Commenti sulle poesie

Pagina iniziale

Tematiche e testi

Poetare | Poesie | Licenze | Fucina | Strumenti | Metrica | Figure retoriche | Guida | Lettura | Creazione | Autori | Biografie | Poeti del sito

Poesie consigliate     La Giostra della satira     Commenti ironici     Recensioni    La Sorgente delle poesie   Concorsi

 Nell'invio di commenti attenersi alle modalità di partecipazione e pubblicazione.

   Dibattiti sulla poesia e critiche

Leggi gli altri commenti:

Commenti 2004/2005
Commenti 2005/2007
 
Commenti 2007 (Febbraio-Agosto)
Commenti 2007 (Settembre-Dicembre)
Commenti 2008 (Gennaio-Marzo)

Commenti 2008 (Aprile-Giugno)
Commenti 2008 (Luglio-Dicembre)
Commenti 2009 (Gennaio-Marzo)
Commenti 2009 (Aprile-Agosto)
Commenti 2009 (Settembre-Dicembre)

Commenti 2010 (Gennaio-Agosto)
Commenti 2010 (Settembre-Dicembre)
Commenti 2011 (Gennaio-Aprile)

 

Commenti sulla Nuova Giostra

           Scrivi il tuo commento


Commenti del giorno



30/9/2011

"Benvenuta" ad Annarosa Ceriani, che esordisce con una grande verità: amare senza un "perché", molto sentita. Simone Magli: pur non potendo notare la bellezza di questa poesia, quanto pessimismo! C'è la Musa, ma basta? Aurelio Zucchi: la linea dell'orizzonte che diventa una matita per disegnare il volto amato, che originale! Piaciuta, molto. Carla Conti: dopo un'appassionata dichiarazione, un'ultima strofa che ti lascia di stucco, ma come? Amore liposuzione? Che tristezza, dopo quegli occhi! (che alludono anche ad altro). Magico l'autunno di Lorenzo Poggi, che usa il pennello con la sua indubbia maestria. Gabriele Renda: che "delizia", in tutti i sensi! Perfino la Nutella; complimenti per la tua fervida fantasia. Con l'occasione, ringrazio tutti coloro che notano le mie poesie e che, nei loro commenti, spendono parole che mi gratificano molto. Quanto alla poesia di oggi, mi permetto di aggiungere (cosa che forse doveva accompagnarla, per facilitarne la comprensione) che , per quanto riguarda il ciclamino, pur avendo anche il significato negativo di rassegnazione ed addio , intendevo cogliere quello primario, legato alla sua forma, appunto a cerchio, che ricorda l'utero.(A tale proposito, mi sia consentito citare Teofrasto, che nel III secolo scriveva che il ciclamino veniva usato per eccitare l'amore e la sensualità. Il nome deriva dal greco kuklos che vuol dire cerchio e, proprio per questo, alcuni studiosi, associando la forma del fiore e il termine etimologico all'utero femminile, ritenevano che la pianta fosse capace di facilitare il concepimento).
Un caro saluto ed un grazie a tutti, in particolare al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio
 

Eccomi nuovamente nell'azzurro a pescare in un mare di poesia. Abbondante e di qualità la pesca e questo il mio sentire:
Annarosa Ceriani -Ti voglio bene-: Ben arrivata nell'azzurro Annarosa. Bella serie di riflessioni e giusta conclusione.
Giuseppe Dabalà -Il buco-: Ed a chi non è mai capitato ? Buchi sotto i quadri, difetti dietro belle facciate. E' vero, ogni tanto dovremmo darci una bella imbiancata. Per riparare più che per coprire. Piaciuta.
Antonia Scaligine -Canzone d'autunno-: Molto ben raccontata la stagione più dolce e nostalgica. Colori, sapori e profumi ne risaltano e si assaporano, in questo bel poetare. Brava Antonia, sempre piacevolissimo leggerti.
S.A. Santoro -Voglia d'autunno-: Bello questo esprimere contrastanti sentimenti: voglia di mare e di sofferenza. In nome dell'amore.
Antonietta Ursitti -Cerco la parola-: Bellissime immagini per descrivere uno smarrimento che, per descriverlo, non si hanno parole. Piaciuta molto.
Bruno Amore -Non sono giapponese (senryu)-: E' chiarissimo il non esserlo. Versi pieni di poesia, nati da un'anima italica infatti. Lo spirito del senryu è diverso da quello che fa nascere gli haiku e, credo, soltanto chi vive nella e della cultura giapponese possa intenderlo, sentirlo e renderlo. Ovviamente, secondo me.
Simone Magli -La mia vita è un archivio polveroso-: E' un continuo guardarsi dentro ciò che racconta Simone. Bello quel trovare, nella poesia, solida ancora.
Aurelio Zucchi -Matite-: Desiderio e bisogno di far vivere un volto sulla carta. Belli tutti i versi d'un Aurelio in gran forma. Piaciuta molto.
Enrico Tartagni -Conversazioni 21.9.11-: Delizioso questo colloquio col trascendente. Delizioso e inutile. Ha altro da fare, il trascendente, in altre attività impegnato. Bellissima e piaciuta molto.
Carla Conti (?) -Occhi-: Occhi che affascinano e scavano dentro. Forti versi per raccontarcelo e rendercene le emozioni profonde.
Angelo Taraschi -Aspetto-: "I ricordi si vestono di se,/fiori smorti sulla tomba/del passato" è un tristissimo ricordare, è un doloroso tirare somme. Poesia bellissima e coinvolgente. Complimenti Angelo.
Lorenzo Poggi -L'autunno-: Mi incanto sempre a leggere e rileggere le tue bellissime poesie. Immagini fantasiose e concrete, rese con un poetare netto, privo di fronzoli. Applausi sempre, caro Lorenzo, ed un grazie per ciò che sai dare.
Gabriele Renda -Baci…di gusto-: Pare di leggere l'ultima parte di un menù. Siamo ai desserts. Tra tanti gusti non si saprebbe che scegliere. Bella molto e piaciuta.
Sandra Greggio -Ciclamino-: Non so quanto ci sia di richiamo al linguaggio dei fiori (ciclamino: rassegnazione e addio) ma il finale ("e di un grembo/che accoglie/una nuova vita"), al contrario, dice di speranza e ottimismo. Bella ed intensa poesia.
Il Gabbiano -Il primo raggio di sole-: Bellissimo questo racconto dell'uomo inserito nella natura, bellissimo quel sentirne la mano d'un dio. Questa volta prevale il paesaggio dolomitico e l'amore è una pennellata che lo ravviva. Bello passeggiare con te Gabbiano.
A tutti un cordiale saluto. Un grazie al nostro Lorenzo il magnifico.
Piero Colonna Romano
 

Vi leggo sempre, anche se non commento.
State scrivendo tutti belle pagine azzurre.
Ringrazio chi ha lasciato commenti alle mie poesie, e a Piero Colonna Romano faccio i complimenti per le sue deduzioni metascientifiche filosofiche:
"l' effetto di questa sconvolgente dimostrazione è che viene a cadere il principio della causalità che voleva l'effetto essere dovuto ad una causa. Con oggi sarà bene che cominciamo a capovolgere tale assunto: è la causa che genera l'effetto! E le implicazioni pratiche, filosofiche e religiose, fino ad oggi note o praticate, sono tutte da riscrivere o da re intendere. Estremizzo (ma quanto, ce lo diranno gli sviluppi futuri) con questi esempi: il sapore d'un bacio diviene, essendone l'effetto, la causa dello stesso. Il piacere nel leggere una poesia è il generatore della poesia stessa. L'uomo, effetto della volontà di un dio, è il creatore di quel dio."
Un grazie e un abbraccio al Magnifico.
cristina bove
 

Qualche commento alla pagina di oggi.
- Giuseppe Dabalà "Il buco": i nostri peccati come buchi alla parete coperti da un quadro. E' come mettere la polvere sotto al tappeto.
- Bruno Amore "Non sono giapponese (senryu)": chiamali come ti pare ma "dai tetti piange/il cielo appesantito/di malinconia" è Haiku!
- Aurelio Zucchi "Matite": come passare l'attesa se non giocando con linee d'orizzonte che non ne vogliono sapere di linee rette. Certo se quella linea la catturasse la mia matita ...
- Enrico Tartagni "Conversazioni 21.9.11": "Peccati non ne fai tu lasci fare"... "Agli altri non parrà vero,/non per niente,/che Tu corrisponda ai tanti affetti/basta che ti dicano "perdonaci" e son perfetti!". Ma quanta ipocrisia! c'è da chiedersi chi è più blasfemo: chi parla direttamente con Dio o chi approfitta d'una religione che perdona tutto?
- Angelo Taraschi "Aspetto": bello l'incipit "Aspetto che la tristezza/se ne vada/per rimanere un po' da solo".
- Sandra Greggio "Ciclamino (kuklos)": ci sono tanti bei passaggi in questa poesia. Delicata e graziosa.
Lorenzo Poggi


Abbastanza toccante "Ti voglio bene" di Annarosa Ceriani, alla quale dò il mio più cordiale benvenuto.
Struggente e appassionata "Voglia d'autunno" di Salvatore Armando Santoro.
Grazie a tutti.
Simone


belle come sempre le poesie di oggi ma due mi hanno aperto il cuore e parlerò di quelle
"non sono un giapponese" di Bruno Amore sintetica intensa. forse dopo i Cornelio e Piero ha considerato che la poesia non conosce confini.
l'altra "l'autunno" di Lorenzo Poggi espressa con sentimento e contemplazione di una stagione che viene da una finita e l'altra ancor da arrivare con un bel poetare
molto belle complimenti
Il Passero
 

29/9/2011

Bella e ricca di poesia, anche questa pagina azzurra. Bravissimi tutti, questo ho sentito:
Ida Guarracino -Il letto-: Poetica sintesi d'un desiderio realizzato. Bella. Brava Ida.
Angelo Michele Cozza -Più volte comunque fosse-: "Sublimati, all'effimero credemmo" è il perno attorno al quale ruota la visione della vita. Bella poesia, intensa analisi dell'essere. Piaciuta molto.
Lucio Cornelio -filastrocca- Delizioso "scherzo" costruito sull'assunto "in amor vince che fugge" (purchè molto, molto lentamente…). Piaciuta.
S.A. Santoro -Borgo silente-: Il ricordo dell'amata perduta è consolatore e induce alla generosità. Bel sonetto del maestro Armando.
Armando Bettozzi -Serenità-: Ed anche in questa bella dedica, l'amore è consolatore e fa scordare ogni avversità. Piacevolissima.
Gaetano Gulisano -Pensieri di vento-: Pessimismo cosmico, espresso con bel poetare.
Antonietta Ursitti -L'aria ferma-: Atmosfera di vuoto esistenziale, descritta con efficacia.
Bruno Amore -Cascata di pensieri-: Si tirano le somme, si guarda indietro nel nostro tempo. Le giovanili speranze deluse ed il prendere atto della realtà. Tutto questo, con bella poesia, ci racconta Bruno.
Simone Magli -Esistenza-: Ed anche qui speranze deluse, nel passare della vita. Bella molto.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Il fuoco di Stromboli-: Davanti allo spettacolo di quel vulcano, quante analogie e quanti accostamenti simbolici con la propria vita. Decisamente bella.
Stefania Verderosa -Tu-: Poesia, presenza consolatrice e speranza nel futuro. Bella molto.
Michael Santhers -Targhe-: Quel "tra guardrail di croci" è forte immagine e pare la strada che hanno disegnata per noi politici ed economisti. E quell'alba che ad ovest sorge è il simbolo d'uno smarrimento. Piaciuta molto.
Enrico Tartagni -Prima o poi ti assassinerò-: Ed è un continuo pensare ad una vita che non appaga ed alla quale ci si vorrebbe ribellare. Sempre dura scavare nell'ermetismo. Vado a prendere un moment.
Carla Conti (?) -Rebus-: Così Carla ci racconta del suo (che è anche il nostro) guardare alla vita ed esserne confusa. E chiude con quello smettere di sognare e d'interrogarsi, affermando che si vive d'insensate ragioni. Piaciuta molto.
Lorenzo Poggi -I pirati del tempo-: E dipinge la vita, Lorenzo. Sconsolatamente ci accorgiamo che, per realizzare i nostri desideri e progetti, siamo "a corto di tempo". Bella e in puro stile poggiano.
Carlo Chionne -Batti un colpo-: Bell'invito. Purtroppo ogni popolo ha i capi che merita. Certo, ci vorranno alcune ere per ripulire tutto il liquame nel quale, speranzosamente, ci siamo immersi. Non ci resta che incrociare le dita, augurandoci che questo popolo sappia battere un colpo. Di e con dignità.
Fabricio Guerrini -Solo fumo-: Ben espressa la perplessità e la certezza. Non ci resta che attendere conferme sconvolgenti.
Gabriele Renda -La Crociata-: Rotondi, che ha lunga memoria e nostalgia, di santi puttanieri se ne intende. Con l'ultimo, che ha adorato, gli sta andando male e spera nei prossimi. E di Ferrara ricordo una sua trasmissione in Tv. La sigla lo vedeva uscire da un bidone della spazzatura, ricoperto dal contenuto. Allora pensai si trattasse di una trovata spiritosa e mi sbagliavo: si trattava del suo naturale elemento.
Antonio Teni -E s'apre un fiore-: Applausi. Che dire leggendo tale poesia ? Rileggerla e goderne. Bravissimo Antonio, questa è un vento di freschezza.
Federica Cavalera -In un sogno-: L'estasi dell'amore ed il risveglio nella realtà. Bellissima e piaciuta molto. Complimenti Federica.
A tutti il mio grazie ed i saluti più cordiali. Ed al nostro impagabile vate, il primo ringraziamento.
Piero Colonna Romano
 

28/9/2011

a Piero C.R. – Funere mersit acerbo 2 - Grazie per il graditissimo commento al mio sonetto, il cui titolo, invero altisonante, s’intonava all’ironia contenuta nel sonetto stesso. Comunque, sempre gentile. Ho letto con immenso interesse la tua disamina sulla poesia e sugli haiku, ma anche quella sugli orizzonti dischiusi dalla “presunta” scoperta della velocità dei neutrini. Troppa grazia. Mi riservo il piacere di rispondere a qualcuno almeno dei preziosi spunti che hai acceso. Lucio Cornelio
 

Bello anche oggi questo azzurro, sempre di più, e questo mi ha detto:
Antonio Teni -Dall'alba al silenzio-: Difficile commentare tanta bellezza. Un viaggio nella memoria , a ricordo d'un amore perduto e mai dimenticato. Parole, sapientemente usate, che vengono dall'anima d'un grande poeta e ne rivelano i più intimi sentimenti. Applausi.
Ida Guarracino -Una carezza-: Un dono, poeticamente confezionato. Decisamente bella.
S.A. Santoro -Brume d'affetto-: Amore che genera odio, quando svanisce. Con un bel sonetto caudato, Armando narra le pene d'un anima illusa.
Armando Bettozzi -Re Mida-: Ed anche questo Armando parla d'amore per il quale si rinuncerebbe a tutto. E ci dice del timore di perderlo, con l'accostarsi troppo. Inutili i complimenti per il poetare. Scontati e meritati.
Simone Magli -Metafora violenta-: Sprizza (è proprio il caso di dirlo) rabbia da ogni sillaba.
Fernanda Battagliese -Anima down-: L'attività pregevole di Fernanda è stata svolta con una profonda compenetrazione. I suoi versi ne rivelano la compassione. Commovente.
Maristella Angeli -Montecassiano-: Con maestria di pittore, Maristella dipinge ricordi e quel paese sembra pulsare di vita. Bravissima.
Maurizio Spagna -E ti lascio-: L'amore, entità astratta che crea illusioni delle quali si tireranno le somme. Ci sento una rabbiosa delusione.
Renzo Giordani -canto d'amore-: Applausi per questo concentrato d'amore espresso, splendidamente, come un poetico valzer.
Gianni Langman -Ricordi di gioventù-: I viaggi della mente possono essere più reali del reale. Piaciuta.
Debora Stifani -Virgilianamente-: Vero. I romanzi di Baricco scavano mente e cuori, tornano antichi ricordi e vissute emozioni. Difficile esprimere meglio tutto questo. Brava.
Carla Conti (?) -Occhi di gatto-: Bell'autoritratto. Bello questo guardarsi e immaginarsi. Piaciuta.
Lorenzo Poggi -Il senso di sfera-: Immerso in un cielo notturno, Lorenzo ci regala un'altra delle sue belle poesie. Questa una chicca.
Il Temporeggiatore -Soli-: Amara riflessione sul passato e, ancor più, sul presente. Ben ritmata dall'endecasillabo e piaciuta.
Il Passero -Sognando-: Sognar poesia che parla di gesta e di bandiere, per ritrovarsi. Bellissima! (Ti ringrazio per quanto hai espresso, oggi, in un tuo commento ma, soprattutto, per la poesia che sai dare e della quale si può solo godere.)
Gabriele Renda -Una ministra…a sua insaputa-: Ficcante come tutte le tue. Pensa quanto deve essersi incavolato il nostro duce, avendo scoperto che non gli era stato concesso d'inaugurare il gelminiano tunnel !
Il Gabbiano -La fresca sorgente-: I tuoi bei dipinti fanno sognare. E quella presenza costante d'un amore li vivifica. Bravo sempre.
A tutti i più cordiali saluti. A Lorenzo, vate illuminato, un caro saluto. Piero Colonna Romano
 

Cara Antonia Scaligine sono felice che la mia "infinito" ti sia piaciuta
ma il mio cognome fà Passarini e come potrai comprendere per brevità fin da bambino mi chiamavano "il passero" e non sono certamente un mitomane per accostarmi al grande poeta
il Passero


Volevo puntualizzare le mie penultime poesie "il mio giardino" e" infinito" sono dedicate lo dico ora perchè ci tengo:Cara Sandra quei fiori che tanto ti sono piaciuti li puoi abbracciare e odorare tutti i giorni sono tutti i poeti del sito che con le loro poesie colorano i muri e pareti della mia stanza.
"qual paladin perora la sua causa" nello specifico sono due
in primis Piero Colonna Romano e il nostro Lorenzo
un caro saluto a tutti me compreso
il Passero
 

27/9/2011

Come sempre quest'azzurro è ricco d'emozioni. Oggi, però, due sono gli argomenti che particolarmente mi "intrigano" ed a questi rivolgerò la maggior parte di questo scritto, sottolineando che sarà più un colloquio con me stesso, che non un giudizio, sulla poesia della bravissima Antonia Scaligine e su di un commento/risposta di Lucio Cornelio.

Sinteticamente, perciò, riepilogo il mio sentire provocato da Gabriele Renda che con la sua "Storia contemporanea" continua a dirci della sua (condivisa) civile indignazione e da Giuseppe Dabalà che dipinge mare, notte, barche, stelle e sentimenti nella sua "Le Bricole", donandoci una chiusa d'alta poesia ("Tremule come lacrime, che sembrano scivolare/dagli occhi del silenzio sulle labbra del mare").
Seguono quindi Lucio Cornelio che con un sonetto perfetto (dal titolo un tantino pretenzioso -Virgilio più Carducci-) vola alto per colpire basso ed Angelo Michele Cozza che con la sua "Eccola adagio sopraggiungere" ci dice della sera (dell'uomo) che avanza e dello smarrimento che prende nel non avere risposta alle domande sul dopo e Simone Magli, con "Dimensioni", che si attribuisce la responsabilità (assieme a noi tutti) d'avere costruito un mondo malinconico che si vorrebbe rifiutare.
Trovo quindi Gaetano Gulisano, con la sua "Vita" e fa, a questa, una bella dichiarazione d'amore e poi Enrico Tartagni (decisamente icastico) con "Guardando Poesia" ci regala un capolavoro di matematica probabilistica, con sfrenata fantasia. Da applausi.
Ed Alessia Sanna con "7 settembre 2011" ci dice del suo non riuscire ad esprimere ciò che sente, avendo "..pennello/spezzato". Segue Carmelo Luparello che, con la sua "A Grazia" narra d'un risveglio, ricco di promesse, per una giornata piena di caffettiere bruciate.
Carla Conti (?) ricorre alla nostalgica memoria di tempi passati, dei quali conserva il profumo e la dice con bella poesia che intitola "I Lavatoi di Via del Ferro". Quindi Carlo Chionne incita alla rivolta ("Avanti popolo") contro il liquame che ci circonda ed usa una canzone che è tempo di rispolverare, con forza.
Nostalgia d'un sorriso che non c'è più in "Il tuo sorriso" di Bonifacio Ferrari, dolcissima e struggente. Quindi Lorenzo Poggi ci presenta una delle sue più belle poesie, "La fabbrica della poesia" dove coniuga, usando il suo asciutto linguaggio, lirismo con filosofia. Ogni strofa invita a riflettere. Da incorniciare ed è da applausi scroscianti.
Ed ecco Il Passero che con "Infinito" riflette sulla vita con efficaci metafore e bel poetare. Segue Fabricio Guerrini che, con la sua "Acquietati, lucente luna", prega la luna affinchè compia un miracolo. Ed anche il suo è bel poetare.
Ed infine Sandra Greggio ci presenta la sua bella "Edera" ed è un narrare di se stessa, del suo amore per la natura e per la libertà.

Antonia Scaligine -Pseudo-fantascienza o nuova scienza ?-: Sconvolgente l'esito dell'esperimento del prof. Ereditato. L'uomo, tramite elettromagnetismo applicato a una massa (seppur infinitesimale) è riuscito a far superar, a questa, la velocità della luce. Tutto qui ? Ma la velocità della luce non era un record olimpico, era un dogma sul quale si fondava la fisica teorica, cioè il tutto noto. Certamente il risultato di tale esperimento (ripetuto per tre volte) dovrà essere convalidato da altri scienziati a livello mondiale ma, dandone per scontata la convalida, azzardo queste conclusioni: 1) i fotoni (assolutamente privi di massa) si muovono autonomamente, mossi da una forza ignota. Einstein, con la sua teoria su spazio/tempo, ne spiega le cause (gravità) e gli effetti. I neutrini (micro particelle con massa) sono stati sparati nella crosta terrestre, per 723 km, da una forza nota e messa a punto dall'uomo. E sono andati più veloci della luce ! Non siamo più nella fantascienza, siamo nella scienza applicata. 2) l' effetto di questa sconvolgente dimostrazione è che viene a cadere il principio della causalità che voleva l'effetto essere dovuto ad una causa. Con oggi sarà bene che cominciamo a capovolgere tale assunto: è la causa che genera l'effetto! E le implicazioni pratiche, filosofiche e religiose, fino ad oggi note o praticate, sono tutte da riscrivere o da re intendere. Estremizzo (ma quanto, ce lo diranno gli sviluppi futuri) con questi esempi: il sapore d'un bacio diviene, essendone l'effetto, la causa dello stesso. Il piacere nel leggere una poesia è il generatore della poesia stessa. L'uomo, effetto della volontà di un dio, è il creatore di quel dio.
Poi, quale potrebbe essere l'effetto pratico possibile? Ma il viaggio a ritroso nel tempo e la possibilità di mutarne gli eventi, con la conseguenza di poter realizzare una storia diversa.
Sembrano (e magari lo sono) farneticazioni, ma credo che faremo bene ad essere molto cauti nel respingere, in nome di principi acquisiti, questa sconvolgente (non trovo termine più adeguato) novità. Un tifone di inaudita violenza si è abbattuto sull'umanità. Questa volta, forse, i suoi effetti saranno benefici. Un peccato non essere nati 50 anni dopo ma, chissà, forse saremo recuperati da qualche futuro viaggiatore nel passato.
Un caro saluto ed un sentito ringraziamento per il tuo bel commento a Barbagianni.

Lucio Cornelio -haiku, civiltà e contaminazioni-: Anche io ho letto alcune traduzioni di haiku giapponesi ed, in italiano, quel 5/7/5 è inesistente. Eccone un esempio : (tratto da Cantiere Poesia, 3 haiku)


sera:
tra i fiori si spengono
rintocchi di campana
silenzio:
graffia la pietra
la voce delle cicale
sono arrivato fino a qui
senza morire
e finisce l'autunno

MATSUO BASH?
(poeta giapponese del 1600)


Ma quel 5/7/5 è rigorosamente presente nella sillabazione giapponese (e mi devo fidare…). Ecco perché non ritengo che quei 17 versi, in italiano, non potranno mai essere haiku, così come pensiamo di intenderlo.
Quindi il problema non si risolve con la metrica e l'approccio a quella tecnica poetica deve prendere altra strada: quello dell'anima. Ed è ardua strada perché presuppone la conoscenza approfondita di quella civiltà. Quindi concordo con quanto scrive Lucio Cornelio che, però, aggiunge che, utilizzando quella tecnica, si potrebbe esporre, poeticamente, una sintesi di pensiero. Trovo giusto anche questo ma, credo, dovremmo partire dall'annosa domanda su che cosa sia la poesia e darci qualche risposta.

La poesia è, tecnicamente, sintesi. Talvolta, e per alcuni, da esprimersi entro rigide metriche (rimate o meno), talaltra priva di regole. Personalmente ritengo che sia essenzialmente un moto dell'anima, un outing sempre. In ogni parola di ogni verso c'è il vissuto del poeta che si può esprimere usando, indifferentemente, la tecnica che ritiene più confacente ad esprimere, appunto, quel moto dell'anima.
Ma sintesi della sintesi è stata fatta dai maggiori poeti italiani, pur senza ricorrere all'haiku. Quel "m'illumino d'immenso" di Ungaretti è come un taglio di Fontana, tanto potente ne pare il messaggio. E l'ermetismo, con le sue (talvolta oscure) analogie è zeppo di esempi come quello.
Ma anche quello era outing: Ungaretti, per scriverlo, trasse ispirazione dall'osservare il sorgere del sole in un'alba nel deserto, al margine del quale era posta la sua abitazione.

Rifletto ancora su questo: vi sono grandi pianisti, violoncellisti eccelsi, una strepitosa violinista di nascita e nazionalità cinese. La musica occidentale ha un enorme successo in Cina (comprese le canzoni di Claudio Villa) ed in Giappone. Ma qui da noi, in occidente, la musica cinese e giapponese sono totalmente ignote.
Italo Calvino, nel suo Le Città Invisibili, narra di Marco Polo che, alla corte del Gran Khan, narra di città facenti parte dell'impero cinese. Il Gran Khan pende dalle sue labbra, ne raccoglie i messaggi, lo eleva ad alto rango. In altri termini ne accetta la diversità, ammirandone la cultura e cercando di farla sua.
Questo fanno tutt'oggi cinesi e giapponesi, nei confronti della nostra civiltà. I vari Lang Lang e Yo Yo Ma non sono casuali accadimenti: sono il frutto di quella civiltà, di quella cultura.

Certamente concordo con te, mi chiedo soltanto come superare quegli schemi rigidi e, soprattutto, come, da quella cultura, avere contaminazioni preziose.

Chiudo, visto che di poesia trattiamo, citando una frase tratta da un intervista fatta ad Ungaretti: "La poesia è poesia quando porta in sé un segreto".
Cordialità.

A tutti il più cordiale dei saluti. A chi ha avuto la pazienza (masochistica) di leggermi, un alcolico cordiale. Ed un grazie al nostro Lorenzo. Piero Colonna Romano
 

Apro con Giuseppe Dabalà, dalla cui poesia non riuscivo a staccarmi, è un incanto ed è sorprendente come un oggetto come le "bricole", a cui nemmeno si fa caso, diventi il protagonista, personificato, di una simile poesia. Angelo Michele Cozza: "fatiscente bolla il vivere"; scoppierà ma, prima di scoppiare, vive! Salvatore Armando Santoro: nulla da dire sulla scioltezza di questa poesia; il contenuto? Fino a che punto può giungere l'amore, anche ad augurare all'amata una tale sofferenza! Ma è amore? Me lo chiedo (consentimelo). Gaetano Gulisano: molto bella questa immagine della vita. I ricordi non in negativo, ma che servono ad abbracciarla ancora, per ricordare ancora e ancora. Piaciuta e condivisa. enrico tartagni, che ogni tanto per commentarlo mi costringe a consultare Wikipedia! Non ho vergogna ad ammetterlo; che delizia di matematico-poesia, enrico, con tanto di dedica ad una splendida attrice! Un'essenzialità stupenda in Alessia Sanna, bravissima! Carmelo Luparello: che bella intimità; dolcissimo quel "bacio più lungo del tempo". Un Carlo Chionne semplicemente delizioso, che mi fa perfino piacere le poesie che parlano di politica (e ci vuole tutta!). Lorenzo Poggi e Piero Colonna Romano: faccio copia-incolla e "Vi porto in classe", così i miei studenti imparano che cos'è la poesia, metrica e musicalità e ritmo e accenti compresi. Che cosa manca? Il messaggio universale: qui riesco anch'io! Grazie per queste "perle".
Sandra Greggio
 

 a Peppe Dabalà: Caro Peppe, i tuoi marinai d’acqua dolce hanno portato  la voce e la potenza di Venezia nel mondo, e nel 1571 sono stati i vincitori di Lepanto. Servirebbero ora, altro che cime e corde....
Lucio Cornelio
 

Storia contemporanea: da Forza Italia a Fossa Italia
Bella parodia .musicata bene ed intonata- Renda Gabriele
Le Bricole-Giuseppe Dabalà.
Funere mersit acerbo 2 -Lucio Cornelio
oggi è la giornata dedicata alla musicalità della poesia ,
belle rime
Eccola adagio sopraggiungere-la sera con il suo tramonto Angelo Michele
Cozza
Rimorso Dovrà pesarti nel tempo
questo mio amore ormai desolato,
Salvatore Armando Santoro- tristi ,ma sempre belle le tue poesie
Dimensioni -Simone Magli.una poesia descrittiva , molto bene
Vita -Gaetano Gulisano -bella anche questa poesia
anche questa -Guardando Poesia- enrico tartagni
I lavatoi di Via del Ferro
L'Ulivo trema, la Quercia è scossa:
avanti , popolo , datti una mossa!
Carlo Chionne bella anche questa satira sferzante
La fabbrica della poesia
Si intagliano fronzoli tra fiori di pesco.
Cartoline a forma di cuore
in memoria d'un vecchi o amore. Lorenzo Poggi , questo potrebbe essere
poesia adolescenziale , ma esiste anche la fabbrica della vera poesia
,bravo e grazie
Infinito Qual paladino di velleità
Perora la causa nostra Varcò lo spazio
Del nostro ardito -il Passero .il titolo mi ricorda Leopardi ,ma anche il
tuo nome mi riporta al Passero solitario , bella poesia
Edera... flessibile
che si ergeva
rampicante e ricadente
con profumo di libertà.
Sandra Greggio ,bella poesia e grazie per i commenti
Barbagianni
A tutto cerchio il capo
il barbagianni ruota
A sud v'è la menzogna
ad ovest la paura
a nord c'è la vergogna
ad est l'ipocrisia.
Forse, guardando in alto
vedrò cieli sereni
per dentro lor sognare.
Piero Colonna Romano.bellissima
Grazie Piero Colonna per l'emozione dei tuoi commenti , ma anche per le tue
bellissime poesie , quando le leggo mi sembra di sentire una canzone
sussurrata e vibrata .

Un caloroso saluto al responsabile del sito e a tutti Antonia Scaligine
 

a Lucio Cornelio :
Lucio, io non navigo per mare, ma soltanto nella mia bella laguna.
In dialetto veneziano, “ butta la cima “, diventa “ buta ea corda “.
Ah questi veneziani, marinai d’acqua dolce !
Scherzo, ovviamente, e sono felice che la poesia Ti sia piaciuta,
Giuseppe Dabalà

Grazie ad Antonia, Lorenzo, Piero, Sandra e Simone per i loro commenti favorevoli.
Strepitosa, oggi, "Avanti popolo" di Carlo Chionne: uno spaccato causticamente ironico della recente storia politica ed economica italiana.
Angelo Taraschi
 

a Giuseppe Dabalà: Le bricole. Bella poesia, e sarà che io adoro il mare e ci navigo sempre a vela, ma certo mi è molto piaciuta. Grazie !! (solo una cosa: per mare non esistono corde, ma solo cime, e cavi...). Ciao Lucio Cornelio
 

26/9/2011

Meraviglioso ingresso nel sito di Cinzia Massimi, con una poesia degna di essere "incorniciata"; complimenti e benvenuta! Il Passero: come vorrei, proprio adesso che andiamo incontro all'autunno, possedere quei fiori! Stupenda poesia. Lucio Cornelio: non temere, io con gli haiku non vado sempre d'accordo; per i motivi, chiedo perdono, ma chi meglio di Piero Colonna Romano ne chiarisce il motivo? Perfettamente d'accordo e grazie per aver dato voce anche alla mia opinione. Commovente Ida Guarracino, con la sua poesia dedicata alla figura più importante nella vita di una persona, "il primo amore", appunto. Salvatore Armando Santoro non dà adito ad alcuna speranza nella sua bella e musicale poesia; eppure, bisogna trovarla, per proseguire. Antonia Scaligine: un "bravissima" ed un "grazie"; almeno non sono solo io a fare qualche filastrocca! Mi faccio coraggio, ora ci sei anche tu. Angelo Taraschi: Il tempo, vero? Cronos, da piccoli non si vede l'ora che passi in fretta (quella deliziosa sveglia), poi…si cambia idea (bellissimo quel "fagocita delle mie ore"). Un dolcissimo Simone Magli, che tratteggia in modo esemplare il suo amore, che ritroverà. Un enrico tartagni, che trovo nel cuore di un albero, in un'intimità deliziosa, che bella poesia, enrico! Carla Conti: poesia che "scivola via" che è un incanto e che, alla fine, ti sorprende col suo "ruggito da leone"; è proprio vero: nella sofferenza, la forza che emerge. Brava! Carlo Chionne: concediamoci almeno il lusso (ormai lo è) di immaginarci un "oltre"; che ci sia? Nonostante la rima, tematica esistenziale, Carlo. E, scusa se è poco! Lorenzo Poggi, che riempie di dolore il suo libro, ma che si accorge che altri, come lui, soffrono e addirittura gli fanno dimenticare il suo. Non ho parole da quanto mi coinvolge tale poesia.
Sandra Greggio


a P.C.R.
http://www.cascinamacondo.com/index.php?option=com_content&view=article&id=317%3Acosie-un-haiku&catid=107%3Aarmadio-degli-articoli&Itemid=65
molto interessante questa pagina sugli haiku.
Cordiali saluti
Lucio Cornelio


Lorenzo Poggi e Piero Colonna Romano - Il Gabbiano, vi ringrazia sentitamente per le bellissime parole che avete espresso, per la mia poesia " Autunno di vendemmia" E' una storia vera d'innamoramento di una ragazza celestiale dagli occhi neri, incontrata in quel Paradiso terrestre, che si chiama Toscana, Patria della bellezza, dell'arte e del buon vino. Cari saluti a tutti i poeti del " Sito Poetare" unitamente il nostro carissimo prof Lorenzo. Il Gabbiano
 

Con riferimento agli haiku, sono assolutamente d’accordo con te. Haiku non significa sillabare 5/7/5, è molto di più, ed è molto differente da questo. E non solo, leggendo gli haiku (tradotti) appare evidente una elaborazione estetica e spirituale radicalmente diversa. La mentalità giapponese è lontana un miglio da noi.
Ciò nondimeno, forse qualcosa si può tentare, per esporre in quelle 17 sillabe una sintesi di pensiero. Se c’è un rischio nella poesia, è il cadere nell’indistinto, nell’irrilevante, nel ridondante. Una disciplina così severa non può che essere benefica e provvidenziale.
Non lo pensi?
(Lucio Cornelio)


Un Grazie dal cuore a : Carlo Chionne, il Passero, Antonia Scaligine, Simone,
Lucio Cornelio e come sempre e per sempre a Piero C.R.
e Lorenzo P., per i graditi commenti alle mie ultime
poesie.
Giuseppe Dabalà
 

Inizio scoppiettante della settimana azzurra e sempre più convincenti i sitani, nel loro bel poetare. Queste le mie considerazioni, le emozioni, o ricordi:
Cinzia Massimi -Oltre la vita-: Ben arrivata nell'azzurro, Cinzia. Non c'è dolore in questo ricordo. C'è un amore che supera la separazione e consola. Bella molto.
Il Passero -Nel mio giardino-: Una fioritura di sentimenti generosi ed amorevoli che profumano la vita. Ed Il Passero ce lo dice con un bel poetare
Gabriele Renda -Briganti-: E' stata una scomunica in piena regola. Nessun commento da parte dell'associazione per delinquere. Nessuno, neppure dalla cosiddetta opposizione. Tutto tace e tutto proseguirà come se niente fosse.
Lucio Cornelio -haiku-: Considerazioni mie contestabilissime, anzi vorrei che altri intervenissero su queste: haiku significa forse un sillabare 5/7/5 ? Mi pare troppo semplice e troppo facile. Per inciso l'haiku è figlio del Tanka (5/7/5/7/7)e, di questo, ulteriore sintesi. Tecniche del poetare, figlie d'una cultura abissalmente lontana dalla nostra, sintesi di anime che guardano alla vita con una spiritualità a noi ignota. Anche io ho scritto haiku, con perfetta aderenza alla sillabazione. Poi un giorno mi sono imbattuto in Cascina Macondo (sito che suggerisco di visitare) ed ho smesso, né mai più scriverò haiku. La sillabazione (quella facile e più semplice da realizzare) della lingua giapponese ha nulla a che spartire con la nostra, quindi come intendere quel 5/7/5 ? A quante nostre sillabe corrisponde ? Ma quello che più conta è il fatto che ciò che raccontano gli haiku giapponesi è limitato alle stagioni ed alla natura. Belli i versi detti da Lucio ma nulla hanno a che fare con gli haiku, così come nulla ne ebbero a che fare i miei. Forse sarebbe meglio chiamare quei versi "poesie bonsai" ma, accidenti, bonsai è termine giapponese ! Sollecito contradditorio, tentando di capire perché, per esempio, vi sono addirittura concorsi di haiku. Qui in Italia. (per info: negli USA vi sono università dove si insegna la tecnica e lo spirito dell'haiku)
Ida Guarracino -Chiedo scusa ai tuoi 90 anni-: Commovente questa dichiarazione d'amore, questa consapevolezza. Molto bella, Ida, Brava molto.
S.A. Santoro -Senza speranza-: Pentimento sincero per una qualche colpa che si ritiene d'aver commesso. Intensa e profondamente sentita e bella nel suo perfetto poetare.
Armando Bettozzi -Decadenza…?-: Indignazione rassegnata per il degrado morale che colpisce questa società. Ma quelle erbe estranee, forse saranno proprio quelle, che, portando linfa nuova, ci salveranno.
Antonia Scaligine -T/erra, pro-ietta-: Pare una risposta, speranzosa, alla precedente. Lucida visione dell'oggi. Personalmente rimpiango i girotondini. Ed, in mancanza di loro, temo assalti con forconi. Piacevole.
Angelo Taraschi -Orologi-: Alta valenza simbolica dell'orologio. Scontato il suo senso e… magari bastasse non dare la carica !
Simone Magli -Di nuovo e per sempre amore-: Bello questo rivivere ricordi salvifici, ben descritti.
Enrico Tartagni -Segreti-: Un albero protettivo e rassicurante. Questo vorremmo tutti: un luogo di pace.
Alessia Sanna -Lembranca-: Poesia bonsai (aiuto!) fulminante. E decisamente bella.
Carla Conti (?) -Profonde radici-: Tornano e si materializzano dolci ricordi. E ,nell'altro, si scorge il passare del tempo e nasce il desiderio di placare rughe e dolori. Forse per quelle che ci sono in noi stessi.
Carlo Chionne -Oltre-: Caro Carlo, tu avrai già ricevuto ciò che sto scrivendo. Ecco perché scrivo. Spreco neppure un saluto. Lo hai già percepito e, per questo, lo manderò. Pare che io stia scherzando ed invece ci troviamo in presenza della più sconvolgente rivoluzione culturale d'ogni tempo. Un tornado di forza inimmaginabile che filosofi greci avevano già intuito.
Lorenzo Poggi -Il dolore degli altri-: Il proprio dolore mescolato a quello degli altri. E questo prevale nella sua percezione. E diviene il nostro dolore. Bella e…poggiana.
Sandra Greggio -Climax d'amore-: Grondante romanticismo e desiderio. Bella molto.

A tutti l'augurio d'una settimana piena di serenità. A Lorenzo un caro saluto.
Piero Colonna Romano


Oggi mi perdonerete. ma non ce la faccio a commentare. Ma questa non potevo non evidenziarla.
Carlo Chionne a proposito della scoperta che si può superare la velocità della luce: "Ma cos'altro scopriremo/Oltre al vivere e al morire !/Stando fermi , arriveremo/Anche prima di partire ?//Ma se l'uomo ha superato/ogni soglia prima chiusa,/perché allora si è fermato/e non va oltre Lampedusa ?"
Perché la scienza non ha bisogno della politica per andare avanti. E la politica pensa solo ad accumulare voti soffiando sul fuoco della bestia umana. E la scienza apre sempre nuovi orizzonti magari gonfiati per fare notizia! Divertente quel "stando fermi arriveremo anche prima di partire".
Lorenzo Poggi
 

25/9/2011

Azzurro intenso ed intense emozioni. Ringraziandovi, vi racconto le mie:
Fabricio Guerrini -E' passato il mio tempo-: Dolcissima, ci dice d'un sentimento che non passerà mai. Molto bella.
Lorenzo Poggi -L'occasione-: Un timore, un amore, il tempo che fugge. E la volontà di vivere la vita, assaporandola fino all'ultima sua goccia. Bellissima.
Il Passero -Contemplazioni-: Sentirsi avulsi, perché traditi, da una realtà che non sentiamo più nostra. Aggrapparsi ai ricordi e, generosamente e con amore, augurare a tutti d'averne gli stessi ricordi. Molto bella.
Angelo Michele Cozza -Albeggia: è un nuovo giorno.-: Molto intensamente raccontato questo riappropriarsi di se stessi, lasciandosi alle spalle le frenesie del mondo. Bellissimo il disegno iniziale d'un alba. Bella molto. Piaciuta.
Gabriele Renda -Silviomat- Carina la definizione. Ma era, ed è, bancomat per pochi utili servi. Ma sta apparendo la scritta : chiuso per esaurimento danè. (I nostri)
Maurizio Spagna -Come amiamo la vita-: Bellissima poesia che dice di quanto, dalla disperazione, può nascere, per amore della vita, amore per tutti. Di questo Vujicic è simbolo vivente. Complimenti.
S.A. Santoro -Transumanze settembrine-: Addolorato sonetto che è, contemporaneamente, presa d'atto d'un errore, augurio per l'amata, consapevolezza d'un declino. Molto bella.
Armando Bettozzi -Tutto è possibile, tutto si può-: Ottime considerazioni, condivise tutte. Con un aggravante: non sono stati da noi "preposti", quelle fogne a cielo aperto.
Antonia Scaligine -Fede-: Con alta poesia Antonia ci narra delle incertezze, dei dubbi, delle speranze di noi tutti che viviamo, confusi, questa vita. Ma questo poetare ci dice anche della sua speranza/certezza che i cuori si acquieteranno. Molto bella.
Aurelio Zucchi -Mi ascolto-: E' un bel darsi la buona notte, questo. Piaciuta.
Michael Santhers Nebbia-: Una scena di caccia con tocco da impressionista. Complimenti.
Simone Magli -Il vecchio glicine-: Bella l'immagine del glicine, visto come vecchio saggio. Un ricordo: Al Dio Sconosciuto di Steinbeck e l'affidare il figlio, appena nato, alla protezione d'una antica quercia.
Renato Bellin -Fuggire dal dolore-: Progetto di vita, per salvarsi. Piaciuta molto.
Renzo Montagnoli -Ave Maria-: "momenti/d'impercettibile silenzio" che sono dentro chi accompagna un ultimo viaggio. E quanto dolce quel risuonare dell'ave Maria ! Bellissima, rivela un sofferto dolore intimo.
Cristina Bove -Vita_filando-: E' con un alto, poetico sentire che Cristina ci dice del suo guardare al passare della vita. Immagini brillanti, ricche di colori e metafore illuminanti. Questa è poesia ! Bellissima.
Enrico Tartagni -Gestalt-: Decisamente labirintica. Gestalt è forma ma anche configurazione (di vari elementi che vanno a formare un tutto unico). La rileggo: vari elementi (da quelli religiosi a quelli onirici, a quelli di quotidiane pratiche, a quelli che son metafore) si fondono in un unico guardarsi vedendosi proiettato "nel microcosmo punteggiato di ricami e trame/forse". Forse, appunto. Ma Gestalt è, anche, attuazione di terapie psichiatriche. Traggo da Wikipedia :
" La psicoterapia della Gestalt si considera a pieno titolo una forma di psicoterapia umanistico-esistenziale, in cui l'attenzione è posta sulla dinamica inarrestabile di creazione di configurazioni figura-sfondo, che rappresentano continui cicli di contatto tra l'organismo e l'ambiente che lo circonda."
Ma quanto complicato sei, Enrico ?! E quanto apprezzabile.
Alessia Sanna -Rubami-: Velocissime pennellate per disegnare una scena ed un desiderio. Piaciuta.
Gaetano Gulisano -Danza d'autunno-: Bello questo raccontare d'una stagione. Bello questo dirci (ma credo non riguardi, ancora, tutti) del trascorrere della nostra vita. Piaciuta molto.
Carla Conti (?) -Amico d'infanzia-: Sono ricordi che, probabilmente, appartengono a tutti. Tutti abbiamo avuto un materasso/letto/poltrona/sedia/divano, più o meno galeotti. Ed "i grandi" che non ricordano… e vanno sul…pratico. Carla ce lo dice con bellissima poesia. Bravissima.
Nora Demaj -Quale uomo mi direbbe…-: Come si può intendere l'amore e come se ne può desiderare la condivisione dello stesso sentire. Questo ci racconta Nora, con intensa poesia.
Il Gabbiano -Settembre, tempo di vendemmia-: Un dipinto d'altri tempi. Profumi d'altro tempo. Ricordi di vendemmie e sfondi di romantici paesaggi toscani. Bravissimo, Il Gabbiano, a porgerli ma, come in ogni suo dipinto, quello che emerge con prepotenza è il ricordo d'un amore, d'una bellezza, a volte non colta, a volte appagante. Bravissimo. Piaciuta molto.

Ringrazio Lucio Cornelio per il chiarimento. Mi è tornata in mente la strepitosa Rhonda Fleming. Grazie.

A tutti il più cordiale dei saluti. A Lorenzo il mio grazie per tutto ciò. Piero Colonna Romano
 

Sarà che arriva l'autunno. Ma questa pagina mi sembra sempre più ricca.
- Fabricio Guerrini "E' passato il mio tempo": è passato il tempo dei sentimenti sensuali. Resta l'amore. Benvenuto tra noi Fabricio!
- Angelo Michele Cozza "Albeggia: è un nuovo giorno": staccare ogni tanto da aspri strombettii scordati e dalla calca umana e riscoprire la campagna, il silenzio, i rumori dovuti, l'equilibrio della natura! Sono momenti per "fermarsi anche per poco su una piazzola/del ripido pendio della vita ..."
"in cui ci riappropriamo di noi stessi". Sono versi impegnativi e ricercati. Molto bella.
- Salvatore Armando "Transumanze settembrine": inizia l'autunno ... anche dentro di noi. Armando un sonetto coi controfiocchi!
- Antonia Scaligine "Fede": nel gioco dei versi a risacca c'è tutto il nostro andare e venire di certezze e incertezze, del nostro destino, dei nostri perché.
- Aurelio "Mi ascolto": di notte mi ascolto e solo quando la voce arriva chiara e non ha dubbi. Ma non fiato, non rispondo se non per dirmi ciao.
- Simone "Il vecchio glicine": "Questo glicine mi pare un vecchio saggio con la barba". Senza parole!
- Cristina "Vita_filando": "scampoli dilazionati lungo i corridoi come lampade a muro". "stiamo al telaio giorno per giorno/a tele smorte/a vele dispiegate nelle trame/confusi dagli orditi". Sono versi che già da soli sono pregni di significati. Figuriamoci tutti insieme!
- Enrico "Gestalt": Nel putiferio di concetti e di parole emerge un concetto: qualcosa sono!
- Gaetano Gulisano "Danza d'autunno": comincia la danza d'autunno e tutti i poeti si adegueranno. Questa ha movenze da sogno!
- Il Gabbiano "Settembre tempo di vendemmia": incantevole quadretto bucolico e allegro della vendemmia in terra di Toscana con incorporata storia d'amore per due occhi intravisti tra i filari.
Un gradito saluto a tutti.
Lorenzo Poggi


a Piero Colonna Romano: innanzi tutto, voglio ringraziarti per le belle parole che sai trovare per le mie poesie. Poi, ti tranquillizzo: Rowan è una bella rossa, alta, con occhi profondi e verdi come l’acqua del mare....
Lucio Cornelio
 

24/9/2011

Può anche esserci un sabato senza sole. Mai senza questo azzurro rilassante. E questo sento:
Carlo Chionne -Occidente, addio- Appunto, stiamo vivendo una…tragedia greca. Piacevole molto e non più profetica, purtroppo è cronaca giornalistica.
Lorenzo Poggi -Gli scalini del cielo-: Le differenze, i gap, terreni si perpetueranno anche dopo.
E questa la convinzione di Lorenzo. E le porte saranno aperte per chi riuscirà ad arrivarci. Come sempre poesie taglienti come rasoi, come sempre bravissimo ed immaginifico.
Giuseppe Dabalà -Soffice e lieve-: Splendido e dolcissimo acquerello. Immagini che dicono del guardare commosso alla natura. Bella molto.
Il Passero -Per scelta-: E' un invito alla solidarietà perché soltanto questa potrà darci un mondo migliore. Ed Il Passero ci conduce a questa conclusione, dopo averci detto di guardare dentro noi stessi. Decisamente bella e piaciuta.
Ida Guarracino -Senza titolo-: Ce le fai desiderare queste pillole di bella poesia, Ida ! Maggiore generosità, prego. Un caro saluto.
Gabriele Renda -Il furbo e lo sciocco-: Diciamo che "chi è causa del suo mal pianga se stesso". E pianga anche chi, ritenendo che l'avere a condottiero un disonesto avrebbe dato patente di disonestà a tutti, con relativa licenza per delinquere, lo ha osannato. E non siamo ancora alla purga finale ! Il gotha della Lega non è ancora soddisfatto….
Lucio Cornelio -Incontro con Rowan-: Bella poesia, densa di sentimento e di rimpianti espressi con versi coinvolgenti. Ma un dubbio: Rowan può essere, a scelta, mr. Bean o l'attuale arcivescovo di Canterbury. Sbando e chiedo lumi.
S.A. Santoro -Una foglia d'autunno-: Interrogarsi sul perché è impossibile ricambiare un amore, nonostante la dolcezza di una voce che ce lo dice. Bellissimi i tre versi finali. E bella tutta.
Armando Bettozzi -Garbo di fiore reciso-: Dolcissima, triste e nostalgica. Quasi il ricordo di un defunto. Amore svanito e lacrime che non potranno consolare della perdita.
Antonia Scaligine -Nonna sprint-: Quanto ben detto questo connubio tra modernità ed antiche tradizioni. E quanto amore per queste, se servono ad appagare le esigenze di gioco di nipoti teneramente amati. Molto, molto bella e piaciuta.
Aurelio Zucchi -Le chiavi dei sogni-: E' un prendere atto che la vita frenetica che conduciamo ci allontana dai sogni. Ed un dubitare che sia la strada giusta, sperando arrivino "…i giorni preposti/a disincrostare le chiavi dei sogni,". Piaciuta molto.
Michael Santhers -Randagio-: Decisamente addolorata questa visione di un fine vita. Bella e tristissima.
Simone Magli -Nella penombra di questo albergo-: Ancora un guardarsi dentro e, pur vedendo sbagli, non volervi correggere. Petrarca la definiva "voluptas dolendi"…
Cristina Bove -Prima discordanza-: "Prima" nel senso di primaria, principale. Ed è un sottomettersi alle regole di vita, scritte da altri, rifiutate ma ineluttabili. Magistrale sempre, Cristina.
Hirich Inha -Falso amore-: Accusa tremenda, nata da delusione sofferta. Piaciuta.
Carla Conti (?)-Qualcuno mi chiama-: Altro bel poetare d'amore della nostra Carla. Quel "…tuo sperma/è tutto un frinire/di code e di teste" è impagabile. Complimenti.
Stefano Di Carlo -Vorrei-: Ed ancora un guardarsi dentro e desiderare d'essere diversi da ciò che sappiamo d'essere. Piaciuta.
Sandra Greggio -Nodi d'amore-: Gran sentimento espresso con sentiti e bei versi. Bello, in particolare, quel "di dita e mani e capelli/in esse attorcigliati.". Brava Sandra. Piaciuta molto.

Devo un ringraziamento (tardivo ahimè) a Il Gabbiano per il suo commento a "Chichotteide".

A tutti gli splendidi poeti un grazie ed un caro saluto. A Lorenzo uno particolare. Piero Colonna Romano
 

Brevissimi commenti
Occidente , addio -sballottati qua e là:
siamo all'ultima puntata :con la Grecia finirà .Carlo Chionne bella la
poesia ,
speriamo però che non si avveri la tua profezia
Gli scalini del cielo-Ci siamo fermati sugli scalini
In cima la porta è sfrontatamente aperta. Lorenzo Poggi.
quella scala non ha bisogno di ascensori .si sale a piedi nudi e
felpati .bravo
Soffice e lieve- Bianco,che accarezza timido la neve
Lontano il suono d'una fisarmonica
Danza nell'aria che si fa lieve lieve -Giuseppe Dabalà : dolce
Per scelta parlando di quello che siamo
ritroviamo noi stessi, il Passero, la gioia è negli occhi di chi sorride .
Il furbo e lo sciocco ,Renda Gabriele.la morale è sempre quella : il
furbastro se la rideva
.e lo sciocco poi piangeva
Con i Nodi d'amore tra le dita di Sandra Greggio
auguro a tutti una buona domenica Antonia Scaligine
 

Sono giorni che la pagina vive ricchissima. Sono giorni che mordo il freno!
- Carlo Chionne "Occidente , addio": La vede brutta Carlo. Sembra proprio la fine d'un ciclo. E come dargli torto! I versi sono eleganti ma la morale è quella.
- Giuseppe Dabalà "Soffice e lieve": mai titolo fu più azzeccato. Dolce e soffusa, ovattata questa cartolina d'inverno.
- Lucio Cornelio "Incontro con Rowan": Complimenti! Bella, intensa, senza pause. E' la storia di un amore che poteva essere ma che non è mai stato ed il rimorso ogni volta che il ricordo ritorna. L'attacco è da incorniciare.
- Salvatore Armando "Una foglia d'autunno": che può fare se non cadere? Un amore non sentito da una vecchia quercia possente.
- Armando Bettozzi "Garbo di fiore reciso": questa volta non posso esimermi. Bella poesia, preziosa descrizione d'un lutto.
- Antonia Scaligine "Nonna sprint": che spettacolo! Una nonna al passo coi tempi. Difficile equilibrio tra il nuovo che avanza e propone ed il viso segnato dagli anni e dai loro ricordi. Ricetta: "Il segreto dello spettacolo è presto svelato/bisogna accettare l'età del tempo/se pur con il desiderio di ricopiare/il tempo che fu".
- Aurelio Zucchi "Le chiavi dei sogni": Sono versi importanti che fanno pensare. Dove sono finite le chiavi dei sogni? "Forse mi sono consegnato troppo/nella mano sgarbata della vita". Molto piaciuta
- Michael "Randagio": E' il cane che porta il padrone. Il suo nome? Fra poco Randagio.
- Simone "Nella penombra di questo albergo": si tirano le somme d'una giornata stanca. Niente è cambiato.
- Cristina "Prima discordanza": Siamo qui per caso. Balbettiamo appena i precetti del tempo. Siamo impigliati in qualcosa che ci riguarda come "una sconosciuta/trovata addormentata nel salotto/l'indomani del giorno della festa".
- Carla Conti "Qualcuno mi chiama": Non è poi così difficile tradurre il tuo linguaggio segreto! Belli i versi della chiusa "e il mio corpo si apre/e ti accoglie/come in una casa".
- Stefano Di Carlo "Vorrei": Vorrei essere quello che non sono per dare fiato a me stesso
- Sandra "Nodi d'amore": intreccio inestricabile. Convivenza obbligata. Come legare un uomo per sempre. Sempre originale Sandra.
Vorrei ringraziare tutti i miei commentatori e mandare un saluto grande a tutti i poeti del sito non dimenticando mai l'artefice del tutto!
Lorenzo Poggi


Ironica, pungente, diretta, suscita una riflessione profonda, "Occidente, addio" di Carlo Chionne.
Tenera, soave, soffice e lieve (come il titolo), molto bella "Soffice e lieve" di Giuseppe Dabalà.
"Senza titolo" di Ida Guarracino colpisce, specie nella chiusa spiazzante:
e mentre tutto scorre
chi ama non ha tempo
Mi ha preso anche la chiusa della interessante "Vorrei" di Stefano Di Carlo:
Vorrei essere quello che non sono
per dare fiato a me stesso
Grazie a tutti.
Simone
 

23/9/2011

Grazie di cuore a Piero Colonna Romano.
Riguardo alle poesie, devo ringraziare Joseph65 perchè mi ha fatto sbudellare
dalle risate (e ci voleva proprio!!)!!!!
La poesia (come tutte le cose della vita) non va presa troppo sul serio,
altrimenti potrebbe diventare pericolosa, nociva...
Nel senso che ci potrebbe indurre a crogiolarci nei nostri dolori invece che
affrontarli...
Comunque, tutte le poesie che ho letto mi sono piaciute.
Bravissimi!!!!!
Ciao!
gerardo
 

In primis grazie a … Piero Colonna Romano
Chichotteide [E chi capir volesse,
le due versioni approcci
per somme, poi, tirare.]
…che, oggi , tra cavalieri
e fanti manca
la fedeltà
c’è solo un vassallaggio
Riguardo la lealtà
quella proprio non ci sta…
Scritta , esposta assolutamente bene , in questi versi musicali ,come una romanza ,
e cavallereschi ,come un poema , c’è tutta la bravura di un vero poeta ,
il Lancillotto per antonomasia di questo sito “poetare ,”grazie
Molto belle sono anche le poesie
Le perdita delle radici di Lorenzo Poggi
Clochard di Giuseppe Dabalà...intensa
Lo specchio della mia vita riflette cose che non vedo, Simone Magli
Fitto da poterlo tagliare Cristina Bove , ottima
Il gioco della vita Sandra Greggio , molto piaciuta
In giro per il Bel Paese Il Gabbiano, con il suo bel gironzolare intorno al mondo
Saluto con tutta mia gratitudine Lorenzo De Ninis
Antonia Scaligine


Prendi due e paghi uno oggi e doppie emozioni azzurre. Queste:
Stefano Di Carlo -Film-: Benvenuto nell'azzurro. Una visione che incanta. E la realtà che risveglia. Piaciuta.
Carla Conti (?)-Vile-: Pressante invito, in un suggestivo scenario notturno, illuminato da palpitanti luci. Bella ed intensa.
Lorenzo Poggi -La perdita delle radici-: Bellissima e dolente ricostruzione della vita d'un emigrante che, dal mare, approda in una fabbrica. Immagini forti che ci narrano della rinuncia alla libertà per la sopravvivenza economica. Pare poesia che narra d'altri tempi. Pare, ma la realtà d'oggi è di poco diversa da quella di 50 anni fa. E Lorenzo ce lo rammenta col suo bel poetare.
Giuseppe Dabalà -Clochard-: Applausi. Bellissima descrizione di quello che diviene un simbolo di libertà. Bellissimi i versi "Si nota che lui vola in un altrove/in cieli che solo lui sa sorvolare/ed un brillio negli occhi fa capire/che pensa sempre, ma vive per sognare". E altrettanto bella la strofa di chiusura. Complimenti Giuseppe.
Antonio Teni -Aveva un nome !-: E' il descrivere del passare del tempo con le nostre gioie e le nostalgie. Magistrale tutta, tutta ricca di sentimento espresso con poesia. Incantevole quel "e il passato ha le ali del ricordo", così come quel vento che scrive nomi sui muri, con le foglie. Applausi scroscianti.
Gerardo Pozzi -Di cosa scrivere-: Coinvolgente molto questa lunga serie di riflessioni su ciò che siamo. E forse la risposta a tutti gli interrogativi è nei versi "quando vorresti ragionare col/cuore/e palpitare/di ragione". Sforziamoci di farlo. Complimenti vivissimi. Molto sentita.
Gabriele Renda -Busti di marmo facce di bronzo-: Ieri il fratello del nostro esilarante ministro della difesa, ha dichiarato la sua (e quella del fratello) appartenenza e fede nel fascismo. Ha detto che fascisti non lo si può essere "in parte", o lo si è o non lo si è. Lui ed il fratellino, lo sono. Non una protesta si è levata. Nemmeno un sospiro. Di che ti meravigli, Gabriele ? Dura liberarsi dal liquame ! Lunga l'azione dello spurgo !
Antonia Scaligine -Tanka-: E' da quella tecnica di poesia giapponese che deriva l'haiku. Ed Antonia la usa per dirci (con perfetta aderenza a sillabe e spirito)d'essere "letta" dagli amati nipoti, attraverso il vissuto delle sue rughe (che immagino dolci). Piaciuta molto.
Joseph65 -S'i fosse…-: Sempre attuale il Cecco, e Joseph65 ne fa parodia con umoristico e significativo finale. Piaciuta.
Livia Fedele -Tra le ombre-: Affidare la propria angoscia al mare ed alla luna, per averne conforto, come un rito pagano. Ma Lidia ci dice che è l'unica strada. Bella molto.
Iallonardo -La Piscina-: Rapida descrizione di un luogo di relax che porta alla mente ricordi e "il filo dei miei sentimenti". Bella.
Simone Magli -Lo specchio della mia vita riflette cose che non vedo-: C'è sempre una dicotomia tra ciò che si è e ciò che si vorrebbe essere. Ma non a tutti vengono porte torce.
Cristina Bove -Fitto da poterlo tagliare-: La chiamerei Ode al Silenzio. Chè ode merita. Cristina, vista la recente sconvolgente notizia (neurini più veloci della luce) attendo tua poetica rettifica su causa-effetto e loro inversione. Un saluto.
Addis Marinella -Mediterranea-: Applausi convinti. Hai dipinto, con maestria, un sogno. Quello che qui viviamo, nel nostro paese di sogno.
Filippa Cicero -Furia omicida-: E come non condividere questo accorato appello ? Ma torna alla mente Primo Levi ed il suo I Sommersi e i Salvati e la sua drammatica evidenza dello stato d'animo (sensi di colpa) della vittima, nei confronti dei suoi carnefici.
Enrico Tartagni -Nous (ovvero: Nulla)-: Guardando a sé stesso come un nulla disperso nel nulla, Enrico dà lezione di filosofia. Ma nous (l'intelletto) è, secondo Anassagora, il motore primo dell'universo, quello che si evolve e diviene. Bellissimo questo filosofare poeticamente. Piaciuta molto.
Hirich Inha -Lui-: Che dire? Auguri, di cuore, Hirich.
Federica Cavalera -Il mio Dio-: In effetti mi pare che tu creda nell'uomo, cara Federica. Piaciuta molto.
Sandra Greggio -Il gioco della vita-: Inno appassionato alla vita. Sandra ci dice del suo amore per il vivere gioiosamente e del suo cogliere, della vita, i lati più positivi che vengono offerti. Piaciuta molto.
Il Gabbiano -In giro per il Bel Paese-: Denuncia violenta d'una situazione di degrado e abbandono che è comune, purtroppo, a tutta Italia. Ma il fascino di Matera è inarrivabile. Lo stesso Pasolini ne fece scenario per il suo Vangelo. Grazie per avercela ricordata.

Un ringraziamento ad Antonia Scaligine, Sandra Greggio e Lorenzo Poggi per i loro graditi commenti a quanto compongo.
A Il Passero ed a Giuseppe Dabalà un grazie per il generoso commento ai miei commenti.

A tutti i sitani, sempre più bravi, i più cordiali saluti ed un grazie. A Lorenzo, con affetto, un saluto. Piero Colonna Romano
 

che bella pagina quella di oggi ricca di tante poesie molto belle ma Clochard di Dabalà la trovo bellissima l'ho letta e riletta .Armonica e piena esprime le varie sfumature di realtà diverse ma in comprensione .Complimenti bellissima
il Passero
 

Senza nulla togliere a tutti coloro che animano questa pagina azzurra, comprendente due giorni, desidero soffermarmi su quello che ritengo un capolavoro a tutti gli effetti, sia per il contenuto che per la forma, Chichotteide di Piero Colonna Romano. Inutile evidenziare la perfetta riproduzione del parlato in alcuni termini usati da don Chisciotte ("marrano" che, se non erro, deriva dallo spagnolo, in origine, "puta de hijos", ad esempio,ancora più esemplificativo, "poffare", termine antico), nonché la bravura con cui è condotto il ritratto del celebre cavaliere e la sua "divina missione" , ossia difendere i deboli e riparare i torti ( secondo lui, ovvio). Da qui, la lotta con coloro che lui, vivendo nel suo mondo, chiama " di nobil censo" e che invece si considerano "poveri cristi". Inutile dire che l'effetto ottenuto è l'ilarità, anche se frutto di uno studio attento ed accurato della metrica, che non fa una grinza. Non contento, Piero Colonna Romano ci offre di don Chisciotte anche l'interpretazione che di lui fa Unamuno, ben diversa da quella di Cervantes ("il mancino monco", con allusione alla ferita nella battaglia di Lepanto), in quanto incarnazione dell'idealismo umano. A noi scegliere l'una o l'altra interpretazione, la prima meno nobile, in quanto Cervantes lo considera un inetto che lotta in un mondo che non corrisponde a realtà. Che dire? Che, a farla completa, concorre anche l'invenzione del titolo, Chichotteide, che denota l'originalità del poeta. Penso che definire questo un poema non sia eccessivo, come non lo è il paragonarlo ad un anello che, in un ovale perfetto (la forma) racchiude una pietra preziosa (il contenuto, ossia la cultura che qui spicca in modo evidente).
Sandra Greggio
 

per P.C.R,
quando scrivo una poesia e la invio aspetto con trepidazione il tuo commento
riesci sempre a centrare il senso di quello che voglio comunicare ("beela" le sai tutte ,mi becchi sempre. da un bolognese doc)
Un omaggio a te caro Piero : questa mia che a cuore aperto scrivo è per riconoscerti un ruolo non facile , analizzi coscientemente le poesie di tutti quanti cogliendo le espressioni dell'animo poetico che è in Noi
Mi tolgo il cappello e sono felice che tu appartenga a questo azzurro.
con sentita ammirazione un saluto a Te e a Tutti i poeti del sito
e un grazie a Lorenzo che permette che tutto ciò esista
il Passero


Mi siano consentiti due commenti che non riesco a trattenere, mentre leggo:
Lorenzo Poggi – La perdita delle radici – Una riflessione amara, sarcastica quasi, su ciò che conta, sulla differenza tra il vivere e il trascorrere il tempo della vita.... Mi è molto piaciuta.
Giuseppe Dabalà – Un tema affascinante, scritto, pensato bene....certamente d’una esperienza vissuta, che mi piacerebbe sintetizzare nei terribili 14 versi di un sonetto....
Grazie. Lucio Cornelio


Antonia Scaligine – Piero Colonna Romano. Si Antonia, nel nostro tempo, viviamo Di interrogativi, uno dei quali è proprio lo scorrere del tempo. La tua poesia mi è piaciuta molto e mi ha fatto piacere, dopo qualche tempo, leggerti. Caro Piero, ti ringrazio delle tue attenzioni e dei profondi commenti alle mie poesie. La poesia di oggi” Chichotteide” A voi, di nobil censo, /lo dico vostre insegne, /io, prode cavaliero/montato su destriero, /final giudizio chiedo. Molto belli i versi della tua poesia. L’autunno scorso, con la mia famiglia, siamo stati a visitare l’Andalusia, la terra di Don Chisciotte, di questo cavaliere errante. Mi fa piacere che abbiamo scoperto di avere molte cose in comune nella vita. Tanti ringraziamenti a voi tutti, unitamente al nostro carissimo prof Lorenzo.
Il Gabbiano
 

21/9/2011

Affollatissime pagine azzurre quelle di ieri e d'oggi. Ricche d'alto sentire, così mi hanno emozionato:

20 settembre
Giuseppe Stracuzzi -Una canzone araba-: Suoni e luci ora brillanti ora soffuse. Nenia in sottofondo. Bella decisamente. Applausi.
Enrico Tartagni -Per il Paradiso-: Stato d'animo colmo di stanchezza e disgusto fino ad invocare un ascensore per il paradiso. Efficace, nel suo descrivere e piacevole sempre Enrico.
Carla Conti (?) -Segnali di fumo-: E con ciò, Carla, si iscrive, a pieno titolo, all'albo dei poeti maledetti. Penso che con te non brinderò. Ma, da lontano, applausi.
Lorenzo Poggi - Paese abbandonato-: Parrebbe la malinconica descrizione d'una città morta. E', in effetti, la descrizione d'un anima dolente. Bellissima.
Gabriele Renda -Angelini di bronzo-: Troppo buono, Gabriele ! Più realista di te, il Silvione nazionale, ha usato termine più appropriato. Con tante scuse a Piero Manzoni.
Lucio Cornelio -Tu mio ricordo-: Decisamente bella, narra di nostalgici ricordi, mai sopiti, che hanno radici profonde nell'anima. Complimenti vivissimi per come detta.
Giuseppe Dabalà -Tu…nella pioggia-:Alta e bella poesia. Deliziose immagini e quel "D'ogni goccia che si stempera nel vento" è verso splendido.
Michael Santhers -Sisma-: Sinteticissima descrizione ( ma quanto efficace !) d'una catastrofe.
il passero -Quello che non dico-: Il desiderio d'uscire dalla realtà che non ci soddisfa. Guardarsi dall'alto per ritrovarsi. E quelle parole non dette che premono dentro, impossibilitate ad uscire. Bella decisamente.
Angelo Michele Cozza -Mare-: Appassionata e coinvolgente descrizione. Tutto ciò che possiamo vedere e sentire dentro, davanti agli spettacoli del mare, padre nostro, Angelo lo descrive con intensità. Bravissimo.
Pasquale Di Meo -Guardo il mare-: Ed al mare, Pasquale, affida il suo disperato messaggio d'amore. Bella e piaciuta.
Aurelio Zucchi -Mezzagosto-: Ed anche in questa bella poesia il paesaggio è pieno della presenza del mare. Aurelio ce ne fa sentire il respiro, col suo bel poetare.
Pasquale Mesolella -Ora sogno la costellazione dell'impossibile-: E c'è la ricerca di qualcosa che appaghi e consoli dalle delusioni che porta la vita. La costellazione dell'impossibile è meta che può solo essere sognata. Bella.
Stefano Medel -Bordello infernale dal cortile-: Descrizione di una scena che appare familiare un po' a tutti ma quel "la steppa cede il passo,/all'erba bassa,/tutto qui" ci dice di quanto inutile e rumoroso sia stato quell'affaticarsi.
Simone Magli -Il vecchio bambino-: Terribile questa descrizione di chi dona, ricevendo in cambio "solo un po' di brodo/che non manda giù,/perché ci vede l'amore mai avuto".
Cristina Bove -Chissà se poi davvero…-: Non ci resta che attendere quindi e lo scopriremo se la "…vita/è solo un incidente di percorso". Allora, forse, ne saremo felici. Sempre magistrale Cristina.
Bruno Amore -Ode al Signor Nessuno-: Un popolo di schiavi ha fatto la gloria dei cesari, questo il senso. E la compassione di Bruno a raccontarcelo.
Elia Belcufinè -L'orologio di Laura-: Dolente ballata che dice del tempo che passa e che si vorrebbe fermare. Ricordi che tornano e pennellate veloci per darci immagini ora rasserenanti ora tristi. Sì, proprio così nasce una poesia. Bella e piaciuta molto.
Fabio Sangiorgio -il volo di Zitkala-: Bel racconto detto con suggestive immagini poetiche. Piaciuta (ma Zitkala è , per caso, il cantore dei pellerossa ?).
Il Gabbiano -Oh si, i ricordi !-: I tuoi ricordi, accidenti ! sono i miei. Mai nome scelto fu più azzeccato per chi vola, con la mente, sopra quell'incanto così ben descritto. Grazie.
Sandra Greggio -Per sempre-: Intensa dichiarazione d'amore. Piaciuta.

21 settembre
Hirich Inha -Amami quando esce la luna-: Benvenuta nell'azzurro Hirich. Ed esordio con romanticissima e bella poesia.
Patrizia Disidoro -Frammenti- Ed anche a Patrizia un caldo benvenuta. Immagini forti che dicono di solitudine e dolore. Piaciuta.
Carla Conti (?) -Ombra silente-: Dedica drammaticamente dolente "A chi ha il futuro/Contato". Se ne sente l'atmosfera di commovente attesa.
Carlo Chionne -Parigi-: E come rinnegare le proprie radici ? Non c'è Parigi che tenga. Caro Carlo sono andato sulla tua intervista in you tube e mi hai deliziato. Ancora una volta invito tutti a gustare l'ironia, la poesia, la filosofia di vita di questo poeta che ci onora della sua presenza.
Lorenzo Poggi -Migrazioni-: Bella la similitudine tra rondini e migranti, bello quel definire "orfani" i fili elettrici sui quali si posano le rondini. Drammatico e denso di commozione quel guardare a chi, per ottenere dignità di vita, la vita rischia, perdendola spesso. Molto, molto piaciuta.
Gabriele Renda -Editto bulgaro-: Ottima memoria Gabriele. Ma finirà a breve il predominio di questa associazione per delinquere. E dopo loro qualsiasi persona sarà meglio. Persino Max (se è quello che penso).
Lucio Cornelio -Lettera di commiato-:Quanto le parole possono ingannare ! E Lucio ce lo racconta con la rabbia di un commiato giustamente astioso e con intensa poesia.
Pasquale Di Meo -Prendo il mio cuore trafitto-: Drastica decisione ed alfine senso di libertà. Che dura l'espace d'un matin e forse molto meno.
Aurelio Zucchi -Attender deve il Paradiso-: Bella poesia e ottima soluzione: il paradiso può attendere.
Antonia Scaligine -Un telescopio sul tempo-: Bellissima e filosofica d'antica e sempre attuale filosofia. Spazio/tempo e limiti. Lineare, circolare ? Ma Antonia risolve il dilemma con "e lascio cadere nel tuo respiro/lo sguardo del mio cuore." Bravissima.
Livia Fedele -Una scelta-: Il delicato romanticismo delle precedenti sue poesie qui è superato di slancio. Bellissima, con immagini dolci ed appassionate. Applausi Livia.
Maurizio Spagna - Bambini scemi-: Bella serie di riflessioni, denuncie e timori. E come non condividerle tutte. E come non sentire pena per chi, oggi bambino, viene "programmato" da una e per una società sempre più disumanizzata ?
Simone Magli -Campane morte-: E' un incubo questo quadro desolato e desolante ?
Crtistina Bove -Hayflick Limit-: Cristina ci racconta della teoria della eterna riproduttività delle cellule, contrapposta alla teoria del limitato numero di possibilità riproduttive. E' dalla scienza che nasce la poesia o viceversa ? E Cristina coniuga questo e quello, magistralmente, lasciandoci, questa volta, nel dubbio. (proposta: raccontaci la teoria della relatività. Chissà, forse riuscirai ad essere più chiara di chi la spiega. Un caro saluto.)
Bruno Amore -Limerick "governativo"-: Più che altro direi fogna. E quanto difficile ne sarà lo spurgo, caro Bruno.
Fabio Sangiorgio -Magari-: Splendida dichiarazione e richiesta d'amore. Bellissima la chiusa "e di nascosto portarti/un vento di cedro e gelsomino/per fare il passo tuo più dolce/e meno amaro il mio cammino". Applausi.
Giuseppe Stracuzzi -Grazie Signore-: Intensa poesia, nata da un'ammirevole fede.
Filippa Cicero -Dramma pauroso di una perpetrata Violenza-: Descrizione cruenta d'un dramma vissuto da troppe donne. Magari tutte riuscissero ad andare alla ricerca della libertà ! E magari senza dare immeritato conforto. Piaciuta molto.
Federica Cavalera - Follie ad Auschwitz-: Non dimenticheremo mai. Eppure ignoriamo persino le leggi che vietano la ricostituzione di quel partito, complice di quel genocidio. Eppure consentiamo che altri, con l'assoluzione morale che dicono d'avere per quei fatti, ripetano quelle stragi su altri, loro fratelli. Temo non basti ricordare. Molto intensa e sofferta la poesia.
Il Gabbiano -Quella "gente Muta ed assente"-: Mi associo all'omaggio. Purtroppo mala tempora currunt, caro Il Gabbiano.
A tutti il più cordiale saluto ed un grazie per ciò che mi date. Siete splendidi. Un saluto affettuoso al nostro illuminato vate. Piero Colonna Romano

Un benvenuto alle due nuove poetesse, che parlano entrambe d'amore, seppure in modo molto diverso; ciò a riprova del fatto che l'amore è sorprendente, sempre ("L'amore chiede tutto e ha il diritto di farlo", Ludwig van Beethoven) . Carlo Chionne: Quanta umiltà in questa ammissione: Parigi ed il Castellaccio, ma non semplicemente due luoghi, bensì due modi di concepire la vita. Lorenzo Poggi: In autunno corre spesso il mio sguardo su quei fili, ma mai avevo pensato a chiamarli "orfani", per la partenza delle rondini; che incanto, Lorenzo, esteso a tutta la poesia, ovvio. Lucio Cornelio: ritratto di una donna che commette errori, "anche" di ortografia! Pasquale Di Meo: cuore, ricordi, la vita stessa gettati nel mare , ma subentra un pentimento e con "Lei" la vita rinasce. Aurelio Zucchi: Mi viene in mente un film "Il Paradiso può attendere"; quanta gente insieme a te, ma a cercare "un arduo ritorno", alla vita. La vita, bene immenso. Antonia Scaligine: viviamo di interrogativi, Antonia, uno dei quali è proprio lo scorrere del tempo. Bellissima la chiusa. Un Simone Magli che mi lascia attonita, anche nel titolo, che fa molto pensare. Fabio Sangiorgio: incantevole unione di donna e natura, con immagini deliziose. Giuseppe Stracuzzi: quanto ottimismo trasmette la tua poesia ed il "grazie" lo dico a te. Piero Colonna Romano: si riconferma la sua innegabile bravura nell'unire le sue conoscenze trasformandole in poesia e anche con l'aggiunta del mito, e che mito, splendido! Come la poesia.
Sandra Greggio
 

Amami, quando esce la luna
dice Hirich Inha
in nero notte , Enrico Tartagni -dice che gli : Occhi dalla Luna mi pare
guardino se i fiori nascono di notte. bella poesia
Parigi -Carlo Chionne.è vero, la propria terra è sempre la più bella
Migrazioni -C'è invece chi aspetta il primo sole
per rischiare la vita e prendere il mare.Lorenzo Poggi molto intensa
Attender deve, il Paradiso
Aurelio Zucchi si attende, chissà forse ci sarà solo la speranza che il
paradiso possa attendere noi.
Comprimenti! Complimenti per la tua bella satira
Armando Bettozzi
Hayflick Limit- Il limite Hayflick
Cristina Bove ,è vero sono termini che potrebbero sembrare poco poetici,
in realtà io mi chiedo :è la scienza che ci porta alla poesia o
viceversa?...io credo che la scienza senza poesia è niente. Gli elementi
della scienza(elettroni,cellule.e così via )diventano lettere per scrivere ,
quando la scienza e la poesia sono materie di conoscenza per chi scrive.
Ecco perché dovremmo sempre dire .
Grazie Signore -Grazie Grazie con la forza
della gola Giuseppe Stracuzzi bravo
Lezione di volo Piero Colonna Romano. . Se la velocità di un fluido
aumenta, la pressione diminuisce.bene, natura -scienza- poesia . la tua
bravura aumenta con la tua poesia.
Muta ed assente Per Te. Patria mia,
Ed anche per la mia gente
Che a volte mi appare
Muta ed assente
Grazie Gabbiano per ricordarci che siamo tutti italiani .
Antonia Scaligine


Un cordiale benvenuto a due nuove poetesse, Irich Inha che esordisce con una poesia semplice, spontanea e piacevole, "Amami, quando esce la luna" e Patrizia Disidoro e alla sua "Frammenti", abbastanza forte, specie nella chiusa.
Molto bella "Migrazioni" di Lorenzo Poggi, che ho trovato malinconica ma anche speranzosa.
"Un telescopio sul tempo" di Antonia Scaligine, degna di lode per il suo poetico esistenzialismo.
In "Una stella" di Livia Fedele c'è un magnifico intreccio di passione amorosa.
In "Magari" di Fabio Sangiorgio spicca un'eccellente descrizione ricca di immagini suggestive.
"Dramma pauroso di una perpetuata Violenza" di Filippa Cicero: io penso che la poesia non debba mai impaurire, scioccare, il poetare di questa lirica è un po' troppo violento a mio parere.
Grazie a tutti per le belle emozioni che mi regalate ogni giorno e per l'opportunità di migliorare, leggendovi, la mia comprensione della poesia e il mio poetare.
Simone
 

20/9/2011

Desidero ringraziare di cuore per il gradimento delle mie poesie Piero Colonna Romano, Lucio Cornelio, Carlo Chionne.
Ho letto volentieri la pagina azzurra di oggi, sinceramente molte sono le poesie che mi sono piaciute, anche se non le accenno.
Ne cito solo qualcuna:
“Paese abbandonato” Lorenzo Poggi. Mi sembra di vederlo questo paesino coi “bulloni sparsi tra fiori di campo…case senza occhi . due cormacchie arruginite” e´dipinto con colori molto realistici.
“Tu mio ricordo” Lucio Cornelio. Mi piace l’assonanza dei versi che dona un tono alto alla poesia.
“Mare” Angelo Michele Cozza. il mare é visto nei suoi molteplici aspetti immenso, misterioso, furioso, oppure anche calmo “Oh calma divina….sotto lo sguardo di un sole passante /che si specchia…”Bella descrizione.
A tutti e a Lorenzo in particolare,cari saluti
Giuseppe Stracuzzi
 

19/9/2011

A Fabio Sangiorgio e Carlo Chionne: un grazie ad entrambi. Al primo per la dolcezza della sua poesia, intarsiata di metafore, una più bella dell'altra; al secondo, per la sua "filosofia di vita" in versi: "sballottati" in questa vita, alla ricerca del "perché", ma non abbiamo risposte.
Sandra Greggio
 

Commento per la poesia "METROPOLI" di Renzo Giordani
"METROPOLI" DI Renzo Giordani
Dalla poesia traspare dapprima il senso di quel tragico giorno, la crudezza della crudeltà umana ("il cemento grigio", l' "odio cieco"), e poi traspare un senso di speranza e di pace, le parole e i colori diventano più dolci (il fascio di luce "sfiora" -e non più "graffia"- il cielo, la farfalla (della memoria) si posa tranquilla sul cuore).
L'Autore Renzo Giordani, in questa poesia, come in tutte le poesie che scrive, riesce a descrivere ogni genere di sensazione, concetto, situazione, con parole e anche molti colori (il verde, il rosso...), per cui la poesia non è solo fatta di parole, ma si riesce a immaginarla come se si vedesse un quadro.
Alessandra Scelsi


Caro Piero, per quanto riguarda le indicazioni richieste , io mi limito ad andare su Google e lì digito "Intervista sulla Poesia di Carlo Chionne in you tube". So che ci sono altre tecniche più raffinate , ma io non me ne intendo . Mi segnalano la presenza di altri 12 nuovi FILES . Grazie per la tua attenzione . Carlo Un saluto e un abbraccio a tutti che leggo sempre volentieri r, ogni tanto anche con qualche buon profitto , in particolare Dabalà, Pocci, Bove, Greggio, Conti, Stracuzzi, Amore, Santoro e chissà quanti altri mi sfuggono. Carlo
 

a Giuseppe Stracuzzi: che bella poesia, e che bei pensieri! Efficacissimo il ritmo. Grazie, e complimenti.
Lucio Cornelio
 

Inizia col botto questa settimana azzurra e, se il buon giorno si vede dal mattino, i prossimi sei giorni saranno tutti da gustare. Queste emozioni, oggi, mi avete regalato:
Fabio Sangiorgio -Gli occhi della sera-: Nostalgia, rimpianto e generosità che viene dall'amore. Un verso per tutti : "germogliano fiori di silenzio". Bella e struggente. Applausi, Fabio.
Giuseppe Stracuzzi -Io l'ho visto-: Dolore espresso con alta poesia. Bellissima. Complimenti. L'avevo previsto, ci vizierai, e lo hai fatto, commuovendomi.
Enrico Tartagni -Il premier dell'italìaca Patria-: Un concentrato di disgusto nei confronti dello squallido personaggio che ha infangato l'Italia. Concordo.
Carla Conti (?) -La mia "grandeur"-: Lentamente si spegne, nella consapevolezza rassegnata di quanto duro è vivere. Scala cromatica al contrario che, piano, sfuma nell'arrendersi.
Lorenzo Poggi -Riti pagani-: Si rimane basiti di fronte a tali manifestazioni. Riti pagani e riti voodoo per annebbiare menti fragili. E per distrarre da "mucche truccate" (che portano salate multe che poi saranno pagate anche dai terroni aborriti) e da sete di potere personale. Ma i capi leghisti sanno con chi hanno a che fare, conoscono i semplici strumenti di condizionamento delle masse incolte e li usano. Lorenzo coglie l'essenza delle cose e ce la racconta col suo incisivo poetare.
Gabriele Renda -Cara parresia…-: Molto opportunamente Gabriele rispolvera un termine in disuso da tempo. E cita Orwell che, al contrario, è oggi molto praticato. 1984, scritto nel '48, pareva libro di fantapolitica. Pareva, mentre invece era lucida premonizione. Bravissimo l'autore a dirci la sua rabbia ed il suo disgusto. (chi sosterrà la superiorità della metrica su questa denuncia limpida ?)
Fausto Beretta -In bilico-: Forse influenzato dalla precedente, la leggo come una sua chiosa. Gli elementi ci sono tutti. Piaciuta molto.
Lucio Cornelio -nightmares-: Decisamente bello questo sonetto. Bello questo raccontar d'un tradimento. Azzeccato il titolo, per come la vicenda è stata vissuta. Complimenti.
Carlo Chionne -Se sapessimo-: Filosofeggia Carlo. E lo fa anche con sottile umor amaro. Piacevolissima.
Caro Carlo, ho visto e gustato il tuo spettacolo nel web. Intendevo ritornarci ma, digitando "intervista a Carlo Chionne" succede più nulla. Puoi darmi altra indicazione ? Grazie e a presto.
Giuseppe Dabalà -Candore -: Erotismo sottile (?) in questo progetto. Piaciuta molto. Bravo Giuseppe.
Michael Santhers -Stupori-: Delizioso quadretto che narra della perdita del primo dentino. Piaciute quelle immagini, così ben porte.
il passero -Guardandomi allo specchio-: Dicotomia tra autocondanna e rimpianti ma, alla fine, i ricordi, rimpianti, prevalgono. Bella e molto piaciuta.
Graziella Parisi -Ferite-: Dramma per le parole dette. Quella "voce dal sen fuggita…" con errata intonazione. Le parole sono pietre, parola, arma letale. Tutto questo, con bel poetare, ci racconta Graziella. Complimenti.
Stefano Medel -Pioggia-: Triste inizio di settimana, detto con rassegnazione.
Cristina Bove -Sul cancello-: Così si esprime un tormento, così ci si racconta. E la speranza (ma sottile è l'invito al contrario) è non essere decrittata ("conservo inadempienze sotto il letto"). Applausi e ola.
Nora Demaj -Alzheimer-: Il cuore che prevale sulla mente. Sempre. Intensa e bella.
Federica Cavalera -Nuovi orizzonti-: Hesse ci dice che ciò è possibile. Ma forse il cammino è troppo breve e pochi raggiungeranno quella luce. Piaciuta molto perché intrisa di richiami filosofici appropriati e di speranza. Brava.
A tutti una settimana ricca di poesia. A Lorenzo un ringraziamento. Piero Colonna Romano


ho avuto problemi al computer sono rimasto fermo al mese di agosto. bella Piero le sai tutte è di Savena riferito alla mia Arci S Lazzaro
un caro saluto a tutti anche a Cornelio che l’ho percepito risentito per non essere apprezzato... .non fartene un cruccio capita sia ai migliori che peggiori
il passero
 

18/9/2011

Le poesie di oggi sono tutte belle, é stato un piacere leggerle, ne cito solo qualcuna
“Bimbi” Una poesia leggera e luminosa. Benvenuta Filippa Cicero.
Cristina Bove”Tentativi di ancoraggi”Una poesia connotata da pessimismo “condannati ad esistere/ senza alcuna speranza di approdare” Si sente il bisogno di Fede, ma essa é ridotta soltanto ad un barlume „c'è sulla terraferma, solo, un uomo è spoglio”.
Lorenzo Poggi “Adulterio” La chiusa dice tutto “Il mio silenzio è pieno di parole/ che non sanno da dove cominciare.
Auguro a tutti una bella serata e grazie infinite alla nostra guida Lorenzo
Giuseppe Stracuzzi
 

La pioggia farà brillare ancora di più questo prato azzurro e sempre più intense saranno le emozioni che donerà. Queste le mie:
Filippa Cicero -Nastri fatati-: Un caloroso benvenuto nell'azzurro Filippa.
Cristina Bove -Tentativi di ancoraggi-: La leggo quale metafora del vivere umano. L'uomo, sperso in deserti dell'anima, talvolta intravede la luce della salvezza ma catene fragili (fragili principi) gli impediscono salvifico approdo "e nessuno s'accorge di morire" (dentro). E quella quarta strofa narra di conquistadores, di "illuminate" regine, di grassi prelati a caccia d'anime per soddisfare il loro sacro sadismo e tutti "condannati ad esistere/senza alcuna speranza d'approdare" (alla salvezza). Servono complimenti ?
Fabio Sangiorgio -L'ora rapace della notte-: Efficacissima e coinvolgente narrazione d'un sogno. Bellissimi versi, di notevole violenza e ,nonostante ciò, non privi di buongusto. Anzi.
Giuseppe Stracuzzi -Un'incombenza-: La lotta per la sopravvivenza, ossessione di noi tutti, con la sopraffazione. Qui gli ultimi non saranno i primi. Per loro, ultimo rifugio, la spazzatura. Giuseppe ci stai viziando.
Enrico Tartagni -Il mare-: Un affresco certamente. Affresco di sentimenti che nascono davanti e per il mare. A maggior ragione se questi è metafora della vita. Bellissimi i due versi finali, a conferma di quanto sopra detto.
Carla Conti (?) -Levogiro-: Degna d'un cruciverba. Ma se usiamo il titolo per comprendere, ecco che Carla ci racconta di come ogni bella immagine che usa, devii verso altro significato. Strepitoso quel "Mandrie Agnostiche/di trampolieri". Per levogiro, fortemente convinti d'altro i trampolieri.
Debora Stifani -A Rosanna-: Paolo di Tarso sulla via di Damasco. E' quello che ci racconta Debora. Giusto, per lei, dedicarla a Rosanna, l'illuminante.
Lorenzo Poggi -Adulterio-: "per il rinnovo del certificato d'esistenza" è verso grondante rassegnazione. "Il mio silenzio è pieno di parole/che non sanno da dove cominciare." Sono versi che dicono di dubbi e tormenti. E l'adulterio è quello che si compie dei confronti d'una vita che tradiamo. Intensa poesia, degna del migliore panorama letterario del grande Lorenzo.
Gabriele Renda -C'è chi dice no-: Cosa scriverai, caro Gabriele, quando Berlusconi lascerà la scena ? E' fonte inesauribile di satira, il più squallido presidente del consiglio che abbiamo mai avuto. Ma possiamo rallegrarci, perché ha toccato il fondo e se ne è accorta persino la Arcuri !
Fausto Beretta -A cena col futuro-: Ottima riflessione e molto ben raccontata. Guardare ai giovani e ripensare al nostro passato. Invertendo i ruoli: e che mai, di noi, loro penseranno ?
Aurelio Zucchi -L'eco e la luce-: Il bel ritmo dell'endecasillabo, usato per raccontare, magistralmente, uno stato d'animo. Difficile l'esegesi ma affascinante per intero. Bravissimo Aurelio.
Lucio Cornelio -invito al citofono-: Papero balbettante ("tu l'hai detto") nel primo verso e usignolo danteggiante nei successivi endecasillabi. Il tutto per dirci d'un banale episodio accaduto nel corso d'una giornata di lavoro. Ma anche questa è poesia, poffarbacco ! Ma, hai visto mai, ci fosse qualche sottile metafora, la prego, ce la illustri.
Bruno Amore -L'uomo che sono-: Rassegnàti ad essere quel che si è, in attesa di far "…quattro chiacchiere/col niente che rimane". Intensa e sofferta. Piaciuta molto.
Il Gabbiano -La scogliera-: Affresco, dove si confondono paesaggi dipinti con sentimento, ricordi e amore. Dolcissima tutta, porta freschezza con la sua spontaneità. Bravo Il Gabbiano !
Nora Demaj -La delusione è…..-: Nessuna speranza poteva esserci eppure resta, nel profondo, delusione. Sentita molto e, di conseguenza, resa.
A tutti il più cordiale dei saluti con l'augurio di buona domenica. Ed un grazie al nostro illuminato vate. Piero Colonna Romano.
 

17/9/2011

Desidero ringraziare per le positive considerazioni delle mie poesie Piero Colonna Romano, Sandra Greggio, Lorenzo Poggi.
La pagina azzurra di oggi, dopo una lunga assenza da poetare la ritrovo piena di versi attrattivi capaci di trasmettere emozioni.
Tutte belle le poesie, mi sono intrattenuto a leggere con attenzione
„Dilazione“ Le poesie di Cristina Bove sono molto efficaci e sapientemente dosate di umore.
“Pensiero triste” di Armando Bettozzi. Mi piace la metafora, i sogni come i desideri sono una luce che guida l’esistenza, quando il sogno“ é evaporato” lascia il vuoto.
“Rendiconti” di Lorenzo Poggi. Trovo l’apertura molto originale: ”Ci siamo persi in un mazzo di chiavi”
“Il cuore di Napoli” di Simone Magli. Desidero citare questi versi poiché fanno sentire il carattere di Napoli “là ci sta gente che tiene il sole negli occhi, /che quando parla ti fa sentire la musica”
“Senza stagione” di Sandra Greggio. Bella, Si sente la forza espressiva dell’amore.
Cari saluti e buona domenica a tutti, un grazie speciale a Lorenzo
Giuseppe Stracuzzi
 

Vorrei ricordare a tutti che esiste lo spazio "Dibattiti sulla poesia e critiche".
Simone


Rasserenante sabato, nell'azzurro pulito di questa bella pagina. E queste le mie emozioni:
Bruno Amore -Stella chimera-: Quanto ben descritta la pace della sera, in contrapposizione al rumoreggiare del giorno e la speranza, che tale pace dà, per un "luminoso far dell'alba" prossima ! Ed un pizzico d'erotismo finale che non guasta mai. Piaciuta molto.
Cristina Bove -Dilazione-: Esordio che ci dice di apparente fragilità ma anche di grande adattabilità. Si esamina, anche con ironia, Cristina e ci regala versi efficaci e piacevolissimi. (Dilazione…in corpo rata: applausi)
Fabio Sangiorgio -Il diciassettesimo pensiero-: Ecco quanto può coinvolgere (e con che passione !) un amore. E quanto efficacemente Fabio ce lo racconta ! Quel "soltanto pochi metri infiniti" dà senso all'intera poesia. Bella e piaciuta molto.
Giuseppe Stracuzzi -Politicanti-: Questo sono questi ! E Giuseppe ce ne dà una dolorosa (per noi) immagine, con versi e metafore efficacissime.
Armando Bettozzi -Pensiero triste-: Sogni quali luci che svaniscono e tornano, tristemente, alla memoria. Molto bella ed intensa.
Antonio Teni -Trascendendo l'attimo-: Supera l'attimo di smarrimento e ricordi, Antonio. E ci narra, del suo intendere la vita ( spine confuse con rose) e della sua pessimistica certezza che "…il sangue sui petali del mio oggi…/me che roridi sono del mio ieri/e anche lo saranno/del mio domani". Poesia bellissima che ci viene regalata. Grazie.
Fernanda Battagliese -Teresa-: Testo degno d'una canzone di Cristicchi. Molto coinvolgente per la sua drammaticità. Bravissima Fernanda.
Enrico Tartagni -Il concorso di poesia-:Enrico esprime il sentire di tutti i partecipanti (trombati) a concorsi di poesia e lo fa con gradevole umorismo. Piaciuta molto.
Carla Conti (?) -Anime dannate-: Come poeta maledetto, Carla urla il suo anatema. E sono versi vibranti di rabbia e di visione catartica del dopo. Affascinante.
Lorenzo Poggi -Rendiconti-: Mazzo di chiavi quale morale perduta. Ed anche il passato è stato vissuto in quell'assenza e sa di muffa ed inutilità. Ed è nostra la volontà (non destino) che ci ha fatto indire tornei di stupidità. Bellissimo questo altro capolavoro di Lorenzo.
Simone Magli -Il cuore di Napoli-: Bella descrizione di Napoli, del suo sole e dei sentimenti di chi ti ci accoglie. Sconsolata conclusione che, però, vale per ogni altro luogo, per ogni altro popolo. Bella molto.
Gabriele Renda -Osteria Italia (la ricetta)-: Provoca Gabriele: facciamogli pagare le tasse ! Logica distruttiva, dettata dalla rabbia e dall'amarezza.
Federica Cavalera -La nostra panchina di fronte al faro-: Romantico olio su tela che dice di un desiderio, ricorrendo a ricordi indimenticabili. Bella molto.
Sandra Greggio -Senza stagione-: E' un invito, all'amato, di fermare lo scorrere del tempo alla stagione della primavera. Detta con dolce intensità.
A tutti auguri di felice weekend. A Lorenzo un particolare grazie. Piero Colonna Romano


Leggo, tra i commenti odierni, la risposta che Angelo Michele Cozza ha dato all'ing. Cornelio. Raramente ho letto migliore lezione di tolleranza (e la mente va a Voltaire) in prosa e, successivamente, in poesia. Mi consenta, Angelo Michele, sommessamente, di complimentarmi con lei. Piero Colonna Romano


Con molta umiltà mi accingo a commentare questa grande pagina.
- Bruno Amore "Stella chimera": incipit molto molto bello "e i suoni si vestono di eco". Che meraviglia questa stella chimera! Questa è poesia!
- Cristina "Dilazione": oggi ha voglia di giocare Cristina. Approfittiamone!
- Fabio Sangiorgio "Il diciassettesimo pensiero": Lei è tornata. Ci separano solo alcuni metri infiniti. Ma ci sarà posto per me nei suoi pensieri? Mi accontento anche del diciassettesimo. Ma una volta non era la donna che soffriva le pene d'amore?
- Giuseppe "Politicanti": è la festa triste della politica. "Si vendono al successo,/imbottigliando accenti/e fiaschi di parole". Il prezzo che paghiamo è alto "maialini infanti a lunghe file che aspettano il macello". Mentre si nascondono le notizie fumanti all'orizzonte.
- Antonio Teni "Trascendendo l'attimo": siamo nell'ora che più non anima gli specchi e tutto trascende. "e ancora non discerno la rosa dalla spina/se non per il sangue sui petali del mio oggi…". Antonio attento a non farti prendere troppo dalle tue stupende immagini.
- Fernanda Battagliese "Teresa": "Si perse un giorno nel suo mondo/nella poesia della sua fiaba/in cui nessuno riuscì ad entrare". Quanto amore Fernanda!
- Carla Conti "Anime dannate": Nuota nel suo mare Carla! Immagini da inferno dantesco!
- Federica Cavalera "La nostra panchina di fronte al faro": basta il titolo per una full immersion in una serata di ricordi
- Sandra "Senza stagione": Non ci servono le stagioni della vita, anche quelle che appassiscono e muoiono sono per noi sempre primavera. Appassionata!
Un caro saluto a Piero, Sandra, Stracuzzi, Dabalà, Bruno Amore, Gabriele e a tutti gli altri. Per Lorenzo ne sto ordinando uno speciale.
Lorenzo Poggi
 

Esimio sig. Lucio Cornelio, alias chissà chi, eclettico amante paladino
e detentore del sapere aulico, 'appassionato cultore di argomenti
umanistici', e affermato e valente ingegnere e studioso di scienze ho
letto quanto da Lei scritto e le repliche a osservazioni e impressioni
degli autori presenti sul sito e mi sono quasi divertito a vederla
brandire nell'arena della vanità dei narcisi il tridente e il gladio che
veemente agita in segno trionfale a deterrente di chi oscurasse la sua
energumena vigoria intellettuale e letteraria. Come potrà, se lo vorrà
verificare, io non ho mai assunto veste censorie o critiche nei
confronti di chicchessia, è la prima volta che mi affaccio dalla
finestra dei commenti, sia per non avere disposizione in tal senso sia
perché ciò che siamo non muta, sia se riceviamo allori, sia se ci
boccino. Mi permetto sommessamente di suggerirle e incitarla a
coltivare, tra le tante virtù anche quella semplice naturale e
elementare dell'UMILTA' e del rispetto per i 'non dotati', per la plebe
poco acculturata, accantonando borie e sicumere intellettuali. Si è
molto impegnato per pubblicizzare il suo curriculum, o meglio
autobiografia titolata, e mettere in evidenza i diversi campi dei suoi
interessi e competenze. Ma chi glielo ha chiesto? Vede io non sono
laureato, non ho i suoi titoli, sono figlio di povera gente, mi sono
sudato la vita eppure potrei parlarle di teoria delle catastrofi, di
varietà differenziali, di sistemi dinamici, di cammini e gradienti
epigenetici, di tao della fisica, di struttura tridimensionale delle
proteine, di enzimi e coenzimi, di Pascal, di geometrie non euclidee,
di matrici a diodi, di sistemi operativi, di Diderot o di Tolstoj, di
Linux, di macchine virtuali, di software Maple, di Mathlab, di Simulink
o ugualmente di Montale, Leopardi e perché no anche di Dante, di Lacan o
Marcuse o di Russel o di Adorno o di Bergson, di etologia, rinviarla al
mio plastico ferroviario visibile su Youtube, costruito in dieci anni
con tanta pazienza e applicazione dove confluiscono conoscenze teoriche
e capacità manuali e creatività, ecc ecc. Ma se ciò facessi,
commetterei (e l’ho commesso!) il suo stesso errore! Cosa ha a che fare
tutto questo con un sito che raccoglie testi di autori dilettanti o
'laureati' o di estradizione culturale molto diversa. E' forse un sito
web un'agora di letterati blasonati o il luogo virtuale ove uomini e
donne, giovani e vecchi, vogliono esprimere sentimenti e emozioni,
secondo le loro possibilità culturali e comunicarli al mondo? Vuol forse
Ella ricordarci un P. Valéry o un T. S. Eliot? Se talvolta mi sono
soffermato su qualche riga in cui si faceva menzione di un mio scritto
non mi sono mai preoccupato di un giudizio letterario ma di quanta mia
umanità e sensibilità veniva percepita, se un mio stato d'animo o una
mia emozione o una mia pena o una mia riflessione esistenziale emergesse
e attirasse l'attenzione di altri, di quanta ricchezza o povertà d’anima
fossi portatore e mi veniva accreditata. Una donna può essere bella e
ben fatta, obbedire a tutti i canoni di perfezione estetica ma può non
ispirarmi e trasmettermi nulla! Confinati in un modello culturale e
vincolati ad una visione 'localizzata' è evidente che riesce difficile
attribuire poi pari dignità a rappresentazioni dell'essere poeta meno
familiare e ricorrente e non designabile con etichette nuove o vecchie
che fossero e trasgressiva di ogni regola d’arte. Un cinese potrebbe
trovare Dante un poeta meno apprezzabile di un anonimo poeta cinese di
qualche secolo addietro, o trovare, se non filologo, il latino una
lingua da alieni o arcaica! Le nostre preferenze non possono avere un
carattere universale: esiste un solo ritmo, esiste un solo verso, c'è
una sola metrica, c’è un unico poetare? Ingegnere lei saprà certamente
che vi sono infinite metriche possibili? Non è forse una convenzione,
non cambia la topologia e la forma al suo assumerla? La libertà è
tolleranza e lei ne ha poca: 'i paperi balbettanti' come lei dice non
hanno diritto a rivendicare una loro libertà di forma ritmo e contenuto
anche se non rispettano i canoni poetici a cui lei è così ossessivamente
legato? Impariamo prima ad essere liberali saggi e umani e se poi
qualcuno vuol incarnare Dante lo faccia pure ma non bacchetti e
rispetti chi tanto non rincorre o al cielo non aspira. Sarei d’accordo
con Lei se ogni autore ambisse a ricevere il premio nobel di
letteratura ma non credo che sia tanto quello che tutti gli autori del
sito si aspettino. Per quanto mi riguarda, se scrivo lo faccio solo per
dire al mondo che in qualche parte sono, che esisto, vivo gioisco soffro
e penso, poesia o no che possa intendersi. A che azzuffarsi in contese,
scannarsi in confronti? Impariamo a vivere per quello che siamo e non
per quello che gli altri dicono! Visione unilaterale e modesta la mia,
ma tanto mi basta.. Se si aspira a un ‘valore di listino’ e solo al
listino di essere umani che dovremo fare riferimento. Scriva pure
quello che sente e come crede e accordi lo stesso diritto agli altri e
se proprio vuole fare il cattedratico allora si faccia assumere da
qualche casa editrice o partecipi a un concorso universitario per
rettore presso una facoltà di lettere umanistiche. Cordialmente, un
rispettoso saluto e perdoni la mia anima prava e modesta.
Angelo Michele Cozza

Rimario non spulciai, musa non consultai
empireo non visitai
eppure allo svettare di un’emozione
sulla scia di un sospiro mi librai;
per ricchezza del cuore,
intenerito da spiragli di ideali
spasimo d’infinito e tristezza sentii;
di sogno in sogno, agognando ritmi e assonanze
il silenzio squarciai della mia vita.
Nella serra fiorente delle parole
quanto vagai per trovare un germoglio
da trapiantare nello sdutto sillabario!
In prestito, a poeti laureati,
l’uso dell’erudito strumento chiesi
per portare alla luce lo sfondo
che appare intorno al mondo:
la trama delle torture e dei lamenti,
degli amori e delle illusioni,
la nascita il vagito e il dissolversi
di accompagnatrici speranze.
Maldestro, senza credenziali,
vagabondando tra dizionari
avido mi mossi tra sempreverdi
significanti acquistando voce e fiato;
sudando recuperai al mio parlare
semi di un sillabico arpeggio.
Iniziato io, atono e afono, mi invaghii
sedotto dalla vanità della parola!
La parola porge spazio,
traccia scie di luci
attraversa, serpeggia, attracca,
fa ressa, indugia smania
schiumando... si dissolve!
Tende, vibra; disperata delira,
larva arrossisce, audace trionfa,
futile si arrende e si esilia;
lampo, miraggio; secca, tumida, cocciuta;
inquieta anela, sgronda e si addensa,
aspettando di uscire dal carapace
si affina nella durata e nel tono: vive!
Domarla domani sarà la mia ventura
non per raccogliere trofei o risonanti lodi,
lusinghe e bolle d’aria per la mente,
ma solo per gustare il dolce sapore
che rimane per aver parlato del cuore
e sconfitto l’insulto profondo
che riceve da oziose anime vuote.
L’udito esperto di voi poeti
non arretri con orrore
dal mio apprendista verseggiare!
Viva e mai perisca
nell’anima mia l’armonia di una fuga,
l’improvvisa emozione raggiante
figlia di sovrumano palpito pregnante,
il raptus alato nato in solitudine
nella gioia suprema di uno svolìo.
Angelo Michele Cozza
 

Tenera e dura allo stesso tempo "Teresa" di Fernanda Battagliese, senz'altro originale.
Molto bella "Senza stagione" di Sandra Greggio, una notevole personificazione.
Grazie a tutti
Un saluto
Simone
 

16/9//2011

Ecco alcune emozioni scaturite dalla pagina odierna. Salvatore Armando Santoro: una delicata storia d'amore, con l'invito a godere senza pensare alla sua eventuale fine (carpe diem); molto bella! Cristina Bove: una poesia descrittiva, ma che si innalza dalla mera realtà attraverso metafore anche a me molto care; tra tutte, in particolare, quella "madreperla", che mi piace associare anche alla luna. Fabio Sangiorgio: la tua meravigliosa poesia non ha bisogno di commenti, parla da sé. Giuseppe Stracuzzi: dà voce con i suoi versi proprio a quell'atmosfera tipica di settembre, dolce e struggente insieme. enrico tartagni: essenzialità di immagini che colpiscono il cuore; stupenda! Lorenzo Poggi: come hai ben descritto il passaggio dalla notte all'alba; pensieri che apparivano offuscati, bislacchi e senza ragione, svaniscono alla luce dell'alba; stupenda poesia, Lorenzo! Aurelio Zucchi: se hai intenzione di farmi perdere il senno, sei sulla buona strada! Poi, andrò a cercarmelo sulla luna, come Astolfo. Che meraviglia! Sindrome di Stendhal.
Sandra Greggio
 

A Lucio Cornelio
Ha perfettamente ragione… de minimis non curat praetor.
Per questo, come ha potuto notare, l’ho buttata in ridere.
Giuseppe Dabalà
 

Azzurro che lentamente ritrova tranquillità ma con la previsione d'un qualche tsunami in arrivo. In attesa, queste le mie emozioni odierne:
S.A. Santoro -Al Gran S. Bernardo-: Romantica scena d'amore, vissuta in mezzo ad uno splendido panorama che però fa tornare alla mente altre e diverse immagini, altro e diverso amore. Ed il narrare di Armando rende vivi sentimenti e paesaggi.
Bruno Amore -L'archeologo del verso-: E così Bruno ci narra, con endecasillabi (aiuto, vedo in lontananza la punta dello tsunami !) quale sia la definizione corretta per gli amanti dell'immarcescibile antiquariato. Piaciuta molto per il senso ed anche per l'eleganza del verso.
Cristina Bove -Costarica (29-11-1992)-: Un ricordo che torna e Cristina ce lo racconta dicendoci di "perle liquefatte", "immersa nella madreperla", "bolla di dimenticanza", "battezzata a luce". Chi ha detto che è criptica questa grande poetessa ?
Fabio Sangiorgio -La lumaca e il gabbiano-: Metrica ? Carneade era un personaggio notissimo a chiunque, al confronto. Ma quanta poesia c'è in questi versi, quanto sentimento ! E quanto coinvolgente è il racconto poetico di Fabio ! Versi quali "portando una casa d'amore", "e per casa l'abbraccio del vento", "Sciolsi le vele all'anima", sono di grande lirismo, danno brividi d'emozione. Applausi.
Giuseppe Stracuzzi -Settembre-: Il mese dell'inizio dell'autunno meteorologico che qui lo è della vita. Bello e nostalgico questo guardare indietro, con la consapevolezza del dopo. Bravissimo Giuseppe.
Armando Bettozzi -Che popolo fregnone!-: Mi pare eccessiva questa rassegnazione. C'è sempre più, nella gente, la consapevolezza di ciò che accade e le manifestazioni, sempre più numerose, dovrebbero fare riflettere gli appartenenti alla "casta". A qualsiasi posizione politica appartengano. Forse sarà sfuggito al bravissimo Armando, ma le richieste della gente sono proprio quelle che, in questa poesia, pare non ci siano. Non si discute il bel poetare d'Armando, spesso è superlativo. Sul senso del suo dire, a volte, molte obiezioni.
Livia Fedele -Malinconia- Non ricordo chi ha detto che la malinconia è l'immagine snob della noia. Ma qui non c'è noia, c'è rimpianto. Piaciuta molto.
Maurizio Spagna -Di come è il cielo-: Bellissima la chiusa di questa dichiarazione d'amore. Vale la pena ricordarla : "Mezz'ora senza tempo/E passerò il sonno a sognare di te/Più in alto/Di come è il cielo.". Applausi.
Michael Santhers -Patria-: E' l'idea dell'Europa che è naufragata e, con essa, questa disgraziata Patria. Appunto: Amen. Complimenti Michael.
Patrizia Prestano -Novembre-: Bisogno di protezione e di certezze. Molto ben descritti questi sentimenti e bello (vagamente ambiguo ?) quel "bianche come la purezza/come la spuma del mare/e mi illudo che sotto di esse…/nulla è peccato."
Enrico Tartagni -I sogni dei bambini-: Semplicemente deliziosa. Bravissimo.
Lorenzo Poggi -Insonnia-: Ed allora ben venga l'insonnia, se per essa nascono poesie di tal fatta !! La spirale di pensieri non ottimistici ed al termine la consapevolezza nei versi "Ho riguadagnato l'alba/consumando le ore/in pensieri bislacchi/senza ragione…" . Molto, molto piaciuta. Complimenti.
Aurelio Zucchi -In un bagno d'albe scroscianti-: Semplicemente bellissima. Questo guardare al poi e volerlo fortemente come l'adesso, denso d'amore. E con quante belle immagini e contrapposizioni è detta. Penso che questa sia una delle tue più belle poesie. Certamente è quella da me più apprezzata e sentita. Applausi Aurelio.
Gabriele Renda -Inferno corneliano-: Cornelio apprezzerà certamente questa parodia.(…vedo crescere quell'onda…). Da parte mia complimenti.
Federica Cavalera -Alba-: Se un nuovo giorno nasce e siamo davanti al mare, sarà gran giorno. Molto ben descritta quell'atmosfera d'attesa e d'inizio giornata. Molto brava Federica.

Ma mi distraggono delle immagine che vengono dallo schermo Tv. Si materializza un diversamente abile che, agitando un'ampolla, benedice alcuni individui, apparentemente, normodotati, di verde vestiti. Che sarà mai ? Televideo mi informa che si tratta di Voyager e titolo della puntata odierna è "Viaggio nel voodoo nell'Italia d'oggi".
Cambiato canale, a tutti invio il mio più cordiale saluto. Piero Colonna Romano


Sono costretto a rispondere a Lucio Cornelio.
Forse sarebbe il caso che rileggesse il suo commento dell'altro ieri. Lei è una persona ingombrante, offensiva.
Ancora una volta siamo in presenza di uno che non vuol capire. Io ho risposto semplicemente alle sue osservazioni. Siccome sembrava, secondo le sue parole, che per lei la poesia è solo Dante, ho osato citare alcuni interpreti della poesia contemporanea. Non so come possa affermare che io abbia detto che allora Dante e Petrarca non valgono più niente.
Non so perché e a quale titolo chiedesse un confronto. Ma perché le è dovuto?
Inoltre se avesse un minimo di senso poetico avrebbe cestinato da solo quella "poesia".
Io il mio Viagra lo trovo nei versi che scrivo e che leggo. Non altro.
Trovo la sua chiusa volgare e non all'altezza del suo ingegno.
Siccome non ho tempo e voglia di polemiche più o meno stupide per me lei non esiste più.
Lorenzo Poggi
 

A Lorenzo Poggi
In cauda venenum, sig. Poggi, lei è il più sgradevole di tutti.
Da lei, tuttavia, ho imparato una cosa che non sapevo: cioè, che la poesia si evolve. Concetto ardito, per uno come me, che crede nella attualità dell’arte, e che distingue le poesie, e le altre cose, soltanto in belle e brutte. Ritengo quindi che lei mi stia dicendo che le successive entrate in scena di Gatto, Pavese, Scotellaro, eccetera, abbiano progressivamente abbattuto il “valore di listino” di Dante, di Petrarca, di Tassoni, di Aleardi, e così via…
Eccellente e geniale trovata la sua, mi creda, che serve a giustificare, ci scommetto, tutti coloro i quali hanno capito che il tennis è più facile da giocare se si toglie da mezzo al campo quella rete insidiosa e ingombrante.
Sono perplesso e insieme ammirato, e capisco che lei mi sta dicendo anche che – se finora non mi sono occupato di poesia – debbo guardarmi bene dall’affrontar simili cimenti, riservati solo a coloro che, come lei, se ne sono abbeverati fin dalla più tenera età, costantemente e compulsivamente. Ho capito bene?
Accetto con riconoscenza la sua valutazione di Sonno, come composizione “sciatta” e “ignobile”. E tuttavia, se lei avesse letto con minore alterigia la mia protesta, avrebbe visto che lungi da accattonar lodi o consensi, io chiedevo soltanto un confronto fatto con onestà e franchezza, e senza tutta quella puzza sotto il naso.
Lei dice, parole sue: “…nessuna immagine che faccia scattar qualcosa dentro…”. Perdiana, immagino che lei abbia bisogno di ben altro Viagra per sentir tali scatti, impagabile Lorenzo…
Lucio Cornelio


A Caio Mario
sono andato nell’elenco dei partecipanti al sito, e da lì alla pagina personale di Lucio Cornelio. Il mio racconto non c’è. Non so dove sia. Non conosco ancora bene, forse, gli itinerari del sito.
Piuttosto, sono andato in cerca di Caio Mario, ritenendolo uno pseudonimo, cui fa riferimento, come nel mio caso, un nome e cognome noto a De Ninis. Non l’ho trovato né come Caio, né come Mario. Ho capito allora che non si tratta di uno pseudonimo, ma di un anonimo, di uno che nasconde la faccia, perché non ha il coraggio di sottoscrivere le sue parole.
Non rispondo agli anonimi, non mi curo di loro. Il questo caso però viene citato una terza persona, Antonio Fabi, ed io replico:
Antonio Fabi, unico tra tutti, mi ha rivolto, con familiare cordialità, cortesi frasi e osservazioni. Per questo io l’ho ringraziato, ed ancora – approfittando della circostanza – lo ringrazio e lo saluto.
Caio Mario perse la ragione, durante il suo sesto consolato. Tu, a quanto vedo, sei molto meno longevo e resistente di lui.
Lucio Cornelio


a Piero Colonna Romano.
nella sua risposta, il sig. Piero Colonna Romano - che d’ora in avanti appellerò brevemente Colonna, termine a me più familiare per denominare un genere d’impiantistica nelle civili abitazioni – non nasconde una febbricitante ostilità nei miei confonti.
In ogni paragrafo della sua lunga requisitoria egli incapsula un insulto di carattere personale, pur avendo io accuratamente evitato simili approcci.
Già nel secondo paragrafo mi dà del cafone (immagino con un nervoso scatto del mento e un’eloquente disdegnosa elevazione dell’omero sinistro), e completa la sua invettiva d’apertura con la stupefacente dichiarazione che io mi trovo, o me indegno, al cospetto di ben 2000 poeti…che oscurano i cieli internazionali come la Luftwaffe di Goebbels….
Forse oso troppo, ma ho il forte sospetto che l’eccellente Prof. De Ninis, che sicuramente non ha bisogno di corifei che lo difendano, sia sotto sotto contento che ogni tanto qualcuno, indegno di tanta inarrestabile e pervasiva poesia, getti un bel sasso nello stagno.
Leggo, sig. Colonna, che si è trattenuto dal citare le mie poesie “Vieni” e “Sonno” come “versi sciolti e privi di senso”, ed ancora “melense e dolciastre banalità” Se è così, ha fatto malissimo. Avrebbe fatto un piacere a me, insegnandomi qualcosa della sua arte, ed anche a se stesso, riabituandosi ad uno stile di schiettezza ed onestà che, proprio nella azione critica, dovrebbe invece essere sempre presente e attivo nella sua coscienza.
Lei afferma, con molta imprudenza, che mi mancano sette secoli di poesia, ma poi vedo che non riesce a comprendere il mio linguaggio, perché non ha afferrato molto, vedo, della mia citazione della brava Cristina. E non ha capito assolutamente niente del mio racconto, del quale la frase finale è la ineliminabile, rivelatrice spiegazione.
Le raccomando, tuttavia, di non rileggerlo. Temo sia troppo al di sotto della sua quota di volo.
Sono, infine, molto lusingato della sua attenzione. La prego di reindossare il serto di lauro, di rientrare nella formazione di volo e di non far più caso a paperi balbettanti come il sottoscritto.
Lucio Cornelio


a Giuseppe Dabalà
...de minimis non curat praetor
Lucio Cornelio


Come spesso fisiologicamente accade, ad una sola provocazione fanno riscontro una gran quantità di riscontri. Sono felice di aver constatato alfine tanta reattività, sinceramente inattesa, dopo tante testimonianze di compassata e inalterabile imperturbabilità.
Sono sistematico, e non facile alle generalizzazioni, e quindi risponderò ad uno ad uno, usando la tecnica che come ingegnere prediligo, quella del LiFo (Last In First Out).

A Sandra Greggio:
a causa della mia inesperienza, non avevo compreso che era il caso di presentarsi con un succinto curriculum vitae. Ne faccio ammenda, perché non avevo intenzione di restare nell’anonimato.
Il mio nome è a voi noto, il sig. De Ninis lo conosce, avendolo io comunicato all’atto dell’iscrizione. Soltanto, desidero che per le mie attività universitarie e professionali, non compaia nel web. Ciò, per anticipare la risposta a quel signore che afferma che io “mi nascondo” sotto lo pseudonimo di Lucio Cornelio.
Sono ingegnere, e le mie attività spaziano dalla ricerca nell’ambito del corpo nero, dalla progettazione di strutture oltre la legge di Hooke, alla instabilità flesso-torsionale, e alla progettazione di database relazionali.
Ho lavorato sia al Politecnico, in facoltà di ingegneria, sia in una grande azienda multinazionale, leader mondiale degli elaboratori elettronici. Attualmente ho uno studio di ingegneria applicata.
Nonostante la mia formazione universitaria, fatta di fisica e matematica, sono un appassionato cultore di argomenti umanistici, e mi occupo di lettere, di storia, di filosofia e di latino, che leggo con correntezza. La cosmologia, l’astrofisica sono miei interessi fondamentali, e a tal proposito studio e approfondisco argomenti quali la legge della relatività, la teoria dei quanti, la interpretazione di Copenhagen e il principio di indeterminazione.
Sono un dilettante assoluto in fatto di poesia, e scrivo racconti e poesie da qualche anno soltanto. Gli esempi più alti di poesia classica, che mi appassionano di più, e che tendo fatalmente ad imitare, sono Dante, Leopardi, D’Annunzio. Ovviamente leggo, e apprezzo, poeti più moderni e alcuni contemporanei.
Il mio pseudonimo, Lucio Cornelio, è dovuto alla mia ammirazione per il personaggio, figlio di Roma, che con tanta forza innovatrice, intraprendenza e trasgressività ha portato quel nome. Il riconoscere ad amici e nemici tutto quanto essi hanno meritato è una caratteristica sua, che io mi sforzo di imitare quanto più posso, e che ho citato in una mia più succinta presentazione al De Ninis, evidentemente andata “perduta”, perché mi accorgo che viene ripresentata come farina d’altrui sacco.
In definitiva, mia gentile interlocutrice, che ha saputo trattenere l’ira e che mi ha risposto con tanta cortesia, affermo che non sono un presuntuoso, né un aspirante protagonista, ma soltanto uno che non risparmia critiche a se stesso e agli altri, senza tanti complimenti, ma senza alcuna maleducazione. Non ho colpito nessuno, non ho inteso colpire nessuno, ho piuttosto criticato con energia alcune poesie, e alle reazioni di coloro che hanno così scompostamente reagito alle mie parole – dure forse ma educate – mi accingo a replicare con l’energia che mi è solita, e che costoro hanno meritato.
A lei dico: grazie per le Sue parole e per le Sue osservazioni, così appropriate e costruttive.
Aggiungo, concludendo, che ho citato a titolo d’esempio alcuni versi di Cristina Bove perché essa mi è subito apparsa così brava che non avrei così facendo corso il rischio di apparire denigratorio nei suoi confronti.
La ringrazio dell’attenzione
Lucio Cornelio
 

15/9/2011


Non posso esimermi dall'entrare nel vivo del dibattito, dal momento che anch'io spesso commento le poesie del giorno, anche se non assiduamente . Semplificando, quando un nuovo poeta si affaccia nel sito, io per prima cosa, vado a conoscere la sua personalità tra i "poeti del sito", dove trovo la biografia e la sua presentazione. Questo ho fatto anche con il Sig. Lucio Cornelio ma, con mia grande delusione, nulla ho trovato che mi permettesse di conoscerlo un po' meglio, senza limitarmi alle sole poesie (anche se sono, per me, "specchio dell'anima"). Di conseguenza, essendo "nuovo", mi sono imbattuta nella sua produzione poetica, trovando quattro poesie, due in versi sciolti ("Vieni" e "Sonno") e due in endecasillabi (i sonetti "Il mondo della chat" e "WebCam"). Ora, mettendo in relazione tali poesie con il suo intervento (che non definisco con alcun aggettivo), noto che si cimenta in entrambi i tipi di poesia. Non ravviso, quindi, la necessità di colpire gli appartenenti al sito, sia perché non è molto educato nei loro confronti e soprattutto per chi lo gestisce) ma soprattutto perché, sapendosi destreggiare così abilmente in entrambi i tipi di versificazione, non dovrebbe avere alcun problema.
Sandra Greggio

Proposta all'attenzione di tutti da Sandra Greggio

E lasciatemi divertire
Tri, tri tri
Fru fru fru,
uhi uhi uhi,
ihu ihu, ihu.

Il poeta si diverte,
pazzamente,
smisuratamente.

Non lo state a insolentire,
lasciatelo divertire
poveretto,
queste piccole corbellerie
sono il suo diletto.

Cucù rurù,
rurù cucù,
cuccuccurucù!

Cosa sono queste indecenze?
Queste strofe bisbetiche?
Licenze, licenze,
licenze poetiche,
Sono la mia passione.

Farafarafarafa,
Tarataratarata,
Paraparaparapa,
Laralaralarala!

Sapete cosa sono?
Sono robe avanzate,
non sono grullerie,
sono la... spazzatura
delle altre poesie,

Bubububu,
fufufufu,
Friù!
Friù!

Se d'un qualunque nesso
son prive,
perché le scrive
quel fesso?

Bilobilobiobilobilo
blum!
Filofilofilofilofilo
flum!
Bilolù. Filolù,
U.

Non è vero che non voglion dire,
vogliono dire qualcosa.
Voglion dire...
come quando uno si mette a cantare
senza saper le parole.
Una cosa molto volgare.
Ebbene, così mi piace di fare.

Aaaaa!
Eeeee!
liii!
Qoooo!
Uuuuu!
A! E! I! O! U!
Ma giovinotto,
diteci un poco una cosa,
non è la vostra una posa,
di voler con cosi poco
tenere alimentato
un sì gran foco?

Huisc... Huiusc...
Huisciu... sciu sciu,
Sciukoku... Koku koku,
Sciu
ko
ku.

Come si deve fare a capire?
Avete delle belle pretese,
sembra ormai che scriviate
in giapponese,

Abi, alì, alarì.
Riririri!
Ri.

Lasciate pure che si sbizzarrisca,
anzi, è bene che non lo finisca,
il divertimento gli costerà caro:
gli daranno del somaro.

Labala
falala
falala
eppoi lala...
e lala, lalalalala lalala.

Certo è un azzardo un po' forte
scrivere delle cose così,
che ci son professori, oggidì,
a tutte le porte.

Ahahahahahahah!
Ahahahahahahah!
Ahahahahahahah!

Infine,
io ho pienamente ragione,
i tempi sono cambiati,
gli uomini non domandano più nulla
dai poeti:
e lasciatemi divertire!
A. Palazzeschi
 

Pagina dei commenti occupata soprattutto da uno scambio vivace di idee. Tuttavia, consentitemi di porre l'accento su tre poesie che hanno catturato la mia attenzione. Carlo Chionne: un esempio di limpidezza e semplicità, ma per esprimere dei concetti che mi suscitano emozioni: "la vita è tale solo quando è morta" e "la morte è tale solo quando vive"; qui c'è filosofia in versi. Stupenda! Piero Colonna Romano: parlare d'amore con la tecnologia, misurarlo in bit, giga, tera e peta: deliziosa. Lorenzo Poggi: ancora semplicità, se vogliamo, ma sposata ad originalità: piaciuta molto e diversa dallo stile consueto.
Sandra Greggio
 

Doppio azzurro oggi e doppie emozioni. Anche forti quest'oggi. Queste le mie:
Gabriele Renda -Profezie 2012 (2)-: E Gabriele prosegue, con umor, a snocciolare le sue divinazioni. Attendo le prossime. Bravo Gabriele.
S.A. Santoro -11 Settembre 2011-: Inseguire un amore che delude costantemente, un amore forse troppo idealizzato, porta il poeta a mettere in versi, con arte, rabbia, delusione, speranze.
Silvio Canapè -Là sul dirupo-: Decisamente bella. Quel "…il faro/col suo rosso capezzolo/segnala al mare il suo finire" è deliziosa immagine e l'intera poesia è una bella descrizione e di un paesaggio e di un sentimento d'amore. Complimenti vivissimi.
Bruno Amore -Leggere la mano-: Elegantemente filosofica e decisamente piacevole.
Cristina Bove -Come se l'avessi messo, il titolo-: Quel "i libri aperti con cautela/ne uscivano profumi d'altre menti" è invenzione poetica degna d'un grande autore quale Cristina. Ma ogni verso è un lampo che illumina, ogni poesia è "profumo" della tua mente. Questa, capolavoro tra tutti gli altri tuoi.
Carlo Chionne -Cosa sarebbe-: Se la realtà non fosse quella che è ? E Carlo ci offre la sua risposta filosofica, con bella e fluida poesia: la realtà esiste in quanto esiste il suo contrario.
Angelo Michele Cozza -Nulla cambia or grido-: Panta rei tradotto in versi. Già, tutto pare uguale a ieri, uguale ai ricordi che ne abbiamo. Ma la realtà è ingannevole, panta rei appunto. Né sapremo mai se noi stessi siamo uguali a ciò che eravamo un attimo fa. Piaciuta molto.
Antonio Teni -Se vuoi trovare il cuore !-: Altra lezione di vita espressa poeticamente dal bravissimo Antonio. Un invito a guardarci dentro serenamente, paragonando la vicinanza del cuore al nostro corpo ed alla nostra mente, alla vicinanza dell'universo ad un dio. Bellissima.
Armando Bettozzi -La vita, questa è !-: E in poesia settenaria rimata che Armando ci racconta della sua visione della vita. Rassegnata, sottomessa, priva di scelte perché affidataci, per dono, da una superiore entità, immotivatamente.
Linda Grimaldi -Michel-: Con intensità, con maestria, Linda ci porta nel mondo di un circo dove s'è compiuta una tragedia. E ciò che leggo fa sprigionare nitide immagine. Pare quasi di udire il rullo dei tamburi. Complimenti vivissimi.
Enrico Tartagni -Last day on Earth-: Omaggio a Vasco Rossi, al suo essere grande artista. E quel "mi infilo una spina sottopelle/ma io voglio una rosa" forse è la sintesi di quella vita spericolata. Piaciuta molto.
Lorenzo Poggi -Le note-: Giocherella con le note Lorenzo e le usa per una dichiarazione d'amore, un invocazione dolcissima. Bravo, piaciuta molto.
Sandra Greggio -lo scambio-: Sogna Sandra. Sogna scambiare cielo e terra per realizzare, appunto, un sogno.

Ma oggi la pagina azzurra ha ospitato, signorilmente, le perplessità di un ingegnere che si cela dietro lo pseudonimo di Lucio Cornelio (d'ora in avanti, per brevità, sarà chiamato Cornelio). Forse bisognerebbe dare retta al dantesco "non ti curar di lor ma guarda e passa" e lasciarlo nei suoi atroci dubbi ma, preferendo dargli una mano a capire, questo gli racconto:

Silla formulò questa frase e volle che fosse usata quale sua epigrafe: "Nessun amico mi ha reso servigio, nessun nemico mi ha recato offesa, che io non abbia ripagati in pieno". Ai due termini di "amico" e "nemico" qui necessita aggiungerne un terzo. Il termine "cafone" e di conseguenza… ripagare, volendo, la prima regola della scienza della comunicazione, che si usi pari linguaggio, se si vuol essere intesi dall'interlocutore.

Egregio ing. Cornelio La informo che questo sito vede la partecipazione di più di 2.000 (duemila) poeti. E ciò è dovuto alla passione ed allo spirito d'abnegazione dell'eccellente ed appassionato prof. Lorenzo De Ninis. A lui, prima che a noi tutti, ella, Cornelio, ha recato, proditoriamente, offesa.

Tra questi 2.000, molti (e sono i più) sono poeti più che validi e la lettura dei loro versi è fonte di godimento ed emozioni. E ve ne sono tanti che hanno avuto importanti riconoscimenti letterari. Tanti hanno trovato spazio in antologie. Tanti sono nelle librerie, con le loro sillogi. Alcuni di loro sono decollati nei cieli letterari italiani e c'è chi vede le proprie poesie già tradotte in altre lingue. Uno tra loro è già sui palcoscenici internazionali a portarvi la sua arte e la sua ironia.

Di tutto questo pensa d'essere degno, Cornelio ?

Personalmente, Cornelio, Le ho dato il benvenuto nel sito ed ho commentato la Sua prima poesia apparsavi , ma Ella lamenta scarsa attenzione nei suoi confronti e cita "Sonno" e "Vieni". Bene, ecco ciò che avrei dovuto (per onestà) dire di questi due penosi componimenti: "versi sciolti privi di senso. Nessuna emozione può derivare da simili melense e dolciastre banalità. Entrambe, nella chiusa, risentono dello stile al quale Cornelio è ancorato quale cemento armato (quello che occupa la sua mente, purtroppo). Il dolce stil novo.
Per carità di patria ho preferito evitarle, egr. ing. Cornelio, tali esegesi.

Sic stantibus rebus è chiaro il perché il nostro Cornelio non intenda quella splendida poetessa che è Cristina Bove. E come potrebbe, mancandogli circa sette secoli di poesia ?

Ma Ella lamenta persino mancanza d'attenzione al suo racconto (?) "Confronto" ed io l'accontento: potrebbe essere meno banale, di quanto non sia, se il punto finale Ella, Cornelio, l'avesse posto dopo la parola "desiderio". Ma La invito ad ascoltare "Genesi" del Guccini, per capire di quanta pochezza ci ha omaggiati.

Ciò nonostante mi auguro di rileggerla su questo splendido sito che, ciclicamente, vede turbolenze analoghe a quella che Ella vi ha portato e non ne subisce danni, anzi ne esce" più bello e più forte che pria", parafrasando Petrolini.

E stia tranquillo, ing. Cornelio, avrà tutta la cortesia che merita.

A tutti il più cordiale dei saluti. A Lorenzo, a maggior ragione oggi, un grazie sentito. Piero Colonna Romano


Egregio Signor Lucio Cornelio,
desidero congratularmi con Lei, per la chiarezza ed efficacia dei versi
della Sua poesia : “ Sonno “. Mi ha veramente deliziato.
Ho trovato , in questa poesia, la stessa , impagabile bellezza delle
poesie di Dante Alighieri, che Lei, appunto, dice di studiare, imitare e
riprodurre.
Ne ha dato meravigliosa dimostrazione.
Complimenti vivissimi.
Giuseppe Dabalà
 

A Lucio Cornelio...
Il tuo commento, inviato non si sa a chi, non m'è piaciuto.
"È tutto un discorso tra voi"
Ci volevi entrare anche tu, vero? Volevi ricevere applausi a bizzeffe. Forse è per questo che ti sei rivolto ad Antonio Fabi (che certamente non aveva bisogno del tuo violino nuovo di zecca), inchinandoti oltre misura?
Mi sa tanto che non sei capitato nel sito giusto, l'hai detto.
Ciò che è chiaro per te, può darsi che non lo sia per altri, e viceversa.
Gli esempi sono molto utili, specialmente se indirizzati a se stessi.
Il racconto a cui accenni è presente nella tua pagina personale. Hai bisogno di sonno o di senno?
È normale credere in se stessi e darsi delle arie, ma se te ne riempi troppo (come sembra) sta' attento a non pungerti, che sennò scoppi.
Se vuoi essere cancellato, dai un'occhiata al regolamento del sito.
Caio Mario
 

Caro Poggi Lorenzo, la poesia è così, ha ragione Lucio Cornelio (ed ha ragione la meravigliosa Cristina Bove), non c'è bisogno di tenere insieme niente a tutti i costi...non si sforzi troppo...Un cordiale saluto.enrico

...ma...la poesia di Cristina Bove "Come se l'avessi messo, il titolo...Cristina Bove" è...è meravigliosa...un capolavoro. ciao Cri. enrico.


Risposta a Lucio Cornelio
Anch'io sono assolutamente perplesso.
Il signor Lucio Cornelio (indicativo del personaggio lo pseudonimo scelto) dopo essere entrato come un elefante in un negozio di cristalli, si fa vivo con una nuova provocazione.
Ma la mia perplessità non deriva tanto dalle dimostrazioni di cattiva educazione, ma piuttosto dalla domanda primaria che uno si pone leggendolo.
Ma da dove proviene un tale soggetto?
Ma cos'è un feretro risvegliato dopo sonno di secoli? Ma dove è stato tutto questo tempo
in cui la poesia si evolveva?
Tesse le doti di Dante e non capisce niente di Cristina.
Ma dove è stato fin'ora? Non ha mai sentito (pesco così a caso) di Montale, Ungaretti, Saba, Gozzano, Quasimodo, Luzi, Gatto, Pavese, Scotellaro, Pasolini, Merini? Oppure che so? Garcia Lorca, Pablo Neruda, oppure della poesia negra, oppure ...
Parla di metrica e di rime e si contraddice con quella poesia (ignobile) intitolata "Sonno" che oggi ci propina.
Veramente incredibile! Poesia ovvia, priva di metrica con nessuna immagine che faccia scattare qualcosa dentro. Sciatta.
Poi si lamenta che nessuno parli di lui, come se fosse dovuto a sua maestà offesa.
Forse non ha capito che se nessuno ne parla è per carità di patria.
Perché qui funziona così. I commenti sono pochi e scarsi. Siamo sempre gli stessi. Eppure nessuno si offende se non è citato.
Sì caro Lucio Cornelio (!) forse ha sbagliato sito. Quello delle mummie è più avanti.
Le suggerisco di tornare a chiudersi nella sua stanzetta sicura dove le risposte di marmo sono già appese ai muri.
Lorenzo Poggi
 

14/9/2011

Sono assolutamente perplesso. Leggo poesie, che di poesie hanno solo il titolo. Dove sono i versi? Dove il ritmo? La metrica?...Non capisco...e poi, dov'è la chiarezza, il significato di tutto ciò? Leggo versi sconclusionati di Tizio, lodati sperticatamente da Caio, e poi leggo di Tizio che ricambia il favore, elevando Caio a vette prestigiose....E' tutto un discorso tra voi.....

Sono capitato nel sito giusto? Sto chiedendomelo. Leggo testi poco chiari, con parole arbitrarie inserite al solo scopo di produrre effetti. Ma dov'è la chiarezza? Dove la proprietà di linguaggio?

Per conseguire chiarezza e proprietà giova senz’altro aver le idee chiare sull’argomento che si deve trattare. Non può esser chiaro ed efficace chi non ha un’idea precisa di quel che deve dire:
rem tene, verba sequentur
che una volta di più vuol dire: possiedi l’argomento, conoscilo bene, e vedrai le le parole giuste sortiranno fuori.

Ecco invece, vi riporto un esempio dove ordine, chiarezza, proprietà e purezza di linguaggio concorrono a rendere il pensiero vivo ed evidente. Dante e Virgilio giungono all’ingresso del Purgatorio e vedono davanti a se una porta con tre gradini, guardata da un angelo:

Là ne venimmo e lo scaglion primaio
bianco marmo era sì pulito e terso
ch’io mi specchiai in esso qual’io paio.

Era il secondo tinto più che perso,
d’una petrina ruvida ed arsiccia
crepata per lo lungo e per traverso.

Lo terzo, che di sopra s’ammassiccia,
porfido mi parea sì fiammeggiante
come sangue che fuor di vena spiccia.

sovra questo tenea ambo le piante
l’angel di Dio, sedendo in sulla porta,
che mi sembrava pietra di diamante.

Questi versi sono meravigliosi, per chiarezza ed efficacia. Potreste ricostruire i tre gradini, seguendo le indicazioni precise di Dante, ma – ad onta della precisione, o proprio in virtù di essa - le terzine hanno una loro impagabile bellezza.
Questa è poesia, che io studio e tento di imitare e riprodurre, nei miei modesti tentativi. Non certo quell'ambizioso balbettare che vedo da voi riprodotto e miseramente osannato.
Sono capitato nel sito giusto?
Poi, il racconto breve che ho inviato (“Confronto”), dov’è finito? E’ stato cancellato? Certo non è stato registrato tra i miei componimenti. E, se lo avete gettato via tra gli scarti, perché non sono stato avvertito?
Sono capitato nel sito giusto?
Ed infine, la cortesia. Vedo che non è tra le vostre doti più coltivate. La mia poesia “Vieni” non ha meritato menzioni. Nessuna spiegazione. Zero. Qualcuno che dica: fa schifo, cancellala: niente. Scrivo ad uno di voi, ed è come se avessi scritto al muro. Nessuna risposta.
Va bene: volete dirmi almeno cosa non va nel mio modo di esprimermi? Forse si ostina a seguire un ritmo, una metrica, che voi, che di ritmo e metrica fate polpette, non gradite?
Sono capitato nel sito giusto?
Spiegatemi allora cosa significa per voi poesia, e chissà che non ci intendiamo. Ma poesie così
“Si alleggeriva il segno altrove
in guarigioni sorprendenti
rimbellettava guance
accarezzava fianchi
lisciava di parole oltre i corsivi
mossi dalla sorpresa
qui dentro una franchigia di riquadri
correlate due immagini distanti
fanno la vita
e sembra…”
in verità, non ambisco a scriverne, assolutamente
(e mi scuso con Cristina, che è tra le migliori, e che ho preso solo ad esempio).
Se non sono capitato nel sito giusto, vogliate cancellarmi. Non rimpiangerò il tentativo fatto. Anche sbagliando, si impara qualcosa.
Lucio Cornelio


Oggi pagina ricca, non posso mancare.
- Gabriele "Profezie 2012": sembrano buone profezie. Ma perché fanno tanto male?
- Salvatore Armando "11 Settembre 2011": un gelido canto di fine corsa
- Silvio "Là sul dirupo": malinconie di fine estate, malinconie di fine amore. Resta il paesaggio della cittadina di mare e del faro che "col suo rosso capezzolo/segnala al mare il suo finire".
- Cristina "Come se l'avessi messo, il titolo": io ne propongo uno cara Cristina: "In sospeso".
- Carlo "Cosa sarebbe": intense riflessioni
- Angelo Michele "Nulla cambia or grido": è la stasi d'una vita effimera e disillusa sapendo che "nulla è mai più come prima/eppure il tutto, resta sempre uguale".
- Antonio "Se vuoi trovare il cuore!": devi andare adagio per assaporare il ritorno del cuore che, se lo sai ascoltare, non ti abbandona mai.
- Linda "Michel": immagini dal Circo. E' la storia d'un triplo salto mortale finito male. Peccato che avevi solo 10 anni. Chiusa bellissima e impressionante: "Dal foro nudo d'un telo/zig zag di luna/sul solco acerbo di una stella".
- Enrico "Last day on Earth": "Mi chiedo se infilar le dita/a rovistare tra le esequie e l'ultima data/o se inseguire i pipistrelli con il casco". Siamo alle solite Enrico. Una fonte inarrestabile d'immagini ed idee. Il difficile è tenerle insieme.
- Piero "Unità di misura": Amore smisurato in confronto ad un piccolo giga. Proprio non ci siamo: "Ma naviga nel web,/o dolce mia spilorcia,/ti dedico i miei voti/ed anche la mia noia". Molto divertente!
- Sandra "Lo scambio": la solita Sandra che non s'accontenta e si rivolge ai sogni per capovolgere la realtà.
Rinnovo i miei saluti a tutti lasciando da parte quello speciale per il nostro Lorenzo.
Lorenzo Poggi
 

13/9/2011

Volo nell'azzurro di oggi e di ieri. Emozioni e dubbi nascono leggendo e vi racconto i miei:

12 settembre
Aurelio Zucchi -Io non poeta-: Crisi ricorrente quella di chi, poeta, teme il prosciugarsi dell'ispirazione. Aurelio ci racconta, con maestria, i tormenti di una notte.
Lorenzo Poggi -Temporale-: "Si pagano gli scotti/di gomene non saldate" e sono quei principi morali persi, ma di cui si è consapevoli, che generano temporali nell'anima. Complimenti Lorenzo.
Gabriele Renda -Delirio nel deserto-: Delirio nel deserto ? Ma assistiamo proprio qui, oggi, in Italia a ben altri deliri. E saranno esiziali.
Fernanda Battagliese -Autismo-: Sempre struggenti queste descrizioni. Fernanda ha vissuto con intensità le sue esperienze ed il suo poetare ce le rende in tutta la loro drammaticità.
Simone Magli -Insonnia di piacere-: Detta così, meglio rinunciare al sonno. Piaciuta.
Cristina Bove -Schrodingeriana-: Paradosso del gatto. Delocalizzazione dell'atomo e smarrimento nel non sapere dove siamo, chi siamo né che cosa siamo. Altri ci dicono vivi, ma viaggiano in spazio/tempo diverso dal nostro. E resta soltanto esplodere in coriandoli, non essendo certi neppure di questo. E Cristina trasforma in poesia, scienza e filosofia. Applausi.
Angelo Taraschi -Movimento ed inerzia-: Belle immagini risaltano. Ma Angelo le condisce d'indifferenza e noia. Bella e piaciuta.
Michael Santhers -Elezioni-: E come descrivere meglio di così il caos morale nel quale viviamo. Elezioni quale metafora di questo. E applausi per come Michael riesce ad esprimere la sua rabbia, la sua disillusione.
Enrico Tartagni -Rapida e mutante-: Il divenire dell'amore e la speranza nel suo essere salvifico. Intensa e bella.

13 settembre
Lorenzo Poggi -11 settembre 2011-: "s'è aperta la borsa del valore del sangue" è immagine forte e, temo, profetica. Ma Lorenzo, concludendo con "Ma i loro architetti progettano torri/sempre più alte", ci dice che l'animo umano non cambierà. Non rifletteremo su tragedie e continueremo ad attuare discriminazioni, a seconda del colore del sangue. Bravo sempre.
Stefano Medel -Non c'è libertà-: Esatto, Stefano. Libertà apparente ed apparente democrazia. Siamo tutti (nessuno s'illuda) teleguidati. 1984 ? Leggerlo meglio, please.
Antonietta Ursitti -Torrido settembre-: Due sensazioni: caldo anomalo, in questo mese, che fa nascere il desiderio d'un autunno di refrigerio. Oppure lo sfibrarsi d'un anima e la volontà di reagire per tornare a vivere. A scelta. Di certo Antonietta merita complimenti.
S.A. Santoro -La maschera del tempo-: Dolcissimo questo ritrovarsi, dolcissimo questo ricordare, dolcissimo questo latente amore. Applausi Armando.
Cristina Bove -Linee d'orizzonte-: Confini che, una volta superati, impediscono ritorni e ripensamenti. Dolente l'immagine di vele che non diverranno ali, che sono sogni tarpati e persi, nella ricerca d'un erroneo ideale, per il raggiungimento del quale tutto si è sacrificato.
Enrico Tartagni -Addio mia concubina-: Sogno è cambiare lo stile del venerdì. Appunto sogno. E così non resta che "stare ad aspettare lo spegnersi del dì" senza speranza.
Sandra Greggio -Sera-: Quel buio della notte, che Sandra riempie di dolci immagini, è protettivo ed è luogo di riposo dopo le fatiche del giorno. Ma è anche un po' morte e l'alba sarà rinascita.
A tutti un cordiale saluto. A Lorenzo un grazie. Piero Colonna Romano

Stupenda, di grande potenza lirica "Sera" di Sandra Greggio, riporto la chiusa:
Lunga o breve che sia, la notte sfumerà
in un'alba splendente

E dare il buongiorno
sarà rinascere ogni volta
dal buio della notte.
Simone
 

12/9/2011

Non potevo esimermi dal commentare la pagina azzurra di ieri, scusandomi per il ritardo. Ecco le emozioni che mi ha suggerito. enrico tartagni: se sei migliore di me, salvami, ma che tu sia migliore, non mi basterà. Molto intensa questa riflessione. Lorenzo Poggi: sempre attuale, intramontabile, il tema della maschera; si cerca di chiudersi, di celare i propri sentimenti, ma basta poco, un "rintocco" per far pensare alla vita. Bellissima e condivisa. Gabriele Renda: mi sento chiamata in causa come insegnante; educare significa dare all'alunno gli strumenti per pensare con la propria testa. Mi permetto di dire che da tempo questo è l'obiettivo. Che poi la scuola abbia ancora dei retaggi come quelli da te descritti, può essere, ma posso assicurare che ora gli alunni hanno molta voce in capitolo, molta! Una Carla Conti sempre brava, senza dubbio, un tantino inquietante, stavolta, se devo essere sincera. bruno amore: che poesia deliziosa, da leggersi e rileggersi, distensiva, leggera come il vento. Ida Guarracino: quell"inerme" dell'ultimo verso riassume il significato dell'intera poesia; noi, i responsabili. Complimenti anche per il titolo. Graziella Parisi: un autunno commovente, tenero, meraviglioso. Bravissima! Michael Santhers: con quanta magistrale ironia e belle immagini questa descrizione è condotta! Renzo Montagnoli: che calma nel cuore, leggendoti, Renzo, ma anche ascoltandoti, perché è proprio un adagio la tua poesia. Cristina, hai scritto o meglio "riscritto" la sintassi della vita; ogni tua parola è una perla. Poesia da incorniciare, come tutte le tue, del resto.Piero Colonna Romano: ma questa è una poesia o sono due? Una meraviglia, che mai avevo trovato nella pagina azzurra, per cui spendo (nessuno me ne voglia) qualche parola in più. Oltre alla musicalità (caratteristica che si riscontra nelle poesie di Piero Colonna Romano), qui, un connubio tra due poesie, tra loro intrecciate, un insieme di immagini reali ed oniriche ("onirici silenzi":splendido), senza trascurare, quasi in sottofondo, il tema di un amore fatto di timore e rispetto insieme, tenero e leggero, ma anche che infiamma il cuore. Concordo pienamente con il commento di Lorenzo Poggi, evidenziando la spannung , rievocazione di quel "Mamma, dammi il sole!" in" Spettri" di Ibsen . Ancora il mare (non sono l'unica ad amarlo!) nella poesia de Il Gabbiano, dove si trovano le immagini care anche a Piero Colonna Romano; poesia che fa sognare, molto bella. Continuiamo? Certo: un mare, questa volta illuminato dalla luce rossa di una luna che incute un po' di timore, una luna anomala, tanto da considerare la natura in modo duplice, "madre" (positivo), ma anche "matrigna" (negativo), termini di leopardiana memoria. Piaciuta, molto.
Deliziata dalla pagina di ieri, resto ancora in arretrato, ma valeva la pena non farla passare sotto silenzio.
Grazie a Lorenzo per avercela offerta.
Sandra Greggio
 

Benvenuta a Carla Composto
Doveva toccare a me di dare il benvenuto a Carla visto che sul portale ce l'ho portata io. Ma come sempre arrivo in ritardo. Ma Carla capirà perchè conosce i miei impegni ed anche i miei .....acciacchi!
Carla fa il suo ingresso su poetare con un'ariosa poesia carica di nostalgia, una poesia d'antan (come dicono in Valle d'Aosta), ovvero una poesia d'altri tempi che rievoca fantasie e sogni repressi che devono essere cancellati in fretta per non ricevere sgridate per aver scritto sui vetri appannati.
Ma nella poesia si legge tutta la malinconia per un tempo passato e che non torna più indietro, ma che può essere rivissuto perchè in fondo i poeti sono tutti dei bambini ai quali tutto è permesso!
Salvatore Armando Santoro
 

Ho trovato molto profonda la lirica "Autismo" di Fernanda Battagliese che con eccellenti immagini rende bene l'idea del dolore, del silenzio, dell'impotenza, del logorìo della malattia.
Simone
 

11/9/2011
 

Ringrazio i sitani per le magnifiche pagine azzurre...A Simone, a Lorenzo Poggi e in particolare a Piero  Colonna Romano tante grazie per i bei commenti ad Antico amore. Ancora tante pagine azzurre allietino i nostri giorni...
A. Ursitti

Splendida pagina azzurra a festeggiare questa domenica. Queste le mie emozioni:
Lorenzo Poggi -Privacy-: Richiudersi in sé stessi e rifiutare gli altri. Ma non bastano cani da guardia alla porta, quando un ricordo (nostalgico) fa desiderare la vita. Bella molto, intensa e sofferta.
Gabriele Renda -Il luogo del pensiero-: Ricorrenza d'ogni anno che invita Gabriele a raccontarci della sua delusione per ciò che gli studenti, nel corso dell'anno, non troveranno. Efficace denuncia.
Carla Conti (?) -tu guardi me-: E così Carla si identifica con un toro che aspira ad essere "matato" da un crudele e beffardo toreador che non affonda la sua spada ma usa solo banderillas.
Bruno Amore -Cosa da venti-: Delizioso dialogo tra dolce refolo e torrido scirocco. Provato l'uno e l'altro e Bruno me li fa tornare alla mente.
Antonio Fabi -Ciclici cicloni-: Concordo: gli economisti sono bravissimi a spiegare ciò che è successo ma incapaci di predire ciò che avverrà. E questo governo in totale, confuso e criminale affanno. Sonettando con naturalezza, A.F. ci racconta tutto questo.
Ida Guarracino -3650 giorni-: Tristissima ricorrenza che ha sconvolto il mondo, riempiendolo di terrore e di rigurgiti d'odio. Ben descritte le sue e le nostre emozioni.
Graziella Parisi -Autunno insieme-: Applausi a questa dolce descrizione d'un incantevole rapporto. Mi torna in mente Sul Lago Dorato. Brava Graziella.
Stefano Medel -Guardo la città-: E' un po' la prosecuzione della sua precedente. Là v'era l'angoscia per l'indifferenza della gente, qui troviamo un guardare, con nostalgico timore, allo scorrere del tempo.
Michael Santhers -Footing-: Quante immagini negli occhi e nella mente di chi corre su di un prato, per sconfiggere cellulite ! Belle e magistralmente descritte. Piaciuta molto.
Renzo Montagnoli -Adagio per archi-: Con bella pennellata Renzo descrive il morire del giorno e la calma che ci fa sentire dentro. E quella speranza, sorretta dalla fede, nel prossimo giorno è come dolce musica per l'anima. Bellissima.
Cristina Bove -Notte di davanzali e rose-: Struggente per come narra di ricordi che non si possono cancellare. Perfetta nell'esposizione grafica. Grande, Cristina, sempre.
Sandra Greggio -Preludio-: Sempre più brava Sandra a raccontarci di stati d'animo, di speranze e di situazioni.
Il Gabbiano -Anche qui il dipinto di una romantica notte, reso con tinte ora forti, ora sfumate, ora tenui. Olio e pastello, tecnica mista, ma ogni verso è pieno di lirismo. Piaciuta molto.
A tutti i sitani il mio cordiale saluto. Al nostro vate un ringraziamento. Piero Colonna Romano


Oggi una pagina talmente ricca da restare senza parole. Quelle che qui commento non tolgono nulla alle altre non citate.
- Carla Conti "tu guardi me": siamo nell'arena. C'è un toro illuso dalla rossa muleta dell'amore pronto a donarsi al suo torero. Ma lui ha occhi di uomo che sa la donna ben oltre le corna scalfite
come pugnali puntati. Lui sa uscire e rientrare, sa giocare con la rossa muleta senza matare mai. E il gioco continua. Sono versi che danzano!
- Bruno Amore "Cose da venti": Non c'è confronto tra Libeccio e Refolo! Uno prepotente e ostile che dopo grandi rumori se ne va in tre giorni. L'altro è il nostro vento. Quello per cui si lascia aperta la finestra per farlo entrare. Quello delle serate estive. Quello per tutte le stagioni. Quello che fa muovere i versi dei nostri sentimenti.
- Renzo Montagnoli "Adagio per archi": Cala la sera e tutto si rasserena. "E un lento adagio per archi/mi suona dentro /a rallentare un'ora/che troppo veloce passa". Sì Renzo, la sento anch'io la tua musica.
- Piero Colonna Romano "Mare": è una meraviglia questo duetto tra le immagini del mare con versi in caratteri normali e i versi in corsivo che sottolineano gli odori e le sensazioni, che suscitano i primi. E il capovolgimento finale dei valori col corsivo che detta immagini al mare. E l'unione finale nell'acuto "la libertà che sogni nel suo immenso". Tanto di cappello!
- Sandra Greggio "Preludio": Ci si prepara con occhi ridenti all'attesa che vorresti infinita come preludio di quel bacio, proprio quello "intriso di sapori/bagnato di schiuma/caldo di sole". Brava!
Lorenzo Poggi
 

10/9/2011

Molto saggia la poesia/riflessione "Figli dei giorni nostri" di Fausto Beretta, mi hanno colpito in particolare i seguenti versi:
gli abbiamo dato
talmente tutto
che poco hanno visto
niente hanno gustato
Bravo Fausto!
Mi ha messo la pelle d'oca, veramente molto forte "metropoli" di Renzo Giordani, scritta in memoria dell'11 settembre 2001. La scrivesti proprio a New York?
Questi i versi più forti:
giace freddo
il tuo cuore ferito
dall’insulto del tempo,
nel ricordo dei tuoi figli
smarriti nel fuoco
dell’odio cieco
Bravi tutti.
Vi seguo sempre, nonostante commenti poco.
Un saluto pieno di affetto e poesia.
Vostro Simone
 

Ecco altro weekend di sole. Ecco altra bella pagina azzurra che questo mi racconta:
Fausto Beretta -Figli dei nostri giorni-: Tema grave quello esposto: ai nostri figli abbiamo dato troppo. Troppo benessere materiale e scarsa attenzione alla morale. Ed il risultato è sotto gli occhi di tutti. Piaciuta questa denuncia, questa presa di coscienza che dovrebbe essere di tutti.
Livia Fedele -Una ruga in più-: Dolente questo rimirarsi, questo rimpiangere. Ruga in più e novembre penultimo mese dell'anno. Molto, molto bella.
Renzo Giordani -metropoli-: Immagini graffianti ed efficaci per la commemorazione d'un delitto contro l'umanità. Complimenti Renzo.
Enrico Tartagni -Marlowe- Bella e puntuale descrizione d'un incipit di un qualche romanzo di Chandler.
Lorenzo Poggi -Gocce di sangue-: Desiderio di regalare amore, intingendo la penna nel sangue del cuore e, con questo, tracciare indelebili messaggi. Molto, molto bella.
Gabriele Renda -Miracolo oltretevere ! (?)-: Altro dito puntato, questa volta su una delle catene al piede di questo paese. Ovviamente sottoscrivo.
Carla Conti (?) -Onde-: Letto di spade quello approntato da un sentimento di possesso tradito. E Carla è sempre magistrale nell'uso delle parole, per renderci emozioni. Bella molto.
Bruno Amore -Il vecchio…cappotto-: Pensiero ricorrente dunque. Bruno ci narra della vita che passa e di quei ricordi ai quali non rinunceremo perché ("m'aderisce come morbida vigogna") protettivi. Piaciuta come tutte le tue, Bruno.
Angelo Michele Cozza -Sbaluginio-: Ed al termine del cammino c'è un interrogarsi, un rivangar ricordi. "Chi sono, chi fui, vissi ?"sono domande dense di delusione e, forse, riguardano tutti. Molto intensa e bella.
Debora Stifani -Una poesia per la Terra Santa-: "alla ricerca dei passi di Abramo" , di quel profeta venerato dalle tre religioni monoteiste e dalle stesse seppellito nel profondo delle coscienze. Molto bello questo viaggio del pensiero e dell'anima. Complimenti Debora.
Stefano Medel -Tante facce intorno a me-: E Stefano ci narra della solitudine dell'uomo in mezzo a folle indifferenti e ostili. E lo fa con disincanto ed amarezza. Piaciuta.
Michael Santhers -Il gatto-: Notte di caccia e d'amori, descritta con la maestria di Michael. Di cosa mai sarà metafora quel gatto zoppo ? (ammesso lo sia) Pregasi chiarire.
Federica Cavalera -Notti insonni-: Stati d'animo dolenti, narrati con efficace poesia. Piaciuta.
A tutti l'augurio per un weekend pieno di poesia. A Lorenzo un acro saluto ed un grazie.
Piero Colonna Romano


Per gli amici poeti -Piero Colonna Romano e Lorenzo Poggi. Questa mattina, ho letto i vostri bellissimi commenti che avete fatto alla mia poesia " Una Passeggiata nel Bosco", vi ringrazio moltissimo per la vostra generosità alla mia poesia. Mi scuso se non commento mai i vostri componimenti poetici, ma mi soffermo a leggerli e devo dirvi che sono sempre molto belli. Vi saluto caramente, unitamente al nostro caro prof. Lorenzo. Il Gabbiano
 

9/9/2011

Mio caro Antonio "L'Urbinate"
or tu che sei il più grande Vate
abbi ancor un pò di pazienza
sto studiando un pò di scienza
ma or ti prometto su quel Giove
che sarò perfetto entro le nove.
Cordialmente Gabriele
 

Mi scuso se oggi non sono presente con il mio commento (la pagina lo meritava, come sempre, del resto) ma, dopo aver letto il commento di Piero Colonna Romano in data 8 settembre, avendo accolto il suo invito a conoscere più a fondo il Prof. Chionne, mi sono persa in you tube, vedendolo e ascoltandolo recitare le sue poesie. E fu così che persi il senso del tempo. Faccio mio l'invito di Piero Colonna Romano, che ringrazio per avermi dato l'opportunità di apprezzare questo poeta , che fino ad ora, conoscevo molto poco.
Colgo l'occasione per complimentarmi con Lei, prof. Chionne, manifestandoLe il mio rammarico per non avere a disposizione il materiale che Lei chiede, in quanto ho iniziato relativamente da poco a commentare sistematicamente (e non sempre) le poesie della pagina azzurra. Essendo a conoscenza del problema ai suoi occhi, Le dico solo questo: Lei li ha nel cuore e nella sua carismatica personalità.
La saluto cordialmente
Sandra Greggio
 

Iniziare la giornata, camminando nell'azzurro, è ottima ricetta per avere una gran giornata. E queste le mie emozioni oggi:
Un benvenuto nel sito azzurro ad Antonio Belardinelli.
Francesco Colombo -Ho provato a togliermi l'anima-: Bella l'immagine "a destra di questo punto". Senza anima resta, appunto, il vuoto.
Gus -Terra-: Già siamo funghi. Pensanti ? Piaciuta.
Livia Fedele -Blu-: Perdersi nell'amore è aspirazione, forse, comune. Bella e ben raccontata questa emozione.
Enrico Tartagni -Nero negli occhi-: Enrico, abbandonato lo spazio, ci racconta di quale sia il rimedio contro la solitudine e le depressioni. E lo fa con maestria coinvolgente. Complimenti.
Carmelo Luparello -Sogno-: Quanta delicatezza nel volersi avvicinare ad un'amata ! Ottimo sogno, molto ben detto.
Lorenzo Poggi -Un mondo alternativo-: Il rifiuto di quello nel quale viviamo, fa volare Lorenzo in un coloratissimo mondo, dove i colori violenti faranno da anestetico. Bellissima.
Gabriele Renda -La cagnetta della Brambilla-: Sai io l'ho sempre vista come il personaggio d'un cartoon. Giapponese.
Carla Conti -Attesa sulla soglia-: Mettiamo d'essere al 31 dicembre 1999. Attesa di un nuovo anno, che spazzi i dolori del vecchio morente, danze frenetiche e spari e giochi pirotecnici. E Carla, in questo contesto, si estranea dolcemente e sente "La dolce melodia/Di un convegno d'amore", grilli che si placano e "I cerchi nell'acqua/Si aprono lenti". Attende, con disincanto, l'alba del nuovo secolo. Piaciuta molto.
Giuseppe Dabalà -Notturno-: Applausi convinti. La trovo bellissima, per questa atmosfera intima che narra e per come la narra: bellissime immagini si susseguono senza interruzione e nascono da un poetico animo. Complimenti vivissimi Giuseppe.
Il Gabbiano -Passeggiata solitaria-: Quei boschi del trentino, così ben descritti, sono, in effetti, un pretesto per dirci d'un magico amore. "Una fatina e un folletto innamorati…" deliziosa immagine. Piaciuta molto.
Sandra Greggio -La casa sulla scogliera-: Potessimo guardare tutti, in questo modo, ad un rapporto durato una vita ! Dolce finire così, dolce quella casa in cima ad una scogliera a raccogliere il respiro del mare. E l'ultimo. Piaciuta molto.
Federica Cavallera -Un granello di sabbia-: "in un deserto infinito di incertezze", salvifico sarà un amato compagno di viaggio. Dolente, intensa e bella.
A tutti l'augurio di una giornata serena. A Lorenzo un caro saluto. Piero Colonna Romano


Caro Antonio,
ti ringrazio per l'attenzione che mi hai dedicato. Come sai, io son nuovo di qui, e mi sto familiarizzando con l'ambiente tastando a destra e a manca. Tra le (poche) poesie che ho composto, ve ne sono d'amore e di guerra, e nella guerra, come sai, occorre colpire forte, e colpire per primi.
Il sonetto su cui ti sei soffermato ha scatenato infatti una guerra nella chat, dove spesso mi intrattengo, e dove annovero amici e nemici. Altri ne sono seguiti, e una composizione, contro una certa categoria di donne, pronube e adulatrici, è stato poi l'apice della durezza e della - azzeccata - trivialità.
Posto che non è mia intenzione di scandalizzarvi tutti, e posto anche che - per fortuna - ho composto anche cose più dolci e più inoffensive, in verità io amo molto le poesie che ho scritto spinto da quella vis polemica e combattiva che spesso contraddistingue l'animo mio, e quindi mi piacerebbe che tu mi facessi da guida nel contesto, magari leggendo "preventivamente" le mie composizioni più accese, e mi evitassi così di mostrare un lato forse meno gradito, anche se tecnicamente ineccepibile nella forma.
Se acconsenti, come posso inviarti questi miei versi "oscuri e maledetti" ? Sono pur sempre creature mie, vi sono affezionato, e mi piacerebbe comunque affidarle alla tua lettura.
Caratterialmente, nella vita e nella professione di ingegnere, io sono Silla, perchè ho sempre dato, ad amici e nemici, tutto ciò che essi si sono meritato.
Grazie
Lucio Cornelio

P.S. ho letto il tuo prestigioso curriculum, i tuoi versi sapidi, tra il Catullo e il Marziale, e questo mi conferma che il presente messaggio è inviato alla persona giusta


Pagina ricca. Difficile cogliere. Che ognuno riempia il paniere dei suoi fiori preferiti!
- Francesco Colombo "Ho provato a togliermi l'anima": sempre bella e spiazzante la poesia di Francesco.
- Enrico "Nero negli occhi": contorto quanto basta. Quando tutto è nero "Non disperare tieni aperti gli occhi ad ascoltare" "accendi quella luce che non ha l'interruttore e vieni verso di me".
- Carla Conti "Attesa sulla soglia": sembra che tutto si fermi per la fine del secolo. Ma l'alba del nuovo cosa promette?
- Giuseppe Dabalà "Notturno": Bellissima Giuseppe! più la leggo e più scopro tesori racchiusi nei versi. Uno per tutti: "Le voci nelle mani, conchiglie di madreperla".
- Il Gabbiano "Passeggiata solitaria": che succede tra i boschi, tra le altre abetaie che bucano il cielo se di tanto in tanto filtra un raggio di sole? Succede che il cuore comincia a intravedere fate ed elfi ed a rivivere scene d'amore: "Ho visto te/Svolazzante come una/Farfalla colorata/Che correvi /Con i capelli al vento/Come un capriolo/E raccoglievi/I fiori profumati".
- Sandra "La casa sulla scogliera": che importa se" Verrà il tempo in cui/per sempre/nero ed indelebile inchiostro/Diventerà realtà". Resteranno la casa sulla scogliera e le impronte sulla sabbia mentre le mie e le tue rughe che anni di attesa hanno scavato saranno voci che salgono al cielo. Brava Sandra! Alcuni passaggi sono da incorniciare.
Un saluto a tutti ed uno grande grande al nostro anfitrione.
Lorenzo Poggi
 

8/9/2011

Caro Socio Lucio Cornelio,
il tuo nome mi è subito piaciuto, anche se per Silla non nutro particolare simpatia, pur apprezzandone le doti militari.
Avevo notato anche la tua prima uscita sull'amore virtuale, che mi aveva favorevolmente colpito, se non altro per la sua originalità.
Qualcuno ti ha criticato e tu hai diritto di replica, naturalmente.
Quella che ha pubblicato, però, mi pare, se mi è concesso, eccessivamente ruvida e tale da sfociare nella trivialità..
Non sono certo uno che si scandalizza facilmente, dato che ho scritto e pubblicato, anche su carta, parecchi pezzi "eroticomici": epigrammi, doppie ottave, fescennini vari e anche un poemetto.
Ma - scusa l'osservazione - il buon risultato della musica dipende, come noto, dal tono; e, posto che il tuo verseggiare è piuttosto lineare è scorrevole (almeno per quello che ho visto) le tue arringhe sarebbero più efficaci se meno "cruente".
Cordialmente
Antonio Fabi

O Gabriele, perché mai ti ostini
ad usare quell'ostico ottonario,
che non rende giustizia ai sopraffini
pensieri che con spirito incendiario
proponi tutti i giorni ai cittadini?
Più il verso è corto e meno si fa vario.
Prova l'endecasillabo, per Giove!
Meno dure saranno le tue prove.
Cordialmente
Antonio Fabi


Questa è una delle più belle pagine azzurre che mi sia capitato di leggere. E di questo godimento sono grato a tutti i sitani ed al nostro grande Lorenzo. Questo mi hanno detto le vostre bellissime poesie:
Federica Cavalera -Un graffio nell'anima-: Benvenuta nell'azzurro Federica. Apre bene questa pagina, questa bella e sofferta poesia. Piaciuta molto. Brava Federica.
Stefano Medel -Breve-: La brevità della vita, attimi che volano, sottolineata da uno Stefano in gran forma. Bella e rievocativa.
Armando Bettozzi -Claudio e Chiara, da mo e pe sempre: sposi !-: Che deliziosa descrizione di un matrimonio e di quello che, quali ricordi, fa rivivere. Complimenti.
Francesco Colombo -Arrivista anonimo-: Dichiarazione d'odio/amore alla poesia. Quel "coscritto ignaro/di una generazione inesistente" ha dentro tutta l'amarezza di chi si rende conto che pratica, con amore, un'arte pressochè ignorata. Bellissimi versi rabbiosi, piaciuti molto.
Enrico Tartagni -La morte in condominio-: Con versi intrisi di commozione rassegnata, Enrico ci racconta d'un fatto di vita. La morte in condominio. Bravissimo.
Gabriele Renda -Un calcio alle tasse-: Già, la religione dei nuovi tempi, il calcio. Su questa punta il dito Gabriele, su quelli che si ritengono intoccabili per…spettacolo ipnotico concesso al popolo, da addormentare per quanto possibile. Ed anche di più.
Maurizio Spagna -Una mano di calore-: Bella l'immagine dell'amore, dato come la pittura d'una parete, a coprire solitudini, delusioni e incertezze. Belli e intensi tutti i versi che mi raccontano questo. Piaciuta molto.
Carla Conti -Senza titolo-: Decisamente gotica e spiazzante. Sensazioni (le mie) che vanno dal ricordo di un Poe a quelle di un Bosch. Affascinante.
Cornelio Lucio -Il mondo della chat-: Un sonetto per condannare questa nuova forma di comunicazione e le sue negatività , con rabbia.
Bruno Amore -La preferita-: Elegantissimo e signorile come sempre, Bruno ci dice delle sue preferenze. Bello il verso "le corde di quell'arpa che nell'animo nasconde" e piaciuta tutta.
Antonio Teni -Solitudini-: Descrizione, di grande effetto scenico, d'una notte nella quale si muovono uomini soli e speranze ed illusioni. Bellissima.
Lorenzo Poggi -L'Etna-: Lorenzo vede l'eruzione dell'Etna come una rivolta della natura contro le ignominie che l'uomo le perpetra. E ce la descrive con versi di grande intensità emotiva. Complimenti.
Sandra Greggio -Dedicata alle donne-: E che dire di questo escursus nel gota femminile ? La metrica ? Carneade. Ma non conta: ciò che ricavo dalla lettura è divertimento ed è quello che Sandra voleva dare, divertendosi, dall'inizio al D'Annunzio finale. Brava.
Carlo Chionne -Storia della Filosofia in versi, 9° Decapentade-: Assieme alle deliziose e magistrali traduzioni di Fedro, Carlo ci omaggia di questa storia della filosofia. Leggendola mi tornano alla mente ricordi sbiaditi e quanti "ah sì" mormoro ! Pregevole iniziativa questa: didattica, divulga cultura e morale. E, soprattutto, mette ordine a confuse ed archiviate rimembranze. Lezioni di morale e di vita l'una e l'altra opera. Di una morale che viene da lontano e che dovrebbe essere nel nostro DNA e, quindi, nella nostra gnosi. Carlo, molto opportunamente, ce lo ricorda.
Per una maggiore conoscenza di questo eccellente poeta, invito tutti ad entrare in YOU TUBE, dove, digitando "INTERVISTA A CARLO CHIONNE" potrete gustare, deliziandovi, la sua l'arte.
Orgoglioso di far parte, seppure indegnamente, di simile contesto porgo a tutti il più cordiale dei saluti. Piero Colonna Romano


Pagina piena quest'oggi.
- Federica Cavalera "Un graffio nell'anima": benvenuta Federica! Sì è vero! d'un graffio profondo dell'anima ci racconti.
- Francesco Colombo "Arrivista anonimo": mi piace tanto questa poesia. E' fresca, imprevedibile. "Sono evaso da un sogno bellissimo durante l'ora d'aria per scrivere questi versi, commissionati da un ubriaco spaventato dal mio cammino".
- Enrico "La morte in condominio": effettivamente in condominio non muore solo il morto ma anche un po' le scale.
- Carla Conti "Senza titolo": effettivamente è difficile dare un titolo a questa composizione piena di parole del passato classico, mostri cattivi, streghe e maghi e magie da corte dei miracoli. Ci sono perfino nottole che alando lentamente al di sopra delle orme dei mitili rasentano i coiti carpiati dei colibrì epilettici.
- Bruno Amore "La preferita": la donna ideale che tutto dà e niente chiede. Ma davvero esiste?
- Antonio Teni "Solitudini": magnifiche descrizioni di quotidiane solitudini.
- Sandra "Dedicata alle Donne": sorpresa! Piccolo escursus tra donne famose nella letteratura e nei secoli. Divertente e con un ritmo tutto suo anche se nascosto. Ma perché citare anche D'Annunzio?
Non mi sembra che avesse molta considerazione per le donne se non distese.
- Carlo Chionne "9^ Decapentade - L'Ellenismo: Stoici, Scettici, Epicurei": 15 strofe da otto versi endecasillabi a rime alternate i primi 6 e baciate gli ultimi 2. La storia della filosofia in versi. Gli stoici, gli scettici, gli epicurei. Continua Carlo in questo sforzo immane a cui tutti dobbiamo chinare il capo e ringraziare. Vorrei solo citare una strofa che ha molti parallelismi con la nostra situazione attuale: In questo quadro sempre più confuso,/cominciò a vacillare la Ragione/il popolino si sentì deluso/e si rivolse così alla Religione./Naturalmente c'era qualche illuso,/convinto che a salvar la situazione/bastassero preghiere e statuette/e fu così che nacquero le sette.
Un saluto a voi sitani. Mi avete fatto faticare. Ma non ve ne voglio.
Lorenzo Poggi

 

7/9/2011

Ho litigato col pc. Ci siamo insultati per un paio di giorni, abbiamo concordato una tregua armata. Ed eccomi nuovamente su questi prati azzurri, a respirare poesia che questo mi racconta:

5 settembre
Bruno Amore -Ricordi nell'estate-: "Fanno correre così sorrisi, facezie, arguti lazzi" Surreale e bella questa poesia, dove i ricordi diventano soggetto che agisce. Piaciuta molto.
Aurelio Zucchi -Geometria-: E' un sospiro di sollievo quello di Aurelio. Confrontare ciò che è, con ciò che avrebbe potuto essere, ed esserne soddisfatti non è da tutti. Molto bella.
Antonio Teni -Tu dormi-: E' un canto d'amore bellissimo. Versi di delicato lirismo che commuovono. Applausi convinti, sei bravissimo !
Michael Santhers -Vento-: Una rabbiosa denuncia (ma quanta proprietà, efficacissima, di linguaggio !) sulla vita e sulle nostre coscienze. Piaciuta moltissimo. Complimenti.
Enrico Tartagni -Ti amo su un sentiero in siccità-: Un dolente andare, una dolente invocazione. Un annegare nella rassegnazione, aggrappandosi ad una certezza finale. Decisamente forte e bella.
Angelo Taraschi -Ipse dixit-: Attualissima presa d'atto.
Lorenzo Poggi -Le parole che lasciano il segno-: Riflessione filosofica sulle parole non dette, sulle idee che crescono dentro e non possono essere espresse. E rassegnazione finale. Bella e profonda.
Armando Bettozzi -Sensazione d'essere prigionieri di un passato che ci strangolerà. Intensa e bella.
Gabriele Renda -Mi scusi Presidente-: Ottima dedica al grande statista. Condivido e sottoscrivo.
Simone Magli -L'uomo passa la vita ad imprigionarsi nella sua libertà-: Senza speranza. E contraddizione tra titolo e quel "saremmo".
Sandra Greggio -Desiderio avverato-: Bellissima dichiarazione d'amore. Bellissimi i versi "Sei di una stella cadente/il desiderio avverato". Applausi.

6 settembre
Antonio Teni -Appena ieri-: Il tempo, turbinosamente vola, ma non ruba i ricordi più dolci. Bella, dolce e perentoria. Complimenti vivissimi.
Michael Santhers -Un rumore-: La speranza che accada qualcosa di fortemente desiderato e la delusione nello scoprire che è solo vento che ci inganna. Bellissima.
S. A. Santoro -Semine autunnali-: La funzione del poeta è questa: sarà il vento a portare le sue parole che germoglieranno nei cuori "e verrà il tempo in cui molti parleranno d'amore". Molto, molto piaciuta.
Fernanda Battagliese -A Miriam-: Dolcissima dedica, piena d'amore per una diversamente abile. Applausi Fernanda.
Enrico Tartagni -Viaggio-: Spettacoloso viaggio alla Star Treck, con forti suggestioni. E metafora della nostra vita. Applausi convinti. Bravissimo!!
Lorenzo Poggi -In un bosco-: La consapevolezza di se stessi, nel ritrovare le proprie emozioni di bimbo, nel silenzio di un rassicurante bosco. E quella d'una vita che non perdona. Bella ed intensa. Bravissimo, come sempre, Lorenzo.
Gabriele Renda -Bufale rosa-: Gli ultimi quattro versi sono l'epigrafe di questi tempi bui. Molto bui.
Simone Magli -Sognare è meglio di vivere- Cho Cho San sognò d'essere una farfalla. O fu una farfalla a sognare d'essere Cho Cho San ?
Bruno Amore -I bei tempi passati-: Già, caro Bruno, "tutto s'è fatto secco, come un sasso". Tutto. Dentro un ingranaggio che macina e omogeneizza. Tutti. Bella molto.
Lucio Cornelio -se sai…-: Richiesta minima ed alternativa. Molto sentimento, ben espresso.
Sandra Greggio -Sedici anni-: Deliziosi ricordi, raccontati con levità. Brava sempre, Sandra.

7 settembre
Pier Luigi Razzauti -R trasformista-: Ben venuto nell'azzurro. Bella lezione di vita italiana. Storia insegna.
Michael Santhers -Camerieri-: Decisamente iperfantasiosa questa sala da pranzo. Piaciuta.
Ioana Cràciunescu -A càzut o frunzà-n calea ta-: Mi pareva bergamasco poi Armando chiarisce. E la poesia è bellissima. Strapazzata da un ciclone, non pronuncia anatemi. Attende.
Gus -Milano 5 settembre 2011 ore 19 solari-: L'impotenza, di fronte alla bellezza della natura, di chi sa che non potrà che goderla per sè stesso, né potrà raccontarla con realismo. Bisognerebbe chiamarsi Monet… Bella descrizione e apprezzata.
Iallonardo -Tramonto-: Ed ecco la risposta a Gus. Iallonardo ci crede e ce lo racconta magistralmente. Bella molto.
Maristella Angeli -L'arpa-: Ne sento il suono, potenza delle parole quando scritte da un poeta ! E quel "raccoglie le note/per librarle nel vento" è lirismo puro. Applausi convinti e complimenti.
Armando Bettozzi -In-pastificio all'italjiana-: Tutto vero. Con una differenza: quelli andavano in galera, questi si offendono se inquisiti. E che avrò fatto mai !! Stato di polizia !! Insomma anche la disonestà s'è evoluta, diventando cultura dominante. Ho nostalgia. Del 1789.
Lorenzo Poggi -Niente di nuovo-: Quel "scambiandoci oggetti invece d'idee" è la morale della poesia. Con i suoi versi sempre incisivi, questo Lorenzo ci racconta. Piaciuta molto.
Gabriele Renda -Le brioches-: Escursus storico da Salomone ad Adolf, passando per Nietzsche.
Angelo Michele Cozza -Un giorno senza te-: Quanto può scavare a fondo la lontananza dalla persona amata ! Piaciuta.
Sandra Greggio -Il mio libro-: Libro magico quello nel quale scrivi. Belle immagini e bella poesia. Brava.
A tutti i più cordiali saluti. A Lorenzo il mio ringraziamento. Piero Colonna Romano
 

P.S. leggo il commento di Sandra greggio alla mia poesia: se sai:
“Lucio Cornelio: desiderio di un amore non razionale e non riflessivo? Questa la mia impressione. “
Temo che la gentile commentatrice non sappia nulla di chat e di amori virtuali, che tanto stupiscono nelle cronache recenti: gente che s’innamora improbabilmente e incredibilmente dell’altro/a solo attraverso messaggi scritti, scambi di sensazioni, emoticon che descrivono un sentimento che cresce...
ne ho visto molte di queste vicende, alcune conclusesi bene, altre rovinosamente, alcune (poche per fortuna) tragicamente.
Molti matrimoni sono saltati per le chat. molti uomini hanno proibito alle loro donne di entrare in connessione. Conosco personalmente una signora di una città lontana, che viene sistematicamente picchiata dal marito, e entra in chat di nascosto, a notte fonda, mentre lui dorme....
Quindi, al di là del giudizio tecnico, cui sempre mi inchino, il merito del commento mi sembra fuori tema...
Ringrazio comunque la gentile commentatrice e le porgo cordiali saluti
Lucio Cornelio
 

Per motivi di tempo, colgo qualche vela nel mare azzurro di oggi, le altre non me ne vogliano. Michael Santhers: poesia che fa pensare, molto, a questo lavoro spesso ingrato e così ironicamente (ma amara ironia) descritto. Gus: quante volte capita di vedere un tramonto mozzafiato , di volerlo esprimere e non riuscire a trovare le parole adatte; ma, soprattutto negli ultimi quattro versi, come ci sei riuscito bene! Complimenti anche a Iallonardo, la cui poesia tratta la stessa tematica, con ricchezza di immagini. Maristella Angeli: ho sentito il suono della tua arpa e ne sono rimasta incantata; bellissima poesia! Meraviglioso Lorenzo, a quante emozioni dai voce, c'è la vita nella tua poesia, ci siamo noi, con le nostre angosce, la nostra aria d'importanza, ma soprattutto la nostra nullità. Angelo Michele Cozza: interminabile e minuziosamente descritto un giorno senza la donna amata; neppure un numero infinitamente grande potrebbe esprimere tale mancanza. Piaciuta, molto.
Sandra Greggio


Oggi parlerò solo di Maristella che con la sua "L'arpa" ha toccato le corde del mio cuore in versi così musicali da giustificare la scelta dello strumento.
Lorenzo Poggi
 

6/9/2011

Ricco di emozioni, come sempre, Antonio Teni: il legame con il padre, la parvenza di una vita di certezze, ma ridotta ad un attimo, nel sangue dell'infinito. Stupenda! Michael Santhers: ancora una mancanza, un vuoto, che sembrava essere riempito, ma era solo il vento, non un'anima; bellissima! Salvatore Armando Santoro: il ruolo del poeta, insostituibile, è vero; dare voce ai sentimenti, gettare anche solo pochi semi, ma che daranno frutto. enrico tartagni: se nella pagina non trovo una tua poesia, che mi fa immaginare e che mi trasporta nello spazio, non sto bene; quindi, vedi di essere sempre presente. Lorenzo Poggi: aggiungo una perla in quel bosco; è la tua poesia! Simone Magli: qualcuno ha detto che i sogni aiutano a vivere ed io ci credo, ma possono sostituire la vita? bruno amore li rimpiange, ora sono terminati e la vita è secca come un sasso. Per lui, sono strettamente legati al passato, ai ricordi. Ma c'è un limite d'età per sognare? Lucio Cornelio: desiderio di un amore non razionale e non riflessivo? Questa la mia impressione. Deliziosa la Sfinge di Piero Colonna Romano, che associa all'immagine di questo mostro che "strangola" (questa, sembra, l'etimologia), il suo intervento salvifico. Ammetto: mai mi sarebbe venuto in mente un simile bijou. Deliziosa poesia.
Un saluto a tutti , in particolare a Lorenzo, a cui va la mia gratitudine.
Sandra Greggio

Oggi non ho voglia di alti commenti. Cito solo qualche poesia e qualche passaggio.
- Antonio "Appena ieri!": colgo questa perla: "né foglie da sillabare ai sogni dell'inverno".
- Michael "Un rumore": sembra normale sentire un rumore che parla del ritorno di qualcuno che non c'è più. "-Maledetto vento/completamente assente/almeno un dubbio/lo potevi lasciare/e confondere questa pace mortale/col soffio di un'anima"
- Salvatore Armando "Semine autunnali": ci parla dell'eternità che si raggiunge ad essere poeti.
- Bruno "I bei tempi passati": quanto costa adeguarsi: "Dissero non è più tempo di sogni/il mondo sotterra chi non tiene il passo/così l'ho fatto, bene o male, ma sento dentro/tutto s'è fatto secco, come un sasso.
- Piero "La pagina della Sfinge": Piero si diverte! Questa sembra proprio una provocazione! Affogarti di baci per salvarti col bocca a bocca!!!
- Sandra "Sedici anni": Colpo di fulmine! Gita scolastica in un treno di ricordi! Mi piace.
Un ringraziamento a tutti per la partecipazione. Un caldo abbraccio al nostro Lorenzo
Lorenzo Poggi

5/9/2011

Caro prof. Carlo Chionne,
mi ha profondamente turbato leggere il tuo appello.
Ti esprimo la mia commossa solidarietà ed il mio più affettuoso augurio perché la malattia che ti ha colpito possa essere, in qualche modo, risolta o attenuata nei suoi effetti.
Ma sono certo che lo spirito che ti ha sostenuto e sostiene, non verrà a mancare e che delle tue incomparabili traduzioni continueremo a godere tutti. Così come sono certo che la pregevole opera di divulgazione , fatta con la tua Storia della Filosofia, avrà un seguito. Aderisco molto volentieri alla tua richiesta e ti invierò quanto hai richiesto al più presto.
Abbi un caro saluto, un fraterno abbraccio ed un a presto Carlo.
Piero Colonna Romano
 

Richiesta di collaborazione . E’ mia intenzione pubblicare la seconda edizione (riveduta e corretta) de Il Mio Fedro e premettere alla presentazione della medesima i commenti che via via sono stati espressi (corredati dai rispettivi nominativi) per ciascuna favola a partire dal 17 aprile 2011. Mi sembra un buon modo per manifestare la mia gratitudine a quanti hanno voluto farmi pervenire le loro osservazioni . Poiché da anni sono affetto da maculopatìa (degenerazione maculare della rètina ) e scrivo e leggo sul e dal computer solo attraverso l’ausilio di un sintetizzatore vocale , mi riesce difficile abbinare il giudizio espresso al suo autore e non vorrei cadere in incresciosi errori. Scopo della presente , quindi , è non solo quello di chiedere l’autorizzazione ai diretti interessati ai fini della suddetta pubblicazione, ma altresì la cortesia di farmi avere , se possibile , il commento con il nome preciso al seguente indirizzo telematico : nicolacheron@hotmail.it .

Anticipo i miei ringraziamenti non solo a tutti , ma anche e soprattutto al prof. Lorenzo De Ninis se avrà voluto consentirmi un uso non del tutto proprio di questa pagina . (Carlo Chionne) .


bruno amore : quando si dice saper dare voce a quello che hai vissuto e che vivi, ma che tu non riesci ad esprimere ma solo a sentire dentro; la tua poesia in me ha fatto questo effetto e ti ringrazio per l'emozione che mi hai dato. Aurelio Zucchi: non temere,con una poesia così, non diventerai mai quell'uomo di cui hai paura, te lo assicuro, la geometria che si fa poesia: stupenda. E siamo alla terza poesia; ma oggi mi volete mandare in orbita? Antonio Teni: nessuna parola da me usata renderebbe quello che suscita in me la tua poesia. Michael Santhers: si cambia modo di poetare, ma quanto efficace e con che potenza viene resa l'immagine del vento e con quale splendida scelta di termini, complimenti! stefano medel proclama la sua assoluta estraneità alla vita e lo fa con un linguaggio "vivace". enrico tartagni : sempre nuovo, sempre imprevedibile; ci parla d'amore, ma che arranca su un sentiero difficile, anche se è costellato di baci e promesse. Il sentiero è secco ed il futuro è fottuto. Non distruggere così l'amore, qualcosa di positivo dà sempre, no? Non discuto sulla massima di Angelo Taraschi, mi va, invece, visto l'argomento, di associarla alla poesia di Piero Colonna Romano; che dire? Divertente, ironica, scanzonata, un Piero eclettico, che sa destreggiarsi in ogni argomento. Una domanda: quel team meritava una ricerca stilistica perfetta (ottonari)? Ma tu la metrica ce l'hai dentro, applausi!Non posso che concludere con Gabriele Renda, che, sempre sullo stesso argomento, si ispira a Gaber. Nel mare azzurro, ecco un'isoletta, in cui si respira un'aria…non puzzolente! Vi trovo Lorenzo Poggi, che ci delizia con una poesia che, oltre che essere sempre stilisticamente perfetta, contiene una grande verità; quelle parole che ci rodono dentro, che ci fanno star male. Domanda. Perché sempre rimuginare? Perché arrendersi? Sfoghiamoci e staremo forse meglio, dopo.Armando Bettozzi: molto bella quella nostalgia, sì, perché, anche in questa, c'è qualcosa che fa assaporare la vita, sebbene con qualche ruga in più. Tuttavia, son convinta che la nostalgia non sia da associare sempre all'età anagrafica, sai? Riflessione di Simone Magli, che richiederebbe un forum; condivido, Simone, ma solo in parte. Quanti bambini oggi si vedono negata la loro infanzia? Penso ai bambini-soldato, i bambini che per pochi soldi fabbricano le scarpe firmate poi Nike, sono liberi?
Grazie a tutti per la pagina di oggi, che ho trovato molto ricca di spunti e riflessioni, anche se, che ne dici Lorenzo? Il mare azzurro, oggi, è un po' inquinato ed emana odore! Difficile sarà toglierlo.
Sandra Greggio


Oggi invece di fiori mi son portato un retino per catturar farfalle
- Bruno "Ricordi nell'estate": sono scene di vita vissuta e ripetuta. Sono i vecchi delle panchine in un paese qualsiasi e i loro ricordi. Il loro parlare ha suoni desueti, intorno il mondo corre.
Bellissima per la delicatezza delle espressioni.
- Aurelio "Geometria": che mi sono perso pare che dica. Oppure che non mi sono perso!
- Antonio "Tu dormi": evidentemente Antonio ha passato tutta la notte ad osservare il sonno dell'amata che passa da una calma totale a momenti di sogni nervosi, alla pace che torna dall'alba che esonda. Come sempre Antonio ci regala immagini che fluttuano tra terra e cielo.
- Michael "Vento": "questo nulla invisibile /alato da presagi". Bellissima!
- Enrico "Ti amo su un sentiero in siccità": titolo intrigante. Mi sono perso nel sentiero.
- Sandra "Desiderio avverato": se tu fossi foco ... arderei per te! Ma sei solo mare e sole. Che posso fare se non la sabbia o la conchiglia o farmi indorare da te. Per fortuna che sei anche il desiderio avverato d'una stella cadente. Ti sei fatto vivo finalmente con un bacio. Poesia d'amore. Bella.
E veniamo allo scandalo del giorno "Questo è un paese di merda" dice il nostro premier (ma solo al cellulare e a notte tarda) materia trattata da Angelo Taraschi, da Gabriele Renda e da Piero Colonna Romano.
Taraschi è lapidario, Gabriele ci ricorda chi ci ha ridotto così con le ballerine in parlamento e con loschi figuri aggirantesi nelle stanze del potere e Piero i vari strati della cacca di uomini con cui si è circondato. E' vero, visto il capo ...or tutto quadra.
Vorrei aggiungere anche le mie osservazioni:
Quest'Italia di deficienti/che l'ha reso ricco./Quest'Italia a cui piace/non capire niente./Quest'Italia senza memoria./Quest'Italia di egoismi./Quest'Italia di prepotenti./Ma fosse che per una volta/avesse ragione Berlusconi:/Quest'Italia di merda!
Lorenzo Poggi
 

4/9/2011

Benvenuto a Carlo Izzo e alla sua tecnologia "umanizzata"; piaciuta, molto! Simone Magli: sapere che si commette un peccato ed amarlo; bellissima l'immagine del vento. bruno amore: che bel suggerimento! Vivere con emozione la quotidianità, un suggerimento per la conquista della serenità. Fantastica la "celeste corrispondenza di amorosi sensi" fosco liana, vissuta in questa poesia . Una Mariachiara Scala che spiazza: colpa dei nostri genitori se veniamo al mondo? Mi spiazza anche Lorenzo Poggi, ma per la bellezza incomparabile dei suoi versi; siamo al vertice, Lorenzo! Piero Colonna Romano: un Piero che ci dimostra la sua bravura anche senza metrica (qualcuno aveva dei dubbi?) e che anzi si diverte; che delizia quelle allitterazioni e quel gioco di parole. Il contenuto? No comment.
La domenica sta per finire, allora un buon inizio settimana a tutti , in primis al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio


Sto cominciando a leggere le poesie contenute nelle vostre rubriche, e vorrei esprimere la mia ammirazione per Cristina Bove, maestra di forma e di sostanza.
Grazie
Carlo Izzo
 

Azzurro bagnato oggi ma bassa pressione ed afa. Così mi rinfresco, oggi, con bel poetare che questo mi detta:
Carlo Izzo -WebCam-: Ben arrivato su questo prato, Carlo. Tecnologia che unisce e fa sognare, in questa bella poesia. Piaciuta molto.
Simone Magli -Storia di una capinera-: Avvertimento dolente, con la bella frase finale " …al vento che hai nel cuore".
Bruno Amore -Le emozioni-: Mi ci ritrovo: scelte limitate, stessi tratturi ecc. Quali emozioni ? Che palle ! E sempre , con eleganza, danzano i versi di Bruno.
Enrico Tartagni -Fondare un amore-: Spegnere la luna e spezzarne il silenzio è splendida immagine. Così come splendido è il programma per "Fondare un amore".
Angelo Taraschi -Visita-: Commoventi questo racconto e questi ricordi. Piaciuto molto.
Mariachiara Scala -Siamo noi-: Pragmaticamente pessimistica questa disincantata visione della vita.
Lorenzo Poggi -Impressioni-: Il titolo di questa poesia è anche il titolo del famoso quadro di Monet. E leggendo Lorenzo lo rivedo. Atmosfera impressionistica affascinante, data anche dai bellissimi versi "una barca/immobile per riconoscere il mare" e "…un quadro/nella galleria dell'infinito". Applausi e richiesta di bis.
Gabriele Renda -Disco Favignana-: Cementificazione di tutto. Anche delle coscienze. Sempre apprezzabile il tuo dito puntato su questi scempi.
A tutti una buona domenica. A Lorenzo il mio grazie. Piero Colonna Romano
 

Oggi ho scelto un po' a caso, passeggiando tra i fiori.
- Simone "Storia di una capinera": trovo emozionante la chiusa.
- Enrico "Fondare un Amore": in effetti non è facile spiegare come si fonda un amore. E' fatta più di silenzi che di parole.
- Angelo "Visita": ci cucina un quadretto delizioso d'una visita del figliolo al cimitero dove lo aspettano, vicini, e pronti al dialogo i propri genitori.
- Mariachiara "Siamo noi": la colpa di nascere ricade tutta sui genitori. E le giustificazioni sono deboli. Tremenda!
- Gabriele "Disco Favignana": Ci sono voluti secoli per lasciare vestigia del passato. Basta un permesso scroccato in poche ore per distruggere e ridicolizzare la storia. I nuovi barbari al potere.
- Piero "Prudore": ho il sospetto d'un sospetto. E non passa malgrado giustificazioni per altro deboli. "resta/un fastidio insistente./In mezzo,/là proprio,/alla fronte". La trovo divertente anche se non vorrei essere nei panni del sospettante.
Lorenzo Poggi
 

3/9/2011

Potente, ancorchè indotta (da B.B.), quella di Renda. Lucidamente dolente e realistica, per Giove.
BR1
 

Ho raccolto qua e là alcuni fiori ed erbe di campo.
- Gabriele Renda "Prima di tutto…": prima presero i precari per lasciarli così a vita, poi i pensionati per farli morire prima, poi gli omosessuali da eliminare, poi i risparmiatori per derubarli, poi i lavoratori per renderli schiavi, e poi, per ultimo, i poeti. Quelli che dicono verità. Da zittire per sempre.
- Bruno Amore "L'ombra mia, sempre": ma come sei pesante ombra! Non mi lasci sognare così piena di me!
- Giuseppe G. Casarini "Il profumo di quel risotto": continua Giuseppe a sgranare il rosario delle reminiscenze e lo fa con delicata malinconia e precise ricostruzioni.
- Ida Guarracino "Profumo di lavanda": bentornata Ida! Che poetica quell'isola che profuma di lavanda!
- Carlo Chionne "Se": sono settenari a rime alternate i versi di questa ironica deliziosa poesia. Carlo è sempre elegante!
- Sandra Greggio "Eppure è amore": sì malgrado sembri proprio amore. Sandra è brava a confonderci le idee.
Un caro saluto a tutti ed in particolare al nostro Maestro.
Lorenzo Poggi


Splendido weekend ed altrettanto bella pagina azzurra. Queste le emozioni ed i ricordi che nascono dentro me:
Gabriele Renda -Prima di tutto…-: Insomma Auschwitz quale metafora di questi tempi. O viceversa ?
Simone Magli -Tutti fuggiamo qualcosa-: Tentativo d'affermare sé stessi al di sopra di tutti. Cura ? Cercarsi negli altri.
Bruno Amore -L'ombra mia, sempre-: Bruno ci racconta tutta la delusione che può esserci nel riguardare il proprio passato. Le nostre ombre, dalle quali mai ci libereremo, i nostri sogni mai realizzati ed il desiderio di sparire. E lo fa con bellissime ed eleganti immagini.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Il profumo di quel risotto-: Dolcissimi quei ricordi legati al profumo ed al sapore di un risotto. Piaciuta molto questa narrazione.
Arturo Guzzardi -Presagio-: Presagio d'una partenza, di un distacco doloroso, per la perdita d'un sorriso.
Renzo Giordani -terra e cielo-: Molto bello quell'attacco "la sera semina/calce bianca e talco/sul tuo sangue rappreso". E la poesia, come tutte le tue, piena di immagini colorate e belle.
Ida Guarracino -Profumo di lavanda-: Ma chi si rivede! Ben tornata Ida , con queste belle pennellate di poesia.
Carlo Chionne -Se-: Già, pare proprio difficile non lordarsi col fango se si è in una palude. Metafora trasparente delle nostre coscienze, a rischio di corruzione, in questa, appunto, palude. Bella e piaciuta molto.
Armando Bettozzi Er PIL ce lo fanno…loro-: Capisco, caro Armando, l'indignazione ed i timori. Purtroppo la salvezza economica del mondo (USA in testa) dipenderà proprio dalla Cina. Sono i corsi e ricorsi della storia (ineludibili pare) e la civiltà occidentale è in periodo di forte decadenza. Può non piacere (vivo in terra leghista) ma ce lo siamo meritati. Per colpa di tutti, noi compresi.
Enrico Tartagni -Rooibos-: Credo che un complimento del genere, fatto a d una donna, sia il massimo possibile: sei il mio anti radicali liberi. Bella e fantasiosa. Complimenti.
Mariachiara Scala- Brevettare un sogno-: Eh no, cara Mariachiara, i sogni bisognerebbe metterli nel libero mercato. Gratuitamente.
Lorenzo Poggi -Rinascita-: Applausi. Raggio di sole, che promette luminoso futuro, per anime tormentate. Bravissimo, piaciuta molto.
Sandra Greggio -Eppure è amore-: Bellissima. Quanto poeticamente espressa questa interpretazione di segnali che dicono amore. Brava Sandra. Sempre più.
Nora Demaj -Il nostro amore-: Sensazioni dolcissime, generate da gesti d'amore. Molto bella.
A tutti il più cordiale saluto. A Lorenzo con affetto. Piero Colonna Romano
 

Vorrei ringraziare Piero Colonna Romano per aver apprezzato le mie poesie.
Ringrazio Anileda Xeka per avermi dato la benvenuta
Vorrei aggiungere che mi sento fortunata in mezzo a persone come voi, gentili e sensibili.
Nora Demaj
 

2/9/2011

E questo mi fa sentire l'azzurra pagina oggi:
Renzo Montagnoli -Tu sei oceano-: Come si può non applaudire alla bravura di Renzo che ci pone davanti ad un' immagine , vista come attraverso un caleidoscopio. Quello dell'amore. Efficacissima la descrizione degli stati del mare, tutti corrispondenti ai momenti dell'essere della donna amata. Decisamente un grande.
Gabriele Renda -Omicidio statale-: Tanto per cambiare i nostri governanti agiscono sotto l'impulso delle emozioni del momento, ritenendo che, così facendo, acquisiranno meriti agli occhi dei loro elettori. Splendido esempio di demagogia.
Simone Magli -Dove sono i miei giorni ?-: Solitudine ed angoscia. Quel "Sono naufrago in un isola cinta di nebbia" è immagine particolarmente forte.
Bruno Amore -L'armonia del vivere-: Splendido l'attacco e bello questo dirci della vita, intesa come armonia d'ogni sua componente. Bravissimo Bruno.
Antonietta Ursitti -Antico amore-: Esprime profonda nostalgia ed amore per la sua terra, con magistrali e coinvolgenti versi. Torna, in me, il ricordo della Marsica e delle sue ferite. Decisamente bella questa poesia, omaggio all'Abruzzo.
Aurelio Zucchi -Quest'alba non ho visto l'alba-: Lento risveglio, descritto con belle e poetiche immagini quali "le ore chiamano mattino" e quel "levarsi a specchio dove finisce il mare". Bravo molto, Aurelio. Un caro saluto.
Arturo Guzzardi -Onde-: Ho sentito quell'odore di salso. Compito della poesia è far nascere emozioni e questa lo ha realizzato.
Renzo Giordani -holocaust Boston 14 15 agosto '11-: Intensa e bella poesia che rievoca un rapimento, terminato tragicamente, con molta commozione.
Manuela Mori -Se non ami l'odore dei salotti di città-: Alternativa molto ben posta. Immagini forti, alternate a dolci proposte. Criptica negli ultimi quattro versi. Qualcosa mi sfugge, ma piaciuta per l'atmosfera creata.
Antonio Teni -Sulla battigia senza orme-: Pensieri, immagini e suoni, fatti rinascere dalla memoria mentre calchiamo la sabbia d'una spiaggia della Grecia. Molto, molto bella e coinvolgente.
Enrico Tartagni -Ricetta vegana (rapidamente)-: Non so perché mi è venuto in mente Monty Pithon. Forse per questo cocktail di casalinghi infortuni mescolati a voli nello spazio. Scoppiettante e divertente.
Mariachiara Scala -Piazza Grande-: Bellissima descrizione, densa d'emozioni, di ciò che siamo. Bellissime tutte le immagini che ci porge Mariachiara dove ogni strofa è come un lamento. Applausi Mariachiara.
Alberto Colagiovanni -L'albero stanco-: Metafora di ognuno di noi, decisamente efficace.
Carla Conti (?) -Cap d'Antibes-: Simile quella di Antonio Teni, per le emozioni che possono derivare dal trovarci in luoghi fatati. Bellissimo quel "come un derviscio/giro su me stessa", legato ad una chiusa che è risposta a ciò che Carla, là, ha sentito dentro. Insisto: è un piacere leggerti.
Nora Demaj -"Immagino"-: C'è tutto il dolore ed il pentimento, per una perdita della quale ci si attribuisce la responsabilità. Molto, molto intensa.
A tutti un caro saluto. Piero Colonna Romano
 

Mi cimento sgomento in alcuni commenti più grandi di me.
- Renzo Montagnoli "Tu sei oceano": canto d'amore per l'amata paragonata a tutto quello che può rappresentare il mare ed il mondo marino. Dolce e forte nello stesso tempo.
- Simone Magli "Dove sono i miei giorni?": è difficile dirlo quando "l'eco dei muri è un sordo vuoto".
- Bruno Amore "L'armonia del vivere": spesso la vita è spesa poco e male. Non è facile raggiungere un'armonia tra quello che si è realizzato e quello che si voleva fare. Ma è indispensabile altrimenti sarà soltanto nostalgia. Bravo Bruno. Piaciuta molto.
- Antonietta Ursitti "Antico amore": Basta un'occhiata fuori e ritorna l'incanto di paesaggi natii. Poesia di sintesi e partecipazione.
- Aurelio Zucchi "Quest'alba non ho visto l'alba": il sole che beve il nero ch'ancor riveste i monti! Ti sei alzato tardi stamane ma hai ancora fatto in tempo a rubar segreti al sole!
- Manuela Mori "Se non ami l'odore dei salotti di città" allora andiamo.../Portarti voglio/al delta delle mie parole,/sopra sentieri di polvere battuta,/sciolti fra orti soleggianti/di limoni". Tanto di cappello Manuela!
- Antonio Teni "Sulla battigia senza orme": ruderi di templi, schegge di memoria a ricordar che c'era chi ci credeva all'immobilità della storia. Versi sempre grondanti d'immagini stupende.
- Mariachiara Scala "Piazza Grande": siamo come aghi di pino casualmente appoggiati, siamo matite a tracciare un percorso da cancellare, siamo ricettacoli di ricordi e di specchietti per l'oggi. Siamo tante cose ma senza perché. Stupenda e misteriosa la chiusa.
Mando a tutti un saluto affettuoso.
Lorenzo Poggi


Quanta forza lirica in “Tu sei oceano” di Renzo Montagnoli, veramente bella!
Amena, potrebbe essere un quadro, “Antico amore” di Antonietta Ursitti.
Breve e intensa “Onde” di Arturo Guzzardi.
Bravi tutti.
Simone
 

1/9/2011

Archiviato agosto andiamo verso l'autunno e l'azzurro, sempre più azzurro, questo mi racconta:
Gabriele Renda -Calabria: terra d'amare-: Omaggio a questa splendida e sfortuna terra al quale mi associo.
Gianni Langman -Ascoltando "Al chiaro di luna" di Debussy-: Descrittiva molto, sia Chiaro di Luna sia la tua poesia. E dolcissimo abbinamento. Bella.
Simone Magli -Darei la vita-: Lapidaria ,ma quanto piena di verità ! Forse tutti daremmo la vita, per avere altri occhi (altro sentire) per viverla così com'è.
Bruno Amore -Il silenzio dell'angelo-: Bruno riprende un'antica credenza popolare: quando un angelo passa, all'improvviso, si è avvolti dal silenzio. Belle immagini, ben raccontate.
Antonio Fabi - Monsieur Pipi-: Divertente avventura d'un cuoco, narrata con perfetto sonetto caudato.
Antonietta Ursitti -Improbabile ritorno-: Bell'acquerello, con speranzoso dubbio finale.
Enrico Tartagni -Wendy e Peter Pan…-: Bellissima e sognante. Sogno di libertà, inserito nella fiaba e nella fantascienza. Bravissimo !
Mariachiara Scala -Quel mattino, lì-: E rivede così scene familiari e bene le descrive, come un viaggio dei suoi occhi che ricordano. Bella e piaciuta.
Carlo Chionne -Specchio-: Battuto sul tempo ! Stavo appunto scrivendo qualcosa di analogo. Questa, decisamente spassosa e molto ben raccontata. Complimenti.
Lorenzo Poggi -Il frate-: L'umiltà e l'andare d'un frate descritte come solo Lorenzo sa fare. Bellissimo il verso "bocche sdentate ridersi addosso". Ok, sempre super !
Carla Conti (?) -Odio sotto spirito-: Violenta accusa fatta con dolci versi. Ascoltassimo di più parole d'amore, ci sarebbero meno case di mare quale terra promessa. Ma quell'odio sotto spirito è destinato a durare a lungo.
Angelo Michele Cozza -Si avvicina il congedo-: Scrissi una volta "Si nasce tutti/malati terminali/senza speranza". E la vita è null'altro che un correre verso la fine. Bella la poesia e priva di rimpianti per ciò che è stato. E per il dopo, temo tu abbia ragione.
Nora Demaj -Senza olfatto-: Alla domanda di chiusa rispondo: molto, cara Nora. L'olfatto è il senso che dà sensazioni profonde. Credo la tua sia domanda retorica. Bella la poesia, buone le anafore.
Il Gabbiano -Le Bellezze di Venezia-: Per mano ci prende e ci conduce all'interno d'un quadro del Canaletto, con i suoi nitori. Con una pennellata aggiunta d'amore. Piaciuta molto.
A tutti auguro un felice settembre. Un particolare grazie al nostro illuminato vate. Piero Colonna Romano
 

31/8/2011

Oggi compri due e paghi uno. Doppie emozioni azzurre. Queste le mie:
Giuseppe Dabalà -La ballata degli orchi e il Bambino soldato -: Spettacolosa, intensa e sentita accusa nei confronti d'una aberrazione che sporca questi tempi. Tra l'indifferenza di tutti. Bravissimo Giuseppe, sono queste denuncie dovrebbero scuotere le coscienze. E la poesia, forse, molto più della bellezza, salverà il mondo. Complimenti vivissimi.
Pasquale Di Meo -Tu-: Bella e progettuale dichiarazione d'amore.
Gabriele Renda -Hijos de puta-: Già, questo sono gli unti dal Signore. A man bassa, approfittando degli ultimi respiri, ne stanno combinando di tutti i colori, avendo, oltretutto, annebbiate idee su tutto. Tranne su di una cosa: togliere di mezzo scomodi (per loro) simboli. Sottoscrivo tutto ciò che hai scritto.
Angelo Taraschi -Anni-: E' bello rifugiarsi nei dolci ricordi dell'infanzia e trarne linfa per guardare avanti con ottimismo. Bella e piaciuta.
Gianni Langman -Una notte, uno stadio, una vita-: Serve proprio a questo il calcio. A seminare sogni effimeri per cancellare, almeno per un paio d'ore, pene e problemi.
Bruno Amore -Il sogno che ti culla-: Vivere nel sogno e rifiutare la realtà. Risvegli che fanno rimpiangere il sonno, il tutto detto con bella poesia.
Stefano Medel -Cerco refrigerio-: L'estate pare agli sgoccioli. Dopo la rimpiangeremo.
Enrico Tartagni -Cronotopo-: Così Enrico ci riporta nello spazio/tempo, con gran fantasia poetica. Bella e fantascientifica.
Mariachiara Scala -Angelica-: Piaciuti i versi "ed il sole una bolla/d'acqua calda dondola" e molto intensa tutta.
Joseph65 -Faremo l'amore-: Una grottesca chiusa conclude umoristicamente (?) poesia che pareva ricca di …promesse. Piaciuta molto. Complimenti.
Renzo Giordani -canzone d'estate Bangor 16 agosto '11-: Bellissimo quel cantilenare "nell'amore, con l'amore", quasi a sottolineare romanticissimi versi. Bella e piaciuta.
Lorenzo Poggi -Non ho più voglia di parole-: Terribile questo volersi isolare per difendersi da "facce disegnate da prima". E' un rifiuto degli altri che fanno paura e, soltanto se si è soli ci si sente sicuri. Bella e molto forte. Come tutte le tue, caro Lorenzo.
Carla Conti -Revisione dei conti-:Sembrano provocazioni quelle onde che lambiscono e subito arretrano. Idem quelle carezze, intenzionali e fugaci. Seduzione femminile. Tutto però si concretizza in quel "ho chiuso le imposte/per stare con te". E fuori si attenuano i rumori ne cader della neve. Per concludere con un che male facciamo ? Pari e patta. Appunto. Bella come tutte le tue.
Cara Carla, ti devo un ringraziamento per le delucidazioni che hai dato sulle due precedenti poesie qui apparse. Ma sull'esegesi c'è molto da dire e, credo, lo farò appena possibile. Ti confermo tutta la mia stima ed il grande piacere che provo leggendoti. Un caro saluto.
Sandra Greggio -Perle bagnate-: Applausi convinti e richiesta di bis. Sei bravissima. Riuscire ad esprimere, con pochi versi intesi e bellissimi, uno stato d'animo, non è da tutti. Complimenti vivissimi.
Nora Demaj -Le paure da sconfiggere-: Terribile questo esporre fobie. Terribile questo timore che i nostri pensieri possano essere visti, facendoci classificare "diversi". Bellissima per intensità e composizione. Brava Nora.
Per i commenti fatti alla mia Arasce, devo un ringraziamento particolare a Tiziana Cocolo (la splendida Albenga, quante nostalgie !) Il Gabbiano (mi sa che noi ci siamo incontrati, senza saperlo, da qualche parte) Lorenzo Poggi (e perché no una gita sull'Julia Augusta ? Organizziamo quando credi) e Sandra Greggio ( troppo buona con me, ma fai poesia anche in prosa?).
Ed un saluto cordialissimo a tutti i sitani. Un grazie all'incomparabile vate Lorenzo.
Piero Colonna Romano
 

Ringrazio di cuore Lorenzo Poggi (bentornato)  e BR1( be che dire è bello ritrovarti amico di penna , con affetto)
Mi fanno davvero piacere i vostri commenti, quindi GRAZIE.
Grazie anche a Piero Colonna Romano x il commento di assatirati.
X Piero. é una gioia condividere tale passione, che dire poi delle esecuzioni di Gilels Beethoven, L'eroica,pathetique, la nona diretti da Karajan e Horowitz che suona Mozart ( sn stata nella sua città natale, a gennaio scorso anche nella casa di Vienna dove scrisse le nozze di Figaro e nel teatro dove si esibi x la prima volta a 6 anni, dire che li adoro è poco ) e poi non  mi dispiace certo nemmeno Vivaldi con le quattro stagioni o Tchaikovsky, o Chopin, Strauss ed altri ancora, ma i colossi rimangono sempre loro due.
un saluto a tutti e al prof. Lorenzo grazie sempre.
anileda
 

"La ballata degli orchi e il bambino soldato" di Giuseppe Dabalà è un magistrale ritratto di un dramma attuale.
Renzo Giordani sa cantare l'amore in modo soave e magnifico, come stasera in "Canzone d'estate", dove nemmeno l'iterazione della parola "amore" fa scadere la sua leggera, perfetta armonia.
Mi hanno colpito anche "Perle bagnate" di Sandra Greggio e "Le paure da sconfiggere" di Nora Demaj.
Grazie a tutti.
Un caro saluto
Simone
 

30/8/2011

Oggi ho poco tempo ma non posso non sottolineare
la poesia di Giuseppe "La Ballata degli Orchi e il Bambino Soldato": Ci vedo tanto De André in questa ballata.
I versi son dolci ma è un lago d'orrore "Perché l'orrore non ha frontiere/Non va a dormire tutte le sere". con pugno allo stomaco finale "E quel fucile in quella piccola mano/Col nostro silenzio anche noi lo mettiamo". Bellissima la descrizione della metamorfosi della mente bambina in bestia feroce.
Lorenzo Poggi
 

29/8/2011

Angelo Michele Cozza: poesia che rende in modo molto efficace la stasi, l'immobilità , soprattutto in "quell'aerea stasi".; molto bella l'immagine delle "equoree fate morgane". Giuseppe Dabalà: incantevole poesia, in cui sarebbe come dire "l'amore che non ti ho mai dato", vero? Ma viene conservato con cura, in una stanza, perché…non si sa mai. Bellissima! enrico tartagni: dimensione sogno, in cui però ci sono elementi reali; piaciuta, molto, anche per le espressioni in inglese. Mariachiara Scala: come spicca quel finale azzurro dopo la consuetudine, la noia, la quotidianità; molto bella. Lorenzo Poggi, che cerca di nascondersi, ma viene trovato, non solo, anche "caricato di responsabilità", ma è stato inutile chiudersi nel guscio, la tua poesia "canta", Lorenzo e lo fa nel tuo consueto stupendo modo di esprimerti. Carla Conti sempre originale, che si guarda dentro, davanti ad un impietoso specchio. Il Gabbiano: inno all'amore, bravo, è l'unica arma che abbiamo ormai. Michela Turchi: rispetto il tuo desiderio, espresso in modo perentorio, mi pare. Mi rilasso con la passeggiata incantevole, ma anche culturale, di Piero Colonna Romano e, già che ci sono, ascolto anche musica. Ma quante cose! Non saranno troppe tutte in una volta? No, perché raramente ho trovato poesie (poema?) così, in cui dentro c'è tutto, ma proprio tutto, compresa l'amata-odiata metrica!Ma che diventa musica e che è nutrita di sentimento. Applausi.
Un saluto ed un grazie a tutti. Se mi è consentito, in particolare, a Lorenzo Poggi, che ha accolto l'invito di Giuseppe Dabalà. Bravo, Giuseppe, condivido. Ovviamente, grazie anche all'altro Lorenzo, la nostra insostituibile guida.
Sandra Greggio
 

Bravo Lorenzo. Grazie e bentornato nella" Pagina Azzurra". Ci mancavano i tuoi preziosi commenti ed a me é giunto particolarmente gradito. Un caro saluto unitamente al nostro caro professore Lorenzo. Il Gabbiano
 

Quel potente pezzo di Anileda Xexa (a proposito un caldo saluto, hai contato molto nel mio provare a "scrivere"), quel pezzo, dicevo, scava dentro mettendoti allo specchio. Difficile allontanarsene a testa alta. Complimenti.
Bruno Amore (BR1)
 

ringrazio sempre tutti per le belle parole di commento alle mie cose.
Preciso però che in orror vacui colui che teme i fantasmi e confida in Dio non è il soggetto della poesia( autobiografica? ) ma quello tatuato al polpaccio
con cui lei si leviga in ostinati amplessi. Per dovere di chiarezza

e per quanto riguarda "ad esenin poeta" anche le prime strofe come tutto il resto è profondamente autobiografico e il suo sentire è il mio sentire non c'è soluzione di continuità nè distinzione

saluti cari
Carla Conti
 

Ai poeti Piero Colonna Romano e Sandra Greggio
Ci siamo soffermati su due bellissime composizioni poetiche sulla “ Pagina Azzurra” di oggi, che non potrebbe esserci chiusa migliore Piero, ci racconta magistralmente da grande storico-una pagina della storia della bellissima Liguria, che ci ha ospitati per molti anni, in quelle località da sogno. Ad “Arasce”l’antica e bellissima Alassio, come pure Andora, e Albenga e, con le loro verdi colline, ombreggiate dagli uliveti spioventi e quei mari freschi e azzurri, che rimarranno per sempre nel nostro cuore. Piero ha concluso il suo poema, che mi è piaciuto molto. Complimenti vivissimi. Riportiamo qui di seguito l’ultima quartina di quel fatato luogo di Capo Mele:“E già tramonta il sole su quella baia, /di Capo Mele il faro laggiù s'infiamma/. Nel cuore rimarranno, con nostalgia, /di quel fatato luogo, colori e aromi. /Terra piena d'amore e di gran malia”.Sandra con il suo cuore blu “In te, una semplice maglietta/ ma col profumo del desiderio una sintonia di sguardi d'oltremare/ d'indaco rivestiti” Mi sono piaciuti moltissimo i tuoi versi. Bravissima. Carissimi a tutti i poeti del “ Sito Poetare” unitamente al nostro carissimo prof Lorenzo Il Gabbiano


Bravo Lorenzo. Grazie e bentornato.
Giuseppe Dabalà
 

Tempo tiranno oggi, quindi brevi note su questa bella pagina azzurra che questo mi racconta:
Giuseppe Dabalà -I fiori che non ti ho mai dato-: Equivoco goldoniano, con finale alla Eduardo De Filippo. Lui che pensa di mandare fiori, il fioraio che, per compiacerlo gli dice d'averlo fatto ma..lei li ha rifiutati perché troppo vivaci (che sia metafora d'un amore troppo…vivace e, per questo rifiutato ?). Ed, alla fine, pensosi si resta e speranzosi. 40 anni significano grande amore e ottimistica speranza, detta da quei fiori mantenuti sempre freschi. Molto bella e molto ben raccontata.
Enrico Tartagni -Trasportati nell'aria-: Che dire di più, che non sia già stato detto, delle poesie di Enrico ? Affascinano, conducono in altri mondi. Quelli del sogno fantascientifico. Born in the dreams, appunto. Complimenti sempre.
Lorenzo Poggi -Penso al diario mai scritto-: Bellissima e densa si significati. Il desiderio di libertà, il sacrificio che viene dai doveri, il desiderio di nascondersi ("chiuso nel guscio per non farmi trovare") tutto questo ci racconta Lorenzo. E le tue poesie sono ciò che dici ("Qualcuno ha raccolto frammenti di pianto/confondendoli con versi che sanno di canto."). Bravissimo.
Carla Conti -Orror vacui-: Profonda introspezione. Davanti ad uno specchio non appare soltanto l'immagine ma l'anima dove albergano fobie. Molto bella e molto piaciuta.
Il Gabbiano -Il colore del silenzio-: Piaciuto l'abbinamento silenzio/amore. L'uno e l'altro ben descritti.
Michela Turchi -Questa è la mia decisione -: Ottima decisione e… troppa rabbia nel descriverla per crederla definitiva. Ottima come tutte le altre tue.
Sandra Greggio -Cuore blu-: Decisamente voli alto. Questa capacità di descrivere sentimenti e renderli con vibrante poesia, mi incanta. Bravissima Sandra.
A tutti una felice settimana, a Lorenzo sempre il mio ringraziamento per le opportunità che ci offre. Piero Colonna Romano


Commento
Inno alla vita sul “colore del silenzio”. Complimenti al Gabbiano per le sensazioni che riesce sempre a comunicarci nelle sue descrizioni in simbiosi con la natura.
Grazie a Piero Colonna per aver volto lo sguardo alla “turrita Albenga” : “E già tramonta il sole su quella baia,di Capo Mele il faro laggiù s'infiamma.Nel cuore rimarranno, con nostalgia,di quel fatato luogo, colori e aromi.Terra piena d'amore e di gran malia.” Luoghi a me cari, testimoni delle mie origini. Racconto di favola…. per luoghi incantati.
Profumo di desiderio sulle sfumature dell’azzurro in “Cuore blu” di Sandra, molto apprezzata la chiusa “In te fughe repentine dove la realtà cede il posto al sogno. Il mio.”
Saluti a tutti e un grazie al nostro prof.
Tiziana Cocolo


Torno a commentare sollecitato da un caldo invito di Dabalà a cui non so negare niente.
- Angelo Michele Cozza "Calura agostana": come inebetiti dalla calura possiamo solo registrare visivamente le solite scene di mare. Molto bella la chiusa. Complimenti per l'atmosfera che sei riuscito a suscitare.
- Giuseppe Dabalà "I fiori che non ti ho mai dato": "Li curo con amore e con passione/E metto l'acqua fresca tutti i giorni/Anche se son passati quarant'anni/Perché non si sa mai… e se ritorni ?"
Ah Giuseppe! Quel fioraio chiamato Destino!
- Mariachiara Scala "Via numero zero": la strada sa dove andare ma non ce lo dice. Sembra sempre tutto uguale ma gli alberi invecchiano dentro e l'edera fuori se li mangia. E' la metafora del nostro vivere sempre uguale che comunque trascorre e con sorpresa finale!
- Anileda Xeka "l'uomo nasce figlio di molte madri": Cara Anileda, stavolta l'hai veramente azzeccata. Complimenti vivissimi per la poesia.
- Carla Conti "Orror vacui": quando non ci si piace più e lo specchio diventa un incubo. "Questa povera bionda ritinta ... che teme i fantasmi e si confida con Dio". Brava Carla!
- Il Gabbiano "Il colore del Silenzio": Quante volte l'abbiamo cercato, voluto, questo colore. La parola è d'argento ed il silenzio è d'oro se sa accompagnarci nei momenti importanti della vita. Versi sentiti nel profondo.
- Michela Turchi "Questa è la mia decisione": Ma cara Michela mi avevi fatto preoccupare! Chissà che mi credevo. Un bagno nuda sulla spiaggia notturna. La chiusa è intrigante: mi tufferò soltanto quando il mare può rendermi il calore. Ad ognuno la sua interpretazione.
- Sandra Greggio "Cuore blu": "In te filigrane di coralli e perle/guglie di merletti/elevate al cielo/come braccia alzate dopo una rosa rossa" . E' uno dei tanti sublimi passaggi d'una poesia disegnata dal cuore.
- Piero Colonna Romano "Arasce": una magica passeggiata tra cielo e mare,tra storia e ricordi, tra boschi e scintillio del mare. L'incontro con residui del passato che sembrano sempre lì come se il tempo si fosse fermato. E gli odori ed i sapori sempre freschi nei ricordi. Il tutto nello sforzo maiuscolo di dar a questa poesia la veste che si merita.
Caro Piero mi piacerebbe questa via rifarla insieme.
Promettendo di rifarmi vivo più spesso, mando intanto un caro saluto a tutti i sitani. Uno specialissimo al grande Custode del Tempio.
Lorenzo Poggi
 

28/8/2011

Davvero bella questa pagine, ormai ci viziamo con questo azzurro sempre più azzurro. E questo mi dite:
Carla Conti (?) -Ad Esenin poeta-: Le prime quattro strofe sono dedica a quel grande poeta e paiono la descrizione della sua tormentata anima. La prosecuzione è autobiografia. Sbaglio ? Ma la tua poesia è sempre un incanto.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Ombre dalla cava di pomice abbandonata-: Applausi. Bellissima descrizione di quella cava di Lipari e del dolore di chi spendeva la vita per estrarvi la pomice. Bravo molto.
Gabriele Renda -Creatura o fregatura ? (poesia d'attualità)-: Tutta l'amarezza d'un padre che non vede futuro adeguato alle qualità d'un figlio. Decisamente attualissima. Piaciuta.
Angelo Taraschi -Un'altra vita-: Quella domanda ("E' reale la finzione,/o è finta la realtà ?") è una delle fondamentali per molti filosofi e scrittori. Mi sovviene Calderon de la Barca ed il suo La vita è sogno. Temo non ci sia risposta, né la troveremo in un'altra vita perché là (ammesso ci sia) porremo la stessa domanda. Piaciuta molto.
Enrico Tartagni -Something in the sky-: Bellissima quella chiusa ("fra le mie cose appuntate in cielo") e mi dice dell'aspirazione ad elevare sentimenti al di sopra della realtà, nonostante il negarlo. Bella molto.
Carlo Chionne -Livorno-: Splendido inno ad una splendida città. Con i ricordi, le amarezze, le gioie che ha saputo dare. Risuona Guccini e la sua Bologna. Molto bella e piaciuta molto.
Michael Santhers -Settembre-: Ritorno alla normalità. E Michael ce la descrive per quello che è: da rifiutare.
Mariachiara Scala -Tempo al tempo-: Amaro guardare allo scorrere del tempo. Amarissimo quel "Vivo la vita/a singhiozzi."
Armando Bettozzi -Ani, una badante molto speciale-: Vero e sentito grazie, nei confronti di una persona (tra le tante persone) che sacrificano la propria vita per rendere più lieve quella d'altri.
In cambio di "provvido mensile" che sarà usato per appagare sogni non suoi. Bella decisamente.
Anileda Xeka -as/satira/ti-: Triste riflessione sull'andamento negativo d'una unione. Ed ottimo il chiedersi se, per caso, non vi sia una specie di circolarità, sintetizzata da un "oggi a me domani a te". Piaciuta molto.
Ma cara Anileda ti devo delle scuse: ho visto cigni bianchi dalle ali nere, forse per il caldo, forse per la fretta. E' vero, Beethoven ha modificato l'inno alla gioia di Schiller, per adattarne le parole al colore, alla musicalità di quel tempo della nona. Perfetta la citazione che hai fatto. E sono particolarmente lieto del tuo amore per Beethoven e Mozart, che io condivido in pieno. Ed a questi due immensi aggiungo (ma è banalmente scontato) il terzo immenso Bach. Un caro saluto ed ancora scusami.
Lorenzo Poggi -Buoni propositi -:Non so se definirla rassegnata, ottimistica o decisamente priva di illusioni. So che è detta nel bello stile di un Lorenzo sempre più bravo.
Sandra Greggio -Per amore-: Splendida dichiarazione d'amore per poi mettersi in disparte a sperare. Bravissima Sandra. Sempre di più.
A tutti l'augurio d'una felice settimana. Al nostro vate un ringraziamento riconoscente. Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo Poggi,
leggo quotidianamente le tue bellissime poesie,
ma i tuoi commenti ? Mi/Ci manchi molto.
Ritorna, per favore.
Giuseppe Dabalà
 

Eccomi qua che torno a commentare qualcosina, vi leggo sempre tutti, è che ultimamente mi manca l'ispirazione per vivere la poesia.
Geniale il seguente interrogativo di Angelo Alfredo Taraschi in "Un'altra vita":
È reale la finzione,
o è finta la realtà?
Mi ha colpito anche il titolo della raccolta di cui fa parte la poesia sopra citata, "Le strade dell'inconscio".
Simone


Desidero ringraziare la poetessa anileda per il chiarimento da lei fatto riguardo ad un dubbio da me espresso nel commento ad una sua poesia. Grazie per la tua gentilezza, anileda.
Sandra Greggio
 

27/8/82011

Ricca anche la pagina odierna e varia. Lorenzo Poggi: nessun treno che porti verso nuovi sogni, soltanto il ricordo di quelli che sono passati, mentre le storie di un tempo prendono vita nella dolcezza della sera. La trovo superbamente bella ed intensa, pur non negando la tristezza del contenuto. Guido Trinci: invito a guardare la luna, ma di più, a considerarla, quasi, l'unica vera realtà che rimane. Fausto Beretta: una situazione quotidiana, ma trasformata in una poetica "attesa"; piaciuta, molto. E'anche dalle cose di ogni giorno che nasce la poesia.Angelo Michele Cozza: resa molto bene l'atmosfera stagnante torrida, anche con immagini forti; alla fine, ecco la campana che ricorda il freddo della morte, quella di una vita stroncata dalla calura. Pasquale Di Meo. un altro sapore di morte, ma questa volta lentamente provocato dall'assenza della donna amata. Deliziosa Carla Conti, semplicemente deliziosa. Un apprezzamento particolare alla tua indubbia capacità di trattare argomenti disparati, complimenti! Gabriele Renda: che "gustoso" abbinamento tra i frutti d'estate e l'amore, molto bella ed originale. enrico tartagni: il poeta che, a volte, mi dà del filo da torcere, lo ammetto, ma quanto interessante nelle sue poesie, come questa, enigmatica, ma singolare proprio per questo. Splendida Mariachiara Scala: la nascita come un tuffo in un mare gelido, in cui poi, che lo si voglia o no, si deve imparare a nuotare. Metafora mozzafiato. Armando Bettozzi: la scelta dell'endecasillabo per…allontanare quel brutto orco, che vuole porre fine all'incantesimo d'amore; che bella poesia! anileda xeka : affascinante e coinvolgente questo binomio tra poesia e musica, bellissimo, complimenti! Nora Demaj: dopo tanto silenzio e buio, un cuore pronto a camminare, di nuovo. E, aggiungo, forte dell'esperienza trascorsa. Il Gabbiano: versi danteschi scritti sulla porta dell'Inferno per descrivere a che punto siamo arrivati nelle nostre città; ed io che non ho ancora visto Napoli, come la troverò? Mi rifugerò in quell'angolo di paradiso! Che bellezza quel fiore azzurro" profumato d'aria"! Piero Colonna Romano: un momento così, un momento che tutti possiamo avere, ma pochi lo sanno esprimere in un modo così incomparabilmente lirico. Un augurio: che quel nodo venga sciolto quanto prima.
Pagina che mi ha catturato, come si vede dal commento, a dispetto del caldo imperante. Il mio "grazie" a tutti, ma in primis a Lorenzo.
Sandra Greggio
 

Ringrazio di cuore la poetessa Sandra Greggio e il poeta Piero Colonna Romano
( x Sandra ; partivo dal presupposto che due persone che si amano sono
un solo corpo, pur con due cuori e due menti e se l'amore c'è cercano
di andare incontro l'un l'altro, al contrario accade quando un
rapporto finisce o è agli sgoccioli e ciò che li tiene ancora legati
sono delle motivazioni come i figli, per esempio, i beni comuni o
altro, è questo che ho cercato di descrivere)

(x Piero; è vero che l'inno della Gioia Friedrich von Schiller, ma
esiste una versione scritta da entrambi, ora non la riporto perché
prenderei troppo spazio nel sito, e le parole tra le virgolette sono
di Beethoven; (DE)« O Freunde, nicht diese Töne!/
Sondern laßt uns angenehmere/anstimmen und freudenvollere./Freude! »
(IT)
« Amici, non questi toni!/Un canto più grato leviamo al cielo/di
gioia!/Gioia! »/(Ludwig Van Beethoven, Periodo scritto e inserito dal
compositore in An die Freude)
Adoro Beethoven e Mozart e fare un tale errore sarebbe grave, :) come
quelle delle cicogne che hanno le ali nere, per esempio, pur volendo
scrivere cigni reali, essendo bianchi. ma non mi prolungo di più,
perché ne scriverei pagine intere
Comunque ti ringrazio di cuore, sei sempre gentilissimo.

Un saluto a tutti gli amici del sito e un Grazie al prof Lorenzo
anileda
 

Si affolla la pagina azzurra e la sua qualità è sempre più elevata. Bravissimi sitani, questo mi fate sentire oggi:
Lorenzo Poggi -C'è sempre un treno che porta lontano-: Così Lorenzo ci dice di quanto le mancate scelte, per inestricati dubbi, facciano perdere occasioni che avrebbero potuto riempirci la vita. Così, ne "la sera del mio divenire" abbiamo rimpianti e, forse, rimorsi. Bellissima poesia nata dall'anima di un grande poeta. Applausi.
Guido Trinci -Aspettando il tuo ritorno-: Malinconica attesa e poesia densa d'invocazioni romantiche. Bella.
Fausto Beretta -Attesa-: Più pragmatico di Guido, Fausto si affida, per consolarsi, ad un cioccolatino, attendendo. Belli i versi "il caffè si raffredda/nuvole e azzurro/adagio scendono dentro". Piaciuta.
Angelo Michele Cozza -Meriggio-:Efficacissima descrizione d'un pomeriggio agostano. Tutti gli elementi che lo caratterizzano sono presenti in questa poesia. E lo struggimento dell'anima e la solitudine, nel silenzio e nel ronzio delle mosche. E quelle campane a morto ne sono la degna conclusione. Bella e piaciuta.
Carla Conti (?) -C'era un gatto-: Spassoso gatto che "signorilmente" s'impipa del progresso e non si accorge (ma non gliene può importare di meno!) dei cambiamenti. Bella e divertente.
Stefano Budicin -Amplesso-: Applausi convinti. Elegantissima ed efficace descrizione d'un atto d'amore. Complimenti.
Gabriele Renda -Frutti d'estate (dichiarazione d'amore)-: Credo sia la prima dichiarazione d'amore alla frutta che leggo. (a proposito, com'è quella ricetta che rende la frutta viagra ? Hai visto mai…). Chissà che ne penserebbe Arcimboldo ?
Manuela Mori -Agli amanti-: "sui roventi meandri del pensiero" è bello ed esplicativo verso. Molto bella tutta.
Enrico Tartagni -Equilibrio imperfetto-: Più o meno è quello nel quale viviamo tutti. E, come Enrico racconta, non ne siamo consapevoli.
Alberto Colagiovanni -Piccola drogata-: Addolorata descrizione d'un dramma da droga. E accusa, verso chi non riesce (non vuole, non può) a far nulla perché questa piaga scompaia.
Armando Bettozzi -Verso di noi il crepuscolo veniva-: Dolcissima e appassionata. E bellissima l'intera terza strofa. Complimenti.
Anileda Xeka -quando le mie dita suonavano un'invisibile pianoforte-: Effetto dell'immenso Beethoven ! Leggendola ho sentito quelle note, dentro. Potenza della poesia ! Brava Anileda ma permettimi una correzione: l'inno alla gioia è stato usato da Beethoven a conclusione della nona ma lo aveva scritto il suo amatissimo Schiller.
Sandra Greggio -Io-: Credo che Ungaretti, col suo M'illumino d'immenso, abbia provato le tue stesse emozioni. Bravissima a dircele.
Nora Demaj -Amore finito è l'inizio di una nuova vita…-: Da qualche parte dicono "si chiude una porta e si apre un portone". Sostanzialmente è ciò che, con bella poesia, ci racconta Nora.
Il Gabbiano -La sorgente-: Bellissima e coinvolgente la descrizione della natura incontaminata. (mi è tornata in mente la descrizione che fa Steinbeck d'una radura, nel suo "Al Dio sconosciuto"). E, leggendo, si sente tutto il timore per la sua scomparsa. Concordo con quanto affermi su Napoli e mi sanguina il cuore. Bravo gabbiano.
A tutti un grazie ed un augurio per una rilassante domenica. A Lorenzo, vate ineguagliabile, un caro saluto. Piero Colonna Romano


A Sandra Greggio e a Piero Colonna Romano :
Vi ringrazio molto per i commenti così lusinghieri alla mia “ canzone “ (del 25/8)
e della Vostra assidua presenza.
Per pudore io non commento, ma desidero sappiate che Vi leggo sempre
con grande ammirazione, assieme ai tanti poeti che ultimamente trovo
in particolare stato di grazia.
La pagina azzurra è diventata un arcobaleno dove tutti i colori fanno a gara
per stupire. E questo, grazie al nostro Prof. Lorenzo
Giuseppe Dabalà
 

26/8/2011

Ecco le emozioni che colgo nella pagina odierna. anileda xeka : poesia che, ammetto, mi dà qualche problema a livello interpretativo, ma molto intensa; io riscontro la tematica pirandelliana della nostra doppia personalità, in quelle due teste, in conflitto tra loro. Pronta ad accettare eventuali commenti al riguardo, anileda.Un Lorenzo Poggi solo , nell'incavo di un tronco, ma soprattutto, nato vestito di marmo; immagini forti, desolate, un Lorenzo che spia gli altri, dicendo che sono normali. Non è che lo sei di più tu, che ti chiedi il motivo per cui vivi, dimostrando la tua grande sensibilità? Non è che i cosiddetti "normali" si accontentino di vivere e basta? Pensaci, Lorenzo. Antonio Teni: splendidi interrogativi anche qui, rivolti alla natura (mi viene in mente "O natura o natura, perché ti tanto inganni i figli tuoi?), domande sull'essere; siamo di più, Antonio, di quello che mostriamo vivendo, siamo "oltre". Poesia bellissima. Anche Fausto Beretta ci riporta all'autenticità di un tempo, all'essere e non all'avere; ma ecco la responsabilità del tempo, che ha cancellato tutto. Carla Conti. Una "perla" la tua poesia, nel fondo dell'oceano, semplicemente meravigliosa. enrico tartagli: da tempo ci regala belle e significative poesie ambientate lassù, non sulla terra; piaciuta anche questa, molto. Mariachiara Scala: in due soli versi un'immagine dolcissima; brava! Piero Colonna Romano: poesia che è essa stessa un sogno, bellissima! Da non svegliarsi, se fosse possibile. Carla Conti in prosa, ma inevitabilmente una prosa che risente della sua vena poetica e del suo erotismo. Un incendio, secondo me, questo racconto, un incendio paradossalmente scoppiato a Capo Horn!
Un saluto ed un grazie a tutti, in particolare al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio


Un grazie di cuore a Piero Colonna Romano per l'apprezzamento alle mie
poesie
Davvero speciali sono i suoi commenti , grazie
Bellissimi questi tuoi versi dell'anima, "assieme" in un soffio di vento,
galleggia la voce dell'amore
Antonia Scaligine


Pare di fare l'attraversata del deserto in questo torrido agosto. Ma c'è un'oasi azzurra, fortunatamente e così mi ristora:
Aniledda Xeka -quando appassiscono le foglie dell'anima-: Esplodono le contraddizioni che ci portiamo dentro e condizionano i rapporti con gli altri. Molto bella questa autoanalisi di sè stessi, detta con versi forti e convincenti.
Lorenzo Poggi -Solitudine_4-: Straziante per l'angoscia narrata. La solitudine che dà la sofferenza del vivere, sentendosi abbandonati, perchè diversi. Ed ancora più straziante quell' "Avevo voglia di vivere/non sapendo di stare vivendo." Poesia d'un intensità notevole che fa venire voglia d'abbracciare il poeta.
Antonio Teni -Abbaglio-: Riflettiamo su questo: non siamo numeri, per cui aspiriamo, legittimamente, ad un "oltre" appagante. Eppure una certa morale ci nega di rifiutare la vita, anche quando questa non è più degna d'essere vissuta, perché non più vita. Ed Antonio ci dice della natura, madre e matrigna e ne invoca la clemenza. Ma se ne ottiene lo sberleffo d'uno specchio nel quale appaiono i nostri "marcescibili sollazzi". Ed è amarissima la conclusione: credevamo che vivere fosse gioia, fosse facile. Applausi Antonio. Bravissimo.
Guido Trinci -Che importa ?-: Già, importa (secondo alcuni importerebbe) vivere secondo regole che tarpano l'anima. E Guido ci ammonisce "dietro al tuo specchio/c'è un fiore appassito." Concludendo con "importa solo ciò che sai/importa solo ciò che so/importa questo, importa a me." Ed io condivido, complimentandomi.
Fausto Beretta -Personaggi di un tempo (ancora vicini)-: Rimpianto per tempi in cui le regole dell'onore valevano più di quelle scritte in leggi e regolamenti. Bella e piaciuta.
Carla Conti (?) -La Patria-: Con immaginifiche e preziose immagini, Carla ci racconta del suo male di vivere. E sogna altro luogo per realizzare se stessa e i suoi sogni. Molto, molto bella.
Gabriele Renda -Rais party-: Probabilmente questa è una delle più belle "pasquinate" del nostro Gabriele. Digressione: spassosa (e l'abbiamo vista tutti) la Camusso vestita da guerrigliera cubana, tanto perché vale più la forma che la sostanza. Avrebbe fatto meglio a rifarsi a Cofferati. Ma, nonostante la fragilità di questo sindacato (gli altri ormai, da tempo, sono allineati al potere berlusconiano) c'è chi intende, ancora di più, emarginarlo. Mi viene in mente la frase "maramaldo tu uccidi un uomo morto". Una gita a Lourdes ci salverà ?
Stefano Medel -Vuoto-: C'è proprio poco da stare allegri ! La prossima (estate ovviamente) come quella attuale ? Aiuto!
Enrico Tartagni -Un volo sul sole-: Bellissimo quell'inizio: "Armato di mare/ai cancelli del sole" che prelude, però, ad un pessimismo quasi cosmico. Il bisogno di estraniarsi da questa terra e la certezza d'essere diversi, di volare dove altri non arriveranno. Piaciuta molto. Complimenti.
Mariachiara Scala -Le lacrime innaffiano-: Un titolo, un verso. Una poesia bellissima.
Sandra Greggio -Dagli occhi al cuore-: Immagini percepite dagli occhi, elaborate dalla mente, seminate nel cuore. Bella molto.
Nora Demaj-Tra la vita e la morte-: "I sogni che volano via senza di me" sono, appunto, quei sogni che vanno a morire. E portano via anche i ricordi. Amara e bella.
A tutti auguro più fresche giornate. Un particolare saluto al nostro Lorenzo. Piero Colonna Romano
 

25/8/2011

Ecco le emozioni di oggi. La prima, credo la più forte della pagina azzurra, è quella che mi suscita Mariachiara Scala, di cui apprezzo moltissimo il coraggio di raccontare e di raccontarsi, in una simile sofferenza. L'Odissea è quella che caratterizza la vita di ognuno di noi, ma questo è un dramma. anileda xeda: un amore non capito, che per questo sceglie di nascondersi nel buio; molto bella, anileda. Complimenti! Incantevole la "canzone" di Giuseppe Dabalà: ritrovo il sole, come in anileda, qui insieme alla rosa e poi alla viola. In due fiori, uno "la regina", l'altro "la semplicità" la storia di un amore. Da leggere e rimanere stupiti come davanti ad un tramonto la poesia di Lorenzo Poggi; superfluo ogni commento, parla da sé, stupenda.Un altro "Tramonto" quello di Gianni Langmann, dove però non c'è il "sorriso", seppure struggente di Lorenzo, ma solitudine e tristezza per un altro giorno che è passato. Piaciuta, molto. Maddalena Gatto: una poesia che lascia intravedere un attimo di follia? In quella barchetta "spiegazzata" ed in quella bambola dai capelli azzurri , che volò via. Ammetto: di difficile interpretazione, ma avvincente alla lettura. Carla Conti splendida, con quel fiume segreto, che solo lei conosce. Un autoritratto, quasi, attraverso l'immagine di un fiume. Deliziosa quella malizia di Diana, un applauso a G.G.Casarini. E' preferibile "cacciare" i "venatori" che gli animali, ecco l'insegnamento dell'esperta mamma. Bella descrizione di un paese fuori dal tempo, che vien voglia di visitare; molto ben descritto, stefano medel. enrico tartagli : vittima di un bacio che brucia, lei, evidentemente, è una donna speciale! Nora Demaj: singolare questo voler trattenere ricordi che il vento porta via; di solito, dei ricordi ci si vuole liberare, ma saranno molto belli, allora!
Un saluto ancora "rovente" a tutti, in particolare a Lorenzo.
Sandra Greggio


Continuerà questo caldo asfissiante. Troveremo conforto nell'azzurro di queste pagine che questo mi raccontano:
Mariachiara Scala -La "ballata" di Michela -: Tragica storia narrata con efficace sintesi.
Anileda Xeka -il sole è il sorriso vero della vita-: Dolore profondo che, per essere lenito, vuole il buio totale, quasi fosse un allenamento al poi. Bella l'immagine dell'amore che ha cuore di bambina. Brava, sempre di più, Anileda.
Giuseppe Dabalà -Fiore di prato (canzone)-: Semplicemente deliziosa questa canzone d'amore. Complimenti Giuseppe.
Lorenzo Poggi -Un tramonto-: Versi dolenti e belli. Particolarmente quei "ricomponendo addormentati contorni/nella stanza del nostro fluire." mi sono piaciuti. Ma il senso è quel veder passare la vita, delusi da essa.
Guido Trinci -Mente:-: Mente quale forziere di ricordi confusi, aggrovigliati come nodo gordiano. La chiave potrebbe esserne la lama e la lama l'anima.
Gianni Langman -Tramonto-: Bella descrizione di un tramonto e del passare del tempo.
il passero -Arci S. Lazzaro-: Bella descrizione di S. Lazzaro di Savena. Mi torna in mente la deliziosa canzone di Guccini. Piaciuta molto. Bravo passero !
Maddalena Gatto -La bambola dai capelli azzurri-: Ricordi e rimpianti d'infanzia. Bei sogni, ben descritti, con una bella e triste conclusione.
Carla Conti (?) -Acqua-: Quell'acqua che scorre, pare metafora d'una vita densa d'emozioni che, col suo passare, s'affievoliscono. Belli tutti versi. Mi sono particolarmente piaciuti questi : "Di quale segreto/nutri le aride zolle/con quale limo/fecondi i miei campi".
Giuseppe Gianpaolo Casarini -E' una mamma maliziosa ?-: Decisamente si. Ed anche espertissima. Piaciuta molto.
Gabriele Renda -Mezzo gatto mezzo pardo mezzo…-: Disegno dell'infingardo elettore italiano. Pensare stanca…
Stefano Medel -Voltaggio-: Poche belle pennellate per descrivere un paese a cavallo tra Piemonte e Liguria. Piaciuta molto.
Enrico Tartagni -Dominatore delle stelle-: Dominatore dominato, da un ardente bacio sulla bocca.
Nora Demaj -Il passato-: Ed i ricordi che s'affievoliscono col passare del tempo inarrestabile. Bella molto.
A tutti un fresco saluto, per quanto possibile. A Lorenzo il mio grazie. Piero Colonna Romano


Carissimi Piero e Sandra, i vostri magnifici apprezzamenti
mi riempiono di gioia,soprattutto perché vi stimo
e come critici letterari e come poeti. Ancora una volta,
Grazie!
Antonio Teni


Per i poeti- Sandra Greggio- Antonia Scaligine e Piero Colonna Romano,
Il Gabbiano sentitamente ringrazia per i vostri preziosi commenti, per la poesia di Pinamare di Andora. Quelli, oltre ad essere i luoghi della memoria, emergono da quelle rocce, i ricordi del mio passato prossimo e della mia formazione artistica e professionale. nonché il coronamento della nascita della nostra Principessa Tiziana
Colgo l’occasione di salutarvi tutti, unitamente al nostro carissimo prof Lorenzo. Il Gabbiano
 

24/8/2011

Soltanto una boccata d'azzurro ci salverà. Questo sento:
Enrico Tartagni -Il bicchiere sul comodino-: Un gesto affettuoso, scatena una serie di domande sul perché dello stesso. E voli pindarici che portano verso le stelle. Il tutto..per un bichiere d'acqua sul comodino. Sempre più apprezzo il poetare d'Enrico. Piaciuta.
Matiachiara Scala -Amica melanconia-: Melanconica poesia sulla melanconia. Belli quei due versi finali. (mi sovviene una definizione, ma non ricordo fatta da chi, data della melanconia: "la melanconia è l'immagine snob della noia". Ovviamente c'entra nulla con la poesia di Mariachiara.)
Anileda Xeka -due sguardi che s'incontrano-: Fede estrema nell'amore e nei suoi atti. Bellissima l'immagine della nascita di due poeti dallo scambio di promesse d'amore. Bello quel costruire ponti tra due mondi, con un bacio. Bella tutta.
Angelo Michele Cozza -Scialbature in divenire-: Decisamente leopardiana questa analisi di sè stessi, degli altri e del mondo. Senza speranza, senza traguardi. Affascinante e bella. Complimenti.
Giuseppe Dabalà -Il vuoto da riempire-: Delizioso affresco d'una emozione, nata dal guardare quell'isola serena e rasserenante. Bella molto.
Lorenzo Poggi -Il vuoto da riempire-: Una ricerca… geologica di sé stessi, tentando di ritrovare identità perduta. Belle ed efficaci immagini ("quando su tutto /c'era il rumore del mare") che mostrano un anima angosciata. Decisamente bella.
Guido Trinci -Viaggiare:-: Una bella fatica, quindi, questo tentativo di mettere ordine e nella vita e nel mondo circostante. Bella, dura e priva di speranza di riuscita. Ma dovremmo provarci tutti. Piaciuta molto.
Gabriele Renda -Filastrocca dei crapuloni-: Non hanno pane ? Mangino briosche! Prima o poi la risentiremo quella frase.
Antonia Scaligine -Quando l'allegria finisce in nostalgia-: La sensazione che si prova, allo scorrere del tempo, quando termina una stagione della nostra vita e di ciò che è stato permangono in noi dolci ricordi, è descritta magistralmente in questa bella poesia. Brava molto.
Stefano Medel -Vento sopra,-: Quadretto naif, molto piacevole.
Il Gabbiano -Tripoli: l'ultima battaglia-: Cronaca d'una fine annunciata, descritta bene dal nostro gabbiano. Mi si consenta una riflessione: non ho nostalgia né per Gea della Garisenda, né per l'impero occupante (troppo spesso crudelmente) e colonizzante. Ed oggi assisteremo al solito film già visto e rivisto: la corsa all'accaparramento di risorse non nostre. A spese dei soliti bongo- bongo che, tanto, questo meritano.
Sandra Greggio - Applausi convinti. Freme di sentimento questa bella poesia. Sei decisamente brava e sempre più convincente.
Nora Demaj -"Quale mondo"-: La immagino dedicata a tutti quelli che, aspirando ad una vita degna, affrontano quelle traversate. E perdono la vita "per conoscere la giustizia".
A tutti un caro saluto. A Lorenzo il magnifico un grazie. Piero Colonna Romano
 

23/8/2011

Boccheggiante, aspiro questo azzurro e così mi si schiarisce (almeno spero…) la mente:
Enrico Tartagni -Lo spaziale-: Non c'è salvezza insomma. Ci si perde nello spazio dei nostri sogni e, come là, si è soli al risveglio. E quella "mano gelida di Dio" sparita. Terribile il senso, bella la poesia.
Mariachiara Scala -The show must go on-: Sofferenza estrema in questo interrogare la vita. Pulsioni e dubbi, amarezze e rimpianti, tutto questo ci racconta, con bel poetare, Mariachiara. Brava.
Anileda Xeka -non so dare un nome a ciò che provo-: Nostalgia è proprio quel nome. Intensa e convincente. Complimenti.
IAllonardo -Ombrellone-: Spiaggia agostana vissuta indagando altrui. Bellissimo quell'ornare d'ombra.
Gabriele Renda -Gronda sangue-: Buona questa sottolineatura dell'ipocrisia del nostro. Ma la sua storia è parallela a quella dei suoi amici. Al termine
Armando Bettozzi -M'arazzo…tutto quanto!- Forse Marazzo, fatti i confronti con l'intera classe dirigente, s'è detto che, in fondo, quel che lui ha fatto è peccato veniale, anzi forse neppure peccato, rispetto alla criminalità diffusa che siede nelle poltrone del potere. E ne ha tratto le conclusioni.
Nora Demaj -Dicono che…-: Bella serie di rifiuti. Ed al fine resta la speranza…di non essersi ingannati. Per vivere.
Antonia Scaligine -Ogni passo una visione…-: Elegia al vino. Se ne sente l'odore di quei tini, la musica di Pan. Danze in baccanali. Ed è giusta la stagione: parliamo di vino, nettare degli dei. Parliamone con la poesia di Antonia, della quale ci si può inebriare. Complimenti.
Lorenzo Poggi -Aria di pioggia-: Potrebbe essere metafora della nostra situazione politica ed è un invito a rimboccarsi le maniche, senza attendere benefiche piogge. Ma Lorenzo usa bellissime immagini, scaturite dal suo sentire e dalla sua anima poetica. E ci delizia. Bravissimo.
Il Gabbiano -Pina Mare di Andora-: Quanti amori hanno visto le rocce di Pinamare ! Bellissima la descrizione di quell'angolo di paradiso. Se ne sente il profumo e lo sciabordio del mare contro gli scogli. E quanto tenero romanticismo nel raccontare di un amore. Bravissimo.
Sandra Greggio -Io ci sarò-: Credo sia una delle migliori poesie di Sandra. C'è amore solidale, complicità, rassicurazione. Ed è un profondo sentimento quello espresso con alta poesia. Applausi.
A tutti l'augurio di fresche giornate. Un saluto ed un grazie al nostro indispensabile vate. Piero Colonna Romano

enrico tartagni: ci trasporta nello spazio con delle belle immagini poetiche, ma anche lassù, c’è solitudine. Mariachiara Scala: da dove tanta rabbia contro la vita? Certo, anche questa è la vita, anche questi aspetti ha la vita, ma ci sono anche quelli positivi; coglili! E sarà tua sposa. anileda xeda : può capitare a tutti, ma prima o poi, il nome si trova, intanto c’è l’emozione senza parole.Dalle profonde riflessioni di Nora Demaj, mi soffermo, in particolare, su due, pur essendo tutte valide; oggi conta più l’apparire che l’essere, vero, e attorno a questo secondo me ruota tutto. Il sogno: evasione, fuga? No, un aiuto per affrontare meglio la realtà. Complimenti, Nora. Lorenzo Poggi: c’è aria di pioggia, ma perché aspettarla? Finché non  arriva, ci si deve sporcare le mani col fango, sperando che giunga e nell’attesa, si deve inventare. Spero di aver recepito il messaggio di questa poesia, che ho trovato molto bella, ma non di facile interpretazione. Stupenda dichiarazione d’amore de Il Gabbiano; e inquadrata in una cornice che sembra dipinta.

Grazie a tutti e a domani
Sandra Greggio
 

Belle parole adagiate su questo sfondo celeste
Lo Spaziale. Sopra le nuvole
dissipate allo spuntar di un Sole luminoso
io vado   ,enrico tartagni , molto bella
The Show must go on
 Vita t'avevo detto "Sì"
 Se "No" che vita è.
Mariachiara Scala il gusto della vita ..sono l' emozioni
non so dare un nome a ciò che provo, anileda xek , pensiero  tra certezza e
dubbio
Ombrellone vite,sguardi, parole..
 un po' di vita al sole.che se ne va via  con l'estate. IAllonardo
Dicono che... Nora Demaj   la vita è una sfida con il tempo .brava
Aria di pioggia ,C'è da ballare nel tempo del fango.
C'è da inventare la pioggia ed il vento. Lorenzo Poggi , anche la tua è
molto bella
 Pina Mare di Andora Anche i bianchi gabbiani Si alzavano in volo
 Di giovani innamorati Che non sfioriranno mai! Il Gabbiano ,dolcissima
Io ci sarò  Sandra Greggio  ci sei. bella poesia
Un saluto a tutti Antonia Scaligine
 

22/8/2011

Stefano medel: riflette una situazione in cui di frequente ci si trova, non trovare o non avere le parole; molto bella. Pasquale Di Meo: ricca di sentimento in un contesto tipicamente romantico. enrico tartagni: ritratto con rapide pennellate di un sacerdote e di Pirro, il cane; molto originale e significativo l’ultimo verso. Mariachiara Scala: continua a raccontarci di sé, questa volta di un incontro d’amore e di un Re, che, a dire la verità, non conta molto per lei. anileda xeda: splendida, non aggiungo altro, perché sarebbe superfluo. Fausto Beretta: che bell’immagine quei “petali di pensieri a terra” , ma che peccato non seminare ancora! Renzo Montagnoli: atmosfera mitologica suggerita da un ambiente ricreato con suggestive immagini; ma Afrodite si guarda solo, altrimenti il sogno svanisce. G.G.Casarini: la storia di un amore tradito attraverso un fiore; bellissima! Nora Demaj: sempre condivise le tue riflessioni, in particolare oggi; “amare è l’unica via di sopravvivenza”.

Un saluto ed un grazie a tutti, al nostro Faro, in particolare.
Sandra Greggio
 

Sale la temperatura verso calor di fusione. Faccio impacchi d'azzurro e questo il risultato:
Stefano Medel -Senza parole-: Deliziosa. Anche io senza parole. Bravo Stefano.
Pasquale Di Meo -Lacrime di un amore-: C'è da augurarsi prati all'inglese, caro Pasquale! Piaciuta perché detta con gran sentimento.
Enrico Tartagni -In questa foto (Don Francesco Fuschini)-: Non sapevo chi fosse ma, incuriosito, ho fatto qualche ricerca. Grazie, Enrico, per avermi fatto conoscere anche questo personaggio, attraverso la tua poesia. (e preciso che ciò che penso non corrisponde esattamente -e neppure alla lontana- a ciò che pensava don Francesco)
Mariachiara Scala -Brava ragazza-: Un incontro salvifico che cancella complessi e porta al realizzarsi. Piaciuta molto.
Anileda Xeka -mio padre scriveva sulla terra l'Eterno con le rose-:Dolcissima dichiarazione d'amor filiale. Ci vuole una particolare sensibilità per trarre quella conclusione. Sensibilità e capacità d'osservare e capire. Brava Anileda.
Fausto Beretta -Pensieri a terra-: Triste e rassegnata questa rinuncia. Bella e piaciuta.
Renzo Montagnoli -Creta-: Quanti ricordi può riportare alla mente l'atmosfera di un luogo ! Bellissima quella rinuncia a realizzare un sogno (forse una speranza) temendo che svanisca. Applausi meritati.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Quelle tenere viole-: Può un amore tradito portare a rinunciare all'amore ? E la risposta pessimistica è "…la zolla si seccò,/le viole spense, spento l'amore che la animava." Bella e piaciuta.
Alberto Colagiovanni -Madonnina dei monti-: Preghiera in un santuario, detta con sentimento.
Gabriele Renda -La brunetta gran chassis-: Graziosa descrizione d'una maggiorata, voluta, agognata, bramata e….sognata.
Sandra Greggio - Gigi me toca- Omaggio all'unità d'Italia perché in ogni regione, con cambio di dialetto e di nome, v'è un Gigi, un Ciccio, un Nando ecc. Ed anche la stessa maliziosa furbastra….
Nora Demaj -Sperare-: E' così: la speranza è l'ultima a morire. Auguri.
Un caloroso (gradito ?) saluto a tutti i sitani. Un grazie al sommo Lorenzo. Piero Colonna Romano
 

21/8/2011

Benvenuta a Carla Composto e alla sua bella poesia, che rievoca giochi di bimbi durante un temporale; piaciuta molto, specie l’ultima strofa. Armando Bettozzi: mi unisco alla tua struggente preghiera e la faccio mia. enrico tartagni: quanto poco basta per “dipingere” un pianto; molto bravo. Mariachiara Scala: fiducia nei giovani, con tante belle immagini positive, tranne quel “si ritirano se la vita li sbatte ad un muro”, ma subito superata, questa lieve incrinatura. Brava. anileda xeda: che fatica sognare da grandi! Molto piaciuta la metafora delle chiavi. Ancora l’immagine dei cassetti in Fausto Beretta: a che cosa li paragoniamo? A tutto, mi pare, ossia, alla vita. Antonio Teni: non ho parole, mi ha preso la sindrome di Stendhal. Stupenda! Lorenzo Poggi: un momento difficile, che richiede un augurio particolare, ma , nonostante tutto, la poesia non ne risente, minimamente. Stefano Budicin: chiedo perdono, ma avrei due interpretazioni; è un desiderio, quell’alga o rappresenta l’attenzione anche per le cose che nemmeno si notano? L’alga rispetto alle conchiglie. Nora Demay: sempre profonde le tue riflessioni; meglio non fare passi indietro, Nora, anche se a volte si è tentati di cedere.

Un augurio di “buona poesia” a tutti e un grazie al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio
 

Soltanto da questo azzurro un poco di frescura. E queste le mie emozioni:
Carla Composto -Durante un temporale-: Benvenuta nell'azzurro Carla. Bella descrizione di giochi infantili durante un temporale.
Armando Bettozzi -Supplizi inenarrabili t'ho dato-: Piena di religiosità e fede. Appunto, bella preghiera.
Stefano Medel -Morrison-: Omaggio ad un grande della musica rock, ben scritto.
Enrico Tartagni -Un pianto-: Un volto addolorato, ben dipinto con tre veloci pennellate.
Mariachiara Scala -Largo ai giovani - Fede nei giovani che condivido. Ok Mariachiara.
Anileda Xeka -I sogni sono le ali segrete dei bambini-:Riflessione amara ma quanto vera ! Potessimo conservare animo da bambini per sempre! Bella e piaciuta.
Fausto Beretta -Cassetti pieni di tutto-: Ed ecco che, quasi la prosecuzione della precedente, Fausto ce li dice pieni di tutto: gioie e dolori. Piaciuta.
Antonio Teni -Passaggi-: Deliziosi passaggi, deliziosi versi, ricchi di poetiche immagini. Quell' "istante divenne diamante", quel "soffio di gelsomini", quel "Le albe ci hanno vestito d'azzurro" mi hanno incantato. Applausi ad un grande poeta.
Lorenzo Poggi -In cura-: Il titolo esime dal porsi domande. Nei tuoi confronti grande solidarietà ed un augurio affettuoso. E la poesia è la tua di sempre e, come sempre, apprezzata.
Stefano Budicin -L'alga scura-: Quell'alga potrebbe essere metafora di un desiderio che, fortemente, si vuol realizzare. E Stefano ce ne narra la genesi fino al suo svanire. Piaciuta.
Gabriele Renda -Manicomio Italia-: Concordo. Un pensiero: Cameron ha assoldato, per uscire dalla crisi in cui versa l'ordine pubblico in Gran Bretagna, un detective americano. Perché non, analogo atto, non la fa il commercialista Tremonti ? Sul mercato ne troverebbe a bizzeffe di economisti in grado di tirarci fuori dal pantano. Dal premier indiano, a Krugman, ai politici cinesi, ci sarebbe soltanto l'imbarazzo della scelta. Qualunquismo ? Ebbene si, vista la qualità della nostra classe dirigente.
Nora Demaj -Nel sogno…-: Infatti non solo non è possibile fare passi indietro ma servirebbe a nulla. Ma Nora ci racconta delle sue emozioni, dei suoi desideri, delle certezze e dei dubbi e guarda alla strada percorsa con profonda amarezza. Bella e piaciuta.
Sandra Greggio -Eliotropio-Inversione di rotta-: Bello quel descrivere girasoli che perdono la testa ed immaginare un'altalena felice è esercizio d'alta fantasia. Piaciute entrambe.
A tutti una serena domenica. Un grazie al nostro vate. Piero Colonna Romano
 

Ringrazio Sandra Greggio e Piero Colonna per il loro commento, tanto gradito perché espresso da poeti che apprezzo molto.
Buon caldo.
Angelo Taraschi
 

20/8/2011

Ecco le emozioni della pagina odierna. Angelo Taraschi: da una verità indiscussa (verso 1) ad una stupenda chiusa; il dolore può essere vinto e chi ci riesce diverrà immortale. Come non ricordare la chiusa de “Il canto notturno” di Leopardi (sia che si nasca uomini o animali, “è funesto a chi nasce il dì natale”). Complimenti, Angelo! Maurizio Trapasso: poesia molto delicata, proprio come i petali e anche le parole, per chi è in grado di trovarle. Magari fossero tanti! Mariachiara Scala: che originale! Brava, deliziosa. anileda xeka: il ciclo della vita nelle tue riflessioni, ricche di significato e che fanno molto riflettere; poesia esistenziale. G.G.Casarini: varie proposte su dove collocare i sogni; la scelta va al vulcano ma, in ogni caso, l’importante è trovare un luogo ben custodito. E non perderli, mai!Angelo Michele Cozza: tante le reazioni alla tua poesia d’amore, ma quel bacio? Era la più importante, vero? Il Gabbiano: un inno alla vita, con le sue inesauribili ricchezze; direi che c’è solo da leggerle, apprezzarle e scegliere. Lorenzo Poggi: non facile definire la poesia, ma Lorenzo ci offre tante immagini efficaci; tra tutte, molto piaciuta quella del pastrano multicolore. Un “caldo”saluto a tutti ed un grazie a Lorenzo, sempre presente.
Sandra Greggio
 

Altra boccata d'aria fresca da questo azzurro ed altre emozioni. Queste in me nascono:
Gabriele Renda -Fiamma inglese-.: Fiaccola d'anarchia ? Bakunin e "Il diavolo a Ponte Lungo" mi sovvengono. No, caro Gabriele, non è la fiaccola dell'anarchia che spinge questi uomini a ribellarsi ma un desiderio d'altro ordine. Dall'Inghilterra alla Spagna, all'Africa del nord, al Medio Oriente c'è un unico desiderio, ormai non più sopprimibile, di giustizia e di vera democrazia. Parrebbe un nuovo e ben più efficace '68. Soltanto dalle nostre parti sonnecchiamo. Ipnotizzati dai media.
Angelo Taraschi -Il dolore-: Splendida riflessione sul dolore, che accompagna e condiziona la vita. E ottima la ricetta. Molto bella e leopardiana questa poesia. Bravo.
Stefano Medel -Montagna notturna-: Bella descrizione d'una discesa a valle. Bella descrizione di uno stato d'animo.
Maurizio Trapasso -Ti penso, ti sogno, ti cerco-: Belli quei versi iniziali "Morbide parole/come petali di fiore prezioso", preludio ad una delicata dichiarazione d'amore.
Enrico Tartagni -La mente-: Quel binomio "mente/niente" dolente e ripetuto, ci racconta della consapevolezza del vuoto che sentiamo dentro. E quel bisogno di tornare bambini, narra della delusione d'una vita. Molto bella.
Mariachiara Scala -(Di)Battito in ospedale-: Piacevole calembour, con innamoramento finale.
Anileda Xeka -da bambini si crede che tutto sia infinito-: Forse dovremmo augurarci che abbia ragione chi crede nella circolarità del tempo. Nascita, vita, morte, rinascita, vita, morte ecc. Chi a questo crede (e cioè tutti i fedeli di religioni politeiste) non si pone i tuoi problemi, cara Anileda. Trovo bellissimi i versi di chiusura da "se solo l'autunno…." al termine. Complimenti.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Tetralogia: Dove mettere i miei sogni ? I sogni e gli elementi aristotelici-: Ottimo sistema per proteggerli, i propri sogni. Non per scoraggiarti, ma Aristotele ce lo racconta cosa accade all'alba ? Piaciuta molto questa poesia.
Angelo Michele Cozza -Ho scritto per te una poesia d'amore-: Apprezzabile sforzo e, se è vero che la costanza dà sempre buoni frutti, auguri. Piacevole e piaciuta.
Il Gabbiano -La vita è meravigliosa-: Bello questo inno alla vita. Belli i versi, sincero il sentimento che l'ha aspirata. Complimenti.
Lorenzo Poggi -La poesia-: Ottime definizioni di cosa sia la poesia. E vi appare tutto il tuo scetticismo, in quei versi che dicono "C'è chi ci mette l'anima/e chi ci mette la penna" perchè l'una sembra escludere l'altra, mentre il connubio è inevitabile. Molto bella la chiusa. Bravo, come sempre, Lorenzo.
Con l'augurio di un felice weekend per tutti, mi avvio verso una piscina. Un caro saluto al nostro illuminato Lorenzo. Piero Colonna Romano

19/8/2011

Nonostante il caldo soffocante, ecco finalmente un po' di refrigerio in questa pagina. bruno amore: deliziosamente descritta questa attesa, complimenti! Gabriele Renda: altra figura femminile, "regina dei cuori", all'inizio, un po' stilnovistica, quasi. Mariachiara Scala: l'amore scoperto tra paura e sofferenza, poi portato in alto. Poesia molto sofferta, ma altrettanto bella. Originale l'immagine dei poeti che ci offre anileda xeka. Piaciuta molto, specie il finale. G.G.Casarini: i ricordi; meglio non svegliarli, ma il fatto è che tornano, sempre, almeno secondo me. Molto bella l'immagine delle voci. Lorenzo Poggi: pungente satira, espressa mirabilmente, come sempre Lorenzo sa fare. Nora Demaj: stupenda immagine di come l'amicizia dovrebbe essere; con la speranza che ce ne siano tante di così.
Un caro saluto a tutti ed , in particolare, al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio


Caldo africano e ricerca di refrigerio. L'azzurro è un buon rimedio e mi racconta questo:
Bruno Amore -Il convegno amoroso.-: Con l'eleganza di un raffinato viveur d'altri tempi, Bruno ci narra tutto, ma proprio tutto, quel che accade prima, i preparativi e la conclusione sognante di un incontro d'amore. Piacevolissima a leggersi. Piaciuta molto.
Gabriele Renda -Regina di cuori-: Tutto il romanticismo di Gabriele, esposto con sentimento. Complimenti.
Carlo Chionne -Casus vitae-: Proprio così, caro il nostro Fedro sempre attuale. Ma insegnamento difficile d'attuarsi. Sempre all'altezza ? Proviamoci, ma…
Enrico Tartagni -Il mio infinito-: Con la mente ha navigato nell'infinito, per poi rendersi conto che l'infinito può anche essere una notte piena di stelle, il bisbiglio di pioppi al vento, che passano attraverso "come un regalo di questa mia finestra dentro al cielo". E raggiungono la porziuncola dell'anima. Molto bella.
Mariachiara Scala -Ancora-: Timoroso innamoramento. Si vorrebbe dare ed avere tutto, temendo di darlo…male. Bei versi che scaturiscono dall'anima.
Pasquale Di Meo -Vorrei essere pioggia per accarezzare il tuo viso-: Questa sì che è una dichiarazione d'amore !
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Ombre dall'aspetto vano-: Inseguire ricordi, forse dolorosi, e non riuscire a metterli a fuoco. Vani come ombre su mura. Complimenti.
anileda xeka -I Poeti indossano giacche usate-: E ci racconta della… flessibilità del poeta. Pare dirci che si possono sostenere, poeticamente, tesi di diversa…taglia, anonimamente. Non vorrei rinfocolare polemiche ma ciò è possibile quando non parla l'anima. E non è il caso di Anileda.
Lorenzo Poggi -Viale del tramonto-: Bella illustrazione di questa Italia. Non c'è verso che non ne sia efficace metafora. Riusciremo a rompere quelle sbarre ? Molto incisiva, molto piaciuta.
Sandra Greggio -Essenza-: Applausi. Questo sentirsi donna e questo esprimerlo con alta poesia, questi merita. Bravissima.
Nora Demaj -Amico mio-: Un incontro, un sogno. Bellissima descrizione di un bellissimo rapporto d'amore ed amicizia. Complimenti.
A tutti l'augurio di trovare ambienti ben condizionati. Unica alternativa: navigare in questo azzurro. Un caro saluto al nostro nocchiere. Piero Colonna Romano
 

18/8/2011

Estate rovente e refrigerio viene da questo azzurro, sempre più appagante. Oggi questo mi ispira:
Lorenzo Poggi -Clochards-: Non si ferma la vita, passa come un treno privo di stazioni. L'emarginazione ed il rifiuto di chi è "diverso", sempre più evidente. E la compassione del poeta ce lo narra con versi pieni di poesia dolente.
Carla Conti (?) -Ordinata barbarie-: Qualcuno ha posizionato in quelle zone il paradiso terrestre. Oggi Carla ci narra delle atrocità d'una guerra portatavi per…normalizzare. Usa la prima persona ed il racconto è drammatico e magistralmente condotto.
Bruno Amore -Non ammazzare…ancora-: E Bruno ci riporta alla memoria altre stragi, altra disumanità, con intenso sentire.
Armando Bettozzi -Er vermine coraggioso e la gazza risentita-: Risuona, ovviamente, Trilussa e Atmando è particolarmente efficace con questo suo poetare. La morale ? Zitti e buoni: non si disturba il manovratore.
Gabriele Renda -Pace in terra (afgana)-: Attento cronista, Gabriele ci narra l'ultima trovata dei nostri governanti: abituati a corrompere pensavano di poterlo fare dovunque. I talebani ringraziano e…sparano addosso ai nostri. Che sia per alzare il prezzo ?
Carlo Chionne -Asinus e leo venantes-: Ancora Fedro (precursore di Trilussa) ed i suoi insegnamenti. E sempre complimenti, per le deliziose traduzioni che ci regala, a Carlo.
Enrico Tartagni -L'ultimo bivio-: Ma l'abbiamo questa possibilità di scelta ?
Mariachiara Scala -Sirena-: "La catena che ti tiene libera", cioè la peggiore schiavitù: quella della libertà condizionata. Molto intensa e piaciuta.
anileda xeka -ho perso qualcosa ma non so cosa, qualcosa d'importante-: Descrizione, efficacissima, d'una sensazione che tutti abbiamo provato: ho dimenticato di fare o prendere qualcosa, ma cosa? Immagini poetiche molto belle ("farfuglio un cielo d'aquiloni") per dirci dello smarrimento di chi è rimasto senza guida. Molto bella.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Il mulo di Alicudi- Nettamente migliore delle illustrazioni di un depliant turistico, questa racconto d'un isola di sogno. Applausi.
Nora Demaj -Quale poesia-: Forse Nora ci racconta della vera motivazione al poetare. Svuota la mente, copre la solitudine, in definitiva aiuta a vivere. E concordo.
Il Gabbiano -Montisola-: Potrei dire, banalmente, che questa è bella descrizione di un bel borgo italiano. Ed in effetti è così. Ma Il Gabbiano, con queste sue descrizioni appassionate, dice di più. Dice che, a queste bellezze che ci circondano, bisogna guardare con occhi e cuore di poeta.
Sandra Greggio -Capita-: Epoca di consumismo e ne è simbolo il supermercato. Sandra, e noi con lei, si sente soffocare. Unica speranza di salvezza il mare.
A tutti un cordiale saluto ed un grazie. Piero Colonna Romano

16/8/2011

Bellissima pagina. Tra tutte, Tasche di fiori di Carla Conti. Mi hanno emozionato molto anche; Dall'alberato già si staccano le foglie di Angelo Michele Cozza, riflessiva e profonda. a Monica di Fernanda Battagliese. Lapidaria e dolente, lo trovo molto vicina al mio sentire.
Do il benvenuto tutti i nuovi poeti del sito. ( Nora Demaj dal nome direi che sei anche tu albanese, Benvenuta) e un saluto a tutti i "vecchi" amici di penna
Ringrazio di cuore il poeta Piero Colonna Romano per i suoi generosi commenti e la poetessa Sandra Greggio entrambi sempre presenti in questa pagina.
Un saluto e un Grazie speciale a Prof. Lorenzo.
ps. qui, per quanto riguarda alla pubblicazione, ho fatto i primi passi e sono cresciuta anche per quanto riguarda alla poesia, e si sa prima o poi si ritorna sempre a casa. Grazie di tutto.
anileda
 

Il caldo si fa sentire! Ieri ho dimenticato di commentare due poesie, entrambe valide e degne di essere considerate. Mi scuso e, approfittando del fatto che oggi le ritrovo, le commento ora. Lorenzo Poggi: un mare visto da un’angolazione diversa, quello che resta di lui, le spoglia. Bella tutta ma, in particolare, piaciuta la prima strofa (quel “battimani di squame”!). Gabriele Renda: quando mai riuscirò ad essere anch’io ironica nelle mie poesie? E, aggiungo, ad avere quelle misure?
Sandra Greggio

 

15/8/2011

Pagina ferragostana, calda ma di rilassante azzurro. Questo mi racconta:
Angelo Michele Cozza -Dall'alberato già si staccano foglie-: Già, questo tempo che scorre…circolare. In effetti già da tempo mi annoia vedere le stesse immagini e mi chiedo se non siano sempre le stesse riciclate. Bollino nero, rosso, cangiante. Un consiglio agli anziani: bere acqua (inquinata ?) e mangiare frutta (avvelenata). Stare in casa e attenti ai colpi di calore. Mai vista una stagione così (?). Ma se sono sempre tutte eguali ! Che palle ! Ma Angelo ci spiega il perché di questa punizione: siamo "disubbidienti espulsi dal cielo" ed inoltre "parliamo di tutto senza comprendere niente" ,"noi sedicenti dotti di nulla". Ballata dell'inutilità e della noia ben raccontata.
Lorenzo Poggi -Cosa ci aspettiamo dal mare-: Lu tue poesie, dense di amarezza, invitano a riflettere sulla condizione umana, sul suo smarrimento. Stile Poggi che colpisce come pugno nello stomaco. Sempre più bravo !
Carla Conti (?) -Tasche di fiori-: C'è tutta la delusione di chi, ad un tratto, tira le somme della propria vita. Dato tanto, resta più nulla. E dentro tristezza, per quella che pare la propria inutilità. Ma Carla, poetessa sopraffina, continuerà, col suo bel poetare, a darci attimi pieni di sorrisi e di riflessioni. Noi continueremo a ringraziarla di questo.
Gabriele Renda -Misure anti crisi 90-60-90-: Diciamo ai supporters di B.: ti è piaciuta la bicicletta ? e allora pedala.
Carlo Chionne -Vulpis in puteo-: Altra lezione di vita da Fedro per il tramite di Carlo. Grazie.
Stefano Medel -Noi i pazzi-: Bel tema. Ci sarebbe da discettare a lungo sulla proposta di Stefano.
E mi torna in mente la frase di Gandhi,: "Questo messaggio lo dedichiamo ai folli. A tutti coloro che vedono le cose in modo diverso.
Potete citarli. Essere in disaccordo con loro, potete glorificarli o denigrarli, ma l'unica cosa che non potete fare è ignorarli. Perchè riescono a cambiare le cose.
E mentre qualcuno potrebbe definirli folli, noi ne vediamo il genio. Perchè solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero."
Enrico Tartagni -Occhi alla vetrina-: Anche questa, come molte altre d'Enrico, è un interrogarsi, un guardarsi dentro, quasi stupiti da ciò che vediamo. Continuamente e riguarda tutti. Da Eraclito (o da Talete, a scelta) in poi quel "chi siamo ?" è domanda priva di risposta.
Simone Magli -Un uomo a pezzi senz'amore-: Altro tema intrigante: la necessità, per vivere, d'avere e dare amore. Detto con grande poesia dal bravissimo Stefano.
Fernanda Battagliese -a Monica-: Un colpo di pennello e nasce, da un animo poetico, bella immagine, col sigillo di "una farfalla nel sole".
Mariachiara Scala -Sogno d'una notte di mezzo agosto-: Sempre belli i tuoi versi, sempre belli questi sogni.
Anileda Xeka -dolore-: Quanto possono mutare la realtà le pene di un anima. Piaciuta molto.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Ricordando Pirandello-: E qui si potrebbe discettare a lungo su quasi ogni verso. Chi siamo ? Siamo quello che altri vedono in noi ? Mi permetto di ricordare (forse a risposta) Schopenauer ed il suo velo di Maya. Un cordiale saluto.
Sandra Greggio -Contrasto-: Bellissima e dolente. Ricca di immagini poetiche. Brava una volta di più.
Nora Demaj -Detesto la falsità- Credo valga, ciò che hai scritto, per quasi tutti. Ma, a volte, la verità è talmente dolorosa che, forse, meglio nasconderla. Piaciuta molto.
A tutti i sitani l'augurio più affettuoso per un sereno ferragosto. A Lorenzo, assieme a quello, il mio grazie, sempre.
Piero Colonna Romano


Un'altra bella pagina azzurra, come il mare. A.Michele Cozza: siamo a Ferragosto, festa dell'estate, ma già si staccano le foglie. Il ripetersi sempre uguale, nella sua ciclicità; ma perché , pur essendo vero quanto affermi, non provare ad essere protagonisti, invece di testimoni? Siamo noi gli artefici. Carla Conti: quanta amarezza, anche se espressa in modo superbo, come sempre. Montale: "questo solo oggi possiamo dirti, ciò che non siamo, ciò che non vogliamo"; eppure, nel suo pessimismo, trova un "varco", una "maglia rotta" nella rete, una via di fuga. Speranza è termine troppo forte? Carlo Chionne: Fedro universalmente valido, sempre, quale debito nei suoi confronti! Stefano Medel: chiunque si evidenzi rispetto alla massa si mette in gioco e viene criticato. Pirandello: i suoi personaggi scambiati per folli nel momento in cui si tolgono la maschera che serviva per vivere in società, ma li soffocava. Ed ecco la tematica di G.G.Casarini: poesia molto piaciuta, con una proposta finale, che potrebbe essere una risposta, "circospezione". enrico tartagni: interrogativo esistenziale; Dante, Inferno, canto XXVI "Fatti non foste per viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza"(Ulisse). Ben vengano gli interrogativi, anche se senza riposta, ma ci fanno sentire vivi, uomini! Simone Magli: siamo fragili, schiacciati dal mondo, ma l'amore ci aiuta, sempre. Fernanda Battagliese: "la bambina portava le sue lacrime a spasso", deliziosa immagine, unitamente a quella della farfalla. Anileda Xeke: il freddo del dolore in estate, sotto l'ombrellone: terribile. Nora Demaj: il coraggio di affermare come si è, soprattutto schietti, in una società che, per questo, ti può emarginare. Ma continua! Hai il mio appoggio.
Un saluto a tutti ed un grazie per l'apporto dato. Un saluto particolare a Lorenzo, instancabile.
Sandra Greggio


Al Responsabile e Curator del Sito
agli Amici poeti versatori lirici
ai gentili Lettori anche curiosi
agli zelanti ed assidui Commentatori

un Buon Ferragosto
lieto alllieti la giornata Vostra

ringrazio poi dell'attenzione data alle mie nugae
e distintamente Tutti Lor saluto
gg casarini
 

14/8/2011

Nonostante il clima di vacanza, i poeti lavorano e anche molto bene. La pagina odierna mi regala tante emozioni. Alberto Colagiovanni: un fischio di un treno per sognare. Mi ricorda "Il treno ha fischiato" di Pirandello, in cui il povero impiegato volava…con la fantasia. Complimenti e benvenuto! G.G.Casarini: affinità tra i pensieri dell'albatro e i tuoi: che bellezza! Solo che l'albatro è proiettato nel futuro e li disperde al vento, mentre i tuoi, che sono ricordi, li bruci. Decisamente stupenda, anche nei termini che usi (quel "pelago"!!!). Salvatore Armando: mi hai strappato una lacrima e questo è il mio commento. Lorenzo Poggi: sarcasmo, ironia, polemica, ma sempre con buon gusto, sempre con immagini efficaci, che si addicono a chi fa alta poesia. Carla Conti: un uomo che "ignaro" lavora una terra ricca di reperti ed un elefante che ne trova uno. Molto originale, brava! Gabriele Renda: rievocazione del fascismo, con allusioni ai nostri giorni (Ballarò). Ironicamente bella, anche nel titolo. enrico tartagni: credo che nessuno sia una "delusione" per il Signore. Simone Magli: se mi cimentassi in una risposta, aiuto! Ma la tua poesia magica lo è, questo è certo. Mariachiara Scala: la ricerca incarnata di volta in volta in varie figure, ma nessuna spiega Dio in modo razionale, vero? Poesia sconcertante, che pone interrogativi. Romantica descrizione di una notte famosa, quella de Il Gabbiano, notte che mai morirà. Piaciuta, molto. Nora Demaj: fermamente convinta che il tuo "amore platonico" può esistere ed essere stupendo. Michela Turchi: dopo aver catturato la preda, la sofferenza del falco. Immagine forte, decisamente super!
Credo di non aver dimenticato nessuno, oggi.
Buon Ferragosto a tutti, in particolare al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio


Anche questa è bella pagina azzurra, cresce la qualità di chi vi scrive, cresce il piacere di leggervi. Questo m'ispira:
Alberto Colagiovanni -E' sera di un giorno di festa-: Ben arrivato nell'azzurro. Interessante il tema proposto: vivere nello squallore ed aggrapparsi a qualcosa che ciclicamente ritorna per continuare a sperare.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -L'albatro di Vulcano-: Forse è la mancanza d'ali e quindi l'impossibilità di volare verso bianche spiagge, che fa sperare che i propri pensieri (i propri dolori) fondano nel fuoco del vulcano. Ho rivisto nere spiagge e spiagge di pomice. Piaciuta.
S.A. Santoro -Tabacco e amore-: Bella dedica, nostalgica e piena di riconoscente amore, ad una persona che oggi si sa essere stata importante per la propria vita. Bello questo narrare di dolci ricordi.
Lorenzo Poggi -Omertà-: Col suo stile asciutto e sferzante, Lorenzo punta il dito contro una delle piaghe del nostro paese. E ci dice, sconsolatamente, che è malattia incurabile con quegli ultimi cinque versi. Bellissima poesia, da applausi convinti.
Carla Conti -Trasimeno (Delenda Chartago)-: Questa volta Carla ci narra della battaglia di Tuoro dove, più o meno nel 215 a.c., Annibale distrusse le truppe romane. Di quella battaglia Carla immagina di ritrovare i resti, le polveri, i teschi. Con bella poesia.
Gabriele Renda -L'uomo che pettinava le bambole-: Finiti i tempi del servilismo ? Già oggi si chiama "opportunità politica".
Stefano Medel -La notte-: Efficace descrizione d'una notte da incubo e desiderio che termini per volare, liberi, altrove.
Enrico Tartagni -Desiderio-: Già possiamo fare proprio nulla. Strana preghiera.
Simone Magli -Rievocazione-: Da una rievocazione storica lo spunto per una domanda sulla qualità del medioevo.
Mariachiara Scala -L'uno nel cuore dell'altra-: Dicotomia tra amore umano ed amore divino che paiono inconciliabili. Amara la conclusione: quell'amore terreno ha dato frutto amaro. Ottimamente raccontata e bella.
Il Gabbiano -La notte delle stelle cadenti-: Bella descrizione della notte dei desideri (accidenti, mai appagati però).
Nora Demaj -Amore platonico-: Quanta delusione in quel "…Platonico…" finale ! Ma bellissima la descrizione, per niente platonica, dell'amore. Piaciuta molto.
Michela Turchi -Ho parlato con un falco-: Ineluttabile la scena di caccia quanto ineluttabile il migrare di un cuore nella sofferenza altrui ? Bella e piaciuta.
A tutti una serena domenica. A Lorenzo il più caro dei saluti. Piero Colonna Romano


Commento
Un sentito ringraziamento a Sandra e Pietro.
Roberto
 

13/8/2011

Ecco le emozioni che mi suscitano alcune poesie di oggi, senza nulla togliere alle altre. Mariachiara Scala: sempre più brava! Quello che noi siamo, espresso con stupende metafore. G.G.Casarini: sembra quasi un racconto espresso in poesia, e che poesia! Molto bella, complimenti! Affascinata da "Puglia" di Salvatore Armando , che descrive (in endecasillabi perfetti) la sua regione, intrecciando sentimenti di amore e di delusione. Bottiroli: splendida storia d'amore (quella "silfide" di sapore mitologico!), inquadrata in un ambiente descritto in modo mirabile. Simone: il mondo attraverso gli occhi dell'amico fedele dell'uomo, che prova compassione per noi. Densa di significato. Antonia Scaligine: in perfetta sintonia con la mia immagine di Ferragosto: l'estate che si avvia alla fine ("ultima sinfonia"), con le sue chimere, ma quel "tempo appagato" è già passato. Piaciuta moltissimo, Antonia! Michela Turchi: anche a me le stelle cadenti ricordano la stella cometa: stelle eterne, eterno messaggio d'amore. Complimenti, Michela!
Un saluto a tutti ed un augurio di buon Ferragosto, in particolare a chi ci garantisce sempre una stupenda pagina azzurra.
Sandra Greggio


Splendido sabato. E bella pagina che questo mi dice:
Mariachiara Scala -Favole di anime-: Bellissimi versi e quella chiusa è superlativa. Mete da fissare senza riuscirci. Suggestioni che la mente crea. Vivere in controluce: bella davvero. Complimenti.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -L'orecchino ritrovato-: Denso di pathos questo ricordo d'un illusione d'amore. Splendidamente descritto l'ambiente, così some il sentimento che ha conservato. Bellissima. Complimenti.
S.A. Santoro -Puglia-: C'è identificazione tra questa splendida regione ed una donna alla quale "tutto l'affetto a te l'ho regalato". Bella poesia, come lo sono tutte le tue, dolente e amara. Piaciuta molto.
Bruno Amore -Il cretto di Burri-: L'ho vista quella terra, piegata e annichilita dall'immane catastrofe del Belice. Ho camminato tra quelle macerie, sentito quell'irreale silenzio di morte. Pianto per quei volti attoniti che non avevano più lacrime. In quella gente, allora, non v'erano accuse da rivolgere ai governanti. Tra quella gente, figlio di quella gente, Ludovico Corrao, allora giovane, assieme a tutti, si rimboccò le maniche. Voleva e vollero tutti assieme, la rinascita di Gibellina. Furono osteggiati, perché ciò che intendevano fare non corrispondeva agli interessi economici degli avvoltoi che, puntualmente, volano sopra questi disastri. Ma vinsero, con caparbietà e con la guida di Ludovico Corrao e la sua fede nell'arte, riuscirono a realizzare il più grande museo a cielo aperto che sia stato mai realizzato. Hai ragione, caro Bruno, a citare le tradizioni culturali di quelle terre e altri Burri, stanne certo, arriveranno. Come pure hai ragione nelle tue accuse. L'uccisione di Corrao pare quasi una vendetta tardiva di quegli avvoltoi. Un simbolo. Ma di lui resta il pensiero, quale incancellabile eredità. Con questo, gli avvoltoi, dovranno sempre fare i conti. Soccombendo.
Carla Conti (?) -Maladomenica-: Belle e rapide pennellate per dipingere ciò che si vede dal basso, stando distesi per terra. E si sente quel fruscio del vento. E quei gemiti… Applausi, sei bravissima. (Maladomenica ?)
Roberto Bottiroli -Il lido-: Racconto poetico di un viaggio, verso terre esotiche, che, alla meta, trova un amore. Ed il rimpianto di questo all'inevitabile ritorno. Bella e coloratissima. Ricca d'emozioni.
Armando Bettozzi -Re-spon-za-bi-li-tà-: Immagino sia casuale ma ieri ho citato, commentando la poesia di Poggi, la parola "responsabilità". Se così fosse (ma non voglio crederlo) aggiungo quest'altra considerazione : rifuggire dalle responsabilità presuppone genialità. E l'Italia, paese di geni, trasuda genialità.
Gabriele Renda -Viva viva il Cavaliere-: Ma sì che è Mago do Nascimiento, ma sì che è Vanna Marchi. Perché ognuno di noi è ciò che gli altri vedono. E la maggioranza di questo paese così lo vedeva (e voleva). Per sognare anestetizzati. Ma i sogni….
Enrico Tartagni -Si muore…-: "mostre temporanee sulla vita" è ciò che siamo in tutta evidenza. E quei "ti amo" lasciano il tempo che trovano.
Antonia Scaligine -Tempo deposto dal ferragosto-: Rientro dalle ferie, dunque. Ma i ricordi di quelle vacanze vissute, resteranno, a dispetto delle persiane chiuse della città. E fanno nascere una bella poesia. Piaciuta molto.
Michela Turchi -Eterna stella cadente-: La notte di S. Lorenzo, quella dei desideri, detta con bello stile. Brava Michela. Piaciuta.
A tutti l'augurio per un weekend da favola. A Lorenzo il mio più caro saluto. Piero Colonna Romano

P.S.: il tarlo del dubbio mi ha portato a rileggere l'odierna poesia di Bettozzi e confrontarla con quella di ieri di Lorenzo Poggi. Ebbene sì: la seconda è risposta alla prima e non al mio commento su quella. Restano e confermo le mie considerazioni sulla "responsabilità"
 

Innanzi tutto grazie a Lorenzo della cortese ospitalità
Un saluto a tutti prima di iniziare questo mio brevissimo  messaggio su
queste
poesie  che come  sempre attirano la mia attenzione,  e quindi ne elenco
alcune Favole di anime  Mariachiara Scala .
Testimonianza della realtà, che hanno  ben colto lo spirito povero e
miserabile di questi tempi e quelli berlusconiani,  ,mala tempora currunt,
complimenti  quindi  a Viva viva il Cavaliere ,Renda Gabriele , naturalmente
anche a -   Il cretto di Burri. di  bruno amore-
Maladomenica. Carla Conti. Re-spon-zab-bi-li-tà! (sonetto anomalo) di
Armando Bettozzi, bravo
Puglia- E' così stretta questa Puglia cara con la sua terra rossa e
soleggiata da Otranto sarà una passeggiata ma la percorro con la bocca
amara. -bellissima .
non solo la Puglia , soprattutto la tua poesia .questa è  la mia terra e
sono  orgogliosa di  vedere ogni giorno il mio bellissimo mare..
in questa tua poesia c'è amore e odio  per questa terra ,
Amara per il male che m'hai fatto
per i ricordi che ho fissati in petto
da te ormai nulla io più m'aspetto
m'hai regalato un ultimo misfatto. Salvatore Armando Santoro spero che possa
diventare un luogo dove ripararti  dalle tempeste  e  della dimenticanza.
Eterna stella cadente la stella cadente eterna che brilli di solo amore.
Michela Turchi.brava
con la speranza che regni  l' amore  Antonia Scaligine
 

12/8/2011

Alle porte del ferragosto, troviamo la nostra pagina azzurra sempre in fermento:
"……come un guerriero a cui fu data un'arma a doppio taglio, la sua mente"incipit di Simone e la chiusa di Nora "…Vorrei avere un binario tutto mio, una destinazione sconosciuta.Una strada a senso unico, dove viaggiano indisturbati i miei sogni…."
Un buon riposo a chi come me è in vacanza e un ringraziamento a chi si sofferma talvolta sui miei semplici scritti. In particolare rispondo a Piero : si, è vero, ci sono altri vizi più gravi del fumo, ma conosci qualcuno che sia morto "solo" di rimorsi o di paure? Il mio, era un semplice invito a rifletterci nel limpido lago della consapevolezza, riappropriandoci del nostro destino, in sintonia con il nostro essere. Un saluto a tutti.
Tiziana Cocolo


Bella molto questa pagina. Ma quanto bravi siete ? Ed io sento questo:
Simone Magli -La fine di un guerriero-: La mente, arma a doppio taglio. Quanta verità in questa affermazione !
Mariachiara Scala -…un tubo-: La confusione di quanto ci circonda e le incertezze che ne derivano, espresse magistralmente. Bravissima.
Aurelio Zucchi -Sulla scia di una stella cadente-: Applausi. Bellissimo modo di…prevedere dove cadrà quella stella, oggetto di desideri. Che, certamente, così espressi non potranno che realizzarsi. Bellissima. Complimenti.
Angelo Michele Cozza -Borbotta e tace la mente-: Pensieri lievi come l'aria eppure pesanti come macigni. Che si aggrovigliano, che ci pongono domande prive di risposte. E ci smarriamo in questo guardarci dentro, senza trovare il bandolo della matassa del nostro vivere. Bellissima e bellissimi alcuni passaggi ("la cantafavola della vita", "tra l'alfa e l'omega dell'essere" ecc.) Bravissimo e piaciuta molto.
Lorenzo Poggi -Un giorno…-: Potrei ripeterla interamente, dall'inizio alla fine. Lorenzo ci dice, anche qui, del suo pessimismo nel guardare alla vita. E sottolinea la mancanza d'assunzione di responsabilità con quell' "autostrada perversa/di fughe in avanti". Moltopiaciuta.
Carla Conti (?) -Occhi di cane-: Un rapporto che lega a catena doppia. Con lo stesso sentimento reciproco. Bellissimi quei cuori di raso e di rose. Come sempre detta con maestria e decisamente bella.
Fernanda Battagliese -Villa qualcosa…non mi ricordo più !-: Ed anche in questa c'è lo smarrimento che ci deriva nel vedere quanti sono gli impedimenti ("conto ad una ad una/le maglie di ferro che circondano questa casa") alla realizzazione dell'anelito alla libertà. E chi romperà quei recinti sarà ritenuto folle. Bellissima la descrizione iniziale e bella tutta.
Renzo Giordani - per volare-: Bentornato Renzo ! E' l'amore che sarà salvifico, che solleverà verso l'alto, con la dolcezza delle parole, con l'insegnare il luminoso cadere delle stelle. Dolcissima, tenera e romantica. Piaciuta molto.
Linda Grimaldi -A Dario, ragazzo down, in una scuola diversamente down-: Bellissima, piena di immagini che catturano la mente ed invitano a rileggerne i versi. Questi per tutti: "palafitte/di tronchi nudi/a sorreggere le nude verità", e "…Siamo noi/fatti eredi del mistero buffo,/le nostre certezze/in metri quadri d'atomico sapere." E quella dedica struggente…. Applausi convinti. Bravissima.
Gabriele Renda -Il bocciofilo-: Già che cosa abbiamo fatto per meritarci questo liquame che ormai ci sommergerà ? C'è, tra noi, chi sappia dare risposta ? E già, che siamo in tema, vorrei far notare ai sitani le parole proferite dall'Angiolino nazionale ( segretario personale e longa manu del sommo e tragico buffone che ci governa). Questi, a giustificazione delle imminenti (forse) pesantissime (ma non per tutti) misure economiche, ha affermato che attraverseremo una " porta stretta", ripetendo più volte la frase. E mi è tornato alla mente Andrè Gide e la sua "La porta stretta". In altri termini ciò che ci stanno preparando Tremonti & Co. sarà quello che il grande Gide intendeva. E non ci sono neppure muri addosso ai quali pararci…..
Enrico Tartagni -Pensieri e Parole-: Riflessione e domanda teologica, molto bene espressa. Sommessamente azzardo una domanda/risposta: e se parlassimo agli uomini come fossero uomini ?
Sandra Greggio -Il mio tempo-: C'è una rassegnazione che, nelle poesie di Sandra, non era mai emersa. Anche se positivo è il non affidarsi a fallaci ed illusori oroscopi, pare mancare un elemento sempre presente nella sua produzione: la speranza. Bella questa poesia che narra di stato d'animo che auguro duri un attimo.
Nora Demaj -Vorrei-: E condivido ogni vorrei. Molto sentimento e molta bravura nell'esprimerlo. Brava.
A tutti il più cordiale dei saluti. A Lorenzo un grande grazie, sperando che queste pagine, così ricche di vera poesia, lo ripaghino degli sforzi che fa e gli siano di grande soddisfazione. Piero Colonna Romano


Anche oggi sono a commentare alcune delizie d'una pagina sempre più ricca.
- Simone "La fine di un guerriero": Vorrei morire come un guerriero a cui fu data
un'arma a doppio taglio, la sua mente. Senza parole.
- Mariachiara "....un tubo": "Ma tu.../Grida l'eco di te/Infinite volte dentro i perché". Ma sì, dentro ad un tubo perché risuoni più forte tanto c'è sempre qualcuno che non lo sente ... un tubo.
- Angelo Michele "Borbotta e tace la mente": il bombardamento a cui siamo sottoposti giornalmente dai nostri pensieri: coacervo di intriganti contraddizioni, "saccheggiano la stiva della mia coscienza/all'alba di un suo stanco risveglio".
- Carla "Occhi di cane": ma cosa si va ad inventare Carla per capovolgere un rapporto, vendicarsi e poi chiuderlo. Ti vorrei avere ai miei piedi implorante con grandi occhi di cane, ma tu possiedi occhi sottili come spilli e gli occhi di cane imploranti sono i miei.
- Linda "A Dario, ragazzo down, in una scuola diversamente down": l'attacco è stupendo, da antologia. Prosegue all'altezza.
- Sandra "Il mio tempo": più che conoscere non mi interessa più il mio futuro. Ormai so che il futuro avrà il volto del giorno per giorno. Poesia amara forse inaspettata da chi da sempre predica ottimismo e fiducia. Comunque bella e originale l'intuizione poetica.
Vorrei ringraziare i poeti che apprezzano le mie poesie. Un saluto particolare al nostro Lorenzo che, indefesso, continua a proporci grandi pagine azzurre.
Lorenzo Poggi


Condoglianze sentite ai familiari del Poeta Davide Vaccino.
Un saluto a tutti i poeti, sia a chi regala emozioni, un grazie particolare a chi non manca mai dal commentare.
Simone
 

11/8/2011

nella notte che semina
farfalle di stelle, una cometa
con la coda di cristallo ha portato
in volo nell'infinito respiro del tempo
l'anima buona di Davide.
ora può cantare in eterno
il profumo dell'amore.
ciao Davide, riposa in pace.
Giordani Renzo (Laurentum)
 

L'ultima battaglia - tra scorci panoramici e di storia oggi
il Gabbiano ci porta In Aspromonte sulla vetta di Montalto
itinerario ben proposto
BIS?Tenerezza, che disdetta,questo è quello che t'aspetta,
ma è sincero il sentimento non v'è alcuno pentimento. Piero Colonna Romano…
stupenda capacità di descrivere in versi ben rimati ,una situazione …
diciamo amorosa , bravissimo
In un cassetto-Manca sempre una pezza d’appoggio.
Un collegamento per far capire.
Manca il perché è andata così. Lorenzo Poggi mi è piaciuta
Sulle rocce del lago solitario.
…fumatore di speranze,che guardi il lago
e sogni un limpido domani,offri a te stesso un'altra possibilità
sull'altare della vitae torna ,combattente vittorioso dalla "tua" guerra. Tiziana Cocolo , molto bella
La paura è lo specchio della nostra nudità mortale.
Simone Magli.. bell' aforisma … Ciascuno di noi convive con le paure , tentando sempre di superarle

buon ferragosto a tutti
un augurio ,se pur con ritardo ,a LORENZO PER IL SUO ONOMASTICO
Antonia Scaligine


Oggi ho colto questi fiori.
- Tiziana "Sulle rocce del lago solitario": Nebbia sulle rocce del lago solitario, "anfratti del pensiero tentano la fuga dal non ritorno". Ma c'è sempre "un fumatore di speranze" anche per il lago solitario.
- Mariachiara "All'ombra del tuo stare": pochi magnifici versi dall'altissimo poetare.
- Fernanda "Abbecedario disabile…": "disabile è il nome di un battesimo/di pura ed unica/dura/diffamazione" "sguardi che affondano/nell'autismo delle leggi….". Quanta partecipazione!
- Piero "BIS?": divertente e spudorato.
Un poco di commento al giorno è la cura efficace per non sentirsi in vacanza. Un caro saluto a tutti.
Lorenzo Poggi


Ricordando il poeta Davide prematuramente scomparso, come un'"Moderno Chisciotte",un cavaliere errante alla ricerca della luce e dell'infinito spazio della poesia.
Riportiamo di seguito alcuni suoi significativi versi.
"Sto qui cavalcando,
moderno Don Chisciotte,
per la mia Dulcinea,
esattamente agli opposti
d'un'ingiusta realtà,
sotto un sole
che squaglierebbe il cervello
a chi n'avesse uno.

Trasformo locande in castelli
e mulini in giganti
vagheggiando un sogno infattibile,
mentre duchi e duchesse
si beffano della mia follia.
Affonda la lancia,
oh Cavaliere della Bianca Luna:
io nulla rinnego
Infinite condoglianze ai familiari
Diego e Tiziana Cocolo


Carla Conti esiste anche se nella cruda realtà ha un
altro cognome e 50 anni.
Ma esiste e legge e apprezza e ringrazia tutti
in particolare Piero Colonna Romano e Lorenzo Poggi.
Quando mi
smarrisco entro in questo sito per ritrovare il mio centro.
Carla Conti...


Ed anche oggi, ma ormai siamo molto viziati, bellissima pagina azzurra. E questo mi fa sentire:
Enrico Tartagni -Il ladro assassino-: Non so di cosa sia metafora quel ladro, possono esserci svariate interpretazioni. Ma la poesia è intensa, piena di odio e di voglia di vendetta ed è espressa col bello stile di Enrico.Azzardo una traduzione: ladro assassino è la cultura imperante quella della disonestà e della mancanza di principi.
Antonio Fabi -Sei epigrammi-: E come non essere d'accordo su ognuno di loro ?Riflessioni interamente condivisibili, forse troppo tenere, al guardare questo sfascio.
Tiziana Cocolo -Sulle rocce del lago solitario-: La definisci "ode all'ex fumatore" quindi sarebbe un'accusa al vizio del fumo che ottenebra la mente, dopo avere regalato effimera lucidità. Vorrei leggerla in altro modo, ritenendo metafora quel vizio. Siamo noi tutti davanti a quel lago, lago della vita. Con i nostri vizi, ben più gravi di quello del fumo, con le nostre paure, i nostri rimorsi. La poesia è bellissima. Bravissima Tiziana.
Mariachiara Scala -All'ombra del suo stare-: Bei versi per dirci che non ci accorgiamo dei doni che abbiamo ricevuto e ci rifugiamo in un vivere in un confortante buio.
Lorenzo Poggi -In un cassetto-: Sconsolato rivedere eterogenei ricordi. E' un chiedersi a che sia servito accumularli ed averli vissuti se la conclusione, al tirare le somme, è deludente. Bella e piaciuta molto.
Carla Conti -No download-: Terribile ricordo di uno stupro di massa. Espresso con rabbia intensa che si stempera nella compassione per quegli uomini animali. Se non lo hai letto ti suggerisco "Il viaggiatore notturno" di Maggiani. Sei bravissima, col tuo incisivo poetare.
Fernanda Battagliese -Abbeccedario disabile-: Anche questa è terribile descrizione di quella comunità dispersa. Bellissime e dure immagini che fanno vedere tutto il dolore che vi è albergato e l'inutilità delle cure (prozac sorrisi….). Complimenti.
Gabriele Renda -I pellegrini-: Pare che abbiano rinunciato e cambiata meta. Prossima stazione Lourdes.
Il Gabbiano -L'ultima battaglia-: Bella rievocazione storica di un fatto poco noto, avvenuto nel contesto di contradditori o inesistenti messaggi. Sempre belle le tue descrizioni di paesaggi da te molto amati. Grazie per ciò che ci fai ricordare e per come sai farlo.
A tutti i sitani il mio cordiale saluto. Al nostro ineguagliabile vate un ringraziamento molto sentito. Piero Colonna Romano
 

10/8/2011

Dieci Agosto: prima di tutto auguri ai nostri due Lorenzo, che le stelle esaudiscano i loro desideri. Poi, ecco qualche commento. Simone Magli: molto bella l’immagine della baita, un angolo di mondo in cui “le amache dondolano pensierose al vento”. Stupenda! Mariachiara: un treno che passa, ma è “il treno dell’anima di fronte al pensiero” e alla fine è la vita che passa e noi stiamo seduti “a guardare fuori”. Lorenzo Poggi: poesia sulla poesia. Una serie di interpretazioni-metafore una più bella dell’altra, ma, in particolare, evidenzio gli ultimi due versi: stupendi. Wilma M. Certhan: complimenti per la inesauribile fantasia e bravura con cui si susseguono gli aggettivi, per definire “l’anima dei poeti benedetti”. Carla Conti: mele blu, ricerca di un senso, ma “effimera” o “miraggio”. Tuttavia, perché nell’immaginazione non riuscire a vederle? Nulla lo vieta. Gabriele Renda: con la tua poesia, li ho proprio visti, i Vichinghi! Bella, Gabriele! Piero Colonna Romano: storia di un sogno vissuto che muore all’alba, lasciando dentro un vuoto, che le ore del giorno non riempiono. Il tutto con ritmati settenari, super! Michela Turchi: un gelato per colmare il vuoto affettivo e per camminare su un tappeto di fiori; una risata grassa per ritornare alla realtà. Molto bella, Michela.

Un saluto ed un grazie a tutti.
Sandra Greggio  
 

Ancora azzurro ed ancora emozioni. Queste le mie:
Stefano Medel -Sole alto-: Mi ha fatto venire voglia di rivedere quel documentario sui pinguini.
Enrico Tartagni -Confusione in un caffè-: Semplicemente delizioso l'effetto di un caffè che, a me pare, abbia schiarito le idee. E deliziose quelle "nuvolette di baci".
Simone Magli -La baita degli ulivi-: Un istante di mondo pennellato da un vero poeta. Complimenti.
Mariachiara Scala -Tu ed io ed il treno passava-: Nostalgico questo guardare la vita passare. Bella la similitudine, bella la poesia.
Lorenzo Poggi -Interpretare una poesia-: "..brandelli di sogni notturni/appoggiati alle travi del nostro vissuto." Scroscio d'applausi dai loggioni e tutti in piedi. Bravissimo.
Wilma M. Certhan -Allegra triste-: Spettacoloso elenco di caratteristiche dei poeti. Manca nulla, tranne, per te, un brava.
Bruno Amore -Italia…amore mio-: Sento questo amore, lo condivido. Patriottismo, privo d'egoismi, ammirevole ed espresso con gran sentimento. Piaciuta molto.
Carla Conti -Le pommes bleuses-: Inseguire un sogno e renderlo reale. Volerne fare partecipi altri e riceverne diffidenza. Forse la ricetta è quella di Rimbaud: l'assenzio. Molto bella e, come sempre, molto brava.
Angelo Michele Cozza -Già annotta, impugno pensieri-: Si tirano le somme del giorno trascorso, con amarezza. E quella falena pare metafora della speranza. Rassegnatamente si attende il nuovo giorno che sarà uguale al precedente ed al successivo. Detta con ottima poesia e piaciuta molto.
Nicole Marchesin -In un'eterna dieta-: Dieta evidentemente non volontaria. E quelle briciole non bastano a saziare. Piaciuta.
Armando Bettozzi -"Reginella-Reginella"-: Purtroppo il gioco che si sta giocando oggi ha ben altra posta: la nostra vita. E, sì, l'opposizione gioca lo stesso gioco. Ma è cominciato l'aggiramento: prima il nord Africa, oggi la Gran Bretagna….
Carlo Chionne -Cornix et ovis-: Completa "Reginella- Reginella". Pare quasi vi siate messi d'accordo ! Sempre delizioso leggere queste traduzioni magistrali. Grazie.
Gabriele Renda -I Vichinghi-: I vacanzieri visti, con umorismo annoiato.
Sandra Greggio -Libero arbitrio ?-: Già quel che è fatto è fatto ed indietro non si torna. Bella l'immagine della vita vista come puzzle. Piaciuta.
Michela Turchi -Cono gelato con noccioline ciliegine e nutella-: Certamente da provare se ci farà vedere il cammino pieno di petali di fiori profumati ! Bella quell'ultima immagine che ci riporta alla realtà. Piaciuta molto.
A tutti un cordiale saluto. Ed al nostro vate sempre un ringraziamento caloroso. Piero Colonna Romano
 

Volevo esprimere, partecipare al dolore di tutti per la morte di Davide Vaccino.
 Enrico Tartagni 
 

Pagina della notte di San Lorenzo! Pagina estiva ricca e variopinta di emozioni.
Tra le frasi più significative colgo qua e là e mi complimento per la bravura di tutti.
"Afa…polvere secca…coni di luce" di Stefano
"Nel liquido degli occhi resto a sognare il peso nuvolette di baci e strappi alle carezze…" di Enrico
"La mente dello scrittore è una finestra sempre aperta, come adesso sulla baita degli ulivi…" di Simone
"Tu ed io, senza nome gridava il treno dell'anima…" di Mariangela
"…brandelli di sogni notturni appoggiati alle travi del nostro vissuto" di Lorenzo
"….portavo nella tasca dei ricordi seppure lo stesso era il cielo medesimo il mare ma sempre diversi e fantasmagorici i suoni, le parole…." di Bruno
"Vorrei sonni profondi, di falsi sogni privi,così, per annullarmi, in infinite notti…"
di Piero
"Mettiamo una tessera ogni giorno nel mosaico della vita…" di Sandra
E tra le poesia, spiccano i racconti, pagine di storia, attualità e cultura: sempre appropriati e significativi gli scritti di Diego e di Enrico.
Buon San Lorenzo a tutti e in particolare al nostro "eminente"
Tiziana Cocolo
 

E' MORTO DAVIDE VACCINO

UN ALTRO POETA SE NE E' ANDATO PRECOCEMENTE LASCIANDO NELLO SCONCERTO LA SUA FAMIGLIA E GLI AMICI CHE AVEVA CONOSCIUTO.

OGGI SI SONO SVOLTI I FUNERALI NELLA CHIESA DI ALBANO VERCELLESE. NE DA NOTIZIA LA REDAZIONE DI "VERCELLI OGGI" CON LA QUALE DAVIDE COLLABORAVA.

IL MONDO DELLA POESIA PERDE UN ALTRO POETA ED UN ORGANIZZATORE VALENTE DI AVVENIMENTI CULTURALI CHE PIU' VOLTE ABBIAMO DIFFUSO SUL NOSTRO PORTALE IN QUANTO INTRATTENEVO CON DAVIDE UNA CORDIALE COLLABORAZIONE ED ERA ANCHE STATO CONCORRENTE NEL NOSTRO BANDO LETTERARIO CITTA' DI MONTIERI.

RIPORTO L'ARTICOLO DI "VERCELLI OGGI" IN MODO DA FAR CONOSCERE AGLI AMICI DEL PORTALE CHI FOSSE DAVIDE VACCINO.

Salvatore Armando Santoro
 
 
ALBANO - Ultimo saluto a Davide Vaccino, poeta e scrittore

(pda) - Si sono svolti questa mattina nella chiesa parrocchiale di Albano Vercellese dedicata alla Beata Vergine Assunta i funerali di Davide Vaccino, scrittore, poeta  e prezioso collaboratore di VercelliOggi. Davide era  nato a Vercelli nel 1970.  Iniziò a scrivere i primi versi nei primi anni '80  e nel 1996 pubblicò il romanzo gotico “Frammenti di Pazzia  che ebbe 2 ristampe e fu vincitore del Premio Internazionale “Alessandro Manzoni” e del “Trofeo delle Nazioni”.  Nel 1997 vinse il Premio “Città di Cava  e nel 1998 il Premio “Cultura Europea”. Nel 1999 pubblicò il libro di poesie  Benvenuti nel Crepuscolo” , un libro che ha avuto 3 ristampe e si aggiudicò il Premio “Regioni Duemila”.  Il suo terzo lavoro “Passaggi  venne insignito del Premio Internazionale “Alba del Terzo Millennio”. E poi, ancora, Vaccino pubblicò “Tristitia”, “Alba Primeva” e le “Catacombe dell'Anima”. Nel 1999 ha ideato, insieme a tre Amministrazioni Comunali, il “Premio di Poesia Albano, Greggio, Oldenico”. E' del 2008 “Presenze e Assenze”, silloge poetica di cui Davide ha detto: ”E' in assoluto, fra i miei sei, il libro più complicato, “brutto” quando per brutto si intende la sofferenza nello scriverlo.  Questo, per me, è il libro della svolta, per la prima volta nella mia vita non mi sono domandato se andavo incontro ai gusti dei lettori”. Davide era persona sensibile, è ancora lui che parla: “Il  mondo perfetto, secondo me dovrebbe essere un mondo silenzioso, privo di gente che urla per apparire. Non conta l’appartenenza politica, ma il dialogo. Essere Uno tra tanti e tuttavia essere Uno, riconoscibile e non clonabile. Sapere che si è lasciata un’impronta, proprio perché siamo nati per essere noi stessi, nel bene o nel male“. E Davide un'impronta, forte e profonda, l'ha lasciata, in tutti coloro che l'hanno conosciuto e gli hanno voluto bene.
 

 

Ciao, Davide Vaccino non c’è più, se ne è andato inaspettatamente l’altro giorno. Io sono una sua amica, sto rileggendo le cose

che lo riguardano su Internet e mi domando chi si prenderà cura di onorare la sua memoria nel modo più giusto, anche per consolare la sua mamma che, da adesso in poi, potrà ritrovarlo solo nella memoria di tutte le persone che lo hanno conosciuto.
Voi che certamente avete condiviso con lui l’amore per la poesia, forse siete  più adatti  di me a farlo ricordare nel tempo.
Grazie.
Manuela Venezian
 

Torno timidamente a commentare una pagina oggi straordinaria.
 - Simone “La baita degli ulivi”: cartolina impressionistica di momenti di vacanza sulla costa ligure tra gli ulivi filtrati dalla mente dello scrittore. Piaciuta.
- Mariachiara “Tu ed io, e il treno passava”: Un treno che passa, noi dentro, noi fuori. Scomparti di carta, tu ed io senza nome a guardare seduti la vita passare. Il treno dell’anima! Molto, molto bella.
- Wilma “Allegra triste”: “ma soprattutto è infelice e felice/l’anima dei poeti benedetti/che dell’inferno indifferenti ridono/perché la loro vita è qui e adesso/nel paradiso d’una musa immersa”. Inno ai poeti ed alla poesia.
- Bruno “Italia...amore mio”: la trovo una stupenda, emozionante canzone d’amore per la nostra Italia malgrado tutto.
- Angelo Michele “Già annotta, impugno pensieri”: basta il titolo. Magnifica!
- Piero “L'attesa”:
settenari sciolti molto sentiti sul piano dei sentimenti. Mi è piaciuta. Quel “mi illuderò d'amore” mi ha fatto pensare a un  "e mi accontenterò di crederci".
Non me ne vogliano gli altri, bravissimi, non citati. Un saluto al nostro Maestro.
Lorenzo Poggi

 

9/8/2011

Trovo arretrata una pagina azzurra che mi aveva così emozionato:

29 luglio
Michele Verde -POEMETTO-: E benvenuto in questo azzurro. Ottimo esordio a valanga ,con divertente poemetto che ci dice che nemmeno (udite, udite) in paradiso ci libereremo della burocrazia. Incrociamo le dita.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Un spiaggia romagnola- II-: Un sogno svanito, frutto di un desiderio. Bella descrizione d'un alba e bella poesia.
Stefano Medel -Voglio-: E Stefano ci racconta della sua voglia d'estraniarsi dal tutto, forse anche da se stesso.
Renato Bellin -Sarà mal scritto-: L'ineluttabilità dei contrari. Ma quel poveri e perciò nobili….
Antonia Scaligine -Filastrocca della bolla-: Belli questi sogni che svaniscono come bolle di sapone. Ma quanto bello sognarli!
Enrico Tartagni -Il povero ed il suo amico di un attimo-: Il mausoleo di Galla Placidia ed un mendicante che offre e chiede amicizia. Ben disegnata e molto piaciuta.
Lorenzo Poggi -Non posso scordare dove vanno i gabbiani-: Una seri di bellissime immagini per dirci di un dolore esistenziale. Guardare, dolenti, l'effimero che ci circonda ed inseguire il volo libero di gabbiani. Bellissima.
Pasquale Di Meo -Un cuore innamorato-: Posso soltanto concordare.
Aurelio Zucchi -…madre mia !-: Con magistrale poetare Aurelio ci dice d'un rapporto d'amore e di complicità con la persona più amata. Bellissima e coinvolgente.
Mariachiara Scala-Fili d'erba-: La banalità di un filo d'erba che diviene trampolino di lancio verso il cielo. Piaciuta molto.
Carla Conti -Per chi, come te-: L'introduzione, proseguimento del titolo, è prologo e motivazione di tutto ciò che segue. Molto bella e conseguente al tutto è la chiusa "Per noi che ci perdiamo/senza scordarci" è bellissima immagine. Complimenti.
Gabriele Renda -Il mio angelo-: Decisamente romantica questa dichiarazione e certamente bella.
Carlo Chionne -Duo muli-: Altra lezione dal passato, sempre attuale. E sempre magistrale il modo in cui Carlo ci rammenta Fedro. Grazie.

A tutti un caro saluto ed un grazie. Al nostro vate un sentito ringraziamento per la sua preziosa attività. Piero Colonna Romano
 

8/8/2011

Mi sento in dovere di scusarmi con tutti  ma, in particolare, con il nostro Lorenzo, per la mia assenza, soprattutto dalla pubblicazione delle poesie, ma anche dai commenti, sebbene non sia mai stata molto assidua in questi ultimi. Conto di riprendere il mio ritmo, che si è un po’ allentato, vuoi per le ferie, vuoi per un po’ di indolenza, lo ammetto. Ciò non toglie che io non stacchi mai gli occhi sia dal mare, più azzurro che mai, che dai commenti, tanto è vero che mi sento in dovere di applaudire , senza nulla togliere agli altri, la puntualità e la precisione instancabile di Piero Colonna Romano, oltre alla sua innegabile competenza, chiaramente visibile nel modo in cui arricchisce ,con le sue considerazioni, i vari testi.Grazie
Sandra Greggio
 

Compri due paghi uno. Ottima idea, in questa balzana estate, passeggiare in questo azzurro che oggi regala doppie emozioni. Le mie queste:
Nora Demaj -Io sono-: ben arrivata nell'azzurro, Nora. Ottimo esordio che dice di smarrimento davanti allo scorrere del tempo. Piaciuta molto.
Gabriele Renda -Un età-: Anche qui il tempo ed i suoi ricordi ne sono il tema, condito di nostalgia e rimpianti. Bella.
Enrico Tartagni -La finestra aperta sul cielo caldo e notturno di un 6 agosto-: Titolo alla Wertmuller e contenuto alla Tartagni. Cioè poeticamente efficace, con belle immagini ricche di lirismo. Molto piaciuta.
Mariachiara Scala -A Carla Conti-: Potenza della poesia ! Leggerne d'altri poeti e riflettere e confessarsi. Molto apprezzato sia l'effetto delle poesie di Carla, sia il tuo bel poetare. Complimenti.
Maurizio Spagna -Non pensare che a te e il mare-: Odore di salso che, leggendola, impregna le narici. Bello questo inno al mare, zeppo di versi pieni di lirismo. Piaciuta molto.
Lorenzo Poggi -Il poeta-: "misurare la distanza che manca/tra il tramonto e le stelle." Da applausi questo verso. Ma ce ne sono tanti altri, tutti posti al termine di strofe bellissime. Ed il senso è che per essere poeti non serve esibirsi. Bravissimo.
Carla Conti -S.P.Q.R.-: Leggendola mi tornano alla mente decine di crocefissioni dipinte dai più grandi pittori. Una carrellata di dolore e ferite e sangue. E quel Cristo con quell'ultima invocazione umana. Complimenti Carla. Tanti.
Angelo Michele Cozza -Se navigai o naufragai chi lo sa…-: Bello questo interrogarsi con amarezza attenuata dall'autoironia. Certezze e dubbi si svolgono nei versi che sono concrete analisi d'una vita. Decisamente piaciuta.
Nicole Marchesin -Ti sogno, fratello-: Forse è stata ispirata dalle ultime stragi che insanguinano il mondo. Oggi come ieri. Molto intensa e coinvolgente.
Armando Bettozzi -Dolore, che per l'aria vaghi…-: Temo che la fine della democrazia stia più nello scegliere obiettivi, da parte del dolore. Temo che vi siano addolorati e gaudenti che addolorano. Ed è questa, secondo me, la fine della democrazia: accettare questo rassegnatamente.
Graziella Parisi -Settemila boe…-: Epitaffio dolente e molto attuale. Complimenti Graziella.
A tutti voi il mio grazie per le emozioni che sapete dare. Un caro saluto al nostro splendido Lorenzo. Piero Colonna Romano
 

7/8/2011

Azzurra domenica che questi pensieri porta:
Anileda Xeka - A Bea-: Romantico ricordo con un verso finale bellissimo.
Manuela Mori -Passaggi-: Pare un nostalgico sogno con un rimpianto. Piaciuta.
Gabriele Renda -La camarilla-: Speriamo. Ma è da Portella delle Ginestre che speriamo…
Enrico Tartagni -Pensieri-: Difficile regolare le intermittenze. Qualcosa sfugge sempre.
Mariachiara Scala -dentro i miei gesti-: Ci racconta dello svestirsi dell'anima, per donarsi.
Lorenzo Poggi -Il ragazzo che è in noi-: Il desiderio di tornare a purezza antica quando tutto appariva nuovo e tutto incuriosiva (" e le tessere adattavano il mosaico.."). Sempre profonde le tue riflessioni. Sempre piacevole leggerti.
Carla Conti -Io ho toccato solo la ragazza-: …e sfumano nella pioggia rosse luci e nell'alcol s'accendono… Piaciuta.
Angelo Michele Cozza -Per non perderti e tenerti con me-: Amore che si realizza nel possesso. E romantiche immagini ispirate. Piaciuta.
Pierluigi Ciolini -Certe notti-: Altro canto d'amore, che dice di ricerca e speranza. Piaciuto.
Pietro Peter Capra -EUROPA-: Bella la dedica. Triste l'escursus nella nostra storia ma vero e reale e quelle piaghe non si rimargineranno mai. C'è stata reazione nella storia passata: il 68 con i suoi aneliti di libertà, Woodstck, i figli dei fiori. Tutto lasciava sperare in un futuro diverso, più equo, dove non ci sarebbe stato più posto per egoismi e violenze. Di quelle speranze resta sbiadito ricordo. Domani (si, proprio domani) i signori della finanza distruggeranno vite e nazioni, mentre noi imbastiremo nostalgiche ballate, in attesa d'altri Hitler e Stalin. Piaciuta molto. Complimenti.

Incrociando le dita per ciò che accadrà domani, un caro saluto a tutti. Un grazie al nostro vate illuminato. Piero Colonna Romano
 

Altro splendido weekend azzurro. E questo mi ha detto:

6 agosto
Armando Bettozzi -Qui tocca preparasse tutti ar pèggio-: Già prepariamoci. E la poesia è stata scritta certamente prima dell'AA+ agli USA ! Diluvia, caro Armando, e siamo senza ombrello.
Anileda Xeka -I poeti sono pescatori di tormenti-: Amara e bella definizione e bel verso.
S.A. Santoro -Sonno-: Dolcissima buonanotte, nata dal romantico animo di un poeta.
Gabriele Renda -Diversamente giovani-: Bel titolo e bei quadretti che l'attento Gabriele ci regala.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Nuvole di acciaio inossidabile aride come i miei aridi pensieri-: Pensieri aridi da arida mente. Ma, come le nuvole, destinati a cambiare. Moto dell'anima di un momento di pessimismo.
Tiziana Cocolo -Onde calme-: Realizzare sogni interrotti. Un sogno, appunto. Bellissima e dolce. Complimenti.
Bruno Amore -Avviso ai naviganti-: Caro Bruno abbiamo perso l'olfatto e non sentiamo più quell'odore di morte. Anzi siamo infastiditi dal disturbo che ci danno quelli che ritengono "che il gesto d'arrischiare la vita nel tentare/ha più valore di perderla nell'aspettare". Bellissima per l'intensità con cui sono espressi nobili sentimenti. Applausi.
Mariachiara Scala -Per un ex marinaio-: Nostalgia è la parola chiave. Vivere il mare ed allontanarsene ne è la causa. Piaciuta molto.
Lorenzo Poggi -Il conforto della fede-: E' quello che si cerca per assolversi ? Versi, come sempre, asciutti e forti che ci dicono di un qualche sbandamento. Piaciuta e bravo come sempre Lorenzo !
Carla Conti -Low Profile-: …per nascondersi, rimpiangendo il tempo in cui eri dotata di coda. Bella e significativa l'immagine di quelle "orme a rovescio" che conferma quel rimpianto. Ma questo poetare è affascinante ! Bravissima.
Angelo Michele Cozza -Tra sfibrati rami e fulve chiome-: Metafore per raccontarci la vita. Dal passare delle stagioni al desiderio che cala. E l'orrore di una fine non improvvisa ma vissuta tra "…gli scricchiolii/e le agonie della carne…". Ottima e piaciuta.
Michela Turchi -All'ombra di un grattacielo-: Pare un messaggio. Un sogno vissuto all'ombra di un grattacielo e proiettato oltre oceano. Bentornata Michela !
Il Gabbiano -Il bosco incantato-: Descrizione di un ricordo tanto amato da diventare magica fiaba. Molto bella e molto piaciuta.
A tutti l'augurio d'una felice domenica. A Lorenzo un sentito grazie. Piero Colonna Romano
 

6/8/2011

Vorrei stringere in un unico abbraccio, inebriato dalla gratitudine più profonda,
i poeti Sandra Greggio,Lorenzo Poggi e Piero Colonna Romano.La vostra
attenzione è per me un grande dono,che la vita possa esser per voi un’ode gioiosa.                                                                                                                                                                                                
Antonio Teni

5/8/2011

Tra le bellissime di oggi, spicca alla mia attenzione l'opera di Simone Magli e chiedo ai lettori di porvi attenzione particolare: "Non interrogare le domande, respira la tua paura di mortale e rema felice" Riassunto breve e conciso dell'essere "poeti" oggi, per "noi" instancabili rematori . E poi, bravi a tutti.
Tiziana Cocolo


Anche oggi la nostra pagina azzurra vede un nuovo ingresso. In questi ultimi giorni sono stati numerosi e di ottima qualità. Segno di vitalità di questo sito che riscuote sempre maggiore interesse. E di questo dobbiamo essere grati a Lorenzo De Ninis, per il suo amore per la poesia e per l'attività che, con convinzione, persegue. A lui il mio e, ne sono certo, il vostro ringraziamento.
Oggi ciò che leggo mi dà le emozioni che vi racconto:

Pietro Peter Capra -Il faut etre absolument moderne-: Benvenuto nell'azzurro. Esordio con amara analisi del mondo che ci circonda, detta con intensi versi accusatori. Rimbaud, credo, non intendesse questo per "modernità", non questo perdersi nel crash, non eleggere a dio il denaro. Ma tant'è: oggi questa è la realtà.
Livia Fedele -Sottile catena-: Romanticissimo sogno. Poesia densa di lirismo e molto, molto bella.
Fausto Beretta -Farfalle nella festa rock-: Ottimismo iniziale( e bella immagine) che si conclude sconsolatamente con "un velo triste di simpatia". Piaciuta.
Armando Bettozzi -Quer fatto de Parigi-: No, caro Armano, proprio non gli passa neppure per la mente. E se (troppe poche volte confronto a quante dovrebbero essere) ogni tanto, qualcuno di questi personaggi incappa nella giustizia, s'offende pure. E che avrò fatto mai ? Il 1789 è roba d'altri tempi. Purtroppo.
Anileda Xeka -le pareti della mia stanza avanzano- Estremamente efficace questa descrizione delle angosce che opprimono. Piaciuta molto.
Simone Magli -Le onde non aspettano-: Già: "nella barca del tempo i sogni sono stelle" ma vivere è un continuo affrontare onde. E remar bisogna. E Simone continua a dirci della sua filosofia di vita, con bel poetare. Bravo.
Antonio Teni -Si specchia la notte-: L'incanto di luci sul mare, di romantiche lucciole e d'un fresco vento che fa da vela all'alba. Applausi per questi versi bellissimi che descrivono, più che un paesaggio notturno, sentimenti dolcissimi. Complimenti.
Michael Santhers -Molise-: Temo che tale descrizione (magistrale com'è abitudine di Michael) si possa adattare a numerosissime altre regioni d'Italia. Provate a pensarci. Ne cito un paio per tutte: Liguria e Calabria.
Salvatore Armando Santoro -Il tempo che verrà-: Il tempo che verrà accomuna tutti. Ma tu hai la capacità di dircelo con intensa poesia. Piaciuta molto. A presto Armando.
Gabriele Renda -Ragazza triste-: Filastrocca ritmata e piacevole.
Giuseppe Gianpaolo Casarini-: Al mercato dell'infelicità-: Grottesca, ironica e dolente. In pochi versi scarni. Bravissimo.
Tiziana Cocolo -Spirito di lago-: Pare di volare sopra quel lago, così com'è magistralmente descritto. Complimenti Tiziana.
Stefano Medel -Cosa è successo-: Succede, caro Stefano, che o l'amore lo si reinventa ogni giorno o scade nella noia e nell'abitudine, esiziale per i sentimenti. Ben detta questa sensazione d'incredulità.
Enrico Tartagni -Correre-: Ed ancora un guardare al sentiero della vita che, sempre più, si fa faticoso. Solo l'amore potrà alleviarne le pene. Il tutto detto con intensità e molto sentimento. Sempre bravo Enrico.
Mariachiara Scala -Una nuova partita-:Bei versi per dirci che la speranza è sempre viva, nonostante le avversità. Sufficiente alzar lo sguardo.
Lorenzo Poggi -Fine corsa-: Densa di un pessimismo leopardiano. E parrebbe disperata e rassegnata ma c'è una consapevolezza che emerge su tutto, anche se pare nascosta. E deriva da quei "…raggi di vita/che pulsa all'esterno". Inutile continuare a dirti bravo. Lo sei e molto.
Carla Conti -maremoto-: Applausi convinti. E richiesta di bis. Questo descrivere un atto d'amore è splendidamente poetico. E neppure una metafora…
Antonia Scaligine -La legge dell'esistenza-: E' bello questo invito alla solidarietà. Dubito che possa essere soltanto un atto d'omaggio ad un Lui. Però piaciuta.
A tutti il più cordiale saluto. Piero Colonna Romano
 

4/8/2011

Leggo ancora, in un bellissimo azzurro, alta poesia. Quella che fa nascere emozioni. E le mie sono queste:
Carla Conti -Poeta-: Bruciante accusa, rimpianto, consapevolezza ? Certamente delusione. E tutto questo espresso con magnifico poetare. Applausi.
Il passero -Un giorno d'estate-: Sentito quel calore, quel bisogno d'ombra. Intensa e piaciuta.
Livia Fedele -Nel silenzio-: Decisamente bella. Intimo guardarsi dentro espresso con ottima poesia. Brava Livia.
Fausto Beretta -Mare mosso-: Si resta smarriti davanti alla bellezza ed al mistero del mare. E lo hai detto benissimo.
Armando Bettozzi -Cacciatori-: Mi piace l'idea che una battuta di caccia si possa chiudere con un pareggio. Ogni tanto ci provano i cacciatori, sparandosi tra loro. Che sia per dare una mano alla selvaggina ?
Manuela Mori -Non più immagini di morte-: Bello sarebbe, ma quelle sono giornaliere e non ci saranno "freschi lenzuoli" a coprirle. Sono lì, incombenti, presenti. Piaciuta.
Bruno Amore -Velocemente…amore-: Più chiaro di così! E più deludente. Forse è spreco d'amore, forse è pretendere troppo. Bella e amara.
Simone Magli -La solitudine mi spacca l'anima-: Solitudine e sete di libertà. Bellissimi versi per dire dolore e angoscia per questa soffocante mancanza di libertà. Bravissimo e complimenti.
Maurizio Spagna -L'accendino acceso-: Metafora, quell'accendino. Un barlume di coscienza che lascia intravedere i danni che continuiamo a fare alla natura che "E in segno di rispetto/ci presenta il conto". E la poesia può essere salvifica, se la gente la vedrà. Bei versi e piaciuta . (capita ?)
Gabriele Renda -Amico Joe-: Carina ma di chi parli ?
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Una pioggia di indicibili pensieri-: Si possono avere incubi ("eri fuggita da me ormai lontana") e tirare un sospiro di sollievo al risveglio.
Stefano Medel -Agosto che caldo fa,-: E il rimedio al caldo asfissiante, al vuoto, al grigiore, alla lontananza ed alla solitudine, per Stefano, è scrivere.
Enrico Tartagni -Una passeggiata in una notte d'agosto-: Pare si trovi conforto alla solitudine, allo spleen, soltanto nel ricordo di un gesto d'affetto del genitore. C'è molta tristezza in questa poesia nonostante "il meglio me lo son già preso" e, forse proprio per questo.
Lorenzo Poggi -Tentazioni-: Un atto di ribellione alla quotidianità. E la consapevolezza che è inutile ribellarsi, fuggire. Persino le gemme (quelle che tali paiono) "pronte ad ingannare le nostre speranze. Complimenti sentiti.
Antonia Scaligine -La scialuppa della speranza-: Già, quanto è lunga e quanto tempo ci vuole perché si sfrangi in disperazione ? Piena di bei versi densi di lirismo e molto piaciuta.
Una splendida giornata a tutti. Un caro saluto al nostro Lorenzo. Piero Colonna Romano


Per i poeti –Antonia Scaligine, Lorenzo Poggi e Piero Colonna Romano
Antonia Scaligine, notte dopo notte, assistiamo ai viaggi della speranza In un mare azzurrissimo macchiato di sangue, odore di morte, lamenti e sofferenza, per una vita migliore, lontano dalla vecchia casa dei ricordi. Antonia, la tua poesia è veramente bellissima, che rispecchia questo attuale momento di sofferenza, di fame e di dolore. Di questa povera gente. La poesia mi è piaciuta molto, ma specialmente i seguenti versi:
“Flutti di corrente s’infrangono con forza/ in un velo di dolore/ sugli argini della loro scialuppa/dal colore verde-bianco-rosso/Approdano come fantasmi/, sono troppi, cosa facciamo?/ C’è chi alza le barricate /,chi aggiunge una frangia al tricolore . Che cosa facciamo, dobbiamo accoglierli, come è successo oltremare ai nostri avi Bravissima.
Anche i tuoi versi, caro Lorenzo Poggi, sono bellissimi, perché hai deciso di uscire dal porto/ La chiglia ribolle di scia/ Il cielo è aperto nel mare
Non c’era chiusa migliore: Le gemme son sempre davanti pronte a saltare appena ti chini pronte a ingannare nostre speranze Molto bella e piacevole.
Vi ringrazio moltissimo per i vostri graditissimi commenti al Gabbiano
Un Caro saluto a Romano, unitamente al nostro carissimo Prof Lorenzo
Il Gabbiano
 

3/8/2011
 

Se c'è un perché ...bellissima
Ho ripreso a camminare su spiagge deserte senza tracce
chiedendo perché-Lorenzo Poggi-
Il borgo del filatoio- Come melodia
Scivola sui colori  -Scivola sulla pelle -
Lieve come i pensieri -scivola bene anche la tua poesia -bella - Il Gabbiano
C'era -un bambino che un sogno aveva fatto:egli era cresciuto in fretta
e, per quel sogno, gli dissero:Matto!Mariachiara Scala
Belle queste due poesie , Versi senza titolo
Sei stata importante per me,e lo sei ancora. Michele Vaccaro
Se non dovessi andar per primo io(a Lisa)molto dolce -Armando Bettozzi
Fernanda Battagliese "Azzurro sorriso":bella poesia ,
anche io ,come te, quando sono con  quei bambini vorrei vedere sui loro visi
sorrisi azzurri  .
un sorriso per tutti
Antonia Scaligine

E rieccomi a respirare azzurro che, oggi, così mi regala emozioni:
Lorenzo Poggi -Se c'è un perché…-: Si guarda , così, attorno il nostro Lorenzo, vede le rovine che ci circondano e ce le racconta con intenso sentimento. Ed, assieme a lui, non ne capiamo il perché. Semplicemente perfetta.
Carla Conti -porpora unta di rosso-: Ed il perché di Lorenzo, Carla lo pone al "Divino maligno/maledetto". Senza speranza d'averne risposta. Sul poetare di questa splendida poeta ci sarebbe da scrivere pagine d'elogi. Colori e suoni s'inseguono in versi pregni di lirismo. Toccano l'anima. Applausi.
Giuseppe Dabalà -Dopo il tramonto, all'imbrunire…-: Una serie di piacevoli e romantici quadretti. Piaciuta. (ma spera che dotti, medici e sapienti siano distratti dalle ferie estive…). Un caro saluto.
Michele Vaccaro -Versi senza titolo-: Trattare amara sostanza con umorismo, è cosa degna di un saggio. Bella molto.
Armando Bettozzi -Se non dovessi andar per primo io-: Dolorosa domanda. Già, se c'è amore, chi dei due prima ? Perfetto sonetto e piacevole molto.
Gabriele Renda -Spiagge d'amore-: Semplicemente deliziosa. Bravissimo Gabriele.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Vana parola-: Due ipotesi: o ci si sbaglia sempre o si sale sempre più in alto. A scelta. Ma, comunque, ne resterà la memoria. Che è già qualcosa… Molto bella e piaciuta.
Gisèle Bovard -Se il mio cuore è il sole-: Desiderio di libertà espressa con lirismo. Attraverso la poesia, nessuno potrà mai cambiare quel colore. Applausi.
Fernanda Battagliese -Azzurro sorriso-: Dolcissima e malinconica dedica a ragazzi d'una comunità di disabili. E l'amarezza per la sua chiusura risalta in ogni verso. Bravissima Fernanda. E solidarietà per te e per loro.
Mariachiara Scala -C'era-: "Quelli che sognano di giorno sono consapevoli di tante cose che sfuggono a quelli che sognano soltanto di notte" (E.A. Poe). Forse il mondo non è dei sognatori. Certamente soltanto questi possono cambiarlo. Bravissima Mariachiara.
Il Gabbiano -Il borgo del filatoio-: Ed ancora un grazie per queste descrizioni di scorci della bellissima Italia. Non farcele mancare.
A tutti un cordiale saluto. Uno particolare al nostro Lorenzo. Piero Colonna Romano
 

Oggi ho colto qualche fiore dai colori forti.
- Carla Conti “porpora unta di rosso”: Maledetto! Affamato di sangue e di morte! Voglio vederti composto nel gelo! Anche se “Una corale gemente/accompagna/la superba ascesa/di ciò che di me non resta”.
- Giuseppe Dabalà “Dopo il tramonto, all’imbrunire…”: pillole di serenità. Una strofa al giorno prima dei pasti.
- Giuseppe Gianpaolo Casarini
Vana parola”: “Vana parola è la parola Amore se
di novità si nutre e alla fine poi si spegne vuota”.
- Gisèle Bovard “Se il mio cuore è il sole”: l’immaginazione al potere: “il cuore è un universo/in cui volteggiano comete”. “Se il mio colore è il sole/perchè volete impormi/una tonalità pastello?”
- Fernanda Battagliese “Azzurro sorriso”: marinaio senza vele del mare della vita! Con un azzurro sorriso “a chieder un aiuto piccolo come una lacrima”. Ancora più bella sapendola ispirata dalle tue esperienze nella comunità per disabili fisici
- Il Gabbiano “Il borgo del filatoio”: continua la tua straordinaria, meritoria opera di divulgazione di luoghi incantati. Grazie.
Va da sé il saluto e l’omaggio al nostro Lorenzo.
Lorenzo Poggi

 

Voglio rimarcare il certosino lavoro che Piero sviluppa sempre: attento alle poesie di tutti cogliendo i lati positivi delle stesse e analizzando coscientemente il senso.Bravò veramente bravò e non solamente a valutare ma anche a creare.

come il tuo nome sei una Colonna portante di questo azzurro.

un grazie sentito anche a Sandra per le parole dette alla mia " i ricordi"

 

un caro saluto a tutti 

il passero

 

2/8/2011

Passeggiare ancora in questo azzurro, provare emozioni e dirle. Queste:
Aurelia Tieghi -Bologna-strage 1980-: Emozione intensa nel leggerti, cara Aurelia. Hai detto il tuo dolore con intensità e sincerità. E la tua poesia, strumento per narrare questo. Mi accomuno a te ed al tuo sentire, in questa commemorazione.
Carla Conti -Incantesimo cristallino-:Spettacolosa. Suoni, colori e miti si inseguono per dirci di un abbandono. Odio, ripulsa e rimpianti. C'è tutto questo in questa splendida poesia. Applausi convinti.
Michele Vaccaro -Ma come fai a stare con uno come me ?-: Per tua fortuna l'amore è cieco ! Piaciuta questa masochistica autoanalisi.
Aurelio Zucchi -Prove di magia-: Semplicemente deliziosa. Forse per vivere servirebbe un po' di magia ed Aurelio ce lo suggerisce con versi bellissimi quali "a fare del mare un azzurro foulard".
E bellissima la chiusa, con quell'ipotesi di vita magica per illudersi. Bravissimo Aurelio.
Anileda Xeka -…vivere è-: E qui troviamo la risposta a cosa sia vita, per che cosa vale la pena viverla. Nonostante errori ed ipocrisie, dolori dati e ricevuti. Rimorsi e rimpianti. Anileda, con bella poesia, ci dice che, sopra tutto, l'amore giustifica ogni cosa. Chi dissentirà ? Piaciuta molto.
Michael Santhers -Agosto-: Bellissima questa descrizione di ferie agostane. Con tutto ciò che portano, dalle grida di bimbi all'esibizioni cellulitiche. Il tutto detto con versi incisivi che paiono pennellate figurative. Bravissimo. Complimenti vivissimi.
Gabriele Renda -Vento dell'est-: Divertente (ma un po' amaro) questo raccontarci di donne dell'est. Ma quanta differenza con Baglioni !
Carlo Chionne -Canis et venator-: Già, gli anziani, avendo dato tutto durante la vita, esausti ed inutili, meritano indifferenza e noia. E la saggezza di Fedro, che Carlo ci rammenta, è sempre attualissima.
Enrico Tartagni -Un canto della Callas da lontano…-: Piaciuto questo ricordo dei migliori momenti della grande (issima) cantante. Suggerisco ascoltare anche "la regina della notte" dal Flauto Magico. Stupefacente.
Sandra Greggio -Piccole cose-: Non sono piccole cose quelle che elenchi. Sono ciò che riempie la vita. Follie comprese. Piaciuta molto.
Un caro saluto a tutti ed a tutti voi un ringraziamento per ciò che sapete dare. Un particolare saluto al nostro grande vate Lorenzo. Piero Colonna Romano
 

1/8/2011

Un benvenuto a Fernanda Battagliese, che fa il suo ingresso con una bella poesia, quasi un bilancio su ciò che è rimasto, “inutili cocci”, dopo aver sgranato perle e aver visto volti distratti. Lorenzo Poggi: molto realistico su un futuro che, per andare avanti, guarda al passato. Non ha altro che stragi. Molto intensa, nella sua drammatica verità. Incantata dalle immagini di un altro tipo di passato, spensierato, leggero, delicato. Complimenti, Roberto, deliziosa! Il passero: il tema dei ricordi, uno dei più presenti in poesia e a me molto caro, ora tristi, ora sereni, colti nelle loro varie sfumature in modo magistrale. Carla Conti: poesia “visiva”, se mi permetti tale aggettivo, che si presta soprattutto alle prime strofe. Mi sembra di essere lì, ad assistere. Bravissima! Antonio Teni: senza alcuna adulazione, con questa poesia, tu ti elevi, come scrivi, sei “alieno al mondo” della banalità, posso dire stupenda poesia? Bravissimo anche Armando, legato anche lui al tema della libertà , colta nei sogni di uno zingaro. Piaciuta molto. Angelo Taraschi: prima il gioco associato al sogno, poi la realtà in cui le illusioni svaniscono. Tema che mi ricorda Leopardi. Molto sentito e condiviso.

Un grazie a tutti ed, in particolare, al nostro sempre presente ed insostituibile Lorenzo.
Sandra Greggio 
 

Ecco ancora una bella pagina azzurra e questa, con un'altra, così mi coinvolge:

1 agosto
Fernanda Battagliese -Passaggi-: Benvenuta Fernanda. Molto bella la tua poesia d'esordio nell'azzurro. Coinvolgente e fonte di riflessioni sul passare del tempo ed i suoi effetti. Brava.
Lorenzo Poggi -Un giorno…una strage-: Bella decisamente. Un sentire umano che coinvolge. Una strage al giorno…per fermare il tempo degli egoismi. Bravissimo Lorenzo.
Roberto Bottiroli -Un giorno di festa-: Acquerello che racconta bei ricordi e nostalgici sentimenti, con metrica, alfine, finalizzata a valorizzarli. Piaciuta molto.
Il passero -I ricordi-: Decisamente bella e detta con gran sentimento. Questo guardare nei cassetti dei ricordi e farsene coinvolgere, con nostalgia e rassegnazione. Complimenti.
Carla Conti -Atlantide-: Immagini forti rese con alta poesia. Non c'è strofa che non riscriverei, per evidenziarne la bellezza. Decisamente, Carla, voli alto.
Michele Vaccaro -Le parole no-: Bella riflessione sulle parole che, pure, sono l'unica merce di scambio per capirci, scambiare sentimenti e insulti, amore ed odio. Senza codice a barre. Piaciuta.
Antonio Teni -Soffia cielo !-: Applausi convinti. Questo desiderio di libertà, questa voglia di elevarsi sopra la squallida quotidianità, sono espressi con alta poesia. Immagini bellissime per una romantica fuga nella libertà. Ripeto applausi.
Armando Bettozzi -Zingaro-: Bellissima e pare quasi integrazione della poesia del Teni. Questo bisogno di libertà, questo invidiare chi riesce a realizzarla, mantenendo le proprie tradizioni e, forse proprio per quelle, viverla, è espresso con alta poesia. Bravissimo e complimenti Armando.
Gabriele Renda -La spedizione-: Sempre attento all'attualità politica. E sempre più bravo a raccontarcela.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -L'agave ed il suo fiore-: Suggestiva descrizione e molto ben scritta. Bravo.
Angelo Taraschi -Gioco e sogno-: Bello questo gioco che svanisce in un sogno. Piaciuta.

25 luglio
Anna Lombardi -Luna- Benvenuta nell'azzurra Anna. Romanticissimo esordio che fa ben sperare.
Antonia Scaligine -L'onda del ricordo-: Bellissimi i versi iniziali e pura poesia quella mente che diviene scialuppa di nostalgie. Ed è un insegnamento quello che si ricava da questa bella poesia: non perdersi nel passato ma lasciare vivi in noi "…gesti indimenticabili/delle persone e cose a me più care". Applausi.
Enrico Tartagni -Prima (Sfere e Dei, troppo)-: "per tradurre la gioia in un sospiro" è alta poesia a conclusione di riflessioni ricche di colti riferimenti. Colti ed amari. Complimenti.
Lorenzo Poggi -Parole stantie-: Parole come bolle di chewingum: vuote di significato, dette perché una lingua consente di formularle. E forse è vera la conclusione: si parla, spesso, per fare barriera al vuoto che si teme esserci dopo. Sempre bravo Lorenzo. Sempre di più.
Mariachiara Scala -Cala la nebbia-: La perdita di un amore immerge nell'insicurezza. Detta splendidamente.
Carla Conti -Vuoto-: Ed anche questa parla, tragicamente, d'una perdita dolorosa. Immagini forti e coinvolgenti. Dolore che scorre a fiumi. Bellissima.
Michele Vaccaro -Giro con le pezze al culo-: Questo sì che si chiama presa di coscienza! Ma è anche un atto d'accusa a questa società della new economy. Bravissimo.
Armando Bettozzi -L'immigrato-: Compassionevole modo di guardare al diverso, dal quale difenderci perché non turbi la nostra quotidianità. Ottima la chiusa con "…la staccionata/che uomo e natura gli hanno edificata." Concordo con tutto e trovo ottimo il modo in cui è stata detta.
Gabriele Renda -Come polli d'allevamento-: Bobbio ha ipotizzato la sparizione di destra e sinistra. Tutto omogeneizzato, tutto uguale. Tu metti l'accento, invece, sulla diversità che persiste. E l'on. "buona padania" è il simbolo più evidente del persistere della diversità. Fortunatamente.
Sandra Greggio -Speranza-: Istinto materno che si perpetuerà nei figli dei figli. Piena di sentimento e di speranza. Piena d'ottimismo. Il tutto detto con dolce poetare. Bravissima Sandra.
Senza nome (per errore di stampa)-Il binario morto-: Già, ci incamminiamo tutti su un binario morto. Ottima la similitudine e tristemente vera per i più. Piaciuta. Tristemente.

A tutti auguro uno splendido mese d' agosto, da passare in rasserenanti ferie. Al nostro vate aggiungo un grazie. Piero Colonna Romano
 

In primis un grazie di cuore ai commentatori
Piero Colonna Romano, Tiziana Cocolo
Il Gabbiano ,grazie per la  tua gentilezza , nei mesi estivi ho sempre più
tempo da dedicare alla lettura

e alla poesia, anche i bambini della chiesa vanno in ferie .
Purtroppo, io non sono brava come Piero Colonna Romano a commentare le
poesie ,
perché lui è davvero un vate , GRAZIE , posso solo dire che sono tutte molto
belle , ne evidenzio solo alcune

Passaggi di  Fernanda Battagliese- Mi restano
inutili cocci dispersi nel tempo.
Un giorno ... una strage  Lorenzo Poggi Ci siamo consumati come candele
al sole d'idee sorpassate.
Un giorno di festa Una finestra aperta sul cortile un volo di farfalle
variopinte Roberto Bottiroli
 Gioco e sogno fanciullo sul suo tappeto
d'alte erbe fresche. Angelo Taraschi
L'agave e il suo fiore  d' amor sublime domani nasceranno nuove vite
Giuseppe Gianpaolo Casarini
Zingaro negli occhi han riflesse le scintille
dei lor fuochi all'aperto, una ricchezza,
e alla luna essi cantan le tristezze
di questa loro vita misteriosa, Armando Bettozzi
Un sempre rispettoso saluto  a Lorenzo
Antonia Scaligine
 

Oggi un omaggio sincero ad una nuova arrivata.
- Fernanda Battagliese “Passaggi”: benvenuta tra noi Fernanda! Tanto di cappello, ti presenti con versi super.
Un ringraziamento da parte mia per i benevoli commenti del Gabbiano, di Antonia Scaligine e di Piero Colonna Romano ed un saluto speciale al nostro Lorenzo..
Lorenzo Poggi

 

31/07/2011

Per Lorenzo Poggi.   Lorenzo  , con  la  sua bravura di sempre ci presenta  una bellissima poesia: “ Voglia di sparire” Ci piacciono moltissimo i versi con i quali incomincia:”Appare il nuovo giorno/ Il cielo si è acceso puntuale/ La stanza ha perso il riposo/ Si accennano i movimenti di sempre” E poi conclude con i seguenti versi “Attendere pazientemente la notte/per rientrare nel letto.” Complimenti vivissimi e cari saluti unitamente a tutti i poeti del sito ed al nostro carissimo prof Lorenzo . Il Gabbiano

Mi è mancato questo prato azzurro. Oggi full immersion in due giorni che questo mi hanno detto:

31 luglio
Antonia Scaligine -L'eco del mare nell'onda del tempo-: Delizioso, nostalgico, dolcissimo ricordo di un nipotino felice in riva al mare. Espresso con bella e magistrale poesia. E quell'eco del mare che riporta ricordi….Bravissima.
Enrico Tartagni -Io e te-: Beh, se questo non è amore ! "…monade../nell'ansia dentro il mondo/siamo/quello che vogliamo/essere…" Applausi.
Lorenzo Poggi -Voglia di sparire-: Rifiuto assoluto del vivere, quello che annoia e deprime, quello che non si vorrebbe fosse. E Lorenzo ce lo racconta con il suo stile asciutto e perentorio, con immagini fantasiose, con bravura, sempre più convincente. Bravissimo.
Mariachiara Scala -28 Novembre 2010-: Quella pioggia e quella solitudine che riportano la mente alla creazione e la giustificano con la solitudine di dio. Molto bella.
Carla Conti -La tela muta-: Una tela vuota attende che un pittori vi riversi i suoi sentimenti. E le immagini che ci descrivi sono contrastanti tra loro, come lo sono i suoi sentimenti. Molto piaciuta.
Armando Bettozzi -Il fango-: Hai ragione "il fango…/viene giù a valanga..". Ed è quel fango che non abbiamo saputo impedire che travolgesse tutto. Grazie al nostro qualunquismo ed al nostro disimpegno. Tanto, non toccherà mica noi !
Gabriele Renda -Il coraggio del pettirosso-: Ottimo, per l'intensità delle immagini, questo ricordo d'una vergogna statale. C'ero allora e l'aria che si respirava era di complotto. E c'erano Castelli e Fini (ministri dell'appena formato governo Berlusconi) che si guardarono bene dall'impedire, usando la polizia, che entrassero, dall'estero, ben noti black block. Ed ho visto la polizia girare le spalle a quelle violenze. Servivano, black block e violenza, per giustificare quello che poi successe. Tardive e troppo miti sono arrivate le condanne dei mistificatori. Uno, il più importante, condannato e promosso ad altro e ben più elevato e delicato incarico.
Maria Rosaria Quarta -…amori virtuali…-: Pare che l'amore perfetto sia frutto dell'immaginazione: con un clic l'accendi e con un clic la spegni. Nel mezzo c'è quell'amore che, appunto, resta virtuale. Piaciuta la serie di riflessioni, dette con bravura.
Carlo Chionne -Duo calvi-: E ancora Fedro, porto con maestria. Fedro con le sue lezioni di morale e di vita.
Angelo Taraschi -Sembra-: Nasciamo tutti malati terminali. Non abbiamo la cultura della morte e da qui nasce rassegnazione e poesie amare. Lunga vita Angelo !

26 luglio
Gisele Bovard -Quel che ho piantato-: Benvenuta nell'azzurro Gisele. Esordio con poesia ricca di spunti filosofici e di belle immagini ben porte. Se avessimo un cassetto pieno del nostro futuro, avremmo il coraggio d'aprirlo ?
Gabriele Renda -La forza dell'Amore-: Applausi. Bellissima descrizione dell'amore, detta con intensità poetica notevole. Bravo Gabriele.
Tiziana Cocolo -Raggi e parole-: Semplicemente delizioso questo narrare di poesia. Complimenti.
Roberto Bottiroli -L'alligatore-: Con perfetta metrica si narra una piacevole favoletta. Ma forse me ne è sfuggito il profondo significato.
Michele Cristano Aulicino -Localizzati (dell'ironia, delle abitudine, dei costumi locali)-: Spassosa esegesi dei..locali. Piaciuta.
Carlo Chionne -Pavo et Juno-: E la lezione sarebbe: accontentati di ciò che hai. E qui si potrebbe dissentire con Fedro perché è l'insoddisfazione che muove il mondo. Ma il prof. resta magistrale, nel suo porgere queste belle traduzioni.
Michael Santhers -Bancarelle-: Deliziosa descrizione d'un mercato, d'una fiera commemorativa di un santo. Leggerti è sempre un piacere Michael.
Antonio Teni -L'indecifrabile percorso del tempo -: Filosofia, detta poeticamente, con molta bravura. L'interrogarsi sul passare del tempo, sul senso che questo passare ha. E non trovare risposte ("Il senso di questa millenaria/increspatura del mare/è tuttora un acqua che non disseta!"). Piaciuta molto.
Lorenzo Poggi -L'impappinato-: Conosco poco il romanesco, quindi niente voto né perdono, né condanna. Ma la poesia è deliziosamente umoristica, con retrogusto amaro. Piaciuta molto.
Mariachiara Scala -Destinazione Paradiso-: Commovente il ricordo e, soprattutto, quella dedica al padre. Bravissima Mariachiara !
Antonietta Ursitti -Epomeo Monte-: Ischia e le sue terme. Ischia ed il suo mare. Ischia e la mitologia greca. Purtroppo anche Ischia e gli assalti degli speculatori, che intendono farne una piattaforma di cemento. E quel monte che osserva, solitario ed inaccessibile. Descrizione magistrale, piaciuta molto.
Carla Conti -Giocando-: Dalla domanda iniziale, alla risposta finale è un guardare alla vita ed interrogarsi. E' un porgere immagini simboliche a volte, a volte crude. Piaciuta molto. Complimenti.
Michele Vaccaro -In questo periodo-: Sei in buona compagnia. Prosit.
Renato Bellin -L'eroi Bianchi Rossi e Verdi-: Invito accolto. E, nonostante io stenti molto a capire i dialetti usati in poesia, la trovo quantomeno saggia. Piaciuta.
Sandra Greggio -Poesia silente-: Bella questa riflessione su ispirazioni che possono mancare. Bello quel, una volta ritrovate le parole, "Ma con un nuovo modo di pronunciarle." Brava Sandra, credo che tu non l'abbia mai persa quella voce.

Trovo, tra i commenti, una bella proposta di Antonio Fabi: parliamo dei personaggi secondari dei capolavori. E cita Sancho e Leporello. Intrigante argomento e spero che, nella giostra della satira, sia sviluppato.
A tutti un cordiale saluto. A Lorenzo un grazie di cuore per la sua pregevole attività. Piero Colonna Romano
 

Ben tornata carissima Antonia. Ho letto la tua bellissima poesia “ L’eco del mare nell’onda del tempo. Molto belli i versi e i ricordi del passato perché c’era la verde età. Ho si! Joseph Conrad ,così scriveva: sulla “La verde età. Uno chiude dietro di sé il piccolo cancello della mera fanciullezza ed entra in un giardino incantato” Tu con la tua bella poesia sei entrata nell’onda del tempo, solo perché c’era la verde età, ora è silenzio. Sulla battigia la risacca diventa la culla dei nostri ricordi di quel passato che non ritornerà mai più. Rimangono dentro di noi soltanto i ricordi. Bravissima, mi è piaciuta molto. Un caro saluto, unitamente al nostro caro Lorenzo. Il Gabbiano
 

Commento  
Solo il titolo è già poesia! Brava Antonia Scaligine, hai saputo cogliere nel tempo l'essenza della maturità e con maturità capire il tempo, "la mente diventa una scialuppa di nostalgie" ma il ritrovarsi giovani nel pensiero nell' "impasto dei ricordi" ci fa guardare lontano, in un futuro prossimo come "una bottega" si ma che dopo le ferie riaprirà, con un gusto nuovo della vita, ancora  fuorviera di bellezze ed avventura. Belli i versi di Angelo Taraschi, "torme di desideri, cavalieri senza pace, guidati dal cuore" in una vita che però, non ha fretta di finire perchè lenta è la sua trasformazione dentro e fuori di noi. Un saluto a tutti e buone vacanze!
Tiziana Cocolo

 

Buona domenica
Brevi cenni di buon merito per  queste poesie
senza  mai togliere merito  a tutti gli altri
Voglia di sparire-Lorenzo Poggi.bella
28 Novembre 2010-e fece ordine nella sua mente
e spazio nel suo cuore-.Mariachiara Scala
la tela muta-Dalla tela un niente dipinto
aggredisce lo sguardo,felice l'artista sorride -Carla Conti
L'unità d'Italia vista da me-Michele Vaccaro
Il fango-a chi è avverso.Ma."chi la fa l'aspetti" -
come il fango - non bada.all'espediente. Armando Bettozzi-
Il coraggio del pettirosso - di stille d'amore.-Renda Gabriele
Duo calvi- un pettine si vide in mano porre
"Spesso troviamo ciò che non ci occorre!"Carlo Chionne
Brevi tutti Antonia Scaligine
 

 

29/07/2011

Grazie  Lorenzo Poggi e ricambio il commento
non posso scordare dove vanno i gabbiani.
 né ritagliare un po' di cemento
per asciugare le lacrime .molto bella
madre mia!  aurelio zucchi ... l'aiuto più vero è  quello della madre ,
dovrebbero saperlo  tutte le mamme !
duo muli   di Carlo Chionne in cammino:anche questa poesia mi piace molto
saluto Lorenzo de Ninis e tutti del sito
GRAZIE A TUTTI
Antonia Scaligine
 

Caro Gus,
ho molto apprezzato i suggerimenti, le critiche e le correzioni di Asinus et senex Pastor che ho subito provveduto ad integrare. Grazie davvero; occhio comunque alla dialefe e sinalefe per il conteggio delle sillabe e gli spostamenti d'accento.
A presto Carlo Chionne
 

Commento scarno, certo, ma magari ce ne fossero altri di scarni!
- Antonia Scaligine “Filastrocca della bolla”: deliziosa storia d’una bolla di sapone e d’un bambino che non si scoraggia a vederla scoppiare.
- Enrico Tartagni “Il Povero ed il suo amico di un attimo...”: l’incontro con un mendicante: “così io forse sono un altro/con un amico in più/e lui che mi sorride è ancor più libero...forse.../e forse si chiede perché Lui sia così tanto più ricco./Reverenza a chi crede nell'uomo ed in Gesù che è Lui”.
- Carla Conti “Per chi, come te”: basta la chiusa “Per noi che ci perdiamo/senza scordarci”.
Lorenzo Poggi

 

28/7/2011

Oggi, lo so, con molta distrazione, ho colto questi fiori.
- Renzo Montagnoli “Lo sguardo altrove”: “un passo dopo l'altro/lo sguardo in avanti/che tutto e niente vede”. La corsa della vita su binari da fissare senza guardarsi intorno. E “intanto corriamo verso quell’arrivo che non è mai troppo lontano”. Bella la similitudine con la motrice ormai imbolsita.
- Giuseppe Dabalà “Nello sguardo dei bambini”: nello stesso giorno, nello stesso momento un bambino dagli occhi azzurri fa castelli di sabbia e ponti levatoi di conchiglie e un bambino dagli occhi neri gioca con la capanna di paglia e di sterco e muore di fame.
- Mariachiara Scala “Vagabonda”: “ma tu, ragazzina,/t'accucciavi/sotto le stelle/e le tue lentiggini/si abbellivano alla Luna”.
- Gisele Bovard “Sciarpe”: Una chiusa da lasciare basiti “Una talpa sta scavando/il plenilunio e il futuro/a poco a poco non c'é più”.
Sandra Greggio “Ricordi”: “la mia macchina ansimante/che inghiottiva chilometri/di lacrime represse/in un cuore rivestito/di un camice bianco”. Molto, molto bella!
Salutando, rinnovo l’invito a commentare a tutti i poeti del sito.
Lorenzo Poggi

 

Armando Bettozzi : Troppo forte ! Ammazza che Poesia ! Bravo puro in
matematica . Impossibile non essere in sintonia . Complimenti ancora !
Renato Bellin

27/7/2011
 

Carlo Chionne : Graziosa e puntuale la favola ... ti spiace se ti correggo alcune tonalità degli endecasillabi idonee ad evitare "metrico-critiche"?
 
Asinus et senex pastor
Vi  ricordate il ritornello eterno
ad ogni cambiamento di governo?
“Si prospettano grandi mutamenti!
“Cambia  musica!  cambiano strumenti!”

Ma muterà la nostra situazione
Solamente perché cambia il padrone?
Se tale verità fu contraddetta,
ora ascoltate questa favoletta.

Un vecchio pascolava sopra un prato
un asino, quand' ecco che un soldato
sbuca fuori seguìto d’altri cento ...
veloce fugge il vecchio come il vento

e come avesse messo ali al suo piede,
correndo, il vecchio, all’animale chiede:
Non scappi  via, non vedi, c’è il nemico?
Ma l’asino risponde: “Ascolta, amico,

per me non cambia nulla neanche adesso,
i pesi li dovrò portar lo stesso!”
 
Chiedo sommessamente scusa per l'indebita intrusione, ma la versione merita.
Gus

 

Per Roberto
grazie per il personale commento
troppo buono nel giudizio
salutoni
giuseppe g.c.
 

26/7/2011
 

Commento per Casarini

L'ultima fatica del Casarini è un mirabile incrocio fra quartine e terzine (stil-dantesche) in rima.

Veramente innovativo!

Non ho contato (salvo alcune vedi 18 sillabe) le sillabe perchè sarebbe stato arduo .....con tutte quelle quartine e terzine.

Saluti

Roberto
 

Trovo decisamente interessante il lavoro di Carlo Chionne, che con dosata sapienza propone le sue traduzioni. La parafrasi odierna del Re travicello è molto divertente.
Rispettare uno schema stilistico nel rendere testi latini non è cosa da poco. C'è però qualcosa, ogni tanto, che mi sfugge.

Sempre formidabili Bottiroli e Bettozzi, al quale dovrò chiedere il numero telefonico per scambiare qualche opinione (a proposito: a.fabi@libero.it). 

Seguo spesso Carla Conti e ritengo l'ultimo intervento molto significativo e ben fatto. Ottimo esempio di prosa poetica.

Forza Renda! Lo spirito c'è, ma non lo faccia svanire, per favore. Qualche pezzo in meno, ma più rifinito darebbe sarebbe una scelta in grado di dare più spessore alla sua produzione.

Signor Michele Vaccaro,
lei scrive bene ed è da molto tempo che lavora. Lei è un professionista ed ho apprezzato parecchie sue composizioni.
Condivido in pieno l'elogio de l' ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha, come quello di Ronzinante e di Pancho, vero eroe anch'esso nell'accezione più nobile del termine. Anzi, qui bisognerebbe aprire un dibattito su questi personaggi "minori", scudieri, servitori, mezzani, donne di vita.
Chi è da preferire tra Sancho e Leporello?
Soprassiedo perché Ronzinante avanza qualche obiezione, pensando alla grande musicalità che, ineluttabilmente, possiede il divinissimo Monco suo creatore.
Mi dice, l'indomito equino, di trascrivere la prima quartina di un celebre sonetto, in cui si loda la grande Signora dell'impareggiabile Cavaliere:

Questa che vedi di guance pienotte,
di sen ricolmo e d'aspetto gioioso
è Dulcinea, Dama (1) del Toboso,
di cui fu innamorato il gran Chisciotte.


1) preferisco "Dama" rispetto a "Regina", per ovvie ragioni metriche (poffarbacco!).

Statevi bene.
A. Fabi
 

Grandi fermenti nella pagina azzurra.
- Carlo Chionne “Ranae petunt regem”: mai come questa volta l’opera didascalica altamente meritoria di Carlo si tinge d’attualità. Sempre bravissimo nella scelta di parole adeguate alla sua metrica ed alle sue rime.
- Giuseppe Gianpaolo “Son tornato oggi al mio paese”: molto con cura raccontata e molto sentita la rivisitazione del borgo natio.
- Aurelio “Roba intima”: bellissima! Chi non vorrebbe quel fazzoletto! Sto mettendo da parte i punti.
- Enrico “Un pettirosso”: Enrico ha scoperto una cosa: buttarla in caciara serve sempre. Un tourbillon di frasi e d’immagini apparentemente senza senso da lasciare amaro in bocca con retrogusto dolce.
- Mariachiara “Amico”: la conosco questa musica.
- Carla “Era un gran giorno”: qualcuno gridò: Disarmiamoci! Ma c’è sempre chi ha sete di potenza, non di vita. E così “Il sogno di sempre/al risveglio/era un grumo/di sangue”. Sempre efficacissima la sintesi di Carla. Sto aspettando una mail per la poesia di ieri.
- Gisele “Gradini di colchico”: mi inchino alla poesia di Gisele. Non faccio che ripetermi “l’arcobaleno vomitò i colori”.
Anche oggi molto affollato il palcoscenico. Ci vorrebbero un po’ più di applausi. Che dite sitani?
Lorenzo Poggi

 

25/7/2011

Commento Gisele Bovard
Toccava a me dare il benvenuto a Gisele, ma in questi giorni sono proprio preso con le mie cose e non ce l'ho fatta. Toccava a me perché è una mia corregionale, perchè ho partecipato ad un convivio poetico con lei a St. Vincent e perchè conosco le sue opere da tantissimi anni.
Gisele è una poetessa vera, di quelle che "soffrono" quando scrivono e, per questo, è molto vicina al mio modo di essere e di poetare. E poi le sue prime due poesie pubblicate sul nostro portale sono una "bomba". Mi scusino tutti gli altri amici ma ritengo la poetica di Gisele superiore alla media e per questo anch'io, che ho avuto la fortuna di declamare i suoi versi, m'inchino e sono onorato di averla convinta a pubblicare per noi perchè lei è una persona molto modesta e non si accorge dell'alto livello espressivo e poetico delle sue opere.
Spero solo che mandi altri versi al portale in modo che tutti i "sitani" possano apprezzarla e conoscerla meglio.
Salvatore Armando Santoro
 

Oggi il tempo è tiranno, ma non posso esimermi dal notare tre poesie. Mariachiara Scala: commovente il ricordo di papà, che da lassù di sicuro ti vede e ti segue. Lorenzo Poggi: complimenti per la nuova veste con cui oggi ti presenti, Lorenzo! Ti sta bene anche questa, anche se, permettimelo, ti preferisco con l'altro "abito". Piero Colonna Romano: il cuore ringrazia, insieme ai sentimenti ed alle emozioni; la metrica non è da meno, perchè li hai racchiusi in un "contenitore" perfetto, come al tuo solito.
Un caro saluto a tutti ed un grazie al nostro Lorenzo, che ha permesso che questo commento venga pubblicato.
Sandra Greggio

Oggi molti bei spunti:
- Gisele Bovard "Quel che ho piantato": benvenuta nel sito. Poesia interessante per l'originalità del tema.
- Tiziana "Raggi e parole": anima della poesia quando ti mostri "ti fermi ed ascolti il dolce colore di un timido fiore". Delicata.
- Michele Cristiano "Localìzzati (dell'ironia, delle abitudini ,dei costumi locali)": come al solito ironico e dissacrante. C'è molta rabbia in Michele. Non te la far passare!
- Michael "Bancarelle": si trova di tutto sulle bancarelle anche pesci arrugginiti in aceto e zafferano. Ogni tanto si vede anche quello che c'è dietro le bancarelle. Bravo Michael!
- Antonio "L'indecifrabile percorso del tempo": chiusa da incorniciare. Il tempo non si ferma e il suo percorso resta indecifrabile.
- Enrico "La Notte bis": ce l'ha con la notte Enrico. Ma si sente quanto la ama. Ci sono passaggi meravigliosi in questa poesia.
- Mariachiara "Destinazione Paradiso": molto bella. Arrivederci papà.
- Piero "La poesia perduta": continua il duello a distanza di Piero con i cultori della metrica. Lo fa usando le stesse armi pur ribadendo il primato nella poesia delle emozioni e del sentimento.
- Sandra "Poesia silente": sempre fresca e originale la poesia di Sandra. Piaciuta!
Ce ne sarebbero altre da commentare; in primis la poesia di Carla Conti a cui chiedo un favore: potresti via mail (cesdra@tin.it)  mandarmi due righe esplicative di questa poesia?
Intanto un caldo saluto a tutti.
Lorenzo Poggi
 

24/7/2011

Continua a piovere di brutto, sol nell'azzurra pagina sarai all'asciutto. Se confrontar vorrai quel che tu senti, leggi questi pensieri impertinenti:
Michele Vaccaro -Como si fuera la prima vez-: Non c'è più ma c'è stata. E quel che resta del suo profumo è danza. Bella e piaciuta.
Maristella Angeli -L'estate-: Che splendido risveglio ! E quanto belli i versi "illumina lo sguardo/di ieri, di oggi/stupito alla vita".
Il passero -A chi mi sente-: Applausi. Ritmo sincopato e chiusa deliziosa.
Renzo Montagnoli -Il destino di un poeta-: Soltanto chi ha poesia nell'anima può narrare di cose che altri non vedono. E del poeta, dei suoi sforzi di seminare poesia, "Resteranno solo fogli/righe vergate/versi sussurrati/sogni trascritti/che nessuna alba/avrebbe mai cancellato.". Omaggio ,reverente, a te Poeta.
Gabriele Renda -Democrack-: La rabbia contro la casta, esplode in Gabriele. A lui mi associo.
Tiziana Cocolo -Anima-:Ossequio all'anima, con versi intrisi di spiritualità. Molto bella e molto piaciuta.
Antonio Fabi -A un amico indisposto-: Perfetto uso del dialetto romagnolo, per darci uno spiritoso componimento. Piaciuta decisamente.
Roberto Bottiroli -Il raglio dell'asino-: Che sia un'eco quel che senti ?
Simone Zanette -Casolare-: Atmosfera da Aspettando Godot. Quadro immobile dove anche "i custodi" li vedo come fossero di cartapesta.
Michele Cristiano Aulicino -L'isola d'Arturo-: Applausi convintissimi e richiesta di bis. Bellissime le digressioni inserite, quasi una bella poesia che vive di sua vita. Che dire più di vivissimi complimenti ?
Stefano Medel -Folate di vento improvvise-: Molto ben descritto l'inizio di un temporale. Piaciuta.
Enrico Tartagni -La parola-: Bella immagine, quasi un aforisma.
Lorenzo Poggi -Esodo-: Con esemplari senari, Lorenzo ci dice del suo impotente dolore, di fronte a questo esodo biblico. Molto bella, molto sentita. Applausi.
Mariachiara Scala -Perché-: E' il pensiero rivolto ad una persona scomparsa (un figlio perso?) detto con dolore estremo. Terribile e bella.
Carla Conti -Isole galleggianti-: Quei versi sono pennellate di violenti colori e mi pare descrivano la crudeltà dei conquistadores sugli inermi maya. Ma le anime poi si salvano con un blasfemo Te Deum. Questo ho sentito.
Maria Rosa Cugudda -Questo grande amore-: Credo ci sia nulla di più rasserenante del vedere amarsi i propri genitori. E Maria Rosa dedica loro questa affettuosa poesia. Bella.
A tutti i miei più cordiali saluti ed un arrivederci ad agosto. A Lorenzo, sicuramente magnifico, il mio grazie. Piero Colonna Romano
 

23/7/2011

Azzurro rasserenante come sempre. E vi racconto quel che sento:
Carla Conti -Cerchio-: Un moto continuo inarrestabile. Un nulla si crea e nulla si distrugge. E per Carla vale anche per l'amore, che si rigenera nell'amore, all'infinito.
Michele Vaccaro -Il viaggio di ritorno-: Ritorno da un viaggio che non pare tanto diverso da quando ci si veste "con i panni di sempre".
Manuela Mori -Disarmonie-: Tono dimesso e rassegnato. Giorno che evapora in una notte che porta soltanto timidi orgasmi.
Aurelia Tieghi -senza titolo-: Definire il dolore (e forse non quello fisico). Desiderio d'allontanarsene per tornare a gioire. Piaciuta.
Carlo Chionne -Aesopus et canis mordax-: Lezione di vita che viene da lontano. Certezza della pena e meno permissivismi per avere maggiore ordine. (rifletto: prima ordine e poi giustizia o viceversa ?)
Antonio Teni -Esilio cercasi-: "Si sfarina il tufo dei palazzi del potere" è il punto centrale attorno al quale corrono trasparenti metafore. Rassegnatamente, impotenti, privi di speranza "Esilio cercasi".
Gabriele Renda -Lo scambio-: Non falliremo, probabilmente. Di certo c'è che, con quel che elenchi, moralmente siamo già falliti.
Michele Cristiano Aulicino -La sera del dì di festa-: Decisamente surreale. Ma è la sera del dì di festa ed il vino lavora. Belle le immagini della musica che striscia nei vicoli, velluto di sguardi, due sospiri in levare. Piaciuta.
Stefano Medel -Passa il tempo inesorabile-: Filosofia sul tempo che scorre inesorabile e spazza legami. Piaciuta.
Armando Bettozzi -Uccellini in festa-: Raccontato bene quel morire del giorno e quei saluti che gli uccelli gli porgono. E, già, solo l'uomo guarda alla luna.
Enrico Tartagni -Un quadro della situazione-: Non ci rianimiamo come fiori con l'acqua. E non c'è trasfusione che tenga. Strisciamo cercando colori.
Lorenzo Poggi -Sera-: Romanticamente descritto quel calar della sera. Poi frattura: il godere di quell'atmosfera dipende dai voleri del cane. E potrebbe essere metafora di ciò che desideriamo e di quanto condizionati siamo dal volere altrui. Come sempre,stile asciutto che coinvolge emotivamente.
Mariachiara Scala -Quando pensi-: L'inutilità del vivere alla quale si trova rimedio impegnandosi in attività banalmente giornaliere. Per non porsi domande.
Sandra Greggio -Sogni nelle scarpe-: Percorrere la vita, goderne delle gioie, subirne i dolori. Ci salveranno i sogni, tenuti nascosti. Molto bella. Bravissima Sandra.
Un saluto a tutti ed un doveroso grazie al nostro vate. Piero Colonna Romano


Anche oggi sono caduto nelle spire ammalianti della poesia.
- Manuela "Disarmonie": sono pennellate dal ritmo intenso. Nella chiusa risento l'eco dei nostri grandi.
- Aurelia "senza titolo": il dolore poteva chiamarsi. Aurelia ci dona sfaccettature inedite del dolore con immagini e metafore originali ed estremamente poetiche.
- Antonio "Esilio cercasi": sì è difficile vivere in questo letamaio di egoismi, prepotenze, arrivismo a tutti i costi che ci offre il palazzo. Forse è meglio "Una prateria smisurata di corse e voli/lontano dallo strepito senza pensiero/chiederò al destriero bianco della notte!".
- Michele Cristiano "La sera del dì di festa": un cantico amaro dalla forte melanconia camminando le strade del tempo.
- Enrico "Un quadro della situazione": "perchè io/estinto di sangue/striscio/sul sentiero dell'abbraccio/per raccoglierne i colori". Sempre più bravo, sempre più immaginifico.
- Mariachiara "Quando pensi": che tutto quello che si è raggiunto non abbia più senso, è forse arrivato il momento di tornare da dove si era partiti. Solo lavando i piatti e panni sporchi con la coscienza dell'oggi si può ritrovare un equilibrio interno. Bella la chiusa "Ogni giorno/io mi redimo/lavando piatti/lavando piano./Qualcuno si rompe,/ma non invano".
- Sandra "Sogni nelle scarpe": Ma cara Sandra proprio nelle scarpe dovevi metterli i sogni? E' difficile camminare senza scarpe specie tra scivolosi ciottoli d'un torrente. O forse ci vuoi dire che solo con i sogni si può continuare a sperare in un cammino migliore? O forse che non conta il tran tran del quotidiano. Importante è continuare a sognare. Sempre.
- Piero "Annunci economici": avanti Signori! Qui c'è posto per tutti! Basta avere un po' di cultura, amore per il prossimo e la poesia vi trascinerà in un vortice di sentimenti nel dare soprattutto, ma anche nel ricevere. Ricordate però: non basta l'istruzione. E' arida e non adatta a diffondere poesia.
Questo ci dice Piero in questa arguta poesia. Si può benissimo rispettare la metrica. Importante è non perdere la poesia.
Un saluto a tutti i sitani ed uno in particolare al nostro Lorenzo.
Lorenzo Poggi
 

22/7/2011

Fa bene alla salute correre su 'sto prato ed ecco che dirò quello che ci ho trovato:
Mariachiara Scala -Forse-: Gli insegnamenti e le riflessioni che ci vengono dall'amare e guardare il mare. Detti con sentire poetico.
Carla Conti -Gorgoglia-: Sublimazione d'un atto d'amore, porta con passione intensa. Classe ed eleganza in ogni verso. Bravissima.
Michele Vaccaro -Collezione di stilografiche-: Mettere sulla carta frasi d'amore è sempre inferiore a ciò che, in un attimo, la voce può dire.
Gabriele Renda -Luoghi di memoria-: Lievi immagini rese con delicatezza. Piaciuta.
Lorenzo Poggi -Parole in vendita-: Chissà perché mi torna in mente il venditore d'almanacchi. Bella ed originale ma sempre col tuo inimitabile stile. Piaciuta molto.
Maria Rosa Cugudda -Quando-: Ottima lezione morale, raccontata con bel ritmo. Complimenti.
Sandra Greggio -Il bacio di un sorriso-: Un sorriso, il sorriso, è quanto di più economico si possa donare. Ma porta arricchimento a chi lo da ed a chi lo riceve. Bella e delicata.
Il Gabbiano -L'isola di Madera-: E la "premiata agenzia viaggi", alfine, riapre. E sfogliamo questo bel catalogo, ricco di splendide foto, con molto piacere.
A tutti una felice giornata. A Lorenzo, magnifico vate. Un caro saluto. Piero Colonna Romano
 

Molto interessanti alcuni pezzi brevi di Mariachiara Scala. In certi punti fluiscono con l'armonico sussurro dell'epigramma.
Non sono - sia chiaro - haiku, ossia quei terrificanti mostriciattoli, prodotti da una viscida, banale catena di montaggio.
C'è originalità, nei testi della Scala, e c'è estro ritmico..
Antonio Fabi
 

21/7/2011

Oggi la pagina azzurra mi invita a dividere il commento in due parti. La prima comprende tre poesie, tra loro legate dal tema della notte. Graziella Parisi: un ingresso nel sito "alla grande", che infonde una struggente dolcezza. Benvenuta e complimenti! Ritrovo la notte in Carla Conti che, dopo la domanda iniziale, ci propone anche delle dolcissime alternative come risposte, per culminare in quella bellissima "nenia" finale. Enrico Tartagni: più autobiografica delle altre, specialmente nella prima parte, dove cerca una risposta a che cosa sia la notte, mentre nella seconda la lega all'amore. Io penso che con Graziella, Carla ed Enrico, aggiungendo la mia, ci siamo un po' incontrati. Passo ora ad altre poesie e tematiche. Lorenzo Poggi: due strofe, che sembrano slegate, ma che invece hanno in comune "il grande omogeneizzatore" (purtroppo) che "tritura" le superbe immagini della prima strofa. Che dire? Sei insuperabile, Lorenzo, sempre più bravo! Aurelio Zucchi: una poesia "per antitesi", perché tutto quello che hai scritto è poesia, e molto piaciuta, soprattutto l'ultima strofa. Piero Colonna Romano: molto originale lo spunto della scherma, il ricorso alla sciabola ed al fioretto, per parlare della modalità diversa che si deve adottare nella comunicazione. Molto piaciuta e, anche a costo di ripetermi, perfetta nello schema metrico (è un sonetto, no? E, chi ha orecchie per intendere, intenda! Mi si consenta, chiedendo venia, un riferimento al dibattito in corso, nell'apposita sezione, dibattito, a dire il vero, che è anche proficuo, perché c'è molto, almeno per me, da imparare, da entrambe le parti).
Un ringraziamento ed un saluto a tutti, specialmente al nostro Lorenzo, il Faro di questo mare splendido.
Sandra Greggio


Ed anche oggi il fresco prato azzurro mi consola. E questo, riconoscente, è il mio sentire:
Graziella Parisi -Sera d'agosto-: Benvenuta nell'azzurro Graziella. Esordio brillante il tuo, bella, dolce e nostalgica la tua sera d'agosto.
Lorenzo Poggi -Esotismo-: Molto ben disegnata la Tahiti di Gaugin e forte il contrasto con i versi successivi con i quali Lorenzo esprime il suo sdegno per quanto poco resta della vera cultura artistica "triturata" dal consumismo d'oggi.
Mariachiara Scala -Mondo gomitolo-:Bella l'immagine di quei fili che avvolgono la terra e la soffocano. Giusto il desiderio di "…un paio di calze/per camminare bene". Brava Mariachiara.
Carla Conti -Notturno-: Bellissimo questo canto d'amore che si spegne in appagante nenia. Bellissima ogni quartina e la sestina finale ne è la degna conclusione.
Aurelio Zucchi -Non è poesia-: E poesia sarebbe quel raggio di sole sceso a riscaldare. Piaciuta molto.
Michele Vaccaro -Il mio frigo pieno di niente-: Alla ricerca della persa identità tra la gente e tra sbiaditi ricordi. Bella la chiusa surreale.
Bruno Amore -La granita-: Più contestuale di così non si può. Ma quel fresco che dura un attimo è effimero sollievo da pene che vanno oltre l'estate torrida.
Iallonardo -La Comunità…i sogni oltre la terrazza-: Gli oggetti ed i ricordi che possono far nascere. Gli oggetti d'una comunità ,dove persone smarrite hanno cercato la loro strada tra sogno e realtà.
Elia Belcufinè -Stage Aside-: Parlare con sé stessi sopra un palco, per non fare udire ciò che ci si dice. Tecnica teatrale utilizzata anche da Shakespeare ed altri commediografi moderni. Elia ci narra di soliloqui da teatro dell'assurdo e spazia dalla cromoterapia ai Proci ai Farisei. Affascinante.
Gabriele Renda -Vola Bobbo vola-: In effetti ci guardano dall'alto. Solo che il carburante che li solleva sono le puzzette che hanno sotto il naso. Divertente, quanto realistica.
Armando Bettozzi -La borsa-: Bella disamina dell'andamento borsistico. E finchè di flatulenze e starnuti si tratta potrebbe anche andare bene, ci siamo abituati. Il guaio è che stanno arrivando cannonate tali da disperdere anche i soldi tenuti sotto il materasso. Piaciuta molto.
Enrico Tartagni -La notte-: Bellissimo questo guardare e vivere la notte…quel che resta del giorno e delle sue speranze. Bella la chiusa con quel "anche se vaghi con la lanterna dei tuoi sensi a cercar di non morirne/a cercarne il bacio che si fermi tra le pareti della notte." Complimenti molto sentiti.
Maria Rosa Cugudda -Lulù, amata cagnolina-: Omaggio doveroso ad una fedele amica, detto con sentimento vero.
Sandra Greggio -Amanti-: Sempre più brava Sandra ci parla dell'amore ad un ritmo che rammenta Prevert. Poesia pura quel "due stelle come guanciali". Applausi.
A tutti, ma proprio tutti, il più cordiale saluto. All'attento Lorenzo,un grazie. Piero Colonna Romano
 

Torno al commento invogliato dai bei fiori da cogliere oggi.
- Graziella Parisi "Sera d'agosto": benvenuta nel sito. Se il buongiorno si vede dal mattino ne vedremo delle belle.
- Carla Conti "Notturno": quando l'amore è canzone e con l'avanzar della notte diventa nenia d'amore. Brava Carla, i tuoi versi sempre incisivi.
- Aurelio Zucchi "Non è poesia": quando la scena è solo reale.
- Anileda "ti ho perso per ben due volte, nello stesso giorno": disamina cruda dell'amore con luci e ombre per la mamma scomparsa.
- Iallonardo "La Comunità.... i sogni oltre la terrazza": oggetti ormai in disuso, ma un tempo, con i ragazzi, e per i ragazzi, erano capaci "di fra da tramite tra chi cerca una via ed il sogno di raggiungerla".
- Enrico "La notte": chiusa molto bella. Resta molto problematica la notte per Enrico.
- Piero "La scherma": sonetto classico. Lezione di vita vissuta: non si può tirare di fioretto quando l'avversario maneggia una spada o, forse, un bastone nodoso.
- Sandra "Amanti": eh sì. Non si possono certo nascondere gli amanti agli occhi del mondo. Né se ne curano. Hanno ben altro di cui occuparsi. Ma, soprattutto, non conoscono la solitudine gli amanti perché bastano a sé stessi. Complimenti Sandra per le belle immagini!
Un saluto a tutti ed un ringraziamento per le belle parole (soprattutto di Piero Colonna Romano) per i miei versi. Un grande ciao al nostro Lorenzo.
Lorenzo Poggi
 

20/7/2011
 

Piero  Colonna Romano e Lorenzo Poggi Il Gabbiano Vi ringrazia sentitamente per i positivi commenti alle sue poesie Un cordiale saluto a tutti i poeti del sito Ringrazio inoltre il Professore Lorenzo De Ninis per la cortese ospitalità nella “ Pagina Azzurra.   Il Gabbiano

 

Non piove sull'azzurro di questa pagina che, oggi, questo mi dice:
Enrico Tartagni -Relatività-: Scenario da Armagedon, erotico sognante, da incubo. E quel Golem ha un nome: Progresso. Violenta denuncia, neppure tanto fantascientifica.
Gus -La destra-: Non so da dove cominciare perché mi pare una sequenza di ossimori. La destra eugenetica ? La tradizione rivoluzionaria ? Il silente cimitero ebraico di Varsavia sarebbe quindi frutto di … regolatezza ? Unica affermazione che sottoscrivo è "…sregolatezza/unico lato geniale dell'uomo" ma è estrapolazione. Ed io molto, molto confuso.
Lorenzo Poggi -Dolci riscontri-: Prosegue la poetica analisi sul passato, sulle delusioni, sulle piccole vittorie. Il linguaggio è sempre asciutto ed intenso. E Lorenzo è sempre il grande Lorenzo.
Fabio Sangiorgio -La notte-:Applausi. Romanticismo espresso con efficace poesia. Molto bella. Bravo.
Mariachiara Scala -Dipinto infinito-: Viaggio nel tempo che muta i volti e nei sentimenti immobili. Bellissimo il verso "come fili scolpiti nel vento".
Carla Conti -Come gira la giostra-: Spettacolarmente esplicita. Ma quanta classe ! Il Davide applaudirà ed i ghigni del giardin di Boboli si muteranno in sorrisi. Brava Carla.
Michele Vaccaro -Cielo scuro-: Come un frutto fuori stagione questa bella descrizione dell'inverno. Piaciuta.
Bruno Amore -Successo, belle, onestà (Pascal)-: "E' l'onestà dei principi del cuore della mente" è esattamente ciò che ci manca. Blaise, Blaise che fine han fatto i tuoi pensieri ? Belli i primi quattro versi, tragico il quinto ("è un esistenza ad un solo binario") che ci dice che viviamo senza possibilità di scelta. Piaciuta molto.
Gabriele Renda -Dalla finestra- Calambour spassoso, porto con spirito ed allegria. Bravo Gabriele.
Michele Cristiano Aulicino -La salvezza venne dalla carne-: Sesso salvifico ? Il poeta ce lo augura, noi ringraziamo sperando. E' bella e dolente la poesia. Piaciuta molto.
Sandra Greggio -Ninna per Gio-: Che può fare una madre per un figlio ! Deliziosa filastrocca, piena d'amor materno.
Maria Rosa Cugudda -L'arcobaleno-: Visione decisamente ottimistica del tutto. Come una magistrale pennellata, con pochi versi, illumina.
A tutti saluti cordialissimi. Allo splendido vate riconoscenza. Piero Colonna Romano
 

19/7/2011

Scorre caldamente questo mese, cerco frescura in questo chiaro azzurro che oggi così m'ispira:
Armando Bettozzi -A Bersà!- E come non concordare sia sull'introduzione sia su quanto detto in romanesco ? Mala tempora currunt e qua se stà a guardà.
Enrico Tartagni -Maestro a distanza-: Shakespeare: "Tutto il mondo è un teatro e tutti gli uomini e le donne non sono che attori: essi hanno le loro uscite e le loro entrate; e una stessa persona, nella sua vita, rappresenta diverse parti" da "As you like it". Questo mi ha fatto pensare la lettura della tua, dove un "Maestro" ci guida da lontano.
Lorenzo Poggi -Destino-: Applausi convinti e richiesta di bis. Il filosofico concetto di "destino" è esposto con maestria e profondo sentire. Dirti bravissimo è riduttivo.
Mariachiara Scala -Preferisco scrivere-: E' scritta con sentimento profondo. E' un modo di chiudersi in sé stessi, guardandosi dentro ma, nel contempo è un invocare aiuto, senza chiederlo. Bellissimi i versi "Preferisco annodarmi/una sola parola al cuore/…" Molto brava, Mariachiara.
Antonio Fabi -Tre epigrammi-: I primi due sono più epitaffi che epigrammi. Tutti e tre, comunque, muovono al sorriso.
Carla Conti -Zenith-: Se trasportiamo (per metafora) quanto, con maestria Carla descrive, nell'isola delle Pelagie, vivremo esattamente le stesse emozioni. E quello "Zenith" è la dove dovrebbe arrivare la nostra indignazione. La trovo bellissima.
Aurelio Zucchi -Il mare racconta-: E' un misto tra descrizioni alla Hemingway e tormenti esistenziali. Quella chiusa è spettacolosa: "Se mai qualcuno ti dovesse dire/che solo d'acqua sarei fatto io/….." Applausi, è superlativa.
Michele Vaccaro -Il cerchio-: Antiche (ed attuali) riflessioni filosofiche. Ciò che è negativo esiste in quanto esiste il positivo e viceversa. Specchi contrapposti dunque. E bella la conseguente conclusione.
Bruno Amore -Immaginare-: Bellissima. Ho rivisto, qualche giorno fa, "Miracolo a Milano" (1955) di De Sica. Credo che questa poesia sarebbe stata un ottimo prologo per la frase finale di quel film (volarono in un mondo dove buon giorno vuol dire veramente buon giorno). Bravo molto.
Gabriele Renda -Che pavone !-: Ok Gabriele ma, come sai, la mamma dei presuntosi è sempre incinta. E sono ineluttabili.
Antonella Osto -Per Alice…-: Avendo vissuto la tua stessa emozione, recentemente, mi hai commosso.
Michele Cristiano Aulicino -Gli anni delle indecisioni-: Romantici, nostalgici e molto ben detti questi ricordi d'amore, così come ben espressa la delusione nel rivedere, cambiati e privi di quelle atmosfere, i luoghi dove si realizzarono. Piaciuta molto.
Francesco Colombo -Drained mango-: Ulteriore dimostrazione di quanto difficile sia tradurre, mantenendo suoni e ritmi, da una lingua ad altra. Ma, sia in inglese, sia in italiano la poesia ci porta in esotici paradisi, ce li fa vedere. Forse sentiamo anche il sapore resinato del mango. Bella e piaciuta.
Maria Rosa Cugudda -Inno alla vita-: In pratica, visto che "panta rei", godiamo l'attimo quale omaggio alla vita. E' anche inno all'ottimismo. Bella molto. Brava Maria Rosa.
Sandra Greggio -Il rumore del mare-: Applausi, cara Sandra. L'ho sentito quel rumore, e quel profumo mi ha inebriato. Quei gabbiani, nel loro volo, mi affascinano. Nel cuore il respiro del mare. Grazie.
Il Gabbiano -Una passeggiata nel bosco-: "Raccontami un sogno /da stringere tra le mani" sono bellissimi versi. Come altrettanto lo sono molti altri. Conoscendoti, dall'attacco, mi aspettavo altra bella descrizione di paesaggi. Invece, questa volta, tu descrivi anima ed amore. Applausi. Piaciuta molto.
A tutti il più cordiale dei saluti. Al nostro splendido vate un grazie. Piero Colonna Romano
 

18/7/2011

Complimenti ad Enrico Tartagni e Renato Bellin: due bellissime poesie, Bravi!
Saluti da Gabriele

Armando Bettozzi " Allora volemo o nun volemo " E si, contro la criminalità' organizzata mi sembra arma spuntata lo stesso codice penale, con le sue garanzie. Adattabile ai reati comuni. Ma contro un antistato come sono Mafia, 'drangheta, Camorra, Unione della sacra corona ci vorrebbe altro. La dichiarazione di guerra. Così', solo così' si potrebbe mettere sotto controllo un'intera famiglia, poi un'altra, poi un'altra ancora : adottando il codice di guerra.
Ma figuriamoci, questo Stato smidollato, che non sa piu' difendere nemmeno i suoi confini, con una Costituzione vecchia e rigida, non risolverà' mai la questione e quelli continueranno a ricattare, minacciare, uccidere e spadroneggiare.
Gus


Oggi l'azzurro è lievemente sbiadito causa livore versatovi da adoratori di totem. Ma è sempre stimolante e questo sento:
Michele Cristiano Aulicino -Gli invincibili-: Sono l'anima ed il sentimento dei poeti che prevarranno sui tempi, divenendo immortali. Piaciuta molto.
Armando Bettozzi -Allora, volémo…o nun volémo ?- E questa volta concordo, caro Armando. Il dramma della giustizia italiana è …l'incertezza della pena. Che, come certamente saprai, fa tanto comodo a chi ci governa.
Gus -Federica Pellegrini-: Ottima dedica ad una grande atleta, nonché fragile donna.
Antonio Teni -Naufragi-: Semplicemente splendida. Da leggere e rileggere. Antonio ci riporta in un mondo incantato, quello della nostra giovinezza incantata da Omero, con maestria e grande sentimento. Applausi convinti.
Enrico Tartagni -Gli occhi dei bimbi-: Amarissima considerazione, detta magistralmente, sullo scorrere della vita e sul suo degradarsi. Dalla purezza al disfacimento. Dal Machbeth (?) di Shakespeare mi torna in mente "And so, from hour to hour, vi ripe and ripe, and then, from hour to hour we rot and rot. And thereby hangs a tale.". Piaciuta molto.
Ottolux'11 -A Anna futura infermiera- Immagino le domande che affollano la mente di chi svolge quell'attività, qui molto ben espressa.
Roberto Bottiroli -Il bardotto rigenerato-: Metrica perfetta, sprecata per sequela d'insulti e superflui suggerimenti. Un vero peccato ! E, per quanto ne riguarda il senso, rimando te e tutti coloro che ne avranno la voglia, alla lettura della "Granne ma piccolo" di Renato Bellin che è ottima dedica ad adoratori di fasulli totem. Ciao Robè.
Mariachiara Scala -Oggi-: Terribile questo guardarsi dentro, questo sentire, questa pena. Detta splendidamente.
Carla Conti -luce ed ombra-: Un po' Poe, un po' Stocker. Vorrei leggerla come un bisogno di sapienza (questi miei occhi hanno visto cose che voi mortali…Ho visto raggi gamma luccicare...) da ottenere attraverso la cannibalizzazione della (inconsapevole) sapienza altrui. Piaciuta molto.
Michele Vaccaro -Senza titolo-: Ed "il matto del paese" guarda i cosiddetti "savi" che chiusi nelle loro scatolette di latta "..come manzi/su un rullo trasportatore/diretti/verso la macellazione". Ed il vero e solo saggio è proprio "il matto". Bella e piaciuta.
Pasquale Di Meo -Sei entrata nella mia vita teneramente con dolci parole-: Appassionata e coinvolgente. Vorrebbe urlare, invece sussurra amore. Bella.
Gabriele Renda -Torna a casa Silvio-: Perché parafrasi il titolo d'un bel film per invitare chi è già morto a togliersi dai piedi ? Contaminazione inopportuna, Avrei preferito un vaffa.
Stefano Medel -Rubinetto- Come un pittore che, trovate le giuste immagini ce le ripropone più volte migliorandole di volta in volta, così sta facendo Stefano. Da questi versi spuntano visioni e sorgono desideri. Bravo Stefano.
Renato Bellin -Granne ma piccolo-: Penso che tu abbia ragione. L'eccesso di tecnicismi tarpa l'anima. La presunzione si mimetizza in quei tecnicismi.
Maria Rosa Cugudda -A te madre-: Come, meglio di così, si può dire del proprio amore per la madre ? Bella e piaciuta.
A tutti una serena settimana. Al nostro vate un riconoscente grazie. Piero Colonna Romano


Un grazie a Sandra ed un grazie a Piero per l'apprezzamento verso le mie poesie.
Ed un grazie a tutti per le emozioni che sapete dare con le vostre.
Saluti da Gabriele
 

17/7/2011

Son giorni che non corro nell'azzurro, questo mi crea forte un imbarazzo. E per rifarmi il cuore ch'è un po' pazzo, oggi percorrerò questo bel prato, ch'è sempre pieno del vostro bel sentire, quello che sempre vi ho trovato.

17 luglio
Stefano Medel -Acqua minerale-: Beh, mi hai fatto venire sete, Stefano. Decisamente frizzante.
Michele Cristiano Aulicino -La Strada Al Posto Dei Pensieri-: Vagamente surreale ma quelle parole che passano sul piano vergine di pensieri e precipitano in abissi senza nome, quanto sono concrete ! Piaciuta molto.
Renzo Montagnoli -Il reduce-: Applausi convinti. Bellissimo questo narrare di antimilitarismo. Bellissimo quel sottolineare quanto il potere (il solo che ne conosce la causa) porti alla vergogna d'una guerra.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Spezzato un idillio al sorgere del sole-: Disegnato con maestria lo scenario dove un precipitoso approccio amoroso sfuma…nel sogno. Molto bella.
Giuseppe Dabalà -Burano e Torcello-: Bellissima quanto un quadro di Guidi. Bravo Giuseppe, complimenti.
Lorenzo Poggi -Ideali-: Si, c'è sempre qualcuno che paga il conto, purtroppo chi ha e persegue ideali. Amara realtà descritta con stile asciutto ed efficace.
Mariachiara Scala -Povero cuore-: Bello quel "di domande lo adorno". Bella questa poesia che dice di solitudine e speranza.
Carle Conti -Riti bellici-: Terribile dipinto di una Sebrenitza o d'altro luogo dove simili stragi si compiono. Stringe il cuore. Ma la poesia è anche questo: racconto dall'anima per l'anima. Bravissima.
Michele Vaccaro -Il Capodanno scorso-: Anche un …sognatore. Cruda e… auguri per i prossimi.
Bruno Amore -Culi…naria-: Spassosa. Era tempo, Bruno !
Gabriele Renda -Il denaro in nome di Dio-: Le profezie, caro Gabriele, s'avverano mai. Ma non serve che affoghino, basterebbe non frequentarli più.
Il Gabbiano -Inesorabilmente-: Credo che un quadro, realizzato con tanto sentimento, diverrà certamente capolavoro. Perché i colori che hai usato sono quelli dell'amore. E quel tramonto, quell'odore di mare, quei gabbiani….Piaciuta molto.
Maria Rosa Cugudda -Perché-: Riflessioni sulla vita e su i suoi perché. E triste conclusione. Nasciamo tutti malati terminali e quanti perché privi di risposte !

16 luglio
Antonietta Ursitti -Odore di spighe-: Profumo dell'estate che emanano i campi al raccolto del grano. Bella e piaciuta.
Stefano Medel -Doccia-: Come "Acqua minerale", Stefano dipinge con maestria l'effetto d'una doccia in una bollente estate. Bravo.
Michele Cristiano Aulicino -profezia-: E' uno smarrirsi nella vita. Un rincorrere speranze che si perdono all'orizzonte come navi. E resta vuoto e solitudine. E quell'ultimo desiderio, per trovare pace. Piaciuta molto.
Armando Bettozzi -Cervara-: Bellissima descrizione di quella montagna. C'è sentimento profondo, espresso con maestria, che coinvolge. Complimenti Armando.
Michael Santhers -Nozze d'argento-: 25 anni dopo e ricordi e realtà dell'ora. Bellissima la chiusa "da cambiare in oro/alla dogana dei ricordi". Se lo sono state, auguri Michael.
Lorenzo Poggi -Corto circuito-: Forse perdiamo in umanità in questo mondo informatizzato. Forse, un giorno, i computer ci sostituiranno, evolvendosi autonomamente. Chissà se riusciranno a diventare umani ? Chissà se soffriranno ? Bella e profonda come tutte le tue. Bravo Lorenzo.
Maurizio Spagna -Professato-: In effetti professi fede, caro Maurizio. Molto bella e piaciuta.
Mariachiara Scala -Favola d'amore-: "parole/di gesso/che ti incartano/in te stesso" è bel verso e dice di solitudine. E la ricerca d'una favola d'amore che, quale unico testimone, ha un colibrì. Bella molto.
Carla Conti -XX° Secolo-: Temo che avresti potuto chiamarla anche XXI° secolo. Cambiato nulla. Stessa confusione, molto ben evidenziata da quella grafica originale, che accavalla concetti e sentimenti.
Aurelio Zucchi -Trigonometria applicata-: Titolo tecnico e poesia ricca di riflessioni e di proposte. Bellissimo quel definire quegli angoli, di volta in volta, nostalgici, indifferenti, fatalistici ecc. E quei tre versi ("Quel dì sarai tutto, in un secondo/tra tanti te dividerai la sorte/ma chi ti sa ne sceglierà uno solo.") che richiamano l'uno nessuno e centomila. E amara, bella e conseguente la chiusa "di dosi, a goccia, dei rimpianti/nel piatto non svuotato dei tuoi sogni./Chi sarai, a soluzione data, tu ?". Complimenti Aurelio.
Bruno Amore -Il costruttore d'aquiloni-: Ed è un bell'invito a liberare sogni. Condivisa la considerazione iniziale: chi non s'adegua avrà calici amari, là dove non volano più sogni.
E decisamente bella la chiusa. Piaciuta molto.
Gabriele Renda -Ogni volta-: Semplicemente deliziosa questa dichiarazione d'amore. Bravissimo Gabriele.
Sandra Greggio -Ode al gatto-: Carducci, più o meno, disse le stesse cose, ebbe lo stesso amore per quel felino. Il tuo gatto t'amerà per sempre. L'ha letta ? Brava Sandra.

15 luglio
Gabriele Renda -Cuore di pietra-: Non avevo dubbi: chi mette la passione, che tu metti nelle tue invettive politiche, non può che avere dentro che sentimenti d'amore. Espressi magistralmente. Complimenti.
Michele cristiano Aulicino -Il settimo giorno-: Che rassegnata descrizione d'una domenica di pioggia. Fa venire voglia di stiracchiarsi e sbadigliare inattesa del lunedì. Piaciuta.
Armando Bettozzi -Del bello naturale il culminare-: Quanto romanticamente espressa la nascita ed il fiorire della natura. Magistrale ! E quanta delusione nel suo sviluppo. Bellissima. Complimenti.
Simone Magli -Notte bianca-: Applausi. Descrizione di stati d'animo, inserita nel cuore affascinante dell'Etruria. Decisamente superlativa !
Michael Santhers -Orgoglio 2-: "-anime, fiori mai sbocciati/sempre gelati nella coda dell'inverno" è degna chiusa amara d'altrettanto amare riflessioni. Bella molto e, si lo so mi ripeto, il tuo manipolar italiano è lezione. Complimenti.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Dal giardino di un amore-: L'amarezza d'un abbandono detta con intensità e bella poesia. Molto, molto piaciuta. Bravo.
Guido Mazzolini -Tu sei solamente (frammenti)-: Con forte intensità emotiva anche qui vi è la descrizione d'una delusione. Molto forti le immagini e ben dette. Bella e coinvolgente. Complimenti. Guido.
Lorenzo Poggi -Due parole-: Applausi, ancora una volta. Quel "Come una conchiglia/s'accende al rumore del mare/così mi succede/se riempio gli occhi di te" è paragone capolavoro. E quei "Le ho scolpite con sabbia/bagnata d'amore…" sono da sballo. Complimenti molto sentiti.
Mariachiara Scala -Oceano-: In una goccia (blu) tutto il sentimento che può essere contenuto in un oceano. Sintetica e perfetta.
Carla Conti -La conchiglia-: Mi pare d'avere avuto già modo di commentarla ma, forse, le somigliava soltanto. Bella la storia di questa sirena che, spiaggiata, arrossisce perché ammirata.
Belle le immgini dei dugonghi sbattuti sugli scogli e tremendo l'urlo dei tonni arpionati. Bella tutta.
Michele Vaccaro -Le parole no-: Bella riflessione: almeno su quelle niente codici. Piaciuta.
Bruno Amore -Immigriamoci-: E come non concordare con quel "Mettigli nel palmo quanto sappiamo/come sempre più carezze, non sassate/ e vincere la paura lo possiamo.". Mi è piaciuto questo grido contro l'ingiustizia dell'assenza d'umanità. Chissà, gridassimo tutti assieme…
Sandra Greggio -L'inizio del giorno-: Decisamente il modo giusto d'iniziare una splendida giornata. Bella molto e tu sempre più brava, Sandra. Complimenti, piaciuta molto.

14 luglio (presa della Bastiglia)
Bruno Amore -Veniva da Kabul-: Si sono "ottusi adepti dalla dura cervice". Ma anche qualcosa di peggio, caro Bruno. Sono i difensori d'interessi che vanno ben oltre la vita di chiunque, italiano o afgano che sia. Tanto dopo "…prelati e generali….a far da pali" daranno onori che un briciolo di dignità vorrebbe non dessero. Bella la poesia, drammatica la realtà che viviamo.
Gabriele Renda -Titanic chiama Italia-: Quasi la prosecuzione (e la spiegazione) della "Veniva da Kabul". Invettiva, contro questa classe politica, sulla quale posso soltanto consentire.
Stefano Medel -Caldo d'Africa-: Accidenti, sono in una stanza con aria condizionata e tu mi trascini al sole ? Ma a questo serve la poesia: dare emozioni. E tu ci sei riuscito.
Michele Cristiano Aulicino -quando non ci sei-: Semplicemente deliziosa. Quel "le mie scarpe danno del tu alle stelle" è verso spassoso. Bella e divertente.
Giuseppe Dabalà -Sul far della sera-: Terribile descrizione d'un suicidio con ficcanti immagini ("E il cielo pendeva/tutto da un lato"). Potrebbe essere il testo d'una canzone di De Andrè. Bravissimo Giuseppe.
Simone Magli -Il vuoto del nuovo millennio-: E' anche mia quella domanda: "dov'è il seme per piantare un nuovo mondo ?". Appunto, dov'è se se sono spariti i più elementari ideali d'onestà, di giustizia, di dignità ?
Lorenzo Poggi -a Pasolini-: Omaggio ad un grande. Detto con passione e con asciutti ed incisivi versi. Bravo Lorenzo !
Carla Conti -La casa degli amanti-: Effetti di quella casa, dove si agitano fantasmi d'amore. Gli affreschi avranno applaudito ! Piaciuta molto.
Michele Vaccaro -Ti ho amata per quello che eri-: Ridere o piangere ? Ma c'est la vie, mon cher.
Il Gabbiano -Notte stellata sul mare-: Bello questo identificare donna e mare. Bellissima la descrizione di quel paesaggio notturno con la sua immobilità e con le vite che lo animano. Bella tutta. Piaciuta molto.
Sandra Greggio -Il sacrificio-: Come si può ? Come si può essere così privi d'umanità ? L'abbandono d'un animale che ci ha dato la sua compagnia, il suo affetto, è crimine degradante. La brava Sandra grida contro questo scempio. Complimenti.

A tutti il più cordiale dei saluti. A Lorenzo, splendido vate, il mio grazie. Piero Colonna Romano
 

Commento alla poesia: "Spezzato un idillio al sorgere del sole" di Giuseppe Giampaolo Casarini.
Il sonetto è così composto:
- prima quartina: rima ABBA
- seconda quartina: rima CDDC
- prima terzina: rima EFE
- seconda terzina: rima HIH
Per quanto riguarda le sillabe di ogni verso la composizione è la seguente:
1° - 13 sillabe
2° - 13 sillabe
3° - 14 sillabe
4° - 13 sillabe
5° - 15 sillabe
6° - 14 sillabe
7° - 15 sillabe
8° - 14 sillabe
9° - 13 sillabe
10°- 15 sillabe
11°- 13 sillabe
12°- 13 sillabe
13°- 13 sillabe
14°- 13 sillabe

Ritengo che il sonetto sia il primo e unico esempio di costruzione innovativa.
Roberto

16/7/2011

Voglio ringraziare tutti coloro che esprimono delle opinioni per ciò che scrivo.
Voglio precisare che non sono un poeta, ma una persona che scrive ciò che sente dentro......, scrivono il mio cuore e la mia anima rubando le parole alla mia mente.
Ringrazio tutti ed apprezzo molto ciò che scrivono i veri poeti su queste pagine amiche!!
Pasquale Di Meo
 

Grazie di cuore
A chi non ha taciuto la propria emozione
esprimendola in stupendi commenti alle mie
piccole poesie.
Per me è come un balsamo, dopo i travagli
di un ricovero durato quasi due settimane.
Vi abbraccio.
Voi sapete chi siete.
Mariachiara Scala
 

Mi accingo a commentare alcune poesie, col sottofondo delle cicale e la compagnia dell’afa. Antonietta Ursitti: bellissime e colorate immagini, l’oro ed il rosso e il superbo riferimento mitologico finale a Cerere. Piaciuta molto. Michele Cristiano Aulicino: il titolo è una “profezia”, ma non escluderei, leggendoti,  che si fosse in parte già avverata, purtroppo. Michael Santhers: felicitazioni? In ogni caso, solo una parola: meravigliosa! Ogni verso, una stupenda metafora: tra tutte, colgo “mappe d’amore” e “argento sorriso”, che non hanno bisogno di alcun commento. Lorenzo Poggi: andiamo in corto circuito, ma il brusio telematico non se ne accorgerà e non si fermerà. Piaciuta e condivisa. Molto bella la similitudine della medusa, Lorenzo. Mariachiara Scala: l’unico vero libro aperto è il tuo cuore.  Bellissima! Anche l’immagine del colibrì, unico testimone di una favola solo tua. Carla Conti: un XX secolo in negativo, con uno stile che mi ricorda un po’ il futurismo. Aurelio Zucchi: che poesia originale ma, nello stesso tempo, quanto intensa la tua analisi. Da estendere a tutti, almeno a me, sì. Michele Vaccaro: volersi bene è il primo dovere che abbiamo. Grazie per questa pennellata di serenità. Pasquale Di Meo: la tua riflessione mi fa venire in mente i centri commerciali: quanta solitudine! bruno amore: un invito a sognare, a continuare a farlo, nonostante tutto. Accolto! I sogni, anche se chiusi in un cassetto, ci aiutano a vivere. Gabriele Renda: che bella dichiarazione d’amore, condiviso dalla tua Venere. Penso che questa sia la felicità.
Un grazie a tutti e, in particolare a Lorenzo, per la bella pagina azzurra di oggi.
Sandra Greggio

 

15/7/2011

Desidero ringraziare Antonio Fabi, Aurelia Tieghi e Lorenzo Poggi per i positivi commenti alla mia "Cuore di pietra".
Un cordiale saluto a tutti i poeti del sito azzurro.
Ringrazio inoltre il Professor De Ninis per la pazienza scusandomi per l'equivoco dei giorni scorsi.
Gabriele
 

Oggi mi ha colpito il
"Cuore di pietra" Renda Gabriele, versi che mettono in evidenza in modo perfetto l'interiorità dell'anima, emozionale...
"Orgoglio 2" Michael Santhers, poesia forte, che tratta il tema dell'orgoglio in modo esemplare.
cari saluti
Aurelia Tieghi
 

Si fatica persino a respirare; figuriamoci a pensare.
- Gabriele “Cuore di pietra”: graziosa danza con sorpresa finale.
- Simone “Notte bianca”: mi sarebbe piaciuto esserci. Bellissimo il verso “incisi il poetare sul cuore del borgo”!
- Carla “La conchiglia”: “E l’urlo dei tonni all’uncino aggrappati”. Ne ha viste di cose la conchiglia! Di alcune ancora si vergogna!
Lorenzo Poggi

un caro saluto a tutti i poeti dell'azzurro sito e al Prof augurando buone vacanze.silvio canapè
La mia mail è:silvio.canape@hotmail.it

14/7/2011

Ringrazio tutti coloro che hanno posto attenzione alla mia poesia. L’ho scritta dopo aver assistito ad un episodio di abbandono di un cane per strada. Tuttavia, anche se non avessi visto di persona, ritengo che il grado di civiltà si misuri anche dal modo in cui si trattano gli animali, non solo gli uomini (grazie, Gus).
Un grazie a tutti, ovviamente anche a coloro che non hanno commentato, ed un saluto particolare al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio
 

Sandra Greggio : Il sacrificio. Triste, molto triste ... ma quanto vera! A volte penso che Dio abbia creato gli animali e il Diavolo gli uomini. Poi incontro persone come Sandra che fortunatamente mi fanno ricredere."Ma, ecco…/ Improvvisa una sosta. / Furtiva, rapida. / Poi si riparte / Ma…con un passeggero in meno…/ Uno che parlava / solo con lo sguardo ... . Molto delicata. Brava.
Gus
 

Oasi di poesia nella calda estate tra le righe di poetare. Bravi a tutti.
Caldo d'Africa di Medel, anticamera della poesia "il tempo non passa, le nuvole non passano…"
"Notte stellata sul mare" e il sentimento del Gabbiano sempre in armonia con la natura:"Una stella brillante/ Illuminava la luna /Che si cullava fra le nuvole E il mare/ Non ero solo"
"Ci sono notti" breve, fugace e nostalgica estemporanea di P.Di Meo, ma molto significativa.
L.Poggi con belle intonazioni, messaggi poetici e simbolici :"un'orma/ traguardare le canne/a cercare capanne/nascoste nel greto/per trovare un contatto/anche coi segni"
B.Amore, cantastorie del nostro Tricolore, lascia un segno di umana consapevolezza "A oriente o verso Nord/ chi lo sa mai/ venne mandato per lasciare un segno /del nostro giusto viver questo regno"e il "Sacrificio" di S.Greggio che ci ricorda come spesso gli animali siano "più umani" degli umani "Uno che parlava /solo con lo sguardo"
Buone vacanze a chi parte (anche con il proprio cane…) o a chi a casa si rilassa con la poesia.
Un grazie al nostro professore.
Tiziana Cocolo


Qualche appunto qua e là.
- Giuseppe Dabalà "Sul far della sera": Sì Giuseppe è una bella canzone. Aspetta solo di essere musicata, magari da Faber. Certo qualcuno avrà da ridire sulla metrica e sulle rime. E' molto più importante averla scritta che misurarla.
- Simone "Il vuoto del nuovo millennio": E' forse l'ora di rivoltare tutto?
- Il Gabbiano "Notte stellata sul mare": come un affresco dai tratti minuti è cesellata una notte sul mare. Sembra un presepio. Bravo!
- Sandra "Il sacrificio": possibile che tra risate e voci eccitate di bimbi possa consumarsi un tale sacrificio? Purtroppo accade. Ed ogni volta a chiederci "Ma come è possibile essere così disumani?". Possibile che una vacanza possa valere tutto ciò? Brava Sandra ad avercelo ricordato.
Commenti scarsi e rachitici. Sarà il caldo. Perdonatemi
Lorenzo Poggi
 

13/7/2011

Ma il 13 porta fortuna o sfiga ? Ed il 17 ? Fortunatamente porta fortuna sempre la deliziosa pagina azzurra. Ed oggi questo mi ispira:
Bruno Amore -Eppoi, l'amore.-: Lento atto, coinvolgente. Descritto con dolcezza. Bello, per sentimento e ,quale unica conclusione, "lo stare vicini che consola".
Gabriele Renda -Summer days-: Panoramica estiva rilassante. Spiritosa e piacevole.
Stefano Medel -Alture di voltaggio-: Rinunciando alle sue fughe, si immerge in un sogno e ce lo descrive spaziando dal Borneo a …Bolgheri. Piaciuta.
Michele Cristiano Aulicino -L'istante prima dell'addio-: Versi che sono lampi ("alta pasticceria dei sentimenti") o che sono riflessioni filosofiche ("l'amore è una religione oscura") oppure pura poesia ("ogni pupilla è uno specchio di cristallo") riempiono questa bella poesia. Per concludere che, forse, è meglio amare se stessi perché "ed il tuo valzer dai passi troppo larghi". Il tutto "l'istante prima di un addio". Molto piaciuta.
Armando Bettozzi -Stop all'invasione-: Temo che la soluzione più ragionevole sia prendere atto che questo esodo biblico è ineluttabile e, quindi, attrezzarsi. Con umanità e ricordando i nostri esodi. Gli aiuti che abbiamo, in qualche modo, dato loro nei loro paesi, sono serviti semplicemente a depredarli. Ma questo tu lo sai. Ma..chi ha avuto ha avuto e chi ha data ha dato (noi e loro, nell'ordine). Un caro saluto.
Enrico Tartagni -Gli oleandri-: Bellissima. Ho sentito il dolce profumo dell'oleandro. E udito la domanda esistenziale. Complimenti.
Lorenzo Poggi -Quando il giorno era giorno-: Nostalgia per tempi antichi detta con gran sentimento e bravura. Nostalgia di tramonti, preludi a giorni da vivere nella luce. Bei versi pieni di poesia. Applausi.
Mariachiara Scala -Morire un po'-: Bella la chiusa e bella tutta. "Cosa mai sarà/tutto questo tempo/se non tante solitudini/che si fanno compagnia". Brava Mariachiara.
Carla Conti -Mutazione-: E' un guardarsi dentro, analizzarsi, tirare somme. Ed esserne delusa al punto da affermare quel "Mi sono nettata/d'ogni scoria del nulla/lasciandomi linda/per ciò che avverrà". E domande sul dopo, con indifferenza per le risposte. Unica consolazione "Se nella mia mano/è la tua/niente importa". Bravissima.
Michele Vaccaro -Bevo a garganella-: E' una scusa quel bere per dimenticare, perché la chiusa dice "ed alfin perduto". Prosit.
Sandra Greggio -Rosa invadente-: Esplosione di passione e di voglia di vita. Complimenti per le immagini poetiche raccontate con maestria. Brava Sandra.
A tutti una serena giornata. Un particolare saluto al nostro eccellente vate. Piero Colonna Romano


Vorrei citare tre poetesse oggi.
- Maria Chiara Scala che con "Morire un po'" ci lascia ammutoliti nella chiusa: "Cosa mai sarà/tutto questo tempo/se non tante solitudini/che si fanno compagnia".
- Carla Conti "Mutazione" sempre incisiva e graffiante d'immagini.
- Sandra Greggio "Rosa invadente" ha invaso improvvisamente un cuore d'amore con tuoni e saette, e gli occhi della mente che si perdono dietro campi di lavanda, scogli appuntiti, alte vette e squarci di oasi assetate. Non c'è dubbio è proprio amore!
Lorenzo Poggi


"Quando il giorno era giorno" di Lorenzo Poggi:
Ti ricordi ancora d’un tempo
quando il sole nasceva?
Adesso è solo residuo di notte
come sveglia per andare a dormire
e non incontri nessuno sulla riva del mare.
Che bella questa immagine, mi comunica un'alienazione dei sensi che ci sta vivendo, anche se non so se è colpa nostra o se è il corso di un'epoca...
"Morire un po'" di Mariachiara Scala:
Cosa mai sarà
tutto questo tempo
se non tante solitudini
che si fanno compagnia.
Un pensiero molto alto!
"Rosa invadente" di Sandra Greggio:
Che belle metafore, che bei colori, che bei suoni!
Simone
 

12/7/2011

Arretrato e recupero. Questo mi han detto i giorni azzurri dell'

11 luglio
Carla Conti -Ero la mano-: Surreale monologo d'una mano d'artista. Eclettica e brava Carla.
Cristina Bove -Linee d'orizzonte-:Belle pennellate per presentare una scena onirica. Ma, come in molte delle poesie di Cristina, c'è dolore e rimpianto ("io diventai sirena/e fu impossibile/tornare a camminare") per le scelte (forse) sbagliate che non ti consentono ritorno.
Renato Bellin -Bella la Venere-: E come rifiutare simile invito ? Piaciuta molto.
Germano Fenu -Sos Gioventù-: C'è quasi un desiderio di autodistruzione nel modo in cui la gioventù è trattata. Pare non ci si renda conto che dal suo sviluppo dipende il futuro di tutti e di tutto. Piaciuto questo invito fatto in poesia.
Nicolina Carnuccio -tornerà-: La dolce semplicità di Nicolina, dice sempre di profondo sentire. Sono certo che tornerà. Piaciuta.
Michele Cristiano Aulicino -Discorsi mancati-: Belli i versi "Le mie domande,/sono pistole inceppate" e quella che pare una citazione "semino parole da un buco della tasca". E ben descritta ed evidente la rassegnazione, rendendosi conto d'avere speso parole al vento. Bella.
Enrico Tartagni -Chiusi gli occhi-: Pare la prosecuzione di "Discorsi mancati". Là si dice di parole, qui di sogni irrealizzati. Piaciuta molto.
Lorenzo Poggi -Le tre carte-: Rovente accusa e contro questa società e contro il venditore di tappeti che ci governa. Forse lo Scilipoti sarà simbolo e sigillo di questa epoca. Adattissimo il titolo. Bravo Lorenzo.
Aurelio Zucchi -Virar dovresti-: Si, il Sommo vide bene, così come bene tu dici "Se non per altri , almeno per te stesso/virar dovresti dall'eterna noia". Ma l'accidia al Petrarca stava di un bene !
Mariachiara Scala -Mai quest'inerzia-: E' bella la similitudine col soffione che si dissolve al primo alito di vento. Ed è( auto)accusa quell'aver morso la mela prima di Eva ? Bella e piaciuta.

e del 12 luglio
Michele Vaccaro -Sui binari del ricordo-: Chiaramente indirizzata a qualcuna/o. ma bello questo modo di descrivere un torrido pomeriggio di mezza estate. E bello quel "solo lo sferragliar dei miei pensieri".
Cristina Bove -Le vite tutte in un falò-: Teatranti tutti. Guidati, senza senso, da copioni da teatro dell'irreale.
Tiziana Cocolo -Verde melograno-: Apprezzato questo tributo al grande Van Gogh. E Tiziana ne sposa la filosofia, che vuole la vita realizzarsi soltanto se al servizio del bene comune. Per lui e per te, usando l'arte.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Circospezione: peccati e desideri Lassù saran tutt'uno ?-: Fantasioso racconto d'un improbabile sogno. Spassoso quel "alcuni cancellati andati in prescrizione" riferito a peccati. Ma i sogni nascono anche da ricordi e questo da un irridere bruttezza. Dubito che il semplice rivestir saio francescano ti avrebbe assolto. Piaciuta.
Bruno Amore -"Ubi maior, minor cessat-: Già, proprio così. I lai (giustissimi) disturbano il manovratore ed i pifferai magici. Ma oggi il re è nudo ma, come nella fiaba, nessuno tra i suoi servi avrà l'ardire d'informarlo.
Antonio Teni -Amarcord-: Bellissimo e struggente questo ricordo d'un amore che, seppur fugace, è rimasto radicato nel profondo. Belli i versi ""il ricordo di sorrisi ad ali spiegate/nel nostro cielo segreto ".
Enrico Tartagni -Intense cose-: Sono come i pensieri le poesie. Ne possiamo fare di profondi, dopo li archiviamo da qualche parte ma, talvolta, riemergono. Le tue poesie sempre, fortunatamente.
Maristella Angeli -Una nuova aurora-: Deliziosi quadretti dati con lievi pennellate. E formano un tutt'uno nella chiusa, Tutt'uno di speranza nel sorgere d'una nuova aurora.
Lorenzo Poggi -Ricomincia la vita-: Pare un inno al rinascere della speranza, dopo vetri rigati da lacrime secche. Esplosione di colori e "quel celeste del mare quando il fondo è di marmo" è deliziosa immagine. Ammorbiditi i toni delle precedenti poesie, Lorenzo approda all'ottimismo. Applausi.
Mariachiara Scala -Pensiero-: Bellissimo quel "Vivo di briciole di poesia" e bella domanda esistenziale che trova la sua risposta nel realizzarsi nell'arte.
Carla Conti -Cecità-: C'è un senso di smarrimento in ogni strofa e l'impotenza detta dalla chiusa. Molto intensa e, credo, sofferta.
Gabriele Renda -Dama-: La chiusa dice tutto lo stupore per uno splendore incontrato. Piaciuta.
A tutti un cordiale saluto. A Lorenzo, lo splendido, un ringraziamento. Piero Colonna Romano
 

11/7/2011

Cari lettori,cari scrittori,cari lettori e scrittori ( hehehe )
Scrivo questo commento per esprimere la mia gratitudine
sincera e priva di qualsiasi forma di retorica.
Sempre leggo i vostri componimenti,
e sempre attendo con gioia i vostri commenti.
Ormai da molto tempo invio i miei componimenti
al magnifico Lorenzone che per me è diventato quasi
una figura mitologica (hahaha) e che sempre ringrazio.
Vorrei ringraziarvi uno per uno , ma siete tanti e mi perdonerete
se esprimo così, libertariamente, il mio affetto ed il mio grazie.
Michele Cristiano Aulicino.

"Discorsi mancati" di Michele Cristiano Aulicino : Non so' il perchè, ma
leggendola ho visto Charlie Chaplin in mezzo la strada mentre di spalle
andava via in un finale di un suo mitico film . Bella complimenti!
Renato Bellin


Oggi più che commentare preferisco citare i versi che più mi hanno colpito.
- Cristina "Linee d'orizzonte": "tu capitano d'una nave spersa/senza timone né destinazione/io diventai sirena/e fu impossibile/tornare a camminare".
- Tiziana "Rivelazione": "Ma la rivelazione di questa pace/aumenta la perfezione/fermando cerchi nell'acqua/da pietre che resteranno/strette nelle dita". Chiusa da ricordare!
- Michele Cristiano "Discorsi mancati": "i vostri libri fremono/negli scaffali come vergini/al primo appuntamento", "semino parole da un buco della tasca".
- Enrico "Chiusi gli occhi": ecco ho chiuso gli occhi e sono rimasto al buio senza sapere perché.
Un caro saluto a tutti i sitani ed un grande ringraziamento al nostro Vate.
Lorenzo Poggi
 

10/7/2011

Azzurro domenicale. Questo il mio sentire:
Mariachiara Scala -Uno nessuno e cento me-: In gioco infinito d'incastri, personalità si sdoppiano e moltiplicano, come matrioske.
Carla Conti -Attesa sulla soglia-: Tempo sospeso e attesa di qualcosa che verrà. Tutto rimane immobile e, da questi versi, emana un silenzio trepidante.
Michele Vaccaro -Senza titolo-: Con rapide pennellate ci dice d'un risveglio.
Cristina Bove -Non posso essere la timida viola-: In rivolta contro tutte le iniquità, sale un urlo di contestazione. Rabbia in ogni verso. Intensa e coinvolgente.
Livia Fedele -Scoglio-: Desiderio certezze e bisogno di tenerezza. Ma quello scrivere un nome sulla sabbia parla d'insicurezza. Bella, piaciuta.
Gus -Cos'è…-: La ricerca del significato della poesia qui espressa con sentimento intenso. Ed il non essere appagati dai versi che nascono dall'anima. Di fronte alla poesia si resta perplessi e quella domanda continueremo a porcela. Mi ha colpito, in particolare, l'ultimo verso e quel "ragli d'argento" è pura poesia. Molto bella e piaciuta.
Michele Cristiano Aulicino -Il mostro-: Se anima uguale coscienza non siamo messi bene. Tace e sembra adattarsi al mondo con la sua piccolezza. Eppure lo stare davanti alla natura, al mare, (bello quel "seduti su quattro parole di sabbia") ci porta in un'altra dimensione. E quelle quattro linee d'un sorriso ci smarriscono più della linea unica dell'orizzonte. Bella e, tutto sommato, amara.
Armando Bettozzi -Calma apparente - guerra intelligente-: Similitudine tra uccelli rapaci ed aerei da guerra e tra marmottina e gente indifesa. Entrambi muoiono : la prima per leggi di natura, le seconde per nulla che abbia un senso. Bravissimo.
Enrico Tartagni -Sole negli occhi-: "All'ombra delle parole" (che bel verso) ci si ripara dall'accecante luce. In quell'ombra ritorneranno alla mente poesie d'amore scordate. Bella molto.
Lorenzo Poggi -E' l'ora-: Mi torna in mente il "Se non ora, quando?" di Primo Levi. Era ora, allora, del risveglio delle coscienze. Oggi suona la stessa ora. E tu hai ragione quando evidenzi l'indifferenza di noi tutti e l'appagamento per ciò che ci veniva gettato dalle mense dei potenti.
Se non ora, quando ? Complimenti Lorenzo.
Maria Rosa Cugudda -Retrocedere nel tempo-: Invito ad avere maggiore cura e amore per le antichità che ci circondano ovunque. Perché se non si apprezza, non si ama, non si conosce il passato non può esserci futuro.
A tutti una buona domenica. Un particolare grazie al nostro vate. Piero Colonna Romano


Volevo ringraziare Piero e Simone per l'attenzione e l'apprezzamento alle mie ultime poesie e rinnovo a loro e a tutti quanti Voi quanto scritto in" Momenti di armonia"dedicata al bellissimo azzurro che abiatiamo.
Che bello sarebbe incontrarci per conoscerci personalmente un fine settimana in una città scelta dal nostro Lorenzo e passare qualche momento insieme.perchè no?
un caro saluto a tutti
il Passero
 

9/7/2011

Torrida la giornata, freschissima la pagina azzurra. Così mi ha rinfrescato:
Lorenzo Poggi -Autunno-: E come meglio di così esprimere l'amarezza, le disillusioni che ci regala la vita, dandoci, in cambio, qualche biglietto per un illusorio Lunapark ? Lorenzo colpisce sempre, con la sua poesia poesia. Bravissimo.
Mariachiara Scala -"Parla con lei" -: Questi versi mi hanno colpito particolarmente : "Lei che/con parsimonia/ferma emozioni/nel puntaspilli /della memoria". E credo siano l'asse portante dell'intera poesia. Pare il desiderio di riudire la voce d'una persona cara, capace di sciogliere dubbi. Bella e piaciuta.
Carla Conti -Follia (Ouverture)-: E se questo è l'inizio ! Infatti la fine è drammatica con quelle sabbie mobili che succhiano ed inghiottono. Poco da stare allegri ! Ma quanto brava sei Carla !
Michele Vaccaro -Senza titolo-: E neppure questa ci dice di ottimismo. C'è rassegnazione dipinta con rapidi ed efficaci colpi di pennello.
Cristina Bove -Rotoli-: Rassegnata, dolente, priva di speranza. "E ci pareva d'essere poeti", mentre di noi resteranno sbiaditi ed incomprensibili ideogrammi.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Ritorno a Motta Visconti-: Sono sempre struggenti questi ricordi del passato. Forse varrebbe la pena non ritornare nei luoghi della giovinezza, per ricordarli così com'erano un tempo, per non corrompere, quei ricordi, con la realtà d'oggi. Molto bella, molto bella l'intera, nostalgica descrizione.
Tiziana Cocolo -Ballando con le allodole-: "Linea che trapassa l'essere/e ricongiunge il cerchio,/per ammirare il senso del tutto:/là dove tutto ha un senso." Sembra la ricerca d'un mondo ideale, detta con poetiche immagini. Ricerca priva di speranza. Bella molto.
Renzo Montagnoli -Il cerchio infinito II-: Potenza della poesia ! Il tramonto d'un uomo e lo sbocciare d'una nuova vita, potrebbe essere lungo racconto. Renzo sintetizza splendidamente.
Livia Fedele -Bella per te-: Quanto può farci volare l'amore ! E quanto bene ce lo racconta Livia. Bravissima.
Bruno Amore -Fame & sete-: Desiderio di giustizia, onestà, libertà e felicità, espresso con rabbia. Piaciuta molto.
Giuseppe Dabalà -Il merlo canterino- Bell'apologo scritto da un moderno Fedro. Bella davvero. (Pino ho smarrito tuo indirizzo mail, me lo rimandi ?)
S.A. Santoro -Ricordo mio padre-: Metrica o no, Armando coinvolge sempre con i suoi racconti. Piaciuto molto.
Michele Cristiano Aulicino -La notte-: Decisamente bella questa descrizione dello spuntare della notte. Ed altrettanto lo è il verso "ogni notte, la vita si bagna di silenzio e sentimento."
Maurizio Spagna -Ovunque è capirmi-: Il bisogno di guardarsi dentro per conoscersi. "Per non disseccarmi in speranze". Sensazione che dovremmo provare tutti.
Enrico Tartagni -Images-: Guardare il passato, con dolore. Somme tirate e "finiti nei rapidi burroni dei sogni i miei singhiozzi" senza illusioni "sul mare/del tramonto". Bella e dolente.
Aurelio Zucchi -Ite, Missa est !-: E' una presa d'atto del mondo attuale, detta con rabbia ma con realismo, nonostante le metafore. Bella e piaciuta.
Armando Bettozzi -Ricchi !-: E bravo Bettozzi !! La nuova finanziaria ha dato adito (a te ma non alla, tanto per dirne una, CGIL) a questo grido di dolore rabbioso. Ma sai cosa ti diranno i padroni (quelli nominati da quattro o cinque capi partito) ? Che sei un demagogo. E lo sei perché dici la verità. Concordo su ogni riga di questa invettiva. E penso che la misura dello sdegno sia colma. Chissà se a qualcuno verrà in mente che la primavera africana sia il caso d'importarla da queste parti. Complimenti.
Sandra Greggio -Capolavoro d'amore-: Sempre più brava a raccontarci il suo guardare ai sentimenti. Sempre più coinvolgente. Applausi.
Gabriele Renda -Renato Renato Renato-: Altra invettiva, questa volta..ad nano.
Maria Rosa Cugudda -Il volto-: E, forse, l'amore salverà il mondo. Bella tutta. Brava.
A tutti l'augurio d'una splendida domenica. Al nostro illuminato vate un caro saluto. Piero Colonna Romano
 

Anche oggi colgo qua e là pur sapendo di essermi perso qualcosa.
- Mariachiara "Parla con lei": "Lei che,/con parsimonia,/ferma emozioni/nel puntaspilli/della memoria". Parla con lei qualche volta, prima che sia troppo tardi.
- Carla "Follia (Ouverture)": "paralisi ebbre/d'angoscia/vergano/ai lacci /graffiando". E' decisamente rampante e graffiante Carla.
- Cristina "Rotoli": "già m'intravedo/scritta a geroglifici/mille parti mancanti/certo non importanti/solo modi di dire./E ci pareva d'essere poeti". Superba!
- Tiziana "Ballando con le allodole": Tiziana preferisce le allodole ai lupi. Ma è efficace lo stesso "per ammirare il senso del tutto:/là dove tutto ha un senso".
- Livia "Bella per te": bella, sgargiante canzone d'amore
- Aurelio "Ite, Missa est!": "Ite, Missa est!/E via, di corsa, le disperse folle/nell'orto della casa pria già perse/ed or riperse in paradisi astrusi".
Valori nuovi da sovrapporre a valori antichi. Entrambi sbagliati.
Non è che mi sia sprecato molto. Chiedo perdono. Però ricordatevi: importante è commentare!
Lorenzo Poggi


Complimenti a tutti per la vostra bellissima poetica, alcune poesie mi hanno stretta in un battito di cuore con qualche emozione in più:
*Autunno* Lorenzo Poggi
*Parla con lei* Mariachiara Scala
*Senza titolo* Michele Vaccaro
*Rotoli* Cristina Bove
*Il cerchio infinito" Renzo Montagnoli
*Bella per te* Livia Fedele
*Fame e sete* Bruno Amore
*Vento estivo* stefano medel
*Images* enrico tartagni
*Capolavoro d'amore* Sandra Greggio
Grazie sempre a tutti, una serena estate a voi.
Aurelia Tieghi
 

8/7/2011

 Michele Vaccaro: Profondo fondo. Eccellente ode al caffè. Il momento degustativo della bevanda nera e bollente, dall' /...aroma denso e forte .../ che  / ... sale dal profondo della tazza .../ ... inebriando di terre lontane la stanza ... ( esilio e confine dell'universo ristretto dell'autore) / e /... si trasforma in fatasmagorici arabeschi di fumo .../ ... aspettando ... l'incontro con le labbra /  è descrizione al contempo sensuale e lirica. La magia di questo liquido esotico che aspetta di essere sorbito con la pazienza di / ...un navigato amante .../ rivela nell'autore una voluttà più che dannunziana, direi sacra ed al contempo profana se mi è concesso l'ossimoro, ma queste due sono le componenti della sensualità.  Complimenti.
Gus
 

Ancora rilassante azzurro. Altri pensieri, altre emozioni. Altro giro, altra corsa verso questo sentire:
Enrico Tartagni -La ragazza dei fiori-: Questa volta la bella invenzione di Enrico ci guarda dall'alto e riversa la sua dolente poesia su di noi. E belle le immagini "fa fiori d'acqua e vapore" e "asciutte gocce di pianto". Bella e delicata.
Lorenzo Poggi -Quando manca il pensare -: Punta il dito sulla morale perduta e sull'incapacità di pensare e ne elenca i risultati. Stile asciutto, sobrio, efficace. Bravo.
Mariachiara Scala -La conchiglia-: Svariati sono i significati della conchiglia. Qui fa da cassa armonica degli echi del mondo.
Carla Conti -Preludio-: Bello quell'inizio che descrive lo smarrimento che si prova dinanzi a innumerevoli , sollecitanti, messaggi. Ma dentro esplode il desiderio di porgere i propri. E brindare con chi li raccoglie, pur senza sentirsene appagata. Ma forse dovrò rileggerla per intenderne il senso.
Michele Vaccaro -Profondo fondo-: Attesa, dentro un ambiente chiuso dal quale neppure i pensieri riescono ad uscire, d'un amore liberatorio. Piaciuta.
Fata Morgana -Il poeta-: Decisamente …poetica la descrizione dell'anima del poeta. Bella e piaciuta.
Livia Fedele -Tra una nuvola e un'onda-: Luoghi visti, accompagnati d'amore, belli e appaganti. Irriconoscibili nell'assenza, perché era l'amore che li rendeva tali.
Bruno Amore -Il mondo che vorrei-: E' una triste presa d'atto della realtà che si corrompe. Dimenticati i vecchi principi, tra le ortiche non ne nascono nuovi. E senza principi non c'è domani. Quanti rifletteranno su questo ?
Manuela Mori -La solitudine-: Descritto, splendidamente, il senso d'oppressione che può dare la solitudine. Ed il rimedio, illuminante, è in un compagno che "Di quanta luce/può sostanziarsi l'altro !"
Giuseppe Dabalà -Il "Nocciolo" del poeta-: Caro Pino sai quanto noioso è quel paradiso ? Meglio, molto meglio, lo spumeggiante inferno ! Ti ci aspetto.
Michael Santhers -A una festa-: Pare la descrizione d'una riunione di classe che esisteva una cinquantina d'anni fa. Molti hanno partecipato a tali rimembranze.
L'ho fatto anche io, in un'occasione, e me ne sono, da allora, astenuto. Nella corruzione di quei corpi vedevo la mia. Insopportabile.
Maria Rosa Cugudda -Amore mi trascini-: Che bel seminare Maria Rosa ! Brava.
Il Gabbiano -La Pietra di Bis Mantova- Altro bell'invito a visitare il nostro splendido paese. Questa volta Il Gabbiano ci presenta un itinerario culturalstoricopoeticogeologicogastronomico. Come rifiutare ?
Gabriele Renda -Stare insieme a te si sa che porta sfiga-: Proprio così, ci vorrebbe un partito. Che non c'è, purtroppo. Di buono, in questa faccenda, c'è il fatto che, del catramato, pare si siano rotti i maroni molti dei suoi servi. Il barzellettiere ha esaurito le risorse (pubbliche) da dividere, non paga più, non ha più nulla da dividere. Ed i mercenari vanno pagati, altrimenti ti salutano.
Ed a tutti i miei cari saluti. Al nostro vate un grazie. Piero Colonna Romano
 

Anche oggi il mare è pieno di vele. Son fiori da cogliere. Ed io ho colto questi:
- Enrico "La ragazza dei fiori": deliziosa, introversa. Ci sono giochi di parole e luci vivide di poesia!
- Carla Conti "Preludio": poesia sensuale scritta con maestria. Come Carla ci ha abituato.
- Tiziana Cocolo "Poetici percorsi": e i nostri gesti,/come piccole clessidre,/riavvolgono il tempo/in nuove dimensioni".
- Dabalà - Il " Nocciolo " del poeta: caro Giuseppe quando uno ha il nocciolo è a metà dell'opra. Simpatica e divertente.
- Michael "A una festa": "A una festa rividi tanta gente /con cui avevo affettato l'infanzia... eravamo così sconosciuti /senza né voglia né coraggio di conoscerci /e ci guardavamo negli occhi /abbeverati nelle primavere essiccate/ subito bassi a coprire l'indagine". E' successo a tutti, ma come lo racconta Michael ... Bravo come sempre.
- Michele Cristiano "Romanticume": Solo puttane, ladri e la solitudine dei pullmann ti accompagnano a casa quando si spengono le luci della notte.
Ringrazio vivamente tutti quelli che hanno benevolmente voluto commentare la mia poesia di ieri ed in particolare Gus a cui debbo un'approfondita e azzeccata analisi. Continuiamo così a commentare; Il nostro Lorenzo ne sarà contento.
Lorenzo Poggi
 

7/7/2011

Lorenzo Poggi: "Cos'è poesia?" Ogni domanda che si pone l'autore è una pietruzza di colore naturale, un tassello d'arte musiva. La disomogeneità della composizione rivela l'estro compositivo, l'istintualità di quella che più che una scelta selezionata di immagini è un susseguirsi volutamente scomposto, un salto dall'una all'altra, rese compatibili dalla comune sostanza.
La poesia è vista come il carpire attimi : "...un sorriso strappato alle lacrime / ...riempir le mani di gocce di rugiada / ... uno scavarsi dentro ... /...toglier veli .../ ... usare sassi e ironia .../ ... denunciar potenti e ingiustizie.
La risposta che l'autore si da è dubbiosa /...o forse anche un sasso è poesia / se lanciato con arte saltella sull'acqua."
Quel mosaico, infatti, non potrà mai essere completato perchè quegli attimi sono imprevedibili e infiniti.
Bravo.
Gus


Per motivi "tecnici" di connessione, lavorando con chiavetta dal momento che sono in vacanza, approfitto di un momento felice in cui funziona, per ringraziare tutti coloro che mi hanno commentato e, in primo luogo, il nostro Lorenzo, senza l'aiuto prezioso del quale, la mia ultima poesia non avrebbe visto la luce. Grazie di cuore.
Sandra Greggio
 

Ed eccomi, a ritroso nel tempo, su altri prati azzurri che questo mi dicono:

6 luglio
Michele Cristiano Aulicino -Altri tempi-: Amaro umorismo nel descrivere un ricordo che torna presente e che fa sorgere il desiderio di… riscriverne il finale. Ma "ogni cosa ha il suo tempo". Bella e molto bene inserita la poesia di Artaud.
Enrico Tartagni -Il tempo passa…ed anche le preghiere-: Anche questa è un guardarsi dentro ed è un volere fermare il tempo perché nulla cambi. E quella preghiera, meccanica per antica abitudine, assimilata al tempo, ha spine che sono rimorsi.
Lorenzo Poggi -Nubifragio-: Descrizione efficacissima d'un alluvione. Con stile magistrale, Lorenzo genera versi che sono pennellate illuminanti. Bravissimo.
Mariachiara Scala -Inverno-: Si sentono il vento, il desiderio di tepore, il profumo delle caldarroste, i suoni ovattati. Si sentono leggendoti. Brava molto.
Carla Conti -Sete d'infinito-: E. A. Poe forse avrebbe descritto così un atto d'amore. L'inizio è un turbinio di desideri che si placano nella parte centrale per tornare all'apice ("Ampie/convulse grida/escono dalla mia anima/sofferente") come risacca d'un mare agitato. E pare un senso di colpa quello che porta alla conclusione gotica, da film di Dario Argento. Bellissima.
Giovanni Maria Gandolfi -La vetta-: Intesa come metafora della vita e dei suoi traguardi e delle delusioni e delle sconfitte patite, pur di raggiungerli. Piaciuta molto.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -La spiaggia romagnola-: Racconto di un illusione. Forse quella donna è esistita soltanto nell'immaginazione e, quindi, svanita al sorgere del sole.
Michele Vaccaro -Tu non fai, tu non sei-: Pare la descrizione della maggior parte del popolo italiano. Secondo gli insegnamenti del Guicciardini si bada soltanto al proprio "particulare". Temo sia nel nostro DNA. Ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Cristina Bove -Tesi antitesi sintesi-: Già. È sufficiente sentirsi vivi per esserlo ? Bella questione che Cristina risolve con un dubbio che va ben oltre Cartesio. Ma ciò che ho scritto ora, adesso, su questa tastiera, è ?
Il passero -Momenti d'armonia- Lieto del tuo ritorno in gran forma. La poesia è un bell'inno all'amicizia ed alla solidarietà. Bella e piaciuta.

5 luglio
Gabriele Renda -No TAV no Cav, No cric…-: Temo non andrà a finire così come concludi. Fortunatamente, tra una trentina d'anni, i responsabili saranno puniti (come quelli dell'Eternit, tanto per chiarezza) e la Confindustria, che allora ci sarà, lancerà alti lai contro i giudici criminali che si saranno permessi di condannare i loro intoccabili associati.
Aurelio Zucchi -Portami al mare-: "catarsi che ci viene offerta/per ripartire appena spunta il sole" credo sia il verso portante dell'intera poesia. E' purificazione dopo l'immersione (non necessariamente nel mare) è rinascita dopo delusioni ed errori. Ma dentro l'intera poesia risuona la risacca, le onde che s'infrangono sugli scogli e, dell'acqua che si nebulizza, si avverte il profumo. Bella molto.
Michele Cristiano Aulicino -La ballata delle porte chiuse-: Il rifugio contro il caos e l'invito a immergersi nella folla per conoscerla, capirla e farsela piacere. Con una riserva opportuna e prudente: "ma non dimenticare mai l'odore/delle porte chiuse". Bello il verso "sorridi al velluto della solitudine", come tanti altri. Piaciuta.
Enrico Tartagni -La ragazza che raccoglie fiori-: Splendide immagini per raccontarci del timore del vivere, del suo peso e delle domande esistenziali, prive di risposte che, quale unica consolazione, hanno il raccogliere fiori (forse metafora del fare del bene). Molto bella.
Lorenzo Poggi -Testamento-: Scordi quanto il tuo poetare, bellissimo, ha dato a tutti. Sulla tua lapide (toccati pure) altri leggeranno : "da qui emana la poesia di Lorenzo. Inchinatevi ringraziando". Applausi.
Mariachiara Scala -Il parto-: Il parto è partenza per la vita. Bella l'immagine della cometa e del fiocco di neve che cadono, s'immergono, in quella. Bravissima Mariachiara.
Carla Conti -Donna-: Decisamente esistenzialismo impregnato di gotico. Coinvolgente molto questo interrogarsi su ciò che accadrà, su chi coglierà quel desiderio d'amore. Brava Carla, attendo prossime puntate per scoprire l'assassino. Complimenti, ma comincio ad essere stanco di dirti brava. Troppo poco.
Antonio Teni -Levità di vita-: Levità? Ma questa è una dichiarazione d'intenti, una ricetta per una vita umana, dove soltanto il diffondersi del sentimento dell'amore potrà renderla tale. Applausi Antonio.
Giovanni Maria Gandolfi -La fiammella-: A ribadire la precedente poesia "Levità di vita" ecco arriva questa. E la speranza che ne nasce è che siano di buon auspicio entrambe. Bella e piaciuta.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -L'idolo infranto…tempesta..metamorfosi dei sensi-: Spettacolare intreccio di colori e suoni, di pietre dure ed astri fiammeggianti. Scenario da Arma Gedon descritto con maestria. E quei quattro cavalieri non saranno il bene che trionfa sul male ma il male che spazza il male. Il tutto metafora di smarrimento delle menti di tutti, di fronte a tanta corruzione fisica e mentale. Complimenti vivissimi.
Michele Vaccaro -Moleskine-: Difficile capire talvolta. Basterà un'agenda ?
Simone Magli -L'origine dell'estro-: Tu le hai colte quelle farfalle, caro Simone.
Roberto Elio Rinaldi -La strada-: Difficile, per me, commentare questa fede nel trascendente. Bella la poesia e… auguri.
A tutti i più cordiali saluti. Piero Colonna Romano


Cari amici di poetare, oggi dopo molto tempo mi sento di dover commentare. Quella odierna è davvero una pagina bellissima e mi complimento con tutti, con un grazie particolare a Lorenzo che dirige tutto con maestria dietro le quinte.
Mi vorrei però soffermare (anche per motivi di tempo) su tre voci che sento vibrarmi nell'anima:
- Simone Magli "La salvezza nella speranza": Le speranze ci tengono in vita/come questo mio essenziale scrivere/che mi dirotta verso porti di pace, libertà/. Complimenti Simo e continua a scrivere perché la felicità è anche questo!
- Lorenzo Poggi "Cos'è poesia?": la poesia è tutto quello che tu magistralmente riesci a descrivere con i tuoi versi. Bravo Lorenzo!
- Sandra Greggio "In una ritrovata solitudine riempita solo di me": uno stato di grazia nella solitudine che non più spaventa ma che da pace e speranza anche per il futuro e per chi legge. Molto bella!
Un saluto
Michela


Tre giorni di festa azzurra che, fortunatamente, c'entra nulla con la politica. E che, a differenza di questa, danno emozioni, Le mie queste:

7 luglio
Aurelio Zucchi -L'universo dentro me-: Bello questo rendere l'amore simile alla sete. E bello questo eliminare retorica di stelle e cieli per trovare appagamento nella concretezza dell'amore. Quello che ti rende il "dentro" universo. Complimenti.
Antonietta Ursitti -In fondo ad una vertigine-: Nostalgia d'un passato giocoso e sereno. Flash di memoria priva di contiuità. Delicata e bella.
Enrico Tartagni -Modernità- E' un sentire, peso insopportabile, i condizionamenti che ci derivano da ogni messaggio che riceviamo. Si imprimono, a caldo, nella nostra anima. Ed il desiderio, violento, d'un ritorno al passato, tuffandosi nella purezza di Dante.
Lorenzo Poggi -Cos'è poesia ?-: Bell'elenco di risposte a cosa sia mai poesia. E su tutte concordo perché la poesia è moto dell'anima e lì, nell'anima, vibrano i sentimenti che la generano. Resta un'altra domanda: a che cosa mai serve ? Piaciuta molto.
Mariachiara Scala -Oh, se giacessero le altezze !-: Dolente, ci parla di sogni infranti e di terre ostili. Quei sogni, quegli amori che volteggiano alti, come aquile, come vorremmo piombassero a terra ! Molto, molto bella.
Carla Conti -Corallo nero-: Bellissima descrizione, ricorrendo al mito, d'un atto d'amore. Ogni verso trasuda erotismo. Applausi Carla, sei bravissima.
Giovanni Maria Gandolfi -L'immeritato dono-: Bella la poesia, ben detta. Sommessamente una domanda: dono?
Michele Vaccaro -Oltre ogni aggettivo-: Spassoso questo modo di difendersi dalla malia della bellezza. Sinceramente io cederei.
Cristina Bove -Sui generis-: "Il mio maestro ha svolto il suo lavoro" ed ha scavato nel profondo, lasciandovi negativa visione del mondo. Ma non ha corrotto l'essenza e, quella, ti potrà rendere immortali. Belle ed immaginifiche immagini. Bella come ogni altra tua.
Il passero -il tuo nome-: Sembra sommessa, per il ritmo. In effetti è un grido. Molto piaciuta.
Simone Magli -La salvezza della speranza-: Già, la speranza. Senza resterebbe la disperazione. Antidoto necessario dunque. E, con lei, ci è consentito anche volare in alto. Bella e significativa.
Renato Bellin Fondo perduto-: Rimpianto, malinconia, dolore per essersi spesi, inutilmente. Appunto, a fondo perduto.
Livia Fedele -L'ultimo gabbiano-: A lui hai affidato i tuoi sogni che, con lui, svaniscono nella notte.
Bruno Amore -L'incontro-: Racconto d'un incontro, d'un desiderio di sicurezza ed amore che si materializza attraverso una carezza. E commozione nei due ultimi versi. E impotenza. Molto bella. Bentornato Bruno. E rimani.
Gabriele Renda -Ricordando Faber-: La ballata di Piero. Riadattata agli atroci accadimenti che vedono interi popoli , in cerca di pane e lavoro, attraversare mari e lasciarvi la vita. Tra l'indifferenza e/o l'ostilità di molti ben pasciuti personaggi. Bravo Gabriele !
Michela Turchi -Gioco di specchi-: Domanda che dovremmo porci tutti. Bello il confronto tra l'evolversi della natura e la staticità, apparente, di un essere. E Michela ci dà la ricetta per evolversi: "rammendare tutto l'amore sbagliato". Bella.
Sandra Greggio -In una ritrovata solitudine riempita solo di me-: Esistenziale. La solitudine quale rimedio alle frenesie di giorni considerati "normali". Ottimo il proponimento. Auguri tanti. Piaciuta.
Maria Rosa Cugudda -La vita è-: Ed, alfine, una ventata d'ottimismo e di autostima. Credo di sì: per vivere positivamente è necessario dare amore.

Seguiranno i giorni 5 e 6 luglio.
A tutti il più cordiale saluto. A Lorenzo un grande grazie. Piero Colonna Romano


Mi sono perso in un mare di poesia e solo qualche onda, per non affogare, ho trattenuto.
- Mariachiara Scala "Oh, se giacessero le altezze!": E gli anni della gaiezza e dei "posso"/sono sfumati via, ed hanno posto/un nonsense a fior di labbra:/"Oggi è un tempo che non mi basta".
Oh, se giacessero le altezze!
- Giovanni Maria Gandolfi "L'immeritato dono": ogni tanto l'idea della morte ci assale improvvisa di solito nascosta dal fatto che ognuno di noi si è sempre visto come eterno.
- Gemma Polacco "Te se ricordi Kiki": "Che zito che xe adeso/che son qua/con una rosa in man/a parlar co' una piera"
- Renato Bellin "Fondo perduto": Un grido finale che sembra scritto apposta per me!
- Michela "Gioco di specchi": Una perla: "adesso mi specchio su un vetro infranto/gettando questa immagine di pianto".
- Sandra "In una ritrovata solitudine riempita solo di me": Solo così potrò ... trovare in me la forza per capovolgere la clessidra del tempo, affinché la sabbia continui a scorrermi tra le dita. Bella immagine!
è ovvio che non posso essere soddisfatto d'aver mancato il commento a molte altre belle poesie odierne. Me ne scuso, ma era tanto per ricominciare. Per me. Per altri sarebbe ora di impegnarsi di più. Anche il commento è di fondamentale importanza per la vita del sito a cui tanto teniamo. Un saluto a Lorenzo.
Lorenzo Poggi


Che bello denudarsi e stare soli con la magia di noi stessi, la notte è il momento propizio, così sembrerebbe dire la bellissima "L'universo dentro me" di Aurelio Zucchi.
"Cos'è poesia" di Lorenzo Poggi, credo anche io che sia ogni cosa "anche un sasso è poesia se lanciato con arte saltella sull'acqua", ma la poesia più pura è solo quella che sì racconta, ma racconta delle emozioni.
Stupenda "Oh, se giacessero le altezze" di Mariachiara Scala, evidenzio i seguenti versi:
Sola è l'anima da un tempo che mai
ritorna, non si mostra, prostrato.
Potesse un giorno, un istante,
rischiararsi la mia povera vita
come un cielo di freschi colori!
Molto armonica "Corallo nero" di Carla Conti.
"Il tuo nome" de il passero, profonda, intensa, da scandire piano, un ottimo lavoro.
"Gioco di specchi" di Michela Turchi, poesia in rima, giocosa, ma con profondo significato.
Pagina ricca e di qualità quella odierna.
Un grazie sentito e complimenti a tutti.
Simone
 

4/7/2011

Altra ricca pagina che questo mi racconta:
Fabio Meis -Attese…-: "Stridenti abiti/tra carne e orizzonte/sospiranogemitid'oscurità" E' l'inizio d'un guardare e guardarsi. Immagini forti rese con decisione e fantasia. Particolarmente bella la chiusa con "carezze di germogli d'aurora ancora mi riscoprono rinnovato/..in aulica prospera sorpresa..".
Gabriele Renda -Maestri-: Sintetici ed efficaci quadretti, tratti dalla memoria di giorni di scuola. Piacevole a leggersi.
Michele Cristiano Aulicino -dio è i bar della stazione-: Efficacissima descrizione d'un luogo d'attesa che noi tutti, in qualche occasione, abbiamo frequentato. Ma Michele scava nello squallore del luogo, dipinge, con maestria, visi emaciati, sorridenti, speranzosi, disperati. Visi da subcultura dolente. E ci informa che chi li accoglie è il bar della stazione, visto quale dio, il solo che possa dare amore. Molto bella.
Tiziana Cocolo -Colonne d'eternità-: Con musicale poetare, Tiziana ci narra di paesaggi dell'anima, generati dal pensiero e dalla fede. Molto bella. Complimenti.
S.A. Santoro -Madre Terra-: Gli stupri che l'uomo compie nei confronti della terra, l'unica che abbiamo, sono descritti magistralmente dal bravissimo Armando. Applausi.
Pasquale Di Meo -Io vivo dite-: Implorazione e dichiarazione d'amore. Detta con gran sentimento e piaciuta molto.
Mariachiara Scala -A mia sorella-: Bello questo dichiarare amore ad una sorella. E bello il descriverla ed il ricordarne momenti passati assieme. Il tutto espresso con una poesia densa di sentimento. Brava Mariachiara, brava.
Carla Conti -Preghiera-: Sentimenti che si accavallano. Forti ricordi, forti desideri, forti rabbie. Ed il contrasto tra "Dagli inferi/immutabili e tetri/si elevino le nostre anime/avvinghiate" e "Voglia ancora/il Dio divino/concederci il piacere/di averci" è senso di colpa e richiesta di perdono. Preghiera, appunto. Bravissima e applausi.
Giovanni Maria Gandolfo -Il tempo che viene-: Riflessione, vagamente gotica, su ciò che ci aspetta dopo. Immagini forti che sono un pugno nello stomaco e che si attenuano nel bel finale degli ultimi quattro versi. Complimenti Giovanni Maria.
Luigi Di Francesco -Libertà-: In altri termini, pare di capire, che la libertà non esiste. Ed in questo concordo.
Maria Rosa Cugudda -Perennemente sarò-: Altro atto di fede nell'oltre. Con qualche lieve incertezza ("chissà se tu, nel momento della tua "Morte"/saprai partorire ungugante"). Il dubbio sarà chiarito dopo. Bella e brava Maria Rosa.

Carissimo Giuseppe Dabalà, ti devo un ringraziamento per quanto, generosamente, hai voluto scrivermi su "dibattiti". Ti chiedo volermi inviare il tuo indirizzo email, per poterci scambiare qualche saluto e qualche idea. Il mio è koropi@libero.it.  Un caro saluto.

Ed a tutti un ringraziamento per il regalo di poesie di grande qualità che fate giornalmente. A Lorenzo un particolare grazie ed un cordialissimo saluto. Piero Colonna Romano
 

3/7/2011

Leggo e rileggo queste pagine azzurre che, sempre di più, mi incantano e, talvolta, fanno sognare. Ma questo azzurro, che è poesia, è anche confronto d'idee e quindi segnalo a tutti la sezione "dibattiti" dove molti dei commenti, che qui appaiono, sarebbe bene, a mio avviso, confluissero.
Devo un sentito ringraziamento, per l'apprezzamento ad alcune mie recenti composizioni, ad Il Gabbiano, a Sandra Greggio, a Lorenzo Poggi, a Giuseppe Stracuzzi, a Tiziana Cocolo ed a Gus. A quest'ultimo, inoltre, devo il riconoscimento d'onestà intellettuale per avere, nonostante le recenti reciproche polemiche, apprezzato la mia "Cocktail".
Ciò detto ecco quel che mi hanno fatto sentire le ultime due pagine azzurre:

2 luglio
Luigi Di Francesco -Come un volto tra la folla-: un flash, un viso, forse sognato, che appare e, come sogno, svanisce.
Antonietta Ursitti -Necessita virtù-: Ci avverte così, Antonietta, che se vogliamo salvare il salvabile di quanto resta di questo mondo, appunto necessita virtù. Aldilà delle piccole furbizie tese a sfruttare, per i nostri interessi miopi, risorse che infinite non sono. Brava, piaciuta molto.
Michele Cristiano Aulicino -Parol&pippe, Pipp&parole-: Divertente considerazione filosofica. Ci dice Michele "tra una parola ed una pippa/bisogna avere speranza". E ci parla di una solitudine che nessuna pippa potrà mai riempire di senso. Conclude, sconsolatamente "ogni notte, come una lama/ad accorciare la coda/dei giorni, dei ricordi/il lamento". Piaciuta molto.
Enrico Tartagni -Cosa c'è laggiù in fondo ?...-: E' una corsa verso un desiderio di pace che potrà realizzarsi soltanto attraverso il raggiungimento di un amore. Molto bella.
Lorenzo Poggi - Un sogno da dimenticare-: Prosegue nelle sue autoanalisi amare e ce le porge con sincerità, magistralmente, con fantasiose e belle immagini. Applausi.
Angelo Taraschi -Gioiello d'amore-: Romantica, quanto possono apparire gli occhi dell'amata. Bellissima l'immagine d'una lacrima da incastonare, come un gioiello, nel cuore. Complimenti.
Mariachiara Scala -Amarti sarà-: Estrema fede nell'amore che resta la corazza dentro cui difendersi anche dai rifiuti dell'amato. Brava Mariachiara. Molto.
Simone Zanette -Senza titolo-: Pare lo svolgersi d'un sogno ricco di desideri e ricordi. E quanto bello quel farlo in un luogo fatato ! Bella molto.
Carla Conti -Occhi di cane-: C'è una circolarità di desideri: i miei occhi di cane vorrei fossero i tuoi. I tuoi occhi di spillo non lo consentono. Il mio cuore di raso e di rose diviene il tuo cuore di raso e di rose. Ma quegli occhi di spillo inchiodano. Bellissima.
Giovanni Maria Gandolfi -Il compleanno-: Occasione per avere nostalgia del passato, quando l'innocenza era fonte di speranze. Bella e piaciuta.
Maria Rosa Cugudda -Fonte-: In fondo, finchè ci saranno acque limpide che sgorgano, resta la speranza di rinascita.
Sandra Greggio -Incantesimo-: Una delle più belle tue poesie. Quella prima strofa è un inno all'amore salvifico e, le successive, ne sono la conferma. Amore e amare quale speranza/certezza di cancellare realtà. Molto bella e tu molto brava.

3 luglio
Daniela Gentile -TI AMO-: Benvenuta nell'azzurro, Daniela.
Aurelio Zucchi -Tra petalo e petalo-: Gusto la bellezza di quelle emozioni incastrate tra petalo e petalo. Sento la difficoltà del realizzare speranze ed il desiderio d'essere protetti da nebbie compassionevoli. Complimenti.
Michael Santhers -Utili ed inutili-: Sintesi estrema degli umani: utili o inutili. E bella descrizione delle loro peculiarità. Ma le regole del gioco sono rigorose e "Anche il più sofisticato tecnologico motore…." può cessare di funzionare, se violate.
Gabriele Renda -E' arrivato un bastimento-: Sempre attento all'attualità, non rinunciando ad un condiviso confronto tra olezzo di spazzatura , superato da quello dei nostri Padrini.
Enrico Tartagni -Mesmer (i conti della spesa)-: Strano abbinamento tra magnetismo e conti della spesa. Ma Enrico emana metafore: tiriamo i conti della nostra vita e salviamone almeno i sogni, colorandoli.
Lorenzo Poggi -Un giorno, in montagna-: Tutti abbiamo avuto la nostra vetta dalla quale contemplare dall'alto. E resta il ricordo di quella emozione a farci scordare (accettare) "la corda dell'arco, un poco sdrucita/un poco abbattuta, la carcassa consunta/di muscoli e tendini su ossa sfibrate." Bella come sempre, come sempre efficace.
Giuseppe Dabalà -Se tu mi amassi ancora-: Descritta con notevole sentimento poetico questa nostalgia per chi, amando, non ha più amato. Mi sono molto piaciuti i versi "E il gregge dei mie baci lascerei/bere sul greto della tua limpida bocca". Molto bella tutta. Approfitto di questo commento per complimentarmi anche per la poesia che, giustamente, è apparsa tra i dibattiti.
Francesco Colombo -Zanzare-: Nel confronto tra zanzare ed uomini vincono le prime. Molto più utili ! Bella, complimenti.
Silvio Canapè -Vieni guarda il tramonto-: Dolcissimo invito, con sentimento molto ben porto. Bello leggere ""Allargherò le braccia/per stringere il silenzio" anche se, a qualcuno, parrà un ossimoro.
Luigi Di Matteo -Avevi tirato-: Pentimento dolente per un abbandono. Ne viene amarezza e molta, molta malinconia. Complimenti Luigi.
Carla Conti -Scese la luna-: Quando la poesia è dentro l'anima, quando si è capaci di tradurla in versi come tu sai fare, nascono capolavori densi di sentimento, come questa tua. Applausi convinti, sei bravissima.
Giovanni Maria Gandolfi -Il crepuscolo-: Il passare del tempo, il guardare il proprio corrompersi col suo passare. Crepuscolo di noi tutti. Molto piaciuta, complimenti.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Quei Sabato Santo del passato-: Quanta nostalgia per i riti della nostra giovinezza e quanta, con amore, per chi allora ci era compagno. Descrizione bellissima di tutto quello che si ha dentro, fatta magistralmente. Complimenti.
Simone Magli -Coltre-: "…troppe nubi nel mio cielo/perché possa godere delle stelle." Auguro che quelle ali, che tarpate non hai nelle tue poesie, ti portino in alto.
Maria Rosa Cugudda -Esistenza-: Invocazione d'amore. Bella.
Il Gabbiano -La scalate delle Pale-: Questa poesia è simile a quei reperti archeologici che si conservano con cura perché ne resti la memoria. Le Pale stanno cambiando, crollano. E tu le descrivi, così come le hai viste e sentite, con amore e bravura.
A tutti il mio grazie per la vostra bravura. A Lorenzo per la sua generosità che consente tutto questo. Piero Colonna Romano

2/7/2011

È stata una ventata d’armonia
leggere ancora nelle rime nuove
la perfetta tenuta di poesia
del principe del foro che le muove
con competenza e grande maestria.
Il fiore a me più caro in ogni dove
che prediligo sopra ogni altra cosa
è dono accolto sempre, questa rosa

per cui ringrazio chi con generosa
poetica benché molto severa
galantemente l’offre rugiadosa.
A dir la verità, nella mia sfera
molto dolente, una giornata uggiosa
è stata rischiarata fino a sera
dalla metrica esatta e tempestiva
d’ Antonio Fabi che la rende viva.
cristina
 

1/7/2011

Bettozzi "Promesse da sinnaco" Esilarante! Ottimo.
Gus
 

Pietro Colonna Romano :Cocktail "Mescolo poesia / in parti uguali / a prosa / quando ciò mi si adatta ... / ma se il mio cuore / canta / chi vince è poesia / Però mi chiedo /serve / quest'esser bardo ? / Oppur, / ognuno vede / di me solo la prosa ? ..."
Ho riletto questo ottimo componimento leggiadro, classico ed intelligente.
Giovanni Pascoli diceva esserci "un superfluo più necessario del necessario : la poesia" risolvendo il primo disincantato quesito dell'Autore. Quanto al secondo quesito che l'Autore si pone, mi rifaccio a Pirandello nel chiederci "chi si è" : come ci vedono gli "altri"? E già qui c'è una moltiplicazione infinita, dato che ogni "altro" ci vede per suo conto e a modo suo.Come ci vediamo "noi stessi" ? E qui ci sovviene Socrate co lo "gnozi sé auton". L'interrogativo rimane, secondo me non ci conosceremo mai. Resta però la prima risposta, quella pascoliana, continua a scrivere.
Gus
 

Carissimo amico Piero Colonna Romano, la tua poesia “ Pioggia, mi è piaciuta moltissimo, perché scorrevole e deliziosa e poi perché mi rammenta un vecchio proverbio popolare, che recita: “Piove Governo ladro Sono bellissimi i versi. “Piove/ e l‘acqua scorre/ lenta/ su tamerici e foglie/ su tetti spioventi/ e orgoglio dei potenti” Tantissimi complimenti. L’agenzia viaggi ti saluta e ti ringrazia molto. Un saluto al nostro Prof Lorenzo e a tutti i poeti del Sito Poetare”
Il Gabbiano
 

Mese di luglio. Da qualche parte i prati sono ingialliti dal caldo e tra poco seccheranno. Resta sempre azzurra e rilassante (finti umanisti permettendo) la nostra pagina azzurra. E questo mi ispira:
Maristella Angeli -Quell'aria della sera-: Ed ecco un distillato di poesia, nata da anima di poeta. Bellissima.
Simone Magli -Le ragioni del cuore-: "diventato poeta per non morire!" E quale migliore omaggio si può fare alla poesia ? E quale migliore oasi può essere ? Simone ce lo dice con magistrale efficacia.
Luigi Di Francesco -Per te che muori-: Pessimismo cosmico. Temo d'essere d'accordo.
Gabriele Renda -Pescatore-: Parla dell'inquinamento dei mari e dei loro frutti sempre più rari. Ma se la leggessimo come metafora di questa nazione, di questa vita ?
Michele Cristiano Aulicino -I giorni della carne-: Già, passano. Ma se avranno generato sentimenti o, meglio, da questo generati, non ci sarà rimpianto. Comunque…ad majora! Piaciuta.
Roberto Bottiroli -Decasillabo ascendente per pochi intimi-: Bentornato Roberto, spero non fugacemente. Penso, però, che il commento a questa poesia sia meglio dirottarlo su "dibattiti". Un caro saluto.
Enrico Tartagni -L'orologio dice-: Quanto poco appagante può essere un atto d'amore ! E quanta rabbia per ciò che poteva essere e non è stato. Bellissima.
Lorenzo Poggi -La lite-: Altra analisi di sé stessi, altra amarezza nel riconoscere errori non più cancellabili. E ricerca, salvifica, dell'amore che assolve. Applausi Lorenzo.
Carla Conti -Sarà Maggio-: Con quanta passione si possono raccontare delusioni, sconfitte, speranze. E con quanta rassegnazione prevederne il futuro. Splendida e coinvolgente. Bravissima Carla.
Luigi Di Matteo -Gli ho messo un euro in mano-: L'opulenza d'una metropoli moderna punteggiata di diseredati. Questi, di quelle città, dovrebbero essere la pena evidente, rimorso di coscienza. Un euro, il monumentale. Quadro drammatico e molto, molto attuale. Piaciuta.
Mariachiara Scala -Partenza-: Vagamente mi risuonano versi della Merini. Complimenti Mariachiara !
Maria Rosa Cugudda -Atomo-: Il senso dell'essere infima parte del tutto e smarrirsi, sentendosi soli. Bella.
Il Gabbiano -L'Olanda è terra di tulipani-: C'è di tutto questa volta. La premiata agenzia viaggi "Il Gabbiano" ci porta nel paese delle terre basse. E ci erudisce sull'immenso Van Gogh, sul significato del girasole e su Clizia ed Apollo. Bellissimo e colto viaggio didascalico. Applausi.
Sandra Greggio -Rivincita-: Arriva sempre il tempo della presa di coscienza ed allora si cercano rivincite e rimedi. Molto ben detta. E…auguri.
A tutti un caro saluto ed un ringraziamento per come, attraverso la poesia, riuscite ad esprimere i vostri sentimenti ed a farli sentire. A Lorenzo, magnifico vate, un ringraziamento particolare.
Piero Colonna Romano
 

30/6/2011

Ecco che cosa mi ispira la pagina di oggi. Armando Bettozzi: sembra un gioco di parole, ma si intuisce facilmente che la conclusione è drammatica. Il vuoto esiste, purtroppo, "vuoto e nulla diverranno l'oltre del seme del sapere e della vita", sconcertante. Michael Santhers: di nuovo pessimista il contenuto, ma…incantata da questa descrizione, bellissima! (rosa dei venti, ombra…alata, pelliccia d'invidia…Mi fermo!). Molto intensa la poesia di Aurelio Zucchi, che dall'ultimo infinito vede e si vede nella ressa della terra, vergognandosi. Gabriele Renda ci ricorda la parte negativa che abbiamo dentro di noi, non trovo speranze, se non un aiuto? Allah, Gesù Cristo? Ma, utopia? Il "Deserto" di Michele Cristiano Aulicino mi porta ad un legame col "vuoto" di Armando; che freddo quel marmo in fondo al mare! Carla Conti: un autoritratto, se non fosse per gli ultimi due versi, che mi fanno un po' rivedere quello che ho detto. Mariachiara Scala: innamorata non solo della tua poesia, ma di quel titolo; analogia tra occhi- stelle-luce, splendida! Deliziosa la storia d'amore di Giuseppe Gianpaolo Canarini, descritta con bellissime immagini, ricche di similitudini. Una pennellata quella di Michela Turchi, in cui (sbaglio?) colgo una vena di ironia o di rabbia? La vita come una tavolozza di colori; piaciuta come immagine e condivisa, Maria Rosa. Un cordiale saluto estivo a tutti ed, in particolare, a Lorenzo.
Sandra Greggio


Michael Santhers "La volpe" "Volpi e polli / uguali a politici e popolo / oggi equazione diffusa / a sconforto d’inganno / ma io mai ho visto / tra bestie comizi / e lucre promesse tradite". Come hai ragione ! Come i monatti a differenza di Fra Cristoforo, i politici di mestiere e non per vocazione sono la piaga del nostro costume di meridionali dell'Europa. Grande paese, dei migliori artigiani del mondo, da Caravaggio a l'ultimo stagnino, l'Italia ha il cancro del politico di mestiere (il monatto che tratta corpi umani come manichini infetti). Dalema, Bersani, Fini, Casini, Berlusconi, Bossi : che fate? Io il politico. E cosi finiranno col diventare Vendola, Renzi, Lupi, Tosi e altri. Anche loro faranno di mestiere il politico. Non esiste questo sistema. Uno può fare il medico, l'avvocato, l'ingegnere:tutte professioni che richiedono lauree, approfondimenti e materie specifiche, scevre dalla tuttologia.Ma il politico che vuol dire? Vuol dire settanta miliardi all'anno di solo interesse da debito pubblico provocato dalla scellerata compravendita del consenso prolungato, per diventare "politici".E' una vergogna che il nostro grande paese, così piccolo, ancora in grado di esprimere grandi eccellenze in ogni campo, debba essere governato da quei sei sette spermatozoi cresciuti che diventano settantamila, settecentomila con le corti che si tirano appresso.Basterebbe una legge per cui un cittadino non può avere incarichi elettivi per più di due mandati a creare uno spoil system automatico ed evitare di monattizzare la politica, pur necessaria per qualsiasi popolazione.Te li vedi un Casini o un Fini che abbandonano un ruolo (quello del politico) a cui da quando avevano i calzoncini corti hanno giocato e continuano a giocare sempre incapaci di dichiarare guerra alle macro-organizzazioni malavitose che condizionano l'andamento economico e morale del nostro paese.

Tornando alla tua composizione, aliena da intimismi che interessano solo chi li scrive, ben vengano scrittori che invoglino le nuove generazione a rimeditare ruoli che non devono diventare mestieri nè creare incrostazioni guidate da volpi a spennare i polli "oggi equazione diffusa".

Bravo.
Gus
 

Ultimo giorno del I° semestre. Tempus fugit. Ma l'azzurro resta e dona emozioni. Queste le mie:
Armando Bettozzi -Il vuoto-: Splendida dissertazione sul vuoto nel quale le nostre menti si perdono. Sempre più, sempre più smarrite. E siccome "spes ultima dea" a questo ci aggrappiamo. Molto piaciuta.
Michael Santhers -La volpe-: Sembra quasi la spiegazione di come il vuoto, di cui sopra, si sia creato. E non resta neppure la speranza. Bella e sconfortante.
Aurelio Zucchi -Quasi a sfiorar la non ombra di Dio-: Ecco le conseguenze delle prime due poesie. Ma Aurelio, dall'alto del suo volo, si vede arrossire in mezzo a folla che arrossisce. Consapevolmente. Piaciuta.
Gabriele Renda -Ricordando Giorgio Gaber-: Anche questa, sostanzialmente, tratta dei temi delle precedenti poesie. L'homo homini lupus di hobbessiana memoria risuona in ogni verso. E pare che neppure l'illanguidirci nell'amore ci salverà. Ben detto il sentimento d'amarezza che muove Gabriele.
Michele Cristiano Aulicino -Deserto-: Vuoto dentro, neppure i ricordi hanno più peso. "la mia anima è un deserto/di amore e di blu/ci affogo" esprime, magistralmente, tale mancanza, Bella.
Lorenzo Poggi -Da Antonio-: Un oste conserva i graffiti che i clienti vergano sui tovaglioli. Bella e fantasiosa immagine. Ma è vero, ne verrebbe fuori un museo di sentimenti d'un momento. Piaciuta molto.
Carla Conti -Le Declic- : Concordo con tutti i versi, così ben porti. Il titolo mi confonde le idee: scatto, lampo di genio, Milo Manara e/o Florence Guerrin, poco c'entrano. Urge chiarimento. Ma piaciuta come tutte le altre tue.
Sandra Greggio -Spine-: Descrizione d'una delusione. Ma l'ottimismo e la speranza prevalgono in Sandra che diviene sempre più brava a raccontarci i suoi sentimenti.
Luigi Di Matteo -Torino salotto d'Italia-: Bella e coinvolgente descrizione d'una splendida città. Se ne vede l'anima , in questa bella poesia e la nostalgia, di ciò che fu un tempo, dell'autore. Bravo, piaciuta molto.
Mariachiara Scala -Occhi nelle stelle-: Applausi, cara Mariachiara. Sintetica e sognante. Desiderio di silenzio e voglia di guardare stelle, nel buio d'una città che si vorrebbe spenta, espresso con maestria. Complimenti.
Michela Turchi -Narcisismo-: Con un'esclamazione di tre versi tre, si ottiene un distillato iperconcentrato di poesia. Brava (si vede che hai poco tempo, però).
Maria Rosa Cugudda -Tavolozza-: E così definiti i colori, Maria Rosa trova modo di fare analisi di coscienza. Bella e piaciuta.
A tutti gli amici sitani un caro saluto. Al nostro vate il mio ringraziamento. Piero Colonna Romano
 

Giri di parole eccellenti per un'attuale e poesia su cui è bene riflettere, "Il vuoto" di Armando Bettozzi.
Simone
 

29/6/2011

Ringraziamento all'acqua di…rose
In metrica ardua non mi cimento
di semplici rime mi accontento
Nemmeno lo schema loro sto a considerare
lascio che vadano dove e come
han voglia di andare.
Quel che più infatti mi sta a cuore
è ringraziare un uomo galante e d'onore.
Difficile sarà, anche per me,
come per fata Morgana
ad Urbino riuscire ad andare.
Ma di quella rosa che offerta mi fu
sento il profumo che arriva fin quassù.
Sandra Greggio
 

Ricca anche oggi la nostra pagina azzurra. E questo mi dice:
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Quella dolce ingenua fola…del passato-: Commovente e bella. Quanti ricordi affollano la mente !Paiono scene, ben descritte, di film neorealisti. Bravo ! Ma devo una risposta al tuo recente commento, per farlo, però, gradirei usare mail. Questo il mio indirizzo : koropi@libero.it.  E, se sei d'accordo, gradirei il tuo. Un caro saluto.
Giuseppe Lorentini -Teoria dell'uno-: Sottile questione filosofica. Dentro noi c'è tutto ed il tutto è l'uno. Piaciuta.
Simone Magli -La solitudine di certi voli-: Sogni che si librano nell'aria, per sfuggire a sofferenza. E pare quasi di vederci volare, non riconoscendoci , così ancorati come siano alle nostre pene. Piaciuta molto.
Antonietta Ursitti -Un lembo-: Altro bel sogno nato da desiderio di dolcezza. Amara la conclusione con forti versi ("Scivola/nell'abisso/della coscienza/come materia/fusa ai raggi/del sole potenti…"). Bella molto.
Gabriele Renda -Ricordando Rino Gaetano- Mi associo nel ricordo di questo grande personaggio purtroppo sparito troppo presto. Sai quanto materiale avrebbe per le sue canzoni oggi ?
Luigi Di Francesco -Nerone è un esteta-: Attualità di Nerone ! Vero, non bisogna disturbare il manovratore…esteta.
Il passero -Un esperanto-: Il richiamo ad un lingua universale, intesa quale morale universale, dove i principi della convivenza siano condivisi da tutti. Utopia ? Forse. Ma, credo, unica via di salvezza. Ed il presupposto tu lo evidenzi: conoscersi per amare se stessi ed il prossimo.Bella e piaciuta.
Fabio Sangiorgio -Il vaso-: Parrebbe, leggendo, sdoppiamento della personalità. Ma quel vaso è il cuore che, indifferente a ciò che lo circonda, sobbalza dell'amore. Bei versi delicatamente romantici . Bella e piaciuta.
Michele Cristiano Aulicino -L'istante prima di partire-: Racconto di povertà e di emigrazione, ben descritto. E quei ricordi tornano in un saluto prima d'una partenza. Piaciuta molto.
Enrico Tartagni -Sulle parole-: Hai detto tutto nel prologo. Tutto e tutto condivisibile, tutto con gli stessi dubbi. E con le tue stesse convinzioni espresse nei versi "le trasmodo di sostanza/ne tradisco la speranza". Complimenti.
Lorenzo Poggi -Il vecchio-: L'asciutto modo di raccontare ben si adatta a questo dipinto. Un vecchio ha vissuto la sua vita, forse osservandola passare, gestita da altri. Guerra non compresa ma fatta, campi da fecondare lucidando, con le mani, i manici delle zappe. Rassegnazione che consente solamente l'udire "l'eco dei suoi passi lenti(lungo il solco della vita." Bravissimo Lorenzo. Complimenti.
Carla Conti -Le coquillage-: Una conchiglia racconta, timida e modesta. ("piaggiata/mi beo/di tante attenzioni/ma se guardate bene/noterete/di tanto in tanto/un leggero rossore"). Belle le immagini delle prime tre strofe. Ma chi sarà mai quella conchiglia ? Decisamente bella.
Giovanni Maria Gandolfi -Come si può ?-: Già, il mistero dell'amore. Strano, nessun filosofo s'è posta la domanda su che sia. Bella e condivisa la seconda strofa. Ma bella l'intera poesia.
Sandra Greggio -Goccia di speranza-: Cara Sandra questa è una delle tue più belle poesie. Ritmo ? Metrica ? Quel che più conta, nella poesia ed in questo sito che non è accademia letteraria, è esattamente ciò che fai tu: aprire cuore e riversarne i sentimenti, attraverso una tastiera, sui nostri schermi. Applausi convinti, sei stata bravissima.
Mariachiara Scala -Solitudine-: Quattro versi che sono un distillato di poesia. Complimenti.
A tutti i sitani il più cordiale dei saluti. Al nostro impagabile Lorenzo un riconoscente grazie. Piero Colonna Romano

Temeraria continuazione alle ottave “fabiane”
Mi fa sognare la fiabesca Urbino
che mai ebbi la grazia di vedere
troppo lontana è dal mio Trentino
e un lungo viaggio dovrei sostenere
ma chiederò al mio amico Merlino
se lo vedrò una di queste sere
di regalarmi un bel cavallo alato
e là potrò volar tutta d’un fiato
però se accenti o sillabe ho sbagliato
non avrò più coraggio di partire
mediterò su questo mio peccato
rimanendo in silenzio nel soffrire
ma se l'errore sarà perdonato
e del Poeta scamperò le ire
il mio sorriso tornerà giocondo
sarò la fata più lieta del mondo
Fata Morgana


Pagina veramente notevole oggi. Mi scuso con chi non cito ma era troppo per me.
- Giuseppe Gianpaolo Casarini "Quella dolce ingenua fola....del passato": era il dopoguerra, era la povertà, era anche guerra fredda, erano fole raccontate a gente semplice ma piena di speranza. Era la Milano di "Miracolo a Milano". Il sogno di vivere in un mondo "dove buon giorno significa buon giorno". Poesia bellissima, raccontata con grande perizia.
- Simone "La solitudine di certi voli": "ho capito che quel falco sono io rinchiuso nella voliera del cielo".
- Gabriele "Ricordando Rino Gaetano": NUNTEREGGAEPIU'. Punto!
- Michele Cristiano "L'istante prima di partire": E' l'epopea dell'Italia dei migranti: stupenda e rigata di lacrime! L'ineluttabilità della scelta quando ... la somma dei nostri piedi era una mandria di speranza nel fango. Col vestito buono, dopo oceani di stive fummo indigeni alla conquista delle Americhe.
- Sandra "Goccia di speranza": i pensieri del mattino "fan capriole sui prati, accarezzano i fiori appena nati". E se anche la sera t'assale il rimpianto per quello che non s'è fatto, ci pensa la notte a ricaricare di sogni e speranze il giorno che verrà. Importante è che l'amore, la bellezza, la natura, gli affetti vengano guardati con gli occhi della poesia. Sempre!
Un grazie a tutti per il vostro impegno. Lorenzo ne sarà contento!
Lorenzo Poggi


E' una dolce, piacevole, armonica danza del vento "Un lembo" di Antonietta Ursitti.
"In sogno" di Renzo Giordani, molto bella, la chiusa ricorda il cantico, stupenda la seguente metafora:
questa collana
di parole rosse
Degna di lode anche la saggia "Esperanto" de il passero.
Un bel poetare l'ho trovato pure ne "Il vaso" di Fabio Sangiorgio, ricco di preziose metafore.
"Il vecchio" di Lorenzo Poggi, un'immagine profondamente poetica, uno spaccato di una generazione, una finestra sul tempo che incede:
Intorno il mondo corre,
Il vecchio s'accontenta
dell'eco dei suoi passi lenti
lungo il solco della vita.
"Come si può?" di Giovanni Maria Gandolfi, in un verso vi ho trovato la verità sull'amore:
L'amore è un modo d'essere
Bella pagina, complimenti e grazie a tutti, a chi scrive, a chi commenta e in particolare a chi ci ospita.
Simone
 

28/6/2011

Oggi sono molto in ritardo, mi scuso con tutti gli altri poeti, ma ho il tempo per soffermarmi solo su due poesie che mi hanno particolarmente colpito. Luigi di Francesco: in due versi…il tempo, mi viene in mente la clessidra. Piaciuta molto. Lorenzo Poggi: un invito a meditare, una domanda esistenziale, ma posta attraverso una serie di splendide immagini, che mi piace evidenziare: "un fiore al guinzaglio, voci di rugiada, sguardo roseo", stupende! Complimenti, Lorenzo, sempre più bravo.
Un caro saluto a tutti ed, in particolare, al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio
 

Ottave incatenate
(ABABABCC CDCDCDEE …)

Gentilissima amica, madame Greggio,
sarebbe certo grave improntitudine,
o addirittura qualcosa di peggio
se non mostrassi la mia gratitudine
per il suo squisitissimo gorgheggio,
che viene incontro alla mia solitudine.
Si diceva "Beata solitudo,
sola", aggiungendo poi, "beatitudo".

È vero: esse servono da scudo
per attutire i colpi della vita,
che, col suo passo inflessibile e crudo,
a sua sorella dona la partita.
"Meglio", penso pertanto, "se mi chiudo,
ché ghiotta gusterò qualche sortita
".
Sono uscite gioiose ed esaltanti,
salutari, gradevoli, appaganti

Subito dopo occorre andare avanti,
e superare tante avversità,
medicare ferite sanguinanti,
con dedizione e con tanta umiltà,
e consolar tanti senili pianti
e altri, indipendenti dall'età.
La satira, in simili frangenti,
aiuta a rinserrare bene i denti.

Non ho motivi gravi e contingenti,
pene dovute ad un infausto Fato,
ma solo passeggeri turbamenti:
in fondo sono un uomo fortunato.
Se qui tratto di lettere patenti,
io non lo faccio in modo esacerbato.
Un'ironia, però, priva di sale
è un sicario sfornito di pugnale.

Penso a quel "delinquente" di Marziale,
che nell'antichità di molto svetta,
unitamente a Orazio e Giovenale:
quando nasce la prima barzelletta?
Penso al Burchiello, genio universale,
a Cecco, all'Aretino: gente eletta.
Stanno pur bene in loro compagnia
Pulci e Tassoni, in piena autonomia.

Succosi contenuti ha l'ironia,
quando sottile e caustica si muove.
Non spetta a me giudicare la mia;
io m'accontento di dare le prove
di quanto travolgente e forte sia,
Onore, dunque, a te, Cristina Bove,
sempre perfetta in rima quanto in prosa,
aperta, competente generosa.

La mia riconoscenza è doverosa,
ma -lo si sappia- altrettanto sincera.
Le offro ora una virtuale rosa,
in attesa di dargliene una vera.
Per Sandra e Fata farò uguale cosa,
certo che durerà quest'atmosfera,
che rende la giornata molto viva,
ricca e frizzante come acqua sorgiva.

Solitudine, dunque, relativa,
né rischio di contagio,a quanto pare:
è facile approdare alla mia riva;
ma, se così non fosse, il vasto mare
io solcherei, piacendo alla mia diva,
che non mi negherà il suo benestare.
onde condurvi a me, nel mio giardino,
da cui mirare la fiabesca Urbino.
Antonio Fabi

Anche oggi sono a commentare qua e là tra fiori.
- Giuseppe Gianpaolo Casarini "Perché tentar la lira?": perché il linguaggio dei sentimenti è universale e sempre ci sarà chi ispirato da versi d'altri cercherà poesia.
- Giuseppe Lorentini "Vitalogia": neologismo per dire "Vorrei essere tutta l'umanità,/soffrire e gioire assieme/non contento d'una sola vita".
- Simone "Scoprire un borgo in Toscana è una bellezza abbagliante": non è poesia ma è come se lo fosse!
- Michele Cristiano Aulicino "Buon Appetito": "ed io ritratto la mia esistenza". "Un tavolo sul mare/è soltanto un pezzo di legno/se non ci apparecchi la vita". Buon appetito Michele!
- Carla Conti "La penitente": sempre intrigante Carla e sempre inquietante: "Purificami/Assolvimi/Altrimenti/Come potrò/Come potrò /Peccare ancora ?"
- Giovanni Maria Gandolfi "Autunno": anticipa stagioni e colori Giovanni Maria. Ma l'autunno è sempre straordinario!
Lorenzo Poggi
 

27/6/2011

Oggi l'azzurro sembra suonare. Bello come sempre ma oggi è musica per me. E così la sento:
Sandra Greggio -Eco di vita-: Che splendidi messaggi possono esserci tra le ragnatele d'una soffitta ! E tu li sai cogliere con dolce poesia. Brava Sandra.
Antonio Iraci -Sei tornata-: Con quanto sentimento si può vivere un ritorno, con quanta commozione. E quanto ben detto questo sentire.
Giuseppe Lorentini -L'imbrunire-: Due flash, un sogno. Bella e….piena di speranza.
Antonio Teni -Memento-: Splendida lettera alla morte. Mi sovviene Il settimo Sigillo e quella salvifica partita a scacchi. Con una chiusa capolavoro che vale la pena di sottolineare: "Tu, punto del tempo di ogni respiro…/tempo che è dimensione dell'anima/nell'eternità adimensionale !". Applausi.
Gabriele Renda -E le chiamano morti bianche-: Tutta l'indignazione, che condivido, in questa tremenda e veritiera accusa. Quelle morti sanno di sangue e feci. Meglio ricoprirle di candore: sono bianche. Disturba meno.
Enrico Tartagli -La ragazza e la fata-: Trovare oblio nella droga, illudendosi di trovarvi libertà, che tristezza ! E non c'è Fata che salvi, caro Enrico, perché è anche di questi commerci che vive parte di questa felice società che ci siamo cuciti addosso. Molto bella e sentita.
Lorenzo Poggi -Incubi svegli-: Tremendo questo guardare al mondo che ci circonda. E temere che
siano più insopportabili gli incubi del giorno rispetto a quelli notturni. Amara, drammatica e molto bella. Lorenzo, sono stanco di dirti bravo.
Carla Conti -(il basilisco)-: Che fascino devono avere quegli occhi ! Ma hanno fatto sanguinare e quel viso deve essere sporcato da "il resto biologico/di una mosca/sulla tua bocca/superba" . Mi piace sempre più il tuo poetare. Brava, molto, Carla.
Simone Zanette -Cena a casa-: Giornata faticosa terminata. Musica (quanto belli i versi "Il jazz si scioglie/nel rosso del bicchiere."!) e pensieri che si spengono lentamente. Piaciuta molto.
Giovanni Maria Gandolfi -Vorrei-: Dichiarazione d'amore detta con bella poesia. Bellissima l'ultima strofa. Complimenti.
Maria Rosa Cugudda -Soave conchiglia-: E' un triste guardarsi dentro ed è accusa. Ed è un chiedersi cosa mai resti, dopo le illusioni. Bella e piaciuta.
A tutti un cordiale saluto, a Lorenzo un grazie di cuore. Piero Colonna Romano


I sogni --ed il quarto elemento aristotelico
Gentil.mo Piero Colonna Romano
grazie per la lettura ed il bel ed acuto filosofico commento
molta più banale invece e mi scuso l'interpretazione o meglio l'intenzione mia forse mal espressa: nei quattro elementi aristotelici Aria Acqua Terra Fuoco i sogni se ben protetti e gelosamente impressi nella mente rimangono tali e non muoiono...nell'aria vengono cullati dal vento, nel mare dall'acqua e dalle sue onde, sottoterra nostri rimangono segreti e ben protetti....rimossa la protezione ..quel nostro stato mentale e di abbandono e della voluta ed inconscia rimozione ..solo il fuoco li cancella li distrugge per sempre ...negli altri elementi si disperdono e come se annegassero e soffocassero..si macerassero..ma ancora lì ...tormento o gioia?
Ognuno di noi ha i suoi sentimenti distruttivi...
un caro saluto e cordialità
giuseppe g. casarini
 

per doverosa correttezza nei confronti di Sandra Greggio, è bene
che io chiarisca che i rapporti intercorsi tra me e lei si sono limitati
ad un dialogo poetico, basato sul rispetto dovuto alla sua femminilità.
abbiamo parlato dell'amore che non è attrazzione fisica, ma come
sentimento che nobilità l'animo e la mente.
mi scuso, sinceramente, se le mie parole potevano dare adito ad
altre interpretazioni.
con questa precisazione, penso di aver chiarito il suo dubbio e
di aver mitigato, almeno in parte il suo, dovuto, puntualizzare.
un saluto cordiale a lei ed a tutti voi.
Arzignano, 26 giugno 2011
Renzo Giordani (Laurentum)
 

Qualche commento qua e là:
-Sandra "Eco di vita": Sembra come un luogo magico quella soffitta con quel pulviscolo di ricordi, esempi di vita, regole incise nella mente. E' dove ricaricare le batterie prima di uscire all'aperto e trasmettere amore. Bella e intrigante poesia.
-Antonio Iraci "Sei tornata": E' la speranza a non voler mai morire. Ogni tanto avviene il miracolo di poter ricominciare. Più spesso al cinema che nella realtà.
-Antonio Teni "Memento": lettera alla morte. Odio e amore. Libertà di coscienza e ineluttabilità.
-Carla Conti "(il basilisco)": immobile, dagli occhi rotanti, soddisfatto, sazio. In fondo, un'autostrada srotolata fra tappeti di papaveri sanguinari. E' un dipinto dai molti significati.
-Giovanni Maria Gandolfi "Vorrei": vorrei tanto che le mie parole non si dissolvano nell'eco ma si fermino su di te e ne fossi sfiorata come carezza d'un petalo di fiore. Altro che dolce stil novo!
Vorrei offrire un omaggio floreale a tutti i sitani ed un mazzo intero al nostro Lorenzo.
Lorenzo Poggi


"Eco di vita" di Sandra Greggio evidenzia con efficacia l'importanza delle nostre radici nella famiglia.
Piacevole e con un buon ritmo "Sei tornata" di Antonio Iraci.
Giusta riflessione di Gabriele Renda in "E le chiamano morti bianche" su quelle tragedie taciute che chiamano ingiustamente "morti bianche".
Carina e accurata la poesia descrittiva "Cena a casa" di Simone Zanette.
Bravi tutti, bella pagina quella di oggi.
Un saluto
Simone
 

26/6/2011

Ed eccomi ancora davanti ad altra pagina azzurra. Anzi a due che oggi questo mi hanno detto:
25 giugno:
Carla Conti -Sottovento-: Quindi preda. E sottovento per autodifesa. Nascondersi per non rivelarsi, ritenendo d'essere inadatta a vivere nella giungla del vivere. Piaciuta.
Armando Bettozzi -Residui- Efficace descrizione dell'inquinamento che ci sta soffocando. Violenta denuncia che si respira in ogni verso. Complimenti.
Antonietta Ursitti -Stridulo canto-: Descrizione d'un mondo del futuro, mondo da fantascienza e ostile. Ma così concludi : "eppure parole/ diverse dicono/si può credere…", omaggio all'ottimismo. Brava Antonietta.
Giovanni Maria Gandolfi -…e mancano le parole-: Cogliere attimi che sfuggono, non trovando le parole che li fissino in immagini…Bella molto.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -I sogni…ed il quarto elemento aristotelico-: A memoria: vorresti rendere palpabili, fisici, i sogni, con belle e fantasiose immagini. Aristotele, al contrario, si riferiva ai cambiamenti della materia (materiale,efficiente,formale,finale). Tento un'analogia:
materiale, diciamo il sogno, efficiente, ciò che lo genera, formale, che forma acquisirà e finale, perché (per quale scopo) è stato generato. Forse farnetico ma la poesia mi ha intrigato e piaciuta.
Gabriele Renda -Chi si loda…poi s'imbroda!-: Ma parli forse del nostro amato duce ?
Enrico Tartagni -Altri giorni, altri occhi-: Continuano le poesie a sfondo fantascientifico. E continuano, con efficacia, metafore e similitudini. Mi piace questo viaggiare con la fantasia negli spazi, per dirci quanto difficile è vivere da queste parti. Sei certo d'essere il pilota di quella astronave?
Simone Magli -Scenario di guerra-: Straziante questo scenario che non è soltanto descrizione dell'Iraq. Descrizione magistrale, con sintesi efficacissima.
Cristina Bove -Proferire-: Metafore a ripetizione. E forse nella seconda strofa è il senso di tutta la poesia (letto, corpo malato,alzarsi,tosse che somiglia a vento tra gli alberi). E finale dove prevale la speranza ("…la voce torna a riaffiorare/e ci disegna un suono sulle labbra").
Lorenzo Poggi -Al mio funerale-: Decisamente di testamento si tratta. Ed è anche un coccodrillo scritto dal destinatario. Piaciuta decisamente molto e ti chiedo una cortesia: rinvia il più possibile, altrimenti che leggerò ? Scherzi a parte: toccati ! Funziona.
Il Gabbiano -Lo stazzo dei pastori-: Applaudo a questo dipinto, a questi ricordi. Descrivi deliziosamente e con amore.

26 giugno
Giovanni Maria Gandolfi -Traccia di memoria-: Bella l'immagine dello straccio con incrostazioni di memoria. E bello quel ricercare vecchi e nostalgici colori e amori ed amicizie passate. Piaciuta.
Sandra Greggio -Impronte-: Quanta poesia in quelle impronte (desideri, sogni, speranze) lasciate nei cieli! E bello l'invito, da accogliere, di recuperarle per farle divenire realtà. Brava molto.
Antonio Iraci -Mia nonna-: Dolcissimo ricordo di una persona cara che continua a vivere dentro.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Inno a Nisyros-: Bellissima. Accurata ed appassionata descrizione d'un isolotto del Dodecaneso e delle sensazioni provate. Forse è in luoghi come questo, più che in musei, che è possibile rivedere, rivivere, risentire dentro, tempi d'una civiltà preziosa.
Renzo Montagnoli -Ritorno a casa-: Risuona, vagamente, D'Annunzio. Ma Renzo pennella anche ricordi e speranze. Molto bella. Complimenti.
Gabriele Renda -Boia a mezzogiorno-: Nulla a che vedere con "Buio a mezzogiorno" ma l'affinità c'è: mentre quello era il racconto d'una crisi spirituale d'un comunista, questa poesia è la descrizione d'una situazione che ci porterà ad una drammatica crisi. Ed auguriamoci di non fare la stessa fine di Rubasciov.
Lorenzo Poggi -Libertà di pensiero-:Bene: niente peloso conformismo! Meglio ondeggiare aggrappati a fili d'erba che omogeneizzarsi in orti ,all'apparenza, ben curati che danno frutta apparentemente bella e marcia dentro. Metafora di menti bacate dalle quali tenersi alla larga. Complimenti Lorenzo.
Nicole Marchesin -La bianca sposa-: Forse in quell'innaffiare il bouquet c'è la speranza di lunga durata. Così come, forse, quel seccare il bouquet è la metafora d'una vita matrimoniale di delusioni. Forse.
Maurizio Spagna -VETRO AL FINE su di un piano-: Tutto trasparente dunque? Ma ci sono versi terribili tipo "ed esci dal tuo corpo se una donna sovrasta l'uomo che non è più uomo". Quindi, capovolgendo, l'uomo è uomo se sovrasta la donna ? Strana poesia che, nonostante il vetro, mi pare poco trasparente. Urge chiarimento.
Carla Conti -Raccolta indifferenziata-: Deliziosa. Identificarsi con un coccodrillo è idea superba.
E non volersi assumere la responsabilità di quelli delle fogne di NY, è spassoso. Ma restano le prime strofe che dovrebbero essere propedeutiche alle altre e non lo sono. C'è una virata brusca da versi onirici, che narrano di desideri, al grottesco. Piaciuta quanto un quadro astratto.
Simone Zanette -Il poeta-: Ottima descrizione di ciò che spinge il poeta ad esserlo.
Maria Rosa Cugudda -Per non perire-: Premio Nobel, riconfermabile in eterno, a chi darà soddisfacente risposta alla tua domanda.
A tutti i cari sitani i mie più cari saluti ed i miei ringraziamenti. Al nostro eccellente vate un saluto particolare. Piero Colonna Romano
 

"Mia nonna" di Antonio Iraci, un ricordo malinconico e tenero allo stesso tempo.
"Per non perire" di Maria Rosa Cugudda, un dubbio amletico ben composto.
Simone
 

25/6/2011

Antonio sa che non taccio perché non sono d'accordo, anzi, conosce il mio pensiero in proposito.
Abbiamo avuto di che dialogare in rima, nello spettacolare torneo "la nuova Giostra della satira", che se solo qualcuno avesse voluto leggerne sonetti e quanto altro, si sarebbe accorto dell'accuratezza e arguzia di molti rimatori, in primis proprio Antonio.
Con Gus, Taraschi, Ghino Burlacco, la Dama di Picche, ecc...si è dato vita a qualcosa di grande.
Ancora è mio piacere rileggerne i versi, il ritmo che in alcuni è perfetto.
Mi defilo solo perché in famiglia ho problemi seri da affrontare giornalmente. Invio a pacchetti le mie poesie al nostro caro Ospite, perché per me questa casa azzurra rappresenta proprio un punto di riferimento, specialmente per l'accoglienza che lo stesso Antonio fece alle mie rime.
Colgo l'occasione per salutarlo affettuosamente.
E saluto tutti voi sperando di avere presto la testa per commentare.
Al Magnifico il mio abbraccio e la mia gratitudine.
cristina


carissimi amici ed amiche delle pagine azzurre, scrivo ora questa mia ultima riflessione.
ho vissuto, insieme a voi, momenti magici di condivisione poetica di emozioni sussurrate,
di canzoni e di voci, di profumo di colori e di suoni.
era la prima volta che mi affacciavo a questo mondo e ne sono rimasto abbagtliato.
e poi vedere "pubblicata" la mia prima poesia e leggere i vostri commenti lusinghieri.
poi, con il passare dei mesi, la dolcezza delle canzoni d'amore è andata sfumando per
lasciare il posto alla satira politica ed a "costruzioni" tecnicamente ineccepibili, ma poeticamente
contorte ed a volte oscure.
poi ho scoperto, a mie spese, il vostro silenzio, dettato senza dubbio dal mio scritto "ombre sfumate".
non sta certo a me giudicare il valore delle vostre poesie, non sono un critico letterario, ma sono uno
che vive di poesia, poesia d'amore, di colori, del profumo della gioia.
mi avete relegato nel girone dei superbi, valutando il mio scrivere come espressione di un "saccente
e presuntuoso".
quante volte ho dedicato dei versi d'amore a voi gentili poetesse, senza avere un cenno da parte vostra.
le mie amiche "normali" apprezzano le mie liriche e soprattutto i miei racconti.
da voi solo il silenzio.
alla mia "amica" Sandra Greggio che quanto mi scriveva era parca e stringata, dico che, invano, le ho
aperto il cuore, per trarne solo le briciole di quella che consideravo un'amicizia speciale.
a tutti voi, un grazie di cuore.
invierò, appena possibile, al sito poesie e racconti, non per voi, ma per gli amici che sanno vivere con me
la mia gioia e le mie emozioni.
di certo non mi mancherà il vostro adularvi a vicenda, il vostro astio nei miei confronti, perchè ho osato
cercare di entrare nel vostro mondo chiuso.
non conosco la metrica, sono un poeta dilettante, ma sono fiero di essere un menestrello che parla d'amore
a Piero Colonna Romano ed a Lorenzo Poggi, dico mi avete deluso profondamente perchè non sapete
da dove ha origine la mia poesia, cioè da un accanimento della vita nei miei confronti, che mi ha temprato
ed mi ha insegnato ad amare me stesso ed il mondo, profondamente.
a voi "amiche" poetesse, che non ho mai conosciuto e sentito vicine, dico che l'amore che canto ed ho cantato
per voi, è la più bella esperienza della mia vita e voi non avete saputo viverla con me.
alla mia "amica" Sandra ricordo che non è "piangendosi addosso" che si matura, ma lo si fa accettando
le prove e le delusioni che ogni giorno ci riserva.
dov'eri quando IL SILENZIO, il vostro SILENZIO, mi ghiacciava il cuore e le mani?
D0V'ERI QUANDO TI PARLAVO D'AMORE, DOV'ERI?

un grazie speciale al Magnifico che mi ha permesso "di risplendere" nella pagina AZZURRA.
Arzignano 25 giugno 2011
Renzo Giordani (laurentum)


GRADIREI LEGGERE I VOSTRI COMMENTI, NON SUL SITO, MA PER E-MAIL
 

24/6/2011

Nonostante il mio intervento riguardo alla "polemica" pro o contro la metrica, pro o contro chi commenta o meno, pro o contro commenti alle poesie o "attacchi" a chi le scrive, non posso che esprimere la mia ammirazione per il modo squisito di dissertare che riscontro in Antonio Fabi, indubbiamente una persona con cui ritengo che sarebbe più opportuno colloquiare personalmente che non attraverso questo sito, che è nato per accogliere nel suo mare azzurro imbarcazioni di ogni tipo, accomunate da un desiderio puro, spontaneo, dare voce al proprio animo. Ognuno scelga il modo che più gli è congeniale, che cosa dice, monsieur Antonio?
Sandra Greggio
 

Stento a credere che poeti, intellettuali e professori non comprendano quanto intendo affermare prendendo posizione in favore della stilistica.

A ben vedere, io non ho mai attaccato il "verso libero", ma solo l'abuso della metrica, che tutti potete constatare quasi quotidianamente in varia misura, talvolta di grado patologico.

Si attaglia a queste considerazioni un detto in uso nelle scienze giuridiche: electa una via non datur recursus ad alteram, vale a dire che, se si sceglie la strada delle rime e del metro, non sono possibili deviazioni, dalle quali deriva, inevitabilmente un parto non felice.
Credo che Fata Morgana colga nel segno, rammentando precedenti discussioni molto accese, poi concluse con uno spettacolare, aspro, ma pacifico torneo,

Quasi tutti gli autori citati da Sandra Greggio hanno composto tanto in rima, quanto in versi liberi; mi pare piuttosto comico, però, concedere indiscriminatamente agli abitanti dell'Impero la legittimazione a definirsi poeti confrontando i loro testi con le opere dei grandi della letteratura italiana, mondiale e interplanetaria.
Non ho mai eccepito alcunché nei confronti del nobile Francesco, di cui approvo la politica interna ed estera. La sua prosa è magnifica. Egli compone in un periodo in cui il solo Jacopone perviene a mettere in musica i suoi strabilianti versi; un periodo in cui tutte le arti sono in evoluzione, alla ricerca di forme espressive più "confacenti", come la prospettiva nella pittura.

Per corroborare con argomenti concreti quanto sostengo in merito alle scelte stilistiche degli autori sopra menzionati, potrei proporre numerosi esempi, che ragioni di spazio suggeriscono di omettere. Si tratta di personaggi in grado di scrivere come vogliono, che conoscono alla perfezione tutte le regole e le dimensioni della poetica, che a volte, volutamente decidono di rompere il ritmo.

Ovviamente certe licenze sono permesse a Ungaretti e non (come direbbe Cesare Marchi) ai vari Pierino e Gabriele che inseriscono parole a vanvera, pur di trovare una sconclusionata rima, e adagiano i loro rachitici versi sul letto di Procuste.

Se volete sempre continuare a tessere le lodi di questi baldi giovanotti siete liberi di farlo; ma sono convinto che più di un socio, specie tra quelli onorari, la pensa come me, anche se oggi tace, forse per paura del contagio.

Meglio, in ogni caso, l'assoluta libertà di forma, piuttosto che lo spaventoso strazio di endecasillabi, sonetti, ottonari e via uccidendo.

Esiste anche un metro totalmente libero,: lo si crea seguendo un progetto unitario ed armonico, preferibilmente simmetrico, il che è diverso da un sonetto o da un'ottava a metro libero (in sé neppure ipotizzabili), poiché, se sono leciti -come credo- raffronti con la musica, sarebbe come preannunciare un minuetto ed eseguire una canzonetta urlata della Nannini. In settimana procederò a un nuovo esperimento.

Perché dovrei commentare le altrui poesie? Perché dovrei scriverne una al giorno, quasi come Bach faceva con le Cantate? Ho lodato più volte alcuni autori, sia recentemente, sia in passato e non mi ritengo in grado di esprimere giudizi critici seri. Preferisco ridere.

Che cosa sono i contenuti, i sentimenti, l'anima? Che cosa sono le Romanze senza parole?

Qual è il confine della satira e dove stanno, perseverante ed incauto Colonna, le volgarità?

Perché mai la passione e i sentimenti devono essere necessariamente "poetici" anche quando sono esposti a livelli trogloditici?

Non sempre è così, ovviamente; tuttavia negare l'evidenza non è una scelta corretta, anzi è un atteggiamento sleale, se sussiste un codice deontologico anche per Voi poeti; ed anche per Voi, signori Critici, incapaci di affrontare serenamente una bonaria contestazione, perennemente pronti a predicare contro gli "accademici", ma disposti ad avallare ogni orripilante, cacofonico, efferato scempio,
Qualcuno, poi, mi chiarirà meglio la funzione dell' "otre unto", che, almeno allo stato, puzza un po' di Arcore e Palazzo Grazioli.
Vedo che il Pilastro del sito, senza avere ritirato il suo rozzo improperio invita a …, come fosse investito di tribunicia potestas e preannuncia la sua futura astensione dalle polemiche.
Io non lo farò, se sarà consentito (e senza piaggeria), fino a quando avrò qualche volta il tempo di giocare con parole e papere tragicomiche.

Non mi riferisco tanto a veniali, capitoline sviste, quanto ai fiumi di madornali spropositi nei quali ci imbattiamo spesso e non volentieri, a messaggi, in sé talvolta perfino accettabili, ma avviliti dall'artrosi deformante fino al totale annichilimento.
Questi geni non si accorgono nemmeno di incorrere in recidive specifiche reiterate, molto temibili in altri campi. Forse dovrò contrapporre un Cursore al nuovo Marchione.

Qui un epicedio non è sufficiente, madame Greggio: forse occorrono un sonetto del Burchiello e un Requiem, magari di Cherubini, ché Mozart e Verdi sono piuttosto noiosi.
Antonio Fabi
 

Oggi è stato solo piacere commentare.
- Carla Conti "Sottovento": sì, a volte è meglio restare sottovento. C'è in giro un nuovo sport: la caccia al poeta. La spiegazione è semplice. I suoi versi potrebbero far pensare.
- Simone Zanette "Macchine in coda": ci sono salotti poco frequentati su ruote in fila con l'aria condizionata. Ci sono le carrette di mare e di terra zeppi di uomini senza salotti, ma cantano, a colori vivaci, la speranza d'una vita migliore.
- Giovanni M. Gandolfi "S…e mancano parole": quante volte s'intuisce un'intuizione, ma rimane lì e non si riesce a trasformarla in parole. E' il dramma quotidiano del poeta!
- Enrico "Altri giorni, altri occhi": Mi piace molto "naufragi trasparenti del Silenzio". Per il resto è una barca già vista. Con tanti impegni, senza pace.
- Simone "Scenario di guerra": come è reso bene l'odore della guerra e la sua tragica illogicità.
- Cristina "Proferire": le apparenze ingannano. Basta una libecciata perché gli equilibri che sembrano raggiunti per sempre saltino e i punti cardinali siano "sconquassati dalla tosse degli alberi". Alla fine, senza proferire verbo, "la voce torna a riaffiorare/e ci disegna un suono sulle labbra".
Un sempre caro ringraziamento al nostro ospite.
Lorenzo Poggi
 

23/6/2011

Mi sento in debito con tutti voi, per la latitanza nel commentare e nel ringraziare chi, come Piero e Lorenzo, leggono ogni giorno e sono sempre presenti nel commentare con intelligenza le varie poesie.
Per me sta diventando difficile presenziare, per un insieme di circostanze e seri problemi famigliari.
Il tempo che mi rimane lo dedico ai miei blog, che ormai richiedono una cura assidua, e che, d'altra parte, sono anche la mia ancora di salvezza per non soccombere alla depressione che mi è sempre in agguato.
Però vi leggo, tutti, e la pagina azzurra per me ha sempre un valore aggiunto: l'impegno del nostro Magnifico, e la varietà dei contributi poetici.
vi abbraccio tutti con affetto
cristina
 

Le pagine azzurre continuando a cantare i loro quotidiani versi dimostrano quanto siano immuni a influenze negative...Nate per trasmettere emozioni si lasciano scivolare addosso parole dette per ferire...Grazie Lorenzo e grazie Pietro per la sensibilità in ogni occasione mostrata a chi fa della poesia un piacevole e inevitabile impegno quotidiano. Antonietta Ursitti.
 

Sintetica ma come sempre pregevole l'odierna pagina azzurra. Questo mi dice:
Cristina Bove -Che cos'è in fondo la vita ? Un racconto.-: E speriamo non sia scritto da E.A. Poe ! L'incontro con questa amica (che potrebbe essere fiabesca) porta ricordi dolci, amari, appaganti, deludenti. Tutti incontri che la permeano e ci permeano. Ma quanto belli e significativi i versi "Un incontro ci unisce e ci separa/più della lontananza vera". Anche oggi mi hai dato una leggera dose di drogasia. Grazie.
Carla Conti -Underground-: Titolo: sotterraneo. Svolgimento: poeticamente sognante ricco di immagini oniriche con scatologica conclusione. Voto: ottima. Complimenti.
Michael Santhers -Corro-: Storia d'un esistenza, dall'inizio alla resurrezione, grazie all'amore, allo smarrirsi per la sua perdita. Dizione nitida, secondo copione Santhers, con questi versi da applauso "tennista folle/e zoppicante/che insegue la palla/lanciata contro un muro d'aria/in un solitario senza rimbalzo". Molto, molto bella.
Simone Zanette -Strada di campagna-: L'inizio narra di ricordi nostalgici, resi con rapide pennellate. Ma gli ultimi versi pare dicano che quei ricordi non devono lasciare tracce, devono essere ignorati. Si, no, chissà ? Comunque piaciuta.
Gabriele Renda -Il giubotto della salute-: Altra efficace denuncia d'un ulteriore buffonata governativa, nonché dei nostri non eletti parlamentari che rappresentano solamente chi li ha nominati (sorge un dubbio: a pagamento ?). Concordo su tutto.
Enrico Tartagni -Palingenesi-: E cosa mai potrà rigenerarsi da questo pessimismo cosmico dove neppure l'amore è salvifico ? Attendo the shadow of your smile. Almeno.
Fausto Beretta -Giovinette-: E' un bel guardare verso piccole donne ed è un bell'augurio quello che loro porge Fausto.
Lorenzo Poggi -Tempi moderni-: Non ci siamo proprio abituati a questi tempi. Eppure sono figli del nostro volere. Spaesati nel tempo da noi inventato, subìto, rifiutato. Decisamente: "Orientarsi è come giocare a battimuro/con la bussola rotta."Bravo Lorenzo i miei complimenti sempre.
Approfitto di questo spazio per segnalare, a tutti coloro che ne fossero interessati, che, tra i racconti consigliati, ho proposto la lettura del VI capitolo del Trattato sulla Tolleranza di Voltair.
Una ripassatina fa mai male ! Un caro saluto a tutti ed uno particolare al grande Lorenzo. Piero Colonna Romano
 

22/6/2011

Un antico adagio cinese recita: "se ti fermi ogni volta che senti abbaiare un cane, non finirai mai la tua strada" (però non cita i ragli…). Così mi immergo in questa pagina azzurra, succhiandone le emozioni e queste vi rendo :
Cristina Bove -Language-: Sei il mio pusher di drogasia, cara Cristina. Stordente questa, ottimamente tagliata. Paiono ossimori quelli che allinei, poi si precipita in domande esistenziali ("non so chi sono….a credermi soggetto/ di un'approssimazione" -applausi !-) e termini con una rinuncia. Che altro dire ? Muto per stupore.
Carla Conti -Italia-Marzo 2004-: Mi colpisce molto quel sentimento di colpa che deriva (dovrebbe) quando facciamo elemosina ad un diseredato. Loro ringraziano e noi dovremmo arrossire. E questo sentimento colgo in questa bella poesia.
Antonietta Ursitti -Il silenzio sussurra-: Guardare malinconicamente indietro. E sentire un silenzio, come fosse impietrito, ma che parla di ricordi e di lacrime. Triste e bella molto.
Giuseppe Dabalà -Lontano-: Affascinanti visioni rese con versi pieni di poesia. Bello quell'intercalare che dice di tenera complicità. Piaciuta molto.
Gabriele Renda -Raggio di sole-: E' una chicca quel "gerle d'amore". Piaciuto il romanticismo che la pervade.
Francesco Colombo -Accidia-: I primi versi mi hanno riportato alla mente la voluptas dolendi di Petrarca e, forse, anche per lui, lo stare al mondo era piacere sodomita. E, pur riconoscendo l'accidia quale peccato, affermava che non ne poteva (né voleva) farne a meno. Piaciuta molto.
Enrico Tartagni -Siamo uomini o caporali ?-: Spassosa e quanto realistica ! Complimenti Enrico.
Emiliano D'Angelo -Ombre cilentane-: Pennellate delicate per raccontarci un sogno. Bella.
Antonio Fabi -Memoria in replica dell'antipoeta-: "…istruzion è quel versare/dell'acqua chiara in otri forti ed unti/se poi cultura vuole diventare/amore e tolleranza vanno aggiunti."
E forse, soltanto così, da colto, ella avrebbe capito l'ironia di quel "sonetto a metrica variabile ad libitum" e ne avrebbe sorriso. Da cattedratico (?) accademico (?) molto istruito, quale ella è, questo senso dell'umorismo le è negato. Il resto ne consegue. Davvero un peccato !
Lorenzo Poggi -Al passo coi tempi-: Difficile stare al passo coi tempi o viceversa? I tempi non stanno più al passo con le nostre frenesie. Ed ecco un genio che immagina qualcosa. In un nano secondo è obsoleto. Di molto. Ed a questo mi ha fatto pensare la tua bella poesia.
Michela Turchi -Suona l'Arpadamore-: Bella invocazione ad un "arpadamore" che dia ispirazione per un cantar poesia. Piaciuta molto.
Sandra Greggio -Quando-: Amore motore del mondo, panacea d'ogni male, forza che smuove le montagne. Questo ci dice Sandra, con bel poetare.
Ringrazio Sandra Greggio, Lorenzo Poggi e Fata Morgana per la solidarietà espressami, in occasione della antipatica discussione che si sta svolgendo su questa pagina. Invito tutti (e personalmente lo farò) a cessare tali interventi che, oltre non essere in linea con la filosofia di questo sito, offendono l'appassionata attività dell'ottimo Lorenzo De Ninis. A lui devo delle scuse. A tutti i sitani i miei più cordiali saluti. Piero Colonna Romano
 

Tante poesie, oggi, come sempre degne di attenzione e che suscitano emozioni. Ma come non porre l'accento su una "anomalia"? Già, perché qui non posso parlare di emozioni né di sentimenti,a meno che la polemica, seppure fatta con ammirevole bravura stilistica, non sia da considerarsi un nuovo tipo di sentimento. Ma allora (come già Lorenzo Poggi aveva evidenziato nel suo commento del 15 giugno), indirizziamo la competenza metrico-stilistica ai commenti alle poesie, non a criticare chi le compone, nel caso specifico Piero Colonna Romano ("La sfiga", quartina ottava, verso terzo, quartina nona, verso quattro, altrimenti, addirittura…epicedio!). Mi permetto di esporre la mia opinione, anche in qualità di insegnante di Lettere, consapevole che ai miei alunni devo far conoscere la metrica, ma anche la poesia del '900, no? La cosiddetta poesia svincolata da schemi metrici o con il verso sciolto o libero (c'è differenza, eccome, ma non è questa la sede per parlarne!), da Luzi, a Zanzotto, ad Alda Merini, a Gatto, Penna,e tanti altri ancora, come Saba e Montale. Ma anche Leopardi usa il verso sciolto, per primo, mentre, udite, udite! S. Francesco nel suo Cantico, proprio quando nel 1224 esplodevano le poesie in metrica, usa il verso libero (poi esaltato da Walt Whitman alla metà dell '800). Non voglio tediare nessuno né fare sfoggio di cultura (potrei anche, anzi senz'altro, aver commesso degli errori), bensì giungere alla conclusione, personalissima, che chiunque è libero di usare o no la metrica, ma, se fa poesia, deve esprimere quello che ha dentro di sé , non camuffarlo dietro ad uno sterile computo di sillabe, offensivo per chi ne ha fatto solo uno strumento (suonato molto bene, tra l'altro) per dare sfogo al suo sentimento interiore (si veda la risposta di Piero Colonna Romano del 12 giugno). La metrica è in funzione del sentimento, altrimenti diventa come io a volte la definisco, ossia "la maschera per nascondere se stessi dietro il formalismo stilistico", quindi epicedio della poesia.
Sandra Greggio


Ringrazio Lorenzo Poggi e Piero Colonna per l'attenzione e il gentile commento.
Con l'occasione m'imbatto nella "baruffa" suscitata da Antonio Fabi, poeta di indubbio grande valore stilistico al quale (è una mia impressione) ogni tanto piace provocare qualche maremoto fra le tranquille onde azzurre di Poetare.
A tal proposito ho letto il commento di Lorenzo Poggi e mi trovo in sintonia con la sua analisi.
A chi sbaglia la metrica basta farlo presente educatamente, credo che nessuno si offenda (è successo anche a me e ne ho preso umilmente atto in quanto non ho la pretesa di essere "poeta laureata" e amo le critiche costruttive).
Le poesie vengono pubblicate senza alcun filtro ed è questa "accoglienza multicolore" che rende prezioso il sito.
Quindi, auspico che queste acque azzurre ritrovino la quiete, solcate da miriadi di imbarcazioni di diversa grandezza e colore, per la gioia degli sguardi e dei cuori.
Fata Morgana
 

- "Memoria in replica dell' antipoeta": ad Antonio Fabi vorrei dire che non esiste (e da tempo) solo la metrica. Perché non guarda più alla sostanza e perché qualche volta non ci dona, ad esempio, un commento ad una poesia di Cristina Bove? Perché qualche volta non ci dona una sua poesia con un po' di sentimento? Sa solo ripetere ad ogni momento che lui ha ragione e guai a chi prova a sfidarlo! A proposito dei commenti: perché non si sporca le mani ad inquadrare e commentare le poesie del giorno cercando di interpretarle come fa Piero Colonna Romano (tra l'altro con sagacia e profondità di pensiero). Perché non affatica la mente donando al volgo una poesia al giorno? Aver trovato una sillaba in più in un paio di versi è sufficiente al nostro a dimostrare la sua stratosferica altezza rispetto a noi comuni mortali. Accusa i commentatori di conformismo auto referenziato ma non ci mette la faccia. Peccato! Sarebbe interessante e forse educativo conoscere il suo pensiero sulle nostre poesie (Bestemmia?).
Lorenzo Poggi


Toccante "Italia - Marzo 2004" di Carla Conti.
Bella, forte e consolatrice come l'amore "Quando" di Sandra Greggio:
Esiste, questo vento, esiste.
È lui che ha ispirato le mie parole.
Si chiama amore.
Simone
 

21/6/2011

Si fa torrida l'estate e cerco refrigerio in questa pagina azzurra. Questo trovo:
Lorenzo Poggi -Il ricovero dei sogni-: Sogni d'amore per gli innamorati della poesia. Da applausi il verso "nel quarto si rammendano le lacrime". Decisamente bella.
Simone Magli -Teoria dell'esistenza-: Visione realistica del circo della vita. Al termine soli.
Cristina Bove -Pensieri in una notte insonne-: All'ultimo appuntamento si vorrebbe essere eleganti e piacevoli. E, magari, è il chiedersi "per chi ?" che rende pigri.
Fata Morgana -Nella trincea-: Questa natura, che copre inganni e questo vento, nel quale aleggiano parole di pace che toccano i cuori ma restano inascoltate. Molto bella.
Aurelio Zucchi -Freddo-: Calano le palpebre all'arrivare della notte. Ma ricordi d'errori, il rivedere lo svolgersi della propria vita e l'osservazione amara di ciò che aspetta ai nostri figli, rendono impossibile il dormire. E non resta che "nel freddo tempo al sogno mi affido." Molto triste e bella.
Carla Conti -Varichina-: Spirale di versi intinti d'amaro esistenzialismo. Ed è il rifiuto di tutto ciò che ci circonda, il rifiuto dell'umanità, per i suoi errori ed orrori, dinanzi ai quali l'interscambio tra persone avviene "Senza identità tu sei venuto a me/Ed io priva d'identità ti ho riconosciuto". E quel desiderio "che mi spunti la coda/spero ogni giorno" è il rifiuto totale di questo mondo. Tragicamente, realisticamente bella.
Iallonardo -Al bar-: Poche belle pennellate per dirci che esiste ancora solidarietà e tenerezza, nonostante l'handicap.
Gabriele Renda -Bella signora-: E per fortuna non c'è soltanto l'attualità ! Ci sono anche questi bei ricordi raccontati con dolcezza. Bella e piaciuta molto.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Smarrita l'isola dei sogni-: Bella e fantasiosa descrizione d'un rapporto di coppia nato…col nocchiero sbagliato. Storie d'ordinaria follia dunque. Bravo Giuseppe! Piaciuta.
Enrico Tartagni -Vita dura-: Outing iniziale ma con la consapevolezza ed il rammarico d'esserlo, cosa che a molti manca. E quanto pesano quegli sguardi indagatori ! Piaciuta molto.
Il Gabbiano -Il tramonto del sole-: Quante belle riflessioni davanti ad un tramonto ! Sono come pennellate, quelle che ci mostri e dalle quali sorgono immagini e nostalgie. Bella e piaciuta.
A tutti un caro saluto. A Lorenzo un particolare grazie. Piero Colonna Romano


Carissimi sitani grazie a chi ha sempre qualche bella parola da spendere per i
miei versi e vi invio una delle ultime poesie scritte, come sempre, di getto.
Auguro a tutti un lungo e piacevole soggiorno tra le parole azzurre. Grazie
Lorenzo per l'opportunità.
Antonietta
 

Un sentito ringraziamento a
Lorenzo Poggi e Piero Colonna Romano
per l'atttenzione ed i commenti alle mie modeste nugae.
Cari saluti ed apprezzamenti ai vari Autori del Sito Poetare
Saluti e grazie
in particolare per l'ospitalità concessa al Responsabile e Coordinatore di Poetare.it
Con stima
g.g. casarini
 

La pagina azzurra naviga oggi come vela sconsolata. Poesie belle e tristi.
- Simone "Teoria dell'esistenza": tutto scade, ... resta la paura di essere vivi, resta il mistero della morte da affrontare sempre da soli.
- Cristina "Pensieri in una notte insonne": certo bisognerebbe farsi belli per una prova che non avrà repliche "dovrei farlo ogni sera/andare a letto truccata per la scena /ma sono troppo pigra/e mi abbandonerò nature/all'evenienza".
- Fata Morgana "Nella trincea": la natura ripara i guasti dell'uomo, ma chi ripara il sangue versato e gli echi di chi è morto in quei prati?
- Aurelio "Freddo": anche qui siamo di fronte a pensieri in una notte insonne: è la rivisitazione della storia d'una vita che "iniziata da stazione antica finisce all'oggi e nel vuoto muore". Ma il rendiconto potrebbe essere pesante. Meglio addormentarsi affidandosi ai sogni.
- Carla Conti "Varichina": la prima parola che viene è "Bellissima"! Complimenti Carla!
- Gabriele "Bella signora": siamo in presenza d'un bel quadro d'autore. Poche precise pennellate ad evidenziare i tratti salienti d'un incontro con una bella signora dai grandi occhi neri. Complimenti!
- Giuseppe Gianpaolo Casarini "Smarrita è l'isola dei sogni": la rotta era ben definita per l'isola dei sogni, quel posto magico in cui i cari nostri sogni si tramutano nella realtà d'un amore durevole ed eterno. Ma qualcosa è andato storto. Fosse colpa del nocchiero?
- Enrico "Vita dura": certo la vita diventa dura quando si ha paura del prossimo.
- Il Gabbiano "Il tramonto del sole": con la penna sai tracciare dipinti di notevole bellezza mischiandoli a umane e filosofiche considerazioni.
- Maria Rosa Cugudda "Il sole illumina": il sole che torna a illuminare un nuovo giorno e che ci dà la carica per affrontarlo. Pochi ma decisivi versi. Brava Maria.
Un caro saluto ai poeti del sito ed uno in particolare al nostro vate.
Lorenzo Poggi
 

20/6/2011

Senza nulla togliere ai vari commenti che appaiono nel sito (mi riferisco, ad esempio, alla continua presenza di Lorenzo Poggi), desidero esprimere il mio ringraziamento a Piero Colonna Romano, non solo per la costanza con la quale commenta (anche con i "recuperi" di alcuni giorni mancanti), ma anche per la indubbia capacità di addentrarsi nella personalità di chi scrive, cogliendo appieno il significato delle varie opere ed esprimendolo con invidiabile padronanza espressiva.
Sandra Greggio
 

Altra settimana azzurra. Altra ricerca di emozioni. Queste:
Enrico Tartagni -Hayford Pierce-: Incitazione ad errare con la sicurezza d'essere protetti da tetto e sopratetto. Forse un incitazione dall'onirico, forse un viaggio nella fantascienza con H. Peirce.
Lorenzo Poggi -Cattivi pensieri-: E' un invito, ironico, alla semplicità nel fare poesia. I geni sono sempre stati poco capiti, perché, sempre fuori tempo, lo precedevano. Vale per la pittura, la musica, l'architettura e per tutte le altre forme d'arte. Niente dadi da brodo, avanti così !
Simone Magli -18/6/11 Montecarlo mi ha rapito prima delle cinque-: Bella descrizione d'uno dei più affascinanti borghi medievali d'Italia. E Simone ne coglie l'anima e l'assorbe. E si genera una fusione poetica. Bella molto.
Cristina Bove -Avanzi di davanzali-: Desiderio, ma c'è determinazione anche, di porre ostacoli ai ricordi. Belli e significativi i versi "o si taglia una fetta di speranza/sparpagliandone le briciole" e "che un fremito dichiari più del tuono". Questo, in particolare, dolcissimo, ci dice quanto più valga un gesto accennato, una carezza sfiorata, un bacio lieve, di roboanti esibizioni. Ma questo è ciò che io sento.
Crala Conti -Imprevisti-: Serie di aforismi che ci dicono della delusione d'un poeta privo d'ispirazione. Piaciuta.
Angelo Taraschi -L'occhio-: Quanto possono mancare le parole ! E quanto ben espresso questo concetto !
Carmelo Luparello-A Maria,la mia compagna di scuola-: Un oggetto inanimato può generare dolcissimi ricordi ed in essi immergersi con nostalgia.
Gabriele Renda -Tutti in piedi, entra il lavoro-: E Gabriele, attentissimo all'attualità, ce la racconta con la solita efficacia. Bella interamente.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -La Legnano di Bartali-: Bella descrizione d'un cimelio storico. E quanta importanza ebbe, in un drammatico momento , quella vittoria! E bello anche capirne, con la saggezza del tempo che passa, il senso. Piaciuta molto.
Maria Rosa Cugudda -Angelo azzurro-: Una preghiera densa di speranza. Un'invocazione a chi potrebbe alleviare pene terrene. Bella e piaciuta.
A tutti una felice giornata. E sia particolare per il nostro vate. Piero Colonna Romano


Nostalgica, molto bella ed emozionante "A Maria, la mia compagna di scuola" di Carmelo Luparello.
Simone
 

19/6/2011

Ed ecco una bella domenica in azzurro che questo mi dice:
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Ortensie e serenelle-: Bel quadro d'un malinconico ricordo. E quanta tristezza in quel cemento che copre e seppellisce natura e ricordi !
Antonio Fabi -Epigramma- Sinteticissimi versi, ma ficcante e bruciante denuncia dell'ingordigia clericale.
Pasquale Di Meo -Compleanno-: e ce lo rammentano i genetliaci. Brindisi, auguri e regali, per anestetizzarci e scordare che lo spago s'accorcia.
Lorenzo Poggi -Somme-: "La vita s'è muschiata di vita" è un po' la sintesi dell'intera bella poesia. E quel muschio, come tonnellate d'asfalto, copre ricordi, rimpianti, rimorsi. Mentre, lentamente ed inesorabilmente, una goccia cade nel secchio. Bellissima.
Aurelio Zucchi -E' poesia ?-: Sì, è poesia lo scrivere di proprie emozioni e ricordi. C'è nulla, nella poesia, che non sia autobiografico. Nulla. Anche in questa tua bella poesia.
Giuseppe Lorentini -Il poeta-: Ed ecco qui una bella descrizione di quel che sia il poeta cioè colui che "…lavora /nelle fabbriche/ dei sogni", ma che è anche capace di scuotere coscienze. Bella e piaciuta.
Cristina Bove -Di ritorno-: "Sono un raggio/ d'immensa rifrazione" un po' come tutti coloro che, dotati di sensibilità forte, guardano a se stessi. Stupiti d'essere figli d'aggiunte e sottrazioni, arrivati in questo mondo per circostante casuali, seppure causali, approssimate. Ma per porsi queste domande, d'altronde senza risposte, bisogna esser poeti, forse sognatori. E tu sei l'una a l'altra. Oltre che strepitosamente brava.
Renzo Montagnoli -Le strade del cielo-: E' un romantico guardare al cielo. Sentirsi immersi e viaggiare tra stelle e blu cobalto. E' un sogno, espresso con maestria, che apre il cuore. Ed è antidoto a ciò che è la vita.
Maurizio Spagna -MI AGGIUNGO-: Il giro poetico del mondo ? Quanta confusione in noi, quanto bisogno di emergere, sgomitando ! E quell'essere omologati, quel sentirsi privi di traguardi è puro dolore esistenziale. Bella molto.
Carlo Chionne -Milvus et columbae-: Mai favola fu più attuale. Pare la storia di questi ultimi 16 anni. Forse, oggi, qualcuno comincia ad accorgersi dell'errore fatto. Almeno speriamo.
Maria Rosa Cugudda -Vecchiaia-: Che dire ? Speriamo. Sintesi efficacissima della vita. Complimenti.
Sandra Greggio -Senza te-: Amore quale catalizzatore di sentimenti ed emozioni. Bellissima. Brava Sandra.
Gabriele Renda -Ricordando Pierangelo Bertoli-: Mi sembra molto appropriato questo ricordo d'un personaggio eccezionale. Ottime tutte le citazioni che scorrono nei versi, ottimo e condivisibile il loro significato. Bravo Gabriele. Piaciuta molto.
A tutti l'augurio d'una serena settimana. Al nostro illuminato vate un caro saluto. Piero Colonna Romano
 

Sandra Greggio,Piero Colonna Romano,Lorenzo Poggi, Antonia Scaligine,Giuseppe
Stracuzzi, Monsieur Armogathe e Deborah Miglietta, le vostre parole hanno
blandito le mie orecchie e la mia anima. Infinitamente grazie!
Antonio Teni
 

18/6/2011

Per il poeta Pietro Colonna Romano
Ti ringrazio moltissimo, caro Pietro, per i tuoi squisiti commenti.
Alle mie poesie. Nei nostri bellissimi borghi del martoriato Sud, oggi come allora, vive soprattutto il rispetto fra il popolo contadino ed è veramente una festa, sia per la mietitura del grano quanto per la vendemmia e gli altri piccoli lavori dei campi. La mia poesia ha voluto mettere in primo piano la generosità e l’amicizia fra la mia gente. Oggi, ho letto la tua bella poesia, e mi sono molto piaciuti specialmente gli ultimi versi della quartina:
“Moral di questa storia, /per tutti insegnamenti, /cogliere la vittoria/quando viene il momento.”
Molto bella e significativa. Bravissimo Pietro Tanti cari saluti, unitamente al nostro carissimo professore Lorenzo Il Gabbiano
 

Trovo tanto" silenzio" nella pagina odierna, silenzio che assume varie connotazioni. Quella negativa, condivisa appieno, di Armando Bettozzi, quando diventa abitudine "come muffa", nulla di più vero! Rischia di diventare noia, quel "tedio" che Leopardi odiava più della sofferenza e del dolore, che, almeno, ci fanno sentire vivi. Le meravigliose immagini con cui Lorentini cerca di definirlo e ci riesce perfettamente; penso che ognuno possa scegliere quella a lui più consona. Un "silenzio" a due, "una danza di sguardi", in mezzo alla natura. Che meraviglia, Antonio Teni, come non rievocare "La pioggia nel pineto"? Il silenzio di Stefano Medel, che invoca la sua donna, invano. Il silenzio della solitudine di Ernesto Musiari, che quasi deve battere le ciglia per sapere se c'è! Quanta tristezza! Anche Il Gabbiano sfiora leggero "la prima nota del pentagramma" (Antonio Teni), con un silenzio, però, positivo, perché condiviso dalla donna amata, nel "silenzio del grande fiume".
Incontro due eccezioni, due variazioni sul tema, che mi hanno colpito. Cristina: immagini a me care, quelle della barca, della vela, del porto, ma che fatica raggiungerlo, vero? Con quei "capelli a ventaglio sulle onde", deliziosa immagine, per colpa di quell'eclissi. Povero Piero Colonna Romano, la cui vicenda non è terminata a lieto fine (che "beffa"!!!); deliziosamente deliziosa storia, con quei settenari che si fanno musica, come sempre, del resto. Bellissima. Perché non inserire nel tema del silenzio anche quello di Maria Rosa Cugudda? In fondo, nella terza strofa lei nulla chiede e, proprio per questo, ottiene. Senza parole inutili e superflue. Mi si consenta di proporre all'attenzione dei Sitani queste poche parole di Kahlil Gibran: "Benché l'onda delle parole ci sovrasti sempre, le nostre profondità sono sempre silenti" : il silenzio è in noi, forse, basta trovarlo, no?
Un cordiale saluto a tutti ed, in particolare, al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio
 

Vorrei non apparire retorico, vorrei usare parole miti, evitare frasi roboanti. Le cerco nel mio dizionario e trovo nulla di adeguato. Vorrei non sentire emozione, nel commentare queste poesie. Impossibile esercizio. Oggi leggo capolavori poetici che così mi coinvolgono:
Gabriele Renda -Un frullatore…a sua insaputa-: L'indignazione, che è quella di tutti, esplode in questa poesia, davanti a tanto squallore.
Enrico Tartagni -Comunione-: Risuona così antico canto gregoriano. Ed Enrico lo adopera quale colonna sonora di amarissime riflessioni e contorsioni spirituali. Quel "Sarà di Dio/e non sarà fraterno/mentre entri/nel mio inferno" è urlo di ribellione.
Armando Bettozzi -Abitudine-: Reinventarsi ogni giorno, per non morire dentro. Facile ? No, ma bisogna scegliere. E, se prevarrà l'abitudine, vivere diverrà noia. E guarderemo senza vedere, parleremo senza ascoltare. E moriremo senza la consapevolezza del male che l'indifferenza, figlia dell'abitudine, ha generato.
Giuseppe Lorentini -Poeta che ascolta il silenzio-: Riflessioni su ciò cui tutti aspiriamo, in questo caotico e rumoroso mondo. Sì, "Il silenzio/è il volo di un sogno." Ed il poeta, lui soltanto, sa ascoltarne i suoni e renderceli quali musiche. Forse non è la bellezza (che nessuno più vede) che ci salverà, bensì la poesia.
Anileda Xeka -non ditemi che tutto passa-: No, non tutto passa. Non passano i profondi dolori né i persi amori. Il tempo non è galantuomo, non cancella. Ed "il grano continuerà a sanguinare papaveri."
Antonio Teni -Noi due soli-: Resto senza fiato nel leggere questo capolavoro romantico. Questi versi , su tutti, "e piume di colibrì in pulviscolo d'oro e d'argento/piovevano" illuminano un amore che pare ultraterreno.
Cristina Bove -Sentiero d'alghe-: Così potremmo tutti guardare al nostro passato. Guardarci, rivedere sogni fiabeschi, poi dimenticai, dubitando che, in effetti, fossero "…una darsena d'addii". E, forse, siamo tutti "sull'orlo di un'eclissi/già avvenuta." Senza esserne consapevoli.
Altro capolavoro che Cristina ci regala.
Ernesto Musiari -La solitudine dentro-: Analisi d'un dolore esistenziale, forse universale, a ben pensarci. La solitudine, il non essere intesi. Il fare scorrere la vita come granelli di sabbia tra le dita. Essere soli anche dentro.
Il Gabbiano -La spiaggia sul Po-: Che belle pennellate ! Quanta serenità davanti al grande fiume che scorre ! E quella pace che genera amore, quanto rassicurante !

Ringrazio Tiziana Cocolo e Lorenzo Poggi per la generosa lettura delle mie composizioni. Ed a tutti un sincero ringraziamento per lo splendido poetare. Un saluto al nostro vate insostituibile.
Piero Colonna Romano


"Abitudine" di Armando Bettozzi, c'è tanta verità in questa poesia, abituarsi a molte abitudini rende schiavi e fa perdere di vista tante cose; sagge, anzi sante considerazioni su cui riflettere nella chiusa:
Sei muffa che corrode,
metastasi…e ti spandi e ti guardiamo
senza nemmeno inorridire, ormai,
per quanto ti sei fatta parte accètta
di questa società, che ha perso tutto,
che è ombrosa, e cupa, e grida, e va di fretta
per non fermarsi, e non dover pensare.
E gli occhi rancorosi tiene chiusi,
perché nemmen guardare, più si deve:
guardar, come pensare fa paura,
perché potrebbe, alfine, addirittura,
vedersi quel…ridicolo "buonsenso"
venire ad impedire, e a guastar tutto!
"Poeta che ascolta il silenzio" di Giuseppe Lorentini, piacevole e profonda, mi ha fatto riflettere sul fatto che considero il silenzio come l'ascolto profondo della vita, non sono d'accordo, infatti, con i seguenti versi:
Il silenzio è tutto ciò che non esiste
sulla terra in cui viviamo
Potente e suggestiva, veramente bella la seguente metafora di "Non ditemi che tutto passa" di anileda xeka:
il grano continuerà a sanguinare papaveri
Un caro saluto a tutti
Simone
 

17/6/2011

Venerdì 17, ma leggere questa pagina allontana il malocchio. Questi gli scongiuri:
A Ernesto Musiari ed Emanuele Monteleone un caldo benvenuti nell'azzurro.
S.A. Santoro -Via Rigno-: Bell'acquerello d'un ricordo malinconico. E bello leggerlo al ritmo suggerito e passeggiarvi con te. Molto piaciuta.
Gabriele Renda -Disservizi alle poste-: Uno dei tanti disservizi nazionali. E mai nessun responsabile, accidenti.
Guido Trinci -L'amore-: Bella riflessione sull'amore. Buio e complicità e niente clamori. Domani ne proporrò altra versione. Piaciuta.
Enrico Tartagni -Io sono Vasco Rossi-: Piaciuta l'immagine dell'essere appoggiato a qualcosa… da sostenere. E dietro l'angolo (immagine ricorrente nelle tue poesie) c'è il dubbio. La somma dà Vasco Rossi.
Pasquale Di Meo -Qui…Solo con me-: Sconvolgente descrizione d'un amore. Spero ne valga la pena !
Lorenzo Poggi -Tiremm'innanz-: Suona di testamento parte di questa bella poesia. E dice che, fino alla fine, si mantiene cuore di bambino. Mutatis mutandis ci potrebbe dire che le pene, le ansie, gli errori che compiamo lungo il corso della vita, dipendono da quel essere rimasti bambini. Ma, in ogni caso, Lorenzo è sempre riconoscibile. La sua scrittura non necessita di firma. Bravissimo.
Giuseppe Lorentini -Homo sapiens-: Siamo stressati dal rumore e dalla velocità di ciò che chiamiamo progresso. Si può soltanto condividere l'invito a tornare alla natura. E credo che dovremmo smetterla di chiamarci "sapiens".
Michael Santhers -Epitaffio 113-: Bella lapide sul fu cravattaro. E bella l'ultima immagine, quella dell'acqua benedetta che diviene "fumanti scintille" che odorano di zolfo. Piaciuta molto.
Antonio Teni -Senza vento-: Dolce e cantilenante ricordo d'un amore. Splendidi versi romantici e pieni di nostalgia. Bellissima.
Cristina Bove -Nota barocca-: Contrappunti e fughe. Ed il desiderio d'essere felici che affoga nella realtà che ci dipinge predatori. Terribili i versi "Ci vestiamo di morte/la mangiamo/ce ne copriamo a suon di musica". Quanta amarezza nell'esame di questo vivere !
A tutti i cari sitani un caro saluto. Al nostro vate un ringraziamento. Piero Colonna Romano
 

Emozionante e nostalgica "Via Rigno" di Salvatore Armando Santoro.
Belle e sagge considerazioni sull'amore in "L'amore:" di Guido Trinci, rende bene la chiusa:
l'amore non è una stella,ma il
buio tutt'attorno,perchè
l'amore nasce in uno stanzino,
dal segreto e dal silenzio.
"Basta un niente" di Renato Bellin, non sono tanto d'accordo sul fatto che "il vuoto doni amore", secondo mé non dona niente, anzi fa solo soffrire.
Simone
 

16/6/2011
 

Altra bella pagina ed altre emozioni. Queste:
Carlo Chionne -Mustela et venator-: E' molto di moda, da qualche tempo a questa parte, attribuirsi meriti anche quando l'agire è semplicemente adempiere al proprio dovere. Bene fa Carlo a rammentarci che Fedro lo aveva capito ed insegnato qualche tempo fa.
Antonietta Ursitti -Temporale-: Belle immagini, disegnate con bei versi. Pare ci sia una lotta tra uomo e natura ma non sono così sicuro che questa si prenda cura, come una madre, di figli imbrattati. Bella molto . Complimenti.
Lorenzo Poggi - Un mezzadro nelle Marche degli anni 60-: Un quadro malinconico e nostalgico di tempi di povertà, dove, però, prevaleva la dignità. E di quella che abbiamo tanta nostalgia. Sempre bravo Lorenzo, che bello leggerti !
Giuseppe Lorentini -Ma chi siamo-: E mancano nuovi filosofi per rispondere a quelle domande.
Amara serie di considerazioni, con frasi che sono frustate. E quella drammatica conclusione "ma, oggi, non sappiamo più chi siamo" ! Piaciuta molto.
Manuela Mori -A mio padre-: Il nido caldo delle braccia d'un padre sono immagine d'alta poesia. E d'un nostalgico amore che si nutre il ricordo, mantenendo viva quella presenza. Bella molto.
Maurizio Spagna -Totò snodabile-: Deliziosa e condivisibile descrizione d'un grande e poliedrico artista, oggi, alfine, valutato nella sua grandezza. E, visto che nella poesia nuotiamo, come dimenticare la sua strepitosa "A livella"?
Michael Santhers -Epitaffio 112-: Prosegue la bella antologia di Michael. Questa volta il personaggio cui dedica la lapide sembrerebbe un suo noioso vicino di casa. Sbaglio ?
Cristina Bove -Concatenazione-: Si parte da lontano con questa concatenazione (il soffio della kabbalah) per arrivare a chi si è data la vita. E si cerca nell'anima ("parete oscura che l'impiglia") l'armonia delle sfere celesti destinate a non essere sentite (corpi di solitudini confesse). Ma c'è l'orgoglio, celato sotto un rammarico, d'essere stata fonte di vita. Applausi convinti e richiesta di bis.
Maria Rosa Cugudda -Il profeta-: Parole al vento dunque. Parole che non scalfiscono, non penetrano cuori. Molto sentita e ben espressa.
Il Gabbiano -Mietere il grano-: Bei ricordi di tempi che abbiamo vissuto. Quello che tu descrivi l'ho visto, bambino, in Sicilia. E c'erano cavalli che calpestavano le spighe e contadini, con i forconi, che le lanciavano in aria perché si dividesse il grano dalla pula. Che belli questi ricordi. Un saluto.
A tutti un ringraziamento per il vostro impegno. A Lorenzo un saluto particolare. Piero Colonna Romano
 

Commento
"Nacque la poesia, l'uomo cantò la vita e con essa il mondo. L'anima s'acquietava e anche la paura." Versi ricchi di patos quelli di Lorentini: un incipit letterario della bellissima pagina azzurra di oggi. Romano, col suo sonetto a metrica variabile, oltre a darci esempio di chiarezza, perfezione e limpidezza espressiva, gioca con una divertente ricerca di significati sul dualismo sempre attuale di istruzione/cultura. Pioggia purificatrice quella cantata da Antonietta: "Il cielo vuol mondare tutto quel che guarda in un istante tergere cose uomini parole…." In linea stagionale, come i versi del Gabbiano immersi nei campi di grano maturo "il covone che contiene il grano per l'intera stagione", ricordi di un passato prossimo, sempre bello e attuale da festeggiare.
Un bravi a tutti e buona giornata.
Tiziana Cocolo


Pagina ricca oggi:
- Carlo Chionne "Mustela et venator": vorrei rendere omaggio a Carlo Chionne ed ai suoi versi rimati. Ci regala quasi quotidianamente pillole di filosofia ricavate dalle favole di Esopo e di Fedro con estrema leggiadria di versi e di parole. Grazie!
- Gabriele Renda "Festa di paese": c'è il vecchio che resiste stancamente ed il nuovo che avanza in questo quadretto di festa di paese che dovrebbe avere il suo clou nella processione ma che invece
di preghiere e litanie ascolta discorsi pagani e stoltezze qualunque. Ma anche il concerto di cantanti di musiche alla moda è un mezzo fallimento. Unica traccia della festa passata un orrendo ciondolo cromato.
- Enrico "Immagine": Enrico non riesce ad imbrigliare il fuoco che ha dentro. Butta il sasso, ritrae la mano, poi la mostra, poi la ritira. Alla fine la perla: "in essa (la famiglia) avevo il cuore .../là (qui) ho ancora appiccicata la mia vita .../quel che ne resta ..."
- Antonietta Ursitti "Temporale": temporale d'estate. Con la sua violenza prova a mondare strade, uomini e parole "anneriti dal furore". Piaciuta molto.
- Giuseppe Lorentini "Ma chi siamo": "Non c'è più rispetto…/Si vive e non si sa vivere. "Si accumula tutto e si conserva nulla". Il quotidiano ci assorbe completamente e non sappiamo più "pensare e cantare la vita".
- Maurizio Spagna "Totò snodabile": difficilmente ho letto d'un amore così grande, così forte, così scientificamente analizzato, parcellizzato, sezionato per il grande Totò.
- Manuela Mori "A mio padre": "Ardevano le favole sulla tua bocca ...Ricoverata nell' ìncavo del braccio". Fortunato quel padre che sa lasciare un ricordo così forte!
- Michael "Epitaffio 112": ormai siamo alle dimensioni d'un cimitero quasi di città ma Michael non smette di disegnare tutti i possibili modelli umani da inscrivere nelle lapidi. Qui siamo all'italiano medio. Dio ce ne scampi!
- Cristina "Concatenazione": ci sono cose concatenate ma senza rapporto di causa ed effetto. Ognuno sembra poter fare a meno dell'altro ma non è così. Siamo alla ricerca d'incontri tra solitudini confesse incamminate tutte verso il Dio indefinibile. Se è giusto quello che ho letto, quanto dolore e quanta rabbia razionale ho raccolto.
- Piero "Peras imposuit Iuppiter nobis duas": che rapporto c'è tra l'istruzione e la cultura? Difficile domanda ma Piero la risolve con semplicità: senza amore e tolleranza l'istruzione non diventa cultura. Perfetta l'esecuzione!
Un saluto a tutti i sitani ed uno speciale al nostro Vate.
Lorenzo Poggi


"Ma chi siamo" di Giuseppe Lorentini, profondissimi pensieri interrogativi sull'esistenza, che riempiamo ma non ascoltiamo.
"A mio padre" di Manuela Mori, versi molto penetranti, alla Ungaretti:
Ardevano le favole sulla tua bocca,
come la brace nella stufa
t’amo, ed ogni volta era uno schianto!
Bravi tutti, un saluto
Simone

 

15/6/2011

Ringrazio Piero Colonna Romano per le belle parole indirizzate alle mie Spighe
si muovono e invio Temporale che dedico a Lorenzo e a tutti i sitani. Buona
giornata Antonietta Ursitti.
 

Nonostante qualche tuono che fastidiosamente rotola, questo azzurro è sempre rasserenante ed, oggi, tra i più belli mai apparsi. Queste le mie emozioni:
Renato Bellin -L'impaziente-: E questo accade quando si confonde istruzione con cultura. Per quanto possibile, domani credo, apparirà una mia composizione che, spero, servirà a chiarire l'equivoco. Almeno a mio parere. Un saluto.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -L'amico pettirosso-: Dolcissima e commovente. Molto piaciuta e resta la speranza che altro pettirosso arrivi ad allietarti.
Addis Marinella -Per Alberto-: Addio struggente e fede. Bellissima.
Maristella Angeli -Il percorso-: Preferisco questa descrizione appassionata alla bellissima foto apparsa su quella rivista. Applausi Maristella.
Gabriele Renda -Invidia, la passione triste-: Bella lezione di morale. Piaciuta.
Enrico Tartagni -Inebriato all'angolo-: Attendere di vedersi passare. Bell'immagine, magistralmente porta.
Pasquale Dei Meo -Pioggia-: Surrogato di lacrime la pioggia. Piaciuta molto.
Lorenzo Poggi -Vendere fumo-: Ancora una spietata autoanalisi da parte di chi ha grande sentimento dentro. Belli e vagamente surreali tutti i versi. Bravissimo Lorenzo.
Simone Zanette -Africa-: Affresco potente d'una tragica realtà. Applausi convinti. Bravissimo Simone.
Giuseppe Lorentini -Non parli-: Quanti bei versi (dovrei citarli tutti) ci narrano d'una attesa dolente. Bella molto.
Livia Fedele -Sensazioni-: I silenzi che vengono dalle emozioni più intensamente vissute. Dentro si vivono, senza parole. Molto, molto bella.
Il Gabbiano -Il Monte Baldo-: Ci vivo accanto e così non lo avevo mai visto. Un volo bello e convincente. Complimenti.
Maria Rosa Cugudda -Col sogno-: Ma quei sogni sono dentro noi. Addolciscono l'anima e ci rendono mesto il tornare nella realtà. Detta magistralmente.
Cristina Bove -Resterà senza titolo-: "hanno palpebre fisse le finestre/cortili ciechi/eppure/un soffio di malinconia da flauto/mi accarezza la fronte." Resto incantato e leggo e rileggo. Cristina sei spettacolosa e mi viene in mente un domine non sum dignus.
Che dire di questa pagina se non che è splendida e ringraziare tutti per tutto ciò ? A Lorenzo va un applauso particolare. Piero Colonna Romano

Al signor Antonio Fabi non ho mai detto di volergli dare lo sfratto. Mi sono solo chiesto che ci facesse in questo sito visto il suo disprezzo. In particolare mi chiedo perché invece di commentare poesie giudica poeti?
Passo a commentare le poesie che più mi hanno colpito.
- Giuseppe Gianpaolo Casarini "L'amico pettirosso": è prosa, ma quanta poesia trasuda!
- Maristella "Il percorso": gli spettacoli che offre la natura ci lasciano a volte senza fiato. Se pensiamo al silenzio del mondo degli umani di fronte alle esigenze della natura mi viene da piangere.
- Gus "Blog": chi se lo credeva ancora all'inizio del 2011 che popoli oppressi si sarebbero scagliati contro i loro padroni? E che la cosa divenisse contagiosa? Forse perché "Qualcosa ha permesso / a giovani tempre//d'amarsi fra loro / di amare la vita//di amare se stessi"? Bella poesia, bella musicalità.
- Simone Zanette "Africa": difficile spiegare l'odore dell'Africa. Simone c'è riuscito bene! Interessante la poesia scritta a doppia corsia. Bravo!
- Giuseppe Lorentini "Non parli": "il tuo sguardo è poesia/di parole mute". "Non parli,/non parlo,/ascolto...". Quando si dice incomunicabilità! E' la fine d'un amore?
- Cristina "Resterà senza titolo": "hanno palpebre fisse le finestre/cortili ciechi/eppure/un soffio di malinconia da flauto/mi accarezza la fronte". Stavolta non c'è niente da spiegare. Basta abbeverarsi alla chiusa.
Un caro saluto al nostro Lorenzo.
Lorenzo Poggi
 

14/6/2011

Memoria difensiva

1.
Ch'io sia bannato, nobile Pilastro!
Lei mi rende un servizio inaspettato,
per il quale Le sono molto grato:
Le darò una medaglia con il nastro.

Graziato prima, e dopo condannato,
da Lei, Signore, ha fatto un bel disastro;
le due sentenze sono un solo impiastro,
che assai diverte: in primis l'imputato.

"… quanta saggezza in (quei) suggerimenti!",
Lei scrisse il sette giugno, Signor Piero,
porgendomi fin troppi complimenti.

Con un revirement deciso e fiero,
m'addossa poi feroci ammazzamenti;
ma l'argomento è quello: non è vero?

Forse Lei fu sincero,
ma, ora che all'untor si dà la caccia,
si deve pur proteggere la faccia.


2.
Al Signor Lorenzo Poggi,
che mi vuole dar lo sfratto:
"Non son qui solo da oggi",
dico; e ciò che dico è esatto.
Sto studiando le scamorze;
ma impegnando poche forze:
come nella prima inciampo,
tante arrivano in un lampo.


3.
Maria Rosaria Teni, giustamente,
rammenta (ed io per questo la ringrazio)
le sofferenze, i patemi e lo strazio
di chi fece la vita di studente.

Non deve dunque l'arte pagar dazio
ai paradigmi usati anticamente:
la poesia può nascere dal niente,
dall' anima che vaga nello spazio.

Soprassiedo, signora, ma La invito
a guardare, se vuole, attentamente
la direzione a cui punta il mio dito.

Scriva, chi vuole, pur liberamente,
ma chi verseggia con metro scipito
non è poeta e scrive inutilmente.

È proprio, esattamente,
come affidare a un bravo manovale
il progetto di un arco trionfale.
Antonio Fabi
 

Stimolante e bella l'odierna pagina azzurra. Così mi intriga:
Cristina Bove -Ri-composizione-: Questo modo di riguardarsi, di riguardare al passato, senza assolversi e con la consapevolezza che non c'è angelo custode che possa aiutarti. Sembra sconsolata ma ne emerge la forza di volontà con quell' "adesso gareggiamo/a chi sa meglio credere in se stesso". Istinto di sopravvivenza.
Luigi Di Francesco -Quante volte Signore-: Prima che il gallo canti…. . Piaciuta molto, nonostante la mia lontananza.
Aurelia Tieghi -Fortemente-: Ecco come descrivere, con pregevole poesia, desideri profondi. Ogni verso emana erotismo. Bravissima.
Antonietta Ursitti -Le spighe si muovono-: Puntare verso l'alto, nonostante venti ed annunci di tempesta. Ed è sempre il tempo di sperare. In attesa… . Bellissima.
Gabriele Renda -L'amico del cuor…-: A volte è difficile riconoscerlo, a volte tradisce. Bella questa piacevole filastrocca. Bravo Gabriele.
Enrico Tartagni -Le fragole-: Bella descrizione d'un ricordo d'amore. Ma rapido ed effimero, appunto "…come un taglio sulle dita…" Piaciuta molto.
Giuseppe Dabalà -Oggi non ho voglia- Bella descrizione di ciò che è la poesia: "Con grande umiltà/E la voglia d'amare." Ed è anche un rifugio che serve a sanare qualsiasi abulia. Vivifica così.
Pasquale Di Meo -Se il tuo volto svanisse nei miei ricordi-: Dolce certezza assoluta. L'amore albergherà sempre nel cuore e nella mente. Quell'immagine non svanirà.
Lorenzo Poggi -La vendetta della luna-: Bella come tutte le tue, bella e con una meraviglia finale: questo mondo è pieno di sorprese. E tu le descrivi magistralmente.
Simone Zanette -Impotenza-: Ardere per spazi di pace ed approdare a lacrime di madonna. Triste percorso. Piaciuta.
Giuseppe Lorentini -Fuggevolezza-: Già, Schopenhauer ce lo aveva raccontato: quanto ingannevole la realtà !
Michael Santhers -Elezioni comunali-: "Somari al salto d'ideologie" è perfetta descrizione dei nostri politici, comunali o nazionali che siano. Piacevolissimo leggerti sempre. Complimenti.
Maria Rosa Cugudda -L'aurora senza te-: Dolcissimo inno alla madre. Ed apprezzabilissimo il ritmo di tutta la poesia. Bravissima Maria Rosa.
A tutti un grazie per questa pagina che ho trovato bellissima. Ed un particolare grazie al nostro grande Lorenzo. Piero Colonna Romano

13/6/2011

Anche oggi piove. Dentro e fuori. L'azzurro mi conforta, in questo mi immergo e questo ne traggo:
Michael Santhers - Epitaffio 111- Michael Santhers's Anthology ci presenta le disavventure d'un altro personaggio. Gaglioffo, scafato, acuto a suo modo e cialtrone quanto basta. Applausi mr. Michael.
Carlo Chionne -Passerus et lepus-: e la morale è sempre quella della pagliuzza e della trave. Pregevole e piacevole.
Cristina Bove -Invidia-: Mondo capovolto ed occultato tra le mezze menzogne, molto più dannose ed ingannevoli di quelle intere. E faccio mia la domanda finale: in cambio di che ?
Luigi Di Francesco -E ragionando intorno ad un coltello-: Sì, verrà molto prima quella morte intellettuale. Siamo già in coma profondo, indotto da Tv e media asserviti. La sinistra ci salverà ?
O forse erano gli anarchici di Bakunin ad avere visione chiara del mondo ? Oggi un sussulto di dignità popolare basterà ?
Gabriele Renda -Era d'estate-: Eclettico Gabriele ! La metrica ? E chi se ne frega, questa poesia mi ha addolcito, nonostante quell'addio finale. Grazie.
Enrico Tartagni -Calèra- Un sogno dove scompaiono fontane ed immagini. Dove si insegue un desiderio del quale resta soltanto, sulla misteriosa calera, una labile traccia.
Maurizio Trapasso -Donna-: Splendido questo improvviso innamoramento. E ben detto.
Lorenzo Poggi -Le mani sul mondo-: E' un guardare, a tutto tondo, i mali del mondo. E' un rimpianto per il bello distrutto. E' l'indignazione per le diseguaglianze. E mi associo.
Simone Zanette -Milano -stazione centrale-: Non so perché ma vedo una tela strappata. Guardo attraverso quello strappo e lo vedo quel tempio di pace bianca.
Giuseppe Lorentini -Se solo potessi-: Perdite amare ed irrecuperabili momenti, se non nel nostro ricordo dove soltanto possono vivere.
Maria Rosa Cugudda -Il cavaliere-: Qui, al contrario della precedente, prevale la sostanza della vita, aiutata, in ciò, dalla melodia del Cosmo. Bella decisamente.
Sandra Greggio -Temporale d'amore-: Con delicata poesia ("mentre quei baci/affidati al vento/carezza divengono.") ci narra d'un suo essere, tra sonno e veglia. E la realtà di due chicchi di grandine che non possono sciogliersi. Complimenti Sandra.
A tutti voi un ringraziamento per ciò che sapete dare. Al nostro illuminato vate un caro saluto. Piero Colonna Romano
 

Ho tentato, invano, di astenermi dal prendere parte alla diatriba sorta in questi giorni tra le azzurre pagine del sito. Mai avrei creduto di dover leggere, oggi, una tale appassionata difesa della poesia in rima dopo che il flusso della coscienza e la libertà di espressione hanno riempito i nostri giorni di studio "matto e disperatissimo" nelle giornate afose trascorse nella preparazione di esami universitari di Storia di Letteratura Italiana, Storia della Grammatica e della Lingua Italiana, Filologia Italiana, Storia della Critica Letteraria ecc.ecc. Un poeta è tale perchè sente un'emozione e la traduce in linguaggio verbale. Un poeta è l'uomo contemporaneo come lo era il trovatore della corte di Federico II che, traducendo in strofe il suo vissuto, divulgava e trasmetteva cultura.
Ringrazio il Prof. De Ninis per aver dato l'opportunità a chi, a qualsiasi titolo, abbia voglia e forza di "esprimersi". Distinti Saluti, Maria Rosaria Teni
 

Oggi mi hanno colpito alcune poesie che vado ad elencare. Prima però vorrei inviare due parole di solidarietà a Gabriele colpito duro da un signore molto colto che pare si sia stufato di mezze scamorze e di imperfezioni metriche. A costui vorrei chiedere: ma se è solo questo che le offre il sito perché ancora lo frequenta?
- Cristina "Invidia": "solo poche parole a fare scudo/contro le stesse rivoltate ad arte".
- Luigi Di Francesco "E ragionando intorno ad un coltello": Eh sì caro Luigi è così che inizia "la morte intellettuale". Ma le cause sono ben indicate: guardando il mondo dalla finestra con le testa piena di pregiudizi non ci si sporca le mani. Salvo poi accorgersi, ma troppo tardi, che gli strumenti usati per capire la realtà non sono adeguati e che nel frattempo "i falsi telegiornali" ci hanno in qualche modo inquinati.
- Gabriele Renda "Era d'estate": bella e sintetica rappresentazione d'un amore estivo.
- Sandra: "Temporale d'amore": abbinamento inusuale tra pioggia e amore. Amore che si regge su due chicchi di tempesta spalancati su un temporale d'amore! Chiusa magnifica. Poesia surreale.
Lorenzo Poggi
 

12/6/2011

Ad Antonio, il Boccaccio de noantri.

Il tuo versar è proprio da animale
non hai nessun rispetto per alcuno
su questo sito è proprio irrituale
aver in mezzo ai pied uno stralùno
non sai cosa vuol dire la creanza
ma sei un grand’artista d’arroganza
e poi gente come te… una brutta fine
può darsi che ti mandino al confine
e perché no può darsi pure a Roma
basta… che ti porti una gran soma
ma ti consiglio pure una zavorra
per affogar nel caso ti occorra.

Saluti a tutti da Gabriele
 

"Di tanto in tanto, su questo splendido sito, qualcuno viene
a rompere…l'armonia!
La boria che dimostrano è davvero incommensurabile!
".

Certo, ma al pari della tua imperizia,
così vasta da essere abissale:
non è dato veder tanta dovizia
di strafalcioni: sei un arsenale.
T'affoghi in quattro versi, Gabriele,
non solo per effetto del tuo fiele:
di tecnica e d'orecchio deficiente,
colpe non hai, né colpe ha la tua mente.
Antonio Fabi
 

Distratto, per un paio di giorni, da altre incombenze, leggo adesso i commenti di ieri. La recente frequentazione di questo splendido sito mi ha fatto percepire l'alta qualità culturale e poetica di chi lo pratica ma oggi scopro vette di sapere irraggiungibile: tra noi vi è un accademico ! E, da questi, il prestigio del sito potrebbe trarne giovamento. Potrebbe, ma così non è: il signore in questione, forse sopravvalutandosi, si permette di stilare classifiche ed emettere sentenze che, credo, nessuno gli abbia mai chiesto. Sommessamente lo informo che chi frequenta questo od altri siti di poesia, lo fa per alleggerire i pesi che ha nell'anima, attraverso il poetare. Molte volte, al di là delle regole metriche che renderebbero meno spontanee le loro emozioni, è necessario evadere da queste. E ciò che si leggerà sarà comunque poesia. Cioè moto dell'anima. Rilevo, inoltre, che quasi tutti i poeti dall'accademico citati, molto spesso quelle regole non le prendono neppure in considerazione, pur restando pregevoli poeti. Prego pertanto l'illustre accademico di volersi esimere da tali prese di posizione e, magari, di mettere da parte quanto di burocratico gli è rimasto dalla sua passata attività.
A Gabriele tutta la mia solidarietà.
Perso questo tempo, passo a raccontare le emozioni che in me hanno suscitato le poesie di questi ultimi giorni:

11 giugno
Simone Zanette -Notturno in città-: Pure le baccanti monotone ed oscure ? Messo proprio male, caro Simone! Ma belle le immagini di quasi tutti i versi. Piaciuta.
Giuseppe Lorentini -Le ultime mani-: Belle riflessioni che portano all'affermazione dell'eguaglianza.
Arturo Guzzardi -Il pane-: Da questo acquerello sale un profumo: quello del pane caldo appena sfornato. Ed, assieme, ricordi nostalgici di tempi passati. Bella.
Antonietta Ursitti -L'orizzonte-: Sentimenti contrastanti (ancora una volta, mi pare) espressi con belle immagini. Ed auguriamoci che quell'illusione divenga realtà. Piaciuta molto.
Tiziana Cocolo -11 giugno-: In ritardo ma auguri sinceri! E questa poesia, come tutte le tue, è ricca di belle immagini. Ed è bello sapere che il tempo che passa non lascia impronte sul tuo volto. Piaciuta e per il contenuto e per il ritmo. Brava.
Michael Santhers -Mezzo giorno al parco-: Deliziosi quadretti che parlano di normale vita vissuta, col solito bel suono del tuo italiano.
Simone Magli -Delle infinite possibilità del mondo-: E' così: per assaporare le bellezze del mondo una vita è troppo stretta. Complimenti per questo saperlo esprimere in pochi, essenziali, versi.
Gabriele Renda -Signori…si nasce-: Altro giro, altra corsa. Non ancora terminata calciopoli, ecco lo scandalo scommesse. All'impudenza non c'è limite. Penso, tristemente, a tutti i frequentatori di stadi che soffrono o gioiscono per le sorti della squadra del cuore, non sapendo che quelle sorti non sono determinate da valori sportivi bensì da qualche farabutto che, già abbondantemente ricco, punta a maggiori ricchezze. E la mia domanda è: ma che ci vanno a fare allo stadio ? Bene Gabriele, avanti così.
Enrico Tartagni -La Nave-: Un viaggio nel tempo infinito, ponendosi domande, cercando risposte. E' bella l'atmosfera fantascientifica di queste ultime tue poesie. Affascina e fa riflettere. Bella, piaciuta molto.
Pasquale Di Meo -Ti amo di un amore eterno-: Appassionata (e iperbolica) dichiarazione d'amore. La destinataria ne sarà appagata.
Antonio Teni -Dunque. La vita ?-: Sì, scorre così la vita. E pare che tutto ciò che di inanimato incontriamo sul cammino, al contrario, la osservano passare conservandone il ricordo, forse per renderlo a chi ci seguirà.
Lorenzo Poggi -Ricordi-: Lo dice il titolo ed è un guardare indietro e ritrovarvi emozioni dolci che non si dimenticheranno. Frammenti di gioia, appunto. Ripetere un "Bravo!" è stucchevole ma inevitabile.
Maria Rosa Cugudda -Presto verrà-: Disarmo delle menti, appunto. Per ritrovare la perduta umanità. Complimenti Maria Rosa.

12 giugno
Giuseppe Lorentini -Una piccola poesia-: Credo che la poesia, anche piccola, sia ancora di salvezza per chi la compone e piacere e speranza, per chi la legge. Concordo su tutto.
Aurelio Zucchi -Rifugio è il verso-: E questa pare la prosecuzione della precedente. Bella e significativa la strofa finale. Piaciuta molto.
Michael Santhers -Matrimoni oggi-: Mondo capovolto dunque ? O mondo in errata evoluzione ? Ma può essere errata l'evoluzione e perché ? Matrimoni e divorzi, pecore che covano e galline che allattano. Regole che si infrangono. Ma….c'è crescita sociale in tutto questo? Bella e…discutibile.
Enrico Tartagni -Una parola leggera-: Pare l'attesa dell'ineluttabile che ,quando accadrà, vedrà volare, verso una nube, una parola sola. Lieve e senza rimpianti. Molto bella e piaciuta.
Lorenzo Poggi -Non ci sono più scuse-: Bella ed intensa poesia. Guardarsi dentro e tirare le somme del nostro essere stati. Vedere i nostri errori e non potervi più porre rimedio. E la nostra coscienza nasconderla in quella tana di volpe perché passi inosservata. No, non ci sono più scuse e scrivere con lacrime non serve. Bellissima, Complimenti.
Simone Zanette -Milano ore 0:09-: E' un desiderio d'annullarsi e d'annullare. Bella.
Maria Rosa Cugudda -In che mondo-: Già. Mi viene in mente la frase (forse tratta da un film) "fermate il mondo, voglio scendere". In questi versi, tutta la scontentezza verso questo modo di vivere che ci turba e ci rende alieni in un mondo che abbiamo tutti contribuito a rendere ciò che è. Fermiamolo e scendiamo. Bella davvero.
A tutti auguro una splendida domenica. Ringrazio Tiziana, Giuseppe, Sandra e Lorenzo per l'attenzione (immeritata) che hanno posto alle mie ultime poesie. Ed un ringraziamento particolare al nostro Lorenzo per averci dato questo azzurro rasserenante. Piero Colonna Romano
 

Trovo un leitmotiv nella pagina azzurra di oggi, che lega in melodia le poesie di Giuseppe Lorentini, Aurelio Zucchi, Enrico Tartagni, Pasquale Di Meo, Lorenzo Poggi, tutte caratterizzate da incantevoli immagini e basate sul valore della nostra Musa. Giuseppe: con una piccola poesia si può fermare il tempo, trovando la nostra anima (scusate se è poco!). Aurelio: il verso come "rifugio", quanta verità! Ma non muore mai, Aurelio, anche se cambiano le tendenze. Enrico: una parola sola, leggera. Certamente, può bastare, mentre si susseguono le stagioni (con quanta maestria le hai dipinte!). Pasquale: qui siamo al culmine, la poesia si incarna nella donna amata; che incanto! Lorenzo: la melodia cambia, diventa triste, sconsolata, ma la tematica rimane la stessa: poesia di lacrime, stavolta. E perché no, Lorenzo? Lasciamo che diventi sfogo, serve, specialmente se accompagnata da mirabili metafore e da un'invidiabile scelta lessicale! Ma poesia chiama anche amore, quello dichiarato di Renzo Giordani, nella chiusa, con quei baci sussurrati che, unitamente alle altre immagini, creano un'atmosfera rarefatta, stupenda; agli antipodi (so che rischio molto con questo paragone azzardato!) quello di Michael Santhers, perché no? Amore distorto, travisato, come il matrimonio,da lui dipinto "a forti tinte" e con estremo realismo. Ed esiste! Che mi accadrà se sarò invitata ad un matrimonio? Ti penserò, Michael! Un grazie di cuore a tutti, anche a coloro che hanno scelto la Musa per il commento, come Antonio Fabi (ma, e chiedo scusa, è un commento "poetico", come tematica?). Un saluto speciale al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio
 

11/6/2011

Di tanto in tanto, su questo splendido sito, qualcuno viene
a rompere…l’armonia!
La boria che dimostrano è davvero incommensurabile!

“Vate saccente tu la sai lunga
ma è assai noioso il tuo cantar
un mio consiglio infin ti giunga
per il tuo morbo… profondo mar”

Un caro saluto a tutti da Gabriele
 

10/6/2011

Variegata la pagina azzurra d'oggi: amore, indignazione civile, riflessioni filosofiche. E tutto con grande poesia. Questo è il mio sentire:
Lorenzo Poggi -Forza (povera) Italia-: Indignazione e speranza è quello che ci dice Lorenzo. Perfetti, per realismo, gli ultimi due versi che fotografano alla perfezione il nostro nuovo duce.
Simone Zanette -Pomeriggio esotico-: Splendido l'effetto dell'alcol. Bella la poesia.
Giuseppe Lorentini -Lei e il mare-: Incanta la descrizione del mare. Incanta la descrizione di lei. Piaciuta molto.
Arturo Guzzardi -Il cavallo bianco-: In attesa del "giorno fissato", con una speranza. Bella e…auguri.
Antonietta Ursitti -L'ideale-: Ideale, ideali, per riempire vite prive di traguardi. Particolarmente belli i versi "come l'onda giunta/a non lasciare muta/la riva che risponde/generosa al suo cullare." che sintetizzano il tutto. Bravissima.
Simone Magli -Stando a guardare-: Belle e malinconiche immagini per dirci di solitudine, domande e sconforto. Molto bella.
Gabriele Renda -Bestialità-: Ed ancora, dalla cronaca politica odierna, Gabriele sa trarre spunti per i suoi versi al vetriolo. Piaciuta.
Enrico Tartagni -I colori del se-: E speriamo sia almeno probabilistico questo "se". Ma la poesia che dici, la maniera in cui la porgi ci apre all'ottimismo.
Gemma Polacco -Foto ricordo-: E' come un flash quell'ultimo verso. Un lampo che illumina l'intera bella poesia.
Pasquale Di Meo -starti vicino-: Splendida dedica alla donna amata. E torno a sentirvi il pathos, la cadenza, di poeti del centro America.
Livia Fedele -Come un sospiro-: Applausi a questi dolcissimi ricordi resi vivi, palpabili, da un grande sentimento espresso con questa bellissima poesia. Complimenti.
Michela Turchi -Occhi di gatto-: Quanto dolore può generare l'attesa ! Ma c'è la voglia e la capacità di reagire. Il tutto detto con pregevole poesia.
Maria Rosa Cugudda -Passato, presente e…-: Si rimpiangono tempi passati, li si paragona all'oggi ed, inevitabilmente, si guarda al futuro con apprensione. Bella molto.
Il Gabbiano -Carica di Pastrengo-: Piazza di Siena e la carica di Pastrengo, questa volta. Bravo come sempre, bello questo descrivere.
A tutti un caro saluto. Ed uno ringraziamento, sempre, al nostro Lorenzo. Piero Colonna Romano


Apprezzo molto i lavori di Carlo Chionne, che riesce praticamente sempre a tradurre in volgare testi latini non facilissimi, con un sostanziale rispetto della metrica.
Ricordo, poi, Santoro, Bettozzi, Bottiroli e anche Gus, naturalmente. Essi, con Cristina e Lorenzo costituiscono un po' il gruppo degli specialisti. Mi scuso se, al momento, qualcuno mi sfugge.
Altre considerazioni vanno svolte necessariamente in rima.

1.
Signor Pietro Colonna Romano,
Lei m'accusa di stupro tentato,
seppur dandomi (in fondo) una mano,
nei confronti del sempre aggraziato,
elegante sonetto italiano.
Tutto il capo d'accusa è infondato;
guardi bene, La prego, sia attento:
non può reggere il dibattimento.

Per provar che non mento,
mille Euro scommetto (e confermo)
ora, subito, qui, in questo schermo.

2.
Quanto al valente Gabriele, renda
ancora omaggio alla sua broda orrenda.
Per quanto mi riguarda, non ci tengo
a bombardare proprio il Cottolengo.
Antonio Fabi


Magnifica simbiosi tra una donna e il mare, quella descritta in "Lei e il mare" di Giuseppe Lorentini.
Simone
 

9/6/2011

Ottimo cocktail stasera, quello di Piero Colonna Romano, "poesia e prosa in parti uguali", mescolati dall'ironia di un sentimento che alterna cuore e ragione per chi riesce a cogliere con la mente ciò che può assaporare." Parole assopite sotto la sabbia dei desideri", quelle di Lorenzo Poggi che riesce sempre a lasciare una traccia del suo passare tra i meandri della poesia. Maria Rosaria Teni ci dona un esempio di "alta" poesia cantando " a voce distesa nel mare della vita".
A tutti e al prof.,buona serata.
Tiziana Cocolo
 

A Lorenzo Poggi in risposta a sua dell' 2/6/11 : omnia munda mundis.
Gus
 

Pagina ricca e complessa. Ho scelto questo:
- Maria Rosaria "Canta": Canta il poeta, slega i nodi dell'anima, affronta le sfide e combatte
coi versi fioriti nell'animo. Libera dai veli dell'ipocrisia, aiuta gente che ha perso il diritto di urlare. Canta poeta, non ti fermare!
- Simone "Un aquilone a terra": Non c'è vento che conforti/un aquilone a terra". Non basta la volontà per volare liberi; da sola "non sempre basta/ad infiammare la legna del riscatto".
- Enrico "Alla finestra": ecco cos'è la vita: sono i giorni "sulla via che in silenzio guardo alla finestra/andare via ...".
- Gemma Polacco "Caffé di Trieste": In un mondo che sembra non cambiare mai siamo in presenza d'una chiusa monumentale: "Un altro giorno è riposto, ordinatamente, nel passato".
- Piero "Cocktail": la miscela tra prosa e poesia è variabile in questo cocktail. Ma allora che ricetta è? Non ci si può basare a seconda degli stati d'animo. Meglio sempre in parti uguali. Consiglio: prova due terzi e un terzo sia dell'una che dell'altra e poi adattala a come ti senti dentro.
Un caro saluto a tutti i poeti ed un omaggio di fiori virtuali al nostro Lorenzo.
Lorenzo Poggi


Azzurro bello e stimolante anche oggi. Mi dice questo:
Maria Rosaria Teni -Canta-: Bella quest'ode al poeta e concordo sul suo significato. I poeti sono le uniche voci libere. Fossero più ascoltati ! Brava Maria Rosa.
Lorenzo Poggi -Parole insabbiate-: Appunto "voci insabbiate" che cantano, come afferma Maria Rosa, quando nessuno le ascolta. Bello come sempre il tuo poetare, come sempre incisivo.
Simone Zanette -Risveglio-: Vedo occhi assonnati che rivelano nostalgia per il letto appena lasciato. Sensazione.
Giuseppe Lorentini -Per te queste parole-: Poetica dichiarazione d'amore, fatta con buon lirismo.
Michael Santhers -Certi poeti oggi-: E qui il rovescio della medaglia, rispetto alle due precedenti. Ci dici di "Frombolieri trasognanti" asserviti ed ossequiosi al potere, con italiano fluido e misicale.
Arturo Guzzardi -L'innocente-: Drammatica ed efficace descrizione del Cristo, nella sua umanità.
Guido Trinci -Ogni notte-: E auguriamoci che l'attendere e l'essere atteso, alla fine, facciano pari !
Carlo Chionne - Ranae et sol-: Similitudine tra ladro e sole. Quando questi sposeranno, la loro prole asciugherà stagni e ricchezze altrui, ben di più dei loro genitori. Questo matrimonio non s'ha da fare !
Simone Magli -Un aquilone a terra-: Voglia di volare, di sentirsi libero. I fatti della vita possono abbattere questa voglia (di cui l'aquilone è metafora) e risollevarsi è arduo. Molto bella. Complimenti.
Gabriele Renda -Cetrioli killer-: Ancora da un fatto di cronaca, Gabriele approfitta per darci una visione catastrofica, ma quanto reale, del nostri vivere sfruttando la terra ed avvelenandola. E la terra si vendicherà.
Enrico Tartagni -Alla finestra-: Triste finestra davanti alla quale scorrono i ricordi di una vita. Piaciuta molto.
Gemma Polacco -Caffè di Trieste-: Per chi conosce quella città, la sua storia, il suo vivere attuale, Gemma dipinge un veritiero quadro. Ne ho risentito il clima che vi si respira. Bella decisamente.
Roberto Anzil -Il migratore-: Belle le similitudini iniziali e bello l'intero svolgimento che ci parla di predestinazione priva d'alternative. Ma "il moto interiore ruggisce" e "finalmente vola". Piaciuta.
Renzo Giordani -poesia addormentata 07 giugno '11-: Bella poesia con liriche immagini. Addormentata ? Magari fossero tutte così ! Complimenti.
Pasquale Di Meo -Poveri cristi…-: Quattro versi per una denuncia che è un grido. Anche questo è il compito della poesia. Bravo.
A tutti una serena giornata. Un caro saluto al nostro vate generoso. Piero Colonna Romano
 

8/6/2011

Ricca di emozioni la pagina odierna, ne colgo alcune. Sempre belle le dichiarazioni d'amore di Pasquale Di Meo. Agli antipodi rispetto a lui, Giuseppe Lorentini: predomina una presenza femminile aggressiva, che non ha fiducia in un uomo che si sente "stupido" perché, nonostante tutto, l'ama e le dimostrerà "un altro mondo possibile dell'amore". In questo mondo,Giuseppe, secondo me, lei cederà. Giuseppe Dabalà: incantevoli immagini che associano natura e amore, sotto lo sguardo di una luna che fa da culla. Che bellezza quei " sogni stremati"; devo rivedere la mia opinione, pensavo che i sogni non fossero mai stanchi. Quanto leggero, delicato, il "buongiorno" di Piero Colonna Romano; non saprei che versi evidenziare: ognuno è un'emozione. Piaciuta moltissimo. Lorenzo Poggi: niente amore, ma innegabile (come sempre) capacità poetica in una singolare tematica,il giudizio, espressa in stupende metafore, dallo "zaino di marmo" a quei "nastri d'ovvietà", solo per coglierne alcune. Colpevole, quindi, senza via d'uscita, ma ti accusi da solo, Lorenzo. Nessuna vita, per quanto ovvia, è mai sprecata. Termino con Aurelio Zucchi, che affronta con maestria una tematica a me tanto cara, il carpe diem, vero? Incapacità di assaporare, mentre il tempo fugge ("e non s'arresta un'ora", direbbe Petrarca), quello che la vita offre. Bellissimo il "tic tac d'eccessiva sofferenza". Un cordiale saluto a tutti, in particolare a Lorenzo.
Sandra Greggio
 

Bella e convincente pagina azzurra. Questa mi ispira:
Martin Gervasoni -Sospiro-: Benvenuto nell'azzurro. Esordio con poesia bella e spiazzante. Sentimenti contrastanti s'intrecciano nell'amore e nel desiderio. Affascinante molto.
Pasquale Di Meo -Averti vicino e non baciarti è ardere in silenzio-: Vicinanza/lontananza che appaga. Bella.
Lorenzo Poggi -Il giudizio 2-: Vola sulle alte vette della poesia Lorenzo. Immagini ricche di fantasia, liriche e bellissime. Davanti all'ultimo giudice, con i suoi peccati e con giustificazioni che non convincono neppure sé stesso. E ci dice tutto questo con versi da poeta maledetto, dove difficile è sceglierne uno migliore dell'altro. Questi da ricordare : "I voti si danno scolpiti/nelle pietre miliari che t'hanno segnato". Ancora una volta applausi convinti.
Aurelio Zucchi -Una difficile primavera-: Ci racconta del difficile e della noia del vivere questa bella poesia. Complimenti, piaciuta molto.
Simone Zanette -Non pencola più nessuna corda-: Nessuna salvezza ci perverrà dall'alto. E la disperazione del vivere è dentro. Sintetica, amara, violenta. Bella molto.
Giuseppe Lorentini -Solo uno stupido uomo-: Effetti del femminismo estremizzato. Mondo difficile da accettare perché ne è assente la pari dignità tra uomo e donna. E quel finale rassegnato è, in effetti, sottomissione. Mondo capovolto insomma. Piaciuta molto.
Giuseppe Stracuzzi -I vagoni-: Immagini surreali che muovono al dubbio. Vita che passa davanti a chi non può vedere e chi guarda passarla e non la intende. Piaciuta.
S.A. Santoro -Vigliacchi-: Grido indignato, davanti allo spettacolo delle differenze. Mi associo e concordo, sperando che…gli ultimi saranno i primi.
Giuseppe Dabalà -Lontano-: Poetici colpi di pennello per un invito dolcissimo "(dammi la mano amore)". Bella davvero molto.
Maurizio Spagna -nati CONTRO-: Indagare sé stessi, guardarsi allo specchio della propria coscienza. Belle e amare riflessioni da "strizzacervelloticoamorale". Complimenti.
Il Gabbiano -Il gruppo del Latimer-: Questa volta la premiata agenzia viaggi "Il Gabbiano" ci conduce per mano ad ammirare il fascino della natura degli eterni monti. E respiriamo aria pura. Bravo molto.
Sandra Greggio -Lo scialle-: Bellissima l'immagine di braccia che divengono scialle che protegge e che dona amore. E bello quel corpo che diviene vestito. E lo scroscio d'una voce che diviene cascata d'amore è altra immagine bellissima. Pochi versi, tante forti e poetiche invenzioni. Bravissima !
A tutti un cordiale saluto, a Lorenzo un grazie per tutto questo. Piero Colonna Romano


Oggi mi piace soffermarmi su questi autori:
- Martin Gervasoni "Sospiro": benvenuto Martin. Il tuo grido è frastagliato. Amore e odio. "Ebbri di angoscia/e bisognosi di vita".
- Aurelio "Una difficile primavera": "cerco gli incavi della tenerezza". A me basta questo.
Salvatore Armando "Vigliacchi": Giustamente arrabbiato!
- Dabalà "Lontano": complimenti Giuseppe! Incredibili immagini! Senza parole!
- Enrico "La Signora di Shangai": "una signora di shangai/e un volo nel blù/mi confondono le mentali sanità ".
- Piero "Buongiorno": un risveglio felice. Un sussurro d'amore. Meno infrequente di quanto si creda.
- Il Gabbiano "Il gruppo del Latimer": la disamina del silenzio è da manuale. Siamo insieme a te su quella cima.
- Sandra "Lo scialle": lo scialle che cade e lui a far le veci. "E su tutta me stessa una cascata d'amore" . Sandra siamo ai limiti del consentito!
Un saluto per tutti.
Lorenzo Poggi
 

7/6/2011

In queste umide giornate è bello rifugiarsi nella pagina azzurra. Questo i miei reumi mi suggeriscono:
Enrico Tartagni -Cenotafio-: Merita una corona d'alloro alla memoria. Molto bella, molto piaciuta. Complimenti.
Antonia Scaligine -Giorni orfani d'eticità-: Ottimo suggerimento a Kant che l'avrebbe fatto suo, vivesse da queste parti oggi. Giorni orfani d'eticità è l'esatta descrizione del nostro vivere. E, se spes ultima dea, forse dovremmo tutti rimboccarci le maniche e agire. Complimenti per l'analisi e per come esposta.
Antonio Fabi -Sonetto caudato- …ed un po' violentato. Ma quanta saggezza in questi suggerimenti ! Approvo, restando a guardare.
Lorenzo Poggi -Tempo scaduto-: Mi piace sempre leggerti. La tua rabbia, le tue analisi, il tuo modo d'esprimerle mi incantano. Consentimi una chiosa: nei versi "Mi tiro sassi allo specchio/schivando quel tanto che serve" mi risuona dentro Petrarca e la sua "voluptas dolendi". Lui riconosceva la sua accidia ma diceva che, tutto sommato, gli stava bene così. Tu riconosci i tuoi errori ma, davanti allo specchio (S. Agostino) che te li ricorda, ti schivi. Molto, molto bella.
Aurelio Zucchi -Tele-: Fa il paio con "Giorni orfani d'etica". Anche qui un'analisi spietata del mondo nel quale viviamo. Detta bene e piaciuta molto.
Simone Zanette -Il giorno dopo-: Belle immagini. La leggo quale metafora del vivere odierno, dove quel che era un tempo si degrada tristemente al sole.
Giuseppe Lorentini -Semplicemente amore-: E semplicemente deliziosa per la persona alla quale è destinata. L'attacco ha il ritmo della poesia dei grandi del centro America. Per il resto, questo si chiama parlare chiaro!!
Michael Santhers -L'offesa-: Con questa fa quattro. Oggi freme di rabbia questa pagina azzurra. Rabbia per ciò che vediamo e quel verso "tra macigni di mura a recinzione d'ingiustizie" è la sintesi di tutta la poesia. Bella e piacevole come sempre.
Giuseppe Stracuzzi -Il re-: Sì, inchiniamoci al verso. Re di cuori. Bella davvero. Complimenti Giuseppe.
Armando Bettozzi -Unica-: Bellissima dedica a Lisa che, penso, si commuoverà nel leggerla. Piaciuta molto.
S.A.Santoro -Tracce-: Quanto bello questo guardare all'amore che, pur trasformandosi nel tempo, resta ancorato a "quell'iniziale e lieve batticuore". Ed i tuoi sonetti sono musica.
Gabriele Renda -Coppole e colletti (sporchi)- E dopo Scaligine, Poggi, Zucchi, Zanette e Santhers, ecco Gabriele che dice pane al pane, con la sua ironia tagliente.
Debora Stifani -Mi hai fatto come un prodigio-: Sette versi intensi. Raro poter dire tanto amore e tanta riconoscenza in così poco spazio. Complimenti.
A tutti una più asciutta serata. A Lorenzo un caro saluto. Piero Colonna Romano


Ringrazio i commentatori e poeti
Giuseppe Stracuzzi grazie .In questa voluttuosa meraviglia dove gorgheggia l'atomo
pensante,
si muove un verso. il re .dove l'anima cerca un appiglio.mi piace
Sonetto caudato - ma dove sono finiti i grandi poeti?ci mettiamo in coda
anche noi con i sonetti , strambotti e qualche volta ci arriva qualche
botta .dai nostri colleghi poeti . Ognuno di noi è libero di dire ciò che
vuole con satira , allegoria , rima , diplomazia,senza mai offendere
nessuno, così come ha fatto Antonio Fabi . La poesia non insegna a vincere
anche se è vero manca di intensità, Lorenzo de Ninis ci offre la
possibilità di esprimerci gratuitamente , e noi , poeti e non poeti
liberamente postiamo qualche versetto ...
Un saluto a tutti con affetto
Antonia Scaligine
 

Grazie a Piero Colonna Romano e Lorenzo Poggi per i commenti.
Anche oggi ho letto una bella pagina azzurra, mi piace segnalare qualche poesia.
“Cenotafio” Enrico Tartagni. Davanti al Cenotafio il silenzio dei morti conduce a riflettere e a percorrere i momenti della vita.
“Giorni orfani di felicità” Antonia Scaligine. La vita quotidiana conduce a trascurare i veri valori. C’è molta saggezza nelle riflessioni.
“Tempo scaduto” Lorenzo Poggi. La definisco con gli aggettivi bella, amara. “per trovare le strade di nuovo, principiare il cammino che porta
verso l'alba d'un giorno diverso”
“Tele” Aurelio Zucchi. La vita incanalata tra le intercapedini del progresso ha disorientato gli uomini facendogli perdere il gusto della gioia.
“Il giorno dopo” Simone Zanetti. “esposti alla mercé/ d’un sole / crescente.” Bella metafora.
Oggi desidero salutare e ringraziare tutti, a partire dal nostro professore Lorenzo a cui dobbiamo la nostra presenza nel sito, con particolare intensità e con un forte abbraccio per i bei momenti che ho trascorso, poiché recandomi al mio paese natale sospendo per i mesi estivi le poesie…
Giuseppe Stracuzzi
 

Non so bene a chi si rivolga Antonio Fabi con "Sonetto caudato", sicuramente a qualche poeta di questo sito, ma nel testo c'è troppa arroganza e non mi è piaciuto.
Di "Tele" di Aurelio Zucchi vorrei evidenziare il seguente, alto pensiero:
rischiamo di morire vivi
Un saluto a tutti
Simone
 

6/6/2011

Scarna ed essenziale l'odierna pagina azzurra ma quel che c'è risuona poesia. E questo sento:
Livia Fedele -e tremi già-: Incantevole questo narrar l'attesa e quanto ben resi quei palpiti di desiderio. Quanto brava sei !
Enrico Tartagni -Giardino-: Metafora di ciò che è la vita. Paure e profumi, sconfitte e vittorie e sì , così non fosse, "sarei lievito ai miei incubi/concime per i fiori dei sepolcri".
Tiziana Cocolo -Tesori-: "Appoggiate al respiro/………../sensazioni d'universo". Che altro chiedere alla poesia ? Bellissima.
Lorenzo Poggi -La campagna nel cuore-: Pennellate da macchiaiolo in questa bellissima poesia. Lorenzo aspira a corona d'alloro e la merita per il suo profondo sentire poesia e per il suo renderla con efficacia e sentimento. Applausi convinti e complimenti vivissimi.
Carlo Chionne -Aesopus ad ciarlatanum- Pure Diogene lo cercava. Lo cerca ancora.
Simone Zanette -Aforisma-: Già, la verità è nuda. Bella la similitudine e bene espressa.
Giuseppe Lorentini -Le rose ed il mare-: Romanticissime immagini. Ne percepisco il profumo di mare e di rose. Colgo l'appagamento, che da questo ammirare deriva, di chi tutto questo ama. Piaciuta molto.
Giuseppe Stracuzzi -Oasi di tepore-: E' quella che tutti cerchiamo quell'oasi, forse per ingannare il tempo, forse per vedere spuntare fiori. Bella come tutte le tue.
Antonio Bellin -A Federica- E quali auguri potrebbero essere più graditi di questi ? Molto bella e Federica si abbia anche i miei.
A tutti un caro saluto. Un grazie al nostro Lorenzo. Piero Colonna Romano

I miei commenti come frammenti e schegge d'impressioni ed emozioni.
- Livia Fedele "e tremi già": "Cerchi sempre più larghi/nel lago dei tuoi occhi". Le emozioni sconvolgenti dell'amore.
- Enrico Tartagni "Giardino": passaggi molto intensi e forti profumi dal giardino.
- Giuseppe Lorentini "Le rose e il mare": Tutti noi abbiamo in testa un posto così. Ma la poesia lo rende ancora più bello.
- Giuseppe Stracuzzi "Oasi di tepore": al cuore secco per troppo freddo e siccità d'amore s'oppone un raggio di sole che crea un'oasi di tepore che inganna il tempo e fa spuntare i fiori.
- Antonio Bellin "A Federica": Originalissima sottolineatura degli anni trascorsi in occasione d'un compleanno: "Diciotto petali/riuniti nella corolla/del fiore della vita/Ti sono scivolati via".
Un saluto a tutti.
Lorenzo Poggi


"La campagna nel cuore" di Lorenzo Poggi, un'eccellente pennellata da pittore dell'anima.
"Le rose e il mare" di Giuseppe Lorentini, sorprendente connubio di elementi naturali.
Bravi tutti.
Simone


5.6.11
Un benvenuto a Debora Stifani che dimostra di avere qualità con la sua "Desiderio", profonda e suggestiva.

Molto bella "Vorrei chiamarti amore ogni volta che ti vedo" di Pasquale Di Meo, dove viene descritto un amore che trascende da ogni cosa, di seguito i tre passaggi che più mi hanno colpito:

Vorrei chiamarti Amore ogni volta che ti vedo
perché è quello il nome che il mio cuore ti ha dato

vorrei baciarti come si legge una poesia
così io voglio amarti, per quella che non sei

Grazie a Giuseppe Lorentini per avermi fatto conoscere la parola "Heimat", quello che di meraviglioso c'è dentro.

"Anime smarrite" di Salvatore Armando Santoro mi ricorda la canzone "I vecchi" di Claudio Baglioni, splendida la similitudine contenuta nella chiusa:

I nostri vecchi
sono come foglie accartocciate
trasportate in una giornata di vento
per le strade del mondo
Simone
 

5/6/2011

Giorno di festa e pagina azzurra festosa. Ne penso questo:
Un benvenuto a Debora Stifani che certamente saprà allietare le nostre belle pagine.
Gabriele Renda -Ministro di Dio-: Mi associo, applaudendo, a questo bel ricordo d'un campione della democrazia.
Enrico Tartagni -Paradiso-: ….il paradiso in un viso. Bellissima.
Antonio Fabi -Il XXXI Maggio- Sembrava persa la speranza ma la saggezza del popolo e la sua indignazione hanno smentito i pronostici pessimistici. Primavera italiana simile a quella che scuote l'Africa e dintorni, uguale negli intenti, diversa (fortunatamente) nei modi d'esprimersi. Molto bene!!
Pasquale Di Meo -Vorrei chiamarti amore ogni volta che ti vedo-: Bella molto questa dichiarazione d'amore. Il romanticismo è morto ? Non nella poesia dove è vivo e vitale.
Tiziana Cocolo -E poi la vita-: Inno alla vita ed al suo scorrere. Molto bella e piaciuta. Complimenti.
Lorenzo Poggi -Visite sacre-: Il racconto poetico d'una visita ad una chiesa, fatto col solito stile personalissimo ed incisivo. Si vede ciò che hai visto.
Carlo Chionne -Murum mustellarumque pugna-: Perle di saggezza dal passato remoto. Sempre apprezzate e godute nella loro bella traduzione.
Marinella Addis -Non succerà più-: Terribile rievocazione di due tragici fatti di cronaca, raccontati con intensa poesia.
Simone Zanette -A Carlo- Vorrei leggerla come un ringraziamento ad un figlio neonato del quale possiamo godere dei suoi versi allegri. Piaciuta.
Giuseppe Lorentini -Die Heimat-: La lingua di Goethe ci regala questo sostantivo denso di significato. E mi sovviene l'Oskar del Tamburo di latta che decide di crescere alla sconfitta del nazismo ma, sulle sue spalle, spunta una grande gobba. Quella del peso sulla coscienza di quel popolo. Heimat ?
Michael Santers -La storia-: Col bello stile di sempre, Michael ci dice della sua visione della storia.
Antonietta Ursitti -Sento-: Bella molto questo invito all'ottimismo. Decisamente brava.
S.A. Santoro -Anime smarrite-: Gli anziani "foglie accartocciate/trasportate in una giornata di vento". Quanto triste questa condizione, quanto tristi chi li abbandona disperdendone il sapere. Sempre gradevolissimo leggerti, caro Armando. Un saluto.
Mari Rosa Cugudda -Dolce madre-: Quanto amore trasudano questi pochi versi. Che miracolo la poesia ! Complimenti.
A tutti una felice domenica, a Lorenzo un grazie. Piero Colonna Romano


Oggi non dico niente, mi limito a ripetere due versi incredibili di Michael Santhers:
"La storia è un segugio di Dio/ si guadagna il pane con la verità".
Lorenzo Poggi
 

Buona domenica
Grazie di cuore Simone per il tuo commento -Dobbiamo lasciarci plasmare,
cullare, modellare come argilla dalla vita il nostro vaso di creta che gira-
i tuoi pensieri sono sempre .come si suol dire "azzeccatissimi "
Grazie Renato Bellin , ho letto con soddisfazione e considerazione il tuo
commento . anche tu sei molto bravo e le tue poesie bel rimate , satiriche ,
parlano e si fanno ascoltare ,mi piacciono molto,
se fossi un'ampolla,"fragile, trasparente, uscir tra la folla...
guardandomi bene intorno"
Grazie Gabbiano sempre affettuoso e bravo .
Saluto Piero Colonna Romano sempre disponibile con i commenti e poesie ,
saluto tutti , in particolar modo il silenzioso e garbato Lorenzo de
Ninis .
Antonia Scaligine

 

4/6/2011
Altra bella pagina azzurra, altre emozioni.
Queste le mie:
Gabriele Renda -La filastrocca degli…spostati-: Stiamo vivendo in un mondo capovolto, grazie al nostro disinteresse per gli avvenimenti che scorrono, grazie alla lugubre filosofia strisciante del "tanto tutto è sempre andato così". Bene la tua ironia, ma quel che accade è conseguenza di duplici interessi che si intrecciano: quelli di un partito a carattere esclusivamente regionale e quelli personali dell' imprenditore che ci governa da troppo tempo. Tra i due c'è voto di scambio.
Temo che durante questa agonia politica ne vedremo ancora delle belle.
Enrico Tartagni -Sotto al planetario-: Scoppiettante d'immagini da fantascienza, decisamente affascinante, ci narra dell'universo e di noi stessi spaesati e privi di risposte al nostro essere.
Luigi Di Francesco -Isacco-: Bella filastrocca dove si narra come da una sfiga colossale possa nascere la comprensione di fondamentali regole della fisica. Piaciuta molto.
Antonio Fabi -Che legnata !-: Plauso al popolo italiano per ciò che ha saputo esprimere col voto.
Quello che è accaduto fa il paio con ciò che sta accadendo nell'Africa del nord e nel medio oriente. Fortunatamente qui a colpi di schede elettorali ma con l'identico significato.
Antonia Scaligine -M'infilo nei pensieri-:Bellissima e dolente. Questo rincorrere dolci ricordi, confrontarli col presente senza speranza, senza allodole che cantano come un tempo. Struggente.
Aurelio Zucchi -In un mattino quando fuori brina-: L' impazienza nell'aspettare il calore di stagioni più favorevoli ci induce ad anticiparle. Riusciranno i nostri eroi…..?
Il Gabbiano -Il sentiero nel bosco-: Con lievi pennellate dipingi una natura ancora incontaminata. Hai la capacità di fare sentire odori e suoni, con questi versi semplici e dolci. Bella.
Maria Rosa Cugudda -Fiumi di lacrime-: Pare il de profundis per la poesia precedente. Ma in effetti dovremmo piangere davanti al degrado. Ma, più che piangere, dovremmo ribellarci. Bella e piaciuta.
A tutti una felice domenica. Al nostro splendido vate un particolare saluto. Piero Colonna Romano
 

4/6/2011

Antonia Scaligine e Piero Colonna Romano
Ben tornata carissima Antonia, ho letto con molto piacere la tua bella e godibile poesia, che mi ha commosso moltissimo e non ha bisogno di essere commentata, perché si commenta da sola. Lo stesso devo dire dell’amico Piero Colonna Romana, per le sue bellissime composizioni poetiche. Siete entrambi bravissimi! Il “ Gabbiano” cerca di raccontare in versi le sue lunghe esperienze di vita del nostro meraviglioso Paese. Vi giungono i miei più cari saluti, unitamente al nostro carissimo prof. Lorenzo.
Il Gabbiano
 

Chiedo perdono ad Antonia Scaligine per aver erroneamente stravolto ieri
parte della bellissima poesia "M'infilo nei pensieri".....infilo il volto
nei pensieri
come la luna nella notte...Complimenti per la profonda leggiadria nel
scrivere con l'anima!!
Renato Bellin
 

Buon fine settimana a Lorenzo e tutti i sitani. Antonietta Ursitti. E un grazie caloroso a Piero Romano Colonna che ha sempre belle parole per me.
Antonietta Ursitti
 

"solo una canzone 2 giugno '11" di Renzo Giordani, mi è piaciuta, è una bella poesia musicabile, interessante il mutamento degli stati d'animi della notte che accompagnano il brano.
"M'infilo nei pensieri" di Antonia Scaligine, ricca di metafore, questa la mia preferita:
E così che .insidiosi
cembali di tempo

Un saluto a tutti
Simone
 

Antonia Scaligine con "M'infilo nei pensieri"....infilo il volto nei
pensieri come il volto nella notte....Complimenti per la profonda leggiadria
nel scrivere con l'anima!!
Renato Bellin
 

3/6/2011

Ancora due belle pagine scritte nell'azzurro, ancora emozioni. Queste:

2 giugno
Chiara Renna -Cucendo la notte ci ritroviamo dispersi-: Benvenuta tra noi. Delicati versi che preludono l'amore. Bello questo "Ancora non è l'amore, ma rassomiglia a un segreto."
Maria Rosaria Teni -Soldato bambino-: Ci racconti, dolentemente, dell'uso che si fa di bambini inermi, per farne assassini. Molto forte questa denuncia.
Gabriele Renda -Figli-: Sembra la risposta alla precedente. Gabriele ci dice dell'amore per i figli, con vero sentimento.
Fata Morgana -Il mio paese-: Ritorno ad un luogo amato dove non tutti desideri si sono realizzati. Bel ritmo, bel disegno. Piaciuta.
Silvio Canapè -Ho atteso Maggio coi suoi fiori-: L'attesa, realizzata, d'un amore e d'un maggio odoroso e fiorito. E con maggio che svanisce, svanisce amore. Bella e romantica.
Lorenzo Poggi -Granelli di polvere-: Inutile la perfezione costruita attorno, inutile quel regalare rose, se nei cassetti restano chiusi i sogni perché deserto è il nostro sentire. Rassegnata, amara e bella. Complimenti.
Carla Conti -Pappagalli verdi-: Terribile questo contrapporre un padre che raccoglie i resti del figlio, con un amoroso altro padre che fa gesto d'affetto nei confronti del suo, prima di andare a fabbricare quegli ordigni che daranno pane al suo e morte e quelli d'altri. Terribile realtà, purtroppo, tutt'ora reale. Applausi per la tua sensibilità e per come sei capace d'esprimerla.
Luigi Di Matteo -Muti clamori cambiano-: Il vivere di tutti i giorni, i desideri, i progetti, immersi in una surreale volontà che ci condiziona e non sappiamo gestire. Atmosfera da ineluttabile tragedia, disegnata con versi intensi e belli.
Il Gabbiano -La riviera del Limoni-: Anche questo è un viaggio proposto dall'agenzia viaggi "Il Gabbiano". Ma qui c'è qualcosa di più: c'è l'identificarsi con quei paesaggi, farli diventare corpo del corpo, memoria dentro memoria. E così renderceli vivi, palpabili, godibili. Bravissimo !

3 giugno
Enrico Tartagni -Cuore guasto-: Già, non si può cantare se il cuore si guasta. Resta quel desiderio di poesia da sentire e comporre.
Luigi Di Francesco -Archimede-: Spassoso racconto di come Archimede arrivò a scoprire la sua famosa legge. E poi dicono che le donne non servono………..
Aurelia Tieghi -Mongolfiera-: Parrebbe metafora della nostra anima, dei nostri sogni. Molto bella. Piaciuta.
Piergino Pedrocco -Poesia vuota-: In punta di dita per scrivere di sé e lasciare ricordo. Probabilmente questa è la vera essenza della poesia.
Pasquale Di Meo -Mi manchi-: E' un po' come la felicità che non consiste nel raggiungerla, bensì appagante è il percorso che si compie per realizzarla. Così il ricordo d'un amore non avuto, canta dentro nostalgicamente.
Renato Bellin -Siamo e sono-: "Dormir in una lacrima" e "dormiamo tutti nella stessa lacrima" sono versi cornice dell'appiattimento di tutti sull'apparire e nel non essere. Tutti omogeneizzati e sperare di trovare identità personale "è grasso che cola". Piaciuta.
Tiziana Cocolo -Il tempo del melograno-: Risorge la natura ed in quelle tenere gemme c'è la speranza del futuro e l'attesa dei suoi frutti. Bella.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -4 novembre-: Davanti al monumento bronzeo, che descrive un episodio della prima guerra mondiale, posto in Binasco, tornano ricordi e, con questi, un sentimento di riconoscenza nei confronti di che perse la vita per questo paese.
Carlo Chionne -Vulpis lupus et simia iudex-: Diciamo che la giustizia è uguale per tutti ? Davvero?
Martina Modesti -Abbandonati-: Sempre la consapevolezza è pesante più d'un sospiro ma rara da realizzarsi. Ed il sole guarda con raccapriccio questa dolente, mai consapevole, umanità.
Antonietta Ursitti -Vedo-: Viaggio, a ritroso, nella memoria di tempi in cui ci nutrivamo di speranze. E nostalgia per quelli nel vivere d'oggi. Molto bella.
Carla Conti -Arpa eolia-: Bellissima. Mi tornano in mente alcuni versi di Poe che dicono: "Son coeur c'est comme un luth suspendu, non que l'on touche il resonne". Fossimo tutti arpe eolie !
Giuseppe Dabalà -Intimità-: Tenerissimo questo disegnare attimi di dolce intimità. Questo tepore che si avverte leggendo ! Particolarmente belli i versi "E la curva dei tuoi occhi/disegna l'arco della mia felicità". Applausi.
Un saluto cordialissimo a tutti. Al magnifico un grazie. Piero Colonna Romano
 

Ho apprezzato molto "Vittime dello stress" di Gabriele Renda, molto simpatica e godibile. Lo vedi che anch'io apprezzo l'umorismo se fatto bene?
Molto bella "Intimità" di Giuseppe Dabalà, in particolare la seguente immagine:
Ti guardo e penso: se tu non fossi mia…

Ma tu sei lì
E la curva dei tuoi occhi
Disegna l’arco della mia felicità

Un saluto a tutti
Con affetto
Simone
 

2/6/2011

Quello che mi dà più fastidio nel commento di Gus è l’essere accusato di “genuina ingenuità”. E’ come dire “può dire quello che vuole, tanto non capisce niente”. “Non si è accorto nemmeno della martellante campagna estremamente pubblicizzata dalle reti pubbliche e private contro il Signor B.”. Il signor Gus si dimentica, quando gli conviene, che il 60% degli italiani non legge giornali e che le loro informazioni politiche sono ricavate dai telegiornali. Certo giornali come Repubblica, comici come Benigni e Crozza, le trasmissioni di Santoro e Floris e Report e la Dandini cercano di dire la verità ma chi li vede se non un pubblico già di sinistra? Secondo Gus diffondono insieme ai politici dell’opposizione, contropanzane, secondo me no. E’ tutto qui. Non mi sento un ingenuo. “Le sfide son tante e tutte difficili. Non è più tempo di clown e magnaccia”.
Invito Gus a riflettere su quest’altra mia poesia: Non mi sentirai mai dire/sono tutti uguali./Non mi vedrai mai fare/d'ogni erba un fascio./Non mi sentirai mai giustificare/misfatti./So distinguere il grano dal loglio/e strappare la gramigna dal prato./ Solo la mano impotente/che ha perso la speranza/s'affida al tutto o niente./Solo chi ha coscienza pelosa/spera che anche gli altri/siano come lui./Insieme si complimentano/a vicenda dello sfascio/provocato.
Tanti cari saluti signor Gus e la ringrazio per l’apprezzamento formale alla qualità dei miei versi.
Lorenzo Poggi


Caro Simone apprezzo molto i tuoi aforismi che sono pillole di saggezza, ma un pò di umorismo non guasta mai, di questi tempi in cui, ammettilo, si ride poco anche per colpa di questo regime che ti toglie l'aria...e allora prendila così...
Ringrazio di cuore Lorenzo, Piero, Giuseppe, Sandra e Cristina per i graditi commenti alle mie "composizioni".
Un caro saluto a tutti da Gabriele in primis al Prof.Lorenzo.


Un benvenuto a Chiara Renna che esordisce sul nostro sito con una bella poesia evocativa, "Cucendo la notte ci ritroviamo dispersi".
Simone

 

1/6/2011

Per rispondere al caro Giuseppe:
E' vero che si può fare anche poesia satirica o di cronaca, però ho notato che da un po' di tempo, specie negli ultimi tempi ce ne sono un po' troppo di queste poesie sulla nostra pagina.. E' un mio parere personale.. Scrivere è raccontare, ma sarebbe meglio raccontare di più usando il linguaggio dell'anima, ben venga poi anche qualche poesia di satira o di cronaca.. Non me ne vogliate.. E' una mia opinione..
Saluti
Simone
 

Lorenzo Poggi "29 e 30 maggio"  Chi cavalca tigri / come ombre cinesi / a spaventar bambini / solo ora s'accorge / di cavalcare somari ... Il re era nudo / ma nessuno parlava. / L'incanto è finito. / Chi vende panzane /non trova clienti /   .... A parte le immagini poeticamente più che accettabili ti rispondo : Magari! dove non posso essere d'accordo e sulla tua affermazione :   " l'abbrutimento è passato". E ripeto volesse Iddio! Credi proprio che "Chi vende panzane / non trova clienti (otto milioni di voti personali e vedremo alla prossima tornata) .Mi ricordi De Filippo, il grande Eduardo, che nella sua "Napoli milionaria" dopo la fine della guerra e la caduta del Fascismo disse "E' passata a nuttata". Solo pochi anni dopo dovette cambiare la frase con "Ada passà a nuttata"!  Poi dici "ma nessuno parlava" come e la Repubblica di De Benedetti il milionario che paga le tasse in Svizzera, e il Fatto quotidiano, e L'Unità e la Dandini e Celentano e Benigni, e Crozza e Floris e Santoro e Gard Lerner e Fini e Casini e Bersani e Di Pietro e Vendola e Grillo? e Napolitano, nessuno parlava, nessuno vendeva contropanzane? ma dove hai vissuto.  E chi saranno questi altri : un magistrato e un avvocato a Milano e Napoli quali esperienze hanno per governare due metropoli. Gli faranno fare quello che vogliono. La verità caro Lorenzo che lo scuotimento non c'è stato e in questo paese di voltagabbana non ci sarà mai . Salvo un miracolo rivoluzionario che svegli il "popol morto" di carducciana memoria. Credimi non è con questi petulanti uomini che passerà la nottata.

Comunque il brano è sagace e scritto bene.Per cui ti faccio i miei complimenti anche per la sua genuina ingenuità.

Gus


di cavalcare somari
per bambini cresciuti.

Il re era nudo ,
ma nessuno parlava.
L'incanto è finito.
Chi vende panzane
non trova clienti.
Le sfide son tante
e tutte difficili.
Non è più tempo
di clown e magnaccia.
Lorenzo Poggi

 

Ringrazio Piero Colonna Romano, sempre disponibile a commentare con bravura
e grande sensibilità.
Mi dispiace molto per Simone che non ha gradito la pagina odierna.
Ma i poeti, non credo siano obbligati a scrivere sempre con il linguaggio
dell’anima. Talvolta possono dimostrare di saper usare l’ironia o la satira,
o esprimere la loro soddisfazione, in versi forse non propriamente “poetici”
ma adeguati agli avvenimenti.
Dopo tutto, caro Simone, non siamo in lista per il Nobel.
Con simpatia.
Un saluto a tutti ed in particolare al Maestro.
Giuseppe Dabalà
 

Vibrante di soddisfazione, per i risultati delle ultime amministrative, l'odierna pagina azzurra. Poesia è anche questo: accusa, esaltazione, soddisfazione, speranza. Moti dell'anima sempre. Questi i miei:
Antonio Teni -Eldorado-: E' quello che perderemo perchè stiamo, giorno dopo giorno, demolendolo masochisticamente. Con belle immagini (difficile citare un verso, dovrei ricopiarla interamente) Antonio ci ammonisce di ciò. Complimenti
Antonio Fabi -Amministrative 2011-: E' da lungo tempo che è iniziata la putrefazione. Fortunatamente, quando i miasmi sono divenuti insopportabili, il popolo (che rammentiamo sovrano) ha deciso che è giunta l'ora di derattizzare.
Fabio Sangiorgio -Se non ti avessi amato-: L'inutilità dell'esistenza, se priva di traguardi d'amore. Delizioso il verso "a spingere il giro della luna". Piaciuta molto.
Luigi Di Francesco -Io non li capisco-: Palazzeschi, su tutti, ha giocato con le parole. Sei in buona compagnia. Piaciuta.
Guido Trinci -Granelli di una Clessidra-: Bella la similitudine tra granelli di clessidra e ricordi. Bello quel reinventarli per riviverli. Piaciuta.
Maddalena Gatto -Le fantasie più rare-: Tempo fa definii la parola "arma micidiale". La poesia, la tua, la vostra, la rende balsamo per l'anima. Molto bella. Brava.
Pasquale Di Meo -I tuoi occhi- Ed ecco la prova provata di quanto detto sopra. Anche questa piaciuta molto.
Lorenzo Poggi -19 e 30 maggio 2011-: Urlo liberatorio, col solito stile asciutto ed incisivo. Sì, è passata l'epoca di clown e magnaccia. Ma ricordiamo sempre "La peste" di Camus. Concordo con tutto.
Carla Conti -Ero forse io-: Ci racconti del bimbo che dovrebbe esserci in ciascuno di noi. Quello ci farebbe superare le avversità lievemente, quello ci consentirebbe di guardare alla vita con un sorriso, con ottimismo, con amore, con curiosità. Ma non tutti hanno piccoli piedi. Sempre piacevole leggerti. Brava molto.
Giuseppe Dabalà -Son tornate le scope a volare-: Applausi. Sì, finalmente ci siamo svegliati da un incubo. Porrei, però, molta attenzione a dove scopare quell'immondizia. Se possibile, non sotto un tappeto. Piaciuta.
Sandra Greggio -Petalo di vita-: Ti auguro che l'ultimo resti positivo. Belli ed intensamente poetici i primi quattro versi. Applausi.
A tutti un caro saluto. A Lorenzo un sentito grazie. Piero Colonna Romano
 

Una "profezia poetica" immediata e che fa riflettere quella di Maria Rosa Cugudda, che insieme a Sandra Greggio e Fabio Sangiorgio alzano un po' la qualità della pagina odierna, che non mi è piaciuta molto a dir la verità, oggi trovo, più di altre volte che ci siano poesie che non hanno il linguaggio della poesia e cioè quello dell'anima.
Un caro saluto a tutti compreso il nostro Vate Lorenzo
Simone
 

31/5/2011

Termina maggio e pagina azzurra sempre più ricca di fiori. E questo il loro profumo:
Luigi Di Matteo -C'è un vecchio casamento in un sobborgo-: Benvenuto Luigi. Bella questa poesia che descrive, a fosche tinte, la periferia d'un paese. E la nostra periferia, forse.
Giuseppe Dabalà -Cantavamo "O bella ciao"-: Vorrei leggerla come metafora della libertà. Ci sta tutta. Lo scorso weekend ce ne ha portato il profumo. Bella e sentita molto.
Gabriele Renda -Bat-Letizia-. Le bugie hanno le gambe corte, come si sa. Purtroppo i tempi, tra un elezione e l'altra, sono lunghissimi ed i danni difficilmente rimediabili.
Giuseppe Stracuzzi -La pioggia-: Galeotta la pioggia ! Mi tornano in mente le parole d'una antica canzone che parlava di pioggia, ruffiana d'un incontro. Bella.
Enrico Tartagni -Il rettile 3. La vendetta-: E' probabile ch'io abbia "toppato" nel commento al precedente rettile. Qui siamo in Star Gate, salto nell'antimateria e nel tempo. Ritorno alla nascita. O, forse l'ispirazione l'ha data "Il verme conquistatore" di Poe ? Belli i versi "la femmina/l'esplorò/perpetuò/le sbattezzate specie", ma ci racconti qualcosa di più ?
Luigi De Francesco -Il figlio di Marte-: Marte, dio della guerra, fu di prolifica prole. Dovunque ne subiamo la presenza. Belli i versi con i quali ne descrivi gli esiti, ad esempio "La morte è un fiore di serra/un giardino è la terra" Complimenti, piaciuta molto.
Lorenzo Poggi -Il bersaglio-: Si, caro Lorenzo, se ritrovassimo la strada della morale "Solo dopo,/nel fondo degli occhi,/lenzuola di lavanda/saranno stese al sole." Applausi, bravissimo.
Carla Conti -Ombre cinesi inverse-: Pare un connubio tra "L'ultimo imperatore" ed i boat peoples. Bellissime immagini risaltano da ogni verso, come un dipinto, come le belle immagini di Bertolucci o di un documentario sull'oriente. Piaciuta molto.
Maria Rosa Cugudda -Bimbi di Haiti-: Applausi. Poche pennellate per dirci tutto il dolore d'un paese infelice, dove non c'è speranza per i più deboli, nell'indifferenza mondiale.
Euro Della Sala -L'aquilone-: Deliziosa similitudine: un aquilone, una donna. Bello quel descriverne le evoluzioni. Forse c'è un filo di troppo. Piaciuta molto.
A tutti un augurio perché giugno porti serenità. E ferie. A Lorenzo un ringraziamento. Piero Colonna Romano


Ho saputo solo ora della scomparsa di Marcello...non riuscivo più a contattarlo ed ero preoccupata....
sono sconvolta...ora non ho parole....solo un dolore grandissimo....
Stefania Stravato
 

30/5/2011

Ringrazio Piero Colonna Romano per i graditissimi commenti, che specchiano mirabilmente i pensieri di ciascuno.

Io dopo aver letto la bella pagina azzurra manifesto il mio gradimento per tutte le poesie. Ne cito alcune:

“Pace senz’argini” Antonio Teni. C’è un sentimento profondo per la natura “Oh, maggio odoroso! /Di boschi e giorni fioriti /sul davanzale dei sogni!”

“Un altro amore” Sandra Greggio. Mi piace sottolineare la riflessione “esiste un amore diverso… è il vero ed autentico amore”.

“Il rettile 2” Enrico Tartagni. Metafore ed espressioni molto belle. La fine è stupenda “a ripopolare di se stesso / l'angoscia di inevitabili evoluzioni. Molto piaciuta.

“Teatro dell’opera ancora” Lorenzo Poggi. La vita è un teatro coi “riflessi scintillanti di diademi e rubini” , c’é la malinconia nel rimpianto della giovinezza. Adesso il palco è deserto“.

“Punto d’arrivo„ Piero Colonna Romano. Anche qui molta malinconia…c’è voglia d’infinito “E cerco il cielo/ e cerco il mare /dove la mente /possa annegare.

“Tracce di storia” Il Gabbiano. Un paesaggio che invita ad una incantevole vacanza.

Cari saluti a tutti, grazie a Lorenzo.
Giuseppe Stracuzzi
 

Frizzante pagina azzurra oggi. Sentimenti, emozioni, analisi, accuse, tutto quanto anime poetiche possono esprimere. E questo il mio sentire:
Carla Conti -Dellafilosofiadellamore- Ardua esegesi. Non è ben chiaro dove voglia parare Carla, con questa sua criptica poesia. Metafore, similitudini ed iperbole si intrecciano e suoni e colori ne derivano. E Platone si rotola nel sacello e la statuetta sopra il comodino applaude. Per capire meglio chiedo tris. Per concludere: spettacolarmente brava.
Antonio Teni -Pace senz'argini-: Ballata del maggio e del desiderio di libertà negata. Bellissime pennellate di un pittore figurativo che sa cogliere il sentimento che c'è nella natura e racconta, magistralmente, il proprio sentire. Mi ha incantato.
Michael Santhers -Epitaffio 109- Il riferimento, nel ritmo e nel senso, è sempre "L'antologia di Spoo River". Il fluido italiano ci fa fare pace con la poesia e versi quali "…mentre i bulbi/in viaggio inverso scoperchiavano la terra" di questa ne esaltano il valore. Complimenti sempre più convinti.
Sandra Greggio -Un altro amore-: Pare una risposta alla Carla Conti di oggi. Mutatis mutandis, qui si racconta di quanto bello è….non illudersi. Traduzione erotica de "La volpe e l'uva" ? Scherzi a parte, poesia apprezzabilissima. Brava Sandra.
Gabriele Renda -L'urlo di Gaia-: Hai ragione Gabriele, noi siamo artefici del nostro destino e così abbiamo reso possibile tutto quanto tu hai descritto. E' ora di guardarci dentro e di cambiare.
Giuseppe Stracuzzi -Diamoci del tu-: E cominciamo a renderci conto che il DNA che ci permea e crea è identico in ogni essere umano, qualsiasi sia il colore della pelle. Si, diamoci del tu. Piaciuta molto.
Enrico Tartagni -Il rettile 2-: Il rettile quale metafora del genere umano, così tutto è chiaro in questa fantascientifica descrizione.
Lorenzo Poggi -Teatro dell'opera ancora-: Il vuoto d'un teatro vuoto. Volteggiano ancora ricordi di tutto ciò che dentro vi si è svolto. Siete mai entrati nel silenzio d'un vecchio teatro vuoto e abbandonato ? Ecco, Lorenzo, ce lo ha mostrato così come è. Bravissimo.
Il Gabbiano -Tracce di storia-: Ma allora lo fai apposta ! Le mie amate Cinque Terre, il mio sogno costante, i miei ricordi, le mie letture. C'è tutto questo nella tua descrizione. Un grazie per avermi consentito questo tuffo nel passato.
A tutti il saluto più cordiale. Un particolare saluto al nostro Lorenzo. Piero Colonna Romano
 

29/5/2011

Domenica azzurra e festiva pagina. Sento questo:
Lorenzo Poggi -La sfida-: A viso aperto, una scommessa per saggiarsi, vincere ed attendere di veder passare, galleggiando su di un fiume, le salme degli scofitti. In una notte che brilla di fuochi fatui. Bella molto per l'ambientazione e per l'incisività dei versi.
S.A. Santoro -Simulando fedeltà-: Lehar: "è curioso le donne studiar, son dell'uomo la disperazion….." Ma concludeva: …donne, donne eterni dei. Ma, caro Armando, ti sei mai accorto che le donne sono in numero doppio rispetto agli uomini ? Ce ne sono dovunque….
Michael Santhers -Epitaffio 108 L'anarchico-: Diverso dagli altri, con umorismo, condanna e mostra, spaziando dalla chirurgia plastica, agli scandali economici della sanità, all'attentato dell'11 settembre, questi nostri infelici tempi. Bellissima l'immagine data dal verso "si dilaniò candelotto la croce".
Carla Conti -Fiore di loto-: Applausi e richiesta di bis per questo poetare erotismo. Da censura i versi "hai disfatto/il mio delta/con l'omega/infuocata/ a trasalirne/il volume. Magistrale.
Renzo Montagnoli -Danza di primavera-: Bello molto questo inno alla primavera. Se ne sentono i profumi.
Carlo Chionne -Capellae cum barba-: Fedro attualizzato. Tutti uguali esteriormente ma di diverso valore e potere, in effetti. Sempre opportuna una…ripassatina.
Aurelio Zucchi -Accade, così-: Rifugiarsi nei sogni ed ignorare "della tramontana lo schiaffo" e, forse, l'ordine delle cose. Almeno mi pare.
Sandra Greggio -Il cielo reclama-: Rutilante di colori, con poetiche immagini narra di sentimenti di dolore, di indignazione e d'amore. Vasta gamma, per approdare alla serenità.
Gabriele Renda -Il vento-: Sempre attento a ciò che accade in Italia e nel resto del mondo, Gabriele grida la sua indignazione e la sua speranza.. E con lui concordo.
Rosalia Dematteis -Il tuo piede-: Similitudine efficacissima, per esprimere il dolore che deriva dal comportamento di chi dovrebbe dare protezione, come quelle foglie la danno alle formiche.
Capacità di sintesi notevole. Brava molto.
Giuseppe Stracuzzi -Il sole canta-: Belli i versi "centellinando gocce/di colori/come l'arcobaleno.." Bell'acquerello poetico.
Carla Leonardi -sogno-: Dolcissimo desiderio di madre. Piaciuta molto.
Maria Rosa Cugudda -Anniversario-: Tristissimo anniversario col conforto (e la speranza) d'una primavera tornata. Bella.
A tutti i sitani un caro saluto. Al nostro vate un ringraziamento. Piero Colonna Romano
 

28/5/2011

“Volteggiando” Lorenzo Poggi. Bella immagini, gli ultimi versi mostrano la caducità del tempo dove gli spazi non contano “tutto rivive ogni momento.”
“Il buio sui cuscini” Salvatore Armando Santoro. Versi intensi di delusione “non sei fedele e già cinicamente /prometti affetto…”
“Formiche” Carla Conti. Le formiche, coi loro moti ordinati e decisi a portare a compimento il loro compito, sono una meraviglia della natura…purtroppo a volte l’incoscienza e la stupidità conducono a disturbare l’armonia e l’ordine che esse conducono.
“Epidosi” Alessia Sanna. Tutta la poesia è un’ondata di indignazione e di rabbia.
“Imbeccata delle stelle” Simone Zanette. Il tempo e le riflessioni conducono a vedere più distintamente quando “un capello spuma in bianco”
“L’alieno” Renda Gabriele. Uno sguardo dall’alto a vicende umane. Belle strofette, si lasciano leggere con piacere.
“Donne nuove” Rosalia Dematteis. La metà oppressa nel cielo di certi paesi si sveglia. Molto bella e attuale.
“Spiagge infuocate dal sole” Il gabbiano. Una poesia ricca di colori.
Fiaba & Fiabe” Piero Colonna Romano. Una dolce favola di stelle. Mi piace la chiusa: “Risposta sarà alfin chiara /vedrai dove alligna l'amore. /Non certo nel cielo mia cara /ma solo e soltanto nel cuore.”
Cari saluti a tutti
Grazie Lorenzo per la squisita ospitalità.
Giuseppe Stracuzzi

Guardo indietro e scopro altra bella pagina azzurra da gustare. E questo mi fa sentire:

27 maggio
Rosalia Dematteis -Fiocchi di luna-: Benvenuta nell'azzurro con questo pregevole esordio. E quanta poesia in quei fiocchi di luna !
Gabriele Renda -Pedofili….- Grida indignazione questa composizione e, purtroppo, quel che la cronaca ci racconta è nient'altro che la punta d'un iceberg.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Mea gens: Il Ticino-: Bellissimi questi ricordi d'un tempo perso nel tempo, come quadro di pittura '800. Quanta nostalgica poesia in ogni immagine, quanto affetto ! Piaciuta molto.
Lorenzo Poggi -Caducità-: Due strofe dense di riflessioni sull'effimero dell'esistere. Versi incisivi, tagli di Fontana, oltre i quali cercarci.
Michele Cristiano Aulicino -Agosto-: Caldissimo viaggio. Amore che prosegue dopo l'amore, ma quanto ne è valsa la pena !
Cristina Bove -Memorie dal futuro-: E' un guardarsi dentro, è un cercarsi nel passato e udirlo come mormorio. E, dopo, la consapevolezza delle illusioni con quel "a guardare pulviscoli incolori/credersi arcobaleno". Applausi.
Carlo Chionne -Canes ad Nilum-: Altra perla di saggezza che ci viene dalla notte dei tempi.
Guido Trinci -Scrivere di te-: Convincente dichiarazione d'amore. Cederà ?
Carla Conti -Gran brutta razza-: Già, brutta e pericolosa razza. I poeti vedono ciò che altri non possono vedere. Sentono ciò che altri sono incapaci di sentire. Soffrono sofferenze ignote a tutti. E disturbano, col loro lucido candore, quanto disturbano !
Semplicemente splendida la chiusa. Applausi.
A tutti un caro saluto. Al nostro prezioso Lorenzo un grazie ed un incitamento a proseguire su questa ardua strada. Piero Colonna Romano
 

Due pagine azzurre (bellissime come sempre) a recuperare tempo perduto. Così le ho sentite:

28 maggio
Lorenzo Poggi -Volteggiando-: Lorenzo esprime, con stile personalissimo, poesia. Anche con questa ci regala splendide immagini (quel "Ci sono origami dipinti di cielo", bellissimo verso!) e ci induce a riflettere. Bravissimo.
S. A. Santoro -Il buio sui cuscini-: Secondo tua tradizione, ci regali un altro bel sonetto. E per ciò che ci dici credo di poter ricorrere ad un antico adagio che recita : chi non ci vuole non ci merita.
Michael Santhers -L'avaro-: De profundis per un avaro. Preciso l'inseguirsi delle parole, piacevole da leggersi.
Guido Trinci -Carne-: e, per contrasto, "ella sen va sentendosi laudare….". Ma qui (ma anche là credo) c'è l'inconsapevolezza della propria bellezza ed i guasti che questa può provocare. Mi sorge un dubbio: inconsapevolezza ?
Carla Conti -Formiche-: Talvolta la crudeltà che c'è nell'innocenza lascia stupiti.
Alessia Sanna -Episodi-: Minaccia da prendere in seria considerazione, da parte del destinatario. Ne ho percepito la rabbia.
Simone Zanette -Imbeccata dalle stelle-: Disegnarsi un immagine ed attenderne la concretizzazione, fino all'imbiancare dei capelli. Con rassegnazione. Bella e piaciuta.
Gabriele Renda -L'alieno-: Serie di quadretti dell'epoca in cui viviamo. Ed il nostro sentire, la nostra coscienza ci rende, appunto, alieni. Piaciuta molto.
Rosalia Dematteis -Donne nuove-: Rapide pennellate per dirci della condizione della donna. Bella e piaciuta.
Il Gabbiano -Spiagge infuocate dal sole-: E' quasi tempo di ferie ed il nostro bravo agente di viaggio ci propone fughe nella splendida natura italiana. Viaggi sempre piacevoli questi della mente.
Maria Rosa Cugudda -Classe multietnica-: Omaggio ad amici avuti. Omaggio all'eguaglianza.

26 maggio
Maurizio Trapasso -I tuoi occhi-: Benvenuto nell'azzurro Maurizio. Esordio con una bella ed intensa dichiarazione d'amore.
Giuseppe Dabalà -Permalosità-: Bella e spiritosa autoanalisi. Magari fosse di tutti il farla !
Gabriele Renda -Soap opera (un nemico è per sempre): Con caustico umorismo Gabriele ci narra quel che accade oggi.
Lorenzo Poggi -Oggi non chiedono aiuto-: Rumore e confusione pieni di nulla. Gente che parla con vuote parole e gente che ascolta non recependo messaggi. Menti annebbiate e tutto caotico. Sempre personalissimi i tuoi versi, sempre riconoscibili queste intense poesie. E sempre bravo.
Michele Cristiano Aulicino -Kamikaze-: Timori e tremori esistenziali espressi con bei versi.
Maristella Angeli -Afferrando attimi-: Bellissimi i versi d'attacco. E quei "sogni mescolati ai colori del vento" sono pura poesia. Complimenti vivissimi.
Cristina Bove -Figlie della solitudine-: Questo passare del tempo, dall'infanzia alla maturità, ricordando epoche dense di speranze, con rimpianto. E sentirsi, poi, soli. Applausi.
Guido Trinci -Io potrei anche scriverti un Poesia-: Bellissima ed intensa. Particolarmente piaciuti i versi "le parole sarebbero pioggia/nell'armonia dei tuoi gesti".
Carl Conti -Il Disinganno-: Che dire ? Erotismo, disillusione, vendetta. Tutto in poche, essenziali, parole. Se poesia è sintesi questa è poesia. Bravissima.
Maria Rosa Cugudda -Anima vagante-: I primi tre versi e gli ultimi tre fanno da cornice all'analisi di un'innamorata. Bella davvero,
Sandra Greggio -Messaggero-: Veramente delizioso il raccontare la contesa tra messaggeri. E, per quanto riguarda la risposta, auguri. Brava Sandra.

A tutti il più cordiale dei saluti. A Lorenzo il doveroso ringraziamento. Piero Colonna Romano


Leggendo le poesie di oggi colpiscono Volteggiando, Imbeccata dalle stelle e Donne nuove.
Volteggiando di Lorenzo Poggi esprime la capacità eternatrice di un tempo soprannaturale incurante degli spazi reali. Imbeccata dalle stelle di Simone Zanette è una commovente visione divina della donna, icona che il poeta attende all'ombra di Cattedrali, una sorta di nuova donna-angelo. Donne nuove di Rosalia Dematteis coglie il coraggio delle donne oggi, pur ferite sfidano il dolore e la mancanza d'amore (arsure di soli). Antonietta Ursitti.
 

27/5/2011

Oggi poco tempo e quindi poche note su poche poesie.
- Rosalia Dematteis "Fiocchi di luna": benvenuta nel sito di poetare tu che prosegui a ricamare fiocchi di luna!
- Giuseppe Gianpaolo Casarini "Mea gens : Il Ticino": Grandiosa rappresentazione di vite vissute d'altri tempi. Ricordi di fanciullezza, lavori duri sulle sponde del Ticino.
- Cristina "Memorie dal futuro": "scriverò forse le mie cifre/in braille/così che nottetempo/fossero luci da sfiorare piano".
- Carla Conti "Gran brutta razza": Gran brutta razza i poeti "Quando il carcere/pullula di poeti/le sbarre fioriscono" Ma fanno pure miracoli i poeti come "andare in carcere/ed essere così liberi/da acuire il senso di/oppressione/delle guardie/fino a che il capo-guardia/di nascosto/stacca una rosa dalle sbarre/e te la porge con un inchino".
Un saluto.
Lorenzo Poggi
 

26/5/2011

Oggi piatto ricco!
- Dabalà “Permalosità”:  Sembra di guardarsi allo specchio vedendoci dentro un altro. Spiritosissima satira degli argomenti usuali per bollare chi è di sinistra.

- Gabriele “Soap opera (un nemico è per sempre!)”: Gabriele sei forte! “In questo mondo da…paura/un nemico va sempre bene/puoi sfruttarlo finchè dura/o puoi spararlo se conviene”.

- Gus “Buio”: condivido pienamente! Un piccolo dubbio: non sarebbe il caso di capovolgere il senso dell’ultima strofa e cioè “Fino a quando l’uomo si crederà divino continuerà ad uccidere il suo prossimo”. 

- Michele Cristiano “Kamikaze”: a volte, rispondere al telefono, è una roulette russa ed ogni squillo un potenziale kamikaze. Caro Michele ci siamo passati tutti.

- Simone “Di tutt’un’esistenza l’amore e la poesia del momento sono gli unici tempi che viviamo davvero”. Continua Simone con i suoi incredibilmente saggi aforismi.

- Maristella “Afferrando attimi”: pensieri frantumati come ali di farfalla, un sogno miscelato ai colori del vento, andare vagando tra attimi di ieri e barlumi di futuro e intanto sfuggire al presente. Se non è poesia questa!

- Cristina “Figlie della solitudine”: comincia con fuochi d’artificio oggi Cristina. Continua, per esempio, con “i santi tutti videro...un gesucristo e la sua croce d'ebano/farsi amico e riparo/occhi di salvia splendens nel giardino /alle piccole api di preghiere /calici di una stilla di liquore”.
Chiude con le bambine di tutto il mondo che “adesso sono qui dentro di me ad imparare l’arte di invecchiare”. Che dire? Nulla. C’è solo da fermarsi e ammirare.

- Sandra “Messaggero”: d’amore. Divertentissima scena tra due, tre cupidi vestiti da baci col piccoletto che la fa in barba a tutti e per primo raggiunge la bocca amata. <Questo è un assaggio! Che ne dici? Che messaggio porto alla mia padrona?>

Un saluto c’è sempre e per tutti. A Lorenzo non dico niente; già lo sa.
Lorenzo Poggi

 

25/5/2011

Oggi mi diletto di alcuni excipit davvero notevoli.
Ida

"Una persona che sa amare sarà amata da tutti
a tutti i costi, con tutti i suoi errori, perchè nei suoi
occhi brilla una luce diversa dal buio della falsità."
Come è vera questa considerazione! e solo chi è poeta riesce a comprenderne la grandezza.
Aurelia
 "all’ombra di foglie accorate
cadute lentamente
riverse di schiena
corolle consumate nel colore
-umile sobbalzo la rugiada-"
Quel "sobbalzo di rugiada" è una meraviglia!
Gabriele
"E poi stupro legalizzato
altrimenti che libertà è
ancora furto e abigeato
e violenza…in trentatré."
E già, tutto è diventato legittimo, violenza menzogna e ladrocinio e c'è chi osanna.
Lorenzo
"Con i piedi nella terra molle
e la testa ad inseguir le stelle
mi sono perso
in sentieri senza uscita.
/ Riguadagnare sassi
e arrampicarsi senza strada
verso il cielo
non è più tempo."
Riflessione e sconcerto, ma anche tentativo di scalare il tempo, piegarlo alla poesia.
Simone
"La felicità è la scelta più faticosa, a volte non basta una vita per avere la volontà e il coraggio d’intraprenderla."
Non c'è bisogno di aggiungere altro. La felicità è tutte le vite.
Giuseppe
"n questa bella patria di venduti
di vergogna e di abusi,
perché l’insetto illecito
che succhia il sangue ovunque
partorisce i vermi
sulle mele più dolci… "
Quando nemmeno chi viene succhiato si accorge della cannuccia infissa, allora non resta che sperare negli antiscrittogamici...
Il Gabbiano
"Con la testa sul cuscino,
Svegliati amore!
E' mattino,
Quella notte
Era nato un nuovo fiore
Una rosa di maggio."
Sono versi per sognare di romantiche vie, di sentieri nuovi e fioriti, dove le parole siano soltanto di poesia.

Grazie di tutti i commenti benevoli alle mie poesie.
Un abbraccio carissimo al Magnifico.
cristina

24/5/2011

ringrazio per i commenti Sandra Greggio Piero Colonna Romano Lorenzo Poggi
le loro parole sono d'aiuto e stimolo.Ringrazio il nostro vate che tanto ci
dona con il suo meraviglioso lavoro.silvio canapè
 

Ai poeti- Antonia Scaligine, Lorenzo Poggi, Giuseppe Stracuzzi e Piero Colonna Romano Il Gabbiano, ringrazia con animo commosso, i bravissimi poeti, sopra elencati, per i loro bellissimi commenti alla “ Poesia “ Maggio in fiore” Un caro saluto estensibile al nostro caro regista, prof. Lorenzo, che ci permette di scrivere sul suo bellissimo “ Sito Poetare” Il Gabbiano.
 

Tante voci salgono oggi dalla pagina azzurra.
- Corrado Ferrarese “Lo slogan del momento è flessibilità”: Molto bello l’attacco. Molto triste la conclusione.
- Giuseppe “Perché produci amore”: se sei solo esca di buona qualità per noi che abbocchiamo?
- Maria Rosaria “Mentre il volo di aquiloni”: si staglia nell’azzurro del cielo e la primavera è in festa io piango perché “nessun giorno, mai,/dissolverà il dolore antico/di una vita destinata a perdersi/nel cuore di una notte/orfana di stelle”.
- Salvatore Armando “Amore per foga”: Sonetto da antologia. Ma queste donne chi le capisce?
- Gabriele “Natio borgo”: canto d’amore e di struggente malinconia per il borgo natio lasciato  per un piatto di grano.
- Enrico “Un amore di un mattino...”: è perché ti amo di inverosimile passione che ... nel finale la sorpresa.
- Cristina “e e e e e”: “pagare istanti di piacere millenni di dolore” e ogni volta morire per ricominciare.
- Michela “Domenica di riflessione”: Beh proprio un bel programmino! Soprattutto alla fine.
- Piero “Mirò”: con la magica cadenza degli endecasillabi Piero ci racconta la sua avventura. Ma quanto deve a quella fanciulla di rossi capelli ed esile vita! 
Un saluto caro a tutti i sitani. A Lorenzo dico solo che l’ovile è sempre più ricco.
Lorenzo Poggi

 

23/5/2011

Bella sempre più questa pagina che questo mi ha detto:
Simone Zanette -11/03/2011-: Un turbinio d'immagini, da ricordi recenti. Concluse da un'onda nera.
Nicole Marchesin -Ho sentito quadri-: Sindrome di Stendhal davanti ad un'immagine che colpisce come un pugno nello stomaco. Molto ben espresso quell'effetto.
Giuseppe Stracuzzi -A questi tempi-: L'arma totale e unica, per sconfiggere il male che ci circonda è l'amore. "Armiamoci di missili d'amore" è l'invito che Giuseppe, con questa bella poesia, ci rivolge.
Antonietta Ursitti -E' tornato il sole-: Bella. La leggo come metafora della luce che c'è nell'intelletto. Luce che può sciogliere ombre, sconfiggere oscurità.
Renato Bellin -Carezze di lacrime-: Potenza dell'amore (del desiderio ?) ! Dal vivere in fulgidi lampi ad un lamentoso uggiolio. Piaciuta.
Gabriele Renda -Affluent society-: Lo spreco che c'è nella nostra società consumistica e la fame dei paesi sottosviluppati. Bello questo grido contro l'ingiustizia e l'edonismo imperante.
Enrico Tartagni -Non ho sonno-:Coinvolgente questa riflessione sulla notte, sul sonno che genera incubi ed il timore che questi possano prevalere sui sogni. Molto bella.
Lorenzo Poggi -Magie-: Impenetrabilità della memoria quando contiene rimorsi che non ti consentono di guardare avanti. Incisiva e dolente. Bella.
Michele Cristiano Aulicino -Giovinezza-: Capovolti titolo e primo verso della precedente poesia, questa è invocazione alla giovinezza, perché permanga oltre l'attuale suo inutile esserci. E sarebbe sì bella ciliegina ! Dorian Grey, Dorian Grey…
Simone Magli -Solo aquiloni nel cielo di domani-: Chissà perché mi è tornato in mente il finale del film "Miracolo a Milano" dove i personaggi volavano, in cima a scope, verso un mondo dove "buon giorno vuol dire buon giorno". E' la tua e la nostra aspirazione. Bella.
Cristina Bove -la vera sorpresa è il tempo-: "in tutto questo immenso trattenere" è la sintesi d'un ripercorrere ricordi ed emozioni, tanto negative da "chiudere la porta all'alba".Esistenziali drammi ne scaturiscono come sorgente di fiume e la vera sorpresa è che questo continui a scorrere.
Maria Rosa Cugudda -Albero indifeso-: La criminale attività dell'uomo che distrugge la natura. Eppure questa ha la forza di rinascere e donare nuova vita. Bella.
A tutti un caro saluto. E sempre un ringraziamento al nostro Lorenzo. Piero Colonna Romano
 

Mi capita, di rado, di avere il tempo per affacciarmi sul bel sito del Prof. De Ninis. Impegni di famiglia, letture per recensioni e anche la cura del mio sito Arteinsieme mi impediscono di fatto di avere quell'assiduità che "Poetare" merita. Mi scuso, pertanto, se non ci sono miei commenti alle numerose e, sovente, valide liriche presentate di giorno in giorno. Ringrazio, peraltro, chi mi presta attenzione ed esprime giudizi sulle mie sempre più rare poesie.
Renzo Montagnoli
 

22/5/2011

Silvio Canapè: sento la musicalità di questa pioggia. Quanta dolcezza nelle tue immagini! Bellissima! Antonia Scaligine: “dove si dondola oggi, l’ultimo verso?”. In un’amaca, Antonia, sospeso, lontano dalla storia, senza pensare ad altro che alla Poesia, intingendo i pennini…nell’aria! Aurelio Zucchi: affascinata da questo dipinto, dalle sensazioni che ogni verso dà. E poi, quel sole alla fine, che “dal trono del tempo si appropriava”. Non serve commento, parla da sé. Renda Gabriele: poeticità di una margherita, ma quanta responsabilità ha, questo umile fiore! Piaciuta, molto. Lorenzo Poggi: non c’è posto per la fantasia, c’è la verità, espressa, come sempre, con innegabile bravura e immagini forti, che fanno pensare. Cristina : quante verità nella tua meravigliosa poesia! E poi, quella che tutte supera: anche per “loro” il posto finale sarà quello. Che sia più elegante? Per loro? Quanta grinta anche nella poesia di Piero Colonna Romano, il quale, tuttavia, senza mai smentirsi, la “trattiene”con la musicalità dei suoi endecasillabi, in cui ogni termine ha la sua esatta collocazione, come note in uno spartito. Complimenti!
Un saluto a tutti, unitamente ai miei complimenti, estesi anche agli poeti, con i quali mi scuso, ma per motivi di tempo, non son riuscita a prendere in considerazione le loro belle opere, che hanno arricchito la pagina odierna. Un saluto particolare ed un grazie al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio
 

Veramente intensa la pagina di oggi, tutte le poesie meritano un commento.
“Maggio in fiore” Il gabbiano. Un quadro stupendo di prati fioriti, sole, primavera, di rondini, di baci, carezze, e di ricordi.
“Neri corvi” Piero Colonna Romano. Indignazione legittima di fronte all’ipocrisia e alla falsità che regna nelle classi dirigenti.
„Tanti anni fa, un tramonto“ Renzo Montagnoli. Dolci nostalgie. Mi piace la scioltezza dei versi.
“Il giorno del giudizio” Lorenzo Poggi. Il titolo dice tutto “Alla luce del sole non c'è posto per mediazioni.”
“La margherita” Renda Gabriele. Arguta. Di fronte alle altre scelte, meglio la margherita “per un po’ di verità”
“Vorrei dare un nome al buio” Francesca Bergonzini. Un dolce bosco di parole per avvolgere la delusione dell’animo. Mi piace molto.
“Rabbia” Maria Rosaria Teni. “Ma che ci faccio io adesso” anafora pressante dove si scaglia la rabbia contro un mondo banale e meschino di ciarlatani e ruffiani. Particolarmente bella la fine.
“Nocelle del dire” Antonia Scaligine. Una riflessione sulla poesia e sul poeta “Intingiamo i pennini… solo nella libertà di cantare /con le rime della poesia .
Cari saluti a tutti. Un grazie a Lorenzo
Giuseppe Stracuzzi
 

Giornata festiva e pagina festosa, ricca di profonde riflessioni e di passioni. Questo il mio sentire:
Silvio Canapè -Sentirò la pioggia cadere-: Vagamente risuonano Pascoli e D'Annunzio. E questo guardare al rinascere della natura, condito di malinconia, è piacevole a leggersi.
Simone Zanette -La custodia-: Fantasioso dialogo tra custodia e strumento musicale. Piaciuta.
Antonia Scaligine -Nocelle del dire-: Muse di lirica e poesia d'amore vengano a soccorrere i poeti per consentire loro di fare ciò che vi è descritto, aprendo la loro anima a sentimenti e denunce. Questo è il loro compito. Piaciuta.
Aurelio Zucchi -Il mare che mi manca-: Bella quest'alba descritta con pennellate che fanno sentire il profumo del mare. Piaciuti particolarmente i versi "che fa del silenzio invito a sperare" e "del trono del tempo si appropriava".
Maria Rosaria Teni -Rabbia-: Applausi per questa bella serie di versi, tutti condivisibili nel loro significato. Sì la poesia è questo: andare oltre i messaggi che ci provengono da uomini non uomini, per urlare la nostra rabbia. Ma bisogna essere poeti, come tu sei, per riuscire a farsi sentire. Molto brava.
Francesca Bergonzini -Vorrei dare un nome al buio-: Perdersi in domande esistenziali, interrogarsi su ciò che si è e ciò che si vede. Non riuscire a vedere, perché siamo capaci soltanto di guardare, senza capire. Perdere un equilibrio che forse non abbiamo mai avuto. Così la leggo questa bella poesia.
Lorenzo Poggi -Il giorno del giudizio-: Col solito bello stile, asciutto ed incisivo, ci invita a rinunciare alle nostre falsità nascoste dietro maschere. E ci dice che non abbiamo scampo, perché "alla luce del sole non c'è posto per mediazioni". Ottima.
Renzo Montagnoli -Tanti anni fa, un tramonto-: "Ti vedo col cuore/non come sei/ma com'eri/un sogno/che lento riemerge…" Struggente e bellissimo questo rievocare un'immagine amata e continuare ad amarla nonostante l'appesantirsi dei passi.
Michael Santhers -Comunisti-: Apprezzabile come sempre la tua poesia. Temo un po' troppo stereotipata l'immagine che dai dei comunisti. Mettiamola così: Marx ha scritto un vangelo laico. I suoi sacerdoti (esattamente come quelli di santa romana chiesa) lo hanno interpretato secondo le esigenze del mantenimento del loro potere personale. Ma il vangelo, i vangeli, vanno applicati nella loro giustezza (per Marx, ad esempio, nella parte che riguarda l'economia). Dentro c'è la verità. Scomoda molto ma unica strada per realizzare una società giusta (non più giusta: giusta).
Michele Cristiano Aulicino -Amami adesso-: Bella e dolente. Vita vissuta in pieno (bello quell' "io che ho esercitato/il credo della tua anarchia") con qualche rimpianto ("e fa la ciliegina/sulla più invenduta delle torte"). Piaciuta molto.
Carlo Chionne -Pastor et capella-: Quando tentare di nascondere ciò che è eclatante risulta impossibile. Eppure quanti ci provano….
Cristina Bove -Lì andranno comunque- L'effimero dell'apparire. Applausi a questa lezione di vita e di morale.
Maria Rosa Cugudda -Nessuno sa-: Amare le cose semplici. Quelle piene di significato. Quasi una chiosa alla poesia di Cristina. Bella molto.
Il Gabbiano -Maggio in fiore-: Apre cuore ed anima leggere questi lievi versi. Inno al mese di maggio, ai sentimenti puri, alla poesia. Complimenti.
A tutti il più cordiale saluto. A Lorenzo un ringraziamento. Piero Colonna Romano

Mare che mi manca di Aurelio Zucchi e
Tanti anni fa, un tramonto-di Renzo Montagnoli-Lento declina il sole
all'orizzonte ; belle e descrittive .
Neri corvi-Volano alti con ali littorio-Porte chiudiamo ai loro appetiti-
Piero Colonna Romano.bellissima e pungente
Maggio in fiore-Un omaggio al mese della Madonna e a S. Rita .
Sempre aulica la tua poesia - Il Gabbiano
Nessuno sa- Maria Rosa Cugudda
Bella, e ti assicuro che io lo so .Un saluto a tutti
Antonia Scaligine
 

Pagina piena e zeppa di idee e buoni propositi.
- Silvio Canapè "Sentirò la pioggia cadere": "Sentirò la pioggia cadere/e mentre s'allontana il tuono/nasconderò tra quelle gocce/le lacrime del mio cuore". Storia d'un temporale estivo mischiando natura e sentimenti. Bella!
- Maria Rosaria Teni "Rabbia": "Ma che ci faccio io /adesso" in questo mondo sbagliato? E' "Tanta la rabbia che ho dentro".
- Francesca Bergonzini "Vorrei dare un nome al buio": "Vorrei essere un fungo/e parlare alle fate di ciò che credevo". Trovo in questi versi la sintesi perfetta dei ricordi di fiabe che ci portiamo dentro.
- Enrico Tartagni "Ad Emily Dickinson": Ma che bravo! Oggi hai fatto una sgommata con la Ferrari!
- Renzo Montagnoli "Tanti anni fa, un tramonto": Galeotto fu il tramonto!
- Michele Cristiano Aulicino "Amami Adesso": giovinezza "Amami adesso/se ne hai il coraggio,/ché non mi servi,/amami e resta,/e fa la ciliegina/sulla più invenduta delle torte". Forza, vediamo che sai fare!
- Alessandro Regazzetti "La luna": molto interessanti i versi dedicati ai grattacieli di notte: "le loro fessure sono scie di iridescenti frecce,/occhi in perpetua veglia con l'ansia di una fine".
- Cristina "Lì andranno comunque": è bene ribadire ogni tanto "A livella" di Totò. Se poi lo fa Cristina tanto di cappello! "Si sono incamminati/e non lo sanno/con l'erre moscia/e serici chatouches/per il vicino cimitero d'ombra/dove vanno a morire gli eleganti".
- Piero Colonna Romano "Neri corvi": Ci si nasce così. Lasciati liberi pensano a cancellare le tracce della storia, amano i roghi di libri e gli oppositori al confino. Quando cambia l'aria si mimetizzano. Ma attenzione! Sono sempre pronti a confonder le menti per riprender potere.
- Il Gabbiano "Maggio in fiore": non poteva mancare da parte del Gabbiano questo meraviglioso inno al mese di maggio in tutte le sue romantiche sfaccettature.
- Maria Rosaria Cugudda "Nessuno sa": "che dipingo un fiore/per non rubargli la vita". Delicatissima!
Un saluto a tutti i sitani. Un omaggio speciale al nostro Lorenzo.
Lorenzo Poggi


Di grande originalità Per accorgermi di esistere…da Antonio Teni. Il tema della maschera viene sviluppato senza alcun interesse per l’approccio classico al tema dell’assunzione dei ruoli, legata alle esigenze sociali, del Teatro dello specchio. L’autore non ha bisogno di clichets e lascia che il suo affresco della sfera relazionale assuma tinte inedite.
La vita, nel suo scorrere diacronico, si costituisce quale trama di relazioni con altri, a partire dall’ incontro con una pluralità di volti . È dall’esistenza di un “tu”, che ci esorta con la sua presenza ad un fraterno riconoscimento, che si giunge alla scoperta del nostro “sé” e si riveste di pregnanza di senso il nostro vivere. Il volto dell’altro, con il suo corredo di maschere, diviene imprescindibile strumento di autoripiegamento e analisi.
Dopo aver fissato questa importante acquisizione teoretica – che scorre parallelamente all’espressione di un rammarico per i volti non compresi – nella parte finale della poesia è possibile assistere a un salto dal piano speculativo a quello pratico, quale luminosissima apertura, che chiarifica e fonda l’intero testo: non è mai troppo tardi per riconoscerci nei nostri sguardi e vedervi lo sguardo di Dio. L’individuo, particella di Infinito, accresce e intensifica la propria luce nell’incontro con i propri simili.
Un’indicazione pratica, quindi, sull’ unico mezzo per approssimarsi all’Originario Bagliore.
Deborah Miglietta
 

21/5/2011

Piero Colonna Romano,grazie per i commenti , sono sempre completi e
davvero eccezionali
Anche oggi è una pagina positiva , evidenzio solo alcune poesie : I baci
della luna di Sandra Greggio-Le nostre colpe di Lorenzo Poggi -Mosche e
zanzare di Armando Bettozzi
Buona domenica Antonia Scaligine

Parole sante quelle di Lorenzo Poggi in "Le nostre colpe":
Abbiamo sbagliato a sopportare,
abbiamo sbagliato a non reagire
a chi vomitava idiozie e veleno.

Dovevamo sporcarci le mani
controbattere sempre
e non lasciar andare alla deriva
una barca senza timone.

Affascinanti i versi descrittivi di "Giorni" di Aurelia Tieghi.
Bravi tutti
Simone
 

Gabbiano, Antonio Teni : Éloge de la liberté de parler. Il n'est pas de liberté sans celle de parler et c’est une façon de parler superbe cette poésie.Un oiseau, parce qu'il peut aller où il veut, comme l'image rémanente de la colombe qui figure l'Esprit Saint (Mt 3, 16), dans ce cas un goéland .Voler avec les goélands au ras des flots, un rêve. Le vertige de la liberté, pouvoir aller où bon nous semble. Le voyage, et l'aventure, mais je trouve  que la meilleure façon de recouvrer la liberté, c'est de rompre les chaînes qui blessent le cœur et de mettre un terme à son tourment.
..
La liberté est d'abord une notion spirituelle.
Merci!
Armogathe
 

Altra bella pagina ed altre emozioni. Queste le mie:
Pasquale Di Meo - un benvenuto nell'azzurro, caro Pasquale.
Cristina Bove -Galline discroniche-: Spassosa. Ma la vorrei leggere come metafora dei nostri atti quotidiani che si svolgono, uno dopo l'altro, nella noia. Ma una scintilla finale ci salverà. Complimenti Cristina, è sempre un piacere leggerti.
Aurelia Tieghi -Giorni-: Giorni di pace e di riflessione descritti con gran sentimento. Quanto bello quell'immergersi nell'azzurro ! Brava sempre Aurelia.
Linda Grimaldi -In punta di piedi-: Dolcissimo l'attacco ("ascoltami così,/orma incolore/tra le tue ombre/respiro,/lacrima/ che s'infrange") e quanto esplicativo quel dire "Tutto accadrà/senza riserve,/con mani devote….". Bellissima la chiusa "Tu stranamente lieve e libero/senza sapermi/in viaggio nel tuo sogno". Complimenti Linda. Tanti.
Maddalena Gatto -Non chiedetemi il perché-: Stanchezza estrema e desiderio di pace. Sintesi poetica efficacissima. Piaciuta.
Il passero -Ciao-: Era tempo di rileggerti ! Torni con un saluto che ricambio.
Enrico Tartagni -Alla mia mamma-: Tema frusto quello della mamma. Ma Enrico lo declina con passione e bella poesia, con angoscia e profondo sentire. Molto, molto bella.
Lorenzo Poggi -Le nostre colpe-: Autoanalisi ed accusa collettiva. Sconsolata conclusione ma siamo ancora in tempo per reagire. E sembra giunta l'ora. Bella, come sempre lo sono le tue poesie.
Michael Santhers -Epitaffio 107-: Sicuramente più cattiva degli altri epitaffi. Apprezzabile sempre. Masters approverebbe.
Michele Cristiano Aulicino -qui dimorano i vostri silenzi ?-: L'albergo della nostra esistenza, in effetti. Ottima e piaciuta molto.
Maria Rosa Cugudda -A sorella mia-: Omaggio amorevole a chi, nel ricordo, resta come nostalgia. Molto, molto piaciuta.
Sandra Greggio -I baci della luna-: Sempre più convincente il tuo poetare. Più intenso e più lirico. Complimenti vivissimi.
A tutti un felice weekend ed un saluto. Un grazie al nostro incomparabile vate. Piero Colonna Romano


Pagina gradevole oggi.
A Cristina consiglio uova in camicia. Sono leggere e si possono mettere in lavatrice.
- Aurelia "Giorni": "Vi erano giorni grandiosi/da incorporare/che scioglievano il moto del sale/lo spettacolo azzurro/mi inghiottiva/avvolgendo la sfera dei miei viaggi". Chiusa cosmica!
- Linda "In punta di piedi": è un dolce, sofferto andare in punta di piedi nei segreti dell'anima.
- Enrico "Alla mia mamma": "Quando muoio/lascio/questo altissimo vecchissimo pino/verde/di questo mio viale/lungo quanto tutta la mia vita". Enrico sempre originale!
- Michele Cristiano "qui dimorano i vostri silenzi?": "Qui dimorano i vostri silenzi,/e le loro eco/diventano dipinti alle pareti /recita l'insegna del nostro Hotel". Sembrano parole lievi ma è una condanna a morte.
- Sandra "I baci della luna": Chiusa da incorniciare.
Un saluto al nostro Lorenzo!
Lorenzo Poggi


Ogni tanto sussulti d'arroganza professorale scuotono la civile pagine azzurra ma la bellezza di questa non ne è intaccata. Due giorni d'azzurro questo mi hanno detto:

19 maggio
Fausto Beretta -Persa s'è la poesia-: La delusione per ciò che sono i giovani è d'ogni tempo. Forse la frattura, tra nuove e vecchie generazioni, sarebbe meno profonda se i cosiddetti "anziani" non stessero alla finestra a guardare. Apprezzata la poesia.
Carlo Chionne -Pullus gallinaceus et margarita-: Per apprezzare la bellezza bisogna essere attrezzati. Fedro, Fedro quanto ci manchi !
Cristina Bove -Un momento di-: Parole che turbinano e disturbano. Parole che paiono miele ma sono vuote di verità. Parole che si vorrebbero gustare…Anch'io "mi accontenterei di" . Applausi.
Antonia Scaligine -Innocuo o reo è il silenzio!-: Forse né innocuo né reo. Benefico, dopo il turbinio delle giornate. Per restare con sé stessi. Piaciuta molto.
Elio Roberto Rinaldi -Gioie e dolori-: La dinamica della vita, che alterna gioie e dolori, addolcita e resa costruttiva seguendo gli insegnamenti del Cristo. Questo ci racconta Elio.
Enrico Tartagni -Amori paralleli-: E l'esaurirsi dell'amore in un orgasmo. Quasi mai parallelo. Piaciuta molto.
Michele Cristiano Aulicino -Fatalità-: Fede nel destino ? E l'essenza dell'amore sta nell'ammirare e lasciarsi rapire da belle labbra piuttosto che da vuote parole. Proprio così, tutti parlano d'amore, bello sarebbe che tutti vivessero d'amore. Bella e piaciuta.
Michela Turchi -L'amore non è vero che non esiste-: Bella come tutte quelle di Michela che dentro hanno e dicono di passionalità.
Maria Rosa Cugudda -Isola del cuore-: Appassionata dichiarazione d'amore alla splendida Sardegna.

20 maggio
Cristina Bove -Fluitare-: Il sogno di lasciarsi portare dalla corrente, essendo terra. Il sogno d'avere carezze non celate da metafore. E la bellezza della poesia di Cristina che lascia stupiti. Complimenti.
Maria Rosaria Teni -La mia vita-: Un sogno di libertà che risalta dal dipinto d'un paese del sud. Bella molto.
Antonio Teni -Gabbiano-: Un serie di versi densi di poesia che ci fanno vedere il volo di un gabbiano libero, mare e pescatori. E, dentro, nostalgia e amore per tutto ciò.
Lorenzo Poggi -Nulla-: Fantasiosa descrizione, con belle immagini, forse d'una città reale (Petra ?) forse della solitudine. Particolarmente belli i versi "Nel giardino delle rose di pietra/ho trovato una spina,/faceva da insegna al cimitero degli elefanti.". Piuttosto diversa dalle altre del nostro bravo Poggi ma decisamente affascinante.
Michael Santhers -Povera Terra-: Molise ? A me sembra la descrizione dell'Italia d'oggi. Bella denuncia e ben detta, come sempre.
Michele Cristiano Aulicino -Argentinae-: Mi è piaciuta molto questa descrizione dell'immigrazione italiana in sud America. Belli i versi "si è sbriciolato nel tempo/nell'attesa del ritorno" e bella la nostalgia che pervade tutta la poesia.
Sandra Greggio -Perché-: Il cielo stellato sopra di noi e (secondo Sandra) il dubbio dentro noi. Applausi.
A tutti il più cordiale saluto. A Lorenzo un ringraziamento, mai adeguato a ciò che ci consente.
Piero Colonna Romano
 

20/5/2011

Ringrazio Lorenzo Poggi e Piero Colonna Romano per i graditissimi commenti alle mie ultime poesie.
Oggi mi sono affacciato un po’ rapidamente alla pagina azzurra dove come sempre ho trovato piacevole lettura.
Cito solo qualche poesia
“Fluitare”Cristina Bove. Come sempre riesce a trovare immagini molto belle. Una poesia attrattiva che invita il lettore a leggerla alcune volte per assaporarla.
“La mia vita” Maria Rosaria Teni. C’è molta amarezza… ma “ideale culla per sentire e trovare / pace e silenzio /e continuare a sognare...” è sicuramente un luogo dolce.
”Nulla” Lorenzo Poggi. Un insieme di immagini che rendono armonia. La chiusa mi piace particolarmente “Nel giardino delle rose di pietra /ho trovato una spina, /faceva da insegna al cimitero degli elefanti.”
Cari saluti a tutti a Lorenzo un sentito grazie.
Giuseppe Stracuzzi

Mi dispiace sinceramente scrivere commenti di questo genere, anziché trattare di poesia, ché questo dovrebbe essere il tema, in questo luogo.
Ringrazio Sandra Greggio, Lorenzo Poggi, Piero Colonna Romano, Gabriele, della loro solidarietà.
Con Gabriele anch'io chiedo a Gus perché non ha mai trovato scorrette certe poesie di orrido gusto del Bettozzi.
In quanto alla matrice di molti miei versi non ne ho mai fatto mistero: sono di sinistra, ma con forte tendenza all'anarchia filosofica di matrice illuministica. E sono per la pace e per la giustizia.
Premesso questo, Gus, tengo a precisare che per me la Poesia è al di sopra di ogni tendenza politica, quando è vera Poesia.
E per questo nel mio Giardino ospito soltanto poeti che, secondo me, valgono nell'ambito poetico, e solo in quello.
Se qualcuno scrive bene non sto a verificare di quale colore sia il suo credo.
Come del resto fa in maniera ottimale il nostro caro Ospite.
Anche io accolgo chiunque si presenti con buone poesie e con la disposizione al reciproco commento.
Un'ultima cosa, Gus, e non te la prendere, io non intendevo giustificare quanto ho scritto, ma solo spiegarne la genesi. E comunque rivendico il mio diritto a esprimere liberamente il mio pensiero.
Spero che in questo bellissimo sito azzurro, si riesca tutti a convivere ancora all'insegna della Poesia, e che qualche rimatore ci risparmi almeno qualcuna delle sue, troppo continue, sciolinate al governo vigente, con i risvolti più che offensivi per chi non è del suo "credo".
Altro che parodia manzoniana!
Un caro saluto a tutti.
Un abbraccio grande al Magnifico!
cristina


Cristina Bove, molto bella questa tua Fluitare è il verso che scivola come
le acque del fiume
Sòr Presidente mio!je sta facenno, e Lei je fa: "Mbeh.Mbeh."!
Armando Bettozzi , tutto il mio rispetto per la poesia in vernacolo e
satirica
Gabbiano-Di notte quell'ala è luna crescente che pesci sogna
come stelle nell'acqua! Antonio Teni- bella descrizione
Grazie Mondo-Renato Bellin.bene , c'è ancora chi ringrazia il mondo , bravo
Nel giardino delle rose di pietra ho trovato una spina,
faceva da insegna al cimitero degli elefanti. Lorenzo Poggi-
ulla .qualcosa dice
Perché -Stelle graffiate dai nostri perché.Sandra Greggio -Bel pensiero
Di tanto in tanto sono con voi , per salutare chi scrive , chi fa poesia ,
chi diatriba e chi ben commenta , e poter salutare con riguardo Lorenzo De
Ninnis
Antonia Scaligine
 

Solidarietà dalla poetessa Cristina.
Vorrei chiedere al Signor Gus (a proposito spiegami questo nome) come mai se la prende solo con quelli che gli sembrano di sinistra e non con quelli apertamente schierati col Cavaliere & C. società a mafiosità limitata? Cordiali saluti a tutti da Gabriele


Oggi la pagina è bella e intrigante.
Prima però vorrei sottolineare che esiste un personaggio che stona in questo sito. Sto parlando di Armando Bettozzi i cui versi sguaiati balbettano veleno perché sente arrivare la fine di questo putrido mondo in cui evidentemente ci si trova tanto bene. E non venga a piagnucolare sulla libertà di parola! Può dire quello che vuole ma non si può mangiare con le mani in un pranzo di gala.

- Cristina "Fluitare": è nel titolo la chiave. Bellissimo "le tue mani di fiume ... scorrere tra rapide e muschi" oppure "vedrai rinascere... la morbidezza di un respiro ancora".
- Maria Rosaria "La mia vita": la mia esistenza incastrata, la mia identità costretta, la mia vita smarrita tra case di calce imbiancate di un paese estraniato dal mondo, ammalato di noia e torpore. Ma come continuare a sognare se dovessi allontanarmi da questa terra di ulivi contorti e pieghe umide di solchi da arare. Splendida!
- Michele Cristiano "Argentinae": versi bellissimi e coinvolgenti: "chi è partito una volta per terre lontane/non è mai più tornato per intero,/si è sbriciolato nel tempo ,/nell'attesa del ritorno"... "e questo viale è la mia piccola Argentina,/e per i sogni mi fanno ancora credito,/perché qualcuno, col mio stesso nome/aveva già pagato". Storie di emigranti.
- Alessandro "Promenade": ma quanti pensieri in una sola passeggiata! Ma in fondo ne rimane uno, sempre quello, cercare di comprendere il senso della vita. Molto intensi alcuni passaggi. Complimenti.
- Sandra "Perché": di perché senza risposte è lastricato non solo il cielo ma anche la terra. Ma non sono le stelle che devono rispondere. Brava Sandra! Bella e profonda!
Lorenzo Poggi


Torno su Parodia con Adelchi di Cristina. Distinguo fra la pacata giustificazione dell'autrice, nel suo personale e signorile stile, dalle invettive di chi insegnandomi che devo rispettare le idee altrui, fa una certa fatica congenita a rispettare le mie. Anzi ringrazio Cristina per avermi ripubblicato per sua scelta sullo splendido suo giardino. Affermare che il verso manzoniano sia orribile, quanto divina sia la sua prosa (sciacquata in Arno e permeata d'infinita saggezza nata dal sentire e meditar suggeriti da Carlo Imbonati) mi sembra esercitare un diritto di opinione.
Voglio ricordare a costoro che la rubrica contiene la parola " critica" non solo elogio e certo non adulazione. Quanto ad accenni ai G.u.f. credo che gli stessi derivino da complessi edipici di chi li evoca. Vedi Cristina se quello sfogo veristico fosse stato opera di uno di questi miei consueti denigratori, non mi sarei meravigliato del volo basso, ma tu sei un albatro e non puoi permetterti di cadere, perché' potresti non rialzarti come il grande uccello dei mari di baudleriana memoria.
Gus
 

19/5/2011

Già ieri, leggendo, come di consueto, la pagina azzurra, non ho potuto fare a meno di notare la singolarità della poesia di Cristina, ma non perché (come è stato detto) si discosti dalla sua "strada" consueta (liberissima di farlo, no?), quanto per la scelta di Manzoni (ed io insegno Lettere!), come parodia della situazione attuale che, credo, stia a cuore a tutti. Non vedo dunque il motivo per cui accanirsi con sterili polemiche (offese?) su tale scelta che va rispettata, alla stressa stregua di come si accetta l'opinione di chiunque c'è dietro le poesie, ossia persone con la propria individualità ed il proprio carattere, in questo caso (ed a ragione, secondo me) molto agguerrito.
Mi scuso se , unicamente per motivi di tempo, non commento le poesie odierne. Un caro saluto a tutti ed un augurio di autentica Poesia, per la quale il sito da quando lo conosco, si caratterizza. E, in questo, il merito va, in primis, al nostro Lorenzo, che ringrazio.
Sandra Greggio
 

"Nel nostro paese camorrista, mafioso, 'ndranghetista, borsaiolo, usuraio e affarista, ci vorrebbe una vera rivoluzione mentale che non vedo all'orizzonte, dato che il sistema congegnato e governato da una costituzione imbelle non riesce a combattere.
Forse, fra qualche generazione i giovani, superando gli steccati imposti da una storia fratricida e maleolente troveranno la via, trascinando "un popol morto".

esatto, Gus.
Per tutte queste cose. E altre ancora, ad esempio che i nuovi oppositori siano giovani e sani di mente, non più disponibili a farsi governare da chi li imbecca da tutti i massmedia di sua proprietà.
Ho usato il roboante Manzoni a bella posta, il sarcasmo è anche in questo.
Non ho verità politiche rivelate, ma ho il mio ideale illuministico di libertà.
cristina


A Cristina Bove va tutta la mia solidarietà per l'indecoroso commento alla sua parodia di Manzoni, fatta da certo Gus (non sarà per caso G.U.F. il vero nome ?). Spero e credo che tale solidarietà sarà condivisa ed espressa dalla maggior parte degli aderenti al civilissimo nostro sito. Piero Colonna Romano


Oggi parlerò di due poesie ma prima vorrei far notare che, chissà perché, appena c'è un minimo di reazione allo schifoso putridume in cui ci ha ridotto questo regime, subito si alzano voci a ricordarci che destra e sinistra sono tutti uguali.
- Cristina "Un momento di": queste parole invadenti, prepotenti! Non le voglio ascoltare. Vorrei averne metà da piluccare in silenzio. Cristina tu non giochi con le parole; tu le fai vivere!
- Michela "L'amore non è vero che non esiste": basta mettere d'accordo anima e corpo. La soluzione c'è, basta accontentarsi.
Lorenzo Poggi
 

18/5/2011
 

Cristina : Parodia con Adelchi. Ti sei avventurata emulando il di per sè già pessimo e tambureggiante verso manzoniano, su di una strada che non è la tua. Spinta da un nobile desiderio di libertà (da che dal bisogno?), non certo di parola (Dandini, Floris e Crozza, Santoro e Vauro, Lerner, Vespa, Ferrara, Damico, Telese, Minzolini, Mentana) nè di stampa (Unità, Espresso, Il fatto quotidiano, Repubblica, Manifesto, Corriere, Libero, Giornale docent). Tu predichi ... Ed ora perdenti, si torcon sperando/Qual pezzi di merda ch'ancora fumando/Da tutte le parti vorranno aggredir./Il popolo infine, il suo malcontento/Col voto l’esprime, se pure l’evento/È ancor difficile da stabilir/Udite! Le trombe minacciano il campo/E ai vili tiranni non lasciano scampo./Che sono arcistufi d’antichi sentier/Sospendon le feste, ormai son furiosi/Sospendono gli ozi, son pronti e grintosi/Son giovani e vecchi novelli guerrier/Non l'asserisco soltanto di mio/Lasciate la sala, vi diamo l’addio/Furfanti e cialtroni che il vile pompò/Con armi di massa, con tristi piaceri/Di consumismo gli artificieri/È giunta l’ora, per voi sonò.
Toto avrebbe risposto a chi? ma mi faccia il piacere... Per essere sostituiti da Montezemolo o da Prodi o giù giù di lì.
Struss Khann icona della sinistra è meglio di Berlusconi icona della destra? oppure anche tu hai la verità politica rivelata.
Nel nostro paese camorrista, mafioso, 'ndranghetista, borsaiolo, usuraio e affarista, ci vorrebbe una vera rivoluzione mentale che non vedo all'orizzonte, dato che il sistema congegnato e governato da una costituzione imbelle non riesce a combattere.
Forse, fra qualche generazione i giovani, superando gli steccati imposti da una storia fratricida e maleolente troveranno la via, trascinando "un popol morto".
Gus

 

E' una spirale che porta verso l'alta poesia questa pagina, così come la precedente. Queste le mie emozioni:

17 maggio
Antonella Lucato -Il filo invisibile-: Un benvenuto ad Antonella. Romanticismo che si realizza nel web. I tempi cambiano, i sogni restano. Bella.
Giuseppe Stracuzzi -Dove mi porta il cuore-: Bellissima. Quante volte, nei due sensi, ho visto quel che contengono Scilla e Cariddi ! Grazie per queste immagini Giuseppe.
Michael Santhers -Epitaffio 106-: Applausi. C'è di tutto: Spoon river sposato all'attualità ed alla morale dei venditori di sogni. Spassosa ed amara. Complimenti vivissimi.
Antonietta Ursitti -La poesia può…-: Tempo fa chiesi a tutti i sitani di dirmi cosa mai fosse la poesia. Risposero, in maniera convincente, in tanti. Oggi tu hai fatto la summa di ciò che sia. Fantasiosa e reale. Bravissima.
Aurelio Zucchi -Come fiume-: Guardare scorrere la vita, quasi come il Joncourt di Seta, ma con maggiore curiosità. Molto bella.
Carlo Chionne -Colubra in sinu-: Insegnamenti opportuni sempre. Ma difficile è distinguere prima. Sempre grazie per questo rievocare antica saggezza.
Gabriele Renda -Amori-: L'anima romantica che si esprime con passione e dolcezza. Bella molto.
Enrico Tartagni -Mare di parole-: Davanti alla nostra vita, immersi in un mare di parole. Incapaci di distinguerne il senso e smarriti.
Lorenzo Poggi -Solitudine 3-: Ci impegniamo per capire e per farci capire. Alla fine non restano che i versi "Nel frattempo, per sopravvivere,/mi sono chiuso dentro.". Amara e bella.
Michele Cristiano Aulicino -Tango-: Una bella serie di immagini per raccontarci di un tango ballato e, alla fine, incompiuto. Piaciuta.

18 maggio
Maurizio Spagna -Dimmi senza negarti-: Molto, molto bella. Questo interrogare chi si vorrebbe conoscere, così come il nostro desiderio la immagina e vuole. Maurizio descrive l'inquietudine che c'è in quasi ogni rapporto d'amore, le incertezze ed i dubbi che sorgono. Complimenti.
Fausto Beretta -Anche così, insieme-: Nella diversità si accetta, dandolo per scontato, che qualcosa, comunque, unisce ed appaga.
Giuseppe Stracuzzi -Per amore-: Sottomissione, per amore, all'uomo. Veramente è un peccato che i cavalli abbiano perso la parola…. Potrebbe essere letta quale metafora d'altro tipo di rapporto, per esempio tra uomo e donna (nei due sensi).
Cristina Bove -Parodia coro Adelchi-: Credo che Manzoni, vivendo questi tempi, sottoscriverebbe questa parodia. Rabbiosa e spassosa poesia. Ma quanto ben descrittiva della realtà. Unico dubbio: ma il popolo, questo popolo, sarà capace della rivolta che auspichi ?
Sandra Greggio -L'augurio di papà-: Un sogno commovente. Un amore mai spento per il proprio padre. Ne viene fuori tutta la nostalgia che hai dentro. Molto brava.
Antonio Teni -Sorgiva estate-: Ricordi d'antiche estati con belle pennellate. Guardare al passato essendo divenuto "straniero al mio vivere" ma con la determinazione di "Non perire tra i flutti/è quel che di mare/oggi m'avanza!". Bella e condivisa nel senso.
Lorenzo Poggi -Campagna elettorale-: Lorenzo coglie tutto quanto di negativo c'è nelle campagne elettorali dove, pare, contino più gli inganni che le concrete verità. Ma la conclusione "…si pretende/con qualche bella frase/di far pensar la gente." non è condivisibile perché la scientifica comunicazione ha , quale scopo, quello di NON fare pensare la gente ma farla agire, creando riflessi condizionati. Nella poesia tutta la rabbia di Lorenzo e tutto il suo stile.

A tutti un cordiale saluto ed un ringraziamento. Un grazie particolare al nostro Lorenzo. Piero Colonna Romano
 

- Maurizio "Dimmi senza negarti": m'è piaciuto in particolare questo passaggio "Amore lo sai/Io amo saperti acquerello e magia nei capricci dell'umanità"
- Giuseppe "Per amore": il cavallo/cui era stata tolta la parola/divenne schiavo/e indossò il nitrito…/per amore.
- Cristina "Parodia coro Adelchi (Manzoni mi perdoni)": l'affresco di come siamo ridotti è minuziosamente cesellato. Della bravura formale di Cristina non avevo dubbi.
- Sandra "L'augurio di papà": Certo, non poteva mancare.
- Antonio "Sorgiva estate!": immagini superbe e melanconici ricordi di gioventù e di estati sul mare. Chiusa da incorniciare "Non perire tra i flutti/è quel che di mare/oggi mi avanza!".
- Enrico "Verba volant scripta manent": verba manent scripta volant
- Michele Cristiano "Egoismo": ma che innamorarsi sia soltanto egoismo? Trovo stupendo questo passaggio "la poesia è quindi in ogni gesto/così come nel silenzio,/ciò che è scritto,/o sussurrato,/è soltanto il riflesso/di ciò che è stato".
- Maria Rosa Cugudda "Anima vagante": Chiusa da sballo "posa l'orma sulla dolce terra orba di quiete ormai".
- Il Gabbiano "Onde spumeggianti": ma che bella "le onde sulle sponde dei tuoi fianchi"! Come sempre sai dipingere scene che coinvolgono e sembra come di esserci.
Lorenzo Poggi
 

17/5/2011

Ringrazio Lorenzo Poggi per il commento alla mia poesia di ieri.
“Il filo invisibile” Antonella Lucato. Benvenuta!
“Amori” Renda Gabriele. Piacevole a leggere.
“Mare di parole” Enrico Tartagni. “mi chiedo se devo aver paura /del mare... /delle parole...”
“Solitudine 3” Lorenzo Poggi. Un grido contro la realtà dove l’egoismo è più forte dell’amore. “per sopravvivere, mi sono chiuso dentro”.
“Tango” Michele Cristiano Aulicino” Contiene belle espressioni.
“Donna” Maria Rosa Cugudda. Un quadro profondo, malinconico. “asciuga qualche lacrima /che in spazi /inadeguati scorre.”
Cari saluti a tutti. Grazie a Lorenzo.
Giuseppe Stracuzzi


Altre belle pagine azzurre. Le rincorro, capricci del pc permettendo. E questo mi dicono:

16 maggio
Fabiana De Bonis -La sera-: Un cordiale benvenuto, Fabiana. Belli questi ricordi di vita passata in famiglia. Ben descritti.
Michele Cristiano Aulicino -La tua voce-: Bella serie d'immagini poetiche, dense di erotismo. Piaciuta.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Ritorno a Santa Maria Maggiore-: Nostalgico ricordo di luoghi in cui si è vissuti in tempo lontano, oggi abbandonati malinconicamente. Bella.
Sandra Greggio -Interrogativi-: Difficili sempre le scelte di vita. Bene quell'interrogarsi. Bella ed intensa. Brava Sandra.
Giuseppe Stracuzzi -Un altro amico caro-: Bella poesia in tutti i versi. Ne emerge il dolore per la perdita subita ed il rimpianto. Molto bella.
Michael Santhers -Sguardi peccaminosi-: Nessuna concessione alla fantasia. Tutto chiaro. Col solito italiano magistralmente usato. Complimenti.
S.A. Santoro -L'amore non esiste-: "Amor ch'a nullo amato amar perdona…" , finalmente questi oscuri versi trovano spiegazione nell'amara poesia del caro Armando. Io incrocio le dita. Ma sempre bello leggere i tuoi versi, belli ed intensi.
Enrico Tartagni -Explicatio fatta con arte-: Pare una chiosa alla poesia di Armando. Bello il suo sviluppo, dai primi due versi agli ultimi due. Ci vedo classe. Molta.
Gabriele Renda -Occhi-: Applausi per l'intenso romanticismo, espresso con passione e dolcezza. Un tempo scrissi "Occhi di luna". Il sentire era lo stesso.
Maria Rosa Cugudda -A chi giova-: Già, a chi giova ? Qualcuno disse che l'umanità delle carceri dichiara la civiltà d'una nazione. Noi come siamo messi ? Bella molto.
Zenone Drisoli -Il lamento della pecora-: Spassosa e umoristica pare. Già pare, ma quella pecora è metafora di quello che, in altri tempi ovviamente, era chiamato popolo bue. Torniamo ad Orwell ed alla sua fattoria. Di corsa. Complimenti Zenone.
E qui, per oggi, mi fermo. Un caro saluto a tutti ed un sentito ringraziamento al nostro vate illuminato. Piero Colonna Romano
 

Oggi mi è piaciuta molto "La poesia può..." di Antonella Ursitti, la poesia racconta cosa succede nell'anima del mondo!
Simone

 

16/5/2011

Poche note a sottolineare comunque la bella pagina odierna:
- Michele Cristiano "La Tua Voce": sembra una filastrocca ermetica e illogica e pure fascinosa nei suoi ghirigori d'immagini.
- Sandra "Interrogativi": come si deve amare? con quotidiana tenera dolcezza o come ebbrezza infuocata e travolgente? E poi non conta l'età. Oppure sì? Piangerò di ricordi "o di fresche e tenaci ferite di rimpianto di una vita- non vita?". Cara Sandra, più ci si interroga e più siamo vivi.
- Giuseppe "Un altro amico caro": che bella "l'anima libera dal peso/prende il largo/nel mare della notte".
- Salvatore Armando "L'amore non esiste": Salvatore non ha dubbi stavolta. Ma è un vecchio interrogativo a cui non so dar risposta. E' solo illusione per dar costume ai nostri bassi istinti o c'è dell'altro? Sicuramente c'è qualcuno che rimane nell'illusione tutta la vita.
- Enrico "Explicatio fatta con arte": Enrico sembra irrecuperabile. Ormai viaggia su un'orbita parallela alla terra in cui tutto sembra perfetto, ma senza spiegazione.
Un saluto affettuoso a tutti i poeti ed un grazie magnifico al nostro Lorenzo
Lorenzo Poggi
 

Salvatore Armando Santoro con la sua "L'amore non esiste" solleva riflessioni interessanti. L'amore forse oggi è troppo idealizzato? Troppo ricercato? L'edonismo sempre più diffuso in questa società si serve dell'amore, spremendolo, facendogli perdere magia, valore? Tante domande sorgono.. Potrebbero essere spunto per un dibattito..
Un saluto e un sincero grazie a tutti
Simone
 

15/5/2011
 

Ringrazio Sandra Greggio per il commento alla mia ultima poesia.

Tutte belle le poesie di oggi, mi soffermo su alcune.

Benvenuta Maria Rosa. “Figlia del mare” Le poesie che hanno per tema il mare mi attraggono, questa é molto triste.

Alessandro Ragazzetti “La polvere” Contiene belle riflessioni, mi piace la metafora che chiude il discorso. “e di tutta la polvere alla fine non resterà che il soffio
del vento amico che la trascina via.”

Simone Zanette “La mia stanza” “Nemmeno una gruccia /per appendere /la vita.”

Antonietta Ursitti “Cerchi un appiglio. “E' l'umano che cerca / un appiglio invano…”

Aurelio Zucchi “Eppure” Mi piace la riflessione,  “Eppure, c’è chi davvero mi ama!” l’invecchiamento non è motivo di preoccupazioni se confidiamo nell’amore di Dio.

Renzo Montagnoli “Quando il poco è tanto” Un bel quadretto dove giocano i colori della natura.

Lorenzo Poggi “E ora di tornare” Metafore molto efficaci.  “La misura è colma, è ora di tornare”

Cari saluti a tutti Grazie a Lorenzo.

Giuseppe Stracuzzi

 

Piove dovunque tranne su questa pagina azzurra, ricca di sole.
Maria Rosa Cugudda -Figlia del mare-: Benvenuta nell'azzurro. E' bello immaginare il mare quale genitore dall'umore mutevole e quale ultima dimora desiderata. Questo tuo amore è da me condiviso. Brava.
Michele Cristiano Aulicino -I Maggio-: A giudicare dal titolo questa sembra la descrizione d'un corteo che festeggia la festa del lavoro. Ma c'è amore per il singolo e timore della folla con la quale, comunque, dobbiamo convivere. Così è ?
Carlo Chionne -Canis fidelis-: Altro opportuno memento, ben porto.
Antonietta Ursitti -Cerchi un appiglio-: Nelle incertezze della vita, non sono sufficienti gli oggetti che ci sono familiari a darci sicurezza. Forse neppure gli atti che compiamo abitualmente. Cerchiamo, inutilmente, altri appigli, altre sicurezze che non troveremo. Bella.
Aurelio Zucchi -Eppure-: Non è una soddisfazione da poco quella tua. Tutti, più o meno, siamo impantanati nel tempo che passa. Non tutti hanno chi li ama. Piaciuta.
Renzo Montagnoli -Quando il poco è tanto-: Dolcissimo questo amore per il mondo che porta a commuoversi anche per le piccole cose che vediamo. Bella decisamente.
Michael Santhers -Comizi-: Incisiva descrizione dell'atmosfera elettorale, detta, come sempre, con uso magistrale della lingua. Complimenti.
Francesco Colombo -Non chiamatemi poeta-: Delusa descrizione di cosa sia un poeta. E pessimistica conclusione. Ma c'è chi dice che i poeti sono l'anima e lo sprone del mondo. Speriamo sia vero.
Enrico Tartagni -Corridoio o sepolcro ?-: E' questa l'illusione in cui viviamo ? Se è così non ci resta che attendere di varcare la soglia d'imbiancati conventi. Terribilmente dolente.
Lorenzo Poggi -E' ora di tornare-: La misura è colma è ora di tornare. E come non concordare con ogni verso ? Resta il desiderio di scalare abissi, resta la volontà di esercitare critica e reagire. E sempre incisivi e forti sono i tuoi versi. Complimenti sempre.
Angelo Cosentino -Mademoiselles-: Bella serie di acquerelli che ci mostrano riottose ninfe. Decisamente bella.
A tutti una splendida domenica. Al nostro vate un ringraziamento. Piero Colonna Romano
 

Non ho conosciuto Marcello Plavier,ma voglio esprimere tutta la mia vicinanza
alla sua famiglia e al pubblico dei suoi lettori,per la scomparsa di qualcuno
che intingeva la sua penna nel rosolio per tratteggiare parole leggere come il
battito d'ali degli angeli.Si è soliti pensare che quando muore un poeta muore
una parte del mondo,che il sole al tramonto sia un poco più solo,che i suoi
raggi si facciano deboli e esili allungandosi per colmare l'assenza in modo
disperato.Ma quando ci si eleva al sublime,non si muore mai.Ciao Marcello.
Antonio Teni
 

14/5/2011

Sandra Greggio e Piero Colonna Romano. Cari amici poeti, non posso fare altro che dirvi grazie del vostro bellissimo commento alla poesia:” Ti amo Amore “ Per i commenti di ieri alla poesia “Tellaro”All’amico Piero, dirò che mi compiaccio moltissimo con lui, prima di tutto, per aver letto tutte le mie poesie e poi, per aver conosciuto quasi tutte le località che ho visitato nel corso della mia vita escursionistica, che mi ha dato grandi soddisfazioni nella vita. Oggi, sono ritornato agli orari del vecchio ufficio. Le mie passeggiate sono molto ridotte, dovute agli acciacchi del tempo. Anche se non faccio commenti, leggo sempre le vostre opere. Vi saluto molto carinamente, unitamente all’amico prof Lorenzo. Il Gabbiano
 

Ringrazio Piero Romano Colonna e Giuseppe Stracuzzi per le belle parole spese su Volano in fila, mi associo al dolore per la perdita di Marcello Plavier e invio alle pagine azzurre la mia nuova creazione Cerchi un appiglio. Un carissimo saluto a tutti gli aedi della magnifica Compagnia Azzurra, Antonietta Ursitti.
 

Oggi mi soffermo su alcune tematiche che, secondo me, rendono molto avvincente la pagina azzurra. Una di queste è legata anche al “monologo sulla verità”, che ieri, per motivi di tempo, non mi è stato possibile commentare. Lo faccio ora, scusandomi per il ritardo. La prima tematica che colgo è quella pirandelliana della “maschera”, che mi sembra di ravvisare sia nella poesia di Lorenzo Poggi che di Simone Magli; non posso che concordare, anche se mi viene spontaneo dire:”Non tutte le donne, Simone, hanno il rimmel, no?”. Spero che tu non ti offenda. Un complimento ai senari di Lorenzo, perfetti. Piero Colonna Romano: verità poliedrica, diversa a seconda delle persone, condizionate, chi più chi meno, dalla società. “Uno, nessuno, centomila”? Credo di sì. Mi permetto, vista la ricchezza di spunti di riflessione che tali monologhi offrono, di porre una domanda: nell’ambito religioso, tale principio è sempre valido? Grazie. L’altra tematica che domina è quella eterna, intramontabile dell’Amore. Dalla sensualità di Simone Zanette (bello lo sfondo della “notte salata sudata d’aria”), al sorriso di un’altra donna che ha “il potere di vanificare qualsiasi misura del tempo”. Livia Fedele, con termini “taglienti”, rimpiange il suo amore, amore trovato e racchiuso in una conchiglia da Silvio Canapè. Complimenti a tutti, un accento particolare su quei “baci chiusi”, splendidi. Una “favola”, quasi un gioco a leggerla, la poesia di Casarini, molto originale e piaciuta. Il Gabbiano chiude la pagina con un “amore” di poesia, citando anche Dante; la tua poesia mi culla, come una melodia. Non posso trascurare Alessandro Ragazzetti: mi ha colpito la sua “Eredità”, che tale non è, perché “fatta di aria” e di germogli non sbocciati. Ma mi permetto di cogliere i fiori sbocciati, invece, in quel “lumicino” acceso di Giuseppe Stracuzzi, che, nonostante tutto, si fa strada tra ingarbugliati pensieri. Due modi diversi di concepire la morte, entrambi resi con bellissime immagini. Incornicio i commenti con il “quadro” del paesaggio di Giuseppe Dabalà, intriso, però, di drammaticità, splendidi quegli occhi di melograno. Appendo il quadro in una stanza d’altri tempi, nell’atmosfera dolce e malinconica creata dalla bella poesia di Gabriele Renda. Termino con un caro saluto a tutti ed, in particolare, al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio


Altra pagina azzurra tutta da gustare. Sempre più bravi i sitani, sempre intense le emozioni che le loro poesie generano. E queste sono le mie, per ieri e per oggi:

13 maggio
Enrico Tartagni -Il Vagabondo-: Cammino nella vita con un incontro che potrebbe essere salvifico. Bella serie di riflessioni su vita e religiosità a prescindere dal divino. Sconsolata la conclusione. Ci sarà speranza?
Lorenzo Poggi -Tortora rosso sangue-: Un volontario gesto che libera la violenza. Volontario ma, pare, inevitabile. Siamo strumenti inconsapevoli sempre. La violenza ci permea, ci condiziona. E sempre ci rimarrà il dubbio sulla giustezza del nostro agire. Bello questo racconto d'un sogno.
Simone Zanette -Proibito-: Violenza sadica. Manca un autodafé finale a completamento.
Michele Cristiano Aulicino -quello che sono-: Mi piace quel paragonare il proprio passato ad una vecchia poesia. Bello quel conservarne il profumo e bellissima quella scia densa di sorriso. Molto bravo Michele. Piaciuta.
Antonio Teni -Ancora aspettando Godot-: Quell'attesa, priva di speranza, di qualcosa che non arriverà. La vita come teatro dell'assurdo. E quella chiusa terribile che ci descrive uomini in affanno, per costruire qualcosa di cui resterà soltanto polvere.
Carlo Chionne -Canes famelici-: I consigli stolti, se accettati, portano alla rovina. Fedro, rispolverato opportunamente, continua a darci i suoi insegnamenti di vita.
Gabriele Renda -Filastrocca del governo matto-: Applausi per l'invenzione del "reato d'onestà". Vedi, Gabriele, credo che ancora non sia stato fatto apposito DDL perché non hanno ancora trovato un sinonimo della parola onestà. Sinonimo tanto oscuro da non potere essere recepito, nel suo significato, dai sudditi. Tempo al tempo, ce la faranno.
Simone Magli -La sirena sulla riva-: C'è un tormento interno che rende tutto oscuro. E quella sirena spiaggiata lo sottolinea ancora di più. Sirena viva e vegeta cercasi, per supporto morale.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Anniversario-: Colloquio con sé stesso. E rivisitazione d'un rapporto, forse da chiarire reciprocamente. Conclusione umoristica, ma neanche tanto. Audaces fortuna iuvat, mio caro. Piaciuta molto e…auguri.
Aurelio Zucchi -Alla vita-: Bella questa invocazione alla vita. Vivere l'età che si ha, spendersi sempre "scagliando loro l'amore che posso". Bella e piaciuta molto.
Gerardo Pozzi -Quel che mi viene-: Vedo un bellissima similitudine tra natura e poeti. Si rigenerano entrambi, nonostante la morte. E rigenerano fiori, frutti, alberi e poesia. Bella.
E. Crescenzi -Amore trascinato-: Tristissima descrizione d'un atto d'amore cui manca il calore della tenerezza e della complicità. Vero, questo tipo d'amore è tristissimo quando termina e durante.

14 maggio
Angelo Cosentino -Ubriaca-: Benvenuto nell'azzurro ! Ottimo esordio che ci racconta il desiderio d'un amore più…collaborativo.
Lorenzo Poggi -I responsabili-: Apparire e non essere. Con la consapevolezza dei propri limiti dei quali vergognarsi, tanto da sfuggire alla nostra immagine riflessa, per vergogna. Ma quell'eco sberleffo dentro lo sentiremo comunque. Profondo ed incisivo sempre. Bravo Lorenzo.
Alessandro Regazzetti -Eredità-: Li piangiamo per troppo poco tempo, i nostri cari scomparsi. Abbiamo occhi svuotati di lacrime, troppo presto.
Simone Zanette - Erotica immagine. Rammenta, nello stile, alcuni poeti sud americani. Bravo, complimenti.
Michele Cristiano Aulicino -L'amore, l'inutilità del tempo-: Riflessione filosofica sul passare del tempo e sul passare degli amori. Belli e significativi i versi "Le mie attese non sono che inverni,/gelidi e taglienti" e "ci sono sorrisi che giocano sporco". Piaciuta molto.
Livia Fedele -Non ci sei tu-: Profondamente, dolorosamente, sentita quella lontananza. Detta con bei versi pieni di poesia.
Silvio Canapè -Come forza lenta attonita-: Bellissima serie di similitudini che disegnano un amore pieno di concretezza e speranza, con la bella chiusa degli ultimi quattro versi.
Simone Magli -Morte dell'autenticità delle cose-: Vedere la falsità che ci circonda ed i puri di cuore riconosciuti quali deboli, perché incapaci di mentire. Tristissime considerazioni (ma quanto vere!) sulla condizione umana.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Grazie musa. Gli scherzi della vita-: Lezione di geometria applicata alla vita. Scalare vertici, dopo vertici per ritrovarsi, alla fine, al primo che era già l'ultimo. Funambolica e piacevole molto.
Giuseppe Cicozzetti -al principio dei giorni-: Augurio dolcissimo ad un tenero germoglio sbocciato. Molto bella davvero.
Giuseppe Stracuzzi -La speranza-: Forse la vera speranza è che esista un'anima che sarà sollevata da qualche parte. Piaciuta.
Germano Frenu -Timidezza-: "Non c'è ribalta/per l'uomo deriso" e la ricetta proposta è gettare a mare la timidezza. E pazientare.
Il Gabbiano -Ti amo Amore-: Ode all'amore. E, con quel ricorrere alla chiusa del Paradiso, si risponde alla domanda di che cosa mai sia l'amore. L'intendessimo tutti così !!
A tutti un caro saluto ed un ringraziamento. Un grazie a Lorenzo che consente, con la sua attività, tanta bellezza. Piero Colonna Romano
 

 

13/5/2011

Le ultime pagine azzurre sono piene di dolore per la scomparsa del poeta Marcello Plavier. Con grande sentimento e sentita partecipazione, hanno scritto i loro addii poetici Lorenzo Poggi, Sandra Greggio, Armando Bettozzi, Kinita (e mi scuso con chi avessi dimenticato). Molti altri hanno espresso il loro sentimento nei commenti. A tutti loro mi associo con commozione.

Ho alcune pagine azzurre stampate, in attesa di lettura. Questo mi hanno fatto sentire:

11 maggio
Un cordiale benvenuto a Giuseppe Gianpaolo Casarini e Giovanni Minio. Bello quell'avere ritrovato un vecchia cartolina non spedita ("Quella cartolina" di Casarini) quel rimorso e quei ricordi che ha generato, quanto ben descritti ! Ottima l'analisi di come va questo mondo ("Interessi" di Minio) e l' indignazione che ne scaturisce.
Simone Magli -Credevo che il senso della vita stia nella ricerca-: Esistenziale interrogarsi su quel senso. Davanti alla consapevolezza della sua fine si cerca qualcosa che ne attenui (o cambi) il senso. Della morte.
Enrico Tartagni -Roba da Froid-: Errare umanum est, judicare diabolicus.
IAllonardo -Mare e Anima-: Bella. Avverto il profumo del mare, metafora della vita. E bella la chiusa che ci dice che dopo la tempesta torna il sereno….in attesa della prossima.
Simone Zanette -Stasi- Pochi versi sintetizzanti erotismo. Potenza della poesia!!
Il Gabbiano -Tellaro-: Caro Gabbiano, è molto probabile che, da qualche parte, noi ci siamo incontrati. Ho riletto le tue poesie presenti nel sito e, a parte quelle che descrivono paesaggi degli USA, non c'è un luogo da te descritto che io non abbia frequentato. Oggi ci racconti di Tellaro ed, assieme a questa, vedo Lerici, S. Terenzo e Fiascherino. Ricordi sbiaditi che tu, con le tue magistrali descrizioni, fai ritornare alla mente, con quei profumi, quei colori, quei sentimenti. Grazie.

12 maggio
Grazie a Sandra Greggio per avere scelto una bella poesia di Marcello, riproponendola alla nostra lettura.
Enrico Tartagni -L'eleganza del corridore-: L'eleganza ci salverà ? Lievi immagini alternate a dure realtà. Bella. Complimenti.
Lorenzo Poggi -Vola poesia-: E' un volo nel sogno. E' bisogno di sollevarsi da questa realtà, per guardarla dall'alto. E' desiderio di riposo sereno. E, nell'attesa che si realizzino, osservare lo scorrere della vita. Bella molto.
Simone Zanette -Parole-: Quei due ultimi versi ("Mi inchiodo/ad una stella") li trovo bellissimi. E quelle parole morenti sono quelle che non diciamo più, non comprendiamo più.
Manuela Mori -Le parole che non dissi-: Rimpianto per ciò che non si è stati capaci di dire. E dentro resta bruciante ricordo. Molto bella. Complimenti.
Michele Cristiano Aulicino -Perduti e felici-: L'esplosione della primavera sembra riguardare gli altri e non noi "privi di ogni plausibile certezza". Cerchiamo "una maglia per accorgerci di essere tutto." Ed "uno sguardo per vedere di non essere niente". In altri termini poco ci basterebbe per essere felici ma…perduti.
Carlo Chionne -Canis avidus-: altra lezione di morale che ci viene da un apologo. Molto opportuna.
Gabriele Renda -L'altra Via Crucis-: Questi sono i tempi. Fascismo imperante (e santa romana chiesa come sempre muta) e prebende, sempre più succose, a chi porterà voti. Guarda caso a santa romana chiesa (scuola pubblica da affossare, per esempio).
Simone Magli -Oltre la vita-: Perdersi, rinunciando a capire un significato troppo più grande di noi. E' un misto di desiderio d'essere liberi (di non pensare) ed un'amara presa d'atto d'impotenza.
Giuseppe Gianpaolo Casarini -Alla mia Aspasia- Bella, fantasiosa, ben articolata. L'erinni di Leopardi incontrata (spero soltanto nella poesia) da Giuseppe. Piaciuta molto. Complimenti.

A tutti il più cordiale buon weekend. Sempre un grazie a Lorenzo il grande. Piero Colonna Romano
 

Marcello Plavier
Il poeta morirà, soltanto quando moriranno le vere parole.
Le mie più sentite condoglianze alla famiglia.
Giuseppe Dabalà
 

Purtroppo ci sono certe notizie che sono difficili da commentare. La morte di uno toglie sempre qualche cosa a tutti e, se poi si tratta di un poeta, avvertiamo più marcatamente la sua assenza, tuttavia consapevoli di ritrovarlo nei suoi versi, un lascito che continuerà a testimoniare la sua presenza nel nostro cuore.
Addio, Marcello Plavier, che sei salito nell'angolo di cielo più azzurro, quello riservato ai poeti.
Renzo Montagnoli
 

La bella pagina di oggi mi invoglia al commento.
- Michele Cristiano “quello che sono”: del mio passato “ne conservo il profumo” ed è “come chi è stato qui/forse/tempo fa/lasciando indietro/una scia densa di sorriso”. Molto, molto bella!
- Simone “La sirena sulla riva”: “Morirò all’asciutto, sulla riva,/accanto a una sirena arenata” , “Ci ritroveremo in un’altra vita più giusta,/dove il silenzio non potrà tacere”. Immagini forti e versi importanti. Soprattutto la chiusa.
- Aurelio “Alla vita”: è inutile “rannicchiarsi nel sofà dei ricordi”, la vita va vissuta adesso, sempre.
- Gerardo “Quel che mi viene”: la vita d’un poeta non è come le altre. Per le vette toccate, per gli abissi in cui son caduti, anche la morte dovrebbe essere diversa. Ma muoiono come tutti; resta una vita che lascia segni per chi viene dopo.

Nei racconti c’è Piero “Monologo sulla verità”: Gocce di filosofia nel mare della vita: "La verità è poliedrica". "Talvolta il divenire ne muta il senso". "L’uomo può scegliere quella che più gli aggrada". "Ma, forse, la verità, semplicemente non esiste ed allora diviene convenzione", regole imposte da chi in quella società detiene il potere per mantenerlo per i suoi interessi personali e mai per il bene di tutti. Ma "E’ nella natura dell’uomo porsi domande". La verità è più quello che vorremmo vedere che quello che è. Cercala pure la verità ma mai sarà tutta la verità.
Lorenzo Poggi

 

12/5/2011

Addio Marcello... continuerò a vederti nelle tue accorate e dolci poesie d'amore come ho fatto fino ad oggi. Mi unisco al cordoglio di tutti, con la speranza che il cielo abbia qualcosa di bello da offrirti.
Giuseppe Stracuzzi
 

Ho letto alcune poesie di Marcello... pur non avendolo conosciuto prima ho colto la sua grande sensibilità e la sua capacità di esprimere sentimenti profondi. La morte non cancella le parole che continuano a sorvolare sulle grandi distanze.Chi è ancora scosso e turbato per una grande perdita comprende quanto sia difficile continuare un'esistenza regolare. Ma un grande poeta non muore mai...
Con partecipazione, Maria Rosaria Teni
 

quando muore un poeta come Marcello è vero si eredita ma si resta anche un
po' soli.Condoglianze vivissime alla famiglia.silvio canapè
 

11/5/2011

Sono pienamente d'accordo con Salvatore Armando Santoro riguardo "alla poesia e ai poeti".
Non è accessibile a tutti il linguaggio dell'anima.
Riposa Marcello
Simone
 

Mi unisco al dolore per la scomparsa di Marcello Plavier. Una poeta sensibile ed incisivo, una persona davvero speciale che ricorderemo attraverso le sue poesie.
Maristella Angeli
 

Un poeta non muore mai
forse si addormenta un poco
ma poi si sveglia tra le stelle.
ciao, Marcello
cristina


Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Marcello. E' morto anche un pezzo del mio cuore. Nessuno potrà mai capire i poeti. Solo altri poeti riescono a leggere in fondo al loro animo e comprendere ed immedesimarsi nei loro versi.
La poesia è sogno, fantasia, amore, tranquillità, pace. Adesso Marcello l'ha trovata. La sto cercando anch'io da un pezzo!
Un abbraccio a tutti voi
Salvatore Armando Santoro


Con lui muore una parte di noi; con la sua poesia muore un po’ la
nostra, quella stessa poesia che ci identifica e ci colloca nel mondo e
nella vita che amiamo e che gridiamo “eterna”.
Guardaci mentre continueremo a volerti bene e a leggere i tuoi versi
e il tuo cuore!
Aurelio
 

10/5/2011 

Partecipo al dolore per la scomparsa di Marcello Plavier. Continuerà a vivere nelle sue belle poesie.
Giovanna Giordani


Mi unisco al dolore per la scomparsa del poeta Marcello Plavier. Sentite condoglianze ai suoi cari, un abbraccio.
Michela Turchi


Le mie più sentite condoglianze alla famiglia dell'amico poeta Marcello Plavier. Gabriele
 

Per Marcello Plavier
L'ho saputo ieri sera da Tinti, via mail.
Mi dispiace molto.
Molto.
gerardo

Per Marcello
Che la Terra e il Cielo ti donino nuova vita.
Angelo Alfredo
 

Non è una bella giornata quella di oggi. Il pensiero corre a Marcello Plavier, tristemente. Ciao Marcello, le tue poesie saranno il tuo messaggio per noi. Di quelle ti ringrazio.
Gabriele Renda -La top ten-: Bella classifica. Peccato ci abbiano tolto la libertà d'essere liberi.
Cristina Bove -Imperseguibile-: Versi d'una amarezza estrema, dolenti. Sensazione di disperazione per quelle parole che si vorrebbero dire e che si spengono, prive d'eco, nel granito. E quel "Volere il tutto/Perdersi nel niente" quale segnale d'estrema impotenza.
Enrico Tartagni -Pioggia di parole-: Pare la prosecuzione di "Imperseguibile" con la differenza che nella prima c'è il desiderio di reagire ed in questa quel "sotto il piastrone che mi chiude nella mia fossa." è proprio un de profundis. Ma quanto belli i versi d'entrambe !
Lorenzo Poggi -L'amplesso-: Lorenzo a luci rosse. Sarà la primavera. Intensa e bella. Applausi.
Giuseppe Stracuzzi -Taormina-: Leggo e la vedo. Chiudo gli occhi e l'assaporo. Questa perla fantastica, sepolta nel mio cuore, l'hai resuscitata nella mia memoria. Bravissimo.
Angelo Alfredo Taraschi -Post mortem-: Già, che diranno di noi ? Bello sarebbe scriversi l'epitaffio e farlo oggetto di referendum, vita durante. Bella e piena di perle di saggezza e domande intriganti.
A tutti un caro saluto. Un grazie a Lorenzo, nostro vate. Piero Colonna Romano


Molto profonda e acuta nella sua ironicità la poesia/riflessione "Post mortem" di Angelo Alfredo Taraschi.
Simone


Per il Poeta Piero Colonna Romano. Carissimo Piero, infiniti ringraziamenti per il commento alla poesia della Mamma Sì, hai ragione, era molto commovente, ma la Mamma è sempre la Mamma e il suo ricordo non svanisce mai. Un caro saluto a tutti i poeti del “Sito Poetare”,unitamente al carissimo prof Lorenzo, Il Gabbiano
 

Ciao Marcello ,vai dolcemente dove trovi pace.Tinti in abbraccio


Partecipare al dolore per la morte del poeta Marcello Plavier.
enrico tartagni



Oggi è triste questa pagina azzurra. E' scomparso il bravo Marcello Plavier, poeta vero, di grande sensibilità. Mi mancheranno le sue poesie. A tutti i suoi cari le mie più sentite condoglianze ed un abbraccio. Piero Colonna Romano


Oggi non è giorno per commentare. Oggi c'è da fermarsi e togliersi il cappello. Marcello Plavier se n'è andato.
Le conoscevo bene le sue poesie. Non erano il mio stile ma sapevo apprezzarle. Anche a Marcello forse non piaceva il mio stile, ma nei momenti più alti eravamo lì ad apprezzarci.
Non ho avuto la possibilità di conoscerlo ma so quanto era amato da chi ha potuto.
Poeta squisito e passionale. Poeta che sapeva unire natura e sentimenti in una simbiosi di emozioni e di immagini. Scriveva spesso d'amore; ma non platonico, umano e sensuale. Non conosco la sua storia, ma deve aver avuto una vita ricca e piena d'interessi. Mi mancherà la sua costante presenza nei siti che frequentavamo. Mi mancherà il suo stimolo a migliorare. Mi mancherà una voce che sapeva mettermi in discussione.
Lorenzo Poggi


Ricordiamo il nostro amico Marcello con alcuni suoi versi che resteranno
per sempre tra le pagine dei nostri ricordi, perchè la poesia "supera lo
spazio e il tempo"
Tiziana Cocolo


Mistero
Come mi si affollano attorno fantasmi a me cari
Vedo amore, gioia, dolore cuori in fermento
Mi sento legato a loro con catene infrangibili
Sono silenziosi, alcuni felici altri malinconici
Vedo in tutti loro l'amore che supera il tempo e lo spazio
Il loro amore che affronta sole, luna, stelle
Li avvicino cerco il contatto, invano, sono impalpabili
Non hanno forma né colore, tacciono comunicando
L'amore che nutre la vita, diffondendone il profumo
La nella immensità dell'universo.
Marcello Plavier


Le mie più sentite condoglianze alla famiglia di Marcello Plavier, uno dei poeti più dotati che il sito abbia mai ospitato, grande cantore dell'amore. Riposa in pace. Una carezza a Victor, suo nipote.
Con affetto
Simone


Sentite condoglianze alla famiglia ed un inchino al Poeta Marcello Plavier.
Renato Bellin


Partecipiamo al cordoglio dei familiari dell’amico poeta Marcello Plavier, per la sua prematura scomparsa,
Il Gabbiano

 

9/5/2011

Una triste notizia.
Oggi pomeriggio è mancato all'affetto dei suoi cari e amici il poeta Marcello Plavier. Il sito Poetare porge sentite condoglianze alla sua famiglia e a tutti quelli che lo conoscevano e lo apprezzavano per le sue poesie, ricche di vero sentimento e di profondità etica.
Lorenzo De Ninis
 

Ringrazio Piero Colonna Romano in particolare, per la capacità di filtrare le poesie e trarre il meglio che essi contengono e quindi invogliare il lettore a leggerle con attenzione.
Le poesie di oggi meritano tutte un plauso, non posso intrattenermi molto, ne cito alcune iniziando dalla prima.
“Musca et mula” Carlo Chionne ripropone con altre movenze poetiche la favola antica.
“Novant’anni” Renda Gabriele. Sempre molto arguto e piacevole.
“Ciondolo salvavita (o del salvare inutile)” Cristina Bove. Molto originale “ci sono le istruzioni sul davanti /da leggere nel caso d'infortunio”
“Le pagine sbagliate” Sandra Greggio. Guardando il passato si riconoscono gli errori. “Una sola cosa non vorrei mai cambiare / La mia firma”. Molto significativa!
“Chi cerca di superare i propri limiti” Simone Magli. Saggezza!
Le altre che non ho citato sono anche molto belle.
Cari saluti a tutti. Grazie a Lorenzo
Giuseppe Stracuzzi
 

Bella, intensa, coinvolgente la pagina azzurra oggi. E' una spirale che porta in alto, verso Poesia. A tutti un applauso.
Carlo Chionne -Musca et mula-: Significativa come sempre. Gradita come sempre.
Gabriele Renda -Novant'anni-: Dalla cronaca dei misfatti giornalieri, Gabriele trae e ci racconta della sua (e della nostra) indignazione. Mi ripeto ed assieme al grande Eduardo dico "addà finì a nuttata".
Cristina Bove -Ciondolo salvavita (o del salvare inutile)-: Nel titolo la sintesi. Nello sviluppo tutta l'amarezza per ciò che non si è avuto. Ma, in me, una certezza: chi dà poesia, come sai fare tu, quel ciondolo lo ha anche dietro. Ma non lo può vedere. Applausi convinti.
Sandra Greggio -Le pagine sbagliate-: Il tuo desiderio è di tutti gli onesti. Quelli che riescono a distinguere il grano dal loglio. E tu onesta lo sei, con in più l'orgoglio d'essere te stessa.
Renato Bellin -I colori dell'anima-: Vivere e guardare alla vita come opera d'arte, e vedendone la bellezza, scordarsi della sua fine. Bella e piaciuta.
S.A. Santoro -Maledetto bastardo-: Autoflagellazione per eccesso di autocritica. Un abbraccio con tutta la mia ammirazione.
Enrico Tartagni -Senza Senso-: Questo scorrere del tempo al quale poniamo domande che non avranno risposta. Questo indagarsi, sapendo d'essere un mezzo per chi tira le fila della nostra esistenza. Questo mi dice la criptica e bella poesia.
Lorenzo Poggi -Torre d'avorio-: Bellissima questa descrizione della torre d'avorio nella quale molti s'illudono di trovare difesa, eppure penetrata da rumori e brusii. Impossibile isolarsi, resta soltanto un rincorrere sé stessi, chiudendo gli occhi. Penso che questa poesia appartenga ai capolavori del grande Lorenzo. Complimenti.
Simone Zanette -La foto-: Misto di realismo descrittivo e di surreale. Bella la descrizione dell'immagine nuda. Belli quegli occhi che levitano, nel sogno, verso i raggi del sole. E bello quell'immaginare baci dal sapore di pesca. Per risvegliarsi nella luce accecante della realtà. Complimenti.
Il Gabbiano -Supplica a Teresa mia madre-: Toccante, commovente questo ricordo della madre. Bello questo rivederla nel ricordo. Davvero piaciuta.
A voi tutti un ringraziamento ed il mio saluto più cordiale. A Lorenzo un grazie di cuore. Piero Colonna Romano
 

8/5/2011

Mi scuso se non posso essere assidua (per molteplici impegni) nel pubblicare e commentare, ma, dopo aver letto la bella pagina di oggi, devo proprio complimentarmi con tutti, e sottolineo tutti, voi autori che ci donate un po’ della vostra bella anima con le vostre poesie. Ogni poesia che ho letto mi ha regalato un’emozione e vi ringrazio per questo. Io penso che se gli uomini, tutti gli uomini (comprese le donne, naturalmente!)sapessero scoprire e valorizzare la poesia che è in loro, la vita sul nostro pianeta sarebbe migliore. Niente egoismi, sopraffazioni, violenze, ingiustizie perché la Poesia ci porta dentro noi stessi aiutandoci a conoscerci meglio e a capire la Bellezza che è in noi e che non deve essere guastata. Ma, si sa, siamo nati imperfetti e il cammino verso un mondo migliore è ancora lungo.
Colgo l’occasione per ringraziare particolarmente Piero Colonna Romano e Lorenzo Poggi.
E, naturalmente, sempre grazie al nostro mitico prof. Lorenzo che ci ospita.
Buona continuazione poetica e tante cose belle a tutti voi!
Fata Morgana
 

Oggi mamme in tutte le sfumature dell'azzurro. Giusto omaggio. Leggo e sento questo:
Simone Zanette -Senza titolo-: Immerso in tepore consolante. Sintetica e bella.
Alessandro Regazzetti -Notturno marino-: Bellissimi quei primi tre versi. E bella quella conclusione che appaia la risacca alla vita. Complimenti.
Fata Morgana -Ritrovate visioni- Bella, dolce, commovente. Tenera descrizione del ricordo più dolce. Piaciuta molto. Complimenti.
Carlo Chionne -Vulpis et ciconia- Altra lezione di morale attraverso un bell'apologo. E incitamento a proseguire.
Cristina Bove -Un pugno d'acqua-: I primi quattro versi sembrano descrivere la fatica dello scrivere. Poesie in particolare. Quindi filosofica riflessione sulla vita e bellissima chiusa. Che altro dire se non complimentarmi ?
Enrico Tartagni -Anima Writer-: Duro percorso ci racconti. Duro ma terribilmente reale.
Lorenzo Poggi -Pensieri di notte-: La fantasia sposata alla poesia. Se poeta sei. E tu lo sei nel fondo dell'animo. Bellissime le immagini che ci regali.
Aurelio Zucchi -I silenzi dell'amore-: Bellissimo questo congiungere silenzi innamorati con l'amore per il mare. Bello ogni verso e molto coinvolgente. Complimenti Aurelio, sei bravissimo.
Giuseppe Stracuzzi -Certo che esiste ?-: "Mentre beviamo ingrati il suo sapore" ? Bella la similitudine fiume/vita. Bello quell'affermare che nel mare il fiume non si disperde ma continua ad esistere. Bella l'intera poesia. A me resta quel punto di domanda.
Michael Santhers -Elezioni-: La confusione ingannatrice di questo periodo (che però non termina mai da anni ed anni) ben disegnata, con versi che ne rendono bene l'atmosfera. Sempre un piacere leggerti.
Stefano Medel - La lontananza- Già la lontananza accentua certi sentimenti. Ma qui c'è anche l'incertezza su ciò che si desidera. Necessita scelta decisa. Auguri Stefano.
Gabriele Renda -Son tutte belle le mamme del mondo-: Bell'omaggio (in parte risuona la vecchia canzone) alle madri. Bei versi che dicono, con sincerità, amore per la madre. Bella e piaciuta.
A tutti l'augurio di una felice giornata. Ringrazio Giuseppe Stracuzzi, Lorenzo Poggi e Sandra Greggio per l'attenzione che hanno posto alla mia "L'apostrofo rosa". Un caro saluto al nostro Lorenzo. Piero Colonna Romano
 

Poche note oggi, ma sentite:
- Alessandro "Notturno marino": l'avevo detto io che Alessandro prometteva bene! Piaciuta molto.
- Giovanna (Fata Morgana) "Ritrovate visioni": Sono questi flash improvvisi che rinsaldano i ricordi e mantengono perenne l'amore per la mamma.
- Cristina "Un pugno d'acqua": un pugno di parole che non sai da dove cominciare. Ogni strofa è un calderone d'emozioni. Per non parlare della chiusa.
- Aurelio "I silenzi dell'amore": sono gli alti e bassi dell'amore. Importante che il cuore continui a battere.
Lorenzo Poggi

 

7/5/2011

Sabato azzurro e belle emozioni. Queste:
Antonietta Ursitti -Volano in fila-: Resa con dolcezza l'immagine di quei nidi. Bello questo descrivere una migrazione con due versi da applausi: "le schiumose nuvole/come carta arrotolate". Bella tutta.
Simone Zanette -Addio- Struggente, sintetica ed intensa. Molto piaciuta.
Alessandro Regazzetti -Quando avrò inciso la mia volontà-: "Siamo stati tutti noi semplicemente ombre" "ordini etici imparati in logori manuali,/preordinati, programmati…" Versi sufficienti a dirci della nostra pochezza. E quella chiusa consequenziale e terribile. Purtroppo è così.
Maristella Angeli -La pittrice (a mia madre)-: Bellissima dedica, bellissimo ricordo. Versi asciutti ma pieni di sentimento. Complimenti.
Cristina Bove -Una riva o una selva-: In un desolato paesaggio osservi (senti) un dolore striato e chiedi al tuo carnefice la compassione d'una anestesia. Prima che, dentro, tutto deflagri. E quel titolo un perdersi od un ritrovarsi. Terribile e bella.
Lorenzo Poggi -Giorno infausto-: Questo ricordo, che ti brucia dentro, hai voluto esprimerlo con una poesia che mette a nudo il tuo dolore. Non so quanti avrebbero voluto o saputo farlo. Spero abbia alleggerito un po' la tua pena. Ti sono accanto, apprezzandoti.
A tutti auguro una splendida domenica. Un caro saluto al nostro Lorenzo . Piero Colonna Romano

Bellissima la poesia di oggi di Aurelio Zucchi: Geometria. Molto armoniosa, ma... niente paura, Aurè! La bellezza della matematica (e della geometria, in particolare) aiuta a vedere, nel modo poetico da te dimostrato, tutto ciò che ci circonda. Ed è per questo che sei come sei. Ciao, Wilma.


Oggi, a causa del poco tempo a disposizione, mi soffermo solo su alcune poesie, che mi hanno colpito particolarmente. Aurelio Zucchi: non avevo mai pensato alla luna in senso geometrico, davvero. A dir la verità, opto per la "pervinca sfera" col suo "tiepido fascio". Cristina: dico solo stupenda ed insieme sconvolgente, specie nella chiusa. Lorenzo Poggi: il coraggio di ricordare un episodio così doloroso in una poesia struggente; brividi leggendola, ma soprattutto l'ultimo verso. Un abbraccio. Deliziosa la poesia di Piero Colonna Romano, una "storiella", certo, ma costruita in settenari perfetti e con neologismi unici, derivati da quello che è il "riassunto dell'amore", "l'apostrofo rosa", il bacio. Renda: poesia che fa sognare, mi culla, davvero "l'animo cheta". Avverto tutti i sitani che, vergognandomi non poco di fronte alle poesie odierne, d'ora in poi mi metterò a ripassare la metrica. Un saluto a tutti ed, in particolare, al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio


“Volano in fila” Antonietta Ursitti. Quel volano in fila di uccelli migratori per ritrovare il loro nido è un miracolo della natura, descritto con sentimenti di dolcezza.
“La pittrice” Maristella Angeli. Bella specialmente la chiusura “tu quercia eterna /radiosa come il sole”.
”Una riva o una selva” Cristina Bove. La visione di certe calamità che colpiscono fanno rabbrividire “…Fammi un'anestesia veloce prima che mi deflagri l'universo dentro”.
“Neolitico in città” Enrico Tartagni. Mi piace molto. “schiaccio noccioline d'appennino con la pietra...”
”Giorno infausto” Lorenzo Poggi. Si segue con l’animo sospeso fino alla fine e lascia un sentimento di amarezza.
“Geometria”Aurelio Zucchi. Veramente bella! La fine mi piace molto “quando il suo gelo angola il cuore,/ rende la mira /ed unica fiamma resta l’amore.
“Il dolore è ai piani bassi,” Francesca Bergonzini. “Il dolore… è un bambino malato /che nessuno vuole conoscere”.
“L’apostrofo rosa” Piero Colonna Romano. Si legge con vivo piacere. L’ultima strofa è speciale.
“Deo sol invictus” Renda Gabriele. Molto bella!
Cari saluti a tutti, grazie della piacevole lettura, un grazie in più a Lorenzo.
Giuseppe Stracuzzi
 

Questo ho colto oggi:
- Simone Zanette "Addio": un addio di quelli che lasciano il segno.
- Alessandro "Quando avrò inciso la mia volontà": il suo discorrere ampio lo caratterizza. Belle e interessanti le immagini che accompagnano il suo dire.
- Maristella "La pittrice (a mia madre)": Sono ricordi flash preziosi di momenti e di azioni dell'attività della mamma pittrice. Molto intensa. Brava!
- Cristina "Una riva o una selva": "quel dolore striato compagno di tigri". E poi ancora una chiusa stupenda.
- Aurelio "Geometria": Ci sono degli incubi ricorrenti nella vita di ognuno. Aurelio trema all'idea di essere potuto diventare un cultore di geometria umana "tra formule, spigoli, basi e altezze" perdendo la capacità di guardare la geometria del cielo.
- Piero "L'apostrofo rosa": Divertenti incomprensioni tra un erede di Cyrano ed una ragazza dei nostri giorni. E' vero alcune parole sono ormai diventate di ghiaccio. Non suscitano più niente. Ma è inutile inventarsi neologismi, è la sostanza che è cambiata. Il tutto condito con settenari esemplari.
Lorenzo Poggi


"Quando avrò inciso la mia volontà" di Alessandro Regazzetti, l'ho apprezzata molto per la sua grande fluidità, per l'estrosità e per il suo esistenzialismo.
Molto bella, un'immagine "alta" la chiusa di "La pittrice" di Maristella Angeli, la quale ha ricevuto in lascito il meraviglioso tocco di pennello:
distesa al tiepido sole
in quelle spiagge solitarie
e ancora ad ergerti
in quei boschi misteriosi
tu quercia eterna
radiosa come il sole

Molto efficace la seguente similitudine ne "Il dolore ai piani bassi" di Francesca Bergonzini;
perché è un bambino malato
che nessuno vuole conoscere

Bravi tutti
Grazie per la compagnia e per le emozioni
Un caro abbraccio
Simone
 

6/5/2011

Altra bella e stimolante pagina. Ricordi, emozioni, sensazioni. Queste:
Livia Fedele -Un sospiro-: Bellissima. Che altro aggiungere ? Bravissima Livia.
Simone Zanette -Folla-: Sentirsi soli in mezzo alla folla estranea. Bella e sentita.
Enrico Tartagni -Regina dei Raggi Gamma-: Tentativo tardivo di cambiamento. Rimorso per non avere scelto, quando scegliere si poteva. Bella molto.
Armando Bettozzi -Mefistofele non più, solo leggenda-: E' stato sconfitto, come ci insegnano i film d'azione dove, alla fine, trionfano i buoni. Fortunatamente e purtroppo, nel bene e nel male, le idee non camminano con gambe umane. Incrociamo le dita.
Tinti Baldini -Nelle tenebre-: Applausi convinti, Tinti. E come non concordare con quel finale che ci esorta a "illuminare/le tenebre/con parole/d'amore." Bentornata Tinti.
Lorenzo Poggi -Il cerchio si chiude-: La fatica del darsi cultura ed i percorsi da compiere per acquisirla. Bello quell'attacco, bello quel "Vivere con il poco/non impedisce il riso". E bella tutta. Bravo anche… sulla media distanza, dopo averci abituati agli scatti brucianti. Complimenti Lorenzo.
Aurelio Zucchi -A regola d'arte-: Aspirare ad un finale ordinato, interrogandosi e cercando di dare risposte convincenti al proprio vissuto.
Il Gabbiano -San Fruttuoso-: Così rivedo i quadri di Cascella, così il Cristo degli abissi. E sento quel vento che porta il profumo d'un mare meraviglioso. Ed il suo silenzio. Assieme a quello d'un abbazia.
Dovremmo pagarti un biglietto per questi viaggi deliziosi !
Cristina Bove -Poi esco-: Due immagini: quella di Sidi Bou Said con le sue gabbiette bianche ed azzurre, le sue costruzioni dagli stessi colori. Ed i tappeti osservati, mentre il mercante offre il suo thè. E quella di una panchina, unica compagna sotto la pioggia.
Ricordi che si accavallano nella mente, mentre compiamo gesti quotidiani. Serve il mio brava ?
Michele Riccadonna -Gigante e bambino -: Il dolore che c'è dietro una lacrima dovrebbe commuovere tutti. Bella sintesi. Bravo Michele.
A tutti un saluto cordialissimo. A Lorenzo riconoscenza affettuosa. Piero Colonna Romano
 

Ringrazio tutti i poeti del sito azzurro, dedicando loro "Pagine azzurre" già pubblicata sul sito. Mi viene di pensare a voi come a una grande di famiglia, una sorta di Compagnia di nuovi aedi, che danno un senso e riempiono di sentimenti un mondo pregno di segni fasulli e di immagini tanto inutili, quando apparentemente innocue, quanto pericolose, quando inducono a drammatiche emulazioni. Grazie a tutti per esserci...
Un ringraziamento particolare a Piero Colonna Romano e Aurelia Tieghi per le belle parole indirizzate alla mia "Ti chiamerei".
Antonietta Ursitti
 

Anche oggi offro i miei pochi e stringati commenti. Come si dice: meglio di niente!
- Michael "Agresti cortili": scene di vita agreste, forse d'altri tempi, dipinte da chi sa sempre strizzare il succo dalle cose.
- Livia "Un sospiro": poesia leggera e profumata: parole in un soffio.
- Aurelio "A regola d'arte": i conti si fanno alla fine. Ho fatto veramente tutto il possibile per meritare questa vita? Ardua risposta.
- Cristina "Poi esco": non so se è un canto d'amore o un grido di dolore alla vecchiaia. Alcuni passaggi sono da antologia "dovrò esibire un volto di clessidra", "il tragitto dal letto alle pantofole/potrà mai dare un senso/all'essere così sedimentata/morenica/da sbriciolo?". La chiusa come sempre lascia senza fiato.
- Michele "Gigante e bambino": con tre versi ci fa commuovere. Bravo!
Un saluto a tutti i poeti del sito ed un salutone a Lorenzo.
Lorenzo Poggi


Credo abbia ragione Cristina: la crescita qualitativa di tutti è tangibile sempre più. Tutti bravissimi. Ed oggi (ieri ahimè) queste le mie emozioni:
Maria Rosaria Teni -E' arrivata la sera-: Teneri e nostalgici ricordi al calar della sera. Veramente bella e coinvolgente.
Antonio Teni -Per accorgermi di esistere…-: Anche qui ricordi, più articolati e profondi. Rivedere la vita passata nell'attesa "dell'equiparatrice di pensieri e destini". Decisamente bella.
Michael Santers -Epitaffio 104-: Epitaffio con rimpianto ("..insomma/non ci si parla più come un tempo") dal bel ritmo cadenzato. Bella tutta.
Carlo Chionne -Lupus et gruis-: Continuano le gradite rimembranze Fedro/chionnesche. Qui è di scena l'ingratitudine. Con l'invito a riflettere. Grazie Carlo.
Alessandro Regazzetti -Alla stazione-: Bella metafora: stazione come vita. I versi disegnano quadretti di vita comune, in una stazione comune. Ed a questi quadretti Alessandro guarda con angoscia ("sull'imponderabile viaggio che chiamiamo esistenza"). Piaciuta molto.
Lorenzo Poggi -Fremiti-: Il cantilenante bell'inizio prelude al racconto di amari ricordi che restano, dolenti, nell'anima. Bello quell'ascoltare la terra che freme, bello quell'interrogare le stelle sui nostri rimorsi, mentre la luna, seraficamente, ammicca. Applausi convinti.
Cristina Bove -Tempo verrà-: Quattro versi capolavoro ad introdurre il desiderio d'essere capita. Bellissima, come tutte le tue splendide poesie.
Michela Turchi -Contemplo bellezza-: Scoprire bellezza (e gioirne) là dove altri non la vedono. Vibrante sì, ma d'amore. Applausi Michela.
Gabriele Renda -Ninfa-: Bellissima e romanticissima dichiarazione d'amore. Complimenti sinceri, Gabriele.
A tutti i più cordiali saluti. A Lorenzo, il vate, un ringraziamento per ciò che la sua opera ha donato a noi tutti. Piero Colonna Romano
 

5/5/2011

Oggi vado di corsa. Non posso che sinteticamente commentare
- Maria Rosaria "E' arrivata la sera...": Chiusa da incorniciare "Sembra non essere stato/quel sogno durato una vita!/E intanto è arrivata la sera…"
- Antonio "Per accorgermi di esistere…": si affrontano i temi dell'esistenza. Poesia e filosofia di vita a braccetto. Esemplari questi versi: "Dal primo vagito/fino all'abisso delle vuote orbite/dove reliquie restano di lacrime/non versate…".
- Maurizio "Mai veduto": si muove tra sogno e realtà in volute poetiche che si librano nell'aria.
- Enrico "Invidia a tempo di swing": "metamorfosi di un dì fallito/dentro a un pub finito senza birra/nel profondo delle note...". Sempre originalissime le immagini di Enrico
- Simone "Lascia che il piacere sia dipendente da te, non che tu dipenda dal piacere"
- Cristina "Tempo verrà": "Quando sarò parola/che senza peso avrà/per sciabordio/solo il ricordo". Senza parole!
- Michela "Contemplo la bellezza": brava Michela, chiusa splendida!
Lorenzo Poggi
 

4/5/2011

Queste le poesie che oggi hanno attratto la mia attenzione. Aurelio Zucchi: quanta ricchezza di spunti in questa poesia, che va oltre la mera descrizione per affrontare la tematica di fondo, esistenziale, "solo di guardarmi dentro"; evidenzio quel "solo"! Renato Bellin: molto sentita l'immagine di quel sentimento personificato, che "ti vive", tacendo e senza lamentarsi. Molto bella! Simone Magli: tematiche molto complesse e decisamente affascinanti (l'inconscio, la razionalità, la felicità), ma la vita ci chiama ad essere attori, non spettatori, ci obbliga a scelte, a volte molto difficili. Lorenzo Poggi: dalla tenerezza del papero a delle considerazioni di ben altra natura, i condizionamenti determinati dalla M. Complimenti, Lorenzo, molto bella ed originale. Cristina: lasci volare il tuo pensiero "pellegrino" per il mondo ed il tuo pensiero vivrà, sai? Piero Colonna Romano: con una buonanotte così, niente tisane né sonniferi, direi. Ma che ci siano degli effetti collaterali? Un saluto ed un grazie a tutti, in particolare al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio
 

So di non essere presente come vorrei, ma ultimamente impegni vari non mi lasciano molto tempo.
Vi leggo sempre, però, e sempre con piacere.
Alcuni di voi sono sempre più bravi, Aurelia, Sandra, Lorenzo, Piero, Enrico, Simone... ma la lista alla fine comprenderebbe tutti, e allora vi auguro sempre più poesia.
Grazie di cuore a tutti i miei gentili commentatori
Un grande abbraccio al Magnifico.
cristina
 

Anche oggi bella e variegata la nostra pagina azzurra. Ma oggi, tempo tiranno, soltanto da poche potrò  trarre emozioni. Queste:
Lorenzo Poggi –Menti bambine-: Bello, tenero ed umoristico quel papero giallo arrampicato sui vetri. Dopo pensi a Mussolini ed al fosco passato ed approdi, quindi, al Mac Donald. E le due “M” , entrambe, sono (oggi e nel passato) “Fruitore di menti bambine”. Complimenti Lorenzo.
Cristina Bove –Oltre me-: Pensiero che vorrebbe essere libero ma che resta confinato dietro gli occhi, per non vedere la caducità dell’essere. Piaciuta molto.
Sandra Greggio –San Pietro in Volta-: Pennellate magistrali per dipingere e farci vedere le immagini d’un isola della laguna veneta. E farcene sentire la sua nostalgia. Brava Sandra, molto bella.
Un saluto cordiale a tutti ed un grazie al nostro Lorenzo. Piero Colonna Romano
 

Profondissima, di alto pensiero "Fa niente..." di Aurelio Zucchi.
Simone
 

Ne cito solo alcune senza nulla togliere alle altre:
- Aurelio "Fa niente…": "Si tratta solo di guardarmi dentro/con occhio freddo che non m'appartiene,/con l'occhio di chi da fuor mi vede/eterno pellegrino lungo gli anni". E' difficile guardarsi da fuori. Neanche davanti allo specchio!
- Enrico "In ascensore conversando con Satana": "dell'inferno già ho defraudato dio/e del suo procedere a parole/ma qui, dentro, nell'anima rifugio, /Satana mi somiglierà". E' dura Enrico restar chiuso in ascensore. Tocca far i conti con il diavolo che è in noi!
- Silvio "Ji che ghiurnata fauza": "Ji che ghiurnata amara/Stu tienpo ca se cagna/dint' a nu mument'/m'astregna o core". Mi convinco sempre più: qualcuno ha inventato il napoletano per musicarlo.
- Cristina "Oltre me": "e che quando li lasci andare/ti sorprendono/scarabocchiati a mano libera". Meno male che ancora ci sono i mezzi pensieri sillabati!
- Piero "Buona notte": "E spunterà poi l'alba/d'un grato nuovo giorno/che a te verrà cantando/serenità donando". Magari qualcuno tutte le sere me la cantasse. Dormirei come un bimbo.
- Sandra "San Pietro in Volta": "Tra scogli incastona/conchiglie mia isola,/lambita da onde/di bianchi merletti". Merletti fatti al tombolo da rughe di donne. Sandra non ti sapevo paesaggista. Pensa quanto sono ignorante!
Lorenzo Poggi
 

3/5/2011

Bella e ricca di spunti diversi la pagina azzurra di oggi. Quindi emozioni diverse. Queste:
Cristina Bove -Di quanto i luoghi possano tacere-: "il tempo d'una fragola colta" e "di un verso/ riscritto sui tornanti", sono versi che sintetizzano il tempo che fugge e pure faticosamente, rendendo opaca la memoria, ma non spegnendo la sete di giustizia. Molto bella.
Massy staro -I nostri nomi- Graffiti d'amore. Decisamente bella.
Aurelio Zucchi -Forza ragazzi, accendiamo un falò-: Applausi a questo invito a liberarsi del male che abbiamo dentro. Piaciuta molto.
Renato Bellin -La festa che non c'è-: Urlo vegetariano ben…gridato.
Simone Zanette -Notturno veneziano-: Romantico quadro d'una Venezia notturna, molto ben descritto. E quell'invito a rimirarlo assieme, sommesso ma intenso. Bella davvero.
Carlo Chionne -Cervus ad fontem-: Fedro, per il tramite di Carlo, ci raccomanda equilibrio nel giudicare e nel giudicarsi. E sempre un grazie prof.
Simone Magli -Mare dentro-: Ricerca della pace interna, con l'aiuto del mare amato. Decisamente bella. Piaciuta molto.
Angela Barnaba -Medito rifugi-: Voler fuggire dalla realtà, rifugiandosi nell'incanto. Sintetica ed incisiva. Brava Angela.
Arcangela Contessa -Stanotte-: Quei morsi della gelosia, quanto ben espressi ! Brava molto.
Lorenzo Poggi -Il giorno della terra- Qualche giorno fa (22 aprile) si è festeggiato, nel totale disinteresse, il giorno della terra. Lorenzo, di questa madre terra, ce ne porta il lamento, le accuse e le scontate vendette, col suo inconfondibile stile asciutto e rabbioso. Complimenti e applausi.
Gabriele Renda -Giardino di primavera-: Complimenti Gabriele, bella molto. Belle immagini che narrano amore per la natura. (sommessamente, consentimi un invito: un po' più di cura -appena un pizzico- per la metrica). Un caro saluto.
Il Gabbiano -Il canyon del Verdon-: Sempre belle queste tue descrizioni di paesaggi anche quando, come in questo caso, non mi sono noti. Riesci a farceli vivere, vedendoli nei tuoi versi.
Sandra Greggio -Pum-: Delizioso questo guardarci come fossimo cangianti bolle di sapone. Ma alla domanda finale attendi risposta ? Brava, sempre di più.
Ringrazio Sandra Greggio e Lorenzo Poggi per l'attenzione che hanno posto alla mia "Destino e libero arbitrio". Entrambi meriterebbero lunga ed articolata risposta che più opportuno sarebbe apparisse tra i dibattiti. E, tempo permettendo, me la riservo.
A tutti un caro saluto ed un costante ringraziamento al nostro magnifico Lorenzo. Piero Colonna Romano
 

2/5/2011

Apro il mio commento con la filosofia e lo spunto mi viene offerto da due poesie, la prima e l'ultima di questa pagina, collegamento non di certo voluto, ma che è sorto spontaneo, scorrendo le poesie odierne. Lorenzo Poggi: sperando di interpretare in modo corretto, colgo un invito ad uscire da quella "maggioranza silenziosa" che, purtroppo, molto spesso è la causa dello sfascio e che rende l'uomo simile ad un animale (coscienza pelosa?). Ma allora (Piero Colonna Romano), è questa la maggioranza che in modo passivo ascoltava le "fiabe" degli "antichi savi greci" e delle Parche, che ingannavano i "balordi"? Per fortuna che allora è sorto il "libero arbitrio", che ci consente di scegliere tra "il grano" e "il loglio" (Lorenzo Poggi). Un dubbio, tuttavia, mi sorge (come non avere dubbi dentro di sé, dopo aver letto quella "filosofia in versi" di Piero?): tale maggioranza era forse predestinata? Mi si perdoni se, volutamente, mi fermo qui, evidenziando, per ora, la problematica, così ben presentata da Piero, in settenari, suo metro preferito. Meravigliosa ma anche drammatica la "fotografia" di quel bambino del Sudan, descritta con immagini molto commoventi da Maria Rosaria Teni. Anche perché di realtà si tratta, non di sogno. Eppure, guai ad escludere i sogni dalla propria vita; perfettamente d'accordo, Livia Fedele. Ed aggiungo Aurelia Tieghi che, cercando l'essenza (che arduo compito!) , finisce per "mettere le ali". Mi si consenta, Cristina, di cogliere anche nella tua splendida poesia (un'invocazione, quasi una supplica), un desiderio di sogno e di evasione, di ritorno all'infanzia, seppure calato nella realtà di cui sei perfettamente consapevole. Ma c'è quella "voglia di sentirmi piccola"(a chi non è successo?), che contrasta con "gli stupidi giocattoli" di Enrico Tartagni , che ha promesso da piccolo e che si rende conto poi da adulto che tali sono le promesse. Ma, "prima di dormire" le manterrà. O prima di morire? Struggente. Un sincero grazie per gli spunti di riflessione che la pagina di oggi offre, sempre, però, espressi con la Musa che tutti ci unisce, la Poesia.
Sandra Greggio
 

- Piero "Destino e libero arbitrio": Usa settenari questa volta Piero per complicarci la vita su un tema essenziale: Il libero arbitrio. E' una provocazione bella e buona. Si parte con le tre Moire per dire che il destino è segnato e scritto da altri. Continua con il Cristo che per troppo amore ci concede il libero arbitrio. E poi la chiesa che per consolidare il suo potere e sconfiggere eresie esalta solo il divino che c'è in Cristo costringendo con la forza, pena la morte, a seguire le regole impartite (ma non tutte, solo quelle che servono a ribadire la potestà della chiesa) e infine la scoperta dei manoscritti che ci ridanno intera la figura del Cristo e quindi anche la parte umana.
"Così potremo sceglier/tra umanità e divino,/tra libero pensiero/e sorte d'altri scritta".
Qui Piero fa una forzatura. Non è vero che scegliendo l'umanità del Cristo si è nel libero pensiero e invece scegliendo il divino non si è liberi di scrivere il proprio destino.
Per fortuna non c'è più la Santa Inquisizione e la tortura ed il rogo. La Chiesa ha accettato il principio (ed anzi è il suo principale argomento di giustificazione quando ci si chiede disperati "ma Dio dov'è") ed ognuno è libero di seguire o non seguire gli insegnamenti, più che della Chiesa, di Cristo. Ma non è che decidere liberamente di "peccare" ci rende più liberi. Quello che fa libero l'uomo è esattamente il contrario: scegliere liberamente di non peccare e cioè comprendere e far propri gli insegnamenti di Cristo perché sono insegnamenti universali che ognuno ha e può trovare in sé. Alcuni, se non molti, lo fanno. La maggior parte segue i propri interessi con sopraffazione e prepotenza sugli altri.
Da qui la mia provocazione: ma se Cristo non ce l'avesse donato il libero arbitrio non saremmo stati meglio? Ognuno seguirebbe i suoi insegnamenti, non ci sarebbero più guerre, né lotte per il potere, né sfruttamento, né egoismi, né ingiustizie, né ricchi, né poveri.
Lo so è impossibile. Allora l'unica via è quella di far aumentare il numero di quelli che liberamente scelgono di non peccare. Via impervia, lastricata di tentazioni, ma l'unica percorribile.
Ma come? Occupare sempre più gli spazi della comunicazione globale per far crescere e far capire.
E' poca cosa? Non tanto poca visto che il tam tam ha fatto già cadere due dittatori ed altri sono in bilico.
Lorenzo Poggi
 

1/5/2011

Sandra Greggio Papaveri. idillica descrizione di un fiore che muore danzando.
Gus
 

La nostra pagina azzurra inaugura un nuovo mese brillantemente. Tante poesie, tutte belle. Questo sento:
Lorenzo Poggi -Aci e Galatea-: Ti ringrazio per l'attenzione che mi hai dedicato e per la traduzione poetica che hai fatto del racconto della leggenda che ho inviato al sito qualche giorno fa. Poesia densa di pathos e piaciuta.
Giuseppe Dabalà -Primavere-: Bella e romantica serie di acquerelli. Piaciuta.
Antonio Teni -Restiamo umani-: Quante amare riflessioni sorgono leggendo questa poesia. Diogene lo cerca ancora l'uomo e dispera poterlo trovare. Le nostre case sono volte ad occidente e vedranno soltanto il tramonto del sole ed, assieme a questo, le speranze. Non siamo più capaci di guardare l'alba e chi prova a farlo (Vittorio Arrigoni, ad esempio) viene eliminato perché anomalo, perché non disturbi chi, da questo sfacelo, trae ricchi guadagni. Terribile questo quadro della realtà. Se tutti gridassero con te "restiamo umani"…! Molto bella. Complimenti.
Maria Rosaria Teni -Cromatismo-: Bellissima. Mi ha fatto sentire suoni e vederne i colori. Ritmo e parole fuse con bravura. Credo proprio tu possa correre "a briglie sciolte nel circo della vita". Complimenti.
Cristina Bove -Qui-: Soltanto un gesto d'amore può generare "la speranza di qualche nuova gemma". Molto, molto bella.
Massy staro -Il mio mar-: Deliziosa l'immagine d'un foglio bianco strappato al cielo e bella la chiusa. Piaciuta molto.
Silvio Canapè -Un lampo squarcia il cielo-: Spero che, talvolta, appaia uno squarcio d'azzurro almeno !
Manuela Mori -Naufragi-: "un cielo scuro/ gonfio di pianto" è quello che fa da sfondo ad un abbandono. Naufragi di tutti, tutti naufraghi. Bella ed intensa.
Enrico Tartagni -Mille profumi-: Smarrirsi nei ricordi, non riuscire più a governare il tempo che fugge inesorabilmente. Essere confusi dalla propria incapacità di capire. Triste, addolorata, intensa. E bella molto.
Sandra Greggio -Papaveri-: Applausi. Sintesi mirabile d'un desiderio d'amore. Bravissima.
A tutti un felice primo maggio. A Lorenzo un affettuoso saluto. Piero Colonna Romano


“Aci e Galatea„ Lorenzo Poggi. La mitologia mi affascina già dai tempi della scuola media. La leggenda trova ancora oggi una testimonianza nel “sasso assassino”.
“Primavere” Giuseppe Dabalà. Dolce incanto tutta la poesia.
“Restiamo umani” Antonio Teni. Il titolo parla da solo… e dice tanto.
“Qui” Cristina Bove. A volte basta solo “un gesto amico” .Una poesia dolce-amara di nostalgie e speranze.
“Papaveri” Sandra greggio. Molto bella!
Le poesie che non ho citato sono anche molto belle.
Ciao a tutti, buona domenica sera. Un sentito grazie a Lorenzo che gentilmente ci ospita.
Giuseppe Stracuzzi
 

Di solito nei giorni di festa mi prendo una vacanza. Oggi mi è stato impossibile.
- Giuseppe Dabalà "Primavere": Ma caro Giuseppe quando si sentono bisbigliare le gemme sui rami vuol dire che si è di fronte ad un capolavoro di leggera bellezza.
- Antonio "Restiamo umani!": grande canto d'amore e di riconoscenza per Vittorio Arrigoni! Effettivamente "è un luogo strano il mio occidente" Fuori in Medio Oriente si muore "A beneficio di chi?/Di quali orecchie turate/e di quali occhi bendati potrà indirizzarsi/l'incasso delle morti innocenti/e delle vite a perdere?// Scuoterà mai le coscienze del mio gaudente occidente/che uccide bendato e beato?" Malgrado tutto cerchiamo di restare umani!.
- Maria Rosaria "Cromatismo": sembra come guardare dall'alto la tastiera agitarsi in "impazziti cromatismi repentini" sotto la guida di mani esperte d'un pianista che non c'è.
- Cristina "Qui": a volte basta un gesto amico per ridare voglia di continuare. Cristina ce lo dice a modo suo. Bellissimo il "lucernario dei riflessi".
- Gabriele "Filastrocca del 1° Maggio": omaggio a Gabriele che ci ricorda della festa del lavoro anche se quest'anno ci arriviamo veramente "con le pezze al culo".
- Renato "Fracico d'amore": ma che divertente!
- Sandra "Papaveri": Meravigliosa! dopo questa poesia non potrò più guardare papaveri senza prestare attenzione a quale figura di tango il vento li invoglia.

- Piero "Monologo sull'arte": nei racconti Piero continua la sua opera di divulgazione e insegnamento culturale. Stavolta parla dell'arte e della domanda principale: quand'è arte? Piero ce lo spiega e bene con vari esempi tratti da vari comparti artistici.
Lorenzo Poggi
 





Pagina iniziale

Tematiche e testi

Poetare | Poesie | Licenze | Fucina | Strumenti | Metrica | Figure retoriche | Guida | Lettura | Creazione | Autori | Biografie | Poeti del sito

Torna su

Poetare.it 2002-2011