30/9/2011
"Benvenuta" ad Annarosa Ceriani, che
esordisce con una grande verità: amare senza un "perché", molto
sentita. Simone Magli: pur non potendo notare la bellezza di questa
poesia, quanto pessimismo! C'è la Musa, ma basta? Aurelio Zucchi: la
linea dell'orizzonte che diventa una matita per disegnare il volto
amato, che originale! Piaciuta, molto. Carla Conti: dopo
un'appassionata dichiarazione, un'ultima strofa che ti lascia di
stucco, ma come? Amore liposuzione? Che tristezza, dopo quegli
occhi! (che alludono anche ad altro). Magico l'autunno di Lorenzo
Poggi, che usa il pennello con la sua indubbia maestria. Gabriele
Renda: che "delizia", in tutti i sensi! Perfino la Nutella;
complimenti per la tua fervida fantasia. Con l'occasione, ringrazio
tutti coloro che notano le mie poesie e che, nei loro commenti,
spendono parole che mi gratificano molto. Quanto alla poesia di
oggi, mi permetto di aggiungere (cosa che forse doveva
accompagnarla, per facilitarne la comprensione) che , per quanto
riguarda il ciclamino, pur avendo anche il significato negativo di
rassegnazione ed addio , intendevo cogliere quello primario, legato
alla sua forma, appunto a cerchio, che ricorda l'utero.(A tale
proposito, mi sia consentito citare Teofrasto, che nel III secolo
scriveva che il ciclamino veniva usato per eccitare l'amore e la
sensualità. Il nome deriva dal greco kuklos che vuol dire cerchio e,
proprio per questo, alcuni studiosi, associando la forma del fiore e
il termine etimologico all'utero femminile, ritenevano che la pianta
fosse capace di facilitare il concepimento).
Un caro saluto ed un grazie a tutti, in particolare al nostro
Lorenzo.
Sandra Greggio
Eccomi nuovamente nell'azzurro a pescare in un
mare di poesia. Abbondante e di qualità la pesca e questo il
mio sentire:
Annarosa Ceriani -Ti voglio bene-: Ben arrivata nell'azzurro
Annarosa. Bella serie di riflessioni e giusta conclusione.
Giuseppe Dabalà -Il buco-: Ed a chi non è mai capitato ? Buchi sotto
i quadri, difetti dietro belle facciate. E' vero, ogni tanto
dovremmo darci una bella imbiancata. Per riparare più che per
coprire. Piaciuta.
Antonia Scaligine -Canzone d'autunno-: Molto ben raccontata la
stagione più dolce e nostalgica. Colori, sapori e profumi ne
risaltano e si assaporano, in questo bel poetare. Brava Antonia,
sempre piacevolissimo leggerti.
S.A. Santoro -Voglia d'autunno-: Bello questo esprimere contrastanti
sentimenti: voglia di mare e di sofferenza. In nome dell'amore.
Antonietta Ursitti -Cerco la parola-: Bellissime immagini per
descrivere uno smarrimento che, per descriverlo, non si hanno
parole. Piaciuta molto.
Bruno Amore -Non sono giapponese (senryu)-: E' chiarissimo il non
esserlo. Versi pieni di poesia, nati da un'anima italica infatti. Lo
spirito del senryu è diverso da quello che fa nascere gli haiku e,
credo, soltanto chi vive nella e della cultura giapponese possa
intenderlo, sentirlo e renderlo. Ovviamente, secondo me.
Simone Magli -La mia vita è un archivio polveroso-: E' un continuo
guardarsi dentro ciò che racconta Simone. Bello quel trovare, nella
poesia, solida ancora.
Aurelio Zucchi -Matite-: Desiderio e bisogno di far vivere un volto
sulla carta. Belli tutti i versi d'un Aurelio in gran forma.
Piaciuta molto.
Enrico Tartagni -Conversazioni 21.9.11-: Delizioso questo colloquio
col trascendente. Delizioso e inutile. Ha altro da fare, il
trascendente, in altre attività impegnato. Bellissima e piaciuta
molto.
Carla Conti (?) -Occhi-: Occhi che affascinano e scavano dentro.
Forti versi per raccontarcelo e rendercene le emozioni profonde.
Angelo Taraschi -Aspetto-: "I ricordi si vestono di se,/fiori smorti
sulla tomba/del passato" è un tristissimo ricordare, è un doloroso
tirare somme. Poesia bellissima e coinvolgente. Complimenti Angelo.
Lorenzo Poggi -L'autunno-: Mi incanto sempre a leggere e rileggere
le tue bellissime poesie. Immagini fantasiose e concrete, rese con
un poetare netto, privo di fronzoli. Applausi sempre, caro Lorenzo,
ed un grazie per ciò che sai dare.
Gabriele Renda -Baci…di gusto-: Pare di leggere l'ultima parte di un
menù. Siamo ai desserts. Tra tanti gusti non si saprebbe che
scegliere. Bella molto e piaciuta.
Sandra Greggio -Ciclamino-: Non so quanto ci sia di richiamo al
linguaggio dei fiori (ciclamino: rassegnazione e addio) ma il finale
("e di un grembo/che accoglie/una nuova vita"), al contrario, dice
di speranza e ottimismo. Bella ed intensa poesia.
Il Gabbiano -Il primo raggio di sole-: Bellissimo questo racconto
dell'uomo inserito nella natura, bellissimo quel sentirne la mano
d'un dio. Questa volta prevale il paesaggio dolomitico e l'amore è
una pennellata che lo ravviva. Bello passeggiare con te Gabbiano.
A tutti un cordiale saluto. Un grazie al nostro Lorenzo il
magnifico.
Piero Colonna Romano
Vi leggo sempre, anche se non commento.
State scrivendo tutti belle pagine azzurre.
Ringrazio chi ha lasciato commenti alle mie poesie, e a Piero
Colonna Romano faccio i complimenti per le sue deduzioni
metascientifiche filosofiche:
"l' effetto di questa sconvolgente dimostrazione è che viene a
cadere il principio della causalità che voleva l'effetto essere
dovuto ad una causa. Con oggi sarà bene che cominciamo a capovolgere
tale assunto: è la causa che genera l'effetto! E le implicazioni
pratiche, filosofiche e religiose, fino ad oggi note o praticate,
sono tutte da riscrivere o da re intendere. Estremizzo (ma quanto,
ce lo diranno gli sviluppi futuri) con questi esempi: il sapore d'un
bacio diviene, essendone l'effetto, la causa dello stesso. Il
piacere nel leggere una poesia è il generatore della poesia stessa.
L'uomo, effetto della volontà di un dio, è il creatore di quel dio."
Un grazie e un abbraccio al Magnifico.
cristina bove
Qualche commento alla pagina di oggi.
- Giuseppe Dabalà "Il buco": i nostri peccati come buchi alla parete
coperti da un quadro. E' come mettere la polvere sotto al tappeto.
- Bruno Amore "Non sono giapponese (senryu)": chiamali come ti pare
ma "dai tetti piange/il cielo appesantito/di malinconia" è Haiku!
- Aurelio Zucchi "Matite": come passare l'attesa se non giocando con
linee d'orizzonte che non ne vogliono sapere di linee rette. Certo
se quella linea la catturasse la mia matita ...
- Enrico Tartagni "Conversazioni 21.9.11": "Peccati non ne fai tu
lasci fare"... "Agli altri non parrà vero,/non per niente,/che Tu
corrisponda ai tanti affetti/basta che ti dicano "perdonaci" e son
perfetti!". Ma quanta ipocrisia! c'è da chiedersi chi è più
blasfemo: chi parla direttamente con Dio o chi approfitta d'una
religione che perdona tutto?
- Angelo Taraschi "Aspetto": bello l'incipit "Aspetto che la
tristezza/se ne vada/per rimanere un po' da solo".
- Sandra Greggio "Ciclamino (kuklos)": ci sono tanti bei passaggi in
questa poesia. Delicata e graziosa.
Lorenzo Poggi
Abbastanza toccante "Ti voglio bene" di
Annarosa Ceriani, alla quale dò il mio più cordiale
benvenuto.
Struggente e appassionata "Voglia d'autunno" di Salvatore Armando
Santoro.
Grazie a tutti.
Simone
belle come sempre le poesie di oggi ma
due mi hanno aperto il cuore e parlerò di quelle
"non sono un giapponese" di Bruno Amore sintetica intensa. forse
dopo i Cornelio e Piero ha considerato che la poesia non conosce
confini.
l'altra "l'autunno" di Lorenzo Poggi espressa con sentimento e
contemplazione di una stagione che viene da una finita e l'altra
ancor da arrivare con un bel poetare
molto belle complimenti
Il Passero
29/9/2011
Bella e ricca di poesia, anche questa pagina
azzurra. Bravissimi tutti, questo ho sentito:
Ida Guarracino -Il letto-: Poetica sintesi d'un desiderio
realizzato. Bella. Brava Ida.
Angelo Michele Cozza -Più volte comunque fosse-: "Sublimati,
all'effimero credemmo" è il perno attorno al quale ruota la visione
della vita. Bella poesia, intensa analisi dell'essere. Piaciuta
molto.
Lucio Cornelio -filastrocca- Delizioso "scherzo" costruito
sull'assunto "in amor vince che fugge" (purchè molto, molto
lentamente…). Piaciuta.
S.A. Santoro -Borgo silente-: Il ricordo dell'amata perduta è
consolatore e induce alla generosità. Bel sonetto del maestro
Armando.
Armando Bettozzi -Serenità-: Ed anche in questa bella dedica,
l'amore è consolatore e fa scordare ogni avversità. Piacevolissima.
Gaetano Gulisano -Pensieri di vento-: Pessimismo cosmico, espresso
con bel poetare.
Antonietta Ursitti -L'aria ferma-: Atmosfera di vuoto esistenziale,
descritta con efficacia.
Bruno Amore -Cascata di pensieri-: Si tirano le somme, si guarda
indietro nel nostro tempo. Le giovanili speranze deluse ed il
prendere atto della realtà. Tutto questo, con bella poesia, ci
racconta Bruno.
Simone Magli -Esistenza-: Ed anche qui speranze deluse, nel passare
della vita. Bella molto.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Il fuoco di Stromboli-: Davanti allo
spettacolo di quel vulcano, quante analogie e quanti accostamenti
simbolici con la propria vita. Decisamente bella.
Stefania Verderosa -Tu-: Poesia, presenza consolatrice e speranza
nel futuro. Bella molto.
Michael Santhers -Targhe-: Quel "tra guardrail di croci" è forte
immagine e pare la strada che hanno disegnata per noi politici ed
economisti. E quell'alba che ad ovest sorge è il simbolo d'uno
smarrimento. Piaciuta molto.
Enrico Tartagni -Prima o poi ti assassinerò-: Ed è un continuo
pensare ad una vita che non appaga ed alla quale ci si vorrebbe
ribellare. Sempre dura scavare nell'ermetismo. Vado a prendere un
moment.
Carla Conti (?) -Rebus-: Così Carla ci racconta del suo (che è anche
il nostro) guardare alla vita ed esserne confusa. E chiude con
quello smettere di sognare e d'interrogarsi, affermando che si vive
d'insensate ragioni. Piaciuta molto.
Lorenzo Poggi -I pirati del tempo-: E dipinge la vita, Lorenzo.
Sconsolatamente ci accorgiamo che, per realizzare i nostri desideri
e progetti, siamo "a corto di tempo". Bella e in puro stile
poggiano.
Carlo Chionne -Batti un colpo-: Bell'invito. Purtroppo ogni popolo
ha i capi che merita. Certo, ci vorranno alcune ere per ripulire
tutto il liquame nel quale, speranzosamente, ci siamo immersi. Non
ci resta che incrociare le dita, augurandoci che questo popolo
sappia battere un colpo. Di e con dignità.
Fabricio Guerrini -Solo fumo-: Ben espressa la perplessità e la
certezza. Non ci resta che attendere conferme sconvolgenti.
Gabriele Renda -La Crociata-: Rotondi, che ha lunga memoria e
nostalgia, di santi puttanieri se ne intende. Con l'ultimo, che ha
adorato, gli sta andando male e spera nei prossimi. E di Ferrara
ricordo una sua trasmissione in Tv. La sigla lo vedeva uscire da un
bidone della spazzatura, ricoperto dal contenuto. Allora pensai si
trattasse di una trovata spiritosa e mi sbagliavo: si trattava del
suo naturale elemento.
Antonio Teni -E s'apre un fiore-: Applausi. Che dire leggendo tale
poesia ? Rileggerla e goderne. Bravissimo Antonio, questa è un vento
di freschezza.
Federica Cavalera -In un sogno-: L'estasi dell'amore ed il risveglio
nella realtà. Bellissima e piaciuta molto. Complimenti Federica.
A tutti il mio grazie ed i saluti più cordiali. Ed al nostro
impagabile vate, il primo ringraziamento.
Piero Colonna Romano
28/9/2011
a Piero C.R. – Funere mersit acerbo 2 -
Grazie per il graditissimo commento al mio sonetto, il cui titolo,
invero altisonante, s’intonava all’ironia contenuta nel sonetto
stesso. Comunque, sempre gentile. Ho letto con immenso interesse la
tua disamina sulla poesia e sugli haiku, ma anche quella sugli
orizzonti dischiusi dalla “presunta” scoperta della velocità dei
neutrini. Troppa grazia. Mi riservo il piacere di rispondere a
qualcuno almeno dei preziosi spunti che hai acceso.
Lucio Cornelio
Bello anche oggi questo azzurro, sempre di
più, e questo mi ha detto:
Antonio Teni -Dall'alba al silenzio-: Difficile commentare tanta
bellezza. Un viaggio nella memoria , a ricordo d'un amore perduto e
mai dimenticato. Parole, sapientemente usate, che vengono dall'anima
d'un grande poeta e ne rivelano i più intimi sentimenti. Applausi.
Ida Guarracino -Una carezza-: Un dono, poeticamente confezionato.
Decisamente bella.
S.A. Santoro -Brume d'affetto-: Amore che genera odio, quando
svanisce. Con un bel sonetto caudato, Armando narra le pene d'un
anima illusa.
Armando Bettozzi -Re Mida-: Ed anche questo Armando parla d'amore
per il quale si rinuncerebbe a tutto. E ci dice del timore di
perderlo, con l'accostarsi troppo. Inutili i complimenti per il
poetare. Scontati e meritati.
Simone Magli -Metafora violenta-: Sprizza (è proprio il caso di
dirlo) rabbia da ogni sillaba.
Fernanda Battagliese -Anima down-: L'attività pregevole di Fernanda
è stata svolta con una profonda compenetrazione. I suoi versi ne
rivelano la compassione. Commovente.
Maristella Angeli -Montecassiano-: Con maestria di pittore,
Maristella dipinge ricordi e quel paese sembra pulsare di vita.
Bravissima.
Maurizio Spagna -E ti lascio-: L'amore, entità astratta che crea
illusioni delle quali si tireranno le somme. Ci sento una rabbiosa
delusione.
Renzo Giordani -canto d'amore-: Applausi per questo concentrato
d'amore espresso, splendidamente, come un poetico valzer.
Gianni Langman -Ricordi di gioventù-: I viaggi della mente possono
essere più reali del reale. Piaciuta.
Debora Stifani -Virgilianamente-: Vero. I romanzi di Baricco scavano
mente e cuori, tornano antichi ricordi e vissute emozioni. Difficile
esprimere meglio tutto questo. Brava.
Carla Conti (?) -Occhi di gatto-: Bell'autoritratto. Bello questo
guardarsi e immaginarsi. Piaciuta.
Lorenzo Poggi -Il senso di sfera-: Immerso in un cielo notturno,
Lorenzo ci regala un'altra delle sue belle poesie. Questa una
chicca.
Il Temporeggiatore -Soli-: Amara riflessione sul passato e, ancor
più, sul presente. Ben ritmata dall'endecasillabo e piaciuta.
Il Passero -Sognando-: Sognar poesia che parla di gesta e di
bandiere, per ritrovarsi. Bellissima! (Ti ringrazio per quanto hai
espresso, oggi, in un tuo commento ma, soprattutto, per la poesia
che sai dare e della quale si può solo godere.)
Gabriele Renda -Una ministra…a sua insaputa-: Ficcante come tutte le
tue. Pensa quanto deve essersi incavolato il nostro duce, avendo
scoperto che non gli era stato concesso d'inaugurare il gelminiano
tunnel !
Il Gabbiano -La fresca sorgente-: I tuoi bei dipinti fanno sognare.
E quella presenza costante d'un amore li vivifica. Bravo sempre.
A tutti i più cordiali saluti. A Lorenzo, vate illuminato, un caro
saluto. Piero Colonna Romano
Cara Antonia Scaligine sono felice che
la mia "infinito" ti sia piaciuta
ma il mio cognome fà Passarini e come potrai comprendere per brevità
fin da bambino mi chiamavano "il passero" e non sono certamente un
mitomane per accostarmi al grande poeta
il Passero
Volevo puntualizzare le mie penultime poesie
"il mio giardino" e" infinito" sono dedicate lo dico ora
perchè ci tengo:Cara Sandra quei fiori che tanto ti sono piaciuti li
puoi abbracciare e odorare tutti i giorni sono tutti i poeti del
sito che con le loro poesie colorano i muri e pareti della mia
stanza.
"qual paladin perora la sua causa" nello specifico sono due
in primis Piero Colonna Romano e il nostro Lorenzo
un caro saluto a tutti me compreso
il Passero
27/9/2011
Come sempre quest'azzurro è ricco d'emozioni.
Oggi, però, due sono gli argomenti che particolarmente mi
"intrigano" ed a questi rivolgerò la maggior parte di questo
scritto, sottolineando che sarà più un colloquio con me stesso, che
non un giudizio, sulla poesia della bravissima Antonia Scaligine e
su di un commento/risposta di Lucio Cornelio.
Sinteticamente, perciò, riepilogo il mio sentire provocato da
Gabriele Renda che con la sua "Storia contemporanea" continua a
dirci della sua (condivisa) civile indignazione e da Giuseppe Dabalà
che dipinge mare, notte, barche, stelle e sentimenti nella sua "Le
Bricole", donandoci una chiusa d'alta poesia ("Tremule come lacrime,
che sembrano scivolare/dagli occhi del silenzio sulle labbra del
mare").
Seguono quindi Lucio Cornelio che con un sonetto perfetto (dal
titolo un tantino pretenzioso -Virgilio più Carducci-) vola alto per
colpire basso ed Angelo Michele Cozza che con la sua "Eccola adagio
sopraggiungere" ci dice della sera (dell'uomo) che avanza e dello
smarrimento che prende nel non avere risposta alle domande sul dopo
e Simone Magli, con "Dimensioni", che si attribuisce la
responsabilità (assieme a noi tutti) d'avere costruito un mondo
malinconico che si vorrebbe rifiutare.
Trovo quindi Gaetano Gulisano, con la sua "Vita" e fa, a questa, una
bella dichiarazione d'amore e poi Enrico Tartagni (decisamente
icastico) con "Guardando Poesia" ci regala un capolavoro di
matematica probabilistica, con sfrenata fantasia. Da applausi.
Ed Alessia Sanna con "7 settembre 2011" ci dice del suo non riuscire
ad esprimere ciò che sente, avendo "..pennello/spezzato". Segue
Carmelo Luparello che, con la sua "A Grazia" narra d'un risveglio,
ricco di promesse, per una giornata piena di caffettiere bruciate.
Carla Conti (?) ricorre alla nostalgica memoria di tempi passati,
dei quali conserva il profumo e la dice con bella poesia che
intitola "I Lavatoi di Via del Ferro". Quindi Carlo Chionne incita
alla rivolta ("Avanti popolo") contro il liquame che ci circonda ed
usa una canzone che è tempo di rispolverare, con forza.
Nostalgia d'un sorriso che non c'è più in "Il tuo sorriso" di
Bonifacio Ferrari, dolcissima e struggente. Quindi Lorenzo Poggi ci
presenta una delle sue più belle poesie, "La fabbrica della poesia"
dove coniuga, usando il suo asciutto linguaggio, lirismo con
filosofia. Ogni strofa invita a riflettere. Da incorniciare ed è da
applausi scroscianti.
Ed ecco Il Passero che con "Infinito" riflette sulla vita con
efficaci metafore e bel poetare. Segue Fabricio Guerrini che, con la
sua "Acquietati, lucente luna", prega la luna affinchè compia un
miracolo. Ed anche il suo è bel poetare.
Ed infine Sandra Greggio ci presenta la sua bella "Edera" ed è un
narrare di se stessa, del suo amore per la natura e per la libertà.
Antonia Scaligine -Pseudo-fantascienza o nuova scienza ?-:
Sconvolgente l'esito dell'esperimento del prof. Ereditato. L'uomo,
tramite elettromagnetismo applicato a una massa (seppur
infinitesimale) è riuscito a far superar, a questa, la velocità
della luce. Tutto qui ? Ma la velocità della luce non era un record
olimpico, era un dogma sul quale si fondava la fisica teorica, cioè
il tutto noto. Certamente il risultato di tale esperimento (ripetuto
per tre volte) dovrà essere convalidato da altri scienziati a
livello mondiale ma, dandone per scontata la convalida, azzardo
queste conclusioni: 1) i fotoni (assolutamente privi di massa) si
muovono autonomamente, mossi da una forza ignota. Einstein, con la
sua teoria su spazio/tempo, ne spiega le cause (gravità) e gli
effetti. I neutrini (micro particelle con massa) sono stati sparati
nella crosta terrestre, per 723 km, da una forza nota e messa a
punto dall'uomo. E sono andati più veloci della luce ! Non siamo più
nella fantascienza, siamo nella scienza applicata. 2) l' effetto di
questa sconvolgente dimostrazione è che viene a cadere il principio
della causalità che voleva l'effetto essere dovuto ad una causa. Con
oggi sarà bene che cominciamo a capovolgere tale assunto: è la causa
che genera l'effetto! E le implicazioni pratiche, filosofiche e
religiose, fino ad oggi note o praticate, sono tutte da riscrivere o
da re intendere. Estremizzo (ma quanto, ce lo diranno gli sviluppi
futuri) con questi esempi: il sapore d'un bacio diviene, essendone
l'effetto, la causa dello stesso. Il piacere nel leggere una poesia
è il generatore della poesia stessa. L'uomo, effetto della volontà
di un dio, è il creatore di quel dio.
Poi, quale potrebbe essere l'effetto pratico possibile? Ma il
viaggio a ritroso nel tempo e la possibilità di mutarne gli eventi,
con la conseguenza di poter realizzare una storia diversa.
Sembrano (e magari lo sono) farneticazioni, ma credo che faremo bene
ad essere molto cauti nel respingere, in nome di principi acquisiti,
questa sconvolgente (non trovo termine più adeguato) novità. Un
tifone di inaudita violenza si è abbattuto sull'umanità. Questa
volta, forse, i suoi effetti saranno benefici. Un peccato non essere
nati 50 anni dopo ma, chissà, forse saremo recuperati da qualche
futuro viaggiatore nel passato.
Un caro saluto ed un sentito ringraziamento per il tuo bel commento
a Barbagianni.
Lucio Cornelio -haiku, civiltà e contaminazioni-: Anche io ho letto
alcune traduzioni di haiku giapponesi ed, in italiano, quel 5/7/5 è
inesistente. Eccone un esempio : (tratto da Cantiere Poesia, 3
haiku)
sera:
tra i fiori si spengono
rintocchi di campana
silenzio:
graffia la pietra
la voce delle cicale
sono arrivato fino a qui
senza morire
e finisce l'autunno
MATSUO BASH?
(poeta giapponese del 1600)
Ma quel 5/7/5 è rigorosamente presente nella sillabazione giapponese
(e mi devo fidare…). Ecco perché non ritengo che quei 17 versi, in
italiano, non potranno mai essere haiku, così come pensiamo di
intenderlo.
Quindi il problema non si risolve con la metrica e l'approccio a
quella tecnica poetica deve prendere altra strada: quello
dell'anima. Ed è ardua strada perché presuppone la conoscenza
approfondita di quella civiltà. Quindi concordo con quanto scrive
Lucio Cornelio che, però, aggiunge che, utilizzando quella tecnica,
si potrebbe esporre, poeticamente, una sintesi di pensiero. Trovo
giusto anche questo ma, credo, dovremmo partire dall'annosa domanda
su che cosa sia la poesia e darci qualche risposta.
La poesia è, tecnicamente, sintesi. Talvolta, e per alcuni, da
esprimersi entro rigide metriche (rimate o meno), talaltra priva di
regole. Personalmente ritengo che sia essenzialmente un moto
dell'anima, un outing sempre. In ogni parola di ogni verso c'è il
vissuto del poeta che si può esprimere usando, indifferentemente, la
tecnica che ritiene più confacente ad esprimere, appunto, quel moto
dell'anima.
Ma sintesi della sintesi è stata fatta dai maggiori poeti italiani,
pur senza ricorrere all'haiku. Quel "m'illumino d'immenso" di
Ungaretti è come un taglio di Fontana, tanto potente ne pare il
messaggio. E l'ermetismo, con le sue (talvolta oscure) analogie è
zeppo di esempi come quello.
Ma anche quello era outing: Ungaretti, per scriverlo, trasse
ispirazione dall'osservare il sorgere del sole in un'alba nel
deserto, al margine del quale era posta la sua abitazione.
Rifletto ancora su questo: vi sono grandi pianisti, violoncellisti
eccelsi, una strepitosa violinista di nascita e nazionalità cinese.
La musica occidentale ha un enorme successo in Cina (comprese le
canzoni di Claudio Villa) ed in Giappone. Ma qui da noi, in
occidente, la musica cinese e giapponese sono totalmente ignote.
Italo Calvino, nel suo Le Città Invisibili, narra di Marco Polo che,
alla corte del Gran Khan, narra di città facenti parte dell'impero
cinese. Il Gran Khan pende dalle sue labbra, ne raccoglie i
messaggi, lo eleva ad alto rango. In altri termini ne accetta la
diversità, ammirandone la cultura e cercando di farla sua.
Questo fanno tutt'oggi cinesi e giapponesi, nei confronti della
nostra civiltà. I vari Lang Lang e Yo Yo Ma non sono casuali
accadimenti: sono il frutto di quella civiltà, di quella cultura.
Certamente concordo con te, mi chiedo soltanto come superare quegli
schemi rigidi e, soprattutto, come, da quella cultura, avere
contaminazioni preziose.
Chiudo, visto che di poesia trattiamo, citando una frase tratta da
un intervista fatta ad Ungaretti: "La poesia è poesia quando porta
in sé un segreto".
Cordialità.
A tutti il più cordiale dei saluti. A chi ha avuto la pazienza
(masochistica) di leggermi, un alcolico cordiale. Ed un grazie al
nostro Lorenzo. Piero Colonna Romano
Apro con Giuseppe Dabalà, dalla cui
poesia non riuscivo a staccarmi, è un incanto ed è sorprendente come
un oggetto come le "bricole", a cui nemmeno si fa caso, diventi il
protagonista, personificato, di una simile poesia. Angelo Michele
Cozza: "fatiscente bolla il vivere"; scoppierà ma, prima di
scoppiare, vive! Salvatore Armando Santoro: nulla da dire sulla
scioltezza di questa poesia; il contenuto? Fino a che punto può
giungere l'amore, anche ad augurare all'amata una tale sofferenza!
Ma è amore? Me lo chiedo (consentimelo). Gaetano Gulisano: molto
bella questa immagine della vita. I ricordi non in negativo, ma che
servono ad abbracciarla ancora, per ricordare ancora e ancora.
Piaciuta e condivisa. enrico tartagni, che ogni tanto per
commentarlo mi costringe a consultare Wikipedia! Non ho vergogna ad
ammetterlo; che delizia di matematico-poesia, enrico, con tanto di
dedica ad una splendida attrice! Un'essenzialità stupenda in Alessia
Sanna, bravissima! Carmelo Luparello: che bella intimità; dolcissimo
quel "bacio più lungo del tempo". Un Carlo Chionne semplicemente
delizioso, che mi fa perfino piacere le poesie che parlano di
politica (e ci vuole tutta!). Lorenzo Poggi e Piero Colonna Romano:
faccio copia-incolla e "Vi porto in classe", così i miei studenti
imparano che cos'è la poesia, metrica e musicalità e ritmo e accenti
compresi. Che cosa manca? Il messaggio universale: qui riesco
anch'io! Grazie per queste "perle".
Sandra Greggio
a Peppe Dabalà: Caro Peppe, i tuoi
marinai d’acqua dolce hanno portato la voce e la potenza di
Venezia nel mondo, e nel 1571 sono stati i vincitori di Lepanto.
Servirebbero ora, altro che cime e corde....
Lucio Cornelio
Storia contemporanea: da Forza Italia a Fossa
Italia
Bella parodia .musicata bene ed intonata- Renda Gabriele
Le Bricole-Giuseppe Dabalà.
Funere mersit acerbo 2 -Lucio Cornelio
oggi è la giornata dedicata alla musicalità della poesia ,
belle rime
Eccola adagio sopraggiungere-la sera con il suo tramonto Angelo
Michele
Cozza
Rimorso Dovrà pesarti nel tempo
questo mio amore ormai desolato,
Salvatore Armando Santoro- tristi ,ma sempre belle le tue poesie
Dimensioni -Simone Magli.una poesia descrittiva , molto bene
Vita -Gaetano Gulisano -bella anche questa poesia
anche questa -Guardando Poesia- enrico tartagni
I lavatoi di Via del Ferro
L'Ulivo trema, la Quercia è scossa:
avanti , popolo , datti una mossa!
Carlo Chionne bella anche questa satira sferzante
La fabbrica della poesia
Si intagliano fronzoli tra fiori di pesco.
Cartoline a forma di cuore
in memoria d'un vecchi o amore. Lorenzo Poggi , questo potrebbe
essere
poesia adolescenziale , ma esiste anche la fabbrica della vera
poesia
,bravo e grazie
Infinito Qual paladino di velleità
Perora la causa nostra Varcò lo spazio
Del nostro ardito -il Passero .il titolo mi ricorda Leopardi ,ma
anche il
tuo nome mi riporta al Passero solitario , bella poesia
Edera... flessibile
che si ergeva
rampicante e ricadente
con profumo di libertà.
Sandra Greggio ,bella poesia e grazie per i commenti
Barbagianni
A tutto cerchio il capo
il barbagianni ruota
A sud v'è la menzogna
ad ovest la paura
a nord c'è la vergogna
ad est l'ipocrisia.
Forse, guardando in alto
vedrò cieli sereni
per dentro lor sognare.
Piero Colonna Romano.bellissima
Grazie Piero Colonna per l'emozione dei tuoi commenti , ma anche per
le tue
bellissime poesie , quando le leggo mi sembra di sentire una canzone
sussurrata e vibrata .
Un caloroso saluto al responsabile del sito e a tutti
Antonia Scaligine
a Lucio Cornelio :
Lucio, io non navigo per mare, ma soltanto nella mia bella laguna.
In dialetto veneziano, “ butta la cima “, diventa “ buta ea corda “.
Ah questi veneziani, marinai d’acqua dolce !
Scherzo, ovviamente, e sono felice che la poesia Ti sia piaciuta,
Giuseppe Dabalà
Grazie ad Antonia, Lorenzo, Piero, Sandra e
Simone per i loro commenti favorevoli.
Strepitosa, oggi, "Avanti popolo" di Carlo Chionne: uno spaccato
causticamente ironico della recente storia politica ed economica
italiana.
Angelo Taraschi
a Giuseppe Dabalà: Le bricole. Bella
poesia, e sarà che io adoro il mare e ci navigo sempre a vela, ma
certo mi è molto piaciuta. Grazie !! (solo una cosa: per mare non
esistono corde, ma solo cime, e cavi...). Ciao
Lucio Cornelio
26/9/2011
Meraviglioso ingresso nel sito di Cinzia
Massimi, con una poesia degna di essere "incorniciata";
complimenti e benvenuta! Il Passero: come vorrei, proprio adesso che
andiamo incontro all'autunno, possedere quei fiori! Stupenda poesia.
Lucio Cornelio: non temere, io con gli haiku non vado sempre
d'accordo; per i motivi, chiedo perdono, ma chi meglio di Piero
Colonna Romano ne chiarisce il motivo? Perfettamente d'accordo e
grazie per aver dato voce anche alla mia opinione. Commovente Ida
Guarracino, con la sua poesia dedicata alla figura più importante
nella vita di una persona, "il primo amore", appunto. Salvatore
Armando Santoro non dà adito ad alcuna speranza nella sua bella e
musicale poesia; eppure, bisogna trovarla, per proseguire. Antonia
Scaligine: un "bravissima" ed un "grazie"; almeno non sono solo io a
fare qualche filastrocca! Mi faccio coraggio, ora ci sei anche tu.
Angelo Taraschi: Il tempo, vero? Cronos, da piccoli non si vede
l'ora che passi in fretta (quella deliziosa sveglia), poi…si cambia
idea (bellissimo quel "fagocita delle mie ore"). Un dolcissimo
Simone Magli, che tratteggia in modo esemplare il suo amore, che
ritroverà. Un enrico tartagni, che trovo nel cuore di un albero, in
un'intimità deliziosa, che bella poesia, enrico! Carla Conti: poesia
che "scivola via" che è un incanto e che, alla fine, ti sorprende
col suo "ruggito da leone"; è proprio vero: nella sofferenza, la
forza che emerge. Brava! Carlo Chionne: concediamoci almeno il lusso
(ormai lo è) di immaginarci un "oltre"; che ci sia? Nonostante la
rima, tematica esistenziale, Carlo. E, scusa se è poco! Lorenzo
Poggi, che riempie di dolore il suo libro, ma che si accorge che
altri, come lui, soffrono e addirittura gli fanno dimenticare il
suo. Non ho parole da quanto mi coinvolge tale poesia.
Sandra Greggio
a P.C.R.
http://www.cascinamacondo.com/index.php?option=com_content&view=article&id=317%3Acosie-un-haiku&catid=107%3Aarmadio-degli-articoli&Itemid=65
molto interessante questa pagina sugli haiku.
Cordiali saluti
Lucio Cornelio
Lorenzo Poggi e Piero Colonna Romano -
Il Gabbiano, vi ringrazia sentitamente per le bellissime parole che
avete espresso, per la mia poesia " Autunno di vendemmia" E' una
storia vera d'innamoramento di una ragazza celestiale dagli occhi
neri, incontrata in quel Paradiso terrestre, che si chiama Toscana,
Patria della bellezza, dell'arte e del buon vino. Cari saluti a
tutti i poeti del " Sito Poetare" unitamente il nostro carissimo
prof Lorenzo. Il Gabbiano
Con riferimento agli haiku, sono
assolutamente d’accordo con te. Haiku non significa sillabare 5/7/5,
è molto di più, ed è molto differente da questo. E non solo,
leggendo gli haiku (tradotti) appare evidente una elaborazione
estetica e spirituale radicalmente diversa. La mentalità giapponese
è lontana un miglio da noi.
Ciò nondimeno, forse qualcosa si può tentare, per esporre in quelle
17 sillabe una sintesi di pensiero. Se c’è un rischio nella poesia,
è il cadere nell’indistinto, nell’irrilevante, nel ridondante. Una
disciplina così severa non può che essere benefica e provvidenziale.
Non lo pensi?
(Lucio Cornelio)
Un Grazie dal cuore a : Carlo Chionne,
il Passero, Antonia Scaligine, Simone,
Lucio Cornelio e come sempre e per sempre a Piero C.R.
e Lorenzo P., per i graditi commenti alle mie ultime
poesie.
Giuseppe Dabalà
Inizio scoppiettante della settimana azzurra e
sempre più convincenti i sitani, nel loro bel poetare. Queste
le mie considerazioni, le emozioni, o ricordi:
Cinzia Massimi -Oltre la vita-: Ben arrivata nell'azzurro, Cinzia.
Non c'è dolore in questo ricordo. C'è un amore che supera la
separazione e consola. Bella molto.
Il Passero -Nel mio giardino-: Una fioritura di sentimenti generosi
ed amorevoli che profumano la vita. Ed Il Passero ce lo dice con un
bel poetare
Gabriele Renda -Briganti-: E' stata una scomunica in piena regola.
Nessun commento da parte dell'associazione per delinquere. Nessuno,
neppure dalla cosiddetta opposizione. Tutto tace e tutto proseguirà
come se niente fosse.
Lucio Cornelio -haiku-: Considerazioni mie contestabilissime, anzi
vorrei che altri intervenissero su queste: haiku significa forse un
sillabare 5/7/5 ? Mi pare troppo semplice e troppo facile. Per
inciso l'haiku è figlio del Tanka (5/7/5/7/7)e, di questo, ulteriore
sintesi. Tecniche del poetare, figlie d'una cultura abissalmente
lontana dalla nostra, sintesi di anime che guardano alla vita con
una spiritualità a noi ignota. Anche io ho scritto haiku, con
perfetta aderenza alla sillabazione. Poi un giorno mi sono imbattuto
in Cascina Macondo (sito che suggerisco di visitare) ed ho smesso,
né mai più scriverò haiku. La sillabazione (quella facile e più
semplice da realizzare) della lingua giapponese ha nulla a che
spartire con la nostra, quindi come intendere quel 5/7/5 ? A quante
nostre sillabe corrisponde ? Ma quello che più conta è il fatto che
ciò che raccontano gli haiku giapponesi è limitato alle stagioni ed
alla natura. Belli i versi detti da Lucio ma nulla hanno a che fare
con gli haiku, così come nulla ne ebbero a che fare i miei. Forse
sarebbe meglio chiamare quei versi "poesie bonsai" ma, accidenti,
bonsai è termine giapponese ! Sollecito contradditorio, tentando di
capire perché, per esempio, vi sono addirittura concorsi di haiku.
Qui in Italia. (per info: negli USA vi sono università dove si
insegna la tecnica e lo spirito dell'haiku)
Ida Guarracino -Chiedo scusa ai tuoi 90 anni-: Commovente questa
dichiarazione d'amore, questa consapevolezza. Molto bella, Ida,
Brava molto.
S.A. Santoro -Senza speranza-: Pentimento sincero per una qualche
colpa che si ritiene d'aver commesso. Intensa e profondamente
sentita e bella nel suo perfetto poetare.
Armando Bettozzi -Decadenza…?-: Indignazione rassegnata per il
degrado morale che colpisce questa società. Ma quelle erbe estranee,
forse saranno proprio quelle, che, portando linfa nuova, ci
salveranno.
Antonia Scaligine -T/erra, pro-ietta-: Pare una risposta,
speranzosa, alla precedente. Lucida visione dell'oggi. Personalmente
rimpiango i girotondini. Ed, in mancanza di loro, temo assalti con
forconi. Piacevole.
Angelo Taraschi -Orologi-: Alta valenza simbolica dell'orologio.
Scontato il suo senso e… magari bastasse non dare la carica !
Simone Magli -Di nuovo e per sempre amore-: Bello questo rivivere
ricordi salvifici, ben descritti.
Enrico Tartagni -Segreti-: Un albero protettivo e rassicurante.
Questo vorremmo tutti: un luogo di pace.
Alessia Sanna -Lembranca-: Poesia bonsai (aiuto!) fulminante. E
decisamente bella.
Carla Conti (?) -Profonde radici-: Tornano e si materializzano dolci
ricordi. E ,nell'altro, si scorge il passare del tempo e nasce il
desiderio di placare rughe e dolori. Forse per quelle che ci sono in
noi stessi.
Carlo Chionne -Oltre-: Caro Carlo, tu avrai già ricevuto ciò che sto
scrivendo. Ecco perché scrivo. Spreco neppure un saluto. Lo hai già
percepito e, per questo, lo manderò. Pare che io stia scherzando ed
invece ci troviamo in presenza della più sconvolgente rivoluzione
culturale d'ogni tempo. Un tornado di forza inimmaginabile che
filosofi greci avevano già intuito.
Lorenzo Poggi -Il dolore degli altri-: Il proprio dolore mescolato a
quello degli altri. E questo prevale nella sua percezione. E diviene
il nostro dolore. Bella e…poggiana.
Sandra Greggio -Climax d'amore-: Grondante romanticismo e desiderio.
Bella molto.
A tutti l'augurio d'una settimana piena di serenità. A Lorenzo un
caro saluto.
Piero Colonna Romano
Oggi mi perdonerete. ma non ce la faccio a
commentare. Ma questa non potevo non evidenziarla.
Carlo Chionne a proposito della scoperta che si può superare la
velocità della luce: "Ma cos'altro scopriremo/Oltre al vivere e al
morire !/Stando fermi , arriveremo/Anche prima di partire ?//Ma se
l'uomo ha superato/ogni soglia prima chiusa,/perché allora si è
fermato/e non va oltre Lampedusa ?"
Perché la scienza non ha bisogno della politica per andare avanti. E
la politica pensa solo ad accumulare voti soffiando sul fuoco della
bestia umana. E la scienza apre sempre nuovi orizzonti magari
gonfiati per fare notizia! Divertente quel "stando fermi arriveremo
anche prima di partire".
Lorenzo Poggi
25/9/2011
Azzurro intenso ed intense emozioni.
Ringraziandovi, vi racconto le mie:
Fabricio Guerrini -E' passato il mio tempo-: Dolcissima, ci dice
d'un sentimento che non passerà mai. Molto bella.
Lorenzo Poggi -L'occasione-: Un timore, un amore, il tempo che
fugge. E la volontà di vivere la vita, assaporandola fino all'ultima
sua goccia. Bellissima.
Il Passero -Contemplazioni-: Sentirsi avulsi, perché traditi, da una
realtà che non sentiamo più nostra. Aggrapparsi ai ricordi e,
generosamente e con amore, augurare a tutti d'averne gli stessi
ricordi. Molto bella.
Angelo Michele Cozza -Albeggia: è un nuovo giorno.-: Molto
intensamente raccontato questo riappropriarsi di se stessi,
lasciandosi alle spalle le frenesie del mondo. Bellissimo il disegno
iniziale d'un alba. Bella molto. Piaciuta.
Gabriele Renda -Silviomat- Carina la definizione. Ma era, ed è,
bancomat per pochi utili servi. Ma sta apparendo la scritta : chiuso
per esaurimento danè. (I nostri)
Maurizio Spagna -Come amiamo la vita-: Bellissima poesia che dice di
quanto, dalla disperazione, può nascere, per amore della vita, amore
per tutti. Di questo Vujicic è simbolo vivente. Complimenti.
S.A. Santoro -Transumanze settembrine-: Addolorato sonetto che è,
contemporaneamente, presa d'atto d'un errore, augurio per l'amata,
consapevolezza d'un declino. Molto bella.
Armando Bettozzi -Tutto è possibile, tutto si può-: Ottime
considerazioni, condivise tutte. Con un aggravante: non sono stati
da noi "preposti", quelle fogne a cielo aperto.
Antonia Scaligine -Fede-: Con alta poesia Antonia ci narra delle
incertezze, dei dubbi, delle speranze di noi tutti che viviamo,
confusi, questa vita. Ma questo poetare ci dice anche della sua
speranza/certezza che i cuori si acquieteranno. Molto bella.
Aurelio Zucchi -Mi ascolto-: E' un bel darsi la buona notte, questo.
Piaciuta.
Michael Santhers Nebbia-: Una scena di caccia con tocco da
impressionista. Complimenti.
Simone Magli -Il vecchio glicine-: Bella l'immagine del glicine,
visto come vecchio saggio. Un ricordo: Al Dio Sconosciuto di
Steinbeck e l'affidare il figlio, appena nato, alla protezione d'una
antica quercia.
Renato Bellin -Fuggire dal dolore-: Progetto di vita, per salvarsi.
Piaciuta molto.
Renzo Montagnoli -Ave Maria-: "momenti/d'impercettibile silenzio"
che sono dentro chi accompagna un ultimo viaggio. E quanto dolce
quel risuonare dell'ave Maria ! Bellissima, rivela un sofferto
dolore intimo.
Cristina Bove -Vita_filando-: E' con un alto, poetico sentire che
Cristina ci dice del suo guardare al passare della vita. Immagini
brillanti, ricche di colori e metafore illuminanti. Questa è poesia
! Bellissima.
Enrico Tartagni -Gestalt-: Decisamente labirintica. Gestalt è forma
ma anche configurazione (di vari elementi che vanno a formare un
tutto unico). La rileggo: vari elementi (da quelli religiosi a
quelli onirici, a quelli di quotidiane pratiche, a quelli che son
metafore) si fondono in un unico guardarsi vedendosi proiettato "nel
microcosmo punteggiato di ricami e trame/forse". Forse, appunto. Ma
Gestalt è, anche, attuazione di terapie psichiatriche. Traggo da
Wikipedia :
" La psicoterapia della Gestalt si considera a pieno titolo una
forma di psicoterapia umanistico-esistenziale, in cui l'attenzione è
posta sulla dinamica inarrestabile di creazione di configurazioni
figura-sfondo, che rappresentano continui cicli di contatto tra
l'organismo e l'ambiente che lo circonda."
Ma quanto complicato sei, Enrico ?! E quanto apprezzabile.
Alessia Sanna -Rubami-: Velocissime pennellate per disegnare una
scena ed un desiderio. Piaciuta.
Gaetano Gulisano -Danza d'autunno-: Bello questo raccontare d'una
stagione. Bello questo dirci (ma credo non riguardi, ancora, tutti)
del trascorrere della nostra vita. Piaciuta molto.
Carla Conti (?) -Amico d'infanzia-: Sono ricordi che, probabilmente,
appartengono a tutti. Tutti abbiamo avuto un
materasso/letto/poltrona/sedia/divano, più o meno galeotti. Ed "i
grandi" che non ricordano… e vanno sul…pratico. Carla ce lo dice con
bellissima poesia. Bravissima.
Nora Demaj -Quale uomo mi direbbe…-: Come si può intendere l'amore e
come se ne può desiderare la condivisione dello stesso sentire.
Questo ci racconta Nora, con intensa poesia.
Il Gabbiano -Settembre, tempo di vendemmia-: Un dipinto d'altri
tempi. Profumi d'altro tempo. Ricordi di vendemmie e sfondi di
romantici paesaggi toscani. Bravissimo, Il Gabbiano, a porgerli ma,
come in ogni suo dipinto, quello che emerge con prepotenza è il
ricordo d'un amore, d'una bellezza, a volte non colta, a volte
appagante. Bravissimo. Piaciuta molto.
Ringrazio Lucio Cornelio per il chiarimento. Mi è tornata in mente
la strepitosa Rhonda Fleming. Grazie.
A tutti il più cordiale dei saluti. A Lorenzo il mio grazie per
tutto ciò. Piero Colonna Romano
Sarà che arriva l'autunno. Ma questa pagina mi
sembra sempre più ricca.
- Fabricio Guerrini "E' passato il mio tempo": è passato il tempo
dei sentimenti sensuali. Resta l'amore. Benvenuto tra noi Fabricio!
- Angelo Michele Cozza "Albeggia: è un nuovo giorno": staccare ogni
tanto da aspri strombettii scordati e dalla calca umana e riscoprire
la campagna, il silenzio, i rumori dovuti, l'equilibrio della
natura! Sono momenti per "fermarsi anche per poco su una
piazzola/del ripido pendio della vita ..."
"in cui ci riappropriamo di noi stessi". Sono versi impegnativi e
ricercati. Molto bella.
- Salvatore Armando "Transumanze settembrine": inizia l'autunno ...
anche dentro di noi. Armando un sonetto coi controfiocchi!
- Antonia Scaligine "Fede": nel gioco dei versi a risacca c'è tutto
il nostro andare e venire di certezze e incertezze, del nostro
destino, dei nostri perché.
- Aurelio "Mi ascolto": di notte mi ascolto e solo quando la voce
arriva chiara e non ha dubbi. Ma non fiato, non rispondo se non per
dirmi ciao.
- Simone "Il vecchio glicine": "Questo glicine mi pare un vecchio
saggio con la barba". Senza parole!
- Cristina "Vita_filando": "scampoli dilazionati lungo i corridoi
come lampade a muro". "stiamo al telaio giorno per giorno/a tele
smorte/a vele dispiegate nelle trame/confusi dagli orditi". Sono
versi che già da soli sono pregni di significati. Figuriamoci tutti
insieme!
- Enrico "Gestalt": Nel putiferio di concetti e di parole emerge un
concetto: qualcosa sono!
- Gaetano Gulisano "Danza d'autunno": comincia la danza d'autunno e
tutti i poeti si adegueranno. Questa ha movenze da sogno!
- Il Gabbiano "Settembre tempo di vendemmia": incantevole quadretto
bucolico e allegro della vendemmia in terra di Toscana con
incorporata storia d'amore per due occhi intravisti tra i filari.
Un gradito saluto a tutti.
Lorenzo Poggi
a Piero Colonna Romano: innanzi tutto,
voglio ringraziarti per le belle parole che sai trovare per le mie
poesie. Poi, ti tranquillizzo: Rowan è una bella rossa, alta, con
occhi profondi e verdi come l’acqua del mare....
Lucio Cornelio
24/9/2011
Può anche esserci un sabato senza sole. Mai
senza questo azzurro rilassante. E questo sento:
Carlo Chionne -Occidente, addio- Appunto, stiamo vivendo
una…tragedia greca. Piacevole molto e non più profetica, purtroppo è
cronaca giornalistica.
Lorenzo Poggi -Gli scalini del cielo-: Le differenze, i gap, terreni
si perpetueranno anche dopo.
E questa la convinzione di Lorenzo. E le porte saranno aperte per
chi riuscirà ad arrivarci. Come sempre poesie taglienti come rasoi,
come sempre bravissimo ed immaginifico.
Giuseppe Dabalà -Soffice e lieve-: Splendido e dolcissimo
acquerello. Immagini che dicono del guardare commosso alla natura.
Bella molto.
Il Passero -Per scelta-: E' un invito alla solidarietà perché
soltanto questa potrà darci un mondo migliore. Ed Il Passero ci
conduce a questa conclusione, dopo averci detto di guardare dentro
noi stessi. Decisamente bella e piaciuta.
Ida Guarracino -Senza titolo-: Ce le fai desiderare queste pillole
di bella poesia, Ida ! Maggiore generosità, prego. Un caro saluto.
Gabriele Renda -Il furbo e lo sciocco-: Diciamo che "chi è causa del
suo mal pianga se stesso". E pianga anche chi, ritenendo che l'avere
a condottiero un disonesto avrebbe dato patente di disonestà a
tutti, con relativa licenza per delinquere, lo ha osannato. E non
siamo ancora alla purga finale ! Il gotha della Lega non è ancora
soddisfatto….
Lucio Cornelio -Incontro con Rowan-: Bella poesia, densa di
sentimento e di rimpianti espressi con versi coinvolgenti. Ma un
dubbio: Rowan può essere, a scelta, mr. Bean o l'attuale arcivescovo
di Canterbury. Sbando e chiedo lumi.
S.A. Santoro -Una foglia d'autunno-: Interrogarsi sul perché è
impossibile ricambiare un amore, nonostante la dolcezza di una voce
che ce lo dice. Bellissimi i tre versi finali. E bella tutta.
Armando Bettozzi -Garbo di fiore reciso-: Dolcissima, triste e
nostalgica. Quasi il ricordo di un defunto. Amore svanito e lacrime
che non potranno consolare della perdita.
Antonia Scaligine -Nonna sprint-: Quanto ben detto questo connubio
tra modernità ed antiche tradizioni. E quanto amore per queste, se
servono ad appagare le esigenze di gioco di nipoti teneramente
amati. Molto, molto bella e piaciuta.
Aurelio Zucchi -Le chiavi dei sogni-: E' un prendere atto che la
vita frenetica che conduciamo ci allontana dai sogni. Ed un dubitare
che sia la strada giusta, sperando arrivino "…i giorni preposti/a
disincrostare le chiavi dei sogni,". Piaciuta molto.
Michael Santhers -Randagio-: Decisamente addolorata questa visione
di un fine vita. Bella e tristissima.
Simone Magli -Nella penombra di questo albergo-: Ancora un guardarsi
dentro e, pur vedendo sbagli, non volervi correggere. Petrarca la
definiva "voluptas dolendi"…
Cristina Bove -Prima discordanza-: "Prima" nel senso di primaria,
principale. Ed è un sottomettersi alle regole di vita, scritte da
altri, rifiutate ma ineluttabili. Magistrale sempre, Cristina.
Hirich Inha -Falso amore-: Accusa tremenda, nata da delusione
sofferta. Piaciuta.
Carla Conti (?)-Qualcuno mi chiama-: Altro bel poetare d'amore della
nostra Carla. Quel "…tuo sperma/è tutto un frinire/di code e di
teste" è impagabile. Complimenti.
Stefano Di Carlo -Vorrei-: Ed ancora un guardarsi dentro e
desiderare d'essere diversi da ciò che sappiamo d'essere. Piaciuta.
Sandra Greggio -Nodi d'amore-: Gran sentimento espresso con sentiti
e bei versi. Bello, in particolare, quel "di dita e mani e
capelli/in esse attorcigliati.". Brava Sandra. Piaciuta molto.
Devo un ringraziamento (tardivo ahimè) a Il Gabbiano per il suo
commento a "Chichotteide".
A tutti gli splendidi poeti un grazie ed un caro saluto. A Lorenzo
uno particolare. Piero Colonna Romano
Brevissimi commenti
Occidente , addio -sballottati qua e là:
siamo all'ultima puntata :con la Grecia finirà .Carlo Chionne bella
la
poesia ,
speriamo però che non si avveri la tua profezia
Gli scalini del cielo-Ci siamo fermati sugli scalini
In cima la porta è sfrontatamente aperta. Lorenzo Poggi.
quella scala non ha bisogno di ascensori .si sale a piedi nudi e
felpati .bravo
Soffice e lieve- Bianco,che accarezza timido la neve
Lontano il suono d'una fisarmonica
Danza nell'aria che si fa lieve lieve -Giuseppe Dabalà : dolce
Per scelta parlando di quello che siamo
ritroviamo noi stessi, il Passero, la gioia è negli occhi di chi
sorride .
Il furbo e lo sciocco ,Renda Gabriele.la morale è sempre quella : il
furbastro se la rideva
.e lo sciocco poi piangeva
Con i Nodi d'amore tra le dita di Sandra Greggio
auguro a tutti una buona domenica Antonia
Scaligine
Sono giorni che la pagina vive ricchissima.
Sono giorni che mordo il freno!
- Carlo Chionne "Occidente , addio": La vede brutta Carlo. Sembra
proprio la fine d'un ciclo. E come dargli torto! I versi sono
eleganti ma la morale è quella.
- Giuseppe Dabalà "Soffice e lieve": mai titolo fu più azzeccato.
Dolce e soffusa, ovattata questa cartolina d'inverno.
- Lucio Cornelio "Incontro con Rowan": Complimenti! Bella, intensa,
senza pause. E' la storia di un amore che poteva essere ma che non è
mai stato ed il rimorso ogni volta che il ricordo ritorna. L'attacco
è da incorniciare.
- Salvatore Armando "Una foglia d'autunno": che può fare se non
cadere? Un amore non sentito da una vecchia quercia possente.
- Armando Bettozzi "Garbo di fiore reciso": questa volta non posso
esimermi. Bella poesia, preziosa descrizione d'un lutto.
- Antonia Scaligine "Nonna sprint": che spettacolo! Una nonna al
passo coi tempi. Difficile equilibrio tra il nuovo che avanza e
propone ed il viso segnato dagli anni e dai loro ricordi. Ricetta:
"Il segreto dello spettacolo è presto svelato/bisogna accettare
l'età del tempo/se pur con il desiderio di ricopiare/il tempo che
fu".
- Aurelio Zucchi "Le chiavi dei sogni": Sono versi importanti che
fanno pensare. Dove sono finite le chiavi dei sogni? "Forse mi sono
consegnato troppo/nella mano sgarbata della vita". Molto piaciuta
- Michael "Randagio": E' il cane che porta il padrone. Il suo nome?
Fra poco Randagio.
- Simone "Nella penombra di questo albergo": si tirano le somme
d'una giornata stanca. Niente è cambiato.
- Cristina "Prima discordanza": Siamo qui per caso. Balbettiamo
appena i precetti del tempo. Siamo impigliati in qualcosa che ci
riguarda come "una sconosciuta/trovata addormentata nel
salotto/l'indomani del giorno della festa".
- Carla Conti "Qualcuno mi chiama": Non è poi così difficile
tradurre il tuo linguaggio segreto! Belli i versi della chiusa "e il
mio corpo si apre/e ti accoglie/come in una casa".
- Stefano Di Carlo "Vorrei": Vorrei essere quello che non sono per
dare fiato a me stesso
- Sandra "Nodi d'amore": intreccio inestricabile. Convivenza
obbligata. Come legare un uomo per sempre. Sempre originale Sandra.
Vorrei ringraziare tutti i miei commentatori e mandare un saluto
grande a tutti i poeti del sito non dimenticando mai l'artefice del
tutto!
Lorenzo Poggi
Ironica, pungente, diretta, suscita una
riflessione profonda, "Occidente, addio" di Carlo Chionne.
Tenera, soave, soffice e lieve (come il titolo), molto bella
"Soffice e lieve" di Giuseppe Dabalà.
"Senza titolo" di Ida Guarracino colpisce, specie nella chiusa
spiazzante:
e mentre tutto scorre
chi ama non ha tempo
Mi ha preso anche la chiusa della interessante "Vorrei" di Stefano
Di Carlo:
Vorrei essere quello che non sono
per dare fiato a me stesso
Grazie a tutti.
Simone
23/9/2011
Grazie di cuore a Piero Colonna Romano.
Riguardo alle poesie, devo ringraziare Joseph65 perchè mi ha fatto
sbudellare
dalle risate (e ci voleva proprio!!)!!!!
La poesia (come tutte le cose della vita) non va presa troppo sul
serio,
altrimenti potrebbe diventare pericolosa, nociva...
Nel senso che ci potrebbe indurre a crogiolarci nei nostri dolori
invece che
affrontarli...
Comunque, tutte le poesie che ho letto mi sono piaciute.
Bravissimi!!!!!
Ciao!
gerardo
In primis grazie a … Piero Colonna Romano
Chichotteide [E chi capir volesse,
le due versioni approcci
per somme, poi, tirare.]
…che, oggi , tra cavalieri
e fanti manca
la fedeltà
c’è solo un vassallaggio
Riguardo la lealtà
quella proprio non ci sta…
Scritta , esposta assolutamente bene , in questi versi musicali
,come una romanza ,
e cavallereschi ,come un poema , c’è tutta la bravura di un vero
poeta ,
il Lancillotto per antonomasia di questo sito “poetare ,”grazie
Molto belle sono anche le poesie
Le perdita delle radici di Lorenzo Poggi
Clochard di Giuseppe Dabalà...intensa
Lo specchio della mia vita riflette cose che non vedo, Simone Magli
Fitto da poterlo tagliare Cristina Bove , ottima
Il gioco della vita Sandra Greggio , molto piaciuta
In giro per il Bel Paese Il Gabbiano, con il suo bel gironzolare
intorno al mondo
Saluto con tutta mia gratitudine Lorenzo De Ninis
Antonia Scaligine
Prendi due e paghi uno oggi e doppie emozioni
azzurre. Queste:
Stefano Di Carlo -Film-: Benvenuto nell'azzurro. Una visione che
incanta. E la realtà che risveglia. Piaciuta.
Carla Conti (?)-Vile-: Pressante invito, in un suggestivo scenario
notturno, illuminato da palpitanti luci. Bella ed intensa.
Lorenzo Poggi -La perdita delle radici-: Bellissima e dolente
ricostruzione della vita d'un emigrante che, dal mare, approda in
una fabbrica. Immagini forti che ci narrano della rinuncia alla
libertà per la sopravvivenza economica. Pare poesia che narra
d'altri tempi. Pare, ma la realtà d'oggi è di poco diversa da quella
di 50 anni fa. E Lorenzo ce lo rammenta col suo bel poetare.
Giuseppe Dabalà -Clochard-: Applausi. Bellissima descrizione di
quello che diviene un simbolo di libertà. Bellissimi i versi "Si
nota che lui vola in un altrove/in cieli che solo lui sa
sorvolare/ed un brillio negli occhi fa capire/che pensa sempre, ma
vive per sognare". E altrettanto bella la strofa di chiusura.
Complimenti Giuseppe.
Antonio Teni -Aveva un nome !-: E' il descrivere del passare del
tempo con le nostre gioie e le nostalgie. Magistrale tutta, tutta
ricca di sentimento espresso con poesia. Incantevole quel "e il
passato ha le ali del ricordo", così come quel vento che scrive nomi
sui muri, con le foglie. Applausi scroscianti.
Gerardo Pozzi -Di cosa scrivere-: Coinvolgente molto questa lunga
serie di riflessioni su ciò che siamo. E forse la risposta a tutti
gli interrogativi è nei versi "quando vorresti ragionare col/cuore/e
palpitare/di ragione". Sforziamoci di farlo. Complimenti vivissimi.
Molto sentita.
Gabriele Renda -Busti di marmo facce di bronzo-: Ieri il fratello
del nostro esilarante ministro della difesa, ha dichiarato la sua (e
quella del fratello) appartenenza e fede nel fascismo. Ha detto che
fascisti non lo si può essere "in parte", o lo si è o non lo si è.
Lui ed il fratellino, lo sono. Non una protesta si è levata. Nemmeno
un sospiro. Di che ti meravigli, Gabriele ? Dura liberarsi dal
liquame ! Lunga l'azione dello spurgo !
Antonia Scaligine -Tanka-: E' da quella tecnica di poesia giapponese
che deriva l'haiku. Ed Antonia la usa per dirci (con perfetta
aderenza a sillabe e spirito)d'essere "letta" dagli amati nipoti,
attraverso il vissuto delle sue rughe (che immagino dolci). Piaciuta
molto.
Joseph65 -S'i fosse…-: Sempre attuale il Cecco, e Joseph65 ne fa
parodia con umoristico e significativo finale. Piaciuta.
Livia Fedele -Tra le ombre-: Affidare la propria angoscia al mare ed
alla luna, per averne conforto, come un rito pagano. Ma Lidia ci
dice che è l'unica strada. Bella molto.
Iallonardo -La Piscina-: Rapida descrizione di un luogo di relax che
porta alla mente ricordi e "il filo dei miei sentimenti". Bella.
Simone Magli -Lo specchio della mia vita riflette cose che non
vedo-: C'è sempre una dicotomia tra ciò che si è e ciò che si
vorrebbe essere. Ma non a tutti vengono porte torce.
Cristina Bove -Fitto da poterlo tagliare-: La chiamerei Ode al
Silenzio. Chè ode merita. Cristina, vista la recente sconvolgente
notizia (neurini più veloci della luce) attendo tua poetica
rettifica su causa-effetto e loro inversione. Un saluto.
Addis Marinella -Mediterranea-: Applausi convinti. Hai dipinto, con
maestria, un sogno. Quello che qui viviamo, nel nostro paese di
sogno.
Filippa Cicero -Furia omicida-: E come non condividere questo
accorato appello ? Ma torna alla mente Primo Levi ed il suo I
Sommersi e i Salvati e la sua drammatica evidenza dello stato
d'animo (sensi di colpa) della vittima, nei confronti dei suoi
carnefici.
Enrico Tartagni -Nous (ovvero: Nulla)-: Guardando a sé stesso come
un nulla disperso nel nulla, Enrico dà lezione di filosofia. Ma nous
(l'intelletto) è, secondo Anassagora, il motore primo dell'universo,
quello che si evolve e diviene. Bellissimo questo filosofare
poeticamente. Piaciuta molto.
Hirich Inha -Lui-: Che dire? Auguri, di cuore, Hirich.
Federica Cavalera -Il mio Dio-: In effetti mi pare che tu creda
nell'uomo, cara Federica. Piaciuta molto.
Sandra Greggio -Il gioco della vita-: Inno appassionato alla vita.
Sandra ci dice del suo amore per il vivere gioiosamente e del suo
cogliere, della vita, i lati più positivi che vengono offerti.
Piaciuta molto.
Il Gabbiano -In giro per il Bel Paese-: Denuncia violenta d'una
situazione di degrado e abbandono che è comune, purtroppo, a tutta
Italia. Ma il fascino di Matera è inarrivabile. Lo stesso Pasolini
ne fece scenario per il suo Vangelo. Grazie per avercela ricordata.
Un ringraziamento ad Antonia Scaligine, Sandra Greggio e Lorenzo
Poggi per i loro graditi commenti a quanto compongo.
A Il Passero ed a Giuseppe Dabalà un grazie per il generoso commento
ai miei commenti.
A tutti i sitani, sempre più bravi, i più cordiali saluti ed un
grazie. A Lorenzo, con affetto, un saluto.
Piero Colonna Romano
che bella pagina quella di oggi ricca di tante
poesie molto belle ma Clochard di Dabalà la trovo bellissima
l'ho letta e riletta .Armonica e piena esprime le varie sfumature di
realtà diverse ma in comprensione .Complimenti bellissima
il Passero
Senza nulla togliere a tutti coloro che
animano questa pagina azzurra, comprendente due giorni,
desidero soffermarmi su quello che ritengo un capolavoro a tutti gli
effetti, sia per il contenuto che per la forma, Chichotteide di
Piero Colonna Romano. Inutile evidenziare la perfetta riproduzione
del parlato in alcuni termini usati da don Chisciotte ("marrano"
che, se non erro, deriva dallo spagnolo, in origine, "puta de hijos",
ad esempio,ancora più esemplificativo, "poffare", termine antico),
nonché la bravura con cui è condotto il ritratto del celebre
cavaliere e la sua "divina missione" , ossia difendere i deboli e
riparare i torti ( secondo lui, ovvio). Da qui, la lotta con coloro
che lui, vivendo nel suo mondo, chiama " di nobil censo" e che
invece si considerano "poveri cristi". Inutile dire che l'effetto
ottenuto è l'ilarità, anche se frutto di uno studio attento ed
accurato della metrica, che non fa una grinza. Non contento, Piero
Colonna Romano ci offre di don Chisciotte anche l'interpretazione
che di lui fa Unamuno, ben diversa da quella di Cervantes ("il
mancino monco", con allusione alla ferita nella battaglia di
Lepanto), in quanto incarnazione dell'idealismo umano. A noi
scegliere l'una o l'altra interpretazione, la prima meno nobile, in
quanto Cervantes lo considera un inetto che lotta in un mondo che
non corrisponde a realtà. Che dire? Che, a farla completa, concorre
anche l'invenzione del titolo, Chichotteide, che denota
l'originalità del poeta. Penso che definire questo un poema non sia
eccessivo, come non lo è il paragonarlo ad un anello che, in un
ovale perfetto (la forma) racchiude una pietra preziosa (il
contenuto, ossia la cultura che qui spicca in modo evidente).
Sandra Greggio
per P.C.R,
quando scrivo una poesia e la invio aspetto con trepidazione il tuo
commento
riesci sempre a centrare il senso di quello che voglio comunicare ("beela"
le sai tutte ,mi becchi sempre. da un bolognese doc)
Un omaggio a te caro Piero : questa mia che a cuore aperto scrivo è
per riconoscerti un ruolo non facile , analizzi coscientemente le
poesie di tutti quanti cogliendo le espressioni dell'animo poetico
che è in Noi
Mi tolgo il cappello e sono felice che tu appartenga a questo
azzurro.
con sentita ammirazione un saluto a Te e a Tutti i poeti del sito
e un grazie a Lorenzo che permette che tutto ciò esista
il Passero
Mi siano consentiti due commenti che non
riesco a trattenere, mentre leggo:
Lorenzo Poggi – La perdita delle radici – Una riflessione amara,
sarcastica quasi, su ciò che conta, sulla differenza tra il vivere e
il trascorrere il tempo della vita.... Mi è molto piaciuta.
Giuseppe Dabalà – Un tema affascinante, scritto, pensato
bene....certamente d’una esperienza vissuta, che mi piacerebbe
sintetizzare nei terribili 14 versi di un sonetto....
Grazie. Lucio Cornelio
Antonia Scaligine – Piero Colonna Romano.
Si Antonia, nel nostro tempo, viviamo Di interrogativi, uno dei
quali è proprio lo scorrere del tempo. La tua poesia mi è piaciuta
molto e mi ha fatto piacere, dopo qualche tempo, leggerti. Caro
Piero, ti ringrazio delle tue attenzioni e dei profondi commenti
alle mie poesie. La poesia di oggi” Chichotteide” A voi, di nobil
censo, /lo dico vostre insegne, /io, prode cavaliero/montato su
destriero, /final giudizio chiedo. Molto belli i versi della tua
poesia. L’autunno scorso, con la mia famiglia, siamo stati a
visitare l’Andalusia, la terra di Don Chisciotte, di questo
cavaliere errante. Mi fa piacere che abbiamo scoperto di avere molte
cose in comune nella vita. Tanti ringraziamenti a voi tutti,
unitamente al nostro carissimo prof Lorenzo.
Il Gabbiano
21/9/2011
Affollatissime pagine azzurre quelle di ieri e
d'oggi. Ricche d'alto sentire, così mi hanno emozionato:
20 settembre
Giuseppe Stracuzzi -Una canzone araba-: Suoni e luci ora brillanti
ora soffuse. Nenia in sottofondo. Bella decisamente. Applausi.
Enrico Tartagni -Per il Paradiso-: Stato d'animo colmo di stanchezza
e disgusto fino ad invocare un ascensore per il paradiso. Efficace,
nel suo descrivere e piacevole sempre Enrico.
Carla Conti (?) -Segnali di fumo-: E con ciò, Carla, si iscrive, a
pieno titolo, all'albo dei poeti maledetti. Penso che con te non
brinderò. Ma, da lontano, applausi.
Lorenzo Poggi - Paese abbandonato-: Parrebbe la malinconica
descrizione d'una città morta. E', in effetti, la descrizione d'un
anima dolente. Bellissima.
Gabriele Renda -Angelini di bronzo-: Troppo buono, Gabriele ! Più
realista di te, il Silvione nazionale, ha usato termine più
appropriato. Con tante scuse a Piero Manzoni.
Lucio Cornelio -Tu mio ricordo-: Decisamente bella, narra di
nostalgici ricordi, mai sopiti, che hanno radici profonde
nell'anima. Complimenti vivissimi per come detta.
Giuseppe Dabalà -Tu…nella pioggia-:Alta e bella poesia. Deliziose
immagini e quel "D'ogni goccia che si stempera nel vento" è verso
splendido.
Michael Santhers -Sisma-: Sinteticissima descrizione ( ma quanto
efficace !) d'una catastrofe.
il passero -Quello che non dico-: Il desiderio d'uscire dalla realtà
che non ci soddisfa. Guardarsi dall'alto per ritrovarsi. E quelle
parole non dette che premono dentro, impossibilitate ad uscire.
Bella decisamente.
Angelo Michele Cozza -Mare-: Appassionata e coinvolgente
descrizione. Tutto ciò che possiamo vedere e sentire dentro, davanti
agli spettacoli del mare, padre nostro, Angelo lo descrive con
intensità. Bravissimo.
Pasquale Di Meo -Guardo il mare-: Ed al mare, Pasquale, affida il
suo disperato messaggio d'amore. Bella e piaciuta.
Aurelio Zucchi -Mezzagosto-: Ed anche in questa bella poesia il
paesaggio è pieno della presenza del mare. Aurelio ce ne fa sentire
il respiro, col suo bel poetare.
Pasquale Mesolella -Ora sogno la costellazione dell'impossibile-: E
c'è la ricerca di qualcosa che appaghi e consoli dalle delusioni che
porta la vita. La costellazione dell'impossibile è meta che può solo
essere sognata. Bella.
Stefano Medel -Bordello infernale dal cortile-: Descrizione di una
scena che appare familiare un po' a tutti ma quel "la steppa cede il
passo,/all'erba bassa,/tutto qui" ci dice di quanto inutile e
rumoroso sia stato quell'affaticarsi.
Simone Magli -Il vecchio bambino-: Terribile questa descrizione di
chi dona, ricevendo in cambio "solo un po' di brodo/che non manda
giù,/perché ci vede l'amore mai avuto".
Cristina Bove -Chissà se poi davvero…-: Non ci resta che attendere
quindi e lo scopriremo se la "…vita/è solo un incidente di
percorso". Allora, forse, ne saremo felici. Sempre magistrale
Cristina.
Bruno Amore -Ode al Signor Nessuno-: Un popolo di schiavi ha fatto
la gloria dei cesari, questo il senso. E la compassione di Bruno a
raccontarcelo.
Elia Belcufinè -L'orologio di Laura-: Dolente ballata che dice del
tempo che passa e che si vorrebbe fermare. Ricordi che tornano e
pennellate veloci per darci immagini ora rasserenanti ora tristi.
Sì, proprio così nasce una poesia. Bella e piaciuta molto.
Fabio Sangiorgio -il volo di Zitkala-: Bel racconto detto con
suggestive immagini poetiche. Piaciuta (ma Zitkala è , per caso, il
cantore dei pellerossa ?).
Il Gabbiano -Oh si, i ricordi !-: I tuoi ricordi, accidenti ! sono i
miei. Mai nome scelto fu più azzeccato per chi vola, con la mente,
sopra quell'incanto così ben descritto. Grazie.
Sandra Greggio -Per sempre-: Intensa dichiarazione d'amore.
Piaciuta.
21 settembre
Hirich Inha -Amami quando esce la luna-: Benvenuta nell'azzurro
Hirich. Ed esordio con romanticissima e bella poesia.
Patrizia Disidoro -Frammenti- Ed anche a Patrizia un caldo
benvenuta. Immagini forti che dicono di solitudine e dolore.
Piaciuta.
Carla Conti (?) -Ombra silente-: Dedica drammaticamente dolente "A
chi ha il futuro/Contato". Se ne sente l'atmosfera di commovente
attesa.
Carlo Chionne -Parigi-: E come rinnegare le proprie radici ? Non c'è
Parigi che tenga. Caro Carlo sono andato sulla tua intervista in you
tube e mi hai deliziato. Ancora una volta invito tutti a gustare
l'ironia, la poesia, la filosofia di vita di questo poeta che ci
onora della sua presenza.
Lorenzo Poggi -Migrazioni-: Bella la similitudine tra rondini e
migranti, bello quel definire "orfani" i fili elettrici sui quali si
posano le rondini. Drammatico e denso di commozione quel guardare a
chi, per ottenere dignità di vita, la vita rischia, perdendola
spesso. Molto, molto piaciuta.
Gabriele Renda -Editto bulgaro-: Ottima memoria Gabriele. Ma finirà
a breve il predominio di questa associazione per delinquere. E dopo
loro qualsiasi persona sarà meglio. Persino Max (se è quello che
penso).
Lucio Cornelio -Lettera di commiato-:Quanto le parole possono
ingannare ! E Lucio ce lo racconta con la rabbia di un commiato
giustamente astioso e con intensa poesia.
Pasquale Di Meo -Prendo il mio cuore trafitto-: Drastica decisione
ed alfine senso di libertà. Che dura l'espace d'un matin e forse
molto meno.
Aurelio Zucchi -Attender deve il Paradiso-: Bella poesia e ottima
soluzione: il paradiso può attendere.
Antonia Scaligine -Un telescopio sul tempo-: Bellissima e filosofica
d'antica e sempre attuale filosofia. Spazio/tempo e limiti. Lineare,
circolare ? Ma Antonia risolve il dilemma con "e lascio cadere nel
tuo respiro/lo sguardo del mio cuore." Bravissima.
Livia Fedele -Una scelta-: Il delicato romanticismo delle precedenti
sue poesie qui è superato di slancio. Bellissima, con immagini dolci
ed appassionate. Applausi Livia.
Maurizio Spagna - Bambini scemi-: Bella serie di riflessioni,
denuncie e timori. E come non condividerle tutte. E come non sentire
pena per chi, oggi bambino, viene "programmato" da una e per una
società sempre più disumanizzata ?
Simone Magli -Campane morte-: E' un incubo questo quadro desolato e
desolante ?
Crtistina Bove -Hayflick Limit-: Cristina ci racconta della teoria
della eterna riproduttività delle cellule, contrapposta alla teoria
del limitato numero di possibilità riproduttive. E' dalla scienza
che nasce la poesia o viceversa ? E Cristina coniuga questo e
quello, magistralmente, lasciandoci, questa volta, nel dubbio.
(proposta: raccontaci la teoria della relatività. Chissà, forse
riuscirai ad essere più chiara di chi la spiega. Un caro saluto.)
Bruno Amore -Limerick "governativo"-: Più che altro direi fogna. E
quanto difficile ne sarà lo spurgo, caro Bruno.
Fabio Sangiorgio -Magari-: Splendida dichiarazione e richiesta
d'amore. Bellissima la chiusa "e di nascosto portarti/un vento di
cedro e gelsomino/per fare il passo tuo più dolce/e meno amaro il
mio cammino". Applausi.
Giuseppe Stracuzzi -Grazie Signore-: Intensa poesia, nata da
un'ammirevole fede.
Filippa Cicero -Dramma pauroso di una perpetrata Violenza-:
Descrizione cruenta d'un dramma vissuto da troppe donne. Magari
tutte riuscissero ad andare alla ricerca della libertà ! E magari
senza dare immeritato conforto. Piaciuta molto.
Federica Cavalera - Follie ad Auschwitz-: Non dimenticheremo mai.
Eppure ignoriamo persino le leggi che vietano la ricostituzione di
quel partito, complice di quel genocidio. Eppure consentiamo che
altri, con l'assoluzione morale che dicono d'avere per quei fatti,
ripetano quelle stragi su altri, loro fratelli. Temo non basti
ricordare. Molto intensa e sofferta la poesia.
Il Gabbiano -Quella "gente Muta ed assente"-: Mi associo
all'omaggio. Purtroppo mala tempora currunt, caro Il Gabbiano.
A tutti il più cordiale saluto ed un grazie per ciò che mi date.
Siete splendidi. Un saluto affettuoso al nostro illuminato vate.
Piero Colonna Romano
Un benvenuto alle due nuove poetesse,
che parlano entrambe d'amore, seppure in modo molto diverso; ciò a
riprova del fatto che l'amore è sorprendente, sempre ("L'amore
chiede tutto e ha il diritto di farlo", Ludwig van Beethoven) .
Carlo Chionne: Quanta umiltà in questa ammissione: Parigi ed il
Castellaccio, ma non semplicemente due luoghi, bensì due modi di
concepire la vita. Lorenzo Poggi: In autunno corre spesso il mio
sguardo su quei fili, ma mai avevo pensato a chiamarli "orfani", per
la partenza delle rondini; che incanto, Lorenzo, esteso a tutta la
poesia, ovvio. Lucio Cornelio: ritratto di una donna che commette
errori, "anche" di ortografia! Pasquale Di Meo: cuore, ricordi, la
vita stessa gettati nel mare , ma subentra un pentimento e con "Lei"
la vita rinasce. Aurelio Zucchi: Mi viene in mente un film "Il
Paradiso può attendere"; quanta gente insieme a te, ma a cercare "un
arduo ritorno", alla vita. La vita, bene immenso. Antonia Scaligine:
viviamo di interrogativi, Antonia, uno dei quali è proprio lo
scorrere del tempo. Bellissima la chiusa. Un Simone Magli che mi
lascia attonita, anche nel titolo, che fa molto pensare. Fabio
Sangiorgio: incantevole unione di donna e natura, con immagini
deliziose. Giuseppe Stracuzzi: quanto ottimismo trasmette la tua
poesia ed il "grazie" lo dico a te.
Piero Colonna Romano: si
riconferma la sua innegabile bravura nell'unire le sue conoscenze
trasformandole in poesia e anche con l'aggiunta del mito, e che
mito, splendido! Come la poesia.
Sandra Greggio
Amami, quando esce la luna
dice Hirich Inha
in nero notte , Enrico Tartagni -dice che gli : Occhi dalla Luna mi
pare
guardino se i fiori nascono di notte. bella poesia
Parigi -Carlo Chionne.è vero, la propria terra è sempre la più bella
Migrazioni -C'è invece chi aspetta il primo sole
per rischiare la vita e prendere il mare.Lorenzo Poggi molto intensa
Attender deve, il Paradiso
Aurelio Zucchi si attende, chissà forse ci sarà solo la speranza che
il
paradiso possa attendere noi.
Comprimenti! Complimenti per la tua bella satira
Armando Bettozzi
Hayflick Limit- Il limite Hayflick
Cristina Bove ,è vero sono termini che potrebbero sembrare poco
poetici,
in realtà io mi chiedo :è la scienza che ci porta alla poesia o
viceversa?...io credo che la scienza senza poesia è niente. Gli
elementi
della scienza(elettroni,cellule.e così via )diventano lettere per
scrivere ,
quando la scienza e la poesia sono materie di conoscenza per chi
scrive.
Ecco perché dovremmo sempre dire .
Grazie Signore -Grazie Grazie con la forza
della gola Giuseppe Stracuzzi bravo
Lezione di volo Piero Colonna Romano. . Se la velocità di un fluido
aumenta, la pressione diminuisce.bene, natura -scienza- poesia . la
tua
bravura aumenta con la tua poesia.
Muta ed assente Per Te. Patria mia,
Ed anche per la mia gente
Che a volte mi appare
Muta ed assente
Grazie Gabbiano per ricordarci che siamo tutti italiani .
Antonia Scaligine
Un cordiale benvenuto a due nuove poetesse,
Irich Inha che esordisce con una poesia semplice, spontanea e
piacevole, "Amami, quando esce la luna" e Patrizia Disidoro e alla
sua "Frammenti", abbastanza forte, specie nella chiusa.
Molto bella "Migrazioni" di Lorenzo Poggi, che ho trovato
malinconica ma anche speranzosa.
"Un telescopio sul tempo" di Antonia Scaligine, degna di lode per il
suo poetico esistenzialismo.
In "Una stella" di Livia Fedele c'è un magnifico intreccio di
passione amorosa.
In "Magari" di Fabio Sangiorgio spicca un'eccellente descrizione
ricca di immagini suggestive.
"Dramma pauroso di una perpetuata Violenza" di Filippa Cicero: io
penso che la poesia non debba mai impaurire, scioccare, il poetare
di questa lirica è un po' troppo violento a mio parere.
Grazie a tutti per le belle emozioni che mi regalate ogni giorno e
per l'opportunità di migliorare, leggendovi, la mia comprensione
della poesia e il mio poetare.
Simone
20/9/2011
Desidero ringraziare di cuore per il
gradimento delle mie poesie Piero Colonna Romano, Lucio
Cornelio, Carlo Chionne.
Ho letto volentieri la pagina azzurra di oggi, sinceramente molte
sono le poesie che mi sono piaciute, anche se non le accenno.
Ne cito solo qualcuna:
“Paese abbandonato” Lorenzo Poggi. Mi sembra di vederlo questo
paesino coi “bulloni sparsi tra fiori di campo…case senza occhi .
due cormacchie arruginite” e´dipinto con colori molto realistici.
“Tu mio ricordo” Lucio Cornelio. Mi piace l’assonanza dei versi che
dona un tono alto alla poesia.
“Mare” Angelo Michele Cozza. il mare é visto nei suoi molteplici
aspetti immenso, misterioso, furioso, oppure anche calmo “Oh calma
divina….sotto lo sguardo di un sole passante /che si specchia…”Bella
descrizione.
A tutti e a Lorenzo in particolare,cari saluti
Giuseppe Stracuzzi
19/9/2011
A Fabio Sangiorgio e Carlo Chionne: un
grazie ad entrambi. Al primo per la dolcezza della sua poesia,
intarsiata di metafore, una più bella dell'altra; al secondo, per la
sua "filosofia di vita" in versi: "sballottati" in questa vita, alla
ricerca del "perché", ma non abbiamo risposte.
Sandra Greggio
Commento per la poesia "METROPOLI" di Renzo
Giordani
"METROPOLI" DI Renzo Giordani
Dalla poesia traspare dapprima il senso di quel tragico giorno, la
crudezza della crudeltà umana ("il cemento grigio", l' "odio
cieco"), e poi traspare un senso di speranza e di pace, le parole e
i colori diventano più dolci (il fascio di luce "sfiora" -e non più
"graffia"- il cielo, la farfalla (della memoria) si posa tranquilla
sul cuore).
L'Autore Renzo Giordani, in questa poesia, come in tutte le poesie
che scrive, riesce a descrivere ogni genere di sensazione, concetto,
situazione, con parole e anche molti colori (il verde, il rosso...),
per cui la poesia non è solo fatta di parole, ma si riesce a
immaginarla come se si vedesse un quadro.
Alessandra Scelsi
Caro Piero, per quanto riguarda le
indicazioni richieste , io mi limito ad andare su Google e lì digito
"Intervista sulla Poesia di Carlo Chionne in you tube". So che ci
sono altre tecniche più raffinate , ma io non me ne intendo . Mi
segnalano la presenza di altri 12 nuovi FILES . Grazie per la tua
attenzione . Carlo Un saluto e un abbraccio a tutti che leggo sempre
volentieri r, ogni tanto anche con qualche buon profitto , in
particolare Dabalà, Pocci, Bove, Greggio, Conti, Stracuzzi, Amore,
Santoro e chissà quanti altri mi sfuggono.
Carlo
a Giuseppe Stracuzzi: che bella poesia,
e che bei pensieri! Efficacissimo il ritmo. Grazie, e complimenti.
Lucio Cornelio
Inizia col botto questa settimana azzurra e,
se il buon giorno si vede dal mattino, i prossimi sei giorni saranno
tutti da gustare. Queste emozioni, oggi, mi avete regalato:
Fabio Sangiorgio -Gli occhi della sera-: Nostalgia, rimpianto e
generosità che viene dall'amore. Un verso per tutti : "germogliano
fiori di silenzio". Bella e struggente. Applausi, Fabio.
Giuseppe Stracuzzi -Io l'ho visto-: Dolore espresso con alta poesia.
Bellissima. Complimenti. L'avevo previsto, ci vizierai, e lo hai
fatto, commuovendomi.
Enrico Tartagni -Il premier dell'italìaca Patria-: Un concentrato di
disgusto nei confronti dello squallido personaggio che ha infangato
l'Italia. Concordo.
Carla Conti (?) -La mia "grandeur"-: Lentamente si spegne, nella
consapevolezza rassegnata di quanto duro è vivere. Scala cromatica
al contrario che, piano, sfuma nell'arrendersi.
Lorenzo Poggi -Riti pagani-: Si rimane basiti di fronte a tali
manifestazioni. Riti pagani e riti voodoo per annebbiare menti
fragili. E per distrarre da "mucche truccate" (che portano salate
multe che poi saranno pagate anche dai terroni aborriti) e da sete
di potere personale. Ma i capi leghisti sanno con chi hanno a che
fare, conoscono i semplici strumenti di condizionamento delle masse
incolte e li usano. Lorenzo coglie l'essenza delle cose e ce la
racconta col suo incisivo poetare.
Gabriele Renda -Cara parresia…-: Molto opportunamente Gabriele
rispolvera un termine in disuso da tempo. E cita Orwell che, al
contrario, è oggi molto praticato. 1984, scritto nel '48, pareva
libro di fantapolitica. Pareva, mentre invece era lucida
premonizione. Bravissimo l'autore a dirci la sua rabbia ed il suo
disgusto. (chi sosterrà la superiorità della metrica su questa
denuncia limpida ?)
Fausto Beretta -In bilico-: Forse influenzato dalla precedente, la
leggo come una sua chiosa. Gli elementi ci sono tutti. Piaciuta
molto.
Lucio Cornelio -nightmares-: Decisamente bello questo sonetto. Bello
questo raccontar d'un tradimento. Azzeccato il titolo, per come la
vicenda è stata vissuta. Complimenti.
Carlo Chionne -Se sapessimo-: Filosofeggia Carlo. E lo fa anche con
sottile umor amaro. Piacevolissima.
Caro Carlo, ho visto e gustato il tuo spettacolo nel web. Intendevo
ritornarci ma, digitando "intervista a Carlo Chionne" succede più
nulla. Puoi darmi altra indicazione ? Grazie e a presto.
Giuseppe Dabalà -Candore -: Erotismo sottile (?) in questo progetto.
Piaciuta molto. Bravo Giuseppe.
Michael Santhers -Stupori-: Delizioso quadretto che narra della
perdita del primo dentino. Piaciute quelle immagini, così ben porte.
il passero -Guardandomi allo specchio-: Dicotomia tra autocondanna e
rimpianti ma, alla fine, i ricordi, rimpianti, prevalgono. Bella e
molto piaciuta.
Graziella Parisi -Ferite-: Dramma per le parole dette. Quella "voce
dal sen fuggita…" con errata intonazione. Le parole sono pietre,
parola, arma letale. Tutto questo, con bel poetare, ci racconta
Graziella. Complimenti.
Stefano Medel -Pioggia-: Triste inizio di settimana, detto con
rassegnazione.
Cristina Bove -Sul cancello-: Così si esprime un tormento, così ci
si racconta. E la speranza (ma sottile è l'invito al contrario) è
non essere decrittata ("conservo inadempienze sotto il letto").
Applausi e ola.
Nora Demaj -Alzheimer-: Il cuore che prevale sulla mente. Sempre.
Intensa e bella.
Federica Cavalera -Nuovi orizzonti-: Hesse ci dice che ciò è
possibile. Ma forse il cammino è troppo breve e pochi raggiungeranno
quella luce. Piaciuta molto perché intrisa di richiami filosofici
appropriati e di speranza. Brava.
A tutti una settimana ricca di poesia. A Lorenzo un ringraziamento.
Piero Colonna Romano
ho avuto problemi al computer sono
rimasto fermo al mese di agosto. bella Piero le sai tutte è di
Savena riferito alla mia Arci S Lazzaro
un caro saluto a tutti anche a Cornelio che l’ho percepito risentito
per non essere apprezzato... .non fartene un cruccio capita sia ai
migliori che peggiori
il passero
18/9/2011
Le poesie di oggi sono tutte belle, é stato un
piacere leggerle, ne cito solo qualcuna
“Bimbi” Una poesia leggera e luminosa. Benvenuta Filippa Cicero.
Cristina Bove”Tentativi di ancoraggi”Una poesia connotata da
pessimismo “condannati ad esistere/ senza alcuna speranza di
approdare” Si sente il bisogno di Fede, ma essa é ridotta soltanto
ad un barlume „c'è sulla terraferma, solo, un uomo è spoglio”.
Lorenzo Poggi “Adulterio” La chiusa dice tutto “Il mio silenzio è
pieno di parole/ che non sanno da dove cominciare.
Auguro a tutti una bella serata e grazie infinite alla nostra guida
Lorenzo
Giuseppe Stracuzzi
La pioggia farà brillare ancora di più questo
prato azzurro e sempre più intense saranno le emozioni che donerà.
Queste le mie:
Filippa Cicero -Nastri fatati-: Un caloroso benvenuto nell'azzurro
Filippa.
Cristina Bove -Tentativi di ancoraggi-: La leggo quale metafora del
vivere umano. L'uomo, sperso in deserti dell'anima, talvolta
intravede la luce della salvezza ma catene fragili (fragili
principi) gli impediscono salvifico approdo "e nessuno s'accorge di
morire" (dentro). E quella quarta strofa narra di conquistadores, di
"illuminate" regine, di grassi prelati a caccia d'anime per
soddisfare il loro sacro sadismo e tutti "condannati ad
esistere/senza alcuna speranza d'approdare" (alla salvezza). Servono
complimenti ?
Fabio Sangiorgio -L'ora rapace della notte-: Efficacissima e
coinvolgente narrazione d'un sogno. Bellissimi versi, di notevole
violenza e ,nonostante ciò, non privi di buongusto. Anzi.
Giuseppe Stracuzzi -Un'incombenza-: La lotta per la sopravvivenza,
ossessione di noi tutti, con la sopraffazione. Qui gli ultimi non
saranno i primi. Per loro, ultimo rifugio, la spazzatura. Giuseppe
ci stai viziando.
Enrico Tartagni -Il mare-: Un affresco certamente. Affresco di
sentimenti che nascono davanti e per il mare. A maggior ragione se
questi è metafora della vita. Bellissimi i due versi finali, a
conferma di quanto sopra detto.
Carla Conti (?) -Levogiro-: Degna d'un cruciverba. Ma se usiamo il
titolo per comprendere, ecco che Carla ci racconta di come ogni
bella immagine che usa, devii verso altro significato. Strepitoso
quel "Mandrie Agnostiche/di trampolieri". Per levogiro, fortemente
convinti d'altro i trampolieri.
Debora Stifani -A Rosanna-: Paolo di Tarso sulla via di Damasco. E'
quello che ci racconta Debora. Giusto, per lei, dedicarla a Rosanna,
l'illuminante.
Lorenzo Poggi -Adulterio-: "per il rinnovo del certificato
d'esistenza" è verso grondante rassegnazione. "Il mio silenzio è
pieno di parole/che non sanno da dove cominciare." Sono versi che
dicono di dubbi e tormenti. E l'adulterio è quello che si compie dei
confronti d'una vita che tradiamo. Intensa poesia, degna del
migliore panorama letterario del grande Lorenzo.
Gabriele Renda -C'è chi dice no-: Cosa scriverai, caro Gabriele,
quando Berlusconi lascerà la scena ? E' fonte inesauribile di
satira, il più squallido presidente del consiglio che abbiamo mai
avuto. Ma possiamo rallegrarci, perché ha toccato il fondo e se ne è
accorta persino la Arcuri !
Fausto Beretta -A cena col futuro-: Ottima riflessione e molto ben
raccontata. Guardare ai giovani e ripensare al nostro passato.
Invertendo i ruoli: e che mai, di noi, loro penseranno ?
Aurelio Zucchi -L'eco e la luce-: Il bel ritmo dell'endecasillabo,
usato per raccontare, magistralmente, uno stato d'animo. Difficile
l'esegesi ma affascinante per intero. Bravissimo Aurelio.
Lucio Cornelio -invito al citofono-: Papero balbettante ("tu l'hai
detto") nel primo verso e usignolo danteggiante nei successivi
endecasillabi. Il tutto per dirci d'un banale episodio accaduto nel
corso d'una giornata di lavoro. Ma anche questa è poesia,
poffarbacco ! Ma, hai visto mai, ci fosse qualche sottile metafora,
la prego, ce la illustri.
Bruno Amore -L'uomo che sono-: Rassegnàti ad essere quel che si è,
in attesa di far "…quattro chiacchiere/col niente che rimane".
Intensa e sofferta. Piaciuta molto.
Il Gabbiano -La scogliera-: Affresco, dove si confondono paesaggi
dipinti con sentimento, ricordi e amore. Dolcissima tutta, porta
freschezza con la sua spontaneità. Bravo Il Gabbiano !
Nora Demaj -La delusione è…..-: Nessuna speranza poteva esserci
eppure resta, nel profondo, delusione. Sentita molto e, di
conseguenza, resa.
A tutti il più cordiale dei saluti con l'augurio di buona domenica.
Ed un grazie al nostro illuminato vate. Piero
Colonna Romano.
17/9/2011
Desidero ringraziare per le positive
considerazioni delle mie poesie Piero Colonna Romano, Sandra
Greggio, Lorenzo Poggi.
La pagina azzurra di oggi, dopo una lunga assenza da poetare la
ritrovo piena di versi attrattivi capaci di trasmettere emozioni.
Tutte belle le poesie, mi sono intrattenuto a leggere con attenzione
„Dilazione“ Le poesie di Cristina Bove sono molto efficaci e
sapientemente dosate di umore.
“Pensiero triste” di Armando Bettozzi. Mi piace la metafora, i sogni
come i desideri sono una luce che guida l’esistenza, quando il
sogno“ é evaporato” lascia il vuoto.
“Rendiconti” di Lorenzo Poggi. Trovo l’apertura molto originale: ”Ci
siamo persi in un mazzo di chiavi”
“Il cuore di Napoli” di Simone Magli. Desidero citare questi versi
poiché fanno sentire il carattere di Napoli “là ci sta gente che
tiene il sole negli occhi, /che quando parla ti fa sentire la
musica”
“Senza stagione” di Sandra Greggio. Bella, Si sente la forza
espressiva dell’amore.
Cari saluti e buona domenica a tutti, un grazie speciale a Lorenzo
Giuseppe Stracuzzi
Vorrei ricordare a tutti che esiste lo spazio
"Dibattiti sulla poesia e critiche".
Simone
Rasserenante sabato, nell'azzurro pulito di
questa bella pagina. E queste le mie emozioni:
Bruno Amore -Stella chimera-: Quanto ben descritta la pace della
sera, in contrapposizione al rumoreggiare del giorno e la speranza,
che tale pace dà, per un "luminoso far dell'alba" prossima ! Ed un
pizzico d'erotismo finale che non guasta mai. Piaciuta molto.
Cristina Bove -Dilazione-: Esordio che ci dice di apparente
fragilità ma anche di grande adattabilità. Si esamina, anche con
ironia, Cristina e ci regala versi efficaci e piacevolissimi.
(Dilazione…in corpo rata: applausi)
Fabio Sangiorgio -Il diciassettesimo pensiero-: Ecco quanto può
coinvolgere (e con che passione !) un amore. E quanto efficacemente
Fabio ce lo racconta ! Quel "soltanto pochi metri infiniti" dà senso
all'intera poesia. Bella e piaciuta molto.
Giuseppe Stracuzzi -Politicanti-: Questo sono questi ! E Giuseppe ce
ne dà una dolorosa (per noi) immagine, con versi e metafore
efficacissime.
Armando Bettozzi -Pensiero triste-: Sogni quali luci che svaniscono
e tornano, tristemente, alla memoria. Molto bella ed intensa.
Antonio Teni -Trascendendo l'attimo-: Supera l'attimo di smarrimento
e ricordi, Antonio. E ci narra, del suo intendere la vita ( spine
confuse con rose) e della sua pessimistica certezza che "…il sangue
sui petali del mio oggi…/me che roridi sono del mio ieri/e anche lo
saranno/del mio domani". Poesia bellissima che ci viene regalata.
Grazie.
Fernanda Battagliese -Teresa-: Testo degno d'una canzone di
Cristicchi. Molto coinvolgente per la sua drammaticità. Bravissima
Fernanda.
Enrico Tartagni -Il concorso di poesia-:Enrico esprime il sentire di
tutti i partecipanti (trombati) a concorsi di poesia e lo fa con
gradevole umorismo. Piaciuta molto.
Carla Conti (?) -Anime dannate-: Come poeta maledetto, Carla urla il
suo anatema. E sono versi vibranti di rabbia e di visione catartica
del dopo. Affascinante.
Lorenzo Poggi -Rendiconti-: Mazzo di chiavi quale morale perduta. Ed
anche il passato è stato vissuto in quell'assenza e sa di muffa ed
inutilità. Ed è nostra la volontà (non destino) che ci ha fatto
indire tornei di stupidità. Bellissimo questo altro capolavoro di
Lorenzo.
Simone Magli -Il cuore di Napoli-: Bella descrizione di Napoli, del
suo sole e dei sentimenti di chi ti ci accoglie. Sconsolata
conclusione che, però, vale per ogni altro luogo, per ogni altro
popolo. Bella molto.
Gabriele Renda -Osteria Italia (la ricetta)-: Provoca Gabriele:
facciamogli pagare le tasse ! Logica distruttiva, dettata dalla
rabbia e dall'amarezza.
Federica Cavalera -La nostra panchina di fronte al faro-: Romantico
olio su tela che dice di un desiderio, ricorrendo a ricordi
indimenticabili. Bella molto.
Sandra Greggio -Senza stagione-: E' un invito, all'amato, di fermare
lo scorrere del tempo alla stagione della primavera. Detta con dolce
intensità.
A tutti auguri di felice weekend. A Lorenzo un particolare grazie.
Piero Colonna Romano
Leggo, tra i commenti odierni, la
risposta che Angelo Michele Cozza ha dato all'ing. Cornelio.
Raramente ho letto migliore lezione di tolleranza (e la mente va a
Voltaire) in prosa e, successivamente, in poesia. Mi consenta,
Angelo Michele, sommessamente, di complimentarmi con lei.
Piero Colonna Romano
Con molta umiltà mi accingo a commentare
questa grande pagina.
- Bruno Amore "Stella chimera": incipit molto molto bello "e i suoni
si vestono di eco". Che meraviglia questa stella chimera! Questa è
poesia!
- Cristina "Dilazione": oggi ha voglia di giocare Cristina.
Approfittiamone!
- Fabio Sangiorgio "Il diciassettesimo pensiero": Lei è tornata. Ci
separano solo alcuni metri infiniti. Ma ci sarà posto per me nei
suoi pensieri? Mi accontento anche del diciassettesimo. Ma una volta
non era la donna che soffriva le pene d'amore?
- Giuseppe "Politicanti": è la festa triste della politica. "Si
vendono al successo,/imbottigliando accenti/e fiaschi di parole". Il
prezzo che paghiamo è alto "maialini infanti a lunghe file che
aspettano il macello". Mentre si nascondono le notizie fumanti
all'orizzonte.
- Antonio Teni "Trascendendo l'attimo": siamo nell'ora che più non
anima gli specchi e tutto trascende. "e ancora non discerno la rosa
dalla spina/se non per il sangue sui petali del mio oggi…". Antonio
attento a non farti prendere troppo dalle tue stupende immagini.
- Fernanda Battagliese "Teresa": "Si perse un giorno nel suo
mondo/nella poesia della sua fiaba/in cui nessuno riuscì ad
entrare". Quanto amore Fernanda!
- Carla Conti "Anime dannate": Nuota nel suo mare Carla! Immagini da
inferno dantesco!
- Federica Cavalera "La nostra panchina di fronte al faro": basta il
titolo per una full immersion in una serata di ricordi
- Sandra "Senza stagione": Non ci servono le stagioni della vita,
anche quelle che appassiscono e muoiono sono per noi sempre
primavera. Appassionata!
Un caro saluto a Piero, Sandra, Stracuzzi, Dabalà, Bruno Amore,
Gabriele e a tutti gli altri. Per Lorenzo ne sto ordinando uno
speciale.
Lorenzo Poggi
Esimio sig. Lucio Cornelio, alias
chissà chi, eclettico amante paladino
e detentore del sapere aulico, 'appassionato cultore di argomenti
umanistici', e affermato e valente ingegnere e studioso di scienze
ho
letto quanto da Lei scritto e le repliche a osservazioni e
impressioni
degli autori presenti sul sito e mi sono quasi divertito a vederla
brandire nell'arena della vanità dei narcisi il tridente e il gladio
che
veemente agita in segno trionfale a deterrente di chi oscurasse la
sua
energumena vigoria intellettuale e letteraria. Come potrà, se lo
vorrà
verificare, io non ho mai assunto veste censorie o critiche nei
confronti di chicchessia, è la prima volta che mi affaccio dalla
finestra dei commenti, sia per non avere disposizione in tal senso
sia
perché ciò che siamo non muta, sia se riceviamo allori, sia se ci
boccino. Mi permetto sommessamente di suggerirle e incitarla a
coltivare, tra le tante virtù anche quella semplice naturale e
elementare dell'UMILTA' e del rispetto per i 'non dotati', per la
plebe
poco acculturata, accantonando borie e sicumere intellettuali. Si è
molto impegnato per pubblicizzare il suo curriculum, o meglio
autobiografia titolata, e mettere in evidenza i diversi campi dei
suoi
interessi e competenze. Ma chi glielo ha chiesto? Vede io non sono
laureato, non ho i suoi titoli, sono figlio di povera gente, mi sono
sudato la vita eppure potrei parlarle di teoria delle catastrofi, di
varietà differenziali, di sistemi dinamici, di cammini e gradienti
epigenetici, di tao della fisica, di struttura tridimensionale delle
proteine, di enzimi e coenzimi, di Pascal, di geometrie non
euclidee,
di matrici a diodi, di sistemi operativi, di Diderot o di Tolstoj,
di
Linux, di macchine virtuali, di software Maple, di Mathlab, di
Simulink
o ugualmente di Montale, Leopardi e perché no anche di Dante, di
Lacan o
Marcuse o di Russel o di Adorno o di Bergson, di etologia, rinviarla
al
mio plastico ferroviario visibile su Youtube, costruito in dieci
anni
con tanta pazienza e applicazione dove confluiscono conoscenze
teoriche
e capacità manuali e creatività, ecc ecc. Ma se ciò facessi,
commetterei (e l’ho commesso!) il suo stesso errore! Cosa ha a che
fare
tutto questo con un sito che raccoglie testi di autori dilettanti o
'laureati' o di estradizione culturale molto diversa. E' forse un
sito
web un'agora di letterati blasonati o il luogo virtuale ove uomini e
donne, giovani e vecchi, vogliono esprimere sentimenti e emozioni,
secondo le loro possibilità culturali e comunicarli al mondo? Vuol
forse
Ella ricordarci un P. Valéry o un T. S. Eliot? Se talvolta mi sono
soffermato su qualche riga in cui si faceva menzione di un mio
scritto
non mi sono mai preoccupato di un giudizio letterario ma di quanta
mia
umanità e sensibilità veniva percepita, se un mio stato d'animo o
una
mia emozione o una mia pena o una mia riflessione esistenziale
emergesse
e attirasse l'attenzione di altri, di quanta ricchezza o povertà
d’anima
fossi portatore e mi veniva accreditata. Una donna può essere bella
e
ben fatta, obbedire a tutti i canoni di perfezione estetica ma può
non
ispirarmi e trasmettermi nulla! Confinati in un modello culturale e
vincolati ad una visione 'localizzata' è evidente che riesce
difficile
attribuire poi pari dignità a rappresentazioni dell'essere poeta
meno
familiare e ricorrente e non designabile con etichette nuove o
vecchie
che fossero e trasgressiva di ogni regola d’arte. Un cinese potrebbe
trovare Dante un poeta meno apprezzabile di un anonimo poeta cinese
di
qualche secolo addietro, o trovare, se non filologo, il latino una
lingua da alieni o arcaica! Le nostre preferenze non possono avere
un
carattere universale: esiste un solo ritmo, esiste un solo verso,
c'è
una sola metrica, c’è un unico poetare? Ingegnere lei saprà
certamente
che vi sono infinite metriche possibili? Non è forse una
convenzione,
non cambia la topologia e la forma al suo assumerla? La libertà è
tolleranza e lei ne ha poca: 'i paperi balbettanti' come lei dice
non
hanno diritto a rivendicare una loro libertà di forma ritmo e
contenuto
anche se non rispettano i canoni poetici a cui lei è così
ossessivamente
legato? Impariamo prima ad essere liberali saggi e umani e se poi
qualcuno vuol incarnare Dante lo faccia pure ma non bacchetti e
rispetti chi tanto non rincorre o al cielo non aspira. Sarei
d’accordo
con Lei se ogni autore ambisse a ricevere il premio nobel di
letteratura ma non credo che sia tanto quello che tutti gli autori
del
sito si aspettino. Per quanto mi riguarda, se scrivo lo faccio solo
per
dire al mondo che in qualche parte sono, che esisto, vivo gioisco
soffro
e penso, poesia o no che possa intendersi. A che azzuffarsi in
contese,
scannarsi in confronti? Impariamo a vivere per quello che siamo e
non
per quello che gli altri dicono! Visione unilaterale e modesta la
mia,
ma tanto mi basta.. Se si aspira a un ‘valore di listino’ e solo al
listino di essere umani che dovremo fare riferimento. Scriva pure
quello che sente e come crede e accordi lo stesso diritto agli altri
e
se proprio vuole fare il cattedratico allora si faccia assumere da
qualche casa editrice o partecipi a un concorso universitario per
rettore presso una facoltà di lettere umanistiche. Cordialmente, un
rispettoso saluto e perdoni la mia anima prava e modesta.
Angelo Michele Cozza
Rimario non spulciai, musa non consultai
empireo non visitai
eppure allo svettare di un’emozione
sulla scia di un sospiro mi librai;
per ricchezza del cuore,
intenerito da spiragli di ideali
spasimo d’infinito e tristezza sentii;
di sogno in sogno, agognando ritmi e assonanze
il silenzio squarciai della mia vita.
Nella serra fiorente delle parole
quanto vagai per trovare un germoglio
da trapiantare nello sdutto sillabario!
In prestito, a poeti laureati,
l’uso dell’erudito strumento chiesi
per portare alla luce lo sfondo
che appare intorno al mondo:
la trama delle torture e dei lamenti,
degli amori e delle illusioni,
la nascita il vagito e il dissolversi
di accompagnatrici speranze.
Maldestro, senza credenziali,
vagabondando tra dizionari
avido mi mossi tra sempreverdi
significanti acquistando voce e fiato;
sudando recuperai al mio parlare
semi di un sillabico arpeggio.
Iniziato io, atono e afono, mi invaghii
sedotto dalla vanità della parola!
La parola porge spazio,
traccia scie di luci
attraversa, serpeggia, attracca,
fa ressa, indugia smania
schiumando... si dissolve!
Tende, vibra; disperata delira,
larva arrossisce, audace trionfa,
futile si arrende e si esilia;
lampo, miraggio; secca, tumida, cocciuta;
inquieta anela, sgronda e si addensa,
aspettando di uscire dal carapace
si affina nella durata e nel tono: vive!
Domarla domani sarà la mia ventura
non per raccogliere trofei o risonanti lodi,
lusinghe e bolle d’aria per la mente,
ma solo per gustare il dolce sapore
che rimane per aver parlato del cuore
e sconfitto l’insulto profondo
che riceve da oziose anime vuote.
L’udito esperto di voi poeti
non arretri con orrore
dal mio apprendista verseggiare!
Viva e mai perisca
nell’anima mia l’armonia di una fuga,
l’improvvisa emozione raggiante
figlia di sovrumano palpito pregnante,
il raptus alato nato in solitudine
nella gioia suprema di uno svolìo.
Angelo Michele Cozza
Tenera e dura allo stesso tempo "Teresa" di
Fernanda Battagliese, senz'altro originale.
Molto bella "Senza stagione" di Sandra Greggio, una notevole
personificazione.
Grazie a tutti
Un saluto
Simone
16/9//2011
Ecco alcune emozioni scaturite dalla pagina
odierna. Salvatore Armando Santoro: una delicata storia
d'amore, con l'invito a godere senza pensare alla sua eventuale fine
(carpe diem); molto bella! Cristina Bove: una poesia descrittiva, ma
che si innalza dalla mera realtà attraverso metafore anche a me
molto care; tra tutte, in particolare, quella "madreperla", che mi
piace associare anche alla luna. Fabio Sangiorgio: la tua
meravigliosa poesia non ha bisogno di commenti, parla da sé.
Giuseppe Stracuzzi: dà voce con i suoi versi proprio a
quell'atmosfera tipica di settembre, dolce e struggente insieme.
enrico tartagni: essenzialità di immagini che colpiscono il cuore;
stupenda! Lorenzo Poggi: come hai ben descritto il passaggio dalla
notte all'alba; pensieri che apparivano offuscati, bislacchi e senza
ragione, svaniscono alla luce dell'alba; stupenda poesia, Lorenzo!
Aurelio Zucchi: se hai intenzione di farmi perdere il senno, sei
sulla buona strada! Poi, andrò a cercarmelo sulla luna, come Astolfo.
Che meraviglia! Sindrome di Stendhal.
Sandra Greggio
A Lucio Cornelio
Ha perfettamente ragione… de minimis non curat praetor.
Per questo, come ha potuto notare, l’ho buttata in ridere.
Giuseppe Dabalà
Azzurro che lentamente ritrova tranquillità ma
con la previsione d'un qualche tsunami in arrivo. In attesa,
queste le mie emozioni odierne:
S.A. Santoro -Al Gran S. Bernardo-: Romantica scena d'amore, vissuta
in mezzo ad uno splendido panorama che però fa tornare alla mente
altre e diverse immagini, altro e diverso amore. Ed il narrare di
Armando rende vivi sentimenti e paesaggi.
Bruno Amore -L'archeologo del verso-: E così Bruno ci narra, con
endecasillabi (aiuto, vedo in lontananza la punta dello tsunami !)
quale sia la definizione corretta per gli amanti dell'immarcescibile
antiquariato. Piaciuta molto per il senso ed anche per l'eleganza
del verso.
Cristina Bove -Costarica (29-11-1992)-: Un ricordo che torna e
Cristina ce lo racconta dicendoci di "perle liquefatte", "immersa
nella madreperla", "bolla di dimenticanza", "battezzata a luce". Chi
ha detto che è criptica questa grande poetessa ?
Fabio Sangiorgio -La lumaca e il gabbiano-: Metrica ? Carneade era
un personaggio notissimo a chiunque, al confronto. Ma quanta poesia
c'è in questi versi, quanto sentimento ! E quanto coinvolgente è il
racconto poetico di Fabio ! Versi quali "portando una casa d'amore",
"e per casa l'abbraccio del vento", "Sciolsi le vele all'anima",
sono di grande lirismo, danno brividi d'emozione. Applausi.
Giuseppe Stracuzzi -Settembre-: Il mese dell'inizio dell'autunno
meteorologico che qui lo è della vita. Bello e nostalgico questo
guardare indietro, con la consapevolezza del dopo. Bravissimo
Giuseppe.
Armando Bettozzi -Che popolo fregnone!-: Mi pare eccessiva questa
rassegnazione. C'è sempre più, nella gente, la consapevolezza di ciò
che accade e le manifestazioni, sempre più numerose, dovrebbero fare
riflettere gli appartenenti alla "casta". A qualsiasi posizione
politica appartengano. Forse sarà sfuggito al bravissimo Armando, ma
le richieste della gente sono proprio quelle che, in questa poesia,
pare non ci siano. Non si discute il bel poetare d'Armando, spesso è
superlativo. Sul senso del suo dire, a volte, molte obiezioni.
Livia Fedele -Malinconia- Non ricordo chi ha detto che la malinconia
è l'immagine snob della noia. Ma qui non c'è noia, c'è rimpianto.
Piaciuta molto.
Maurizio Spagna -Di come è il cielo-: Bellissima la chiusa di questa
dichiarazione d'amore. Vale la pena ricordarla : "Mezz'ora senza
tempo/E passerò il sonno a sognare di te/Più in alto/Di come è il
cielo.". Applausi.
Michael Santhers -Patria-: E' l'idea dell'Europa che è naufragata e,
con essa, questa disgraziata Patria. Appunto: Amen. Complimenti
Michael.
Patrizia Prestano -Novembre-: Bisogno di protezione e di certezze.
Molto ben descritti questi sentimenti e bello (vagamente ambiguo ?)
quel "bianche come la purezza/come la spuma del mare/e mi illudo che
sotto di esse…/nulla è peccato."
Enrico Tartagni -I sogni dei bambini-: Semplicemente deliziosa.
Bravissimo.
Lorenzo Poggi -Insonnia-: Ed allora ben venga l'insonnia, se per
essa nascono poesie di tal fatta !! La spirale di pensieri non
ottimistici ed al termine la consapevolezza nei versi "Ho
riguadagnato l'alba/consumando le ore/in pensieri bislacchi/senza
ragione…" . Molto, molto piaciuta. Complimenti.
Aurelio Zucchi -In un bagno d'albe scroscianti-: Semplicemente
bellissima. Questo guardare al poi e volerlo fortemente come
l'adesso, denso d'amore. E con quante belle immagini e
contrapposizioni è detta. Penso che questa sia una delle tue più
belle poesie. Certamente è quella da me più apprezzata e sentita.
Applausi Aurelio.
Gabriele Renda -Inferno corneliano-: Cornelio apprezzerà certamente
questa parodia.(…vedo crescere quell'onda…). Da parte mia
complimenti.
Federica Cavalera -Alba-: Se un nuovo giorno nasce e siamo davanti
al mare, sarà gran giorno. Molto ben descritta quell'atmosfera
d'attesa e d'inizio giornata. Molto brava Federica.
Ma mi distraggono delle immagine che vengono dallo schermo Tv. Si
materializza un diversamente abile che, agitando un'ampolla,
benedice alcuni individui, apparentemente, normodotati, di verde
vestiti. Che sarà mai ? Televideo mi informa che si tratta di
Voyager e titolo della puntata odierna è "Viaggio nel voodoo
nell'Italia d'oggi".
Cambiato canale, a tutti invio il mio più cordiale saluto.
Piero Colonna Romano
Sono costretto a rispondere a Lucio Cornelio.
Forse sarebbe il caso che rileggesse il suo commento dell'altro
ieri. Lei è una persona ingombrante, offensiva.
Ancora una volta siamo in presenza di uno che non vuol capire. Io ho
risposto semplicemente alle sue osservazioni. Siccome sembrava,
secondo le sue parole, che per lei la poesia è solo Dante, ho osato
citare alcuni interpreti della poesia contemporanea. Non so come
possa affermare che io abbia detto che allora Dante e Petrarca non
valgono più niente.
Non so perché e a quale titolo chiedesse un confronto. Ma perché le
è dovuto?
Inoltre se avesse un minimo di senso poetico avrebbe cestinato da
solo quella "poesia".
Io il mio Viagra lo trovo nei versi che scrivo e che leggo. Non
altro.
Trovo la sua chiusa volgare e non all'altezza del suo ingegno.
Siccome non ho tempo e voglia di polemiche più o meno stupide per me
lei non esiste più.
Lorenzo Poggi
A Lorenzo Poggi
In cauda venenum, sig. Poggi, lei è il più sgradevole di tutti.
Da lei, tuttavia, ho imparato una cosa che non sapevo: cioè, che la
poesia si evolve. Concetto ardito, per uno come me, che crede nella
attualità dell’arte, e che distingue le poesie, e le altre cose,
soltanto in belle e brutte. Ritengo quindi che lei mi stia dicendo
che le successive entrate in scena di Gatto, Pavese, Scotellaro,
eccetera, abbiano progressivamente abbattuto il “valore di listino”
di Dante, di Petrarca, di Tassoni, di Aleardi, e così via…
Eccellente e geniale trovata la sua, mi creda, che serve a
giustificare, ci scommetto, tutti coloro i quali hanno capito che il
tennis è più facile da giocare se si toglie da mezzo al campo quella
rete insidiosa e ingombrante.
Sono perplesso e insieme ammirato, e capisco che lei mi sta dicendo
anche che – se finora non mi sono occupato di poesia – debbo
guardarmi bene dall’affrontar simili cimenti, riservati solo a
coloro che, come lei, se ne sono abbeverati fin dalla più tenera
età, costantemente e compulsivamente. Ho capito bene?
Accetto con riconoscenza la sua valutazione di Sonno, come
composizione “sciatta” e “ignobile”. E tuttavia, se lei avesse letto
con minore alterigia la mia protesta, avrebbe visto che lungi da
accattonar lodi o consensi, io chiedevo soltanto un confronto fatto
con onestà e franchezza, e senza tutta quella puzza sotto il naso.
Lei dice, parole sue: “…nessuna immagine che faccia scattar qualcosa
dentro…”. Perdiana, immagino che lei abbia bisogno di ben altro
Viagra per sentir tali scatti, impagabile Lorenzo…
Lucio Cornelio
A Caio Mario
sono andato nell’elenco dei partecipanti al sito, e da lì alla
pagina personale di Lucio Cornelio. Il mio racconto non c’è. Non so
dove sia. Non conosco ancora bene, forse, gli itinerari del sito.
Piuttosto, sono andato in cerca di Caio Mario, ritenendolo uno
pseudonimo, cui fa riferimento, come nel mio caso, un nome e cognome
noto a De Ninis. Non l’ho trovato né come Caio, né come Mario. Ho
capito allora che non si tratta di uno pseudonimo, ma di un anonimo,
di uno che nasconde la faccia, perché non ha il coraggio di
sottoscrivere le sue parole.
Non rispondo agli anonimi, non mi curo di loro. Il questo caso però
viene citato una terza persona, Antonio Fabi, ed io replico:
Antonio Fabi, unico tra tutti, mi ha rivolto, con familiare
cordialità, cortesi frasi e osservazioni. Per questo io l’ho
ringraziato, ed ancora – approfittando della circostanza – lo
ringrazio e lo saluto.
Caio Mario perse la ragione, durante il suo sesto consolato. Tu, a
quanto vedo, sei molto meno longevo e resistente di lui.
Lucio Cornelio
a Piero Colonna Romano.
nella sua risposta, il sig. Piero Colonna Romano - che d’ora in
avanti appellerò brevemente Colonna, termine a me più familiare per
denominare un genere d’impiantistica nelle civili abitazioni – non
nasconde una febbricitante ostilità nei miei confonti.
In ogni paragrafo della sua lunga requisitoria egli incapsula un
insulto di carattere personale, pur avendo io accuratamente evitato
simili approcci.
Già nel secondo paragrafo mi dà del cafone (immagino con un nervoso
scatto del mento e un’eloquente disdegnosa elevazione dell’omero
sinistro), e completa la sua invettiva d’apertura con la
stupefacente dichiarazione che io mi trovo, o me indegno, al
cospetto di ben 2000 poeti…che oscurano i cieli internazionali come
la Luftwaffe di Goebbels….
Forse oso troppo, ma ho il forte sospetto che l’eccellente Prof. De
Ninis, che sicuramente non ha bisogno di corifei che lo difendano,
sia sotto sotto contento che ogni tanto qualcuno, indegno di tanta
inarrestabile e pervasiva poesia, getti un bel sasso nello stagno.
Leggo, sig. Colonna, che si è trattenuto dal citare le mie poesie
“Vieni” e “Sonno” come “versi sciolti e privi di senso”, ed ancora
“melense e dolciastre banalità” Se è così, ha fatto malissimo.
Avrebbe fatto un piacere a me, insegnandomi qualcosa della sua arte,
ed anche a se stesso, riabituandosi ad uno stile di schiettezza ed
onestà che, proprio nella azione critica, dovrebbe invece essere
sempre presente e attivo nella sua coscienza.
Lei afferma, con molta imprudenza, che mi mancano sette secoli di
poesia, ma poi vedo che non riesce a comprendere il mio linguaggio,
perché non ha afferrato molto, vedo, della mia citazione della brava
Cristina. E non ha capito assolutamente niente del mio racconto, del
quale la frase finale è la ineliminabile, rivelatrice spiegazione.
Le raccomando, tuttavia, di non rileggerlo. Temo sia troppo al di
sotto della sua quota di volo.
Sono, infine, molto lusingato della sua attenzione. La prego di
reindossare il serto di lauro, di rientrare nella formazione di volo
e di non far più caso a paperi balbettanti come il sottoscritto.
Lucio Cornelio
a Giuseppe Dabalà
...de minimis non curat praetor
Lucio Cornelio
Come spesso fisiologicamente accade, ad
una sola provocazione fanno riscontro una gran quantità di
riscontri. Sono felice di aver constatato alfine tanta reattività,
sinceramente inattesa, dopo tante testimonianze di compassata e
inalterabile imperturbabilità.
Sono sistematico, e non facile alle generalizzazioni, e quindi
risponderò ad uno ad uno, usando la tecnica che come ingegnere
prediligo, quella del LiFo (Last In First Out).
A Sandra Greggio:
a causa della mia inesperienza, non avevo compreso che era il caso
di presentarsi con un succinto curriculum vitae. Ne faccio ammenda,
perché non avevo intenzione di restare nell’anonimato.
Il mio nome è a voi noto, il sig. De Ninis lo conosce, avendolo io
comunicato all’atto dell’iscrizione. Soltanto, desidero che per le
mie attività universitarie e professionali, non compaia nel web.
Ciò, per anticipare la risposta a quel signore che afferma che io
“mi nascondo” sotto lo pseudonimo di Lucio Cornelio.
Sono ingegnere, e le mie attività spaziano dalla ricerca nell’ambito
del corpo nero, dalla progettazione di strutture oltre la legge di
Hooke, alla instabilità flesso-torsionale, e alla progettazione di
database relazionali.
Ho lavorato sia al Politecnico, in facoltà di ingegneria, sia in una
grande azienda multinazionale, leader mondiale degli elaboratori
elettronici. Attualmente ho uno studio di ingegneria applicata.
Nonostante la mia formazione universitaria, fatta di fisica e
matematica, sono un appassionato cultore di argomenti umanistici, e
mi occupo di lettere, di storia, di filosofia e di latino, che leggo
con correntezza. La cosmologia, l’astrofisica sono miei interessi
fondamentali, e a tal proposito studio e approfondisco argomenti
quali la legge della relatività, la teoria dei quanti, la
interpretazione di Copenhagen e il principio di indeterminazione.
Sono un dilettante assoluto in fatto di poesia, e scrivo racconti e
poesie da qualche anno soltanto. Gli esempi più alti di poesia
classica, che mi appassionano di più, e che tendo fatalmente ad
imitare, sono Dante, Leopardi, D’Annunzio. Ovviamente leggo, e
apprezzo, poeti più moderni e alcuni contemporanei.
Il mio pseudonimo, Lucio Cornelio, è dovuto alla mia ammirazione per
il personaggio, figlio di Roma, che con tanta forza innovatrice,
intraprendenza e trasgressività ha portato quel nome. Il riconoscere
ad amici e nemici tutto quanto essi hanno meritato è una
caratteristica sua, che io mi sforzo di imitare quanto più posso, e
che ho citato in una mia più succinta presentazione al De Ninis,
evidentemente andata “perduta”, perché mi accorgo che viene
ripresentata come farina d’altrui sacco.
In definitiva, mia gentile interlocutrice, che ha saputo trattenere
l’ira e che mi ha risposto con tanta cortesia, affermo che non sono
un presuntuoso, né un aspirante protagonista, ma soltanto uno che
non risparmia critiche a se stesso e agli altri, senza tanti
complimenti, ma senza alcuna maleducazione. Non ho colpito nessuno,
non ho inteso colpire nessuno, ho piuttosto criticato con energia
alcune poesie, e alle reazioni di coloro che hanno così
scompostamente reagito alle mie parole – dure forse ma educate – mi
accingo a replicare con l’energia che mi è solita, e che costoro
hanno meritato.
A lei dico: grazie per le Sue parole e per le Sue osservazioni, così
appropriate e costruttive.
Aggiungo, concludendo, che ho citato a titolo d’esempio alcuni versi
di Cristina Bove perché essa mi è subito apparsa così brava che non
avrei così facendo corso il rischio di apparire denigratorio nei
suoi confronti.
La ringrazio dell’attenzione
Lucio Cornelio
15/9/2011
Non posso esimermi dall'entrare nel vivo del
dibattito, dal momento che anch'io spesso commento le poesie
del giorno, anche se non assiduamente . Semplificando, quando un
nuovo poeta si affaccia nel sito, io per prima cosa, vado a
conoscere la sua personalità tra i "poeti del sito", dove trovo la
biografia e la sua presentazione. Questo ho fatto anche con il Sig.
Lucio Cornelio ma, con mia grande delusione, nulla ho trovato che mi
permettesse di conoscerlo un po' meglio, senza limitarmi alle sole
poesie (anche se sono, per me, "specchio dell'anima"). Di
conseguenza, essendo "nuovo", mi sono imbattuta nella sua produzione
poetica, trovando quattro poesie, due in versi sciolti ("Vieni" e
"Sonno") e due in endecasillabi (i sonetti "Il mondo della chat" e "WebCam").
Ora, mettendo in relazione tali poesie con il suo intervento (che
non definisco con alcun aggettivo), noto che si cimenta in entrambi
i tipi di poesia. Non ravviso, quindi, la necessità di colpire gli
appartenenti al sito, sia perché non è molto educato nei loro
confronti e soprattutto per chi lo gestisce) ma soprattutto perché,
sapendosi destreggiare così abilmente in entrambi i tipi di
versificazione, non dovrebbe avere alcun problema.
Sandra Greggio
Proposta all'attenzione di tutti da Sandra Greggio
E lasciatemi divertire
Tri, tri tri
Fru fru fru,
uhi uhi uhi,
ihu ihu, ihu.
Il poeta si diverte,
pazzamente,
smisuratamente.
Non lo state a insolentire,
lasciatelo divertire
poveretto,
queste piccole corbellerie
sono il suo diletto.
Cucù rurù,
rurù cucù,
cuccuccurucù!
Cosa sono queste indecenze?
Queste strofe bisbetiche?
Licenze, licenze,
licenze poetiche,
Sono la mia passione.
Farafarafarafa,
Tarataratarata,
Paraparaparapa,
Laralaralarala!
Sapete cosa sono?
Sono robe avanzate,
non sono grullerie,
sono la... spazzatura
delle altre poesie,
Bubububu,
fufufufu,
Friù!
Friù!
Se d'un qualunque nesso
son prive,
perché le scrive
quel fesso?
Bilobilobiobilobilo
blum!
Filofilofilofilofilo
flum!
Bilolù. Filolù,
U.
Non è vero che non voglion dire,
vogliono dire qualcosa.
Voglion dire...
come quando uno si mette a cantare
senza saper le parole.
Una cosa molto volgare.
Ebbene, così mi piace di fare.
Aaaaa!
Eeeee!
liii!
Qoooo!
Uuuuu!
A! E! I! O! U!
Ma giovinotto,
diteci un poco una cosa,
non è la vostra una posa,
di voler con cosi poco
tenere alimentato
un sì gran foco?
Huisc... Huiusc...
Huisciu... sciu sciu,
Sciukoku... Koku koku,
Sciu
ko
ku.
Come si deve fare a capire?
Avete delle belle pretese,
sembra ormai che scriviate
in giapponese,
Abi, alì, alarì.
Riririri!
Ri.
Lasciate pure che si sbizzarrisca,
anzi, è bene che non lo finisca,
il divertimento gli costerà caro:
gli daranno del somaro.
Labala
falala
falala
eppoi lala...
e lala, lalalalala lalala.
Certo è un azzardo un po' forte
scrivere delle cose così,
che ci son professori, oggidì,
a tutte le porte.
Ahahahahahahah!
Ahahahahahahah!
Ahahahahahahah!
Infine,
io ho pienamente ragione,
i tempi sono cambiati,
gli uomini non domandano più nulla
dai poeti:
e lasciatemi divertire!
A. Palazzeschi
Pagina dei commenti occupata soprattutto da
uno scambio vivace di idee. Tuttavia, consentitemi di porre
l'accento su tre poesie che hanno catturato la mia attenzione. Carlo
Chionne: un esempio di limpidezza e semplicità, ma per esprimere dei
concetti che mi suscitano emozioni: "la vita è tale solo quando è
morta" e "la morte è tale solo quando vive"; qui c'è filosofia in
versi. Stupenda! Piero Colonna Romano: parlare d'amore con la
tecnologia, misurarlo in bit, giga, tera e peta: deliziosa. Lorenzo
Poggi: ancora semplicità, se vogliamo, ma sposata ad originalità:
piaciuta molto e diversa dallo stile consueto.
Sandra Greggio
Doppio azzurro oggi e doppie emozioni. Anche
forti quest'oggi. Queste le mie:
Gabriele Renda -Profezie 2012 (2)-: E Gabriele prosegue, con umor, a
snocciolare le sue divinazioni. Attendo le prossime. Bravo Gabriele.
S.A. Santoro -11 Settembre 2011-: Inseguire un amore che delude
costantemente, un amore forse troppo idealizzato, porta il poeta a
mettere in versi, con arte, rabbia, delusione, speranze.
Silvio Canapè -Là sul dirupo-: Decisamente bella. Quel "…il faro/col
suo rosso capezzolo/segnala al mare il suo finire" è deliziosa
immagine e l'intera poesia è una bella descrizione e di un paesaggio
e di un sentimento d'amore. Complimenti vivissimi.
Bruno Amore -Leggere la mano-: Elegantemente filosofica e
decisamente piacevole.
Cristina Bove -Come se l'avessi messo, il titolo-: Quel "i libri
aperti con cautela/ne uscivano profumi d'altre menti" è invenzione
poetica degna d'un grande autore quale Cristina. Ma ogni verso è un
lampo che illumina, ogni poesia è "profumo" della tua mente. Questa,
capolavoro tra tutti gli altri tuoi.
Carlo Chionne -Cosa sarebbe-: Se la realtà non fosse quella che è ?
E Carlo ci offre la sua risposta filosofica, con bella e fluida
poesia: la realtà esiste in quanto esiste il suo contrario.
Angelo Michele Cozza -Nulla cambia or grido-: Panta rei tradotto in
versi. Già, tutto pare uguale a ieri, uguale ai ricordi che ne
abbiamo. Ma la realtà è ingannevole, panta rei appunto. Né sapremo
mai se noi stessi siamo uguali a ciò che eravamo un attimo fa.
Piaciuta molto.
Antonio Teni -Se vuoi trovare il cuore !-: Altra lezione di vita
espressa poeticamente dal bravissimo Antonio. Un invito a guardarci
dentro serenamente, paragonando la vicinanza del cuore al nostro
corpo ed alla nostra mente, alla vicinanza dell'universo ad un dio.
Bellissima.
Armando Bettozzi -La vita, questa è !-: E in poesia settenaria
rimata che Armando ci racconta della sua visione della vita.
Rassegnata, sottomessa, priva di scelte perché affidataci, per dono,
da una superiore entità, immotivatamente.
Linda Grimaldi -Michel-: Con intensità, con maestria, Linda ci porta
nel mondo di un circo dove s'è compiuta una tragedia. E ciò che
leggo fa sprigionare nitide immagine. Pare quasi di udire il rullo
dei tamburi. Complimenti vivissimi.
Enrico Tartagni -Last day on Earth-: Omaggio a Vasco Rossi, al suo
essere grande artista. E quel "mi infilo una spina sottopelle/ma io
voglio una rosa" forse è la sintesi di quella vita spericolata.
Piaciuta molto.
Lorenzo Poggi -Le note-: Giocherella con le note Lorenzo e le usa
per una dichiarazione d'amore, un invocazione dolcissima. Bravo,
piaciuta molto.
Sandra Greggio -lo scambio-: Sogna Sandra. Sogna scambiare cielo e
terra per realizzare, appunto, un sogno.
Ma oggi la pagina azzurra ha ospitato, signorilmente, le perplessità
di un ingegnere che si cela dietro lo pseudonimo di Lucio Cornelio
(d'ora in avanti, per brevità, sarà chiamato Cornelio). Forse
bisognerebbe dare retta al dantesco "non ti curar di lor ma guarda e
passa" e lasciarlo nei suoi atroci dubbi ma, preferendo dargli una
mano a capire, questo gli racconto:
Silla formulò questa frase e volle che fosse usata quale sua
epigrafe: "Nessun amico mi ha reso servigio, nessun nemico mi ha
recato offesa, che io non abbia ripagati in pieno". Ai due termini
di "amico" e "nemico" qui necessita aggiungerne un terzo. Il termine
"cafone" e di conseguenza… ripagare, volendo, la prima regola della
scienza della comunicazione, che si usi pari linguaggio, se si vuol
essere intesi dall'interlocutore.
Egregio ing. Cornelio La informo che questo sito vede la
partecipazione di più di 2.000 (duemila) poeti. E ciò è dovuto alla
passione ed allo spirito d'abnegazione dell'eccellente ed
appassionato prof. Lorenzo De Ninis. A lui, prima che a noi tutti,
ella, Cornelio, ha recato, proditoriamente, offesa.
Tra questi 2.000, molti (e sono i più) sono poeti più che validi e
la lettura dei loro versi è fonte di godimento ed emozioni. E ve ne
sono tanti che hanno avuto importanti riconoscimenti letterari.
Tanti hanno trovato spazio in antologie. Tanti sono nelle librerie,
con le loro sillogi. Alcuni di loro sono decollati nei cieli
letterari italiani e c'è chi vede le proprie poesie già tradotte in
altre lingue. Uno tra loro è già sui palcoscenici internazionali a
portarvi la sua arte e la sua ironia.
Di tutto questo pensa d'essere degno, Cornelio ?
Personalmente, Cornelio, Le ho dato il benvenuto nel sito ed ho
commentato la Sua prima poesia apparsavi , ma Ella lamenta scarsa
attenzione nei suoi confronti e cita "Sonno" e "Vieni". Bene, ecco
ciò che avrei dovuto (per onestà) dire di questi due penosi
componimenti: "versi sciolti privi di senso. Nessuna emozione può
derivare da simili melense e dolciastre banalità. Entrambe, nella
chiusa, risentono dello stile al quale Cornelio è ancorato quale
cemento armato (quello che occupa la sua mente, purtroppo). Il dolce
stil novo.
Per carità di patria ho preferito evitarle, egr. ing. Cornelio, tali
esegesi.
Sic stantibus rebus è chiaro il perché il nostro Cornelio non
intenda quella splendida poetessa che è Cristina Bove. E come
potrebbe, mancandogli circa sette secoli di poesia ?
Ma Ella lamenta persino mancanza d'attenzione al suo racconto (?)
"Confronto" ed io l'accontento: potrebbe essere meno banale, di
quanto non sia, se il punto finale Ella, Cornelio, l'avesse posto
dopo la parola "desiderio". Ma La invito ad ascoltare "Genesi" del
Guccini, per capire di quanta pochezza ci ha omaggiati.
Ciò nonostante mi auguro di rileggerla su questo splendido sito che,
ciclicamente, vede turbolenze analoghe a quella che Ella vi ha
portato e non ne subisce danni, anzi ne esce" più bello e più forte
che pria", parafrasando Petrolini.
E stia tranquillo, ing. Cornelio, avrà tutta la cortesia che merita.
A tutti il più cordiale dei saluti. A Lorenzo, a maggior ragione
oggi, un grazie sentito. Piero Colonna Romano
Egregio Signor Lucio Cornelio,
desidero congratularmi con Lei, per la chiarezza ed efficacia dei
versi
della Sua poesia : “ Sonno “. Mi ha veramente deliziato.
Ho trovato , in questa poesia, la stessa , impagabile bellezza delle
poesie di Dante Alighieri, che Lei, appunto, dice di studiare,
imitare e
riprodurre.
Ne ha dato meravigliosa dimostrazione.
Complimenti vivissimi.
Giuseppe Dabalà
A Lucio Cornelio...
Il tuo commento, inviato non si sa a chi, non m'è piaciuto.
"È tutto un discorso tra voi"
Ci volevi entrare anche tu, vero? Volevi ricevere applausi a
bizzeffe. Forse è per questo che ti sei rivolto ad Antonio Fabi (che
certamente non aveva bisogno del tuo violino nuovo di zecca),
inchinandoti oltre misura?
Mi sa tanto che non sei capitato nel sito giusto, l'hai detto.
Ciò che è chiaro per te, può darsi che non lo sia per altri, e
viceversa.
Gli esempi sono molto utili, specialmente se indirizzati a se
stessi.
Il racconto a cui accenni è presente nella tua pagina personale. Hai
bisogno di sonno o di senno?
È normale credere in se stessi e darsi delle arie, ma se te ne
riempi troppo (come sembra) sta' attento a non pungerti, che sennò
scoppi.
Se vuoi essere cancellato, dai un'occhiata al regolamento del sito.
Caio Mario
Caro Poggi Lorenzo, la poesia è così,
ha ragione Lucio Cornelio (ed ha ragione la meravigliosa Cristina
Bove), non c'è bisogno di tenere insieme niente a tutti i
costi...non si sforzi troppo...Un cordiale saluto.enrico
...ma...la poesia di Cristina Bove
"Come se l'avessi messo, il titolo...Cristina Bove" è...è
meravigliosa...un capolavoro. ciao Cri.
enrico.
Risposta a Lucio Cornelio
Anch'io sono assolutamente perplesso.
Il signor Lucio Cornelio (indicativo del personaggio lo pseudonimo
scelto) dopo essere entrato come un elefante in un negozio di
cristalli, si fa vivo con una nuova provocazione.
Ma la mia perplessità non deriva tanto dalle dimostrazioni di
cattiva educazione, ma piuttosto dalla domanda primaria che uno si
pone leggendolo.
Ma da dove proviene un tale soggetto?
Ma cos'è un feretro risvegliato dopo sonno di secoli? Ma dove è
stato tutto questo tempo
in cui la poesia si evolveva?
Tesse le doti di Dante e non capisce niente di Cristina.
Ma dove è stato fin'ora? Non ha mai sentito (pesco così a caso) di
Montale, Ungaretti, Saba, Gozzano, Quasimodo, Luzi, Gatto, Pavese,
Scotellaro, Pasolini, Merini? Oppure che so? Garcia Lorca, Pablo
Neruda, oppure della poesia negra, oppure ...
Parla di metrica e di rime e si contraddice con quella poesia
(ignobile) intitolata "Sonno" che oggi ci propina.
Veramente incredibile! Poesia ovvia, priva di metrica con nessuna
immagine che faccia scattare qualcosa dentro. Sciatta.
Poi si lamenta che nessuno parli di lui, come se fosse dovuto a sua
maestà offesa.
Forse non ha capito che se nessuno ne parla è per carità di patria.
Perché qui funziona così. I commenti sono pochi e scarsi. Siamo
sempre gli stessi. Eppure nessuno si offende se non è citato.
Sì caro Lucio Cornelio (!) forse ha sbagliato sito. Quello delle
mummie è più avanti.
Le suggerisco di tornare a chiudersi nella sua stanzetta sicura dove
le risposte di marmo sono già appese ai muri.
Lorenzo Poggi
14/9/2011
Sono assolutamente perplesso. Leggo
poesie, che di poesie hanno solo il titolo. Dove sono i versi? Dove
il ritmo? La metrica?...Non capisco...e poi, dov'è la chiarezza, il
significato di tutto ciò? Leggo versi sconclusionati di Tizio,
lodati sperticatamente da Caio, e poi leggo di Tizio che ricambia il
favore, elevando Caio a vette prestigiose....E' tutto un discorso
tra voi.....
Sono capitato nel sito giusto? Sto chiedendomelo. Leggo testi poco
chiari, con parole arbitrarie inserite al solo scopo di produrre
effetti. Ma dov'è la chiarezza? Dove la proprietà di linguaggio?
Per conseguire chiarezza e proprietà giova senz’altro aver le idee
chiare sull’argomento che si deve trattare. Non può esser chiaro ed
efficace chi non ha un’idea precisa di quel che deve dire:
rem tene, verba sequentur
che una volta di più vuol dire: possiedi l’argomento, conoscilo
bene, e vedrai le le parole giuste sortiranno fuori.
Ecco invece, vi riporto un esempio dove ordine, chiarezza, proprietà
e purezza di linguaggio concorrono a rendere il pensiero vivo ed
evidente. Dante e Virgilio giungono all’ingresso del Purgatorio e
vedono davanti a se una porta con tre gradini, guardata da un
angelo:
Là ne venimmo e lo scaglion primaio
bianco marmo era sì pulito e terso
ch’io mi specchiai in esso qual’io paio.
Era il secondo tinto più che perso,
d’una petrina ruvida ed arsiccia
crepata per lo lungo e per traverso.
Lo terzo, che di sopra s’ammassiccia,
porfido mi parea sì fiammeggiante
come sangue che fuor di vena spiccia.
sovra questo tenea ambo le piante
l’angel di Dio, sedendo in sulla porta,
che mi sembrava pietra di diamante.
Questi versi sono meravigliosi, per chiarezza ed efficacia. Potreste
ricostruire i tre gradini, seguendo le indicazioni precise di Dante,
ma – ad onta della precisione, o proprio in virtù di essa - le
terzine hanno una loro impagabile bellezza.
Questa è poesia, che io studio e tento di imitare e riprodurre, nei
miei modesti tentativi. Non certo quell'ambizioso balbettare che
vedo da voi riprodotto e miseramente osannato.
Sono capitato nel sito giusto?
Poi, il racconto breve che ho inviato (“Confronto”), dov’è finito?
E’ stato cancellato? Certo non è stato registrato tra i miei
componimenti. E, se lo avete gettato via tra gli scarti, perché non
sono stato avvertito?
Sono capitato nel sito giusto?
Ed infine, la cortesia. Vedo che non è tra le vostre doti più
coltivate. La mia poesia “Vieni” non ha meritato menzioni. Nessuna
spiegazione. Zero. Qualcuno che dica: fa schifo, cancellala: niente.
Scrivo ad uno di voi, ed è come se avessi scritto al muro. Nessuna
risposta.
Va bene: volete dirmi almeno cosa non va nel mio modo di esprimermi?
Forse si ostina a seguire un ritmo, una metrica, che voi, che di
ritmo e metrica fate polpette, non gradite?
Sono capitato nel sito giusto?
Spiegatemi allora cosa significa per voi poesia, e chissà che non ci
intendiamo. Ma poesie così
“Si alleggeriva il segno altrove
in guarigioni sorprendenti
rimbellettava guance
accarezzava fianchi
lisciava di parole oltre i corsivi
mossi dalla sorpresa
qui dentro una franchigia di riquadri
correlate due immagini distanti
fanno la vita
e sembra…”
in verità, non ambisco a scriverne, assolutamente
(e mi scuso con Cristina, che è tra le migliori, e che ho preso solo
ad esempio).
Se non sono capitato nel sito giusto, vogliate cancellarmi. Non
rimpiangerò il tentativo fatto. Anche sbagliando, si impara
qualcosa.
Lucio Cornelio
Oggi pagina ricca, non posso mancare.
- Gabriele "Profezie 2012": sembrano buone profezie. Ma perché fanno
tanto male?
- Salvatore Armando "11 Settembre 2011": un gelido canto di fine
corsa
- Silvio "Là sul dirupo": malinconie di fine estate, malinconie di
fine amore. Resta il paesaggio della cittadina di mare e del faro
che "col suo rosso capezzolo/segnala al mare il suo finire".
- Cristina "Come se l'avessi messo, il titolo": io ne propongo uno
cara Cristina: "In sospeso".
- Carlo "Cosa sarebbe": intense riflessioni
- Angelo Michele "Nulla cambia or grido": è la stasi d'una vita
effimera e disillusa sapendo che "nulla è mai più come prima/eppure
il tutto, resta sempre uguale".
- Antonio "Se vuoi trovare il cuore!": devi andare adagio per
assaporare il ritorno del cuore che, se lo sai ascoltare, non ti
abbandona mai.
- Linda "Michel": immagini dal Circo. E' la storia d'un triplo salto
mortale finito male. Peccato che avevi solo 10 anni. Chiusa
bellissima e impressionante: "Dal foro nudo d'un telo/zig zag di
luna/sul solco acerbo di una stella".
- Enrico "Last day on Earth": "Mi chiedo se infilar le dita/a
rovistare tra le esequie e l'ultima data/o se inseguire i
pipistrelli con il casco". Siamo alle solite Enrico. Una fonte
inarrestabile d'immagini ed idee. Il difficile è tenerle insieme.
- Piero "Unità di misura": Amore smisurato in confronto ad un
piccolo giga. Proprio non ci siamo: "Ma naviga nel web,/o dolce mia
spilorcia,/ti dedico i miei voti/ed anche la mia noia". Molto
divertente!
- Sandra "Lo scambio": la solita Sandra che non s'accontenta e si
rivolge ai sogni per capovolgere la realtà.
Rinnovo i miei saluti a tutti lasciando da parte quello speciale per
il nostro Lorenzo.
Lorenzo Poggi
13/9/2011
Volo nell'azzurro di oggi e di ieri. Emozioni
e dubbi nascono leggendo e vi racconto i miei:
12 settembre
Aurelio Zucchi -Io non poeta-: Crisi ricorrente quella di chi,
poeta, teme il prosciugarsi dell'ispirazione. Aurelio ci racconta,
con maestria, i tormenti di una notte.
Lorenzo Poggi -Temporale-: "Si pagano gli scotti/di gomene non
saldate" e sono quei principi morali persi, ma di cui si è
consapevoli, che generano temporali nell'anima. Complimenti Lorenzo.
Gabriele Renda -Delirio nel deserto-: Delirio nel deserto ? Ma
assistiamo proprio qui, oggi, in Italia a ben altri deliri. E
saranno esiziali.
Fernanda Battagliese -Autismo-: Sempre struggenti queste
descrizioni. Fernanda ha vissuto con intensità le sue esperienze ed
il suo poetare ce le rende in tutta la loro drammaticità.
Simone Magli -Insonnia di piacere-: Detta così, meglio rinunciare al
sonno. Piaciuta.
Cristina Bove -Schrodingeriana-: Paradosso del gatto.
Delocalizzazione dell'atomo e smarrimento nel non sapere dove siamo,
chi siamo né che cosa siamo. Altri ci dicono vivi, ma viaggiano in
spazio/tempo diverso dal nostro. E resta soltanto esplodere in
coriandoli, non essendo certi neppure di questo. E Cristina
trasforma in poesia, scienza e filosofia. Applausi.
Angelo Taraschi -Movimento ed inerzia-: Belle immagini risaltano. Ma
Angelo le condisce d'indifferenza e noia. Bella e piaciuta.
Michael Santhers -Elezioni-: E come descrivere meglio di così il
caos morale nel quale viviamo. Elezioni quale metafora di questo. E
applausi per come Michael riesce ad esprimere la sua rabbia, la sua
disillusione.
Enrico Tartagni -Rapida e mutante-: Il divenire dell'amore e la
speranza nel suo essere salvifico. Intensa e bella.
13 settembre
Lorenzo Poggi -11 settembre 2011-: "s'è aperta la borsa del valore
del sangue" è immagine forte e, temo, profetica. Ma Lorenzo,
concludendo con "Ma i loro architetti progettano torri/sempre più
alte", ci dice che l'animo umano non cambierà. Non rifletteremo su
tragedie e continueremo ad attuare discriminazioni, a seconda del
colore del sangue. Bravo sempre.
Stefano Medel -Non c'è libertà-: Esatto, Stefano. Libertà apparente
ed apparente democrazia. Siamo tutti (nessuno s'illuda) teleguidati.
1984 ? Leggerlo meglio, please.
Antonietta Ursitti -Torrido settembre-: Due sensazioni: caldo
anomalo, in questo mese, che fa nascere il desiderio d'un autunno di
refrigerio. Oppure lo sfibrarsi d'un anima e la volontà di reagire
per tornare a vivere. A scelta. Di certo Antonietta merita
complimenti.
S.A. Santoro -La maschera del tempo-: Dolcissimo questo ritrovarsi,
dolcissimo questo ricordare, dolcissimo questo latente amore.
Applausi Armando.
Cristina Bove -Linee d'orizzonte-: Confini che, una volta superati,
impediscono ritorni e ripensamenti. Dolente l'immagine di vele che
non diverranno ali, che sono sogni tarpati e persi, nella ricerca
d'un erroneo ideale, per il raggiungimento del quale tutto si è
sacrificato.
Enrico Tartagni -Addio mia concubina-: Sogno è cambiare lo stile del
venerdì. Appunto sogno. E così non resta che "stare ad aspettare lo
spegnersi del dì" senza speranza.
Sandra Greggio -Sera-: Quel buio della notte, che Sandra riempie di
dolci immagini, è protettivo ed è luogo di riposo dopo le fatiche
del giorno. Ma è anche un po' morte e l'alba sarà rinascita.
A tutti un cordiale saluto. A Lorenzo un grazie.
Piero Colonna Romano
Stupenda, di grande potenza lirica "Sera" di
Sandra Greggio, riporto la chiusa:
Lunga o breve che sia, la notte sfumerà
in un'alba splendente
E dare il buongiorno
sarà rinascere ogni volta
dal buio della notte.
Simone
12/9/2011
Non potevo esimermi dal commentare la pagina
azzurra di ieri, scusandomi per il ritardo. Ecco le emozioni
che mi ha suggerito. enrico tartagni: se sei migliore di me,
salvami, ma che tu sia migliore, non mi basterà. Molto intensa
questa riflessione. Lorenzo Poggi: sempre attuale, intramontabile,
il tema della maschera; si cerca di chiudersi, di celare i propri
sentimenti, ma basta poco, un "rintocco" per far pensare alla vita.
Bellissima e condivisa. Gabriele Renda: mi sento chiamata in causa
come insegnante; educare significa dare all'alunno gli strumenti per
pensare con la propria testa. Mi permetto di dire che da tempo
questo è l'obiettivo. Che poi la scuola abbia ancora dei retaggi
come quelli da te descritti, può essere, ma posso assicurare che ora
gli alunni hanno molta voce in capitolo, molta! Una Carla Conti
sempre brava, senza dubbio, un tantino inquietante, stavolta, se
devo essere sincera. bruno amore: che poesia deliziosa, da leggersi
e rileggersi, distensiva, leggera come il vento. Ida Guarracino:
quell"inerme" dell'ultimo verso riassume il significato dell'intera
poesia; noi, i responsabili. Complimenti anche per il titolo.
Graziella Parisi: un autunno commovente, tenero, meraviglioso.
Bravissima! Michael Santhers: con quanta magistrale ironia e belle
immagini questa descrizione è condotta! Renzo Montagnoli: che calma
nel cuore, leggendoti, Renzo, ma anche ascoltandoti, perché è
proprio un adagio la tua poesia. Cristina, hai scritto o meglio
"riscritto" la sintassi della vita; ogni tua parola è una perla.
Poesia da incorniciare, come tutte le tue, del resto.Piero Colonna
Romano: ma questa è una poesia o sono due? Una meraviglia, che mai
avevo trovato nella pagina azzurra, per cui spendo (nessuno me ne
voglia) qualche parola in più. Oltre alla musicalità (caratteristica
che si riscontra nelle poesie di Piero Colonna Romano), qui, un
connubio tra due poesie, tra loro intrecciate, un insieme di
immagini reali ed oniriche ("onirici silenzi":splendido), senza
trascurare, quasi in sottofondo, il tema di un amore fatto di timore
e rispetto insieme, tenero e leggero, ma anche che infiamma il
cuore. Concordo pienamente con il commento di Lorenzo Poggi,
evidenziando la spannung , rievocazione di quel "Mamma, dammi il
sole!" in" Spettri" di Ibsen . Ancora il mare (non sono l'unica ad
amarlo!) nella poesia de Il Gabbiano, dove si trovano le immagini
care anche a Piero Colonna Romano; poesia che fa sognare, molto
bella. Continuiamo? Certo: un mare, questa volta illuminato dalla
luce rossa di una luna che incute un po' di timore, una luna
anomala, tanto da considerare la natura in modo duplice, "madre"
(positivo), ma anche "matrigna" (negativo), termini di leopardiana
memoria. Piaciuta, molto.
Deliziata dalla pagina di ieri, resto ancora in arretrato, ma valeva
la pena non farla passare sotto silenzio.
Grazie a Lorenzo per avercela offerta.
Sandra Greggio
Benvenuta a Carla Composto
Doveva toccare a me di dare il benvenuto a Carla visto che sul
portale ce l'ho portata io. Ma come sempre arrivo in ritardo. Ma
Carla capirà perchè conosce i miei impegni ed anche i miei
.....acciacchi!
Carla fa il suo ingresso su poetare con un'ariosa poesia carica di
nostalgia, una poesia d'antan (come dicono in Valle d'Aosta), ovvero
una poesia d'altri tempi che rievoca fantasie e sogni repressi che
devono essere cancellati in fretta per non ricevere sgridate per
aver scritto sui vetri appannati.
Ma nella poesia si legge tutta la malinconia per un tempo passato e
che non torna più indietro, ma che può essere rivissuto perchè in
fondo i poeti sono tutti dei bambini ai quali tutto è permesso!
Salvatore Armando Santoro
Ho trovato molto profonda la lirica "Autismo"
di Fernanda Battagliese che con eccellenti immagini rende
bene l'idea del dolore, del silenzio, dell'impotenza, del logorìo
della malattia.
Simone
11/9/2011
Ringrazio i sitani per le magnifiche pagine
azzurre...A Simone, a Lorenzo Poggi e in particolare a Piero
Colonna Romano tante grazie per i bei commenti ad Antico amore.
Ancora tante pagine azzurre allietino i nostri giorni...
A. Ursitti
Splendida pagina azzurra a festeggiare questa
domenica. Queste le mie emozioni:
Lorenzo Poggi -Privacy-: Richiudersi in sé stessi e rifiutare gli
altri. Ma non bastano cani da guardia alla porta, quando un ricordo
(nostalgico) fa desiderare la vita. Bella molto, intensa e sofferta.
Gabriele Renda -Il luogo del pensiero-: Ricorrenza d'ogni anno che
invita Gabriele a raccontarci della sua delusione per ciò che gli
studenti, nel corso dell'anno, non troveranno. Efficace denuncia.
Carla Conti (?) -tu guardi me-: E così Carla si identifica con un
toro che aspira ad essere "matato" da un crudele e beffardo toreador
che non affonda la sua spada ma usa solo banderillas.
Bruno Amore -Cosa da venti-: Delizioso dialogo tra dolce refolo e
torrido scirocco. Provato l'uno e l'altro e Bruno me li fa tornare
alla mente.
Antonio Fabi -Ciclici cicloni-: Concordo: gli economisti sono
bravissimi a spiegare ciò che è successo ma incapaci di predire ciò
che avverrà. E questo governo in totale, confuso e criminale
affanno. Sonettando con naturalezza, A.F. ci racconta tutto questo.
Ida Guarracino -3650 giorni-: Tristissima ricorrenza che ha
sconvolto il mondo, riempiendolo di terrore e di rigurgiti d'odio.
Ben descritte le sue e le nostre emozioni.
Graziella Parisi -Autunno insieme-: Applausi a questa dolce
descrizione d'un incantevole rapporto. Mi torna in mente Sul Lago
Dorato. Brava Graziella.
Stefano Medel -Guardo la città-: E' un po' la prosecuzione della sua
precedente. Là v'era l'angoscia per l'indifferenza della gente, qui
troviamo un guardare, con nostalgico timore, allo scorrere del
tempo.
Michael Santhers -Footing-: Quante immagini negli occhi e nella
mente di chi corre su di un prato, per sconfiggere cellulite ! Belle
e magistralmente descritte. Piaciuta molto.
Renzo Montagnoli -Adagio per archi-: Con bella pennellata Renzo
descrive il morire del giorno e la calma che ci fa sentire dentro. E
quella speranza, sorretta dalla fede, nel prossimo giorno è come
dolce musica per l'anima. Bellissima.
Cristina Bove -Notte di davanzali e rose-: Struggente per come narra
di ricordi che non si possono cancellare. Perfetta nell'esposizione
grafica. Grande, Cristina, sempre.
Sandra Greggio -Preludio-: Sempre più brava Sandra a raccontarci di
stati d'animo, di speranze e di situazioni.
Il Gabbiano -Anche qui il dipinto di una romantica notte, reso con
tinte ora forti, ora sfumate, ora tenui. Olio e pastello, tecnica
mista, ma ogni verso è pieno di lirismo. Piaciuta molto.
A tutti i sitani il mio cordiale saluto. Al nostro vate un
ringraziamento. Piero Colonna Romano
Oggi una pagina talmente ricca da restare
senza parole. Quelle che qui commento non tolgono nulla alle
altre non citate.
- Carla Conti "tu guardi me": siamo nell'arena. C'è un toro illuso
dalla rossa muleta dell'amore pronto a donarsi al suo torero. Ma lui
ha occhi di uomo che sa la donna ben oltre le corna scalfite
come pugnali puntati. Lui sa uscire e rientrare, sa giocare con la
rossa muleta senza matare mai. E il gioco continua. Sono versi che
danzano!
- Bruno Amore "Cose da venti": Non c'è confronto tra Libeccio e
Refolo! Uno prepotente e ostile che dopo grandi rumori se ne va in
tre giorni. L'altro è il nostro vento. Quello per cui si lascia
aperta la finestra per farlo entrare. Quello delle serate estive.
Quello per tutte le stagioni. Quello che fa muovere i versi dei
nostri sentimenti.
- Renzo Montagnoli "Adagio per archi": Cala la sera e tutto si
rasserena. "E un lento adagio per archi/mi suona dentro /a
rallentare un'ora/che troppo veloce passa". Sì Renzo, la sento
anch'io la tua musica.
- Piero Colonna Romano "Mare": è una meraviglia questo duetto tra le
immagini del mare con versi in caratteri normali e i versi in
corsivo che sottolineano gli odori e le sensazioni, che suscitano i
primi. E il capovolgimento finale dei valori col corsivo che detta
immagini al mare. E l'unione finale nell'acuto "la libertà che sogni
nel suo immenso". Tanto di cappello!
- Sandra Greggio "Preludio": Ci si prepara con occhi ridenti
all'attesa che vorresti infinita come preludio di quel bacio,
proprio quello "intriso di sapori/bagnato di schiuma/caldo di sole".
Brava!
Lorenzo Poggi
10/9/2011
Molto saggia la poesia/riflessione "Figli dei
giorni nostri" di Fausto Beretta, mi hanno colpito in
particolare i seguenti versi:
gli abbiamo dato
talmente tutto
che poco hanno visto
niente hanno gustato
Bravo Fausto!
Mi ha messo la pelle d'oca, veramente molto forte "metropoli" di
Renzo Giordani, scritta in memoria dell'11 settembre 2001. La
scrivesti proprio a New York?
Questi i versi più forti:
giace freddo
il tuo cuore ferito
dall’insulto del tempo,
nel ricordo dei tuoi figli
smarriti nel fuoco
dell’odio cieco
Bravi tutti.
Vi seguo sempre, nonostante commenti poco.
Un saluto pieno di affetto e poesia.
Vostro Simone
Ecco altro weekend di sole. Ecco altra bella
pagina azzurra che questo mi racconta:
Fausto Beretta -Figli dei nostri giorni-: Tema grave quello esposto:
ai nostri figli abbiamo dato troppo. Troppo benessere materiale e
scarsa attenzione alla morale. Ed il risultato è sotto gli occhi di
tutti. Piaciuta questa denuncia, questa presa di coscienza che
dovrebbe essere di tutti.
Livia Fedele -Una ruga in più-: Dolente questo rimirarsi, questo
rimpiangere. Ruga in più e novembre penultimo mese dell'anno. Molto,
molto bella.
Renzo Giordani -metropoli-: Immagini graffianti ed efficaci per la
commemorazione d'un delitto contro l'umanità. Complimenti Renzo.
Enrico Tartagni -Marlowe- Bella e puntuale descrizione d'un incipit
di un qualche romanzo di Chandler.
Lorenzo Poggi -Gocce di sangue-: Desiderio di regalare amore,
intingendo la penna nel sangue del cuore e, con questo, tracciare
indelebili messaggi. Molto, molto bella.
Gabriele Renda -Miracolo oltretevere ! (?)-: Altro dito puntato,
questa volta su una delle catene al piede di questo paese.
Ovviamente sottoscrivo.
Carla Conti (?) -Onde-: Letto di spade quello approntato da un
sentimento di possesso tradito. E Carla è sempre magistrale nell'uso
delle parole, per renderci emozioni. Bella molto.
Bruno Amore -Il vecchio…cappotto-: Pensiero ricorrente dunque. Bruno
ci narra della vita che passa e di quei ricordi ai quali non
rinunceremo perché ("m'aderisce come morbida vigogna") protettivi.
Piaciuta come tutte le tue, Bruno.
Angelo Michele Cozza -Sbaluginio-: Ed al termine del cammino c'è un
interrogarsi, un rivangar ricordi. "Chi sono, chi fui, vissi ?"sono
domande dense di delusione e, forse, riguardano tutti. Molto intensa
e bella.
Debora Stifani -Una poesia per la Terra Santa-: "alla ricerca dei
passi di Abramo" , di quel profeta venerato dalle tre religioni
monoteiste e dalle stesse seppellito nel profondo delle coscienze.
Molto bello questo viaggio del pensiero e dell'anima. Complimenti
Debora.
Stefano Medel -Tante facce intorno a me-: E Stefano ci narra della
solitudine dell'uomo in mezzo a folle indifferenti e ostili. E lo fa
con disincanto ed amarezza. Piaciuta.
Michael Santhers -Il gatto-: Notte di caccia e d'amori, descritta
con la maestria di Michael. Di cosa mai sarà metafora quel gatto
zoppo ? (ammesso lo sia) Pregasi chiarire.
Federica Cavalera -Notti insonni-: Stati d'animo dolenti, narrati
con efficace poesia. Piaciuta.
A tutti l'augurio per un weekend pieno di poesia. A Lorenzo un acro
saluto ed un grazie.
Piero Colonna Romano
Per gli amici poeti -Piero Colonna Romano e
Lorenzo Poggi. Questa mattina, ho letto i vostri bellissimi
commenti che avete fatto alla mia poesia " Una Passeggiata nel
Bosco", vi ringrazio moltissimo per la vostra generosità alla mia
poesia. Mi scuso se non commento mai i vostri componimenti poetici,
ma mi soffermo a leggerli e devo dirvi che sono sempre molto belli.
Vi saluto caramente, unitamente al nostro caro prof. Lorenzo.
Il Gabbiano
9/9/2011
Mio caro Antonio "L'Urbinate"
or tu che sei il più grande Vate
abbi ancor un pò di pazienza
sto studiando un pò di scienza
ma or ti prometto su quel Giove
che sarò perfetto entro le nove.
Cordialmente Gabriele
Mi scuso se oggi non sono presente con il mio
commento (la pagina lo meritava, come sempre, del resto) ma,
dopo aver letto il commento di Piero Colonna Romano in data 8
settembre, avendo accolto il suo invito a conoscere più a fondo il
Prof. Chionne, mi sono persa in you tube, vedendolo e ascoltandolo
recitare le sue poesie. E fu così che persi il senso del tempo.
Faccio mio l'invito di Piero Colonna Romano, che ringrazio per
avermi dato l'opportunità di apprezzare questo poeta , che fino ad
ora, conoscevo molto poco.
Colgo l'occasione per complimentarmi con Lei, prof. Chionne,
manifestandoLe il mio rammarico per non avere a disposizione il
materiale che Lei chiede, in quanto ho iniziato relativamente da
poco a commentare sistematicamente (e non sempre) le poesie della
pagina azzurra. Essendo a conoscenza del problema ai suoi occhi, Le
dico solo questo: Lei li ha nel cuore e nella sua carismatica
personalità.
La saluto cordialmente
Sandra Greggio
Iniziare la giornata, camminando nell'azzurro,
è ottima ricetta per avere una gran giornata. E queste le mie
emozioni oggi:
Un benvenuto nel sito azzurro ad Antonio Belardinelli.
Francesco Colombo -Ho provato a togliermi l'anima-: Bella l'immagine
"a destra di questo punto". Senza anima resta, appunto, il vuoto.
Gus -Terra-: Già siamo funghi. Pensanti ? Piaciuta.
Livia Fedele -Blu-: Perdersi nell'amore è aspirazione, forse,
comune. Bella e ben raccontata questa emozione.
Enrico Tartagni -Nero negli occhi-: Enrico, abbandonato lo spazio,
ci racconta di quale sia il rimedio contro la solitudine e le
depressioni. E lo fa con maestria coinvolgente. Complimenti.
Carmelo Luparello -Sogno-: Quanta delicatezza nel volersi avvicinare
ad un'amata ! Ottimo sogno, molto ben detto.
Lorenzo Poggi -Un mondo alternativo-: Il rifiuto di quello nel quale
viviamo, fa volare Lorenzo in un coloratissimo mondo, dove i colori
violenti faranno da anestetico. Bellissima.
Gabriele Renda -La cagnetta della Brambilla-: Sai io l'ho sempre
vista come il personaggio d'un cartoon. Giapponese.
Carla Conti -Attesa sulla soglia-: Mettiamo d'essere al 31 dicembre
1999. Attesa di un nuovo anno, che spazzi i dolori del vecchio
morente, danze frenetiche e spari e giochi pirotecnici. E Carla, in
questo contesto, si estranea dolcemente e sente "La dolce melodia/Di
un convegno d'amore", grilli che si placano e "I cerchi
nell'acqua/Si aprono lenti". Attende, con disincanto, l'alba del
nuovo secolo. Piaciuta molto.
Giuseppe Dabalà -Notturno-: Applausi convinti. La trovo bellissima,
per questa atmosfera intima che narra e per come la narra:
bellissime immagini si susseguono senza interruzione e nascono da un
poetico animo. Complimenti vivissimi Giuseppe.
Il Gabbiano -Passeggiata solitaria-: Quei boschi del trentino, così
ben descritti, sono, in effetti, un pretesto per dirci d'un magico
amore. "Una fatina e un folletto innamorati…" deliziosa immagine.
Piaciuta molto.
Sandra Greggio -La casa sulla scogliera-: Potessimo guardare tutti,
in questo modo, ad un rapporto durato una vita ! Dolce finire così,
dolce quella casa in cima ad una scogliera a raccogliere il respiro
del mare. E l'ultimo. Piaciuta molto.
Federica Cavallera -Un granello di sabbia-: "in un deserto infinito
di incertezze", salvifico sarà un amato compagno di viaggio.
Dolente, intensa e bella.
A tutti l'augurio di una giornata serena. A Lorenzo un caro saluto.
Piero Colonna Romano
Caro Antonio,
ti ringrazio per l'attenzione che mi hai dedicato. Come sai, io son
nuovo di qui, e mi sto familiarizzando con l'ambiente tastando a
destra e a manca. Tra le (poche) poesie che ho composto, ve ne sono
d'amore e di guerra, e nella guerra, come sai, occorre colpire
forte, e colpire per primi.
Il sonetto su cui ti sei soffermato ha scatenato infatti una guerra
nella chat, dove spesso mi intrattengo, e dove annovero amici e
nemici. Altri ne sono seguiti, e una composizione, contro una certa
categoria di donne, pronube e adulatrici, è stato poi l'apice della
durezza e della - azzeccata - trivialità.
Posto che non è mia intenzione di scandalizzarvi tutti, e posto
anche che - per fortuna - ho composto anche cose più dolci e più
inoffensive, in verità io amo molto le poesie che ho scritto spinto
da quella vis polemica e combattiva che spesso contraddistingue
l'animo mio, e quindi mi piacerebbe che tu mi facessi da guida nel
contesto, magari leggendo "preventivamente" le mie composizioni più
accese, e mi evitassi così di mostrare un lato forse meno gradito,
anche se tecnicamente ineccepibile nella forma.
Se acconsenti, come posso inviarti questi miei versi "oscuri e
maledetti" ? Sono pur sempre creature mie, vi sono affezionato, e mi
piacerebbe comunque affidarle alla tua lettura.
Caratterialmente, nella vita e nella professione di ingegnere, io
sono Silla, perchè ho sempre dato, ad amici e nemici, tutto ciò che
essi si sono meritato.
Grazie
Lucio Cornelio
P.S. ho letto il tuo prestigioso curriculum, i tuoi versi sapidi,
tra il Catullo e il Marziale, e questo mi conferma che il presente
messaggio è inviato alla persona giusta
Pagina ricca. Difficile cogliere. Che
ognuno riempia il paniere dei suoi fiori preferiti!
- Francesco Colombo "Ho provato a togliermi l'anima": sempre bella e
spiazzante la poesia di Francesco.
- Enrico "Nero negli occhi": contorto quanto basta. Quando tutto è
nero "Non disperare tieni aperti gli occhi ad ascoltare" "accendi
quella luce che non ha l'interruttore e vieni verso di me".
- Carla Conti "Attesa sulla soglia": sembra che tutto si fermi per
la fine del secolo. Ma l'alba del nuovo cosa promette?
- Giuseppe Dabalà "Notturno": Bellissima Giuseppe! più la leggo e
più scopro tesori racchiusi nei versi. Uno per tutti: "Le voci nelle
mani, conchiglie di madreperla".
- Il Gabbiano "Passeggiata solitaria": che succede tra i boschi, tra
le altre abetaie che bucano il cielo se di tanto in tanto filtra un
raggio di sole? Succede che il cuore comincia a intravedere fate ed
elfi ed a rivivere scene d'amore: "Ho visto te/Svolazzante come
una/Farfalla colorata/Che correvi /Con i capelli al vento/Come un
capriolo/E raccoglievi/I fiori profumati".
- Sandra "La casa sulla scogliera": che importa se" Verrà il tempo
in cui/per sempre/nero ed indelebile inchiostro/Diventerà realtà".
Resteranno la casa sulla scogliera e le impronte sulla sabbia mentre
le mie e le tue rughe che anni di attesa hanno scavato saranno voci
che salgono al cielo. Brava Sandra! Alcuni passaggi sono da
incorniciare.
Un saluto a tutti ed uno grande grande al nostro anfitrione.
Lorenzo Poggi
8/9/2011
Caro Socio Lucio Cornelio,
il tuo nome mi è subito piaciuto, anche se per Silla non nutro
particolare simpatia, pur apprezzandone le doti militari.
Avevo notato anche la tua prima uscita sull'amore virtuale, che mi
aveva favorevolmente colpito, se non altro per la sua originalità.
Qualcuno ti ha criticato e tu hai diritto di replica, naturalmente.
Quella che ha pubblicato, però, mi pare, se mi è concesso,
eccessivamente ruvida e tale da sfociare nella trivialità..
Non sono certo uno che si scandalizza facilmente, dato che ho
scritto e pubblicato, anche su carta, parecchi pezzi "eroticomici":
epigrammi, doppie ottave, fescennini vari e anche un poemetto.
Ma - scusa l'osservazione - il buon risultato della musica dipende,
come noto, dal tono; e, posto che il tuo verseggiare è piuttosto
lineare è scorrevole (almeno per quello che ho visto) le tue
arringhe sarebbero più efficaci se meno "cruente".
Cordialmente
Antonio Fabi
O Gabriele, perché mai ti ostini
ad usare quell'ostico ottonario,
che non rende giustizia ai sopraffini
pensieri che con spirito incendiario
proponi tutti i giorni ai cittadini?
Più il verso è corto e meno si fa vario.
Prova l'endecasillabo, per Giove!
Meno dure saranno le tue prove.
Cordialmente
Antonio Fabi
Questa è una delle più belle pagine azzurre
che mi sia capitato di leggere. E di questo godimento sono
grato a tutti i sitani ed al nostro grande Lorenzo. Questo mi hanno
detto le vostre bellissime poesie:
Federica Cavalera -Un graffio nell'anima-: Benvenuta nell'azzurro
Federica. Apre bene questa pagina, questa bella e sofferta poesia.
Piaciuta molto. Brava Federica.
Stefano Medel -Breve-: La brevità della vita, attimi che volano,
sottolineata da uno Stefano in gran forma. Bella e rievocativa.
Armando Bettozzi -Claudio e Chiara, da mo e pe sempre: sposi !-: Che
deliziosa descrizione di un matrimonio e di quello che, quali
ricordi, fa rivivere. Complimenti.
Francesco Colombo -Arrivista anonimo-: Dichiarazione d'odio/amore
alla poesia. Quel "coscritto ignaro/di una generazione inesistente"
ha dentro tutta l'amarezza di chi si rende conto che pratica, con
amore, un'arte pressochè ignorata. Bellissimi versi rabbiosi,
piaciuti molto.
Enrico Tartagni -La morte in condominio-: Con versi intrisi di
commozione rassegnata, Enrico ci racconta d'un fatto di vita. La
morte in condominio. Bravissimo.
Gabriele Renda -Un calcio alle tasse-: Già, la religione dei nuovi
tempi, il calcio. Su questa punta il dito Gabriele, su quelli che si
ritengono intoccabili per…spettacolo ipnotico concesso al popolo, da
addormentare per quanto possibile. Ed anche di più.
Maurizio Spagna -Una mano di calore-: Bella l'immagine dell'amore,
dato come la pittura d'una parete, a coprire solitudini, delusioni e
incertezze. Belli e intensi tutti i versi che mi raccontano questo.
Piaciuta molto.
Carla Conti -Senza titolo-: Decisamente gotica e spiazzante.
Sensazioni (le mie) che vanno dal ricordo di un Poe a quelle di un
Bosch. Affascinante.
Cornelio Lucio -Il mondo della chat-: Un sonetto per condannare
questa nuova forma di comunicazione e le sue negatività , con
rabbia.
Bruno Amore -La preferita-: Elegantissimo e signorile come sempre,
Bruno ci dice delle sue preferenze. Bello il verso "le corde di
quell'arpa che nell'animo nasconde" e piaciuta tutta.
Antonio Teni -Solitudini-: Descrizione, di grande effetto scenico,
d'una notte nella quale si muovono uomini soli e speranze ed
illusioni. Bellissima.
Lorenzo Poggi -L'Etna-: Lorenzo vede l'eruzione dell'Etna come una
rivolta della natura contro le ignominie che l'uomo le perpetra. E
ce la descrive con versi di grande intensità emotiva. Complimenti.
Sandra Greggio -Dedicata alle donne-: E che dire di questo escursus
nel gota femminile ? La metrica ? Carneade. Ma non conta: ciò che
ricavo dalla lettura è divertimento ed è quello che Sandra voleva
dare, divertendosi, dall'inizio al D'Annunzio finale. Brava.
Carlo Chionne -Storia della Filosofia in versi, 9° Decapentade-:
Assieme alle deliziose e magistrali traduzioni di Fedro, Carlo ci
omaggia di questa storia della filosofia. Leggendola mi tornano alla
mente ricordi sbiaditi e quanti "ah sì" mormoro ! Pregevole
iniziativa questa: didattica, divulga cultura e morale. E,
soprattutto, mette ordine a confuse ed archiviate rimembranze.
Lezioni di morale e di vita l'una e l'altra opera. Di una morale che
viene da lontano e che dovrebbe essere nel nostro DNA e, quindi,
nella nostra gnosi. Carlo, molto opportunamente, ce lo ricorda.
Per una maggiore conoscenza di questo eccellente poeta, invito tutti
ad entrare in YOU TUBE, dove, digitando "INTERVISTA A CARLO CHIONNE"
potrete gustare, deliziandovi, la sua l'arte.
Orgoglioso di far parte, seppure indegnamente, di simile contesto
porgo a tutti il più cordiale dei saluti.
Piero Colonna Romano
Pagina piena quest'oggi.
- Federica Cavalera "Un graffio nell'anima": benvenuta Federica! Sì
è vero! d'un graffio profondo dell'anima ci racconti.
- Francesco Colombo "Arrivista anonimo": mi piace tanto questa
poesia. E' fresca, imprevedibile. "Sono evaso da un sogno bellissimo
durante l'ora d'aria per scrivere questi versi, commissionati da un
ubriaco spaventato dal mio cammino".
- Enrico "La morte in condominio": effettivamente in condominio non
muore solo il morto ma anche un po' le scale.
- Carla Conti "Senza titolo": effettivamente è difficile dare un
titolo a questa composizione piena di parole del passato classico,
mostri cattivi, streghe e maghi e magie da corte dei miracoli. Ci
sono perfino nottole che alando lentamente al di sopra delle orme
dei mitili rasentano i coiti carpiati dei colibrì epilettici.
- Bruno Amore "La preferita": la donna ideale che tutto dà e niente
chiede. Ma davvero esiste?
- Antonio Teni "Solitudini": magnifiche descrizioni di quotidiane
solitudini.
- Sandra "Dedicata alle Donne": sorpresa! Piccolo escursus tra donne
famose nella letteratura e nei secoli. Divertente e con un ritmo
tutto suo anche se nascosto. Ma perché citare anche D'Annunzio?
Non mi sembra che avesse molta considerazione per le donne se non
distese.
- Carlo Chionne "9^ Decapentade - L'Ellenismo: Stoici, Scettici,
Epicurei": 15 strofe da otto versi endecasillabi a rime alternate i
primi 6 e baciate gli ultimi 2. La storia della filosofia in versi.
Gli stoici, gli scettici, gli epicurei. Continua Carlo in questo
sforzo immane a cui tutti dobbiamo chinare il capo e ringraziare.
Vorrei solo citare una strofa che ha molti parallelismi con la
nostra situazione attuale: In questo quadro sempre più
confuso,/cominciò a vacillare la Ragione/il popolino si sentì
deluso/e si rivolse così alla Religione./Naturalmente c'era qualche
illuso,/convinto che a salvar la situazione/bastassero preghiere e
statuette/e fu così che nacquero le sette.
Un saluto a voi sitani. Mi avete fatto faticare. Ma non ve ne
voglio.
Lorenzo Poggi
7/9/2011
Ho litigato col pc. Ci siamo insultati per un
paio di giorni, abbiamo concordato una tregua armata. Ed eccomi
nuovamente su questi prati azzurri, a respirare poesia che questo mi
racconta:
5 settembre
Bruno Amore -Ricordi nell'estate-: "Fanno correre così sorrisi,
facezie, arguti lazzi" Surreale e bella questa poesia, dove i
ricordi diventano soggetto che agisce. Piaciuta molto.
Aurelio Zucchi -Geometria-: E' un sospiro di sollievo quello di
Aurelio. Confrontare ciò che è, con ciò che avrebbe potuto essere,
ed esserne soddisfatti non è da tutti. Molto bella.
Antonio Teni -Tu dormi-: E' un canto d'amore bellissimo. Versi di
delicato lirismo che commuovono. Applausi convinti, sei bravissimo !
Michael Santhers -Vento-: Una rabbiosa denuncia (ma quanta
proprietà, efficacissima, di linguaggio !) sulla vita e sulle nostre
coscienze. Piaciuta moltissimo. Complimenti.
Enrico Tartagni -Ti amo su un sentiero in siccità-: Un dolente
andare, una dolente invocazione. Un annegare nella rassegnazione,
aggrappandosi ad una certezza finale. Decisamente forte e bella.
Angelo Taraschi -Ipse dixit-: Attualissima presa d'atto.
Lorenzo Poggi -Le parole che lasciano il segno-: Riflessione
filosofica sulle parole non dette, sulle idee che crescono dentro e
non possono essere espresse. E rassegnazione finale. Bella e
profonda.
Armando Bettozzi -Sensazione d'essere prigionieri di un passato che
ci strangolerà. Intensa e bella.
Gabriele Renda -Mi scusi Presidente-: Ottima dedica al grande
statista. Condivido e sottoscrivo.
Simone Magli -L'uomo passa la vita ad imprigionarsi nella sua
libertà-: Senza speranza. E contraddizione tra titolo e quel
"saremmo".
Sandra Greggio -Desiderio avverato-: Bellissima dichiarazione
d'amore. Bellissimi i versi "Sei di una stella cadente/il desiderio
avverato". Applausi.
6 settembre
Antonio Teni -Appena ieri-: Il tempo, turbinosamente vola, ma non
ruba i ricordi più dolci. Bella, dolce e perentoria. Complimenti
vivissimi.
Michael Santhers -Un rumore-: La speranza che accada qualcosa di
fortemente desiderato e la delusione nello scoprire che è solo vento
che ci inganna. Bellissima.
S. A. Santoro -Semine autunnali-: La funzione del poeta è questa:
sarà il vento a portare le sue parole che germoglieranno nei cuori
"e verrà il tempo in cui molti parleranno d'amore". Molto, molto
piaciuta.
Fernanda Battagliese -A Miriam-: Dolcissima dedica, piena d'amore
per una diversamente abile. Applausi Fernanda.
Enrico Tartagni -Viaggio-: Spettacoloso viaggio alla Star Treck, con
forti suggestioni. E metafora della nostra vita. Applausi convinti.
Bravissimo!!
Lorenzo Poggi -In un bosco-: La consapevolezza di se stessi, nel
ritrovare le proprie emozioni di bimbo, nel silenzio di un
rassicurante bosco. E quella d'una vita che non perdona. Bella ed
intensa. Bravissimo, come sempre, Lorenzo.
Gabriele Renda -Bufale rosa-: Gli ultimi quattro versi sono
l'epigrafe di questi tempi bui. Molto bui.
Simone Magli -Sognare è meglio di vivere- Cho Cho San sognò d'essere
una farfalla. O fu una farfalla a sognare d'essere Cho Cho San ?
Bruno Amore -I bei tempi passati-: Già, caro Bruno, "tutto s'è fatto
secco, come un sasso". Tutto. Dentro un ingranaggio che macina e
omogeneizza. Tutti. Bella molto.
Lucio Cornelio -se sai…-: Richiesta minima ed alternativa. Molto
sentimento, ben espresso.
Sandra Greggio -Sedici anni-: Deliziosi ricordi, raccontati con
levità. Brava sempre, Sandra.
7 settembre
Pier Luigi Razzauti -R trasformista-: Ben venuto nell'azzurro. Bella
lezione di vita italiana. Storia insegna.
Michael Santhers -Camerieri-: Decisamente iperfantasiosa questa sala
da pranzo. Piaciuta.
Ioana Cràciunescu -A càzut o frunzà-n calea ta-: Mi pareva
bergamasco poi Armando chiarisce. E la poesia è bellissima.
Strapazzata da un ciclone, non pronuncia anatemi. Attende.
Gus -Milano 5 settembre 2011 ore 19 solari-: L'impotenza, di fronte
alla bellezza della natura, di chi sa che non potrà che goderla per
sè stesso, né potrà raccontarla con realismo. Bisognerebbe chiamarsi
Monet… Bella descrizione e apprezzata.
Iallonardo -Tramonto-: Ed ecco la risposta a Gus. Iallonardo ci
crede e ce lo racconta magistralmente. Bella molto.
Maristella Angeli -L'arpa-: Ne sento il suono, potenza delle parole
quando scritte da un poeta ! E quel "raccoglie le note/per librarle
nel vento" è lirismo puro. Applausi convinti e complimenti.
Armando Bettozzi -In-pastificio all'italjiana-: Tutto vero. Con una
differenza: quelli andavano in galera, questi si offendono se
inquisiti. E che avrò fatto mai !! Stato di polizia !! Insomma anche
la disonestà s'è evoluta, diventando cultura dominante. Ho
nostalgia. Del 1789.
Lorenzo Poggi -Niente di nuovo-: Quel "scambiandoci oggetti invece
d'idee" è la morale della poesia. Con i suoi versi sempre incisivi,
questo Lorenzo ci racconta. Piaciuta molto.
Gabriele Renda -Le brioches-: Escursus storico da Salomone ad Adolf,
passando per Nietzsche.
Angelo Michele Cozza -Un giorno senza te-: Quanto può scavare a
fondo la lontananza dalla persona amata ! Piaciuta.
Sandra Greggio -Il mio libro-: Libro magico quello nel quale scrivi.
Belle immagini e bella poesia. Brava.
A tutti i più cordiali saluti. A Lorenzo il mio ringraziamento.
Piero Colonna Romano
P.S. leggo il commento di Sandra greggio alla
mia poesia: se sai:
“Lucio Cornelio: desiderio di un amore non razionale e non
riflessivo? Questa la mia impressione. “
Temo che la gentile commentatrice non sappia nulla di chat e di
amori virtuali, che tanto stupiscono nelle cronache recenti: gente
che s’innamora improbabilmente e incredibilmente dell’altro/a solo
attraverso messaggi scritti, scambi di sensazioni, emoticon che
descrivono un sentimento che cresce...
ne ho visto molte di queste vicende, alcune conclusesi bene, altre
rovinosamente, alcune (poche per fortuna) tragicamente.
Molti matrimoni sono saltati per le chat. molti uomini hanno
proibito alle loro donne di entrare in connessione. Conosco
personalmente una signora di una città lontana, che viene
sistematicamente picchiata dal marito, e entra in chat di nascosto,
a notte fonda, mentre lui dorme....
Quindi, al di là del giudizio tecnico, cui sempre mi inchino, il
merito del commento mi sembra fuori tema...
Ringrazio comunque la gentile commentatrice e le porgo cordiali
saluti
Lucio Cornelio
Per motivi di tempo, colgo qualche vela nel
mare azzurro di oggi, le altre non me ne vogliano. Michael
Santhers: poesia che fa pensare, molto, a questo lavoro spesso
ingrato e così ironicamente (ma amara ironia) descritto. Gus: quante
volte capita di vedere un tramonto mozzafiato , di volerlo esprimere
e non riuscire a trovare le parole adatte; ma, soprattutto negli
ultimi quattro versi, come ci sei riuscito bene! Complimenti anche a
Iallonardo, la cui poesia tratta la stessa tematica, con ricchezza
di immagini. Maristella Angeli: ho sentito il suono della tua arpa e
ne sono rimasta incantata; bellissima poesia! Meraviglioso Lorenzo,
a quante emozioni dai voce, c'è la vita nella tua poesia, ci siamo
noi, con le nostre angosce, la nostra aria d'importanza, ma
soprattutto la nostra nullità. Angelo Michele Cozza: interminabile e
minuziosamente descritto un giorno senza la donna amata; neppure un
numero infinitamente grande potrebbe esprimere tale mancanza.
Piaciuta, molto.
Sandra Greggio
Oggi parlerò solo di Maristella che con
la sua "L'arpa" ha toccato le corde del mio cuore in versi così
musicali da giustificare la scelta dello strumento.
Lorenzo Poggi
6/9/2011
Ricco di emozioni, come sempre, Antonio Teni:
il legame con il padre, la parvenza di una vita di certezze, ma
ridotta ad un attimo, nel sangue dell'infinito. Stupenda! Michael
Santhers: ancora una mancanza, un vuoto, che sembrava essere
riempito, ma era solo il vento, non un'anima; bellissima! Salvatore
Armando Santoro: il ruolo del poeta, insostituibile, è vero; dare
voce ai sentimenti, gettare anche solo pochi semi, ma che daranno
frutto. enrico tartagni: se nella pagina non trovo una tua poesia,
che mi fa immaginare e che mi trasporta nello spazio, non sto bene;
quindi, vedi di essere sempre presente. Lorenzo Poggi: aggiungo una
perla in quel bosco; è la tua poesia! Simone Magli: qualcuno ha
detto che i sogni aiutano a vivere ed io ci credo, ma possono
sostituire la vita? bruno amore li rimpiange, ora sono terminati e
la vita è secca come un sasso. Per lui, sono strettamente legati al
passato, ai ricordi. Ma c'è un limite d'età per sognare? Lucio
Cornelio: desiderio di un amore non razionale e non riflessivo?
Questa la mia impressione. Deliziosa la Sfinge di Piero Colonna
Romano, che associa all'immagine di questo mostro che "strangola"
(questa, sembra, l'etimologia), il suo intervento salvifico.
Ammetto: mai mi sarebbe venuto in mente un simile bijou. Deliziosa
poesia.
Un saluto a tutti , in particolare a Lorenzo, a cui va la mia
gratitudine.
Sandra Greggio
Oggi non ho voglia di alti commenti. Cito solo
qualche poesia e qualche passaggio.
- Antonio "Appena ieri!": colgo questa perla: "né foglie da
sillabare ai sogni dell'inverno".
- Michael "Un rumore": sembra normale sentire un rumore che parla
del ritorno di qualcuno che non c'è più. "-Maledetto
vento/completamente assente/almeno un dubbio/lo potevi lasciare/e
confondere questa pace mortale/col soffio di un'anima"
- Salvatore Armando "Semine autunnali": ci parla dell'eternità che
si raggiunge ad essere poeti.
- Bruno "I bei tempi passati": quanto costa adeguarsi: "Dissero non
è più tempo di sogni/il mondo sotterra chi non tiene il passo/così
l'ho fatto, bene o male, ma sento dentro/tutto s'è fatto secco, come
un sasso.
- Piero "La pagina della Sfinge": Piero si diverte! Questa sembra
proprio una provocazione! Affogarti di baci per salvarti col bocca a
bocca!!!
- Sandra "Sedici anni": Colpo di fulmine! Gita scolastica in un
treno di ricordi! Mi piace.
Un ringraziamento a tutti per la partecipazione. Un caldo abbraccio
al nostro Lorenzo
Lorenzo Poggi
5/9/2011
Caro prof. Carlo Chionne,
mi ha profondamente turbato leggere il tuo appello.
Ti esprimo la mia commossa solidarietà ed il mio più affettuoso
augurio perché la malattia che ti ha colpito possa essere, in
qualche modo, risolta o attenuata nei suoi effetti.
Ma sono certo che lo spirito che ti ha sostenuto e sostiene, non
verrà a mancare e che delle tue incomparabili traduzioni
continueremo a godere tutti. Così come sono certo che la pregevole
opera di divulgazione , fatta con la tua Storia della Filosofia,
avrà un seguito. Aderisco molto volentieri alla tua richiesta e ti
invierò quanto hai richiesto al più presto.
Abbi un caro saluto, un fraterno abbraccio ed un a presto Carlo.
Piero Colonna Romano
Richiesta di collaborazione . E’ mia
intenzione pubblicare la seconda edizione (riveduta e corretta) de
Il Mio Fedro e premettere alla presentazione della medesima i
commenti che via via sono stati espressi (corredati dai rispettivi
nominativi) per ciascuna favola a partire dal 17 aprile 2011. Mi
sembra un buon modo per manifestare la mia gratitudine a quanti
hanno voluto farmi pervenire le loro osservazioni . Poiché da anni
sono affetto da maculopatìa (degenerazione maculare della rètina ) e
scrivo e leggo sul e dal computer solo attraverso l’ausilio di un
sintetizzatore vocale , mi riesce difficile abbinare il giudizio
espresso al suo autore e non vorrei cadere in incresciosi errori.
Scopo della presente , quindi , è non solo quello di chiedere
l’autorizzazione ai diretti interessati ai fini della suddetta
pubblicazione, ma altresì la cortesia di farmi avere , se possibile
, il commento con il nome preciso al seguente indirizzo telematico :
nicolacheron@hotmail.it
.
Anticipo i miei ringraziamenti non solo a tutti , ma anche e
soprattutto al prof. Lorenzo De Ninis se avrà voluto consentirmi un
uso non del tutto proprio di questa pagina . (Carlo
Chionne) .
bruno amore : quando si dice saper dare
voce a quello che hai vissuto e che vivi, ma che tu non riesci ad
esprimere ma solo a sentire dentro; la tua poesia in me ha fatto
questo effetto e ti ringrazio per l'emozione che mi hai dato.
Aurelio Zucchi: non temere,con una poesia così, non diventerai mai
quell'uomo di cui hai paura, te lo assicuro, la geometria che si fa
poesia: stupenda. E siamo alla terza poesia; ma oggi mi volete
mandare in orbita? Antonio Teni: nessuna parola da me usata
renderebbe quello che suscita in me la tua poesia. Michael Santhers:
si cambia modo di poetare, ma quanto efficace e con che potenza
viene resa l'immagine del vento e con quale splendida scelta di
termini, complimenti! stefano medel proclama la sua assoluta
estraneità alla vita e lo fa con un linguaggio "vivace". enrico
tartagni : sempre nuovo, sempre imprevedibile; ci parla d'amore, ma
che arranca su un sentiero difficile, anche se è costellato di baci
e promesse. Il sentiero è secco ed il futuro è fottuto. Non
distruggere così l'amore, qualcosa di positivo dà sempre, no? Non
discuto sulla massima di Angelo Taraschi, mi va, invece, visto
l'argomento, di associarla alla poesia di Piero Colonna Romano; che
dire? Divertente, ironica, scanzonata, un Piero eclettico, che sa
destreggiarsi in ogni argomento. Una domanda: quel team meritava una
ricerca stilistica perfetta (ottonari)? Ma tu la metrica ce l'hai
dentro, applausi!Non posso che concludere con Gabriele Renda, che,
sempre sullo stesso argomento, si ispira a Gaber. Nel mare azzurro,
ecco un'isoletta, in cui si respira un'aria…non puzzolente! Vi trovo
Lorenzo Poggi, che ci delizia con una poesia che, oltre che essere
sempre stilisticamente perfetta, contiene una grande verità; quelle
parole che ci rodono dentro, che ci fanno star male. Domanda. Perché
sempre rimuginare? Perché arrendersi? Sfoghiamoci e staremo forse
meglio, dopo.Armando Bettozzi: molto bella quella nostalgia, sì,
perché, anche in questa, c'è qualcosa che fa assaporare la vita,
sebbene con qualche ruga in più. Tuttavia, son convinta che la
nostalgia non sia da associare sempre all'età anagrafica, sai?
Riflessione di Simone Magli, che richiederebbe un forum; condivido,
Simone, ma solo in parte. Quanti bambini oggi si vedono negata la
loro infanzia? Penso ai bambini-soldato, i bambini che per pochi
soldi fabbricano le scarpe firmate poi Nike, sono liberi?
Grazie a tutti per la pagina di oggi, che ho trovato molto ricca di
spunti e riflessioni, anche se, che ne dici Lorenzo? Il mare
azzurro, oggi, è un po' inquinato ed emana odore! Difficile sarà
toglierlo.
Sandra Greggio
Oggi invece di fiori mi son portato un retino
per catturar farfalle
- Bruno "Ricordi nell'estate": sono scene di vita vissuta e
ripetuta. Sono i vecchi delle panchine in un paese qualsiasi e i
loro ricordi. Il loro parlare ha suoni desueti, intorno il mondo
corre.
Bellissima per la delicatezza delle espressioni.
- Aurelio "Geometria": che mi sono perso pare che dica. Oppure che
non mi sono perso!
- Antonio "Tu dormi": evidentemente Antonio ha passato tutta la
notte ad osservare il sonno dell'amata che passa da una calma totale
a momenti di sogni nervosi, alla pace che torna dall'alba che esonda.
Come sempre Antonio ci regala immagini che fluttuano tra terra e
cielo.
- Michael "Vento": "questo nulla invisibile /alato da presagi".
Bellissima!
- Enrico "Ti amo su un sentiero in siccità": titolo intrigante. Mi
sono perso nel sentiero.
- Sandra "Desiderio avverato": se tu fossi foco ... arderei per te!
Ma sei solo mare e sole. Che posso fare se non la sabbia o la
conchiglia o farmi indorare da te. Per fortuna che sei anche il
desiderio avverato d'una stella cadente. Ti sei fatto vivo
finalmente con un bacio. Poesia d'amore. Bella.
E veniamo allo scandalo del giorno "Questo è un paese di merda" dice
il nostro premier (ma solo al cellulare e a notte tarda) materia
trattata da Angelo Taraschi, da Gabriele Renda e da Piero Colonna
Romano.
Taraschi è lapidario, Gabriele ci ricorda chi ci ha ridotto così con
le ballerine in parlamento e con loschi figuri aggirantesi nelle
stanze del potere e Piero i vari strati della cacca di uomini con
cui si è circondato. E' vero, visto il capo ...or tutto quadra.
Vorrei aggiungere anche le mie osservazioni:
Quest'Italia di deficienti/che l'ha reso ricco./Quest'Italia a cui
piace/non capire niente./Quest'Italia senza memoria./Quest'Italia di
egoismi./Quest'Italia di prepotenti./Ma fosse che per una
volta/avesse ragione Berlusconi:/Quest'Italia di merda!
Lorenzo Poggi
4/9/2011
Benvenuto a Carlo Izzo e alla sua tecnologia
"umanizzata"; piaciuta, molto! Simone Magli: sapere che si
commette un peccato ed amarlo; bellissima l'immagine del vento.
bruno amore: che bel suggerimento! Vivere con emozione la
quotidianità, un suggerimento per la conquista della serenità.
Fantastica la "celeste corrispondenza di amorosi sensi" fosco liana,
vissuta in questa poesia . Una Mariachiara Scala che spiazza: colpa
dei nostri genitori se veniamo al mondo? Mi spiazza anche Lorenzo
Poggi, ma per la bellezza incomparabile dei suoi versi; siamo al
vertice, Lorenzo! Piero Colonna Romano: un Piero che ci dimostra la
sua bravura anche senza metrica (qualcuno aveva dei dubbi?) e che
anzi si diverte; che delizia quelle allitterazioni e quel gioco di
parole. Il contenuto? No comment.
La domenica sta per finire, allora un buon inizio settimana a tutti
, in primis al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio
Sto cominciando a leggere le poesie contenute
nelle vostre rubriche, e vorrei esprimere la mia ammirazione
per Cristina Bove, maestra di forma e di sostanza.
Grazie
Carlo Izzo
Azzurro bagnato oggi ma bassa pressione ed
afa. Così mi rinfresco, oggi, con bel poetare che questo mi detta:
Carlo Izzo -WebCam-: Ben arrivato su questo prato, Carlo. Tecnologia
che unisce e fa sognare, in questa bella poesia. Piaciuta molto.
Simone Magli -Storia di una capinera-: Avvertimento dolente, con la
bella frase finale " …al vento che hai nel cuore".
Bruno Amore -Le emozioni-: Mi ci ritrovo: scelte limitate, stessi
tratturi ecc. Quali emozioni ? Che palle ! E sempre , con eleganza,
danzano i versi di Bruno.
Enrico Tartagni -Fondare un amore-: Spegnere la luna e spezzarne il
silenzio è splendida immagine. Così come splendido è il programma
per "Fondare un amore".
Angelo Taraschi -Visita-: Commoventi questo racconto e questi
ricordi. Piaciuto molto.
Mariachiara Scala -Siamo noi-: Pragmaticamente pessimistica questa
disincantata visione della vita.
Lorenzo Poggi -Impressioni-: Il titolo di questa poesia è anche il
titolo del famoso quadro di Monet. E leggendo Lorenzo lo rivedo.
Atmosfera impressionistica affascinante, data anche dai bellissimi
versi "una barca/immobile per riconoscere il mare" e "…un
quadro/nella galleria dell'infinito". Applausi e richiesta di bis.
Gabriele Renda -Disco Favignana-: Cementificazione di tutto. Anche
delle coscienze. Sempre apprezzabile il tuo dito puntato su questi
scempi.
A tutti una buona domenica. A Lorenzo il mio grazie.
Piero Colonna Romano
Oggi ho scelto un po' a caso, passeggiando tra
i fiori.
- Simone "Storia di una capinera": trovo emozionante la chiusa.
- Enrico "Fondare un Amore": in effetti non è facile spiegare come
si fonda un amore. E' fatta più di silenzi che di parole.
- Angelo "Visita": ci cucina un quadretto delizioso d'una visita del
figliolo al cimitero dove lo aspettano, vicini, e pronti al dialogo
i propri genitori.
- Mariachiara "Siamo noi": la colpa di nascere ricade tutta sui
genitori. E le giustificazioni sono deboli. Tremenda!
- Gabriele "Disco Favignana": Ci sono voluti secoli per lasciare
vestigia del passato. Basta un permesso scroccato in poche ore per
distruggere e ridicolizzare la storia. I nuovi barbari al potere.
- Piero "Prudore": ho il sospetto d'un sospetto. E non passa
malgrado giustificazioni per altro deboli. "resta/un fastidio
insistente./In mezzo,/là proprio,/alla fronte". La trovo divertente
anche se non vorrei essere nei panni del sospettante.
Lorenzo Poggi
3/9/2011
Potente, ancorchè indotta (da B.B.), quella di
Renda. Lucidamente dolente e realistica, per Giove.
BR1
Ho raccolto qua e là alcuni fiori ed erbe di
campo.
- Gabriele Renda "Prima di tutto…": prima presero i precari per
lasciarli così a vita, poi i pensionati per farli morire prima, poi
gli omosessuali da eliminare, poi i risparmiatori per derubarli, poi
i lavoratori per renderli schiavi, e poi, per ultimo, i poeti.
Quelli che dicono verità. Da zittire per sempre.
- Bruno Amore "L'ombra mia, sempre": ma come sei pesante ombra! Non
mi lasci sognare così piena di me!
- Giuseppe G. Casarini "Il profumo di quel risotto": continua
Giuseppe a sgranare il rosario delle reminiscenze e lo fa con
delicata malinconia e precise ricostruzioni.
- Ida Guarracino "Profumo di lavanda": bentornata Ida! Che poetica
quell'isola che profuma di lavanda!
- Carlo Chionne "Se": sono settenari a rime alternate i versi di
questa ironica deliziosa poesia. Carlo è sempre elegante!
- Sandra Greggio "Eppure è amore": sì malgrado sembri proprio amore.
Sandra è brava a confonderci le idee.
Un caro saluto a tutti ed in particolare al nostro Maestro.
Lorenzo Poggi
Splendido weekend ed altrettanto bella pagina
azzurra. Queste le emozioni ed i ricordi che nascono dentro
me:
Gabriele Renda -Prima di tutto…-: Insomma Auschwitz quale metafora
di questi tempi. O viceversa ?
Simone Magli -Tutti fuggiamo qualcosa-: Tentativo d'affermare sé
stessi al di sopra di tutti. Cura ? Cercarsi negli altri.
Bruno Amore -L'ombra mia, sempre-: Bruno ci racconta tutta la
delusione che può esserci nel riguardare il proprio passato. Le
nostre ombre, dalle quali mai ci libereremo, i nostri sogni mai
realizzati ed il desiderio di sparire. E lo fa con bellissime ed
eleganti immagini.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Il profumo di quel risotto-: Dolcissimi
quei ricordi legati al profumo ed al sapore di un risotto. Piaciuta
molto questa narrazione.
Arturo Guzzardi -Presagio-: Presagio d'una partenza, di un distacco
doloroso, per la perdita d'un sorriso.
Renzo Giordani -terra e cielo-: Molto bello quell'attacco "la sera
semina/calce bianca e talco/sul tuo sangue rappreso". E la poesia,
come tutte le tue, piena di immagini colorate e belle.
Ida Guarracino -Profumo di lavanda-: Ma chi si rivede! Ben tornata
Ida , con queste belle pennellate di poesia.
Carlo Chionne -Se-: Già, pare proprio difficile non lordarsi col
fango se si è in una palude. Metafora trasparente delle nostre
coscienze, a rischio di corruzione, in questa, appunto, palude.
Bella e piaciuta molto.
Armando Bettozzi Er PIL ce lo fanno…loro-: Capisco, caro Armando,
l'indignazione ed i timori. Purtroppo la salvezza economica del
mondo (USA in testa) dipenderà proprio dalla Cina. Sono i corsi e
ricorsi della storia (ineludibili pare) e la civiltà occidentale è
in periodo di forte decadenza. Può non piacere (vivo in terra
leghista) ma ce lo siamo meritati. Per colpa di tutti, noi compresi.
Enrico Tartagni -Rooibos-: Credo che un complimento del genere,
fatto a d una donna, sia il massimo possibile: sei il mio anti
radicali liberi. Bella e fantasiosa. Complimenti.
Mariachiara Scala- Brevettare un sogno-: Eh no, cara Mariachiara, i
sogni bisognerebbe metterli nel libero mercato. Gratuitamente.
Lorenzo Poggi -Rinascita-: Applausi. Raggio di sole, che promette
luminoso futuro, per anime tormentate. Bravissimo, piaciuta molto.
Sandra Greggio -Eppure è amore-: Bellissima. Quanto poeticamente
espressa questa interpretazione di segnali che dicono amore. Brava
Sandra. Sempre più.
Nora Demaj -Il nostro amore-: Sensazioni dolcissime, generate da
gesti d'amore. Molto bella.
A tutti il più cordiale saluto. A Lorenzo con affetto.
Piero Colonna Romano
Vorrei ringraziare Piero Colonna Romano
per aver apprezzato le mie poesie.
Ringrazio Anileda Xeka per avermi dato la benvenuta
Vorrei aggiungere che mi sento fortunata in mezzo a persone come
voi, gentili e sensibili.
Nora Demaj
2/9/2011
E questo mi fa sentire l'azzurra pagina oggi:
Renzo Montagnoli -Tu sei oceano-: Come si può non applaudire alla
bravura di Renzo che ci pone davanti ad un' immagine , vista come
attraverso un caleidoscopio. Quello dell'amore. Efficacissima la
descrizione degli stati del mare, tutti corrispondenti ai momenti
dell'essere della donna amata. Decisamente un grande.
Gabriele Renda -Omicidio statale-: Tanto per cambiare i nostri
governanti agiscono sotto l'impulso delle emozioni del momento,
ritenendo che, così facendo, acquisiranno meriti agli occhi dei loro
elettori. Splendido esempio di demagogia.
Simone Magli -Dove sono i miei giorni ?-: Solitudine ed angoscia.
Quel "Sono naufrago in un isola cinta di nebbia" è immagine
particolarmente forte.
Bruno Amore -L'armonia del vivere-: Splendido l'attacco e bello
questo dirci della vita, intesa come armonia d'ogni sua componente.
Bravissimo Bruno.
Antonietta Ursitti -Antico amore-: Esprime profonda nostalgia ed
amore per la sua terra, con magistrali e coinvolgenti versi. Torna,
in me, il ricordo della Marsica e delle sue ferite. Decisamente
bella questa poesia, omaggio all'Abruzzo.
Aurelio Zucchi -Quest'alba non ho visto l'alba-: Lento risveglio,
descritto con belle e poetiche immagini quali "le ore chiamano
mattino" e quel "levarsi a specchio dove finisce il mare". Bravo
molto, Aurelio. Un caro saluto.
Arturo Guzzardi -Onde-: Ho sentito quell'odore di salso. Compito
della poesia è far nascere emozioni e questa lo ha realizzato.
Renzo Giordani -holocaust Boston 14 15 agosto '11-: Intensa e bella
poesia che rievoca un rapimento, terminato tragicamente, con molta
commozione.
Manuela Mori -Se non ami l'odore dei salotti di città-: Alternativa
molto ben posta. Immagini forti, alternate a dolci proposte.
Criptica negli ultimi quattro versi. Qualcosa mi sfugge, ma piaciuta
per l'atmosfera creata.
Antonio Teni -Sulla battigia senza orme-: Pensieri, immagini e
suoni, fatti rinascere dalla memoria mentre calchiamo la sabbia
d'una spiaggia della Grecia. Molto, molto bella e coinvolgente.
Enrico Tartagni -Ricetta vegana (rapidamente)-: Non so perché mi è
venuto in mente Monty Pithon. Forse per questo cocktail di
casalinghi infortuni mescolati a voli nello spazio. Scoppiettante e
divertente.
Mariachiara Scala -Piazza Grande-: Bellissima descrizione, densa
d'emozioni, di ciò che siamo. Bellissime tutte le immagini che ci
porge Mariachiara dove ogni strofa è come un lamento. Applausi
Mariachiara.
Alberto Colagiovanni -L'albero stanco-: Metafora di ognuno di noi,
decisamente efficace.
Carla Conti (?) -Cap d'Antibes-: Simile quella di Antonio Teni, per
le emozioni che possono derivare dal trovarci in luoghi fatati.
Bellissimo quel "come un derviscio/giro su me stessa", legato ad una
chiusa che è risposta a ciò che Carla, là, ha sentito dentro.
Insisto: è un piacere leggerti.
Nora Demaj -"Immagino"-: C'è tutto il dolore ed il pentimento, per
una perdita della quale ci si attribuisce la responsabilità. Molto,
molto intensa.
A tutti un caro saluto. Piero Colonna Romano
Mi cimento sgomento in alcuni commenti più
grandi di me.
- Renzo Montagnoli "Tu sei oceano": canto d'amore per l'amata
paragonata a tutto quello che può rappresentare il mare ed il mondo
marino. Dolce e forte nello stesso tempo.
- Simone Magli "Dove sono i miei giorni?": è difficile dirlo quando
"l'eco dei muri è un sordo vuoto".
- Bruno Amore "L'armonia del vivere": spesso la vita è spesa poco e
male. Non è facile raggiungere un'armonia tra quello che si è
realizzato e quello che si voleva fare. Ma è indispensabile
altrimenti sarà soltanto nostalgia. Bravo Bruno. Piaciuta molto.
- Antonietta Ursitti "Antico amore": Basta un'occhiata fuori e
ritorna l'incanto di paesaggi natii. Poesia di sintesi e
partecipazione.
- Aurelio Zucchi "Quest'alba non ho visto l'alba": il sole che beve
il nero ch'ancor riveste i monti! Ti sei alzato tardi stamane ma hai
ancora fatto in tempo a rubar segreti al sole!
- Manuela Mori "Se non ami l'odore dei salotti di città" allora
andiamo.../Portarti voglio/al delta delle mie parole,/sopra sentieri
di polvere battuta,/sciolti fra orti soleggianti/di limoni". Tanto
di cappello Manuela!
- Antonio Teni "Sulla battigia senza orme": ruderi di templi,
schegge di memoria a ricordar che c'era chi ci credeva
all'immobilità della storia. Versi sempre grondanti d'immagini
stupende.
- Mariachiara Scala "Piazza Grande": siamo come aghi di pino
casualmente appoggiati, siamo matite a tracciare un percorso da
cancellare, siamo ricettacoli di ricordi e di specchietti per
l'oggi. Siamo tante cose ma senza perché. Stupenda e misteriosa la
chiusa.
Mando a tutti un saluto affettuoso.
Lorenzo Poggi
Quanta forza lirica in “Tu sei oceano” di
Renzo Montagnoli, veramente bella!
Amena, potrebbe essere un quadro, “Antico amore” di Antonietta
Ursitti.
Breve e intensa “Onde” di Arturo Guzzardi.
Bravi tutti.
Simone
1/9/2011
Archiviato agosto andiamo verso l'autunno e
l'azzurro, sempre più azzurro, questo mi racconta:
Gabriele Renda -Calabria: terra d'amare-: Omaggio a questa splendida
e sfortuna terra al quale mi associo.
Gianni Langman -Ascoltando "Al chiaro di luna" di Debussy-:
Descrittiva molto, sia Chiaro di Luna sia la tua poesia. E
dolcissimo abbinamento. Bella.
Simone Magli -Darei la vita-: Lapidaria ,ma quanto piena di verità !
Forse tutti daremmo la vita, per avere altri occhi (altro sentire)
per viverla così com'è.
Bruno Amore -Il silenzio dell'angelo-: Bruno riprende un'antica
credenza popolare: quando un angelo passa, all'improvviso, si è
avvolti dal silenzio. Belle immagini, ben raccontate.
Antonio Fabi - Monsieur Pipi-: Divertente avventura d'un cuoco,
narrata con perfetto sonetto caudato.
Antonietta Ursitti -Improbabile ritorno-: Bell'acquerello, con
speranzoso dubbio finale.
Enrico Tartagni -Wendy e Peter Pan…-: Bellissima e sognante. Sogno
di libertà, inserito nella fiaba e nella fantascienza. Bravissimo !
Mariachiara Scala -Quel mattino, lì-: E rivede così scene familiari
e bene le descrive, come un viaggio dei suoi occhi che ricordano.
Bella e piaciuta.
Carlo Chionne -Specchio-: Battuto sul tempo ! Stavo appunto
scrivendo qualcosa di analogo. Questa, decisamente spassosa e molto
ben raccontata. Complimenti.
Lorenzo Poggi -Il frate-: L'umiltà e l'andare d'un frate descritte
come solo Lorenzo sa fare. Bellissimo il verso "bocche sdentate
ridersi addosso". Ok, sempre super !
Carla Conti (?) -Odio sotto spirito-: Violenta accusa fatta con
dolci versi. Ascoltassimo di più parole d'amore, ci sarebbero meno
case di mare quale terra promessa. Ma quell'odio sotto spirito è
destinato a durare a lungo.
Angelo Michele Cozza -Si avvicina il congedo-: Scrissi una volta "Si
nasce tutti/malati terminali/senza speranza". E la vita è null'altro
che un correre verso la fine. Bella la poesia e priva di rimpianti
per ciò che è stato. E per il dopo, temo tu abbia ragione.
Nora Demaj -Senza olfatto-: Alla domanda di chiusa rispondo: molto,
cara Nora. L'olfatto è il senso che dà sensazioni profonde. Credo la
tua sia domanda retorica. Bella la poesia, buone le anafore.
Il Gabbiano -Le Bellezze di Venezia-: Per mano ci prende e ci
conduce all'interno d'un quadro del Canaletto, con i suoi nitori.
Con una pennellata aggiunta d'amore. Piaciuta molto.
A tutti auguro un felice settembre. Un particolare grazie al nostro
illuminato vate. Piero Colonna Romano
31/8/2011
Oggi compri due e paghi uno. Doppie emozioni
azzurre. Queste le mie:
Giuseppe Dabalà -La ballata degli orchi e il Bambino soldato -:
Spettacolosa, intensa e sentita accusa nei confronti d'una
aberrazione che sporca questi tempi. Tra l'indifferenza di tutti.
Bravissimo Giuseppe, sono queste denuncie dovrebbero scuotere le
coscienze. E la poesia, forse, molto più della bellezza, salverà il
mondo. Complimenti vivissimi.
Pasquale Di Meo -Tu-: Bella e progettuale dichiarazione d'amore.
Gabriele Renda -Hijos de puta-: Già, questo sono gli unti dal
Signore. A man bassa, approfittando degli ultimi respiri, ne stanno
combinando di tutti i colori, avendo, oltretutto, annebbiate idee su
tutto. Tranne su di una cosa: togliere di mezzo scomodi (per loro)
simboli. Sottoscrivo tutto ciò che hai scritto.
Angelo Taraschi -Anni-: E' bello rifugiarsi nei dolci ricordi
dell'infanzia e trarne linfa per guardare avanti con ottimismo.
Bella e piaciuta.
Gianni Langman -Una notte, uno stadio, una vita-: Serve proprio a
questo il calcio. A seminare sogni effimeri per cancellare, almeno
per un paio d'ore, pene e problemi.
Bruno Amore -Il sogno che ti culla-: Vivere nel sogno e rifiutare la
realtà. Risvegli che fanno rimpiangere il sonno, il tutto detto con
bella poesia.
Stefano Medel -Cerco refrigerio-: L'estate pare agli sgoccioli. Dopo
la rimpiangeremo.
Enrico Tartagni -Cronotopo-: Così Enrico ci riporta nello
spazio/tempo, con gran fantasia poetica. Bella e fantascientifica.
Mariachiara Scala -Angelica-: Piaciuti i versi "ed il sole una
bolla/d'acqua calda dondola" e molto intensa tutta.
Joseph65 -Faremo l'amore-: Una grottesca chiusa conclude
umoristicamente (?) poesia che pareva ricca di …promesse. Piaciuta
molto. Complimenti.
Renzo Giordani -canzone d'estate Bangor 16 agosto '11-: Bellissimo
quel cantilenare "nell'amore, con l'amore", quasi a sottolineare
romanticissimi versi. Bella e piaciuta.
Lorenzo Poggi -Non ho più voglia di parole-: Terribile questo
volersi isolare per difendersi da "facce disegnate da prima". E' un
rifiuto degli altri che fanno paura e, soltanto se si è soli ci si
sente sicuri. Bella e molto forte. Come tutte le tue, caro Lorenzo.
Carla Conti -Revisione dei conti-:Sembrano provocazioni quelle onde
che lambiscono e subito arretrano. Idem quelle carezze, intenzionali
e fugaci. Seduzione femminile. Tutto però si concretizza in quel "ho
chiuso le imposte/per stare con te". E fuori si attenuano i rumori
ne cader della neve. Per concludere con un che male facciamo ? Pari
e patta. Appunto. Bella come tutte le tue.
Cara Carla, ti devo un ringraziamento per le delucidazioni che hai
dato sulle due precedenti poesie qui apparse. Ma sull'esegesi c'è
molto da dire e, credo, lo farò appena possibile. Ti confermo tutta
la mia stima ed il grande piacere che provo leggendoti. Un caro
saluto.
Sandra Greggio -Perle bagnate-: Applausi convinti e richiesta di
bis. Sei bravissima. Riuscire ad esprimere, con pochi versi intesi e
bellissimi, uno stato d'animo, non è da tutti. Complimenti
vivissimi.
Nora Demaj -Le paure da sconfiggere-: Terribile questo esporre
fobie. Terribile questo timore che i nostri pensieri possano essere
visti, facendoci classificare "diversi". Bellissima per intensità e
composizione. Brava Nora.
Per i commenti fatti alla mia Arasce, devo un ringraziamento
particolare a Tiziana Cocolo (la splendida Albenga, quante nostalgie
!) Il Gabbiano (mi sa che noi ci siamo incontrati, senza saperlo, da
qualche parte) Lorenzo Poggi (e perché no una gita sull'Julia
Augusta ? Organizziamo quando credi) e Sandra Greggio ( troppo buona
con me, ma fai poesia anche in prosa?).
Ed un saluto cordialissimo a tutti i sitani. Un grazie
all'incomparabile vate Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Ringrazio di cuore Lorenzo Poggi (bentornato)
e BR1( be che dire è bello ritrovarti amico di penna , con
affetto)
Mi fanno davvero piacere i vostri commenti, quindi GRAZIE.
Grazie anche a Piero Colonna Romano x il commento di assatirati.
X Piero. é una gioia condividere tale passione, che dire poi delle
esecuzioni di Gilels Beethoven, L'eroica,pathetique, la nona diretti
da Karajan e Horowitz che suona Mozart ( sn stata nella sua città
natale, a gennaio scorso anche nella casa di Vienna dove scrisse le
nozze di Figaro e nel teatro dove si esibi x la prima volta a 6
anni, dire che li adoro è poco ) e poi non mi dispiace certo
nemmeno Vivaldi con le quattro stagioni o Tchaikovsky, o Chopin,
Strauss ed altri ancora, ma i colossi rimangono sempre loro due.
un saluto a tutti e al prof. Lorenzo grazie sempre.
anileda
"La ballata degli orchi e il bambino soldato"
di Giuseppe Dabalà è un magistrale ritratto di un dramma
attuale.
Renzo Giordani sa cantare l'amore in modo soave e magnifico, come
stasera in "Canzone d'estate", dove nemmeno l'iterazione della
parola "amore" fa scadere la sua leggera, perfetta armonia.
Mi hanno colpito anche "Perle bagnate" di Sandra Greggio e "Le paure
da sconfiggere" di Nora Demaj.
Grazie a tutti.
Un caro saluto
Simone
30/8/2011
Oggi ho poco tempo ma non posso non
sottolineare
la poesia di Giuseppe "La Ballata degli Orchi e il Bambino Soldato":
Ci vedo tanto De André in questa ballata.
I versi son dolci ma è un lago d'orrore "Perché l'orrore non ha
frontiere/Non va a dormire tutte le sere". con pugno allo stomaco
finale "E quel fucile in quella piccola mano/Col nostro silenzio
anche noi lo mettiamo". Bellissima la descrizione della metamorfosi
della mente bambina in bestia feroce.
Lorenzo Poggi
29/8/2011
Angelo Michele Cozza: poesia che rende
in modo molto efficace la stasi, l'immobilità , soprattutto in
"quell'aerea stasi".; molto bella l'immagine delle "equoree fate
morgane". Giuseppe Dabalà: incantevole poesia, in cui sarebbe come
dire "l'amore che non ti ho mai dato", vero? Ma viene conservato con
cura, in una stanza, perché…non si sa mai. Bellissima! enrico
tartagni: dimensione sogno, in cui però ci sono elementi reali;
piaciuta, molto, anche per le espressioni in inglese. Mariachiara
Scala: come spicca quel finale azzurro dopo la consuetudine, la
noia, la quotidianità; molto bella. Lorenzo Poggi, che cerca di
nascondersi, ma viene trovato, non solo, anche "caricato di
responsabilità", ma è stato inutile chiudersi nel guscio, la tua
poesia "canta", Lorenzo e lo fa nel tuo consueto stupendo modo di
esprimerti. Carla Conti sempre originale, che si guarda dentro,
davanti ad un impietoso specchio. Il Gabbiano: inno all'amore,
bravo, è l'unica arma che abbiamo ormai. Michela Turchi: rispetto il
tuo desiderio, espresso in modo perentorio, mi pare. Mi rilasso con
la passeggiata incantevole, ma anche culturale, di Piero Colonna
Romano e, già che ci sono, ascolto anche musica. Ma quante cose! Non
saranno troppe tutte in una volta? No, perché raramente ho trovato
poesie (poema?) così, in cui dentro c'è tutto, ma proprio tutto,
compresa l'amata-odiata metrica!Ma che diventa musica e che è
nutrita di sentimento. Applausi.
Un saluto ed un grazie a tutti. Se mi è consentito, in particolare,
a Lorenzo Poggi, che ha accolto l'invito di Giuseppe Dabalà. Bravo,
Giuseppe, condivido. Ovviamente, grazie anche all'altro Lorenzo, la
nostra insostituibile guida.
Sandra Greggio
Bravo Lorenzo. Grazie e bentornato
nella" Pagina Azzurra". Ci mancavano i tuoi preziosi commenti ed a
me é giunto particolarmente gradito. Un caro saluto unitamente al
nostro caro professore Lorenzo. Il Gabbiano
Quel potente pezzo di Anileda Xexa (a
proposito un caldo saluto, hai contato molto nel mio provare a
"scrivere"), quel pezzo, dicevo, scava dentro mettendoti allo
specchio. Difficile allontanarsene a testa alta. Complimenti.
Bruno Amore (BR1)
ringrazio sempre tutti per le belle parole di
commento alle mie cose.
Preciso però che in orror vacui colui che teme i fantasmi e confida
in Dio non è il soggetto della poesia( autobiografica? ) ma quello
tatuato al polpaccio
con cui lei si leviga in ostinati amplessi. Per dovere di chiarezza
e per quanto riguarda "ad esenin poeta" anche le prime strofe come
tutto il resto è profondamente autobiografico e il suo sentire è il
mio sentire non c'è soluzione di continuità nè distinzione
saluti cari
Carla Conti
Ai poeti Piero Colonna Romano e Sandra Greggio
Ci siamo soffermati su due bellissime composizioni poetiche sulla “
Pagina Azzurra” di oggi, che non potrebbe esserci chiusa migliore
Piero, ci racconta magistralmente da grande storico-una pagina della
storia della bellissima Liguria, che ci ha ospitati per molti anni,
in quelle località da sogno. Ad “Arasce”l’antica e bellissima
Alassio, come pure Andora, e Albenga e, con le loro verdi colline,
ombreggiate dagli uliveti spioventi e quei mari freschi e azzurri,
che rimarranno per sempre nel nostro cuore. Piero ha concluso il suo
poema, che mi è piaciuto molto. Complimenti vivissimi. Riportiamo
qui di seguito l’ultima quartina di quel fatato luogo di Capo
Mele:“E già tramonta il sole su quella baia, /di Capo Mele il faro
laggiù s'infiamma/. Nel cuore rimarranno, con nostalgia, /di quel
fatato luogo, colori e aromi. /Terra piena d'amore e di gran
malia”.Sandra con il suo cuore blu “In te, una semplice maglietta/
ma col profumo del desiderio una sintonia di sguardi d'oltremare/
d'indaco rivestiti” Mi sono piaciuti moltissimo i tuoi versi.
Bravissima. Carissimi a tutti i poeti del “ Sito Poetare” unitamente
al nostro carissimo prof Lorenzo Il Gabbiano
Bravo Lorenzo. Grazie e bentornato.
Giuseppe Dabalà
Tempo tiranno oggi, quindi brevi note su
questa bella pagina azzurra che questo mi racconta:
Giuseppe Dabalà -I fiori che non ti ho mai dato-: Equivoco
goldoniano, con finale alla Eduardo De Filippo. Lui che pensa di
mandare fiori, il fioraio che, per compiacerlo gli dice d'averlo
fatto ma..lei li ha rifiutati perché troppo vivaci (che sia metafora
d'un amore troppo…vivace e, per questo rifiutato ?). Ed, alla fine,
pensosi si resta e speranzosi. 40 anni significano grande amore e
ottimistica speranza, detta da quei fiori mantenuti sempre freschi.
Molto bella e molto ben raccontata.
Enrico Tartagni -Trasportati nell'aria-: Che dire di più, che non
sia già stato detto, delle poesie di Enrico ? Affascinano, conducono
in altri mondi. Quelli del sogno fantascientifico. Born in the
dreams, appunto. Complimenti sempre.
Lorenzo Poggi -Penso al diario mai scritto-: Bellissima e densa si
significati. Il desiderio di libertà, il sacrificio che viene dai
doveri, il desiderio di nascondersi ("chiuso nel guscio per non
farmi trovare") tutto questo ci racconta Lorenzo. E le tue poesie
sono ciò che dici ("Qualcuno ha raccolto frammenti di
pianto/confondendoli con versi che sanno di canto."). Bravissimo.
Carla Conti -Orror vacui-: Profonda introspezione. Davanti ad uno
specchio non appare soltanto l'immagine ma l'anima dove albergano
fobie. Molto bella e molto piaciuta.
Il Gabbiano -Il colore del silenzio-: Piaciuto l'abbinamento
silenzio/amore. L'uno e l'altro ben descritti.
Michela Turchi -Questa è la mia decisione -: Ottima decisione e…
troppa rabbia nel descriverla per crederla definitiva. Ottima come
tutte le altre tue.
Sandra Greggio -Cuore blu-: Decisamente voli alto. Questa capacità
di descrivere sentimenti e renderli con vibrante poesia, mi incanta.
Bravissima Sandra.
A tutti una felice settimana, a Lorenzo sempre il mio ringraziamento
per le opportunità che ci offre. Piero Colonna
Romano
Commento
Inno alla vita sul “colore del silenzio”. Complimenti al Gabbiano
per le sensazioni che riesce sempre a comunicarci nelle sue
descrizioni in simbiosi con la natura.
Grazie a Piero Colonna per aver volto lo sguardo alla “turrita
Albenga” : “E già tramonta il sole su quella baia,di Capo Mele il
faro laggiù s'infiamma.Nel cuore rimarranno, con nostalgia,di quel
fatato luogo, colori e aromi.Terra piena d'amore e di gran malia.”
Luoghi a me cari, testimoni delle mie origini. Racconto di favola….
per luoghi incantati.
Profumo di desiderio sulle sfumature dell’azzurro in “Cuore blu” di
Sandra, molto apprezzata la chiusa “In te fughe repentine dove la
realtà cede il posto al sogno. Il mio.”
Saluti a tutti e un grazie al nostro prof.
Tiziana Cocolo
Torno a commentare sollecitato da un caldo
invito di Dabalà a cui non so negare niente.
- Angelo Michele Cozza "Calura agostana": come inebetiti dalla
calura possiamo solo registrare visivamente le solite scene di mare.
Molto bella la chiusa. Complimenti per l'atmosfera che sei riuscito
a suscitare.
- Giuseppe Dabalà "I fiori che non ti ho mai dato": "Li curo con
amore e con passione/E metto l'acqua fresca tutti i giorni/Anche se
son passati quarant'anni/Perché non si sa mai… e se ritorni ?"
Ah Giuseppe! Quel fioraio chiamato Destino!
- Mariachiara Scala "Via numero zero": la strada sa dove andare ma
non ce lo dice. Sembra sempre tutto uguale ma gli alberi invecchiano
dentro e l'edera fuori se li mangia. E' la metafora del nostro
vivere sempre uguale che comunque trascorre e con sorpresa finale!
- Anileda Xeka "l'uomo nasce figlio di molte madri": Cara Anileda,
stavolta l'hai veramente azzeccata. Complimenti vivissimi per la
poesia.
- Carla Conti "Orror vacui": quando non ci si piace più e lo
specchio diventa un incubo. "Questa povera bionda ritinta ... che
teme i fantasmi e si confida con Dio". Brava Carla!
- Il Gabbiano "Il colore del Silenzio": Quante volte l'abbiamo
cercato, voluto, questo colore. La parola è d'argento ed il silenzio
è d'oro se sa accompagnarci nei momenti importanti della vita. Versi
sentiti nel profondo.
- Michela Turchi "Questa è la mia decisione": Ma cara Michela mi
avevi fatto preoccupare! Chissà che mi credevo. Un bagno nuda sulla
spiaggia notturna. La chiusa è intrigante: mi tufferò soltanto
quando il mare può rendermi il calore. Ad ognuno la sua
interpretazione.
- Sandra Greggio "Cuore blu": "In te filigrane di coralli e
perle/guglie di merletti/elevate al cielo/come braccia alzate dopo
una rosa rossa" . E' uno dei tanti sublimi passaggi d'una poesia
disegnata dal cuore.
- Piero Colonna Romano "Arasce": una magica passeggiata tra cielo e
mare,tra storia e ricordi, tra boschi e scintillio del mare.
L'incontro con residui del passato che sembrano sempre lì come se il
tempo si fosse fermato. E gli odori ed i sapori sempre freschi nei
ricordi. Il tutto nello sforzo maiuscolo di dar a questa poesia la
veste che si merita.
Caro Piero mi piacerebbe questa via rifarla insieme.
Promettendo di rifarmi vivo più spesso, mando intanto un caro saluto
a tutti i sitani. Uno specialissimo al grande Custode del Tempio.
Lorenzo Poggi
28/8/2011
Davvero bella questa pagine, ormai ci viziamo
con questo azzurro sempre più azzurro. E questo mi dite:
Carla Conti (?) -Ad Esenin poeta-: Le prime quattro strofe sono
dedica a quel grande poeta e paiono la descrizione della sua
tormentata anima. La prosecuzione è autobiografia. Sbaglio ? Ma la
tua poesia è sempre un incanto.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Ombre dalla cava di pomice
abbandonata-: Applausi. Bellissima descrizione di quella cava di
Lipari e del dolore di chi spendeva la vita per estrarvi la pomice.
Bravo molto.
Gabriele Renda -Creatura o fregatura ? (poesia d'attualità)-: Tutta
l'amarezza d'un padre che non vede futuro adeguato alle qualità d'un
figlio. Decisamente attualissima. Piaciuta.
Angelo Taraschi -Un'altra vita-: Quella domanda ("E' reale la
finzione,/o è finta la realtà ?") è una delle fondamentali per molti
filosofi e scrittori. Mi sovviene Calderon de la Barca ed il suo La
vita è sogno. Temo non ci sia risposta, né la troveremo in un'altra
vita perché là (ammesso ci sia) porremo la stessa domanda. Piaciuta
molto.
Enrico Tartagni -Something in the sky-: Bellissima quella chiusa
("fra le mie cose appuntate in cielo") e mi dice dell'aspirazione ad
elevare sentimenti al di sopra della realtà, nonostante il negarlo.
Bella molto.
Carlo Chionne -Livorno-: Splendido inno ad una splendida città. Con
i ricordi, le amarezze, le gioie che ha saputo dare. Risuona Guccini
e la sua Bologna. Molto bella e piaciuta molto.
Michael Santhers -Settembre-: Ritorno alla normalità. E Michael ce
la descrive per quello che è: da rifiutare.
Mariachiara Scala -Tempo al tempo-: Amaro guardare allo scorrere del
tempo. Amarissimo quel "Vivo la vita/a singhiozzi."
Armando Bettozzi -Ani, una badante molto speciale-: Vero e sentito
grazie, nei confronti di una persona (tra le tante persone) che
sacrificano la propria vita per rendere più lieve quella d'altri.
In cambio di "provvido mensile" che sarà usato per appagare sogni
non suoi. Bella decisamente.
Anileda Xeka -as/satira/ti-: Triste riflessione sull'andamento
negativo d'una unione. Ed ottimo il chiedersi se, per caso, non vi
sia una specie di circolarità, sintetizzata da un "oggi a me domani
a te". Piaciuta molto.
Ma cara Anileda ti devo delle scuse: ho visto cigni bianchi dalle
ali nere, forse per il caldo, forse per la fretta. E' vero,
Beethoven ha modificato l'inno alla gioia di Schiller, per adattarne
le parole al colore, alla musicalità di quel tempo della nona.
Perfetta la citazione che hai fatto. E sono particolarmente lieto
del tuo amore per Beethoven e Mozart, che io condivido in pieno. Ed
a questi due immensi aggiungo (ma è banalmente scontato) il terzo
immenso Bach. Un caro saluto ed ancora scusami.
Lorenzo Poggi -Buoni propositi -:Non so se definirla rassegnata,
ottimistica o decisamente priva di illusioni. So che è detta nel
bello stile di un Lorenzo sempre più bravo.
Sandra Greggio -Per amore-: Splendida dichiarazione d'amore per poi
mettersi in disparte a sperare. Bravissima Sandra. Sempre di più.
A tutti l'augurio d'una felice settimana. Al nostro vate un
ringraziamento riconoscente. Piero Colonna
Romano
Caro Lorenzo Poggi,
leggo quotidianamente le tue bellissime poesie,
ma i tuoi commenti ? Mi/Ci manchi molto.
Ritorna, per favore.
Giuseppe Dabalà
Eccomi qua che torno a commentare qualcosina,
vi leggo sempre tutti, è che ultimamente mi manca
l'ispirazione per vivere la poesia.
Geniale il seguente interrogativo di Angelo Alfredo Taraschi in
"Un'altra vita":
È reale la finzione,
o è finta la realtà?
Mi ha colpito anche il titolo della raccolta di cui fa parte la
poesia sopra citata, "Le strade dell'inconscio".
Simone
Desidero ringraziare la poetessa anileda
per il chiarimento da lei fatto riguardo ad un dubbio da me espresso
nel commento ad una sua poesia. Grazie per la tua gentilezza,
anileda.
Sandra Greggio
27/8/82011
Ricca anche la pagina odierna e varia.
Lorenzo Poggi: nessun treno che porti verso nuovi sogni, soltanto il
ricordo di quelli che sono passati, mentre le storie di un tempo
prendono vita nella dolcezza della sera. La trovo superbamente bella
ed intensa, pur non negando la tristezza del contenuto. Guido
Trinci: invito a guardare la luna, ma di più, a considerarla, quasi,
l'unica vera realtà che rimane. Fausto Beretta: una situazione
quotidiana, ma trasformata in una poetica "attesa"; piaciuta, molto.
E'anche dalle cose di ogni giorno che nasce la poesia.Angelo Michele
Cozza: resa molto bene l'atmosfera stagnante torrida, anche con
immagini forti; alla fine, ecco la campana che ricorda il freddo
della morte, quella di una vita stroncata dalla calura. Pasquale Di
Meo. un altro sapore di morte, ma questa volta lentamente provocato
dall'assenza della donna amata. Deliziosa Carla Conti, semplicemente
deliziosa. Un apprezzamento particolare alla tua indubbia capacità
di trattare argomenti disparati, complimenti! Gabriele Renda: che
"gustoso" abbinamento tra i frutti d'estate e l'amore, molto bella
ed originale. enrico tartagni: il poeta che, a volte, mi dà del filo
da torcere, lo ammetto, ma quanto interessante nelle sue poesie,
come questa, enigmatica, ma singolare proprio per questo. Splendida
Mariachiara Scala: la nascita come un tuffo in un mare gelido, in
cui poi, che lo si voglia o no, si deve imparare a nuotare. Metafora
mozzafiato. Armando Bettozzi: la scelta dell'endecasillabo
per…allontanare quel brutto orco, che vuole porre fine
all'incantesimo d'amore; che bella poesia! anileda xeka :
affascinante e coinvolgente questo binomio tra poesia e musica,
bellissimo, complimenti! Nora Demaj: dopo tanto silenzio e buio, un
cuore pronto a camminare, di nuovo. E, aggiungo, forte
dell'esperienza trascorsa. Il Gabbiano: versi danteschi scritti
sulla porta dell'Inferno per descrivere a che punto siamo arrivati
nelle nostre città; ed io che non ho ancora visto Napoli, come la
troverò? Mi rifugerò in quell'angolo di paradiso! Che bellezza quel
fiore azzurro" profumato d'aria"! Piero Colonna Romano: un momento
così, un momento che tutti possiamo avere, ma pochi lo sanno
esprimere in un modo così incomparabilmente lirico. Un augurio: che
quel nodo venga sciolto quanto prima.
Pagina che mi ha catturato, come si vede dal commento, a dispetto
del caldo imperante. Il mio "grazie" a tutti, ma in primis a
Lorenzo.
Sandra Greggio
Ringrazio di cuore la poetessa Sandra Greggio
e il poeta Piero Colonna Romano
( x Sandra ; partivo dal presupposto che due persone che si amano
sono
un solo corpo, pur con due cuori e due menti e se l'amore c'è
cercano
di andare incontro l'un l'altro, al contrario accade quando un
rapporto finisce o è agli sgoccioli e ciò che li tiene ancora legati
sono delle motivazioni come i figli, per esempio, i beni comuni o
altro, è questo che ho cercato di descrivere)
(x Piero; è vero che l'inno della Gioia Friedrich von Schiller, ma
esiste una versione scritta da entrambi, ora non la riporto perché
prenderei troppo spazio nel sito, e le parole tra le virgolette sono
di Beethoven; (DE)« O Freunde, nicht diese Töne!/
Sondern laßt uns angenehmere/anstimmen und freudenvollere./Freude! »
(IT)
« Amici, non questi toni!/Un canto più grato leviamo al cielo/di
gioia!/Gioia! »/(Ludwig Van Beethoven, Periodo scritto e inserito
dal
compositore in An die Freude)
Adoro Beethoven e Mozart e fare un tale errore sarebbe grave, :)
come
quelle delle cicogne che hanno le ali nere, per esempio, pur volendo
scrivere cigni reali, essendo bianchi. ma non mi prolungo di più,
perché ne scriverei pagine intere
Comunque ti ringrazio di cuore, sei sempre gentilissimo.
Un saluto a tutti gli amici del sito e un Grazie al prof Lorenzo
anileda
Si affolla la pagina azzurra e la sua qualità
è sempre più elevata. Bravissimi sitani, questo mi fate sentire
oggi:
Lorenzo Poggi -C'è sempre un treno che porta lontano-: Così Lorenzo
ci dice di quanto le mancate scelte, per inestricati dubbi, facciano
perdere occasioni che avrebbero potuto riempirci la vita. Così, ne
"la sera del mio divenire" abbiamo rimpianti e, forse, rimorsi.
Bellissima poesia nata dall'anima di un grande poeta. Applausi.
Guido Trinci -Aspettando il tuo ritorno-: Malinconica attesa e
poesia densa d'invocazioni romantiche. Bella.
Fausto Beretta -Attesa-: Più pragmatico di Guido, Fausto si affida,
per consolarsi, ad un cioccolatino, attendendo. Belli i versi "il
caffè si raffredda/nuvole e azzurro/adagio scendono dentro".
Piaciuta.
Angelo Michele Cozza -Meriggio-:Efficacissima descrizione d'un
pomeriggio agostano. Tutti gli elementi che lo caratterizzano sono
presenti in questa poesia. E lo struggimento dell'anima e la
solitudine, nel silenzio e nel ronzio delle mosche. E quelle campane
a morto ne sono la degna conclusione. Bella e piaciuta.
Carla Conti (?) -C'era un gatto-: Spassoso gatto che "signorilmente"
s'impipa del progresso e non si accorge (ma non gliene può importare
di meno!) dei cambiamenti. Bella e divertente.
Stefano Budicin -Amplesso-: Applausi convinti. Elegantissima ed
efficace descrizione d'un atto d'amore. Complimenti.
Gabriele Renda -Frutti d'estate (dichiarazione d'amore)-: Credo sia
la prima dichiarazione d'amore alla frutta che leggo. (a proposito,
com'è quella ricetta che rende la frutta viagra ? Hai visto mai…).
Chissà che ne penserebbe Arcimboldo ?
Manuela Mori -Agli amanti-: "sui roventi meandri del pensiero" è
bello ed esplicativo verso. Molto bella tutta.
Enrico Tartagni -Equilibrio imperfetto-: Più o meno è quello nel
quale viviamo tutti. E, come Enrico racconta, non ne siamo
consapevoli.
Alberto Colagiovanni -Piccola drogata-: Addolorata descrizione d'un
dramma da droga. E accusa, verso chi non riesce (non vuole, non può)
a far nulla perché questa piaga scompaia.
Armando Bettozzi -Verso di noi il crepuscolo veniva-: Dolcissima e
appassionata. E bellissima l'intera terza strofa. Complimenti.
Anileda Xeka -quando le mie dita suonavano un'invisibile
pianoforte-: Effetto dell'immenso Beethoven ! Leggendola ho sentito
quelle note, dentro. Potenza della poesia ! Brava Anileda ma
permettimi una correzione: l'inno alla gioia è stato usato da
Beethoven a conclusione della nona ma lo aveva scritto il suo
amatissimo Schiller.
Sandra Greggio -Io-: Credo che Ungaretti, col suo M'illumino
d'immenso, abbia provato le tue stesse emozioni. Bravissima a
dircele.
Nora Demaj -Amore finito è l'inizio di una nuova vita…-: Da qualche
parte dicono "si chiude una porta e si apre un portone".
Sostanzialmente è ciò che, con bella poesia, ci racconta Nora.
Il Gabbiano -La sorgente-: Bellissima e coinvolgente la descrizione
della natura incontaminata. (mi è tornata in mente la descrizione
che fa Steinbeck d'una radura, nel suo "Al Dio sconosciuto"). E,
leggendo, si sente tutto il timore per la sua scomparsa. Concordo
con quanto affermi su Napoli e mi sanguina il cuore. Bravo gabbiano.
A tutti un grazie ed un augurio per una rilassante domenica. A
Lorenzo, vate ineguagliabile, un caro saluto.
Piero Colonna Romano
A Sandra Greggio e a Piero Colonna Romano :
Vi ringrazio molto per i commenti così lusinghieri alla mia “
canzone “ (del 25/8)
e della Vostra assidua presenza.
Per pudore io non commento, ma desidero sappiate che Vi leggo sempre
con grande ammirazione, assieme ai tanti poeti che ultimamente trovo
in particolare stato di grazia.
La pagina azzurra è diventata un arcobaleno dove tutti i colori
fanno a gara
per stupire. E questo, grazie al nostro Prof. Lorenzo
Giuseppe Dabalà
26/8/2011
Ecco le emozioni che colgo nella pagina
odierna. anileda xeka : poesia che, ammetto, mi dà qualche
problema a livello interpretativo, ma molto intensa; io riscontro la
tematica pirandelliana della nostra doppia personalità, in quelle
due teste, in conflitto tra loro. Pronta ad accettare eventuali
commenti al riguardo, anileda.Un Lorenzo Poggi solo , nell'incavo di
un tronco, ma soprattutto, nato vestito di marmo; immagini forti,
desolate, un Lorenzo che spia gli altri, dicendo che sono normali.
Non è che lo sei di più tu, che ti chiedi il motivo per cui vivi,
dimostrando la tua grande sensibilità? Non è che i cosiddetti
"normali" si accontentino di vivere e basta? Pensaci, Lorenzo.
Antonio Teni: splendidi interrogativi anche qui, rivolti alla natura
(mi viene in mente "O natura o natura, perché ti tanto inganni i
figli tuoi?), domande sull'essere; siamo di più, Antonio, di quello
che mostriamo vivendo, siamo "oltre". Poesia bellissima. Anche
Fausto Beretta ci riporta all'autenticità di un tempo, all'essere e
non all'avere; ma ecco la responsabilità del tempo, che ha
cancellato tutto. Carla Conti. Una "perla" la tua poesia, nel fondo
dell'oceano, semplicemente meravigliosa. enrico tartagli: da tempo
ci regala belle e significative poesie ambientate lassù, non sulla
terra; piaciuta anche questa, molto. Mariachiara Scala: in due soli
versi un'immagine dolcissima; brava! Piero Colonna Romano: poesia
che è essa stessa un sogno, bellissima! Da non svegliarsi, se fosse
possibile. Carla Conti in prosa, ma inevitabilmente una prosa che
risente della sua vena poetica e del suo erotismo. Un incendio,
secondo me, questo racconto, un incendio paradossalmente scoppiato a
Capo Horn!
Un saluto ed un grazie a tutti, in particolare al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio
Un grazie di cuore a Piero Colonna Romano
per l'apprezzamento alle mie
poesie
Davvero speciali sono i suoi commenti , grazie
Bellissimi questi tuoi versi dell'anima, "assieme" in un soffio di
vento,
galleggia la voce dell'amore
Antonia Scaligine
Pare di fare l'attraversata del deserto in
questo torrido agosto. Ma c'è un'oasi azzurra, fortunatamente
e così mi ristora:
Aniledda Xeka -quando appassiscono le foglie dell'anima-: Esplodono
le contraddizioni che ci portiamo dentro e condizionano i rapporti
con gli altri. Molto bella questa autoanalisi di sè stessi, detta
con versi forti e convincenti.
Lorenzo Poggi -Solitudine_4-: Straziante per l'angoscia narrata. La
solitudine che dà la sofferenza del vivere, sentendosi abbandonati,
perchè diversi. Ed ancora più straziante quell' "Avevo voglia di
vivere/non sapendo di stare vivendo." Poesia d'un intensità notevole
che fa venire voglia d'abbracciare il poeta.
Antonio Teni -Abbaglio-: Riflettiamo su questo: non siamo numeri,
per cui aspiriamo, legittimamente, ad un "oltre" appagante. Eppure
una certa morale ci nega di rifiutare la vita, anche quando questa
non è più degna d'essere vissuta, perché non più vita. Ed Antonio ci
dice della natura, madre e matrigna e ne invoca la clemenza. Ma se
ne ottiene lo sberleffo d'uno specchio nel quale appaiono i nostri
"marcescibili sollazzi". Ed è amarissima la conclusione: credevamo
che vivere fosse gioia, fosse facile. Applausi Antonio. Bravissimo.
Guido Trinci -Che importa ?-: Già, importa (secondo alcuni
importerebbe) vivere secondo regole che tarpano l'anima. E Guido ci
ammonisce "dietro al tuo specchio/c'è un fiore appassito."
Concludendo con "importa solo ciò che sai/importa solo ciò che
so/importa questo, importa a me." Ed io condivido, complimentandomi.
Fausto Beretta -Personaggi di un tempo (ancora vicini)-: Rimpianto
per tempi in cui le regole dell'onore valevano più di quelle scritte
in leggi e regolamenti. Bella e piaciuta.
Carla Conti (?) -La Patria-: Con immaginifiche e preziose immagini,
Carla ci racconta del suo male di vivere. E sogna altro luogo per
realizzare se stessa e i suoi sogni. Molto, molto bella.
Gabriele Renda -Rais party-: Probabilmente questa è una delle più
belle "pasquinate" del nostro Gabriele. Digressione: spassosa (e
l'abbiamo vista tutti) la Camusso vestita da guerrigliera cubana,
tanto perché vale più la forma che la sostanza. Avrebbe fatto meglio
a rifarsi a Cofferati. Ma, nonostante la fragilità di questo
sindacato (gli altri ormai, da tempo, sono allineati al potere
berlusconiano) c'è chi intende, ancora di più, emarginarlo. Mi viene
in mente la frase "maramaldo tu uccidi un uomo morto". Una gita a
Lourdes ci salverà ?
Stefano Medel -Vuoto-: C'è proprio poco da stare allegri ! La
prossima (estate ovviamente) come quella attuale ? Aiuto!
Enrico Tartagni -Un volo sul sole-: Bellissimo quell'inizio: "Armato
di mare/ai cancelli del sole" che prelude, però, ad un pessimismo
quasi cosmico. Il bisogno di estraniarsi da questa terra e la
certezza d'essere diversi, di volare dove altri non arriveranno.
Piaciuta molto. Complimenti.
Mariachiara Scala -Le lacrime innaffiano-: Un titolo, un verso. Una
poesia bellissima.
Sandra Greggio -Dagli occhi al cuore-: Immagini percepite dagli
occhi, elaborate dalla mente, seminate nel cuore. Bella molto.
Nora Demaj-Tra la vita e la morte-: "I sogni che volano via senza di
me" sono, appunto, quei sogni che vanno a morire. E portano via
anche i ricordi. Amara e bella.
A tutti auguro più fresche giornate. Un particolare saluto al nostro
Lorenzo. Piero Colonna Romano
25/8/2011
Ecco le emozioni di oggi. La prima,
credo la più forte della pagina azzurra, è quella che mi suscita
Mariachiara Scala, di cui apprezzo moltissimo il coraggio di
raccontare e di raccontarsi, in una simile sofferenza. L'Odissea è
quella che caratterizza la vita di ognuno di noi, ma questo è un
dramma. anileda xeda: un amore non capito, che per questo sceglie di
nascondersi nel buio; molto bella, anileda. Complimenti! Incantevole
la "canzone" di Giuseppe Dabalà: ritrovo il sole, come in anileda,
qui insieme alla rosa e poi alla viola. In due fiori, uno "la
regina", l'altro "la semplicità" la storia di un amore. Da leggere e
rimanere stupiti come davanti ad un tramonto la poesia di Lorenzo
Poggi; superfluo ogni commento, parla da sé, stupenda.Un altro
"Tramonto" quello di Gianni Langmann, dove però non c'è il
"sorriso", seppure struggente di Lorenzo, ma solitudine e tristezza
per un altro giorno che è passato. Piaciuta, molto. Maddalena Gatto:
una poesia che lascia intravedere un attimo di follia? In quella
barchetta "spiegazzata" ed in quella bambola dai capelli azzurri ,
che volò via. Ammetto: di difficile interpretazione, ma avvincente
alla lettura. Carla Conti splendida, con quel fiume segreto, che
solo lei conosce. Un autoritratto, quasi, attraverso l'immagine di
un fiume. Deliziosa quella malizia di Diana, un applauso a
G.G.Casarini. E' preferibile "cacciare" i "venatori" che gli
animali, ecco l'insegnamento dell'esperta mamma. Bella descrizione
di un paese fuori dal tempo, che vien voglia di visitare; molto ben
descritto, stefano medel. enrico tartagli : vittima di un bacio che
brucia, lei, evidentemente, è una donna speciale! Nora Demaj:
singolare questo voler trattenere ricordi che il vento porta via; di
solito, dei ricordi ci si vuole liberare, ma saranno molto belli,
allora!
Un saluto ancora "rovente" a tutti, in particolare a Lorenzo.
Sandra Greggio
Continuerà questo caldo asfissiante. Troveremo
conforto nell'azzurro di queste pagine che questo mi raccontano:
Mariachiara Scala -La "ballata" di Michela -: Tragica storia narrata
con efficace sintesi.
Anileda Xeka -il sole è il sorriso vero della vita-: Dolore profondo
che, per essere lenito, vuole il buio totale, quasi fosse un
allenamento al poi. Bella l'immagine dell'amore che ha cuore di
bambina. Brava, sempre di più, Anileda.
Giuseppe Dabalà -Fiore di prato (canzone)-: Semplicemente deliziosa
questa canzone d'amore. Complimenti Giuseppe.
Lorenzo Poggi -Un tramonto-: Versi dolenti e belli. Particolarmente
quei "ricomponendo addormentati contorni/nella stanza del nostro
fluire." mi sono piaciuti. Ma il senso è quel veder passare la vita,
delusi da essa.
Guido Trinci -Mente:-: Mente quale forziere di ricordi confusi,
aggrovigliati come nodo gordiano. La chiave potrebbe esserne la lama
e la lama l'anima.
Gianni Langman -Tramonto-: Bella descrizione di un tramonto e del
passare del tempo.
il passero -Arci S. Lazzaro-: Bella descrizione di S. Lazzaro di
Savena. Mi torna in mente la deliziosa canzone di Guccini. Piaciuta
molto. Bravo passero !
Maddalena Gatto -La bambola dai capelli azzurri-: Ricordi e
rimpianti d'infanzia. Bei sogni, ben descritti, con una bella e
triste conclusione.
Carla Conti (?) -Acqua-: Quell'acqua che scorre, pare metafora d'una
vita densa d'emozioni che, col suo passare, s'affievoliscono. Belli
tutti versi. Mi sono particolarmente piaciuti questi : "Di quale
segreto/nutri le aride zolle/con quale limo/fecondi i miei campi".
Giuseppe Gianpaolo Casarini -E' una mamma maliziosa ?-: Decisamente
si. Ed anche espertissima. Piaciuta molto.
Gabriele Renda -Mezzo gatto mezzo pardo mezzo…-: Disegno
dell'infingardo elettore italiano. Pensare stanca…
Stefano Medel -Voltaggio-: Poche belle pennellate per descrivere un
paese a cavallo tra Piemonte e Liguria. Piaciuta molto.
Enrico Tartagni -Dominatore delle stelle-: Dominatore dominato, da
un ardente bacio sulla bocca.
Nora Demaj -Il passato-: Ed i ricordi che s'affievoliscono col
passare del tempo inarrestabile. Bella molto.
A tutti un fresco saluto, per quanto possibile. A Lorenzo il mio
grazie. Piero Colonna Romano
Carissimi Piero e Sandra, i vostri
magnifici apprezzamenti
mi riempiono di gioia,soprattutto perché vi stimo
e come critici letterari e come poeti. Ancora una volta,
Grazie!
Antonio Teni
Per i poeti- Sandra Greggio- Antonia Scaligine
e Piero Colonna Romano,
Il Gabbiano sentitamente ringrazia per i vostri preziosi commenti,
per la poesia di Pinamare di Andora. Quelli, oltre ad essere i
luoghi della memoria, emergono da quelle rocce, i ricordi del mio
passato prossimo e della mia formazione artistica e professionale.
nonché il coronamento della nascita della nostra Principessa Tiziana
Colgo l’occasione di salutarvi tutti, unitamente al nostro carissimo
prof Lorenzo. Il Gabbiano
24/8/2011
Soltanto una boccata d'azzurro ci salverà.
Questo sento:
Enrico Tartagni -Il bicchiere sul comodino-: Un gesto affettuoso,
scatena una serie di domande sul perché dello stesso. E voli
pindarici che portano verso le stelle. Il tutto..per un bichiere
d'acqua sul comodino. Sempre più apprezzo il poetare d'Enrico.
Piaciuta.
Matiachiara Scala -Amica melanconia-: Melanconica poesia sulla
melanconia. Belli quei due versi finali. (mi sovviene una
definizione, ma non ricordo fatta da chi, data della melanconia: "la
melanconia è l'immagine snob della noia". Ovviamente c'entra nulla
con la poesia di Mariachiara.)
Anileda Xeka -due sguardi che s'incontrano-: Fede estrema nell'amore
e nei suoi atti. Bellissima l'immagine della nascita di due poeti
dallo scambio di promesse d'amore. Bello quel costruire ponti tra
due mondi, con un bacio. Bella tutta.
Angelo Michele Cozza -Scialbature in divenire-: Decisamente
leopardiana questa analisi di sè stessi, degli altri e del mondo.
Senza speranza, senza traguardi. Affascinante e bella. Complimenti.
Giuseppe Dabalà -Il vuoto da riempire-: Delizioso affresco d'una
emozione, nata dal guardare quell'isola serena e rasserenante. Bella
molto.
Lorenzo Poggi -Il vuoto da riempire-: Una ricerca… geologica di sé
stessi, tentando di ritrovare identità perduta. Belle ed efficaci
immagini ("quando su tutto /c'era il rumore del mare") che mostrano
un anima angosciata. Decisamente bella.
Guido Trinci -Viaggiare:-: Una bella fatica, quindi, questo
tentativo di mettere ordine e nella vita e nel mondo circostante.
Bella, dura e priva di speranza di riuscita. Ma dovremmo provarci
tutti. Piaciuta molto.
Gabriele Renda -Filastrocca dei crapuloni-: Non hanno pane ? Mangino
briosche! Prima o poi la risentiremo quella frase.
Antonia Scaligine -Quando l'allegria finisce in nostalgia-: La
sensazione che si prova, allo scorrere del tempo, quando termina una
stagione della nostra vita e di ciò che è stato permangono in noi
dolci ricordi, è descritta magistralmente in questa bella poesia.
Brava molto.
Stefano Medel -Vento sopra,-: Quadretto naif, molto piacevole.
Il Gabbiano -Tripoli: l'ultima battaglia-: Cronaca d'una fine
annunciata, descritta bene dal nostro gabbiano. Mi si consenta una
riflessione: non ho nostalgia né per Gea della Garisenda, né per
l'impero occupante (troppo spesso crudelmente) e colonizzante. Ed
oggi assisteremo al solito film già visto e rivisto: la corsa
all'accaparramento di risorse non nostre. A spese dei soliti bongo-
bongo che, tanto, questo meritano.
Sandra Greggio - Applausi convinti. Freme di sentimento questa bella
poesia. Sei decisamente brava e sempre più convincente.
Nora Demaj -"Quale mondo"-: La immagino dedicata a tutti quelli che,
aspirando ad una vita degna, affrontano quelle traversate. E perdono
la vita "per conoscere la giustizia".
A tutti un caro saluto. A Lorenzo il magnifico un grazie.
Piero Colonna Romano
23/8/2011
Boccheggiante, aspiro questo azzurro e così mi
si schiarisce (almeno spero…) la mente:
Enrico Tartagni -Lo spaziale-: Non c'è salvezza insomma. Ci si perde
nello spazio dei nostri sogni e, come là, si è soli al risveglio. E
quella "mano gelida di Dio" sparita. Terribile il senso, bella la
poesia.
Mariachiara Scala -The show must go on-: Sofferenza estrema in
questo interrogare la vita. Pulsioni e dubbi, amarezze e rimpianti,
tutto questo ci racconta, con bel poetare, Mariachiara. Brava.
Anileda Xeka -non so dare un nome a ciò che provo-: Nostalgia è
proprio quel nome. Intensa e convincente. Complimenti.
IAllonardo -Ombrellone-: Spiaggia agostana vissuta indagando altrui.
Bellissimo quell'ornare d'ombra.
Gabriele Renda -Gronda sangue-: Buona questa sottolineatura
dell'ipocrisia del nostro. Ma la sua storia è parallela a quella dei
suoi amici. Al termine
Armando Bettozzi -M'arazzo…tutto quanto!- Forse Marazzo, fatti i
confronti con l'intera classe dirigente, s'è detto che, in fondo,
quel che lui ha fatto è peccato veniale, anzi forse neppure peccato,
rispetto alla criminalità diffusa che siede nelle poltrone del
potere. E ne ha tratto le conclusioni.
Nora Demaj -Dicono che…-: Bella serie di rifiuti. Ed al fine resta
la speranza…di non essersi ingannati. Per vivere.
Antonia Scaligine -Ogni passo una visione…-: Elegia al vino. Se ne
sente l'odore di quei tini, la musica di Pan. Danze in baccanali. Ed
è giusta la stagione: parliamo di vino, nettare degli dei.
Parliamone con la poesia di Antonia, della quale ci si può
inebriare. Complimenti.
Lorenzo Poggi -Aria di pioggia-: Potrebbe essere metafora della
nostra situazione politica ed è un invito a rimboccarsi le maniche,
senza attendere benefiche piogge. Ma Lorenzo usa bellissime
immagini, scaturite dal suo sentire e dalla sua anima poetica. E ci
delizia. Bravissimo.
Il Gabbiano -Pina Mare di Andora-: Quanti amori hanno visto le rocce
di Pinamare ! Bellissima la descrizione di quell'angolo di paradiso.
Se ne sente il profumo e lo sciabordio del mare contro gli scogli. E
quanto tenero romanticismo nel raccontare di un amore. Bravissimo.
Sandra Greggio -Io ci sarò-: Credo sia una delle migliori poesie di
Sandra. C'è amore solidale, complicità, rassicurazione. Ed è un
profondo sentimento quello espresso con alta poesia. Applausi.
A tutti l'augurio di fresche giornate. Un saluto ed un grazie al
nostro indispensabile vate. Piero Colonna
Romano
enrico tartagni: ci trasporta nello
spazio con delle belle immagini poetiche, ma anche lassù, c’è
solitudine. Mariachiara Scala: da dove tanta rabbia contro la
vita? Certo, anche questa è la vita, anche questi aspetti ha la
vita, ma ci sono anche quelli positivi; coglili! E sarà tua sposa.
anileda xeda : può capitare a tutti, ma prima o poi, il nome si
trova, intanto c’è l’emozione senza parole.Dalle profonde
riflessioni di Nora Demaj, mi soffermo, in particolare, su due, pur
essendo tutte valide; oggi conta più l’apparire che l’essere, vero,
e attorno a questo secondo me ruota tutto. Il sogno: evasione, fuga?
No, un aiuto per affrontare meglio la realtà. Complimenti, Nora.
Lorenzo Poggi: c’è aria di pioggia, ma perché aspettarla? Finché
non arriva, ci si deve sporcare le mani col fango, sperando che
giunga e nell’attesa, si deve inventare. Spero di aver recepito il
messaggio di questa poesia, che ho trovato molto bella, ma non di
facile interpretazione. Stupenda dichiarazione d’amore de Il
Gabbiano; e inquadrata in una cornice che sembra dipinta.
Grazie a tutti e a domani
Sandra Greggio
Belle parole adagiate su questo sfondo celeste
Lo Spaziale. Sopra le nuvole
dissipate allo spuntar di un Sole luminoso
io vado ,enrico tartagni , molto bella
The Show must go on
Vita t'avevo detto "Sì"
Se "No" che vita è.
Mariachiara Scala il gusto della vita ..sono l' emozioni
non so dare un nome a ciò che provo, anileda xek , pensiero tra
certezza e
dubbio
Ombrellone vite,sguardi, parole..
un po' di vita al sole.che se ne va via con l'estate. IAllonardo
Dicono che... Nora Demaj la vita è una sfida con il tempo .brava
Aria di pioggia ,C'è da ballare nel tempo del fango.
C'è da inventare la pioggia ed il vento. Lorenzo Poggi , anche la
tua è
molto bella
Pina Mare di Andora Anche i bianchi gabbiani Si alzavano in volo
Di giovani innamorati Che non sfioriranno mai! Il Gabbiano
,dolcissima
Io ci sarò Sandra Greggio ci sei. bella poesia
Un saluto a tutti Antonia Scaligine
22/8/2011
Stefano
medel: riflette una situazione in cui di frequente ci si trova, non
trovare o non avere le parole; molto bella.
Pasquale Di Meo: ricca di sentimento in un contesto tipicamente
romantico. enrico tartagni: ritratto con rapide pennellate di un
sacerdote e di Pirro, il cane; molto originale e significativo
l’ultimo verso. Mariachiara Scala: continua a raccontarci di sé,
questa volta di un incontro d’amore e di un Re, che, a dire la
verità, non conta molto per lei. anileda xeda: splendida, non
aggiungo altro, perché sarebbe superfluo. Fausto Beretta: che
bell’immagine quei “petali di pensieri a terra” , ma che peccato non
seminare ancora! Renzo Montagnoli: atmosfera mitologica suggerita da
un ambiente ricreato con suggestive immagini; ma Afrodite si guarda
solo, altrimenti il sogno svanisce. G.G.Casarini: la storia di un
amore tradito attraverso un fiore; bellissima! Nora Demaj: sempre
condivise le tue riflessioni, in particolare oggi; “amare è l’unica
via di sopravvivenza”.
Un saluto ed un grazie a tutti,
al nostro Faro, in particolare.
Sandra Greggio
Sale la temperatura verso calor di fusione.
Faccio impacchi d'azzurro e questo il risultato:
Stefano Medel -Senza parole-: Deliziosa. Anche io senza parole.
Bravo Stefano.
Pasquale Di Meo -Lacrime di un amore-: C'è da augurarsi prati
all'inglese, caro Pasquale! Piaciuta perché detta con gran
sentimento.
Enrico Tartagni -In questa foto (Don Francesco Fuschini)-: Non
sapevo chi fosse ma, incuriosito, ho fatto qualche ricerca. Grazie,
Enrico, per avermi fatto conoscere anche questo personaggio,
attraverso la tua poesia. (e preciso che ciò che penso non
corrisponde esattamente -e neppure alla lontana- a ciò che pensava
don Francesco)
Mariachiara Scala -Brava ragazza-: Un incontro salvifico che
cancella complessi e porta al realizzarsi. Piaciuta molto.
Anileda Xeka -mio padre scriveva sulla terra l'Eterno con le
rose-:Dolcissima dichiarazione d'amor filiale. Ci vuole una
particolare sensibilità per trarre quella conclusione. Sensibilità e
capacità d'osservare e capire. Brava Anileda.
Fausto Beretta -Pensieri a terra-: Triste e rassegnata questa
rinuncia. Bella e piaciuta.
Renzo Montagnoli -Creta-: Quanti ricordi può riportare alla mente
l'atmosfera di un luogo ! Bellissima quella rinuncia a realizzare un
sogno (forse una speranza) temendo che svanisca. Applausi meritati.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Quelle tenere viole-: Può un amore
tradito portare a rinunciare all'amore ? E la risposta pessimistica
è "…la zolla si seccò,/le viole spense, spento l'amore che la
animava." Bella e piaciuta.
Alberto Colagiovanni -Madonnina dei monti-: Preghiera in un
santuario, detta con sentimento.
Gabriele Renda -La brunetta gran chassis-: Graziosa descrizione
d'una maggiorata, voluta, agognata, bramata e….sognata.
Sandra Greggio - Gigi me toca- Omaggio all'unità d'Italia perché in
ogni regione, con cambio di dialetto e di nome, v'è un Gigi, un
Ciccio, un Nando ecc. Ed anche la stessa maliziosa furbastra….
Nora Demaj -Sperare-: E' così: la speranza è l'ultima a morire.
Auguri.
Un caloroso (gradito ?) saluto a tutti i sitani. Un grazie al sommo
Lorenzo. Piero Colonna Romano
21/8/2011
Benvenuta a Carla Composto e alla sua bella poesia,
che rievoca giochi di bimbi durante un temporale; piaciuta
molto, specie l’ultima strofa. Armando Bettozzi: mi unisco alla tua
struggente preghiera e la faccio mia. enrico tartagni: quanto poco
basta per “dipingere” un pianto; molto bravo. Mariachiara Scala:
fiducia nei giovani, con tante belle immagini positive, tranne quel
“si ritirano se la vita li sbatte ad un muro”, ma subito superata,
questa lieve incrinatura. Brava. anileda xeda: che fatica sognare da
grandi! Molto piaciuta la metafora delle chiavi. Ancora l’immagine
dei cassetti in Fausto Beretta: a che cosa li paragoniamo? A tutto,
mi pare, ossia, alla vita. Antonio Teni: non ho parole, mi ha preso
la sindrome di Stendhal. Stupenda! Lorenzo Poggi: un momento
difficile, che richiede un augurio particolare, ma , nonostante
tutto, la poesia non ne risente, minimamente. Stefano Budicin:
chiedo perdono, ma avrei due interpretazioni; è un desiderio,
quell’alga o rappresenta l’attenzione anche per le cose che nemmeno
si notano? L’alga rispetto alle conchiglie. Nora Demay: sempre
profonde le tue riflessioni; meglio non fare passi indietro, Nora,
anche se a volte si è tentati di cedere.
Un augurio di “buona poesia” a
tutti e un grazie al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio
Soltanto da questo azzurro un poco di
frescura. E queste le mie emozioni:
Carla Composto -Durante un temporale-: Benvenuta nell'azzurro Carla.
Bella descrizione di giochi infantili durante un temporale.
Armando Bettozzi -Supplizi inenarrabili t'ho dato-: Piena di
religiosità e fede. Appunto, bella preghiera.
Stefano Medel -Morrison-: Omaggio ad un grande della musica rock,
ben scritto.
Enrico Tartagni -Un pianto-: Un volto addolorato, ben dipinto con
tre veloci pennellate.
Mariachiara Scala -Largo ai giovani - Fede nei giovani che
condivido. Ok Mariachiara.
Anileda Xeka -I sogni sono le ali segrete dei bambini-:Riflessione
amara ma quanto vera ! Potessimo conservare animo da bambini per
sempre! Bella e piaciuta.
Fausto Beretta -Cassetti pieni di tutto-: Ed ecco che, quasi la
prosecuzione della precedente, Fausto ce li dice pieni di tutto:
gioie e dolori. Piaciuta.
Antonio Teni -Passaggi-: Deliziosi passaggi, deliziosi versi, ricchi
di poetiche immagini. Quell' "istante divenne diamante", quel
"soffio di gelsomini", quel "Le albe ci hanno vestito d'azzurro" mi
hanno incantato. Applausi ad un grande poeta.
Lorenzo Poggi -In cura-: Il titolo esime dal porsi domande. Nei tuoi
confronti grande solidarietà ed un augurio affettuoso. E la poesia è
la tua di sempre e, come sempre, apprezzata.
Stefano Budicin -L'alga scura-: Quell'alga potrebbe essere metafora
di un desiderio che, fortemente, si vuol realizzare. E Stefano ce ne
narra la genesi fino al suo svanire. Piaciuta.
Gabriele Renda -Manicomio Italia-: Concordo. Un pensiero: Cameron ha
assoldato, per uscire dalla crisi in cui versa l'ordine pubblico in
Gran Bretagna, un detective americano. Perché non, analogo atto, non
la fa il commercialista Tremonti ? Sul mercato ne troverebbe a
bizzeffe di economisti in grado di tirarci fuori dal pantano. Dal
premier indiano, a Krugman, ai politici cinesi, ci sarebbe soltanto
l'imbarazzo della scelta. Qualunquismo ? Ebbene si, vista la qualità
della nostra classe dirigente.
Nora Demaj -Nel sogno…-: Infatti non solo non è possibile fare passi
indietro ma servirebbe a nulla. Ma Nora ci racconta delle sue
emozioni, dei suoi desideri, delle certezze e dei dubbi e guarda
alla strada percorsa con profonda amarezza. Bella e piaciuta.
Sandra Greggio -Eliotropio-Inversione di rotta-: Bello quel
descrivere girasoli che perdono la testa ed immaginare un'altalena
felice è esercizio d'alta fantasia. Piaciute entrambe.
A tutti una serena domenica. Un grazie al nostro vate.
Piero Colonna Romano
Ringrazio Sandra Greggio e Piero Colonna
per il loro commento, tanto gradito perché espresso da poeti che
apprezzo molto.
Buon caldo.
Angelo Taraschi
20/8/2011
Ecco le emozioni della pagina odierna.
Angelo Taraschi: da una verità indiscussa (verso 1) ad una
stupenda chiusa; il dolore può essere vinto e chi ci riesce diverrà
immortale. Come non ricordare la chiusa de “Il canto notturno” di
Leopardi (sia che si nasca uomini o animali, “è funesto a chi nasce
il dì natale”). Complimenti, Angelo! Maurizio Trapasso: poesia molto
delicata, proprio come i petali e anche le parole, per chi è in
grado di trovarle. Magari fossero tanti! Mariachiara Scala: che
originale! Brava, deliziosa. anileda xeka: il ciclo della vita nelle
tue riflessioni, ricche di significato e che fanno molto riflettere;
poesia esistenziale. G.G.Casarini: varie proposte su dove collocare
i sogni; la scelta va al vulcano ma, in ogni caso, l’importante è
trovare un luogo ben custodito. E non perderli, mai!Angelo Michele
Cozza: tante le reazioni alla tua poesia d’amore, ma quel bacio? Era
la più importante, vero? Il Gabbiano: un inno alla vita, con le sue
inesauribili ricchezze; direi che c’è solo da leggerle, apprezzarle
e scegliere. Lorenzo Poggi: non facile definire la poesia, ma
Lorenzo ci offre tante immagini efficaci; tra tutte, molto piaciuta
quella del pastrano multicolore. Un “caldo”saluto a tutti ed un
grazie a Lorenzo, sempre presente.
Sandra Greggio
Altra boccata d'aria fresca da questo azzurro
ed altre emozioni. Queste in me nascono:
Gabriele Renda -Fiamma inglese-.: Fiaccola d'anarchia ? Bakunin e
"Il diavolo a Ponte Lungo" mi sovvengono. No, caro Gabriele, non è
la fiaccola dell'anarchia che spinge questi uomini a ribellarsi ma
un desiderio d'altro ordine. Dall'Inghilterra alla Spagna,
all'Africa del nord, al Medio Oriente c'è un unico desiderio, ormai
non più sopprimibile, di giustizia e di vera democrazia. Parrebbe un
nuovo e ben più efficace '68. Soltanto dalle nostre parti
sonnecchiamo. Ipnotizzati dai media.
Angelo Taraschi -Il dolore-: Splendida riflessione sul dolore, che
accompagna e condiziona la vita. E ottima la ricetta. Molto bella e
leopardiana questa poesia. Bravo.
Stefano Medel -Montagna notturna-: Bella descrizione d'una discesa a
valle. Bella descrizione di uno stato d'animo.
Maurizio Trapasso -Ti penso, ti sogno, ti cerco-: Belli quei versi
iniziali "Morbide parole/come petali di fiore prezioso", preludio ad
una delicata dichiarazione d'amore.
Enrico Tartagni -La mente-: Quel binomio "mente/niente" dolente e
ripetuto, ci racconta della consapevolezza del vuoto che sentiamo
dentro. E quel bisogno di tornare bambini, narra della delusione
d'una vita. Molto bella.
Mariachiara Scala -(Di)Battito in ospedale-: Piacevole calembour,
con innamoramento finale.
Anileda Xeka -da bambini si crede che tutto sia infinito-: Forse
dovremmo augurarci che abbia ragione chi crede nella circolarità del
tempo. Nascita, vita, morte, rinascita, vita, morte ecc. Chi a
questo crede (e cioè tutti i fedeli di religioni politeiste) non si
pone i tuoi problemi, cara Anileda. Trovo bellissimi i versi di
chiusura da "se solo l'autunno…." al termine. Complimenti.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Tetralogia: Dove mettere i miei sogni ?
I sogni e gli elementi aristotelici-: Ottimo sistema per
proteggerli, i propri sogni. Non per scoraggiarti, ma Aristotele ce
lo racconta cosa accade all'alba ? Piaciuta molto questa poesia.
Angelo Michele Cozza -Ho scritto per te una poesia d'amore-:
Apprezzabile sforzo e, se è vero che la costanza dà sempre buoni
frutti, auguri. Piacevole e piaciuta.
Il Gabbiano -La vita è meravigliosa-: Bello questo inno alla vita.
Belli i versi, sincero il sentimento che l'ha aspirata. Complimenti.
Lorenzo Poggi -La poesia-: Ottime definizioni di cosa sia la poesia.
E vi appare tutto il tuo scetticismo, in quei versi che dicono "C'è
chi ci mette l'anima/e chi ci mette la penna" perchè l'una sembra
escludere l'altra, mentre il connubio è inevitabile. Molto bella la
chiusa. Bravo, come sempre, Lorenzo.
Con l'augurio di un felice weekend per tutti, mi avvio verso una
piscina. Un caro saluto al nostro illuminato Lorenzo.
Piero Colonna Romano
19/8/2011
Nonostante il caldo soffocante, ecco
finalmente un po' di refrigerio in questa pagina. bruno
amore: deliziosamente descritta questa attesa, complimenti! Gabriele
Renda: altra figura femminile, "regina dei cuori", all'inizio, un
po' stilnovistica, quasi. Mariachiara Scala: l'amore scoperto tra
paura e sofferenza, poi portato in alto. Poesia molto sofferta, ma
altrettanto bella. Originale l'immagine dei poeti che ci offre
anileda xeka. Piaciuta molto, specie il finale. G.G.Casarini: i
ricordi; meglio non svegliarli, ma il fatto è che tornano, sempre,
almeno secondo me. Molto bella l'immagine delle voci. Lorenzo Poggi:
pungente satira, espressa mirabilmente, come sempre Lorenzo sa fare.
Nora Demaj: stupenda immagine di come l'amicizia dovrebbe essere;
con la speranza che ce ne siano tante di così.
Un caro saluto a tutti ed , in particolare, al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio
Caldo africano e ricerca di refrigerio.
L'azzurro è un buon rimedio e mi racconta questo:
Bruno Amore -Il convegno amoroso.-: Con l'eleganza di un raffinato
viveur d'altri tempi, Bruno ci narra tutto, ma proprio tutto, quel
che accade prima, i preparativi e la conclusione sognante di un
incontro d'amore. Piacevolissima a leggersi. Piaciuta molto.
Gabriele Renda -Regina di cuori-: Tutto il romanticismo di Gabriele,
esposto con sentimento. Complimenti.
Carlo Chionne -Casus vitae-: Proprio così, caro il nostro Fedro
sempre attuale. Ma insegnamento difficile d'attuarsi. Sempre
all'altezza ? Proviamoci, ma…
Enrico Tartagni -Il mio infinito-: Con la mente ha navigato
nell'infinito, per poi rendersi conto che l'infinito può anche
essere una notte piena di stelle, il bisbiglio di pioppi al vento,
che passano attraverso "come un regalo di questa mia finestra dentro
al cielo". E raggiungono la porziuncola dell'anima. Molto bella.
Mariachiara Scala -Ancora-: Timoroso innamoramento. Si vorrebbe dare
ed avere tutto, temendo di darlo…male. Bei versi che scaturiscono
dall'anima.
Pasquale Di Meo -Vorrei essere pioggia per accarezzare il tuo viso-:
Questa sì che è una dichiarazione d'amore !
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Ombre dall'aspetto vano-: Inseguire
ricordi, forse dolorosi, e non riuscire a metterli a fuoco. Vani
come ombre su mura. Complimenti.
anileda xeka -I Poeti indossano giacche usate-: E ci racconta della…
flessibilità del poeta. Pare dirci che si possono sostenere,
poeticamente, tesi di diversa…taglia, anonimamente. Non vorrei
rinfocolare polemiche ma ciò è possibile quando non parla l'anima. E
non è il caso di Anileda.
Lorenzo Poggi -Viale del tramonto-: Bella illustrazione di questa
Italia. Non c'è verso che non ne sia efficace metafora. Riusciremo a
rompere quelle sbarre ? Molto incisiva, molto piaciuta.
Sandra Greggio -Essenza-: Applausi. Questo sentirsi donna e questo
esprimerlo con alta poesia, questi merita. Bravissima.
Nora Demaj -Amico mio-: Un incontro, un sogno. Bellissima
descrizione di un bellissimo rapporto d'amore ed amicizia.
Complimenti.
A tutti l'augurio di trovare ambienti ben condizionati. Unica
alternativa: navigare in questo azzurro. Un caro saluto al nostro
nocchiere. Piero Colonna Romano
18/8/2011
Estate rovente e refrigerio viene da questo
azzurro, sempre più appagante. Oggi questo mi ispira:
Lorenzo Poggi -Clochards-: Non si ferma la vita, passa come un treno
privo di stazioni. L'emarginazione ed il rifiuto di chi è "diverso",
sempre più evidente. E la compassione del poeta ce lo narra con
versi pieni di poesia dolente.
Carla Conti (?) -Ordinata barbarie-: Qualcuno ha posizionato in
quelle zone il paradiso terrestre. Oggi Carla ci narra delle
atrocità d'una guerra portatavi per…normalizzare. Usa la prima
persona ed il racconto è drammatico e magistralmente condotto.
Bruno Amore -Non ammazzare…ancora-: E Bruno ci riporta alla memoria
altre stragi, altra disumanità, con intenso sentire.
Armando Bettozzi -Er vermine coraggioso e la gazza risentita-:
Risuona, ovviamente, Trilussa e Atmando è particolarmente efficace
con questo suo poetare. La morale ? Zitti e buoni: non si disturba
il manovratore.
Gabriele Renda -Pace in terra (afgana)-: Attento cronista, Gabriele
ci narra l'ultima trovata dei nostri governanti: abituati a
corrompere pensavano di poterlo fare dovunque. I talebani
ringraziano e…sparano addosso ai nostri. Che sia per alzare il
prezzo ?
Carlo Chionne -Asinus e leo venantes-: Ancora Fedro (precursore di
Trilussa) ed i suoi insegnamenti. E sempre complimenti, per le
deliziose traduzioni che ci regala, a Carlo.
Enrico Tartagni -L'ultimo bivio-: Ma l'abbiamo questa possibilità di
scelta ?
Mariachiara Scala -Sirena-: "La catena che ti tiene libera", cioè la
peggiore schiavitù: quella della libertà condizionata. Molto intensa
e piaciuta.
anileda xeka -ho perso qualcosa ma non so cosa, qualcosa
d'importante-: Descrizione, efficacissima, d'una sensazione che
tutti abbiamo provato: ho dimenticato di fare o prendere qualcosa,
ma cosa? Immagini poetiche molto belle ("farfuglio un cielo
d'aquiloni") per dirci dello smarrimento di chi è rimasto senza
guida. Molto bella.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Il mulo di Alicudi- Nettamente migliore
delle illustrazioni di un depliant turistico, questa racconto d'un
isola di sogno. Applausi.
Nora Demaj -Quale poesia-: Forse Nora ci racconta della vera
motivazione al poetare. Svuota la mente, copre la solitudine, in
definitiva aiuta a vivere. E concordo.
Il Gabbiano -Montisola-: Potrei dire, banalmente, che questa è bella
descrizione di un bel borgo italiano. Ed in effetti è così. Ma Il
Gabbiano, con queste sue descrizioni appassionate, dice di più. Dice
che, a queste bellezze che ci circondano, bisogna guardare con occhi
e cuore di poeta.
Sandra Greggio -Capita-: Epoca di consumismo e ne è simbolo il
supermercato. Sandra, e noi con lei, si sente soffocare. Unica
speranza di salvezza il mare.
A tutti un cordiale saluto ed un grazie. Piero
Colonna Romano
16/8/2011
Bellissima pagina. Tra tutte, Tasche di
fiori di Carla Conti. Mi hanno emozionato molto anche; Dall'alberato
già si staccano le foglie di Angelo Michele Cozza, riflessiva e
profonda. a Monica di Fernanda Battagliese. Lapidaria e dolente, lo
trovo molto vicina al mio sentire.
Do il benvenuto tutti i nuovi poeti del sito. ( Nora Demaj dal nome
direi che sei anche tu albanese, Benvenuta) e un saluto a tutti i
"vecchi" amici di penna
Ringrazio di cuore il poeta Piero Colonna Romano per i suoi generosi
commenti e la poetessa Sandra Greggio entrambi sempre presenti in
questa pagina.
Un saluto e un Grazie speciale a Prof. Lorenzo.
ps. qui, per quanto riguarda alla pubblicazione, ho fatto i primi
passi e sono cresciuta anche per quanto riguarda alla poesia, e si
sa prima o poi si ritorna sempre a casa. Grazie di tutto.
anileda
Il caldo si fa sentire! Ieri ho dimenticato di commentare due
poesie, entrambe valide e degne di essere considerate. Mi
scuso e, approfittando del fatto che oggi le ritrovo, le commento
ora. Lorenzo Poggi: un mare visto da un’angolazione diversa, quello
che resta di lui, le spoglia. Bella tutta ma, in particolare,
piaciuta la prima strofa (quel “battimani di squame”!). Gabriele
Renda: quando mai riuscirò ad essere anch’io ironica nelle mie
poesie? E, aggiungo, ad avere quelle misure?
Sandra Greggio
15/8/2011
Pagina ferragostana, calda ma di rilassante
azzurro. Questo mi racconta:
Angelo Michele Cozza -Dall'alberato già si staccano foglie-: Già,
questo tempo che scorre…circolare. In effetti già da tempo mi annoia
vedere le stesse immagini e mi chiedo se non siano sempre le stesse
riciclate. Bollino nero, rosso, cangiante. Un consiglio agli
anziani: bere acqua (inquinata ?) e mangiare frutta (avvelenata).
Stare in casa e attenti ai colpi di calore. Mai vista una stagione
così (?). Ma se sono sempre tutte eguali ! Che palle ! Ma Angelo ci
spiega il perché di questa punizione: siamo "disubbidienti espulsi
dal cielo" ed inoltre "parliamo di tutto senza comprendere niente"
,"noi sedicenti dotti di nulla". Ballata dell'inutilità e della noia
ben raccontata.
Lorenzo Poggi -Cosa ci aspettiamo dal mare-: Lu tue poesie, dense di
amarezza, invitano a riflettere sulla condizione umana, sul suo
smarrimento. Stile Poggi che colpisce come pugno nello stomaco.
Sempre più bravo !
Carla Conti (?) -Tasche di fiori-: C'è tutta la delusione di chi, ad
un tratto, tira le somme della propria vita. Dato tanto, resta più
nulla. E dentro tristezza, per quella che pare la propria inutilità.
Ma Carla, poetessa sopraffina, continuerà, col suo bel poetare, a
darci attimi pieni di sorrisi e di riflessioni. Noi continueremo a
ringraziarla di questo.
Gabriele Renda -Misure anti crisi 90-60-90-: Diciamo ai supporters
di B.: ti è piaciuta la bicicletta ? e allora pedala.
Carlo Chionne -Vulpis in puteo-: Altra lezione di vita da Fedro per
il tramite di Carlo. Grazie.
Stefano Medel -Noi i pazzi-: Bel tema. Ci sarebbe da discettare a
lungo sulla proposta di Stefano.
E mi torna in mente la frase di Gandhi,: "Questo messaggio lo
dedichiamo ai folli. A tutti coloro che vedono le cose in modo
diverso.
Potete citarli. Essere in disaccordo con loro, potete glorificarli o
denigrarli, ma l'unica cosa che non potete fare è ignorarli. Perchè
riescono a cambiare le cose.
E mentre qualcuno potrebbe definirli folli, noi ne vediamo il genio.
Perchè solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter
cambiare il mondo, lo cambiano davvero."
Enrico Tartagni -Occhi alla vetrina-: Anche questa, come molte altre
d'Enrico, è un interrogarsi, un guardarsi dentro, quasi stupiti da
ciò che vediamo. Continuamente e riguarda tutti. Da Eraclito (o da
Talete, a scelta) in poi quel "chi siamo ?" è domanda priva di
risposta.
Simone Magli -Un uomo a pezzi senz'amore-: Altro tema intrigante: la
necessità, per vivere, d'avere e dare amore. Detto con grande poesia
dal bravissimo Stefano.
Fernanda Battagliese -a Monica-: Un colpo di pennello e nasce, da un
animo poetico, bella immagine, col sigillo di "una farfalla nel
sole".
Mariachiara Scala -Sogno d'una notte di mezzo agosto-: Sempre belli
i tuoi versi, sempre belli questi sogni.
Anileda Xeka -dolore-: Quanto possono mutare la realtà le pene di un
anima. Piaciuta molto.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Ricordando Pirandello-: E qui si
potrebbe discettare a lungo su quasi ogni verso. Chi siamo ? Siamo
quello che altri vedono in noi ? Mi permetto di ricordare (forse a
risposta) Schopenauer ed il suo velo di Maya. Un cordiale saluto.
Sandra Greggio -Contrasto-: Bellissima e dolente. Ricca di immagini
poetiche. Brava una volta di più.
Nora Demaj -Detesto la falsità- Credo valga, ciò che hai scritto,
per quasi tutti. Ma, a volte, la verità è talmente dolorosa che,
forse, meglio nasconderla. Piaciuta molto.
A tutti i sitani l'augurio più affettuoso per un sereno ferragosto.
A Lorenzo, assieme a quello, il mio grazie, sempre.
Piero Colonna Romano
Un'altra bella pagina azzurra, come il mare.
A.Michele Cozza: siamo a Ferragosto, festa dell'estate, ma già si
staccano le foglie. Il ripetersi sempre uguale, nella sua ciclicità;
ma perché , pur essendo vero quanto affermi, non provare ad essere
protagonisti, invece di testimoni? Siamo noi gli artefici. Carla
Conti: quanta amarezza, anche se espressa in modo superbo, come
sempre. Montale: "questo solo oggi possiamo dirti, ciò che non
siamo, ciò che non vogliamo"; eppure, nel suo pessimismo, trova un
"varco", una "maglia rotta" nella rete, una via di fuga. Speranza è
termine troppo forte? Carlo Chionne: Fedro universalmente valido,
sempre, quale debito nei suoi confronti! Stefano Medel: chiunque si
evidenzi rispetto alla massa si mette in gioco e viene criticato.
Pirandello: i suoi personaggi scambiati per folli nel momento in cui
si tolgono la maschera che serviva per vivere in società, ma li
soffocava. Ed ecco la tematica di G.G.Casarini: poesia molto
piaciuta, con una proposta finale, che potrebbe essere una risposta,
"circospezione". enrico tartagni: interrogativo esistenziale; Dante,
Inferno, canto XXVI "Fatti non foste per viver come bruti, ma per
seguir virtute e conoscenza"(Ulisse). Ben vengano gli interrogativi,
anche se senza riposta, ma ci fanno sentire vivi, uomini! Simone
Magli: siamo fragili, schiacciati dal mondo, ma l'amore ci aiuta,
sempre. Fernanda Battagliese: "la bambina portava le sue lacrime a
spasso", deliziosa immagine, unitamente a quella della farfalla.
Anileda Xeke: il freddo del dolore in estate, sotto l'ombrellone:
terribile. Nora Demaj: il coraggio di affermare come si è,
soprattutto schietti, in una società che, per questo, ti può
emarginare. Ma continua! Hai il mio appoggio.
Un saluto a tutti ed un grazie per l'apporto dato. Un saluto
particolare a Lorenzo, instancabile.
Sandra Greggio
Al Responsabile e Curator del Sito
agli Amici poeti versatori lirici
ai gentili Lettori anche curiosi
agli zelanti ed assidui Commentatori
un Buon Ferragosto
lieto alllieti la giornata Vostra
ringrazio poi dell'attenzione data alle mie nugae
e distintamente Tutti Lor saluto
gg casarini
14/8/2011
Nonostante il clima di vacanza, i poeti
lavorano e anche molto bene. La pagina odierna mi regala
tante emozioni. Alberto Colagiovanni: un fischio di un treno per
sognare. Mi ricorda "Il treno ha fischiato" di Pirandello, in cui il
povero impiegato volava…con la fantasia. Complimenti e benvenuto!
G.G.Casarini: affinità tra i pensieri dell'albatro e i tuoi: che
bellezza! Solo che l'albatro è proiettato nel futuro e li disperde
al vento, mentre i tuoi, che sono ricordi, li bruci. Decisamente
stupenda, anche nei termini che usi (quel "pelago"!!!). Salvatore
Armando: mi hai strappato una lacrima e questo è il mio commento.
Lorenzo Poggi: sarcasmo, ironia, polemica, ma sempre con buon gusto,
sempre con immagini efficaci, che si addicono a chi fa alta poesia.
Carla Conti: un uomo che "ignaro" lavora una terra ricca di reperti
ed un elefante che ne trova uno. Molto originale, brava! Gabriele
Renda: rievocazione del fascismo, con allusioni ai nostri giorni (Ballarò).
Ironicamente bella, anche nel titolo. enrico tartagni: credo che
nessuno sia una "delusione" per il Signore. Simone Magli: se mi
cimentassi in una risposta, aiuto! Ma la tua poesia magica lo è,
questo è certo. Mariachiara Scala: la ricerca incarnata di volta in
volta in varie figure, ma nessuna spiega Dio in modo razionale,
vero? Poesia sconcertante, che pone interrogativi. Romantica
descrizione di una notte famosa, quella de Il Gabbiano, notte che
mai morirà. Piaciuta, molto. Nora Demaj: fermamente convinta che il
tuo "amore platonico" può esistere ed essere stupendo. Michela
Turchi: dopo aver catturato la preda, la sofferenza del falco.
Immagine forte, decisamente super!
Credo di non aver dimenticato nessuno, oggi.
Buon Ferragosto a tutti, in particolare al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio
Anche questa è bella pagina azzurra, cresce la
qualità di chi vi scrive, cresce il piacere di leggervi.
Questo m'ispira:
Alberto Colagiovanni -E' sera di un giorno di festa-: Ben arrivato
nell'azzurro. Interessante il tema proposto: vivere nello squallore
ed aggrapparsi a qualcosa che ciclicamente ritorna per continuare a
sperare.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -L'albatro di Vulcano-: Forse è la
mancanza d'ali e quindi l'impossibilità di volare verso bianche
spiagge, che fa sperare che i propri pensieri (i propri dolori)
fondano nel fuoco del vulcano. Ho rivisto nere spiagge e spiagge di
pomice. Piaciuta.
S.A. Santoro -Tabacco e amore-: Bella dedica, nostalgica e piena di
riconoscente amore, ad una persona che oggi si sa essere stata
importante per la propria vita. Bello questo narrare di dolci
ricordi.
Lorenzo Poggi -Omertà-: Col suo stile asciutto e sferzante, Lorenzo
punta il dito contro una delle piaghe del nostro paese. E ci dice,
sconsolatamente, che è malattia incurabile con quegli ultimi cinque
versi. Bellissima poesia, da applausi convinti.
Carla Conti -Trasimeno (Delenda Chartago)-: Questa volta Carla ci
narra della battaglia di Tuoro dove, più o meno nel 215 a.c.,
Annibale distrusse le truppe romane. Di quella battaglia Carla
immagina di ritrovare i resti, le polveri, i teschi. Con bella
poesia.
Gabriele Renda -L'uomo che pettinava le bambole-: Finiti i tempi del
servilismo ? Già oggi si chiama "opportunità politica".
Stefano Medel -La notte-: Efficace descrizione d'una notte da incubo
e desiderio che termini per volare, liberi, altrove.
Enrico Tartagni -Desiderio-: Già possiamo fare proprio nulla. Strana
preghiera.
Simone Magli -Rievocazione-: Da una rievocazione storica lo spunto
per una domanda sulla qualità del medioevo.
Mariachiara Scala -L'uno nel cuore dell'altra-: Dicotomia tra amore
umano ed amore divino che paiono inconciliabili. Amara la
conclusione: quell'amore terreno ha dato frutto amaro. Ottimamente
raccontata e bella.
Il Gabbiano -La notte delle stelle cadenti-: Bella descrizione della
notte dei desideri (accidenti, mai appagati però).
Nora Demaj -Amore platonico-: Quanta delusione in quel "…Platonico…"
finale ! Ma bellissima la descrizione, per niente platonica,
dell'amore. Piaciuta molto.
Michela Turchi -Ho parlato con un falco-: Ineluttabile la scena di
caccia quanto ineluttabile il migrare di un cuore nella sofferenza
altrui ? Bella e piaciuta.
A tutti una serena domenica. A Lorenzo il più caro dei saluti.
Piero Colonna Romano
Commento
Un sentito ringraziamento a Sandra e Pietro.
Roberto
13/8/2011
Ecco le emozioni che mi suscitano alcune
poesie di oggi, senza nulla togliere alle altre. Mariachiara
Scala: sempre più brava! Quello che noi siamo, espresso con stupende
metafore. G.G.Casarini: sembra quasi un racconto espresso in poesia,
e che poesia! Molto bella, complimenti! Affascinata da "Puglia" di
Salvatore Armando , che descrive (in endecasillabi perfetti) la sua
regione, intrecciando sentimenti di amore e di delusione. Bottiroli:
splendida storia d'amore (quella "silfide" di sapore mitologico!),
inquadrata in un ambiente descritto in modo mirabile. Simone: il
mondo attraverso gli occhi dell'amico fedele dell'uomo, che prova
compassione per noi. Densa di significato. Antonia Scaligine: in
perfetta sintonia con la mia immagine di Ferragosto: l'estate che si
avvia alla fine ("ultima sinfonia"), con le sue chimere, ma quel
"tempo appagato" è già passato. Piaciuta moltissimo, Antonia!
Michela Turchi: anche a me le stelle cadenti ricordano la stella
cometa: stelle eterne, eterno messaggio d'amore. Complimenti,
Michela!
Un saluto a tutti ed un augurio di buon Ferragosto, in particolare a
chi ci garantisce sempre una stupenda pagina azzurra.
Sandra Greggio
Splendido sabato. E bella pagina che questo mi
dice:
Mariachiara Scala -Favole di anime-: Bellissimi versi e quella
chiusa è superlativa. Mete da fissare senza riuscirci. Suggestioni
che la mente crea. Vivere in controluce: bella davvero. Complimenti.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -L'orecchino ritrovato-: Denso di pathos
questo ricordo d'un illusione d'amore. Splendidamente descritto
l'ambiente, così some il sentimento che ha conservato. Bellissima.
Complimenti.
S.A. Santoro -Puglia-: C'è identificazione tra questa splendida
regione ed una donna alla quale "tutto l'affetto a te l'ho
regalato". Bella poesia, come lo sono tutte le tue, dolente e amara.
Piaciuta molto.
Bruno Amore -Il cretto di Burri-: L'ho vista quella terra, piegata e
annichilita dall'immane catastrofe del Belice. Ho camminato tra
quelle macerie, sentito quell'irreale silenzio di morte. Pianto per
quei volti attoniti che non avevano più lacrime. In quella gente,
allora, non v'erano accuse da rivolgere ai governanti. Tra quella
gente, figlio di quella gente, Ludovico Corrao, allora giovane,
assieme a tutti, si rimboccò le maniche. Voleva e vollero tutti
assieme, la rinascita di Gibellina. Furono osteggiati, perché ciò
che intendevano fare non corrispondeva agli interessi economici
degli avvoltoi che, puntualmente, volano sopra questi disastri. Ma
vinsero, con caparbietà e con la guida di Ludovico Corrao e la sua
fede nell'arte, riuscirono a realizzare il più grande museo a cielo
aperto che sia stato mai realizzato. Hai ragione, caro Bruno, a
citare le tradizioni culturali di quelle terre e altri Burri, stanne
certo, arriveranno. Come pure hai ragione nelle tue accuse.
L'uccisione di Corrao pare quasi una vendetta tardiva di quegli
avvoltoi. Un simbolo. Ma di lui resta il pensiero, quale
incancellabile eredità. Con questo, gli avvoltoi, dovranno sempre
fare i conti. Soccombendo.
Carla Conti (?) -Maladomenica-: Belle e rapide pennellate per
dipingere ciò che si vede dal basso, stando distesi per terra. E si
sente quel fruscio del vento. E quei gemiti… Applausi, sei
bravissima. (Maladomenica ?)
Roberto Bottiroli -Il lido-: Racconto poetico di un viaggio, verso
terre esotiche, che, alla meta, trova un amore. Ed il rimpianto di
questo all'inevitabile ritorno. Bella e coloratissima. Ricca
d'emozioni.
Armando Bettozzi -Re-spon-za-bi-li-tà-: Immagino sia casuale ma ieri
ho citato, commentando la poesia di Poggi, la parola
"responsabilità". Se così fosse (ma non voglio crederlo) aggiungo
quest'altra considerazione : rifuggire dalle responsabilità
presuppone genialità. E l'Italia, paese di geni, trasuda genialità.
Gabriele Renda -Viva viva il Cavaliere-: Ma sì che è Mago do
Nascimiento, ma sì che è Vanna Marchi. Perché ognuno di noi è ciò
che gli altri vedono. E la maggioranza di questo paese così lo
vedeva (e voleva). Per sognare anestetizzati. Ma i sogni….
Enrico Tartagni -Si muore…-: "mostre temporanee sulla vita" è ciò
che siamo in tutta evidenza. E quei "ti amo" lasciano il tempo che
trovano.
Antonia Scaligine -Tempo deposto dal ferragosto-: Rientro dalle
ferie, dunque. Ma i ricordi di quelle vacanze vissute, resteranno, a
dispetto delle persiane chiuse della città. E fanno nascere una
bella poesia. Piaciuta molto.
Michela Turchi -Eterna stella cadente-: La notte di S. Lorenzo,
quella dei desideri, detta con bello stile. Brava Michela. Piaciuta.
A tutti l'augurio per un weekend da favola. A Lorenzo il mio più
caro saluto. Piero Colonna Romano
P.S.: il tarlo del dubbio mi ha portato a rileggere l'odierna poesia
di Bettozzi e confrontarla con quella di ieri di Lorenzo Poggi.
Ebbene sì: la seconda è risposta alla prima e non al mio commento su
quella. Restano e confermo le mie considerazioni sulla
"responsabilità"
Innanzi tutto grazie a Lorenzo della cortese
ospitalità
Un saluto a tutti prima di iniziare questo mio brevissimo messaggio
su
queste
poesie che come sempre attirano la mia attenzione, e quindi ne
elenco
alcune Favole di anime Mariachiara Scala .
Testimonianza della realtà, che hanno ben colto lo spirito povero e
miserabile di questi tempi e quelli berlusconiani, ,mala tempora
currunt,
complimenti quindi a Viva viva il Cavaliere ,Renda Gabriele ,
naturalmente
anche a - Il cretto di Burri. di bruno amore-
Maladomenica. Carla Conti. Re-spon-zab-bi-li-tà! (sonetto anomalo)
di
Armando Bettozzi, bravo
Puglia- E' così stretta questa Puglia cara con la sua terra rossa e
soleggiata da Otranto sarà una passeggiata ma la percorro con la
bocca
amara. -bellissima .
non solo la Puglia , soprattutto la tua poesia .questa è la mia
terra e
sono orgogliosa di vedere ogni giorno il mio bellissimo mare..
in questa tua poesia c'è amore e odio per questa terra ,
Amara per il male che m'hai fatto
per i ricordi che ho fissati in petto
da te ormai nulla io più m'aspetto
m'hai regalato un ultimo misfatto. Salvatore Armando Santoro spero
che possa
diventare un luogo dove ripararti dalle tempeste e della
dimenticanza.
Eterna stella cadente la stella cadente eterna che brilli di solo
amore.
Michela Turchi.brava
con la speranza che regni l' amore Antonia
Scaligine
12/8/2011
Alle porte del ferragosto, troviamo la nostra
pagina azzurra sempre in fermento:
"……come un guerriero a cui fu data un'arma a doppio taglio, la
sua mente"incipit di Simone e la chiusa di Nora "…Vorrei avere un
binario tutto mio, una destinazione sconosciuta.Una strada a senso
unico, dove viaggiano indisturbati i miei sogni…."
Un buon riposo a chi come me è in vacanza e un ringraziamento a chi
si sofferma talvolta sui miei semplici scritti. In particolare
rispondo a Piero : si, è vero, ci sono altri vizi più gravi del
fumo, ma conosci qualcuno che sia morto "solo" di rimorsi o di
paure? Il mio, era un semplice invito a rifletterci nel limpido lago
della consapevolezza, riappropriandoci del nostro destino, in
sintonia con il nostro essere. Un saluto a tutti.
Tiziana Cocolo
Bella molto questa pagina. Ma quanto bravi
siete ? Ed io sento questo:
Simone Magli -La fine di un guerriero-: La mente, arma a doppio
taglio. Quanta verità in questa affermazione !
Mariachiara Scala -…un tubo-: La confusione di quanto ci circonda e
le incertezze che ne derivano, espresse magistralmente. Bravissima.
Aurelio Zucchi -Sulla scia di una stella cadente-: Applausi.
Bellissimo modo di…prevedere dove cadrà quella stella, oggetto di
desideri. Che, certamente, così espressi non potranno che
realizzarsi. Bellissima. Complimenti.
Angelo Michele Cozza -Borbotta e tace la mente-: Pensieri lievi come
l'aria eppure pesanti come macigni. Che si aggrovigliano, che ci
pongono domande prive di risposte. E ci smarriamo in questo
guardarci dentro, senza trovare il bandolo della matassa del nostro
vivere. Bellissima e bellissimi alcuni passaggi ("la cantafavola
della vita", "tra l'alfa e l'omega dell'essere" ecc.) Bravissimo e
piaciuta molto.
Lorenzo Poggi -Un giorno…-: Potrei ripeterla interamente,
dall'inizio alla fine. Lorenzo ci dice, anche qui, del suo
pessimismo nel guardare alla vita. E sottolinea la mancanza
d'assunzione di responsabilità con quell' "autostrada perversa/di
fughe in avanti". Moltopiaciuta.
Carla Conti (?) -Occhi di cane-: Un rapporto che lega a catena
doppia. Con lo stesso sentimento reciproco. Bellissimi quei cuori di
raso e di rose. Come sempre detta con maestria e decisamente bella.
Fernanda Battagliese -Villa qualcosa…non mi ricordo più !-: Ed anche
in questa c'è lo smarrimento che ci deriva nel vedere quanti sono
gli impedimenti ("conto ad una ad una/le maglie di ferro che
circondano questa casa") alla realizzazione dell'anelito alla
libertà. E chi romperà quei recinti sarà ritenuto folle. Bellissima
la descrizione iniziale e bella tutta.
Renzo Giordani - per volare-: Bentornato Renzo ! E' l'amore che sarà
salvifico, che solleverà verso l'alto, con la dolcezza delle parole,
con l'insegnare il luminoso cadere delle stelle. Dolcissima, tenera
e romantica. Piaciuta molto.
Linda Grimaldi -A Dario, ragazzo down, in una scuola diversamente
down-: Bellissima, piena di immagini che catturano la mente ed
invitano a rileggerne i versi. Questi per tutti: "palafitte/di
tronchi nudi/a sorreggere le nude verità", e "…Siamo noi/fatti eredi
del mistero buffo,/le nostre certezze/in metri quadri d'atomico
sapere." E quella dedica struggente…. Applausi convinti. Bravissima.
Gabriele Renda -Il bocciofilo-: Già che cosa abbiamo fatto per
meritarci questo liquame che ormai ci sommergerà ? C'è, tra noi, chi
sappia dare risposta ? E già, che siamo in tema, vorrei far notare
ai sitani le parole proferite dall'Angiolino nazionale ( segretario
personale e longa manu del sommo e tragico buffone che ci governa).
Questi, a giustificazione delle imminenti (forse) pesantissime (ma
non per tutti) misure economiche, ha affermato che attraverseremo
una " porta stretta", ripetendo più volte la frase. E mi è tornato
alla mente Andrè Gide e la sua "La porta stretta". In altri termini
ciò che ci stanno preparando Tremonti & Co. sarà quello che il
grande Gide intendeva. E non ci sono neppure muri addosso ai quali
pararci…..
Enrico Tartagni -Pensieri e Parole-: Riflessione e domanda
teologica, molto bene espressa. Sommessamente azzardo una
domanda/risposta: e se parlassimo agli uomini come fossero uomini ?
Sandra Greggio -Il mio tempo-: C'è una rassegnazione che, nelle
poesie di Sandra, non era mai emersa. Anche se positivo è il non
affidarsi a fallaci ed illusori oroscopi, pare mancare un elemento
sempre presente nella sua produzione: la speranza. Bella questa
poesia che narra di stato d'animo che auguro duri un attimo.
Nora Demaj -Vorrei-: E condivido ogni vorrei. Molto sentimento e
molta bravura nell'esprimerlo. Brava.
A tutti il più cordiale dei saluti. A Lorenzo un grande grazie,
sperando che queste pagine, così ricche di vera poesia, lo ripaghino
degli sforzi che fa e gli siano di grande soddisfazione.
Piero Colonna Romano
Anche oggi sono a commentare alcune delizie
d'una pagina sempre più ricca.
- Simone "La fine di un guerriero": Vorrei morire come un guerriero
a cui fu data
un'arma a doppio taglio, la sua mente. Senza parole.
- Mariachiara "....un tubo": "Ma tu.../Grida l'eco di te/Infinite
volte dentro i perché". Ma sì, dentro ad un tubo perché risuoni più
forte tanto c'è sempre qualcuno che non lo sente ... un tubo.
- Angelo Michele "Borbotta e tace la mente": il bombardamento a cui
siamo sottoposti giornalmente dai nostri pensieri: coacervo di
intriganti contraddizioni, "saccheggiano la stiva della mia
coscienza/all'alba di un suo stanco risveglio".
- Carla "Occhi di cane": ma cosa si va ad inventare Carla per
capovolgere un rapporto, vendicarsi e poi chiuderlo. Ti vorrei avere
ai miei piedi implorante con grandi occhi di cane, ma tu possiedi
occhi sottili come spilli e gli occhi di cane imploranti sono i
miei.
- Linda "A Dario, ragazzo down, in una scuola diversamente down":
l'attacco è stupendo, da antologia. Prosegue all'altezza.
- Sandra "Il mio tempo": più che conoscere non mi interessa più il
mio futuro. Ormai so che il futuro avrà il volto del giorno per
giorno. Poesia amara forse inaspettata da chi da sempre predica
ottimismo e fiducia. Comunque bella e originale l'intuizione
poetica.
Vorrei ringraziare i poeti che apprezzano le mie poesie. Un saluto
particolare al nostro Lorenzo che, indefesso, continua a proporci
grandi pagine azzurre.
Lorenzo Poggi
Condoglianze sentite ai familiari del Poeta
Davide Vaccino.
Un saluto a tutti i poeti, sia a chi regala emozioni, un grazie
particolare a chi non manca mai dal commentare.
Simone
11/8/2011
nella notte che semina
farfalle di stelle, una cometa
con la coda di cristallo ha portato
in volo nell'infinito respiro del tempo
l'anima buona di Davide.
ora può cantare in eterno
il profumo dell'amore.
ciao Davide, riposa in pace.
Giordani Renzo (Laurentum)
L'ultima battaglia - tra scorci panoramici e
di storia oggi
il Gabbiano ci porta In Aspromonte sulla vetta di Montalto
itinerario ben proposto
BIS?Tenerezza, che disdetta,questo è quello che t'aspetta,
ma è sincero il sentimento non v'è alcuno pentimento. Piero Colonna
Romano…
stupenda capacità di descrivere in versi ben rimati ,una situazione
…
diciamo amorosa , bravissimo
In un cassetto-Manca sempre una pezza d’appoggio.
Un collegamento per far capire.
Manca il perché è andata così. Lorenzo Poggi mi è piaciuta
Sulle rocce del lago solitario.
…fumatore di speranze,che guardi il lago
e sogni un limpido domani,offri a te stesso un'altra possibilità
sull'altare della vitae torna ,combattente vittorioso dalla "tua"
guerra. Tiziana Cocolo , molto bella
La paura è lo specchio della nostra nudità mortale.
Simone Magli.. bell' aforisma … Ciascuno di noi convive con le paure
, tentando sempre di superarle
buon ferragosto a tutti
un augurio ,se pur con ritardo ,a LORENZO PER IL SUO ONOMASTICO
Antonia Scaligine
Oggi ho colto questi fiori.
- Tiziana "Sulle rocce del lago solitario": Nebbia sulle rocce del
lago solitario, "anfratti del pensiero tentano la fuga dal non
ritorno". Ma c'è sempre "un fumatore di speranze" anche per il lago
solitario.
- Mariachiara "All'ombra del tuo stare": pochi magnifici versi
dall'altissimo poetare.
- Fernanda "Abbecedario disabile…": "disabile è il nome di un
battesimo/di pura ed unica/dura/diffamazione" "sguardi che
affondano/nell'autismo delle leggi….". Quanta partecipazione!
- Piero "BIS?": divertente e spudorato.
Un poco di commento al giorno è la cura efficace per non sentirsi in
vacanza. Un caro saluto a tutti.
Lorenzo Poggi
Ricordando il poeta Davide prematuramente
scomparso, come un'"Moderno Chisciotte",un cavaliere errante
alla ricerca della luce e dell'infinito spazio della poesia.
Riportiamo di seguito alcuni suoi significativi versi.
"Sto qui cavalcando,
moderno Don Chisciotte,
per la mia Dulcinea,
esattamente agli opposti
d'un'ingiusta realtà,
sotto un sole
che squaglierebbe il cervello
a chi n'avesse uno.
Trasformo locande in castelli
e mulini in giganti
vagheggiando un sogno infattibile,
mentre duchi e duchesse
si beffano della mia follia.
Affonda la lancia,
oh Cavaliere della Bianca Luna:
io nulla rinnego
Infinite condoglianze ai familiari
Diego e Tiziana Cocolo
Carla Conti esiste anche se nella cruda
realtà ha un
altro cognome e 50 anni.
Ma esiste e legge e apprezza e ringrazia tutti
in particolare Piero Colonna Romano e Lorenzo Poggi.
Quando mi
smarrisco entro in questo sito per ritrovare il mio centro.
Carla Conti...
Ed anche oggi, ma ormai siamo molto viziati,
bellissima pagina azzurra. E questo mi fa sentire:
Enrico Tartagni -Il ladro assassino-: Non so di cosa sia metafora
quel ladro, possono esserci svariate interpretazioni. Ma la poesia è
intensa, piena di odio e di voglia di vendetta ed è espressa col
bello stile di Enrico.Azzardo una traduzione: ladro assassino è la
cultura imperante quella della disonestà e della mancanza di
principi.
Antonio Fabi -Sei epigrammi-: E come non essere d'accordo su ognuno
di loro ?Riflessioni interamente condivisibili, forse troppo tenere,
al guardare questo sfascio.
Tiziana Cocolo -Sulle rocce del lago solitario-: La definisci "ode
all'ex fumatore" quindi sarebbe un'accusa al vizio del fumo che
ottenebra la mente, dopo avere regalato effimera lucidità. Vorrei
leggerla in altro modo, ritenendo metafora quel vizio. Siamo noi
tutti davanti a quel lago, lago della vita. Con i nostri vizi, ben
più gravi di quello del fumo, con le nostre paure, i nostri rimorsi.
La poesia è bellissima. Bravissima Tiziana.
Mariachiara Scala -All'ombra del suo stare-: Bei versi per dirci che
non ci accorgiamo dei doni che abbiamo ricevuto e ci rifugiamo in un
vivere in un confortante buio.
Lorenzo Poggi -In un cassetto-: Sconsolato rivedere eterogenei
ricordi. E' un chiedersi a che sia servito accumularli ed averli
vissuti se la conclusione, al tirare le somme, è deludente. Bella e
piaciuta molto.
Carla Conti -No download-: Terribile ricordo di uno stupro di massa.
Espresso con rabbia intensa che si stempera nella compassione per
quegli uomini animali. Se non lo hai letto ti suggerisco "Il
viaggiatore notturno" di Maggiani. Sei bravissima, col tuo incisivo
poetare.
Fernanda Battagliese -Abbeccedario disabile-: Anche questa è
terribile descrizione di quella comunità dispersa. Bellissime e dure
immagini che fanno vedere tutto il dolore che vi è albergato e
l'inutilità delle cure (prozac sorrisi….). Complimenti.
Gabriele Renda -I pellegrini-: Pare che abbiano rinunciato e
cambiata meta. Prossima stazione Lourdes.
Il Gabbiano -L'ultima battaglia-: Bella rievocazione storica di un
fatto poco noto, avvenuto nel contesto di contradditori o
inesistenti messaggi. Sempre belle le tue descrizioni di paesaggi da
te molto amati. Grazie per ciò che ci fai ricordare e per come sai
farlo.
A tutti i sitani il mio cordiale saluto. Al nostro ineguagliabile
vate un ringraziamento molto sentito. Piero
Colonna Romano
10/8/2011
Dieci Agosto: prima di tutto auguri ai nostri due Lorenzo, che le
stelle esaudiscano i loro desideri.
Poi, ecco
qualche commento. Simone Magli: molto bella l’immagine della baita,
un angolo di mondo in cui “le amache dondolano pensierose al vento”.
Stupenda! Mariachiara: un treno che passa, ma è “il treno dell’anima
di fronte al pensiero” e alla fine è la vita che passa e noi stiamo
seduti “a guardare fuori”. Lorenzo Poggi: poesia sulla poesia. Una
serie di interpretazioni-metafore una più bella dell’altra, ma, in
particolare, evidenzio gli ultimi due versi: stupendi. Wilma M.
Certhan: complimenti per la inesauribile fantasia e bravura con cui
si susseguono gli aggettivi, per definire “l’anima dei poeti
benedetti”. Carla Conti: mele blu, ricerca di un senso, ma
“effimera” o “miraggio”. Tuttavia, perché nell’immaginazione non
riuscire a vederle? Nulla lo vieta. Gabriele Renda: con la tua
poesia, li ho proprio visti, i Vichinghi! Bella, Gabriele! Piero
Colonna Romano: storia di un sogno vissuto che muore all’alba,
lasciando dentro un vuoto, che le ore del giorno non riempiono. Il
tutto con ritmati settenari, super! Michela Turchi: un gelato per
colmare il vuoto affettivo e per camminare su un tappeto di fiori;
una risata grassa per ritornare alla realtà. Molto bella, Michela.
Un saluto ed un grazie a tutti.
Sandra Greggio
Ancora azzurro ed ancora emozioni. Queste le
mie:
Stefano Medel -Sole alto-: Mi ha fatto venire voglia di rivedere
quel documentario sui pinguini.
Enrico Tartagni -Confusione in un caffè-: Semplicemente delizioso
l'effetto di un caffè che, a me pare, abbia schiarito le idee. E
deliziose quelle "nuvolette di baci".
Simone Magli -La baita degli ulivi-: Un istante di mondo pennellato
da un vero poeta. Complimenti.
Mariachiara Scala -Tu ed io ed il treno passava-: Nostalgico questo
guardare la vita passare. Bella la similitudine, bella la poesia.
Lorenzo Poggi -Interpretare una poesia-: "..brandelli di sogni
notturni/appoggiati alle travi del nostro vissuto." Scroscio
d'applausi dai loggioni e tutti in piedi. Bravissimo.
Wilma M. Certhan -Allegra triste-: Spettacoloso elenco di
caratteristiche dei poeti. Manca nulla, tranne, per te, un brava.
Bruno Amore -Italia…amore mio-: Sento questo amore, lo condivido.
Patriottismo, privo d'egoismi, ammirevole ed espresso con gran
sentimento. Piaciuta molto.
Carla Conti -Le pommes bleuses-: Inseguire un sogno e renderlo
reale. Volerne fare partecipi altri e riceverne diffidenza. Forse la
ricetta è quella di Rimbaud: l'assenzio. Molto bella e, come sempre,
molto brava.
Angelo Michele Cozza -Già annotta, impugno pensieri-: Si tirano le
somme del giorno trascorso, con amarezza. E quella falena pare
metafora della speranza. Rassegnatamente si attende il nuovo giorno
che sarà uguale al precedente ed al successivo. Detta con ottima
poesia e piaciuta molto.
Nicole Marchesin -In un'eterna dieta-: Dieta evidentemente non
volontaria. E quelle briciole non bastano a saziare. Piaciuta.
Armando Bettozzi -"Reginella-Reginella"-: Purtroppo il gioco che si
sta giocando oggi ha ben altra posta: la nostra vita. E, sì,
l'opposizione gioca lo stesso gioco. Ma è cominciato l'aggiramento:
prima il nord Africa, oggi la Gran Bretagna….
Carlo Chionne -Cornix et ovis-: Completa "Reginella- Reginella".
Pare quasi vi siate messi d'accordo ! Sempre delizioso leggere
queste traduzioni magistrali. Grazie.
Gabriele Renda -I Vichinghi-: I vacanzieri visti, con umorismo
annoiato.
Sandra Greggio -Libero arbitrio ?-: Già quel che è fatto è fatto ed
indietro non si torna. Bella l'immagine della vita vista come
puzzle. Piaciuta.
Michela Turchi -Cono gelato con noccioline ciliegine e nutella-:
Certamente da provare se ci farà vedere il cammino pieno di petali
di fiori profumati ! Bella quell'ultima immagine che ci riporta alla
realtà. Piaciuta molto.
A tutti un cordiale saluto. Ed al nostro vate sempre un
ringraziamento caloroso. Piero Colonna Romano
Volevo esprimere, partecipare al
dolore di tutti per la morte di Davide Vaccino.
Enrico Tartagni
Pagina della notte di San Lorenzo!
Pagina estiva ricca e variopinta di emozioni.
Tra le frasi più significative colgo qua e là e mi complimento per
la bravura di tutti.
"Afa…polvere secca…coni di luce" di Stefano
"Nel liquido degli occhi resto a sognare il peso nuvolette di baci e
strappi alle carezze…" di Enrico
"La mente dello scrittore è una finestra sempre aperta, come adesso
sulla baita degli ulivi…" di Simone
"Tu ed io, senza nome gridava il treno dell'anima…" di Mariangela
"…brandelli di sogni notturni appoggiati alle travi del nostro
vissuto" di Lorenzo
"….portavo nella tasca dei ricordi seppure lo stesso era il cielo
medesimo il mare ma sempre diversi e fantasmagorici i suoni, le
parole…." di Bruno
"Vorrei sonni profondi, di falsi sogni privi,così, per annullarmi,
in infinite notti…"
di Piero
"Mettiamo una tessera ogni giorno nel mosaico della vita…" di Sandra
E tra le poesia, spiccano i racconti, pagine di storia, attualità e
cultura: sempre appropriati e significativi gli scritti di Diego e
di Enrico.
Buon San Lorenzo a tutti e in particolare al nostro "eminente"
Tiziana Cocolo
E' MORTO
DAVIDE VACCINO
UN ALTRO POETA SE NE E' ANDATO PRECOCEMENTE
LASCIANDO NELLO SCONCERTO LA SUA FAMIGLIA E GLI AMICI CHE AVEVA
CONOSCIUTO.
OGGI SI SONO SVOLTI I FUNERALI NELLA CHIESA DI
ALBANO VERCELLESE. NE DA NOTIZIA LA REDAZIONE DI "VERCELLI OGGI"
CON LA QUALE DAVIDE COLLABORAVA.
IL MONDO DELLA POESIA PERDE UN ALTRO POETA ED UN
ORGANIZZATORE VALENTE DI AVVENIMENTI CULTURALI CHE PIU' VOLTE
ABBIAMO DIFFUSO SUL NOSTRO PORTALE IN QUANTO INTRATTENEVO CON
DAVIDE UNA CORDIALE COLLABORAZIONE ED ERA ANCHE STATO CONCORRENTE
NEL NOSTRO BANDO LETTERARIO CITTA' DI MONTIERI.
RIPORTO L'ARTICOLO DI "VERCELLI OGGI" IN MODO DA
FAR CONOSCERE AGLI AMICI DEL PORTALE CHI FOSSE DAVIDE VACCINO.
Salvatore Armando Santoro
ALBANO - Ultimo saluto a Davide Vaccino, poeta e scrittore
(pda)
- Si sono svolti questa mattina nella chiesa parrocchiale di
Albano
Vercellese dedicata
alla Beata Vergine Assunta i funerali di
Davide
Vaccino, scrittore, poeta
e prezioso collaboratore di
VercelliOggi. Davide era
nato a Vercelli nel 1970.
Iniziò a scrivere i primi versi nei primi anni '80
e nel 1996 pubblicò il romanzo gotico “Frammenti
di Pazzia”
che ebbe 2 ristampe e fu vincitore del Premio
Internazionale “Alessandro
Manzoni” e del “Trofeo
delle Nazioni”.
Nel 1997 vinse il Premio “Città
di Cava”
e nel 1998 il Premio “Cultura
Europea”. Nel 1999
pubblicò il libro di poesie
“Benvenuti
nel Crepuscolo” , un libro
che ha avuto 3 ristampe e si aggiudicò il Premio “Regioni
Duemila”.
Il suo terzo lavoro “Passaggi”
venne insignito del Premio Internazionale “Alba
del Terzo Millennio”. E
poi, ancora, Vaccino pubblicò “Tristitia”,
“Alba
Primeva” e le “Catacombe
dell'Anima”. Nel 1999 ha
ideato, insieme a tre Amministrazioni Comunali, il “Premio
di Poesia Albano, Greggio, Oldenico”.
E' del 2008 “Presenze
e Assenze”, silloge
poetica di cui Davide ha detto: ”E'
in assoluto, fra i miei
sei, il libro più complicato, “brutto” quando per brutto si
intende la sofferenza nello scriverlo. Questo, per me, è il libro
della svolta, per la prima volta nella mia vita non mi sono
domandato se andavo incontro ai gusti dei lettori”. Davide
era persona sensibile, è ancora lui che parla:
“Il mondo perfetto, secondo me dovrebbe essere un mondo
silenzioso, privo di gente che urla per apparire. Non conta
l’appartenenza politica, ma il dialogo. Essere Uno tra tanti e
tuttavia essere Uno, riconoscibile e non clonabile. Sapere che si
è lasciata un’impronta, proprio perché siamo nati per essere noi
stessi, nel bene o nel male“. E Davide un'impronta, forte e
profonda, l'ha lasciata, in tutti coloro che l'hanno conosciuto e
gli hanno voluto bene.
Ciao, Davide Vaccino non c’è più,
se ne è andato inaspettatamente l’altro giorno. Io sono una sua
amica, sto rileggendo le cose
che lo riguardano su Internet e mi domando chi si prenderà cura di
onorare la sua memoria nel modo più giusto, anche per consolare la
sua mamma che, da adesso in poi, potrà ritrovarlo solo nella
memoria di tutte le persone che lo hanno conosciuto.
Voi che certamente avete condiviso con lui l’amore per la poesia,
forse siete più adatti di me a farlo ricordare nel tempo.
Grazie.
Manuela Venezian
Torno timidamente a commentare una pagina oggi straordinaria.
- Simone “La baita degli ulivi”: cartolina impressionistica di
momenti di vacanza sulla costa ligure tra gli ulivi filtrati dalla
mente dello scrittore. Piaciuta.
- Mariachiara “Tu ed io, e il treno passava”: Un treno che passa,
noi dentro, noi fuori. Scomparti di carta, tu ed io senza nome a
guardare seduti la vita passare. Il treno dell’anima! Molto, molto
bella.
- Wilma “Allegra triste”: “ma soprattutto è infelice e
felice/l’anima dei poeti benedetti/che dell’inferno indifferenti
ridono/perché la loro vita è qui e adesso/nel paradiso d’una musa
immersa”. Inno ai poeti ed alla poesia.
- Bruno “Italia...amore mio”: la trovo una stupenda, emozionante
canzone d’amore per la nostra Italia malgrado tutto.
- Angelo Michele “Già annotta, impugno pensieri”: basta il titolo.
Magnifica!
- Piero “L'attesa”:
settenari sciolti molto sentiti sul piano dei sentimenti. Mi è
piaciuta. Quel “mi illuderò d'amore” mi ha fatto pensare a un "e mi
accontenterò di crederci".
Non me ne vogliano gli altri, bravissimi, non citati. Un saluto al
nostro Maestro.
Lorenzo Poggi
9/8/2011
Trovo arretrata una pagina azzurra che mi
aveva così emozionato:
29 luglio
Michele Verde -POEMETTO-: E benvenuto in questo azzurro. Ottimo
esordio a valanga ,con divertente poemetto che ci dice che nemmeno
(udite, udite) in paradiso ci libereremo della burocrazia.
Incrociamo le dita.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Un spiaggia romagnola- II-: Un sogno
svanito, frutto di un desiderio. Bella descrizione d'un alba e bella
poesia.
Stefano Medel -Voglio-: E Stefano ci racconta della sua voglia
d'estraniarsi dal tutto, forse anche da se stesso.
Renato Bellin -Sarà mal scritto-: L'ineluttabilità dei contrari. Ma
quel poveri e perciò nobili….
Antonia Scaligine -Filastrocca della bolla-: Belli questi sogni che
svaniscono come bolle di sapone. Ma quanto bello sognarli!
Enrico Tartagni -Il povero ed il suo amico di un attimo-: Il
mausoleo di Galla Placidia ed un mendicante che offre e chiede
amicizia. Ben disegnata e molto piaciuta.
Lorenzo Poggi -Non posso scordare dove vanno i gabbiani-: Una seri
di bellissime immagini per dirci di un dolore esistenziale.
Guardare, dolenti, l'effimero che ci circonda ed inseguire il volo
libero di gabbiani. Bellissima.
Pasquale Di Meo -Un cuore innamorato-: Posso soltanto concordare.
Aurelio Zucchi -…madre mia !-: Con magistrale poetare Aurelio ci
dice d'un rapporto d'amore e di complicità con la persona più amata.
Bellissima e coinvolgente.
Mariachiara Scala-Fili d'erba-: La banalità di un filo d'erba che
diviene trampolino di lancio verso il cielo. Piaciuta molto.
Carla Conti -Per chi, come te-: L'introduzione, proseguimento del
titolo, è prologo e motivazione di tutto ciò che segue. Molto bella
e conseguente al tutto è la chiusa "Per noi che ci perdiamo/senza
scordarci" è bellissima immagine. Complimenti.
Gabriele Renda -Il mio angelo-: Decisamente romantica questa
dichiarazione e certamente bella.
Carlo Chionne -Duo muli-: Altra lezione dal passato, sempre attuale.
E sempre magistrale il modo in cui Carlo ci rammenta Fedro. Grazie.
A tutti un caro saluto ed un grazie. Al nostro vate un sentito
ringraziamento per la sua preziosa attività.
Piero Colonna Romano
8/8/2011
Mi sento in dovere di scusarmi con tutti ma, in particolare, con il
nostro Lorenzo, per la mia assenza, soprattutto
dalla pubblicazione delle poesie, ma anche dai commenti,
sebbene non sia mai stata molto assidua in questi ultimi. Conto di
riprendere il mio ritmo, che si è un po’ allentato, vuoi per le
ferie, vuoi per un po’ di indolenza, lo ammetto. Ciò non toglie che
io non stacchi mai gli occhi sia dal mare, più azzurro che mai, che
dai commenti, tanto è vero che mi sento in dovere di applaudire ,
senza nulla togliere agli altri, la puntualità e la precisione
instancabile di Piero Colonna Romano, oltre alla sua innegabile
competenza, chiaramente visibile nel modo in cui arricchisce ,con le
sue considerazioni, i vari testi.Grazie
Sandra Greggio
Compri due paghi uno. Ottima idea, in questa
balzana estate, passeggiare in questo azzurro che oggi regala doppie
emozioni. Le mie queste:
Nora Demaj -Io sono-: ben arrivata nell'azzurro, Nora. Ottimo
esordio che dice di smarrimento davanti allo scorrere del tempo.
Piaciuta molto.
Gabriele Renda -Un età-: Anche qui il tempo ed i suoi ricordi ne
sono il tema, condito di nostalgia e rimpianti. Bella.
Enrico Tartagni -La finestra aperta sul cielo caldo e notturno di un
6 agosto-: Titolo alla Wertmuller e contenuto alla Tartagni. Cioè
poeticamente efficace, con belle immagini ricche di lirismo. Molto
piaciuta.
Mariachiara Scala -A Carla Conti-: Potenza della poesia ! Leggerne
d'altri poeti e riflettere e confessarsi. Molto apprezzato sia
l'effetto delle poesie di Carla, sia il tuo bel poetare.
Complimenti.
Maurizio Spagna -Non pensare che a te e il mare-: Odore di salso
che, leggendola, impregna le narici. Bello questo inno al mare,
zeppo di versi pieni di lirismo. Piaciuta molto.
Lorenzo Poggi -Il poeta-: "misurare la distanza che manca/tra il
tramonto e le stelle." Da applausi questo verso. Ma ce ne sono tanti
altri, tutti posti al termine di strofe bellissime. Ed il senso è
che per essere poeti non serve esibirsi. Bravissimo.
Carla Conti -S.P.Q.R.-: Leggendola mi tornano alla mente decine di
crocefissioni dipinte dai più grandi pittori. Una carrellata di
dolore e ferite e sangue. E quel Cristo con quell'ultima invocazione
umana. Complimenti Carla. Tanti.
Angelo Michele Cozza -Se navigai o naufragai chi lo sa…-: Bello
questo interrogarsi con amarezza attenuata dall'autoironia. Certezze
e dubbi si svolgono nei versi che sono concrete analisi d'una vita.
Decisamente piaciuta.
Nicole Marchesin -Ti sogno, fratello-: Forse è stata ispirata dalle
ultime stragi che insanguinano il mondo. Oggi come ieri. Molto
intensa e coinvolgente.
Armando Bettozzi -Dolore, che per l'aria vaghi…-: Temo che la fine
della democrazia stia più nello scegliere obiettivi, da parte del
dolore. Temo che vi siano addolorati e gaudenti che addolorano. Ed è
questa, secondo me, la fine della democrazia: accettare questo
rassegnatamente.
Graziella Parisi -Settemila boe…-: Epitaffio dolente e molto
attuale. Complimenti Graziella.
A tutti voi il mio grazie per le emozioni che sapete dare. Un caro
saluto al nostro splendido Lorenzo. Piero
Colonna Romano
7/8/2011
Azzurra domenica che questi pensieri porta:
Anileda Xeka - A Bea-: Romantico ricordo con un verso finale
bellissimo.
Manuela Mori -Passaggi-: Pare un nostalgico sogno con un rimpianto.
Piaciuta.
Gabriele Renda -La camarilla-: Speriamo. Ma è da Portella delle
Ginestre che speriamo…
Enrico Tartagni -Pensieri-: Difficile regolare le intermittenze.
Qualcosa sfugge sempre.
Mariachiara Scala -dentro i miei gesti-: Ci racconta dello svestirsi
dell'anima, per donarsi.
Lorenzo Poggi -Il ragazzo che è in noi-: Il desiderio di tornare a
purezza antica quando tutto appariva nuovo e tutto incuriosiva (" e
le tessere adattavano il mosaico.."). Sempre profonde le tue
riflessioni. Sempre piacevole leggerti.
Carla Conti -Io ho toccato solo la ragazza-: …e sfumano nella
pioggia rosse luci e nell'alcol s'accendono… Piaciuta.
Angelo Michele Cozza -Per non perderti e tenerti con me-: Amore che
si realizza nel possesso. E romantiche immagini ispirate. Piaciuta.
Pierluigi Ciolini -Certe notti-: Altro canto d'amore, che dice di
ricerca e speranza. Piaciuto.
Pietro Peter Capra -EUROPA-: Bella la dedica. Triste l'escursus
nella nostra storia ma vero e reale e quelle piaghe non si
rimargineranno mai. C'è stata reazione nella storia passata: il 68
con i suoi aneliti di libertà, Woodstck, i figli dei fiori. Tutto
lasciava sperare in un futuro diverso, più equo, dove non ci sarebbe
stato più posto per egoismi e violenze. Di quelle speranze resta
sbiadito ricordo. Domani (si, proprio domani) i signori della
finanza distruggeranno vite e nazioni, mentre noi imbastiremo
nostalgiche ballate, in attesa d'altri Hitler e Stalin. Piaciuta
molto. Complimenti.
Incrociando le dita per ciò che accadrà domani, un caro saluto a
tutti. Un grazie al nostro vate illuminato.
Piero Colonna Romano
Altro splendido weekend azzurro. E questo mi
ha detto:
6 agosto
Armando Bettozzi -Qui tocca preparasse tutti ar pèggio-: Già
prepariamoci. E la poesia è stata scritta certamente prima dell'AA+
agli USA ! Diluvia, caro Armando, e siamo senza ombrello.
Anileda Xeka -I poeti sono pescatori di tormenti-: Amara e bella
definizione e bel verso.
S.A. Santoro -Sonno-: Dolcissima buonanotte, nata dal romantico
animo di un poeta.
Gabriele Renda -Diversamente giovani-: Bel titolo e bei quadretti
che l'attento Gabriele ci regala.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Nuvole di acciaio inossidabile aride
come i miei aridi pensieri-: Pensieri aridi da arida mente. Ma, come
le nuvole, destinati a cambiare. Moto dell'anima di un momento di
pessimismo.
Tiziana Cocolo -Onde calme-: Realizzare sogni interrotti. Un sogno,
appunto. Bellissima e dolce. Complimenti.
Bruno Amore -Avviso ai naviganti-: Caro Bruno abbiamo perso
l'olfatto e non sentiamo più quell'odore di morte. Anzi siamo
infastiditi dal disturbo che ci danno quelli che ritengono "che il
gesto d'arrischiare la vita nel tentare/ha più valore di perderla
nell'aspettare". Bellissima per l'intensità con cui sono espressi
nobili sentimenti. Applausi.
Mariachiara Scala -Per un ex marinaio-: Nostalgia è la parola
chiave. Vivere il mare ed allontanarsene ne è la causa. Piaciuta
molto.
Lorenzo Poggi -Il conforto della fede-: E' quello che si cerca per
assolversi ? Versi, come sempre, asciutti e forti che ci dicono di
un qualche sbandamento. Piaciuta e bravo come sempre Lorenzo !
Carla Conti -Low Profile-: …per nascondersi, rimpiangendo il tempo
in cui eri dotata di coda. Bella e significativa l'immagine di
quelle "orme a rovescio" che conferma quel rimpianto. Ma questo
poetare è affascinante ! Bravissima.
Angelo Michele Cozza -Tra sfibrati rami e fulve chiome-: Metafore
per raccontarci la vita. Dal passare delle stagioni al desiderio che
cala. E l'orrore di una fine non improvvisa ma vissuta tra "…gli
scricchiolii/e le agonie della carne…". Ottima e piaciuta.
Michela Turchi -All'ombra di un grattacielo-: Pare un messaggio. Un
sogno vissuto all'ombra di un grattacielo e proiettato oltre oceano.
Bentornata Michela !
Il Gabbiano -Il bosco incantato-: Descrizione di un ricordo tanto
amato da diventare magica fiaba. Molto bella e molto piaciuta.
A tutti l'augurio d'una felice domenica. A Lorenzo un sentito
grazie. Piero Colonna Romano
6/8/2011
Vorrei stringere in un unico abbraccio,
inebriato dalla gratitudine più profonda,
i poeti Sandra Greggio,Lorenzo Poggi e Piero Colonna Romano.La
vostra
attenzione è per me un grande dono,che la vita possa esser per voi
un’ode gioiosa.
Antonio Teni
5/8/2011
Tra le bellissime di oggi, spicca alla mia
attenzione l'opera di Simone Magli e chiedo ai lettori di
porvi attenzione particolare: "Non interrogare le domande, respira
la tua paura di mortale e rema felice" Riassunto breve e conciso
dell'essere "poeti" oggi, per "noi" instancabili rematori . E poi,
bravi a tutti.
Tiziana Cocolo
Anche oggi la nostra pagina azzurra vede un
nuovo ingresso. In questi ultimi giorni sono stati numerosi e
di ottima qualità. Segno di vitalità di questo sito che riscuote
sempre maggiore interesse. E di questo dobbiamo essere grati a
Lorenzo De Ninis, per il suo amore per la poesia e per l'attività
che, con convinzione, persegue. A lui il mio e, ne sono certo, il
vostro ringraziamento.
Oggi ciò che leggo mi dà le emozioni che vi racconto:
Pietro Peter Capra -Il faut etre absolument moderne-: Benvenuto
nell'azzurro. Esordio con amara analisi del mondo che ci circonda,
detta con intensi versi accusatori. Rimbaud, credo, non intendesse
questo per "modernità", non questo perdersi nel crash, non eleggere
a dio il denaro. Ma tant'è: oggi questa è la realtà.
Livia Fedele -Sottile catena-: Romanticissimo sogno. Poesia densa di
lirismo e molto, molto bella.
Fausto Beretta -Farfalle nella festa rock-: Ottimismo iniziale( e
bella immagine) che si conclude sconsolatamente con "un velo triste
di simpatia". Piaciuta.
Armando Bettozzi -Quer fatto de Parigi-: No, caro Armano, proprio
non gli passa neppure per la mente. E se (troppe poche volte
confronto a quante dovrebbero essere) ogni tanto, qualcuno di questi
personaggi incappa nella giustizia, s'offende pure. E che avrò fatto
mai ? Il 1789 è roba d'altri tempi. Purtroppo.
Anileda Xeka -le pareti della mia stanza avanzano- Estremamente
efficace questa descrizione delle angosce che opprimono. Piaciuta
molto.
Simone Magli -Le onde non aspettano-: Già: "nella barca del tempo i
sogni sono stelle" ma vivere è un continuo affrontare onde. E remar
bisogna. E Simone continua a dirci della sua filosofia di vita, con
bel poetare. Bravo.
Antonio Teni -Si specchia la notte-: L'incanto di luci sul mare, di
romantiche lucciole e d'un fresco vento che fa da vela all'alba.
Applausi per questi versi bellissimi che descrivono, più che un
paesaggio notturno, sentimenti dolcissimi. Complimenti.
Michael Santhers -Molise-: Temo che tale descrizione (magistrale
com'è abitudine di Michael) si possa adattare a numerosissime altre
regioni d'Italia. Provate a pensarci. Ne cito un paio per tutte:
Liguria e Calabria.
Salvatore Armando Santoro -Il tempo che verrà-: Il tempo che verrà
accomuna tutti. Ma tu hai la capacità di dircelo con intensa poesia.
Piaciuta molto. A presto Armando.
Gabriele Renda -Ragazza triste-: Filastrocca ritmata e piacevole.
Giuseppe Gianpaolo Casarini-: Al mercato dell'infelicità-:
Grottesca, ironica e dolente. In pochi versi scarni. Bravissimo.
Tiziana Cocolo -Spirito di lago-: Pare di volare sopra quel lago,
così com'è magistralmente descritto. Complimenti Tiziana.
Stefano Medel -Cosa è successo-: Succede, caro Stefano, che o
l'amore lo si reinventa ogni giorno o scade nella noia e
nell'abitudine, esiziale per i sentimenti. Ben detta questa
sensazione d'incredulità.
Enrico Tartagni -Correre-: Ed ancora un guardare al sentiero della
vita che, sempre più, si fa faticoso. Solo l'amore potrà alleviarne
le pene. Il tutto detto con intensità e molto sentimento. Sempre
bravo Enrico.
Mariachiara Scala -Una nuova partita-:Bei versi per dirci che la
speranza è sempre viva, nonostante le avversità. Sufficiente alzar
lo sguardo.
Lorenzo Poggi -Fine corsa-: Densa di un pessimismo leopardiano. E
parrebbe disperata e rassegnata ma c'è una consapevolezza che emerge
su tutto, anche se pare nascosta. E deriva da quei "…raggi di
vita/che pulsa all'esterno". Inutile continuare a dirti bravo. Lo
sei e molto.
Carla Conti -maremoto-: Applausi convinti. E richiesta di bis.
Questo descrivere un atto d'amore è splendidamente poetico. E
neppure una metafora…
Antonia Scaligine -La legge dell'esistenza-: E' bello questo invito
alla solidarietà. Dubito che possa essere soltanto un atto d'omaggio
ad un Lui. Però piaciuta.
A tutti il più cordiale saluto. Piero Colonna
Romano
4/8/2011
Leggo ancora, in un bellissimo azzurro, alta
poesia. Quella che fa nascere emozioni. E le mie sono queste:
Carla Conti -Poeta-: Bruciante accusa, rimpianto, consapevolezza ?
Certamente delusione. E tutto questo espresso con magnifico poetare.
Applausi.
Il passero -Un giorno d'estate-: Sentito quel calore, quel bisogno
d'ombra. Intensa e piaciuta.
Livia Fedele -Nel silenzio-: Decisamente bella. Intimo guardarsi
dentro espresso con ottima poesia. Brava Livia.
Fausto Beretta -Mare mosso-: Si resta smarriti davanti alla bellezza
ed al mistero del mare. E lo hai detto benissimo.
Armando Bettozzi -Cacciatori-: Mi piace l'idea che una battuta di
caccia si possa chiudere con un pareggio. Ogni tanto ci provano i
cacciatori, sparandosi tra loro. Che sia per dare una mano alla
selvaggina ?
Manuela Mori -Non più immagini di morte-: Bello sarebbe, ma quelle
sono giornaliere e non ci saranno "freschi lenzuoli" a coprirle.
Sono lì, incombenti, presenti. Piaciuta.
Bruno Amore -Velocemente…amore-: Più chiaro di così! E più
deludente. Forse è spreco d'amore, forse è pretendere troppo. Bella
e amara.
Simone Magli -La solitudine mi spacca l'anima-: Solitudine e sete di
libertà. Bellissimi versi per dire dolore e angoscia per questa
soffocante mancanza di libertà. Bravissimo e complimenti.
Maurizio Spagna -L'accendino acceso-: Metafora, quell'accendino. Un
barlume di coscienza che lascia intravedere i danni che continuiamo
a fare alla natura che "E in segno di rispetto/ci presenta il
conto". E la poesia può essere salvifica, se la gente la vedrà. Bei
versi e piaciuta . (capita ?)
Gabriele Renda -Amico Joe-: Carina ma di chi parli ?
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Una pioggia di indicibili pensieri-: Si
possono avere incubi ("eri fuggita da me ormai lontana") e tirare un
sospiro di sollievo al risveglio.
Stefano Medel -Agosto che caldo fa,-: E il rimedio al caldo
asfissiante, al vuoto, al grigiore, alla lontananza ed alla
solitudine, per Stefano, è scrivere.
Enrico Tartagni -Una passeggiata in una notte d'agosto-: Pare si
trovi conforto alla solitudine, allo spleen, soltanto nel ricordo di
un gesto d'affetto del genitore. C'è molta tristezza in questa
poesia nonostante "il meglio me lo son già preso" e, forse proprio
per questo.
Lorenzo Poggi -Tentazioni-: Un atto di ribellione alla quotidianità.
E la consapevolezza che è inutile ribellarsi, fuggire. Persino le
gemme (quelle che tali paiono) "pronte ad ingannare le nostre
speranze. Complimenti sentiti.
Antonia Scaligine -La scialuppa della speranza-: Già, quanto è lunga
e quanto tempo ci vuole perché si sfrangi in disperazione ? Piena di
bei versi densi di lirismo e molto piaciuta.
Una splendida giornata a tutti. Un caro saluto al nostro Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Per i poeti –Antonia Scaligine, Lorenzo Poggi
e Piero Colonna Romano
Antonia Scaligine, notte dopo notte, assistiamo ai viaggi della
speranza In un mare azzurrissimo macchiato di sangue, odore di
morte, lamenti e sofferenza, per una vita migliore, lontano dalla
vecchia casa dei ricordi. Antonia, la tua poesia è veramente
bellissima, che rispecchia questo attuale momento di sofferenza, di
fame e di dolore. Di questa povera gente. La poesia mi è piaciuta
molto, ma specialmente i seguenti versi:
“Flutti di corrente s’infrangono con forza/ in un velo di dolore/
sugli argini della loro scialuppa/dal colore
verde-bianco-rosso/Approdano come fantasmi/, sono troppi, cosa
facciamo?/ C’è chi alza le barricate /,chi aggiunge una frangia al
tricolore . Che cosa facciamo, dobbiamo accoglierli, come è successo
oltremare ai nostri avi Bravissima.
Anche i tuoi versi, caro Lorenzo Poggi, sono bellissimi, perché hai
deciso di uscire dal porto/ La chiglia ribolle di scia/ Il cielo è
aperto nel mare
Non c’era chiusa migliore: Le gemme son sempre davanti pronte a
saltare appena ti chini pronte a ingannare nostre speranze Molto
bella e piacevole.
Vi ringrazio moltissimo per i vostri graditissimi commenti al
Gabbiano
Un Caro saluto a Romano, unitamente al nostro carissimo Prof Lorenzo
Il Gabbiano
3/8/2011
Se c'è un perché ...bellissima
Ho ripreso a camminare su spiagge deserte senza tracce
chiedendo perché-Lorenzo Poggi-
Il borgo del filatoio- Come melodia
Scivola sui colori -Scivola sulla pelle -
Lieve come i pensieri -scivola bene anche la tua poesia -bella - Il
Gabbiano
C'era -un bambino che un sogno aveva fatto:egli era cresciuto in
fretta
e, per quel sogno, gli dissero:Matto!Mariachiara Scala
Belle queste due poesie , Versi senza titolo
Sei stata importante per me,e lo sei ancora. Michele Vaccaro
Se non dovessi andar per primo io(a Lisa)molto dolce -Armando
Bettozzi
Fernanda Battagliese "Azzurro sorriso":bella poesia ,
anche io ,come te, quando sono con quei bambini vorrei vedere sui
loro visi
sorrisi azzurri .
un sorriso per tutti
Antonia Scaligine
E rieccomi a respirare azzurro che, oggi, così
mi regala emozioni:
Lorenzo Poggi -Se c'è un perché…-: Si guarda , così, attorno il
nostro Lorenzo, vede le rovine che ci circondano e ce le racconta
con intenso sentimento. Ed, assieme a lui, non ne capiamo il perché.
Semplicemente perfetta.
Carla Conti -porpora unta di rosso-: Ed il perché di Lorenzo, Carla
lo pone al "Divino maligno/maledetto". Senza speranza d'averne
risposta. Sul poetare di questa splendida poeta ci sarebbe da
scrivere pagine d'elogi. Colori e suoni s'inseguono in versi pregni
di lirismo. Toccano l'anima. Applausi.
Giuseppe Dabalà -Dopo il tramonto, all'imbrunire…-: Una serie di
piacevoli e romantici quadretti. Piaciuta. (ma spera che dotti,
medici e sapienti siano distratti dalle ferie estive…). Un caro
saluto.
Michele Vaccaro -Versi senza titolo-: Trattare amara sostanza con
umorismo, è cosa degna di un saggio. Bella molto.
Armando Bettozzi -Se non dovessi andar per primo io-: Dolorosa
domanda. Già, se c'è amore, chi dei due prima ? Perfetto sonetto e
piacevole molto.
Gabriele Renda -Spiagge d'amore-: Semplicemente deliziosa.
Bravissimo Gabriele.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Vana parola-: Due ipotesi: o ci si
sbaglia sempre o si sale sempre più in alto. A scelta. Ma, comunque,
ne resterà la memoria. Che è già qualcosa… Molto bella e piaciuta.
Gisèle Bovard -Se il mio cuore è il sole-: Desiderio di libertà
espressa con lirismo. Attraverso la poesia, nessuno potrà mai
cambiare quel colore. Applausi.
Fernanda Battagliese -Azzurro sorriso-: Dolcissima e malinconica
dedica a ragazzi d'una comunità di disabili. E l'amarezza per la sua
chiusura risalta in ogni verso. Bravissima Fernanda. E solidarietà
per te e per loro.
Mariachiara Scala -C'era-: "Quelli che sognano di giorno sono
consapevoli di tante cose che sfuggono a quelli che sognano soltanto
di notte" (E.A. Poe). Forse il mondo non è dei sognatori. Certamente
soltanto questi possono cambiarlo. Bravissima Mariachiara.
Il Gabbiano -Il borgo del filatoio-: Ed ancora un grazie per queste
descrizioni di scorci della bellissima Italia. Non farcele mancare.
A tutti un cordiale saluto. Uno particolare al nostro Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Oggi ho colto qualche fiore dai colori forti.
- Carla Conti “porpora unta di rosso”: Maledetto! Affamato di sangue
e di morte! Voglio vederti composto nel gelo! Anche se “Una corale
gemente/accompagna/la superba ascesa/di ciò che di me non resta”.
- Giuseppe Dabalà “Dopo il tramonto, all’imbrunire…”: pillole di
serenità. Una strofa al giorno prima dei pasti.
- Giuseppe Gianpaolo Casarini “Vana
parola”: “Vana parola è la parola Amore se
di novità si nutre e alla fine poi si spegne vuota”.
- Gisèle Bovard “Se
il mio cuore è il sole”: l’immaginazione al potere: “il cuore è un
universo/in cui volteggiano comete”. “Se il mio colore è il sole/perchè
volete impormi/una tonalità pastello?”
- Fernanda Battagliese “Azzurro sorriso”: marinaio senza vele del
mare della vita! Con un azzurro sorriso “a chieder un aiuto piccolo
come una lacrima”. Ancora più bella sapendola ispirata dalle tue
esperienze nella comunità per disabili fisici
- Il Gabbiano “Il borgo del filatoio”: continua la tua
straordinaria, meritoria opera di divulgazione di luoghi incantati.
Grazie.
Va da sé il saluto e l’omaggio al nostro Lorenzo.
Lorenzo Poggi
Voglio rimarcare il certosino lavoro che Piero
sviluppa sempre: attento alle poesie di tutti cogliendo i
lati positivi delle stesse e analizzando coscientemente il
senso.Bravò veramente bravò e non solamente a valutare ma anche a
creare.
come il tuo nome sei una Colonna portante di questo azzurro.
un grazie sentito anche a Sandra per le parole dette alla mia " i
ricordi"
un caro saluto a tutti
il passero
2/8/2011
Passeggiare ancora in questo azzurro, provare
emozioni e dirle. Queste:
Aurelia Tieghi -Bologna-strage 1980-: Emozione intensa nel leggerti,
cara Aurelia. Hai detto il tuo dolore con intensità e sincerità. E
la tua poesia, strumento per narrare questo. Mi accomuno a te ed al
tuo sentire, in questa commemorazione.
Carla Conti -Incantesimo cristallino-:Spettacolosa. Suoni, colori e
miti si inseguono per dirci di un abbandono. Odio, ripulsa e
rimpianti. C'è tutto questo in questa splendida poesia. Applausi
convinti.
Michele Vaccaro -Ma come fai a stare con uno come me ?-: Per tua
fortuna l'amore è cieco ! Piaciuta questa masochistica autoanalisi.
Aurelio Zucchi -Prove di magia-: Semplicemente deliziosa. Forse per
vivere servirebbe un po' di magia ed Aurelio ce lo suggerisce con
versi bellissimi quali "a fare del mare un azzurro foulard".
E bellissima la chiusa, con quell'ipotesi di vita magica per
illudersi. Bravissimo Aurelio.
Anileda Xeka -…vivere è-: E qui troviamo la risposta a cosa sia
vita, per che cosa vale la pena viverla. Nonostante errori ed
ipocrisie, dolori dati e ricevuti. Rimorsi e rimpianti. Anileda, con
bella poesia, ci dice che, sopra tutto, l'amore giustifica ogni
cosa. Chi dissentirà ? Piaciuta molto.
Michael Santhers -Agosto-: Bellissima questa descrizione di ferie
agostane. Con tutto ciò che portano, dalle grida di bimbi
all'esibizioni cellulitiche. Il tutto detto con versi incisivi che
paiono pennellate figurative. Bravissimo. Complimenti vivissimi.
Gabriele Renda -Vento dell'est-: Divertente (ma un po' amaro) questo
raccontarci di donne dell'est. Ma quanta differenza con Baglioni !
Carlo Chionne -Canis et venator-: Già, gli anziani, avendo dato
tutto durante la vita, esausti ed inutili, meritano indifferenza e
noia. E la saggezza di Fedro, che Carlo ci rammenta, è sempre
attualissima.
Enrico Tartagni -Un canto della Callas da lontano…-: Piaciuto questo
ricordo dei migliori momenti della grande (issima) cantante.
Suggerisco ascoltare anche "la regina della notte" dal Flauto
Magico. Stupefacente.
Sandra Greggio -Piccole cose-: Non sono piccole cose quelle che
elenchi. Sono ciò che riempie la vita. Follie comprese. Piaciuta
molto.
Un caro saluto a tutti ed a tutti voi un ringraziamento per ciò che
sapete dare. Un particolare saluto al nostro grande vate Lorenzo.
Piero Colonna Romano
1/8/2011
Un benvenuto a Fernanda Battagliese, che fa il suo ingresso con una
bella poesia, quasi un bilancio su ciò che è
rimasto, “inutili cocci”, dopo aver sgranato perle e aver
visto volti distratti. Lorenzo Poggi: molto realistico su un futuro
che, per andare avanti, guarda al passato. Non ha altro che stragi.
Molto intensa, nella sua drammatica verità. Incantata dalle immagini
di un altro tipo di passato, spensierato, leggero, delicato.
Complimenti, Roberto, deliziosa! Il passero: il tema dei ricordi,
uno dei più presenti in poesia e a me molto caro, ora tristi, ora
sereni, colti nelle loro varie sfumature in modo magistrale. Carla
Conti: poesia “visiva”, se mi permetti tale aggettivo, che si presta
soprattutto alle prime strofe. Mi sembra di essere lì, ad assistere.
Bravissima! Antonio Teni: senza alcuna adulazione, con questa
poesia, tu ti elevi, come scrivi, sei “alieno al mondo” della
banalità, posso dire stupenda poesia? Bravissimo anche Armando,
legato anche lui al tema della libertà , colta nei sogni di uno
zingaro. Piaciuta molto. Angelo Taraschi: prima il gioco associato
al sogno, poi la realtà in cui le illusioni svaniscono. Tema che mi
ricorda Leopardi. Molto sentito e condiviso.
Un grazie a tutti ed, in
particolare, al nostro sempre presente ed insostituibile Lorenzo.
Sandra Greggio
Ecco ancora una bella pagina azzurra e questa, con
un'altra, così mi coinvolge:
1 agosto
Fernanda Battagliese -Passaggi-: Benvenuta Fernanda. Molto bella la
tua poesia d'esordio nell'azzurro. Coinvolgente e fonte di
riflessioni sul passare del tempo ed i suoi effetti. Brava.
Lorenzo Poggi -Un giorno…una strage-: Bella decisamente. Un sentire
umano che coinvolge. Una strage al giorno…per fermare il tempo degli
egoismi. Bravissimo Lorenzo.
Roberto Bottiroli -Un giorno di festa-: Acquerello che racconta bei
ricordi e nostalgici sentimenti, con metrica, alfine, finalizzata a
valorizzarli. Piaciuta molto.
Il passero -I ricordi-: Decisamente bella e detta con gran
sentimento. Questo guardare nei cassetti dei ricordi e farsene
coinvolgere, con nostalgia e rassegnazione. Complimenti.
Carla Conti -Atlantide-: Immagini forti rese con alta poesia. Non
c'è strofa che non riscriverei, per evidenziarne la bellezza.
Decisamente, Carla, voli alto.
Michele Vaccaro -Le parole no-: Bella riflessione sulle parole che,
pure, sono l'unica merce di scambio per capirci, scambiare
sentimenti e insulti, amore ed odio. Senza codice a barre. Piaciuta.
Antonio Teni -Soffia cielo !-: Applausi convinti. Questo desiderio
di libertà, questa voglia di elevarsi sopra la squallida
quotidianità, sono espressi con alta poesia. Immagini bellissime per
una romantica fuga nella libertà. Ripeto applausi.
Armando Bettozzi -Zingaro-: Bellissima e pare quasi integrazione
della poesia del Teni. Questo bisogno di libertà, questo invidiare
chi riesce a realizzarla, mantenendo le proprie tradizioni e, forse
proprio per quelle, viverla, è espresso con alta poesia. Bravissimo
e complimenti Armando.
Gabriele Renda -La spedizione-: Sempre attento all'attualità
politica. E sempre più bravo a raccontarcela.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -L'agave ed il suo fiore-: Suggestiva
descrizione e molto ben scritta. Bravo.
Angelo Taraschi -Gioco e sogno-: Bello questo gioco che svanisce in
un sogno. Piaciuta.
25 luglio
Anna Lombardi -Luna- Benvenuta nell'azzurra Anna. Romanticissimo
esordio che fa ben sperare.
Antonia Scaligine -L'onda del ricordo-: Bellissimi i versi iniziali
e pura poesia quella mente che diviene scialuppa di nostalgie. Ed è
un insegnamento quello che si ricava da questa bella poesia: non
perdersi nel passato ma lasciare vivi in noi "…gesti
indimenticabili/delle persone e cose a me più care". Applausi.
Enrico Tartagni -Prima (Sfere e Dei, troppo)-: "per tradurre la
gioia in un sospiro" è alta poesia a conclusione di riflessioni
ricche di colti riferimenti. Colti ed amari. Complimenti.
Lorenzo Poggi -Parole stantie-: Parole come bolle di chewingum:
vuote di significato, dette perché una lingua consente di
formularle. E forse è vera la conclusione: si parla, spesso, per
fare barriera al vuoto che si teme esserci dopo. Sempre bravo
Lorenzo. Sempre di più.
Mariachiara Scala -Cala la nebbia-: La perdita di un amore immerge
nell'insicurezza. Detta splendidamente.
Carla Conti -Vuoto-: Ed anche questa parla, tragicamente, d'una
perdita dolorosa. Immagini forti e coinvolgenti. Dolore che scorre a
fiumi. Bellissima.
Michele Vaccaro -Giro con le pezze al culo-: Questo sì che si chiama
presa di coscienza! Ma è anche un atto d'accusa a questa società
della new economy. Bravissimo.
Armando Bettozzi -L'immigrato-: Compassionevole modo di guardare al
diverso, dal quale difenderci perché non turbi la nostra
quotidianità. Ottima la chiusa con "…la staccionata/che uomo e
natura gli hanno edificata." Concordo con tutto e trovo ottimo il
modo in cui è stata detta.
Gabriele Renda -Come polli d'allevamento-: Bobbio ha ipotizzato la
sparizione di destra e sinistra. Tutto omogeneizzato, tutto uguale.
Tu metti l'accento, invece, sulla diversità che persiste. E l'on.
"buona padania" è il simbolo più evidente del persistere della
diversità. Fortunatamente.
Sandra Greggio -Speranza-: Istinto materno che si perpetuerà nei
figli dei figli. Piena di sentimento e di speranza. Piena
d'ottimismo. Il tutto detto con dolce poetare. Bravissima Sandra.
Senza nome (per errore di stampa)-Il binario morto-: Già, ci
incamminiamo tutti su un binario morto. Ottima la similitudine e
tristemente vera per i più. Piaciuta. Tristemente.
A tutti auguro uno splendido mese d' agosto, da passare in
rasserenanti ferie. Al nostro vate aggiungo un grazie.
Piero Colonna Romano
In primis un grazie di cuore ai commentatori
Piero Colonna Romano, Tiziana Cocolo
Il Gabbiano ,grazie per la tua gentilezza , nei mesi estivi ho
sempre più
tempo da dedicare alla lettura
e alla poesia, anche i bambini della chiesa vanno in ferie .
Purtroppo, io non sono brava come Piero Colonna Romano a commentare
le
poesie ,
perché lui è davvero un vate , GRAZIE , posso solo dire che sono
tutte molto
belle , ne evidenzio solo alcune
Passaggi di Fernanda Battagliese- Mi restano
inutili cocci dispersi nel tempo.
Un giorno ... una strage Lorenzo Poggi Ci siamo consumati come
candele
al sole d'idee sorpassate.
Un giorno di festa Una finestra aperta sul cortile un volo di
farfalle
variopinte Roberto Bottiroli
Gioco e sogno fanciullo sul suo tappeto
d'alte erbe fresche. Angelo Taraschi
L'agave e il suo fiore d' amor sublime domani nasceranno nuove vite
Giuseppe Gianpaolo Casarini
Zingaro negli occhi han riflesse le scintille
dei lor fuochi all'aperto, una ricchezza,
e alla luna essi cantan le tristezze
di questa loro vita misteriosa, Armando Bettozzi
Un sempre rispettoso saluto a Lorenzo
Antonia Scaligine
Oggi un omaggio sincero ad una nuova arrivata.
- Fernanda Battagliese “Passaggi”: benvenuta tra noi Fernanda! Tanto
di cappello, ti presenti con versi super.
Un ringraziamento da parte mia per i benevoli commenti del Gabbiano,
di Antonia Scaligine e di Piero Colonna Romano ed un saluto speciale
al nostro Lorenzo..
Lorenzo Poggi
31/07/2011
Per Lorenzo Poggi. Lorenzo
, con la sua bravura di sempre ci presenta una bellissima
poesia: “ Voglia di sparire” Ci piacciono moltissimo i versi con i
quali incomincia:”Appare il nuovo giorno/ Il cielo si è acceso
puntuale/ La stanza ha perso il riposo/ Si accennano i movimenti
di sempre” E poi conclude con i seguenti versi “Attendere
pazientemente la notte/per
rientrare nel letto.” Complimenti vivissimi e cari saluti
unitamente a tutti i poeti del sito ed al nostro carissimo prof
Lorenzo .
Il Gabbiano
Mi è mancato questo prato azzurro. Oggi
full immersion in due giorni che questo mi hanno detto:
31 luglio
Antonia Scaligine -L'eco del mare nell'onda del tempo-: Delizioso,
nostalgico, dolcissimo ricordo di un nipotino felice in riva al
mare. Espresso con bella e magistrale poesia. E quell'eco del mare
che riporta ricordi….Bravissima.
Enrico Tartagni -Io e te-: Beh, se questo non è amore !
"…monade../nell'ansia dentro il mondo/siamo/quello che
vogliamo/essere…" Applausi.
Lorenzo Poggi -Voglia di sparire-: Rifiuto assoluto del vivere,
quello che annoia e deprime, quello che non si vorrebbe fosse. E
Lorenzo ce lo racconta con il suo stile asciutto e perentorio, con
immagini fantasiose, con bravura, sempre più convincente.
Bravissimo.
Mariachiara Scala -28 Novembre 2010-: Quella pioggia e quella
solitudine che riportano la mente alla creazione e la giustificano
con la solitudine di dio. Molto bella.
Carla Conti -La tela muta-: Una tela vuota attende che un pittori
vi riversi i suoi sentimenti. E le immagini che ci descrivi sono
contrastanti tra loro, come lo sono i suoi sentimenti. Molto
piaciuta.
Armando Bettozzi -Il fango-: Hai ragione "il fango…/viene giù a
valanga..". Ed è quel fango che non abbiamo saputo impedire che
travolgesse tutto. Grazie al nostro qualunquismo ed al nostro
disimpegno. Tanto, non toccherà mica noi !
Gabriele Renda -Il coraggio del pettirosso-: Ottimo, per
l'intensità delle immagini, questo ricordo d'una vergogna statale.
C'ero allora e l'aria che si respirava era di complotto. E c'erano
Castelli e Fini (ministri dell'appena formato governo Berlusconi)
che si guardarono bene dall'impedire, usando la polizia, che
entrassero, dall'estero, ben noti black block. Ed ho visto la
polizia girare le spalle a quelle violenze. Servivano, black block
e violenza, per giustificare quello che poi successe. Tardive e
troppo miti sono arrivate le condanne dei mistificatori. Uno, il
più importante, condannato e promosso ad altro e ben più elevato e
delicato incarico.
Maria Rosaria Quarta -…amori virtuali…-: Pare che l'amore perfetto
sia frutto dell'immaginazione: con un clic l'accendi e con un clic
la spegni. Nel mezzo c'è quell'amore che, appunto, resta virtuale.
Piaciuta la serie di riflessioni, dette con bravura.
Carlo Chionne -Duo calvi-: E ancora Fedro, porto con maestria.
Fedro con le sue lezioni di morale e di vita.
Angelo Taraschi -Sembra-: Nasciamo tutti malati terminali. Non
abbiamo la cultura della morte e da qui nasce rassegnazione e
poesie amare. Lunga vita Angelo !
26 luglio
Gisele Bovard -Quel che ho piantato-: Benvenuta nell'azzurro
Gisele. Esordio con poesia ricca di spunti filosofici e di belle
immagini ben porte. Se avessimo un cassetto pieno del nostro
futuro, avremmo il coraggio d'aprirlo ?
Gabriele Renda -La forza dell'Amore-: Applausi. Bellissima
descrizione dell'amore, detta con intensità poetica notevole.
Bravo Gabriele.
Tiziana Cocolo -Raggi e parole-: Semplicemente delizioso questo
narrare di poesia. Complimenti.
Roberto Bottiroli -L'alligatore-: Con perfetta metrica si narra
una piacevole favoletta. Ma forse me ne è sfuggito il profondo
significato.
Michele Cristano Aulicino -Localizzati (dell'ironia, delle
abitudine, dei costumi locali)-: Spassosa esegesi dei..locali.
Piaciuta.
Carlo Chionne -Pavo et Juno-: E la lezione sarebbe: accontentati
di ciò che hai. E qui si potrebbe dissentire con Fedro perché è
l'insoddisfazione che muove il mondo. Ma il prof. resta
magistrale, nel suo porgere queste belle traduzioni.
Michael Santhers -Bancarelle-: Deliziosa descrizione d'un mercato,
d'una fiera commemorativa di un santo. Leggerti è sempre un
piacere Michael.
Antonio Teni -L'indecifrabile percorso del tempo -: Filosofia,
detta poeticamente, con molta bravura. L'interrogarsi sul passare
del tempo, sul senso che questo passare ha. E non trovare risposte
("Il senso di questa millenaria/increspatura del mare/è tuttora un
acqua che non disseta!"). Piaciuta molto.
Lorenzo Poggi -L'impappinato-: Conosco poco il romanesco, quindi
niente voto né perdono, né condanna. Ma la poesia è deliziosamente
umoristica, con retrogusto amaro. Piaciuta molto.
Mariachiara Scala -Destinazione Paradiso-: Commovente il ricordo
e, soprattutto, quella dedica al padre. Bravissima Mariachiara !
Antonietta Ursitti -Epomeo Monte-: Ischia e le sue terme. Ischia
ed il suo mare. Ischia e la mitologia greca. Purtroppo anche
Ischia e gli assalti degli speculatori, che intendono farne una
piattaforma di cemento. E quel monte che osserva, solitario ed
inaccessibile. Descrizione magistrale, piaciuta molto.
Carla Conti -Giocando-: Dalla domanda iniziale, alla risposta
finale è un guardare alla vita ed interrogarsi. E' un porgere
immagini simboliche a volte, a volte crude. Piaciuta molto.
Complimenti.
Michele Vaccaro -In questo periodo-: Sei in buona compagnia.
Prosit.
Renato Bellin -L'eroi Bianchi Rossi e Verdi-: Invito accolto. E,
nonostante io stenti molto a capire i dialetti usati in poesia, la
trovo quantomeno saggia. Piaciuta.
Sandra Greggio -Poesia silente-: Bella questa riflessione su
ispirazioni che possono mancare. Bello quel, una volta ritrovate
le parole, "Ma con un nuovo modo di pronunciarle." Brava Sandra,
credo che tu non l'abbia mai persa quella voce.
Trovo, tra i commenti, una bella proposta di Antonio Fabi:
parliamo dei personaggi secondari dei capolavori. E cita Sancho e
Leporello. Intrigante argomento e spero che, nella giostra della
satira, sia sviluppato.
A tutti un cordiale saluto. A Lorenzo un grazie di cuore per la
sua pregevole attività. Piero Colonna Romano
Ben tornata carissima Antonia. Ho
letto la tua bellissima poesia “ L’eco del mare nell’onda del
tempo. Molto belli i versi e i ricordi del passato perché c’era la
verde età. Ho si! Joseph Conrad ,così scriveva: sulla “La verde
età. Uno chiude dietro di sé il piccolo cancello della mera
fanciullezza ed entra in un giardino incantato” Tu con la tua
bella poesia sei entrata nell’onda del tempo, solo perché c’era la
verde età, ora è silenzio. Sulla battigia la risacca diventa la
culla dei nostri ricordi di quel passato che non ritornerà mai
più. Rimangono dentro di noi soltanto i ricordi. Bravissima, mi è
piaciuta molto. Un caro saluto, unitamente al nostro caro Lorenzo.
Il Gabbiano
Commento
Solo il titolo è già
poesia! Brava Antonia Scaligine, hai saputo cogliere nel tempo
l'essenza della maturità e con maturità capire il tempo, "la mente
diventa una scialuppa di nostalgie" ma il ritrovarsi giovani nel
pensiero nell' "impasto dei ricordi" ci fa guardare lontano, in un
futuro prossimo come "una bottega" si ma che dopo le ferie
riaprirà, con un gusto nuovo della vita, ancora fuorviera di
bellezze ed avventura. Belli i versi di Angelo Taraschi, "torme di
desideri, cavalieri senza pace, guidati dal cuore" in una vita che
però, non ha fretta di finire perchè lenta è la sua trasformazione
dentro e fuori di noi. Un saluto a tutti e buone vacanze!
Tiziana Cocolo
Buona domenica
Brevi cenni di buon merito per queste poesie
senza mai togliere merito a tutti gli altri
Voglia di sparire-Lorenzo Poggi.bella
28 Novembre 2010-e fece ordine nella sua mente
e spazio nel suo cuore-.Mariachiara Scala
la tela muta-Dalla tela un niente dipinto
aggredisce lo sguardo,felice l'artista sorride -Carla Conti
L'unità d'Italia vista da me-Michele Vaccaro
Il fango-a chi è avverso.Ma."chi la fa l'aspetti" -
come il fango - non bada.all'espediente. Armando Bettozzi-
Il coraggio del pettirosso - di stille d'amore.-Renda Gabriele
Duo calvi- un pettine si vide in mano porre
"Spesso troviamo ciò che non ci occorre!"Carlo Chionne
Brevi tutti Antonia Scaligine
29/07/2011
Grazie Lorenzo Poggi e ricambio il commento
non posso scordare dove vanno i gabbiani.
né ritagliare un po' di cemento
per asciugare le lacrime .molto bella
madre mia! aurelio zucchi ... l'aiuto più vero è quello della
madre ,
dovrebbero saperlo tutte le mamme !
duo muli di Carlo Chionne in cammino:anche questa poesia mi piace
molto
saluto Lorenzo de Ninis e tutti del sito
GRAZIE A TUTTI
Antonia Scaligine
Caro Gus,
ho molto apprezzato i suggerimenti, le critiche e le correzioni di
Asinus et senex Pastor che ho subito provveduto ad integrare. Grazie
davvero; occhio comunque alla dialefe e sinalefe per il conteggio
delle sillabe e gli spostamenti d'accento.
A presto Carlo Chionne
Commento scarno, certo, ma magari ce ne fossero altri di scarni!
- Antonia Scaligine “Filastrocca della bolla”: deliziosa storia
d’una bolla di sapone e d’un bambino che non si scoraggia a vederla
scoppiare.
- Enrico Tartagni “Il Povero ed il suo amico di un attimo...”:
l’incontro con un mendicante: “così io forse sono un altro/con un
amico in più/e lui che mi sorride è ancor più libero...forse.../e
forse si chiede perché Lui sia così tanto più ricco./Reverenza a chi
crede nell'uomo ed in Gesù che è Lui”.
- Carla Conti “Per chi, come te”: basta la chiusa “Per noi che ci
perdiamo/senza scordarci”.
Lorenzo Poggi
28/7/2011
Oggi, lo so, con molta distrazione, ho colto questi fiori.
- Renzo Montagnoli “Lo sguardo altrove”: “un passo dopo l'altro/lo
sguardo in avanti/che tutto e niente vede”. La corsa della vita su
binari da fissare senza guardarsi intorno. E “intanto corriamo verso
quell’arrivo che non è mai troppo lontano”. Bella la similitudine
con la motrice ormai imbolsita.
- Giuseppe Dabalà “Nello sguardo dei bambini”: nello stesso giorno,
nello stesso momento un bambino dagli occhi azzurri fa castelli di
sabbia e ponti levatoi di conchiglie e un bambino dagli occhi neri
gioca con la capanna di paglia e di sterco e muore di fame.
- Mariachiara Scala “Vagabonda”: “ma tu,
ragazzina,/t'accucciavi/sotto le stelle/e le tue lentiggini/si
abbellivano alla Luna”.
- Gisele Bovard “Sciarpe”: Una chiusa da lasciare basiti “Una talpa
sta scavando/il plenilunio e il futuro/a poco a poco non c'é più”.
Sandra Greggio “Ricordi”: “la mia macchina ansimante/che inghiottiva
chilometri/di lacrime represse/in un cuore rivestito/di un camice
bianco”. Molto, molto bella!
Salutando, rinnovo l’invito a commentare a tutti i poeti del sito.
Lorenzo Poggi
Armando Bettozzi : Troppo forte !
Ammazza che Poesia ! Bravo puro in
matematica . Impossibile non essere in sintonia . Complimenti ancora
!
Renato Bellin
27/7/2011
Carlo Chionne :
Graziosa e puntuale la favola ... ti spiace
se ti correggo alcune tonalità degli endecasillabi idonee ad
evitare "metrico-critiche"?
Asinus et senex pastor
Vi ricordate il ritornello eterno
ad ogni cambiamento di governo?
“Si prospettano grandi mutamenti!
“Cambia musica!
cambiano strumenti!”
Ma muterà
la nostra situazione
Solamente perché cambia il padrone?
Se tale verità fu contraddetta,
ora ascoltate questa favoletta.
Un vecchio pascolava sopra un prato
un asino, quand' ecco
che un soldato
sbuca fuori seguìto d’altri cento
...
veloce fugge il vecchio come il vento
e come avesse messo ali al
suo piede,
correndo, il vecchio, all’animale chiede:
“Non scappi via,
non vedi, c’è il nemico?”
Ma l’asino risponde: “Ascolta,
amico,
per me non cambia nulla neanche adesso,
i pesi li dovrò portar lo stesso!”
Chiedo sommessamente
scusa per l'indebita intrusione, ma la versione merita.
Gus
Per Roberto
grazie per il personale commento
troppo buono nel giudizio
salutoni
giuseppe g.c.
26/7/2011
Commento per Casarini
L'ultima fatica del Casarini è un mirabile incrocio fra quartine e
terzine (stil-dantesche) in rima.
Veramente innovativo!
Non ho contato (salvo alcune vedi 18 sillabe) le sillabe perchè
sarebbe stato arduo .....con tutte quelle quartine e terzine.
Saluti
Roberto
Trovo decisamente interessante il lavoro di
Carlo Chionne, che con dosata sapienza propone le sue
traduzioni. La parafrasi odierna del Re travicello è molto
divertente.
Rispettare uno schema stilistico nel rendere testi latini non è cosa
da poco. C'è però qualcosa, ogni tanto, che mi sfugge.
Sempre formidabili Bottiroli e Bettozzi, al quale dovrò chiedere il
numero telefonico per scambiare qualche opinione (a proposito:
a.fabi@libero.it).
Seguo spesso Carla Conti e ritengo l'ultimo intervento molto
significativo e ben fatto. Ottimo esempio di prosa poetica.
Forza Renda! Lo spirito c'è, ma non lo faccia svanire, per favore.
Qualche pezzo in meno, ma più rifinito darebbe sarebbe una scelta in
grado di dare più spessore alla sua produzione.
Signor Michele Vaccaro,
lei scrive bene ed è da molto tempo che lavora. Lei è un
professionista ed ho apprezzato parecchie sue composizioni.
Condivido in pieno l'elogio de l' ingenioso Hidalgo Don Quijote
de la Mancha, come quello di Ronzinante e di Pancho, vero eroe
anch'esso nell'accezione più nobile del termine. Anzi, qui
bisognerebbe aprire un dibattito su questi personaggi "minori",
scudieri, servitori, mezzani, donne di vita.
Chi è da preferire tra Sancho e Leporello?
Soprassiedo perché Ronzinante avanza qualche obiezione, pensando
alla grande musicalità che, ineluttabilmente, possiede il
divinissimo Monco suo creatore.
Mi dice, l'indomito equino, di trascrivere la prima quartina di un
celebre sonetto, in cui si loda la grande Signora
dell'impareggiabile Cavaliere:
Questa che vedi di guance pienotte,
di sen ricolmo e d'aspetto gioioso
è Dulcinea, Dama (1) del Toboso,
di cui fu innamorato il gran Chisciotte.
1) preferisco "Dama" rispetto a "Regina", per ovvie ragioni
metriche (poffarbacco!).
Statevi bene.
A. Fabi
Grandi fermenti nella pagina azzurra.
- Carlo Chionne “Ranae petunt regem”: mai come questa volta l’opera
didascalica altamente meritoria di Carlo si tinge d’attualità.
Sempre bravissimo nella scelta di parole adeguate alla sua metrica
ed alle sue rime.
- Giuseppe Gianpaolo “Son tornato oggi al mio paese”: molto con cura
raccontata e molto sentita la rivisitazione del borgo natio.
- Aurelio “Roba intima”: bellissima! Chi non vorrebbe quel
fazzoletto! Sto mettendo da parte i punti.
- Enrico “Un pettirosso”: Enrico ha scoperto una cosa: buttarla in
caciara serve sempre. Un tourbillon di frasi e d’immagini
apparentemente senza senso da lasciare amaro in bocca con retrogusto
dolce.
- Mariachiara “Amico”: la conosco questa musica.
- Carla “Era un gran giorno”: qualcuno gridò: Disarmiamoci! Ma c’è
sempre chi ha sete di potenza, non di vita. E così “Il sogno di
sempre/al risveglio/era un grumo/di sangue”. Sempre efficacissima la
sintesi di Carla. Sto aspettando una mail per la poesia di ieri.
- Gisele “Gradini di colchico”: mi inchino alla poesia di Gisele.
Non faccio che ripetermi “l’arcobaleno vomitò i colori”.
Anche oggi molto affollato il palcoscenico. Ci vorrebbero un po’ più
di applausi. Che dite sitani?
Lorenzo Poggi
25/7/2011
Commento Gisele Bovard
Toccava a me dare il benvenuto a Gisele, ma in questi giorni
sono proprio preso con le mie cose e non ce l'ho fatta. Toccava a me
perché è una mia corregionale, perchè ho partecipato ad un convivio
poetico con lei a St. Vincent e perchè conosco le sue opere da
tantissimi anni.
Gisele è una poetessa vera, di quelle che "soffrono" quando scrivono
e, per questo, è molto vicina al mio modo di essere e di poetare. E
poi le sue prime due poesie pubblicate sul nostro portale sono una
"bomba". Mi scusino tutti gli altri amici ma ritengo la poetica di
Gisele superiore alla media e per questo anch'io, che ho avuto la
fortuna di declamare i suoi versi, m'inchino e sono onorato di
averla convinta a pubblicare per noi perchè lei è una persona molto
modesta e non si accorge dell'alto livello espressivo e poetico
delle sue opere.
Spero solo che mandi altri versi al portale in modo che tutti i "sitani"
possano apprezzarla e conoscerla meglio.
Salvatore Armando Santoro
Oggi il
tempo è tiranno, ma non posso esimermi dal notare tre poesie.
Mariachiara Scala: commovente il ricordo di papà, che da lassù di
sicuro ti vede e ti segue. Lorenzo Poggi: complimenti per la nuova
veste con cui oggi ti presenti, Lorenzo! Ti sta bene anche questa,
anche se, permettimelo, ti preferisco con l'altro "abito". Piero
Colonna Romano: il cuore ringrazia, insieme ai sentimenti ed alle
emozioni; la metrica non è da meno, perchè li hai racchiusi in un
"contenitore" perfetto, come al tuo solito.
Un caro saluto a tutti ed un grazie al nostro Lorenzo, che ha
permesso che questo commento venga pubblicato.
Sandra Greggio
Oggi molti bei spunti:
- Gisele Bovard "Quel che ho piantato": benvenuta nel sito. Poesia
interessante per l'originalità del tema.
- Tiziana "Raggi e parole": anima della poesia quando ti mostri "ti
fermi ed ascolti il dolce colore di un timido fiore". Delicata.
- Michele Cristiano "Localìzzati (dell'ironia, delle abitudini ,dei
costumi locali)": come al solito ironico e dissacrante. C'è molta
rabbia in Michele. Non te la far passare!
- Michael "Bancarelle": si trova di tutto sulle bancarelle anche
pesci arrugginiti in aceto e zafferano. Ogni tanto si vede anche
quello che c'è dietro le bancarelle. Bravo Michael!
- Antonio "L'indecifrabile percorso del tempo": chiusa da
incorniciare. Il tempo non si ferma e il suo percorso resta
indecifrabile.
- Enrico "La Notte bis": ce l'ha con la notte Enrico. Ma si sente
quanto la ama. Ci sono passaggi meravigliosi in questa poesia.
- Mariachiara "Destinazione Paradiso": molto bella. Arrivederci
papà.
- Piero "La poesia perduta": continua il duello a distanza di Piero
con i cultori della metrica. Lo fa usando le stesse armi pur
ribadendo il primato nella poesia delle emozioni e del sentimento.
- Sandra "Poesia silente": sempre fresca e originale la poesia di
Sandra. Piaciuta!
Ce ne sarebbero altre da commentare; in primis la poesia di Carla
Conti a cui chiedo un favore: potresti via mail
(cesdra@tin.it) mandarmi
due righe esplicative di questa poesia?
Intanto un caldo saluto a tutti.
Lorenzo Poggi
24/7/2011
Continua a piovere di brutto, sol nell'azzurra
pagina sarai all'asciutto. Se confrontar vorrai quel che tu senti,
leggi questi pensieri impertinenti:
Michele Vaccaro -Como si fuera la prima vez-: Non c'è più ma c'è
stata. E quel che resta del suo profumo è danza. Bella e piaciuta.
Maristella Angeli -L'estate-: Che splendido risveglio ! E quanto
belli i versi "illumina lo sguardo/di ieri, di oggi/stupito alla
vita".
Il passero -A chi mi sente-: Applausi. Ritmo sincopato e chiusa
deliziosa.
Renzo Montagnoli -Il destino di un poeta-: Soltanto chi ha poesia
nell'anima può narrare di cose che altri non vedono. E del poeta,
dei suoi sforzi di seminare poesia, "Resteranno solo fogli/righe
vergate/versi sussurrati/sogni trascritti/che nessuna alba/avrebbe
mai cancellato.". Omaggio ,reverente, a te Poeta.
Gabriele Renda -Democrack-: La rabbia contro la casta, esplode in
Gabriele. A lui mi associo.
Tiziana Cocolo -Anima-:Ossequio all'anima, con versi intrisi di
spiritualità. Molto bella e molto piaciuta.
Antonio Fabi -A un amico indisposto-: Perfetto uso del dialetto
romagnolo, per darci uno spiritoso componimento. Piaciuta
decisamente.
Roberto Bottiroli -Il raglio dell'asino-: Che sia un'eco quel che
senti ?
Simone Zanette -Casolare-: Atmosfera da Aspettando Godot. Quadro
immobile dove anche "i custodi" li vedo come fossero di cartapesta.
Michele Cristiano Aulicino -L'isola d'Arturo-: Applausi
convintissimi e richiesta di bis. Bellissime le digressioni
inserite, quasi una bella poesia che vive di sua vita. Che dire più
di vivissimi complimenti ?
Stefano Medel -Folate di vento improvvise-: Molto ben descritto
l'inizio di un temporale. Piaciuta.
Enrico Tartagni -La parola-: Bella immagine, quasi un aforisma.
Lorenzo Poggi -Esodo-: Con esemplari senari, Lorenzo ci dice del suo
impotente dolore, di fronte a questo esodo biblico. Molto bella,
molto sentita. Applausi.
Mariachiara Scala -Perché-: E' il pensiero rivolto ad una persona
scomparsa (un figlio perso?) detto con dolore estremo. Terribile e
bella.
Carla Conti -Isole galleggianti-: Quei versi sono pennellate di
violenti colori e mi pare descrivano la crudeltà dei conquistadores
sugli inermi maya. Ma le anime poi si salvano con un blasfemo Te
Deum. Questo ho sentito.
Maria Rosa Cugudda -Questo grande amore-: Credo ci sia nulla di più
rasserenante del vedere amarsi i propri genitori. E Maria Rosa
dedica loro questa affettuosa poesia. Bella.
A tutti i miei più cordiali saluti ed un arrivederci ad agosto. A
Lorenzo, sicuramente magnifico, il mio grazie.
Piero Colonna Romano
23/7/2011
Azzurro rasserenante come sempre. E vi
racconto quel che sento:
Carla Conti -Cerchio-: Un moto continuo inarrestabile. Un nulla si
crea e nulla si distrugge. E per Carla vale anche per l'amore, che
si rigenera nell'amore, all'infinito.
Michele Vaccaro -Il viaggio di ritorno-: Ritorno da un viaggio che
non pare tanto diverso da quando ci si veste "con i panni di
sempre".
Manuela Mori -Disarmonie-: Tono dimesso e rassegnato. Giorno che
evapora in una notte che porta soltanto timidi orgasmi.
Aurelia Tieghi -senza titolo-: Definire il dolore (e forse non
quello fisico). Desiderio d'allontanarsene per tornare a gioire.
Piaciuta.
Carlo Chionne -Aesopus et canis mordax-: Lezione di vita che viene
da lontano. Certezza della pena e meno permissivismi per avere
maggiore ordine. (rifletto: prima ordine e poi giustizia o viceversa
?)
Antonio Teni -Esilio cercasi-: "Si sfarina il tufo dei palazzi del
potere" è il punto centrale attorno al quale corrono trasparenti
metafore. Rassegnatamente, impotenti, privi di speranza "Esilio
cercasi".
Gabriele Renda -Lo scambio-: Non falliremo, probabilmente. Di certo
c'è che, con quel che elenchi, moralmente siamo già falliti.
Michele Cristiano Aulicino -La sera del dì di festa-: Decisamente
surreale. Ma è la sera del dì di festa ed il vino lavora. Belle le
immagini della musica che striscia nei vicoli, velluto di sguardi,
due sospiri in levare. Piaciuta.
Stefano Medel -Passa il tempo inesorabile-: Filosofia sul tempo che
scorre inesorabile e spazza legami. Piaciuta.
Armando Bettozzi -Uccellini in festa-: Raccontato bene quel morire
del giorno e quei saluti che gli uccelli gli porgono. E, già, solo
l'uomo guarda alla luna.
Enrico Tartagni -Un quadro della situazione-: Non ci rianimiamo come
fiori con l'acqua. E non c'è trasfusione che tenga. Strisciamo
cercando colori.
Lorenzo Poggi -Sera-: Romanticamente descritto quel calar della
sera. Poi frattura: il godere di quell'atmosfera dipende dai voleri
del cane. E potrebbe essere metafora di ciò che desideriamo e di
quanto condizionati siamo dal volere altrui. Come sempre,stile
asciutto che coinvolge emotivamente.
Mariachiara Scala -Quando pensi-: L'inutilità del vivere alla quale
si trova rimedio impegnandosi in attività banalmente giornaliere.
Per non porsi domande.
Sandra Greggio -Sogni nelle scarpe-: Percorrere la vita, goderne
delle gioie, subirne i dolori. Ci salveranno i sogni, tenuti
nascosti. Molto bella. Bravissima Sandra.
Un saluto a tutti ed un doveroso grazie al nostro vate.
Piero Colonna Romano
Anche oggi sono caduto nelle spire ammalianti
della poesia.
- Manuela "Disarmonie": sono pennellate dal ritmo intenso. Nella
chiusa risento l'eco dei nostri grandi.
- Aurelia "senza titolo": il dolore poteva chiamarsi. Aurelia ci
dona sfaccettature inedite del dolore con immagini e metafore
originali ed estremamente poetiche.
- Antonio "Esilio cercasi": sì è difficile vivere in questo letamaio
di egoismi, prepotenze, arrivismo a tutti i costi che ci offre il
palazzo. Forse è meglio "Una prateria smisurata di corse e
voli/lontano dallo strepito senza pensiero/chiederò al destriero
bianco della notte!".
- Michele Cristiano "La sera del dì di festa": un cantico amaro
dalla forte melanconia camminando le strade del tempo.
- Enrico "Un quadro della situazione": "perchè io/estinto di
sangue/striscio/sul sentiero dell'abbraccio/per raccoglierne i
colori". Sempre più bravo, sempre più immaginifico.
- Mariachiara "Quando pensi": che tutto quello che si è raggiunto
non abbia più senso, è forse arrivato il momento di tornare da dove
si era partiti. Solo lavando i piatti e panni sporchi con la
coscienza dell'oggi si può ritrovare un equilibrio interno. Bella la
chiusa "Ogni giorno/io mi redimo/lavando piatti/lavando
piano./Qualcuno si rompe,/ma non invano".
- Sandra "Sogni nelle scarpe": Ma cara Sandra proprio nelle scarpe
dovevi metterli i sogni? E' difficile camminare senza scarpe specie
tra scivolosi ciottoli d'un torrente. O forse ci vuoi dire che solo
con i sogni si può continuare a sperare in un cammino migliore? O
forse che non conta il tran tran del quotidiano. Importante è
continuare a sognare. Sempre.
- Piero "Annunci economici": avanti Signori! Qui c'è posto per
tutti! Basta avere un po' di cultura, amore per il prossimo e la
poesia vi trascinerà in un vortice di sentimenti nel dare
soprattutto, ma anche nel ricevere. Ricordate però: non basta
l'istruzione. E' arida e non adatta a diffondere poesia.
Questo ci dice Piero in questa arguta poesia. Si può benissimo
rispettare la metrica. Importante è non perdere la poesia.
Un saluto a tutti i sitani ed uno in particolare al nostro Lorenzo.
Lorenzo Poggi
22/7/2011
Fa bene alla salute correre su 'sto prato ed
ecco che dirò quello che ci ho trovato:
Mariachiara Scala -Forse-: Gli insegnamenti e le riflessioni che ci
vengono dall'amare e guardare il mare. Detti con sentire poetico.
Carla Conti -Gorgoglia-: Sublimazione d'un atto d'amore, porta con
passione intensa. Classe ed eleganza in ogni verso. Bravissima.
Michele Vaccaro -Collezione di stilografiche-: Mettere sulla carta
frasi d'amore è sempre inferiore a ciò che, in un attimo, la voce
può dire.
Gabriele Renda -Luoghi di memoria-: Lievi immagini rese con
delicatezza. Piaciuta.
Lorenzo Poggi -Parole in vendita-: Chissà perché mi torna in mente
il venditore d'almanacchi. Bella ed originale ma sempre col tuo
inimitabile stile. Piaciuta molto.
Maria Rosa Cugudda -Quando-: Ottima lezione morale, raccontata con
bel ritmo. Complimenti.
Sandra Greggio -Il bacio di un sorriso-: Un sorriso, il sorriso, è
quanto di più economico si possa donare. Ma porta arricchimento a
chi lo da ed a chi lo riceve. Bella e delicata.
Il Gabbiano -L'isola di Madera-: E la "premiata agenzia viaggi",
alfine, riapre. E sfogliamo questo bel catalogo, ricco di splendide
foto, con molto piacere.
A tutti una felice giornata. A Lorenzo, magnifico vate. Un caro
saluto. Piero Colonna Romano
Molto interessanti alcuni pezzi brevi di
Mariachiara Scala. In certi punti fluiscono con l'armonico
sussurro dell'epigramma.
Non sono - sia chiaro - haiku, ossia quei terrificanti
mostriciattoli, prodotti da una viscida, banale catena di montaggio.
C'è originalità, nei testi della Scala, e c'è estro ritmico..
Antonio Fabi
21/7/2011
Oggi la pagina azzurra mi invita a dividere il
commento in due parti. La prima comprende tre poesie, tra
loro legate dal tema della notte. Graziella Parisi: un ingresso nel
sito "alla grande", che infonde una struggente dolcezza. Benvenuta e
complimenti! Ritrovo la notte in Carla Conti che, dopo la domanda
iniziale, ci propone anche delle dolcissime alternative come
risposte, per culminare in quella bellissima "nenia" finale. Enrico
Tartagni: più autobiografica delle altre, specialmente nella prima
parte, dove cerca una risposta a che cosa sia la notte, mentre nella
seconda la lega all'amore. Io penso che con Graziella, Carla ed
Enrico, aggiungendo la mia, ci siamo un po' incontrati. Passo ora ad
altre poesie e tematiche. Lorenzo Poggi: due strofe, che sembrano
slegate, ma che invece hanno in comune "il grande omogeneizzatore"
(purtroppo) che "tritura" le superbe immagini della prima strofa.
Che dire? Sei insuperabile, Lorenzo, sempre più bravo! Aurelio
Zucchi: una poesia "per antitesi", perché tutto quello che hai
scritto è poesia, e molto piaciuta, soprattutto l'ultima strofa.
Piero Colonna Romano: molto originale lo spunto della scherma, il
ricorso alla sciabola ed al fioretto, per parlare della modalità
diversa che si deve adottare nella comunicazione. Molto piaciuta e,
anche a costo di ripetermi, perfetta nello schema metrico (è un
sonetto, no? E, chi ha orecchie per intendere, intenda! Mi si
consenta, chiedendo venia, un riferimento al dibattito in corso,
nell'apposita sezione, dibattito, a dire il vero, che è anche
proficuo, perché c'è molto, almeno per me, da imparare, da entrambe
le parti).
Un ringraziamento ed un saluto a tutti, specialmente al nostro
Lorenzo, il Faro di questo mare splendido.
Sandra Greggio
Ed anche oggi il fresco prato azzurro mi
consola. E questo, riconoscente, è il mio sentire:
Graziella Parisi -Sera d'agosto-: Benvenuta nell'azzurro Graziella.
Esordio brillante il tuo, bella, dolce e nostalgica la tua sera
d'agosto.
Lorenzo Poggi -Esotismo-: Molto ben disegnata la Tahiti di Gaugin e
forte il contrasto con i versi successivi con i quali Lorenzo
esprime il suo sdegno per quanto poco resta della vera cultura
artistica "triturata" dal consumismo d'oggi.
Mariachiara Scala -Mondo gomitolo-:Bella l'immagine di quei fili che
avvolgono la terra e la soffocano. Giusto il desiderio di "…un paio
di calze/per camminare bene". Brava Mariachiara.
Carla Conti -Notturno-: Bellissimo questo canto d'amore che si
spegne in appagante nenia. Bellissima ogni quartina e la sestina
finale ne è la degna conclusione.
Aurelio Zucchi -Non è poesia-: E poesia sarebbe quel raggio di sole
sceso a riscaldare. Piaciuta molto.
Michele Vaccaro -Il mio frigo pieno di niente-: Alla ricerca della
persa identità tra la gente e tra sbiaditi ricordi. Bella la chiusa
surreale.
Bruno Amore -La granita-: Più contestuale di così non si può. Ma
quel fresco che dura un attimo è effimero sollievo da pene che vanno
oltre l'estate torrida.
Iallonardo -La Comunità…i sogni oltre la terrazza-: Gli oggetti ed i
ricordi che possono far nascere. Gli oggetti d'una comunità ,dove
persone smarrite hanno cercato la loro strada tra sogno e realtà.
Elia Belcufinè -Stage Aside-: Parlare con sé stessi sopra un palco,
per non fare udire ciò che ci si dice. Tecnica teatrale utilizzata
anche da Shakespeare ed altri commediografi moderni. Elia ci narra
di soliloqui da teatro dell'assurdo e spazia dalla cromoterapia ai
Proci ai Farisei. Affascinante.
Gabriele Renda -Vola Bobbo vola-: In effetti ci guardano dall'alto.
Solo che il carburante che li solleva sono le puzzette che hanno
sotto il naso. Divertente, quanto realistica.
Armando Bettozzi -La borsa-: Bella disamina dell'andamento
borsistico. E finchè di flatulenze e starnuti si tratta potrebbe
anche andare bene, ci siamo abituati. Il guaio è che stanno
arrivando cannonate tali da disperdere anche i soldi tenuti sotto il
materasso. Piaciuta molto.
Enrico Tartagni -La notte-: Bellissimo questo guardare e vivere la
notte…quel che resta del giorno e delle sue speranze. Bella la
chiusa con quel "anche se vaghi con la lanterna dei tuoi sensi a
cercar di non morirne/a cercarne il bacio che si fermi tra le pareti
della notte." Complimenti molto sentiti.
Maria Rosa Cugudda -Lulù, amata cagnolina-: Omaggio doveroso ad una
fedele amica, detto con sentimento vero.
Sandra Greggio -Amanti-: Sempre più brava Sandra ci parla dell'amore
ad un ritmo che rammenta Prevert. Poesia pura quel "due stelle come
guanciali". Applausi.
A tutti, ma proprio tutti, il più cordiale saluto. All'attento
Lorenzo,un grazie. Piero Colonna Romano
Torno al commento invogliato dai bei fiori da
cogliere oggi.
- Graziella Parisi "Sera d'agosto": benvenuta nel sito. Se il
buongiorno si vede dal mattino ne vedremo delle belle.
- Carla Conti "Notturno": quando l'amore è canzone e con l'avanzar
della notte diventa nenia d'amore. Brava Carla, i tuoi versi sempre
incisivi.
- Aurelio Zucchi "Non è poesia": quando la scena è solo reale.
- Anileda "ti ho perso per ben due volte, nello stesso giorno":
disamina cruda dell'amore con luci e ombre per la mamma scomparsa.
- Iallonardo "La Comunità.... i sogni oltre la terrazza": oggetti
ormai in disuso, ma un tempo, con i ragazzi, e per i ragazzi, erano
capaci "di fra da tramite tra chi cerca una via ed il sogno di
raggiungerla".
- Enrico "La notte": chiusa molto bella. Resta molto problematica la
notte per Enrico.
- Piero "La scherma": sonetto classico. Lezione di vita vissuta: non
si può tirare di fioretto quando l'avversario maneggia una spada o,
forse, un bastone nodoso.
- Sandra "Amanti": eh sì. Non si possono certo nascondere gli amanti
agli occhi del mondo. Né se ne curano. Hanno ben altro di cui
occuparsi. Ma, soprattutto, non conoscono la solitudine gli amanti
perché bastano a sé stessi. Complimenti Sandra per le belle
immagini!
Un saluto a tutti ed un ringraziamento per le belle parole
(soprattutto di Piero Colonna Romano) per i miei versi. Un grande
ciao al nostro Lorenzo.
Lorenzo Poggi
20/7/2011
Piero Colonna Romano e Lorenzo Poggi Il Gabbiano Vi
ringrazia sentitamente per i positivi commenti alle sue poesie Un
cordiale saluto a tutti i poeti del sito Ringrazio inoltre il
Professore Lorenzo De Ninis per la cortese ospitalità nella “ Pagina
Azzurra. Il Gabbiano
Non piove sull'azzurro di questa pagina che,
oggi, questo mi dice:
Enrico Tartagni -Relatività-: Scenario da Armagedon, erotico
sognante, da incubo. E quel Golem ha un nome: Progresso. Violenta
denuncia, neppure tanto fantascientifica.
Gus -La destra-: Non so da dove cominciare perché mi pare una
sequenza di ossimori. La destra eugenetica ? La tradizione
rivoluzionaria ? Il silente cimitero ebraico di Varsavia sarebbe
quindi frutto di … regolatezza ? Unica affermazione che sottoscrivo
è "…sregolatezza/unico lato geniale dell'uomo" ma è estrapolazione.
Ed io molto, molto confuso.
Lorenzo Poggi -Dolci riscontri-: Prosegue la poetica analisi sul
passato, sulle delusioni, sulle piccole vittorie. Il linguaggio è
sempre asciutto ed intenso. E Lorenzo è sempre il grande Lorenzo.
Fabio Sangiorgio -La notte-:Applausi. Romanticismo espresso con
efficace poesia. Molto bella. Bravo.
Mariachiara Scala -Dipinto infinito-: Viaggio nel tempo che muta i
volti e nei sentimenti immobili. Bellissimo il verso "come fili
scolpiti nel vento".
Carla Conti -Come gira la giostra-: Spettacolarmente esplicita. Ma
quanta classe ! Il Davide applaudirà ed i ghigni del giardin di
Boboli si muteranno in sorrisi. Brava Carla.
Michele Vaccaro -Cielo scuro-: Come un frutto fuori stagione questa
bella descrizione dell'inverno. Piaciuta.
Bruno Amore -Successo, belle, onestà (Pascal)-: "E' l'onestà dei
principi del cuore della mente" è esattamente ciò che ci manca.
Blaise, Blaise che fine han fatto i tuoi pensieri ? Belli i primi
quattro versi, tragico il quinto ("è un esistenza ad un solo
binario") che ci dice che viviamo senza possibilità di scelta.
Piaciuta molto.
Gabriele Renda -Dalla finestra- Calambour spassoso, porto con
spirito ed allegria. Bravo Gabriele.
Michele Cristiano Aulicino -La salvezza venne dalla carne-: Sesso
salvifico ? Il poeta ce lo augura, noi ringraziamo sperando. E'
bella e dolente la poesia. Piaciuta molto.
Sandra Greggio -Ninna per Gio-: Che può fare una madre per un figlio
! Deliziosa filastrocca, piena d'amor materno.
Maria Rosa Cugudda -L'arcobaleno-: Visione decisamente ottimistica
del tutto. Come una magistrale pennellata, con pochi versi,
illumina.
A tutti saluti cordialissimi. Allo splendido vate riconoscenza.
Piero Colonna Romano
19/7/2011
Scorre caldamente questo mese, cerco frescura
in questo chiaro azzurro che oggi così m'ispira:
Armando Bettozzi -A Bersà!- E come non concordare sia
sull'introduzione sia su quanto detto in romanesco ? Mala tempora
currunt e qua se stà a guardà.
Enrico Tartagni -Maestro a distanza-: Shakespeare: "Tutto il mondo è
un teatro e tutti gli uomini e le donne non sono che attori: essi
hanno le loro uscite e le loro entrate; e una stessa persona, nella
sua vita, rappresenta diverse parti" da "As you like it". Questo mi
ha fatto pensare la lettura della tua, dove un "Maestro" ci guida da
lontano.
Lorenzo Poggi -Destino-: Applausi convinti e richiesta di bis. Il
filosofico concetto di "destino" è esposto con maestria e profondo
sentire. Dirti bravissimo è riduttivo.
Mariachiara Scala -Preferisco scrivere-: E' scritta con sentimento
profondo. E' un modo di chiudersi in sé stessi, guardandosi dentro
ma, nel contempo è un invocare aiuto, senza chiederlo. Bellissimi i
versi "Preferisco annodarmi/una sola parola al cuore/…" Molto brava,
Mariachiara.
Antonio Fabi -Tre epigrammi-: I primi due sono più epitaffi che
epigrammi. Tutti e tre, comunque, muovono al sorriso.
Carla Conti -Zenith-: Se trasportiamo (per metafora) quanto, con
maestria Carla descrive, nell'isola delle Pelagie, vivremo
esattamente le stesse emozioni. E quello "Zenith" è la dove dovrebbe
arrivare la nostra indignazione. La trovo bellissima.
Aurelio Zucchi -Il mare racconta-: E' un misto tra descrizioni alla
Hemingway e tormenti esistenziali. Quella chiusa è spettacolosa: "Se
mai qualcuno ti dovesse dire/che solo d'acqua sarei fatto io/….."
Applausi, è superlativa.
Michele Vaccaro -Il cerchio-: Antiche (ed attuali) riflessioni
filosofiche. Ciò che è negativo esiste in quanto esiste il positivo
e viceversa. Specchi contrapposti dunque. E bella la conseguente
conclusione.
Bruno Amore -Immaginare-: Bellissima. Ho rivisto, qualche giorno fa,
"Miracolo a Milano" (1955) di De Sica. Credo che questa poesia
sarebbe stata un ottimo prologo per la frase finale di quel film
(volarono in un mondo dove buon giorno vuol dire veramente buon
giorno). Bravo molto.
Gabriele Renda -Che pavone !-: Ok Gabriele ma, come sai, la mamma
dei presuntosi è sempre incinta. E sono ineluttabili.
Antonella Osto -Per Alice…-: Avendo vissuto la tua stessa emozione,
recentemente, mi hai commosso.
Michele Cristiano Aulicino -Gli anni delle indecisioni-: Romantici,
nostalgici e molto ben detti questi ricordi d'amore, così come ben
espressa la delusione nel rivedere, cambiati e privi di quelle
atmosfere, i luoghi dove si realizzarono. Piaciuta molto.
Francesco Colombo -Drained mango-: Ulteriore dimostrazione di quanto
difficile sia tradurre, mantenendo suoni e ritmi, da una lingua ad
altra. Ma, sia in inglese, sia in italiano la poesia ci porta in
esotici paradisi, ce li fa vedere. Forse sentiamo anche il sapore
resinato del mango. Bella e piaciuta.
Maria Rosa Cugudda -Inno alla vita-: In pratica, visto che "panta
rei", godiamo l'attimo quale omaggio alla vita. E' anche inno
all'ottimismo. Bella molto. Brava Maria Rosa.
Sandra Greggio -Il rumore del mare-: Applausi, cara Sandra. L'ho
sentito quel rumore, e quel profumo mi ha inebriato. Quei gabbiani,
nel loro volo, mi affascinano. Nel cuore il respiro del mare.
Grazie.
Il Gabbiano -Una passeggiata nel bosco-: "Raccontami un sogno /da
stringere tra le mani" sono bellissimi versi. Come altrettanto lo
sono molti altri. Conoscendoti, dall'attacco, mi aspettavo altra
bella descrizione di paesaggi. Invece, questa volta, tu descrivi
anima ed amore. Applausi. Piaciuta molto.
A tutti il più cordiale dei saluti. Al nostro splendido vate un
grazie. Piero Colonna Romano
18/7/2011
Complimenti ad Enrico Tartagni e Renato Bellin:
due bellissime poesie, Bravi!
Saluti da Gabriele
Armando Bettozzi " Allora volemo o nun volemo
" E si, contro la criminalità' organizzata mi sembra arma
spuntata lo stesso codice penale, con le sue garanzie. Adattabile ai
reati comuni. Ma contro un antistato come sono Mafia, 'drangheta,
Camorra, Unione della sacra corona ci vorrebbe altro. La
dichiarazione di guerra. Così', solo così' si potrebbe mettere sotto
controllo un'intera famiglia, poi un'altra, poi un'altra ancora :
adottando il codice di guerra.
Ma figuriamoci, questo Stato smidollato, che non sa piu' difendere
nemmeno i suoi confini, con una Costituzione vecchia e rigida, non
risolverà' mai la questione e quelli continueranno a ricattare,
minacciare, uccidere e spadroneggiare.
Gus
Oggi l'azzurro è lievemente sbiadito causa
livore versatovi da adoratori di totem. Ma è sempre
stimolante e questo sento:
Michele Cristiano Aulicino -Gli invincibili-: Sono l'anima ed il
sentimento dei poeti che prevarranno sui tempi, divenendo immortali.
Piaciuta molto.
Armando Bettozzi -Allora, volémo…o nun volémo ?- E questa volta
concordo, caro Armando. Il dramma della giustizia italiana è
…l'incertezza della pena. Che, come certamente saprai, fa tanto
comodo a chi ci governa.
Gus -Federica Pellegrini-: Ottima dedica ad una grande atleta,
nonché fragile donna.
Antonio Teni -Naufragi-: Semplicemente splendida. Da leggere e
rileggere. Antonio ci riporta in un mondo incantato, quello della
nostra giovinezza incantata da Omero, con maestria e grande
sentimento. Applausi convinti.
Enrico Tartagni -Gli occhi dei bimbi-: Amarissima considerazione,
detta magistralmente, sullo scorrere della vita e sul suo
degradarsi. Dalla purezza al disfacimento. Dal Machbeth (?) di
Shakespeare mi torna in mente "And so, from hour to hour, vi ripe
and ripe, and then, from hour to hour we rot and rot. And thereby
hangs a tale.". Piaciuta molto.
Ottolux'11 -A Anna futura infermiera- Immagino le domande che
affollano la mente di chi svolge quell'attività, qui molto ben
espressa.
Roberto Bottiroli -Il bardotto rigenerato-: Metrica perfetta,
sprecata per sequela d'insulti e superflui suggerimenti. Un vero
peccato ! E, per quanto ne riguarda il senso, rimando te e tutti
coloro che ne avranno la voglia, alla lettura della "Granne ma
piccolo" di Renato Bellin che è ottima dedica ad adoratori di
fasulli totem. Ciao Robè.
Mariachiara Scala -Oggi-: Terribile questo guardarsi dentro, questo
sentire, questa pena. Detta splendidamente.
Carla Conti -luce ed ombra-: Un po' Poe, un po' Stocker. Vorrei
leggerla come un bisogno di sapienza (questi miei occhi hanno visto
cose che voi mortali…Ho visto raggi gamma luccicare...) da ottenere
attraverso la cannibalizzazione della (inconsapevole) sapienza
altrui. Piaciuta molto.
Michele Vaccaro -Senza titolo-: Ed "il matto del paese" guarda i
cosiddetti "savi" che chiusi nelle loro scatolette di latta "..come
manzi/su un rullo trasportatore/diretti/verso la macellazione". Ed
il vero e solo saggio è proprio "il matto". Bella e piaciuta.
Pasquale Di Meo -Sei entrata nella mia vita teneramente con dolci
parole-: Appassionata e coinvolgente. Vorrebbe urlare, invece
sussurra amore. Bella.
Gabriele Renda -Torna a casa Silvio-: Perché parafrasi il titolo
d'un bel film per invitare chi è già morto a togliersi dai piedi ?
Contaminazione inopportuna, Avrei preferito un vaffa.
Stefano Medel -Rubinetto- Come un pittore che, trovate le giuste
immagini ce le ripropone più volte migliorandole di volta in volta,
così sta facendo Stefano. Da questi versi spuntano visioni e sorgono
desideri. Bravo Stefano.
Renato Bellin -Granne ma piccolo-: Penso che tu abbia ragione.
L'eccesso di tecnicismi tarpa l'anima. La presunzione si mimetizza
in quei tecnicismi.
Maria Rosa Cugudda -A te madre-: Come, meglio di così, si può dire
del proprio amore per la madre ? Bella e piaciuta.
A tutti una serena settimana. Al nostro vate un riconoscente grazie.
Piero Colonna Romano
Un grazie a Sandra ed un grazie a Piero
per l'apprezzamento verso le mie poesie.
Ed un grazie a tutti per le emozioni che sapete dare con le vostre.
Saluti da Gabriele
17/7/2011
Son giorni che non corro nell'azzurro, questo
mi crea forte un imbarazzo. E per rifarmi il cuore ch'è un po'
pazzo, oggi percorrerò questo bel prato, ch'è sempre pieno del
vostro bel sentire, quello che sempre vi ho trovato.
17 luglio
Stefano Medel -Acqua minerale-: Beh, mi hai fatto venire sete,
Stefano. Decisamente frizzante.
Michele Cristiano Aulicino -La Strada Al Posto Dei Pensieri-:
Vagamente surreale ma quelle parole che passano sul piano vergine di
pensieri e precipitano in abissi senza nome, quanto sono concrete !
Piaciuta molto.
Renzo Montagnoli -Il reduce-: Applausi convinti. Bellissimo questo
narrare di antimilitarismo. Bellissimo quel sottolineare quanto il
potere (il solo che ne conosce la causa) porti alla vergogna d'una
guerra.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Spezzato un idillio al sorgere del
sole-: Disegnato con maestria lo scenario dove un precipitoso
approccio amoroso sfuma…nel sogno. Molto bella.
Giuseppe Dabalà -Burano e Torcello-: Bellissima quanto un quadro di
Guidi. Bravo Giuseppe, complimenti.
Lorenzo Poggi -Ideali-: Si, c'è sempre qualcuno che paga il conto,
purtroppo chi ha e persegue ideali. Amara realtà descritta con stile
asciutto ed efficace.
Mariachiara Scala -Povero cuore-: Bello quel "di domande lo adorno".
Bella questa poesia che dice di solitudine e speranza.
Carle Conti -Riti bellici-: Terribile dipinto di una Sebrenitza o
d'altro luogo dove simili stragi si compiono. Stringe il cuore. Ma
la poesia è anche questo: racconto dall'anima per l'anima.
Bravissima.
Michele Vaccaro -Il Capodanno scorso-: Anche un …sognatore. Cruda e…
auguri per i prossimi.
Bruno Amore -Culi…naria-: Spassosa. Era tempo, Bruno !
Gabriele Renda -Il denaro in nome di Dio-: Le profezie, caro
Gabriele, s'avverano mai. Ma non serve che affoghino, basterebbe non
frequentarli più.
Il Gabbiano -Inesorabilmente-: Credo che un quadro, realizzato con
tanto sentimento, diverrà certamente capolavoro. Perché i colori che
hai usato sono quelli dell'amore. E quel tramonto, quell'odore di
mare, quei gabbiani….Piaciuta molto.
Maria Rosa Cugudda -Perché-: Riflessioni sulla vita e su i suoi
perché. E triste conclusione. Nasciamo tutti malati terminali e
quanti perché privi di risposte !
16 luglio
Antonietta Ursitti -Odore di spighe-: Profumo dell'estate che
emanano i campi al raccolto del grano. Bella e piaciuta.
Stefano Medel -Doccia-: Come "Acqua minerale", Stefano dipinge con
maestria l'effetto d'una doccia in una bollente estate. Bravo.
Michele Cristiano Aulicino -profezia-: E' uno smarrirsi nella vita.
Un rincorrere speranze che si perdono all'orizzonte come navi. E
resta vuoto e solitudine. E quell'ultimo desiderio, per trovare
pace. Piaciuta molto.
Armando Bettozzi -Cervara-: Bellissima descrizione di quella
montagna. C'è sentimento profondo, espresso con maestria, che
coinvolge. Complimenti Armando.
Michael Santhers -Nozze d'argento-: 25 anni dopo e ricordi e realtà
dell'ora. Bellissima la chiusa "da cambiare in oro/alla dogana dei
ricordi". Se lo sono state, auguri Michael.
Lorenzo Poggi -Corto circuito-: Forse perdiamo in umanità in questo
mondo informatizzato. Forse, un giorno, i computer ci sostituiranno,
evolvendosi autonomamente. Chissà se riusciranno a diventare umani ?
Chissà se soffriranno ? Bella e profonda come tutte le tue. Bravo
Lorenzo.
Maurizio Spagna -Professato-: In effetti professi fede, caro
Maurizio. Molto bella e piaciuta.
Mariachiara Scala -Favola d'amore-: "parole/di gesso/che ti
incartano/in te stesso" è bel verso e dice di solitudine. E la
ricerca d'una favola d'amore che, quale unico testimone, ha un
colibrì. Bella molto.
Carla Conti -XX° Secolo-: Temo che avresti potuto chiamarla anche
XXI° secolo. Cambiato nulla. Stessa confusione, molto ben
evidenziata da quella grafica originale, che accavalla concetti e
sentimenti.
Aurelio Zucchi -Trigonometria applicata-: Titolo tecnico e poesia
ricca di riflessioni e di proposte. Bellissimo quel definire quegli
angoli, di volta in volta, nostalgici, indifferenti, fatalistici
ecc. E quei tre versi ("Quel dì sarai tutto, in un secondo/tra tanti
te dividerai la sorte/ma chi ti sa ne sceglierà uno solo.") che
richiamano l'uno nessuno e centomila. E amara, bella e conseguente
la chiusa "di dosi, a goccia, dei rimpianti/nel piatto non svuotato
dei tuoi sogni./Chi sarai, a soluzione data, tu ?". Complimenti
Aurelio.
Bruno Amore -Il costruttore d'aquiloni-: Ed è un bell'invito a
liberare sogni. Condivisa la considerazione iniziale: chi non
s'adegua avrà calici amari, là dove non volano più sogni.
E decisamente bella la chiusa. Piaciuta molto.
Gabriele Renda -Ogni volta-: Semplicemente deliziosa questa
dichiarazione d'amore. Bravissimo Gabriele.
Sandra Greggio -Ode al gatto-: Carducci, più o meno, disse le stesse
cose, ebbe lo stesso amore per quel felino. Il tuo gatto t'amerà per
sempre. L'ha letta ? Brava Sandra.
15 luglio
Gabriele Renda -Cuore di pietra-: Non avevo dubbi: chi mette la
passione, che tu metti nelle tue invettive politiche, non può che
avere dentro che sentimenti d'amore. Espressi magistralmente.
Complimenti.
Michele cristiano Aulicino -Il settimo giorno-: Che rassegnata
descrizione d'una domenica di pioggia. Fa venire voglia di
stiracchiarsi e sbadigliare inattesa del lunedì. Piaciuta.
Armando Bettozzi -Del bello naturale il culminare-: Quanto
romanticamente espressa la nascita ed il fiorire della natura.
Magistrale ! E quanta delusione nel suo sviluppo. Bellissima.
Complimenti.
Simone Magli -Notte bianca-: Applausi. Descrizione di stati d'animo,
inserita nel cuore affascinante dell'Etruria. Decisamente
superlativa !
Michael Santhers -Orgoglio 2-: "-anime, fiori mai sbocciati/sempre
gelati nella coda dell'inverno" è degna chiusa amara d'altrettanto
amare riflessioni. Bella molto e, si lo so mi ripeto, il tuo
manipolar italiano è lezione. Complimenti.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Dal giardino di un amore-: L'amarezza
d'un abbandono detta con intensità e bella poesia. Molto, molto
piaciuta. Bravo.
Guido Mazzolini -Tu sei solamente (frammenti)-: Con forte intensità
emotiva anche qui vi è la descrizione d'una delusione. Molto forti
le immagini e ben dette. Bella e coinvolgente. Complimenti. Guido.
Lorenzo Poggi -Due parole-: Applausi, ancora una volta. Quel "Come
una conchiglia/s'accende al rumore del mare/così mi succede/se
riempio gli occhi di te" è paragone capolavoro. E quei "Le ho
scolpite con sabbia/bagnata d'amore…" sono da sballo. Complimenti
molto sentiti.
Mariachiara Scala -Oceano-: In una goccia (blu) tutto il sentimento
che può essere contenuto in un oceano. Sintetica e perfetta.
Carla Conti -La conchiglia-: Mi pare d'avere avuto già modo di
commentarla ma, forse, le somigliava soltanto. Bella la storia di
questa sirena che, spiaggiata, arrossisce perché ammirata.
Belle le immgini dei dugonghi sbattuti sugli scogli e tremendo
l'urlo dei tonni arpionati. Bella tutta.
Michele Vaccaro -Le parole no-: Bella riflessione: almeno su quelle
niente codici. Piaciuta.
Bruno Amore -Immigriamoci-: E come non concordare con quel "Mettigli
nel palmo quanto sappiamo/come sempre più carezze, non sassate/ e
vincere la paura lo possiamo.". Mi è piaciuto questo grido contro
l'ingiustizia dell'assenza d'umanità. Chissà, gridassimo tutti
assieme…
Sandra Greggio -L'inizio del giorno-: Decisamente il modo giusto
d'iniziare una splendida giornata. Bella molto e tu sempre più
brava, Sandra. Complimenti, piaciuta molto.
14 luglio (presa della Bastiglia)
Bruno Amore -Veniva da Kabul-: Si sono "ottusi adepti dalla dura
cervice". Ma anche qualcosa di peggio, caro Bruno. Sono i difensori
d'interessi che vanno ben oltre la vita di chiunque, italiano o
afgano che sia. Tanto dopo "…prelati e generali….a far da pali"
daranno onori che un briciolo di dignità vorrebbe non dessero. Bella
la poesia, drammatica la realtà che viviamo.
Gabriele Renda -Titanic chiama Italia-: Quasi la prosecuzione (e la
spiegazione) della "Veniva da Kabul". Invettiva, contro questa
classe politica, sulla quale posso soltanto consentire.
Stefano Medel -Caldo d'Africa-: Accidenti, sono in una stanza con
aria condizionata e tu mi trascini al sole ? Ma a questo serve la
poesia: dare emozioni. E tu ci sei riuscito.
Michele Cristiano Aulicino -quando non ci sei-: Semplicemente
deliziosa. Quel "le mie scarpe danno del tu alle stelle" è verso
spassoso. Bella e divertente.
Giuseppe Dabalà -Sul far della sera-: Terribile descrizione d'un
suicidio con ficcanti immagini ("E il cielo pendeva/tutto da un
lato"). Potrebbe essere il testo d'una canzone di De Andrè.
Bravissimo Giuseppe.
Simone Magli -Il vuoto del nuovo millennio-: E' anche mia quella
domanda: "dov'è il seme per piantare un nuovo mondo ?". Appunto,
dov'è se se sono spariti i più elementari ideali d'onestà, di
giustizia, di dignità ?
Lorenzo Poggi -a Pasolini-: Omaggio ad un grande. Detto con passione
e con asciutti ed incisivi versi. Bravo Lorenzo !
Carla Conti -La casa degli amanti-: Effetti di quella casa, dove si
agitano fantasmi d'amore. Gli affreschi avranno applaudito !
Piaciuta molto.
Michele Vaccaro -Ti ho amata per quello che eri-: Ridere o piangere
? Ma c'est la vie, mon cher.
Il Gabbiano -Notte stellata sul mare-: Bello questo identificare
donna e mare. Bellissima la descrizione di quel paesaggio notturno
con la sua immobilità e con le vite che lo animano. Bella tutta.
Piaciuta molto.
Sandra Greggio -Il sacrificio-: Come si può ? Come si può essere
così privi d'umanità ? L'abbandono d'un animale che ci ha dato la
sua compagnia, il suo affetto, è crimine degradante. La brava Sandra
grida contro questo scempio. Complimenti.
A tutti il più cordiale dei saluti. A Lorenzo, splendido vate, il
mio grazie. Piero Colonna Romano
Commento alla poesia: "Spezzato un idillio al
sorgere del sole" di Giuseppe Giampaolo Casarini.
Il sonetto è così composto:
- prima quartina: rima ABBA
- seconda quartina: rima CDDC
- prima terzina: rima EFE
- seconda terzina: rima HIH
Per quanto riguarda le sillabe di ogni verso la composizione è la
seguente:
1° - 13 sillabe
2° - 13 sillabe
3° - 14 sillabe
4° - 13 sillabe
5° - 15 sillabe
6° - 14 sillabe
7° - 15 sillabe
8° - 14 sillabe
9° - 13 sillabe
10°- 15 sillabe
11°- 13 sillabe
12°- 13 sillabe
13°- 13 sillabe
14°- 13 sillabe
Ritengo che il sonetto sia il primo e unico esempio di costruzione
innovativa.
Roberto
16/7/2011
Voglio ringraziare tutti coloro che esprimono
delle opinioni per ciò che scrivo.
Voglio precisare che non sono un poeta, ma una persona che scrive
ciò che sente dentro......, scrivono il mio cuore e la mia anima
rubando le parole alla mia mente.
Ringrazio tutti ed apprezzo molto ciò che scrivono i veri poeti su
queste pagine amiche!!
Pasquale Di Meo
Grazie di cuore
A chi non ha taciuto la propria emozione
esprimendola in stupendi commenti alle mie
piccole poesie.
Per me è come un balsamo, dopo i travagli
di un ricovero durato quasi due settimane.
Vi abbraccio.
Voi sapete chi siete.
Mariachiara Scala
Mi accingo a commentare alcune poesie, col sottofondo delle cicale e
la compagnia dell’afa. Antonietta Ursitti:
bellissime e colorate immagini, l’oro ed il rosso e il
superbo riferimento mitologico finale a Cerere. Piaciuta molto.
Michele Cristiano Aulicino: il titolo è una “profezia”, ma non
escluderei, leggendoti, che si fosse in parte già avverata,
purtroppo. Michael Santhers: felicitazioni? In ogni caso, solo una
parola: meravigliosa! Ogni verso, una stupenda metafora: tra tutte,
colgo “mappe d’amore” e “argento sorriso”, che non hanno bisogno di
alcun commento. Lorenzo Poggi: andiamo in corto circuito, ma il
brusio telematico non se ne accorgerà e non si fermerà. Piaciuta e
condivisa. Molto bella la similitudine della medusa, Lorenzo.
Mariachiara Scala: l’unico vero libro aperto è il tuo cuore.
Bellissima! Anche l’immagine del colibrì, unico testimone di una
favola solo tua. Carla Conti: un XX secolo in negativo, con uno
stile che mi ricorda un po’ il futurismo. Aurelio Zucchi: che poesia
originale ma, nello stesso tempo, quanto intensa la tua analisi. Da
estendere a tutti, almeno a me, sì. Michele Vaccaro: volersi bene è
il primo dovere che abbiamo. Grazie per questa pennellata di
serenità. Pasquale Di Meo: la tua riflessione mi fa venire in mente
i centri commerciali: quanta solitudine! bruno amore: un invito a
sognare, a continuare a farlo, nonostante tutto. Accolto! I sogni,
anche se chiusi in un cassetto, ci aiutano a vivere. Gabriele Renda:
che bella dichiarazione d’amore, condiviso dalla tua Venere. Penso
che questa sia la felicità.
Un grazie a tutti e, in
particolare a Lorenzo, per la bella pagina azzurra di oggi.
Sandra Greggio
15/7/2011
Desidero ringraziare Antonio Fabi,
Aurelia Tieghi e Lorenzo Poggi per i positivi commenti alla mia
"Cuore di pietra".
Un cordiale saluto a tutti i poeti del sito azzurro.
Ringrazio inoltre il Professor De Ninis per la pazienza scusandomi
per l'equivoco dei giorni scorsi.
Gabriele
Oggi mi ha colpito il
"Cuore di pietra" Renda Gabriele, versi che mettono in evidenza in
modo perfetto l'interiorità dell'anima, emozionale...
"Orgoglio 2" Michael Santhers, poesia forte, che tratta il tema
dell'orgoglio in modo esemplare.
cari saluti
Aurelia Tieghi
Si fatica persino a respirare; figuriamoci a pensare.
- Gabriele “Cuore di pietra”: graziosa danza con sorpresa finale.
- Simone “Notte bianca”: mi sarebbe piaciuto esserci. Bellissimo il
verso “incisi il poetare sul cuore del borgo”!
- Carla “La conchiglia”: “E l’urlo dei tonni all’uncino aggrappati”.
Ne ha viste di cose la conchiglia! Di alcune ancora si vergogna!
Lorenzo Poggi
un caro saluto a tutti i poeti dell'azzurro sito e al Prof
augurando buone vacanze.silvio canapè
La mia mail è:silvio.canape@hotmail.it
14/7/2011
Ringrazio tutti coloro che hanno posto attenzione alla mia poesia.
L’ho scritta dopo aver assistito ad un episodio di
abbandono di un cane per strada. Tuttavia, anche se non
avessi visto di persona, ritengo che il grado di civiltà si misuri
anche dal modo in cui si trattano gli animali, non solo gli uomini
(grazie, Gus).
Un grazie a tutti, ovviamente
anche a coloro che non hanno commentato, ed un saluto particolare al
nostro Lorenzo.
Sandra Greggio
Sandra Greggio : Il sacrificio.
Triste, molto triste ... ma quanto vera! A volte penso che Dio
abbia creato gli animali e il Diavolo gli uomini. Poi incontro
persone come Sandra che fortunatamente mi fanno ricredere."Ma,
ecco…/ Improvvisa una sosta. / Furtiva,
rapida. / Poi si riparte / Ma…con un passeggero
in meno…/ Uno che parlava / solo con lo sguardo
... .
Molto delicata. Brava.
Gus
Oasi di poesia nella calda estate tra le righe
di poetare. Bravi a tutti.
Caldo d'Africa di Medel, anticamera della poesia "il tempo non
passa, le nuvole non passano…"
"Notte stellata sul mare" e il sentimento del Gabbiano sempre in
armonia con la natura:"Una stella brillante/ Illuminava la luna /Che
si cullava fra le nuvole E il mare/ Non ero solo"
"Ci sono notti" breve, fugace e nostalgica estemporanea di P.Di Meo,
ma molto significativa.
L.Poggi con belle intonazioni, messaggi poetici e simbolici
:"un'orma/ traguardare le canne/a cercare capanne/nascoste nel
greto/per trovare un contatto/anche coi segni"
B.Amore, cantastorie del nostro Tricolore, lascia un segno di umana
consapevolezza "A oriente o verso Nord/ chi lo sa mai/ venne mandato
per lasciare un segno /del nostro giusto viver questo regno"e il
"Sacrificio" di S.Greggio che ci ricorda come spesso gli animali
siano "più umani" degli umani "Uno che parlava /solo con lo sguardo"
Buone vacanze a chi parte (anche con il proprio cane…) o a chi a
casa si rilassa con la poesia.
Un grazie al nostro professore.
Tiziana Cocolo
Qualche appunto qua e là.
- Giuseppe Dabalà "Sul far della sera": Sì Giuseppe è una bella
canzone. Aspetta solo di essere musicata, magari da Faber. Certo
qualcuno avrà da ridire sulla metrica e sulle rime. E' molto più
importante averla scritta che misurarla.
- Simone "Il vuoto del nuovo millennio": E' forse l'ora di rivoltare
tutto?
- Il Gabbiano "Notte stellata sul mare": come un affresco dai tratti
minuti è cesellata una notte sul mare. Sembra un presepio. Bravo!
- Sandra "Il sacrificio": possibile che tra risate e voci eccitate
di bimbi possa consumarsi un tale sacrificio? Purtroppo accade. Ed
ogni volta a chiederci "Ma come è possibile essere così disumani?".
Possibile che una vacanza possa valere tutto ciò? Brava Sandra ad
avercelo ricordato.
Commenti scarsi e rachitici. Sarà il caldo. Perdonatemi
Lorenzo Poggi
13/7/2011
Ma il 13 porta fortuna o sfiga ? Ed il 17 ?
Fortunatamente porta fortuna sempre la deliziosa pagina azzurra.
Ed oggi questo mi ispira:
Bruno Amore -Eppoi, l'amore.-: Lento atto, coinvolgente. Descritto
con dolcezza. Bello, per sentimento e ,quale unica conclusione, "lo
stare vicini che consola".
Gabriele Renda -Summer days-: Panoramica estiva rilassante.
Spiritosa e piacevole.
Stefano Medel -Alture di voltaggio-: Rinunciando alle sue fughe, si
immerge in un sogno e ce lo descrive spaziando dal Borneo a …Bolgheri.
Piaciuta.
Michele Cristiano Aulicino -L'istante prima dell'addio-: Versi che
sono lampi ("alta pasticceria dei sentimenti") o che sono
riflessioni filosofiche ("l'amore è una religione oscura") oppure
pura poesia ("ogni pupilla è uno specchio di cristallo") riempiono
questa bella poesia. Per concludere che, forse, è meglio amare se
stessi perché "ed il tuo valzer dai passi troppo larghi". Il tutto
"l'istante prima di un addio". Molto piaciuta.
Armando Bettozzi -Stop all'invasione-: Temo che la soluzione più
ragionevole sia prendere atto che questo esodo biblico è
ineluttabile e, quindi, attrezzarsi. Con umanità e ricordando i
nostri esodi. Gli aiuti che abbiamo, in qualche modo, dato loro nei
loro paesi, sono serviti semplicemente a depredarli. Ma questo tu lo
sai. Ma..chi ha avuto ha avuto e chi ha data ha dato (noi e loro,
nell'ordine). Un caro saluto.
Enrico Tartagni -Gli oleandri-: Bellissima. Ho sentito il dolce
profumo dell'oleandro. E udito la domanda esistenziale. Complimenti.
Lorenzo Poggi -Quando il giorno era giorno-: Nostalgia per tempi
antichi detta con gran sentimento e bravura. Nostalgia di tramonti,
preludi a giorni da vivere nella luce. Bei versi pieni di poesia.
Applausi.
Mariachiara Scala -Morire un po'-: Bella la chiusa e bella tutta.
"Cosa mai sarà/tutto questo tempo/se non tante solitudini/che si
fanno compagnia". Brava Mariachiara.
Carla Conti -Mutazione-: E' un guardarsi dentro, analizzarsi, tirare
somme. Ed esserne delusa al punto da affermare quel "Mi sono
nettata/d'ogni scoria del nulla/lasciandomi linda/per ciò che
avverrà". E domande sul dopo, con indifferenza per le risposte.
Unica consolazione "Se nella mia mano/è la tua/niente importa".
Bravissima.
Michele Vaccaro -Bevo a garganella-: E' una scusa quel bere per
dimenticare, perché la chiusa dice "ed alfin perduto". Prosit.
Sandra Greggio -Rosa invadente-: Esplosione di passione e di voglia
di vita. Complimenti per le immagini poetiche raccontate con
maestria. Brava Sandra.
A tutti una serena giornata. Un particolare saluto al nostro
eccellente vate. Piero Colonna Romano
Vorrei citare tre poetesse oggi.
- Maria Chiara Scala che con "Morire un po'" ci lascia ammutoliti
nella chiusa: "Cosa mai sarà/tutto questo tempo/se non tante
solitudini/che si fanno compagnia".
- Carla Conti "Mutazione" sempre incisiva e graffiante d'immagini.
- Sandra Greggio "Rosa invadente" ha invaso improvvisamente un cuore
d'amore con tuoni e saette, e gli occhi della mente che si perdono
dietro campi di lavanda, scogli appuntiti, alte vette e squarci di
oasi assetate. Non c'è dubbio è proprio amore!
Lorenzo Poggi
"Quando il giorno era giorno" di Lorenzo
Poggi:
Ti ricordi ancora d’un tempo
quando il sole nasceva?
Adesso è solo residuo di notte
come sveglia per andare a dormire
e non incontri nessuno sulla riva del mare.
Che bella questa immagine, mi comunica un'alienazione dei sensi che
ci sta vivendo, anche se non so se è colpa nostra o se è il corso di
un'epoca...
"Morire un po'" di Mariachiara Scala:
Cosa mai sarà
tutto questo tempo
se non tante solitudini
che si fanno compagnia.
Un pensiero molto alto!
"Rosa invadente" di Sandra Greggio:
Che belle metafore, che bei colori, che bei suoni!
Simone
12/7/2011
Arretrato e recupero. Questo mi han detto i
giorni azzurri dell'
11 luglio
Carla Conti -Ero la mano-: Surreale monologo d'una mano d'artista.
Eclettica e brava Carla.
Cristina Bove -Linee d'orizzonte-:Belle pennellate per presentare
una scena onirica. Ma, come in molte delle poesie di Cristina, c'è
dolore e rimpianto ("io diventai sirena/e fu impossibile/tornare a
camminare") per le scelte (forse) sbagliate che non ti consentono
ritorno.
Renato Bellin -Bella la Venere-: E come rifiutare simile invito ?
Piaciuta molto.
Germano Fenu -Sos Gioventù-: C'è quasi un desiderio di
autodistruzione nel modo in cui la gioventù è trattata. Pare non ci
si renda conto che dal suo sviluppo dipende il futuro di tutti e di
tutto. Piaciuto questo invito fatto in poesia.
Nicolina Carnuccio -tornerà-: La dolce semplicità di Nicolina, dice
sempre di profondo sentire. Sono certo che tornerà. Piaciuta.
Michele Cristiano Aulicino -Discorsi mancati-: Belli i versi "Le mie
domande,/sono pistole inceppate" e quella che pare una citazione
"semino parole da un buco della tasca". E ben descritta ed evidente
la rassegnazione, rendendosi conto d'avere speso parole al vento.
Bella.
Enrico Tartagni -Chiusi gli occhi-: Pare la prosecuzione di
"Discorsi mancati". Là si dice di parole, qui di sogni irrealizzati.
Piaciuta molto.
Lorenzo Poggi -Le tre carte-: Rovente accusa e contro questa società
e contro il venditore di tappeti che ci governa. Forse lo Scilipoti
sarà simbolo e sigillo di questa epoca. Adattissimo il titolo. Bravo
Lorenzo.
Aurelio Zucchi -Virar dovresti-: Si, il Sommo vide bene, così come
bene tu dici "Se non per altri , almeno per te stesso/virar dovresti
dall'eterna noia". Ma l'accidia al Petrarca stava di un bene !
Mariachiara Scala -Mai quest'inerzia-: E' bella la similitudine col
soffione che si dissolve al primo alito di vento. Ed è( auto)accusa
quell'aver morso la mela prima di Eva ? Bella e piaciuta.
e del 12 luglio
Michele Vaccaro -Sui binari del ricordo-: Chiaramente indirizzata a
qualcuna/o. ma bello questo modo di descrivere un torrido pomeriggio
di mezza estate. E bello quel "solo lo sferragliar dei miei
pensieri".
Cristina Bove -Le vite tutte in un falò-: Teatranti tutti. Guidati,
senza senso, da copioni da teatro dell'irreale.
Tiziana Cocolo -Verde melograno-: Apprezzato questo tributo al
grande Van Gogh. E Tiziana ne sposa la filosofia, che vuole la vita
realizzarsi soltanto se al servizio del bene comune. Per lui e per
te, usando l'arte.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Circospezione: peccati e desideri Lassù
saran tutt'uno ?-: Fantasioso racconto d'un improbabile sogno.
Spassoso quel "alcuni cancellati andati in prescrizione" riferito a
peccati. Ma i sogni nascono anche da ricordi e questo da un irridere
bruttezza. Dubito che il semplice rivestir saio francescano ti
avrebbe assolto. Piaciuta.
Bruno Amore -"Ubi maior, minor cessat-: Già, proprio così. I lai
(giustissimi) disturbano il manovratore ed i pifferai magici. Ma
oggi il re è nudo ma, come nella fiaba, nessuno tra i suoi servi
avrà l'ardire d'informarlo.
Antonio Teni -Amarcord-: Bellissimo e struggente questo ricordo d'un
amore che, seppur fugace, è rimasto radicato nel profondo. Belli i
versi ""il ricordo di sorrisi ad ali spiegate/nel nostro cielo
segreto ".
Enrico Tartagni -Intense cose-: Sono come i pensieri le poesie. Ne
possiamo fare di profondi, dopo li archiviamo da qualche parte ma,
talvolta, riemergono. Le tue poesie sempre, fortunatamente.
Maristella Angeli -Una nuova aurora-: Deliziosi quadretti dati con
lievi pennellate. E formano un tutt'uno nella chiusa, Tutt'uno di
speranza nel sorgere d'una nuova aurora.
Lorenzo Poggi -Ricomincia la vita-: Pare un inno al rinascere della
speranza, dopo vetri rigati da lacrime secche. Esplosione di colori
e "quel celeste del mare quando il fondo è di marmo" è deliziosa
immagine. Ammorbiditi i toni delle precedenti poesie, Lorenzo
approda all'ottimismo. Applausi.
Mariachiara Scala -Pensiero-: Bellissimo quel "Vivo di briciole di
poesia" e bella domanda esistenziale che trova la sua risposta nel
realizzarsi nell'arte.
Carla Conti -Cecità-: C'è un senso di smarrimento in ogni strofa e
l'impotenza detta dalla chiusa. Molto intensa e, credo, sofferta.
Gabriele Renda -Dama-: La chiusa dice tutto lo stupore per uno
splendore incontrato. Piaciuta.
A tutti un cordiale saluto. A Lorenzo, lo splendido, un
ringraziamento. Piero Colonna Romano
11/7/2011
Cari lettori,cari scrittori,cari lettori e
scrittori ( hehehe )
Scrivo questo commento per esprimere la mia gratitudine
sincera e priva di qualsiasi forma di retorica.
Sempre leggo i vostri componimenti,
e sempre attendo con gioia i vostri commenti.
Ormai da molto tempo invio i miei componimenti
al magnifico Lorenzone che per me è diventato quasi
una figura mitologica (hahaha) e che sempre ringrazio.
Vorrei ringraziarvi uno per uno , ma siete tanti e mi perdonerete
se esprimo così, libertariamente, il mio affetto ed il mio grazie.
Michele Cristiano Aulicino.
"Discorsi mancati" di Michele Cristiano
Aulicino : Non so' il perchè, ma
leggendola ho visto Charlie Chaplin in mezzo la strada mentre di
spalle
andava via in un finale di un suo mitico film . Bella complimenti!
Renato Bellin
Oggi più che commentare preferisco citare i
versi che più mi hanno colpito.
- Cristina "Linee d'orizzonte": "tu capitano d'una nave spersa/senza
timone né destinazione/io diventai sirena/e fu impossibile/tornare a
camminare".
- Tiziana "Rivelazione": "Ma la rivelazione di questa pace/aumenta
la perfezione/fermando cerchi nell'acqua/da pietre che
resteranno/strette nelle dita". Chiusa da ricordare!
- Michele Cristiano "Discorsi mancati": "i vostri libri
fremono/negli scaffali come vergini/al primo appuntamento", "semino
parole da un buco della tasca".
- Enrico "Chiusi gli occhi": ecco ho chiuso gli occhi e sono rimasto
al buio senza sapere perché.
Un caro saluto a tutti i sitani ed un grande ringraziamento al
nostro Vate.
Lorenzo Poggi
10/7/2011
Azzurro domenicale. Questo il mio sentire:
Mariachiara Scala -Uno nessuno e cento me-: In gioco infinito
d'incastri, personalità si sdoppiano e moltiplicano, come matrioske.
Carla Conti -Attesa sulla soglia-: Tempo sospeso e attesa di
qualcosa che verrà. Tutto rimane immobile e, da questi versi, emana
un silenzio trepidante.
Michele Vaccaro -Senza titolo-: Con rapide pennellate ci dice d'un
risveglio.
Cristina Bove -Non posso essere la timida viola-: In rivolta contro
tutte le iniquità, sale un urlo di contestazione. Rabbia in ogni
verso. Intensa e coinvolgente.
Livia Fedele -Scoglio-: Desiderio certezze e bisogno di tenerezza.
Ma quello scrivere un nome sulla sabbia parla d'insicurezza. Bella,
piaciuta.
Gus -Cos'è…-: La ricerca del significato della poesia qui espressa
con sentimento intenso. Ed il non essere appagati dai versi che
nascono dall'anima. Di fronte alla poesia si resta perplessi e
quella domanda continueremo a porcela. Mi ha colpito, in
particolare, l'ultimo verso e quel "ragli d'argento" è pura poesia.
Molto bella e piaciuta.
Michele Cristiano Aulicino -Il mostro-: Se anima uguale coscienza
non siamo messi bene. Tace e sembra adattarsi al mondo con la sua
piccolezza. Eppure lo stare davanti alla natura, al mare, (bello
quel "seduti su quattro parole di sabbia") ci porta in un'altra
dimensione. E quelle quattro linee d'un sorriso ci smarriscono più
della linea unica dell'orizzonte. Bella e, tutto sommato, amara.
Armando Bettozzi -Calma apparente - guerra intelligente-:
Similitudine tra uccelli rapaci ed aerei da guerra e tra marmottina
e gente indifesa. Entrambi muoiono : la prima per leggi di natura,
le seconde per nulla che abbia un senso. Bravissimo.
Enrico Tartagni -Sole negli occhi-: "All'ombra delle parole" (che
bel verso) ci si ripara dall'accecante luce. In quell'ombra
ritorneranno alla mente poesie d'amore scordate. Bella molto.
Lorenzo Poggi -E' l'ora-: Mi torna in mente il "Se non ora, quando?"
di Primo Levi. Era ora, allora, del risveglio delle coscienze. Oggi
suona la stessa ora. E tu hai ragione quando evidenzi l'indifferenza
di noi tutti e l'appagamento per ciò che ci veniva gettato dalle
mense dei potenti.
Se non ora, quando ? Complimenti Lorenzo.
Maria Rosa Cugudda -Retrocedere nel tempo-: Invito ad avere maggiore
cura e amore per le antichità che ci circondano ovunque. Perché se
non si apprezza, non si ama, non si conosce il passato non può
esserci futuro.
A tutti una buona domenica. Un particolare grazie al nostro vate.
Piero Colonna Romano
Volevo ringraziare Piero e Simone per
l'attenzione e l'apprezzamento alle mie ultime poesie e rinnovo a
loro e a tutti quanti Voi quanto scritto in" Momenti di
armonia"dedicata al bellissimo azzurro che abiatiamo.
Che bello sarebbe incontrarci per conoscerci personalmente un fine
settimana in una città scelta dal nostro Lorenzo e passare qualche
momento insieme.perchè no?
un caro saluto a tutti
il Passero
9/7/2011
Torrida la giornata, freschissima la pagina
azzurra. Così mi ha rinfrescato:
Lorenzo Poggi -Autunno-: E come meglio di così esprimere l'amarezza,
le disillusioni che ci regala la vita, dandoci, in cambio, qualche
biglietto per un illusorio Lunapark ? Lorenzo colpisce sempre, con
la sua poesia poesia. Bravissimo.
Mariachiara Scala -"Parla con lei" -: Questi versi mi hanno colpito
particolarmente : "Lei che/con parsimonia/ferma emozioni/nel
puntaspilli /della memoria". E credo siano l'asse portante
dell'intera poesia. Pare il desiderio di riudire la voce d'una
persona cara, capace di sciogliere dubbi. Bella e piaciuta.
Carla Conti -Follia (Ouverture)-: E se questo è l'inizio ! Infatti
la fine è drammatica con quelle sabbie mobili che succhiano ed
inghiottono. Poco da stare allegri ! Ma quanto brava sei Carla !
Michele Vaccaro -Senza titolo-: E neppure questa ci dice di
ottimismo. C'è rassegnazione dipinta con rapidi ed efficaci colpi di
pennello.
Cristina Bove -Rotoli-: Rassegnata, dolente, priva di speranza. "E
ci pareva d'essere poeti", mentre di noi resteranno sbiaditi ed
incomprensibili ideogrammi.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Ritorno a Motta Visconti-: Sono sempre
struggenti questi ricordi del passato. Forse varrebbe la pena non
ritornare nei luoghi della giovinezza, per ricordarli così com'erano
un tempo, per non corrompere, quei ricordi, con la realtà d'oggi.
Molto bella, molto bella l'intera, nostalgica descrizione.
Tiziana Cocolo -Ballando con le allodole-: "Linea che trapassa
l'essere/e ricongiunge il cerchio,/per ammirare il senso del
tutto:/là dove tutto ha un senso." Sembra la ricerca d'un mondo
ideale, detta con poetiche immagini. Ricerca priva di speranza.
Bella molto.
Renzo Montagnoli -Il cerchio infinito II-: Potenza della poesia ! Il
tramonto d'un uomo e lo sbocciare d'una nuova vita, potrebbe essere
lungo racconto. Renzo sintetizza splendidamente.
Livia Fedele -Bella per te-: Quanto può farci volare l'amore ! E
quanto bene ce lo racconta Livia. Bravissima.
Bruno Amore -Fame & sete-: Desiderio di giustizia, onestà, libertà e
felicità, espresso con rabbia. Piaciuta molto.
Giuseppe Dabalà -Il merlo canterino- Bell'apologo scritto da un
moderno Fedro. Bella davvero. (Pino ho smarrito tuo indirizzo mail,
me lo rimandi ?)
S.A. Santoro -Ricordo mio padre-: Metrica o no, Armando coinvolge
sempre con i suoi racconti. Piaciuto molto.
Michele Cristiano Aulicino -La notte-: Decisamente bella questa
descrizione dello spuntare della notte. Ed altrettanto lo è il verso
"ogni notte, la vita si bagna di silenzio e sentimento."
Maurizio Spagna -Ovunque è capirmi-: Il bisogno di guardarsi dentro
per conoscersi. "Per non disseccarmi in speranze". Sensazione che
dovremmo provare tutti.
Enrico Tartagni -Images-: Guardare il passato, con dolore. Somme
tirate e "finiti nei rapidi burroni dei sogni i miei singhiozzi"
senza illusioni "sul mare/del tramonto". Bella e dolente.
Aurelio Zucchi -Ite, Missa est !-: E' una presa d'atto del mondo
attuale, detta con rabbia ma con realismo, nonostante le metafore.
Bella e piaciuta.
Armando Bettozzi -Ricchi !-: E bravo Bettozzi !! La nuova
finanziaria ha dato adito (a te ma non alla, tanto per dirne una,
CGIL) a questo grido di dolore rabbioso. Ma sai cosa ti diranno i
padroni (quelli nominati da quattro o cinque capi partito) ? Che sei
un demagogo. E lo sei perché dici la verità. Concordo su ogni riga
di questa invettiva. E penso che la misura dello sdegno sia colma.
Chissà se a qualcuno verrà in mente che la primavera africana sia il
caso d'importarla da queste parti. Complimenti.
Sandra Greggio -Capolavoro d'amore-: Sempre più brava a raccontarci
il suo guardare ai sentimenti. Sempre più coinvolgente. Applausi.
Gabriele Renda -Renato Renato Renato-: Altra invettiva, questa
volta..ad nano.
Maria Rosa Cugudda -Il volto-: E, forse, l'amore salverà il mondo.
Bella tutta. Brava.
A tutti l'augurio d'una splendida domenica. Al nostro illuminato
vate un caro saluto. Piero Colonna Romano
Anche oggi colgo qua e là pur sapendo di
essermi perso qualcosa.
- Mariachiara "Parla con lei": "Lei che,/con parsimonia,/ferma
emozioni/nel puntaspilli/della memoria". Parla con lei qualche
volta, prima che sia troppo tardi.
- Carla "Follia (Ouverture)": "paralisi ebbre/d'angoscia/vergano/ai
lacci /graffiando". E' decisamente rampante e graffiante Carla.
- Cristina "Rotoli": "già m'intravedo/scritta a geroglifici/mille
parti mancanti/certo non importanti/solo modi di dire./E ci pareva
d'essere poeti". Superba!
- Tiziana "Ballando con le allodole": Tiziana preferisce le allodole
ai lupi. Ma è efficace lo stesso "per ammirare il senso del
tutto:/là dove tutto ha un senso".
- Livia "Bella per te": bella, sgargiante canzone d'amore
- Aurelio "Ite, Missa est!": "Ite, Missa est!/E via, di
corsa, le disperse folle/nell'orto della casa pria già perse/ed or
riperse in paradisi astrusi".
Valori nuovi da sovrapporre a valori antichi. Entrambi sbagliati.
Non è che mi sia sprecato molto. Chiedo perdono. Però ricordatevi:
importante è commentare!
Lorenzo Poggi
Complimenti a tutti per la vostra bellissima
poetica, alcune poesie mi hanno stretta in un battito di cuore con
qualche emozione in più:
*Autunno* Lorenzo Poggi
*Parla con lei* Mariachiara Scala
*Senza titolo* Michele Vaccaro
*Rotoli* Cristina Bove
*Il cerchio infinito" Renzo Montagnoli
*Bella per te* Livia Fedele
*Fame e sete* Bruno Amore
*Vento estivo* stefano medel
*Images* enrico tartagni
*Capolavoro d'amore* Sandra Greggio
Grazie sempre a tutti, una serena estate a voi.
Aurelia Tieghi
8/7/2011
Michele Vaccaro: Profondo fondo.
Eccellente ode al caffè. Il momento degustativo della bevanda nera
e bollente, dall' /...aroma denso e forte .../ che / ...
sale dal profondo della tazza .../ ... inebriando di
terre lontane la stanza ... ( esilio e confine
dell'universo ristretto dell'autore) / e /... si
trasforma in fatasmagorici arabeschi di fumo .../ ...
aspettando ... l'incontro con le labbra / è
descrizione al contempo sensuale e lirica. La magia di questo
liquido esotico che aspetta di essere sorbito con la pazienza di /
...un navigato amante .../ rivela nell'autore una voluttà
più che dannunziana, direi sacra ed al contempo profana se mi è
concesso l'ossimoro, ma queste due sono le componenti della
sensualità. Complimenti.
Gus
Ancora rilassante azzurro. Altri
pensieri, altre emozioni. Altro giro, altra corsa verso questo
sentire:
Enrico Tartagni -La ragazza dei fiori-: Questa volta la bella
invenzione di Enrico ci guarda dall'alto e riversa la sua dolente
poesia su di noi. E belle le immagini "fa fiori d'acqua e vapore" e
"asciutte gocce di pianto". Bella e delicata.
Lorenzo Poggi -Quando manca il pensare -: Punta il dito sulla morale
perduta e sull'incapacità di pensare e ne elenca i risultati. Stile
asciutto, sobrio, efficace. Bravo.
Mariachiara Scala -La conchiglia-: Svariati sono i significati della
conchiglia. Qui fa da cassa armonica degli echi del mondo.
Carla Conti -Preludio-: Bello quell'inizio che descrive lo
smarrimento che si prova dinanzi a innumerevoli , sollecitanti,
messaggi. Ma dentro esplode il desiderio di porgere i propri. E
brindare con chi li raccoglie, pur senza sentirsene appagata. Ma
forse dovrò rileggerla per intenderne il senso.
Michele Vaccaro -Profondo fondo-: Attesa, dentro un ambiente chiuso
dal quale neppure i pensieri riescono ad uscire, d'un amore
liberatorio. Piaciuta.
Fata Morgana -Il poeta-: Decisamente …poetica la descrizione
dell'anima del poeta. Bella e piaciuta.
Livia Fedele -Tra una nuvola e un'onda-: Luoghi visti, accompagnati
d'amore, belli e appaganti. Irriconoscibili nell'assenza, perché era
l'amore che li rendeva tali.
Bruno Amore -Il mondo che vorrei-: E' una triste presa d'atto della
realtà che si corrompe. Dimenticati i vecchi principi, tra le
ortiche non ne nascono nuovi. E senza principi non c'è domani.
Quanti rifletteranno su questo ?
Manuela Mori -La solitudine-: Descritto, splendidamente, il senso
d'oppressione che può dare la solitudine. Ed il rimedio,
illuminante, è in un compagno che "Di quanta luce/può sostanziarsi
l'altro !"
Giuseppe Dabalà -Il "Nocciolo" del poeta-: Caro Pino sai quanto
noioso è quel paradiso ? Meglio, molto meglio, lo spumeggiante
inferno ! Ti ci aspetto.
Michael Santhers -A una festa-: Pare la descrizione d'una riunione
di classe che esisteva una cinquantina d'anni fa. Molti hanno
partecipato a tali rimembranze.
L'ho fatto anche io, in un'occasione, e me ne sono, da allora,
astenuto. Nella corruzione di quei corpi vedevo la mia.
Insopportabile.
Maria Rosa Cugudda -Amore mi trascini-: Che bel seminare Maria Rosa
! Brava.
Il Gabbiano -La Pietra di Bis Mantova- Altro bell'invito a visitare
il nostro splendido paese. Questa volta Il Gabbiano ci presenta un
itinerario culturalstoricopoeticogeologicogastronomico. Come
rifiutare ?
Gabriele Renda -Stare insieme a te si sa che porta sfiga-: Proprio
così, ci vorrebbe un partito. Che non c'è, purtroppo. Di buono, in
questa faccenda, c'è il fatto che, del catramato, pare si siano
rotti i maroni molti dei suoi servi. Il barzellettiere ha esaurito
le risorse (pubbliche) da dividere, non paga più, non ha più nulla
da dividere. Ed i mercenari vanno pagati, altrimenti ti salutano.
Ed a tutti i miei cari saluti. Al nostro vate un grazie.
Piero Colonna Romano
Anche oggi il mare è pieno di vele. Son
fiori da cogliere. Ed io ho colto questi:
- Enrico "La ragazza dei fiori": deliziosa, introversa. Ci sono
giochi di parole e luci vivide di poesia!
- Carla Conti "Preludio": poesia sensuale scritta con maestria. Come
Carla ci ha abituato.
- Tiziana Cocolo "Poetici percorsi": e i nostri gesti,/come piccole
clessidre,/riavvolgono il tempo/in nuove dimensioni".
- Dabalà - Il " Nocciolo " del poeta: caro Giuseppe quando uno ha il
nocciolo è a metà dell'opra. Simpatica e divertente.
- Michael "A una festa": "A una festa rividi tanta gente /con cui
avevo affettato l'infanzia... eravamo così sconosciuti /senza né
voglia né coraggio di conoscerci /e ci guardavamo negli occhi
/abbeverati nelle primavere essiccate/ subito bassi a coprire
l'indagine". E' successo a tutti, ma come lo racconta Michael ...
Bravo come sempre.
- Michele Cristiano "Romanticume": Solo puttane, ladri e la
solitudine dei pullmann ti accompagnano a casa quando si spengono le
luci della notte.
Ringrazio vivamente tutti quelli che hanno benevolmente voluto
commentare la mia poesia di ieri ed in particolare Gus a cui debbo
un'approfondita e azzeccata analisi. Continuiamo così a commentare;
Il nostro Lorenzo ne sarà contento.
Lorenzo Poggi
7/7/2011
Lorenzo Poggi: "Cos'è poesia?" Ogni
domanda che si pone l'autore è una pietruzza di colore naturale, un
tassello d'arte musiva. La disomogeneità della composizione rivela
l'estro compositivo, l'istintualità di quella che più che una scelta
selezionata di immagini è un susseguirsi volutamente scomposto, un
salto dall'una all'altra, rese compatibili dalla comune sostanza.
La poesia è vista come il carpire attimi : "...un sorriso
strappato alle lacrime / ...riempir le mani di gocce di rugiada /
... uno scavarsi dentro ... /...toglier veli .../ ... usare sassi e
ironia .../ ... denunciar potenti e ingiustizie.
La risposta che l'autore si da è dubbiosa /...o forse anche un
sasso è poesia / se lanciato con arte saltella sull'acqua."
Quel mosaico, infatti, non potrà mai essere completato perchè quegli
attimi sono imprevedibili e infiniti.
Bravo.
Gus
Per motivi "tecnici" di connessione,
lavorando con chiavetta dal momento che sono in vacanza, approfitto
di un momento felice in cui funziona, per ringraziare tutti coloro
che mi hanno commentato e, in primo luogo, il nostro Lorenzo, senza
l'aiuto prezioso del quale, la mia ultima poesia non avrebbe visto
la luce. Grazie di cuore.
Sandra Greggio
Ed eccomi, a ritroso nel tempo, su altri prati
azzurri che questo mi dicono:
6 luglio
Michele Cristiano Aulicino -Altri tempi-: Amaro umorismo nel
descrivere un ricordo che torna presente e che fa sorgere il
desiderio di… riscriverne il finale. Ma "ogni cosa ha il suo tempo".
Bella e molto bene inserita la poesia di Artaud.
Enrico Tartagni -Il tempo passa…ed anche le preghiere-: Anche questa
è un guardarsi dentro ed è un volere fermare il tempo perché nulla
cambi. E quella preghiera, meccanica per antica abitudine,
assimilata al tempo, ha spine che sono rimorsi.
Lorenzo Poggi -Nubifragio-: Descrizione efficacissima d'un
alluvione. Con stile magistrale, Lorenzo genera versi che sono
pennellate illuminanti. Bravissimo.
Mariachiara Scala -Inverno-: Si sentono il vento, il desiderio di
tepore, il profumo delle caldarroste, i suoni ovattati. Si sentono
leggendoti. Brava molto.
Carla Conti -Sete d'infinito-: E. A. Poe forse avrebbe descritto
così un atto d'amore. L'inizio è un turbinio di desideri che si
placano nella parte centrale per tornare all'apice ("Ampie/convulse
grida/escono dalla mia anima/sofferente") come risacca d'un mare
agitato. E pare un senso di colpa quello che porta alla conclusione
gotica, da film di Dario Argento. Bellissima.
Giovanni Maria Gandolfi -La vetta-: Intesa come metafora della vita
e dei suoi traguardi e delle delusioni e delle sconfitte patite, pur
di raggiungerli. Piaciuta molto.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -La spiaggia romagnola-: Racconto di un
illusione. Forse quella donna è esistita soltanto nell'immaginazione
e, quindi, svanita al sorgere del sole.
Michele Vaccaro -Tu non fai, tu non sei-: Pare la descrizione della
maggior parte del popolo italiano. Secondo gli insegnamenti del
Guicciardini si bada soltanto al proprio "particulare". Temo sia nel
nostro DNA. Ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Cristina Bove -Tesi antitesi sintesi-: Già. È sufficiente sentirsi
vivi per esserlo ? Bella questione che Cristina risolve con un
dubbio che va ben oltre Cartesio. Ma ciò che ho scritto ora, adesso,
su questa tastiera, è ?
Il passero -Momenti d'armonia- Lieto del tuo ritorno in gran forma.
La poesia è un bell'inno all'amicizia ed alla solidarietà. Bella e
piaciuta.
5 luglio
Gabriele Renda -No TAV no Cav, No cric…-: Temo non andrà a finire
così come concludi. Fortunatamente, tra una trentina d'anni, i
responsabili saranno puniti (come quelli dell'Eternit, tanto per
chiarezza) e la Confindustria, che allora ci sarà, lancerà alti lai
contro i giudici criminali che si saranno permessi di condannare i
loro intoccabili associati.
Aurelio Zucchi -Portami al mare-: "catarsi che ci viene offerta/per
ripartire appena spunta il sole" credo sia il verso portante
dell'intera poesia. E' purificazione dopo l'immersione (non
necessariamente nel mare) è rinascita dopo delusioni ed errori. Ma
dentro l'intera poesia risuona la risacca, le onde che s'infrangono
sugli scogli e, dell'acqua che si nebulizza, si avverte il profumo.
Bella molto.
Michele Cristiano Aulicino -La ballata delle porte chiuse-: Il
rifugio contro il caos e l'invito a immergersi nella folla per
conoscerla, capirla e farsela piacere. Con una riserva opportuna e
prudente: "ma non dimenticare mai l'odore/delle porte chiuse". Bello
il verso "sorridi al velluto della solitudine", come tanti altri.
Piaciuta.
Enrico Tartagni -La ragazza che raccoglie fiori-: Splendide immagini
per raccontarci del timore del vivere, del suo peso e delle domande
esistenziali, prive di risposte che, quale unica consolazione, hanno
il raccogliere fiori (forse metafora del fare del bene). Molto
bella.
Lorenzo Poggi -Testamento-: Scordi quanto il tuo poetare,
bellissimo, ha dato a tutti. Sulla tua lapide (toccati pure) altri
leggeranno : "da qui emana la poesia di Lorenzo. Inchinatevi
ringraziando". Applausi.
Mariachiara Scala -Il parto-: Il parto è partenza per la vita. Bella
l'immagine della cometa e del fiocco di neve che cadono,
s'immergono, in quella. Bravissima Mariachiara.
Carla Conti -Donna-: Decisamente esistenzialismo impregnato di
gotico. Coinvolgente molto questo interrogarsi su ciò che accadrà,
su chi coglierà quel desiderio d'amore. Brava Carla, attendo
prossime puntate per scoprire l'assassino. Complimenti, ma comincio
ad essere stanco di dirti brava. Troppo poco.
Antonio Teni -Levità di vita-: Levità? Ma questa è una dichiarazione
d'intenti, una ricetta per una vita umana, dove soltanto il
diffondersi del sentimento dell'amore potrà renderla tale. Applausi
Antonio.
Giovanni Maria Gandolfi -La fiammella-: A ribadire la precedente
poesia "Levità di vita" ecco arriva questa. E la speranza che ne
nasce è che siano di buon auspicio entrambe. Bella e piaciuta.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -L'idolo infranto…tempesta..metamorfosi
dei sensi-: Spettacolare intreccio di colori e suoni, di pietre dure
ed astri fiammeggianti. Scenario da Arma Gedon descritto con
maestria. E quei quattro cavalieri non saranno il bene che trionfa
sul male ma il male che spazza il male. Il tutto metafora di
smarrimento delle menti di tutti, di fronte a tanta corruzione
fisica e mentale. Complimenti vivissimi.
Michele Vaccaro -Moleskine-: Difficile capire talvolta. Basterà
un'agenda ?
Simone Magli -L'origine dell'estro-: Tu le hai colte quelle
farfalle, caro Simone.
Roberto Elio Rinaldi -La strada-: Difficile, per me, commentare
questa fede nel trascendente. Bella la poesia e… auguri.
A tutti i più cordiali saluti. Piero Colonna
Romano
Cari amici di poetare, oggi dopo molto
tempo mi sento di dover commentare. Quella odierna è davvero una
pagina bellissima e mi complimento con tutti, con un grazie
particolare a Lorenzo che dirige tutto con maestria dietro le
quinte.
Mi vorrei però soffermare (anche per motivi di tempo) su tre voci
che sento vibrarmi nell'anima:
- Simone Magli "La salvezza nella speranza": Le speranze ci tengono
in vita/come questo mio essenziale scrivere/che mi dirotta verso
porti di pace, libertà/. Complimenti Simo e continua a scrivere
perché la felicità è anche questo!
- Lorenzo Poggi "Cos'è poesia?": la poesia è tutto quello che tu
magistralmente riesci a descrivere con i tuoi versi. Bravo Lorenzo!
- Sandra Greggio "In una ritrovata solitudine riempita solo di me":
uno stato di grazia nella solitudine che non più spaventa ma che da
pace e speranza anche per il futuro e per chi legge. Molto bella!
Un saluto
Michela
Tre giorni di festa azzurra che,
fortunatamente, c'entra nulla con la politica. E che, a differenza
di questa, danno emozioni, Le mie queste:
7 luglio
Aurelio Zucchi -L'universo dentro me-: Bello questo rendere l'amore
simile alla sete. E bello questo eliminare retorica di stelle e
cieli per trovare appagamento nella concretezza dell'amore. Quello
che ti rende il "dentro" universo. Complimenti.
Antonietta Ursitti -In fondo ad una vertigine-: Nostalgia d'un
passato giocoso e sereno. Flash di memoria priva di contiuità.
Delicata e bella.
Enrico Tartagni -Modernità- E' un sentire, peso insopportabile, i
condizionamenti che ci derivano da ogni messaggio che riceviamo. Si
imprimono, a caldo, nella nostra anima. Ed il desiderio, violento,
d'un ritorno al passato, tuffandosi nella purezza di Dante.
Lorenzo Poggi -Cos'è poesia ?-: Bell'elenco di risposte a cosa sia
mai poesia. E su tutte concordo perché la poesia è moto dell'anima e
lì, nell'anima, vibrano i sentimenti che la generano. Resta un'altra
domanda: a che cosa mai serve ? Piaciuta molto.
Mariachiara Scala -Oh, se giacessero le altezze !-: Dolente, ci
parla di sogni infranti e di terre ostili. Quei sogni, quegli amori
che volteggiano alti, come aquile, come vorremmo piombassero a terra
! Molto, molto bella.
Carla Conti -Corallo nero-: Bellissima descrizione, ricorrendo al
mito, d'un atto d'amore. Ogni verso trasuda erotismo. Applausi
Carla, sei bravissima.
Giovanni Maria Gandolfi -L'immeritato dono-: Bella la poesia, ben
detta. Sommessamente una domanda: dono?
Michele Vaccaro -Oltre ogni aggettivo-: Spassoso questo modo di
difendersi dalla malia della bellezza. Sinceramente io cederei.
Cristina Bove -Sui generis-: "Il mio maestro ha svolto il suo
lavoro" ed ha scavato nel profondo, lasciandovi negativa visione del
mondo. Ma non ha corrotto l'essenza e, quella, ti potrà rendere
immortali. Belle ed immaginifiche immagini. Bella come ogni altra
tua.
Il passero -il tuo nome-: Sembra sommessa, per il ritmo. In effetti
è un grido. Molto piaciuta.
Simone Magli -La salvezza della speranza-: Già, la speranza. Senza
resterebbe la disperazione. Antidoto necessario dunque. E, con lei,
ci è consentito anche volare in alto. Bella e significativa.
Renato Bellin Fondo perduto-: Rimpianto, malinconia, dolore per
essersi spesi, inutilmente. Appunto, a fondo perduto.
Livia Fedele -L'ultimo gabbiano-: A lui hai affidato i tuoi sogni
che, con lui, svaniscono nella notte.
Bruno Amore -L'incontro-: Racconto d'un incontro, d'un desiderio di
sicurezza ed amore che si materializza attraverso una carezza. E
commozione nei due ultimi versi. E impotenza. Molto bella.
Bentornato Bruno. E rimani.
Gabriele Renda -Ricordando Faber-: La ballata di Piero. Riadattata
agli atroci accadimenti che vedono interi popoli , in cerca di pane
e lavoro, attraversare mari e lasciarvi la vita. Tra l'indifferenza
e/o l'ostilità di molti ben pasciuti personaggi. Bravo Gabriele !
Michela Turchi -Gioco di specchi-: Domanda che dovremmo porci tutti.
Bello il confronto tra l'evolversi della natura e la staticità,
apparente, di un essere. E Michela ci dà la ricetta per evolversi:
"rammendare tutto l'amore sbagliato". Bella.
Sandra Greggio -In una ritrovata solitudine riempita solo di me-:
Esistenziale. La solitudine quale rimedio alle frenesie di giorni
considerati "normali". Ottimo il proponimento. Auguri tanti.
Piaciuta.
Maria Rosa Cugudda -La vita è-: Ed, alfine, una ventata d'ottimismo
e di autostima. Credo di sì: per vivere positivamente è necessario
dare amore.
Seguiranno i giorni 5 e 6 luglio.
A tutti il più cordiale saluto. A Lorenzo un grande grazie.
Piero Colonna Romano
Mi sono perso in un mare di poesia e solo
qualche onda, per non affogare, ho trattenuto.
- Mariachiara Scala "Oh, se giacessero le altezze!": E gli anni
della gaiezza e dei "posso"/sono sfumati via, ed hanno posto/un
nonsense a fior di labbra:/"Oggi è un tempo che non mi basta".
Oh, se giacessero le altezze!
- Giovanni Maria Gandolfi "L'immeritato dono": ogni tanto l'idea
della morte ci assale improvvisa di solito nascosta dal fatto che
ognuno di noi si è sempre visto come eterno.
- Gemma Polacco "Te se ricordi Kiki": "Che zito che xe adeso/che son
qua/con una rosa in man/a parlar co' una piera"
- Renato Bellin "Fondo perduto": Un grido finale che sembra scritto
apposta per me!
- Michela "Gioco di specchi": Una perla: "adesso mi specchio su un
vetro infranto/gettando questa immagine di pianto".
- Sandra "In una ritrovata solitudine riempita solo di me": Solo
così potrò ... trovare in me la forza per capovolgere la clessidra
del tempo, affinché la sabbia continui a scorrermi tra le dita.
Bella immagine!
è ovvio che non posso essere soddisfatto d'aver mancato il commento
a molte altre belle poesie odierne. Me ne scuso, ma era tanto per
ricominciare. Per me. Per altri sarebbe ora di impegnarsi di più.
Anche il commento è di fondamentale importanza per la vita del sito
a cui tanto teniamo. Un saluto a Lorenzo.
Lorenzo Poggi
Che bello denudarsi e stare soli con la magia
di noi stessi, la notte è il momento propizio, così
sembrerebbe dire la bellissima "L'universo dentro me" di Aurelio
Zucchi.
"Cos'è poesia" di Lorenzo Poggi, credo anche io che sia ogni cosa
"anche un sasso è poesia se lanciato con arte saltella sull'acqua",
ma la poesia più pura è solo quella che sì racconta, ma racconta
delle emozioni.
Stupenda "Oh, se giacessero le altezze" di Mariachiara Scala,
evidenzio i seguenti versi:
Sola è l'anima da un tempo che mai
ritorna, non si mostra, prostrato.
Potesse un giorno, un istante,
rischiararsi la mia povera vita
come un cielo di freschi colori!
Molto armonica "Corallo nero" di Carla Conti.
"Il tuo nome" de il passero, profonda, intensa, da scandire piano,
un ottimo lavoro.
"Gioco di specchi" di Michela Turchi, poesia in rima, giocosa, ma
con profondo significato.
Pagina ricca e di qualità quella odierna.
Un grazie sentito e complimenti a tutti.
Simone
4/7/2011
Altra ricca pagina che questo mi racconta:
Fabio Meis -Attese…-: "Stridenti abiti/tra carne e orizzonte/sospiranogemitid'oscurità"
E' l'inizio d'un guardare e guardarsi. Immagini forti rese con
decisione e fantasia. Particolarmente bella la chiusa con "carezze
di germogli d'aurora ancora mi riscoprono rinnovato/..in aulica
prospera sorpresa..".
Gabriele Renda -Maestri-: Sintetici ed efficaci quadretti, tratti
dalla memoria di giorni di scuola. Piacevole a leggersi.
Michele Cristiano Aulicino -dio è i bar della stazione-:
Efficacissima descrizione d'un luogo d'attesa che noi tutti, in
qualche occasione, abbiamo frequentato. Ma Michele scava nello
squallore del luogo, dipinge, con maestria, visi emaciati,
sorridenti, speranzosi, disperati. Visi da subcultura dolente. E ci
informa che chi li accoglie è il bar della stazione, visto quale
dio, il solo che possa dare amore. Molto bella.
Tiziana Cocolo -Colonne d'eternità-: Con musicale poetare, Tiziana
ci narra di paesaggi dell'anima, generati dal pensiero e dalla fede.
Molto bella. Complimenti.
S.A. Santoro -Madre Terra-: Gli stupri che l'uomo compie nei
confronti della terra, l'unica che abbiamo, sono descritti
magistralmente dal bravissimo Armando. Applausi.
Pasquale Di Meo -Io vivo dite-: Implorazione e dichiarazione
d'amore. Detta con gran sentimento e piaciuta molto.
Mariachiara Scala -A mia sorella-: Bello questo dichiarare amore ad
una sorella. E bello il descriverla ed il ricordarne momenti passati
assieme. Il tutto espresso con una poesia densa di sentimento. Brava
Mariachiara, brava.
Carla Conti -Preghiera-: Sentimenti che si accavallano. Forti
ricordi, forti desideri, forti rabbie. Ed il contrasto tra "Dagli
inferi/immutabili e tetri/si elevino le nostre anime/avvinghiate" e
"Voglia ancora/il Dio divino/concederci il piacere/di averci" è
senso di colpa e richiesta di perdono. Preghiera, appunto.
Bravissima e applausi.
Giovanni Maria Gandolfo -Il tempo che viene-: Riflessione, vagamente
gotica, su ciò che ci aspetta dopo. Immagini forti che sono un pugno
nello stomaco e che si attenuano nel bel finale degli ultimi quattro
versi. Complimenti Giovanni Maria.
Luigi Di Francesco -Libertà-: In altri termini, pare di capire, che
la libertà non esiste. Ed in questo concordo.
Maria Rosa Cugudda -Perennemente sarò-: Altro atto di fede
nell'oltre. Con qualche lieve incertezza ("chissà se tu, nel momento
della tua "Morte"/saprai partorire ungugante"). Il dubbio sarà
chiarito dopo. Bella e brava Maria Rosa.
Carissimo Giuseppe Dabalà, ti devo un ringraziamento per quanto,
generosamente, hai voluto scrivermi su "dibattiti". Ti chiedo
volermi inviare il tuo indirizzo email, per poterci scambiare
qualche saluto e qualche idea. Il mio è
koropi@libero.it. Un
caro saluto.
Ed a tutti un ringraziamento per il regalo di poesie di grande
qualità che fate giornalmente. A Lorenzo un particolare grazie ed un
cordialissimo saluto. Piero Colonna Romano
3/7/2011
Leggo e rileggo queste pagine azzurre che,
sempre di più, mi incantano e, talvolta, fanno sognare. Ma
questo azzurro, che è poesia, è anche confronto d'idee e quindi
segnalo a tutti la sezione "dibattiti" dove molti dei commenti, che
qui appaiono, sarebbe bene, a mio avviso, confluissero.
Devo un sentito ringraziamento, per l'apprezzamento ad alcune mie
recenti composizioni, ad Il Gabbiano, a Sandra Greggio, a Lorenzo
Poggi, a Giuseppe Stracuzzi, a Tiziana Cocolo ed a Gus. A
quest'ultimo, inoltre, devo il riconoscimento d'onestà intellettuale
per avere, nonostante le recenti reciproche polemiche, apprezzato la
mia "Cocktail".
Ciò detto ecco quel che mi hanno fatto sentire le ultime due pagine
azzurre:
2 luglio
Luigi Di Francesco -Come un volto tra la folla-: un flash, un viso,
forse sognato, che appare e, come sogno, svanisce.
Antonietta Ursitti -Necessita virtù-: Ci avverte così, Antonietta,
che se vogliamo salvare il salvabile di quanto resta di questo
mondo, appunto necessita virtù. Aldilà delle piccole furbizie tese a
sfruttare, per i nostri interessi miopi, risorse che infinite non
sono. Brava, piaciuta molto.
Michele Cristiano Aulicino -Parol&pippe, Pipp&parole-: Divertente
considerazione filosofica. Ci dice Michele "tra una parola ed una
pippa/bisogna avere speranza". E ci parla di una solitudine che
nessuna pippa potrà mai riempire di senso. Conclude, sconsolatamente
"ogni notte, come una lama/ad accorciare la coda/dei giorni, dei
ricordi/il lamento". Piaciuta molto.
Enrico Tartagni -Cosa c'è laggiù in fondo ?...-: E' una corsa verso
un desiderio di pace che potrà realizzarsi soltanto attraverso il
raggiungimento di un amore. Molto bella.
Lorenzo Poggi - Un sogno da dimenticare-: Prosegue nelle sue
autoanalisi amare e ce le porge con sincerità, magistralmente, con
fantasiose e belle immagini. Applausi.
Angelo Taraschi -Gioiello d'amore-: Romantica, quanto possono
apparire gli occhi dell'amata. Bellissima l'immagine d'una lacrima
da incastonare, come un gioiello, nel cuore. Complimenti.
Mariachiara Scala -Amarti sarà-: Estrema fede nell'amore che resta
la corazza dentro cui difendersi anche dai rifiuti dell'amato. Brava
Mariachiara. Molto.
Simone Zanette -Senza titolo-: Pare lo svolgersi d'un sogno ricco di
desideri e ricordi. E quanto bello quel farlo in un luogo fatato !
Bella molto.
Carla Conti -Occhi di cane-: C'è una circolarità di desideri: i miei
occhi di cane vorrei fossero i tuoi. I tuoi occhi di spillo non lo
consentono. Il mio cuore di raso e di rose diviene il tuo cuore di
raso e di rose. Ma quegli occhi di spillo inchiodano. Bellissima.
Giovanni Maria Gandolfi -Il compleanno-: Occasione per avere
nostalgia del passato, quando l'innocenza era fonte di speranze.
Bella e piaciuta.
Maria Rosa Cugudda -Fonte-: In fondo, finchè ci saranno acque
limpide che sgorgano, resta la speranza di rinascita.
Sandra Greggio -Incantesimo-: Una delle più belle tue poesie. Quella
prima strofa è un inno all'amore salvifico e, le successive, ne sono
la conferma. Amore e amare quale speranza/certezza di cancellare
realtà. Molto bella e tu molto brava.
3 luglio
Daniela Gentile -TI AMO-: Benvenuta nell'azzurro, Daniela.
Aurelio Zucchi -Tra petalo e petalo-: Gusto la bellezza di quelle
emozioni incastrate tra petalo e petalo. Sento la difficoltà del
realizzare speranze ed il desiderio d'essere protetti da nebbie
compassionevoli. Complimenti.
Michael Santhers -Utili ed inutili-: Sintesi estrema degli umani:
utili o inutili. E bella descrizione delle loro peculiarità. Ma le
regole del gioco sono rigorose e "Anche il più sofisticato
tecnologico motore…." può cessare di funzionare, se violate.
Gabriele Renda -E' arrivato un bastimento-: Sempre attento
all'attualità, non rinunciando ad un condiviso confronto tra olezzo
di spazzatura , superato da quello dei nostri Padrini.
Enrico Tartagni -Mesmer (i conti della spesa)-: Strano abbinamento
tra magnetismo e conti della spesa. Ma Enrico emana metafore:
tiriamo i conti della nostra vita e salviamone almeno i sogni,
colorandoli.
Lorenzo Poggi -Un giorno, in montagna-: Tutti abbiamo avuto la
nostra vetta dalla quale contemplare dall'alto. E resta il ricordo
di quella emozione a farci scordare (accettare) "la corda dell'arco,
un poco sdrucita/un poco abbattuta, la carcassa consunta/di muscoli
e tendini su ossa sfibrate." Bella come sempre, come sempre
efficace.
Giuseppe Dabalà -Se tu mi amassi ancora-: Descritta con notevole
sentimento poetico questa nostalgia per chi, amando, non ha più
amato. Mi sono molto piaciuti i versi "E il gregge dei mie baci
lascerei/bere sul greto della tua limpida bocca". Molto bella tutta.
Approfitto di questo commento per complimentarmi anche per la poesia
che, giustamente, è apparsa tra i dibattiti.
Francesco Colombo -Zanzare-: Nel confronto tra zanzare ed uomini
vincono le prime. Molto più utili ! Bella, complimenti.
Silvio Canapè -Vieni guarda il tramonto-: Dolcissimo invito, con
sentimento molto ben porto. Bello leggere ""Allargherò le
braccia/per stringere il silenzio" anche se, a qualcuno, parrà un
ossimoro.
Luigi Di Matteo -Avevi tirato-: Pentimento dolente per un abbandono.
Ne viene amarezza e molta, molta malinconia. Complimenti Luigi.
Carla Conti -Scese la luna-: Quando la poesia è dentro l'anima,
quando si è capaci di tradurla in versi come tu sai fare, nascono
capolavori densi di sentimento, come questa tua. Applausi convinti,
sei bravissima.
Giovanni Maria Gandolfi -Il crepuscolo-: Il passare del tempo, il
guardare il proprio corrompersi col suo passare. Crepuscolo di noi
tutti. Molto piaciuta, complimenti.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Quei Sabato Santo del passato-: Quanta
nostalgia per i riti della nostra giovinezza e quanta, con amore,
per chi allora ci era compagno. Descrizione bellissima di tutto
quello che si ha dentro, fatta magistralmente. Complimenti.
Simone Magli -Coltre-: "…troppe nubi nel mio cielo/perché possa
godere delle stelle." Auguro che quelle ali, che tarpate non hai
nelle tue poesie, ti portino in alto.
Maria Rosa Cugudda -Esistenza-: Invocazione d'amore. Bella.
Il Gabbiano -La scalate delle Pale-: Questa poesia è simile a quei
reperti archeologici che si conservano con cura perché ne resti la
memoria. Le Pale stanno cambiando, crollano. E tu le descrivi, così
come le hai viste e sentite, con amore e bravura.
A tutti il mio grazie per la vostra bravura. A Lorenzo per la sua
generosità che consente tutto questo. Piero
Colonna Romano
2/7/2011
È stata una ventata d’armonia
leggere ancora nelle rime nuove
la perfetta tenuta di poesia
del principe del foro che le muove
con competenza e grande maestria.
Il fiore a me più caro in ogni dove
che prediligo sopra ogni altra cosa
è dono accolto sempre, questa rosa
per cui ringrazio chi con generosa
poetica benché molto severa
galantemente l’offre rugiadosa.
A dir la verità, nella mia sfera
molto dolente, una giornata uggiosa
è stata rischiarata fino a sera
dalla metrica esatta e tempestiva
d’ Antonio Fabi che la rende viva.
cristina
1/7/2011
Bettozzi "Promesse da sinnaco"
Esilarante! Ottimo.
Gus
Pietro Colonna Romano :Cocktail "Mescolo
poesia / in parti uguali / a prosa / quando ciò mi si adatta ... /
ma se il mio cuore / canta / chi vince è poesia / Però mi chiedo
/serve / quest'esser bardo ? / Oppur, / ognuno vede / di me solo la
prosa ? ..."
Ho riletto questo ottimo componimento leggiadro, classico ed
intelligente.
Giovanni Pascoli diceva esserci "un superfluo più necessario del
necessario : la poesia" risolvendo il primo disincantato quesito
dell'Autore. Quanto al secondo quesito che l'Autore si pone, mi
rifaccio a Pirandello nel chiederci "chi si è" : come ci vedono gli
"altri"? E già qui c'è una moltiplicazione infinita, dato che ogni
"altro" ci vede per suo conto e a modo suo.Come ci vediamo "noi
stessi" ? E qui ci sovviene Socrate co lo "gnozi sé auton".
L'interrogativo rimane, secondo me non ci conosceremo mai. Resta
però la prima risposta, quella pascoliana, continua a scrivere.
Gus
Carissimo amico Piero Colonna Romano,
la tua poesia “ Pioggia, mi è piaciuta moltissimo, perché scorrevole
e deliziosa e poi perché mi rammenta un vecchio proverbio popolare,
che recita: “Piove Governo ladro Sono bellissimi i versi. “Piove/
e l‘acqua scorre/ lenta/ su tamerici e foglie/ su tetti spioventi/ e
orgoglio dei potenti” Tantissimi complimenti. L’agenzia viaggi
ti saluta e ti ringrazia molto. Un saluto al nostro Prof Lorenzo e a
tutti i poeti del Sito Poetare”
Il Gabbiano
Mese di luglio. Da qualche parte i prati sono
ingialliti dal caldo e tra poco seccheranno. Resta sempre
azzurra e rilassante (finti umanisti permettendo) la nostra pagina
azzurra. E questo mi ispira:
Maristella Angeli -Quell'aria della sera-: Ed ecco un distillato di
poesia, nata da anima di poeta. Bellissima.
Simone Magli -Le ragioni del cuore-: "diventato poeta per non
morire!" E quale migliore omaggio si può fare alla poesia ? E quale
migliore oasi può essere ? Simone ce lo dice con magistrale
efficacia.
Luigi Di Francesco -Per te che muori-: Pessimismo cosmico. Temo
d'essere d'accordo.
Gabriele Renda -Pescatore-: Parla dell'inquinamento dei mari e dei
loro frutti sempre più rari. Ma se la leggessimo come metafora di
questa nazione, di questa vita ?
Michele Cristiano Aulicino -I giorni della carne-: Già, passano. Ma
se avranno generato sentimenti o, meglio, da questo generati, non ci
sarà rimpianto. Comunque…ad majora! Piaciuta.
Roberto Bottiroli -Decasillabo ascendente per pochi intimi-:
Bentornato Roberto, spero non fugacemente. Penso, però, che il
commento a questa poesia sia meglio dirottarlo su "dibattiti". Un
caro saluto.
Enrico Tartagni -L'orologio dice-: Quanto poco appagante può essere
un atto d'amore ! E quanta rabbia per ciò che poteva essere e non è
stato. Bellissima.
Lorenzo Poggi -La lite-: Altra analisi di sé stessi, altra amarezza
nel riconoscere errori non più cancellabili. E ricerca, salvifica,
dell'amore che assolve. Applausi Lorenzo.
Carla Conti -Sarà Maggio-: Con quanta passione si possono raccontare
delusioni, sconfitte, speranze. E con quanta rassegnazione
prevederne il futuro. Splendida e coinvolgente. Bravissima Carla.
Luigi Di Matteo -Gli ho messo un euro in mano-: L'opulenza d'una
metropoli moderna punteggiata di diseredati. Questi, di quelle
città, dovrebbero essere la pena evidente, rimorso di coscienza. Un
euro, il monumentale. Quadro drammatico e molto, molto attuale.
Piaciuta.
Mariachiara Scala -Partenza-: Vagamente mi risuonano versi della
Merini. Complimenti Mariachiara !
Maria Rosa Cugudda -Atomo-: Il senso dell'essere infima parte del
tutto e smarrirsi, sentendosi soli. Bella.
Il Gabbiano -L'Olanda è terra di tulipani-: C'è di tutto questa
volta. La premiata agenzia viaggi "Il Gabbiano" ci porta nel paese
delle terre basse. E ci erudisce sull'immenso Van Gogh, sul
significato del girasole e su Clizia ed Apollo. Bellissimo e colto
viaggio didascalico. Applausi.
Sandra Greggio -Rivincita-: Arriva sempre il tempo della presa di
coscienza ed allora si cercano rivincite e rimedi. Molto ben detta.
E…auguri.
A tutti un caro saluto ed un ringraziamento per come, attraverso la
poesia, riuscite ad esprimere i vostri sentimenti ed a farli
sentire. A Lorenzo, magnifico vate, un ringraziamento particolare.
Piero Colonna Romano
30/6/2011
Ecco che cosa mi ispira la pagina di oggi.
Armando Bettozzi: sembra un gioco di parole, ma si intuisce
facilmente che la conclusione è drammatica. Il vuoto esiste,
purtroppo, "vuoto e nulla diverranno l'oltre del seme del sapere e
della vita", sconcertante. Michael Santhers: di nuovo pessimista il
contenuto, ma…incantata da questa descrizione, bellissima! (rosa dei
venti, ombra…alata, pelliccia d'invidia…Mi fermo!). Molto intensa la
poesia di Aurelio Zucchi, che dall'ultimo infinito vede e si vede
nella ressa della terra, vergognandosi. Gabriele Renda ci ricorda la
parte negativa che abbiamo dentro di noi, non trovo speranze, se non
un aiuto? Allah, Gesù Cristo? Ma, utopia? Il "Deserto" di Michele
Cristiano Aulicino mi porta ad un legame col "vuoto" di Armando; che
freddo quel marmo in fondo al mare! Carla Conti: un autoritratto, se
non fosse per gli ultimi due versi, che mi fanno un po' rivedere
quello che ho detto. Mariachiara Scala: innamorata non solo della
tua poesia, ma di quel titolo; analogia tra occhi- stelle-luce,
splendida! Deliziosa la storia d'amore di Giuseppe Gianpaolo
Canarini, descritta con bellissime immagini, ricche di similitudini.
Una pennellata quella di Michela Turchi, in cui (sbaglio?) colgo una
vena di ironia o di rabbia? La vita come una tavolozza di colori;
piaciuta come immagine e condivisa, Maria Rosa. Un cordiale saluto
estivo a tutti ed, in particolare, a Lorenzo.
Sandra Greggio
Michael Santhers "La volpe" "Volpi e
polli / uguali a politici e popolo / oggi equazione diffusa / a
sconforto d’inganno / ma io mai ho visto / tra bestie comizi / e
lucre promesse tradite". Come hai ragione ! Come i monatti a
differenza di Fra Cristoforo, i politici di mestiere e non per
vocazione sono la piaga del nostro costume di meridionali
dell'Europa. Grande paese, dei migliori artigiani del mondo, da
Caravaggio a l'ultimo stagnino, l'Italia ha il cancro del politico
di mestiere (il monatto che tratta corpi umani come manichini
infetti). Dalema, Bersani, Fini, Casini, Berlusconi, Bossi : che
fate? Io il politico. E cosi finiranno col diventare Vendola, Renzi,
Lupi, Tosi e altri. Anche loro faranno di mestiere il politico. Non
esiste questo sistema. Uno può fare il medico, l'avvocato,
l'ingegnere:tutte professioni che richiedono lauree, approfondimenti
e materie specifiche, scevre dalla tuttologia.Ma il politico che
vuol dire? Vuol dire settanta miliardi all'anno di solo interesse da
debito pubblico provocato dalla scellerata compravendita del
consenso prolungato, per diventare "politici".E' una vergogna che il
nostro grande paese, così piccolo, ancora in grado di esprimere
grandi eccellenze in ogni campo, debba essere governato da quei sei
sette spermatozoi cresciuti che diventano settantamila,
settecentomila con le corti che si tirano appresso.Basterebbe una
legge per cui un cittadino non può avere incarichi elettivi per più
di due mandati a creare uno spoil system automatico ed
evitare di monattizzare la politica, pur necessaria per qualsiasi
popolazione.Te li vedi un Casini o un Fini che abbandonano un ruolo
(quello del politico) a cui da quando avevano i calzoncini corti
hanno giocato e continuano a giocare sempre incapaci di dichiarare
guerra alle macro-organizzazioni malavitose che condizionano
l'andamento economico e morale del nostro paese.
Tornando alla tua composizione, aliena da intimismi che interessano
solo chi li scrive, ben vengano scrittori che invoglino le nuove
generazione a rimeditare ruoli che non devono diventare mestieri nè
creare incrostazioni guidate da volpi a spennare i polli "oggi
equazione diffusa".
Bravo.
Gus
Ultimo giorno del I° semestre. Tempus fugit.
Ma l'azzurro resta e dona emozioni. Queste le mie:
Armando Bettozzi -Il vuoto-: Splendida dissertazione sul vuoto nel
quale le nostre menti si perdono. Sempre più, sempre più smarrite. E
siccome "spes ultima dea" a questo ci aggrappiamo. Molto piaciuta.
Michael Santhers -La volpe-: Sembra quasi la spiegazione di come il
vuoto, di cui sopra, si sia creato. E non resta neppure la speranza.
Bella e sconfortante.
Aurelio Zucchi -Quasi a sfiorar la non ombra di Dio-: Ecco le
conseguenze delle prime due poesie. Ma Aurelio, dall'alto del suo
volo, si vede arrossire in mezzo a folla che arrossisce.
Consapevolmente. Piaciuta.
Gabriele Renda -Ricordando Giorgio Gaber-: Anche questa,
sostanzialmente, tratta dei temi delle precedenti poesie. L'homo
homini lupus di hobbessiana memoria risuona in ogni verso. E pare
che neppure l'illanguidirci nell'amore ci salverà. Ben detto il
sentimento d'amarezza che muove Gabriele.
Michele Cristiano Aulicino -Deserto-: Vuoto dentro, neppure i
ricordi hanno più peso. "la mia anima è un deserto/di amore e di
blu/ci affogo" esprime, magistralmente, tale mancanza, Bella.
Lorenzo Poggi -Da Antonio-: Un oste conserva i graffiti che i
clienti vergano sui tovaglioli. Bella e fantasiosa immagine. Ma è
vero, ne verrebbe fuori un museo di sentimenti d'un momento.
Piaciuta molto.
Carla Conti -Le Declic- : Concordo con tutti i versi, così ben
porti. Il titolo mi confonde le idee: scatto, lampo di genio, Milo
Manara e/o Florence Guerrin, poco c'entrano. Urge chiarimento. Ma
piaciuta come tutte le altre tue.
Sandra Greggio -Spine-: Descrizione d'una delusione. Ma l'ottimismo
e la speranza prevalgono in Sandra che diviene sempre più brava a
raccontarci i suoi sentimenti.
Luigi Di Matteo -Torino salotto d'Italia-: Bella e coinvolgente
descrizione d'una splendida città. Se ne vede l'anima , in questa
bella poesia e la nostalgia, di ciò che fu un tempo, dell'autore.
Bravo, piaciuta molto.
Mariachiara Scala -Occhi nelle stelle-: Applausi, cara Mariachiara.
Sintetica e sognante. Desiderio di silenzio e voglia di guardare
stelle, nel buio d'una città che si vorrebbe spenta, espresso con
maestria. Complimenti.
Michela Turchi -Narcisismo-: Con un'esclamazione di tre versi tre,
si ottiene un distillato iperconcentrato di poesia. Brava (si vede
che hai poco tempo, però).
Maria Rosa Cugudda -Tavolozza-: E così definiti i colori, Maria Rosa
trova modo di fare analisi di coscienza. Bella e piaciuta.
A tutti gli amici sitani un caro saluto. Al nostro vate il mio
ringraziamento. Piero Colonna Romano
Giri di parole eccellenti per un'attuale e
poesia su cui è bene riflettere, "Il vuoto" di Armando
Bettozzi.
Simone
29/6/2011
Ringraziamento all'acqua di…rose
In metrica ardua non mi cimento
di semplici rime mi accontento
Nemmeno lo schema loro sto a considerare
lascio che vadano dove e come
han voglia di andare.
Quel che più infatti mi sta a cuore
è ringraziare un uomo galante e d'onore.
Difficile sarà, anche per me,
come per fata Morgana
ad Urbino riuscire ad andare.
Ma di quella rosa che offerta mi fu
sento il profumo che arriva fin quassù.
Sandra Greggio
Ricca anche oggi la nostra pagina azzurra.
E questo mi dice:
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Quella dolce ingenua fola…del passato-:
Commovente e bella. Quanti ricordi affollano la mente !Paiono scene,
ben descritte, di film neorealisti. Bravo ! Ma devo una risposta al
tuo recente commento, per farlo, però, gradirei usare mail. Questo
il mio indirizzo :
koropi@libero.it. E, se sei d'accordo, gradirei il tuo. Un
caro saluto.
Giuseppe Lorentini -Teoria dell'uno-: Sottile questione filosofica.
Dentro noi c'è tutto ed il tutto è l'uno. Piaciuta.
Simone Magli -La solitudine di certi voli-: Sogni che si librano
nell'aria, per sfuggire a sofferenza. E pare quasi di vederci
volare, non riconoscendoci , così ancorati come siano alle nostre
pene. Piaciuta molto.
Antonietta Ursitti -Un lembo-: Altro bel sogno nato da desiderio di
dolcezza. Amara la conclusione con forti versi
("Scivola/nell'abisso/della coscienza/come materia/fusa ai raggi/del
sole potenti…"). Bella molto.
Gabriele Renda -Ricordando Rino Gaetano- Mi associo nel ricordo di
questo grande personaggio purtroppo sparito troppo presto. Sai
quanto materiale avrebbe per le sue canzoni oggi ?
Luigi Di Francesco -Nerone è un esteta-: Attualità di Nerone ! Vero,
non bisogna disturbare il manovratore…esteta.
Il passero -Un esperanto-: Il richiamo ad un lingua universale,
intesa quale morale universale, dove i principi della convivenza
siano condivisi da tutti. Utopia ? Forse. Ma, credo, unica via di
salvezza. Ed il presupposto tu lo evidenzi: conoscersi per amare se
stessi ed il prossimo.Bella e piaciuta.
Fabio Sangiorgio -Il vaso-: Parrebbe, leggendo, sdoppiamento della
personalità. Ma quel vaso è il cuore che, indifferente a ciò che lo
circonda, sobbalza dell'amore. Bei versi delicatamente romantici .
Bella e piaciuta.
Michele Cristiano Aulicino -L'istante prima di partire-: Racconto di
povertà e di emigrazione, ben descritto. E quei ricordi tornano in
un saluto prima d'una partenza. Piaciuta molto.
Enrico Tartagni -Sulle parole-: Hai detto tutto nel prologo. Tutto e
tutto condivisibile, tutto con gli stessi dubbi. E con le tue stesse
convinzioni espresse nei versi "le trasmodo di sostanza/ne tradisco
la speranza". Complimenti.
Lorenzo Poggi -Il vecchio-: L'asciutto modo di raccontare ben si
adatta a questo dipinto. Un vecchio ha vissuto la sua vita, forse
osservandola passare, gestita da altri. Guerra non compresa ma
fatta, campi da fecondare lucidando, con le mani, i manici delle
zappe. Rassegnazione che consente solamente l'udire "l'eco dei suoi
passi lenti(lungo il solco della vita." Bravissimo Lorenzo.
Complimenti.
Carla Conti -Le coquillage-: Una conchiglia racconta, timida e
modesta. ("piaggiata/mi beo/di tante attenzioni/ma se guardate
bene/noterete/di tanto in tanto/un leggero rossore"). Belle le
immagini delle prime tre strofe. Ma chi sarà mai quella conchiglia ?
Decisamente bella.
Giovanni Maria Gandolfi -Come si può ?-: Già, il mistero dell'amore.
Strano, nessun filosofo s'è posta la domanda su che sia. Bella e
condivisa la seconda strofa. Ma bella l'intera poesia.
Sandra Greggio -Goccia di speranza-: Cara Sandra questa è una delle
tue più belle poesie. Ritmo ? Metrica ? Quel che più conta, nella
poesia ed in questo sito che non è accademia letteraria, è
esattamente ciò che fai tu: aprire cuore e riversarne i sentimenti,
attraverso una tastiera, sui nostri schermi. Applausi convinti, sei
stata bravissima.
Mariachiara Scala -Solitudine-: Quattro versi che sono un distillato
di poesia. Complimenti.
A tutti i sitani il più cordiale dei saluti. Al nostro impagabile
Lorenzo un riconoscente grazie. Piero Colonna
Romano
Temeraria continuazione alle ottave “fabiane”
Mi fa sognare la fiabesca Urbino
che mai ebbi la grazia di vedere
troppo lontana è dal mio Trentino
e un lungo viaggio dovrei sostenere
ma chiederò al mio amico Merlino
se lo vedrò una di queste sere
di regalarmi un bel cavallo alato
e là potrò volar tutta d’un fiato
però se accenti o sillabe ho sbagliato
non avrò più coraggio di partire
mediterò su questo mio peccato
rimanendo in silenzio nel soffrire
ma se l'errore sarà perdonato
e del Poeta scamperò le ire
il mio sorriso tornerà giocondo
sarò la fata più lieta del mondo
Fata Morgana
Pagina veramente notevole oggi. Mi
scuso con chi non cito ma era troppo per me.
- Giuseppe Gianpaolo Casarini "Quella dolce ingenua fola....del
passato": era il dopoguerra, era la povertà, era anche guerra
fredda, erano fole raccontate a gente semplice ma piena di speranza.
Era la Milano di "Miracolo a Milano". Il sogno di vivere in un mondo
"dove buon giorno significa buon giorno". Poesia bellissima,
raccontata con grande perizia.
- Simone "La solitudine di certi voli": "ho capito che quel falco
sono io rinchiuso nella voliera del cielo".
- Gabriele "Ricordando Rino Gaetano": NUNTEREGGAEPIU'. Punto!
- Michele Cristiano "L'istante prima di partire": E' l'epopea
dell'Italia dei migranti: stupenda e rigata di lacrime!
L'ineluttabilità della scelta quando ... la somma dei nostri piedi
era una mandria di speranza nel fango. Col vestito buono, dopo
oceani di stive fummo indigeni alla conquista delle Americhe.
- Sandra "Goccia di speranza": i pensieri del mattino "fan capriole
sui prati, accarezzano i fiori appena nati". E se anche la sera
t'assale il rimpianto per quello che non s'è fatto, ci pensa la
notte a ricaricare di sogni e speranze il giorno che verrà.
Importante è che l'amore, la bellezza, la natura, gli affetti
vengano guardati con gli occhi della poesia. Sempre!
Un grazie a tutti per il vostro impegno. Lorenzo ne sarà contento!
Lorenzo Poggi
E' una dolce, piacevole, armonica danza del
vento "Un lembo" di Antonietta Ursitti.
"In sogno" di Renzo Giordani, molto bella, la chiusa ricorda il
cantico, stupenda la seguente metafora:
questa collana
di parole rosse
Degna di lode anche la saggia "Esperanto" de il passero.
Un bel poetare l'ho trovato pure ne "Il vaso" di Fabio Sangiorgio,
ricco di preziose metafore.
"Il vecchio" di Lorenzo Poggi, un'immagine profondamente poetica,
uno spaccato di una generazione, una finestra sul tempo che incede:
Intorno il mondo corre,
Il vecchio s'accontenta
dell'eco dei suoi passi lenti
lungo il solco della vita.
"Come si può?" di Giovanni Maria Gandolfi, in un verso vi ho trovato
la verità sull'amore:
L'amore è un modo d'essere
Bella pagina, complimenti e grazie a tutti, a chi scrive, a chi
commenta e in particolare a chi ci ospita.
Simone
28/6/2011
Oggi sono molto in ritardo, mi scuso
con tutti gli altri poeti, ma ho il tempo per soffermarmi solo su
due poesie che mi hanno particolarmente colpito. Luigi di Francesco:
in due versi…il tempo, mi viene in mente la clessidra. Piaciuta
molto. Lorenzo Poggi: un invito a meditare, una domanda
esistenziale, ma posta attraverso una serie di splendide immagini,
che mi piace evidenziare: "un fiore al guinzaglio, voci di rugiada,
sguardo roseo", stupende! Complimenti, Lorenzo, sempre più bravo.
Un caro saluto a tutti ed, in particolare, al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio
Ottave incatenate
(ABABABCC CDCDCDEE …)
Gentilissima amica, madame Greggio,
sarebbe certo grave improntitudine,
o addirittura qualcosa di peggio
se non mostrassi la mia gratitudine
per il suo squisitissimo gorgheggio,
che viene incontro alla mia solitudine.
Si diceva "Beata solitudo,
sola", aggiungendo poi, "beatitudo".
È vero: esse servono da scudo
per attutire i colpi della vita,
che, col suo passo inflessibile e crudo,
a sua sorella dona la partita.
"Meglio", penso pertanto, "se mi chiudo,
ché ghiotta gusterò qualche sortita".
Sono uscite gioiose ed esaltanti,
salutari, gradevoli, appaganti
Subito dopo occorre andare avanti,
e superare tante avversità,
medicare ferite sanguinanti,
con dedizione e con tanta umiltà,
e consolar tanti senili pianti
e altri, indipendenti dall'età.
La satira, in simili frangenti,
aiuta a rinserrare bene i denti.
Non ho motivi gravi e contingenti,
pene dovute ad un infausto Fato,
ma solo passeggeri turbamenti:
in fondo sono un uomo fortunato.
Se qui tratto di lettere patenti,
io non lo faccio in modo esacerbato.
Un'ironia, però, priva di sale
è un sicario sfornito di pugnale.
Penso a quel "delinquente" di Marziale,
che nell'antichità di molto svetta,
unitamente a Orazio e Giovenale:
quando nasce la prima barzelletta?
Penso al Burchiello, genio universale,
a Cecco, all'Aretino: gente eletta.
Stanno pur bene in loro compagnia
Pulci e Tassoni, in piena autonomia.
Succosi contenuti ha l'ironia,
quando sottile e caustica si muove.
Non spetta a me giudicare la mia;
io m'accontento di dare le prove
di quanto travolgente e forte sia,
Onore, dunque, a te, Cristina Bove,
sempre perfetta in rima quanto in prosa,
aperta, competente generosa.
La mia riconoscenza è doverosa,
ma -lo si sappia- altrettanto sincera.
Le offro ora una virtuale rosa,
in attesa di dargliene una vera.
Per Sandra e Fata farò uguale cosa,
certo che durerà quest'atmosfera,
che rende la giornata molto viva,
ricca e frizzante come acqua sorgiva.
Solitudine, dunque, relativa,
né rischio di contagio,a quanto pare:
è facile approdare alla mia riva;
ma, se così non fosse, il vasto mare
io solcherei, piacendo alla mia diva,
che non mi negherà il suo benestare.
onde condurvi a me, nel mio giardino,
da cui mirare la fiabesca Urbino.
Antonio Fabi
Anche oggi sono a commentare qua e là tra
fiori.
- Giuseppe Gianpaolo Casarini "Perché tentar la lira?": perché il
linguaggio dei sentimenti è universale e sempre ci sarà chi ispirato
da versi d'altri cercherà poesia.
- Giuseppe Lorentini "Vitalogia": neologismo per dire "Vorrei essere
tutta l'umanità,/soffrire e gioire assieme/non contento d'una sola
vita".
- Simone "Scoprire un borgo in Toscana è una bellezza abbagliante":
non è poesia ma è come se lo fosse!
- Michele Cristiano Aulicino "Buon Appetito": "ed io ritratto la mia
esistenza". "Un tavolo sul mare/è soltanto un pezzo di legno/se non
ci apparecchi la vita". Buon appetito Michele!
- Carla Conti "La penitente": sempre intrigante Carla e sempre
inquietante: "Purificami/Assolvimi/Altrimenti/Come potrò/Come potrò
/Peccare ancora ?"
- Giovanni Maria Gandolfi "Autunno": anticipa stagioni e colori
Giovanni Maria. Ma l'autunno è sempre straordinario!
Lorenzo Poggi
27/6/2011
Oggi l'azzurro sembra suonare. Bello
come sempre ma oggi è musica per me. E così la sento:
Sandra Greggio -Eco di vita-: Che splendidi messaggi possono esserci
tra le ragnatele d'una soffitta ! E tu li sai cogliere con dolce
poesia. Brava Sandra.
Antonio Iraci -Sei tornata-: Con quanto sentimento si può vivere un
ritorno, con quanta commozione. E quanto ben detto questo sentire.
Giuseppe Lorentini -L'imbrunire-: Due flash, un sogno. Bella
e….piena di speranza.
Antonio Teni -Memento-: Splendida lettera alla morte. Mi sovviene Il
settimo Sigillo e quella salvifica partita a scacchi. Con una chiusa
capolavoro che vale la pena di sottolineare: "Tu, punto del tempo di
ogni respiro…/tempo che è dimensione dell'anima/nell'eternità
adimensionale !". Applausi.
Gabriele Renda -E le chiamano morti bianche-: Tutta l'indignazione,
che condivido, in questa tremenda e veritiera accusa. Quelle morti
sanno di sangue e feci. Meglio ricoprirle di candore: sono bianche.
Disturba meno.
Enrico Tartagli -La ragazza e la fata-: Trovare oblio nella droga,
illudendosi di trovarvi libertà, che tristezza ! E non c'è Fata che
salvi, caro Enrico, perché è anche di questi commerci che vive parte
di questa felice società che ci siamo cuciti addosso. Molto bella e
sentita.
Lorenzo Poggi -Incubi svegli-: Tremendo questo guardare al mondo che
ci circonda. E temere che
siano più insopportabili gli incubi del giorno rispetto a quelli
notturni. Amara, drammatica e molto bella. Lorenzo, sono stanco di
dirti bravo.
Carla Conti -(il basilisco)-: Che fascino devono avere quegli occhi
! Ma hanno fatto sanguinare e quel viso deve essere sporcato da "il
resto biologico/di una mosca/sulla tua bocca/superba" . Mi piace
sempre più il tuo poetare. Brava, molto, Carla.
Simone Zanette -Cena a casa-: Giornata faticosa terminata. Musica
(quanto belli i versi "Il jazz si scioglie/nel rosso del
bicchiere."!) e pensieri che si spengono lentamente. Piaciuta molto.
Giovanni Maria Gandolfi -Vorrei-: Dichiarazione d'amore detta con
bella poesia. Bellissima l'ultima strofa. Complimenti.
Maria Rosa Cugudda -Soave conchiglia-: E' un triste guardarsi dentro
ed è accusa. Ed è un chiedersi cosa mai resti, dopo le illusioni.
Bella e piaciuta.
A tutti un cordiale saluto, a Lorenzo un grazie di cuore.
Piero Colonna Romano
I sogni --ed il quarto elemento aristotelico
Gentil.mo Piero Colonna Romano
grazie per la lettura ed il bel ed acuto filosofico commento
molta più banale invece e mi scuso l'interpretazione o meglio
l'intenzione mia forse mal espressa: nei quattro elementi
aristotelici Aria Acqua Terra Fuoco i sogni se ben protetti e
gelosamente impressi nella mente rimangono tali e non
muoiono...nell'aria vengono cullati dal vento, nel mare dall'acqua e
dalle sue onde, sottoterra nostri rimangono segreti e ben
protetti....rimossa la protezione ..quel nostro stato mentale e di
abbandono e della voluta ed inconscia rimozione ..solo il fuoco li
cancella li distrugge per sempre ...negli altri elementi si
disperdono e come se annegassero e soffocassero..si macerassero..ma
ancora lì ...tormento o gioia?
Ognuno di noi ha i suoi sentimenti distruttivi...
un caro saluto e cordialità
giuseppe g. casarini
per doverosa correttezza nei confronti di
Sandra Greggio, è bene
che io chiarisca che i rapporti intercorsi tra me e lei si sono
limitati
ad un dialogo poetico, basato sul rispetto dovuto alla sua
femminilità.
abbiamo parlato dell'amore che non è attrazzione fisica, ma come
sentimento che nobilità l'animo e la mente.
mi scuso, sinceramente, se le mie parole potevano dare adito ad
altre interpretazioni.
con questa precisazione, penso di aver chiarito il suo dubbio e
di aver mitigato, almeno in parte il suo, dovuto, puntualizzare.
un saluto cordiale a lei ed a tutti voi.
Arzignano, 26 giugno 2011
Renzo Giordani (Laurentum)
Qualche commento qua e là:
-Sandra "Eco di vita": Sembra come un luogo magico quella soffitta
con quel pulviscolo di ricordi, esempi di vita, regole incise nella
mente. E' dove ricaricare le batterie prima di uscire all'aperto e
trasmettere amore. Bella e intrigante poesia.
-Antonio Iraci "Sei tornata": E' la speranza a non voler mai morire.
Ogni tanto avviene il miracolo di poter ricominciare. Più spesso al
cinema che nella realtà.
-Antonio Teni "Memento": lettera alla morte. Odio e amore. Libertà
di coscienza e ineluttabilità.
-Carla Conti "(il basilisco)": immobile, dagli occhi rotanti,
soddisfatto, sazio. In fondo, un'autostrada srotolata fra tappeti di
papaveri sanguinari. E' un dipinto dai molti significati.
-Giovanni Maria Gandolfi "Vorrei": vorrei tanto che le mie parole
non si dissolvano nell'eco ma si fermino su di te e ne fossi
sfiorata come carezza d'un petalo di fiore. Altro che dolce stil
novo!
Vorrei offrire un omaggio floreale a tutti i sitani ed un mazzo
intero al nostro Lorenzo.
Lorenzo Poggi
"Eco di vita" di Sandra Greggio
evidenzia con efficacia l'importanza delle nostre radici nella
famiglia.
Piacevole e con un buon ritmo "Sei tornata" di Antonio Iraci.
Giusta riflessione di Gabriele Renda in "E le chiamano morti
bianche" su quelle tragedie taciute che chiamano ingiustamente
"morti bianche".
Carina e accurata la poesia descrittiva "Cena a casa" di Simone
Zanette.
Bravi tutti, bella pagina quella di oggi.
Un saluto
Simone
26/6/2011
Ed eccomi ancora davanti ad altra pagina
azzurra. Anzi a due che oggi questo mi hanno detto:
25 giugno:
Carla Conti -Sottovento-: Quindi preda. E sottovento per autodifesa.
Nascondersi per non rivelarsi, ritenendo d'essere inadatta a vivere
nella giungla del vivere. Piaciuta.
Armando Bettozzi -Residui- Efficace descrizione dell'inquinamento
che ci sta soffocando. Violenta denuncia che si respira in ogni
verso. Complimenti.
Antonietta Ursitti -Stridulo canto-: Descrizione d'un mondo del
futuro, mondo da fantascienza e ostile. Ma così concludi : "eppure
parole/ diverse dicono/si può credere…", omaggio all'ottimismo.
Brava Antonietta.
Giovanni Maria Gandolfi -…e mancano le parole-: Cogliere attimi che
sfuggono, non trovando le parole che li fissino in immagini…Bella
molto.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -I sogni…ed il quarto elemento
aristotelico-: A memoria: vorresti rendere palpabili, fisici, i
sogni, con belle e fantasiose immagini. Aristotele, al contrario, si
riferiva ai cambiamenti della materia
(materiale,efficiente,formale,finale). Tento un'analogia:
materiale, diciamo il sogno, efficiente, ciò che lo genera, formale,
che forma acquisirà e finale, perché (per quale scopo) è stato
generato. Forse farnetico ma la poesia mi ha intrigato e piaciuta.
Gabriele Renda -Chi si loda…poi s'imbroda!-: Ma parli forse del
nostro amato duce ?
Enrico Tartagni -Altri giorni, altri occhi-: Continuano le poesie a
sfondo fantascientifico. E continuano, con efficacia, metafore e
similitudini. Mi piace questo viaggiare con la fantasia negli spazi,
per dirci quanto difficile è vivere da queste parti. Sei certo
d'essere il pilota di quella astronave?
Simone Magli -Scenario di guerra-: Straziante questo scenario che
non è soltanto descrizione dell'Iraq. Descrizione magistrale, con
sintesi efficacissima.
Cristina Bove -Proferire-: Metafore a ripetizione. E forse nella
seconda strofa è il senso di tutta la poesia (letto, corpo
malato,alzarsi,tosse che somiglia a vento tra gli alberi). E finale
dove prevale la speranza ("…la voce torna a riaffiorare/e ci disegna
un suono sulle labbra").
Lorenzo Poggi -Al mio funerale-: Decisamente di testamento si
tratta. Ed è anche un coccodrillo scritto dal destinatario. Piaciuta
decisamente molto e ti chiedo una cortesia: rinvia il più possibile,
altrimenti che leggerò ? Scherzi a parte: toccati ! Funziona.
Il Gabbiano -Lo stazzo dei pastori-: Applaudo a questo dipinto, a
questi ricordi. Descrivi deliziosamente e con amore.
26 giugno
Giovanni Maria Gandolfi -Traccia di memoria-: Bella l'immagine dello
straccio con incrostazioni di memoria. E bello quel ricercare vecchi
e nostalgici colori e amori ed amicizie passate. Piaciuta.
Sandra Greggio -Impronte-: Quanta poesia in quelle impronte
(desideri, sogni, speranze) lasciate nei cieli! E bello l'invito, da
accogliere, di recuperarle per farle divenire realtà. Brava molto.
Antonio Iraci -Mia nonna-: Dolcissimo ricordo di una persona cara
che continua a vivere dentro.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Inno a Nisyros-: Bellissima. Accurata
ed appassionata descrizione d'un isolotto del Dodecaneso e delle
sensazioni provate. Forse è in luoghi come questo, più che in musei,
che è possibile rivedere, rivivere, risentire dentro, tempi d'una
civiltà preziosa.
Renzo Montagnoli -Ritorno a casa-: Risuona, vagamente, D'Annunzio.
Ma Renzo pennella anche ricordi e speranze. Molto bella.
Complimenti.
Gabriele Renda -Boia a mezzogiorno-: Nulla a che vedere con "Buio a
mezzogiorno" ma l'affinità c'è: mentre quello era il racconto d'una
crisi spirituale d'un comunista, questa poesia è la descrizione
d'una situazione che ci porterà ad una drammatica crisi. Ed
auguriamoci di non fare la stessa fine di Rubasciov.
Lorenzo Poggi -Libertà di pensiero-:Bene: niente peloso conformismo!
Meglio ondeggiare aggrappati a fili d'erba che omogeneizzarsi in
orti ,all'apparenza, ben curati che danno frutta apparentemente
bella e marcia dentro. Metafora di menti bacate dalle quali tenersi
alla larga. Complimenti Lorenzo.
Nicole Marchesin -La bianca sposa-: Forse in quell'innaffiare il
bouquet c'è la speranza di lunga durata. Così come, forse, quel
seccare il bouquet è la metafora d'una vita matrimoniale di
delusioni. Forse.
Maurizio Spagna -VETRO AL FINE su di un piano-: Tutto trasparente
dunque? Ma ci sono versi terribili tipo "ed esci dal tuo corpo se
una donna sovrasta l'uomo che non è più uomo". Quindi, capovolgendo,
l'uomo è uomo se sovrasta la donna ? Strana poesia che, nonostante
il vetro, mi pare poco trasparente. Urge chiarimento.
Carla Conti -Raccolta indifferenziata-: Deliziosa. Identificarsi con
un coccodrillo è idea superba.
E non volersi assumere la responsabilità di quelli delle fogne di
NY, è spassoso. Ma restano le prime strofe che dovrebbero essere
propedeutiche alle altre e non lo sono. C'è una virata brusca da
versi onirici, che narrano di desideri, al grottesco. Piaciuta
quanto un quadro astratto.
Simone Zanette -Il poeta-: Ottima descrizione di ciò che spinge il
poeta ad esserlo.
Maria Rosa Cugudda -Per non perire-: Premio Nobel, riconfermabile in
eterno, a chi darà soddisfacente risposta alla tua domanda.
A tutti i cari sitani i mie più cari saluti ed i miei
ringraziamenti. Al nostro eccellente vate un saluto particolare.
Piero Colonna Romano
"Mia nonna" di Antonio Iraci, un
ricordo malinconico e tenero allo stesso tempo.
"Per non perire" di Maria Rosa Cugudda, un dubbio amletico ben
composto.
Simone
25/6/2011
Antonio sa che non taccio perché non sono
d'accordo, anzi, conosce il mio pensiero in proposito.
Abbiamo avuto di che dialogare in rima, nello spettacolare torneo
"la nuova Giostra della satira", che se solo qualcuno avesse voluto
leggerne sonetti e quanto altro, si sarebbe accorto dell'accuratezza
e arguzia di molti rimatori, in primis proprio Antonio.
Con Gus, Taraschi, Ghino Burlacco, la Dama di Picche, ecc...si è
dato vita a qualcosa di grande.
Ancora è mio piacere rileggerne i versi, il ritmo che in alcuni è
perfetto.
Mi defilo solo perché in famiglia ho problemi seri da affrontare
giornalmente. Invio a pacchetti le mie poesie al nostro caro Ospite,
perché per me questa casa azzurra rappresenta proprio un punto di
riferimento, specialmente per l'accoglienza che lo stesso Antonio
fece alle mie rime.
Colgo l'occasione per salutarlo affettuosamente.
E saluto tutti voi sperando di avere presto la testa per commentare.
Al Magnifico il mio abbraccio e la mia gratitudine.
cristina
carissimi amici ed amiche delle pagine
azzurre, scrivo ora questa mia ultima riflessione.
ho vissuto, insieme a voi, momenti magici di condivisione poetica di
emozioni sussurrate,
di canzoni e di voci, di profumo di colori e di suoni.
era la prima volta che mi affacciavo a questo mondo e ne sono
rimasto abbagtliato.
e poi vedere "pubblicata" la mia prima poesia e leggere i vostri
commenti lusinghieri.
poi, con il passare dei mesi, la dolcezza delle canzoni d'amore è
andata sfumando per
lasciare il posto alla satira politica ed a "costruzioni"
tecnicamente ineccepibili, ma poeticamente
contorte ed a volte oscure.
poi ho scoperto, a mie spese, il vostro silenzio, dettato senza
dubbio dal mio scritto "ombre sfumate".
non sta certo a me giudicare il valore delle vostre poesie, non sono
un critico letterario, ma sono uno
che vive di poesia, poesia d'amore, di colori, del profumo della
gioia.
mi avete relegato nel girone dei superbi, valutando il mio scrivere
come espressione di un "saccente
e presuntuoso".
quante volte ho dedicato dei versi d'amore a voi gentili poetesse,
senza avere un cenno da parte vostra.
le mie amiche "normali" apprezzano le mie liriche e soprattutto i
miei racconti.
da voi solo il silenzio.
alla mia "amica" Sandra Greggio che quanto mi scriveva era parca e
stringata, dico che, invano, le ho
aperto il cuore, per trarne solo le briciole di quella che
consideravo un'amicizia speciale.
a tutti voi, un grazie di cuore.
invierò, appena possibile, al sito poesie e racconti, non per voi,
ma per gli amici che sanno vivere con me
la mia gioia e le mie emozioni.
di certo non mi mancherà il vostro adularvi a vicenda, il vostro
astio nei miei confronti, perchè ho osato
cercare di entrare nel vostro mondo chiuso.
non conosco la metrica, sono un poeta dilettante, ma sono fiero di
essere un menestrello che parla d'amore
a Piero Colonna Romano ed a Lorenzo Poggi, dico mi avete deluso
profondamente perchè non sapete
da dove ha origine la mia poesia, cioè da un accanimento della
vita nei miei confronti, che mi ha temprato
ed mi ha insegnato ad amare me stesso ed il mondo, profondamente.
a voi "amiche" poetesse, che non ho mai conosciuto e sentito vicine,
dico che l'amore che canto ed ho cantato
per voi, è la più bella esperienza della mia vita e voi non avete
saputo viverla con me.
alla mia "amica" Sandra ricordo che non è "piangendosi addosso" che
si matura, ma lo si fa accettando
le prove e le delusioni che ogni giorno ci riserva.
dov'eri quando IL SILENZIO, il vostro SILENZIO, mi ghiacciava il
cuore e le mani?
D0V'ERI QUANDO TI PARLAVO D'AMORE, DOV'ERI?
un grazie speciale al Magnifico che mi ha permesso "di
risplendere" nella pagina AZZURRA.
Arzignano 25 giugno 2011
Renzo Giordani (laurentum)
GRADIREI LEGGERE I VOSTRI COMMENTI, NON SUL SITO, MA PER E-MAIL
24/6/2011
Nonostante il mio intervento riguardo alla
"polemica" pro o contro la metrica, pro o contro chi commenta
o meno, pro o contro commenti alle poesie o "attacchi" a chi le
scrive, non posso che esprimere la mia ammirazione per il modo
squisito di dissertare che riscontro in Antonio Fabi, indubbiamente
una persona con cui ritengo che sarebbe più opportuno colloquiare
personalmente che non attraverso questo sito, che è nato per
accogliere nel suo mare azzurro imbarcazioni di ogni tipo,
accomunate da un desiderio puro, spontaneo, dare voce al proprio
animo. Ognuno scelga il modo che più gli è congeniale, che cosa
dice, monsieur Antonio?
Sandra Greggio
Stento a credere che poeti, intellettuali e
professori non comprendano quanto intendo affermare prendendo
posizione in favore della stilistica.
A ben vedere, io non ho mai attaccato il "verso libero", ma solo
l'abuso della metrica, che tutti potete constatare quasi
quotidianamente in varia misura, talvolta di grado patologico.
Si attaglia a queste considerazioni un detto in uso nelle scienze
giuridiche: electa una via non datur recursus ad alteram,
vale a dire che, se si sceglie la strada delle rime e del metro, non
sono possibili deviazioni, dalle quali deriva, inevitabilmente un
parto non felice.
Credo che Fata Morgana colga nel segno, rammentando precedenti
discussioni molto accese, poi concluse con uno spettacolare, aspro,
ma pacifico torneo,
Quasi tutti gli autori citati da Sandra Greggio hanno composto tanto
in rima, quanto in versi liberi; mi pare piuttosto comico, però,
concedere indiscriminatamente agli abitanti dell'Impero la
legittimazione a definirsi poeti confrontando i loro testi con le
opere dei grandi della letteratura italiana, mondiale e
interplanetaria.
Non ho mai eccepito alcunché nei confronti del nobile Francesco, di
cui approvo la politica interna ed estera. La sua prosa è magnifica.
Egli compone in un periodo in cui il solo Jacopone perviene a
mettere in musica i suoi strabilianti versi; un periodo in cui tutte
le arti sono in evoluzione, alla ricerca di forme espressive più
"confacenti", come la prospettiva nella pittura.
Per corroborare con argomenti concreti quanto sostengo in merito
alle scelte stilistiche degli autori sopra menzionati, potrei
proporre numerosi esempi, che ragioni di spazio suggeriscono di
omettere. Si tratta di personaggi in grado di scrivere come
vogliono, che conoscono alla perfezione tutte le regole e le
dimensioni della poetica, che a volte, volutamente decidono di
rompere il ritmo.
Ovviamente certe licenze sono permesse a Ungaretti e non (come
direbbe Cesare Marchi) ai vari Pierino e Gabriele che inseriscono
parole a vanvera, pur di trovare una sconclusionata rima, e adagiano
i loro rachitici versi sul letto di Procuste.
Se volete sempre continuare a tessere le lodi di questi baldi
giovanotti siete liberi di farlo; ma sono convinto che più di un
socio, specie tra quelli onorari, la pensa come me, anche se oggi
tace, forse per paura del contagio.
Meglio, in ogni caso, l'assoluta libertà di forma, piuttosto che lo
spaventoso strazio di endecasillabi, sonetti, ottonari e via
uccidendo.
Esiste anche un metro totalmente libero,: lo si crea seguendo un
progetto unitario ed armonico, preferibilmente simmetrico, il che è
diverso da un sonetto o da un'ottava a metro libero (in sé neppure
ipotizzabili), poiché, se sono leciti -come credo- raffronti con la
musica, sarebbe come preannunciare un minuetto ed eseguire una
canzonetta urlata della Nannini. In settimana procederò a un nuovo
esperimento.
Perché dovrei commentare le altrui poesie? Perché dovrei scriverne
una al giorno, quasi come Bach faceva con le Cantate? Ho lodato più
volte alcuni autori, sia recentemente, sia in passato e non mi
ritengo in grado di esprimere giudizi critici seri. Preferisco
ridere.
Che cosa sono i contenuti, i sentimenti, l'anima? Che cosa sono le
Romanze senza parole?
Qual è il confine della satira e dove stanno, perseverante ed
incauto Colonna, le volgarità?
Perché mai la passione e i sentimenti devono essere necessariamente
"poetici" anche quando sono esposti a livelli trogloditici?
Non sempre è così, ovviamente; tuttavia negare l'evidenza non è una
scelta corretta, anzi è un atteggiamento sleale, se sussiste un
codice deontologico anche per Voi poeti; ed anche per Voi, signori
Critici, incapaci di affrontare serenamente una bonaria
contestazione, perennemente pronti a predicare contro gli
"accademici", ma disposti ad avallare ogni orripilante, cacofonico,
efferato scempio,
Qualcuno, poi, mi chiarirà meglio la funzione dell' "otre unto",
che, almeno allo stato, puzza un po' di Arcore e Palazzo Grazioli.
Vedo che il Pilastro del sito, senza avere ritirato il suo rozzo
improperio invita a …, come fosse investito di tribunicia
potestas e preannuncia la sua futura astensione dalle polemiche.
Io non lo farò, se sarà consentito (e senza piaggeria), fino a
quando avrò qualche volta il tempo di giocare con parole e papere
tragicomiche.
Non mi riferisco tanto a veniali, capitoline sviste, quanto ai fiumi
di madornali spropositi nei quali ci imbattiamo spesso e non
volentieri, a messaggi, in sé talvolta perfino accettabili, ma
avviliti dall'artrosi deformante fino al totale annichilimento.
Questi geni non si accorgono nemmeno di incorrere in recidive
specifiche reiterate, molto temibili in altri campi. Forse dovrò
contrapporre un Cursore al nuovo Marchione.
Qui un epicedio non è sufficiente, madame Greggio: forse occorrono
un sonetto del Burchiello e un Requiem, magari di Cherubini, ché
Mozart e Verdi sono piuttosto noiosi.
Antonio Fabi
Oggi è stato solo piacere commentare.
- Carla Conti "Sottovento": sì, a volte è meglio restare sottovento.
C'è in giro un nuovo sport: la caccia al poeta. La spiegazione è
semplice. I suoi versi potrebbero far pensare.
- Simone Zanette "Macchine in coda": ci sono salotti poco
frequentati su ruote in fila con l'aria condizionata. Ci sono le
carrette di mare e di terra zeppi di uomini senza salotti, ma
cantano, a colori vivaci, la speranza d'una vita migliore.
- Giovanni M. Gandolfi "S…e mancano parole": quante volte s'intuisce
un'intuizione, ma rimane lì e non si riesce a trasformarla in
parole. E' il dramma quotidiano del poeta!
- Enrico "Altri giorni, altri occhi": Mi piace molto "naufragi
trasparenti del Silenzio". Per il resto è una barca già vista. Con
tanti impegni, senza pace.
- Simone "Scenario di guerra": come è reso bene l'odore della guerra
e la sua tragica illogicità.
- Cristina "Proferire": le apparenze ingannano. Basta una libecciata
perché gli equilibri che sembrano raggiunti per sempre saltino e i
punti cardinali siano "sconquassati dalla tosse degli alberi". Alla
fine, senza proferire verbo, "la voce torna a riaffiorare/e ci
disegna un suono sulle labbra".
Un sempre caro ringraziamento al nostro ospite.
Lorenzo Poggi
23/6/2011
Mi sento in debito con tutti voi, per
la latitanza nel commentare e nel ringraziare chi, come Piero e
Lorenzo, leggono ogni giorno e sono sempre presenti nel commentare
con intelligenza le varie poesie.
Per me sta diventando difficile presenziare, per un insieme di
circostanze e seri problemi famigliari.
Il tempo che mi rimane lo dedico ai miei blog, che ormai richiedono
una cura assidua, e che, d'altra parte, sono anche la mia ancora di
salvezza per non soccombere alla depressione che mi è sempre in
agguato.
Però vi leggo, tutti, e la pagina azzurra per me ha sempre un valore
aggiunto: l'impegno del nostro Magnifico, e la varietà dei
contributi poetici.
vi abbraccio tutti con affetto
cristina
Le pagine azzurre continuando a cantare i loro
quotidiani versi dimostrano quanto siano immuni a influenze
negative...Nate per trasmettere emozioni si lasciano scivolare
addosso parole dette per ferire...Grazie Lorenzo e grazie Pietro per
la sensibilità in ogni occasione mostrata a chi fa della poesia un
piacevole e inevitabile impegno quotidiano.
Antonietta Ursitti.
Sintetica ma come sempre pregevole l'odierna
pagina azzurra. Questo mi dice:
Cristina Bove -Che cos'è in fondo la vita ? Un racconto.-: E
speriamo non sia scritto da E.A. Poe ! L'incontro con questa amica
(che potrebbe essere fiabesca) porta ricordi dolci, amari,
appaganti, deludenti. Tutti incontri che la permeano e ci permeano.
Ma quanto belli e significativi i versi "Un incontro ci unisce e ci
separa/più della lontananza vera". Anche oggi mi hai dato una
leggera dose di drogasia. Grazie.
Carla Conti -Underground-: Titolo: sotterraneo. Svolgimento:
poeticamente sognante ricco di immagini oniriche con scatologica
conclusione. Voto: ottima. Complimenti.
Michael Santhers -Corro-: Storia d'un esistenza, dall'inizio alla
resurrezione, grazie all'amore, allo smarrirsi per la sua perdita.
Dizione nitida, secondo copione Santhers, con questi versi da
applauso "tennista folle/e zoppicante/che insegue la palla/lanciata
contro un muro d'aria/in un solitario senza rimbalzo". Molto, molto
bella.
Simone Zanette -Strada di campagna-: L'inizio narra di ricordi
nostalgici, resi con rapide pennellate. Ma gli ultimi versi pare
dicano che quei ricordi non devono lasciare tracce, devono essere
ignorati. Si, no, chissà ? Comunque piaciuta.
Gabriele Renda -Il giubotto della salute-: Altra efficace denuncia
d'un ulteriore buffonata governativa, nonché dei nostri non eletti
parlamentari che rappresentano solamente chi li ha nominati (sorge
un dubbio: a pagamento ?). Concordo su tutto.
Enrico Tartagni -Palingenesi-: E cosa mai potrà rigenerarsi da
questo pessimismo cosmico dove neppure l'amore è salvifico ? Attendo
the shadow of your smile. Almeno.
Fausto Beretta -Giovinette-: E' un bel guardare verso piccole donne
ed è un bell'augurio quello che loro porge Fausto.
Lorenzo Poggi -Tempi moderni-: Non ci siamo proprio abituati a
questi tempi. Eppure sono figli del nostro volere. Spaesati nel
tempo da noi inventato, subìto, rifiutato. Decisamente: "Orientarsi
è come giocare a battimuro/con la bussola rotta."Bravo Lorenzo i
miei complimenti sempre.
Approfitto di questo spazio per segnalare, a tutti coloro che ne
fossero interessati, che, tra i racconti consigliati, ho proposto la
lettura del VI capitolo del Trattato sulla Tolleranza di Voltair.
Una ripassatina fa mai male ! Un caro saluto a tutti ed uno
particolare al grande Lorenzo. Piero Colonna
Romano
22/6/2011
Un antico adagio cinese recita: "se ti
fermi ogni volta che senti abbaiare un cane, non finirai mai la tua
strada" (però non cita i ragli…). Così mi immergo in questa pagina
azzurra, succhiandone le emozioni e queste vi rendo :
Cristina Bove -Language-: Sei il mio pusher di drogasia, cara
Cristina. Stordente questa, ottimamente tagliata. Paiono ossimori
quelli che allinei, poi si precipita in domande esistenziali ("non
so chi sono….a credermi soggetto/ di un'approssimazione" -applausi
!-) e termini con una rinuncia. Che altro dire ? Muto per stupore.
Carla Conti -Italia-Marzo 2004-: Mi colpisce molto quel sentimento
di colpa che deriva (dovrebbe) quando facciamo elemosina ad un
diseredato. Loro ringraziano e noi dovremmo arrossire. E questo
sentimento colgo in questa bella poesia.
Antonietta Ursitti -Il silenzio sussurra-: Guardare malinconicamente
indietro. E sentire un silenzio, come fosse impietrito, ma che parla
di ricordi e di lacrime. Triste e bella molto.
Giuseppe Dabalà -Lontano-: Affascinanti visioni rese con versi pieni
di poesia. Bello quell'intercalare che dice di tenera complicità.
Piaciuta molto.
Gabriele Renda -Raggio di sole-: E' una chicca quel "gerle d'amore".
Piaciuto il romanticismo che la pervade.
Francesco Colombo -Accidia-: I primi versi mi hanno riportato alla
mente la voluptas dolendi di Petrarca e, forse, anche per lui, lo
stare al mondo era piacere sodomita. E, pur riconoscendo l'accidia
quale peccato, affermava che non ne poteva (né voleva) farne a meno.
Piaciuta molto.
Enrico Tartagni -Siamo uomini o caporali ?-: Spassosa e quanto
realistica ! Complimenti Enrico.
Emiliano D'Angelo -Ombre cilentane-: Pennellate delicate per
raccontarci un sogno. Bella.
Antonio Fabi -Memoria in replica dell'antipoeta-: "…istruzion è quel
versare/dell'acqua chiara in otri forti ed unti/se poi cultura vuole
diventare/amore e tolleranza vanno aggiunti."
E forse, soltanto così, da colto, ella avrebbe capito l'ironia di
quel "sonetto a metrica variabile ad libitum" e ne avrebbe sorriso.
Da cattedratico (?) accademico (?) molto istruito, quale ella è,
questo senso dell'umorismo le è negato. Il resto ne consegue.
Davvero un peccato !
Lorenzo Poggi -Al passo coi tempi-: Difficile stare al passo coi
tempi o viceversa? I tempi non stanno più al passo con le nostre
frenesie. Ed ecco un genio che immagina qualcosa. In un nano secondo
è obsoleto. Di molto. Ed a questo mi ha fatto pensare la tua bella
poesia.
Michela Turchi -Suona l'Arpadamore-: Bella invocazione ad un "arpadamore"
che dia ispirazione per un cantar poesia. Piaciuta molto.
Sandra Greggio -Quando-: Amore motore del mondo, panacea d'ogni
male, forza che smuove le montagne. Questo ci dice Sandra, con bel
poetare.
Ringrazio Sandra Greggio, Lorenzo Poggi e Fata Morgana per la
solidarietà espressami, in occasione della antipatica discussione
che si sta svolgendo su questa pagina. Invito tutti (e personalmente
lo farò) a cessare tali interventi che, oltre non essere in linea
con la filosofia di questo sito, offendono l'appassionata attività
dell'ottimo Lorenzo De Ninis. A lui devo delle scuse. A tutti i
sitani i miei più cordiali saluti. Piero
Colonna Romano
Tante poesie, oggi, come sempre degne di
attenzione e che suscitano emozioni. Ma come non porre
l'accento su una "anomalia"? Già, perché qui non posso parlare di
emozioni né di sentimenti,a meno che la polemica, seppure fatta con
ammirevole bravura stilistica, non sia da considerarsi un nuovo tipo
di sentimento. Ma allora (come già Lorenzo Poggi aveva evidenziato
nel suo commento del 15 giugno), indirizziamo la competenza
metrico-stilistica ai commenti alle poesie, non a criticare chi le
compone, nel caso specifico Piero Colonna Romano ("La sfiga",
quartina ottava, verso terzo, quartina nona, verso quattro,
altrimenti, addirittura…epicedio!). Mi permetto di esporre la mia
opinione, anche in qualità di insegnante di Lettere, consapevole che
ai miei alunni devo far conoscere la metrica, ma anche la poesia del
'900, no? La cosiddetta poesia svincolata da schemi metrici o con il
verso sciolto o libero (c'è differenza, eccome, ma non è questa la
sede per parlarne!), da Luzi, a Zanzotto, ad Alda Merini, a Gatto,
Penna,e tanti altri ancora, come Saba e Montale. Ma anche Leopardi
usa il verso sciolto, per primo, mentre, udite, udite! S. Francesco
nel suo Cantico, proprio quando nel 1224 esplodevano le poesie in
metrica, usa il verso libero (poi esaltato da Walt Whitman alla metà
dell '800). Non voglio tediare nessuno né fare sfoggio di cultura
(potrei anche, anzi senz'altro, aver commesso degli errori), bensì
giungere alla conclusione, personalissima, che chiunque è libero di
usare o no la metrica, ma, se fa poesia, deve esprimere quello che
ha dentro di sé , non camuffarlo dietro ad uno sterile computo di
sillabe, offensivo per chi ne ha fatto solo uno strumento (suonato
molto bene, tra l'altro) per dare sfogo al suo sentimento interiore
(si veda la risposta di Piero Colonna Romano del 12 giugno). La
metrica è in funzione del sentimento, altrimenti diventa come io a
volte la definisco, ossia "la maschera per nascondere se stessi
dietro il formalismo stilistico", quindi epicedio della poesia.
Sandra Greggio
Ringrazio Lorenzo Poggi e Piero Colonna per
l'attenzione e il gentile commento.
Con l'occasione m'imbatto nella "baruffa" suscitata da Antonio Fabi,
poeta di indubbio grande valore stilistico al quale (è una mia
impressione) ogni tanto piace provocare qualche maremoto fra le
tranquille onde azzurre di Poetare.
A tal proposito ho letto il commento di Lorenzo Poggi e mi trovo in
sintonia con la sua analisi.
A chi sbaglia la metrica basta farlo presente educatamente, credo
che nessuno si offenda (è successo anche a me e ne ho preso
umilmente atto in quanto non ho la pretesa di essere "poeta
laureata" e amo le critiche costruttive).
Le poesie vengono pubblicate senza alcun filtro ed è questa
"accoglienza multicolore" che rende prezioso il sito.
Quindi, auspico che queste acque azzurre ritrovino la quiete,
solcate da miriadi di imbarcazioni di diversa grandezza e colore,
per la gioia degli sguardi e dei cuori.
Fata Morgana
- "Memoria in replica dell' antipoeta":
ad Antonio Fabi vorrei dire che non esiste (e da tempo) solo la
metrica. Perché non guarda più alla sostanza e perché qualche volta
non ci dona, ad esempio, un commento ad una poesia di Cristina Bove?
Perché qualche volta non ci dona una sua poesia con un po' di
sentimento? Sa solo ripetere ad ogni momento che lui ha ragione e
guai a chi prova a sfidarlo! A proposito dei commenti: perché non si
sporca le mani ad inquadrare e commentare le poesie del giorno
cercando di interpretarle come fa Piero Colonna Romano (tra l'altro
con sagacia e profondità di pensiero). Perché non affatica la mente
donando al volgo una poesia al giorno? Aver trovato una sillaba in
più in un paio di versi è sufficiente al nostro a dimostrare la sua
stratosferica altezza rispetto a noi comuni mortali. Accusa i
commentatori di conformismo auto referenziato ma non ci mette la
faccia. Peccato! Sarebbe interessante e forse educativo conoscere il
suo pensiero sulle nostre poesie (Bestemmia?).
Lorenzo Poggi
Toccante "Italia - Marzo 2004" di Carla
Conti.
Bella, forte e consolatrice come l'amore "Quando" di Sandra Greggio:
Esiste, questo vento, esiste.
È lui che ha ispirato le mie parole.
Si chiama amore.
Simone
21/6/2011
Si fa torrida l'estate e cerco refrigerio in
questa pagina azzurra. Questo trovo:
Lorenzo Poggi -Il ricovero dei sogni-: Sogni d'amore per gli
innamorati della poesia. Da applausi il verso "nel quarto si
rammendano le lacrime". Decisamente bella.
Simone Magli -Teoria dell'esistenza-: Visione realistica del circo
della vita. Al termine soli.
Cristina Bove -Pensieri in una notte insonne-: All'ultimo
appuntamento si vorrebbe essere eleganti e piacevoli. E, magari, è
il chiedersi "per chi ?" che rende pigri.
Fata Morgana -Nella trincea-: Questa natura, che copre inganni e
questo vento, nel quale aleggiano parole di pace che toccano i cuori
ma restano inascoltate. Molto bella.
Aurelio Zucchi -Freddo-: Calano le palpebre all'arrivare della
notte. Ma ricordi d'errori, il rivedere lo svolgersi della propria
vita e l'osservazione amara di ciò che aspetta ai nostri figli,
rendono impossibile il dormire. E non resta che "nel freddo tempo al
sogno mi affido." Molto triste e bella.
Carla Conti -Varichina-: Spirale di versi intinti d'amaro
esistenzialismo. Ed è il rifiuto di tutto ciò che ci circonda, il
rifiuto dell'umanità, per i suoi errori ed orrori, dinanzi ai quali
l'interscambio tra persone avviene "Senza identità tu sei venuto a
me/Ed io priva d'identità ti ho riconosciuto". E quel desiderio "che
mi spunti la coda/spero ogni giorno" è il rifiuto totale di questo
mondo. Tragicamente, realisticamente bella.
Iallonardo -Al bar-: Poche belle pennellate per dirci che esiste
ancora solidarietà e tenerezza, nonostante l'handicap.
Gabriele Renda -Bella signora-: E per fortuna non c'è soltanto
l'attualità ! Ci sono anche questi bei ricordi raccontati con
dolcezza. Bella e piaciuta molto.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Smarrita l'isola dei sogni-: Bella e
fantasiosa descrizione d'un rapporto di coppia nato…col nocchiero
sbagliato. Storie d'ordinaria follia dunque. Bravo Giuseppe!
Piaciuta.
Enrico Tartagni -Vita dura-: Outing iniziale ma con la
consapevolezza ed il rammarico d'esserlo, cosa che a molti manca. E
quanto pesano quegli sguardi indagatori ! Piaciuta molto.
Il Gabbiano -Il tramonto del sole-: Quante belle riflessioni davanti
ad un tramonto ! Sono come pennellate, quelle che ci mostri e dalle
quali sorgono immagini e nostalgie. Bella e piaciuta.
A tutti un caro saluto. A Lorenzo un particolare grazie.
Piero Colonna Romano
Carissimi sitani grazie a chi ha sempre
qualche bella parola da spendere per i
miei versi e vi invio una delle ultime poesie scritte, come sempre,
di getto.
Auguro a tutti un lungo e piacevole soggiorno tra le parole azzurre.
Grazie
Lorenzo per l'opportunità.
Antonietta
Un sentito ringraziamento a
Lorenzo Poggi e Piero Colonna Romano
per l'atttenzione ed i commenti alle mie modeste nugae.
Cari saluti ed apprezzamenti ai vari Autori del Sito Poetare
Saluti e grazie
in particolare per l'ospitalità concessa al Responsabile e
Coordinatore di Poetare.it
Con stima
g.g. casarini
La pagina azzurra naviga oggi come vela
sconsolata. Poesie belle e tristi.
- Simone "Teoria dell'esistenza": tutto scade, ... resta la paura di
essere vivi, resta il mistero della morte da affrontare sempre da
soli.
- Cristina "Pensieri in una notte insonne": certo bisognerebbe farsi
belli per una prova che non avrà repliche "dovrei farlo ogni
sera/andare a letto truccata per la scena /ma sono troppo pigra/e mi
abbandonerò nature/all'evenienza".
- Fata Morgana "Nella trincea": la natura ripara i guasti dell'uomo,
ma chi ripara il sangue versato e gli echi di chi è morto in quei
prati?
- Aurelio "Freddo": anche qui siamo di fronte a pensieri in una
notte insonne: è la rivisitazione della storia d'una vita che
"iniziata da stazione antica finisce all'oggi e nel vuoto muore". Ma
il rendiconto potrebbe essere pesante. Meglio addormentarsi
affidandosi ai sogni.
- Carla Conti "Varichina": la prima parola che viene è "Bellissima"!
Complimenti Carla!
- Gabriele "Bella signora": siamo in presenza d'un bel quadro
d'autore. Poche precise pennellate ad evidenziare i tratti salienti
d'un incontro con una bella signora dai grandi occhi neri.
Complimenti!
- Giuseppe Gianpaolo Casarini "Smarrita è l'isola dei sogni": la
rotta era ben definita per l'isola dei sogni, quel posto magico in
cui i cari nostri sogni si tramutano nella realtà d'un amore
durevole ed eterno. Ma qualcosa è andato storto. Fosse colpa del
nocchiero?
- Enrico "Vita dura": certo la vita diventa dura quando si ha paura
del prossimo.
- Il Gabbiano "Il tramonto del sole": con la penna sai tracciare
dipinti di notevole bellezza mischiandoli a umane e filosofiche
considerazioni.
- Maria Rosa Cugudda "Il sole illumina": il sole che torna a
illuminare un nuovo giorno e che ci dà la carica per affrontarlo.
Pochi ma decisivi versi. Brava Maria.
Un caro saluto ai poeti del sito ed uno in particolare al nostro
vate.
Lorenzo Poggi
20/6/2011
Senza nulla togliere ai vari commenti che
appaiono nel sito (mi riferisco, ad esempio, alla continua
presenza di Lorenzo Poggi), desidero esprimere il mio ringraziamento
a Piero Colonna Romano, non solo per la costanza con la quale
commenta (anche con i "recuperi" di alcuni giorni mancanti), ma
anche per la indubbia capacità di addentrarsi nella personalità di
chi scrive, cogliendo appieno il significato delle varie opere ed
esprimendolo con invidiabile padronanza espressiva.
Sandra Greggio
Altra settimana azzurra. Altra ricerca di
emozioni. Queste:
Enrico Tartagni -Hayford Pierce-: Incitazione ad errare con la
sicurezza d'essere protetti da tetto e sopratetto. Forse un
incitazione dall'onirico, forse un viaggio nella fantascienza con H.
Peirce.
Lorenzo Poggi -Cattivi pensieri-: E' un invito, ironico, alla
semplicità nel fare poesia. I geni sono sempre stati poco capiti,
perché, sempre fuori tempo, lo precedevano. Vale per la pittura, la
musica, l'architettura e per tutte le altre forme d'arte. Niente
dadi da brodo, avanti così !
Simone Magli -18/6/11 Montecarlo mi ha rapito prima delle cinque-:
Bella descrizione d'uno dei più affascinanti borghi medievali
d'Italia. E Simone ne coglie l'anima e l'assorbe. E si genera una
fusione poetica. Bella molto.
Cristina Bove -Avanzi di davanzali-: Desiderio, ma c'è
determinazione anche, di porre ostacoli ai ricordi. Belli e
significativi i versi "o si taglia una fetta di
speranza/sparpagliandone le briciole" e "che un fremito dichiari più
del tuono". Questo, in particolare, dolcissimo, ci dice quanto più
valga un gesto accennato, una carezza sfiorata, un bacio lieve, di
roboanti esibizioni. Ma questo è ciò che io sento.
Crala Conti -Imprevisti-: Serie di aforismi che ci dicono della
delusione d'un poeta privo d'ispirazione. Piaciuta.
Angelo Taraschi -L'occhio-: Quanto possono mancare le parole ! E
quanto ben espresso questo concetto !
Carmelo Luparello-A Maria,la mia compagna di scuola-: Un oggetto
inanimato può generare dolcissimi ricordi ed in essi immergersi con
nostalgia.
Gabriele Renda -Tutti in piedi, entra il lavoro-: E Gabriele,
attentissimo all'attualità, ce la racconta con la solita efficacia.
Bella interamente.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -La Legnano di Bartali-: Bella
descrizione d'un cimelio storico. E quanta importanza ebbe, in un
drammatico momento , quella vittoria! E bello anche capirne, con la
saggezza del tempo che passa, il senso. Piaciuta molto.
Maria Rosa Cugudda -Angelo azzurro-: Una preghiera densa di
speranza. Un'invocazione a chi potrebbe alleviare pene terrene.
Bella e piaciuta.
A tutti una felice giornata. E sia particolare per il nostro vate.
Piero Colonna Romano
Nostalgica, molto bella ed emozionante "A
Maria, la mia compagna di scuola" di Carmelo Luparello.
Simone
19/6/2011
Ed ecco una bella domenica in azzurro che
questo mi dice:
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Ortensie e serenelle-: Bel quadro d'un
malinconico ricordo. E quanta tristezza in quel cemento che copre e
seppellisce natura e ricordi !
Antonio Fabi -Epigramma- Sinteticissimi versi, ma ficcante e
bruciante denuncia dell'ingordigia clericale.
Pasquale Di Meo -Compleanno-: e ce lo rammentano i genetliaci.
Brindisi, auguri e regali, per anestetizzarci e scordare che lo
spago s'accorcia.
Lorenzo Poggi -Somme-: "La vita s'è muschiata di vita" è un po' la
sintesi dell'intera bella poesia. E quel muschio, come tonnellate
d'asfalto, copre ricordi, rimpianti, rimorsi. Mentre, lentamente ed
inesorabilmente, una goccia cade nel secchio. Bellissima.
Aurelio Zucchi -E' poesia ?-: Sì, è poesia lo scrivere di proprie
emozioni e ricordi. C'è nulla, nella poesia, che non sia
autobiografico. Nulla. Anche in questa tua bella poesia.
Giuseppe Lorentini -Il poeta-: Ed ecco qui una bella descrizione di
quel che sia il poeta cioè colui che "…lavora /nelle fabbriche/ dei
sogni", ma che è anche capace di scuotere coscienze. Bella e
piaciuta.
Cristina Bove -Di ritorno-: "Sono un raggio/ d'immensa rifrazione"
un po' come tutti coloro che, dotati di sensibilità forte, guardano
a se stessi. Stupiti d'essere figli d'aggiunte e sottrazioni,
arrivati in questo mondo per circostante casuali, seppure causali,
approssimate. Ma per porsi queste domande, d'altronde senza
risposte, bisogna esser poeti, forse sognatori. E tu sei l'una a
l'altra. Oltre che strepitosamente brava.
Renzo Montagnoli -Le strade del cielo-: E' un romantico guardare al
cielo. Sentirsi immersi e viaggiare tra stelle e blu cobalto. E' un
sogno, espresso con maestria, che apre il cuore. Ed è antidoto a ciò
che è la vita.
Maurizio Spagna -MI AGGIUNGO-: Il giro poetico del mondo ? Quanta
confusione in noi, quanto bisogno di emergere, sgomitando ! E
quell'essere omologati, quel sentirsi privi di traguardi è puro
dolore esistenziale. Bella molto.
Carlo Chionne -Milvus et columbae-: Mai favola fu più attuale. Pare
la storia di questi ultimi 16 anni. Forse, oggi, qualcuno comincia
ad accorgersi dell'errore fatto. Almeno speriamo.
Maria Rosa Cugudda -Vecchiaia-: Che dire ? Speriamo. Sintesi
efficacissima della vita. Complimenti.
Sandra Greggio -Senza te-: Amore quale catalizzatore di sentimenti
ed emozioni. Bellissima. Brava Sandra.
Gabriele Renda -Ricordando Pierangelo Bertoli-: Mi sembra molto
appropriato questo ricordo d'un personaggio eccezionale. Ottime
tutte le citazioni che scorrono nei versi, ottimo e condivisibile il
loro significato. Bravo Gabriele. Piaciuta molto.
A tutti l'augurio d'una serena settimana. Al nostro illuminato vate
un caro saluto. Piero Colonna Romano
Sandra Greggio,Piero Colonna
Romano,Lorenzo Poggi, Antonia Scaligine,Giuseppe
Stracuzzi, Monsieur Armogathe e Deborah Miglietta, le vostre parole
hanno
blandito le mie orecchie e la mia anima. Infinitamente grazie!
Antonio Teni
18/6/2011
Per il poeta Pietro Colonna Romano
Ti ringrazio moltissimo, caro Pietro, per i tuoi squisiti commenti.
Alle mie poesie. Nei nostri bellissimi borghi del martoriato Sud,
oggi come allora, vive soprattutto il rispetto fra il popolo
contadino ed è veramente una festa, sia per la mietitura del grano
quanto per la vendemmia e gli altri piccoli lavori dei campi. La mia
poesia ha voluto mettere in primo piano la generosità e l’amicizia
fra la mia gente. Oggi, ho letto la tua bella poesia, e mi sono
molto piaciuti specialmente gli ultimi versi della quartina:
“Moral di questa storia, /per tutti insegnamenti, /cogliere la
vittoria/quando viene il momento.”
Molto bella e significativa. Bravissimo Pietro Tanti cari saluti,
unitamente al nostro carissimo professore Lorenzo
Il Gabbiano
Trovo tanto" silenzio" nella pagina odierna,
silenzio che assume varie connotazioni. Quella negativa, condivisa
appieno, di Armando Bettozzi, quando diventa abitudine "come muffa",
nulla di più vero! Rischia di diventare noia, quel "tedio" che
Leopardi odiava più della sofferenza e del dolore, che, almeno, ci
fanno sentire vivi. Le meravigliose immagini con cui Lorentini cerca
di definirlo e ci riesce perfettamente; penso che ognuno possa
scegliere quella a lui più consona. Un "silenzio" a due, "una danza
di sguardi", in mezzo alla natura. Che meraviglia, Antonio Teni,
come non rievocare "La pioggia nel pineto"? Il silenzio di Stefano
Medel, che invoca la sua donna, invano. Il silenzio della solitudine
di Ernesto Musiari, che quasi deve battere le ciglia per sapere se
c'è! Quanta tristezza! Anche Il Gabbiano sfiora leggero "la prima
nota del pentagramma" (Antonio Teni), con un silenzio, però,
positivo, perché condiviso dalla donna amata, nel "silenzio del
grande fiume".
Incontro due eccezioni, due variazioni sul tema, che mi hanno
colpito. Cristina: immagini a me care, quelle della barca, della
vela, del porto, ma che fatica raggiungerlo, vero? Con quei "capelli
a ventaglio sulle onde", deliziosa immagine, per colpa di
quell'eclissi. Povero Piero Colonna Romano, la cui vicenda non è
terminata a lieto fine (che "beffa"!!!); deliziosamente deliziosa
storia, con quei settenari che si fanno musica, come sempre, del
resto. Bellissima. Perché non inserire nel tema del silenzio anche
quello di Maria Rosa Cugudda? In fondo, nella terza strofa lei nulla
chiede e, proprio per questo, ottiene. Senza parole inutili e
superflue. Mi si consenta di proporre all'attenzione dei Sitani
queste poche parole di Kahlil Gibran: "Benché l'onda delle parole ci
sovrasti sempre, le nostre profondità sono sempre silenti" : il
silenzio è in noi, forse, basta trovarlo, no?
Un cordiale saluto a tutti ed, in particolare, al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio
Vorrei non apparire retorico, vorrei usare
parole miti, evitare frasi roboanti. Le cerco nel mio
dizionario e trovo nulla di adeguato. Vorrei non sentire emozione,
nel commentare queste poesie. Impossibile esercizio. Oggi leggo
capolavori poetici che così mi coinvolgono:
Gabriele Renda -Un frullatore…a sua insaputa-: L'indignazione, che è
quella di tutti, esplode in questa poesia, davanti a tanto
squallore.
Enrico Tartagni -Comunione-: Risuona così antico canto gregoriano.
Ed Enrico lo adopera quale colonna sonora di amarissime riflessioni
e contorsioni spirituali. Quel "Sarà di Dio/e non sarà
fraterno/mentre entri/nel mio inferno" è urlo di ribellione.
Armando Bettozzi -Abitudine-: Reinventarsi ogni giorno, per non
morire dentro. Facile ? No, ma bisogna scegliere. E, se prevarrà
l'abitudine, vivere diverrà noia. E guarderemo senza vedere,
parleremo senza ascoltare. E moriremo senza la consapevolezza del
male che l'indifferenza, figlia dell'abitudine, ha generato.
Giuseppe Lorentini -Poeta che ascolta il silenzio-: Riflessioni su
ciò cui tutti aspiriamo, in questo caotico e rumoroso mondo. Sì, "Il
silenzio/è il volo di un sogno." Ed il poeta, lui soltanto, sa
ascoltarne i suoni e renderceli quali musiche. Forse non è la
bellezza (che nessuno più vede) che ci salverà, bensì la poesia.
Anileda Xeka -non ditemi che tutto passa-: No, non tutto passa. Non
passano i profondi dolori né i persi amori. Il tempo non è
galantuomo, non cancella. Ed "il grano continuerà a sanguinare
papaveri."
Antonio Teni -Noi due soli-: Resto senza fiato nel leggere questo
capolavoro romantico. Questi versi , su tutti, "e piume di colibrì
in pulviscolo d'oro e d'argento/piovevano" illuminano un amore che
pare ultraterreno.
Cristina Bove -Sentiero d'alghe-: Così potremmo tutti guardare al
nostro passato. Guardarci, rivedere sogni fiabeschi, poi dimenticai,
dubitando che, in effetti, fossero "…una darsena d'addii". E, forse,
siamo tutti "sull'orlo di un'eclissi/già avvenuta." Senza esserne
consapevoli.
Altro capolavoro che Cristina ci regala.
Ernesto Musiari -La solitudine dentro-: Analisi d'un dolore
esistenziale, forse universale, a ben pensarci. La solitudine, il
non essere intesi. Il fare scorrere la vita come granelli di sabbia
tra le dita. Essere soli anche dentro.
Il Gabbiano -La spiaggia sul Po-: Che belle pennellate ! Quanta
serenità davanti al grande fiume che scorre ! E quella pace che
genera amore, quanto rassicurante !
Ringrazio Tiziana Cocolo e Lorenzo Poggi per la generosa lettura
delle mie composizioni. Ed a tutti un sincero ringraziamento per lo
splendido poetare. Un saluto al nostro vate insostituibile.
Piero Colonna Romano
"Abitudine" di Armando Bettozzi, c'è
tanta verità in questa poesia, abituarsi a molte abitudini rende
schiavi e fa perdere di vista tante cose; sagge, anzi sante
considerazioni su cui riflettere nella chiusa:
Sei muffa che corrode,
metastasi…e ti spandi e ti guardiamo
senza nemmeno inorridire, ormai,
per quanto ti sei fatta parte accètta
di questa società, che ha perso tutto,
che è ombrosa, e cupa, e grida, e va di fretta
per non fermarsi, e non dover pensare.
E gli occhi rancorosi tiene chiusi,
perché nemmen guardare, più si deve:
guardar, come pensare fa paura,
perché potrebbe, alfine, addirittura,
vedersi quel…ridicolo "buonsenso"
venire ad impedire, e a guastar tutto!
"Poeta che ascolta il silenzio" di Giuseppe Lorentini, piacevole e
profonda, mi ha fatto riflettere sul fatto che considero il silenzio
come l'ascolto profondo della vita, non sono d'accordo, infatti, con
i seguenti versi:
Il silenzio è tutto ciò che non esiste
sulla terra in cui viviamo
Potente e suggestiva, veramente bella la seguente metafora di "Non
ditemi che tutto passa" di anileda xeka:
il grano continuerà a sanguinare papaveri
Un caro saluto a tutti
Simone
17/6/2011
Venerdì 17, ma leggere questa pagina allontana
il malocchio. Questi gli scongiuri:
A Ernesto Musiari ed Emanuele Monteleone un caldo benvenuti
nell'azzurro.
S.A. Santoro -Via Rigno-: Bell'acquerello d'un ricordo malinconico.
E bello leggerlo al ritmo suggerito e passeggiarvi con te. Molto
piaciuta.
Gabriele Renda -Disservizi alle poste-: Uno dei tanti disservizi
nazionali. E mai nessun responsabile, accidenti.
Guido Trinci -L'amore-: Bella riflessione sull'amore. Buio e
complicità e niente clamori. Domani ne proporrò altra versione.
Piaciuta.
Enrico Tartagni -Io sono Vasco Rossi-: Piaciuta l'immagine
dell'essere appoggiato a qualcosa… da sostenere. E dietro l'angolo
(immagine ricorrente nelle tue poesie) c'è il dubbio. La somma dà
Vasco Rossi.
Pasquale Di Meo -Qui…Solo con me-: Sconvolgente descrizione d'un
amore. Spero ne valga la pena !
Lorenzo Poggi -Tiremm'innanz-: Suona di testamento parte di questa
bella poesia. E dice che, fino alla fine, si mantiene cuore di
bambino. Mutatis mutandis ci potrebbe dire che le pene, le ansie,
gli errori che compiamo lungo il corso della vita, dipendono da quel
essere rimasti bambini. Ma, in ogni caso, Lorenzo è sempre
riconoscibile. La sua scrittura non necessita di firma. Bravissimo.
Giuseppe Lorentini -Homo sapiens-: Siamo stressati dal rumore e
dalla velocità di ciò che chiamiamo progresso. Si può soltanto
condividere l'invito a tornare alla natura. E credo che dovremmo
smetterla di chiamarci "sapiens".
Michael Santhers -Epitaffio 113-: Bella lapide sul fu cravattaro. E
bella l'ultima immagine, quella dell'acqua benedetta che diviene
"fumanti scintille" che odorano di zolfo. Piaciuta molto.
Antonio Teni -Senza vento-: Dolce e cantilenante ricordo d'un amore.
Splendidi versi romantici e pieni di nostalgia. Bellissima.
Cristina Bove -Nota barocca-: Contrappunti e fughe. Ed il desiderio
d'essere felici che affoga nella realtà che ci dipinge predatori.
Terribili i versi "Ci vestiamo di morte/la mangiamo/ce ne copriamo a
suon di musica". Quanta amarezza nell'esame di questo vivere !
A tutti i cari sitani un caro saluto. Al nostro vate un
ringraziamento. Piero Colonna Romano
Emozionante e nostalgica "Via Rigno" di
Salvatore Armando Santoro.
Belle e sagge considerazioni sull'amore in "L'amore:" di Guido
Trinci, rende bene la chiusa:
l'amore non è una stella,ma il
buio tutt'attorno,perchè
l'amore nasce in uno stanzino,
dal segreto e dal silenzio.
"Basta un niente" di Renato Bellin, non sono tanto d'accordo sul
fatto che "il vuoto doni amore", secondo mé non dona niente, anzi fa
solo soffrire.
Simone
16/6/2011
Altra bella pagina ed altre emozioni.
Queste:
Carlo Chionne -Mustela et venator-: E' molto di moda, da qualche
tempo a questa parte, attribuirsi meriti anche quando l'agire è
semplicemente adempiere al proprio dovere. Bene fa Carlo a
rammentarci che Fedro lo aveva capito ed insegnato qualche tempo fa.
Antonietta Ursitti -Temporale-: Belle immagini, disegnate con bei
versi. Pare ci sia una lotta tra uomo e natura ma non sono così
sicuro che questa si prenda cura, come una madre, di figli
imbrattati. Bella molto . Complimenti.
Lorenzo Poggi - Un mezzadro nelle Marche degli anni 60-: Un quadro
malinconico e nostalgico di tempi di povertà, dove, però, prevaleva
la dignità. E di quella che abbiamo tanta nostalgia. Sempre bravo
Lorenzo, che bello leggerti !
Giuseppe Lorentini -Ma chi siamo-: E mancano nuovi filosofi per
rispondere a quelle domande.
Amara serie di considerazioni, con frasi che sono frustate. E quella
drammatica conclusione "ma, oggi, non sappiamo più chi siamo" !
Piaciuta molto.
Manuela Mori -A mio padre-: Il nido caldo delle braccia d'un padre
sono immagine d'alta poesia. E d'un nostalgico amore che si nutre il
ricordo, mantenendo viva quella presenza. Bella molto.
Maurizio Spagna -Totò snodabile-: Deliziosa e condivisibile
descrizione d'un grande e poliedrico artista, oggi, alfine, valutato
nella sua grandezza. E, visto che nella poesia nuotiamo, come
dimenticare la sua strepitosa "A livella"?
Michael Santhers -Epitaffio 112-: Prosegue la bella antologia di
Michael. Questa volta il personaggio cui dedica la lapide
sembrerebbe un suo noioso vicino di casa. Sbaglio ?
Cristina Bove -Concatenazione-: Si parte da lontano con questa
concatenazione (il soffio della kabbalah) per arrivare a chi si è
data la vita. E si cerca nell'anima ("parete oscura che l'impiglia")
l'armonia delle sfere celesti destinate a non essere sentite (corpi
di solitudini confesse). Ma c'è l'orgoglio, celato sotto un
rammarico, d'essere stata fonte di vita. Applausi convinti e
richiesta di bis.
Maria Rosa Cugudda -Il profeta-: Parole al vento dunque. Parole che
non scalfiscono, non penetrano cuori. Molto sentita e ben espressa.
Il Gabbiano -Mietere il grano-: Bei ricordi di tempi che abbiamo
vissuto. Quello che tu descrivi l'ho visto, bambino, in Sicilia. E
c'erano cavalli che calpestavano le spighe e contadini, con i
forconi, che le lanciavano in aria perché si dividesse il grano
dalla pula. Che belli questi ricordi. Un saluto.
A tutti un ringraziamento per il vostro impegno. A Lorenzo un saluto
particolare. Piero Colonna Romano
Commento
"Nacque la poesia, l'uomo cantò la vita e con essa il mondo. L'anima
s'acquietava e anche la paura." Versi ricchi di patos quelli di
Lorentini: un incipit letterario della bellissima pagina azzurra di
oggi. Romano, col suo sonetto a metrica variabile, oltre a darci
esempio di chiarezza, perfezione e limpidezza espressiva, gioca con
una divertente ricerca di significati sul dualismo sempre attuale di
istruzione/cultura. Pioggia purificatrice quella cantata da
Antonietta: "Il cielo vuol mondare tutto quel che guarda in un
istante tergere cose uomini parole…." In linea stagionale, come i
versi del Gabbiano immersi nei campi di grano maturo "il covone che
contiene il grano per l'intera stagione", ricordi di un passato
prossimo, sempre bello e attuale da festeggiare.
Un bravi a tutti e buona giornata.
Tiziana Cocolo
Pagina ricca oggi:
- Carlo Chionne "Mustela et venator": vorrei rendere omaggio a Carlo
Chionne ed ai suoi versi rimati. Ci regala quasi quotidianamente
pillole di filosofia ricavate dalle favole di Esopo e di Fedro con
estrema leggiadria di versi e di parole. Grazie!
- Gabriele Renda "Festa di paese": c'è il vecchio che resiste
stancamente ed il nuovo che avanza in questo quadretto di festa di
paese che dovrebbe avere il suo clou nella processione ma che invece
di preghiere e litanie ascolta discorsi pagani e stoltezze
qualunque. Ma anche il concerto di cantanti di musiche alla moda è
un mezzo fallimento. Unica traccia della festa passata un orrendo
ciondolo cromato.
- Enrico "Immagine": Enrico non riesce ad imbrigliare il fuoco che
ha dentro. Butta il sasso, ritrae la mano, poi la mostra, poi la
ritira. Alla fine la perla: "in essa (la famiglia) avevo il cuore
.../là (qui) ho ancora appiccicata la mia vita .../quel che ne resta
..."
- Antonietta Ursitti "Temporale": temporale d'estate. Con la sua
violenza prova a mondare strade, uomini e parole "anneriti dal
furore". Piaciuta molto.
- Giuseppe Lorentini "Ma chi siamo": "Non c'è più rispetto…/Si vive
e non si sa vivere. "Si accumula tutto e si conserva nulla". Il
quotidiano ci assorbe completamente e non sappiamo più "pensare e
cantare la vita".
- Maurizio Spagna "Totò snodabile": difficilmente ho letto d'un
amore così grande, così forte, così scientificamente analizzato,
parcellizzato, sezionato per il grande Totò.
- Manuela Mori "A mio padre": "Ardevano le favole sulla tua bocca
...Ricoverata nell' ìncavo del braccio". Fortunato quel padre che sa
lasciare un ricordo così forte!
- Michael "Epitaffio 112": ormai siamo alle dimensioni d'un cimitero
quasi di città ma Michael non smette di disegnare tutti i possibili
modelli umani da inscrivere nelle lapidi. Qui siamo all'italiano
medio. Dio ce ne scampi!
- Cristina "Concatenazione": ci sono cose concatenate ma senza
rapporto di causa ed effetto. Ognuno sembra poter fare a meno
dell'altro ma non è così. Siamo alla ricerca d'incontri tra
solitudini confesse incamminate tutte verso il Dio indefinibile. Se
è giusto quello che ho letto, quanto dolore e quanta rabbia
razionale ho raccolto.
- Piero "Peras imposuit Iuppiter nobis duas": che rapporto c'è tra
l'istruzione e la cultura? Difficile domanda ma Piero la risolve con
semplicità: senza amore e tolleranza l'istruzione non diventa
cultura. Perfetta l'esecuzione!
Un saluto a tutti i sitani ed uno speciale al nostro Vate.
Lorenzo Poggi
"Ma chi siamo" di Giuseppe Lorentini,
profondissimi pensieri interrogativi sull'esistenza, che riempiamo
ma non ascoltiamo.
"A mio padre" di Manuela Mori, versi molto penetranti, alla
Ungaretti:
Ardevano le favole sulla tua bocca,
come la brace nella stufa
t’amo, ed ogni volta era uno schianto!
Bravi tutti, un saluto
Simone
15/6/2011
Ringrazio Piero Colonna Romano per le belle
parole indirizzate alle mie Spighe
si muovono e invio Temporale che dedico a Lorenzo e a tutti i sitani.
Buona
giornata Antonietta Ursitti.
Nonostante qualche tuono che fastidiosamente
rotola, questo azzurro è sempre rasserenante ed, oggi, tra i più
belli mai apparsi. Queste le mie emozioni:
Renato Bellin -L'impaziente-: E questo accade quando si confonde
istruzione con cultura. Per quanto possibile, domani credo, apparirà
una mia composizione che, spero, servirà a chiarire l'equivoco.
Almeno a mio parere. Un saluto.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -L'amico pettirosso-: Dolcissima e
commovente. Molto piaciuta e resta la speranza che altro pettirosso
arrivi ad allietarti.
Addis Marinella -Per Alberto-: Addio struggente e fede. Bellissima.
Maristella Angeli -Il percorso-: Preferisco questa descrizione
appassionata alla bellissima foto apparsa su quella rivista.
Applausi Maristella.
Gabriele Renda -Invidia, la passione triste-: Bella lezione di
morale. Piaciuta.
Enrico Tartagni -Inebriato all'angolo-: Attendere di vedersi
passare. Bell'immagine, magistralmente porta.
Pasquale Dei Meo -Pioggia-: Surrogato di lacrime la pioggia.
Piaciuta molto.
Lorenzo Poggi -Vendere fumo-: Ancora una spietata autoanalisi da
parte di chi ha grande sentimento dentro. Belli e vagamente surreali
tutti i versi. Bravissimo Lorenzo.
Simone Zanette -Africa-: Affresco potente d'una tragica realtà.
Applausi convinti. Bravissimo Simone.
Giuseppe Lorentini -Non parli-: Quanti bei versi (dovrei citarli
tutti) ci narrano d'una attesa dolente. Bella molto.
Livia Fedele -Sensazioni-: I silenzi che vengono dalle emozioni più
intensamente vissute. Dentro si vivono, senza parole. Molto, molto
bella.
Il Gabbiano -Il Monte Baldo-: Ci vivo accanto e così non lo avevo
mai visto. Un volo bello e convincente. Complimenti.
Maria Rosa Cugudda -Col sogno-: Ma quei sogni sono dentro noi.
Addolciscono l'anima e ci rendono mesto il tornare nella realtà.
Detta magistralmente.
Cristina Bove -Resterà senza titolo-: "hanno palpebre fisse le
finestre/cortili ciechi/eppure/un soffio di malinconia da flauto/mi
accarezza la fronte." Resto incantato e leggo e rileggo. Cristina
sei spettacolosa e mi viene in mente un domine non sum dignus.
Che dire di questa pagina se non che è splendida e ringraziare tutti
per tutto ciò ? A Lorenzo va un applauso particolare.
Piero Colonna Romano
Al signor Antonio Fabi non ho mai detto di
volergli dare lo sfratto. Mi sono solo chiesto che ci facesse
in questo sito visto il suo disprezzo. In particolare mi chiedo
perché invece di commentare poesie giudica poeti?
Passo a commentare le poesie che più mi hanno colpito.
- Giuseppe Gianpaolo Casarini "L'amico pettirosso": è prosa, ma
quanta poesia trasuda!
- Maristella "Il percorso": gli spettacoli che offre la natura ci
lasciano a volte senza fiato. Se pensiamo al silenzio del mondo
degli umani di fronte alle esigenze della natura mi viene da
piangere.
- Gus "Blog": chi se lo credeva ancora all'inizio del 2011 che
popoli oppressi si sarebbero scagliati contro i loro padroni? E che
la cosa divenisse contagiosa? Forse perché "Qualcosa ha permesso / a
giovani tempre//d'amarsi fra loro / di amare la vita//di amare se
stessi"? Bella poesia, bella musicalità.
- Simone Zanette "Africa": difficile spiegare l'odore dell'Africa.
Simone c'è riuscito bene! Interessante la poesia scritta a doppia
corsia. Bravo!
- Giuseppe Lorentini "Non parli": "il tuo sguardo è poesia/di parole
mute". "Non parli,/non parlo,/ascolto...". Quando si dice
incomunicabilità! E' la fine d'un amore?
- Cristina "Resterà senza titolo": "hanno palpebre fisse le
finestre/cortili ciechi/eppure/un soffio di malinconia da flauto/mi
accarezza la fronte". Stavolta non c'è niente da spiegare. Basta
abbeverarsi alla chiusa.
Un caro saluto al nostro Lorenzo.
Lorenzo Poggi
14/6/2011
Memoria difensiva
1.
Ch'io sia bannato, nobile Pilastro!
Lei mi rende un servizio inaspettato,
per il quale Le sono molto grato:
Le darò una medaglia con il nastro.
Graziato prima, e dopo condannato,
da Lei, Signore, ha fatto un bel disastro;
le due sentenze sono un solo impiastro,
che assai diverte: in primis l'imputato.
"… quanta saggezza in (quei) suggerimenti!",
Lei scrisse il sette giugno, Signor Piero,
porgendomi fin troppi complimenti.
Con un revirement deciso e fiero,
m'addossa poi feroci ammazzamenti;
ma l'argomento è quello: non è vero?
Forse Lei fu sincero,
ma, ora che all'untor si dà la caccia,
si deve pur proteggere la faccia.
2.
Al Signor Lorenzo Poggi,
che mi vuole dar lo sfratto:
"Non son qui solo da oggi",
dico; e ciò che dico è esatto.
Sto studiando le scamorze;
ma impegnando poche forze:
come nella prima inciampo,
tante arrivano in un lampo.
3.
Maria Rosaria Teni, giustamente,
rammenta (ed io per questo la ringrazio)
le sofferenze, i patemi e lo strazio
di chi fece la vita di studente.
Non deve dunque l'arte pagar dazio
ai paradigmi usati anticamente:
la poesia può nascere dal niente,
dall' anima che vaga nello spazio.
Soprassiedo, signora, ma La invito
a guardare, se vuole, attentamente
la direzione a cui punta il mio dito.
Scriva, chi vuole, pur liberamente,
ma chi verseggia con metro scipito
non è poeta e scrive inutilmente.
È proprio, esattamente,
come affidare a un bravo manovale
il progetto di un arco trionfale.
Antonio Fabi
Stimolante e bella l'odierna pagina azzurra.
Così mi intriga:
Cristina Bove -Ri-composizione-: Questo modo di riguardarsi, di
riguardare al passato, senza assolversi e con la consapevolezza che
non c'è angelo custode che possa aiutarti. Sembra sconsolata ma ne
emerge la forza di volontà con quell' "adesso gareggiamo/a chi sa
meglio credere in se stesso". Istinto di sopravvivenza.
Luigi Di Francesco -Quante volte Signore-: Prima che il gallo
canti…. . Piaciuta molto, nonostante la mia lontananza.
Aurelia Tieghi -Fortemente-: Ecco come descrivere, con pregevole
poesia, desideri profondi. Ogni verso emana erotismo. Bravissima.
Antonietta Ursitti -Le spighe si muovono-: Puntare verso l'alto,
nonostante venti ed annunci di tempesta. Ed è sempre il tempo di
sperare. In attesa… . Bellissima.
Gabriele Renda -L'amico del cuor…-: A volte è difficile
riconoscerlo, a volte tradisce. Bella questa piacevole filastrocca.
Bravo Gabriele.
Enrico Tartagni -Le fragole-: Bella descrizione d'un ricordo
d'amore. Ma rapido ed effimero, appunto "…come un taglio sulle
dita…" Piaciuta molto.
Giuseppe Dabalà -Oggi non ho voglia- Bella descrizione di ciò che è
la poesia: "Con grande umiltà/E la voglia d'amare." Ed è anche un
rifugio che serve a sanare qualsiasi abulia. Vivifica così.
Pasquale Di Meo -Se il tuo volto svanisse nei miei ricordi-: Dolce
certezza assoluta. L'amore albergherà sempre nel cuore e nella
mente. Quell'immagine non svanirà.
Lorenzo Poggi -La vendetta della luna-: Bella come tutte le tue,
bella e con una meraviglia finale: questo mondo è pieno di sorprese.
E tu le descrivi magistralmente.
Simone Zanette -Impotenza-: Ardere per spazi di pace ed approdare a
lacrime di madonna. Triste percorso. Piaciuta.
Giuseppe Lorentini -Fuggevolezza-: Già, Schopenhauer ce lo aveva
raccontato: quanto ingannevole la realtà !
Michael Santhers -Elezioni comunali-: "Somari al salto d'ideologie"
è perfetta descrizione dei nostri politici, comunali o nazionali che
siano. Piacevolissimo leggerti sempre. Complimenti.
Maria Rosa Cugudda -L'aurora senza te-: Dolcissimo inno alla madre.
Ed apprezzabilissimo il ritmo di tutta la poesia. Bravissima Maria
Rosa.
A tutti un grazie per questa pagina che ho trovato bellissima. Ed un
particolare grazie al nostro grande Lorenzo.
Piero Colonna Romano
13/6/2011
Anche oggi piove. Dentro e fuori. L'azzurro mi
conforta, in questo mi immergo e questo ne traggo:
Michael Santhers - Epitaffio 111- Michael Santhers's Anthology ci
presenta le disavventure d'un altro personaggio. Gaglioffo, scafato,
acuto a suo modo e cialtrone quanto basta. Applausi mr. Michael.
Carlo Chionne -Passerus et lepus-: e la morale è sempre quella della
pagliuzza e della trave. Pregevole e piacevole.
Cristina Bove -Invidia-: Mondo capovolto ed occultato tra le mezze
menzogne, molto più dannose ed ingannevoli di quelle intere. E
faccio mia la domanda finale: in cambio di che ?
Luigi Di Francesco -E ragionando intorno ad un coltello-: Sì, verrà
molto prima quella morte intellettuale. Siamo già in coma profondo,
indotto da Tv e media asserviti. La sinistra ci salverà ?
O forse erano gli anarchici di Bakunin ad avere visione chiara del
mondo ? Oggi un sussulto di dignità popolare basterà ?
Gabriele Renda -Era d'estate-: Eclettico Gabriele ! La metrica ? E
chi se ne frega, questa poesia mi ha addolcito, nonostante
quell'addio finale. Grazie.
Enrico Tartagni -Calèra- Un sogno dove scompaiono fontane ed
immagini. Dove si insegue un desiderio del quale resta soltanto,
sulla misteriosa calera, una labile traccia.
Maurizio Trapasso -Donna-: Splendido questo improvviso
innamoramento. E ben detto.
Lorenzo Poggi -Le mani sul mondo-: E' un guardare, a tutto tondo, i
mali del mondo. E' un rimpianto per il bello distrutto. E'
l'indignazione per le diseguaglianze. E mi associo.
Simone Zanette -Milano -stazione centrale-: Non so perché ma vedo
una tela strappata. Guardo attraverso quello strappo e lo vedo quel
tempio di pace bianca.
Giuseppe Lorentini -Se solo potessi-: Perdite amare ed
irrecuperabili momenti, se non nel nostro ricordo dove soltanto
possono vivere.
Maria Rosa Cugudda -Il cavaliere-: Qui, al contrario della
precedente, prevale la sostanza della vita, aiutata, in ciò, dalla
melodia del Cosmo. Bella decisamente.
Sandra Greggio -Temporale d'amore-: Con delicata poesia ("mentre
quei baci/affidati al vento/carezza divengono.") ci narra d'un suo
essere, tra sonno e veglia. E la realtà di due chicchi di grandine
che non possono sciogliersi. Complimenti Sandra.
A tutti voi un ringraziamento per ciò che sapete dare. Al nostro
illuminato vate un caro saluto. Piero Colonna
Romano
Ho tentato, invano, di astenermi dal prendere
parte alla diatriba sorta in questi giorni tra le azzurre pagine del
sito. Mai avrei creduto di dover leggere, oggi, una tale
appassionata difesa della poesia in rima dopo che il flusso della
coscienza e la libertà di espressione hanno riempito i nostri giorni
di studio "matto e disperatissimo" nelle giornate afose trascorse
nella preparazione di esami universitari di Storia di Letteratura
Italiana, Storia della Grammatica e della Lingua Italiana, Filologia
Italiana, Storia della Critica Letteraria ecc.ecc. Un poeta è tale
perchè sente un'emozione e la traduce in linguaggio verbale. Un
poeta è l'uomo contemporaneo come lo era il trovatore della corte di
Federico II che, traducendo in strofe il suo vissuto, divulgava e
trasmetteva cultura.
Ringrazio il Prof. De Ninis per aver dato l'opportunità a chi, a
qualsiasi titolo, abbia voglia e forza di "esprimersi". Distinti
Saluti, Maria Rosaria Teni
Oggi mi hanno colpito alcune poesie che vado
ad elencare. Prima però vorrei inviare due parole di
solidarietà a Gabriele colpito duro da un signore molto colto che
pare si sia stufato di mezze scamorze e di imperfezioni metriche. A
costui vorrei chiedere: ma se è solo questo che le offre il sito
perché ancora lo frequenta?
- Cristina "Invidia": "solo poche parole a fare scudo/contro le
stesse rivoltate ad arte".
- Luigi Di Francesco "E ragionando intorno ad un coltello": Eh sì
caro Luigi è così che inizia "la morte intellettuale". Ma le cause
sono ben indicate: guardando il mondo dalla finestra con le testa
piena di pregiudizi non ci si sporca le mani. Salvo poi accorgersi,
ma troppo tardi, che gli strumenti usati per capire la realtà non
sono adeguati e che nel frattempo "i falsi telegiornali" ci hanno in
qualche modo inquinati.
- Gabriele Renda "Era d'estate": bella e sintetica rappresentazione
d'un amore estivo.
- Sandra: "Temporale d'amore": abbinamento inusuale tra pioggia e
amore. Amore che si regge su due chicchi di tempesta spalancati su
un temporale d'amore! Chiusa magnifica. Poesia surreale.
Lorenzo Poggi
12/6/2011
Ad Antonio, il Boccaccio de noantri.
Il tuo versar è proprio da animale
non hai nessun rispetto per alcuno
su questo sito è proprio irrituale
aver in mezzo ai pied uno stralùno
non sai cosa vuol dire la creanza
ma sei un grand’artista d’arroganza
e poi gente come te… una brutta fine
può darsi che ti mandino al confine
e perché no può darsi pure a Roma
basta… che ti porti una gran soma
ma ti consiglio pure una zavorra
per affogar nel caso ti occorra.
Saluti a tutti da Gabriele
"Di tanto in tanto, su questo splendido
sito, qualcuno viene
a rompere…l'armonia!
La boria che dimostrano è davvero incommensurabile!".
Certo, ma al pari della tua imperizia,
così vasta da essere abissale:
non è dato veder tanta dovizia
di strafalcioni: sei un arsenale.
T'affoghi in quattro versi, Gabriele,
non solo per effetto del tuo fiele:
di tecnica e d'orecchio deficiente,
colpe non hai, né colpe ha la tua mente.
Antonio Fabi
Distratto, per un paio di giorni, da altre
incombenze, leggo adesso i commenti di ieri. La recente
frequentazione di questo splendido sito mi ha fatto percepire l'alta
qualità culturale e poetica di chi lo pratica ma oggi scopro vette
di sapere irraggiungibile: tra noi vi è un accademico ! E, da
questi, il prestigio del sito potrebbe trarne giovamento. Potrebbe,
ma così non è: il signore in questione, forse sopravvalutandosi, si
permette di stilare classifiche ed emettere sentenze che, credo,
nessuno gli abbia mai chiesto. Sommessamente lo informo che chi
frequenta questo od altri siti di poesia, lo fa per alleggerire i
pesi che ha nell'anima, attraverso il poetare. Molte volte, al di là
delle regole metriche che renderebbero meno spontanee le loro
emozioni, è necessario evadere da queste. E ciò che si leggerà sarà
comunque poesia. Cioè moto dell'anima. Rilevo, inoltre, che quasi
tutti i poeti dall'accademico citati, molto spesso quelle regole non
le prendono neppure in considerazione, pur restando pregevoli poeti.
Prego pertanto l'illustre accademico di volersi esimere da tali
prese di posizione e, magari, di mettere da parte quanto di
burocratico gli è rimasto dalla sua passata attività.
A Gabriele tutta la mia solidarietà.
Perso questo tempo, passo a raccontare le emozioni che in me hanno
suscitato le poesie di questi ultimi giorni:
11 giugno
Simone Zanette -Notturno in città-: Pure le baccanti monotone ed
oscure ? Messo proprio male, caro Simone! Ma belle le immagini di
quasi tutti i versi. Piaciuta.
Giuseppe Lorentini -Le ultime mani-: Belle riflessioni che portano
all'affermazione dell'eguaglianza.
Arturo Guzzardi -Il pane-: Da questo acquerello sale un profumo:
quello del pane caldo appena sfornato. Ed, assieme, ricordi
nostalgici di tempi passati. Bella.
Antonietta Ursitti -L'orizzonte-: Sentimenti contrastanti (ancora
una volta, mi pare) espressi con belle immagini. Ed auguriamoci che
quell'illusione divenga realtà. Piaciuta molto.
Tiziana Cocolo -11 giugno-: In ritardo ma auguri sinceri! E questa
poesia, come tutte le tue, è ricca di belle immagini. Ed è bello
sapere che il tempo che passa non lascia impronte sul tuo volto.
Piaciuta e per il contenuto e per il ritmo. Brava.
Michael Santhers -Mezzo giorno al parco-: Deliziosi quadretti che
parlano di normale vita vissuta, col solito bel suono del tuo
italiano.
Simone Magli -Delle infinite possibilità del mondo-: E' così: per
assaporare le bellezze del mondo una vita è troppo stretta.
Complimenti per questo saperlo esprimere in pochi, essenziali,
versi.
Gabriele Renda -Signori…si nasce-: Altro giro, altra corsa. Non
ancora terminata calciopoli, ecco lo scandalo scommesse.
All'impudenza non c'è limite. Penso, tristemente, a tutti i
frequentatori di stadi che soffrono o gioiscono per le sorti della
squadra del cuore, non sapendo che quelle sorti non sono determinate
da valori sportivi bensì da qualche farabutto che, già
abbondantemente ricco, punta a maggiori ricchezze. E la mia domanda
è: ma che ci vanno a fare allo stadio ? Bene Gabriele, avanti così.
Enrico Tartagni -La Nave-: Un viaggio nel tempo infinito, ponendosi
domande, cercando risposte. E' bella l'atmosfera fantascientifica di
queste ultime tue poesie. Affascina e fa riflettere. Bella, piaciuta
molto.
Pasquale Di Meo -Ti amo di un amore eterno-: Appassionata (e
iperbolica) dichiarazione d'amore. La destinataria ne sarà appagata.
Antonio Teni -Dunque. La vita ?-: Sì, scorre così la vita. E pare
che tutto ciò che di inanimato incontriamo sul cammino, al
contrario, la osservano passare conservandone il ricordo, forse per
renderlo a chi ci seguirà.
Lorenzo Poggi -Ricordi-: Lo dice il titolo ed è un guardare indietro
e ritrovarvi emozioni dolci che non si dimenticheranno. Frammenti di
gioia, appunto. Ripetere un "Bravo!" è stucchevole ma inevitabile.
Maria Rosa Cugudda -Presto verrà-: Disarmo delle menti, appunto. Per
ritrovare la perduta umanità. Complimenti Maria Rosa.
12 giugno
Giuseppe Lorentini -Una piccola poesia-: Credo che la poesia, anche
piccola, sia ancora di salvezza per chi la compone e piacere e
speranza, per chi la legge. Concordo su tutto.
Aurelio Zucchi -Rifugio è il verso-: E questa pare la prosecuzione
della precedente. Bella e significativa la strofa finale. Piaciuta
molto.
Michael Santhers -Matrimoni oggi-: Mondo capovolto dunque ? O mondo
in errata evoluzione ? Ma può essere errata l'evoluzione e perché ?
Matrimoni e divorzi, pecore che covano e galline che allattano.
Regole che si infrangono. Ma….c'è crescita sociale in tutto questo?
Bella e…discutibile.
Enrico Tartagni -Una parola leggera-: Pare l'attesa
dell'ineluttabile che ,quando accadrà, vedrà volare, verso una nube,
una parola sola. Lieve e senza rimpianti. Molto bella e piaciuta.
Lorenzo Poggi -Non ci sono più scuse-: Bella ed intensa poesia.
Guardarsi dentro e tirare le somme del nostro essere stati. Vedere i
nostri errori e non potervi più porre rimedio. E la nostra coscienza
nasconderla in quella tana di volpe perché passi inosservata. No,
non ci sono più scuse e scrivere con lacrime non serve. Bellissima,
Complimenti.
Simone Zanette -Milano ore 0:09-: E' un desiderio d'annullarsi e
d'annullare. Bella.
Maria Rosa Cugudda -In che mondo-: Già. Mi viene in mente la frase
(forse tratta da un film) "fermate il mondo, voglio scendere". In
questi versi, tutta la scontentezza verso questo modo di vivere che
ci turba e ci rende alieni in un mondo che abbiamo tutti contribuito
a rendere ciò che è. Fermiamolo e scendiamo. Bella davvero.
A tutti auguro una splendida domenica. Ringrazio Tiziana, Giuseppe,
Sandra e Lorenzo per l'attenzione (immeritata) che hanno posto alle
mie ultime poesie. Ed un ringraziamento particolare al nostro
Lorenzo per averci dato questo azzurro rasserenante.
Piero Colonna Romano
Trovo un leitmotiv nella pagina azzurra di
oggi, che lega in melodia le poesie di Giuseppe Lorentini,
Aurelio Zucchi, Enrico Tartagni, Pasquale Di Meo, Lorenzo Poggi,
tutte caratterizzate da incantevoli immagini e basate sul valore
della nostra Musa. Giuseppe: con una piccola poesia si può fermare
il tempo, trovando la nostra anima (scusate se è poco!). Aurelio: il
verso come "rifugio", quanta verità! Ma non muore mai, Aurelio,
anche se cambiano le tendenze. Enrico: una parola sola, leggera.
Certamente, può bastare, mentre si susseguono le stagioni (con
quanta maestria le hai dipinte!). Pasquale: qui siamo al culmine, la
poesia si incarna nella donna amata; che incanto! Lorenzo: la
melodia cambia, diventa triste, sconsolata, ma la tematica rimane la
stessa: poesia di lacrime, stavolta. E perché no, Lorenzo? Lasciamo
che diventi sfogo, serve, specialmente se accompagnata da mirabili
metafore e da un'invidiabile scelta lessicale! Ma poesia chiama
anche amore, quello dichiarato di Renzo Giordani, nella chiusa, con
quei baci sussurrati che, unitamente alle altre immagini, creano
un'atmosfera rarefatta, stupenda; agli antipodi (so che rischio
molto con questo paragone azzardato!) quello di Michael Santhers,
perché no? Amore distorto, travisato, come il matrimonio,da lui
dipinto "a forti tinte" e con estremo realismo. Ed esiste! Che mi
accadrà se sarò invitata ad un matrimonio? Ti penserò, Michael! Un
grazie di cuore a tutti, anche a coloro che hanno scelto la Musa per
il commento, come Antonio Fabi (ma, e chiedo scusa, è un commento
"poetico", come tematica?). Un saluto speciale al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio
11/6/2011
Di tanto in tanto, su questo splendido sito,
qualcuno viene
a rompere…l’armonia!
La boria che dimostrano è davvero incommensurabile!
“Vate saccente tu la sai lunga
ma è assai noioso il tuo cantar
un mio consiglio infin ti giunga
per il tuo morbo… profondo mar”
Un caro saluto a tutti da Gabriele
10/6/2011
Variegata la pagina azzurra d'oggi: amore,
indignazione civile, riflessioni filosofiche. E tutto con
grande poesia. Questo è il mio sentire:
Lorenzo Poggi -Forza (povera) Italia-: Indignazione e speranza è
quello che ci dice Lorenzo. Perfetti, per realismo, gli ultimi due
versi che fotografano alla perfezione il nostro nuovo duce.
Simone Zanette -Pomeriggio esotico-: Splendido l'effetto dell'alcol.
Bella la poesia.
Giuseppe Lorentini -Lei e il mare-: Incanta la descrizione del mare.
Incanta la descrizione di lei. Piaciuta molto.
Arturo Guzzardi -Il cavallo bianco-: In attesa del "giorno fissato",
con una speranza. Bella e…auguri.
Antonietta Ursitti -L'ideale-: Ideale, ideali, per riempire vite
prive di traguardi. Particolarmente belli i versi "come l'onda
giunta/a non lasciare muta/la riva che risponde/generosa al suo
cullare." che sintetizzano il tutto. Bravissima.
Simone Magli -Stando a guardare-: Belle e malinconiche immagini per
dirci di solitudine, domande e sconforto. Molto bella.
Gabriele Renda -Bestialità-: Ed ancora, dalla cronaca politica
odierna, Gabriele sa trarre spunti per i suoi versi al vetriolo.
Piaciuta.
Enrico Tartagni -I colori del se-: E speriamo sia almeno
probabilistico questo "se". Ma la poesia che dici, la maniera in cui
la porgi ci apre all'ottimismo.
Gemma Polacco -Foto ricordo-: E' come un flash quell'ultimo verso.
Un lampo che illumina l'intera bella poesia.
Pasquale Di Meo -starti vicino-: Splendida dedica alla donna amata.
E torno a sentirvi il pathos, la cadenza, di poeti del centro
America.
Livia Fedele -Come un sospiro-: Applausi a questi dolcissimi ricordi
resi vivi, palpabili, da un grande sentimento espresso con questa
bellissima poesia. Complimenti.
Michela Turchi -Occhi di gatto-: Quanto dolore può generare l'attesa
! Ma c'è la voglia e la capacità di reagire. Il tutto detto con
pregevole poesia.
Maria Rosa Cugudda -Passato, presente e…-: Si rimpiangono tempi
passati, li si paragona all'oggi ed, inevitabilmente, si guarda al
futuro con apprensione. Bella molto.
Il Gabbiano -Carica di Pastrengo-: Piazza di Siena e la carica di
Pastrengo, questa volta. Bravo come sempre, bello questo descrivere.
A tutti un caro saluto. Ed uno ringraziamento, sempre, al nostro
Lorenzo. Piero Colonna Romano
Apprezzo molto i lavori di Carlo Chionne,
che riesce praticamente sempre a tradurre in volgare testi latini
non facilissimi, con un sostanziale rispetto della metrica.
Ricordo, poi, Santoro, Bettozzi, Bottiroli e anche Gus,
naturalmente. Essi, con Cristina e Lorenzo costituiscono un po' il
gruppo degli specialisti. Mi scuso se, al momento, qualcuno mi
sfugge.
Altre considerazioni vanno svolte necessariamente in rima.
1.
Signor Pietro Colonna Romano,
Lei m'accusa di stupro tentato,
seppur dandomi (in fondo) una mano,
nei confronti del sempre aggraziato,
elegante sonetto italiano.
Tutto il capo d'accusa è infondato;
guardi bene, La prego, sia attento:
non può reggere il dibattimento.
Per provar che non mento,
mille Euro scommetto (e confermo)
ora, subito, qui, in questo schermo.
2.
Quanto al valente Gabriele, renda
ancora omaggio alla sua broda orrenda.
Per quanto mi riguarda, non ci tengo
a bombardare proprio il Cottolengo.
Antonio Fabi
Magnifica simbiosi tra una donna e il mare,
quella descritta in "Lei e il mare" di Giuseppe Lorentini.
Simone
9/6/2011
Ottimo cocktail stasera, quello di
Piero Colonna Romano, "poesia e prosa in parti uguali", mescolati
dall'ironia di un sentimento che alterna cuore e ragione per chi
riesce a cogliere con la mente ciò che può assaporare." Parole
assopite sotto la sabbia dei desideri", quelle di Lorenzo Poggi che
riesce sempre a lasciare una traccia del suo passare tra i meandri
della poesia. Maria Rosaria Teni ci dona un esempio di "alta" poesia
cantando " a voce distesa nel mare della vita".
A tutti e al prof.,buona serata.
Tiziana Cocolo
A Lorenzo Poggi in risposta a sua
dell' 2/6/11 : omnia munda mundis.
Gus
Pagina ricca e complessa. Ho scelto
questo:
- Maria Rosaria "Canta": Canta il poeta, slega i nodi dell'anima,
affronta le sfide e combatte
coi versi fioriti nell'animo. Libera dai veli dell'ipocrisia, aiuta
gente che ha perso il diritto di urlare. Canta poeta, non ti
fermare!
- Simone "Un aquilone a terra": Non c'è vento che conforti/un
aquilone a terra". Non basta la volontà per volare liberi; da sola
"non sempre basta/ad infiammare la legna del riscatto".
- Enrico "Alla finestra": ecco cos'è la vita: sono i giorni "sulla
via che in silenzio guardo alla finestra/andare via ...".
- Gemma Polacco "Caffé di Trieste": In un mondo che sembra non
cambiare mai siamo in presenza d'una chiusa monumentale: "Un altro
giorno è riposto, ordinatamente, nel passato".
- Piero "Cocktail": la miscela tra prosa e poesia è variabile in
questo cocktail. Ma allora che ricetta è? Non ci si può basare a
seconda degli stati d'animo. Meglio sempre in parti uguali.
Consiglio: prova due terzi e un terzo sia dell'una che dell'altra e
poi adattala a come ti senti dentro.
Un caro saluto a tutti i poeti ed un omaggio di fiori virtuali al
nostro Lorenzo.
Lorenzo Poggi
Azzurro bello e stimolante anche oggi.
Mi dice questo:
Maria Rosaria Teni -Canta-: Bella quest'ode al poeta e concordo sul
suo significato. I poeti sono le uniche voci libere. Fossero più
ascoltati ! Brava Maria Rosa.
Lorenzo Poggi -Parole insabbiate-: Appunto "voci insabbiate" che
cantano, come afferma Maria Rosa, quando nessuno le ascolta. Bello
come sempre il tuo poetare, come sempre incisivo.
Simone Zanette -Risveglio-: Vedo occhi assonnati che rivelano
nostalgia per il letto appena lasciato. Sensazione.
Giuseppe Lorentini -Per te queste parole-: Poetica dichiarazione
d'amore, fatta con buon lirismo.
Michael Santhers -Certi poeti oggi-: E qui il rovescio della
medaglia, rispetto alle due precedenti. Ci dici di "Frombolieri
trasognanti" asserviti ed ossequiosi al potere, con italiano fluido
e misicale.
Arturo Guzzardi -L'innocente-: Drammatica ed efficace descrizione
del Cristo, nella sua umanità.
Guido Trinci -Ogni notte-: E auguriamoci che l'attendere e l'essere
atteso, alla fine, facciano pari !
Carlo Chionne - Ranae et sol-: Similitudine tra ladro e sole. Quando
questi sposeranno, la loro prole asciugherà stagni e ricchezze
altrui, ben di più dei loro genitori. Questo matrimonio non s'ha da
fare !
Simone Magli -Un aquilone a terra-: Voglia di volare, di sentirsi
libero. I fatti della vita possono abbattere questa voglia (di cui
l'aquilone è metafora) e risollevarsi è arduo. Molto bella.
Complimenti.
Gabriele Renda -Cetrioli killer-: Ancora da un fatto di cronaca,
Gabriele approfitta per darci una visione catastrofica, ma quanto
reale, del nostri vivere sfruttando la terra ed avvelenandola. E la
terra si vendicherà.
Enrico Tartagni -Alla finestra-: Triste finestra davanti alla quale
scorrono i ricordi di una vita. Piaciuta molto.
Gemma Polacco -Caffè di Trieste-: Per chi conosce quella città, la
sua storia, il suo vivere attuale, Gemma dipinge un veritiero
quadro. Ne ho risentito il clima che vi si respira. Bella
decisamente.
Roberto Anzil -Il migratore-: Belle le similitudini iniziali e bello
l'intero svolgimento che ci parla di predestinazione priva
d'alternative. Ma "il moto interiore ruggisce" e "finalmente vola".
Piaciuta.
Renzo Giordani -poesia addormentata 07 giugno '11-: Bella poesia con
liriche immagini. Addormentata ? Magari fossero tutte così !
Complimenti.
Pasquale Di Meo -Poveri cristi…-: Quattro versi per una denuncia che
è un grido. Anche questo è il compito della poesia. Bravo.
A tutti una serena giornata. Un caro saluto al nostro vate generoso.
Piero Colonna Romano
8/6/2011
Ricca di emozioni la pagina odierna, ne colgo
alcune. Sempre belle le dichiarazioni d'amore di Pasquale Di
Meo. Agli antipodi rispetto a lui, Giuseppe Lorentini: predomina una
presenza femminile aggressiva, che non ha fiducia in un uomo che si
sente "stupido" perché, nonostante tutto, l'ama e le dimostrerà "un
altro mondo possibile dell'amore". In questo mondo,Giuseppe, secondo
me, lei cederà. Giuseppe Dabalà: incantevoli immagini che associano
natura e amore, sotto lo sguardo di una luna che fa da culla. Che
bellezza quei " sogni stremati"; devo rivedere la mia opinione,
pensavo che i sogni non fossero mai stanchi. Quanto leggero,
delicato, il "buongiorno" di Piero Colonna Romano; non saprei che
versi evidenziare: ognuno è un'emozione. Piaciuta moltissimo.
Lorenzo Poggi: niente amore, ma innegabile (come sempre) capacità
poetica in una singolare tematica,il giudizio, espressa in stupende
metafore, dallo "zaino di marmo" a quei "nastri d'ovvietà", solo per
coglierne alcune. Colpevole, quindi, senza via d'uscita, ma ti
accusi da solo, Lorenzo. Nessuna vita, per quanto ovvia, è mai
sprecata. Termino con Aurelio Zucchi, che affronta con maestria una
tematica a me tanto cara, il carpe diem, vero? Incapacità di
assaporare, mentre il tempo fugge ("e non s'arresta un'ora", direbbe
Petrarca), quello che la vita offre. Bellissimo il "tic tac
d'eccessiva sofferenza". Un cordiale saluto a tutti, in particolare
a Lorenzo.
Sandra Greggio
Bella e convincente pagina azzurra.
Questa mi ispira:
Martin Gervasoni -Sospiro-: Benvenuto nell'azzurro. Esordio con
poesia bella e spiazzante. Sentimenti contrastanti s'intrecciano
nell'amore e nel desiderio. Affascinante molto.
Pasquale Di Meo -Averti vicino e non baciarti è ardere in silenzio-:
Vicinanza/lontananza che appaga. Bella.
Lorenzo Poggi -Il giudizio 2-: Vola sulle alte vette della poesia
Lorenzo. Immagini ricche di fantasia, liriche e bellissime. Davanti
all'ultimo giudice, con i suoi peccati e con giustificazioni che non
convincono neppure sé stesso. E ci dice tutto questo con versi da
poeta maledetto, dove difficile è sceglierne uno migliore
dell'altro. Questi da ricordare : "I voti si danno scolpiti/nelle
pietre miliari che t'hanno segnato". Ancora una volta applausi
convinti.
Aurelio Zucchi -Una difficile primavera-: Ci racconta del difficile
e della noia del vivere questa bella poesia. Complimenti, piaciuta
molto.
Simone Zanette -Non pencola più nessuna corda-: Nessuna salvezza ci
perverrà dall'alto. E la disperazione del vivere è dentro.
Sintetica, amara, violenta. Bella molto.
Giuseppe Lorentini -Solo uno stupido uomo-: Effetti del femminismo
estremizzato. Mondo difficile da accettare perché ne è assente la
pari dignità tra uomo e donna. E quel finale rassegnato è, in
effetti, sottomissione. Mondo capovolto insomma. Piaciuta molto.
Giuseppe Stracuzzi -I vagoni-: Immagini surreali che muovono al
dubbio. Vita che passa davanti a chi non può vedere e chi guarda
passarla e non la intende. Piaciuta.
S.A. Santoro -Vigliacchi-: Grido indignato, davanti allo spettacolo
delle differenze. Mi associo e concordo, sperando che…gli ultimi
saranno i primi.
Giuseppe Dabalà -Lontano-: Poetici colpi di pennello per un invito
dolcissimo "(dammi la mano amore)". Bella davvero molto.
Maurizio Spagna -nati CONTRO-: Indagare sé stessi, guardarsi allo
specchio della propria coscienza. Belle e amare riflessioni da "strizzacervelloticoamorale".
Complimenti.
Il Gabbiano -Il gruppo del Latimer-: Questa volta la premiata
agenzia viaggi "Il Gabbiano" ci conduce per mano ad ammirare il
fascino della natura degli eterni monti. E respiriamo aria pura.
Bravo molto.
Sandra Greggio -Lo scialle-: Bellissima l'immagine di braccia che
divengono scialle che protegge e che dona amore. E bello quel corpo
che diviene vestito. E lo scroscio d'una voce che diviene cascata
d'amore è altra immagine bellissima. Pochi versi, tante forti e
poetiche invenzioni. Bravissima !
A tutti un cordiale saluto, a Lorenzo un grazie per tutto questo.
Piero Colonna Romano
Oggi mi piace soffermarmi su questi autori:
- Martin Gervasoni "Sospiro": benvenuto Martin. Il tuo grido è
frastagliato. Amore e odio. "Ebbri di angoscia/e bisognosi di vita".
- Aurelio "Una difficile primavera": "cerco gli incavi della
tenerezza". A me basta questo.
Salvatore Armando "Vigliacchi": Giustamente arrabbiato!
- Dabalà "Lontano": complimenti Giuseppe! Incredibili immagini!
Senza parole!
- Enrico "La Signora di Shangai": "una signora di shangai/e un volo
nel blù/mi confondono le mentali sanità ".
- Piero "Buongiorno": un risveglio felice. Un sussurro d'amore. Meno
infrequente di quanto si creda.
- Il Gabbiano "Il gruppo del Latimer": la disamina del silenzio è da
manuale. Siamo insieme a te su quella cima.
- Sandra "Lo scialle": lo scialle che cade e lui a far le veci. "E
su tutta me stessa una cascata d'amore" . Sandra siamo ai limiti del
consentito!
Un saluto per tutti.
Lorenzo Poggi
7/6/2011
In queste umide giornate è bello rifugiarsi
nella pagina azzurra. Questo i miei reumi mi suggeriscono:
Enrico Tartagni -Cenotafio-: Merita una corona d'alloro alla
memoria. Molto bella, molto piaciuta. Complimenti.
Antonia Scaligine -Giorni orfani d'eticità-: Ottimo suggerimento a
Kant che l'avrebbe fatto suo, vivesse da queste parti oggi. Giorni
orfani d'eticità è l'esatta descrizione del nostro vivere. E, se
spes ultima dea, forse dovremmo tutti rimboccarci le maniche e
agire. Complimenti per l'analisi e per come esposta.
Antonio Fabi -Sonetto caudato- …ed un po' violentato. Ma quanta
saggezza in questi suggerimenti ! Approvo, restando a guardare.
Lorenzo Poggi -Tempo scaduto-: Mi piace sempre leggerti. La tua
rabbia, le tue analisi, il tuo modo d'esprimerle mi incantano.
Consentimi una chiosa: nei versi "Mi tiro sassi allo
specchio/schivando quel tanto che serve" mi risuona dentro Petrarca
e la sua "voluptas dolendi". Lui riconosceva la sua accidia ma
diceva che, tutto sommato, gli stava bene così. Tu riconosci i tuoi
errori ma, davanti allo specchio (S. Agostino) che te li ricorda, ti
schivi. Molto, molto bella.
Aurelio Zucchi -Tele-: Fa il paio con "Giorni orfani d'etica". Anche
qui un'analisi spietata del mondo nel quale viviamo. Detta bene e
piaciuta molto.
Simone Zanette -Il giorno dopo-: Belle immagini. La leggo quale
metafora del vivere odierno, dove quel che era un tempo si degrada
tristemente al sole.
Giuseppe Lorentini -Semplicemente amore-: E semplicemente deliziosa
per la persona alla quale è destinata. L'attacco ha il ritmo della
poesia dei grandi del centro America. Per il resto, questo si chiama
parlare chiaro!!
Michael Santhers -L'offesa-: Con questa fa quattro. Oggi freme di
rabbia questa pagina azzurra. Rabbia per ciò che vediamo e quel
verso "tra macigni di mura a recinzione d'ingiustizie" è la sintesi
di tutta la poesia. Bella e piacevole come sempre.
Giuseppe Stracuzzi -Il re-: Sì, inchiniamoci al verso. Re di cuori.
Bella davvero. Complimenti Giuseppe.
Armando Bettozzi -Unica-: Bellissima dedica a Lisa che, penso, si
commuoverà nel leggerla. Piaciuta molto.
S.A.Santoro -Tracce-: Quanto bello questo guardare all'amore che,
pur trasformandosi nel tempo, resta ancorato a "quell'iniziale e
lieve batticuore". Ed i tuoi sonetti sono musica.
Gabriele Renda -Coppole e colletti (sporchi)- E dopo Scaligine,
Poggi, Zucchi, Zanette e Santhers, ecco Gabriele che dice pane al
pane, con la sua ironia tagliente.
Debora Stifani -Mi hai fatto come un prodigio-: Sette versi intensi.
Raro poter dire tanto amore e tanta riconoscenza in così poco
spazio. Complimenti.
A tutti una più asciutta serata. A Lorenzo un caro saluto.
Piero Colonna Romano
Ringrazio i commentatori e poeti
Giuseppe Stracuzzi grazie .In questa voluttuosa meraviglia dove
gorgheggia l'atomo
pensante,
si muove un verso. il re .dove l'anima cerca un appiglio.mi piace
Sonetto caudato - ma dove sono finiti i grandi poeti?ci mettiamo in
coda
anche noi con i sonetti , strambotti e qualche volta ci arriva
qualche
botta .dai nostri colleghi poeti . Ognuno di noi è libero di dire
ciò che
vuole con satira , allegoria , rima , diplomazia,senza mai offendere
nessuno, così come ha fatto Antonio Fabi . La poesia non insegna a
vincere
anche se è vero manca di intensità, Lorenzo de Ninis ci offre la
possibilità di esprimerci gratuitamente , e noi , poeti e non poeti
liberamente postiamo qualche versetto ...
Un saluto a tutti con affetto
Antonia Scaligine
Grazie a Piero Colonna Romano e Lorenzo Poggi
per i commenti.
Anche oggi ho letto una bella pagina azzurra, mi piace segnalare
qualche poesia.
“Cenotafio” Enrico Tartagni. Davanti al Cenotafio il silenzio dei
morti conduce a riflettere e a percorrere i momenti della vita.
“Giorni orfani di felicità” Antonia Scaligine. La vita quotidiana
conduce a trascurare i veri valori. C’è molta saggezza nelle
riflessioni.
“Tempo scaduto” Lorenzo Poggi. La definisco con gli aggettivi bella,
amara. “per trovare le strade di nuovo, principiare il cammino che
porta
verso l'alba d'un giorno diverso”
“Tele” Aurelio Zucchi. La vita incanalata tra le intercapedini del
progresso ha disorientato gli uomini facendogli perdere il gusto
della gioia.
“Il giorno dopo” Simone Zanetti. “esposti alla mercé/ d’un sole /
crescente.” Bella metafora.
Oggi desidero salutare e ringraziare tutti, a partire dal nostro
professore Lorenzo a cui dobbiamo la nostra presenza nel sito, con
particolare intensità e con un forte abbraccio per i bei momenti che
ho trascorso, poiché recandomi al mio paese natale sospendo per i
mesi estivi le poesie…
Giuseppe Stracuzzi
Non so bene a chi si rivolga Antonio Fabi con
"Sonetto caudato", sicuramente a qualche poeta di questo
sito, ma nel testo c'è troppa arroganza e non mi è piaciuto.
Di "Tele" di Aurelio Zucchi vorrei evidenziare il seguente, alto
pensiero:
rischiamo di morire vivi
Un saluto a tutti
Simone
6/6/2011
Scarna ed essenziale l'odierna pagina azzurra
ma quel che c'è risuona poesia. E questo sento:
Livia Fedele -e tremi già-: Incantevole questo narrar l'attesa e
quanto ben resi quei palpiti di desiderio. Quanto brava sei !
Enrico Tartagni -Giardino-: Metafora di ciò che è la vita. Paure e
profumi, sconfitte e vittorie e sì , così non fosse, "sarei lievito
ai miei incubi/concime per i fiori dei sepolcri".
Tiziana Cocolo -Tesori-: "Appoggiate al respiro/………../sensazioni
d'universo". Che altro chiedere alla poesia ? Bellissima.
Lorenzo Poggi -La campagna nel cuore-: Pennellate da macchiaiolo in
questa bellissima poesia. Lorenzo aspira a corona d'alloro e la
merita per il suo profondo sentire poesia e per il suo renderla con
efficacia e sentimento. Applausi convinti e complimenti vivissimi.
Carlo Chionne -Aesopus ad ciarlatanum- Pure Diogene lo cercava. Lo
cerca ancora.
Simone Zanette -Aforisma-: Già, la verità è nuda. Bella la
similitudine e bene espressa.
Giuseppe Lorentini -Le rose ed il mare-: Romanticissime immagini. Ne
percepisco il profumo di mare e di rose. Colgo l'appagamento, che da
questo ammirare deriva, di chi tutto questo ama. Piaciuta molto.
Giuseppe Stracuzzi -Oasi di tepore-: E' quella che tutti cerchiamo
quell'oasi, forse per ingannare il tempo, forse per vedere spuntare
fiori. Bella come tutte le tue.
Antonio Bellin -A Federica- E quali auguri potrebbero essere più
graditi di questi ? Molto bella e Federica si abbia anche i miei.
A tutti un caro saluto. Un grazie al nostro Lorenzo.
Piero Colonna Romano
I miei commenti come frammenti e schegge
d'impressioni ed emozioni.
- Livia Fedele "e tremi già": "Cerchi sempre più larghi/nel lago dei
tuoi occhi". Le emozioni sconvolgenti dell'amore.
- Enrico Tartagni "Giardino": passaggi molto intensi e forti profumi
dal giardino.
- Giuseppe Lorentini "Le rose e il mare": Tutti noi abbiamo in testa
un posto così. Ma la poesia lo rende ancora più bello.
- Giuseppe Stracuzzi "Oasi di tepore": al cuore secco per troppo
freddo e siccità d'amore s'oppone un raggio di sole che crea un'oasi
di tepore che inganna il tempo e fa spuntare i fiori.
- Antonio Bellin "A Federica": Originalissima sottolineatura degli
anni trascorsi in occasione d'un compleanno: "Diciotto
petali/riuniti nella corolla/del fiore della vita/Ti sono scivolati
via".
Un saluto a tutti.
Lorenzo Poggi
"La campagna nel cuore" di Lorenzo Poggi,
un'eccellente pennellata da pittore dell'anima.
"Le rose e il mare" di Giuseppe Lorentini, sorprendente connubio di
elementi naturali.
Bravi tutti.
Simone
5.6.11
Un benvenuto a Debora Stifani che
dimostra di avere qualità con la sua "Desiderio", profonda e
suggestiva.
Molto bella "Vorrei chiamarti amore ogni volta che ti vedo" di
Pasquale Di Meo, dove viene descritto un amore che trascende da ogni
cosa, di seguito i tre passaggi che più mi hanno colpito:
Vorrei chiamarti Amore ogni volta che ti vedo
perché è quello il nome che il mio cuore ti ha dato
vorrei baciarti come si legge una poesia
così io voglio amarti, per quella che non sei
Grazie a Giuseppe Lorentini per avermi fatto conoscere la parola "Heimat",
quello che di meraviglioso c'è dentro.
"Anime smarrite" di Salvatore Armando Santoro mi ricorda la canzone
"I vecchi" di Claudio Baglioni, splendida la similitudine contenuta
nella chiusa:
I nostri vecchi
sono come foglie accartocciate
trasportate in una giornata di vento
per le strade del mondo
Simone
5/6/2011
Giorno di festa e pagina azzurra festosa.
Ne penso questo:
Un benvenuto a Debora Stifani che certamente saprà allietare le
nostre belle pagine.
Gabriele Renda -Ministro di Dio-: Mi associo, applaudendo, a questo
bel ricordo d'un campione della democrazia.
Enrico Tartagni -Paradiso-: ….il paradiso in un viso. Bellissima.
Antonio Fabi -Il XXXI Maggio- Sembrava persa la speranza ma la
saggezza del popolo e la sua indignazione hanno smentito i
pronostici pessimistici. Primavera italiana simile a quella che
scuote l'Africa e dintorni, uguale negli intenti, diversa
(fortunatamente) nei modi d'esprimersi. Molto bene!!
Pasquale Di Meo -Vorrei chiamarti amore ogni volta che ti vedo-:
Bella molto questa dichiarazione d'amore. Il romanticismo è morto ?
Non nella poesia dove è vivo e vitale.
Tiziana Cocolo -E poi la vita-: Inno alla vita ed al suo scorrere.
Molto bella e piaciuta. Complimenti.
Lorenzo Poggi -Visite sacre-: Il racconto poetico d'una visita ad
una chiesa, fatto col solito stile personalissimo ed incisivo. Si
vede ciò che hai visto.
Carlo Chionne -Murum mustellarumque pugna-: Perle di saggezza dal
passato remoto. Sempre apprezzate e godute nella loro bella
traduzione.
Marinella Addis -Non succerà più-: Terribile rievocazione di due
tragici fatti di cronaca, raccontati con intensa poesia.
Simone Zanette -A Carlo- Vorrei leggerla come un ringraziamento ad
un figlio neonato del quale possiamo godere dei suoi versi allegri.
Piaciuta.
Giuseppe Lorentini -Die Heimat-: La lingua di Goethe ci regala
questo sostantivo denso di significato. E mi sovviene l'Oskar del
Tamburo di latta che decide di crescere alla sconfitta del nazismo
ma, sulle sue spalle, spunta una grande gobba. Quella del peso sulla
coscienza di quel popolo. Heimat ?
Michael Santers -La storia-: Col bello stile di sempre, Michael ci
dice della sua visione della storia.
Antonietta Ursitti -Sento-: Bella molto questo invito all'ottimismo.
Decisamente brava.
S.A. Santoro -Anime smarrite-: Gli anziani "foglie
accartocciate/trasportate in una giornata di vento". Quanto triste
questa condizione, quanto tristi chi li abbandona disperdendone il
sapere. Sempre gradevolissimo leggerti, caro Armando. Un saluto.
Mari Rosa Cugudda -Dolce madre-: Quanto amore trasudano questi pochi
versi. Che miracolo la poesia ! Complimenti.
A tutti una felice domenica, a Lorenzo un grazie.
Piero Colonna Romano
Oggi non dico niente, mi limito a ripetere due
versi incredibili di Michael Santhers:
"La storia è un segugio di Dio/ si guadagna il pane con la verità".
Lorenzo Poggi
Buona domenica
Grazie di cuore Simone per il tuo commento -Dobbiamo lasciarci
plasmare,
cullare, modellare come argilla dalla vita il nostro vaso di creta
che gira-
i tuoi pensieri sono sempre .come si suol dire "azzeccatissimi "
Grazie Renato Bellin , ho letto con soddisfazione e considerazione
il tuo
commento . anche tu sei molto bravo e le tue poesie bel rimate ,
satiriche ,
parlano e si fanno ascoltare ,mi piacciono molto,
se fossi un'ampolla,"fragile, trasparente, uscir tra la folla...
guardandomi bene intorno"
Grazie Gabbiano sempre affettuoso e bravo .
Saluto Piero Colonna Romano sempre disponibile con i commenti e
poesie ,
saluto tutti , in particolar modo il silenzioso e garbato Lorenzo de
Ninis .
Antonia Scaligine
4/6/2011
Altra bella pagina azzurra, altre emozioni. Queste le mie:
Gabriele Renda -La filastrocca degli…spostati-: Stiamo vivendo in un
mondo capovolto, grazie al nostro disinteresse per gli avvenimenti
che scorrono, grazie alla lugubre filosofia strisciante del "tanto
tutto è sempre andato così". Bene la tua ironia, ma quel che accade
è conseguenza di duplici interessi che si intrecciano: quelli di un
partito a carattere esclusivamente regionale e quelli personali
dell' imprenditore che ci governa da troppo tempo. Tra i due c'è
voto di scambio.
Temo che durante questa agonia politica ne vedremo ancora delle
belle.
Enrico Tartagni -Sotto al planetario-: Scoppiettante d'immagini da
fantascienza, decisamente affascinante, ci narra dell'universo e di
noi stessi spaesati e privi di risposte al nostro essere.
Luigi Di Francesco -Isacco-: Bella filastrocca dove si narra come da
una sfiga colossale possa nascere la comprensione di fondamentali
regole della fisica. Piaciuta molto.
Antonio Fabi -Che legnata !-: Plauso al popolo italiano per ciò che
ha saputo esprimere col voto.
Quello che è accaduto fa il paio con ciò che sta accadendo
nell'Africa del nord e nel medio oriente. Fortunatamente qui a colpi
di schede elettorali ma con l'identico significato.
Antonia Scaligine -M'infilo nei pensieri-:Bellissima e dolente.
Questo rincorrere dolci ricordi, confrontarli col presente senza
speranza, senza allodole che cantano come un tempo. Struggente.
Aurelio Zucchi -In un mattino quando fuori brina-: L' impazienza
nell'aspettare il calore di stagioni più favorevoli ci induce ad
anticiparle. Riusciranno i nostri eroi…..?
Il Gabbiano -Il sentiero nel bosco-: Con lievi pennellate dipingi
una natura ancora incontaminata. Hai la capacità di fare sentire
odori e suoni, con questi versi semplici e dolci. Bella.
Maria Rosa Cugudda -Fiumi di lacrime-: Pare il de profundis per la
poesia precedente. Ma in effetti dovremmo piangere davanti al
degrado. Ma, più che piangere, dovremmo ribellarci. Bella e
piaciuta.
A tutti una felice domenica. Al nostro splendido vate un particolare
saluto. Piero Colonna Romano
4/6/2011
Antonia Scaligine e Piero Colonna Romano
Ben tornata carissima Antonia, ho letto con molto piacere la tua
bella e godibile poesia, che mi ha commosso moltissimo e non ha
bisogno di essere commentata, perché si commenta da sola. Lo stesso
devo dire dell’amico Piero Colonna Romana, per le sue bellissime
composizioni poetiche. Siete entrambi bravissimi! Il “ Gabbiano”
cerca di raccontare in versi le sue lunghe esperienze di vita del
nostro meraviglioso Paese. Vi giungono i miei più cari saluti,
unitamente al nostro carissimo prof. Lorenzo.
Il Gabbiano
Chiedo perdono ad Antonia Scaligine per
aver erroneamente stravolto ieri
parte della bellissima poesia "M'infilo nei pensieri".....infilo il
volto
nei pensieri
come la luna nella notte...Complimenti per la profonda leggiadria
nel
scrivere con l'anima!!
Renato Bellin
Buon fine settimana a Lorenzo e tutti i sitani.
Antonietta Ursitti. E un grazie caloroso a Piero Romano Colonna che
ha sempre belle parole per me.
Antonietta Ursitti
"solo una canzone 2 giugno '11" di Renzo
Giordani, mi è piaciuta, è una bella poesia musicabile,
interessante il mutamento degli stati d'animi della notte che
accompagnano il brano.
"M'infilo nei pensieri" di Antonia Scaligine, ricca di metafore,
questa la mia preferita:
E così che .insidiosi
cembali di tempo
Un saluto a tutti
Simone
Antonia Scaligine con "M'infilo nei
pensieri"....infilo il volto nei
pensieri come il volto nella notte....Complimenti per la profonda
leggiadria
nel scrivere con l'anima!!
Renato Bellin
3/6/2011
Ancora due belle pagine scritte nell'azzurro,
ancora emozioni. Queste:
2 giugno
Chiara Renna -Cucendo la notte ci ritroviamo dispersi-: Benvenuta
tra noi. Delicati versi che preludono l'amore. Bello questo "Ancora
non è l'amore, ma rassomiglia a un segreto."
Maria Rosaria Teni -Soldato bambino-: Ci racconti, dolentemente,
dell'uso che si fa di bambini inermi, per farne assassini. Molto
forte questa denuncia.
Gabriele Renda -Figli-: Sembra la risposta alla precedente. Gabriele
ci dice dell'amore per i figli, con vero sentimento.
Fata Morgana -Il mio paese-: Ritorno ad un luogo amato dove non
tutti desideri si sono realizzati. Bel ritmo, bel disegno. Piaciuta.
Silvio Canapè -Ho atteso Maggio coi suoi fiori-: L'attesa,
realizzata, d'un amore e d'un maggio odoroso e fiorito. E con maggio
che svanisce, svanisce amore. Bella e romantica.
Lorenzo Poggi -Granelli di polvere-: Inutile la perfezione costruita
attorno, inutile quel regalare rose, se nei cassetti restano chiusi
i sogni perché deserto è il nostro sentire. Rassegnata, amara e
bella. Complimenti.
Carla Conti -Pappagalli verdi-: Terribile questo contrapporre un
padre che raccoglie i resti del figlio, con un amoroso altro padre
che fa gesto d'affetto nei confronti del suo, prima di andare a
fabbricare quegli ordigni che daranno pane al suo e morte e quelli
d'altri. Terribile realtà, purtroppo, tutt'ora reale. Applausi per
la tua sensibilità e per come sei capace d'esprimerla.
Luigi Di Matteo -Muti clamori cambiano-: Il vivere di tutti i
giorni, i desideri, i progetti, immersi in una surreale volontà che
ci condiziona e non sappiamo gestire. Atmosfera da ineluttabile
tragedia, disegnata con versi intensi e belli.
Il Gabbiano -La riviera del Limoni-: Anche questo è un viaggio
proposto dall'agenzia viaggi "Il Gabbiano". Ma qui c'è qualcosa di
più: c'è l'identificarsi con quei paesaggi, farli diventare corpo
del corpo, memoria dentro memoria. E così renderceli vivi,
palpabili, godibili. Bravissimo !
3 giugno
Enrico Tartagni -Cuore guasto-: Già, non si può cantare se il cuore
si guasta. Resta quel desiderio di poesia da sentire e comporre.
Luigi Di Francesco -Archimede-: Spassoso racconto di come Archimede
arrivò a scoprire la sua famosa legge. E poi dicono che le donne non
servono………..
Aurelia Tieghi -Mongolfiera-: Parrebbe metafora della nostra anima,
dei nostri sogni. Molto bella. Piaciuta.
Piergino Pedrocco -Poesia vuota-: In punta di dita per scrivere di
sé e lasciare ricordo. Probabilmente questa è la vera essenza della
poesia.
Pasquale Di Meo -Mi manchi-: E' un po' come la felicità che non
consiste nel raggiungerla, bensì appagante è il percorso che si
compie per realizzarla. Così il ricordo d'un amore non avuto, canta
dentro nostalgicamente.
Renato Bellin -Siamo e sono-: "Dormir in una lacrima" e "dormiamo
tutti nella stessa lacrima" sono versi cornice dell'appiattimento di
tutti sull'apparire e nel non essere. Tutti omogeneizzati e sperare
di trovare identità personale "è grasso che cola". Piaciuta.
Tiziana Cocolo -Il tempo del melograno-: Risorge la natura ed in
quelle tenere gemme c'è la speranza del futuro e l'attesa dei suoi
frutti. Bella.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -4 novembre-: Davanti al monumento
bronzeo, che descrive un episodio della prima guerra mondiale, posto
in Binasco, tornano ricordi e, con questi, un sentimento di
riconoscenza nei confronti di che perse la vita per questo paese.
Carlo Chionne -Vulpis lupus et simia iudex-: Diciamo che la
giustizia è uguale per tutti ? Davvero?
Martina Modesti -Abbandonati-: Sempre la consapevolezza è pesante
più d'un sospiro ma rara da realizzarsi. Ed il sole guarda con
raccapriccio questa dolente, mai consapevole, umanità.
Antonietta Ursitti -Vedo-: Viaggio, a ritroso, nella memoria di
tempi in cui ci nutrivamo di speranze. E nostalgia per quelli nel
vivere d'oggi. Molto bella.
Carla Conti -Arpa eolia-: Bellissima. Mi tornano in mente alcuni
versi di Poe che dicono: "Son coeur c'est comme un luth suspendu,
non que l'on touche il resonne". Fossimo tutti arpe eolie !
Giuseppe Dabalà -Intimità-: Tenerissimo questo disegnare attimi di
dolce intimità. Questo tepore che si avverte leggendo !
Particolarmente belli i versi "E la curva dei tuoi occhi/disegna
l'arco della mia felicità". Applausi.
Un saluto cordialissimo a tutti. Al magnifico un grazie.
Piero Colonna Romano
Ho apprezzato molto "Vittime dello stress" di
Gabriele Renda, molto simpatica e godibile. Lo vedi che
anch'io apprezzo l'umorismo se fatto bene?
Molto bella "Intimità" di Giuseppe Dabalà, in particolare la
seguente immagine:
Ti guardo e penso: se tu non fossi mia…
Ma tu sei lì
E la curva dei tuoi occhi
Disegna l’arco della mia felicità
Un saluto a tutti
Con affetto
Simone
2/6/2011
Quello che mi dà più fastidio nel
commento di Gus è l’essere accusato di “genuina ingenuità”.
E’ come dire “può dire quello che vuole, tanto non capisce niente”.
“Non si è accorto nemmeno della martellante campagna estremamente
pubblicizzata dalle reti pubbliche e private contro il Signor B.”.
Il signor Gus si dimentica, quando gli conviene, che il 60% degli
italiani non legge giornali e che le loro informazioni politiche
sono ricavate dai telegiornali. Certo giornali come Repubblica,
comici come Benigni e Crozza, le trasmissioni di Santoro e Floris e
Report e la Dandini cercano di dire la verità ma chi li vede se non
un pubblico già di sinistra? Secondo Gus diffondono insieme ai
politici dell’opposizione, contropanzane, secondo me no. E’ tutto
qui. Non mi sento un ingenuo. “Le sfide son tante e tutte
difficili. Non è più tempo di clown e magnaccia”.
Invito Gus a riflettere su quest’altra mia poesia: Non mi
sentirai mai dire/sono tutti uguali./Non mi vedrai mai fare/d'ogni
erba un fascio./Non mi sentirai mai giustificare/misfatti./So
distinguere il grano dal loglio/e strappare la gramigna dal prato./
Solo la mano impotente/che ha perso la speranza/s'affida al tutto o
niente./Solo chi ha coscienza pelosa/spera che anche gli altri/siano
come lui./Insieme si complimentano/a vicenda dello
sfascio/provocato.
Tanti cari saluti signor Gus e la ringrazio per l’apprezzamento
formale alla qualità dei miei versi.
Lorenzo Poggi
Caro Simone apprezzo molto i tuoi aforismi
che sono pillole di saggezza, ma un pò di umorismo non guasta
mai, di questi tempi in cui, ammettilo, si ride poco anche per colpa
di questo regime che ti toglie l'aria...e allora prendila così...
Ringrazio di cuore Lorenzo, Piero, Giuseppe, Sandra e Cristina per i
graditi commenti alle mie "composizioni".
Un caro saluto a tutti da Gabriele in
primis al Prof.Lorenzo.
Un benvenuto a Chiara Renna che
esordisce sul nostro sito con una bella poesia evocativa, "Cucendo
la notte ci ritroviamo dispersi".
Simone
1/6/2011
Per rispondere al caro Giuseppe:
E' vero che si può fare anche poesia satirica o di cronaca, però ho
notato che da un po' di tempo, specie negli ultimi tempi ce ne sono
un po' troppo di queste poesie sulla nostra pagina.. E' un mio
parere personale.. Scrivere è raccontare, ma sarebbe meglio
raccontare di più usando il linguaggio dell'anima, ben venga poi
anche qualche poesia di satira o di cronaca.. Non me ne vogliate..
E' una mia opinione..
Saluti
Simone
Lorenzo Poggi "29 e 30 maggio"
Chi cavalca tigri / come ombre cinesi / a spaventar bambini /
solo ora s'accorge / di cavalcare somari ... Il re era nudo /
ma nessuno parlava. / L'incanto è finito. / Chi vende panzane /non
trova clienti / .... A parte le immagini poeticamente
più che accettabili ti rispondo : Magari! dove non posso essere
d'accordo e sulla tua affermazione : " l'abbrutimento è passato".
E ripeto volesse Iddio! Credi proprio che "Chi vende panzane
/ non trova clienti (otto milioni di voti personali e vedremo
alla prossima tornata) .Mi ricordi De Filippo, il grande
Eduardo, che nella sua "Napoli milionaria" dopo la fine della guerra
e la caduta del Fascismo disse "E' passata a nuttata". Solo
pochi anni dopo dovette cambiare la frase con "Ada passà a
nuttata"! Poi dici "ma nessuno parlava" come e la
Repubblica di De Benedetti il milionario che paga le tasse in
Svizzera, e il Fatto quotidiano, e L'Unità e la Dandini e
Celentano e Benigni, e Crozza e Floris e Santoro e Gard Lerner e
Fini e Casini e Bersani e Di Pietro e Vendola e Grillo? e
Napolitano, nessuno parlava, nessuno vendeva contropanzane? ma
dove hai vissuto. E chi saranno questi altri : un magistrato e un
avvocato a Milano e Napoli quali esperienze hanno per governare due
metropoli. Gli faranno fare quello che vogliono. La verità caro
Lorenzo che lo scuotimento non c'è stato e in questo paese di
voltagabbana non ci sarà mai . Salvo un miracolo rivoluzionario che
svegli il "popol morto" di carducciana memoria. Credimi non è con
questi petulanti uomini che passerà la nottata.
Comunque il brano è sagace e scritto bene.Per cui ti faccio i miei
complimenti anche per la sua genuina ingenuità.
Gus
di cavalcare somari
per bambini cresciuti.
Il re era nudo ,
ma nessuno parlava.
L'incanto è finito.
Chi vende panzane
non trova clienti.
Le sfide son tante
e tutte difficili.
Non è più tempo
di clown e magnaccia.
Lorenzo
Poggi
Ringrazio Piero Colonna Romano, sempre
disponibile a commentare con bravura
e grande sensibilità.
Mi dispiace molto per Simone che non ha gradito la pagina odierna.
Ma i poeti, non credo siano obbligati a scrivere sempre con il
linguaggio
dell’anima. Talvolta possono dimostrare di saper usare l’ironia o la
satira,
o esprimere la loro soddisfazione, in versi forse non propriamente
“poetici”
ma adeguati agli avvenimenti.
Dopo tutto, caro Simone, non siamo in lista per il Nobel.
Con simpatia.
Un saluto a tutti ed in particolare al Maestro.
Giuseppe Dabalà
Vibrante di soddisfazione, per i risultati
delle ultime amministrative, l'odierna pagina azzurra. Poesia
è anche questo: accusa, esaltazione, soddisfazione, speranza. Moti
dell'anima sempre. Questi i miei:
Antonio Teni -Eldorado-: E' quello che perderemo perchè stiamo,
giorno dopo giorno, demolendolo masochisticamente. Con belle
immagini (difficile citare un verso, dovrei ricopiarla interamente)
Antonio ci ammonisce di ciò. Complimenti
Antonio Fabi -Amministrative 2011-: E' da lungo tempo che è iniziata
la putrefazione. Fortunatamente, quando i miasmi sono divenuti
insopportabili, il popolo (che rammentiamo sovrano) ha deciso che è
giunta l'ora di derattizzare.
Fabio Sangiorgio -Se non ti avessi amato-: L'inutilità
dell'esistenza, se priva di traguardi d'amore. Delizioso il verso "a
spingere il giro della luna". Piaciuta molto.
Luigi Di Francesco -Io non li capisco-: Palazzeschi, su tutti, ha
giocato con le parole. Sei in buona compagnia. Piaciuta.
Guido Trinci -Granelli di una Clessidra-: Bella la similitudine tra
granelli di clessidra e ricordi. Bello quel reinventarli per
riviverli. Piaciuta.
Maddalena Gatto -Le fantasie più rare-: Tempo fa definii la parola
"arma micidiale". La poesia, la tua, la vostra, la rende balsamo per
l'anima. Molto bella. Brava.
Pasquale Di Meo -I tuoi occhi- Ed ecco la prova provata di quanto
detto sopra. Anche questa piaciuta molto.
Lorenzo Poggi -19 e 30 maggio 2011-: Urlo liberatorio, col solito
stile asciutto ed incisivo. Sì, è passata l'epoca di clown e
magnaccia. Ma ricordiamo sempre "La peste" di Camus. Concordo con
tutto.
Carla Conti -Ero forse io-: Ci racconti del bimbo che dovrebbe
esserci in ciascuno di noi. Quello ci farebbe superare le avversità
lievemente, quello ci consentirebbe di guardare alla vita con un
sorriso, con ottimismo, con amore, con curiosità. Ma non tutti hanno
piccoli piedi. Sempre piacevole leggerti. Brava molto.
Giuseppe Dabalà -Son tornate le scope a volare-: Applausi. Sì,
finalmente ci siamo svegliati da un incubo. Porrei, però, molta
attenzione a dove scopare quell'immondizia. Se possibile, non sotto
un tappeto. Piaciuta.
Sandra Greggio -Petalo di vita-: Ti auguro che l'ultimo resti
positivo. Belli ed intensamente poetici i primi quattro versi.
Applausi.
A tutti un caro saluto. A Lorenzo un sentito grazie.
Piero Colonna Romano
Una "profezia poetica" immediata e che fa
riflettere quella di Maria Rosa Cugudda, che insieme a Sandra
Greggio e Fabio Sangiorgio alzano un po' la qualità della pagina
odierna, che non mi è piaciuta molto a dir la verità, oggi trovo,
più di altre volte che ci siano poesie che non hanno il linguaggio
della poesia e cioè quello dell'anima.
Un caro saluto a tutti compreso il nostro Vate Lorenzo
Simone
31/5/2011
Termina maggio e pagina azzurra sempre più
ricca di fiori. E questo il loro profumo:
Luigi Di Matteo -C'è un vecchio casamento in un sobborgo-: Benvenuto
Luigi. Bella questa poesia che descrive, a fosche tinte, la
periferia d'un paese. E la nostra periferia, forse.
Giuseppe Dabalà -Cantavamo "O bella ciao"-: Vorrei leggerla come
metafora della libertà. Ci sta tutta. Lo scorso weekend ce ne ha
portato il profumo. Bella e sentita molto.
Gabriele Renda -Bat-Letizia-. Le bugie hanno le gambe corte, come si
sa. Purtroppo i tempi, tra un elezione e l'altra, sono lunghissimi
ed i danni difficilmente rimediabili.
Giuseppe Stracuzzi -La pioggia-: Galeotta la pioggia ! Mi tornano in
mente le parole d'una antica canzone che parlava di pioggia,
ruffiana d'un incontro. Bella.
Enrico Tartagni -Il rettile 3. La vendetta-: E' probabile ch'io
abbia "toppato" nel commento al precedente rettile. Qui siamo in
Star Gate, salto nell'antimateria e nel tempo. Ritorno alla nascita.
O, forse l'ispirazione l'ha data "Il verme conquistatore" di Poe ?
Belli i versi "la femmina/l'esplorò/perpetuò/le sbattezzate specie",
ma ci racconti qualcosa di più ?
Luigi De Francesco -Il figlio di Marte-: Marte, dio della guerra, fu
di prolifica prole. Dovunque ne subiamo la presenza. Belli i versi
con i quali ne descrivi gli esiti, ad esempio "La morte è un fiore
di serra/un giardino è la terra" Complimenti, piaciuta molto.
Lorenzo Poggi -Il bersaglio-: Si, caro Lorenzo, se ritrovassimo la
strada della morale "Solo dopo,/nel fondo degli occhi,/lenzuola di
lavanda/saranno stese al sole." Applausi, bravissimo.
Carla Conti -Ombre cinesi inverse-: Pare un connubio tra "L'ultimo
imperatore" ed i boat peoples. Bellissime immagini risaltano da ogni
verso, come un dipinto, come le belle immagini di Bertolucci o di un
documentario sull'oriente. Piaciuta molto.
Maria Rosa Cugudda -Bimbi di Haiti-: Applausi. Poche pennellate per
dirci tutto il dolore d'un paese infelice, dove non c'è speranza per
i più deboli, nell'indifferenza mondiale.
Euro Della Sala -L'aquilone-: Deliziosa similitudine: un aquilone,
una donna. Bello quel descriverne le evoluzioni. Forse c'è un filo
di troppo. Piaciuta molto.
A tutti un augurio perché giugno porti serenità. E ferie. A Lorenzo
un ringraziamento. Piero Colonna Romano
Ho saputo solo ora della scomparsa di
Marcello...non riuscivo più a contattarlo ed ero
preoccupata....
sono sconvolta...ora non ho parole....solo un dolore grandissimo....
Stefania Stravato
30/5/2011
Ringrazio Piero
Colonna Romano per i graditissimi commenti, che specchiano
mirabilmente i pensieri di ciascuno.
Io dopo aver letto la bella pagina
azzurra manifesto il mio gradimento per tutte le poesie. Ne cito
alcune:
“Pace senz’argini” Antonio Teni. C’è
un sentimento profondo per la natura “Oh, maggio odoroso! /Di
boschi e giorni fioriti /sul davanzale dei sogni!”
“Un altro amore” Sandra Greggio. Mi
piace sottolineare la riflessione “esiste un amore diverso… è il
vero ed autentico amore”.
“Il rettile 2” Enrico Tartagni.
Metafore ed espressioni molto belle. La fine è stupenda “a
ripopolare di se stesso / l'angoscia di inevitabili evoluzioni.
Molto piaciuta.
“Teatro dell’opera
ancora” Lorenzo Poggi. La vita è un teatro coi “riflessi
scintillanti di diademi e rubini” , c’é la malinconia nel
rimpianto della giovinezza. Adesso il palco è deserto“.
“Punto d’arrivo„ Piero Colonna
Romano. Anche qui molta malinconia…c’è voglia d’infinito “E cerco
il cielo/ e cerco il mare /dove la mente /possa annegare.
“Tracce di storia” Il Gabbiano. Un
paesaggio che invita ad una incantevole vacanza.
Cari saluti a tutti, grazie a
Lorenzo.
Giuseppe Stracuzzi
Frizzante pagina azzurra oggi.
Sentimenti, emozioni, analisi, accuse, tutto quanto anime poetiche
possono esprimere. E questo il mio sentire:
Carla Conti -Dellafilosofiadellamore- Ardua esegesi. Non è ben
chiaro dove voglia parare Carla, con questa sua criptica poesia.
Metafore, similitudini ed iperbole si intrecciano e suoni e colori
ne derivano. E Platone si rotola nel sacello e la statuetta sopra il
comodino applaude. Per capire meglio chiedo tris. Per concludere:
spettacolarmente brava.
Antonio Teni -Pace senz'argini-: Ballata del maggio e del desiderio
di libertà negata. Bellissime pennellate di un pittore figurativo
che sa cogliere il sentimento che c'è nella natura e racconta,
magistralmente, il proprio sentire. Mi ha incantato.
Michael Santhers -Epitaffio 109- Il riferimento, nel ritmo e nel
senso, è sempre "L'antologia di Spoo River". Il fluido italiano ci
fa fare pace con la poesia e versi quali "…mentre i bulbi/in viaggio
inverso scoperchiavano la terra" di questa ne esaltano il valore.
Complimenti sempre più convinti.
Sandra Greggio -Un altro amore-: Pare una risposta alla Carla Conti
di oggi. Mutatis mutandis, qui si racconta di quanto bello è….non
illudersi. Traduzione erotica de "La volpe e l'uva" ? Scherzi a
parte, poesia apprezzabilissima. Brava Sandra.
Gabriele Renda -L'urlo di Gaia-: Hai ragione Gabriele, noi siamo
artefici del nostro destino e così abbiamo reso possibile tutto
quanto tu hai descritto. E' ora di guardarci dentro e di cambiare.
Giuseppe Stracuzzi -Diamoci del tu-: E cominciamo a renderci conto
che il DNA che ci permea e crea è identico in ogni essere umano,
qualsiasi sia il colore della pelle. Si, diamoci del tu. Piaciuta
molto.
Enrico Tartagni -Il rettile 2-: Il rettile quale metafora del genere
umano, così tutto è chiaro in questa fantascientifica descrizione.
Lorenzo Poggi -Teatro dell'opera ancora-: Il vuoto d'un teatro
vuoto. Volteggiano ancora ricordi di tutto ciò che dentro vi si è
svolto. Siete mai entrati nel silenzio d'un vecchio teatro vuoto e
abbandonato ? Ecco, Lorenzo, ce lo ha mostrato così come è.
Bravissimo.
Il Gabbiano -Tracce di storia-: Ma allora lo fai apposta ! Le mie
amate Cinque Terre, il mio sogno costante, i miei ricordi, le mie
letture. C'è tutto questo nella tua descrizione. Un grazie per
avermi consentito questo tuffo nel passato.
A tutti il saluto più cordiale. Un particolare saluto al nostro
Lorenzo. Piero Colonna Romano
29/5/2011
Domenica azzurra e festiva pagina.
Sento questo:
Lorenzo Poggi -La sfida-: A viso aperto, una scommessa per
saggiarsi, vincere ed attendere di veder passare, galleggiando su di
un fiume, le salme degli scofitti. In una notte che brilla di fuochi
fatui. Bella molto per l'ambientazione e per l'incisività dei versi.
S.A. Santoro -Simulando fedeltà-: Lehar: "è curioso le donne
studiar, son dell'uomo la disperazion….." Ma concludeva: …donne,
donne eterni dei. Ma, caro Armando, ti sei mai accorto che le donne
sono in numero doppio rispetto agli uomini ? Ce ne sono dovunque….
Michael Santhers -Epitaffio 108 L'anarchico-: Diverso dagli altri,
con umorismo, condanna e mostra, spaziando dalla chirurgia plastica,
agli scandali economici della sanità, all'attentato dell'11
settembre, questi nostri infelici tempi. Bellissima l'immagine data
dal verso "si dilaniò candelotto la croce".
Carla Conti -Fiore di loto-: Applausi e richiesta di bis per questo
poetare erotismo. Da censura i versi "hai disfatto/il mio delta/con
l'omega/infuocata/ a trasalirne/il volume. Magistrale.
Renzo Montagnoli -Danza di primavera-: Bello molto questo inno alla
primavera. Se ne sentono i profumi.
Carlo Chionne -Capellae cum barba-: Fedro attualizzato. Tutti uguali
esteriormente ma di diverso valore e potere, in effetti. Sempre
opportuna una…ripassatina.
Aurelio Zucchi -Accade, così-: Rifugiarsi nei sogni ed ignorare
"della tramontana lo schiaffo" e, forse, l'ordine delle cose. Almeno
mi pare.
Sandra Greggio -Il cielo reclama-: Rutilante di colori, con poetiche
immagini narra di sentimenti di dolore, di indignazione e d'amore.
Vasta gamma, per approdare alla serenità.
Gabriele Renda -Il vento-: Sempre attento a ciò che accade in Italia
e nel resto del mondo, Gabriele grida la sua indignazione e la sua
speranza.. E con lui concordo.
Rosalia Dematteis -Il tuo piede-: Similitudine efficacissima, per
esprimere il dolore che deriva dal comportamento di chi dovrebbe
dare protezione, come quelle foglie la danno alle formiche.
Capacità di sintesi notevole. Brava molto.
Giuseppe Stracuzzi -Il sole canta-: Belli i versi "centellinando
gocce/di colori/come l'arcobaleno.." Bell'acquerello poetico.
Carla Leonardi -sogno-: Dolcissimo desiderio di madre. Piaciuta
molto.
Maria Rosa Cugudda -Anniversario-: Tristissimo anniversario col
conforto (e la speranza) d'una primavera tornata. Bella.
A tutti i sitani un caro saluto. Al nostro vate un ringraziamento.
Piero Colonna Romano
28/5/2011
“Volteggiando” Lorenzo Poggi. Bella
immagini, gli ultimi versi mostrano la caducità del tempo dove gli
spazi non contano “tutto rivive ogni momento.”
“Il buio sui cuscini” Salvatore Armando Santoro. Versi intensi di
delusione “non sei fedele e già cinicamente /prometti affetto…”
“Formiche” Carla Conti. Le formiche, coi loro moti ordinati e decisi
a portare a compimento il loro compito, sono una meraviglia della
natura…purtroppo a volte l’incoscienza e la stupidità conducono a
disturbare l’armonia e l’ordine che esse conducono.
“Epidosi” Alessia Sanna. Tutta la poesia è un’ondata di indignazione
e di rabbia.
“Imbeccata delle stelle” Simone Zanette. Il tempo e le riflessioni
conducono a vedere più distintamente quando “un capello spuma in
bianco”
“L’alieno” Renda Gabriele. Uno sguardo dall’alto a vicende umane.
Belle strofette, si lasciano leggere con piacere.
“Donne nuove” Rosalia Dematteis. La metà oppressa nel cielo di certi
paesi si sveglia. Molto bella e attuale.
“Spiagge infuocate dal sole” Il gabbiano. Una poesia ricca di
colori.
Fiaba & Fiabe” Piero Colonna Romano. Una dolce favola di stelle. Mi
piace la chiusa: “Risposta sarà alfin chiara /vedrai dove alligna
l'amore. /Non certo nel cielo mia cara /ma solo e soltanto nel
cuore.”
Cari saluti a tutti
Grazie Lorenzo per la squisita ospitalità.
Giuseppe Stracuzzi
Guardo indietro e scopro altra bella pagina
azzurra da gustare. E questo mi fa sentire:
27 maggio
Rosalia Dematteis -Fiocchi di luna-: Benvenuta nell'azzurro con
questo pregevole esordio. E quanta poesia in quei fiocchi di luna !
Gabriele Renda -Pedofili….- Grida indignazione questa composizione
e, purtroppo, quel che la cronaca ci racconta è nient'altro che la
punta d'un iceberg.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Mea gens: Il Ticino-: Bellissimi questi
ricordi d'un tempo perso nel tempo, come quadro di pittura '800.
Quanta nostalgica poesia in ogni immagine, quanto affetto ! Piaciuta
molto.
Lorenzo Poggi -Caducità-: Due strofe dense di riflessioni
sull'effimero dell'esistere. Versi incisivi, tagli di Fontana, oltre
i quali cercarci.
Michele Cristiano Aulicino -Agosto-: Caldissimo viaggio. Amore che
prosegue dopo l'amore, ma quanto ne è valsa la pena !
Cristina Bove -Memorie dal futuro-: E' un guardarsi dentro, è un
cercarsi nel passato e udirlo come mormorio. E, dopo, la
consapevolezza delle illusioni con quel "a guardare pulviscoli
incolori/credersi arcobaleno". Applausi.
Carlo Chionne -Canes ad Nilum-: Altra perla di saggezza che ci viene
dalla notte dei tempi.
Guido Trinci -Scrivere di te-: Convincente dichiarazione d'amore.
Cederà ?
Carla Conti -Gran brutta razza-: Già, brutta e pericolosa razza. I
poeti vedono ciò che altri non possono vedere. Sentono ciò che altri
sono incapaci di sentire. Soffrono sofferenze ignote a tutti. E
disturbano, col loro lucido candore, quanto disturbano !
Semplicemente splendida la chiusa. Applausi.
A tutti un caro saluto. Al nostro prezioso Lorenzo un grazie ed un
incitamento a proseguire su questa ardua strada.
Piero Colonna Romano
Due pagine azzurre (bellissime come sempre) a
recuperare tempo perduto. Così le ho sentite:
28 maggio
Lorenzo Poggi -Volteggiando-: Lorenzo esprime, con stile
personalissimo, poesia. Anche con questa ci regala splendide
immagini (quel "Ci sono origami dipinti di cielo", bellissimo
verso!) e ci induce a riflettere. Bravissimo.
S. A. Santoro -Il buio sui cuscini-: Secondo tua tradizione, ci
regali un altro bel sonetto. E per ciò che ci dici credo di poter
ricorrere ad un antico adagio che recita : chi non ci vuole non ci
merita.
Michael Santhers -L'avaro-: De profundis per un avaro. Preciso
l'inseguirsi delle parole, piacevole da leggersi.
Guido Trinci -Carne-: e, per contrasto, "ella sen va sentendosi
laudare….". Ma qui (ma anche là credo) c'è l'inconsapevolezza della
propria bellezza ed i guasti che questa può provocare. Mi sorge un
dubbio: inconsapevolezza ?
Carla Conti -Formiche-: Talvolta la crudeltà che c'è nell'innocenza
lascia stupiti.
Alessia Sanna -Episodi-: Minaccia da prendere in seria
considerazione, da parte del destinatario. Ne ho percepito la
rabbia.
Simone Zanette -Imbeccata dalle stelle-: Disegnarsi un immagine ed
attenderne la concretizzazione, fino all'imbiancare dei capelli. Con
rassegnazione. Bella e piaciuta.
Gabriele Renda -L'alieno-: Serie di quadretti dell'epoca in cui
viviamo. Ed il nostro sentire, la nostra coscienza ci rende,
appunto, alieni. Piaciuta molto.
Rosalia Dematteis -Donne nuove-: Rapide pennellate per dirci della
condizione della donna. Bella e piaciuta.
Il Gabbiano -Spiagge infuocate dal sole-: E' quasi tempo di ferie ed
il nostro bravo agente di viaggio ci propone fughe nella splendida
natura italiana. Viaggi sempre piacevoli questi della mente.
Maria Rosa Cugudda -Classe multietnica-: Omaggio ad amici avuti.
Omaggio all'eguaglianza.
26 maggio
Maurizio Trapasso -I tuoi occhi-: Benvenuto nell'azzurro Maurizio.
Esordio con una bella ed intensa dichiarazione d'amore.
Giuseppe Dabalà -Permalosità-: Bella e spiritosa autoanalisi. Magari
fosse di tutti il farla !
Gabriele Renda -Soap opera (un nemico è per sempre): Con caustico
umorismo Gabriele ci narra quel che accade oggi.
Lorenzo Poggi -Oggi non chiedono aiuto-: Rumore e confusione pieni
di nulla. Gente che parla con vuote parole e gente che ascolta non
recependo messaggi. Menti annebbiate e tutto caotico. Sempre
personalissimi i tuoi versi, sempre riconoscibili queste intense
poesie. E sempre bravo.
Michele Cristiano Aulicino -Kamikaze-: Timori e tremori esistenziali
espressi con bei versi.
Maristella Angeli -Afferrando attimi-: Bellissimi i versi d'attacco.
E quei "sogni mescolati ai colori del vento" sono pura poesia.
Complimenti vivissimi.
Cristina Bove -Figlie della solitudine-: Questo passare del tempo,
dall'infanzia alla maturità, ricordando epoche dense di speranze,
con rimpianto. E sentirsi, poi, soli. Applausi.
Guido Trinci -Io potrei anche scriverti un Poesia-: Bellissima ed
intensa. Particolarmente piaciuti i versi "le parole sarebbero
pioggia/nell'armonia dei tuoi gesti".
Carl Conti -Il Disinganno-: Che dire ? Erotismo, disillusione,
vendetta. Tutto in poche, essenziali, parole. Se poesia è sintesi
questa è poesia. Bravissima.
Maria Rosa Cugudda -Anima vagante-: I primi tre versi e gli ultimi
tre fanno da cornice all'analisi di un'innamorata. Bella davvero,
Sandra Greggio -Messaggero-: Veramente delizioso il raccontare la
contesa tra messaggeri. E, per quanto riguarda la risposta, auguri.
Brava Sandra.
A tutti il più cordiale dei saluti. A Lorenzo il doveroso
ringraziamento. Piero Colonna Romano
Leggendo le poesie di oggi colpiscono
Volteggiando, Imbeccata dalle stelle e Donne nuove.
Volteggiando di Lorenzo Poggi esprime la capacità eternatrice di un
tempo soprannaturale incurante degli spazi reali. Imbeccata dalle
stelle di Simone Zanette è una commovente visione divina della
donna, icona che il poeta attende all'ombra di Cattedrali, una sorta
di nuova donna-angelo. Donne nuove di Rosalia Dematteis coglie il
coraggio delle donne oggi, pur ferite sfidano il dolore e la
mancanza d'amore (arsure di soli). Antonietta
Ursitti.
27/5/2011
Oggi poco tempo e quindi poche note su poche
poesie.
- Rosalia Dematteis "Fiocchi di luna": benvenuta nel sito di poetare
tu che prosegui a ricamare fiocchi di luna!
- Giuseppe Gianpaolo Casarini "Mea gens : Il Ticino": Grandiosa
rappresentazione di vite vissute d'altri tempi. Ricordi di
fanciullezza, lavori duri sulle sponde del Ticino.
- Cristina "Memorie dal futuro": "scriverò forse le mie cifre/in
braille/così che nottetempo/fossero luci da sfiorare piano".
- Carla Conti "Gran brutta razza": Gran brutta razza i poeti "Quando
il carcere/pullula di poeti/le sbarre fioriscono" Ma fanno pure
miracoli i poeti come "andare in carcere/ed essere così liberi/da
acuire il senso di/oppressione/delle guardie/fino a che il
capo-guardia/di nascosto/stacca una rosa dalle sbarre/e te la porge
con un inchino".
Un saluto.
Lorenzo Poggi
26/5/2011
Oggi piatto ricco!
- Dabalà “Permalosità”: Sembra di guardarsi allo specchio vedendoci
dentro un altro. Spiritosissima satira degli argomenti usuali per
bollare chi è di sinistra.
- Gabriele “Soap opera (un nemico è per sempre!)”: Gabriele sei
forte! “In questo mondo da…paura/un nemico va sempre bene/puoi
sfruttarlo finchè dura/o puoi spararlo se conviene”.
- Gus “Buio”: condivido pienamente! Un piccolo dubbio: non sarebbe
il caso di capovolgere il senso dell’ultima strofa e cioè “Fino a
quando l’uomo si crederà divino continuerà ad uccidere il suo
prossimo”.
- Michele Cristiano “Kamikaze”: a volte, rispondere al telefono, è
una roulette russa ed ogni squillo un potenziale kamikaze. Caro
Michele ci siamo passati tutti.
- Simone “Di tutt’un’esistenza l’amore e la poesia del momento sono
gli unici tempi che viviamo davvero”. Continua Simone con i suoi
incredibilmente saggi aforismi.
- Maristella “Afferrando attimi”: pensieri frantumati come ali di
farfalla, un sogno miscelato ai colori del vento, andare vagando tra
attimi di ieri e barlumi di futuro e intanto sfuggire al presente.
Se non è poesia questa!
- Cristina “Figlie della solitudine”: comincia con fuochi
d’artificio oggi Cristina. Continua, per esempio, con “i santi tutti
videro...un gesucristo e la sua croce d'ebano/farsi amico e
riparo/occhi di salvia splendens nel giardino /alle piccole api di
preghiere /calici di una stilla di liquore”.
Chiude con le bambine di tutto il mondo che “adesso sono qui dentro
di me ad imparare l’arte di invecchiare”. Che dire? Nulla. C’è solo
da fermarsi e ammirare.
- Sandra “Messaggero”: d’amore. Divertentissima scena tra due, tre
cupidi vestiti da baci col piccoletto che la fa in barba a tutti e
per primo raggiunge la bocca amata. <Questo è un assaggio! Che ne
dici? Che messaggio porto alla mia padrona?>
Un saluto c’è sempre e per tutti. A Lorenzo non dico niente; già lo
sa.
Lorenzo Poggi
25/5/2011
Oggi mi
diletto di alcuni excipit davvero notevoli.
Ida
"Una persona che sa amare sarà amata da tutti
a tutti i costi, con tutti i suoi errori, perchè nei suoi
occhi brilla una luce diversa dal buio della falsità."
Come è vera questa considerazione! e solo chi è poeta riesce a
comprenderne la grandezza.
Aurelia
"all’ombra di foglie accorate
cadute lentamente
riverse di schiena
corolle consumate nel colore
-umile sobbalzo la rugiada-"
Quel "sobbalzo di rugiada" è una meraviglia!
Gabriele
"E poi stupro legalizzato
altrimenti che libertà è
ancora furto e abigeato
e violenza…in trentatré."
E già, tutto è diventato legittimo, violenza menzogna e ladrocinio e
c'è chi osanna.
Lorenzo
"Con i piedi nella terra molle
e la testa ad inseguir le stelle
mi sono perso
in sentieri senza uscita.
/ Riguadagnare sassi
e arrampicarsi senza strada
verso il cielo
non è più tempo."
Riflessione e sconcerto, ma anche tentativo di scalare il tempo,
piegarlo alla poesia.
Simone
"La felicità è la scelta più faticosa,
a volte non basta una vita per avere la volontà e il coraggio
d’intraprenderla."
Non c'è bisogno di aggiungere altro. La felicità è tutte le vite.
Giuseppe
"n
questa bella patria di venduti
di
vergogna e di abusi,
perché l’insetto illecito
che
succhia il sangue ovunque
partorisce i vermi
sulle mele più dolci… "
Quando nemmeno chi viene succhiato si accorge della cannuccia
infissa, allora non resta che sperare negli antiscrittogamici...
Il Gabbiano
"Con la testa sul cuscino,
Svegliati amore!
E' mattino,
Quella notte
Era nato un nuovo fiore
Una rosa di maggio."
Sono versi per sognare di romantiche vie, di sentieri nuovi e
fioriti, dove le parole siano soltanto di poesia.
Grazie di tutti i commenti benevoli alle mie poesie.
Un abbraccio carissimo al Magnifico.
cristina
24/5/2011
ringrazio per i commenti Sandra Greggio
Piero Colonna Romano Lorenzo Poggi
le loro parole sono d'aiuto e stimolo.Ringrazio il nostro vate che
tanto ci
dona con il suo meraviglioso lavoro.silvio
canapè
Ai poeti- Antonia Scaligine, Lorenzo Poggi,
Giuseppe Stracuzzi e Piero Colonna Romano Il Gabbiano,
ringrazia con animo commosso, i bravissimi poeti, sopra elencati,
per i loro bellissimi commenti alla “ Poesia “ Maggio in fiore” Un
caro saluto estensibile al nostro caro regista, prof. Lorenzo, che
ci permette di scrivere sul suo bellissimo “ Sito Poetare”
Il Gabbiano.
Tante voci salgono oggi dalla pagina azzurra.
- Corrado Ferrarese “Lo slogan del momento è flessibilità”: Molto
bello l’attacco. Molto triste la conclusione.
- Giuseppe “Perché produci amore”: se sei solo esca di buona qualità
per noi che abbocchiamo?
- Maria Rosaria “Mentre il volo di aquiloni”: si staglia
nell’azzurro del cielo e la primavera è in festa io piango perché
“nessun giorno, mai,/dissolverà il dolore antico/di una vita
destinata a perdersi/nel cuore di una notte/orfana di stelle”.
- Salvatore Armando “Amore per foga”: Sonetto da antologia. Ma
queste donne chi le capisce?
- Gabriele “Natio borgo”: canto d’amore e di struggente malinconia
per il borgo natio lasciato per un piatto di grano.
- Enrico “Un amore di un mattino...”: è perché ti amo di
inverosimile passione che ... nel finale la sorpresa.
- Cristina “e e e e e”: “pagare istanti di piacere millenni di
dolore” e ogni volta morire per ricominciare.
- Michela “Domenica di riflessione”: Beh proprio un bel programmino!
Soprattutto alla fine.
- Piero “Mirò”: con la magica cadenza degli endecasillabi Piero ci
racconta la sua avventura. Ma quanto deve a quella fanciulla di
rossi capelli ed esile vita!
Un saluto caro a tutti i sitani. A Lorenzo dico solo che l’ovile è
sempre più ricco.
Lorenzo Poggi
23/5/2011
Bella sempre più questa pagina che questo mi
ha detto:
Simone Zanette -11/03/2011-: Un turbinio d'immagini, da ricordi
recenti. Concluse da un'onda nera.
Nicole Marchesin -Ho sentito quadri-: Sindrome di Stendhal davanti
ad un'immagine che colpisce come un pugno nello stomaco. Molto ben
espresso quell'effetto.
Giuseppe Stracuzzi -A questi tempi-: L'arma totale e unica, per
sconfiggere il male che ci circonda è l'amore. "Armiamoci di missili
d'amore" è l'invito che Giuseppe, con questa bella poesia, ci
rivolge.
Antonietta Ursitti -E' tornato il sole-: Bella. La leggo come
metafora della luce che c'è nell'intelletto. Luce che può sciogliere
ombre, sconfiggere oscurità.
Renato Bellin -Carezze di lacrime-: Potenza dell'amore (del
desiderio ?) ! Dal vivere in fulgidi lampi ad un lamentoso uggiolio.
Piaciuta.
Gabriele Renda -Affluent society-: Lo spreco che c'è nella nostra
società consumistica e la fame dei paesi sottosviluppati. Bello
questo grido contro l'ingiustizia e l'edonismo imperante.
Enrico Tartagni -Non ho sonno-:Coinvolgente questa riflessione sulla
notte, sul sonno che genera incubi ed il timore che questi possano
prevalere sui sogni. Molto bella.
Lorenzo Poggi -Magie-: Impenetrabilità della memoria quando contiene
rimorsi che non ti consentono di guardare avanti. Incisiva e
dolente. Bella.
Michele Cristiano Aulicino -Giovinezza-: Capovolti titolo e primo
verso della precedente poesia, questa è invocazione alla giovinezza,
perché permanga oltre l'attuale suo inutile esserci. E sarebbe sì
bella ciliegina ! Dorian Grey, Dorian Grey…
Simone Magli -Solo aquiloni nel cielo di domani-: Chissà perché mi è
tornato in mente il finale del film "Miracolo a Milano" dove i
personaggi volavano, in cima a scope, verso un mondo dove "buon
giorno vuol dire buon giorno". E' la tua e la nostra aspirazione.
Bella.
Cristina Bove -la vera sorpresa è il tempo-: "in tutto questo
immenso trattenere" è la sintesi d'un ripercorrere ricordi ed
emozioni, tanto negative da "chiudere la porta
all'alba".Esistenziali drammi ne scaturiscono come sorgente di fiume
e la vera sorpresa è che questo continui a scorrere.
Maria Rosa Cugudda -Albero indifeso-: La criminale attività
dell'uomo che distrugge la natura. Eppure questa ha la forza di
rinascere e donare nuova vita. Bella.
A tutti un caro saluto. E sempre un ringraziamento al nostro
Lorenzo. Piero Colonna Romano
Mi capita, di rado, di avere il tempo per
affacciarmi sul bel sito del Prof. De Ninis. Impegni di
famiglia, letture per recensioni e anche la cura del mio sito
Arteinsieme mi impediscono di fatto di avere quell'assiduità che
"Poetare" merita. Mi scuso, pertanto, se non ci sono miei commenti
alle numerose e, sovente, valide liriche presentate di giorno in
giorno. Ringrazio, peraltro, chi mi presta attenzione ed esprime
giudizi sulle mie sempre più rare poesie.
Renzo Montagnoli
22/5/2011
Silvio Canapè: sento la musicalità di questa pioggia.
Quanta dolcezza nelle tue immagini! Bellissima! Antonia
Scaligine: “dove si dondola oggi, l’ultimo verso?”. In un’amaca,
Antonia, sospeso, lontano dalla storia, senza pensare ad altro che
alla Poesia, intingendo i pennini…nell’aria! Aurelio Zucchi:
affascinata da questo dipinto, dalle sensazioni che ogni verso dà. E
poi, quel sole alla fine, che “dal trono del tempo si appropriava”.
Non serve commento, parla da sé. Renda Gabriele: poeticità di una
margherita, ma quanta responsabilità ha, questo umile fiore!
Piaciuta, molto. Lorenzo Poggi: non c’è posto per la fantasia, c’è
la verità, espressa, come sempre, con innegabile bravura e immagini
forti, che fanno pensare. Cristina : quante verità nella tua
meravigliosa poesia! E poi, quella che tutte supera: anche per
“loro” il posto finale sarà quello. Che sia più elegante? Per loro?
Quanta grinta anche nella poesia di Piero Colonna Romano, il quale,
tuttavia, senza mai smentirsi, la “trattiene”con la musicalità dei
suoi endecasillabi, in cui ogni termine ha la sua esatta
collocazione, come note in uno spartito. Complimenti!
Un saluto a tutti, unitamente ai
miei complimenti, estesi anche agli poeti, con i quali mi scuso, ma
per motivi di tempo, non son riuscita a prendere in considerazione
le loro belle opere, che hanno arricchito la pagina odierna. Un
saluto particolare ed un grazie al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio
Veramente intensa la pagina di oggi, tutte le
poesie meritano un commento.
“Maggio in fiore” Il gabbiano. Un quadro stupendo di prati fioriti,
sole, primavera, di rondini, di baci, carezze, e di ricordi.
“Neri corvi” Piero Colonna Romano. Indignazione legittima di fronte
all’ipocrisia e alla falsità che regna nelle classi dirigenti.
„Tanti anni fa, un tramonto“ Renzo Montagnoli. Dolci nostalgie. Mi
piace la scioltezza dei versi.
“Il giorno del giudizio” Lorenzo Poggi. Il titolo dice tutto “Alla
luce del sole non c'è posto per mediazioni.”
“La margherita” Renda Gabriele. Arguta. Di fronte alle altre scelte,
meglio la margherita “per un po’ di verità”
“Vorrei dare un nome al buio” Francesca Bergonzini. Un dolce bosco
di parole per avvolgere la delusione dell’animo. Mi piace molto.
“Rabbia” Maria Rosaria Teni. “Ma che ci faccio io adesso” anafora
pressante dove si scaglia la rabbia contro un mondo banale e
meschino di ciarlatani e ruffiani. Particolarmente bella la fine.
“Nocelle del dire” Antonia Scaligine. Una riflessione sulla poesia e
sul poeta “Intingiamo i pennini… solo nella libertà di cantare /con
le rime della poesia .
Cari saluti a tutti. Un grazie a Lorenzo
Giuseppe Stracuzzi
Giornata festiva e pagina festosa, ricca di
profonde riflessioni e di passioni. Questo il mio sentire:
Silvio Canapè -Sentirò la pioggia cadere-: Vagamente risuonano
Pascoli e D'Annunzio. E questo guardare al rinascere della natura,
condito di malinconia, è piacevole a leggersi.
Simone Zanette -La custodia-: Fantasioso dialogo tra custodia e
strumento musicale. Piaciuta.
Antonia Scaligine -Nocelle del dire-: Muse di lirica e poesia
d'amore vengano a soccorrere i poeti per consentire loro di fare ciò
che vi è descritto, aprendo la loro anima a sentimenti e denunce.
Questo è il loro compito. Piaciuta.
Aurelio Zucchi -Il mare che mi manca-: Bella quest'alba descritta
con pennellate che fanno sentire il profumo del mare. Piaciuti
particolarmente i versi "che fa del silenzio invito a sperare" e
"del trono del tempo si appropriava".
Maria Rosaria Teni -Rabbia-: Applausi per questa bella serie di
versi, tutti condivisibili nel loro significato. Sì la poesia è
questo: andare oltre i messaggi che ci provengono da uomini non
uomini, per urlare la nostra rabbia. Ma bisogna essere poeti, come
tu sei, per riuscire a farsi sentire. Molto brava.
Francesca Bergonzini -Vorrei dare un nome al buio-: Perdersi in
domande esistenziali, interrogarsi su ciò che si è e ciò che si
vede. Non riuscire a vedere, perché siamo capaci soltanto di
guardare, senza capire. Perdere un equilibrio che forse non abbiamo
mai avuto. Così la leggo questa bella poesia.
Lorenzo Poggi -Il giorno del giudizio-: Col solito bello stile,
asciutto ed incisivo, ci invita a rinunciare alle nostre falsità
nascoste dietro maschere. E ci dice che non abbiamo scampo, perché
"alla luce del sole non c'è posto per mediazioni". Ottima.
Renzo Montagnoli -Tanti anni fa, un tramonto-: "Ti vedo col
cuore/non come sei/ma com'eri/un sogno/che lento riemerge…"
Struggente e bellissimo questo rievocare un'immagine amata e
continuare ad amarla nonostante l'appesantirsi dei passi.
Michael Santhers -Comunisti-: Apprezzabile come sempre la tua
poesia. Temo un po' troppo stereotipata l'immagine che dai dei
comunisti. Mettiamola così: Marx ha scritto un vangelo laico. I suoi
sacerdoti (esattamente come quelli di santa romana chiesa) lo hanno
interpretato secondo le esigenze del mantenimento del loro potere
personale. Ma il vangelo, i vangeli, vanno applicati nella loro
giustezza (per Marx, ad esempio, nella parte che riguarda
l'economia). Dentro c'è la verità. Scomoda molto ma unica strada per
realizzare una società giusta (non più giusta: giusta).
Michele Cristiano Aulicino -Amami adesso-: Bella e dolente. Vita
vissuta in pieno (bello quell' "io che ho esercitato/il credo della
tua anarchia") con qualche rimpianto ("e fa la ciliegina/sulla più
invenduta delle torte"). Piaciuta molto.
Carlo Chionne -Pastor et capella-: Quando tentare di nascondere ciò
che è eclatante risulta impossibile. Eppure quanti ci provano….
Cristina Bove -Lì andranno comunque- L'effimero dell'apparire.
Applausi a questa lezione di vita e di morale.
Maria Rosa Cugudda -Nessuno sa-: Amare le cose semplici. Quelle
piene di significato. Quasi una chiosa alla poesia di Cristina.
Bella molto.
Il Gabbiano -Maggio in fiore-: Apre cuore ed anima leggere questi
lievi versi. Inno al mese di maggio, ai sentimenti puri, alla
poesia. Complimenti.
A tutti il più cordiale saluto. A Lorenzo un ringraziamento.
Piero Colonna Romano
Mare che mi manca di Aurelio Zucchi e
Tanti anni fa, un tramonto-di Renzo Montagnoli-Lento declina il sole
all'orizzonte ; belle e descrittive .
Neri corvi-Volano alti con ali littorio-Porte chiudiamo ai loro
appetiti-
Piero Colonna Romano.bellissima e pungente
Maggio in fiore-Un omaggio al mese della Madonna e a S. Rita .
Sempre aulica la tua poesia - Il Gabbiano
Nessuno sa- Maria Rosa Cugudda
Bella, e ti assicuro che io lo so .Un saluto a tutti
Antonia Scaligine
Pagina piena e zeppa di idee e buoni
propositi.
- Silvio Canapè "Sentirò la pioggia cadere": "Sentirò la pioggia
cadere/e mentre s'allontana il tuono/nasconderò tra quelle gocce/le
lacrime del mio cuore". Storia d'un temporale estivo mischiando
natura e sentimenti. Bella!
- Maria Rosaria Teni "Rabbia": "Ma che ci faccio io /adesso" in
questo mondo sbagliato? E' "Tanta la rabbia che ho dentro".
- Francesca Bergonzini "Vorrei dare un nome al buio": "Vorrei essere
un fungo/e parlare alle fate di ciò che credevo". Trovo in questi
versi la sintesi perfetta dei ricordi di fiabe che ci portiamo
dentro.
- Enrico Tartagni "Ad Emily Dickinson": Ma che bravo! Oggi hai fatto
una sgommata con la Ferrari!
- Renzo Montagnoli "Tanti anni fa, un tramonto": Galeotto fu il
tramonto!
- Michele Cristiano Aulicino "Amami Adesso": giovinezza "Amami
adesso/se ne hai il coraggio,/ché non mi servi,/amami e resta,/e fa
la ciliegina/sulla più invenduta delle torte". Forza, vediamo che
sai fare!
- Alessandro Regazzetti "La luna": molto interessanti i versi
dedicati ai grattacieli di notte: "le loro fessure sono scie di
iridescenti frecce,/occhi in perpetua veglia con l'ansia di una
fine".
- Cristina "Lì andranno comunque": è bene ribadire ogni tanto "A
livella" di Totò. Se poi lo fa Cristina tanto di cappello! "Si sono
incamminati/e non lo sanno/con l'erre moscia/e serici chatouches/per
il vicino cimitero d'ombra/dove vanno a morire gli eleganti".
- Piero Colonna Romano "Neri corvi": Ci si nasce così. Lasciati
liberi pensano a cancellare le tracce della storia, amano i roghi di
libri e gli oppositori al confino. Quando cambia l'aria si
mimetizzano. Ma attenzione! Sono sempre pronti a confonder le menti
per riprender potere.
- Il Gabbiano "Maggio in fiore": non poteva mancare da parte del
Gabbiano questo meraviglioso inno al mese di maggio in tutte le sue
romantiche sfaccettature.
- Maria Rosaria Cugudda "Nessuno sa": "che dipingo un fiore/per non
rubargli la vita". Delicatissima!
Un saluto a tutti i sitani. Un omaggio speciale al nostro Lorenzo.
Lorenzo Poggi
Di grande originalità Per accorgermi di
esistere…da Antonio Teni. Il tema della maschera viene
sviluppato senza alcun interesse per l’approccio classico al tema
dell’assunzione dei ruoli, legata alle esigenze sociali, del Teatro
dello specchio. L’autore non ha bisogno di clichets e lascia che il
suo affresco della sfera relazionale assuma tinte inedite.
La vita, nel suo scorrere diacronico, si costituisce quale trama di
relazioni con altri, a partire dall’ incontro con una pluralità di
volti . È dall’esistenza di un “tu”, che ci esorta con la sua
presenza ad un fraterno riconoscimento, che si giunge alla scoperta
del nostro “sé” e si riveste di pregnanza di senso il nostro vivere.
Il volto dell’altro, con il suo corredo di maschere, diviene
imprescindibile strumento di autoripiegamento e analisi.
Dopo aver fissato questa importante acquisizione teoretica – che
scorre parallelamente all’espressione di un rammarico per i volti
non compresi – nella parte finale della poesia è possibile assistere
a un salto dal piano speculativo a quello pratico, quale
luminosissima apertura, che chiarifica e fonda l’intero testo: non è
mai troppo tardi per riconoscerci nei nostri sguardi e vedervi lo
sguardo di Dio. L’individuo, particella di Infinito, accresce e
intensifica la propria luce nell’incontro con i propri simili.
Un’indicazione pratica, quindi, sull’ unico mezzo per approssimarsi
all’Originario Bagliore.
Deborah Miglietta
21/5/2011
Piero Colonna Romano,grazie per i commenti ,
sono sempre completi e
davvero eccezionali
Anche oggi è una pagina positiva , evidenzio solo alcune poesie : I
baci
della luna di Sandra Greggio-Le nostre colpe di Lorenzo Poggi
-Mosche e
zanzare di Armando Bettozzi
Buona domenica Antonia Scaligine
Parole sante quelle di Lorenzo Poggi in "Le
nostre colpe":
Abbiamo sbagliato a sopportare,
abbiamo sbagliato a non reagire
a chi vomitava idiozie e veleno.
Dovevamo sporcarci le mani
controbattere sempre
e non lasciar andare alla deriva
una barca senza timone.
Affascinanti i versi descrittivi di "Giorni" di Aurelia Tieghi.
Bravi tutti
Simone
Gabbiano,
Antonio Teni : Éloge de la liberté de parler. Il
n'est pas de liberté sans celle de parler et c’est une façon de
parler superbe cette poésie.Un oiseau, parce qu'il peut aller où il
veut, comme l'image rémanente de la colombe qui figure l'Esprit
Saint (Mt 3, 16), dans ce cas un goéland .Voler avec les
goélands au ras des flots, un rêve. Le vertige de la
liberté, pouvoir aller où bon nous semble. Le
voyage, et l'aventure, mais je trouve que la meilleure façon de
recouvrer la liberté, c'est de rompre les chaînes qui blessent le
cœur et de mettre un terme à son tourment.
..
La liberté est d'abord une notion spirituelle.
Merci!
Armogathe
Altra bella pagina ed altre emozioni.
Queste le mie:
Pasquale Di Meo - un benvenuto nell'azzurro, caro Pasquale.
Cristina Bove -Galline discroniche-: Spassosa. Ma la vorrei leggere
come metafora dei nostri atti quotidiani che si svolgono, uno dopo
l'altro, nella noia. Ma una scintilla finale ci salverà. Complimenti
Cristina, è sempre un piacere leggerti.
Aurelia Tieghi -Giorni-: Giorni di pace e di riflessione descritti
con gran sentimento. Quanto bello quell'immergersi nell'azzurro !
Brava sempre Aurelia.
Linda Grimaldi -In punta di piedi-: Dolcissimo l'attacco ("ascoltami
così,/orma incolore/tra le tue ombre/respiro,/lacrima/ che
s'infrange") e quanto esplicativo quel dire "Tutto accadrà/senza
riserve,/con mani devote….". Bellissima la chiusa "Tu stranamente
lieve e libero/senza sapermi/in viaggio nel tuo sogno". Complimenti
Linda. Tanti.
Maddalena Gatto -Non chiedetemi il perché-: Stanchezza estrema e
desiderio di pace. Sintesi poetica efficacissima. Piaciuta.
Il passero -Ciao-: Era tempo di rileggerti ! Torni con un saluto che
ricambio.
Enrico Tartagni -Alla mia mamma-: Tema frusto quello della mamma. Ma
Enrico lo declina con passione e bella poesia, con angoscia e
profondo sentire. Molto, molto bella.
Lorenzo Poggi -Le nostre colpe-: Autoanalisi ed accusa collettiva.
Sconsolata conclusione ma siamo ancora in tempo per reagire. E
sembra giunta l'ora. Bella, come sempre lo sono le tue poesie.
Michael Santhers -Epitaffio 107-: Sicuramente più cattiva degli
altri epitaffi. Apprezzabile sempre. Masters approverebbe.
Michele Cristiano Aulicino -qui dimorano i vostri silenzi ?-:
L'albergo della nostra esistenza, in effetti. Ottima e piaciuta
molto.
Maria Rosa Cugudda -A sorella mia-: Omaggio amorevole a chi, nel
ricordo, resta come nostalgia. Molto, molto piaciuta.
Sandra Greggio -I baci della luna-: Sempre più convincente il tuo
poetare. Più intenso e più lirico. Complimenti vivissimi.
A tutti un felice weekend ed un saluto. Un grazie al nostro
incomparabile vate. Piero Colonna Romano
Pagina gradevole oggi.
A Cristina consiglio uova in camicia. Sono leggere e si possono
mettere in lavatrice.
- Aurelia "Giorni": "Vi erano giorni grandiosi/da incorporare/che
scioglievano il moto del sale/lo spettacolo azzurro/mi
inghiottiva/avvolgendo la sfera dei miei viaggi". Chiusa cosmica!
- Linda "In punta di piedi": è un dolce, sofferto andare in punta di
piedi nei segreti dell'anima.
- Enrico "Alla mia mamma": "Quando muoio/lascio/questo altissimo
vecchissimo pino/verde/di questo mio viale/lungo quanto tutta la mia
vita". Enrico sempre originale!
- Michele Cristiano "qui dimorano i vostri silenzi?": "Qui dimorano
i vostri silenzi,/e le loro eco/diventano dipinti alle pareti
/recita l'insegna del nostro Hotel". Sembrano parole lievi ma è una
condanna a morte.
- Sandra "I baci della luna": Chiusa da incorniciare.
Un saluto al nostro Lorenzo!
Lorenzo Poggi
Ogni tanto sussulti d'arroganza professorale
scuotono la civile pagine azzurra ma la bellezza di questa non ne è
intaccata. Due giorni d'azzurro questo mi hanno detto:
19 maggio
Fausto Beretta -Persa s'è la poesia-: La delusione per ciò che sono
i giovani è d'ogni tempo. Forse la frattura, tra nuove e vecchie
generazioni, sarebbe meno profonda se i cosiddetti "anziani" non
stessero alla finestra a guardare. Apprezzata la poesia.
Carlo Chionne -Pullus gallinaceus et margarita-: Per apprezzare la
bellezza bisogna essere attrezzati. Fedro, Fedro quanto ci manchi !
Cristina Bove -Un momento di-: Parole che turbinano e disturbano.
Parole che paiono miele ma sono vuote di verità. Parole che si
vorrebbero gustare…Anch'io "mi accontenterei di" . Applausi.
Antonia Scaligine -Innocuo o reo è il silenzio!-: Forse né innocuo
né reo. Benefico, dopo il turbinio delle giornate. Per restare con
sé stessi. Piaciuta molto.
Elio Roberto Rinaldi -Gioie e dolori-: La dinamica della vita, che
alterna gioie e dolori, addolcita e resa costruttiva seguendo gli
insegnamenti del Cristo. Questo ci racconta Elio.
Enrico Tartagni -Amori paralleli-: E l'esaurirsi dell'amore in un
orgasmo. Quasi mai parallelo. Piaciuta molto.
Michele Cristiano Aulicino -Fatalità-: Fede nel destino ? E
l'essenza dell'amore sta nell'ammirare e lasciarsi rapire da belle
labbra piuttosto che da vuote parole. Proprio così, tutti parlano
d'amore, bello sarebbe che tutti vivessero d'amore. Bella e
piaciuta.
Michela Turchi -L'amore non è vero che non esiste-: Bella come tutte
quelle di Michela che dentro hanno e dicono di passionalità.
Maria Rosa Cugudda -Isola del cuore-: Appassionata dichiarazione
d'amore alla splendida Sardegna.
20 maggio
Cristina Bove -Fluitare-: Il sogno di lasciarsi portare dalla
corrente, essendo terra. Il sogno d'avere carezze non celate da
metafore. E la bellezza della poesia di Cristina che lascia stupiti.
Complimenti.
Maria Rosaria Teni -La mia vita-: Un sogno di libertà che risalta
dal dipinto d'un paese del sud. Bella molto.
Antonio Teni -Gabbiano-: Un serie di versi densi di poesia che ci
fanno vedere il volo di un gabbiano libero, mare e pescatori. E,
dentro, nostalgia e amore per tutto ciò.
Lorenzo Poggi -Nulla-: Fantasiosa descrizione, con belle immagini,
forse d'una città reale (Petra ?) forse della solitudine.
Particolarmente belli i versi "Nel giardino delle rose di pietra/ho
trovato una spina,/faceva da insegna al cimitero degli elefanti.".
Piuttosto diversa dalle altre del nostro bravo Poggi ma decisamente
affascinante.
Michael Santhers -Povera Terra-: Molise ? A me sembra la descrizione
dell'Italia d'oggi. Bella denuncia e ben detta, come sempre.
Michele Cristiano Aulicino -Argentinae-: Mi è piaciuta molto questa
descrizione dell'immigrazione italiana in sud America. Belli i versi
"si è sbriciolato nel tempo/nell'attesa del ritorno" e bella la
nostalgia che pervade tutta la poesia.
Sandra Greggio -Perché-: Il cielo stellato sopra di noi e (secondo
Sandra) il dubbio dentro noi. Applausi.
A tutti il più cordiale saluto. A Lorenzo un ringraziamento, mai
adeguato a ciò che ci consente.
Piero Colonna Romano
20/5/2011
Ringrazio Lorenzo Poggi e Piero Colonna Romano
per i graditissimi commenti alle mie ultime poesie.
Oggi mi sono affacciato un po’ rapidamente alla pagina azzurra dove
come sempre ho trovato piacevole lettura.
Cito solo qualche poesia
“Fluitare”Cristina Bove. Come sempre riesce a trovare immagini molto
belle. Una poesia attrattiva che invita il lettore a leggerla alcune
volte per assaporarla.
“La mia vita” Maria Rosaria Teni. C’è molta amarezza… ma “ideale
culla per sentire e trovare / pace e silenzio /e continuare a
sognare...” è sicuramente un luogo dolce.
”Nulla” Lorenzo Poggi. Un insieme di immagini che rendono armonia.
La chiusa mi piace particolarmente “Nel giardino delle rose di
pietra /ho trovato una spina, /faceva da insegna al cimitero degli
elefanti.”
Cari saluti a tutti a Lorenzo un sentito grazie.
Giuseppe Stracuzzi
Mi dispiace sinceramente scrivere commenti di
questo genere, anziché trattare di poesia, ché questo
dovrebbe essere il tema, in questo luogo.
Ringrazio Sandra Greggio, Lorenzo Poggi, Piero Colonna Romano,
Gabriele, della loro solidarietà.
Con Gabriele anch'io chiedo a Gus perché non ha mai trovato
scorrette certe poesie di orrido gusto del Bettozzi.
In quanto alla matrice di molti miei versi non ne ho mai fatto
mistero: sono di sinistra, ma con forte tendenza all'anarchia
filosofica di matrice illuministica. E sono per la pace e per la
giustizia.
Premesso questo, Gus, tengo a precisare che per me la Poesia è al di
sopra di ogni tendenza politica, quando è vera Poesia.
E per questo nel mio Giardino ospito soltanto poeti che, secondo me,
valgono nell'ambito poetico, e solo in quello.
Se qualcuno scrive bene non sto a verificare di quale colore sia il
suo credo.
Come del resto fa in maniera ottimale il nostro caro Ospite.
Anche io accolgo chiunque si presenti con buone poesie e con la
disposizione al reciproco commento.
Un'ultima cosa, Gus, e non te la prendere, io non intendevo
giustificare quanto ho scritto, ma solo spiegarne la genesi. E
comunque rivendico il mio diritto a esprimere liberamente il mio
pensiero.
Spero che in questo bellissimo sito azzurro, si riesca tutti a
convivere ancora all'insegna della Poesia, e che qualche rimatore ci
risparmi almeno qualcuna delle sue, troppo continue, sciolinate al
governo vigente, con i risvolti più che offensivi per chi non è del
suo "credo".
Altro che parodia manzoniana!
Un caro saluto a tutti.
Un abbraccio grande al Magnifico!
cristina
Cristina Bove, molto bella questa tua Fluitare
è il verso che scivola come
le acque del fiume
Sòr Presidente mio!je sta facenno, e Lei je fa: "Mbeh.Mbeh."!
Armando Bettozzi , tutto il mio rispetto per la poesia in vernacolo
e
satirica
Gabbiano-Di notte quell'ala è luna crescente che pesci sogna
come stelle nell'acqua! Antonio Teni- bella descrizione
Grazie Mondo-Renato Bellin.bene , c'è ancora chi ringrazia il mondo
, bravo
Nel giardino delle rose di pietra ho trovato una spina,
faceva da insegna al cimitero degli elefanti. Lorenzo Poggi-
ulla .qualcosa dice
Perché -Stelle graffiate dai nostri perché.Sandra Greggio -Bel
pensiero
Di tanto in tanto sono con voi , per salutare chi scrive , chi fa
poesia ,
chi diatriba e chi ben commenta , e poter salutare con riguardo
Lorenzo De
Ninnis
Antonia Scaligine
Solidarietà dalla poetessa Cristina.
Vorrei chiedere al Signor Gus (a proposito spiegami questo nome)
come mai se la prende solo con quelli che gli sembrano di sinistra e
non con quelli apertamente schierati col Cavaliere & C. società a
mafiosità limitata? Cordiali saluti a tutti da
Gabriele
Oggi la pagina è bella e intrigante.
Prima però vorrei sottolineare che esiste un personaggio che stona
in questo sito. Sto parlando di Armando Bettozzi i cui versi
sguaiati balbettano veleno perché sente arrivare la fine di questo
putrido mondo in cui evidentemente ci si trova tanto bene. E non
venga a piagnucolare sulla libertà di parola! Può dire quello che
vuole ma non si può mangiare con le mani in un pranzo di gala.
- Cristina "Fluitare": è nel titolo la chiave. Bellissimo "le tue
mani di fiume ... scorrere tra rapide e muschi" oppure "vedrai
rinascere... la morbidezza di un respiro ancora".
- Maria Rosaria "La mia vita": la mia esistenza incastrata, la mia
identità costretta, la mia vita smarrita tra case di calce
imbiancate di un paese estraniato dal mondo, ammalato di noia e
torpore. Ma come continuare a sognare se dovessi allontanarmi da
questa terra di ulivi contorti e pieghe umide di solchi da arare.
Splendida!
- Michele Cristiano "Argentinae": versi bellissimi e coinvolgenti:
"chi è partito una volta per terre lontane/non è mai più tornato per
intero,/si è sbriciolato nel tempo ,/nell'attesa del ritorno"... "e
questo viale è la mia piccola Argentina,/e per i sogni mi fanno
ancora credito,/perché qualcuno, col mio stesso nome/aveva già
pagato". Storie di emigranti.
- Alessandro "Promenade": ma quanti pensieri in una sola
passeggiata! Ma in fondo ne rimane uno, sempre quello, cercare di
comprendere il senso della vita. Molto intensi alcuni passaggi.
Complimenti.
- Sandra "Perché": di perché senza risposte è lastricato non solo il
cielo ma anche la terra. Ma non sono le stelle che devono
rispondere. Brava Sandra! Bella e profonda!
Lorenzo Poggi
Torno su Parodia con Adelchi di Cristina.
Distinguo fra la pacata giustificazione dell'autrice, nel suo
personale e signorile stile, dalle invettive di chi insegnandomi che
devo rispettare le idee altrui, fa una certa fatica congenita a
rispettare le mie. Anzi ringrazio Cristina per avermi ripubblicato
per sua scelta sullo splendido suo giardino. Affermare che il verso
manzoniano sia orribile, quanto divina sia la sua prosa (sciacquata
in Arno e permeata d'infinita saggezza nata dal sentire e meditar
suggeriti da Carlo Imbonati) mi sembra esercitare un diritto di
opinione.
Voglio ricordare a costoro che la rubrica contiene la parola "
critica" non solo elogio e certo non adulazione. Quanto ad accenni
ai G.u.f. credo che gli stessi derivino da complessi edipici di chi
li evoca. Vedi Cristina se quello sfogo veristico fosse stato opera
di uno di questi miei consueti denigratori, non mi sarei
meravigliato del volo basso, ma tu sei un albatro e non puoi
permetterti di cadere, perché' potresti non rialzarti come il grande
uccello dei mari di baudleriana memoria.
Gus
19/5/2011
Già ieri, leggendo, come di consueto, la
pagina azzurra, non ho potuto fare a meno di notare la
singolarità della poesia di Cristina, ma non perché (come è stato
detto) si discosti dalla sua "strada" consueta (liberissima di
farlo, no?), quanto per la scelta di Manzoni (ed io insegno
Lettere!), come parodia della situazione attuale che, credo, stia a
cuore a tutti. Non vedo dunque il motivo per cui accanirsi con
sterili polemiche (offese?) su tale scelta che va rispettata, alla
stressa stregua di come si accetta l'opinione di chiunque c'è dietro
le poesie, ossia persone con la propria individualità ed il proprio
carattere, in questo caso (ed a ragione, secondo me) molto
agguerrito.
Mi scuso se , unicamente per motivi di tempo, non commento le poesie
odierne. Un caro saluto a tutti ed un augurio di autentica Poesia,
per la quale il sito da quando lo conosco, si caratterizza. E, in
questo, il merito va, in primis, al nostro Lorenzo, che ringrazio.
Sandra Greggio
"Nel nostro paese camorrista, mafioso, 'ndranghetista,
borsaiolo, usuraio e affarista, ci vorrebbe una vera
rivoluzione mentale che non vedo all'orizzonte, dato che il sistema
congegnato e governato da una costituzione imbelle non riesce a
combattere.
Forse, fra qualche generazione i giovani, superando gli steccati
imposti da una storia fratricida e maleolente troveranno la via,
trascinando "un popol morto".
esatto, Gus.
Per tutte queste cose. E altre ancora, ad esempio che i nuovi
oppositori siano giovani e sani di mente, non più disponibili a
farsi governare da chi li imbecca da tutti i massmedia di sua
proprietà.
Ho usato il roboante Manzoni a bella posta, il sarcasmo è anche in
questo.
Non ho verità politiche rivelate, ma ho il mio ideale illuministico
di libertà.
cristina
A Cristina Bove va tutta la mia solidarietà
per l'indecoroso commento alla sua parodia di Manzoni, fatta da
certo Gus (non sarà per caso G.U.F. il vero nome ?). Spero e credo
che tale solidarietà sarà condivisa ed espressa dalla maggior parte
degli aderenti al civilissimo nostro sito.
Piero Colonna Romano
Oggi parlerò di due poesie ma prima vorrei far
notare che, chissà perché, appena c'è un minimo di reazione
allo schifoso putridume in cui ci ha ridotto questo regime, subito
si alzano voci a ricordarci che destra e sinistra sono tutti uguali.
- Cristina "Un momento di": queste parole invadenti, prepotenti! Non
le voglio ascoltare. Vorrei averne metà da piluccare in silenzio.
Cristina tu non giochi con le parole; tu le fai vivere!
- Michela "L'amore non è vero che non esiste": basta mettere
d'accordo anima e corpo. La soluzione c'è, basta accontentarsi.
Lorenzo Poggi
18/5/2011
Cristina : Parodia con Adelchi. Ti
sei avventurata emulando il di per sè già pessimo e
tambureggiante verso manzoniano, su di una strada che non è la
tua. Spinta da un nobile desiderio di libertà (da che dal
bisogno?), non certo di parola (Dandini, Floris e Crozza, Santoro
e Vauro, Lerner, Vespa, Ferrara, Damico, Telese, Minzolini,
Mentana) nè di stampa (Unità, Espresso, Il fatto quotidiano,
Repubblica, Manifesto, Corriere, Libero, Giornale docent).
Tu predichi ...
Ed ora
perdenti, si torcon sperando/Qual pezzi di merda ch'ancora
fumando/Da tutte le parti vorranno aggredir./Il popolo infine, il
suo malcontento/Col voto l’esprime, se pure l’evento/È ancor
difficile da stabilir/Udite! Le trombe minacciano il campo/E ai
vili tiranni non lasciano scampo./Che sono arcistufi d’antichi
sentier/Sospendon le feste, ormai son furiosi/Sospendono gli ozi,
son pronti e grintosi/Son giovani e vecchi novelli guerrier/Non
l'asserisco soltanto di mio/Lasciate la sala, vi diamo
l’addio/Furfanti e cialtroni che il vile pompò/Con armi di massa,
con tristi piaceri/Di consumismo gli artificieri/È giunta l’ora,
per voi sonò.
Toto avrebbe risposto a chi? ma mi faccia il
piacere... Per essere sostituiti da Montezemolo o da Prodi o giù
giù di lì.
Struss Khann icona della sinistra è meglio di
Berlusconi icona della destra? oppure anche tu hai la verità
politica rivelata.
Nel nostro paese camorrista, mafioso, 'ndranghetista,
borsaiolo, usuraio e affarista, ci vorrebbe una vera
rivoluzione mentale che non vedo all'orizzonte, dato che
il sistema congegnato e governato da una costituzione imbelle non
riesce a combattere.
Forse, fra qualche generazione i giovani, superando
gli steccati imposti da una storia fratricida e maleolente
troveranno la via, trascinando "un popol morto".
Gus
E' una spirale che porta verso l'alta poesia
questa pagina, così come la precedente. Queste le mie
emozioni:
17 maggio
Antonella Lucato -Il filo invisibile-: Un benvenuto ad Antonella.
Romanticismo che si realizza nel web. I tempi cambiano, i sogni
restano. Bella.
Giuseppe Stracuzzi -Dove mi porta il cuore-: Bellissima. Quante
volte, nei due sensi, ho visto quel che contengono Scilla e Cariddi
! Grazie per queste immagini Giuseppe.
Michael Santhers -Epitaffio 106-: Applausi. C'è di tutto: Spoon
river sposato all'attualità ed alla morale dei venditori di sogni.
Spassosa ed amara. Complimenti vivissimi.
Antonietta Ursitti -La poesia può…-: Tempo fa chiesi a tutti i
sitani di dirmi cosa mai fosse la poesia. Risposero, in maniera
convincente, in tanti. Oggi tu hai fatto la summa di ciò che sia.
Fantasiosa e reale. Bravissima.
Aurelio Zucchi -Come fiume-: Guardare scorrere la vita, quasi come
il Joncourt di Seta, ma con maggiore curiosità. Molto bella.
Carlo Chionne -Colubra in sinu-: Insegnamenti opportuni sempre. Ma
difficile è distinguere prima. Sempre grazie per questo rievocare
antica saggezza.
Gabriele Renda -Amori-: L'anima romantica che si esprime con
passione e dolcezza. Bella molto.
Enrico Tartagni -Mare di parole-: Davanti alla nostra vita, immersi
in un mare di parole. Incapaci di distinguerne il senso e smarriti.
Lorenzo Poggi -Solitudine 3-: Ci impegniamo per capire e per farci
capire. Alla fine non restano che i versi "Nel frattempo, per
sopravvivere,/mi sono chiuso dentro.". Amara e bella.
Michele Cristiano Aulicino -Tango-: Una bella serie di immagini per
raccontarci di un tango ballato e, alla fine, incompiuto. Piaciuta.
18 maggio
Maurizio Spagna -Dimmi senza negarti-: Molto, molto bella. Questo
interrogare chi si vorrebbe conoscere, così come il nostro desiderio
la immagina e vuole. Maurizio descrive l'inquietudine che c'è in
quasi ogni rapporto d'amore, le incertezze ed i dubbi che sorgono.
Complimenti.
Fausto Beretta -Anche così, insieme-: Nella diversità si accetta,
dandolo per scontato, che qualcosa, comunque, unisce ed appaga.
Giuseppe Stracuzzi -Per amore-: Sottomissione, per amore, all'uomo.
Veramente è un peccato che i cavalli abbiano perso la parola….
Potrebbe essere letta quale metafora d'altro tipo di rapporto, per
esempio tra uomo e donna (nei due sensi).
Cristina Bove -Parodia coro Adelchi-: Credo che Manzoni, vivendo
questi tempi, sottoscriverebbe questa parodia. Rabbiosa e spassosa
poesia. Ma quanto ben descrittiva della realtà. Unico dubbio: ma il
popolo, questo popolo, sarà capace della rivolta che auspichi ?
Sandra Greggio -L'augurio di papà-: Un sogno commovente. Un amore
mai spento per il proprio padre. Ne viene fuori tutta la nostalgia
che hai dentro. Molto brava.
Antonio Teni -Sorgiva estate-: Ricordi d'antiche estati con belle
pennellate. Guardare al passato essendo divenuto "straniero al mio
vivere" ma con la determinazione di "Non perire tra i flutti/è quel
che di mare/oggi m'avanza!". Bella e condivisa nel senso.
Lorenzo Poggi -Campagna elettorale-: Lorenzo coglie tutto quanto di
negativo c'è nelle campagne elettorali dove, pare, contino più gli
inganni che le concrete verità. Ma la conclusione "…si pretende/con
qualche bella frase/di far pensar la gente." non è condivisibile
perché la scientifica comunicazione ha , quale scopo, quello di NON
fare pensare la gente ma farla agire, creando riflessi condizionati.
Nella poesia tutta la rabbia di Lorenzo e tutto il suo stile.
A tutti un cordiale saluto ed un ringraziamento. Un grazie
particolare al nostro Lorenzo. Piero Colonna
Romano
- Maurizio "Dimmi senza negarti": m'è
piaciuto in particolare questo passaggio "Amore lo sai/Io amo
saperti acquerello e magia nei capricci dell'umanità"
- Giuseppe "Per amore": il cavallo/cui era stata tolta la
parola/divenne schiavo/e indossò il nitrito…/per amore.
- Cristina "Parodia coro Adelchi (Manzoni mi perdoni)": l'affresco
di come siamo ridotti è minuziosamente cesellato. Della bravura
formale di Cristina non avevo dubbi.
- Sandra "L'augurio di papà": Certo, non poteva mancare.
- Antonio "Sorgiva estate!": immagini superbe e melanconici ricordi
di gioventù e di estati sul mare. Chiusa da incorniciare "Non perire
tra i flutti/è quel che di mare/oggi mi avanza!".
- Enrico "Verba volant scripta manent": verba manent scripta volant
- Michele Cristiano "Egoismo": ma che innamorarsi sia soltanto
egoismo? Trovo stupendo questo passaggio "la poesia è quindi in ogni
gesto/così come nel silenzio,/ciò che è scritto,/o sussurrato,/è
soltanto il riflesso/di ciò che è stato".
- Maria Rosa Cugudda "Anima vagante": Chiusa da sballo "posa l'orma
sulla dolce terra orba di quiete ormai".
- Il Gabbiano "Onde spumeggianti": ma che bella "le onde sulle
sponde dei tuoi fianchi"! Come sempre sai dipingere scene che
coinvolgono e sembra come di esserci.
Lorenzo Poggi
17/5/2011
Ringrazio Lorenzo Poggi per il commento alla
mia poesia di ieri.
“Il filo invisibile” Antonella Lucato. Benvenuta!
“Amori” Renda Gabriele. Piacevole a leggere.
“Mare di parole” Enrico Tartagni. “mi chiedo se devo aver paura /del
mare... /delle parole...”
“Solitudine 3” Lorenzo Poggi. Un grido contro la realtà dove
l’egoismo è più forte dell’amore. “per sopravvivere, mi sono chiuso
dentro”.
“Tango” Michele Cristiano Aulicino” Contiene belle espressioni.
“Donna” Maria Rosa Cugudda. Un quadro profondo, malinconico.
“asciuga qualche lacrima /che in spazi /inadeguati scorre.”
Cari saluti a tutti. Grazie a Lorenzo.
Giuseppe Stracuzzi
Altre belle pagine azzurre. Le
rincorro, capricci del pc permettendo. E questo mi dicono:
16 maggio
Fabiana De Bonis -La sera-: Un cordiale benvenuto, Fabiana. Belli
questi ricordi di vita passata in famiglia. Ben descritti.
Michele Cristiano Aulicino -La tua voce-: Bella serie d'immagini
poetiche, dense di erotismo. Piaciuta.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Ritorno a Santa Maria Maggiore-:
Nostalgico ricordo di luoghi in cui si è vissuti in tempo lontano,
oggi abbandonati malinconicamente. Bella.
Sandra Greggio -Interrogativi-: Difficili sempre le scelte di vita.
Bene quell'interrogarsi. Bella ed intensa. Brava Sandra.
Giuseppe Stracuzzi -Un altro amico caro-: Bella poesia in tutti i
versi. Ne emerge il dolore per la perdita subita ed il rimpianto.
Molto bella.
Michael Santhers -Sguardi peccaminosi-: Nessuna concessione alla
fantasia. Tutto chiaro. Col solito italiano magistralmente usato.
Complimenti.
S.A. Santoro -L'amore non esiste-: "Amor ch'a nullo amato amar
perdona…" , finalmente questi oscuri versi trovano spiegazione
nell'amara poesia del caro Armando. Io incrocio le dita. Ma sempre
bello leggere i tuoi versi, belli ed intensi.
Enrico Tartagni -Explicatio fatta con arte-: Pare una chiosa alla
poesia di Armando. Bello il suo sviluppo, dai primi due versi agli
ultimi due. Ci vedo classe. Molta.
Gabriele Renda -Occhi-: Applausi per l'intenso romanticismo,
espresso con passione e dolcezza. Un tempo scrissi "Occhi di luna".
Il sentire era lo stesso.
Maria Rosa Cugudda -A chi giova-: Già, a chi giova ? Qualcuno disse
che l'umanità delle carceri dichiara la civiltà d'una nazione. Noi
come siamo messi ? Bella molto.
Zenone Drisoli -Il lamento della pecora-: Spassosa e umoristica
pare. Già pare, ma quella pecora è metafora di quello che, in altri
tempi ovviamente, era chiamato popolo bue. Torniamo ad Orwell ed
alla sua fattoria. Di corsa. Complimenti Zenone.
E qui, per oggi, mi fermo. Un caro saluto a tutti ed un sentito
ringraziamento al nostro vate illuminato.
Piero Colonna Romano
Oggi mi è piaciuta molto "La poesia
può..." di Antonella Ursitti, la poesia racconta cosa
succede nell'anima del mondo!
Simone
16/5/2011
Poche note a sottolineare comunque la bella
pagina odierna:
- Michele Cristiano "La Tua Voce": sembra una filastrocca ermetica e
illogica e pure fascinosa nei suoi ghirigori d'immagini.
- Sandra "Interrogativi": come si deve amare? con quotidiana tenera
dolcezza o come ebbrezza infuocata e travolgente? E poi non conta
l'età. Oppure sì? Piangerò di ricordi "o di fresche e tenaci ferite
di rimpianto di una vita- non vita?". Cara Sandra, più ci si
interroga e più siamo vivi.
- Giuseppe "Un altro amico caro": che bella "l'anima libera dal
peso/prende il largo/nel mare della notte".
- Salvatore Armando "L'amore non esiste": Salvatore non ha dubbi
stavolta. Ma è un vecchio interrogativo a cui non so dar risposta.
E' solo illusione per dar costume ai nostri bassi istinti o c'è
dell'altro? Sicuramente c'è qualcuno che rimane nell'illusione tutta
la vita.
- Enrico "Explicatio fatta con arte": Enrico sembra irrecuperabile.
Ormai viaggia su un'orbita parallela alla terra in cui tutto sembra
perfetto, ma senza spiegazione.
Un saluto affettuoso a tutti i poeti ed un grazie magnifico al
nostro Lorenzo
Lorenzo Poggi
Salvatore Armando Santoro con la sua "L'amore
non esiste" solleva riflessioni interessanti. L'amore forse
oggi è troppo idealizzato? Troppo ricercato? L'edonismo sempre più
diffuso in questa società si serve dell'amore, spremendolo,
facendogli perdere magia, valore? Tante domande sorgono.. Potrebbero
essere spunto per un dibattito..
Un saluto e un sincero grazie a tutti
Simone
15/5/2011
Ringrazio Sandra Greggio per il commento alla mia ultima poesia.
Tutte belle le poesie di oggi, mi
soffermo su alcune.
Benvenuta Maria Rosa. “Figlia del mare”
Le poesie che hanno per tema il mare mi attraggono, questa é molto
triste.
Alessandro Ragazzetti “La polvere”
Contiene belle riflessioni, mi piace la metafora che chiude il
discorso. “e di tutta la polvere alla fine non resterà che il soffio
del vento amico che la trascina via.”
Simone Zanette “La mia stanza” “Nemmeno
una gruccia /per appendere /la vita.”
Antonietta Ursitti
“Cerchi un appiglio. “E' l'umano che cerca
/ un appiglio invano…”
Aurelio Zucchi “Eppure”
Mi piace la riflessione, “Eppure, c’è chi davvero mi ama!”
l’invecchiamento non è motivo di preoccupazioni se confidiamo
nell’amore di Dio.
Renzo Montagnoli “Quando il poco è
tanto” Un bel quadretto dove giocano i colori della natura.
Lorenzo Poggi “E ora di tornare”
Metafore molto efficaci. “La misura è colma, è ora di tornare”
Cari saluti a tutti Grazie a Lorenzo.
Giuseppe Stracuzzi
Piove dovunque tranne su questa pagina
azzurra, ricca di sole.
Maria Rosa Cugudda -Figlia del mare-: Benvenuta nell'azzurro. E'
bello immaginare il mare quale genitore dall'umore mutevole e quale
ultima dimora desiderata. Questo tuo amore è da me condiviso. Brava.
Michele Cristiano Aulicino -I Maggio-: A giudicare dal titolo questa
sembra la descrizione d'un corteo che festeggia la festa del lavoro.
Ma c'è amore per il singolo e timore della folla con la quale,
comunque, dobbiamo convivere. Così è ?
Carlo Chionne -Canis fidelis-: Altro opportuno memento, ben porto.
Antonietta Ursitti -Cerchi un appiglio-: Nelle incertezze della
vita, non sono sufficienti gli oggetti che ci sono familiari a darci
sicurezza. Forse neppure gli atti che compiamo abitualmente.
Cerchiamo, inutilmente, altri appigli, altre sicurezze che non
troveremo. Bella.
Aurelio Zucchi -Eppure-: Non è una soddisfazione da poco quella tua.
Tutti, più o meno, siamo impantanati nel tempo che passa. Non tutti
hanno chi li ama. Piaciuta.
Renzo Montagnoli -Quando il poco è tanto-: Dolcissimo questo amore
per il mondo che porta a commuoversi anche per le piccole cose che
vediamo. Bella decisamente.
Michael Santhers -Comizi-: Incisiva descrizione dell'atmosfera
elettorale, detta, come sempre, con uso magistrale della lingua.
Complimenti.
Francesco Colombo -Non chiamatemi poeta-: Delusa descrizione di cosa
sia un poeta. E pessimistica conclusione. Ma c'è chi dice che i
poeti sono l'anima e lo sprone del mondo. Speriamo sia vero.
Enrico Tartagni -Corridoio o sepolcro ?-: E' questa l'illusione in
cui viviamo ? Se è così non ci resta che attendere di varcare la
soglia d'imbiancati conventi. Terribilmente dolente.
Lorenzo Poggi -E' ora di tornare-: La misura è colma è ora di
tornare. E come non concordare con ogni verso ? Resta il desiderio
di scalare abissi, resta la volontà di esercitare critica e reagire.
E sempre incisivi e forti sono i tuoi versi. Complimenti sempre.
Angelo Cosentino -Mademoiselles-: Bella serie di acquerelli che ci
mostrano riottose ninfe. Decisamente bella.
A tutti una splendida domenica. Al nostro vate un ringraziamento.
Piero Colonna Romano
Non ho conosciuto Marcello Plavier,ma
voglio esprimere tutta la mia vicinanza
alla sua famiglia e al pubblico dei suoi lettori,per la scomparsa di
qualcuno
che intingeva la sua penna nel rosolio per tratteggiare parole
leggere come il
battito d'ali degli angeli.Si è soliti pensare che quando muore un
poeta muore
una parte del mondo,che il sole al tramonto sia un poco più solo,che
i suoi
raggi si facciano deboli e esili allungandosi per colmare l'assenza
in modo
disperato.Ma quando ci si eleva al sublime,non si muore mai.Ciao
Marcello.
Antonio Teni
14/5/2011
Sandra Greggio e Piero Colonna Romano.
Cari amici poeti, non posso fare altro che dirvi grazie del vostro
bellissimo commento alla poesia:” Ti amo Amore “ Per i commenti di
ieri alla poesia “Tellaro”All’amico Piero, dirò che mi compiaccio
moltissimo con lui, prima di tutto, per aver letto tutte le mie
poesie e poi, per aver conosciuto quasi tutte le località che ho
visitato nel corso della mia vita escursionistica, che mi ha dato
grandi soddisfazioni nella vita. Oggi, sono ritornato agli orari del
vecchio ufficio. Le mie passeggiate sono molto ridotte, dovute agli
acciacchi del tempo. Anche se non faccio commenti, leggo sempre le
vostre opere. Vi saluto molto carinamente, unitamente all’amico prof
Lorenzo. Il Gabbiano
Ringrazio Piero Romano Colonna e Giuseppe
Stracuzzi per le belle parole spese su Volano in fila, mi
associo al dolore per la perdita di Marcello Plavier e invio alle
pagine azzurre la mia nuova creazione Cerchi un appiglio. Un
carissimo saluto a tutti gli aedi della magnifica Compagnia Azzurra,
Antonietta Ursitti.
Oggi mi soffermo su alcune tematiche che, secondo me, rendono molto
avvincente la pagina
azzurra. Una di queste è legata anche al “monologo sulla
verità”, che ieri, per motivi di tempo, non mi è stato possibile
commentare. Lo faccio ora, scusandomi per il ritardo. La prima
tematica che colgo è quella pirandelliana della “maschera”, che mi
sembra di ravvisare sia nella poesia di Lorenzo Poggi che di Simone
Magli; non posso che concordare, anche se mi viene spontaneo
dire:”Non tutte le donne, Simone, hanno il rimmel, no?”. Spero che
tu non ti offenda. Un complimento ai senari di Lorenzo, perfetti.
Piero Colonna Romano: verità poliedrica, diversa a seconda delle
persone, condizionate, chi più chi meno, dalla società. “Uno,
nessuno, centomila”? Credo di sì. Mi permetto, vista la ricchezza di
spunti di riflessione che tali monologhi offrono, di porre una
domanda: nell’ambito religioso, tale principio è sempre valido?
Grazie. L’altra tematica che domina è quella eterna, intramontabile
dell’Amore. Dalla sensualità di Simone Zanette (bello lo sfondo
della “notte salata sudata d’aria”), al sorriso di un’altra donna
che ha “il potere di vanificare qualsiasi misura del tempo”. Livia
Fedele, con termini “taglienti”, rimpiange il suo amore, amore
trovato e racchiuso in una conchiglia da Silvio Canapè. Complimenti
a tutti, un accento particolare su quei “baci chiusi”, splendidi.
Una “favola”, quasi un gioco a leggerla, la poesia di Casarini,
molto originale e piaciuta. Il Gabbiano chiude la pagina con un
“amore” di poesia, citando anche Dante; la tua poesia mi culla, come
una melodia. Non posso trascurare Alessandro Ragazzetti: mi ha
colpito la sua “Eredità”, che tale non è, perché “fatta di aria” e
di germogli non sbocciati. Ma mi permetto di cogliere i fiori
sbocciati, invece, in quel “lumicino” acceso di Giuseppe Stracuzzi,
che, nonostante tutto, si fa strada tra ingarbugliati pensieri. Due
modi diversi di concepire la morte, entrambi resi con bellissime
immagini. Incornicio i commenti con il “quadro” del paesaggio di
Giuseppe Dabalà, intriso, però, di drammaticità, splendidi quegli
occhi di melograno. Appendo il quadro in una stanza d’altri tempi,
nell’atmosfera dolce e malinconica creata dalla bella poesia di
Gabriele Renda. Termino con un caro saluto a tutti ed, in
particolare, al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio
Altra pagina azzurra tutta da gustare.
Sempre più bravi i sitani, sempre intense le emozioni che le loro
poesie generano. E queste sono le mie, per ieri e per oggi:
13 maggio
Enrico Tartagni -Il Vagabondo-: Cammino nella vita con un incontro
che potrebbe essere salvifico. Bella serie di riflessioni su vita e
religiosità a prescindere dal divino. Sconsolata la conclusione. Ci
sarà speranza?
Lorenzo Poggi -Tortora rosso sangue-: Un volontario gesto che libera
la violenza. Volontario ma, pare, inevitabile. Siamo strumenti
inconsapevoli sempre. La violenza ci permea, ci condiziona. E sempre
ci rimarrà il dubbio sulla giustezza del nostro agire. Bello questo
racconto d'un sogno.
Simone Zanette -Proibito-: Violenza sadica. Manca un autodafé finale
a completamento.
Michele Cristiano Aulicino -quello che sono-: Mi piace quel
paragonare il proprio passato ad una vecchia poesia. Bello quel
conservarne il profumo e bellissima quella scia densa di sorriso.
Molto bravo Michele. Piaciuta.
Antonio Teni -Ancora aspettando Godot-: Quell'attesa, priva di
speranza, di qualcosa che non arriverà. La vita come teatro
dell'assurdo. E quella chiusa terribile che ci descrive uomini in
affanno, per costruire qualcosa di cui resterà soltanto polvere.
Carlo Chionne -Canes famelici-: I consigli stolti, se accettati,
portano alla rovina. Fedro, rispolverato opportunamente, continua a
darci i suoi insegnamenti di vita.
Gabriele Renda -Filastrocca del governo matto-: Applausi per
l'invenzione del "reato d'onestà". Vedi, Gabriele, credo che ancora
non sia stato fatto apposito DDL perché non hanno ancora trovato un
sinonimo della parola onestà. Sinonimo tanto oscuro da non potere
essere recepito, nel suo significato, dai sudditi. Tempo al tempo,
ce la faranno.
Simone Magli -La sirena sulla riva-: C'è un tormento interno che
rende tutto oscuro. E quella sirena spiaggiata lo sottolinea ancora
di più. Sirena viva e vegeta cercasi, per supporto morale.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Anniversario-: Colloquio con sé stesso.
E rivisitazione d'un rapporto, forse da chiarire reciprocamente.
Conclusione umoristica, ma neanche tanto. Audaces fortuna iuvat, mio
caro. Piaciuta molto e…auguri.
Aurelio Zucchi -Alla vita-: Bella questa invocazione alla vita.
Vivere l'età che si ha, spendersi sempre "scagliando loro l'amore
che posso". Bella e piaciuta molto.
Gerardo Pozzi -Quel che mi viene-: Vedo un bellissima similitudine
tra natura e poeti. Si rigenerano entrambi, nonostante la morte. E
rigenerano fiori, frutti, alberi e poesia. Bella.
E. Crescenzi -Amore trascinato-: Tristissima descrizione d'un atto
d'amore cui manca il calore della tenerezza e della complicità.
Vero, questo tipo d'amore è tristissimo quando termina e durante.
14 maggio
Angelo Cosentino -Ubriaca-: Benvenuto nell'azzurro ! Ottimo esordio
che ci racconta il desiderio d'un amore più…collaborativo.
Lorenzo Poggi -I responsabili-: Apparire e non essere. Con la
consapevolezza dei propri limiti dei quali vergognarsi, tanto da
sfuggire alla nostra immagine riflessa, per vergogna. Ma quell'eco
sberleffo dentro lo sentiremo comunque. Profondo ed incisivo sempre.
Bravo Lorenzo.
Alessandro Regazzetti -Eredità-: Li piangiamo per troppo poco tempo,
i nostri cari scomparsi. Abbiamo occhi svuotati di lacrime, troppo
presto.
Simone Zanette - Erotica immagine. Rammenta, nello stile, alcuni
poeti sud americani. Bravo, complimenti.
Michele Cristiano Aulicino -L'amore, l'inutilità del tempo-:
Riflessione filosofica sul passare del tempo e sul passare degli
amori. Belli e significativi i versi "Le mie attese non sono che
inverni,/gelidi e taglienti" e "ci sono sorrisi che giocano sporco".
Piaciuta molto.
Livia Fedele -Non ci sei tu-: Profondamente, dolorosamente, sentita
quella lontananza. Detta con bei versi pieni di poesia.
Silvio Canapè -Come forza lenta attonita-: Bellissima serie di
similitudini che disegnano un amore pieno di concretezza e speranza,
con la bella chiusa degli ultimi quattro versi.
Simone Magli -Morte dell'autenticità delle cose-: Vedere la falsità
che ci circonda ed i puri di cuore riconosciuti quali deboli, perché
incapaci di mentire. Tristissime considerazioni (ma quanto vere!)
sulla condizione umana.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Grazie musa. Gli scherzi della vita-:
Lezione di geometria applicata alla vita. Scalare vertici, dopo
vertici per ritrovarsi, alla fine, al primo che era già l'ultimo.
Funambolica e piacevole molto.
Giuseppe Cicozzetti -al principio dei giorni-: Augurio dolcissimo ad
un tenero germoglio sbocciato. Molto bella davvero.
Giuseppe Stracuzzi -La speranza-: Forse la vera speranza è che
esista un'anima che sarà sollevata da qualche parte. Piaciuta.
Germano Frenu -Timidezza-: "Non c'è ribalta/per l'uomo deriso" e la
ricetta proposta è gettare a mare la timidezza. E pazientare.
Il Gabbiano -Ti amo Amore-: Ode all'amore. E, con quel ricorrere
alla chiusa del Paradiso, si risponde alla domanda di che cosa mai
sia l'amore. L'intendessimo tutti così !!
A tutti un caro saluto ed un ringraziamento. Un grazie a Lorenzo che
consente, con la sua attività, tanta bellezza.
Piero Colonna Romano
13/5/2011
Le ultime pagine azzurre sono piene di dolore
per la scomparsa del poeta Marcello Plavier. Con grande
sentimento e sentita partecipazione, hanno scritto i loro addii
poetici Lorenzo Poggi, Sandra Greggio, Armando Bettozzi, Kinita (e
mi scuso con chi avessi dimenticato). Molti altri hanno espresso il
loro sentimento nei commenti. A tutti loro mi associo con
commozione.
Ho alcune pagine azzurre stampate, in attesa di lettura. Questo mi
hanno fatto sentire:
11 maggio
Un cordiale benvenuto a Giuseppe Gianpaolo Casarini e Giovanni
Minio. Bello quell'avere ritrovato un vecchia cartolina non spedita
("Quella cartolina" di Casarini) quel rimorso e quei ricordi che ha
generato, quanto ben descritti ! Ottima l'analisi di come va questo
mondo ("Interessi" di Minio) e l' indignazione che ne scaturisce.
Simone Magli -Credevo che il senso della vita stia nella ricerca-:
Esistenziale interrogarsi su quel senso. Davanti alla consapevolezza
della sua fine si cerca qualcosa che ne attenui (o cambi) il senso.
Della morte.
Enrico Tartagni -Roba da Froid-: Errare umanum est, judicare
diabolicus.
IAllonardo -Mare e Anima-: Bella. Avverto il profumo del mare,
metafora della vita. E bella la chiusa che ci dice che dopo la
tempesta torna il sereno….in attesa della prossima.
Simone Zanette -Stasi- Pochi versi sintetizzanti erotismo. Potenza
della poesia!!
Il Gabbiano -Tellaro-: Caro Gabbiano, è molto probabile che, da
qualche parte, noi ci siamo incontrati. Ho riletto le tue poesie
presenti nel sito e, a parte quelle che descrivono paesaggi degli
USA, non c'è un luogo da te descritto che io non abbia frequentato.
Oggi ci racconti di Tellaro ed, assieme a questa, vedo Lerici, S.
Terenzo e Fiascherino. Ricordi sbiaditi che tu, con le tue
magistrali descrizioni, fai ritornare alla mente, con quei profumi,
quei colori, quei sentimenti. Grazie.
12 maggio
Grazie a Sandra Greggio per avere scelto una bella poesia di
Marcello, riproponendola alla nostra lettura.
Enrico Tartagni -L'eleganza del corridore-: L'eleganza ci salverà ?
Lievi immagini alternate a dure realtà. Bella. Complimenti.
Lorenzo Poggi -Vola poesia-: E' un volo nel sogno. E' bisogno di
sollevarsi da questa realtà, per guardarla dall'alto. E' desiderio
di riposo sereno. E, nell'attesa che si realizzino, osservare lo
scorrere della vita. Bella molto.
Simone Zanette -Parole-: Quei due ultimi versi ("Mi inchiodo/ad una
stella") li trovo bellissimi. E quelle parole morenti sono quelle
che non diciamo più, non comprendiamo più.
Manuela Mori -Le parole che non dissi-: Rimpianto per ciò che non si
è stati capaci di dire. E dentro resta bruciante ricordo. Molto
bella. Complimenti.
Michele Cristiano Aulicino -Perduti e felici-: L'esplosione della
primavera sembra riguardare gli altri e non noi "privi di ogni
plausibile certezza". Cerchiamo "una maglia per accorgerci di essere
tutto." Ed "uno sguardo per vedere di non essere niente". In altri
termini poco ci basterebbe per essere felici ma…perduti.
Carlo Chionne -Canis avidus-: altra lezione di morale che ci viene
da un apologo. Molto opportuna.
Gabriele Renda -L'altra Via Crucis-: Questi sono i tempi. Fascismo
imperante (e santa romana chiesa come sempre muta) e prebende,
sempre più succose, a chi porterà voti. Guarda caso a santa romana
chiesa (scuola pubblica da affossare, per esempio).
Simone Magli -Oltre la vita-: Perdersi, rinunciando a capire un
significato troppo più grande di noi. E' un misto di desiderio
d'essere liberi (di non pensare) ed un'amara presa d'atto
d'impotenza.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Alla mia Aspasia- Bella, fantasiosa,
ben articolata. L'erinni di Leopardi incontrata (spero soltanto
nella poesia) da Giuseppe. Piaciuta molto. Complimenti.
A tutti il più cordiale buon weekend. Sempre un grazie a Lorenzo il
grande. Piero Colonna Romano
Marcello Plavier
Il poeta morirà, soltanto quando moriranno le vere parole.
Le mie più sentite condoglianze alla famiglia.
Giuseppe Dabalà
Purtroppo ci sono certe notizie che sono
difficili da commentare. La morte di uno toglie sempre
qualche cosa a tutti e, se poi si tratta di un poeta, avvertiamo più
marcatamente la sua assenza, tuttavia consapevoli di ritrovarlo nei
suoi versi, un lascito che continuerà a testimoniare la sua presenza
nel nostro cuore.
Addio, Marcello Plavier, che sei salito nell'angolo di cielo più
azzurro, quello riservato ai poeti.
Renzo Montagnoli
La bella pagina di oggi mi invoglia al commento.
- Michele Cristiano “quello che sono”: del mio passato “ne conservo
il profumo” ed è “come chi è stato qui/forse/tempo fa/lasciando
indietro/una scia densa di sorriso”. Molto, molto bella!
- Simone “La sirena sulla riva”: “Morirò all’asciutto, sulla
riva,/accanto a una sirena arenata” , “Ci ritroveremo in un’altra
vita più giusta,/dove il silenzio non potrà tacere”. Immagini forti
e versi importanti. Soprattutto la chiusa.
- Aurelio “Alla vita”: è inutile “rannicchiarsi nel sofà dei
ricordi”, la vita va vissuta adesso, sempre.
- Gerardo “Quel che mi viene”: la vita d’un poeta non è come le
altre. Per le vette toccate, per gli abissi in cui son caduti, anche
la morte dovrebbe essere diversa. Ma muoiono come tutti; resta una
vita che lascia segni per chi viene dopo.
Nei racconti c’è Piero “Monologo sulla verità”: Gocce di filosofia
nel mare della vita: "La verità è poliedrica".
"Talvolta il divenire ne muta il senso". "L’uomo può scegliere
quella che più gli aggrada". "Ma, forse, la verità, semplicemente
non esiste ed allora diviene convenzione", regole imposte da chi
in quella società detiene il potere per mantenerlo per i suoi
interessi personali e mai per il bene di tutti. Ma "E’ nella
natura dell’uomo porsi domande". La verità è più quello che
vorremmo vedere che quello che è. Cercala pure la verità ma mai sarà
tutta la verità.
Lorenzo Poggi
12/5/2011
Addio Marcello... continuerò a vederti
nelle tue accorate e dolci poesie d'amore come ho fatto fino ad
oggi. Mi unisco al cordoglio di tutti, con la speranza che il cielo
abbia qualcosa di bello da offrirti.
Giuseppe Stracuzzi
Ho letto alcune poesie di Marcello...
pur non avendolo conosciuto prima ho colto la sua grande sensibilità
e la sua capacità di esprimere sentimenti profondi. La morte non
cancella le parole che continuano a sorvolare sulle grandi
distanze.Chi è ancora scosso e turbato per una grande perdita
comprende quanto sia difficile continuare un'esistenza regolare. Ma
un grande poeta non muore mai...
Con partecipazione, Maria Rosaria Teni
quando muore un poeta come Marcello è
vero si eredita ma si resta anche un
po' soli.Condoglianze vivissime alla famiglia.silvio
canapè
11/5/2011
Sono pienamente d'accordo con Salvatore
Armando Santoro riguardo "alla poesia e ai poeti".
Non è accessibile a tutti il linguaggio dell'anima.
Riposa Marcello
Simone
Mi unisco al dolore per la scomparsa di
Marcello Plavier. Una poeta sensibile ed incisivo, una
persona davvero speciale che ricorderemo attraverso le sue poesie.
Maristella Angeli
Un poeta non muore mai
forse si addormenta un poco
ma poi si sveglia tra le stelle.
ciao, Marcello
cristina
Sono profondamente addolorato per la scomparsa
di Marcello. E' morto anche un pezzo del mio cuore. Nessuno
potrà mai capire i poeti. Solo altri poeti riescono a leggere in
fondo al loro animo e comprendere ed immedesimarsi nei loro versi.
La poesia è sogno, fantasia, amore, tranquillità, pace. Adesso
Marcello l'ha trovata. La sto cercando anch'io da un pezzo!
Un abbraccio a tutti voi
Salvatore Armando Santoro
Con lui muore una parte di noi; con la
sua poesia muore un po’ la
nostra, quella stessa poesia che ci identifica e ci colloca nel
mondo e
nella vita che amiamo e che gridiamo “eterna”.
Guardaci mentre continueremo a volerti bene e a leggere i tuoi versi
e il tuo cuore!
Aurelio
10/5/2011
Partecipo al dolore per la scomparsa di
Marcello Plavier. Continuerà a vivere nelle sue belle poesie.
Giovanna Giordani
Mi unisco al dolore per la scomparsa del poeta
Marcello Plavier. Sentite condoglianze ai suoi cari, un
abbraccio.
Michela Turchi
Le mie più sentite condoglianze alla famiglia
dell'amico poeta Marcello Plavier. Gabriele
Per Marcello Plavier
L'ho saputo ieri sera da Tinti, via mail.
Mi dispiace molto.
Molto.
gerardo
Per Marcello
Che la Terra e il Cielo ti donino nuova vita.
Angelo Alfredo
Non è una bella giornata quella di oggi.
Il pensiero corre a Marcello Plavier, tristemente. Ciao Marcello, le
tue poesie saranno il tuo messaggio per noi. Di quelle ti ringrazio.
Gabriele Renda -La top ten-: Bella classifica. Peccato ci abbiano
tolto la libertà d'essere liberi.
Cristina Bove -Imperseguibile-: Versi d'una amarezza estrema,
dolenti. Sensazione di disperazione per quelle parole che si
vorrebbero dire e che si spengono, prive d'eco, nel granito. E quel
"Volere il tutto/Perdersi nel niente" quale segnale d'estrema
impotenza.
Enrico Tartagni -Pioggia di parole-: Pare la prosecuzione di "Imperseguibile"
con la differenza che nella prima c'è il desiderio di reagire ed in
questa quel "sotto il piastrone che mi chiude nella mia fossa." è
proprio un de profundis. Ma quanto belli i versi d'entrambe !
Lorenzo Poggi -L'amplesso-: Lorenzo a luci rosse. Sarà la primavera.
Intensa e bella. Applausi.
Giuseppe Stracuzzi -Taormina-: Leggo e la vedo. Chiudo gli occhi e
l'assaporo. Questa perla fantastica, sepolta nel mio cuore, l'hai
resuscitata nella mia memoria. Bravissimo.
Angelo Alfredo Taraschi -Post mortem-: Già, che diranno di noi ?
Bello sarebbe scriversi l'epitaffio e farlo oggetto di referendum,
vita durante. Bella e piena di perle di saggezza e domande
intriganti.
A tutti un caro saluto. Un grazie a Lorenzo, nostro vate.
Piero Colonna Romano
Molto profonda e acuta nella sua ironicità la
poesia/riflessione "Post mortem" di Angelo Alfredo Taraschi.
Simone
Per il Poeta Piero Colonna Romano.
Carissimo Piero, infiniti ringraziamenti per il commento alla poesia
della Mamma Sì, hai ragione, era molto commovente, ma la Mamma è
sempre la Mamma e il suo ricordo non svanisce mai. Un caro saluto a
tutti i poeti del “Sito Poetare”,unitamente al carissimo prof
Lorenzo, Il Gabbiano
Ciao Marcello ,vai dolcemente dove
trovi pace.Tinti in abbraccio
Partecipare al dolore per la morte del poeta
Marcello Plavier.
enrico tartagni
Oggi è triste questa pagina azzurra. E'
scomparso il bravo Marcello Plavier, poeta vero, di grande
sensibilità. Mi mancheranno le sue poesie. A tutti i suoi cari le
mie più sentite condoglianze ed un abbraccio.
Piero Colonna Romano
Oggi non è giorno per commentare. Oggi
c'è da fermarsi e togliersi il cappello. Marcello Plavier se n'è
andato.
Le conoscevo bene le sue poesie. Non erano il mio stile ma sapevo
apprezzarle. Anche a Marcello forse non piaceva il mio stile, ma nei
momenti più alti eravamo lì ad apprezzarci.
Non ho avuto la possibilità di conoscerlo ma so quanto era amato da
chi ha potuto.
Poeta squisito e passionale. Poeta che sapeva unire natura e
sentimenti in una simbiosi di emozioni e di immagini. Scriveva
spesso d'amore; ma non platonico, umano e sensuale. Non conosco la
sua storia, ma deve aver avuto una vita ricca e piena d'interessi.
Mi mancherà la sua costante presenza nei siti che frequentavamo. Mi
mancherà il suo stimolo a migliorare. Mi mancherà una voce che
sapeva mettermi in discussione.
Lorenzo Poggi
Ricordiamo il nostro amico Marcello con
alcuni suoi versi che resteranno
per sempre tra le pagine dei nostri ricordi, perchè la poesia
"supera lo
spazio e il tempo"
Tiziana Cocolo
Mistero
Come mi si affollano attorno fantasmi a me cari
Vedo amore, gioia, dolore cuori in fermento
Mi sento legato a loro con catene infrangibili
Sono silenziosi, alcuni felici altri malinconici
Vedo in tutti loro l'amore che supera il tempo e lo spazio
Il loro amore che affronta sole, luna, stelle
Li avvicino cerco il contatto, invano, sono impalpabili
Non hanno forma né colore, tacciono comunicando
L'amore che nutre la vita, diffondendone il profumo
La nella immensità dell'universo.
Marcello Plavier
Le mie più sentite condoglianze alla famiglia
di Marcello Plavier, uno dei poeti più dotati che il sito
abbia mai ospitato, grande cantore dell'amore. Riposa in pace. Una
carezza a Victor, suo nipote.
Con affetto
Simone
Sentite condoglianze alla famiglia ed un
inchino al Poeta Marcello Plavier.
Renato Bellin
Partecipiamo al cordoglio dei familiari
dell’amico poeta Marcello Plavier, per la sua prematura
scomparsa,
Il Gabbiano
9/5/2011
Una triste notizia.
Oggi pomeriggio è mancato all'affetto dei suoi cari e amici il
poeta Marcello Plavier. Il sito Poetare porge sentite condoglianze
alla sua famiglia e a tutti quelli che lo conoscevano e lo
apprezzavano per le sue poesie, ricche di vero sentimento e di
profondità etica.
Lorenzo De Ninis
Ringrazio Piero Colonna Romano in
particolare, per la capacità di filtrare le poesie e trarre il
meglio che essi contengono e quindi invogliare il lettore a leggerle
con attenzione.
Le poesie di oggi meritano tutte un plauso, non posso intrattenermi
molto, ne cito alcune iniziando dalla prima.
“Musca et mula” Carlo Chionne ripropone con altre movenze poetiche
la favola antica.
“Novant’anni” Renda Gabriele. Sempre molto arguto e piacevole.
“Ciondolo salvavita (o del salvare inutile)” Cristina Bove. Molto
originale “ci sono le istruzioni sul davanti /da leggere nel caso
d'infortunio”
“Le pagine sbagliate” Sandra Greggio. Guardando il passato si
riconoscono gli errori. “Una sola cosa non vorrei mai cambiare / La
mia firma”. Molto significativa!
“Chi cerca di superare i propri limiti” Simone Magli. Saggezza!
Le altre che non ho citato sono anche molto belle.
Cari saluti a tutti. Grazie a Lorenzo
Giuseppe Stracuzzi
Bella, intensa, coinvolgente la pagina azzurra
oggi. E' una spirale che porta in alto, verso Poesia. A tutti un
applauso.
Carlo Chionne -Musca et mula-: Significativa come sempre. Gradita
come sempre.
Gabriele Renda -Novant'anni-: Dalla cronaca dei misfatti
giornalieri, Gabriele trae e ci racconta della sua (e della nostra)
indignazione. Mi ripeto ed assieme al grande Eduardo dico "addà finì
a nuttata".
Cristina Bove -Ciondolo salvavita (o del salvare inutile)-: Nel
titolo la sintesi. Nello sviluppo tutta l'amarezza per ciò che non
si è avuto. Ma, in me, una certezza: chi dà poesia, come sai fare
tu, quel ciondolo lo ha anche dietro. Ma non lo può vedere. Applausi
convinti.
Sandra Greggio -Le pagine sbagliate-: Il tuo desiderio è di tutti
gli onesti. Quelli che riescono a distinguere il grano dal loglio. E
tu onesta lo sei, con in più l'orgoglio d'essere te stessa.
Renato Bellin -I colori dell'anima-: Vivere e guardare alla vita
come opera d'arte, e vedendone la bellezza, scordarsi della sua
fine. Bella e piaciuta.
S.A. Santoro -Maledetto bastardo-: Autoflagellazione per eccesso di
autocritica. Un abbraccio con tutta la mia ammirazione.
Enrico Tartagni -Senza Senso-: Questo scorrere del tempo al quale
poniamo domande che non avranno risposta. Questo indagarsi, sapendo
d'essere un mezzo per chi tira le fila della nostra esistenza.
Questo mi dice la criptica e bella poesia.
Lorenzo Poggi -Torre d'avorio-: Bellissima questa descrizione della
torre d'avorio nella quale molti s'illudono di trovare difesa,
eppure penetrata da rumori e brusii. Impossibile isolarsi, resta
soltanto un rincorrere sé stessi, chiudendo gli occhi. Penso che
questa poesia appartenga ai capolavori del grande Lorenzo.
Complimenti.
Simone Zanette -La foto-: Misto di realismo descrittivo e di
surreale. Bella la descrizione dell'immagine nuda. Belli quegli
occhi che levitano, nel sogno, verso i raggi del sole. E bello
quell'immaginare baci dal sapore di pesca. Per risvegliarsi nella
luce accecante della realtà. Complimenti.
Il Gabbiano -Supplica a Teresa mia madre-: Toccante, commovente
questo ricordo della madre. Bello questo rivederla nel ricordo.
Davvero piaciuta.
A voi tutti un ringraziamento ed il mio saluto più cordiale. A
Lorenzo un grazie di cuore. Piero Colonna
Romano
8/5/2011
Mi scuso se non posso essere assidua (per
molteplici impegni) nel pubblicare e commentare, ma, dopo
aver letto la bella pagina di oggi, devo proprio complimentarmi con
tutti, e sottolineo tutti, voi autori che ci donate un po’ della
vostra bella anima con le vostre poesie. Ogni poesia che ho letto mi
ha regalato un’emozione e vi ringrazio per questo. Io penso che se
gli uomini, tutti gli uomini (comprese le donne,
naturalmente!)sapessero scoprire e valorizzare la poesia che è in
loro, la vita sul nostro pianeta sarebbe migliore. Niente egoismi,
sopraffazioni, violenze, ingiustizie perché la Poesia ci porta
dentro noi stessi aiutandoci a conoscerci meglio e a capire la
Bellezza che è in noi e che non deve essere guastata. Ma, si sa,
siamo nati imperfetti e il cammino verso un mondo migliore è ancora
lungo.
Colgo l’occasione per ringraziare particolarmente Piero Colonna
Romano e Lorenzo Poggi.
E, naturalmente, sempre grazie al nostro mitico prof. Lorenzo che ci
ospita.
Buona continuazione poetica e tante cose belle a tutti voi!
Fata Morgana
Oggi mamme in tutte le sfumature dell'azzurro.
Giusto omaggio. Leggo e sento questo:
Simone Zanette -Senza titolo-: Immerso in tepore consolante.
Sintetica e bella.
Alessandro Regazzetti -Notturno marino-: Bellissimi quei primi tre
versi. E bella quella conclusione che appaia la risacca alla vita.
Complimenti.
Fata Morgana -Ritrovate visioni- Bella, dolce, commovente. Tenera
descrizione del ricordo più dolce. Piaciuta molto. Complimenti.
Carlo Chionne -Vulpis et ciconia- Altra lezione di morale attraverso
un bell'apologo. E incitamento a proseguire.
Cristina Bove -Un pugno d'acqua-: I primi quattro versi sembrano
descrivere la fatica dello scrivere. Poesie in particolare. Quindi
filosofica riflessione sulla vita e bellissima chiusa. Che altro
dire se non complimentarmi ?
Enrico Tartagni -Anima Writer-: Duro percorso ci racconti. Duro ma
terribilmente reale.
Lorenzo Poggi -Pensieri di notte-: La fantasia sposata alla poesia.
Se poeta sei. E tu lo sei nel fondo dell'animo. Bellissime le
immagini che ci regali.
Aurelio Zucchi -I silenzi dell'amore-: Bellissimo questo congiungere
silenzi innamorati con l'amore per il mare. Bello ogni verso e molto
coinvolgente. Complimenti Aurelio, sei bravissimo.
Giuseppe Stracuzzi -Certo che esiste ?-: "Mentre beviamo ingrati il
suo sapore" ? Bella la similitudine fiume/vita. Bello
quell'affermare che nel mare il fiume non si disperde ma continua ad
esistere. Bella l'intera poesia. A me resta quel punto di domanda.
Michael Santhers -Elezioni-: La confusione ingannatrice di questo
periodo (che però non termina mai da anni ed anni) ben disegnata,
con versi che ne rendono bene l'atmosfera. Sempre un piacere
leggerti.
Stefano Medel - La lontananza- Già la lontananza accentua certi
sentimenti. Ma qui c'è anche l'incertezza su ciò che si desidera.
Necessita scelta decisa. Auguri Stefano.
Gabriele Renda -Son tutte belle le mamme del mondo-: Bell'omaggio
(in parte risuona la vecchia canzone) alle madri. Bei versi che
dicono, con sincerità, amore per la madre. Bella e piaciuta.
A tutti l'augurio di una felice giornata. Ringrazio Giuseppe
Stracuzzi, Lorenzo Poggi e Sandra Greggio per l'attenzione che hanno
posto alla mia "L'apostrofo rosa". Un caro saluto al nostro Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Poche note oggi, ma sentite:
- Alessandro "Notturno marino": l'avevo detto io che Alessandro
prometteva bene! Piaciuta molto.
- Giovanna (Fata Morgana) "Ritrovate visioni": Sono questi flash
improvvisi che rinsaldano i ricordi e mantengono perenne l'amore per
la mamma.
- Cristina "Un pugno d'acqua": un pugno di parole che non sai da
dove cominciare. Ogni strofa è un calderone d'emozioni. Per non
parlare della chiusa.
- Aurelio "I silenzi dell'amore": sono gli alti e bassi dell'amore.
Importante che il cuore continui a battere.
Lorenzo Poggi
7/5/2011
Sabato azzurro e belle emozioni. Queste:
Antonietta Ursitti -Volano in fila-: Resa con dolcezza l'immagine di
quei nidi. Bello questo descrivere una migrazione con due versi da
applausi: "le schiumose nuvole/come carta arrotolate". Bella tutta.
Simone Zanette -Addio- Struggente, sintetica ed intensa. Molto
piaciuta.
Alessandro Regazzetti -Quando avrò inciso la mia volontà-: "Siamo
stati tutti noi semplicemente ombre" "ordini etici imparati in
logori manuali,/preordinati, programmati…" Versi sufficienti a dirci
della nostra pochezza. E quella chiusa consequenziale e terribile.
Purtroppo è così.
Maristella Angeli -La pittrice (a mia madre)-: Bellissima dedica,
bellissimo ricordo. Versi asciutti ma pieni di sentimento.
Complimenti.
Cristina Bove -Una riva o una selva-: In un desolato paesaggio
osservi (senti) un dolore striato e chiedi al tuo carnefice la
compassione d'una anestesia. Prima che, dentro, tutto deflagri. E
quel titolo un perdersi od un ritrovarsi. Terribile e bella.
Lorenzo Poggi -Giorno infausto-: Questo ricordo, che ti brucia
dentro, hai voluto esprimerlo con una poesia che mette a nudo il tuo
dolore. Non so quanti avrebbero voluto o saputo farlo. Spero abbia
alleggerito un po' la tua pena. Ti sono accanto, apprezzandoti.
A tutti auguro una splendida domenica. Un caro saluto al nostro
Lorenzo . Piero Colonna Romano
Bellissima la poesia di oggi di Aurelio
Zucchi: Geometria. Molto armoniosa, ma... niente paura, Aurè!
La bellezza della matematica (e della geometria, in particolare)
aiuta a vedere, nel modo poetico da te dimostrato, tutto ciò che ci
circonda. Ed è per questo che sei come sei. Ciao,
Wilma.
Oggi, a causa del poco tempo a disposizione,
mi soffermo solo su alcune poesie, che mi hanno colpito
particolarmente. Aurelio Zucchi: non avevo mai pensato alla luna in
senso geometrico, davvero. A dir la verità, opto per la "pervinca
sfera" col suo "tiepido fascio". Cristina: dico solo stupenda ed
insieme sconvolgente, specie nella chiusa. Lorenzo Poggi: il
coraggio di ricordare un episodio così doloroso in una poesia
struggente; brividi leggendola, ma soprattutto l'ultimo verso. Un
abbraccio. Deliziosa la poesia di Piero Colonna Romano, una
"storiella", certo, ma costruita in settenari perfetti e con
neologismi unici, derivati da quello che è il "riassunto
dell'amore", "l'apostrofo rosa", il bacio. Renda: poesia che fa
sognare, mi culla, davvero "l'animo cheta". Avverto tutti i sitani
che, vergognandomi non poco di fronte alle poesie odierne, d'ora in
poi mi metterò a ripassare la metrica. Un saluto a tutti ed, in
particolare, al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio
“Volano in fila” Antonietta Ursitti.
Quel volano in fila di uccelli migratori per ritrovare il loro nido
è un miracolo della natura, descritto con sentimenti di dolcezza.
“La pittrice” Maristella Angeli. Bella specialmente la chiusura “tu
quercia eterna /radiosa come il sole”.
”Una riva o una selva” Cristina Bove. La visione di certe calamità
che colpiscono fanno rabbrividire “…Fammi un'anestesia veloce prima
che mi deflagri l'universo dentro”.
“Neolitico in città” Enrico Tartagni. Mi piace molto. “schiaccio
noccioline d'appennino con la pietra...”
”Giorno infausto” Lorenzo Poggi. Si segue con l’animo sospeso fino
alla fine e lascia un sentimento di amarezza.
“Geometria”Aurelio Zucchi. Veramente bella! La fine mi piace molto
“quando il suo gelo angola il cuore,/ rende la mira /ed unica fiamma
resta l’amore.
“Il dolore è ai piani bassi,” Francesca Bergonzini. “Il dolore… è un
bambino malato /che nessuno vuole conoscere”.
“L’apostrofo rosa” Piero Colonna Romano. Si legge con vivo piacere.
L’ultima strofa è speciale.
“Deo sol invictus” Renda Gabriele. Molto bella!
Cari saluti a tutti, grazie della piacevole lettura, un grazie in
più a Lorenzo.
Giuseppe Stracuzzi
Questo ho colto oggi:
- Simone Zanette "Addio": un addio di quelli che lasciano il segno.
- Alessandro "Quando avrò inciso la mia volontà": il suo discorrere
ampio lo caratterizza. Belle e interessanti le immagini che
accompagnano il suo dire.
- Maristella "La pittrice (a mia madre)": Sono ricordi flash
preziosi di momenti e di azioni dell'attività della mamma pittrice.
Molto intensa. Brava!
- Cristina "Una riva o una selva": "quel dolore striato compagno di
tigri". E poi ancora una chiusa stupenda.
- Aurelio "Geometria": Ci sono degli incubi ricorrenti nella vita di
ognuno. Aurelio trema all'idea di essere potuto diventare un cultore
di geometria umana "tra formule, spigoli, basi e altezze" perdendo
la capacità di guardare la geometria del cielo.
- Piero "L'apostrofo rosa": Divertenti incomprensioni tra un erede
di Cyrano ed una ragazza dei nostri giorni. E' vero alcune parole
sono ormai diventate di ghiaccio. Non suscitano più niente. Ma è
inutile inventarsi neologismi, è la sostanza che è cambiata. Il
tutto condito con settenari esemplari.
Lorenzo Poggi
"Quando avrò inciso la mia volontà" di
Alessandro Regazzetti, l'ho apprezzata molto per la sua
grande fluidità, per l'estrosità e per il suo esistenzialismo.
Molto bella, un'immagine "alta" la chiusa di "La pittrice" di
Maristella Angeli, la quale ha ricevuto in lascito il meraviglioso
tocco di pennello:
distesa al tiepido sole
in quelle spiagge solitarie
e ancora ad ergerti
in quei boschi misteriosi
tu quercia eterna
radiosa come il sole
Molto efficace la seguente similitudine ne "Il dolore ai piani
bassi" di Francesca Bergonzini;
perché è un bambino malato
che nessuno vuole conoscere
Bravi tutti
Grazie per la compagnia e per le emozioni
Un caro abbraccio
Simone
6/5/2011
Altra bella e stimolante pagina. Ricordi,
emozioni, sensazioni. Queste:
Livia Fedele -Un sospiro-: Bellissima. Che altro aggiungere ?
Bravissima Livia.
Simone Zanette -Folla-: Sentirsi soli in mezzo alla folla estranea.
Bella e sentita.
Enrico Tartagni -Regina dei Raggi Gamma-: Tentativo tardivo di
cambiamento. Rimorso per non avere scelto, quando scegliere si
poteva. Bella molto.
Armando Bettozzi -Mefistofele non più, solo leggenda-: E' stato
sconfitto, come ci insegnano i film d'azione dove, alla fine,
trionfano i buoni. Fortunatamente e purtroppo, nel bene e nel male,
le idee non camminano con gambe umane. Incrociamo le dita.
Tinti Baldini -Nelle tenebre-: Applausi convinti, Tinti. E come non
concordare con quel finale che ci esorta a "illuminare/le
tenebre/con parole/d'amore." Bentornata Tinti.
Lorenzo Poggi -Il cerchio si chiude-: La fatica del darsi cultura ed
i percorsi da compiere per acquisirla. Bello quell'attacco, bello
quel "Vivere con il poco/non impedisce il riso". E bella tutta.
Bravo anche… sulla media distanza, dopo averci abituati agli scatti
brucianti. Complimenti Lorenzo.
Aurelio Zucchi -A regola d'arte-: Aspirare ad un finale ordinato,
interrogandosi e cercando di dare risposte convincenti al proprio
vissuto.
Il Gabbiano -San Fruttuoso-: Così rivedo i quadri di Cascella, così
il Cristo degli abissi. E sento quel vento che porta il profumo d'un
mare meraviglioso. Ed il suo silenzio. Assieme a quello d'un
abbazia.
Dovremmo pagarti un biglietto per questi viaggi deliziosi !
Cristina Bove -Poi esco-: Due immagini: quella di Sidi Bou Said con
le sue gabbiette bianche ed azzurre, le sue costruzioni dagli stessi
colori. Ed i tappeti osservati, mentre il mercante offre il suo thè.
E quella di una panchina, unica compagna sotto la pioggia.
Ricordi che si accavallano nella mente, mentre compiamo gesti
quotidiani. Serve il mio brava ?
Michele Riccadonna -Gigante e bambino -: Il dolore che c'è dietro
una lacrima dovrebbe commuovere tutti. Bella sintesi. Bravo Michele.
A tutti un saluto cordialissimo. A Lorenzo riconoscenza affettuosa.
Piero Colonna Romano
Ringrazio tutti i poeti del sito azzurro,
dedicando loro "Pagine azzurre" già pubblicata sul sito. Mi viene di
pensare a voi come a una grande di famiglia, una sorta di Compagnia
di nuovi aedi, che danno un senso e riempiono di sentimenti un mondo
pregno di segni fasulli e di immagini tanto inutili, quando
apparentemente innocue, quanto pericolose, quando inducono a
drammatiche emulazioni. Grazie a tutti per esserci...
Un ringraziamento particolare a Piero Colonna Romano e Aurelia
Tieghi per le belle parole indirizzate alla mia "Ti chiamerei".
Antonietta Ursitti
Anche oggi offro i miei pochi e stringati
commenti. Come si dice: meglio di niente!
- Michael "Agresti cortili": scene di vita agreste, forse d'altri
tempi, dipinte da chi sa sempre strizzare il succo dalle cose.
- Livia "Un sospiro": poesia leggera e profumata: parole in un
soffio.
- Aurelio "A regola d'arte": i conti si fanno alla fine. Ho fatto
veramente tutto il possibile per meritare questa vita? Ardua
risposta.
- Cristina "Poi esco": non so se è un canto d'amore o un grido di
dolore alla vecchiaia. Alcuni passaggi sono da antologia "dovrò
esibire un volto di clessidra", "il tragitto dal letto alle
pantofole/potrà mai dare un senso/all'essere così
sedimentata/morenica/da sbriciolo?". La chiusa come sempre lascia
senza fiato.
- Michele "Gigante e bambino": con tre versi ci fa commuovere.
Bravo!
Un saluto a tutti i poeti del sito ed un salutone a Lorenzo.
Lorenzo Poggi
Credo abbia ragione Cristina: la
crescita qualitativa di tutti è tangibile sempre più. Tutti
bravissimi. Ed oggi (ieri ahimè) queste le mie emozioni:
Maria Rosaria Teni -E' arrivata la sera-: Teneri e nostalgici
ricordi al calar della sera. Veramente bella e coinvolgente.
Antonio Teni -Per accorgermi di esistere…-: Anche qui ricordi, più
articolati e profondi. Rivedere la vita passata nell'attesa "dell'equiparatrice
di pensieri e destini". Decisamente bella.
Michael Santers -Epitaffio 104-: Epitaffio con rimpianto
("..insomma/non ci si parla più come un tempo") dal bel ritmo
cadenzato. Bella tutta.
Carlo Chionne -Lupus et gruis-: Continuano le gradite rimembranze
Fedro/chionnesche. Qui è di scena l'ingratitudine. Con l'invito a
riflettere. Grazie Carlo.
Alessandro Regazzetti -Alla stazione-: Bella metafora: stazione come
vita. I versi disegnano quadretti di vita comune, in una stazione
comune. Ed a questi quadretti Alessandro guarda con angoscia
("sull'imponderabile viaggio che chiamiamo esistenza"). Piaciuta
molto.
Lorenzo Poggi -Fremiti-: Il cantilenante bell'inizio prelude al
racconto di amari ricordi che restano, dolenti, nell'anima. Bello
quell'ascoltare la terra che freme, bello quell'interrogare le
stelle sui nostri rimorsi, mentre la luna, seraficamente, ammicca.
Applausi convinti.
Cristina Bove -Tempo verrà-: Quattro versi capolavoro ad introdurre
il desiderio d'essere capita. Bellissima, come tutte le tue
splendide poesie.
Michela Turchi -Contemplo bellezza-: Scoprire bellezza (e gioirne)
là dove altri non la vedono. Vibrante sì, ma d'amore. Applausi
Michela.
Gabriele Renda -Ninfa-: Bellissima e romanticissima dichiarazione
d'amore. Complimenti sinceri, Gabriele.
A tutti i più cordiali saluti. A Lorenzo, il vate, un ringraziamento
per ciò che la sua opera ha donato a noi tutti.
Piero Colonna Romano
5/5/2011
Oggi vado di corsa. Non posso che
sinteticamente commentare
- Maria Rosaria "E' arrivata la sera...": Chiusa da incorniciare
"Sembra non essere stato/quel sogno durato una vita!/E intanto è
arrivata la sera…"
- Antonio "Per accorgermi di esistere…": si affrontano i temi
dell'esistenza. Poesia e filosofia di vita a braccetto. Esemplari
questi versi: "Dal primo vagito/fino all'abisso delle vuote
orbite/dove reliquie restano di lacrime/non versate…".
- Maurizio "Mai veduto": si muove tra sogno e realtà in volute
poetiche che si librano nell'aria.
- Enrico "Invidia a tempo di swing": "metamorfosi di un dì
fallito/dentro a un pub finito senza birra/nel profondo delle
note...". Sempre originalissime le immagini di Enrico
- Simone "Lascia che il piacere sia dipendente da te, non che tu
dipenda dal piacere"
- Cristina "Tempo verrà": "Quando sarò parola/che senza peso
avrà/per sciabordio/solo il ricordo". Senza parole!
- Michela "Contemplo la bellezza": brava Michela, chiusa splendida!
Lorenzo Poggi
4/5/2011
Queste le poesie che oggi hanno attratto la
mia attenzione. Aurelio Zucchi: quanta ricchezza di spunti in
questa poesia, che va oltre la mera descrizione per affrontare la
tematica di fondo, esistenziale, "solo di guardarmi dentro";
evidenzio quel "solo"! Renato Bellin: molto sentita l'immagine di
quel sentimento personificato, che "ti vive", tacendo e senza
lamentarsi. Molto bella! Simone Magli: tematiche molto complesse e
decisamente affascinanti (l'inconscio, la razionalità, la felicità),
ma la vita ci chiama ad essere attori, non spettatori, ci obbliga a
scelte, a volte molto difficili. Lorenzo Poggi: dalla tenerezza del
papero a delle considerazioni di ben altra natura, i condizionamenti
determinati dalla M. Complimenti, Lorenzo, molto bella ed originale.
Cristina: lasci volare il tuo pensiero "pellegrino" per il mondo ed
il tuo pensiero vivrà, sai? Piero Colonna Romano: con una buonanotte
così, niente tisane né sonniferi, direi. Ma che ci siano degli
effetti collaterali? Un saluto ed un grazie a tutti, in particolare
al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio
So di non essere presente come vorrei,
ma ultimamente impegni vari non mi lasciano molto tempo.
Vi leggo sempre, però, e sempre con piacere.
Alcuni di voi sono sempre più bravi, Aurelia, Sandra, Lorenzo,
Piero, Enrico, Simone... ma la lista alla fine comprenderebbe tutti,
e allora vi auguro sempre più poesia.
Grazie di cuore a tutti i miei gentili commentatori
Un grande abbraccio al Magnifico.
cristina
Anche oggi bella e variegata la nostra pagina azzurra.
Ma oggi, tempo tiranno, soltanto da poche potrò trarre emozioni.
Queste:
Lorenzo Poggi –Menti bambine-: Bello, tenero ed umoristico quel
papero giallo arrampicato sui vetri. Dopo pensi a Mussolini ed al
fosco passato ed approdi, quindi, al Mac Donald. E le due “M” ,
entrambe, sono (oggi e nel passato) “Fruitore di menti bambine”.
Complimenti Lorenzo.
Cristina Bove –Oltre me-: Pensiero che vorrebbe essere libero ma che
resta confinato dietro gli occhi, per non vedere la caducità
dell’essere. Piaciuta molto.
Sandra Greggio –San Pietro in Volta-: Pennellate magistrali per
dipingere e farci vedere le immagini d’un isola della laguna veneta.
E farcene sentire la sua nostalgia. Brava Sandra, molto bella.
Un saluto cordiale a tutti ed un grazie al nostro Lorenzo.
Piero Colonna Romano
Profondissima, di alto pensiero "Fa niente..."
di Aurelio
Zucchi.
Simone
Ne cito solo alcune senza nulla togliere alle
altre:
- Aurelio "Fa niente…": "Si tratta solo di guardarmi dentro/con
occhio freddo che non m'appartiene,/con l'occhio di chi da fuor mi
vede/eterno pellegrino lungo gli anni". E' difficile guardarsi da
fuori. Neanche davanti allo specchio!
- Enrico "In ascensore conversando con Satana": "dell'inferno già ho
defraudato dio/e del suo procedere a parole/ma qui, dentro,
nell'anima rifugio, /Satana mi somiglierà". E' dura Enrico restar
chiuso in ascensore. Tocca far i conti con il diavolo che è in noi!
- Silvio "Ji che ghiurnata fauza": "Ji che ghiurnata amara/Stu
tienpo ca se cagna/dint' a nu mument'/m'astregna o core". Mi
convinco sempre più: qualcuno ha inventato il napoletano per
musicarlo.
- Cristina "Oltre me": "e che quando li lasci andare/ti
sorprendono/scarabocchiati a mano libera". Meno male che ancora ci
sono i mezzi pensieri sillabati!
- Piero "Buona notte": "E spunterà poi l'alba/d'un grato nuovo
giorno/che a te verrà cantando/serenità donando". Magari qualcuno
tutte le sere me la cantasse. Dormirei come un bimbo.
- Sandra "San Pietro in Volta": "Tra scogli incastona/conchiglie mia
isola,/lambita da onde/di bianchi merletti". Merletti fatti al
tombolo da rughe di donne. Sandra non ti sapevo paesaggista. Pensa
quanto sono ignorante!
Lorenzo Poggi
3/5/2011
Bella e ricca di spunti diversi la pagina
azzurra di oggi. Quindi emozioni diverse. Queste:
Cristina Bove -Di quanto i luoghi possano tacere-: "il tempo d'una
fragola colta" e "di un verso/ riscritto sui tornanti", sono versi
che sintetizzano il tempo che fugge e pure faticosamente, rendendo
opaca la memoria, ma non spegnendo la sete di giustizia. Molto
bella.
Massy staro -I nostri nomi- Graffiti d'amore. Decisamente bella.
Aurelio Zucchi -Forza ragazzi, accendiamo un falò-: Applausi a
questo invito a liberarsi del male che abbiamo dentro. Piaciuta
molto.
Renato Bellin -La festa che non c'è-: Urlo vegetariano ben…gridato.
Simone Zanette -Notturno veneziano-: Romantico quadro d'una Venezia
notturna, molto ben descritto. E quell'invito a rimirarlo assieme,
sommesso ma intenso. Bella davvero.
Carlo Chionne -Cervus ad fontem-: Fedro, per il tramite di Carlo, ci
raccomanda equilibrio nel giudicare e nel giudicarsi. E sempre un
grazie prof.
Simone Magli -Mare dentro-: Ricerca della pace interna, con l'aiuto
del mare amato. Decisamente bella. Piaciuta molto.
Angela Barnaba -Medito rifugi-: Voler fuggire dalla realtà,
rifugiandosi nell'incanto. Sintetica ed incisiva. Brava Angela.
Arcangela Contessa -Stanotte-: Quei morsi della gelosia, quanto ben
espressi ! Brava molto.
Lorenzo Poggi -Il giorno della terra- Qualche giorno fa (22 aprile)
si è festeggiato, nel totale disinteresse, il giorno della terra.
Lorenzo, di questa madre terra, ce ne porta il lamento, le accuse e
le scontate vendette, col suo inconfondibile stile asciutto e
rabbioso. Complimenti e applausi.
Gabriele Renda -Giardino di primavera-: Complimenti Gabriele, bella
molto. Belle immagini che narrano amore per la natura.
(sommessamente, consentimi un invito: un po' più di cura -appena un
pizzico- per la metrica). Un caro saluto.
Il Gabbiano -Il canyon del Verdon-: Sempre belle queste tue
descrizioni di paesaggi anche quando, come in questo caso, non mi
sono noti. Riesci a farceli vivere, vedendoli nei tuoi versi.
Sandra Greggio -Pum-: Delizioso questo guardarci come fossimo
cangianti bolle di sapone. Ma alla domanda finale attendi risposta ?
Brava, sempre di più.
Ringrazio Sandra Greggio e Lorenzo Poggi per l'attenzione che hanno
posto alla mia "Destino e libero arbitrio". Entrambi meriterebbero
lunga ed articolata risposta che più opportuno sarebbe apparisse tra
i dibattiti. E, tempo permettendo, me la riservo.
A tutti un caro saluto ed un costante ringraziamento al nostro
magnifico Lorenzo. Piero Colonna Romano
2/5/2011
Apro il mio commento con la filosofia e
lo spunto mi viene offerto da due poesie, la prima e l'ultima di
questa pagina, collegamento non di certo voluto, ma che è sorto
spontaneo, scorrendo le poesie odierne. Lorenzo Poggi: sperando di
interpretare in modo corretto, colgo un invito ad uscire da quella
"maggioranza silenziosa" che, purtroppo, molto spesso è la causa
dello sfascio e che rende l'uomo simile ad un animale (coscienza
pelosa?). Ma allora (Piero Colonna Romano), è questa la maggioranza
che in modo passivo ascoltava le "fiabe" degli "antichi savi greci"
e delle Parche, che ingannavano i "balordi"? Per fortuna che allora
è sorto il "libero arbitrio", che ci consente di scegliere tra "il
grano" e "il loglio" (Lorenzo Poggi). Un dubbio, tuttavia, mi sorge
(come non avere dubbi dentro di sé, dopo aver letto quella
"filosofia in versi" di Piero?): tale maggioranza era forse
predestinata? Mi si perdoni se, volutamente, mi fermo qui,
evidenziando, per ora, la problematica, così ben presentata da
Piero, in settenari, suo metro preferito. Meravigliosa ma anche
drammatica la "fotografia" di quel bambino del Sudan, descritta con
immagini molto commoventi da Maria Rosaria Teni. Anche perché di
realtà si tratta, non di sogno. Eppure, guai ad escludere i sogni
dalla propria vita; perfettamente d'accordo, Livia Fedele. Ed
aggiungo Aurelia Tieghi che, cercando l'essenza (che arduo compito!)
, finisce per "mettere le ali". Mi si consenta, Cristina, di
cogliere anche nella tua splendida poesia (un'invocazione, quasi una
supplica), un desiderio di sogno e di evasione, di ritorno
all'infanzia, seppure calato nella realtà di cui sei perfettamente
consapevole. Ma c'è quella "voglia di sentirmi piccola"(a chi non è
successo?), che contrasta con "gli stupidi giocattoli" di Enrico
Tartagni , che ha promesso da piccolo e che si rende conto poi da
adulto che tali sono le promesse. Ma, "prima di dormire" le
manterrà. O prima di morire? Struggente. Un sincero grazie per gli
spunti di riflessione che la pagina di oggi offre, sempre, però,
espressi con la Musa che tutti ci unisce, la Poesia.
Sandra Greggio
- Piero "Destino e libero arbitrio":
Usa settenari questa volta Piero per complicarci la vita su un tema
essenziale: Il libero arbitrio. E' una provocazione bella e buona.
Si parte con le tre Moire per dire che il destino è segnato e
scritto da altri. Continua con il Cristo che per troppo amore ci
concede il libero arbitrio. E poi la chiesa che per consolidare il
suo potere e sconfiggere eresie esalta solo il divino che c'è in
Cristo costringendo con la forza, pena la morte, a seguire le regole
impartite (ma non tutte, solo quelle che servono a ribadire la
potestà della chiesa) e infine la scoperta dei manoscritti che ci
ridanno intera la figura del Cristo e quindi anche la parte umana.
"Così potremo sceglier/tra umanità e divino,/tra libero pensiero/e
sorte d'altri scritta".
Qui Piero fa una forzatura. Non è vero che scegliendo l'umanità del
Cristo si è nel libero pensiero e invece scegliendo il divino non si
è liberi di scrivere il proprio destino.
Per fortuna non c'è più la Santa Inquisizione e la tortura ed il
rogo. La Chiesa ha accettato il principio (ed anzi è il suo
principale argomento di giustificazione quando ci si chiede
disperati "ma Dio dov'è") ed ognuno è libero di seguire o non
seguire gli insegnamenti, più che della Chiesa, di Cristo. Ma non è
che decidere liberamente di "peccare" ci rende più liberi. Quello
che fa libero l'uomo è esattamente il contrario: scegliere
liberamente di non peccare e cioè comprendere e far propri gli
insegnamenti di Cristo perché sono insegnamenti universali che
ognuno ha e può trovare in sé. Alcuni, se non molti, lo fanno. La
maggior parte segue i propri interessi con sopraffazione e
prepotenza sugli altri.
Da qui la mia provocazione: ma se Cristo non ce l'avesse donato il
libero arbitrio non saremmo stati meglio? Ognuno seguirebbe i suoi
insegnamenti, non ci sarebbero più guerre, né lotte per il potere,
né sfruttamento, né egoismi, né ingiustizie, né ricchi, né poveri.
Lo so è impossibile. Allora l'unica via è quella di far aumentare il
numero di quelli che liberamente scelgono di non peccare. Via
impervia, lastricata di tentazioni, ma l'unica percorribile.
Ma come? Occupare sempre più gli spazi della comunicazione globale
per far crescere e far capire.
E' poca cosa? Non tanto poca visto che il tam tam ha fatto già
cadere due dittatori ed altri sono in bilico.
Lorenzo Poggi
1/5/2011
Sandra Greggio Papaveri. idillica
descrizione di un fiore che muore danzando.
Gus
La nostra pagina azzurra inaugura un nuovo
mese brillantemente. Tante poesie, tutte belle. Questo sento:
Lorenzo Poggi -Aci e Galatea-: Ti ringrazio per l'attenzione che mi
hai dedicato e per la traduzione poetica che hai fatto del racconto
della leggenda che ho inviato al sito qualche giorno fa. Poesia
densa di pathos e piaciuta.
Giuseppe Dabalà -Primavere-: Bella e romantica serie di acquerelli.
Piaciuta.
Antonio Teni -Restiamo umani-: Quante amare riflessioni sorgono
leggendo questa poesia. Diogene lo cerca ancora l'uomo e dispera
poterlo trovare. Le nostre case sono volte ad occidente e vedranno
soltanto il tramonto del sole ed, assieme a questo, le speranze. Non
siamo più capaci di guardare l'alba e chi prova a farlo (Vittorio
Arrigoni, ad esempio) viene eliminato perché anomalo, perché non
disturbi chi, da questo sfacelo, trae ricchi guadagni. Terribile
questo quadro della realtà. Se tutti gridassero con te "restiamo
umani"…! Molto bella. Complimenti.
Maria Rosaria Teni -Cromatismo-: Bellissima. Mi ha fatto sentire
suoni e vederne i colori. Ritmo e parole fuse con bravura. Credo
proprio tu possa correre "a briglie sciolte nel circo della vita".
Complimenti.
Cristina Bove -Qui-: Soltanto un gesto d'amore può generare "la
speranza di qualche nuova gemma". Molto, molto bella.
Massy staro -Il mio mar-: Deliziosa l'immagine d'un foglio bianco
strappato al cielo e bella la chiusa. Piaciuta molto.
Silvio Canapè -Un lampo squarcia il cielo-: Spero che, talvolta,
appaia uno squarcio d'azzurro almeno !
Manuela Mori -Naufragi-: "un cielo scuro/ gonfio di pianto" è quello
che fa da sfondo ad un abbandono. Naufragi di tutti, tutti
naufraghi. Bella ed intensa.
Enrico Tartagni -Mille profumi-: Smarrirsi nei ricordi, non riuscire
più a governare il tempo che fugge inesorabilmente. Essere confusi
dalla propria incapacità di capire. Triste, addolorata, intensa. E
bella molto.
Sandra Greggio -Papaveri-: Applausi. Sintesi mirabile d'un desiderio
d'amore. Bravissima.
A tutti un felice primo maggio. A Lorenzo un affettuoso saluto.
Piero Colonna Romano
“Aci e Galatea„ Lorenzo Poggi. La
mitologia mi affascina già dai tempi della scuola media. La leggenda
trova ancora oggi una testimonianza nel “sasso assassino”.
“Primavere” Giuseppe Dabalà. Dolce incanto tutta la poesia.
“Restiamo umani” Antonio Teni. Il titolo parla da solo… e dice
tanto.
“Qui” Cristina Bove. A volte basta solo “un gesto amico” .Una poesia
dolce-amara di nostalgie e speranze.
“Papaveri” Sandra greggio. Molto bella!
Le poesie che non ho citato sono anche molto belle.
Ciao a tutti, buona domenica sera. Un sentito grazie a Lorenzo che
gentilmente ci ospita.
Giuseppe Stracuzzi
Di solito nei giorni di festa mi prendo una
vacanza. Oggi mi è stato impossibile.
- Giuseppe Dabalà "Primavere": Ma caro Giuseppe quando si sentono
bisbigliare le gemme sui rami vuol dire che si è di fronte ad un
capolavoro di leggera bellezza.
- Antonio "Restiamo umani!": grande canto d'amore e di riconoscenza
per Vittorio Arrigoni! Effettivamente "è un luogo strano il mio
occidente" Fuori in Medio Oriente si muore "A beneficio di chi?/Di
quali orecchie turate/e di quali occhi bendati potrà
indirizzarsi/l'incasso delle morti innocenti/e delle vite a
perdere?// Scuoterà mai le coscienze del mio gaudente occidente/che
uccide bendato e beato?" Malgrado tutto cerchiamo di restare umani!.
- Maria Rosaria "Cromatismo": sembra come guardare dall'alto la
tastiera agitarsi in "impazziti cromatismi repentini" sotto la guida
di mani esperte d'un pianista che non c'è.
- Cristina "Qui": a volte basta un gesto amico per ridare voglia di
continuare. Cristina ce lo dice a modo suo. Bellissimo il
"lucernario dei riflessi".
- Gabriele "Filastrocca del 1° Maggio": omaggio a Gabriele che ci
ricorda della festa del lavoro anche se quest'anno ci arriviamo
veramente "con le pezze al culo".
- Renato "Fracico d'amore": ma che divertente!
- Sandra "Papaveri": Meravigliosa! dopo questa poesia non potrò più
guardare papaveri senza prestare attenzione a quale figura di tango
il vento li invoglia.
- Piero "Monologo sull'arte": nei racconti Piero continua la sua
opera di divulgazione e insegnamento culturale. Stavolta parla
dell'arte e della domanda principale: quand'è arte? Piero ce lo
spiega e bene con vari esempi tratti da vari comparti artistici.
Lorenzo Poggi
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