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Commenti dal 2004 al 16/04/2005


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Poesie di Daniela Adamo e di AE
Daniela Adamo : brava, indubbiamente poetessa sia in lingua che in vernacolo. Come tutti i napoletani (che io, peraltro amo), sei prigioniera della temporaneità della vita e quindi tutto, anche l’eterno, l’infinito, la bellezza di un bimbo, di un sentimento, di un amore, sono filtrati dalla temporaneità del tuo fruirli sino a divenire struggenti. Da leggere, anche se in alcune immagini troppo ingenua. Rispondimi se puoi.

AE: Ottimo AE scrivi ancora.
(Gus)


Sul sito Poetare e sulla metrica con un invito a Ghino Burlacco
Meno male che chi ha creato il sito poetare è stato così attento ed elegante a non renderlo competitivo proprio perchè aperto a tutti e libero da schemi, altrimenti era una gara a più non posso di chi conosce meglio i greci o i latini. Personalmente quando siedo alla tastiera e leggo le creazioni mie e degli altri cerco di capire ciò che ognuno vuole trasmettere, ed ammiro chi ha avuto il tempo di studiarsi la metrica, ma ammiro ancor di più chi pur essendo autodidatta utilizza le parole per esprimere i propri sentimenti e le proprie emozioni.
Non necessariamente si ricorre a paragoni con figure storiche o letterarie (come qualcuno ha fatto) per misurare il grado di preparazione dell'altro.
Non sempre le persone hanno tanto tempo per studiare oppure per misurar le sillabe, si finisce di andare fuori da quello che si intendeva dire.
Non servono parole elucubrate per impreziosire un sentimento.
Se una poesia mi emoziona la leggo altrimenti può contenere anche citazioni di alto livello ma se non c'è un senso passo avanti come in questo periodo che ci sono solo battibecchi e confronti a chi ne sa di più.
Ad eccezione di quelle che non riguardano questi discorsi.
Ringrazio Ghino che mi allietava con le sue cantiche ma che per rispondere alla controparte ha smesso di poetare.
Scrivi come allor caro Burlacco
come quando hai iniziato
tu sei tosto non sei fiacco
ed il cor m'hai allietato
pur se è tempo di bufera
e un pò te sei allontanato
torna e dona una chimera
a sto pubblico assetato
di cose semplici e pure
che da prima ho assaporato
poi coperte dalle ingiurie,
io sto qui tutte le sere
e lo apro il dizionario
se le emozioni sono vere.
Non mi scuso con i dotti per gli errori della metrica, io ho trasformato in poesia una vita che stava andando via.
Con affetto a tutti i poeti del sito
(Ida Guarracino)


Ad Aurelia
"Pace e amicizia" si, non si discute
Ma il "terremoto" forse era opportuno
Pur se paura agli innocenti incute
O se molesto appare a qualcheduno.

Fra i "cantori" del sito s'è formata
Una squadra d'eletti, forse venti
- Su non meno di mille a questa data -
Che fra di lor si fanno i complimenti.

Fra Bucefalo, El Bèah e Spinelli
Fra Notari, Diogene e Santoro
Fra Pizzimenti, Cona e Massimelli
- Per citar solo alcuni - c'è gran coro.

E' pur vero che come farfallette
Non fan male vivendo e "apologendo"
Ma in tutto questo il sito ci rimette
Alle critiche audaci non aprendo.

Siccome il marinismo fece a pezzi
La maniera di piangere poetando
Così il Fabietto coi suoi pravi mezzi
Ha rotto il vezzo di questo "elogiando".

Ora io prometto, qui solennemente
Uno : d' estender la mia visuale
Due : di partecipare veramente
Ai "commenti", per dir quel che mi cale.

Tre : per ultimo tengo a precisare
Che non intendo fare formazioni
Ma solamente accingermi a cercare
Fra i cantori color che son più buoni.

Togliendo a qualcheduno l'illusione
O dandola a qualche altro, impunemente
Però certo che ad altri sia di sprone
Ed altri se ne freghino altamente.

In attesa dei miei prossimi tuoni
Voi affinate le vostre poesie
Sicché l'opera vostra un di risuoni
Di ben altre partecipi armonie.

Post Scriptum
O buon Fabietto che col Papa Grande
Vai misurando la tua presunzione
Mentre la luce Sua tutta si spande,
Torna a più miti lidi e la passione

Di quell'uomo ti resti quale esempio
- Ché di già il perdono avrà concesso
Ad un pensare ingeneroso ed empio
Che par venir di "Fidelin" da messo -.

Tu in un' epoca di grandi veleni,
di genocidi, guerre e deportati
di massacri di Afri, Curdi e Armeni

Vai coi versetti tuoi deplorando
Chi pace e amore ha sempre predicati
Forse non sai perché né a chi giovando.
(Gus)

Leggi le poesie di Aurelia Tieghi

A proposito del commento di Ghino Burlacco
Caro Ghino,
non ti sembra di avere leggermente bistrattato un sito che di amatoriale ha ben poco sia per come è costruito sia per i Poeti che inviano le loro ben più che amatoriali poesie?!
Va inoltre notato che, a proposito del "Giardino delle Muse", molti poeti dei secoli scorsi,in vita, erano considerati degli scribacchini ed ora sono annoverati, a pieno titolo, fra i grandi della letteratura.
Sperare è umano, perseverare è diabolico; la speranza, però, è sempre l'ultima a morire e meno male!!!
Io continuo sulla mia strada e qualche "volo pindarico" lo voglio fare ancora (e perchè no, anche utilizzando la metrica).
A proposito di metrica... prova a scorrere i numerosi argomenti del sito e vai alla "Metrica".
Nel leggere tale argomento ti accorgerai che non è poi tanto difficile scrivere in metrica.
Un cordiale saluto.
(Roberto Bottiroli)

Leggi il commento di Ghino

Risposta di Antonio Fabi a vari commenti
Ringrazio Aurelia per la sua sensibilità e per la sua lealtà.
Abbraccio il valoroso Ghino, che, pur mantenendo inizialmente il broncio, mi porge amichevolmente la mano e mi abbraccia, a sua volta. Da amico, gli suggerisco ora di scostarsi presto, poiché la sica è desiderosa di agire.
Ringrazio anche Roberto Bottiroli, non solo e non tanto per un fatto personale, quanto per gli efficaci chiarimenti che ha fornito in tema di metrica e stilistica.
Ringrazio anche Gus, naturalmente.
C'è qui tanta gente che scrive bene, seguendo i propri sentimenti, le proprie idee i propri ritmi.
A ciascuno il suo, nell'ambito di un confronto sereno che sono il primo ad augurarmi, senza appiattimenti di alcun genere.
Se l'epigramma è stimolante, ma non dolosamente e gratuitamente offensivo, può contribuire, come pare, a tale confronto.
(Antonio Fabi)


Commenti & Riflessioni di Ghino Burlacco
"S'io avessi le rime aspre e chiocce", mi si lasci passare la citazione di un celebre verso dantesco che non c'entra niente con il nostro discorso, ( ma sia detto, tanto per darsi delle arie, facendo finta di essere erudito e poter accedere egregiamente ad un così alto Simposio). Propongo l'incipit in esclusiva a Fabi, (come mio personalissimo contributo di sangue quotidiano), in quanto ormai mi corre l'obbligo e il vincolo morale di continuare ad essere la sua preferita "vittima sacrificale". Io francescanamente per non far mancare il "pan per i suoi denti", che bontà sua, (come lui stesso, tiene a farci sapere non saprebbe altrimenti come fare a tirare avanti, per "campare"), continuerò a "immolarmi sull'altare" per il suo bene. Tanto per dirla alla burlacca, mi auguro solo, alla lunga, di non restargli indigesto; e non venga poi a lamentarsi con me, pure per questo.
A buon intenditor, poche parole! Sarebbe più congruo dire, da quanto asserisce nel suo commento di risposta all'Aurelia , che non ritenendosi un poeta (sic!), ma un compositore di epigrammi, viva a spese o "campi sulle disgrazie altrui", scrupoli morali, ovviamente a parte. (scherzo, Antonio!!..).
All'amico Bottiroli, voglio dire che già in epoca "prebellica" e quindi non sospetta gli ho direttamente confermato ( vedi nei Commenti di Poetare ), con mie rime "burlacche", e molto candidamente del mio incerto metricare, senza remore, " apertis verbis". Mai ho fatto dissertazioni, di metrica con la poetessa Ida Guarraccino, come in uno dei suoi primi "attacchi" il Fabi, asserisce, non so dire, in quanta "bona fides", ma sono stato al gioco.
Ma il discorso che voglio fare in questa sede, non è quanto finora detto. Voglio dire che parlando della "mia poesia", o meglio delle "cantiche" di Ghino Burlacco, io ho sempre ben presente di essere un poeta amatoriale e di pubblicare su un sito di "Poesia Amatoriale", anche se annovera e ben merita che il Sito( grazie al suo stimatissimo ideatore, che credo non si senta offeso, a chiamarlo "amatoriale"), abbia grandi firme orgoglio e vanto della poesia nazionale e forse d'oltre confine.
Proseguendo nella mia dissertazione sulla cosiddetta poesia amatoriale, è mia ferma convinzione, e il discorso si potrebbe tranquillamente estendere anche alla cosiddetta poesia nobile o di alto "rango, sul significato della poesia e sulla particolare "essenza" del poeta. A chi dare dunque la patente di poeta?
Eppoi a chi darla? A chi è poeta per tecnica, o a chi è poeta per creatività, o per "possessione"? Beh, secondo i grandi classici greci e latini, (Cicerone), Euripide, nel Fedro di Platone tanto per citare i più noti, tutti più o meno convengono che senza la divina "follia delle Muse", cioè a dire, senza quel tanto di "entusiasmo" o di divina ispirazione , senza quella divina "possessione" o "follia" che s'impossessa dello spirito del poeta, nel momento dell'ispirazione, non si può accedere al loro giardino "conclusus". Io sono un modesto cultore di classici, ma secondo il giudizio di alcuni questi, cito: "chi pensa di averne acquistato la tecnica, inutile è a lui la sua arte perché di fronte alla poesia dei folli, la poesia del saggio, ottenebrata scompare". (Fedro), (Galimberti -Equivoci dell'Anima). E' difficile dunque che un poeta e in particolar modo un poeta amatoriale, possa riuscire a far "quadrare il cerchio", potendo vantare o esibire ambedue le doti, o altre ancora più qualificanti e superbe. Qualora ci riuscisse sarebbe ammesso, "de jure" e per meriti al "Giardino delle Muse", e perderebbe il non abominevole "status", di poeta amatoriale. Ghino può aspirare al massimo solo ad accedere a qualche improbabile "aiuola" di cotanto giardino, confidando nella loro pietà o nella loro infinita bontà .
Scusatemi per tutte queste dotte e dedotte dissertazioni, ma non sono un dottore, né ho una mia dottrina; scusatemi se vi ho annoiato, intendo solo proporle alla vostre proficue riflessioni cari colleghi e lettori, qualora abbiate la voglia o il tempo di farle. Il discorso potrebbe continuare ancora a lungo, se sia più giusto far prevalere le istanze della forma o del contenuto. Comunque anche secondo me, ognuno,dovrebbe scrivere, come più gli aggrada o gli riesce, senza tema alcuna.
Grazie a tutti i colleghi del sito, ai lettori tutti che si saranno sicuramente "scompisciati" dalle risate di fronte al farsesco e indomito duellante duetto.
Mi corre infine l'obbligo e l'onore di salutare sinceramente e con stima, in primis, le poetesse Ida Guarraccino, Aurelia Tieghi, eppoi i poeti Roberto Bottiroli, Silvano Notari e tutti gli altri colleghi e lettori che hanno sempre avuto parole di stima e di conforto verso il mio più che modesto poetare.
Infine un saluto e un abbraccio al mio crudele Inquisitore e perfido Torquemada del Santo Supplizio, che mi ha messo, tanto spesso sulla graticola, Antonio Fabi, sperando in un suo ravvedimento.
In questi giorni di novendiali, in questo periodo d'interregno, mi sovviene di salutarVi (immodestamente), urbi e orbi, con un mio accorato PAX ET BONUM!!!
(Ghino Burlacco)


Risposta dovuta ai commenti che mi riguardano dei Sig. Fabi e Bottiroli
Sono spiacente di avere causato questo terremoto di parole.
Se ho frainteso ero in buona fede. Ho il cuore intrepido, la mia immediatezza mi porta a scontrarmi anche con me stessa.
Ma dagli errori della vita si impara sempre. Grazie dei chiarimenti, li ho apprezzati.
Spero che sul sito il terreno si assesti, vorrei rivedere sullo sfondo quel cielo azzurro di pace e amicizia, che lo contraddistingue.
(Aurelia Tieghi)


In risposta al commento di Gus

Sullo schema del sonetto
(con coda regolare)

Non lo so se sian rimbrotti
d' un gesuita militante
I versetti d'un gigante,
che mi paiono un po' cotti.

Scrive "Gus"; ma par che sbotti,
come Giove in ciel tonante
(o Woijtila tanto aitante);
proponendo temi ghiotti.

Non coi semplici combatto,
perché i deboli proteggo;
quel certame non mi è adatto.

Qualche volta, quando leggo
rime che nol sono affatto,
lo segnalo; non correggo.

Se di raro mi eleggo
custode della vera ortodossia
prediligo chi è "Vossignoria".
(Antonio Fabi)

Leggi il commento di Gus

Poesie di Armando Bettozzi
Ho letto tutte le tue poesie. Che ti posso dire: sei grande!
(Roberto Bottiroli)

Leggi le poesie di Armando

A proposito di Antonio Fabi
Il Fabietto addottorato
Prende in giro i “sempliciotti”
Che rispondono ai suoi motti
Con un tono addolorato

Ora gli van contro tutti
Se con gioco intelligente
Fa una critica indulgente
Per dei versi un poco brutti.

Che ben venga chi non gloria
Ed ognuno ascolti attento
Quel che dice e il suo talento
Acuisca senza boria

Non si senta solo al mondo
Chè l’esimio rimatore
Non risparmia il suo furore
Manco a G.Paolo secondo.
(Gus)

Leggi le poesie di Fabi

"Il nuvolone dell'odio" di David Amodeo
E' piena di sole, di bellezza e della freschezza della tua sensibilità.
Continua ad essere sole e a sorridere: "il mondo davvero tornerà a giocare"
(Luigi Spreafico)

Leggi la poesia

Sulla diatriba Fabi - Ghino e sulla metrica
Il sottoscritto tende a non interferire sulle diatribe altrui e penso anche che sia il Ghino che il Fabi si stiano divertendo un poco a punzecchiarsi.
Recentemente ho dimostrato la mia solidarietà al Ghino ed ora voglio spezzare una lancia a favore della metrica e quindi del Fabi.
Sono un ragioniere e anche se ho, fra le mura domestiche, l'insegnante di lettere (che comunque non mette becco né penna sulle mie poesie) mi diletto nello scrivere in metrica.
Vorrei rammentare alla signora che la rima sta alla metrica come il formaggio sta alle pere!
La musicalità della metrica ci è stata lasciata come eredità letteraria dal Manzoni, tanto per fare alcuni esempi: nei settenari quali "Sparsa le trecce morbide" nella morte di Ermengarda, "Ei fu siccome immobile" nel 5 maggio, "Qual masso che dal vertice" nell'inno sacro Il Natale; nei decasillabi ascendenti (cadenza 3a, 6a,9a) quali "Soffermati su l'arida sponda" nel Marzo 1821; nei dodecasillabi a senario doppio quali "Dagli atrii muscosi, dai fori cadenti" coro dell'Adelchi, in decasillabi ascendenti "S'ode a destra uno squillo di tromba" coro del Conte di Carmagnola.
Anche lo stesso Leopardi ha lasciato un musicalissimo settenario "Il Risorgimento" e si sa che il Leopardi amava l'endecasillabo come del resto il Foscolo.
E come non ricordare il Carducci anche nelle piccole composizioni quali "La nebbia a gl'irti colli" o nel bellissimo ottonario della "Leggenda di Teodorico", il Monti del "Signor di Montgolfier", il Berchet del "Giuramento di Pontida", gli splendidi settenari, che si chiudono con una quartina in ottonari, del Metastasio nelle poesie a Nice, il Pascoli di "Romagna", della "Cavalla storna" e fra i minori "La partenza del crociato" del Venosta dal quale ho preso spunto per continuare la storia del prode Anselmo.
E le terzine del sommo poeta Alighieri?
E per quanto riguarda la musica lirica scomodiamo il librettista di Verdi; il "Va pensiero", "O Signor che dal tetto natio", "Si ridesti il Leon di Castiglia" sono in metrica decasillaba ascendente.
Potrei proseguire all'infinito!
Non è questione di umanità o quant'altro; ognuno deve scrivere come sa ed avrà sempre dal sottoscritto il massimo rispetto.
(Roberto Bottiroli)

Leggi le poesie di Fabi e di Ghino

Cara Aurelia Tieghi,
sono un po' sorpreso dal Suo messaggio (più che legittimo, beninteso), poiché mi sembra fin troppo chiaro il contenuto dei miei messaggi epigrammatici: la satira, la parodia, la dissacrazione (e qui c'è una sezione speciale) fanno parte del mio bagaglio di modesto artigiano rimatore..
Potrei proseguire affermando che sono da sempre concretamente schierato con le classi subalterne anche nella battaglia per la riscossa culturale del paese.
Ma, ovviamente, non è questo il punto.
Qui si scrivono poesie.
Io non scrivo "poesie", ma epigrammi o composizioni simili; senza l'ironia sarei disoccupato.
Io ironizzo su Woijtyla perché non mi va di stare con 5 miliardi di esaltati.
Io ironizzo con Ghino perché è un ottimo scrittore e, intelligentemente, sta allo scherzo, come, più o meno, fanno tutti gli altri soci.
Rispetto più la licenza elementare o la "terza in campagna" dei miei genitori di tante lauree e diplomi che gridano vendetta.
Mi scuso con lei, cara Aurelia, ma non prometto nulla, neppure quella umanità che gentilmente mi chiede.
Correttezza e lealtà, però, non credo che verranno mai meno; unite alla franchezza, queste caratteristiche dovrebbero servire a comprenderci meglio.
Ci spero.
Cordialmente.
(Antonio Fabi)

Leggi le poesie di Aurelia

Risposta al "Grande" Ghino Burlacco
Ricevere un incoraggiamento, ma anche un complimento molto gradito da una voce ma sopratutto da una "penna" così autorevole, mi induce a continuare a sperare. Caro Maestro (doveroso chiamarTi così), volevo precisare che la mia è solo consapevolezza, troppo misera la mia cultura, troppo acerba la mia capacità compositiva, mi rifugio nel "verso libero", ma se dovessi impostare composizioni adottando le regole della metrica mi troverei davanti ad un muro, con la rima ho provato (vedi -nodo in gola- leggibile sul sito), a volte d'istinto in qualche strofa, mi capita di riuscire, ma più per una questione di musicalità del verso che per intento tecnico. Sotto l'aspetto della descrizione di immagini non mi lamento, anche i concetti esposti trovano consenso anche da parte di altri autorevoli Autori del sito, l'umiltà resta comunque mia fedele compagna di viaggio, i margini di miglioramento sono infiniti speriamo bene. Grazie caro Ghino, eguagliarti è impossibile, ma non è certo mia intenzione. Cordialmente.
(Silvano Notari)

Leggi le poesie di Ghino

Praenomen, nomem (et cognomen cras) di Antonio Fabi
L’allusione di Antonio Fabi, mio malgrado mi coinvolge. Non voglio entrare nella duettante diatriba, ma ciò sminuisce in maniera importante anche le persone che per impossibilità (come me) non hanno potuto continuare gli studi (infatti ho la licenza elementare).
Comunque al cavaliere Ghino va tutta la mia solidarietà.
Chiedo gentilmente al Sig. Fabi un po’ di rispetto e di umanità; grazie.
(Aurelia Tieghi)

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Poesie di Silvano Notari
Caro Silvano, non ti buttar giù così. Sei uno dei migliori poeti del Sito Poetare.
(Ghino Burlacco)

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A proposito di Ida Guarracino
Io non disprezzo Ida Guarracino, per la quale ho scovato un paragone tutt'altro che ignobile: quello con la valorosissima Renoppia del Tassoni.
Mi piacciono il suo impeto, la sua rivendicata napoletanità, i suoi contenuti vibranti e pieni di significati non reconditi.
Ciò non toglie che un modesto artigiano epigrammista possa legittimamente scherzare con detta eroina, senza incorrere nel rischio di finire come il celebre Sebastiano, trafitto da decine di dardi per ordine del perfido imperiere pagano.
Continuerò a scherzare, celeste Ida, adoperando il mio metro come un buon sarto; non qui, ovviamente, ma nel luogo deputato a siffatte esercitazioni.
Né mi offenderò per le tue reazioni da bellicosa amazzone (vedi, tra l'altro, la mia "Pentesilea"), perché, come dice il mio amico Maximus Rullianus, l'ironia logora chi non ce l'ha.
Cordialmente.
(Antonio Fabi)

Leggi le poesie di Ida

Poesie di Michael Santhers
Ho sempre letto con profonda ammirazione le poesie di Michael Santhers fulgenti nei contenuti e nella forma.
Non ho mai osato commentarle, perché non trovavo le parole giuste, io credo che sia un autore tra i migliori dell'epoca contemporanea, e io che mi ritengo un' apprendista, ho imparato molto dai suoi testi.
Grazie Michael, continua a regalarci i tuoi versi magici e il talento che possiedi.
(Ida Guarracino)

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Il sito "poetare"
Dopo diversi giorni che, per impedimenti vari (il mio matrimonio, lavoro ed anche salute) non avevo potuto prendere visione la sera sul tardi dei contenuti del sito, ieri mi sono riaffacciato e, direi con emozione, ho dato una scorsa alle varie pagine personali. Ho ritrovato così le nuove opere dei vecchi amici Nino Silenzi, Patrizio Spinelli, Tiziana Cocolo, Armando Salvatore Santoro, Irene Pizzimenti, Ida Guarracino, Silvano Notari, Michael Santhers, Diego Cocolo, Mario Malgieri (mi scuso sin d'ora se ne ho tralasciato qualcuno) e mi si è aperto il cuore; non potete immaginare che cosa vuol dire conoscere qualcuno attraverso i propri scritti, avvertirne le emozioni, compiacersi dello stato d'animo che creano.
E poi ho notato un fiorire di nuovi autori, una vera e propria consolazione per la vita di quest'arte, nobile, piena di sentimenti, di commozioni intense. Ed a proposito di commozioni, mi sono accorto di pensare, seduto davanti al monitor, che finalmente ero tornato a casa.
(Renzo Montagnoli)

Poeti del sito

Poesie di Luigi Spreafico
I versi di Luigi Spreafico vivono di espressività profonda.
Mostrano una libertà di stile che vola sola, libera da architetture fisse, si crea forma, dipinge schemi d´anima nel rigo, trasuma d´emozione e vita.
Esempio lampante " Preghiera", è contenuto, stile e disegno, con quel triangolo visivo, occhio del Divino.
Ed io m´inchino a tanta luce.
(Irene Pizzimenti)

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Poesie di Salvatore Armando Santoro
Leggere i suoi versi, è ricevere in dono, calma spesso, serenità, pacatezza, accettazione saggia dello stesso vivere.
Incisiva in questo senso, tra le ultime..."Dove sei?".
Nel testo il tempo scorre accettato, senza malinconie particolari, pesanti od oscure.
Questo perché ancora fresco è il passo, gioiosa la stessa mente che viva guarda il mondo, canzonandosi quasi nel paragone tra l´ieri e l´oggi.
"Fichidindia" è un po' l´intima saggezza del suo pensare con quel convivere di dolcezza e spine-----la Vita!
(chemisette)

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Poesie di Silvano Notari
Leggere i suoi versi è come camminare in un sentiero solitario pieno di mille riflessioni.
La mente ci si slaccia i lacci dentro per riposare.
Ci si ritrova in tanti in quel pensare, in quel rivivere che ripercorre pagine vissute di una vita...riflessioni che tingono di saggezza il rigo, pensieri da tenere scritti nella giacca a compagnia.
"Sfondi verdi"...che emanano ..."bagliori dove riflessa compare l´immagine dell´anima"... e l´anima cerca e si ferma in un posto certo, dove poter dire finalmente...qui..."disseto il mio vivere".
(chemisette)

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Poesie di Antonio Sangervasio
La sua è una poesia veloce, ritmica, nervosa, scattante..
Il chiedere stesso, quasi per non volersi mai mostrarsi nudo, a volte si nasconde dietro l´apparenza di un comando, ma alla fine, poi, si scopre tenera debolezza come in "Per la luna", dove il ritmo incalzante, quasi non vuole sosta.
Ed è proprio questa la caratteristica che spesso avverto nei suoi versi.
" Il Paesaggio", ne è un esempio, con quel suo andare...quasi senza respiro.
(Irene Pizzimenti)

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Poesie di Salvatore Armando Santoro
Le lacrime che fanno male sono quelle che non ti aspetti, perché ti vengono addosso da chi non penseresti mai...ma saggezza di vita diventano poi acqua...e lavano.
E il tempo passa e torna sempre...
E sempre un "primo ottobre" nuovo nella vita
E si ricomincia,come su quei banchi di scuola,ogni volta nuovamente piccoli...
E si ritorna ancora ad imparare.
In molti dei suoi versi emerge l´ansia del vivere ,il tempo che ci sfugge quasi, ma sgorga sempre sottile un filo di speranza.
(Irene Pizzimenti)

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Risposta di Ida Guarracino ad Antonio Fabi

Renoppia
Da buon amazzone e grande condottiera
cavalco l'emozione e ne vado fiera,
lei vive la rima come un calvario
ma perché mai ha letto il mio epistolario?
Lei mi risponderà da buon provocatore
che se ne intende di assonanze e rima,
ma ciò non basta per aver la stima
mi spiace che nella sue operette
ci siano soltanto battibecchi,
al mio caro conte sono solidale
mi piacciono i toscani
hanno un cuore grande come i napoletani,
che fa rima anche con i padani,
di più non potevo per recidive e stecche
mi sa che il bell'Antonio ne Fa altre di cilecche.
Compagno Ghino come disse il Sommo?
"Non ti curar di lor ma guarda e passa"

Aggiungo da fiera napoletana
"I' songo nato a Napule,
che ne pozzo sapè?!
Appartengo alla massa...
a chella folla 'e ggente
ca nun capisce proprio 'o riesto 'e niente.
Però ve pozzo dicere na cosa:
campanno notte e ghiuomo a stu paese
pur i' me sò 'mparato quacche cosa,
quaccosa ca se chiamma umanità.
Senza sapè nè leggere e nè scrivere,
da onesto cittadino anarfabbeta,
ve pozzo parlà 'ncopp' a n' argomento
ca certamente ve pò interessà: chi è ll'ommo."
(Totò)
(Ida Guarracino)


"La tua storia" di Chemisette
Umanizzare poetando, quel semplice oggetto che può essere considerato un foglio vuoto, significa essere in possesso di grande sensibilità ed estro poetico. Scorrendo i versi si ha la sensazione di assistere ad colloquio tenero e amoroso fra una madre e il suo infante. Forte sequenza di emozioni, in questa bellissima composizione di Chemisette, dove si chiede ad un bianco foglio di rinviare il prosieguo della sua storia, per far posto alla sofferenza per un amico. Tagliare i rami secchi della vita, può significare un'infinità di situazioni dolorose, che meritano uno spazio ben più grande di un incipit poetico. "che taglia i rami secchi alla sua vita", a questo verso ho dovuto concedermi una pausa, perché i miei cristallini erano appannati dalle loro rugiade.
In molte di quelle lacrime d'emozione che ho versato era impressa questa tua (o vostra) sofferenza caro animo nobile e grande poeta.
Grazie Chemisette hai riempito di tenerezza un alveolo della mia anima di aspirante poeta.
(Silvano Notari)

Leggi la poesia

"Lotta serrata" di Irene Pizzimenti
La trovo piacevole e molto sentita con una scelta letteraria ben precisa, che ricalca la mia metrica modello. Parliamo di una interpretazione naturale di Natura-emozione pronta all'interpretazione della propria anima. Secondo me la poesia abbraccia la spontaneità
e Lotta Serrata ne è un esempio lampante.
(Antonio Sangervasio)

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"Pure la luna muore" di Irene Pizzimenti
Veramente bella, nella sua verità, nel suo dolore composto e universale, la tua poesia.
Leggerla è stato come specchiarmi in un sentimento di dolore che sento anche mio.
(Luigi Spreafico)

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"Transumanza" di Silvano Notari
Silvano ha trasferito dentro questa poesia, tutta la sua fantasia emozionante, descrivendo armoniosamente la trasformazione della natura e il trascorrere delle stagioni, viste in un movimento sequenziale, trasportandomi sul suo deltaplano del tempo,tra colli ondulati, vette imponenti e boschi di conifere.
È veramente un bellissimo lavoro, complimenti.
(Aurelia Tieghi)

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"L'uomo che guardava il mare" di Mario Malgieri
Un grazie a Mario per averci regalato ancora una volta l'emozione di una fine descrizione di paesaggi e situazioni che solo un uomo di mare come lui potrebbe darci. Bello l'accostamento tra la Liguria e l'Irlanda, due terre di mare che celano nel loro intimo un misterioso sodalizio di
emozioni. Una critica.... per accontentare Mario? Invia pochi brani sul sito poetare! Cari saluti.
(Tiziana Cocolo)

Leggi il racconto

"Se ricordo" di Nino Silenzi
Bella l'espressione: - Il ricordare senza vivere di ricordi -
Le nostre sensazioni passate fanno parte di noi, vengono lentamente integrate nel nostro tessuto di vita, non per determinarla, ma per arricchirla, permettendoci poi di viverne le trasformazioni alla luce del presente e con slancio nel passato.
Ogni piccolo ricordo, può essere motivo di riflessione o un semplice gioioso appagamento come ci esprime Nino Silenzi in questa sua delicata e luminosa produzione.
(Tiziana Cocolo)

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Poesie di Aurelia Tieghi
Più che un commento alle stupende poesie del sito, vorrei ringraziare la Sig.ra Aurelia Tieghi (stupende le sue composizioni) per i complimenti alla mia poesia "Donna per me", non me l'aspettavo proprio essendo un novello poeta (si fa per dire). Ciò mi incoraggia a proseguire, grazie Aurelia. Un cordiale saluto a tutti i poeti del sito più "in" di internet.
(l'elefante)

Leggi le poesie

"Etereo canto" di Tiziana Cocolo
La poesia Etereo Canto provoca in me delle inenarrabili sensazioni.
Con una metrica breve ed incisiva Tiziana Cocolo riesce ancora a rappresentare in versi
i piaceri dei sensi. Bellissima anche questa, Tiziana.
(Antonio Sangervasio)

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"Morte di un ateo" di Michael Santhers
Mi scuso con i poeti del sito per la mia pigrizia a leggere sempre le loro poesie. Così forse. a volte, perdo delle belle occasione per leggere qualcosa di pregevole.
E così é stato anche con la poesia "Morte di un ateo" di Michael Santhers che ho letto diversi giorni dopo la sua pubblicazione e che voglio segnalare all'attenzione dei lettori perché meritevole d'essere letta e approfondita per la pregevole descrizione del tema e per la raffinata allegoria che essa sottende.
L'ho sempre sostenuto (e spesso diffuso su altri portali) che su poetare.it vi sono molte persone che lasciano una traccia indelebile della loro esistenza.
(Salvatore Armando Santoro)

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"Oltre la porta" di Marco Cabassi
Complimenti a tutti i poeti del sito che allietano le nostre giornate con il loro spirito vitale. Ma oggi, quest'autore più degli altri, ha saputo cogliere e scrivere con la sensibilità che dona a noi "poeti" la poesia, il guardare oltre e percepire quell'attimo di eternità che ci offre la quiete, l'abbandono dello spirito, la percettività extrasensoriale. E ci si innalza, ci si trasforma, si spazia oltre l'umano sentire, in una realtà concessa a "pochi eletti", che poi, sentono il "dovere/piacere" di rappresentare e di comunicare agli altri.
(Tiziana Cocolo)

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Commenti Febbraio-Marzo 2005
Spesso sono commosso più dai commenti degli amici del sito poetare.it che leggono giornalmente gli scritti nell'Angolo della Poesia che dalle liriche che scrivo.
Questa commozione me la trasmettono coloro (Silvano Notari, Renzo Montagnoli, Gus, ecc...) che si sentono coinvolti dalle cose che scrivo e che rivivono situazioni e momenti indimenticabili del loro vissuto lontano o presente e che certe composizioni poetiche riescono a riesumare e far rivivere.
Ed allora il ringraziamento che mi rivolgono per quello che scrivo si traduce per me in motivazioni più profonde per costruire nuovi momenti magici e socializzare le sensazioni poetiche che maturano dentro il mio essere con tutti i cultori di questa nobile arte.
Quindi, grazie a voi amici per la gioia che mi restituite.
(Salvatore Armando Santoro)


"8 Marzo" di Liliana Lorenzi
Come la vogliamo chiamare la poesia "8 Marzo" di Liliana Lorenzi?
Un pugno al conformismo corrente?
Uno schiaffo al consumismo asfissiante?
Una lezione a chi si é addormentato?
Penso queste considerazioni calzino tutte bene a fronte di quello che Liliana ha voluto comunicare.
Una poesia scritta per chi vuole restare con i piedi per terra e non lasciarsi aggirare da chi (venditori di fiori, commercianti, ristoratori, ecc...) con la festa delle donne non hanno assolutamente nulla da condividere.
Ed anche perché "quell'antico rogo" meriterebbe altre considerazioni e non "sguaiate risa ed alcool".
Brava Liliana ed avanti così (e spero tu non mi voglia considerare un "nemico").
(Salvatore Armando Santoro)

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"La porta della Storia" di chemisette
Ho trovato interessante la poesia "La porta della Storia" di chemisette.
Anche se la prima parte della lirica é pervasa da una forma di scoramento e di sfiducia per il domani nel finale l'urlo dell'innocente che grida "non sparate" suona indiscutibilmente come una speranza per un mondo di pace e di ripudio di tutte le guerre.
E questo grido sicuramente é condiviso da tutti coloro che si oppongono ad ogni forma di violenza e di guerra, che rappresenta l'espressione della più grande imbecillità dell'uomo.
(Salvatore Armando Santoro)

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"Bussa la primavera" di Michael Santhers
Una poesia di una dolcezza infinita, musicale e con un velo di malinconia che è proprio di questo autore profondamente poetico.
(Renzo Montagnoli)

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"Cantica XXXVI" di Ghino Burlacco
Ida a Messere Ghino
ringrazia ma non sa il latino,
a questi versi non si può tacere,
e come poeta faccio il mio dovere.

A lei va tutta la mia stima
e non mi frega certo della rima,
in un giorno da ricordar che la donna
è forte molto più di una colonna.

Con questi versi e con molta grazia
la donna a lei s'inchina e la ringrazia
mostrando fiera il davanzale a Ghino
scusandosi dell'ignoranza nel latino.
(Ida Guarracino)

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Ai poeti del sito nel giorno 8 marzo
Oggi ho aperto il sipario di Poetare e sullo sfondo azzurro ho intravisto cuori sensibili e gentilmente ispirati, da liriche dedicate.
Un grazie alla poesia scritta da –l’elefante- (Donna per me) è bellissima.
Sottolineo anche la (Cantica XXXVI) di Ghino Burlacco, dove ha voluto accentuare la sua fama di cavaliere, con particolari riferimenti ed onori.
Esibisco anche a lui un inchino di ringraziamento.
(Aurelia Tieghi)

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"Lungomare" di Salvatore Amando Santoro
Il mare ed i sentimenti, la natura e l’uomo. Una descrizione perfetta ed animata del mare accompagna la profonda riflessione sulle sensazioni che lo splendore e la forza della natura suscitano nell'animo.
(Renzo Montagnoli)

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"La cura" di Luigi Spreafico
Vedo in questo bellissimo lavoro di Luigi, la cura migliore che si può ottenere, nell’approccio tra la poesia e se stessi e ciò sta proprio nel lasciarsi andare, liberandosi di tutti gli schemi e le sofferenze, usando le parole.
Una cura psicologica illuminante!
Non posso che ringraziarti per avermi avvolta tra i tasti e le tue parole.
(Aurelia Tieghi)

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"Associazioni" di Giuseppe Lorentini
Piccole gocce di meditazioni interiori, queste associazioni di termini, nate per indurre il lettore a dare un'interpretazione che rifletta il proprio vissuto. Sequenze temporali inquadrate oltre il tempo e lo spazio, in un'eterea realtà.
(Mimue)

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"Cantica XXIV" di Ghino Burlacco
Il cavaliere errante ser Ghino, con la sua sferzante lirica intuitiva, ha colto una delle tante situazioni in qui le donne si trovano coinvolte, quando certi uomini si sentono colpiti nell’ego e quindi esprimono sordidamente la loro meschinità.
Nuove idee d’espressione (intelligenti) a favore delle dame, sono bene accette (almeno da me ) grazie.
(Aurelia Tieghi)

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Ai poeti del sito Poetare
Non avrei mai pensato di scrivere così tanto di me e di darlo a tutti e di sentire tutti semplicemente compagni di viaggio: tante facce di un'unica anima.
(Luigi Spreafico)

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"Se il tempo tornasse" Di Salvatore Armando Santoro
Una carezza tenera e passionale ai ricordi, un abbraccio agli anni cinquanta - sessanta. Caro Salvatore Armando, io c'ero, e tu con assoluta maestria hai dipinto una sequenza dolce di immagini raffiguranti un periodo della vita di noi ultra cinquantenni, veramente coinvolgente. Mi viene da pensare ad una frase fatta: -si stava meglio quando si stava peggio- Pane acqua fresca e poco altro, però si correva gioiosi - magari scalzi- nei campi e lungo le "strade sterrate" avvolti dalla voglia di vivere. La vita all'indietro non corre, ma tu grande POETA ci regali di nuovo quelle emozioni e ci trasmetti tutti quei desideri che sono la linfa della nostalgia di ognuno di noi. Ma sopratutto ci fai riassaporare il sapore del "dolce liquore dei fichi" Grazie Caro Salvatore, per avermi portato con te in questa romantica passeggiata negli anni più belli.
(Silvano Notari)

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"Preghiera" di Luigi Spreafico
Soave e impalpabile questo sodalizio tra Dio e l'uomo racchiuso in una semplice preghiera di pace. La voce dell'infinito che è in noi, che ci determina, che ci plasma, che ci indica sempre la via da perseguire, quella voce che purtroppo spesso da noi, non viene ascoltata.
(Mimue)

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"Nevicata a Boccheggiano" di Salvatore Armando Santoro
Nevicata a Boccheggiano di Santoro è una pregiata sequenza di idilli e pensieri che prende il lettore. La poesia non annoia, come spesso capita quando il sentimento o il senso dei momenti vissuti è monotono. Fra i partecipanti a questa antologia è sicuramente uno dei miei preferiti. Dice cose, non si limita a proprie discussioni con se stesso, come spesso accade (anche se ciò non vuol dire che nelle discussioni con sé, che hanno di solito una persona amata come specchio manchi liricità). Avanti così.
(Gus)

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"Le lacrime" di Irene Pizzimenti
Bellissima la composizione poetica di Irene e l'allegorica descrizione del pianto liberatore espressa nella poesia "Le Lacrime".
In pochi versi l'autrice riesce a comporre e descrivere in modo mirabile il proprio disagio per un turbamento interiore e lo sfogo successivo che si completa attraverso le lacrime che allontanano dall'animo sofferenza e tristezza.
(Salvatore Armando Santoro)

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"Volo di corvi" di Terence
La poesia volo di corvi di Terence mi ha riportato davanti agli occhi l'immagine del dipinto di Van Gogh Campo di grano con volo di corvi. Un quadro sconvolgente (sapendo anche cosa ha fatto dopo l'autore) ed una poesia che all'immagine ha dato speranza: sentimento che io sto vivendo
intensamente.
(Angelo Fiaccadori)

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Risposta di Giorgio Bonnin ad Ida Guarracino
Di solito la mie poesìe nascono sempre come "qualcosa" che voglio raccontare a me stesso. Poi succede che, rileggendole, "scopro" una parte di me che non conoscevo. Ora leggo il tuo commento e mi compiaccio perché mi rendo conto che ciò che desidero raccontarmi incontra una condivisione. E anche un parere qualificato. Io non credo di essere un poeta, grande o piccolo, ma solo un uomo che scrive e si racconta in poesìa, così come un merlo o un canarino non sono mastri liutai o professori d'orchestra, ma semplicemente...uccelli che fischiano! Amo l'Amore, e gli unici colori di cui dispongo per dipingerlo sono le mie parole, i miei versi... Grazie Ida.
(Giorgio Alessandro Bonnin)

Leggi qui sotto il commento di Ida Guarracino

Poesie di Puntilloso
Sono rimasto positivamente colpito da tutte le poesie di puntilloso.. in particolare mi ha impressionato Silenzio...una bellissima descrizione di qualcosa di indescrivibile...complimenti
(Alessio Innocenti)

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Poesie di Giorgio Alessandro Bonnin
Le poesie di Giorgio Alessandro Bonnin (Merlino) sono una culla di dolcezza, si evidenzia in esse una profondità di sentimenti possenti, liriche che si accarezzano con i sospiri, emanano una sensazione di benessere al corpo e all'anima che solo un poeta del suo calibro può trasmettere.
Tra le mie preferite "E se dormirai" e "la mia fantasia" ma consiglio di leggerle tutte, per avere un'ampia visione del suo fluire simile a "Tagore", nella sua ultima composizione "Tratteggio con la mente i contorni di un respiro..." in "Notte canaria" sottolinea la proprietà di linguaggio dell'autore, e rievoca il gioco di parole di poeti grandi che possiedono il dono e l'essenza della poesia.
(Ida Guarracino)

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Risposta al poeta Bottiroli di Ghino Burlacco
Caro amico del pavese,
dalle terre del senese
io Le dico e Le confermo
che di metro son malfermo!
Ben mi dolgo della pecca,
e ammetto la mia stecca;
e mi tingo di rossore
se arreco in fin dolore,
alla Musa della Poesia
con bassezze e goliardia.
E' per me cosa gradita,
averLa un poco divertita!
La saluto e sbatto il tacco,
abbia il grazie di Burlacco!!
(Ghino Burlacco)

Leggi qui sotto il commento di Roberto Bottiroli

Le poesie di Ida Guarracino e Ghino Burlacco
A proposito della Guarracino e del Burlacco devo ammettere che mi sono divertito non poco nel leggere le poesie di Burlacco e onestamente avrei dato un bel 10 alle composizioni se alla rima avesse accostato anche la metrica che purtroppo non c'è; ha scritto altre liriche libere il suddetto poeta e se sì mi piacerebbe leggerle; per quanto riguarda la Guarracino, le poesie dicono veramente tanto soprattutto quelle libere; quando si cimenta nella rima e metrica..... bellissimo l'inizio della poesia "Natale, profumo di calore umano" composto in un musicalissimo ottonario che poi in qualche punto si perde.
Buona continuazione
(Roberto Bottiroli)

Leggi le poesie di Ida e di Ghino

"5 Giugno 1996" di Jimmy
Ho letto la poesia di Jimmy... E' nuova, semplice, ma scritta in modo eccellente. Da un senso di leggerezza ed è senza tempo perché non è catalogabile a nessuna epoca... Non parla di oggetti, fatti, o modi di dire riconducibili ad un determinato periodo... Può essere collocata nel periodo medievale o oggi... Bella.
(alicepiccia)

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Commento ai commenti tra Ghino Burlacco e Guarracino-Lorenzi
Divertente il dialogo poetico.
San Valentino ha fatto la sua parte, contribuendo a mettere in contatto anime bisognose di confrontare la propria estrosità, (l’amore è anche comunicare armoniosamente).
Anche se sono schierata dalla parte femminile, ritengo di complimentarmi con Ghino per il tono piccante e originale che usa nelle sue odi.
(Aurelia Tieghi)

Leggi i commenti qui sotto.

A proposito di Ser Ghino di Ida Guarracino
Mi sovvenga a dir nel tal commento
che il Burlacco è stato molto attento,
e che a Cupido poco è stato dato
in un giorno a lui dedicato.
Che questa sia stata la trama
per entrar nel suo cuor come dama,
mi fa felice più di una principessa,
se mi ha accolto anche come poetessa.
Un simpatico messaggio "MI CONSENTA"
da Napoli a Firenze è noto a Ser Ghino
che per un gesto d'amor non si aspetta S. Valentino.
Vostra devota Dama Ida Guarracino.

Controstrofe scherzose a parte, faccio i miei complimenti a Ghino Burlacco per trasformare in chiave ironica e d'altri tempi problemi reali e politiche della società contemporanea, e poi perché no ci si diverte tanto a leggere le sue poesie scanzonate e burlone mettono tanta allegria, una nota frivola nelle amarezze che ci accompagnano durante la giornata. Ser Ghino son felice di averla come collega.
(Ida Guarracino)

Leggi qui sotto il commento di Ghino

Risposta alle gentili dame Lorenzi e Guarracino
Scusate se son stato un po' meschino
ma dico alle gentili dame Lorenzi e Guarracino
che nell'insieme della pagina e del dosaggio
a Cupido i versi non rendevano del tutto omaggio.
Il mio non soleva certo esser un redarguire.
Ser Ghino alle dame s'inchina, per il suo ardire,
e da la sua parola che tosto sono ammesse
nel suo cuore, sia come donne sia come poetesse!!!
Aff. Ghino
(Ghino Burlacco)

Leggi qui sotto gli scritti delle dame

Risposta al commento di Ghino Burlacco sulle poesie del 14 Febbraio

Il Burlacco si risente
ché d'amor non trova niente
(in un giorno dedicato
all'umano innamorato)
nella pagina poetica
che mosse alla critica.
Mi solletica risposta
al Messere un po' indignato,
eppur se non fatto apposta,
neanch'io avrei immaginato
un Valentino sì snobbato:

anche se in prima persona
sulla festa in discussione
sono stata un po' sorniona.
Forse, il prossimo venturo,
ci sarà più profusione:
io ci proverò, lo giuro.
Soddisfatto alfin sarà
da tanta siccità,
il palato fino,
del signor Ghino.
(Liliana Lorenzi)

Leggi qui sotto il commento di Ghino


Risposta al commento di Ghino Burlacco sulle poesie del 14 Febbraio
Il Sig. Ghino Burlacco non è stato molto attento, il 14 febbraio c'era una poesia piena d'amore e di passione.
Si rilegga le poesie e non me ne voglia.
(Ida Guarracino)

Leggi qui sotto il commento di Ghino

Commento alle poesie del 14 febbraio
Colpisce la singolare coincidenza che per San Valentino, la pagina, più che ai temi dedicati all'amore, sia viceversa ridondante di poesie che vagheggiano temi lugubri, rimembranze, o riflessioni seppur dai toni moderatamente sarcastici sulla "nera signora".
Sarà per il fatto che da sempre Eros & Thanatos vanno sempre a spasso mano nella mano, ma oggi, sarebbe stato più consono che fossero prevalse le frecce di Cupido. Non me ne vogliano i poeti del sito! Con affetto Ghino Burlacco.
(Ghino Burlacco)


"Calice" Di Massimiliano Biondi
Elegiaco ermetismo, quasi come bere dalla coppa di Mimue quell'elisir di eterna giovinezza che ci regala sensazioni immanenti nello spirito.
Il silenzio, nell'impalpabile delirio di suoni, quel sapore di vita al di fuori e dentro noi stessi.
Bellissima interpretazione!
(Mimue)

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Poesie di Terence
Terence chi sei, le tue poesie toccano la mia anima dato che vi ritrovo le cose che io sento per una persona che amo e che non credo mi ami. Leggo la mia stessa disperazione, la mia stessa solitudine. Tu riesci ad esprimere sentimenti travolgenti con una semplicità che è la sua grandezza.
(Antonella)

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Poesia di Mimue
Mimue impavida guerriera, con il cuore trafitto, coraggiosa non si nega alla lotta della vita
Ha bisogno solo del suo cavallo e di galoppare nel mondo dei sentimenti.
Vuole amare, nonostante sia coperta di cicatrici per le ferite subite in battaglia.
Il suo cuore non è deturpato da esse, continua a cantare e a trasmetterci la sua fiduciosa speranza.
Grazie per questo.
(Luigi Spreafico)

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"Perché?" di Terence
Una poesia che ho letto tutto d' un fiato nella quale mi sono potuto rispecchiare. I tuoi versi richiamano benissimo il senso di oblio e solitudine in cui, alle volte, ci costringe l' amore per qualcuno. Giornate che si ripetono, ognuna la fotocopia della precedente, passate ad assaporare aspramente i ricordi e cercando di "vomitare" i residui dolorosi di un amore svanito. Questo e ciò che mi hai trasmesso....complimenti.
(Andrea Peis)

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Poesie di Ghino Burlacco
Sono un vostro assiduo lettore, e ultimamente leggo con grande divertimento le poesie, o come lui dice le "cantiche" di Ghino Burlacco, questa "new entry" davvero esilarante.
Ghino con il suo spirito di "toscanaccio", riesce sempre a essere irriverente e sferzante, verso il potere e i prepotenti, nonché sfottente verso quel mondo accademico e borioso con la puzza sotto il naso; nonché gran castigatore delle mode effimere e degli italici costumi. Grazie Ghino, facci sognare!!!
(Fabio Cortopassi)

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"Vivere" e altre opere di Luigi Spreafico
Come sono vibranti e ricche di significato le parole di Luigi, che ci racconta della gioia, del dolore, della nostra umana precarietà. Com'è ricco di significati e di speranza quando dice:
"nella debolezza scopriamo la forza"
"dalla sconfitta rinasceremo"....
Io non definirei sconfitta ciò che forse non ricalca i nostri canoni, ma quelli divini, disegnati per noi ed immaginati al di fuori degli schemi umani. Tutto ha un significato, ma a volte ci è nascosto affinché solo in un secondo tempo, quando saremo forse più pronti e ne potremo assaporare meglio l'intensità.
(Mimue)

Leggi le poesie

"Divagazioni" di Coca
Mi ha fatto riflettere questo scrittore moderno, che citando teorie filosofiche, quali quelle di Platone, trova la perfetta simbiosi tra il mondo "iperuranio" e il mistero della vita, come di qualcosa di "pre-terreno", "pre-visto", "pre-vissuto", il sogno.
Il nostro vivere quotidiano situazioni in cui il "conoscere" è quasi un "ri-conoscere", un peregrinare con la nostra anima su qualcosa di sconosciuto, ma noto nello stesso tempo.
Penso che a noi tutti sia capitato di vivere momenti già vissuti con l'anima, di sentirsi a casa nell'ignoto oppure in compagnia di una persona che forse è già una parte di noi.
Bravo e benvenuto sul sito a questo profondo scrittore.
(Tiziana Cocolo)

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"La fede" di Liliana Lorenzi
Ancora una volta "gazza ladra" che sono, rubo qualcosa che luccica e faccio mia questa poesia, almeno per il tempo che serve a placare l'emozione e il turbamento che ha scatenato in me. Ora non so, se si tratta di una coincidenza casuale, ma Liliana ha sfogliato spogliato e ampliato la mia "Riflessioni" (apparsa alcuni giorni fa su Poetare), dove espongo tutta la conflittualità che regna nella mia mente su - fede e ateismo -. Liliana con questa bellissima e altrettanto realistica poesia, legge alla perfezione tutte le perplessità che rendono erto il cammino che va dall'ateismo alla fede; ho la certezza dell'esistenza di Dio, ma tutto quello che si interpone fra me e Lui (la gerarchia ecclesiastica) ampiamente descritto da Liliana, crea un muro contro la mia voglia di credere. Grazie Liliana per aver scavato nel mio pensiero, scoprendo una verità che il mio inconscio tenta di nascondere e che nella mia "Riflessioni" traspare pochissimo.
(Silvano Notari)

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"Richiamo" di Nino Silenzi
"culla dei sogni che non dondola più"
Che frase... eccelso poeta. Mi fa pensare e riflettere. Il mio sogno di diventare mamma, sfumato... La vita dell'oggi così frenetica.....
"Noi" Poeti e mi scuso per l'arroganza possiamo far dondolare nuovamente le culle con i nostri versi, anche quelle parole inutili come bontà, cuore, amore, fratellanza, memoria, continuiamo a sgranare il nostro rosario e mai ci fermeremo..
(Elisabetta Robert Castagnola)

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"Ode alla poesia" di Andrea Peis
Un' ode che trasmette tenerezza e commozione.
I versi – nei confronti della poesia – sono delicati e rispettosi, espressi dolorosamente. Ciò dimostra una grande sensibilità e anche la bravura nel saperli esprimere così chiaramente. Trovo che non sia facile oggi, scoprire queste qualità in un giovane. Scrivere aiuta a superare, tristezze e insoddisfazioni, (non avere paura di violentarti!)
La vita offre mille opportunità, non solo negatività.
(Aurelia Tieghi)

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"Riflessioni" (propensione alla fede) di Silvano Notari
Trainata dal cavallo alato, la lettura scorre portando con sé i tormenti dell’anima e le insicurezze, che a poco a poco si sciolgono in barlumi di speranza, per questa fede, così difficile da trovare ma che sfavilla in un piccolo angolo del cuore.
Molto toccante la tua poesia, grazie.
(Aurelia Tieghi)

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"Mistero" di Ida Guarracino
Grazie ad Ida per aver colto l'animosità che mi ha spinto a descrivere le sensazioni contrastanti in "Amore". Solo ora mi sono accorta che manca quella nota di "Mistero", quella sorta di "soprannaturale" che invece lei così magistralmente esplicita nei suoi versi. Invito i lettori a meditare su questa sua frase:
"In amore ci si compensa come in una bilancia, da una parte pende il tuo sguardo dolce, dall'altra la mia passionalità che ti travolge".... un mistero imperscrutabile, che sa e saprà sempre stupirci.
(Tiziana Cocolo)

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"L'amore"di Tiziana Cocolo
Descrizione suprema di un sentimento sublime, immagini contrapposte da cui traspare l'aver amato, l'essere stati amati, espressione semplice e nel contempo geniale di una "Poetessa"
di questo sito che non smentisce mai la sua bravura nello scrivere, e soprattutto di renderlo accessibile e penetrabile in chi legge le sue opere.
Complimenti Tiziana
(Ida Guarracino)

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"Torna il sereno" di Nino Silenzi
Mirabile esempio di quanto la poesia possa essere, oltre che occasione di riflessione, anche l'ambrosia dell'animo. La serenità trasuda dalla sapiente descrizione di un momento e piano piano affonda dentro il lettore, riuscendo a trasmettere la stupenda sensazione provata dall'autore quando l'ha scritta.
(Renzo Montagnoli)

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"Luce nell' abisso" di Marta 83
Toccante. Bellissima è l' immagine che Marta riesce a dare in questo ipotetico dialogo tra padre e figlia, facendo trasparire nella poesia un forte bisogno di confronto e conforto che probabilmente è venuto a mancare. Complimenti
(Andrea Peis)

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"Tratti di Genova" di Aurelia Tieghi
Cara Aurelia, Tratti di Genova è meravigliosa. La nostra lanterna, faro Amico per gli emigranti che dignitosamente piangevano in silenzio prima di andare "nelle Americhe". Amare un luogo caro, vuol dire vivere, sentire gli sprizzi del mare a Boccadasse, vedere le navi illuminate di notte partire per luoghi da immaginare. I vicoli ed i gatti sono da proteggere, come i fiori nel giardino di un mondo che forse i poeti potranno contribuire a salvare.
(Elisabetta Robert Castagnola)

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"Gatto Genovese" di Elisabetta Robert
Complimenti, poesia molto sentita, da una come me che adora i gatti. Specialmente perché svolta nel contesto di Genova, dove ho ricordi molto intensi. E’ vero (come scrivi tu) che quelli  -non sono dettagli- infatti anche per me la libertà è una conquista faticosa e poterla assaporare è un privilegio.
(Aurelia Tieghi)

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"Torna il sereno" di Nino Silenzi
Questo sole propiziatore di una serenità non solo climatica ma dello spirito, appare simbolicamente rappresentato come un baldo e impavido guerriero che con la spada scintillante squarcia la tristezza e la malinconia. Questa pace riconquistata tra gli anfratti dell'animo, rende la composizione ricca di una luminosità contagiosa ed amabile nella sua interezza.
(Mimue)

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Poemi di Mimue
Ispirandosi ai temi e ai valori cari all'antica poesia provenzale e trobadorica, Mimue ci offre una rivisitazione in chiave moderna dell'arte degli antichi trovatori e primi cantori dell' " amor cortese " e della "cavalleria" a corte di antichi signori feudali
Ricca anche la sua "imagerie", le suggestive atmosfere che conducono alla fiaba e al sogno, anche se a mio avviso al momento si avverte la mancanza di una più sanguigna "tenzone" come si conviene in questi tipi di "poemi."
Ritengo azzeccata anche l'organizzazione del testo, in forma iconica.
A questa cantrice che con "ardir" l'antico canto riprese vadano i miei omaggi senza pretese!
(Patrizio Spinelli)

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"Chi ero io in altra vita?" di Aurelia Tieghi
Frantumando timori e sudditanze nei confronti di un maschilismo e un bigottismo ormai arcaici, Aurelia affida con grande personalità ed estro poetico, tutto il disagio, il malessere, nonché la sua rabbia nelle mani della Poesia e nelle grandi braccia aperte di "Poetare".
- Cara Aurelia - trasportato dall'intensità dei Tuoi versi, voglio volare al di sopra di quello che avresti voluto essere in un'altra vita; voglio fermamente credere che tu comunque sei stata "poeta" e tale Ti sei reincarnata. Per le anime che si deliziano del Tuo poetare, Ti rispondono che sei meravigliosamente donna e femmina tenuta in grande considerazione, sei uno spirito libero con una forte identità di pensiero artistico. La libertà non dovrai pagarla perché te la regala la Tua capacità poetica. Le tue liriche ti libereranno da qualsiasi catena e da qualsiasi male sociale. Ti sarà enormemente solidale tutta quella parte del mondo femminile che vive la tua stessa sofferenza. Rimango in attesa di altri Tuoi "fiori" che vorrai far sbocciare nel giardino di "Poetare".
(Silvano Notari)

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"A proposito dei puri" di Nino Boccardo
Non per niente "i puri di spirito erediteranno la terra": sono quindi perfettamente d'accordo con te. Le parole sono sempre inadeguate, i sentimenti, se ci sono, trovano naturalmente la loro espressività.
I sentimenti ci rendono fragili?
Direi proprio di no, ci allenano alla prova e quando ci tocca la prova ci sorprendiamo della nostra resistenza: brilliamo quando gli altri si spengono.
Grazie per la tua poesia, ti saluto.
(Luigi Spreafico)

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"Fra carta…e inchiostro" di Silvano Notari
La formazione culturale di Silvano ha registrato una significativa accelerazione in questi ultimi tempi e questa composizione ne è un chiaro esempio; è un vero e proprio inno alla poesia, alla fatica dell'autore, che deve esplicitare in modo chiaro e garbato la miriade di sensazioni, di idee che frullano nel cervello.
E' una poesia non certo facile, con il tentativo, a mio avviso ben riuscito, di esporre la fase di travaglio fra la nascita dell'ispirazione e la sua realizzazione, ostacolata dal naturale pudore di aprire il proprio animo alla lettura di tutti, riservatezza tuttavia foriera di nuove sensazioni che prorompono come una confessione liberatoria per lo spirito di chi scrive e per il piacere di chi legge.
Bravo, Silvano
(Renzo Montagnoli)

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"Pagina bianca" di Patrizio Spinelli
Leggendo tra le righe non nascondo il desiderio che questo poema, (peccando forse di falsa presunzione) potesse essere rivolto a Mimue, un personaggio irreale che vive "tra luce ed ombra", "tra sole e nembi", tra "miele ed amarezze", come del resto lo è l'animo di tutte le donne guerriere del XXI sec. immerse nell'incanto della vita.
Grazie Patrizio da parte di noi tutte.
(Mimue)

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Il poeta Mario Malgieri
Non mi è mai capitato di tessere elogi in questa misura, ma di fronte ad opere così elevate dell'ingegno umano non ci si può sottrarre dall'obbligo di esternare il proprio compiacimento.
Come un cavaliere misterioso, senza volto, ma coraggioso, s'aggira nel sito "Poetare", dipinge i suoi sentimenti, pennellate brevi intrise di colori sfumati che avvolgono il lettore in una sottile ragnatela d'emozioni, mentre una farfalla si posa sul capo ed intesse un'aureola d'amore.
In un'atmosfera sospesa nel tempo, dove il presente è tutto l'arco di una vita, scivolano lievi immagini commoventi di episodi propri dell'esistenza di ognuno di noi, spesso scordate e che ora ci sovvengono nei bagliori di un giorno che muore.
Non ha cavallo, non ha armatura, non ha armi se non la penna, con la quale incide sottilmente i nostri cuori, scava nel profondo dell'animo e fa emergere il meglio di noi.
Grazie, Mario, per il piacere che provo leggendo le tue opere.
(Renzo Montagnoli)

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"Desiderio" di Spartacus
Struggente ed intensa questa bella di Spartacus.
Interessante il cammino poetico di questo poeta, che sembra lasciarsi alle spalle visioni di morte e di lucido pessimismo verso l'umanità intera per rivolgere lo sguardo verso se stesso ed i suoi sentimenti. Dopo quello di
Tanatos, ecco svelarsi il lato di Eros di questo autore fondamentalmente romantico.
(Mario Malgieri)

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"La farfalla di stoffa" di Mario Malgieri
Altissima produzione poetica, rinchiusa un uno schema davvero accattivante! Mimue si è accostata a questa "farfalla" intrisa di misterioso coinvolgimento emotivo, cogliendo tutti i fremiti che l'autore ha voluto suggellare con un linguaggio sobrio e raffinato. Oltre a quel cancello, penso che tutti i lettori, abbiano potuto ritrovare quel "brandello d'anima" lasciato dall'autore, rivivendo quel suo attimo d'eternità.
Mimue si prostra all'eminente poeta!
(Mimue)

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"La farfalla di stoffa" di Mario Malgieri
Bellissima questa poesia di Mario, dove traspare viva l' intensa immagine di un ricordo dolce, romantico e struggente. Citando un verso: "no non ridete di un' anima, quel brandello di anima che io vi lasciai," Caro Mario i poeti scrivono soprattutto - credo - per far conoscere la propria anima, mai poi mai la Tua potrebbe essere derisa per una cosi nobile sensazione-emozione. L'immagine raffigurante una farfalla che ne scaturisce dall'impostazione metrica dei versi è veramente di grande rilevanza artistica. "Un poeta pittore" Complimenti e grazie per avermi suscitato una così forte emozione.
(Silvano Notari)

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"Il bel Danubio blu di Renzo Montagnoli"
Ambientazione storica intrigante, trasparente ma nel contempo cupa come il Danubio, in una sorta di ambivalenza di sensazioni ed affermazioni, ove i personaggi giocano il loro ruolo travolti inesorabilmente dalle vicende storiche. Ancora una volta l'energia dell'amore coinvolge cose e persone e ne determina il loro intimo destino. Pongo all'attenzione dei lettori queste frasi "senza tempo" dell'autore: "Le parlavo dell'amore: è un sentimento che lei non ha saputo descrivermi, ma è un qualche cosa di concreto, suppongo, una forza interiore che sprigiona e sovrasta chi lo prova, ed a nulla valgono atteggiamenti per camuffarlo."
"Noi siamo come un'automobile senza benzina; fin quando restiamo nella rimessa va tutto bene, ma quando ne usciamo, a forza, a spinta, veniamo travolti da chi ha energia da consumare."
Complimenti.
(Tiziana Cocolo)

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"Le catene di Principessa" di Mario Malgieri
Non nascondo che questo racconto breve, un'autentica poesia in prosa, mi ha entusiasmato, sia per la sapiente ambientazione che, collocando la trama nel mondo fantastico delle fiabe, finisce con l'essere senza tempo, e quindi universale, sia per il messaggio dolente sulla difficile condizione di molte donne che mirabilmente viene espresso. L'aspetto erotico che lo permea è dosato con mano attenta e non disturba perché è il pretesto per descrivere una situazione di "non amore" e quindi diventa il fulcro del pensiero esposto. Bravo, Mario, sei proprio grande.
(Renzo Montagnoli)

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"Le catene di Principessa" di Mario Malgieri
Bellissimo e suggestivo questo scritto fiabesco di Mario. A parte qualche dettaglio iniziale, calza a pennello con la biografia virtuale di Mimue e di sicuro s'incarna nel vissuto di molte belle e sensibili principesse del XXI sec. che stanno pagando con quotidiana sofferenza una scelta d'amore.
A tutte queste principesse, Mimue consiglia di combattere perchè la loro forza risiede nel coraggio delle proprie scelte, a volte portate fino in fondo ad alto prezzo, pagando con il mistico sacrificio di se stesse.
Mimue è riuscita ben due volte a liberarsi delle catene fiorite che le soffocavano l'anima. Ora ha incontrato un degno cavaliere misterioso che sembra rispettare i suoi ideali e le sue passioni. Ma non abbassa mai la guardia...anche questa volta il sogno potrebbe rivelarsi ingannevole.
Grazie Mario per aver scritto la "biografia" che mi mancava.
(Mimue)

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"Semplice" di Cristiano Poletti
Fortemente coinvolgente questa breve composizione poetica che si distingue per l'intensità espressiva dei versi che l' Autore ha voluto dedicare ad un amore che, pur non datoci sapere, si lascia intendere dai contorni tragici.
"Amore e Morte", antico connubio che fonde il concetto umano di eternità con il provvisorio terreno, assume in questa opera e, specificatamente, negli ultimi due versi, caratteristica di quotidianità dell' Essere. Questa
l'emozione che ne ho ricevuto dalla lettura e questa il motivo dei miei complimenti all'Autore.
(Stefano Cona)

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"Ti amo con la mia assenza" di Aldebaran
L'amore come desiderio di ottenere qualche cosa di irraggiungibile e che in fin dei conti si preferisce non raggiungere; sentimenti delicati, espressi quasi con sottile ironia, sono propri di questa poesia che mi è piaciuta molto.
(Renzo Montagnoli)

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"La vita" di Reno Bromuro
La vita è il nulla senza l'amore; di poche righe, assai incisive, è fatta questa bella poesia.
(Renzo Montagnoli)

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"Quando ombra la luna" di chemisette
Una bellissima poesia, in cui i sentimenti dell'autrice sono talmente vivi e ben espressi da riuscire a coinvolgere il lettore, al punto da immedesimarsi nel destinatario di tanto amore.
(Renzo Montagnoli)

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Poesie del 3 Gennaio
Leggendo le poesie pubblicate oggi 3 Gennaio, ho avuto modo di condividere (di conseguenza alleviare appena un poco) il mio grande dolore, misto a rabbia, per l'immane tragedia del Sud Est Asiatico. Molti autori hanno scritto seppure in forme diverse, per sentimento o risentimento, Poesie su questa feroce scure, che si è abbattuta sull'intera umanità. Purtroppo nei notiziari trasmessi dai vari "media" arrivano anche notizie di inefficienza e ritardi nei soccorsi. A volte giustificate da fattori ambientali al limite del possibile, ma a volte anche per incuria stupide burocrazie.
Ecco che alcuni Poeti del sito (compreso il sottoscritto) non hanno saputo trattenere esternazioni di rabbia, davanti a queste spiacevolissime situazioni. Se mi è consentito vorrei segnalare i brani che secondo la mia interpretazione sono legati in modo molto toccante all'argomento. In "Solo una candela" di Caterina Siclari gli ultimi versi esprimono un pensiero molto tenero per le vittime più piccole. Anche in "Raggi d'amore" di Simone Perrella si colgono le stesse sfumature della precedente Poesia citata. Mentre in "Quando sei arrivato" di Reno Bromuro si coglie una forte accentuazione dello stato d'animo incline anche alla rabbia per la crudeltà che la natura a volte ci riserva. Infine in "Tsumani" di Michael Santhers emerge in modo accentuato, ancora una volta il suo stupendo e molto pungente modo di poetare fatti e avvenimenti e situazioni (come in questo caso tragiche) con un manierismo tale che ci si sente trasaliti da veri propri brividi. Ringrazio tutti per avermi regalato un sostegno morale in questo delicato momento con i loro scritti.
(Silvano Notari)

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Risposta al commento di Silvano Notari
Grazie del tuo brillante commento, hai appreso a pieno, (e spero anche altri), il significato dei miei pensieri che ho tradotto in poesia.
Volevo puntualizzare l’accaduto, perché per me è stato un dolore sentito, un segno importante per dirci che su questa terra siamo meno di nulla
(rientriamo nelle nostre coscienze…)
(Aurelia Tieghi)

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"26.12.04" di Aurelia Tieghi
Con uno stile raffinato quasi vellutato, ma allo stesso tempo passionale e molto intenso Aurelia porta davanti ai nostri occhi, entra nelle nostre menti ed anche nelle nostre coscienze, mettendo in evidenza il contrasto che esiste nell'immane tragedia del maremoto. Persone in vacanza per trovare un angolo di paradiso inghiottite dalla furia della natura, assieme alla gente del luogo che in quello che per noi è un paradiso, a causa della loro miseria, per loro era già prima un inferno. Aurelia con maestria mette in grande risalto che al cospetto di Dio non esistono ceti sociali, le tragedie non guardano in faccia a nessuno. Questo mio commento vuol essere solo espressione di ammirazione per Aurelia e non una nota polemica, il mio dolore per l'accaduto è rivolto a tutte le povere vittime che ne sono state coinvolte. Penso che per Aurelia lo spirito della sua poesia sia molto vicino alla mia personale interpretazione, ma anche lei abbia provato gli stessi sentimenti senza distinzione alcuna.
(Silvano Notari)

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"Le sue ali" di Mario Malgieri
Una poesia in prosa è questo stupendo racconto, con una descrizione perfetta ed anche commovente di un uomo qualunque che, per un momento, crede di toccare il cielo, per poi ripiombare nel grigiore dell'anonimato quotidiano.
(Renzo Montagnoli)

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Risposta al commento di Andrea Peis e commento alle Sue poesie
Ti ringrazio per la lode che generosamente hai voluto farmi, cogliendo perfettamente l'essenza della mia poesia. Non ho voluto con essa sminuire l'importanza che riveste il Natale nella nostra vita, ma puntualizzare come, io per primo, tendiamo spesso a viverlo più come festività consumistica che come importantissimo momento religioso ed umano.
Ne approfitto per ricambiare i complimenti: il tuo modo di esprimerti poeticamente mi è molto affine, svelto e diretto e le tue poesie sanno trasmettermi quelle emozioni e quelle atmosfere che mi rendono vicino a tutti voi poeti, uomo fra gli uomini.
Ho letto con particolare piacere "Conosciti" che, secondo me, è una piccola risposta all'ultima parte della tua presentazione: è importantissimo conoscersi, anche se questo vuol dire "violentarsi", come dici tu, perché conoscere sé stessi è conoscere gli altri e prendere consapevolezza della propria condizione non è sempre un male, credimi.
A presto, leggerti.
(Aldebaran)

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"Natale" di Aldebaran
Credo che il poeta sia riuscito con parole molto semplici ma altrettanto crude e veritiere, a descrivere la vera essenza del Natale.
La festa del consumismo, delle buone intenzioni, della Pace, il tutto condito da panettoni e spumante. Come dici tu stesso, l'obbligo delle persone a sentirsi migliori a vomitare tutti i loro falsi sentimentalismi ipnotizzati dalle luci di un povero albero e dalle strisce dorate dei regali. Complimenti.
(Andrea Peis)

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"Non c'è amore, dentro..." di Anonimo, proposto da Ida Guarracino
Un racconto piccolo, piccolo, ma grande, grandissimo, come il cuore di Ida Guarracino, che ha fatto benissimo a proporcelo.
(Renzo Montagnoli)

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Risposta al commento di Aldebaran sulle poesie di chemisette
Ringrazio per le belle parole avute per le mie poesie. Sono da poco nel sito, ma ci sto meravigliosamente bene. Giro per adesso tra le pagine "celesti", veloci, e volo assieme ai tanti scritti che mi scivolano dagli occhi nel cuore.
Questo sito ha la peculiarità di contraddistinguersi per il rispetto profondo da parte di tutti nei confronti della-------- Poesia -----elemento primario dello stesso vivere e che qui ci accomuna vestendoci--- immagini--- tutte diverse ma uguali nel dire di quest´alito che ci vive dentro facendoci volare liberi ed--------- insieme.
Ringrazio pertanto i Gestori del sito per la discrezionalità profonda che Li contraddistingue e per quell´esserCi discreto che tanta sicurezza dà, in un mondo dove spesso il virtuale diventa mezzo oscuro di oppressione.
Qui ---virtuale ---è Serenità.
Appena mi libero dai lavori quotidiani, corro subito tra di Voi per sentirvi vicini nell´animo, essenze libere di individui capaci di rispettare nel profondo la Vita, vivendone profondamente bellezze, dolori e brividi.
Grazie sempre.
La poesia di Aldebaran la vivo come sintesi di voce che in parte esperimenta il nuovo.
E´ essenziale, tocca diversi campi e sempre mira a colpire il centro del Pensiero che sta passando e che va fissato.
E´ asciutta, veloce, quasi nervosa, come istantanee flash che incalzano il lettore pulsando dentro da uno schermo, luce essa stessa, visiva emozione che si incide nell´attimo e per l´attimo.
A presto continuare a leggerTi, in silenzio, come io amo tanto fare.
(chemisette)

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"Sguardi peccaminosi" di Michael Santhers
Una poesia dal tema difficile, ma trattato con garbo, una sorta di erotismo cerebrale soft, senza però che venga mai meno la tensione propria del momento, che poi si stempera nella realtà delle convenzioni quotidiane.
(Renzo Montagnoli)

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Risposta al commento di Renzo Montagnoli sulle poesie di chemisette
Ringrazio per il commento positivo ai miei versi.
Inizio anche io da poco tempo a scrivere, ma ho sempre amato leggere la Poesia fin da bambina.
La Sua poesia veste come un caldo maglione di lana.
E´ rassicurante, anche nel suo dirsi a volte triste, perché accomuna sempre.
I suoi versi passano nel cuore come le righe di un diario senza mai fine,------ dove a tinte,a volte malinconiche, a volte intrise di sapori antichi, altre volte ancora, luce intensa e solitaria,----si rimescolano emozioni calde, emozioni che arrivano profonde, ora immagini di Natura, ora esplosione della stessa -----Poesia-------, ora cronaca di guerra che affligge i nostri giorni, ora squarci di vita di paese.
Ma sopra tutto vibra sempre l´amore; l´amore per la vita, per lo stesso vivere in tutte le sue svariate sfaccettature, ora tristi, ora gioiose.
Forte però mantiene, un posto rilevante-----l´Attesa vissuta sempre come momento fondante del divenire stesso..
A risentirci e grazie sempre.
(chemisette)

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Poesie di chemisette
Non ho notato alcuna differenza stilistica leggendo le Sue opere: nelle poesie ho trovato la stessa capacità descrittiva di una novella e nel Suo racconto lo stesso coinvolgimento emozionale di una poesia.
Entrambe le forme espressive mi dànno sensazioni intense di affreschi di vita, della vita di Chemisette e della vita mia e di chiunque altro, vita fatta di felicità, di amore per la famiglia e per il suo compagno, di ricordi, di fatica, di dolore, anche. Vita ordinaria si potrebbe potrebbe pensare...
Ma penso che proprio nell'ordinarietà risiede il vero eroismo di vivere.
I più sinceri complimenti a Chemisette, da parte mia.
(Aldebaran)

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Poesie di chemisette
Autrice feconda, molto efficace nella descrizione di ambienti, di stati d'animo, con poesie di apprezzabile incisività, e comunque mai grevi, nonostante certi argomenti (Carcinoma); insomma, una piacevole sorpresa.
(Renzo Montagnoli)

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"Negli occhi di un bambino" di Renzo Montagnoli
Salve "collega di penna" con molta più esperienza poiché io sono alle prime armi, sai? Il tuo stile in alcune poesie come "Iraq" e "Negli occhi di un bambino" mi ricorda un po' lo stile del grandissimo C. Baudelaire, anche se io ho una visione di me stesso e delle cose diversa, molto più simile a quella di Pessoa, mi piace molto come scrivi, complimenti.
(Carmelo Lo Vecchio)

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"Non ne valeva la pena…." di Liliana Lorenzi
L'analisi, spietata e struggente, del perché un amore è finito; poche parole, sapientemente dosate, per descrivere l'amarezza di chi si è reso conto di avere amato un' illusione; bella, coinvolgente e drammaticamente reale questa poesia.
(Renzo Montagnoli)

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"Ringrazio il mio Angelo" di Ida Guarracino
Ho già avuto modo di apprezzare Ida Guarracino per la profondità dei suoi sentimenti e per la semplicità con la quale sa trasmettere le sue emozioni; "Ringrazio il mio Angelo" è un'ulteriore testimonianza; eppure l'argomento questa volta non era certo dei più facili: il dolore fisico e l'astrazione della mente dallo stesso per sopportare, per continuare a vivere, nonostante tutto.
Brava, Ida, mi hai commosso come mai mi era accaduto.
(Renzo Montagnoli)

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Poesie di Tiziana Cocolo
Le poesie di Tiziana Cocolo entrano nella mia mente con la leggerezza di una piuma, intrise come sono da un naturale pudore nell'esprimere i sentimenti; si affacciano timorose, quasi chiedendo permesso, poi entrano e restano nel mio cuore. Non mi trasmettono emozioni violente, né commozioni intense, ma come le ore del giorno e della notte sono lì presenti sempre, a rasserenare lo spirito.
(Renzo Montagnoli)

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A tutti
Non riesco a capire tutta questa mobilitazione per un semplice commento. Nella vita ci sarà sempre chi ti criticherà in modo negativo e volte anche in un modo non costruttivo. Insomma, ognuno è libero di dire quello che vuole nei limiti del rispetto, ognuno è caratterizzato dalla propria soggettività, sfera emozionale e visto che le emozioni sono cose strettamente personali nessuno può dire a nessuno ciò che da EMOZIONI. Se Aldebran sentiva di dire questo ben venga....poi non si è mai morti per una critica. Tutta questa difesa, sinceramente, la vedo fuori luogo e anche senza senso.
(Luigi Riccio)


Risposta di Aldebaran ai commenti di Patrizio Spinelli e Tiziana Cocolo
Volevo replicare brevemente alle "risposte al mio commento" dello Spinelli e della Cocolo.
In particolare allo Spinelli: forse dovreste leggere meglio e con più attenzione il testo del mio commento perché esso è assolutamente... ironico!
Mi spiace che abbiate inteso in senso strettamente letterale frasi come "Non mi piacciono le poesie di Nino Silenzi" perché, coerentemente col senso giocoso del testo, E' ESATTAMENTE IL CONTRARIO.
Mi piacciono moltissimo le poesie di Nino Silenzi...
Sono spiacente dell'equivoco ma, credetemi, non era mia intenzione.
Sapete, io sono un grande mattacchione e mi piace molto giocare. Credo che tutte le manifestazioni artistiche, poesia e narrativa comprese, siano anche (almeno per il sottoscritto) divertimento e leggerezza e non solo esercizio accademico, anche se importante.
Mi cospargo il capo di cenere e chiedo umilmente venia.
Cordialità (specialmente allo Spinelli).
(Aldebaran)

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Commento ai commenti sulle poesie di Nino Silenzi
Mi sembra doveroso scendere in campo, allorché si è scatenata una scarica di emozioni che coinvolgono le poesie di Nino Silenzi, poeta che stimo, è il caso di dire che Antonio Lama in arte Aldebaran abbia voluto lodare in un modo rumoroso il nostro poeta Nino, poiché come egli stesso ammette di essere egoista e di scrivere per sè stesso, senza elaborare, ma in modo succinto, di essere attratto da tutte le sue poesie,infatti siamo fatti in un modo e poi ci attrae il contrario.
Ognuno è libero di scrivere come vuole ma il limite finisce con la libertà dell'altro, e mi pare che questo sottolineare di Aldebaran "Non mi piacciono le poesie di Nino Silenzi" denotino una incapacità a lasciarsi andare e leggere attentamente le parole di una poesia altrui senza pensare, oppure con l'intenzione di suscitare interesse da parte di chi legge il sito e ci
è perfettamente riuscito.
Forse ha preso a caso "Nino Silenzi"
Un pandemonio per non esprimere niente.
Mi associo alle belle parole dei commenti fatti a proposito di "Patrizio Spinelli" e "Tiziana Cocolo"
(Ida Guarracino)

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"Poetare"
Ho già avuto modo di scrivere dei notevoli pregi di questo bellissimo sito, che è in pratica è una piazza ove tutti possono aprire i loro cuori, possono comunicare agli altri le loro sensazioni, i loro sentimenti con un mezzo di espressione di incredibile efficacia: la poesia.
Ogni sera attendo, spesso con ansia, la nuova pagina del giorno e scorro e riscorro quei versi, per me tutti belli, in quanto opere dell'ingegno umano e manifestazione di quella nobile e difficile arte che è il poetare. Ovviamente, almeno secondo il mio metro di giudizio, ci sono opere che mi piacciono di più ed altre che mi giungono meno gradite, ma non per questo meno interessanti. Capita così che, se qualche poesia, qualche racconto ha destato in modo particolare la mia attenzione, mi ha fatto battere maggiormente il cuore, mi senta in dovere di farlo presente, ed ecco che così nasce un commento, che non ha certo né la caratura, né il significato della recensione di un famoso critico letterario, ma vuole essere semplicemente una manifestazione di consenso, il riconoscimento esplicito per un qualche cosa che mi ha allietato. Per esperienza, so che questi commenti sono graditi agli autori, perché rappresentano di fatto l'unica, modesta, gratificazione alla loro fatica, trattandosi sempre di poeti amatoriali. Il mio augurio è che tutti possano un giorno emergere, diventare artisti noti, vedere pubblicate e vendute le loro opere, ma, al momento, mi sembra giusto e doveroso che la sezione del sito dedicata ai commenti riporti solo apprezzamenti, e non critiche, anche perché chi frequenta "poetare" non è nella condizione di poter stroncare o comunque fare appunti a chi spontaneamente, e senza secondi fini, mette a disposizione degli altri il proprio animo.
(Renzo Montagnoli)


"Le poesie" di Eleonora Pozzuoli
Leggendo le sue poesie mi sono tornate alla mente le parole di una famosissima canzone "...quello che le donne non dicono...".
Trovo molta verità nelle sue opere, verità e sincerità e voglia di mostrarsi e di aprirsi, facendoci partecipi di un mondo segreto che Eleonora ci dona, non senza sofferenza.
Brava Eleonora.
(Aldebaran)

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"Ricorrenze" di Liliana Lorenzi
La sintesi di Liliana Lorenzi, in questa sua poesia, esprime più di pagine e pagine di prosa, sullo stesso argomento. Il contenuto, quello che raccontano i versi, entra nella soggettività del lettore, esprimendo un'identità forse anche diversa da quella che originariamente era, nell'autrice. A mio avviso l'arte, quando è tale, ha la caratteristica di mutare la propria identità originaria e di assumere una forma diversa e consona ogni volta a chi in un determinato momento, del tempo e della storia, la sta ricevendo. Brava, Liliana. E grazie!
(Anna Perrino)

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Commento al commento di Aldebaran sulle poesie di Nino Silenzi
Caro Aldebaran, mi permetto di spendere qualche parola in merito al tuo commento, non perché Nino Silenzi, qualora ne abbia il tempo e la voglia di dire la sua, necessiti di difensori d'ufficio, convinto come sono che lui è capacissimo di controbattere alle tue opinioni da solo, se lo ritiene opportuno.
Tengo però a ribadire, a mio modesto parere, che la rubrica "Commenti" del sito Poetare.it, come tiene a precisare e a ricordare con tanto di didascalia, il suo stimatissimo ideatore Lorenzo De Ninis,
dovrebbe occuparsi - testualmente-: dei "commenti significativi formulati su uno o più componimenti che abbiano destato un certo interesse per contenuto e stile". Quindi di commenti e non di una critica a tutto campo sia in positivo o in negativo verso le opere di un autore del sito, che richiederebbe un apposita rubrica e la militanza di un critico letterario super- partes. Dovrebbe essere pertanto pacifico che se un lettore o un altro autore, sente il bisogno di esprimere un commento verso un altro collega o autore che ha letto on line, perché si trova in sintonia con lui per un comune "idem sentire", o per ogni altro motivo, questi, non può farlo che in senso positivo e laudativo.
Se poi Aldebaran intende dire che i commenti, potrebbero essere talvolta interpretati come "commenti di scambio" tra gli autori medesimi, può anche avere ragione, ma fine ad un certo punto, perché se fate ben caso, di solito gli apprezzamenti anche se sono per così dire "dovuti", non sono del tutto avulsi dalla realtà oggettiva, del testo preso in "esame", e secondo me evidenziano in modo alquanto realistico "gli aspetti più significativi di stile e di contenuto dei componimenti" per aderire in modo più cogente possibile allo spirito della rubrica e anche se si concretizzano entro un ristretto circolo di autori entro i quali si instaura un reciproco sentimento di simpatia-empatia che scaturisce dal vicendevole apprezzamento delle loro opere, non significa metterne in dubbio l'autenticità, la spontaneità, o in ultima analisi la sincerità. Se poi fosse dichiaratamente e sfacciatamente un "commento di scambio", prendiamolo come un giuoco. Perché la poesia, o ciò che è ad essa correlato non può essere talvolta un giuoco? Credo che al mondo ci siano cose ben più gravi, verso le quali valga pena di indignarsi davvero! Eppoi credo che siffatti "commenti", sono un po' come le bugie:- hanno le gambe corte-; sono destinati a soccombere in breve tempo a loro stessi.
Infine voglio dire ad Aldebaran, ben vengan le tue opinioni, nessun ti vieta di essere per così dire il "bastian contrario"; anzi nella ridda delle voci, accetto democraticamente qualsiasi altra che non sia in sintonia con la mia, o con quella di altri, ma ti prego, non ti fare venire una crisi ossessiva, se non ti piacciono le poesie di Nino Silenzi. Nino, credo abbia abbastanza estimatori, che può permettersi anche di averne uno in meno, senza dover versare lacrime per questo!
Cordialmente
(Patrizio Spinelli)

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Risposta al commento di Aldebaran sulle poesie di Nino Silenzi
Dalle parole di Aldebaran :"...le emozioni e i sentimenti che ho provato anch'io e che non sono mai riuscito a manifestare poeticamente..." si denota come involontariamente abbia scritto il miglior apprezzamento che si possa esprimere esplicitamente verso un poeta. Versi che "leggono dentro, che scrutano" . E' questo riscontro emozionale
di trasmissione di emozioni che ha trovato tra le righe di Nino Silenzi.
(Tiziana Cocolo)

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Poesie di Nino Silenzi
Per quale motivo tutti i commenti presenti su questo sito devono essere necessariamente positivi e benevoli?
Beh, scusatemi, ma stavolta voglio farne uno non proprio entro i cànoni usuali.
Sto parlando delle poesie di Nino Silenzi.
Lo dico subito, non mi piacciono le sue poesie.
No, non è questione stilistica, se è per quello reggono bene, certo.
E la mètrica? Buona, senza dubbio, le sue opere scorrono leggere sotto gli occhi.
Ma, purtroppo, le sue poesie non mi piacciono.
Mi leggono dentro, mi scrutano. Sono un libro aperto al loro cospetto.
Tutte quelle emozioni e sentimenti che ho provato anch'io e che non sono mai riuscito a manifestare poeticamente...
Lui ci riesce.
E' questo quello che intendo quando parlo della poesia come elemento unificatore: non mi interessano i messaggi ma i sentimenti. Non mi interessa neanche la rima baciata o la quartina.
No, voglio emozioni.
Voglio sentirmi parte di un universo emozionale apparentemente complesso ed oscuro, che qualcuno ogni tanto mi svela.
Insomma, non mi piacciono le poesie di Nino Silenzi.
(Aldebaran)

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"Il ladro di sogni" di Spartacus
Certo, un racconto che si può definire "di Natale", ma possiede un' anima e una pelle che lo pongono al di sopra di una catalogazione. È bellissimo e basta.
Scrittura apparentemente semplice, piana, raffinata. Un' idea originale, un contenuto che lascia il segno.
Conoscevo e apprezzavo Spartacus poeta. Spartacus prosatore è allo stesso, alto, livello.
(Mario Malgieri)

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"Transumanze di cuori" di Renzo Montagnoli
Magicamente emozionante il "presepe virtuale" che ci ha regalato Renzo.
Personaggi, luce ed ambiente sapientemente raccontati in versi, che incorniciano il sogno di armonia e di speranza racchiuso in ognuno di noi. E...la cometa che riesce sempre ed ancora ad illuminare il cammino della "gente semplice" verso l'amore.
(Tiziana Cocolo)

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"Oggi il cielo" di Nino Silenzi
Secondo una vecchia concezione romantica, a mio parere, tuttora valida, la poesia, o meglio dire la lingua poetica è una creazione "ex nihilo".
Partendo proprio da questo presupposto, Nino Silenzi nella sua "Oggi il cielo", ce ne offre un esempio, che si riscontra del resto nelle sue altrettanto belle poesie che via via mi è capitato di leggere on line.
A me pare che Nino, non faccia uno smodato uso di metafore o di altre ben codificate figure semantiche, ma ricevo l'impressione che egli sia un vero maestro nel creare un linguaggio dalle forti connotazioni "impressioniste", attraverso il quale ci delizia con stupende performances poetiche.
Complimenti
(Patrizio Spinelli)

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"Casolari abbandonati" di Maria Campeggio
Non sempre i ricordi d'infanzia sono nitidi, poi il palmo della mano destra accarezza il mouse con delicatezza puntando direttamente su Poetare, ed ecco una luce bianchissima ed intensa mi avvolge, il mondo fuori, io immerso nella poesia. Oggi 2 dicembre di un altro anno che volge al termine, rimango estasiato dalla poesia di Maria Campeggio, dove i sentieri sono la placenta del sole, dove il verde con coraggio si posa sulle rocce immobili, dove i casolari hanno gli occhi neri, seppur divorati dal tempo. La memoria ora è percorsa da immagini nitide: "quanto fango ho portato da piccolo nell'androne di casa, quante cantilene mi ha cantato mia madre per farmi dormire, dolce il ricordo di mia nonna -sfogliarina- con le mani infarinate, la tristezza provata per il passo pesante di mio padre che a buio tornava dai campi stravolto, le lezioni di catechismo di mio nonno davanti agli stessi camini poetati in casolari abbandonati." Realtà remote, scrive Maria, in un dolce cantico di nostalgia, dove le dimore spente e desolate, il vento avvolge e conserva. Camminando sola Maria medita piano, pensando a tutti quei lettori di poetare che galoppano a cavallo del mezzo secolo e si lasciano sfuggire una lucente lacrima struggente che illumina i ricordi. Grazie anche te cara Maria.
(Silvano Notari)

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"Se l'albero di Natale non fosse un pino..." di Anna Perrino
Benvenuta Anna tra noi ! Ti sei presentata con un bellissimo biglietto da visita, un brano veramente emozionante e significativo, da assaporate parola per parola.
Disegni un Natale con tutte le componenti, le gioie ed i dolori del vivere attuale, proposto come "il compleanno spirituale della gente"
Bella l'espressione: "se l'albero di Natale non fosse un pino ma l'Albero della Vita, saremmo vivi per raccoglierne i frutti". Avrei voluto trovare parole, comporre versi augurali per gli amici poeti e visitatori del sito in occasione delle festività che sono alle porte, ma resto muta di fronte alla frase che chiude il tuo brano, così mi permetto di riproporla alla meditazione dei lettori, associando il mio affettuoso augurio di buone feste.
(Anna Perrino)-"un po' di silenzio tra le nostre menti... intoni un canto solo il nostro cuore.... oggi è Natale, al mondo sta bussando un'altra volta l'Amore." -
(Tiziana Cocolo)

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"Nessuna pietà" di Spartacus
Ancora una volta Spartacus testardamente e tenacemente usa la forza della ragione e del cuore anziché la forza bruta dei muscoli.
Con "Nessuna pietà ", in cui la sua "inventio" narrativa colloca in quelle zone atemporali, senza connotazioni urbane o geografiche, che ormai vengono comunemente e sbrigativamente definiti "non-luogo", ma che nella nostra martoriata società, sono così drasticamente vicini ad ognuno di noi, con tutto il loro straziante carico di violenza e mostruosità che non risparmia neppure l'innocenza sacra dei bambini, Spartacus ci esorta e ci sprona a in questo suo bel racconto a usare tutte le forze e le risorse del bene e dell'amore possibili, nostre uniche armi di "costruzione di massa", capaci di vincere il male, ed a non ergersi a solitari e vendicativi giustizieri.
Complimenti
(Patrizio Spinelli)

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"Pensiero fugace" di Mario Malgieri
Già avevo percepito nelle prime composizioni le qualità di questo autore, successivamente confermate dai piacevoli e scorrevoli racconti, nonché da poesie di vario genere, ma sempre contraddistinte da un'esposizione precisa e da approfondimenti di particolare intensità.
Ora, questa "Pensiero fugace" è un chiaro esempio della maturità artistica raggiunta in breve tempo; è uno squarcio di rara efficacia e di grande bellezza dell'animo del poeta. Sinceramente ieri sera, nel leggerla per la prima volta, mi sono commosso al punto che mi sono scese le lacrime.
Poche, sapienti pennellate sono bastate per comporre un'opera che, a mio avviso, non solo è fino ad ora la migliore di questo autore, ma è una fra le più belle, in assoluto, di quelle che ho letto.
(Renzo Montagnoli)

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"Silenzio" di Silvano Notari
Silvano, sta sperimentando nuovi elementi strutturali e lo sta facendo bene, non trascurando la sua naturale spontaneità e sensibilità comunicativa.
Io personalmente, ho molto molto da imparare sulla metrica..... sono comunque del parere che la struttura ritmica dei versi e la tecnica compositiva non deve mai esprimersi rigidamente, ma essere solo un "involucro", un mezzo attraverso il quale deve sempre emergere il sé e la
personalità espressiva dell'autore. Grazie Silvano della lezione stilistica che ci hai offerto in questa bellissima "Silenzio".
(Tiziana Cocolo)

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"Oh foglio bianco" di Ida Guarracino
Innanzitutto, un vivo apprezzamento per tutte le composizioni di Ida, che da sempre arricchisce il sito "Poetare" con le sue delicate sensazioni ed emozioni.
Bella quest'ode al "foglio bianco che attende il bacio della penna". Quest'affermazione ben incornicia la "magia della poesia". Senza dubbio, il "dono di scrivere" va oltre l'umano sentire e crea quella particolare condizione comunicativa che coinvolge, trasporta e talvolta "trasforma" il lettore.
(Tiziana Cocolo)

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"Regalami il tuo viso" di Irene Pizzimenti
Lasciata la sua divina ispiratrice Musa dell'Eros, davvero di veemente personalità e forte spessore, al suo meritato ciclo di riposo, Irene Pizzimenti, ci regala oggi una poesia dalle vaghe "nuances" prevertiane, davvero bella.
Anche il testo ritorna nella sua organizzazione "morfologica", a ricalcare il modello classico dopo che l'interpunzione o meglio le sue singolari spaziature, che a mio parere, avevano assunto valenza di sostituti frastici o semantici, del suo singolare linguaggio poetico e che hanno contraddistinto le sue poesie attraversate da una carica di ipertensione erotica e passionale sempre in bilico fra il "detto e il non detto", fra l'esplicito e il volutamente lasciato all'immaginazione.
Complimenti sinceri
(Patrizio Spinelli)

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"Claro hombre?" di Emiliano Laurenzi
Veramente molto bella questa poesia, piena di metafore ben comprensibili e molto incisive. Questa esternazione di sensazioni descritte con uno stile poetico elegante ma allo stesso tempo grintoso e passionale. Quando leggo composizioni di altri autori che descrivono un'infinità di sensazioni che anch'io provo quotidianamente e la mia vena poetica non riesce a trasformare in poesia, poi però me le ritrovo così meravigliosamente descritte, allora non posso fare altro che emozionarmi e ringraziare i poeti che oltre ad esprimere se stessi, inconsciamente leggono anche dentro i miei pensieri e le mie sensazioni. Mi perdonerà Emiliano se moralmente questa poesia me la sono fatta mia, ma l'istinto e l'emozione hanno avuto la meglio. Dal numero delle poesie pubblicate deduco che Emiliano è arrivato nel paradiso di Poetare da poco, ma sicuramente è da collocare fra i grandi del sito e mi permetto di citarne alcuni: Renzo Montagnoli, Tiziana Cocolo, Liliana Lorenzi, Patrizio Spinelli, Salvatore Armando Santoro, Michael Santhers ed altri che non cito perché l'elenco sarebbe troppo lungo. Così da oggi ho un maestro in più! Grazie Emiliano.
(Silvano Notari)

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"Sfondo verde" di Silvano Notari
Sarebbe riduttivo e coercitivo voler riassumere in rapida sintesi, l'apoteosi di sentimenti, colori, odori, profumi, suoni, sguardi, emozioni, impressioni, che ci travolge come una marea, quando leggiamo le poesie di Silvano Notari. Una "miniatura", finemente cesellata come un gioiello, è per me "Sfondo verde", che ritengo sia il suo emblema e un ottimo "assaggio" per apprezzare la delicatezza della sua poesia e dei suoi sentimenti, ricamati in versi di denso lirismo cromatico, capaci di illuminare come un raggio verde di sole, le profondità umbratili dell'anima, dove nasce e sgorga pura, la sorgente dell'amore per la donna amata.
Con stima
(Patrizio Spinelli)

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"Dialogo muto" di Spartacus
Sarà il grigiore autunnale che porta un po' tutti a declinarsi verso stati d'animo di mestizia, e che si riflettono in questo caso, nella bella e profonda "Dialogo muto" di Spartacus , per raggiungere poi, in modo transitivo il lettore di questo componimento dal "climax" e dalle sue analogie troppo riflessive e pessimistiche, insospettabili e forse poco consone a questo misterioso autore che si firma con lo pseudonimo dell'impavido e pugnace Spartacus, passato agli onori della storia per essere più un uomo d'azione che di pensiero; ma ciò non toglie che sia , perlomeno per me, davvero bella.
Con stima.
(Patrizio Spinelli)

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Inno alla pace - Ai fedeli «Fanti dell'Arma» martiri a Nassiryia di Reno Bromuro
Un grazie particolare per questi toccanti versi che ricordano i nostri eroi.
In particolare il mio ricordo e la mia dedica al Maresciallo Filippo Merlino che conoscevo personalmente e a suo figlio Fabio, mio alunno in quinta elementare.
Ma le parole giuste le ha già trovate per me l'esimio poeta Reno.
(Tiziana Cocolo)

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"Necessario mai" di Enrico Dirovi
Essenziale ma ricca questa intensa composizione. Nulla è indispensabile, ma talvolta risulta necessario un aggancio verso l'oggetto dei nostri sogni o dei nostri desideri.
Giusto è altrettanto staccarsene, per poi ritrovare le nuove energie di un ritorno.
(Tiziana Cocolo)

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"Nel giorno del ricordo" di Mario Malgieri
Una poesia stupenda, venata da una profonda tristezza interiore, accentuata dal contrasto fra la realtà dell'ostentata affezione dei più e dall'intimo - e perciò più struggente - dolore dell'autore.
(Renzo Montagnoli)

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"Richiamo" di Nino Silenzi
Questi richiami, decantati da Nino, non li definirei turbamenti, ma sensazioni di infinito che varcano la soglia del nulla per riconciliarci con una realtà a noi sconosciuta. Questa nuova realtà, ne sono convinta, sarà culla dei nostri sogni e piena realizzazione delle nostre speranze.
Nino nel profondo, l'ha già intuìto.
(Tiziana Cocolo)

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-4- da Palpiti di Pampini di Tiziana Cocolo
Prezioso sigillo... Delicatissima e deliziosa descrizione dei frutti bacco. Tutte le poesie di Tiziana sono coinvolgenti, ti prendono fra le braccia e ti trasportano nelle loro atmosfera di sogni. Questa però dà la sensazione di andare oltre ai chicchi dell'uva, sembra di sorseggiare un dolcissimo bicchiere di vino novello. Sono sensazioni che annullano tante brutture del quotidiano. Grazie Tiziana.
(Silvano Notari)

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"La poesia del poeta medio amatoriale" di Patrizio Spinelli
Prima di tutto vorrei fare i complimenti a Patrizio per tutte le sue belle Poesie, in altre occasioni avrei voluto segnalare al sito il mio gradimento, purtroppo il mio linguaggio povero mi crea qualche imbarazzo e spesso (forse sbagliando) rinuncio a farlo. Questa volta però pur esprimendomi in modo semplice voglio ringraziarlo perché ha tracciato un perfetto identikit della mia anima, della mia natura poetica e anche della mia personalità. Praticamente Patrizio porta onore e coraggio agli autori del mio livello, che si avvalgono per scrivere solamente della dettatura del cuore e dell'anima. Questo accresce la mia passione per la "composizione" ma sopratutto la fiducia in me stesso, perché ora so che anche noi umili veniamo letti ed apprezzati. Grazie Patrizio.
(Silvano Notari)

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"Oltre..." di Patrizio Spinelli
Patrizio, che ama definirsi "scultore di versi" ne ha dato ammirevole prova tra le righe di quest'opera, colorata, leggera, dove nella frase: "con ali pronte mi soccorre la speranza", racchiude e suggella quel momento che va oltre il viver quotidiano, verso il rosso tramonto e nel rosso annulla i nostri pensieri e le nostre preoccupazioni.
Un bravo da parte mia e di mio padre.
(Tiziana  e Diego Cocolo)

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Poesie di Lor Simon
Quattro poesie, quattro inni all'amore; dai versi si sprigiona un sentimento intenso, profondo, coinvolgente; l'autore riesce a partecipare con serena commozione l'estasi d'amore che tutto avvolge, come la " sua calda coperta di parole" di "Giorno d'ottobre umido e grigio".
(Renzo Montagnoli)

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Poesie di Michael Santhers
Indubbiamente interessante questo autore, con quella sua visione del mondo dal basso, con quel profondo sentimento di umana pietà nei confronti dei più deboli e diseredati.
Una voce fuori dal coro che avvince con uno stile del tutto personale, ma di grande impatto. Caustico, irriverente, anticonvenzionale, ma anche sentimentale, perfino dolce, è un poeta che non finisce di stupirmi e di piacermi.
(Renzo Montagnoli)

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I racconti di viaggio di Diego Cocolo
La sezione racconti del sito "Poetare" ha la fortuna di ospitare ormai con quotidiana frequenza, i "racconti di viaggio" di Diego Cocolo. Come ho già avuto occasione di commentare, qualche tempo fa, a Diego va ascritto l'indubbio e credo riconosciuto merito di farci vivere le sue emozioni di viaggio, le atmosfere, le magiche suggestioni dei luoghi, direi, - prendendo a prestito il linguaggio televisivo- , in "diretta".
Egli sa penetrare con il suo attento ed acuto spirito di osservazione in ciò che lo circonda, e di coglierne gli aspetti anche i più reconditi e suggestivi, l'anima più autentica degli scenari, dei paesaggi rurali ed urbani, storici ed artistici del nostro e suo "Belpaese", che via via si presentano al suo occhio di osservatore e di introdurre e "trasportare" idealmente il "turista-lettore" con la mente e il cuore a visitare quei luoghi, seguendo il ruolino di marcia del suo personalissimo taccuino di viaggio, a renderlo coinvolto ed interessato con una didascalica ed avvincente descrizione, anche laddove si addentra a esporre i riferimenti e i quadri storici con stile e l' enfasi del documentarista.
A questo appassionato, infaticabile "divulgatore emerito e benemerito", vadano oggi, i miei ossequi e complimenti.
(Patrizio Spinelli)

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Le poesie di Renzo Montagnoli
Leggendo le sue poesie ci si abbandona in un rito quasi magico, il suo modo di scrivere leggero e scorrevole fa sì che le parole ti scivolino addosso come una musica che avvolge il respiro, un amore grande traspare da tutte le sue poesie, soprattutto in "Adagio" struggente ricordo di una persona amata, per poi ricominciare ad amare in "Ti guardo" e sempre suggestive immagini in "Così è la vita", Renzo ci insegna attraverso le sue poesie che l'amore è il fulcro della vita.
Fedele lettore di tutte le poesie presenti nel sito, e attento critico, cerca di cogliere e ci riesce sempre, il senso di ogni poesia che commenta.
Grazie Renzo sei grande come lo è il tuo cuore.
(Ida Guarracino)

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Racconti di Mario Malgieri
Ho letto con piacere l'ultimo scritto del genovese Mario, forse perché anch'io, d'origine ligure, condivido le sue belle descrizioni marittime che sembrano poesie: "La salsedine mi entra nei polmoni ad ogni respiro. Le onde schiumanti rabbia distruttrice si abbattono sui massi posti a protezione della piccola terrazza sulla quale mi trovo, unico cliente di un infreddolito e triste barista che guardava i quattro tavolini pateticamente vuoti. Il cielo è in perfetta sintonia col mare....."
Per il resto, il tutto, scorrevole e molto reale, sembra il prodotto di un attento critico o di un acuto storico contemporaneo....
(Tiziana Cocolo)

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Poesie del 19 ottobre 2004
Giornata magica e memorabile, almeno per me, quella del 19 ottobre 2004 che vede apparire sul sito contemporaneamente tre degli autori a me più cari con composizioni senz'altro al meglio del loro nutrito ed altamente qualificato repertorio.
Infatti vi sono presenti, in ordine esclusivamente alfabetico del cognome:

Salvatore Armando Santoro con "Caro Tiziano",
con una poesia dedicata al suo maestro di vita, di intensa commozione che riesce a trasmettere al lettore, tanto che alla fine viene spontaneo associarsi a questo omaggio postumo;

Nino Silenzi con "La barriera del Tempo",
una poesia da leggere attentamente più volte al fine di comprenderne gradualmente la profondità dei concetti che l'autore, con il conosciuto impeccabile stile, esprime in un'atmosfera mista di consapevolezza ragionata e di angoscia innata;

Patrizio Spinelli con "Valdorcia",
composizione ricca di misticismo, laddove l'accurata descrizione della valle si accompagna alle intime sensazioni dell'autore di fronte alla perfetta fusione fra il paesaggio e la storia delle genti che ivi hanno dimorato; è un'emozione continua e crescente, tanto che sorge prorompente il desiderio di farvi visita.

Agli stessi porgo le mie più sincere felicitazioni per quanto fino ad ora fatto, e di certo non è poco, e l'augurio, nonché la speranza, di poter ancora leggerli ; agli altri autori, e colleghi, del sito dico di perseverare nel mostrare le loro emozioni, i loro sentimenti; le loro opere sono tutte meritevoli della massima considerazione e denotano l'impegno profuso nella nobile arte del "poetare".
(Renzo Montagnoli)

Leggi la poesia di Santoro, Silenzi, Spinelli

"Ostaggio" di Bisengambi Bibalu Lèon Perry
Grande la poesia e grande il poeta; l'uomo ostaggio di se stesso e delle convenzioni che poco a poco piega la sua naturale personalità agli influssi esterni, alle chimere del mondo è un tema caro a Bisengambi, ma qui è esposto in modo superbo.
Una poesia da leggere con emozione, da rileggere con attenzione, da conservare nel cuore.
(Renzo Montagnoli)

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"Le foglie morte" di Liliana Landriscina
Il dolore di vivere, l'angoscia di chi non riesce più a far fronte alle tempeste di ogni giorno permeano tutta la poesia, dalla quale emerge una sofferenza esistenziale lancinante, un'invocazione d'aiuto che mi ha scavato l'anima, mi ha fatto ricordare un non lontano periodo in cui pure io ero un albero contorto; ho rivissuto certi momenti che avevo accantonato nella mente, ho provato una fortissima emozione, ho apprezzato questi pochi profondi versi.
(Renzo Montagnoli)

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Poesie di Zenone Drisoli
Chi meglio di Zenone Drisoli, questo esimio professore senza volto e forse senza età, riesce a farci un quadro così puntuale ed esilarante della "scuola", con tutta la passione e il malcelato rispetto che tuttora porta nel cuore verso quella che è stata una gloriosa istituzione repubblicana, e che lascia via via trasparire ed "esalare" con ridondanza come una preziosa "essenza" dal turibolo dei suoi versi. Versi nei quali si coglie tutta la dolenza e l'indolenza di chi vede ormai un' istituzione come la scuola pubblica sempre più "acefala", senza ossatura e senza una adeguata struttura e strumenti per stare al passo coi tempi, proprio una "Scuola di matti", in corsa verso la deriva, attraversata solo da mille incongrue riforme, decise solo dalla scansione temporale delle maggioranze governative a cui fanno riferimento. Zenone con godibili rime, ammonisce con grazia, esorta ed "educa" il collegio dei suoi amici e colleghi insegnanti, di coloro che a vario titolo svolgono la loro attività nell'ambito della Scuola , "castigat ridendo mores", forse nella segreta speranza che la sua ironica vena possa servire a salvare quel poco di salvabile che ancora resta o forse solo a lenire la sua incontenibile ma non "senile" amarezza.
I miei complimenti e mi raccomando tieni duro mio caro amico Zenone
(Patrizio Spinelli)

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 - 2 - (Da Palpiti di pàmpini) di Tiziana Cocolo
Elegiaca questa poesia di Tiziano Cocolo, con un'accurata ed efficace descrizione della campagna autunnale; se fosse una pittrice ci avrebbe presentato uno splendido quadro, ma dato che è più versata per le lettere ci ha offerto una stupenda poesia.
(Renzo Montagnoli)

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Poesie di Vulturius
Satirico, irriverente nei temi trattati, presi dalla realtà di ogni giorno, Vulturius ci regala composizioni divertenti, ma che fanno meditare, e non poco, sul comportamento umano, sulle debolezze, sulle scempiaggini e sulle ipocrisie.
(Renzo Montagnoli)

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Racconti e poesie di  Mario Malgieri
Ho letto con un certo interesse il racconto "Il compleanno di Olga" ed abbastanza velocemente tutti gli altri racconti pubblicati e trovo molto interessante lo stile di questo nuovo autore.
Mentre leggevo i racconti ho fatto alcune valutazioni mentali cercando di comprendere gli interessi ed il livello culturale dell'autore. Non avevo letto la sua breve biografia (cosa che ho fatto solo alla fine) ma avevo subito intuito di trovarmi di fronte ad un personaggio che aveva girato il mondo oppure che aveva letto molti libri.
Bene le cose coincidono.
Ritengo che questo Malgieri abbia dei numeri e sono certo che, se avrà costanza, i suoi lavori (prima o poi) potranno interessare qualche casa editrice ed avere anche successo.
Io glielo auguro di cuore e lo invito a perseverare nella scrittura e, soprattutto, ad appuntare tutte le idee che gli passano per la testa.
Potrà poi perfezionare in seguito i suoi appunti. In questa fase é bene sfruttare la voglia di scrivere e l'entusiasmo iniziale che produce energia ed idee.
Ho voluto leggere anche alcune delle poesie pubblicate sul sito.
Qui lo stile cambia completamente e ci mostra un Malgieri alquanto dissacrante e solare. Qualche poesia, inoltre, (quale "L'aggiornamento del Cecco"), mi sembra molto significativa perché Mario riesce a mettere elegantemente alla berlina alcuni personaggi della politica e dell'informazione del nostro paese con tono elegante ed intelligente. E questo, per certi versi, mi da occasione di comprendere che forse con Malgieri siamo accomunati da certe concettualità ideologiche.
Ritengo, però, che la sua poesia sia più distensiva e meno impegnativa rispetto ai suoi racconti, anche se poi l'uso intelligente dell'ironia sottende quasi sempre una testimonianza di impegno civile e sociale.
A tal fine invito i lettori a leggere con attenzione la poesia "Il trionfo di Pippo e Giovanna" e le brevi liriche della raccolta "Limerick".
(Salvatore Armando Santoro)
 

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"L'angelo bianco" di Mario Malgieri
Assai piacevole questo racconto, costruito con una tecnica che si potrebbe definire cinematografica, con una rapida successione di sequenze che tessono la trama.
Anche il finale, invero a sorpresa, contribuisce non poco ad appagare il lettore.
(Renzo Montagnoli)

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Commento a poesie del 4 ottobre
Giorno prezioso e fortunato questo 4 ottobre per Poetare, che accoglie una ricca pagina antologica di poesie: Renzo Montagnoli con "Cara amica"; Spartacus con "Un sorriso; Salvatore Armando Santoro con "Fuga d'amore"; fissano nelle loro belle liriche, momenti indelebili della loro vita: i loro affetti più cari, il dolore, i loro amori, le loro intime autobiografie, tenute racchiuse nei loro cuori di uomini e di poeti e dissepolte per essere condivisi con i lettori e come pietre miliari destinate a sopravvivere allo scorrere del tempo e delle stagioni.
Meritano inoltre una segnalazione "Amore" di Laura Poggi e "Distar da te" di Riccardo Pierdiluca, due autori che oggi si sono mostrati capaci di condensare in una pennellata di poesia l'attimo fuggente d'un pensiero, e d'un momento d' indefinita nostalgia.
(Patrizio Spinelli)


"Ottobre" di Nino Silenzi
Ottobre, autunno, un quadro descrittivo di una stagione di rara efficacia e bellezza, alimentato da una musicalità del linguaggio che tanto mi ha ricordato il Vivaldi delle "Quattro stagioni".
(Renzo Montagnoli)
Leggi la poesia
 
"Nascere" di Bisengambi Bibalu Lèon Perry
Con tono garbato viene evidenziata l'ineguaglianza degli uomini che, nati uguali, vengono condizionati dall'ambiente e dalla società in cui vivono; una riflessione malinconica, ma non amara, che lascia sperare, nel finale, nell'avverarsi di un mondo migliore.
(Renzo Montagnoli)
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"Nascere" di Bisengambi Bibalu Léon-Perry
La poesia di Bisengambi Bibalu Léon-Perry "Nascere" è un inno alla pace, vibranti di emozioni e veritiere le sue parole mi hanno colpito particolarmente, poiché un bambino nasce libero in qualsiasi parte del mondo ma al suo primo respiro, trova regole che altri hanno stabilito e che non hanno rispettato, trova un mondo che non ha chiesto, però è lui la nostra speranza ed insieme a tutti i bambini del mondo sarebbe lo stendardo della pace. Un sogno se si avverasse.
Autore sensibile e attento alle tematiche dei nostri giorni. Mi trovo molto vicina alla sua sensibilità, una ricerca di pace e di serenità presente sempre nelle sue poesie.
(Ida Guarracino)

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"Pensieri nudi" di Patrizio Spinelli
Una dolcissima evocazione di un’infatuazione giovanile, esposta con garbo e con particolare efficacia.
Mi ha fatto palpitare il cuore, mi ha fatto tornare indietro nel tempo a ricordi di un’epoca che non verrà più.
(Renzo Montagnoli)

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"Non è facile" di Angela Buccella
È una poesia-racconto da leggere assolutamente. Ben scritta, ben strutturata, con sapienti colpi di stile e , soprattutto, con tanto dolore buttato fuori. Coinvolgente, a tratti tenero e malinconico ( come la bellissima chiusa), acido, mai banale. Questo racconto è una bella sorpresa.
(Eleonora Pozzuoli)

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"La vita" di Laura Poggi
Questa poesia rispecchia pienamente la vera essenza della vita umana e mi compiaccio con la scrittrice per ciò che ha scritto!
I pochi versi della poesia trasmettono a chi legge, un pensiero cattolico e affascinante, che ci porta ad andare oltre la realtà e l' immaginazione di un mondo ancora da scoprire.
(Aldo Calò Gabrieli)

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"Agosto" di Ferdinando Salsiccia
"Agosto" di Ferdinando Salsiccia è tenera, appoggiata all'amore da custodire, un piccolo dono che l'autore fa a se stesso ed alla propria amata Musa.
Le parole fanno fatica a diventare aggressive; restano unite per paura di dividersi, si tengono dolcemente per mano e il lettore si lascia cullare mollemente per una siesta pre-serale.
(Eleonora Pozzuoli)

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Risposta a Renzo Montagnoli in riferimento al suo commento sulla poesia "Il giorno... dopo" di Silvano Notari
Il merito della mia maturità nella mia ars poetica è tutto dei grandi maestri che scrivono sul sito. Anche gli umili menestrelli come me, leggendo i vostri capolavori e sfruttando quel poco di vena poetica che il buon Dio ha voluto donargli, piano piano riescono a migliorare. Per me la cosa più importante resta il fatto che sono capito da molti di voi "veri artisti" del sito... chissà se anch'io un giorno potrò considerarmi poeta? Ci credo perché "voi" i miei maestri me ne darete la possibilità, grazie proprio al vostro insegnamento. Grazie a Renzo, a Lorenzo e a tutti quelli che amorevolmente inviano commenti molto belli e molto graditi a mio favore.
(Silvano Notari)

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"Le nubi" di Silvano Notari
Bello lo scenario illustrato da Silvano, bella l'analogia tra le manifestazioni che la natura ci regala dentro e fuori dal nostro animo. Il tutto sembra animarsi di una poetica umanità ,con tutta la fragilità di una terra su cui si riversano "lacrime argentee" di un quotidiano non facile da vivere. Ma come sempre, torna l'azzurro. Ho potuto assaporare altre composizioni su un libro di raccolte di Silvano e a lui vanno i miei saluti e i miei più sinceri complimenti.
(Tiziana Cocolo)

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"Autunno" di Liliana Lorenzi
Il tempo, con l'avvicendarsi delle stagioni, i riflessi sull'umore degli uomini: poche righe in cui, benissimo, si dice tanto.
(Renzo Montagnoli)
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"Attesa" di Gianna Spiaggia
Il dolore, l'angoscia della madre per la scomparsa della sua bimba sono efficacemente descritti in questa bellissima poesia.
(Renzo Montagnoli)
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"The Butterfly" di Diego Cocolo
Un racconto diverso dai soliti del nostro maresciallo scrittore, permeato a tratti da autentica e stupenda poesia. Mi è poi piaciuta moltissimo la definizione del silenzio: "Il silenzio è un lembo di cielo che scende verso l'uomo" , spazio infinito dell'universo che si protende ad avvolgerci.
(Renzo Montagnoli)
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"Riflessioni semiserie sull'aldilà" di Patrizio Spinelli
Godibilissima, nella sua irriverenza, questa poesia di Patrizio, quasi una ballata del giudizio universale.

(Renzo Montagnoli)
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"Sono felice sono felice" di Luisella De Vitis
Una poesia d'amore che prorompe direttamente dal cuore con una freschezza che contagia il lettore; i sentimenti sono espressi con immediatezza e spontaneità.
(Renzo Montagnoli)

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"Vecchia pianola" di Salvatore Armando Santoro
Il ricordo, ed il rimpianto, di un'epoca passata, magistralmente descritta da un Santoro nella sua forma migliore; una poesia dalla piacevole e gratificante lettura.
(Renzo Montagnoli)

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"Il giorno…dopo!" di Silvano Notari
Non avevo mai pensato che si potesse descrivere lo scorrere del tempo in questo modo avvincente ed anche ironico; Silvano sta pervenendo ad un'apprezzabile maturità nella sua ars poetica e non posso che compiacermene, perché unisce, ad accorta descrizione di situazioni, di ambienti, anche contenuti, messaggi di notevole intensità.
(Renzo Montagnoli)

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"Valle d'Aosta" di Salvatore Armando Santoro
Ho sempre apprezzato gli scritti di Salvatore, ma questa ode alla Valle d'Aosta merita veramente una rilettura attenta e profonda. E' vero paiono "voci che arrivano dall'immensità, che sanno di preghiera", "i silenzi irripetibili" degli stupendi scenari montani di questa valle. Io, amante del mare, ho potuto apprezzare la montagna solo in questi ultimi anni, immedesimandomi nei colori, nei profumi e nelle emozioni che avvolgono questo mondo incantato. Salvatore ha dipinto il tutto con la sapiente maestria che da sempre lo distingue.
(Tiziana Cocolo)

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"Tra i boschi " di Anna Dal Moro
Il monitor del mio P.C., mentre scorrevo i versi di questa Poesia si è trasformato in un meraviglioso quadro, e per una volta è scomparso il suo aspetto pallido ed è comparsa una moltitudine di colori luci profumi. Sono stato inghiottito da un trasporto intenso fino ad avere la netta sensazione d'essere proprio io camminando al fianco di Anna, a compiere quei "passi lievi". Nelle mie poesie si coglie credo tutto l'amore che io provo per la natura, leggere questo "dipinto" è stato come sentire dentro di me il moltiplicarsi all'infinito di questo mio sentimento. Grazie cara Anna per avermi dato la possibilità di fare al tuo fianco questa passeggiata nel regno di Dio in terra.
(Silvano Notari)

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Risposta di Irene Pizzimenti al commento di Montagnoli
Nei miei versi cerco di sviscerare tanti spaccati personali e non, momenti introspettivi, fondamentali del PIANETA DONNA.
Anche pesanti, anche forti a volte, ma ho visto troppe donne piangere nella mia stanza di direzione e molte volte, proprio, perché non sapevano dirsi, nei rapporti con i compagni, specie nei rapporti fisici. E tutto questo, ora mi sta dando la forza di parlare del nostro pianeta.
Momenti che ci accomunano, forse oltre lo stesso pianeta donna --Universo ...Essere....?
Ho sempre pensato che ciò che accomuna nella vita sia proprio il dolore.
La gioia è importante, ed importante è viverla intensamente quando, sempre correndo, sbadata, un giorno, pensa, all'improvviso, di bussare alla tua porta.
Ma sono solo flash nel lungo arco della vita. Da cogliere e poi da riporre gelosamente tra i Ricordi dei vissuti cari.
Il viversi è fondamentale, l'accettarsi basilare, il Capire però è la grande chiave...

FERMARSI PER CAPIRE GLI ALTRI,  SENZA MAI CHIEDERE NULLA, SENZA MAI RINFACCIARE.. VIVERE E BASTA.

La poesia mia e quella di Angela, a primo acchitto si mostrano con spaccati diversi, ma le accomuna questo sentimento grande che è l'amore, con i suoi mille vestiti...e gli occhi che accompagnano,...sorridono, vigilano, ma stanchi...a volte... chissà quante lacrime hanno nascosto sorridendo..
E' l'umano che si racconta.
Ho immediatamente focalizzato il ricordo di una poesia di Montagnoli LA FELICITA'
Mi aveva tanto fatto riflettere e sorridere, da donna, ricordando ...
La ripropongo alla lettura di tutti perché molto bella nel suo dirsi breve, ma incisivo, elegante e perenne nel contenuto - splendida nell'asserzione - la felicità........è la voce rotta dall'emozione.

E CHI NON L'HA PROVATO?

Scusate se non commento spesso, ma leggo tutti. Purtroppo ho la brutta sorte che dove commento vengo, questione di tempo, prima o poi infastidita molto da qualche sconosciuto.........Questo silenzioso vivervi, è diventato per me, l'unico modo per vivere serena nel mondo della poesia.....ma conosco e leggo tutti...
Un abbraccio amichevole
(Irene Pizzimenti)

Leggi le poesie di Irene

"Ti parleranno al cuore sempre..." di Irene Pizzimenti
"La tua fotografia" di Angela El Beah
Per uno strano scherzo del destino appaiono lo stesso giorno sul sito due poesie d'amore scritte ciascuna da una donna; premetto che ritengo entrambe le composizioni bellissime: sembra di sentire i battiti del cuore delle autrici, le emozioni che rimbalzano dall'animo alla penna.
Ed è veramente gradevole, appagante per me che sono un uomo avvertire la sensibilità del tutto particolare, la passione che solo una donna può dare e che prorompe, dilaga, arrivando dolcemente al cuore.
(Renzo Montagnoli)

Leggi la poesia di Irene | di Angela

"Il Cavaliere dal baio destriero" di Diego Cocolo
Prendendo spunto dal mio primo racconto di recente pubblicato su "Poetare", dal titolo " Il cavaliere della Solitudine", l'amico ed egregio scrittore Diego Cocolo ha scritto un racconto parallelo, appena pubblicato dal titolo " Il cavaliere dal baio destriero".
In questo suo racconto Diego Cocolo, non solo mi ha superato in abilità e maestria, riuscendo a intrecciare i suoi personali ricordi di vita e di amicizia vissuti nella magica e ospitale terra di Sardegna, al mio racconto, di più modesto spessore, ma è riuscito a incastravi tarsie con riferimenti letterari di più ampio respiro, in un excursus che denota la sua vasta e profonda conoscenza della letteratura mondiale.
Le assicuro, con tutta franchezza, caro Diego, che il mio racconto non aspirava ad avere supposte pretese, né a scimmiottare opere letterarie di così alta levatura, come Lei vi ravvisa. Se così è, mi creda, si tratta di pura casualità, essendo la figura del Cavaliere errante o solitario ormai un archetipo del nostro immaginario. Le confido che del Don Chisciotte del Cervantes, ho letto solo i risvolti di copertina di qualche ormai rara edizione d'antan, pur sapendo che è e rimane un classico della letteratura di tutti i tempi. Altrettanto posso dire di Voltaire, di cui solo conosco che è stato fra i massimi esponenti dell' "Illuminismo" francese ed europeo. Voglia pertanto scusarmi della mia sonora e solenne ignoranza!
La ringrazio ancora con rinnovata stima, per le sue acute dissertazioni e per l'omaggio immeritato di avermi in modo così sublime ed esuberante cooptato in suo racconto e spero di leggerla ancora a lungo e con gioia su "Poetare"
(Patrizio Spinelli)

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"Gli angeli di Beslan" di Patrizio Spinelli
Non ci sono commenti per il bellissimo scritto di Patrizio, come non ci sono purtroppo per il drammatico sgomento che in un soffio ha coinvolto il mondo intero.
Chiedo ai lettori un attimo si silenzio e di meditazione.
(Tiziana Cocolo)

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Poesie di Gianluca Golinelli
Le poesie di Gianluca Golinelli mi hanno accolta piacevolmente al rientro dalle mie vacanze. Le ho trovate lì, nuove e fresche, sorprendenti doni da leggere; leggère ed appassionate, amare e crudelmente appese ad un filo di speranza. Donne che piangono su un treno "di sola andata", lacrime tra mento e cuore testimoniano incomunicabilità e rassegnazione; luci affilate rendono pericolose anche le mattine più banali. Un uomo attento alle sue stesse manie e ai percorsi della gente che lo circonda. Parole e vita. Parole e molto di più.
(Eleonora Pozzuoli)

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Poesie e racconti di Mario Malgieri
Mi corre l’obbligo ritornare in argomento su questo autore, da poco comparso sul sito; è difficile trovare una simile versatilità, poiché si passa dalle poesie irriverenti (La ballata di Ser Liutprando) a composizioni struggenti (Lia e L’addio all’amico); non mancano poi visioni oniriche, tipiche di certi poemi celtici (Al lago della battaglia), e racconti surreali come “Il prestito”, nonché vicende di vita vissuta (il racconto “Ricordi in libertà”). Tutte opere di gradevolissima lettura, scritte con uno stile sobrio che incanta il lettore mostrandogli in sequenza immagini, situazioni, esperienze che lo coinvolgono, lo rendono partecipe dei sentimenti e delle emozioni. Al fondo di tutte, comunque, vi è una tenera malinconia, una visione matura dell’esistenza, laddove le illusioni ed i sogni di un tempo sono stati sostituiti dal concetto che, comunque sia la realtà, la vita merita sempre di essere vissuta.
(Renzo Montagnoli)

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"Il ruscello" di Salvatore Armando Santoro
Una poesia elegiaca che trasmette dolcezza e serenità, scritta con la freschezza di un animo ancor giovane.
(Renzo Montagnoli)

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- 12 - (Da Sprazzi di luce sul tempo che balla) di Tiziana Cocolo
E' forse la poesia che mi è piaciuta di più nel compendio corposo delle opere di Tiziana Cocolo; delicatezza, sensibilità e passione si amalgamo perfettamente in questa insolita e bellissima poesia d'amore.
(Renzo Montagnoli)

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"Forse il tempo" di Gianluca Golinelli
Mi sono sentita in sintonia con Gianluca, tra le righe di questa poesia, sintetica ma efficace, nel configurare il tempo. E' vero, il tempo pare una bolla per la sua presunta fragilità oppure un'illusione, nella sua intrinseca fusione di passato, presente e futuro. Talvolta noi stessi non
riusciamo a distinguere l'immaginario dal reale. Forse questo "svanire in sapone" decantato da Gianluca, sta proprio ad indicare che il tempo è in continua, incessante ed inevitabile trasformazione.
(Tiziana Cocolo)

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"Ricordi di Natale" di Reno Bromuro
Tre vigilie di altrettanti natali, tre episodi in cui si riassume la vita di una persona. Un racconto forse atipico, ma sicuramente efficace nello stile conciso che riesce a trasmettere con immediatezza al lettore le emozioni provate dall'autore. In tutti gli episodi è presente una vena di malinconia per quello che avrebbe potuto essere e non è stato, anche nell'ultimo, ove tuttavia si apre uno spiraglio ad una auspicata serenità.
(Renzo Montagnoli)

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"Lia" di Mario Malgieri
Il ricordo del primo amore è ben esposto, con versi mirati, concisi e lievi, in questa bella poesia, venata da un'amarezza di fondo, dalla consapevolezza di chi sa che ciò che è stato mai più potrà ritornare.
Questa composizione è la prima di Mario Malgieri, ma denota già la maturità stilistica di chi da tempo si diletta ad esercitare questa nobile arte; di conseguenza, sono dell'opinione che potranno seguire poesie altrettanto profonde e di gradevole lettura, che mi auguro di poter visionare quanto prima.
(Renzo Montagnoli)

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Poesie di Annamaria
Brava Annamaria.
Delle parole taglienti dici e racconti bene.
(Gabriele Maschio)

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"Tacite passioni" di Silvano Notari
Innanzitutto "bentornato" al sito Poetare e a tutti gli amici poeti!
Riprendiamo il nostro "irto cammino", come scrive Silvano, che delinea con maestrìa i minuscoli spazi in cui danzano gli amanti sul sentiero delle loro passioni. Auguriamoci che queste, se pur immortali, trovino sempre il
coraggio di esprimersi, in un mondo che troppo spesso le inibisce, le nega spazio o le rende fragili e timorose. Impegniamoci anche noi affinché le passioni, di qualunque natura siano, non restino tacite ma riescano ad
emergere con tutta la loro interezza e profondità, seppur consapevoli, forse, della loro fine imminente.
(Tiziana Cocolo)

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Poesie di Gianna Spiaggia
Mi complimento con Gianna Spiaggia, efficace, delicata, che arriva li, quel posto che alcuni chiamano cuore.
(Nicolò Sarasso)

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"La voce del cuore" di Gianna Spiaggia
L'autrice, nella sua breve biografia, dice che si è interessata alla poesia fin dalla fanciullezza; ed in lei è rimasto il candore di quegli anni. "La voce del cuore" è di una semplicità espositiva esemplare, è permeata dalla gioia di trasmettere agli altri le emozioni che l'animo sensibile genera.
Sentimenti, emozioni, sensazioni: questa è poesia e "La voce del cuore" ne è un fulgido esempio.
Continua così, Gianna, mantieni intatta la tua profonda e nobile semplicità.
(Renzo Montagnoli)

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"All'Acqua" di Nino Silenzi
Il ritorno dell'uomo alla natura, il suo immedesimarsi con la stessa sono il frutto di un nuovo filone poetico di Nino Silenzi; versi abilmente descrittivi di immagini e di sensazioni, venati da una calda emozione che richiamano alla mente Gabriele D'Annunzio, insuperabile esteta di una visione pagana della vita, anche se impregnata da una personale spiritualità.
Dopo "Al sole" e "All'Acqua" seguiranno, spero, altre odi, così fresche, argentine da leggersi tutte d'un fiato, rallegrandosi per l'infinito senso di serenità che sanno trasmettere.
(Renzo Montagnoli)

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"Il sasso" di Ida Guarracino
Con rara delicatezza è tracciato il personaggio di una donna extracomunitaria che è sfuggita dalla morte fisica per incappare nella morte morale. Tutta la poesia è permeata da un autentico senso di pietà verso questo essere infelice, relegato ad un mero oggetto di brame di uomini altrettanto miserabili.
L'autrice, come in altre sue opere, rivela una sensibilità ed un'attenzione mirabile per i più deboli.
(Renzo Montagnoli)

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"L'incontro" di Stefano Cona
Mi sono ritrovata tra le righe, rivivendo un incontro inaspettato che mi è capitato alcuni mesi fa. La poesia di Stefano ricalca parallelamente le mie emozioni ed allora risento quegli attimi, gli occhi del mio primo amore di vent'anni fa, ora quasi cinquantenne. Le nostre parole, i ricordi di un'età passata, rivissuta nella maturità in un modo nuovo, più cosciente, più profondo. Quando la vita ci regala avvenimenti simili, riusciamo ancora a stupirci per il suo intrinseco mistero; ci accorgiamo che il tempo non esiste, è solo un eufemismo, un'entità contingente, che non intacca i nostri sentimenti e le nostre emozioni.
E' stato come rincontrare se stessi e "rileggersi" in un'edizione diversa, per ritrovare le stesse pagine, scritte con il cuore.
Bravo Stefano, mi hai letto nel pensiero ed hai trovato le frasi giuste per esprimerlo... meglio di quanto avrei potuto farlo io.
(Tiziana Cocolo)

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Le poesie e i racconti di Renzo Montagnoli
Renzo Montagnoli scrive con il fresco nell'anima, toccando il cuore dei lettori di ogni età. Grazie Renzo continua a trasmetterci il bello che hai dentro.
(Revonica Ramzia e Fufi)

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"Emoticons" di Patrizio Spinelli
Patrizio Spinelli non finisce mai di stupire; la Sua "Emoticons", titolo preso a prestito dal nomignolo di quelle faccine spesso presenti nei "Forum" di Internet, è indubbiamente interessante, sia per l'argomento trattato, sia per il tono arguto ed azzeccato.
E' un richiamo all'amore, inteso come sentimento più importante, e quindi non l'amore mercerizzato, l'erotismo puro e semplice che è prevalente nell'attuale mentalità, dove ciò che conta è solo quello che appare, dove l'immagine comprime e stravolge l'essenza degli uomini.
"Emoticons" è una gran bella poesia che non può che far meditare e che, soprattutto, ci si augura possa far meditare i giovani d'oggi.
(Renzo Montagnoli)

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"Era primavera" di Davide Vaccino
Davide Vaccino scrive delle poesie bellissime, ma questa, a mio giudizio, è la migliore fra quelle sue pubblicate sul sito. E' di una dolcezza incredibile il ricordo malinconico di un passato amore, a cui affidarsi nei momenti più difficili, quando la tristezza ti assale e dubiti sulle ragioni di vivere.
"Il Suo respiro era Primavera; quanto l'ho amata, in gioventù…"; ecco, sapientemente si mescolano le nostalgie di un amore, che è passione allo stato puro, e della giovinezza, epoca felice che nella maturità degli anni maggiormente si rimpiange.
(Renzo Montagnoli)

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La poetica di Renzo Montagnoli
Rileggendo i racconti e le poesie di Renzo Montagnoli , a me pare che essi/e partono da cornici e da paesaggi naturalistici, urbani o suburbani , talvolta edenici e solari o velati dai toni della melanconia o della nostalgia e poi pian piano ripiegano e imboccano la direzione dei paesaggi interiori speculari o limitrofi a quelli esteriori, dei personaggi o dei soggetti dei suoi componimenti. Paesaggi sempre ricchi di una grande interiorità, dove i sentimenti, i ricordi, i sogni, le speranze, le inquietudini, le riflessioni, i valori e i disvalori della vita arrivano al destinatario/lettore attraverso percorsi comunicativi nitidi e piacevolmente scorrevoli, ricchi di immagini, e con un tecnica a e uno stile che rendono Renzo, riconoscibilissimo.
Davvero complimenti!
(Patrizio Spinelli)

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"Sentirsi soli" di Catello Girace Lione
La solitudine come momento esistenziale; una vita diversa in mezzo a quella degli altri, un profondo tormento espresso in modo mirabile; sono versi scarni che scavano nell'animo, ti fanno pensare, mentre a stento riesci a trattenere le lacrime.
(Renzo Montagnoli)

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"Non riesco a stare senza te" di Rudi Fontana
La fine di un amore, la corrosione dell'anima, il rimpianto per quello che è stato e mai più sarà; tutto questo in una bellissima poesia, sfumata dal velo della malinconia.
(Renzo Montagnoli)

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"Non conosco strade" di Eugenia Serafini
La vita è un continuo cimento ed è sempre difforme dai nostri sogni, perché diverso è ciò che l'animo anela e quello che la realtà ci presenta; in poche, misurate, azzeccate parole Eugenia ci offre le sue inquietudini, che poi sono anche le nostre.
(Renzo Montagnoli)

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"Teatro delle parole" di Patrizio Spinelli
Che Patrizio sia un poeta autentico penso non ci sia da dubitare; particolarmente di rilievo è la sua ecletticità e questa poesia ne è un chiaro esempio; mi ricorda quasi quelle vecchie filastrocche che insegnavano ai miei tempi alle scuole elementari per imparare l'uso dei verbi, ma la finalità nella fattispecie è ben diversa: le parole diventano oggetto della composizione, resa in modo simpatico, tanto che, mentre sto scrivendo questo commento, mi sembra di vederle prendere vita mano a mano che appaiono sullo schermo; sì, caro Patrizio, grazie a te anche le parole hanno un'anima.
(Renzo Montagnoli)

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"Al Mare" di Nino Silenzi
Sublime ode al mare quella di Nino! Si intravede tra le rime l'intrinseco legame tra le delicate e dolci sensazioni dell'infanzia e quelle più profonde e coscienti della maturità di un uomo che ha vissuto il mare, ha fatto propri i suoi "palpiti, sussurri, richiami..." ed ora sa comunicarceli con una sobrietà "non certo rosa dalla ruggine del tempo!"
(Tiziana Cocolo)

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"Autobiografia di un fantasma" di Michael Santhers
Forse tra i migliori scritti che mi è capitato di leggere su questo sito.
L'atmosfera rarefatta che si respira coinvolge e rende partecipi.
Complimenti
(S. Monteduro)

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(Senza titolo) "Irrigidisci la schiena..." di Luigi Riccio - Muris
"Irrigidisci la schiena e spara un colpo secco alle ali [...] io sarò lì pronto a raccoglierle piuma per piuma. Ad ognuna racconterò tutte le volte che mi hai fatto soffrire"
A chi fosse sfuggita questa nuova poesia di Muris, raccomando di andare nel suo spazio con i razzi e di goderne tra le lacrime, come ho fatto io poco fa. Una frase dopo l'altra; una parola più sapida dell'altra, un vero volo senza paura di morire, solo cuore e fianco esposto alle pugnalate. Dolcissima e devastante. Da imparare a memoria per non dimenticare. Per continuare ad amare, "nonostante tutto......."
(Eleonora Pozzuoli)

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"Al Mare" di Nino Silenzi
Dalla fanciullezza alla senilità s'accompagna la magia del mare, un mare che non è solo entità astratta, ma respira profondo all'interno dell'autore, è parte dello stesso, rappresenta il tempo non estinguibile della natura di fronte alla brevità della vita degli uomini.
Nino ha saputo descriverci il mare come in un quadro "sospirante gemma verdeazzurra, lontano all'orizzonte eppure a me vicino", non fisso, mutevole, come il quadro della vita.
(Renzo Montagnoli)

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"Il vecchio" di Liliana Lorenzi
Questa poesia evidenzia la speranza, elemento quasi sempre presente nelle sue opere, leggi "Tramontana", "La vecchia". Uno stile inconfondibile scaturito da una proprietà di linguaggio e un'erudizione approfondite, una stesura professionale, strofe incalzanti. Sensibile e razionale al momento stesso la Lorenzi rappresenta un punto di riferimento poetico fondamentale dei nostri tempi.
Complimenti per tutte le sue opere.
(Ida Guarracino)

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"Tempo fa" di Renzo Montagnoli
"Lacerazione dell'anima", molto toccante l'espressione, ricca di pathos come una sorta di analitica introspezione. Ma sta a noi poeti, superare il tempo passato e i ricordi cercando tra le rime la rinascita serena del nostro futuro e della vita che ogni giorno ci prende e ci sorprende.
(Tiziana Cocolo)

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"Sponde" di Andrea Peis
La poesia di Andrea mi ricorda l'ineluttabilità e quando un sole sapeva illuminare i passi oscuri. La perdita di un astro riesce a "Scagliarci in faccia" tutte le nostre illusioni e a svelare animi bui.
Bellissima è l'immagine meditabonda, di un sedersi sulla sponda e scorrere il proprio fiume, come un filmato del proprio inconscio, che riappare ad occhi cresciuti con tutta la sua crudezza.
Bravo Andrea, grazie per la sensibilità che hai saputo trasmettermi.
(Flv.)

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"Il sentiero dei tulipani pungenti" di Aldo Calò Gabrieli
Do il benvenuto ad un nuovo poeta del sito e mi compiaccio con lui per i singolari versi, carichi di quella tensione emotiva che può scaturire solo dalla poesia ed investire le nostre più intime sensazioni. Questi "tulipani pungenti", usciti dalla sua penna o dalla sua "pena d'amore", appaiono i compagni di un cammino non facile tra i pensieri di un uomo innamorato che riflette in un sereno paesaggio marino le sue speranze e le sue attese. Lo stile richiama molto il mio modo di scrivere, i "miei girasoli"... forse è per questo che i versi mi hanno particolarmente coinvolta.
(Tiziana Cocolo)

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Poesie di Eugenia Serafini
Le "micropoesie" di Eugenia Serafini, sono dei fotogrammi presi ad un infinitesimale tempo di esposizione espressi in versi apparentemente statici come delle "istantanee", e a mio modesto parere carichi di una straordinaria forza cinetica e di trasporto verso mondi fantastici e poetici.
Complimenti all'autrice.
(Patrizio Spinelli)

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Poesie di Eugenia Serafini
Eugenia Serafini scrive con il vento tra le mani ed i capelli. Non le importa se la breve curva del tempo la sotterrerà o porterà in alto perché la leggerezza, la delicatezza sono dalla sua. Al fortunato lettore di turno non resta che sentire la luce e la morbidezza delle sue parole che volano e rendono tanto romantici.
(Eleonora Pozzuoli)

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"Riflesso d'acqua" di Eugenia Serafini
Talvolta, noi poeti ci lasciamo andare in cantici lunghi e complessi, nella ricerca di pensieri adeguati ad esprimere sensazioni. In realtà basterebbero poche righe a creare lo stimolo in grado di far sognare, di ricreare la poesia dentro di noi.
Di ciò, Eugenia con la sua sinteticità ci ha regalato un profondo esempio.
(Tiziana Cocolo)

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"Dopo il raccolto" di Silvano Notari
Raramente ho avuto occasione di leggere poesie così elegiache come questa, dove la descrizione, emozionata ed emozionante, dei lavori agricoli è superbamente esposta.
Ma quello che colpisce di più, ed affascina, è l'accostamento fra il corso del tempo della terra coltivata e la vita dell'uomo, raffinato esempio di stile e di profondità di pensiero.
Silvano ha scritto una poesia stupenda.
(Renzo Montagnoli)

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Gli scritti di Diego Cocolo
In qualità di figlia, non mi sono mai complimentata né pubblicamente né privatamente per tutte i bellissimi scritti, né per i dipinti e sculture che da sempre sono l'orgoglio della nostra famiglia e decorazione delle nostre abitazioni. Non ho mai trovato le giuste parole di ammirazione, forse perché ho sempre sentito mie, tutte queste produzioni, come fossero l'esternazione inespressa di una parte di me stessa. Quella parte di me troppo spesso dimenticata o non ascoltata, che solo ultimamente si è manifestata attraverso la poesia. Ora riesco a cogliere quella sensibilità e quella sintonia di vedute che mi consentono di vedere e leggere con il cuore.
Te li faccio oggi i complimenti papà.... con gli auguri di Buon Compleanno!!!
(Tiziana Cocolo)

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Le opere di Renzo Montagnoli
Renzo Montagnoli appartiene a quella schiera di veri scrittori, non foltissima in verità, ma folta quanto basta per consolarci dai "gelidi sudari della filosofia". Il lettore può gustare e meditare su ogni pagina dei suoi racconti che sfiorano la realtà della vita, sul filo di personali ricordi, di affetti, di amicizia, con quella puntualità descrittiva velata dalla passione di un adolescente, come commenta un altro eminente collega del sito, Patrizio Spinelli. All'amico scrittore Renzo, vanno i miei più sentiti e sinceri complimenti.
(Diego Cocolo)

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"La mia colpa" di Rudi Fontana
L'amore non è solo gioia, ma anche sofferenza; è uno stato dell'animo che viene descritto sapientemente e con dolcezza in questa bellissima poesia.
Leggi la poesia

"Sotto la pioggia" di Antonio Sibilio
Il ricordo di un breve incontro, durante il quale è scoccata la scintilla di un amore che non ha avuto seguito; il rimpianto e la malinconia permeano questa poesia.
Leggi la poesia

"Poesia" di Patrizio Spinelli
In poche appropriate parole il concetto di poesia; Patrizio Spinelli è riuscito ad esprimere tanto in così poco.
(Renzo Montagnoli)
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Le poesie di Raffaele Taibi
Le poesie di Raffaele Taibi sono un'intelligente prova d'artista. Composti con elasticità e docile armonia, i versi di Raffaele fanno ridere e pensare senza dar mai noia, tregua, senso di non appartenenza. Leggere una poesia di Taibi mi ricorda la sensazione di parlare con un vecchio amico smaliziato, di scrivere una lettera senza mai volerla spedire, di sbattere volutamente la testa contro il muro delle mie certezze. Bravo. Strano. Un poeta insolito e prezioso per questo sito.
(Eleonora Pozzuoli)

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"Lettera all'uomo che amo" di Irene Pizzimenti
Invito tutti i lettori e soprattutto le lettrici del sito ad una attenta analisi di questo toccante brano che disegna in modo perfetto l'anima e la sensibilità di noi donne innamorate/guerriere, che talvolta ci troviamo a combattere contro "mulini a vento" con tutta la tenacia e il coraggio che già da sé ci fa vincitrici. Donne che combattono per gli uomini, troppo spesso a scapito di se stesse, per immolarsi sull'altare che le fa eterne spose dell'amore.
Brava Irene!
(Tiziana Cocolo)

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Poesie di Lisa Massei
Vorrei scrivere delle poesie di Lisa Massei. Nelle sue parole, io ritrovo la perfetta armonia e tutte le contraddizioni di una donna. Il suo stile non è sciatto né ricercato; è come se il contenuto dovesse sorpassare e surclassare la forma per emergere con veemenza e dolorosa necessità. "Child", "Foglie" e "Donna portaombrelli" sono esemplari nel loro genere; come un giorno scrissi di lei : " A volte, le parole di Lisa sono ombrelli sotto i quali schivare la pioggia fitta........altre volte, sono la pioggia......". Unica Lisa.
(Eleonora Pozzuoli)

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"Mi sembrava di provare l'ebbrezza..." di Valentina 1985
Il piccolo pensiero di Valentina 1985 è tremendamente struggente, candidamente reale. Quando avevo 19 anni, non riuscivo a scrivere le mie emozioni in modo così fulminante.
Vorrei che Valentina pubblicasse altre cose..........secondo me, è molto interessante, la sua testolina........
(Eleonora Pozzuoli)

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"La città del chiaro-scuro" di Irene Pizzimenti
La città di Bologna sarebbe riconoscente di così bella lode! La sua immagine notturna è da batticuore e ridona alla sua effige tutte quelle caratteristiche di "medioevale" riflesse nell'attuale "commedia di noi stessi". Poi, quella "luna commossa" che utilizza il "fax"...così antica ma sempre così attuale e quasi ironica che ci sovrasta e illumina i nostri sogni.
(Tiziana Cocolo)

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"L'ultimo volo" di Renzo Montagnoli
Questa bella composizione, appare scritta per fotogrammi, così limpida e reale come lo scorrere dell'acqua increspata. Senza un perché si conclude il volo dell'airone che pochi momenti prima faceva parte del miracolo della natura. Ho rivissuto interiormente gli ultimi attimi di vita di quell'airone scuro che immobile ed imbalsamato era riposto in bella vista su un mobile antico, nella casa della mia infanzia. E'stato poi regalato ad un museo ligure, ma è per sempre rimasto nei miei ricordi di bimba.
(Tiziana Cocolo)

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"La scintilla dell'amore" di Nino Silenzi
La poesia di Nino Silenzi "La scintilla dell'amore" è un inno all'amore, "quello vero", è un canto del cuore appassionato e sincero che sottolinea la complicità di un amore che ha le fondamenta salde tanto che basta una carezza, uno sguardo per cambiare uno stato d' animo e ritorna il sole e la luna è di nuovo falce e la certezza di amarsi per sempre. Nino Silenzi evidenzia in questa poesia amore che pochi oggi hanno la fortuna di provare.
I miei complimenti a lui per tutte la altre sue poesie che mi hanno trasmesso emozione.
(Ida Guarracino)

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Poesie di Tiziana Cocolo
L'arte del poetare di questo sito è gradevole, per i lettori. Un grazie per Tiziana Cocolo, per la sua ispirazione dei sentimenti poetici, viva e ancorché efficace.
(Diana Pereira)

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Poesie di Eleonora Pozzuoli
Da poco frequento questo sito, e incominciato a mandare alcune poesie!
Ne ho letto tante di poesie presenti su questo sito; ma devo dire che quelle che mi hanno molto affascinato sono le poesie di Eleonora Pozzuoli!
Le trovo sensuali, enigmatiche, affascinanti.
Non bisogna conoscere la metrica per esprimere emozioni e sentimenti, nella poesia contano le parole!..e le parole di Eleonora sono molto belle, a me attira tanto il tuo modo di scrivere e scegliere le parole e la forma! Complimenti
(Pasquale De Falco)

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Scritti di Diego Cocolo
Veramente godibili sono le letture dei racconti di viaggio di Diego Cocolo; non si tratta, infatti, di guide turistiche, anche se ne hanno alcune caratteristiche, quali l'accurata descrizione e l'indispensabile documentazione.
Quello che veramente li differenzia è l'emozione che viene trasmessa al lettore, ricordo di quella senz'altro più intensa provata nel corso del viaggio.
(Renzo Montagnoli)

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"L'acqua rispondeva" di Fulvio Chiquet
Spulciando tra gli autori con una sola poesia on line, ho trovato questa incantevole perla di Fulvio Chiquet : "L'acqua rispondeva". Sinestetica, dolce, sensuale, degna celebrazione della bellezza femminile, in grado di incantare le sirene e, per una volta tanto, far ribaltare le nostre piccole mitologie. Uno stile deciso, diretto verso la curva del sentimento, dove non c'è più possibilità di tornare indietro ma solo di scivolare verso "zaffiri di seta". Ogni donna vorrebbe sentirsi omaggiata in questo modo. Un autore assolutamente da evidenziare. Una poesia da recuperare. Per emozionarsi un po'.
(Eleonora Pozzuoli)

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Risposta di Eleonora Pozzuoli al commento di Romano
Come successo in precedenza con Muris, anche con Romano mi soffermerò per ringraziarlo on line!
Io non riesco a crederci : all'improvviso, tutti leggono le mie poesie.....tutti sembrano apprezzarle.
Io non posso che dirti, Romano, che poetessa non sono, o per lo meno non nel senso letterale del termine; non riesco a comporre in base ad esametri, pentametri, endecasillabi. Se, però, i miei versi sciolti vi emozionano, rilassano o, semplicemente, incuriosiscono io posso dirmi libera, soddisfatta, donna. Questo racchiudono, del resto, le mie "cose" : l'istinto di una ragazza, i suoi piccoli traumi notturni, i suoi grandi voli da un palo elettrico che uccide ad un cuore rosso che fa rinascere.
Grazie di cuore, Romano.
(Eleonora Pozzuoli)

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Poesie di Eleonora Pozzuoli
Purtroppo, per tutta una serie di ragioni, non riesco a dedicare il tempo che sarebbe necessario alla frequentazione del sito Poetare.
Le mie visite sono spesso fugaci occhiate, rapide incursioni, che lasciano in me solo un'idea superficiale dei lavori presentati.
L'altro giorno però sono stato attratto dal commento di Luigi Riccio alle poesie di Eleonora Pozzuoli, ho così aperto la pagina di Eleonora e.......mi sono perduto.
Una poesia dietro l'altra per poi riprendere quelle già lette e poi ricontinuare ancora e ancora.
Io non so, Eleonora, se sei una poetessa, non ho d'altronde nessun titolo per dare patenti, sono solo uno, che come te, cerca talvolta di mettere su carta e di dar forma a pensieri, emozioni, ricordi.
Non so dirti quindi se sei una poetessa, posso dirti però che le tue poesie mi sono piaciute, questo si, e te lo dico volentieri.
Un saluto a tutti i poeti del sito ed un abbraccio alle poetesse Ida Guarracino, Tiziana Cocolo, Irene Pizzimenti e Liliana Lorenzi, Bravissime!
(Romano)

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"Le quattro stagioni (Primavera)" di Patrizio Spinelli
La vita non finisce mai, è un rinnovamento continuo. Bello l'accostamento fra il nonno che muore, perché così è il destino, e la fanciulla, simbolo di nuova vita, che si reca alla tomba per deporre un fiore.
Con dolcezza e soavità Patrizio Spinelli ci ha spiegato il significato della vita.
(Renzo Montagnoli)

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"Sentimento" di Diana Pereira
L'inquietudine interiore di Diana è il nostro vivere quotidiano, di donne troppo invase da sentimenti profondi, che fanno delle sensazioni affettive un baluardo di vita. E' vero , talvolta ci si sente agitate come un mare in tempesta, quando si desidera l'essenza dei nostri sogni, ma non si deve mai smettere di sperare che la vita prima o poi si trasformi in un sogno. Anche se poi il viver quotidiano si rivela tutt'altro, beh...il miracolo si è già realizzato in noi che riusciamo a provare sensazioni di desiderio ed unione che ci fanno percepire una briciola di eternità.
(Tiziana Cocolo)

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"Le fiammelle del cielo" di Renzo Montagnoli
Con "Le fiammelle del cielo", anche oggi Renzo ci regala una fiaba intessuta di poesia. Allargando il mio parere, credo che Egli si distingua per la sua abilità di saper ascoltare la sua voce interiore e nello stesso tempo le voci del mondo che lo circonda, riversandole nei suoi componimenti, siano essi racconti o poesie. Montagnoli nei suoi componimenti scandaglia le inquietudini esistenziali, i sogni, i sentimenti, la crisi dei valori della nostra società e le riveste con l'abilità, la sensibilità e la fantasia di uno "stilista" in godibili favole. Un modo di comporre il Suo, dai toni e dallo stile sobri, ma capaci di attivare magiche e delicate suggestioni.
(Patrizio Spinelli)

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Risposta di Eleonora Pozzuoli al commento di Luigi Riccio
Caro Muris,
non sai che gioia mi hai dato, poco fa.....ho letto il tuo commento alle mie poesie. E' un pensiero non solo gentile ma tagliente, forse perché le mie non sono poesie ma emozioni buttate fuori con difficoltà. Emozioni vere. Realmente vissute. E' per questo che non amo definirmi poetessa...perché non so andare, spesso, oltre me stessa! Però, stamattina, guardo tutto da un'altra prospettiva: se c'è anche un solo "Muris" che si emoziona, leggendo le mie "cose", allora vale la pena continuare ad esprimere dolore e disagio in questo splendido modo.
grazie a tutti di cuore.
(Eleonora Pozzuoli)

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Commento sul sito "Poetare"
Ho appreso questa sera che il sito ha raggiunto il prestigioso traguardo di oltre un milione di pagine visitate, grazie ad esseri umani che hanno ritenuto necessario avvicinarsi alla poesia, ai sentimenti che consente di esprimere, alle esperienze che permette di raccontare.
Un ringraziamento doveroso va al suo ideatore che ha permesso a noi di partecipare a questo successo, incontrandoci tramite i nostri versi, scambiandoci ciò che il nostro animo avverte.
E questo è il vero successo, non misurabile con il contavisite, ma con le emozioni che proviamo leggendo le poesie scritte da tutti noi.
(Renzo Montagnoli)

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Poesie di Eleonora Pozzuoli
Nella poesia più che della forma amo il saper penetrare nelle persone con le nostre emozioni, e tu ci riesci veramente bene. Sai essere diretta e comunque fine e esteta nella forma. In poche parole se amo le tue poesie è perché leggendole provo delle sensazioni così forti che investono sia la mente che IL CORPO, che brividi!
Brava!!!!
(Luigi Riccio - Muris)

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"Il prato dei sentimenti" di Patrizio Spinelli
Sono stata particolarmente coinvolta dalla sublimazione del "sentimento" decantato da Patrizio.
I sentimenti non hanno colore, non hanno peso, non hanno odore, è vero, eppure sconvolgono nel profondo tutti i nostri sensi e attivano l'energia vitale che ci permette di cogliere il mondo nella sua dimensione piu' vera e più pura. Bella la definizione "latte dell'anima" come alimento
energetico che ci proietta e ci spinge nel misterioso e magico disegno cosmico.
(Tiziana Cocolo)

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Poesie di Rudi Fontana
Rudi, ho scoperto di te un lato che non conoscevo, un'anima sensibile e romantica. Le tue poesie sono belle e mi hanno colpito. Mi è piaciuta tanto "Cuore turbato".
(Salva)

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"Casa natia" di Patrizio Spinelli
E' la poesia del ricordo della gioventù quale periodo più bello della vita; versi delicati, ma efficaci, che hanno fatto riaffiorare nel mio cuore un'epoca che avevo quasi dimenticato.
(Renzo Montagnoli)

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"Quando ti aspettavo" di Eleonora Pozzuoli
Oggi ho trovato molto interessante la poesia dal titolo "Quando ti aspettavo" di Eleonora Pozzuoli. In essa vi ravviso virgulti di espressività freschi ed originali. Bellissimi i versi: Dormivo/ appoggiata/ ai minuti. Metafora e metonimia.
Congratulazioni.
(Patrizio Spinelli)

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Agli amici del sito “Poetare”.
Mi corre l’obbligo di ringraziare tutti gli amici del sito ed in particolar modo i gentilissimi Salvatore Armando Santoro e Patrizio Spinelli per aver speso parole di stima nei confronti miei e delle mie poesie; stima che fra l’altro ricambio di tutto cuore; un enorme grazie anche a tutti quegli autori e frequentatori di “Poetare.it” che hanno partecipato con le loro opere al sesto Premio di Poesia “Albano Greggio Oldenico”, da me organizzato con il contributo di vari Enti locali, permettendo a questa manifestazione di raggiungere, nella sola edizione del 2004, il traguardo di ben 228 iscritti, suddivisi in 28 Province e 14 Regioni italiane: tutto ciò mi commuove e mi conforta, poiché mi permette di capire che, nonostante l’odio e il rancore che avvolgono questo nostro povero mondo, la poesia è ben lungi dal morire. Infine, a tutti coloro che hanno chiesto notizie sul mio quarto libro di poesie, intitolato “Alba Priméva”, sono lieto di comunicare che è finalmente disponibile presso la pagina web www.ilfoglioletterario.it/catalogo/libri/vaccino.asp  sul sito delle Edizioni “Il Foglio”.
(Davide Vaccino)


"Meraviglie di guerra" di Raffaele De Ninno
Caro Raffaele, sulle ali della tua poesia si alzi alto il grido di dolore e di protesta che, oltre ad essere il frutto del tuo pensiero e della tua vena poetica, è anche un sentimento profondo dentro di me e nel cuore (lo credo fermamente) di tante persone. I "signori" della guerra però nel cervello hanno solo dollari, sterline, euro, bombe e pallottole; nelle loro vene scorre petrolio misto a sangue di innocenti. Esseri di questa specie, non afferreranno purtroppo nemmeno una parola della tua poesia, per il semplice fatto che non hanno l'anima. Difendici caro Raffaele e difendiamoci con la poesia, per proteggere le nostre di anime, perché "loro" potendo ce le ruberebbero.
(Silvano Notari)

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"Angelo al seguito della depravazione" di Giulio
Una metafora di un'efficacia incredibile, un'accurata descrizione di un aspetto fisico per scoprirne l'anima; gran bella poesia.
(Renzo Montagnoli)

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"Madre e figlio" di Nino Silenzi
Sembra una poesia d'altri tempi, ma in effetti è di ogni tempo; il rapporto affettivo fra una madre ed il figlio è delineato in modo splendido in questa struggente poesia.
(Renzo Montagnoli)

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"Rondini" di Salvatore Armando Santoro
Leggo sempre le poesie di Armando Santoro poiché le trovo sempre comunque interessanti e nei contenuti e nell'elaborazione. Ma in questa mi è parso di cogliere più cuore del solito, sentimento radicato che trasborda da solo. Mi piace pensare che in questo caso sia avvenuto per Salvatore quello che raramente avviene. La poesia si scrive da sola, ti aspettava da tanto e alla fine usa le tue dita per vivere. E quando avviene si sente e sopratutto
si riesce a trasmettere.
Complimenti alla poesia e alle dita di questo suo Autore.
(Stefano Cona)

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"Isola felice" di Tiziana Cocolo
L'amore è gioia, serenità; pochi versi, dai quali promana un'allegria soave, dolce, contagiosa.
(Renzo Montagnoli)

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"L'amore" di Nadia Borean
Che dire, stupenda è poco!!! E' la poesia che ho sempre voluto scrivere e che coincide perfettamente con la mia idea dell'amore. Vi consiglio di leggerla attentamente "ascoltandola con il cuore".
Brava Nadia, complimenti.
(Tiziana Cocolo)

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"Antitesi" di Nino Silenzi
Di primo acchito, questa composizione può apparire triste e cupa, ma nel profondo, si illumina, pur senza stelle come un canto di speranza:
"L'amata morte
provvida mi invita alla pace
con un abbraccio senza fine."
"si spalanca l'eterno:
il dubbio è certezza,
finalmente."
La vera antitesi si delinea tra la luce della vita e la "non luce" della morte, infatti dietro alle parole se ne coglie l'intreccio fatale e ci si domanda: "qual è la vera luce?" Lo sarà senza dubbio la certezza dell'eternità.
(Tiziana Cocolo)

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"Guerra" di Patrizio Spinelli
In questa bella poesia ci sono tutti gli orrori (quello della guerra e quello della nostra indifferenza); pochi versi, concisi, efficaci, che lacerano l'animo e penetrano devastanti nel cervello.
(Renzo Montagnoli)

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Commento ad alcune poesie di Davide Vaccino
Ho letto in questi giorni alcune poesie di Davide Vaccino e vorrei segnalarne alcune, ai visitatori del sito, che io ritengo debbano assolutamente essere lette.
Mi riferisco a "Omicidio di Stato", "Un biglietto per il paradiso" e "Faccio il poeta".
Sono tre composizioni che mi hanno particolarmente colpito, forse perché affrontano delle problematiche a cui sono particolarmente sensibile.
Gli eccidi della Piazza Rossa in Cina sono mirabilmente rievocati nella poesia "Omicidio di Stato" con una descrizione delicata e, nella sua cruda descrizione delle esecuzioni, quasi non violenta e ripropone la fine di certe illusioni per tanti giovani che a cavallo degli anni '70 hanno sperato e creduto che l'ideologia maoista potesse cambiare il mondo e renderlo più giusto.
In "Un biglietto per il paradiso" viene riproposto il dramma di tante giovani donne provenienti dall'Est europeo e che vedono i loro sogni infrangersi e morire sui marciapiedi delle metropoli italiane senza più speranza e senza più futuro.
La poesia pone in evidenza la triste realtà dello sfruttamento di tante donne, denunciando la condizione di inciviltà in cui sono tenute, condizione che sta davanti agli occhi di tutti ma che stranamente lascia indifferenti sia le persone che le istituzioni, che sembra non possano far nulla per porre fine a tale orribile situazione.
Nell'ultima poesia "Faccio il poeta" noto una consonanza straordinaria con Davide su certe concettualità che ci contraddistinguono e per certi versi ci uniscono.
Essendo impotenti a risolvere praticamente i grandi drammi dell'umanità ci limitiamo a sognare scrivendo dei versi che, sicuramente, pensiamo possano servire a svegliare la coscienza del mondo.
Ma questo serve anche a noi stessi perché ci fa capire che la nostra pigrizia possa essere sconfitta prendendo coscienza della realtà che ci circonda e testimoniando con il nostro impegno la necessità di un maggiore interesse verso i problemi degli altri.
Per questo sognare é anche sperare e la speranza non abbandona mai i poeti e questo perché sono convinti che i sogni possano sempre divenire realtà.
(Salvatore Armando Santoro)

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Da Patrizio Spinelli a Davide Vaccino e Salvatore Armando Santoro
Sono contento soprattutto perché il mio primo intervento sulla rubrica “commenti” del sito poetare, ha contribuito perlomeno a riportare on line Davide Vaccino, che sento indaffaratissimo in molte iniziative cultural-letterarie e in procinto di pubblicare il suo quarto libro di poesie “Alba primeva “, che personalmente pregusto di leggere con vivo interesse e che già da ora, invito personalmente l’autore a mettermi al corrente tramite Lorenzo, non appena è disponibile nelle librerie. Mi scuso profondamente con lui, se le mie parole lo hanno in modo forzoso “ tirato per la giacca” o sottratto del tempo ai suoi innumerevoli impegni.
Grazie ancora a Salvatore Armando Santoro, come lui stesso ben dice, traendo le sue considerazioni da alcuni miei componimenti pubblicati su poetare, che pur facendo perno su tematiche di carattere sociale evidenziano in filigrana un fondale ideologico in cui anche lui, mi pare si riconosca e vi ravvisa un comune “idem sentire” o come da parole sue, una “ consonanza”.
Altrettanto posso dire dei componimenti di Santoro molto rivelatori al riguardo, in cui le mie idee si rispecchiano, e convergono. “ Offrimi un bicchiere di luce/ dammi un assaggio di giustizia”, versi tratti dalla sua poesia dal titolo “Luce”. Da “Baraonda “: I soliti pappagalli/reciteranno a memoria la lezione/ come bambini ubbidienti/ e la massa informe/continuerà a ripetere: beeee…beeee/ .
Infine voglio dire a Santoro, che manifesta apprezzamento per la mia poesia dal titolo “Padre”, che questo in questo componimento ho cercato di riversare le mie giovanili fiammate utopistiche, chimeriche, i sogni , le istanze di lotta sociale e politica, i valori che hanno infiammato gli animi di consistenti masse giovanili a cavallo degli anni settanta, fra coloro che hanno avuto l’occasione di assistere agli ultimi bagliori della rivoluzione del 68, prima del suo definitivo tramonto. In “ Padre “, io intendevo trasmettere, e non so dire se ci sono più o meno riuscito, quel “passaggio obbligato” di rottura generazionale, che comporta una lotta combattuta su valori ideologici –esistenziali, fra padri e figli e che poi si ricompone e si incanala, se cosi vogliamo dire nel “conformismo”, man mano che l’individuo si avvia verso un’età più matura e di consapevolezza, ponendo fine a quei conflitti, con un abbraccio sereno e riparatore fra i due. Mi pare che anche qui Santoro, riesca con la sua sensibilità di uomo e di poeta a coglierne appieno il senso e il significato del mio componimento quando con una sintetica ma efficace chiosa, arguisce e commenta : ” evidenzia la fine di certe illusioni, e il patito ritorno al privato, ad una dimensione di sicurezza “……..
Chiudo questo “forum”, ringraziando ancora con deferenza e stima Davide Vaccino e Salvatore Armando Santoro, ai quali va in primis il mio più cordiale saluto e un augurio: Ad Maiora!!!
Un caro saluto a tutti gli altri poeti del sito, e a te Lorenzo.
P.S. Dimenticavo ancora una volta di dire, che attendo di rileggere quanto prima on line il grande poeta Fabio Martini.
(Patrizio Spinelli)

Leggi le poesie di Vaccino, Santoro, Martini

"I colori dell'arcobaleno" di Caterina Siclari
Voglio inviare un particolare ringraziamento a Caterina Siclari, che mi ha commosso profondamente (ed anche sorpreso), per avermi dedicato la sua delicata poesia "I colori dell'arcobaleno", che ho molto gradito e che rappresenta, anche, una bella composizione che penso sia stata apprezzata da tutti gli amici del sito.
Avevo già notato una particolare sensibilità negli scritti di Caterina e questa mia considerazione viene riconfermata da questa nuova lirica che, guarda caso, é stata composta proprio nel giorno dell'Angelo, giorno a me tanto caro per i ricordi che rievoca e che in passato mi ha ispirato diverse altre composizioni.
Nella mia poesia "Alla Botte" (già pubblicata su poetare) viene proprio riproposto il tema della "Pasquetta", ovvero quelle scampagnate fuori porta che un tempo si effettuavano, appunto il lunedì di Pasqua, insieme ad amici e parenti, e che si limitavano ad un pic-nic all'aperto in una località collinare, distante qualche chilometro dalla mia città, che si raggiungeva in quei tempi, purtroppo, a piedi e che era conosciuta con il nomignolo de "La Botte".
Da quell'altura si poteva ammirare il meraviglioso scenario dello Stretto che veniva ulteriormente ampliato ed ingigantito dalle belle giornate che accompagnavano quasi sempre la celebrazione di quella festività.
Queste le motivazioni di fondo che accompagnano il giudizio sulla poesia di Caterina e che penso possano anche consentire di far comprendere la mia gratitudine per la dedica a me riservata
(Salvatore Armando Santoro)

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Risposta  di Salvatore Armando Santoro a Patrizio Spinelli e  commento sulle sue poesie
Volevo ringraziare Patrizio per le sue cordiali espressioni che mi ha riservato.
Ho tenuto le mie poesie per circa trent'anni chiuse nei quaderni o in una directory di PC.
Poi per un caso accidentale un mio amico giornalista ne lesse una e mi invogliò a pubblicarle su un giornale locale, che oggi é il più letto nella nostra Regione.
La sua considerazione partiva dal presupposto che certi miei sentimenti non potevano restare chiusi nei cassetti ma andavano condivisi con l'umanità.
E per certi versi il commento di Patrizio dà ragione a quel primo giudizio.
Anch'io non sempre leggo tutti componimenti che appaiono giornalmente su poetare.
Poi, però, ogni tanto scarico intere pagine di qualche autore e comincio a leggerle pian pianino.
E poiché sono un attento osservatore non mi é difficile scavare tra le righe e scoprire i sentimenti dei personaggi che, con una loro poesia, lasciano una traccia della loro presenza tra la gente.
Così spesso ti accorgi di condividere (o di aver condiviso) le tue idee con altre persone che ti circondano e che solo per un caso fortuito scopri le tracce della loro presenza nel mondo.
Per questo, nella mia premessa, ho affermato di aver trovato alcune consonanze, diciamo ideologiche, con alcune poesie di Patrizio.
E cito ad esempio "Flessibilità", "Bandiere di pace", "Inversione ad U" e "Padre", che sono pervase da motivazioni, se non ideologiche, sicuramente sociali.
La sua poesia "Padre", poi, mi ha particolarmente colpito perché evidenzia la fine di certe illusioni vissute dall'autore ed il patito ritorno al privato, ad una dimensione, cioè, di sicurezza e di ritrovata serenità interiore che sicuramente la famiglia può fornire più di altri soggetti o di altre aggregazioni sociali.
Ma tutto questo avviene senza rinunciare agli ideali che, almeno mi sembra, rimangono vivi anche se viene fatta l'amara considerazione di non averli potuto realizzare.
L'altra somiglianza con Patrizio la ritrovo nel contenuto di altre tre sue poesie, "Adotta una poesia". "Ho trovato", "Carminaterapia".
Il tema che in queste liriche viene affrontato sicuramente é condiviso da molti altri poeti del sito, perché penso sia un fatto comune a molti di avere una certa predilezione ed un certo "affetto" verso una particolare propria poesia, piuttosto che verso che altre e questo, probabilmente, perché quella lirica ricorda un momento della nostra esistenza ricco di sentimenti e per questo risveglia e tiene vivi particolari emozioni.
Sicuramente, per quel che mi riguarda, molti amici si saranno accorti che sovente richiamo ed indico una mia composizione, "La mia cabina", alla quale sono particolarmente affezionato per i particolari ricordi che suscita nel mio cuore, anche se ve ne siano anche altre a cui tengo in modo particolare e che periodicamente rileggo.
E per finire voglio anche segnalare ai lettori del sito un'altra composizione, "La poetica del cucchiaino".
Questa poesia ritengo chiuda il filone emotivo per aprirne uno nuovo che ci presenta l'altro Patrizio che, sembra si diverta a costruire intorno al cucchiaino una sceneggiata quasi teatrale che trasporta il lettore in una dimensione burlesca che sicuramente contribuisce a sdrammatizzare le situazioni poco piacevoli che la vita ogni giorno ci presenta.
(Salvatore Armando Santoro)

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"Nati liberi" di Caterina Siclari
Ti ringrazio, Caterina, per questa poesia che gentilmente mi hai voluto dedicare e nella quale traspare il tuo grande amore per i nostri amici felini. Hai descritto perfettamente i loro comportamenti e il loro modo di esserci vicini. Rinunciare a loro per il loro bene non é cosa facile (e non é da tutti) proprio perché, come già detto in altra occasione, riescono in molti casi a lenire la solitudine. Tra le varie poesie che io ho dedicato a questi compagni di "viaggio" ce n'è una in particolare alla quale sono più affezionato e che mi permetto di invitarti a leggere sulla mia pagina. E' intitolata "Fusa" e mi farebbe piacere condividerla con te.
Di nuovo grazie e Ciao... anzi in questo caso... Miao.
(Stefano Cona)

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"Mercenari" di Salvatore Armando Santoro
Di drammatica attualità questa bella poesia, che evidenzia l'inumanità del potere rispetto al dolore dell'uomo.
(Renzo Montagnoli)

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"Martino" di Caterina Siclari
Cara Caterina tu no mi conosci, sono Silvano (Notari) e leggendo la tua Poesia "Martino" ho scorto il mio petto restringersi, i miei occhi inumidirsi prima, poi due lucenti lacrime sono scivolate sulle mie gote. Una la regalo a Te spero ti porti conforto e l'altra la regalo a Martino che dal cielo Ti sta chiamando "Mamma" e il tuo grande amore per lui Ti darà modo di sentire questa voce angelica. Sono certo che poeti del sito molto più qualificati di me sapranno dare un giudizio positivo anche ai contenuti letterari. Ciao
(Silvano Notari)

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"Pensiero" di Silvano Notari
Che dire? Bella, come un quadro di Monet, fresca, come l'acqua di una sorgente, ristoratrice, come un paesaggio silente in un giorno di primavera.
(Renzo Montagnoli)

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A Patrizio Spinelli e al sito "Poetare"
E' vero, sono da parecchio tempo assente con mie nuove composizioni, e me ne dolgo. Ci sono però buone notizie che riguardano la mia attività e, se si può, giustificano la mia lontananza, che poi non è tale, poiché se è vero che non mando nuove poesie, è pur vero che leggo sempre, ogni sera, quelle che mandano gli altri. Questi sono i miei impedimenti: in primo sono impegnatissimo nell'organizzazione del Concorso di Poesia "Albano Greggio Oldenico", sesta edizione, del quale potete vedere il bando su questo stesso sito (a proposito, lo anticipo: la premiazione avverrà il 5 giugno e non il 29 maggio, a causa dell'enorme partecipazione, oltre 20 Province Italiane!!!); in secondo, l'imminente pubblicazione del mio nuovo libro (il quarto) di poesie, dal titolo "Alba Priméva, quindi potete immaginare che, pur tenendovi tutti nel cuore, ed essendovi vicino, sono "leggermente" impegnato. Presto, vi prometto, manderò nuove cose; nel frattempo tenete presente che io amo questo sito e tutti i suoi poeti e che non lo abbandonerò mai. Con amicizia, e profondo rispetto. Davide.
(Davide Vaccino)

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Commento su alcuni poeti del sito di Patrizio Spinelli
Mi accingo per la prima volta a fare dei commenti su alcuni poeti del sito. Più che dei commenti, farò delle osservazioni, delle riflessioni di carattere generale, che scaturiscano dalle impressioni, dalle sensazioni, e perché no dalle emozioni che ricevo dalla lettura assai frequente, purtroppo non giornaliera ( lo confesso e me ne dolgo, per mancanza di tempo), delle poesie e dei racconti quotidianamente pubblicati.
E’ pleonastico ribadire ancora, qualora ce ne fosse il bisogno, che sento la mancanza ormai sempre più costante di un poeta professionista come Davide Vaccino, universalmente riconosciuto come uno dei più amati e significativi poeti che il sito poetare ha avuto l’onore di ospitare.
Nel diorama delle pubblicazioni quotidiane on line ammiro Salvatore Armando Santoro, indubbiamente per la sua prolificità e per la sorprendente vastità di temi che affronta ed elabora magistralmente. Lo apprezzo molto quando si impegna su tematiche di carattere sociale. Ultimamente noto che ha cambiato stile, i suoi versi liberi o in metrica li trovo molto più fluidi del Santoro che leggevo, qualche tempo fa e personalmente me ne rallegro.
Che dire poi di Renzo Montagnoli, uno scrittore a mio parere deamicisiano che sul filo di personali ricordi, di affetti, di amicizie, di fatti, di esperienze, di quadri di vita quotidiana, riesce a trasmetterci squisite e vibranti pennellate di poesia, con semplicità, con puntualità descrittiva, pagine che sembrano spuntare da un copioso e intimo diario del cuore, via via svelato con tutta la passione e il candore di un adolescente.
Che dire ancora dello scrittore-pittore Diego Cocolo, anche lui, una presenza abbastanza costante on line. Lo ammiro perché mi richiama alla mente Chatwin il grande scrittore di viaggi, in versione nostrana. E’ senz’altro ammirevole. Si vede che possiede anche l’occhio del pittore, per le descrizioni paesaggistiche prese in punta di pennello, e riversate con tutta la cromaticità sul taccuino.
Delicate, ritmiche, fotografiche, capaci di cogliere magiche atmosfere e intrecciarle con le proprie emozioni e sentimenti anche le poesie, credo di sua figlia Tiziana, a cui vanno i miei complimenti.
Devo dire brava a Irene Pizzimenti, per la capacità lirica ed evocativa, misterica e mistica dei suoi componimenti, anche se a mio modesto avviso trovo troppo ermetica ( questa mia impressione non vuole essere una critica, ma è da intendersi nell’accezione letterale del termine), mi resta difficile cogliere l’aspetto significante e per converso il significato che si riversano in alcune strofe delle sue poesie.
Brava infine a Liliana Lorenzi, una voce poetica che mi pare riesce a intingere la sua penna nel cuore e nell’animo umano per scrivere versi di spessore autentico, sofferto, vissuto con partecipazione.
Mi scuso con tutti gli altrettanti validi poeti e scrittori on line sul sito, ai quali mi riprometto di dedicare, le mie osservazioni, peraltro non richieste, ammesso e non concesso che faccia loro
piacere.
(Patrizio Spinelli)

Leggi le poesie di Vaccino, Santoro, Montagnoli, Tiziana Cocolo, Pizzimenti, Lorenzi
e i testi di Diego Cocolo

Poesie di Stefano Cona
Stefano Cona è un raro poeta polivalente: i suoi scritti accarezzano il cuore, abbandonandolo a fatica, per poi lasciare al pensiero strascichi da ponderare. Il suo scrivere non si esaurisce con la firma.
Ho letto i suoi componimenti, e me ne sono innamorato, sin dagli esordi di questo sito.
Poesie come "SENZA PIÙ PIUME" , "LA CIOTOLA" o “VOI CHE AVETE ANCORA IL CUORE”, per citarne alcune, sono versi che spesso vado a rigustare. "NOIA" è un altro esempio del suo scrivere fluido e disarmante, riuscendo a creare immagini così reali, che i sentimenti divengono quasi palpabili. Grazie Stefano per le emozioni che sai sempre donare.
(Flv.)

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Un omaggio a Stefano Cona e Armando Santoro di Caterina Siclari
Voglio dedicare i versi delle mie ultime composizioni "Nati liberi" e "I colori dell'arcobaleno" a due scrittori che condividono i miei stessi sentimenti.
Stefano adora i gatti, come me. Io ne ho salvati tanti, ospitandoli in casa, oppure affidandoli a mani sicure. Per loro ho dovuto affrontare lamentele condominiali, minacce, cattiverie di ogni sorta, e assistere a scene dolorose.
Armando, invece, é legato alla sua terra d'origine (la splendida Reggio), ma é anche affezionato alla città di Messina, la mia terra natia.  Entrambi soffriamo indicibilmente, vedendo morire lentamente le due città, accomunate da un destino crudele e inesorabile.
(Caterina Siclari)

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Commento sul sito Poetare e poetica di Renzo Montagnoli
Ho molto apprezzato il commento di Renzo Montagnoli, che condivido. Vorrei aggiungere che lui stesso contribuisce a rendere questo sito così avvincente e ricco.
Ciò che emerge dalle sue composizioni, è che Renzo Montagnoli, è persona molto sensibile e romantica, scevro da crudezza poetica. Al contrario, garbato ed incisivo al tempo stesso. Un 'bravo' lo merita, e forse è poco, per un ottimo dispensatore di buoni sentimenti, quale dimostra d' essere.
(Liliana Lorenzi)

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Risposta di Salvatore Armando Santoro al commento di Irene Pizzimenti sulle sue poesie: Ali tarpate, Addio giovinezza, Ansietà.
Leggendo ho compreso il significato di quei tre titoli che erano stati appositivamente messi insieme per costruire una sorta di "rievocazione storica" del vissuto reale delle persone della mia generazione.
Sì, Irene, i ricordi del passato ci insegnano molte cose. E prima di tutto che indietro non si torna. E certi valori quelli della mia generazione ce l'hanno sempre nel cuore perché sono stati frutto di conquiste sul campo in cui molti hanno creduto.
Per questo é difficile dimenticare e testimoniando, forse, si riuscirà a far capire che tutto non é stato inutile nonostante che i signori del barcone tentano con ogni mezzo di triturare certi valori che, mi accorgo, lievitano nei cuori di tutti quelli che non chiudono gli occhi sulle brutture quotidiane, ma anzi le denunciano.
E tra questi ci sono molti, tanti, giovani.
E questa é una grande soddisfazione perché vuol dire che anche se messi a tacere... riusciamo a produrre un gran rumore lo stesso.
(Salvatore Armando Santoro)

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"Ali tarpate---Addio giovinezza---Ansietà" di Salvatore Armando Santoro
Versi ad arco di vita:
Ali tarpate
..dai sogni svegliati improvvisi...duramente....sofferti....per quell'avere visto poi...bruciato troppo in fretta nell'urlo e nel furore di cambiamenti...ma furono cambiamenti e " Volammo in alto" ...Anatre selvagge noi"...
Gira la vita...Addio giovinezza...
Ci punzecchiano ancora gli sconforti vissuti, i sentieri camminati, vuoti di altri passi, e le rotte trovate a prezzi di cicatrici, di ferite profonde..quel gridare sempre..."Umanità ed amore"
Si sfoglia la vita....
ci rivisitiamo, ci sentiamo vuoti a volte, inutili...torniamo ai ricordi...rughe iniziano cammini solitari..strade scendono ..strade salgono...freddi e solarità si alternano...precarietà fa capolino selvaggio...piedi sentono terreno perso...terreno a perdere..." bagliori accecanti" oscurano il sole che " sorge al mattino...mondi di pace sfiorano il cuore, si prende la vita giorno per giorno...saggezza in vendita avara,solo per alcuni giorni,..porta ....",,il gusto di una vita di pace,ma non fingiamo indifferenza sulle brutture quotidiane."
(Irene Pizzimenti)

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"Messina muore" di Caterina Siclari
Quando alla fine del 1959 attraversavo lo Stretto per recarmi a lezione all'Università di Messina, quante volte ho riletto quella scritta che Caterina ha riportato nella sua poesia. Molte volte, ritengo; tanto che ancora oggi la ricordo a memoria.
Ho anche una vecchia fotografia in bianco e nero, che ogni tanto utilizzo per il desktop, con una panoramica della "Madonnina", collocata all'imbocco del porto di Messina, con ben evidenziata quella frase.
E leggendo gli accorati versi di Caterina che si addolora per il degrado della sua città, immancabilmente riprovo lo stesso sconforto per il degrado della mia città natale, che sorge al di là dello Stretto, di fronte a Messina. E questo sentimento non può non essere comune. Infatti non erano considerate queste città le due sorelle?
Quindi unite nelle disgrazie, terremoto in testa, ma anche nella dolcezza malinconica delle loro bellezze naturali che declinano, nella loro storia che si offusca, ma unite anche nel rimpianto per le loro ricchezze (quelle turistiche in testa) sotto utilizzate e poco sviluppate.
Ed adesso il Ponte (che un tempo ho sostenuto) e che oggi vedo come un pericolo, non solo per il riaccendrsi di possibili scontri mafiosi per gli interessi che tale opera sottende, ma anche, e soprattutto, per i deleteri effetti che produrrà sul paesaggio e per l'ulteriore degrado architettonico a quel meraviglioso scenario che la natura ha regalato a queste due città (vedi la mia poesia "La mia cabina") e che l'uomo, con le sue ambiguità, le sue avidità, i suoi opportunismi e la sua cecità, sta lentamente distruggendo.
(Salvatore Armando Santoro)

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"D'estro sinistro" di Flv.
Geniale la prospettiva con cui Flavio affronta il difficile tema dell'introspezione. L'ansia (e l'angoscia) della ricerca è perfettamente resa dal ritmo incalzante che l'Autore ha saputo imprimere dal primo all'ultimo verso. Mai banale e sempre attento alla struttura poetica delle proprie composizioni ("Puledri bradi" ne è un esempio illuminante) riesce a trasmettere sempre emozioni di spessore senza mai "barare" in senso poetico. Ci ho ritrovato molto di me stesso (il tema mi è particolarmente caro avendolo affrontato poeticamente - e non solo- numerose volte) cogliendo in questa Sua poesia una nettezza per me rara.
Complimenti Flavio e alla prossima.
(Stefano Cona)

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"Musetto rosa" di Caterina Siclari
Pacata e vera questa Sua poesia che nel finale suscita una profonda riflessione. Senza pretendere nulla? E' proprio questa che esalta la purezza degli animali, la loro spontaneità. I gatti in particolare (io ne sono un amante al limite della ragionevolezza e forse oltre) che amano chi scelgono loro e una volta fatta la scelta non la tradiscono mai (al contrario della credenza popolare che li vorrebbe traditori per eccellenza). Sì, è vero, compagni di questo genere possono - come Lei dice - riempire la vita (io aggiungerei "aiutarci a"). Con l'occasione mi fa piacere sottolineare altre due Sue poesie. "Invisibili" e "Randagi" che mi sono particolarmente piaciute e nei temi e nell'esposizione. La prima delicata, la seconda necessariamente "realistica", in particolare nella conclusione che ben delinea quale sia (continuo a sperare solo in alcuni casi) la natura umana.
I miei complimenti.
(Stefano Cona)

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"Non scrivo più" di Rudi Fontana
Trovo questa composizione di Rudi molto vicina al mio stile e alle sensazioni che più volte ho provato." Non scrivo più.." quante volte avrei voluto scrivere versi analoghi, ma poi non l'ho fatto ed ho continuato a cercare stimoli nascosti dentro l'anima ,oppure riflessi in un raggio di luce. Sono convinta che anche le storie passate lascino
sempre un cammino di luce che segna la via al "sentire poetico" e offra stimoli rigeneranti. Auguro a Rudi di cogliere ogni raggio di serenità che c'è sul suo cammino e di trasformarlo in poesia, visto che lo sa fare bene, in modo molto
incisivo.
(Tiziana Cocolo)

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"Donna dell'Est" di Irene Pizzimenti
Bellissima la poesia "Donna dell'Est" pubblicata il 29 scorso su poetare.it.
Irene Pizzimenti ha saputo dare, sfogando quasi una filastrocca all'orrore, un netto spaccato di una realtà che ogni giorno ci circonda e che molti forse osservano con assuefazione o con stizza e disgusto.
La splendida lirica colpisce per la lucida elencazione delle sofferenze di tante donne sottratte con forza ed inganno alla loro miseria quotidiana con l'illusione di una vita migliore in un mondo diverso dal proprio, mistificato come un paradiso da falsi profeti che speculano sulle necessità di tante famiglie ed illudono tante ragazze facendo balenare loro la possibilità di facili guadagni e di arricchimenti rapidi che poi si dimostrano impossibili.
Ad Irene il merito per averci fatto riflettere su una problematica così attuale come la prostituzione di tante donne dell'est (ma anche di extra-comunitarie) ed un plauso per averlo fatto in modo così magistrale e poetico.
(Salvatore Armando Santoro)

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"Mi voglio perdere" di Irene Pizzimenti
Trovo questo scritto sintetico ma pieno di emozioni, la voglia di perdersi tra le braccia dell'amato per sfuggire alla monotona quotidianità.
Leggo con interesse le poesie di Irene Pizzimenti per la sua freschezza e per il sentimento che riesce a sprigionare.
(Alessandro Morelli)

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"Storia di due tute" di Salvatore Armando Santoro
Un racconto che suscita emozioni al pari di una poesia, con la differenza che mentre nella poesia l'emozione in genere risulta immediata come un flash e lascia "stordita" la ragione anche dopo che la lettura si é conclusa, il racconto -questo pregevole Racconto- riesce a far crescere, man mano che il suo tessuto si snoda, sensibilità che si incontrano con la "ragione stessa".
Sarà forse lo stile di fiaba sapientemente applicato a tematiche sociali e - perché no?- esistenziali (il ciclo di vita dei fiocchi di cotone...nascita, vita, morte), sarà perché l'Autore riesce a riportare il lettore in una atmosfera di "infanzia" dove l'infanzia é però capace di partecipare alla ineluttabilità dei diversi destini delle persone - o dei fiocchi di cotone- facendo intravedere una possibile alternativa alla visione adulta che tutto accetta con generalizzata indifferenza. Il tutto con uno stile narrativo sincero e immediato.
Queste le ragioni che sono riuscito ad individuare sul perché sarebbe piaciuto a me scrivere questo Racconto.
(Stefano Cona)

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"Tempo" di Alessio Vailati
Simpatica mosca fuori da clessidra ... Tempo...,scorribanda felice senza pensieri, balla al suono di Tzzz tzzz tzzz...ma destino atroce l'attende all'angolo chiamato "Acchiappala a volo" e il suo tempo finisce..scorre la Vita ..scorre....
Tempo che scorre su versi delicati che sanno di profumo, quasi di sapori antichi, acqua su roccia, insenature profonde, scogli salite, discese, rivoli dimenticati, rivoli amati ..i percorsi..ritornati alla mente al suono di una vita in parte vissuta ...sullo sfondo Nostalgia tesse sogni....
(Irene Pizzimenti)

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"Piangono i bambini" di Luciana Fabbiano
Umanità sociale gira in versi che pongono ad "occhi lettori" quadri giornalieri ossessivamente scattati a raffiche di mitra in TV. Delicatezza e sofferenza uniscono dolore infantile da tutti gli angoli del pianeta, urlante in silenzio pazzia di uomini incravattati dal successo. Mani negate girano le spalle ad occhi preganti a suppliche di...tazze di latte ..di fame mentre altri corpi camminano in fila lividi di pianto macchiati di indifferenza umana..
Scorre questo mondo attraverso versi delicati nel porgere tematiche forti.
(Irene Pizzimenti)

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"Lettera ad un maestro di scuola" di Salvatore Armando Santoro
In tempo di diatribe e dibattiti sulle attuali riforme del nostro sistema scolastico, trova una giusta collocazione il brano di Salvatore e la sua toccante citazione del vecchio maestro di scuola :"....il ricordo di un allievo è la ricompensa più grande e gratifica più di cento medaglie in quanto rinsalda la convinzione interiore di aver vissuto la propria vita con dedizione ed impegno per educare e formare tante generazioni di giovani che oggi ti ripagano con una semplice carezza che per me rappresenta il dono più ambito che un vecchio maestro possa ricevere". Leggendo il brano, sono rimasta affascinata e coinvolta ed ho pensato: "come insegnante potrò mai avere anch'io la fortuna di ricevere un dono così grande dai miei piccoli alunni oppure..."solo" e "forse" un irrilevante aumento retributivo per la mia opera educativa rinforzata da supporti didattici tecnologici?" Che dire:...."Ai posteri, l'ardua sentenza..."
(Tiziana Cocolo)

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"Il buio della notte" di Renzo Montagnoli
La Vita a volte ci sbatte porte in faccia e restiamo lì fermi, senza parole, inebetiti dal dolore a ricordare dietro ad una porta chiusa.
FORZA?... Forse i Ricordi...!
Ma anche quel Dovere di sapere continuare a mettere all'alba, giorno dopo giorno, un passo dopo l'altro, per terra, i piedi, per continuare con altri, questa strada strana, in salita spesso, raramente in discesa,... che è la Vita.
I versi de " Il buio della notte" mi hanno fatto stramazzare l'anima.
(Irene Pizzimenti)

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"Se scrivi le senti" e "Ricordi" di Tiziana Cocolo
Questi versi legano simbolicamente, annullando tempi e distanze, ogni essere umano all'altro, in quel silenzioso cassetto dove ognuno di noi chiude dolori, gioie, speranze, distruzioni, incontri, addii...
"I ricordi bucano i sogni..", a volte li tessono, a volte li inventano come "corde del cuore"... essenza primaria dello stesso vivere, di un quotidiano che spesso ci tortura, che vorremmo breve quando vestito di lungo, lungo quando vissuto di soli istanti...
E su questo perenne scorrere della Vita ci diamo la mano in cerchio... sconosciuti, conosciuti nell'animo....mentre sole e luna continuano a splendere su tutto....
(Irene Pizzimenti)

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Poesia dialettale di Antonio Sibilio
A volte l'esprimersi in forme dialettali diventa difficile per chi non le comprende.
Ma nel mio peregrinare e nella possibilità in passato di conoscere e frequentare persone di ogni regione italiana mi ha permesso di riuscire a capire il linguaggio di tante regioni italiane.
E non mi sono mai scandalizzato quando sentivo le persone discutere ed accalorarsi usando il proprio dialetto.
Anzi ho sempre valutato che tante volte scrivendo o parlando in dialetto si riesce ad esprimere meglio i sentimenti profondi che ognuno di noi ha in fondo al cuore rinchiusi.
Antonio Sibilio, nella semplicità dei suoi versi, ha espresso proprio questo: la sincerità di certe emozioni che é riuscito ad esprimerle al meglio proprio adoperando il linguaggio di comunicazione della sua gente.
Per questo, un bravo sincero ad Antonio.
(Salvatore Armando Santoro)

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Commento per Renzo Montagnoli
E' piacevole leggere i commenti di Montagnoli alle poesie, ma commovente l'ultimo che ha voluto dedicare ai poeti del sito.
Un bravo a Montagnoli per il suo animo gentile perché apprezza i sentimenti di tutti e cerca di leggere nel cuore di coloro che, scrivendo su Poetare, cercano di lasciare un segno della loro presenza nel bigiore della vita di tutti i giorni.
Ed é questa la vera poesia.
(Salvatore Armando Santoro)

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"Nella pianura di Pristina" di Salvatore Armando Santoro
Leggo sempre i componimenti di Salvatore Armando Santoro; quest' ultima sua fatica, l' ho apprezzata in modo particolare. Meravigliose le immagini di speranza per un popolo segnato, che stenta a trovare un assestamento politico e sociale definitivo. Struggente e suggestiva la descrizione del pianto del neonato, che proviene dalla tendopoli di Pristina. Complimenti.
(Liliana Lorenzi)

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Commento sul sito Poetare
Non posso che apprezzare questo sito, dalla veste grafica semplice, ma dai grandi contenuti.
Ogni sera faccio tardi per poter leggere le poesie ed i racconti della giornata; ogni volta è un grande avvenimento scoprire l'animo di tante persone sconosciute che traspare dai loro scritti.
E' un arricchimento culturale eccezionale, perché ognuno di noi, comunicando, ha sempre qualche cosa di importante da far conoscere; la conoscenza reciproca in tal modo è la più vera, la più sincera, avulsa com'è dalla quotidianità. E dopo, quando mi prende il sonno, dormo tranquillo, certo che ogni volta ho imparato qualche cosa di nuovo.
(Renzo Montagnoli)

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"Ascoltami!" di Terry Gugliucci
E' vero, è tutto vero quello che scrive l'autrice; è la poesia dell'esperienza, è la poesia della speranza.
(Renzo Montagnoli)

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"Indifferentemente" di Salvatore Armando Santoro
Sembra un paradosso l'indifferenza di colui che siede in poltrona, sordo e cieco alle disgrazie del mondo. Purtroppo è così e Santoro ha saputo tradurre in versi questa colpevole indifferenza con la consueta maestria.
(Renzo Montagnoli)

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"Questioni di vita" di Michele Vaccaro
Breve, conciso ed azzeccato questo racconto che delinea in modo perfetto due personaggi "perdenti".
(Renzo Montagnoli)

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"Il mio amico down" di Ida Guarracino
Con tenerezza e sensibilità l'autrice descrive il mondo di un "diverso". E' una poesia che tocca il cuore e fa meditare; bellissima.
(Renzo Montagnoli)

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"L'amore....Cos'è l'amore" di Irene Pizzimenti
Irene, come sempre, sa cogliere l'essenza profonda dei misteri della vita con una lucidità e precisione che non possono passare inosservati. Non solo definisce l'amore riflesso nella natura dell'anima, ma sa discernere il significato contingente trascendendolo nell'universale! ("sei tu l'amore..... è lei l'amore....l'importante è sapersi coniugare insieme....").
L'amore è coronamento di un "tutto", a volte per taluni, troppo grande e troppo impegnativo da accettare.   Eppure, anche  se talvolta spaventa, noi siamo qua e ci unisce l'"infinita speranza" che non finisca mai, se pensiamo di averlo incontrato, oppure viviamo nell'"infinita speranza" di aspettarlo, o meglio....di saperlo riconoscere.
(Tiziana Cocolo)

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"Sarai regina" di Silvano Notari
Ecco un'autentica poesia d'amore, lieve come una piuma, musicale come una serenata, gioiosa come un cuore innamorato.
(Renzo Montagnoli)

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Poesie di Moira D'Avanzo
Le poesie di Moira D'Avanzo le trovo molto interessanti: rabbia, amore e tanta, tanta forza. Sono poesie disordinate e profonde, come l'aspetto di un'artista, quindi vere. Io non so chi sia stato Danilo, ma lo immagino; quello che so attraverso Moira e che adesso tutti abbiamo bisogno di lui, tutti abbiamo bisogno di un angelo.
(Giado)

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Risposta al commento di Moira D'Avanzo
<A volte basta descrivere la realtà per trasmettere un'emozione .....>
Che bel commento, vero e senza fronzoli. Ma cosa c'è di più emozionante della realtà? Quando una persona vede la realtà come fosse poesia, ragiona con il cuore, quindi è una bella persona. Ah, se tutti ragionassero con il
cuore .....................
Grazie Moira. Grazie per il tuo commento.
(Giado)

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Racconti di Salvatore Armando Santoro
Apprezzo da tempo le poesie di Santoro; ora ho avuto modo di leggere alcuni dei suoi racconti, quasi fiabe strettamente correlate alla realtà che ci circonda. "Verusckha" ne è un chiaro esempio; la contrapposizione fra il degrado della natura provocato dall'uomo e la mitizzazione della natura stessa avvincono chi legge e fanno meditare più di qualsiasi proclama degli ambientalisti.
(Renzo Montagnoli)

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"Sensazioni forti" di Silvano Notari e "Stamani il sole" di Nino Silenzi
Colgo in entrambi i poeti un'analoga e profonda esaltazione della luce.
Silvano, riflette le "mille luci della natura" in momenti di sottile e complice intimità e Nino sottolinea "il vivido fulgore della luce nelle stanze del cuore". Intravedo nei loro pensieri, linee chiare e ben definite di momenti inebrianti ed un intrinseco richiamo alla natura dei sentimenti che dona al nostro modo di sentire la capacità di poterci ancora estasiare, trasportare e "stupire".
(Tiziana Cocolo)

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Commento di Liliana Lorenzi a Ida Guarracino
A proposito del commento di Liliana Lorenzi ad Ida Guarracino vorrei fare una breve osservazione che mi auguro sia percepita come una annotazione costruttiva ed è indirizzata anche a tutti quei poeti del sito che si accingono ad utilizzare la pagina dei commenti.
L'animo di ogni poeta è portatore di emozioni e di individualità e spesso, quando esprime i suoi sentimenti, non gli interessano le opinioni degli altri.
Vi sono tuttavia delle eccezioni, ma generalmente alcuni poeti alle loro prime armi cercano di avviare una discussione privata con altri poeti del sito, che ritengono più preparati di loro, perché vogliono acquisire nuove conoscenze e qualche indicazione per poter scrivere al meglio i loro componimenti.
Quindi, per quel che mi riguarda, non chiederei mai ad altri poeti sul "perché" hanno espresso una loro sensazione su una certa problematica (come ad esempio la vecchiaia o la morte) perché quei sentimenti che loro vivono ritengo non possono essere condizionati o rettificati dal giudizio altrui.
Altrimenti si rischia che per far piacere agli altri, o per non ricevere dei giudizi negativi, si esprimono sentimenti che non sono più spontanei e che, pertanto, diventano quasi demagogici e questo rovinerebbe appunto la naturalezza con la quale generalmente il poeta affronta certe tematiche che vive interiormente e che butta su un foglio o pubblica in rete solo per far condividere ad altri le proprie emozioni.
Queste considerazioni sono espresse in una mia poesia già pubblicata su poetare, "Essere noi stessi", alla quale rimando i lettori ed i poeti del sito.
(Salvatore Armando Santoro)

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"Letìano in TV" di Liliana Lorenzi
Ho trovato interessante la poesia "Letìamo in TV" di Liliana Lorenzi e la suggerisco ai lettori del sito anche perchè rispecchia il mio modo di "poetare" molte volte animato da argomentazioni che esaltano l'impegno sociale.
Ritengo la poesia di Liliana portatrice di questi valori perchè tende a far prendere coscienza al pubblico televisivo sulle contraddizioni che spesso emergono nei programmi della TV di Stato che, invece di inseguire banalità (maghi, maghetti, principi e marchesi), dovrebbe svolgere una funzione educativa per far crescere culturalmente i telespettatori.
Nel contempo voglio informarla che la sua poesia "Il vizio" mi ha ispirato di scrivere una nuova poesia, "Febbraio 1982", che si riferisce al mese in cui ho deciso di smettere definitivamente di fumare ricorrendo solo alla forza della mia volontà.
(Salvatore Armando Santoro)

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Poesie di Alberto Cavaliere e "Padano" di Armando Bettozzi
Peccato che Alberto Cavaliere non sia più tra noi. Con il suo metodo di descrivere i momenti della nostra storia passata, che ha verosimilmente delle somiglianze con la poesia del Giusti, forse ci farebbe ridere (o pensare) davvero raccontandoci la "nuova" storia che qualcuno vorrebbe costruire per il nostro Paese.
Ed a proposito di storia del paese mi è piaciuta la poesia dissacrante di Armando Bettozzi dal titolo "Padano".
Anzi di questo autore devo dire di aver apprezzato anche le restanti sue liriche che sono apparse in passato su poetare.
Analizzando la dinamica dei gruppi la psicologia sociale afferma che in ogni aggregazione umana emergono vari leader.
Quello che guida il gruppo (cioè il carismatico) viene chiamato "leader funzionale", mentre vi è un'altra figura, che generalmente emerge nei momenti di tensione e cioè il "leader socio-emotivo", che ha, appunto, la funzione di sdrammatizzare queste situazioni che si creano all'interno di tutti i gruppi sociali, appunto con l'ironia o con una battuta.
Ebbene Bettozzi, con le sue poesie, svolge proprio questo ruolo tra i poeti del sito perché riesce a tradurre in chiave ironica situazioni (come quella delle "cosiddette" riforme federali dello stato, che io ho cercato di evidenziare nella mia poesia "Padania") che sono davvero drammatiche.
Per questo mi sembra di dover almeno ringraziare Bettozzi per l'ironia dei versi che riesce a produrre.
(Salvatore Armando Santoro)

Leggi le poesie di Alberto Cavaliere |  Leggi la poesia di Armando Bettozzi

Poesie di Maurizio Vada
Vorrei esprimere il mio apprezzamento a Maurizio Vada, soprattutto per i versi ermetici e brevi.
Colgo in lui lo struggersi per le vicende umane in genere e la sua capacità mirabile, di descrivere nella sintesi, il gioco stupendo che sa creare la natura. Queste due poesie esprimono un armonia perfetta (Plenilunio sul mare di notte, Tramonto), mentre nella poesia" Lampo" sa cogliere mirabilmente il tragico destino dell'umano limite.
(Chiara Campomori)

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Commento di Elisabetta su Silvano Notari
Sono stato molto colpito dal commento pubblicato da Elisabetta (riferendosi a quello di Silvano Notari) perché la sue valutazioni sul desiderio di vivere io li ho potuti verificare fino in fondo l'anno scorso, nel corso di una breve ma fastidiosa malattia.
In tale occasione scrissi due poesie "Aspettando la sera" e "Aspettando l'alba", già pubblicate da poetare.it, dove questo desiderio intenso di vivere era fortemente sottolineato.
E devo ammettere che leggendo il commento di Elisabetta mi sono sentito quasi alleggerito interiormente da quel peso di sfiducia e di sgomento che, penso, più di una persona ha provato in certi momenti drammatici della propria esistenza, e mi ha regalato quella serenità ad affrontare ogni giorno con una certa fiducia nel domani.
Stranamente questi pensieri poi li ho ritrovati andando a leggere due poesie di Elisabetta, che avevo scaricato dal sito alcuni giorni indietro,"La spiaggia dei sogni" e "Dove si perde il mio pensiero".
Leggendo la prima delle due poesie mi sono sentito trasportare nella scena che Elisabetta aveva vissuto con la sua passeggiata solitaria su una spiaggia ricca di elementi naturali (l'onda del mare, la sabbia calpestata, la carezza del vento, il calore del sole, ecc..) e devo ammettere che è riuscita a farmi rivivere emozioni passate che anch'io avevo già provato in passato e che riuscivano a liberarmi dai pensieri e da qualche affanno occasionale.
(Salvatore Armando Santoro)

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Commento al contro-commento di Ida Guarracino a Salvatore Armando Santoro
A prescindere dalla poesia molto bella e realistica, mi sento dover esternare alla poetessa Guarracino, la mia opinione.
Mi pare che denunci una certa sorpresa nel fatto che 'negli occhi dei vecchi si legge la tristezza e il peso degli anni', come lei stessa dice.
Mi chiedo perché ritenga un fatto tanto naturale, quanto l' approssimarsi della morte, come una stranezza.
Ovvio, quindi, che i vecchi, nonostante gli affetti, e a maggior ragione quando li hanno, dimostrino tristezza per la loro età che avanza.
Presto lasceranno tutto questo. Non mi pare che ci sia un motivo migliore, per lagnarsene .
(Liliana Lorenzi)

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Risposta al commento di Salvatore Armando Santoro
Vorrei comunicare a Santoro che ha percepito in modo assoluto il messaggio della mia poesia "L' angolo dei vecchi" aggiungendo che loro ricoprono nei tempi attuali anche il ruolo di baby sitter occupandosi dei nostri figli permettendo a noi mamme di lavorare per cui la loro saggezza ci viene trasmessa di riflesso e inoltre hanno il compito difficile di contribuire alla formazione e alla educazione dei nipoti ,con i quali trascorrono più tempo di noi.
Ma ciò nonostante nei loro occhi si legge la tristezza e il peso degli anni.
(Ida Guarracino)

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"Notte serena" di Nino Silenzi
Come non fermarsi a meditare su questa bellissima composizione? Sono particolarmente colpita quando poeti (e in questo caso Nino) riflettono la propria anima nell'incommensurabile mistero della natura e soprattutto nell'ambiente notturno che meglio di tutti sa contenere e rinchiudere tutte le nostre più intime sensazioni. Cogliere la "luce" nel buio delle tenebre .... ed accorgersi che la vera luce riflessa non è quella della luna o delle stelle ma è quella di "noi stessi".
(Tiziana Cocolo)

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"L'angolo dei vecchi" di Ida Guarracino
La poesia di Ida Guarracino, "L'angolo dei vecchi", espone in modo realisticamente crudo l'evoluzione del modello familiare di stampo tradizionale e patriarcale e rimarca l'introduzione di un nuovo modello familiare più frammentato rispondente agli interessi economici di certe lobbies che, aiutati dalle campane assordanti dei mass media, hanno messo in crisi il vecchio modello familiare che pur garantiva, in momenti di crisi economica e di valori della società, un bene rifugio ed una certezza a non trovarsi mai soli ad affrontare certe avversità della vita.
Tutto questo Ida Guarracino non lo dice chiaramente nei suoi versi ed occorre uno sforzo di immaginazione per arrivare a queste conclusioni.
Ma se si ha questa pazienza il risultato appare scontato.
"Alle emozioni essi son sordi
scavano solo nel cassetto dei ricordi",
conclude la poesia che, sicuramente evidenzia i danni prodotti dallo sfaldamento della vecchia famiglia patriarcale, danni che vengono ampliati proprio da questa solitudine del "vecchio" che genera sordità di emozioni (tuttavia non generalizzabile a tutta la fascia della terza età) e da questa perdita della possibilità di recupero e trasmissione dell'esperienza, di cui questi "vecchi" sono portatori, che non serve più a nessuno.
Il passo successivo è consequenziale: la fuga dalla realtà ed il ritorno al privato con il recupero dei ricordi in chiave autorealizzativa è una sorta di autoricarica interiore che consente loro di sopportare le avversità del loro stato e della loro esistenza quotidiana.
Occorre anche dire, però, che la crisi in atto sta comportando una riscoperta, ad opera di tante famiglie e di alcune istituzioni più sensibili a questo problema, dei vecchi modelli familiari ed il recupero degli anziani nelle famiglie sta diventando, oltre che un fatto economico, un fatto di civiltà e di costume che comporterà benefici effetti sia in termini affettivi che in termini di ricomposizione della memoria storica delle famiglie.
(Salvatore Armando Santoro)

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Sul commento di Silvano Notari
Un'emozione nasce spontanea, talvolta diventa parola, talvolta resta un soffio leggero che ha attraversato la mente ... l'importante è saperla distinguere ed ascoltare nei tanti rumori che ci rendono spesso sordi a quello che conta veramente.
Laggiù, in quel luogo senza tempo, ove si abbandona ogni pensiero materiale, si libera finalmente l'anima e si ritrova la propria essenza. Per chi la cerca, per chi pensa sia importante. La mia è quella di una rosa.
E sto navigando nell'oceano delle mie emozioni, su una Vela Bianca (Sergio Bambaren ....) osservando le piccole cose che prima non vedevo, cogliendo ogni perla che mi possa indicare la rotta giusta, guidata sempre da un faro pieno di luce, verso la mia rosa.
Grazie a te per quello che hai scritto, non solo a me, ma a chiunque senta, come primo desiderio al mattino appena sveglio, di ricevere un forte abbraccio dalla vita, per rendere ogni giorno speciale, unico e pieno di colori.
E sentirsi vivo ed essere orgoglioso del proprio essere un uomo (o una donna). Sempre e comunque.
(Elisabetta)

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"Visioni" di Renzo Montagnoli
Renzo ci comunica con un realismo velato dal sogno le sue sensazioni, il ricordo di vissuti tristi e gioiosi del suo passato che giustamente definisce "patrimonio che non mi potrà mai lasciare". Noi siamo l'insieme del nostro vissuto, le esperienze formano il nostro carattere e la nostra personalità e diventano parte integrante di noi stessi, perciò tutto concorre alla nostra evoluzione. La vita è per così dire una continua "morte e rinascita"; la ricerca dell'amore ne è la testimonianza: amore come spirito vitale e apertura al mondo delle trasformazioni.
(Tiziana Cocolo)

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Commento di Salvatore Armando Santoro sulla poesia
Sono molto soddisfatta del commento di Santoro per quanto concerne la poesia in generale e sento di far parte di quei poeti del sito che esprimono concetti e sensazioni senza attenersi alla forma ma molto al contenuto perché io traggo ispirazione dagli eventi che mi circondano e dagli stati d' animo delle persone, e subito avverto l'esigenza di batterla sulla tastiera pensando che dall'altra parte del monitor c'è un cuore che batte uguale al mio e desidero trasmettergli ciò che provo.
Grazie Santoro di aver capito tutto ciò ma soprattutto di averlo scritto; è uno stimolo in più perché sapendo che i contenuti piacciono allora si studia per migliorare la forma.
(Ida Guarracino)

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Sulla poesia in generale e di Salvatore Armando Santoro in particolare
Ringrazio il signor Salvatore Armando Santoro per aver risposto al mio commento, analizzando alcuni miei scritti, e parlando del ruolo di noi nuovi "poeti interattivi". In particolare apprezzo quanto da lui detto su Caro sconosciuto, giacché con il termine "rigeneratrice" egli coglie brillantemente l'idea d'amicizia da me espressa nella poesia. Per altro, continuando a leggere le poesie di Santoro, ritrovo nella lirica Il barbone proprio quell'umanità frettolosa e indifferente, incapace di provare sentimenti di fratellanza e compassione, che cerco di rappresentare in Caro sconosciuto.
Spero che il signor Santoro risponda anche a questo commento, continuando questa sorta di rapporto epistolare, che permette di arricchirsi concettualmente, nonché di conoscere nuove opinioni.
(Nicola De Dominicis)

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Poesie di Renzo Montagnoli
Il ricordo della donna scomparsa viene intensamente vissuto da questo autore che esprime il proprio rimpianto rievocando, in alcune sue composizioni, momenti particolari del suo recente passato, quando la moglie gli era ancora vicino, che trovano il massimo d'intensità e di affetto soprattutto nelle poesie "Il Trillo", "Il buio della notte", "Il nulla", "Mi manchi" e "Il Lenzuolo", che propongo alla lettura dei poeti del sito.
In queste poesie il lettore viene con prepotenza coinvolto e trascinato, quasi su un set cinematografico, nell'azione che si svolge all'interno delle mura domestiche un tempo allietate dalla presenza, dai movimenti, dalla voce e dall'odore, della propria donna che il poeta rievoca in moltissime sue composizioni e che, allegoricamente, rappresenta anche in alcuni dei suoi brevi racconti.
E queste rappresentazioni lasciano nel cuore del lettore una commozione intensa perché é "costretto" a rivivere momenti di intimità e di affetto che sono ormai finiti e che solo il ricordo riesce ad addolcire ed a rendere meno dolorosi.
(Salvatore Armando Santoro)

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La poesia in generale e quella di Nicola De Dominicis
I poeti sicuramente si assomigliano tutti.
Racchiudono in cuore sentimento e razionalità e cercano, utilizzando a volte espressioni e concettualità diverse, di coinvolgere le persone più sensibili sui grandi temi del nostro tempo e sulle nostre crisi esistenziali.
E si badi: non si possono sottovalutare neppure certi scritti che forse, per poca attenzione o per sottovalutazione, ciascuno di noi può ritenere banali.
Chi esprime certi concetti, ed ha il coraggio di mettersi in discussione pubblicando i propri pensieri in rete, è portatore di idealità che poi cerca di socializzare senza curarsi troppo della forma o del rispetto di un determinato filone letterario o della metrica.
E forse su questo argomento mi trovo d'accordo con certi autori "chiacchierati", come Baudelaire.
Ho piacere quando incontro sul mio cammino persone critiche che hanno il coraggio di dire liberamente quello che pensano. Queste persone sono portatori di arricchimento culturale perché ci consentono di metterci in discussione dandoci anche l'occasione di "migliorare" e facendoci restare noi stessi.
Con questo penso di condividere anche le ultime osservazioni dell'amico De Dominicis quando si riferisce alla "somiglianza" interiore che riteniamo poter avere con alcuni autori che pubblicano su poetare.it i propri lavori.
Anzi certe discussioni si rivelano spesso come un fatto positivo perché ci consentono (anche per curiosità) di andare ad approfondire, magari leggendo con maggior attenzione, certi concetti contenuti nelle poesie che questi pubblicano in rete.
Nel nostro caso, leggendo alcune poesie di De Dominicis, (e non solo "Metapoesia", come consiglia l'autore, ma anche "Notte di tempesta" - che trovo molto significativa del suo vissuto interiore - e "Caro sconosciuto" - che rilancia in chiave quanto mai attuale il valore e l'importanza vitale e rigeneratrice dell'amicizia) devo ammettere che le considerazioni esternate nel suo commento mi trovano perfettamente d'accordo e sinceramente toccato.
(Salvatore Armando Santoro)

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"Essere noi stessi" di Salvatore Armando Santoro
Ringrazio il signor Salvatore Armando Santoro per aver risposto al mio commento, precisando il suo intento di riferirsi con il termine "verismo" ad un arco storico temporale, non tanto allo specifico movimento letterario.
Inoltre, questa piccola divergenza letteraria è stata per me preziosa, giacché, incuriosito, ho letto le poesie di Santoro.
Fra tutte mi ha particolarmente colpito la lirica Essere noi stessi, perché vi ritrovo la mia stessa idea di poesia, idea che ho cercato di esprimere in Metapoesia.
Per Santoro scrivere versi vuol dire esprimere totalmente se stessi, anche le pulsioni più profonde, senza temere i giudizi di gente superficiale, morta nell'anima, incapace di sentire davvero.
Io sono perfettamente d'accordo, e aggiungo che il poeta ha il difficile compito di far coincidere questo lavoro di introspezione, con la cura dello stile usato nello scrivere (il famoso labor limae). Il poeta deve insomma unire nei versi forma e sentimento, cuore e cervello.
Spero che Santoro risponda a questo commento, esprimendo la propria opinione.
(Nicola De Dominicis)

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"Conchiglie" di Yama
Avvincente la composizione "Conchiglie" di Yama che propongo alla lettura dei poeti del sito.
L'accostamento dei pensieri del poeta ai gusci di conchiglia abbandonati sulla spiaggia è senz'altro originale ma rende perfettamente l'idea del senso di rimpianto e di abbandono che pervade l'autore rispecchiando i suoi ricordi su quei gusci vuoti.
Gusci maleodoranti che sono oggi pasto appetibile per le mosche ma che rappresentano chiaramente il passato, dolce per il poeta, che nella decomposizione delle conchiglie descrive e riflette in modo realisticamente sofferto la sua nostalgia per ciò che ha perduto.
(Salvatore Armando Santoro)

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"Lei dava l'amore" di Salvatore Armando Santoro
Mi corre l'obbligo di evidenziare la straordinaria bellezza di questa poesia, la sua musicalità che ne fa quasi una canzone; non posso, quindi, che complimentarmi nuovamente con l'autore, del quale apprezzo ogni giorno di più l'inventiva sempre accompagnata da sentimenti profondi ed esplicitati sempre in modo chiaro e piacevole.
(Renzo Montagnoli)

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Poesie di Luciano Somma - Risposta a Nicola De Dominicis
Ringrazio l'amico Nicola De Dominicis per aver voluto intervenire nella discussione da me innescata commentando le Poesie di Luciano Somma.
Premetto che la mia "cultura" in campo letterario é circoscritta ai miei studi del periodo liceale (abbastanza lontani) e può darsi che "soffrano" di qualche imperfezione.
Quando ho citato il "verismo", comunque, volevo riferirmi al "periodo storico" in cui è fiorito e maturato quel filone letterario, che è vero si riferisce in modo particolare alla narrativa ma inevitabilmente coinvolge anche la composizione poetica.
Mi sembra, d'altronde, che autori come Carducci, Pascoli ecc... siano vissuti a cavallo di epoche ben distinte comprese nel periodo del filone letterario del "verismo" e del "decadentismo" e che, indirettamente, tale "moda" abbia influito anche nella creazione delle loro composizioni.
Ritengo, comunque, che tutte le precisazioni o le critiche per me sono gradite (e forse li sollecito) in quanto li giudico occasione per un arricchimento culturale e, pertanto, utili anche per "rinfrescare" o approfondire certe nozioni scolastiche che per molti appartengono ormai al passato.
(Salvatore Armando Santoro)

Leggi il commento di Nicola


"Senso unico dell'amore" di Ivan Baldinotti
Poche frasi ben coordinate ed intensamente profonde: così definirei la composizione di Ivan, che racchiude un mondo di sentimenti e sensazioni percepite con il cuore. Oltre lo sguardo, cioè quello che percepiamo
visibilmente, esiste una realtà comunicata attraverso impercettibili canali sensoriali che quando si attivano coinvolgono la pienezza del nostro essere.
Ma l'"Amore" non è mai a senso unico, c'è sempre un riscontro dall'altra parte; talvolta può succedere che non ci si fermi ad "ascoltare" oppure che non si voglia sentire.
(Tiziana Cocolo)

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"Laggiù in quel luogo senza tempo" di Elisabetta
Il primo desiderio che sento al mattino appena sveglio, è quello di ricevere un forte abbraccio dalla vita; mi succede molto raramente, ma oggi 15 gennaio leggendo la poesia "Laggiù in quel luogo senza tempo" di Elisabetta è stato come se un cuore e un'anima stupendi e due braccia grandi mi avvolgessero in una sensazione difficile da descrivere. Non conosco personalmente l'autrice ma sento con certezza che la poesia altro non che la perfetta descrizione della sua immagine.
Solo una "rosa" può descrivere in quel modo una rosa. Grazie Elisabetta per questo regalo bellissimo che hai fatto a tutti quelli che sentiranno il profumo più bello della vita leggendo la tua Poesia.
(Silvano Notari)

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Poesie di Luciano Somma
Vorrei esprimere il mio parere sul commento scritto da Salvatore Armando Santoro sulle poesie di Luciano Somma. Santoro ritiene che le poesie di Somma siano "veriste", io penso che questo termine sia stato usato davvero in maniera inesatta.
Il Verismo è una concezione della letteratura secondo cui l'autore dell'opera deve scomparire, per dare l'impressione al lettore che l'opera "si sia fatta da sé", parafrasando il Verga.
Si tratta insomma di una tecnica formale pensata per la narrativa, non per la poesia.
Io letto tutte le poesie di Somma, e mi sembra che questo non avvenga. Anzi mi sembra che il poeta accompagni il lettore nel suo mondo, nei suoi ricordi, nelle sue idee. Ed infatti non a caso la poesia Come radici inizia con questa parola: RICORDO
Penso quindi che più che "veriste" tali poesie siano "critiche riflessive".
(Nicola De Dominicis)

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Poesie di Giovanni Armone
Mi sembrano interessanti le poesie di questo poeta che sono pervase da una sottile malinconia per un mondo che ormai è cambiato e che difficilmente ritornerà uguale come prima.
L'intensa nostalgia dei versi, però, ci descrive un vissuto interiore travagliato che in "Solo il tempo" viene magistralmente presentato al lettore senza retorica e ricco di sentimento.
Bella anche "La rada delle tortore" (di cui ne raccomando la lettura) che in alcuni passaggi descrittivi della lirica rappresentano la crisi della vecchia attività economica (la mattanza del tonno) che viene mirabilmente rappresentata anche nella descrizione delle barche tirate al sole ormai inutilizzate e che ci presenta in modo irreversibile la trasformazione di un paese del siracusano ed il suo degrado economico, ma che lascia integro nell'animo del poeta una traccia sempre viva della vivacità degli anni precedenti che oggi viene ravvivata dalla presenza e dalla rumorosità dei bambini.
(Salvatore Armando Santoro)

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Poesie di Giampaolo Atzori
Molto incisive e silenziose le poesie di Giampaolo, ma a leggerle fanno ... un gran rumore.
Le suggerisco a tutti i lettori del sito che vogliono restare con i piedi per terra pur cercando nella lettura delle poesie un bisogno interiore di fuga che si materializza nella esigenza dei poeti di descrivere avvenimenti e storie fantastiche che compensino le loro delusioni e le loro insoddisfazioni per un mondo che non ci somiglia e che vorremmo migliore.
(Salvatore Armando Santoro)

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"La voce del mare" di Renzo Montagnoli
Ho letto con particolare trasporto le frasi di Renzo che decantano con superba maestria la voce del mare in tempesta e tutte le sue componenti. Le descrizioni ambientali si intersecano, interscambiandosi con la voce dell'anima, stabilendo un legame tra presente e passato ("impronte che il mare ha cancellato")e proiettando i pensieri in un futuro di speranze. Sono le stesse sensazioni che avrei provato anch'io davanti ad un simile scenario, ma che non avrei senz'altro saputo descrivere in modo così profondo.
(Tiziana Cocolo)

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Poesie di Rosino Maranesi
E' una poesia tormentata quella che Rosino ci presenta con le sue composizioni, ma che ci consente di apprezzare fino in fondo la malinconia che traspare qua e là dai suoi versi.
Quasi leopardiana, oserei dire, se non fosse prepotentemente influenzata dall'impronta, forte e presente, dell'ambiente pascoliano.
La descrizione della natura e degli avvenimenti, anche se non espressi nella tradizionale metrica scolastica, ripercorrono le orme del grande poeta nato nel comune in cui lui vive.
Anzi a volte, mi sembra, di risentire nei versi di Rosino la presenza del Pascoli per quella sua descrizione quasi maniacale dei fatti che la natura giornalmente ci presenta.
Anche i personaggi sembrano vivere identica collocazione e si muovono, parlano e ripetono situazioni già viste e descrizioni già lette.
Logicamente il contesto è diverso e lo dimostrano anche le situazioni illustrate in "Salmastro vento" e in "La pianta" dove la "modernità" troneggia lucidamente nella presenza accecante della tecnologia che caratterizza il periodo in cui matura la sua esperienza poetica.
Nonostante tutto il permaner di un velata malinconia per un mondo ormai scomparso è fortemente presente in quasi tutte le sue composizioni (basti leggere "A mia Madre", oppure "A mio padre", oppure "Nella Piana") e lo pongono in maniera univoca tra i poeti che si ispirano al modello classico, piuttosto che a quello contemporaneo.
Ripropongo la sua lettura ai poeti del sito alla ricerca di conferme o rettifiche al mio giudizio.
(Salvatore Armando Santoro)

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Poesie di Patrizia Sermenghi
Forse è troppo presto per dirlo, ma spero che in futuro le nuove composizioni di Patrizia me lo confermino.
Vedo in questa artista una traccia profonda della poesia dell'ermetismo, cara a Ungaretti ed ai poeti della sua scuola.
"Passione e linguaggio", ma, soprattutto, "Vorrei scrivere bambino..." ne sono un esempio evidente.
Cosa nascerà col tempo?
(Salvatore Armando Santoro)

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Poesie di Angela El Beah
Da tanto tempo mi ero riproposto di fare un piccolo commento alle poesie di Angela El Beah, di cui ho seguito tutta la evoluzione poetica maturata da quando ha iniziato a pubblicare in rete i suoi lavori.
La poesie che più mi aveva colpito inizialmente era stata "La tombola di mio padre".
In essa l'autrice, con una profonda nostalgia, ripercorre il momento magico della sua fanciullezza che, nel periodo natalizio, si materializzava nel semplice ma antico gioco della tombola che faceva ritrovare spensieratamente tutta la famiglia attorno ad un tavolo.
E con una maestria encomiabile Angela descrive, quasi una sintesi antropologica, il rito della tombola dando calore e colore ai ricordi ed agli affetti che questo antico gioco racchiude e che la intenerisce.
Dal sentimento alla dissacrazione.
Leggendo le successive poesie l'accostamento ai "poeti maledetti" (Baudelaire, Rimbaud, ecc.., tanto per capirci) è immediato.
"Le puttane invisibili", "Se penso all'amore", "A Vittoria", "Per te lo farei" (in modo particolare), "Quel tiepido fiume che scorre tra le mie gambe", ecc..., ripropongono in chiave trasgressiva quel genere di poesia tanto cara ai poeti maledetti, pur discostandosi nei suoi contenuti da quegli autori per il permanere di un filone "sentimentale" che Angela non riesce del tutto ad abbandonare.
Infatti, mentre la poesia di Baudelaire, soprattutto, cerca di stupire e di scandalizzare senza curarsi della ricerca del consenso, Angela sembra che scriva per una sorta di necessità ad attirare l'attenzione degli altri sui suoi bisogni, inespressi ed insoddisfatti, e questa necessità si materializza in modo chiaro ed univoco nelle ultime sue poesie (leggi ad esempio "Mai più tu"), dove il sentimento che anima il suo modo di porsi, tipico della poesia classica, riaffiora prepotentemente lasciando intravedere una evidente carenza di affetto che traspare concretamente dai suoi versi e che Angela non riesce o non vuole neppure camuffare.
(Salvatore Armando Santoro)

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Poesie di Davide 68
Ho letto le poesie di alcuni autori del sito. Sono tutti molto bravi, ma vorrei soffermarmi su uno degli autori che mi hanno maggiormente colpito: Davide 68. L’autore esprime con un linguaggio semplice, povero di parole ricercate e di effetto, un malessere interiore, un disagio profondo ed una visione pessimistica della vita che ci circonda. Però compensa questo linguaggio semplice, direi quasi “scolastico”, con dei contenuti di alto spessore. Nelle poesie di Davide 68 si possono incontrare vari tipi di personaggi, dai vigliacchi ai pazzi, dagli artisti falliti ai vecchi sul viale del tramonto, dai becchini ai morti suicidati ecc. ecc.
Davide 68 “dipinge “ in modo convincente questi personaggi quasi come se sentisse sulla propria pelle, la vita, il dolore dei personaggi stessi, riuscendo ad immedesimarsi in essi. Così ecco la figura del trentenne che vede sfuggire la giovinezza e si accorge di non averla vissuta, l’artista pieno di illusioni, i vigliacchi che non sanno fare altro che sognare ad occhi aperti. E poi poesie ambientate (credo) in una casa di riposo, in una casa per malati di mente, per arrivare addirittura a delle poesie sepolcrali. Incredibile come l’autore si sia immedesimato nella vita di un custode/becchino di cimiteri!
L’autore dà quindi voce agli emarginati, agli “sconfitti dalla vita”, ai “rifiutati dalla società”, e lo fa in forma di ballata, canzone, rifacendosi, naturalmente con minore intensità lirica e poetica, a uno dei miei autori preferiti, che è Fabrizio De Andrè.
Nelle poesie di Davide 68, non c’è speranza, tutto termina, va lentamente e malinconicamente verso una fine. Se si analizzano i brani infatti si può notare che quasi tutte le composizioni terminano con una sconfitta, con la morte dei personaggi oppure con una visione della propria morte. Unica eccezione “La gabbia”, in cui l’autore (mia interpretazione) vuole uscire da questa visione pessimistica creata e radicata nel proprio “Io”, e tornare a sognare, credere, vivere.
(Barbara)

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Poesie di Luciano Somma
Le poesie di Luciano Somma meritano di essere lette tutte.
Intense e lucide rispecchiano il filone del "Verismo" letterario italiano ed affrontano problematiche reali e sentite dalla gente e, per questo, ci aiutano a capire il mondo che ci circonda.
In particolare segnalo "Echi nel tempo" e "Mirko" perché mi colpiscono per la loro intensità umana e per la denuncia sociale che racchiudono in essere.
Stranamente ci rassomigliamo "interiormente" con Luciano. D'altronde siamo di origini meridionali entrambi e per questo sensibili verso il nostro prossimo e solidali con chi soffre.
Molte sue poesie affrontano le tematiche a me tanto care: quelle dell'impegno sociale e della denuncia.
In "Echi nel tempo" la denuncia è forte e sentita e la speranza di una possibile rinascita di una regione martoriata ed oppressa ormai riposta.
E poi ho scoperto che ambedue conosciamo la sensibile e deliziosa cantante napoletana "Gloriana" (alla quale ho dedicato qualche mese indietro una mia lirica dopo averla sentita per la prima volta in una trasmissione televisiva). Questo avvalora il mio giudizio positivo nei suoi confronti in quanto conferma che sicuramente abbiamo più di un interesse che ci accomuna e che ci unisce e conferma le mie ipotesi che anche la poesia può muovere il mondo.
(Salvatore Armando Santoro)

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Poesie di Monica D'Angelo
Intense ed introspettive le poesie di Monica D'Angelo. In particolare mi ha colpito "Libertà" (ma val la pena di leggerle tutte) per il suo intenso e sofferto canto d'amore.
L'autrice riesce a coinvolgere il lettore al punto di confonderlo nei pensieri e nei sentimenti.
E non è poco.
Difficilmente sono stato attratto altre volte e con pari intensità dai versi di una autrice che, soprattutto, in "Dubbi" addirittura riesce ad esprimere il massimo di indeterminatezza per un vissuto personale forse troppo sofferto.
Alla brava autrice il mio plauso e l'invito a continuare a coinvolgerci con altre e nuove sue bellissime composizioni.
(Salvatore Armando Santoro)

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"Ritorno a casa" di Alexandre V. Rodichevski
Il paesaggio nella poesia "Ritorno a casa" è quello tipico descritto da Pasternak ne "Il Dottor Zivago".
La differenza sta prevalentemente nel modo diverso di "vederlo" ed "interpretarlo".
Pur nella sua identica gelidità Pasternak ce lo fa apparire addirittura gioioso, mentre Alexandre, ce ne fa una descrizione malinconica che sicuramente esprime la sua tristezza interiore nel ricordare la sua terra.
Niente può rappresentare meglio questi sentimenti se non la descrizione del fumo visto dal treno che si materializza nella traccia di bruciaticcio rimasta sul prato dopo che il fuoco ha bruciato l'erba ed alcuni fiori.
Ma queste tracce non sono altro che i ricordi che il poeta camuffa con la visione degli "equiseti melanconici" e materializza con la descrizione delle foglie appassite che raffigurano anche le sue felicità perdute.
Spero di poter leggere altro di questo autore, che mi sembra molto interessante.
(Salvatore Armando Santoro)

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"Sensazioni" di Maria Rosa Coppoletta
Cos'ha detto ai giovani il Presidente della Repubblica nel suo messaggio di fine d'anno?
Di svegliarsi al mattino ed ammirare e gustare il ritorno di un nuovo giorno per ritrovare l'amore verso la natura.
Ebbene la poesia "Sensazioni" è riuscita nel suo intento ed ha anticipato addirittura il messaggio di Ciampi di diversi mesi.
Ne suggerisco la lettura perché è un cantico alla dolcezza ed all'amore per il bello.
(Salvatore Armando Santoro)

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"Cos'è la poesia" di Gus
Condivido pienamente le citazioni di Gus circa la sua concezione della poesia che nella sua metaforica struttura dice e non dice, coglie sensazioni che talvolta non si osano spiegare o non si possono confessare apertamente. Mi piacerebbe definire così anche la mia poesia: "Una parte di canto, una frase si stacca da sola dal testo e vola, vola, vola..."
Complimenti Gus.
(Tiziana Cocolo)

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"Desiderio" di Nino Silenzi
Si arriva ad un certo punto della propria vita in cui è d'obbligo fare certe riflessioni, insomma un bilancio della propria esistenza, di cui non si potrà mai essere completamente soddisfatti.
Al riguardo, "Desiderio" ne è un esempio significativo. E' una poesia meravigliosa, pervasa da un'amara venatura.
Di certo la conserverò fra quelle che mi sono più care.
(Renzo Montagnoli)

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Poesie di Salvatore Armando Santoro
Salvatore Armando Santoro ha una vena poetica dotata di una "freschezza" encomiabile ed esprime con delicatezza sentimenti chiari che allietano chi legge i suoi versi.
L'ultima sua poesia "La carezza del vento" è veramente bella e giunge dritta al cuore.
(Renzo Montagnoli)

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Poesie di Alberto Cavaliere
Stranamente spassoso (fors'anche serioso) questo Alberto Cavaliere che ci descrive la storia a suo modo e spiega e diverte allo stesso tempo.
Certo che sdrammatizzando le situazioni e rendendole un tantino comiche, forse, la storia potrebbe diventare più piacevole a studiarla ed a leggerla. Che ve ne pare?
(Salvatore Armando Santoro)

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Poesie di lly
Le due poesie di lly sono stupende nella loro consapevole brevità e nella loro sofferenza che, invece, dura molto di più delle parole, le inutili, vane, eteree parole. Che si tratti di un dolore personale, di un tradimento fatto dalle amiche o dell'indifferenza del proprio amato, le due poesie di lly sono gioiellini realistici, diretti, senza luce di conforto né ricerca di consensi. Sono lì, pronte e cucinate per i nostri palati. Sono lì e questo è già un piccolo miracolo. Complimenti!
(Eleonora Pozzuoli)

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"Compagna muta" di Costantino
Molto intensa la produzione di Costantino nel delineare questo momento di silenzio e di attesa della campagna invernale. Le parole vanno oltre il paesaggio descritto e colgono sensazioni interiori di attesa, un mistico silenzio d'amore, colto sulle labbra e sentito con il cuore. Colgo l'occasione per augurare a tutti i poeti del sito Buone feste e un anno ricco di pace e di "poesia"
(Tiziana Cocolo)

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"Arrampicare" di Andrea Ognibeni
Molto coinvolgente quella "libertà donata alla mente". Ho vissuto di persona quelle emozioni durante la mia prima   (e purtroppo unica...) esperienza di free climbing con un appassionato di montagna che mi ha fatto conoscere quel "mondo in verticale" ove tutto si vede e si coglie secondo una nuova prospettiva. Bravo Andrea, hai saputo interpretare perfettamente il bello di questa disciplina sportiva con la sensibilità di un poeta!
(Tiziana Cocolo)

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"Ti penso sempre" di Silvano Notari
La poesia "Ti penso sempre" è delicata e rivela la natura sensibile dell'autore che riesce a collegare i suoi sentimenti ad una dimensione pacifica della vita, coniugando il delicato volo delle allodole e la dolce rappresentazione della colomba che si pone alla guida dello stormo.
La poesia apre una finestra sul vissuto personale dell'autore che si concretizza nell'esplosione di una visione bucolica della sua natura, evidentemente maturata nella sua esperienza personale.
(Salvatore Armando Santoro)

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"Giorni" di Nino Silenzi
Leggendo passo passo sembra di scrutare un bellissimo dipinto di un pittore fiammingo che con i colori delinea i suoi stati d'animo. Un vissuto colto nella sua pienezza con colori caldi e freddi come lo sono le briciole della nostra quotidianità. Complimenti alla maturità poetica e alla freschezza d'espressione dell'autore.
(Tiziana Cocolo)

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"Il diritto delle bestie" di Salvatore Armando Santoro
Approfitto di questo importante spazio, seppur nella mia modesta proprietà di linguaggio, per esprimere un profondo grazie a Salvatore Armando Santoro, perché con la sua: "Il diritto delle bestie" ha fatto si che in pochi minuti (il tempo di leggere e rileggere la sua poesia) ho potuto rivivere gli anni della mia infanzia, quando giocavo nel cortile della fattoria dove vivevo, provavo esattamente le sensazioni da lui descritte nella sua Poesia. Calare così intensamente in un tempo vissuto, fino ad avere un momento di smarrimento non mi era mai capitato prima. Ancora oggi quando vedo transitare quei TIR carichi di animali indifesi provo una sensazione di dolore. Vorrei ringraziare Salvatore Armando perché mette spesso in luce, con grande maestria tante situazioni dolorose che sono purtroppo lo specchio di questo mondo moderno. Grazie.
(Silvano Notari)

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"La strada è colma" di Evidda
La poesia rievoca nella mente quel lacerante conflitto tra Natura e mondo urbano.
Si tratta di uno scontro disperato, che ben si coglie in quelle radici che "creano crepe e rigonfiamenti nell'asfalto".
Ed il poeta, illuminato dalla propria sensibilità, avverte
l'annientamento di due forze nel " silenzio irreale".
(Nicola De Dominicis)

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Poesie di Pasquacchio
Le sue poesie sembrano un gioco il cui elemento centrale è la rima, con la quale fatti realmente accaduti vengono raccontati con gradevole spirito di umorismo.
Acuto osservatore, la sua è una poesia "divertente", proiettata verso la "commedia".
L’autore vuole apparire come un giovane spensierato, ma cela nelle sue scelte le sofferenze che non devono apparire: infatti, non mancano momenti di riflessione, come nella poesia "Undici settembre", che mi pare possa riferirsi alla tragedia delle torri gemelle, o come in "Primo maggio", che parte giocosa e termina sentimentale, o come nella poesia "All’Aprìca", nella quale l’autore mette a nudo tutta la sensibilità di cui è dotato.
(Patrizia Belloca)

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Poesie del sito
Le poesie del sito, per dirla con Nicola De Dominicis, sono lontane da espressioni già dette, da emozioni già descritte, sono vive come un pomeriggio che trascina al tramonto la forza del mattino. Sincere ed originali perché parte autentica di ogni singola esistenza che le ha pensate e prodotte, le poesie del sito rivelano ai lettori il germoglio d'anima degli autori.
(Vittorio Vannucci)

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Poesie de "il Cavaliere"
Parole semplici messe a disposizione della comunicazione immediata. Le poesie veicolano significati universali, ma per l'autore hanno sicuramente un senso tutto particolare. Molto efficaci "Ottobre", "Scuro", "Buio" e "7 Luglio": liriche segnate dal dolore che rimandano ad autentici sentimenti provenienti dal cuore.
(Luisa Cinzi)

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Poesie del sito
Non importa se ciò che si scrive sono i soliti temi quotidiani visti e rivisti.
Ciò che li rende unici e personali è il gioco delle parole, il suono di un pensiero. Parole crude e dirette che esprimono amore e odio, sentimento e fantasia.
A volte basta descrivere la realtà per trasmettere un'emozione, ... e questo è ciò che ho provato io leggendo alcune delle vostre poesie.
Non è importante il giudizio ma l'impatto tra lettore e poesia.
(Moira D'Avanzo)

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"Una sera a Parma" di Gianmarco Scaglia
In appena cinque righe l'autore esprime, con poche azzeccate parole e con tanto sentimento, l'amore che prova per la sua donna; è una poesia delicata e veramente bella.
(Renzo Montagnoli)

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"Vittime di pace" di Liliana e "Passaggi nel tempo" di Tiziana Cocolo
Ho letto con occhi velati e la gola chiusa le poesie di Liliana e Tiziana Cocolo dedicate ai nostri militari sacrificati in Irak. Oltre a condividerne il contenuto sentimentale in modo completo, vorrei sottolineare con quanta immediatezza e intensità di ispirazione queste due Anime Candide esternano il loro (e il nostro dolore) per un una simile tragedia. Se prima provavo una fortissima ammirazione per le due autrici sopraccitate, ora questa ammirazione rasenta la venerazione.
Vorrei ringraziarLe per aver espresso al mondo anche le mie sensazioni. Con immenso affetto
(Silvano Notari)

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Poesie del sito
Sono poesie pure, frutto del sentimento. Sono scritti che nascono dalle pieghe dell'animo.
(Nicola De Dominicis)

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"Ottobre" de 'Il Cavaliere'
Un solo pensiero essenziale nella sua concretezza, lancinante nella sua verità, vicino al mio stato d'animo per un grande amore cui ho posto indegna fine. Non so chi sia il Cavaliere ma è certo che ha fatto centro nel cuore di una donna che sta soffrendo per qualcosa di interrotto. Magia della poesia, senz'altro. Magia della vita che ci stupisce molto più delle favole che ci raccontiamo per non pensare.
Una iterata successione di dentali sonore ci mette del suo per rendere il dolore ed il concetto chiaro e martellante: ho conosciuto il dolore dato dal silenzio di un amore inefficace.
I miei complimenti.
(Eleonora Pozzuoli)

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"Ricordi" di Roberta Pettirossi
Sono dei versi bellissimi e soprattutto veri. Leggere queste righe mi ha dato delle forti emozioni. Grazie.
(Francesco Massinelli)

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"C'è silenzio intorno" di Aldo Vincenzi
Ho letto una delle poesie di Aldo Vincenzi: "C'è silenzio intorno". Mi ha colpito molto questa ricerca del silenzio, che fa paura ma che si desidera come unico sistema per ritrovare se stessi. Ecco di cosa ha bisogno l'uomo: di un po' più di silenzio per poter meglio leggere in modo introspettivo i propri bisogni e trovare alla fine lo scopo dell'esistenza. Bravo Aldo.
(Antonio Cavallaro)

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"Il sorteggio" di Michael Santhers
Quanta verità, peraltro espressa con sottile ironia e con un fondo di amarezza, in questa stupenda poesia.
(Renzo Montagnoli)

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"Come vedo l'amore" di Silvano Notari
Sono rimasta molto colpita da questo scritto che racchiude ogni sfaccettatura dell'amore nel senso puro del termine, sensazioni percepite con sensi e sensibilità. Soprattutto quando si identifica la persona amata con un fiore....anch'io nella mia raccolta di poesie: "Il tempo dei girasoli" identifico l'amore con un girasole che richiama i colori accesi, il calore del sole, la fragilità dei petali e la sua caducità... Ma anche se i girasoli appassiscono, dobbiamo ritrovarli dentro di noi, rivivere la passione dei colori accettandone la fragilità del momento.
Ho apprezzato anche tutte le altre sue produzioni pubblicate, tra le righe si coglie la dolcezza di una persona innamorata della natura e della vita.
(Tiziana Cocolo)

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Poesie di Giancarlo Coni
Le poesie di Giancarlo Coni parlano d'amore e di sogni, con parole semplici che entrano nel cuore, parole struggenti e calde come le quattro parole mai dette, similitudini che non si dimenticano come quelle del mandorlo trascurato o dell'anaconda che blocca ogni pensiero alla sua preda; e poi, soprattutto, una rosa blu per un tuo bacio... al cobalto!
(Alberto M.D. Rosso)

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Poesie di Michael Santhers
Finalmente ci divertiamo con le note ironiche di M. Santhers, come quella della pecora sulla ferrari, oppure il macabro sarcasmo del giallo del ragioniere. Una citazione: "Ho scritto le cose migliori dedicate a chi non ho incontrato mai"("Ho visto", dal volume "Amori scaduti di un essere qualunque")
(Alberto M.D. Rosso)

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"L'Uomo di latta" di Renzo Montagnoli
Ancora una volta, mi vedo 'obbligata', nel senso positivo del termine, a decantare le lodi del Montagnoli; la sua scrittura è molto piacevole, un flusso continuo di immagini create da pochi ma precisi pensieri. Il suo stile è secco, pungente e, per una volta, affidato alle corde dell'ironia che non alla dolce malinconia di sempre. Dello scrittore in questione apprezzo proprio questa dote: la semplicità come arma vincente posta al servizio della dolcezza, nella poesia più introspettiva, e della consapevole amarezza, nella prosa. Io credo che una persona possa dirsi 'artista' quando possiede una spiccata personalità. Penso che questo sia il caso del Montagnoli, dunque... complimenti!
(Eleonora Pozzuoli)

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"Volevo essere come una stella per poter illuminare i tuoi cammini" di Elisabete
Ecco una tenerissima poesia d'amore, pudica e nello stesso tempo audace, dove anche il contatto con il corpo dell'amato viene descritto con delle similitudini di estrema dolcezza.
(Renzo Montagnoli)

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"Poesie" del sito e le "Vostre mani" di Alberto Cavaliere
Sono tutte bellissime; e sopratutto accrescono la mia umiltà di principiante. E' per me un vasto campo scuola, se sono tutti così, saranno per me dei grandi maestri; molto di più dei mostri della poesia che, per me a volte sono incomprensibili. Nella pagina di oggi il mio modesto parere è rivolto a <<LE VOSTRE MANI>> di Alberto Cavaliere.
Veramente toccante! Posso esprimere solo un parere sui contenuti emozionali e sentimentali. Ne comprendo anche il valore culturale ma non sono in grado di commentarlo, spero che il mio commento venga accettato ugualmente. Grazie
(Silvano Notari)

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"Nessun rimpianto" di Maria Elena
Gli ultimi due versi della poesia mi hanno toccato il cuore. Condivido quel dolore e quella consapevolezza oramai da tempo, ma non avevo mai trovato parole così semplici ed efficaci per spiegare a me stesso ciò che pensavo. Non può essere uno 'sbaglio' innamorarsi... nemmeno quando si tratta di una persona che ti fa tanto soffrire. Grazie e complimenti.
(Claudio)

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"Carta vetrata" di Sgt Pepper83
'Carta vetrata', un dono d'autore.
Magica armonia di parole con rabbia, stile e consapevolezza estrema.
La poesia è originale, diretta e sinestetica. C'è tutto il mondo dei sensi, al suo interno: un dolce smarrimento e un duro allarme di non-ritorno. Pura. Parole mandate al frantoio. Semplicemente incantevole.
(Eleonora Pozzuoli)

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"Poesie" di Maurizia
In questo sito bellissimo è piacevole leggere tante poesie che ci rendono partecipi dei sentimenti dei loro autori. Ognuno ha uno stile diverso, un suo universo che si lascia vivere, calpestare... anziani di tribù che ricordano la loro infanzia, degni di essere ascoltati, rispettati... magia delle parole! Io consiglio la poesia raffinata, lavoratissima, levigata, polita con estrema perizia, con parole sincronizzate come meccanismi di vecchi orologi, la poesia che non solo mostra, ma anche che nasconde chissà che cosa, la poesia in cui le immagini vestono con taglia esatta le parole in esse contenute, la poesia, le poesie di Maurizia.
(Alberto M.D. Rosso)

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“Mi manchi” di Renzo Montagnoli
"Mi manchi" arriva come una dolce supplica al cuore, come una fatale rinuncia. Questa di Renzo Montagnoli, è una vera poesia d'amore, sincera, commovente nella sua apparente linearità.
Le sue frasi mi hanno resa partecipe, solidale, consapevole del dolore.
E' struggente l'idea del letto mezzo vuoto, metafora di affetti dimezzati dal destino.
Bellissima l'immagine dell'uomo solo, perso nel ricordo a flusso continuo.
(Eleonora Pozzuoli)

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"Poesie" di Francesco Massinelli.
Trovo che le poesie di Francesco siano veramente originali. " Butta giù " le parole come fossero una sorta di associazione di idee. Sincere e ben realizzate ottengono l'effetto voluto " e senza star su a meditarci troppo ". Una poesia " a getto" quindi... Si tratta quindi di parole che getta la mente raccolte poi dalla vena poetica e raccoglitrice di Francesco Massinelli.
(Angela El Beah)

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"Vecchi ricordi" di Giuseppe Amoruso
Traspare tutto il sentimento di una persona non più giovanissima e delicata nel suo intimo.
Le cose del soffitto parlano al cuore e risvegliano ricordi di gioventù lontana: si legge una certa amarezza per il tempo ch’ è volato e la commozione dell’autore, sincera e spontanea, ti coinvolge nel profondo.
In questa bellissima poesia, ciascuno può trovare qualcosa di sé e la meditazione sulle cose della vita è naturale conseguenza: il tempo andato, la lotta per la vita, gli acciacchi dell’età, un film che corre veloce e che non puoi fermare.
Il bambino che rivive, lì nel soffitto e dentro di te: sembra di toccarlo... vorresti accarezzarlo...
(Pasquale)

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"Poesie" di Salvatore Armando Santoro
Vorrei rinnovare i miei complimenti a Salvatore Armando Santoro, ha una vena ispiratrice particolare, che sa dare emozioni sempre diverse e profonde. Uomo dalla grande personalità e dalla profonda intelligenza, poeta dalle brame bellissime, è uno dei miei preferiti del sito. L'ultima, Oh caldo sole, è un'altra poesia che lascia a bocca aperta.
(Mauro Cominelli)

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"Quando sono con te" di Nino Silenzi
Ecco una delicatissima poesia che è quasi un inno all'amore; similitudini che arrivano dritte al cuore, sentimenti che chissà quanti di noi hanno provato, senza riuscire a parteciparli agli altri, ma che l'autore ha espresso così bene, con semplicità e calore.
(Renzo Montagnoli)

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"A lei che ama dipingere" di Reno Bromuro
Se leggete le poesie apparse il 23 sett. potete osservare - in generale- che la prima poesia, quella di Reno Bromuro, è come un piccolo sole nell'universo. Il sole è bello, buono, pieno di figure e di sapori. L'universo è buio, brutto, bruno, brullo, non vuole brillare (eccezion fatta per le poesie di Sara, di Tiziana e per quella di Eleonora che mi è piaciuta molto) - e non può brillare, se aspetta il sole, perché lo inghiottirebbe come un buco nero. Allora io dico: la poesia deve "esserci", deve essere piena come il sole anche quando vuole rappresentare il buio, la perdizione, la noia, il rancore, la violenza; deve brillare di luce propria, vedi per esempio "verrà la morte e avrà i tuoi occhi".......Bravo Reno!
(Alberto M.D. Rosso)

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"Nessun rimpianto" di Maria Elena
E' una poesia bellissima; in poche righe sono espresse le struggenti sensazioni di chi sa di aver perduto un amore, ma che tuttavia ama ancora, forse più di prima.
(Renzo Montagnoli)

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Poesie di Francesco Massinelli
Complimenti alla spontaneità di Francesco.
Certi aspetti della vita quotidiana, se guardati con la sua ironia, acquistano un qualcosa di tenero e commovente per il quale è impossibile rimanere indifferenti.
Fa riflettere il destino dei due anziani, la richiesta di aiuto della ballerina che vuol fuggire dalle persecuzioni fisiche e mentali, il ragazzo che diventa apparente quando altri meglio di lui non ci sono.
Complimenti per la tua sensibilità, Francesco, continua a meravigliarti delle cose semplici della vita.
(Cristina)

Sono bellissime le poesie di Francesco Massinelli
(Daniela Porcarelli)

Le sue poesie sono molto originali!
(Leschi)

Ho letto le poesie di Francesco Massinelli e sono veramente carine e spassose
(Letix)

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Poesie di Francesco Massinelli
Complimenti all'autore, mi ha colpito molto lo stile, l'utilizzo delle parole e la musicalità che esse creano.
(Ferdinanda)

Un applauso alla genialità di Francesco Massinelli!
Farà strada.
(Claudia Giostrella)

Davvero molto particolari ed interessanti.
(Emanuele Alborghetti)

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Poesie di Francesco Massinelli
Grande Francesco,
continua così gioca con le parole e parla al cuore, con la leggerezza di un'anima che si diletta, a superare i confini dei periodi finiti per esprimere segrete gioie che qualcuno sicuramente coglie.
(Gianna)

Ho letto la carrellata di poesie di Francesco Massinelli, le ho trovate molto alternative e interessanti.
(Caterina Manucci)

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Poesie di Eleonora Pozzuoli
Liriche profonde che scavano nella nostra esistenza, svelando dolore, amore, gioia, tristezza. I versi penetrano nell'anima e nella mente come un trapano. Espressioni ed immagini da incorniciare: "Sapevi dell'odore/ della sera" (Triste vaniglia); ma l'attesa/ vanifica illusioni/ con innesti di/ rughe omicide" (Capezzoli stanchi); "L'attesa diventa/ profumo" (19/08/01); "Il cuore resta/ malandrino e solitario" (Coralli tra i denti); La luce cade/ obliquamente/ nella mia vita" (E' ora); "In fondo ero/ affranta/ da dubbi di/ latta" (Se non fosse per te).
(Riccardo Arturi)

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Poesie di Francesco Massinelli
Rileggendo le poesie più volte ne sto sempre più assaporando il gusto e la concretezza delle espressioni. Credo che un domani ti vedrò scritto su qualche libro di Antologia Italiana e verrai commentato da qualche professoressa
che pensa di saperti ben interpretare ed allora arriverò io che la correggerò, portando testimonianza su chi sei. Ciao e continua così.
(Ettore Calderoni)

Mi congratulo con l'autore, sono davvero belle e originali
(Francesco Baldacci)

Belle e innovative
(Giampiero Bellachioma)

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"Celebrati cerebrali" di Francesco Massinelli
Presto camminerò per il centro e ti riconoscerò in una cartolina o in un piatto di ceramica!!!
La tua corsa alla celebrità comincia ora...!
(Marchino)

Poesie di Francesco Massinelli
Veramente molto belle, uno stile innovativo.
(Luisa Gambini)

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"Madre" di Annamaria Gargano
Nei gesti quotidiani si realizza la Madre, nel lavoro enorme e costante che ella compie con amore e senza tentennamenti.
I figli, inconsapevoli, hanno bisogno di lei sempre, ella riempie la casa con discrezione e, quasi magicamente, tutto va a posto, tutto si realizza: il fuoco è acceso e la sua fiamma riscalda tutto e tutti.
Il problema enorme e irrisolto si pone quando il fuoco si spegne.
I figli, anche avanti negli anni, non sono mai pronti ad essere soli, orfani della grande Madre che hanno avuto la fortuna di avere; quando ciò accade, improvvisamente tutto il mondo pesa su di loro e, con stupore e dolore, realizzano che è veramente pesante il fardello da portare: ormai è da soli che bisogna affrontare la vita, quando non c'è più chi ti proteggeva e ti amava senza nulla pretendere e al di là di se stessa.
Tutto questo Annamaria Gargano ci comunica nella sua toccante poesia dedicata alla sua mamma, recentemente scomparsa. L'impreparazione e la grande fragilità dell'Autrice di fronte a questo ineluttabile e tragico evento appare evidente nei suoi versi, dove ella, ritornata bambina, rivela di non essere pronta a stare da sola e implora la sua adorata mamma, come se questa potesse, di rimanere ancora con lei.
I versi di Annamaria, accorati e commoventi e nel contempo incisivi e potenti, riescono, con grande maestria e come sempre, a rendere universale il suo immenso dolore e la sua insostituibile mamma è la mamma di tutti noi.
(Mara Di Rito)

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"Eravamo Bambini" di Davide Vaccino
Davide Vaccino è autore che leggo sempre volentieri. Colto, raffinato eppure semplice nei suoi scritti, sa far riflettere ed arrivare dritto al cuore. "Eravamo Bambini", poesia a mio avviso delicata e riuscitissima, riesce a donarmi perfettamente un quadro del passato di luoghi e sentimenti dalle guance rosse, timide, alla scoperta ingenua ed innocente del "sentimento senza tempo". Grazie Davide per i bei versi che ci sai donare.
(Flv.)

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"E divento una guerriera in città…" di Angela El Beah
le creazioni di Angela sono un condensato di onirico e reale, in una miscela ben calibrata. In "E divento una guerriera in città..." ad esempio, quasi non ci si accorge leggendo i versi che, novella "Donna Chisciotta(?!)", inizia a combattere contro tram, spot , tempi persi, condizionatori e colpi di caldo, per finire con il confrontarsi, febbricitante con se stessa, in una tenzone dall' esito incerto. Ironica, intelligente e purtroppo, vera.
Grazie Angela. (Vorrei anche menzionare, perché tra le mie preferite "Quel tiepido fiume che mi scorre tra le cosce" : anche le poesie hanno un sesso!)
(Flv.)

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"Idillio notturno" di Isabella Zanon
In questi brevi versi che esaltano la sospirata pace notturna al termine degli affanni quotidiani, si ha tutto il senso della vita. La volgarità del quotidiano, l'ipocrisia, l'individualismo esasperato, uccidono i sentimenti, il consumismo sfrenato annienta la fantasia, annulla il pensiero umano, priva ogni individuo della libertà di decidere e pensare. L'unico modo, per fuggire da tutto questo, è ritrovare il silenzio. Nel silenzio l'uomo è solo con se stesso, ha di nuovo la percezione di sé, non è più una parte di qualcosa, è unico e completo. In silenzio l'uomo ritorna a pensare, il tempo rallenta, il corpo ritrova il ritmo della natura, ne ridiventa parte, si salva.
La notte è la dimora del silenzio e il poeta ci prende per mano e ci accompagna in questo viaggio di salvezza che inizia proprio al tramonto. Con i suoi occhi ci mostra un mondo antico che abbiamo smarrito, con il suo udito ci insegna il silenzio.
La luna, elemento naturale della notte, armonico e delicato, cattura l'animo sensibile del poeta e lo porta oltre il comune sentire, gli apre le porte della percezione cosmica. Noi ci fermiamo prima, non possiamo seguirlo oltre. Ora però la via è indicata, possiamo percorrere da soli, con ritrovata sapienza, la strada della nostra esistenza.
(Japhy Ryder)

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“A mio padre“ di Mauro Cominelli
È stato molto interessante leggerti.
Condivido la semplicità del tuo linguaggio, che comunque, riesce a giungere fino al cuore. Quando dici: “ Se uguali siam tutti…” – condividi il mio stesso concetto: che a dire il vero a volte mi rende felice ma che altre mi disarma… davvero. Forse sta racchiusa proprio qui la drammaticità della nostra vita terrena. Proprio in quel preciso istante, quando ti accorgi che siamo tutti uguali e che quindi viene un po’ a decadere l’unicità, che vorrebbe tipica per sé, in fondo, ogni uomo. Quindi questa consapevolezza diventa per noi fonte di sofferenza.
Ma forse, molto più semplicemente sarebbe meglio “ cercare di distinguerci dagli altri, per rendere anche, fra l’altro, questa nostra vita, meno monotona… Che ne dici?”.
Mauro conclude poi dicendo, sacre e sante nonché veritiere parole: ”Solo l’amore è in grado di riscaldare la vita di profonde emozioni…”- Ed io personalmente spero di amare sempre (finché amo, vuol dire che vivo… non potrei nemmeno poetare senza la forza e spinta che mi dà solo l’amore…).
Chi non ama vegeta! Non ti pare?
(Angela El Beah)

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Poesie di Angela El Beah
Vorrei fare i complimenti ad Angela El Beah, che, insieme a Salvatore Armando Santoro, è la mia scrittrice preferita. Mi trasmette emozioni particolari con le sue poesie. Credo che Angela sia una persona dai sentimenti profondi, molto schietta e professionale nel far parlare il suo cuore, mi piace questo suo rinnovarsi ogni volta che scrive una poesia, ho letto tutte le poesie pubblicate sul sito, mi piacciono davvero e spesso apro la tua pagina personale per leggerne qualcuna, anch'io ho scritto qualcosa per poetare, per questo ti invito a leggere le mie poesie, ma nel frattempo ti rinnovo i miei più sinceri complimenti per il tuo meraviglioso modo di scrivere.
(Mauro Cominelli)

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“Io Sono” e “Io Sono, parte II” di Davide Vaccino
Che Davide Vaccino sia un artista eclettico lo dimostra la sua carriera letteraria, caratterizzata da numerosi romanzi, saggi e poesie. La sottoscritta, fin dal 1995, ha avuto il piacere di apprezzare questo Autore Vercellese, di intervistarlo un paio di volte o d’incontrarlo nell’occasione della presentazione di qualcuno dei suoi libri. Accolgo quindi favorevolmente le due poesie “Io Sono” e “Io Sono, parte II)”, in quanto rappresentano ciò che il poeta ha spesso definito “versi rifluenti”: composizioni, cioè che nascondono il Vaccino-Poeta e lo portano ad essere dapprima Uomo-Poeta e poi Poeta-Poesia. In “Io Sono”, infatti, non è più l’essere umano che si racconta, bensì un Creatore di sentimenti e di emozioni: l’innamorato della musa della Poesia che si rivolge al mondo, impegnato ad inseguire il materialismo effimero e gli ricorda che l’Arte è Vita, e glielo rammenta, furente, sottoforma di parola (ricordate ciò che cita la Bibbia: “In principio era il Verbo”), sottolineando che soltanto la dimenticanza porta alla morte dell’Arte stessa (segnatevi la frase, stupenda, «La mia arte è la tua vita, la mia morte è la tua arte»). Nella successiva “Io Sono, parte II”, i versi si fanno terra fertile, humus per l’umanità e, trasportati dal vento, lasciano il lettore nel sospetto: è la Poesia una certezza oppure un azzardo? E il poeta, in quanto cantore di versi, sorride o deride questa umanità involgarita? Nel sospetto e nella mancanza di regole, egli diventa ansia e paura: la voce acuta (celeste) di un soprano e quella cavernosa del tenore (ctonia, dell’abisso) che contemporaneamente sussurrano e gridano che l’Artista è come il crepuscolo, né giorno né notte, bensì Ombra che non sente il dovere di invecchiare, in quanto la sua impronta, che sia carezzata dal sole, oppure velata dalla notte, in ogni caso, sempre ritornerà, poiché proprio come afferma Luciano De Crescenzo, il pregio della Poesia è che non porta denaro e pertanto, bella o brutta, è un regalo donato a ciascuno di noi.
(Giada Ambrosiani)

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Poesie di Davide Vaccino
Cosa c’è di più remunerativo che l’essere capito dalla gente, quella gente che sempre tace, ma che con il silenzio sempre giudica e sussurra sottovoce il suo giudizio critico?
Davide Vaccino è un giovane poeta che vuole essere capito, vuole stare con la gente per dare tutta la sua comprensione, tutto il suo amore e per raccogliere da essa i frutti dell’esperienza, l’anelito ad andare oltre, l’ansia del contatto con il quotidiano, la magnificenza delle emozioni, il prodotto degli sguardi che si incontrano e generano stupore, desiderio, gioia, comprensione e solidarietà.
Davide Vaccino con la sua penna scava solchi profondi nell’animo umano per seminarci il seme verde della speranza che germoglierà il pane dell’amore nel futuro pur sapendo che una violenza fratricida sconvolge l’umanità e un’ansia maggiore lo costringe a non sognare, ma ad essere con i piedi attaccati alla realtà.
Egli pur vivendo in questa società angosciata, pur manifestando problematiche esistenziali, pur sottolineando la solitudine dell’uomo d’oggi, vuole evadere la realtà, quasi a riscaldare l’anima di voci amiche, di sogni mai sognati, vuole volare dove splende il sole della gioia e della giustizia, vuole nuotare verso nuovi lidi: «C’era un angelo, che per volare,/usava i versi e non le ali,/e lunghi silenzi, troppo uguali/erano un lago in cui nuotare» (da “Morte di una Poetessa”). Nei suoi versi ben ritmati, armonici, dalle rime alternate traspare la sua malinconia che a volte si fa depressione, brivido di freddo, vero dolore nel roteare della giostra umana e l’uomo diventa un salice frustrato dal vento.
Ricordate i versi: «Sfumata eclissi di brame/lenta Via Crucis verso il martirio (…)/Questa è la vita:/vero dolore/in un mondo ch'è farsa» (da “Esistere”)
A volte nel suo cuore aleggia il timore del male, del demone tentatore della morte, la paura di non trovare più il sorriso della madre (cfr. “Non Chiudere Gli Occhi”), la paura di esistere.
Da queste paure, dal vuoto del nulla, dal ritmo incalzante dei suoi versi, duri, aspri, tinti di forte drammaticità, il poeta esprime il disagio interiore di chi è costretto a respirare i momenti di questa realtà disperata. Ma anche sa risorgere dalle ceneri della dura realtà quando riesce a riempire il vuoto del tutto con un canto d’amore, con le voci dell’io, quando fa cantare il creato con la sua lirica, quando fa suonare angeli e demoni per creare armonia a lode del creatore e quando fa terminare il concerto della natura con il canto degli uccelli, con il sole che ruba l’erba e le ore e le stagioni carpiscono il profondo respiro dell’abisso (cfr. “Nel Silenzio il Tuo Respiro”).
Egli allora riempie l’orgasmo languido del vuoto con il respiro della vita della sua voce arcana e si annulla tra le braccia dello Spirito Santo volando con le ali della fantasia e con quelle dell’amore nel cuore dei suoi simili (cfr. “Misticismo”).
Vaccino, giocando a nascondino con l’eterno, giocando con i mille elementi della natura, costruisce versi che fanno riflettere, che aprono una nuova dimensione alla mente umana e rinnovano la consapevolezza della perennità della nostra vita che si dimena nella ragnatela di questa assurda e pur bella esistenza.
(Romeo Iurescia)

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“Una mattina d’inverno” di Davide Tripodi
Innanzitutto, ti prego di leggere le mie poesie, che ora cerco di far diventare più brevi… che posso. Quando posso. Te l’ho detto che io seguo la vena ispiratrice e solo quando mi sono abbandonata su quella stria, l’abbandono e mi alzo soddisfatta…
Ma ritorniamo a te. Mi sono piaciute le “frustate d’aria” quelle che ricordano agli alberi che è giunto l’inverno. É una frase molto poetica e rara, efficace ed ermetica.
Poi non parliamo della dolcezza che usi quando dici al tuo amore: ”So già tutto tesoro: non ci rivedremo più”. Sento il dolore, la rassegnazione…
Poi superbo è il tragico finale: “Forse che il dolore è la vendetta di Dio.”
(Angela El Beah)

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“Angela” di Bucefalo
Che ringrazio per l’offerta di fare la “paroliera”. Ci penserò… Vedi, Bucefalo (ma dove lo hai pescato questo strano nome?), a me piacerebbe non solo scrivere canzoni ma anche cantarle. Se a te sta bene… fammi sapere.
Sai Bucefalo, forse per il fatto che mi chiamo Angela, quella poesia mi ha colpita e mi ha fatto render conto che, in fin dei conti, anche voi uomini amate come noi, che siete sentimentali da far schifo (nel senso buono). Hai usato le parole semplici che fanno bene al cuore, anche perché in fondo, così semplice è anche l’amore. Fatto di un battito, uno sguardo, una stretta di mano audace e significativa, un bacio casto e puro, che a volte può far rivivere e rinascere la speranza di amare ancora.
Ecco, tu hai dimostrato in quella poesia di aver riscoperto, come un ragazzino, l’amore del quale forse avevi solo ricordi-da-giovane; ti ha fatto bene riscoprirlo, si sente , la tua felicità trapela dalle parole, dalle rime, pare quasi di vedere un cuore che strabocca d’amore, o le stelle, la sera in un cielo blu-sereno. Però, forse, corri il rischio di diventare troppo “salterino”. Ma in fondo, rinnovandoti e cadendo sempre ai piedi di una fanciulla , tu, penso, solo così, forse ritrovi la tua parte migliore: quella che fa battere il cuore (vero?).
(Angela El Beah)

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“Giogo” di Flv.
È molto bello questo giogo che hai voluto creare tra te e i tuoi pensieri: un giogo mentale che tu hai trasformato in poesia naturale e fluida come acqua, così come lo sono al loro sorgere i pensieri…Paranoie, assurde contraddizioni, a volte deliranti, confondono e vengono citate con maestria non indifferente.
(Angela El Beah)

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“Bilingua” di Flv.
Mi è piaciuta molto la musicalità che hai regalato alle parole.
In questa poesia penso che tu abbia realizzato “salti poetali quasi fisici ma anche virtuali” allo stesso tempo. Sei genuino e ami ciò che scrivi, che sincero trapela dalle tue parole. Bravo!
(Angela El Beah)

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“Il lenzuolo” di Renzo Montagnoli
Penso che tu abbia fatto del semplice lenzuolo un “inno” al ricordo di tua moglie. Hai descritto sentimenti (ad esempio nel momento in cui ti rannicchi in un angolo) dove pare di vederti: sentimenti che non pensavo anche un uomo potesse provare e cogliere.
Grazie per le sensazioni che mi hai regalate leggendoti.
(Angela El Beah)

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“Repressioni” e “ A mia moglie” di Salvatore Armando Santoro
Nella prima poesia si può valutare il temperamento gentile e poetico di Salvatore, che discreto ma esplicito apre una pagina ai suoi tabù, rendendosi conto che solo liberandosene, scrivendo potrà finalmente vincere la paura, dopo averli tenuti dentro per molto, forse troppo.
Nella seconda poesia invece trapela la figura di un uomo che pone il rispetto a base del matrimonio e che veglia sulla sua donna in pace e guerra in amore ed in dolore. Ecco, lui le è vicino, sentendo, comprendendo il dolore di lei, di una vicinanza fisica e spirituale che lo lascia senza parole, ma che solo i silenzi riescono a riempire.
Grazie, SALVA, per regalarci sempre poesie così piene di stati d’animo a volte gioiosi a volte non: che compongono la scala musicale che in fondo è la vita.
(Angela El Beah)

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“ Ricordi ” di Salvatore Armando Santoro
Forse non tutti lo sanno, ma Salvatore è tra i poeti che preferisco del sito.
Tra le numerosissime poesie da lui scritte darò il mio giudizio su quella che ha dedicato a sua madre “ Ricordati ”.
Salvatore deve essere una persona dolce e schietta, sognatrice ma anche con i piedi per terra: queste caratteristiche lo contraddistinguono. E trapelano d’altra parte nel suo poetare…Osservatore attento, ci descrive un’immagine molto poetica e tipica nelle “madri”, quella della borsetta. La borsetta di nostra madre che solitamente ce la ricordiamo gettata, a volte aperta, dentro l’armadio, abbandonata lì, quasi dimenticata dal tempo.
Madri frettolose e stanche che ci hanno cresciuto, mentre i pensieri rincorrono la primavera, quando Lei, la madre, viva e giovane ancora aleggiava nell’aria; mentre ora tutto diventa lontana dimora di un tempo che fu.
(Angela El Beah)

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"Per Elisa sposa" di Annamaria Gargano
E' la sposa sempre antica e sempre nuova quella che Annamaria descrive nella sua breve ma "immensa" poesia. Immensa nella sua precisione lessicale e nella sua compiutezza logica.
E' una sposa mai pronta del tutto a lasciare la sicurezza dell'infanzia ma che non può e non vuole deludere le ansie e le attese di chi l'accompagna. Ma ecco lo stupore e l'incertezza si tramutano improvvisamente in felicità e consapevolezza e le promesse d'amore aleggiano come farfalle su quel prato di mani che inneggiano alla nuova donna e, pian piano, la lasciano ineluttabilmente e giustamente andare.
Questa donna è ancora un po' bambina ma ormai, per tutti, è il centro del mondo, ricca di messi profumate e di nuovi fiori, che incanteranno e rinnoveranno la vita.
E' una sposa fragile quella di Annamaria? No, ella è il cardine dell'amore e dell'altare e rappresenta la forza, direi epica, di tutte le spose del mondo.
(Mara Di Rito)

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"La vera / poesia..." di Patrizio Spinelli
Spontanea e simpatica questa riflessione su alcune caratteristiche fondamentali della poesia.
I versi brevi ed agili sono di gradevole lettura, la struttura sintattica, semplice e chiara, è scorrevole e resa ulteriormente fluida da una limitatissima interpunzione; le rime sono piacevolmente distribuite.
A mio avviso vi si scorge una buona tecnica e, oltre al senso dell'umorismo, una capacità di semplificazione e sintesi espressiva che non facilmente s'incontra.
(Fabio Martini)

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"Sogno" di Nino Silenzi
Interessante e significativa la poesia "Sogno" di Nino Silenzi.
Riesce a focalizzare, in versi brevi e nervosi, la necessità e importanza della fantasia e del sogno nella vita umana; vita che rimarrà sempre materialmente limitata, ma che ha costante bisogno dell'immaginazione e del desiderio, del fascino dell'avventura e della scoperta.
Perché, a parer mio e in ultima analisi, il desiderio indomabile di nuove verità e mete e il senso del mistero e del sacro sono l'intelaiatura di quel sogno ad occhi aperti che è la vita stessa, altrimenti destinata a rimanere terra arsa e fumo.
(Fabio Martini)

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"Ali" di Ilaria Masini
Sarà che amo in modo particolare le liriche brevi, però questa - Ali - di Ilaria Masini mi è parsa davvero molto bella e meritevole d'attenzione. Ali che promettono le più caldi estati, ci confida Ilaria; che trasportano corpo ed anima in alto e lontano dalla scialba quotidianità, sembra voler sottintendere il passaggio iniziale. Ma all'accattivante promessa subentra ben presto la cocente delusione del sopraggiungere inaspettato della pioggia; elemento, nell'occasione, contrario che provvede a lavar via sogni e speranze di un futuro migliore. Le gocce sull'oceano, ch'ella esorta un/a non meglio specificato interlocutore/trice a guardare, potrebbero rappresentare lacrime di delusione, di scoramento profondo ed inconsolabile per un progetto esistenziale troppo presto abortito. Scrittura "cinematografica" questa di Ilaria Masini: poche righe sono sufficienti ad evocare una potente immagine visionaria. Lacrime che si mescolano alla pioggia battente diventando un tutto unico; indistinguibili connotati di un dolore che va a schiantarsi ed a mimetizzarsi con altra acqua, quella di un oceano quieto che tutto sa ed in un infinito silenzio assorbe. Emozionante Ilaria.
(Michele Vaccaro)

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"Il mio funerale" di Marco Saya
E' una poesia irriverente, trasgressiva, sdrammatizzante e autoironica.
Viene capovolta l'idea di ostinato attaccamento alla vita, non c'é strazio o rimpianto per ciò che non si è avuto dalla vita perché in quel funerale c'è il morto che si prende gioco di se stesso e della morte. (Mi ricorda un po' il "Testamento" di De Andrè e "Vengo anch'io" di Jannacci, ma con una indistinguibile originalità). Naturalmente gli auguro di vivere ancora cento anni.
(Maria Grazia Armone)

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"Qualcosa é cambiato ora vesto largo" di Eugenio G. Tursi
In pochi versi ha saputo suscitare emozioni e riflessioni. Avevo già notato di Eugenio G. Tursi "Passa un amico" che mi aveva incuriosito per il suo stile apparentemente "sospeso".
Ho letto dunque le altre sue opere pubblicate nel sito ed ho avuto la sensazione che la brevità che le contraddistingue sia in realtà una sintesi significativa di un lungo processo elaborativo di pensieri ed emozioni. Notevole la sua capacità di catturare l'attenzione del lettore "attento" ed indicargli, con i suoi versi, sentieri, nei quali, comunque, ciascuno si sente libero di muovere i passi che la propria sensibilità gli consente.
(Stefano Cona)

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"Un anno trascorso" di Rosino Maranesi
Ho sempre letto le sue creazioni, anche se alcune le ho trovate un po' troppo ermetiche.
"Un anno trascorso" mi ha preso per mano e portato tra le stagioni in giro per un paese raro: il paese della memoria.
Versi sciolti, scorrevoli e, per me, toccanti.
(Flv.)

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