Commenti sulle poesie
 

Pagina iniziale

Tematiche e testi


Poetare | Poesie | Licenze | Fucina | Strumenti | Metrica | Figure retoriche | Guida | Lettura | Creazione | Autori | Biografie | Poeti del sito

Poesie consigliate     La Giostra della satira     Recensioni    La Sorgente delle poesie   Concorsi

Scrivi il tuo commento                                                                                                                                                                        Vedi la rubrica


 

NO COMMENTI Salvatore Armando Santoro

 

Commenti Gennaio-Febbraio 2014   Commenti Marzo-Maggio 2014   Commenti Giugno-Settembre 2014  Commenti Ottobre-Dicembre 2014
Commenti Gennaio-Marzo 2015     Commenti Aprile-Giugno 2015    Commenti Luglio-Settembre 2015    Commenti Ottobre-Dicembre 2015

Commenti Gennaio-Marzo 2016    Commenti Aprile-Giugno 2016



 2016

30 Settembre

30 settembre 2016

Simone Magli –La semplicità è la lingua dei saggi-: Sì, caro Simone, hai ragione. E la semplicità è anche la caratteristica comunicativa dei veri colti, capaci di rendere semplice ciò che è complesso.

Dario Menicucci –L’arcobaleno-: E’ una delizia immergersi nei paesaggi romantici tanto ben disegnati dal bravissimo Dario. Complimenti vivissimi.

Tinti Baldini –I fuochi del cuore-: Quelle farfalle nello stomaco qui divengono, ben più poeticamente, “libellule che sfarfallano nella retina”  e danno speranza nella vita. Mi pare che in questa poesia l’ottima Tinti si sia superata nella capacità di rendere il suo amore per la vita e per le emozioni che sa regalarci. Complimenti vivissimi, cara Tinti.

Michael Santhers –Vigne-: Il vino, dunque, sangue della terra veicolato dalle viti. Non è soltanto fantasia quella che muove la penna del nostro Michael ma è un attento osservare uomo e natura, tradotto in poesia, talvolta sarcastica, sempre ricca di un profondo pensare. Giusti i complimenti più sentiti e non solo a questa ulteriore bella poesia.

Francesco Soldini 1. Gabbiani-: Descrizione sapiente di un paesaggio marino.

Ben Tartamo –“Non piangere per me”-: Un patriottico invito a piangere per questa patria malata e non per quello che pare un eroico personaggio, invito reso con un testo che potrebbe essere quello di una canzone, con tanto di refrain. Decisamente originale.

Maria Attanasio –I tuoi occhi-: Paiono dichiarare incomunicabilità questi dolenti ed intensi versi della brava Maria.

Jacqueline Miu –la cosa migliore dell’essere un perdente-:  Mi pare che la brava Jac, col suo tipico poetare, sostenga la maggiore “comodità” che c’è nell’essere perdenti. Nessuno mai chiederà ad un perdente di battere record, a differenza di chi si dovrà accollare la fatica d’essere vincente sempre.

Laura Toffoli –Mesto carnevale-: Delizioso l’attacco di questa poesia che è meditazione su di una metaforica stagione autunnale. Sempre suggestive le immagini che Laura ci regala, intrise di colori e profumi.

James Cole –Hai dato ordine- Proposta da Giovanni Silvestrini-: Un grido di dolore, dunque, detto da un cantante poeta che poco conosco.

W. Shakespeare –Sonetto 18- Proposto da Giuseppe Gianpaolo Casarini-: Ottima la traduzione di questo ambiguo sonetto di Shakespeare (che pare fosse dedicato ad altro uomo, così come la maggioranza dei sonetti di questo autore). Faccio notare la particolare struttura che assunse il sonetto in epoca elisabettiana: 3 quartine a rime alternate, chiuse da un distico a rime baciate. Particolarmente difficile la traduzione in italiano che, come si può notare, è assolutamente priva di rime. Ed ancora un grazie a Giuseppe per queste sue interessanti e colte proposte.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, assieme ad un grande grazie al nostro infaticabile Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Buongiorno. Vorrei ringraziare Piero per il suo commento alla mia "quel sogno a Dolceacqua": sempre attento, l'amico Piero riesce a cogliere il senso di ogni poesia! E da generoso qual'è, regala, esagerando come sempre con me, emozioni e segni di stima. Con il cuore..grazie.
Addis Marinella
 

Riporto sotto un aforisma di C. J. Jung che conferma la verità contenuta nella poesia odierna di Jacquelin Miu:
"Senza una buona dose di ossessione, la maggior parte della gente non raggiungerebbe mai il proprio destino, e finché ciò non avviene è meglio non liberare nessuno dai suoi demoni perché, se ciò accadesse, si tratterebbe di una amputazione."
Un caro saluto a tutti poeti e frequentatori del sito, un sentito grazie ai più assidui nell'offrire poesie e nel commentare e dialogare.
Simone

 

29 Settembre

29 settembre 2016

Maria Attanasio –Ti sento-: Un’anafora magistralmente sospesa per vieppiù sottolineare un sentimento doloroso, nato da un abbandono. Bellissima è questa poesia regalataci dalla sensibilissima e brava Maria. Complimenti.

Giuseppe Gianpaolo Casarini-Gocce di nebbia settembrina-: Complimenti vivissimi al nostro Giuseppe per questo magistrale uso degli enjambement. La poesia scorre senza inciampi, e dice di una sofferenza, resa con brillante similitudine.

Santi Cardella –Per aspera ad astra-: Godibilissimo questo insegnamento che ci proviene dall’ottimo Santi. La vita oltre la vita, dunque, facendo un viaggio di tipo dantesco, per superare i nove cerchi angelici e per ammirare, abbagliati, “l’amor che move ‘l sole e l’altre stelle”. In gran spolvero è il nostro Santi che, in questa occasione, oltre la lezione di morale, ce ne dà una di tecnica sopraffina, con quei decenari a rime abbracciate (o chiuse). Complimenti.

Rosino Maranesi –Notte d’estate-: Infuocato e bella descrizione di un tramonto spettacoloso. Belle le immagini e molto ben reso il panorama.

Michele Aulicino –politica-: Immagino che il paese sia la nostra derelitta Italia, in mano a politici che ben conoscono i loro interessi, unica idea con la quale si confrontano. Non ci resta che piangere.

Michael Santhers –Autunno dei perdenti-: Un elenco di perdenti, descritti col bel sarcasmo del nostro strepitoso Michael. Dalle foglie, ai frutti, ai clochard, alle quaglie,  ai più o meno finti extracom, ce n’è per tutti i gusti. Ed è vero: la fantasia del nostro non conosce limiti e continua a dilettarci, talvolta amaramente.

Laura Toffoli –Cuore in inverno-: Belle immagini, dense d’ottima poesia, rese dal sensibile guardare della nostra ottima Laura. Dolcissima la chiusa che, piena di tenerezza, pare una dichiarazione d’amore.

Jacqueline Miu –Il vestito rosso-: Rosso, simbolo di passione. Quella che esplode nei versi “accolgo le nuvole nel petto e libero aquiloni” e “io sono malata di anima e di rime” e che, come un grido straziante, si conclude con le invocazioni finali. Qua e là immagini goticheggianti (“limo che pomicia con piogge o acque coi lampi”, “il macabro cadavere di un corvo”) a dare maggiore risalto a quella passione. Jacqueline è sempre Jacqueline!

Marinella Addis –Quel sogno a Dolceacqua-: Marinella rende, con alta poesia, quel che impressionò Monet recatosi a Dolceacqua (paese dell’entroterra imperiese). Credo che il pittore, davanti a quel bellissimo ponte romano, abbia provato esattamente quell’emozione, magistralmente qui resa dalla bravissima poetessa. Ed in me torna la nostalgia per quel luogo che, secoli fa, visitai, restando incantato. Grazie Marinella per questo regalo ed un cordiale saluto, assieme ai più vivi complimenti.

Guido Guinizzelli –Madonna, il fino amor- Proposta da Giuseppe Gianpaolo Casarini-: Dalla Sicilia alla Toscana, ecco la nascita del dolce stilnovo. Questo sonetto ed il più famoso “Donne ch’avete intelletto d’amore” suscitarono le ire del “conservatore” Bonagiunta Orbicciani (notaro in Bologna e sostenitore della scuola siciliana) nei confronti del nuovo stile. Ire che Dante raccontò nel Purgatorio  (XXIV°). Sempre un grazie a Giuseppe per queste proposte ricche di cultura.

James Cole –Trattengo il fiato- Proposta da Giovanni Silvestrini-: Beh, più intensa di così una dichiarazione d’amore non può essere. E grazie anche a Giovanni per avercela proposta, magari quale esempio.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, assieme ad un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Pur con involontario ritardo, uno specialissimo grazie a Piero Colonna Romano per il suo impegno e la sua competenza profusi nel commentare le diverse puntate del mio De Verum Cultura, Poemetto Filosofico, Storia Disinvolta della Filosofia in Versi dalle Origini ai Giorni nostri. Ho voluto riportare per intero il titolo dell’”operetta” perché conto di farne, una volta opportunamente rivista e corretta, entro questo stesso anno una pubblicazione e presentazione.
Ancora una volta grazie a Piero perché i suoi suggerimenti e incoraggiamenti, ogni volta puntualmente registrati e meditati, non sono stati assolutamente estranei a questa mia decisione. Quanto al Pessimismo da Piero rilevato nell’ultima puntata, vorrei aggiungere al Pessimismo dell’Intelligenza, l’Ottimismo della Volontà. Non a caso, il Poemetto nell’Edizione definitiva, si chiude con la 150ma sestina:

Coraggio! Sta per nascere il Futuro:
tendi l’Orecchio: qualcosa già si sente:
i vagiti del nuovo nascituro
copron le grida della Partoriente …
E se nel partorir la Madre muore,
resta per sempre un grande atto d’amore!
(Carlo Chionne)
 

27 Settembre

27 settembre 2016

Ben Tartamo –“Bersaglio”-: Una filastrocca che contiene filosofia di vita ed insegnamento per un sereno vivere.

Carla Persico –Che imbroglio-: Eppure solo un poeta può turbarsi (e rendere il suo turbamento) osservando (e sentendo dentro) il passar delle stagioni, quando  cambiano temperature e colori. Nel poeta c’è anche un pizzico di follia, un modo diverso di guardare agli eventi, alla vita, di provare sentimenti e diversamente renderli. Tranquilla, Carla, ti piaccia o no, poeta sei. Imbrogliona!

Giuseppe Stracuzzi –Il ponte-: Una lunga e bella metafora sull’instabilità dell’amore. Sognanti le immagini che l’ottimo Giuseppe ci regala, tutte godibili.

Alberto Rosso –Quello che mi dai-: Esprimono grande, rassegnata malinconia i bei versi di Alberto. Significativa  (e particolarmente bella) l’immagine di chiusura.

Andrea Sbarra –innamorarsi-: Dolcissima, delicata descrizione dell’inizio di un amore, resa con romanticissimi versi.

Stefano Ripamonti –Cenni di risveglio-: Profumo di latte e di borotalco emanano i dolcissimi versi di Stefano che rimane in trepida attesa d’ascoltare le due sillabe con le quali sarà riconosciuto.

Maria Attanasio –Così…-: Non resta che sperare nella reincarnazione, cara Maria. Intenso è il desiderio di invertire il percorso del tempo, che sale da questi intensi versi, per realizzare sogni non avverati. Ma il tempo è galantuomo. Si dice, e chissà…

Jacqueline Miu –Il verde m’entra dentro gli occhi-: “Ali troppo grandi per un piccolo cielo” sono espressione, che con alta poesia, dice di un estremo bisogno di volare nel sogno, nell’amore. La grande Jacqueline, che già conosciamo, qui esterna questo suo bruciante desiderio, questo suo vivere in apnea in un mondo dove scarso è l’amore. E merita, una volta di più, applausi per questa sua capacità di rendere angosce e desideri di vita.

Antonia Scaligine –Il perché del mio nipotino-: Antonia, in questo suo tenero dialogo con un nipote, mi fa riflettere su quella data che (chissà da chi) è stata fissata per festeggiare i nonni (stavo per scrivere  per fare la festa ai nonni…). Già, perché in autunno? Che più di una festa sia un avvertimento di fine corsa? Ma noi nonni, da robuste querce, attendiamo a piè fermo omaggi e (perché no?) regali. Nipoti avvertiti, dunque, mente deliziosa è la poesia della nostra ottima e sensibile amica. Come sempre.

Laura Toffoli –Portone ……di Villa Dolfin di Porcia (PN)-: Singolare e suggestiva descrizione di un antico portone in ferro battuto, regalataci dalla sfrenata fantasia della nostra bravissima Laura.

Petrarca –Solo e pensoso i più deserti campi- Proposta da Giuseppe Gianpaolo Casarini-: Uno dei più bei sonetti di Petrarca, consigliatoci (con apprezzabile intento didattico) dall’ottimo Giuseppe. Vi troviamo la sintesi del sentire e del cercare la solitudine, complice la pulita natura, del grande poeta. Semplicemente superlativa. Grazie Giuseppe, per questa boccata d’aria fresca.

A tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Ringrazio Ben Tartamo per il generoso commento alla mia poesia " I miei passi in autunno".Il desiderio di un" poeta" è quello di suscitare emozioni e quando ci riesco mi emoziono anche io. Grazie ancora. Alla prossima.
Salvatore Cutrupi

 

Caro Lorenzo,
vorrei inviare i miei complimenti ad Antonia Scaligine per la sua poesia "Il perché del mio nipotino"
, soave e piena di tenerezza. Il cielo dei nonni splende di più con le emozioni che lei risveglia.
Auguri a tutti i nonni del sito ed al nostro Lorenzo, recentemente associato. Cari saluti per tutti i colleghi,
Santi
 

Il caro Salvatore Cutrupi, ci dona ancora una volta, con la sua "Passi", una rara perla lirica,
trasmettendoci emozioni e riflessioni, come solo lui sa fare.
Nel rileggerla, avverto per davvero ciò che ritengo, egli stesso, possa aver voluto ricreare come atmosfera: il rumore stanco dei passi, l'odore pungente dell'umidità delle foglie morte. Il colori anche: dal grigio dell'autunno, a quello variopinto dei paesaggi da lui amati e ricordati con nostalgia. E le passioni, le sue, che con questa poesia, riesce a far sentire anche nostre: l'amore per la natura incontaminata e per la propria terra (forse lontana).
Bellissima l'anafora "i miei passi in autunno" in essa avverto l'eco di una musica lontana, di un entroterra siciliano d'altri tempi, ma indimenticabile.
Grazie Salvatore. con i tuoi Passi" ci hai fatto sognare ad occhi aperti!
Ben Tartamo

 

26 Settembre

26 settembre 2016

Dario Menicucci –Il pianto delle ciminiere-: Quel che resta di un industria, fonte di dignitoso lavoro un tempo, muove il pensiero di Dario. Ed è una similitudine malinconica quella che esprime con questi versi profondamente sentiti e molto, molto bene comunicanti quella malinconia. Suggestive e belle le immagini di cui è ridondante la poesia con quella deliziosa strofa di chiusura che sugella, magistralmente, il sentire del poeta.

Bruno Amore –Autunno-: Usando altri immagini, rispetto a quelle di Dario, l’ottimo Bruno si lascia trascinare a compiere similitudine tra una stagione che preannuncia l’inverno ed il suo sentire. Simbolica e fortemente malinconica è quella “rosa spampanata” con la quale il poeta si identifica malinconicamente. Bravo Bruno, per come hai saputo rendere il tuo sentire!

Ben Tartamo –“Mistero di Tenerezza-: Una dolcissima rievocazione della Sacra Famiglia, narrata con la passione di versi colmi di fede. Interessante è l’alternarsi delle rime di quasi tutte le strofe.

Carla Persico –Uomo-: Una dolente implorazione, rivolta ad un uomo, perché cessi il suo navigare altri mari. Struggente e significativo il richiamo ad Ulisse e Penelope, in questa intensa dichiarazione d’amore, come altrettanto lo è la chiusa della poesia.

Enrico Tartagni –Il dono più bello-: Una malinconica riflessione, resa con suggestive immagini, sull’inutilità di ciò che si è imparato. Ammassi di (inutili) parole, recita Enrico ed esprime la delusione di ciò che poteva essere (quell’anima pura da cui è nato il mondo) e ciò che è. Non resta che sperare d’essere vento, afferma il poeta, per fuggire dal male (che ci circonda).

Luigi Panzardi –Illusioni-: Ermetica nel senso, lascia spazi alle più varie interpretazioni che vanno dall’essere una addolorata analisi della vita, al ricordo ed al pentimento di un qualche guerriero che combatté in terra straniera. Suggestive le immagini che Luigi ci regala in questa affascinante poesia.

Michael Santhers –Vendemmia-: E’ giusto il tempo per parlar di vendemmia e Michael lo fa col suo sarcasmo e col suo rendere grottesche le immagini. Così il vino diviene cannocchiale che si può usare solo al contrario, per allontanare il baratro della fine, da vecchi ubriaconi. Prosit.

Laura Toffoli –Veranda anni ’30 nascosta dal tempo-: Decisamente suggestiva questa descrizione di una antica, misteriosa veranda che muove la fantasia di Laura a rincorrere fantasmi. Affascinanti sono i versi della nostra amica, anche in questa occasione.

Jacqueline Miu –Il perdente-: Lezione di vita dalla nostra Jacqueline che con questi versi, che paiono un lungo aforisma, afferma, in definitiva, che è faticoso essere sempre vincenti.

A voi tutti il più cordiale dei saluti ed al nostro illuminato vate un grande grazie.

Piero Colonna Romano

 

25 Settembre

A Santi…dall’espressività dei tuoi commenti traggo linfa poetica…grazie. Laura
 

25 settembre 2016

Michael Santhers –Cadono le foglie-: Poesia decisamente autunnale che precorre il 2 novembre. Un anafora a sottolineare l’ineluttabilità della fine, poi confermata, rassegnatamente, nell’ultima strofa. Poesia dove il poeta riflette, con grande malinconia.

Stefano Medel –Kerouac il lungo cammino per la libertà-: In effetti molte delle poesie di Stefano nascono da quel desiderio di libertà, e da quel rifiuto delle convenzioni sociali, che si trovano nelle “prose ritmiche” del “beat” Kerouac. Qui il poeta lo afferma con decisione e con ispirati (e didattici) versi.

Ben Taryamo –“Tu sei”-: Struggente dichiarazione d’amore, resa, con appassionati versi, ad una persona indispensabile per la vita.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Un foglio giallo stropicciato-: L’emozione di una dichiarazione d’amore e d’amicizia rivive al trovar di un antico e ingiallito foglio. Molto ben resa, quell’emozione, dagli iperbati che l’ottimo Giuseppe usa con maestria.

Nino Silenzi –Orologi-: Quegli orologi, con bello humor descritti, paiono una specie di difesa, con la loro fragilità, contro il tempo che passa, più che esserne misuratori. Nino ci regala una bella poesia che è amara riflessione su quell’incalzar del tempo su di noi e dichiara la sua istintiva preferenza per il più fragile (…e controllabile) degli orologi della sua collezione. Decisamente gradevole questa proposta del poeta che certamente è un invito a riflettere.

Carlo Chionne –POEMETTO FILOSOFICO-: Trae amare conclusioni il nostro ottimo Carlo sul percorso, ormai esaurito, del pensiero filosofico. Morti i filosofi, dunque, e con loro la speranza d’altra e più dignitosa vita per l’uomo. Per qualcuno di loro Dio è morto, per altri inesistente, per altri ancora, assente e/o indifferente al destino dell’uomo, ma il pensiero era sempre vivace e stimolante.

C’è un gran pessimismo in questa conclusione amara del grande Carlo. Personalmente spero ancora che l’utopia (quella, per esempio, di Tommaso Moro, di Campanella, di Erasmo) abbia ancora radici nell’anima dell’uomo e, prima o poi dia frutti. (in alternativa mi piacerebbe tanto sentir risuonare nuovamente le note della Carmagnole…)

Purtroppo, visti i tempi, molto ben sintetizzati dai versi del nostro amico, per noi sarà impossibile vederle realizzate quelle utopie. Non ci resta che sperare nella reincarnazione o in futuro migliore per i nostri pro pro pro ecc. nipoti. Un grande grazie a Carlo Chionne per questa sua magistrale opera di diffusione del sapere.

Salvatore Cutrupi –Passi-: L’autunno della vita descritto con consapevole sentire dai versi, dal tono malinconico, di Salvatore, cui auguro lunghissimo e sereno autunno.

Laura Toffoli –Quadro di natura sul finire dell’estate-: Una malinconica descrizione della fine dell’estate, quasi come fosse simbolo della stessa vita. E’ sempre una brillante Laura, dalle impressionistiche visioni, quella che leggiamo nelle sue poesie.

Jacqueline Miu –piume-: “mi ossessiono mi amo mi voglio mi gusto mi detesto” è il verso centrale dell’intera composizione. E non solo fisicamente perché tutto ruota attorno a questa modo di intendersi e di guardare a se stessa. Ovviamente non può mancare l’amore, questa volta detto come richiamo d’emozioni…elettrostatiche. Come sempre interessanti, per la forza che hanno, i versi della bravissima Jacqueline.

Mario Rapisarda –Frecciate- Proposta da Giuseppe Gianpaolo Casarini-: Niente male questo “dirsele per le rime” che a me pare un dire a nuora perché suocera intenda. Là dove la suocera sarebbe Carducci e la nuora mi è ignota. Sempre grazie a Giuseppe per queste proposte che sono e regalano cultura.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
ti mando alcuni commenti "provocati" dalle poesie del giorno:

"Orologi", di Nino Silenzi - Toccanti espressioni di malinconia e rassegnazione in questa bella poesia di Nino che descrive l'inesorabile cammino del tempo e della vita; il primo "ladro di speranze e d'illusioni" che la seconda fabbrica incessante. E la malinconia campeggia sovrana nella riflessione sugli effetti che lo scorrere del tempo induce nell'animo del poeta: scoramento che prima "non sentivo", ora "mi perseguita".
"Poemetto filosofico" di Carlo Chionne - Giunge alla conclusione la ciclopica opera in versi del nostro Carlo che col suo elegante stile ci ha spiegato come è cambiato il mondo dalla preistoria ai giorni nostri. E le istruttive riflessioni esposte nelle sestine trovano un suggestivo messaggio nelle quartine conclusive: nel bene o nel male l'uomo è l'artefice della sua storia.
"Passi", di Salvatore Cutrupi - Poetiche riflessioni del nostro collega sul lento incedere dei nostri passi nello autunno della vita, quando il sole sta per tramontare; belle e coinvolgenti le sensazioni espresse.
"Quadro di natura sul finire dell'estate", di Laura Toffoli - Bel quadro di natura morente in cui i tre protagonisti cercano ancora di vivere prima di arrendersi al fato inevitabile.
"Piume", di Jacqueline Miu - Col suo inconfondibile ed incisivo stile la nostra collega versa in questa poesia tutta la sua inquietudine, la sua natura umana avida di sensazioni vitali (le linfe dell'anima), i sogni e le chimere che sorreggono quel paio d'ali che alla fine si trasformano in mani amorevoli; notevole espressione d'un temperamento poetico.
Unisco un applauso di gradimento per tutti quelli che mettono in versi le loro emozioni, per chi ci legge e ci commenta, per chi ci coordina.
Santi

 

24 Settembre

24 settembre 2016

Michael Santhers –Progresso-: Un inno “A Satana” dove all’esaltazione (del progresso) Michael sostituisce il sottile sarcasmo delle sue immaginifiche, accusatorie immagini. Poesia godibile, come tutte quelle del nostro amico al quale non possono non andare complimenti.

Stefano Medel –Ricordo di scuola-: L’odore del gesso e della carta dei libri nuovi, già torna anche alle nostre narici ed alla mente, leggendo questi ricordi giovanili di tempi sperduti nel tempo.

Dario Menicucci –Solo colore-: Un apoteosi di colore, per disegnare un suggestivo tramonto, con i suggestivi versi di Dario.

Ben Tartamo –“Foglie di settembre-: Un dipinto del mese di settembre, reso con versi dal malinconico tono, adatto a descrivere questo mese di passaggio.

Antonietta Ursitti –Palpiti sottili-: Immagini evocative di una speranza e di un dubbio. Vibrazioni, dunque, causate da una fiduciosa attesa, rese con gli ermetici e bei versi di Antonietta.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Ondeggia l’alto pioppo-: Un immagine in movimento che crea una malinconica immagine nella mente del poeta, tradotta in delicati e bei versi.

Jacqueline Miu –“Uccidimi Diavolo!”-: E riecco l’appassionata e passionale Jacqueline poeticamente  esternarci i suoi appagati desideri, con espliciti versi che farebbero invidia  ad una Ana Rossetti a Patrizia Valduga, ad Emily Bronte… Qui la nostra ottima amica mi pare si superi con questi bollenti racconti, densi di poesia. Ed ancora complimenti.

Laura Toffoli –Nobili radici-: Bellissima descrizione di un paesaggio che, per il tono col quale è reso, sa d’autunno. Dolcissimo quel connubio tra muro ed edera, magistralmente descritto e suggestiva molto la chiusa di questa bella poesia. Complimenti, Laura!

Vittorio Alfieri –Sonetto CLXXIII- proposto da Giuseppe Gianpaolo Casarini-: Un grazie a Giuseppe per questo invito a “rispolverare” grandi del passato, tornando, con la memoria, anche sui banchi di scuola. Chi non ricorda quel “volli sempre volli ecc.” dell’Alfieri? E chi non ricorda il diverso atteggiamento, nei confronti di una selva, avuto da Dante (che la disse decisamente orrifica) e Vittorio che, al contrario, la trova salvifica, ritenendo “orrifico” il tempo in cui visse ?

A voi tutti il più cordiale dei saluti e l’augurio per un sereno weekend nella poesia. Al nostro generoso Lorenzo un grande grazie.

Piero Colonna Romano
 

In "Ricordo di scuola" di stefano medel ho trovato verità e saggezza, oltre che una nitida descrizione dei ricordi, dei luoghi.
Simone


Grazie Piero.. che sai rappresentare con le parole quello che intendo far vedere.
Laura

 

23 Settembre

21 e 22 settembre 2016

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Ponte Coperto di Pavia-: Il dolcissimo ricordo di un immagine che torna, complice il bellissimo ponte coperto di Pavia, e raccontato con i suadenti versi del bravissimo Giuseppe.

Fausto Beretta –Fine di una storia-: Epitaffio malinconico per un amico svanito nell’oltre, detto con amari versi dell’ottimo Fausto.

Tinti Baldini feat. Maria Attanasio –Che tu sia-: Un invito alla moderazione, dunque, a conclusione di una serie di ipotesi decisamente romantiche.

Simone Magli –La cosa più importante che puoi fare a questo mondo è essere te stesso-: Ottimo aforisma che (se del caso)  segue e conclude quel “conosci te stesso” di delfica memoria.

Bruno Amore –La più bella-: Bella la similitudine iniziale tra foglie e forcine. Ben descritti i colori dell’autunno incombente e ben resa la curiosità, sempre la stessa, che nasce nell’uomo sulla prossima stagione e, in definitiva, sulla vita che sarà.

Federico Rivero Scarani – La corruzione, l’indifferenza e l’egoismo-: Una serie di affermazioni morali, vagamente intuibili grazie al titolo.

Ben Tartamo –“Io e te-: L’aspirazione ad un rapporto pulito, nell’onestà degli intenti e dei sentimenti e la pressante richiesta (due lunghissime anafore) del regalo di un tempo per rendere dolcissimo il vivere.

Jacqueline Miu –Quaderni 1 9/10-: L’analisi di un cuore, dunque, ed un’affermazione (sposare un poeta) narrati con i belli, intensi e  fantasiosi versi di Jacqueline.

Laura Toffoli –Miraggio di luce ovunque-: Suggestive immagini (in particolare nella chiusa) per una poesia che, fosse un quadro, definirei impressionista.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Omaggio all’incombente autunno, nei tre versi tre di Salvatore.

Paolo Piccini –Onda-: Romantiche, intense e belle immagini di mare, a simboleggiare le tempeste di un anima appassionata. Gradevole e fantasiosa è questa di Paolo, nel suo volare nel sogno.

Mario Rapisarda –Lauda di Suora- Consigliata da Giuseppe Gianpaolo Casarini-: Interessante la proposta di Giuseppe che oggi ci fa conoscere un poeta poco noto, eppure di buona rilevanza nel panorama letterario del XIX° secolo.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

22 Settembre

Caro Lorenzo,
desidero ringraziare Laura Toffoli e Pino Dabalà per le poesie estemporanee dedicatemi;
anche se penso che non merito tanto, so che è un segno della loro affettuosa amicizia. Un caloroso abbraccio per loro e per te,
Santi

 

21 Settembre

(a Santi Cardella con i più vivi complimenti per i meritatissimi premi ricevuti)

Alta Lettura
Come il sole che all’occaso
Giù nel mare si sprofonda
E il dì dopo, non per caso,
Splende ancora sopra l’onda

Il poeta a tarda sera
China il capo e s’addormenta
E il dì dopo, magia vera,
l’Ode nuova ci presenta

Perla, splendida, pescata
Nel suo mare di cultura
Ed al mondo, poi, donata

Perché sia, per sua natura,
Sempre da tutti goduta
Di poesia, l’alta lettura.
Pino


Un sentito grazie al Vate e Mecenate dell’Azzurro Sito Prof. Lorenzo per lo spazio dedicato alle “mie” Poetesse e “miei” Poeti poco conosciuti o caduti nell’oblio.
Del Rapisardi dopo una delle Odi Religiose che appare tra le Poesie Consigliate odierne ne seguiranno altre “ più sanguigne” come “sanguigna” era la sua indole come testimoniamo queste righe : “Alcuni versi del Rapisardi nel suo poema "Lucifero" (1877, Milano, Brigola; c. XI), in cui era evidente I'allusione al Carducci, diedero inizio a una violenta polemica fra i due poeti, polemica che ebbe larga eco nella stampa dell'epoca (v. Ediz. naz., vol. XXIV).”, sempre comunque a discrezione del Prof. Lorenzo.

Al ns. Vate e a tutti Poetesse e Poeti del Sito,
buona giornata e il mio cordial saluto.
ggc
 

19 settembre 2016

Stefano Medel –L’ultimo paese-: Legittimo sfogo dell’analista Stefano che, con grande precisione, elenca i difetti di questo invivibile paese.

Ben Tartamo –“le mie bambine”-: L’amore verso le poesie prodotte, qui riassunto dai simpatici versi di Ben. Un po’ quel che diceva Filomena Marturano per i figli, insomma: piezz ’e  core.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –A margine di un campo fiorito a Cicognola-: Ispirati versi, per raccontare del misterioso incanto che avvolge un luogo dove si compì un miracolo.

Roberto Soldà –Cristo ancora s’è fermato-: La  bellezza di evocative immagini ci indica la difficoltà del vivere, là dove non è ancora arrivato Cristo. C’è quasi un senso d’angosciosa attesa, nei versi di Roberto (quel cielo incupito e quell’invito a buttar la rete altrove…) e un sommesso rimprovero.

Ma il tema principale, attorno al quale si sviluppa l’intera poesia, è quel richiamo alla migrazione attuale che crea osmosi tra razze, nonostante gli impedimenti ed i filtri.

Consolatoria, piena di speranza e bella l’immagine di chiusura. Complimenti Roberto!

Dario Menicucci –Soltanto l’amore-: Un doloroso ricordo, narrato con stringente e significativa sintesi.

Fausto Beretta –In attesa del mattino-: Il sogno e la realtà, dunque. Resi con intensi, meditativi versi dell’ottimo Fausto.

Federico Rivero Scarani –Ti seguirò fino ai templi del futuro-: Immagini da fiaba, ricche di fantasia, per dire di un amore ineluttabile ed appagante. Bravo Federico!

Laura Toffoli –Luce nella notte-: Uno scenario da sogno notturno, con una scarsa luce che l’amore illumina come giallo flash. Atmosfera magistralmente descritta da suggestivi e bei versi di una bravissima Laura.

Tiziana Cocolo –Vagando-: Suggestiva e bellissima descrizione di uno stato d’animo nato dalla consapevolezza dell’amore. Delicati e belli i versi di Tiziana, da sorbire e farli propri. Complimenti.

Salvatore Cutrupi –Un segno di croce-: Il bellissimo racconto di un dolcissimo ricordo, reso con intensi e bei versi del bravo Salvatore.

Paolo Piccini –magia-: Affascinante la descrizione del lago e la similitudine d’attacco, così come suggestivo è il quinto verso della prima strofa, che dice di un incantamento, molto ben conseguente a quella magia che dona il lago. Segue altra bella descrizione di un paesaggio quasi da fiaba (con l’eccezione di un apostrofo di troppo…). In definitiva è una delicata e bella poesia d’amore.

Jacqueline Miu –Quaderni 1 7/100-: Pochi versi, ma sempre con la forza espressiva di Jacqueline, per dire dell’effetto violento e sconvolgente dell’amore.

Giuseppe Parini -.La caduta- Prorposta da Giuseppe Gianpaolo Casarini-: Un’ode che evidenzia la grande dignità di questo grande della poesia, sottolineando il suo rifiuto di sottomettersi alla protervia della classe aristocratica. C’è tutto lo sdegno del prete nella risposta che dà a chi, sollevandolo dalla caduta,  gli suggerisce quella sottomissione per motivi utilitaristici. Un insegnamento morale dunque e siamo grati a Giuseppe che ha voluto proporci questa poesia, quale alto insegnamento.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro vate Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

20 Settembre

Caro Santi…
tra le prossime gocce di pioggia
che cadranno sulla tua amata Palermo,
ci saranno i miei più sentiti applausi
che ho inviato per te col pensiero:
stanno viaggiando sulle nuvole.
                     La semplicità che emana la tua persona,
visto che ho avuto modo di applaudirti
ad una delle tue premiazioni, è la firma più bella alla
tua bravura di poeta.
             laura
 

20 settembre 2016

Ben Tartamo –“Salmo 8”-: Spiritoso omaggio/richiesta indirizzati a Dio. In effetti, nonostante lo humor, questa poesia, dal bell’alternarsi delle rime, pare più una preghiera, mossa da quell’amore che, in chiusura, il poeta cita.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Un volo di gabbiani-: Una magistrale pennellata, per regalarci un bel dipinto della bella Isola d’Elba.

Dario Menicucci  -Settembre-: Col suo caratteristico e bel poetare, il nostro Dario ci regala un tramonto sul mare con i suoi colori e la sua calma atmosfera che però pare presagio di tempesta in arrivo.

Fausto Beretta –Fine di un amante-: Una triste atmosfera, per un amante passato nell’oltre, ben resa dai versi di Fausto.

Giovanna Cardella –La luna sul porto-: Resa con gran sentimento quella rilassante atmosfera, che immagino frutto di una pausa dal lavoro, di un porto alla luce della luna. Bellissima, per la dolcezza che esprime, la magistrale chiusa. Complimenti Giovanna e ben tornata nell’azzurro, assieme ad un caro saluto.

Maria Attanasio –Con le parole-: Nelle parole può esserci ipocrisia. Talvolta ingannano, talvolta sono pietre. Ma quel che conta, ed è dura lezione, è apparire “brave persone”. Questo il messaggio che ci invia la brava Maria.

Federico Rivero Scarani –Si muore tra le tue mani con ossido-: Belle immagini date da parole in libertà.

Paolo Piccini –Rimproveri-: C’è un senso di sconfitta in questi versi, dal tono angosciato, di Paolo. Poesia che è disperata dichiarazione d’amore, chiusa dalla speranza che dall’ombra ritorni la luce.

Jacqueline Miù –Quaderni 1 8/10-: Significativa e bella la metafora con la quale si rende simile un cardigan consumato con un’anima che va perdendo i suoi migliori impulsi. E’, anche questa, una confessione/analisi di se stessa, resa con i forti e bei versi di Jacqueline.

Antonia Scaligine –Tra le sue acque rivoltose e calme-: Il triste tramonto dell’estate sul mare, raccontato magistralmente da quella sensibile ed attenta osservatrice che è la nostra Antonia. Belli e piene di malinconia i versi che oggi ci ha regalato, per farci, ancora, sognare il mare.

Laura Toffoli –Storia di una goccia-: Pare una fiaba, tra le tante che Laura ci ha raccontato. In effetti è un riconoscente inno d’amore alla natura, reso con dolcissimi versi. Brava Laura!

Guido Gozzano –Elogio del sonetto- Proposta da Giuseppe Gianpaolo Casarini-: Elogio al sonetto, dunque, ma con richiami culturali da apprezzare (quel “platonico supplizio” e quel “non metri novi in gallico artifizio.”) e semplicemente elegiaca è la chiusa di questo bello e didattico sonetto gozzaniano. Un giorno capirò perché mai Gozzano sia considerato “crepuscolare”, nel frattempo ringrazio Giuseppe per   questa proposta.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro prezioso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
desidero mandare un sentito ringraziamento a Jacqueline, Antonia e al sempre verde Piero, poeti dei quali apprezzo le belle composizioni e a te, indiscusso regista del nostro sito.
Un grazie anche a G. G. Casarini per le preziose poesie che rispolvera consigliandocele, ultima delle quali è l'"elogio del sonetto" di Guido Gozzano (l'ultima parola del sonetto è ereditari, anche per la rima), autore a me particolarmente caro per il particolare stile.
Un caro saluto per tutti,
Santi
 

Complimenti a Giovanna Cardella per la sua affascinante poesia, che dipinge l'anima delle città di porto.
Simone

 

19 Settembre

18 settembre 2016

Poesia a tema: L’abbandono

Antonia Scaligine –Nulla in verità-: Bella riflessione sul tempo che passa e sui ricordi che sono simili a foglie che, tenacemente, restano attaccate al ramo. Bei versi che virano da un tono malinconico ad uno pieno di ottimismo, chiudendo con una grande verità.

Poesie a tema libero

Federico Rivero Scarani –Sale di lacrime di mille angeli-: Versi suggestivi, dalla mistica atmosfera, per narrare di un viaggio in una fiaba.

Stefano Medel –Noi altri soli-: Una forte affermazione di individualità, col dispiacere di non essere giudicati dagli altri (beceri ed ipocriti) così come noi conosciamo noi stessi.

Simone Magli –L’oratorio ha salvato molte vite-: Da ricordare quel “calciando preghiere nel cortile” in questa apodittica affermazione del nostro ottimo Simone.

Renzo Montagnoli –E’ già settembre-: Semplicemente deliziosa questa descrizione del più fresco mese di settembre. Magistrale è il verso “che si sfaldano all’orizzonte” (ma Renzo maestro del sentire e porgere è) e dolcissimo quel “tocco di campana” lontano.  Poesia che è lungo e piacevole respiro.

Ben Tartamo –“Pause”-: Romantica e bella dichiarazione d’amore, fatta di suggestive e gradevoli immagini.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Lasciar l’alpeggio-: Vagamente dannunziana e dalle belle immagini.

Jacqueline Miu –Faro d’inverno-: Decisamente suggestiva la descrizione di un faro nella tempesta, della quale l’ottima Jacqueline fa sentire la forza ed il tuonare, in mezzo a lampi accecanti. E quel faro è metafora di chi, imperturbabile, sa resistere alle tempeste della vita.

Carlo Chionne –POEMETTO FILOSOFICO-: E così, dopo questa ampia panoramica tra i principali filosofi del XIX secolo, alfine siamo arrivati ai giorni nostri. E vi ritroviamo, a noi contemporanei, il complicatissimo Heidegger ed il didattico Wittgenstein per approdare (e con ciò si chiude il cerchio con i presocratici) al vivente Severino che ha rispolverato, aggiornandola, l’ontologia parmenidea. Come dire che, gira e rigira, nihil sub sole novi.

Porgo un reverente pensiero a Marx ed a Sartre (ed al non citato Marcuse) il cui pensiero è oggi affossato dal trionfante Hobbes che, nella tomba, si fregherà le mani.

Tra le numerose “chicche” che oggi Carlo ci ha regalato mi piace citarne queste due: “Oggi com’oggi è un gran bel grattacapo/dover ricominciar tutto da capo” e “Con Sartre nacque l’Esistenzialismo;/l’Uomo si ritrovò di nuovo  solo/a combattere contro il suo egoismo/senza mai riuscire a spiccare il volo/verso il cielo della sua libertà/e più ci prova e meno ce la fa.”

Un grande grazie, per quest’opera colossale cui si è sottoposto,  e sinceri complimenti al nostro prezioso prof. Carlo.

Laura Toffoli –Stolta in amore-: Una bellissima, epica storia di un eroica vita e d’amore rifiutato, qui narrata, con gran bel poetare, dalla nostra ottima Laura.

Giacomo Zanella –Passero- Proposta da Giuseppe Gianpaolo Casarini-: Una scena agreste, di tanti anni fa, raccontata con un sonetto dai limpidi e semplici versi. Ancora una volta un grazie per queste proposte al nostro amico Giuseppe.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro ottimo Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

18 Settembre

17 settembre 2016

Poesia a tema: L’abbandono

Laura Toffoli –Abbandono-: Poesia che narra di un malinconico abbandono della vita, resa con intensi e commossi versi della brava Laura. Bello quel narrare di un alternarsi, che pare chiudere a circolo un esistenza per dare pari destino ad altro personaggio.

Poesia a tema libero

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Metamorfosi d’amor-: Un delizioso apologo con (come sempre negli apologhi) morale finale: d’amor si può bruciare. Sempre gradevole è la lettura dei bei versi di Giuseppe.

Federico Rivero Scarani –Ti porteranno calici scuri e amari-: Racconto/thriller è del fascino di una cruenta storia.

Stefano Medel –Un artista in mezzo agli altri-: Della diversità rifiutata parla oggi il nostro Stefano. Diversità che talvolta nasce dall’essere artisti, rifiuto che addolora e crea sensazioni di rabbia.

Enrico Tartagni –Spirirto Santo-: Non so se la interpreto correttamente ma a me pare una chiamata di correo (per i mali che ci affliggono) della divinità, resa con l’ermetico linguaggio di Enrico.

Fabrizio Lama –Tenebre-: Un’inquietante paesaggio lunare, ben descritto dai versi di Fabrizio.

Matteo Bertoncello Brotto –Sono-: Pessimistica visione di questa umanità disastrata, della quale facciamo parte, resa con amari versi che tutti e tutto paiono condannare.

Antonia Scaligine –“Deja vu” della mia poesia-: Semplicemente deliziosa questa poesia che riporta la mente a quelle reminiscenze, di platonica memoria. Il dejà vu pare essere esattamente quello che il filosofo intendeva con quel termine. Ma l’ottima Antonia ci delizia, oltre che con questi richiami filosofici, anche con lievi, belli e ritmati versi. Gradevolissima è questa poesia che direi di una notevole spontaneità.

Jacqueline Miu –Patria e Gloria-: Non credo fosse intenzione di Jac inventare un nuovo ” inno degli arditi”, ma questi versi potrebbero esserlo. Compresa la nostalgia che c’è in quell’eravamo. Qualunque fosse l’intenzione della nostra amica, rimane la forza dei suoi bellissimi versi.

Ada Negri –Ritorno a Motta Visconti- Porposta da Giuseppe Gianpaolo Casarini-: Una delle più bella poesie che Ada Negri dedicò a Motta Visconti (paese dove fu maestra elementare negli anni giovanili). Ci leggiamo la forte nostalgia, i sentimenti che là visse e la malinconia che generò la lontananza. Magistralmente reso è il paesaggio, segno di un profondo amore. Grazie a Giuseppe per questa (direi didattica…) proposta.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Congratulazioni al poeta Santi per il magnifico lavoro e meritato premio.
Jacqueline Miu
 

...e ancora una volta siamo felici di applaudire Santi
sempre, sempre felici di ringraziare sito e tutti quanti
Antonia Scaligine

 

17 Settembre

17 settembre 2016

Cari amici, ho il gran piacere d’informarvi che ancora una volta, tra i concorsi letterari dedicati alla poesia, brilla il nome del nostro spettacoloso Santi Cardella che ha ottenuto un brillante terzo posto nel

XX PREMIO NAZIONALE LETTERARIO D’ARTE E CULTURA

dedicato al Poeta

MARIO DELL’ARCO

 

con la bella poesia in dialetto siciliano “Doppu ‘a guerra”.

La premiazione è avvenuta il 21 maggio scorso e ne ha dato notizia la bella rivista “Diogene”

 

 

Doppu ’a guerra                                          Dopo la guerra
Haiu un cappidduzzu                                     Ho un cappellino
beddu, sapuritu,                                             bello, grazïoso
quannu mi l’haiu a mettiri,                            quando potrò indossarlo,
quannu mi fazzu zitu.                                     prima che vada sposo.
Scinnu pi lu Cassaru                                      Scendo per il Cassaro
acchianu pi Panneri,                                     risalgo via Pannieri
tutti chi mi salutanu                                       e tutti mi salutano
bongiornu,Cavaleri!*                                    buongiorno, Cavaliere!
 
Lu sentu ancora ’u cantu di me matri                        Lo sento ancora il canto di mia madre
mentri lavava i piatti ’nt’a cucina                  mentre rigovernava la cucina
e l’alligria arrivava ’nsinu a nuatri                 e l’allegria giungeva sino a noi
ca criscevamu a pani e lattuchina.                 alimentati a pane e lattughina.
 
Ed iu m’immaginava di passiari                    M’immaginavo allor di passeggiare
cu ’stu cappeddu ’nsirragghiatu ’n testa,      col mio cappello ben calcato in testa,
ca ’un ci vinissi ’u sfiziu di vulari                  ché non avesse voglia di volare
comu aceddu, arrubbannumi la festa.            come uccello, rubandomi la festa.
 
Quantu a farimi zitu ’un ci pinsava,              Di aver la fidanzata non pensavo
però già mi piacia na picciridda                     ma già m’affascinava una bambina
d’ott’anni comu a mia ca s’annacava            d’otto anni come me che civettava
ed iu, alluccutu, stavu appressu a idda.         ed io, stordito, stavo a lei vicino.
 
Comu passaru sissant’anni e rrutti?               Come passaron sessant’anni e rotti?
Quannu finiu l’età di la ’nnuccenza?             Quando finì l’età dell’innocenza?
Prima ca ’a terra  nni cummogghia a tutti,     Pria che la terra ci ricopra tutti
si, mi piacissi riincuntrari a Enza.                  mi piacerebbe rivedere Enza.
 
Ma no china di rughi e di duluri,                   Ma non piena di rughe e di dolori,
arripudduta e stramma  comu a mia,             rammollita e balzana in età tarda,
ma profumata e bedda comu un ciuri.           ma profumata e bella come un fiore.
E appressu…un picciriddu ca ’a talìa.           E accanto…un bimbo assorto che la guarda.
 
*filastrocca popolare siciliana
Cassaru – (dall’arabo al-qasr) è la più antica via di Palermo, oggi corso Vitt. Emanuele
Panneri – via  Pannieri, collega corso V. Emanuele con p.za Caracciolo, sede del  mercato “Vucciria”

Ancora una volta al grande Santi, ma sempre più convinti, i complimenti più sinceri per queste sue affermazioni, assieme a scroscianti applausi.

Piero Colonna Romano

 

16 Settembre

16 settembre 2016

Ben Tartamo –“Urlo”-: Credo ci si possa associare a questo “urlo” nato dallo sdegno che ci prende assistendo sia a sconvolgimenti della natura, a fini illusoriamente utilitaristici, che al diffondersi del mal costume e del degradarsi della morale. Intensi sono i versi di Ben ed adempiono perfettamente ad uno dei compiti della poesia, cioè la denuncia.

Un grazie per la spiegazione sul senso di “Tornerò”, senso che mi era totalmente sfuggito. Tornerò a leggerla, alla luce del tuo chiarimento.

Per quanto riguarda il “risponder per le rime” lo lascerei ad altri meglio attrezzati di noi per realizzarlo. Ricordo, per esempio, la diatriba sul valore del dolce stilnovo, contrapposto alla scuola siciliana (Guinizzelli vs Bonaggiunta Orbiggiani e viceversa)  o quello più recente tra Foscolo e Monti.

Ancora un grazie ed un cordiale saluto.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Abbandona della luna il chiaror-: Una deliziosa, bucolica rappresentazione notturna, resa con i versi squisiti dell’ottimo Giuseppe.

Maria Attanasio –Una parte di me ti cercherà-: Il bene ed il male uniti nell’uno, di filosofico insegnamento, ecco che qui trova pratica attuazione. Ti odio eppur ti amo, disse un giorno un poeta e nei bei versi di Maria risuona ancora quell’affermazione.

Laura Toffoli –La vita…magia ci dona-: Intensa riflessione su durata della vita e su quei sogni che paiono svaniti nel nulla, ma quando si realizzano divengono simili all’esplosione di una stella. Luce che ci ricorda la bontà del Creatore e ci riempie di fideistica gratitudine. Tutto questo nei bei versi della brava Laura.

Sandra Greggio –La parola-: Un amorevole “buongiorno” crea l’aspettativa di una giornata positiva. Questa la lezione che ci deriva dai belli ed intensi versi di Sandra.

Salvatore Cutrupi –Piccoli accorgimenti-: C’è una grande nostalgia, per questa estate che volge al tramonto, ne versi pieni di malinconia di Salvatore.                            

Jacqueline Miu –Lettera al sole-: Il malinconico racconto della fine di un amore, narrato con la passionalità che c’è nei versi di Jac. Racconto che si conclude con un apertura alla speranza, con quei due versi di chiusura che dicono di sogno. (che come si sa è desiderio…). Sempre vivi complimenti a questa poetessa per come sa esprimere i suoi stati d’animo e coinvolgere.

Giosuè Carducci –Presso una certosa- Proposta da Giuseppe Gianpaolo Casarini-: Poesia che dice di grande malinconia del poeta per quello scorrere del suo tempo che ormai volge al declino. Magistrale la similitudine tra quella foglia, caduta senza una vera causa apparente, e la vita che volge al termine, anche questa senza alcuna apparente causa (ricordo l’ateismo di Carducci). Struggente è quella chiusura con l’invocazione alla poesia di donargli gli ultimi sprazzi di luce “Pria che l’ombra avvolgami!”. Grazie all’ottimo  Giuseppe per questa bella ed intensa proposta.

 Purtroppo ci ha lasciati un uomo onesto, mentre questo Paese sprofonda sempre più nel malaffare e nella corruzione di politici che intendono la politica come servizio utile solo per realizzare i propri interessi.

Carlo Azeglio Ciampi, ti sia lieve e riconoscente la terra che ti copre. RIP.

Con l’augurio per un sereno weekend, il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Carissimo Piero Romano, approfitto della tua provocazione per risponderti per le rime! Nell'accezione più completa del termine, si fa per dire!
Scherzi a parte e, sempre nell'ambito "dell'accezione", colgo l'occasione per spiegare il senso della mia lirica "Tornerò" (perché, per me, più che poesia pura, voleva avere - latu sensu -, "anche" un carattere storico e filologico.
Appunto quello che, nella tua sensibilità e vis polemica molto spontanea che ti caratterizza, avevi giustappunto intravisto.
Vi è di più però: il mio tormento, non guarda solo a Lor signori, ma soprattutto alle nostre coscienze etiche di uomini e cristiani e, di Italiani.
Grazie di cuore di tutto, che l'amore comune per la Poesia ci renda tutti un po' più coerenti e migliori.
Ben Tartamo

 

15 Settembre

14 settembre 2016

Sandra Checcarelli -Ricordo estivo-: Un caloroso benvenuta nell’azzurro a Sandra che qui esordisce con un bellissimo, ispirato racconto di una memoria che pare diventata sogno. Decisamente affascinante il paesaggio, così ben descritto, frutto di un amore per la montagna e per i suoi incanti. Brava Sandra!

Maria Attanasio –Oggi-: Fantasiosa ed ispirata lettera ad un lui, che immagino lontano. Da ricordare quel “mi cresco da sola tutto questo tempo” che porta dentro una gran malinconia. Poesia piena di sentimento, merita complimenti.

Ben Tartamo –“Tornerò”-: Sarò condizionato dal mio guardare alla politica ed ai politici, ma leggo questa di Ben come un grido di dolore di chi, qualche anno fa, ci ha lasciati (peraltro senza regolari elezioni) ed oggi ci fa dire che al peggio mai c’è fine. Ovviamente questa è la mia lettura. Se Ben volesse chiarire il suo pensiero gliene saremo grati.

Stefano Medel –Borghesi e scarafaggi-: Violento atto d’accusa di Stefano contro una società che pare lo emargini e, certamente, non lo capisce.

Terence –Perso-: Un sentirsi smarrito, uno straniamento dall’oggi, in una poesia che è grido di pena esistenziale, resa con forti, amari versi.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –La farfallina di Moron-: Semplicemente commovente questo racconto di un viaggio venezuelano dell’ottimo Giuseppe. Magistralmente condotto, dalla descrizione di una povera periferia, alla povertà di quella gente, alla generosità di un offerta ed alla pena che nell’anima del narratore mossero quelle immagini. Complimenti.

Federico Rivero Scarani –Degli dèi semplicemente siamo-: Un’amara considerazione per ciò che avremmo potuto essere e non siamo.

Salvatore Cutrupi –Come foglia d’autunno-: Una foglia caduta, che resta in attesa di un refolo di vento per tornare a sollevarsi, è il fantasioso e bello spunto per questa poesia piena del malinconico ricordo di un mare lontano. Bello, dal sapore di fiaba, il colloquio intessuto da un bravo Salvatore.

Jacqueline Miu –Colori in Eden-: E’ stupefacente la sfrenata fantasia di Jacqueline! Oggi ci parla di un melanconico Dio che abita in casa popolare, che ascolta musica a sbafo, che beve caffè decaffeinato macchiato, ma solo nei giorni festivi (quelli spesso a Lui dedicati), che difende l’umanità dai “Vex mutaforma” (grosso modo dai licantropi) e, per distrarsi, gioca alla playstation.

Un Dio, non ancora farfalla, che resta in attesa dello schiudersi del bozzolo nel quale si è nascosto.

Io resto senza fiato e ammirato, leggendo Jacqueline (che da oggi in poi, per brevità, chiamerò Jac). E voi?

Antonia Scaligine –Tutto è ormai passato-: Questa intensa e bellissima poesia, della più che brava Antonia, è stata di stimolo alla rilettura de “L’infinito” che mi ha, ancora una volta, incantato.

C’è nei versi della nostra amica uno spirito analogo a quello che mosse la penna di Leopardi, la stessa nostalgia, lo stesso perdersi in quell’infinito, che per Antonia pare essere il mare. E c’è la delusione per quei sogni che forse non si potranno più realizzare, rimanendo, comunque e data l’attività della nostra amica (insegnante di sostegno) la luce dell’amore a guidarla. Complimenti vivissimi.

Laura Toffoli –Vi racconto un  settembre diverso-: Di fatto la bravissima Laura non parla del mese di settembre ma di se stessa. E che ritratto seducente propone, fatto di immagini ad alta componente poetica! Brava Laura, complimenti.

Giovanni Pascoli –Lavandare- Proposta da Giuseppe Gianpaolo Casarini-: E’ grande piacere rileggere il Pascoli che Giuseppe ci propone. Un madrigale abbondante di versi in più, ritmato alla perfezione. Immagini che vengono dal ricordo del poeta ed una melanconica similitudine, tra quella “lavandara” e l’abbandonato aratro nella campagna, in un triste paesaggio autunnale.

A Simone va il mio grande grazie, per il complimento che mi ha voluto indirizzare, assieme ad un caro saluto.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

15 settembre 2016

Maria Attanasio –Di come si vive-: Tra fatti contrastanti si realizza la compiutezza del vivere. Non potrebbe esserci il bene se non ci fosse il male, per esempio. Ma Maria soffre di questi dualismi e trova rimedio alla sofferenza solo nella poesia ed oggi ce ne regala una densa di riflessioni e dal buon ritmo.        

Stefano Medel –Il mare d’autunno-: Bella riflessione su questa stagione di transizione, tra estate ed inverno, del mare.

Santi Cardella –Lupara-: Insomma questa è richiesta per un amore trascendente che vada ben oltre il lampo della lupara, che accechi, oltre che gli occhi, l’anima. E l’ottimo, appassionato Santi, mai smentendosi, ci regala questi forti e bei versi.

Dario Menicucci –Alle prime luci del giorno-: Dopo la pace della notte, ecco la realtà angosciante di una città che ti attende, quasi per usarti. Ottimamente descritta da Dario questa opprimente sensazione e quella immagine del gabbiano sottolinea il desiderio di fuga.

Alessandro Borghesi –Tormento-: Godibilissime immagini di una ermetica poesia che tratta il tema dell’incomunicabilità, dell’estraniazione dalla realtà, quale tormento incurabile.

Gabriella Brancaleone- Un paio di labbra sudate-: Poesia dall’ottimo ritmo, quasi cadenzato. Bella la sequenza delle rime, anche incrociate. E’ pieno di sentimento il bel racconto di Gabriella, reso alla perfezione. Complimenti.

Andrea Bucci –Piccole vanità-: Sonetto sull’effimero della bellezza, con lezione finale.

Federico Rivero Scarani –Gli dèi ti hanno creato-: Chiedo scusa ma la trovo assolutamente priva del benché minimo senso. Parole in libertà, probabilmente traduzione letteraria di versi che nella lingua originaria avranno una loro musicalità.

Jacqueline Miu –Davanti a te resto la più bella-: Semplicemente deliziose quelle mani che dicono favole, accarezzando i capelli. Segno della capacità, più volte dimostrata dalla nostra Jacqueline, di saper regalare alta poesia.

Laura Toffoli –Chicchi di ricordi-: Deliziosi ricordi dell’infanzia, narrati con i puliti e bei versi, che formano suggestive immagini, della brava Laura.

Un grande grazie, per i complimenti inviatimi, ad Antonia, Roberto, Salvatore, Fausto e Laura.

Ed a voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro vate Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Tanti complimenti a Piero, Santi e Bruno!
Simone

 

14 Settembre

Con tutta la mia ammirazione per la capacità ritmica, verbale, poetica, invio a Piero, Santi e Bruno i miei più sinceri complimenti, per PoetaRE, ognuno con il proprio stile, è un Re / poeta, una forza!
Complimenti! Antonia Scaligine
 

13 settembre 2016

Federico Rivero Scarani –Tu sei ciò-: Ne prendo atto, dissentendo.

Corrado Cioci –A mia madre-: Iperbolica dichiarazione d’amore alla madre.

Marinella Butti  -Un amore…a metà-: Gratitudine per quel che si è avuto in una lunga permanenza in terra straniera, ma forte nostalgia pe la terra d’origine. Amore a metà, dice Marinella, ma i suoi bei versi fanno pensare ad una nostalgia talmente forte da cancellare qualsiasi sentimento d’affetto per la terra straniera.

Maria Attanasio –Di passaggio-: Altro confronto ma, in questo caso, tra persone. Una scontenta e falsa, l’altra sempre sorridente e sincera. Quel “passerai come il vento tra i capelli” è tutt’altro che banale.

Nicola Cabras –oggi offro io (in un momento di rabbia)-: Mi associo alla tua proposta. Ma vedremo mai quella sconfitta?

Bernardo Gentile –Parole libere-: Belle le immagini di questo breve componimento e piene di speranza.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Tarda nell’ora-: Bella molto e malinconica la figura retorica del primo verso ed è preludio ad un triste guardare al tempo che passa. Reso alla perfezione il sentimento del poeta che ci coinvolge. Complimenti.

Laura Toffoli –Avete mai seguito una lacrima-: Dolci e fantasiosi questi versi della brava Laura che fa incontrare due lacrime, per un cammino comune nella solidarietà.

Jacqueline Miu –Piccolo Dio Falena-: Un sognante, fiabesco racconto sulla notte, sempre con gli intensi e bei versi di una strepitosa Jacqueline.

Amalia Guglielminetti –Contrasto intimo- Proposta da Giuseppe Gianpaolo Casarini-: E a proposito di perfetti sonetti ecco la proposta del nostro amico Giuseppe.

Amalia Guglielmetti, dunque, la poetessa definita da D’Annunzio la più grande donna della poesia di quell’epoca ma, al contrario, da noi nota soltanto (o quasi) per la sua difficile storia d’amore con Guido Gozzano. Grazie, Giuseppe, c’è sempre qualcosa da imparare.

Un grazie di cuore a Sandra ed a Giuseppe per i complimenti inviatimi ed ad Antonia per il gradimento della mia  “Oggi”

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Cari amici,
grato per le vostre affettuose manifestazioni di stima per la mia vena poetica vi mando un corale abbraccio; sono contento di condividere con voi le mie emozioni e particolarmente lieto per avere raggiunto il traguardo di Massa tenendomi per mano con Piero; la sua poesia è puro miele dell'anima e scende limpida nelle vene.
A lui e a Lorenzo un plauso particolare per l'attenzione e la generosità con cui curano il nostro sito, al quale spero (salute permettendo) di dare un contributo più assiduo di quello dedicato negli ultimi mesi, Un affettuoso saluto,
Santi
 

A proposito di Pietro, Santi e Bruno, condivido in pieno  il commento di Sandra Greggio. Bravissimi e complimenti vivissimi: continuate così!
Roberto Soldà. 



Tantissimi complimenti a Piero, Santi e Bruno per i meritatissimi
riconoscimenti che hanno ricevuto. Salvatore Cutrupi


Complimenti vivissimi a Santi, a Bruno e al sempre modesto nostro grande Piero. Felice per la vs premiazione.
Fausto Beretta


Grazie ggc per la considerazione dimostrata
al mio scribacchiare versi intrisi d’emozione.laura


A Piero e a Santi
nel leggere le vostre splendide poesie vincitrici
sento le vostre voci che con giusta cadenza
aggiungono musicalità e dolcezza.
La vostra poesia è un mare che con onde e onde
porta al nostro animo a riva
luce catturata al sole della conoscenza…
….e a Bruno un evviva spumeggiante.
Laura
 

13 Settembre

Non esagero se affermo che il nostro azzurro sito, magistralmente guidato dal magnifico Lorenzo, riceve lustro dalla presenza di due grandi appassionati cultori della poesia e, in particolare, della metrica. Complimenti a Santi e a Piero, che personalmente considero i migliori in questo ambito. La perfezione raggiunta nei loro sonetti credo che sia da tutti condivisa. Applausi!!!
Sandra Greggio


Se pur non riesco a leggere la pagina del giorno
poi, con calma, rileggo le poesie del mese e se pur con ritardo ecco
un breve commento , innanzitutto per ringraziare tutti .
Piero, bella la tua poesia <oggi >in attesa dell’oltre e Carlo con la sua poetica razionale e pratica, mi ricorda Kant … Sempre sopra di sé il cielo stellato, …dentro di sé la legge sua morale…
poi ritorno a leggere con piacere la poesia di Sandra, Passeggiando, percorsa sempre da un leggero velo di malinconia con quel valore aggiunto alla realtà , Lungo il fiume di Nino Silenzi con quel sonoro dolce afflato che affonda nella bellezza della natura che come un fiume scorre nella sua poesia
sempre interessante la retorica poesia di Armando Bettozzi
Partiti…? Governo….? giuseppe gianpaolo casarini Tarda nell’ora, molto bella
Grazie Lorenzo sei sempre nel mio cuore …come dice Carlo, materno
Antonia Scaligine
 

Ai tre Campioni di Sonetto Santi, Piero e Bruno
che lustro a questo Sito Azzurro donan grande
vadan i miei più vivi sinceri veri complimenti
son certo che il nostro sommo vate Lorenzo
Mecenate come tutti gli amici che qui stanno
già festanti li vedono d’alloro in testa la corona
alla corte giunger dove albergan quei sommi
del Sonetto ……………………………………

ad Antonia, Sandra, Laura, qui poi mi fermo
quei nomi dei Grandi aggiungere in neretto
che un dì numerò Giosue il Sommo tosco
ggc
 

13 settembre 2016

Cari amici ho il gran piacere di comunicarvi che il nostro strepitoso Santi Cardella ed io (grazie alla generosità che la giuria mi ha riservato)  siamo stati dichiarati

“Campioni di sonetto”

nel prestigioso premio europeo “Massa città fiabesca di mare e di marmo” 2016.
La premiazione avrà luogo, nel corso di una festa medioevale, il 24 settembre prossimo nella città di Massa.
Di seguito vi propongo le poesie che hanno dato adito all’ambito riconoscimento:

 

Massa, fiaba apuana

Mi balza in petto e bramo di vederla
come amante che all’alba scioglie i veli
tra i bianchi marmi, la città di perla
sospesa tra gli azzurri paralleli.
 
Dalle luci del sogno prende vita
e coi baci del sol par che s’accresca
fra mare e cielo, la beltà infinita
cui spetta il nome di città fiabesca.
 
Nel suo incanto lunar sento legarmi
l’anima e i sensi al palpito d’argento
che nel cuor dei poeti accende i carmi
 
ed errare per l’etere quel vento
che portò Michelangelo ai suoi marmi
per coniugar l’ingegno e il sentimento. 

Santi Cardella

 

Scende poesia

La vidi lieve scendere dal monte,
tra rovi e spine e massi acuminati,
ch’erano neri e simili a peccati
e andava con andar fresco di fonte.
 
Era salita a coglier su nel cielo
profumi e suoni ed armonie sovrane.
Qui cuori rei cercava e menti arcane
per porvi dentro amore e toglier velo.
 
Così mi vide perso e lacrimante
su quella china amara e disperata,
per una vita fino allor sprecata.
 
Dentro mi scese come fa un amante
e diede e luce e amore e comprensione
e al mio tramonto vissi un’emozione. 

Piero Colonna Romano
 

Assieme a noi ha ricevuto una menzione d’onore, perché classificato tra i pochissimi finalisti nella poesia in dialetto, il grande Bruno Castelletti, a maggior vanto del nostro azzurro sito. Purtroppo qui non appare la poesia di Bruno, perché la giuria, nel verbale di premiazione, non l’ha citata.

A Santi ed a Bruno vanno scroscianti applausi e vivissimi complimenti.

 A voi tutti il più cordiale dei saluti.

Piero Colonna Romano

 

12 Settembre

12 settembre 2016

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Teslifen e Teslofen-: Che dire se non che questo è un nonno speciale. Un nonno al quale i nipoti saranno grati, per avere insegnato loro la bellezza della fantasia, la sostanza vitale del sogno. Semplicemente deliziosa la fiaba, ricca di colori e di grande fantasia. E, soprattutto, originale produzione del nostro amico Giuseppe.

Federico Rivero Scarani –Tu sei una mattina di primavera-: Insomma la persona alla quale è dedicato questo aforisma sarebbe…in difficoltoso divenire. Ma, fortunatamente, l’estate già incombe.

Pasquale De Falco –Noia-: Versi che bene esprimono quella sensazione che talvolta ci prende.

Raffaele Marchesi –Tramonti cosmici-: L’incanto di un tramonto, quando si spegne il caos delle città, e le sensazioni quasi oniriche che dona, molto ben raccontati dai versi belli ed ispirati di Raffaele.

Ben Tartamo –“Canto psicolabile”-: Pare il testo di una canzone, questa fantasiosa e piacevole esercitazione in prevalente quinario. Decisamente ispirato e gioioso è Ben che ci regala questa simpatica composizione.

Sandra Greggio –Passeggiando-: Ottimo e molto ispirato è l’attacco di questa gradevole poesia. Ben descritta la malinconia che ci lascerà una stagione che muore e belle le immagini che Sandra compone.

Salvatore Cutrupi –Fatiche-: Molto ben ritmato questo racconto del passar della vita di un anziano. Belle le immagini, tutte metafore di un sentire il peso degli anni. Piaciuta molto per la malinconia che esprime, con maestria, ogni verso.

Laura Toffoli –Il mio angelo-: Una rassicurante visione, narrata con versi pieni di forte religiosità. Bellissima la descrizione di quel cielo stellato dove musiche angeliche si compongono.

Jacqueline Miu –radici-: Il racconto dolente di un amore che pare affievolirsi sempre più e dona un senso di smarrimento, un non riconoscersi più. Versi significativi, frammezzati da immagini che grondano amarezza, sono: “io non conosco più le dimensioni di me stessa”, “non so più se t’amo”, “con un catalogo di cose incompiute”, “e adesso siamo amici/con strane abitudini di dipendenza da (l’) altro/con disordini sentimentali curati su siti d’incontri/mentre mi chiami per dormirti sul cuore”. E questa poesia/confessione e accusa si conclude con un amarissimo “non mi somiglio più”.

Diodata Saluzzo di Roero –Le rovine- Consigliata da Giuseppe Gianpaolo Casarini-: Non conoscevo questa poetessa, se non per quel poco che si può recuperare in Wiki. Ma, con grande cortesia, l’ottimo Giuseppe mi ha fornito informazioni sulla poesia proposta in lettura ed a voi le giro:

con ritmiche strofe saffiche Diodata (appassionata manzoniana) narra dei ricordi che in lei suscitano le rovine del castello di Binasco (Mi) dove si svolse la parte finale e disperata della vita di Beatrice Balbo Lascaris-Tenda, moglie, in seconde nozze, di Filippo Maria Visconti, duca di Milano. Questi stanco della moglie, molto più anziana di lui, inventò un suo tradimento e la rinchiuse nel castello narrato nella poesia, arrivando a farla uccidere, assieme ad alcune persone che potevano testimoniare della fedeltà di Beatrice. Correva l’anno 1418.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

11 Settembre

11 settembre 2016

Ben Tartamo –“vivere”-:  Suadente invito a vivere di, e nei sogni, reso con versi dal delicato tono e dalla romanticissima chiusa.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Il nanetto delle fiabe-: Una fiaba, un sogno ed un brusco risveglio, nei suggestivi versi dell’ottimo Giuseppe.

Federico Rivero Scarano –Vi sono segreti che osserviamo sia-: Un aforisma di complicata interpretazione, forse perché malamente tradotto.

Gian Luca Sechi –Senza corazza-: Una dolente analisi di se stesso, con forte nostalgia per un passato fatto di buoni sentimenti che, con l’andar del tempo, sempre più si affievoliscono fino a svanire. Ed il titolo pare dire che a tutto ciò non c’è rimedio.

Cristina Perilli –Il teatro della vita-: Un forte invito a partecipare gioiosamente alla vita, per goderne e far godere chi ci sta accanto. Questo è il messaggio che la brava Cristina ci invia con puliti versi.

Nino Silenzi –Lungo il fiume-: Descrizione magistrale e suggestiva di un bel paesaggio fluviale, resa dall’ottimo Nino. Ma quel fiume, con le sue anse, le sue strettoie, il suo scorrere libero o costretto è, in effetti, metafora della vita. Immagine evocativa, insomma, che nasce da romantica anima. Bella e gradita molto questa passeggiata poetica lungo quelle rive.

Dario Menicucci –Sul prato arso dal sole-: Ben diverso è il paesaggio che Dario ci descrive con i suoi asciutti versi. Diverso da quello di Nino ma pur sempre metafora. Metafora di un tempo che inesorabilmente passa, disseccando speranze e sogni. Conseguente e perfetta la chiusa.

Enrico Tartagni –Occhi di santo-: Tradurrei questi versi del bravissimo Enrico con un “la pazienza ha un limite” e, visti gli occhi che ha il poeta, certamente sarò perdonato.

Jacqueline Miu –Il momento-: Iperbolica descrizione di un attimo, di quell’attimo. Attimo che diviene catartico, purifica e fa dimenticare, trasporta in altra dimensione. Così, oggi, la bravissima Jacqueline lo interpreta e ce lo fa godere con i suoi infuocati versi.

Carlo Chionne –POEMETTO FILOSOFICO-: Brillante ed esaustiva panoramica sui principali filosofi del XVIII° secolo, quelli cui dobbiamo la nostra attuale cultura sociale, il nostro modo di intendere la convivenza civile. Ideali di cui furono portatori ed estensori, ignorati da troppi uomini politici attuali, ma destinati a vincere perché hanno messo fonde radici nelle nostre coscienze.

Lungo sarebbe soffermarsi su ognuno di loro ma rilevo che nessuno di quelli che l’ottimo Carlo ha citato (con l’eccezione di Kant) vide e visse la rivoluzione francese, che pure fu frutto delle loro idee. Idee rivoluzionarie che, appunto, portarono al più grande capovolgimento storico/sociale della società di quella e delle successive epoche.

Illuminismo dunque, figlio della ragione che alfine prevale.

Mi limito, per non annoiare oltre il dovuto, a citare Diderot e D’Alambert, padri di quell’Enciclopedie (alla cui composizione parteciparono praticamente tutti quelli di cui avete letto i nomi- sempre con l’eccezione di Kant-) che divenne strumento per la diffusione popolare del sapere e stimolo alla ricerca ed alla comprensione. Direi che di quell’enciclopedia l’attuale Wikipedia è diretta figlia (augurandomi che se ne sappia fare analogo uso).

Cito poi il grande Montesquieu, padre (ignorato da troppi dei nostri politici attuali) di quello Stato di Diritto, basato sulla divisione dei poteri tra i tre principali organo dello Stato.

Ed infine mi piace ricordare i saggi Condillac ed Adamo Smith, estensori dei principi del vero liberismo. Quel liberismo che i Renzusconi di turno affermano di perseguire (prendendoci per i fondelli)… pro domo eorum.

Sul mio amato Voltaire e su Kant avrò modo, in seguito, di discettare, nel frattempo i miei complimenti più sinceri al nostro Carlo, per questa sua defatigante e preziosa opera.

Sandra Greggio –Riscoprire-: Sandra, da quella professoressa che è, oggi dà lezione di vita, nel più bello stile di Coelho. Segreto per una vita serena, dice la nostra amica, è riscoprirsi con gioia, guardando alla natura ed alle sue meraviglie,  guardando negli occhi degli amici, per scoprirvi la parte positiva dell’anima. Questo il segreto per guardare dentro noi, ed esserne appagati. Poesia dai puliti ed intensi versi; decisamente apprezzabile per il senso e per come composta. Brava Sandra!

Laura Toffoli –Disordine (poesia fuori da ogni schema-: Leggendo questa Laura mi torna in mente il celebre “Les demoiselles d’Avignone”. Forse perché la nostra amica, con questi versi, ha fatto analoga operazione cubista che fece Picasso.

Scompone il verso Laura, ce lo mostra da tutti i lati. E la ricomposizione fa scoprire il modo filosofico di guardare alla vita della nostra poetessa, tra certezze, scambi ed un inevitabile caos da indagare, alla ricerca di noi stessi.

Giuseppina Turrisi Colonna -L’addio di Lord Byron all’Italia- Consigliata da Giuseppe Gianpaolo Casarini-: Che piacere incontrare una mia antenata, della quale sono indegno discendente! (Giuseppina fu figlia di tale Rosalia Colonna Romano, palermitana e sorella di un mio bisnonno).

Giuseppe, della Turrisi Colonna, ci presenta un’epica poesia che odora di leggenda. Secondo la poetessa il fascinoso Byron amava l’Italia al punto da esserne patriota e la poesia (misto di Foscolo e Leopardi, in salsa manzoniana) sarebbe il saluto che l’inglese le rese prima di partire per la Grecia, dove corse, in appoggio agli insorti elleni, contro gli ottomani.  Un grazie al caro Giuseppe per avermi fatto rivivere questa dimenticata memoria.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Ringrazio Ben Tartamo " soldato di ventura" per il suo commento
generoso alla mia poesia "Affanni".Caro Ben, il tuo apprezzamento mi è
giunto molto gradito.Salvatore Cutrupi
 

Ottima performance lirica da parte del sempre lucido vate
Salvatore Cutrupi con la sua perla "Affanni" zeppa di nostalgia per un'infanzia lontana dietro l'inesorabile incedere del tempo.
Sfolgorante l'incipit:
"Ha il fiato corto/
delle salite ripide/
questo mio camminare";
come la chiusa:
"ai giorni dell'infanzia/
abbandonata là,/
dove comincia il mare."
Complimenti di cuore
Salvatore Cutrupi.
Ben Tartamo


Che bella "Riscoprire" di Sandra!
Simone



Bella e struggente poesia "Lucciola nella notte" del bravo Salvatore Cutrupi.
Coraggiosa denuncia in rime, del più antico e triste commercio dell'umanità: il corpo delle donne.
Superbamente liriche le strofe:
"Sulla pelle/
usata dagli altri";

"schegge di un'anima/
tornano a casa"

E a chiudere lapidaria:
"dietro la siepe/
l'uomo di marmo".
Ben Tartamo

 

10 Settembre

10 settembre 2016

Poesie a tema: L’abbandono

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Abbandoni-: Ritmi della vita, regolati dalle leggi della natura, così come i ritmi dell’uomo sono regolati da regole divine. Leggo così la similitudine presente nella bella poesia di Giuseppe, soffusa, mi pare, di vaga malinconia.

Poesie a tema libero

Ben Tartamo –“Come passeri del cielo”-: Anche Ben realizza una similitudine tra l’inconsapevolezza che c’è in un passero, nel suo volare, e il percorrere nostro della vita. Trova conforto solo in un “Te” al quale affida la sua strada.

Federico Rivero Scarani -Una variazione del poema “Le vocali” di A. Rimbaud-: Rilettura esegetica del sonetto del simbolista Rimbaud. Ma Federico non si limita a questo, ci mette del suo e riflette sul senso delle vocali. Belle le evocative immagini che propone e probabilmente corretta (se riferita alla composizione di Rimbaud) la conclusione con quel “in un’alchimia che collega la parola con l’oggetto”.

Maria Attanasio –La mia vita adesso-: Un forte atto d’accusa nei confronti di chi non riesce a capire il vero senso di un sentimento che muove una donna. Coinvolgenti i versi della brava Maria.

Simone Magli –La veraa guarigione è sentirsi saldi sulle proprie insicurezze-: Bell’aforisma. Insomma è come dire che l’unica nostra certezza è avere dubbi.

Angela Migliazza –La ballata dei numeri-:  Sensazioni, sentimenti, percezioni, vissute come  “inafferrabili” equazioni matematiche. Ed il messaggio che Angela ci invia, con la similitudine che ha composto, è quanto possa essere incomprensibile la vita, e da qui lo smarrimento che, talvolta, ci prende.

Salvatore Cutrupi – Lucciola nella notte-: Un dolente dipinto di infelici donne, schiave per  il sesso e per i guadagni d’altri.

Jacqueline Miu -Promethee-: Il mito di Prometeo rivisto con tutto il forte sentimento di Jacqueline e con le sue fantasiose immagini. A ben leggere la poesia vi si trovano tutti gli elementi del racconto di Esiodo, inframmezzati da riflessioni della poetessa.

Laura Toffoli –Goccia di brina nel bosco-: Suggestive e belle immagini che la natura ispira ad un innamorata di quella.

Renzo Pezzani –A scuola- Consigliata da Tiziana Cocolo-: Simpaticissima filastrocca per l’inizio di un nuovo anno scolastico.

Mariannina Coffa Caruso –Psiche-: Consigliata da Giuseppe Gianpaolo Casarini-: Forte ode all’anima che qui viene antropomorfizzata e ci dà lezione di fede. Vi si citano, quali fans dell’anima, Socrate e Platone, scordandosi di Aristotele…La direi poesia integralista, seppure resa con apprezzabile metrica e comunque da meditare. Sempre un grazie a Giuseppe anche per questa proposta.

Con l’augurio per un sereno weekend, il più cordiale dei saluti a voi tutti, assieme ad un grande grazie al nostro impagabile Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Ringrazio Simone per avere apprezzato la mia poesia"Lucciole nella notte".
Salvatore Cutrupi
 

Un saluto, un ringraziamento e un abbraccio a tutti gli amici e poeti di poetare.it, in particolare al sensibilissimo Pino, alla dolcissima Laura, alla inimitabile Sandra, alla sempre limpida Tinti Baldini, alla materna Antonia Scaligine, all’inesauribileG.C., al prezioso Santi, senza naturalmente dimenticare i grandi Piero e Lorenzo per aver voluto partecipare, tutti con belle e apprezzate parole al mio lutto. (Carlo Chionne)


Oggi mi ha colpito in particolare la poesia di Salvatore, soprattutto in questo punto, "dietro la siepe l'uomo di marmo", questo aguzzino che manipola a suo piacere la drammatica quotidiana sofferenza vissuta dalla protagonista.
Simone
 

9 Settembre

9 settembre 2016

Enrico Tartagni –Una culla-: L’incomprensibilità della vita, detta con metafore illuminanti, precedute da un’anafora che sottolinea l’impossibilità di capire.

Renzo Montagnoli –Era un’estate di alcuni anni fa-: Dolcissimo ricordo narrato con i puliti e bei versi di Renzo, che fanno tornare, quasi fosse viva, una luminosa, indimenticabile immagine.

Bruno Amore –Pietre da case-: Da applausi questa amara descrizione del recente terremoto. Bellissime le immagini che ricostruiscono la vita di quei sassi col loro utilizzo e che sono divenuti tomba per troppe persone. Non manca, e ci sta benissimo, un atto d’accusa contro disonesti costruttori. Complimenti Bruno!

Ben Tartamo –“Illetterate allitterazioni swing”-: Risuona Palazzeschi in questa divertente e bella poesia di Ben.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Redenzione-: Ammirazione, amore e grande fede in questa descrizione del sacrificio del Cristo. Profondo è il sentimento di Giuseppe, reso con toccanti versi.

Federico Rivero Scarani –La loro agilità è uguale-: Anche questa sembra la traduzione di una poesia in spagnolo. Suggestive le immagini di questo racconto di difficile interpretazione.

Maria Attanasio –La rabbia-: Forti versi, di bella poesia, per descrivere il senso della rabbia e le sensazioni che genera. Pare che la più forte  di queste (dai versi di chiusura) sia l’impossibilità di tradire. Insomma la rabbia dell’onestà. (non prendertela, Maria, scherzo)

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Il risveglio mattutino, in questa torrida estate, pennellato con sintetici ed esaustivi versi.

Jacqueline Miu –Fuoco e sangue-: Significativo molto è quel cuore, “araba fenice”, che rinasce dopo ogni sconfitta, più vivo che mai. Ancora una volta le suggestive immagini di Jacqueline prendono alla gola e leggerla è come viaggiare in gotiche fiabe.

Laura Toffoli –Perle di montagna-: Quando certi pittori moderni non riescono ad esprimere il loro sentire nello spazio della tela, ecco che sconfinano nella cornice. Così fa Laura alla quale non basta lo spazio della pagina per esprimere i suoi sentimenti e, non potendo andare oltre (per esempio sulla cornice dello schermo del pc) usa tecnica a scalare per i suoi versi. Così questa sua bella poesia diviene un accattivante quadro di uno scorcio della natura e noi ne godiamo, ammirati.

Antonia Pozzi –Funerale senza tristezza- Consigliata da Giuseppe Gianpaolo Casarini-: Bella e significativa è la poesia della Pozzi. Casuale è l’accostamento con “Sfida” della Negri ma interessante è il confronto tra i due stili. L’una usa versi liberi, non certo privi di ritmo. L’altra rigorose strofe manzoniane (tre endecasillabi chiusi da un settenario). Grande poesia, che ben comunica, in entrambi i casi.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti , in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

"Era un'estate di alcuni anni fa", efficace istantanea sviluppata con un buon poetare.
Simone
 

8 Settembre

8 settembre 2016

Santi Cardella –La madre-: Un bentornato nell’azzurro al grande Santi che oggi ci delizia con una bellissima, commovente ode alla madre. Perfetto il ritmo che fa scorrere lieve e piacevole la lettura, magistrali e suggestive le metafore. Che altro dire? Nulla, tranne rileggere, con grande piacere, questa ulteriore prova di sensibilità e bravura del nostro amico. Complimenti meritatissimi, assieme ad un grazie d’essere con noi.

Michael Santhers –Spifferi d’ottobre-: Ben diverso per stile, da quello di Santi, è Michael col suo brillante e spassoso poetare. Anche lui usa metafore magistrali ma le sue immagini sono surreali, divertenti e piacevolissime, e, spesso, muovono al riso. Decisamente apprezzabili questi spifferi d’ottobre, preludi al gelo invernale. Anche a lui vivissimi complimenti.

Ben Taratmo –“Il Precipizio”-: Una lezione di vita  e di morale, resa come bella fiaba dal bravo Ben.

Serenella D’Amadio –Sorridi-: Un' esortazione a donare sorrisi agli altri per sorridere, in definitiva, a se stessi. Un tantino enigmatico, e vagamente lugubre, l’attacco della poesia ma, tutto sommato, scritta con sentimento.

Enrico Galavotti –In libreria-: Fantasioso accostamento tra titoli di libri e le caratteristiche di una lei.

Ma, credo, che più che essere ispirati da quel che disse un angelo a Giovanni (mi pare verso la fine di un lungo digiuno) meglio sarebbe stato citare quel che disse il serpente ad Eva… Complimenti per la fantasia e per come espressa.

Federico Rivero Scarani –Mi apparve splendente e radioattiva-: Mi pare una traduzione letteraria di una poesia scritto in spagnolo (o portoghese) ma il senso è chiaro: accidenti come passa il tempo nelle donne! E non solo fisicamente… Piacevole poesia realizzata con belle immagini metaforiche e versi pieni di rimpianto.

Maria Attanasio –Le parole necessarie-: Il senso di alcune parole chiave, molto ben descritto dalla brava Maria con questa riflessiva poesia. Drammatica (fideistica?) l’ultima, dove la morte diviene resurrezione.

Laura Toffoli –Rosa di rosso porpora-: Semplicemente deliziosa questa descrizione di una rorida rosa al mattino ed il suo farla diventare labbra di dama.  Appassionata e bella la chiusa. Brava Laura!

Salvatore Cutrupi –Affanni-: Complimenti per questa intensa metafora del passar della vita. Particolarmente suggestiva, e bella, la chiusa fatta da versi dal malinconico tono.

Jacqueline Miu –Il sonno-: E’ una profonda malinconia quella che ispira Jacqueline per questi versi, pieni del suo sentire e del suo guardare a quella parte della vita che passiamo dormendo. Particolarmente significativa quella chiusa con quel “ti adatti al non ritmo/poi tutto tace”.

Ada Negri –Fatalità- Consigliata da Giuseppe Gianpaolo Casarini-: Un grazie a Giuseppe per questa proposta.

Poco amata, e poco conosciuta, oggi è la strepitosa Ada Negri. Strepitosa sia per il suo realizzare poesia di stampo popolare, sia per le sue originali invenzioni metriche.

Per me, questa lettura, è stata stimolo a conoscere meglio la poetessa e domani proporrò una sua poesia, che oggi sarebbe ignorata, e/o malvista, dai cosiddetti poeti moderni (troppo spesso porgitori di evocative ed incomprensibili immagini) ma di un’attualità sconvolgente, visti i tempi che viviamo. Ancora un grazie a Giuseppe e… a domani.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

P.S. : commentate amici, commentate. Vivacizziamolo questo azzurro!

 

Grazie Piero….e come sempre mi sai leggere…
laura
 

7 Settembre

7 settembre 2016

Maria Attanasio –Mettimi addosso una felicità leggera-: Deliziosa invocazione di solidarietà, resa con gioiosi versi che esprimono desiderio, speranza ed ottimismo.

Antonio Sangervaso –prime e dopo il buio-: Un inno d’amore alla vita, realizzato con alcuni versi da ricordare quali: “Entro ed esco/dalla porta che separa la notte dai pensieri” e “Come una duna la notte si sgretola”.

Flavio Rapetti –Un altro giorno-: Surreale e suggestiva descrizione dell’andar del sole (Tolomeo applaudirebbe…) narrata con piacevoli versi dalla simpatica conclusione.

Alessandro Borghesi –Al porto-: E’ strana l’atmosfera di quel mare, descritto con immagini che hanno del surreale e, certamente, sono originali. Ma il faro, il pescatore impregnato (sic) di prole, il cielo pieno di ostacoli, il capitano chic ecc. trovano composizione nel verso finale che rivela la pena per un amore che pare navigare.

Ben Tartamo –“Compagnia”-: Esercizio di quinari (con qualche iato di troppo) per esorcizzare la malinconia.

Jacqueline Miu –Fiore rosso-: Forte è l’immagine di quel fiore nato da un tormento e bene la rende l’ottima Jacqueline.

Laura Toffoli –Libro ingiallito (2 poesia)-: Ho avuto il piacere di conoscere Laura. Garantisco che ha nulla del libro ingiallito, ma qui lei esprime, con bravura, uno stato d’animo certamente passeggero.

Antonia Scaligine –Tutto ricomincia-: Finite le vacanze estive resta la nostalgia per il mare, attenuata dai generosi compiti cui la nostra Antonia ha dedicato e dedica gran parte della sua vita. Belli i versi che hanno toni malinconici, nella prima parte della poesia, e sereni nella conclusione.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Delizioso acquerello a disegnare la gioiosità che c’è in un asilo infantile.

Giorgio Valdes –Il treno-: Bentornato nell’azzurro, Giorgio! Bella e ben narrata questa metafora della vita, piena di significative immagini.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro vate Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Carissimo Carlo,
Ho saputo solo oggi del dolore che ti ha colpito.
Credo che un abbraccio, sincero, valga più di mille parole, e ti prego di immaginarlo forte…forte.
Pino
 

Invio le mie più sentite condoglianze a Carlo.Laura..le parole sfumano via quando il dolore rende sorda l’anima…
allora un cenno di abbraccio scalderà il cuore…virtualmente un abbraccio….
 

6 settembre 2016

Poesie a tema: L’abbandono

Simone Magli –Ci guardiamo soffrire-: Una visione del vivere decisamente amara, detta con versi traboccanti pessimismo.

Antonia Scaligine –L’addio, è solitario-: Quella solitudine che entra dentro, dopo un abbandono, descritta con profondo sentimento da significativi e bei versi.

Poesie a tema libero

Dario Menicucci –Noi due-:  Una serie di romantiche e belle immagini.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Il volto di Dio-: L’ottimo Giuseppe sposa una delle deliberazioni dei primi concili cristiani, da quello di Nicea in poi, dove viene ribadita la duplicità della natura, umana e divina, del Cristo, e ci presenta l’episodio di un vangelo, al quale forse i vari concili si riferirono per condannare, quale eretico, l’arianesimo, il nestorianesimo ecc. Interessante molto il magistrale racconto del poeta, ispirato da profonda fede.

Nadia Borean –Quello che amo-: E’ deliziosa questa filastrocca di Nadia. Scorre lieve e gradevole il ritmo dei versi, nonostante qualche “salto metrico” che le rime baciate non fanno sentire.

Romano –Se ti dicessi si!-: Una triste ammissione di impotenza o una scusa? Certamente Romano pare convincente con questi versi dal sapore amaro.

Francesco Albino –Che cos’è la vita-: Una domanda, quella che tormenta da sempre l’uomo, cui seguono ottimistiche (e fideistiche) affermazioni, nei liberi versi di Francesco.

Dario Sanseverino –Madre-: Un intenso omaggio alla madre, pieno d’amore ed ammirazione.

Ben Tartamo –“Profumo di campagna”-: Simpatica composizione basata su senari e quinari tronchi.

Paolo Piccini –Passero-: Un analisi di se stesso, realizzata con molta malinconia ed identificandosi in quel povero passero giunto al termine della sua strada. Resta la speranza di un colpo d’ali.

Jacqueline Miu –Lettere d’amore-: Una surreale, affascinante fiaba, per dir d’amore. Ed oggi la nostra Jacqueline riesce anche a proporre, inventandoli, neologismi, quali quel sorprendente ma esaustivo “spadare” riferito all’attività cruenta dei battiti del cuore che divengono “valchirie sguinzagliate”. Fantastico!

Laura Toffoli –Nella metro di grandi città: Vienna estate 2016, Roma primavera 2016-: Laura descrive alla perfezione il disagio di quell’umanità che circola nei metrò. C’è assenza, disinteresse, smarrimento, in quei volti e la poetessa ne coglie, con sensibilità, l’anima.

Salvatore Cutrupi –Finestrini-: Ricordi di viaggi tornano ad affollare la mente ed al poeta sembra di rivedere un film vissuto in passato. Ben resa è questa sensazione dai versi di  Salvatore.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

6 Settembre

Cari amici, ho visto già ieri i vostri commenti alla mia poesia “Mare”, ma ho voluto spostare il mio ringraziamento ad oggi, perchè volutamente ieri ho dedicato il mio intervento nel sito interamente a Carlo Chionne. Oggi, il sole che è sorto ha illuminato il commento di Antonia, che ringrazio di cuore, e quello di Piero e Santi. A loro volevo dire che hanno interpretato proprio a fondo quello che volevo dire con la mia poesia, per cui essi sono per me, in primo luogo, cari amici, ma anche un po' psicologi. Grazie per la loro analisi introspettiva. Sempre un doveroso ringraziamento a Lorenzo.
Sandra Greggio


Grazie Piero e condoglianze sentite al caro Carlo
Un caro pensiero a tutto l'azzurro e a Lorenzo
Tinti Baldini
 

Spesso sentiamo dire …
lasciatemi andare ho molto da fare , non ho tempo da dedicarti e poi …
non è questione di fare, ma di abbandonare ,e come ben dici Simone Magli in questo tuo bel pensiero” brucia viva l’innocenza degli affetti”
Il volto di Dio di giuseppe gianpaolo casarini…poesia profonda ,il volto di Dio si rivela apparendo attraverso suo figlio incarnato, Gesu’ Cristo , ed è la Fede che ti fa credere , la ragione ti aiuta a capire e a credere di più , ti apre tutto, specialmente il cuore ,era una piccola donna Teresa che amava, perché : Amore amoris tui facio istuc.
"Quando si ama, non si fatica, o, se si fatica, questa stessa fatica è amata “da chi ha creduto in te
Un grazie a tutti , Piero , Lorenzo , un grande applauso a tutti i poeti , come sempre a Carlo per il suo poema che non sempre capisco , anche se io amo la filosofia e la teologia tuttavia credo di non conoscerla ancora, ut intelligas, intellige ut credeas” però in questo tuo poemetto sei grande
Sandra , il tuo poetare è grande
Grazie Lorenzo Antonia Scaligine
 

Anch’io come già fatto in precedenza da diversi amici e amiche del Sito porgo le mie più sentite condoglianze a te e familiari amico Carlo Chionne per la perdita della tua carissima mamma.
Che il suo ricordo renda più lieve il tuo dolore caro Filosofo e Poeta.
ggc
 

5 Settembre

Mi è piaciuta molto "Insicurezza" di Paolo Piccini: esprime molto bene la finitezza mortale dell'uomo in balìa dei suoi moti.
Simone
 

Caro Carlo, avrei potuto inviarti la poesia sulla madre di Ungaretti, splendida a mio avviso; avrei potuto scrivere una delle tante frasi di condoglianze prefabbricate, ma mi sarebbe sembrata una bestemmia. Quello che ti dico viene direttamente dal mio cuore, senza mediazioni di sorta ed è quanto segue: ricordati sempre ma sempre che tu hai goduto di momenti meravigliosi con la tua mamma, avrai anche sofferto con lei, avrai avuto qualche screzio, ma l'hai avuta con te per tanto tempo, ti ha amato incondizionatamente. Ecco, vedi, io avrei voluto almeno poter vedere i suoi occhi, avrei voluto almeno farle una carezza e darle un bacio, ma Dio, per me che sono religiosa, ha deciso di togliermela quando avevo appena quaranta giorni di vita. E più passa il tempo più ne sento la mancanza. Ecco, ricorda tutti i momenti passati con lei e pensa che, nella sofferenza, che pure c'è (ci mancherebbe altro) ti è stata accanto per tanto tempo e, se ci credi, lo sarà ancora e ti proteggerà.
Ti abbraccio, amico mio
Sandra
 

5 settembre 2016

Ben Tartamo –“Felicità”-:  Inafferrabile felicità, dunque. Ma Ben la trova nelle piccole cose e lo racconta con lievi, piacevoli versi.

Maria Attanasio –Ti lascio un posto,-: L’attestazione d’essere donna, ed il bisogno d’avere riconosciuta questa sua realtà, muove la penna di Maria in questa forte invettiva, chiusa da una bellissima immagine, a sottolineare il tutto. Brava Maria!

Antonella Iacoponi -.La filatrice-: Molti anni fa mi è capitato d’essere a Qayrawan (una delle città sante dell’Islam, nel cuore della Tunisia) per una gita turistica. Visitai una fabbrica di tappeti dove le lavoranti erano tutte giovanissime. La bella poesia di Antonella mi ha riportato alla memoria quel tempo, assieme agli occhi bellissimi di un’operaia che, quale amuleto,  mi legò al polso un filo di lana che usava per tessere un tappeto. E’ triste la storia che la poetessa, con grande sentimento e bravura, racconta, facendoci riflettere su quei bambini-schiavi, usati per attività cui non dovrebbero essere adibiti.

Dario Menicucci –Un uomo senza desideri-: Profonda pena esistenziale muove la penna di Dario. E sono tristi gli effetti del tempo che passa, le illusioni perdute, i sogni che non si sono realizzati che creano una sorta di apatia, molto ben descritta da questi versi pieni di malinconia.

Stefano Medel –Igiene mentale sistema fascista o fascistizzante-: Singolare similitudine tra gli eretici di tempo fa e chi oggi non è considerato “normale” dal SSN. Ieri i roghi, oggi gli psicofarmaci. Di questo tratta Stefano con i suoi versi accusatori.

Michael Santhers –S’accorciano i giorni-: Belle e fantasiose le immagini che oggi Michael compone per la nostra curiosità, a disegnare giornate che si accorciano per cambio di stagione.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Sintesi di un devoto atto religioso.

Paolo Piccini –Insicurezza-: Di difficile interpretazione sono questi ermetici versi di Paolo. Parrebbero un’analisi di se stesso, forse del passato, non proprio positiva. Ma può essere altro.

Jacqueline Miu –Col temporale-: In questa lunga analisi di se stessa c’è tutto il sentire ( meglio, il sentirsi) di Jacqueline che con questi fantasiosi versi mette a nudo la su anima, dichiarando il suo modo di guardare al modo, i suoi desideri, le sue speranze. Ed anche il suo orgoglio, con quell’ultimo esaustivo verso.

Sandra Greggio –Mare-: Quasi pagana è questa dichiarazione d’amore per il mare. Suggestivi e belli i versi della sensibile e brava Sandra e affascinante è l’atmosfera che ha saputo creare, dicendo di quel rapporto, quasi materno, col mare. Complimenti.

Carlo Chionne  -POEMETTO FILOSOFICO-:  E’ la ragione, il suo uso scellerato, che ha sempre reso le chiese monoteiste tremebonde e reattive. Da qui i roghi e le scomuniche di chi non si allineava ai sacri dettami dei padroni (papi, rabbini e iman) delle organizzazioni religiose.

Riporto, qui di seguito, una frase di Agostino, tratta da una piece teatrale ma vicinissima al suo pensare, dove si immagina un colloquio tra Ipazia e l’ipponate (“Ipazia oltre l’autorità.-l’avventura di una coscienza- realizzata da “La Maschera”, teatro di Valdonega 2011) e la scomunica (per certi versi spassosa) che subì Baruch Spinoza da parte del tribunale rabbinico di Amsterdam:

Agostino (in una sua risposta ad Ipazia): “Ambrogio mi ha convinto che la verità non potrà mai essere raggiunta dalla ragione…e quindi è perfettamente inutile dannarsi l’anima a cercarla. Egli non si stancava mai di ripetermi che “la lettera uccide, lo spirito invece vivifica”.

E così i rabbini scomunicarono Baruch:
“Con il giudizio degli angeli e la sentenza dei santi, noi dichiariamo Baruch de Spinoza scomunicato, esecrato, maledetto ed espulso, con l'assenso di tutta la sacra comunità [...]. Sia maledetto di giorno e maledetto di notte; sia maledetto quando si corica e maledetto quando si alza; maledetto nell'uscire e maledetto nell'entrare. Possa il Signore mai piú perdonarlo; possano l'ira e la collera del Signore ardere, d'ora innanzi, quest'uomo, far pesare su di lui tutte le maledizioni scritte nel Libro della Legge, e cancellare il suo nome dal cielo; possa il Signore separarlo, per la sua malvagità, da tutte le tribú d'Israele, opprimerlo con tutte le maledizioni del cielo contenute nel Libro della Legge [...]. Siete tutti ammoniti, che d'ora innanzi nessuno deve parlare con lui a voce, né comunicare con lui per iscritto; che nessuno deve prestargli servizio, né dormire sotto il suo stesso tetto, nessuno avvicinarsi a lui oltre i quattro cubiti [circa due metri], e nessuno leggere alcunché dettato da lui o scritto di suo pugno”.

Nel suo pregevole “Poemetto” il nostro Carlo sottolinea ripetutamente (sintetizzando il pensiero di tutti i filosofi che cita) quel concetto di assenza assoluta di libertà di giudizio, espresso dalle varie chiese, e Ipazia, nella piece teatrale che ho citato, ne evidenzia la motivazione dicendo: “Mi spiace per te, Agostino, ma il Cristo che io ammiro non è lo stesso di cui parlate tu ed Ambrogio. Il mio Gesù è un ribelle che si è sacrificato per eliminare la schiavitù fisica e mentale. Qualunque religione, qualunque dogma è un freno alla libera ricerca dell’uomo. Rappresenta una gabbia che non gli permette di indagare liberamente sul cosmo, sulle origini della vita e sul destino dell’uomo. Gabbia realizzata per il mantenimento del potere temporale”.

Fortunatamente poi arrivò l’Illuminismo (certamente figlio di tutti i filosofi citati da Carlo, Cartesio in testa) col disperato tentativo di portare luce nelle menti.
Purtroppo la strada per riuscirci è ancora lunga. E senza certezze di riuscita.
Ancora un grazie a Carlo per questa sua illuminante opera di diffusione della cultura.

Laura Toffoli –Fiaba/Poesia-: La nostalgia per questa stagione estiva che volge al tramonto ispira questi bei versi, dal sapore di fiaba, alla nostra bravissima Laura che ci coinvolge nel suo nostalgico sentire.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
mi hanno coinvolto, sia per l'argomento trattato che per la forza delle immagini proposte, le poesie di Antonella Jacoponi ("La filatrice""), Dario Menicucci ("Un uomo senza desideri"), Jacqueline Miu (" Col temporale"), Carlo Chionne ("Poemetto filosofico"), Laura Toffoli (Fiaba poesia"). Un plauso particolare a Sandra Greggio che ha espresso con versi incantati il suo recente incontro con il mare, mio abituale ispiratore,
Ancora un'affettuosa manifestazione di solidarietà a Carlo Chionne per il lutto che l'ha colpito,
Infine la mia più ampia gratitudine a Piero per i suoi dotti commenti e a te, Lorenzo, per l'infaticabile opera in nostro favore.
Cordiali saluti a tutti i colleghi,
Santi
 

Mi scuso per non aver percepito e assistito alla tua profonda mancanza. Sentite condoglianze Carlo, ti siamo tutti vicini.
Jacqueline
 

4 Settembre

4 settembre 2016
Caro Carlo, avrei dovuto capirlo dalla tua ultima poesia del grave lutto che ti ha colpito. Ti chiedo scusa per questo ritardo e ti faccio le più sincere condoglianze per la conclusione della strada della vita di tua madre. Un forte abbraccio, essendoti accanto. Piero
 

Buongiorno
A Settembre riinizia la vita lavorativa dei poeti, degli studenti, di tutte le anime del mondo che ha fatto regole e poi le ha distrutte. Un saluto a chi resiste qui tra queste bozzoli piene di crisalidi, un benvenuto a chi dopo tempo ritorna, un abbraccio a chi lavora con noi e per noi da quando il sito è nato. Grazie a tutti e buon lavoro Jacqueline Miu
 

4 settembre 2016

Michael Santhers – Scritture di sabbia-: Rapidi schizzi di scenette di fine estate al mare, nell’inimitabile stile santhersiano.

Ben Tartamo –“…E’ Notte-: Esercitazione di ternario (con qualche distrazione) a disegnare un romantico quadretto.

Maria Attanasio –La parola “amore” come la vuoi declinare-: Beh, quando una si incavola…

E’ spettacoloso questo tradurre in poesia una rabbia, che qui esplode come lava vulcanica. Ed è bravissima Maria a rendere il suo sentimento con questi roventi versi. Complimenti.

Antonella Iacoponi –Ora e sempre-: Commosso omaggio ad un grande della poesia contemporanea, anche fortemente impegnato nel sociale e nella politica del suo Paese, avendo vissuto vita decisamente avventurosa. Impossibile non associarsi e non concordare con i bei versi di Antonella.

Enrico Tartagni –Plancton-: Rutilanti immagini marine che si tramutano in un triste ombrellone su di una spiaggia a fine stagione. Forse quel che l’immaginifico Enrico ha voluto narrarci è una malinconica metafora della vita.

Tinti Baldini –Se fosse-: In questo mondo deserto (di sentimenti) e dal cielo nero (di neri presagi) non c’è posto per la fantasia (quel cappello, quella sottogonna, quel mantello fuxia). Ed allora ci si affida alla poesia, unica possibile, umana produzione per dare ed avere conforto (quell’amico in attesa di cantare). Così leggo i bei versi della bravissima Tinti.

Dario Menicucci -31 agosto-: Assieme all’agosto muoiono l’estate e l’amore. Questo canta, con suggestive immagini, l’ottimo Dario.

Laura Toffoli –Nuvola-: Un surreale dialogo con una nuvola, reso con immagini da fiaba piene di sentimento, che si conclude col ricordo di quel cesto da lavoro della nonna, dove Laura, bambina, vedeva nuvola in quei gomitoli di lana bianca.

Salvatore Cutrupi –Una voce-: Il peso della vita, che porta a porsi domande, alleviato da un guardare in alto verso un Dio consolatore che suggerisce di gioire di quanto di bello ed amorevole può esserci lungo il nostro cammino. Belle le metafore e le immagini che Salvatore usa, per dire il suo sentimento.

Fausto Busatta –Come cantano i righeira-: La canzone dei righeira ,”L’estate sta finendo”, ispira Fausto per questo malinconico saluto alla calda stagione.

Paolo Piccinini –Fallacia-: Fallace è ciò che inganna e può illudere. Paolo afferma che è fallace tentare di cancellare tracce del passato ( realizzate nel bene e nel male) per ingannare. Il passato resta e non è mutabile, questa la lezione che deriva da questi versi.

Jacqueline Miu –Le tue mani sporche d’inchiostro-: Un tentativo di far “scendere a terra” chi vive nel mondo dei sogni, raccontato con la solita strepitosa fantasia di Jacqueline.

Pregandovi di voler partecipare alla vita di questo splendido sito anche con commenti, oltre che con le vostre ispirate poesie, vi invio il più cordiale dei saluti, assieme ad un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

Che bello il morir dell'estate rappresentato da Dario in "31 Agosto", super suggestiva poesia.
Molto bella "Una voce" di Salvatore.
Un plauso e un grazie particolare ai poeti che ogni giorno sfornano qualcosa, il cui profumo, si spande in questo sito azzurro.
Simone
 

3 Settembre

3 settembre 2016

Michael Santhers –Due Santi-: Non soltanto, l’ottimo Michael, disegna, con magistrale analisi, l’essere di noi, italica gente, ma ce ne propone anche la causa, in quei dormienti angeli.

Ben Taratamo –“Domani”-: Ottimo, gradevolissimo ritmo di danza nei versi pieni di allitterazioni di Ben che realizza, con questi, una surreale analisi del suo andare  (e mi rammenta la preparazione della mela avvelenata, da parte della strega cattiva, per Biancaneve)  . Complimenti!

Maria Attanasio –Le parole fanno bene, fanno male-: Merita applausi questo approfondito discettar della parola, reso con accattivanti versi. Complimenti vivissimi, Maria!

Carlo Chionne –Mamma-: Decisamente pascoliana nel tono, superlativa nel rendere un sentimento d’amore. A dimostrazione che si può essere (come Carlo è) artisti, attori, colti, profondi conoscitori di materie complesse, tipo la filosofia e/o del sommo Dante, ma in fondo al cuore resterà sempre amore verso chi ci ha generato. Ed oggi, caro amico, ci hai commosso.

Rosino Maranesi –Dolce lampo-: Un lampo pieno di sentimento in un romantico paesaggio ben disegnato.

Michele Aulicino –nei tuoi occhi-: Uno smarrimento esistenziale trova composizione in occhi che consolano. Decisamente da ricordare, in questa intensa disamina di un malessere, quel “l’arte mia è sopravvivermi” e quel “coltri dense di parole”.

Josedph65 –La gente cambia-: Forte invettiva contro ex amici che, raggiunta posizione di preminenza, ecco che cessano d’esserlo. Ben detto, caro Joseph65!

Antonella Iacoponi –Il viaggio-: Il drammatico viaggio di migliaia di profughi e la loro speranza per una vita migliore, al rivedere le coste dell’Italia,  qui molto ben raccontato dalla sensibile Antonella.

Jacqueline Miu –porta questa essenza di te il 1 Luglio-: Da ricordare quel “siamo farfalle senza biglietto d’arrivo all’Eden”, frutto della strepitosa fantasia della nostra Jacqueline.

Laura Toffoli –Ulivo-: Il fascino di nodosi e centenari ulivi, molto ben reso dai bei versi di Laura.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Breve, mesto saluto all’estate, nei tre versi di Salvatore.

Un grazie di cuore per l’attenzione alla mia “Chi l’ha visto?” all’amico Giuseppe al quale dico che forse siamo tutti in attesa della rottura del settimo sigillo (come S. Giovanni preconizza nell’Apocalisse). Col fiato sospeso.

Interessante molto la disputa teologica che proponi. Restiamo in attesa di sviluppi… possibilmente poetici. Un  caro saluto.

Ed a voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

2 Settembre

2 settembre 2016

Poesie a tema: L’abbandono

Antonia Scaligine –Un abbandono lascia uno spaurito silenzio-: Poesia densa di una profonda pena per ciò che mai ci si aspettava di perdere che sia una cara amicizia, un amore, un parente vicino e persino una speranza. Bellissima e coinvolgente questa poesia, piena di immagini evocative, quasi un canto di dolore. Complimenti Antonia!

Poesie a tema libero

Antonella Iacoponi –Il sorriso di un bambino-: Deliziosa rappresentazione di un amore verso bimbi che riempiono la vita di gioia.

Michael Santhers –Paese senza nome-: Bellissime metafore a raccontare lo squallore di un paese sperso chissà dove. Michael non si smentisce mai ed anche oggi ci incanta col suo particolarissimo stile ci regala versi indimenticabili, per alto contenuto poetico, quali quelli della strofa di chiusura. Particolarmente riuscita anche la terza, con quegli indimenticabili  “fili d’argento” a rappresentare l’acqua che cola da “concave mani di vecchi” e lega bocca a scarpe. Complimenti sempre.

Acquaviva –Nella penombra ti ho stretto le mani-: La rinuncia ad un atto d’amore ed anche al solo dichiararlo, qui espresso con forte sentimento dal bravo Acquaviva.

Ben Tartamo –“Lacrima”-: Si può piangere per gioia, per allegria, per dolore e per inattesi guai . E Ben riflette sulle lacrime che paiono, nel loro generarsi, misteriose.

Stefania Verderosa –Scrittura nel silenzio-: Un tornare indietro nel tempo, a lieti ricordi, raccontato con versi pieni di malinconia dalla sensibile Stefania.

Maria Attanasio –E spire-: Leggo rabbia nei forti versi, talvolta cruenti, di Maria. Ma la chiusa dice amore e la rabbia forse deriva da una troppo lunga attesa.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Grazioso mini affresco di un’alba.

Jacqueline Miu –Come dopo la morte, una stella.-: Una pena nata dalla catastrofe del terremoto, espressa con versi che dicono di profonda partecipazione al dolore di quegli uomini. E c’è sconforto nel vedere un mondo che non si fermerà davanti alla tragedia quando Jacqueline recita: “Alle mie spalle un mondo veloce,/canzoni tristi, canzoni allegre, canzoni…” e, rassegnatamente, la poetessa conclude con quel “quando le uniche a parlare al mio orecchio saranno le stelle.” Che temo sia rivolto a quei disgraziati terremotati. Sconfortante e privo di speranza quel r.i.p conclusivo.

Laura Toffoli –Incandescenti pensieri-: Leggo, in questi intensi e bei versi di Laura, un grande desiderio d’evasione che trova motivazione nella seconda parte della poesia. Belle e significative le metafore che intessono il componimento. Ancora una volta un brava!

Un grazie di cuore alla cara amica Antonia per il gradito commento alla mia “Imperscrutabile ?”.

Ed a voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al generoso Lorenzo che tutto ciò consente.

Piero Colonna Romano
 

Chi l’ha visto?
Non dissacrante ma di gustosa
o se si vuol d’ironia sottile la tua
del Mondo creazione e dell’agir
e da allora lo star di Dio o Piero:
ardua quindi la domanda tua
“Chi l’ha visto?” Per l’Ebreo
di quel tempo antico come ben sai
volto non ha …Mosè lo vide si dice
in un roveto ardente oppure sentì
solo pare la sua voce minacciosa ?
Data la pochezza mia ecco che
tediarti non voglio col mio dire
oltre e poiché cultor sommo ti so
Amico sia del sacro che del profano
quindi sul tema sulla domanda
di rimando alla Catechesi del 16°
giorno di Gennaio 2013 che allor
Benedetto Santo Padre agli astanti
tenne, materia d’alto filosofar di certo
con il colto Chionne Carlo primo
o arguto Piero provocator o Socrate
novello che con questo dimandar
alle menti sitane ecco far partorir
vuoi certe risposte: quindi Sitani avanti!
ggc
 

Sì ben tu dici cara Poetessa Antonia
pur la morte per ver è un distacco
un abbandono triste ma men duro che:
vi è una tomba e lo sai vi è un ricordo
vivo come Niccolò il grand Ugo forte
nei Sepolcri canta: vi è la dolce illusion
o come detta la fede di chi crede la speranza
vi è accesa di un futuro caro arrivederci,
solo il fato o il crudel destino come sappiam
a questo tipo d’abbandono doloroso porta,
quanto poi ai tuoi versi finali di saggezza
e di filosofar concreti e pregni d’abbandono
poi son diversi i tipi e i modi: consensual vuoi
vigliacco e proditorio talvolta dir oso necessario
quindi diversi tanto i sentimenti le emozioni
i dolor i ricordi che recano all’animo al cuore
ed alla mente, tanti infin non meritan poi come
tu ben sai alcun vero ricordo né rimpianto alcuno.
ggc

 

1 Settembre

1 settembre 2016

Maria Attanasio -…è acqua che scorre-: La precarietà del vivere impone di cogliere gli attimi di dolcezza che vi si possono trovare. Leggo così gli ispirati versi di Maria.

Enrico Tartagni –Chiusi dentro-: Analisi del big bang, svolta con bella intensità,  con richiami alle più recenti intuizioni scientifiche e con filosofico approccio al problema della nascita dell’universo.

Antonella Iacoponi –Il risveglio-: Una truce storia, che ormai troppo frequentemente ricorre nelle cronache, raccontata con versi grondanti sdegno e condanna dalla sensibile Antonella.

Simone Magli –La necessità è il miglior maestro-: Ed è proprio vero, caro Simo, questo tuo prezioso aforisma.

Bruno Amore –Ci vuole un niente…-: Una lezione di morale, per un corretto vivere, molto ben resa dagli incisivi versi di Bruno.

Bonifacio Ferrari -:Dolce musa-: Dolcissima dedica ad un amore che ispira, resa con bei versi ad alto contenuto romantico.

Michael Santhers –Noia di paese-: Ed ecco un superlativo Michael che con surreali metafore narra della noia che può annegare un’anima. Dorsi di specchio che riflettono malinconie, scale senza gradini che possono portare sola alla nevrosi, mani molleggianti mosche, come fossero note di uno spartito incomprensibile ed, infine, un arco senza corda che non lancia frecce, come fossero, quelle frecce, pene che rimangono dentro. Esagero? Eppure credo che il poeta non si diletti semplicemente ad inventare surreali immagini, tanto per inventare. Credo che quelle immagini nascano da riflessioni sul vivere, di cui Michael ci ha dato più volte ampio esempio col suo singolare e suggestivo poetare. Complimenti.

Ben Tartamo –“Lui c’è-: Un anafora per affermare il panteismo di Dio, con numerosi esempi esplicativi. Intenso è stato il sentimento che ha ispirato Ben nella composizione di questa poesia.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Ancor della lentezza-: Un’analisi dei possibili stati dell’uomo, a proposito della velocità del vivere, ed, infine, una saggia considerazione che potremmo intendere quale invito ad un più sereno vivere.. (chissà perché questa poesia mi rammenta le “corde” di Ciampa del “Berretto a sonagli” pirandelliano…).

Alessandro Borghesi -24 agosto 2016-: Il cataclisma che si è abbattuto sull’Italia centrale ispira Alessandro che ci regala versi fatti di forti immagini evocative. E’ facile previsione, conoscendo usi e costumi dei nostri politici, quello che si legge nella sesta strofa. Complimenti!

Laura Toffoli –Tristezza lancia di sapienza-: Accade d’essere assaliti da improvvisa, immotivata tristezza, situazione esistenziale che credo tutti, in qualche momento della vita, abbiano vissuto. Ma Laura è poeta e non può esimersi dal raccontare, con belli e coinvolgenti versi, questo passeggero stato d’animo, ben sapendo (come narra nell’ultimo verso) che la rinascita è vicina.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Una disperante e disperata situazione, molto ben disegnata dai tre versi di Salvatore.

Paolo Piccini –Brezza-: Acqua di mare e brezza, quali mezzi per scambiarsi messaggi d’amore. Applausi alla vivida fantasia del nostro Paolo per questa dolcissima composizione

Jacqueline Miu –I romantici-: Un suggestivo paesaggio, nel più bello stile della nostra Jacqueline, a fare da scenario a desideri e sogni di un bruciante amore. Ho trovato incredibilmente spassosa quella dermatite  di cui sarebbero affetti i tigli, contagiati  da frutti schiusi per la Luna. Ma resta immutata la stima per questa grande della poesia (simbolista) moderna.

Un grazie di cuore all’amico Carlo per l’apprezzamento alla mia “Imperscrutabile?”, assieme ad un caro saluto.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, assieme ad un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Maria Attanasio ,bella poesia
"è acqua che scorre
per quando non ci sarà voglia più d'incanto
ma resterà il dolore
e mani che lavorano mettendo insieme
parole e pane per preghiere nuove"
La necessità è il miglior maestro che ci possa mandare la vita.
Simone Magli…giusta e bella riflessione

24 Agosto 2016
Di chi vive nella Rinascita.
Alessandro Borghesi molto sentita e bella,

complimenti anche a ggc per la sua poesia Ancor della Lentezza

Imperscrutabile? di Piero Colonna Romano
La terra scalpitò con gran frastuono
e case e chiese spinse verso l'alto
per poi tornare a terra con un tuono
a fondersi col grigio dell'asfalto…

Piero, anche la tua poesia di ieri è piena di sensibilità ,molto bella

un saluto a tutti e un grazie sempre a Piero e Lorenzo
Antonia Scaligine
 

31 Agosto

Non so perché , ma la bella e dolorosa poesia IMPRESCRUTABILITA' di Piero Colonna Romano mi fa tornare alla mente il poemetto che Voltaire scrisse, scandalizzato sul terremoto che nel 1769(?) rase al suolo la città di Lisbona. Amara poesia quella di Piero e amara conclusione che non si può non condividere. (Carlo Chionne)
 

Grazie Piero per i tuoi bellissimi ed emozionanti commenti sul mio sentire in modesti versi che vogliono crescere.
Laura

 

30 e 31 agosto 2016 

Poesie a tema: Elogio della lentezza

Giuseppe Gianpaolo Casarini –La Lentezza-: Un rimpianto per tempi ove di più si meditava, ottimamente espresso dall’ottimo Giuseppe.

Poesie a tema libero:

Dario Menicucci –L’eco del silenzio-: Un senso di dolcissimo abbandono emerge dai bei versi di Dario. Versi che rendono palpabile quella sospensione del tempo, quel cancellar contorni, dalle ombre incombenti della notte. Complimenti per come hai saputo comunicare un tuo profondo sentire.

Fausto Beretta –Le nostre stelle-: Quelle nostre stelle, che quasi mai sono stelle d’altri. Fausto pare dire che ognuno insegue (o sogna) una sua stella, destinata ad illuminare soltanto il sognatore, in questa poesia dall’ermetico stile.

Maria Attanasio –Non puoi togliermi-: I forti versi di Maria (paiono urlo mescolato a singhiozzo) esprimono ribellione nei confronti di chi vuol condizionarla. Ma quegli occhi fissi dicono amore…

Enrico Tartagni –Vento conosciuto-: Suggestiva descrizione di un paesaggio islandese e dei suoi effetti, resa con i bei versi dell’ottimo Enrico.

Renzo Montagnoli –Chissà-: Un inno d’amore alla natura, con la speranza di poterla ritrovare in un lontanissimo (questo l’augurio) oltre. Malinconici e belli i versi del nostro Renzo.

Antonella Iacoponi – Cappuccetto nero-: I have a dream, gridava Martin L. King nel lontano agosto 1963. Sono passato 53 anni e quel sogno resta sogno nel profondo sud della “civilissima” America, dove lupi bianchi sparano su chi è diverso e, soprattutto, di colore, restando impuniti ed ottenendo solidarietà dal branco fatto d’altri lupi bianchi.

Bene fa Antonella a rammentarcelo, con questo triste racconto, ed auguriamoci che i Borghezio nostrani siano convertiti alla civiltà prima possibile.

Simone Magli –L’arte ha bisogno d’urgenza-: E come non concordare col bellissimo aforisma dell’amico Simone?

Ben Tartamo –“Cumuli”-: Nei versi di Ben, pieni d’amarezza e d’oscuri presagi, c’è tutta la pena per la catastrofe che s’è abbattuta su nostri concittadini. E la pena è immensa per chi ha lasciato la vita e grande è la preoccupazione per il futuro dei sopravvissuti. Purtroppo la storia, tristemente, insegna quel che li aspetta.

Antonia Scaligine –E’ il tempo in cui l’onda…-: Un melanconico tirar di somme di un periodo di vacanza, detto con i bei versi descrittivi e meditativi della bravissima e sensibile Antonia.

Laura Toffoli –Nuvole nebbia di vetta-: Una mistica meditazione tra le affascinanti cime del Cadore. E’ più che brava la nostra Laura a rendere con questi bei versi il suo sentire, coinvolgendoci.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Tre descrittivi versi per disegnare l’orrore che si è abbattuto nel centro d’Italia.

Tiziana Cocolo –Amatrice-: La tragedia del terremoto ispira anche la sensibile Tiziana che ci regala versi che dicono di una profonda pena e di un’intensa partecipazione al dolore. Particolarmente significativi trovo i versi che dicono: “di chi resta e sa che un sorriso/è la sola ancora d’attracco/per una nave alla deriva.”. La sola anfora d’attracco. Già.

Carlo Chionne –POEMETTO FILOSOFICO-: Tempo fa scrissi una poesia intitolata “Sincretismi” che iniziava con questi versi “In tempi già andati si volle provare/pagan postulati a cristiani sposare”. Leggendo la splendida sintesi regalataci dall’ottimo Carlo, che riguarda tempi più vicini a quelli cui mi riferivo con i versi sopra citati, continuo a pensare che quei tentativi fatti da Agostino a Boezio a Gregorio Magno ecc. (quindi dal III° al V°/VI° secolo) siano disperatamente proseguiti anche nel XII° sec. e successivi.

Ai padri della Chiesa parve impossibile prescindere dai filosofi greci, per raggiungere verità teologiche.

Due esempi per tutti: S. Tommaso propone cinque strade per accettare (o raggiungere) la fede. Bene, la prima di queste cinque strade, guarda caso, è il Primo Motore (causa prima delle cause) concepito da Aristotele (in contrapposizione plateale al Demiurgo di Platone suo maestro).

Nicolò Cusano afferma la “dotta ignoranza” in una sua opera, intendendo con questo esattamente quel che intendeva Socrate quando affermava di “sapere di non sapere”.

Per entrambi sapiente non è colui che possiede la verità ma colui che conosce la propria ignoranza, sapendone i limiti.

Ed altri esempi sarebbero possibili a conferma, forse, che mai niente di nuovo c’è sotto il sole. Almeno per quanto riguarda la filosofia. (quindi pressoché tutto)

E lo scopriremo andando avanti nella lettura del bellissimo POEMETTO FILOSOFICO.

Sempre un grazie al nostro splendido Carlo, con sinceri complimenti.

Paolo Piccini –Battaglie perse-: Un ammonimento rivolto ai figli, una lezione di vita resa con forti, significative metafore.

Jacqueline Miu –l’appuntamento-: Magistrale descrizione dell’ansia che c’è nell’attesa del realizzarsi di un appuntamento. Suggestive sono le metafore che Jacqueline inanella, verso dopo verso, in questa composizione dallo stile talmente personale da rendere inutile la firma a margine.

Un grazie di cuore all’amico Giuseppe per il poetico, graditissimo commento alla mia “Imperscrutabile ?”, assieme ad un caro saluto.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

L'eco del silenzio di Dario, molto bella. Usi le figure retoriche come pochi sanno fare, è raro trovare immagini tanto azzeccate e vive come le tue. Personificare è la tua forza.
Simone
 

30 Agosto

Caro GGC, grazie per le alate, addirittura auliche parole che hai voluto riservare alla mia disinvolta fatica “poetico-filosofica”.Quanto alle sue mancanze, sono ben più di quelle da te gentilmente segnalate. Certo, quelle di Alberto Magno, maestro di Tommaso (l’uno di Colonia, l’altro di Aquino: Ahi! Europa, Europa!)e di Sigieri di Braibante, ammirato da Dante, molto mi pesano, ma che fare, devo pure arrivare ai giorni nostri, prima che i miei finiscano. Con stima e amicizia, (Carlo Chionne)
 

Soltanto oggi ho potuto guardare il sito; così mi sono accorta di essere stata citata nel delizioso sonetto di Giuseppe Dabalà del 26 agosto. A lui vanno i miei più sentiti ringraziamenti nonché le scuse per il mio ritardo.
Sandra Greggio
 

Desolazione morte forte l’invettiva
Piero da quelle vision da quel connubio
che il cuore strazia di macerie e membra
lì dove furia crudel ai Fratelli tanta portò
distruzione e morte da te nascon un grido
un domandarsi e feroce infine l’invettiva
contro quei costruttor non di salde mura
ma di desolazion terrore e nera morte,
ben dici caro Poeta e il dito contra volgi
agli scherani di politici corrotti indegni:
son loro gli sciacalli veri e non tanto chi
pur nel disprezzo e la condanna porta
al venal frugar furtivo tra calcinacci e travi:
or come pesar in grado giusto le condanne?
ggc
 

Dotto arator del filosofar sapiente
Il vomere che ferma la man sua
l’arator sapiente il dotto Carlo
muove nel vasto largo campo
dell’umano filosofar su scienza
vita e sul suo Massimo Fattore
dire per diseppellir e alla vista
riportar ingegni e figure somme
che nei secoli vi gettaron semente
e spesso nel seminar tante crearon
dispute e confusioni muta è nel campo
oggi di Alberto la voce il domenican
di Colonia il Grande e pur spenta di Sigieri
di Bramante come un dì il divin Poeta
disse la di lui etterna luce che smosse
in questo arar non furon non imperizia
o dell’arator fallace mano due zolle
di questa particolare profonda del pensier
antico aiola: sì di certo ne fu tiranno il tempo!
Or per questo mio ardito dir e rimarcare
non strali a ferir giungan le mie terga
o sommo del filosofar tanto erudito Carlo
da parte tua o dalla man di Piero pur sommo
nel commentar quale Averroè novello
i tuoi dotti gustosi e nel Sito imperituri versi.
ggc


Carissimo impareggiabile Pino, grazie per il posto che hai voluto riservarmi nel vascello di dantesca memoria insieme a tanti illustri e illustrissime colleghe.
 (Carlo Chionne)
 

29 Agosto

Grazie giuseppe gianpaolo casarini
Delicata e bella poesia di oggi <Un lento triste pigolio >
Grazie anche a Piero per il suo gentil commento e la sua sempre presente partecipazione
La solidarietà non è solo abbraccio
ma mettersi anche al servizio dell’altro e tu ci sei sempre…. Lorenzo
Antonia Scaligine
 

28 Agosto

27, 28 e 29 agosto 2016

Ben Tartamo –“Rivoluzione”-: In altre parole il nostro Ben ci racconta che tutto ciò che non è conforme ad un ordinato, borghese vivere è rivoluzione.

Dario Menicucci –Il nostro giardino di glicini in fiore-: L’inevitabile abbandono della famiglia, di figli che iniziano l’avventura in un mondo diverso da quello in cui hanno vissuto e dal quale sono stati amati, qui raccontato con toni commossi, e dolcissimo poetare, da un ottimo Dario. Bellissima, perché rende alla perfezione una grande nostalgia e coinvolge, la strofa di chiusura.

Fausto Beretta –Humanae Via Crucis-: Parole di conforto rivolte, immagino, ad un amico che ha subito un tremendo lutto, piene di sentimento e che dicono di grande solidarietà.

Corrado Cioci –Il pagliaccio-: Puntuale descrizione del pagliaccio, nei suoi sgargianti colori, e della tristezza  che può esserci nella sua anima.

Stefano Medel –Stare con te,-: Dai versi di Stefano, ecco una lezione  per una serena vita d’amore: sacrificarsi ci si deve, se si ama. Così ci ammonisce il poeta.

Michael Santhers –Fine Agosto-: Il nostro ottimo Michael ecco che affila i suoi versi per descriverci, col suo bello, inimitabile stile, questo torrido agosto. La fantasia del poeta ci regala immagini che paiono surreali ma che hanno, spesso, grande afflato poetico. Qui, indimenticabili, resteranno quei “brandelli di un aquilone/su cui volava pigro un sogno”.

Maria Attanasio –Lo scirocco si fermava sulle tue ciglia-: Il nostalgico ricordo di un amore, detto con bei versi pieni di malinconia.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Un lento triste pigolio-: Oggi l’ottimo Giuseppe ci regala una magistrale similitudine tra il gioioso canto di un mento, ridoto a pigolio, ed i gioiosi pensieri di un personaggio che, lentamente, vanno spegnendosi.

Jacqueline Miu –Mezzanotte, ombre dolci alle porte e astri-: La poetessa qui descrive un sonnacchioso paesaggio notturno ma non ci fa mancare il brivido di gotiche immagini, né quello dell’amore. E, come d’abitudine, non poteva mancare la poeticissima chiusura, con quel delizioso prendere forma d’ali.

Antonia Scaligine –La terra si piega-: Non ci sono parole sufficienti per descrivere l’orrore che si è abbattuto, ancora una volta, su di una regione italiana, né la nostra pena per quelle persone. Antonia riesce a rendere egregiamente il suo sentire e genera nel lettore, col suo raccontare,  una sensazione di impotenza di fronte a questi eventi imprevedibili.

Laura Toffoli –Eccomi tra i sassi memoria-: Una descrizione, densa di sentimento, di un paesaggio montano che vide trincee di guerra e vite spezzate. La poetessa vive con intensità quei ricordi e sa renderli con maestria, coinvolgendoci.

Salvatore Cutrupi –Destinazione Purgatorio-: Il tempo che passa porta nostalgici, malinconici ricordi. E tornano alla mente le giovanili preghiere, le funzioni religiose cui assistemmo, i genitori che accompagnavamo.  E Salvatore rende con ispirati versi queste sue emozioni.

Un grazie di cuore all’amico Pino per avermi voluto citare in quella deliziosa parodia del famoso “Guido i’ vorrei”, assieme ad un caro saluto.

Ed un grazie, assieme ad un caro saluto che ricambio, all’ottimo amico Giuseppe.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

27 Agosto

Ed io, Donna Laura
in risposta al poeta
Cavalier Dabalà
dell’ordine dei sitani azzurri
in codesta cornice profusa di poesia,
porgo i miei più sinceri ringraziamenti
per gli omaggi ricevuti con volteggi di parole
dal balcone della mia umile dimora
arroccata nel dolce Friuli.
Laura


Grazie Casarini...per il tuo commento che mi fatto venire i brividi ricordando l'emozione da me provata mentre percorrevo le trincee dell’Alto Adige : nel silenzio dei miei passi ascoltavo con l’orecchio interiore quei momenti vissuti in quei luoghi vestiti oggi di pace.
Laura
 

Lette tutte le belle poesie del giorno si ferma oggi l’attenzione sui versi di:

- Dario Menicucci ( Il nostro giardino dei glicini in fiore) un dolce e accorato ricordo in particolare in quel
“Soltanto una lacrima
ti è scesa sul viso
porgendomi un bacio
e una dolce carezza.”

- Antonia Scaligine ( La terra si piega) vedi e senti la desolazione che lascia all’animo l’effetto distruttivo del terremoto e par pure l’animo tremare ..ben dici cara Poetessa Antonia e come per tutti noi “ Il tempo e il cuore si è fermato ad Amatrice”

-Laura Toffoli ( Eccomi tra i sassi della memoria) quel vento che serpeggia ti trasporta lì dove si agitano quei “ fantasmi macchiati di sangue” e tu pur gridi “ presente eccomi” e i sentimenti e le emozioni della Poetessa diventano i tuoi

Un saluto a tutti e in particolare al nostro Vate e Mecenate Lorenzo ed all’amico e fine commentatore Piero.
ggc
 

26 Agosto

Parafrasi
Piero I’ vorrei che tu e Carlo e Santi ( e Lorenzo)
Del sito azzurro lode e rudimento
Col dire vostro donaste lenimento
Al travaglio dei dì che son davanti

Si che in letizia ogni tempo rio
Si muti, e caduca ogni ragion di dolo
Renda eterno, in questo sito, solo
Il piacer nostro, pago nel desio

E Donna Sandra e Donna Laura assieme
A tutte l’altre a far numero di trenta
Con voi rimando coltivar la speme

Che, quivi, la poesia e la cultura
Ed ogni forma che parla d’amore
Siano “ Arte “, che nel tempo dura
Giuseppe Dabalà
 

25 Agosto

24, 25 e 26 agosto 2016

Poesie a tema: Elogio della lentezza

Laura Toffoli –Lenti il passo è del tempo-: In questa di Laura, a differenza della gioiosità che c’è nelle sue poesie, oggi leggiamo una sorta di rassegnazione  malinconica sul lento passare del tempo, quando la vita diviene peso. Bella la similitudine di vita e lenta giostra ed ispirati e coinvolgenti i versi che dicono di profonda riflessione.

Poesie a tema libero

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Vite parallele-: Sfoglia l’album di ricordi, l’ottimo Giuseppe, e compie un viaggio a ritroso, con la fantasia e con qualche rimpianto. Bello quell’accostare vite e costumi di paesi tanto lontani tra loro, trovandovi affinità. E bello aver, con lui, viaggiato.

Ben Tartamo –“Cuore usignolo”-: Una notte da incubo che si risolve in un ottimistico risveglio. Ben resa la dolorosa sensazione, così come il rinascere della speranza.

Dario Menicucci –Malinconia-: C’è un gran senso di smarrimento che emerge dai bei versi di Dario. Particolarmente suggestiva (c’è tutto il Dario che conosciamo) è la quinta strofa di questa composizione intrisa, appunto, di malinconia.

Enrico Tartagni –Non voglio perderti-: Come il Pollicino della fiaba, ecco Enrico che segna il terreno per non perdere la via per ritrovare un romantico traguardo. Che dire se non lodare il poetare e la fantasia del nostro amico poeta?

Fausto Beretta –Cercando quiete-: Pochi versi, ma quanto significativi per narrare di uno stato d’animo! Bravo Fausto, tra quelle della tua pregevole produzione questa è una delle più belle poesie. Leggendola anche noi sentiamo quel bisogno di pace che l’ha ispirata. E la poesia, come si sa, è comunicazione di un sentire, magari coinvolgendo.

Santi Cardella –Suggestione-: Santi ha subito la suggestione dei versi del poema di Valery e qui la traduce, contagiandoci. Bellissimo il componimento del nostro amico poeta che ci regala una sintesi, fortemente emotiva, di quel nostalgico racconto. Complimenti vivissimi!

Roberto Soldà –Sull’orlo del Caos-: Da uno splendido connubio tra chimica e filosofia, reso poeticamente, qui risuonano Platone ed Esiodo (mentre Darwin osserva nascosto)  uniti nei  bei versi di Roberto, appassionato ed ottimo chimico.

E risuona, ancora più alto , il dubbio. E’ il Caos ad avere generato Dio o viceversa? Massima aporia per l’uomo che qui viene resa come disperata domanda, cui il poeta tenta di dare risposta. Ed al termine della bellissima analisi, regalataci, ecco spuntare lo scoglio al quale aggrapparsi quando tempesta il mare: “al tramonto dell’ultima deriva/infine mi fido di andare controcorrente/oltre ogni scientifica evoluzione”, recita Roberto, attestando l’unico sentimento che può rasserenare, cioè la fede.  Complimenti vivissimi, caro amico, per questa bella composizione, nata da un profondo sentire e che, certamente, genererà nel lettore dubbi e, forse, speranze.

Corrado Cioci –La facil donna-:  Bella la conclusione della poesia, con quella raccomandazione ad una prostituta di ritrovar purezza ed onestà.

Rossella Patti –Sguardi-: Ottimo insegnamento troviamo nella chiusa di questa ispirata poesia: Il tuo segreto sarà bruciare per Amore.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Un lento ondeggiare bene inserito in un panorama fluviale.

Jacqueline Miu –Fronda in fiamme è quasi luglio-: Surreali e belle le immagini che Jacqueline ci regala con questa sua poesia. Trovo superlativo quel portare nuvole sottobraccio, in attesa d’altro per sostituirle. Incredibili, ma tipici di questa fantasiosa poetessa, quegli occhi che, come semafori, consentono o negano l’accesso. Sempre affascinante il poetare  della nostra amica!

Tiziana Cocolo –Guardando ciò che penso-: Quell’amore, dono condiviso, narrato con la grande intensità dei bei versi della brava Tiziana.

Carlo Betocchi –Ciò che occorre è un uomo-: Suggerita da Sandra Greggio-: La visione pessimistica della società, con le sue aspirazioni edonistiche, fa scrivere a Betocchi i versi che Sandra ci propone in lettura.

Serve un uomo (ed il poeta aveva il termine di paragone in Cristo) afferma, un uomo “in spirito e verità”. Dal passo sicuro e da mano tanto salda “che tutti/possano afferrarla e camminare/liberi e salvarsi.” Grazie Sandra.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

22 Agosto

21, 22 e 23 agosto 2016

Poesie a tema: Elogio della lentezza

Bruno Amore – Allungarsi la vita-: Spettacolosa disamina degli effetti del passar del tempo sul viso e dentro l’anima. Una delle più belle poesie del bravissimo Bruno, ricca di considerazioni filosofiche e chiusa con inevitabile rassegnazione. Complimenti Bruno!

Poesie a tema libero

Sonia Khoujji –Anime in guerra-: Un benvenuta nell’azzurro a Sonia che esordisce con una sentita, amara analisi degli attuali conflitti che, aimè, non son più soltanto guerra fredda. Versi forti che vengono da un sensibile osservare della poetessa.

Giacomo Papasidero –Ti amo (ma non perché mi ami)-: E un benvenuto nell’azzurro anche al nostro nuovo amico Giacomo che esordisce con un bella, intensa lezione sull’amore, su cosa sia, su cosa si debba dare per realizzarlo in pieno. E come non concordare, visto che tutto ciò che è diverso non è amore?

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Batteva dolce l’onda-: Dolcissimo ricordo, reso con versi, dal tono malinconico, che disegnano un paesaggio sognante. Poesia dalla forte suggestione, sin dal titolo,  regalataci dall’ottimo Giuseppe.

Ben Tartamo –“Fotografie”-: Un pessimistico guardare al tempo, in definitiva, è il messaggio che emerge dai versi di Ben, dove le foto sembrano nostalgia per il passato che, però, come il presente, viene condannato. Insomma niente si salva, nei versi amari del poeta.

Stefano Medel –Non è un giorno-: Una dolcissima dichiarazione d’amore intessuta di nostalgici ricordi.

Dario Menicucci –Alba sulla rada-: Un delizioso acquerello di un  alba, reso con i suadenti versi di Dario.

Enrico Tartagni –Una Favola, un Amore-: Ermetico nello stile, appassionato nel rendere il sentimento d’amore. Così, oggi, il nostro Enrico ci delizia.

Fausto Beretta –Ristorante di paese-: Lo definirei neorealista, questo bel componimento del nostro Fausto.

Laura Toffoli –Frutti di stagione-: Semplicemente deliziosa questa fantasiosa descrizione dei frutti dell’estate che Laura, anche con bel senso dell’umorismo, ci regala.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Una pennellata di tre versi tre, per rendere l’immagine di un lavoratore notturno.

Carlo Chionne –POEMETTO FILOSOFICO-: E’ fosco il panorama che s’aprirà al mondo, dopo quei  tre secoli circa che corrono dalla morte di Aristotele alla nascita di Gesù. Tre secoli di silenzio, nonostante il “Liceo” dello Stagirita fosse sopravvissuto a lungo al suo fondatore.

La grandezza del pensiero dei filosofi greci, da Talete ad Aristotele, non fu superata da alcun altro e pochi, e di scarsa importanza, furono i filosofi vissuti un paio di secoli prima di Cristo.

E’ poderoso l’affresco che il grande Carlo compone, per narrare dei primi caotici anni della nascita del cristianesimo.

Egli rileva come la nuova religione si diffonda (nonostante gli insegnamenti di Gesù) con la violenza. Opportunamente cita il rogo della biblioteca d’Alessandria (paradigmatico dell’oscurantismo culturale imposto dalla nuova chiesa, proseguito fin tempi recenti) e la splendida figura d’Ipazia che fu donna, scienziata, filosofa, costantemente alla ricerca della verità, tramite quel “logos” cha ai cristiani fu negato (e bene lo sottolinea in versi il nostro poeta)..

Arriviamo così ad Agostino, peccatore impenitente fino alla conversione auspicata e realizzata da Ambrogio, vescovo di Milano, con il forte appoggio della madre cristiana dell’ipponate.

E quindi ecco le figure di quelli che divennero “padri della Chiesa” dove, tra tutte (forse per mia simpatia) emerge la figura di quel Severino Boezio che non si sottomise al volere di Teodorico (di cui era segretario) ed ingiustamente accusato di tradimento dalle invidie della corte, fu condannato al carcere ed alla morte.

Ed in carcere ebbe il tempo di scrivere, inventando l’apparizione di una bellissima donna –la Filosofia- che glielo dettava, il suo “De consolatione philosophiae”.

Quindi altra splendida lectio magistralis del nostro prof. Carlo, gustabile per intero, e che certamente sarà di stimolo all’approfondimento di un periodo i cui effetti tuttora ci turbano.

Jacqueline Miu –Il domani l’ho nascosto in una stella-: Credo che Jacqueline qui si sia superata nella capacità di rendere il suo sentimento. Ci regala versi bellissimi, ridondanti malinconia, orgoglio, desiderio e pena per ciò che si illuse d’avere. Un verso per tutti, perché tutti sarebbero da evidenziare, e cioè quel “per un vero travestito da bugia” che pare essere la chiave di lettura della bellissima poesia. Avrei iniziato con un WOW! lo dico qui, dopo avere riletto questo capolavoro della nostra amica.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, assieme ad un grande grazie al nostro vate, per ciò che consente.

Piero Colonna Romano

 

21 Agosto

Un cordiale benvenuto a Sonia Khoujji e Carlo Papasidero: la prima poesia di Carlo su questo sito azzurro ha le ali dell'amore, quello genuino e incondizionato; davvero un bel messaggio.
Simone
 

19 Agosto

18, 19 e 20 agosto 2016

Alessandro Borghesi –Nostalgia-: Liberi versi metaforici, dall’inizio alla fine, ci regalano suggestive e fascinose immagini. C’è un che di surreale nel bel racconto di Alessandro e, nonostante il senso del dire sia oscuro, certamente  è piacevole la lettura.

Giuseppe Gianpaolo Casarini -15 agosto-: Semplicemente deliziosa la rilettura che l’ottimo Giuseppe fa della vita di Maria. Poesia che pare preghiera dolcissima e che cattura l’attenzione del lettore.

Ben Tartamo –“E’ ferragosto (forse lo era)”-: Versi nati da una qualche insoddisfazione esistenziale, da un qualche desiderio inappagato. L’anafora dà  alla poesia un piacevole ritmo di filastrocca. (mi permetto una considerazione: per far poesia non è obbligatoria la rima ma lo è il ritmo dei versi)

Stefano Medel –L’uomo del banco delle macchinette-: Filosofeggia sull’umanità, il nostro Stefano, e ne sottolinea i difetti che rileva col suo attento osservare.

Dario Menicucci –Conquisterò la notte-: Un’ambiziosa fantasia detta con belli e romantici versi che compongono belle immagini.

Santi Cardella –Cenere-: In bella forma madrigale ecco un romantico ricordo, raccontato con un pizzico di malinconia dall’ottimo Santi.

Enrico Tartatgni –Io viaggiatore-: Surreali, metaforiche immagini per descrivere un viaggio nella vita fatto tra smarrimenti e sogni. Pare che quei confini, anche fatti di parole, dicano di un bisogno di protezione, di un bisogno d’isolarsi da un mondo che non si, e non ti,  accetta. E c’è anche rassegnazione sulla meta finale, là dove il poeta recita: “non ho un corpo da riportare indietro”.

Bruno Amore –Teodicea … in tono minore-: Problema spinoso è quello che Bruno affronta in questa poesia: Dio è responsabile dei mali che affliggono il mondo?

Temo si tratti di problema insolubile, un’aporia insomma, forse la massima.

I padri della chiesa, S. Agostino in testa, ci raccontarono che essendo stato fatto all’uomo il dono della libera scelta, questi, talvolta, male la adopera.

Obietto che per chi nasce deforme c’è stata nessuna libera scelta.  Ed un mio ipotetico interlocutore potrebbe rispondere che il volere di Dio è imperscrutabile. Solo Lui sa quel che fa ed il perché.

Ma tra le caratteristiche che a Dio si attribuiscono c’è l’onniscienza, quindi la capacità di sapere in anticipo gli effetti di un’azione umana, d’altra parte da Lui pianificata. Quindi?

Problema che viene da lontano è questo e, ripeto, è la massima aporia. Ricordo, infine, il libro di Giobbe nell’Antico Testamento e mi viene in mente quell’Jago dell’Otello di Verdi che con rabbia drammatica recita: “credo in un Dio crudel che m’ha creato simile a sé “, crudele, appunto, se esiste o sia mai esistito, per poi sparire.

Caro Bruno è per niente “in tono minore” la tua Teodicea.

Bonifacio Ferrari –Caro amico-: Rimpianto per ciò che poteva essere e non fu, espresso con versi pieni di sentimento.

Jacqueline Miu –Mia Patria!-: Un amore diverso da quello cui l’ottima Jacqueline ci ha abituati, detto con versi vibranti d’amor patrio.

Laura Toffoli –Amato del cinquecento-: Un amore che dona la quasi immortalità, insomma, e che fa viaggiare nel tempo. Il tutto frutto della fantasiosa (e sempre brava) Laura.

Ciro Seccia –Come una farfalla-: Struggenti versi, che portano commozione. Un dolente addio narrato col cuore straziato, che coinvolge.

Tiziana Cocolo –Ali-: Ricordi che non è possibile definire, vaghi eppur struggenti, molto ben raccontati da una bravissima Tiziana, che conclude questa bella poesia con una deliziosa (e coerente col testo) terzina.

Salvatore Cutrupi –Ricerca-: Il  fantastico viaggio di un “lui”, alla ricerca di qualcosa che appaghi lo spirito. Ovviamente, ferma restando la bellezza dei versi e delle immagini che il poeta crea,  di metafora trattasi. Metafora che probabilmente dice del desiderio di una libertà che si pensa di trovare in un favoloso altrove.

Devo un ringraziamento all’amico Carlo, per quel prezioso commento ad un mio commento sul suo didattico e delizioso “Poemetto Filosofico”. Ma devo anche precisare che è il suo poetare, gli argomenti che tratta, che mi ispirano. La luce c’è, ma è quella che deriva dalla cultura del nostro impagabile poeta/attore/affabulatore/cultore di Dante e dell’intera italica cultura, artista a tutto tondo insomma. E, per quanto riguarda il gallo ad Esculapio…a pagare e a morire c’è sempre tempo. Ma non lo scorderò.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

18 Agosto

Ad Antonia e a Laura dell’Azzurro Sito
Poetesse gentil e dal verseggiar
bello e profondo un saluto caro
e per l’attenzion un sentito grazie
ggc
 

Carissimo Piero, luminose, illuminanti, come al solito, le tue parole, capaci di dare tanta luce alle mie al punto che si sarebbe tentati di credere che le mie potessero vivere di luce propria senza le tue.
Dico questo perché leggendo le altre poesie e i tuoi commenti, vi trovo gli stessi illuminanti e luminosi effetti. Però nessuno (e qui l’alta fantasia del poeta che tu sei tocca il vertice)è riuscito ad immaginare, addirittura prospettare un dialogo tra Platone, Arcesilao e Socrate. Tu dici come andrebbe a finire. E io sono d’accordo con te. Tra uno che credeva a tutto (Platone) e uno che non credeva a niente(Arcesilao) , il Fondatore dell’Etica (Socrate) che sicuramente li avrebbe richiamati alla coerenza dei loro concreti comportamenti, avrebbe avuto senz’altro la peggio. Ricordi come reagì ai piagnistei dei suoi discepoli? “Ma la volete far finita e, datemi, per favore quel bicchiere di cicuta sul comodino”! Un abbraccio socratico, senza dimenticare, naturalmente, un gallo ad Esculapio.
(Carlo Chionne)

 

17 Agosto

15, 16 e 17 agosto 2016

Poesia a tema: Elogio della lentezza

Antonia Scaligine –Non aspetto che cambino-: Splendida riflessione sul tempo. Sul nostro tempo, non su quello curvo come, ed assieme, allo spazio. E l’intera poesia di Antonia è, in effetti, elogio alla lentezza, elogio ed auspicio, detto con bei versi dal tono pensieroso. Complimenti.

Poesie a tema libero

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Due libri del Liceo-: A quasi tutti noi sarà capitato quel che racconta, con maestria, l’amico Giuseppe. Ma quanti di noi sono capaci di dare veste poetica a quei ricordi, così come riesce a fare l’ottimo nostro amico? Versi che conquistano per il loro intenso tono malinconico, versi che fanno ricordare altri tempi, che tornano vividi alla memoria per quelle copertine antiche risorte da un vecchio baule. Grazie Giuseppe 

Michael Santhers –Fiori-: Bellissima ode ai fiori, resa col fantasioso stile del bravissimo Michael e chiusa con un indimenticabile finale quartina. Complimenti!

Ben Tartamo –“Ascolta!”-:Il fascino del silenzio (anche quello militare) ed i pensieri che genera, molto ben sintetizzati dai  sentimentali e bei versi di Ben.

Stefano Medel –Sporco paese-: La mancanza di discrezione dei paesani, i pettegolezzi e le incomprensioni, ancora una volta muovono la penna irosa del nostro Stefano.

Dario Menicucci –I segreti del mondo-: Una metaforica fiaba, detta con bei versi, che porta all’amara conclusione sull’impossibilità di solidarietà tra gli uomini, causa la mancanza di reciproca fiducia.

Salvatore Cutrupi –Il tempo dove sta-: Versi dal sapore gotico per narrare di una pena esistenziale, quella che tormenta l’uomo e cioè il passare del tempo. Metafore si susseguono nel racconto ma solo il poeta potrebbe chiarirne il significato. In definitiva questa è poesia di grande suggestione.

Jacqueline Miu Non ho cuore nel petto, mio mostro.-: Un disperato grido d’amore, però superato dal grido d’orgoglio di chi ama. Pieno di senso (e se il personaggio amato vuol capire, capisca) quel “Soddisfati con l’alba!” ed ispirata e bellissima la chiusa con quei due dolcissimi versi finali.

E sempre complimenti a Jacqueline.

Larura Toffoli –dove sei?-: Un impalpabile amore che fortemente è sentito da cuore e mente, nei bellissimi versi di una Laura in gran spolvero. Bravissima!

Carlo Chionne –POEMETTO FILOSOFICO-: E così, con grande rimpianto, lasciamo la Grecia (meglio, la Magna Grecia) e ci apprestiamo a scoprire il pensare di filosofi romani, con la illuminata guida dell’eccellente prof. Carlo. Scopriremo così (come accadrà per filosofi più vicini a noi) quanto ognuno di loro deve a quei grandi pensatori.

Ma torniamo a quanto oggi propone il nostro. Di Arcesilao (quello i cui insegnamenti Schopenhauer riprese pari pari) mi spiace non sia stato conosciuto da Platone: Sai che splendido dialogo con Socrate ne sarebbe venuto fuori!  Per me finiva a botte.

E di Epicuro (del cui pensiero il grande Carlo qui ci regala un illuminante, chiarissima sintesi) non sarebbe bene che noi tutti ne seguissimo l’insegnamento? Pensate a che meraviglioso mondo potremmo realizzare e con quanta serenità guarderemmo alla morte!

Ancora una volta, al nostro amico poeta, un grande grazie per questa opera di magistrale divulgazione umanista.

Sandra Greggio –Aforisma-: Saggio aforisma regalatoci dalla saggia Sandra.

Un grazie di cuore all’amica Antonia per il gradito commento alla mia “Tempo”, assieme ad un caro saluto.

Ed a voi tutti il più cordiale dei saluti, assieme ad un grande grazie al generoso Lorenzo che tutto ciò consente.

Piero Colonna Romano
 

Poesia di casarini…due libri del liceo…è molto emblematica la frase…nel macero…sciogliersi del sapere…
È un lagrimare sulla vita paragonabile per me a una bolla di sapone tanto bella e perfetta che con un lieve sussulto si spacca entrando nell’inevitabile tutto… ma il suo guardare è un’accettazione serena sulla fragilità di ciò che ci viene dato durante il nostro cammino…fragile e prezioso da tenerne sempre in adeguato conto ma nel giusto…lasciandolo poi andare quando giunge l’ora del distacco splendido riflettere, come sempre, da prendere esempio.laura

 

16 Agosto

Grazie Simone per il tuo commento perché lo sento davvero sincero scritto con tutta la tua bravura e spirito dell'aforista costruttivo, e non penso che merito tanto , grazie anche a Piero Colonna che oggi ci lascia stupefatti per la sua bella interpretazione di Eraclito , filosofia e religione sono la mia passione, quindi, ancor di più apprezzo la tua bellissima poesia .Belli sono tutti i poemetti filosofici di Carlo Chionne, sarebbe bello leggerli tutti di seguito come in un vero poemetto di filosofia , spero di poterlo fare perché come ben sai io ammiro il tuo scritto, il tutto si chiude con il profondo aforisma di Sandra ,Sii grato alla vita se ti ha regalato il tuo momento magico. Non chiederle di più. Verissimo la vita è il dono più bello che ci ha dato Dio ,anche se non sempre ci regala momenti magici, ci sono momenti non tanto facili da sopportare , ma come ben disse…Signore come amarti se non amo la mia vita?
Un saluto a tutti un grazie di cuore a Lorenzo-
Antonia Scaligine

 

15 Agosto

Profonda e significativa la poesia a tema di Antonia, dalla quale si può comprendere che l'unica cosa che possiamo fare è aggiungere vita al tempo e non viceversa. Complimenti!
Simone
 

12, 13 e 14 agosto 2016

Dario Menicucci  -Cambia il tempo-: Cambia il clima della terra e l’ottimo Dario lo racconta con pregevoli versi, pieni di ispirato lirismo. Complimenti!

Enrico Tartagni -Fughe dalla memoria (Anna e io)-: Un tenerissimo ricordo, reso con bellissimi versi dal grande impatto emotivo. Complimenti vivissimi, Enrico!

Matteo Bertoncello –Dei nostri tempi-: Ottima, violenta satira su questa epoca, dove solo l’apparire conta, e dove il gap economico tra chi, appunto, appare e chi non può permetterselo, aumenta di giorno in giorno.  Pieni di rabbia i significativi versi di un bravissimo Matteo.

Antonio Alvaro –Al tramonto-: Un’amara similitudine tra il tramonto del sole e quello di un viso amato, che come il sole tramonta e, come il tramonto, è irraggiungibile.

Rosino Maranesi –Nell’alba la luna-: Deliziosa l’immagine di quella luna che fugge i raggi del sole, nascondendosi… per non perdere il suo candore.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Guardo oggi una tua fotografia-: Commovente ricordo di una sorella troppo presto sparita alla vita, con i bei versi commoventi del nostro ottimo Giuseppe.

Sandra Greggio –Io ci sarò-: Una delicata dichiarazione d’amore, resa con una spruzzata di mistero che non guasta.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Decisamente umoristici e piacevoli questi tre versi tre di Salvatore.

Ciro Seccia –Buchi neri-: Con questi versi il nostro Ciro pare impartirci una lezione. Siate spontanei, afferma, non temete di aprire l’anima, usando quelle parole che dentro urgono per uscire e ne avrete giovamento.

 Antonia Scaligine -Precipito giù senza desideri, stanotte-: Un’ispirata ode alla libertà, resa con i bei versi della nostra ottima Antonia.

Jacqueline Miu –La calma-: Pareva di leggere un’inusuale Jacqueline, in questi versi pieni di dolcezza. Pareva. Fino a quando non si scopre che quella calma nasce “dalla rabbia delle fiamme” e così riscopriamo la nostra ottima amica, con la sua passionalità.

Laura Toffoli –La notte stellata-:  In effetti fu bruciante (realmente bruciante) quel divino amore, per il santo che il 10 agosto si ricorda. Belli i versi della nostra Laura che descrive, con fantasia e proprietà di linguaggio, il passaggio del giorno alla notte.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro vate Lorenzo, ed a tutti l’augurio per un sereno ferragosto.

Piero Colonna Romano
 

13 Agosto

Auguro a tutti un buon ferragosto , con o senza il sole , perché anche nel profondo sud il sole si è un po’ raffreddato , starnutisce e sbuffa spesso, forse perché il protagonista del ferragosto sembra che si è stancato di riscaldare la gente che non è capace più di ringraziarlo , come ben dice Dario Menicucci,Cambia il tempo nella sua bella poesia . Rallento un po’ il mio sempre da fare e mi fermo per sottolineare anche le belle poesie di giuseppe gianpaolo casarini ,Guardo oggi una tua fotografia , dolce messaggio ,
bella la tua poesia Sandra ,spero che il sorriso di chi a volte è spento possa di nuovo brillare . La notte stellata di laura toffoli . Haiku di Salvatore Cutrupi .Chiudo con un grazie per ciascuno di voi con un abbraccio a chi legge e commenta le poesie , potrebbe sembrare strano , sì , anche le mie,
grazie Sandra , grazie Simone ,bellissimo quel tuo cielo squartato da mille domande, grazie ggc , grazie ...grazie Piero .
Il grazie più grande da tutti garantito e da me ancor di più avvalorato e prolungato gra....z...i ...e... è per Lorenzo
Antonia Scaligine


Auguro a Lorenzo e a tutti i poeti della pagina azzurra di passare un Buon Ferragosto dove spero possa essere una giornata piena di tanta ispirazione, ringrazio come sempre Piero per i suoi deliziosi commenti e di aver apprezzato l’esanime fatto da Simone sul mio ultimo componimento dove il sottoscritto non nasconde di sentirsi molto lusingato.
Alessandro Borghesi
 

12 Agosto

10 e 11 agosto 2016

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Inis Mòr-: Versi nati da un nostalgico, dolcissimo ricordare tempi passati in terre straniere. E’ semplicemente delizioso il narrare di Giuseppe che pare prenderci per mano, per farci vivere, assieme a lui, quei luoghi di sogno.

Dario Menicucci –Sogno di una notte d’estate-: Delicate immagini notturne, con le stella che si specchiano nell’acqua. Bellissima e romantica questa dedica di Dario.

Alessandro Borghesi –Speranza-: Un cupo affresco di questa società malata, nei versi amari di Alessandro. E così non ci resta che sperare (in improbabili miglioramenti) così come ci invita a fare il poeta.

Santi Cardella –Il magnete-: Immagini che affascinano, sono quelle che Santi ci regala. Ma da sotto la meraviglia che da quelle deriva, ecco affiorare, prepotente, il sentire del poeta e se ne percepisce la pena per la distrazione di una lei, insensibile ai bagliori di un’anima. Ma nella seconda parte della poesia ecco che torna la speranza e, dopo buio cammino, ecco d’oro una pioggia. Metafore, dunque, ma quanto magistrali!

Stefano Medel –Amore particolare-: Le incomprensione di una vita di coppia, descritte con amare considerazioni dal nostro Stefano.

Simone Magli –Un cielo squartato-: Con violenti versi il poeta grida la sua pena per quella domande sul vivere che saranno sempre irrisolte. Resta soltanto sperare di potere, un giorno, volare.

Laura Toffoli -…io nel mio cammino-: Una riflessione sulla vita, con i delicati versi della nostra Laura e fatta usando significative metafore, che porta al conforto della divinità.

Sandra Greggio –Un solo ricordo-: Si può vivere di ricordi, afferma Sandra con questa malinconica poesia, ed in quelli cullarsi per dimenticare le amarezze del presente.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Dipinto di scena notturna d’estate.

Ciro Seccia –Fiamma Che Arde-: Belle immagini per questa ode alla parola.

Carlo Chionne –POEMETTO FILOSOFICO-: Il nostro esimio prof. Carlo oggi ci intrattiene su un particolare importantissimo della vita del principe dei filosofi del IV secolo a.c., particolare che qui mi piace ricordare:

Aristotele era figlio di un grande medico dell’epoca, tal Nicomaco (nome che poi fu dato anche al figlio del filoso) che fu medico di fiducia di re Aminta, padre di Filippo il Macedone, padre, a sua volta, di Alessandro il Grande.

La fama che il filosofo aveva acquisito ed anche la conoscenza diretta che ai tempi di re Aminta si era tra loro instaurata, convinse Filippo ad affidare ad Aristotele l’educazione di Alessandro.

Forse questi divenne grande anche per l’educazione ricevuta dal filosofo, resta il fatto che quando  morì (323 a.c.) Aristotele fu costretto a fuggire da quella Atene che il grande politico e condottiero  intendeva unificare sotto lo scettro macedone, assieme alle altre città della Grecia. E pare con la convinta adesione dello Stagirita.

Il filosofo venne accusato di empietà ed avrebbe fatto una brutta fine  se non si fosse esiliato a Calcide, dove morì mesi dopo (322 a.c.).

All’eclettico poeta, attore, affabulatore coltissimo, Carlo Chionne, vada il nostro grazie per le illuminanti sintesi poetiche che ci regala.  Queste sono vero godimento per l’anima, anche  per quello stile narrante che le fanno parere un vero thriller filosofico.

Jacqueline Miu –Pedalò sullo Stige-: La violenza di sempre, ed il fascino di sempre, nei versi roventi della spettacolosa Jacqueline. In questa occasione, chissà perché, mi vengono in mente i monologhi di Bergonzoni, quelli che paiono surreali ma, al contrario, contengono filosofiche verità.

E’ tempo di mare e la nostra ritiene possa rendere l’affittare pedalò. Ma non su una spiaggia da umani, bensì nello Stige, a far concorrenza a Caron dimonio e soci

Inoltre, in questa composizione, troviamo anche dell’humor (spassosi quei monogami che disturbano i sonni…) assieme a versi intrisi di splendido lirismo.

Si legge restando in apnea dall’inizio alla fine, la nostra Jacqueline. Non ci fosse bisognerebbe inventarla.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti , in primis al nostro generoso vate Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Oggi tutte gran belle poesie meritevoli di particolare attenzione: grazie Poetesse e Poeti dell’Azzurro Sito.
Un plauso particolare senza togliere il merito a nessuno ad Antonia Scaligine e a Laura Toffoli per le loro notti di stelle ..desideri..sentimenti..brave!
ggc


"Cambia il tempo" di Dario: splendido quadretto.
Come hai ragione, Ciro, quando nella tua poesia odierna dici che tratteniamo troppe frasi semplici ma importanti, che si accumulano e gravano nel vivere e nelle relazioni. Ed è proprio "il timore di scoprirsi fragili" a bloccare la vita serena. Bravo, bel messaggio!
Complimenti anche a te, Antonia per la lirica significativa.
Grazie e un caro saluto a tutti
Simone
 

11 Agosto

Poetessa gentil Laura T.
un sentito grazie
per l’attenzione
per le parole di commento
ggc
 

Commento alla poesia di casarini: Inis Mòr
…e il calesse andava per le viuzze… quel calesse e il rumore del mare, ognuno per il suo percorso a risvegliare le coscienze in quel luogo di spettacolare accostamento di particolari tanto ben amalgamati nella poesia da sembrare alla fine un dolce d’arte.
Laura
 

10 Agosto

Intanto auguri caro Lorenzo, anche se in ritardo e mi unisco ai ringraziamenti degli altri: sei un grande regista!
Delle poesie di oggi riporto questo:
"Speranza" di Alessandro è una poesia che entra sottopelle e indaga nei passaggi loschi dell'umanità.
Complimenti a tutti gli altri e cari saluti.
Simone
 

Desidero fare tantissimi auguri di Buon Onomastico al nostro caro prof.
Lorenzo e ringraziarlo per il prezioso lavoro che svolge per noi da
anni senza pause e senza tentennamenti.
Salvatore Cutrupi.
 

9 Agosto

Commento in versi per l'Onomastico di Lorenzo De Ninis

X AGOSTO
O Lorenzo, io lo so perché tanto
poetar nella pagina brilla;
che cos’è questa voglia di canto
che nella pagina azzurra sfavilla!

Ogni verso, ogni rima, ogni detto,
grazie a te, varca tutti i confini
ed inonda sereno ogni petto
di uomini, donne e bambini.

Questo giorno che a sera ormai tende
reca il nome di un santo lontano
che il tuo nome ricorda e ti rende
un omaggio sincero ed umano.

Ogni giorno tu accogli quel grido:
un sincero poetico suono;
la tua pagina azzurra è un nido
dove ognuno riversa il suo dono.

O Lorenzo tu che hai dato vita
ad un sito genuino e nostrano
che alla poesia ogni giorno invita
sia me che ogni altro sitano…

E tu, accetta, Lorenzo, ch’io inondi
questa pagina azzurra, immortale
dei miei semplici versi o profondi
e di ogni altro poeta che vale.
(Carlo Chionne)


Alle Poetesse Antonia Scaligine e Sandra Greggio un sentito grazie per l’attenzione data al povero verseggiar mio e un cordiale amichevole saluto.
Al Prof. Lorenzo di nuovo Auguri di Buon Onomastico.
Buon Ferragosto ai Sitani tutti e all’amico Poeta critico e fin commentatore Piero in particolare.
ggc
 

Auguri di cuore per il tuo onomastico Lorenzo , persona stupenda ,che ogni stella caduta possa esaudire ogni tuo desiderio , volevo solo fare un commento di plauso alle belle poesie di Sandra ,di nino silenzi ,di giuseppe casarini, di Dario Menicucci . Un grazie grande a Piero, altra stupenda persona di questo sito .
Un saluto a tutti antonia scaligine


Un grazie luminoso di ciel terso d’agosto rivolgo a Sandra,
che con le sue parole di oggi su un mio pensiero
mi ha lasciato traccia di sorriso nel mio sguardo.
laura
 

Allora, cari sitani, vado con ordine, perchè con questi salti di giorni e la mia trascuratezza, non ne vado a capo. Intanto, i miei più vivi complimenti a Santi, sì, ho detto complimenti perchè, nel ringraziarmi, fa poesia, come è nella sua natura. Simone, come sempre, mi legge nell'anima e Piero insieme a lui. Grazie ad entrambi. Vorrei elogiare le seguenti poesie: Casarini, delicato come una piuma, che splendida poesia e che finale!!! Bisognerebbe essere capaci di metterlo in pratica. Nino Silenzi:non cambierei nemmeno una parola di questo “dipinto”; Antonia Scaligine: quanta dolcezza in quel rosario tra le mani! Mi unisco alla preghiera; Laura Toffoli:non so perchè ma, leggendola, mi è venuto in mente il panismo dannunziano, forse per quelle stelle che, intrecciate ai rami, diventano anch'esse verdi, ma soprattutto l'ultima strofa, dove si raggiunge il culmine. Bravissima, Laura! Un “grazie” ed un “caro saluto” a tutti, in particolare al grande Lorenzo, che ci ospita.
Sandra Greggio
 

8 Agosto

Caro Lorenzo,
tra notti olimpiche e leccatine alle mie ferite, lascio germogliare qualche commento:

"E la neve incontrò il deserto", di Dario Menicucci - Leggerissima composizione con strofe scolpite per un coinvolgente canto d'amore.
"... e la mente vola", di Nino Silenzi - Il nostro Nino ci mostra in movimento tutto l'universo, suoni, luci e colori, per liberare il cuore e la mente in un volo che indaga l'infinito. E il suo volo è anche il nostro.
"ho sempre cambiato strade per togliermi di dosso questa maledizione", di Jacqueline Miu - Col consueto particolare vigore delle sue immagini Jacqueline ci presenta un amore tormentato in cui annulla sè stessa per risorgere come spirito.
"Se...", di Sandra Greggio - Ottima lirica che ci manifesta l'inquietudine di questa poetessa, autentico gabbiano con le ali
appesantite dal catrame della vita.
"Cosa è l'amore", di Antonia Scaligine - Fra le varie possibili definizioni dell'amore, originale spiegazione della nostra collega che condensa nei tre versi finali l'afflato lirico della sua ispirazione.
"Le Prime Foglie", di Seccia Ciro - Malinconica riflessione sul passaggio dell'uomo dalla gioventù all'età matura, detta con toccante nostalgia per il passato e con uno sguardo preoccupato sull'incombente autunno.
A tutti i colleghi un saluto ed un grazie, con uno speciale pensiero per chi ci coordina,
Santi
 

7 Agosto

7, 8 e 9 agosto

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Bianche campanule-: “occhi aperti/a cercare il sole e il cielo” è il verso pieno di lirismo che l’ottimo Giuseppe oggi ci regala, assieme ad una delicata poesia che contiene una bella, romantica similitudine.

Davide Buscemi –Sera-: Pare che il poeta narri di un attesa, in una not(t?)e d’estate. Di certo c’è che persevererà nell’attesa.

Michael Santhers –Notte insonne-: Ed ancora una volta Michael ci delizia con le sue surreali immagini, in questo caso notturne, mentre l’alba albeggia. Strepitose quelle macchine che inseguono i fari. Complimenti!

Aldo Fontanazza –Incantevoli ricordi-: Dolcissimo questo ricordo, reso con lievi e romantici versi del bravo Aldo. Particolarmente bella e suggestiva la chiusa della poesia da “Ho conosciuto una bambina ora già grande” al termine.

Dario Menicucci –E la neve incontrò il deserto…-: Molto ben narrata questa storia d’amore. Dario usa versi delicati, pieni di romanticismo e descrive, con notevole sintesi magistrale, le due figure. Complimenti.

Enrico Tartagni –di bolina risaliamo il vento…-: Bella lezione di nautica a vela è quella che ci impartisce l’ottimo Enrico. Se ne sente, nei versi, l’andar del vento ed il sapor del mare, in questa che è metafora dell’andar per vita.

Nino Silenzi -…e la mente vola-: Ispirata descrizione dell’incanto del mare, con i suoi luccichii ed il suo perdersi nell’infinito. Quando si è poeti la mente vola ed i versi fan volare chi legge, così come questi bellissimi di uno strepitoso Nino.

Jacqueline Miu –ho sempre cambiato strada per togliermi di dosso questa maledizione-: Spettacolosa dichiarazione d’amore e d’amore richiesta. Versi che grondano sangue e desiderio e dolore. Versi che dicono di un’esaltazione e che soltanto così espressi possono comunicare la profondità di un sentimento. E’ lava che cola dopo un’eruzione, quel che comunica la grande Jacqueline.

Laura Toffoli –Vestiti di luce-: Un delizioso affresco della natura, tra fiori, pergole e profumi a fare da scenario ad un dolce sentimento d’amore. E’ lieve e dolce il poetare della nostra Laura, ed incanta. Brava!

Sandra Greggio –Se…-: La denuncia di un malessere esistenziale narrata con intensi ed ispirati versi  dalla bravissima Sandra.

Antonia Scaligine –Cosa è l’amore-: Appassionata descrizione del sentimento dell’amore, resa con belli e meditativi versi dell’ottima Antonia.

Salvatore Cutrupi –Caserma Amadio-: Trasparente è il ricordo di quello che un giorno fu il servizio militare, così come la nostalgia per tempi di giovanili esuberanze ed il dispiacere per l’abbattimento di quella caserma.
Belli i versi di Salvatore che mi riportano alla mente quella Gorizia, dove per tanti anni vissi. E Cormons era là a due passi…

Ciro Seccia –Le Prime Foglie-: “l’anima in nostalgia si scioglie” è verso capolavoro che riassume l’intero senso di questa malinconica poesia che narra di ricordi e di giovinezza svanita nel tempo. (solo 54? Allora ne vedrai ancora tanti di cambiamenti e chissà cosa scriverai tra vent’anni).

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Un "grazie" che parte dal cuore a Laura Toffoli per le parole che mi ha dedicato.
Un "perdono" per essermi accorta solo ora.
Un "augurio" perché la vita le riservi tanti e tanti riconoscimenti che merita veramente.
Grazie a Lorenzo che mi ospita e rende possibile tutto questo.
Grazie a Piero che ha reso noto il premio che ho ricevuto.
Sandra Greggio


10 Agosto 2016-San Lorenzo
Al Chiar.mo Prof. Lorenzo
Dell’Azzurro Sito
Vate e Mecenate
Auguri vivissimi
Di Buon Onomastico
ggc


Puntualissimo e dottissimo il commento di Piero Romano Colonna al mio Poemetto Filosofico che m'incita e mi incoraggia a proseguirlo, trovando nelle sue parole un grande incentivo a farlo. Grazie Piero, a tutti i poeti , a questa pagina e, soprattutto a chi la rende quotidianamente possibile. Una pagina che non saprei come definire: un miracolo in Rete o la Rete del Miracolo. A tutti un grande filosofico abbraccio.
(Carlo Chionne)


"E la neve incontrò il deserto" poesia incantevole, sospesa nel tempo e suggestiva come sempre, forse anche più. Perché stavolta Dario racconta anche una storia.
"Se..." di Sandra parla di grandi conflitti interiori e lo fa molto bene.
Molto bella la nostalgica "Caserma Armadio" di Salvatore.
Un caro saluto e un grazie a tutti.
Simone
 

6 Agosto

A Antonia Scaligine e a Laura Toffoli un sentito grazie per l’attenzione datami, un caro saluto e complimenti per il loro poetare.
ggc
 

5 e 6 agosto 2016

Simone Magli -.Ho paura di volare-: Cruenta immagine a voler significare un disadattamento ad un orrido mondo, con l’impossibilità di sognare per elevarsi. Simone è magistrale con queste similitudini che sono insegnamento ed ammonizione.

Maria Attanasio –Cum passione-: “di ungermi d’incanto” è splendida invenzione poetica. Bella anche l’intera dichiarazione d’intenti della brava Maria.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –A S. : in Memoriam-: Risuona in questi delicati e dolcissimi versi dell’ottimo Giuseppe quella canzone degli anni trenta intitolata “Non ti scordar di me”.

C’è, in questi versi, come nella canzone, una grande struggente malinconia ed il nostro amico è magistrale nell’averla resa. Complimenti vivissimi!

Davide Buscemi –Dietro un velo-: Un surreale racconto fatto di immagini surreali.

Michael Santhers –Il bosco-: Splendida descrizione di un bosco e dei misteri che vi si celano. Ma, in questa occasione, il grande Michael di una metafora racconta, perché qui il bosco è l’anima nostra. Complimenti vivissimi!

Ben Tartamo –Patria-: Dichiarazione d’amore alla Patria, resa con bella alternanza del rimare (sestine a rime alternate con distico di chiusura a rime baciate). Maggiore attenzione al ritmo dei versi ne avrebbe fatto una perfetta ode.

Aldo Fontanazza –Attimo infinito-: Un grido d’amore espresso con immagini suggestive.

Dario Menicucci –La notte, a volte…-: Una notte da incubo, quando fantasmi ritornano per tormentare, narrata con stringati versi che rendono immagini piene di mistero.

Jacqueline Miu –infestami e dentro rimani-: Spettacolosa poesia densa di passione e piena di versi da ricordare, sin dal titolo.

Il termine “infestami” è semplicemente perfettamente usato, per quanto bene descrive il desiderio che ogni cellula del corpo sia riempita d’amore. E nel corretto uso dell’italiano Jacqueline è maestra (peccato continui ad ignorare la punteggiatura…). Ed ancora una volta mi ritorna alla mente Patrizia Valduga con quella sua “Oh torna a visitarmi mio signore,/del corpo terremoto e del cuore…”. Complimenti Jacqueline!

Carlo Chionne –POEMETTO FILOSOFICO-: Dei filosofi del passato (in particolare dei greci) mi ha sempre colpito il grande intuito e la struggente (termine esatto, se pensiamo al progresso tecnologico dei giorni nostri) curiosità per tutto quanto li circondava.  Alla perfezione il nostro grande Carlo sottolinea questo atteggiamento, che è di tutti loro, affermando: “lo scopo suo è unico e sincero:/quello di contemplare sempre il Vero.”

E’ di scena Aristotele oggi, ed è colui che riuscì, con eleganza signorile, a riassumere il pensiero (la speculazione) dei suoi predecessori, da Talete a Platone. Del pensiero dei naturalisti e della platonica idea del Demiurgo fece sintesi, in un libro della sua Metafisica, con quel Motore Immobile (che è pensiero che pensa sé stesso) causa prima, ovviamente incausata, che fu una specie di catalizzatore per i quattro elementi costituenti il tutto.

S. Tommaso d’Aquino, tra le sue cinque dimostrazioni dell’esistenza di Dio, assunse esattamente tale affermazione  d’Aristotele.

Ed il nostro incommensurabile Carlo chiude la sua lectio magistralis con un sarcastico “c’è chi gli dette e chi gli dà ragione!”. E merita applausi anche in questa occasione.

Laura Toffoli –Ricordi nella soffitta della vita-: I bei versi di Laura ci portano in una soffitta densa di ricordi. Ma anche in questa, come in quella di Michael, leggo una metafora: quella soffitta è la nostra mente.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grazie riconoscente al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

5 Agosto

A S. : in Memoriam di Casarini…
Toccante riflessione di una partenza nell’oltre d’una umana vita risultata essere preziosa al poeta, e delicato abbinamento alla rondine, discreta ed elegante presenza dei nostri cieli che allieta l’estate rendendola festosamente gradevole e sopportabile nel caldo soffocante, e si respira soavità d’espressione…è un piacere leggerti.
Laura
 

3 Agosto

Caro Lorenzo,
sperando che il tarlo che m'ha aggredito non abbia intaccato anche le mie risorse poetiche, mando alcuni commenti alle belle poesie che leggo sull'odierna pagina azzurra:

"Polvere e scintille", di Tiziana Cocolo - Bella l'ispirazione e perfetta la padronanza del ritmo che comunica un suadente senso di pace. Da applausi.
"Il tempo di vivere", di Simone Magli - Sintetica ma potente suggestione di quella finestra salvifica, attraverso cui l'anima ritrova il motivo ed il tempo di vivere. L'emozione diventa palpabile.
"Langue il giorno", di Laura Toffoli - La nostra poetessa "impressionista" ci dipinge, con appropriati versi, uno stato d'animo inquieto e malinconico per la mancanza della persona amata.
"Rifugio", di Sandra Greggio - Breve capolavoro di Sandra che, con pochissime parole, ci trasmette un'appagante sensazione di fiducia e di pace.
"Epitaffio per un poeta", di Piero Colonna Romano - Piero ci ha sempre dato prova del suo eclettismo, per cui non dovremmo più stupirci della vastità del suo sapere e della capacità di scrivere poesia su qualsiasi argomento. Ma quello che meraviglia sempre è che, attraverso la sua poetica, riusciamo a rivivere la stessa emozione provocata in noi dalla letture dell'originale che lo ha ispirato. La struttura netta e scarna dei suoi versi ci sembra, "tale e quale", quella degli epitaffi di Edgar Lee Masters. Applausi, come sempre.
"Epilogo", di Salvatore Cutrupi - Una struggente malinconia nell'imminente immagine (poetica) del distacco;
ed un coinvolgente senso di nostalgia per la persistente umanità "a perdere".
"S'annuvola ogni giorno il sole", di Antonia Scaligine - Delicatissima favola che è anche metafora sul terribile momento che stiamo vivendo; la strage degli innocenti non è purtroppo finita e Antonia ce lo ricorda con i suoi versi che gemono.
Un grazie anche agli altri poeti presenti nella pagina, per le belle emozioni trasmesse, ed un coro di grazie per Lorenzo,
Santi
 

2, 3 e 4 agosto 2016

Poesie a tema: Elogio della lentezza

Tiziana Cocolo –Polvere e scintille-: Poesia fatta con versi dal tono meditativo e da belle immagini che invitano alla riflessione. Perfettamente aderente al tema proposto, Tiziana ci regala una magistrale composizione.

Simone Magli –Il tempo di vivere-: Ampio respiro c’è in questi bei versi di Simone che nell’estate  e nel mare vede la realizzazione di un più umano vivere.

Poesie a tema libero

Dario Menicucci –Sarebbe bello-: I bei versi di Dario mi ricordano la bella canzone di Endrigo intitolata “Girotondo intorno al mondo”. Romanticissima e bella è la poesia del nostro amico poeta.

Enrico Tartagni –Occhi da Santo-: Auspica un amore che non soffochi, l’ottimo Enrico e, probabilmente, è questa torrida estate che lo ispira e, come sempre, apprezzabile è il suo il poetare.

Aurelia Tieghi –Stragi-: Indignazione e stupore, per quanto di disumano oggi ci circonda e assale, espressi magistralmente dai versi, dal tono addolorato, della grande Aurelia.

Stefano Medel –Notte-: Una notte da incubo, descritta con molta efficacia dal nostro Stefano.

Maria Attanasio -Dice: “io credo molto,-: Poesia che mescola insegnamenti evangelici con una  pessimistica visione sugli attimi fuggenti della vita, attribuendoli ad un lui vagamente inaffidabile.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Lì un tempo-: Il ricordo di immagini della giovinezza, torna, con prepotenza e nostalgia, nei versi pieni di malinconia del bravissimo Giuseppe, rendendoci partecipi e sognanti.

Davide Buscemi –Un volere spontaneo-: Davide coniuga il verbo volere e lo rende traguardo di vita, auspicato in tempi diversi, reso con poetici versi ed un pizzico di malizia.

Laura Toffoli –Langue il giorno-: Un malinconico guardare al giorno che si spegne, reso con lievi e dolci immagini da Laura.

Sandra Greggio –Rifugio-: Il forte richiamo del mare, il suo fascino, il suo esserci stato genitore, reso con i sintetici e bei versi di Sandra.

Salvatore Cutrupi –Epilogo-: Quanto breve è la vita ce lo ricordano questi malinconici versi di Salvatore. Non faremo in tempo a leggere tutto quanto è stato scritto né scrivere tutto quanto dentro ci preme che…puff, sarà finita.

Antonia Scaligine –S’annuvola ogni giorno il sole-: La tristezza per la violenza, che ogni giorno è generata, ispira Antonia per questa delicata similitudine tra farfalla ed innocenti che di violenza muoiono. Delicati i versi, densi di pena, della nostra poetessa e struggente quella domanda sulla resurrezione, soprattutto immaginando capovolta la similitudine.

Jacqueline Miu –howl-: Violente e belle immagini/grido per elevare protesta contro questo mondo che ha scordato la via per il cielo. Prega, spaventata, la poetessa per poter trovare un angolo sicuro (“prima che l’urlo “spazza universi” risvegli i morti”) prima del (previsto) Giudizio Universale.  Come sempre affascinano i versi della nostra ottima Jacqueline.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

2 Agosto

Caro Lorenzo, vorrei unirmi anch’io al coro di applausi per Sandra, per il riconoscimento che ha avuto la sua poesia.
E’ un piacere sapere che chi scrive su questo sito con intenso desiderio di esprimersi poi trovi consensi all’esterno, questo vuol significare che l’amore per la poesia, quando è tale e non è frutto di intenti di lucro, venga prima poi riconosciuto e meritatamente incensato.
Ancora sinceri brava Sandra, e che tu possa essere ancora, nel prossimo futuro, un esempio poetico da seguire, come lo sono altri che scrivono su questo fantastico sito.
Laura

 

Purtroppo non ho il mio computer per poter scrivere facilmente ,ma solo un vecchio telefonino ,però non potevo non elogiare le poesie di oggi ,tutte belle, complimenti a Tiziana Cocolo e a Simone per le loro belle poesie a tema ,bravissimi anche Aurelia Tieghi e Giuseppe Casarini per le loro poesie, infine un applauso a Sandra e a Piero , bravissimi come sempre, grazie a Lorenzo che ci dona questi momenti e ci unisce se pur lontani.
antonia scaligine



Grazie infinite a Piero per aver reso noto al sito quello che altro non è che l'inserimento di una mia poesia in una antologia. La sua modestia è tale che non ha aggiunto altri nomi, ma so per sicuro che tempo fa anche ad una sua poesia (e non solo una ) era toccata la stessa sorte. Il mio ringraziamento è così ancora più sentito. Grazie anche a Jacqueline Miu che mi ha menzionata, nonché ad Antonia che mi ha raggiunto telefonicamente. Grazie a Lorenzo, che mi e ci ospita sempre.
Sandra Greggio
 

Complimenti e auguri per nuovi successi e sfide alla poetessa Sandra Greggio.
Jacqueline Miu
 

2 agosto 2016

Cari Amici, ho il piacere d'informarvi che la poesia "Tempo a rovescio" della nostra
Sandra Greggio
è stata scelta per apparire nella pregevole antologia "Un mare di poesia"
di MAGI editore -Patti-



Tempo a rovescio
Lunghi momenti d'attesa
che affannano il petto
attesa di momenti
che dopo voleranno
in un lampo,
desiderio che il tempo
possa invertirsi.

Breve l'attesa
lunghi i momenti.

Ma se breve sarà quel tempo
lunghi saranno i baci
forti gli abbracci
uniche le emozioni.

Ora, dormendo, forse ti sognerò.

Per abbreviare il tempo.

Alla nostra brillante poetessa i più sinceri complimenti, un forte applauso ed un ad maiora!
Piero Colonna Romano
 

1 Agosto

31 luglio e 1 agosto 2016

Davide Buscemi –Comunque sia-:  Benvenuto nell’azzurro, Davide! Bello questo esordio dai forti versi che sono autoanalisi di un comportamento del quale, pare, il poeta si penta, grato per essere sopportato.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Jacques Hamel: in memoriam-: Commuovono i versi di Giuseppe e turba l’immagine di quella goccia di sangue, che pare mescolarsi alla transustanziazione del vino, così ben descritta dall’ispirato poeta.  Ma il nostro caro amico ci pone anche una domanda alla quale credo di poter rispondere con questa considerazione: le religioni, quando sono utilizzate per raggiungere e/o difendere interessi economici, plagiano deboli menti e fanno scadere uomini a livello di animali. Si sprecano, nella storia dell’uomo, gli esempi di violenza (la Bibbia ne è piena) giustificati dalla prevalenza di un Dio (ovviamente giusto e misericordioso) su di un altro. Il rimedio? Chissà, forse starà nell’affermarsi di una panteistica cultura laica.

Alessandro Borghesi –Condannati-: E come non concordare con i versi dall’amaro sapore d’Alessandro? Amarezza per amarezza ne aggiungo un'altra, banalmente scontata: ogni popolo ha il governo che si merita.

Dario Menicucci –La strada per il mare-: Dario ci offre con questi bei versi una deliziosa passeggiata verso il mare. E ne sentiamo il calore, di quel sole e l’odore, di quell’erba e poi del mare, tanto bene è descritto questo suggestivo cammino. (un modesto suggerimento: qualche iperbato non guasterebbe. Per esempio se la quarta strofa diventasse: “dove il mattino/con l’oro gioca/dei prati in fiore”  non suonerebbe maggiormente poetica, per migliore ritmo?)

Michael Santhers –Torrida estate-: Come sempre spassoso, il nostro fantasioso amico disegna rapide e sarcastiche immagini di questa, appunto, torrida estate.  E ci rinfresca la mente.

Maria Attanasio –Domani-: La definirei uno speranzoso attendere il domani. In attesa che passi un noiosissimo oggi…che diverrà un noiosissimo domani in attesa di altro domani. Mi è piaciuta l’anafora ripetuta come un mantra e mi pare dica di un poco amato oggi.

Jacqueline Miu –Uccidere il mondo-: C’è una grande amarezza nell’attacco di questa poesia dai toni violenti. Amarezza data da questo mondo, dove vivere pare un non senso alla nostra Jacqueline. E c’è, per reagire, una speranzosa lezione di vita, detta con grande rabbia, nelle strofe che seguono la prima, chiuse da un condividibile auspicio.  

Laura Toffoli –Mi chiedo e chiedo…-: Laura definisce “pensieri semplici” le grandi verità che, con i suoi bei versi, elenca. Ed è lezione di vita quella che oggi, con semplicità efficace, ci impartisce.

Sandra Greggio –Vita imperfetta-: La morale di questa poesia dell’ottima Sandra è che la perfezione è di una noia mortale. Immagino che tutti concorderanno con questa tesi ed io per primo.

Salvatore Cutrupi –Mestieri-: Particolarmente apprezzati quei versi che recitano “e partorisco sospiri/per dare colori nuovi/ai pensieri di ieri”, per il vago tono ungarettiano che hanno. Ma l’intera poesia sembra ispirata dai alcuni versi di quel grande. E merita applauso il nostro Salvatore.  

Un grazie di cuore all’amica Antonia per il bel commento alla mia “Fonte Castalia”, assieme all’augurio per serene ferie.

A voi tutti il più cordiale dei saluti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Un grazie di cuore all'amica e poetessa Antonia per il suo gratificante commento. Applausi a Piero per la sua poesia, perfetta nel ritmo e fonte di erudizione. Trovo stupenda la commemorazione che fa Casarini, soprattutto nel finale, che mi ha commosso.
Sandra Greggio
 

31 Luglio

Buon giorno a tutti
a chi sta al mare , in montagna , in città , a casa , bene oggi leggo volentieri le poesie di Sandra e Piero
Non perché Sandra mi è amica e Piero l’amico gentile e buono con tutti ,ma solo perché le loro poesie sono due veri capolavori , Vita imperfetta , dedicata a Simone,davvero una perla
Fonte Castalia ,bravo Piero sembri Apollo con le muse sul Parnaso , noi tutti dovremmo gradire e ammirare la tua arte poetica , così come dovremmo sempre adorare il grande Lorenzo.
Antonia Scaligine
 

29 Luglio

28, 29 e 30 luglio 2016

Maria Attanasio –Segni-: Maria racconta, vivacemente, una sensazione che tutti, in un qualche momento, abbiamo provato. Un segno messo per ricordare quel che non si ricorda più, dona un attimo di smarrimento. Particolarmente bella, per l’atmosfera che evoca, la chiusa della poesia.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Amicizia tradita-: Ricordare antichi amici e sentirsi in colpa per averli dimenticati. Questo raccontano i versi pieni di sentimento dell’ottimo Giuseppe.

Giuseppe Stracuzzi –Attesa senza attesa-: Un sonno simile ad una immersione nel silenzio ed un risveglio da una specie di ipnosi, con versi che descrivono i fastidi che  porterà il nuovo giorno.

Andrea Sbarra –cosa farei-: Una forte dichiarazione d’amore (e di intenzioni) velata dal dubbio sulla corresponsione.

Stefano Ripamonti –Miraggi-: Un bel dipinto astratto, pieno di significati, sono questi versi di Stefano, che dicono della similitudine tra miraggio di un oasi e la vita irreale che talvolta ci pare di vivere.

Alberto Rosso –La megera-: Non è chiaro con chi ce l’abbia Alberto. Certamente incontrar megere non porta bene.

Antonella Osto –Per Giovanni-: Gioioso ed augurale benvenuto ad un nuovo arrivato alla vita, detto con versi pieni d’affetto e di religiosità.

Antonia Scaligine –Alla luna rossa somigli-: Bellissima descrizione di una giovane, nella quale la poetessa si identifica, ricordando.

Jacqueline Miu –gioviano-: Questi versi mi rammentano il famoso monologo del film “Blade Runner” (quello delle navi infuocate alle porte di Orione, con contorno di raggi gamma). In effetti Jacqueline ci trasporta nello spazio (gioviano credo significhi proveniente da Giove) per poi precipitarci nel mistero dei Carpazi (quel carpatico credo si riferisca a quelli). Resta, come sempre, il fascino del racconto di questa fantasiosa e brava poetessa che, anche in questa occasione, presenta un monologo/confessione di un personaggio da mito.

Laura Toffoli –Incontro della Primavera co l’Estate-: Wow, quanta passione in questi forti e bei versi della nostra amica Laura! Descritti con maestria gli effetti esaltanti dell’amore, un ricordo ed un desiderio. Brava Laura!

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

28 Luglio

Originale e significativa "Miraggi" di Stefano.
Simone
 

27 Luglio

Con gratitudine
Alla Poetessa gentil Laura T.
che bontà sua e tanta tanta
acque oceaniche profonde
dove allignan sol per vero
secchi arbusti e tamerici umili
vi trova vada la gratitudine
mia assieme a un cordial saluto
 
ggc e la sua Musa Contadina
 

26 Luglio

"L'armonia delle barene" di Renzo: grandi descrizioni e metafore della vita, complimenti!
Mi ha colpito poi "Un'altra vita" di Carla Persico, anche questa poesia molto esistenziale e ben espressa.
Gran bella pagina, grazie a tutti
Simone
 

Trovo che sia bello immergersi nelle Poesie di Casarini: sembrano degli oceani
dove si trovano sempre dei pesci colorati bellissimi, e nel tutto si respira calma e pienezza di spirito.
Laura
 

Auguro Felici Vacanze tutti gli artisti, lettori e a quelli che passano per Poetare.
Che il vento, la pace, la serenità carichino le vostre batterie, il vostro umore e liberi dagli sforzi del quotidiano l’immaginario.
Siate sempre oltre voi stessi ovunque e in qualunque momento del giorno – cosicché la Musa vi ami per sempre.
Jacqueline
 

26 e 27 luglio 2016

Poesie a tema: Momenti di noia

Laura Toffoli –Noia-: Interessante riflessione poetica su respiro, vita e noia.

Poesia a tema libero

Fausto Beretta –Otranto, alla spiaggia-: Attualissima poesia che ben descrive una delle più belle spiagge italiane. Dominano mare e sabbia, mentre il paese fa da sfondo al mare.

Renzo Montagnoli –L’armonia delle barene-: Una romantica e bella descrizione di questi mutevoli isolotti ed una pensosa similitudine con la nostra mutevole vita, dette con limpidi e bei versi da Renzo.

Dario Menicucci –Vi porterò lontano-: Suadente e accattivante invito a realizzarsi nella poesia, detto con i bei versi di Dario.

Carla Persico –Un’altra vita-: Una sconsolata analisi della vita, rappresentata da un polveroso libro, ed un forte desiderio di cambiamento, detti con gli intensi e bei versi di Carla.

Luigi Panzardi –Come se noi qui fossimo esuli-: Una drammatica descrizione del nostro passare sulla terra esuli d’altro luogo, al quale pare che il poeta aneli a tornare. Forti e suggestive le immagini del racconto che Luigi ci regala.

Salvatore Cutrupi –Passi ritrovati-: Il profumo di una rosa ed il sorriso di un bimbo sciolgono il pessimismo e fanno tornare rosea la vita, nei limpidi versi di Salvatore.

Jacqueline Miu –corindone naturale  il tuo sorriso col sole specchio-: La violenza che può esserci nell’amore, narrata con i  riflessivi e forti versi della bravissima Jacqueline.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

25 Luglio

Un grazie di cuore a Piero e a Simone
Rimpianto…bellissima poesia ,brava Sandra
Un bravo va di certo anche al POEMETTO FILOSOFICO
di Carlo Chionne e a Salvatore Cutrupi, bello il suo Haiku
Un grazie sempre di cuore a Lorenzo
Antonia Scaligine
 

24 e 25 luglio 2016

Poesie a tema: Momenti di noia

Giuseppe Dabalà –La noia-: Petrarca li avrebbe fatti suoi questi versi, per narrar d’accidia. Complimenti vivissimi Pino!

Poesie a tema libero

Fausto Beretta –Angeli e più diavoli-: Perfetta descrizione dello stato d’animo di chi vive questi tempi d’odio e di dolore, con incisivi e forti versi. Complimenti Fausto!

Ben Tartamo –“Ipocrisia”-: Ci assolviamo sempre per i nostri difetti. Ottima riflessione, resa con adeguati e meditativi versi, del bravo Ben.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Bianco oleandro-: Originale similitudine tra oleandro e donna, detta con versi dal bel sapore antico dell’ottimo Giuseppe.

Laura Toffoli –Borgo (domenica 17/07/2016)-: Bellissime immagini per rendere il fascino di un borgo antico ma, soprattutto, lo spirito che vi aleggia ed i sentimenti che genera. Brava Laura!

Sandra Greggio –Rimpianto-: Il precedente aforisma, che Sandra ci ha regalato, era preludio a questa intensa e bella poesia. C’è tutta la pena per ciò che poteva essere e non è stato, nei versi dal dolente sapore della brava poetessa.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Delicata e bella l’immagine che Salvatore ci regala. Pare consolatoria quella carezza, resa su qualcosa che non ha più vita.

Carlo Chionne –POEMETTO FILOSOFICO-: Lampi nelle tenebre sono i versi dell’eccellente Carlo che oggi ci illumina sul signorile Aristotele.

Signorile, certo, perché nonostante non approvasse, quasi del tutto, l’insegnamento del suo maestro, lo rispettò e, come giustamente fa rilevare il nostro poeta, “se ne discostò piuttosto presto”, senza polemizzare.

Ma Raffaello colse, genialmente, le differenze tra i due e nell’affresco “La scuola d’Atene” rappresenta Platone che indica il cielo (iperuranio, idee ecc.) col dito indice puntato verso l’alto, mentre Aristotele ha la mano destra aperta (come dicesse “ma che cavolo racconti”) e parallela al terreno, e pare dire “Solo sul Sìnolo: Forma e Materia/si può condurre una ricerca seria”, così come, appunto, recita il nostro Carlo.

Per sottolineare ancora di più le differenze tra i due, il grande Raffaello mette sottobraccio a Platone il suo “Timeo” (il più complesso dei dialoghi platonici) e ad Aristotele la sua “Etica Nicomachea” (la più semplice e didattica opera dello stagirita). Grazie, Carlo e complimenti vivissimi.

Jacqueline Miu –Blu-: Suggestivi, come sempre, i versi della nostra ottima Jacqueline che oggi ci porta in volo sul mare dell’amore.

A voi tutti l’augurio per una serena settimana, immersi nella poesia, Al nostro generoso Lorenzo un grande grazie per ciò che consente.

Piero Colonna Romano

 

22 Luglio

L’estate è dentro di noi
Quella esterna è solo la proiezione
Dei nostri desideri
Quindi vi auguro di esprimervi
Al meglio
Per renderla migliore per tutti
Buonissima estate
Grazie Piero sei sempre magistrale
Nell’usare le parole
Grazie Lorenzo che mi accogli
Nel tuo sito
Grazie a tutti che allietate i miei pensieri
Giornalmente.
Laura
 

21, 22, 23 luglio 2016

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Ancor vi fanno i nidi lì le quaglie?-: Un tenero ricordo, raccontato come metafora del tempo che passa, molto coinvolgente. Belli i versi di Giuseppe, dal ritmo di lenta danza.

Michael Santhers –Festa patronale-: Attento osservatore dell’umanità e, come sempre, sarcastico, Michael ci porta a godere di una festa paesana, narrata con immagini umoristiche da lui magistralmente distorte.

Arturo Guzzardi –Buio-: Condanna per un temperamento decisamente orientato al pessimismo ed all’egoismo, con anatema finale. Versi liberi dal perentorio tono.

Alessandro Borghesi –Cinema-: Il ricordo di vecchie e fumose sale cinematografiche, raccontato con realistiche immagini e, pare, qualche rimpianto.

Enrico Tartagni -Tanti sono i Perché ma non hanno alcuna importanza…-: Il senso sfuggente del mondo, la difficoltà di penetrare ed intendere l’amore ed un piccolo lume (metafora della ragione) per cercare di capire. Leggo così la poetica prosa del bravo Enrico.

Fausto Beretta –spiaggia libera-: Brevi e sagge pennellate per disegnare una spiaggia nella sue immagini essenziali. Accattivanti e ben descrittivi sono i versi di Fausto e dicono di quel senso di libertà che può donare il mare.

Jacqueline Miu –Il fantasma di periferia-: E si resta senza fiato, al fine della lettura di questo surreale/futurista quadro composto da Jacqueline. Figure che s’accavallano, emozioni esplodono, nella ricerca di una fantasma donna da amare. E la nostra poetessa mai si smentisce: nei suoi suggestivi racconti quel che li muove e li anima è sempre l’amore.

Laura Toffoli –acqua-: Iperbolica ode a quello che fu considerato il primo elemento costitutivo del tutto. Ottima la scelta dei termini usati ed ispirati i bei versi di Laura.

Fausto Busatta –Vortici-: Belle e suggestive immagini per descrivere l’effetto di un sentimento d’amore.

Sandra Greggio –Aforisma-: Condivisibile riflessione della nostra Sandra.

Antonia Scaligine –Il mio compleanno-: Auguri, cara Antonia, per altri numerosi e soddisfacenti palii. Deliziosa la poesia che ci offri, nata da saggia visione della vita. Un caro saluto.

Stefano Chiùchiù –…Spirito del Nord…-: La magia che può esserci nell’amore, magistralmente descritta  da uno Stefano che, particolarmente ispirato e ottimo comunicatore, ci regala suggestive e gradevoli immagini.

Salvatore Cutrupi –Ombre-: Fantasiosa e suggestiva l’immagine d’apertura, preludio ad un racconto venato di mistero. Gradevole questa poesia, densa d’atmosfera fiabesca con qualche richiamo mitologico.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti , in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Ottimo l'aforisma di Sandra sui ricordi.
Poi mi ha preso molto l'esistenziale "Ombre" di Salvatore.
Infine molto carina "Il mio compleanno" di Antonia, che parla di una vita vissuta con umiltà e amore, con la dedica finale che condivido.
Simone
 

21 Luglio

21 Luglio S. Lorenzo da Brindisi
Non del Martire San Lorenzo quando
cadon le stelle oggi il dì che cantò
con tristezza e dolor il Grande Poeta
romagnolo, altro San Lorenzo celebra
stamane il calendario da Brindisi
Lorenzo: vada allor l’Augurio nostro
al Vate e Mecenate del Sito Azzurro
pur se nel ciel fisse lassù stan le stelle
in attesa di veder più avanti lor caduta
e rinnovarGli quel dì la stima e nuovi Auguri

con stima e cordiali saluti
ggc

 

20 Luglio

Grazie per l’attenzione alla odierna nuga e a quell’accenno simpatico a ( . , ; ? ! : ) Gentil Poetessa Laura Toffoli e un cordial saluto.
ggc
 

19 e 20 luglio 2016

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Quattro soste al correr nostro-: Per una vita serena, seppur breve, la ricetta del nostro Giuseppe è essere compassionevoli. Briciole ai passeri, sorriso ad un neonato, carezza ad un indigente, un fiore sulla tomba di uno sconosciuto “non constan nulla e ti faranno un poco più felice”.

Giuseppe Dabalà .-Laggiù tra gli ulivi-: Bentornato nell’azzurro, caro Pino. E mi unisco alla tua indignazione nei confronti di ciò che sta affondando il bel paese, giorno dopo giorno, sempre di più. Intensi i versi di questa poesia, nata da un incredibile incidente ferroviario che fai diventare metafora di un paese allo sfascio. Un caro saluto.

Michael Santhers –Il vento-: Deliziosa descrizione del vento e dei suoi effetti, in quel piacevole, originale stile del nostro unico, inimitabile Michael.

Dario Menicucci –Una notte di piccole stelle-: Romantica descrizione di una notte stellata, con gli ispirati versi di Dario.

Arturo Guzzardi –Ancora un po’-: Il desiderio di allungare il tempo di un saluto, prima di una separiazione, molto bene espresso dai versi di Arturo.

Gabriella Brancaleone –Sapore salato-: Il ricordo di un dolcissimo atto d’amore, svanito nel tempo, ritorna alla mente portando sapori di sale. Efficace la parte centrale della poesia (da “un piccolo invito”) per descrivere il sentimento che ha ispirato questi ritmici e bei versi.

Andrea Bucci –Antiche prediche-: Poesia, costruita su allitterazioni che sin dal primo verso sono presentate, che descrive i rapporti tra padre e figlio, fatti di indigeribili lezioni sul comportamento. Lezioni che il figlio lasciano muto ed il padre affranto.

Salvatore Cutrupi –Decenni-: Il passare del tempo descritto con belle intuizioni poetiche e nostalgico sentire.

Jacqueline Miu –Farfalla-: Immagini belle e fantasiose, nella suggestione che sempre dona il mare, per una similitudine tra precarietà (tra ali di farfalla e quelle nostre). L’ineguagliabile Jacqueline ancora una volta ci regala un’originale e fascinosa poesia.

Laura Toffoli –Rapimento-: Da una deliziosa similitudine iniziale si dipanano i bei versi meditativi della brava Laura che ci regala poesia colma di romantiche immagini, molto ben rese.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano


Rapita sono oggi dalla poesia di casarini…quattro soste al correr nostro,… ma spesso mi soffermo
sulle sue poesie che come vengono scritte sembrano non avere soste…ma hanno molta sostanza
su cui fermarsi a riflettere. Complimenti laura toffoli
 

 

18 Luglio

17 e 18 luglio 2016

Poesie a tema: Momenti di noia

Tiziana Cocolo –Mai la noia-: Melissa, deliziosamente descritta con i frizzanti versi di questa piacevole poesia, in effetti è antidoto alla noia.

Poesie a tema libero

Simone Magli –Siamo la nostra storia-: L’originalità apparente che c’è in ognuno di noi, sintetizzata nella riflessione del nostro Simone.

Enrico Tartagni –Un volo-: Forse è il passare del tempo che ci toglie la capacità del volo e, con quella, ci toglie il sogno. Leggo questo nella poesia, dalle suggestive immagini e dal tono melanconico, dell’ottimo Enrico

Marinella Butti –Sera al villaggio-: Un momento di riflessione, una pausa dopo la convulsa giornata ed in attesa del rilassante riposo notturno, questa è la sera che Marinella, con ispirati versi, descrive.

Nicola Cabras –Avrei voluto-: L’anafora dice dello strazio di un anima che ha visto fallire importanti  progetti di vita, in questa poesia chiusa con una delicata offerta, quasi a voler chiedere scusa. Intenso è il sentimento che ha generato questi forti versi.

Luigi Riccio –(senza titolo)-: Una mattina densa di disperazione, descritta con pregevole sintesi.

Terence –I quattro elementi-: Terence capovolge il senso della ricerca dei presocratici, che nei quattro elementi ipotizzavano l’origine della vita, e ci regala una poesia grondante pessimismo e rassegnazione.

Laura Toffoli –Ricetta del senso della vita a modo mio-: Laura ci invita ad amare la natura, ascoltandone i messaggi che ci invia. Una natura, pervasa dal divino, dove soltanto potremo realizzare la nostra umanità. Limpidi sono i versi che la poetessa ci riserva e pieni di fede.

Carlo Chionne -POEMETTO FILOSOFICO-: Altra pregevole sintesi riassuntiva del pensiero e delle opere di Platone. Ha il pregio della chiarezza il nostro amico Carlo e finalmente, per chi non lo avesse ancora inteso, il senso di quella mitica grotta sarà rivelato. Restando in attesa della prossima puntata, un grazie riconoscente al nostro splendido maestro.

Jacqueline Miu –Pescatori di perle-: Leggo nei versi che recitano “cerco in ogni cosa che vivo il forte piacere/come i pescatori le perle in un oceano perverso” il senso del porsi nei confronti della vita, intesa come lotta che , per fine, ha l’appagamento dei sensi. Una confessione, dunque, resa con le solite fantasiose e suggestive immagini della bravissima Jacqueline.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grazie riconoscente al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

17 Luglio

Oggi mi sono lasciato cullare dolcemente da "Sera al villaggio" di Marinella, complimenti.
Simone
 

16 Luglio

16 luglio 2016

Dario Menicucci –Comprerò un sorriso-: Un giornaliero viaggio tra dolente umanità, con un peso nel cuore ed un amorevole ricordo a conforto. Grande malinconia rassegnata in quel donare per avere in cambio un sorriso. Poesia densa d’emozioni ben espresse.

Simone Magli –Al buio c’è più luce-: Degna di un oracolo è questa affermazione, dai molteplici significati, del nostro Simone.

Renzo Montagnoli –Il matto-: Un personaggio del quale si noterà l’assenza, avendone ignorato la presenza, quasi fosse divenuta parte del paesaggio. Ben descritta da Renzo una situazione che credo comune a tanti paesi.

Michael Santhers –Vecchi e calura-: Poveri vecchi! Maltrattati dalle immagini che di loro realizza Michael, seduti su panchine che sono attesa d’altro tipo di legno, rimembrano glorie, vere o presunte, antiche. Amaro sarcasmo è questo del nostro amico che non rinuncia al suo ineguagliabile stile e ci strappa, in questa occasione, amaro sorriso.

Maria Attanasio –Vorrei un silenzio assoluto-: Belle ed intense le immagini che Maria compone per questa poesia che è lunga metafora di un volersi “sentire” dentro, per ritrovarvi un’immagine, un ricordo. Serve, per ottenere questo, silenzio assoluto, una specie di meta-silenzio, e questo chiede la brava poetessa.

Jacquelinje Miu –Leggi dell’io-: Alle leggi del cuore non si può (né si deve) sfuggire. Questo afferma la nostra strepitosa Jacqueline, con i suoi fascinosi versi,  chiudendo quindi la sua composizione con un forte, inquietante avvertimento.

Salvatore Cutrupi –Il tempo che passò-: Ricordi nostalgici che tornano con gran malinconia, molto bene resi dai versi di Salvatore.

Antonia Scaligine –Forse…forse si poteva evitare-: Rabbia e dolore condiviso da tutti, per quella ulteriore tragedia, voluta in nome di un Dio dell’odio, da esseri che è impossibile definire umani. Hai ragione, cara Antonia, forse si poteva evitare, forse una laica, civile visione della vita ci darebbe un mondo più umano. Un caro saluto.

Laura Toffoli –Spaccato di pensiero-: “nel sorriso d’uno spaccato d’estate” e “l’onda fresca dalla tasca aperta/d’una natura serena” sono deliziose immagini, ad alto contenuto poetico, regalataci dalla sensibile osservazione della bravissima Laura, nel contesto di una fresca e gradevolissima poesia.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro vate Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

15 Luglio

Mi complimento con Salvio Terreni per la sua splendida poesia .
Salvatore Cutrupi.

 

14 e 15 luglio 2016

Salvio Terreni -E tu non senti come sbattono le porte sulla ringhiera-: Benvenuto nell’azzurro, Salvio! E complimenti vivissimi per questo esordio che è pura poesia d’amore fatta di metafore e di similitudini suggestive e limpide.

Uno sguardo costante all’alba, alle coste orientali, verso dopo verso, come inarrivabile luogo sognato, con una struggente malinconia che permea l’intero componimento. Decisamente bravo!

Maria Attanasio –Alla fine-: Una resa disperata ad un rapporto conflittuale, per un sentimento che pare finire, detta con duri versi dal sapore amaro delle lacrime.

Alessandro Borghesi –Amarezza-: Sequenza di fonemi, a volte musicali a volte dissonanti. Potrebbe essere poesia ermetica, tendente a condannare il consumismo. Ma potrebbe essere qualsiasi altra cosa.

Simone Magli –Nella mia camera oscura-: “il mare affondare”: impossibile trovare altra espressione più adatta per dire della disperazione più cupa.

Rossella Patti –Abisso-: Un disperato bisogno d’amore, un illusione nata da un innamoramento. Il tutto con intensi versi.

Michael Santhers –La luna-: Multiforme simbolo è dunque la luna. A seconda di chi la guarda cambia il suo significato, cambiano i desideri, in funzione dell’essere di chi osserva. Ovviamente Michael traduce il tutto col suo humor e ci regala una divertente serie di immagini surreali.

Laura Toffoli –Occhi di campagna-: Immagini estive e metafore, a comporre una poesia pennellando versi, come si trattasse di un (piacevole) quadro astratto.

Jacqueline Miu –Quaderni 1 6/100-: La capacità di sognare, qui ripetuta dalla nostra ottima Jacqueline, assieme alle istruzioni per essere amata, con il suo stile fatto di immagini violente. Da ricordare quel  significativo “strappami le piume per farmi cadere”.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti , in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

14 Luglio

Benvenuto a Salvio, con la sua prima poesia su questo sito azzurro; ho trovato la poesia semplicemente incantevole.
Simone
 

13 Luglio

12 e 13 luglio 2016

Michael Santhers –Agreste ricordo-: Delizioso questo ricordo e deliziosamente narrato. Qui troviamo un Michael impressionista, per come sa dipingere il paesaggio ed un tenero, romantico poeta per come racconta una fresca visione. Complimenti!

Dario Menicucci –Un mattino d’estate-: Un delicato affresco, dai bei colori, della nascita del giorno e del risveglio di una città, chiuso da una romantica immagine.

Maria Attanasio –Spago-: Una totale sottomissione, dunque, con la speranza che serva a far risplendere il sole. Intenso è il sentimento della poetessa, espresso con similitudini che bene lo sottolineano.

Cristina Perilli –L’approdo-: Quello smarrimento esistenziale che può prendere chiunque, quel sentirsi inutili a se stessi ed agli altri, quel timore della solitudine, quel non avere scopi da raggiungere, ecco, tutto questo Cristina esprime con forti e coinvolgenti immagini.

Gian Luca Sechi –Uomini-: Una lunga, filosofica riflessione sull’essere uomini. C’è molto pessimismo nei versi di Gian Luca, chiusi da un’indicazione della strada da percorrere per tornare umani.

Raffaele Marchesi –Sognare-: Un dilemma che viene da lontano, se sia sogno la vita o viceversa, risolto con bei versi da Raffaele che ci invita a vivere di e nei sogni.

Bernardo Gentile –Intimo-: Mi pare di capire che la poesia è salvifica per chi legge. Sarà così?

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Delizioso, tenero ricordo dell’infanzia.

Laura Toffoli –Un tuffo nel passato-: Belle le immagini con le quali Laura inizia la poesia, che rammentano il liberty al lettore. Segue una profonda riflessione sulla vita, resa con intensi e bei versi. La leggo come fosse un sogno (la prima parte) interrotto da rintocchi d’orologio che riportano alla realtà. Sempre fantasiosa e brava la nostra poetessa.

Jacqueline Miu –Quaderni 1 5/100-: Ruota attorno al concetto di sesso la poesia di Jacqueline. Quel sesso che (a dire del poeta) è causa di suicidio per gli angeli (ma non erano asessuati?) ma di fremente desiderio, fino a desiderare l’eternità per meglio appagarlo, nei demoni.  Interessante tesi, espressa col bello stile della nostra amica.

Alda Merini –Una volta sognai- consigliata da Sandra Greggio-: Un grazie a Sandra per aver proposto questa limpida poesia della grande Alda.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro vate Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

12 Luglio

Molto intensa "L'approdo" di Cristina Perilli, che, stremata cerca la luce, ci dev'essere per forza la luce. Ci sarà senz'altro.
Molto bella anche "Uomini" di Gian Luca, che è un invito a stare con se stessi senza paura.
Carino l'haiku estivo di Salvatore.
Un caro saluto a tutti
Simone
 

11 Luglio

10 e 11 luglio 2016

Poesie a tema: Momenti di noia

Nino Silenzi –Movimento e inerzia-: Un totale disinteresse per ciò che ci circonda, in questa torrida estate, muove la penna di Nino che ci comunica, con maestria, sensazioni di noia, coinvolgendoci.

Poesie a tema libero

Michael Santhers –Vicolo sul mare-: Suggestive e fantasiose meta immagini a descrivere un angolo di mare. Michael si smentisce mai e chiude questa poesia, che pare nata da un sogno, con una delicata, poeticissima immagine.

Maurizio Mazzotti –Pescatore-: E’  suggestivo questo racconto di un’uscita in mare di una barca, con un ben disegnato paesaggio e sono ben resi i timori del pescatore dai versi di Maurizio.

Enrico Tartagni –Una finestra sul cortile…-: Surreali immagini in una ermetica composizione.

Enrico Galavotti –Unisono-: Il ritrovar di un amore, reso con poetiche e belle immagini.

Pasquale De Falco -La poesia di una malinconia-: Potenza della poesia! Pasquale la dice “magica suggestione”, e come non concordare? Più discutibile è quel ritenerla “libera da ogni regola”. Sarebbe come dire che se un gatto passeggia sulla tastiera di un pianoforte realizza musica.

Angelo Michele Cozza -Al farsi del mattino nel parco-: La definirei riflessioni di fine stagione, questa pensosa e bella poesia di Angelo, ricca di osservazioni tutte ispirate dal passare del tempo. Ci attende una panchina? Può essere, speriamo soltanto di riuscire a mantenere, fino alla fine, la capacità di vedere la poesia che abbiamo attorno.

Dario Menicucci –Viaggiatore smarrito-: Una pena esistenziale, che deriva dal non avere risposta a che serva il vivere e l’inutile lottare. Metafore si succedono, fino all’illuminante finale dove prevale la speranza.

Jacqueline Miu –Io volo alto-: Questa torrida estate ispira i versi di Jacqueline. Poesia densa di riflessioni, rese con l’inimitabile stile della nostra, che spaziano dalla condanna del razzismo al fresco di stanze condizionate, laboratori di Dio, ad un amore che non presupponga (causa temperatura) contatti. Il tutto raccontato in bollente atmosfera estiva che fa sperare in alti voli… verso la frescura.

Carlo Chionne –POEMETTO FILOSOFICO-: Prosegue ( e gliene siamo grati) la lectio magistralis del grande Carlo sulla storia del pensare. E’ di turno Platone, allievo di Socrate e maestro di Aristotele, e con lui tutto cambia, tutto, da allora e fino ad oggi, assume altro significato, a cominciare dal significato e dalla funzione della divinità. Illuminata è la sintesi del pensiero del grande filoso che Carlo realizza, verso dopo verso, e a chi volesse approfondire quel pensiero (e la vastità degli interessi che coinvolgeva) suggerirei la lettura del dialogo socratico “Timeo”.

Salvatore Cutrupi –Lancette-: Il desiderio di pace che diviene sempre più urgente, man mano che il tempo scorre, molto ben descritto dal nostro Salvatore. Particolarmente gradevole (giusta la scelta, in funzione dell’argomento) il ritmo dell’ottonario che troviamo nelle ultime tre strofe.

Laura Toffoli –E dentro me Ti cerco-: E’ doppia poesia ad incastro e con grafica a scalare, decisamente di tipo sperimentale, quello che oggi Laura ci propone. E, nella sostanza, è una fremente dichiarazione d’amore e d’innamoramento, resa con appassionate e belle immagini.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Ringrazio Simone per l'ennesimo puntuale e gentile commento (molto
gradito) alla mia poesia "Lancette". Salvatore.
 

10 Luglio

Molto bella "Vicolo sul mare" di Michael Santhers, ho avuto la sensazione di ammirare un dipinto impressionista.
Mi è piaciuta e molto anche "Lancette" di Salvatore, che descrive benissimo la voglia di fermarsi a riposare dopo una vita passata a correre con pensieri spesso pesanti sulla schiena (almeno, io la interpreto così, proiettandola su di me), stupenda la chiusa.
Complimenti, grazie e un saluto a tutti, cari sitani.
Simone
 

8 Luglio

8 e 9 luglio 2016

Poesie a tema: Momenti di noia

Maurizio Mazzotti –Ecco la Noia, amica mia-: Il bisogno d’annoiarsi, per sfuggire al frenetico vivere, questo il tema che Maurizio svolge, con grande ispirazione, con i suoi convincenti versi.

Poesie a tema libero

Maria Attanasio –Dove tu sei-: Ad un panorama, fatto d’usuali immagini, si sovrappone, cancellandole, un ricordo nostalgico.  Poesia ricca di sentimento, dove torna, angosciante, quel “dove sei tu”. Magistralmente reso il sentire della bravissima Maria.

Michael Santhers -Nel disordinato ordine le case-: Ancora una volta Michael scatena la sua fantasia, osserva e trasforma immagini reali in surreali, donando emozioni. Se quel che crea fosse un dipinto, lo definirei metafisico e leggerlo è sempre piacevole.

Flavio Ripetti –Pensieri astratti-: Inno alla curiosità, dunque, che rende interessante tutto ciò che ci circonda, e riempie la vita.

Nadia Borean –Un Dio ci penserà-: Beh, visto che pare non ci pensi nessuno, se non per finta, c’è da augurarsi che un Dio provveda. Dolente la riflessione di Nadia, resa con versi dall’amaro sapore della rassegnazione.

Serenella D’Amadio –Parole e silenzi-: Silenzi che sanno dire più delle parole. Può esserci  sincerità nei primi e imbarazzo ipocrita nelle altre. E Serenella ne sintetizza, con bei versi, dall’amaro sapore nella prima parte e romanticissimi nella seconda, la differenza.

Francesco Albino –Senso della vita-: In altri termini le difficoltà della vita non devono farci perdere di vista i traguardi che ci poniamo. Questa la riflessione che ci offre Francesco.

Sandra Greggio –Ora c’è Daysi-: Un saluto ad una nuova arrivata ed un malinconico ricordo di chi ci ha lasciati, nei limpidi versi della nostra Sandra (bentornata!).

Tiziana Cocolo –Vacanza dalla vita-: Belle le immagini che Tiziana ci regala. Da ricordare quelle fette di luce, quelle granite di stelle, quei sorsi di luna. Ma quella “vacanza dalla vita” prelude ad un ritorno e dà alla poesia senso ben più profondo.

Jacqueline Miu –La Macchina del Tempo-: Un frenetico rincorrersi di immagini, un accavallarsi di emozioni nel guardare a questo nostro frenetico vivere. Ma, come sempre in Jacqueline, l’ancora di salvezza sarà l’amore.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grazie, per ciò che consente, al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

7 Luglio

6 e 7 luglio 2016

Dario Menicucci –Quella casa in Borgo Sant’Jacopo-: Dolcissimi ricordi, di un’infanzia vissuta circondato da amore,  rivivono nei delicati versi di Dario.

Maria Attanasio –Estensione-: Probabilmente nasce da ricordi giovanili (l’indizio è in quel gioco infantile del dire, fare, baciare, che Maria richiama) questa riflessione su se stessa, con rassegnata morale finale.

Antonio Sangervasio –I campanili-: Originale e suggestiva descrizione di campanili e di nuvole che divengono greggi. E tutto diviene scenario per il compiersi di una preghiera e di un amore.

Tinti Baldini –Forse…non è il momento…-: Un invito ad aprire l’anima, rivolto ad uno smarrito viandante del mondo, detto con suadenti, suggestivi versi, dalla bravissima Tinti.

Alessandro Borghesi –Sfortunato destino-: Un lungo componimento ermetico, realizzato con forti immagini che fanno pensare ad una condanna della violenza.

Raffaele Ciriello –Il treno della tristezza-: Probabilmente il treno è la più usata metafora per dire della vita. Ed in quel viaggio, il nostro Raffaele, riflette sul senso che ha e su quel che si è dato e ricevuto. Conforta il ricordo di una dolce nipote, ma è un attimo perché il pessimismo prevale nei malinconici versi del poeta.

Renzo Montagnoli –Eravamo più giovani-: Le speranze, le illusioni. Le certezze che avevamo durante la gioventù, svaniscono col passare del tempo. Pensavamo che avremmo cambiato il mondo, rendendolo migliore e simile ai nostri sogni ma la delusione è grande. E Renzo, col suo limpido poetare, si pone la domanda delle domande: è il mondo che è cambiato (in peggio) o siamo noi che siamo cambiati (in peggio)?

Flavio Rapetti –Futuro…-: Un pregnante invito ad amare questa terra e la natura che amore ci ha dato, ma ricambiata con una sorta di odio distruttivo. Invito detto con intensi versi, nati da un condivisibile sentimento.

Michele Aulicino –attese-: La disperazione che può esserci in un’attesa, detta con sintetici e significativi versi.

Jacqueline Miu –Crackoina-: Un canto disperato che dice di bruciante richiesta d’amore. Dovrei essere abituato alla violenza che c’è nei versi di Jacqueline, eppure ogni poesia continua a sorprendermi. E’ passione pura e disperata quella che muove la mano di questa strepitosa poetessa, e le sue poesie le leggo restando in apnea fino alla fine. Ma, tra verso e verso, sempre si trova qualche attimo di sollievo ed allora si legge dolcezza, bisogno di tenerezza o, come oggi, verità, con il verso che recita: “non c’è droga migliore del desiderio quando brucia la carne”. Notevole il fantasioso, ma significativo, neologismo che ha formato il titolo di questo componimento.

Salvatore Cutrupi –Fragilità-: Una serie di belle e poetiche immagini, legate assieme dal fil rouge del titolo.

Laura Toffoli –Casa fantasma-: Aleggia mistero nei versi della nostra Laura che ci regala una suggestiva, sognante descrizione.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

6 Luglio

5 luglio 2016

Poesie a tema: Momenti di noia

Antonia Scaligine-Il vento dagli sbuffi annoiati-: Una riflessione sulla noia, dalle cause agli effetti, detta con versi ispirati ed originali. Da ricordare quegli sbuffi annoiati del vento e magistrale quel “ammanti di nebbie senza più speranze.”

Poesie a tema libero

Romano –Di nuovo solitudine-:  Credo che Romano abbia colto nel segno, col titolo dato alla poesia che pare commento alla frase di Nietzsche. E forse è proprio quel voler essere unici a rendere soli gli uomini. Ma il poeta contesta questa visione, rende omaggio al solo Unico e chiude con un anatema alla solitudine. Interessante e suggestiva è la poesia del nostro amico poeta.

Maria Attanasio –Albe-: Una pessimistica, amara visione di se stessi, negli asciutti versi di Maria.

Michael Santhers –Luglio-: E così interpreta e narra il mese di luglio il nostro magistrale Michael, usando la sua sfrenata fantasia ed il suo attento osservare. E noi ne godiamo di quelle immagini, che sono fumetto umoristico pregno di sarcasmo sulla nostra società

Fabrizio Lama –Petali d’amore-: Suggestive immagini per una poesia che genera romantici sentimenti.

Dario Sanseverino –Borgo- Notevole la similitudine tra acqua che scorre e divenire dell’amore, in questa poesia che leggo come atto d’amore verso un borgo, forse natio.

Antonio Sangervasio –poesia-: La leggo come una sconsolata attesa della nascere poesia. E’ in quella che il poeta darà sfogo alle sue esistenziali pene e cercherà risposta ai suoi dubbi sul mondo.

Laura Toffoli –A passeggio per Serravalle (Tv) di notte-: Deliziosa descrizione della tipica architettura veneta e dei sentimenti che genera, in una notturna passeggiata. Brava Laura!

Jacqueline Miu –E’ domenica-: In perfetto stile di Miu è questa descrizione di un risveglio domenicale. Come sempre forti immagini che dicono di irritazione per quella sveglia non zittita, e come sempre c’è prevalenza dell’amore. Quello che a tutto pone rimedio, come dimostra la chiusa, auspicio di una buona domenica, cependant tout.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti , in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

5 Luglio

Oggi ho trovato molto interessante l'aforisma che si ricava dalla chiusa della poesia esistenziale "Di nuovo solitudine" di Romano:
La solitudine umana è un peccato di superbia. Complimenti, molto calzante anche l'incipit con la frase di Nietzsche.
Molto bella poi "Petali d'amore" di Fabrizio Lama, quelle strade raggrinzite sono davvero una grande figura retorica.
Un saluto a tutti.
Simone
 

4 Luglio

4 luglio 2016

Poesie a tema : Momenti di noia

Simone Magli –La noia è un pericoloso gioco felino-: Ermetico aforismo del nostro poeta/filosofo Simo.

Poesie a tema libero

Rosino Maranesi –Tremula candela-: ossimoro iniziale cui seguono immagini dalla forte suggestione ermetica.

Dario Menicucci –Sugli Appennini-: Delizioso affresco di un paesaggio dove l’acqua scorre, da monti a valli, gioiosamente.

Antonio Alvaro –Di mattina presto-: E’ l’amore l’indispensabile elemento che fa godere della natura ed odiare brutalità e guerre. Questo il romantico messaggio che ci invia, con bel poetare, il sensibile Antonio.       

Romano –L’umile segreto-: Filosofica riflessione sull’indispensabilità della saggezza, per accettare e comprendere “principi vitali/forze primordiali.”.

Acquaviva –Ritorno-: Un sorprendente ritorno, decisamente non atteso, narrato con intensi e bei versi. C’è da non crederci, recita Acquaviva richiamandosi a Cartesio, ma la fiamma rinasce come un tempo.

Claudio Badalotti –Il linguaggio politico-: Sapida satira sul linguaggio dei nostri ineffabili politici, detta con ritmici versi intessuti da aggettivi azzeccatissimi. Purtroppo temo non ci siano speranze: per i politici nostrani la chiarezza sarebbe suicidio.

Jacqueline Miu –Low-: Una strepitosa Jacqueline inanella, una dopo l’altra, immagini surreali nate da un gioioso sentire la vita e l’amore. Difficile scegliere, tra loro, quella più sorprendente (forse lo sono quei cieli senza data di scadenza o quei tetti che con bigodini si asciugano dai temporali al sole) certamente impressionante è quell’entrare in una scatola di cereali e profumarsi di lamponi e more, per sedurre. Opportuno, in chiusura, quel secchio d’acqua gelata che riporta alla realtà. Ed ancora una volta complimenti alla nostra fantasiosa poetessa.

Con gli auguri per una serena settimana poetica, il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro splendido Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Bentornato Dario, oggi con "Sugli Appenini", un altro magistrale esempio di personificazione della natura. Complimenti.
Un saluto a tutti e grazie agli assidui frequentatori e scrittori. In primis grazie a Lorenzo.
Simone
 

3 Luglio

3 luglio 2016

Poesie a tema: Momenti di noia

Simone Magli –Ritratto a carboncino sanguigno-: La noia che può generare una lunga attesa, resa con versi che l’assimilano ad una sanguigna.

Poesie a tema libero

Claudio Badalotti –Missione compiuta-: C’è una sorta di rassegnazione nel ripensare ad un passato che, comunque, non si vorrebbe rivivere. E leggo nei versi di Claudio un bisogno di pace, in questo tirar di somme a fine stagione, trovato solo nella poesia.

Rosino Maranesi –Muto nel silenzio-: Una sensazione di smarrimento, comunicata alla perfezione dai versi di Rosino.

Ben Tartamo –“Parà”-: Potrebbe essere il testo per un nuovo inno alla brigata Folgore e riprende dell’originale, “Come folgore dal cielo”, lo spirito e qualche immagine.

Giuseppe Stracuzzi –La baraonda-: Un turbine di voci (messaggi che da ogni dove arrivano) che confonde e disturba. La salvezza la si può trovare nella famiglia, tra gli amici e nell’amore. Questo il poetico messaggio dell’amico Giuseppe, reso con metaforiche e significative immagini.

Stefano Ripamonti –Orti bianchi-: Una metafora ? Un botanico disperato per la siccità? Versi di difficile interpretazione sono questi di Stefano.

Alberto Rosso –La dinamica del riff-: Ottima descrizione di un brano jazz e dei suoi effetti su vari organi del corpo, resa con suggestive immagini.

Salvatore Cutrupi –Fogli-: Simpatica abitudine questa di Salvatore. Ben descritto il passare del tempo ed i ricordi che restano, con bel poetare.

Laura Toffoli –Rifletto i miei pensieri nell’universo-: Bella l’immagine della biblioteca della mente, dove si archiviano pensieri. Immagine poetica da poeta qual è la nostra Laura. La poesia è una lunga riflessione su quel pensare che ci porta ad identificarci, talvolta a sperderci, nell’universo, complici i sogni.  

Carlo Chionne –POEMETTO FILOSOFICO-: Una magistrale sintesi del pensiero e dell’umanità di Socrate, realizzata dal nostro ottimo Carlo. Complimenti vivissimi, caro amico.

Jacqueline Miu –Il sognatore-: Un sognato sognatore, pare emerga dai pochi versi di Jacqueline. Un sognatore che sogna amore o il sogno di un sognatore innamorato, a scelta. M quei sogni, chiunque li faccia, si realizzeranno, pericolosamente, in quella che la poetessa, con brillante fantasia, definisce “drago città”.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

2 Luglio

2 luglio 2016

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Quando vedrai le primule-: Un sentimento d’amore che torna nel ricordo ed una similitudine struggente quel rifiorire di primule e di sentimenti, come nell’alternarsi delle stagioni. Delicati, malinconici versi di un romantico  (e bravissimo) Giuseppe.

Claudio Badalotti –Solitudine-: Il cruccio del credente, ed i suoi tormentosi dubbi, per non vedere e non sentire la presenza di un Creatore, espresso con molto sentimento da Claudio.

Matteo Bertoncello Brotto -Ciò che sta in mezzo tra sintetizzare e dilatare-: Non riuscire a conoscersi a fondo è il cruccio esistenziale di Matteo, espresso con prosastici versi che dicono di quel tormento.

Antonietta Ursitti –Mare rosso-: Descritti alla perfezione uno scenario estivo, illuminato dal rosso dei papaveri, ed i sentimenti che questi caduchi fiori generano, dalla bravissima Antonietta.

Simone Magli -Il vento soffia piano sul lago che,-: Una natura che affascina ed ispira versi bellissimi, e da ricordare, come i due che chiudono questa di Simone.

Carla Persico –Nero-: La leggo come un invito alla solidarietà e come una condanna delle discriminazioni tra razze. Ottima la metafora dei rami dello stesso albero che, egoisticamente, succhiano linfa a danno dei fratelli (anche se la natura sa riequilibrare tali “egoismi”, a differenza degli uomini, figli della stessa terra). E’ una bella lezione di morale, quella che ci porge l’amica Carla.

Andrea Sbarra –in un abbraccio-: L’urgenza di un accordo, per annullare le distanze ma, soprattutto “cercando il futuro migliore/da regalare al nostro amore.” Sintetizzo così la romantica istanza che c’è nei versi di Andrea.

Jacqueline Miu –Quaderni 1 2/100-: Chiaro è il senso dei versi di Jacqueline che guarda al cielo ritenendolo purezza assoluta, da non contaminare con sogni che, pur perfetti, non sono di pari  purezza.

Salvatore Cutrupi –Pioggia-: Ispirati versi che ci regalano la bellissima immagine dei primi tre versi e la sognante, fascinosa chiusura.

Tiziana Cocolo –Il volo del gabbiano-: Un omaggio reverente ed un ringraziamento alla poesia per quei brividi che sa donarci, per quei voli verso l’alto, come gabbiani, che ci consente. Ed un grazie a Tiziana per avercelo ricordato.

Fausto Busatta –Quindi, solo amarti oggi-: La leggo come il racconto di un amore con scarse speranze per il domani. Ad una bella immagine iniziale (i primi due versi) ne seguono altre ermetiche per quanto possibile, forse segno di smarrimento nell’analisi di quel sentimento d’amore. Convincente la poesia, per espressione magistrale di un sentire, da quel “Ti inseguirò solo nei sogni” fino a “per essere meno vivo…” ma, temo, eccessivamente retorica la chiusa.

Laura Toffoli –L’ombre intessuta di luce-: L’amore illumina persino le ombre, afferma Laura con questi sintetici versi, sui quali credo possiamo concordare tutti.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Ringrazio Piero Colonna Romano per i suoi illuminati commenti e per i
suoi preziosi suggerimenti, molto graditi. Salvatore Cutrupi

 

1 Luglio 

1 luglio 2016

Maria Attanasio -In quanti e quali risvegli mi deluderai-: Come definire questa poesia dal tono amaro, se non un grido di dolore, nato da una delusione per mancate attenzioni? Ma, aldilà dell’interpretazione, resta la maestria con la quale Maria sa comunicare, con asciutti e forti versi, sentimenti che sono alquanto diffusi…

Fausto Beretta –Ritrovarsi-: Un dolcissimo, quasi sognante, rivedersi, narrato con bei versi, ben strutturati. Perfetto l’iperbato del terzo verso. Complimenti Fausto!

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Muto stanco il viver mio-: Un malinconico interrogarsi, mentre la natura, indifferente, compie il suo corso. Sintetica e bella è questa poesia di Giuseppe e coinvolge in quel guardarsi dentro.

Claudio Badalotti –Sole agostano-: E pare di rivivere quel passeggiare pensoso dei filosofi, nei giardini del Peripato, sotto il sole di Grecia, leggendo i bei versi del bravissimo Claudio.

Luigi Panzardi –Attesa alla stazione-: Poesia di grande spessore a descrivere uno stato d’animo dolente, una ricerca di serenità che pare negata. Metafora trasparente della vita  sono quella stazione e quel treno e molto ben resa è l’attesa di qualcosa che non potrà più accadere. Versi liberi, prosastici, pieni di un poetare malinconico che coinvolge. Bravo Luigi!

Matteo Bertoncello Brotto –Più fragile di un cristallo-: Uno smarrimento esistenziale ispira Matteo per questi versi che sono pianto disperato su una vita monotona, nella quale non si riesce ad ottenere attenzione. E così che ci si può sentire fragili come fragile vetro.

Michael Santhers –Oltre-: Un inedito Michael espone, filosoficamente, il suo guardare all’oltre e ci costringe a riflettere su ognuna delle sue otto definizioni.

Laura Toffoli –Colpa dell’egoismo-: “…lirici versi/come salvifico balsamo/nelle arsure del cuore”: è questo il cuore della bella, poetica riflessione di Laura sull’egoismo.

Jacqueline Miu –Quaderni 1/100-: “carpentiere di sogni” dunque è definizione che ben si adatta alla nostra ottima amica. E chi più di lei, per i suoi versi, la merita? Fantasiosa ed incisiva, appassionata e riflessiva, col suo poetare affascina sempre. Complimenti!

Salvatore Cutrupi -.Matite-: Un bel racconto del passare di una giornata, che (permettimi un suggerimento, caro Salvatore) ben più gradevole sarebbe unendo il primo col secondo verso (e il terzo col quarto e via via fino alla fine) per formare, con qualche lieve modifica, endecasillabi. Comunque sono piacevoli e limpide le immagini che compongono la poesia.

A voi tutti l’augurio per un sereno mese di ferie, assieme ad un cordiale saluto. Un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano



Pagina iniziale

Tematiche e testi


Poetare | Poesie | Licenze | Fucina | Strumenti | Metrica | Figure retoriche | Guida | Lettura | Creazione | Autori | Biografie | Poeti del sito

Torna su

Poetare.it  © 2002