando il proprio essere o rifugiandosi nel sogno. Leggo così questi versi dal sapore malinconico.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –La lodola cantava-: Questi versi, dall’apparente lieve delicatezza, in effetti nascono da una pena profonda che in altre struggenti sue poesie il nostro Giuseppe ha narrato. La prematura scomparsa di una sorella (qui fatta tornare alla memoria da quel lugubre suono di campana lontana) è resa con la similitudine con la quale si chiude la commovente e bella poesia.

Stefano Medel –Libera e selvaggia-: Un grido di dolore per un sentimento non ricambiato per egoistico amore per la libertà.

Renzo Montagnoli –Luci e ombre-: Un tirar le somme della propria vita, rammentando tutto il bene che si è avuto, col rimorso di non essere stati capaci di ricambiarlo con la stessa intensità. E’ un esame di coscienza, che potrebbe coinvolgere tutti, reso con limpidi e bei versi.

Maria Attanasio –Scrivo-: L’anafora “scrivo” a rappresentare un bisogno di realizzarsi, una necessità di donarsi non essendone stata capace, un bisogno di affermare la verità, un bisogno di socializzare. Il tutto con versi dall’amaro sapore malinconico.

Jacqueline Miu –City reef-: Una malinconica rappresentazione di ciò che lascia la fine di un amore, detta con l’asciutto stile e con i forti versi di Jacqueline. Bellissima l’immagine metaforica di quei segni che lasciano i quadri staccati dalle pareti e pura poesia è quel “per amore raccolgo astri” che chiude la poesia.

Salvatore Cutrupi –Parabole-: Una malinconica analisi di una coppia paragonata, di volta in volta, a strade calpestate, a sassi graffiati ecc. In definitiva pare il bilancio negativo di un rapporto, reso con versi  densi di  malinconia.

Laura Toffoli –L’invidia-: Bella lezione di morale e di vita, regalataci dalla nostra brava Laura.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro vate Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Regresso con possesso: sono pienamente d'accordo, Antonia.
Simone

 

6 Giugno

6 giugno 2016

Cari amici, ho il grande piacere d'informarvi che il nostro poeta Fausto Beretta, nel prestigioso I° premio internazionale "Salvatore Quasimodo", organizzato da Aletti editore, ha conseguito il secondo posto nella sezione "Libri Aletti editore", con la sua splendida silloge "Per tutti la più bella".
 


Lo scorso 2 giugno una qualificata giuria, presieduta da Alessandro Quasimodo, ha attribuito l'ambito premio al nostro poeta, nel corso di una cerimonia tenutasi presso il Teatro Imperiale di Guidonia.
A Fausto, assieme agli applausi là ricevuti, unisco i miei più sinceri complimenti ed un augurante ad maiora…

 


Piero Colonna Romano
 

5 giugno 2016

Enrico Tartagni –Una lama di luce-: Un monologo che pare la conclusione di un lungo discorso che potrebbe essere confessione di un sentire, sicuramente di una paura che può derivare dallo scoprire sentimenti di una (presumibile) lei.

Bruno Amore –Tempo senza requie-: Il ripetersi delle immutabili abitudini degli uccelli, nel tempo che passa,  col poeta che riflette sul suo passare del tempo. Belle le immagini che Bruno ci regala con questa poesia dal melanconico sapore.

Ben Tartamo –“Bella”-: Dolcissimo ricordo di un’amica fedele, reso con intensi versi densi di commozione.

Dario Menicucci –Un bacio sotto le stelle-: Pare la descrizione di un dolcissimo sogno. Dario è maestro nel saper rendere romantiche atmosfere, intessendole di delicate, affascinanti immagini. Versi da ricordare tutti, con riguardo particolare alla prima strofa ed a quel capolavoro che è il verso “scaleremo il tramonto". Da applausi.

Maria Attanasio –Preghiera alla vita-: Un malinconico guardare alla vita trascorsa, reso con forti versi, dal sapore amaro, dalla bravissima Maria. Complimenti per il magistrale poetare ed auguri per una lunga e più appagante esistenza.

Daniela Cicero –goccia emotiva 94-: Emozione esistenziale, in quel guardare nella profondità di uno specchio che è metafora dell’analizzarsi, forse del non capirsi per intero. Intensa e bella è la poesia di Daniela.

Joseph 65 –A vita s’adda piglià comm vene !!!-: Un doloroso, amaro ricordo del grande Massimo Troisi ed un’amara riflessione su questa dura vita, che i bei versi del bravo Joseph65 sanno comunicare, coinvolgendoci.

Luigi Panzardi –Prima di addormentarsi-: Drammatiche riflessioni sulla vita e sugli accadimenti del giorno trascorso, rese con versi nati dall’angoscia. Un’angoscia che toglie il respiro e fa desiderare una lunga notte. Sensazioni che Luigi comunica alla perfezione, con questo poetare dall’amarissimo tono.

Jacqueline Miu –Messaggio in bottiglia-: Suggestive, forti e belle le immagini con cui Jacqueline compone questo messaggio d’amore. E come sempre, brava Jacqueline! E bravissima sarebbe, la nostra amica, se mettesse, qua e là, qualche virgola, qualche punto, insomma un minimo di punteggiatura.

Fausto Busatta –Mezzo vuoto-: La leggo come metafora di una delusione d’amore. Meglio, di quel che resta dopo un deludente amore, in particolare per quella chiusa che sembra esplicativa.

Carlo Chionne –Poemetto filosofico-: La poesia è sintesi esplicativa e il grande Carlo, ancora una volta, lo dimostra condensando in essenziali versi il nucleo del pensare dell’agrigentino Empedocle, il quale, dando un colpo al cerchio ed uno alla botte, dà ragione ai predecessori Talete, Anassimene, Eraclito e Senofane e sposa gli elementi (radici li chiamò) costituenti l’essere, con l’amore e li separa con la discordia, così motivando nascita e morte ed affermando che, essendo inscalfibili, quindi eterne quelle radici, nulla si crea e nulla si distrugge.

Ancora una volta un grande grazie al nostro poeta per questa egregia opera dal sapore ed intento umanistico.

Laura Toffoli –Tutti a teatro: l’amore va in scena-: Una commedia, che narra di un amore esotico, ispira la bravissima ed attenta Laura per questi bellissimi versi che dichiarano il suo amore per il teatro.

Con l’augurio per una serena settimana, il più cordiale dei saluti a voi tutti. E sempre un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

5 Giugno

4 giugno 2016

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Non vi è cantor-: Il colto Giuseppe intesse di richiami danteschi questa riflessione sull’argomento principe della poesia, cioè l’amore per una donna. E, come sempre, ci delizia.  

Stefano Medel –Incorreggibile sei-: Ritorna uno degli argomenti che maggiormente ispirano il poetare di Stefano: una lei iperattiva e distratta ma comunque amata.

Pablo Neruda letto da Santi Cardella –Pajaro-: Esemplare è la traduzione che il nostro ottimo Santi realizza di questa poesia di Neruda. Poesia che descrive un surreale incontro con un curioso, bellissimo uccello, e lo solitudine che rimane nel poeta, quando il “pajaro” sarà distratto da altra attività.

Nicola Cabras –Oggi non scrivo-: Un ricordo struggente, che pure continua a riempire la vita, raccontato con versi traboccanti una malinconica nostalgia.

Andrea Bucci –I gabbiani-: Bei versi che fanno immaginare il mare al tramonto, nonostante non sia citato. L’associazione viene da  quell’estate fresca e da quei gabbiani col loro volo e la loro voce. Potenza delle immagini!

Maria Attanasio –Pensavo al vuoto d’aria-: Singolare poesia della nostra Maria che sovrappone immagini dal significato diverso, mentre riflette sulla solitudine. Ma non basta: qualcuno disturba, tentando di intromettersi in …fatti non suoi, disturbando lo studio della filosofia.

Daniela Cicero –goccia emotiva 107-: Una sensazione di grande gioia (accade anche questo) descritta alla perfezione da appropriati versi.

Laura Toffoli –Il temporale nella natura-: Un’incantata descrizione di un temporale che viene dal mare, resa con bei versi descrittivi. Di grande effetto è la prima strofa.

Salvatore Cutrupi –Desideri, anzi no-: Il sogno irrealizzabile e la realtà che si accetta serenamente. Questo narra Salvatore con i suoi versi/confessione nei quali c’è una lezione di vita: accettiamoci per quel che siamo, magari continuando a sognare.

Tiziana Cocolo –Primavera-: La primavera descritta come può farlo un delicato acquerello, dai dolci versi di Tiziana. Bella l’immagine della stagione che spinge sulla neve per tornare a nascere.

Jacqueline Miu –La vita è un oceano-: Aforisma che sembra richiamare il “chi vuol esser lieto sia” di lorenziana memoria..

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Ancora e sempre grazie al caro Piero e buona domenica umidiccia a tutti voi dell'azzurro e a Lorenzo
Tinti Baldini

 

4 Giugno

3 giugno 2016

Tinti Baldini –Anche oggi-: La ricerca di affinità elettive, sintonia di corpi ed anime, raccontata con i dolcissimi versi di un’ispirata Tini.

Alessandro Borghesi –Tiranno-: Versi di notevole forza, intrisi di rabbia, a narrare di un tirannico rapporto, probabilmente, di coppia. Forse sono i numerosi recenti femminicidi ad avere ispirato Alessandro per questa composizione.

Simone Magli –Parla col cuore-: Bellissimo aforisma, pienamente condivisibile, del nostro sensibile Simone.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Non come rosa-: Delicata similitudine tra la morte di una rosa colta e la fine di un amore, resa con i classici versi del nostro ottimo Giuseppe.

Enrico Tartagni –Leggero su un prato di margheritine vado…-: Come danza si inseguono i versi di Enrico a narrare di un emozione, forse della ricerca di un tranquillo rifugio.

Ben Tartamo –“Resurgit”-: Probabilmente Ben narra dello spirito che mosse gli eroi italiani, quelli delle guerre di indipendenza. Ma questa preghiera può essere attualizzata, vista la situazione politica nella quale viviamo. Troveremo altri eroi?

Matteo Bertoncello Brotto –Sterile tentativo di esistere-: Una pena esistenziale, uno smarrimento, espressi con versi densi d’amarezza.

Michael Santhers –L’ambulante-: Un inedito Michael racconta una triste storia di povertà, con melanconico finale. Belle le metafore che ci regala, col suo solito inimitabile stile, in una poesia che rammenta quella piccola fiammiferaia che ci commosse.

Jacqueline Miu –Perdiamoci di vista-: Jacqueline riprende ed amplia la precedente poesia, della quale avevo sottolineato il tema dell’orgoglio. Orgoglio che in questa seconda parte lascia il posto al desiderio di riappacificazione, dichiarato con quel “a fottersi l’orgoglio”, per superare anche quella noiosa normalità del vivere (bollette, multe, autostrade ecc.). Non si smentisce, la nostra poetessa, ed anche in questa occasione ci regala versi ad alto contenuto poetico. Uno per tutti: “domani ti porterò un mazzo di pioggia caduta col sole”. Conseguente è la chiusa con quel “perdiamoci di vista tese corde dolore per poi riabbracciarci”.

Laura Toffoli –Casa del passato che riporto alla luce-: Dolcissimi ricordi, legati ad una casa del passato, resi con delicati e bei versi della bravissima Laura. Particolarmente bella la chiusa, da quel verso capolavoro che è “spacco il velo ragnatela del passato” alla fine della poesia.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Una malinconica immagine, resa con tre bei versi.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

3 Giugno

Grazie Piero e a Simone carissimo, si solo con l'amore si può fare...
Un saluto a tutti gli azzurri ed in particolare al nostro Lorenzo
Tinti Baldini
 

2 Giugno

"Il buio e la luce": bravissima Cristina che con semplici versi indichi la luce da seguire, l'unica vera luce, quella del cuore.
Molto carino l'haiku di Salvatore.
Simone
 

2 giugno 2016

Daniela Cicero –goccia emotiva 147-: L’inscindibile ombra angoscia per la sua costante, inevitabile presenza. Non ce ne libereremo mai, grida Daniela, con versi dal tono inquietante.

Tinti Baldini –Mia musa-: C’è tutta la poetica di Tinti in questa bella rilettura di “La mia musa” di H. Boll. Brava!

Cristina Perilli –Il buio e la luce-: “Conosci te stesso” era scritto sulla porta del tempio di Delfi ed il suo senso lo ritrovo nella chiusa di questa filosofica riflessione di Cristina, che ci ha regalato una poesia sulla quale fermarsi a riflettere.

Maddalena Gatto –Al cimitero-: Amara riflessione su chi giace e su chi vive, accomunati da una vita non proprio cristallina. Decisamente pessimistica è la visione dell’umanità della nostra Maddalena che, ispirata da una doverosa visita, lo dichiara con poesia dai gotici, sconsolati accenti.

Rosino Maranesi –La luna d’incanto-: L’incontro mattutino di luna e sole, descritto con romantici accenti.

Gian Luca Sechi –Buone azioni-: Gian Luca ci invita ad attivarci per rendere più giusto questo mondo, anziché girare lo sguardo per non vedere ingiustizie.

Gabriella Brancaleone –Impressioni (una nuova parola)-: Forse dopo aver riempito pagine e pagine di abusate parole si sente la necessità di inventarne di nuove. E Gabriella di questo racconta con i suoi limpidi versi.

Michael Santhers –I vecchi e l’ombra-: Le note immagini surreali del nostro Michael che, in questa occasione, hanno un sapore di rassegnata malinconia. Particolarmente amara è la chiusa che narra di un malinconico tramonto.

Maria Attanasio –Quando sarò abbastanza coraggiosa-: Quell’aquilone che fugge nel vento, e si perde, dà senso all’intera poesia. C’è molta amarezze nei versi di Maria, chiusi da una rassegnata (e conseguente) considerazione sulla vita.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Un veloce acquerello figurativo sono questi tre versi tre di Salvatore.

Jacqueline Miu –A volte ma solo quando siamo soli-: E’ l’orgoglio il tema di questa nuova di Jacqueline. Quell’orgoglio che solo consente confessioni a se stessi, quando si è soli.  Ed ancora una volta la poetessa ci regala una poesia densa di forti e affascinanti immagini. Una per tutte: “abbiamo cuori tatuati con i ricordi”.

Devo un grazie di cuore a Laura Toffoli, Antonia Scaligine e Carlo Chionne per l’apprezzamento nei confronti dei mie commenti, assieme ad un caro saluto.

Un cordiale saluto a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colona Romano

 

1 Giugno

Caro Piero, ho potuto leggere solo oggi al mio arrivo al Castellaccio i tuoi commenti alle poesie di questi due ultimi giorni. Che dire. Sei fantastico; insuperabile e, credimi non esagero. Un abbraccio e buon lavoro. (Carlo Chionne)
 

Caro Lorenzo,
desidero inviare un commosso ringraziamento a tutti i colleghi che mi hanno manifestato la loro affettuosa partecipazione alla mia gioia per il premio conseguito ad Abano.
"Cari amici, siete più inebrianti del vino che avevo chiamato nettare degli dei; con la vostra solidarietà mi sento ospite dell'Olimpo!" Viva il nostro sito, un collettivo abbraccio,
Santi
 

1 giugno 2016

Maria Attanasio –Scrivo-: E non mancano certo gli argomenti per scrivere, alla nostra Maria, che riflette e si riflette in questi versi che sono confessione ed analisi di se stessa e che dichiarano gioie e dolori, con forza velata da malinconia. Brava Maria!

Daniela Cicero –goccia emotiva 102-:  Ermetica analisi di se stessa e racconto di una vita spesa nella, e per la, cultura, passo passo acquisita.

Lyubov Letsun –Sei-: Iperbolica dichiarazione d’amore, resa con forti e bei versi.

Nadia Borean –Dove sono?-: Un cercarsi nei sogni e nel labirinto delle mente dove albergano desideri e ricordi, molto ben espresso dagli ispirati versi di Nadia.

Francesco Albino –Il poeta-: Così, Albino, definisce il poeta, con buona pace di chi pensa che metrica e sentimento, per fare poesia, siano inscindibili.

Marinella Butti –Tramonto-: Un poetico omaggio alla natura, nato da grande amore per la stessa.

Raffaele Marchesi –Angeli o…Demoni-: Una leggenda paesana raccontata, come fosse un thriller, da una poesia ricca di fascino.

Laura Toffoli –Quel viaggio…-: Viaggio rivelatore, dunque, profetico di meritati successi, raccontato con ispirati e limpidi versi.

Claudio Badalotti –Quotidianità-: Di una quotidianità decisamente complicata, parla il nostro Claudio e conclude, sconsolatamente, sconfitto dalle nemiche stagioni. Ma la poesia è metafora del viaggio nella vita, alla quale il nostro poeta guarda con pessimismo.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Simpatico quadretto con avvertenza finale sulla superiorità della natura (in questo caso il merlo) che non ha bisogno di spartiti , per cantare il meglio di se stessa.

Jacqueline Miu –acid-: Impossibile trovare titolo più adeguato alla serie di riflessioni che poi seguono.  A dimostrazione dell’effetto che può dare il titolo ecco che “sopra il tetto di una casa un vascello parcheggiato alza le vele”. Ma nascosto, a conclusione dei sempre fascinosi versi di Jacqueline, ecco il vero “acid” con i suoi effetti: l’amore quando tarda, come tartaruga, a venire “che veramente ci toglie il sonno”.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro illuminato vate Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Un grazie di cuore a te Piero.
Sono rimasta stupita per le tue conoscenze
non solo culturali che sono sotto gli occhi di tutti nel sito, ma anche per quelle che hai sull’arte.
E’ stato un vero piacere per me quel giorno del 28 respirare cultura a pieni polmoni
da te, Santi e Lorenzo, nella cornice importante della premiazione ad Abano, ma non solo,
siete persone splendide, ognuna di voi con le sue caratteristiche, ma umanamente
sapete essere anche umili.
Per quel poco tempo che ho trascorso in vostra compagnia, da cui ho ricevuto insegnamenti preziosi, ancora grazie.
Laura
 

31 maggio 2016

Michael Santhers –Flash in spiaggia-: Ed ecco che l’approssimarsi della stagione estiva scatena la fantasia del grande Michael. Osserva, annota, interpreta, e, col suo acume satirico, restituisce le classiche immagini dei tradizionali “tipi da spiaggi”, divertendoci.

Maria Attanasio –Buonanotte-: Una notte in solitudine, o meglio con la compagnia di un libro distrattamente aperto su di una qualche pagina, così, tanto per ingannare il tempo. Misteriosa è la data citata da Maria, molto meno lo è la sua delusione…

Daniela Cicero –goccia emotiva 105-: Decisamente ermetici i versi di Daniela che, in questa occasione, pare invitare all’amore per l’arte, pena precoce invecchiamento. Decisamente gradevole, per ritmo, la sequenza (non casuale) “libra libera/vibrando”.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Il saluto della rana-: Due versi iniziali, a disegnare uno scenario dal bello stile giapponese, quindi, in rarefatta atmosfera, un tonfo, un gracidio, intesi come saluto. Il tutto con l’apprezzabile dire del nostro amico Giuseppe.

Enrico Tartagni –Inizio-: Il big bang interpretato  poeticamente,  con incisivi e fascinosi versi.

Antonietta Ursitti –Un placido sentore-: Un risveglio, che pare ampio respiro, dopo una cupa notte. E’ reso alla perfezione il sentire del poeta, con significativi e bei versi. Brava Antonietta!

Jacqueline Miu –Il soldato-: Immagini fantasiose, ad alto contenuto poetico, per narrare un’emozione, per narrare un sogno di vita. Particolarmente bello, e significativo di un atteggiamento verso l’essere, il verso iniziale, come pure la conclusione, là dove recita “stare in punta dei piedi/per toccare meraviglia”. Complimenti.

Laura Toffoli –L’orchestra dell’estate-: Il mare, una spiaggia, una musica di sottofondo, forse un ricordo che torna alla mente. Racconto dalla bella atmosfera sognante, detto con i descrittivi e bei versi di Laura.

Claudio Badalotti –Cosa c’è di vero?-: La ricerca della verità ed i dubbi che l’accompagnano, ecco che si sciolgono nella concretezza di un rapporto, nell’incanto che dà una visione.

Antonia Scaligine –Chiara/mente-: Un viaggio del pensiero tra eterogenee idee, tra emozioni “di buio e di luce”,  per dare e per darsi ordine.  E per sentire chiara/mente “quel senso di sollievo e libertà”. Intensa poesia che dice di un disagio esistenziale al fine risolto.

Antonio Scalas – Per dire di Lei-: Descrizione iperbolica di una visione affascinante, resa con romantici e bei versi.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Deliziosa immagine della nascita di una stella, salutata da una musica.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

31 Maggio

30 maggio 2016

Dario Menicucci –Ore 7,30. Verso la città.-: L’inizio di una nuova giornata di lavoro, vista col poetico guardare del nostro bravo Dario.

Michael Santhers –Grandinata-: E’ la volta della grandine, vista con gli occhi (e la penna) del fantasioso Michael. Tra le immagini, rigorosamente surreali che ci offre, una è un concentrato di poesia: mi ha incantato quel descrivere quei chicchi di grandine quali confetti di un matrimoni tra cielo e terra. Come sempre complimenti.

Maria Attanasio –Promemoria-: Bella serie di saggi aforismi che sono filosofia di vita per Maria. Con qualche rara eccezione concordo su tutti. Complimenti.

Daniela Cicero –goccia emotiva 135-: Una tempesta nell’anima, descritta con forti immagini ed un paio di ossimori (sintomo di dicotomie esistenziali). Daniela, con queste sue “gocce emotive”, ci regala una sintesi poetica del proprio sentire, usando i versi, talvolta amari, come bisturi che taglia ed apre l’anima.

Stefano Medel -Lo sforzo per la normalità-: Ancora una volta si alza il grido di rabbia di Stefano, contro questa società che vorrebbe tutti omogenei e rispettosi di regole da altri decise. Non c’è spazio per la creatività, e questo condanna il poeta con i suoi versi dal tono dolente.

Corrado Cioci –L’arciere-: Una poesia fantasy nel più bello stile di Corrado. Un’epica, fantasiosa fiaba, degna di Sherwood e il suo bosco.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Molle tirate da mano misteriosa-: Col suo bello stile, intessuto da iperbati, Giuseppe ci trasporta nel 79 d.c. e rievoca (mi rievoca) gli ultimi giorni di Pompei. Belle e suggestive le immagini che ci regala, facendoci godere del racconto.

Maddalena Gatto –Quando si fa sera-: Molto bene espresso questo malinconico guardare il morire del giorno, al quale il pensiero accomuna lo sfumare di un amore.

Salvatore Cutrupi –Poeta-: Deliziosa ed ispirata poesia di Salvatore che narra di quei sentimenti che ad un poeta fanno mutare la visione delle cose, rendendole in versi troppo spesso mal compresi da chi poeta non è.

Jacqueline Miu –caffè post scriptum-: Sembrano pensieri in libertà, questi versi di Jacqueline. Ma c’è sempre un fil rouge che li collega tra loro. C’è sempre la presenza di un personaggio, cui la poetessa li dedica, come fosse un monologo intessuto d’amore e d’avvertimenti.

Carlo Chionne –POEMETTO FILOSOFICO-: Ed eccoci al nocciolo duro della filosofia: l’essere, il non essere e, in definitiva, l’esistenza. Secondo Parmenide l’affermazione “l’essere è e non può che essere e il non essere non è e non può essere” era apodittica. E con ciò chiuse la faccenda. Venne, fortunatamente, Platone (che immagino sarà il soggetto della prossima lectio magistralis) e, con rigore teoretico, dirimette la questione e, volando nell’iperuranio, sbertucciò l’eleatico.
Ma il destino dei maestri è essere superati dagli allievi, ed ecco Melisso e Zenone, il cui pensiero il nostro grande Carlo sintetizza con efficacia, che di gran lunga lo superarono (appunto realizzando la citata Aporìa).
Immagino Socrate, che sembra conobbe Zenone, le risate che si sarà fatto.
Scherzi a parte, il pensiero di Parmenide, la sua comprensione, furono un tormento anche per filosofi molto più vicini a noi, da Cartesio a Kant, ad Heidegger che mi pare abbiano incasinato ancor di più l’incasinata matassa.
Sempre un grande grazie a Carlo Chionne per queste deliziose ed utilissime lezioni sulla filosofia.

Laura Toffoli –Passione / Passione-: Dico wow! per come, di dritto e di rovescio, la nostra Laura discetta della passione. Doppia nelle due affiancate poesie,  rese con suggestive e bellissime immagini (tipiche del suo poetare) travolgenti nel rendere un sentire. Complimenti vivissimi, assieme ad un caro saluto.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso vate Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Mi congratulo con Santi e con tutti i partecipanti e i presenti
del Concorso Internazionale "Voci Città di Abano Terme" Un giorno mi chiesi ma può servire la poesia per versare del vino ? certo che sì , per vincere un premio, e fu così che vinsi un premio anche io <Vino, parlami di poesia e la sua voce si levò alta , con mani di vento, con capelli scompigliati a riccio osservavo quel colore di diamante che macchia il cristallo col suo alone sul trabocco dove appoggiavo il senso
o alle labbra, appena accostavo il vetro che s'appannava .
Quindi un applauso ai versi ad vinum di Santi , versi per versar del vino che d’ogni re sarà il cortigiano
Un grazie a Lorenzo e a Piero ,magie raccolte in un sito come un calice che <mollit animos et temperat… il cuore » Antonia Scaligine


Ai Poeti dell’Azzuro sito
SANTE CARDELLA
PIERO COLONNA ROMANO
ARMANDO BETTOZZI
Complimenti vivissimi per i recenti poetici successi
e un cordial saluto al ns. Vate Prof. LORENZO
ggc
 

Mi complimento con Santi per l'ennesimo prestigioso riconoscimento e
ringrazio Simone per il generoso commento alla mia poesia "Poeta".
Salvatore Cutrupi
 

30 Maggio

30 maggio 2016

Cari amici, è con grande piacere che vi informo che il nostro
Santi Cardella ha arricchito il suo palmares con altro prestigioso risultato in un premio letterario.

Nel Concorso Internazionale "Voci Città di Abano Terme", organizzato dall'associazione culturale IPLAC di Padova, per la sezione "poesia a tema" (dove il tema era il vino) una qualificata e severa giuria gli ha conferito il primo premio tra circa 1.400 poesie presentate al concorso.
 


 

La poesia presentata dal nostro poeta, onore e vanto del nostro sito, ha abbellito 100 bottiglie di pregiato vino, diventandone etichetta esplicativa ed istruzioni per l'uso.

Nettare degli Dei
Sai perché questo vino
spande liete parole
fra i convitati a cena?

Il suo gusto divino
versa raggi di sole
sopra la luna piena.

Prestati dunque al noto
rito, con saggio freno:
"empi il bicchier ch'è vuoto
vuota il bicchier ch'è pieno"

La premiazione si è svolta sabato 28 maggio nel teatro dell' Alexander Palace Hotel di Abano Terme davanti a numerosissimo pubblico ed ha visto la gradita presenza della nostra poetessa Laura Toffoli e del nostro generoso prof. e poeta Lorenzo De Ninis.

A maggiore vanto del nostro splendido sito hanno inoltre ricevuto una "menzione d'onore" il sottoscritto, per la sezione dedicata alla metrica, per la poesia "La foce" e, dulcis in fundo, ad
Armando Bettozzi, per la sezione poesia dialettale, è stata attribuita una "segnalazione di merito", per la poesia "La scoperta del sesso".

Allo strepitoso Santi vanno i più sinceri e vivi complimenti per questi gratificanti e meritati risultati e, restando in attesa di sue altre vittorie, unisco un forte applauso ed un grazie per ciò che sa donarci.
Piero Colonna Romano

 

Molto interessante e saggi i vari spunti che ci offre oggi Maria con la sua ruvida poesia, "Promemoria".
Ho trovato poi incantevole "Poeta" di Salvatore.
Grazie e complimenti a tutti.
Simone
 

28 e 29 maggio 2016

Michael Santhers –Consumatori-:  Si alza alta l’indignazione del nostro Michael contro consumismo, politica, religione ecc. e la dichiara alla sua maniera con suggestive immagini surreali.

Maria Attanasio –Traslocando-: Un trasloco, dunque, verso nuovi e più luminosi orizzonti, raccontato con humor dalla brava Maria.

Francesco Abate -Ancora ho davanti agli occhi della mente- Quella bella figura aleggia in ogni verso e l’ha ispirato. E’ bella poesia d’amore, dalle suggestive immagini, questa che Francesco ci regala. 

Michele Aulicino –Basse energie.- Analizza un sentire e come questo è reso, l’amico Michele, e lo racconta con bei versi dal sapore malinconico.

Daniela Cicero –goccia emotiva 145-: E’ sempre un azzardo tentare di capire quel che un poeta ermetico intende comunicare. Mi pare che Daniela, con questi versi,  accusi la tecnologia d’aver reso aride e prive di sentimento le parole. Ma certamente le parole che usa hanno gradevole musicalità, che poi è quel che Ungaretti cercava, prima di capirli, nei versi di Mallarmè.

Fabrizio Lama –In una stanza-: Surreali immagini di grande suggestione, a narrare di una pena esistenziale.

Enrico Galavotti –primi di maggio-: Indubbiamente un gran bel salto, fatto con incosciente allegria.

Laura Toffoli –La Poesia-: Bella lezione sulla poesia è questa di Laura che ci invita a rendere musica le parole, perché divengano magia.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Bella sintesi di un risveglio.

Sandra Greggio –Davanti a me-: Deliziose le immagini di quella falce di luna e di quei foulard di stelle, in questa che è una delle più belle poesie di Sandra. Qui è espresso il bisogno ed il desiderio d’amore, con versi ad alto contenuto poetico.

Jacqueline Miu –preghiere per la mezzanotte-: Dal verso di chiusura risulta chiaro che tutto ciò che si era prima letto era null’altro che un sogno. Come sempre la fantasiosa Jacqueline ci regala suggestive e belle immagini oniriche e, come sempre, è un piacere leggerla come fosse fiaba.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

29 Maggio

Grazie Antonia e grazie Simone. Le vostre parole mi hanno commosso, perché non si limitano alla sola poesia ma vanno ben oltre e colpiscono il cuore, facendomi capire che" leggete tra le righe".
Sandra Greggio
 

Davanti a te , cara Sandra c’è ancora qualcosa di bello ,la tua poesia . Di certo anche l’amore , proprio quello che a volte a noi sembra tanto lontano. Ricominciare è la cosa più grande della vita , ci sprona a sapersi rialzare e camminare ancora e ancora , sempre . Ti sembra poco il sole di ogni giorno ? Il sorriso dei tuoi figli , i volti dei tuoi alunni ? Nel nostro cammino c’è sempre qualcosa o qualcuno all’orizzonte che ci attende . Bellissima poesia ,dolcissimo quel tuo dondolio sulla luna ,la tua poesia va infiocchettata proprio con quel foulard di stelle . Ciao , ti abbraccio Antonia
 

28 Maggio

Graziosa e ironica l'immagine/poesia di Enrico Gavalotti.
Cara Sandra, con la poesia odierna e in generale con le tue poesie lo doni già amore, complimenti per questa immagine che mi ha colpito particolarmente:
a dondolarmi su una falce di luna
Simone
 

27 Maggio

27 maggio 2016

Giuseppe Stracuzzi –Diatriba-: Una sconfitta prevista, quella tra un cuore addolorato e dolorosi pensieri, narrata con ispirati e bei versi pieni di malinconia che dicono di un amore svanito

Dario Menicucci –Il sussurro della sera-: E’ bravo Dario a disegnare serene atmosfere, in questo caso scende dolcemente la sera, con i suoi bei versi.

Santi Cardella –Rapimento-: Un ispirato volo verso il cielo, verso luci che rapiscono ed incantano, questo regalano i bellissimi versi del grande Santi, cui, ancora una volta, vanno scroscianti applausi.

Simone Magli –Se ti abitui al buio avrai più luce-: Condivisibile aforisma del nostro poeta filosofo.

Michael Santhers –Il torrente-: Il percorso di un torrente, passo, passo, con immagini che si dipanano lunga la sua via. Ovviamente si tratta di immagini santhersiane, deformate come fossero cubiste o astratte, certamente informali, ma altamente spassose.

Anca Mihaela Bruma -L’infinitudine dell’AMORE-:  Alquanto complessa la visione che qui è espressa dell’amore. Un amore trascendente, infinito e finito contemporaneamente. Sono suggestive le immagini di contorno e spaziano tra astronomia, mito ed ere geologiche.

Alessandro Borghesi –Sara-: Una dichiarazione d’amore priva di speranza. Delusione sottolineata dall’anafora “nulla” che sottolinea l’amarezza di un desiderio non corrisposto.

Corrado Cioci –gladiatori-: Dall’oltre tomba ecco i gladiatori che rievocano le loro battaglie ed i loro sentimenti. Narrazione realistica di giochi crudeli di un tempo, resa con ispirati versi da Corrado.

Nino Silenzi –Col tempo che va-: Magistrale descrizione sull’andare del tempo e sui ricordi, i progetti incerti sul futuro e le nostalgie per ciò che fu il passato. I lievi e bei versi di Nino, pieni di malinconia, disegnano alla perfezione lo scandire delle ore del giorno, con i sentimenti che generano e coinvolgono, invitandoci a riflettere. Complimenti vivissimi!

Maria Attanasio –Significato del disegnare alberi continuamente-: Quei rami che tendono al cielo sembrano metafora del desiderio d’innalzarsi verso la divinità. E quelle radici che ci legano alla terra paiono metafora dell’impossibilità di quel volo. Leggo così la suggestiva poesia di Maria.

Daniela Cicero –goccia emotiva 152-: La soggettività del guardare a ciò che ci circonda, ed a come l’anima nostra lo percepisce, qui descritto con colto ricorso alla geometria. E’ bella poesia esistenziale, ed analisi profonda, questa di Daniela.

Jaqueline Miu –Traffico limitato-: Una struggente dichiarazione d’amore, quasi un grido, resa con i forti, bellissimi e suggestivi versi dell’inimitabile Jacqueline. Trovo pura musica quel “in punta dei piedi a danzare sui soffitti non ancora dipinti dell’Eden”.

Laura Toffoli –Rosa di ricordo-: Racconto struggente della visita ad un cimitero. E’ dolore puro, reso con alta poesia, quello che ispira questi stupendi versi della bravissima Laura. Complimenti vivissimi!

Salvatore Cutrupi –Haiku-: La poesia serve a dire persino quel che non si vede, e Salvatore qui lo dimostra.

Antonia Scaligine –Maggio-: Ci sono tre mesi principali nella liturgia cattolica. Questo di maggio, mese delle rose, è mese mariano, mese di prime comunioni, mesi di matrimoni, ricorrenze tutte ispirate e dedicate a Maria. Ed Antonia lo celebra con questi  bei versi colmi di fede.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
ecco alcuni commenti odierni:

"Col tempo che va", di Nino Silenzi - Come d'abitudine Nino ci propone un canto dolcissimo e melanconico in cui, "col sorriso nell'anima/ con la pena nel cuore", egli fa vibrare i tasti del ricordo felice e della nostalgia. ll tono lirico si fa più alto nei successivi versi con la metafora della tremula stella, spenta da un presente "ostinato" che allontana e dissolve i momenti felici rievocati. Da rileggere e gustare.
"Rosa di ricordo", di Laura Toffoli - Alla prima pennellata data con una metafora fredda e cimiteriale, Laura fa seguire una delicatissima impressione sensuale e poi chiude il quadro con una potente rievocazione del sentimento; e l'insieme forma una lodevole composizione.
"Maggio", di Antonia Scaligine - Quand'ero piccolo mia madre mi ripeteva che maggio era il mese dedicato alla Madonna ed io stentavo a capire l'accostamento. Quell'antica sensazione mi è stata ricordata da questa bella poesia di Antonia che tocca vertici poetici nel periodo/strofe finale.
Bello l'elogio dell'opera narrativa "Il bestiario", fatto da Salvatore Cutrupi; fa intravedere un mondo più giusto e più umano di quello caratterizzato solo dalla presenza dell'uomo.
Con un riconoscente grazie a te e a Piero invio a tutti un caro saluto,
Santi


Salve amici poeti con i quali oggi mi congratulo con tutti per le vostre belle poesie .
Evidenzio velocemente solo queste poesie “Diatriba di Giuseppe Stracuzzi, che è confuso tra rigagnoli d’amore
La mela de la discordia(sempre più…divisi in parità…) E avòja a stàje a ddàje addosso …
Armando Bettozzi, bella poesia , la tua satira brilla di verità, sei davvero un bravissimo poeta ,il nostro nuovo e bravo , Trilussa o Belli .
Rapimento di Santi Cardella , rapito da una scia d'un raggio luminoso di un tramonto , e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare. Bravissimo come sempre. Davanti alla poesia di Dante io mi inginocchio e lo venero , davanti alla tua , beh! diciamo che non m’ inginocchio, ma abbasso il capo e mi congratulo .
Un altro applauso di cuore con un inchino lo faccio di certo al nostro bravissimo Nino Silenzi per la sua poesia , col tempo che va, quella cifra che ogni anno aumenta , ma ciò che resta è il dialogo sempre aperto senza età con noi stessi col sorriso nell'anima con la pena nel cuore , c’è sempre uno specchio nel nostro io , la speranza , insomma, va …specchiamoci e speriamo. Bravo e grazie sempre per la tua silente accoglienza…grazie a Piero ,a Sandra che come me a volte si chiude nel silenzio , buon weekend
Antonia Scaligine

 

26 Maggio

26 maggio 2016

Giuseppe Stracuzzi –La memoria del silenzio-: Trecento bare allineate in un hangar a Lampedusa, tornano alla memoria suscitando rimorsi. Giuseppe a quell’episodio si ispira e ci regala una poesia vibrante dolore.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Come rapido della lucciola-: Una serie di similitudini, nel più bello stile dell’ottimo Giuseppe, tra lo svanir delle lucciole, il nascondersi della luna dietro una nuvola e lo spegnersi delle stelle, raccontate con magistrali iperbati. Ma il poeta prosegue con le similitudini e, come si sono spente lucciole, luna e stelle ecco spegnersi “così spesso tra l’erbe dell’orto degli amanti”, “Venere ratta”.

Stefano Medel –Mangiafuoco-: La bella e significativa canzone di Bennato è spunto perché Stefano gridi la sua protesta contro questa società che esclude il diverso, in nome di una mediocre normalità.

Arturo Guzzardi –Futuro-: Il corpo, gabbia dell’anima, di un anima che aspira a vivere diversa vita. Viene da lontano (Platone, primo autore noto) la tesi esposta da Arturo con i suoi intensi versi.

Ben Tartamo –Torre-: Pene d’amore magistralmente riassunte dai bei versi di Ben.

Marianna Poerio –Terra mia-: Marianna descrive il suo sentimento, davanti allo spettacolo suggestivo della Calabria amata. Ed è un sentire pieno d’ammirazione e di rabbia per certi contrasti, tra la bellezza della natura e certi malavitosi comportamenti. Belli ed intensi i versi della nostra amica.

Michael Santhers –Mare giallo-: Affascinante la descrizione della natura e chiara risulta la condanna per una certa caccia, nella prima parte di questa poesia. Nella seconda ecco che Michael torna alle sue abitudini sintattiche ed alle sue surreali, belle immagini e denuncia l’invasione di animali senza ali (limpida metafora) che pure sognano di volare.

Anca Mihaela Bruma –Problemi esistenziali-: Uno smarrimento, denunciato dal titolo della poesia, derivato da un mondo che appare complesso ed incomprensibile. Amari  ed intensi i versi di questa poetessa che continua ad interrogarsi sull’esistenza e sull’amore in un “Mondo Ed il suo ipnotico inganno”.

Dario Severino –Speranza-: Poesia che è espressione del desiderio di un mondo scomparso, di un mondo che forse è mai esistito. E’ proprio quel richiamo al mitico giardino dell’Eden che dice di questo bisogno, che Dario esprime con intensi e bei versi chiusi dal termine “speranza”.

Daniela Cicero –goccia emotiva 149-: Particolarmente belli (dal suono ungarettiano) i due settenari di chiusura di questa ermetica poesia ricca di musicalità.

Jacqueline Miu –Senza nome-: C’è un fascino particolare nei versi di Jacqueline, in particolare quando invita, come in questa poesia, all’amore. Sono versi ad alto contenuto poetico con suggestive immagini (per esempio quel “prendimi appena precipita la notte”) e magistrali, liriche similitudini (per esempio quel “si chiudono le corolle con il buio e noi apriamo il cuore”). Ma dice di più la nostra poetessa e, nonostante la forza con la quale esprime il suo desiderio, rivela fragilità e richiesta di protezione in quella tenerissima chiusa.

Laura Toffoli -Credenze son blocchi di cemento per l’anima-: In noi, quasi nel nostro DNA, sono radicate credenze che confliggono col nostro desiderio di vivere, inseguendo sogni di libertà. Laura sente forte la dicotomia tra quel che ci è stato insegnato ed il nostro sentire e la denuncia con ispirati versi (per esempio: “come chiodo che incrina un cristallo”). Ma la nostra bravissima amica trova rimedio alla lacerazione e lo afferma  (e magari lo suggerisce) nella bella quartina di chiusura.

Un grazie di cuore ad Antonia ed a Santi per il gradito commento alla mia “Marion”.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Ringrazio Simone per il suo bel commento sulla mia poesia"Le parole dei sogni".
Salvatore
 

Tra l’onda poetica e dell’ ispirazione , oggi Piero ci rimembra una poesia e un disegno di Carlo Baldi, Marion viene, professionista sia nella poesia che nei suoi disegni , per lui bastava una matita, un foglio e Marion la sua modella . Bravo Piero mi congratulo sempre con te per le tue belle e originali poesie , e un grazie sempre grazie per i tuoi commenti , un grande grazie anche a Lorenzo per il nostro stare insieme in questo suo delizioso sito
Antonia Scaligine
 

Caro Lorenzo,
percorrendo la pagina azzurra nel mare agitato delle incombenze quotidiane, ho trovato il tempo per questi brevi commenti:

"La memoria del silenzio", di Giuseppe Stracuzzi - Commovente tributo all'umanità che abbiamo perso mentre ci cullavamo nel nostro benessere. Con questi versi quel silenzio...urla.
"Goccia emotiva 149", di Daniela Cicero - Dolce e profonda riflessione sulla nostra presenza terrena, con una splendida chiusa.
"Marion" (omaggio a Carlo Baldi), di Piero Colonna Romano -La bellezza d'un dipinto balza al cuore del nostro sempreverde poeta, generando altra bellezza piena di sensualità, eleganza, fascino d'amore. In due parole: arte letteraria, cui seguono applausi d'approvazione.
"Credenze son blocchi di cemento per l'anima", di Laura Toffoli - I ricordi sono rocce che il torrente della vita ha percosso o accarezzato; ma l'anima, ritrovata la quiete, spinge il sentimento terreno"verso il respiro del nuovo vecchio cielo". E la magia poetica di Laura ci coinvolge.
Un caro saluto per i colleghi ed un grazie a te, ape laboriosa,
Santi

 

25 Maggio

Molto bella "Le parole dei sogni" di Salvatore, strepitoso il finale. Un grazie a tutti, in particolare Lorenzo e Piero, ali di questa pagina azzurra.
Simone
 

24 Maggio

Grazie a Piero Colonna Romano che con i suoi commenti dà l'energia giusta per tradurre il naturale sentire in poesia. grazie
Daniela Cicero
 

24 maggio 2016

Poesie a tema: La solitudine

Antonia Scaligine –Nel deserto del cuore-: Una pena esistenziale che nasce dalla noia, angosciosa sensazione intrisa di tristezza, che genera un dolore che fa rifiutare persino i sogni. Ci si può rifugiare solo nella solitudine, aspettando una voce che rompa il silenzio e consoli.  Intensa  è la poesia della nostra Antonia, fatta di belle immagini e chiare similitudini. 

Poesie a tema libero

Maria Attanasio –Poesie d’amore-: E’ singolare che in una poesia intitolata “Poesie d’amore” si discetti dell’odio, auspicandolo in versione soft. Ma è davvero singolare o c’è, tra i versi, un messaggio (neanche tanto) subliminale? Comunque sia Maria esprime con molta forza il suo sentire, e, con limpidi versi., confronta amore (quello che stanca) e odio (quello che incalza e rinfocola la rabbia).

Daniela Cicero –goccia emotiva 143-: Traduzione dei metaforici e bei versi di Daniela: un abbraccio amorevole al mattino dà la forza per affrontare la giornata.  Brava Daniela!

Giuseppe Stracuzzi –Sei nel mio cuore-: Un tenero ricordo ed una dolcissima dichiarazione d’amore e di nostalgia, in questi bei versi di Giuseppe.

Maurizio Mazzotti –Quello che ho (inventario)-: Un inventario che è bilancio di una vita. Raccontato con humor ed autoironia, ne emergono positivi sentimenti e ricordi di una vita vissuta intensamente. Decisamente originale e piacevole questa di Maurizio.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Il nobil servil omaggio-: Una storia con morale finale, sintetizzata da quel “uno ti danno se han più di cento avuto”, per dire dell’opportunismo che circondò la generosa marchesa. Come sempre Giuseppe compone con bello e piacevole stile antico.

Renzo Montagnoli –Mese di maggio-: Il mese delle rose, dei matrimoni e della Madonna, descritto con maestria dal bravissimo Renzo che coglie, e qui rende, gli aspetti salienti di questo dolce mese.

Michael Santhers –Il cameriere-: Un umoristico ritratto, reso col personalissimo stile del nostro Michael. Pare di vedere le immagini che ci regala come se fossero distorte da uno specchio deformante. E, considerato l’argomento, la chiusa è perfetta.

Laura Toffoli –Quello che dice la mia anima-: Si può solo concordare con l’affermazione iniziale: impossibile forzare le emozioni, pena la falsità. Segue una filosofica, poetica affermazione della nostra Laura, sulla vita.

Clelia Maria Parente –L’arcobaleno-: L’incanto dell’arcobaleno e le emozioni che può dare, qui ben descritte da un’attenta Clelia.

Fausto Busatta –A volte-: Una triste riflessione sulla vita, probabilmente nata da un momento non particolarmente felice. Fausto ci regala versi che definirei funerei ma con una chiusa ad alto contenuto di ottima poesia.

Salvatore Cutrupi –Panorami-: L’anafora  (per riempire) denuncia voglia di vivere che Salvatore bene racconta con i deliziosi, poetici quadretti che qui ci regala.

Jacqueline Miu –Altri astri-: Una serie di forti (indiscutibili) affermazioni, mescolate ad immagini ad alto contenuto poetico, che paiono indirizzate ad un personaggio “in cerca di alti astri”, sempre col violento poetare della nostra Jacqueline.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti , in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

23 maggio 2016

Michael Santhers –Molise-: Un’amara analisi di quella bella e sfortunata terra. Le emigrazioni, le malversazioni dei politici, le nostalgie per una pulizia morale, oggi inesistente, generano la rabbia del sensibile Michael che ci regala quest’altro quadretto surreal/realista.

Maria Attanasio –Di noi-: Struggente omaggio alla maternità (e da quel “Io e voi siamo state” immagino trattarsi della/e propria/e) reso con ottimo poetare da una riflessiva Maria. Bellissima questa poesia e di grande effetto.

Daniela Cicero –goccia emotiva 142-: Vagamente ermetica, mi pare parli di un volo verso l’alto, favorito dal vento. E la terra, allora, diviene un punto, vista dal cielo, così Daniela lo definisce “punto di vista”.  Si sbaglio corrigetimi, come disse un papa.

Gloria D’Alessandro –E’ nella donna…-: Il mistero della donna, svelato da una donna con poetico dire. Ma Gloria fa di più ed accusa la violenza di cui spesso è soggetta e ne esalta la maternità con convincenti e bei versi. 

Dario Menicucci –Il dolce abbraccio dell’ultima notte-: Il mare, protagonista assoluto di questa poesia carica d’atmosfera, alla ricerca di pace con le suggestive invocazioni narrateci da Dario.

Lyubov Letsun –Papaveri-: Versi come pennellate, a disegnare il rosso fuoco di quell’effimero fiore.

Giuseppe Stracuzzi –Per amore-: Una lunga serie di significative metafore per narrare dei rischi di un amore incontrollato, nei bei versi del bravissimo Giuseppe.

Maurizio Mazzotti –Strade colorate-: Il caos romano descritto con senso dell’umorismo da Maurizio.

Ben Tartamo –“Donna”-: Alla donna Ben si rivolge con deferenza e compone questo omaggio, reso con sestine a rime alternate e distico conclusivo con rime baciate.

Francesco Soldini –L’arte d’amare-: Convincente invocazione al panteistico amore, regalataci da Francesco.

Jacqueline Miu –Guerriero-: Un invocazione a perseguire sogni, detta con l’inimitabile stile, dai versi forti ed appassionati, della nostra Jacqueline.

Antonia Scaligine –Ama se vuoi essere  amato-: Bella ed intensa disamina dell’amore, ispirata dalla illuminata frase di Seneca. Ma Antonia, rispetto al filosofo,  pone più elevato traguardo al suo amare, guardando alla divinità.

Laura Toffoli –Caccia al tesoro-: Ha sapore di fiaba l’inizio di questa di Laura, reso con romantiche immagini. Segue un fantasiosa e bella invenzione di libri volanti, simili a farfalle ed il racconto si conclude con un coloratissimo arcobaleno, ai piedi del quale, come tutti sanno, si nasconde un tesoro. Non si smentisce mai la nostra amica e continua a regalarci lievi, colorate e musicali poesie.

Con l’augurio per una serena settimana il più cordiale dei saluti ed un grazie al nostro vate Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

23 Maggio

Grazie a te , caro Piero, per la capacità e la penetrazione esegetica che riversi in tutti i tuoi commenti anche in quelli che riguardano gli altri poeti del sito. Ma quei tuoi versi di chiusura rivelano molto della freschezza dell’armonioso, danzante mondo di Pitagora. (Carlo Chionne)
 

Complimenti a Dario, poeta scenografo, anche oggi con la sua "Il dolce abbraccio dell'ultima notte".
Un grazie a Lorenzo e a tutti voi
Simone

 

22 Maggio

22 maggio 2016

Francesco Soldini –Comporre-: Grandi soddisfazioni dona la poesia. Quasi tutte, tranne quelle economiche. E Francesco ci riflette e compone “Comporre”.

Michael Santhers –Pioggia estiva-: La strepitosa fantasia di Michael oggi ci propone la similitudine tra un ombrello ammuffito ed amori di riserva, dove il primo non ci ripara dalla pioggia ed i secondi non ci consoleranno.

Maria Attanasio –Oro-: Tavola periodica di Mendeleev alla mano, ecco che Maria spoglia l’oro del suo fascino e della poesia che un tempo evocava. Oggi lo guarderemo con altri occhi 

Daniela Cicero –goccia emotiva 63-: Lucio Fontana intitolò moltissimi suoi quadri (quelli con fori e tagli) “concetto spaziale” ed indicava allo spettatore altro modo di intendere l’arte, cercandovi qualcosa che andasse oltre la tela. Daniela compie analoga operazione con queste sue “goccia emotiva” che sono invito a guardare oltre le parole, cercandovi il sentimento che le ispira.

Stefano Medel –Diversi-: Ancora una volta si alza forte il grido di protesta di Stefano contro questa società escludente chi non si adegua alle regole di un piatto vivere.

Simone Magli –Sono un cantiniere:-: Singolare modo di definirsi è questo di Simone, per altro più che apprezzabile nel suo essere portatore (stavo per scrivere distillatore) d’amore.

Enrico Tartagni –La metto così…-: Un ginnico esercizio della mente, dunque, che porterà grandi nostalgie.

Gloria D’Alessandro -Preghiera insolvente”-: Una preghiera priva di speranza espressa come forte grido di dolore e rabbia. E come non concordare con l’ottima Gloria?

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Sospira la vecchia-: Un malinconico ricordare tempi più lieti e ricchi d’amore e di soddisfazioni, narrato con l’inconfondibile stile del bravissimo Giuseppe. Poesia che lascia dentro un sottile velo di malinconia, e qualche rimpianto.

Laura Toffoli –Intrecci-: Delizioso è l’intreccio tra quel profumo di pane e quel respiro che sfiora, accendendo passione. Segue un’attestazione d’amore, frutto di un incanto (bellissima immagine sono quelle “ceste di frutta profumate dal sole”) ed il profumo del mare, dove quel respiro che sfiora diviene “bacio di piuma”. Che si può chiedere di più in termini di dolce romanticismo? Ecco ancora una volta, brava Laura!

Jacqueline Miu –Niente corona alla vittoria-: Apprezzo sempre la forza con la quale Jacqueline forgia (termine esatto) i suoi versi, ed anche in questa occasione la nostra non si smentisce in questa poesia che ha il suono di una profezia della pizia di Delfi.

Carlo Chionne –POEMETTO FILOSOFICO-: Ed ecco che Carlo Chionne, “il chiaro”, oggi ci conduce alle origini del pensiero filosofico ed alla cultura matematico/geometrica del nostro attuale pensare  e sintetizza, con grande maestria, i fondamenti della filosofia pitagorica.

Mi ispira quel primo teorema ed immagino che Pitagora, astronomo, filosofo, matematico, stregone mistico e molto, molto misterioso, nascosto dietro un tendone per meglio suggestionare i discenti, tra le altre cose abbia detto, più o meno, questo:

“Se danzo sui cateti e mi diletto

a disegnar quadrati regolari,

m’accorgo che chi danza dirimpetto

avrà formato un’area pari pari”

Ancora un grazie al nostro Carlo, umanista per cultura e vocazione, per ciò che riesce ad insegnarci.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

21 Maggio

21 maggio 2016

Claudio Badalotti –Clochard-: Una ritmica alternanza di quinari e settenari, a formare una filastrocca dedicata ai derelitti homeless.

Francesco Soldini –Primavera precoce-: L’incertezza dello sviluppo, di fiori in frutti, è il tema principale del racconto (metaforico?) di Francesco.

Michael Santhers –Dormiveglia-: Si interrompe l’ipnotico tic tac di un orologio e la mente comincia a navigare in ricordi malinconici. C’è una lei, in quei ricordi, una lei mai compresa e la pena di quel ricordo diviene ronzio e affanno dell’anima. Traduco così le surreali immagini che Michael, con gran fantasia, ci regala, lasciandoci stupiti.

Maria Attanasio –Dolore-: Maria aspira ad essere materna, coraggiosa fino al sacrificio, determinata nel risolvere positivamente possibili disastri, appassionata quanto lo può essere un poeta ed, infine, realista nell’accettare la fine. Leggo così gli ispirati versi della nostra amica poetessa.

Daniela Cicero -goccia emotiva 50-: Godere di quelle gioie nascoste che la vita può riservarci, può donarci profonde emozioni che la bravissima Daniela traduce con “per un’intima effervescente/rielaborazione individuale.”

Stefano Medel –Fermarti-:  Una dolente invocazione rivolta a chi, indifferente alle pene del poeta, gode di egoistica libertà.

Simone Magli –Nella vita c’è un solo dovere: amare.-: Aforisma che dovrebbe essere imperativo categorico per l’umanità ma che, purtroppo, resta illusoria speranza.

Lyubov Letsun –Cielo stellato-: Pare la descrizione del meraviglioso dipinto di Van Gogh, ed in quello ci si può solo smarrire, come ben racconta Letsun con i suoi bei versi.

Bruno Amore –Io ti tradisco-: “ogni sospiro tuo è già abbondanza”, recita il poeta, e non ci può essere confronto. Ma il tradimento, seppur poco consolatorio, è inevitabile. Insomma meglio poco che niente, pare dire Bruno, soprattutto quando si è in vista del traguardo. Particolarmente intensa, e ben resa, è la riflessione che c’è nell’ultima, bella strofa.

Aurelio Zucchi –L’ampolla-: Una delicatissima dichiarazione d’amore, resa con limpidi versi e belle metafore. Particolarmente apprezzabile è usare quell’ampolla (che poi è il ricordo che sempre accompagnerà) quale clessidra che segnerà il tempo del ritorno. Ok Aurelio!

Gloria D’Alessandro –“Memoria fondente”-: Come può cambiare una città e come vivono i ricordi di ciò che un tempo fu, lo racconta, con maestria e gran sentimento, la bravissima Gloria che, nella chiusa, dichiara di non rinunciare alla ricerca del bello del tempo passato.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –La mano in alto tesa-: Struggenti e bellissimi sono questi versi di Giuseppe, pieni d’amore e riconoscenza verso la madre. Commuove, dall’inizio alla fine, il racconto di un anima addolorata che ha saputo rendere amore all’amore ricevuto dall’indimenticabile, sfortunata madre.

Saalvatore Cutrupi –Petali-: Scene di vita vissuta, molto ben narrate, che ritornano nostalgicamente nel ricordo, nei bei versi descrittivi del nostro Salvatore.

Laura Toffoli –Il Violino complice-: La suadente voce di un violino, chiamato ad esser galeotto, per aprire mente e cuore a sentimenti d’amore.  E’ un’invocazione questa che Laura traduce in dolcissimi, appassionati versi.

Jacqueline Miu –l’uomo delle maree-: Ed ancora suggestive sono le immagini che Jacqueline ci regala per narrarci di un appassionato sentimento. Particolarmente significativi i versi “guardami in fiamme io cielo tu mare uniti nell’azzurro/abbiamo tempo un’eternità lunga un giorno per rincorrere i brividi di una/tempesta”. Affascina sempre leggere la nostra ottima poetessa.

A voi tutti l’augurio per un sereno weekend nella poesia. Un grande grazie al nostro Lorenzo per tutto ciò che consente.

Piero Colonna Romano

 

20 Maggio

Grazie Laura Toffoli,
bravisssssssima per i tuoi estemporanei dipinti poetici
Daniela Cicero
 

A Daniela Cicero….
nella zampillante quasi metallica tua espressione
rintocca il sentimento.Splendida.Laura Toffoli
 

20  maggio 2016

Claudio Badalotti –Viavai del Venerdì-: Simpatico divertissement, giocato fantasiosamente e per intero sulla lettera “v”.  Mi permetto un suggerimento: sostituendo le “e” e quella “di” con la virgola non cambierà il senso delle frasi.  Così come l’ultimo verso potrebbe divenire “venerando, volutamente vuoto.”

Francesco Soldini –Primavera araba-: Ci ha illusi la primavera araba. Le multinazionali delle armi e del petrolio non l’hanno consentita, con buona pace dell’ONU. Bene fa a dire la sua  (e la mia) indignazione il bravo Francesco con questi stringati versi accusatori.

Michael Santhers –Sera di maggio-: Ancora una volta Michael ci diletta con le sue surreali, bellissime immagini. Ha gran fantasia il nostro poeta ma questa volta chiude la poesia col racconto di una speranzosa attesa, affogata in una secchiata d’acqua fredda. Per fortuna è maggio…

Maria Attanasio –Di Tante stelle-: E chi vuol capire capisca, pare dire la bravissima Maria, con questa poesia che inizia con una romantica, bellissima descrizione di una notte stellata, e di quel che quelle immagini fanno provare, conclusa con  quella secchiata d’acqua fredda di cui ha parlato Michael più sopra. Brava Maria!

Daniela Cicero –goccia emotiva 47-: E’ decisamente suggestiva, e vera poesia, la descrizione che sa fare Daniela di “rimembranze pallide”. Complimenti vivissimi per come sono usate le parole, a disegnare trasparente metafora.

Santi Cardella –Danza d’estate-: Gronda dolcissimo sentimento ogni verso di questo splendido (e ovviamente perfetto) sonetto. Mi incanto a rileggerlo e, sempre più, mi convinco della bravura di questo grande della poesia. Struggente è la chiusa ma, è noto, chi sa rendere in tal maniera il proprio sentire, vive la primavera della propria vita. Complimenti vivissimi ed ancora applausi convinti.

Stefano Medel –Questi poeti maledetti-: “il poeta è per tutti,/ma non tutti sono per i poeti,” è la gran verità che Stefano afferma, regalandoci altra forte poesia ridondante rabbia.

Simone Magli –Nel tuo dolore c’è un messaggio per il mondo-: Intenso aforisma del nostro poeta e filosofo Simo.

Alessandro Borghesi –ò Primavera-: Pare la descrizione di una metamorfosi, in stile pirandelliano, la complessa poesia di Alessandro. Il desiderio di cambiare, dunque, narrato con intensi versi dall’enigmatico titolo.

Gloria D’Alessandro –“Sana utopia”-: Il desiderio di poter vivere in un mondo più pulito, espresso con i bei versi della bravissima Gloria. Desiderio certamente “sano” e per niente utopico, ma forte è la nostalgia per “il nostro piccolo mondo antico” della poetessa, e, con lei, la sentiamo.

Jacqueline Miu –Leone-: Ancor una volta l’attestazione di una forza morale che la vedrà vincente, nei forti versi della bravissima Jacqueline.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Una tenera immagine, resa con notevole sintesi.

Laura Toffoli  -Lì c’è quello che non c’è-: Leggendo questi versi immagino che la poetessa narri di una soffitta (meglio, di una antica casa dal bel cancello di ferro battuto) dove ricordi polverosi si accumulano. C’è molto sentimento in quei ricordi e molta nostalgia, certamente c’è la rassegnazione malinconica per ciò che fu. Decisamente bella e suggestiva questa poesia della brava Laura.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
ecco alcuni commenti in libertà sulla pagina d'oggi:

Aforisma di Simone Magli - Profonda e poetica riflessione di Simone in questo aforisma che rivela la sua pienezza anche se lo si legge al contrario: "nel dolore del mondo c'è un messaggio per te".
"Sana utopia", di Gloria D'Alessandro - Poetico e forte sentimento di umanità che nella domanda conclusiva rivela la speranza e l'attesa d'un mondo più giusto.
"Lì c'è quello che non c'è", di Laura Toffoli - Ermetico titolo spiegato con le successive metafore che, congiunzioni a parte, ci presentano tanti momenti di dolci sensazioni vissute, tanta nostalgia per la loro lontananza, tanta malinconia perché ormai irripetibili.
Un caro saluto per tutti ed un rinnovato grazie a te,
Santi
 

19 Maggio

19 maggio 2016

Gloria D’Alessandro –“Un qualsiasigiorno Zero”-: Come non condividere l’aforisma di Gloria che fa prevalere la sincerità, anche scomoda, sull’ipocrisia? (mi lascia perplesso il titolo che pare non avere seguito nei versi che seguono. Quel “giorno zero” è riferimento a ciò che di catastrofico potrebbe accadere in internet, appunto un giorno zero?)

Fausto Beretta –Bellezza fuggevole-: Fausto, con lievi e bei versi, ci ammonisce: amiamo la natura e godiamone la bellezza, senza turbarla, neppure con un sospiro.

Dario Menicucci –In attesa-: L’attesa d’una telefonata che non verrà, in un panorama di pioggia e caos cittadino. Ricreano, con maestria, un’angosciante atmosfera, i versi Dario.

Roberto Soldà -Lungo tutto l’orizzonte Ti distendi-: Paiono due poesie distinte, in effetti le due strofe finali sono la poetica conclusione della riflessione scientifica presentata dalle prime due. Quel campo (gravitazionale) ondulatorio, infine dimostrato scientificamente, muove la fantasia dell’ottimo Roberto e lo ispira per questi pregevoli versi. Ma non c’è solo lo scienziato, nell’anima del poeta, e lo dimostra con la chiusa che è un concentrato di dolcissimo lirismo. Versi che sono una boccata d’aria fresca, gradevolissimi a leggersi. Complimenti, Roberto!

Claudio Badalotti –Voce senza senso-: Una specie di sillogismo aristotelico apre una lunga riflessione sul senso delle parole. Segue una metaforica immagine marinara e diviene similitudine  la mente, di quel gavone. Quindi una serie di belle immagini di foglie ondeggianti e fruscianti ed una riflessione sulla poesia. E chiude il cerchio, come fosse una musica, la strofa finale che riprende quella d’attacco.

Francesco Soldini –Perdersi e ritrovarsi-: La leggo come un’esaltazione del perdono che diviene “saggezza nel progredire” nonostante quell’ “avanzare dondolando” (quindi non essendo del tutto convinti…). Ma forse ho preso un abbaglio.

Michael Santhers –Commesse-: Una descrizione delle commesse e dei loro sogni, realizzata alla maniera del nostro Michael.

Maria Attanasio –Tradito-: Mi pare corretta questa difesa di Maria da un’accusa di tradimento. Tutto ciò che elenca, come non confessato, è qualcosa che vive nell’intimo ed il rivelarlo, ad un occasionale conoscenza, sarebbe certamente tradimento. Versi che, con la rabbia che li ha generati, rendono alla perfezione il sentire della poetessa.

Aurelia Tieghi -* La sera-: Leggendo i bei versi di Aurelia sento dentro le note dell’internazionale, in poesia, magistralmente tradotte.

Daniela Cicero –goccia emotiva 101-: La scelta tra due percorsi, probabilmente speculari tra loro, e l’impossibilità di percorrerli in contemporanea, fa compiere altra scelta alla nostra Daniela. Bella poesia che credo sia metafora di vere scelte (o non scelte) di vita.

Laura Toffoli –Rammenta cara Laura-: Un immersione nella natura, nuovamente primaverile, ispira questi belli e descrittivi versi alla bravissima Laura che afferma, sostanzialmente, che è da quella natura che nasce poesia, quella che aiuta a vivere la vita “col passo più lieve”.

Jacqueline Miu –mare oh mare-: Un inno d’amore al mare, sottolineato con forza dall’anafora più e più volte ripetuta. Ed ancora belle e suggestive le immagini che compongono la poesia di Jacqueline.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Che la poesia sia sintesi lo dimostra, una volta di più, Salvatore che con stringati versi riesce a rende alla perfezione il movimento del vento.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

"In attesa" di Dario: descrizioni notevoli, degne di stare in un romanzo famoso.
Simone
 

18 Maggio

18 maggio 2016

Daniela Cicero -goccia emotiva 44-: Benvenuta nell’azzurro, Daniela! Ottimo esordio con poesia, che è analisi di un sentimento, nato da un ricordo lontano, dal bel climax discendente che porta da “emozioni esplosive” alla “progressiva pacatezza”.

Aurelia Tieghi –Piove-: Tambureggiante ritmo, magistralmente reso dalla bravissima Aurelia che rilegge e rielabora, con gran bravura, Angelo Silvio Novaro.

Gloria d’Alessandro –“Sapore di…”-: Bell’aforisma che dice del prevalere, in Gloria, del pragmatismo e della sincerità del sentire, sulle illusioni.

Fausto Beretta –Incredibile!-: Osserva l’amore dei giovani (angeli bianchi?) un nostalgico vecchietto, e lo vede in ogni angolo della città, ben sapendo che, a loro volta un giorno, anche loro osserveranno nostalgicamente. E così si chiuderà il cerchio della vita e pare incredibile al nostro Fausto.

Francesco Soldini –Grazie-: Bene sarebbe ricordare quel che quella civiltà ha saputo regalare al mondo intero. Francesco cita il caffè e molta scienza, io aggiungerei l’intera opera di Aristotele, tradotta da Averroè e, soprattutto , la geniale intuizione dello zero. Purtroppo quel che oggi manca è la tolleranza di un tempo, sostituita, in troppo numerose frange di mussulmani, dal becero affermare ipotetici principi di un ipotetica religione.

Stefano Medel –Quella sera e tu-: Un malinconico, dolcissimo ricordo, espresso con versi che dicono di una impossibile speranza.

Lyubov Letsun -Abbracciami con occhi di tenerezza-: Dolcissima richiesta d’amore, detta con bei versi ispirati, pieni di gran lirismo. Complimenti!

Romano Zampetti –Cuore di sasso-: Un’accusa rivolta a chi ha cuore di ghiaccio, né serve la primavera a scioglierlo. Un amore destinato a dare pena, dunque, narrato con significative metafore.

Michael Santhers –Aria elettorale-: Sintesi, in perfetto stile santhersiano, di ciò che ci aspetterà, in termini di comunicazione, nelle prossime tornate elettorali. “Passata la festa, gabbato lu santo”, dice un antico ma sempre attuale adagio, e Michael lo traduce nel distico di chiusura.

Maria Attanasio –Alberi-: Una riflessione sulla solitudine, che è la condizione per guardarsi dentro. Solitudine desiderata, come lo può essere un albero nella pesante aria della città, in questa similitudine che ci offre Maria.

Salvatore Cutrupi –Haiku-:  Un incanto, reso con estrema sintesi da Salvatore.

Laura Toffoli –L’orologio è fermo-: L’immagine surreale del tempo ed un timoroso orologio, in questi pochi versi di Laura che umanizza e tempo ed orologio.

Jacqueline Miu –Domani all’alba-: Ancora suggestive immagini dalla nostra Jacqueline che ci dicono di pene d’amore alle quali irride perfino il sole. Ma verrà l’alba di un nuovo giorno a portare speranza, ci rassicura la poetessa con la sua chiusa.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro illuminato vate Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

"Sapore di...": brava Gloria, una considerazione più che giusta!
Mi è piaciuta anche "Alberi" di Maria.
Complimenti e grazie a tutti!
Simone
 

17 Maggio

Grazie Piero per il tuo raffinato e competente commento alla seconda puntata di Poemetto Filosofico. Spero solo, ma con una certa ansia, di essere , anche per il prosieguo, all’altezza delle tue incoraggianti parole. (Carlo Chionne)
 

Molto emozionante nella sua intensa nostalgia "Una sera" di Antonio Alvaro, complimenti, sono ricordi che si mostrano anche al lettore.
Simone
 

16 maggio 2016

Giuseppe Gianpaolo Casarini –La bimba donna-: Una storia dal sapore deamicisiano,  narrata da Giuseppe col suo classico stile.

Maria Attanasio –Anime in girotondo-: Un vasto campionario d’anime, destinate a vivere assieme, di questo narra l’originale poesia di Maria.

Simone Magli –Giocando ad essere altro-: Gioco pericoloso, dunque. Fortunatamente qualcuno ha teso una mano. Questo narra, con la sua metafora, il nostro ottimo Simo.

Stefano Medel –Primo bacio-: Il primo bacio si scorda mai. E Stefano, ispirato, lo rievoca nostalgicamente, con i suoi versi.

Carla Persico –Disperazione-: Un’amara, durissima analisi del proprio essere. Smarrimento, in un vivere doloroso, porta ad una crisi esistenziale che sarà superata solo dal sentire l’aiuto della divinità. Questo narra Carla con i suoi duri e forti versi.

Luigi Panzardi –Identità rigenerata-: Metaforiche immagini a rappresentare un malessere esistenziale, nato da una ricerca di stesso e dal senso, incomprensibile, della vita. Da proporre all’Accademia della Crusca quel “membranosa”.

Francesco Soldini –Pace-: La ricerca della pace, quale unico rimedio perché si realizzi umanità. Mi pare questo il senso della poesia di Francesco.

Stefano Ripamonti –Sabbie mobili-: Un vivere freneticamente la vita, desiderando maggiore serenità, ben descritto dai prosastici versi di Stefano che appare rassegnato al fallimento, dichiarandolo nel distico di chiusura.

Andrea Sbarra –mai con te-: Un desiderato, irraggiungibile traguardo fa nascere addolorati versi  che dicono di profonda delusione.

Laura Toffoli –Melodia d’estate-: Di gran lirismo è la descrizione di un cielo estivo, in quella strofa iniziale. Segue un sottofondo musicale, reso dal canto di grilli (da ricordare quel “canto brillo dei grilli”). Poi Laura si supera col verso iniziale della terza strofa, dal tono ungarettiano (“sbriciolo rivoli di stupore”)  quindi, maliziosamente, conclude questa bella poesia con quel “bacio il sapore della notte”. Come sempre nelle poesie di questa ottima poetessa troviamo, godendone, colori, musica e sentimenti, resi sempre con grande spontaneità.

Jacqueline Miu –Piccolo-: Jacqueline oggi ci regala un verso che è un concentrato d’alta poesia; quel “così sperduto t’innalzi sulle onde dolci per toccare le stelle”.

A voi tutti il più cordiale dei saluti , in primis a al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

16 Maggio

15 maggio 2016

Renzo Montagnoli –Il castagnaio-: Un ricordo intriso di malinconia, per quei tempi passati e per quell’assenza. Poesia densa d’atmosfera, molto ben resa dai puliti versi di Renzo. Ricordi, appunto, nostalgici e simili ai miei. La poesia è anche comunicare sentimenti e coinvolgere, forse il poeta ce lo ha voluto rammentare.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –La rosellina dimenticata-: Perfetto conoscitore della figura retorica dell’iperbato, Giuseppe riesce a dare alle sue belle poesie quel sapore d’antico, quasi un vintage, che affascina. Bello anche questo racconto che si chiude con una lezione di vita. Complimenti.

Dario Menicucci –A ridosso del sale-: Un tramonto descritto con maestria con versi, densi d’atmosfera, dai quali nascono colori e profumi del mare.

Maria Attanasio –Ti ho raccontato degli occhi-: Quell’anafora “ti ho raccontato”, in questo monologo malinconico, gronda d’intensa tristezza. I forti e bei versi di Maria dicono di rassegnazione, per quello che pare un distratto ascolto e, unica nota di speranza è quel richiamo ad un consolatorio Dio.

Rosino Marchesi –Ritorno all’alba-: Poesia giocata sui tenui colori di un’alba che sorge, con chiusa che rammenta, vagamente, Quasimodo.

Francesco Soldini –L’assaggio-: Concetti filosofici, ermeticamente esposti: Francesco sostanzialmente afferma che siamo sintesi di scelte e ponti verso il futuro. Così la leggo, smarrendomi in quella chiusa super ermetica..

Jacqueline Miu –l’eternità sopra l’infinito-: Suggestive e surreali immagini, rese con versi che non smetteranno mai di stupirci per la forza che hanno e comunicano. La poesia inizia con un plateale ossimoro (“l’eternità è l’unione di due punti”) che Jacqueline usa come introduzione ad una serie di forti, poetiche dichiarazioni d’intento, concluse con un rassegnato “sta scritto nelle stelle ciò che saremo”.

Tiziana Cocolo –Luna di corallo-: Colori che si rincorrono, a descrivere un sogno e ritmiche rime, in una poesia circolare che l’ultimo verso a cerchio chiude. Suggestive le immagini che Tiziana ci regala per questa godibile composizione.

Fausto Busatta –Al tuo funerale-: E’ cupa l’atmosfera di questa di Fausto e non basta il forte contrasto tra quella luna vestita a lutto ed i rossi papaveri ad attenuarla. Poesia che pare ispirata da un triste avvenimento, narrato con adeguati versi.

Carlo Chionne –POEMETTO FILOSOFICO (Storia della filosofia in versi)- Lectio magistralis del grande Carlo, professore che tutti avremmo voluto avere. Eraclito, l’oscuro, reso intelligibile, nell’essenza della sua filosofia, dai chiari versi  che abbiamo letto.

Il panta rei, il fuoco elemento primo ed essenziale, la teoria degli opposti che si giustificano reciprocamente, tutto chiaro dunque  e quindi è doveroso un grazie al nostro amico, per i suoi illuminanti versi, assieme ad un applauso.

Laura Toffoli –Sole-: Quasi pagana questa ode che Laura dedica al sole, con i suoi colorati  e luminosi versi. Leggerli è come immergersi in un quadro molto ben descritto.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro vate Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Complimenti ad Andrea Sbarra per la poesia "mai con te", in particolare nella chiusa illuminante e sincera.
Simone
 

15 Maggio

14 maggio 2016

Francesco Soldini –Idee-: Stravolge il platonico mondo delle idee, Francesco con questi suoi versi. Idee creative vs idee eterne, immobili. Cancellato l’iperuranio, resta la consistenza, mutante grazie alle idee, delle cose terrene. Chi avrà ragione?

Bruno Amore –Bestemmie & Preghiere-: Bruno affronta il più doloroso tema per i credenti: qual è la responsabilità di Dio nei mali del mondo? E’ sufficiente immaginare che, per capire, sia sufficiente credere nell’ipotetico libero arbitrio? Amari e belli sono i versi del poeta e sono un invito a riflettere.

Stefano Medel –Noi siamo liberi-: Prosegue la difesa del “diverso” fatta da Stefano con versi che grondano rabbia.

Arturo Guzzardi -…..Eppur corrono-: Nonostante il poeta affermi di non volere augurare buon compleanno, compone un lungo e bell’augurio, intessuto di lezioni di vita.

Claudio Badalotti –Quel mare di ghiaccio-: Un malinconico ricordare il passato, osservando quella neve che copre i capelli per il tempo passato. Ma è dolce il tono del racconto di Claudio, chiuso da uno struggente, amorevole atto.

Santi Cardella –Follia-: Struggente racconto di un amore che consola e che allieta il metaforico viaggio di cui parla il poeta. Versi delicati, pieni di riconoscenza e di gran sentimento, sono questi che l’ottimo Santi ci regala, addolcendo anche i nostri cuori.

Maria Attanasio -Se non parli a me, vengono in mente debiti-: Insomma il silenzio di un presumibile lui è fonte di ricordi di debiti inutili e di dolori alle mani. Inoltre Maria afferma che vale più la gestualità che la parola. Ed infine, senza parlare, intraprende un invernale viaggio, coperta da solo cappotto, ma con la speranza che il futuro sole primaverile la scaldi. Probabilmente si tratta di riflessioni, nate da pena esistenziale, che hanno ispirato l’intera, ermetica poesia.

Enrico Tartagni –Erlebnis-: Un tumultuoso mix tra psicanalisi, mitologia e filosofia per dire, alla fine, un t’amo.  Poesia di grande suggestione, espressa da un Enrico che, in gran forma,  descrive un suo stato d’animo.

Nicola Cabras –Gibran mi perdoni-: Simpatica fiaba mitologica, ben narrata da Nicola. Non capisco  il richiamo che nel titolo si trova a Gibran, massimo assertore della new age, ma qualcosa mi sfugge.

Michael Santhers –Blasoni-: Un tourbillon di belle immagini, rese col fantasmagorico stile del fantasioso Michael, per narrare di un incontro di nobili personaggi.

Laura Toffoli –Germoglio fatto di lacrime-: Una pena che vela gli occhi, una musica che rende tenera e dolce l’atmosfera, un gabbiano, simbolo di libertà ed, infine, l’aprirsi alla speranza del cuore, detto con la metafora di quel germoglio che sboccia. E’ poesia densa d’atmosfera, resa da belle immagini, questa della brava Laura.

Jacqueline Miu –Domatore di fuoco-: Autobiografia di un personaggio vulcanico, detta con i versi forti e suggestivi di Jacqueline.

Zenone Drisoli –Il litigio-: Di storie di vita vissuta, in sonanti e bei settenari, ci narra il prof. Zenone ed assistiamo ad una malinconica litigata, tra un genitore ed un professore, che ha, quale causa, la valutazione data ad un figlio/studente. Credo sia piuttosto realistica la scena, con morale finale, che il poeta racconta ed è motivo per essere allarmati su ciò che accade in questa “buona scuola”. La poesia assume, man mano che scorre, ritmo sempre più veloce, grazie all’abilità del nostro amico poeta che ci trascina in un vortice di parole, magistralmente scelte.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro vate Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

14 Maggio

Non finirò mai di ringrazianti Piero ,anche se potrei sembrare ripetitiva .
Per delle persone come Piero , Santi e Lorenzo un grazie non è mai di troppo ,
ve lo meritate davvero con il cuore . Santi , bellissima la tua poesia di oggi , Follia.
Per voi e per Lorenzo …gridiamo tutti insieme GRAZIE , siete persone davvero speciali ,
i veri poeti dell’anima e vi auguro ogni bene .
Saluto tutti , un saluto particolare all’ amica Sandra. Antonia Scaligine
 

12 maggio 2016

Poesie a tema: La solitudine

Antonia Scaligine –Solitudine, il mio in…cubo-: Fantasiosa interpretazione della solitudine, descritta con geometrica precisione. Ma Antonia pensa ad altra e più profonda solitudine: quella dell’uomo in questo universo, uomo che non sa risolvere l’essenziale tra i problemi esistenziali, cioè da dove veniamo e qual è il senso dell’essere. Come sempre belli i versi della nostra amica, particolarmente suggestiva la chiusa. 

Dario Menicucci –Un grido nel crepuscolo-: La pena esistenziale che deriva dall’essere soli, descritta magistralmente da Dario. Belle le immagini che ci regala, intenso il sentire del poeta.

Poesie a tema libero

Marianna Poerio –Ragazza dall’orecchino di perla-: Descrizione accurata di quel celebre dipinto e di quello che può far sentire. C’è quasi il racconto di un identificazione, nei versi dio chiusura della brava Marianna.

Michael Santhers –Riflessioni tra le nuvole-: Il titolo è tema svolto secondo lo stile inimitabile del nostro Michael. Pensieri che fluttuano come sogni e vengono resi con surreali immagini che, talvolta, paiono filosofiche riflessioni.

Francesco Soldini –Buongiorno-: Un gran bel benvenuto alla primavera che porta la gioia di bei colori, assieme ad allergie da pollini, nei sintetici versi di Francesco.

Corrado Cioci –L infinito-: Corrado riflette sulla piccolezza dell’uomo sperso nell’infinito, con prosastica poesia dalle suggestive immagini.

Maurizio Mazzotti –Rosso o nericcio?-: Un’amara risata risuona nei versi di Maurizio. Cambia il mondo, la sinistra renziana non è più rossa bensì “meticcia” tendente al nero. E Maurizio, con versi dal tono rassegnato, ne prende atto.

Lyubov Letsun –L’alba-: Le difficoltà della vita trovano conforto nel cercato Signore, in questi versi pieni di fede di Letsun.

Giuseppe Stracuzzi –Luci di colori-: Bella e malinconica visione della vita che scorre, detta con gradevolissime immagini. E’ piacevole a leggersi questa dolce poesia di Giuseppe.

Laura Toffoli –Rosa Rossa di maggio-: Con lo stile colorato e musicale di Laura, ecco un ode alla rosa della quale, attraverso i bei versi, sentiamo il profumo.

Salvatore Cutrupi –Accade oggi-: Bella serie di quadretti di vita, ben raccontati dal nostro Salvatore con neorealistiche immagini.

Jacqueline Miu –notturno-: E’ dichiarazione d’intenti quel primo verso, confermato in chiusura. La passionalità del poeta qui è espressa senza veli, con estrema sincerità. Verrebbe voglia di consolare il narratore da questa sua pena, ma alcuni versi dicono di ciclicità di quelle emozioni (per esempio lo spassoso “il mio cuore…./soffre ogni anno per allergia sentimentale primaverile”) quindi suggerisco d’attendere il più rilassante inverno. Scherzi a parte, ancora una volta complimenti alla bravissima Jacqueline per come sa rendere il suo sentire.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Grazie Antonia per il tuo pensiero sul mio libro “Le oasi del cuore”,
e con l’occasione voglio esprimere un apprezzamento sincero per le tue poesie.Laura
 

13 Maggio

Mi accodo a Simone per i meritatissimi complimenti a Dario
Un saluto affettuoso a tutti e a Lorenzo
Tinti Baldini
 

13 maggio 2016

Michael Santhers –Alieni-: Questa volta il nostro Michael ci regala una poesia che, oltre che presentare le sue caratteristiche immagini surreali, sconfina nell’ermetismo. Diciamo che questa è poesia surrealermetica ma, come sempre, piacevole.

Francesco Soldini –Natura-: Assolutamente incomprensibile, Francesco potrebbe parlare di pedofilia o di capitalismo fallito, o forse d’altro.

Gus –Considerazione-: Il tempo passa con ritmi uguali per tutti ma i suoi effetti sugli uomini sono differenti. Da qui la considerazione di Gus che si esamina ed esamina e, tutto sommato, ci invita a scegliere tra saggezza e sogno.

Gian Luca Sechi –Il sistema-: L’impossibilità d’ottenere giustizia e quella di conoscere la verità, porta alla perdita della speranza. E gli amari versi di Gian Luca sono atto d’accusa verso il sistema nel quale viviamo.

Matteo Bertoncello Brotto –Orgoglio d’essere-: Poesia che pare avere tema analogo alla precedente, ma Matteo non dispera ed afferma il suo “orgoglio d’essere”

Cristina Perilli –L’amore possibile-: Versi dal sapore amaro sono questi di Cristina che ci parla di un amore irraggiungibile e che, con la sua amarissima chiusa, ci invita a riflettere.

Gabriella Brancaleone -Forse son l’ultime parole-: La consapevolezza di quanto diverso possa essere il guardare all’amore, la delusione per le conclusioni cui si giunge, ispirano a Gabriella questi amarissimi versi. Intenso è il suo dire ed il suo sentimento è perfettamente comunicato.

Andrea Bucci –Sulla vecchiaia-: Amarissima considerazione sulla vecchiaia, quasi fosse morte civile che precede quella fisica, in questi versi di Andrea, intrisi di pessimismo.

Jacqueline Miu –Tempesta di stelle-: Una serie di bellissime, sognanti immagini, rese con la violenza dei versi della nostra Jacqueline che chiude la poesia con verso dal tenerissimo suono.

Laura Toffoli –II- Continua il mio viaggio a Roma-: La vecchia immagine, che Laura aveva di Roma, non trova riscontro nel suo recente viaggio. Eppure permane gran fascino nella città eterna e la poetessa lo sente fortemente, nonostante il caotico vivere che qui si realizza. Molto ben descritte le sue sensazioni da bei versi dei quali cito quel “zingaresco elegante nastro di vita”.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro infaticabile Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

12 Maggio

In primis, vorrei congratularmi con Santi per la sua splendida poesia" Fra mare e cielo" davvero scroscianti applausi, con Laura per la sua silloge “Le oasi del cuore, infine un grazie di cuore a Santi per il suo commento , a Piero per la sua importante presenza e bravura , a Lorenzo per la sua accoglienza , grazie e buon fine settimana a tutti . Antonia Scaligine


Sulla scia del misterioso fato
che mi imbriglia nella poesia giorno dopo giorno
con sorprese inaspettate … ringrazio Santi per il delicato pensiero
che gentilmente ha espresso nei miei confronti.Laura
 

Caro Lorenzo,
essendo un argomento "toccante", commento le poesie a tema (solitudine) comparse sulla pagina odierna:

"Solitudine, il mio incubo", di Antonia Scaligine - Lo smarrimento che ci prende quando osserviamo allo specchio noi stessi, nei diversi momenti della giornata (o della vita), e cerchiamo di capire il nostro passato e il nostro futuro. Mi ricorda "Ed è subito sera" di S. Quasimodo, con la variante finale del dileguare, rivestita di luce, in un punto irraggiungibile: l'infinito. Complimenti per la profondità del sentimento.
"Un grido nel crepuscolo", di Dario Menicucci - In questa composizione la solitudine è determinata dalla fine del giorno e della luce, dalla nostalgia che i momenti vitali lasciano in ciascuno di noi, dall'abisso buio della notte imminente, tanto simile alla fine della vita. Gli intervalli fra i versi accompagnano magistralmente il venir meno del giorno e della luce.

Sono grato a Laura, a Piero, a Salvatore e a Tinti per l'affettuosa considerazione espressa per la mia poesia "Fra mare e cielo"; spero di non deluderli mai e ricambio cordialmente l'apprezzamento per le loro composizioni.
A Laura auguro che la sua silloge poetica "Le oasi del cuore" riscuota un meritato successo e, soprattutto, che riporti all'autrice l'eco delle dolci sensazioni evocate dalla lettura delle sue belle composizioni.
Con un sentito ringraziamento per il timoniere della barca azzurra invio cari saluti,
Santi


Oggi per la poesia a tema mi complimento con Dario per la sua perla. La chiusa è eccezionale. Anche la penultima strofa.
Simone
 

11 Maggio

Grazie Simone e Piero
Grande Santi per le sue poesie che adoro tutte
Grazie a voi azzurri e a Lorenzo
Tinti Baldini
 

Un plauso a Santi per la sua bellissima poesia..Laura


Petali di rosa di maggio
ho tra le mani
e li lascio sull’uscio del cuore
di Piero e Salvatore
per ringraziarli delle belle parole
espresse per il mio libretto “Le Oasi del cuore”…Laura
per me il coronamento di un sogno e niente di più…
laura toffoli
 

11 maggio 2016

Marianna Poerio –Polvere-: Un progetto di vita, fatto per difendersi, un amore che scalda il gelo che può esserci dentro, raccontato con gli incisivi, pensosi versi di Marianna.

Tinti Baldini .Un poco-: Il bisogno di ricevere “una pioggia di stelle” perché plachino le pene che porta la vita. Bella poesia (ma da Tinti solo questo ci si può attendere) che narra di profondo dolore, al quale non ci si può rassegnare, detta con versi dal tono struggente.

Michael Santhers –Sguardi metafisici-: Metafisiche sono le immagini che Michael, per il nostro godimento, compone. Sono voli della fantasia che divertono e lasciano stupiti. Che altro dire se non complimentarsi col nostro amico e ringraziarlo?

Alberto Rosso –Sincero e astuto-: Ultimo, Sincero, Astuto e Niente, sono nomi inventati dietro a i quali si nascondono parecchi disonesti che popolano le cronache giudiziarie del nostro bel paese. C’è molta amarezza nei bei versi/denuncia di Alberto, ma quanta verità!

Raffaele Marchesi –Ti ho vista, finalmente ti rivedo…-: Struggente dichiarazione d’un dolcissimo sentimento d’amore, detta con intensi e sentiti versi.

Francesco Soldini –Rumoreggiare-: Una malinconica riflessione ed un’accusa contro quelle violenze che oggi sono generate da gas e petrolio. Il tema è ben svolto dal bravo Francesco.

Dario Menicucci –Trovarti accanto-: “ogni attimo/un frammento d’infinito” afferma il poeta, smarrendosi in una visione d’amore. C’è un gran sentimento negli intensi e bei versi di Dario.

Alessandro Borghesi –Paese mio-: Disperante elenco di disonestà, reso con limpide metafore dal nostro Alessandro. Malinconico molto quel Viva l’Italia di chiusura che ha il tono di un addio, senza speranza, all’onestà.

Giuseppe Stracuzzi –Occhi di bambini-: Violento è il contrasto tra le immagini della primavera e quelle della disperazione dei migranti. Contrasto che genera profonda pena, generata dai magistrali versi di Giuseppe.

Jacqueline Miu –La casa-: Probabilmente è metafora della vita quella casa del titolo. Jacqueline analizza vite dolenti e, usando ossimori sintattici, ci narra dello smarrimento che può derivare da quelle analisi. Cito, per tutte quel “ti getti giù dal palazzo della tua mente per salire il mondo che ti sei/costruito nei sogni”. Poetessa sempre piacevole a leggersi per quei versi nati da sfrenata fantasia.

Laura Toffoli –Poesi/Fiaba 8: Petalo ingenuo-: Una metaforica fiaba di difficile interpretazione. Sempre belle le immagini, e mai ripetitive nelle poesie di Laura, segno di una notevole proprietà di linguaggio. In definitiva è piacevole questa, come tutte le sue poesie.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro infaticabile Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Complimenti a Tinti per la grande ricchezza della poesia di oggi.
Simone
 

10 Maggio

Ringrazio Simone per il bel commento alla mia poesia"Angoli".Salvatore
 

10 maggio 2016

Giuseppe Stracuzzi -Maggio-: Delicate immagini, piene di lirismo, per descrivere dolci sensazioni che il risveglio della natura genera in noi, con dolcissimi versi.

Corrado Cioci –La voce del silenzio-: Filosofica riflessione sul silenzio.

Marianna Poerio –Cancelli-: Surreali immagini che descrivono sensazioni d’angoscia, per mancanza di libertà, con gli intensi versi di Marianna.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Huc ades Galatea!-: Il canto che il pastore Meri ricorda a Licida, nella IX ecloga delle Bucoliche (quello col quale si invita Galatea a rinunciare al mare, per gioire delle bellezze della natura campestre) è spunto per Giuseppe per una similitudine col suo sentire (“l’onda scompone e ricompone quel mio/sembiante e coi raggi del sole lo colora”). Come sempre affascinanti sono i versi che questo colto poeta ci regala.

Aurelia Tieghi -8 Maggio-: Come definire questi splendidi versi della bravissima Aurelia, se non come inno d’amore verso la madre? Commuove questo guardare alla vita, all’amore, ai sacrifici che la genitrice ha fatto per noi tutti,  detto con un’intensità, sottolineata ancor più dal ritmare, che la poetessa ha saputo dare in questa composizione dolcissima. Complimenti vivissimi merita Aurelia, assieme ad un grazie per ciò che ha saputo donarci.

Stefano Medel –Qui picchiatelli in ascolto-: Una forte protesta contro i cosiddetti “normali”, per il loro egoistico disinteresse nei confronti di chi è considerato “diverso”, detto con versi che grondano  giustificata rabbia.

Aurelio Zucchi –Di luna e stelle-: “di luna e stelle non so fare a meno” mi pare il verso riassuntivo di questa analisi malinconica di un vivere in un tran tran che non appaga. Resta, appunto, quel bisogno di sognare, per sopravvivere. Versi limpidi e belli sono questi del bravissimo, sensibile Aurelio.

Lyubov Letsun –Lacrime amare-: Al contrario di Aurelio, che nella notte cerca conforto, Letsun la vive quasi come angosciosa assenza di vita e lo racconta con versi dal malinconico tono amaro.

Francesco Soldini –Un sorriso-: Il conforto della compagnia, ed il sorriso che si dona e si riceve, è il tema della sintesi di Francesco.

Dario Menicucci –Si scioglie il sole-: Spettacolosa rappresentazione di un tramonto, resa col lirismo di bei versi descrittivi.

Laura Toffoli –In viaggio per Roma da Pordenone-: Le emozioni di un desiderato viaggio, narrate con bella sintesi dalla bravissima Laura.

Jacqueline Miu –Fortezze sul cuore-: “sottocute generi sogni per una dolcezza che abita la fortezza del cuore” è la conclusione di un’analisi (forse autoanalisi) di un sognante lui (lei?). Con i suoi versi, assolutamente privi di punteggiatura, dal tono beat/simbolista, ancora una volta Jacqueline esprime il suo profondo sentire.

Salvatore Cutrupi –Angoli-: Tenera ed accurata descrizione dell’anziano, delle sue malizie, dei suoi riguardi e del suo bisogno d’amore, detta con limpidi versi da Salvatore.

Antonio Scalas –Come un passero-: Antonio ci dimostra come, con pochi sintetici versi, si possa descrivere una grande pena nostalgica. Complimenti!

Carlo Chionne –Storia della filosofia in versi. Dalle Origini ai Giorni Nostri-: Un sonante bentornato al grande Carlo ed un grazie per aver riproposto, aggiornata ad oggi, quella “Storia della filosofia in versi” che, tempo fa, ci aveva incantato. Quando poesia si fa cultura, resa da un colto, ecco che anche la materia più astrusa diviene piacevole.  Ti seguiremo, caro amico, in questo poetico viaggio nella storia del pensiero, impareremo, rinfrescheremo antiche memorie. E di tutto questo potremo solo esserti grati. Un affettuoso saluto.

A voi tutti il più cordiale dei saluti ed al nostro Lorenzo un grande grazie.

Piero Colonna Romano
 

"Angoli" di Salvatore, che dire, bellissima, infinitamente toccante.
Simone


Mi congratulo con Laura Toffoli e Santi Cardella per i loro meritati
successi. Le loro poesie arricchiscono piacevolmente,senza tregua e con
pregevoli parole, il nostro "poetare". Salvatore Cutrupi
 

9 Maggio

9 maggio 2016

Cari amici vi invito a partecipare all’emozione della nostra poetessa Laura Toffoli che ha avuto la grande soddisfazione di presentare la sua silloge “Le oasi del cuore” (Pagine editore) il 2 maggio scorso, presso Gold Tv di Roma, su invito del poeta Plinio Perilli che ha curato e presentato la serata dedicata alla poesia.

A Laura, appassionata cultrice di poesia, vanno i nostri complimenti, assieme ad un supplemento di convinti applausi e l’augurio per una brillante carriera artistica.

La serata sarà prossimamente visibile nell’archivio film del sito Poeti e Poesia. Vi anticipo, di seguito, una delle belle poesie che hanno formato la pregevole silloge della nostra amica che con la sua assidua presenza dà maggior valore e prestigio al nostro sito.

Per te
Movenze fataliio e te
frusciare di vesti e sguardi obliqui
frasi sussurratetra arcobaleni di sorrisi…
azzardati occhiolini, e il cuore fa le fusa…
scalini di cristallo ad uno ad uno saliti
per toccare un cielo dolce dolce
che sa di zucchero a velo…
ed ecco la mia mano…
nella tua e…
l’incontro
vola

Ad maiora, Laura!

Piero Colonna Romano
 

9 maggio 2016

Il Poeta SANTI CARDELLA, vanto del nostro sito, finirà mai di renderci orgogliosi della sua presenza tra noi.

Ancora una volta le sue poesie, che da tempo ci deliziano, convincono qualificate giurie di tutta Italia. In questa occasione, nel Premio Letterario Nazionale “Nicola Zingarelli” di Cerignola (Fg) ecco una sua bellissima poesia classificarsi al secondo posto tra numerosissime altre.

Fra mare e cielo
Confesso che ho cercato
nel mio peregrinare
l’autore sconosciuto
di monti aguzzi e di conchiglie rare.
 
Camminando ho vissuto
gli attimi colorati di speranza
in cui tutta la vita aveva senso,
ed il tempo perduto
l’ho lasciato là in basso
nascosto dalla tavola del mare.
 
Ho chiuso in cuore l’isola e l’abisso
con cespugli di spine
e fasci di saggina
fra verdi ombrelli e polverose strade;
sopra l’azzurro gemmano le biade
che io e una mucca stiamo ad ammirare.
 
Al sol di mezzodì sembra che il cielo
mi riveli la valle solitaria
con il lago di luce
alle cui rive si rinnova l’aria.
Quando fa notte il lume d’una stella
sospesa in quell’oceano di pace,
etere occulto e coro alle cicale,
mi strizza l’occhio e nel mio cuore brilla.
 
Lo Scultore che cerco allora sento
che sta nell’ombra e mi respira accanto. 
 

A Santi va un supplemento di scroscianti applausi da parte nostra, assieme ad un grazie per quel che sa dare a noi tutti.

Appuntamento a presto, caro amico, per continuare, assieme a te,  a gioire per i tuoi successi.

Ad maiora!

Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
anche se mi sono ridotto all'ultimo momento, tento di mandare alcuni commenti alle ultime poesie pubblicate:

"Sussurrami mare", di Dario Menicucci - Delicatissima composizione in cui un mare personificato dovrebbe svelarci dov'è finito l'amore, visto che la perfidia e/o l'indifferenza ce l'hanno fatto smarrire.
"Due candeline, di Giuseppe Stracuzzi - Il tenero sentimento d'un nonno che coinvolge i lettori nella sua gioia.
"Pianeti novi", di Corrado Cioci - La recente scoperta di altri pianeti, simili alla terra, ispira il collega a compiere un viaggio nel mistero dell'universo; confortante la fiducia nella conoscenza finale.
"Non è colpa mia", di Marianna Poerio- Intensa composizione, densa di poesia nella frase finale.
"Se la poesia muore", di Antonella Jacoponi - Dolcissima preghiera per scongiurare l'avvento d'un mondo privo di poesia.
"Passeggio", di Nino Silenzi - Bella poesia intrisa e stillante di mistero nell'eterno conflitto tra la mente e il cuore, con la tristezza che s'affievolisce quando l'anima s'apre alla speranza.
"Sull'amore", di Francesco Soldini - Tortuoso viaggio dell'amore confortato dalle dolci assonanze finali.
"Briciole di vita", di Sandra Greggio - Un'impalpabile presenza si rivela alla fine d'uno sconsolato pianto. E riporta la pace nell'anima, come un canto melodico; come i versi di Sandra.
"Piombi s'incuneano", di Laura Toffoli - La presenza di pesanti nuvole turba il delicato sentire della nostra poetessa, sempre fiduciosa nel ritorno di dolci sensazioni quando ci soffermiamo ad osservare la bellezza del creato.
"Fogli di carta e di ombre", di Jacqueline Miu - Una carenza che provoca un forte senso di smarrimento, capovolto in conforto e fiducia quando l'immaginazione o il sogno riportano le sembianze della persona amata.
Haiku", di Salvatore Cutrupi - Un brevissimo cenno di sgomento sotto il cielo stellato.
"Madre", di Antonia Scaligine - La nostra collega tocca sapientemente i tasti del cuore evocando la figura nascosta tra le pieghe della nostra anima; la madre, inesauribile fonte di luce e d'amore.
"Mamma", di Clelia Maria Parente - Poetico ricordo del conforto che dava la presenza materna, descritto con i versi romantici d'un'anima che soffre per la sua inevitabile assenza.
Un affettuoso saluto per tutti ed un grazie al nostro magnifico curatore,
Santi
 

7 maggio 2016

Poesie a tema: La solitudine

Claudio Badalotti -.Risveglio-: Si esercita nell’acrostico il bravo Claudio e ne forma ben tre in questa poesia composta con  ermetici versi che presentano, centralmente, un ossimoro. Piacevole a leggersi questa defatigante composizione.

Poesie a tema libero

Dario Menicucci –Sussurrami mare-: La ricerca dell’amore, quale panacea di tutti i mali, in un intimo colloquio con l’amato mare. Intenso è il sentimento che emerge dai versi di Dario, al quale mi permetto di suggerire di mantenere integri i settenari che, prevalentemente, ha usato in questa poesia.

Giuseppe Stracuzzi –Due candeline-: Un tenerissimo sentimento ispira Giuseppe per questa delicata e bella poesia dedicata ad un’amata nipotina.

Corrado Cioci –Pianeti nuovi-: Proseguono le scoperte di astronomi e il nostro guardare si allarga ad altri mondi e Corrado, con i suoi versi, celebra la recente scoperta.

Marianna Poerio –Non è colpa mia-: Noi siamo frutto delle esperienze altrui, un coacervo di bene e di male, questo afferma Marianna, quasi scusandosi, in poesia dall’ermetica e bella conclusione.

Antonella Iacoponi –Se la poesia muore-: Intensa e bella questa ode alla poesia, ancora salvifica per le tempeste del vivere, detta con gli ispirati versi di Antonella.

Nino Silenzi –Passeggio-: La dicotomia cuore/ragione, sempre presente negli animi sensibili, qui magistralmente descritta dall’ottimo Nino. Bello quell’effetto prospettico, descritto dal poeta quale metafora dello smarrirsi dell’anima

Francesco Soldini –Sull’amore-: Le numerose sfaccettature dell’amore qui elencate da Francesco.

Sandra Greggio –Briciolo di vita-: Una nuova gioiosa consapevolezza del bello della vita, descritta con limpidi e bei versi dalla brava Sandra.

Laura Toffoli –Piombi si incuneano-: Ed ecco altra luminosa composizione di Laura, che dice di come la poesia possa rendere gaio il cuore di che è poeta, nonostante le difficoltà della vita.

Jacqueline Miu –fogli di carta e di ombre-: Un’assenza che genera tristezza, una figura che si materializza nel buio della notte, un desiderio inappagato. Il tutto narrato con i forti versi, cui Jacqueline ci ha abituati.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Un intimo, ignoto malessere, reso con tre versi tre da Salvatore.

Antonia Scaligine -.Madre-: Amorevole omaggio alla madre, in questi intensi versi di Antonia. Particolarmente efficace la chiusa di questa bella poesia.

Clelia Maria Parente –Mamma-: Delicati e malinconici i versi con i quali Clelia rende omaggio alla madre e, nostalgicamente, la ricorda.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro infaticabile Lorenzo.

Piero Colonna Romano


La solitudine fa risvegliare la vita che diventa vogliosa ,
Risveglio , originale acrostico di Claudio Badalotti
Passeggio , i pensieri ci accompagnano sempre , il bravo Nino Silenzi srotola con la penna del suo pensiero molecole e atomi che s’incontrano con l’ amore e l’ affetto , carezze dell’anima, e poi si accorge che la strada si restringe mentre il cielo si dilata , spesso è un'angoscia che ci soffoca, quasi come a toglierci ogni speranza e fiducia. …bellissima poesia. Cara Sandra succede a volte che gli occhi sono offuscati dal pianto, oppure da qualche delusione e non ci fanno vedere quanto è bello invece ciò che sta intorno a noi , se pur un piccolo briciolo è sempre vita, come ben dici “ Lo posi delicatamente tra le labbra,
e sentii il gusto della vita “In un incalzare quotidiano un briciolo di un momento può sempre darci la speranza e la gioia e non saranno mai sprecati quei momenti in cui avremo calmato la ragione e rinforzato il cuore, profonda come sempre la tua poesia .
Un grazie a Piero , un saluto a tutti … a chi ha la mamma ,a chi non l ‘ha mai conosciuta , a chi vive nella speranza di diventare mamma, o poterla ritrovare . Un saluto alla Grande Madre di tutti ,Maria .Infine ,all’infinito, grazie a Lorenzo
Antonia Scaligine

 

6 Maggio

Carissimi Simone, Antonia e Piero, che dirvi? I vostri commenti mi hanno commosso e rendono meno malinconica questa festa per chi, come me, la mamma non l'ha mai conosciuta. Grazie di cuore, un cuore di Mamma! Un carissimo saluto a chi ci guida, il nostro Lorenzo.
Sandra Greggio
 

6 maggio 2016

Poesie a tema: La solitudine

Giovanni Abbate –La solitudine-: Una malinconia riflessione sul sentirsi soli, in una fredda stagione. Ravviva l’atmosfera il sorriso di un bimbo e fa guardare con maggiore ottimismo alla vita. Questo narra Giovanni con un sonetto di tanti, tanti anni fa.

Poesie a tema libero

Claudio Badalotti –La ghiandaia-: Bella rappresentazione, con bei versi descrittivi, di quel simpatico volatile, frutto dell’attento osservare di Claudio.

Maurizio Mazzotti –Non serve fuggire-: Un incitamento ad amare la vita, nonostante tristezze che sono passeggere, e ad affrontarne le difficoltà. Suggestivo quell’invitar merli a colazione, e ben reso un pensoso sentimento, con bei versi dal malinconico tono.

Dario Menicucci –Scende il vento-: Il vento, col suo dolce andare, è il soggetto di questa bella poesia di Dario che usa lievi pennelli, fatti di parole, per descrivere le sue sensazioni e ci regala gradevoli immagini quali “appoggiato alla luce”, “rotola lieto”, “canta sui tetti” ecc.

Giuseppe Stracuzzi –Tramonto primaverile-: Ed anche questa di Giuseppe pare un acquerello che descrive, con bellissime immagini, gli effetti del sole. Ispirato e bravo è il poeta, in questa gradevolissima poesia.

Corrado Cioci –vecchio naviglio-: Suggestiva descrizione di un veliero in disuso, reso umano, con suoi ricordi e sue nostalgie, dai versi del poeta.

Marianna Poerio –Sussultano nel silenzio-: Decisamente ermetici i versi di Marianna che, dopo una bella immagine iniziale, ci regala un pensoso aforisma.

Marinella Butti –Ascolto-: Amici di una notte solitaria sono quell’orologio col suo ticchettio,  quei muri con i loro bisbigli, quel vento che accarezza fronde, e confortano, rassicurando.  Con ispirati i versi questo ci racconta la brava Marinella.

Francesco Albino .Sogno-: Quel che resta dei sogni, dunque,  è la speranza del loro realizzarsi. Questo il messaggio che ci invia Francesco con i suoi versi.

Antonella Iacoponi –Lo specchio-: Una perfetta identificazione, una comunione di sensi, descritta con versi dall’amorevole tono, composti a terzine a rime incatenate, specialità della brava Antonella.

Francesco Soldini –Lieve-: Ermetica descrizione di quel che sta accadendo in questo “unico pianeta”  teatro, oggi,  di migrazioni di massa. Così mi pare di potere interpretare la composizione di Francesco.

Clelia Maria Parente –Versi di primavera-: Bella e dolce rappresentazione del rinascere della primavera, detta con gli ispirati versi di Clelia.

Sandra Greggio –Mamma-: Ode alla madre, detta con sinceri e sentiti versi pieni d’amore, della brava Sandra.

Laura Toffoli –Fasce di girasoli-: Un piacevole sprazzo di luce, ottenuto e reso con intercalare di termini dal simile suono, dalla sempre fantasiosa e brava Laura.

Jacqueline Miu –La grande bellezza-: Un’amara confessione da una contrita Jacqueline che, al maschile, si esamina, accusa, si pente e si pente del pentimento. Come sempre forti  e fascinosi sono i suoi versi.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Carissimi Piero e Santi, il mio non è un addio ma un arrivederci.Un abbraccio affettuoso.Bruno
 

Sfidiamo tutto a volte anche il dolore pur di ritrovare la mamma in un abbraccio pieno d’ amore.
Eppure ci sono anche le mamme killer e dicono anche che non è scontato però che quelle madri amino i propri figli , bene , in quel caso io non ci credo ,rabbrividisco solo al pensiero . Una mamma è solo quella che Sandra Greggio ci descrive. Chi dice mamma,
dice braccia aperte,
per consolarti quando hai paura.
Bravissima Sandra .
Bella anche la poesia di Santi, Africa
Possibile che la sorte delle genti
sia passata dagli uomini ai demoni? Eppure c’è chi afferma che il male non esiste, o meglio dire, non ha consistenza. È solo privazione, mancanza di bene . Eppure oggi siamo circondati più dal male che dal bene. Oppure è solo notizia non vera quella che sentiamo ogni giorno , e che viviamo ? Immaginiamoci circondati da un fascio di girasoli di laura toffoli .
Buon fine settimana a tutti . Un saluto sempre di cuore a Piero e a Lorenzo.
Antonia Scaligine


Eccellenti le immagini e le personificazioni presenti nelle poesie odierne di Dario e Giuseppe, coi quali mi complimento!
Ho trovato poi emozionante la dedica alla figura della mamma di Sandra.
Un caro saluto a tutti
Simone

 

5 Maggio

5 maggio 2016

Fraancesco Soldini –Terroristi-: Sintesi dei mali che oggi angosciano il mondo, resa con intensi versi.

Claudio Badalotti –Sottovoce-: Una sommessa riflessione su quel senso d’eguaglianza che l’uomo (da sempre?) ha perso.

Simone Magli –Il mondo va verso il nulla-: Quel senso di smarrimento che ci prende pensando ad un mondo privo di senso, molto ben riassunto dal nostro filosofo e poeta Simone.

Michele Aulicino –Maggio 2012, diario d’inverno.-: Ed è metafora dell’angoscia che ci prende pensando a vite spezzate, quelle di chi, inutilmente, aspira a dignitosa vita. C’è, nei versi di Michele, una sensazione di impotenza che bene emerge dal rassegnato tono della chiusa.

Nadia Borean –Attimi di gioia-: La consapevolezza di quanto effimero possa essere un attimo di gioia, ispira questa riflessione amara, resa con bei versi, alla brava Nadia.

Lyubov Letsun –L’anima stracciata-: Pare chiosa della precedente poesia, questa di Letsun. Amari versi che riflettono un malessere esistenziale.

Santi Cardella –Africa-: La sensibilità del grande Santi gli ispira questa forte denuncia. I principi fondanti la cultura europea sono favole sepolte nel tempo. Prevalgono egoismi ed indifferenze ed il bel mare nostro sempre più simile ad un cimitero diviene. Questo, con amara rabbia, è il messaggio che il poeta ci invia, invitandoci a riflettere, con i suoi magistrali versi.

Antonella Iacoponi –La notte per pregare-: Con terzine a rime incatenate, Antonella esprime la sua fede con una preghiera piena di gratitudine. Intensi e belli sono i versi che ci regala e narrano il racconto di una serena notte in mistica riflessione.

Jacqueline Miu –non sapevi che l’amore non ha bisogno di gridare-: Altra intensa poesia dell’appassionata Jacqueline che, con questi versi (pieni anche di originali immagini) implora un guardare, e vivere, diversamente l’amore.

A voi tutti il più cordiale dei saluti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

4 Maggio

4 maggio 2016

Poesie a tema: La solitudine

Antonia Scaligine –Così come cerco l’altro, così cerco il mio alter ego-: Il senso della solitudine, quella che addolora l’anima, ispira Antonia per questi versi che sono un analizzarsi, un guardarsi spersa tra la gente e spersa in labirinti nei quali ci si può perdere. Ma, come in molte poesie della nostra amica, il malinconico e pessimistico tono che c’è nel corpo della poesia si scioglie in un lampo d’ottimismo finale. Qui è quel salvifico filo d’Arianna che dice di quell’ottimismo di fondo della brava poetessa.

Simone Magli –Il mio cane e certe persone-: Interessante riflessione di Simone sulla libertà e sulla solitudine di cani e persone. Il poeta ci ammonisce per ciò che neghiamo ad animali ed a persone disabili e ci invita a dare più amore e maggiore libertà a queste ed a quelli.

Poesie a tema libero

Antonella Iacoponi –Il soldato e la fidanzata-: La brava Antonella mette in poesia una storia che, molto probabilmente, si è davvero svolta durante l’ultima guerra mondiale. Tempi d’odio e di speranze, d’amore e di morte, in questi versi sono rievocati, con molta sensibilità, dalla sensibile poetessa.

Francesco Soldini -154. Internet-: Ermetica ode ad Internet, resa col consueto stile del nostro Francesco.

Claudio Badalotti –Pensiero pratico-: Un’amara analisi della vita, quando questa volge al tramonto, riflettendo su ciò che fu e su ciò che rimane, resa con versi dove risuona il sapere filosofico di Claudio, da Kant ad Aristotele. Malinconica e particolarmente bella la chiusa.

Arturo Guzzardi –Carrozzone-: Un ammonimento rivolto a chi ha scelto di rinunciare a vivere con spontanea semplicità, avendo scelto il falso vivere imposto da questa società.

Lyubov Letsun -10 giorni di notte-: Un incubo durato 10 giorni, cupi come notti, risolto positivamente. Molto ben reso il sentire del poeta da questo metaforico racconto poetico.

Jacqueline Miu –Hauuuuu-: Leggo ribellione in questi versi di Jacqueline, ribellione per la rabbia che si può provare verso qualcuno che attende si ceda. Ed il titolo è l’ urlo che precede questo violento sfogo della poetessa.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Un ossimoro precede un pensiero altamente poetico.

Laura Toffoli –Grazie-: Inno alla luce, reso con bellissimi ed ispirati versi che formano luminose, godibilissime immagini. Complimenti, Laura!

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in  primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Oggi la pagina azzurra ci regala delle poesie interessanti, faccio i miei complimenti a tutti i poeti in particolar modo a Simone per la sua condivisibile riflessione, ringrazio il "sempreverde" Piero e Antonia per l'apprezzamento del mio componimento ed infine Lorenzo che cura magistralmente questo splendido sito.
Alessandro Borghesi
 

3 maggio 2016:

Enrico Galavotti  -civiltà-: Visione pragmatica di quel che è  (o dovrebbe essere?) la civiltà. In pochi, incisivi versi.

Antonio Alvaro –L’alba-: Realistica e bella descrizione del nascere del giorno sul mare e sulle fatiche dei pescatori all’alba. Poesia dall’ampio respiro che regala un’atmosfera resa con suggestivi e bei versi.

Enrico Tartagni –Clinamen-: Un affascinante viaggio nello spazio, tra frenetici atomi creativi, nel visionario osservare di Enrico, reso con brevi, significativi versi.

Anca Mihaela Bruma –Deliziati…..-: Un grande desiderio d’amore ispira i versi di Mihaela che denuda il proprio essere ad un ideale amore. Intensi e belli i versi e la poetessa merita complimenti, per lo sforzo sostenuto nello scrivere in lingua per lei straniera.

Lyubov Letsun –Mondo migliore.-: Lezione di morale, per quell’invito a saper ascoltare, capire e perdonare,  quale unica strada per realizzare un mondo migliore.

Laura Toffoli –Amore luna sole-: Le poesie di Laura, qualunque sia il tema che trattano, hanno la freschezza d’un soffio di primavera. In questa, che è un incantato guardare al cielo, le immagini che ci regala sono lievi e suggestive e gli ossimori che la poetessa usa (silenzioso rumoroso, vuoto pieno, luce buio) rendono ancor più sognante il suo poetare. E, ovviamente, ancora un brava!

Jacqueline Miu –Le vostre azioni sono le vostre migliori parole di sempre-: Condivisibile aforisma dell’ottima Jacqueline che, in definitiva, ci rammenta l’adagio che recita “poche parole e molti fatti”.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Un sincero grazie a Marianna, Piero, Santi e Antonia!
Simone

 

3 Maggio

Mi complimento con Simone Magli bellissima la sua poesia come sempre supera se stesso con sono stanco di archiviare, superbo quel vuoto colmo di speranza...
Marianna Poerio

 

3 maggio 2016

Poesie a tema: La solitudine

Tiziana Cocolo –La solitudine-: Molto ben interpretato il tema proposto, con poesia che è riflessione intensa su quel senso d’abbandono che dona la solitudine.

Poesie a tema libero

Alessandro Borghesi –Confidenza-: Ed in effetti il titolo trova svolgimento in questa serie di confidenze/riflessioni, rese con significative metafore nei bei versi di Alessandro.

Antonella Iacoponi –Dall’idea alla poesia-: La genesi della poesia illustrata da un ispirata Antonella che ci regala lievi e bei versi.

Corrado Cioci –La danzatrice-: Omaggio alla danza (probabile metafora di un gioioso giorno) con colto richiamo alla sua dea. Ma lo notte intristisce quella danza e resta il desiderio di una nuova alba dalle rosee dita.

Bruno Castelletti –Prima de far fagoto-: Commovente questa dolcissima poesia dell’ottimo Bruno. Dopo una vita di lavoro, realizzato con competenza e maestria, dopo gli impegni socio politici che lo hanno visto protagonista della vita veronese, ecco avverarsi il suo desiderio di pace. Nella bellezza della natura e nella poesia, che sempre ha regalato e continuerà a regalare, troverà giusto premio il suo intenso vivere. E, caro Bruno, il “fagoto” può attendere, mentre tu continuerai a deliziarci col tuo poetare (già pietra miliare della poesia dialettale veronese) ancora a lungo. Un caro saluto.

Simone Magli –Sono stanco di archiviare-: Il desiderio di volare nel sogno, espresso con la maestria del bravissimo Simo.

Francesco Soldini -153. Verdeggiando-: A metà strada tra la geometria e la botanica, ecco Francesco che ci regala poesia ermetica, degna sella settimana enigmistica.

Marianna Poerio –Ti troverò-: La interpreto come una ricerca di se stessa, questa poesia dagli intensi versi dai quali traspare ansia. Ed ancora una volta sarà la poesia l’ancora di salvezza con la quale realizzarsi, come afferma la bravissima Marianna.

Fabrizio Lama –Imperituro spoglio-: Decisamente ermetica, quindi di difficile interpretazione, questa poesia dalle belle immagini.

Francesco Abate –Talvolta mi sorprendo-: Il desiderio di giocare per divertire e divertirsi, detto con bel poetare. Quanto importanti nella storia della letteratura, soprattutto nella poesia, siano stati i guitti è a tutti noto, quindi leggo l’affermazione con la quale Francesco chiude la poesia, non come un demerito ma come un vanto.

Per imprevisti impegni oggi termino qui i commenti, proponendomi di completarli domani.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro Lorenzo per quel che consente.

Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo.
alcuni brevi commenti sull'odierna pagina azzurra:

"Prima de far fagoto", di Bruno Castelletti - Un pieno di poesia prima del congedo. Ed anche noi lettori facciamo il pieno di poesia leggendo questi dolcissimi e disincantati versi del grande Bruno, augurandoci che continui a rifornirci con la sua inesauribile vena.
"Sono stanco di archiviare", di Simone Magli - Uno struggente desiderio di poesia per compensare il vuoto d'una vita che dà tedio; è questo il canto sintetico del nostro Simone.
"L'alba" , di Antonio Alvaro - Suggestiva e poetica rappresentazione dell'alba e del risveglio della vita, in un quadro di luce affascinante.
Grazie a chi scrive, a chi commenta, a chi coordina,
Santi
 

I poeti con passaggi e paesaggi si agganciano ogni giorno alla bella poesia e al sito, in un modo dolce , di realismo tangibile , per essere sincera a volte anche incomprensibile per me . Ogni scossa emotiva fa nascere questo incontro , ma l’icona più significativa e tangibile d’incontro è senza alcun dubbio Lorenzo . Poi c’è il nostro grande amico Piero ”Virgilio” che ci accompagna, il curatore dei testi ( grazie sempre per il tuo impegno e grandezza nel commentare ); Santi, il nostro ” Dante” poeta che arricchisce la poetica e anche i testi e che non “imbruna mai l’aria” quando c’è una sua poesia . Lungo il cammino di poetare incontriamo un po’ di tutto . La mia considerazione , forse un po’ vaga, come una coda di pavone ( senza alcuna alterigia o presunzione )cerca di riassumere la bravura di questi poeti. A Nino Silenzi vorrei dire , anche se con ritardo ,che la sua poesia “ormai è tardi "non offre conforto, ma sincerità e bravura molto , forse per il mondo non accadrà nulla di positivo , ma per la vita qualsiasi cosa potrebbe cambiarla ,la speranza in una nuova percezione dell’esistenza anche se unita a questa nostra condizione di precarietà e fugacità , bellissima poesia , le tue parole si uniscono alle mie.

Ciò che oggi ci dice Simone è interessante- Sono stanco di archiviare, lo siamo un po’ tutti . Prima di fare i bagagli Bruno Castelletti vorrebbe guardarsi dentro e intorno; bella poesia è anche Confidenza di Alessandro Borghesi

Bella senza alcun dubbio è la poesia di Tiziana Cocolo sulla solitudine . Parlando di incontri , sarebbe bello un dì potersi incontrare, come diceva qualcuno ,che la vita è fatta di incontri e sono gli unici responsabili dei nostri cambiamenti.
Antonia Scaligine
 

2 Maggio

2 maggio 2016

Lyubov Letsun -Mi dipingi l’amore pittore?-: Simbologia dei colori, riferiti all’amore, così come la immagina Letsun con brillante fantasia.

Maurizio Mazzotti –‘a penna-: Ne uccide più la penna che la spada, mi viene da pensare leggendo questa descrizione dello “spirito” della penna, regalatoci da Maurizio.

Antonietta Ursitti –Due cipressi solitari-: Un paesaggio pieno di fascino, reso con le belle immagini ed i suggestivi versi di Antonietta, invita a riflettere sui misteri della natura.

Antonella Iacoponi –Il bracciale-: Il fascino di un bracciale ben raccontato da Antonella che ne coglie, oltre che il senso, il fascino dell’infinito, circolare svolgersi.

Francesco Soldini -152. Nuove velocità-: Probabilmente il poeta intende sintetizzare, con questi ermetici versi, la negatività che c’è nel vivere rapido di oggi. Un vivere che non ci consente di occuparci dei danni che rechiamo, ciechi nel tempo che scorre.

Michael Santhers –Pastori-: Decisamente bucolico, ecco Michael che osserva attività pastorizie e ne coglie gli aspetti più caratteristici. Ovviamente li rende col suo inimitabile stile col quale crea divertenti, e talvolta surreali, immagini.

Anca Mihaela Bruma –Ti sento!...-:  Un appassionata dichiarazione d’amore, resa con forza dall’anafora. Intenso è il dichiarare amore, ed i versi, pieni di malinconico sentimento, paiono nati con e da lacrime, per una insopportabile solitudine.

Jacqueline Miu –Pensiero per buoni e cattivi tempi-: Un lungo e saggio riflettere su sogno e sognatori. Jacqueline ci regala una serie di apprezzabili e condivisibili aforismi, in questa sua convincente prosa. Ne cito l’ultimo, invitando tutti a ricordarlo: “Le vie dei sognatori non sono impossibili”.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Un sognante guardare, reso con sintetici, bei versi.

Fausto Busatta –La notte-: L’amica notte, dove svaniscono pene, resa, con molto sentimento dai versi di Fausto.

 Antonia Scaligine -Quando e quanto brilla la luce?-: Non so rispondere alla domanda del titolo ma so quanto brillano i versi della strepitosa Antonia e quanto illumina la mente di chi legge questo tripudio di luminoso poetare. Ritmo, colori e  suoni trillanti si fondono musicalmente in una magistrale poesia. Complimenti vivissimi, cara amica.

Antonio Scalas –Ad ogni sorriso-: Iperbolica dichiarazione d’amore resa a l’immagine di una donna idealizzata che, per dirla con Dante, “dà per li occhi una dolcezza al core”, con quel che segue. Bravo, Antonio!

Giorgio Valdes –Dimmi madre-: Struggente e bellissima questa attestazione d’amore resa alla madre con intenso sentimento, reso con i bei versi di Giorgio.

Laura Toffoli –Un libro vivo-: Un libro  che, tra pagina e pagina, conserva profumatissimi ricordi, diviene similitudine di una vita in questa delicata e profumatissima poesia, regalataci dalla fantasiosa e brava Laura.

Con l’augurio per una serena settimana, il più cordiale dei saluti, in primi al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
ecco alcuni commenti ispirati dalle poesie d'oggi:

"Due cipressi solitari", di Antonietta Ursitti - Un paesaggio dell'anima disegnato con sapienti pennellate per rappresentare l'inquietudine umana davanti ai misteri dell'universo.
"Pensiero per buoni e cattivi tempi", di Jacqueline Miu -Elogio della follia come rimedio all'incapacità di comunicare e d'amare. Concordo con la nostra poetessa che ce lo espone con una prosa incalzante che ha il ritmo ed il vigore d'un rap.
"La notte", di Busatta Fausto - Il silenzio della notte fa da filtro ai ricordi e ai dolori e li ripone ordinati nelle scansie dell'anima. Bella composizione che ha il pregio della leggerezza.
"Quando e quanto brilla la luce?", di Antonia Scaligine . Una poesia piena di fasci di luce che entrano negli angoli reconditi del cuore e ci fanno apprezzare le bellezze del creato. E la nostra cara amica ci contagia del suo entusiasmo d'amore.
"A ogni sorriso", di Antonio Scalas - Il nostro collega ci descrive, con ispirati versi, l'ebbrezza che può dare la persona amata, come per es. quella d'un prigioniero che non ha alcuna intenzione d'uscire dalla cella.
"Dimmi madre", di Giorgio Valdes - Commovente dialogo virtuale con la madre, che si rivela fonte di ogni nostra capacità d'amare, radice profonda delle nostre espressioni vitali.
"Un libro vivo", di Laura Toffoli - Tante belle metafore per costruire un fiume di delicati ricordi, un libro pulsante di memorie in cui la nostra Laura s'immedesima.

Un sentito ringraziamento a Giovanni Abbate e ad Antonia Scaligine per le generose espressioni dedicate ai miei componimenti. E tutta la mia ammirazione per il prezioso lavoro di Piero e di Lorenzo. Un affettuoso saluto a tutti i colleghi,
Santi
 

Santi Cardella, “ Quando l’aria imbruna “.
Dal tuo picco solitario. Come in un grande volo ,percorrendo spazi senza fine, viviamo intense emozioni
e sensazioni provando tutto fino a spaurirsi il cuore.
Ma questa esperienza di gioie, di amori, di dolori, coinvolgendoci in una profonda vivificante catarsi, ci arricchisce tutti e ci da nuove speranze. E ora che siamo al crepuscolo della vita, prima di abbandonarci al mare della pace, trasmettiamo questi valori a chi ci sta vicino affinché non siano stati vissuti invano.
Versi bellissimi che mi riempiono di commozione. Complimenti. Grazie.
Un carissimo saluto e con l’occasione anche al nostro prezioso Lorenzo e generoso Piero e a tutti gli amici
del nostro bellissimo portale, Giovanni Abbate.
 

1 Maggio

1 maggio 2016

Anca Mihaela Bruma –Lei è dovunque-: Benvenuta nell’azzurro, Mihaela! E la nostra nuova amica qui esordisce con una poesia sulla poesia. E di questa analizza tutte le sensazioni che può darci, con intenso e convincente poetare.

Fausto Beretta –I nuovi guerrieri-: Credo che per “nuovi guerrieri” l’amico Fausto intenda riferirsi a quei migranti che cercano, lontano dai loro paesi, un futuro degno per la loro vita. Sono intensi i versi, fatti di metaforiche e belle immagini, che il poeta ci regala, segno di una particolare ed apprezzabile sensibilità.

Iallonardo –Scricciolo-: Probabilmente “Scricciolo” è il nome dato ad un amico cane (o gatto). Se è così la poesia è un riflettere sulle sue caratteristiche, facendo un confronto tra queste e quelle che mancano agli uomini. Pensosi e significativi i versi del bravo Iallonardo.

Lyubov Letsun –La mia preghiera-: Degna di un breviario di preghiere questa composizione dell’amico Letsun.

Francesco Soldini -151. Ghiaccio invadente-: Francesco osserva e descrive una natura invernale, con i suoi geli e le speranze/certezze di rinascita. Probabilmente l’intera poesia è metafora dei sentimenti  dell’uomo, tra depressioni ed euforie.

Dario PABLO Sanseverino –In te-: Narra, il poeta, che soltanto in quell’ “in te” si può trovare la pace che la vita non regala. E lo fa con forti versi che sono analisi esistenziale di un vivere, resa con belle immagini.

Michael Santhers –Alleanze a maggio-: Surreali immagini, nel più bello stile santhersiano, a descrivere il risveglio della primavera, tra melodie, colori e dissonanze. Vulcanica è la fantasia del nostro amico che non finirà mai di stupirci piacevolmente. Complimenti vivissimi.

Laura Toffoli –Richiamami-: Una lunga serie di appassionate anafore, ritmate come fossero singhiozzi, per una pressante richiesta d’amore. Ed, ancora una volta, complimenti a Laura, sensibile ed ottima poetessa.

Javqueline Miu –Sognatori-: Versi che paiono, fossero pittura, resi a veloci colpi di spatola. Ed anche oggi la Jacqueline di sempre, con la sua forza espressiva ed i suoi versi che spesso hanno intenso lirismo ed affascinano il lettore.

Clelia Maria Parente –E’ notte-: Notte descritta con suggestive immagini, e belle sono quelle che descrivono il nascere del giorno.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Ripeto, paro paro, quel che scrissi per il precedente del bravo Salvatore: complimenti per questo pregevole epigramma.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

30 Aprile

30 aprile 2016

Diamante Scognamiglio –Immaginami come una nube nera--: Un ben arrivato nell’azzurro a Diamante che esordisce con poesia dalle suggestive e belle immagini di versi che sono richiesta d’amore.

Santi Cardella –Quando l’aria s’imbruna-: Ed ancora una volta Santi ci delizia con la dolcezza dei suoi versi. Non si sa, leggendolo, se sia la sua capacità tecnica a rendere tanto sentire  o se sia quello a formare, con spontanea naturalezza, ritmati endecasillabi. Quel che è certo è che a questo ottimo poeta va un grazie d’esserci.

Fausto Beretta –Lei! Angelo bianco-: Adempiuti i pratici doveri che la vita comporta finalmente a lei ci si può dedicare. E quel lei è la poesia nella quale si troverà pace. Leggo così la bella poesia dell’ottimo Fausto, forse perché è, più o meno, quel che è capitato a me.

Iallonardo –fil rouge-: Un “fil rouge” che si dipana tra le emozioni della vita, molto ben composto dai pensosi ed intensi versi di Iallonardo.

Francesco Soldini -150. Miliardi-: Un guardare e ripensare alla vita, in un ermetica poesia dalla splendida chiusa.

Corrado Cioci –L’ulivo-: Una composizione dal vago sentor carducciano, con qualche sconfinamento leopardiano. Forte emerge l’ammirazione e l’amore per la campagna toscana ed i ricordi, in chi legge, tornano nostalgici.

Rosa De Ruggiero -Aiuto! Ho sete! Ho fame! Soffro! Ho paura!-: Tempi, sono questi, in cui si è perso il senso di ciò che è umano. E la sensibile Rosa lo racconta con questi versi che grondano dolore e rabbia. Complimenti, poetessa, per questo atto d’accusa, reso con grande sentimento.

Enrico Tartagni –Precipitante-: Lezione d’astrofisica, con finale profeticamente terrificante, dal fantasioso e bravissimo Enrico.

Michael Santhers –Aforisma (Barbecue)-: Amara satira, dunque, sulla situazione attuale fatta di disoccupazione e d’immigrazione. E’ sempre tagliente la voce del nostro amico che pare divertire, mentre i suoi versi affondano lame roventi nella nostra tragica realtà di paese alla deriva.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Da applausi questa bellissima sintesi di una pena esistenziale. Complimenti per questo pregevole epigramma.

Laura Toffoli –romA-:  C’è trucco ed inganno nei versi (magistrali) di Laura che ci narra di un viaggio che pare avere quale destinazione la città eterna, ma che, in effetti,  porta all’amore. Complimenti meritati, dunque, per i bei versi.

(Bello sarebbe conoscere di più su quel che scrivi a margine della poesia, per darne la giusta evidenza. Se ti fa piacere informami con mail.)

Jacqueline Miu –Fiori-: Allegramente dimentica della punteggiatura, ecco Jacqueline che inanella e ci regala suggestivi pensieri mattutini. Poesia metasimbolista, dunque, che affascina per come sa rendere il suo sentire.

Con l’augurio per un sereno weekend di poesia, il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro infaticabile Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Un benvenuto a Diamante, che con la sua prima poesia sulla pagina azzurra, coinvolge con immagini niente male.
Un caro saluto a tutti.
Simone
 

29 Aprile

Nino Silenzi, “ Ormai è tardi. E’ una tempesta spaventosa, mortale, quella che ha investito l’umanità e che insiste
Violenta: guerre continue, sanguinose, orrori di ogni natura, disperate migrazioni. L’umanità ha perduto il senno
travolta dalla follia dell’odio, dell’egoismo, da nazionalismi beceri e meschini, dai fanatismi religiosi, dalla folle corsa all’accaparramento delle risorse della nostra terra. Il nostro cuore inerme e di tutti gli esseri di buona volontà ne è travolto,. Ma ancora, per fortuna non siamo alla fine di tutto. Si accende un barlume di speranza.
E tu Lorenzo, con splenditi versi, alla fine di un doloroso travaglio ci fai comprendere che c’è sempre un filo di speranza, la luce in fondo al tunnel. Caro Lorenzo sei straordinario e noi tutti ci stringiamo attorno a te pieni di affetto e ammirazione. Un abbraccio, Giovanni Abbate.
 

28 Aprile

28 aprile 2016

Poesia a tema: La speranza dei poeti

Nino Silenzi –Ormai è tardi-: Metafora dolente sulle pene che nella vita ci accompagnano. Suggestive ed inquietanti le immagini che Nino, con grande maestria, compone e ci regala. E’ uno sguardo malinconico a quel traguardo che tutti attende, ed è struggente l’invito finale a cercare la luce che rimane. Complimenti vivissimi, ottimo poeta e maestro.

Poesie a tema libero

Giovanni Abbate –Gioia, dolce fiore-: Dichiarata per “amor virtuale”, è bellissima poesia dal ritmo dolce dello stil novo dove, nella chiusa, risuona Dante. Faccio oggi i complimenti che avrei fatto, grosso modo, all’età dei miei 11 anni.

Renzo Montagnoli –Di giorno in giorno-: La dolcezza che la natura può darci, quando la nostra sensibilità la percepisce, qui descritta con sentimento e maestria dal bravissimo Renzo che ci regala anche lezione di vita: tempus fugit, afferma il poeta, godiamo dei doni che ci circondano per addolcire l’attesa.

Michael Santhers –Catrame-: Catrame, simbolo di progresso ma anche nero scenario per cuori che “…sintonizzarono/la prima volta/unisoni traballi”. Atto d’accusa, dunque, come lo sono quasi tutte le fantasiose e belle poesie del grande Michael.

Claudio Badalotti –Saperne il perché-: Domanda che è priva di risposta, dalla notte dei tempi per l’uomo, è quella che si pone Claudio che, per meglio indagare, esprime il desiderio di “ricominciare prima d’essere stato”. Ben costruita  e piacevole è questa filosofica poesia.

Francesco Soldini -148. Appare-: Sintetica poesia dove rime ed assonanze danno un piacevole ritmo. Ben resa l’aspirazione al volare in alto con piacevoli immagini.

Carla Persico –Era tutta rosa-: Dipinge egregiamente un ambiente, dai delicati toni di una bomboniera, la brava Carla e ne fa oggetto di malinconico ricordo. Puntuale è la descrizione, così come puntualmente è descritto uno malinconico stato d’animo. Gradevole e bella è la poesia di questa sensibile poetessa.

Andrea Sbarra –lontano-: Una malinconica analisi della vita che passa tra ostacoli e delusioni, detta con versi dal sapore amaro.

Lyubov Letsun –Candela-: Sintetica e realistica è la descrizione che ci regala Letsun.

Laura Toffoli –La marcia del tempo-: Nell’oltre il tempo non esiste, quindi non ne saremo più schiavi. Questo, sostanzialmente, afferma Laura in questa sua originale lettera al nostro persecutore. Si è poeti se la fantasia aiuta, ed a questa poetessa certamente non fa difetto, anzi.

Jacqueline Miu –Straordinario non è fin dove arrivano i tuoi occhi a vedere-: Condivisibile aforisma di una Jacqueline che, una volta di più, esprime il suo bisogno di sognare, di volare nel sogno.

Ringrazio Antonia Scaligine per le gentili, gradite parole che ieri mi ha dedicato. Un caro saluto.

Ed a voi tutti il più cordiale dei saluti, con un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
commento le prime poesie della pagina azzurra d'oggi:

"Ormai è tardi", di Nino Silenzi - Già il titolo annuncia che stiamo per perdere qualcosa, senza rimedio; l'atmosfera è percorsa da turbini terrificanti ed il cuore cerca un riparo, una improbabile oasi di luce e di pace. Ma mancano le forze per fuggire; l'unico rifugio è la speranza, ci dice il nostro Nino con vigorosi versi, e là interrompe il racconto. Coltiviamola allora questa pianta e, se abbiamo già ricevuto amore ed emozioni, speriamo che continui.
"Gioia, dolce fiore", di Giovanni Abbate - Promettente composizione giovanile che rivela un autore di notevole spessore poetico, alla ricerca della tecnica più adeguata.
"Di giorno in giorno", di Renzo Montagnoli - Attraente viaggio d'un autore tra le dolcezze della vita, che induce alla gioia e coinvolge nel suo positivo messaggio.
"Catrame", di Michael Santhers - Lo stile graffiante di Michael ci fa ripercorrere le strade pericolose della vita. Il catrame che le ricopre è nero come le previsioni del futuro.
"Saperne il perché", di Claudio Badalotti - Il nostro collega torna sui propri passi per cogliere il significato del cammino percorso. E ci induce ad imitarlo, lasciandoci nell'inquietudine.
Ed ora vado a fare un tuffo nel mare delle seccature. Un grazie ed un saluto per tutti,
Santi
 

27 Aprile

Più che commentare vorrei ringraziare tutti i poeti del sito che, nel pubblicare le loro opere, mettono a disposizione dei lettori i loro sentimenti, le loro emozioni con maestria e spontaneità. Non posso commentare le poesie pubblicate, perché sono sicuro che ognuna di esse letta in momenti diversi, susciterebbe una emozione nuova dentro di me e dunque, le amo tutte , le leggo e rileggo, pensando alle emozioni suscitate nel momento della creazione. Grazie a tutti i poeti del sito, un grazie speciale a Lorenzo che rende possibile tutto questo, grazie a Piero Colonna Romano per i suoi incoraggianti commenti. Cordiali saluti. Maurizio Mazzotti


Caro Piero, grazie per la gioia che ogni giorno ci regali con i tuoi commenti, ed io non so come ringraziarti ,sempre gentile , presente e parsimonioso con tutti , ora ci inviti a commentare , hai davvero ragione. Purtroppo , così come non sempre riesco a scrivere una vera poesia, allo stesso modo non sono capace di commentare le emozioni delle poesie dei poeti del sito . A volte ci sono periodi che non ho nulla da scrivere neppure ho voglia di leggere, a me capita spesso e penso anche al più bravo poeta. Posso complimentarmi con alcuni dei poeti, tra questi ci sei tu, Piero, profeta che sparge bravura e ironia, Santi, le cui poesie sono un inno d’amore a tutto, Laura, Nino Silenzi che quando appare, stupisce con i suoi versi, Sandra, le cui poesie recano freschezza d’immagini, Simone con i suoi aforismi che sputano sangue parole e cose vere, Cutrupi con suoi haiku, Bruno Amore, le sue poesie sono come < Fragili voli di primavera>Giovanni Abbate, bravo per la sua dolcezza e spiritualità, tutti bravi, ma il più bravo sei tu Piero perché le tue parole ci riempiono di onore e vanto. Grazie Lorenzo per tutto, grazie Piero
Antonia Scaligine
 

27 aprile 2016

Poesie a tema: La speranza dei poeti

Antonia Scaligine –Musica-poesia-: Arsi e tesi accomunano musica e poesia e l’ispirata Antonia ce lo ricorda. Versi spersi nel vento, e dal vento restituiti disordinatamente? Nemmeno per sogno: basta leggere la chiusa di questo poetico sfogo per capire che tira buon vento.

Poesie a tema libero

Lyubov Letsun –Il mio passato.-:  Una rivisitazione del proprio passato, dove gioie e dolori si alternarono, con gran sentimento ben narrato.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Quel ch’io credeva amore-: Una riflessione, dal dantesco sapore fatta in età matura, porta a dare diverso peso a sentimenti di giovanili amori. Ma quell’ “amor ch’a nullo amato amar perdona” ci conforterà sempre. E sempre è un piacere leggere i versi, dal buon sapore antico, dell’ottimo Giuseppe.

Alessandro Borghesi –Emarginazione-: Una pena esistenziale, generata da pregiudizi e falsità, ispira il poeta per questa dura, amarissima analisi, resa con prosastico poetare.

Aurelio Zucchi –Le nostre anime-: Corpo ed anima, dunque, che si fondono e reciprocamente si ispirano. Molto belli i versi dell’ottimo Aurelio, in questa poesia dall’alto afflato poetico. Complimenti!

Dario Menicucci –Livorno e il suo mare-: Deliziosa filastrocca per descrivere una città amata ed il suo mare. Leggerla, e sentirsi là presenti ad ammirare, è tutt’uno, e bravo è Dario a rendere il suo sentimento, il suo guardare.

Giovanni Abbate –Gioia-: Dal vago sapore del dolce stil novo questo tenero sonetto del bravo Giovanni. Più di 60 anni son passati dalla sua stesura eppure, ripensando al più recente “Aristeide”, vi trovo qualche verso che li accomuna nel tono. Ancora complimenti.

Marianna Poerio –Colpa di nessuno-: Poesia che è analisi di ricordi dolorosi che tornano come “fantasmi”, dando angoscia. Ricordi che si vogliono cancellare, in omaggio ad “odore di pulito” che si desidera e che deve vincere. Intensa e bella è la poesia di Marianna

Francesco Soldini -147. La via del verde-: Enigmatica riflessione, resa con belle e misteriose immagini.

Marino Giannuzzo –Terra di eroi-: Suggestiva e bella rievocazione di storia antica, nella magica atmosfera della valle del Busento.  (lo troveremo mai il tesoro di Alarico?)

Jacqueline Miu –Il destino dei buoni non è cambiare il mondo-: Aforisma saggio e vero della nostra Jacqueline.

Laura Toffoli –Virgola tra un discorso e l’altro-: C’è una grande intensità dolorosa in quei primi quattro versi. Dolore che poi si scioglie in quel “lento fluire delle similitudini” ed in quel “richiamo gioioso” che chiude la suggestiva composizione di Laura.

Cari amici ancora una volta vi invito a commentare, per gratitudine, il bello che giornalmente ci viene regalato..

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

26 aprile 2016

Poesie a tema: La speranza dei poeti

Totò –‘A speranza-: Fu un grande attore comico che seppe dare filosofiche lezioni di vita con le sue bellissime poesie. Chapeau!

Poesie a tema libero

Bruno Amore –Nasce e muore un sogno-: Bellissime immagini metaforiche per narrare della fine di un' illusione. Complimenti, Bruno!

Lyubov Letsun –L’anima mia-: Un intenso guardarsi dentro, per analizzare sentimenti, chiuso con un desiderio pieno di malinconia.

Maurizio Mazzotti –La marina mezzanotte-: Un romantico paesaggio notturno sul mare,  probabilmente ispirato da quei centrali occhi azzurri. Belle le accattivanti immagini che Maurizio ci regala.

Michael Santhers –Filosofie recalcitranti-: Filosofici pensieri sulla vita in libertà, detti con la strepitosa fantasia e l’inimitabile stile diel nostro Michael.

Stefano Medel –Come ci vedete qui-: Un disperato grido, nato dall’indifferenza della gente e dalla solitudine, reso con versi dal sapore amaro.

Bruno Castelletti –Madonina bianca-: Una ben ritmata preghiera, dunque, per chiedere, generosamente, un po’ di benessere per  “i pori cristi” e la grazia della poesia per se stesso. E’ sempre gran piacere leggere Bruno, grande tra i poeti dialettali. Ed ancora complimenti!

Francesco Soldini -146. Nella solitudine-: Parole in libertà,  probabilmente nate da “umore/di nuovo amore”, vanno a formare ermetica composizione di difficile interpretazione.

Marino Giannuzzo –L’ultimo canto d’Achille-: C’è forte tensione nei versi che Marino compone quale preghiera d’Achille e molto ben reso è lo stato d’animo del pelide.

Laura Toffoli –Al mio maestro-: Un bell’omaggio ad un non meglio identificato “maestro d’arte”, chiuso con una saggia (e vera) riflessione dalla bravissima Laura.

Salvatore Cutrupi –Rubrica-: Decisamente affascinante l’ipotesi, degna di un trattato di psicologia, che vorrebbe il riempire gli spazi vuoti della rubrica del cellulare quale riempimento di spazi di vuoto che ci sono dentro noi. E potrebbe avere ragione il bravo Salvatore: l’uso del cellulare quale mezzo per indagar nelle menti.

Jacqueline Miu –Febbre-: Secondo il suo affascinante poetare, ecco Jacqueline che punta il dito contro la violenza che può esserci nel dare amore, da parte di un implacabile “predatore”. Ma non c’è sottomissione, nell’oggetto d’amore, come dimostra il verso finale della poesia.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, assieme ad un grande grazie al nostro vate Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

25 Aprile

25 aprile 2016

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Quella prima domenica d’Aprile-: Versi di una struggente malinconia che contagia, questi dell’ottimo amico Giuseppe. Un caro, affettuoso saluto.

Bruno Amore -Fragili voli di primavera-: Amarissimo ricordo questo, espresso con ispirati e dolenti versi, dalle malinconiche immagini, del sensibile e bravo Bruno.

Lyubov Letsun –Poesia nel cuore incatenata-: Talmente grande è la pena che non possono nascere versi. Eppure Letsun, anche con questo sentire, fa poesia.

Michael Santhers –Indifferenza ibernata-: Il satirico, ed amaro nelle conclusioni, Michael, questa volta punta il dito su politica e calcio. E, per colmare la misura, col titolo accusa noi tutti per l’indifferenza, di tipo mitridatico temo, con la quale guardiamo allo schifo che ci circonda.

Giuseppe Stracuzzi –Attesa-: Significative metafore per narrare, con maestria, momenti di noia in insonni notti. Vagamente ermetica e bella la poesia dell’amico Giuseppe.

Stefano Ripamonti –Addio-: Un sapido saluto a colleghi di lavoro che molto invidieranno il novello pensionato Stefano.

Luigi Panzardi –La buganvillea-: Parrebbe un’ode alla buganvillea, ma tra i versi aleggia nostalgia per un ricordo che quella bellissima pianta riporta alla mente.

Francesco Soldini -145. Il drago-: Esercitazione in “gno” per un componimento super ermetico.

Marino Giannuzzo –La fonte-: La visione della preziosa acqua fa nascere funeree similitudini al nostro Marino.

Jacqueline Miu –Linee bianche-: Un bellissimo verso iniziale e filosofia di vita in quello di chiusura. In mezzo un viaggio della fantasia, reso con  belle immagini marinare.

Laura Toffoli  -Gentile incontro col passato-: Sono quelle note ritmate che regalano emozioni. E Laura ce le regala, quelle emozioni, con i suoi versi che dicono di dolcissimo sogno. E la poesia  è un invito ad ascoltarli quei valzer, quei notturni. Per sognare.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

24 aprile 2016

Marino Giannuzzo –La foglia-: La ciclicità della vita di una foglia ben narrata da Marino che auspica (temo senza speranza) che possa essere similitudine per il nostro essere.

Santi Cardella –Natura-: Un inno d’amore alla natura, reso con la classe del nostro grande Santi.

Maurizio Mazzotti –‘A miseria-: Una lezione di morale e di vita, detta con la rassegnazione di chi sa che non sarà mai messa in pratica.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Come nudo tiglio-: Quanta malinconia nella similitudine tra tiglio ed uomo! Nei bei versi di Giuseppe c’è la rassegnazione di chi si arrende all’ineluttabile ciclo della vita e comunicano, alla perfezione, il sentire di questo ottimo poeta.

Dario Menicucci –Notte di sospiri-: Wow, splendide romantiche immagini regalateci dall’ispirato Dario.

Francesco Soldini -144. Metropoli-: Niente male questa sintesi d’una attualissima analisi dei tempi correnti, con la quale si può solo concordare.

Laura Toffoli –L’immortale-: Quel “estasiati ci percorriamo” ha sapore (e senso) ungarettiano. Il resto è un delizioso modo di vivere e dire amore. E Laura si supera con questi bellissimi, intensi versi, dalle bellissime immagini sognanti. Brava!!!

Jacqueline Miu –Disordine mentale di donna-: Con diversa forza nei versi, rispetto a quelli di Laura, ecco la splendida Jacquelin dichiarare amore e solidarietà. Darsi e chiedere, volere e volare alto in un cielo che d’amore profuma, in un infinito che è infinito amore e desiderio bruciante. Ancora una volta, questa poetessa, incanta col suo stile simbolista, col quale raggiunge vette d’alto lirismo. Complimenti.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Uno struggente desiderio, detto con pregevole sintesi poetica. Anche se per me ha nulla a che fare con un haiku, complimenti vivissimi.

Ciro Seccia –Ogni respiro-: Un amore paterno espresso con intensi versi che solo da un sentimento profondo possono nascere. Struggente e bella è la poesia di Ciro.

Antonia Scaligine –Domani tutto può ricominciare-: Ci sono giorni che paiono passare nell’inconcludenza. Eppure, in ogni giorno, da ogni nostro atto, qualcosa di costruttivo rimane. Così ci ammonisce Antonia, con i suoi ispirati versi conclusi con l’ottimismo col quale guarda al domani. Lezione di vita, dunque, resa da questa sensibile e brava nostra amica.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti , in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

23 Aprile

23 aprile 2016

Francesco Soldini -143. La pelle tace-: La interpreto come fosse una riflessione sulla ricerca di pace, quando si arriva “alla fine del ruscello”, ricordando la dolcezza di un tempo.

Marino Giannuzzo –Io rido-: Un autoironico Marino, al calar della sera, amaramente ricerca sul suo volto passate illusioni e, sostanzialmente, quel che vede lo appaga.

Cristina Perilli –Attimi di gioia ferita-: Attimi di sconforto ispirano questi amari versi a Cristina.

Nicola Cabras –Verona-: Città ricca d’affascinante storia è Verona e capisco l’emozione, che  Nicola bene narra, nel rivederla.

Gian Luca Sechi –Dissolvenza in nero-: La raggiunta consapevolezza della verità sul dopo, al termine di  una vita spesa ad interrogarsi. Un tantino lugubre il titolo ma c’è pacatezza nel dirsi del poeta.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Forte l’animo piange-: Un dolore che non si cancella e che si rinnova al ricordo di figure amate non più tra noi. Questo esprime col suo bello stile l’ottimo Giuseppe al quale devo un grazie per quanto ha voluto, giorni fa, dedicarmi, assieme ad un caro saluto.

Michael Santhers –Immobile passeggia la luna-: Una rutilante serie di surreali immagini, illuminate dalla luna, rese con l’inimitabile stile del nostro Michael. Particolarmente deliziosi quei lampioni che fan compagnia ai tacchi e quelle stelle, scintille d’implori arroventati. E’ attento l’osservare del poeta che tutto traduce, e rende, con grande fantasia ed ironia.

Claudio Badalotti –Volere consueto-: Leggo la noia per la ripetitività degli atti della vita, nei versi di Claudio e ci ritrovo il grande interrogativo sul senso di questo vivere.

Antonia Scaligine -Earth Day-22 aprile 22-: Ieri, in qualche parte del mondo, si sono riuniti i potenti della terra per decidere che il pianeta deve smetterla di continuare a scaldarsi. Hanno fatto una danza propiziatoria ed hanno promesso di peccare di meno. E, come accaduto per gli accordi di Kioto, sono tutti tornati al loro paesello, con la speranza che altri rispettino i buoni propositi espressi.

Giusta l’accusa della brava Antonia, ispirata da quegli accadimenti per questa poesia di denuncia. Rilevo terribile somiglianza tra la festa della donna dell’8 marzo e questo Earth Day del 22 aprile…

Laura Toffoli –Persone?-: Cuori di pietra, per paura d’essere, forse per ancestrali egoismi. Bella la riflessione di Laura e l’invito, a noi tutti,  ad acquisire gioia del sentire e amore per il prossimo. Tremenda accusa è quel punto di domanda che c’è nel titolo.

Jacqueline Miu –Tu dimmi come vuoi essere amato-: Ed alla fine Jacqueline si arrende e dopo le profferte d’amore, rese anche con violenza e con fantastiche immagini metaforiche, ecco chiedere “ma alla fine si può sapere che vuoi?”, con tutti i sottintesi (?) insiti nella domanda. Ho dato tutto, afferma, ti ho fatto persino ridere (e si sa che il far ridere è il miglior viatico per consolidare un rapporto) pare dire la nostra ottima amica, atteggiandosi a schiava d’amore. E non manca, a maggior convinzione, saggia lezione finale, in quei due ultimi (convincenti) versi. Che dire, per concludere, che non sia già stato detto? Abbiamo a che fare con una grande della poesia moderna. A lei, ancora una volta complimenti per quest’altra bellissima poesia.

Con l’augurio per un sereno weekend di poesia, a voi tutti il più cordiale dei saluti, ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

22 aprile 2016

Enrico Tartagni –Il giro del sole lassù-: Inquietante rappresentazione dell’ultimo giro, resa con versi che creano gotica atmosfera. Ma pare di cogliere una vaga speranza in quel “lasciar le radici/a respirar la terra”, nella intensa poesia di Enrico.

Stefano Medel –Il nido del cuculo-: Altro violento atto d’accusa contro una società ipocrita che emargina i diversi, di qualsiasi diversità trattasi.

Maurizio Mazzoni -Hanno arredato un campo, il parco dell’albero del Drago-: Quelle sterminate teoria di tende , piantate nel fango,  che dagli schermi della tv ci entrano dentro cuore e mente, ispira questi versi dolenti e belli di Maurizio. Struggente, e priva di risposta, la domanda con cui viene chiusa la poesia.

Lyubov Letsun –Silenzio intorno..-: Un ben disegnato paesaggio lunare, un romantico sognatore ed una saggia lezione di vita, nei bei versi di Letsun.

Francesco Soldini -142 Sogni-: Si vive di sogni, pare ammonire Francesco. E lo fa con brevi versi dal deciso tono.

Marino Giannuzzo –Illusione-: Pare ci si possa realizzare soltanto nel sogno, essendo la veglia fonte di delusioni.  E con versi dal tono riflessivo e rassegnato, lo racconta il bravo Marino.

Dario Menicucci –Cristo velato-: Perfetta descrizione di quella incredibile rappresentazione marmorea di un Cristo morto, presente nel museo cappella di Sansevero del principe Raimondo di Sangro, a Napoli.

Jacqueline Miu –I malati d’amore-: Il doloroso riepilogo  di un conflittuale rapporto d’amore giunto all’inevitabile traguardo. Jacqueline riversa con gran sentimento, nei suoi versi simbolisti, tutta la sua pena, le sue accuse, i suoi rimpianti e ci rende solidali a lei, coinvolgendoci nella lettura.

Fausto Busatta –Solo per…-: Bellissimo l’attacco  (i primi 8 versi) di questa bella poesia d’amore e di pena per l’abbandono. Immagini metaforiche e belle di un dolore ineluttabile (quei sassi con gli spigoli quadrati e poi quella luna che sbianca la terra). Chiusa densa di malinconico dolore, molto bene reso. Complimenti, Fausto!

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Un ricordo, malinconico, dell’infanzia, reso con tre versi tre.

Laura Toffoli –Strano ma vero-: Già, strano ma vero, di poesia si tratta. Di una poesia che narra di un ricordo, rendendolo con le belle immagini cui Laura ci ha abituati, aggiungendovi, nei versi centrali, un ritmo quasi di filastrocca. La poetessa fa poesia anche quando, subdolamente, nega di farla. Una condanna, insomma!

Il più cordiale dei saluti a voi tutti , in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

22 Aprile

21 aprile 2016

Poesie a tema: La speranza dei poeti

Tiziana Cocolo –Nel mezzo del cielo-: E’ il divenire petali, della candida rosa mistica, la suprema speranza dei poeti, secondo l’ispirata rilettura del XXX del Paradiso della bravissima Tiziana.

Poesie a tema libero 

Claudio Badalotti –Il mattino mi parla-: Un sereno risveglio, una metafora (la capinera) che dice del desiderio di sogno ed un bisogno di invertire l’andare del tempo, per tornare a sogni d’infanzia. Splendido quel violoncello, dalle struggenti note.

Enrico Tartagni –Il principio è dove c’è la fine-: Metafore per narrare il percorso di una vita ed il raggiungimento del traguardo, principio d’altra esperienza. Su questa considerazione si interroga il poeta, invitandoci alla riflessione.

Antonietta Ursitti –Tra intricati rami-: Un bellissimo acquerello, l’attacco della poesia, che è metafora della ricerca di sicurezza, così come quelle gocce dicono di ricerca di pulizia, nei bei versi della bravissima Antonietta.

Stefano Medel –Il lungo cammino per la normalità-: L’emarginazione del diverso, qui è narrata con tutta la pena di chi si sente emarginato da una società troppo distratta dagli egoismi, in questa forte poesia di Stefano.

Francesco Soldini -141. A remi solo-: Il sogno del volo verso l’alto che libera, qui detto con lievi e bei versi.

Marino Giannuzzo –Giovinezza mia-: Un malinconico saluto alla giovinezza che sfuma nell’andar del tempo, lasciandoci nostalgia ed impotenza dentro.

Michael Santhers –Tramontana-: Il gelido vento del nord ispira Michael per queste immagini che raffreddano l’anima, dall’orso solo e sperduto alla svedese che resta “perenne statua di ghiaccio” nonostante abbia “placato oro la pelle”. Il tutto con i versi, dal sapore surreale, di questo ottimo poeta.

Laura Toffoli –Il si alla vita-: Inno fideistico alla vita, detto con i bellissimi, suggestivi versi  dell’ottima Laura.

Jacqueline Miu –Perduta-: Pioggia  e tempesta (evidenti metafore di difficoltà nei rapporti) non sono temute, anzi appaiono quasi desiderate Questo afferma Jacqueline in questa poesia che è confessione resa a se stessa e sfida “a chi resiste di più alle distanze”. Immagini suggestive si susseguono, verso dopo verso, e la lettura delle sue composizioni affascina sempre.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro vate Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

21 Aprile

"Il lungo cammino per la normalità" di Stefano Medel: Un linguaggio scurrile e un lagnarsi addosso che sono lontani dalla poesia.
Grazie a Piero per i sempre graditi, anche se troppo buoni, commenti alle mie poesie.
Un caro saluto a tutti gli amici sitani e poeti, un sincero grazie a Lorenzo, che ha ritagliato un pezzo di cielo per noi.
Simone
 

20 Aprile

A Piero
Del giudizio sul mio verseggiar dato
dall’amico Piero lui sì Poeta vero
forte e assai dissento ben mi conosco
che solo un vero amico un badilante
del dir qual son poi in orafo camuffa
sì che Dante qual falsario punirebbe
per gran oltraggio alle Muse dei Poeti

in ogni caso un sentito grazie caro Amico
e un grande grazie a Lorenzo Mecenate nostro

con stima a Tutti il mio cordial saluto
buona serata
ggc
 

20 aprile 2016

Dario Menicucci –Dov’è l’amore?-: Ad una scettica conclusione giunge Dario, interrogandosi sull’amore, dopo affannosa ricerca. E quella rima finale pare pietra tombale.

Alessandro Borghesi –Sgomento-: C’è forte rabbia nei versi di Alessandro. Rabbia contro l’ottuso egoismo dell’uomo che pare gioire per i danni che procura alla natura. Sgomento è giusto titolo per questa composizione.

Simone Magli –Inferno candido-: Un concentrato di dolore e di rassegnazione, in questi intensi versi dell’ottimo Simone. Complimenti per questo notevole traguardo raggiunto e ad maiora!

Claudio Badalotti –Tornare nel sempre-: Un sereno sguardo al dopo, inteso come un disperdersi nell’infinito, ed una serie di rassegnate riflessioni, prive di rimpianti. In definitiva è serena presa d’atto dell’ineluttabile, questa poesia di Claudio.

Lyubov Letsun –Le nuvole-: Uno sguardo alle nuvole ispira questo bel volo della fantasia nello spazio, oltre il cielo, reso con bei versi da Letsun.

Francesco Soldini -140. Penso vita-: I contrari che reciprocamente, si giustificano, negli ermetici versi di Francesco.

Marino Giannuzzo –Fugacità-: Marino pare dire che la felicità è effimera e rimane, al suo svanire, rimpianto.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Son io poeta? Mai lo saprò!-: Si può solo concordare con la risposta di Giuseppe alla domanda se si è o meno poeti. Dice bene il nostro amico (che poeta è): saremo poeti se dei nostri versi qualcosa sarà ricordato, se avremo comunicato emozioni, emozionando

Jacqueline Miu –Ogni tanto del mare ascolto le onde-: Poesia intrisa di romanticismo e di lievi immagine che paiono uscite da un sogno. Gronda malinconia il titolo, poi ripetuto in verso e, come in altre poesie di Jacqueline, vi ritroviamo, forte, il desiderio di volare.

Antonia Scaligine –Vanno, vengono, muoiono-: Commovente sintesi di una immensa tragedia cui assistiamo da troppo tempo ormai. Sono tremendi quei tre versi finali che non lasciano spazio alla speranza. Complimenti vivissimi, cara Antonia, per come hai saputo esprimere il tuo sentimento di sdegno e di dolore.

Laura Toffoli –Il mare è musica-: Il fascino del mare, il suo suono ed i suoi colori, descritti magistralmente dalla brava Laura che dal mare riceve gioia e col mare si identifica.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro infaticabile Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

19 Aprile

19 aprile 2016

Poesie a tema: La speranza dei poeti

Bruno Castelletti –El fil de la speransa-: Sonetto magistrale di questo maestro della poesia dialettale, dove il dialetto dona maggiore dolcezza, ed è spontaneità che viene dal cuore, ai versi. Bruno pare parli a se stesso ma, in effetti , dice quel che ognuno di noi sente dentro, con un’intensità che commuove. Applausi convinti, dunque, e richiesta di bis.

Poesie a tema libero

Michael Santhers –Silenzio-: Un inedito Michael ci dimostra come, con poche parole, si possa realizzare alta poesia e ci regala, nascosto tra i versi, un bellissimo aforisma su quei sogni che possono nascere in ognuno di noi.

Maurizio Mazzotti –Figlia della Luna-: Commovente descrizione di un’emarginata in preda alla disperazione. E’ bravissimo Maurizio a renderne lo stato d’animo ed a regalarci una poesia che genera compassione e solidarietà. Perfette le rime e le assonanze alternate di questa bellissima poesia che avrei visto meglio presentata se suddivisa in quartine. Complimenti vivissimi.

Renzo Montagnoli –Rugiada-: “l’incanto di un mondo perfetto” letto nelle lievi immagini di un mattino e reso con delicati versi dell’ottimo Renzo.

Dario Menicucci –Brezza di mare-: Come sempre Dario si arma del pennello delle parole e ci regala immagini dense di bellezza. La poesia ha il (prevalente) bel ritmo del novenario pascoliano, e così leggo le terzine che la formano, godendone.

Stefano Medel –Piccolo mondo antico-: Il titolo fa immaginare che il nostro Stefano si rifarà a Fogazzaro per descrivere un’atmosfera paesana. Al contrario, anche in questa occasione, negli amari versi del poeta, ritroviamo astio ed insofferenza verso insopportabili compagni di strada.

Antonietta Ursitti –Colline fiorite-: Un primaverile paesaggio che placa gli affanni del cuore. Molto ben descritti e paesaggio ed affanni dai bei versi della bravissima Antonietta.

Francesco Soldini -139. Lugh-dũnum-: Francesco ci regala una trappola: non è in Cina, o da quelle parti, quel lugh-agñ, bensì (come recita Wiki) è piccola località, ma guarda un po’, sul lago di Como, là dove Manzoni inciampò su di un ramo.

Marino Giannuzzo –Foglie-: Similitudine tra vita dell’uomo e vita delle foglie, molto ben resa dai malinconici versi di Marino.

Alfonsina Storni –Dos parabras-: gradita sarebbe la traduzione. Grazie.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –A Eos-: Un’invocazione alla “dea dalle rosate dita” perché sia clemente e regali il suo rosato ai nostri pensieri cupi. Il tutto detto con l’inimitabile stile dell’ottimo Giuseppe.

Carmine De Masi –I tuoi figli-: Nonostante la data di stesura la leggo come intensa preghiera ispirata dai recenti, crudeli avvenimenti di questo esodo biblico, rivolta a quel  Gesù che forse oggi sanguinerebbe più di allora, per le nefandezze della (civile?) razza umana.

Jacqueline Miu –Caduta libera- L’amore è un labirinto perfetto, afferma Jacqueline. Un amore al quale non si vuol sfuggire, nonostante l’affermazione contraria e, a dimostrazione, cito i versi più significativi di questo “voglio e non posso” che appare più un “potrei ma non ci penso proprio”: “lasciami divorare dalla tua bocca i silenzi”, “chiudiamoci in un abbraccio per toglierci dalla carne il freddo”, “non ho intenzione di lasciarti in prigionia del nulla” ecc.

Insomma è una fortuna che l’amore sia un labirinto perfetto!
Scherzi a parte, ancora una volta un sincero complimento.

Antonia Scaligine -Il mare è d’amare-: Attualissima e bella questa di Antonia. Il timore per quel che potrebbe succedere (e che inevitabilmente accadrà) ispira la poetessa per questi versi d’amore per il mare. Bello lo scenario, che poeticamente disegnano i versi, e condivisibile il timore che deriva dal leggerli. Brava Antonia!

Salvatore Cutrupi –Segnalibro-: Molto ben descritta la sensazione che abbiamo, rileggendo antichi nostri versi. Significativo quel punto di domanda finale. Punto di domanda che è pure mio, quando mi capita di riandare a mio antico verseggiare.

Laura Toffoli –Mi guardo-: Una domanda, irrisolta, che viene dalla notte dei tempi e che ispira Laura per questa intensa riflessione, conclusa con una poetica considerazione sul senso della vita. Brava molto è la nostra poetessa, per come ha saputo porgere i suoi dubbi e la sua certezza, con convincenti versi.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
desidero inviare un caloroso applauso per la pagina azzurra d'oggi
che contiene numerose poesie molto suggestive; ed un segno di riconoscenza per chi le pubblica e le commenta.
Santi
 

18 Aprile

18 aprile 2016

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Di Balos la laguna-: Affascinante descrizione, con l’usuale bello stile di Giuseppe, fatto di numerosi iperbati, di un magico luogo greco, ricco di storia, del quale il poeta non può che sentire nostalgia. Ed in noi, grazie a questi versi, nasce il desiderio di potervi, un giorno, vivere.

Santi Cardella –Non sono solo-: Un poetico tirar di somme, quasi un testamento e, se questo spazio fosse pagina di giornale lo si potrebbe definire “coccodrillo” a futura memoria. Santi usa immagini metaforiche e belle per descrivere la vita (in particolare nella strofa d’attacco dove, con grande maestria, viene sintetizzata la pericolosità del vivere ed il lento suo spegnersi) e conclude la poesia con un atto di fede in quel che ci attende “per la notte futura”.  Ancora complimenti vivissimi.

Michael Santhers –L’eredità-: Spassosa descrizione delle espressioni dei presenti, alla lettura di un testamento che li riguarda. Michael si supera in questa occasione, facendo un analisi psicologica dei personaggi e rendendocela con humor notevole che non stempera, anzi sottolinea, l’ipocrisia che aleggia in quello studio.

Maurizio Mazzotti –La brina-: Una suggestiva descrizione del sorgere di un giorno invernale, resa con versi dai quali risaltano colori e suoni.

Maatteo Bertoncello Brotto –La morte delle passioni –pensieri meccanici-: Una riflessione sullo svanire delle passioni, resa con ermetici e bei versi.

Gabriella Brancaleone –Cenere-: Pessimismo di stampo leopardiano in questi amarissimi, prosastici versi di Gabriella. E’ un analisi, a tutto campo, delle brutture del mondo e delle anime che lo abitano chiusa da una disperata conclusione che non lascia speranza.

Francesco Soldini -138. Fine festa-: Divertente racconto, in versi, di un ubriaco a fine festa.

Lyubov Letsun –Sogno…-: Un sogno narrato, tra immagini belle ed inquietanti, e con una chiusa dall’alto contenuto poetico che dice di un viaggio verso il mistero. Brava Letsun!

Marino Giannuzzo –Cuore senza pace-: La ricerca della pace sentimentale, per un cuore malato, detta con malinconici versi.

Laura Toffoli –Libero prigioniero-: Difficile essere più ermetici di così, eppure belli sono i versi di Laura che attacca, col titolo, e conclude con un clamoroso ossimoro.

Carmine De Masi –Emozioni-: Una dichiarazione d’amore, nato da un innamoramento che dura per la vita, negli appassionati, dolcissimi versi di Carmine.

Jacqueline Miu –Prendimi-: Non cessa di stupire Jacqueline per la passionalità che emana dai suoi versi. Oggi leggiamo, nella prima parte della poesia, un’invocazione alla salvezza, nel ricovero di un cuore che deve dare amore. E la poetessa indica la strada, per quella salvezza che, in chiusura, sarà ricambiata. Cito, quali da ricordare, i versi “c’è un cartello di sfratto alle porte dell’Eden ho rotto l’ala”, “ho postato un link sulla pagina dei tuoi sogni con le coordinate di un abbraccio” e, per chiudere, “ti sto aspettando al confine tra ciò che non dici e ciò che vorresti”. Bravissima!

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro infaticabile Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

17 Aprile

Grazie Piero sempre
Tinti Baldini

 

17 aprile 2016

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Erfoud-: La bella descrizione di Giuseppe  mi rammenta il museo dei fossili di Bolca (Vr) che ho visitato recentemente. Interessante è la storia di quelle terre e bene ne rendono il fascino i bei versi del nostro poeta.

Tinti Baldini –Buio stregato-: Suggestive immagini si stagliano nella penombra come fossero sogno. Incantano i versi della bravissima Tinti e noi sogniamo con lei.

Alberto Rosso –Ultimo e arrendevole-: Se non ricordo male anche in precedenza Alberto ci aveva regalato una composizione degna d’apparire nella Settimana Enigmistica. Questa andrebbe nella  rubrica “trovate l’imbroglione”.

Gianna Spiaggia –Poesia in rima-: Una poesia nata dalla rabbia, per un troppo precipitoso dono, stemperata dall’autoironia della poetessa.  Bell’esercizio di rime, in simpatica composizione.

Francesco Soldini -137. Vegetale-: Fantasiose e surreali immagini conducono ad una riflessione su quel che potremmo divenire al termine della strada.

Lyubov Letsun –Farfalle…-: Incantevole descrizione di questi fiori volanti, resa dagli ispirati versi di Letsun.

Marino Giannuzzo –Visione notturna-: Altra suggestiva descrizione di un paesaggio notturno, regalataci da un attento Marino.

Jacqueline Miu –afferrami sto cadendo-: Intensa (intensissima) invocazione d’amore, gridata da questa poetessa che non cessa di stupire per la violenza di cui sa rivestire versi che dicono il suo sentire. Ma non c’è soltanto violenza nel poetare di Jacqueline, c’è spesso alta poesia, come dimostrano i versi “grida alle nuvole…di farmi cadere a goccia sulla tua pelle” e “mescolati al miele di un gemito”.  E non manca nemmeno qualche lezione di vita e… di comportamento, come ci ammonisce il verso “…sulle distanze non vince chi corre ma chi ha fede”.  E, per concludere, rilevo che, unendo il titolo all’ultimo verso, si otterrebbe la sintesi poetica dell’intero componimento. Complimenti sempre!

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Parole pensate, dunque, ma che si vorrebbe averle scritte. Mi pare che questo intenda Salvatore.

Laura Toffoli –Ho raccolto il tuo eco-: Romantiche e belle immagini, per una romanticissima conclusione, dette con la maestria dell’ottima Laura.

A voi tutti l’augurio per una settimana piena di poesia ed un grande grazie al nostro vate Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Vegetale la poesia di soldini mi piace moltissimo per stile scarno e contenuto fondo
Grazie a tutti voi dell'azzurro e a lorenzo
Tinti
 

16 Aprile

16 aprile 2016

Marino Giannuzzo –Visione mattutina-: Delicate e fresche  visioni mattutine, in poesia realizzata con numerosi iperbati.

Dario Menicucci –Quell’ultima gracile luce-: Uno stato d’animo, intristito da delusioni, raccontato con efficacia dal bravo Dario.

Marinella Butti –Grazie-: Una preghiera di ringraziamento, nata dalla contemplazione di una natura che affascina, nei bei versi descrittivi di Marinella.

Francesco Albino –Fior di loto-: Un inno al fiore simbolo della purezza e della vita (nasce dal fango…) nei bei versi di Francesco.

Raffaele Marchesi –Lettera aperta a…(…)-: A chi mai ha indirizzato questa lettera, l’enigmatico Raffaele? Al cuore, al cervello, al fegato? Comunque sia, il poeta ed il suo organo misterioso, meritano auguri per una lunga vita.

Michael Santhers –Abat jour-: Leggere, a letto, alla tenue luce di un abat jour, fa nascere in Michael immagini, poi tradotte col suo inimitabile stile. Climax discendente ha questa poesia chiusa con quell’ultima strofa che pare una dolce buonanotte.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Canti solenni oggi-: Parodiando un antico adagio, direi che ne uccide più la penna che la spada. Giuseppe, brillante epigono di Giovenale, fa tagliente satira sul nostro attuale duce e sulla sua corte di “giulive bimbe”.  

“Non ci resta che piangere” era il titolo di uno spassoso film di tempo fa e questo faremo dopo aver letto i sagaci versi di questo ottimo poeta. Complimenti vivissimi e…mi associo.

Francesco Soldini -136. Semina-: Mi pare di capire che per il poeta è tempo di semina d’amore, in questo mutar della stagione.

Laura Toffoli –Diversi che si cercano per divenire unici.-: Passione espressa con poetiche e bellissime immagini, inframezzate da roventi dichiarazioni d’amore. Spettacolosa è oggi Laura, nel chiedere, donare e dichiarare sentimento, con i suoi forti versi. Versi che hanno una conclusione che fa “sbandare” la stessa poetessa, a significare lo sbandamento che può dare un intenso amore. Complimenti

Jcqueline Miu –Lei ti resta quando il cuore tace-: Un ritardo che genera smarrimento nella mente di chi attende, detto con la violenza di poetici versi ai quali Jacqueline ci ha abituati. Sempre godibile è la lettura di questa ottima poetessa.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, con l’augurio per un sereno weekend poetico ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Ringrazio Piero Colonna Romano e Santi per i bei commenti alla mia
poesia "Sterpaglie".
Salvatore Cutrupi

 

15 Aprile

15 aprile 2016

Francesco Soldini -135. Sostanza-: Filosofica riflessione sul pensiero, a metà strada tra Democrito e Platone 

Marino Giannuzzo –Ultimo sole-: Un convincente  affresco di un sonnolento paesaggio.

Claudio Badalotti –Il lago Maggiore-: Poetica ed efficace questa bellissima descrizione del lago Maggiore. Reso alla perfezione il sentimento generato da quel guardare. Complimenti vivissimi.

Dario Menicucci –La magia della sera-: Che Dario fosse poeta lo sapevamo da tempo. Oggi, con questo bellissimo affresco, ribadisce la sua arte riempiendo i suoi versi di sentimento e originalità. Quando leggere poesia è godere ed emozionarsi, ecco, di  pura poesia si tratta. Complimenti vivissimi.

Maurizio Mazzotti –Una vita semplice-: Le semplici, rassicuranti sensazioni che può dare la pioggia molto ben descritte dai versi di Maurizio.

Nino Silenzi –Ora che s’è fatto tardi-: Brevi le illusioni di quella vita che Quasimodo sintetizzò con quel “trafitto dai raggi del sole”. Inevitabile l’accostamento tra questa bellissima poesia di Nino con “Ed è subito sera” del premio Nobel per la letteratura. Il nostro ottimo poeta amplia l’analisi ribadendo, comunque, la tesi della brevità e dell’effimero della vita, con bei versi che grondano malinconia. Applausi convinti.

Nadia Borean –I cassetti-: Metaforiche le immagini con le quali Nadia costruisce questa poesia che dice, sostanzialmente, che si rifiuta il proprio passato e si anela ad altra vita, ad altri ricordi. Ben costruita e gradevole è la poesia della brava poetessa.

Michele Cristiano Aulicino –un due tre stella-: Ben tornato nell’azzurro, Michele! Simpaticamente usato il vecchio gioco da bimbi, con lo humor di cui Bibappalula è capace, per regalarci questa piacevole poesia che è, soprattutto, lezione di vita.

Michael Santhers –Trame a primavera-: Ed ancora una poesia di Michael che naviga tra il metasemantico ed il surreale e che, per certe immagini, rammenta quell’Jacovitti dei salami volanti. Spassoso sempre, a lui va un grazie per la capacità che ha di divertire, usando scatenata fantasia e capacità comunicativa.

Jacqueline Miu –Noi due-: L’amaro ricordo di un amore svanito nel tempo e nella noia dell’abitudine, descritto alla perfezione dalla magistrale Jacqueline, con versi che grondano rimpianto e rassegnazione.

Laura Toffoli – N. 7 Fiaba/Poesia: Un coniglio, un pappagallo e un gatto…insieme in uno strano affare-: Fantasiosa poesia/fiaba, da leggersi prima di addormentarsi, per ricordare altre fiabe ed altri narratori. Laura diventerà nonna, restando poeta, per la gioia dei nipoti.

Salvatore Cutrupi –Sterpaglie-: Il ricordo di tempi felici qui narrati, con metaforiche immagini dai malinconici versi, dal bravo Salvatore.

Un grande grazie all’amico Santi per il graditissimo, generoso commento alla mia “Alla Liguria”.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
qualche commento alle poesie d'oggi:

"Ora che s'è fatto tardi", di Nino Silenzi - Sembra di leggere il resoconto d'una resa definitiva al tedio ed alla monotonia della vita nella tarda età, quando ci rendiamo conto che il pensiero non sa trovare soluzioni appaganti. Ma c'è, nella dolcezza dei versi e nella ricerca della poesia, la consapevolezza e la determinazione che anche il dolore può trasformarsi in musica.
"Noi due", di Jacqueline Miu - Bella e tenera composizione della nostra poetessa che prefigura il tempo dei battiti di cuore lenti; con una chiusa commovente che evoca il "cupio dissolvi" mentre ammira il cielo.
"Sterpaglie", di Salvatore Cutrupi - Con l'abile ausilio di tanti endecasillabi spezzati il nostro collega ci propone una musicale composizione che è una riflessione amara sui quadri in bianco e nero d'una vita che ha già conosciuto smaglianti colori. Ed il canto diventa pura nostalgia nella strofe conclusiva.
Grato per tutte le emozioni positive ricevute invio cari saluti,
Santi
 

14 Aprile

Grazie caro Piero per il tuo bel commento alla mia poesia " en fondo al vial" In verità la poesia ha vinto un premio importante e quindi vuol dire che la tua competenza critica è fuori discussione.Ancora grazie e buona serata Bruno
 

14 aprile 2016

Lyubov Letsun –Vorrei-: Il rifiuto di troppo violente emozioni ispira la poetessa per questa intensa richiesta di pace dell’anima, detta con forti e bei versi.

Francesco Soldini -136.Per lei-: “e scendiamo nei sensi/e saliamo felici”: ma la cosa sembra riguardare una lei, certamente, ma anche una smisurata popolazione cittadina. Segno di panteistico sentimento, dunque. Almeno così la leggo.

Marino Giannuzzo –Tramonto dorato-: Un panorama al tramonto, descritto con efficaci versi.

Claudio Badalotti –Il conto non mi torna-: Una descrizione magistrale di quell’oltre che tutti aspetta. Ma Claudio a quel non luogo guarda con sarcasmo: sarà un nulla che annoierà, ci ammonisce. Insomma meglio l’inferno dantesco. Almeno là…si è vivi. Complimenti vivissimi; se la poesia è anche divertissement, ebbene lo hai realizzato.

Acquaviva (Francesco Abate) –Quando non avrò più fiato-: E’ malinconico questo tirar di somme di Francesco. Malinconico e rassegnato, come il messaggio che, a futura memoria, lascia.

Enrico Gavalotti –mattino presto-: Un faticoso inizio di giornata, raccontato con sintetici, amari versi.

Michael Santhers –Meteora-: Riflessioni a gogò scaturite dalla fantasiosa mente dello spassoso Michael. Rutilanti immagini surreali, rese con l’inimitabile stile del nostro amico, intrigano e divertono.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Verrà l’alba-: Pare che non ci sia rimedio alla tristezza che la notte porta all’anima. Neppure il sorgere di un giorno, promettente amore, potrà rasserenare. Questo il pessimistico messaggio che i versi dell’ottimo Giuseppe ci inviano.

Jacqueline Miu –Dille che  l’ami-: Se definii la precedente poesia di Jacqueline “manuale e indicazione d’uso per come trattare una donna innamorata”, definisco questa una full immersion nell’attuazione pratica di quel manuale. Ma qui la poetessa ci invita anche ad essere un tantino sadici: stringila finché non scricchiolino le sue ossa, baciala fino a farla boccheggiare, ed altre indicazioni gradite ad una coppia, con un lui sadico ed una lei masochista. Ma Jacqueline si riscatta con la splendida frase “portala oltre i suoi stessi sogni” (…ahimè dopo averla fatta piangere e tremare). Scherzi a parte, abbiamo a che fare con una spettacolosa poetessa che riversa nei suoi versi una grande passione, ed una visione della vita, e dei rapporti sentimentali, che definirei eroica. Ancora una volta applausi!

Sandra Greggio –Grandi come il mare-: Una rassicurante presenza, un ricordo dolcissimo che fa scordare amarezze del quotidiano. E vola, così, la colomba della pace, nei bei versi della bravissima Sandra.

Laura Toffoli –Ecco cara nonna…-: Naturalmente Laura descrive un dolcissimo ricordo, con i suoi delicati e bei versi ma a me, leggendo, torna in mente Proust e “les petites madeleines” della recherche. Gradevole, come sempre, l’atmosfera che sa realizzare la nostra poetessa con i suoi versi.

Un grazie di cuore all’amica Antonia per la considerazione che ha voluto ieri dedicarmi .

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro illuminato Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
la mia pigrizia e la stanchezza oggi sono state battute da queste poesie:

"Alla Liguria", di Piero Colonna Romano - Ottima composizione del nostro Piero, innamorato inguaribile del mare e del cielo della Liguria; la leggerezza delle immagini e la soavità dei versi assumono i toni lirici d'un canto indimenticabile, arricchito anche dai ricordi d'altri cantori e poeti che hanno portato nel cuore questa splendida terra. Il nostro amico tocca con notevole maestria i tasti della nostalgia fino a far rivivere i nostri ricordi e a provocare i nostri sospiri. Complimenti incondizionati.
"Grandi come il mare", di Sandra Greggio - Una presenza misteriosa ma affascinante domina in questa elegante composizione di Sandra, tanto da allontanare la malinconia e da emanare energie positive; simbolicamente e sapientemente evocate dalla comparsa d'una colomba della pace.
"Ecco cara nonna", di Laura Toffoli - Anche oggi una dolcissima poesia di Laura che rievoca ricordi mai sopiti d'una persona speciale: la nonna, simbolo di dolcezza e di saggezza, che commuove l'anima delle persone che ha amato.
Con un grazie speciale per te, mando un caro saluto ai colleghi,
Santi
 

13 Aprile

13 aprile 2016

Poesie a tema: La speranza dei poeti

Antonia Scaligine –Il poeta è colui che sa leggere.-: Bella e condivisibile riflessione sul compito dei poeti, detta con bel ritmo dalla bravissima Antonia.

Poesie a tema libero

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Altri crepuscoli-: Poesia che mi ricorda il romanzo “La chimera” nel quale Sebastiano Vassalli racconta della durissima vita dei “camminanti”, personaggi che, nel 1500, svolgevano il ruolo dei risaioli (mondine d’allora).  Come sempre Giuseppe sa creare suggestive atmosfere antiche, con i suoi bei versi che è un piacere gustare.

Francesco Soldini -133. Sindrome-: Si ritenne, un tempo, la cometa portatrice di funesti malanni. Qui Francesco sintetizza quel vecchio adagio, traducendolo nel dubbio, con affascinanti versi.

Marino Giannuzzo –Sera di Laurignano-: Una pennellata veloce a descrivere l’incanto di un antico borgo sotto la luna.

Simone Magli –Sputo sangue e parole-: La dolorosa metafora di un malessere esistenziale, espresso da amarissimi, significativi e  bei versi dell’ottimo Simone.

Alessandro Borghesi –Dalla finestra-: Una serie di belle immagini, ben rese dai versi di Alessandro, sono preludio e stimolo all’attesa dell’amore.

Dario Menicucci –Promesse di un aurora-: Dopo uno sogno ,denso di speranza, ecco nascere, radiosa, la giornata, che è previsione d’amore. Il tutto con i bei versi ai quali il bravo Dario ci ha abituati.

Marianna Poerio –Cinque lettere-: Le cinque lettere della parola “amore” ispirano Marianna per questa disamina dei suoi consolatori effetti. Brava Marianna!

Bruno Castelletti –En fondo al vial-: Poesia intimista ad alto contenuto poetico. L’ottimo Bruno guarda all’oltre con fede ed invita al suo sereno ricordo chi rimarrà. Commovente e particolarmente bella questa poesia della quale segnalo, per particolare bellezza, la seconda strofa. Dopo auguri per una lunga e felice vita, complimenti vivissimi a questo grande della poesia dialettale veronese e non soltanto.

Fabrizio Lama –Catene d’ossa-: Una meditazione malinconica su se stesso, detta con suggestivi e bei versi.

Michael Santhers –Sguardi sul fiume-: Guarda il fiume, il nostro poeta, e, così come lo descrive, pare un oasi naturalista. Ancora una volta la natura interpretata con grande fantasia, resa con i suggestivi versi dell’ottimo Michael.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Il bisogno di protezione, nei versi di Salvatore.

Jacqueline Miu –Se vuoi amare una donna-: In questa occasione Jacqueline ci offre un manuale d’istruzione e d’uso, per amare una donna. E lo compila col suo particolare stile fatto di violenti e passionali versi, alcuni dei quali grondanti lirismo. Ne faremo tesoro. Hai visto mai?

Laura Toffoli –Foglia d’autunno in primavera-: Ispirata e poetica descrizione di questo scorcio di primavera. Laura sa come costruire immagini accattivanti, immagini che nascono dal suo attento, poetico osservare la natura. Brava Laura!

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Un grazie di cuore a Piero, il grande poeta perché sa leggere la poesia
Un riconoscimento a tutti i poeti del sito ,perché ci regalano la poesia
A Lorenzo, l’amante accogliente e generoso della poesia.
Antonia Scaligine
 

12 Aprile

12 aprile 2016

Giuseppe Stracuzzi –Libertà di amare-: Una richiesta d’amore, indirizzata ad una donna che non ha segreti per un cuore innamorato, c on un qualche timore in chiusura. Ancora una volta Giuseppe ci regala versi ad alto contenuto poetico quali: “tolgo le ali al velo/e stringo il sogno”. Complimenti.

Lyubov Letsun –Mia sorella-: Un grande amore per una persona degna di questo. E’ quasi una preghiera l’intensa e bella poesia di Lyubov che auguro sia ascoltata.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –All’anima acquetarsi paiono i tumulti-: Ricordi di persone care tornano e paiono diapositive che si formano su bianche pareti. Ma come diapositive svaniscono, lasciandoci amareggiati. Sempre apprezzabile il bello stile del nostro ottimo Giuseppe.

Santi Cardella –Recapito-: La metafora di un abbandono, nei bei versi che Santi ci regala. Vagamente inquietante lo scenario dove l’abbandono, magistralmente descritto, si realizza. Perfetti gli endecasillabi senza una sbavatura. Ma da Santi non ci si può aspettare di meno. Bravo!

Enrico Tartagni –Motivo-: Una riflessione/monologo su quell’oltre che spaurisce e su ciò che lasceremo. Significativo, per la speranza che genera, quel lasciare qualcosa di noi in quel “polline dell’amore” dal quale altri fiori nasceranno. E’ sempre un piacere leggere i bei versi liberi del bravissimo Enrico.

Francesco Soldini -132. Albero-: Lievi, come lievi pennellate, i versi di Francesco dipingono un albero dalle cadenti foglie.

Marino Giannuzzo –Sera-: Molto ben disegnato un romantico paesaggio notturno da una poesia dalla struttura del sonetto.

Michael Santhers –Affaccio notturno-: E riecco le surreali visioni che il nostro Michael estrae dalla notte, interpretandone suoni, persone, animali. Godibile, come sempre, anche questa, tra il resto della produzione.

Laura Toffoli –Ricerca-: La ricerca della verità tra dubbi e certezze, nei bei versi di Laura.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Delicata immagine, resa in tre versi tre.

Antonia Scaligine –Stanca della mia esagerata ansietà!-: Perfettamente descritta una patologia comune a molti. Prende, a volte, una sensazione d’angoscia, la paura attanaglia ma la nostra ottima amica sa reagire. E lo dichiara, poeticamente, nell’attacco di questa intensa poesia che presenta riflessioni sulle quali riflettere (per es.: vita/morte, rantolo/vagito, spazi piccoli/grandi). Sempre brava Antonia!

Aurelio Zucchi –Cercava occhi inclini al sogno-: Un sognatore, dunque, alla ricerca d’altri sognatori pronti ad ascoltare sogni. Così leggo questi versi dell’amico Aurelio.

Jacqueline Miu –falena-: Una rutilante serie di immagini, legate da prosastici liberissimi versi, in perfetto stile simbolista.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

11 Aprile

11 aprile 2016

Cornelia Paun Heinzel –Tempo – Voltare-: Benvenuta nell’azzurro a Cornelia che qui esordisce con una riflessione sugli stati d’animo e sui loro effetti, mutevoli nel tempo, per ognuno di noi.

Michael Santhers –Pioggia-: Gli effetti della pioggia narrati, con attento osservare, da un surrealista, delizioso Michael .

Giuseppe Stracuzzi –Terra muta-: Un fremente atto d’accusa contro “occhi che non vedono il dolore” di quei disperati che migrano, incuranti dei pericoli, alla ricerca della dignità d’uomini, irrealizzabile nelle loro terre. Intenso il grido di dolore di Giuseppe, realizzato con magistrale poetare.

Stefano Medel –Sbarre-: Prosegue la forte protesta di Stefano contro una società dalla quale si sente incompreso ed usato.

Francesco Soldini -131. Suicidio-: La disperazione, quella che può portare al gran rifiuto, molto ben sintetizzata dai versi di Francesco che dicono di rimpianto per il passato, rifiuto del presente ed impossibilità di positive previsioni per il futuro.

Marino Giannuzzo –Notte invernale-: Un bel dipinto di un dopo temporale.

Maurizio Mazzotti –Note rapite-: L’armonia della natura, osservata e descritta dal poeta con lievi, romantiche immagini.

Jacqueline Miu –Un secondo, un giorno, una vita-: Filosofia di vita sintetizzata col bellissimo aforisma “chi ama è immortale/per un secondo/per un giorno/per la sua intera vita”, dall’appassionata Jacqueline.

Laura –Una poesia un po’ magica: primo tempo-: Resto in attesa dei successivi tempi. Questo prologo disegna fiabeschi scenari, secondo il bello stile di Laura.

Sandra Greggio –Poesia-: Grata alla poesia, ancora di salvezza, Sandra le dedica questi riconoscenti e bei versi.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: La morte di una foglia, intesa quale ultimo sogno, descritta con stringati versi da Salvatore.

Con l’augurio per una serena settimana, piena di poesia, il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

10 Aprile

10 aprile 2016

Michael Santhers –Brezza d’aprile-: Surreali visioni, del dolce mese d’aprile, che il fantasioso Michael ci regala per il nostro godimento.

Lyubov Letsun –Devo andare-: L’aspirazione alla serenità, resa con intensi versi da Lyubov.

Fausto Beretta –Capolavori tristi-: Il desiderio di vivere in altre realtà pare non placarsi nemmeno con l’aiuto di un bicchiere di nettare, troppo poco capace. Dai bei versi di Fausto emana un senso di (contagioso) smarrimento.

Claudio Badalotti –Il piacere è piacere-: Dunque il piacere è piacere se è il nostro piacere. E per dimostrarlo l’ottimo Claudio tira in ballo, contestandolo, un matematico/astronomo di un tempo che fu. Segue una condivisibile serie di definizioni sul piacere, che vedrebbe concorde anche Eudosso.

Giuseppe Stracuzzi –Non ce la faccio-: Dichiarazione d’amore resa con poesia grondante passionalità e tenerezza. Rivelatore è quel desiderare infinite braccia, atte a contenere infinito amore, così come quel descrivere l’oggetto d’amore “invisibile concreto”, raggiungibile solo dal pensiero. Logica conclusione, di forte impatto, è la chiusa con quel rivolgersi al buio della notte, invitandolo a rassegnarsi al sorgere del giorno.

Stefano Medel –Quelli dell’igiene mentale-: Ancora una volta Stefano, contro l’ipocrisia e la falsità della gente che giudica spettegola e addolora, alza forte il suo grido di protesta.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –A sogni porta primavera-: Tutto cambia, col passar del tempo. Ricordi dolci non trovano più gli stessi profumi di ieri in questo oggi e ci paiono appannati, spenti. Così riflette, col suo bello stile, l’ottimo Giuseppe.

Giuseppe Dabalà –Prestami le tue pupille d’oro-: Originale la costruzione di questa bellissima poesia dell’ottimo Pino, dove la prima strofa, decisamente prosastica, in effetti è prologo a versi ad alto contenuto di lirismo che sono invocazione ad un’entità astratta (la poesia) perché, attraverso lei, si possa raggiungere la pace. Complimenti vivissimi.

Dario Menicucci –Mentre dormi-: Una visione, della quale ci si può soltanto innamorare, narrata con delicati, dolcissimi versi del bravo Dario.

Francesco Soldini -130. Radici-: Poesia che pare il seguito (e la conclusione rassegnata) della precedente 129.Cacca e che, di quella, è pessimistica analisi di questo nostro vivere.

Marino Giannuzzo –Nella campagna-:Romantiche e bucoliche immagini molto ben rese dai versi di Marino.

Maurizio Mazzotti –Amico mio (romanesco ma non troppo)-: Una pacca sulla spalla ad un amico triste per contegnoso atteggiamento. Simpatico incoraggiamento a guardare alla vita con più ottimismo, detto in pascarelliano romanesco. Gradevole e simpatico il verseggiare di Maurizio.

Salvatore Cutrupi –Sangue-: La bellezza della natura cancellata dall’odio che invade il mondo. Appunto, che ce ne facciamo? Intensa è la riflessione, densa di metafore, del bravo Salvatore. Intensa e coinvolgente.

Jacqueline Miu –Qualche uragano d’estate-: Che altro aggiungere a quanto già detto su questa grande della poesia? Violenti ed amari sono questi versi e portano alla commozione. Una solitudine che scava nel profondo, un sentimento che è intenso e che attende soltanto il conforto di un abbraccio. Difficile scegliere tra le poesie di Jacqueline, per trovarne la più bella ma, fosse una gara, questa potrebbe meritare medaglia d’oro. Complimenti vivissimi.

Laura Toffoli –n.6 fiaba/poesia-: Fiaba da raccontare a bimbi felici di udirla. L’ho letta e riletta e mi sono cullato nel sogno. Brava brava è questa sensibile e delicata poetessa che, col suo verseggiare, ci incanta sempre. Complimenti vivissimi.

Un grazie di cuore all’amico Santi per l’attenzione ed il commento alla mia “Il nuovo che avanza”.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

9 aprile 2016

Maurizio Mazzotti -Operai Poeti dentro la fabbrica, strana gente,-: Potrà la poesia essere cura per l’alienazione? E’ questa la domanda che si pone Maurizio, facendo similitudine tra ritmi di lavoro, appunto alienanti, e ritmi della poesia. Intensa poesia che è accusa contro certe condizioni di lavoro disumane.

Michael Santhers –Flash notturno-: “e un gufo paralitico/sul trespolo dei dubbi”: chi tra noi riuscirebbe a comporre questa immagine? E chi riuscirebbe a rendere il disperato stato d’animo di una lucciola scrivendo: “scappa al fruscio di filigrana/di una fata del piacere/appartata a contabilizzare/lontana dal magnaccia/spremute illusioni” ? E come descrivere meglio il passaggio dalla veglia al sonno, così come lo leggiamo nella chiusa? L’ho già scritto ma devo ripeterlo: non ci fosse bisognerebbe inventarlo questo fantasioso poeta.

Simone Magli –L’arte rappresenta l’impotenza dell’uomo nei confronti della vita.-: Quindi, ammonisce Simone, l’arte è quello che ci potrà salvare dai mali del mondo, con questo criptico aforisma.

Lyubov Letsun –Fiamma ballerina-: Lo smarrimento che si può provare, in mezzo a gente indifferente, molto ben descritto dai versi di Lyubov.

Fausto Beretta –Amori-: Amore quale sale della terra, quale scopo della vita, quale salvezza ultima. Questo leggo nei riflessivi versi del bravissimo Fausto.

Claudio Badalotti –Haiku-: Un ermetico Claudio, in questa occasione, probabilmente non ama i cambi di stagione.

Giuseppe Stracuzzi –Non lasciarmi solo-: Una richiesta d’amore, nata da un timore, detta con lievi versi che disegnano romantiche immagini. Tenere e dolce è questa godibile poesia del bravo Giuseppe.

Dario Menicucci –Sotto le Apuane-: Una sensazione di pace, data da un paesaggio di grande bellezza, descritta con versi ispirati e dalla grande forza descrittiva.

Francesco Soldini -129. Tre anelli-: Chissà perché, ma questa poesia mi rammenta una certa Eulalia Torricelli da Forlì. Là c’eran castelli, qua d’anelli si tratta. Poesia surreale, come surreali sono le fiabe.

Corrado Cioci –Il giardino dell’anima-: Prosa poetica questa di Corrado che, con sfrenata fantasia, narra di un incubo con dantesco stile. Allegorie, metafore, simboli arcani si susseguono e si accavallano in una sequenza di rutilanti immagini, lasciando nel lettore il desiderio di risentir la pace delle stelle.

Marino Giannuzzo –L’acqua-: Bellissima descrizione di una sorgente in poesia che presenta una chiusa capolavoro.

Laura Toffoli –Dimensione di luce-: L’ermetica descrizione di raggi di luce e dei sentimenti contrastanti che osservarli genera, in questa poesia dalle fascinose immagini che Laura ci regala.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Paiono omaggio all’impressionismo i tre versi tre di Salvatore.

Jacqueline Miu –Lepre-: Cruenti immagini, in linea con lo stile di Jacqueline, a raccontare una sensazione di paura e dolore. Così la leggo.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

9 Aprile

Caro Lorenzo,
qualche commento sulle poesie del giorno:

"Non lasciarmi solo", di Giuseppe Stracuzzi - Pregevole composizione poetica dotata di un buon ritmo musicale e vitalizzata dalla misteriosa forza dell'amore.
"Sotto le Apuane", di Dario Menicucci - Il nostro sensibile collega dipinge con i suoi versi un paesaggio maestoso e lo arricchisce con le sensazioni d'uno spirito amante dell'armonia della natura.
"Dimensione di luce", di Laura Toffoli - Fantasiosa composizione sulle sensazioni destate dalla luce; e l'io poetico si immedesima con le sensazioni scambiate con l'ambiente naturale.
"Il nuovo che avanza", di Piero Colonna Romano - Il nostro "facile(ma arguto) profeta" sparge la sua preziosa ironia sui protagonisti di questa decantata primavera politica, reiterazioni ormai troppo note d'un vecchio e stantio sistema di potere logoro e cristallizzato sulla difesa dei privilegi esistenti. La bella poesia di Piero li espone tutti alla berlina, ma occorrerebbe una presa di coscienza collettiva del popolo italiano per disarcionarli; ecco spiegato perché non cambieremo mai!
Con un grazie a tutti coloro che scrivono ed uno più specifico a Lorenzo, invio a tutti un caro saluto,
Santi
 

8 Aprile

8 marzo 2016

Marino Giannuzzo –La tremula luna-: La romantica immagine della luna, resa con bella immagine, spinge in alto il pensiero del poeta, per immergersi nell’infinito.

Maurizio Mazzotti –Parole-: Lirica descrizione di ciò che le parole possono esser, età, per età. Intensa e bella la chiusa.

Michael Santhers –Mandorli-: L’effimera vita dei fiori del mandorlo qui descritta con l’ineguagliabile stile del nostro Michael. Tutto qui? No, il poeta lancia una sconvolgente accusa: il mandorlo, non il melo, fu veicolo per il peccato originale.

Simone Magli –La speranza è un illusione-: Filosofico aforisma, dal pessimistico sapore, del nostro Simone.

Lyubov Letsun –Ricomincerò-: La ricerca di sogni, narrata con belle metafore, in una poesia, piena di dolcezza, che è dichiarazione d’intenti.

Renzo Montagnoli –Il fabbro-: Un’amara analisi della società nella quale viviamo, nata dal ricordo di un uomo simbolo della rivolta. Disegnata alla perfezione la figura di quell’indimenticabile amico silenzioso, dall’ottimo Renzo.

Fausto Beretta –Il fiume del tempo-: C’è sconforto in questo guardare ai nostri frenetici tempi, resi con metaforica immagine. E c’è pessimismo nelle previsioni sul futuro di quelle “pianticelle giovani” alle quali il poeta dedica, in chiusura,  speranzoso incoraggiamento.

Claudio Badalotti –Governo ladro-: Fu un giorno tangentopoli e, passando per calciopoli, siamo arrivati a trivellopoli. Cambian le date ma nulla cambia nella disonestà di chi ci governa. Alla fremente accusa del bravo Claudio aggiungerei un’avvertenza: ogni popolo ha il governo che si merita.

Giuseppe Stracuzzi –Un raggio buono-: Nonostante “il gravame degli ultimi gradini” la rinascita della natura compie il miracolo di riportare luce e speranza. Delicati e belli i versi di Giuseppe, in questa godibile poesia.

Dario Menicucci –Un mattino di primavera-: Quadretti deliziosi, che profumano di mare, ecco quel che oggi ci regala, con la sua maestria, l’ottimo Dario. Un grazie per il chiarimento ed un caro saluto.

Francesco Soldini -128. Cacca-: Una scatologica attesa, dunque, nei versi del nostro Francesco.

Stefano Medel –Masaniello-: Essere incompresi e subire i giudizi ipocriti della gente, fa parere a Stefano d’essere novello, disperato Masaniello. E lo racconta con versi pregni di sdegno.

Jacqueline Miu –Favola di primavera-: “appena saprò dell’infinito tu io noi magia sopra l’abisso dei battiti” è verso che riassume tutta la passione, che in questa ed in altre poesie,  sa esprimere, con travolgente forza, questa splendida poetessa. Ed in questa, come in molte altre, regala pensieri densi di lirismo che coinvolgono e meritano ammirazione.

Cara Jacqueline, ti ringrazio per il commento che mi hai dedicato. Spero di meritare quel che hai scritto, certamente leggerlo mi ha molto imbarazzato.

Per quanto riguarda il troppo breve tempo che la vita ci consente, permettimi una riflessione: penso a quanto poco hanno vissuto artisti quali Mozart o Schubert o altri, eppure quel che ci hanno donato riempie, e riempirà, la nostra vita e quella di tutti gli uomini. Direi che più che lungamente, sarebbe bello poter vivere intensamente quel che il tempo ci regala. Un cordiale saluto ed un grazie per ciò che sai dare.

Laura Toffoli –Il nostro amor indietro è rimasto, s’è fermato, ora lo riguardo…-: Credo sia questa una delle più belle poesie della bravissima Laura. E’ un volo dolcissimo, fatto di delicati versi che rendono lievi e bellissime immagini. Da leggere e rileggere per godere dell’atmosfera di un racconto cha dovrebbe dire di un triste finire, ma che non si esaurisce nella rassegnazione malinconica, bensì in una inevitabile decisione che mi pare presa con gran forza d’animo. Complimenti vivissimi ed aggiungo un banale, ma verissimo, “chi non ci vuole non ci merita.

Antonia Scaligine –Haiku-: Malinconica riflessione sul tempo che passa e su ciò che, nel bene e nel male, ci riserva. Bellissimo (perfettamente ritmato) l’inizio successivo alla terzina e bellissima e intrisa di malinconia, la chiusura. Complimenti Antonia!

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Un sogno colorato, reso alla perfezione dalle belle immagini che Salvatore ci ha regalato.

Un grazie di cuore a Giovanni Abbate per l’attenzione ed il commento alla mia “In memoria” ed un caro saluto.

A tutti il più cordiale dei  saluti ed  un grazie riconoscente al nostro Lorenzo per la sua infaticabile opera.

Piero Colonna Romano

 

Un plauso sincero a "Il fabbro" di Renzo, che mi ha commosso con questo grande esempio di umanità e amicizia incondizionate.
Mi hanno colpito poi la maestria di Giuseppe in "Un raggio buono" e le immagini di Dario, che sempre mi incantano e mi fanno sognare.
Grazie e complimenti a tutti. Un grazie speciale a Piero per i suoi commenti calzanti e a Lorenzo per la sua regia.
Simone

 

7 Aprile

Vorrei incontrarti (da un genitore a un bambino autistico).
Ho scritto questa poesia il 2 aprile che è stata la giornata
mondiale della consapevolezza dell'autismo.
Dario.
 

7 aprile 2016

Stefano Medel –A gran giornate-: Ricordi nostalgici, nel passar del tempo. Ed una pena stringe il cuore per ciò che non potrà tornare. Questo racconta Stefano con malinconici versi.

Marino Giannuzzo –Istantanea-: Ungarettiana è questa intensa pennellata di Marino.

Maurizio Mazzotti –Alchimia-: La dolcezza che può dare l’amore e la solitudine, che può esserci nella vita, se quello manca, ben descritte dai versi di Maurizio.

Michael Santhers –Cortili d’aprile-: Normali scene di vita, delle quali Michael riesce a cogliere, e rendere, la gioiosità, i rumori, l’atmosfera sensuale, con i suoi fantasiosi e godibilissimi versi. Cito per tutti: “Cani e gatti in trincea/sbavano armistizi” e “s’affaccia dal balcone una ragazza/di lievitata età a stupire”. E che dire di quel “sotto grondaie di coppole” ?. Come sempre complimenti!

Simone Magli –La primavera mi sboccia in fronte-: Ha una particolare capacità di sintesi il nostro amico Simone. E qui, una volta di più, lo dimostra con questi due magistrali versi, che dicono di assenza di ispirazione. Dicono, negandolo in contemporanea.

Bonifacio Ferrari –Ho creduto in te e ho sbagliato-: Un dolcissimo ricordo che porta pena, e la forte nostalgia per chi non c’è più, espressi con la gran malinconia che impregna ogni verso.

Dario Menicucci -Vorrei incontrarti (da un genitore a un bambino autistico)-: L’impossibilità di comunicare con un bimbo autistico e la pena che ne deriva, espresse con commoventi, intensissimi versi, nati da un profondo sentir quella pena. Struggente la chiusa del bravissimo Dario. (è sempre difficile, impossibile direi, leggendo simili poesie, fare complimenti all’autore. C’è solo da sperare, ed augurare, che solo di tecnica poetica si tratti.)

Francesco Soldini -127. Colate-: Mi pare che la tesi qui svolta da Francesco sia questa: è impossibile amare in queste città dove tutto è effimero. Sentimento, l’amare, che solo i folli possono provare. E, come disse qualcuno, si sbaglio corrigetimi.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Ben resa la sensazione di  noia che può esserci in giorni uguali, nonostante gli strepitii che ci circondano.

Jacqueline Miu –Destino-: Versi che hanno ampio respiro, dall’inizio alla fine, e che dicono della ricerca di un amore che rende liberi.

Laura Toffoli –Voglio sognar…-: Un concentrato di poesia che inizia con un bellissimo verso che è preludio ad un sogno. Un sogno che è ricordo malinconico di un passato gioioso, narrato con allegria alla quale si alternano note di tristezza. Ancora una volta, brava Laura!

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

A Piero Colonna
Viviamo troppo poco per renderci conto delle cose veramente importanti. Un istante troppo breve per due o tre battiti d’ali. Noi planiamo una sola volta e non abbiamo il tempo per imparare a farlo bene, in verità non abbiamo il tempo per imparare a fare bene nulla, non impariamo a fare bene gli amici, i genitori, i figli, gli amanti, non abbiamo il tempo di imparare a imparare e allora? Allora la vita non dura in eterno. L’oggi è il nostro futuro. Oggi è ciò che dovremmo fare domani. Oggi è quella cosa che rappresenta i nostri sogni. Oggi dopo tanto lavoro che credo non solo io apprezzi quanto l’ospitalità del nostro mecenate Lorenzo, sono qui a ringraziarti. Lo faccio con le parole perché è la mia parte migliore, la mia libertà, le parole sono le mie ali. Per ringraziarti di leggerci, di trovare la forza d’animo di commentarci, per ricambiare la stima con cui innalzi semplice sconosciuti poeti, ecco qua un pezzo della mia anima adepta al bene. Sia la salute millenaria e il tuo amore impagabile per l’arte, un ideale per altri. Noi tutti, credo, ti auguriamo di crescere sempre affinché tu possa poi insegnare a più giovani, a più piccoli, il valore di quello che noi dinosauri stiamo lasciando in eredità (modesta) al mondo. Grazie Piero per la fatica e il dono della cosa più preziosa che possiedi al mondo: il tuo tempo, tempo che dedichi ad artisti che il mondo forse un giorno conoscerà perché c’è stato qualcuno che ha dato loro fiducia a valore. Ogni bene Jacqueline Miu


Ringrazio di vivo cuore Santi e Piero per i loro bei commenti a “ Una magia del bosco “.
Cogliendo l’occasione:
- Caro Santi, aggiungo i miei complimenti per il tuo “ Tramonto “. Amo ancora di più la tua poesia quando sfocia con felici e preziose espressioni nel mondo della mitologia di cui molti oggi, purtroppo, ignorano l’esistenza e l’importanza. Avremo mai un giorno una “ Età dell’oro “?
- Caro Piero per “ In memoria “. Il sentimento di amicizia che traspare dai tuoi versi delicati e profondi
raggiunge vertici sublimi. Questa è vera amicizia! Vorrei anch’io essere e avere un amico così.
Grazie a entrambi per quel che mi date.
Un abbraccio affettuoso al nostro insostituibile e incomparabile Lorenzo vero amico, Giovanni Abbate.


Ringrazio Piero Colonna Romano per il suo colto e approfondito commento
al mio tanka e a Simone per il gradito apprezzamento.
Salvatore Cutrupi
 

6 Aprile

All’illustrissimo Piero,
un grazie di cuore,
perché sa cogliere la giusta essenza delle mie poesie.
LAURA TOFFOLI ovvero Lauretta

 

6 aprile 2016

Poesie a tema: La speranza dei poeti

Antonia Scaligine –Io non ho mai pensato di…-: Interessante e condivisibile definizione di quel che è un poeta, resa, con poetici accenti, da una più che brava poetessa.

Ma un’affermazione di Antonia mi induce ad un’ulteriore riflessione: nessuno di noi, in nessun campo intendo, brilla di luce propria. Platonicamente direi che ci realizziamo grazie a reminiscenze (d’altre reminiscenze, probabilmente) in continuo divenire e (speriamo) in continua evoluzione. Grazie per il commento alla mia “In memoria”, con un caro saluto.

Poesie a tema libero

Francesco Soldini -126. Contenti-: Una grande gioia di vivere, nella più compiuta libertà, espressa con versi pieni di quei sentimenti.

Federica Cavalera -L’argenteo mare sbatte sulla scogliera-: Un’immersione nella natura, a coglierne gli aspetti più romantici, resa con versi ottimamente descrittivi e coinvolgenti.

Stefano Medel –Bacio-: Il ricordo di un momento denso di passione, lontano nel tempo e rimpianto, raccontato con malinconici accenti.

Marino Giannuzzo –Inverno-: Ci sono momenti in cui alla vita si guarda con grande scoramento. In questa composizione Marino riesce a renderne alla perfezione lo stato d’animo che li genera.

Michael Santhers –Routine-: La noia sarebbe, dunque, routine giornaliera e di noi tutti. Con un grande sbadiglio (e il suo solito stile che muove al riso) ecco che il grande Michael ci informa, con gradevolissimi versi.

Arthur Rimbaud –Ma Bohème- tradotta da Santi Cardella-: Bohémienne è l’atmosfera di cui sono intrisi i versi di Rimbaud, magistralmente tradotti dall’ottimo Santi che ne ha saputo cogliere, e rendere, lo spirito. Complimenti!

Lyubov Letsun –Tramonto-: Suggestiva descrizione di un mare agitato al tramonto. Colori, suoni e profumi emanano dai bei versi di questo nostro nuovo amico. Complimenti.

Laura Toffoli –Il re del sogno-: Il fascino di un sognatore merita questi intensi e bei versi della sensibile Laura.

Salvatore Cutrupi –Tanka-: Delizioso epigramma del bravissimo Salvatore al quale dedico la definizione di “epigramma”, così come la si può leggere in Wikipedia:

L'epigramma è una iscrizione poetica encomiastica o dedicatoria o, più spesso, funeraria.

Più comunemente viene inteso come epigramma un componimento poetico di vario carattere che si contraddistingue per la sua brevità e icasticità.

Abbiamo poco o nulla da imparare dai giapponesi.

Jacqueline Miu –Primavera-: La risposta alla domanda che appare in chiusura è tutta nei versi che la precedono. Versi impregnati di passionalità, forti e suggestivi, che lasciano senza fiato e che sempre meritano applausi. Versi per tutte le stagioni, dunque, ma resto in attesa di quel che diverranno in estate…

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro infaticabile Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

A Piero Colonna Romano per la mia -ai medici, donne e uomini del mio tempo-
Grazie Piero per i tuoi commenti. Soprattutto in questo e altri che ti trovano in contrapposizione al mio pensiero. Ebbene, anche solo il gesto di commentarmi, cosa che nessuno se non il tuo rispetto per le persone ti invita, racchiude in sé quel dono comunque di LIBERTÀ nella ricerca del bene del bello e del vero. Questo dono Universale non sarà stato donato a tutti da Dio, come tu affermi negando la sua esistenza ma, comunque è stata data da una Entità diversa da noi. Certamente non sono stato io e forse, nemmeno un nostro comune amico in poesia.
Quando ti leggo sento quella parte di te che rappresenta Dio o quello che ti pare chiamarlo o non chiamarlo affatto, purché tu sia felice; ma non credo. Una cosa certa però è che, anche questo ti ha permesso di essere circondato da tanti amici e penso di non avere molte difficoltà a scriverlo con la lettera maiuscola, Amici. Un caro saluto nel ricordo di quel l'unico abbraccio che mi ha unito al tuo pensiero leale. Giampietro


Un grazie da parte mia non può mai mancare per Piero , Santi e Lorenzo , i vostri commenti alle poesie mi danno , diciamo, una spinta a scrivere .Sì , come ben dici, l’orizzonte è come un sipario che vorremmo alzare per trovare , oppure ancora cercare le risposte ai nostri dubbi , grazie di cuore. Ne approfitto per lodare sempre le vostre poesie, ieri quella di Piero< In memoria> è un bellissimo addio terreno in rima ad un amico , Santi la tua libera traduzione alla < Ma Bohème di Rimbaud >è speciale ,poeta errante che viaggia alla ricerca di un’ispirazione, un Pollicino sognante, saluto tutti Antonia Scaligine


Poesia a tema: ben detto Antonia!
Poesia a tema libero: molto bello e ungarettiano il primo tanka che salvatore oggi firma sulla pagina azzurra.
Un caro saluti a tutti. Un grazie sincero a Lorenzo. E un grazie al mio amico Piero.
Simone
 

5 Aprile

5 aprile 2016

Lyubov Letsun –Anima mia candida-: Un benvenuto nell’azzurro a Luyubov che esordisce con bella poesia che è invito (e speranza) a volare nel sogno.

Arturo Guzzardi –In silenzio-: Poesia che pone almeno due filosofici quesiti: perché si viene al mondo piangendo e perché temiamo il passaggio dalla vita alla morte? Interessanti quesiti che Arturo riassume con intensi versi.

Francesco Soldini -125. Sulla neve-: Una faticosa camminata nella neve ben descritta dai versi di Francesco.

Maurizio Mazzotti –Ostia Levante-: Suggestive immagini, di una suggestiva località, rese con bei versi che traducono un guardare pieno di sentimento.

Federica Cavalera -Il miracolo della natura-: Un immersione nella natura, sentendosi parte esclusiva di quella, molto ben descritta da Federica.

Stefano Medel –Festa-: Ben resa, dai versi di Stefano, la sensazione di noia di un giorno festivo, trascorso in solitudine.

Marino Giannuzzo –Il saluto-: Un volo di rondini ispira Marino che ci regala questi descrittivi versi.

Michael Santhers –Il lago-: Immagini di un romantico lago, descritte e distorte dalla fantastica penna dello strepitoso Michael. Segnalo un pesce che tenta di impollinare un salice, un cigno narciso, una rana a colori, una sirena fatta a mosaico che tenta un innominato.

Avessimo tutti la fantasia di questo poeta, quanti voli potremmo fare!

Raffaele Pisani –La mia piccola casa-: Iperbolica dichiarazione d’amore, resa con l’uso di bellissime immagini che pure, al confronto dell’amata, perdono colore e senso. Che può volere di più una donna?

Claudio Badalotti –Azione e verità-: Saper distinguere il grano dal loglio. E’ questo l’invito che Claudio ci rivolge, col poetico raccontarci delle sue letture.

Bruno Castelletti –Sensa de ti-: Commovente riepilogo di una vita vissuta nell’amore, resa con i delicati versi dell’ottimo Bruno. Complimenti vivissimi, con l’augurio per altro lungo percorso denso dello stesso sentimento.

Jacqueline Miu –Amore-: Filosofica riflessione sull’amore, detta con molta passione dalla bravissima Jacqueline
 

Clelia Maria Parente –Primavera-: Una rutilante serie di belle immagini, per descrivere la stagione della rinascita alla vita, regalateci dalla sensibile Clelia.

Laura Toffoli –Poesia scritta al volo-: L’autoironia, gran cosa! E Laura dimostra d’averla, raccontandoci una scenetta buffa, che la vide protagonista, con bello humor e verve poetica.

Antonia Scaligine –L’orizzonte-: L’unica certezza, tra i forse ed i sarà, è quell’orizzonte cui con lo sguardo tendiamo, sperando trovarvi la risposta ai nostri dubbi. Mi pare questo il senso dell’intensa poesia della riflessiva Antonia.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Un’ immersione nell’azzurro, resa con tre versi tre.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

4 aprile 2016

Federica Cavalera –Momenti di solitudine-: La fine di un amore, dunque, molto ben simboleggiata dal primo verso di questa intensa poesia dai toni malinconici.

Antonella Iacoponi –Marina di Pisa-: La cura con la quale Antonella descrive romantici dettagli di un bel paesaggio, nasce dall’amore profondo per quella terra. Ben rese le immagini, da una poesia che pare un invito a visitare quei luoghi.

Giampietro Calotti -Ai medici, donne e uomini del mio tempo-: Interessanti riflessioni su Dio, visto quale dispensatore del male oppure, meglio, inesistente, in quanto, essendo portatore d’amore, non potrebbe tollerare i dolori che inondano l’umanità, cui porrebbe rimedio se esistesse. Antica diatriba dunque che, da parte di un teologo, troverebbe risposta nel libero arbitrio (che sarebbe un dono fatto da Dio all’uomo…). Bene esprime i suoi dubbi il nostro amico Giampietro, attraverso i versi di chiusura che paiono (e dichiarano) rassegnato atteggiamento sul contendere.

Giovanni Abbate –Una magia del bosco-: L’incanto del bosco al risveglio mattutino, descritto con i bellissimi versi di Giovanni.

Enrico Tartagni –L’Inganno dell’Amore-: Lo spazio/tempo dove realizzare amore, in questa ricerca ansiosa del bravissimo Enrico.

Stefano Medel –Ma comprarti non posso-: Disperante conclusione sulla non commerciabilità dell’amore, detta con versi dal tono rassegnato.

Marino Giannuzzo –Crepuscolo-: L’intera poesia, fatta con belle immagini, pare una metafora sul tramonto della speranza.

Michael Santhers –Aprile-: In perfetto stile surreal/santhersiano ecco una pregevole descrizione del mese d’aprile, tutta da godere.

Raffaele Pisani –L’albero tuio-: C’è grande tenerezza nell’invito che il poeta rivolge all’amata. Dolcissima e bella è la poesia di Raffaele.

Jacqeuline Miu –Velieri-: Bellissima questa definizione dell’amore, regalataci dalla bravissima Jacqueline.

Fausto Busatta –La vetrina dei sogni-: Il conforto che possono portare i sogni ma anche la consapevolezza della loro inconsistenza, ispirano Fausto per questi romantici e bei versi.

Clelia Maria Parente –Haiku Pasqua-: Una pennellata sulla pasqua, dunque. Propongo alla brava Clelia di cambiare quel “bela” in “fugge”. ..

Laura Toffoli –Il continuo fluire-: Similitudine tra acqua che scorre e sogni di serenità, magistralmente realizzata dai bellissimi versi di Laura. Complimenti.

Antonia Scaligine –Haiku-: I primi tre versi sono una magistrale sintesi di quel che poi segue. L’intera poesia, nata da profonda fede, descrive alla perfezione lo spirito della Pasqua ed i suoi effetti. Brava, Antonia!

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Elegia sintetica alla primavera, molto ben resa.

Ringrazio Sandra e Santi per l’attenzione ed il commento alla mia “In memoria”.

A voi tutti il più cordiale dei saluti. Al nostro generoso Lorenzo un grande grazie.

Piero Colonna Romano

 

4 Aprile

Caro Lorenzo,
ti dò il bentornato tra le nostre emozioni e passo ad alcuni commenti della ricca pagina azzurra:

"Una magia del bosco", di Giovanni Abate - Bella e incalzante come una radiocronaca la nascita magica d'un fiore.
"Crepuscolo", di Marino Giannuzzo - Prima un'immagine di pace, la bellezza dell'universo misterioso, poi una malinconica riflessione nel verso di chiusura: la speranza umana sconfitta dal tempo, in questa agile composizione.
"In memoria", di Piero Colonna Romano - Dolcissima composizione questa elegia dell'amicizia dai toni altamente lirici (emozionante quel "lieve ti sia la terra che ti copre"), che possiede la magia d'un canto con sottofondo di violini. Tanto di cappello al nostro vate.
"Velieri", di Jacqueline Miu - Gradevole opera poetica che in pochi versi infuocati descrive la grandezza e la forza dell'amore.
"Il continuo fluire", di Laura Toffoli" - Il fiume confortante dell'armonia, spezzato dall'inquietudine d'un'anima che vorrebbe fermare il tempo.
"Haiku", di Antonia Scaligine - Un aforisma sull'amore recitato in abiti orientali, spiegato nei successivi versi, decisamente occidentali, come la fede professata e divulgata.
Con un rinnovato grazie ti mando un caro saluto,
Santi
 

Penso che a molti sia capitato di perdere un caro amico; non tutti però sanno esprimere il proprio dolore in maniera così delicata e sensibile come quella del nostro Piero. Oltre a fargli le condoglianze , voglio dirgli che di sicuro il suo collega ed amico gli darà il benvenuto in quell'oltre non meglio specificato ma esistente in qualche parte del creato. Che questa consapevolezza gli sia di grande conforto. Questo il mio augurio più sincero.
Sandra Greggio
 

4 aprile 2016

Dario Menicucci –Odor di primavera- Fosse un quadro lo chiamerei “impressioni”, talmente rapide sono le “pennellate” che Dario adopera per descrivere quel che vede e sente, alla maniera, appunto, degli impressionisti, con ottimo effetto pittorico e poetico.

Arturo Guzzardi –Non voglio-: Pare che Arturo voglia dire che, più che tirar somme della nostra vita, l’amore che abbiamo avuto ne è il compenso più grande. Il tutto reso con meditativi versi.

Francesco Soldini -124. Icaro-: Due personaggi destinati a cruenta fine, l’uno sognatore, l’altro crudele assassino, a simboleggiare il nostro vivere in caotiche, disumane città, nella interessante poesia di Francesco.

Maurizio Mazzotti –Un girasole tra i sassi-: Godibili immagini, talvolta dal sapore surreale, dicono di una ricerca dentro se stessi, realizzata quasi fosse sogno. Suggestiva la poesia di Maurizio e piacevole.

Bruno Amore –Perché non sia l’amaro calice-: Analisi accurata di quanto oggi opprime il mondo, in nome di un improbabile Dio dell’odio. Intenso e amaro è il guardare di Bruno che ci raccomanda di ritrovare la pace nella sublime musica di Mozart, quale unico rimedio a ciò che pare non essere più sanabile.

Alessandro Borghesi –Ignorati-: C’è una rabbia incontenibile nei versi d’Alessandro, ed il motivo che la genera mi pare sia la disattenzione che la società pone nei confronti dei diversi. Metafore forti, quelle che il poeta ci regala, che invitano a riflettere.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Miles gloriosus-: Castigat ridendo mores, l’ottimo Giuseppe e ci dimostra che quando la classe non è acqua (e la sua è grande) e se è accompagnata da profonda cultura ( quale è la sua) può far nascere, come in questo caso, poesia degna di un Marziale. Dubito che i destinatari di questa sferzante satira siano in grado d’intenderla. La cultura non è di tutti, ahimè, e certamente non alberga nella mente dei nostri farseschi governanti, guidati dallo sfasciacarrozze gigliato. Applausi convinti a questo capolavoro del nostro poeta.

Cari amici per oggi sono costretto a fermarmi. Completerò domani la lettura delle vostre belle opere, commentandole secondo ciò che mi faranno sentire e ringraziandovi per il piacere che ne deriverà.

A voi tutti il più cordiale dei saluti ed un grande grazie a chi tutto ciò consente genrosamente.

Piero Colonna Romano
 

Auguri a tutti….
Possa la poesia della Pasqua
essere l’uovo che contenga per voi
la sorpresa più bella…
quella che il vostro cuore desidera si realizzi…
Più i desideri si visualizzano
e più questi si materializzano…
provare per credere.

Lauretta
 



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